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12 10 WWW.AGENDACOSCIONI.IT MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI, SOGGETTO COSTITUENTE DEL PARTITO RADICALE ANNO V NUM. 12 SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 DCB - BOLOGNA Direttore Simonetta Dezi P er aprire le iscrizioni del nuovo anno abbiamo lasciato la parola a Mina Welby. È bastato che in tanti conoscessero la sua storia e quella di Piero per ricreare su un tema radicale l'entusiasmo dell'opinione pubblica e l'isteria di chi ne ha paura. Libertà di ricerca scientifica e fecondazione assistita, testamento biologico, eutanasia , cure palliative e terapie del dolore, cannabis terapeutica, vita indipendente delle persone disabili: senza l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica questi ed altri obiettivi non avrebbero cittadinanza, pur se popolari. Anzi, soprattutto se popolari. Nel 2010 abbiamo utilizzato il 75% delle nostre risorse per iniziative politiche e di informazione, e solo il 25% per compensi e altre spese di struttura. La nostra Associazione c'è se ci sei anche tu. Con la tua iscrizione (...vai all’ultima pagina). Marco Cappato, Rocco Berardo Maria Antonietta Farina Coscioni VIENI VIA CON NOI 2011

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WWW.AGENDACOSCIONI.ITMENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI, SOGGETTO COSTITUENTE DEL PARTITO RADICALE ANNO V NUM. 12

SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1 COMMA 2 DCB - BOLOGNA Direttore Simonetta Dezi

P er aprire le iscrizioni del nuovo anno abbiamolasciato la parola a Mina Welby. È bastato che intanti conoscessero la sua storia e quella di Piero per

ricreare su un tema radicale l'entusiasmo dell'opinionepubblica e l'isteria di chi ne ha paura.Libertà di ricerca scientifica e fecondazione assistita,testamento biologico, eutanasia , cure palliative e terapiedel dolore, cannabis terapeutica, vita indipendente dellepersone disabili: senza l'Associazione Luca Coscioni per lalibertà di ricerca scientifica questi ed altri obiettivi non

avrebbero cittadinanza, pur se popolari. Anzi, soprattuttose popolari. Nel 2010 abbiamo utilizzato il 75% delle nostre risorseper iniziative politiche e di informazione, e solo il 25%per compensi e altre spese di struttura.La nostra Associazione c'è se ci sei anche tu. Con la tuaiscrizione (...vai all’ultima pagina).

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GennaioL’ideologia natalista ha impedito che ilVertice di Copenaghen sul clima prendessein considerazione un fattore determinantedella devastazione ambientale e sociale: labomba demografica. Contro lasacralizzazione della riproduzione“naturale”, contro il controllo dellenascite autoritario e violento “allacinese”, l’alternativa radicale passa perla libertà e responsabilità nel concepire,per un rientro demografico “dolce” nelsegno della democrazia edell’informazione, dei diritti delladonna e della libera ricerca.

FebbraioVentisette pagine dedicate a LucaCoscioni (16 luglio 1967-20febbraio 2006), a quattro annidalla sua morte. Luca ha vissutotrentanove anni: ventinove da sano edieci da malato. La sua voce metallicaè stata voce per molti nella battagliacontro ogni proibizionismo. ConLuca nasce lo slogan radicale: “Dalcorpo dei malati al cuore dellapolitica”; l’associazione che porta il suonome; le battaglie per la libertà di ricercascientifica.

IL NOSTRO 2010

MarzoLe prossime elezioni regionali -che hanno visto finora emergere ilvolto dell’illegalità partitocraticasulle liste, le firme e la censuramediatica - rappresentanoun’occasione per proporre il nostroobiettivo: più salute meno Sanità. Laproposta è il rovesciamento delparadigma che vuole i partiti aspartirsi la torta sanitaria (150 miliardidi euro l’anno) e al tempo stesso lacrescita incontrollata di spesa che haportato molte regioni alla bancarotta.

AprileDi abolire la campagna elettorale,sostituendola con l'occupazioneeversiva delle tv. Di impedire lapresentazione legale della lista Bonino-Pannella, ottenendo la presentazioneillegale di altre, come quelladi Formigoni. Di cambiare leggielettorali durante la campagna edi sfondare ogni tetto di spesa. Tuttoquesto senza chel'Opposizione Ufficiale di regimereagisca e si unisca all'opposizionenonviolenta Radicale. "Dove c'èstrage di diritto c'è strage di popoli",dice Pannella. Un'esagerazione?

Maggio“Il grado di civiltà di un Paese si misuraosservando la condizione delle suecarceri”. Le parole di Voltaire oggisuonano come condanna senz’appellodella "civiltà" italiana: detenuti ben oltreil numero massimo ospitabile; agenti dicustodia sotto il livello minimo; medici,psicologi e operatori sanitari che sonoun miraggio dietro le sbarre. I Radicalicon Rita Bernardini propongono con lanonviolenza di affrontare una realtà chesempre più si trasforma in tragedia.

GiugnoNeuroni specchio, mappatura delcervello, scelte inconsapevoli: lescoperte delle neuroscienze scuotonofilosofia, politica e economia,costringendo a ripensarne lefondamenta, dal libero arbitrio al liberomercato. Ilbombardamento multimediale deineuroni e il radicamento antropologico dipopulismi e clericali mettono a duraprova la libertà individuale. Ma lademocrazia fatta di informazione, dialogo enon violenza non è uno strumentosuperato per ottenere una società aperta.

EUTANASIA EALTERNATIVA.L’“ESSEREALTRO”RADICALEMarco Cappato

Per un attimo il silenzio sul tabù dell’eutanasia èsaltato. La parola, che per il teologo Jacques Pohiersignifica “morte opportuna”, era rimasta relegata aimargini della politica, tutt’al più agitata come unfantasma per impedire ogni discussione. Solo di

testamento biologico si poteva parlare, per meglioaccompagnare l’imbroglio della legge in preparazione “contro”il testamento biologico.

Poi sono accaduti alcuni fatti, molto diversi tra loro: prima lospot australiano per la legalizzazione dell’eutanasia, presentatoin Italia dall’Associazione Luca Coscioni e dal Partito Radicale.Poi Saviano che ha raccontato a 10 milioni di persone la storiad’amore e di vita di Piero e Mina Welby , e anche quella diBeppino Englaro. I falsari di Rai/Mediaset hanno subito messoin scena il gioco sporco di presentare i ‘malati-che-vogliono-vivere’ in contrapposizione ai ‘malati-che-vogliono-morire’,come se noi volessimo far morire chi vuole vivere. Infine, ilsuicidio di Mario Monicelli, avvenuto con motivazioni chenessuno può conoscere, ma realizzato in una modalità atroce e,almeno quella sì, evitabile.

In poche settimane abbiamo avuto un esempio di cosa accade

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LuglioDall’elettronica ai farmaci, molti deglioggetti che utilizziamo sono già costituitida tecnologie in miniatura. Tra poco,quando arriveranno sotto la grandezzadei dieci nanometri, si porrà unproblema di sicurezza: possonointerferire, diventando delledimensioni di strutture elementari,con il nostro codice genetico? Anche inquesto campo la regolamentazione èl’unico strumento per garantire allascienza di andare avanti contro tesiproibizionistiche da una parte erischi per l’ambiente e la salutedall’altra.

AgostoSi chiamano “LEA”, LivelliEssenziali di Assistenza. Sono leprestazioni che il Serviziosanitario nazionale devegarantire a tutti i cittadini su tuttoil territorio italiano. Nonostante lepromesse di Fazio, Tremonti habloccato i fondi. E così, disabiligravissimi restano sepolti viviperché lo Stato non aggiornal’elenco delle strumentazionirimborsabili, mentre tutti i cittadinirimangono senza garanzie diassistenza. Grazie alla nonviolenzaradicale e allo sciopero della fame diMaria Antonietta Farina Coscioni, ilParlamento impegna il Governo amuoversi finalmente: entro settembre2010.

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SettembreIl “caso Basilicata”, scoperchiatodall’azione di Maurizio Bolognetti, ciparla di una regione dove la malapoliticaavvelena l’acqua, l’aria, la terra. Non è uncaso isolato. Il territorio italiano èdepredato da un regime incurante diqualsiasi regola, sull’amianto come sullebonifiche, sui controlli ambientali comesulla prevenzione. I danni per la salute deicittadini sono immensi. La resistenzaradicale è tanto preziosa quanto clandestina.

OttobreLi mangiamo da 14 anni. Maimpediamo che si faccia ricerca su di essi.Mentre esistono minacce vere - contro labiodiversità, il mangiar sano, lecoltivazioni tipiche, la sopravvivenzastessa degli agricoltori - dare la colpaagli Ogm non è soltanto unamanipolazione, ma è anche un modoper allontanare soluzioni vere: per ilmercato, per l'apertura dei codicigenetici e della scienza, contro tutti imonopoli e per ridurre la chimica inagricoltura. Perché la ricerca siaconsiderata un'opportunità perl'ambiente.

Novembre"La scienza può catalizzare uncambiamento sociale senza precedenti"in materia di droghe: parola di "TheLancet", una delle più autorevoli rivistescientifiche al mondo, che chiama allamobilitazione la comunità medicacontro la criminalizzazione deiconsumatori. Proibizionismo significapiù mafie, più violenza, piùdetenuti, più corruzione, menogiustizia, meno democrazia. E' unaguerra contro i diritti umani di tutti gliabitanti del pianeta. Il Partito radicaleè impegnato, con la nonviolenza,perché questa guerra finisca. Lascienza è un alleato prezioso, perchési basa sui fatti.

Dicembre Per aprire le iscrizioni del nuovo annoabbiamo lasciato la parola a MinaWelby. È bastato che in tanticonoscessero la storia sua e di Piero perricreare su un tema radicale l'entusiasmodell'opinione pubblica e l'isteria di chi neha paura.Libertà di ricerca scientifica e fecondazioneassistita, testamento biologico, eutanasia ,cure palliative e terapie del dolore, cannabisterapeutica, vita indipendente delle personedisabili: senza l'Associazione Luca Coscioniper la libertà di ricerca scientifica questi edaltri obiettivi non avrebbero cittadinanza,pur se popolari. Anzi, soprattutto se popolari. Nel 2010 abbiamo utilizzato le nostre risorseal 75% per iniziative politiche e diinformazione, e solo il 25% per compensi ealtre spese di struttura.La nostra Associazione c'è se ci sei anche tu.Con la tua iscrizione (...vai all’ultima pagina).

Marco Cappato, Rocco BerardoMaria Antonietta Farina Coscioni

quando una delle questioni che solleviamo entra in contattocon l’opinione pubblica. Nonostante la grande confusione ditermini e situazioni, l’effetto è esplosivo: la riflessione entranelle conversazioni quotidiane, scatena la reazione scompostadei potenti contro ciò che i cittadini possono pensare quandonon addomesticati dalla tv delle risse e dell’indottrinamento.

In questo numero, Agenda Coscioni vi propone di rileggerel’anno radicale così, guardando a una serie di fatti e di obiettivi,e a fare uno sforzo di fantasia: cosa accadrebbe se su quei temi lagente davvero fosse informata, se fosse coinvolta nel dibattitopubblico, se davvero potesse scegliere? Rispondere serve per ilfuturo. Nello sfascio delle istituzioni e nell’abuso di potere che sifa regola, la violenza investe i corpi: quelli della morte nellasofferenza, della malattia senza assistenza, della fecondazioneassistita impedita, della tortura penitenziaria, del fascismoproibizionista, delle speranze negate ai malati nel nomedell’embrione-feticcio.

Se non perdiamo fiducia nel nostro essere “altro” rispetto al blabla politicante, possiamo costruire l’alternativa con ladisobbedienza civile, la restistenza giudiziaria, la nonviolenza:quella di Welby, Englaro e Nuvoli; dei malati di Sla e di MariaAntonietta Farina Coscioni che chiedono i Livelli Essenziali diAssistenza; dei portatori di malattie geneticamente trasmissibiliche con noi demoliscono la legge 40; dei ricercatori che sfidanoil divieto alla finanziabilità della ricerca sulle staminaliembrionali; dei disabili che abbattono barriere architettoniche.Diverse persone chiamano l’Associazione per chiederel’eutanasia, e noi cerchiamo di aiutarli. Ci sono laboratori diricerca internazionali pronti a ricevere gli embrioni chemarciscono nei centri di fecondazione, e noi li stiamo inviando.Sono aperti molti fronti - dalla cannabis terapeutica alla “vitaindipendente”- e devono stare aperti tutti insieme, perché nonsappiamo quale sarà la nostra prossima incursione, cioè qualedei nostri obiettivi raggiungerà la gente. Dobbiamo restarepronti, cercando di iscrivere anche solo una persona in più per il2011, perché da lì arrivano le risorse minime indispensabili. Edè importante fare tesoro di queste pagine clandestine,rappresentazione unica in Italia delle nuove libertà possibili.

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Luigi Manconi

Il disegno di legge sul Testamentobiologico (o meglio: contro ilTestamento biologico) è stato

approvato dal Senato nel marzo del2009. Non voglio ritornare sulgiudizio di merito dato all’epoca (lapiù profonda lesione dei principi delnostro ordinamento giuridico maitentata nella storia repubblicana), mami preme evidenziare il meccanismopolitico-ideologico che lo ispira. Nelmomento in cui – a seguito dellavicenda di Eluana Englaro – maggioreè la sensibilità dell’opinione pubblicanei confronti delle questioni di “finevita” e più attenta la considerazioneper il grande temadell’autodeterminazione del paziente,il governo e la maggioranza la buttanoin caciara: ovvero traducono in unarissa triviale una controversia etico-giuridica che rimanda alla sfera deidiritti civili fondamentali. Dal ricorsoa un linguaggio mondano-trucrulento(“l’assassinio di Eluana”, “la donnaancora in grado di fare figli”…) finoall’adozione di atti pubblici,sproporzionati e grossolani rispettoalla delicatezza del caso (il previstodecreto governativo e la circolare delministero del Welfare), l’intera azionedel centro destra sembra finalizzatasolo ed esclusivamente a un risultatosul piano dei rapporti di forza.L’offensiva è schiettamente ideologica:quegli strumenti così rozzamenteutilizzati hanno il solo scopo diimporre autoritativamente messaggiche si vorrebbero morali:l’indisponibilità della vita umana,proposta come dogma, el’interruzione di alimentazione eidratazione artificiali, presentatacome eutanasia. Messaggi di intensaemotività, che rifiutano diconsiderare la complessità dellesituazioni, la fatica delle scelte, la

crudeltà delle contraddizioni, perridurre tutto all’indecentemistificazione di un referendum pro ocontro la vita. Al fine di imporrequesto regressivo terreno di scontro,non si è badato a spese, non si èrinunciato ad alcun colpo basso, nonè valso alcuno scrupolo. Tutto è statoridotto a una battaglia politicistica,vinta dal centro destra, almeno inprima istanza, sul piano normativo(il disegno di legge approvato dalSenato). Ma quanto quella vittoriafosse limitata alla dimensione dellarissosità ideologica e della tatticaparlamentare, è dimostratoinequivocabilmente dalla dataricordata all’inizio: a distanza didiciannove mesi dal voto del Senato,una maggioranza così ampia (che eracosì ampia) non è stata in grado diportare quel provvedimentoall’approvazione della Camera deideputati. E, sempre a distanza didiciannove mesi, la sola via che ilgoverno può percorrere è quellacentralistico-autoritaria: ovvero lacircolare dei ministeri dell’Interno,del Welfare e della Salute che pretendedi delegittimare i registri comunali deiTestamenti biologici. Non è il solofatto che riveli il nervosismo del cetopolitico di destra nei confronti dellasensibilità collettiva su tali temi.Quando, per una volta (nel corso dellaseconda puntata di “Vieni via conme”), le parole di Beppino Englaro edi Mina Welby raggiungono unaamplissima (9 milioni di spettatori), siscatena un’ipocrita polemica, basatasu due falsi. Il primo: Englaro e laWelby non hanno parlato, certo, “afavore della morte”, bensìstruggentemente a favore di una vita,considerata in tutta la sua complessitàe anche drammaticità. Secondo falso:non sarebbe stata rispettata laparcondicio tra posizioni diverse. Maridurre la pluralità delle idee e delle

opzioni al solo ambito di un soloprogramma, di un solo canale, èpuerile. Forse che noi chiediamo dipoter replicare ogni volta che il Tg1 o“A sua immagine” esprimono unadeterminata posizione?. E infine – edè il punto fondamentale – si assiste aun continuo slittamento del concettodi dialettica democratica. Oggi, inItalia, le posizioni opposte a quelledell’associazione Luca Coscioni e ABuon Diritto sono ampiamentetutelate sotto il profilo politico,culturale, sociale e (ciò che più conta)giuridico. È bene che sia così. Ma sonole nostre posizioni che non vengonoaltrettanto garantite. Detta in altri, epiù elementari, termini: nessuno, néprima né dopo la relativa legge, tiimponeva di divorziare o di abortire,ma senza la relativa legge, chidecidesse in piena coscienza di farlo,sarebbe sanzionato. Così è oggi:nessuno ti impone di toglierti (o ditogliere a tuo marito) il polmoneartificiale, ma se tu – in pienacoscienza e per sottrarti a dolori atroci– intendi farlo, incontri una leggearcigna, se non nemica.

MINA WELBY, LA MIA STORIA IN TV IN NOME DELLA VITA

FINE VITA

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Luigi Manconi

Presidentedell’AssociazioneA BuonDiritto, giàsottosegretario allaGiustizia

Chi è

Il 15 novembre scorso, l’e-lenco delle ultime parole diPiergiorgio Welby lette dallamoglie Mina nel corso dellaseconda puntata di “Vienivia con me”, programma diRai Tre, condotto da FabioFazio e Roberto Saviano,sono arrivate dritte al cuoredei 8.605.000 telespettatoriin quella serata. Storia divita, d’amore e della sceltaconsapevole di Piergiorgio,copresidentedell’Associazione che dopoaver convissuto 46 anni conla Sla, quando ormai lecondizioni di sopravvivenzasi facevano ogni giorno piùdifficili, ha scelto la sedazio-ne e il distacco del respirato-re automatico che lo tenevain vita. Così il 20 dicembre2006 finiva la sua vita. Lacattolica Mina, ha raccon-tato il no da parte della chie-sa ai funerali religiosi. Conla semplicità delle sue paro-le e della sua figura è riusci-ta a commuovere raccon-tando una storia e forse perla prima volta in tv è arrivatoil messaggio che chi sostie-ne l’eutanasia non è un por-tatore di morte. Le polemiche tra politici,cattolici, parenti di malati instato vegetativo permanenteo affetti da Sla non si sonofatte attendere. I conduttorisono stati accusati di spon-sorizzare l’eutanasia, senzadar voce a coloro che nonsono a favore. I gruppi chesi definiscono pro-life hannochiesto di avere uno spazionel programma per raccon-tare le storie di coloro che‘non vogliono staccare laspina’, ma non gli è statoconcesso. Insomma stru-mentalmente qualcuno havoluto contrapporre un parti-to della vita contro uno dellamorte. Ma le cose non stan-no in questo modo.Nessuno è contro la vita ebene lo ha spiegato la stes-sa Mina, nei giorni succes-sivi alla sua apparizionetelevisiva, sulle pagine delCorriere della Sera:  “Non èquestione di far parlare onon far parlare quelli pro life.Il problema è mal posto: ionon ho certo parlato a favo-re della morte. Non c’è biso-gno di alcun contraddittorio.Sia io, sia Roberto Savianoabbiamo parlato a nomedella vita e a nome dellasciarla andare via, la vita.Per tutta una vita io ePiergiorgio non abbiamofatto altro che rincorrerla, lavita: in termini di dignità e diqualità”.

Biotestamento

Avanti con iregistri anchedopo i ricattidel governoNon essendo in grado di approvare una legge, il Governo sceglie la stradacentralistico-autoritaria

OBIETTIVI

Eutanasia• Promuovere la legalizzazione e il sostegnopolitico e giudiziario a chi sceglie di interrom-pere trattamenti vitali o di recarsi all'estero perpraticare l’eutanasia• Diffondere lo spot australiano a favore dellalegalizzazione dell’eutanasia

Testamento biologico• Fermare la legge contro il testamento biologico• Costituire la Lega dei Comuni per i biotesta-menti • Sostenere la diffusione del testamento biolo-gico nel rispetto della Costituzione, anche at-traverso la campagna per la creazione di registricomunali

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L’INTERVENTOGiuliaSimi

Mario MonicelliL’uscita di scenadi un maestro”Quello dell'eutanasia è un tema che si potrebbetrattare benissimo con la commedia, ironizzan-do, mettendo in ridicolo quelli che pensano chequesto disgraziato debba rimanere lì a soffrire, pergrazia non si sa di chi, o per la deontologia delmedico.” Così Mario Monicelli, in un’intervista aRadio Radicale nel 2006. Parole che suonano qua-si un testamento: il regista si è infatti suicidato, il29 novembre scorso, all’ospedale San Giovannidi Roma dove era in cura per un tumore. La rispo-sta migliore a chi ha tentato di far passare il suogesto come la conseguenza di uno stato di solitu-dine, smarrimento e disperazione.

(nella foto Mario Monicelli)

Giulia Simi

I l principio diautodeterminazione del malatoè l’unico che garantisca,

contemporaneamente, il rispettodella persona malata e laprofessionalità del medico.Quest’ultimo, messo davanti asituazioni drammatiche, è costretto aoperare in completa solitudine,stretto tra il timore di esseresottoposto a giudizio penale e laconsapevolezza, maturata in scienzae coscienza, che si debba aiutare lapersona a compiere una sceltaliberamente e coscientemente fatta,ad esempio perché la malattia che loaffligge è irreversibile, senza piùsperanza di cure efficaci mentre lecondizioni di sofferenza fisica epsichica a cui è sottoposto non sonopiù da lui sostenibili.Il principio di autodeterminazionericonosce inoltre la possibilità per ilmalato di scegliere, anche se la sceltasarà quella di non esercitare il suodiritto alla cura. Su questoargomento, la dichiarazione del prof.Umberto Veronesi è illuminante:“nessuno deve scegliere per noi” hasottolineato l’oncologo, andandocosì dritto al cuore del problemadell’eutanasia. L’associazione Luca Coscioni per lalibertà di ricerca scientifica staportando avanticontemporaneamente alla battagliasul testamento biologico, quella checonsente la regolamentazionedell’eutanasia, sul modello olandese,belga e svizzero. L’intenzione è diaprire gli occhi dell’opinionepubblica di fronte al fenomenodell’eutanasia clandestina di cui, giàoggi, sono vittime i malati.Quest’ultimi spesso sono ridotti, inassenza di una regolamentazione, aessere oggetto e non soggetto della

decisione del medico e dei familiari,come risulta da indagini realizzateanche in Italia. E’ più comodo farfinta di non sapere , come è già statoper l’aborto, che esiste un’eutanasiadi classe, perché solo chi hasufficiente conoscenza e denaro potràpermettersi di scegliere liberamentecome terminare la propria esistenza. Per questo motivo, in senoall’Associazione, restiamo convintidella necessità di un indagineparlamentare sul fenomenodell’eutanasia clandestina e

dell’opportunità che questa scelta siasostenuta da istituzioni autorevoli,per offrire al dibattito un contributodi conoscenza e chiarezza sulledecisioni di fine vita, permettendo aicittadini, qualunque sia la loroposizione iniziale al riguardo, diattingere a dati scientifici attendibili,aggiornati e rilevati su scalanazionale.La via migliore da percorrere ci parequella seguita in Olanda dove, nel1990 , fu istituita dal Governo, colconsenso della Royal Ducht MedicalAssociation, la CommissioneRemmelinck, il cui lavoro mise inluce l’esistenza di una eutanasiaillegale che coinvolgeva medici eparenti. Per l’opinione olandese fuun brusco risveglio, che innescò undibattito duro, conclusosi con laregolamentazione dell’eutanasia. In Italia, la polemica su questi temi ètalmente ideologica che spesso siconfondono più piani: ad esempio sichiedono adeguata assistenza e curepalliative per i malati in gravicondizioni, ma poi si fa ben pocoper garantire le risorse necessarie alloscopo. Ipocritamente, ci si“dimentica” che queste furonobattaglie di Luca Coscioni e diPiergiorgio Welby, battaglie chel’Associazione continua a portareavanti con determinazione.Chiediamo alle istituzioni di attuareun regolamento che assicuril’assistenza terapeutica per il malato ele cure palliative, senza escludere perciascuno la possibilità di disporre delproprio corpo – come è stato perPiergiorgio – perché è vero che lamedicina cura sempre di più, manon per questo guarisce di più. Comeha scritto Luca Coscioni: “vogliamoallontanare i fantasmi che ruotanointorno al termine eutanasia,vogliamo non essere vittime dellaeutanasia clandestina”.

Morte opportuna DOBBIAMO APRIRE GLI OCCHI SUL FENOMENO DELLA CLANDESTINITÀ

Un tabù per i partiti

Giulia Simi

Vicesegretariodell’Associazione LucaCoscioni,docente dimatematicaall’Universitàdi Siena

Chi è

La libertà in uno spotEUTANASIA: IL 67% È A FAVORE.IL GOVERNO NO

L’Associazione Luca Coscionie il Partito Radicale in Italiarompono il tabù (della politicae non della gente). Bloccatodall'autorità per leComunicazioni australiane, lospot a favore dellalegalizzazione dell'eutanasia,prodotto dall'associazione ExitInternational, è stato messoonline sul nostro sito. Oraapriamo la raccolta fondi.Aiutaci: per ogni euro donatoun euro destinato alla suadiffusione. La versioneitaliana dello spot èinterpretata dalla vocedall’attore Toni Garrani. MarcoCappato, segretariodell’Associazione Coscioni:“Neanche il no del garante cifermerà. Trasmetteremodall’estero e su internet”. Guarda il video su: www.lucacoscioni.it/spot-eutanasia (consultabile ancheper i non udenti e i ciechi)

on line www.lucacoscioni.it

Chiediamo anche in Italia una regolamentazione come in Svizzera, Belgio, Olanda

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86I REGISTRICOMUNALI DEI TESTAMENTIBIOLOGICI IN ITALIA

Abruzzo: 2Basilicata: 1Campania: 9Calabria: 1EmiliaRomagna: 23Friuli VeneziaGiulia: 14Lazio: 7Liguria: 3Lombardia: 2Piemonte: 4Puglia: 1Sardegna: 1Toscana: 13Umbria: 1

Iniziative radicaliDI SEGUITO LE PROPOSTE DI LEGGEPRESENTATE DAI DEPUTATI MARCOBELTRANDI E MARIA ANTONIETTA FARINACOSCIONI E DALLA SENATRICE DONATELLAPORETTI IN MATERIA DI BIOETICA

Norme sulla tutela della dignitàdella vita e disciplina dell'eutanasia(181). (Beltrandi)Disposizioni in materia di consensoinformato e di dichiarazioni divolontà anticipate nei trattamentisanitari (1280). (Farina Coscioni)Disciplina dei casi di non punibilitàdelle pratiche di eutanasia (3008).(Farina Coscioni)Disposizioni in materia di consensoinformato e di dichiarazioni divolontà anticipate nei trattamentisanitari (136). (Poretti)Delega al Governo per lasemplificazione della disciplina inmateria di farmaci antalgici a fini ditutela della qualità della vita deimalati terminali (1312), (FarinaCoscioni)Norme in materia di consensoinformato, di dichiarazioni divolontà anticipate nei trattamentisanitari e disciplina dell'eutanasia(1238). (Poretti) Nuove norme in materia didispersione e di conservazionedelle ceneri (511). (Poretti)

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LIBERTÀ DI RICERCA

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A colloquio. LA MOGLIE E IL LEADER RADICALE

L’iniziativaI RADICALI PORTERANNO ALL’ESTERO GLI EMBRIONI INUTILIZZATI

I Radicali e l’Associazione LucaCoscioni sono pronti ad esportareembrioni all’estero. Hanno infattistabilito degli accordi con uno deiprincipali centri di ricerca al mondo sullecellule staminali embrionali che effettuanon solo la ricerca sulle linee cellularima anche l'estrazione delle lineecellulari dagli embrioni umani.L’accordo prevede l’esportazione diembrioni prodotti in Italia. Si tratta diembrioni umani per i quali non vipossibilità di impiantato, e che quindisarebbero destinati, se non esportati,a marcire inutilizzati nei congelatoriitaliani, mentre nel laboratoriointernazionale saranno destinati allaricerca scientifica. Nel 2009, in Italia, un bando delMinistero della Salute ha escluso dalfinanziamento le ricerche sulle cellulestaminali embrionali umane. Trericercatrici italiane, Elena Cattaneo,Elisabetta Cerbai, Silvia Garagnahanno presentato ricorso al TAR. Lespese legali sono state finanziate da unfondo dell’Associazione Luca Coscioniche è riuscita a raccogliere 7.974, 79euro. Il TAR boccia il ricorso. Lescienziate fanno ricorso al Consiglio diStato che però rimette in discussione lalegittimità del ricorso. Già nel 2001 Luca Coscioni avevadenunciato come uno “scandalo tuttoitaliano” quello della “distruzione dioltre 20.000 embrioni soprannumeraricongelati, che la Chiesa Cattolicapreferisce saper gettati nella spazzaturagiorno dopo giorno, piuttosto chedestinati ad una scienza dalla qualepotrebbero dipendere la vita e lasalvezza di milioni di uomini e donne nelmondo”.

Luca è stato un maratoneta e ungrande sportivo. Quanto di questadeterminazione gli è venuta dallosport, da lui praticato con lo stessorigore con il quale è entrato nellapolitica, nell'università, in tuttoquello che ha fatto. Maria AntoniettaAver corso lamaratona è stata la sua fortuna, amavagli sport che lo impegnavano in primapersona. Non amava gli sport disquadra. Il suo carattere di leader simanifestava anche nell’essereprotagonista dello sport che praticava.Amava la natura e la maratona è quelladisciplina che ti permette il contattocon l'ambiente esterno. Leggiamo ne“Il Maratoneta”: “È stata una fortunaaverla percorsa”, perché quei 42chilometri sono una distanza davverolunga per chi da solo con le propriegambe, con il proprio respiro deve,passo dopo passo, affrontare questopercorso. Noi abbiamo capito che èstata veramente una fortuna solo dopoaver percorso un altro spazio, un altrotempo: quello di dieci anni di unamalattia che non ti dà scampo: ognigiorno ti devi inventare anche da solo ilmodo di gestire i limiti alla libertàpersonale che la sclerosi lateraleamiotrofica ti sottrae. MarcoLa caratteristica di Luca è semprestata quella di avere un grande amoreper la vita e un grande impegno nel eper vivere. La maratona ha lacaratteristica di essere unamanifestazione quasi di massa, coralee così, io credo, che qui come neglialtri sport, lui mettesse in atto quel chenel linguaggio radicale aveva ritrovato:il dar corpo, dar voce, dar volto il darmano. Basta pensare alla mano e aldito con i quali lui parlava e siesprimeva, e al fatto di dar volto ad unamalattia, vissuta come occasione dilotta per la vita sua e degli altri. Nel suo

Quattro anni fa, il 20 febbraio 2006,muore Luca Coscioni. Quel giorno,secondo Marco Pannella, Luca nasceall�Italia: i messaggi di cordoglio del mondopolitico lo battezzano eroe, testimone disperanza. In vita però è stato personaggioscomodo. Scomodissimo. E sul suo nomesono pesati troppi veti, da parte di quellastessa politica che lo saluta commossa. Quasi uno scandalo quel corpo malato cheLuca ha messo in gioco per dare speranza achi di speranza non ne ha più: a tutti queimalati che ancora oggi non sonoriconosciuti come persone. Solo oggettinelle mani della politica. Il 20 maggio del2002 Luca arriva a sottoporsi al trapianto dicellule staminali adulte autologhe. Un mesepiù tardi tornerà per il trapianto: decide difare da cavia.La sua voce metallica è stata voce per moltinella battaglia contro ogni proibizionismo

nella ricerca scientifica. Profeta muto, hasedotto il premio Nobel Josè Saramago chenon ha esitato a riconoscerlo come "forzanuova" e a schierarsi al suo fiancocoinvolgendo, nel 2001, scienziati e altriNobel per appoggiare la sua candidaturaalle elezioni politiche italiane dove sipresenta capolista della lista Bonino. Luca muore soffocato perché non vuole latracheotomia, rifiuta di continuare a vivereattaccato ad una macchina. Dimostra cosìche nonostante la malattia è ancora unuomo libero in grado di scegliere. Non puòparlare, è bloccato su una sedia a rotelle ecompletamente dipendente neimovimenti, eppure rivendica e mette in attoil diritto dell�individuo di decidereliberamente sulla propria vita e la propriamorte. Con Luca nasce lo slogan radicale:“Dal corpo dei malati al cuore dellapolitica”; l�Associazione che porta il suo

nome; le battaglie per la libertà di ricerca. Da vero leader politico ha tracciato per noi,prima di lasciarci, la rotta da seguire. Leventisette pagine di Agenda che a febbraioscorso abbiamo dedicato a Luca non sonosolo un ricordo: niente è stato dimenticato.Il ricordo è spazio di un passato che non èpiù. Per i radicali, Luca è presente, è in noi.Per dirla con Marco Pannella: "per noi checonosciamo Aldo Capitini, e un po� anchela cultura tibetana, la vita è la compresenzadi vivi e di morti: due forme di vita che sialimentano a vicenda". Luca Coscioni ha vissuto trentanove anni.Ventinove da sano e dieci da malato. Nonuna malattia qualunque, ma la sclerosilaterale amiotrofica. Praticamente, per usarele sue parole, una condanna a morte. Davivo ha dimostrato che si può parlareessendo muti. Ora è testimonianza che inostri morti ci parlano.

impegno sportivo c’era proprio questodar corpo, nel senso di dar corpo aqualcosa, all'animo, alle convinzioni.Ma in lui, torno a dire, si ritrovanopassione e amore per la vita. Amore nelsenso che i momenti della passionepossono essere quelli della felicità nellosport, nel momento ludico, maquesto è solo passione che è menodell'amore: in lui c'era forte questol’amore con cui ha sempre coltivato ilsé e gli altri. A proposito di amore Luca scrive:“Non private mai un uomodell’amore e della speranzaquest’uomo cammina ma in realtà è

morto”. M. Sì ricordiamo spes contra spem (lasperanza al di là di ogni speranza, “SanPaolo, Lettera ai Romani” n.d.r.) chepoi noi abbiamo tradotto: quando nonhai speranza bisogna esserlo per gli altried é quello che manifesta il credentenella vita nella libertà, nellaresponsabilità e nella possibilità diessere speranza lì dove c’èantropologicamente spesso solodisperazione. (Stralcio di ‘Maria Antonietta FarinaCoscioni, Marco Pannella, SimonettaDezi a colloquio’ – Da Agenda n.02,2010)

IL LIBRO

“IlMaratoneta,da casopietoso acasopericoloso,storia di unabattaglia dilibertà” (acura di D.Galli e M.Marchesilli,StampaAlternativa,Pavona(RM),2003) è illibro con cuiLucaCoscioni hadato voce achi vuoleseparare lareligionedallo Stato,a chi vuoleuna ricercalibera dallaschiavitù deifondamentalismi. Ciricorda chesiamo tuttichiamati ascegliere suunaquestione divita o dimorte.

Che cosa

IL RICORDO. Nel 2001 è riuscito a coinvolgere scienziati e premi Nobel per appoggiare la sua candidatura

In piazza per gli emarginati

“Con le battaglie di Luca Coscioni èpassata più chiaramente l’idea che nonsi scende in piazza soltanto per riven-dicare i diritti, ma che a volte si deve te-ner conto dei diritti di quanti in piazzanon ci possono arrivare nemmeno.‘Dal corpo dei malati, al cuore dellapolitica’, questo slogan è stato clamo-rosamente accolto da moltissimi citta-dini che certe cose non le avrebbero ca-pite. La grandiosità umana di alcunebattaglie ha aggiunto una dimensionein più alla politica. La politica, insom-ma, è diventata a tre dimensioni”. (Fu-rio Colombo, giornalista e deputatoPD)

Con Luca a Roma nel 2001“Nel 2001 venni a conoscenza di LucaCoscioni e della sua situazione. Poichél’Italia è dominata dalla religione cat-tolica pensai che non era giusto che iointraprendessi alcuna azione. MarcoCappato mi invitò a partecipare ad unaconferenza a Roma sul tema della li-bertà di ricerca. Le Nazioni Unite dove-vano sostenere la ricerca con le stami-nali perché la ricerca di base scopre ifatti; la conoscenza è sempre cosa buo-na; grazie alla ricerca passata siamo vi-vi oggi; incoraggiando la ricerca con lestaminali, si dà una speranza alle per-sone malate”. (Il premio Nobel IvarGiaever)

Un baluardo a difesadella democrazia“Luca è stato il leader di una nuova sta-gione di lotta contro l’oscurantismo re-ligioso e politico, abbattutosi inaspet-tatamente sull’Italia, e che ha colpitosoprattutto la libertà della ricerca scien-tifica e l’esercizio del diritto costituzio-nale dei cittadini alla salute. Di fatto hacreato in Italia la prima organizzazio-ne che sul modello delle associazioninordamericane dei malati ha incardi-nato le battaglie per migliorare la qua-lità della vita delle persone colpite dagravi disabilità sulla difesa dei diritti co-stituzionali”. (Gilberto Corbellini, co-presidente Associazione Coscioni)

Governo e Parlamentocontro la ricerca“Governo e parlamento italiano sonoancora bloccati sulle posizione ideolo-giche ed anti-progresso scientifico del-la legge 40 del 2004, nonostante nelfrattempo diverse parti di quella leggesiano state dichiarate incostituzionali.La recente decisione del governo di e-scludere le cellule staminali embriona-li da un bando di ricerca ministeriale èil riflesso di queste posizioni ideologi-che. In realtà, la quasi assoluta totalitàdegli scienziati in Italia e nel mondo ri-tiene lo studio sulle cellule staminaliembrionali legittimo e di primaria im-portanza”. (A. Ballabeni, A.Boggio,docenti universitari, Cellula Coscionidi Boston)

HANNO DETTO DI LUI

Marco Pannella, Maria Antonietta Farina Coscioni e Simonetta Dezi in unaconversazione avvenuta a febbraio 2010

Luca quattro anni dopo

Lo scandalo di un corpo malatoSul suo nome sono pesati troppi veti da parte della politica

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Legge 40LE TAPPE IN TRIBUNALE

T anto lavoro fatto sulle staminaliper arrivare a una conclusionedifficile da accettare: “non

sappiamo ancora quanto potrà esserebenefica la terapia cellulare”. Per ladirettrice del Laboratorio Cellulestaminali dell’università di Milano,Elena Cattaneo non è certamente unmotivo per scoraggiarsi: “una cosa cheabbiamo imparato è che “ci troviamoin un terreno aperto, nel quale nonpossiamo perderci nessuna possibilità,un terreno di conoscenza”.

Che cosa è cambiato dagli anni incui Luca Coscioni decise disottoporsi ad una sperimentazionebasata sulle cellule staminali?Malattie come la Sclerosi LaterialeAmiotrofica e la Sclerosi Multipla sonomolto complesse. Tanto che non sonostate ancora individuate le cellulestaminali utili dal punto di vistaterapeutico. Per la Sclerosi Multiplasono interessanti i risultati che staottenendo il gruppo di GianvitoMartino, del San Raffaele di Milano. Isuoi esperimenti hanno dimostratoche prendendo le staminali da fetiumani abortiti, espandendole un po’e trapiantandole nel topo, questerilasciano fattori anti-infiammatoriche portano a un miglioramento.Recentemente i test sono stati ripetuticon successo nelle scimmie.

Qual è oggi l’obiettivo della ricercasulle cellule staminali?Utilizzare tutte le possibilità offerte daqueste cellule per capire come siformano i tessuti e comprendere imeccanismi all’origine di moltemalattie. Un altro obiettivo moltoimportante è utilizzare le cellulestaminali e tutte le conoscenze relativeal loro comportamento per ripararesostituite le cellule danneggiate damalattie, come l’infarto del miocardio,il Parkinson, la corea di Huntington.Per esempio, ad oggi nel mondo sono300- 400 pazienti con il Parkinson neiquali sono state trapiantate celluleprelevate da feti abortiti, perciò nonstaminali. Solo in pochi casi i pazientihanno avuto benefici significative leprime autopsie eseguite sui pazientinel frattempo deceduti hannomostrato che le cellule trapiantate cisono ancora e che, in alcuni casi, sonostate colpite dalla malattia. Beneficitransitori ci sono stati anche per i seipazienti con la corea di Huntingtonche hanno avuto il trapianto nel 2000.Gli effetti positivi sono durati fino al2006.

Che cosa c’è ancora da capire e daconoscere sulle staminali?Bisogna partire dalla loro biologia ecampire come isolare solo quelle

necessarie. Finora è stato fatto tantolavoro sperimentale e abbianodefinito la strada, ma è una stradatutta da costruire. Per quanto riguardail cervello il lavoro da fare è moltodifficile perché si deve capire come lecellule trapiantate andranno aintegrarsi in un cervello malato. Oggila battaglia scientifica è trovare lastaminale che sia funzionale agli scopirelativi a una particolare malattia. È unterreno aperto, nel quale nonpossiamo perderci nessuna possibilità.

Che cosa significa accettare questasfida in Italia dove la ricerca sulleembrionali non è consentita?Si può lavorare in questo campo solonell’ambito di network internazionali.Un esempio è il programma europeoNeuro Stem Cell, finanziato con 12milioni e diretto da me. Il nostroobiettivo è identificare e valutarel’efficacia delle cellule staminali inparallelo. Si considerano cioè, e siconfrontano, staminali adulte,embrionali e riprogrammate perprodurre strategie riparative per ilParkinson e la corea di Huntington.

(Stralcio di intervista a Elena Cattaneo,direttrice del Laboratorio Cellule staminalidell’università di Milano – Da Agendan.02, 2010)

Una battaglia politica“Luca Coscioni mi ha fatto capire co-me la nostra sia una battaglia eminen-temente politica, solo che questa voltanon riguardava gli altri, ma anche me.Un approccio “radicale” ai problemidelle malattie incurabili e dell'handi-cap è sempre più necessario: è ora chesi capisca che aiutare i disabili non è so-lo questione di pietismo, né un merodovere civico, ma è innanzitutto unaquestione di difesa dei diritti civili; mache si capisca anche che le scopertescientifiche che potrebbero portare agiovamenti devono essere difese dall'o-scurantismo religioso”. (Valentina Piat-telli, malata di sclerosi multipla)

Avere fede nella scienzaLuca è stato maratoneta fino all’ultimo.In tutta la sua malattia non ha mai ces-sato di impiegare la stessa energia e de-terminazione che da sano spendevasenza risparmio nelle sue impresesportive. Mi ha colpito proprio questasua forza, questo autocontrollo che dafisico si è sublimato in interiore, percorrere verso una meta ideale, la libertàdi ricerca. Anche il suo correre si è tra-sformato da fatto privato, da semplicemisura delle sue potenzialità, a missio-ne umana e sociale. Luca si è ritrovatoaddosso, ad ha eroicamente accettato,la sfida di correre, di combattere – perusare una sua espressione – per un be-ne per tutti. Proprio la fiducia nella ca-

pacità dell’uomo di comprendere lanatura e i suoi meccanismi a vantaggiodella vita, cioè la fiducia nella scienza,è stata alla base della battaglia combat-tuta da Luca. (Umberto Veronesi, on-cologo)

Il suo sogno,dar voce ai malatiIl sogno di Luca era quello di liberarela ricerca e dar voce, in tutti i sensi, aimalati. Il suo sogno è stato interrotto.

Ora siamo noi a dover sognare ancheper lui. Se sognare un poco è pericolo-so, scriveva Marcel Proust, la sua curanon è sognare meno ma sognare dipiù, sognare tutto il tempo. Caro Lu-ca, spero che la parola torni alla scien-za. Non è vero che la scienza non ab-bia un’etica. L’etica della scienza è quel-la che nasce nella comunità scientificadove i problemi vengono dibattuti. È lìche la collettività deve cercare le rispo-ste. Il singolo è libero di adeguarsi allerisposte del Papa, del Rabbino, dell’I-mam, del Dalai Lama …ecco la paro-la che rischia di essere cancellata dallecoscienze: “Libertà!”. Libertà di sceglie-re, decidere, rifiutare, accettare. La dif-ferenza tra noi e loro è che noi offria-mo una scelta, loro impediscono discegliere.

Intervista a Elena Cattaneo

Staminali, unterreno tuttoda esplorare“In Italia è difficile lavorare”, così la direttricedel laboratorio dell’Università di Milano

16 luglio 2005: il tribunale di Cagliarisolleva la questione di legittimitàcostituzionale dell'articolo 13. Il casoriguarda una donna portatrice sana di beta-talassemia, alla quale è stata negata lapossibilità della diagnosi preimpianto. 9 novembre 2006: la Corte costituzionaledichiara inammissibile il ricorso perchéformulato in modo contraddittorio, masenza entrare nel merito. 24 settembre 2007: una sentenza deltribunale di Cagliari riconosce che ladiagnosi preimpianto è consentita «sullabase di un'interpretazionecostituzionalmente orientata della legge 40e ha ordinato all'istituto ospedalierointeressato di eseguirla».23 gennaio 2008: il Tar del Lazio, oltre adannullare le linee guida per l'applicazionedella legge per «eccesso di potere», sollevola questione di costituzionalità delle norme(articolo 14, commi 2 e 3) che prevedonola possibilità di produrre un numero diembrioni non superiore a tre e l'obbligo delcontemporaneo impianto. 26 agosto del 2008: il tribunale di Firenzesolleva nuove questioni di costituzionalitàdella legge 40 riproponendo «il problemadel limite della creazione di soli tre embrioniche risulta gravemente lesivo della salutedelle donne». Inoltre il giudice formula«anche una proposta per ampliare lapossibilità di crioconservazione degliembrioni sovrannumerari». 1 aprile 2009: la Consulta accoglie laprima parte delle osservazioni quanto allaseconda parte è stato introdotta unaderoga al divieto di crioconservazione degli

ovuli. 13 gennaio del 2010: il giudice AntonioScarpa, del Tribunale di Salerno, autorizza,per la prima volta in Italia, la diagnosigenetica preimpianto per una coppia fertileportatrice di una grave malattia ereditaria,l'atrofia muscolare spinale di tipo 1, inderoga alla legge 40 che consente lepratiche di procreazione assistita solo percasi di sterilità e di infertilità. 1 aprile 2010: la Corte europea dei dirittidell'uomo stabilisce che il divieto assolutodi eterologa in vitro non è compatibile con laConvenzione europea dei diritti dell'uomo(CEDU). La Corte riconosce chel'impossibilità totale di ricorrere allafecondazione eterologa infrange il dirittoalla vita familiare e il divieto didiscriminazione.6 ottobre 2010: il Tribunale di Firenzesolleva il dubbio di costituzionalitàrelativamente alla norma della Legge 40con la quale si vieta alle coppie sterili diaccedere alla fecondazione eterologa. Larichiesta è avanzata da una coppiaconiugata il cui partner è affetto daazoospermia a causata da terapie fatte inetà adolescenziale. La coppia, dopoessere stata in cura in Svizzera e in altricentri stranieri, si è rivolta all’AssociazioneLuca Coscioni per essere assistitalegalmente nella richiesta di potereffettuare le cure nel proprio Paese. Lacoppia su indicazione dell’associazionenomina propri legali Avv. Filomena Gallo e ilProf. Avv. Gianni Baldini, che presentanoricorso d’urgenza presso il Tribunale diFirenze.

OBIETTIVI

Fecondazione assistita• Promuovere l'abolizione della legge 40 sulla fecondazione as-sistita, sostenendo la presentazione di azioni giudiziarie controgli aspetti anticostituzionali della legge stessa• Sostenere l’accesso universale alle tecniche di fecondazione

Ricerca scientifica e staminali• Donare alla ricerca scientifica gli embrioni non idonei per la gra-vidanza. L’Associazione è pronta a trasportarli anche all’estero• Sostenere la libertà di ricerca sulle cellule staminali embrio-nali, anche attraverso la campagna contro la discriminazionenei finanziamenti pubblici a quel tipo di ricerca

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Andrea Furcht

La situazione demografiaPer sottolineare la drammaticità della situa-zione demografica mondiale, non occorro-no lunghi discorsi: basta un’occhiata all’an-damento della popolazione umana negli ul-timi secoli. Stiamo giocando con grandezzeenormi: gli incrementi da un miliardo di uo-mini, pari a quelli accumulati dalla compar-sa dell’uomo all’inizio dell’Ottocento, si sus-seguono a distanza di pochi anni. È tuttaviavero che ormai la spinta non si deve tanto al-l’alta fecondità del momento, quanto all’i-nerzia demografica. Possiamo sperare chedalla metà del secolo l’umanità si stabilizzi in-torno ai nove miliardi. Sempre che ci si arrivisenza troppi danni. Vi sono dunque tre stradeper prevenire un collasso sistemico. Nessunodovrebbe contestare l’affermazione che quel-la migliore siano innovazioni mirate a conte-nere gli sprechi, che permettano di consegui-re lo stesso livello di produzione a costi am-bientali minori. Poi però si arriva al dilemmadi fondo, se ridurre i consumi pro capite op-pure la popolazione.

Fame e sovrappopolazioneLa fao ha concluso alcuni mesi fa i suoi lavo-ri di Roma con un solenne documento cheneppure nomina la questione della sovrap-popolazione; omissione questa piuttosto co-mune e dovuta al desiderio di non mettere ipoveri sul banco degli imputati; ma per quan-to biasimare la vittima non sia affatto corte-se, occorre dire chiaramente alcune cose. Chiritiene che puntare l’indice contro l’alta fecon-dità sia cinismo malthusiano, mette in rilie-vo come i diseredati non abbiano nulla daperdere e quindi non frenino la propria ripro-duzione: il miglior anticoncezionale sarebbelo sviluppo. Osservo tuttavia che le cifre ingioco, con una popolazione che sfiora i settemiliardi, sono troppo elevate per confidarein soluzioni strutturali di questo genere: a-spettare la modernizzazione economica rive-la un fatalismo che chi sostiene questa tesinon dimostra su altre questioni, quali la lot-

ta alla povertà. Per combattere la fame, è fondamentale ri-durre le nascite nei Paesi più poveri e fecon-di. Questo per almeno cinque motivi: secon-do la teoria della transizione demografica, ilritardo nella discesa della fecondità è dovutoad un mero sfasamento temporale rispetto aquella della mortalità; quindi un’opera di pu-ra informazione non farebbe che asseconda-re un mutamento che è nell’ordine delle cose,agevolando questo passaggio cruciale; unastruttura per età più equilibrata propizia mi-gliori condizioni di vita per coloro che nasce-ranno; l’alta fecondità perpetua la subordina-zione della donna, perché la lega a ruoli pre-valentemente familiari; ne è d’altra parte an-che un sintomo; l’alta fecondità in queste po-polazioni esaspera gli squilibri.

L’ostilità di principio al controllo delle nascitePossiamo distinguere tre posizioni, la primalibertaria, le altre all’opposto prevalentemen-te vicine all’ortodossia religiosa: deve essere riconosciuta la libertà più totale diprocreare: tanto più preziosa, quanto ineren-te ad una sfera non solo intima, ma diprofondo valore esistenziale; il principio di sacralità della vita, di norma li-mitato a quella umana, ne afferma l’intangi-bilità; di per sé non si tratta di una controindi-cazione specifica contro il contenimento del-la popolazione, ma può essere inteso nel suosenso più lato: non solo riguardo alle vite giàin essere, ma anche auspicando si concretiz-zi il maggior numero possibile di quelle futu-re; controllare le nascite sarebbe una manipola-zione indebita della Natura, che nella visionedella Chiesa vale l’«ordine da Dio stabilito».Esiste una curiosa analogia tra questa impo-stazione e quella, per contro incline al con-trollo delle nascite, che tende all’adorazionedella Natura. Vi è invece contrasto tendenzia-le con quella basata sulla libertà.

Utilitarismo e popolazione

Se il principio è quello della difesa dellalibertà personale, difficile non concor-dare; questo però non preclude la stra-da ad un’azione di maggiore informa-zione nelle popolazioni che non prati-cano ancora diffusamente il controllodelle nascite: a dispetto di quanti la bol-lano come intrusione neocolonialista,la libertà di scelta ne verrebbe esaltata. I-noltre, ed è un punto fondamentale, sitratta quasi sempre di decisioni di cop-pia e non di un individuo isolato: puòquindi ben essere che vi siano divergen-ze interne. Al principio della sacralità della vita sicontrappone, di fatto, quella della ricer-ca della felicità: si tratta dell’utilitarismo,che postula come finalità la maggioresoddisfazione per tutti. Quando però sideve decidere della dimensione dellapopolazione, si pone un problema par-ticolarmente spinoso, perché è l’unicocaso nel quale si fa rilevante la distinzio-ne tra utilità totale e utilità media: unacollettività più grande contiene infattiun maggior potenziale di felicità, per-ché sono in maggior numero gli indivi-dui che possono provarla.

Esiste uno scenario da sogno per il no-stro futuro demografico? Penso di sì,anche se non è affatto detto che si avve-ri: quello in cui la fecondità di tutti i po-poli converga in tempi realistici verso unvalore inferiore, ma non di troppo, allasoglia di rimpiazzo; mantenendosi alungo su questi livelli si avrebbe un de-congestionamento progressivo del tota-le degli abitanti, pur con qualche con-troindicazione parziale (ad esempio re-lativa all’invecchiamento).

(Per gentile concessione di Mariano Giusti-no Editore. Questo articolo (pubblicato par-zialmente) è tratto da: "Diritto e Libertà",libera rivista di politica transnazionale di i-niziativa radicale, n. 16 (dic. 2008), p. 86-110 – Agenda n.01, 2010)

Andrea Furcht

Nato a Milanonel 1958, silaurea conlode inEconomiaall’UniversitàBocconi. Svolge attivitàdidattica neicorsi didemografiadell’UniversitàBocconi (dal1985 al2006) edell’Universitàdi Torino (dal2002).

Chi è

Sovrappopolazione mondiale

Decrescitademografica:prevenire per evitare il collasso

CONTROLLO NASCITE

8

Rientro dolceCRESCITA ZERO

“Secondo la Banca Mondialeogni anno si registrano 76 milionidi gravidanze indesiderate,evitando le quali sarebbepossibile avvicinarsi all'obbiettivodella crescita zero dellapopolazione, senza altro sforzoche la diffusionedell'informazione e dei servizi disalute sessuale e riproduttiva intutte le società in cui essi sonoassenti”. Questo uno dei punticentrali affrontatidall’associazione radicaleRientrodolce che si batte affinchéil calo della popolazione avvengamediante la riduzione volontariadella natalità e non attraverso lepolitiche demograficheautoritarie, che violano le libertàindividuali e sono anche menoefficaci di mezzi comel'istruzione, l'emancipazionefemminile, l'informazionesessuale, la pianificazionefamiliare attraverso lacontraccezione (il cui uso puòessere incoraggiato dai massmedia) e la nonviolenza. Il primo aparlare di "rientro dolce"demografico è stato MarcoPannella. Per "rientro dolce" siintende anche il rientro gradualedei consumi planetari di materiaed energia entro parametririgorosamente sostenibili.L’associazione ritiene opportunoche sia mantenuto un certo livellodi crescita economica dei paesipoveri, ma rifiuta l'idea secondocui la crescita economicasarebbe la condizione per lapossibilità di redistribuzione dellaricchezza prodotta.

Per combattere la fame èfondamentale ridurre le nascite nei Paesi più poveri e fecondi

OBIETTIVI

Demografia• Promuovere in sede internazionale la comprensione delle dinamiche demo-grafiche, della condizione femminile, della salute riproduttiva nelle discus-sioni sulla situazione generale ambientale• Diffondere la consapevolezza riguardo alle conseguenze ecologiche e socia-li della sovrappopolazione sull'umanità e sull'intero ecosistema• Promuovere l’inserimento fra i diritti umani del diritto alla pianificazione fa-miliare• Promuovere iniziative di studio sul tema "popolazione, risorse, economia"in cui si tracci la relazione fra le evidenze scientifiche e le conseguenze non so-lo economiche, ma sociali, culturali e psicologiche della crisi in atto• Promuovere una riflessione sulle relazioni fra crisi ecologica e crisi economi-ca e sulle modalità di governo, anche attraverso accordi globali, della transi-zione dalla trascorsa fase di crescita economica alla fase successiva di evoluzio-ne della società in ecosistemi limitati

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L’INTERVENTORoberto Cingolani

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Intervista a Vandana Shiva

✁Il libero sens

o della Terra

“La crescita della popolazione

non dovrebbe

essere vista come un problema

esclusivamente

femminile, dovrebbe essere v

isto in un contesto

e in una conformazione socia

le molto chiara”

così l’economista e ambienta

lista indiana,

Vandana Shiva intervistata da

Agenda Coscioni.

Secondo l’economista: “noi o

ggi possiamo

risolvere il 40% del problema

climatico

praticando un’agricoltura eco

logica, con la quale

potremmo produrre più cibo,

sicurezza per il

mantenimento delle piccole fa

miglie e darci una

salute pubblica”. E aggiunge: “

una democrazia

dove includiamo tutti i modi d

i essere del

pianeta e esercitiamo le nostre

responsabilità e

diritti, come un libero senso

della terra”. Mentre

per il contrasto alla crescita de

lla popolazione

sottolinea: “Prima di tutto par

lerei di crescita o

decrescita della popolazione p

roporzionalmente

a come è strutturata una socie

tà. In Italia, anche

se sei a Roma, una città cattol

ica, la popolazione

sta diminuendo, non per il Pa

pa, ma per il costo

di riprodursi. Avere figli, paga

re per i loro vestiti

superflui e per tutto quello ch

e si acquista, è

troppo costoso. Nel terzo mon

do la verità è

l’opposto, i bambini sono tut

to ciò che hanno le

famiglie povere. Quindi quand

o tutto ti è portato

via, dalla terra alle tue abilità e

conomiche e sei

riversato nelle strade, il numer

o aumenta,

perché è una necessità econom

ica. In questa

ottica la crescita della popolazi

one non dovrebbe

essere vista come un problema

esclusivamente

femminile, dovrebbe essere v

ista in un contesto

e in una conformazione socia

le ben definita”.

http://www.lucacoscioni

.it/articoloagenda/non-un

-problema-di-gravidanze-m

a-

di-giustizia-economica

NANOtecNOLOGiA

COSÌ È INIZIATO

“There's a Plenty of Room at thebottom” (c'è un sacco di spazio làin fondo): con queste parole, il 29Dicembre del 1959, il fisicoamericano Richard Feynman aprivail proprio intervento di fine anno aimembri dell'American PhysicalSociety all’università dellaCalifornia. Il discorso, che segnòl’avvio di una nuova era per laricerca, viene ormai considerato ilprimo riferimento a quelle che noioggi chiamiamo nanotecnologie,ma che in quegli anni non avevanoancora un nome proprio. Feynmangià guardava all’infinitamentepiccolo come un infinito campoda esplorare. Il fisico catturòl’attenzione dei presentiprospettando la possibilità teoricadi poter ridurre e riprodurrefenomeni e persino oggetti alledimensioni di molecole ed atomi,prospettando una maggioreefficienza e un minor spreco dimateria ed energia.

Intervista a Giancarlo RuoccoIL FENOMENO NANO

Tutto il settore dell'elettronica è nanotecnologia, bastipensare al CPU (Central Processing Unit), e questoesiste, funziona ed è nelle case di tutti. In farmacia siha il drug delivery: il trasporto dei farmaci in sito.Immaginiamo di dover colpire con un farmaco dellecellule. Precedentemente si distribuiva il farmaco intutto il corpo. Con il drug delivery si usanonanotecnologie bottom up con cui i trasportatori siautoassemblano per portare il farmaco esattamentedove sono quelle cellule. Sono tecnologie in parte già inuso. Un altro esempio: quando facciamo risonanzemagnetiche, spesso si usano mezzi di contrasto. Imezzi di contrasto sono nanoparticelle disegnate perdare un segnale in risposta ai campi magnetici usati perla risonanza. Questa è una prassi estremamentecomune. Ci sono dei problemi che incominciano a porsi.Sono problemi legati alla sicurezza e non molto è fattoné a livelli di ricerca né a livelli di norma. Quando leparticelle sono sotto i dieci nanometri, hanno ledimensioni delle strutture elementari del nostro codicegenetico. Ci potrebbe essere un'interazione di disturbodegli elementi che potrebbero essere trascritti: questonon è noto. Non si hanno evidenze però di rischi.(Stralcio di intervista a Giancarlo Ruocco, Direttoredel dipartimento di Fisica, presso l’Università degliStudi di Roma “La Sapienza” – Agenda n.07, 2010)

Ricerca L’ESPERTO: “SBAGLIATO METTERE TROPPI VINCOLI”

Le implicazioni socialidelle nanoscienze

Roberto Cingolani

“Ormai dire ‘nanotecnologia’ è comedire ‘ingegneria’. Se a questo terminenon si fanno seguire opportune‘specificazioni’ - proprio comel’ingegneria che è già da tempo‘ingegneria chimica’, ‘ingegneriaedile’, etc. – si rischia di dire tutto enulla”. Si tratta di un avvertimento diRoberto Cingolani, direttore scientificodell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) diGenova, per chi volesse tentare dicomprendere dove ci può portare lapossibilità di misurare, manipolare eorganizzare la materia a livello dellananoscala, ovvero da 1 a 100miliardesimi di metro. Cingolani parte da un caso concretosul quale è al lavoro da tempo: losviluppo delle “tecnologie roboticheumanoidi”. L’IIT ha già venduto unaventina di esemplari del proprio“robot” in tutto il mondo: “Il nostro ècome un hardware open-source – diceCingolani – i grandi centri internazionali

di robotica lo acquistano, anche solo inalcune parti, lo potenziano e poicondividono questi sviluppi con lacomunità scientifica”. Solo che perarrivare al “robottino”, come lo chiamail ricercatore, la strada non è breve:“Non serve soltanto elettronicasopraffina, l’obiettivo è raggiungere unosviluppo completamente biomimetico”.E proprio per imitare la natura si ricorrealle nanotecnologie: “Per i materiali, adesempio, oggi usiamo tessuti artificiali,strutture in nanocomposito, per crearegiunture elastiche. Stiamo lavorandoanche a una ‘pelle fotovoltaica’ e aun’alimentazione di tipo metabolico, inmodo che l’alimentazione di questemacchine possa avvenire attraverso unprocesso chimico simile a quello umanopiuttosto che attraverso la classicapresa della corrente elettrica. Senzacontare che ci sono neuroscienziati, nelnostro centro, che stanno concependoun ‘cervellino’ che possa funzionarecome il nostro”. Si tratta di un processo che strada

facendo porta a produrre plasticheavanzate, pelle tattile artificiale,materiale osseo artificiale, fino allapossibilità – nel lungo termine - di crearemacchine che possano essere utilizzatedalle fasi di riabilitazione motoria allavita quotidiana. “Ma per fare questooccorre costruire ambienti di ricercainterdisciplinari, altrimenti con la solaconoscenza delle nanoscienzerischieremmo di restare a baloccarcicon gli atomi”. Non è un caso che tralaboratori e uffici dell’IIT lavorino circa in600 tra neuroscienziati, polimerici,material scientists, elettronici, medici,etc. Nato nel 2003, oggi l’istituto èfinanziato con 100 milioni di euro l’annoper legge dello Stato: “Poi partecipiamoai bandi per i finanziamenti comunitari”,aggiunge Cingolani, “e abbiamo 20progetti vinti ad oggi. Siamo partiti dazero e abbiamo ricercatori da 38 Paesi ,9 laboratori in Italia. I contratti sono perlo più quinquennali e il 20 per centodella retribuzione dipende da unavalutazione compiuta da un panel di

scienziati stranieri”. Per ora, assicuranodall’Istituto, non ci sono “leggi chepongano limitazioni gravi” alla ricerca inmateria: “D’altronde sarebbe sbagliatomettere troppi vincoli, perché non è coni divieti che si evitano i rischi”, diceCingolani, che poi fa un esempiopiuttosto chiaro: “Si prenda un aereoBoeing 767, se messo in mano a deiterroristi, può provocare stragi diinnocenti. Non per questo, ovviamente,va vietato”. E’ noto che alle nanotecnologie sianoassociati alcuni rischi. Il ComitatoNazionale di Bioetica, in un uno dei suoirari pronunciamenti in materia che risaleal 2006, scriveva: “L’alto rapportosuperficie/massa, le dimensioni‘atomiche’ e la facilità con cui le nanoparticelle possono assorbire e veicolarealtre sostanze: proprio le caratteristicheche rendono attraenti i nanomateriali,suggeriscono anche una certa prudenzanel loro utilizzo in campo biomedico”.(Stralcio di intervista da Agenda n.07,2010)

Roberto Cingolani

Direttorescientificodell’IstitutoItaliano diTecnologia.Dal 2003 èmembro dellaCommissioneCentri diEccellenza delMIUR. Dal2001 èDirettore delLaboratorioNazionale diNanotecnologia (NNL)dell’INFMpressol’Università diLecce

Chi è

All’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, la ricerca sulle nanoscienze èall’avanguardia in Europa. Nell’indifferenza della classe dirigente, sono gli stessiscienziati a preoccuparsi di come gestire benefici e rischi del loro lavoro

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SCLEROSI MULTIPLA

LUCI E OMBREDEL CASOZAMBONI

Valter Vecellio

Quattro righe scritte in modo soft,eppure a saper leggere, dicono tutto:“La scelta della radicale EmmaBonino come candidata alla regioneLazio nella primavera del 2010”,scrive Massimo Franco nel suopregevole C’era una volta unVaticano, “ha dato ragione aposteriori alle diffidenze vaticaneverso il centro-sinistra”.E’ stata, in realtà, una esplicita,dichiarata, ostilità. Il Vaticano hagiocato in Lazio una partitapesantissima in sostegno dellacandidata del centro-destra RenataPolverini; obiettivo: scongiurare ilpericolo che Emma Bonino potesseessere eletta.Per capire le ragioni, per nullaideologiche e molto “terrene”, diquesta ostilità, occorre tener presenteche la Sanità rappresenta in Italia unbusiness gigantesco. Lo Stato italianodestina oltre 100 miliardi di eurol’anno in trasferimenti e rimborsi,cui si sommano le risorse regionali.Un oceano di denaro che serve perfinanziare ospedali, clinicheconvenzionate, laboratori, industriefarmaceutiche. Una spesa che assorbecirca il 7% del PIL. Annota FerruccioPinotti nel suo interessantissimo Lalobby di Dio, “in Lombardia, unadelle regioni più ricche d’Italia,l’assistenza sanitaria è perComunione e Liberazione unagrande opportunità d’affari, fondatasull’attacco al settore pubblico e sullavolontà di affermare una sanitàprivata convenzionata e ‘rimborsata’”.Ospedali, medici, case di cura,farmaci e tutto quello che vi ruotaattorno, rappresentano il 70% delbilancio regionale. In Lombardia la situazione èsaldamente e ormai storicamente

controllata da Comunione eLiberazione e dalla sua Compagniadelle Opere. In Lazio la “roba” dellaSanità è direttamente gestita dalVaticano. Si comprende bene,dunque, perché le gerarchie vaticaneabbiano visto Emma Bonino come ilfumo negli occhi. Gerarchie che sisono potute avvalere di potenti einteressati “bracci armati”. Ilquotidiano Libero è controllato inmaggioranza da una fondazione, laSan Raffaele, che fa capo al gruppoAngelucci, il cui patriarca èparlamentare del PdL. Il gruppocontrolla anche Il Riformista e lapugliese Gazzetta del Mezzogiorno;e ha interessi nel mondo dellaSanità, vedi caso: Lazio e Puglia. Cene siamo abbondantementeoccupati su Agenzia Coscioni delmarzo scorso, un numeropraticamente monografico intitolato“L’odore della Sanità”, e a quelnumero rimandiamo chi volessesaperne al dettaglio. Qui, basti direche al gruppo Angelucci fanno capo25 strutture sanitarie, 13 nel Lazio,11 in Puglia, una in Abruzzo: intutto 3000 posti letto, 2300dipendenti, un migliaio di medici.Una formidabile struttura di potere.Sarà un caso che sia Libero uno deigiornali che con più accanimentoconduce una lotta contro lacandidatura di Emma Bonino,andando perfino a rispolverarevicende legate alla lotta perdepenalizzare l’aborto nel 1975(titolo a tutta pagina: “Gli scheletridella Bonino”)? Un altro articolo diLibero suonava insieme daavvertimento e chiamata alle armi:“Il mondo cattolico adesso trema. Arischio, finanziamenti per 500milioni di euro”.Ha vinto Polverini. Pericoloscongiurato.

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Carmen Sorrentino

Nel 2010 numerosi malati disclerosi multipla si sonomobilitati per pubblicizzare laCCSVI (insufficienza venosacerebro-spinale cronica), unacura vascolare scoperta dalprofessor Paolo Zambonidell’Università di Ferrara eche a detta di molti potrebbecurare la Sclerosi multipla(SM). I malati denunciavanotramite i canali del socialnetwork che la diffusione diquella cura su larga scala eraostacolata da lungagginiburocratiche motivate daoscurantismo e interessi ingioco delle ditte farmacauti-che orientate a non diffonderela cura CCSVI, la quale conun semplice intervento diangioplastica dilatativa avreb-be potuto a detta di alcunimigliorare vari sintomi dellaSM. Sollecitata da più parti,la scelta dell'AssociazioneCoscioni è stata principal-mente quella di contribuirealla trasparenza del dibattitomedico-scientifico che parevanon essere giunto a conclu-sioni univoche persino daparte dello stesso professorZamboni. In questo senso l’8ottobre 2010 è stata organiz-zata nella sede dell’associa-zione la tavola rotonda: "CuraCCSVI e sue implicazioni perla sclerosi multipla" con lostesso Zamboni e Salvetti,professore associato diNeurologia della Sapienza emembro dell’AISM, un con-fronto tra voci diverse per ten-tare di meglio capire masoprattutto per individuarepossibili iniziative politichecomuni.Ai malati che si rivolgono alSoccorso civile viene indicata,se richiesta, la lista di centriche effettuano la CCSVI, tut-tavia con una clausola di cau-tela per mettere in guardia dapossibili decisioni avventatesul piano medico, avendoavuto, ad esempio, notizia diinterventi di angioplastica chenon corrispondevano a unareale necessità. Pertantoviene suggerita prudenza e diintraprendere ogni passo inconsultazione con medici difiducia. Riascolta la tavola rotonda grazie alla

registrazione di Radio Radicale:

http://www.lucacoscioni.it/tavola-

rotonda-cura-ccsvi-e-sue-implicazio-

ni-la-sclerosi-multipla-con-paolo-zam-

boni-e-marco-salvetti

SALUTE E TERRITORIO

Valter Vecellio

Vice capo-redattore del Tg2,direttore delgiornaletelematicoNotizieRadicali

Elezioni regionali LA LOBBY DI DIO CONTRO EMMA BONINO

La Sanità nelle mani della politica e del VaticanoLo Stato italiano destina oltre 100 miliardi di eurol’anno in trasferimenti e rimborsi, cui si sommano lerisorse regionali. Un oceano di denaro che serve perfinanziare ospedali, cliniche convenzionate, laboratori,industrie farmaceutiche

La culturaaccessibile a tuttiLo scorso febbraio l’Associazione Luca Coscioniinsieme a Mario Staderini, segretario del PartitoRadicale, ha consegnato al sindaco Alemanno 1024firme per un’interrogazione popolare sull’accessibilitàal cinema e alla cultura. La raccolta di firme è partita in occasione dell'edizione2009 del Festival Internazionale del Film di Roma acausa dell'impossibilità per ciechi e sordi di assistere aifilm in concorso, in quanto sprovvisti diaudiodescrizioni e con sottotitoli solo in inglese per glistranieri.La situazione dei cinema romani rispecchia questadiscriminazione: nella Capitale solo il Metropolitan,ormai vicino alla chiusura, proietta film sottotitolati,mentre gli altri cinema, più di 60, proiettano film nonaccessibili ai disabili sensoriali.Questa vergognosa mancanza ha spinto l’Associazionea minacciare manifestazioni durante la kermesse e apresentare al Sindaco di Roma un’interrogazionepopolare sull'accessibilità alla cultura dei disabilisensoriali.Mentre Gian Luigi Rondi, presidente della Fondazione

OBIETTIVI

Disabilità• Riformare le politiche sulla disabilità, in parti-colare attraverso la creazione di un'assicurazioneper le disabilità di lungo termine, l'effettivo ri-spetto del diritto delle persone disabili al lavoro,al voto, alla mobilità, all'accesso alle informa-zioni (in particolare quella prodotta dalla pub-blica amministrazione)• Promuovere la qualità della vita delle personedisabili, in particolare con le campagne "libertàdi parola" (affinché sia finalmente aggiornato ilnomenclatore degli ausili) e "vita indipendente"

Servizio Sanitario Nazionale• Attivarsi per l'affermazione del diritto dei citta-dini di disporre di informazioni facilmente acces-sibili sulle valutazioni di fonte indipendente rela-tivamente alla reale efficacia delle cure e alla qua-lità delle strutture erogatrici delle prestazioni delServizio Sanitario Nazionale, al fine di scegliereconsapevolmente protocolli e luoghi di cura piùidonei alla propria salute

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Severino Mingroni

All'inizio, che io mi ricordi,l'Associazione Luca Coscioniera solo per la libertà di ricerca

scientifica. Tuttavia, non potevaesistere sempre e unicamente per essa,perché i troppi clericali e illiberalipresenti nel parlamento in tutti glischieramenti - Radicali esclusi - non sisono manifestati solo con famigerataLegge 40 del 2004, ma essi si notanoogni giorno su tutti i media,soprattutto in televisione, e senza maialcun contraddittorio. E poi hanno lafaccia tosta - o come il culo? - di gridareallo scandalo se Mina Welby eGiuseppe Englaro sono ospiti di unanota trasmissione televisiva perventiquattro minuti, caso peraltromolto raro. Sono inoltre talmenteilliberali, nonostante il loro primopartito si chiami Popolo della Libertà,che, per esempio, vogliono chediventi legge per tutti il loro testamentobiologico. Noi che la pensiamodiversamente, siamo da essi definiti“Partigiani della morte”. E' alquantostrano, però, che i “Partigiani dellavita” non ascoltino Maria AntoniettaFarina Coscioni quando, con scioperidella fame, chiede l'approvazione deiLivelli Essenziali di Assistenza el'aggiornamento del Nomenclatore. Inverità, non si tratta di essere partigianidella vita o della morte, masemplicemente essere per la libertà discelta di ogni persona, soprattutto sedisabili o malati, qualunque essa sia:vogliono una morte opportuna comePiergiorgio Welby? Che l'abbiano.Vogliono una vita dignitosa? Chel'abbiano. È di nuovo strano che inostri troppi parlamentari clericali eilliberali si riempiano la bocca dellaparola ‘Vita’ quando si parla dieutanasia e di testamento biologico,ma facciano finta di non sentire

quando chiediamo loro una leggenazionale sulla Vita Indipendente.Tuttavia, secondo me, la VitaIndipendente non è la panacea per noidisabili, poiché per poter accedere agliattuali ed eventuali fondi regionali peressa, sono richiesti dei requisiti chenon tutti i disabili hanno, e

precisamente: età compresa tra 18 e 64anni, e capacità diautodeterminazione! Ecco perchésono molto favorevole alla relazionedel professore Alberto Zuliani daltitolo significativo seguente:“Dimensione della disabilità in Italia eproposte per interventi”. Tale relazione,che raccomando soprattutto di leggereai “Partigiani della vita”, è stata tenutanello scorso Congresso dellaAssociazione Luca Coscioni, ed è statasubito recepita dalla mozioneparticolare sulla disabilità e assistenzapresentata da Josè De Falco, membrodi giunta dall’Associazione Coscioni,che, infatti, al primo punto, individuaquale una delle azioni prioritarie:“l’elaborazione di una proposta dilegge, dopo una attenta analisiquantitativa e qualitativa delfabbisogno della platea dellepopolazione disabile in Italia, volta adassicurare, attraverso formeassicurative pubbliche e private, unsostegno di lunga durata (long termcare, LTC) alla persona disabile sulmodello di quanto avviene inGermania e Francia. ” Tale mozioneparticolare è stata così riportata nellamozione generale dello stessoCongresso : “...in particolare lacreazione di un'assicurazione per ledisabilità di lungo termine...”. Miauguro che la precedente breve frase,che riassume molto la mozioneparticolare, significhi che si staelaborando la proposta di Legge, espero che si parli di questaelaborazione nel prossimo Congressodella Associazione Luca Coscioni. Cariparlamentari clericali e illiberali,pensate ancora che noi siamo i“Partigiani della morte”? Se si, alloranon mi resta che dirvi come quell'altropovero Cristo: “Padre, perdonaliperché essi non sanno quello chedicono.”!

Vita Indipendente

Disabili dimenticatida quelli pro-life

SeverinoMingroni

Membro delConsiglioGeneraledell’AssociazioneCoscioni

IniziativeradicaliDi seguito laproposta dileggepresentatadalladeputataMariaAntoniettaFarinaCoscioni inmateria didisabilità

Prolungamento della duratadel congedospettante ailavoratori checonvivonocon soggetticon handicapin situazionedi gravità,per superarestati diemarginazione e diesclusionesociale,tutelare lasalutepsicofisica epromuoverela vita direlazionedelle personedisabili e deiloro familiari(3049)

Chi è

La DenunciaMEZZI PUBBLICI PRECLUSI AI DISABILIIl 30 aprile scorsol’Associazione Luca Coscioni eGustavo Fraticelli, delladirezione dell’associazione eaffetto da tetraparesi spastica,hanno fatto causa al Comune diRoma per atti discriminatoricontro i disabili, in base allaLegge 67/06, denunciandol’inaccessibilità del 99% dellefermate di autobus presenti nel Imunicipio. Come documentatodallo studio dell’architettoVittorio Ceradini, su 461fermate, solo una risulta esserecompletamente a norma. Ladenuncia si inserisce nellacampagna “No escort - Disabilisul bus senza accompagnatori”,intrapresa dall’Associazione nelsettembre 2009. Il 6 ottobre2010 si è tenuta la secondaudienza in merito al ricorsopresentato dall’Avv. AlessandroGerardi. ll giudice del Tribunale diRoma, dott. Cricenti, ha scioltola riserva che aveva adottatoall'udienza del 6 ottobre e harinviato la causa. Talequestione è stata ancheoggetto di due servizi delle“Iene”, trasmessi ad ottobre2009 e ottobre 2010, suItalia 1.

Elezioni 2010Il consigliere Berardo premiato a Bruxelles

Nell’aprile 2010, il tesoriere dell’Associazione,Rocco Berardo, viene eletto al consiglio regiona-le del Lazio nella lista Bonino Pannella. “Il mio o-biettivo prioritario sarà portare i temi della ricerca,della salute, della disabilità e della laicità nell’a-genda del consiglio regionale del Lazio”. È statopremiato come Miglior Politico Regionale dell’op-posizione 2010 dall’Alde, a Bruxelles il 15 novem-bre, come ‘unica voce in difesa e nella promozio-ne dei diritti civili e della salute’. Tra le proposteportate in Regione: Pdl sulla cannabis terapeutica;lotta per la trasparenza dei Direttori Generali del-le Asl e del piano del Commissario Polverini dirientro dal deficit sanitario regionale.

L’INTERVENTOSeverinoMingroni

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on line www.lucacoscioni.it

Mentre in Aula una parte dei parlamentari si schiera contro chi si batte per la libertà di scelta e l’autodeterminazione, manca ancora una legge nazionale euna riflessione sulla dimensione della disabilità

Cinema per Roma, ha mantenutol'impegno preso lo scorso anno, rendendoaccessibile questa edizione del Festival delCinema, il Sindaco Alemanno continua anon curarsi dei suoi cittadini disabili.Da una parte la vittoria, rappresentata dai trefilm italiani in concorso , "La scuola è finita"di Jalongo, "Il padre e lo straniero" diTognazzi e "Una vita tranquilla" di Cupelliniinsieme a "L'estate di Martino" di Natalefuori concorso, dotati di sottotitoli eaudiodescrizioni, grazie alla pernership conConsequenze Network che ha reso ilservizio, dall'altra la sconfitta di un sindacoche continua a discriminare i suoi cittadininon rispondendo ai dieci quesitisull'accessibilità alla cultura, tra cui: quanticinema nella capitale sono attrezzati per lasottotitolazione per sordi e leaudiodescrizioni per ciechi; se il Comuneintende stanziare finanziamenti pubblici; seha intenzione di dar vita ad un Organismopermanente per l’accessibilità alla cultura.Non resta che augurarci che Alemannovoglia seguire il buon esempio dato dalFestival del Cinema di Roma e, per lo meno,degnare di risposta i numerosi sordi e ciechipresenti nella Capitale.

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ASSISTENZA

Cosa sonoLea e Nomenclatore

I livelli essenziali di assistenza(LEA) sono le prestazioni e i ser-vizi che il Servizio sanitario nazio-nale è tenuto a fornire a tutti i cit-tadini, gratuitamente o dietro pa-gamento di una quota di parteci-pazione (ticket).Il nomenclatore tariffario è il do-cumento emanato e periodica-mente aggiornato dal Ministerodella Salute che stabilisce la tipo-logia e le modalità di fornitura diprotesi e ausili a carico del Servi-zio Sanitario Nazionale.

Dossier LEA SI NEGA LA POSSIBILITÀ DI MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA

Livelli essenzialid’assistenza

UN MILIONELE FAMIGLIE IN ATTESA

“La questioneche solleviamonon èsecondaria. Ilproblema chenoi poniamo,quello dei livelliessenziali diassistenza, equindi delnomenclatoredegli ausili edelle protesi,è un problemasociale: unproblema cheriguardaalmeno unmilione difamiglie, cioètra i 3 e i 4milioni dipersone, edaltri 4 milioni dimalati che, inun modo onell'altro,possonoalmenoparzialmentearrangiarsisenza l'aiuto diterzi.[…]Quantisono i malatidi SclerosiLateraleAmiotrofica inItalia? Alcunemigliaia. Poi leloro famiglie;altre migliaia dipersone, tuttepurtroppogravi, tuttebisognose diassistenza H-24; personeche devonosostenere oltrealla fatica,all’impegno,enormi spese:per i farmaci,perl’assistenza,per latecnologia cheaiuta avivere… Unamappa precisanon esiste,anche se daanni chiedo alministro dellaSalute dimonitorare lasituazione”.(M. A. FarinaCoscioni)

Maria Antonietta Farina Coscioni

Le lotte radicali nonviolente peril diritto dei malati e disabili aricevere i sostegni necessari per

decidere liberamente comeaffrontare la malattia e la disabilità egovernare il fine vita. C’è un partitoper la vita che vuole imporre come,dove e quanto vivere. E per meglioprosperare hanno deciso che c’èanche il partito della morte, chesaremmo noi. Noi che lottiamoperché siano i malati, i disabili enon i loro parenti, le associazioni,lo Stato a decidere. A decidere sevivere la malattia, la disabilità inospedale o a casa; se utilizzare omeno gli ultimi ritrovati informaticiper poter comunicare anche se mutio gli ultimi ritrovati per soffriremeno, durante la malattia e il finevita. Noi che lottiamo perché ilmalato, il disabile - lui e non altri -disponga di risorse e strumentisufficienti a poter decidere comevivere e morire.In effetti ci sono due partiti. Quellodi chi vuole imporre e noi chevogliamo che tutti siano messi incondizione di poter scegliere ilmeglio per se stessi. Sarebbe piùcorretto definirli per quello chesono. Noi il partito della libera sceltae loro il partito dell’imposizione. Macapisco che preferiscano essere ilpartito della vita. Ma ancora piùincredibile e grave è il fatto che chidovrebbe assicurare ai cittadini ildiritto a conoscere per decidereaccetti e propagandi con violenzaquesta infame falsità.Le tappe dell’attività parlamentaresul tema Lea e nomenclatore delladeputata radicale Maria AntoniettaFarina Coscioni.17 GIUGNO ‘08: presenta unaproposta di legge per la “Ratifica edesecuzione della Convenzione suidiritti delle persone con disabilità,con Protocollo opzionale, adottatadall’Assemblea generale delleNazioni Unite il 13 dicembre 2006()”. La Convenzione viene ratificatadal parlamento il 24 febbraio 2009.10 LUGLIO ‘08: Interpellanzaurgente di 30 deputati, primafirmataria Farina Coscioni, perchiedere: “Quanti mesi o anni icittadini, i malati e i disabili, dopoaver aspettato dieci anni il rinnovodel nomenclatore delle protesi edegli ausili, debbano ancoraaspettare per vedere rispettati i lorodiritti costituzionali in materia disalute”. Il Governo delega arispondere Giuseppe Pizza,Sottosegretario di Stato perl’istruzione, l’università e la ricercache chiede prima dell’approvazionedei nuovi Lea un confronto con leRegioni “per valutare tutta lacomplessità delle questioni poste”7 NOVEMBRE ‘09: Salvatore Usala,Giorgio Pinna e Mauro Serra,Claudio Sabelli, malati di Sla,entrano in sciopero della fame perdenunciare la loro situazione allimite della disperazione, senza aiuti

economici adeguati el’assistenza di cui hannodiritto. Farina Coscioni siassocia allo sciopero dellafame con i seguenti obiettivi:rendere noto l’effettivoutilizzo dei finanziamentistanziati nel 2007 e nel 2008per i “comunicatori” dinuova generazione checonsentono ai soggetti congravi patologie e concompromissione dellafacoltà di parlare e diinteragire con il mondoesterno; rendere operatival’approvazione della nuovaversione dell’assistenzaprotesica del nuovoNomenclatore, in modo chesia garantita la fornituraadeguata ad ogni personacon disabilità; adottare lelinee guida cui le Regioni siconformano nell’assicurareun’assistenza domiciliare

adeguata per i soggetti malatidi sclerosi lateraleamiotrofica.12 NOVEMBRE ’09: Ilviceministro Fazio convocauna riunione straordinariadella consulta per le malattieneuromuscolari e afferma:“La prima cosa che ho fattoquando di fatto il patto dellasalute è arrivato allafinalizzazione è vedere cosastava succedendo ai Lea:allora di promesse neabbiamo fatte tante. Io credoche siamo molto, moltovicini all’invio dei Lea allestato-regioni. Molto vicinivuol dire che potrei firmarlidomani o martedì. Devoavere l’ok di Errani formale,ho già avuto l’ok di Bissoni.”Interrotto da MariaAntonietta Farina Coscioni,il viceministro Fazio glirisponde:“se vuole firmo

lunedì se ha ancora qualchechilo da perdere”.26 NOVEMBRE ’09:Sostenuta da oltre 500cittadini di cui 152 insciopero della fame, FarinaCoscioni dopo 19 giornisospende lo sciopero dellafame dopo l’appello di:“Livia Turco e le altrecolleghe e colleghi del PDdella Commissione AffariSociali, e non solo, chehanno deciso di digiunare a“staffetta”, in continuità conla mia iniziativa. (…)10 DICEMBRE ’09: Mozionedi 75 deputati dimaggioranza ed opposizione,prima firmataria FarinaCoscioni chiede al governo ilrispetto degli impegni presi.23 GIUGNO ’10: Il ministroFazio dichiara che quanto dicompetenza del suoministero, ed in particolare

l’intesa realizzatasi nellaConferenza Stato- Regioni, è statacompletato nel febbraio diquest’anno e che la bozza diDpcm di revisione dei Lea, connuove disposizioni rispetto allaversione licenziata dal MinistroTurco è ormai pronta.21 GIUGNO ’10: Farina Coscioniinizia uno sciopero della fameper ottenere l’audizione nellaCommissione Affari sociali delMinistro dell’Economia, GiulioTremonti. Al quale tre giornidopo invia una lettere perspiegare le ragioni della richiesta.1 LUGLIO ’10: Interpellanzaurgente di 34 deputati di tutti igruppi parlamentari, primafirmataria, Farina Coscioni, perchiedere se corrisponda al veroquanto affermato dal MinistroFazio nella seduta del 23 giugno ecosa ostacoli l’apposizione dellafirma da parte del ministro deltesoro al Dpcm contente i nuovi

La lotta nonviolenta della deputata radicale per il dirittodi malati e disabili a ricevere i necessari sostegni

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Pillola dei cinque giorni do

po

✁I ritardi dell’A

IFA

Ancora al vaglio dell’Aifa il via

libero alla

cosiddetta pillola dei 5 giorni d

opo, il

contraccettivo d'emergenza d

i ultima

generazione che può essere as

sunto fino

a 120 ore dopo il rapporto ses

suale non

protetto. Impossibile, dunqu

e,

comprare Ellaone – questo il n

ome del

farmaco a base di ulipristal ace

tato -

nelle farmacie italiane. In atte

sa del

pronunciamento, il medicina

le è

reperibile, tuttavia, sul web, n

ei siti di

numerose farmacie. Basta com

pilare un

questionario sulle proprie con

dizioni di

salute. Un’ equipe di medici e

saminerà le

risposte fornite dalla paziente

a cui, se

ritenuta idonea all’assunzione

, sarà

fornita la ricetta medica. La spe

dizione

del farmaco avviene il giorno

successivo,

tramite corriere. Il costo è di 75

euro; la

cifra comprende l’acquisto del

contraccettivo, il finanziamen

to delle

spese di spedizione, il consult

o medico,

nonché l’eventuale assistenza

prima,

durante e dopo il trattamento,

tramite

telefono, e-mail o chat. Posso

no

accedere al farmaco, donne di

età

superiore ai 18 anni.

www.agenziafarmaco.it

Lea.18 LUGLIO ’10: FarinaCoscioni dopo 18 giorniinterrompe lo sciopero dellafame avendo ottenuto che ilMinistero dell’Economia,tramite il sottosegretarioVegas, riferirà inCommissione.22 LUGLIO ’10: InCommissione, il governonon si impegna ad unaemanazione del Dpcmrecante i nuovi LEAadducendo. Maria AntoniettaFarina Coscioni, Livia Turcoinsieme ad altri deputati delPD chiedono che almeno sirealizzi in tempi brevissimi lostralcio del Nomenclatoretariffario delle protesi edausili e l’aggiornamentodell’elenco delle malattie rare,il Sottosegretario Vegasimpreparato circa la fattibilitàdella richiesta prende tempo. 29 LUGLIO ’10: Approvatol’Ordine del Giorno FarinaCoscioni con il quale ilGoverno si impegna ademanare il decreto sui LEAentro settembre.19 NOVEMBRE ’10:Approvato l’Ordine delGiorno presentato da FarinaCoscioni con il quale ilGoverno si impegna “alrispetto degli impegniprecedentemente assunti conquesta Assemblea e ademanare il nuovo decreto delPresidente del Consiglio deiministri sull’introduzione deinuovi LEA entro e non oltre lafine del mese di novembre2010.”

Gli aborti del secondo trimestre rappresentano il10-15% di tutte le IVG (interruzioni volontariedella gravidanza) nel mondo, ma sonoresponsabili dei due terzi di tutte le maggioricomplicazioni legate all’aborto. Le procedureutilizzate possono essere chirurgiche ofarmacologiche. Tra le prime, la D&S (Dilatazione& Svuotamento) consiste nella dilatazione delcanale cervicale attraverso l'uso di dilatatoriosmotici o meccanici seguita dalla rimozione delfeto per via meccanica. Vengono poi aspirati illiquido amniotico , la placenta e i suoi annessi.Sebbene le evidenze scientifiche dimostrino lasuperiorità di tale metodo, esso non vieneproposto universalmente. In effetti questaprocedura è preferita dalla maggior parte delledonne; l’utero nel secondo trimestre è menosensibile all’azione dei farmaci, con una maggiorefficacia e sicurezza della D&S rispettoall’induzione medica. In molte parti del mondo,Italia compresa, è disponibile unicamentel’induzione farmacologica di un parto abortivo. Lecause di questo atteggiamento sono molteplici :mancanza di conoscenza, carenza di training e distrumentazione e/o assenza di motivazione daparte dell’operatore. Attualmente lo schema farmacologico più sicuroed efficace nel secondo trimestre (13-24 settimanedi gestazione) è il regime combinato mifepristone(RU486) seguito da analoghi di prostaglandine,come raccomandato dalla OMS e dal RCOG(Royal College of Obstetricians andGynaecologists). L’uso del solo gemeprost per viavaginale (il metodo usato attualmente in moltiospedali italiani), senza premedicalizzazione conil mifepristone, ha un tasso di successo del 88-95%, ma una durata dell’induzione dell’abortomolto maggiore rispetto al regime combinato. Ilpre-trattamento con il mifepristone aumenta iltasso di efficacia nelle 24 ore dal 72% al 95%. Iltempo tra l’inizio dell’induzione e l’aborto siriduce da 15.7 ore a 6.6 ore, così come si riduce ladose necessaria di prostaglandine (=menodolore). Nel mese di luglio 2009 l’AIFA haautorizzato l’immissione in commercio delmifepristone, anche con l’indicazione dell’abortoterapeutico del secondo trimestre. In teoria quindiabbiamo fatto un passo avanti (ci sono voluti solo22 anni). Ma nella pratica, quanto tempodobbiamo ancora aspettare per far sentire menodolore alle nostre pazienti?

Pillola abortiva

Menodolore con RU486

Pillola del giorno dopo

Senzarestrizionid’uso

Lo scorso 8 marzo gli studenti dell’associazioneLuca Coscioni hanno consegnato al ministrodella Sanità Ferruccio Fazio una petizione perl’abolizione dell’obbligo di ricetta medica per lacosiddetta “pillola del giorno dopo” (megliochiamarla contraccezione d’emergenza),firmata da tremila persone. Il ministro FerruccioFazioha replicato:«Escludo nel modo più assoluto la possibilità diabolire la ricetta della pillola del giorno dopo.Io lo escludo in modo categorico sia comeministro che come medico. Voi sapete - haspiegato il ministro - che ci sono ampiedimostrazioni scientifiche che la pillola delgiorno dopo può dare delle gravissimecomplicanze ».Non sarà che il medico Fazio,per le sue competenze, non è competente ? Ilsuo curriculum è visualizzabile online(http://www.disc.medicina.unimib.it/CVFAZIO.htm ). Perchè da un punto di vista medico laquestione è chiara. Si tratta di un farmaco,disponibile in dose unica, che non hacontroindicazioni mediche e che vieneprescritto semplicemente sulla base delledichiarazioni della donna che ha avutol’incidente contraccettivo. La contraccezioned’emergenza è inserita dall’OMS nella “classe 1– senza restrizioni d’uso” e soddisfa tutti i criteriper un prodotto da bancoInsomma, la suapericolosità è inferiore a quella di qualunqueantinfiammatorio o antidolorifico da banco ela conferma viene dal fatto che sia diventata unprodotto da banco – over the counter – inmoltissimi paesi europei ed extraeuropei.Da tempo le agenzie dell’OMS promuovono ladisponibilità della contraccezione d’emergenzamediante una maggiore facilità di accesso e lavendita senza ricetta e la FederazioneInternazionale di Ginecologia ed Ostetricia(FIGO) ritiene che la contraccezioned’emergenza debba essere facilmente adisposizione per tutte le donne in ognimomento e, in particolare, per le adolescenti. Anche il Consiglio d’Europa, con unarisoluzione del 15 marzo 2000 (Resolution onthe classification of medicines which areobtainable only on medical presciption, Ed.2005), ha inserito i preparati di levonorgestrelper la CE tra i farmaci vendibili “over thecounter”, per cui si potrebbe ipotizzare unasorta di inadempienza da parte dell’Italia.

Levonorgestrel

La pillola delgiorno dopoo contraccezione d’emergenza opostcoitale èun metodooccasionaleda utilizzarenelle oresuccessive adun rapportosessuale arischio digravidanzadesiderata. Tale metodoconsisteprevedel’assunzionedilevonorgestrel(1 compressada 1, 5 mg–Norlevo-oppure 2 cprda 750mcg –Levonelle - daprendere inun’unicasomministrazione, entro untempomassimo di72 ore dalrapporto arischio. InItalia èobbligatoriala prescrizionedel medicocon ricettanominativa.

Com

e funziona

Mifegyne

L’interruzionevieneeffettuataentro lasettimasettimana condue farmaci:la Mifegyne(Mifepristone,conosciutoanche con ilnome di RU486) e unaprostaglandina. IlMifepristoneblocca glieffettidell’ormoneprogesteroneinterrompendo lagravidanza. Laprostaglandina inducecontrazioniuterine eprovocal’espulsionedellagravidanzainterrotta.

Com

e funziona

Il Puntodi Mirella Parachini

L’Agenzia del farmaco ha autorizzato ilmifepristone, ma in pratica ancora non èutilizzato negli ospedali

In molti paesi europei è venduto comeprodotto da banco. L’Oms promuovel’accesso alla contraccezione d’emergenza

13

OBIETTIVI

Ausili• Rendere operativa l’approvazione del-la nuova versione dell’assistenza prote-sica del nuovo nomenclatore• Far rispettare al Governo l’impegno -finora tradito - sull’emanazione del de-creto per i nuovi Lea

Contraccezione e aborto• Garantire la piena disponibilità dellapillola abortiva RU486 • Promuovere l’abolizione della ricettaper la pillola del giorno dopo e l’acces-so alla informazione sessuale, alla con-traccezione anche gratuita nella scuola• Rimuovere gli illegittimi ostacoli allacommercializzazione e la diffusione

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Igor Boni

La Commissione Europea nel settembre del2006 ha emanato la “Strategia tematica sullaprotezione del suolo”, un documento che hasegnato un punto d’inizio nelle politiche piùavanzate in questo settore dellapianificazione ambientale. Nessuno sa chequel documento, nato da un parto difficiledurato alcuni anni e da continue mediazionitra gli Stati membri, è stato finalmenteemanato – dopo continui annunci mairispettati – grazie ad un’interrogazionedell’allora Eurodeputato radicale MarcoCappato. In quel testo sono enunciate le 8minacce che incombono sui suoli europei. Sitratta di fenomeni come erosione, perdita disostanza organica, compattazione,contaminazione, dissesti, perdita dibiodiversità, salinizzazione eimpermeabilizzazione (cementificazione).Sulla falsa riga della strategia tematica iRadicali, già nella scorsa legislatura, hannopredisposto e presentato un Progetto di Legge(a prima firma Bruno Mellano) che indicapragmaticamente i compiti da delegare alleRegioni per individuare sui territori le “Aree arischio” e i criteri principali per predisporre“Programmi d’azione” atti a ridurre gliimpatti di ciascuna minaccia. Lo stessaProposta di legge (la N. 274) è statanuovamente presentata in questa legislaturacon le firme degli attuali deputati radicaliFarina Coscioni, Turco, Beltrandi,Bernardini, Mecacci e Zamparutti e giacetuttora in Parlamento, in attesa di essereavviata alla discussione in CommissioneAmbiente. Il suolo, insieme ad aria e acqua,rappresenta uno degli elementifondamentali dell’ambiente in cui viviamo.Malgrado questo, la legislazione del nostroPaese, che sulla protezione delle acque esulla salvaguardia della salubrità dell’aria cherespiriamo è al passo con quelle di altri Statieuropei avanzati, rispetto al suolo paga unritardo molto grave. Nella legislazioneitaliana infatti, quando si parla di “difesa delsuolo”, tutto si intende tranne che laprotezione del suolo propriamente detto. Siparla di difesa dal dissesto idrogeologico,difesa del territorio, del paesaggio e delle

infrastrutture, difesa delle acque e del lorocorretto deflusso. In realtà il suolo, comeelemento naturale che assicura funzionichiave a livello ambientale, produttivo,sociale ed economico, non viene in alcunmodo considerato. In queste poche righe mipreme sottolineare - tra i tanti - tre aspetti cheritengo particolarmente importanti, inquanto relazionati direttamente con laqualità dell’ambiente nel quale viviamo. Iltesto di legge prevede l’individuazionecomplessiva dei siti contaminati (nella solaLombardia ne sono già oggi censiti più di1200), il loro monitoraggio e laprogrammazione e realizzazione dellebonifiche con precise scadenze temporali,demandando all’agenzia nazionale (ISPRA)il compito di emettere annualmente un“Rapporto sullo stato di contaminazione deisuoli”. Si tratta di un lavoro immane chedeve essere iniziato al più presto poiché suolicontaminati significano cibi e acquecontaminate. Un secondo aspetto riguardal’impostazione di programmi di lottaall’erosione dei suoli, per ridurre i materialiterrosi e le sostanze chimiche checonfluiscono nel reticolo idrograficosuperficiale e poi nei laghi e nel mare,contribuendo così all’eutrofizzazione delleacque. In ultimo si prevedono programmid’azione per incrementare la sostanzaorganica nel suolo, al fine di migliorarne lafertilità e, al contempo, ridurre ilquantitativo di anidride carbonica nell’aria,con evidenti benefici sulla riduzione deicosiddetti “gas serra”. I Radicali, come nelpassato, hanno saputo coniugare scienza eproposta politica, individuando uno deitemi portanti del nuovo ambientalismo,che avrebbe bisogno di vedere confluire inun’azione comune ampi settori della società,dell’associazionismo, del volontariato e deipartiti. Roosevelt nella prima metà del 1900,in un suo famoso aforisma, diceva “LaNazione che distrugge il suo suolo,distrugge se stessa”; più che un monitosembra oggi una realtà che la maggior partedei governi europei (e il Governo italiano)non sanno e non vogliono affrontare.(Stralcio dell’intervento di Igor Boni – DaAgenda n.09, 2010)

IgorBoni

Segretariodell’Associazione RadicaleAdelaideAglietta eresponsabiledell’UnitàOperativa‘PatologieAmbientali eTutela delSuolo’, peruna societàche si occupadi tematicheambientali(Ipla)

Chi è

La contaminazione dei suoli

Proteggere la terra checalpestiamo

14

Dossier Basilicata/1VELENI DI REGIME

Il rapporto di Legambiente sulle Ecomafie e le dicerie sugli ”untori” -Nella prefazione al rapporto sulle ecomafie, pubblicato daLegambiente, Roberto Saviano commenta un dato che dovrebbefar riflettere: la “ecomafie spa” ricava dal traffico di rifiuti 20 miliardidi euro all’anno. Afferma Saviano: “Come per il Narcotraffico, il fareaffari con i rifiuti, sotterrare scorie tossiche, devastare intere aree,ha permesso alle organizzazioni criminali o a semplici consorterieimprenditoriali di accumulare capitali poi necessari per specializzarliin altri settori.” Il rapporto sulle ecomafie pubblicato daLegambiente conferma ancora una volta che il Sud è la pattumierad’Italia. Con 20 miliardi di incassi, la “ecomafie spa” è una delleaziende più solide del nostro paese. Nell’Italia, fiaccata dalla crisi, iltraffico di rifiuti continua a garantire ottimi guadagni e non conosceflessioni. Trafficare in rifiuti conviene, anche perché si rischia pocoe si guadagna tanto. Nel rapporto di Legambiente troviamo unaconferma all’allarme che in questi anni abbiamo ripetutamentelanciato. In materia di reati ambientali, se rapportiamo i reati allapopolazione residente, la Basilicata si colloca al terzo posto inItalia, subito dopo la Calabria e la Sardegna; ma se consideriamo leinfrazioni relative alla normativa penale sui rifiuti, la Basilicata,considerando il rapporto reati abitanti, si colloca al primo posto,sopravanzando Calabria e Campania. Scrive Legambiente: “Infatti,se i numeri in termini assoluti delle infrazioni accertate vedono laBasilicata in fondo alla classifica regionale(16° gradino), lasituazione si inverte se consideriamo il numero delle infrazioni inbase alla popolazione(incidenza ogni 10000 abitanti ndr).”Insomma, contrariamente a quello che pensa il Presidente dellaGiunta regionale Vito De Filippo, di recente ascoltato dallaCommissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti, la situazione èpreoccupante. Del resto, va da sé, che se davvero si vuol capirel’incidenza di un fenomeno in un determinato territorio, i numerivanno rapportati alla popolazione residente. E proprio da un’attentalettura del dossier di Legambiente emerge che la provincia diMatera, con 87 reati accertati e un’incidenza del 4, 3 ogni 10 milaabitanti, è seconda in classifica solo dopo Vibo Valentia (5, 6 reatiogni 10 mila abitanti). La Basilicata con la sua densità abitativa (59abitanti per km quadrato) è un luogo ideale per lo smaltimento dirifiuti tossici e pericolosi.

(Stralcio di ‘Dossier Basilicata’, di Maurizio Bolognetti, segretario diRadicali Lucani - da Agenda n.09, 2010)

AMBIENTE

La Commissione Europea ha emanato ildocumento “Strategia tematica sullaprotezione del suolo”, grazie adun’interrogazione dell’Eurodeputatoradicale Marco Cappato

OBIETTIVI

Controllo del territorio• Assicurarsi che gli enti locali e nazionali mettano in atto tuttele misure di monitoraggio e per impedire l’avvelenamento del-l’ambiente

OGM• La rimozione del veto italiano in sede di Unione europea allaricerca sugli organismi geneticamente modificati

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L’INTERVENTODario

Bressanini

15

Dossier Milano

✁Santa Giulia

superato ogni limite

Fra gli esempi virtuosi di “buon

e pratiche”

realizzate su aree dismesse indu

striali che

compaiono in coda al rapport

o annuale 2005

dell'APAT (ISPRA) viene citata l

'area industriale

Montedison e Redaelli (Milano

Santa Giulia).

Progetto prestigioso, nato all'in

terno del PII

Montecity-Rogoredo, finanzia

to da fondi europei,

prevedeva la realizzazione di u

n parco di 333.000

metri quadri e l'insediamento

di centri

commerciali, aree residenziali

, strutture

pubbliche, alberghiere, sportiv

e e religiose. Il 19

luglio 2010, su ordine del Giud

ice Fabrizio

D'Arcangelo, l'area di Santa Giu

lia viene posta

sotto sequestro. Nelle motivaz

ioni del sequestro

dell'area, il giudice rileva che du

rante le opere di

bonifica sono stati movimenta

ti 2 milioni di

metri cubi di terreno pulito, in

vece del milione in

progetto, ma che questo terren

o non pare sia stato

riutilizzato per realizzare le op

ere edilizie

(spianamenti, modellamento

dei profili del

parco, ecc.). Gli avallamenti e

gli scavi, al

contrario, sarebbero stati riemp

iti con rifiuti di

ogni tipo, in parte provenienti

dalla stessa

bonifica delle aree ex Montedi

son e Redaelli, e in

parte da siti esterni di natura an

cora ignota. In

realtà nell'area non è stata real

izzata alcuna

bonifica, a parte quelle, di sup

erficie modesta.

Qualcosa non funziona nel d

ispositivo

normativo che consente le bo

nifiche su proposta

degli operatori privati, garante

ndo il “giusto

ritorno economico”. (Edoardo

Bali, Legambiente

Milano)

http://www.lucacoscioni

.it/articoloagenda/santa-g

iulia-milano-oltre-ogni-limi

te

LA piAGA DeLL’AMiANtO

IN ITALIA E NEL MONDO

L’Organizzazione Mondiale dellaSanità valuta che siano almeno125 milioni i lavoratori nel mondoesposti all’amianto: ogni anno circa100.000 morti. Nei soli paesiindustrializzati si registrano ognianno 20.000 morti per cancro alpolmone, e 10.000 casi dimesotelioma dovuti all’amianto;nessuno conta gli indiani, ipakistani, i vietnamiti, gli africani,gli abitanti dell’ex Unione Sovietica,i sud-americani che ogni giornolavorano sotto tubi e pannelli dieternit. In Italia l’Istituto Superioreper la Prevenzione e la Sicurezzasul Lavoro ha calcolato che, daldopoguerra fino alla messa albando dell’Eternit nel 1992, sonostate usate oltre 20 milioni ditonnellate di amianto e prodotte 3,75 milioni di tonnellate di amiantogrezzo.

Dossier Basilicata/2I VELENI DI TITO SCALO

Il territorio circostante Tito Scalo(Pt) è tra quelli a più alto a rischioper la salute. Si muore infatti ditumore, molto più che in altre partid’Italia. L’emergenza scoppia nelfebbraio 2001, quando alcunisopralluoghi portano alritrovamento di una discaricaabusiva di residui accumulati nelventennio 1981-2001, in seguitoalla chiusura della Liquichimica:250mila tonnellate di rifiutiindustriali, sepolti in profondità nelterreno e ricoperti di fosfogessi,residui delle attività di produzionedi fertilizzanti. La superficie, di59mila metri quadri, è all’internodell’area Consorzio Asi, dichiarata"d’interesse nazionale dabonificare”. Maurizio Bolognetti,segretario dei radicali lucani, el’onorevole radicale ElisabettaZamparutti denunciano con undossier l’assenza di controlli edelle bonifiche promesse dalgoverno.

Ogm IL RICERCATORE: “VIETATO COLTIVARLI, MA LEGALE IMPORTARLI”

Nessuno più dice che fanno male

Dario Bressanini

Ci può essere un dibattito pubblicosulle biotecnologie agrarie solamentese si parte da una base condivisa di datiscientifici; non si può costruire undiscorso su miti, leggende checontinuano a essere raccontate suimedia o da ex ministri. Ormai nellaletteratura scientifica il dibattito sul “sefacciano male” è praticamentescomparso. I primi Ogm sono staticoltivati nel 1996 e i primi esperimentifatti in laboratorio risalgono a 10 anniprima: esiste un corpus di studienorme, e vari rapporti di istituzioniaffidabili, indicate dall’UnioneEuropea, dalla Fao e cose del genere,che hanno concluso che “ le piantegeneticamente modificate […] nonhanno presentato alcun rischio per lasalute umana o per l’ambiente”. Laricerca scientifica ha stabilito che non èil modo con cui è stata coltivata unapianta a determinarne le caratteristichepositive o negative: bisogna andare avedere caso per caso.

L’Italia è sempre stata all’avanguardiadella ricerca genetica sin dagli inizi del‘900 con Nazzareno Stampelli che haintrodotto tutta una serie di nuovi granie frumenti, con l’opposizione degliagricoltori dell’epoca. […]I genetistiagrari sono sempre stati molto attivi inItalia e buona parte delle scoperte incampo agroalimentare di cui possiamofregiarsi è anche frutto degli studiscientifici di un gruppo di genetistiagrari. Rispetto all’introduzione degliorganismi geneticamente modificati,eravamo all’avanguardia fino al 2000,quando il Ministro per l’agricolturaPecorario Scanio ha bloccato la ricerca:già non si potevano coltivare, adessonon si potevano neanche piùstudiare. […]Un altro paradosso è che è vietatocoltivarli ma è perfettamente legale inItalia importarli e utilizzarli; non sololegale ma è anche necessario, perchél’industria alimentare italiana ne ha undisperato bisogno come mangimi.[…]A tutt’oggi sono trenta i paesi chepossono coltivare alcune particolari

Ogm: quasi tutte le Americhe, i duegiganti: l’India e la Cina, l’Australia. InEuropa ci sono coltivazioni abbastanzapiccole nella Repubblica ceca e piùconsistenti in Spagna. In totale ci sono14 milioni di agricoltori che coltivanoOgm su 134 milioni di ettari, unasuperficie che è 4 volte l’Italia. Il 90% diquesti agricoltori sono piccoli agricoltoriin paesi in via di sviluppo; […]LaRomania prima di entrare nell’UEcoltivava soia HT (100.000 ettari), maquesto tipo di soia non è stata ancoraapprovato per la coltivazione. […]Spesso si sente dire che gli Ogmelimineranno la fame nel mondo.Nessuno scienziato serio ha detto unacosa del genere. La fame è un problemadi accesso al cibo, economico; tant’èche nessun Ogm finora è stato pensatoper aumentare le rese. È però vero chealcune piante possono essere utili maper risolvere altri problemi: lecoltivazioni di cotone resistente agliinsetti, molti di voi statisticamente lostate indossando perché lo importiamodall’India e dalla Cina (e anche le

banconote sono fatte di quel cotone!),portano ad un aumento delle rese e deiprofitti e una riduzione dei pesticidi.Paradossalmente nelle Hawaii i campidi papaya Ogm fanno da scudo allecolture biologiche, una sorta diimmunità di branco vegetale. Ladimostrazione che può essere unvantaggio anche alla coltivazionebiologica.[…]Un'altra domanda che si fa spesso è:i pesticidi sono aumentati o diminuiti?Le multinazionali dicono diminuiti, idossier degli attivisti che sonoaumentati; alla fine si scopre che comesempre è necessario distinguere.Pesticidi può indicare molti tipi diagenti chimici diversissimi tra loro. Gliinsetticidi sono diminuiti; stessorisultato per i diserbanti per ettaro,mentre sono aumentati a livello globalein quanto l’Ogm ha reso possibilicoltivazioni dove prima non c’erano.[…](Stralci tratti dall’articolo “Nessuno più diceche fanno male” di Dario Bressanini –Agenda n.10, 2010)

DarioBressanini

Ricercatoreuniversitariopresso ildipartimentodi ScienzeChimiche eAmbientalidell’Universitàdegli Studidell’Insubria aComo, dovesvolge ancheattivitàdidattica. Hapubblicatocircasessantalavoriscientifici sugiornali erivistenazionali einternazionali.Collabora conla rivista “LeScienze”.

Chi è

Un corpus di studi enorme e vari rapporti di istituzioni affidabili hanno conclusoche “le piante geneticamente modificate non hanno presentato alcun rischio perla salute umana o per l’ambiente”

on line www.lucacoscioni.it

AmiantoI DATI ALLARMANTI

2040Secondo gliepidemiologisarà l’anno finoal quale si moriràancora d’amianto 3000I casi l’anno dipatologie legateall’amianto9000I casi dimesotelioma, il70% dei casidovuto aesposizione“professionale”24000I siti dabonificare 32.000.000Le tonnellate diamianto che ilCNR calcolaesser presentinelle cittàitaliane

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Angiolo Bandinelli

Quando si parla diantiproibizionismo ci siintende riferire, in

generale, alla lotta contro leggi,norme e disposizioni che vietanol’uso di determinate, specifichesostanze, ritenute dannosesocialmente e/o sul piano dellasalute. Negli anni tra il 1919 e il1933 negli Stati Uniti vennepraticato, in virtù del XVIIIEmendamento e del “Volstead Act”,un ferreo divieto nei confronti dellafabbricazione, lo spaccio e l’uso dialcolici. Come è noto, quella formadi proibizionismo - definito, conanimo puritano, “The NobleExperiment” - venne abbandonataquando ci si rese conto che stavaproducendo più danni che benefici.Oggi il proibizionismo vuolecolpire - e su scala mondiale - iltraffico e l’uso di droghe, senzaperaltro fare distinzione tra i diversiprodotti, chimici o naturali,smerciati sotto quel nome,quell’etichetta unica e dunquegenerica. Il proibizionismo delledroghe ha finora fallito i suoiambiziosi obiettivi, cioèl’estirpazione del consumo. In questa sede, a noi interessa

avviare un approccio diverso al temadell’antiproibizionismo. Lo faremoattraverso una interpretazione, cheriteniamo sia la più adeguata, alleragioni profonde della politica e delleiniziative radicale.L’antiproibizionismo radicale infattiesprime, a nostro avviso, unaconcezione complessiva del rapportotra cittadino e Stato, secondo la qualelo Stato non può e non deveinterferire nell’attività del singolo,dell’individuo, se non nel momentoin cui questa può essere, o diventare,dannosa per l’altro, e comunqueeccezionalmente. Ciascun individuo(o soggetto) èinvece tenuto acomportarsiresponsabilmente,secondo regoleche egli stessointende darsi, inpiena libertà,anche diespressione. Iradicali sono perun’etica dellaresponsabilità, el’assunzione didroghe(chiamiamolecosì,genericamente

Angiolo Bandinelli

Dirigente diRadicaliItaliani edell’Associazione LucaCoscioni.Segretarionazionale delPartitoRadicale nel’69, ’71,’72. Deputatonella IXlegislatura,consiglierecomunale aRoma nel1979.Collabora agiornali eriviste.

Chi è

Antiproibizionismo e diritti civili

Vietatovietare

io, perquisito per una cura

L a mattina del 29 giugno, cinquecarabinieri irrompono in casadi Andrea Trisciuoglio e

la perquisiscono. Trovano il Bediol e loconducono in caserma notificandogliun avviso di garanzia per l' indagine incorso, in base all’articolo 73 deldecreto 309-90 sulla coltivazione odetenzione a fine di spaccio distupefacenti.

Andrea vuoi raccontarci cosaè accaduto quella mattina?Alle 7.00, cinque carabinieri sono

venuti a svegliarmi con un mandato diperquisizione perché in cerca disostanze stupefacenti. Hai spiegato loro la tua situazioneclinica? Quando mi hanno dettoche avevano un mandatodi perquisizione perché convinti chepossedessi cannabis non ho capitosubitissimo a cosa si riferivano e homostrato loro il mio farmacocannabinoide (Bediol)fornitomi dall’ospedale, che utilizzoper contrastare molti sintomidella mia sclerosi multipla.

Sei stato condotto in caserma?

Di cosa ti hanno accusato? Alla finedella perquisizione della casa, del box,della mia autovettura mi hannoportato in caserma per verbalizzare iltutto. Mi hanno indagato per l’art. 73del dpr 309/90: detenzione a fini dispaccio di sostanze stupefacenti

Il fascicolo su di te è ancora aperto ole accuse sono cadute? Il mio caso è statoprontamente archiviato, non sonomai state formulate accuse di alcungenere.

Tu sei un radicale e i radicali

hanno sempre combattuto econtinuano a farlo per lalegalizzazione della marijuana. Qualè il tuo impegno per questabattaglia? Si, io sono Radicale e se gliinquirenti l’avessero saputo avrebberoanche saputo che noi Radicali dasempre ci battiamo per la legalità e seavessimo compiuto un’illegalità cisaremmo autodenunciati o l'avremmo resa pubblica, come lanostra storia insegna e le nostrebattaglie richiedono.Valentina Stella

LA STORIA

Epidemia globalePER SALVARE LE PERSONE AFFETTE DA HIV CHE FANNO USO DI DROGA

L’uso delle droghe per iniezione è ilfenomeno più nascosto dell’epidemia globaledell’HIV. L’uso delle droghe si staespandendo ancora attraverso il mondo. Ben16 milioni di persone si iniettano droga inalmeno 148 paesi. Intorno ai 3 milioni (mapotrebbero essere ben 6, 6 milioni) dipersone iniettano droga e sono positive allaHIV. Anche in Africa, l’uso della droga stadiventando un conduttore in crescendo

dell’epidemia. Molti paesi hanno usato ilsistema di giustizia penale, non quello dellasalute, per raggiungere le persone cheusano droghe. Tuttavia questi approcci legalihanno fallito. La criminalizzazione ha ridottol’accesso alle cure per le persone a rischio diuso di droghe. Gli approcci legali a nullaservono per andare alla radice del problemao per affrontare gli ambienti a rischio di usodi droghe (in realtà potrebbero peggiorarli). Insintesi, rinchiudere la gente non funziona. Igoverni dovrebbero rifiutare di adottarequeste leggi e invece considerare soluzionisanitarie, o meglio delle politiche sanitarie,di riduzione del danno. (Richard Horton ePam Das, Lancet, www.thelancet.com)

the LANcet

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DROGA E CARCERI

Etica della responsabilità,Stato minimo, ricerca dellafelicità: questi i principi allabase della lotta radicale

OBIETTIVI

Tossicodipendenza• Coinvolgere la comunità scientifica nella campagna antiproibizionista• In particolare sostenere la Dichiarazione di Vienna, sottoscritta da numerosi scienziati e asso-ciazioni, che chiede di: depenalizzare i consumi di droghe, aumentare le opzioni della terapia far-macologica basata su prove e abolire i centri di trattamento della tossicodipendenza vincolanti einefficienti, che violano la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo• Ottenere la piena disponibilità della cannabis terapeutica, sia rimuovendo gli ostacoli burocra-tici per l’accesso ai pazienti, sia attraverso la legalizzazione dell'autocoltivazione;

Salute e detenuti• Riformare l’effettivo rispetto del diritto costituzionale alla salute per i detenuti, anche attraver-so iniziative giudiziarie contro la tortura istituzionale in atto nelle carceri• Garantire l’assistenza sanitaria ai denuti

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intese) è questione strettamentepersonale, riguardante appunto laresponsabilità individuale. Lo Statopotrà emanare leggi e norme cheregolino lo scambio, il commerciodi quelle sostanze, così come perqualsiasi altro prodotto o farmaco.Per molti prodotti farmaceutici ènecessaria la prescrizione medica,non in ossequio a norme morali,ma per evitare usi impropri oinadeguati della sostanza stessa. Iradicali da tempo sostengono che ilcommercio di sostanze definibilicome droghe vada assoggettato aleggi emanate dallo Stato,innanzitutto per debellare la piagasociale (ed economica) dello

spaccio “vietato” e dunque, inrealtà, libero e incontrollato: unaformula che ha come unico risultatoquello di favorire la speculazione ela criminalità organizzata, anchecon rischi per la salute delconsumatore.

Ai radicali interessa innanzitutto farcresce una società in cui sia, comeessi si esprimono, “vietato vietare”.Questa è anzi la loro “ragionesociale”. Ogni divieto fondato subasi che si definiscano etiche è unasopraffazione della libertàindividuale e l’imposizione di unamorale fondata sul fattore “potere”,dunque ingiusta in partenza. L’unica

forma di etica ammissibile per enello Stato, secondo i radicali, deveessere quella della coscienza e dellaresponsabilità individuale. Labattaglia per il divorzio, comequella per l’aborto, partirono daquesto presupposto, da questaconcezione “antiproibizionista”.Non ha senso tenere uniti per forza,solo per forza di legge, due personeche non intendono più vivere comemarito e moglie, così come è inutileforzare una donna a tenere un fetonon voluto o già condannato da unaincurabile anomalia. I due separatiin casa finiranno con tentare dicostruirsi nuovi affetti diventando,come si disse durante la battaglia

divorzista, “fuorilegge delmatrimonio”, la donna che, perragioni comprensibili ed accettabili,desidera disfarsi del feto lo farà arischio anche di sottoporsi apratiche pericolose. Così avvenivaprima della introduzione della leggeche consente, sia pure attraversotortuosità formali e sostanziali, diabortire, quando della donna mortaper aborto clandestino la stampadava notizia in due righe stereotipe:“deceduta per pratiche illecite”.

La società per la quale si battono,fin dalla loro nascita, i radicali, è lasocietà della responsabilità, lasocietà che affida ai singoli il senso

stesso della loro vita, delle scelte cheessi vorranno fare per raggiungerequella “felicità” che la costituzioneamericana sostiene possa esserel’obiettivo esistenziale del singolo.Lo “Stato minimo” deve valere nonsolo nell’economia ma anche - senon in primo luogo - sui temidell’etica o, per dirla meglio, deidiritti civili.

(di Angiolo Bandinelli – Da Agenda n.11, 2010)

Rapporto Antigone

Secondo il Rapporto Antigone le carceri italiane sono semprepiù piene di tossicodipendenti e piccoli spacciatori, mentre lecomunità di recupero sempre più vuote. Nel 2008 un terzodegli ingressi in carcere ha riguardato tossicodipendenti(30.500) e le sanzioni amministrative sono aumentate del 18,5%. Negli ultimi 4 anni, le richieste di programmaterapeutico sono diminuite di quasi il 90%. Itossicodipendenti in carcere sono aumentati del 6% rispettoal 2007. Cresce il numero delle persone annualmentesegnalate (+ 11%), soprattutto per quanto riguarda lesegnalazioni per il reato di spaccio (+13%), mentre sono incalo le segnalazioni per il più grave reato di associazione a finidi spaccio (-15, 5%). Si registra una crescita maggiore deisequestri di hashish (+47%).

comitato piero calamandrei

Il Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei,oltre a promuovere studi sul tema del diritto e delle pene,estende il sostegno intorno ad una riforma organica dellaGiustizia ispirata ai criteri costituzionali del "giustoprocesso". In Italia lo stato della giustizia ha raggiunto livellidi inefficienza inaccettabili. Il Comitato ha preparato lanecessaria documentazione per presentare il ricorso allaCorte Europea dei Diritti dell’Uomo, per rendere aderenti lecarceri italiane al dettato costituzionale secondo il quale lepene non possono consistere in trattamenti contrari al sensodi umanità e devono tendere alla rieducazione delcondannato come atto di giustizia che deve essere compiuto.Tutto il materiale utile è allink: http://www.radicali.it/view.php?id=146640

❝Roma. Nel 2008 la sanità penitenziariasmetteva di essere sotto la responsabilità delministero della Giustizia e diventavacompetenza del Servizio sanitario nazionale.Allora, a partire dalla comunitàpenitenziaria, in molti parlarono di unospartiacque storico, l’inizio di una rinnovataattenzione verso la salute delle personedetenute. Ma a due anni di distanza, èdifficile dire che quella riforma abbia fatto lastoria: “Ispirata a principi condivisibili, èstata di fatto tradita”, dice il professoreFrancesco Ceraudo, medico che da 40 anniopera nelle carceri italiane, oggi dirigentesanitario della Casa circondariale di Pisa euno dei massimi esperti della tutela dellasalute dei reclusi. Ceraudo, che puresottolinea come i 19 istituti di pena dellaToscana siano in condizioni migliori rispettoalla media italiana, non può fare a meno dipartire da un fatto di cronaca che interessaproprio la sua regione: “Il 23 aprile un uomodi 34 anni si è tolto la vita nella Casacircondariale di Sollicciano, a Firenze,impiccandosi con un lenzuolo. Secontinuiamo così supereremo il record di 72suicidi del 2009. Il suicidio in carcere è comeun virus, fortemente alimentato dalsovraffollamento”. Le carceri italiane, conuna capienza che non raggiunge nemmeno i45 mila posti, oggi già contengono 68 milapersone. Il sovraffollamento è il primoscoglio contro il quale ha sbattuto la riformadel 2008: “In queste condizioni siamocostretti a rincorrere le emergenze”. Perchéoltre all’aumentato rischio di contagi, glioperatori sanitari – tra medici, infermieri etecnici – sono fermi da un decennio a unorganico di 4.000 persone: “Ciò vuol diremeno controlli e meno medicina preventiva”.Non solo, secondo Ceraudo la riforma dellasanità penitenziaria è stata vissuta da alcuneistituzioni come un’occasione per “lavarsi lemani” del problema carcere: “E’ evidente chel’amministrazione della giustizia ponga unamaggiore enfasi sulla questione ‘sicurezza’, eper questo è stato bene che il Sistemasanitario nazionale divenisse protagonista –dice Ceraudo - ma ora il ministero di ViaArenula, il Dap e i provveditorati regionalisono praticamente assenti. A volte questaloro inerzia diventa addirittura d’intralcio: haidea dei problemi che ci sono per avere una‘scorta’ per una persona da ricoverare fuoridal carcere?”. Ma soprattutto, a proposito diistituzioni, “l’attuale ministerodell’Economia ancora non ha sbloccato i

fondi della sanità penitenziaria del2009, e quindi le aziende locali hannodovuto anticipare di tasca loro. Diconseguenza ci hanno dato il minimoindispensabile, sicuramente nonabbastanza per gli investimenti instrutture e personale”. Di cui pure sisente veramente il bisogno,considerato che le Asl – nel momentoin cui hanno assunto la responsabilitàdella tutela della salute dei detenuti – sisono rese conto che molte dellestrutture prima gestite dal dicasterodella Giustizia erano fuori uso. Oggi intutta Italia c’è soltanto una salaoperatoria interna ad un carcere, ed èquella di Pisa, diretta da Ceraudo: “Peril resto, spesso è impossibile fare incarcere anche una semplice radiografiao un’ecografia”. Da Roma, soprattutto,dovrebbe arrivare un segnale più chiarosui principi generali, a partire daquello per cui “la persona detenuta,quando si tratta della salute, ha glistessi diritti della persona libera,altrimenti – nota Ceraudo – ilfederalismo sanitario, che ormairiguarda anche le strutturepenitenziarie, diventa parcellizzazione,autoreferenzialità, al limite una scusaper non fare nulla”. Infine, secondo ildirigente sanitario del carcere di Pisa, aostacolare un’efficace applicazionedella riforma ci sono anche duetendenze fortemente conservatrici: nonhanno sbloccato i fondi della sanitàpenitenziaria del 2009, e quindi leaziende locali hanno dovuto anticiparedi tasca loro. Di conseguenza ci hannodato il minimo indispensabile,sicuramente non abbastanza per gliinvestimenti in strutture e personale”.Di cui pure si sente veramente ilbisogno, considerato che le Asl – nelmomento in cui hanno assunto laresponsabilità della tutela della salutedei detenuti – si sono rese conto chemolte delle strutture prima gestite daldicastero della Giustizia erano fuoriuso. Oggi in tutta Italia c’è soltanto unasala operatoria interna ad un carcere,ed è quella di Pisa.

(Stralcio dell’intervista a FrancescoCeraudo, dirigente sanitario della CasaCircondariale di Pisa – Agenda n. 05,2010)

La sanità in carcere diventasupplemento di pena

Iniziativeradicali

Di seguito leproposte di

leggepresentate

dalla deputataRita Bernardini

e dallasenatriceDonatellaPoretti in

materia dicannabis e

carceri.

Modifiche altesto unico dicui al decreto

del Presidentedella

Repubblica 9ottobre 1990,

n. 309, inmateria di

depenalizzazione della

coltivazionedomestica dipiante dalle

quali possonoessere estratte

sostanzestupefacenti o

psicotrope(2641)

(Bernardini)Disposizioniriguardanti

l'acquisto, ilpossesso, lacoltivazione,

l'uso, iltrasferimento

ed il trasportodi cannabis ad

usoterapeutico

(132),(Donatella

Poretti)Modifica

all'articolo 14del testo unico

di cui aldecreto delPresidente

dellaRepubblica 9

ottobre 1990,n. 309, per lalegalizzazione

della cannabise dei suoiderivati eanaloghi

naturali esintetici (134),

(Poretti)Misure per lacreazione di

"case -famiglia" perdetenute con

figli minori(1059),(Poretti)

Misure per lacreazione di

"case famiglia"per detenute

con figli minori(1129).(Poretti)

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L’INTERVISTAJosè Saramago

Le ultime parole pubbliche del premio Nobel JosèSaramago sono state per Luca. Quattro mesi dopol’intervista che segue, il 18 giugno 2010, il poetamoriva nella sua casa a Tias alle isole Canarie. Il 22 novembre del 2002 il premio Nobel JosèSaramago incontrò a Siena il leader radicale LucaCoscioni. Nella cittadinina toscana RitaBernardini, deputata radicale, presentava la primaedizione del libro di Luca, “Il Maratoneta” e loscrittore portoghese era lì per un convegno. GiuliaSimi, vicesegretario dell’Associazione Coscioni,pensò che si sarebbero potuti incontrare e siadoperò per realizzare questa possibilità. E così èstato. All’Hotel Continental. Un incontro chelasciò un segno in entrambi. Saramago aveva già sostenuto Luca nel 2001firmando un appello insieme a 50 premi Nobelper sostenere la sua candidatura alle elezionipolitiche italiane. Ma la prima volta che si strinserola mano e si guardarono negli occhi fu quel giornoa Siena. Luca gli consegnò il suo libro. E in seguitoil poeta accettò di scrivere l’introduzione ad unanuova edizione. Subito dopo Saramago parlò di“momento molto emozionante per il coraggio e laforza con il quale Luca sta affrontando la suabattaglia, ma anche nel vedere che intorno a lui cisono tante persone che cercano di aiutarlo”. Eaggiunse: “È importante che gli studi sulle cellulestaminali siano sempre di più all'ordine del giornodell'opinione pubblica, per rendere più visibileuna situazione di proibizione che alcuni voglionooccultare”. E Luca si rivolse a lui dicendo: “La tua presenza midà forza, quella forza che è fondamentale percondurre una battaglia, i cui frutti non sarannovissuti da noi, ma probabilmente dalla prossima

generazione. Per questo bisogna guardarelontano”. In occasione di questo numero diAgenda Coscioni ci siamo nuovamente messi incontatto con Saramago che, in nome dell�amiciziache lo lega a Luca, ha accettato di rispondere adalcune domande.

Sono passati nove anni dalla lettera che hascritto per Luca in cui ci autorizzava a disporredel suo nome: “Purché la luce della ragione edel rispetto umano possa illuminare i tetrispiriti di coloro che si credono ancora e persempre padroni del nostro destino”. Pensa chesia cambiato qualcosa da allora ? Non molto credo. Se noi vivessimo in un mondogiusto, capace di non confondere ciò che è benecon ciò che è male, la lotta coraggiosa di Lucasarebbe sfociata in un movimento sociale forseinarrestabile. Non è colpa esclusivamente diBerlusconi: c’è anche l’apatia generalizzata dellepersone, che tutto permette, soprattutto se ènegativo.

In quella lettera scriveva inoltre: “Attendevamoda molto tempo che si facesse giorno, eravamosfiancati dall�attesa, ma ad un tratto il coraggiodi un uomo reso muto da una malattia terribileci ha restituito una nuova forza”. A suo avvisoquella forza è stata persa senza ottenererisultati? Senza risultati, no. Voi lo sapete meglio di me, maa mio avviso, le aspettative sono rimaste al di sottodi quello che sembrava legittimo prevedere.

La figura di Obama può rappresentare oggi uncambiamento. Nel suo libro “Il quaderno” lei lodefinisce uno “Tsunami benevolo che tutto

La tua lotta in unmondo ingiustoLe ultime parole pubbliche del premio Nobel Josè Saramago sonostate per Luca. Quattro mesi dopo l’intervista che segue, il 18 giugno2010, il poeta moriva nella sua casa di Tias alle isole Canarie

trascina separando il grano dal loglio e lapaglia dal grano”. Pensa che per la ricercascientifica cambierà qualcosa? La crisi economica è qui per durare e se io nonmi inganno troppo, la ricerca scientifica patiràun ritardo importante.

Sempre ne “Il quaderno” lei dice: “Molterivoluzioni si sono perse per eccesso dipazienza”. E ancora scrive di preferirel�impazienza alla speranza. E� stata forsequell’impazienza di Luca, quel suo ripeteredi non aver tempo che lo ha coinvolto nellasua battaglia? Luca aveva ragione, il tempo se ne va, ilsentimento di frustrazione divora gli spiritimigliori. In ogni caso, superiamo le nostredebolezze e continuiamo a lottare.

Si parla sempre di speranza da dare aimalati, ma leggo che per lei speranza èparola da non usare. Preferisce parlare digiustizia. Una terra dove, lei ci suggerisce, lasperanza potrebbe non servire. Secondo leidi cosa hanno bisogno i malati? Per quanto possibile, naturalmente, cercare laloro guarigione. È vero che io non amo laparola speranza, così come mi piace poco laparola utopia, ma non ci si può permettere difar perdere quel confine che resta alle personemalate: l�aspettativa.

“Dal corpo dei malati al cuore della politica”rappresenta il nostro filo rosso, ma è ancheuna frase carica di significati. Ci rivolgiamoal poeta: gliene viene in mente un�altra? Con la vita, sempre.

(Stralcio di un’intervista a Josè Saramago, premioNobel per la Letteratura e presidente onorariodell’Associazione Luca Coscioni, di Simonetta Dezie Carmen Sorrentino - Da Agenda n.02, 2010)

“Se noi vivessimo in unmondo giusto, capacedi non confondere ciòche è bene con ciò che èmale, la lottacoraggiosa di Lucasarebbe sfociata in unmovimento socialeforse inarrestabile”

“Luca aveva ragione. Inogni caso, superiamole nostre debolezze econtinuiamo a lottare”

IL NOBEL

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Neuroscienze e Democrazia• Rafforzare gli strumenti a disposizione degli individui peraffermare la propria autonomia: dall’educazione all’infor-mazione, passando per il potenziamento di quei meccani-smi di coinvolgimento democratico che forniscono – at-traverso un tempo adeguato per il dialogo e il contradditto-rio – la possibilità di formare opinioni non travolte dall’im-mediatezza della reazione

OBIETTIVI

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❝Per introdurci al tema del libero arbitrio,nel suo libro “La novità di ognuno” cita laBibbia. Sì, secondo la Bibbia l’avventura umana iniziacon un atto di libertà, propriamente didisobbedienza. La storia di Eva è un raccontosull’esperienza della libertà come uscitadall’innocenza infantile e prima tappa deldivenire persona adulta. Cosa intende per libertà? Proviamo a definire due caratterizzazioni dilibertà: la prima, libertà è il potere di agireconformemente al proprio volere (e non alvolere di altri, a meno che sia conforme alnostro obbedirvi). Un’azione libera èun’azione volontaria; la seconda, libertà è ilpotere di determinarsi all’azione. Un’azione èlibera se l’agente gode di questo potere. E il libero arbitrio?La questione del libero arbitrio si situa da unlato nei prolegomeni di un’etica, e dall’altronel cuore stesso di una teoria della persona,che assumerà aspetti molto diversi a secondadi come vi si risponde. La libera volontà, nonè che il livello supremo della gerarchia di atti(non liberi e liberi) mediante i quali un essereumano, già biologicamente individuato (daun genoma che è tuttavia condivisibile da piùindividui omozigoti, e in linea di principioriproducibile) “si fa” persona, con una suaunicità (o individualità non replicabile, chechiamiamo “personalità”) e una sua identitàtranstemporale.

(estratto da un’intervista a Roberta De Monticelli,docente di Filosofia della Persona - Da Agendan.06, 2010)

La responsabilità ci rende liberi1

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Angelo Panebianco,professore di RelazioniInternazionaliLe neuroscienze hanno fatto grandi passi,svelandoci aspetti di noi che ci erano scono-sciuti. Attenzione, però: molte ricerche met-tono in campo delle ipotesi. Non abbiamoancora, cioè, una teoria del comportamen-to su base neuronale. Questo significa chedobbiamo rifarci ad altri strumenti, chenon possiamo buttare a mare tutta la ricer-ca della psicologia cognitiva. Non possia-mo pensare di intervenire con forme di in-gegneria politica sulle istituzioni alla luce diquesti fragili risultati.

Pierpaolo Pasolini,scrittore, poeta, regista[..]si tratta di uomini politici di primo pia-no. Ebbene: la televisione faceva e fa di tut-ti loro dei buffoni, riassume i loro discorsifacendoli passare per idioti, con il loro sem-pre tacito beneplacito. Il video è una terribi-le gabbia che tiene prigioniera dell’opinionepubblica, servilmente servita per ottenere iltotale servilismo, l’intera classe dirigente ita-liana. Tutto viene presentato come dentroun involucro protettore, con il distacco e iltono didascalico di cui si discute di qualco-sa già accaduta, da poco magari, ma acca-duta.

Marco Pannella,leader storico dei RadicaliNon dobbiamo dimenticare che le speciepiù adattabili sono anche le più sensibili equi c’è un pericolo. Il bombardamento tele-visivo di una forma della cultura dominan-te che ha paura del nuovo e quindi legitti-mamente usa la morte e l'uccisione comestrumento: i fini che giustificano i mezzi. Enoi da nonviolenti rispondiamo: se per ot-tenere il bene si ritiene utile la morte, figu-riamoci poi per mantenere questo bene co-sa si è disposti a fare, come storicamente ac-cade, il bene di oggi è il male di domani.

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Esiste una relazione tra libero arbitrio,genetica e ambiente? Da quando è stato decodificato il genomaumano si è cominciato a vedere che possedereuna variante allelica (una delle possibili formein cui si può presentare un gene)piuttosto cheun’altra di un certo gene può conferire unamaggior probabilità di sviluppare certecaratteristiche di personalità, quali unamaggiore impulsività o anche aggressività finoa un vero e proprio comportamentoantisociale. Vivere in ambienti sociali eculturali diversi può avere un impatto direttonon solo sul comportamento, ma anche suquali geni vengono espressi di più o di menonel cervello dell’individuo. Questi studi stannodefinendo la base biologica migliore per capireil fine gioco reciproco tra l’ambiente e ilgenoma umano nella regolazione delledifferenze individuali nel comportamento,nelle funzioni cognitive e nella fisiologia.

In che misura l’impatto ambientale puòessere determinante nell’individuo? Se abbiamo differenze nel nostro patrimoniogenetico che spiegano la diversità fisica,possiamo anche chiederci se possedere allelidiversi, cioè varianti diverse dello stesso gene,si associa a caratteristiche diverse, a unamodalità diversa di interazione con l’ambiente.Possiamo indagare le differenze nello stessopatrimonio genetico. Possiamo, inoltrechiederci quale rilevanza abbia tutto questo sulnostro comportamento. Alcuni studisuggeriscono che esistono caratteristicheunicamente umane, empatia, altruismo,senso del l’equità, amore, fiducia, e perfino lapolitica che sono parzialmente connaturate, inun certo senso predeterminate.

Quanto è rilevante il patrimonio geneticonell’indirizzare ciò che diventiamo inrelazione all’ambiente. Sostanzialmente ci sono alcuni geni con le lorovarianti che sono stati messi in relazione davari studi nella letteratura con un aumentatorischio di comportamento impulsivo,antisociale, criminale, a parità di altrecondizioni ambientali. Bisogna esaminarequale relazione esiste tra possedere determinatialleli e il modo in cui il cervello risponde allo

stesso stimolo ambientale e come tutto questopuò essere messo in uno schema concettuale. Un termine che ricorre molto è quello divariante. La variabilità biologica è la vera forza dellanatura, ed è presente dai batteri fino all’uomo.Essere tutti diversi fa sì che le probabilità diadattamento all’ambiente e quindi disopravvivenza siano maggiori. Dunque, ladiversità all’interno della specie è la sua veraforza, anche se storicamente la diversità è stataspesso chiamata in causa per giustificarediscriminazioni, lotte e segregazioni. Se innatura mancassero i meccanismi casuali didiversificazione probabilmente la nostraspecie, e non solo, sarebbe già scomparsamagari a causa di uno stesso agente patogeno.Ma, ripeto, non è così neppure in organismisemplicissimi come i batteri, che cambiano acaso ogni volta che si duplicano.

Con le moderne metodologie diesplorazione del cervello oggi disponiamodi una vera finestra biochimica da cuiguardare al suo interno.Sì, vediamo come è articolata la cortecciacerebrale, come l’organizzazione funzionaledella corteccia cerebrale, ad esempio, ci mettein grado di comprendere tutto ciò che cicirconda. Sappiamo che quando ci guardiamointorno istintivamente rispondiamo aqualcosa che cattura la nostra attenzione, cheinduce una risposta emotiva.

Un esempio di studio del cervello attraversole nuove tecnologie ? Le osservazioni cliniche in pazienti con lesionidi tipo traumatico, neoplastico, odegenerativo a carico della cortecciaprefrontale, come accade ad esempio nellademenza frontale, hanno portato a pensareche questa struttura cerebrale giochi un ruoloimportante nella modulazione delcomportamento. Questi pazienti infattimostrano in genere una disinibizione delcomportamento, che comprende undiscontrollo dell’aggressività.

(Pietro Pietrini professore di Biochimica Clinica eBiologia Molecolare Clinica, Università di Pisa-Da Agenda n.06, 2010)

NeuROScieNze/2 - iNteRviStA A pietRO pietRiNi

Non si vive di solo genoma

Marco Cappato, segretario AssociazioneLuca CoscioniÈ bene che la politica si occupi di neuro-scienze, prima che le neuroscienze siano la-sciate sole ad occuparsi – come già accade,nemmeno troppo indirettamente – di poli-tica. Gli enormi progressi nella conoscenzadel funzionamento della mente umana, in-fatti, ci dicono sempre di più sui limiti del-la “razionalità” come movente delle scelteindividuali. Dai neuroni specchio ai cosid-detti “bias” (cioè malfunzionamenti) co-gnitivi, dagli esperimenti di Libet sulla vo-lontà inconsapevole alla mappatura del cer-vello, le nuove scoperte scuotono le fonda-menta non soltanto delle scienze naturali,ma anche della filosofia, della politica e del-l’economia.

Gilberto Corbellini,copresidente AssociazioneLuca CoscioniLo scopo di chi se ne occupa di bioetica in I-talia, per il momento, sembra quello di ca-pire in che modo si possono adattare le teo-rie etiche, e le filosofie che le ispirano, tra-dizionalmente utilizzate per affrontare iproblemi specifici che emergono nell’areaneuroscientifica e neurotecnologica. Ovve-ro come rispondere, ma soprattutto disin-nescare le sfide che le neuroscienze stannolanciando, e non da pochi anni, alle cate-gorie e alle assunzioni filosofico-politichetradizionalmente utilizzate nell’ambito del-le scienze umane. Inclusa la filosofia mora-le.

Mario De Caro,professore di Filosofia moraleNell’uomo esiste un doppio modulo cogni-tivo, quello altruistico e quello egoistico; lacultura gioca un ruolo essenziale nel valo-rizzare la seconda tendenza: più la uccidi,più ci si ritrova insulari, rinchiusi in se stes-si, in contrasto con i chi è diverso da noi.Più si erode la difesa culturale e più vinconocerte insite tendenze che politicamente sicontrollano molto bene. La scienza ci diceche non deve essere proprio così, la tenden-za altruistica c'è persino nei primati superio-ri, filologicamente abbiamo radicata unatendenza altruistica.

Carlo Umiltà,professore dineuropsicologiaResto un riduzionista e, sinceramente, nonvedo come un neuroscienziato cognitivopossa non esserlo. Le recenti ricerche han-no cambiato poco per me: hanno sempli-cemente precisato conoscenze già disponi-bili sulla base dello studio dei pazienti cere-brolesi (la neuropsicologia). La mia cautelasul localizzazionismo dipende dal fatto cheritengo che tutti i processi mentali, anche ipiù semplici, dipendano da reti piuttostocomplesse di neuroni, che coinvolgono va-rie aree cerebrali.

Roberto Mordacci,professore di Filosofia moralePer noi moderni, il centro e la fonte dellanorma del valore è nell’uomo. Poi, natural-mente, si tratta di capire se questo soggettoè un soggetto inserito in un ordine più am-pio o se invece l’ordine dell’uomo è un ordi-ne a sé stante, con una sua autonomia. Ilpunto è che il nostro modo di comprende-re questo ordina umano è necessariamentebasato sull’uomo stesso e non sul cosmo, ein particolare è basato sulla nostra vita pra-tica. Perciò, il centro della nostra prospetti-va di moderni è la ricerca sull’uomo comesoggetto pratico.

Neuroscienze/1

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Carmen Sorrentino

Il Congresso mondiale è stato pro-mosso dall’Associazione Luca Co-scioni e dal Partito Radicale nell’esta-te del 2004 per fare fronte al bloccoche in seno alle Nazioni Unite vole-va adottare una Convenzione perbandire tutte le forme di clonazione,inclusa la cosiddetta “clonazione te-rapeutica”. Quattro mesi di mobilita-zione internazionale, assieme ad al-cune organizzazioni statunitensi,hanno sventato quel tentativo e laproposta è stata trasformata in unamera dichiarazione non vincolante,pur appoggiata da 80 membri dell’O-NU, la Santa Sede in testa, ma senzaalcuna conseguenza sulle legislazio-ni nazionali. L’appello lanciato da Lu-ca Coscioni “contro una messa albando internazionale della ricercacon le staminali embrionali umane ascopo di ricerca” ha raccolto allorapiù di 1.500 firme di parlamentari escienziati, compresi 77 Premi Nobel,dei quali cinquanta avevano già e-spresso il proprio sostegno a Luca co-me capolista delle liste radicali di Em-ma Bonino e Marco Pannella alle e-lezioni italiane nel 2001. Nell’autunno del 2004 si è tenuta la

sessione costitutiva del CongressoMondiale, una chiamata a raccoltadei protagonisti della cultura scienti-fica che ha preso ispirazione da quel-la che nel 1950 ha portato alla crea-zione del “Congresso per la libertàdella cultura”, un evento che ha vistoprotagonisti alcuni dei massimi intel-lettuali dell’epoca “schierati – comescrive il nostro co-Presidente GilbertoCorbellini – contro le manipolazio-ni culturali integraliste e dogmatichedel comunismo staliniano”.Fin dal 2004 all’Associazione LucaCoscioni è stato affidato il ruolo disegretariato operativo del Congresso,concepito come un forum perma-nente al servizio dei veri protagonisti:scienziati, malati, politici, uniti daun comune obiettivo, la libertà di ri-cerca scientifica nel mondo.Dal 16 al 18 febbraio 2006 si è tenu-to il primo incontro del CongressoMondiale nella Protomoteca delCampidoglio a Roma, dal quale èpartita una nuova campagna per ilrinnovo del finanziamento della ri-cerca con le staminali embrionali u-mane da parte dell'Unione europea.L'iniziativa ha avuto un successo par-ziale al Parlamento europeo e al Con-siglio UE, in quanto ha sbloccato i

fondi per la ricerca senza però ottene-re il finanziamento della cosiddetta“clonazione terapeutica”. Proprio inragione del ruolo centrale dell'Unio-ne europea e della rete che è stata nelfrattempo attivata, il secondo incon-tro si è tenuto proprio presso la sededel Parlamento europeo di Bruxelles,dal 5 al 7 marzo 2009.Da allora, diverse iniziative sono sta-te intraprese, come la creazione di unfondo internazionale per la difesadella finanziabilità della ricerca sullestaminali embrionali umane in Italia.Anche il monitoraggio della libertà diricerca scientifica e di cura in nume-rosi Paesi è stato avviato e distribuito

insieme ad interventi e commenti at-traverso una newsletter inviata men-silmente a migliaia di personalità po-litiche e accademiche in tutto il mon-do. Un esempio recente di lavoro in rete,nel rispetto dei principi fissati dalladichiarazione finale del 2009, è lacollaborazione con l’ISSCR, la so-cietà internazionale per la ricerca sul-le cellule staminali, che ha da pocolanciato il sito www.closerlookat-stemcells.org per dare ai pazientiinformazioni imparziali sulle curecon le staminali sia affinché faccianoattenzione alle cliniche e altri enti chevendono terapie con le staminali chenon sono provate, sia per fare in mo-do che la vera ricerca sulle staminaliprogredisca passando dalla scopertaalla diffusione di cure efficaci per i pa-zienti il più rapidamente possibile.Marco Cappato ha invitato il Gover-no a collaborare subito a questo pro-getto, mettendo a disposizione tuttele informazioni in possesso dei nostricentri di ricerca. Nel frattempo, datoche nel nostro Paese purtroppo spes-so ciarlatani e proibizionisti coinci-dono, l’Associazione Luca Coscioni,grazie all’aiuto di alcuni scienziati chefanno parte della stessa ISSCR, si è

impegnata a diffondere le loro infor-mazioni in italiano.Nel 2010 l’Associazione Luca Coscio-ni è stata impegnata anche in un’ini-ziativa transnazionale al fianco dellapolacca Federazione per le Donne eper la Pianificazione familiare, per e-vitare che anche in Polonia venissevotata una legge sulla fecondazioneassistita sul modello italiano. MarcoCappato e Marco Perduca, insieme anumerosi eurodeputati, hanno in-viato una lettera ai loro colleghi delParlamento polacco, facendo presen-ti gli effetti deleteri della legge 40 in I-talia, tramite un dossier giuridico masoprattutto riportando le testimo-nianze di uomini e donne colpite daisuoi provvedimenti. Infine, sono da poco disponibili gliatti dell’incontro del 2009 che nei pri-mi giorni di dicembre saranno invia-ti a Nobel, scienziati, malati, iscrittie non, per coinvolgerli nelle attivitàpassate, presenti e future del congres-so. Ma gli strumenti del CongressoMondiale sono in continuo divenire:per un aggiornamento, oltre che peruna ricerca sui materiali d'archiviopotete visitare il sitowww.freedomo-fresearch.org.

www.freedomofresearch.org. In rete

DAL MONDO

20

Congresso Miondiale PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE COSCIONI E DAL PARTITO RADICALE NEL 2004

Un forum sempre apertosulla ricerca scientifica

Polonia, varata la legge antidroga

Il Presidente polacco Bronislaw Komorowski ha f

irmato la legge

che ha lo scopo di combattere il traffico di droga

in Polonia, do-

po aver dichiarato che i legali hanno garantito c

he il disegno di

legge non lede la libertà di attività economica, cos

tituzionalmen-

te garantita. Il disegno di legge approvato, ogget

to di una recen-

te campagna mediatica e politica, po-

ne un divieto totale sia alla produzio-

ne che alla vendita di droga, e garan-

tisce che le autorità sanitarie possano

esaminare tutte le sostanze sospette a

spese del produttore. Inoltre autoriz-

za il personale delle strutture sanita-

rie a chiudere tutte le attività e coltivazioni sospe

tte, oltre ad in-

fliggere pesanti ammende ai trasgressori (fonte: G

azeta Wyborc-

za)

Internazionale• Il monitoraggio dello stato della libertà di ricerca e di cura nel mondo• Il rafforzamento di politiche a difesa del diritto alla libertà di ricerca• La creazione di una rete internazionale che aiuti a diffondere una cor-retta informazione in merito all'accesso alle terapie e a difendere i pa-zienti dalla violazione del diritto a cure sicure ed efficaci• La promozione dell'insegnamento del metodo scientifico• L'affermazione dell'autodeterminazione individuale in materia di cure• L'attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con di-sabilità

OBIETTIVI

Nato per contrastare il divieto alla clonazione terapeutica all’interno delle Nazioni Unite

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Spagna, annunciata la legge su cure palliative e morte dignitosa

I l governo ha annunciato che regolamenterà per legge lasedazione dei malati terminali per evitare loro sofferenze egarantire una morte dignitosa. “Non si tratta di una legge dieutanasia, perché questa è una decisione personale”, haspiegato il vicepremier, Ministro degli Interni e portavoce delgoverno, Alfredo Perez Rubalcaba. La normativa, che garantiràai malati terminali l’accesso ai mezzi sedativi necessari a moriresenza sofferenze, si chiamerà “legge per le cure palliative e lamorte dignitosa”. Regolerà, secondo quanto ha spiegatoRubalcaba, i rapporti fra medici e familiari del pazienteterminale, ricoverato in ospedale, nei casi di gravi sofferenze.Secondo il governo “si tratta di garantire i diritti di familiari,dei pazienti e dei medici”. Le legge sarà pronta per marzo(fonte: ADUC)

L’UNESCO sulla clonazione umana trapreoccupazioni e ostacoli politici

L a 17ma seduta (ordinaria) del Comitato internazionale dibioetica (IBC) e la seduta congiunta di IBC e Comitato

Intergovernativo di Bioetica (CIGB), si sono tenute il 25-29 ottobreall'UNESCO. Tre i temi discussi: vulnerabilità umana e integritàpersonale, clonazione umana e governance internazionale; medicinatradizionale e sue implicazioni etiche. Sulla base della relazione delgruppo di lavoro IBC sulla clonazione umana e la governanceinternazionale, gli incontri si sono focalizzati sull'uso dellaterminologia e sul suo impatto etico; diverse opzioni diregolamentazione giuridica della clonazione riproduttiva umana(inclusa la possibilità di una moratoria), e opzioni un’attività diinformazione sulla questione della clonazione umana e la suagovernance. I membri dell’IBC hanno espresso la loropreoccupazione riguardo ai recenti sviluppi scientifici che implicanola necessità di dotarsi di uno strumento giuridico internazionalevincolante. Tuttavia, sono stati dichiarati ancora presenti quegliostacoli politici che già in passato impedirono la realizzazione di talestrumento (fonte UNESCO)

USA, staminali embrionali per cecità giovanile

L a Food and Drugs Administration (FDA) ha autorizzatoun'azienda americana ad avviare la sperimentazione

clinica di una terapia a base di cellule staminali embrionaliumane per curare un’alterazione irreversibile della vista deibambini, la Stargardt. È la seconda volta nel mondo che untrattamento di questo tipo, promettente e nel contempocontroverso, ottiene il semaforo verde da parte delle autorità.La FDA aveva autorizzato già a gennaio 2009 l'aziendabiotecnologica Geron Corporation ad un esperimento concellule staminali embrionali su alcune persone paralizzate inseguito a lesioni nel midollo spinale. L'esperimento ècominciato lo scorso ottobre. La nuova autorizzazione è stataconcessa all'azienda Advanced Cell Technology(Massachusetts). La Stargardt, dovuta spesso all'alterazione diun solo gene, rappresenta una delle forme più frequenti dicecità giovanile nel mondo (fonte: ADUC)

Legge 183 LA STRETTA SUI PERMESSI PER ASSISTENZA

Giro di vitesulla pelle dei disabili

Dopo un faticoso iterparlamentare, il 4Novembre 2010 è stata

approvata la legge n. 183 detta“collegato lavoro” che ha apportatomodifiche alla legge quadro n. 104del 1992 che riguardavaordinamento in materia di diritti,integrazione sociale e assistenzadelle persone disabili. Le novitàregolamentano le controversie cheriguardano i rapporti di lavoro, maanche alcuni punti che interessano ladisabilità e l’associazionismo. Sitratta di un giro di vite che vuoleridurre i beneficiari dei congedi dilavoro per assistenza e contrastare gliabusi, attribuendo però facoltà dicontrollo al datore di lavoropubblico o privato che sia. Unarigidità che colpisce quanti vivonosituazioni difficili e avrebberobisogno ancora di un numerosuperiore di ore di congedo erimangono invece abbandonati alloro destino. Ecco le principali modifiche cheriguardano l’assistenza ai disabili:ASSISTENZA DISABILI: Se lapersona disabile non è ricoverata atempo pieno, i parenti e gli affinientro il terzo grado avrannopermessi per l’assistenza solo se glialtri familiari hanno compiuto 65anni d’età, sono affetti da patologieinvalidanti, sono deceduti omancanti. La legge resta invariata peril coniuge, i genitori e i parenti entroil secondo grado. Il diritto a fruiredei tre giorni di permesso mensileretribuito non è riconosciuto a più diun lavoratore dipendente perl’assistenza alla stessa personadisabile, mentre per l’assistenza alfiglio con handicap grave il diritto èriconosciuto a entrambi i genitori,anche adottivi, che possono fruirnealternativamente. SCELTA DELLASEDE: Il lavoratore può chiedere dilavorare nella sede più vicinaall’abitazione della persona disabilee non più al proprio domicilio. Sonoscomparsi dalla normativa i requisitidi assistenza esclusiva e continuativarichiesti nel caso il lavoratore nonfosse convivente con la personadisabile

CONTROLLI: Il datore di lavoroo l’Inps possono richiederecontrolli, mentre le pubblicheamministrazioni devonocomunicare al dipartimento dellaFunzione pubblica dellaPresidenza del Consiglio, inominativi dei dipendenti cuisono accordati i permessi, sesono fruiti da parenti perl’assistenza di una personadisabile o dal lavoratore disabilestesso e il monte ore o giorni dipermesso fruito da ciascunlavoratore nel corso dell’anno eper ciascun mese. Se il datore dilavoro o l’ Inps riconoscono chenon ci sono mai stati ipresupposti per usufruire di talipermessi o ne sono cadute lecondizioni il lavoratore perde ildiritto immediatamente. Lafruizione dei diritti di assistenzaal soggetto handicappato da partedel lavoratore è un diritto al qualeil datore di lavoro non si puòsottrarre.BANCA DATI: le PubblicheAmministrazioni debbonocomunicare, entro il 31 marzodi ogni anno, al Dipartimentodella Funzione Pubblica inominativi dei lavoratori chefruiscono delle agevolazioni,specificando il nominativo ed ilgrado di e il comune diresidenza del familiare disabile.Anche per i genitori chefruiscono dei permessi perassistere il figlio disabile chedebbono anche specificare l'etàdel figlio, in particolare semaggiore o minore di tre anni.Inoltre l'amministrazione devecomunicare il numerocomplessivo di ore e di giorni dipermesso che il dipendente hafruito nell'anno precedente e perciascun mese. Questeinformazioni, definite “dirilevante interesse pubblico”,verranno convogliate dalDipartimento della FunzionePubblica in una banca datiinformatica nel rispetto dellemisure di sicurezza e dellaprivacy

Sono molte le proposte di legge che riguardano i temi di cui sioccupa l’Associazione Luca Coscioni e che sono statepresentate in Parlamento. Di seguito alcune delle pdl portatealla Camera o al Senato dai parlamentari radicali.

SANITA’• Modifiche all'art. 3-bis del decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502, per la riforma delle procedure di selezione deidirettori generali delle Asl e delle aziende ospedaliere (278)(Farina Coscioni).• Istituzione dei registri di patologia riferiti a malattie dirilevante interesse sanitario (3702) (Farina Coscioni).• Modifica all'art. 1 della legge 25 luglio 1997, n. 238, inmateria di rivalutazione dell'indennizzo a favore dei soggettidanneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa divaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione diemoderivati (3812) (Farina Coscioni).• Norme in materia di prevenzione e contrasto dell'obesitàgrave e di abbattimento delle barriere architettoniche neiluoghi pubblici e privati e nei trasporti pubblici (3631)(Farina Coscioni).

MEDICINA• Norme per la prevenzione e la cura dell'anoressia, dellabulimia e degli altri disturbi del comportamento alimentare(3754) (Farina Coscioni).• Riconoscimento dei rimedi omeopatici (1547) (Poretti).• Liberalizzazione della vendita dei farmaci senza ricettamedica (1465) (Poretti).• Disposizioni in materia di dispensazione dei medicinali(1403) (Zamparutti).• Disposizioni in materia di dispensazione dei medicinali(1213) (Perduca).

ANIMALI• Disposizioni sulle attività circensi e per la promozione dellospettacolo circense senza uso di animali (1480) (Zamparutti).• Disposizioni per la tutela del benessere degli animalidomestici in allevamento intensivo (279) (Farina Coscioni). • Norme per la graduale dismissione dell'uso di animali daparte dei circhi e per il sostegno dello spettacolo circense(1837) (Perduca).

PROPOSTE DI LEGGE

on line www.lucacoscioni.it

21

Datore di lavoro e Inps nuovi controllorihttp://w

ww.governo.it/G

overnoInforma/Dossier/collegato_lavoro/Legge_183_2010.pdf

In rete

Dalle Aule

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SEGNALAZIONI

Sono malato di SCLEROSI MULTI-PLA, e non c'è nulla che io possafare per cambiare le cose. Vuol dire avere a che fare con un'amica che nemmeno chi la studiaconosce bene. Vuol dire non sape-re se camminerai fino alla fine deituoi giorni. Vuol dire non saperese domani al tuo risveglio sentiraiancora le braccia e le gambe. Vuoldire avere paura. Vuol dire cono-scere l'Avonex, vuol dire smanetta-re continuamente su internet allaricerca di nuove strade, nuoveidee, nuove cure o anche solonuove informazioni che rendanotutto più chiaro. Allora ti dicono che devi fare leiniezioni di interferone. Ma checazzo è l'interferone? Ti diconoche devi farne una alla settimana,devi farla da solo e per i primi seimesi ogni volta avrai brividi, feb-bre, mal di testa e dolori ossei emuscolari come se avessi l'influen-za. Passato il sesto mese è unmistero, c'è chi non patisce più

nulla e chi continua a patire. Io ho avuto paura, io ho paura,ma da sempre nelle difficoltà cercodi sdrammatizzare: “INTER-ferone,beh, visto il mio tifo calcisticotutto torna”; “Cavolo, febbre, maldi testa, dolori ossei e muscolari?Si parla anche di dolori mestruali?”; “Devo infilarmi da solo un agonella coscia? Vabbé, lo farò ladomenica pomeriggio, guardandola partita dell'Inter. Appena subisceun gol pianto l'ago, così dalla rab-bia non sento niente”. La notizia scuote, mamma mia sescuote! Si fatica a pensare ad altro.Su internet ho letto di tutto. Con ilsenno di poi non avrei mai cerca-to. Internet è una gran confusionee non c'è alcun modo per filtrarequello che leggi. Ed allora trovi la“terapia chelante” “la Liberazione”“la pastiglia h1er754ghwwf” ocome cazzo si chiama.Stranamente tutte sono miracolo-se. Cerchi di tornare lucido, divalutare. E continuando ad infor-

marti scopri tantissime personecome te. Gente che prima non tiaccorgevi nemmeno che esisteva eadesso sembra essere ovunque. Tisenti meno solo, parli con perso-ne che ci convivono da anni, chel'hanno elaborata, metabolizzatae questo ti aiuta. Continui a non capirci nulla, maormai ci sei dentro fino al MIDOL-LO. Come dicevo ogni settimana devoinfilarmi nella coscia un ago di trecentimetri, fino in fondo. Un belrespiro e poi un colpo secco. Unavolta a settimana per tutta la vita.Immaginate di dover fare tuttoquesto sapendo che vi darà unmisero 35% di possibilità in piùche la malattia non avanzi inmaniera grave. Non mi sono mai lamentato, semi chiedete come sto vi rispondobene, sempre. Non voglio che nes-suno mi tratti da malato o sfigato.Non voglio far pena a nessuno. Sono una ragazzo emotivamente

altalenante. Vivo sensazioni estre-mamente contrapposte, a volte misento un fallito, uno che nella vitanon concluderà mai nulla, un per-dente. Altre volte invece credo diessere invulnerabile. In questo lamalattia mi ha aiutato, grazie adessa sto imparando anche ad accet-tare che ci sono cose o casi nellavita dove non c'è nulla che tupossa fare. Ho la fortuna, nonostante la dia-gnosi, di parlare, di camminare,di vedere bene e di giocare anche apallone. Molti, con la mia stessadiagnosi, non hanno la stessa for-tuna. Vedo loro e vedo coraggio,determinazione e la voglia di nonmollare mai. Ed ogni volta chepenso a loro, quell'ago entra piùfacilmente. Voi mi guardate male perché sonodiverso, io vi guardo e rido perchésiete tutti uguali.

[email protected]

SM, mia nuova “amica”Si chiama Sclerosi Multipla: è paura, èparalisi, è iniezione, è smarrimento, è doloresino al midollo. Ma è anche lotta quotidiana,determinazione a reagire, condivisione,coraggio

2011ISCRITTI AL “PACCHETTO AREA RADICALE”Si sono iscritti all’AssociazioneLuca Coscioni con la formula del“Pacchetto area radicale”(iscrizione a tutti i soggetticostituenti il Partito RadicaleNonviolento, Transnazionale eTranspartito, quota 590 euro)Ileana Berenice AmbrosiniOriani, Giovanni Annoni, AndreaAnsalone, Anna Balestra, FrancoBeccucci, Enzo Boeri , GiuseppeBollani , Luca Bonaccorsi,Gabriele Bonfanti, GiampieroBuonomo , Lidia Calafiore ,Maria Cristina Casanova, PaoloCasarin, Alberto Ceccolini ,Fernando Chinellato, NicolettaGianna Chiornio, AngeloColangeli , Italo Corai , RobertoDel Fattore , Michele Del Rio ,Giuseppe Maria Della Balda ,Giuseppe Di Totto, MarcelloDichiara, Gabriella Dodero,Fabrizio Fabi, Amedeo Ferri,

Massimo Fortini , GustavoFraticelli, Gaspare Galligani ,Giovanni Osvaldo Gandini ,Alberta Giovenzana, GiovanniGrasso, David Greco ,Lambertina Hofmeester, GiorgioInzani, Giancarlo Lancini , LinoMadoglio, Paola Manfroni, CarloManicardi , Marco Marchese,Luigi Marcialis , FrancescoMegale, Virgilio Meschi, EttoreMessina , Alberto Modenese,Luciano Montecamozzo, AlbertoMonziani, Stefano FabioMossino , Umberto Muscatello,Laura Maria Olimpi, RobertoOlmo, Tullio Padovani, AnnaMaria Paganoni, Carlo Papalini,Stefano Petrella, SalvatorePetroni , Valentina Piattelli ,Roberto Poggiali, Vittorio Rigoli,Giuseppe Rossodivita , SergioRovasio , Fabrizio Saccani ,Donata Sandri, Antonella SantiniBensi , Gian Carlo Solda',Giuseppe Suppa , Rocco Tanga ,Andrea Pierluigi Termite ,Stefano Tosini, Antonio

Trisciuoglio, Carlo Valassina ,Fabio Valcanover, StefanoVardanega , Valter Vecellio.

ISCRITTIGianni Albertini 100, MoniqueArmand 100, Anna LauraBandini 100, Daniela Bellomo100, Italo Benso 100, DiegoCentonze 100, Carlo Chiopris100, Sergio Cisonno 100,Giulio Costanzi 200, GiuseppeCucci 100, Alessio Dalla Libera100, Gianfranco D'attorre 100,Filippo De Agostini 150, PaoloDe Bonfioli Cavalcabo' 100, IsaDi Domizio 100, Carla Dodero100, Roberto Fagotto 100,Federico Fortuna 200, MauroFrignani 100, Georgia Manzi100, Stefano Marchiafava 100,Primo Mastrantoni 100, FiorellaMeloni 100, Luigi Montevecchi200, Roberto Nerbano 100,Nicola Netti 100, GiovanniOrgantini 100, Graziano Patti100, Valeria Stefania Pezzali100, Ornella Pigati 100,

Roberto Pizzamiglio 100,Wanda Scarpa 200, MariaTeresa Venturini 100,Francesco Voena 100, LucaZavanella 100, Mario Zito 100.

ISCRITTI PARZIALILuciano Arosio , Aldo Baldo,Enrico Barison, Francesco Benzi,Lucio Berte' , Lidia Camino ,Amedeo Canfora, MassimoCasciello, Michele Cavasin,Carlo Alberto Corazza, MarcoCosimi , Marcello Crivellini ,Felice Antonio Curiale,Giannandrea Dagnino 50, CarloDel Nero , Antonio Di Maio,Marco Elifani, Marco Falconetti ,Marina Filippini, Raffaele Forci,Francesco Fucilli, Franco Garelli,Giacomo Ghiringhelli , FrancescoGiaquinto, Maria Luisa Giussani, Giovanna Grasso , Stelio Leoni,Franco Joseph Levi , MilenaLorenzini, Claudio Malfatto ,Marcello Marinelli, MauroMarliani , Bruno Marongiu ,Ottavio Marzocchi, Catello

Masullo, Luigi Mazzotta ,Armando Miliazza , GiuseppeMutti, Paolo Nardini, AndreaNotarnicola, Pietro Luca Oddo ,Marisa Pavoni , AlessandraPieracci , Pier Massimo Regis,Paolo Romanelli, AntonellaSacco, Wilhelmine Schett ,Barbara Simionati, Maria LuisaSmacchia , EmmanueleSomma, Paolo Enrico Svampa ,Valentina Trentin, RobertoVerde, Paolo Voltarel , ClaudiaZantedeschi Orrico , GianGaspare Zuffa

CONTRIBUENTIAnna Malevolti 8, ValentinaMarino 20, Augusto Mattioli 30

2010ISCRITTI AL “PACCHETTO AREA RADICALE”Si sono iscritti all’AssociazioneLuca Coscioni con la formula del“Pacchetto area radicale”(iscrizione a tutti i soggetti

ISCRITTI DI NOVEMBRE22

Poche sono le informazioni certe su Ipazia:vissuta quindici secoli fa ad Alessandria d'Egittoereditò dal padre Teone l'amore per la

matematica e l'astronomia, a cui associò anche quelloper la filosofia. Antiche testimonianze elogiano le suedoti per l'insegnamento e il contributo che diede allavita culturale alessandrina; pur avendo uno stile di vitaaustero e ascetico non temeva di parlare apertamentein pubblico. Nel 391 il cristianesimo divenne religionedi stato e nell'anno successivo fu emanata per l'Egitto

una legge speciale contro i culti pagani. La chiesad'Egitto partecipò alla mobilitazione antipagana diquel periodo, instaurando un clima di vera e propriaguerra religiosa di cui Ipazia fu una delle vittime. Ilmandante della sua uccisione fu probabilmente ilvescovo Cirillo. Della sua morte si sa con certezza soloche fu atroce.Il libro della Ronchey, studiosa della civiltà bizantina,è ricco di note e di fonti e sottolinea come Ipazia abbiasubito una sorta di trasfigurazione postuma,

divenendo un'icona della laicità, adottata soprattuttodalla letteratura ottocentesca francese e italianaanticlericale e massonica: Ipazia diviene un'esplicitacondanna alla chiesa. Mario Luzi, che ha dedicato undramma teatrale alla filosofa alessandrina, osserva che“la storia non è finita con il suo essere accaduta”. Il fattoche Ipazia sia tornata in auge in questi ultimi annitestimonia forse il clima di omologazione culturale e lamancanza di libertà di pensiero che respiriamo attornoa noi?

Silvia RoncheyIPAZIA. LA VERA STORIARizzoli, 2010PP. 319, EURO 19, 00

La storia di ipaziaFede contro scienza

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Che cosa è la filosofia morale? Qualisono le principali questioni

dibattute nel nostro tempo? Dallabioetica al trattamento degli animali,dalle trasformazioni dell'ambiente in cuiviviamo al pluralismo e al confronto traculture, questo volume intende essereuna guida per chiunque si interroga sulmodo di impostare e risolvere lequestioni etiche del nostro tempo,rifiutando norme e principi assolutipredicati dall'alto.

(a cura di Maria Pamini)

L a scienza moderna è malata? Agiudicare dalla rarefazione delle

grandi scoperte, ci si puòlegittimamente interrogare sulla suabuona salute. La tradizionalevalutazione da parte dei pari èdiventata un processo burocraticointerminabile e la pubblicazione sullegrandi riviste internazionali unpercorso di guerra che divoraenergie. Tra pubblicare o sparire ecorsa ai finanziamenti, il ricercatoreè risucchiato in una competizioneesacerbata che tende adannientarlo.

on line www.lucacoscioni.it

23

costituenti il Partito RadicaleNonviolento, Transnazionale eTranspartito, quota 590 euro) MarioDal Co, Francesco De Pietto,Giovanni Pagani, Michele Pansa ,Maurizio Pavese

ISCRITTILina Iacone 100, Angela Intrigila100, Maria Vera Luria 100, StefanoPalumbo 100, Mauro Piva 100,Irene Santarelli 100, ClaudiaEmanuela Pizzini 200

ISCRITTI PARZIALIElisabetta Sgorbini 25

CONTRIBUENTIGianluca Addesso 5, Emidio MarcoAlvisi 10, Fabrizio Azuceni 5,Emiliano Baglio 50, Cristina Banzato49, Maria Grazia Belgrano 50,Gianluca Bertossi 10, CamilloBiscaro 200, Ermanno Bonavita 30,Mattia Bordignon 20, Enrica Caferri100, Samuele Carlomagno 10,Alessandro Carrera 20, RenatoChiesa 50, Matteo Ciccone 5,

Francesco Codecasa 10, Elio DeRosa 5, Pietro De Sanctis 20, FabiaDi Drusco 50, Davide Di Pascasio 5,Stefano Eminente 15, Franco Fagiani50, Luca Ferroggiaro 5, Maria GraziaFiorini 20, Marco Gasparini 10,Lorenzo Ghelfi 20, Daniela Gianola20, Francesco Gisotti 10, GabriellaLudwig 20, Francesco Maltoni 20,Andrea Marcocci 20, Anna MariaMarino 20, Paolo Mendorla 5,Elisabetta Merindiani 20, DonatellaMilardi 25, Giovanni Minervini 10,Andrea Miscetti 1, Eleonora Mongelli5, Tatiana Moretti 10, Luca Moro 5,Daniele Muraro 50, Daniele Nardini10, Enzo Orioli 20, Giovanna Ottone100, Cristiano Paris 10, LeopoldaPassarella 10, Annabella Pellegrini20, Bruno Polchi 10, Matteo Quatrida5, Giovanna Ramella Lanz 50, MariaRilletti 20, Antonio Rossi 100,Stanislao Russo 2, GiorgioScagliarini 50, Maria VittoriaSchiaffino 20, Carlo Serino 50,Francesco Siciliano 20, VittorioSpinelli 20, Mario Strano 20, RoccoTanga 15, Michele Taricco 20,

Giovanni Tedesi 90, MassimoTomassini 30, Fortunata TrevesFranchetti 30, Piero Tribuiani 5,Giovanni Troianiello 100, PietroAntonio Viscardi 100, Gilda Zazzaro30, Franca Zucalli 50

AUMENTI QUOTA ISCRIZIONILaura Arconti 20, Maria RosaBaisotti 50, Ugo Banfi 50, BredaBassi 50, Giannina Bronzini 20,Elena Caramazza 10, Aldo Cardona20, Luigi Carlone 20, MariaCarpinello 50, Bruno Cavallaro 10,Rita Cerioni 200, Lucia Cosci 30,Ezio Dallo 20, Filippo D'ambrogi150, Valeria Iandolo 10, MarcoMarchese 10, Carlo Massara 50,Giovanni Battista Minio 100, FrancaMoretti 20, Ermanno Morgari 40,Piero Nerieri 50, Adriano Pacifici 10,Luisa Panattoni 25, Armando Pitotti10, Anna Cristina Pontani Coscioni300, Dante Pozzoli 20, AlbertaPozzoli 200, Yasmine Ravaglia 125,Giuliano Rizzi 50, Massimo Sacchi100, Claudia Socco 30, GesuinaAmbrogina Somaschini 20, Giuseppe

Suppa 200, Paolo Todesca 250,Paola Valagussa 15, Giovanni Vegetti50

AUMENTI QUOTA CONTRIBUTIEliano Cruciani 5, Maria Rosaria LaMarca 5, Anna Paola Meloni 5,Domenico Puca 8, Vittore De FilippoD'andrea 5, Lara Zinci 5, LucaLombini 2, Maria Antonietta Ferrari10, Franco Marozzini 10, FabioCampagnacci 5, Gianfranco DeAngelis 15, Silvana Marisa Bisogni20, Antonio Cantatore 10, GiovanniGoni 5, Mario Marra 10, GiovanniPaglialonga 10, Nicola Zamorra 5,Andrea Alfieri 10, Giuseppa Berti20, Marcello Buttazzo 20, MichelePollastrone 20, Dario Toffoletti 20,Angelina Zammataro 20, GiuseppeDe Biase 10, Girolamo Guida 25,Flavia Lanari 10, Francesco PaoloTuri 30, Marilisa Capano 5, MarioCattaneo 30, Francesco Spoto 20,Francesco Tumminello 10, GiovanniLombardi 20, Roberto Piazzalunga30, Milena Frassinetti 20, ClaudioPagnani 30, Rosalia Argento 50,

Mario Ciocca 50, Dario Pession 50,Paola Senigaglia 50, ElisabettaCabibbe 50, Francesco De Liberato10, Francesco De Liberato 20, AnnaRippa 20, Mario Diluviani 15

PARLAMENTARI ISCRITTIGianni VATTIMO Eurodeputato, LucioBARANI Deputato Marco BELTRANDIDeputato , Rita BERNARDINIDeputato, Emilia GraziaDE BIASIDeputato Francesco DE LUCADeputato Ercolino DUILIO Deputato,Maria Antonietta FARINA Deputato,Pierangelo FERRARI Deputato,Matteo MECACCI Deputato, MarioPEPE Deputato, Ugo SPOSETTIDeputato, Maurizio TURCO Deputato,Elisabetta ZAMPARUTTI Deputato,Emma BONINO Senatore, AntonioPARAVIA Senatore, Marco PERDUCASenatore, Donatella PORETTISenatore Ferruccio Giuseppe SAROSenatore, Silvio Emilio SIRCANASenatore, Rocco BERARDOConsigliere Regionale, GiuseppeROSSODIVITA Consigliere Regionale,

[email protected] lettori di Agenda Coscioni ci possono scrivere all’indirizzo [email protected] oppure a Via di Torre Argentina 76 - 00186 Roma

I numeri arretrati di“Agenda Coscioni”

sono liberamente scaricabiliall’indirizzo:

www.agendacoscioni.itCommenta

gli articoli sul sito!Mi dispiace, non posso pensareche il mondo è pieno di bambiniche non hanno nessuno che glifaccia una carezza e gli dia unbacio. Io forse faccio presto aparlare perché ho due figli, ma sepotessi tornare indietro liadotterei. Perché, prima dipensare alla fecondazioneeterologa non fate furiosecampagne per rendere più facili leprocedure per le adozioni?

Gentile signora, Si diventa padri e madri in tantimodi. Da single, da coniugati, daseparati, da giovani, da troppogiovani e più avanti con l’età.I figli, anche quelli naturali, nasconoin tanti contesti. A volte semplici, avolte complessi. Passano la vita ainseguire padri o madri che se ne sonoandati, lottano con la morte digenitori, di fratelli e non semprel’incontro con le loro radici biologicheè facile e indolore.I bimbi che nascono da eterologa sonocome loro, anzi, come tutti noi,scaraventati nella vita, e con leifaranno i conti, forse felicemente,forse dolorosamente, forse cercando leorigini, forse amando il presente.E poi l’ha detto lei. Ha due figli. Hapotuto sapere cosa significa esseremadre e desiderare anche di tornareindietro. Chissà, magari forse haancora il tempo di attraversare quelviaggio difficile e complesso che portaall’adozione. Non sa intanto cosa siala ferita della sterilità. E forse non saneanche come sia necessario superarequella ferita per desiderare davvero un

figlio adottivo che non merita disostituire semplicemente un figliogenetico.Si dà una famiglia a un bambino,non un bambino a una famiglia.Ogni bimbo ha diritto a nascere da undesiderio, non da una riflessione sucosa sia più giusto.E lasci anche che altri possanoriflettere, come ha fatto lei,sull’esperienza della genitorialità.CordialmenteFilomena Gallo

Vorrei sapere come poter effettuareuna terapia di trapianto con cellulestaminali embrionali in Italia,dato che ho trovato la dottoressaGiuseppina Feingold, americanapronta a venire qui in Italia, a faretale esperimento, mentre la clinicadove e' ricoverata mia moglie, dianni 45 colpita da grave emorragiaal tronco encefalico si trovaattualmente in coma allo statovegetativo, non mi da la possibilitàsotto la mia responsabilità, dieffettuare tale trapianto.

Non abbiamo l'informazione che leirichiede, tuttavia mi parecomprensibile che nessuna clinica siprenda la responsabilità di effettuareun trapianto di cellule per una terapianon validata quantomeno in Italia. Al contrario d'accordo con i maggioriscienziati facciamo presente che con lestaminali non esistono praticamentecure e noi divulghiamo queste lineeguida per la tutela del paziente scrittedalla società internazionale per laricerca sulle staminali ISSCR a cui le

suggeriamo di attenersi: http://www.isscr.org/clinical_trans/pdfs/ISSCR_PatiPrimerHndbk_Ital_FNL.pdfInoltre l'ISSCR ha recentementelanciato ilsito www.closerlookatstemcells.org perdare ai pazienti informazioniimparziali sulle cure con le staminalisia affinché facciano attenzione allecliniche e altri enti che vendonoterapie con le staminali che non sonoprovate, sia per fare in modo che lavera ricerca sulle staminali progrediscapassando dalla scoperta alla diffusionedi cure efficaci per i pazienti il piùrapidamente possibile. Il sito webraccoglierà la lista degli enti nelmondo che offrono trattamenti apagamento con le relative risposte che

questi invieranno alle richieste diinformazioni da parte della Società.Non si tratta di fare una lista buoni ecattivi ma di raccogliere informazionidirettamente da chi le vorrà fornire.Per chi non le fornirà, scriverannoche non ha fornito risposte. Da tempol’Associazione Luca Coscioni fornivainformazioni per aiutare a tutelarsiquanti vogliono recarsi all’estero persottoporsi a cure con le cellulestaminali, non sperimentate esomministrate a caro prezzo a scopo dilucro. Ora abbiamo questo strumentoin più a disposizione. Carmen Sorrentino

Il numero 12/2010 di“Agenda Coscioni” è stato chiuso venerdì 8 dicembre 2010.Il mensile è giunto al suo 52esimo numero.

direttoreSimonetta Dezi

graficaMihai Romanciuc

hanno collaboratoMarco Cappato, ValentinaStella, Maria Pamini,Carmen Sorrentino, Patrizia Valenza

illustrazioniPaolo Cardoni

progetto graficoRoberto Pavan

Figli dell’eterologa

Laurent SégalatLA SCIENZA MALATA? COME LABUROCRAZIA SOFFOCA LA RICERCARaffaello Cortina, 2010PP. 158, EURO 13, 50

Eugenio LecaldanoPRIMA LEZIONE DI FILOSOFIA MORALELaterza, 2010PP. 178, EURO 10, 00

Page 24: MENSILE DELL ......12 10  MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI, SOGGETTO COSTITUENTE DEL PARTITO RADICALE ANNO V NUM. 12 SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN …

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ISCRITTI Rosa A Marca, Luisa Acerbi, Bruno Aceto, Iole Affuso Maselli, Erminia Africano, Maria Teresa Agati, Mirella Agnesi, Maria Aiello, Stefano Aiello, Giuseppe Aiosa, Maria Albano, Patrizia Beatrice Albertano, Gianni Albertini, Carlo Albonico, Alessandra Alessi, Marco Allegritti, Sergio Allioni, Mario Aluigi, Carlo Amaduzzi, Luciana Amarj,Patrizia Amaro Nessi, Bruno Amati, Paolo Amati, Davide Ambrosini, Ileana Berenice Ambrosini Oriani, Fabrizio Amerelli, Roberto Amici, Paolo Anastasia, Inga Andersson Fraccaro, Francesco Andreani, Giulio Andreotti, Claudia Andretta, Valentina Angeli, Maurizio Angelini, Giovanna Angelino, Cecilia Maria Angioletti, Matteo Angioli, CarloAnnaratone, Giovanni Annoni, Andrea Ansalone, Ornella Ansoldi, Romano Antico, Daniela Anziliero, Ivano Arcangeloni, Maddalena Arcella, Valter Archetti, Laura Arconti, Frederic Argazzi, Chiara Argenio, Matteo Ariano, Giuseppe Arlotta, Monique Armand, Secondo Armand, Guido Armellini, Giulio Arnone, Luciano Arosio, Stefano Asmone,Daniela Asselle, Rudi Assuntino, Franco Aste, Paolo Atzori, Pio Ausiello, Anna Autorino, Silvia Avanzati, Paolo Aveta, Amalia Ayroldi, Carlo Azzerlini, Carlo Baccigalupi, Elisabetta Badolisani, Emanuela Bagnarelli Cirinei, Claudio Baiocchi, Giuseppe Baiocchi, Maria Rosa Baisotti, Cesare Baj, Alda Baldanzi, Daniele Baldi, Fabrizio Baldini,Laura Baldino, Aldo Baldo, Anna Balestra, Antonio Balestri, Arturo Balestrieri, Andrea Ballabeni, Cesare Balsamo, Daniela Bandera, Angiolo Bandinelli, Anna Laura Bandini, Giovanna Bandini, Fulvia Bandoli, Ugo Banfi, Vanda Baratta, Franco Barbanera, Remigio Barbarino, Sergio Barbarino, Antonio Bardeschi, Cristiano Barducci, VirgilioBaresi, Enrico Barison, Mauro Barni, Tullio Barni, Giovanni Barone, Riccardo Barone, Sandra Barone, Gianfranca Baroni, Stefano Bartali, Fausto Bartoli, Maria Cristina Bartoloni, Roberto Bartolucci, Alfonso Basilico, Breda Bassi, Paolo Basso, Giulio Battaglini, Antonio Battista, Pierpaolo Battista, Raffaella Bazzecchi, Mario Bazzini, AlbertoBeccalli, Franco Beccucci, Giorgio Begliuomini, Maria Luisa Belgrano, Paolo Bellini, Carlo Bello, Daniela Bellomo, Pier Giovanni Belloni, Paolo Beltrame, Marco Beltrandi, Stefano Bemer, Gianni Benassi, Salvatore Benfante, Mauro Benfatti, Luigi Benni, Francesco Benzi, Rocco Berardo, Cristina Bergamini, Nicola Bergonzi, GiovanniBerlucchi, Rita Bernardini, Antonio Berruti, Lucio Berte', Giovanni Bertelli, Patrizia Berti, Alessandro Bertini, Giorgio Bertini, Nadia Bertolani, Leon Octave Bertrand, Francesco Bertuzzi, Sergio Besi, Carlo Alberto Besostri, Elena Betta, Giuseppina Bettinelli, Aldo Biagini Majani, Guido Biancardi, Betta Biancat Marchet, Carletto Bianchi,Loredana Bianchi, Paolo Bianchi, Loredana Biasco, Marina Bidetti, Michele Biemmi, Flavia Biffis, Simonetta Bigazzi, Paolo Bignami, Stefano Bignone, Adriano Bilardi, Edda Billi, Stefano Bilotti, Michel Bineau, Renzo Biolchi, Valentina Bisegna, Pier Paolo Bisleri, Marcello Blancasio, Santino Blasioli, Renzo Boatelli, Antonio Boattini, EliaBoccara, Luisa Bocchi Spadini, Fabio Boddi, Maria Bodini, Enzo Boeri, Andrea Boggio, Domenico Boglioli, Corrado Bohm, Vittoria Bolettieri, Giuseppe Bollani, Rosetta Bolletti, Vincenzo Bologna, Alessandro Maria Bolognetti, Maurizio Bolognetti, Manlio Bompieri, Luca Bonaccorsi, Maria Paola Bonacina, Salvatore Bonadonna, GabrieleBonfanti, Luigi Bonifaci, Emma Bonino, Enrico Bonomi, Mauro Bonomi, Silvana Bononcini, Massimo Bordin, Stella Borghi, Paolo Borrello, Maris Borsetto, Michele Bortoluzzi, Aniello Bosco, Giuseppe Maria Bosco, Lorenzo Bossi, Luigi Botte, Maria Bottecchia, Luca Bove, Vittorio Bovolin, Fabio Bracci, Roberto Bracco, Gianluca Brachini,Alberto Giordano Bruno Bramati, Elena Brambilla, Adriano Branca, Roberto Branca, Sergio Brancaccio, Donatella Brancatisano Loria, Enrico Brenda, Lucia Bresaola, Antonio Brocca, Stefano Brogelli, Guido Brondoni, Giannina Bronzini, Antonius Brugman, Marco Brumat, Mauro Brundu, Silvia Brunelli, Valentina Brunetti, Bruna Bruni,Giuliana Bruni, Serafino Bruni, Felice Bruno, William Bruno, Claudio Bucalossi, Giovanni Bucci, Francesco Buffolo, Arrigo Bulbarelli, Massimo Ignazio Bulckaen, Gianluca Buligan, Giampiero Buonomo, Moreno Burattini, Rita Burelli, Raffaello Burnazzi, Giannino Busato, Antonio Busi, Sandra Busseni, Giuseppe Cacchione, Mario Cagna,Paola Cairoli, Lidia Calafiore, Pietro Calderara, Marco Calderone, Giuseppe Caleffi, Stefano Calenda, Nicolo' Caleri, Carla Calistri, Stefano Callieri, Giuseppe Camarra, Giorgio Cambiano, Adriana Cambria, Marco Cambursano, Gianfranco Camero, Ferdinando Camesasca, Costanza Camilli, Maria Soledad Caminero Gonzales, Lidia Camino,Elisabetta Cammelli, Rafael Campagnolo, Marco Campailla, Rita Campi, Maria Angela Canale, Francesco Canalella, Elena Canali, Luigi Cancrini, Giuseppe Candido, Andrea Caneschi, Riccardo Canevari, Amedeo Canfora, Alberto Cangiano, Lucio Cannaviello, Marco Cannicci, Italo Cannone, Livio Cesare Lucio Cantamesse, Nicola Cantisani,Lorenzo Cantone, Antonio Capaldo, Michele Capano, Antonietta Caparrotti, Enrico Capelli, Piero Capone, Alberto Lucio Cappato, Marco Cappato, Massimo Cappato, Giorgio Cappelletti, Massimiliano Caprari, Maria Romana Capretti, Marco Stefano Caracciolo, Stefania Caradonna, Tiziana Carai, Elena Caramazza, David Caratelli, GianGuido Caratti, Claudio Carboncini, Danilo Carciolo, Alessandro Cardani, Federico Cardanobile, Gianfranco Cardarelli, Daniela Cardinali, Aldo Cardona, Antonio Cardone, Paolo Cardoni, Antonio Carioti, Paolida Carli, Luigi Carlone, Simona Carniato, Roberto Carone, Maria Carpinello, Serena Carrano, Antonella Carrara, Ennio Carraro, RobertoCarraro, Salvatore Caruso, Pietro Casadei, Romina Casadidio, Giulio Casale, Luigi Livio Casale, Brunella Casalini, Maurizio Casalini, Maria Cristina Casanova, Luciano Casappa, Paolo Casarin, Massimo Casciello, Giovanni Cascione, Domenico Casellato, Roberto Casonato, Stefania Castelli, Claudia Castellini, Antonella Casu, RosariaCasula, Giorgio Catalano, Giorgio Cataldi, Patrizia Cattaneo, Maria Laura Cattinari, Andrea Cavaggioni, Francesco Cavalcoli, Bruno Cavallaro, Mariagrazia Cavalleri, Furio Cavanna, Luigi Cavarzere, Michele Cavasin, Antonio Cavicchia Scalamonti, Carla Cavina Arosio, Marino Ceccoli, Paolo Ceccoli, Alberto Ceccolini, Carla Ceccolini, PierinaCecconi, Fabrizio Ceciliani, Egle Maria Celauro, Giacomo Cellottini, Lorenzo Cenceschi, Lorenzo Cenni, Diego Centonze, Giovanna Ceol, Vittorio Ceradini, Simone Cerasoli, Mauro Cercena', Claudia Ceretti, Rita Cerioni, Antonio Cerrone, Carlo Ceruti, Mariantonietta Cerutti, Maria Addolorata Cervellera, Giacomo Cervini, Paolo Cesari, ViolettaCesaroni, Silvia Donata Cesi, Elisabetta Chiacchella, Francesco Chiappinelli, Ezio Chiaramonte, Paolo Chiarelli, Alessandro Chiarini, Davide Chicco, Marco Chiletti, Fernando Chinellato, Achille Chiomento, Carlo Chiopris, Nicoletta Gianna Chiornio, Mauro Chiostrini, Annalisa Chirico, Ilaria Chirico, Vincenzo Chiulli, Tommaso Ciacca, LucianoCiaffaglione, Rita Cian, Deborah Cianfanelli, Antonio Ciapparelli, Federica Ciapponi, Roberto Cicciomessere, Giancarla Cicoletti, Isabella Cidonio, Orio Ciferri, Danilo Cigala, Patrizio Cilli, Maria Antonietta Ciminelli, Edoardo Ciotola, Leonardo Cipriani, Alessandro Cirinei, Paola Cirio, Vanda Clapiz, Marcello Clausi, Alessandro Clerici, RanieriClerici, Isabella Clerici Leon Fonseca, Maria Luisa Codato, Giorgio Coen, Tino Colacillo, Roberto Colagrossi, Angelo Colangeli, Carmelo Colella, Maria Carmen Colitti, Luigi Colli, Gabriele Colombini, Maurizio Colombini, Costanza Colombo, Pietro Colombo, Simona Colombo, Serena Coloni Corvi Mora, Andrea Coltrinari, Giovanni UmbertoColucci, Giuseppe Compagnini, Alberto Consonni, Fabrizio Contardi, Francesco Conti, Gianni Conti, Gisella Coppens Yvonne, Mario Coppetti, Vito Coppola, Italo Corai, Guido Corallo, Carlo Alberto Corazza, Gilberto Corbellini, Antonia Cordedda, Alberto Coretti, Alessandra Corgiolu, Riccardo Corradi, Maria Luisa Corrias Ricci, Ottavio Corridori,Roberto Corsi, Paola Corso, Lucia Cosci, Monica Coscioni, Rodolfo Coscioni, Angela Cosentino, Marco Cosimi, Ester Cossaro, Francesco Cossu, Giulio Cossu, Luciano Costa, Luigi Costabile, Vincenzo Costabile, Riccardo Costalunga, Giulio Costanzi, Nicoletta Cremona, Renato Cremonese, Giorgio Crescenzi, Gherardo Crespi, Eugenia CrippaCelotti, Renata Cristini, Laura Cristofanelli, Marcello Crivellini, Carlo Crocchi, Giulia Croce, Armando Crocicchio, Egisto Crudeli, Giuseppe Cucci, Maria Cristina Cuccoli, Marco Cuconati, Salvatore Curatolo, Danilo Curci, Felice Antonio Curiale, Paolo Curtarello, Fausto Curti, Antonino Cusimano, Giorgio Cusino, Elzbieta Cywiak, MariannaD' Agosto, Roberto D'achille, Antonio D'addiego, Alfredo D'aloia, Giuseppe D'aloia, Elisabeth D'amato, Filippo D'ambrogi, Alessandra D'ambrosio, Paolo D'ambrosio, Sara D'amico, Gennaro D'andria, Paolo Stefano D'aquila, Giovanni Lodovico D'aquino, Piera D'aquino, Gabriella D'arcano, Maurizio D'argenio, Gianfranco D'attorre, MatteoD'aurizio, Piero D'aversa, Sergio D'elia, Antonio D'eramo, Sebastiano Da Campo, Cristina Daghetti, Giannandrea Dagnino, Mario Dal Co, Filiberto Dal Molin, Vittoria Dal Mut Guasti, Pietro Dalberto, Alessio Dalla Libera, Giuseppe Dalla Santa, Ezio Dallo, Alberto Damilano, Giuliana Danieli Sandroni, Domenico Danza, Giovanni Dapiran,Filippo De Agostini, Marco De Amici, Enrico De Angelis, Claudio De Ascentiis, Fiorina De Biasi, Rosalba De Blasio, Paolo De Bonfioli Cavalcabo', Chiara De Capitani, Anselmo De Cataldo, Luciano De Chigi, Francesco De Chirico, Andreina De Clementi, Ernesto De Cristofaro, Jose' De Falco, Erminia De Felice, Adelchi De Filippo, Luigia DeFranco, Patrizia De Fusco, Nicola De Gasperi, Tamara De Gasperis, Mirella De Gemmis, Massimo De Gennaro, Diego De Gioiellis, Angelo De Leone, Francesco De Luca, Augusto De Maglie, Giuseppe De Marchis, Daniele De Matteis, Vittorio De Matteis, Sergio De Muro, Alessandro De Nicola, Silvia De Pasquale, Sarah De Pietro, FrancescoDe Pietto, Luigi Giuseppe De Ponti, Elena De Rigo Lunarda, Ilda De Ritis, Ermanno De Rosa, Giovanna De Rosa, Guido De Rosa, Roberto De Rosa, Cristiano De Sanctis, Luciano De Vescovi, Marina De Vincenzis, Maria De Vito Piscicelli, Roberto Defez, Rosanna Degiovanni, Alessandro Degl'innocenti, Elisabetta Dejana, Fabio Del Castello,Marco Del Ciello, Roberto Del Fattore, Pasqualino Del Grosso, Carlo Del Nero, Lorenzo Del Porto, Michele Del Rio, Gianluca Delbarba, Alberto Delcorso, Biagio Dell'acqua, Gianfranco Dell'alba, Luigi Dell'orto, Giuseppe Maria Della Balda, Celeste Della Gaspera, Giovanni Della Rossa, Vezio Della Valle, Roberto Delle Chiaie, Vito FortunatoDestito, Gianluigi Devani, Luca Di Cesare, Francesco Di Donato, Romano Di Gianni, Domenico Di Gioia, Sabrina Di Giulio, Rosalba Di Giuseppe, Maddalena Di Landro, Massimo Di Lello, Roberto Di Luzio, Antonio Di Maio, Sandra Di Majo, Daniele Di Martino, Angelo Di Nuzzo, Giovanna Di Paco, Adamo Di Pippo, Stefano Di Salvo, MartinoDi Serio, Piero Michele Antonio Di Siena, Giuseppe Di Totto, Roberto Di Venere, Pietro Dibilio, Marcello Dichiara, Annarita Digiorgio, Giovanna Diletto, Aina Diversi, Carla Dodero, Gabriella Dodero, Lelio Dona', Fiorenzo Donadello, Luigi Donalisio, Piergiorgio Donatelli, Franco Dondero, Gianpietro Doni, Luca Doniselli, Marco Donna, FiammaDoro, Giorgio Dosrilla, Domenico Dragonetti, Giuliano Drovandi, Alver Drudi, Alberto Duccini, Marco Elifani, Salvatore Emmanuele, Josef Espen, Elisabetta Esposito, Giovanni Esposito, Rosalinda Fabbri, Fabrizio Fabi, Bruno Fabretto, Emanuele Fabrigli, Anna Facchinetti, Carla Faccioli Gorini, Marco Fachini, Roberto Fagotto, Costanza Falanga,Piercamillo Falasca, Fabio Falciai, Marco Falconetti, Marco Fallabrini, Luisa Fama, Donatella Fanchini, Gabriele Fanelli, Maria Antonietta Farina, Dario Fassini, Eugenio Fatica, Sergio Fausto, Fabio Favalli, Marco Guido Favara, Federico Favilli, Giovanni Fazzini, Lorenzo Fedele, Giorgio Federici, Valerio Federico, Saverio Feligini, Filippo Ferlito,Michelangelo Ferragatta, Enrico Ferranti, Anna Pia Ferraretti, Cristiana Ferrari, Amedeo Ferri, CARMELA Detta LINDA FERRIGNO, Jessica Ferrini, Daniele Fichera, Riccardo Fichera, Pasquale Alessandro Fidanza, Alessandro Figa' Talamanca, Patrizia Filippini, Paolo Filonzi, Abele Fini, Floriano Fini, Simone Fini, Michele Fiore, John Fischetti,Carlo Flamigni, Emidio Flammini, Giovanni Florenzano, Franco Fois, Maria Elisa Folletti, Anita Fonseca, Sandro Fontana, Antonino Forabosco, Raffaele Forci, Mario Forelli, Marco Forlivesi, Stefano Forti, Massimo Fortini, Raffaele Fortino, Federico Fortuna, Raffaella Franci, Andrea Francioni, Cinzia Francioni, Arturo Frasca, MassimilianoFrascino, Gustavo Fraticelli, Armando Fratini, Luciana Frattesi, Ferdinando Frattini, Aurelio Frazzetto, Livio Frediani, Angelo Fregni, Alessandro Frezzato, Roberto Frezzato, Cesare Friggi, Mauro Frignani, Francesco Fucilli, Andrea Furcht, Vincenzo Furno, Andrea Galanti, Gianvito Galasso, Annamaria Galatolo Malotti, Pierluigi Galizia, FabioGallarati, Maurizio Gallenda, Claudia Galletti, Mauro Galletti, Cesare Galli, Diego Galli, Gaspare Galligani, Giacomo Gallitto, Giovanni Gallizioli, Filomena Gallo, Massimo Gallonetto, Eleonora Galmozzi, Tiziana Galtieri, Fabrizio Gambarini, Giovanni Osvaldo Gandini, Maria Licia Gandossi, Giovanna M. Gardella, Piero Gardenghi, MirellaGardini, Franco Garelli, Maria Paola Garofalo, Domenico Garri', Maria Gabriella Garsia, Andrea Gastaldo, Paola Gatti, Franco Gavazzi, Gabriella Gazzea Vesce, Massimiliano Gazzini, Guglielmo Gebbia, Emanuela Gemelli, Franca Gentile, Aurelio Gentili, Marco Gentili, Alessandro Gerardi, Gerardo Gerardi, Piera Geri, Silvana Germena, AntonioGerra, Luciano Gherardi, Claudio Gherardini, Sebastiano Ghigna, Giuliano Ghilotti, Giacomo Ghiringhelli, Patrizia Giacone, Roberto Giaconi, Donatella Giampaoli, Luca Gianaroli, Vitantonio Giangaspero, Salvatore Giangrasso, Enrico Giangrossi, Giorgio Giannattasio, Emanuele Giannelli, Valerio Giannellini, Cristina Giannetto, Pino Giannini,Massimo Giannuzzi, Francesco Giaquinto, Carmela Gimmillaro, Roberta Giordani, Sergio Giordano, Simona Giordano, Claudio Giorlandino, Cesare Giovanardi, Aldo Giovannelli, Dario Giovannetti, Armando Giovannini, Giusi Giovanzana Massi, Alberta Giovenzana, Patrizia Giribaldi, Vittorio Girodo, Claudia Girombelli, Elisabetta Giromella,Maria Teresa Girosi, Anna Giunchi, Bruno Giuranna, Danilo Giurgevich, Maria Luisa Giussani, Gianfranco Giusta, Antonio Glorioso, Michele Gorgoglione, Giuseppe Gradella, Vittorio Graffi, Andrea Granata, Andrea Grando, Teresa Grassi, Giovanna Grasso, Giovanni Grasso, Bernardetta Graziani, Carlo Alberto Graziani, Nicola Graziano, DavidGreco, Laura Gribaldo, Federico Grillo, Alessandro Gringeri, Alessandro Grispini, Salvatore Grizzanti, Massimo Grossi, Liliane Grundland Candeli, Yuri Guaiana, Sara Gualco, Riccardo Guarducci, Cleo Guarna, Paolo Guarnaschelli, Luca Guaschetti, Giampaolo Guasti, Giuseppe Guerrera, Liliana Guidetti, Franco Carmelo Guzzardi, GloriaGuzzi, Alessandro Gwis, Margherita Hack, Michel Hancisse, Laura Harth, Massimo Hilbe, Lambertina Hofmeester, Sylvie Huck, Lina Iacone, Valeria Iandolo, Raffaele Ianniruberto, Massimiliano Iervolino, Silvia Imperadori, Ivan Innocenti, Giulia Innocenzi, Antonio Intorcia, Angela Intrigila, Giorgio Inzani, Paola Inzillo, Giovanni Isola, MarcoIudicello, Loredana Jelmini, Fabio Jerman, Giovanna Kiriakakis, Jamie Kowalczyk, Lucia La Morticella, Giambattista La Rosa, Valerio Giovanni Laboni, Antonio Lalli, Pasquale Lamanda, Giancarlo Lancini, Walter Lancini, Antonio Landino, Loretta Landoni, Raffaele Langella, Bruno Lanza, Carlo Lanza, Edda Lanza, Teodomiro Lanzetta, BernardLaponche, Michele Larcher, Vito Laruccia, Anna Lastrico, Luigi Lastrico, Michele Latorraca, Patrizia Lavia, Michele Lembo, Silvia Lenzi, Roberto Leone, Stelio Leoni, Guido Luciano Lessa, Domenico Letizia, Elvira Lezzi, Luisa Lezzi, Marina Liberatori, Maria Liberi, Gildo Liberti, Massimo Libonati, Corrado Libra, Maurizia Lima, Giuseppe Limido,Gianfranco Liotta, Gaspare Lipari, Lorenzo Lipparini, Maurizio Lipparini, Valerio Maria Lisi, Carlo Lizzani, Marco Valerio Lo Prete, Roberto Lo Surdo, Alessio Emanuele Locchi, Roberto Lodola, Carlo Loi, Carmela Lombardi, Francesco Lombardi Mantovani, Luigi Lombardi Vallauri, Alberto Lorenzi, Milena Lorenzini, Domenico Loro, Loris Loschi,Renato Lucchesi, Andrea Lucenti, Vincenzo Luciano, Alessandro Luddi, Claudio Lunghini, Maria Vera Luria, Lanfranco Luzi, Alessandro Luzzi, Maurizio Macaluso, Silvana Maccabiani, Francesco Machina Grifeo, Leopoldo Machina Grifeo, Lupo Macolino, Felice Maddaluni, Lino Madoglio, Martina Maestrelli, Elena Maestri, Gaja Maestri,Paola Maestroni, Gianpiero Maffioli, Nicola Magaletti, Francesco Maggi, Vito Maggi, Augusto Maggiolini, Carlo Maggiolini, Silvana Magini, Luca Magnoni, Michele Magoni, Giacomo Maletta, Andrea Malfatti, Claudio Malfatto, Matteo Mallardi, Fabrizio Mallarino, Cristiana Manara, Renato Manara, Armida Mancino, Luigi Manconi, MarioMancosu, Ugo Manetti, Claudio Manfredotti, Paola Manfroni, Mauro Mangani, Elena Manghi, . MANGIAVITI, Carlo Manicardi, Valeria Manieri, Daniele Mannaioni, Federico Mannocci, Francesca Mannucci, Maria Manti, Marcello Manuali, Fabrizio Manzi, Georgia Manzi, Giuseppe Manzotti, Valeria Manzotti, Andrea Maori, Milena Marabini,Maria Laura Marceddu, Carla Marchelli, Antonietta Marchese, Marco Marchese, Domenico Marchetti, Stefano Marchiafava, Cristiano Marchisio, Pier Carlo Marchisio, Franca Marcone, Nicola Marcuccetti, Gastone Marescalchi, Daniele Maretti, Cristiana Margutti, Luisa Mariani Valerio, Alberto Marietti, Marcello Marinelli, Vittorio AmedeoMarinelli, Corinna Marini, Marino Marini, Patrizia Marini, Ugo Marini, Valentina Marini, Marina Maria Letizia Marino, Valentina Marino, Mauro Marliani, Bruno Marongiu, Pasquale Marra, Edgardo Marrese, Primo Martin, Nicola Martinelli, Simone Marturano, Marco Marzi, Ottavio Marzocchi, Eugenio Mascagni, Domenico Maselli, FrancescoMasini, Leone Massa, Carlo Massara, Pompeo Massaro, Gianluca Massimi, Maria Massimi, Nicola Massioli, Primo Mastrantoni, Attilio Mastrocinque, Giandomenico Mastroviti, Catello Masullo, Federico Matteoda, Raffaella Matteotti, Paolo Mattiangeli, Eleonora Mattuzzi, Paolo Maturo, Daniele Maughelli, Bachisio Maureddu, LuisaMauri, Francesco Davide Mauro, Mauro Mauruzj, Paolo Mazzei, Stefano Mazzocchi, Diego Mazzola, Luigi Mazzotta, Gianluigi Mazzufferi, Matteo Mecacci, Francesco Megale, Maurizio Mei, Chiara Melchiorri, Viola Laura Meli, Giulio Meloni, Adolfo Memmo, Sergio Memoli, Marina Mengarelli, Simone Menicacci, Antonio Menichini, GabrieleMercuri, Patrizia Mercuri, Pier Costante Merge', Massimo Merighi, Marco Merli, Anna Maria Merlini, Liliana Merlini, Mauro Merosi, Maria Luigia Merzari, Virgilio Meschi, Ettore Messina, Filippo Meucci, Pietro Migliorati, Gennaro Migliore, Fausta Migliorini, Giuseppe Milan, Mario Milani De Mayo De Mari, Paola Rita Milanoli, RobertoMiliani, Armando Miliazza, Gabriele Mina, Augusto Minatta, Egisto Mingarini, Severino Mingroni, Giovanni Battista Minio, Elisabetta Mirra, Monica Mischiatti, Carla Federica Mochi, Alberto Modenese, Gigi Omar Modica, Francesca Modugno Guarnaccia, Caterina Mognato, Maria Cristina Molinari, Giada Molinelli, Paolo Moliterni, RobertoMollica, Ignazio Monaco, Daniela Monali, Stefania Moncon, Leonardo Monopoli, Luciano Montecamozzo, Luigi Montevecchi, Giuliano Monteverde, Adriano Monticelli Carlini, Danilo Montinaro, Antonio Montoneri, Ezechiello Montorsi, Alberto Monziani, Giorgio Morales, Maria Daniela Morelli, Antonio Moretti, Claudia Moretti, FrancaMoretti, Luca Moretti, Walter Moretti, Stefania Moretto, Maurizio Morganti, Ermanno Morgari, Maurizio Mori, Antonio Moriconi, Maurizio Mornati, Carlo Mosca Boglietti, Lina Moschini, Stefano Moschini, Mourad Mourai, Manuela Mtanis, Alessandra Mucerino, Fabio Mucilli, Augusto Muracchini, Andrea Muratori, Andrea Musacchio,Umberto Muscatello, Eleonora Musco, Gaia Musiani, Paolo Musso, Giuseppe Mutti, Irene Naitana, Pierpaolo Namari, Francesco Napoleoni, Marco Nardin, Giuseppe Nardini, Paolo Nardini, Gianni Natale, Stefano Natangeli, Paola Navetta, Cesare Bartolomeo Neglia, Michele Negre, Chiara Negrini, Fiorenzo Negrizioli, Enrico Negro, StefanoNegro, Massimo Nencioni, Federico Nenzi, Roberto Nerbano, Anna Maria Neri, Demetrio Neri, Valentino Neri, Piero Nerieri, Clara Nervi, Cristiano Nestorini, Nicola Netti, Daniela Nice, Iacopo Nicolosi, Luca Nicotra, Michele Nistrio, MARIA Detta MARIOLINA NOBILI, Giovanbattista Nodari, Andrea Notarnicola, Oliviero Noventa, Arturo Noviello,Giambattista Noviello, Silvestro Nunnari, Giulio Nunzi, Rossella Ognibene, Laura Maria Olimpi, Giovanna Olivieri, Piero Olla, Roberto Olmo, Adalberto Ondei, Antonio Opallo, Francesco Orabona, Giorgio Oreda, Renato Orfei, Giovanni Organtini, Francesco Oriolo, Maurizio Orlandella, Arnaldo Orlandini, Federico Orlando, Nila Orsi, DonatoMassimo Orsini, Luca Orsini, Francesco Orzi, Luca Osso, Giuseppe Ostorero, Sandro Ottelli, Maria Antonietta Ottino, Gregorio Oxilia, Alessandro Paccosi, Sandro Pacella, Eugenio Pachner, Gabriele Paciaroni, Adriano Pacifici, Tullio Padovani, Valentino Paesani, Giovanni Pagani, Giorgio Pagano, Mario Pagano, Anna Maria Paganoni, StefanoPagliarini, Luigia Palama', Francesco Palermo, Michele Palermo Patera, Emanuele Palescandolo, Pasqualina Alessandra Paliotta, Aldo Pallaveri, Gina Pallucchi, Pierantonio Palluzzi, Eleonora Palma, Onofrio Palombella, Gennaro Palumbo, Luisella Palumbo, Stefano Palumbo, Maria Pamini, Luisa Panattoni, Luca Pandini, Aldo Panegrossi,Renato Pani, Marco Pannella, Michele Pansa, Antonio Panti, Sauro Paoli, Marilena Paoliello, Fabrizio Paolillo, Marco Papale, Carlo Papalini, Mario Paparella, Gaetano Pappacena, Roberto Pappacoda, Carmine Pappalardo, Fioravante Pappalardo, Mirella Parachini, Olindo Parachini, Antonio Paravia, Luca Pardi, Fabio Parente, ValerioParisotto, Valentina Pascarelli, Ermanno Pasero, Antonio Pasini, Giorgio Pasqualini, Carlo Alberto Passino, Dario Passone, Maurizio Passone, Alberto Pati, Andrea Patri, Paola Patrignani, Graziano Patti, Alfredo Pauciulo, Maurizio Pavese, Piero Pavia, Marisa Pavoni, Giuliano Pazzaglini, Nicola Peccini, Fabio Pederzini, Adriana Pedone, AnnaPelamatti, Roberto Pelizzi, Licia Pellegrini, Mirella Pellegrini, Giuseppe Pellicano', Paolo Pellizzari, Eugenio Pengo, Alberto Penna, Ervinio Penna, Giulio Peppini, Carlo Perassi, Marcello Perduca, Marco Perduca, Carlo Perelli, Maria Angela Perelli, Luca Perilli, Donato Fortunato Perrone, Gabriele Persia, Ezio Pescosolido, Massimo Pesenti,Andrea Pessarelli, Mario Pestarino, Stefano Petrella, Aldo Petrelli, Furio Petrocelli, Gaby Petrone Fresco, Salvatore Petroni, Giovanna Pettenello, Anna Peyrache, Valeria Stefania Pezzali, Alberto Pezzini, Annamaria Pezzoli, Enrica Pianelli, Valentina Piattelli, Alberto Piazza, Andrea Picchi, Patrizia Piccioli, Maria Piccione, Ennio Piccioni, EnricoLibero Piccolo, Alessandra Pieracci, Marco Pierini, Giuseppe Piermarini, Alberto Pietroforte, Claudio Pighin, Roberto Pillitteri, Giovanni Pimazzoni, Luigi Pinacoli, Anna Pintore, Piero Erminio Piotti, Pietro Pipi, Massimiliano Piras, Marina Pirazzi, Vittorio Pirozzi, Roberto Pistoni, Armando Pitotti, Mauro Piva, Claudia Emanuela Pizzini, FlavioPizzini, Concetta Pizzoli Ciarrocca, Giovanna Placido, Maurizio Plebani, Roberto Poggiali, Carlo Pola, Francesco Poletti, Stefano Poli, Valeria Virginia Poli, Francesco Polimeni, Alessandro Pomes, Stefano Pompa, Cesare Pompilio, Anna Cristina Pontani Coscioni, Fernando Pontecorvo, Carlo Pontesilli, Paolo Ponti, Andrea Porcaro, GiuseppePorcheddu, Aldo Porciello, Donatella Poretti, Fabiola Porretta, Giovanni Porto, Enrica Possi, Alberta Pozzoli, Dante Pozzoli, Silvano Presciuttini, Andrea Prete, Sandro Pretolani, Eugenio Probati, Paolo Profita, Bianca Prosperini, Luciano Provini, Matteo Pugliese, Sergio Puglioli, Mario Puiatti, Francesco Maria Pullia, Edoardo Quaquini, RobertaQuero, Antonella Questa, Salvatore Rabbito, Catena Lea Radici, Michele Ragosta, Mauro Raichi, Beatrice Rangoni Machiavelli, Valerio Rapone, Yasmine Ravaglia, Alberto Ravasin, Paolo Ravasin, Lodovico Ravasio, Aldo Ravazzi De Douvan, Sergio Pasquale Ravelli, Ugo Raza, Massimo Reboa, Pier Massimo Regis, Daniele Remotti, MarioRescigno, Marcello Ribera, Claudia Ricci, Giuseppina Ricci, Marcello Ricci, Marina Ricci, Paolo Ricci, Mario Riccio, Francesco Ricotti, Roberto Rigano, Alberto Riggi, Pierpaolo Righetti, Luigi Righini, Vittorio Rigoli, Maria Riosa, Paolo Ripanti, Giuseppe Rippa, Umberto Risso, Carlo Ristori, Marco Rizza, Michele Rizza, Giuliano Rizzi, GuidoRizzi, Rosa Maria Rizzi, Marianna Rizzini, Anna Maria Rizzoli, Leonard Robbins, Vincenzo Rocco, Giuseppe Rodia, Luciano Roffi, Andrea Romagnoli, Paolo Romanelli, Eva Romanin Jacur Bohm, Carlo Romeo, Andrea Romoli, Massimo Ronchi, Rossella Ronti, Maurizio Rosaspina, Carlo Rosati, Felice Rosati, Luigi Roselli, Rosella Roselli, OresteRoseo, Massimo Rosmini, Angelo Pio Rossi, Carla Rossi, Mara Rossi, Maurizio Rossi, Vasco Rossi, Margherita Rosso, Salvatore Rosso, Giuseppe Rossodivita, Sergio Rovasio, Angela Roveda, Gino Ruggeri, Gianluca Ruggieri, Luigi Ruggiero, Paolo Ruggiu, Antonio Russo, Leonardo Russo, Oriana Russo, Vincenzo Russo, Ida Russo Sannino,Damiana Saba, Sergio Sabbatinelli, Fabrizio Saccani, Rodolfo Saccani, Massimo Sacchi, Antonella Sacco, Valentina Sachero, Manuela Sagliocco, Cecilia Sala, Romano Giuseppe Sala, Emilio Salemme, Marco Salieri, Paolina Maria Salmaso, Simonetta Salvadori, Silvia Patrizia Salvati, Enrico Salvatori, Luca Salvoni, Christophe Sanchez,Donata Sandri, Paola Sanguinetti, Claudio Sanna, Daniele Sanna, Cristiana Sannino, Giovanni Sansi, Enrico Santarelli, Irene Santarelli, Stefano Santarossa, Aniello Santella, Claudio Santini, Rolando Santini, Antonella Santini Bensi, Rodolfo Sapello, Sergio Sarri, Michele Savino, Guido Savio, Liliana Saviozzi, Rodolfo Sbrojavacca, MariaGrazia Scacchetti, Vidmer Scaioli, Claudio Giuseppe Scaldaferri, Valeria Scalone, Paola Scaramuzza, Wanda Scarpa, Andrea Scazzola, Alvise Schanzer, Giancarlo Scheggi, Wilhelmine Schett, Stefano Schiaffino, Anna Maria Schiaroli, Marcello Schiatti, Anna Maria Schmidt, Calogero Maria Scime', Sara Scioscia, Francesco Sciuto, CarlaScola, Romano Scozzafava, Sara Scrinzi, Rosma Scuteri, Camilla Sebastiani, Claudia Secchi, Luciano Segatori, Alberto Segre, Roberto Segre, Franco Seguiti, Matteo Seppi, Maria Renata Sequenzia, Giorgio Serafini, Loris Silvio Serafini, Laura Seregni, Paolina Serpietri, Marco Serventi, Stefania Sesana, Emanuela Sforza, Alessandro VittorioSgorbati, Attilio Sibille, Sandro Sideri, Aldo Signori, Diego Silvestri, Emiliano Silvestri Cecinelli, Giulia Simi, Barbara Simionati, Marco Sindona, Franco Sircana, Teresa Sirianni, Gianpiero Sironi, Marco Slavik, Maria Luisa Smacchia, Maria Smaldone, Claudia Socco, Pietro Riccardo Soggiu, Francesco Sogliuzzo, Gildo Solari, Gian Carlo Solda',Monica Soldano, Claudio Soldi, Giorgio Soldi, Gesuina Ambrogina Somaschini, Emmanuele Somma, Carmen Sorrentino, Vincenzo Sorrentino, Valerio Sossella, Gianfranco Spadaccia, Francesco Spadaro, Giorgio Spaziani Testa, Michelino Specchile, Domenico Spena, Gino Spenga, Donato Speroni, Christina Sponza, Anna Stabile, AlbertoStaderini, Mario Staderini, Enrico Stampacchia, Sergio A. Stanzani Ghedini, Fabrizio Starace, Francesco Stefanelli, Luisa Stirone, Daniele Stracca, Silvia Strampelli, Marco Strangio, Luigi Strasorier, Piergiorgio Strata, Monique Streiff Moretti, Roberto Strom, Mario Superti, Giuseppe Suppa, Paolo Enrico Svampa, Fabio Tabarin, RobertoTabarini, Antonio Taccone, Fabrizio Tallei, Gabriella Tallone Viti, Eleonora Tappi, Marco Tarabella, Maria Leonia Taranta Rendi, Paolo Tarantino, Roberta Tardani, Paolo Tarozzi, Gino Patrizio Tarperi, Rosanna Tasselli, Ada Tassi Pallaveri, Carlo Alberto Tassini, Sergio Tatarano, Vincenzo Tavano, Luigi Tavola, Galeazzo Tedaldi, Silvana Tei, AndreaPierluigi Termite, Laura Terni, Roberta Terpin, Laura Terragni, Bruno Tescari, Riccardo Tescari, Lucio Tescione, Paolo Thea, Iuri Fausto Tiberto, Luigi Tili, Eleonora Timarco, Alessandro Tinti, Marco Tullio Tirone, Paolo Todesca, Angelo Toja, Giovanni Angelo Tola, Franca Tomaselli, Francesca Tommasi, Giuliano Toniazzo, Manuela Tonini, MariaGigliola Toniollo, Giuseppe Tonolini, Guido Torelli, Pietro Tornaghi, Marirosa Toscani Ballo, Marco Tosi, Stefano Tosini, Nicolino Tosoni, Francesco Tosti Di Valminuta, Ugo Traversi, Eugenio Trentin, Valentina Trentin, Ezio Trentini, Donatella Trevisan, Jadran Trevisan, Silvana Trevisan, Giovanni Tria, Carlo Triarico, Andrea Trisciuoglio, Antonio Trisciuoglio,Ferdinando Trisoglio, Rosalba Trivellin, Carlo Troilo, Francesco Trombi, Federica Troni, Alfonso Tropea, Giovanna Truda, Maria Luisa Tucciarone, Michele Tufano, Anna Maria Tugnoli, Alessia Turchi, Ettore Turco, Marco Turco, Maurizio Turco, Michele Ugliano, Gabriele Unterberger, Anna Urbani, Luca Urbinati, Antonino Urso, Lucia Urso, PaoloVagliasindi, Sandro Vagnoli, Paola Valagussa, Carlo Valassina, Silvia Valassina, Fabio Valcanover, Mario Valdemarin, Alda Maria Valente, Chiara Valentini, Gaetano Valentino, Michele Valenzano, Nicoletta Valestra, Antonio Vallini, Lucia Vallini, Giulio Cesare Vallocchia, Piero Valloni, Enrico Vanghetti, Federico Varagnolo, Stefano Vardanega,Angelo Varese, Antonia Vatalaro, Gianni Vattimo, Arcangelo Vecchi, Mauro Vecchietti, Valter Vecellio, Silvia Vedani, Giovanni Vegetti, Mario Veglia, Dominique Velati, Ugo Vellei, Gianna Vellico, Adele Ventura, Aurelia Venturini Biondi, Roberto Verde, Ottavio Verdi, Silvio Vergallo, Raffaello Vergani, Zeno Verlato, Ettore Vernazza, Dario Vese, SilvioVezzola, Giuseppe Viale, Silvio Viale, Mino Vianello, Nicola Viceconte, Laura Viezzoli, Filippo Vignali, Giordano Vignali, Emma Villa, Paolo Villani, Ialina Charlotte Vinci, Laura Vink, Simona Viola, Annibale Viscomi, Diana Visintin Raza, Raffaella Vivarelli, Francesco Voena, Andrea Volpi, Giacomo Volpi, Donato Volpicella, Paolo Voltarel, AlessandraVolterrani, Stefano Voltolini, Enzo Wanke, Eva Winterhoff, Giuliana Zaccaria, Zeffirino Zali, Giorgio Zambelli, Bruno Zambianchi, Giuseppe Ivan Zambon, Mario Zamorani, Elisabetta Zamparutti, Gianroberto Zampella, Raffaella Zamponi, Fabio Zancato, Fabio Zanella, Eleonora Zanettin, Riccardo Zaninelli, Fabrizio Zanni, Gianpiero Zanon,Paola Zanon, Maria Zanotti, Claudia Zantedeschi Orrico, Elvira Zappa, Carlo Zappala', Vincenzo Zaurito, Luca Zavanella, Antonio Zecchiero, Liana Zen, Marco Zennaro, Luca Zero, Enrico Zicavo, Mario Zito, Adolfo Zizza, Roberto Zoccolan, Daniele Zoldan, Giulio Zoller, Erminio Zona, Teresa Zorzi, Stefano Zottele, Loredana Zuccaro, GerolamoDomenico Zucchi, Gian Gaspare Zuffa, Germana Zulian, CONTRIBUENTI Romano Abate, Lorenzo Actis, Antonio Addeo, Gianluca Addesso, Renzo Adinolfi, Antonio Agatz, Donato Agostinelli, Pietro Agriesti, Johannes Agterberg, Graziella Airoldi, Anna Albano, Andrea Alfieri, Emidio Marco Alvisi, Amedeo Amadessi, Margherita Amelotti, MarioAndreoli, Daniela Angelini, Natalino Angelini, Simonetta Angeloni Dezi, Alberto Anghileri, Guido Angiolini, Jacopo Anticoli, Paola Antoni, Marco Anzalone, Rosalia Argento, Antonio Pietro Ariani, Sergio Armaroli, Ruggero Arnaboldi, Alberto Aschero, Mario Atzeni, Gina Aulisio, Riccardo Avesani, Michele Pasqualino Azara, Fabrizio Azuceni, AlbertoAzzena, Ugo Azzini, Emiliano Baglio, Roberto Bagnai, Marina Balatti, Dario Baldacci, Giuseppe Baldanza, Bruno Baldari, Franco Baldi, Rita Balducci, Giuseppe Balladore, Giovanna Balzani, Adriana Bani Botta, Cristina Banzato, Stefania Baraldini, Massimiliano Bardani, Gregorio Basi, Angelo Basili, Marco Basset, Bernardo Bassoli, PaoloBatistini, Giovanni Battagliarini, Pietro Battagliola, Amelio Battista, Luigi Battiston, Francesco Baudi, Giorgio Bazzecchi, Federico Bazzi, Sabra Befani, Maria Grazia Belgrano, Paola Belli, Virginia Belli, Maria Rita Belluomo, Andrea Beltrani, Stefania Benigni, Italo Benso, Sergio Benso, Michela Berardi, Lia Bergamaschi, Italo Bergamini,Mirco Berlin, Giuseppe Berretta, Paolo Berruti, Massimo Bertacchini, Andrea Berti, Giuseppa Berti, Guido Bertolino, Gianluca Bertossi, Paolo Besozzi, Maria Luisa Bianco, Lamberto Biasi, Andrea Biliotti, Alda Biolchini, Vittorio Bisatto, Camillo Biscaro, Silvana Marisa Bisogni, Angelica Boccella, Anna Maria Bocelli, Fiorenzo Boffelli, ValerioBogani, Rinaldo Boggiani, Raffaele Boglione, Silvia Boiardi, Michele Bollino, Adriano Bombardi, Gaetano Bonacito, Francesco Bonafaccia, Luisa Bonanni, Sonia Bonanni, Ermanno Bonavita, Maddalena Bonavita, Giovanni Bondioli, Graziella Bonetti, Fiorenza Bonfili, Lino Boni, Anna Maria Bonomelli, Gioacchino Bonomo, Giorgio Bonucci,Mattia Bordignon, Claudio Boreggi, Antonio Borrelli, Flavio Bortolotti, Daniele Bosco, Maria Teresa Bosi, Salvatore Bossa, Olga Bove, Giampietro Braga, Emilia Braguti, Maria Brambilla, Bernardo Bressan, Maria Camilla Briganti, Roberto Brigati, Pierluigi Brignoli, Valeria Broggini, Valerio Broggini, Roberto Broscia, Anna Marta Brozzu, CarlaBrugiati, Nadia Brunetti, Paolo Bruno Bruni, Orietta Bruno, Andrea Bruschi, Stefano Bruttomesso, Anna Buffa, Patrizia Bullo, Ciro Buonpensiere, Ivano Busolini, Giuseppe Giovanni Butera, Marcello Buttazzo, Elisabetta Cabibbe, Enrica Caferri, Egidio Cagnazzo, Girolamo Caianiello, Roberto Caluri, Pasquale Calvario, Glauco Cambursano,Chiara Camillo, Piero Cammarano, Nazzareno Cammarota, Fabio Campagnacci, Sofia Campana, Pier Luigi Camparini, Damiano Cangi, Gino Cannarsa, Realino Cannone, Antonio Cantatore, Giorgio Cantoni, Paola Cantoni, Marilisa Capano, Aldo Capasso, Annamaria Capobianchi, Maria Ornella Carafa, Gianfranco Cardellini, Vito AlbertoCarilli, Carlo Carlet, Samuele Carlomagno, Chiara Carluccio, Aimone Carnicelli, Matteo Caroli, Luigi Carrara, Alessandro Carrera, Cristiano Carroli, Grazia Caruso, Giancarlo Casadei, Roberto Casarini, Daniela Cascioli, Caterina Casini, Nicola Castelli, Mario Cattaneo, Cinzia Cattaruzza, Pietro Cattelan, Giuseppe Cauchi, Marco Cavalcoli,Lia Cavalli, Pietro Cavallo, Vinicio Cazzulo, Lucio Ceccarelli, Pier Vittorio Ceccherini, Fiorenzo Cecchini, Ugo Cecconi, Gabriella Cecilia, Andrea Celani, Isabella Corinna Censani, Stefano Censani, Marco Ceotto, Emilio Ceravolo, Paolo Ceredi, Maurizio Ceresini, Roberto Cerri, Pio Cescatti, Valeria Cevolani, Leonardo Cheli, Yijuang Chern,Nadia Chiaramonte, Guido Chiarappa, Renato Chiesa, Tommaso Chirco, Luciano Chiriaco', Azzurra Cianchetta, Giuseppa Ciardo, Maurizio Ciccolini, Matteo Ciccone, Giuseppa Evelina Cigna, Mario Ciocca, Daniela Cioci, Roberta Cioci, Angelo Ciotti, Alfredo Cipriani, Angelo Cipriani, Roberto Cirelli, Anna Cirillo, Bruno Cirotti, Marino ClaudioCismondi, Nazzareno Ciucciomei, Francesco Codecasa, Salvatore Colace, Franco Giuseppe Colella, Caterina Ketty Coletta, Luciano Coletti, Giovanni Battista Colombo, Pierino Comoretto, Antonietta Concilio, Roberto Dante Confortini, Maria Consales, Stefano Consiglio, Rosa Contesso, Romano Conti, Angelamaria Contona, GianmariaCopes, Andrea Coppi, Alessio Coppola, Ettore Coppola, Antonio Coppotelli, Antonio Corapi, Francesco Corradini, Patrizia Corradini, Angelo Corso, Paolo Cortesi, Cristina Cosentino, Franco Cosser, Stefano Costa, Ivo Costamagna, Gabriele Cova, Silana Cozzolino, Carlo Maria Crema, Giuseppe Crescibene, Giampaolo Crespi, Monica CrisafulliKnudsen, Annetta Crisponi, Francesco Cristaudo, Simonetta Cristofani, Michele Cristofaro, Andrea Crivelli, Giulia Crivellini, Eliano Cruciani, Laura Crudeli, Liliana Cucchi, Maria Ludovica Cuccurullo, Vincenzo Cuoccio, Rosaria Cupaiolo, Giuseppe D'amato, Antonio D'ambrosio, Liana D'arrigo, Marisa D'elia, Giovanna D'ostilio Cavaliere,Maria Teresa Dal Monte, Giorgio Dal Rio, Graziella Dalbesio, Luigi Damian, Maria Chiara David, Piero David, Gianfranco De Angelis, Emilio De Barbieri, Giuseppina De Bartolo, Giuseppe De Biase, Stefano De Biasio, Bruno De Filippis, Vittore De Filippo D'andrea, Francesco De Liberato, Roberto De Longhi, Rocco Luigi De Luca, GermanoDe Martin, Luciano De Paolis, Piero De Paolis, Vera De Pascale, Giovanni De Pasquale, Elena De Preto, Elio De Rosa, Pietro De Sanctis, Luigi De Santi, Donato De Seta, Michele De Simone, Ezio De Stefani, Leonardo De Stefano, Giorgio Debernardis, Bruno Decenti, Anna Maria Decina, Tommaso Del Franco, Ettore Dell'accio, ElidioDell'acqua, Giancarlo Della Giovanna, Roberto Della Pietra, Adnan Demiruren, Paola Deplano, Mario Desiato, Sandra Destefanis, Aldino Destro, Alessandro Di Bartolomeo, Antonio Di Bartolomeo, Costanzo Di Carlo, Paola Di Caro, Mario Di Corato, Massimiliano Di Corato, Fabia Di Drusco, Francesco Di Franco, Rosa Maria Di Gasbarro,Francesco Di Giovanna, Roberto Di Masci, Giambattista Di Molfetta, Antonietta Di Nucci, Davide Di Pascasio, Pierluigi Di Pisa, Valerio Di Porto, Alfredina Di Pretoro, Aldo Di Salvo, Pantaleo Di Terlizzi, Ermanno Diani, Mario Diluviani, Agostino Dipierri, Maria Rosaria Domenici, Pietro Dommarco, Claudio Donato, Vincenzo Donnarumma,Roberta Doppieri, Cristina Dorella, Franco Doris, Melania Dovizio, Francesco Drago, Manuela Dubbini, Leda Efrati, Massimo Emiliani, Stefano Eminente, Marco Eramo, Giovanni Erba, Antonio Errico, Giorgio Esposito, Guglielmo Esposito, Silvana Esposito, Giovanni Faa, Angela Elisabetta Fabbri, Franco Fagiani, Carmelo Fallo, Grazia MariaFantino, Alfredo Fanton, Mario Fantozzi, Alberto Fanzini, Enrico Farina, Maria Margherita Fasolo, Maria Luisa Favero, Angelo Fazio, Francesca Fazio, Viviana Fedeli, Giancarlo Fei, Dagmar Feldkeller, Gabriella Felli, Marco Ferialdi, Marco Fermani, Ascanio Fernando, Michele Ferorelli, Antonio Ferrante, Egidia Maria Ferrante, Andrea Ferrari,Luigi Ferrari, Maria Antonietta Ferrari, Giuseppe Maria Ferraro, M.L. Ferraro, Giancarlo Ferrero, Ugo Ferri, Luca Ferroggiaro, Paolo Filippini, Giuseppe Fina, Giuseppe Fiore, Marcello Fiore, Renato Fiorelli, Maria Grazia Fiorini, Paola Fornasari, Barbara Forrest, Marco Forte, Enrica Fossati, Sara Fossati, Gianfranco Franchetto, Rodolfo Franchi,Paola Franzese, Pierangelo Frappi, Milena Frassinetti, Fernando Fratta, Giovanni Fratticioli, Salvatore Fricano, Roberta Frignani, Vera Furlan, Mario Gabriele, Cesare Gadda, Paolo Galante, Ezio Galanti, Folco Galeati, Katalin Gallinari Szentpetery, Teresina Gallo, Roberto Gallorini, Marco Galoforo, Giancarlo Gamberoni, Riccardo Garbarino,Tiziana Garlato, Andrea Garuglieri, Diego Garzia, Gino Gasparini, Marco Gasparini, Simone Gasparini, Anna Geisser Pagani, Aldo Gelmi, Pietro Gentile, Lorenzo Ghelfi, Danilo Gheno, Bruno Ghia, Mauro Ghio, Antonio Ghirardo, Marco Antonio Giacomoni, Claudio Giambelli, Marco Gianardi, Gaetano Giangreco, Stefano Giannoni, DanielaGianola, Adriana Gigli Farina, Guido Giglio, Francesca Gimigliano, Alberto Gini, Carla Giordani, Lorella Giordani, Marco Giordani, Angelina Giordano, Anna Giorgi, Maria Grazia Giorgi, Giada Giovanile, Gabriella Girani, Angela Girardi, Maria Assunta Girardi, Francesco Gisotti, Antonio Mario Giua, Antonio Giusti, Giovanni Goni, Regina Gottardo,Mario Gradoni, Giuseppe Riccardo Graffeo, Giovina Grasso, Daniel Graziani, Romano Graziani, Michele Graziano, Gianni Graziosi, Luisito Grenni, Edmondo Ingo Oliver Griesi, Pietro Grimaldi, Laura Carola Griner, Caterina Grinza, Ettore Grossi, Pierluigi Guarisco, Paola Guasco, Guelfo Guelfi, Grazia Guerra, Guido Guglelmi, Girolamo Guida,Gioia Guidi, Eugenio Guidotti, Edoardo Gurian, Maria Gurrieri, Luisa Gurzoni, Gian Paolo Hansen, Raffaele Ibba, Marta Imperi, Maria Improta, Miriam Incerti Massimini, Francesco Intrieri, Rosanna Iori, Giovanni Iovane, Roberto Iovino, Armando Isolda, Alessandro Itta, Valentino Iuliani, Maria Angelica Jacchia, Paul Janiaud, Liliana VittoriaJenna, Paola Valeria Jovinelli, Ilja Jurkovic, Annamaria La Ferla, Maria Rosaria La Marca, Francesca Giulia La Rosa, Anna La Vista, Lorenza Laganga, Bruno Lagomarsini, Eddi Lagonegro, Giovanna Lagorio, Angelo Lamartina, Domenico Lamberti, Flavia Lanari, Raniero Lanari, Settimio Lanciotti, Claudio Landi, Francesco Laruccia, GiancarloLazzarino, Fortuinato Lazzaro, Fortunato Lazzaro, Loris Lazzaro, Roberto Lazzeri, Nadia Legittimo, Raffaele Lelleri, Carla Lenti, Gaetano Lenzi, Filippo Leocata, Bruno Leonardi, Fausto Leonardi, Nicolo' Carmelo Leone, Luisa Leoni, Darja Lesnik, Celsino Levani, Franco Joseph Levi, Raffaello Levi, Eliana Liotta, Graziella Litro, Anna Pia Lobbia,Paolo Locchi, Fulvio Loiodice, Carmine Lombardi, Giovanni Lombardi, Luca Lombini, Gabriella Longhi, Renata Lora, Giuseppe Lorrai, Franca Lovino, Sergio Luccarini, Francesco Lucchese, Paola Lucchese, Giovanna Lucchi, Chantal Lucchini, Simone Luciani, Gabriella Ludwig, Mario Luzio, Paolo Maccario, Riccardo Macchioni, Virna Maci,Carla Maggioreni, Anna Magni Fabbri, Marco Magri, Giovanni Maimone, Matteo Mainardi, Gianluca Maiorano, Giuseppe Malanducco, Anna Malevolti, Francesco Maltoni, Beniamino Manaratti, Enrico Mancini, Maria Teresa Mancini, Diana Manco, Anna Paola Manconi, Marco Manetti, Laura Maniscalco, Francesca Manna, Carla Manuzzi,Salome Manz, Vladimiro Marangio, Corrado Marastoni, Gianfranco Maraviglia, Plinio Marchesini, Lucia Marchetti, Giulia Marchiaro, Giammarco Marchionne, Mauro Marchionni, Andrea Marcocci, Ermanna Marelli, Alberto Marengoni, Bernardo Alberto Mariani, Felicita Mariantoni, Luigi Marinaccio, Stefano Marinelli, David Marini, EmilianoMarini, Marina Marini, Anna Maria Marino, Franco Mariotti, Domenica Marotta, Franco Marozzini, Mario Marra, Stefania Masci, Salvatore Masia, Renata Massacci, Leonora Massardi, Stefania Massarotti, Maria Antonietta Massucci, Nicola Mastrandrea, Roberta Mastrangelo, Augusto Mattioli, Franco Mazzanti, Renzo Mazzantini, AndreaMazzaro, Emanuela Mazzarolo, Olga Mazzia, Renata Mazzoni, Dario Mecini, Roberto Meda, Guido Medri, Mario Mei, Anna Paola Meloni, Tommaso Meloro, Paolo Mendorla, Elena Menegazzi, Alberto Mengozzi, Marco Menichetti, Franca Mereu, Elisabetta Merindiani, Luca Ernesto Merlino, Michele Merola, Vittorio Merseburger, MassimoMichelangeli, Nedo Michelotti, Alberto Franco Miele, Riccardo Migliorini, Raffaella Milanesi, Rosa Milanesi, Gigliola Milani, Donatella Milardi, Andrea Millefiorini, Carla Minerbi, Giovanni Minervini, Massimiliano Mini, Michele Arcangelo Minieri, Salvatore Minnei, Angelo Minnella, Renata Elena Mirulla, Andrea Miscetti, Giuseppe Molteni,Roberto Mondini, Luisa Mondo, Massimo Mongaretto, Eleonora Mongelli, Alessandro Montefusco, Paolo Mora, Tatiana Moretti, Pietro Morganti, Lara Mornati, Ennio Moro, Luca Moro, Francesca Motolese, Eleonora Mugnai, Daniele Muraro, Alberto Muscas, Francesco Musso, Mirella Muzzi, Sebastiano Muzzu, Fiorenzo Nacciariti, GianlucaNaitana, Rinaldo Nannetti, Anna Maria Nanni, Daniele Nardini, Oreste Narmucci, Roberto Nasini Tesino, Salvatore Natoli, Silvana Maria Negro De Coster, Elena Nencini, Fausta Nencini Fravolini, Stefania Niccoli, Valter Nocciolini, Giuseppe Noel Dutilleul, Savatore Nola, Lucia Norchi, Anna Oballa, Enzo Orioli, Piero Orru', Nicola Orsi, CristinaOrtensi, Maria Teresa Ossella, Paolo Osso, Giovanna Ottone, Massimo Pacces, Carla Pacini Del Frate, Anna Padalino, Giovanni Paglialonga, Claudio Pagnani, Antonella Palazzi, Giancarlo Pallanch, Mario Palombo, Sergio Palumbo, Irene Panattoni, Silvia Agata Pancotti, Andrea Pandolfi, Eleonora Panella, Roberto Enrico Paolini, VittoriaPaolini, Alberto Paolozzi, Amelia Paparini, Enrico Parente, Cristiano Paris, Marcella Parolari, Sergio Parussa, Paolo Pasero, Marco Pasi, Marco Pasqualini, Sandra Passalacqua, Leopolda Passarella, Giuseppe Patruno, Marisa Pattera, Maria Stefania Patti, Giuseppe Paudice, Maria Lucia Pavone, Oronzo Pede, Ester Pedemonte, AnnabellaPellegrini, Lucia Pellegrini, Rosa Pellegrini, Silvano Pellegrini, Giuseppe Pellegrino, Giancarlo Egidio Peloso, Stefano Peragallo, Paolo Perani, Adolfo Percelsi, Dario Pericolosi, Leonilde Perinotto, Andrea Perugi, Carmine Pesce, Giovanni Pesce, Angelo Pescini, Marco Pesoli, Dario Pession, Maria Silvana Petrangeli, Stefano Petrotta, AdrianaPettinella, Filippo Piazza, Roberto Piazzalunga, Roberto Piazzini, Elio Picariello, Fabrizio Piccioli, Gianluca Piccioni, Margherita Piccirilli, Michele Piccolo, Antonella Pieri, Loris Pilotto, Franco Pin, Silvio Pineta, Dante Pini, Mauro Pini, Silvano Pioli, Rosetta Piperno, Elena Pirola, Camillo Pisani, Ingino Piscitelli, Ester Piva, Pompea Pivi, MiriamPizzamiglio, Italo Pizzuto, Novella Platani, Calogero Platia, Paolo Plazzi, Guido Ploner, Adele Plotkin Russo, Bruno Polchi, Guido Poli, Maurizio Poli, Michele Pollastrone, Maria Antonietta Pontani, Marco Pontefice, Paolo Prati, Luciana Preden, Rosanna Pressi, Dario Preti, Lorisa Liliana Prochet, Matteo Procura, Salvatore Progano', MassimoProsperi, Domenico Puca, Renata Puleo, Graziano Puliga, Valentino Quarenghi, Matteo Quatrida, Maria Gabriella Quercia Orzi, Alberto Quercioli, Chiara Quirico, Andrea Radici, Sergio Ragazzola, Pierino Raggini, Angela Maria Ramacci, Paolo Ramat, Giovanna Ramella Lanz, Giuseppe Rampello, Anna Rapella, Alessia Rapone, BarbaraRasero, R. Rathman, Tullio Ratossa, Giovanni Re, Susanna Reghizzi, Beatriz Reperger, Maurizio Riccioni, Giacomo Righetto, Gerardo Rigoni, Maria Rilletti, Anna Rippa, Andrea Riscassi, Alberto Risso, Ada Rizzi Marmi, Mario Rizzotto, Aldo Robiolio Bose, Arnaldo Rocchini, Silvana Rocco, Giovanni Rodella, Liliana Rolandi, Annamaria Rolle,Vittoriano Romanelli, Marco Romani, Adriano Romano, Ugo Romano, Gianbattista Romeda, Vittorio Romolini, Lucia Rosco, Maria Luisa Rosella, Roberto Rosina, Claudia Rossetti, Antonio Rossi, Elpidio Rossi, Fabio Rossi, Giangiacomo Rossi, Leardo Rossi, Marco Rossi, Marina Rossi, Pier Francesco Rossi, Elena Roveda, Giorgio Rovelli,Sandro Ruggeri, Giuseppe Francesco Ruggieri, Gerardo Roberto Ruggiero, Stanislao Russo, Vincenzo Russo, Vincenza Rutigliano, Giuseppe Ruzzi, Andrea Sabattini, Marco Sacco Bosso, Laura Sacerdote, Salvatore Saia, Rocco Saladino, Egidio Salerno, Giuliano Salis, Marco Salituro, Giulio Salto, Giuseppe Antonio Saluzzi, Giorgio Sambati,Agostino Sangiorgi, Silvia Sansone, Maria Rosaria Santagata, Patrizia Santerini, Giulio Santori, Michelangelo Sapienza, Livio Sassi, Alessandra Scaccia, Giorgio Scagliarini, Giuseppe Scalenghe, Leonardo Scandola, Michelangelo Scandola, Donatella Scaravonati, Luciana Scardia, Paola Scarin, Elisabetta Scarpa, Fabrizio Scatena, GianfrancoScavuzzo, Peter Paul Scheiterle, Maria Vittoria Schiaffino, Paolo Schiattarella, Fiore Aurelia Schiavo, Christian Schroeter, Cesare Scoccimarro, Enrico Scognamiglio, Angelo Scorciolla, Marco Scotto, Sara Secci, Elda Seminari Guissardi, Raffaela Senatore, Paola Senigaglia, Giorgio Serafini, Paola Sereni Morrone, Carlo Serino, GianfrancoSerra, Guido Serra, Lucia Teresa Serra, Elisabetta Servadio, Ernesto Sgarbi, Elisabetta Sgorbini, Francesco Siciliano, Alessandro Silvestri, Damiano Simari Benigno, Aldo Simonazzi, Angelo Simonazzi, Gianluigi Sirolli, Antonio Sisto, Gaetano Sisto, Giancarlo Sogari, Cristina Soldani, Daniele Soligo, Mario Solimeno, Marco Sommariva, RenatoSorelli, Simonetta Spangaro, Alessandra Spano, Angelino Spanu, Giovanni Sperandeo, Franco Speroni, Gabriella Spiezia, Vittorio Spinelli, Stefano Spoltore, Grazia Spositi, Francesco Spoto, Paola Squeri, Robert Stalder, Vittorio Stanzione, Clara Stella, Dina Stella, Livia Stella, Martino Stirparo, Mario Strano, Viviana Tabacco, Gloria Tagliaferri,Graziano Tagliatesta, Daniela Talarico, Lorenzo Tamburini, Rocco Tanga, Teresa Tannozzini, Rolando Tarchi, Michele Taricco, Giovanni Tedesi, Giorgio Terzaghi, Francesco Tesoro, Giuseppe Testa, Margherita Tiberio, Vittorio Ticchiati, Arturo Tirrito, Claudio Tittarelli, Dario Toffoletti, Marino Tolomio, Massimo Tomassini, Paolo Toni, Fabio Torrice,Ileana Torza, Mario Tosetti, Francesco Tosi, Fabio Tovaglieri, Franca Tranzocchi, Fortunata Treves Franchetti, Pasquale Tria, Piero Tribuiani, Francesca Trifelli, Pietrantonio Triggiani, Ermanno Trinchero, Sandro Tripodi, Giovanni Troianiello, Carmela Trovato, Maria Victoria Tuan, Francesco Tumminello, Cristina Tunesi, Daniela Turci, FrancescoPaolo Turi, Bernardo Tutino, Aldo Urbini, Ernesto Valenti, Anna Valentini, Pasquale Valentino, Valerio Vallini, Cesare Valsecchi, Costante Vannini, Mario Varetto, Vincenzo Varone, Grazia Varrone, Maria Luisa Vascellaro, Mario Veglia, Alfredo Velati, Bruno Venditti, Giuseppe Ventrella, Anna Ventura, Roberto Ventura, Giancarlo Venturelli, CarloVenturi, Pietro Venturini, Emilia Verduchi, Enrico Vergato, Tomasso Verrucci, Marina Vertova, Paola Vianello, Luigi Villani, Raffaele Villanova, Giuliano Vincenti, Francesco Vincenzi, Maria Luisa Virgili, Elio Visani, Marco Visani, Pietro Antonio Viscardi, Carla Visconti, Maria Cristina Visioli, Andrea Vitali, Giuseppe Vitro', Brunello Volpe, VittorioZambardino, Fabio Zamboni, Eugenio Zambrano, Angelina Zammataro, Nicola Zamorra, Franco Zampieri, Maria Zamponi, Anna Laura Zanatta, Luisa Zanca, Fabio Zancan, Maria Rita Zanella, Maria Vanna Zanini, Massimo Zannetti, Luca Zanotti, Luigi Zanzi, Eugenio Zappa, Elisabetta Zatta, Gilda Zazzaro, Maria Zenga, Alfonso Maria Zerbo,Massimo Zesi, Lara Zinci, Renato Zirpoli, Mara Zito, Cristian Zorzenone, Franca Zucalli, Cecilia Zugno.

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