Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA · ore 17,30 CORNO Pietro e Lucia 18 ore...

La ristrutturazione del campo sportivo

Il nuovo Circolino

Prime Comunioni: le foto Visita Pastorale 2010Le chiese del Decanato:

Regina Pacis in Milanino

Anno LXXXI - Numero 5 - Maggio 2010

BressoMensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso

laSQUILLALa ristrutturazione del campo sportivo

Il nuovo Circolino

Prime Comunioni: le foto

squilla maggio 2010 17x24 4-05-2010 9:53 Pagina 1

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U n prete non fatica a star zitto nelperiodo elettorale. Sa che non è iltempo in cui deve parlare, perché è

bene che lo facciano altri – i laici –; e saancor di più che ogni sua parola verrebbetirata a destra, a sinistra, al centro o chissàdove.Ma dopo le elezioni qualcosa può e devedire, dentro la Chiesa, ai cristiani. Pensosia utile quest’esercizio alla luce dellaGaudium et Spes (GS; vedi n. 76).La prima cosa che si deve dire è un graziea chi si è impegnato per concorrere alleelezioni; la democrazia è affidata allaresponsabilità, all’onestà e alla competen-za dei cittadini, e chi si mette in gioco per ilbene comune va ringraziato, sia che vadaad amministrare, sia che si ritrovi sui ban-chi dell’opposizione, sia che non sia statoeletto (GS n. 75).La seconda cosa che un prete deve direalla sua gente è che la comunione nellaChiesa non va scalfita dalle appartenenzepolitiche: “A Dio è ben accetto chiunque loteme e pratica la giustizia, a qualsiasipopolo appartenga” (At 10,34-35): e anchea qualsiasi schieramento politico apparten-ga (GS n. 43).La terza cosa è una lettura su come i “catto-lici candidati” si sono presentati nei varivolantini, santini, dépliant che tutti noiabbiamo avuto tra le mani. Cominciamo: c’èchi ha snocciolato il suo pedigree cattolicocome garanzia di affidabilità: bello, ma ciòpuò dire solo l’orientamento del lavoro, nonancora la capacità di svolgerlo con compe-tenza, onestà e a favore di tutti (GS n. 43).C’è poi chi si è presentato garantendo alcu-ni temi cari alle diverse componenti dellacompagine ecclesiale: l’attenzione alla vitao alla famiglia; la sensibilità verso le que-stioni sociali e dell’integrazione; la garan-

zia per la libertà d’impresa e di educazione.Cose nobili; ma da integrare ricordandoche scopo dell’impegno politico è il servi-zio al bene comune, non a interessi di“amici” né a “interessi ecclesiastici” (aquesti è deputato lo Spirito Santo, perchéunico, vero interesse della Chiesa è la “sal-vezza delle anime”) (GS n. 74).C’è poi chi si è presentato difendendo ladottrina e l’identità cattolica: ma solo suipunti che fanno eco con i propri program-mi e senza badare al fatto che con altripunti della stessa dottrina cattolica questiconfliggono. Questo uso strumentale nonfa onore a chi lo mette in atto né serve allaChiesa. A tutti va ricordato che “se le solu-zioni proposte da un lato o dall’altro, ancheoltre le intenzioni delle parti, vengono col-legate con il messaggio evangelico, ricor-dino essi che nessuno ha il diritto di riven-dicare esclusivamente in favore della pro-pria opinione l’autorità della Chiesa” (GSn. 43).C’è chi non ha neppure accennato al suopercorso e alla sua sensibilità: lasciando ilsospetto di esser pronto a digerire di tuttoe di più in nome della “laicità” o della“governabilità” o della “fedeltà all’allean-za” o anche di altro...In tanti – quasi tutti – l’accenno ai “valori”era forte e chiaro. Non in tutti era chiaroanche sul vissuto personale (che non è mairiducibile a questione privata): a un uomoin quanto tale si chiede coerenza tra ciòche dice e crede e ciò che fa; a maggiorragione a un politico. Mi fermo. Ma questodiscernimento su stili e proposte va conti-nuato nella comunità cristiana, magari congli stessi che tra noi sono impegnati inpolitica. Qualcuno vuol raccogliere lasfida?

Il prevosto don Angelo

la parola del parroco

I cattolici e la politica

Dentro la Chiesadopo il tempo elettorale

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la nostra comunità

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Riposano in Cristo

DENTICE Vittorio di anni 74ZANDON Giannino di anni 69MORONI Angelo di anni 84CRISTINO Petruzza di anni 85FOLCARELLI Bernardo di anni 81RAMPIN Olinda di anni 99CAPRA Pietro di anni 60LAZZARONI Enrico di anni 49 ROBERTO Francesco di anni 84STRADA Gentile di anni 94 ABBIATI Mistica di anni 81FOLAGHETTI Giustino di anni 69

Rinati al fonte battesimale

PETRONZI SandraSTUCCHI ElisaMELCHIORRI Gabriele AldoLOMBARDO GiuliaBALESTRIERI ViolaMACCHI SilviaBRUNELLI LorisNICCOLINI Leonardo GiuseppeZAPPIA Asia Giuseppina

Legati del mese di Maggio

3 ore 7 VITTORI Guido e DE PONTI Giuseppina4 ore 7 COLOMBO Piero e RECALCATI Virginia6 ore 7 RECALCATI Virginio e ALFIERI Angela7 ore 7 CAPRA Felice e LECCHI Luigia8 ore 9 MEANA Cesare e CAPPELLETTI Irene e Mariangela

14 ore 17,30 ANDREONI Enrico e Brigida15 ore 9 CAVENAGO Maria e Rina17 ore 7 MAZZOLA Angelo e BIANCHI Maria

ore 17,30 CORNO Pietro e Lucia18 ore 7 CASSAMAGNAGHI Ines, Carlo e SORMANI Mario21 ore 7 STRADA Innocente e SAVINO Vittorio

ore 9 MAGNI Pierino e CAVENAGO Melania25 ore 9 LOVATI Innocente e Rosa

ore 17,30 MAZZOLA Enrico, Carolina, Emilia28 ore 9 PEREGO Giulio e ANDREONI Giulia31 ore 9 ORIANI Vittorio

Per verificare i legati in suffragio dei defunti il Parroco chiede ai parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni -

di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19).

Sposati nel Signore

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notiziario

Una Pasqua calda e intensaUna Pasqua fredda nel tempo atmosferico, ma calda e intensa per la sua vivacitàliturgica. La catechesi quaresimale sui Tre giorni pasquali ha contribuito alla for-mazione e ha reso più viva la celebrazione. Più viva, beninteso, non significa piùcoreografica o cerimoniale: significa che comunica la presenza di Dio. E i gesti, icanti, le parole, i colori sanno toccare il cuore di chi è intervenuto e con fiducia vipartecipa (e non: vi assiste). Una liturgia è solenne, non quando è carica di orpel-li, ma quando sa comunicare la presenza di Dio e infiamma il cuore. Propriocome con i discepoli di Emmaus. Questo ci fa guardare a qualche programminofuturo sulla nostra formazione alla liturgia...Battesimo degli adulti, una conversione anche per noiSi è ripetuto un evento che non è più una novità: la notte di Pasqua la nostraParrocchia ha avuto la gioia del battesimo di una persona adulta. Sandra, unagiovane italiana, preparata con un cammino di due anni nella nostra comunità,ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione: Battesimo, Cresima ed Eucaristia. Sandraè una delle 150 persone adulte che quest’anno nella nostra Diocesi sono diventa-te cristiane; sono circa 1.400 in Italia (un terzo italiane e due terzi straniere), pocomeno di 10.000 nella laicissima Francia. Segni di un tempo nuovo, in cui Dio chia-ma a ogni età, e in maniere misteriose, a seguirlo. Segni che interpellano lanostra testimonianza: il nostro stile di vita quotidiano incoraggia chi cristiano nonè ad aprire il cuore o rimane negativamente colpito dalla distanza tra le dichiara-zioni e i fatti? Segni, infine, che cambiano il volto delle nostre Parrocchie e lechiamano ad accompagnare i passi nella fede di chi cerca Dio, più che essere luo-ghi di distribuzione dei servizi religiosi.Percorso FidanzatiL’8 settembre inizia il Percorso verso il matrimonio cristiano. Le iscrizioni si rice-vono fin da ora in casa parrocchiale (lunedì-venerdì 17,30-19) con un colloquio diconoscenza con il parroco.

GRUPPO OFTAL - BressoPELLEGRINAGGIO A LOURDES - IN TRENO, AEREO e PULLMAN

16-22 Settembre 2010IN TRENO:

Malati negli Accueil Euro 370,00Accompagnatori in Accueil Euro 420,00Malati, pellegrini e personale in albergo Euro 464,00IN AEREO: (4 giorni e tre notti) Euro 600,00IN PULLMAN: (con passaggio a NEVERS) Euro 478,00Quota associativa Euro 15,00I partecipanti dovranno avere il Documento di Identità valido e la “Carta dei Servizi”

rilasciata dalla Regione Lombardia.

INFO: IMPROROGABILMENTE ENTRO IL 20 MAGGIO A:

Donatella Longhini 02 610 61 96Rosanna Marangoni 339 728 53 16Giorgio Pedretti 02 614 203 22


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notiziario

Circolo Culturale Manzoni

Parrocchie di Bresso

MARTEDÌ 11 MAGGIOore 21, Cinema San Giuseppe

SINDONEtestimonianza di una presenza

Quest’immagine, misteriosa per la scienza, sfida per l’intelligenza come l’hadefinita Giovanni Paolo II, è per i credenti un grande segno della Passione diCristo. Per noi oggi la Sindone è richiamo forte a contemplare, nell’immagine,il dolore di ogni uomo, le sofferenze a cui spesso non sappiamo neppure dareun nome: per questo il motto dell’ostensione è la frase “Passio Christi passiohominis”. Questo è il cuore del messaggio della Sindone; e la carità reciprocatra fratelli vuol essere anche il “messaggio” dell’ostensione, dal 10 aprile al 23maggio 2010. L’augurio che, come Custode, faccio a tutti, è che la Sindone possa essere, perchi vuole conoscerla, una grande opportunità per conoscere e amare meglio séstessi, i fratelli e il Signore Gesù Cristo.

Card. Severino Poletto, Arcivescovo di Torinoe Custode pontificio della Sindone

Interviene Emanuela Marinelli

Emanuela Marinelli, laureata in Scienze Naturali e Scienze Geologiche pressol’Università La Sapienza di Roma, si interessa della Sindone da oltre trent’anni.Ha fatto parte del Centro Romano di Sindonologia. Sulla Sindone ha tenutocentinaia di conferenze e ha scritto numerosi libri. È stata coordinatrice delComitato Organizzatore del Congresso Mondiale Sindone 2000. È stata fra ipromotori del movimento Collegamento pro Sindone, dell’omonimo periodicobimestrale e del sito Internet che diffonde le principali notizie sindonologiche.

PELLEGRINAGGIO DECANALE al Santuario di S. Maria delle Grazie di

MilanoVENERDÌ 21 MAGGIO

in preghiera per le vocazioni

Partenza pullmanda piazza Martiri della Libertà ore 20.15

Rientro per le 22.30 circaIscrizioni in sacrestia versando € 7


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notiziario


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notiziario

Gruppo parrocchiale Terza EtàProgramma attività mese di Maggio

Giovedì 6: Ore 15, Festa di compleannoGiovedì 13: Ore 15, TombolataGiovedì 20: Ore 15, Ricreativo... LetterarioGiovedì 27: Ore 15, Incontro con il Medico.

Inoltre si ricorda che tutti i mercoledì, alle ore 15, chi vuole può partecipareai lavori a maglia e in stoffa a favore dei nostri missionari.

La Terza Età propone

GITA alla città di VIGEVANOGiovedì 3 giugno

La città simbolo della potenza degli Sforza, con la piazza più armonio-sa d’Italia

PROGRAMMA* Partenza h. 13,30 da p.zzamartiriArrivo a Vigevano e visita al Duomo e alla piazzas. Messa - merenda insieme* Rientro per le 19.30 circaIscrizione € 13 in sacristiafino a esaurimento posti


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commissione affari economici

1) Strutture parrocchiali

A debito al 31/3/2010 € 1.906,00

Offerte per opere parrocchiali(mese aprile 2010)Terza Età € 100,00

Totale offerte aprile 2010 € 100,00

A debito c/c al 30/04/2010 € 1.806,00

2) Mutuo Credito Sportivo - RomaDebito residuo in linea capitale € 98.833,41

Situazione economicaa cura della Commissione per gli affari economici

Quaresima di Fraternità 2010

Le parrocchie bressesi hanno raccolto € 19.100,00 nella Quaresima diFraternità.Saranno distribuiti in parti uguali ai nostri missionari e € 5.000 saranno desti-nati al progetto diocesano “Nutriamoci di solidarietà”, che ha come destinatarile famiglie della Diocesi di Chosica, in Perù (distretti del Cono est di Lima edella provincia di Huarochirì). Ha lo scopo di migliorare la situazione nutrizio-nale delle famiglie attraverso l’assistenza alimentare e la formazione dellemadri e dei leader delle comunità per favorire la conoscenza, la conservazionee l’uso di alimenti sani e disponibili localmente.

Ringraziamo come sempre della grande sensibilità mostrata dai bressesi.


C )ome già annunciato sulla“Squilla” di aprile, siamo allesoglie di un’importante operazio-

ne che riguarda l’Oratorio e i nostriragazzi: il rifacimento del nostrocampo sportivo. Questa, in sintesi, lavicenda.Circa tre anni fa l’AmministrazioneComunale fece sapere alla Parrocchiail suo interesse per una fascia di terre-no del giardino parrocchiale (angolovia Roma-via Centurelli) e per il corti-le retrostante l’ex asilo Pio XI. La cifraofferta in cambio poteva aiutarci arinnovare il campo sportivodell’Oratorio, ormai bisognoso di unintervento. Il Consiglio per gli Affari Economici eil Consiglio Pastorale, unitamente allaSocietà Sportiva, valutarono l’interaoperazione, trovandola interessante,e fecero così i primi passi per arrivarea un accordo con il Comune: il cheavvenne con una certa facilità. Piùaccidentato fu l’iter burocratico suc-cessivo: siamo ora giunti alla firma diuna “Costituzione di diritto di superfi-cie” con la quale per 50 anni laParrocchia cede al Comune il diritto disuperficie del terreno suddetto (manon la proprietà). Le spese relativealla nuova recinzione del giardinoparrocchiale saranno a caricodell’Amministrazione. Con il sostegno degli sponsor (alcunigià acquisiti, altri in arrivo) e il contri-buto comunale della Legge 20 suglioneri di urbanizzazione secondariaversato gli scorsi anni, unitamente

all’importo stanziato per l’affitto cin-quantennale delle aree di cui sopra, siarriva a una cifra che ci permette diavviare i lavori con una certa serenità.Nel frattempo, il Consiglio per gliAffari Economici ha contattato dittenel settore dell’allestimento dei campisportivi in fondo sintetico. Con una diloro si è giunti a questo accordo:* Abbattimento della vecchia cinta

muraria in cemento dell’Oratorio esua sostituzione con recinzione avista, con benefici innegabili pertutta l’area delle vie Galliano-Toselli-Volta, senza venir meno allasicurezza dell’Oratorio.

* Sostituzione dei vecchi e pericolosipioppi con piantumazione più adat-ta lungo tutto il perimetro dell’areadel campo.

* Rifacimento del campetto a 5 all’in-terno del cortile dell’Oratorio.

* Rifacimento del campo di calcio edelle zone perimetrali con prato inerba sintetica di ultima generazio-ne.

* Nuovo impianto d’irrigazione con 6irrigatori dinamici a bordo campo.

* Nuovo impianto d’illuminazionenotturna con 6 pali e 12 proiettoriper i vari allenamenti serali.

Un impegno oneroso, certo, per laParrocchia. Ma è innanzitutto un investimento dicarattere educativo: questa è la moti-vazione che sorregge la nostra scelta.Un Oratorio sempre attento ad averebuone e sicure strutture (non solo,certo: la vera questione è sempre

Un’importante operazione che riguarda i nostri ragazzi

La ristrutturazionedel campo sportivoUn Oratorio attento a buone e sicure strutture, abitate da educatori di qualità, è una risposta efficace all’emergenza educativa che ci preoccupa tutti.a cura del Consiglio per gli Affari Economici

vita parrocchiale

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quella delle persone che lo vivono!) èuna risposta efficace all’emergenzaeducativa che ci preoccupa tutti. Inostri ragazzi sono un bene preziosoda tutelare coraggiosamente, guar-dando in avanti: non fa così ancheuna famiglia?La necessità poi di far fronte alle nor-mative sull’omologazione del campoper i nostri campionati che la SocietàSportiva intraprende è una motivazio-ne contingente, ma non secondaria: cisono circa 400 ragazzi in questione.Un impegno oneroso anche perchénel frattempo vanno tenute d’occhiole altre strutture parrocchiali: la chie-sa innanzitutto (tetto-umidità-impian-tistica-sicurezza in primis) e il corpovecchio dell’Oratorio (si avvicina ai 50anni, e le magagne si sentono).

Inoltre il mutuo con il CreditoSportivo sulla parte nuovadell’Oratorio ci impegnerà fino al2013. E sono sempre in agguato gliimprevisti...Ci conforta il fatto che questaParrocchia esprime un impegno forteanche per la carità: gesti generosi ditutti non sono mai mancati all’appun-tamento con le missioni, i disoccupa-ti, la solidarietà nelle calamità natura-li: guai a una Chiesa che pasce beatasolo sé stessa!Renderemo noti i dettagli del proget-to e le spese che via via dovremosostenere. Ci sentiamo impegnati inquest’avventura, certi della compren-sione e della generosità dell’interacomunità, sensibile come sempre alsuo Oratorio e ai ragazzi.

vita parrocchiale

Il campo da calcio nelle

condizioni attuali


D omenica 2 maggio la Chiesa ita-liana celebra la Giornata nazio-nale dell’Otto per mille: inviterà

a una firma per la Chiesa cattolica.È un gesto ormai familiare per molti,un gesto che non costa nulla, ungesto semplice e concreto, strumentomoderno di sostegno alla Chiesa ita-

liana e alle sue attività di caratterepastorale, caritativo e umanitario quie in tutti i Paesi dove il bisogno è dicasa. È la Giornata in cui la Chiesadice grazie per la fiducia accordatal’anno scorso, per la fiducia che sperarinnovata anche questa volta e permostrare il bene fatto con quanto haricevuto.È la Giornata del grazie, della traspa-renza e della fiducia.Tutti i contribuenti che hanno già rice-vuto il CUD e hanno avuto ritenutefiscali sul loro reddito o sulla loro pen-sione potranno fare la loro scelta conuna semplice firma sulla scheda rice-vuta insieme al CUD; è un diritto anche

di quelli che non devono presenta-re ladichiarazione dei redditi.In chiesa è disponibile una “Guida pra-tica” alla firma per destinare l’Otto permille dell’Irpef alla Chiesa cattolica.Ci sono persone che pensano che, acausa di un reddito basso o modesto,la loro firma abbia poco valore. Èun’opinione sbagliata perché forsenon sanno che per lo Stato tutte lefirme hanno lo stesso “peso”, hannocioè il valore di un voto.In altre parole, l’ammontare che loStato darà al beneficiario è lo stessoper ogni firma: chi ha redditi bassi omodesti finirà dunque per dare allaChiesa la stessa cifra di chi ha redditipiù elevati.Ogni firma conta: “Tante gocce... for-mano un fiume”.Anche la tua firma è importante: puòfare del bene, ha fatto del bene e faràancora delbene; in piùnon costanulla e puòarrivare lon-tano più diquanto tup o s s aimmagina-re.

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Una firma... e il bene fa tanta strada!La corresponsabilità è anche economicadall’Informatore di San Carlo

vita parrocchiale

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Riapre il più che centenario Circolo Manzoni di piazza Immacolata

Il nuovo Circolino, non solo un bar...L’impegno della Polisportiva ne ha permesso la ristrutturazione di Marco Ziliani

gruppi, associazioni, movimenti

Q ualcuno di voi ha mai immagi-nato Tom senza Jerry? OppureAsterix senza Obelix? Ecco, pro-

vate ora a immaginare Bresso senza ilCircolino… non è possibile!Questo è lo spirito che ci ha spinto ariprendere in mano un’istituzione chevive da più di 100 anni e che nonpoteva essere lasciata andare. Quantevolte ognuno di voi ha detto la frase:“Ci vediamo al Circolino”? Io vera-mente tante… e vorrei continuare adirla!Sapete, per molti di noi c’era voglia dientrare sempre di più in quella che èla vita della nostra città, poter vera-mente contribuire con un impegnoprofondo e pieno di significato a quel-la quotidianità alla quale siamo abi-tuati (e che ci piace tanto), quella quo-tidianità dove il Circolino era semprepresente.Ed ecco che ci si pone davanti l’occa-sione, la possibilità di far rinascere ilCircolino… Nessuno ha detto di no,nessuno si è tirato indietro, ci siamotutti buttati in quest’avventura ognu-no con le proprie competenze, chiamministrative, chi fiscali, chi gestio-nali.Che cosa vogliamo fare?

Vogliamo che il Circolino torni a esse-re veramente un luogo dove le perso-ne possano passare qualche momen-to tranquillo, divertendosi.Vogliamo che il Circolino possa offrireun’ampia gamma di attività per tutti,che lo rendano diverso dai soliti bar.Vogliamo che il Circolino possa offrireun luogo di ritrovo per i giovani e gliadolescenti dove sia piacevole passa-re il pre-serata, la serata, o dove darsila buona notte.Vogliamo che il Circolino offra prodot-ti di qualità, a partire dal caffè.Vogliamo che il Circolino possacominciare a offrire un’ampia e otti-ma scelta di piatti da tavola fredda,aperitivi prima di pranzo e durante ilweekend, grandissimi aperitivi serali.Insomma, non so se mi sono spiega-to, ma il Circolino che sta per riapriresarà tutto nuovo e, ne sono sicuro, vistupirà! Chiaramente tutto ciò nonsarebbe stato possibile senza l’aiuto(anche economico) della Polisportiva,che ci ha permesso di poter sviluppa-re questa splendida iniziativa. Perconcludere, vi dico di tornare a esserein prima battuta amici e poi ancheclienti del Circolino che, ricordatevi, vicatturerà di nuovo!


I n preparazione alla professione difede, il gruppo di terza media haripercorso le orme di Pietro e

Paolo nell’affascinante Urbe romana.Arrivati a Roma, senza perdere unattimo di tempo abbiamo visitato labasilica di San Paolo fuori le mura,dove abbiamo ripercorso la storia diPaolo, modello di costanza e tenacianel suo essere cristiano. Il giornoseguente abbiamo preso parte allaMessa in San Pietro con tutti gli altripreadolescenti della diocesi di Milanoe ci siamo accorti di non essere unarealtà isolata, fuori dal mondo, ma difar parte di una grande comunità cheva al di là dei confini della “nostra”piccola Bresso. Carichi di entusiasmoe con un po’ di fiatone per la lungasalita, ci siamo goduti un meraviglio-so panorama dall’alto “derCupolone”.Gambe in spalla, pronti per la tappasuccessiva: le catacombe, luogo disepoltura dei primi cristiani e di pre-

ghiera in loro memoria. Qui abbiamocapito che la morte non è la fine ditutto, ma l’inizio di un nuovo percorso“sulle spalle di Dio”.Naturalmente, non poteva mancareuna serata tra le piazze e i monumentifamosi della città: Colosseo, Foriimperiali, Altare della Patria, piazza diSpagna, fontana di Trevi…Ultimo momento prima del ritorno acasa: visita alla basilica di SantaMaria Maggiore, dedicata alla Madredi Gesù, colei che, senza incertezza, siè affidata completamente al volere diDio.Nonostante le dure fatiche, le corse ele camminate, la gioia dello stareinsieme e di condividere momentiunici non solo di divertimento, maanche di preghiera intensa e riflessio-ne, ha reso questi tre giorni davveroindimenticabili per tutti noi!E ora via, più consapevoli della nostrascelta, siamo pronti a dire il nostro SÌa Dio con la professione di fede!!!!!!!

Il pellegrinaggio a Roma dei preadolescenti di terza media

Tre giorni memorabiliper tutti noidi Elena, Marta, Sara e Camilla

colori dell’oratorio

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Prime Comunioni 1° maggio 2010


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D i fronte a tensioni sociali cherischiano di complicarsi sino agenerare sentimenti di esaspe-

razione o, all’opposto, atteggiamentidi scetticismo e di sfiducia, la Chiesasi fa presente nel modo che le è pro-prio, promuovendo comportamenti eazioni di solidarietà non solo con chisoffre per la perdita del posto di lavo-ro, ma anche con tutti quelli che ope-rano efficacemente per il superamen-to della crisi e combattono contro lesue cause. Siamo consci del fatto che la crisi col-pisce un po’ tutti, e in primo luogocoloro che sono economicamente esocialmente più deboli, che nonhanno garanzie o protezione. Ma essacoinvolge anche “gli uomini sui qualigrava la grande responsabilità didecisioni destinate ad avere vastarilevanza sociale” (cfr. “Laboremexercens”, n. 9). Ciascuno va stimola-to a saper valutare il peso degli altri,ciascuno viva e comprenda le condi-zioni altrui e nessuno si sottragga aldovere di solidarietà e di condivisionecon quanti sono più provati. Masoprattutto ciascuno dia, per quantogli è possibile e secondo le sue condi-zioni economiche o professionali, unapporto generoso e fattivo alla solu-zione dei problemi che sono problemidi tutti e che non possono essererisolti isolatamente. Tutti coloro chepartecipano alla conduzione di azien-de industriali, commerciali e di servi-zio vanno esortati e sollecitati a pun-tare sulla fiducia per sostituire allapaura la speranza, impegnandosi tuttiin uno sforzo comune a difesa dellacoesione sociale, che deve diventareun parametro fondamentale della

sostenibilità economica. Vanno esor-tati e sollecitati a resistere e a rico-struire un circolo di fiducia e di spe-ranza, non ricorrendo, se possibile, ailicenziamenti collettivi o agli ammor-tizzatori sociali (CIG, mobilità),costringendo molte famiglie a perde-re il posto di lavoro e di conseguenzaogni fonte di redditività, così da nonpoter più far fronte alle spese per lacasa e alle necessità più impellenti. Promuovere solidarietà non è infattisinonimo di rinuncia all’efficienza e aicanoni di una sana economia, ma èuna tensione che pervade ogni singo-lo processo decisionale in tutte le suefasi. Tale tensione è sostenuta dallaconvinzione che ogni decisione,soprattutto in campo industriale, eco-nomico, sociale e politico, coinvolgein un modo o nell’altro esseri umanicon i loro problemi, con le loro aspi-razioni, con la loro dignità che va dap-pertutto rispettata e promossa.

Primo Maggio, riflettiamo sulla crisi

Ai datori di lavoroa cura della Caritas

nuovi stili di vita

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S tiamo con sofferenza assistendoa uno stillicidio di notizie e provo-cazioni, con cui si tirano fuori dal

cassetto di certe redazioni giornalisti-che casi e fatti, recenti e lontani, spes-so in maniera confusa e distorta, altrevolte con dettagli e documenti circo-stanziati, sui quali si dovrebbero svol-gere approfondimenti e analisi chenessun lettore e ascoltatore puòavere strumenti per fare.Ciò non facilita un dialogo sereno ecostruttivo tra la Chiesa cattolica, cheassapora la sindrome dell’assediomediatico, e il mondo dei media, chesi sente in dovere di schierarsi da unaparte o dall’altra. Si innesca in questomodo una polemica a carattere ideo-logico, una specie di lotta per laciviltà (Kulturkampf).Non si può negare che di questo sipossa e si debba trattare. Ma perchiarire la questione dei preti pedofilinel suo specifico è opportuno circo-scriverla per coglierla nella sua verità.La Chiesa non vuol essere accusata inmaniera generalizzata, con toniaggressivi e ingiuriosi, attraversoinformazioni scagliate nel mucchio,strillate nei telegiornali e ossessiva-mente richiamate nei titoli a scorreredei teleschermi. Non vuole neppureessere difesa in maniera approssima-tiva, aprioristica e apologetica, nonprendendo in serio esame le accuseche le sono rivolte. Diciamo pure chela verità, la giustizia e l’onestà nonsopportano né l’ingiuria, né la piagge-ria. Si rende necessario trovare lastrada giusta e riuscire a renderla evi-dente attraverso una conoscenza ade-

guata del fenomeno e una comunica-zione chiara ed efficace, che abbiacome punti di riferimento gli aspettiessenziali della questione.Il primo e più importante elemento daevidenziare è che la Chiesa sa di esse-re in un continuo pellegrinaggio, incui, al “già” della salvezza e della san-tità, si unisce il “non ancora” delregno che viene. In questo camminodel popolo di Dio si svolge un’assiduaattività pastorale, con la parola e isacramenti, rivolta alla conversione,al rinnovamento e alla santificazionedi tutti i suoi membri. Essa tuttavia èrichiamata anche sempre a confessa-re le opere di Dio che sono carità egrazia donate dall’alto e non prive difrutti. Può, infatti, vantare, “non per inostri meriti”, ma per l’abbondanzadella sua “misericordia”, e proporreal mondo stupendi modelli di vita eabbondanti frutti di giustizia, carità epace.A questo proposito, nonostante infau-sti tentativi di scrivere la storia crimi-nale del cristianesimo, il numero deicasi di pedofilia di cui si “chiacchiera”tanto, da dieci anni a questa parte,diluiti nel tempo non rappresentano,secondo calcoli americani, che lo zerovirgola zero tre per cento, e questo èil secondo punto da evidenziare conserenità, senza minimizzare la vergo-gna e il danno subito dalle vittime.Verso di esse non si fa mai abbastan-za per risarcirle e riparare.Altro elemento da chiarire è la que-stione del segreto. Nessuno può pen-sare che la Chiesa possa accettare lasuperficiale logica mediatica e tanto

Con verità, saggezza e un linguaggio chiaro ed efficace

Attacchi alla Chiesa,le giuste rispostedi Elio Bromuri

approfondiamo


meno l’infamante vezzo di mettere inpiazza, e usare come spettacolo, per-sone, sentimenti, passioni, delitti,processi che devono rimanere nellesedi proprie di competenza. Il segretoesiste nelle società civili e non riguar-da solo il segreto legato al sacramen-to della confessione, ma il segretoprofessionale in tutte le professioni eanche quello delle confidenze inter-personali, da amico ad amico, dafiglio a padre, da marito a moglie, ecosì via. Questa esigenza di ognisocietà civile non esclude la necessitàdi denunciare i delitti e gli abusisoprattutto se avvengono a danno dipersone deboli e inermi come sonobambini e adolescenti. Ma anche inquesti casi il criterio è evitare ildanno, prevenire conseguenze piùgravi, non seguendo la logica dellavendetta, ma della giustizia.Come conciliare queste apparente-mente contrastanti esigenze è compi-to di persone sagge e responsabili.Nella prassi contingente delle autoritàcattoliche possono esserci state lacu-ne e omissioni. Chi potrebbe negarlo?Si deve sapere e correre ai ripari. Leprese di posizione della Santa Sede edi Benedetto XVI sono indirizzate aquesto e nello stesso tempo, già findal Motu proprio di Giovanni Paolo IIsui “delitti più gravi” (2001), hannoassunto un rigore ancora maggioreper evitare e reprimere i peccati didisprezzo nei confronti dei sacramen-ti, soprattutto della Penitenza edell’Eucaristia, e di abuso sessualedei minori. Non deve fare velo e crea-re imbarazzo a coloro che hannoresponsabilità nella Chiesa l’eserciziodella misericordia, la quale non deveessere meno esplicita verso la vittimadei soprusi, rispetto a colui che ne èl’attore.Altro punto che deve interessare i cat-tolici è la confutazione dell’assunto

che i casi di pedofilia di alcuni pretisiano una cartina di tornasole delle“gravi distorsioni del sistemaChiesa”, del suo sistema formativo elegislativo, come più di uno ha scritto.Ma per asserire l’inconsistenza di taleassunto, deve essere rilevato lo sfor-zo di aggiornamento costante, in attonelle strutture ecclesiastiche, a partiredai seminari e dalle scuole di teolo-gia, secondo le esigenze psicologichee i criteri pedagogici ispirati allemoderne scienze della formazione. Ultima, ma non di secondaria impor-tanza per la Chiesa dei nostri tempi, èl’esigenza di trovare forme di comuni-cazione, da attuare con chi si trovafuori dei nostri circuiti mediatici evitali (il prossimo convegno sui“Testimoni digitali” della Cei è suquesta linea). Su questo punto dob-biamo tutti fare un esame di coscien-za e trovare modelli comunicativi elinguaggi più efficaci per dialogarecon l’attuale società secolarizzata edisincantata. Tratto dal Sito della diocesi:www.chiesadimilano.it, il 09.04.2010

approfondiamo

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L a mattina di sabato 15 maggio2010, nella piazzetta pedonaleche costeggia via Cavour, il

Comune di Bresso dedicherà uno spa-zio di verde cittadino all’AIDO. Siamoorgogliosi che alla nostra associazio-ne, che a Bresso conta attualmente1072 soci, sia stato attribuito un rico-noscimento così, e ne siamo felicisoprattutto per coloro che consideria-mo i veri destinatari di tutto ciò: lepersone che hanno donato nel corsodegli anni. Un cippo dell’AIDO in un luogo cen-trale della nostra città invita a soste-nere e diffondere la solidarietà attra-verso la donazione degli organi. InEuropa più di 56mila persone atten-dono un trapianto e circa 12 malati algiorno muoiono per mancanza diorgani disponibili. Per numero didonazioni, l’Italia è al terzo posto inEuropa, mentre la Toscana è la prima

delle regioni italiane. È fondamentalemigliorare l’informazione e la sensibi-lizzazione. Negli ospedali, il personalesanitario preparato supporta e pro-muove la donazione degli organi,affiancando i famigliari per scoglieredubbi e perplessità e dare gli organidi chi non c’è più a chi li aspetta perrinascere. Ci aspettiamo il 15 maggio!

Biciclettata AIDO trai comuni del nord-ovest30 maggio 2010Partenza da ColognoMonzese, alle ore 9,dalla sede AIDO di via Turati, 5. Percorso: Sesto, Cinisello, Cusano,Cormano, Bresso. Arrivo al Teatrino del Parco Norddi Bresso alle 10.30.Info: sede AIDO Bresso - via Cavour, 6tel. 327 6608635.

Sostenuti dalla sensibilità dell’amministrazione, di privati e di singoli cittadini

Un cippo in piazza per l’AIDOa cura dell’AIDO di Bresso

nuovi stili di vita

Incontro pubblicodi promozione del volontariato giovanile

La pace nello zaino

4 maggio 2010 ore 21

sala consiliare del Comune di Bresso

promosso dai circoli ACLI del territorio

nell’ambito del progetto “nonsolorimini2010”

con il sostegno del Comune di Bresso


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E fu in questo “ambiente” chedon Umberto venne chiamato acoadiuvare il parroco don Pozzi,

in mezzo alla gioventù maschile, allo-ra divisa da quella femminile, anchea scuola.Le condizioni economiche delle fami-glie erano modeste e quasi nessunodisponeva di una macchina, così l’o-ratorio organizzava gite annuali. Inquesto modo, molti ragazzi di quellagenerazione poterono vedere il maree i monti per la prima volta grazie adon Umberto e ai suoi cooperatori.Ricordo ancora la gita ai Corni diCanzo: dall’oratorio in via Isimbardi apiedi fino alla stazione delle FerrovieNord a Cormano, da qui in treno finoa Canzo, da dove iniziava la salita apiedi.E l’estate, con la preoccupazionedegli adulti di salvarci dall’“ozio,padre dei vizi”, veniva organizzatol’“Oratorio feriale”, dove c’erano ilgioco, il momento della preghieraserale e le ripetizioni scolastiche, aiu-tati dai giovani e dalle ragazze chefrequentavano le superiori. Don Umberto avrebbe voluto purepoter gestire una colonia estiva par-rocchiale, ma non gli fu mai possibi-le. Solo nel dopoguerra, per qualcheanno, riuscì a organizzare una colo-nia marina a Cesenatico: viaggio intreno fino a Forlì, e da qui su uncamion...Nel 1947 fondò l’associazione calci-stica la “Speranza”. Penso avessescelto di proposito un tale nome: igiovani, e non solo loro, avevanobisogno di ottimismo. C’era un’Italia

distrutta da ricostruire, personescampate ai pericoli, individui dariconciliare, ferite da rimarginare eguarire… e il gioco si sarebbe rivela-to un ottimo aiuto. Né si possonodimenticare i tornei serali estivi dicalcio tra i bar del paese, anche se avolte non mancavano tafferugli erisse…Don Umberto fu pure l’ideatore delcinema parrocchiale. Per raccoglierei fondi si rese necessaria una que-stua: la domenica i giovani giravanoper il paese con alcuni carri.Raccoglievano aiuti in natura, dallacui vendita si ricavavano i soldi perpagare la costruzione. L’avere unproprio luogo di divertimento corri-spondeva a una preoccupazionedella Chiesa di allora: cercare di argi-nare la cosiddetta ”immoralità deicostumi”. Le pellicole, pur già sele-zionate per le sale parrocchiali, veni-vano nuovamente “riviste e censura-te”, anche se non erano per nullaparagonabili a quelle dei giorninostri… L’Oratorio, almeno per chi scrive, erauna seconda casa. E don Umberto,per quelli della nostra generazione,divenne una figura mitica: se lo meri-tava, perché dava ciò di cui noiragazzi e giovani avevamo bisogno.Era un abile organizzatore, ma eraanche capace di coinvolgere i giova-ni che aveva attorno. E infatti unnutrito gruppo di persone lo aiutavanelle classi di catechismo e nellediverse attività oratoriane.

Fine seconda parte (segue)

Il nostro concittadino padre Giovanni Belloni ricorda - Seconda parte

L’indimenticabile don UmbertoUna vita oratoriana ricca di iniziative che ridavano speranza in tempi duri ed edu-cavano i giovani a prendersi cura gli uni degli altridi padre Giovanni Belloni

memorie bressesi


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U n’agenda cercata invano peranni viene finalmente in posses-so di un uomo che da sempre si

interroga sulla scelta estrema del suopossessore, lo zio Paolo – l’artistadella famiglia, suicida all’età di soliventuno anni –, e diventa lo spuntoferoce, a volte violento e tranciante,per esprimere la difficoltà dell’uomoad accettarsi serenamente come figliodi un Padre misericordioso.Inizia così un percorso di faticosa cre-scita, un’analisi in parallelo tra la con-dizione umiliante di peccatori inermie l’anelito di eternità mutuato dall’i-spirazione artistica: un susseguirsi dipagine fitte di incursioni tra spaccatidi vita degli ultimi cinque decenni diuna famiglia drammaticamentesegnata da questa tragedia. Un viaggio della memoria alla ricerca,invero ammantata di lucida follia, diun ricordo che non si può avere; unariflessione talvolta cupa, scandita daidubbi di chi crede che la nostra somi-glianza a Dio non sia da giudicare unlimite frustrante – alla stregua di nuovie invidiosi Angeli Ribelli – ma una viad’Amore per giungere all’Eternità eall’agognata felicità terrena.L’approdo di questo breve ma intensoromanzo è infine un dialogo serratocon la Morte e le sue ombre – sintetiz-zato dal fedele e straziante stralciodelle ultime pagine del Diario – persfociare in un inno incondizionato aquanto di più grande, unico, irrinun-ciabile e gratuito l’Uomo abbia mairicevuto: la Vita.

Alberto Tarini è nato a Milano il 3luglio 1971, abita da sempre a Bresso.Oltre alla famiglia (sposato conCorinna, ha due figli, Filippo eMatteo) e alla professione bancaria, sidedica da anni al volontariato sporti-vo come Presidente del GruppoSportivo Bresso 4.

recensione

Un autore locale debutta con un romanzo sui grandi perché

Diario di un suicidaUn dialogo serrato con la Morte e le sue ombre che sfocia in un inno incondizionato a la Vitadi A. T.


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C ostretta sulla sedia a rotelle, la gio-vane Christine è a Lourdes insiemea tanti altri malati. Maria, volontaria

dell’Ordine di Malta, si prende cura dilei: l’accompagna ai bagni e alle proces-sioni, la nutre, la lava, l’aiuta a coricarsi.In camera con Maria c’è la signora Hartl,una sessantenne brusca che non ha pro-blemi fisici ma a Lourdes vuole alleviarele sofferenze di una vita trascorsa in soli-tudine. Così anche lei segue Christine eprega per lei. Fin quando una notte laragazza si alza dal letto, e si muovesenza alcun aiuto. Sembra all’improvvi-so guarita. Il verdetto dei medici restaincerto...La regista, Jessica Hausner, è nata aVienna nel 1972, e a proposito di questasua seconda pellicola ha detto: "Prima ditutto mi è venuta l’idea di girare un filmsu un miracolo. Durante le mie ricerchemi sono soffermata sul fenomeno parti-colare di Lourdes, luogo in cui i miracoliavvengono regolarmente. L’ho sceltoperché volevo evidenziare il fatto che ipellegrini ci vanno con la speranza divivere un miracolo. In fondo è questa lasuspense della storia...". In queste parolec’è l’approccio di una regista che, da noncredente, affronta l’universo Lourdescon occhio disincantato ma non indiffe-rente, freddo ma non estraneo. Lo sguar-do sgombro da condizionamenti offreallo spettatore le più ampie possibilità diuna riflessione improntata a contributidifferenti, evitando sia le trappole dell’a-giografia sia dell’offesa fine a sé stessa.Conta l’umanità dei presenti, la loro inte-riorità, la voglia di aggrapparsi alla vita, ivolti, gli occhi, i movimenti. Il finale distruggente intensità emotiva, inoltre,

sottolinea come purificazione e miracolodipendono dalla fede interiore, son den-tro l’anima di ogni persona. Mentre l’es-sere umano può dimostrarsi meschinoanche di fronte al dolore più vero. Difondo, emerge la terribile solitudine delmalato in una società concepita per ibelli e i sani. Presentato all’ultima edizio-ne della Mostra di Venezia, il film ha rice-vuto il riconoscimento cattolico “LaNavicella” e una positiva recensionedalla “Civiltà Cattolica”.

recensione

Una proposta per concludere insieme il mese di maggio

Lourdes, miracolo del cuoreUn film controverso ma rispettoso, che racconta il bisogno interioredi ogni uomo di essere salvatodi Luca Frigerio

Produzione: Austria/Francia/Germania2009

Genere: Drammatico/GrottescoDurata: 96’

Interpreti: Sylvie Testud, Léa Seydoux, Gilete Barbier,

Gerhard Liebmann, Bruno TodeschiniSceneggiatura: Jessica Hausner

Al cinema San Giuseppe,via Isimbardi 30,

venerdì 28 maggio, ore 21


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Cinema Teatro San GiuseppeVia Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94

Programma di maggio

cineteatro San Giuseppe

Happy Family - Film

Venerdì 30 aprile - ore 21Sabato 1 - ore 21Domenica 2 - ore 15 e 17.30

Genitori e figli (agitare bene prima dell’uso) - Film

Venerdì 7 - ore 21Domenica 9 - ore 15 e 17.30Lunedì 10 - ore 21

Spettacolo organizzato dalla C.R.I.Sabato 8 - ore 21

Il concerto - Film

Venerdì 14 - ore 17.30Sabato 15 - ore 21Domenica 16 - ore 15 e 17.30

L’uomo nell’ombra - Film

Venerdì 21 - ore 17.30Sabato 22 - ore 21Domenica 23 - ore 15 e 17.30

Lourdes - Film

Venerdì 28 - ore 21

Fantastic mister Fox - Film

Sabato 29 - ore 21Domenica 30 - ore 15 e 17.30


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calendario liturgico


i numeri della comunità

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Orari delle SS. Messe in Bresso

SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 - 17.30sabato e vigiliari: ore 18.30

festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30 - 18

Santuario della Madonna del Pilastrelloferiali, sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10

SAN CARLO - feriali: ore 7.30 - 8.30 - 18.30sabato e vigiliari: ore 19

festivi: ore 8.30 - 10 - 11.30 - 19

MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30sabato e vigiliari: ore 17.30

festivi: ore 10 - 17.30

Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato)sabato e vigiliari: ore 18.30

festivi: ore 11

[email protected]

Telefoni utili

Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82Orari segreteria parrocchiale: dal lunedì al venerdì 17,30 - 19Don Gianfranco Radice 02 610 17 79Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68Carabinieri 02 610 89 51Vigili del Fuoco 115Croce Rossa 02 610 73 68Ambulanza 118Servizio di guardia medica 02 34567Comune 02 614 551Vigili Urbani 02 614 554 00Ospedale Bassini 02 6176.1Acli 02 66 50 10 72Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36AVIS 02 614 00 95Biblioteca Comunale 02 614 55 349Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70Centro della Famiglia 02 66 50 34 39Centro di ascolto Caritas 02 43116068Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94Parrocchia San Carlo 02 614 26 60Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96

Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30-9.30sabato: ore 16-19


farmacie di turno

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Farmacie di turno - MAGGIO(Bresso - Cormano - Cusano)

(fonte Comune di Cormano)

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SabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedìMartedìMercoledìGiovedìVenerdìSabatoDomenicaLunedì

FORNASÈ - Cormano Piazza BerniniCOMUNALE - Cusano Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N° 1 - Bresso Via Roma ang. Via Tasso, 87MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89COMUNALE N° 3 - Bresso Via Piave, 23DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4COMUNALE N° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/dFORNASÈ - Cormano Piazza BerniniCOMUNALE - Cusano Via Ticino, 5MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2COMUNALE N° 2 - Bresso Via Ambrogio Strada, 56BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/dFORNASÈ - Cormano Piazza BerniniCOMUNALE - Cusano Via Ticino, 5

GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO


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I ntitolata a Maria Regina della Pace, laParrocchia di Milanino ha una storiabreve ma abbastanza travagliata, spe-

cialmente al suo inizio.Il 29 maggio 1921 veniva inaugurata laCripta principale, costruita per il servizioreligioso a beneficio di una nuova comunitàche stava sorgendo su un terreno situatofra Cusano e Cinisello Balsamo: il Milanino.Era questo un villaggio-giardino progettatoe voluto da Luigi Buffoli, sullo stile dei sob-borghi-giardino che aveva avuto modo diammirare in occasione di un Congressosulle abitazioni tenuto aLondra. Nel 1925Milanino veniva stral-ciato dalla Parrocchia diCusano e nell’anno suc-cessivo, con decreto del2 ottobre 1926, ilCardinale Tosi erigeva aParrocchia la Cripta diMilanino, affidandola alla cura di donGioacchino Antonini, che svolgeva la suamissione di coadiutore a Cusano.Nel luglio del 1928 a don Antonini succede-va don Emilio Tacchi, già coadiutore aCrescenzago, che, vista la scarsa partecipa-zione dei fedeli alle funzioni, “avrebbe volu-to lasciare immediatamente il Milanino conla sua chiesa da farsi, di Regina Pacis… maMonsignor Rossi, Vicario Generale, nellasua bontà e pacatezza insisté perché rima-nesse e lavorasse ad irrobustire, a far viva,ad impiantare la vera Fede, che, con l’aiutodel Signore, come si fa nelle terre selvagge,anche a Milanino si sarebbe manifestata esviluppata e anche tutte le sue opere...”.Per ubbidienza, don Tacchi restò e, lavoran-do lui stesso come muratore, cominciò aingrandire la Cripta.

Nel 1937, grazie alla munificenza di unbenefattore, sotto la direzione dell’ingegnerAntonio Lugli e dell’architetto AntonioCassi Ramelli iniziava la costruzione dellachiesa come la vediamo attualmente, e nel-l’ultima domenica di maggio del 1938 viveniva celebrata la prima S. Messa.La struttura della chiesa è del tipo basilicaleravennate (a tre navate) con ampia scalina-ta di accesso, battistero circolare, cappellalaterale a illuminazione laterale. Sola inno-vazione è il prolungamento del presbiterioe l’imposizione su questo punto, come il

più importante dellachiesa, di una cupola afinestrate continue. Nelprogetto era anche pre-visto il campanile, ma ildenaro raccolto fra lapopolazione a talescopo, su esortazionedel Cardinale Schuster,

si preferì impiegarlo “per qualche cosa diutile per la gioventù!”. E così, fra il luglio1968 e il settembre 1969, furono costruitil’oratorio femminile e la palestra.La dotazione artistica della Regina Pacis,alquanto spartana, è costituita da una seriedi quadri restaurati di Santi e una pala d’al-tare raffigurante l’Apparizione della Verginein gloria con Angeli ai Santi GiovanniBattista, Francesco da Paola, Antonio daPaola col Bambino e Giuseppe, provenientida Palazzo Omodei a titolo dideposito.Nella navata sinistra troviamo lacappella di Regina Pacis, con la statua dellaMadonna in rame sbalzato e dorato di 2,70metri circa, opera dello scultore Lolli agliinizi del 1944. Il sagrato è stato restauratonel 2009 per consentire la sosta dei fedeli inun’area protetta.

La Parrocchia di Maria Regina della Pace in Milanino (foto di copertina)

Un’ampia chiesadalla storia travagliataa cura della segreteria parrocchiale di Regina Pacis

visita pastorale 2010


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Pentecoste

Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo,e riempì tutta la casa dove si trovavano. (At 2,2) Lo Spirito è come il vento.Aria che soffia nelle narici per darci respiro.Lo Spirito è respiro.E il respiro sgombra la mente d’inutili pensieri che intristiscono il volto.Lo Spirito è spazio. E la mente si scorda di pensare.Ed è leggera. Lo Spirito è leggerezza.

E scese su Gesù lo Spirito Santo in apparenza corporea come di colomba. (Lc 3,22)

Lo Spirito è come una colomba.Occhi tondi che guardano il cielo e sognano altezze lontane.Lo Spirito è sogno.che spicca verso l’azzurro e promette un giovane viaggio.Lo Spirito è promessa.Bianco che si mescola al cielo, forza di piuma che cerca libertà.Lo Spirito è forza.

Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascunodi loro. (At 2,3)Lo Spirito è come il fuoco.Bagliore che stupisce gli occhi e li fa balbettare.Lo Spirito è stupore.Paziente morsa che arde il legno e lo sbriciola in cenere pura.Lo Spirito purifica.Fiamma che scalda le mani che scalderanno altre mani.Lo Spirito è amore.

don Roberto Mozzi

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Direttore: Don Angelo Zorloni Redazione: Ambrogio Giussani - Luca Baraggia - Walter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina Villa - Dario Landreani

Foto: Autori vari - Bruno Vanetti - Flavio Campetti Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C.

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected]

Direttore: ANGELO ZORLONI

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di Cerulli Ivan


Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso SQUILLA · ore 17,30 CORNO Pietro e Lucia 18 ore...

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