Alimentazione durante la menopausa.

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Periodico bimestrale anno VIII n° 42 giugno 2012 Benvenuta estate! Il bambino con “mal di pancia”. Saperne di più... sull'esame delle urine. Densitometria ossea e Morfometria Vertebrale DEXA. L’affollamento dentale. OMAGGIO DEL TUO FARMACISTA S a l u t e & b e n e s s e r e Alimentazione durante la menopausa.

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Benvenuta estate!Il bambino con “mal di pancia”.Saperne di più... sull'esame delle urine.Densitometria ossea e Morfometria Vertebrale DEXA.L’affollamento dentale.

OMAGGIO

DEL TUO FARMACISTA

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Alimentazione durante la menopausa.

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La farmacia sta diventando ogni giorno di più un luogo dove vengono di-spensati, oltre ai farmaci, anche consigli, servizi, informazioni e prestazioni diagnostiche che trasformano la farmacia stessa in un centro capace di di-

spensare “salute”, nel senso più ampio della parola.Molte farmacie, da sole o in collegamento con altre all’interno di gruppi organizzati, offrono sistemi di autoanalisi (colesterolo, glicemia, trigliceridi, emoglobina ecc.), elettrocardiogrammi, holter pressori, consulenze specializzate (psicologo, fisiotera-pista, infermiere, dietologo, nutrizionista ecc.), test di intolleranza alimentari, analisi di alimenti ed acque ed altro ancora. In più la farmacia affianca i servizi pubblici con attività di informazione ai cittadini, raccolta di prenotazioni di visite specialistiche e di esami diagnostici, partecipazione a campagne di screening di massa (tumore del colon-retto ad esempio), attivazione dei servizi di assistenza domiciliare integrata, consegna dei farmaci a domicilio nelle ore notturne e nei giorni festivi ed altro ancora.Molti di questi servizi sono assolutamente gratuiti per i cittadini e, quasi sempre, senza alcun costo neppure per la ASL.Dunque?Dunque ci si aspetterebbe che la farmacia fosse, come in passato, la più amata dagli italiani e dagli amministratori pubblici.Infatti il sistema farmacie svolge una funzione della massima utilità sociale, risulta spesso l’unico presidio sanitario accessibile facilmente da parte di tutti ed offre costi limitatissimi per tutte le attività che mette a disposizione della gente e delle istituzioni.Ed effettivamente, in parte, è così.La gente, la nostra affezionata “gente”, quella che ogni giorno viene a cercare in farmacia, oltre che il farmaco preciso del quale ha bisogno, anche il giusto consiglio, l’indirizzo che mancava, il giudizio sulle scelte fatte o da fare, la risposta a domande che, altrimenti, non saprebbe a chi porre, ebbene quella gente ha dichiarato a tutti i ricercatori socio economici che sono andati a disturbarla che la farmacia è il servizio sanitario di pubblica utilità di gran lunga più gradito da tutta la popolazione.Non serve che io citi i vari istituti di ricerca; divertitevi a cercarli, da Manneimer ad Ipso ai manager del terziario, tutti concordano su questo risultato. Ma, ebbene sì, c’è un ma!Chi non riconosce questa inconfutabile verità veste i panni del politico e dell’am-ministratore ed indossa i privilegi che gli derivano dal suo status e che lo mettono, temporaneamente, al di sopra dei bisogni di tutti i cittadini “normali”.Per la politica, per i politici, la farmacia è un sistema di privilegi che va abbattuto sen-za pietà, infischiandosi della qualità del servizio offerto, delle analogie con l’Europa che conta, dei bisogni di servizio che hanno i cittadini.Vediamo un paio di settimane, tra le ultime, per confrontare qualche servizio.

"Ci eravamo tanto amati..."

Periodico bimestrale di salute & benessere

Direttore EditorialeOn. Dott. Luigi Zocchi

Direttore ResponsabileGiovanni Nello Franchi

Direzione RedazioneFederfarma VaresePiazza Marsala, 4 - 21100 VareseTel. 0332 236164 - Fax 0332 [email protected]

CaporedattoreLuisa Nobili

Comitato di redazioneRachele AspesiGianluca BonicalziAnna CarnelliGaia GandolaPatrizia WeberSilvia Zocchi

Hanno collaborato a questo numero Alessandro M. Ambrosoli Alberto CiattiGenziana GadolaStefania MontonatiAlberto RoggiaGiorgio Francesco Rossi

Segretaria di redazione Giuliana Comolli

Progetto graficoGraffiti s.a.s.Via degli Alpini, 1 - 21030 Brinzio - VareseTel. 0332 435327 - Fax 0332 [email protected]

Art DirectorLorenza Borellini

PubblicitàGraffiti comunicazione d'impresaVia degli Alpini, 1 - 21030 Brinzio - VareseTel. 0332 436654 - Fax 0332 [email protected]

Anno VIII - n° 42 giugno 2012Copia Omaggio

Tiratura 20.000 copieDistribuzione in 214 farmacie di Varese e provincia.

Graffiti EditoreROC - Registro Operatori di Comunicazione n° 13729Registrazione testata Tribunale di Varese n° 871 del 22/4/2005

Stampa - Roto3

Sono vietati la riproduzione e l’uso anche parziale di testi, illustrazioni e foto.

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La Legge Bersani (n. 248 del 4 ago-sto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni sanitarie ed ausilia-rie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti interessati.Contattateci allo 0332 435327

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On. Dr. Luigi ZocchiPresidente Federfarma

Varese

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Benvenuta estate!

Con l’arrivo di giugno si entra nella vera e propria stagione estiva: alcune considerazioni e consigli per prepararsi al grande caldo di luglio ed agosto.Dott.ssa Luisa Nobili

Farmacista

Passato l’inverno si vor-rebbe essere più liberi ed essenziali andando

incontro ad una stagione che identifichiamo con il riposo e l’aria aperta.Prenderemo in considerazio-ne in questo articolo alcune regole generali per lasciarci alle spalle il grigiore inver-nale, migliorando la qualità della vita con semplici accor-gimenti.Non occorrono imposizio-ni severe, regole dietetiche, trattamenti energici e costosi, ma solo una serena, costante buona volontà per raggiunge-re gli obiettivi.

Ma, prima di tutto lasciamo la parola ad un grande scrittore come Mario Rigoni Stern che ci descrive l’estate della sua infanzia:“…Le sere d’estate erano accalda-te, non tanto per il giocare; qualche volta il taglio dell’erba essiccava dal mattino alla sera, il suo profumo restava nell’aria e accompagnava i nostri giochi.In quelle sere lasciavo aperta la finestra della camera sopra il tetto del portico; entrava l’odore aspro del fieno che fermentava nei fienili e appariva la luna, grande, sul tetto della stalla, da dove sentivo venire il battere degli zoccoli dei cavalli.I pipistrelli entravano ed uscivano dalla luce lunare.Era bello guardare il cielo, sentire il profumo dell’estate e pensare a quella bambina con la quale aver giocato nel prato, saltando i mucchi di fieno allineati nel tramonto del

sole che allungava le ombre. Erano davvero belle le sere d’estate!”

Prepararsi al sole.L’esposizione al

sole è un ar-

gomento che acquista sempre più importanza nell’ambito dell’educazione sanitaria: il concetto di tintarella a tutti i costi spesso sprona a com-portamenti azzardati e va so-stituito con il piacere di stare all’aria aperta, consapevoli degli effetti benefici dei raggi solari sul tono dell’umore e sulla sintesi di vitamina D, non dimenticando però i guai che può provocare l’esposi-zione solare incontrollata co-me eritemi, orticaria, scotta-ture, invecchiamento cutaneo, cheratosi, tumori.Poiché i tumori cutanei di-pendono oltre che dai raggi UV da caratteristiche indivi-duali come carnagione chiara che si scotta e non si ab-bronza, capelli biondi o rossi, lentiggini ognuno di noi deve pensare alla giusta protezione solare in funzione del proprio tipo di pelle e di come reagi-sce al sole.La scelta del prodotto solare quindi dipenderà dalla cute, dal periodo e dal luogo in cui si è, riparandosi al mo-mento giusto con indumenti adeguati e non dimenticando gli occhiali da sole.Un concetto fondamentale è la fotoprotezione globale

cioè fronteggiare l’invecchia-mento dermico determinato dalle radiazioni ultraviolette con l’utilizzo di creme solari con filtri chimici e fisici e di antiossidanti assunti per uso orale.L’infiammazione della cute, i danni al DNA delle cellu-le cutanee vengono rallentati dalla fotoprotezione globale che mira a limitare i danni da sole.L’assunzione per via orale de-gli antiossidanti inizia circa un mese prima dell’esposizione: sostanze come il betacaro-tene, il licopene, le vitamine C ed E sono conosciutissi-me, ma ultimamente si parla di un’antica Felce del Centro America, il Polypodium Leu-cotamos, le cui foglie conten-gono moltissimi antiossidanti con azione antinfiammatoria ed immunoprotettiva.Per dare il benvenuto alla sta-gione estiva ricordiamo alcuni principi nutrizionali da segui-re con costanza. Alimentazione estiva... e non solo!Sentirsi più leggeri andando incontro al caldo è un deside-rio comune.Semplici norme alimentari possono essere seguite senza particolari sforzi e con un mi-glioramento generale in tema di benessere:. Non saltare la prima cola-

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zione, né i pasti.. Privilegiare per i due spunti-ni giornalieri (a metà mattina ed a metà pomeriggio) la frut-ta, inserire ad ogni pasto una porzione di verdura.. Limitare i formaggi a due volte la settimana, cucinare pesce (salmone, trota, mer-luzzo) almeno due volte la settimana.. Privilegiare l’insalata ad ini-zio pasto, seguita da interes-santi proposte di zuppe di cereali e legumi.. Dimenticare abbinamenti come carne e formaggio, pa-ne e pasta, condire la pasta nel modo più semplice pos-sibile.

Un capitolo a parte merita il gonfiore addominale spesso dovuto a masticazione veloce ed affrettata, ansiosa e poco rilassata.Masticare a lungo, evitando argomenti poco sereni a tavo-la, è la prima norma.Utilissimi in caso di coliche gassose e meteorismo i pro-biotici che mantengono vitale la flora batterica intestinale, favorendo la digestione, la sintesi delle vitamine, stimo-lando così una vera e propria risposta del sistema immuni-tario intestinale.Concludendo la dieta non deve essere impositiva e fa-ticosa, ma si deve far proprio un nuovo modo di mangiare, evitando le diete iperprotei-che tanto reclamizzate: fanno dimagrire, ma sottopongono reni e fegato ad un lavoro dannoso con accumulo di scorie proteiche.Le tisane cosiddette depurati-ve hanno un effetto diuretico se è presente la betulla che è anche un ottimo drenante, possono migliorare la funzio-nalità del fegato con carcio-fo, tarassaco e fumaria, avere proprietà emollienti dovute alla malva, mentre melissa e

menta vantano effetti anti-spasmodici e digestivi.Assumere associazioni di piante in modo corretto nel-le tisane garantisce un’ottima azione depurativa, apportan-do liquidi e completando con efficacia un regime alimenta-re salutare ed appagante.

Farmaci in estate: gli antii-pertensivi.Ai primi caldi in linea gene-rale i valori della pressione arteriosa, sia massima che minima, tendono a diminu-ire anche in maniera signi-ficativa.I pazienti possono non avver-tire nessun sintomo oppure sentirsi insolitamente stanchi e con minore senso dell’equi-librio: diventa importante se si ha qualche avvisaglia par-lare con il proprio medico curante effettuando almeno due misurazioni consecutive a distanza di poche ore.E’ bene verificare anche il giorno successivo. Come re-gola generale è indispensabile mantenere una buona idra-tazione, tuttavia la domanda che sentiamo spesso in Far-macia riguarda l’assunzione dei farmaci per la pressione ovvero se devono essere o no sospesi quando fa caldo.Tenuto conto che il caldo aumenta la vasodilatazione, effetto che provoca di per sé l’abbassamento dei va-lori pressori, sommandosi all’azione dei medicinali an-tiipertensivi eventualmente assunti c’è la possibilità di un calo più marcato della pressione.I diuretici inoltre, in caso di perdita di sali legati al caldo, intensificano la disidratazione stimolando la diuresi.In ogni caso solo il medico con il controllo degli elettro-liti nel sangue (sodio, potassio ecc.) provvederà se lo ritiene necessario a modificare la te-rapia, cambiando il dosaggio dei medicinali assunti.Ricordiamo infine che alcuni farmaci rendono la cute parti-colarmente sensibile all’espo-sizione al sole per esempio l’amiodarone.In questi casi il sole deve es-sere assolutamente evitato.

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Benvenuta estate.

LA PELLE DOPO LA PRI-MAVERADopo il lungo inverno oc-cupiamoci anche della pelle che si deve liberare da tutte le sostanze inqui-nanti che l'hanno aggredi-ta durante il freddo.I trattamenti a casa pos-sono già dare l'avvio ad una detersione adeguata: sono consigliati due trat-tamenti al giorno con de-tergenti delicati, in parti-colare per le pelli sensi-bili, con un occhio di at-tenzione per i prodotti a risciacquo.L'operazione di pulizia comporta l'asportazio-ne di polvere, sebo, ren-dendo l'aspetto più sano: l'applicazione del tonico in particolare per le pelli normali e grasse completa la detersione.L'idratazione serve per reintegrare la quota lipi-dica dello strato corneo compromessa dall'azione del vento e del freddo: un buon idratante previene quindi la secchezza cuta-nea (ad esempio con bur-ro di karitè ed olio di jojo-ba che agiscono sul tono e sull'elasticità della pelle), ha un'azione antiinvec-chiamento grazie alla pre-senza di antiossidanti e di filtri UV.Detersione ed idratazione sono dunque i gesti fon-damentali per il naturale equilibrio della pelle.

da sapereSostegno psicologico agli adolescenti con i social network.Al via il primo servizio pubblico gratuito di sostegno psicologi-co basato su un social network rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti. Sta per partire in Toscana 'Social Net Skills', un pro-getto interregio-nale, di cui la Re-gione è capofila, finanziato dal mi-nistero della Salu-te. Le altre regio-ni che partecipano al progetto sono Lombardia, Liguria, Puglia, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Campania. La parte più nuova e consistente del progetto, del-la durata di due anni, prevede l'attivazione di percorsi di auto-aiuto e counseling online sui social network: Facebook, Goo-gle, Twitter, YouTube, Pinterest. A chattare, o comunicare online con i coetanei, saranno ragazzi sotto i 20 anni, con il supporto di psicologi, medici ed esperti di comunicazione. Opportuna-mente formati con appositi cor-si, i ragazzi potranno comunica-re con i coetanei attraverso una chat line, un servizio e-mail, un telefono amico via Skype, oltre ad una pagina continuamen-te aggiornata su spazi, eventi, feste, promozioni. Sul profilo di social network verranno af-frontate le problematiche ado-lescenziali più comuni, relative a sessualità alimentazione, affetti-vità, consumo di sostanze.

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Il “mal di pancia” è un disturbo comune ed altrettanto fastidioso

per il piccolo paziente, ma va segnalato come il “sin-tomo dolore addominale“ sia a volte (specie nei primi anni di vita) in relazione a patologie che non interes-sano esclusivamente l’appa-rato gastro-intestinale, ma può dipendere da problemi riguardanti l’apparato respi-ratorio o anche urinario e genitale.Il criterio “cronologico” nell’insorgenza di un dolore addominale è molto impor-tante per orientare verso la diagnosi tempestiva e preci-sa: ecco che nei primi mesi di vita, o comunque entro i due anni prevalgono le co-siddette coliche “gassose”, ma possono presentarsi pa-tologie di maggior rilevanza come la gastroenterite acuta, le occlusioni intestinali da restringimenti intrinseci, vol-voli intestinali, invaginazione intestinale, ernia inguinale strozzata, o la torsione del testicolo: più rara l'appendi-cite acuta.Dai due ai sei anni di età predominano la gastroente-rite acuta e la stipsi, le in-

fezioni delle vie urinarie, la appendicite acuta, ma pure la polmonite che colpisce le basi dei polmoni (pertanto vicine al muscolo diaframma che rappresenta il margine superiore dell’addome) ed anche i traumi o le contusio-ni addominali, tutt’altro che rare nei bambini, come ben

sanno tutti i genitori.Molte volte il dolore a ca-rico dell’addome è di origi-ne cosiddetta “funzionale”: anzitutto occorre specificare al lettore che si possono for-mulare diagnosi di dolore “funzionale”, solo dopo che il medico-pediatra, sulla base della indispensabile ed im-

portantissima visita clinica a domicilio o nello studio am-bulatoriale e dopo eventuali accertamenti di laboratorio o ecografici, avrà escluso la presenza di cause o fattori organici alla base del do-lore (esempi tipici di cause organiche sono la celiachia, le patologie peptiche come l'ulcera gastro-duodenale, le infezioni delle vie urinarie sostenute dal reflusso vesci-co-renale o dalla idronefro-si, le malattie infiammatorie croniche dell’intestino come la malattia di Crohn).Tipicamente “funzionale” è il dolore che si presenta generalmente in bambini in età scolare, più frequente-mente nelle ore diurne, ri-ferito soprattutto nella zona addominale vicino all’om-belico, di variabile durata, non sempre in rapporto con il cibo o l’esercizio fisico, ed in cui la visita da par-te dello specialista pediatra non rileva elementi clinici patologici. Spesse volte si tratta di bambini che presen-tano tendenza all'eccessivo “perfezionismo” a scuola e accusano stati di “ansietà”: frequentemente nei loro ge-nitori sono già presenti turbe

Il bambino con “mal di pancia”.

Il dolore addominale è piuttosto frequente in età pediatrica e non va mai sottovalutato, anche se occasionale e di breve durata: è bene affidarsi allo specialista Pediatra per la più corretta diagnostica e consigli terapeutici adeguati. Cosa fare quando il dolore è “acuto” cioè caratterizzato da insorgenza improvvisa e da forte intensità.

Prof. Alberto Roggia,Specialista in Urologia, Chirurgia Pediatrica e Chirurgia PlasticaDirettore della U.O. di Urologia e della U.F. di Urologia Pediatrica Ospedale S. Antonio Abate di Gallarate

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gastro-enteriche (gastriti, co-liti, ecc…).Esistono, come sopra accen-nato, anche “mal di pancia” come forme cosiddette se-condarie, cioè aventi cause in altri apparati. In prima istanza le malattie virali che insorgono inizialmente nelle prime vie respiratorie, ma che provocano un signifi-cativo ingrossamento delle linfoghiandole intestinali con una sintomatologia che si-mula un'appendicite acuta. Il dolore correlato alle infezio-ni dell'apparato urinario è nel piccolo paziente localizzato nella parte anteriore dell’ad-dome, e talora associato a sintomi che simulano una gastroenterite, con feb-bre alta ed improv-visa.Le caratteristi-che del dolore addominale ed in particolare le modalità di in-sorgenza (dolore acuto, o sordo, o ricor-rente), le caratteristiche (do-lore prolungato nel tempo o improvviso-accessionale), il ritmo di comparsa (rapporto con i pasti, rapporto con le evacuazione delle feci), la lo-calizzazione (esempio vicino all’ombelico, o in sede in-guinale, ecc) ed infine la sin-tomatologia associata (feb-bre, vomito, tosse, diarrea, stipsi…) sono tutti elementi di estrema importanza che il medico-pediatra valuterà per giungere ad una corretta diagnosi.Nell’ambito del dolore addo-minale, occorre anzitutto fare una distinzione tra le cause “mediche” e quelle invece definite “chirurgiche”, ri-chiedenti quest’ultime l’ inter-vento del chirurgo-pediatra o del chirurgo generale esperto nel trattamento delle pato-logie riscontrabili in età pe-

diatrica-neonatale. In ambito delle cosiddette cause ”me-diche” segnalo l’acetonemia in prima istanza, ma pure di-sordini alimentari e stipsi, mentre tra le cause “chirur-giche” ricordo l'appendicite acuta, i diverticoli di Meckel, le invaginazioni intestinali, la poliposi gastrointestinale, le occlusioni intestinali, le tor-sioni del testicolo.Appendicite acuta: si tratta di un'infiammazione acuta a carico di quel tubicino a “fondo cieco” che emerge dal primo tratto del grosso intestino e che comunicando con l'intestino stesso contie-ne la normale flora batterica intestinale. E’ molto rara in

età neonatale e

comunque sotto i 2 anni: in tali frangenti però l'appendi-cite acuta può avere uno svi-luppo clinico particolarmen-te grave e rapido con facile insorgenza di perforazione e peritonite in quanto la parete appendicolare è particolar-mente sottile e sono netta-mente minori le capacità di difesa da parte dell’omento intestinale. Fortunatamente però l'appendicite acuta si presenta in bambini di età superiore ai 3 anni per cui si

è già sviluppata un'adeguata barriera omentale che blocca e circoscrive la diffusione del processo infiammatorio, an-che in caso di ascesso appen-dicolare, riducendo il rischio della peritonite.La sintomatologia tipica e classica dell’appendicite acuta è rappresentata dall'associa-zione di tre fattori: dolore, vomito e febbre (cosiddetta triade di Murphy), ma ciò non è però sempre presente, tanto che talora il quadro si presenta con sintomi vaghi, usualmente riferiti ad affe-zioni intestinali ricorrenti. In altri casi l'appendicite esor-disce con dolore (continuo o colico o trafittivo) localiz-zato nella parte bassa destra dell’addome, irradiantesi a

volte verso la coscia, ma talora il dolore è nella

zona la febbre. Di-verse sono le patologie che posso-

no però simulare un'appendicite acu-ta: infezione delle vie

urinarie, la torsione di cisti ovarica, le compli-

canze di un diverticolo di Meckel, l'infiammazione del-le linfoghiandole mesente-riche da malattie virali delle vie respiratorie, le malattie infiammatorie pelviche: da ciò deriva l'importanza della precisa diagnosi che è essen-zialmente clinica (soprattutto l’esame obbiettivo dell’addo-me), supportata da indagini ematochimiche laboratoristi-che ed eventualmente stru-mentali (ecografia addomi-nale in primo luogo).

Il bambino con “mal di pancia”.

Il bambino con “mal di pancia”.

InformazioniPer informazioni si consiglia di consultare il reparto di Urologia di Gallarate ( tel. 0331-751426) oppure il sito www.urologia.profroggia.it

da sapereDiabete: la dieta con molti grassi riduce zuccheri e lipidi.Una dieta ad alto contenuto di grassi sembra abbassare lo zuc-chero nel sangue e migliorare il tasso di lipidi nel sangue dei diabetici. La ricerca, della Lin-koping University, è stata pub-blicata sulla rivista 'Diabetolo-gia'. Secondo gli scienziati, i cibi con molti grassi e pochi car-boidrati potrebbero avere un ef-fetto po-sitivo su lipidi e zuccheri nel sangue dei diabetici di tipo 2. Lo studio ha riguarda-to 61 pazienti che sono stati di-visi in due gruppi e sottoposti a una dieta a bassi carboidrati (e ricca di grassi) e a una povera di grassi. In entrambi i gruppi, i volontari hanno perso media-mente quattro chili e un chiaro miglioramento della situazione glicemica è stato riscontrato in quelli che avevano seguito una dieta povera di carboidrati, già dopo soli sei mesi. Inoltre, la concentrazione di zuccheri era scesa in modo evidente. No-nostante l'incremento di grassi con larghe porzioni di acidi grassi saturi, le lipoproteine non erano peggiorate, anzi, il colesterolo 'buono', Hdl, era addirittura aumentato.

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L’esame delle urine è molto importante per le informazioni diagnostiche che può dare: permette, infatti, di dimostrare o escludere la presenza di disfunzioni a carico dei reni, di malattie al cuore, al fegato e di disordini del metabolismo come il diabete.

Saperne di più... sull'esame delle urine.

Dott.ssa Anna CarnelliFarmacista

Cosa sono le urine e a cosa serve l’esame.L’urina è il liquido prodotto dai reni che, filtrando il san-gue, lo depurano dalle scorie prodotte dalle molteplici rea-

zioni che avvengono all’inter-no dell’organismo. Attraverso le urine quindi il corpo elimi-na i prodotti di scarto, l’acqua in eccesso e molte sostanze che in essa sono disciolte. L’esame delle urine è molto importante per le informa-zioni diagnostiche che può dare: permette, infatti, di di-mostrare o escludere la pre-

senza di disfunzioni a carico dei reni, di malattie al cuore, al fegato e di disordini del metabolismo come il diabete. Inoltre è fondamentale per individuare infezioni batte-

riche e, in gravidanza, per monitorare due delle princi-pali patologie ostetriche quali il diabete gestazionale e la preeclampsia (una malattia caratterizzata da pressione arteriosa elevata, edema etc).

I diversi tipi di esame.1.L’esame delle urine detto “standard” comprende l’ana-

lisi chimico-fisica e l’esame microscopico del sedimento; per questo tipo di esame è necessario raccogliere le pri-me urine del mattino in un contenitore sterile (sono suf-

ficienti 10 millilitri di urina) dopo un’accurata igiene dei genitali (è importante sape-re che le donne dovrebbero astenersi dall’esame durante il periodo mestruale).2.In presenza di bruciori a urinare, minzione frequente, sensazione di peso a livello della vescica, e nei casi più gravi febbre, il medico può

prescrivere l’urinocoltura: si tratta di un esame che serve a identificare la presenza nelle urine dei batteri, responsabili di infezione alle vie urina-rie. Questo esame è di solito completato dell’antibiogram-ma, cioè da un test di labo-ratorio che ricerca l’antibio-tico più adatto a uccidere il batterio trovato, in modo da impostare immediatamente la terapia più adeguata.3.In alcuni casi è invece ne-cessario raccogliere le urine emesse durante le 24 ore e conservarle in frigorifero per tutto il tempo della raccolta. Un soggetto sano produce una quantità di urine com-prese tra 1,2 e 1,5 litri al giorno. L’esame sul campio-ne delle urine di 24 ore può essere prescritto dal medico per valutare la presenza di diabete, malattie renali croni-che, un’eccessiva assunzione di farmaci diuretici etc.

Esame Chimico-fisico.Nell’analisi chimico fisica delle urine sono valutati di-versi parametri che, interpre-tati dal medico, possono dare molte indicazioni sullo stato di salute dell’individuo.

Analisi Fisica.I parametri derivanti dall’ana-lisi fisica delle urine e ripor-tati sul referto sono: il colore, l’aspetto, l’odore e la densità.

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- In condizioni normali il colo-re dell’urina è giallo-paglierino o giallo ambra. L’assunzione di alimenti (barbabietole, suc-co di carote etc.), farmaci o la presenza di uno stato di ma-lattia possono modificare il colore dell’urina. Ad esempio l’urina diventa color oro du-rante l’assunzione di antibio-

tici o vitamina B, marrone se è presente bilirubina (segno di disordini epatici e biliari), rosso chiaro per la presenza di emoglobina e blu-verde a causa di infezioni di batteri chiamati Pseudomonas. - Per quanto riguarda l’aspetto, normalmente l’urina si pre-senta trasparente. Diventa torbida se vi sono all’interno sali come carbonati, fosfati, acido urico (il cui eccesso è responsabile della gotta), globuli bianchi, batteri etc.; è definita bianca lattescente invece in presenza di pus.- L’odore delle urine dipende essenzialmente dall’alimenta-zione ed è un odore partico-lare e non necessariamente sgradevole. Se ci sono infe-zioni batteriche in atto, l’odo-re cambia e si può sentire ad esempio odore pungente di ammoniaca. In presenza di acidosi diabetica l’urina odora invece di acetone.

- In condizioni normali la densità (chiamata anche pe-so specifico) è compresa tra 1010 e 1030. Valori superiori al normale possono essere determinati da anemia, cir-rosi epatica, diabete mellito, disidratazione (ad esempio in presenza di febbre, di ecces-siva sudorazione etc. ), ede-

ma polmonare, mie-loma multiplo. Valori inferiori al normale possono essere deter-minati invece da ec-cessiva assunzione di liquidi, insufficienza renale, ipertiroidismo e uso di diuretici.

Analisi Chimica. I parametri derivanti dall’analisi chimica so-no: pH, glucosio, emo-globina, proteine, corpi chetonici e bilirubina e urobilinogeno.- Il pH è la misura dell’acidità e dell’alca-

linità delle urine; normalmen-te le urine sono acide con un pH compreso tra 4,5 e 8. Il valore scende sotto il 5 in caso di dieta iperproteica, durante l’assunzione di far-maci (cloruro di ammonio, metionina) e in caso di ma-lattie come calcolosi delle vie urinarie, acidosi respiratoria, malattie alle ghiandole surre-nali (eccessiva produzione di cortisolo). Si registra invece un pH superiore a 8 quando la dieta è ricca di agrumi, du-rante l’assunzione di farma-ci basici (citrato di potassio, bicarbonato di sodio etc.) e quando il soggetto presenta malattie come alcalosi me-tabolica, alcalosi respiratoria, infezioni dovute a batteri del tipo Proteus o Pseudomonas.- Normalmente il glucosio non è presente nelle urine oppure lo è in quantità minima, cioè meno di 10 mg/dl. Solo quan-do la quantità di zucchero nel

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La vita stressante e le preoccupazioni di tutti i giorni, l’abuso di farmaci, la menopausa e per chi viaggia l’effetto “jet lag”, sono alcune delle ragioni o stili di vita che sempre più frequentemente cau-sano disordini nel ritmo sonno/veglia.

In queste particolari situazioni, l’assunzione di Melatonina può normaliz-zare i ritmi sonno/veglia, per aiutarvi a “ricaricare” l’organismo e rifornirlo di nuova energia per miglio-rare la qualità della vita: non a caso è stato conia-to un detto, “una bella dormita e sorridi alla vita”.

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sangue supera i 180-200 mg/dl, il rene non è in grado di riassorbire il glucosio e l’eccesso passa nelle urine. In tal caso si parla in termini scientifici di glicosuria ed è indice di malattia diabetica o di alterazione della glicemia nel sangue.- In un individuo sano l’emo-globina non è presente nelle urine. La presenza di emo-globina indica alterazioni del-le vie urinarie quali calcoli renali, nefrite, e nei casi più gravi infarto renale o tumore; in alcuni casi l’emoglobina è presente nelle urine perché aumenta la sua concentra-zione nel sangue per esem-pio a causa dell’assunzione di farmaci, di malattia malarica, di anemia emolitica, malattie autoimmuni etc. - Anche le proteine in con-dizioni normali non sono presenti nell’urina oppure possono essere presenti in minima quantità con un va-lore inferiore a 15 mg/dl. La presenza occasionale di proteine può essere causata da sforzi fisici, febbre, o da particolari situazioni fisio-logiche come la gravidanza, dove la quantità di proteine può raggiungere i 50 mg/dl. Una presenza significativa di proteine invece è dovu-ta a stati patologici come il diabete, le infezioni alle vie urinarie, la gotta, il diabete mellito, l’anemia, l’avvelena-mento da arsenico, mercurio e bismuto, e anche a malattie vascolari come l’ipertensione e lo scompenso cardiaco. - I corpi chetonici sono prodotti del metabolismo dei grassi. Normalmente non sono pre-senti nelle urine e sono ri-scontrabili in particolari casi come la malattia diabetica, nelle donne in gravidanza o nei bambini durante episodi febbrili.- La bilirubina è una sostan-

za di colore giallo rossastro che deriva dall’emoglobina: è contenuta nella bile dell’uo-mo ed è responsabile del co-lore delle feci. In un soggetto sano non è presente nelle urine, la sua presenza può in-dicare danni al fegato (epatiti virali, tumori etc.), malattie del pancreas, calcoli delle vie biliari.- L’urobilinogeno è un prodotto di trasformazione intestina-

le della bilirubina; anch’esso non è presente normalmente nelle urine, se non in quantità minima (inferiore a 0,20 mg/dl). La sua presenza nelle urine può indicare malattie al fegato, anemia emolitica e ostruzione delle vie biliari.

Esame Microscopico del sedimento.L’esame delle urine compren-de anche l’analisi microsco-pica del sedimento dell’uri-na; sedimento ottenuto in seguito a centrifugazione (processo standard di cen-trifugazione del campione a 2000 giri per 5 minuti) della provetta contenente l’urina. In condizioni normali il sedi-mento dovrebbe essere nullo o tuttalpiù contenere cellule di sfaldamento della superfi-cie interna delle vie urinarie, condizione priva di significa-to patologico.Quando invece sul fondo

della provetta si forma un deposito, questo è analizzato al microscopio e i principali elementi che possono essere riscontrati sono: i globuli rossi, i globuli bianchi, i cilindri e i cristalli.- La presenza di globuli rossi indica che c’è sangue nelle urine. Diverse possono esse-re le cause, dalle infezioni alla calcolosi, fino alla presenza di tumori, di cirrosi epatica e di trombosi. Sarà poi il medi-

co a prescrivere accertamenti per comprendere il significa-to di questo parametro.- La presenza di globuli bianchi nelle urine in quantità signi-ficativa è indice di infezione alle vie urinarie ed è bene che sia approfondita con la ricerca di batteri; in altri casi può indicare la presenza di infiammazione, calcolosi re-nale etc.

La raccolta del campione di urineRaccolta delle urine per esame chimico-fisico e microscopicoL’urina deve essere raccolta in un contenitore sterile venduto in far-macia.L’esame va effettuato sulla prima urina del mattino con questo pro-cedimento:• lavarsiaccuratamentelemani•lavarsiaccuratamenteigenitaliesterni•scartareilprimogettodiurina•togliereilcontenitoresteriledallaprotezionediplastica•raccoglierel’urinaseguentedirettamentenelcontenitore•chiudererapidamenteilcontenitore•consegnareentroilpiùbrevetempopossibile.

Raccolta delle urine per urinocolturaL’urina deve essere raccolta in un contenitore sterile a bocca larga ven-duto in farmacia. L’esame va effettuato sulla prima urina del mattino con questo pro-cedimento:•lavarsiaccuratamentelemani•lavareaccuratamenteigenitaliesterniconacquaesaponeerisciac-

quare•ledonnedevonomanteneredivaricateconunamanolegrandilab-

bra e gli uomini devono mantenere completamente retratta la cute del glande durante le operazioni di detersione della cute e di rac-colta del campione

•scartareilprimogettodiurina•togliereilcontenitoresteriledallaprotezionediplastica•raccoglierel’urinaseguentedirettamentenelcontenitore•scartarel’ultimogettodiurina•chiudererapidamenteilcontenitorealterminedellaraccolta•consegnareentroilpiùbrevetempopossibile.E’ necessario aver sospeso l’eventuale terapia antibiotica da almeno una settimana e le donne non devono effettuare l’esame nel perio-do mestruale.

Raccolta delle urine per esame delle 24 oreL’urina deve essere raccolta nel recipiente specifico da 2 litri vendu-to in farmacia.•Scartareleurinedellanotte•ognivoltachesideveurinareènecessarioraccogliereleurineinun

contenitore e versarle nel recipiente specifico, da conservare in fri-gorifero

•nelcasosidebbadefecare,primaraccogliereleurineepoidefecare•raccogliereleprimeurinedelmattinodelgiornosuccessivo• consegnareilcampionenelpiùbrevetempopossibile.

Continua a pagina 30

Page 12: Alimentazione durante la menopausa.

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Celebrati a Goteborg (Svezia) i 60 anni della scoperta dell’osteointegrazione.

News in Campo Odontoiatrico

Se milioni di pa-zienti hanno potuto e posso-

no ripristinare i den-ti mancanti in modo fisso grazie agli im-pianti dentali osteoin-tegrati bisogna rin-graziare la strepitosa scoperta effettuata del Prof. Per-Ingvar Brånemark nel lonta-no 1952.Tramite esperimen-ti su conigli scoprì il forte legame che si poteva creare tra tita-nio e osso e lo definì osteointegrazione. Il professor Brånemark però non si fermò a questo, ma portò avanti numerosi stu-di per valutare ed attuare processi che portassero al miglio-ramento di pazienti affetti da menomazioni come la mancanza di denti.Nel 1965 trattò il primo pa-ziente completamente senza denti, ripristinando la denta-tura tramite l’inserimento di 4 impianti dentali.All’inizio la comunità scien-

tifica non vedeva di buon occhio le ricerche di Bråne-mark, ma dopo la conferenza di Toronto del 1982, in cui Brånemark ed i suoi colla-boratori presentarono studi rigorosi ed a lungo termine (circa 15 anni) sulle riabili-tazioni di pazienti edentuli

tramite impianti e protesi fis-sa, tutto il mondo scientifico dovette dare atto alla scoper-ta ed al protocollo che prese proprio il nome di Toronto-Brånemark.Più di mille i partecipanti all’evento della celebrazione dei 60 anni della scoperta

del professor Brånemark, 25 i paesi di provenienza e un ricco programma basato sul-la consapevolezza che ogni scelta terapeutica non può prescindere da una solida e comprovata evidenza scien-tifica.Anche l’Italia era rappresen-

L’Italia era rappresentata da un gruppo di stimati professionisti provenienti dal mondo accademico e privato, accomunati dall’entusiasmo di far parte di una celebrazione così importante e significativa.

Dott. Alberto CiattiOdontoiatraSpecialista in Chirurgia Odontostomatologicae-mail: [email protected]

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tata da un gruppo di stimati professionisti provenienti dal mondo accademico e privato, tra questi il dr. Maurizio Ciat-ti di Varese, ma tutti acco-munati dall’entusiasmo di far parte di una celebrazione così importante e significativa.Evento iniziale di un tour che porterà il Nobel Biocare Symposium a Rimini il 19 e il 20 ottobre. L’appunta-mento di Goteborg è desti-nato a rimanere nella me-moria di tutti i partecipanti, in particolar modo degli ita-liani, per l’emozione susci-tata dall’entrata in scena del Professor Brånemark in per-sona. L’ovazione spontanea e commovente della platea ha testimoniato ancora una volta la stima e l’affetto che circondano una personalità così importate, eppure co-sì semplice, quale quella del padre dell’osteointegrazione. Come un esperto showman, il Professor Brånemark ha parlato per diversi minuti, commentando l’importanza del programma scientifico e ricordando alcuni dei capi-saldi della moderna implan-tologia. “Non dobbiamo condi-videre solo il successo, ma anche le informazioni... Se riuscite a comunicare, e se Madre Natura è d’accordo, tutto ciò che ricevono i pazienti può aumentare la qualità della loro vita.” Il Professor Brånemark ha poi aggiunto che anche la perdita di un solo dente può avere un notevole effetto sul-la vita e costituire il difetto principale. Esortando ad es-sere cauti nei confronti della moderna tendenza ad affi-darsi più alla tecnologia che alla comunicazione, Bråne-mark ha poi concluso “Non focalizzatevi solo sul difetto. Chie-dete al paziente in cosa consiste il suo problema. Non guardate solo nel computer!”. I lavori del simposio sono

poi proseguiti con un succe-dersi sul palco di relatori di fama internazionale che han-no presentato lo stato dell’ar-te nell’ambito dell’evidenza

scientifica, degli aspetti este-tici legati alla riabilitazione implantoprotesica, dell’odon-toiatria digitale e delle super-fici implantari.

InformazioniCiatti Studio Dentistico: Varese - Via G. Rossini, 2 - Tel. 0332 287198Tradate (Va) - Via C. Cavour, 45 - Tel. 0331 844507Legnano (Mi) - P.zza Ezio Morelli, 7(Gallerie Cantoni) - Tel. 393 5042409www.ciattistudiodentistico.itinfo@ciattistudiodentistico.it

Parte della delegazione italiana: in piedi da sinistra: Carlo Gobbo, Giovanni Bindi, Fernando Zarone, Melker Nilsson, Maurizio Ciatti. Seduti da sinistra: Tommaso Cantoni, Per-Ingvar Brånemark, Luca Francetti.

Il Prof. Brånemark ed il Dr. Ciatti.

Celebrati a Goteborg (Svezia) i 60 anni della scoperta dell’osteointegrazione.

da sapereCon la meditazione più benessere emiglior salute mentale.La meditazione è legata a una migliore salute e a un benes-sere maggiore. A dirlo è uno studio dell'Università di Sidney pubblicato sulla rivista 'Eviden-ce-Based Complementary and Alternative Medicine'. I ricer-catori hanno usato i dati prove-nienti dal programma federale National Health and Wellbeing Survey e li hanno confrontati con quelli relativi a poco più di 350 australiani che si de-dicavano alla meditazione da almeno due anni. Nel campo della salute mentale, coloro che meditavano da più tempo ma-nifestavano una condizione mi-gliore del 10 per cento rispetto alla popolazione generale. Gli scienziati si sono soffermati sulla definizione di meditazio-

ne come silenzio mentale di Sahaja Yoga, e ai meditatori è stato chiesto quanto spesso vi-vevano l'esperienza del silenzio mentale più volte al giorno e per più di qualche minuto alla volta. Secondo gli studiosi, si verificava un chiaro nesso tra quanto spesso si vivesse l'espe-rienza del sistema mentale e la condizione di salute mentale.

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L’osteoporosi è una malattia silente ca-ratterizzata da

progressivo deterioramento strutturale dell’osso e perdi-ta di calcio, con conseguen-te fragilità e maggior rischio di fratture. Circa 1/3 delle donne al di sopra dei 50 anni è affetto da osteoporosi ed ha una pro-babilità di fratture del 30%. Dato che i moderni tratta-menti farmacologici permet-

tono di ridurre la perdita di calcio, ma non consentono di ricostruire la micro-archi-tettura ossea, la diagnosi pre-coce dell’osteoporosi e il suo trattamento diventano cru-ciali. Il parametro che meglio predice il rischio di frattura è la densità ossea. L’Organiz-zazione Mondiale della Sani-tà definisce osteopenia una riduzione della densità ossea tra 10 e 25% ed osteoporo-si una densità ossea inferio-re del 25% rispetto a quanto

previsto per l’età. La Densi-tometria ossea con meto-dologia DEXA è conside-rata il “gold-standard” nella diagnosi dell’osteoporosi.

Cos’è l’esa-me di Densi-tometria Os-sea DEXA?La Densito-metria ossea DEXA è un’in-dagine non in-

vasiva, indo-lore e priva di rischi, che ana-lizza accurata-mente la per-dita di massa ossea e valuta la probabilità di fratture nei distretti corporei a maggior rischio: colonna vertebrale e femore. Utilizza il principio fisico conosciuto come Dual Energy X-Ray Absorptiome-try dal cui acronimo ha preso

il nome di DEXA. Si basa su un’esclusiva tecnologia digita-le diretta che, mediante una dose di raggi X trascurabile, genera immagini ad alta riso-luzione e fornisce dati quanti-

tativi di elevata precisione.

Come viene eseguita la Den-sitometria Ossea DEXA?Il soggetto da esaminare vie-ne disteso sul lettino dell’ap-

parecchiatura. Terminata la scansione, della durata di 5 minuti, il computer calcola la quantità di calcio presen-te nel distretto osseo studia-to e la confronta con i valori

di riferimento della popola-zione normale, suddivisi per età e sesso. In genere la misu-ra viene effettuata a livello del tratto lombare della colon-na vertebrale; oltre i 65 anni

Densitometria ossea e Morfometria Vertebrale DEXA.

Identifica un maggior numero di fratture vertebrali da osteoporosi rispetto alla Rx convenzionale.Dr.ssa Genziana Gadola

Specialista in Medicina NucleareSME Diagnostica per Immagini Varese

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si esamina il femore oppu-re si studiano entrambi i seg-menti.

Quali sono i principali fat-tori di rischio per l’osteopo-rosi?Familiarità per osteoporosi, età avanzata, sesso femminile, co-stituzione minuta, menopau-sa precoce, dieta povera di cal-cio, carenza di vitamina D, vita sedentaria, amenorrea prolun-gata predispongono all’osteo-porosi primaria. Esistono an-che osteoporosi “secondarie” che possono manifestarsi in entrambi i sessi, a qualunque età: sono correlate a malattie infiammatorie croniche intesti-nali o endocrine, piuttosto che all’uso cronico di alcuni farma-ci (cortisone, eparina, antiepi-lettici, antiacidi).

A che età è indicata la Den-sitometria Ossea?Sino a tempi recenti si rite-neva indispensabile esamina-re le donne oltre i 65 anni. Le linee guida pubblicate nel 2011 prevedono che anche le donne al di sotto dei 65 anni dopo la menopausa debbano essere studiate regolarmen-te con DEXA se presentano dei fattori di rischio. I sog-getti a rischio per osteoporo-si secondaria devono essere esaminati indipendentemen-te dall’età o dal sesso.

Morfometria Vertebrale DEXA.Le apparecchiature DEXA più avanzate consentono an-che l’esecuzione della Mor-fometria Vertebrale com-puterizzata che permette di identificare un maggior nu-mero di fratture vertebrali da osteoporosi rispetto alla ra-diologia convenzionale. Le fratture vertebrali sono le più comuni tra tutte le frat-ture da osteoporosi, rappre-sentando un grave problema

di salute pubblica, con elevati costi medico-sociali. La mor-

fometria vertebrale, metodica basata sulla misura effettuata da computer delle altezze dei corpi vertebrali dorsali e lom-bari, fornisce una valutazione quantitativa, pertanto ogget-tiva, delle fratture, superando i limiti della valutazione qua-

litativa radiologica. Ciò è par-ticolarmente importante in quanto, a differenza di quan-to avviene per le ossa lunghe, la diagnosi delle fratture ver-tebrali non dipende dalla vi-sualizzazione della rima di frattura, ma dalla valutazione della deformazione del corpo vertebrale. Le deformazio-ni sono spesso di grado lieve, asintomatiche e non correlate ad un evento traumatico de-terminante. In tali situazio-ni la loro identificazione con la radiologia tradizionale può creare ambiguità.Una diagnosi precisa riveste una notevole importanza nel-la pratica clinica quotidiana. Infatti è noto che la presenza di una frattura vertebrale, an-che lieve, aumenta di 4-5 vol-te il rischio di una nuova frat-tura vertebrale e raddoppia il rischio di frattura del collo del femore, indipendentemen-te dall’età e dalla massa os-sea. La presenza di una frat-tura vertebrale osteoporotica

che evidenzi una riduzione di almeno 4 mm dell’altezza globale del corpo vertebra-le, è ritenuta un’indicazione al trattamento farmacologico, prescrivibile a carico del Ser-vizio Sanitario Nazionale.In condizioni sospette per frattura vertebrale (dolo-re, riduzione di altezza > 3 cm, cifosi, marcata riduzione dei valori densitometrici, età avanzata) è pertanto oppor-tuna una morfometria del-la colonna dorso-lombare in proiezione laterale. La tecno-logia DEXA consente l’ese-cuzione di tale esame con una dose radiante che rappresenta 1/50 della dose necessaria ad eseguire un’analoga radiogra-fia della colonna.L’esame DEXA non esclu-de comunque la necessità di eseguire delle radiografie del rachide quando lo Specialista Ortopedico o altri Specialisti lo ritengano necessario per il successivo iter diagnostico/terapeutico.

Densitometria ossea e Morfometria Vertebrale DEXA.

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Nelle immagini dall'alto:- Immagine Densitometria ossea DEXA - femore . - Misure DEXA per valutazione osteoporosi- Esempio di osso normale e osteoporotico- Vertebra normale - Vertebra osteoporotica - Vertebra con fratture osteoporotiche- Immagine Morfometria Vertebrale DEXA – rachide dorso-lombare.

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“Naturale” non è sinonimo di innocuo. Con-

trariamente a quanto si possa pensare, i rimedi di origine ve-getale non sono esenti da effet-ti negativi sulla salute; possono alterare in diverso modo le fun-

zioni del corpo umano, avere controindicazioni, provocare reazioni avverse ed avere in-terazioni con alcuni farmaci. Gli alimenti a base vegetale, come ad esempio integratori e tisane, non hanno alcuna fina-

lità di cura, ma loro funzione può essere intesa nel senso di favorire fisiologicamente le funzioni dell’organismo. Tra i rimedi “verdi” mag-giormente coinvolti nello sviluppo di interazioni con i farmaci possiamo citare:

. l’Iperico (Hypericum perfo-ratum L.) noto anche come Erba di San Giovanni e uti-lizzato per le proprietà coa-diuvanti il tono dell’umore: può dare luogo a differenti interazioni farmacologiche, quali ad esempio con i con-traccettivi orali, provocan-do una riduzione dell’effetto contraccettivo ed alterazioni del ciclo mestruale, così come con farmaci antidepressivi con aumento del rischio di in-sorgenza della sindrome sero-toninergica (caratterizzata da disfunzioni del sistema nervo-so autonomo e modificazioni cognitivo/comportamentali e neuromuscolari); da sottoli-neare inoltre segnalazioni che riportano interazioni con di-gossina e ciclosporina con riduzione dell’efficacia del trattamento farmacologico;. il Ginkgo (Ginkgo biloba L.) dotato di proprietà antiossi-danti, utilizzato per coadiu-vare le funzioni cognitive e la fisiologica funzionalità del microcircolo, è da evitare in

pazienti che assumono far-maci anticoagulanti o che inibiscono l’aggregazione piastrinica per possibile ri-schio di emorragia; non man-cano in letteratura casi e studi che documentano ulteriori in-terazioni con antiepilettici ed ipoglicemizzanti (insulina);

. il Tarassaco (Taraxacum officinale Weber.) noto anche come Dente di leone - co-nosciuto principalmente per le sue proprietà depurative e drenanti - può inibire l’aggre-gazione piastrinica e può teo-ricamente potenziare l’effetto di farmaci anticoagulanti, trombolitici ed antiaggre-ganti piastrinici. Inoltre, sarebbe bene evitare l’assun-zione concomitante di questo rimedio con i farmaci antin-fiammatori non steroidei (FANS) perchè può incremen-tarne il potere gastrolesivo;

. i prodotti a base di Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus L.) andrebbero evitati nei pazien-ti che assumono l’anticoa-gulante warfarin, dato che diverse segnalazioni suppor-tano il rischio di interazione farmacologica tra i due, che si presenta attraverso un incre-mento nei valori di INR (In-ternational Normalized Ratio – parametro, misurato a livel-

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Interazioni tra farmaci e rimedi vegetali.

E' fondamentale affidarsi sempre al consiglio di professionisti qualificati, i quali possono guidare nella ‘scelta’ o ‘non scelta’ del rimedio vegetale.Dott.ssa Stefania Montonati

FarmacistaSpecialista in Farmacologia

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lo ematico, utiliz-zato per monito-rare i pazienti in terapia con anti-coagulanti orali);. la Valeriana (Valeriana officina-lis L.), comune-mente utilizzata per le proprietà distensive e per aiutare a concilia-re il sonno, può potenziare l’ef-fetto dei farma-ci con azione depressiva sul sistema nervo-so centrale (es. benzodiazepine e barbiturici);. il Biancospi-no (Crataegus oxyacantha L.), conosciuto per la funzione coa-diuvante dell’ap-parato cardiova-scolare, antios-sidante e per le sue proprietà ri-lassanti, può po-tenziare gli effetti della digossina sul cuore (con i relativi rischi) e amplificare l’azione ipoten-siva dei farmaci betabloccanti;. il Ginseng (Pa-nax ginseng C.A. Meyer), utilizzato principalmente come tonico-adattogeno, può dare origine ad interazioni farmacologiche con l’anti-coagulante warfarin e con gli inibitori delle monoami-nossidasi (IMAO), categoria di farmaci antidepressivi;

. la Liquirizia (Glycyrrizha glabra L.), conosciuta per-ché capace di coadiuvare i fisiologici processi digestivi e favorire la fluidità delle secre-

zioni bronchiali, è sconsigliata a chi è in terapia con antiperten-sivi, diuretici (può incremen-tare la perdita di potassio) e digossina; inol-tre, può interagi-re con farmaci cortisonici (es. p redn i so lone ) aumentandone i livelli nel sangue.

Nel caso di uti-lizzo di piante che favoriscono il transito inte-stinale, quali ad esempio la Sen-na, la Cascara e il Rabarbaro, si ri-corda la possibile riduzione dell’as-sorbimento di eventuali farmaci assunti contem-poraneamente dal paziente.In conclusione, è fondamentale affidarsi sem-pre al consiglio di professionisti qualificati, i quali possono guidare nella ‘scelta’ o ‘non scelta’ del rimedio vegetale, al fine di evitarne un impiego im-proprio; in parti-

colare nella fascia pediatrica, nella donna in gravidanza o durante l’allattamento, l’uso di prodotti di derivazione ve-getale deve essere messo in atto solo previa consultazio-ne del pediatra o del medi-co. Si raccomanda, inoltre, di leggere attentamente quanto indicato in etichetta, dove possono essere riportate spe-cifiche avvertenze in presenza di particolari estratti vegetali.

Interazioni tra farmaci e rimedi vegetali.

Un team di odontoiatri di si-cura esperienza offre un ser-vizio completo. Presso il cen-tro vengono trattate tutte le problematiche mediche, chi-rurgiche ed estetiche del cavo orale, in costante aggiornamen-to e con tecnologie all’avanguar-dia. Lo staff vi attende in studio per una visita gratuita e per offrirvi informazioni per la prevenzione ed il benessere del-la vostra bocca.

Professionalità ed esperienza sono garanzia di sicurezza.

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Nel mese di Giugno 2012 è stato atti-

vato un nuovo servizio di odontoiatria presso il Centro Diagnostico Varesino di Varese. Nel reparto, completa-mente rinnovato, sono attive tre unità operati-ve che entro Dicembre diventeranno quattro. L'attività viene svolta dal Lunedì al Venerdì dalle 8.30 alle 19.00.Specialistici odontoia-tri selezionati svolgo-no tutte le attività lega-te all'odontoiatria: . Igiene orale. Endodonzia e con-

servativa. Protesi fissa e mobile. Protesi su impianti. Chirurgia orale e im-

plantologia. Pedodonzia. Paradontologia. Ortodonzia fissa e

mobile.

In particolare esistono due uffici dedicati a questo nuovo servizio:- un Centro Unico di Preno-tazione (CUP) riservato dove è possibile prenotare e paga-re direttamente le prestazioni odontoiatriche evitando file, disagi e perdite di tempo.

- un’accettazione Sanitaria (AS) dove vengono tradotti in termini economici i piani di trattamento proposti dagli specialisti così da permettere ai pazienti di comprendere al meglio i costi relativi alle diverse cure. Le spiegazioni sono chiare e assolutamente

comprensibili e permettono di determinare precisamente l'ammontare dei preventivi; vengono anche discusse for-mule di pagamento rateiz-zate.Il nuovo servizio è organiz-zato in modo estremamente ergonomico attraverso un

professionista referen-te che rappresenta il punto di riferimento dell'intera attività odon-toiatrica. Lo stesso re-ferente coordina sotto la propria supervisione un gruppo di odonto-iatri che svolgono le cure in approccio mo-nospecialistico: questo innovativo criterio di gestione dell'attività odontoiatrica consi-ste nel fatto che ogni singolo professionista svolge una specifi-ca branca di compe-tenza e di specialità. I pazienti troveranno quindi un professio-nista che si occuperà dell'igiene orale, uno che si occuperà dell'en-dodonzia e conservati-va (devitalizzazioni e otturazioni), uno che si occuperà della pro-tesi... della chirurgia orale e dell'implanto-logia... ecc...

Tutto ciò ci permette di otte-nere il massimo della qualità nelle prestazioni erogate e di limitare gli insuccessi pro-prio perchè ogni odontoiatra è particolarmente esercitato nella sua specifica branca di attività.La filosofia dell’attività svolta

Apertura nuovo servizio odontoiatrico presso il CDV Srl di Varese.

Dott. Giorgio Francesco Rossi Presidente Centro Diagnostico Varesino e CDV-DIA

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Page 19: Alimentazione durante la menopausa.

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Centro Diagnostico Varesino srl

Varese - Vicolo San Michele, 6 Tel. 0332 288638/288901 Fax 0332 288720www.cdv.va.it - [email protected]

• Ambulatori medici• Analsi chimiche e ormonali• Esami vari e preparazioni• Indagini oncologiche• Prevenzione e check-up• Studio infertilità

Direttore sanitario:Dr. Norberto Silvestri

CDV - DIA s.r.l. Accreditato e convenzionato S.S.N.Varese - Via Ravasi (Vicolo S. Michele, 6)Tel. 0332 289615

il CDV opera secondo un Sistema di Qualità certificatonorma UNI EN ISO 9001:2008

Aut. San. N° 31872 del 12/01/93

• Ecografia 3D Volumetrica• Tac e Risonanza Magnetica Nucleare (Articolare)• Colonscopia Virtuale• Radiografia e Mammografia

Aut. San. N° 22981 del 17/12/04

nel centro odontoiatrico è completamente riassumibile attraverso lo slogan proposto per questo nuovo servizio: "Scegli un sorriso sicuro ed economicamente soste-nibile".Sicuro in quanto le unità operative odontoiatriche so-no considerate dalla norma-tiva regionale aree "A" esat-tamente come le sale opera-torie e di conseguenza viene applicato il massimo livello di sterilità e di attenzione igieni-ca con procedure operative che rispecchiano la specifica normativa regionale.La sostenibilità economica

è garantita da un tariffario odontoiatrico con prezzi particolarmente calmierati e sovrapponibili a quelli del Servizio Sanitario Regionale. Il nuovo tariffario compren-de oltre cento prestazioni che rispecchiano la totalità dei trattamenti odontoiatri-ci eseguiti secondo le più moderne tecnologie. Paral-lelamente nuove formule di pagamento saranno in gra-do di soddisfare le esigenze di tutti spaziando da un fi-nanziamento a tasso zero di 6 mesi ad un finanziamento a tasso agevolato fino a 60 mesi.

Apertura nuovo servizio odontoiatrico presso il CDV Srl di Varese.

Informazioni

Per ulteriori informazioni contattate CDV:Vicolo San Michele 2/B, 21100 Varese

Le prenotazioni si ricevono tutti i giorni direttamente allo sportello o al seguente numero: 800 974020

Page 20: Alimentazione durante la menopausa.

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Wilhelm Heinruch Schüssler nasce nel 1821 nella cit-

tadina di Bad Zwischenahn in Germania. Nonostante la famiglia sia di umili origini nel 1857 riesce a laurearsi e a su-perare l’esame di stato in me-dicina. L’anno seguente il dot-tor Schüssler apre uno studio medico ad Oldenburg dove lavora come medico chirurgo in quello che al giorno d’oggi sarebbe definito ambulatorio del medico di famiglia. E’ in questo periodo che subisce il fascino dalla metodologia omeopatica, tecnica innovati-va che proprio in quegli anni muove i primi passi, dopo la morte del suo padre fonda-tore Samuel Hahnemann av-venuta nel 1843. Nell’affron-tare la grande moltitudine di sintomi che riscontra nei suoi pazienti applica anche il me-todo omeopatico, ma da su-bito nota che il più delle volte tale tecnica terapeutica, basata su regole e studi minuziosi ed accurati, utilizza farmaci trop-po specifici e di natura molto complessa, risultando così di difficile applicazione. Convin-to della eccessiva complessità del metodo hahnemanniano giunge alla conclusione che sia necessario semplificare l’applicazione della terapia omeopatica; il medico deve

avere a disposizione pochi ed efficaci rimedi cui potersi affi-dare per curare le più svariate patologie. Schüssler lascia così alle spalle la teoria energetica omeopatica e sposta la sua at-tenzione all’universo cellulare. Grazie all’utilizzo del micro-scopio inizia ad approfondire l’aspetto chimico e biochi-mico dell’organismo umano, affascinato dalla componente strutturale e funzionale delle singole cellule; in questo mo-do comprende chiaramente che esistono delle sostanze fondamentali che so-no in grado di influenzare il corretto funz io -namento delle sin-gole cel-lule. Egli compren-derà che tali sostan-ze sono sali minera-li. Schüssler descrive con accuratezza la p r e senza di do-

dici Sali minerali nel cor-po umano. Sono quelli che restano in un pugno di cene-re dopo che l ’organi-

I Sali di Schüssler.

Dott. Gianluca [email protected]

I Sali di Schüssler sono sostanze naturali in grado di indurre nella cellula uno stimolo atto a creare un riequilibrio interno, ristabilendo così lo stato di salute.

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smo è stato cremato. E’ tramite questi che avviene la fine regolazione biochi-mica dell’organismo umano. L’origine del movimento, del pensiero, dell’acidità dello

stomaco e della produzio-ne di nuove molecole sono strettamente correlate al-la giusta concentrazione di tali sali all’interno dell’orga-nismo. Questi ultimi, come tante chiavi circolanti nel corpo umano, possono pe-netrare all’interno delle cel-lule, favorendo in tal modo la produzione di energia è più in generale attivando ogni singola funzione. Nel 1873, all’interno del n. 12 del “Ge-neral Homeopathic Journal”, Schüssler espone per la pri-ma volta le sue teorie e così scrive: “i tessuti si ammalano perché le cellule che li costituiscono non contengono più, nelle quan-tità necessarie alla loro buona salute, le sostanze minerali (sali) che entrano normalmente a far parte della loro costituzione. Con l’apporto di piccole dosi di queste sostanze sarà possibile ricostituire la struttura sana delle cellule che, così facendo, riacquisteranno la loro vitalità. Integrando la perdita

di questi Sali si guarisce la cellula e con essa tutto l’organismo: dun-que nei Sali inorganici è il segreto della salute dell’uomo [ … ]”. Volendo allora riassumere in modo molto semplice si può dire che:1) la salute è il risultato dell’equilibrio di determi-nate sostanze, definite sali minerali;2) la malattia è invece diretta conseguenza di uno squili-brio tra tali sostanze all’inter-no dell’organismo umano;

3) la terapia consiste nel ri-portare al giusto equilibrio la concentrazione dei sali inor-ganici, restituendo al corpo la salute.

A conclusione di questa chiacchierata introduttiva sui Sali di Schüssler è bene sotto-lineare che tali sostanze sono in grado di fornire informa-zioni alle cellule, ma non in quantità tale da indurre effet-ti collaterali. Nel caso in cui si verifichi la carenza di un determinato sale minerale, il rimedio corrispondente è in grado di indurre nella cellula uno stimolo atto a creare un riequilibrio interno ad essa e nell’ambiente circostante: il messaggio veicolato dal sale induce la cellula a modificare, in senso migliorativo, il suo metabolismo.

Bibliografia: La terapia con i Sali di Schüssler, R. Pagnanelli – C. Orel, Ed. Xenia.

I Sali di Schüssler.

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I farmaci contro le infezioni da funghi.

Come curare le più comuni forme di micosi.

Dott.ssa Gaia Gandola [email protected]

Le micosi sono infezioni causate da alcuni micror-

ganismi della famiglia dei funghi. Essi in natura so-no classificati in gruppi (es: dermatofiti, lieviti, muffe) e possono infettare la pelle, i capelli, le mucose e le unghie. Alcuni tipi di funghi sono già presenti naturalmente nel no-stro organismo, vivono sulla pelle o sulle mucose in modo “pacifico”, ma in seguito alla

d iminuzio-ne delle difese immunitarie o alla cura con vari tipi di farmaci, essi possono proliferare creando un’infezione.

Candidosi.Uno dei funghi più cono-sciuti è la Candida Albicans, che può infettare la zona ge-nitale, la bocca e la cute e, se trascurata, tutto l’organismo.

Colpisce principalmente la pelle delle zone umide, come l’area sotto le mammelle, le ascelle, l’inguine, dove la pelle spesso macera in seguito alla presenza di sudore. La pelle infettata diventa molto rossa e presenta piccole pustolette e desquamazione. A livello genitale si manifesta causan-do perdite di color bianca-stro e molto prurito. Quando viene colpita la mucosa orale, invece, questo fungo provoca la crescita di placche bianche (detta anche “mughetto”).

L’infezione da Candida può essere trattata con

farmaci topici (cioè che agiscono a li-

vello locale, ad esempio in

crema) a base di

clotri-ma-

zolo, micona-zolo, econazolo e terbinafina. La

cura prevede generalmente l’applicazione del preparato sulla zona colpita almeno due volte al giorno, per un tempo minimo di 7 – 10 giorni. Se la patologia è molto estesa o grave, si può ricorrere agli an-tifungini per via orale dietro prescrizione medica.

Pytiriasis Versicolor.Un altro fungo piuttosto co-mune è la Pytiriasis Versico-lor, un microrganismo che vive abitualmente sulla nostra cute e che prolifera general-mente sul collo, sulle braccia e sulla parte superiore del corpo. Si manifesta sulla pelle chiara sottoforma di macchie color caffelatte, che diventa-no bianche quando la pelle si abbronza. In genere le chiaz-ze tendono ad ingrandirsi e ad unirsi fra loro, dando un aspetto a “carta geografica” alla zona colpita. Se la parte da trattare è piccola, questa

infezione viene curata lo-calmente con gli stessi

principi attivi che agiscono contro

la Candida

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F A R M A C I A F I D U C I A 23

Albicans; se in-vece l’infezione è molto estesa può essere necessario ricorrere ad antifungini in compresse o sciroppo, come flucona-zolo o itraconazolo. La cura per via orale va seguita per almeno 15 giorni e il dosag-gio dipende dall’entità della patologia.

Onicomicosi (infezioni alle unghie).Le infezioni alle unghie sono molto comuni, in quanto la patologia è altamente infettiva e interessa principalmente chi frequenta palestre, piscine, o

cammina a piedi nudi in aree altamente fre-quentate. L’unghia ma-

lata si presenta danneg g i a t a ,

bianca o gialla, ispessita, in genere

si sfalda e si sbricio-la facilmente. La cura

prevede l’uso di pre-parati da pennella-

re due volte al giorno sull’unghia come se fosse-

ro uno smalto. La guarigione è molto lenta perché bisogna attendere la ricrescita di tutta l’unghia guarita. In caso di infezione a più unghie con-temporaneamente o di falli-mento della terapia topica, il medico può prescrivere delle compresse di terbinafina o itraconazolo e la cura può durare diversi mesi.

Bibliografia: Guida all’uso dei farmaci AIFA, manuale Merck: www.merck.com

I farmaci contro le infezioni da funghi.

Piede d'atleta (Tinea pedis)E’ un’infezione che colpisce in prevalenza chi usa spesso scarpe con la suola di gomma, che non lasciano traspirare il piede, oppure scarpe an-tinfortunistiche. In genere la pelle del piede si presenta desquamata tra le dita, con squame di colore bianco, e causa molto prurito. La zona tra le dita può essere umida nelle forme più gravi ed essere caratterizza-ta da bruciore e cattivo odore. Possono essere colpiti anche l’arco del piede e il tallone. La cura prevede l’applicazione di creme a base di clo-trimazolo, miconazolo, econazolo e terbinafina due volte al dì, oppure

di bifonazolo una volta al giorno, per tre settimane. Molto importante è trattare le calzature con uno spray oppure una polvere a base dei suddetti medicinali, in modo da

eliminare la presenza del fungo. E’ consigliabile utilizzare un asciugamano personale per evitare di contagiare altre

persone. Chiedete con fiducia un consiglio al vo-stro medico o farmacista.

Farmacie aderenti al progetto:

“Psicologo in farmacia”. Prosegue con successo l’iniziativa "Psicologo in Farmacia" nella Provincia di Varese. Di seguito proponiamo l'elenco delle farmacie, dove il servizio è attivo. Ricordiamo che il servizio promosso da Federfarma Varese è gratuito. Tutte le persone che desiderano usufruire di consulenza psicologica possono rivolgersi per informazioni direttamente a Federfar-ma Varese (Tel. 0332 236164) oppure ad una delle farmacie aderenti all'iniziativa.

• ALBIZZATE Farmacia Pomi Piazza IV Novembre, 5

• BREBBIA Farmacia Binda Via Cavour, 2

• BUSTO ARSIZIO Farmacia Consolaro Via Magenta, 58

• BUSTO ARSIZIO Farmacia S. Edoardo Viale Alfieri, 5

• BUSTO ARSIZIO AGESP Servizi – Comunale 4 Viale Boccaccio, 83

• BUSTO ARSIZIO AGESP Servizi – Comunale 1 Viale Rimembranze, 27

• BUSTO ARSIZIO AGESP Servizi - Comunale 3 Largo Giardino, 7

• CANTELLO Farmacia Vespertino Piazza Italia, 2

• CARDANO AL CAMPO Farmacia Pallone Via G. da Cardano, 16

• CASTIGLIONE OLONA Castiglione Olona Servizi Via C. Battisti, 3 • CAZZAGO BRABBIA Farmacia Stefini Via Giovanni XXIII, 39

• CISLAGO Farmacia Frigerio Via Cavour, 242

• CITTIGLIO Farmacia Antoniotti Via Don C. Luvini, 2

• CUGLIATE FABIASCO Farmacia Puricelli Via Statale, 233 con accesso da

Via Carpio

•INDUNO OLONA A.S.Far.M Via Jamoretti, 51

• LAVENA PONTE TRESA Farmacia Zocchi Via Malcotti, 22

• MALNATE Farmacia Magnoni Via Conconi, 2

• OLGIATE OLONA Farmacia Milanese Via Mazzini, 32

• SAMARATE Farmacia Mosca Via Vittorio Veneto, 35

• SAMARATE Farmacia di San Macario Via Ferrini, 42

• SAMARATE Farmacia di Verghera Via Locarno, 6

• SARONNO Farmacia Forni Corso Italia, 17

• SARONNO Saronno Servizi Via Valletta 2

• TRADATE Farmacia Fior di Loto Viale Marconi, 75

• TRADATE Farmacia Carrari C.so G. Matteotti, 57

• TRADATE Farmacia Pianori Corso Bernacchi, 50 • VARESE Farmacia Pomi Via Saffi, 162

• VARESE Farmacia S. Maria Viale Borri, 125

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L’ o r t o d o n z i a , branca speciali-stica dell’odon-

toiatria, è riconosciuta come fondamentale nel quadro di una salute orale complessiva e per il raggiungimento del benessere psico-fisico del paziente, dato che è

ormai assodato che avere un bel sorriso genera sicu-

rezza interiore e quindi per-mette di affrontare il lavoro e i rapporti sociali più serena-mente.Il trattamento ortodontico può correggere situazioni di denti affollati, denti distan-ziati, di morso profondo o

di morso aperto che deri-vano da problematiche

scheletriche o dallo stesso disallinea-mento dentale.In questo breve articolo vi vo-glio parlare in

particolare delle problematiche con-

nesse all’affollamento dentale.

L’affollamento dentale porta a malposizionamenti denta-li quando i denti della serie permanente si fanno strada

in uno spazio troppo picco-lo per loro. Questo costringe i denti esistenti adiacenti a spostarsi fuori linea, sovrap-

ponendosi ad altri denti per fare spazio. Ogni paziente è diverso e l’affollamento può essere da lieve a grave. Esso può essere limitato ai denti superiori o inferiori. L’affol-lamento dentale determina a sua volta una difficoltà mag-giore nell’uso dello spazzoli-no e del filo interdentale.Una scarsa igiene dentale do-vuta ad affollamento, porta ad una maggiore incidenza di fenomeni cariosi a carico de-gli elementi malposizionati. Se il processo carioso è grave può essere necessario effet-tuare un trattamento canala-re prima di inserire la nuova corona o può causare la per-dita totale del dente. L’affol-lamento dentale può anche portare a patologie a carico delle gengive (comunemente chiamate “piorrea”): nel cor-so del tempo questo tipo di patologie può determinare la perdita di osso alveolare (l’osso di cui sono circondati i denti) e nei casi più gravi an-che ad una perdita totale dei denti.L’affollamento dentale deve essere corretto al più pre-sto durante l'infanzia: in un paziente in crescita infatti è possibile attuare delle misure di ortopedia dento-facciale che permettono ad esem-pio di espandere il palato o

L’affollamento dentale.

L’affollamento dentale porta a malposizionamenti dentali quando i denti della serie permanente si fanno strada in uno spazio troppo piccolo per loro.

Dott. Alessandro M. AmbrosoliOdontoiatraSpecialista in [email protected]

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F A R M A C I A F I D U C I A 25

di stimolare la crescita verso l’avanti della mandibola ed evitare situazioni molto diffi-cili da gestire a fine crescita. Il dentista generico solitamente indirizza il paziente ad uno specialista in ortodonzia per un consulto. Nel caso di den-ti gravemente affollati al ter-mine della permuta dentale, è spesso necessario estrarre

uno o più elementi dentari per creare lo spazio necessa-rio a creare un’arcata dentale armonica. Una malocclusione caratteriz-zata da denti affollati e quindi mal allineati può anche cau-sare l'abrasione dello smalto quando i denti dell’arcata su-periore e dell’arcata inferiore vanno a contatto in modo non corretto durante gli atti masticatori. L'abrasione dello smalto può portare a carie, trattamenti canalari, corone e ad un'eventuale perdita totale dei denti. Può inoltre causa-re squilibri nella cinematica mandibolare con conseguenti problematiche a carico delle articolazioni temporo-man-dibolari.Inoltre nei casi più gravi del paziente adulto può essere necessario che l’ortodontista si avvalga della collabora-zione del chirurgo maxillo-

facciale, ad esempio nei casi di iposviluppo del mascellare superiore con conseguente af-follamento dentale e proble-matiche occlusali che richie-dono di espandere il palato chirurgicamente e recuperare quindi lo spazio per allineare i denti dell’arcata superiore, correggendo nel contempo l’occlusione.

La cosa più importante di tutte, come del resto in ogni branca della medicina, è ad ogni modo la diagnosi cor-retta delle problematiche e la conseguente stesura di un piano di trattamento adegua-to. Modelli in gesso, radio-grafie (ortopantomografia e teleradiografia del cranio in proiezione latero-laterale), analisi cefalometrica e degli spazi dentali oltre ad una se-rie di foto intra ed extra orali sono ormai a livello mondiale considerati i record diagnosti-ci fondamentali per un check up ortodontico completo e accurato.Il trattamento ortodontico non è da temere e non deve terrorizzare.I benefici per la salute di un trattamento ortodontico so-no molteplici e certamente nel migliore interesse del pa-ziente.

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Page 26: Alimentazione durante la menopausa.

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Dott.ssa Rachele AspesiFarmacista specialista in nutrizione [email protected]

Alimentazione durante la menopausa.

Una sana e corretta alimentazione, con qualche particolare integrazione, può essere di grande aiuto per vivere al meglio e senza troppi disturbi questa fase naturale della vita.

tività fisica regolare e una cor-retta alimentazione, assieme a qualche semplice integrazio-ne, possono essere di grande aiuto per vivere al meglio e senza troppi disturbi questa fase naturale della vita, preve-nendo spiacevoli conseguen-ze. Numerosi studi hanno evi-denziato una minor incidenza di queste problematiche nelle

popolazioni orientali, la cui dieta è ricca di estratti della soia: latte, yogurt, tofu, ger-mogli, tempeh.

Il ruolo dei fitoestrogeni.A interessare le ricerche, sono stati soprattutto i fitoestroge-ni contenuti nella soia, mo-lecole così chiamate perché la loro struttura risulta molto

simile a quella degli estrogeni femminili: essi sono in grado di operare un effetto di mo-dulazione selettiva sui recet-tori, mimando l’azione degli estrogeni, stimolando i tessu-ti che tendono a invecchiare per carenza ormonale – ossa, cervello, pelle, vagina, sistema cardiovascolare - e proteggen-do i tessuti di organi che sono

Nonostante le profon-de trasformazioni ormonali e organi-

che, la menopausa non è una malattia, ma un’evoluzione fi-siologica della donna. Insorge tra i 45 e i 55 anni e, dal punto di vista medico, la menopausa vera e propria ha inizio quan-do non si ha ciclo mestruale da almeno un anno.

Gli ormoni della meno-pausa.L’ovaio va incontro a un’in-voluzione, cessa l’ovulazione e la produzione di estrogeni si riduce nettamente fino a di-ventare insufficiente per pro-durre la proliferazione della mucosa uterina e la successiva mestruazione. È proprio lo squilibrio or-monale a provocare i tipici disturbi legati a questo perio-do, come vampate di calore, secchezza vaginale, aumento di peso specialmente addo-minale, dolori al basso ventre, cefalea, sbalzi d’umore e de-pressione. In alcuni casi, pur-troppo, la menopausa diventa anche sinonimo di patologie ben più gravi come osteopo-rosi, atrofie tissutali, tumori mammari, uterini e intestinali.

L’importanza dell’alimen-tazione.Uno stile di vita sano, con at-

Page 27: Alimentazione durante la menopausa.

F A R M A C I A F I D U C I A 27

a più elevato rischio oncologi-co, come utero e mammella. I più importanti fitoestroge-ni individuati finora negli ali-menti sono:• isoflavoni, presenti in soia, legumi, finocchi, grano sara-ceno, cavolini di Bru-xelles;

• lignani, contenuti in olio di oliva e di girasole, mele, pere, aglio, cipolla; • clumestani e lattoni, presenti in germogli e funghi.

Come assorbire meglio i fitoestrogeni?Queste sostanze, una vol-ta introdotte nell’organismo con gli alimenti, vengono tanto più assorbite dal no-stro organismo, quanto più vi è un’efficace funzione in-testinale e un buon equili-brio della flora batterica. Per migliorare l’assorbimento dei fitoestrogeni, dobbiamo, quindi, ridurre notevolmen-

te l’assunzione di sostanze irritanti e infiammanti, come grassi e proteine di origine animale, quali burro, strutto, insaccati, formaggi stagiona-ti, ma preferire pesce, olio

extraver-gine di oliva o di

semi di lino e legumi, abbi-nati a cereali integrali, ortag-gi e frutta fresca di stagione.

Un aiuto dai semi oleosi.Ottimi integratori sono an-che i semi di girasole, sesa-mo e lino, ricchi di zinco e vitamina E, che si possono trovare anche nelle farma-cie attrezzate. Essi agisco-no molto bene sulla pelle, svolgendo un’ottima azione antiossidante e antinvecchia-mento; tostati in padella, possono essere aggiunti a insalate e pietanze, miglio-rando il sapore dei nostri piatti, ma anche il loro valore nutrizionale. Ne gioveranno spirito e salute.

Alimentazione durante la menopausa.

News dalle aziende News dalle aziende

Ricetta:

Carote spadellate con tofu.

Cuocere a vapore quattro carote tagliate a

piramide, senza rompere il cuore centrale

della verdura. Nel frattempo, far soffrigge-

re in una padella antiaderente (con 1 cuc-

chiaio di olio extravergine d'oliva e un po'

d'acqua) mezza cipolla affettata; sbriciolare

150 g di tofu con una forchetta. Aggiunge-

re alla cipolla le carote e il tofu, un pizzico

di sale e lasciare cuocere per 10 minuti. A

fine cottura, aggiungere il prezzemolo tri-

tato e 2 cucchiai di semi oleosi misti. Al po-

sto delle carote si possono usare zucchine,

funghi, o altre verdure. Consumare come

piatto unico abbinato a una fetta di pane

integrale ai cereali.

■ SME - CENTRO MEDICO DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI.Sala d'attesa digitale per i clienti del Centro Varesino. Chi conosce SME Centro Medico di Diagnostica per Immagini conosce l'eccellenza di tutto il personale e delle attrezzature della struttura. Sembra quindi natu-rale la notizia che allo SME anche nelle due sale d'at-tesa ci sia qual-cosa di più di un comodo posto a sedere e qualche rivista per in-gannare l'attesa. Dallo scorso me-se, infatti, le due sale d'attesa sono anche digitali. La sala principale, all'ingresso, è sta-ta attrezzata con un monitor capa-ce di intrattenere con informazioni specifiche sul mondo della salute. La vera novi-tà, però, è l'iPad Point: due iPad utilizzabili dai clienti in una comoda ed elegante postazione appositamente realizza-ta: al centro SME quindi la possibilità di utilizzare le infinite risorse dispo-nibili attraverso questo "attrezzo" post PC. La stazione digitale si com-pleta con un sofisticato apparecchio multifun-zione a disposizione degli utenti: stampan-te wireless a colori per PC, Mac, iPad, iPhone, ecc..., con la possibilità di scanner, fax e mol-te altre funzioni tra cui quella, per i più piccini, di stampare disegni da colorare e segnalibro. Anche nella seconda sala d'attesa troviamo il me-desimo servizio digitale: un bel modo di essere in linea con le nuove esigenze di clienti grandi e piccoli.

Page 28: Alimentazione durante la menopausa.

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Durante l’estate noi proprietari di anima-li come cagnolini e

gatti dobbiamo spesso fare i conti con i problemi intestinali dei nostri piccoli amici. Infatti il caldo aumenta la velocità del fenomeno della putrefazione dei cibi e dopo pochi momen-ti la ciotola del cibo si può trasformare da buona fonte alimentare a fonte di intossi-cazione.Inoltre gli animali tendono a mangiare insetti, lucertole o piante velenose, mentre quan-do sono fuori dal giardino o da casa la sete li incoraggia a bere anche acque sporche o con sostanze tossiche disciolte. An-che la presenza nell’intestino di sostanze indigeribili come peli, ossa, carta, legno può essere la causa delle feci molli. Altra causa può essere un'intolleran-za alimentare, cosa questa che si sta sempre più diffondendo tra i nostri piccoli animali.L’organismo aggredito reagisce nell’unico modo conosciuto, con la sua arma più efficace e cioè l’espulsione delle sostanze nocive. Ecco così l’insorgere della diarrea: una o due scari-che di feci molli non devono allarmare, ma se il fenomeno si prolunga allora bisogna con-sultare il veterinario, e questo è assolutamente necessario se sono presenti del muco o san-gue o se notiamo del dolore addominale. In tutti i casi di diarrea o dissenteria, di qualsia-si natura, una volta migliorate

le funzioni intestinali, sarebbe bene dare al nostro animale giornalmente un po’ di yogurt che contiene fermenti lattici da un cucchiaino da tè a due cucchiai da tavola, a secondo la taglia. Se però il vostro animale è intollerante al latte bisogna dargli dei fermenti lattici di altra origine che si possono acquistare in farmacia. Che cosa fare: prima di tut-to via le tossine.Non cercare in tutti i modi di fermare il fenomeno appena si presenta perché la diarrea è un

mezzo importante di autocu-ra che l’organismo del nostro animaletto mette in atto. Una depurazione intestinale è sem-pre utile perché così l’intestino non trattiene le tossine.Per tutti gli animali è impor-tante usare il carbone attivo in compresse, in quanto contra-sta l’assorbimento delle tossine ed è utile anche come primo intervento in caso di sospetto avvelenamento perché assorbe

f a r m a c i , sostanze irritanti

e veleni. Va usato per pochi giorni perché riduce anche l’assorbimento delle sostanze nutritive. Per la dose seguite le indicazioni del vostro veterina-rio, ma in generale si usano da una a tre compresse per 3 o 5 volte al giorno.Per sfiammare la parete intesti-nale va benissimo la polvere di carrube che si usa da mezzo a 4 cucchiaini da caffè tre volte

al giorno secondo la taglia.In caso di diarrea intensa si perdono acqua sodio e po-tassio: bisogna dare da bere abbondantemente al nostro animale, ma ideale sarebbe un brodo fatto con verdura, poca carne e un po’ di riso, a tem-peratura ambiente, più volte al giorno e senza parti solide.

I fiori di bach vincono an-che la spossatezza.

Anche in rea-zioni del fisico

così potenti, i Fiori di Bach sono un ottimo aiuto.Ecco quelli indicati in caso di dissenteria:• Crab Apple per aiutare l’eli-minazione delle tossine;• Vervain per gli stati infiam-matori;• Olive per superare lo stato di spossatezza dato dal caldo;• Impatiens per ridurre l’inten-sità delle contrazioni.

Come fare.Versare 2 gocce di ogni ri-medio in una boccetta da 30 ml con tappo contagocce ri-empita solo di acqua. Dare una pipetta della soluzione ottenuta ogni quarto d’ora o ogni ora secondo la frequen-za delle scariche.

Con il caldo arrivano le zanza-re, quindi in caso di puntura di zanzara o altri insetti di questi mesi, il rimedio giusto è Le-dum Palustre 30 CH. La dose è di 3 granuli ogni ora direttamente in bocca all’ani-male e per alleviare il fastidio del prurito spalmiamo sulla puntura poche gocce di tintu-ra di Urtica Urens.Se l’animale ha la pelle arros-sata o infiammata, sciogliamo un cucchiaino da caffè di bi-carbonato in un litro d’acqua: possiamo usare questa solu-zione come risciacquo dopo un lavaggio con sapone di Marsiglia.

Pancia a regime grazie allo yogurt.

Dott.ssa Patrizia WeberFarmacista

L'estate porta talvolta ai

nostri cani o gatti uno

sgradito regalo di stagione:

la dissenteria.

Ecco come prevenirla e

curarla, depurando il loro

intestino.

Page 29: Alimentazione durante la menopausa.

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News dalle aziende News dalle aziende

■ DERIGyN 3,5 fAST Nuovo formato risparmio 900 ml con dispenser.Per la primavera estate 2012, il Laboratorio Farmaceutico SEL-LA propone un’importan-te novità, all’insegna del RISPARMIO. Si tratta di Derigyn 3,5 FAST Nuovo formato da 900 ml, con un pratico dispenser. Deri-gyn 3,5 è un dermode-tergente liquido a ph acido, a base di estratti naturali, apprezzato da molti anni per la detersione intima e come normale deter-gente quotidiano.La sua formula è a base di Acido lattico, Glicerina, Vitamina E, Camomilla e Hama-melis. L’Acido lattico rispetta e protegge le

mucose vaginali, la Glicerina dona elasticità e morbidezza alla pelle, mentre la Vitamina E la nutre in profondità. Infine la Camomilla e Hamamelis attenuano i rossori e

le irritazioni. Per il bagno, la doc-cia e lo shampoo si usa come un normale sapone liquido. Il nuovo formato da 900 ml permette di acquistare la qua-

lità di sempre ad un prez-zo più conveniente.Derigyn 3,5 appar-tiene alla Linea dei dermodetergenti De-rigyn, assieme al De-rigyn Tea Tree Oil, al Derigyn Sport e al Derigyn Delicato.

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■ DAI “UN CALCIO” ALLA fRAGILITà! CALCIOMIG, una novità da Pool Pharma.Muoversi è un piacere con una solida strut-tura ossea.La necessità di tenere sotto controllo il peso corpo-reo e di ridurre il consumo di grassi per evitare le insidie del colesterolo ci induce a limitare eccessi-vamente il consumo proprio di quegli alimenti che rappresenterebbero una preziosa fonte naturale di Calcio. In particolare latte e formaggi, sempre più spesso assenti dalle nostre tavole nonostante faccia-no da sempre parte della nostra cultura alimentare. Secondo recenti studi, solo 1 donna su 3 assume una quantità sufficiente di Calcio, mentre solo 1 uomo su 2 riesce ad introdurre con l’alimentazione nell’arco della giornata la quantità di Calcio raccomandata. A ciò si aggiunge una frequente carenza vita-minica dovuta ad una dieta scarsamente varia e spesso sbilanciata. Lo sapevate che circa 1/5 del nostro schele-tro viene “rimodellato” o “rinnovato” ogni dodici mesi? Che in Italia 6 donne su 10 hanno le ossa fra-gili e che solo una su due sa di avere l’osteoporosi? Che in gravidanza è necessario il 50% di Calcio in più? Ogni fase della vita deve, quindi, fare i conti non solo con la necessità di un adeguato apporto calorico, ma anche di una buona disponibilità di Calcio e di Vitamine, che l’alimentazione spesso non assicura, per sviluppare e mantenere ossa sane e robuste e per prevenire o correggere manifestazioni di fragilità (osteoporosi). CalcioMIG, il nuovo integratore di Calcio e di Vitamina D3 realizzato da Pool Pharma in como-di stick pack monodose pronti da bere, grazie alla particolare tecnica liposomiale adottata, assi-cura un’elevata disponibilità del minerale per favo-rire la corretta mineralizzazione ossea nei giovani e per prevenire la fragilità ossea tanto frequente negli adulti, in particolare nelle donne e negli anziani. Cal-cioMIG, che è consigliabile assumere nella misura di 1 stick pack al giorno per 12 giorni consecutivi ciclicamente ogni 2-3 mesi, è buono, digeribile e comodo. Una dose di CalcioMIG assicura l’appor-to del 75% della quantità giornaliera raccomandata di Calcio e del 50% di Vitamina D3. In confezioni da 12 stick pack.Da Pool Pharma in Farmacia.

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Page 30: Alimentazione durante la menopausa.

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rubrica✓ indirizzi■ CDV Centro Diagnostico Varesino s.r.l.Vicolo San Michele, 621100 VareseTel. 0332 28.86.38/28.89.01Fax 0332 28.87.20www.cdv.va.it - [email protected] - DIA s.r.l.Via Ravasi (Vicolo S. Michele, 6)21100 VareseTel. 0332 28.96.15pagina n. 19

■ Centro DentisticoVia Ing. Francesco Rosaspina, 2/a 21036 Gemonio (VA)Tel 0332 60.20.85centro.dentistico@gmail.comwww.centrodentisticosrl.comPagina n. 17

■ La FarmaceuticaViale Lombardia, 6421040 Castronno (VA)Tel 0332 89.36.60Fax 0332 [email protected] n. 25

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■ Sella FarmaceuticiSchio (VI)Tel 0445 [email protected] n. 21

Continua da pagina 3

Medico di base.Martedì 24 aprile – prefestivo orario ridottoMercoledì 25 aprile – festivo ambulatorio chiusoSabato 28 e domenica 29 – naturalmente – chiusoLunedì 30 aprile – prefestivo – orario ridottoMartedì 1° maggio – festivo – chiuso.Nei restanti giorni molti am-bulatori aperti solo su appun-tamento.Uffici pubblici – pressoché la stessa cosa.Farmacie.Aperture sempre più estese, servizio di guardia notturno e festivo, sempre accessibili, nessun bisogno di appunta-mento.Allora qualche cosa non fun-ziona.Che cosa abbiamo fatto di male ai signori politici?Qualcuno di noi avrà rifiutato una medicina senza ricetta?Qualcun altro avrà trattato male un amico del parlamen-tare?La moglie del parlamentare cerca spazi nel settore far-macia senza bisogno di fare concorsi o di acquistare una

farmacia?Mah! Qualche cosa di strano ci sarà, se interi partiti e mo-vimenti si stanno scatenando contro uno dei pochi settori ancora efficienti ed econo-micamente indipendenti che svolgono servizi di pubblica utilità.Ancora qualche colpo e la farmacia, come noi la cono-sciamo, crollerà ed il servizio farmaceutico scomparirà nei piccoli centri, si addenserà nelle località commercial-mente appetibili e procurarsi un farmaco fuori dagli orari e dagli spazi commerciali di-venterà davvero un’odissea, per la quale le colpe saranno, come sempre, disconosciute, ma dovranno ricadere sui quei parlamentari e su quei rappresentanti del potere economico che oggi hanno iniziato la caccia al farmaci-sta senza sapere nemmeno di che cosa stiano parlando.Effettivamente “eravamo tanto amati”…, ma, forse, dalla gente, lo siamo ancora.

On. Dr. Luigi ZocchiPresidente Federfarma

Varese

Ricordiamo a tutti i lettori che il programma Farmacia Fiducia in onda su RETE 55 si può rivedere sul sito:

farmacia fiducia anche sul sito di RETE55

http://webtv.rete55news.tv/trasmissioni/12

Continua da pagina 11

- I cilindri sono agglomerati di proteine e altri elementi che scendendo dai reni alla vescica assumono una forma cilindrica. La loro presenza indica una sofferenza renale e in base alla loro composi-zione sono indice di diverse malattie, riscontrabili con altri esami.- I cristalli sono spesso presenti nelle urine di soggetti normali. I più comuni sono fosfati, car-bonati, cristalli di acido urico, ossalato di calcio. In presenza di uno stato di malattia invece i cristalli che si trovano più fre-quentemente sono la leucina, la cistina, la tiroxina.

Interpretazione dell’esame delle urine.Dopo questo excursus sui ti-pi di esame effettuati e sui possibili risultati presenti nel referto dell’esame delle uri-ne, è bene ricordare che so-no i professionisti del settore (medici e farmacisti) ad avere il compito di interpretare gli esami e indirizzare il paziente verso altri accertamenti o ver-so una terapia farmacologica mirata. Conoscere gli esami a cui ci si sottopone vuole esse-re un aiuto a comprendere il linguaggio medico e un modo per affrontare con consapevo-lezza e maggiore tranquillità i percorsi terapeutici indicati da medici e farmacisti.

Bibliografia- www.paginemediche.it- www.trivenetocuore.it. Dott. GP. Piaserico – Direttore del Diparti-mento di Medicina di Laborato-rio. U.O.C. Laboratorio Analisi. ULSS 8- Asolo – Veneto- www.dolceattesa.rcs.it- www.educazioneallasalute.net- www.diabete-news.com- www.medilabor.it- Interpretazione dei dati di la-boratorio, V Edizione, Bonardi R, Deambrogio V, Oliaro A, Dompè

Page 31: Alimentazione durante la menopausa.

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Page 32: Alimentazione durante la menopausa.

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