Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

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Melodia in paginaNumero 1 pagina 1 MARZO 2010 Numero 1 Noto 6- 15 novembre 2009 - II Edizione Volalibro Festival della Cultura per ragazzi Marzo 2010. Prende il via primo numero del nostro giornalino d’ Istituto. L'idea di fare un giornalino nasce dal desiderio dei nostri ragazzi, pienamente condiviso dalla nuova dirigente, di dare “una voce” alla nostra scuola, di “trovare” un mezzo di comunicazione e di incontro per scambiare idee, per riflettere, per dar modo a cia- scuno di dire “la propria” su vari argomen- ti. Nel giornalino trovano spazio tutti gli alunni dalla scuola d’infanzia alla scuola secondaria di primo grado- che hanno scritto racconti, fiabe, poesie, disegni, fumetti e testi in genere che possano essere letti non solo dall'insegnante ma anche e soprattutto da altri bambini, da genitori e da chiunque abbia ancora voglia di fantasticare. “Melodia in pagina” non è quindi una pubblicazione che raccoglie "il meglio" dei migliori discenti della scuola, ma più semplicemente vuole informare sugli avvenimenti significativi che i ragaz- zi vivono nella scuola, diffondere i loro pensieri, i loro interessi, le loro idee così come sono. In secondo luogo ci è piaciuta l'idea di creare aggregazione attorno ad un oggetto di per sé coinvolgente: ecco allora il gruppo del Comitato di Redazione alunni che seleziona i testi da pubblica- re, che dispone le pagine secondo un pro- prio ordine, che sceglie i caratteri di scrittura, le foto e i disegni .., che si oc- cupa della impaginazione, coordinati dagli insegnanti. Questo primo numero raccogli- gli articoli dei “più coraggiosi”, di coloro cioè che, improvvisatisi giornalisti, hanno affrontato argomenti di cronaca, curiosi- tà... divertendosi perfino a intervistare adulti e ragazzi esterni alla scuola su alcu- ni temi di attualità. Tutti noi ci auguriamo che il giornalino si arricchisca ulterior- mente con altre rubriche, richieste e vo- lute dai ragazzi, dettate dalla loro fanta- sia e dai loro sempre molteplici interessi. Un ringraziamento particolare ai nostri “giornalisti in erba” che hanno collaborato con impegno e “coraggio”alla realizzazione di questo prima pubblicazione. La redazione EDITORIALE 2° Istituto Comprensivo “Giuseppe Melodia” E' stato l’ elaborato di due studenti del Melodia a classificarsi al 2° po- sto del concorso "Piccoli autori". Con la premiazione del Concorso per piccoli scrittori e piccoli illustratori, si è conclusa domenica 15 novembre 2009, sul palco del teatro comunale, la II edizione di Volalibro, il festival della cultura, che ha coinvolto cinque- mila studenti dei vari comun della pro- vincia di Siracusa, Ragusa, Catania, Roma.La premiazione è avvenuta alla presenza del Sindaco di Noto, dell' onorevole Fabio Granata e del Provve- ditore agli Studi di Siracusa. A pre- sentare la serata il giornalista e show- man Alessandro Baglieri, a cui hanno tenuto compagnia i personaggi della Televisione, il Principe Giglio e Scirin Scintilla. Sono stati premiati per la se- zione piccoli illustratori:C. Caruso, P.Di Natale,M Lucenti, S. Papa (1°); J Pomillo e C. Mammana (2°): Giulia Groppi e Nico- letta Fiore( 3°). Per il concorso piccoli autori, il primo premio è andato a Elena Burloni(Roma); il secondo a Lucrezia Berretta e Marta Marziano (Melodia) ; il terzo a Maria Schembri (Verga- Pachi- no). E’ stato, infine, segnalato l’elaborato di Gabriele Maiore (Melodia) G.Garofalo (sc.media) Giorno sedici dicembre 2009, nella splendida cornice della Sala Gagliardi, si è tenuto il tradizionale concerto di Na- tale dove si sono esibiti gli alunni che frequentano le classi di pianoforte, clarinet- to, violino, saxofono del corso ad indirizzo musicale della nostra scuola, coordinati e diretti dai proff: G.Campisi, C.Albi, C.Nobile, V.Morello. Le note degli strumenti, unite al coro delle quinte classi di scuola primaria, hanno dato luogo ad uno splendido e struggente afflato natalizio che è culminato con lo scambio degli Auguri di Buon Natale. L.Berretta , D.Cavarra (sc.media) Concerto di Natale Grande successo dei nostri piccoli musicisti MELODIA IN PAGINA GIUSEPPE MELODIA… chi era costui ? Noi ragazzi giornalisti e telecronisti...per un giorno Interviste, slogan, articoli e… tanto entusiasmo dei nostri ragaz- zi!!! (Continua a pagina 2) Giuseppe Melodia nacque a Noto il 28/ 12/1808 da Domenico Melodia e (Continua a pagina 5) Da marzo partono i progetti PON annuali- tà 2009-2010 cofinanziati dall’U.E. e dal (Continua a pagina 12) Al via i progetti P.O.N.

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Giornalino d'Istituto - marzo 2010 edizione n. 1

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 1

MARZO 2010

Numero 1

Noto 6- 15 novembre 2009 - II Edizione Volalibro Festival

della Cultura per ragazzi Marzo 2010. Prende il via primo numero

del nostro giornalino d’ Istituto. L'idea di

fare un giornalino nasce dal desiderio dei

nostri ragazzi, pienamente condiviso dalla

nuova dirigente, di dare “una voce” alla

nostra scuola, di “trovare” un mezzo di

comunicazione e di incontro per scambiare

idee, per riflettere, per dar modo a cia-

scuno di dire “la propria” su vari argomen-

ti. Nel giornalino trovano spazio tutti gli

alunni – dalla scuola d’infanzia alla scuola

secondaria di primo grado- che hanno

scritto racconti, fiabe, poesie, disegni,

fumetti e testi in genere che possano

essere letti non solo dall'insegnante ma

anche e soprattutto da altri bambini, da

genitori e da chiunque abbia ancora voglia

di fantasticare. “Melodia in pagina” non è

quindi una pubblicazione che raccoglie "il

meglio" dei migliori discenti della scuola,

ma più semplicemente vuole informare

sugli avvenimenti significativi che i ragaz-

zi vivono nella scuola, diffondere i loro

pensieri, i loro interessi, le loro idee così

come sono. In secondo luogo ci è piaciuta

l'idea di creare aggregazione attorno ad

un oggetto di per sé coinvolgente: ecco

allora il gruppo del Comitato di Redazione

– alunni che seleziona i testi da pubblica-

re, che dispone le pagine secondo un pro-

prio ordine, che sceglie i caratteri di

scrittura, le foto e i disegni .., che si oc-

cupa della impaginazione, coordinati dagli

insegnanti. Questo primo numero raccogli-

gli articoli dei “più coraggiosi”, di coloro

cioè che, improvvisatisi giornalisti, hanno

affrontato argomenti di cronaca, curiosi-

tà... divertendosi perfino a intervistare

adulti e ragazzi esterni alla scuola su alcu-

ni temi di attualità. Tutti noi ci auguriamo

che il giornalino si arricchisca ulterior-

mente con altre rubriche, richieste e vo-

lute dai ragazzi, dettate dalla loro fanta-

sia e dai loro sempre molteplici interessi.

Un ringraziamento particolare ai nostri

“giornalisti in erba” che hanno collaborato

con impegno e “coraggio”alla realizzazione

di questo prima pubblicazione.

La redazione

EDITORIALE

2° Istituto

Comprensivo

“Giuseppe Melodia”

E' stato l’ elaborato di due studenti del Melodia a classificarsi al 2° po-sto del concorso "Piccoli autori".

Con la premiazione del Concorso per

piccoli scrittori e piccoli illustratori, si

è conclusa domenica 15 novembre

2009, sul palco del teatro comunale, la

II edizione di Volalibro, il festival

della cultura, che ha coinvolto cinque-

mila studenti dei vari comun della pro-

vincia di Siracusa, Ragusa, Catania,

Roma.La premiazione è avvenuta alla

presenza del Sindaco di Noto, dell'

onorevole Fabio Granata e del Provve-

ditore agli Studi di Siracusa. A pre-

sentare la serata il giornalista e show-

man Alessandro Baglieri, a cui hanno

tenuto compagnia i personaggi della

Televisione, il Principe Giglio e Scirin

Scintilla. Sono stati premiati per la se-

zione piccoli illustratori:C. Caruso, P.Di

Natale,M Lucenti, S. Papa (1°); J Pomillo

e C. Mammana (2°): Giulia Groppi e Nico-

letta Fiore( 3°). Per il concorso piccoli

autori, il primo premio è andato a Elena

Burloni(Roma); il secondo a Lucrezia

Berretta e Marta Marziano (Melodia) ; il

terzo a Maria Schembri (Verga- Pachi-

no). E’ stato, infine, segnalato l’elaborato

di Gabriele Maiore (Melodia)

G.Garofalo (sc.media)

Giorno sedici dicembre 2009,

nella splendida cornice della

Sala Gagliardi, si è tenuto il

tradizionale concerto di Na-

tale dove si sono esibiti gli

alunni che frequentano le

classi di pianoforte, clarinet-

to, violino, saxofono del corso

ad indirizzo musicale della

nostra scuola, coordinati e

diretti dai proff: G.Campisi,

C.Albi, C.Nobile, V.Morello. Le

note degli strumenti, unite al

coro delle quinte classi di scuola primaria, hanno dato luogo ad uno splendido e

struggente afflato natalizio che è culminato con lo scambio degli Auguri di Buon

Natale.

L.Berretta , D.Cavarra (sc.media)

Concerto di Natale

Grande successo dei nostri piccoli musicisti

MELODIA IN PAGINA

GIUSEPPE MELODIA…

chi era costui ?

Noi ragazzi giornalisti e

telecronisti...per un giorno

Interviste, slogan, articoli e… tanto entusiasmo dei nostri ragaz-zi!!!

(Continua a pagina 2)

Giuseppe Melodia nacque a Noto il

28/ 12/1808 da Domenico Melodia e

(Continua a pagina 5)

Da marzo partono i progetti PON annuali-

tà 2009-2010 cofinanziati dall’U.E. e dal

(Continua a pagina 12)

Al via i progetti P.O.N.

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 2

Volalibro è il festival della cultura per

ragazzi dai 6 ai 19 anni, giunto

quest’anno alla seconda edizione. Du-

rante il periodo della manifestazione i

ragazzi vengono coinvolti nella parteci-

pazione a mostre, laboratori, letture,

spettacoli teatrali, visite guidate. Noi

alunni della scuola secondaria di I gra-

do abbiamo partecipato al laboratorio

di giornalismo Avvenire “Popotus” che

si è svolto nel Palazzo Vescovile sotto

la guida di due giornalisti della redazio-

ne di Milano di Avvenire. Abbiamo ap-

preso come viene organizzato il gior-

nale, come nasce la notizia di cronaca e

le varie tecniche utilizzate dai giornali-

sti per dare l’informazione. Partendo

da una fiaba, abbiamo estrapolato la

notizia da prima pagina. Abbiamo crea-

to la testata, l’occhiello...e natural-

mente abbiamo scritto l’articolo, uti-

lizzando la tecnica dell’intervista. È

stata un esperienza molto avvincente

che ci ha coinvolto totalmente. Anche

se per due ore ci siamo sentiti dei veri

giornalisti.

Sabato 12 dicembre 2009 nell’aula magna della

scuola G. Melodia alle ore 10,30 si è tenuto un

incontro sul tema“Dal viaggio allo sbarco, dal

sogno alla realtà”centrato sulle problematiche

legate allo sbarco dei clandestini sulle coste del

nostro territorio. L’incontro ha affrontato in-

teressanti tematiche di integrazione multietni-

ca. Sono intervenuti la scrittrice netina M.

Giovanna Mirano, che ha presentato il suo ro-

manzo “Uomini liberi” , giunto alla sua 7° edizione, centrato sul dramma

dell’immigrazione clandestina; l’artista arabo di origine tunisina Ronzi Harrabi;

Vincenzo La Monaca, responsabile della Caritas di Ragusa; il luogotenente della

caserma dei carabinieri di Noto, maresciallo Lucifora; l ’assessore alla pubblica

istruzione del Comune di Noto Arch. Andrea Falconeri. L’ incontro è stato rivolto

agli studenti delle classi 3° della scuola secondaria di 1° grado. Il maresciallo Luci-

fora ci ha descritto lo sbarco dei clandestini nelle nostre coste. Queste persone

partono dalla terra natia nella speranza di migliorare la propria vita, alcuni attra-

versano il deserto con tir o anche a piedi per raggiungere il posto di raduno; per

attraversare il canale di Sicilia, si affidano a persone senza scrupoli che, a caro

prezzo, li trasportano sulle nostre coste su barche o gommoni. Viaggiano per giorni

e giorni, anche settimane, senza cibo, ammassati da non potersi muovere e tanti

perdono la vita in mare. Arrivano carichi di vestiti messi addosso l’uno sopra l’altro,

vengono portati in centri di prima accoglienza dove vengono visitati e i carabinieri

controllano i dati anagrafici e la loro situazione. Le parole dell’ artista arabo Ronzi

ci hanno profondamente colpito, specie quando ha detto che in Tunisia, fino a 50

anni fa, durante le feste religiose persone di varie religioni (musulmana, cristiana,

ecc.) si riunivano insieme nel quartiere a far festa. C’era interculturalità, cioè o-

gnuno interagiva con il prossimo senza pregiudizi di nessun tipo. Per esserci l’ inte-

grazione ci vuole conoscenza, bisogna sapere ascoltare gli altri. Purtroppo oggi è

aumentata l’intolleranza mondiale. Per Ramzi, per tornare ad essere disponibili, si

deve azzerare l’intolleranza. La scrittrice netina ha citato un episodio significativo:

ha parlato di un ragazzino di origine araba che vive a Palermo, che aveva perduto la

sua identità culturale ; egli diceva di non sentirsi né musulmano, né cattolico,né

siciliano, né italiano, né arabo. Questa conferenza ci ha fatto capire che

l’integrazione multietnica può essere possibile se ognuno di noi impara a rispettare

gli altri. A. Corte-–V.Beltrami—S. Piccione (sc. Media)

16 Novembre 2009

Una giornata all’insegna

della legalità

Noi ragazzi- Giornalisti e tele cronisti.. per un giorno!

CONVEGNO SULL’IMMIGRAZIONE

Lunedì 16 novem-

bre 2009 noi alun-

ni delle terze clas-

si dell’Istituto

Comprensivo Melo-

dia abbiamo parte-

cipato ad un convegno sulla legalità or-

ganizzato dalla Polizia di Stato e che si

è tenuto nell’aula Magna del Seminario.

Sono stati affrontati importanti argo-

menti legati al rispetto delle regole e

della persona ed alla lotta alle mafie.

Legalità significa rispettare e far ri-

spettare le leggi, consiste nell’assumere

atteggiamenti positivi nei confronti

delle leggi dello Stato. La società è

formata da tante persone libere fino a

quando la propria libertà non limita

quella dell’altro; per questo è importan-

te conoscere e rispettare le leggi. Noi

ragazzi siamo stati stimolati a riflette-

re su questo tema e a seguire gli esempi

positivi di quanti hanno sacrificato la

propria vita nella lotta contro le sopraf-

fazioni per garantirci un futuro miglio-

re. Vincenzo Beltrami (sc. Media)

Altrettanto successo ha riscosso il

laboratorio Rai 3-GT ragazzi, il tele-

giornale in classe che si è tenuto a

Palazzo Nicolaci con due giornaliste

della redazione romana del Gt ragazzi.

Dopo aver esaminato alcuni problemi

del mondo attuale, abbiamo concorda-

to un argomento da presentare nel

sommario del nostro minitelegiornale.

Abbiamo preparato un questionario e

abbiamo intervistato le persone.

L’entusiasmo è salito alle stelle quando

abbiamo rivisto il nostro filmato e le

nostre interviste precedute dal logo

da noi stessi preparato:telecronisti d’

eccezione! .

M.Rizza-M.Pagano-M.Zirino (sc.media)

Il nostro motto:

La scuola per la città

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 3

boli che la rappresen-

tano, mentre pretendo-

no che si rispettino le

loro credenze. Noi ra-

gazzi della II B siamo

andati al Corso Vittorio

Emanuele di Noto ad

intervistare i passanti

per conoscere la loro opinione su questo

argomento. Una signora ci ha risposto

che, essendo cattolica, pensa che i cro-

cifissi nelle scuole non si debbano to-

gliere perché, così come ogni religione ,

anche la nostra ha le sue tradizioni e i

suoi simboli che devono essere rispetta-

l’ultimo giorno del calendario dei Ma-

ya..Altri invece hanno mostrato un certa

preoccupazione perché – hanno detto-

fino ad ora tutte le profezie dei Maya si

sono avverate. Secondo lei sarà la fine del mondo oppure sarà un cambiamento positivo? Né l’uno né l’altro. Sarà un

giorno come un altro, anche perché già in

passato sono state date varie date per

la fine del mondo, ma non è accaduto mai

niente. - Secondo lei è solo una trovata pubblicitaria o la realtà?- Secondo me è

solo una trovata pubblicitaria e molti ci

speculano per vendere libri e quant’altro

- Secondo lei, troppo allarmismo sulla fine del mondo nel 2012?- Io penso che

siano poche le persone allarmate per

ciò che potrà accadere nel 2012. La

maggior parte delle persone è talmen-

te impegnata nella vita di ogni giorno

da non pensare ad altro; e poi sono

convinto che quando la data arriverà e

passerà, ci verrà detto che l’umanità

non era pronta e la preghiera ci ha

risparmiati, come è successo prece-

dentemente.

Cosa dire? Tocchiamo ferro e speria-

mo che non accada niente!

V. Gallo, A.Incatasciato,M.Zirino (sc.media)

Uno dei problemi che ha diviso le opi-

nioni degli italiani negli ultimi mesi è

se è giusto mettere il crocifisso nei

luoghi pubblici. Alcuni sostengono che

la presenza del crocifisso impedisca a

persone di credo diverso di praticare

la religione che desidera. Altri sosten-

gono che persone di altre religioni,

straniere o italiane, dovrebbero ri-

spettare il simbolo della religione cat-

tolica che rappresenta il nostro Paese.

Questo, purtroppo, non si verifica

sempre. Spesso molte persone non

sono tolleranti, e quindi viene facile

disprezzare la religione altrui e i sim-

te anche da chi non li condi-

vide. Un signore, invece, ci

ha detto che lui è di un'al-

tra religione, ma da piccolo

gli è stato insegnato ad

essere tollerante alle idee

altrui, per cui era contrario

all'idea di togliere il croci-

fisso dalle scuole. Concludendo, noi

pensiamo che gli stranieri che vivono

nel nostro paese debbano rispettare le

nostre tradizioni e i nostri simboli

religiosi, così come noi rispettiamo i

loro.

M. Ciranna—N.Salemi (sc.media)

2012..fine del mondo?

Quella che all’inizio è stata definita

come influenza suina, e che ora è defi-

nita come “ influenza A / H1N1 sta

facendo il giro del mondo. E’ partita dal

Messico e si è diffusa prima negli Stati

Uniti d’America, poi in Europa e nel

resto del mondo. Ogni governo si è at-

trezzato per poterla combattere at-

traverso la campagna delle vaccinazioni.

Per sentire cosa pensa la gente su que-

sta nuova influenza, noi alunni

della IIA abbiamo intervistato

alcune persone ponendo loro

delle domande. Cosa pensa dell’influenza H1N1? Penso che

sia un’influenza simile a quella

stagionale e che l’informazione

abbia creato un po’ di allarmi-

smo. E’ d’accordo riguardo alle vaccinazioni? In linea di massi-

ma sono d’accordo, ma solo per

coloro che soffrono di gravi patologie,

per il personale medico-sanitario… per-

sonalmente penso di non ricorrere alla

vaccinazione perché ho un fisico sano.

Conosce i sintomi della nuova influenza? Sì, conosco i sintomi che sono del tutto

simili a quelli dell’influenza stagionale:

mal di testa, febbre alta, perdita

d’appetito, tosse, problemi respiratori.

Si preoccupa della diffusione del virus?

Ho un po’ di apprensione per i miei figli

perché, tra l’altro ho sentito in TV che

il virus sta subendo delle mutazioni. Sa come si trasmette la nuova influenza ? La nuova influenza non si trasmette

attraverso i cibi o mangiando carne di

maiale, come all’inizio si pensava. Il virus

si trasmette attraverso la saliva di chi

tossisce o starnutisce o attraverso il

contatto. Per questo,una buona igiene è

essenziale nel limitare la diffusione

dell’influenza. Noi pensiamo che l’H1N1

non sia più terribile della classica influ-

enza, ma non è da sottovalutare ed è

necessario prendere tutte le precauzioni

per evitarne il contagio, compreso il

vaccino consigliato dal Ministero della

Sanità.

G. Garofalo– M. M arziano (sc.media) Fumetto : E. Docile—E. Brancaforte

L’influenza H1N1 è veramente così terribile?

Oggi si parla molto di “fine del mondo”

nel 2012, su internet non si parla

d’altro. Si vendono kit di sopravvivenza,

rifugi anti-catastrofe,filtri per rende-

re l’acqua potabile……Anche lo star

system specula sull’evento con l’atteso

colossal “2012”. Noi alunni della II C

abbiamo voluto approfondire questo

argomento intervistando i nostri con-

cittadini.-Lei crede alla profezia Maya sulla fine del mondo nel 2012? - Alcuni

hanno risposto dicendo di non credere

perché gli esperti e studiosi della sto-

ria dei Maya smentiscono che si tratti

di una profezia; la data della presunta

fine del mondo coincide solamente con

Crocifisso in aula sì o no?

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 4

La convenzione internazionale dei

diritti dei bambini approvata dall’

ONU il 20 novembre 1989 è ratifica-

ta da 193 stati, tutela il diritto alla

vita,alla salute,al nome, all’ istruzio-

ne, al gioco, Protegge i bambini dagli

abusi e dallo sfruttamento e garanti-

sce la libertà e la pace .Quella del 2

Novembre è una data simbolica che

ricorda a tutti i bambini i diritti,ma

soprattutto lo ricorda alle Nazioni

che hanno il compito di tutela-

re ,questi diritti. Dopo 20 anni, per

molti bambini,i diritti sono soltanto una parola vuota di significato. Ci

sono ancora oggi dei paesi in cui non

vengono rispettati i diritti umani,

dove vengono sfruttati i bambini per

fare lavori faticosi in età in cui gli

strumenti di lavoro dovrebbero esse-

re penne e matite. Le ingiustizie, a cui

assistiamo ci procurano grande soffe-

renza; speriamo che un giorno nessun

bambino, debba essere sfruttato o

ucciso.

G.Scapellato, R.Nevola (Sc.primaria)

Rosarno e gli immigrati.

Il caso Calabria, la fuga degli immi-

grati da Rosarno, pone all’attenzione

nazionale un problema che si trascina

da tanto tempo, tra ipocrisia e razzi-

smo celato, da parte di un popolo che

ha conosciuto, in tempi non lonta-

ni,l’emigrazione di massa. Lo Stato

dovrebbe controllare e fare rispetta-

re le regole, per evitare che flussi di

massa si trasformino in invasione di

clandestini che finiscono per essere

facile preda della malavita di turno,

sia essa n’drangheta, camorra, mafia.

Se i flussi fossero veramente regolati

e controllati compatibilmente ai biso-

gni nazionali in tema di lavoro, non

nascerebbero situazioni di intolleran-

za come quelli che si sono verificati in

questi giorni in Calabria. Non si può

essere ambigui, quando si parla di im-

migrazione e accoglienza, bisogna con-

siderare che una popolazione che in-

vecchia per riuscire a far camminare

la nostra macchina produttiva ha biso-

gno di manodopera straniera che va

trattata nel pieno rispetto dei diritti

umani, senza ricorrere a sfruttamento

e umiliazione. Per evitare che il nostro

Paese si trasformi in terra di scontro

bisogna far sì che lo Stato sia più pre-

sente in territori difficili, dove le varie

mafie si sostituiscono ad esso per det-

tare le loro leggi, fatte di abusi e ille-

galità, pessima immagine per un paese

come l’Italia che si proclama democra-

tico e rispettoso dei diritti umani. Le

condizioni cui sono sottoposti gli immi-

grati sono gravi, ma la violenza è sem-

pre da bandire; lo Stato ha il dovere

d’imporsi con autorità per ristabilire la

legalità e la convivenza, tra i popoli.

C.Fichera, S.Staglieno, E.Beninato (sc.primaria)

Una frana a Giampilieri ha provocato

18 morti. Una collina si è sbriciolata la

notte tra l’1 e il 2 Ottobre seminando

disperazione tra la popolazione. Le

strade erano allagate, trentacinque

persone erano disperse e cinquecen-

toquaranta sfollati. Due anni fa suc-

cesse un evento simile, però non ci

furono morti. Questa volta,invece,

cinque ore di pioggia hanno causato

una catastrofe sorprendendo la gente

nel sonno. Il cordone di roccia è fra-

nato investendo il Paese, le case si

sono sbriciolate come cartoni e molti

hanno perso tutto. Gli uomini sono negli-

genti e non rispettano la bella natura,

tagliano gli alberi in modo dissennato e

costruiscono case nei letti dei fiumi.

La Chiesa Madre sembrava galleggia-

re su una piattaforma di fango. Dopo

il disastro si è parlato di quello che

doveva essere fatto in precedenza; il

risultato è solo la conta dei morti, con

la speranza che ciò che è accaduto

non dovrà succedere più. La Sicilia,

come tutta l’Italia, è a rischio idroge-

ologico; bisogna augurarsi che si in-

tervenga con progetti seri per evita-

re altri disastri e altri morti.

E. Beninato, M. G. D’Aversa, G. Casto-bello V. Cannarella (sc. Primaria)

Parliamone insieme : LA FRANA A GIAMPILIERI

20 Novembre :

giornata internazionale sui diritti dei bambini.

Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti.

Disegno di G.Scapellato (sc.primaria)

II A

scc Med

ia

Page 5: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 5

Con la legge n. 211 del 20 luglio

2000 il parlamento italiano ha isti-

tuito il 27 gennaio la giornata in

commemorazione delle vittime

dell’olocausto. La scelta della data

ricorda il 27 gennaio 1945, quando

le truppe sovietiche dell’Armata

Rossa, nel corso dell'offensiva in

direzione di Berlino, arrivarono ad

Auschwitz, scoprendo il suo triste-

mente famoso campo di concentra-

mento e liberandone i pochi superstiti.

Lo sterminio del popolo ebreo è celebra-

to anche da molte altre nazioni. Anche

nella nostra scuola ricordiamo il giorno

della memoria commentando film, poesie

e brani che riguardano questo argomen-

to. Ciascuno di noi ha la possibilità di

confrontarsi ed esprimere il proprio

pensiero su questo terribile argomento

avvenuto anni fa.

Maria Perez (sc. Media)

27 GENNAIO : GIORNO DELLA MEMORIA

Il bambino con il pigiama a righe

zo alla campagna. Dalla finestra della sua

stanza, Bruno osserva una strana fatto-

ria vicina, sormontata da un altissimo

camino da cui fuoriesce fumo nero. e non

sa spiegarsi perchè i contadini indossino

“un pigiama”per lavorare. A Bruno viene

proibito di uscire dalla villa e trascorre

le sue giornate in solitudine, con un tu-

tore che educa lui e la sorella all'ideolo-

gia nazista. Bruno non riesce a capire

perché gli ebrei debbano essere consi-

derati cattivi, anche perché Pavel, un

prigioniero ebreo che lavora in casa, è

molto gentile con lui. Un giorno, senza

farsi vedere, Bruno riesce ad uscire

(Continua a pagina 12)

è Bruno,

un bam-

bino di

otto anni

che vive

a g i a t a -

m e n t e .

Tornan-

do da

s c u o l a

trova la casa in fermento: suo padre,

ufficiale nazista, ha avuto una promo-

zione e tutta la famiglia sta per trasfe-

rirsi. Bruno non è contento di lasciare la

sua bella casa e i suoi amici. Si ritrova a

vivere in una grande villa isolata in mez-

Sabato 30 gennaio

s i a m o a n d a t i

nell’aula multime-

diale per vedere il

film “Il bambino con

il pigiama a righe”

diretto da Mark

Herman, tratto dall’

omonimo romanzo

dello scrittore ir-

landese John Boyne . È la storia di

un’ amicizia sincera tra due bambini,

uno tedesco e l’altro ebreo, sullo

sfondo di un fatto storico che ha

segnato le nostre coscienze, l’ olo-

causto. Berlino - 1942. Protagonista

di bordo di una compagnia di navigazione.

Ciò gli permise di conoscere profonda-

mente le migliori civiltà, in particolar

modo l’Egitto e la Siria. Quando fece

ritorno in patria, lasciò la professione di

medico e si dedicò all’educazione della

gioventù netina, istituendo una scuola

per studenti dai nove ai vent’anni. Non fu

un semplice insegnante, ma un missiona-

rio del sapere. Era un uomo che piaceva

perché riusciva ad infiammare le menti.

Partecipò anche attivamente alla vita

politica della sua città, Noto, come con-

vinto assertore del liberalismo politico

moderato. Preso dallo smarrimento, il

Melodia cominciò ad accarezzare l’idea

di abbandonare la vita politica e pubblica

per dedicarsi soltanto all’educazione dei

giovani. Venne nominato prima Reggio

Ispettore Circondariale, poi Provvedito-

re in Sicilia, in Calabria, in Toscana e in

Piemonte. Ma il ministro della Pubblica

Giuseppe Melodia… chi era costui?

da Maria Anna Guzzardi. Iniziò e con-

cluse i suoi studi a Noto. Agli inizi del

1827, appena diciannovenne,il Melodia

si recò a Palermo e vi dimorò per sette

anni. Ottenuta la laurea in medicina,

all’inizio del 1835 lasciò Palermo per

trasferirsi in Turchia, ove poté eser-

citare la professione come medico

Istruzione, anziché premiare questo

grande riformatore, lo sbalzò da una

provincia all’altra, tanto che prese la

decisione di fare ritorno nella piccola

patria netina. Secondo il Melodia i libri

di testo devono rappresentare una guida

sicura per il maestro affinché egli possa

muoversi nel compimento della sua opera

che deve corrispondere all’esperienza

viva e concreta del fanciullo. Per il Melo-

dia l’ostacolo da superare è il linguaggio

e la comunicazione tra coloro che abita-

no l’Italia dall’Alpi a Palermo, potersi

intendere l’un l’altro per voce e per

scritto in una lingua comune. Questo è il

principale, se non l’unico, compito delle

scuole elementari per il supremo bisogno

nazionale. Si spense a Noto il 2 Marzo

1884, dopo una penosa malattia che sop-

portò con grande forza d’animo.

M.S. Perez— P. Bojarska (sc.media)

Page 6: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 6

Ingredienti :

- 1 Kg di farina di grano duro - 1Kg di zucchero

- 1Kg di mandorle sgusciate e infornate -1/2 bustina di lievito per dolci -2 bustine di vanillina

-acqua Preparazione: -Tritate le mandorle,unitele con gli altri -Ingredienti citati sopra ed impastate con acqua

- Quanto basta per rendere il composto morbi-do E ben amalgamato.

Lasciatelo riposare per un Paio d’ore , quindi formate delle palline e appiattitele facendo una leggera pressione con il

palmo della mano. Ponetele nel forno a tempe-ratura media,fino a quando i dischetti non saran-

no dorati

Le ricette della nonna… di R. Alderuccio (sc. Primaria)

Ingredienti:

-1kg di farina di grano duro -acqua e sale

- 1panetto di lievito di birra - mozzarella -salsa

-acciughe -prezzemolo -aglio -finocchietto selvati-

co -olio di oliva -grana grattugiata

-peperoncino rosso macinato Preparazione : Mettere la farina in una ciotola,sbriciolare il

lievito ed impastare con abbondante acqua tiepida e salata. Aggiungere l’ acqua a poco a poco e sbattere l’

impasto fino a quando non faccia i palloncini. Mettere a lievitare il composto e quando è pronto si versa in una teglia appena unta. Si condisce con salsa cotta mescolata con : a-

glio,prezzemolo, finocchietto selvatico , olio di oliva,sale e peperoncino. Si aggiunge la mozza-rella e il formaggio grattugiato, infine si condi-

sce il tutto con un filo d’ olio d’ oliva e si infor-

na alla temperatura di 200/250 circa.

‘I FACCIUNA ‘U SFINCIUNI

Il torrone è diffuso in tutta l'isola. L'origine del dolce

è araba, come lo è anche la parola qubbayt, che in siciliano è diventata "cubbàita". Originariamente era fatto con miele,

m a n d o r l e e "gh jugghju lena" , semi di sesamo lasciati dagli arabi a

Siracusa.

Ingredienti:

-1 Kg di mandorle

- 1 Kg di miele - oppure 700 grammi di miele e 300

grammi di zucchero

Preparazione : Occorre sbucciare e tostare al forno le mandorle e metterle successivamente sul fuoco in una casseruola insieme al miele - eventualmente insie-

me allo zucchero -. Gli ingredienti si mescolano di continuo finché non si rapprendono bene.

Successivamente il composto si versa in un piano ben

umido e lo si taglia in base alla forma desiderata.

‘U TURRUNI

Scuola Dell’Infanzia

Page 7: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 7

Alla fine dell’anno è abitudine comune festeggiare

con amici e parenti l’arrivo del

nuovo anno. Tavole imbandite,

ricche di cibo,di dolci e di

spumante sono presenti in

ogni casa. Quando scocca la

mezzanotte, si accendono i

fuochi d’artificio che salutano

l’anno vecchio che se ne va e

l’arrivo del nuovo anno. In un

attimo, si fa il bilancio dell’

anno che va via e nello stesso tempo una forte emozio-

ne riempie il nostro cuore per i desideri che in quel

momento pensiamo di realizzare in futuro. Se è vero

che l’uomo è portato a sognare e a pensare che l’arrivo

del nuovo anno possa cancellare in un attimo tutte le

cose negative, è pure vero che bisogna dare spazio alla

speranza affinché il futuro possa dare gioia e serenità

in un momento difficile che sta vivendo l’uomo dei

nostri tempi. Diceva Seneca: “Dipenderai meno dal

futuro se avrai in pugno il presente”. Seneca ci invita a

stare con i piedi per terra; costruire il proprio futuro

significa seminare oggi per raccogliere domani; non si

può sperare di diventare ricchi e famosi sperando

nella fortuna, dobbiamo essere noi i protagonisti del

nostro futuro impegnandoci in progetti e programmi

che possano cambiare positivamente la nostra vita.

G. Castobello- E. Beninato (sc. Primaria)

Anno nuovo…. Vita nuova

Un pizzico di umorismo

Sai qual è il colmo per Babbo Natale? Essere arrestato perché preso

con le mani nel sacco

E il colmo per la Befana? Non saper giocare a scopa

Tra amici:

-La befana ogni anno cade il 6 gennaio.

- Accipicchia , dovrebbe fare più attenzione.

R. Belmonte— S. Di Stefano (sc. Media)

Classi prim

e Sc. P

rimaria

I. Livio (sc. Primaria)

Page 8: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 8

Noi alunni della classe pri-

ma della scuola secondaria

di 1° grado e della scuola

primaria abbiamo parteci-

pato ai giochi matematici

che si sono svolti nel no-

stro istituto a partire dal

18/11/2009 in orario po-

meridiano. Abbiamo parte-

cipato a 3 incontri di for-

mazione prima di accedere

alla prova finale. Nei 3

incontri ci siamo allenati compilando moduli, risolvendo eser-

cizi logico-matematici; l’ultima prova è stata quella di classifi-

cazione. Per noi, “geni” della matematica, sono state delle

prove di media difficoltà.

Si sono classificati gli alunni: Di Maria Daniele e Poidomani

Ignazio (1A) – Carelli Giulia (2C)– Ciranna Maria (2B); Manga-

naro Giuseppe- Papa Marco – Ferraro Carla – Ferrara Anna (3

E); Bonazzi Paola (3D); Caccamo Corrada(3C)

A. Belfiore, - C.Belmonte - M. Rizza, - M. Pagano

GIOCHI MATEMATICI

Dall’ipod all’ mp3, passando per lettori

di musicassette e lettori cd, la musica,

in qualsiasi forma la si ascolti è, ed è

stata, una costante per qualsiasi ge-

nerazione. Ogni estate ha la sua colonna

sonora e molti associamo un momento

particolare della nostra vita ad una

canzone. La musica invade ogni spazio

della vita quotidiana: si ascolta musica

in macchina, nei bar, nei centri commer-

ciali… andando a scuola o tornando a

casa… Essa ha un ruolo fondamentale

nella vita dei giovani di qualsiasi genera-

zione, e da sempre ne influenza i com-

scoltavano i nostri genitori alla nostra

età, ma le emozioni restano sempre le

s t e s s e .

Un po’ per svago, un po’ per hobby o

forse per evadere dalla nostra routine

quotidiana, noi giovani amiamo la musica,

la ascoltiamo nel tempo libero, ovunque

ci troviamo. La musica dà un’anima

all’universo, le ali al pensiero, uno slan-

cio all’immaginazione, un fascino alla

tristezza, un impulso alla gioia e alla

vita di tutti i giorni.

V.Gallo - O.Lorenzano -A. Incatasciato- V. Rubino - S. Piccione (sc, Media)

PARLIAMO DI MUSICA...

portamenti. Ognuno di noi ha un proprio

modo di esprimerla e di capirla: la mu-

sica è la nostra anima, ci identifichiamo

in essa e la imitiamo nei suoi stili. Un

tempo masse di adolescenti si strappa-

vano i capelli per John Lennon &

company; ora, a seconda del tipo di

musica che si predilige, cambia anche lo

stile e il modo di porsi. Pensiamo agli

appassionati di musica metal, o a coloro

che prediligono la musica rap, si distin-

guono lontano un miglio. La musica muta

di giorno in giorno: quella dei nostri

giorni è ben diversa da quella che a-

Nel mese di Ottobre, noi alunni della classe IV A-

B-C e V-C abbiamo partecipato al secondo concor-

so artistico “Il volo di Pegaso” indetto

dall’Istituto Superiore della Sanità, in questa

occasione abbiamo affrontato il tema che riguar-

da le malattie rare. Nel clima natalizio,è doveroso

avere una sensibilità particolare per tutti coloro

che soffrono e vivono una malattia rara. Un regalo

gradito,da mettere sotto l’albero di Natale, po-

trebbe essere l’impegno deciso e costante dello

Stato, al fine di garantire un aiuto materiale per

affrontare e sconfiggere, tante malattie che fino

ad oggi non hanno avuto la giusta attenzione.

C. Fichera V. Guastella (sc. Primaria)

Disegni: C. Roccaro—E.Vasile– N. Fiore— G. Sca-pellato

IL VOLO DI PEGASO

Alla scoperta di una nuova sensibilità

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 9

Se avessi una bacchetta

magica...

Se avessi una bacchetta magica

Farei tornare la pace nel mondo

E unirei tutti i popoli in un grande giro-

tondo.

Farei cessare la fame

Che è più tagliente delle lame.

Se avessi una bacchetta magica

Trasformerei in buoni i prepotenti

E in onesti i malviventi.

Costruirei nuovi ospedali

Per quelli che son malati.

Se avessi una bacchetta magica

Trasformerei tutto il mondo

In qualcosa di bello e di profondo…

Cavallo F e Gulizia G. ( sc. Media)

Le stagioni di Dino

Dietro la porta c’è un bambino

Si chiama Dino ed è piccolino

Quando sale sulla montagna

Mangia sempre una castagna

Quando va al mare

Fa di tutto per scavare

L’unico tesoro che trova è un prato

Si distende beato

E’ accecato dalla luce del sole

Il bambino solo

Nel giorno scende il tramonto

E tu, bambino,

cammini , solo, per la strada

mentre i tuoi compagni giocano felici.

Li osservi ma non ti

cali nel gioco.

Il sole scompare

La luna compare

E tu sei sempre solo

nell’angolo a guardare.

R. Tordonato (sc. Primaria)

Il contadino e la fata

di D. Marziano (sc. Media)

Funzioni di

Propp

C’era una volta un contadino che aveva

quattro figli. Viveva in una casa vecchia e

misera ed era talmente povero che ciò

che guadagnava non bastava neanche per

mangiare. Era disperato, non dormiva la

notte, perché non sapeva come fare

per portare avanti la famiglia.

Mancanza

Eroe Protagoni-

sta

Un giorno il figlio maggiore andò nel bo-

sco in cerca di bacche e frutti.

Li, incontrò una meravigliosa donna che

gli chiese di aiutarla a portare la legna

che aveva raccolto.

Donatore

Il giovane, pronto, l’ aiutò e la donna, che

in realtà era una splendida fata, gli rega-

lò un fiore magico capace di esaudire

qualsiasi desiderio.

Fornitura del

mezzo magico

Il ragazzo ,felice, tornò a casa e rac-

contò al padre la sua avventura.

- Fiore desidero vivere in una bella casa ,

con un orto pieno di frutta e ortaggi -

esclamò il padre, tenendo il fiore tra le

mani . Ed ecco che il fiore cominciò a

vibrare e la casa si trasformò sotto i

loro occhi . -Tornerò dalla fata per rin-

graziarla - disse il giovane e si incamminò,

girandosi ogni tanto per ammirare la

sua bella casa

vittoria dell’eroe

Ma non trovò più la fata. Incontrò, inve-

ce, una bella contadina che cercava fun-

ghi nel bosco. Si fermò a parlare con lei

e più la ascoltava , più se ne innamorava .

Il nostro giovane ritornò a casa con la

bella contadina che da lì a breve divenne

sua moglie. Tutti insieme vissero

nell’abbondanza e nella felicità.

Lieto fine

La sirena

In un grande mare

C’è una sirena che non sa nuotare.

Tutti la vogliono aiutare

Ma lei non vuole imparare.

Ci prova il pesce gatto

Ma lei si spaventa e scappa nel relitto.

Ci prova Nettuno

Ma la Sirena non ascolta nessuno.

Infine lei impara

Con l’aiuto dell’amica Sara.

G. Mazzara (sc. Primaria)

Ciò che vede è un campo di viole

Riesce a sognare anche lì

E la sua storia finisce qui.

L. Runca (sc. Primaria)

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Melodia in pagina—Numero 1 pagina 10

IL NATALE

L’amicizia

L’amicizia è un sentimento vitale

a qualunque età, per ogni essere mortale

L‘ amicizia è fatta di bontà

e si fonda soprattutto sulla sincerità.

Un amico vero non ti tradisce,

ti sa ascoltare, ti capisce;

ti aiuta quando sei in difficoltà

condivide con te dolori e felicità

La vita senza amicizia sarebbe una tristezza

Solo chi ha un vero amico possiede una ricchezza.

Ed io mi sento fortunato

Perché il vero amico l’ho incontrato.

Al mio amico non importa come sono fisicamente,

lui legge nel mio cuore e nella mente.

Mi è accanto in ogni momento

sa aiutarmi quando ne ho bisogno,

e si dona con generosità

senza nulla in cambio, senza alcuna difficoltà.

Per lui nutro un sentimento profondo

E non lo cambierei per nulla al mondo

L’ amicizia è un seme che abbiamo nel cuore

e cresce ogni giorno con la lealtà e l’ amore

Per qualcuno forse l’ amicizia è un sentimento da sottovalutare,

ma, credetemi,

per me è qualcosa di essenziale!

L. Gradante (sc Media)

L’ANGOLO DEI PIU’ PICCOLI

a cura della scuola

dell’infanzia

L’amicizia

L’amicizia è come un fiore

se non lo coltivi muore

Un mondo senza amici

è come un giardino senza fiori.

Il vero amico è colui che ti consola

e non ti lascia mai da sola.

L’amicizia è una cosa rara

ma quando la trovi te la tieni

stretta e cara. A. Rubbino (SC, Primaria)

L’AUTUNNO

Giacomo - Anni 5

Marika

V. Papa

Page 11: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 11

Il tempo di uno sparo, quell’eco sempre più vicino, e ... Dove

mi trovo? Che luogo è questo? Socchiudo lentamente le pal-

pebre, un bagliore accecante e poi ... Ora ricordo: Lei, il suo

profumo, lo sguardo d’intesa, il calore di un abbraccio ... im-

magini della mia esistenza recise da una forbice che li ha

ridotti in frammenti, piccoli ricordi incompleti. Credevo che

non avrei potuto resistere alla consapevolezza di non avere

accanto la mia migliore amica. La vedo ancora accanto a me, il

suo nome risuona nella mia testa, accompagnato dalle sue

parole che mi consolavano con dolcezza nei momenti più bui.

Il tempo passava sotto il caldo sole d'estate con la semplici-

tà che ci univa in una timida armonia. I nostri ricordi sono

ancora vivi, una luce li veglia e si chiede perché noi non sia-

mo lì a raccontarci le storie che ci hanno fatto tanto sogna-

re. La luna starà ancora aspettando il bisbigliare delle no-

stre voci, il saluto che le dedicavamo ogni notte. E poi … tut-

to è rimasto fermo in quell’attimo, come se il tempo si fosse

bloccato e non volesse ripartire più. Camminavano insieme i

nostri sogni, crescevano giorno per giorno; il destino ce lo

costruivamo senza pensare a ciò che potesse accaderci: pas-

savano gli anni e la nostra amicizia era sempre intatta, anzi

aumentava e diventava sempre più importante, addirittura

essenziale. Non c'era giorno che passavamo separate, ogni

minima emozione, anche se piccola e insignificante, la dove-

vamo vivere insieme, sole era come sentire un vuoto, grande

da colmare. Mi manca! Mi mancano i pomeriggi passati insie-

me a ridere e scherzare ... C'erano volte, in cui annoiate dalla

solita vita, volevamo fare qualcosa di grande, e altre in cui

parlare dei vecchi tempi era abbastanza speciale; in quelle

giornate tornavamo con la mente ad anni prima, che ci pare-

vano già distanti ... Spesso pensavamo al giorno in cui il fato

ci volle fare incontrare. Su quella panchina. all'ombra di un

albero, lei prese il mio foglio bianco e lo colorò con una nuo-

va tonalità che non conoscevo: il colore della nostra amicizia,

proprio come quei fiori variopinti che portano la primavera

nei prati. Sfoglio le pagine del nostro libro e rivivo gli attimi,

mi ritorna il rossore tra le gote, il rimbombo di una lieve risa-

ta. Due bambini, l'uno di fronte all'altro, che giocavano felici!

Da allora ogni volta ci incontravamo nel parco per inventare

una nuova avventura. Inizio, fine … la stessa cosa! Proprio

dove il destino ci unì scelse di separarci ingiustamente, quasi

come se il tempo fosse scaduto per sempre. Il nostro legame

fu spezzato da un colpo di pistola male assestato da un folle

che seminava il panico tra i giardini in cui noi, ignari del peri-

colo, passeggiavamo come tanto tempo fa e ripercorrevamo il

sentiero che ci aveva fatto incontrare. Adesso sono qui,

sopra una nuvola, a vegliare quest' amicizia che non potrà mai

finire perché quando due persone sono davvero legate non

sarà il vento a disperdere i loro sogni, non sarà la pioggia a

cancellare i loro ricordi e non sarà la vita a farli dimenticare. L. Berretta - M. Marziano (sc. Media)

2° classificato –Volalibro

Una strana

morte Ieri, 10 Novembre

2009, è stato ritrova-

to sotto la neve il cor-

po di una giovane chi-

tarrista. Sembra che

la sua morte sia dovuta

alla mancanza di cibo e al freddo. Mol-

ti testimoni sono stati interrogati

dalla polizia scoiattolese. Anche noi

giornalisti li abbiamo intervistati per

saperne di più.

Il signor Grillo De Grillis ci ha riferito

che proprio quella mattina aveva visto

la cicala che cantava accompagnandosi

con la chitarra sul ramo di una quercia.

Niente lasciava intravvedere quella

fine tragica.

Il signor Calabrino Calabris – cugino

della vittima-: “Ho visto la formica

sbattere la porta del suo formicaio in faccia a mia cugina, ma non ho inda-

gato sul fatto perché è risaputa

l’antipatia che la signora formica nutre

per la mia cara cuginetta”

Il signor Ratto Ratti aggiunge: “Ho

visto la cicala infreddolita e, pensando

che stesse male, ho pensato di chiama-

re l’auto salvainsetti. Purtroppo non ho

fatto in tempo a salvarla. La polizia è

arrivata alla conclusione che la morte

della cicala sia dovuta a cause naturali

e il caso è chiuso.

M. Pagano – sc. Media

Trasformo la fiaba in notizia

Sopra una nuvola

MODI DI DIRE

Come nasce l’espressione Essere al

verde?

L’espressione “essere al verde”, diffu-

sissima, significa "rimanere senza un

soldo", ma la sua origine è sconosciuta

ai più. Secondo una citazione storica,

l'espressione è nata nelle aste pubbli-

che di Firenze dove si adoperavano,

come 'segnatempo', delle lunghe can-

dele di sego tinte di verde all'estremi-

tà inferiore: quando la candela arriva-

va "al verde", l'asta veniva chiusa.

I. Bellofiore – sc, Media

Classe III A

(sc. primaria)

Page 12: Melodia in...pagina a.s. 2009-2010 edizione n.1 (marzo)

Melodia in pagina—Numero 1 pagina 12

I corsi ad indirizzo musicale

Nel nostro Istituto l’ inse-

gnamento dello strumento

musicale nella scuola media è

attivo da ben ventisette anni.

Molte sono le attività che si

svolgono

in seno

ad esso. Si va dalle lezioni individuali alla

pratica della musica d'insieme per varie

formazioni. Quest'ultima, in particolare,

è finalizzata alla

realizzazione di

saggi, concerti e

performances di

vario tipo. I risul-

tati conseguiti dai

nostri discenti in

questi anni sono

alquanto lusinghieri. Basti pensare alle

numerose partecipazioni a concorsi,

rassegne e manifestazioni varie che si

sono svolte anche fuori dalla nostra

provincia.. Gli strumenti che si possono

studiare sono i seguenti: Clarinetto,

Violino, Pianoforte e Sassofono. Ai

corsi possono accedere gli alunni che si iscriveranno alla pri-

ma classe della scuola secondaria di 1 grado (media).

LA REDAZIONE

M.I.U.R. diretti agli alunni della scuola primaria e secon-

daria di 1 grado. Ai corsi possono partecipare tutti gli

alunni che ne fanno esplicita richiesta. Nella seguente

tabella sono riassunti i progetti in oggetto.

La redazione

(Continua da pagina 1)

La redazione:

2° I.C. G. Melodia plesso Don Bosco

Tel.: 0931835052

Fax: 0931573273

E-mail: [email protected]

Prendono il via i progetti PON

dalla villa e arriva alla” fattoria”, in realtà un campo di concentramento, dove co-

nosce Shmuel, un bambino ebreo della sua stessa età. I due diventano amici, si

incontrano e giocano attraverso il filo spinato che li separa. Bruno, di nascosto

dai suoi, porta a Shmuel del cibo e procura i giochi per divertirsi insieme. Un gior-

no- era l’ultimo che avrebbero trascorso insieme prima di trasferirsi- Bruno,

scavando una buca, passa sotto il filo spinato per aiutare Shmuel a trovare il pa-

dre che non vede da tre giorni. Shmuel gli ha procurato un "pigiama" , perché

passi nel campo inosservato. Bruno scopre che il campo non era il luogo di diverti-

mento che immaginava. All’improvviso dei tedeschi spingono i due bambini e altri

ebrei dentro un edificio di cemento. I bambini sono costretti a spogliarsi, pensa-

no di dover fare una doccia e si fanno coraggio tenendosi per mano, inconsapevoli

di trovarsi in una camera a gas. Quando il papà di Bruno, che ha scoperto la scom-

parsa del figlio dalla villa, arriva alla camera a gas c'è solo silenzio: la loro morte

è già giunta. A noi ha molto colpito la brutalità con cui venivano massacrati gli

ebrei senza distinzione fra adulti e bambini. Secondo noi la scena più significativa

del film è proprio la scena finale dove nella camera a gas si spengono le luci e i

due amici sono lì, si stringono la mano e affrontano insieme il loro crudele destino.

Il messaggio che il regista ci ha trasmesso è che l’amicizia ha vinto su qualsiasi

forma di violenza. Bruno, infatti, nonostante gli insegnamenti del maestro e del

padre, è riuscito a amare un bambino uguale a lui e questo ci ha emozionato e ci ha

fatto riflettere sulla cattiveria umana e pensiamo che ciò che è stato non deb-

ba mai più ripetersi.

F. Cavallo- M Rizza- L. Pintaldi (sc. Media)

(Continua da pagina 5)

Comitato di redazione – alunni:

ALDERUCCIO REBECCA- BELFIORE ADRIA-

NA- BELMONTE CRISTIAN- BELMONTE

ROBERTO - BELTRAMI VINCENZO - BE-

NINATO ENRICO - BOJARSKA PAULINA –

CASTOBELLO GABRIELE - CIRANNA MA-

RIA - CORTE ARIANNA - DI STEFANO

SIMONETTA- GALLO VALENTINA- GARO-

FALO GABRIELE – INCATASCIATO ALES-

SIA – LORENZANO ORIANA – PAGANO

MARTINA – PEREZ MARIA SILVANA -

PICCIONE SELIN- RIZZA MARTINA- RU-

BINO VALERIA – SALEMI NOEMI- TAFA-

RO SALVATORE – ZIRINO MANUEL

Docenti - coordinatori:

Rosangela Cutrufo – Cettina Mortillaro- Cet-

tina Sortino- Chiara Vinci -

Impaginazione: Prof. Carmelo Trapani

Revisore bozze: Prof. Salvatore Di Pietro

Direttore Responsabile:

Prof.ssa Nicoletta Maria Adelaide Lipani

OBIETTIVO C – Migliorare i livelli di conoscenza e

competenza dei giovani Azione C1 - Interventi per

lo sviluppo delle competenze chiave TIPOLOGIA INTER-

VENTO TITOLO

Percorso formativo sulle competenze

digitali

Alla guida del Computer La

patente europea

Percorso formativo sulle competenze di base Comunicazione

in lingua straniera

Steps in English

Percorso formativo sulle competenze

trasversali

Competenze sociali e civiche

La scuola per la città

(miniguide)

Percorso formativo sulle competenze

trasversali

Competenze sociali e civiche

Il rispetto della vita