Menopausa e Omeopatia

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Menopausa e dintorni: l’omeopatia aiuta a viverla in armonia e serenità a menopausa fa seguito alla netta caduta della produzione ormonale ovarica e l’ultima mestruazione è legata alla scomparsa degli ovociti, geneticamente determinata. Tale processo ha luogo di solito intorno ai 51 anni, ma può presentare notevole variabilità tra una donna e l’altra, senza poi considerare i casi in cui esso consegue all’asportazione delle ovaie (menopausa chirurgica). Si tratta quindi di un evento biologico che caratterizza la vita della donna e idealmente suddiviso in tre momenti: un periodo pre-perimenopausale, denominato anche climaterio, la menopausa vera e propria, che di solito dura un anno, il tempo necessario per il consolidamento della cessazione definitiva del ciclo mestruale, e la post-menopausa o senilità. In premenopausa ha luogo talvolta la prima comparsa di episodi di vampate di calore associati a sudorazioni profuse, sintomi d’instabilità vasomotoria, che si accompagnano a cicli sempre meno frequenti e con flussi sempre più scarsi e di minore durata, a testimonianza di una ridotta secrezione gonadica. In questo periodo inoltre, si verificano gran parte delle modificazioni del peso e della distribuzione del grasso corporeo. Il periodo post-menopausale si associa invece a una caduta a picco e persistente dei livelli di estrogeni e a un incremento fino a 10-20 volte (rispetto all’età fertile) di quelli di gonadotropine. Da qui una serie di una serie di modificazioni psichiche e fisiche che, insieme alla concomitante possibile influenza di fattori di ordine sociale e culturale nonché di patologie organiche o funzionali, possono condizionare l’intensità e la percezione della classica sintomatologia, caratterizzata da vampate di calore, cefalea, distrofia genito-urinaria, alterazioni cutanee. Menopausa significa poi anche incremento dei valori pressori e variazione dell’assetto lipidico (aumento della colesterolemia totale e LDL) e del metabolismo osseo (tendenza all’osteoporosi, ulteriormente promossa da fattori di rischio quali trattamenti con corticosteroidi, tabagismo, consumo di alcol, sedentarietà, deficit di calcio e/o vitamina D. Il supporto dell’omeopatia nella sindrome climaterica Uno dei disturbi più comuni in premenopausa è la comparsa di cicli abbondanti e di maggiore durata (menorragie). Per un controllo delle perdite ematiche è senz’altro indicato il medicinale omeopatico complesso Dr. Reckeweg R28 alla posologia di 10 gocce ogni mezz’ora e successivamente 10 gocce 3 volte al dì, sino a miglioramento del sintomo. Un altro valido presidio, efficace sulla sindrome climaterica e sullo squilibrio neuroendocrino che la caratterizza, è il complesso Dr. Reckeweg R10.

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Menopausa e dintorni: l’omeopatia aiuta a viverla in armonia e serenitàa menopausa fa seguito alla netta caduta della produzione ormonale ovarica e l’ultima

mestruazione è legata alla scomparsa degli ovociti, geneticamente determinata. Tale processo ha

luogo di solito intorno ai 51 anni, ma può presentare notevole variabilità tra una donna e l’altra,

senza poi considerare i casi in cui esso consegue all’asportazione delle ovaie (menopausa

chirurgica). Si tratta quindi di un evento biologico che caratterizza la vita della donna e idealmente

suddiviso in tre momenti: un periodo pre-perimenopausale, denominato anche climaterio, la

menopausa vera e propria, che di solito dura un anno, il tempo necessario per il consolidamento

della cessazione definitiva del ciclo mestruale, e la post-menopausa o senilità. 

In premenopausa ha luogo talvolta la prima comparsa di episodi di vampate di calore associati a

sudorazioni profuse, sintomi d’instabilità vasomotoria, che si accompagnano a cicli sempre meno

frequenti e con flussi sempre più scarsi e di minore durata, a testimonianza di una ridotta

secrezione gonadica. In questo periodo inoltre, si verificano gran parte delle modificazioni del peso

e della distribuzione del grasso corporeo. Il periodo post-menopausale si associa invece a una

caduta a picco e persistente dei livelli di estrogeni e a un incremento fino a 10-20 volte (rispetto

all’età fertile) di quelli di gonadotropine. Da qui una serie di una serie di modificazioni psichiche e

fisiche che, insieme alla concomitante possibile influenza di fattori di ordine sociale e culturale

nonché di patologie organiche o funzionali, possono condizionare l’intensità e la percezione della

classica sintomatologia, caratterizzata da vampate di calore, cefalea, distrofia genito-urinaria,

alterazioni cutanee. Menopausa significa poi anche incremento dei valori pressori e variazione

dell’assetto lipidico (aumento della colesterolemia totale e LDL) e del metabolismo osseo

(tendenza all’osteoporosi, ulteriormente promossa da fattori di rischio quali trattamenti con

corticosteroidi, tabagismo, consumo di alcol, sedentarietà, deficit di calcio e/o vitamina D.

Il supporto dell’omeopatia nella sindrome climaterica

Uno dei disturbi più comuni in premenopausa è la comparsa di cicli abbondanti e di maggiore

durata (menorragie). Per un controllo delle perdite ematiche è senz’altro indicato il medicinale

omeopatico complesso Dr. Reckeweg R28 alla posologia di 10 gocce ogni mezz’ora e

successivamente 10 gocce 3 volte al dì, sino a miglioramento del sintomo. Un altro valido presidio,

efficace sulla sindrome climaterica e sullo squilibrio neuroendocrino che la caratterizza, è il

complesso Dr. Reckeweg R10. Sono poi ben note le proprietà estrogenosimili e inibenti l’ormone

luteinizzante della Cimicifuga, che si armonizzano con l’azione sul circolo, la termoregolazione e i

disturbi del comportamento esercitata dagli altri componenti. Per stati d’ansia, irritabilità e

insonnia è utile l’associazione con Dr. Reckeweg R14 e Dr. Reckeweg R20 come strumento

d’elezione per armonizzare la funzione di sedi chiave della produzione ormonale ampiamente

coinvolte nella fase menopausale. Oltre all’azione su ipofisi, ovaie, surrene e timo è importante

sottolinearne l’azione di sostegno alla funzione di tiroide e pancreas.

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Un altro disturbo, tanto frequente quanto insidioso, è la sindrome depressiva, che in

premenopausa arriva a interessare circa un terzo delle donne e si estrinseca in una

sensazione di stanchezza e sconforto, ulteriormente alimentata dall’elaborazione

psichica della perdita della fertilità. Un validissimo supporto è il medicinale Dr.

Reckeweg VC15 Forte (1 flaconcino al mattino), utile per gli stati di astenia psicofisica

ed alterazione del tono dell’umore spesso concomitante.

Per le vampate di calore, che si verificano in media da una a cinque volte al giorno ed interessano i

due terzi delle donne, metà delle quali ne soffrono per 5 o più anni, è utile l’associazione Dr.

Reckeweg R10 con Dr. Reckeweg R32 che per la sua caratteristica composizione si adatta alle

situazioni in cui la componente vampate e sudorazione è particolarmente importante e sopportata

dalla donna con estremo disagio e difficoltà.

L’alleanza stile di vita-omeopatia per affrontare modificazioni e disturbi della menopausa

Un primo aspetto importante per affrontare serenamente la menopausa è rappresentato

dall’adozione di uno stile di vita corretto: 

mantenere un peso proporzionato alla statura (indice di massa corporea), praticare attività

motoria regolare (il consiglio è di camminare tutti i giorni almeno 30 minuti)

evitare di rimanere al chiuso ma esporsi al sole nelle ore consigliate (almeno 15 minuti due volte la

settimana)

seguire una dieta equilibrata e variata, con adeguato apporto di calcio e vitamina D e frequente

consumo di frutta e verdura

ridurre o possibilmente eliminare le abitudini a impatto negativo sulla salute, quali fumo, alcol,

consumo esagerato di caffè, bibite, dolci, proteine animali (in particolare carne suina e derivati, tra

cui i salumi) e sale. 

A tale riguardo trova ottima applicazione il medicinale omeopatico Dr. Reckeweg R34, al dosaggio

di 10 gocce 3 volte al giorno, per periodi da 1 a 3 mesi: si tratta di un medicinale particolarmente

indicato in caso di disturbi del metabolismo del calcio, di osteoporosi associata a dolori ossei e

sensazione di affaticabilità motoria. Inoltre, per la sua peculiare composizione, è utile anche nelle

condizioni di deficit nutrizionale ed astenia metabolica tipiche dell’anziano. Ulteriore possibilità

è la supplementazione con Alkimo polvere o compresse, integratore di calcio,

magnesio, zinco da sali minerali alcalinizzanti: sono consigliati 2 cucchiaini da caffè in

un bicchiere d’acqua da 250 ml, sorseggiando lentamente nell’arco di mezz’ora, o 3-4

compresse due volte al giorno, due ore dopo pranzo e due ore dopo cena.

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