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TIPI OMEOPATICI - TIPI, COSTITUZIONI, TEMPERAMENTO TIPI OMEOPATICI Spiegare le costituzioni e l’antropometria e la fisiognomica senza usare termini “difficili” mi viene molto “difficile” !!!! Come al solito chiedo scusa agli esperti ...ma mi sembra necessario esprimermi in termini molto TERRA-TERRA, facendo ricorso a esempi e paragoni persino ridicoli. In questo modo, credo che ogni lettore-lettrice sarà in grado di avere una buona infarinatura sull’argomento. Ogni soggetto può essere osservato e inquadrato costituzionalmente secondo criteri biotipologici . Non entro nei dettagli riguardo questi studi antropometrici, perchè voglio trattarli in appositi capitoli in futuro. Affinchè possiate regolarvi nel dare un giudizio sulla vostra costituzione e su quella dei vostri figli, e quindi adoperare i rimedi omeopatici con consapevolezza , vi fornisco dei criteri generali. Ovviamente sarebbe riduttivo classificare i soggetti rigidamente all’interno di una di queste categorie. Tutti siamo “abbastanza misti” e più misti siamo, più c’è equilibrio nella nostra salute. Tuttavia , in ognuno prevalgono alcune caratteristiche di base. Inoltre, raccogliere il maggior numero di dati su queste categorie a scopo didattico, ci può servire per notare , quando se ne presenta l’occasione, il prevalere spiccato di una di esse, in modo da poter individuare con esattezza il rimedio più adatto. Definizioni di base: BREVILINEO Con questo termine si intende un soggetto nella maggioranza dei casi di bassa statura. In alternativa, può essere anche di alta statura ma aspetto tarchiato. Per valutare queste caratteristiche, immaginate di osservare il soggetto da solo, non confrontato ad altri. Un soggetto alto , ma con collo, braccia e gambe corte rispetto al corpo, in una foto dove è ritratto da solo, dà l’impressione di essere basso. LONGILINEO E’ un soggetto nella maggior parte dei casi alto e magro. Può

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TIPI OMEOPATICI - TIPI, COSTITUZIONI, TEMPERAMENTO

TIPI OMEOPATICI Spiegare le costituzioni e l’antropometria e la fisiognomica senza usare termini “difficili” mi viene molto “difficile” !!!!Come al solito chiedo scusa agli esperti ...ma mi sembra necessario esprimermi in termini molto TERRA-TERRA, facendo ricorso a esempi e paragoni persino ridicoli. In questo modo, credo che ogni lettore-lettrice sarà in grado di avere una buona infarinatura sull’argomento.

Ogni soggetto può essere osservato e inquadrato costituzionalmente secondo criteri biotipologici . Non entro nei dettagli riguardo questi studi antropometrici, perchè voglio trattarli in appositi capitoli in futuro. Affinchè possiate regolarvi nel dare un giudizio sulla vostra costituzione e su quella dei vostri figli, e quindi adoperare i rimedi omeopatici con consapevolezza , vi fornisco dei criteri generali. Ovviamente sarebbe riduttivo classificare i soggetti rigidamente all’interno di una di queste categorie. Tutti siamo “abbastanza misti” e più misti siamo, più c’è equilibrio nella nostra salute. Tuttavia , in ognuno prevalgono alcune caratteristiche di base. Inoltre, raccogliere il maggior numero di dati su queste categorie a scopo didattico, ci può servire per notare , quando se ne presenta l’occasione, il prevalere spiccato di una di esse, in modo da poter individuare con esattezza il rimedio più adatto.

Definizioni di base:BREVILINEO Con questo termine si intende un soggetto nella maggioranza dei casi di bassa statura. In alternativa, può essere anche di alta statura ma aspetto tarchiato. Per valutare queste caratteristiche, immaginate di osservare il soggetto da solo, non confrontato ad altri. Un soggetto alto , ma con collo, braccia e gambe corte rispetto al corpo, in una foto dove è ritratto da solo, dà l’impressione di essere basso.LONGILINEOE’ un soggetto nella maggior parte dei casi alto e magro. Può trattarsi anche di un soggetto basso ma magro, con collo e arti lunghi, che darà l’impressione di essere alto.NORMOLINEOE’ il soggetto con proporzioni normali.Quindi la longilineità, brevilineità o normalità, vengono attribuite ad una impressione da primo impatto che emana dal soggetto che stiamo osservando.

ENDODERMICOSoggetto che ha come apparato maggiormente sviluppato, quello viscerale ed in particolare apparato digerente , respiratorio, vescica. Le sue maggiori reazioni saranno somatizzate in queste zone. Visivamente si possono notare alcune caratteristiche. Ad esempio corpo con tendenza alla forma rotondeggiante o comunque in sovrappeso. Si individua con maggior precisione come soggetto dal profilo largo anche quando non è

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in sovrappeso, in quanto gli organi e i visceri contenuti nel tronco sono la parte maggiormente sviluppata rispetto a una muscolatura scarsa, ed in genere l’addome è più sviluppato del torace.

MESODERMICOE’ il soggetto che ha ossa e muscoli molto sviluppati.In genere ha gli arti ben sviluppati, il torace più sviluppato rispetto all’addome . Lo si riconosce da uno squilibrio opposto al precedente: profilo sottile, spesso ventre piatto, ma braccia e gambe molto sviluppate . Somatizza con dolori muscolari o articolari o disturbi ossei, o incidenti e traumi fisici. Spesso pratica sport, oppure frequenta palestre, oppure si limita a fare molto movimento per conto suo. Sembra avere un’energia inesauribile, ma attenzione a non scambiare la voglia e/o bisogno di muoversi di continuo con l’energia che un soggetto ha a disposizione oppure con un indice di buona salute ed equilibrio psicofisico.

ECTODERMICOE’ il soggetto con un sistema nervoso particolarmente sensibile, ed in pari modo la pelle. In questo soggetto prevale l’attività mentale. Questa può evidenziarsi sia sugli aspetti “razionali” che su quelli “fantastici” o immaginativi.Fisicamente è spesso magro, ma anche quando è grasso l’ossatura è sottile e la muscolatura scarsa . Spesso hanno l’addome piatto e le scapole sporgenti .

Questi tre tipi sono stati così classificati in base alla prevalenza di uno dei tre foglietti embrionali.Nel primo periodo della gravidanza , le cellule dell’embrione si dispongono a formare questi tre diversi strati di tessuto. L’ectoderma , che è quello più esterno , il mesoderma, che è quello intermedio e l’endoderma che è quello più interno. Dall’ectoderma derivano il sistema nervoso e la pelle, dal mesoderma ossa , muscoli e apparato circolatorio, e dall’entoderma i visceri, gli organi e le varie ghiandole.

Infine :Astenico= tendenza a stancarsi presto =scarsa muscolaturapicnico= aspetto “compresso”, pletorico, obesoatletico= corrisponde alla descrizione data per il mesodermico.

(1)Tipi carbonici o endoblasti o brevilinei astenici;(2) sulfurici o mesoblasti o brevilinei stenici;(3) fosforici o ectoblasti o longilinei astenici; (4) muriatici o cordoblasti o longilinei stenici.

La valutazione antropometrica viene effettuata sulla base di alcuni parametri specifici: altezza; peso; indice scelico. L’antropometria permette una descrizione qualitativa del biotipo in relazione all’aspetto morfologico: è strumento prezioso ai fini della classificazione omeopatica costituzionale.

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In base alle costituzioni omeopatiche vengono definiti: (1) carbonici i soggetti con elevato endomorfismo; (2) sulfurici i soggetti con elevato mesomorfismo;(3) fosforici i soggetti con elevato ectomorfismo;(4) muriatici i soggetti con distribuzione bilanciata delle tre componenti o con uguale rappresentazione di mesomorfismo e di ectomorfismo (Zissu definisce il muriatico un incrocio tra sulfurico e fosforico).Per valutare se prevale l’aspetto ectodermico, esodermico o endodermico, l’omeopata può ulteriormente definire la costituzione facendo al soggetto domande sulle sue “attitudini” ; nel nostro caso si tratta di riflettere sulle nostre e osservare quelle dei nostri familiari.... insomma se una delle descrizioni vi corrisponde non avete bisogno di farvi domande, in caso contrario soffermatevi su ogni frase e individuate la vostra categoria, beneinteso per grandi linee.

...discorso che vale per uomo e donna: mi esprimo al maschile riferendomi alla qualità di essere umano senza distinzione di sesso.

ATTITUDINI DELL’ENDODERMICO= pigrizia, gusto superiore alla media per il cibo e/o i piaceri materiali, carattere metodico e abitudinario. Nelle sue nevrosi è afflitto da coazioni a ripetere , come ad esempio rosicchiarsi le unghie , verificare 2-3 volte se ha chiuso la portiera dell’auto tornando indietro dopo aver parcheggiato, verificare di aver messo alcune cose in un certo modo prima di andare a letto, ripetere strade conosciute anche se più lunghe di altre che gli sono state indicate ...e la lista può continuare all’infinito . Carattere socievole e ottimista, tende a giudicare positivamente il suo interlocutore fino a quando quest’ultimo non commette qualche azione che gli gfa cambiare giudizio. Nei rapporti con gli altri parte concedendo un bonus di amicizia . Per quanto riguarda i suoi costumi sul piano morale, ama conformarsi a una “media” o qualcosa che lui stesso giudica tale. Se compie qualche azione “trasgressiva” è per sua comodità, giammai per esibizionismo. Il più delle volte si autodefinisce come una persona calma, pacata e moderata. Detesta liti e scenate e ci tiene a preservare la sua stabilità emozionale. Tende ad esprimere i suoi sentimenti. Per il suo carattere tollerante e gregario viene spesso sottovalutato o considerato facilmente influenzabile, ma questa spesso è solo apparenza.

ATTITUDINI DEL MESODERMICOAmore per il movimento, lo sport, l’avventura, la novità. Il soggetto dà l’impressione di avere molta energia (ripeto che è solo un’impressione: se è obbligato a svolgere attività che non gli piacciono si rivela mooolto stanco!). Nei rapporti con gli altri tende ad essere competitivo. Il suo carattere estroverso e brillante, spesso maschera solo un bisogno di protagonismo. Proprio a causa di questi due ultimi aspetti può soffrire di ipertensione (tutti possono soffrire di ipertensione ma ogni categoria per

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motivi diversi) o può manifestare una certa aggressività, quando è scompensato. Viene spesso giudicato come un soggetto dotato di grinta e sicuro di sé.

ATTITUDINI DELL’ECTODERMICOSguardo brillante e mobile, tende a parlare piano ma con voce piacevole e bene impostata. Del resto è un soggetto che esercita continuamente una certa dose di autocontrollo. Quando è scompensato il suo autocontrollo diventa una tensione notevole che si propaga nell’ambiente che lo circonda in modo quasi palpabile. Tende a non manifestare i suoi sentimenti. Nei confronti degli altri tende ad essere pessimista ( e allora viene giudicato snob). Preferisce frequentare amici accuratamente selezionati: del resto ha poco tempo per la vita di società dato che il tempo libero preferisce trascorrerlo nel nutrimento intellettuale e mentale. E’ senza dubbio un introverso. L’aspetto si presenta ottimo per gli standard di questa nostra epoca, dato che è alto (o almeno longilineo), magro e può indossare qualsiasi “mise”. Ma questa può essere anche una nota di difficoltà: le aspettative che gli altri ripongono su di lui sono ben lontane dalle sue.

Oltre ai 4 tipi di base ci sono poi altri tipi particolari come ad esempio il fluorico, caratterizzato da asimmetrie nelle proporzioni antropometriche, tipi misti come il carbo-sulfurico e il carbo-fosforico, ed altri che esamineremo più avanti.

OMEOPATIA - RIMEDI IN BASE AL TEMPERAMENTO E ALLA COSTITUZIONE

Cominciamo ad esaminare il bambino. Nella grande maggioranza dei casi è difficile stabilire la sua costituzione se non venisse in aiuto anche quella dei genitori. Di norma i bambini hanno proporzioni tipiche della loro età , sono ben pochi quelli esageratamente grassi o esageratamente magri e alti. Il bambino non ha ancora quel timbro di voce così particolare che avrà da adulto nè un corpo carico di aspetti così individuali. Nella mia osservazione includo entrambi i genitori come probabilità della sua costituzione definitiva . Ma questo non basta. Allora ecco delle caratteristiche di temperamento (descritte nelle varie “materie mediche” dai più noti autori) che ci vengono in aiuto per la scelta di un rimedio pediatrico.

AMBRA GRISEAè la timidezza in persona. Vuole stare solo con la mamma; i coetanei lo spaventano e non vuole giocare con loro. Diventerà adolescente con “il cuore sempre in gola” per un nonnulla. Sonno agitato e pieno di sussulti.

ANACARDIUM è dominato dall’indecisione. Spesso è villano e poi intimamente se ne dispiace. Diventa un adolescente sempre in lotta tra il bene e il male. Ansioso, sospettoso, spesso dice parolacce per il gusto di dirle. Se ha

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fame diventa perfido. Mangiando migliora sia nell’atteggiamento che nei sintomi della malattia (cefalea, ansia ecc).

ARGENTUM NITRICUM agitato, sempre di corsa, gli “manca la terra sotto i piedi”. Teme di non riuscire a finire ciò che ha iniziato per cui, per la fretta, conclude malamente ogni suo lavoro. Secondo lui il tempo trascorre troppo rapidamente e con questa ansia non riflette mai sulle cose. Quando è spaventato (esami, interrogazione, ecc) è colto da forti crampi addominali e diarrea improvvisa. Non ama il caldo; sta meglio al freddo e con il vento.

ARSENICUM magro, aspetto delicato, un po’ pallido. Sguardo vivo, brillante, come se stesse sempre all’erta. Capelli sottili, serici, furfuracei. Ansioso, nervoso, spaventato dal buio e dalla solitudine. Terrori notturni. E’ sempre febbrilmente occupato e ciò lo esaurisce sia fisicamente che psicologicamente. Pignolo, pulito, avaro per i suoi giochi. Mania di collezionare. Trascorre brevi periodi di benessere per poi essere colpito da riniti, bronchiti, asma, eczema ecc. Tali crisi sono spesso scatenate da un fattore emotivo. Va tenuta presente la predisposizione allergica. Bambino e adolescente freddoloso ma che non ama i luoghi chiusi e troppo caldi. Quando è ammalato beve continuamente piccole quantità di acqua fredda e in genere ogni sua malattia si aggrava durante la notte.

CALCAREA CARBONICAbello, paffuto, cute fine e pallida, occhi grandi, capelli spesso biondi. Man mano che cresce si evidenzia una spiccata tendenza all’obesità. Brachitipo, con arti inferiori corti, ginocchio valgo, piedi piatti. Inizia a camminare in ritardo perchè la sua muscolatura è poco sviluppata. Testa grossa, fronte bombata, mani quadrate con palmo largo. Suda facilmente soprattutto al capo. Da adolescente è lento, apatico, rifiuta giochi di gruppo e gli sport perchè è maldestro nei movimenti, manca di iniziative ma in pieno benessere è un buon realizzatore degli impegni assunti. La salute è più apparente che reale. Si ammala facilmente anche per un minimo cambiamento di temperatura: riniti, bronchiti, adenoiditi ecc.

CHAMOMILLA suscettibile, capriccioso, non vuole essere guardato nè toccato. Piange, urla, strepita, pretende una cosa e quando gliela si dà la lancia via con rabbia. E’ un vero rompiscatole che si calma solo se lo si culla in braccio o lo si porta in automobile. Non accetta di dormire nemmeno quando ha sonno. Quando, apparentemente addormentato, viene messo a letto apre gli occhi e strilla. Non tollera alcun dolore anche di poco conto. I disturbi della dentizione e le coliche sono vissuti in modo esasperato. Diventa poi un adolescente gradevole se tutto nella sua vita fila liscio, ma al primo intoppo (cefalea, mal di denti, difficoltà scolastiche) si scatena ancora l’antica collera.

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IGNATIAnon è un rimedio “di tipo”, ma è utile in tutte le situazioni di stress affettivo. Esempio: un ricovero ospedaliero; passaggio da una persona a un’altra; interruzione brusca dell’alimentazione al seno; tensioni familiari; morte di uno dei genitori; eccessivi sforzi intellettuali; mancanza di sport. Il bambino ha un’aria stanca, può avere tics, smorfie, sussulti, cefalea, nervosismo, sbalzi di umore. Appetito capriccioso tollera i cibi pesanti e non quelli leggeri. Palpitazioni, aerofagia, stipsi, dolori alla gola: tutto scompare con la distrazione. E’ ipersensibile ai rumori, pretende il silenzio assoluto per concentrarsi, non accetta i rimproveri che sopporta brontolando a testa china.

LYCOPODIUM espressione triste che lo fa apparire più vecchio della sua età. Corpo gracile, gabbia toracica deformata, appiattita, addome globoso, gambe deboli, magre. E’ pieno di sfiducia verso se stesso e gli altri per cui spesso appare superbo: non riesce a stringere amicizia con nessuno. Si dedica allo studio in cui però è svantaggiato per la sua cattiva memoria. Al mattino è irritabile. E’ sempre polemico, cavilloso, pieno di quesiti e mai soddisfatto delle spiegazioni che riceve. L’appetito è inizialmente buono ma si sazia dopo pochi bocconi. Ha un grande senso della giustizia per cui con lui bisogna essere logici nelle punizioni e nelle sgridate che non dimentica soprattutto se non sono state pienamente giustificate. Disturbi intestinali, digestione lenta, crisi di acetone, singhiozzo, alitosi ecc.

NATRUM MURIATICUM chiuso, scontroso, vuole stare in pace. Linfatico, magro nonostante il buon appetito. Mangia volentieri soprattutto cibi salati e beve molto. Cute pallida, untuosa, capelli secchi e radi, occhi con le palpebre arrossate e secernenti, herpes labiale recidivante, lingua a carta geografica, ipertrofia delle linfoghiandole in sede laterocervicale e ascellare; acne. Carattere schivo e sospettoso, non accetta le coccole. Ogni tentativo di pacificazione e di consolazione verrà duramente rifiutato. E’ ipersensibile per cui facilmente viene offeso da parole e fatti banali. Depresso, non riesce a dimenticare i torti subiti veri o falsi che siano. Sonno agitato con incubi di ladri e a volte intervallato da episodi di sonnambulismo.

PHOSPHORUSalto, torace stretto, arti lunghi e sottili. E’ sveglio, simpatico, vivace, bisognoso di compagnia e affetto che contraccambia con entusiasmo. Facile a raffreddori, bronchiti, epistassi; uno sforzo fisico può determinare anche rialzi di temperatura. Da adolescente è romantico, ipersensibile, iperemotivo. La sua scarsa muscolatura facilita alterazioni della colonna (cifosi, scoliosi e lordosi). Non è portato per gli sports, ama molto l’arte in qualsiasi sua espressione. Tremori, rossori, palpitazioni.

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PULSATILLA mutevole, alterna momenti di allegria ad altri di malinconia. Timido, egoista, avido di complimenti e carezze che in genere non contraccambia. Adolescente, se donna, presenta forme tondeggianti, viso angelico, mani paffute, caviglie tozze, polpacci pronunciati. Alle gambe presenta a volte teleangectasie e cellulite. Dolce, tenera, servizievole, acuto desiderio di approvazione e affetto. Paura di stare sola, cerca sempre gli altri. Tende a drammatizzare i suoi mali che migliorano con coccole e comprensione. Catarro giallastro, abbondante e poco irritante.

SEPIA da lattante non si nota alcun segno; da bambino: atonia (legamentosa, muscolare, psichica). Atteggiamento negativo di fronte a tutto. Chiuso, avaro; anoressia con avversione per latte e carne. Sviluppo aumentato del sistema pilifero sopra il labbro superiore e nel tratto lombosacrale; efelidi alle guance e alla fronte. Nei e macchie scure. Depressione e indolenza scompaiono con la musica e la danza che la trasformano in una persona felice e instancabile. Stanchezza e indifferenza sono le note chiave. Da adolescente sul piano sessuale ha atteggiamenti negativi (cefalea, apatia ecc) che possono portarla all’anoressia nervosa.--------------------- AUTOTRATTAMENTO PSICOLOGICO

le nostre emozioni condizionano le nostre scelte nutrizionali. Certi tipi di carne, grazie al loro elevato contenuto di fenilalanina o tirosina, possono accentuare l’aggressività, poichè questi aminoacidi sono i precursori della tiroxina e dell’adrenalina; la cioccolata può avere un effetto antidepressivo grazie al suo contenuto in serotonina. Oggi la troppa abbondanza e la incapacità di moderarsi hanno portato a una sorta di cupidigia che porta alla carenza. Carenza nutrizionale; carenza emozionale.

Terapia emozionale ci sono diversi metodi per automotivarsi. Certo sono faticosi ma se si ha costanza funzionano.(1) annotare su un diario tutto ciò che si è mangiato nei fuori pasto, cosa si è cercato di colmare; oppure se non si ha in mente il collegamento diretto, annotare il tipo di emozione vissuta poco prima. Es il capo ti rimprovera e tu ti senti ferito ma non hai potuto spiegare la tua versione; dopo 10’ vai in pausa e durante la pausa, in cui ti proponevi di fare una lunga telefonata ad un’amico, vai al bar e ti prendi un bel tramezzino ben farcito. Così, alla sera riflettendo sul diario, il paziente farà le opportune associazioni di idee per capire cosa ha rappresentato quel determinato cibo. (2) Quando il paziente ha un attacco di fame fuori pasto deve toccare, o meglio stringere tra le dita per sentirne la consistenza, uno dei suoi cuscinetti adiposi, oppure mettere la mano aperta sull’addome. E’ un messaggio per l’inconscio come dire “non occorre che mangi, materiale di riserva per affrontare questo stress ne hai e sei ben radicato”.

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(3) AUTOIPNOSI, che consiglio come prima scelta.Come detto al capitolo sul tabagismo, si può scrivere un testo personalizzato e poi ascoltarlo diverse volte al giorno o , se non si ha tempo, alla sera quando si va a dormire. Il testo deve avere una introduzione in cui ci si propone di cadere in uno stato di profondo rilassamento ma non dormire, e di avere in ogni momento la possibilità di alzarsi e svolgere una data mansione che si presenti d’urgenza (es rispondere al telefono, o accorgersi di aver dimenticato la pentola sul fornello acceso e simili). Poi si presta attenzione al respiro, che diventa sempre più lento e profondo e poi si contano dei gradini in discesa, pronunciando i numeri da 10 a 1, per 10 volte. Pausa 10 sec e quindi si inserisce il contenuto principale di ciò che si vuole modificare circa il proprio comportamento. Ad es avendo osservato che mangio quando mi sento triste o quando mi sento arrabbiata ecc dirò la frase “ ora non hai più motivo di arrabbiarti o di essere triste perchè questo argomento non ti riguarda più.Ecco nel testo si possono addurre le ragioni più illogiche e contraddittorie che si vuole, e se ben costruito, si può pure negare quella che ci sembra l’evidenza. Tutto questo per convincere l’inconscio (((gli specialisti mi perdonino per la spiegazione troppo semplicistica e per l’uso del termine inconscio come se si trattasse di cosa ben nota))) ad adottare un comportamento idoneo al recupero del peso-forma. Dopo questa parte se ne aggiunge una immaginando il risultato raggiunto e descrivendone tutti i vantaggi. Infine con poche parole si procede al risveglio dicendo che ci sono gradini in salita e contarli solo fino a 10. “Al 10 sei perfettamente sveglio”. Metodi di autoipnosi ne esistono tantissimi. Vi ho suggerito quello che ho adottato io e mi è perciò più congeniale. Ma ognuno può adottare quello che preferisce , purchè sia ripetuto con costanza.

ALTRE COSE STRANEAltre tecniche da abbinare a quella psicologica possono essere molto utili. Io ve ne dico alcune, ma ognuno può aggiungere quello che ritiene utili dato che conosce bene cosa può fare maggior presa sulla propria motivazione.(1)Stampate e ritagliate le figure di obesi in sequenza che si vedono in questa pagina. Oppure, copiatele su un fostro file del PC in pagine diverse, tutte in sequenza, dalla figura più grassa fino ad arrivare alla più magra. Poi fate il seguente esercizio: guardare per 20” la figura pensando o dicendo che siete voi; chiudete gli occhi, mentre con la mano togliete la figura; riaprite gli occhi e osservate la successiva dicendo che siete voi; continuare così fino all’utima figura magra.Questo esercizio serve anche per sedare l’attacco di fame fuori pasto: mentre metete una mano sull’addome, in pochi secondi visualizzate la figura che dimagrisce “a vista d’occhio”. Anche se sapete che è solo un simbolo, per l’inconscio funziona benissimo.

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(2) Durante questo percorso dimagrante potete pesarvi finchè volete. Non vi preoccupate del fatto che sia una manìa. Di norma io consiglio 1 volta a settimana. Ma il peso non dice tutto. La cosa migliore per fornire dati sui progressi e sui periodi statici è la misurazione del giro vita nel punto più stretto mentre trattenete il fiato al massimo per “risucchiare la pancia” e la misurazione del giro fianchi nel punto più largo.(3) Ogni volta che sgarrate dal percorso ache avete adottato, potete recuperare attuando una sorta di pagamento che avrete preordinato nel testo di autoipnosi. Potete ad esempio inserire la frase“ogni volta che mangerò senza avere realmente fame” o “fuori pasto” o “ogni volta che mangerò un cibo vietato nella dieta”

------> farò un piccolo pagamento che consisterà nel mettere 1 o più euro, secondo la gravità della trasgressione, in un salvadenaio. Quando sarò magro, userò questa cifra per fare un regalo a qualcuno o per me. Ma fino a quando non dimagrisco non potrò usarla.

DIETA PERSONALIZZATA - COSTRUIRE LA PROPRIA DIETA

CALCOLO DEL TIPO DI OSSATURAsi misura il giro polso, il giro ginocchio e il giro caviglia(misurato appena sopra i malleoli) e si fa la somma in cm.Questa cifra x100 e il risultato diviso l’altezza in cm ci dà l’indice osseo, cioè il tipo di ossatura.Un indice osseo fino a 43= ossatura sottileun indice osseo da 43 a 46=ossatura normaleun indice osseo da 46 in su=ossatura robusta

Ad esempio consideriamo un soggetto femminile congiro polso=15giro ginocchio=40giro caviglia=24La somma = 79Questa cifra x 100= 7900, diviso 155=51= ossatura robusta.

Per calcolare il peso ideale si calcola l’indice scelico:

Peso ideale donna= -107,600+ (1,012x altezza)Peso ideale uomo=-50,950+ (0,672x altezza)Questo ci dà il peso ideale di un soggetto con ossatura sottile. Per ossatura normale aggiungere il 6%, ossatura robusta aggiungere il 12%

prendiamo lo stesso soggetto di primala donna è alta 155.1,012 x 155=156,86156,86-107,600=49,24 questo peso ideale va corretto aggiungendo il 12% dato che stiamo trattando un’ossatura robustaquindi aggiungiamo Kg 5,9 (che è il 12% di 49,24)=55,14

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Quindi il suo peso ideale è 55Kg

metabolizzatori rapidi = corpo a melametabolizzatori lenti= corpo a pera

QUALITA’ della dieta quindi sarà diversa per i due tipi.Un metabolizzatore rapido potrà mettere una quota di grassi pari al 30% delle calorie, una quota di carboidrati pari al 60% e una quota proteica (mi riferisco a cibo proteico come carne, uova ecc, non alle proteine come peso secco) pari al 10%Un metabolizzatore lento o normale, invece assumerà una quota di grassi pari al 25%, una quota di carboidrati pari al 65% ed una quota proteica del 10%.FABBISOGNO CALORICOper un soggetto adulto, non più in crescita, le calorie che servono in una giornata sono quelle per mantenere il metabolismo basale + quelle necessarie alla sua attività abituale.

Per un soggetto che svolge un lavoro “pesante” come ad esempio sollevare continuamente pesi o cassette di attrezzi, o il soggetto che fa sport a livello professionale, il fabbisogno va calcolato secondo apposite tabelle che potete trovare ovunque si parli di alimentazione.

La maggioranza delle persone, che svolge un lavoro non di fatica muscolare, e che è proprio quella a trovarsi più spesso nella necessità di dimagrire, può attenersi senza scrupoli a calcolare il solo fabbisogno necessario al metabolismo basale ed assumerlo come dieta leggermente ipocalorica.

CALCOLO DEL FABBISOGNO CALORICO: = 1 Kcal x Kg di peso x 24 (che sono le ore di un giorno)

Nell’esempio che ho fatto prima ho inserito una donna di piccola statura, con peso-forma 55Kg. Ad esempio questa donna pesa 60 Kg e quindi vuole perdere 5 KgIl suo fabbisogno calorico è60x24=1440Quindi imposterà una dieta di 1440 Kcal. In tal modo quelle 200 che le servono a svolgere il suo lavoro di impiegata, le consumerà come energia. Quindi con quelle 1440 Kcal sta già facendo una dieta moderatamente ipocalorica. Quando però raggiungerà i 57 Kg, per esempio dopo un mese o due secondo il metabolismo ( i metabolizzatori rapidi dimagriscono più facilmente di quelli lenti), deve rifare il calcolo del fabbisogno57x24=1368 e quindi farà una dieta da 1368... e così via.

SCHEMA BASE DI DIETA

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Come conviene contare le calorie: non con il loro reale valore che richiederebbe lunghi calcoli anche quando si decide di cambiare un alimento con l’altro, bensì assegnando un punteggio che riporta alcune calorie approssimate per eccesso ed altre per difetto, ma in modo sempre uguale, ai tipi di alimenti:Farinacei e cereali = 4x grammoCarne = 4x grammopesce = 3,5x grammo1 uovo = 80 Kcalformaggi stagionati = 7x grammoformaggi freschi = 6x grammograssi come burro, panna, besciamella, mascarpone, burro di arachidi, margarina, frutta secca tipo noci mandorle = 9x grammovino 1 bicchiere = 80birra 1 bicchiere = 40succhi di frutta fatti in casa = 40 ogni 200 mlcaffè = 0tisane e té = 4 ogni 200 mlverdure cotte un piatto pieno = 40verdure crude un piatto pieno = 40frutta 250g = 100legumi = 4x grammominestrone = 60patate = 2x grammoL’olio non lo contiamo di proposito, perchè ha un valore nutritivo “sublime” e, valutando gli effetti benefici sulla funzione intestinale, compensa con una pìù facile evacuazione il suo elevato potere calorico; pertanto merita di non essere lesinato.

ESEMPIO DI DIETA DA 1300 calorie per il metabolizzatore lento

- colazione 200ml di latte con caffè o senza +3 biscotti 240 - metà mattina 500g di frutta (es 2 mele) 200- pranzo per prima cosa insalata mista ben condita con 1-2 cucchiai di olio d’oliva, sale e aromi 40- un piatto di pasta (50g) o riso, o farro, o altro cereale ben condito a scelta 200- Merenda uno yogurt magro da 125 grammi 80- cena 100g di carne di vitello + 40g di pane fresco 560---------------- totale 1320 (20 calorie in più o in meno sono accettabili.)

ESEMPIO DI DIETA DA 1300 calorie per il metabolizzatore rapido

colazione uno yogurt intero da 125g 150metà mattina 20grammi di noci 180

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pranzo 150 grammi di pesce +insalata mista 390pomeriggio 40 grammi di pane fresco +10g di burro 250cena 40 grammi di formaggio +verdura cotta tipo cicoria 280in tarda serata un cioccolatino 50totale 1300

Ho fatto solo due banalissimi esempi, ma sta a voi costruirvi su misura con gli alimenti che preferite, la dieta più adatta facendo i calcoli del vostro fabbisogno calorico e poi programmando un repertorio di cibi di volta in volta, ma da pesare sempre prima. Se mangiate fuori potete comunque fare un calcolo approssimativo delle calorie tenendo un piccolo notes dove annotare ciò che avete mangiato per poi compensare al pasto successivo.Se siete in sovrappeso, questo criterio approssimativo va benissimo.

Se siete grandi obesi e dovete ad esempio perdere 30 Kg per arrivare al peso forma, dovete calcolare rigorosamente il vostro ATTUALE fabbisogno calorico e costruire una dieta con 200 calorie in meno. Nel vostro caso però sono tassativamente vietati tutti i “cibi spazzatura” che sono: alimenti in scatola, merendine e simili, coca cola e tutte le bevande di frutta gasate, anche i succhi di frutta preconfezionati. Meglio bere un frullato preparato al momento, da sostituire al pasto di sola frutta di tanto in tanto. Assolutamente vietati tutti i dolci. Consentito solo 1 cucchiaino di zucchero nel caffè e nella colazione.Dal mio punto di vista tutti i DOLCIFICANTI ARTIFICIALI sono da considerare spazzatura. Potete invece dolcificare le bevande calde con miele. Il miele sciolto a caldo ha 1/3 di calorie rispetto allo zucchero , secondo la farmacologia Ayurvedica. Oppure potete usare sciroppo d’acero, che gode di un effetto drenante.

PUNTI DI MTC punto 36S da stimolare con una matita in modo pulsatile. Fare 120 picchiettamenti per ogni alluce. Questo punto così trattato serve a sedare la fame.

OMEOPATIACOSTITUZIONI Se vi riconoscete già in una di quelle descritte nei precedenti capitoli per altri disturbi: bene. E’ così che agiscono i rimedi di costituzione, equilibrando il soggetto in tutti i suoi disturbi. Ma attenzione, tra i rimedi descritti sono di costituzione: Phosphorus, Calcarea fluorica, Silicea, Sulfur, Natrium muriaticum e Calcarea carbonica.Il Soggetto Phosphorus è di solito magro e alto, ma questa condizione non è una garanzia. Un soggetto di questo tipo può essere rimasto magro per molto tempo finchè un giorno il suo metabolismo rallenta, oppure ha un disturbo endocrino, oppure mangia per dimenticare. La costituzione la valuteremo dalla struttura ossea ed ecco che anche un phosphorus, ossatura lunga , può ingrassare. Ecco che anche un silicea, ossatura extrasottile, può ingrassare... e ciò con maggior danno, dato

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che ciò non è di peso dalla tendenza naturale della sua costituzione come avviene per il Calcarea carbonica.Quando prendiamo un rimedio di costituzione per curare l’obesità, ci riferiamo agli aspetti psicologici del soggetto, perciò useremo dei granuli da 200 CH, e, se il caso, prenderemo anche dei tubi-dose da 1000K, 10000,50000 e 100000. Il soggetto cambierà gradualmente le sue abitudini passando da un modo di nutrirsi compulsivo ad uno tranquillo e rispettoso delle reali esigenze nutritive del suo corpo

CALCAREA CARBONICA è il rimedio per il soggetto brevilineo dall’ossatura robusta. E’ quello che di frequente ha tendenza a ingrassare e in alcuni casi è in sovrappeso già da bambino.

ANTIAGE-FAM della GUNA è un prodotto che io consiglio sempre per ridurre la fame. L’ho usato personalmente e mi sono trovata benissimo. Contiene alcuni aminoacidi che fungono da neurotrasmettitori. Ovviamente in dose omeopatica.

Oligoelementi X il bambino e l’adolescente Mn-Cu 1 dose 3 volte a settimana x cicli di 3 mesi; Zn-Cu 1 dose 3 volte a sett; Zn-Ni-Co 1 dose al dì x cicli di 3 mesi. X L’adulto Mn-Co 1 dose 3 volte a sett x cicli di 3 mesi e Zn-Ni-Co 1 dose 3 volte al dì mezz’h prima del pasto, contribuisce a ridurre la sensazione di fame e ad accettare meglio le diete ipocaloriche

FITOTERAPIA

Fitoterapia CITRUS AURANTIUM (arancio amaro) ha attività simpaticomimetica, attiva la termogenesi e la lipolisi. Favorisce la performance fisica e preserva la massa magra dall’indesiderato catabolismo. E’ uno dei più potenti prodotti naturali a effetto termogenico selettivo. Il citrus aurantium è la pianta più ricca di queste amine; ma esse sono presenti anche in tutte le altre varietà di citrus; ricordiamo che anche il succo di agrumi, se pure in minor quantità rispetto alla buccia, contiene sinefrina. La sinefrina possiede attività stimolatoria sul SN-simpatico. Non la consiglio agli ipertesi e, ovviamente, essendo una fonte di tiramina ,questo va tenuto presente quando il paziente è in terapia con farmaci incompatibili con essa come ad es gli IMAO o se il pp soffre di emicrania.

GARCINIA CAMBOGIA da essa si prepara un estratto secco estremamente ricco di ac idrossicitrico. La demolizione finale degli zuccheri, delle proteine e dei grassi ingeriti avviene nei mitocondri attraverso il ciclo di Krebs con produzione di energia attraverso la catena respiratoria a questo collegata. Nei principali tessuti lipogenici (fegato, tessuto adiposo e intestino tenue), quando l’ingestione di cibo, in particolare di zuccheri, è in eccesso, una parte di citrato esce nel citoplasma e qui a opera dell’enzima ATP-citrato-liasi, viene scisso in ossalacetato e acetil-CoA

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dando origine mediante successivi passaggi agli ac grassi, al colesterolo e di conseguenza all’immagazzinamento delle calorie in eccesso sotto forma di grasso, che va a depositarsi nei tessuti adiposi. Quella descritta è la sintesi dei grassi a partire dai carboidrati. L’idrossicitrato limita fortemente l’attività dell’enzima citratoliasi pertanto blocca drasticamente questo processo; favorisce invece la glicogenosintesi e la demolizione completa degli alimenti con produzione di energia. L’aumento di glicogeno nel fegato stimola i glucorecettori epatici (energia-recettori); l’elaborazione centrale di questa informazione periferica conduce alla determinazione che l’apporto calorico del cibo ingerito è stato sufficiente a ripristinare le riserve di energia dell’organismo e che pertanto non è più necessario introdurre cibo (senso di sazietà). La sintesi endogena di colesterolo e trigliceridi viene ridotta del 27%. La garcinia sviluppa la sua az attraverso 2 componenti: la soppressione dell’appetito e l’inibizione della sintesi dei lipidi, senza alterare la produzione di energia mitocondriale, poichè non è capace di penetrare nel mitocondrio. Diminuisce di efficacia dopo 2 mesi di trattamento. Noi consigliamo la prima settimana 700 mg mezz’ora prima dei pasti x 3 volte al dì, dalla seconda sett in poi 350 mg /3 volte al dì x 2 mesi e poi pausa x 1 mese. Eff coll in alcuni ppp può dare leggeri disturbi gi, che scompaiono diminuendo il dosaggio. La combinaz con Cr-picolinato potenzia l’efficacia della garcinia favorendo la demolizione degli zuccheri e dei grassi presentii.

GYMNEMA SILVESTRIS Il pa è l’ac gymnemico, che si estrae dalle foglie ed è costituito da una miscela di almeno 9 acidi glicosidici a struttura simile, di cui il componente più attivo è l’ac gymnemico A1 detto anche A-D. L’ac gymnemico svolge az ipoglicemizzante attraverso 2 meccanismi principali: inibizione dell’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale e aumentata trasformazione metabolica del glucosio a livello cellulare. Esso ha una molecola simile a quella degli zuccheri, ma più grossa, x cui è capace di legarsi ai recettori intestinali adibiti all’assorbimento degli zuccheri bloccandoli reversibilmente. Tale blocco si instaura velocemente e permane diverse ore, soprattutto se le dosi sono ripetute nell’arco della giornata, impedendo per circa il 50% l’assorbimento degli zuccheri. Un analogo legame si instaura anche a livello delle papille gustative; infatti, ponendo sulla lingua una piccola quantità di polvere di gymnema, in pochi istanti viene annullata la percezione del dolce e dell’amaro, lasciando inalterata quella degli altri 3 sapori. In carenza di insulina, o x insensibilità del recettore insulinico di membrana (insulinoresistenza), il glucosio in eccesso , in quanto non demolito attraverso la glicolisi con produzione di energia, viene in parte eliminato con le urine insieme a notevole quantità di acqua, in parte trasformato attraverso vie metaboliche insulino-dipendenti portando alla formazione di proteine glicosilate, glicosaminoglicani e alcuni loro intermedi. I prodotti glicosilati vengono accumulati nei tessuti formando col tempo proteine legate da legami trasversi , cioè prodotti terminali della glicosilazione avanzata. Tale glicosilazione non enzimatica è

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ritenuta direttamente responsabile dell’espansione della matrice vascolare e quindi della maggior parte degli effetti dannosi di una sovralimentazione a base di carboidrati e del diabete: complicazioni cardiovascolari, aterosclerosi, opacizzazione del cristallino. L’assunzione di G riporta alla normalità i valori ematici delle suddette sostanze; questa normalizzazione è legata a una aumentata disponibilità di insulina e/o a una aumentata sensibilità del rec di membrana. La terapia con G ha dimotrato la capacità di raddoppiare il numero delle beta-cellule dimostrando una possibile rigenerazione o riparazione delle isole di Langherans, purchè queste non siano completamente distrutte. G antagonizza anche l’eff iperglicemico di somatotropina e corticotropina.La posologia è 2 cp insieme 15-20’ prima dei pasti cioè 150-300 mg pro dose.

EFEDRA Nella farmacologia cinese è usata come antidiaforetico. L’efedrina è un agente simpaticomimetico misto, che agisce sia direttamente come agonista dei rec adrenergici alfa e beta, sia indirettamente, determinando il rilascio di NA dalle terminazioni nervose simpatiche. E’ da tempo dimostrato che essa è un agente termogenico, come le metilxantine , tra cui in particolare la caffeina. Una miscela di efedrina e metilxantine è 2 volte più efficace nello stimolare la termogenesi dell’efedrina da sola. La tolleranza, che si sviluppa solo verso gli eff cardiovascolare e broncodilatatore, potrebbe essere dovuta al fatto che l’aumentata stimolazione dei rec beta promuove una forte riduzione dei rec beta2, mentre non influenza i beta1. L’eff termogenico, a differenza di quello cardiovascolare, non va incontro a tolleranza durante il trattamento cronico, ma anzi aumenta. L’efedrina, esercitandoi suoi effetti primari tramite le catecolamine circolanti, è potenzialmente capace di attivare tutti i tipi di recettori adrenergici, proprietà che comporta tutta una serie di implicazioni riguardo il suo uso cronico come farmaco antiobesità. Una di queste implicazioni è che essa stimola la sintesi proteica e può essere utile nel controllare la perdita di massa magra durante la dieta ipocalorica.Tra i farmaci in grado di potenziare l’eff termogenico dell’efedrina sono da considerare le metilxantine come caffeina, teofillina, aminofillina, nonchè l’aspirina.

La caffeina è il principale costituente della KOLA NITIDA, ma è presente anche nel caffè, tè, cacao, cioccolata e bevande tipo coca cola, e in numerose preparazioni farmaceutiche come rilassanti muscolari, decongestionanti e farmaci antiallergici; è presente in diversi prodotti da banco usati per dimagrire. L’astinenza dopo un uso regolare di caffè produce un transitorio senso di stanchezza e in alcuni soggetti un leggero mal di testa.L’eff termogenico maggiore si ha usando la combinazione efedrina 20 mg-caffeina 200 mg.

Il SUCCO DI DALIA aiuta a mantenere costante il livello di glucosio nel sangue, soprattutto nei momenti di intenso sforzo fisico.

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GLUCOMANNANO ha la capacità di assorbire fino a 70g di acqua x ogni g di polvere; si consigliano 2 cp pari a 1,2g di glucomannano /die. L’assunzione di glucomannano con acqua porta alla distensione dello stomaco che attraverso il n vago stimola il centro della sazietà ipotalamico, contribuendo così a far mangiare di meno. Il glucomannano trasformato in gel continua la sua azione nell’intestino tenue, dove, frammisto agli alimenti ingeriti, ritarda e riduce l’assorbimento del glucosio, del colesterolo e dei grassi, contribuendo così a diminuire la quota calorica assimilata. A livello del grosso intestino favorisce l’aumento e l’idratazione della massa fecale, migliorando la peristalsi e permettendo un’evacuazione regolare.Esso può interferire con l’assorbimento di farmaci e di sostanze nutritive essenziali quali vitamine e minerali . Personalmente non lo consiglio mai perchè ad uno stomaco nosmale dà un senso di gonfiore molto fasidioso e perchè , dato che dilata le pareti dello stomaco, il soggetto, quando ha finito di assumerlo come supporto dietetico, avrà l’esigenza di riempire lo stomaco come faceva con il glucomannano. In parole povere una delle componenti del suo senso di fame rimane falsata in eccesso e quindi ben presto tenderà a riempirsi di cibo per colmare il vuoto lasciato dalla fibra così ingombrante. Può essere di molto aiuto ai grandi obesi, ma ai soggetti comuni no.

PSILLIO nella dose di 3-5g/sera è utile per ottenere evacuazioni regolari già dal primo giorno in attesa che il glucomannano eserciti i suoi effetti.

ALGA BRUNA e LAMINARIA sono fitocomplessi contenenti iodio i quali, attivando la produzione di ormoni tiroidei, accelerano il metabolismo basale; essi aumentano la concentrazione di ioduro intratiroideo. Il risultato è un calo ponderale particolarmente spiccato nelle zone più ricche di tessuto adiposo. Sono da utilizzare con estrema cautela. I preparati a base di alga bruna non devono essere assunti in maniera continuativa per periodi superiori a 40-60gg. A causa della presenza di alginati possono avere una leggera azione lassativa.

BACCELLO DI FAGIOLO inibisce l’alfa-amilasi pancreatica, deputata alla scissione degli zuccheri complessi in zuccheri semplici, disponibili per l’assorbimento.

SALVIA officinale ha azione tonica-stimolante generale come pure la

CANNELLA utili nell’iperfagia di origine ansioso-depressiva; in più la salvia è diuretica.

A maggior ragione questa scelta vale per l’ IPERICO; la sua influenza sul sistema serotoninergico consente di mantenere il controllo sulle pulsioni alimentari, in quanto in definitiva diminuisce il desiderio di alimenti ricchi in glucidi, drasticamente limitati nei regimi ipocalorici.

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LIQUERIZIA riduce la secrezione dei succhi gastrici per inibizione diretta a livello cellulare; questa azione può essere utile in quanto l’organismo aumenta la produzione delle secrezioni digestive (saliva e succhi gastrici) quando avverte la sensazione di fame o anche solamente alla vista del cibo che lo attira.

Alle piante con specifica az dimagrante spesso vengono associate quelle ad az drenante; su alcune di queste indichiamo importanti note da tenere in onsiderazione. TARASSACO Da sempre usato per epato-colecistopatie, esso combatte le iperlipemie; è ricco di K; è controindicato in pazienti con microcalcoli alla colecsti, in quanto, agendo da colecistochinetico, può scatenare una colica; è controindicato anche in pazienti con ulcera peptica, in quanto stimolante delle secrezioni gastriche; come tutte le verdure amare, che aumentano il grado di acidità dello stomaco.Una pianta che cresce spontanea nell’ Africa australe è HOODIA GORDONII, un cactus della famiglia delle asclepiacee. Esssa contiene un pa con eff antifame 100000 volte superiore al glucosio; inoltre inibisce il centro di regolazione ipotalamico della fame senza produrre stimolazione nè sedazione del SNC. La pianta è conosciuta fin dall’antichità dalle popolazioni locali, in particolare i San del Sudafrica (che la usavano come antifame e sete durante le battute di caccia, quando duravano a lungo). Allo stato attuale necessitano i normali studi prima di poterne rendere sicuro l’utilizzo. Tra parentesi la ditta Pfizer aveva brevettato il prodotto per conto suo ma è stata denunciata dalle istituzioni a tutela delle etnie e ha dovuto pagare i diritti sulle conoscenze tradizionali al popolo San che percepirà una quota pari a 6000000 di dollari annui.

MARRUBIO pianta che abbina alle note proprietà antitussive interessanti azioni dimagranti.

RHODIOLA x 2 azioni: quella adattogena generale e quella di riduzione della fame nervosa. In condizioni di stress viene secreto un eccesso di cortisolo, che facilita l’accumulo di grassi nei tessuti di deposito, specialmente a livello addominale. Anche la caduta dei livelli di estrogeni può portare ad un simile risultato, infatti nella menopausa si ha uno spostamento della zona di deposito dei grassi da fianchi-gambe a addome; ed è noto che in questa sede il grasso è pericoloso per il rischio cardiovascolare e di diabete. La dose è 200 mg di estratto secco standardizzato al 3% mezz’ora prima dei pasti.

La ditta ASTRUM propone il seguente protocollo a base di prodotti spagirici: per obesità= tè di giava 1 cucchiaio 3 volte al dì prima dei pasti, melissa 20 gtt 3 volte al dì, fucus 20 gtt 3 volte al dì, bio-vitae 1-3 secondo il bisogno la sera prima di coricarsi in caso di stipsi, 5erbe 4-5 granuli 2-3 volte al dì prima dei pasti, in caso di gonfiori addominali. X la ritenzione idrica solidago 30 gtt 3 volte al dì, pilosella 20 gtt 3 volte al dì, ononide 10 gtt 3 volte al dì, tè di giava 1 cucchiaio prima dei pasti.

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INTEGRATORI

Integratori CROMO-PICOLINATO aiuta la perdita di peso grazie al suo effetto sul legame insulina-recettore. Infatti l’insulina per esercitare la sua azione necessita del GTF, la cui parte attiva è un complesso organico cromo-ac nicotinico, detto cromo polinicotinato, cioè cromo biologicamente attivo. Tra le diverse combinazioni tra cromo e niacina la forma maggiormente attiva è il cromo dinicotinato O-coordinato. Altri tipi di complessi di cromo mostrano un’attività biologica inferiore: ad es il complesso Cr-ac picolinico (isomero dell’ac nicotinico) è poco efficace. I sali inorganici di CR addirittura vengono assorbiti solo in piccolissima parte, cioè circa l’1%. Il Cr- polinicotinato è specificamente indicato nell’obesità e nei disordini metabolici legati a insulino-resistenza. Il fabbisogno giornaliero di Cr è di 50-200mcg. La dose terapeutica può essere fino a 4 volte superiore; 100mcg di Cr 4 volte al dì producono un senso di sazirtà, diminuiscono la fame di carboidrati, favoriscono la demolizione dei grassi, fanno diminuire il colesterolo totale ed ldl, mentre aumenta l’HDL.

TRIPTOFANO è un aminoacido essenziale usato nel trattamento della depressione, dell’obesità e dell’insonnia in quanto precursore della serotonina. L’assunzione di triptofano prima di un pasto, analogamente ai farmaci che aumentano i livelli di serotonina, orienta la scelta verso cibi ricchi di proteine e poveri di carboidrati. E’ quindi capace di combattere il fenomeno del desiderio insaziabile di zuccheri. 2 caps da 500mg di triptofano circa mezz’ora prima del pasto principale (meglio serale) con una piccola quantità di carboidrati.

CALCIO PIRUVATO è efficace nell’aumentare il ritmo del metabolismo corporeo facendo si che venga bruciata una quantità maggiore di calorie. Vengono bruciati grassi e zuccheri, ma non le proteine. posologia 2 cp da 500 mgx2-3 volte al dì. Sono necessari 7-10gg x ottenere i primi risultati. Viene consigliato un dosaggio di “saturazione” pari a 6g/die x 10gg per poi passare al dosaggio personalizzato. I risultati migliorano se si associa l’esercizioo fisico. Il piruvato è un integratore molto sicuro; solo a dosi 10 volte superiori a quelle consigliate si può verificare un aumento della flatulenza. In alcuni pazienti si può verificare un transitorio aumento dell’appetito, conseguenza dell’aumentato metabolismo. per contrastare questo effetto si possono aggiungere ingredienti capaci di ridurre l’appetito come glucomannano, chitosano, guar, efedra, citrus aurantium, guaranà, cola. Un importante potenziamento del piruvato si ottiene unendolo a estratto secco di garcinia.

SON-FORMULA è una miscela brevettata basata sul “MAP” cioè master aminoacid pattern. Nello studio condotto dal prof Di Tullio sono stati prescritti 10g di son-formula+ 500-700g di frutta fresca a colazione, pranzo e cena ; attività fisica per 1h al giorno , costituita dal semplice

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camminare, oltre allo svolgimento delle normali attività. Peso iniziale dei pazienti era di 80,8 Kg, peso finale in 4 sett di terapia, 74Kg ; dopo 3 mesi senza alcun trattamento i pazienti hanno recuperato in media 2 Kg. Successivamente hanno mantenuto un peso stabile x 3 mesi. Dopo non è stato fatto alcun controllo. Il rationale di questo integratore è basato sull’esigenza (a) che il pp mantenga un bilancio azotato in equilibrio=non perda massa magra nè accusi i vari eff coll del dimagrimento come depressione, perdita della libido, astenia; (b) che ottenga contemporaneamente un bilancio energetico negativo capace di diminuire l’eccesso di tessuto adiposo. ((( non metto in dubbio l’efficacia quando urge ottenere un calo e non si ottengono risultati con altri sistemi naturali, ma ho 2 obiezioni: la prima è che questo schema assomiglia a un semidigiuno, per cui il paziente pur essendo sazio non si sente gratificato: questo implica intendere la dieta come un periodo di sacrificio per ottenere un calo e non come uno stile alimentare più sano da attuare per sempre.Di conseguenza, dopo un certo periodo, che può essere 1-2 anni il paziente tenderà nuovamente a recuperare il peso perduto, per cui il vantaggio di eliminare l’efetto yo-yo descritto nell’articolo perde consistenza; in realtà tale effetto sarà più dilatato nel tempo rispetto a quello che si osserva con diete drastiche o farmaci. La seconda è che tale schema prevede l’uso di una gran quantità di confezioni di son formula che già è molto costoso.))).

CHITOSANO è un biopolimero di tipo polisaccaridico non digeribile, ottenuto mediante deacetilazione alcalina di chitine estratte dall’esoderma di crostacei. Impedisce l’assorbimento dei grassi.Eff coll= facilmente da luogo ad allergie e intolleranze; tra gli eff normali, invece, cioé che si verificano nella maggior parte dei pazienti c’è gonfiore e distensione addominale. Io non lo consiglio mai.

NOTE AGGIUNTE COME APPROFONDIMENTO

(1) Un buon programma per il controllo del peso deve prevedere una dieta bilanciata, personalizzata in base al fabbisogno calorico del paziente, tale da produrre un calo non superiore a 2-4 Kg al mese. Ogni organismo possiede un “fat-point” che non è geneticamente prestabilito, ma semplicemente un livello di grasso divenuto abituale. Il corpo tende a difendere questo livello stimolando la sintesi della lipasi, enzima che favorisce l’immagazzinamento dei grassi, contrastando piuttosto efficacemente gli sforzi messi in atto attraverso la dieta ipocalorica. Solo una diminuzione lenta e graduale è capace di ingannare il fat-point e spostarlo verso il basso.

(2)Nell’obesità androide il grasso è localizzato prevalentemente sull’addome; viene definita “profilo a mela”. Nell’obesità ginoide il grasso è localizzato a livello di glutei, cosce e gambe, mentre il tronco rimane normale; è definita profilo a pera. La donna dalla menopausa in poi avrà un’obesità mista, poichè accumulerà più grasso addominale. L’obesità

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androide espone maggiormente al rischio di diabete, dislipidemie, gotta, calcolosi, infarto, ipertensione, tumore del colon, ernia iatale ecc. Infatti, le cellule adipose intraddominali rilasciano elevate quantità di ac grassi liberi nel circolo portale. Essa risponde bene ai trattamenti dimagranti. L’obesità ginoide non dà la stessa entità di rischio ma provoca disturbi venosi e disturbi agli arti inferiori. Nell’obesità da cause endocrine il paziente spesso si sente frustrato in quanto non attua delle intemperanze alimentari; la causa può essere dovuta a una particolare predisposizione ad accumulare le calorie ingerite sotto forma di grasso e/o a un’alterazione dei meccanismi che regolano il dispendio energetico. La tiroide è spesso chiamata in causa in certi tipi di obesità. Gli ormoni che essa produce regolano le calorie che l’organismo deve bruciare semplicemente x il mantenimento della vita (metabolismo basale), favoriscono la mobilizzazione delle riserve di grasso x trasformarlo in energia e stimolano la produzione di grasso bruno che attraverso l’ossidazione produce energia. Le ultime due azioni, tuttavia, non sono legate tanto alla tiroxina (T4), principale ormone , quanto alla triiodotironina (T3) nella quale il T4 è convertito nei tessuti periferici. L’innalzamento dell’insulinemia seguente all’ingestione di carboidrati favorisce tale trasformazione: l’insulinoresistenza blocca questo meccanismo natiurale. Pertanto una dieta ipocalorica, soprattutto se a basso contenuto di carboidrati, frena ulteriormente la conversione di T4 in T3 compromettendo il risultato della dieta stessa, poichè i grassi accumulati non vengono mobilitati nè bruciati. L’az anabolizzante dell’insulina è di primaria importanza. Una normale risposta al suo stimolo favorisce la sintesi proteica soprattutto nel tessuto muscolare.

(3) TERMOGENESI è il processo metabolico attraverso il quale l’organismo è in grado di produrre calore. Tale processo ha luogo soprattutto nei muscoli e nel tessuto adiposo. L’entità della termogenesi varia da soggetto a soggetto perchè è strettamente legata anche a fattori genetici, i quali determinano la quantità di tessuto molto particolare, il tessuto adiposo bruno. Questo tessuto, molto abbondante alla nascita e in diminuzione nell’arco della vita, è un tessuto metabolicamente attivo perchè produce calore a partire dai grassi e loro derivati più di ogni altro distretto dell’organismo: in parole povere brucia le calorie. .E’ consolidato il concetto che meno si mangia, più si rallenta il metabolismo basale. Pur restando vero questo meccanismo di compenso, ciò non deve indurre chi fa una dieta a mangiare spesso, bensì la situazione varia da caso a caso. Da una ricerca ( 2005 ) è emerso che quando l’organismo è meno ingolfato di cibo, il metabolismo cellulare, invece di ridursi, aumenta la sua efficienza .

(4) METABOLIZZATORE RAPIDO= è un soggetto che nella maggior parte dei casi è stato magro fino a circa 30 anni. Mangiava a sazietà, o anche per sfida con gli amici, e non ingrassava mai. E’ un soggetto che ha spesso fame perchè trasforma presto in energia le calorie dei pasti e

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prima che venga l’ora del pasto seguente può avere di nuovo fame. Ad un certo momento però il metabolismo rallenta o cambia ritmo mentre il soggetto mantiene le sue abitudini alimentari. Così comincia ad aumentare di peso. Se poi aggiungiamo i vari motivi di stress, può arrivare a diventare obeso. Anche chi ha fatto sport per molti anni quando si ferma può trovarsi nelle condizioni di un metabolizzatore rapido che ha girato l’angolo. Per queste persone io consiglio di arrivare, sempre per gradi, a ridefinire il proprio fabbisogno calorico. Esempio: a 30 anni consumava 2000 Kcal al giorno mantenendo il peso-forma (indice di massa da 17 a 24). A 40 è in sovrappeso di 15 Kg. Oggi dovrà fare una dieta che lo riporti al peso-forma lentamente; quando ha raggiunto questo peso , per mantenerlo,dovrà consumare un fabbisogno di 1600 Kcal, e non più le 2000 che assumeva in gioventù.METABOLIZZATORE LENTO= ingrassa per motivi opposti a quelli del metabolizzatore rapido: non ha un buon sincronismo tra i pasti e l’energia che forniscono. Non ha ancora finito di digerire il pranzo (si fa per dire, sono esempi estremi che vanno presi cum granu salis) che già è ora di cena. Non avendo fatto in tempo a bruciare i grassi, li immagazzina nel tessuto adiposo come riserva e intanto fa il pasto successivo. E’ un soggetto che si sente sempre stanco perchè non usa i nutrienti ma non li smaltisce.

(5)BENEFICI E DANNI DERIVANTI DALLA PERDITA DI PESO

Effetti negativi CALCOLOSI DELLA COLECISTI Gli obesi sono soggetti a rischio per lo sviluppo di calcoli della colecisti, rischio che aumenta ulteriormente durante l’esecuzione di una dieta ipocalorica. Infatti, benchè il calo ponderale determini una riduzione in termini assoluti della sintesi e della secrezione biliare di colesterolo, questa comunque eccede la quota di acidi biliari e di fosfolipidi secreti nella bile, anch’essa diminuita; come conseguenza l’indice litogenico della bile aumenta. Il minore rischio si verifica con una dieta moderatamente ipocalorica e con contenuto lipidico pari al 30%.

(6)BILANCIO PROTEICO E IDROELETTROLITICO Si considera ragionevole e sufficientemente priva di effetti collaterali una perdita di peso costituita per il 75% da grasso e per il 25% da massa magra. Questo obiettivo può essere meglio raggiunto con diete moderatamente ipocaloriche. Infatti diete fortemente restrittive e contenenti proteine di scarso valore biologico (derivate dal collagene) tendono non solo a far perdare una quota proteica eccessiva ma, se protratte per più di 6-8 settimane, sono anche potenzialmente pericolose per l’insorgenza di aritmie cardiache non responsive ai farmaci antiaritmici. Le diete fortemente ipocaloriche sono controindicate nei pazienti obesi portatori di cardiopatia. Un attento monitoraggio elettrocardiografico va riservato a tutti i pazienti sottoposti a forte restrizione calorica, in quanto la comparsa di aritmie o di anormalità dell’intervallo QT deve indurre

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all’immediata sospensione della dieta. L’inizio di una dieta, specie se fortemente ipocalorica nel paziente in marcato sovrappeso, è sempre accompagnato da una considerevole diuresi, responsabile del rapido calo ponderale che comunemente si osserva. Se la perdita rapida di liquidi in eccesso è sicuramente benefica, è tuttavia immancabilmente accompagnata da uno squilibrio elettrolitico per perdita di Na e K e in minor misura di Mg, Ca e P, squilibrio che va corretto integrando la dieta con un supplemento di questi ioni.ALTRI Si può osservare un aumento delle transaminasi epatiche e della fosfatasi alcalina, secondario alla rapida mobilizzazione delle riserve di tessuto adiposo presenti nel fegato. Di solito si assiste a un progressivo normalizzarsi di questi indici con la prosecuzione della dieta. E’ anche frequente, dopo 1-2 settimane , specie se la dieta è a basso contenuto di carboidrati, un aumento dell’uricemia, che tuttavia solo raramente acquista significato clinico. Altri fenomeni sono costipazione o diarrea nei pazienti che assumono formulazioni liquide; ipotensione, perdita dei capelli, intolleranza al freddo.

(7)SISTEMA IMMUNITARIO una dieta troppo restrittiva può portare ad un’alterazione in senso negativo dell’immunocompetenza del paziente, anche se in maniera non drammatica. Tale cambiamento può durare anche alcuni mesi dopo la fine della dieta restrittiva, ma non è stato avvalorato da molti altri studi. In linea di massima, invece, la riduzione del peso si associa a un miglioramento della risposta immunitaria, segno che l’alterazione non è irreversibile.

(8) Il rapporto tra giro vita e giro fianchi deve essere compreso tra 0,65 e 0,85: di più è indice di eccesso di grasso viscerale (pancia) stop.

Errata corrige: Al § MTC, il punto da automassaggiare con una matita , 36 S, che serve a sedare la fame, non è sull'alluce, ma sull'angolo ungueale interno del 2° dito.

Tort cu banane

Pentru blat100 g unt moale300 g biscuiti digestivi

Pentru crema100 g zahăr Demerara100 g unt400 ml lapte condensat

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Pentru decor3 bucati banane200 ml frisca lichida100 g ciocolata amaruieMod de preparare:Pisează biscuiţii digestivi şi amestecă-i cu 100 grame de unt. Presează amestecul într-o formă de tartă. Dă la rece pentru cel puţin 30 de minute.

Amestecă laptele condensat cu zahăr brun (gustă laptele înainte, dacă ţi se pare foarte dulce, pune mai puţin zahăr) şi restul de unt. Amestecă mereu, până când lichidul fierbe şi devine o cremă de caramel gustoasă.