Maurice Druon - I Re Maledetti Vol.06 - Il Giglio e Il Leone

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    Giacomo di Molay, il Gran Maestro dei Templari, lanciava, nel 1314, dallalto

    del suo rogo, il suo anatema. Conosceva forse, attraverso le scienze divinatorie

    di cui i Templari erano a parte, lavvenire al quale erano destinati ilippo il

    !ello e la sua discendenza" # le fiamme nelle quali egli si spegneva avevano

    aperto al suo spirito una visione profetica"

    $ueste sono le domande c%e gli storici si sono poste pi& volte e c%e si sar'

    senza du((io poste anc%e il lettore del ciclo de ) *+ M-++TT).

    -a tragica vicenda si conclude con questo sesto volume della suddetta collana

    nel quale ancora una volta fa spicco la profonda erudizione storica e la fervidavena narrativa del ruon. +gli affresca in esso, con perizia di miniaturista, gli

    avvenimenti nei quali si concretizza lacatastrofe della casa regnante di ranciaed il tragico destino del popolo francese c%e avre((e dovuto soffrire ancora a

    lungo, prima c%e si dissipasse, nel fumo di altri rog%i, la maledizione del Gran

    Maestro.

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    M/*)C+ */#0de lcadmie fran2aise

    ) *+ M-++TT)-)!*# )5

    )- G)G-)#

    + )- -+#0+1367 8 13435

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    9*#9*)+T: -+TT+ **) * ); +*T

    9*)M +)6

    Titolo originale dellopera-+ -?; +T -+ -)#0

    ;can e *iela(orazione

    di 9urroso

    ;TM9T# )0 )T-) @ 9*)0T+ )0 )T-? 8 1=>6*#T#C-C# C9*#TT) A C. s.a.s. @ T#*)0# @ ) )--*, 6

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    9*)0C)9-) 9+*;#0GG) ) $/+;T# #-/M+

    C; ) *0C)

    )l re

    )-)99#) )-#);, pronipote di ;an -uigi, nipote di ilippo il !ello, figlio

    primogenito del conte Carlo di alois e della di lui prima moglie Marg%eritadnDou@;icilia, 3E anni1.

    -a regina

    G)#00)!#*G#G0, detta la anni.

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    -a regina

    )-)99 ) H)0/T, secondogenita del conte Guglielmo di Hainaut e diGiovanna di alois, 14 anni.

    -a regina madre

    );!+--)*0C), vedova di +doardo )), figlia di ilippo il !ello, 3> anni.

    ) parenti del re

    +0*)C#+TT#C#--#T#*T#, conte di -eicester e di -0C;T+*, 4I anni.

    +dmondo, conte di +0T, zio di re +doardo ))), 6I anni.

    C; ) 0**

    -a regina

    G)#00 ) 0**, figlia di -uigi il Testardo e di Marg%erita di!orgogna, nipote di ilippo il !ello, erede al trono di 0avarra, 1I anni.

    )l re

    )-)99#)*0C), conte d+vreuF, figlio di -uigi di rancia e marito dellaprecedente, 61 anni circa.

    C; ) H)0/T

    G/G-)+-M#, detto il !uono, conte sovrano di Hainaut, d#landa e di

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    C; ) !#*G#G0

    ducato5

    +/+;), duca@pari di !orgogna, fratello della defunta regina Marg%erita di!orgogna e dellattuale regina Giovanna la anni circa.

    G)#00)!#*G#G0, sua sposa, figlia di re ilippo il -ungo, nipote diMa%aut drtois, 1= anni.

    C; *T#);

    MH/T, contessa@pari drtois, vedova del conte #ttone ) di !orgogna,madre delleF@regina Giovanna la edova e nonna della duc%essa Giovanna di!orgogna, E= anni.

    *#!+*T# *T#);, conte@pari di !eaumont@le@*oger, signore di Conc%es,nipote della precedente, cugino e cognato di re ilippo ), 41 anni.

    G)#00 ) -#);@C#/*T+0?, sorellastra di re ilippo ), sposa di*o(erto drtois e sempre indicata col titolo di contessa di !+/M#0T, 64anni.

    9*), 9*+-T) + )G0)T*) +-- C#*T+ ) *0C)

    -/)G) ), duca@pari di !#*!#0+, grande intendente alla camera del *e,nipote di ;an -uigi, figlio di *o(erto di Clermont.

    -/)G))0++*;, conte@pari di iandra.G/G-)+-M#)T*?+, duca@arcivescovo di *eims, pari ecclesiastico.

    G/CH+*)CHJT)--#0, conte di 9orcien e sire di CrBvecoeur, conesta(ile dirancia dal 13K6 al 136=.

    *#/-)!*)+00+, conte di +u, conesta(ile dalla morte del precedente.

    G)#00) ) M*)G0?, conte@vescovo di !eauvais, fratello minore di+nguerrand di Marigny, pari ecclesiastico.

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    /G#, conte di !#/)--+, eF@ciam(ellano di ilippo il !ello.

    G)#00))CH+*CH+M#0T, cancelliere nel 1367.

    G/G-)+-M#);)0T+@M/*+, cancelliere a partire dal 136=.

    M)--+)0#?+*;, eF@maresciallo di rancia, presidente della Camera dei conti,presidente del 9arlamento.

    *#!+*T# !+*T*0, detto il Cavaliere del erde -eone e MTT+# ) T*?+,marescialli di rancia.

    !+H/CH+T, ammiraglio.

    G)#00))-MTT#, nano.

    -#*, 9*+-T) + )G0)T*) +-- C#*T+ ) )0GH)-T+**

    */GG+*#M#*T)M+*, ottavo (arone di Ligmore, primo conte delle Marc%es,eF Gran giudice d)rlanda, amante della regina madre )sa(ella, 46 anni.

    G/G-)+-M#)M+-T#0, arcivescovo di ?or, primate d)ng%ilterra.

    +0*)C#)!/*GH+*;H, vescovo di -incoln, cancelliere e am(asciatore.

    M# #*-+T#0, gi' vescovo di Hereford, ora di Lorcester, e poi diLinc%ester, tesoriere e am(asciatore.

    G)#00), (arone M-T*+*;, siniscalco d)ng%ilterra, 37 anni circa.

    G)#00), (arone M#0TG/, primo conte di ;-);!/*?, consigliere e

    am(asciatore, poi lord@guardiano dei Cinque porti e maresciallo d)ng%ilterra,6I anni.

    G/-T)+*#)M/0?, scudiero della regina ilippa.

    G)#00)+*)--, governatore del castello di Corfe.

    G/G-)+-M#+-0, governatore del castello di 0otting%am.

    MG);T*T) + T+;T)M#0) 9*)0C)9-) - 9*#C+;;# *T#);

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    9)+T*#))--+!*+;M+, commissario.9)+T*#T+;;#0, notaio.G)#00)))#0, eF@amante del defunto vescovo T%ierry dHirson.!+T*)C+ H)*;#0, nipote del vescovo T%ierry, damigella di compagnia della

    contessa Ma%aut di rtois.G)--+T)0+--+, servitore di *o(erto drtois.M*) - !)0C, M*) - 0+* e G)00)0 ;+;$/+0+;, domestic%e diGiovanna di ivion.9)+T*#)MCH/T, testimone.*#!+*T#*#;;)G0#-, falsario.

    MC)#T)-T++;C#, armigero.;)M#0+)!*/C?, procuratore del re.

    -imperatore di GermaniaN -/)G) )!)+*.)l re di !oemiaN G)#00))-/;;+M!/*G#, figlio dellimperatore +nrico ))

    di Germania.)l re di 0apoliN *#!+*T#0O#/@;)C)-), detto lstrologo, zio di re ilippo

    ) di rancia.)l re dragonaN -#0;#).)l re d/ng%eriaN -/)G)), il Grande.) papiN G)#00))), gi' cardinale Giacomo /P

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    R-a politica consiste di volont' di conquistae conservazione del potereNesige perciS unazione di contrasto,

    o illusoria, sugli spiriti

    -o spirito politico finisce sempre

    per essere costretto a falsificareU.

    9aul alry5

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    9*T+ 9*)M

    ) 0/#) *+

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    ) V )- MT*)M#0)# ) G+00)#

    Da tutte le parrocc%ie della citt', al di qua come al di l' del fiume, da ;anionigi, da ;ant/(erto, da ;an Martin@cum@Gregory, da ;anta Mary@;enior, da;anta Mary@Ounior, da ;%am(les, da Tanner *oW, da ogni punto, il popolo di?or saliva da due ore in file interrotte verso il Minster, verso la gigantescacattedrale, ancora incompiuta, la cui massa imponente dominava la citt'.

    )n ;tonegate e eangate, le due strade tortuose c%e conducevano allo ?ard, lafolla era (loccata. Gli adolescenti, a cavalcioni sui paracarri, non scorgevano c%eteste, soltanto teste, un (rulicare di teste c%e copriva interamente lo spiazzo.!org%esi, mercanti, matrone dalle numerose nidiate, infermi sulle loro grucce,

    domestic%e, commessi dartigiani, c%ierici incappucciati, soldati in cotta darme emendicanti cenciosi si confondevano come le pagliuzze in un fastello di fieno. +rail giorno in cui i ladri dalle dita agili facevano affari per un intero anno. allefinestre a strapiom(o apparivano grappoli di visi.

    Ma era luce di mezzogiorno quella penom(ra umida e fumosa, quella fredda(ruma, quella nu(e lanuginosa c%e avvolgeva lenorme edificio e la moltitudinescalpicciante nel fango" -a folla si comprimeva per conservare il proprio calore.

    64 gennaio 1367. avanti a monsignor Guglielmo di Melton, arcivescovo di?or e primate d)ng%ilterra, re +doardo ))), c%e non aveva ancora sedici anni,sposava la signora ilippa di Hainaut, sua cugina, c%e ne aveva poco pi& diquattordici.

    0on restava nemmeno un posto li(ero nella cattedrale riservata ai dignitari delregno, allalto clero, ai mem(ri del parlamento, ai cinquecento cavalieri invitati e aicento no(ili scozzesi in ilt, venuti per ratificare, in questa stessa occasione, iltrattato di pace. ra poco sare((e stata cele(rata una messa solenne, cantata da

    centoventi cantori.Ma per il momento la prima parte della cerimonia, il matrimonio vero eproprio, si svolgeva davanti al portale sud, fuori della c%iesa e davanti al popolo,

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    secondo il rito antico e le usanze particolari dellarc%idiocesi di ?or, per ricordarec%e il matrimonio B un sacramento c%e gli sposi si somministrano a vicenda conpromesse e consensi pu((lici, e al quale il prete assiste soltanto come testimone.

    -a (ruma lasciava le sue umide tracce sui rossi velluti del (aldacc%ino

    appoggiato al portico, si condensava sulle mitre dei vescovi, incollava le pelliccealle spalle dei mem(ri della famiglia reale radunati attorno alla giovane coppia.XHere ) tae t%ee, 9%ilippa, to my Wedded Wife, to %ave and to %old, at (ed

    and at (oard1Y. $ui ti prendo, ilippa, come mia moglie sposata, per averti econservarti nel mio letto e nella mia casa

    +messa da quelle la((ra tenere, da quel viso im(er(e, la voce del re sorpreseper la sua forza, la sua c%iarezza e lintensit' della sua vi(razione. -a regina madre)sa(ella ne rimase sorpresa, e cosZ messer Giovanni di Hainaut, zio della sposa, e

    tutti gli aristocratici presenti, fra i quali il conte +dmondo di ent e il conte di-ancaster detto Collotorto, capo del Consiglio di reggenza e tutore del re.

    ;oltanto una volta i (aroni avevano sentito il loro nuovo sovrano parlare conquellinattesa potenzaN in un giorno di (attaglia nellultima campagna di ;cozia.

    Xor fairer, for fouler, for (etter, for Worse, in sicness and in %ealt%Y. 9er il(ello e per il (rutto, per il meglio e per il peggio, nella malattia e nella salute

    )l (is(igliare della folla si andava man mano spegnendo. )l silenzio si allargavacome un cerc%io nellacqua, e leco della giovane voce regale si propagava al di l'

    delle migliaia di teste, udi(ile quasi sino allaltro capo della piazza. )l repronunciava con lentezza la lunga formula appresa il giorno primaN ma si sare((edetto c%e la stesse inventando, tanto ne distaccava i termini, tanto li pensavaperattri(uire loro il significato pi& profondo e pi& grave possi(ile. ;em(ravano leparole di una preg%iera destinata ad essere detta una volta sola, e per tutta la vita.

    )n quel corpo dadolescente si esprimeva un anima diadulto, un uomo sicurodel suo impegno davanti al cielo, un principe cosciente della sua funzione di

    intermediario fra il proprio popolo e io. )l nuovo re c%iamava a testimoni lamadre, i parenti, i suoi grandi ufficiali, i suoi (aroni, i suoi prelati, la popolazionedi ?or e l)ng%ilterra tutta, dellamore c%e stava giurando alla signora ilippa.

    ) profeti ardenti di zelo divino, i condottieri sostenuti da una convinzioneincrolla(ile, sanno diffondere nelle folle il contagio della loro fede. + anc%elamore affermato in pu((lico possiede questa potenza, provoca questa adesionedi tutti alla emozione di un solo uomo.

    0on cera donna fra il pu((lico, qualunque fosse la sua et', non una sposa

    novella, non una moglie ingannata, non una vedova, non una vergine, non unavecc%ia, c%e non si sentisse in quel momento al posto della nuova reginaQ non un

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    uomo c%e non si identificasse nel giovane re. +doardo ))) si univa a tutte lefemmine del suo popolo. +d era il suo regno tutto intero c%e sceglieva ilippacome compagna. Tutti i sogni della giovent&, tutte le delusioni dellet' matura,tutti i rimpianti della vecc%iaia si volgevano verso di loro come altrettante offerte

    sgorgate da ogni cuore. $uella sera, nelle strade (uie, gli occ%i dei fidanzatiavre((ero illuminato la notte, e anc%e le vecc%ie coppie indifferenti si sare((eroriprese per mano dopo cena.

    ;e da tempi remoti i popoli saffollano ai matrimoni dei prZncipi B perc%vogliono vivere, per interposta persona, una felicit' c%e, per il fatto di essere loromostrata da cosZ grandi altezze, sem(ra perfetta.

    X till deat% us do partY fin quando la morte non ci separi#gnuno si sentZ un groppo alla golaQ lintera piazza parve emettere un

    immenso sospiro di dolorosa sorpresa, quasi di riprovazione. 0o, non (isognavaparlare di morte in quel momentoQ non era possi(ile c%e quei due giovanidovessero su(ire la sorte comune, non era ammissi(ile c%e fossero mortali.

    X and t%ereto ) plig%t t%ee my trot%Y e per tutto questo impegno la miafede.

    )l giovane re sentiva respirare la folla, ma non la guardava.) suoi occ%i celesti, quasi grigi, dalle lung%e ciglia c%e solo in quel momento sierano sollevate, non a((andonavano la fanciulla tonda e ru(izza, im(acuccata nei

    suoi velluti e nei suoi veli, alla quale rivolgeva la sua promessa.+ppure ilippa non assomigliava affatto a una principessa da fia(e, e non era

    nemmeno molto graziosa. veva i tratti grassocci degli Hainaut, il naso corto, ilviso coperto di macc%ie rosse. )l suo corpo mancava di grazie particolari, ma eraper lo meno una ragazza semplice c%e non cercava di simulare un atteggiamentomaestoso c%e non le sare((e molto convenuto. 9rivata degli ornamenti regali, la sisare((e confusa con qualunque ragazza dai capelli rossi della sua et'Q come lei, se

    ne incontravano a centinaia in tutte le nazioni del 0ord. +d era appunto questoad accentuare la simpatia della folla. +ra stata eletta dalla sorte e da io, ma nonera molto diversa, fondamentalmente, dalle donne sulle quali avre((e regnato.

    Tutte le rosse un po grasse si sentivano promosse e onorate.Commossa anc%e lei fin quasi a tremare, s(atteva le palpe(re quasi non potesse

    sostenere lo sguardo intenso del suo sposo. Tutto ciS c%e le stava accadendo eratroppo (ello. Tante corone intorno, tante mitre, e quei cavalieri e quelle dame c%escorgeva allinterno della cattedrale, sc%ierati dietro i ceri come le anime nel

    paradiso, e tutto quel popolo intorno *eginaQ fra poco sare((e stata regina escelta per amore[

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    %[ Come lo avre((e coccolato, servito, adorato, quel (el principe (iondo dallelung%e ciglia e dalle mani delicate, miracolosamente arrivato venti mesi prima aalenciennes, per accompagnare una madre in esilio c%e veniva a c%iedere aiuto erifugio[ ) genitori li avevano mandati a giocare in giardino, con gli altri (am(iniQ e

    lui si era invag%ito di lei, e lei di lui. desso, divenuto re, non laveva dimenticata.Con quale gioia ilippa gli consacrava la propria vita[ Temeva soltanto di nonessere a((astanza (ella per piacergli sempre, n a((astanza istruita per poterlodavvero aiutare.

    \ atemi, signora, la vostra mano destra \ le disse larcivescovo@primate.+ su(ito ilippa protese dalla manica di velluto una manina grassoccia c%e

    presentS con fermezza, col palmo in avanti e le dita aperte.+doardo contemplS con meraviglia quella stella rosa c%e gli si offriva.

    a un vassoio consegnatogli da un altro prelato, larcivescovo prese lanellodoro tempestato di ru(ini, lo (enedisse e lo consegnS al re. -anello era umidocome tutto ciS c%e veniva toccato da quella (ruma. 9oi larcivescovo, lentamente,avvicinS le mani dei due sposi.

    \ )n nome del 9adre \ pronunciS +doardo posando lanello senza infilarlosullestremit' del pollice di ilippa. \ )n nome del iglio dello ;pirito;anto \ disse, ripetendo il gesto sullindice e poi sul medio.)nfine fece scivolare lanello sul quarto dito dicendoN

    \ men[+ra ormai sua moglie.Come ogni madre c%e assiste al matrimonio del figlio, la regina )sa(ella aveva

    le lacrime agli occ%i. ;i sforzava di pregare io perc% concedesse al suo(am(ino ogni felicit', ma pensava soprattutto a se stessa e soffriva. $uesti ultimigiorni lavevano condotta a un punto in cui cessava di essere la prima nel cuore disuo figlio e nella sua casa. 0o, non c%e avesse molto da temere da quella piccola

    piramide di velluti e di ricami c%e diventava in quellattimo sua nuora, nnellautorit' sulla corte, n in un raffronto di (ellezza. iritta, sottile e dorata, conle (elle trecce sollevate ai due lati di un viso c%iarissimo, )sa(ella a trentasei annine dimostrava appena trenta. Glielo aveva confermato il suo specc%io, consultato alungo quella stessa mattina mentre si infilava la corona per la cerimonia. +ppure, apartire da quel giorno, non era pi& regina, ma soltanto regina@madre. Comepoteva essere avvenuto cosZ rapidamente" Come potevano ventanni di vita, peraltro attraversati da tante tempeste, essere svaniti in quel modo"

    9ensava al suo matrimonio, cele(rato esattamente ventanni prima, anc%esso afine gennaio e anc%esso nella (ruma, ma a !oulogne, in rancia. nc%e lei si era

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    sposata credendo alla felicit', anc%e lei aveva pronunciato le promesse nuziali contutto il cuore. 9oteva sapere allora a c%i la univano per favorire gli interessi deiregni" 9oteva sapere c%e il suo amore e la sua devozione sare((ero stati ricam(iaticon odio, umiliazioni e disprezzo, c%e si sare((e vista soppiantata dal letto del suo

    sposo, e non da concu(ine, ma da uomini avidi e corrotti, c%e la sua dote sare((estata usurpata e i suoi (eni confiscati, c%e avre((e dovuto fuggire in esilio persalvare la propria vita in pericolo, raccogliere un esercito per riconquistare ilpotere, e giungere infine ad ordinare lassassinio di +doardo )), delluomo c%e leaveva infilato al dito lanello nuziale"

    ;Z, era davvero fortunata la giovane ilippa, ad essere non solo sposata maamata[

    ;oltanto una prima unione puS essere totalmente pura e totalmente felice. 0ulla

    puS sostituirla, se fallisceN un secondo amore non raggiunge questa perfezionecristallinaN anc%e se B solido come il marmo lo attraversano vene di colore diversoc%e sono come il sangue disseccato del passato.

    -a regina )sa(ella volse lo sguardo verso *uggero Mortimer (arone diLigmore, il suo amante, luomo c%e grazie a lei quanto a se stesso governava dapadrone l)ng%ilterra in nome del giovane re. +gli la stava fissando con lesopracciglia corrugate, il viso severo e le (raccia incrociate sul sontuoso mantello,senza alcuna (ont'.

    X)ntuisce ciS c%e pensoY, si disse )sa(ella. XMa c%e uomo B per darmi lasensazione di essere in colpa appena cesso per un attimo di pensare soltanto alui"Y.

    +, conoscendo la sua natura diffidente, gli sorrise sperando di placarlo. C%epoteva volere di pi&" iveva con lei come se fossero stati marito e moglie, (enc%ella fosse regina e lui sposatoQ e )sa(ella aveva costretto il regno ad accettare i loropu((lici amori. veva agito in modo c%e lui esercitasse un completo controllo sul

    potere. #ra egli nominava uomini di sua fiducia a tutte le alte caric%eQ si era fattoassegnare tutti i feudi degli eF@favoriti di +doardo ))Q il Consiglio di reggenzao((ediva ai suoi ordini e interveniva soltanto per ratificare le sue volont'. vevapersino convinto )sa(ella a rendersi vedova di propria iniziativa. +ra colpa sua sela c%iamavano la -upa di rancia[ Come poteva impedire c%e ella vi pensasse inun giorno di nozze, soprattutto essendo presente anc%e lesecutore, Giovanni

    Maltravers, recentemente promosso siniscalco d)ng%ilterra, il cui lungo visosinistro s(ucava, dietro la spalla di Mortimer, come a ricordare il delitto"

    0on era soltanto )sa(ella c%e si sentiva im(arazzata da quella presenza.Giovanni Maltravers era stato il custode del defunto re, e la sua (rusca

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    promozione alla carica di siniscalco lasciava intendere sin troppo c%iaramente qualiservigi erano stati cosZ compensati. Tutti coloro per i quali lassassinio di +doardo)) rappresentava ora una quasi assoluta certezza, lo fissavano impacciati epensavano c%e luccisore del padre avre((e fatto meglio a non essere presente alle

    nozze del figlio.)l conte di ent, fratello del morto, si c%inS verso il cugino +nrico Collotorto egli sussurrSN

    \ ;em(ra c%e adesso il regicidio dia il diritto di far parte della famiglia.+dmondo di ent (atteva i denti per il freddo. ;econdo lui la cerimonia era

    troppo lunga, il rituale di ?or troppo complicato. 9erc% non cele(rare ilmatrimonio nella cappella della Torre di -ondra o di qualc%e castello reale, invecedi fame pretesto per una festa popolare" -a folla lo faceva star male. + per di pi&

    laver di fronte MaltraversCollotorto, con il capo appoggiato alla spalla destra, uninfermit' alla quale

    doveva il suo soprannome, sussurrSN\ P certo il peccato la pi& facile via daccesso alla nostra casata. )l nostroamico B il primo a darcene una prova Ma, zitto[ Ci sta guardando.Con lespressione Xnostro amicoY egli alludeva a Mortimer, indicando cosZ

    quanto fossero cam(iati i sentimenti da quando egli era s(arcato, diciotto mesiprima, alla testa dellesercito della regina, accolto come un li(eratore.

    X)n fondoY, pensava Collotorto, Xla mano c%e esegue non B pi& spregevoledella testa c%e comanda. + Mortimer, e con lui )sa(ella, B certo pi& colpevole di

    Maltravers. Ma anc%e noi siamo tutti un po colpevoliQ a((iamo tutti calcato unpo troppo la mano quando si B trattato di destituire +doardo )). 0on potevafinire altrimentiY.

    )ntanto larcivescovo stava porgendo al giovane re tre monete doro, su un versodelle quali erano incisi gli stemmi d)ng%ilterra e di Hainaut, e sullaltro una

    pianticella di rose, il fiore em(lematico della felicit' coniugale. $ueste moneteerano i denari per sposare,sim(olo del doario, in redditi, terre e castelli, c%e losposo costituiva per la propria consorte. $ueste donazioni erano state gi' precisateper iscritto, il c%e rassicurava un po messer Giovanni di Hainaut, lo zio, il qualevantava sempre un credito di quindici mila lire, per il soldo dei suoi cavalieridurante la campagna di ;cozia.

    \ 9rosternatevi, signora, ai piedi del vostro sposo, per ricevere i denari \disse larcivescovo alla sposa.

    Tutti gli a(itanti di ?or attendevano questo istante, curiosi di sapere se il lororituale sare((e stato rispettato fino alla fine, e se era impegnativo per una regina

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    quanto per una suddita.Ma nessuno poteva prevedere c%e ilippa non soltanto si sare((e inginocc%iata

    ma, in uno slancio di amore e di gratitudine, avre((e stretto fra le (raccia legam(e del marito, e (aciato le ginocc%ia di colui c%e la faceva regina. $uella

    paffuta fiamminga era dunque capace dinventare qualcosa sotto limpulso delcuore.-a folla accolse il suo gesto con unimmensa ovazione.\ Credo c%e saranno molto felici \ disse Collotorto a Giovanni di Hainaut.\ )l popolo le vorr' (ene \ disse )sa(ella a Mortimer c%e le si era avvicinato.-a regina@madre si sentiva un poco feritaQ quellovazione non era per lei. XP

    ilippa la regina adessoY, pensava. X)l mio momento B finito. Ma ora, forse, potrSavere la ranciaY.

    /n messaggero con il fiordaliso era infatti arrivato una settimana prima a ?orper comunicarle c%e il suo ultimo fratello di rancia, re Carlo ), stava morendo.

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    )) V M0+GG) 9+* /0 C#*#0

    Carlo ) il !ello si era ammalato il giorno di 0atale. ll+pifania i medicic%e lo curavano non nascondevano pi& lirrimedia(ilit' della sua situazione. $ualela causa di questa fe((re c%e lo consumava, di questa tosse straziante c%e scuotevail suo petto scarno, di quegli sputi sanguinolenti" ) medici alzavano le spalle in ungesto impotente. -a maledizione, diamine[ -a maledizione c%e si era a((attuta suidiscendenti di ilippo il !ello. 0ulla possono i rimedi contro una maledizione. ;iala corte c%e il popolo erano assolutamente convinti c%e non si dovesse cercarealtrove la causa.

    -uigi il Testardo era morto a ventisette anni, e morto ammazzato, nessuno ne

    du(itava, anc%e se la contessa Ma%aut drtois si era fatta assolvere in un pu((licoprocesso. ilippo il -ungo era trapassato a ventinove anni, per aver (evuto nel9oitou unacqua di pozzo avvelenata dai le((rosi. Carlo ) aveva resistito fino aitrentatr anni. +ra il limite. P (en noto c%e i maledetti non possono superare let'di Cristo[

    XTocca a noi, fratello, impadronirci fin dora del governo del regno, e tenerlosaldamente in manoY, aveva detto il conte di !eaumont, *o(erto drtois, a suocugino e cognato ilippo di alois. X+ questa voltaY, aveva aggiunto, Xnon cilasceremo (attere in velocit' da mia zia Ma%aut. nc%e perc% non %a pi& generida mandare avantiY.

    $uei due parevano davvero il ritratto della salute. *o(erto drtois, quarantunanni, era sempre lo stesso colosso c%e doveva c%inarsi per passare da una porta epoteva piegare un (ue prendendolo per le corna. +spertissimo in procedure, incavilli, in intrig%i, gi' da ventanni stava dimostrando ciS c%e sapeva fare, nelprocesso drtois, nella guerra di Guienna e in mille altre occasioni. 9er opera sua

    era scoppiato lo scandalo della Torre di 0esle. + grazie a lui, in parte, lordMortimer prima e la regina )sa(ella poi, avevano potuto rifugiarsi in rancia e,divenuti amanti, raccogliere un esercito nello Hainaut, suscitare una rivolta in

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    )ng%ilterra e rovesciare +doardo )). + certo non si sentiva im(arazzato, quando simetteva a tavola, per il fatto di avere sulle mani il sangue di Marg%erita di!orgogna. 0egli ultimi anni, alle sedute del Consiglio del de(ole Carlo ), la suavoce si era fatta sentire pi& spesso di quella del sovrano.

    ilippo di alois, di sei anni pi& giovane, non possedeva tante qualit'. Ma altoe forte, con il petto ampio, il no(ile incedere e una corporatura c%e, quando*o(erto non gli era accanto, poteva quasi apparire gigantesca, aveva una (ellaprestanza di cavaliere c%e predisponeva in suo favore. + soprattutto si giovava delricordo lasciato da suo padre, il famoso Carlo di alois, il principe pi& tur(olentoe pi& avventuroso della sua epoca, cacciatore di troni fantasmi e di crociatea(ortite, ma grande uomo di guerra, del quale si sforzava di imitare la prodigalit'e la magnificenza.

    ;e fino allora ilippo di alois non aveva ancora s(alordito l+uropa con le sueimprese, tutti perS gli facevano credito. !rillava soprattutto nei tornei, c%e erano lasua passioneQ e il coraggio c%e vi mostrava non era certo da trascurare.

    \ ilippo, ti farS reggente \ diceva *o(erto drtois, \ lo voglio, ne prendolimpegno. *eggente, e forse re, se io lo vuole cioB se fra due mesi laregina, mia nipote, c%e gi' B gravida fino ai denti, non mette al mondo unmasc%io. 9overo cugino Carlo[ 0on lo vedr' quel (am(ino c%e tanto sognava.

    Ma anc%e se fosse un masc%io, tu eserciteresti comunque la reggenza per

    almeno ventanni. + in ventanniveva concluso la frase con un grande gesto del (raccio c%e pareva accennare a

    tutte le possi(ili eventualit', alla mortalit' infantile, agli incidenti di caccia, aidisegni impenetra(ili della 9rovvidenza.

    \ + tu, con la lealt' c%e ti conosco \ continuava il gigante, \ mi faraifinalmente restituire quella contea drtois c%e Ma%aut, Ma%aut la -adra,lavvelenatrice, ingiustamente usurpa da quando B spirato il mio no(ile avo,

    nonc% la dignit' di pari c%e ad essa si collega. 9ensa c%e non sono nemmenopari[ 0on B ridicolo" Me ne vergogno per tua sorella, la mia sposa.ilippo aveva a((assato due volte il suo grande naso polputo e c%iuso le

    palpe(re come a dic%iararsi daccordo.\ *o(erto, ti renderS giustizia se sarS in grado di farlo. 9uoi contare sul mioappoggio.-e migliori amicizie sono quelle c%e si fondano su interessi comuni e sui

    progetti di un comune avvenire.

    *o(erto drtois, c%e non arretrava davanti a nulla, si assunse lincarico diandare a iennese per fare intendere a Carlo il !ello c%e i suoi giorni erano

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    contati e c%e doveva prendere qualc%e disposizione, come ad esempio convocareurgentemente i pari e raccomandare loro ilippo di alois quale futuro reggente.nzi, per meglio dirigere la loro scelta, perc% non affidare sin dora a ilippolamministrazione del regno, delegandogli tutti i poteri6"

    \ ;iamo tutti mortali, tutti, mio (uon cugino \ diceva *o(erto c%e scoppiavadi salute, e faceva tremare con il suo passo possente il letto dellagonizzante.Carlo ) non era in condizioni di rifiutare, e provava anzi un certo sollievo al

    pensiero di essere li(erato da ogni preoccupazione. -a sua sola aspirazione era diconservare il pi& possi(ile una vita c%e gli stava sfuggendo dalle mani.

    CosZ ilippo di alois ricevette la delega regale e emanS lordine diconvocazione dei pari.

    ;u(ito *o(erto drtois si mosse. ndS da prima dal nipote d+vreuF, un

    ragazzo ancora giovane, ventun anni, (ello da vedere, ma certo non moltointraprendente. veva sposato la figlia di Marg%erita di !orgogna, Giovanna la9iccola \ come si continuava a c%iamarla (enc% avesse ormai diciassette anni \c%e era stata esclusa dalla successione del trono di rancia dopo la morte del

    Testardo.-a legge salica era stata infatti escogitata a suo danno, e tanto pi& agevolmente

    in quanto la cattiva condotta di sua madre aveva posto seri du((i sulla legittimit'della sua nascita. )n compenso, per placare la casa di !orgogna, avevano

    riconosciuto i suoi diritti al trono di 0avarra. Ma limpegno non era ancora statomantenuto, e i due ultimi re di rancia si erano fregiati anc%e della coronanavarrina.

    ;e ilippo d+vreuF fosse stato anc%e lontanamente simile allo zio *o(ertodrtois, questa sare((e stata loccasione ideale per aprire unenorme polemica,contestare la legge di successione e reclamare, in nome della moglie, entram(e lecorone.

    Ma *o(erto drtois, usando dellinfluenza c%e esercitava su di lui, non ci misemolto a far su come pesce in padella questo possi(ile concorrente.\ -avrai, questa 0avarra c%e ti B dovuta, mio (uon nipote, non appena miocognato alois diventer' reggente. 0e faccio una questione di famiglia, e l%oposta come condizione a ilippo prima di assicurargli il mio appoggio. *e di

    0avarra, sarai[ P una corona da non trascurare, e ti consiglio, da parte mia, dimettertela in testa appena potrai, prima c%e qualcuno venga a contestartela.9erc%, detto fra noi, la piccola Giovanna, tua moglie, sare((e un po pi&

    sicura dei suoi diritti se sua madre avesse avuto cosce meno facilmenteaccoglienti[ )n questo grande tram(usto c%e sta per iniziare, devi assicurarti

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    qualc%e appoggioQ %ai gi' il nostro. + non dar retta a tuo zio di !orgognaQ perfare i propri interessi, cerc%er' di convincerti a commettere delle sciocc%ezze.ilippo reggente B per te la soluzione migliore[CosZ, rinunciando definitivamente alla 0avarra, ilippo di alois disponeva gi'

    di due voti.-uigi di !or(one era stato nominato duca qualc%e settimana prima e avevaricevuto in appannaggio la contea della Marc%e3. +ra il pi& anziano della famiglia.)n caso di troppi inconcilia(ili dissidi sulla questione della reggenza, la sua qualit'di nipote di san -uigi poteva procurargli parecc%i suffragi. + in ogni caso la suadecisione avre((e pesato sul Consiglio dei pari. Ma questo zoppo era anc%e unvile. Mettersi in contrasto con il potente partito alois sare((e stata impresa perun uomo pi& coraggioso. ;enza contare c%e suo figlio aveva sposato una sorella

    di ilippo di alois.*o(erto fece capire a -uigi di !or(one c%e prima si fosse sc%ierato Con loro,

    prima gli sare((ero stati confermati tutti i guadagni in terre e titoli c%e avevaaccumulato a forza di c%inare la sc%iena nel corso dei regni precedenti. Tre voti.

    )l duca di !retagna, appena arrivato da annes, ancor prima di disfare i (agaglivide apparire *o(erto drtois nel suo palazzo.

    \ ilippo, vero" ;ei daccordo Con ilippo, cosi pio, cosZ leale, si puSessere certi di avere un (uon re voglio dire un (uon reggente.

    Giovanni di !retagna non poteva non essere con ilippo di alois. 0on avevaforse sposato una sua sorella, )sa(ella, c%e adesso era morta, B vero, ma di cuinon poteva non venerare la memoria" *o(erto, per dare maggior forza al suopasso, si era portato assai appresso la madre, !ianca di !retagna, sorella maggioredel duca, vecc%ia, piccola piccola, piena di rug%e, rimasta ormai senza neppureuna (riciola di senno, ma pronta ad acconsentire a tutti i desideri del suogigantesco figliolo. Giovanni di !retagna si occupava pi& degli affari del proprio

    ducato c%e di quelli di rancia. +((ene, sZ, ilippo perc% no, giacc% tuttisem(ravano cosZ impazienti di eleggerlo[;tava diventando la campagna dei cognati. ;i c%iamarono a rinforzo Guido di

    C%]tillon, conte di !lois, c%e non era nemmeno pari, e il conte Guglielmo diHainaut, c%e era addirittura estraneo al regno, in quanto entram(i avevano sposatoaltre sorelle di ilippo. -a grande parentela alois incominciava gi' ad apparirecome lautentica famiglia di rancia.

    +rano i giorni in cui Guglielmo di Hainaut stava dando in moglie la figlia al

    giovane re d)ng%ilterraQ daccordo, non cera nulla da o(iettare. + anzialloccasione poteva essere una (uona cosa. Ma era stata unidea eccellente quella

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    di farsi rappresentare alle nozze dal fratello Giovanni piuttosto c%e recarvisi dipersona, perc% era qui, a 9arigi, c%e si preparavano gli avvenimenti pi&importanti. Guglielmo il !uono non desiderava forse da un pezzo c%e la terra di!laton, patrimonio della corona di rancia, ma incuneata fra i suoi stati, gli fosse

    ceduta" #ra, se ilippo fosse divenuto reggente, gli avre((ero dato !laton, quasiper nulla, un riscatto sim(olico.)n quanto a Guido di !lois, era uno degli ultimi (aroni c%e ancora conservasse

    il diritto di (attere moneta. 9urtroppo, nonostante questo diritto, non avevadenaro, ed era o(erato di de(iti.

    \ Guido, mio amato parente, la reggenza riscatter' il tuo diritto di (attermoneta. ;ar' la nostra prima preoccupazione.)n poc%i giorni, *o(erto aveva insomma compiuto un formida(ile lavoro.

    \ edi, ilippo, vedi \ diceva al suo candidato, \ quanto ci aiutano ora imatrimoni com(inati da tuo padre. ;i dice c%e aver troppe figlie B per lefamiglie una sventuraQ ma quel saggio uomo, c%e io lo a((ia in gloria, %asaputo servirsi (ene di tutte le tue sorelle.\ ;Z, ma (isogner' anc%e versare il saldo delle doti \ rispondeva ilippo. \

    Molte delle mie sorelle ne %anno finora portato soltanto un quarto\ cominciare dalla cara Giovanna, mia sposa \ ricordS *o(erto drtois,\ ma appena avremo ogni potere sul Tesoro

    u pi& difficile assicurarsi lappoggio del conte di iandra, -uigi di 0evers.+gli infatti non era un cognato e non si accontentava di una terra o di un po didenaro. esiderava la riconquista della propria contea da cui i suoi sudditi loavevano scacciato. 9er convincerlo, (isognS promettergli una guerra.

    \ -uigi, cugino mio, la iandra vi sar' resaQ e con le armi, ve lo giuriamo[opo di c%e, *o(erto, c%e pensava a tutto, si precipitS di nuovo a incennes

    per convincere Carlo ) a completare il suo testamento.

    Carlo era ormai ridotto a unom(ra di re, e stava sputando quei poc%iframmenti di polmoni c%e ancora gli rimanevano.Ma, per quanto mori(ondo, si ricordS proprio in quel momento di quel

    progetto di crociata c%e suo zio Carlo di alois gli aveva a suo tempo messo intesta + poi si era rinunciato alla crociata e poi Carlo di alois era morto.$uesta malattia e le sofferenze c%e doveva sopportare erano forse un castigo pernon aver mantenuto la promessa, e quel sangue rosso c%e stava versando sullelenzuola gli ricordava c%e egli non aveva preso la croce per li(erare i luog%i dove

    0ostro ;ignore Ges& Cristo aveva su(ito la ;ua ;antissima 9assione.9ertanto, al fine di guadagnarsi la misericordia divina, Carlo ) volle inserire

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    nel suo testamento le proprie preoccupazioni concernenti la Terra ;antaX9erc% B mia intenzioneY, dettS, Xandarci da vivo, e se da vivo non posso, c%ecinquanta mila lire siano date a c%i primo tenter' limpresaY.

    0essuno gli aveva c%iesto tanto, n ancor meno di gravare di una simile ipoteca

    il tesoro reale, cosZ necessario a scopi pi& urgenti. *o(erto era furi(ondo. inoalla fine, quello sciocco di Carlo si sare((e dunque dimostrato cosZ stupidamentetestardo[

    Gli si c%iedeva soltanto di lasciare tre mila lire al cancelliere Giovanni diC%erc%emont, al maresciallo di Trye e a messer Mille di 0oyers, presidente dellaCamera dei Conti, per i leali servigi da loro resi alla corona e perc% per le lorofunzioni avevano diritto di partecipare alle sedute del Consiglio dei pari.

    \ + il conesta(ile" \ aveva mormorato il re.

    *o(erto alzS le spalle. )l conesta(ile Gauc%er di C%]tillon aveva settantottoanni, era sordo come una campana, e aveva tante propriet' da non sapere c%efarsene. 0on era certo a quellet' c%e poteva venire un gran desiderio di oro[ CosZil conesta(ile venne cancellato.

    )n compenso *o(erto aiutS Carlo ) con tutta la sua attenzione, a compilare lalista degli esecutori testamentari, perc% essa costituiva una specie di ordine diprecedenza fra i grandi del regnoN il conte ilippo di alois in testa, poi il conteilippo d+vreuF, e poi lui in persona, *o(erto drtois, conte di !eaumont@le@

    *oger.+ adesso era duopo non trascurare i pari ecclesiastici.Guglielmo di Trye, duca@arcivescovo di *eims, era stato precettore di ilippo di

    aloisQ inoltre *o(erto aveva fatto includere suo fratello il maresciallo neltestamento del re, per tre mila lire cui seppe attri(uire tutta limportanza c%eavevano. a quella parte dunque non si correvano risc%i.

    )l duca@arcivescovo di -angres era da tempo fedele ai alois, e altrettanto tra

    loro devoto Giovanni di Marigny, conte@vescovo di !eauvais, da quando avevaaccettato di tradire suo fratello, il grande +nguerrand, per soddisfare gli od^ deldefunto monsignor Carlo di alois.

    *estavano i vescovi di C%'lons, di -aon e di 0oyon, c%e indu((iamenteavre((ero fatto causa comune con il duca +udes di !orgogna.

    \ 9er quanto riguarda il (orgognone \ esclamS *o(erto drtois allargandole (raccia, \ B affar tuo, ilippo. 0on posso far nulla con lui, siamo ai ferricorti. Ma in fondo, tu %ai sposato sua sorella, e avrai certamente un po

    dinfluenza su di lui.)n politica +udes ) non era certo unaquila. *icordava tuttavia le lezioni della

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    madre, la vecc%ia gnese di rancia, ultima figlia di san -uigi, morta lannoprima, e come quella energica donna aveva saputo contrattare, allepoca dellareggenza di ilippo il -ungo, lannessione della contea di !orgogna al ducato di!orgogna. +udes aveva allora sposato la nipote di Ma%aut drtois, di ventisette

    anni pi& giovane di lui, cosa di cui aveva smesso di lamentarsi da quando ellaaveva raggiunto let' atta alla consumazione delle nozze.ppena arrivato da igione, il primo pro(lema c%e affrontS quando si trovS a

    colloquio con ilippo di alois, fu quello della eredit' drtois.\ ;iamo daccordo c%e il giorno della morte di Ma%aut, la contea drtoispasser' a sua figlia, la regina Giovanna la edova, e da lei in seguito alladuc%essa mia sposa" )nsisto su questo punto, cugino, perc% conosco le pretesedi *o(ertoQ le %a proclamate a voce piuttosto alta[

    0ella difesa dei loro diritti ereditari sulle varie regioni del regno, questi grandiprincipi non si mostravano meno diffidenti e meno violenti delle nuore c%e sicontendono i panni e il vasellame alla morte di un povero.

    \ ue volte sono state pronunciate sentenze c%e %anno assegnato lrtois allacontessa Ma%aut \ rispose ilippo di alois. \ ;e nessun fatto nuovointerviene a sostenere le ric%ieste di *o(erto, lrtois, fratello, passer' alla vostrasposa.\ 0on vedete nulla c%e possa impedirlo"

    \ 0on vedo nulla.CosZ il leale alois, il prode cavaliere, leroe di tanti tornei, aveva gi' fatto due

    promesse contraddittorie.Tuttavia, onesto nella sua duplicit', riferZ a *o(erto drtois del suo incontro

    con +udes, e *o(erto lo approvS pienamente.\ -a cosa importante \ disse, \ B di ottenere il voto del (orgognone, epoco importa c%e egli si ficc%i in testa un diritto c%e non possiede. atti nuovi,

    gli %ai detto" +((ene, ne troveremo, e non ti farS mancare alla tua parola.)nsomma tutto va per il meglio.0on rimaneva c%e attendere lultima formalit', il decesso del re, augurandosi

    c%e si verificasse a((astanza in fretta, fin tanto c%e intorno a ilippo di aloisrimaneva riunita questa (ella costellazione di prZncipi.

    -ultimo figlio del *e di erro spirS la vigilia della Candelora, e la notizia dellutto regale si diffuse a 9arigi lindomani mattina insieme allodore della farinacalda c%e serviva a fare le frittelle.

    #gni cosa sem(rava dunque svolgersi secondo il piano perfettamentecongegnato da *o(erto drtois, quando la mattina fissata per il Consiglio dei pari

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    arrivS, su una lettiga coperta di fango, un vescovo inglese dal viso sparuto e dagliocc%i stanc%i c%e veniva a sostenere i diritti della regina )sa(ella.

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    ))) V C#0;)G-)# 0T) /0 C+*+

    Non pi& cervello nella testa, non pi& cuore nel petto, n intestini nelventre. /n re vuoto. 0on cera molta differenza, in realt', fra ciS c%e Carlo ) erastato da vivo e ciS c%e era adesso, dopo le fatic%e degli im(alsamatori. !am(inotardo c%e sua madre c%iamava Xil paperoY, marito ingannato, padre infeliceinutilmente intestarditosi attraverso tre matrimoni ad assicurarsi una discendenza,principe de(ole, governato prima da uno zio e poi dai cugini, era stato soltanto lafuggevole incarnazione dellentit' reale.

    )n fondo al grande salone a colonne del castello di incennes, la sua spogliariposava su un letto di parata, il corpo rivestito della tunica azzurra, le spalle

    coperte dal mantello regale, la testa incastrata nella corona.9ari e (aroni, riuniti allestremit' opposta, vedevano (rillare, illuminati da quella

    foresta di ceri, i piedi calzati di tela doro.Carlo ) presiedeva il suo ultimo Consiglio, il cosiddetto XConsiglio della

    Camera del *eY, in quanto lo si considerava ancora reQ il suo regno sare((eterminato ufficialmente solo lindomani, nel momento in cui il suo corpo sare((esceso nella tom(a a ;aint@enis.

    *o(erto drtois, in attesa dei ritardatari, aveva preso il vescovo inglese sotto lasua protezione.

    \ )n quanto tempo siete arrivato" odici giorni da ?or" 0on avete persotempo a cantar messa per strada, messer vescovo un ritmo da messaggero[+ il vostro giovane re %a avuto nozze gaie"\ Credo. 0on %o potuto assisterviQ ero gi' in viaggio \ rispose il vescovo#rleton.+ lord Mortimer era in (uona salute" /n grande amico, lord Mortimer, un

    grande amico, e parlava spesso di monsignor #rleton c%e lo aveva fatto evaderedalla Torre di -ondra una (ella impresa, di cui *o(erto continuava acomplimentare il vescovo.

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    \ + poi sono stato io ad accoglierlo in rancia e a dargli modo di ripartire unpo meglio armato di quanto non fosse allarrivo \ disse. \ #gnuno,insomma, %a fatto la sua parte.\ + la regina )sa(ella" %, c%e cara cugina[ ;empre cosZ incantevole"

    *o(erto dunque menava il can per laia onde impedire a #rleton di mescolarsiagli altri gruppi, di andare a parlare con il conte di Hainaut o con quello diiandra. -o conosceva di fama e ne diffidava. 0on era forse luomo la cuitumultuosa carriera aveva sconvolto l)ng%ilterra, luomo c%e la corte diLestminster utilizzava nelle am(ascerie presso la ;anta ;ede, lautore, a quanto sidiceva, della famosa lettera a doppio sensoN X+duardum occidere noliteY, di cui laregina )sa(ella e Mortimer si erano serviti per allontanare il sospetto di aver fattouccidere +doardo ))"

    Mentre i prelati francesi per assistere al Consiglio avevano tutti indossato la loromitra, #rleton portava semplicemente un (erretto da viaggio di seta violetta concopriorecc%i foderati di ermellino. *o(erto prese nota con soddisfazione di questoparticolare, c%e si sare((e rivolto a scapito dellautorit' del vescovo inglese quandocostui avesse preso la parola.

    \ ;ar' monsignor di alois il reggente \ mormorS a #rleton come seconfidasse un segreto a un amico.-altro non rispose.

    inalmente arrivS lultima persona c%e si attendeva perc% il Consiglio fosse alcompleto. +ra la contessa Ma%aut drtois, sola donna presente a questaassem(lea. +ra invecc%iata, Ma%aut, e i suoi passi sem(ravano spostare a fatica ilpeso di quel corpo massiccioQ doveva appoggiarsi a un (astone. )l suo volto erarosso cupo sotto capelli completamente (ianc%i. *ivolse tuttintorno vag%i saluti,andS ad aspergere il morto e finZ per sedersi pesantemente accanto al duca di!orgogna. -a si sentiva ansimare4.

    -arcivescovo@primate Guglielmo di Trye si alzS, si volse verso il cadavere delre, fece lentamente il segno della croce, e rimase un attimo a meditare, con gliocc%i levati verso le volte come a invocare lispirazione divina. ) (is(igli eranocessati.

    \ Miei no(ili signori \ cominciS, \ quando alla devoluzione del poteresovrano vien meno la successione naturale, esso ritorna alla sua fonte, cioB alconsenso dei pari. Tale B la volont' di io, e la ;anta C%iesa ce ne d' esempioeleggendo il suo sovrano pontefice.

    9arlava (ene, monsignore di Trye, con magnifica eloquenza.) pari e i (aroni qui radunati avre((ero dovuto decidere della attri(uzione del

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    potere temporale del regno di rancia, anzitutto per la gestione della reggenza epoi, perc% saggezza impone di prevedere, per la gestione della regalit' stessa, nelcaso in cui la no(ilissima regina non fosse riuscita a mettere al mondo un figlio.

    )l migliore fra gli eguali,primus inter pares,quello (isognava indicare, e c%e

    fosse anc%e per sangue il pi& vicino alla corona. 0on erano forse circostanzeanalog%e quelle c%e avevano indotto un tempo i pari@(aroni e i pari@vescovi adaffidare lo scettro al pi& saggio e al pi& forte di loro, il duca di rancia e conte di9arigi, /go ) il Grande, fondatore della gloriosa dinastia"

    \ )l nostro defunto sovrano, c%e ancora per oggi B accanto a noi \ continuSlarcivescovo a((assando leggermente la mitra verso il catafalco, \ %a volutoilluminarci raccomandando nel proprio testamento alla nostra scelta il suo pi&prossimo cugino, cristianissimo e valentissimo principe, in tutto degno di

    governarci e di guidarci, monsignor ilippo, conte di alois, dnDou e delMaine.)l valentissimo e cristianissimo principe, con le orecc%ie c%e gli ronzavano

    dallemozione, non sapeva pi& quale atteggiamento assumere. ((assare il suogrande naso con aria modesta, sare((e equivalso a mostrare c%e egli du(itava dise stesso e del suo diritto al trono. *ialzarlo con aria arrogante e orgogliosaavre((e potuto indisporre i pari. ;celse pertanto di rimanere immo(ile, senza(atter ciglio, e di concentrare lo sguardo sui piedi calzati doro del suo defunto

    cugino.\ C%e ognuno si raccolga nella propria coscienza \ concluse larcivescovo di*eims, \ ed esprima il suo parere per il (ene di tutti.

    Monsignor damo #rleton era gi' in piedi.\ -a mia coscienza B pronta \ disse. \ ;ono venuto qui ad esprimere ilparere del re d)ng%ilterra e duca di Guienna.Conosceva (ene le assem(lee di questo tipo, dove tutto B gi' stato preparato di

    nascosto, ma dove ognuno esita a compiere il primo intervento. + si era affrettatoad assicurarsi questo vantaggio.\ )n nome del mio signore \ proseguZ, \ de((o dic%iarare c%e la personapi& prossima per parentela al defunto re Carlo di rancia B la regina )sa(ella,sua sorella, e c%e pertanto la reggenza deve a lei essere affidata.d eccezione di *o(erto drtois, c%e saspettava un intervento del genere, tutti

    i presenti rimasero per un attimo s(alorditi. 0essuno, durante le trattativepreliminari, aveva pensato alla regina )sa(ella, nessuno aveva supposto neppure

    per un attimo c%e ella potesse vantare la minima pretesa. -avevano semplicementedimenticata. +d eccola sorgere dalle sue (rume nordic%e con la voce di un

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    piccolo vescovo dal (erretto impellicciato. veva davvero dei diritti" Ci siinterrogava con lo sguardo, ci si consultava. ;Z, evidentemente, se ci si atteneva astrette considerazioni di lignaggio, possedeva dei dirittiQ ma sem(rava assurdo c%eintendesse farne uso.

    Cinque minuti dopo, la confusione era al colmo. 9arlavano tutti insieme, e iltono delle voci saliva senza alcun riguardo per la presenza del cadavere.)l duca di Guienna, nella persona del suo am(asciatore, aveva forse dimenticato

    c%e le donne non potevano regnare in rancia, secondo una tradizione due voltericonfermata dai pari negli anni recenti"

    \ 0on B forse vero, zia" \ disse con cattiveria *o(erto drtois, ricordando aMa%aut lepoca in cui avevano cosZ accanitamente discusso su questa stessalegge di successione, enunciata allora a vantaggio di ilippo il -ungo, genero

    della contessa.0o, monsignor #rleton non aveva dimenticato nullaQ e soprattutto non aveva

    dimenticato c%e il duca di Guienna non si trovava presente n era rappresentato \indu((iamente perc% ci si era preoccupati di avvertirlo troppo tardi \ alleriunioni dei pari c%e molto ar(itrariamente avevano deciso di estendere la validit'della legge cosiddetta salica al diritto regale, e c%e, di conseguenza, non lavevamai ratificata.

    #rleton non aveva la (ella untuosa eloquenza di monsignor Guglielmo di TryeQ

    parlava un francese un po rozzo, con giri di frasi arcaici c%e potevano anc%e farsorridere, perc% il francese c%e si usava alla corte d)ng%ilterra come linguaufficiale era ancora quello dellepoca della Conquista. )n compenso aveva grandemaestria nelle controversie giuridic%e, e le sue risposte giungevano rapidamente.

    Messer Mille di 0oyers, ultimo legistaEsuperstite del Consiglio di ilippo il!ello, del quale tutti i re successivi avevano avuto (isogno, dovette correre airipari.

    \ *e +doardo )) aveva reso lomaggio a re ilippo il -ungo, dal c%e si dovevadedurre c%e egli lo aveva riconosciuto come legittimo sovrano, ratificandoimplicitamente la legge di successione.

    $uesta interpretazione non gar(ava a #rleton.\ +%, no, messere[ *endendo lomaggio, +doardo )) aveva confermato c%e ilducato di Guienna era vassallo della corona di rancia, cosa c%e nessunointendeva negare, (enc% i limiti di questo vassallaggio fossero ancora dopo pi&di centanni imprecisati. Ma questo non implicava la validit' della consuetudine

    in (ase alla quale il re francese era stato scelto[ + poi di cosa si stava discutendo,della reggenza o della corona"

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    \ i tutte e due, tutte e due insieme \ intervenne il vescovo Giovanni diMarigny. \ 9erc%, come %a detto giustamente monsignore di Trye, saggezzaimpone preveggenzaQ e noi non possiamo correre il risc%io di dover riaffrontarefra due mesi la stessa discussione.

    Ma%aut drtois cercava di ritrovare il fiato. %, come la irritava quel malesserec%e provava, quel ronzio in testa c%e le impediva di pensare con c%iarezza[0essuna delle proposte avanzate le pareva accetta(ile. +ra ostile a ilippo di aloisperc% sostenere alois equivaleva a sostenere *o(ertoQ era ostile ad )sa(ella perun antico odio, perc% )sa(ella, un tempo, aveva denunciato le sue figlie.)ntervenne, dopo un attimo di indecisione.

    \ ;e la corona potesse andare a una donna, costei non sare((e la vostraregina, messer vescovo, (ensZ la signora Giovanna la 9iccola, e la reggenza

    dovre((e essere affidata al suo sposoqui presente, messer d+vreuF, o a suo zioc%e mi sta accanto, il duca +udes.;i notS una certa agitazione nel settore occupato dal duca di !orgogna, dal

    conte di iandra, dai vescovi di -aon e di 0oyon, e persino nellatteggiamento delgiovane conte d+vreuF c%e pensS per un attimoN X9erc% non io"Y.

    -a corona sem(rava sospesa fra terra e cielo, incerta su dove andare a posarsi, emeta di parecc%ie teste c%e si allungavano verso di lei.

    ilippo di alois aveva da tempo rinunciato alla sua no(ile immo(ilit' e faceva

    cenni al cugino drtois. Costui si era alzato.\ ndiamo[ \ esclamS con una voce c%e fece vacillare le fiamme intorno alcatafalco. \ edo c%e oggi ognuno rinnega se stesso. edo la mia amatissimazia, la signora Ma%aut, prontissima a riconoscere la signora di 0avarra e calcSmolto la voce sulla parola 0avarra, fissando ilippo d+vreuF per ricordargli illoro accordo5 diritti c%e a suo tempo le fece togliere, e il no(ile vescovod)ng%ilterra ric%iamarsi ad atti di un re c%e egli %a fatto il possi(ile per

    allontanare dal trono, prima di (enedire il suo ritorno a io. ;uvvia, messer#rleton[ 0on si puS rifare una legge ogni volta c%e si deve applicarla, esecondo i capricci di ognuno. /na volta giova a uno e una volta a un altro.

    0oi amiamo e rispettiamo la signora )sa(ella, nostra parente, c%e numerosi dinoi %anno aiutato e servito. Ma la sua ric%iesta, c%e avete cosZ valorosamentepatrocinato, ci sem(ra inaccetta(ile. 0on siete daccordo, monsignori" \concluse prendendo a testimoni i suoi numerosi partigiani.Gli risposero numerose approvazioni, le pi& calorose delle quali venivano dal

    duca di !or(one, dal conte di alois e dai pari@vescovi di *eims e di !eauvais.Ma #rleton non aveva ancora sciorinato tutti i suoi argomenti. ;e ammetteva

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    c%e non si discutesse soltanto della reggenza ma anc%e, eventualmente, della stessacorona, se ammetteva, per non tornare su una legge ormai applicata, c%e ledonne non potessero regnare in rancia, allora il suo reclamo non era pi& innome della regina )sa(ella, ma in nome di suo figlio, re +doardo ))), solo

    discendente masc%io della linea diretta.\ Ma se donna non puS regnare, a maggior ragione non puS trasmettere[ \disse ilippo di alois in tono irritato.\ + perc%, monsignore" ) re di rancia non nascono dunque da donne"$uesta risposta indusse alcuni volti ad aprirsi in un sorriso. )l grande ilippo

    sem(rava non aver via di scampo. )n fondo, il piccolo vescovo inglese non avevatorto[ -a confusa consuetudine invocata quando si era trattato di discutere dellasuccessione di -uigi , su questo punto non diceva ver(o. +d era logico, dato

    c%e tre fratelli si erano succeduti al trono senza generare figli masc%i, c%e il poteredovesse spettare piuttosto al figlio della sorella superstite c%e a un cugino.

    )l conte di Hainaut, sinora decisamente favorevole a alois, incominciava ariflettere, vedendo annunciarsi per la sua figlia un avvenire inatteso.

    )l vecc%io conesta(ile Gauc%er, con le palpe(re rugose quanto quelle di unatartaruga e la mano a ventaglio intorno allorecc%io, c%iedeva al cognato Mille di

    0oyersN\ Come" C%e si sta dicendo"

    -a piega troppo complessa c%e aveva preso la discussione lo irritava. ;ulpro(lema della successione delle donne aveva una sua opinione, immutata dadodici anni. -a legge dei masc%i, in realt', era stato lui a proclamarla c%iamando araccolta i pari intorno alla formula famosaN X) gigli non possono finire in mano didonna, e la rancia B troppo no(ile regno per essere a femmina consegnatoY.

    #rleton, intanto, continuava il suo discorso, cercando di renderlo persuasivo.)nvitava i pari a tenere presente loccasione, c%e forse i secoli non avre((ero mai

    pi& offerto, di unire i due regni sotto lo stesso scettro. +ra infatti questo il suoprofondo disegno. initi i litigi incessanti, gli omaggi mal definiti e le guerre diquitania di cui soffrivano entram(e le nazioniQ risolta linutile rivalit'commerciale c%e aveva creato il pro(lema della iandra. /n unico popolo, daidue lati del mare. -a no(ilt' inglese non era forse tutta di ceppo francese" -alingua francese non era forse comune ai due popoli" + non erano forse numerosii signori francesi c%e possedevano, per ragioni di eredit', (eni in )ng%ilterra,come i (aroni inglesi avevano propriet' in rancia"

    \ + va (ene, dateci l)ng%ilterra, noi non la rifiutiamo \ ironizzS ilippo dialois.

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    )l conesta(ile Gauc%er ascoltS le spiegazioni c%e il cognato gli sussurravaallorecc%io, e dun tratto avvampS in viso. Come" )l re d)ng%ilterra reclamavaoggi la reggenza e domani la corona" llora, tutte le campagne c%e lui, Gauc%er,aveva comandato sotto il duro sole di Guascogna, tutte le cavalcate nel fango del

    nord contro quei malvagi drappieri fiamming%i, sempre appoggiatidall)ng%ilterra, tutti i prodi cavalieri uccisi e tutti i denari spesi, dovevanocondurre a questo" +ra assurdo.

    ;enza alzarsi, ma con profonda voce da vecc%io arroc%ita dallira, egli esclamSN\ Mai la rancia sar' degli inglesiQ ora non si tratta pi& di masc%io o difemmina, n di sapere se la corona si trasmette attraverso il ventre[ Ma larancia non sar' degli inglesi perc% i (aroni non lo sopportere((ero[ ;u!retagna[ ;u !lois[ ;u 0evers[ ;u !orgogna[ ;opportate di udire queste cose"

    0oi a((iamo un re da portare sotto terra, il sesto di quelli c%e avrS vistosuccedersi me vivo, e tutti %anno dovuto condurre loste >contro l)ng%ilterra ocontro coloro c%e essa sostiene. C%i deve comandare in rancia deve nascere dasangue di rancia. + la si faccia finita con lascoltare queste sciocc%ezze c%efare((ero ridere anc%e il mio cavallo.veva invocato !retagna, !lois e !orgogna con il tono usato in (attaglia per

    c%iamare a raccolta i capi delle (andiereI.\ Consiglio, con il diritto del pi& vecc%io, c%e il conte di alois, il pi&

    prossimo al trono, sia reggente, custode e governatore del regno.+ alzS la mano per dare maggior forza al suo voto.\ !en detto[ \ si affrettS ad approvare *o(erto drtois, alzando la zampaenorme e invitando con unocc%iata i partigiani di ilippo ad imitarlo.+ra persino arrivato a pentirsi di aver fatto escludere il vecc%io conesta(ile dal

    testamento del re.\ !en detto[ \ ripeterono i duc%i di !or(one e di !retagna, il conte di !lois,

    il conte di iandra, il conte di +vreuF, i vescovi, i grandi ufficiali, il conte diHainaut.Ma%aut drtois interrogS con gli occ%i il duca di !orgogna, e quando vide

    c%e stava per alzare la mano si affrettS ad approvare per non essere lultima. Ma lasua occ%iata ad +udes significavaN XP alla vostra scelta c%e mi associo. Ma voi miappoggerete, vero"Y.

    ;oltanto la mano di #rleton rimase a((assata.ilippo di alois, improvvisamente esausto, pensavaN XP fatta, B fattaY.

    + udZ larcivescovo Guglielmo di Trye, il suo antico precettore, direN\ -unga vita al reggente del trono di rancia, per il (ene del popolo e della

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    ;anta C%iesa.)l cancelliere Giovanni di C%erc%emont aveva preparato il documento c%e

    avre((e c%iuso la seduta ratificandone le decisioniN non rimaneva c%e da scriverneil nome. + il cancelliere tracciS a grandi caratteri quello del Xpotentissimo,

    no(ilissimo e temutissimo signor ilippo conte di aloisY, e diede poi lettura diquellatto, nel quale non soltanto gli si attri(uiva la reggenza, ma si dic%iarava c%ese il figlio postumo del defunto sovrano fosse stato una femmina, il reggentesare((e divenuto re di rancia.

    Tutti i presenti posero in calce al documento la loro firma e il loro sigilloprivatoQ tutti, eccetto il duca di Guienna, cioB il suo rappresentante monsignordamo d#rleton c%e rifiutS dicendoN

    \ 0on ci si rimette mai difendendo i propri diritti anc%e quando si sa c%e non

    possono trionfare. -avvenire B grande e nelle mani di io.ilippo di alois si era accostato al catafalco e osservava il corpo del cugino, la

    corona sopra la fronte cerea, il lungo scettro doro posato accanto al mantello, glistivaletti scintillanti.

    Tutti credettero c%e stesse pregando, e questo gesto gli assicurS il rispettogenerale.

    *o(erto drtois gli venne accanto e sussurrSN\ ;e tuo padre vivesse, trionfere((e in questo momento il caro uomo Ma

    adesso a((iamo ancora due mesi da attendere

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    ) V )- *+ T*#T#

    Aquellepoca i prZncipi avevano (isogno di un nano. +ra quasi unafortuna per una coppia di povera gente mettere al mondo un a(orto di questotipoQ erano sicuri di venderlo a qualc%e grande signore, se non addirittura al re.

    ) nani infatti, nessuno si sare((e mai sognato di du(itarne, erano esseriintermedi fra luomo e lanimale domestico. nimali, perc% si poteva mettereloro un collare, im(acuccarli, come cani ammaestrati, in a(iti grottesc%i e darglipedate sulle natic%eQ uomini, perc% parlavano e si prestavano volontariamente,mediante salario e mantenimento, a questo compito degradante. ovevanoquando glielo ordinavano, fare i (uffoni, saltellare, piangere o frasc%eggiare

    come (am(ini, e questo anc%e quando i loro capelli erano divenuti (ianc%i. -aloro piccola statura faceva risaltare la grandezza del padrone. enivano trasmessiper testamento come una propriet' qualsiasi. +rano il sim(olo del XsudditoY,dellindividuo per natura sottomesso agli altri, e appositamente creato, almenoin apparenza, per dimostrare c%e la specie umana era composta di razzediverse, alcune delle quali esercitavano sulle altre un potere assoluto.$uesta degradazione comportava anc%e dei vantaggi, in quanto il pi& piccolo, il

    pi& de(ole e il pi& deforme, veniva a trovarsi fra i meglio nutriti e i meglio vestiti.)noltre, questo sventurato aveva il permesso, anzi addirittura lo((ligo, di dire aipadroni della razza superiore ciS c%e non sare((e stato tollerato da nessun altro.

    #gnuno si vedeva scaricato per interposta persona delle frasi di sc%erno epersino degli insulti c%e ogni uomo, anc%e il pi& devoto, indirizza mentalmente ac%i lo comanda, grazie alle tradizionali familiarit' spesso assai grossolane delnano.

    +sistono nani di due tipiN quelli dal naso lungo, dal viso triste e dalla doppia

    go((a, e quelli dalla faccia grossa, dal naso corto e dal torso gigantesco montatosu minuscole mem(ra nodose. )l nano di ilippo di alois, Giovanni il Matto,apparteneva a questultimo tipo. -a sua testa arrivava giusto allaltezza delle tavole.

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    9ortava sonagli in cima al (erretto, e a(iti di seta decorati di ogni sorta di strane(estiole.

    u lui c%e un giorno si avvicinS a ilippo e, volteggiando e ridacc%iando, glidisseN

    \ ;ai, sire, come ti c%iama il popolo" Ti c%iama Xil re trovatoY.)l venerdZ santo infatti, il 1_ aprile dellanno 1367, la signora Giovanna d+vreuF,vedova di Carlo ), aveva partorito. *aramente nella storia il sesso di un (im(o fuosservato con maggior attenzione alluscita dal ventre materno. + quando si videc%e era nata una (am(ina, ognuno proclamS c%e si era espressa la volont' divinae ne provS grande sollievo.

    ) (aroni non dovevano pi& tornare sulla scelta fatta alla Candelora. +immediatamente, in unassem(lea dove soltanto ilrappresentante dell)ng%ilterra

    fece udire, per principio, una voce discordante, confermarono a ilippo laconcessione della Corona.)l popolo trasse un sospiro. -a maledizione del gran maestro Giacomo di

    Molay sem(rava esaurita. -a dinastia capetingia c%e da trecentoquarantun anniaveva dato senza interruzioni quattordici re alla rancia, dei quali gli ultimiquattro erano stati spazzati via in meno di tre lustri, era ormai estinta, per lomeno nel suo ramo principale. )n ogni famiglia, dalle pi& ricc%e alle pi&povere, la mancanza di un masc%io B sempre considerata, se non una disgrazia,

    almeno uninferiorit'. Trattandosi poi di una famiglia reale, questa incapacit'dei figli di ilippo il !ello di generare discendenti masc%i era considerata lamanifestazione palese di un castigo. #ra finalmente le cose sare((ero cam(iate. volte i popoli sono colpiti da fe((ri improvvise, la cui spiegazione potre((e

    essere trovata negli spostamenti degli astri, talmente sfuggono a qualsiasi altraspiegazioneN ondate disterismo crudele, come a suo tempo la crociata deipastorelli o il massacro dei le((rosi, ondate di euforia delirante, come quella c%e

    accompagnS lavvento di ilippo di alois.)l nuovo re aveva notevole statura e potenza muscolare indispensa(ile aifondatori di dinastie. )l suo primogenito era un masc%io c%e aveva gi' nove anni esem(rava ro(ustoQ aveva anc%e una figlia, e si sapeva le corti su questi argomentinon fanno mai mistero5 c%e quasi ogni notte onorava la sua alta e zoppa sposacon un entusiasmo c%e gli anni non parevano diminuire.

    otato di voce forte e sonora, non farfugliava come i cugini -uigi il Testardo eCarlo ), n taceva come ilippo il !ello o ilippo . C%i poteva opporsi a lui,

    c%i gli si poteva opporre" C%i pensava a dar retta, nelle((rezza in cui la ranciasi trovava, alla voce di quei poc%i giureconsulti pagati dall)ng%ilterra per

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    presentarne le poco convinte rimostranze"ilippo ) arrivava al trono fra lunanime consenso.+ppure era re soltanto per caso, un nipote, un cugino di re, come ce nerano

    tanti, un uomo fortunato fra la parentelaQ non un re nato da re e per essere re,

    non un re designato da io, non un re ricevutoQ un re XtrovatoY, trovato il giornoin cui non ce nerano altri sottomano.$uesta espressione, c%e era stata inventata dal popolo, non diminuiva in nulla la

    sua fiducia e la sua gioiaQ era soltanto uno di quegli ironici appellativi con cui lefolle amano sfumare le loro passioni, anc%e per illudersi di una certa familiarit'con il potere. Giovanni il Matto, quando ripet a ilippo lespressione, ne ricavSuna pedata c%e lo mandS a ruzzolare sul pavimentoN aveva comunque pronunciatola parola c%iave del suo destino.

    ilippo di alois infatti, come ogni parvenu, volle dimostrare di essereassolutamente degno, per valore naturale, della posizione c%e gli era toccata insorte, ed esagerS nelle sue azioni il concetto c%e ci si puS fare di un re.

    ;pettando al re la suprema amministrazione della giustizia, fece impiccare nelgiro di tre settimane il tesoriere del precedente sovrano, 9ietro *my, accusato diaver molto trafficato col pu((lico tesoro. /n ministro delle finanze sulla forca Buna cosa c%e fa sempre contento il popoloQ la rancia pensS di avere un re giusto.

    /n principe, per dovere e funzione, B il difensore della fede. ilippo emise un

    editto c%e aumentava le pene contro i (estemmiatori e accresceva i poteridellinquisizione. CosZ lalto e (asso clero, la piccola no(ilt' e i (igotti diparrocc%ia si rassicuraronoN avevano un re pio.

    )l sovrano %a il dovere di ricompensare i servigi resi, e quanti servigi erano statinecessari a ilippo per arrivare al trono[ Ma un re deve anc%e (adare a noncrearsi dei nemici fra quanti si sono mostrati, sotto i suoi predecessori, (uoniservitori del pu((lico (ene. CosZ, pur mantenendo nelle loro caric%e quasi tutti gli

    eF@dignitari e funzionari regi, egli ne istituZ di nuove, o anc%e raddoppiS quellegi' esistenti, per far posto ai suoi sostenitori e soddisfare tutte le raccomandazionipresentate dai grandi elettori. +, poic% i alois vivevano da tempo sul piano diuna famiglia sovrana, la sua clientela si sovrappose a quella dellantica dinastia,dando inizio a una grande corsa a impieg%i e (enefici largamente distri(uiti. /nre generoso, insomma.

    /n re %a inoltre il dovere di render prosperi i suoi sudditi. ilippo ) siaffrettS a ridurre, e in certi casi a sopprimere, le tasse imposte da ilippo ) e

    ilippo sui commerci, sui pu((lici mercati e sulle transazioni degli stranieri,tasse c%e secondo le opinioni interessate intralciavano le fiere e i traffici.

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    %, c%e (uon re colui c%e poneva un freno alle prepotenze degli esattori delleimposte. ) lom(ardi, c%e tanto avevano prestato a suo padre e ai quali egli stessotanto doveva, lo (enedivano. 0essuno teneva conto c%e la fiscalit' dei precedentisovrani aveva sortito a lunga scadenza (enefici effetti, e c%e se la rancia era ricca,

    se vi si viveva meglio c%e in qualunque altro paese del mondo, se vi siindossavano comodi panni e magari pellicce, se cerano (agni e stufe persino nei(org%i pi& sperduti, il merito spettava a qui due ilippi c%e avevano saputomettere ordine nel regno, unificare le monete e render sicuro il lavoro.

    /n re un re deve essere anc%e saggio, luomo pi& saggio del suo paese.ilippo incominciS ad assumere un tono sentenzioso per enunciare con la sua(ella voce solenni princZpi in cui si riconosceva un poco lo stile del suo eF@precettore, larcivescovo Guglielmo di Trye.

    X0oi c%e sempre vogliamo agire secondo ragioneY, diceva ogni volta c%enon sapeva quale decisione prendere.

    + quando aveva s(agliato strada, il c%e avveniva frequentemente, e si trovavacostretto a proi(ire ciS c%e aveva ordinato il giorno prima, dic%iarava conaltrettanta pomposit'N X*agionevole cosa B modificare le proprie decisioniY. +anc%eN X)n ogni cosa, vale pi& prevenire c%e essere prevenutiY, enunciavaampollosamente questo re c%e in ventidue anni di regno non avre((e fatto altroc%e passare di (rutta sorpresa in (rutta sorpresa[

    Mai un monarca sciorinS da cosZ grande altezza tante (analit'. $uando sicredeva c%e stesse riflettendo, in realt' pensava soltanto alla frase c%e avre((epotuto formulare per far limpressione di aver riflettutoQ ma la sua testa era vuotacome una noce in una (rutta stagione.

    /n re, un vero re, non dimentic%iamolo, %a il dovere di essere coraggioso, diessere prode e di essere fastoso[ )n realt' ilippo aveva disposizione solo per learmi. 0on per la guerra, proprio per le armi, le giostre, i tornei. Come istruttore

    di giovani cavalieri alla corte di un (arone di secondaria importanza, avre((e fattomiracoli. Come sovrano, il suo palazzo assomigliava a un castello dei romanzidella Tavola *otonda, c%e erano molto letti in quellepoca e di cui si era nutrita lasua fantasia. u tutta una serie di tornei, di feste, di (anc%etti, di cacce, didivertimenti, e poi ancora di tornei con profusione di piume sugli elmi e cavallipi& agg%indati c%e le donne.

    ilippo si occupava con molta seriet' del regno unora al giorno, dopo unagiostra da cui tornava madido di sudore o un (anc%etto da cui usciva con la

    pancia pesante e il cervello anne((iato. )l suo cancelliere, il suo tesoriere, i suoiinnumerevoli funzionari, decidevano per lui, oppure andavano a c%iedere ordini a

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    *o(erto drtois. Costui, di fatto, comandava pi& del sovrano.0on saffacciava alcuna difficolt' senza c%e ilippo gli c%iedesse consiglio, e

    tutti o((edivano fiduciosamente al conte drtois, sapendo c%e ogni sua decisioneavre((e ottenuto la approvazione del re. ;i arrivS cosZ alla fine di maggio, data in

    cui sare((e avvenuta la consacrazione e larcivescovo Guglielmo di Trye avre((eposto la corona sulla fronte del suo eF@allievo, con festeggiamenti c%e si sare((eroprolungati per cinque giorni.

    ;em(rava c%e a *eims si fosse adunato tutto il regno. + non soltanto il regnoma anc%e una parte d+uropa, con il super(o e povero re Giovanni di !oemia,con il conte Guglielmo di Hainaut, il marc%ese di 0amur e il duca di -orena.Cinque giorni di feste e di (aldoriaQ uno spreco, una spesa quale i !org%esi di*eims mai avevano vistoQ loro a cui spettavano gli onori delle feste, loro c%e

    avevano arricciato il naso davanti alle ultime consacrazioni, questa volta fornivanoil doppio e il triplo con cuore allegro. +rano centanni c%e nel regno di rancianon si (eveva tantoN ci si serviva a cavallo, nei cortili e nelle piazze.

    -a vigilia dellincoronazione, il re armS cavaliere il conte di iandra, -uigi di0evers, con il maggior fasto possi(ile. ;i era infatti deciso c%e alla consacrazionesare((e spettato a lui lonore di reggere la spada di Carlomagno e di consegnarlaal re. )l conesta(ile, cui spettava per tradizione questo compito, aveva accettato,fatto piuttosto strano, di rinunziarvi in suo favore. !isognava perS c%e il conte di

    iandra venisse armato cavaliere. ilippo ) non poteva mostrargli in modo pi&clamoroso la sua riconoscenza per lappoggio fornitogli.

    #ra lindomani, durante la cerimonia nella cattedrale, quando -uigi di!or(one, grande intendente del re, dopo aver fatto indossare a ilippo ) glistivali ornati di fiordalisi, c%iamS il conte di iandra perc% presentasse la spada,questultimo non si mosse.

    -uigi di !or(one ripetN

    \ Monsignor conte di iandra[-uigi di 0evers rimase immo(ile, in piedi, con le (raccia incrociate.\ Monsignor conte di iandra \ proclamS ancora il duca di !or(one, \ sesiete presente o se cB qualcuno a rappresentarvi, venite a compiere il vostrodovereQ noi vi ingiungiamo di farvi avanti perc% altrimenti sareste reo difellonia./n grande silenzio era calato sotto le volte e un timoroso s(alordimento si

    disegnava sui visi dei prelati, dei (aroni e dei dignitariQ ma il re rimaneva

    impassi(ile, e *o(erto drtois tirava su per le narici, con gli occ%i rivolti verso ilsoffitto, come se solo gli interessassero i riflessi del sole attraverso le vetrate.

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    inalmente il conte di iandra risolse di farsi avanti, si fermS davanti al re,sinc%inS e disseN

    \ ;ire, se si fosse c%iamato -uigi di 0evers sarei venuto avanti prima.\ Ma come, monsignore, \ replicS ilippo ), \ non siete forse voi il conte

    di iandra"\ ;ire, porto questo titolo, ma non ne %o i (enefici.ilippo ) assunse allora il suo migliore aspetto di re, gonfiando il petto,

    lasciando vagare gli occ%i, e puntando il suo grande naso verso linterlocutore, perpronunciare con voce estremamente calmaN

    \ Ma cosa mi dite, cugino"\ ;ire, \ riprese -uigi di 0evers, \ gli a(itanti di !ruges, d?pres, di9operingue e di Cassel mi %anno scacciato dal mio feudo e non mi

    considerano pi& il loro conte e il loro signoreQ B gi' molto se posso recarmifurtivamente a Gand, tanto nel paese divampa la rivolta.llora ilippo di alois lasciS cadere la sua larga mano sul (racciolo del trono,

    gesto c%e aveva visto tante volte compiere da ilippo il !ello e c%e ripetevainconsciamente, riconoscendo cosZ nello zio lautentica incarnazione della maest'.

    \ -uigi, mio (uon cugino, \ dic%iarS, e la sua voce sonora si spinse (enoltre il coro per arrivare perfettamente c%iara a tutti i presenti, \ noi viconsideriamo il vero conte di iandra, e, sulle no(ili unzioni e sul sacramento

    c%e oggi riceviamo, vi promettiamo c%e mai conosceremo pace o riposo primadi avervi restituito il possesso della vostra contea.l c%e -uigi di 0evers si inginocc%iS e disseN\ Grazie, sire.+ la cerimonia continuS.*o(erto drtois strizzS locc%io ai vicini, facendo cosZ intendere c%e quel

    grande scandalo era stato predisposto. ilippo ) manteneva le promesse fatte da

    *o(erto per assicurare la sua elezione. ilippo d+vreuF non indossava forse, inquello stesso giorno, la corona di 0avarra";u(ito dopo la cerimonia, il re convocS i pari e i grandi (aroni, i prZncipi della

    sua famiglia e i signori stranieri venuti ad assistere alla consacrazione, come se lacosa non permettesse neppure unora di rinvio, e discusse con loro del momentoin cui avre((e attaccato i fiamming%i ri(elli. P dovere di un re prode difendere idiritti dei suoi vassalli[ $ualc%e cervello prudente, considerando c%e la primaveraera gi' molto avanzata, e c%e cera quindi il risc%io di non essere pronti sino alla

    (rutta stagione \ ricordavano ancora Xloste impantanataY di -uigi il Testardo \consigliS di rimandare la spedizione di un anno. Ma il vecc%io conesta(ile

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    Gauc%er li svergognS proclamando con voce sonoraN\ C%i %a coraggio in (attaglia, trova sempre il tempo a lui propizio[ settantotto anni era un po impaziente di comandare la sua ultima campagna,

    e non era certo per sentir cavilli di quel genere c%e aveva accettato di rinunciare

    alla spada di Carlomagno.\ CosZ linglese c%e fomnta questa rivolta ricever' una (uona lezione \aggiunse (or(ottando.

    0on si leggevano forse, nei romanzi di cavalleria, le imprese di eroi ottantenni,capaci di rovesciare in (attaglia il loro nemico e di fendergli lelmo fino allossodel cranio" ) (aroni si sare((ero dunque dimostrati meno intrepidi di questoveterano impaziente di partire per la guerra con il suo sesto re"

    ilippo di alois si alzS esclamandoN

    \ Mi seguir' c%i mi sar' devoto[opo di c%e si decise di convocare lesercito per la fine di luglio, e, come per

    caso, scelse rras quale luogo di raduno. CosZ *o(erto avre((e potutoapprofittarne per agitare un poco la contea di sua zia Ma%aut.

    +ntrarono in iandra allinizio di agosto./n (org%ese di nome

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    il re trovato qui entrer'.

    0on ci misero molto a sacc%eggiare mezzo campo, a tagliare le funi delletende, a rovesciare le scacc%iere, a mettere in disordine le tavole del (anc%etto e a

    uccidere un (uon numero di signori.-e truppe di fanteria francesi volsero in fugaQ il loro spavento era tale c%earrivarono, senza mai fermarsi a prendere fiato, fino a ;aint@#mer, quaranta leg%epi& indietro.

    )l re e((e appena il tempo di indossare un giaco decorato con le insegne dirancia, di ricoprirsi la testa con una calotta di cuoio (ianco e di saltare in sella aldestriero per adunare i suoi eroi.

    )n questa (attaglia, entram(i gli avversari avevano commesso un grave peccato

    di vanit'. ) cavalieri francesi avevano sottovalutato i (org%esi di iandraQ e costoro,per dimostrare di essere guerrieri rispetta(ili quanto i gentiluomini, si erano fornitidi armature ed erano venuti allassalto a piedi[

    )l conte di Hainaut e suo fratello Giovanni, i cui accampamenti eranoleggermente isolati, furono i primi a spingersi avanti per assalire i fiamming%i datergo e scompigliare il loro attacco. llora i cavalieri francesi radunati dal repoterono precipitarsi su questi fantaccini appesantiti da un armamento troppopretenzioso, rovesciarli, calpestarli, massacrarli. ) -ancillotti e i Galaad si

    accontentavano di menar fendenti e piantonate, lasciando ai loro scudieri ilcompito di finire a coltellate i vinti. C%i cercava di fuggire veniva rovesciato da uncavallo spinto alla carica, c%i si arrendeva era immediatamente sgozzato. *imaserosul terreno tredicimila fiamming%i, formando un cumulo favoloso di ferro e dicadaveri, dove non esisteva pi& nulla, er(a o finimento, uomo o (estia, c%e nonfosse impiastricciato di sangue.

    CosZ la (attaglia del monte Cassel, incominciata disastrosamente, finiva per larancia con una vittoria totale. ;i parlava addirittura di una nuova !ouvines 7.

    Ma il vero vincitore non era il re, n il vecc%io conesta(ile Gauc%er, per quantoegli avesse urlato come di prammatica i nomi delle sue (andiere, e neppure*o(erto drtois, precipitatosi come una valanga fra le file degli avversari. C%iaveva salvato la situazione era il conte di Hainaut. Ma fu ilippo ), suo cognato,c%e ne raccolse la gloria.

    /n re potente quanto ilippo non poteva pi& tollerare la minima infrazione deisuoi vassalli. )nviS dunque unam(asceria al re d)ng%ilterra e duca di Guienna,

    per ingiungergli di venire il pi& presto possi(ile a rendere lomaggio.0on esistono in pratica disfatte salutari, ma ci sono in cam(io vittorie sinistre.9oc%e giornate dovevano costare alla rancia quanto quella di Cassel, c%e

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    accreditS parecc%ie idee s(agliateN anzitutto linvinci(ilit' del nuovo re, e poilinutilit' in guerra dei fanti. entanni pi& tardi, Crcy= sare((e stata unaconseguenza di queste illusioni.

    0ellattesa, c%iunque avesse (andiera, c%iunque portasse lancia, persino il pi&

    umile scudiero, squadrava con disprezzo, dallalto della sua sella, le specie inferioric%e camminavano a piedi.

    $uellautunno, verso la met' del mese dotto(re, la signora Clemenzad/ng%eria, la sventurata regina c%e era stata la seconda sposa di -uigi il

    Testardo, moriva a trentacinque anni nellantico palazzo del Tempio, suaa(itazione. -asciava tanti de(iti c%e una settimana dopo la sua morte tutto ciS c%e

    ella possedeva, anelli, corone, gioielli, mo(ili, (ianc%eria, oreficeria, persino gliutensili da cucina, vennero messi allasta a ric%iesta dei suoi creditori italiani, i!ardi e i Tolomei.

    )l vecc%io ;pinello Tolomei, arrancando, spingendo avanti il ventre, tenendo unocc%io aperto e laltro c%iuso, presenziS a questa vendita in cui sei orefici@(anditori, nominati dal re, facevano le perizie. + tutto ciS c%e era stato donato allaregina Clemenza in un anno di illusoria felicit' venne disperso.

    9er quattro giorni tuonarono le voci dei (anditori, ;imone di Clocettes,

    Giovanni 9ascon, 9ietro di !esan2on e Giovanni di -illaNX/n (el cappello doro1K, nel quale sono quattro grossi ru(ini (alasci, quattrogrossi smeraldi, sedici piccoli (alasci, sedici piccoli smeraldi e otto ru(ini dilessandria, valutato seicento lire. enduto al re[Y.

    X/n ditale, con quattro zaffiri, tre dei quali sfaccettati e uno no, valutatoquaranta lire. enduto al re[Y.

    X/n ditale, con sei ru(ini orientali, tre smeraldi sfaccettati e tre diamanti dismeraldo, valutato duecento lire. enduto al re[Y.

    X/na scodella dargento dorato, venticinque (occali, due vassoi, un (acile,valutati duecento lire. enduti a monsignor drtois, conte di !eaumont[Y.

    Xodici (occali dargento dorato smaltato con le insegne di rancia ed/ng%eria, una grande saliera dargento dorato retta da quattro (a((uini, il tuttoper quattrocentoquindici lire. enduti a monsignor drtois, conte di !eaumont[Y.

    X/na (orsetta ricamata doro, costellata di perle e di doppie, e contenente unozaffiro orientale. alutata sedici lire. enduta al re[Y.

    -a compagnia dei !ardi acquistS loggetto pi& caroN un anello nel quale eraincastonato il pi& grosso ru(ino di Clemenza d/ng%eria, valutato mille lire. 0ondovettero neppure pagarlo poic% la somma sare((e stata defalcata dai loro crediti,

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    ed erano inoltre sicuri di rivenderlo al papa c%e, dopo essere stato per moltotempo loro de(itore, era divenuto favolosamente ricco.

    *o(erto drtois, quasi a dimostrare c%e (occali e arnesi per (ere in generenon costituivano il suo unico interesse, acquistS per trenta lire anc%e una (i((ia in

    francese.(iti da cappella, tunic%e e dalmatic%e diventarono invece propriet' delvescovo di C%artres.

    /n orefice, Guglielmo le lament, ottenne a (uon prezzo il servizio da tavolain oro della regina defunta, c%e comprendeva anc%e una forc%etta, la prima c%emai si fosse fa((ricata al mondo.

    ai cavalli della scuderia si ricavarono seicentonovantadue lire. -a carrozzadella signora Clemenza e quella delle sue damigelle furono egualmente messe

    allasta.+ quando ogni cosa venne asportata dal palazzo del Tempio, si e((e la

    sensazione di c%iudere una casa maledetta.;em(rava davvero, quellanno, c%e il passato si estinguesse, come per virt&

    propria, per lasciare posto al nuovo regno. )l vescovo di rras, T%ierry dHirson,cancelliere della contessa Ma%aut, moriva nel mese di novem(re. +ra stato pertrentanni il consigliere della contessa, nonc% il suo amante e il suo complice inogni intrigo. Ma%aut stava diventando sempre pi& sola. *o(erto drtois fece

    nominare alla diocesi di rras un ecclesiastico del partito alois, 9ietro *oger 11.Tutto andava male per Ma%aut, e tutto andava (ene per *o(erto, c%e veniva ad

    assumere importanza sempre maggiore e accedeva man mano agli onori supremi.0el gennaio del 136=, ilippo ) concedeva il titolo di pari al conte di !eaumontle *ogerQ *o(erto diventava cosZ pari di rancia.

    9oi, giacc% il re d)ng%ilterra non si decideva a rendere omaggio al nuovosovrano, si sta(ilZ di confiscare ancora una volta il ducato di Guienna. Ma prima

    di mettere in atto la minaccia, si mandS *o(erto drtois ad vignone perconvincere papa Giovanni )) a intervenire.*o(erto passS sulle rive del *odano due settimane incantevoli. vignone infatti,

    dove affluiva tutto loro della cristianit', era divenuta, per c%i amava la tavola, ilgioco e le (elle cortigiane, un paese di cuccagna, retto da un papa ottuagenarioed ascetico, tutto assor(ito dal pro(lema della visione (eatifica.

    l nuovo pari di rancia furono concesse parecc%ie udienze dal ;anto 9adreQvenne dato un (anc%etto in suo onore nel castello pontificio, e gli si diede agio

    dintrattenersi dottamente con parecc%i cardinali. Ma, fedele alle tumultuosea(itudini della sua giovinezza, e((e anc%e rapporti con persone di du((ia

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    reputazione. #vunque si recasse, *o(erto attirava a s senza il minimo sforzo, leragazze leggere, i cattivi soggetti, gli avanzi di galera. osse esistito nella citt' unsolo ricettatore, lo avre((e scoperto entro un quarto dora. ) monaci espulsi dalloro ordine per qualc%e clamoroso scandalo, i c%ierici accusati di furto o di falso

    giuramento affollavano la sua anticamera per c%iedergli appoggio. 9er strada losalutavano spesso passanti di (rutto aspetto, e invano egli cercava di ricordarsi inquale (ordello di quale citt' li avesse a suo tempo incontrati. )spirava insommafiducia ai malviventi, e c%e fosse divenuto il secondo principe del regno noncam(iava affatto la situazione.

    $uesta volta non era accompagnato dal suo vecc%io servitore, -ormet leolois, ormai troppo vecc%io per i lung%i viaggi.

    Gli stessi incaric%i se li assumeva adesso un tipo pi& giovane, ma cresciuto alla

    stessa scuola, Gillet di 0elle. u Gillet c%e presentS a *o(erto un certo Maciot iltedesco, armigero disoccupato, ma pronto a tutto, c%e era originario di rras.$uesto Maciot aveva conosciuto (ene il vescovoT%ierry dHirson, c%e nei suoiultimi anni, aveva avuto unamica del cuore e di letto, una certa Giovanna diivion, di almeno ventanni pi& giovane di lui, la quale si lamentava oraa((astanza apertamente delle noie c%e le causava la contessa Ma%aut da quando ilvescovo era morto. ;e Monsignore avesse voluto ascoltare questa signora diivion

    ncora una volta *o(erto drtois constatS c%e simparano molte cosefrequentando gente di du((ia fama. Certo si sare((e potuto