MARZO 2013

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Anno XXXV n. 3 Marzo 2013 Euro 2.50 - I.P. Poste Italiane S.p.A. Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma.

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Anno XXXVn. 3Marzo 2013Euro 2.50 - I.P.

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Rimarrà l’immagine di un fulmine chesquarcia il cielo sopra la cupola di San Pietro a corredo di una NOTIZIA

STRAORDINARIA, come quella del Papa nel momento in cui abdica al soglio

pontificio. Per il miliardo e duecentomilioni di cattolici un eventoquasi impossibile da credere perché tutti, certo, intimamenteconvinti che da Papa non ci si dimette se non da morti. Non era così: oggi scopriamo che la “papalità” non è unsacramento, che anche il Papa che pure gode di unainvestitura da sovrano assoluto non per questo è, o puòritenersi oltre o al di sopra della responsabilità del ruolo chericopre. Fra la meraviglia generale, quindi, in attesa di scoprire dovelo Spirito soffierà spingendo le scelte dei cardinali riuniti pereleggere il 266° Vescovo di Roma, sappiamo che JosephRatzinger, teologo, in piena e totale libertà ha interrogato il suospirito e il suo corpo, e L’ESITO DI QUELL’INTERROGATIVO NON

SEGNERÀ SOLO LA VITA DELLA CHIESA FUTURA, ma ha, già oggi, unaportata universale, vale cioè per ciascuno di noi, dove il“noi” è da considerare ogni essere umano che si interroghisulla sua vita, il fine ultimo dei suoi atti, sul perché viva. È LA LEZIONE CORAGGIOSA E AL CONTEMPO SEMPLICE DI

UN SUPREMO ATTO D’AMORE: «Le mie forze, a causadell’età, non sono più sufficienti... per condurreal meglio il compito affidatomi». Il bene della Chiesa è l’orizzonte entro cui il Papa ha misurato ilgiudizio su se stesso. E per questo bene, ha giudicato, si puòcompiere un gesto eclatante, anche se richiede il sacrificiodi una rinuncia straordinaria come non si era mai data prima.

È un esempio di cui non solo la Chiesa, ma il mondoaveva bisogno ed è augurabile che non venga inghiottitodal cinismo, dall’apatia, dai venditori di dubbi o daiconsumatori di scenari apocalittici, ma che sia capace dicredere nell’avvio di una nuova stagione della fede.

[ DI MARIA LAURA RONDINI - DIRETTORE EDITORIALE 50&PIÙ ] [anteprime]

La contraffazioneè un pericolo

Un fenomeno che nasconde rischi per la salute e

non solo, visto che il falso foraggia la criminalità

e danneggia l’economia.A pagina 25

La medicina del futuro

Robot, chip, diagnosi a distanza, kit di analisi. È solo

una parte del nuovo volto della medicina. Pro e contro

delle nuove tecnologie.A pagina 30

Wilbur Smith, il re dei romanziMilioni di copie vendute nel mondo, di cui buona parte

in Italia. L’amore per la scrittura e per l’Africa, raccontato da

un grande autore.A pagina 12

Pendolarismo e Alta Velocità

Ci sono due Italie: quella che viaggia

in tempi rapidi e quella che ogni giorno affronta

la piaga del pendolarismo.A pagina 16

Tra gargouilles e guglie goticheLa Cattedrale di Notre Dame

compie 850 anni e per tutto il2013 festeggia con numerose

manifestazioni la sua storia, la sua arte, la sua unicità.

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IN QUESTO numero

4 I 50epiu.it I MARZO 2013

Wilbur Smith:continua l’avventura

Lo scrittore racconta le sue passioni e il suo amore per l’Africa

DI ROMINA VINCI

Il fascino oscuro della contraffazione

Un fenomeno dietro cui si celano non pochi pericoli

DI DANIELA FLORIDIA

Ippocratein versione hi-tech

Il volto tecnologico della sanità italianaDI GIOVANNA DALL’ONGARO

Notre Dame: e sono 850

La Cattedrale compie gli annitra eventi e festeggiamenti

DI LORIS PORCHERI

La schiena fa male:e se fosse l’intestino?Quando le tensioni muscolari

derivano da patologie di origine internaDI ALESSANDRO MASCIA

Vita da pendolari:l’Italia sui binari

Sono sempre di più, mentre i mezzicon cui spostarsi sempre di meno

DI L. BERTI, R. VINCI, I. ROMANO, A. MERCURI

Spazio50Incontri, eventi, tempo libero, cultura

e tanto altro nel mondo di 50&Più A CURA DI LUISELLA BERTI

PrevidenzaDI GIANNI TEL

FiscoDI ALESSANDRA DE FEO

12

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50

45

54

56IN EVIDENZA

PARLIAMO DI...INCHIESTA

41LA VOCE DI 50&PIÙ

Anno XXXVn. 3Marzo 2013Euro 2.50 - I.P.

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Per telefono: 06 68134552Per fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

Anno XXXVn. 3Marzo 2013

Periscopio >> pag. 6 a cura di Berardo Falcone

Letteralmente >> pag. 8 di Giovanna Vecchiotti

Avviso ai naviganti >> pag. 28di Paolo Negrini

Ritorno di primavera >> pag. 35di Barbara Di Sarno

Cittadini d’Europa >> pag. 36di Vittorio Calaprice

Siamo tutti felici? >> pag. 38di Giovanni Orso

Sapori & Colori >> pag. 52di Marina Cepeda Fuentes

Abbonamenti e PubblicitàAbbonamenti: Telefono 06 68134552Fax 06 68139323Pubblicità: Promedia 2000 S.r.l.Tel. 02 89079601 - Fax 02 89079619

Libri di Renato Minore >> pag. 58 Cinema & DVD >> pag. 59

di A. Miccinesi e P. ArmocidaTeatro & Musica >> pag. 60

di M. Sarti e D. De FelicisGiochi >> pag. 62

di N. Tucciarelli e R. CentoStuzzica cervello >> pag. 63

di Enrico DiglioBacheca >> pag. 64 Soluzioni >> pag. 66

Oroscopo di Aldebaran >> pag. 66

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Mensile di attualitàe cultura di 50&PiùSistema Associativoe di Servizi

Direttore EditorialeMaria Laura Rondini @ [email protected]

Direttore ResponsabileGiovanna Vecchiotti @ [email protected]

Art DirectorElisa Rossi@ [email protected]

Editoriale 50&Più Srl - AmministratoriDante Di Mattia (Presidente)Brigida GallinaroMarina Gruden VlachInes MarangonGiuseppe Martino

Procuratore Gabriele Sampaolo

AmministrazioneEditoriale 50&Più Srl 00186 Roma - Via del Melangolo, 26Telefono 06.6872515 - Fax 06.6872597mail: [email protected]

Direzione e Redazione00186 Roma - Largo Arenula, 34Telefono 06.68134552www.50epiueditoriale.it

Stampa e SpedizionePunto Web Srl - 00040 Ariccia (Roma)Via Variante di Cancelliera snc

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Registrazione Tribunale di Roman. 17653 del 12/04/79Iscrizione al R.O.C. n. 6158 del 10/12/2001

Spedizione Poste Italiane SpASped. in Abb. Post. D.L. 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma

Manoscritti e fotografieAnche se non pubblicati, non verranno resti-tuiti. © Editoriale 50&Più Srl Tutti i diritti ri-servati. È vietata la riproduzione totale o par-ziale della pubblicazione senza l’autorizzazio-ne scritta dell’Editore.

Tutela datiSi garantisce la riservatezza dei dati fornitidagli abbonati e la possibilità di richiedernegratuitamente la rettifica o la cancellazione scri-vendo all’Editore. Le informazioni custodite nel-l’archivio dell’Editoriale 50&Più Srl verrannoutilizzate al solo scopo di inviare agli abbo-nati la rivista e gli allegati, anche pubblicita-ri (D. Leg.vo 196/2003 tutela dati personali).

Italia: annuale(11 numeri) euro 22,00sostenitore euro 36,00copia singola euro 2,50copia arretrata euro 4,50Estero: annuale euro 41,50

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ABBONAMENTI

Finito di stampare:22 febbraio 2013

Credits foto: Agf, Buenavista, Contrasto, Corbis, Marcel Jancovic/ Shutterstock.com, Marka, Masterfile, Olycom, Shutterstock,Sintesi, Tips, Empiress/ Shutterstock.com, Featureflash/ Shutterstock.com, Fritz16/ Shutterstock.com, Gabriela Insuratelu/Shutterstock.com, www.italotreno.itFoto di copertina: Contrasto Illustrazioni: Enrico Riposati

Aderente a:

ASSOCIATO ALL’USPIUNIONE STAMPAPERIODICA ITALIANA

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ZOOMDI GIOVANNA VECCHIOTTI

LA DANZA DELLA “RIVOLUZIONE”

ualcosa di rosso, qualcosa di nero,ma anche moltissimo rosa. Tanta musi-ca, milioni di passi di danza, un miliardo

di mani alzate con il dito puntato verso il cielo.Nel giorno dedicato all’amore, per la prima vol-ta nella storia le donne di tutto il mondo si so-no unite per cancellare la parola femminicidioda tutti gli idiomi, ma anche dalla vita reale. Elo hanno fatto a modo loro: con canti, balli,sorrisi, incontrandosi nelle strade e nelle piaz-ze. One billion Rising è stato un flash mob pla-netario, che nell’arco di un giorno ha attraver-sato la terra: 202 i Paesi coinvolti, 5mila le as-sociazioni aderenti, milioni le donne scese instrada. E non solo in Europa o negli Usa o in Au-stralia, ma anche nel Congo, in Sudan, in So-malia, in Afghanistan, nel Bangladesh, in Indiae negli altri Paesi dove è facile che la testa di unadonna diventi bersaglio di una gragnola di pie-tre o la sua faccia una carta geografica scolpi-ta dall’acido. Anche lì, le donne si sono unite.Non per diventare “branco” ma per trasforma-re “il loro dolore in forza”, la loro paura in co-raggio. Il coraggio di manifestare il proprio di-ritto ad esistere con la consapevolezza che la lo-ro esistenza, dopo quel gesto, è appesa ad unfilo. È soprattutto per loro, che le donne del re-sto del mondo hanno danzato.

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}{ Osservare la realtà quotidiana,leggere i giornali, guardare la televisione, navigare in internet, ascoltare la radio o i discorsi al bar può aiutarcia riflettere su quanto accadenel mondo in cui viviamo. Il nostro intento è quello di mettere in evidenza notizie interessanti, curiose,

importanti o stravaganti,riportandole tra questepagine in forma sintetica. Ci piacerebbe che anche voiprendeste parte a questasorta di gioco, fornendoci levostre segnalazioni. Scrivete a:redazione@50&piu.it o Largo Arenula 34,00186 Roma. Aspettiamo il vostro contributo!

PERISCOPIin pillole

“COLLEZIONE-MANIA”: VENDUTA L’AUTO DI BATMAN, ACCESSORI COMPRESI

La Batmobile originale vale 4,2 milioni di dollariLa casa d’aste Barrett-Jackson Auction di Scottsdale, in Arizona, ha annunciato di aver venduto un’auto per 4,2 milioni di dollari. Non una macchina qualsiasi.Stiamo parlando di un vero e pregiatissimo pezzo da collezione: la Batmobile originale utilizzata per le riprese del telefilm degli Anni ‘60, quando Batman era interpretato da Adam West.La super auto, di base è una Lincoln Futura del 1955, riadattata da George Barris, designer di Los Angeles. Il misterioso acquirente che si è aggiudicato il veicolo ha ricevuto in dotazione anche tutti gli accessori per combattere il crimine: un Bat-telefono, tubi spara fumo e laser di puntamento.

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A CURA DI BERARDO FALCONE

Incredibile ripresa video del calamaro giganteAlcuni scienziati del Museo nazionale giapponese,coordinati dallo zoologo Tsunemi Kubodera, hanno ripreso un calamaro gigante per la prima volta nel suo habitat. Per il filmato sono state necessarie oltre 400 ore di immersioni a 650 mt di profondità. Per osservare il calamaro di 3 metri (ma privo dei due tentacoli più lunghi,

grazie ai quali avrebbe raggiunto gli 8 metri) è stata usata

una luce a infrarossi, pazienza e silenzio. Finché il cefalopodegigante si è avvicinato.

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Lettere d’amore rubate e restituite dopo mezzo secoloI quasi 90enni Lloyd e Marion Michael, felicemente sposati dal 1942, nel 1960 furono derubati nel loro ranch. Oltre a soldi e gioielli il ladro rubò anche un pacco di lettere d’amore che i due innamorati si erano scritti mentre Lloyd era sotto le armi. La coppia, poco tempo fa, è stata contattata dal figlio di un uomo deceduto da poco e, sistemando gli effetti personali del padre, ha trovato il prezioso pacco di lettere. Dopo oltre mezzo secolo le centinaia di missive d’amore sono state restituite ai legittimi proprietari. Le storie romantiche hanno sempre un lieto fine.

Il riscaldamento globale farà scomparire il caffè?Uno studio dei Royal Botanic Gardens di Londra,pubblicato sulla rivista Plos One, rivela che la varietàpiù consumata di caffè, l’Arabica, rischierebbe di sparire in natura. Proiezioni computerizzate hanno evidenziato prospettive assai cupe: due terzi dei raccolti scomparirebbero entro il 2080.Ma i bevitori degli 1,6 miliardi di tazze quotidiane possono stare tranquilli, perché esistono già le contromisure necessarie. Le piante selvatiche di Arabica, nel corso della storia, sono sempre sopravvissute ai vari climi e c’è anche chi suggerisce di conservare i semi della piantenelle Seed Bank, cassaforti che conservano le sementi dei vegetali più preziosi.

In Polonia quasi pronta la barca costruita dai “senza tetto”In Polonia un gruppo di senza fissa dimora ha scelto di fare del mare la propria casa, costruendo un’imbarcazione per poter navigare intorno al mondo. Un progetto ambiziosodai forti risvolti sociali, nato conil supporto dell’associazione di assistenti sociali Kamilianska e con le numerose donazioni di gente comune. La barca a vela, la cui costruzione è iniziata nel 2006 in un sobborgo di Varsavia, a fine lavori misurerà 18,5 metri di lunghezza e peserà circa 35 tonnellate, con la manodopera di circa sessanta homelessche, nel frattempo, hanno trovato un posto dove dormire la notte: il loro cantiere navale.

Santo protettore di InternetÈ Sant’Isidoro di Siviglia (560-636 d.C.) scelto qualche anno fa dagli internauti e nominato ufficialmente da Papa Benedetto XVI «affinché con la Sua intercessione, possiamo dirigere le nostre mani e i nostri occhi solo verso ciò che fa piacere a Dio e trattarecon carità e pazienza tutti coloro che incontreremo in Rete». La scelta di Sant’Isidoro è dovuta al fatto che fu il compilatore della prima enciclopedia (progenitrice di un moderno database). Scrisse venti volumi che contenevano tutto lo scibile umano del tempo, salvando anche opere e manoscritti che altrimenti sarebbero andati persi per sempre.

Censimento Istat: oltre 4 milioni di stranieri in ItaliaContinuano ad emergere dati interessanti relativi al Censimento effettuato nel 2011. L’Istat rivela che in Italia vivono oltre 4 milioni di stranieri residenti, quasi un quarto dei quali in Lombardia, su una popolazione complessiva di 59 milioni e mezzo di persone. Due stranieri su tre abitanonel Nord Italia: in Lombardia, in Veneto ma soprattutto in Emilia Romagna. Il 53,3% degli stranieri oggi residenti sono donne; questo potrebbe indicare un maggior radicamento delle famiglie, rispetto a un’emigrazione che all’inizio riguardava soprattutto uomini in cerca di lavoro in Italia.

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Una richiesta strana,ma non troppo

Buongiorno Direttore,ancora non sono un cinquanta e più, ma leggo sem-pre molto volentieri la vostra rivista che vedo a casadei miei genitori. La mia è una richiesta un po’ par-ticolare: vorrei fare gli auguri di buon compleanno amio figlio Luca, che nel mese di marzo compie glianni. Otto per la precisione. Lei si domanderà: per-ché non farglieli di persona, cosa certamente più logi-ca oltreché naturale? Il fatto è che da qualche annosono separato da mia moglie e non vedo con regola-

rità mio figlio, nonostante io faccia del tutto perseguire ciò che ha stabilito il giudice nel momento incui ha affidato il bambino alla madre.In realtà ho grande difficoltà a trascorrere del tempoinsieme a lui a causa della madre e non sono neanchesicuro che lei consentirà una mia visita il giorno delcompleanno del bambino. Per questo Le faccio que-sta bizzarra richiesta. Così se la mia ex moglie impe-dirà il nostro incontro, Luca sa - vedendo il giornaledalla nonna - che è sempre nel mio cuore. Grazie.

Sono sicura, signor Andrea,che Luca sa perfettamenteche Lei lo ama, anche senzamettere annunci sul giornale.Ogni bambino ha la capacitàdi capire quali sono i reali sen-timenti di un genitore nei pro-pri confronti o tra gli stessigenitori. Non c’è bisogno del-la “posta del cuore”, non ne-cessitano prove; lo sanno per-ché vivono delle parole deipadri e delle madri, dei lorosguardi, dei loro gesti, anchei più piccoli, che parlano e rac-contano lo stato dell’arte del-le emozioni genitoriali. Anchenei propri confronti. E, credaa me, è difficile ingannare ibambini. Ciò non toglie che Lei deveassolutamente fare in modo divedere con regolarità Suo fi-glio. Parli con la Sua ex-mo-glie, e le faccia capire che ilbambino ha bisogno di en-trambi i genitori affinché cisia una crescita emozionaleforte ed equilibrata. Parli conlei e non cerchi di coinvolge-re nella diatriba Suo figlio: so-no già tanti gli stimoli che vi-ve un bambino di genitori se-parati, che di certo non ha bi-sogno di trovarsi al centro di

una guerra. Ci siamo già oc-cupati dei bambini contesi, epresto ci occuperemo, conun’inchiesta, anche dei padriseparati che hanno difficoltà,come lei, a trascorrere del tem-po insieme al proprio figlio.C’è stata, infatti, di recenteuna sentenza della Corte eu-ropea di Strasburgo che hacondannato il nostro Paeseper «violazione del diritto al

rispetto dei legami familiari»a seguito di una denuncia daparte di un padre separato alquale la ex-moglie impedivadi vedere la figlia. Tribunali eservizi sociali italiani sono sta-ti accusati dal papà, di nonaver esercitato adeguatamen-te il loro potere “per proteg-gere i propri diritti di genito-re”. Dopo dieci anni di batta-glie legali, la Corte di Stra-

sburgo gli ha dato ragione. Sono tante, troppe, le storiecome la Sua, signor Andrea,come ci sono tanti, anch’essitroppi, padri che una volta ot-tenuta la separazione, scom-paiono dall’orizzonte dei pro-pri figli. Fortunatamente Lei non è traquest’ultimi. Auguri al picco-lo Luca, e ancor di più a Lei,Andrea.

“Io non sapevo...” Gentile Direttore,per puro caso ho letto sul nu-mero di 50&Più di novembrelo straziante episodio accadu-to al signor Francesco Mastro-giovanni, all’ospedale San Lu-ca di Vallo della Lucania.Dare il proprio parere su que-sta vicenda, su questo scem-pio di civiltà, su questa eticaumana calpestata in modo co-sì palese, è scontato.La cosa che sorprende è chequesto fatto gravissimo siapassato inosservato; nel miopaese natio (in provincia diMantova) nessuno sa nulla,non è stata fatta “pubblici-tà”. Nessuno è a conoscenzadi questo fatto gravissimo, or-ribile, inammissibile, e anch’io

ANDREA C.

«Diventare papà è molto più sempliceche esserlo»

Kent Nerburn

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SCRIVETECI A:Per posta: Largo Arenula, 3400186 RomaPer fax: 06 68139323Per m@il: [email protected]

“FIGLIO MIO, VIVI IN MODO DA NON DOVERTI VERGOGNARE DI TE STESSO,DÌ LA TUA PAROLA IN MODO CHE CIASCUNO DEBBA DIRE DI TE CHE CI SI PUÒFIDARE; E NON DIMENTICARE CHE DARE GIOIA CI DÀ ANCHE GIOIA. IMPARA ATEMPO CHE LA FAME DÀ SAPORE AI CIBI, E RIFUGGI LA COMODITÀ PERCHÈRENDE INSIPIDA LA VITA. UN GIORNO DOVRAI FARE QUALCOSA DI GRANDE: ATALE SCOPO DEVI DIVENTARE TU STESSO QUALCOSA DI GRANDE”

F. Nietzsche, Frammenti postumi

do in cui sono stato educato ecresciuto, mi impongono que-ste poche righe di indignazio-ne e rabbia.Non volevo credere, ho dovu-to leggere e rileggere ma pur-troppo era l’amara verità. Mi auguro che giustizia sia sta-ta fatta. Che i medici e infer-mieri non esercitino più. Che ifamiliari siano stati risarciti, an-che se non c’è cifra che possarisarcire un familiare, marito,congiunto o quant’altro. Qua-le pena ci può essere per que-ste persone, se persone si pos-sono chiamare!? Porgo le mie più sentite con-doglianze alla famiglia Mastro-giovanni, da parte mia e di tut-ta la mia famiglia e per tutti co-loro che non sanno, ma che

se dovessero leggere o comun-que venirne a conoscenza....

LETTERA FIRMATA

È vero, non esistono cifre chepossano risarcire il dolore diuna persona per la perdita diun famigliare. C’è solo famedi giustizia, e la speranza chenon si venga delusi. La senten-za, come abbiamo già riporta-to, ha visto la condanna deisei medici che si dovevano oc-cupare del paziente, per se-questro di persona, omicidiocolposo e falso in cartella. Gliinfermieri, invece, sono statiassolti. Purtroppo in quest’epo-ca di comunicazione continua,siamo bombardati di notizie diogni tipo, ed è difficile distri-carsi tra tante. È anche vero

che non sempre i media offro-no la giusta visibilità ad alcu-ni casi che meriterebbero diessere più conosciuti ed ap-profonditi, mentre ci inonda-no di notizie di cui si farebbevolentieri a meno. E il compi-to di 50&Più è anche questo:portare alla luce per non di-menticare.

non ne sapevo nulla. Scrivo ora, in ritardo, ma la miacoscienza, la mia etica, il mo-

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{ } Letteralmente.qxp_Layout 1 18/02/13 12:34 Pagina 9

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8 MARZO: AUGURI A TUTTE LE DONNESara Errani e Roberta Vinci, tenniste, dopo Roland Garrose US Open, hanno vinto l’Australian Open: è il terzo Slam. Carolina Kostner, pattinatrice (pagina accanto), a Zagabria è divenuta Campionessa d’Europa per la quinta volta

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SECONDO L’ULTIMO CENSIMENTO ISTAT

le donne in Italiasono 30.713.702,

cioè in media 52 donne ogni 100 abitanti.

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TRENTAQUATTRO LIBRI E 125 MILIONI DI COPIE VENDUTE IN TUTTO IL MONDO

MA L'AUTORE DI BESTSELLER NON HA INTENZIONE DI FERMARSI QUI

WSILBURMITH

DI ROMINA VINCI

OCCHI CHIARI, FIGURA DI-STINTA E UN SORRISO CHENON LO ABBANDONA MAI:WILBUR SMITH, IN ITALIAPER PRESENTARE IL SUOULTIMO LIBRO, RACCONTALA PASSIONE PER LA SCRITTU-RA E L’AMORE PER LA SUATERRA NATIA, L’AFRICA

IL RE DELL’AVVENTURA

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Nasce a BrokenHill, Zambia,ottant’anni fa.Laureato in ScienzeCommerciali, si è sposatoquattro volte e ha tre figli.Nel 1964 firmail suo primolibro, “Il destinodel leone”.

W I L B U RSMITH

un uomo distinto e composto, che parlacon tono pacato ma deciso. L’espressione delvolto appare distesa e, anche quando aggrot-

ta le sopracciglia e indugia prima di rispondere, inrealtà c’è sempre un sorriso all’orizzonte pronto adesplodere al termine della frase. Wilbur Smith trasmette buon’umore e una ventatadi positività. A vederlo non gli daresti la sua età, senon fosse per quel bastone e quel camminare ada-gio, a ricordare che ha da poco spento ottanta can-deline. È considerato l’incontrastato “maestro del-l’avventura”, uno dei massimi autori di bestseller, qua-si 125 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Ti soffermi sui suoi occhi, lo osservi a lungo. Chis-sà, forse davvero vive in un mondo immaginario, quel-lo delle sue saghe, nel miscuglio travolgente di per-sonaggi, situazioni e luoghi così strani quanto me-ravigliosi. Ma ecco che qualcuno da dietro sussurra«Darling!» (Tesoro!, ndr), lui si volta di scatto e unluccichio pervade il suo sguardo. È la sua Mokhini-sio che lo chiama. Lei, una donna tagika vispa e af-fascinante di quarant’anni più giovane, è la suaquarta moglie, sovente musa ispiratrice dei suoi ro-manzi. Ed allora capisci che Wilbur Smith in realtàha i piedi ben saldi a terra, e forse è semplicemen-te un uomo felice, che si gode la sua vita e non sistanca mai di dire che è molto fortunato. Diamanti, oro, zulù, leoni, gazzelle, navi negriere, pe-troliere oceaniche, aerei, uomini poderosi, donneintrepide, spioni, traditori, amore, odio, sangue, vi-ta e morte... è comprensibile, quasi, chiedersi se esi-sta un argomento che ancora merita di essere svi-luppato nei suoi romanzi. Ma neanche il tempo difinire l’elenco che Wilbur Smith ha già intuito la do-manda, e risponde in modo deciso: «Ci sono tantis-

sime storie cheho in testa e vo-glio scrivere,non ho alcunaintenzione difermarmi, alme-no per tanti an-ni ancora».Eccolo allora ilre dell’avventu-ra, l’autore piùamato dagli ita-liani, giunto nelBel Paese perpresentare - in

anteprima mondiale - il suo ultimo romanzo.Signor Smith, Vendetta di sangue è la sua ul-tima fatica letteraria, la numero trentaquattroper la precisione. Ma cos’è la vendetta secon-do Lei, e che sapore ha?Credo che la vendetta sia un sentimento naturale eistintivo per il cuore umano, soprattutto se ha subi-to un’ingiustizia o se è stato ferito. Certo, ci sono

diversi modi per gestire una vendetta e quello piùcomune consiste nel rispondere all’offesa, come faun animale. Ma nelle Sacre Scritture e nel Coranotroviamo anche un invito al perdono che non vamai dimenticato. Hector Cross è il protagonista del suo roman-zo, nonché di quello precedente, La legge deldeserto. È un eroe solitario e coraggioso, maquanto c’è di au-tobiografico inquesto perso-naggio?Lui è un conglo-merato di diversepersone che ho co-nosciuto nel corsodegli anni e, rap-presenta la mia vi-sione della giusti-zia, dei comporta-menti e di comebisognerebbe ge-stire la legge. Delresto il libro racconta una storia, come faccio sem-pre, quindi non c’è molto di autobiografico e se mista chiedendo che cosa ho in comune con HectorCross, beh... devo confessarle che per quanto io ab-bia avuto una vita molto avventurosa non sono nécoraggioso né pazzo come lo è lui!Lei è nato a Broken Hill, in Zambia, nel 1933.«Chi beve l’acqua dello Zambesi assieme al lat-

È

«L’amicizia el'amore sono fondamentali

nella vita di unuomo. Non siamofatti per vivere in

solitudine ma, anzi, abbiamo

bisogno di stareinsieme agli altri,di condividere...»

«Vivo a Londrama appena possotorno in Africa.È la mia terra e la amo così come amo i suoiorizzonti, i suoi colori, la sua gentemeravigliosa eincredibilmentecortese»

O

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te materno non potrà più abbandonare l’Afri-ca», recita un proverbio a Lei molto caro. Mol-ti dei suoi romanzi sono ambientati in Africa,e anche quest’ultimo si sviluppa tra le collinebritanniche, i deserti dell’Africa nordorientalee la City di Londra. Che legame conserva conla Sua madrepatria? Io amo l’Africa, i suoi orizzonti, i suoi colori, l’incre-dibile varietà degli animali e soprattutto ne amo lagente, popoli meravigliosi. Ormai trascorro la mag-gior parte del mio tempo a Londra, ma ho ancorauna casa a Capetown, in Sudafrica, e ci torno ognivolta che posso. Quando non sono in Africa la co-sa che più mi manca sono proprio le persone, gliafricani e la loro incredibile cortesia.Ho sempre scritto di questo Continente perché so-no sicuro del fatto che si possa scrivere solo di quel-lo che si conosce più che bene. E posso dire di co-noscere l’Africa molto molto bene.Trentaquattro libri scritti, ventitré milioni dicopie vendute soltanto in Italia. Il romanzod’avventura per Lei non ha ormai più segretiné frontiere da varcare. Come si fa a trovaresempre la voglia di scriverne altri?Vede, scrivere fa parte di me, è la mia vita, è unacosa naturale come se fosse respirare. La mia è unafamiglia dove le storie, i racconti e i resoconti di fat-ti e avventure hanno sempre avuto una grande im-portanza. Mio padre e mio nonno prima di lui era-no grandi contastorie e allo stesso modo ricordo chia-ramente i racconti di mia madre. Probabilmente il

Scrivere è la miavita, per me è naturale come respirare. Nella mia famigliad’origine storiee racconti hannosempre avuto unagrande importanza.Probabilmentenarrare è una cosache ho nel sangue

narrare è una cosa che ho nel sangue. Come si sviluppa il processo creativo alla basedei Suoi successi editoriali?Quando inizio a scrivere un nuovo libro non mi dodei limiti, non costruisco degli schemi e non program-mo tutto dall’inizio alla fine come fanno alcuni, il cheè una scelta rispettabilissima, solo che io ho un mo-do di lavorare diverso, mi sembrerebbe di limitare imiei stessi personaggi decidendo tutto o quasi tut-to fin dall’inizio. A me, invece, piace pensare al pro-cesso di scrittura come a una battuta di caccia in cuisguinzaglio i cani della mia immaginazione e mi lan-cio dietro di loro, certo che mi porteranno a qual-cosa di buono.E ai Suoi lettori non pensa quando scrive?Se io mi preoccupassi di quello che pensano i letto-ri e di cosa vogliono, sarei veramente pieno di pro-blemi. Ad esempio, in Italia ho ventitré milioni di let-tori, come faccio a sapere cosa desiderano? Se ci pen-sassi non riuscirei a scrivere. È per questo che io scri-vo ciò che voglio scrivere, quello che reputo interes-sante per me, e non penso mai a chi mi leggerà. I Suoi romanzi fanno da eco ai grandi valori del-la vita (si parla molto di amicizia, di lealtà, diamore), ma qual è la scala di valori di WilburSmith? Nei miei libri cerco di raffigurare la vita come credoche sia, o almeno come appare a me, e quindi nonparlo solo di valori positivi, perché credo che la vi-ta sia continuamente in bilico tra il bene e il male,altalenante tra momenti di grande gioia e amore emomenti invece tragici e di profondo sconforto.Questo è anche quello che succede in quest’ultimoromanzo, Vendetta di sangue, in cui da un lato c’èla morte e la disperazione, il sadismo e la cattiveriadi alcuni personaggi, dall’altro ci sono sentimenti po-sitivi e universali come l’amore di Hector Cross persua moglie prima e sua figlia poi. Ma esistono davvero questi valori nella vita ditutti i giorni, oppure sono soltanto parole e ar-tifizi narrativi?Sentimenti quali l’amicizia o l’amore sono tutt’altroche artifizi narrativi, e non sono neanche semplice-mente dei valori. Credo piuttosto che siano un aspet-to fondamentale della vita dell’uomo: l’essere uma-no non è fatto per vivere in solitudine, siamo degliesseri gregari, fatti per vivere insieme ad altri, allepersone di cui ci fidiamo ed è necessario avere deigruppi di persone con cui condividere questo tipodi rapporto, che sia in seno alla famiglia, al lavoroo agli amici, ma bisogna avere vicino qualcuno peressere veramente felici.

[ ACCANTO, LO SCRITTORE DURANTE LA PRESENTAZIONE

DEL SUO ULTIMO LIBRO “VENDETTA DI SANGUE”. NELLA PAGINA PRECEDENTE, CON SUA MOGLIE MOKHINISIO, NON DI RADO MUSA ISPIRATRICE DEI SUOI ROMANZI. ]

INTERVISTA WILBUR SMITH

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le Regioni hannoinvestito meno dell’1% nei servizi ferroviari. Bolzano,invece è a quota 2,4%.Fonte: Legambiente, Pendolaria 2012

Nel 2012,investimenti 2002-2012:71% strade e autostrade, 15% ferrovie e 14% reti metropolitane.Fonte: Legambiente, Pendolaria 2012

Aumentano quelli di media distanza (10-50 km): dal 18,1% del 2000 al 24% del 2009.Fonte: Isfort 2011

SpostamentiLegge Obiettivo

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ausa problemi nella cir-colazione dei treni, questotreno viaggia con 15 mi-

nuti di ritardo. Vi terremo aggior-nati”. Messaggi di questo tiposono all’ordine del giorno per chiviaggia in treno in Italia. E i pen-dolari lo sanno molto bene. Ritardiche quando rientrano nei 15 mi-nuti sono tollerati dalla maggiorparte dei Contratti di Servizio sti-pulati fra il fornitore (Trenitalia,nella stragrande maggioranza deicasi) e le Regioni. Ma dai 15 mi-nuti si può arrivare ai 30 e oltre,persino ore nei casi più estremi.È di tutta eviden-za che “La curadel ferro” in Italiasoffre di un certoaffanno benchél’infrastrutturadella rete ad AltaVelocità abbiafatto passi inavanti. Nel 1990disponevamo di224 km, oggi neabbiamo 1.000. Nonostante que-sto sforzo siamo ancora moltoindietro rispetto ad altri Paesi. LaSpagna, che nel 2000 disponevadi 471 km, nel 2010 ne contavaoltre 2.000, la Francia 1.896 e laGermania 1.285 km. Confronti a parte, sono 40milale persone che ogni giorno viag-giano sulla linea dell’Alta VelocitàNapoli-Torino, a questi clienti sonodedicate attenzioni, proposte eofferte sempre più articolate, nuo-vi treni e investimenti, addiritturauna concorrenza a 300 km l’oratra i Frecciarossa di Trenitalia e gliItalo di Nuovo Trasporto Viaggia-

tori Spa. Questo significa aumen-tare le opportunità di viaggio, me-no spostamenti in aereo e su gom-ma, meno inquinamento. Discorso diverso per i pendolari,denuncia Legambiente nel rap-porto Pendolaria 2012, saliti oggia 2 milioni e 903mila persone, unsalto del 20% rispetto al 2007 edel 7% sul 2010. Perché un au-mento così forte? Negli ultimi 20anni, come ricorda il Censis in UnPiano per le Città. Trasformazioneurbana e sviluppo sostenibile, ilnumero di residenti nelle principalicittà italiane è diminuito di 395mila

unità, mentrequello dei co-muni limitrofiè aumentatocomplessiva-mente di 1,45milioni di abi-tanti. Il risulta-to è che il to-tale dei pen-dolari oggi èpari a 13,1

milioni mentre nel 2001 erano9,6. Un aumento che si scontracon una scarsa offerta del traspor-to collettivo e in particolare conuna rete ferroviaria obsoleta.Al riguardo, altro impetuoso con-fronto: la rete di metropolitanedelle nostre città si sviluppa per180 km a fronte dei 621 dellaGermania, i 568 della Spagna, i552 del Regno Unito. Le nostreferrovie suburbane si estendonosu 595,7 km rispetto ai 2.033,7della Germania e ai 1.782,2 delRegno Unito che, per dimensionee popolazione, è paragonabile alnostro. E i nostri treni pendolari

sono tra i più lenti d’Europa: lamedia per i convogli suburbaniè di 35,5 km/h contro i 51,4della Spagna, i 48 della Germa-nia, i 46,6 della Francia e i 40,6del Regno Unito. Nel nostro Paese stiamo assi-stendo a una maggiore offertadi treni veloci e a una diminu-zione del trasporto pendolare afronte di un aumento genera-lizzato delle tariffe. Sulla lineadell’Alta Velocità, scrive Legam-biente nel suo Rapporto, l’au-mento dell’offerta in 5 anni èpari a +395%. I convogli regio-nali di Trenitalia in circolazionesono oggi circa 6.800 (di cui2.200 solo in Lombardia), mentrenel 2010 erano oltre 7.100, conuna diminuzione di circa il 5%. In più oggi, Trenitalia può deci-dere di tagliare treni Intercity ocollegamenti tra le Regioni per-ché da diversi anni non si rinnovail contratto per questo servizio“universale” (ossia con contri-buto pubblico), e dal Ministerodei Trasporti non vi è alcuna in-dicazione, richiesta o verifica diquanto avviene. E le Regioni? Dal 2000 spetta aloro il funzionamento del servizioferroviario regionale garantitoda finanziamenti statali e regio-nali. A livello statale, nel triennio2010-2012 la media delle risorsestanziate è diminuita del 22%rispetto al 2007-2009. Nel 2011 i tagli effettuati dal go-verno Berlusconi nei confrontidelle Regioni hanno comportatouna riduzione del 50,7% dellerisorse. Il governo Monti ha co-perto in parte il deficit, ma per iprossimi anni le risorse a dispo-sizione sono insufficienti.In una recente intervista a IlMessaggero, Vincenzo Sopra-no, amministratore delegatodi Trenitalia, ha ricordato chenella valutazione del livello deltrasporto regionale bisogna

«Dal 2007 ad oggi il numero dei pendolari ha subìto unincremento del 20% a fronte,però, di una scarsaofferta nell’ambitodel trasportocollettivo»

»

“Il futuro va veloce”: così è scritto sul sito delle Ferrovie dello Stato.Forse sì, se si viaggia in Frecciarossa o con Italo. Ma per gli altri il futuroprocede a passo di lumaca. Colpa dei tagli dello Stato e delle Regioni.

VIVERE DA PENDOLARI NELL’ITALIA dell’alta (e bassa) velocità

[ ATTUALITÀ DI LUISELLA BERTI ]

C“

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attere i denti per il freddo, in inverno, per colpadi quei riscaldamenti quasi sempre spenti. In estatemanca l’aria a causa dei condizionatori che solo in

rari casi funzionano. Ed allora ci si attrezza come si può,e anche un freepress trovato per strada diventa unventaglio da sventolare per trovare un po’ di sollievo inquelle carrozze arroventate dal sole.Studenti, impiegati, insegnanti, receptionist, vigilantes,autisti l’esercito dei “pendolari” annovera vari commilitoni.È una massa senza volto e senza nome quella che ognigiorno fa i conti con i ritardi, le carrozze sporche, i furti dirame che paralizzano linee intere, ritardi che raggiungonoanche i centoventi minuti. «Ti ritrovi a litigare con tutti per

di treni non a norma per mancatamanutenzione».Che si viaggi nel Nord, nel Centroo nel Sud, la parola chiave per ipendolari è sempre la stessa: pa-zienza. «Spesso ti stancano piùle tre ore di viaggio che le diecidi lavoro», dice Luigi. «Le carrozzegelate d’inverno e roventi d’estategenerano squilibri di salute - spie-ga Luca - mal di testa, raffreddoriche durano un’intera stagione,pessimo umore con conseguentediminuzione del rendimento sullavoro». Valeria sa bene cosa si-gnifichi: «Era luglio, il treno stra-colmo, circolava poca aria, nonho trovato posto a sedere e d’im-provviso mi sono sentita mancare,ho avuto un calo di pressione. Èstato brutto - ricorda -; fortuna-tamente ho trovato passeggerisolidali che mi hanno soccorso». Alberto Petza, classe 1980, vivein Sardegna e viaggia dalla “ve-neranda” età di quattordici anni.

sapere per quale motivo un trenonon parte. È sconvolgente, staifermo lì, in stazione, e nessunoti sa dare spiegazioni». A parlareè Luigi Antonucci, impiegato, 31anni, e da dodici percorre in sue in giù la tratta Roma-Cassino.Gli fa da eco Luca Fumagalli, unlibero professionista di 46 anniche dal 2006 è alle prese con laMilano-Domodossola: «Quest’in-verno si è verificato il caos totalequando è entrato in funzione ilnuovo sistema telematico di Tre-nord: ritardi, treni soppressi, con-vogli più che sovraccarichi o ap-prontati alla bell’e meglio». An-che per Valeria Albanese, impie-gata ventisettenne che viaggianella tratta Napoli Porta Nolana-Baiano, il periodo novembre-di-cembre 2012 si è rivelato un in-cubo: «Corse soppresse senzaannunci, binari occupati, perso-nale della Circumvesuviana chesi rifiutava di mettersi alla guida

DI ROMINA VINCI

aver ben presenti due aspetti importanti.Primo, negli ultimi due/tre decenni gli investi-menti pubblici in questo settore sono stati scarsi.Risultato, il servizio è effettuato con treni chehanno un’età media di 25 anni e oltre. Secondo,ancora oggi Trenitalia ha corrispettivi pubblici etariffe fra le più basse d’Europa e pari a circa lametà rispetto a quelle delle nazioni con le qualivengono fatti abitualmente i confronti. Inoltre,negli ultimi anni, grazie ai flussi finanziari deiContratti di Servizio sottoscritti tra il 2009 e il2010, Trenitalia ha investito 2,5 miliardi di europer l’acquisto di nuovi treni e la ristrutturazione

L’INFERNO QUOTIDIANOtra ritardi e disservizi

«Carrozze sporche, ghiacciate d’inverno,roventi d’estate... Sempre che il treno arrivi»

«Alcune positive esperienzeregistrate in questi annidimostrano che, dove si

investe e si comprano nuovitreni, aumenta il numero deipendolari e diminuiscono le

automobili sulle strade»INCH

IEST

A

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del parco attuale. Con contratti di durata piùlunga e corrispettivi più elevati sarebbe possibilefare investimenti ancora più sostanziosi. «Non si venga a dire che i bilanci in questi anni nonpermettevano investimenti maggiori - sostiene Edo-ardo Zanchini, vice presidente di Legambiente -. Benaltre risorse sono andate spese come fiere, rappre-sentanza e comunicazione, mentre nelle Regioni delSud si sono addirittura persi decine di miliardi dieuro di fondi strutturali. Per non parlare poi del fun-zionamento della politica, come ci hanno raccontatole cronache di questi mesi. È una questione di scelte,per migliorare il servizio le regioni dovrebbero investirvialmeno il 5% del proprio bilancio». E, come dimo-strano le esperienze positive di investimenti realizzatiin questi anni - dai treni della Val Venosta alla Tren-to-Malè, dal tram delle Valli di Bergamo a quello diFirenze, fino alla ferrovia recuperata Foggia-Lucera- ovunque si investe e si comprano nuovi treni au-menta enormemente il numero dei pendolari e sitolgono auto dalle strade.

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«Quando ho iniziato le superiorila scuola era a cinquanta chilo-metri dal mio paese, e così è par-tita la mia vita da pendolare».Alberto è un giramondo, ha vis-suto all’estero, ha girato l’Italiain lungo e in largo e, ora che ètornato nella sua isola, ha unavisione molto lucida della situa-zione: «Rispetto alle altre regionii treni sono più puliti ed è faciletrovare il posto a sedere. Pur-troppo però le corse scarseggia-no». Per non parlare poi di quan-do il treno si rompe: «Vengonoattivate delle navette sostitutiveche attraversano tutti paesinidell’entroterra impiegando treore per cento chilometri». Ritardi, cancellazioni, soste infinitein stazioni disabitate: un incubodestinato a non trovare pace. «Lascorsa settimana in due giorniho dovuto sopportare cinque oredi ritardo; come si può andareavanti così?», a porre l’interro-

gativo è Francesca Straccamore,(trent’anni da compiere) che su-bisce questo supplizio da diecianni. Una storia analoga a quelladi tanti verrebbe da dire, se nonfosse per la fascia oraria in og-getto. Francesca, infatti, frequentauna scuola di specializzazione se-rale nella Capitale ed ogni sera,pardon notte, riprende il trenoche parte dalla Stazione Terminialle 23.14. «Dovrei arrivare alle00.37 a Frosinone, ogni sera peròsuccede qualcosa, e non riescomai ad essere a destinazione pri-ma dell’una». Non è la sola a su-bire una tale agonia. Parla un au-tista dell’Atac, che chiede l’ano-nimato: «Mercoledì scorso ho fi-nito il mio turno alle 22. Il trenoha portato più di due ore di ri-tardo, sono arrivato a casa dopole 3. Alle 6 di mattina ero di nuo-vo in piedi, pronto a riprendereil treno per tornare a Roma. Ilmio turno iniziava alle 8».

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NORDMalgrado vanti un 12,5% di aumento delle tariffe nel 2012, lasituazione ferroviaria in Piemonte è critica. Nell’aria torinese le lineeancora a binario unico sono numerose. Nell’ultimo anno sonostate definitivamente soppresse 12 tratte, il caso più eclatante èquella della Torre Pellice-Pinerolo. E mentre in Lombardia ancorapesa il rincaro del 23,4% sulle tariffe nel 2011, ancor peggio inVeneto: la Padova-Venezia Mestre è infatti considerata tra le trattepeggiori a livello nazionale, impossibile trovare posto sui treninell’orario di punta. Del resto il Veneto è, tra le Regioni a più fortedomanda pendolare, quella che investe di meno, contro una forteattenzione nei confronti di strade e autostrade. Allarme rossoanche in Liguria: nel nodo di Genova, tra le Stazioni di Principe edi Brignole, è necessario accelerare i tempi per la realizzazione dinuovi binari e potenziamento della tratta. La condizione deipendolari è infatti in costante peggioramento.

CENTROA detta di molti romani, il completamento dell’anello ferroviario(tra la stazione Nomentana e Tor di Quinto) porterebbe ad unsensibile miglioramento della mobilità urbana della Capitale. Dicerto, ad oggi, i 550mila pendolari che ogni giorno gravitano suRoma vivono una situazione non rosea. Che si scelga la lineaAtac Roma Nord o ferrovia regionale FR3 di Trenitalia, per chideve muoversi tra Roma e Viterbo i disagi sono senza fine. Tempidifficili anche per i pendolari toscani: secondo le previsioni, infatti,sulla Viareggio-Lucca-Firenze saranno chiuse 7 stazioni. Nellatratta Siena-Grosseto transita un solo treno per senso di marciatra le ore 7 e le 9: una linea non elettrificata e tutta a binariounico, ancora lontana alternativa al trasporto su gomma. Il nododi Firenze, pur scontando i ritardi delle opere della linea AltaVelocità, vanta il triste primato del 20% di aumento delle tariffenel 2012: solo l’Umbria (+25%) è stata in grado di far peggio.

SUDNel 2012 i tagli ai servizi in Campania hanno toccato il 90%sulla Napoli-Avellino e il 40% sulla Circumvesuviana,nonostante quest’ultima vanti una frequenza di 105milapendolari al giorno. Da Napoli in giù, muoversi da una cittàall’altra su percorsi sia brevi che lunghi, può portare a viaggi diore e a cambi obbligati anche solo per poche decine dichilometri: in Basilicata muoversi in treno tra Potenza e Materasignifica un viaggio di sette ore per una distanza di 100 km (econ due cambi a Foggia e a Bari). L’età dei treni in circolazionenel Mezzogiorno spesso risale all’Ottocento, mentre in Calabriasono ancora in attesa del rilancio del treno “Tamburello”, unalinea ferroviaria introdotta per diminuire i disagi causati dai lavorisull’Autostrada Salerno-Reggio Calabria. Non va di certo meglioin Sicilia: qui l’89% dei 1.241 km di rete ferroviaria è a binariounico, e quasi la metà della stessa rete non è elettrificata.

Fonte: Legambiente - Rapporto “Pendolaria” 2011

LA LUNGA ATTESA{ }«Quando l’orario di partenza è un’incognita, giun-gere a destinazione una lenta agonia e l’unica cosacerta è il costo del biglietto»

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?VELOCI COMEIL VENTO

ALTA VELOCITÀ, LA SCELTA GIUSTA? {

n Italia si comincia a parlaredi Alta Velocità nel 1990: l’ideainiziale è di realizzare un nuovo

sistema indipendente dalla reteferroviaria esistente, che forniscacollegamenti veloci tra le città diTorino, Milano, Bologna, Firenze,Roma e Napoli. Nel 1996 il pro-getto viene rivisto come Alta Ve-locità/Alta Capacità, per far pas-sare sulle stesse linee treni convelocità diverse, gestite attraverso

particolari meccanismi di con-trollo del traffico divisi per sezionidi blocco. Il 13 dicembre del2009 la Rete AV viene attivatada Torino a Salerno, per quasimille chilometri, e attraversa 6regioni, 17 province e 161 co-muni. Oggi Milano è collegataa Roma in 2 ore e 59 minuti, aNapoli in 4 ore e 10 minuti e aFirenze in un’ora e 45 minuti.Uno dei progetti di Alta Velocitàpiù controversi che il 31 gennaioscorso è stato presentato nellaversione definitiva è il collega-mento Torino-Lione. Si tratta diun tunnel di base lungo 57 km,che sul versante italiano si esten-derà per 18 km, dei quali 2,6nella Piana di Susa e 3 per laconnessione all’attuale linea aBussoleno. La copertura finan-

ziaria di tre miliardi di euro si èfortemente ridotta rispetto alprogetto iniziale del 2005, cheaveva un tracciato molto piùesteso e impattante sul territorio.Ma i trasporti italiani, soprattuttoper i viaggiatori che scelgono iltreno, hanno davvero bisognodell’Alta Velocità? Secondo Mar-co Ponti, docente di EconomiaApplicata al Politecnico di Milanoe responsabile di un gruppo diricerca internazionale sulla rego-lazione economica dei trasporti,nel nostro Paese la grande ca-pacità dell’AV è sottoutilizzatasu quasi tutte le tratte: «Unalinea Alta Velocità ha una capa-cità di 300 treni al giorno, ed èutilizzata ragionevolmente se su-pera almeno i 100 treni al giorno.Basti pensare alla Roma-Napoli,

che collega due grandi città conuna relazione importantissima: itreni giornalieri sono solo 35». Si è detto spesso che il Sud èstato tagliato fuori dalle lineead Alta Velocità, ma ora si par-la di un progetto che colleghiNapoli a Bari: cosa ne pensa? È del tutto irrealistico perché nonc’è una domanda tale da giusti-ficare la spesa per realizzare l’in-frastruttura, che è tutta a caricodello Stato e quindi della collet-tività, al contrario invece del si-stema autostradale dove gli utenticontribuiscono col pedaggio. E la Torino-Lione? Ci sono state molte resistenze alprogetto, non sul piano politicoma da parte degli esperti che han-

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DI ILARIA ROMANO

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«Viaggiare finalmente con ridotti tem-pi di percorrenza su treni moderni,puliti e anche ecologici. Attenzione,però, al rapporto costo-utilizzo»

Fonte: Ferrovie dello Stato Italiane

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21MARZO 2013

no analizzato i numeri, e l’operaè stata ridotta ad un terzo, conun costo passato da 23 miliardidi preventivo ad otto. Anche suquesta linea le previsioni di traffico passeggeri sono irrisorie. Un esempio di progetto fer-roviario di AV che funziona? La Roma-Milano: i treni in circo-lazione sono più di 100 al giorno,anche se è vero che i lavori sonocostati quattro volte più del pre-visto. Ma la linea funziona. Di cosa avrebbe bisogno il tra-sporto su rotaia in Italia? Ma-gari di un investimento sullelinee locali? Il problema non sono le linee, mala gestione dei nodi di traffico. Ildisagio dei pendolari sulle linee

al 28 aprile 2012 Tre-nitalia non è più l’unicogestore ad offrire il ser-

vizio Alta Velocità, perché sonopartiti i collegamenti lungo ladorsale Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano lanciati da Ntv,Nuovo Trasporto Viaggiatori,la società per azioni nata nel2006. Successivamente si sonoaggiunte le tratte Napoli-Saler-no, Padova-Venezia e Torino,per 50 collegamenti giornalieriin totale fra 12 stazioni di novecittà italiane. Sin dalla progettazione e co-struzione Italo si è imposto co-me un mezzo all’avanguardiae particolarmente attento allasostenibilità ambientale. «Ntvnasce quando la tutela dell’am-biente ha già assunto una par-ticolare rilevanza - racconta Fa-bio Sgroi, direttore Sicurezzadi Esercizio, Lavoro e Ambientedi Ntv - e cinque anni dopo,quando è partito il servizio, lascelta è stata quella di adottareun treno, di per sé ecologica-mente valido, che fosse realiz-zato con materiale riciclabile al98% e che avesse un sistemadi carrelli che consentisse unariduzione di peso e dunque unmaggiore risparmio energetico». Recentemente Ntv ha sot-toscritto un accordo con ilMinistero dell’Ambiente: inche cosa consiste? Il progetto si propone di ana-lizzare tutte le componenti delle

emissioni di Co2 di una tratta,e quella che abbiamo scelto èstata la Roma-Torino, per evi-denziare tutti gli apporti direttie indiretti di anidride carbonica,compresi gli spostamenti delpersonale per raggiungere lastazione di lavoro. Studiate lecomponenti si potrà poi inter-venire per migliorare la soste-nibilità e puntare alla certifica-zione ambientale. All’accordopartecipa anche “Eataly”, chefornisce i pasti su Italo e che,utilizzando confezioni per i cibiin materiale compostabile a ba-se di mais, aiuta lo smaltimentodei rifiuti. Che riscontro avete sui pas-seggeri? C’è la consapevo-lezza dell’importanza dellatutela ambientale? Certamente, e per rendere con-sapevoli i viaggiatori, abbiamoindicato sul retro di ogni bi-glietto il consumo di Co2 perciascun passeggero nella suatratta. E presto si passerà al si-stema Energy Meter, che mi-sura l’energia assorbita dal tre-no durante la circolazione. Come si lavora per miglio-rare il sistema dei trasportisu rotaia? Intanto mettendo in atto dellesinergie più ampie ed integrate.Noi, per esempio, abbiamo si-glato degli accordi con il tra-sporto pubblico locale, in modoche chi ha viaggiato in trenopossa utilizzare i mezzi pubblicicon lo stesso biglietto. Il servizioè attivo a Firenze e Napoli, epresto arriverà anche a Bolo-gna. E poi il servizio si miglioraanche con la concorrenza, di-versificando l’offerta, perché ilfatto che i viaggiatori possanoscegliere spinge tutti i gestoria migliorare il servizio.

ITALO, LA CONCORRENZAVIAGGIA SU ROTAIA { }

«La concorrenza è stimolante e utile perché, attraverso la diversificazione

dell’offerta, spinge ad ottimizzare i servizi a disposizione dell’utenza»

D

locali è comune a chi viaggia intreno, in autobus e in automobile.Ma per attivare nuove linee fer-roviarie ci vogliono i numeri. Ilvero problema è che in una si-tuazione di crisi come quella at-tuale bisognerebbe sempre guar-dare tre aspetti in un’ottica di ra-gionevolezza: effettivi numeri diutilizzo, rilievo occupazionale ecosti pubblici. Cosa ne pensa dell’ingresso diNtv nel settore? Nonostante sia una concorrenzaminima perché Trenitalia continuaa gestire il 90% del traffico, l’in-gresso di una nuova compagniaha fatto bene al servizio, perchéha dimostrato che la competizionesu rotaia può esistere.

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IL “SACROSANTO” DIRITTO AL RIMBORSO

tanto il mero indennizzo ditutto o parte del prezzo delbiglietto, ma ci sono altri danniulteriori da considerare: «Ildanno esistenziale e moralericonosciuto dalla Cassazioneperché le persone perdono oredi lavoro, perché si ritorna tardia casa dalla famiglia magaridopo aver aspettato ore edore al freddo. L’obiettivo dellaclass action è quello di essereuno strumento di regolazionedel mercato, altrimenti le so-cietà ferroviarie continuerannoa lesinare rimborsi senza offrireun vero servizio di qualità». Farsi riconoscere un indennizzoper danni esistenziali senzaun’azione collettiva è una im-presa improba. «C’è la causaautonoma - prosegue Donzelli- ma nessuno la fa, i prezzisono elevati. Quello che si riesce

a fare è farsi risarcire tutto o inparte il costo del biglietto».Inoltre: «Il risarcimento deveessere automatico in caso diabbonamenti elettronici, è que-sto quello che abbiamo avan-zato in sede di rinnovo delContratto di Servizio tra la re-gione Lombardia e Trenord.Ma sembrano discorsi lunari»,dice Donzelli. Non tutti gli utenti sanno chedal 13 dicembre 2009 sonoentrate in vigore le nuove Con-dizioni generali di trasportodelle persone di Trenitalia, chedanno attuazione alle previsionidel Regolamento europeo n.1371 del 2007. La nuova normativa elimina ladistinzione tra treni Intercity,Eurostar ed Alta Velocità e, perquanto riguarda l’indennità daritardo, li inserisce all’interno

ono trascorsi quasi tremesi dalla “settimana ne-ra” che, dal 9 al 16 di-

cembre, ha coinvolto i pendo-lari che in Lombardia usufrui-scono del servizio ferroviariodi Trenord (www.trenord.it),società nata nel 2011 dall’unio-ne di Trenitalia (Divisione Re-gionale Lombardia) e LeNORD,partecipanti al 50% ciascuna.In quella settimana i pendolarihanno subìto un vero e propriomartirio a causa di una con-catenazione di eventi: l’aper-tura della nuova linea Saron-no-Seregno e l’introduzionedel nuovo sistema informaticodi turnazione del personale.Risultato? Circolazione in tiltin tutta la regione. Una situa-zione che ha fatto scattare laclass action da parte di tre as-sociazioni di consumatori: Co-

dacons, Altroconsumo, Codici.Nel frattempo, Trenord, d’intesacon la regione Lombardia, hadato il via ai rimborsi che vannodal 10 al 25% in base al tipodi biglietto o abbonamento.Le associazioni dei consumatoriritengono che i rimborsi decisisiano inaccettabili tanto che ilCodacons (www.codacons.it)ha avanzato una richiesta di3.650 euro per ogni passeg-gero. «Al momento - dichiaraMarco Donzelli, presidente Co-dacons - siamo in attesa che ilgiudice si pronunci sull’ammis-sibilità dell’azione collettiva. In-tanto gli utenti possono auto-nomamente accettare il rim-borso proposto da Trenord eaderire alla class action se saràgiudicata ammissibile».Il diritto al rimborso, tiene aprecisare Donzelli, non è sol-

S

I DIRITTI SCIVOLANOsui binari«Quando scattano rimborsi e risarcimenti?Dal clamoroso caso di Trenord, scoppiato loscorso mese di dicembre, ai treni ad AltaVelocità, fino a quelli locali»

DI ANNA MERCURI

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della stessa categoria definitacome: Trasporti nazionali dimedia e lunga percorrenza etrasporto internazionale. Convariazioni tutt’altro che minime.Ad esempio, si allunga il lassodi tempo entro il quale scattala richiesta di rimborso per gliEurostar (prima previsto per 26minuti, ora esteso a 60).Questi i rimborsi da otteneretramite bonus o in denaro:per ritardi all’arrivo tra i 60 ei 119 minuti, il rimborso è del25% del prezzo del bigliettoe del 50% per i ritardi superioria 120 minuti.Per quanto riguarda il tra-sporto regionale, invece, lenovità vanno soprattutto afavore dei passeggeri, vistoche finora il rimborso previstoera minimo o nullo: tenendoconto delle modalità conte-nute nei Contratti di Servizio

«Il diritto al rimborso non è solo mero

indennizzo materiale. C’è il danno esistenziale e

morale, la perdita delle ore di lavoro, nonché

del proprio tempo»

e in relazione alle specificitàproprie dei biglietti e degliabbonamenti regionali, perdeterminate tipologie di bi-glietti (a fascia chilometrica)si prevede un’indennità parialla cifra dovuta nel caso deitrasporti di media e lungapercorrenza. Ma al di sottodei 4 euro non è previsto al-cun rimborso (Per saperne dipiù: www.trenitalia.com).Anche Italo ha recepito il Re-golamento Ue, per cui: in casodi ritardo all’arrivo compresotra i 60 minuti e i 119 minuti,l’indennizzo è pari al 25% delprezzo del biglietto al nettodei servizi accessori. In caso diritardo all’arrivo superiore ai120 minuti, il rimborso è parial 50% del prezzo del bigliettoal netto dei servizi accessori(Per saperne di più: www.ita-lotreno.it).

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[ ATTUALITÀ DI DANIELA FLORIDIA ]

«Acquistare un oggetto contraffatto non è solo dannoso per l’econo-mia, ma nasconde un pericolo tutt’altro che trascurabile: agendo inquesto modo si finanzia la criminalità organizzata e si possono cor-rere seri pericoli per la propria salute e sicurezza»

pressappoco il dannoarrecato all’economia italiana, ogni anno, dal mercato del falso.

7 miliardii farmaci contraffatti nel mondo variano dall’1%nei Paesi ricchi a più del10% in quelli poveri.

Secondo l’Oms

25MARZO 2013

IL FASCINOOSCURO DELLACONTRAFFAZIONE

orse, vestiti, giocattoli, me-dicine (a cominciare dal Via-gra); pezzi di ricambio per au-

to e persino di aeroplani; pomodo-ri, parmigiano, vino, olio; musica efilm, fino ai biglietti del treno e alleassicurazioni auto: queste e tantis-sime altre sono le tipologie di pro-dotti e attività oggetto di contraffa-zione, pirateria o abusivismo. Dovecontraffazione, banalizzando, staper riproduzione di qualcosa in mo-do tale che possa essere scambiataper l’originale e pirateria, la produ-zione o commercializzazione o frui-zione illegale di beni o prodotti co-perti da copyright, modelli o disegni.Abusivismo, va da sé, è l’esercizioabusivo di una professione, o co-munque lo svolgimento di un’atti-vità al di fuori della legge. Nell’arcodi una giornata sono molte le “oc-casioni” che ci si presentano per ca-dere in tentazione: se piove, possia-mo comprare un ombrello dal ven-ditore che magicamente comparealle prime gocce; se ci siamo scor-dati di prendere un pensiero allapersona che stiamo andando a tro-vare, possiamo rimediare grazie alfurgoncino che vende i fiori; conpochi euro ci si toglie lo sfizio dellaborsa griffata e, praticamente gra-tis, si può vedere a casa quel film chedicono stia avendo tanto successoin questi giorni al cinema. Ma tuttociò ha un costo, un costo che rica-de sull’intera società. Il Censis, in unrecentissimo studio sull’impatto del-la contraffazione sull’economia ita-liana, ha evidenziato infatti che:- se fossero stati venduti gli stessiprodotti sul mercato legale si sareb-bero avuti 13,7 miliardi di euro di va-lore di produzione aggiuntiva, conconseguenti 5,5 miliardi circa di va-lore aggiunto (corrispondenti allo0,35% del Pil italiano);- la produzione complessiva deglistessi beni in canali ufficiali

B

»

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avrebbe assorbito circa 110.000 unità di lavoro atempo pieno, pari a circa lo 0,41% dell’occupazio-ne complessiva nazionale;- riportare sul mercato legale la produzione dei be-ni contraffatti significherebbe anche avere un get-tito aggiuntivo per imposte dirette e indirette lega-to alla produzione diretta di 1 miliardo e 700 mi-lioni di euro. Insomma, la contraffazione impoverisce l’Italia. Machi arricchisce? La criminalità organizzata ovviamen-te, come non ha mancato di sottolineare anche l’ul-tima relazione della Direzione Nazionale Antimafia:

pochi rischi e al-ti profitti hannoreso convenien-te - anche per idiversi clan chesi spartiscono ilpotere mafiosonel nostro Pae-se - investire inquesto settore.Per non parlare

di quello che c’è a monte: com’è possibile che que-sto o quel prodotto importato dalla Cina, seppur sen-za la pretesa di voler assomigliare ad un prodottodi marca possa costare praticamente niente? Perchèoltre ai meccanismi legati alla globalizzazione dei mer-cati, ai vantaggi competitivi, ad una regolamenta-zione del lavoro molto diversa dalla nostra - comeè emerso da alcune inchieste che hanno portato ilproblema all’attenzione del Parlamento Europeo -e nonostante sia vietato dalla legislazione cinese, tal-volta sono stati rinvenuti nei carichi destinati al-l’esportazione anche prodotti realizzati in condizio-ni di lavoro coatto, quali sono quelle che si verifica-no nei laogai, le colonie penali cinesi.

«Secondo il Ministero delloSviluppo, l’85% degli intervistati acquista prodotti contraffatti per risparmiare»

CONTRAFFATTO

CONTRAFFATTO

26 I 50epiu.it I MARZO 2013

ntonio Selvatici è stato, nel-la legislazione che si è appe-na conclusa, consulente per la

Commissione parlamentare d’inchie-sta sui fenomeni della contraffazionee della pirateria in campo commercia-le. È autore de Il libro nero della con-traffazione che, come sottolinea constupore lui stesso, è l’unico libro scrit-to in Italia su questo argomento. La prima domanda non può cheessere quella che dà il titolo alprimo capitolo del libro: la mafiae il prosciutto di Parma, cosa han-no in comune?Entrambe in comune hanno l’essereMade in Italy. Quel marchio che in tan-ti, troppi vogliono copiarci. È risaputo chealla dicitura Made in Italy posta su unaqualsiasi confezione di un qualsiasi pro-dotto corrisponde un premium price. Manon è solo questione di quattrini. Il Ma-de in Italy è l’espressione della nostra cul-tura, della nostra storia, del nostro mo-do di fare impresa. È noto che il belloe il raffinato è Made in Italy. Ed è que-sto il motivo per cui cercano di copiar-celo. E, insisto, questo è il motivo percui noi tutti dobbiamo impegnarci af-finché le nostre produzioni rimanganoesclusive. Non possiamo e non dobbia-mo permettere che altri, senza dubbiopiù furbi e più scaltri, ci rubino i nostriprodotti. E non è questione di sciovini-smo, ma di sopravvivenza delle nostreimprese. E di permettere una naturalecontinuità nell’arte di fare impresa. L’elenco delle tipologie di pro-dotti contraffatti riserva sempresorprese… La lista dei prodotti contraffatti è lun-ghissima: forse occorrerebbe un inte-ra pagina per citare tutte le merci chevengono contraffatte. Ciò che da piùfastidio è la contraffazione dei generiagroalimentari. Il prosciutto, i formag-gi, la mozzarella, l’aceto e tanti altri

prodotti sono la testimonianza e la ma-terializzazione della cultura locale. So-lo in quella zona, la tradizione, l’aria,il sole, e le sapienti mani degli opera-tori riescono a produrre in quel modoquel prodotto. Un prosciutto “di pla-stica” non dovrebbe interessare nessu-no. Invece, siccome viene impropria-mente marchiato prosciutto, allora di-venta merce interessante e vendibile.Contraffazione e sicurezza: qua-li sono i prodotti più a rischio perla salute? Quali comportamentidovrebbe adottare il consumato-re per difendersi?I prodotti più a rischio sono i giocat-toli (prima di tutto pensiamo alla sa-lute dei bambini), ma anche i falsi cer-chioni in lega delle autovetture, le lu-minarie natalizie che possono incen-diarsi e tutti gli alimentari. Dall’aglioalle marmellate, dalle mozzarelle aitartufi... La lista è lunga. Il consuma-tore potrebbe accorgersi della falsaprovenienza dal prezzo troppo basso.Il consumatore che acquista con-sapevolmente un prodotto con-traffatto spesso si crea un alibi,si autoassolve dicendosi «Mi tol-go uno sfizio e aiuto un immi-grato a svoltare la giornata». In-vece, c’è ben altro dietro ad unacquisto di merce contraffatta. Prima di tutto il consumatore deve im-parare che dietro alla borsetta, agli oc-chiali e alla cintura falsa venduta inspiaggia o sui marciapiedi vi è la crimi-nalità organizzata. Questo deve esse-re chiaro. E poi che senso ha acquista-re un prodotto contraffatto? È vera-mente così divertente ed appagantefare lo “struscio” per il corso cittadinoil sabato pomeriggio mostrando conorgoglio una borsa falsa? Due signoreche s’incontrano con la borsetta falsa-mente griffata cosa penseranno? Saràvera o falsa come la mia?

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TUTTI VOGLIONOIL MADE IN ITALY{ }

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27MARZO 2013

enato Borghi è Vice-presidente Confcom-mercio e Presidente di

Federazione Moda Italia, lapiù importante organizza-zione di rappresentanza deldettaglio e ingrosso dei set-tori abbigliamento, tessileper arredamento, tessuti perabbigliamento, pelletterie,accessori, articoli sportivi,con oltre 35.000 impresecommerciali piccole e medieassociate. A lui abbiamo po-sto alcune domande.Presidente Borghi, il setto-re dell’abbigliamento èstoricamente quello piùcolpito dalla contraffazio-ne: che dimensioni ha ilfenomeno?Sì, si può senz’altro dire chela contraffazione è iniziatanel comparto moda e chequesto è uno dei settori piùcolpiti. Il 36% dell’intero fat-turato della contraffazione inItalia (stimato in 7 miliardi) èrealizzato sui prodotti dell’ab-bigliamento: stiamo parlandoquindi di 2,5 miliardi. Se a li-vello mondiale le stime, im-pressionanti, parlano di 350miliardi l’anno, l’Italia ha un

triste primato che la dice lun-ga sulla diffusione della cul-tura della legalità: siamo ilprimo Paese in Europa comeconsumo dei prodotti con-traffatti e il terzo Paese almondo per la produzione. Che danni arreca la con-traffazione? Per le imprese è un vero eproprio furto.Perché a chi hacreato il brand,viene rubata laproprietà intel-lettuale, l’idea,così come vienesottratto fattura-to ai negozi. Èun danno per loStato, tanto che ammonta aquasi 5 miliardi di euro l’an-no la somma persa dall’era-rio in termini di evasione fi-scale e contributiva. Guardacaso più o meno l’importoprevisto da quella sciagura-ta manovra sull’Iva inseritanella legge di stabilità. È in-fine un crimine per tutta lasocietà perché produce ef-fetti vergognosi sulla tuteladei diritti delle persone, a co-minciare dallo sfruttamento

del lavoro nero - se non ad-dirittura di quello minorile -nella produzione, per arriva-re alla distribuzione, dovesoggetti assolutamente de-boli vengono utilizzati in con-dizioni di semi schiavitù. Unfurto, un danno, un crimine.Perché un consumatorenon dovrebbe comprare

un prodottocontraffatto? Perché l’acquistodi merce contraf-fatta è illegale, echi lo compie ri-schia una multache va dai 100 ai7.000 euro. Per-ché si mette a ri-

schio la salute: basti pensareagli agenti chimici usati senzacontrollo, dai coloranti nei tes-suti ai collanti nelle scarpe. Per-ché si crea concorrenza slealenei confronti di quegli impren-ditori che producono nel ri-spetto delle leggi. Perché altri-menti si arricchisce l’econo-mia criminale, com’è stato or-mai ampiamente dimostrato. Cosa possono fare le isti-tuzioni? La normativa at-tuale è efficace?

La legislazione italiana forseè una delle migliori in Euro-pa. Il problema è che questenorme andrebbero applicatecon criterio e con giudizio einvece talune sentenze cihanno davvero stupito. Leistituzioni: l’Europa dovreb-be procedere ad una armo-nizzazione fra leggi e regola-menti che sono diversi nel-l’Eurozona. In Italia, invece,bisognerebbe avere sul pro-blema un approccio di filie-ra, perché contraffazione eabusivismo sono strettamen-te collegati. Quindi rafforza-re il lavoro di intelligence, percapire dove viene realizzatoil prodotto, e colpire conte-stualmente gli intermediariche operano da centrali dismistamento, fino alla distri-buzione su strada. L’aspettopiù difficile, ma sul quale ènecessario investire - e noi lostiamo facendo, con il vade-mecum e non solo - è quel-lo che riguarda la comunica-zione, perché è necessarioche il consumatore, l’anellofinale della catena di questafiliera, sia consapevole dellagravità del suo gesto.

R

IL FALSO È UN “VERO”E PROPRIO FURTO{ }

I “falsi”rubano al nostro Paesecirca lo 0,35% del Pil

Il 36% del fatturato globale dellacontraffazione in Italia avviene ascapito dell’abbigliamento.

Eppure i consumatori sem-brano non porsi tante do-mande e le motivazioni al-l’acquisto o alla fruizione diprodotti contraffatti sono ab-bastanza elementari, se nonaddirittura banali: secondouno degli ultimi sondaggi,quello realizzato dal Ministe-ro dello Sviluppo Economicocon le associazioni dei consu-matori, l’85% degli intervi-stati ha ammesso di acqui-stare prodotti contraffatti perrisparmiare; il 62% ammet-te di saper distinguere un fal-

so da un originale solo in al-cuni casi e il 68% ritiene chei beni taroccati ad avere piùmercato siano abiti, scarpe eaccessori, mentre solo il 6%crede che anche i farmaci ei cosmetici possano esserevittima del mercato del falso.Per sfatare luoghi comuni edare una corretta informa-zione ai consumatori la Federazione Moda Italia(www.federazionemodaita-lia.it), ha realizzato un vade-mecum che fornisce 10 (buo-ni) motivi - che vanno dalla

sicurezza della salute alle san-zioni (per l’acquirente finalevanno dai 100 ai 7.000 eu-ro), dalla concorrenza slealenei confronti degli imprendi-tori onesti alle ricadute so-ciali - per non comprare pro-dotti falsi. E al Ministero del-lo Sviluppo Economico, dallunedì al venerdì, si può con-tattare il call center anti-contraffazione telefonando(0647055800), inviando unfax (0647055750) o un’email([email protected]).

SOCIETÀ

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Page 28: MARZO 2013

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28 I 50epiu.it I MARZO 2013

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Ma come e dove ci si accorda? Il sito www.blablacar.itè indubbiamente tra i più frequentati. Oltre 2 milioni

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Page 29: MARZO 2013

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ti, lo strumento diagnostico diultima generazione che garanti-sce una precisione prima impen-sabile, il macchinario terapeuti-co che riduce gli effetti collate-rali.Questa è la tendenza a grandi li-nee. Vediamo ora nel particola-re come cambia la professione diIppocrate in questo mondo do-minato dalla tecnica, dove l’Ho-mo sapiens sta cedendo il postoall’Homo tecnologicus, quell’ibri-do di uomo e macchina felice-mente descritto già otto anni fadall’epistemologo e ciberneticoGiuseppe O. Longo (Homo tec-nologicus, Meltemi Editore2005). Ci accompagna in questo viag-gio alla scoperta delle tecnologiepiù avanzate ospitate nelle strut-ture sanitarie del Bel Paese, Fe-derico Cesari, ingegnere, sociofondatore dell’Associazione Ita-liana di Bioingegneria.Dottor Cesari, che peso han-

no acquisito le novità tecno-logiche nella scienza medica?Il ruolo delle nuove tecnologieper la salute è diventato fonda-mentale. Possiamo dire che granparte della medicina si basa ora-mai sulle macchine. Basti pen-sare che il 30-35% delle spesesostenute da un ospedale è do-vuto ai macchinari. L’importan-za attribuita alle apparecchiatu-re è tale da avere determinato uncambiamento sostanziale nel per-corso di formazione dei medici,una sorta di capovolgimento del-l’iter formativo classico: spessoaccade, ora, che il ricorso a unnuovo dispositivo renda necessa-rio avviare nuovi corsi di specia-lizzazione. È il caso dell’endo-scopia: prima è stato introdottoil macchinario e poi è stata crea-ta la disciplina che insegna ausarlo. Fino a poco fa ciò nonsuccedeva.Con il termine “nuove tecno-logie“ a cosa ci riferiamo? Puòfare qualche esempio?La rivoluzione tecnologica ha in-teressato vari settori della medi-cina, dalla diagnostica alla tera-pia al sistema di somministrazio-ne dei farmaci in un ospedale fi-no alla chirurgia. Il magaz- »

ica 33, tiri fuori la lin-gua, faccia un bel re-spiro e poi un colpo di

tosse». Il copione resta lo stessodelle tradizionali visite mediche,ma lo specialista che indossa il ca-mice bianco si trova a chilome-tri di distanza, parla attraversouno schermo e comanda con unmouse gli strumenti del mestie-re: il bracciale che misura la pres-sione sanguigna, l’otoscopio checontrolla l’orecchio, lo stetosco-pio che monitora il battito car-diaco. Accade in Ohio, dove daqualche tempo a questa parte,scuole, uffici e supermercati ospi-tano gli Health Spot, avveniristi-ci “chioschi” per diagnosi rapi-de: cabine prefabbricate con alcentro una poltrona girevole, unoschermo touch screen, microfo-ni sofisticati e dispositivi mediciche scattano fuori al momentoopportuno. In Italia non arriviamo a tanto. Lalunga sosta forzata di fronte al-la porta del medico curante nonsembra, per ora, avere alcunavalida alternativa. Eppure la sa-nità italiana ha un guardaroba hi-tech di tutto rispetto. Che, biso-gna ammetterlo, stona un po’con i mille problemi delle strut-

ture ospedaliere, le interminabi-li attese al pronto soccorso, i cor-ridoi trasformati in corsie e i tan-ti episodi di cronaca archiviatisotto la voce “malasanità“. A rivelare il volto tecnologico delnostro sistema sanitario sono in-nanzitutto le statistiche: nel 2012le 238 aziende attive nel setto-re delle biotecnologie medichehanno fatturato 6.800 milioni dieuro e hanno dato lavoro a 5.671persone. L’ultimo rapporto sullebiotecnologie in Italia di Asso-biotec non lascia dubbi: il setto-re, è il caso di dirlo, gode di ot-tima salute. E a fare la fortunadegli imprenditori è, come sem-pre, la più ovvia legge del mer-cato: l’aumento della domanda.Le aziende ospedaliere pubbli-che, le cliniche private e i gran-di istituti di ricerca fanno di tut-to, infatti, per assicurarsi la ver-sione aggiornata del softwareche controlla la corretta sommi-nistrazione dei farmaci ai pazien-

le aziende attive,nel 2012, nel settoredelle biotecnologiemediche.

238i milioni di eurofatturati nel 2012 dalleaziende operanti nelsettore biotecnologico.

6.800è la percentuale di spese che unospedale sostiene per i macchinari.

30-35%

TECNOLOGIA SENZA FRONTIERE{ }

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zino che conserva i medi-cinali negli ospedali vieneoramai gestito in modo au-tomatizzato: il paziente èidentificato grazie al codi-ce a barre stampato sulbraccialetto a cui corrispon-de il dosaggio della terapia.Il computer indica qualefarmaco e in che quantitàva somministrato. Così siriducono gli incidenti dovu-ti a errori umani. In chirur-gia laparoscopica è sem-pre più diffuso il ricorso alrobot. In Italia, in una ven-tina di ospedali si operacon il sistema chirurgicoDa Vinci: il chirurgo non sitrova accanto al paziente,ma lavora su uno schermodove manovra a distanza ibracci di un macchinariocon un joystick. Questa tec-nica consente anche dioperare da un luogo lon-tano, permette movimen-ti più ampi rispetto a quel-li della mano umana e piùprecisi. Poi c’è il crescentericorso a Internet e ai so-cial network, uno strumen-to che però deve essereusato con cautela.In che senso? Quali so-no i limiti della cosiddet-ta medicina 2.0? La Rete ha molti lati posi-tivi: permette di ottenerediagnosi da esperti che sitrovano in Paesi lontani, ri-cevere la preziosa secondopinion che può confer-mare o mettere in discus-sione la valutazione del me-dico. Consentirebbe anche,se sfruttata in modo intel-ligente, di ridurre il ricorsoal Pronto Soccorso che inItalia resta ancora la prin-

cipale via di accesso

agli ospedali. Ma può rive-larsi dannosa quando sicercano informazioni suuna patologia, perché nonsempre le fonti sono affi-dabili; molto spesso si pren-dono per buoni consigli po-co autorevoli.A un primo sguardo ilnostro sistema sanitarionon appare particolar-mente avanzato. Comevaluta la modernità deinostri ospedali?È un’impressione sbagliata.L’Italia è invece all’avan-guardia per quanto riguar-da le tecnologie sanitarie.Ci sono centri di eccellen-za come il San Raffaele diMilano, il Gemelli di Ro-ma, il Bambin Gesù che di-spongono di apparecchia-ture di ultima generazio-ne. Il Centro Nazionale diAdroterapia Oncologica(Cnao) di Pavia, inaugura-to nel 2010, è un punto diriferimento internazionaleper la cura del tumore abase di energie selettiveche concentrano la loroazione sulle cellule mala-te, evitando di compro-mettere il tessuto circo-stante e riducendo così glieffetti collaterali. All’Isti-tuto Stella Maris di Pisa èentrata in funzione unarisonanza magnetica a 7Tesla che permette di ot-tenere dati e immagini delcorpo umano con un det-taglio senza precedenti.In Europa esistono solo17 centri con questa ap-parecchiatura e altri 21nel resto del mondo. Vi-cenza possiede un sistemadi eccellenza di radiotera-pia robotizzata che con-sente di colpire il tumorein modo più preciso ri-spetto alla tradizionale ra-dioterapia. Si tratta di unodei 10 centri europei do-tati del macchinario. Tan-to per dare un’idea delnostro primato.

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are di più non vuol dire fa-re meglio. La diffusione e l’usodi nuovi trattamenti sanitari

e di nuove procedure diagnostichenon sempre si accompagnano a mag-giori benefici per i pazienti». È il pun-to di vista di Slow Medicine, l’asso-ciazione nata per combattere lo spet-tro sempre più minaccioso di unamedicina interamente automatizza-ta, fatta di pazienti ridotti a codici abarre che si succedono nella catenadi montaggio di diagnosi, terapie econsulti rigorosamente veloci e stan-dardizzati. Eloquentemente rappre-sentata da due tranquille lumache, ilmovimento desidera, prima che siatroppo tardi, recuperare i fondamen-tali principi della pratica medica: ilrapporto intimo tra medico e pazien-te, l’unicità della persona, il valoredelle parole e dei gesti. La preoccu-pazione appare legittima: cosa acca-de se la medicina si appropria di rit-mi e strategie tipiche della modernasocietà votata al “tutto e subito“? Selo è chiesto anche Valentina Vecellio,

autrice del libro Medicina dei sensi emedicina high-tech (Ilmiolibro), unaapprofondita e inedita analisi dellacrisi che sta coinvolgendo la medici-na. Le abbiamo chiesto di parlarcene.Quali sono le conseguenze di unamedicina ipertecnologica?Cambia innanzitutto il modo di farele diagnosi. Quella che un tempo eraun’arte basata sulla capacità del me-dico di raccogliere indizi per ottene-re un quadro unico, ogni volta diver-so, oggi viene demandata agli esa-mi di laboratorio incapaci però di va-lutare le variabilità biologiche dei sin-goli individui. Se si perde di vista l’uni-cità del paziente si rischia, nonostan-te la tecnologia, di fare pericolosi er-rori di valutazione. In cosa si differenzia una diagno-si vecchia maniera, da una in ver-sione hi-tech?Il percorso per arrivare alla diagno-si che, ripeto, si avvicina a un’arte piùche a una scienza esatta, è molto si-mile a quello di un investigatore pergiungere a individuare l’autore di un

SOCI

ETÀ

E IL RAPPORTOMEDICO-PAZIENTE?“Slow Medicine” è un’associazione che combatte la rigidaautomatizzazione della medicina: perché prima dell’esamediagnostico, c’è il medico che raccoglie indizi per ottenereun quadro completo. Parla Valentina Vecellio, autrice di unlibro contro la “medicina del tutto e subito”.

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L’INFERMIERE Hanno l’aspetto di piccolibidoncini, si muovonoautonomamente e condisinvoltura tra le corsiedell’ospedale, portano ilpasto ai pazienti, distribuiscono i farmaci epassano i ferri ai chirurghi. Sono i 20 robotusciti dai laboratori della Aethon, ditta leadernella costruzione di automi che svolgonomansioni da infermiere all’ospedale di ElCamino nella Silicon Valley. È il minimo chepotevamo aspettarci: siamo nella cullamondiale dell’innovazione tecnologica.

GLI ESAMI ENDOSCOPICIUna videocapsula per effettuare lacolonscopia. È la pillola dotata di video-camera lunga 31 mm con un diametro di 11mm che dopo essere stata ingerita bevendoun semplice bicchiere d’acqua invia immaginidi tutto il tratto intestinale. Viene utilizzata alGemelli di Roma e al San Paolo di Milano.

IL FISIOTERAPISTA“Evryon” è il modello sperimentale di unrobot indossabile, messo a punto dagliingegneri del Laboratorio di Robotica Biomedica e Biomicrosistemi delCampus Bio-Medico di Roma. Una sorta di “esoscheletro“ in grado diaiutare le persone anziane nelladeambulazione.

IL CHIRURGOIl più noto porta un nome tutto italiano: “DaVinci”. Ma le sue origini sono americane. InItalia opera in 60 centri e di recente è statointrodotto al Policlinico Gemelli di Roma. I vantaggi del costoso robot della dittaIntuitive (un milione e mezzo di euro) sonoevidenti: maggiore precisione nell’interventodovuta a una più ampia capacità dimovimento degli arti meccanici, che possonoruotare di 360° e raggiungere sedi profondee scomode per la mano umana. Il pazientebeneficia di cicatrici più piccole e di unaripresa più rapida. Collega di Da Vinci è“Kymerax” (dal costo di soli 150.000 euro).Presentato per la prima volta in Italia alCongresso europeo di laparoscopia erobotica urologica del 2012, nasce inGiappone negli stabilimenti della Teruma, ha quattro braccia dotate di 7 movimenti,consente un ingrandimento sino a 15 voltedel campo operatorio ed è sei volte piùpreciso di un chirurgo umano.

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reato: entrambi sono basati sulla abi-lità di leggere i segni. Si pensi che al-l’Università di Yale gli studenti di me-dicina allenano il loro spirito d’osser-vazione osservando i quadri espostinelle pinacoteche. Questa capacità dicogliere i dettagli per poi ricavarneun quadro d’insieme rischia di per-dersi nell’iperspecializzazione del sa-pere. Il talento intuitivo del medicoche mette insiemei tasselli di un puz-zle, come fa magi-stralmente Dr. Hou-se nella nota serietelevisiva, non puòessere sostituito daun macchinario edifficilmente riescea dare il meglio disé a chilometri didistanza dal paziente. Il contatto fi-sico tra medico e paziente è un va-lore aggiunto della visita medica tra-dizionale. La palpazione dà informa-zioni che l’esame radiografico nonpuò dare, come la reazione sogget-tiva al dolore, per esempio. I nuovi strumenti diagnostici, pe-rò, si sono rivelati fondamentaliper la prevenzione. Consideria-mo per esempio lo screeningmammografico...Senz’altro. Ma c’è anche il rovesciodella medaglia. Ossia il rischio della so-vradiagnosi che comporta un ecces-sivo ricorso al chirurgo, anche in ca-si non necessari. Lo ha dimostrato

uno studio pubblicato sul British Me-dical Journal nel 2005 che ha trova-to una differenza poco significativa trala mortalità di donne sottoposte a re-golari mammografie e il campioneche invece non aveva fatto alcun esa-me. Per non parlare poi dei casi incui l’esame diagnostico si rivela addi-rittura dannoso. Un esempio eclatan-te viene dagli Stati Uniti: una donna

di 59 anni è statasottoposta a ripetu-te risonanze magne-tiche e Tac al cervel-lo per una paralisifacciale. Ebbene, siè poi scoperto chegli esami hanno avu-to sulla sua saluteconseguenze piùgravi della patologia

originaria. Di questi casi se ne sonoscoperti più di 300 in America.Insomma, la tecnologia è un’armaa doppio taglio. Possiamo impa-rare a usarla senza ferirci?Per non rimanere vittime di strumen-ti nati con lo scopo di migliorare esemplificare la nostra vita, dobbiamostare attenti a non dare un credito ec-cessivo ai test tecnologici. Il mediconon deve trasformarsi in un tecnico, im-pegnato più nello studio dell’evoluzio-ne tecnologica degli strumenti di cui siserve che nell’affinare la valutazioneclinica e d’insieme dei risultati. La ca-pacità di sintesi resta un requisito fon-damentale del bravo clinico.

Perdendo di vista l’unicità del paziente sirischia, malgradola tecnologia, di fare pericolosierrori divalutazione

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Analisi genetica on line. Il kit si acquista al costo dipoche centinaia di dollari sul sito della compagnia ame-ricana “23andMe”. Si mette un campione di saliva in

un apposito contenitore e si rispedisce il tutto al mittente. Entrouna settimana si ottiene il proprio identikit genetico: il colore de-gli occhi, dei capelli, l’altezza e, soprattutto, la predisposizione adalcune malattie. Le informazioni sono disponibili on line. E la nuo-va frontiera della genomica di consumo, molto in voga negli Sta-ti Uniti, che comincia a diffondersi anche in Italia, descritta nel li-bro di Sergio Pistoi, Il Dna incontra Facebook (Marsilio Editore).

Monitoraggio cardiaco a distanza. “Blu Ecg” è un’ap-parecchiatura della ditta Antea grande più o meno co-me un cellulare in grado di monitorare il cuore. I dati

raccolti sono condivisi con il cardiologo che può visualizzare a di-stanza il tracciato e intervenire sulla terapia. In tempo reale.

Il microchip informa il medico. Sensori impianta-bili e controllati a distanza che rilasciano farmaci al-l’interno dell’organismo autonomamente in dosi pro-

grammate con la possibilità per i medici di cambiare in remo-to dosi e tempi della somministrazione. La sperimentazione èpartita al Massachussetts Institute of Technology su 7 donneaffette da osteoporosi. Lo stesso meccanismo è alla base deisensori messi a punto dal Rensselaer Polytechnic Institute di NewYork impiantati nelle ossa rotte dopo un’operazione chirurgi-ca. Per raccontare in diretta lo stato della guarigione.

Il dermatologo c’è, ma non si vede. La diagnosi diun neo sospetto, di una macchia o di una vescica orapuò essere fatta a distanza. Il sistema chiamato Tele-

dermica inventato da due italiani è già attivo in una quaranti-na di farmacie: il paziente che richiede il consulto si sottopo-ne all’esame della pelle con un videodermatoscopio. Le imma-gini ottenute sono inviate a una rete di dermatologi che nel gi-ro di 24 ore e al costo di 30 euro comunicano la diagnosi.

Pazienti di tutto il mondo unitevi! Dati messi inRete dai singoli malati su più di 500 patologie. È il gi-gantesco sistema di condivisione di sintomi, consigli,

terapie si chiama CureTogether (www.curetogether.com). Unapiattaforma dove possono essere confrontati i farmaci per in-dividuare quelli più efficaci, dove si possono scambiare notiziesui nuovi ritrovati della medicina e sui migliori centri di cura.La medicina gestita dai malati.

«Mappare il proprio Dna, monitorare a distanza ilcuore, somministrare farmaci con un chip inseritonei tessuti, avere la diagnosi di un neo sospetto in24 ore... Rete e tecnologie rivedono il rapportomedico-paziente»

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QUANDO LA TERAPIAVIAGGIA SUL WEB{ }

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ATTUA

LITÀ

[ COSTUME ]

a primavera è inizio. Pertutti e per tutto. Stagionedi rinascita e rigenerazio-

ne, il suo arrivo è stato spessoassociato nelle tradizioni popo-lari a concetti e riti come quel-lo della fertilità e della palinge-nesi, alla comunione tra divini-tà celesti ed elementi terreni. Inbilico tra sacro e profano, l’even-to è ancora oggi festeggiato intutto il mondo. In Messico, nel suggestivo sitomaya Chichén Itzá, più di set-

tantamila visitatori accorronoogni anno per celebrare l’equi-nozio primaverile. Il 21 marzo,infatti, grazie alla composizionestrutturale della piramide Ku-kulcan, il sole genera sulla su-perficie della stessa uno spetta-colare effetto ottico che ricreasull’imponente scalinata la figu-ra di Quetzalcoatl, il serpentepiumato venerato dai popoli or-mai scomparsi del Centro Ame-rica. Questa straordinaria per-cezione visiva è spesso affianca-ta dal misterioso e suggestivocanto del Quetzal, uccello sa-cro ai Maya, che sembra scatu-rire ogni qualvolta il visitatorebatte le mani su invito delle gui-

de dando vita ad un’eco che siriproduce grazie alla precisionegeometrica del sito.Per un po’ di romanticismo, in-vece, la meta sicura è il Giap-pone. La primavera di Tokio siapre alla fioritura dei ciliegi,uno spettacolo di colori ammi-rabile in ogni angolo della na-zione. Non a caso qui viene ce-lebrata la stagione Hanami -che significa “fiori da guarda-re” - con l’omonimo festival,una delle più importanti cele-brazioni del Paese. Il cambia-mento stagionale segna nonsolo una nuova rinascita maanche un sospiro d’aria nuovaper tutti, dal momento chequesto periodo coincide anchecon le scadenze burocratichedell’anno finanziario.

Il ritorno della PRIMAVERA

l’equinozio si celebra con il Nyepi, durante il qualevengono cacciati i demoni con formule magiche e danze.

A Bali Indonesia

DI BARBARA DI SARNO

L

[ CHICHÉN ITZÁ. MESSICO. MIGLIAIA DI PERSONE, OGNI ANNO, SI RADUNANO ATTORNO ALLAPIRAMIDE KUKULCAN PER CELEBRAREL’EQUINOZIO PRIMAVERILE. ]

«Il suo arrivo è un momento atteso, celebrato in numerose parti del mondo con eventi spettacolari e riti suggestivi spesso legati a tradizioni arcaiche»

DA VALENCIA A BUDAPESTSFILATE, MUSICA E DANZEÈ più folkloristica la celebrazionede Las Fallas che si tiene ogni anno, dal 14 al 19 marzo, a Valencia. In questi giorni, sfilate di carri, fuochi d’artificio e rappresentazioni invadono le strade e le piazze della città spagnola. Il nome di questa ricorrenza deriva dalle grottescheed enormi costruzioni artistiche realizzate in cartapesta e legno che rappresentano personaggi legati all’attualità cittadina e che vengono date alle fiamme durante l’ultima grande notte di festa, come gesto estremo di satira popolare. Concerti di musica classica e balletti, rappresentazioni teatrali ed esposizioni fanno, invece, di Budapest un florilegio cosmopolita di arti e mestieri. Il suo rinomato Spring Festivalospita - a partire dal 22 marzo e per una durata di due settimane - centinaia di eventi internazionali sparsiin tutti i luoghi della capitale ungherese.

la festa del Sechseläuten dà il benvenuto alla primaveracon sfilate di bambini e adultiin costume tradizionale.

A Zurigo Svizzera

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IN QUESTI ULTIMI ANNI LE POLITICHE PER PROMUOVERE TUTTE LE OPPORTUNITÀ DELL’UNIONE

HANNO FUNZIONATO, MA RESTA ANCORA MOLTO DA FARE PER COINVOLGERE I CITTADINI

Un anno dedicato aiCITTADINIEUROPA 20

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DI VITTORIO CALAPRICE*

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IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EURO-PEO, CHE SI TERRANNO A GIUGNO 2014, LA COM-MISSIONE EUROPEA HA DECRETATO IL 2013QUALE “ANNO EUROPEO DEI CITTADINI”. LOSCOPO? FAR RIFLETTERE MEGLIO E DI PIÙ SULLE PROS-SIME SFIDE CHE L’UNIONE DOVRÀ AFFRONTARE INMATERIA DI INTEGRAZIONE, ECONOMIA E POLITICA.INTANTO I CITTADINI EUROPEI CHIEDONO MENOBUROCRAZIA E DISCRIMINAZIONI E PIÙ RISPETTO PERI DIRITTI DELL’UNIONE ANCHE A LIVELLO LOCALE

{n questi tempi turbolenti per l’Europa, quale si-gnificato ha oggi la cittadinanza europea? Quantodiffusa è la consapevolezza e la conoscenza dei va-

ri diritti europei elencati nella Carta dei diritti fondamen-tali? Quanto profondo il sentimento di appartenenzaalla “grande famiglia europea” composta da 500 mi-lioni di cittadini, distribuiti negli oramai 28 (dal prossi-mo luglio, con l’ingresso della Croazia) Stati Membri del-l’Unione europea?Proprio per rispondere a questi (ed altri) interrogativi il2013 è stato proclamato dalla Commissione Anno eu-ropeo dei cittadini, con l’obiettivo non solo di riflette-re sui diritti alla base della cittadinanza europea, ma an-che di rafforzare la conoscenza di quegli strumenti di

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tutela che rendono effettivi i diritti europei, ad esem-pio di chi risieda in uno Stato diverso dal proprio di ori-gine. Secondo la Commissione, è sempre più necessa-rio approfondire il dibattito sulle opportunità offerte, inparticolare grazie ai risultati positivi raggiunti in questianni dall’ampia partecipazione dei cittadini (soprattut-to, giovani e studenti) nei vari programmi europei chesupportano finanziariamente occasioni di scambi cultu-rali, mobilità per studio, lavoro, ricerca e molto altroancora. Questi i temi principali al centro del dibattito du-rante il 2013, anno in cui ricorrerà proprio il ventesimoanniversario della cittadinanza dell’Unione, introdottadal Trattato di Maastricht nel 1993. Sarà una grandeoccasione di riflessione per preparare le persone a com-prendere meglio le sfide che l’integrazione dell’Europadovrà affrontare nei prossimi anni, cruciali sotto il pro-filo economico, sociale e politico, invista delle elezioni del Par-lamento europeo del giu-gno 2014.

In preparazione dell’An-no la Commissione ha con-dotto, già durante il 2012, un’am-pia consultazione pubblica per rilevare i problemi incon-trati nell’esercizio dei diritti legati alla cittadinanza eu-ropea. Le risposte hanno evidenziato chiaramente l’im-portanza che i cittadini attribuiscono ai diritti di cui go-dono nell’Unione europea, dalla libera circolazione ai di-ritti politici. Emerge il desiderio di uno spazio europeoin cui poter vivere, lavorare, spostarsi, studiare e fare ac-quisti senza trovarsi di fronte a ostacoli burocratici o di-scriminazioni. Tuttavia, resta del cammino da compie-re: i cittadini hanno evidenziato svariati problemi, soprat-tutto la difficoltà di far rispettare i diritti dell’Unione alivello locale. La cittadinanza europea - che sulla basedei Trattati europei integra e non sostituisce quella na-zionale - conferisce a tutti i cittadini dei 27 Stati Mem-bri dell’Unione una serie di diritti supplementari. Il cit-tadino dell’Unione ha il diritto di votare e candidarsi al-le elezioni amministrative ed europee nello Stato Mem-

bro in cui risiede, gode della tutela consolare delle au-torità di un qualsiasi Stato Membro se il suo Stato nonè rappresentato all’estero, può presentare una petizio-ne al Parlamento europeo, rivolgersi al Mediatore eu-ropeo e, dal 2012, partecipare a un’iniziativa dei citta-dini europei. Dalla cittadinanza europea derivano mol-ti diritti, di cui non sempre siamo consapevoli. Ad esem-pio, la libertà di circolazione è il diritto più apprezzato.Ogni anno gli europei compiono infatti più di un mi-liardo di spostamenti nell’Unione e sono sempre più nu-merosi quelli cheesercitano il diritto divivere in uno StatoMembro diverso dalproprio. Eppure, seb-bene oltre un terzodei lavoratori (35%)sia pronto a prende-re in considerazioneun impiego in un al-tro Stato Membro,quasi una personasu cinque ritiene che,all’atto pratico, vi sia-no ancora troppiostacoli. Insieme al-le difficoltà linguistiche, il principale ostacolo alla mobi-lità tra Paesi confinanti è la carenza di informazioni.Sfruttando al massimo gli strumenti e il materiale di-sponibili (siti internet, portali, video, opuscoli, eventiecc.), l’Anno europeo si caratterizzerà per una cam-pagna di comunicazione e di sensibilizzazione per farconoscere gli strumenti partecipativi e informativi esi-stenti nelle diverse lingue (come i centri di informa-zione “Europe Direct”, il servizio giuridico “La tua Eu-ropa”, il servizio di risoluzione extragiudiziarie “Solvit”,le consultazioni, il diritto d’iniziativa dei cittadini eu-ropei, le petizioni al Parlamento europeo) in grado dipoter raccogliere le preoccupazioni dei cittadini e ri-spondere a quella domanda di “Europa concreta” cheincide sulla vita di tutti i giorni.

* Vittorio Calaprice fa parte della Rappresentanza in Italiadella Commissione europea. Le opinioni espresse nell’arti-colo sono dell’autore, non corrispondono necessariamentealle posizioni della Commissione europea.

«Dallacittadinanza

europeaderivano moltidiritti, come la

libertà dicircolazione.

Eppure unapersona su

cinque ritieneche vi siano

ancora troppiostacoli»

Per saperne di più:http://europa.eu/citizens-2013

L’Unione ha ormai500 milioni dicittadini. Tuttavia,questo 2013 faràil “tagliando” alle idee e allapercezione chene hanno tutti i suoi abitanti.Perché siamotutti cittadini dellastessa Europa

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SOCI

ETÀ

er molti è una questioneeconomica, per altri sol-tanto un problema di

“cuore”; c’è chi la vorrebbe rag-giungere con la meditazione ela preghiera e chi appagando isensi. A pensarci bene, ognunodi noi ha il proprio modello difelicità: dai fans de “i soldi nonportano la felicità” ai sostenito-ri del “è meglio piangere in unaRolls-Royce che in una utilitariaarrugginita”; a chi afferma che“quando c’è la salute c’è tutto”,o che “basta l’amore” e se nonc’è, è sufficiente addentare unabella tavoletta di cioccolata percancellare ogni delusione. Al-meno momentaneamente. Insomma, se ognuno lavoraper “costruire” la propria fe-licità, cosa fanno gli Stati perquella dei propri cittadini? Tre

economisti - John Helliwell, Ri-chard Layard e Jeffrey Sachs -hanno avuto l’incarico dall’Onudi individuare i Paesi più felicial mondo, in modo da deter-minare la strategia futura del-le politiche mondiali. Il loro rap-porto, il World Happiness Re-port, ha stabilito che la nazio-ne più felice al mondo è la Da-

nimarca, seguita dalla Finlan-dia e dalla Norvegia. Al quar-to posto l’Olanda e al quintoil Canada. L’Italia? Al 28° po-sto, prima della Germania (30°)e dopo la Francia (23°). In fon-do alla classifica, i Paesi africa-ni, ma anche Iran, Pakistan edIndia rispettivamente all’83a,84a e 95a posizione.

Ma cosa determina la felicità diun popolo? Non solo il Pil (an-che se importante) ma la liber-tà politica, una forte rete so-ciale e l’assenza di corruzio-ne. Gli ingredienti personali?Una buona salute fisica ementale, sicurezza sul lavoro,assistenza sanitaria gratuitae una famiglia stabile.

Chi sono gli ultimi? In fondo alla graduatoria del World Happiness Reportsi sono posizionati due Statiafricani: Togo e Benin. Unacuriosità: la Cina non rientratra le 100 Nazioni esaminate.

Le altre della Top 10Al sesto posto si è classificatala Svizzera, al settimo laSvezia. Nuova Zelanda edAustralia sono all’ottavo e alnono posto. Decima Nazionetra le più felici, l’Irlanda.

Esempio Bhutan...Il Rapporto sulla felicità èstato commissionato dalBhutan, il piccolo Statoasiatico che sta adottandouna “politica di felicità” per il proprio popolo.

Quanto costa?Secondo recenti indagini, bastano3.500 euro al mese per renderefelice una famiglia italiana con un figlio. Stessa cifra per i cittadiniamericani. Al di sopra di questa, il grado di felicità non cambia.

[ COSTUME DI GIOVANNI ORSO ]

* WORLD HAPPINESS REPORT

P

LA FELICITÀ? AVERE AMICISU CUI POTER CONTARE«Non sono soltanto i soldi a rendere felici, ma la sicurezza di essere circondati dapersone che non ti lasciano da solo se hai bisogno. Parola dei ricercatori Onu»

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uardare per un momento il Palaz-zo di Westminster, che si riflette sulTamigi che da secoli scorre placido.

La sua parte più vecchia, la Westminster Hall,venne edificata nel 1097. La maggior partedella sua struttura fu ricostruita nel Dician-novesimo Secolo, dopo l’incendio del 1834.Oggi, questo palazzo del potere, con le sueoltre 1.000 stanze, è un esempio del “nuo-vo stile gotico”, un tale capolavoro che l’Une-sco lo ha iscritto tra i luoghi Patrimonio del-l’Umanità. Anche la vicina Abbazia di We-stminster, dove sono sepolti i sovrani, e la pic-cola chiesa medioevale di St. Margaret, co-struita in stile “gotico perpendicolare”, han-no ricevuto il medesimo onore. Così pure ilBig Ben, con il suo famoso orologio chescandisce il tempo dei londinesi dalla metàdell’Ottocento, fu realizzato dopo che il vec-chio palazzo di Westminster bruciò. La tor-re, alta ben 96,3 metri, anche questa è in “sti-le gotico vittoriano”. Insomma, Londra è ric-chissima di testimonianze “gotiche”. C’è so-lo l’imbarazzo della scelta per godere dellastraordinaria purezza di questo stile che guar-da verso il cielo.Ma non è solo la City, con tutta la sua ma-gica “modernità”, a dare sfoggio di uno sti-le che da secoli, in tutte le sue sfumature, lacaratterizza. E allora ci si sposta nel Wiltshi-re, a Salisbury, città fondata nel 1220 dovei fiumi Nadder e Boume si incontrano con

l’Avon, una posizione che la rese ben pre-sto un florido centro commerciale. Tutti, qui,la conoscono come la “Città di Campagna”;in effetti ha tutto per meritare una bella vi-sita: dalle strade storiche alle case con strut-ture di legno a vista, ristoranti tipici inglesi,sale da tè, caffetterie. Ma basterebbe comeunico motivo una visita al cosiddetto TheClose, il grande recinto murario che contie-ne la Cattedrale medievale, la più bella chepossa vantare la Gran Bretagna e anchequella con meno rimaneggiamenti.Se poi si volesse ammirare la più imponen-te e più lunga successione di volte gotichedel mondo, la Cattedrale di Exeter è quel-lo che fa al caso: uno splendido “gotico”del XIII secolo che racchiude nella sua cer-chia abitazioni medievali e luoghi come lalocanda Ship Inn, dove si fermava FrancisDrake. A impreziosirla le suggestive chieset-te medievali di pietra del centro storico.Pochi chilometri da Salisbury e si arriva a Sto-nehenge, per ammirare la perfezione dell’areamegalitica. Basti dire che le pietre più gran-di pesano tra le 25 e le 50 tonnellate. E poi,la Cornovaglia nell’estremità sud-occidenta-le della Gran Bretagna con coste dalla natu-ra selvaggia, speroni rocciosi a picco sul ma-re o spiagge dalla sabbia fi-ne e dorata, come quelle diSt. Ives che attrae i turisti,senza deluderli.

LONDRA E LA CORNOVAGLIA

G

Viaggio culturale nel gotico inglese13 - 20 Giugno 2013

8 giorni/7 notti

LONDRA - STONEHENGE - SALISBURY -WINCHESTER - EXETER - TORQUAY -

PLYMOUTH - PENZANCE - LAND’S END -ST. IVES - TINTAGEL - WELLS - BRISTOL -

BATH - WINDSOR - CANTERBURY

50&PIÙ UNIVERSITÀ e 50&PIÙ TURISMOpropongono

Quota per persona in camera doppia(minimo 25 partecipanti)

euro 1.570,00Per saperne di più: 066864596Per prenotazioni: 50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

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CROCIERE 2013 » Per saperne di Più: 06 6871108/369

Le quote comprendono: Voli da Milano e Ro-ma per Copenaghen A/R • Sistemazione nellacabina prescelta • Trattamento di pensione com-pleta a bordo: caffè mattutino, prima colazione,pranzo, cena, tè pomeridiani, buffet e sorpresegastronomiche di mezzanotte • Cocktail di ben-venuto del Comandante e serata di Gala con me-nù speciale • Utilizzo (non in esclusiva) di tuttele attrezzature della nave: piscine, lettini, pale-stra, vasche idromassaggio, discoteca, sauna,bagno turco, biblioteca • Partecipazione (non inesclusiva) alle attività di animazione di bordo, spet-tacoli musicali o di cabaret nel teatro di bordo,balli e feste in programma tutte le sere duran-te la crociera • Corsi di ginnastica e assistenza

di istruttori nella palestra - Polizza Medico/Baga-glio, Mondial Assistance • Assistenza di perso-nale di lingua italiana durante tutta la crociera(non in esclusiva) • Facchinaggio dei bagagli neiporti d’imbarco e di sbarco • Mezzi d’imbarcoe di sbarco nei vari scali (non in esclusiva).Le quote non comprendono: Bevande ai bare ai pasti • Tasse portuali (€120) • Adeguamen-ti carburante • Escursioni facoltative • Quote diservizio • Polizza Annullamento Crociera • Ser-vizi di carattere personale (trattamenti estetici,acquisti nelle boutique di bordo, telefonate dal-la nave a terra etc.) • Extra in genere e quan-to non espressamente indicato alla voce “Laquota comprende“.

Un suggestivo itinerario lungo lerotte degli antichi mercanti, alla sco-perta delle più belle e mitiche capi-tali del Mar Baltico. Questo mare le-ga fra loro tutte le mete di questaCrociera, in un misto di storia, cul-tura, arte e natura. Un’opportunitàstraordinaria di vivere un’esperien-za di viaggio nel comfort e nel re-lax di una magnifica navigazione.

A bordo della Costa Fortuna inun'atmosfera di classe e raffinatez-za, di comfort e intimità, oltre al-l’eccellente qualità nei servizi offer-ti. Questa nave è una sorpresa con-tinua tutta da scoprire: dal sofistica-to Ristorante Orion al Casinò, al Tea-tro Atlante ed ai tanti accoglientisalotti; dalla piscina dotata di co-pertura semovente ai ponti panora-mici dove rilassarsi e godere del pia-cere di navigare.

Informazioni e prenotazioni50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel: 06 6871108/369 Fax: 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Piùwww.50epiuturismo.it

Cabine Interne Cat. IC € 1.060Cabine Esterne Cat. EC € 1.250Cabine Esterne Cat. BC € 1.410Quota di iscrizione per i non soci: € 40SUPPLEMENTI, TASSE E RIDUZIONI:Tasse portuali € 120 - Supplemento doppia uso

singola (su richiesta) - Quote di servizio (obbli-gatorie da pagare a bordo) € 49 - Riduzione vo-lo da Milano € 40 - Assicurazione annullamen-to viaggio € 38 (per importi sino ad € 1.600)ed € 47 (sino ad € 2.000). Riduzione per 3° let-to su richiesta con disponibilità limitata.

QUOTA PER PERSONA IN CABINA DOPPIA

COPENAGHEN, STOCCOLMA, TALLIN, SAN PIETROBURGO, WARNEMUNDE

Le grandi città del BalticoCOSTA FORTUNA

Partenze da Milano e Roma,dal 14 al 21 luglio

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NOTREDAME

GLI 850 ANNIDELLA CATTEDRALE

VIAGGIO NELLA STORIA

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DI LORIS PORCHERI

ono cinquantaquattro, e scruta-no la città dall’alto in basso con unosguardo di pietra. Immobili da se-

coli, non fanno alcun mistero sulla loro vo-glia di entrare in azione: mostruosi emis-sari del male o impetuosi protettori dellecreature indifese? Les gargouilles di No-tre Dame sorvegliano i parigini da tempoimmemorabile; coscienti della loro mo-struosità se ne stanno appollaiate in cimaalla cattedrale e si rendono visibili solo achi ha il coraggio di affrontare i 400 gra-dini posti nel cuore della torre nord, cheti fanno raggiungere l’apice della costru-zione. E se sei tra gli intrepidi, una voltalassù è come se una forza invisibile ti ca-tapultasse tra le pieghe del tempo, quan-do tutto era superstizione, miracolo, mi-stero. E mentre sei lì con lo sguardo per-so sulla Ville Lumière, ti aspetti che gar-gouilles e chimere da un momento all’al-tro prendano vita, che la figura deformedell’infelice Quasimodo si materializzi ac-covacciata sul cornicione, o il perfido Frol-lo ti tenda un agguato, oppure ti sorpren-di a scrutare il piazzale antistante la cat-tedrale sperando di scorgere le vorticosedanze dell’esuberante Esmeralda. Perché è quasi impossibile separare l’imma-gine di una delle cattedrali più famose diFrancia dall’omonimo capolavoro di VictorHugo, che riaccese i riflettore su di un gio-iello dell’arte gotica che stava per essereraso al suolo.

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42 I 50epiu.it I MARZO 2013

Era il 1831 e Notre Dame, nel-la sua lunga vita, era stata te-stimone di avvenimenti gran-diosi e oggetto di tremende of-fese. La prima pietra per la suacostruzione fu posta nel 1163da Papa Alessandro III, ma ilcommittente era Maurice deSully, vescovo di Parigi, che la fe-ce erigere sui resti di un’anticachiesa dedicata a St. Etienne.De Sully, che aveva voluto for-temente la cattedrale, raggiun-se il suo scopo grazie alle do-nazioni, più o meno volonta-rie, dei parigini di ogni ceto so-ciale. E laddove non arrivavanofinanziamenti arrivava la mano-dopera; infatti una moltitudinedi fabbri, carpentieri, muratorie operai lavorarono instanca-bilmente alla costruzione. Ci vollero quasidue secoli permettere fine al sus-seguirsi dei lavori(rifacimenti, ag-giunte, modifiche),ma alla fine NotreDame divenneuno dei simboli diParigi, ammiratada tutta l’Europa. Con la Rivoluzione, però, la mu-sica cambiò: la chiesa dedicataalla Vergine Maria venne sac-cheggiata e profondamentedanneggiata. Le statue furonodistrutte, le vetrate mandate infrantumi; la cattedrale divenneil Tempio della Ragione e poi unmagazzino nel quale si ammas-sava il foraggio. Le campane -tranne Emmanuel, la più gran-de - furono fuse per farne deicannoni, le reliquie disperse. Lacerimonia dell’incoronazione diNapoleone si svolse qui, ma poi-ché la struttura era fortementedanneggiata, le pareti furonoabbellite da enormi arazzi che inrealtà coprivano enormi buchi. Notre Dame iniziò il suo lentodeclino, tanto da entrare nel-l’elenco degli edifici da abbatte-re. Tanti detrattori ma anchetanti estimatori: Victor Hugo era

fra questi, e quando scrisse ilsuo Notre Dame de Paris lo fe-ce con l’intento di valorizzare lacattedrale. Il “miracolo” avven-ne; si diede vita ad una raccol-ta fondi e nel 1845 iniziò la suaristrutturazione. Interventi e migliorie, nel cor-so degli anni non sono manca-ti, gli ultimi proprio i mesi scor-si per prepararla ai festeggia-menti degli 850 anni dalla suacostruzione. Le luci sono state sostituite ed èstato realizzato un impianto eco-sostenibile, improntato al rispar-mio energetico. È stato restau-rato anche l’organo, risalente alXV secolo e il più grande d’Eu-ropa: un motivo in più per assi-stere ai concerti che si sussegui-ranno lungo il 2013. Ma l’inter-

vento più importan-te ha riguardato lecampane. La “vete-rana” Emmanuel,l’unica a restare alproprio posto, è sta-ta affiancata da Ma-rie, una “recluta” disei tonnellate, pro-veniente dall’Olan-da. Le altre quattro

sono state sostituite da ottoesemplari realizzati nelle fonde-rie della Normandia utilizzandole stesse tecniche del Medioe-vo: lo scopo è ricreare l’identicosuono delle originali. Fino al 25febbraio le nove “sorelle” han-no fatto bella mostra di sé nel-la navata centrale della Catte-drale, prima di prendere postoalla sommità delle torri. Ma sidovrà aspettare il 23 marzo, lavigilia della Domenica delle Pal-me, per sentire i festosi rintoc-chi delle “ragazze”. E se saretepresenti all’evento, guardate inalto: di certo vedrete una picco-la figura accovacciata tra le gu-glie, intenta a chiacchierare congargouilles e chimere. Il velo dinostalgia che offuscava i suoiocchi non esiste più: una nuova“famiglia” dalla voce antica è lìa fargli compagnia.

VIAGGIO NELLA STORIA

«E mentre sei lìcon lo sguardo

perso sulla VilleLumière, tiaspetti che

gargouilles echimere

prendano vita»

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43MARZO 2013

EMMANUEL: UN “BOURDON” PER LE OCCASIONI SPECIALIÈ nella torre sud della Cattedrale dal1686. Il suo nome completo è Em-manuel Louis Thérèse, ma per tuttiè solo Emmanuel. Pesa quasi 13 ton-nellate (solo il batacchio pesa 500 kg)ed è nato da tre fusioni, tra il 1680e il 1685; si racconta che il meravi-glioso suono di questo “bourdon”sia dovuto all’oro e all’argento do-nato dalle parigine e mescolato almetallo durante una delle fusioni.La sua voce si fa sentire soltanto inoccasioni speciali: una di queste fula fine della II Guerra Mondiale.

NON SI POTRÀ PIÙ DIRE: “STONATA COME UNA CAMPANA”Hanno posato per i flash dei fotogra-fi come divi del cinema, sfoggiandoi loro nomi incisi sul bronzo: Marie,Gabriel, Anne-Geneviève, Denis,Marcel, Etienne, Benoît Joseph, Mau-rice e Jean Marie. Realizzate con di-mensioni e peso delle campane pre-Rivoluzione, sono state progettateper “vivere” trecento anni. Sostitui-scono Angélique-Françoise, Antoi-nette-Charlotte, Hyacinthe-Jeannee Denise-David, del 1856 e consi-derate dagli esperti “stonate”.

FURONO DECAPITATI MA NON ERANO RE FRANCESICredevano fossero sovrani di Francia,per questo le statue che adornava-no la Galleria dei Re di Giudea ed’Israele, furono abbattute durantela Rivoluzione, e le loro teste disper-se. Su 28 ne sono state ritrovate 21;ora sono conservate al Museo di Clu-ny, con altri reperti della Cattedrale.

TUTTE LE STRADE PORTANO A PARIGIÈ il punto zero (point zéro), il luogodal quale si calcolano tutte le distan-ze che separano Parigi dalle altre cit-tà francesi. Si trova nel sagrato an-tistante la Cattedrale, a circa 25 me-tri dall’ingresso principale, ed è com-posto da un medaglione ottagona-le di bronzo, incastonato nel pavi-mento, con una Rosa dei Venti inci-sa al centro.

festeggiamenti sono iniziati ufficialmente il 12 dicembre 2012e si protrarranno fino al 24 novembre 2013, dando vita ad unaserie di eventi culturali e artistici oltreché spirituali. Una delle

icone di Parigi, che ogni anno accoglie 14 milioni di visitatori, haun calendario fitto di appuntamenti, tra i quali spiccano una seriedi concerti con l’antico organo della Cattedrale, restaurato per l’oc-casione; altro evento eccezionale il World Organ Day, del 6 maggio,giorno in cui nel mondo ci saranno, in contemporanea, 850 con-certi d’organo che, a causa del cambio di fuso orario, copriranno tut-te e 24 le ore. Per commemorare gli 850 anni dalla fondazione, so-no stati emessi anche due speciali francobolli, ad edizione limitata,raffiguranti due preziose vetrate della Cattedrale: la Vergine con ilBambino e la rappresentazione di un raccolto.Per saperne di più: www.notredamedeparis2013.com

I

QUALÀ&

CURIOSANDO

Un calendario ricco di manife-stazioni, quello della Cattedra-le. Il “giubileo” si è aperto conproiezioni luminose e l’allesti-mento, ai lati del sagrato, di seichalet degli antichi mestieri le-gati alla costruzione. Costo glo-bale per restauro ed eventi, cir-ca 6,5 milioni di euro.

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PRAIA A MARE

Per l’Evento annuale più significativo, “50&Più - Incontri 2013”, proponiamo una nuo-va soluzione di vacanza presso un Resort & SPA di categoria 4 Stelle Superiore, situatodirettamente sulla spiaggia di Praia a Mare, di fronte all’incantevole Isola di Dino.

QUOTE DI SOGGIORNO per persona 1° Turno (dal 24 maggio al 1° giugno)camera doppia € 405,00doppia uso singola € 525,00terzo letto adulti € 325,002° Turno (dal 1° giugno all’8 giugno)camera doppia € 435,00doppia uso singola € 565,00terzo letto adulti € 350,003° Turno (dall’8 giugno al 15 giugno)camera doppia € 460,00doppia uso singola € 600,00terzo letto adulti € 370,004° Turno (dal 15 giugno al 22 giugno)camera doppia € 490,00doppia uso singola € 635,00terzo letto adulti € 395,00Bambino (da 0 a 12 anni non compiuti) in camera tripla con 2 adulti gratuito. Eventuali giorni supplementari su richiestaQuota di iscrizione per i non soci: € 40

LA QUOTA COMPRENDE Soggiorno di 7 notti/8 giorni (8 notti/9 giorni per ilprimo turno) presso il Borgo di Fiuzzi Resort & SPAcon trattamento di pensione completa, servizio abuffet e bevande incluse ai pasti (acqua naturizza-ta, vino, bibite e birra) • Formula All Inclusive albar Barracuda (dalle 10.00 alle 23.00) che include:bevande alla spina (acqua liscia e gassata, succhi difrutta, birra, bibite, vino), liquori nazionali, caffet-teria espressa, spuntini e snack ad orari prestabiliti• Servizi balneari in spiaggia attrezzata con servizi,docce, ombrelloni, lettini, canoe e pedalò • Ingres-so gratuito al Centro Benessere per docce emozio-nali, sauna finlandese, bagno turco e palestra fit-ness • Animazione diurna e serale con spettacoli,piano bar, giochi e tornei • Convegni e attività cul-turali organizzati da 50&Più • Assistenza in loco dipersonale medico 24 ore su 24 • Assistenza in lo-co di personale 50&Più e 50&Più Turismo • Assicu-razione bagaglio/sanitaria e annullamento, UnipolAssicurazioni.LA QUOTA NON COMPRENDE Tutti i trasporti da e per il Borgo di Fiuzzi Resort &SPA • Le consumazioni presso il bar Stella Maris eil bar Spiaggia, da pagare in loco • L’accesso allapiscina coperta e alla vasca idromassaggio, i tratta-menti estetici e i massaggi, da pagare in loco •Escursioni facoltative, da acquistare e pagare in lo-co • Extra in genere e tutto quanto non espressa-mente specificato ne “La quota comprende“.

50&Più Turismo (Aut. Reg. 388/87)Tel 06 6871108/369 Fax 06 6833135 E-mail: [email protected] presso le sedi Provinciali 50&Più

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Borgo di Fiuzzi Resort & Spadal 24 maggio al 22 giugno 2013

Ultime disponibilità

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SPAZIOINCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA

FORLÌ

1° itinerario (un pernottamento)Descrizione: venerdì sera arrivo inhotel della categoria desiderata, ce-na e pernottamento. Sabato matti-na partenza per i Musei San Dome-nico e visita guidata alla mostra “NO-VECENTO - ARTE E VITA IN ITALIATRA LE DUE GUERRE”. Pranzo pres-so un ristorante tipico. Nel pomerig-gio possibilità di visitare Predappioe la mostra “Predappio - Città delNovecento” oppure la bellissima cit-tà di Ravenna e al termine parten-za per rientro.

2° itinerario (due pernottamenti)Descrizione: venerdì sera arrivo in hotel della ca-tegoria desiderata, cena e pernottamento. Saba-to mattina partenza per i Musei di San Domeni-co e visita guidata alla mostra “NOVECENTO -ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE”.Pranzo presso un ristorante tipico. Nel pomerig-gio possibilità di visitare la mostra “Predappio -Città del Novecento”, o la bellissima città di Ra-venna e rientro in Hotel a Cervia per cena e se-rata libera. Domenica mattina tempo libero aCervia per visita del centro storico, spiaggia o vi-sita del Museo del Sale di Cervia e la Casa delleFarfalle. Pranzo in hotel e partenza.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE PER INDIVIDUALI E GRUPPI: su richiesta

Prezzi dei soli ingressi alle mostre, per i soci 50&Più, senza guida:“NOVECENTO - ARTE E VITA IN ITALIA TRA LE DUE GUERRE”a Forlì: euro 6,00“PREDAPPIO - CITTÀ DEL NOVECENTO” a Predappio: euro 3,00

IL SECOLO NATO DALLA GUERRAA Forlì, fino al 16 giugno, presso i Musei di San Domenico, ilNovecento viene raccontato in una mostra-evento quasi uni-ca per numero di pezzi ed autori esposti. Scrisse Massimo Bontempelli, nel 1926: «Il Novecento ci ha messomolto a spuntare. L’Ottocento non poté finire che nel 1914. Il No-vecento non comincia che un poco dopo la guerra». La mostra No-vecento - Arte e vita in Italia tra le due guerre inizia da quel dopo-guerra giungendo al tragico finale del secondo conflitto mondiale.Anni in cui i migliori esponenti della cultura italiana, in un clima di“ritorno all’ordine”, crearono nuove espressioni d’arte, riprenden-do canoni che producessero, secondo Carlo Carrà, “una nuovaclassicità di forme”. Una chiave di volta, quella dell’armonia tra tra-dizione e modernità, sostenuta anche dal regime. Non a caso si rie-vocano la Prima e la Seconda Mostra del Novecento Italiano (1926e 1929), la Mostra della Rivoluzione Fascista (1932-1933), la V Trien-nale di Milano che celebrarono ideologia e miti del Fascismo e do-ve ritroviamo i temi affrontati sia da artisti aderenti alle sue diretti-ve, sia da chi cercò un nuovo rapporto tra contemporaneo e tradi-zione. Dipinti, sculture, opere di grafica, cartelloni murali ripercor-rono costumi e vita dell’epoca, mentre la presenza di grandi prota-gonisti - da Carrà a De Chirico, da Balla a Depero, passando per Si-roni, Soffici, Guttuso e molti altri - fa risaltare la varietà tra Metafi-sica, Realismo Magico e grandi mitologie novecentesche. Il nuovoSecolo pervase anche gli oggetti della vita quotidiana: i mobili, gliarredi, i gioielli, gli abiti esposti nella mostra palesano bene il sug-gestivo intreccio di cultura e politica che originarono la Grande Mo-da Italiana.Per informazioni: Andrea Panzavolta - 50&Più Forlì-Cesena - Tel.: 054324118

AVVISO AI POSSESSORI DI 50&PIÙCARD: informiamo i soci posses-sori di 50&Più Card che la Cartanon è utilizzabile nei punti vendi-ta aderenti al circuito di Selecard.

ALLA SCOPERTA DEL NOVECENTO, CON 50&PIÙ TURISMO

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46 I 50epiu.it I MARZO 2013

RAVENNA Per saperne di Più: 0544515707www.50epiu.it/ravenna

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Sognando StevensonCASERTA

Per saperne di Più: 0823326453 www.50epiu.it/caserta

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nche nel 2013 la Compagnia tea-trale della 50&Più di Caserta, gui-data dalla presidente Maria Pia Cian-

narella, porta in scena esilaranti commedie.La stagione è stata inaugurata con l’operadi Giovanni Rescigno Signori biglietti, sottola regia del socio 50&Più Peppe Zechender,al Teatro Don Bosco di Caserta. La compa-gnia, di attori non professionisti, ha riscos-so ancora un notevole successo di pubbli-co. Il prossimo appuntamento è per sabato13 aprile, alle 17.30, sempre al Don Bo-sco, con Il morto sta bene in salute, com-media in due atti di Gaetano Di Maio. La di-rezione è affidata alla socia Mimma Luser-ta. Buon divertimento!

Tutti a teatro

Aar conoscere le poesie di Robert LouisStevenson nelle scuole elementari di Ra-venna: è il progetto Sognando Steven-

son, curato da Julie Wade, insegnante d’ingle-se all’Università di Bologna. «Stuzzicando l’in-teresse di due persone, la mosaicista AnnaFietta e Laura Ancarani della Libreria Libraffa-racconta la Wade sul sito http://www.sognan-dostevenson.it -, l’iniziativa è arrivata a Raven-na dove ha incontrato anche il sostegno con-creto della 50&Più provinciale guidata da Ot-tavio Righini». Gli altri compagni di viaggio so-no: la Scuola Primaria F. Mordani, la Bibliote-ca Classense, Varesco Prod, l’Ospedale S. Ma-ria delle Croci, l’Agenzia di ComunicazioneStudio Pagina. Il progetto ha ottenuto il patro-cinio di Ravenna 2019 - Città candidata a Ca-pitale europea della Cultura. L’iniziativa dedi-cata allo scrittore scozzese, noto per L’isola del

tesoro e Lo stra-no caso del dot-tor Jekyll e del Si-gnor Hyde, pre-vede la presenzaa scuola di biblio-tecarie e lettrici volontarie che presentano l’au-tore e leggono poesie tratte da Nella terra deisogni, illustrata da Simona Mulazzani (Rizzoli2012). Oltre al laboratorio in lingua di JulieWade, c’è il concorso artistico di immagini (èpossibile parteciparvi fino al 6 marzo) per ibambini delle scuole primarie: i premiati ve-dranno le loro opere in mostra il 9 marzo nel-l’atelier della mosaicista Anna Fietta (via Argen-tario 21). Non finisce qui: grazie al sostegnodi 50&Più, sarà possibile lasciare una traccia diquesta esperienza con il video-documentariodel progetto realizzato da Varesco Prod.

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COSA C’È IN CALENDARIO

VICENZA» 13 marzo - ore 15.00 - Nella sede 50&Più (Via Faccio 38) si tie-

ne l’incontro, gratuito e aperto a tutti, su Le successioni eredi-tarie con il notaio Dr.ssa Francesca Boschetti e il Dr. Paolo Ma-ran, responsabile ufficio fiscale Confcommercio. 27 marzo - ore 15.00 - Per il ciclo I mercoledì dell’anziano, in-contro su intolleranze alimentari e celiachia nella sede 50&Più.

Per saperne di Più: 0444964300 - www.50epiu.it/vicenza

PAVIA» 18 marzo - Intera giornata nell’Oltrepo Varzese con visita all’Ere-

mo di Sant’Alberto di Butrio dove è venerato il frate Ave Maria,eremita, cieco e veggente. Pranzo, con menù tipico, al ristorante“C’era una volta” di Pietragavina.20 - 21 aprile - Nella manifestazione Fiori e Frutti al Castello Vi-sconteo di Pavia, organizzata dal Comune di Pavia, con l’Associa-zione “Amici dell’Orto Botanico” e Federfiori Pavia, si terrà Fiori,Frutti e... 50&PIÙ. Come coltivare un proprio “orticello” previden-ziale? Questa una delle consulenze gratuite che 50&Più offrirà nel-la manifestazione.

Per saperne di Più: 038228411 - www.50epiu.it/pavia

PORDENONE» 12 marzo - ore 20,30 - Nella Sala consiliare del Palazzo della Pro-

vincia di Pordenone si terrà il convegno I nuovi bisogni socio-sani-tari in una società che cambia”, con il dott. Giorgio Siro Carniello.Prenotarsi entro l’8 marzo.16, 17 e 18 aprile - Gita a “Torino e le Langhe”. Visita della Cit-tà con i suoi palazzi storici, la Cattedrale rinascimentale, il Mu-seo Egizio. Si andrà alla scoperta delle terre del Barolo con de-gustazione.

Per saperne di Più: 0434549462 - www.50epiu.it/pordenone

FIRENZE» 17 marzo - Visita nella meravigliosa città di Verona.

10 aprile - Norcia, con visita alla Basilica di Santa Rita da Cascia. Per saperne di Più: 055664795 - www.50epiu.it/firenze

VERONA» 20 marzo - Presso la Camera di Commercio (Corso Porta Nuova 96),

Salone Transatlantico, si tiene l’incontro su Diabete: l’epidemia delterzo millennio, tenuto dal professor Enzo Bonora.

» Dal 10 al 14 aprile - Budapest: la perla del Danubio. Un’occasio-ne per ammirarla con i suoi incantevoli dintorni. Visita al Castellodi Grassalkovich, residenza di Francesco Giuseppe e Sissi.

Per saperne di Più: 045953502 - www.50epiu.it/verona

ROMA» 22 marzo - ore 15,40 - Visita guidata alla mostra Tiziano, alle-

stita presso le Scuderie del Quirinale.Per saperne di Più: 0655380442-3 - www.50epiu.it/roma

NAPOLI» Tra gli appuntamenti segnaliamo: sino a maggio e ogni venerdì il Tor-

neo di Burraco ed ogni martedì L’angolo della creatività per sperimen-tare il proprio estro. Escursioni: il 17 marzo visita di Cassino (Fr) con lasua Abbazia; il 27 aprile weekend a Marina di Camerota (Sa).

Per saperne di Più: 0815518187 - www.50epiu.it/napoli

ASCOLI PICENO» 19 aprile - Concerto all’Auditorium Fondazione Carisap, con l’Or-

chestra Sinfonica Abruzzese e il direttore e solista Luigi Piovano, pri-mo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di SantaCecilia. In programma Mozart con Sinfonia n. 40 in Sol min. K 550e la Sonata Arpeggione di Schubert.

Per saperne di Più: 0736051102

INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO •

Spazio50_Layout 1 15/02/13 17:58 Pagina 46

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47MARZO 2013

Per saperne di Più: 066864596»

l 23 novembre 2012 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno preso la deci-sione (n° 1093) di proclamare l’anno 2013 “Anno europeo dei cittadini”. Il testo

della decisione, in gazzetta, recita: «L’obiettivo generale dell’anno europeo dei cittadi-ni è di rafforzare la consapevolezza e la conoscenza dei diritti e delle responsabilità con-nessi alla cittadinanza dell’Unione, al fine di permettere ai cittadini di esercitare pie-namente il proprio diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degliStati membri. In tale contesto, l’anno europeo dei cittadini promuove inoltre l’eserci-zio, da parte dei cittadini dell’Unione, degli altri diritti connessi alla cittadinanzadell’Unione». A vent’anni dal Trattato di Maastricht e dall’introduzione della citta-dinanza europea, l’Anno europeo sembra l’occasione per fare il punto circa le poli-tiche e i programmi esistenti e sembra quasi voler inculcare dall’alto ai cittadini ilsentimento di appartenenza (ed i relativi diritti) ad una comunità più ampia diquella nazionale. Ma noi cosa ne pensiamo, quale tipo di cittadino ci sentiamo?Siamo pronti a rinunciare a parte di quello che ci sembra di avere in più, in cam-bio di una partecipazione più ampia alla gestione della comunità? Questo pareessere il nodo centrale, lo scioglimento del quale, potrà garantire un balzo in avan-ti a quell’integrazione politica che ad oggi sembra ancora molto lontana. L’attualecrisi ha messo in evidenza quanto sia fragile l’integrazione economica senza quellapolitica, tutti gli Stati componenti la comunità sono stati visti, in tale frangente, senon come nemici come competitors ed è aumentata molto la diffidenza. Certo c’èchi si preoccupa di preservare le identità nazionali, ma ciò significa conservareambiti culturali e sociali, e non certo di potere politico. Andiamo verso l’Europacome entità politica condivisa e cerchiamo di contribuire applicando ciascuno nelproprio ambito un’espansione dell’orizzonte politico e sociale.

Fabrizio Scialotti, presidente 50&Più Università

I

SPAZIO

LE SEDI NEL MONDO

Argentina TelefonoBuenos Aires 0054 1143831736La Plata 1555 0054 2214242331Australia Telefono

Carlisle 0061 414829223Guilfdord 0061 414829223Melbourne 0061 393810620Perth 0061 864680197Sydney 0061 297128911Belgio Telefono

Bruxelles 0032 25341527Brasile Telefono

Florianopolis 0055 482222513San Paolo 0055 1132312351Presidente Prudente 0055 1832216645Porto Alegre 0055 5130222720Canada Telefono

Burnaby 001 6042942023Hamilton 001 9053184488Woodbridge 001 9052661866Montreal 001 5142525041

001 5144946902St. Catharines 001 9056466555Toronto 001 4166523759Germania Telefono

Monaco di Baviera 004 98974640814Uruguay Telefono

Montevideo 0059 825076416USA Telefono

Fort Lauderdale 001 9546300086

2013: ANNO EUROPEO DEI CITTADINI

L IBERO • TURA • INCONTRI • EVENTI

MILANO Per saperne di Più: 0276013399 - www.50epiu.it/milano»

van Fedeli con Sottobosco - frammento I, per la sezione Poesia e Fabrizio Bassani, conLa spilla, per la sezione Prosa, sono i primi classificati della IVedizione del Premio Poe-ti e scrittori in Lombardia - 50&Più per la cultura promosso dalle Associazioni 50&Più e

50&Più Università provincia di Milano ed aperto a tutti coloro che, risiedendo in Lombar-dia, hanno più di 18 anni di età. Dalla II edizione del Premio (2011), è stata istituita an-che una nuova sezione del Concorso, un premio unico, riservato agli iscritti a 50&Più econsegnato al “Miglior poeta 50&Più” e al “Miglior scrittore 50&Più”. I vincitori di que-st’anno sono Giulio Redaelli, con Oltre quella porta, per la sezione “Miglior poeta 50&Più”e Laura Strani, con Rammarico, per la sezione “Miglior scrittore 50&Più”. Per la sezionePoesia il secondo e terzo posto sono stati assegnati rispettivamente a Christian Tito conMeglio saperla e Simone Canessa con Non appartiene ai padri il tempo. Per la sezioneProsa il secondo posto è andato a Rinaldo Caddeo con Saturnus e il terzo a Lea Zaniercon Ombra tiranna. Gli elaborati dei concorrenti sono stati esaminati e giudicati da unacommissione composta dai poeti e critici letterari Filippo Ravizza (presidente della giuria),Sebastiano Aglieco e Mauro Germani. Le premiazioni si sono svolte presso l’Unione Con-fcommercio di Milano, con la partecipazione del presidente nazionale 50&Più, Renato Bor-ghi. Ai vincitori sono stati consegnati buoni per l’acquisto di libri, validi presso tutte le li-brerie lombarde del circuito Il Libraccio, una targa e un diploma. Durante la Cerimoniadi Premiazione è stata presentata la III edizione della collana del Premio, una raccolta deitesti vincitori dell’edizione precedente. Il volume è stato distribuito al pubblico.

“Poeti e scrittori in Lombardia“: i vincitori

I

LODI

Per saperne di Più: 0371432575www.50epiu.it/lodi

»

a collaborazione e la solidarietà sono fon-damentali in tempi di crisi. Così la 50&Piùdi Lodi, guidata dal presidente Pietro Mez-

zadri, ha sponsorizzato il servizio del pulmino del-l’associazione no-profit Alba Nuova, di Corte Pa-lasio (Lo). Grazie al contributo di 50&Più, Alba Nuo-va continuerà ad aiutare le persone in difficoltà.Altro importante intervento della 50&Più lodigia-na è stato il patrocinio della Festa patronale, SanBassiano, che si è tenuta nella piazza centrale delDuomo. Soddisfazione del presidente Mezzadriper aver contribuito alla riuscita di questa ricor-renza, molto sentita dalla popolazione.

Solidarietà in cima

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ROMA

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INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO • C

CHIETI Per saperne di Più: 087164657 - www.50epiu.it/chieti»

resso l’Auditorium “G. Paone” della Ban-ca Popolare di Lanciano e Sulmona si è te-nuto il convegno nazionale Eutanasia.

Aspetti Medici, Sociali e Giuridici, organizzato dal-la Libera Associazione Invalidi Civili (L.A.I.C), se-de regionale d’Abruzzo con la 50&Più di Chie-ti. Al convegno hanno partecipato circa 400 per-sone con una nutrita presenza di avvocati del Fo-ro di Lanciano. L’incontro, patrocinato da: Regio-ne Abruzzo, Provincia di Chieti, Comune di Lan-ciano, Banca Popolare di Lanciano e Sulmona,oltre che da 50&Più provinciale, ha avuto insi-gni relatori che hanno trattato la problematica

dell’eutanasia sotto gli aspetti medici, sociali,giuridici, etici e religiosi. Si è avuta una nutritapartecipazione dei rappresentanti delle istituzio-ni (Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Co-mune di Lanciano) oltre che del presidente e vi-ce presidente della 50&Più provinciale, Vincen-zo Ranieri e Adamo Grimaldi, nonché del respon-sabile provinciale Mirella Nervegna. Ai lavori han-no preso parte il presidente nazionale L.A.I.C.,Tiziana Civitani e il vice presidente nazionale,Fernando Berardi. Agli interventi è seguito un di-battito chiarificatore e approfondito su un temamolto discusso e di grande attualità.

Un convegno per capire

Per saperne di Più: 0575354292»

i è svolta al Teatro degli Antei di Prato-vecchio (Ar) la premiazione dei nuovi “Mae-stri del Commercio” organizzata da 50&Più,

con il patrocinio di Provincia e Camera di Com-mercio di Arezzo. A ricevere il titolo sono stati46 imprenditori della provincia che, con la mas-sima dedizione, hanno contribuito alla crescitaeconomica e sociale del territorio. Di “over 80”ancora attivi ce ne erano diversi tra i premiati. «Se-gno che lavorare con passione fa bene al fisicoe alla mente», ha sottolineato il direttore dellaConfcommercio aretina Franco Marinoni, cheinsieme alla presidente regionale dei Giovani im-prenditori del terziario, Simona Petrozzi, ha con-dotto la cerimonia. «Sono felice di essere quiper dare un segno di riconoscimento ai nuoviMaestri del Commercio», ha detto il presidentenazionale di 50&Più, Renato Borghi. «Il momen-to che stiamo attraversando è difficilissimo sul pia-no economico - ha proseguito - con una crisi deiconsumi che non si vedeva da anni, accompa-gnata da una grave crisi politica che fa manca-re al Paese una guida salda e sicura. Ma non mipiace chi si lamenta troppo, in fondo in passatoci sono state crisi ben più gravi di questa. Nel-l’uomo ci sono tutte le risorse per reagire, quin-di guardiamo alla crisi non come a qualcosa checi schiaccia, ma come ad un travaglio dal quale

usciremo diversi e più forti di prima». A conse-gnare le Aquile di Calimala anche la presidenteprovinciale Confcommercio, Anna Lapini, l’asses-sore alla formazione e lavoro della Provincia,Carla Borghesi, il presidente della Camera diCommercio, Giovanni Tricca, il presidente pro-vinciale di 50&Più, Giuseppe Cuseri. Sul palco an-che il sindaco di Pratovecchio, Anselmo Fanto-ni, e il presidente della Confcommercio casenti-nese, Adelmo Baracchi. A premiare i macellai, an-cora una volta dimostratisi una categoria “lon-geva”, è stato il loro presidente regionale, Pier-luigi Sacchetti. La cerimonia si è conclusa con laconsegna degli attestati di benemerenza ad al-cune associazioni di volontariato e ai rappresen-tanti delle Forze dell’Ordine in Casentino. Aquila d’Argento (25 anni di attività): Annun-ziata Ferri, Vincenzo Gallorini, Giovanna Mara-sco, Anna Maria Mattoni, Paolo Ricci, Maria Gra-zia Vannini. Aquila d’Oro (40 anni di attività):Giuseppe Bartolini, Fabrizio Baquè, Umberto Be-nigni, Elvio Bufalini, Franco Cavigli, Pasqualina Cin-cinelli, Mario Ercoli, Silvano Giommetti, Giovan-na Giovannini, Franco Maccari, Mauro Maggi,Maria Iole Marcoaldi, Franca Maurizi, Ennio Ric-ci, Renato Ricci, Maria Rosadi, Claudio Santini,Maria Verdelli. Aquila di Diamante (50 annidi attività): Giovanni Battista Amedei, Mario

Antonelli, Pietro Barelli, Francesco Beo-ni, Pericle Cinini, Rosaria Dora Comi-te, Anna Detti, Licia Galimberti, Vale-ria Giannini, Lea Giovannini, GiorgioLandini, Franca Macconi, Gino Mas-saini, Ines Monetti, Loreno Moretti,Franco Nandesi, Rita Nardi, RobertoNastagi, Aldo Orlandi, Benito Rapero-ni, Domenico Sarri, Italo Tassini.

Imprenditori premiati

P

AREZZO

S

ORISTANO

Per saperne di Più: 078373612»

ella prestigiosa sala convegniAscomfidi, della Confcommercio diOristano, hanno ricevuto il titolo di

Maestro del Commercio 33 imprenditori pergli importanti traguardi raggiunti al serviziodella comunità. La premiazione è stata pre-ceduta dalla lettura di poesie scritte da Giu-seppina Arca, Adele Racca Capone, Bachi-sio Tanchis e da don Peppino Murtas, letteda Michele Spiga e Pino Porcu. Inoltre, so-no stati proiettati alcuni video del fotogra-fo naturalista Eligio Testa. La cerimonia, in-trodotta dagli interventi del segretario na-zionale di 50&Più, Gabriele Sampaolo, delpresidente provinciale 50&Più Enasco, Gui-do Bertolusso, e del vice presidente vicarioConfcommercio, Alberto Pomogranato, siè svolta in un clima di grande commozio-ne. Molto sentita la consegna dell’onorifi-cenza in memoria di Michelangelo Mannu,un uomo che ha dato molto alla 50&Più.Aquila d’Argento (25 anni di attività):Antonio Aresu, Dante Aresu, Sergio Bizzarri,Palmira Boi, Beniamino Fenu, Sisinnio Fais,Marinella Garbati, Augusto Grossi, Maria Te-resa Manca, Margherita Mele, Predappio Mi-litello, Giovanna Maria Mura, Giovanni An-tonio Sanna, Maria Scanu, Elvira MarinellaSerra, Gianni Solinas (alla memoria), CarloPietro Spanu. Aquila d’Oro (40 anni di at-tività): Aldo Abis, Mario Androilli, Dario Bo-assa, Nicolò Cadeddu, Marcello Cuozzo, Le-andro Diana, Caterina Floris, Mario Manca,Giovanna Maria Mura, Antonio Leonardo Pa-squini, Martina Pinna, Pasquale Piras, Marcel-la Troncia, Antonietta Vacca. Aquila di Dia-mante (50 anni di attività): Augusta Sechi.

NI nuovi “Maestri”

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O LIBERO • CULTURA • INCONTRI • EVENTI • TEMPO LIBERO •

LE SEDI PROVINCIALI IN ITALIA

Abruzzo TelefonoL’Aquila - Viale Corrado IV, 40/F 0862204226Chieti - Via Giovanni Antonio Santarelli, 219 087164657Pescara - Via Aldo Moro, 1/3 0854313623Teramo - Via Guglielmo Oberdan, 47 0861252057Basilicata Telefono

Matera - Via Don Luigi Sturzo, 16/2 0835385714Potenza - Via Centomani, 11 097122445Calabria Telefono

Cosenza - Viale degli Alimena, 5 098422041Catanzaro - Via Milano, 9 0961721246Crotone - Via Regina Margherita, 28 096221794Reggio Calabria - Via Castello, 4 0965891543Vibo Valentia - Via Spogliatore snc 096343485Campania Telefono

Avellino - Via Salvatore De Renzi, 28 082538549Benevento - Via delle Puglie, 28 0824313555Caserta - Via Roma, 96 0823326453Napoli - Piazza Carità, 32 0812514037Salerno - Corso Garibaldi, 4 089227600Emilia Romagna Telefono

Bologna - Strada Maggiore, 23 0516487530Forlì - Piazzale della Vittoria, 23 054324118Ferrara - Via Girolamo Baruffaldi, 14/18 0532234211Modena - Via Begarelli, 31 0597364211Piacenza - Strada Bobbiese, 2 0523461831Parma - Via Abbeveratoia, 63/A 0521944278Ravenna - Via di Roma, 102 0544515707Reggio Emilia - Via Gianna Giglioli Valle, 10 0522708552Rimini - Viale Italia, 9/11 0541743202Friuli Venezia Giulia Telefono

Gorizia - Via Vittorio Locchi, 22 048132325Pordenone - Piazzale dei Mutilati, 4 0434549462Trieste - Via San Nicolò, 7 0403720169Udine - Viale Duodo, 11 0432538707Lazio Telefono

Frosinone - Via Aldo Moro, 493 0775855273Latina - Via dei Volsini, 60 0773611108Rieti - Largo Cairoli, 4 0746483612Roma - Via Properzio, 5 0668891796Viterbo - Via Belluno, 39/G 0761327701Liguria Telefono

Genova - Via Ceccardi, 1/10 010543042Imperia - Via Gian Francesco De Marchi, 81 0183275334La Spezia - Via Fontevivo, 19/F 01875985216Savona - Corso A. Ricci - Torre Vespucci, 14 019853582Lombardia Telefono

Bergamo - Via Borgo Palazzo, 137 0354120126Brescia - Via Giuseppe Bertolotti, 1 0303771785Como - Via Manzoni, 4 031265361Cremona - Via Alessandro Manzoni, 2 037225745Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 4 0341287279Lodi - Via Giovanni Haussmann, 11/M 0371432575Mantova - Via Valsesia, 46 0376231207Milano - Corso Venezia, 45 0276013399Pavia - Corso Cavour, 30 0382372511Sondrio - Via del Vecchio Macello, 4/C 0342533311Varese - Via Valle Venosta, 4 0332342280Marche Telefono

Ancona - Piazza Repubblica, 1 071200722Ascoli Piceno - Viale Vittorio Emanuele Orlando, 16 0736051102

Macerata - Corso Cavour, 85 0733261393Pesaro - Strada delle Marche, 58 0721698224Molise Telefono

Campobasso - Via Giuseppe Garibaldi, 48 0874483194Isernia - Via Santo Spirito, 24/B 0865411713Piemonte Telefono

Alessandria - Via Trotti, 46 0131260380Asti - Corso Felice Cavallotti, 37 0141353494Biella - Via Torino, 18 01530789Cuneo - Via Avogadro, 32 017166661Novara - Via Giovanni Battista Paletta, 1 032130232Torino - Via Andrea Massena, 18 011533806Verbania - Via Quarto, 2 032352350Vercelli - Via Duchessa Jolanda, 26 0161250045Puglia Telefono

Bari - Piazza Aldo Moro, 33 0805240342Brindisi - Via Grazia Balsamo, 2/B 0831524187Foggia - Via Luigi Miranda, 8 0881723151Lecce - Via Cicolella, 3 0832343923Taranto - Viale Magna Grecia, 119 0997796444Sardegna Telefono

Cagliari - Via Santa Gilla, 6 070282040Nuoro - Galleria Emanuela Loi, 8 0784232804Oristano - Via Sebastiano Mele, 7/G 078373287Sassari - Via Giovanni Pascoli, 59 079243652Sicilia Telefono

Agrigento - Via Imera, 223/C 0922595682Caltanissetta - Via Messina, 69 0934575798Catania - Via Mandrà, 8 095239495Enna - Via Vulturo, 34 093524983Messina - Via Santa Maria Alemanna, 5 090673914Palermo - Via Emerico Amari, 11 091332447Ragusa - Viale del Fante, 10 0932246958Siracusa - Via Eschilo, 11 093165059 Trapani - Via Marino Torre, 117 0923547829Toscana Telefono

Arezzo - Via XXV Aprile, 12 0575354292Carrara - Piazza 2 Giugno, 11 058570973Firenze - Via Costantino Nigra, 23-25 055664795Grosseto - Via Tevere, 5/7/9 0564410703Livorno - Via Grande, 150 0586898276Lucca - Via Fillungo, 121 0583473170Pisa - Viale Antonio Gramsci, 3 05048371Prato - Via Santa Trinità, 28 057423896Pistoia - Viale Adua, 128 0573991500Siena - Galleria Odeon, 31- Banchi di Sopra 0577283914Trentino Alto Adige Telefono

Bolzano - Mitterweg - Via di Mezzo ai Piani, 5 0471978032Trento - Via Solteri, 78 0461880408Umbria Telefono

Perugia - Via Settevalli, 320 0755067178Terni - Via Aristide Gabelli, 14/16/18 0744390152Valle d’Aosta Telefono

Aosta - Regione Borgnalle, 12 016545981Veneto Telefono

Belluno - Via Cipro, 13 0437215264Padova - Piazza Virgilio Bardella, 3 0498209787Rovigo - Viale del Lavoro, 4 0425404267Treviso - Via Sebastiano Venier, 55 042256481Venezia - Viale Ancona, 9 - Mestre 0415316355Vicenza - Via Luigi Faccio, 38 0444964300Verona - Via Sommacampagna, 63/H 045953502

49MARZO 2013

SPAZIO

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Page 50: MARZO 2013

Le tensioni muscolari non sempre sono la causadei dolori alla schiena. Spesso, infatti, si assumo-no posizioni errate per difendersi da dolori otensioni derivanti da patologie di origine interna

sieme dei vari organi interni èdirettamente collegato alla

colonna e più in generalea tutto il sistema schele-trico.Quindi il dolore che av-vertiamo non è sempre laconseguenza di un pro-

blema articolare o musco-lare ma, a volte, può dipen-

dere da un problema a caricodello stomaco, del fegato oppu-re del colon e in generale di tut-ti gli organi interni. L’insieme de-gli organi interni in condizioni disofferenza può determinare lamodificazione della morfologiadella colonna vertebrale, può di-minuirne la mobilità, e spesso neconsegue lo spostamento del-l’equilibrio (baricentro). Ad esem-pio la testa può essere atteggia-ta in avanti per la difesa da do-lori cervicali. Questi dolori cervi-cali possono essere dipendentida una costante tensione dellevertebre per effetto della sofferen-za costante del colon. Lo squili-brio anteriore della testa spostail peso del corpo in avanti, mo-dificando l’appoggio sotto la pian-ta dei piedi determinando deipossibili dolori alla base delle di-ta (metatarsalgie).Le ragioni per cui il dolore di unviscere si trasmette sul sistemascheletrico possono essere mol-te, ma la più intuitiva ha una ori-gine meccanica. I visceri sono an-corati su diverse zone della colon-na vertebrale. Tra queste trovia-mo la colonna cervicale alta (oc-cipite), la zona tra colonna cervi-cale bassa e prime vertebre dor-sali (praticamente all’altezza del-le spalle), come anche il passag-gio tra le ultime vertebre dorsalie le prime lombari (più o menoa livello dei reni). Nel momentoin cui queste zone di inserzionesubiscono la tensione dipenden-te da un problema legato agli or-gani interni, si instaura una con-dizione di eccessivo carico funzio-nale. Al persistere della malattiaa carico di uno o più visceri, si tra-smette alla colonna una sensazio-

50 I 50epiu.it I MARZO 2013

STA

R BE

NE

sono le aree di dolore alle quali corrispondonospecifici organi.

Zone di Headtratta le zone degli organi sofferenti diminuendo la tensione fasciale della colonna.

L’osteopatia

LA SCHIENA FA MALE: E SE FOSSE L’INTESTINO?

[ PREVENZIONE DI ALESSANDRO MASCIA ]

a libertà di movimento ditutte le strutture del corporappresenta uno degli

aspetti essenziali per garantireuna buona condizione di salute.Spesso, invece, trascorriamo lagiornata con dei dolori fissi, sub-doli, che non danno tregua. Nonsono molto forti ma sono costan-ti e non migliorano in nessuna po-sizione. Sono frequentemente lo-calizzati a livello lombare, oppu-re a livello dorsale o sulla colon-na cervicale, a volte anche sottoforma di torcicollo. Il sistema mu-scolo-scheletrico e gli organi in-terni sono avvolti da un partico-lare tessuto connettivo chiama-to “fascia”. In questo modo l’in-

L

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Page 51: MARZO 2013

51MARZO 2013

ne di rigidità costante in tutto l’ar-co della giornata ed anche un do-lore stabile indipendente dal mo-vimento. Ed ecco, quindi, che quelterribile dolore alle spalle o del dor-so non dipende esclusivamentedalle articolazioni, ma è il risultatodella forte trazione a cui questezone sono sottoposte a causa del-l’infiammazione costante, ad esem-pio, del colon.Quindi il sistema muscolo-schele-trico non si adatta soltanto a do-lori muscolari o radicolari, ma an-che ai dolori viscerali.Si può soffrire di patologie che tra-smettono una sensazione di dolo-re, come l’ulcera gastrica ola famosa colite (Sindro-me del colon irritabile),oppure affezioni epa-tiche che evidente-mente ci costringo-no ad una posizionedi compenso. Ci sipiega in avanti perchiudersi sull’addomeper non sentire dolore eper cercare una posizione chedia sollievo.Normalmente non ci rendiamo con-to dell’adattamento del nostro cor-po, in quanto è molto lento e pro-gressivo fino al momento in cui sicominciano a sentire dolori lungola colonna senza una reale cau-sa apparente. La colonna verte-brale comincia a cambiare aspet-to spostando la testa in avanti, au-mentando o appiattendo la curvadorsale, o spesso rettificando la co-lonna lombare. Questi adattamen-ti sono in realtà il tentativo, finquando possibile, da parte del no-stro corpo di trovare una posizio-ne confortevole senza percepire letensioni interne indotte dalla pato-logia di organi, come il colon, lo sto-maco oppure il fegato. Il costantestress meccanico, cui le diverse zo-ne della colonna sono sottoposte,instaura una patologia da sovrac-carico funzionale. Vuol dire chequeste zone devono sopportarecarichi maggiori in posizioni in cuile articolazioni non si muovono li-beramente. Si può quindi andareincontro a discopatie, dolori artico-lari e anche radicoliti come, ad

QUEL DOLORE FISSO CHE NON DÀ TREGUA

QUEL

DOLO

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TREG

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esempio, la cervico-brachialgiaossia il dolore cervicale che siestende ad un braccio con la

sensazione di formicolio alle di-ta della mano.

La conoscenza e consapevolezza di que-ste dinamiche è di fondamentale importanza,

in quanto la cura cambia in funzione della causa pri-maria del dolore. Affidarsi soltanto alla terapia ma-nuale (fisioterapia) sulla colonna vertebrale per tro-vare sollievo non è sufficiente perché si rischiereb-be di trattare la conseguenza e non la causa.Si deve intervenire in primis sulla cura degli organisofferenti facendo riferimento ai vari medici specia-listi. Soltanto dopo si può trovare una risposta po-sitiva e benefica ai dolori del rachide. In tal senso,un aiuto efficace può esse-re offerto anche dall’osteo-patia che prevede il tratta-mento delle zone degli or-gani sofferenti, con l’obiet-tivo di diminuire la tensionefasciale che grava sulla co-lonna. Sono delle manovre che vengono effettua-te sull’addome del paziente. Questi trattamenti,inoltre, migliorano la vascolarizzazione locale e de-terminano anche un effetto indiretto per il miglio-ramento della funzionalità degli organi stessi. A cau-sa di queste influenze reciproche tra corpo e visce-ri è possibile migliorare le dinamiche viscerali in-fluenzando disfunzioni locali come la difficoltà di-gestiva (dispepsia), il meteorismo e la costipazione,e determinando contemporaneamente la mobilitàdella colonna vertebrale. Esiste poi un altro tipo didolore espressione della patologia di ogni organoche però ha soltanto utilità diagnostica. Le vie sen-sitive del dolore degli organi interni sono le stesse

di alcuni muscoli del nostro corpo. Quando un or-gano s’infiamma o soffre comunque di una pato-logia, il dolore viene percepito su alcune zone spe-cifiche del nostro corpo. Ad ogni organo corrispon-de un’area di dolore specifica. Il dolore del colon sisente a fascia a livello della colonna lombare. Il do-lore della colica renale si percepisce leggermentepiù in alto. Il dolore che parte dal fegato lo si per-cepisce sulle costole o sulla spalla destra. Il dolorecardiaco si avverte sulla spalla e sul braccio di sini-stra. Queste sono chiamate “zone di Head” ed esi-ste una mappa topografica che identifica sul nostrocorpo le diverse zone su cui i vari organi inviano im-pulsi dolorosi.Quanto detto mette in relazione i diversi sistemi delcorpo umano, evidenziando in modo sempre più

chiaro l’unicità della sua fi-siologia contro la frammen-tazione con cui siamo sem-pre abituati a confrontarci.Quindi, avere cura degli or-gani interni determina deglieffetti positivi immediati su

tutto il corpo. La prima attenzione deve essere mi-rata ad una corretta e sana alimentazione. L’attivi-tà fisica, compreso il camminare, aiuta molto la fi-siologia intestinale oltre che a mantenere una buo-na mobilità delle articolazioni. Può essere d’aiuto ini-ziare la giornata effettuando dei massaggi molto leg-geri sull’addome. La progressione deve essere mol-to lenta ed in senso orario. In questo modo si sti-mola la mobilità intestinale (peristalsi) e si mi-gliora la circolazione arteriosa e venosa di tut-to l’intestino. Si avrà inoltre anche un effetto be-nefico sulla tensione del sistema fasciale a fa-vore della libertà dei movimenti del sistema mu-scolo-scheletrico.

COLON, STOMACO, FEGATO: LA LORO TENSIONE PRODUCEDISAGIO ALLE ARTICOLAZIONI{ }

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SAPORI & COLORI

L’usanza di consumare

dolci fritti per San Giuseppe

trova forse le sue origini

nell’antica Roma, dove si

preparavano “frittelle” dolci

per le “Liberalia”, feste in onore

di Libero, dio della fecondità e dei raccolti Cib

i del

le fe

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LE FRITTELLESAN GIUSEPPEdiDI MARINA

CEPEDA FUENTES

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1Ingredienti per i bignè2 uova intere grandi100 gr di farina50 gr di burro100 ml di acqua 1 cucchiaio di zuccheroscorza grattugiata di un limone

Ingredienti per la crema2 tuorli d’uovo50 gr di zucchero25 gr di farina250 ml di latte (circa 1 bicchiere)

2 ore circa

per ogni bignè circa 115 kcal

8 / 10 bignè

l 19 marzo, festa di San Giu-seppe, si celebra in molti luo-ghi d’Italia con grandi falò e

diverse manifestazioni gastrono-miche. A Valguarnera, nella pro-vincia di Enna, si vuole rievocarela povertà del Santo e quindi del-la sua Sacra Famiglia con una sin-golare usanza: i ricchi del paesepreparano per i meno abbientienormi costruzioni piramidali det-te “tavole di San Giuseppe”, im-bandite di ogni tipo di cibo e dol-ciumi. Naturalmente tre degli in-vitati, con costumi dell’epoca do-vranno impersonare Giuseppe,Maria e Gesù. Ma se l’ospite vuo-le fare le cose in grande dovràfornire il travestimento anche peri genitori della Madonna, San-t’Anna e San Gioacchino, e per iDodici Apostoli. La tradizione dei banchetti per ipoveri nel giorno di San Giusep-pe si ripete in molte altre locali-tà italiane, soprattutto del Meri-dione. A Santa Croce Camerina,nel ragusano, s’imbandiscono le“Cene” in onore del Santo consquisiti prodotti locali, sebbenela specialità della festa sia un ti-po di pane lavorato e decoratoa mano che raffigura alcuni og-

K

I

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53MARZO 2013

2PreparazioneIn un tegame mettere l’acqua, il burro elo zucchero portando a ebollizione: appe-na il burro sarà completamente sciolto,aggiungere la farina, spegnere il fuoco econ un cucchiaio di legno amalgamare be-ne tutto molto velocemente fino ad otte-nere un impasto abbastanza sodo. Inizia-re a unire le uova, una alla volta mesco-lando bene, possibilmente con le maniperché è molto più semplice. Aggiungerel’uovo successivo solo quando il primo sa-rà completamente amalgamato. Unire lascorza grattugiata del limone e mescola-re molto bene. Lasciare riposare qualcheminuto mentre si prepara la crema pastic-cera per farcirli. Sbattere bene i tuorli conlo zucchero e unirvi la farina amalgaman-do bene per non fare i grumi. Aggiunge-re il latte, mettere sul fuoco e fare adden-sare la crema a fuoco basso girando con-

tinuamente. Farla raffreddare prima di far-cire. A questo punto si procede con la frit-tura. Con un cucchiaio prendere piccoleporzioni dell’impasto preparato e tuffarlenell’olio ben caldo: attenzione, se ne de-vono mettere pochi alla volta perché i bi-gnè raddoppiano di volume. L’olio deveessere abbondante, affinché possano gi-rare bene; la fiamma va al minimo, altri-menti bruciano all’esterno e non si gon-fiano. Sgocciolare su carta assorbente e,tiepidi, farcire con la crema pasticcera fred-da spolverizzando con zucchero a velo.

CuriositàForse l’usanza di consumare dolci fritti perSan Giuseppe trae origine nell’antica Romadove si preparavano “frittelle” dolci duran-te le Liberalia, feste in onore del dio Liberodella fecondità e dei raccolti che si celebra-va a metà marzo.

getti legati a San Giuseppe, comeil bastone fiorito. Il pane viene pre-parato da coloro che hanno fattovoto al Santo. Intanto tre poveridel paese nelle sembianze della Sa-cra Famiglia di Nazareth girano trale case dove sono state allestite le“Cene” mangiando e portando viaqualche cibo. A San Marzano di Taranto vengo-no chiamate “matre” le tavole im-bandite per la festa del Santo; men-tre a Vallelunga Pratemano, in pro-vincia di Caltanissetta, per i bam-bini poveri del paese, detti “vergi-nelli”, si mettono a tavola dei gran-di pani che pesano dai 3 ai 5 chi-li di forme varie, a bastone, a trec-cia, a giglio. Al centro, si mettonoaltri cibi, specialmente la fritturadi ortaggi - soprattutto cavolfiori ecarciofi - uova sode e olive. Cavol-fiori fritti, detti “frittelli” vengonoofferti anche a Roccantica di Rie-ti, nel Lazio. Cibi fritti, ma in particolare dolciu-mi, si preparano in altre località peril padre putativo di Gesù: la tradi-zione è talmente diffusa che il San-to è stato chiamato popolarmen-te “San Giuseppe frittellaro”. Tan-t’è vero che una volta, il 19 mar-zo, i bambini cantavano questa fi-

lastrocca di porta in porta, chie-dendo ad amici e parenti le tipichefrittelle dolci: «Come è buono, co-me è caro,/ San Giuseppe frittella-ro!/ Ad ognuno una frittella/ che èlucente come stella». La tradizione di consumare dolcifritti è tuttora viva in molte localitàitaliane, come aItri, nel Lazio meri-dionale, fra i monti che separanoFondi da Formia, dove la notte del-la vigilia della festa si accendono

falò in onore del Santo e, mentreardono i fuochi, si mangiano le sep-pele, le frittelle dolci consumate do-po la cena a base di legumi varicon salsicce. Quando a terra vi ri-mane la brace i ragazzini gareggia-no nel cosiddetto “salto del fuoco”gridando: «Evviva San Giuseppecon tutte le seppelle appriesse»,cioè con “tutte le zeppole o frittel-le appresso”. I “falò di San Giuseppe” sono dif-fusi in tutto il Paese, da Nord a Sud.

A Modica, in provincia di Ragusa,si chiama “la vampata” e arde pertutta la notte davanti alla chiesadedicata al Santo. A Lezzeno, inprovincia di Como, la cerimoniadei roghi è documentata fin dal1190 e viene premiato il più gran-de; mentre a Rocca San Casciano,Forlì, c’è una gara fra i due rioniprincipali del paese per il falò piùspettacolare. A Scicli, nel ragusano,si preparano i pagghiara, cioè pa-gliai da bruciare la sera di San Giu-seppe mentre per le vie del paesesi snoda una processione, in ricor-do della fuga in Egitto. Ma torniamo alle frittelle che, secon-do i luoghi, ricevono nomi diversi:frittelle di riso in Umbria, zeppole aNapoli e molti altri. A Roma i tradi-zionali bignè di San Giuseppe so-no rigorosamente fritti e ripieni dicrema. Una volta i migliori eranoquelli del quartiere Trionfale, neipressi di San Pietro, attorno alla par-rocchia di San Giuseppe, dove lafesta era più sentita e durava un’in-tera settimana: «Venite tutte quiCiumachelle belle,/ venitene a ma-gnà le mie frittelle!», gridavano i“frittellari” ambulanti alle ragazze,che a Roma erano vezzeggiate conappellativo di “ciumachelle”, luma-

«Dal Nord al Sud, il giorno di San Giuseppe, nelnostro Paese, i falòaccompagnanole feste del Santo»

3

chine. Al calar della sera, per azzit-tire i bambini, ormai stanchi, le mam-me raccontavano loro in dialettoromanesco la vera origine delle frit-telle, con la storia in versi di un im-probabile San Giuseppe che, giun-to in Egitto, si arrangiava a “frittel-laro” per sbarcare il lunario:

!PER INFORMAZIONIE CURIOSITÀ SCRIVI A:[email protected]

San Giuseppe faceva er falegnamee benché fusse artista de talentonun se poteva mai levà la famepe’ quanto lavorasse e stasse attento...

Un giorno se n’annò in Egitto co’ Maria,e doppo un par de giorni ch’arrivornouprì de botto ‘na friggitoria.

Co’ le frittelle fece gran affari.Apposta in tutta Roma, in de ‘sto giorno,sortono fòra tanti frittalari.

(Adolfo Giaquinto)

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IDEN

ZA

«Dopo un’iniziale “stretta”, dovuta ad un adeguamento ad una sentenzadella Corte di Cassazione, il Ministerodel Lavoro ha chiesto chiarezza»

za sulla vicenda, ha indicato che una de-cisione in tal senso ha bisogno di essereassunta a livello legislativo.Per quanto riguarda, invece, la nuova im-postazione di lavoro adottata dall’Inps,tramite le procedure informatiche, perconsentire ai cittadini di ottenere il rico-noscimento dello stato invalidante, va evi-denziato che, già nell’ultima metà del2012, le soluzioni adottate dall’istitutohanno decisamente migliorato i tempi diliquidazione di queste prestazioni e c’èda augurarsi che, entro quest’anno, siraggiungano tempi ancora più rapidi.Quanto ai requisiti, per acquisire il dirittoall’invalidità e all’assegno di accompagno,nulla è cambiato e allo stato attuale so-no considerati invalidi tutti coloro affettida minorazioni di vario tipo non ricondu-cibili a causa di guerra, di servizio e di la-voro, che appartengono ad una delle se-guenti categorie:• i cittadini tra i 18 e i 65 anni affetti da

menomazioni congenite o acquisite checomportano una riduzione della capa-cità di lavoro non inferiore ad 1/3;

• i minori di 18 anni con difficoltà persi-stenti a svolgere compiti e funzioni pro-prie dell’età;

• i cittadini con più di 65 anni non auto-sufficienti.

In base al grado d’invalidità riconosciuto,si possono ottenere i seguenti benefici:• il 33,33% (un terzo) è la soglia minima

per essere considerato invalido ed ave-re diritto alle prestazioni protesiche eortopediche;

• il 46% consente all’invalido di ottene-re l’iscrizione nelle liste speciali del col-locamento obbligatorio;

• il 74% è la soglia per ottenere l’assegnoeconomico mensile di assistenza.

» L’assegno di assistenza

Agli invalidi con età tra i 18 e 65 anni edun grado di invalidità compreso tra il 74e il 99%, spetta un assegno mensile di as-sistenza per 13 mensilità. Per fruire del-l’assegno - pari quest’anno a € 275,87mensili - l’invalido deve essere disoccu-pato, residente in Italia e avere un reddi-to annuo personale (quello del coniugenon conta) che non superi un determina-to limite (€ 4.738,63 per il 2013). In pre-senza di queste condizioni, anche i citta-dini stranieri, compreso gli extracomuni-tari se titolari di carta di soggiorno, pos-

[ DI GIANNI TEL ]

li invalidi civili totali, se coniu-gati, rischiano di ritrovarsi senzapiù la pensione: l’Inps a partire da

quest’anno ha improvvisamente cambia-to il criterio per valutare il requisito di red-dito che ne prevede il diritto. Ciò che po-trebbe accadere è che il limite annuo direddito pari a 16.127,30 euro che consen-te di riconoscere il diritto alla pensione diinabilità, non debba più essere riferito so-lo al titolare della pensione ma anche alconiuge. È chiaro che, se si considera dueredditi (quello dell’inabile e quello del co-niuge), risulta più facile superare il limitesopra indicato e perdere così il diritto al-la pensione. Questa possibile “stretta”non nasce da una modifica normativa(cioè da una nuova legge), ma da un nuo-vo orientamento dell’Inps, il quale si èadeguato in via amministrativa alla sen-tenza della Corte di Cassazione n.4677/2012, che lo ha visto prevalere nelgiudizio su una questione attinente pro-prio alle condizioni economiche per il ri-conoscimento della pensione di inabilità.Per fortuna, dopo un primo momento divalidità, il nuovo criterio è stato bloccatoper ora dallo stesso Inps dopo che il Mi-nistero del Lavoro, che ha chiesto chiarez-

G

INVALIDITÀCIVILE IN PRIMOPIANO L’inps cambiai criteri

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55MARZO 2013

PREVID

ENZA

sono ottenerlo. Anche quest’anno i tito-lari di detta prestazione debbono presen-tare l’apposito modello on-line tramite ilCaf, in cui debbono dichiarare, sotto lapropria responsabilità, di non svolgere at-tività lavorativa. La dichiarazione va invia-ta all’Inps entro il 1° aprile ed è essenzia-le per conservare il diritto all’assegno.

» La pensione di inabilità

Spetta agli invalidi ai quali sia stata rico-nosciuta un’inabilità lavorativa totale epermanente del 100%.L’importo è pari a quello stabilito per l’as-segno di assistenza, ma le condizioni di ac-cesso anche se al momento restano piùfacili, in quanto il limite di reddito annuopersonale è molto più elevato (€ 16.127,30

TABELLA A LE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI: IMPORTI E LIMITI DI REDDITO 2013

Categorie Importo mensile Limite di redditoannuo personale

Invalidi civiliAssegno di assistenza 275,87 4.738,63Indennità di frequenza minori 275,87 4.738,63Pensioni di inabilità 275,87 16.127,30SordomutiPensione 275,87 16.127,30Indennità di comunicazione 249,04 non c’è limiteCiechi civiliPensione ciechi assoluti 298,33 16.127,30Pensione ciechi parziali capacità 275,87 16.127,30Assegno decimisti 204,73 7.753,56Indennità ventesimisti 196,26 non c’è limiteIndennità di accompagnamentoInvalidi totali 499,27 non c’è limiteCiechi assoluti 846,16 non c’è limite

Nota: gli invalidi totali, i ciechi assoluti e i sordomuti, con almeno 60 anni di età hanno diritto ad unaumento che porta l’assegno di pensione a 631,87 euro al mese se hanno un reddito annuo infe-riore a 8.214,61 euro, elevato a 13.964,21 euro se coniugati.

?A CHI SPETTAL’ASSEGNO?AI CITTADINI TRAI 18 E I 65 ANNI, CON UN’INVALIDITÀ TRA IL 74 E IL 99%

per il 2013), c’è da augurarsi - come giàsopra indicato - che detto limite reddi-tuale non venga modificato dalla legge eresti riferito solo al titolare della pensio-ne non anche al coniuge.

» L’indennità di accompagno

Questa prestazione è un sostegno econo-mico che viene erogato alle persone chenon sono in grado di camminare o di com-piere autonomamente gli atti quotidianidella vita (mangiare, lavarsi, vestirsi ecc.).L’importo dell’indennità, pari a € 499,27mensili, viene erogato per 12 mensilità.È importante evidenziare che detta presta-zione viene erogata a prescindere dall’etàe dalle condizioni economiche dell’interes-sato. Possono ottenerla a qualsiasi età,sia le persone meno abbienti che i bene-stanti. Non è poi legata alla composizio-ne del nucleo familiare, non è reversibilee non è incompatibile con lo svolgimen-to di attività lavorative. È cumulabile conla pensione d’inabilità e con altre presta-zioni spettanti per altre minorazioni civiliai ciechi e ai sordomuti.Sono esclusi dal beneficio gli invalidi rico-verati gratuitamente presso strutture pub-bliche. Ciò vale anche per i ricoveri in re-parti di lungodegenza o di riabilitazione.Non hanno invece alcuna rilevanza i rico-veri per terapie contingenti o comunquedi breve durata. Chi è già titolare dell’in-dennità deve attestare la propria condizio-

ne di “non ricoverato” in via permanen-te, con una dichiarazione anch’essa dainviare all’Inps on-line tramite il Caf en-tro il 1° aprile prossimo.La Tabella A riporta gli importi e i limiti direddito 2013 di tutte queste prestazioniassistenziali. È opportuno, comunque, da-ta la particolare materia e la procedura te-lematica adottata dall’Inps, rivolgersi agliuffici del Patronato 50&Più Enasco e delCaf i quali gratuitamente e presenti sututto il territorio nazionale, sono in gra-do di fornire ogni informazione e provve-dere all’inoltro on-line della domanda e/odelle sopra citate dichiarazioni all’IstitutoPrevidenziale.

«Le nuoveprocedureinformatichehannovelocizzato i tempi per ilriconoscimentodell’invalidità»

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• le deduzioni e le detrazioni sulle erogazio-ni liberali in danaro al fondo per l’ammor-tamento dei Titoli di Stato, per un importopari al 19% dell’onere;• i proventi dal contrasto all’evasione fiscale;• oltre alla quota di riserva allo Stato delgettito Imu, che rimane ai Comuni, e l’isti-tuendo fondo di solidarietà comunale alimen-tato con parte dell’imposta, resta la quotariservata allo Stato proveniente dagli immo-bili ad uso produttivo con un’aliquota fissa-ta allo 0,76%. Dal 1° gennaio 2013 l’Imu èstata estesa agli immobili della Chiesa;• l’aumento, dal 2013, delle detrazioni peri figli a carico di lavoratori e pensionati, chepassano da €800 a 950 (per ciascun figlio);da € 900 a 1.220 per i figli con meno di treanni, aumentate di € 400 per ogni figlioportatore di handicap e, di ulteriori € 200per ogni figlio, a partire dal primo, per chiha più di tre figli a carico,• l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, a parti-re dal 1° luglio 2013,

[ ]a Legge di Stabilità 2013, in vigore dal1° gennaio scorso, presenta numerosenovità pur avendo limitato gli interven-

ti sull’Irpef. Da una parte risultano legger-mente incrementate le detrazioni per i figlia carico, dall’altra chi effettuerà versamen-ti su un fondo per la copertura del debitopubblico (in particolare al fondo ammorta-mento dei Titoli di Stato), potrà usufruire diuna detrazione del 19% senza alcuna limi-tazione. Comunque, la novità più significa-tiva in materia Irpef resta l’aumento delle de-trazioni per i figli a carico e per i figli conhandicap, considerato che quella in vigorenello scorso anno per ciascun figlio a cari-co, compresi i figli naturali riconosciuti equelli adottivi ed affidati o affiliati, è passa-ta da € 800 a 950, e il bonus, per i figli dietà inferiore a tre anni, da € 900 a 1.220.Per i figli portatori di handicap, la detrazio-ne è stata elevata da € 220 a 400 per cia-scun figlio. Inoltre, i contribuenti con più ditre figli a carico hanno un aumento della de-trazione di € 200 per ciascun figlio a parti-re dal primo, considerando però che, in re-lazione al reddito, l’incremento potrebbediminuire o azzerarsi.

» Le novità introdotteEscludendo i provvedimenti che non ci in-teressano direttamente, la Legge di stabili-tà riguarda:

«Tia e Tarsu saranno accorpate nella Tares da aprile 2013. Arriva la Tobin Tax sulle transazioni»

L • lo spostamento dell’introduzione dell’Iva-fe e dell’Ivie al 2012;• l’annullamento di tutte le cartelle con im-porti fino a € 2.000,00 iscritte a ruolo finoal 31/12/1999, decorsi 6 mesi dall’entrata invigore della suddetta Legge di Stabilità. En-tro 90 giorni dal ricevimento del primo at-to della procedura coattiva, o cautelare, ilcontribuente può presentare domanda perfar valere le ragioni di non eseguibilità;• la riapertura dei termini per ridetermina-re il valore dei terreni agricoli ed edificabili,nonché quelle di partecipazione in societàdi qualsiasi tipo, escluse quelle quotate inmercati regolamentati. La relativa perizia do-vrà essere asseverata entro il 30 giugno 2013e dovrà fare riferimento al valore dei beniin data 1° gennaio 2013;• a partire dall’aprile 2013 saranno pagatecome Tares, la Tia e la Tarsu, formata dadue quote: una per coprire i costi della rac-colta e smaltimento rifiuti, una per coprirei servizi cosiddetti “indivisibili” dei Comuni;• la Tobin Tax, una nuova tassa dello 0,2%sulle transazioni finanziarie (esclusi i Titoli diStato). L’aliquota subirà un incremento del-lo 0,2% del valore della transazione, nel ca-so si tratti di operazioni speculative, per cuigià nel 2013 ci troveremo a pagare una ali-quota dello 0,22%.Nei prossimi articoli tratteremo sintetica-mente l’argomento.

FISC

O

«Aumentano quelle per i figli a carico, arriva quella per le donazioni liberali per coprire il debito pubblico, ma...»

LEGGE DISTABILITÀ 2013:MOLTE NOVITÀ,POCHE DETRAZIONI

[ DI ALESSANDRA DE FEO ]

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Sovrana

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LIBRIDI RENATO MINORE

!

«È un viaggio per viandanti pazienti, un libro»

Alessandro Baricco, I Barbari, 2006

E-BOOK:MOBY DICK O LA BALENAdi HERMAN MELVILLEAdelphi

PRIMA DELLA BANDARoma 1976. Un anno prima di fondare la Banda, protagonistadi Romanzo criminale, il Libaneseha un grande sogno: diventareil re della Roma del crimine. Giancarlo De Cataldo leggeil suo Io sono il libanese(Emons, euro 14,39).

DICKENS SI RILEGGEAl culmine della popolarità, il 46enne Charles Dickens decisedi salire sul palco per leggere brani o adattamenti dei suoi romanzi più celebri. Un audiolibro conla voce di Patrizia Zappa Mulas ripropone quei Readings(Emons, euro 9,90).

LETTERATURADA VIAGGIO Con i baffi finti, tremanti, sul

punto di cadere e la schienasenza più la forza per regge-re il fuoco delle piroettes, Cha-plin, ottuagenario in dialogocon la morte, è soltanto l’om-bra malinconica dell’ominoCharlot, bombetta, canna dapasseggio, scarpe troppo lar-ghe, passo altalenante. FabioStassi ne mette in scena la suastruggente recita finale primadi capitolare definitivamentedinanzi alla Signora in nero.La storia è semplice: mentrela morte in maschera bussa al-la porta, Chaplin rivive, in unaserie di lettere per il figlio, iprimi venticinque anni dellapropria esistenza «sempre sul-l’orlo di un trasloco». È la storia di un giovane lon-dinese toccato dall’infelicitàfamigliare, tra smacchi e umi-liazioni. E alla ricerca di se stes-so in un’America vitale e scom-bussolata, il Paese delle primeproiezioni, degli odi razziali,dei circhi vaganti e del musichall, delle polverose linee fer-roviarie. Venditore di caramel-le, fabbricante di candele, im-balsamatore, allenatore di pu-gilato, apprendista tipografo,

regista anonimo di cortome-traggi, estensore di didascalie,Chaplin è l’alfiere di un’uma-nità diseredata. Trova il riscat-to in modo fulmineo, nellanuova ritualità cinematografi-ca di massa che esplode, incro-ciando quasi per caso il suopersonaggio. Bombetta, cal-zonacci, scarpacce, gilè e giac-ca abbottonati a fatica diven-tano l’icona gloriosa trasmes-sa dal «pulviscolo di particelledanzanti nel fascio della lucedel proiettore». Romanzo liri-co, nostalgico, appassionatoquello di Stassi che, senza far-si abbagliare e travolgere dalpersonaggio leggendario, sem-bra quasi scivolare e ”pattina-re” sulla sua biografia. «Sep-pi qual era la mia faccia, il se-gno della mia spaventosa in-conciliabilità con il mondo».

L’ULTIMO BALLODI CHARLOTFabio StassiSellerio - 288 pagineeuro 16,00

MARE VECCHIODonatella CorridoreViator - 124 pagineeuro 13,00

«Il nonno era un esploratore, unesploratore dell’animo umano,e per questo amava mescolar-si alla gente del posto e ascol-tarne il cuore». Un vero, picco-lo patriarca marqueziano (evo-cato non solo nel nome) Rug-gero Bondia, nume tutelare diuna memoria familiare recupe-rata da Donatella Corridore nel

«Quella morte gli ha come in-fuso saggezza/un’autorità chesolo il dolore conferisce». Pa-role del Nobel Walcott per En-nio Cavalli che, in Poesie conqualcuno dentro a Paola, lacompagna scomparsa, dedicaversi intensi e purissimi. Nostal-gia come disperazione davan-ti all’impossibile, ma nel mododella tenerezza per qualcosache sfuggirà per sempre. PerCavalli, alla prova della sua ma-turità poetica, c’è anche il pre-sente della rabbia civile/politicacon ambizione poematica. C’èanche la memoria di un poetalunare, grottesco, metamorfico,a suo agio anche con formepiù brevi, epigrammatiche.

POESIE CONQUALCUNO DENTROEnnio CavalliAragno - 216 pagineeuro 12,00

50&PIÙ CONSIGLIA:

50&PIÙ CONSIGLIA:

50&PIÙ CONSIGLIA:

suo primo romanzo, Mare vec-chio con introduzione di MariaRita Parsi. Il racconto della suavita è come illuminato attraver-so flash che lo vedono protago-nista di una piccola epopea diproprietario dell’Agenzia Marit-tima italiana di Bengasi, impren-ditore di gran successo la cuiesperienza si mescola con le vi-cende della Libia dagli anni Ven-ti, fino all’avvento di Gheddafie alla cacciata degli italiani.

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Yokohama, è il1963. Il Giap-pone cominciaad uscire dalladevastazionedella SecondaGuerra Mondia-

le e le nuove generazioni lotta-no per un futuro migliore. Umi èuna ragazza di 16 anni che vivein una grande casa in cima alla“collina dei papaveri“, a ridosso delporto. Ogni giorno issa due ban-diere di segnalazione marittima,come le aveva insegnato il padrescomparso. Shun è un ragazzo di17 anni e tutte le mattine vede lebandiere alzarsi. I due si incontra-no a scuola e si frequentano finoa stringere un forte legame. Diret-to dal figlio del maestro dell’ani-mazione giapponese, il film è uncapolavoro sulla storia grande epiccola del Giappone.

ANIMAZIONE

50&PIÙ CONSIGLIA:

LA COLLINA DEI PAPAVERIRegia di Goro Miyazaki

Shun Li (l’attri-ce Zhao Ta, Da-vid di Donatelloper questo ruo-lo) lavora nellaperiferia roma-na, ma all’im-

provviso viene trasferita a Chiog-gia per lavorare in un’osteria do-ve incontra Bepi, un pescatore diorigini slave. Il loro incontro è unafuga poetica dalla solitudine, undialogo silenzioso tra culture di-verse. Un’amicizia che però tur-ba le due comunità, quella cine-se e quella chioggiotta. Direttoda un apprezzato regista di do-cumentari, il film narra le parados-sali difficoltà dell’integrazione, an-che tra stranieri.

DRAMMATICO

50&PIÙ CONSIGLIA:

IO SONO LIRegia di Andrea Segrecon Zhao Tao, Rade Sherbedgia,Marco Paolini

Anna e il figlioAnders, di 8 an-ni, per sfuggireal padre violen-to del bambinosi trasferisconoin un luogo se-

greto, all’interno di un enormecondominio. Anna teme che l’exmarito li trovi e compra un appa-recchio radio (il Babycall del tito-lo), affinché il bambino sia al sicu-ro mentre dorme e lei possa con-trollarlo. L’apparecchio, però, e-cheggia strani gemiti che sembra-no provenire da altre parti dell’edi-ficio: Anna ascolta quello che cre-de sia l’omicidio di un bambino.Perfetto nel costruire atmosferepaurose, Babycall risulta un po’prevedibile nella sceneggiatura.Peccato, perché l’idea dei suoniintercettati era molto interessante.

THRILLER

50&PIÙ CONSIGLIA:

BABYCALLRegia di Pål Sletaunecon Noomi Rapace, Kristoffer Joner, Vetle Q. Werring

Merida, figliadei Re scozzesi,invece di parte-cipare ai riti ealle tradizionidel regno, pre-ferisce dedicar-

si alla sua abilità di infallibile ar-ciera. Di animo ribelle, quando lacerimonia per la scelta del suofuturo marito sta per concluder-si, litiga con la madre e si rivolgea una vecchia strega che le con-cede di esaudire un unico desi-derio. Il “dono“ però si riveleràfatale e Merida dovrà fare ricor-so a tutto il suo coraggio persconfiggere la terribile maledizio-ne. Più bello ancora del film è ilcortometraggio La luna che loprecede, diretto dal genovese En-rico Casarosa.

50&PIÙ CONSIGLIA:

RIBELLE - THE BRAVERegia di Mark Andrews

ANIMAZIONE

RECENSIONIcinemaLA CUOCA DEL PRESIDENTE

e vuoi cambiare le cose, vai dove le cose devono es-sere cambiate. È la frase che racchiude il cuore del nuo-vo film di Giorgio Diritti, il quale dopo L’uomo che

verrà concentra il suo sguardo d’autore su una vicenda in-tima ma universale. Il film, in concorso al “Sundance 2013”,narra la storia di Augusta (Jasmine Trinca), una trentenneitaliana in profonda crisi esistenziale, che per ritrovarsi de-cide di accompagnare suor Carla in un villaggio amazzo-nico. Nella piccola favela di Manaus, in compagnia degliIndios e della natura selvaggia, Augusta riscoprirà altri va-lori e accetterà di accogliere in sé il dolore, riscoprendo l’amo-re nel corpo e nell’anima.

A.A. Alto funzionario cercasi disperatamente cuocacapace di preparare manicaretti da consumarsi al-l’Eliseo per ritrovare il sapore delle cose. Un sottoti-

tolo lungo che però riassume bene il senso di questa gusto-sissima commedia, diretta da Christian Vincent e interpreta-ta con grazia e savoir faire da Catherine Frot. L’attrice indos-sa il grembiule della chef Hortense Laboire, celebre cuoca delPerigord, chiamata ai fornelli della cucina privata del presiden-te della Repubblica di Francia, per il quale si lancerà in speri-colate ricette: prelibatezze che risveglieranno il palato presi-denziale, ma accenderanno di gelosia gli altri cuochi.

UN GIORNO DEVI ANDARE

imenticate Dorothy, il cagnolino Toto, lo spaventapasse-ri, l’uomo di latta e il leone. Il regista della trilogia di Spi-derman si concentra infatti sull’ideale prequel del Mago

di Oz, film diretto nel ’39 da Victor Fleming, per narrare conpotenza visiva e ambientazione dark come il celebre mago na-to dalla fantasia di L. Frank Baum sia approdato nel mondo diOz. L’avventura inizia quando l’illusionista Oscar Diggs (J. Fran-co), in fuga dal Kansas su una mongolfiera, finisce in una tem-pesta e viene scagliato dall’occhio di un ciclone in un mondofiabesco, popolato da mitiche creature e tre streghe. Il viaggioa Oz, inutile dirlo, trasformerà il mago in un uomo migliore.

IL GRANDE E POTENTE OZ

A

regia di Giorgio Diritticon Jasmine Trinca, Anne Alvaro,Pia EngleberthGenere: drammatico

regia di Christian Vincentcon Catherine Frot, Hippolyt Girardot, J. D’Ormesson, A. Dupont e B. FournierGenere: commedia

regia di Sam Raimicon James Franco, Mila Kunis, Michelle Williams e Rachel WeiszGenere: fantasy

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DI ALESSANDRA MICCINESI & PEDRO ARMOCIDAdvd dvd

59MARZO 2013

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Giovanni Allevi è un prodigiomusicale; da più di dieci annidivide le platee che lo adora-no o rimangono spiazzate dalsuono del suo pianoforte. Mer-coledi 5 marzo tocca al TeatroMetropolitan di Catania acco-gliere Sunrise, il tour che Alle-vi sta portando in giro per l’Ita-lia, la rinascita musicale del-l’artista che suona anche comecompositore di se stesso. Il pro-getto Sunrise rappresenta unapersonale sfida per questo ta-lento sinfonico contempora-neo che, ancora una volta, nonha paura di mettersi in gioco.

CATANIA

Giovedi 14 marzo, al Viper Thea-tre di Firenze, Max Gazzè presen-ta Sotto casa, il suo ultimo lavo-ro in studio. Ironico ed ammic-cante talvolta fino ad arrivare alsarcasmo, Gazzè firma uno sti-le tutto suo che da anni lo ren-de unico nel panorama musica-le italiano. I testi di Sotto casa so-no scritti anche da FrancescoGazzè, fratello-poeta di Max. Inquesto lavoro si scoprono unamoltitudine di soluzioni sonore,sempre intime e mai urlate, cherestituiscono la sensazione di uncontatto privato, personale, conil pubblico presente in sala.

FIRENZE

Sulla strada, il nuovo album cheFrancesco De Gregori sta portan-do in tour, è altamente evoca-tivo. Il titolo è preso in prestitodal celebre libro del 1957 di JackKerouac, ed è il manifesto di untour con inediti (anche se nontroppo marcati) accenti rock che,il 14 marzo, fa tappa al TeatroAtlantico di Roma in un cammi-no che lo porterà a percorrereil Paese, da Nord a Sud: sullastrada, appunto, da teatro adauditorium, incontrando di vol-ta in volta un pubblico diverso,da sempre forza ed ispirazionedel cantautore romano.

ROMA

Domenica 24 marzo, presso ilTeatro Giuditta Pasta di Saronno,va in scena Il Trovatore, forsel’opera più cupa e pessimisticadi Giuseppe Verdi. Il protagoni-sta, Manrico, altro non è che untrovatore, un cantante di balla-te che per amore della stessadonna si scontrerà tragicamen-te con il rivale, il Conte di Luna.Tratto dal dramma El Trovador diAntonio García Gutiérrez, l’ope-ra vive di grande pathos e si am-manta di maggior intensità, poi-ché viene rappresentata nell’an-no che celebra i 200 anni dallanascita di Giuseppe Verdi.

SARONNO (VA)

RECENSIONIteatro

orrisi in famiglia, questo iltitolo degli appuntamentiinvernali del Teatro Gas-

sman, in questa splendida cittadi-na. Quasi una prosecuzione del più famoso festival estivo di-retto da Stefano Delfino. Il cartellone prevede il 16 la mes-sinscena dell’opera goldoniana Gl’innamorati, nella qualel’autore intraprende un nuovo percorso drammaturgico chepone l’accento sui meccanismi psicologici dell’amore. Non piùquindi soltanto una scelta comica, tipica della commedia del-l’arte. Goldoni con questo testo va a scandagliare l’animo uma-no mettendo in evidenza le inquietudini che ruotano intor-no al sentimento amoroso. Ci racconta infatti dell’amore tor-mentato di due giovani, Eugenia e Fulgenzio, attraverso sfu-mature interiori tinte di gelosia e orgoglio, di passione e irra-zionalità. I due innamorati sono interpretati da SelvaggiaQuattrini e Stefano Artissunch, estroso regista. Accanto a lo-ro e agli altri attori di questa godibile, divertente e romanti-ca commedia troviamo anche la sempre amata Isa Barzizza,nei panni di zia Fabrizia, personaggio opportunista e millan-tatore, di quelli che mostrano mediocrità e ipocrisie di unasocietà a cui Goldoni non ha mai risparmiato critiche.Info: 019612973 - 6188543

LA REGINA DEL BURLESQUE

Bari, dal 23 al 24 marzo

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DI MILA SARTI & DARIO DE FELICISmusica musica

AMORE E PSICOLOGIA

Borgio Verezzi (Sa), dal 16 marzo

uante madri abbiamo vistocondizionare, consigliare eaccompagnare le proprie

figlie ad interminabili provini perfarle emergere nel mondo dello spettacolo? Luchino Viscontigirò un indimenticabile film sull’argomento, Bellissima, con unastraordinaria Anna Magnani; gli Stati Uniti d’America nel 1959ci hanno fatto un musical, Gypsy, ispirato ad una storia vera.Il più grande musical americano di tutti i tempi, giudicato la ri-sposta del teatro musicale a Re Lear. Scritto da Jule Styne e mu-sicato da Stephen Sondheim, ha avuto interpreti di grande li-vello a cui non ha nulla da invidiare la nostra preziosissima Lo-retta Goggi. Il complesso personaggio di Rose, vero protago-nista del musical, è affidato proprio a lei. Il debutto è al TeatroTeam con la regia di Stefano Genovese. La storia racconta lavita di Gypsy Rose Lee (regina del burlesque nell’America de-gli Anni ’30), nome d’arte di Louise, timida figlia di mammaRose che però prediligeva l’altra figlia, June, più estroversa. Leseguiva entrambe perché voleva che diventassero delle star, quan-do il genere vaudeville stava scomparendo e il burlesque sta-va per nascere. E a quanto pare riuscì nell’impresa.Info: 0805210877 - 5241504

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GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCH

ORIZZONTALI2. Può romperlo una piena; 8. Aprirono gli orizzonti della

matematica ai Romani; 17. Abitanti di una Repubblica

dell’Europa occidentale; 20. Palmipede dal lungo becco;21. Amò Psiche;22. Le uccisero i 14 figli;23. Film di Wilson Yip del 2008;26. Può avere il salvapunta;27. Una divisione del nostro

campionato di calcio;30. La famosa teoria di Einstein;33. Un’opera di Wagner;36. Variante del poker che si gioca

a carte scoperte;39. Cambiano la festa in ressa;40. Concepire fantasticherie;42. Il piano degli aiuti americani (sigla);44. Poema sinfonico composto

da Richard Strauss;47. James autore del romanzo

La fiamma del peccato del 1946; 48. Fasce elastiche;49. I gambaletti usati dai cacciatori;50. Le hanno Marco e Angelica;51. Nel computer e nel chip;52. Si apprende lavorando;53. Graham del romanzo

Il potere e la gloria;55. Lo sono certi... carmi;58. Un’importante casa

di moda milanese;59. La capitale dell’Ucraina;60. È vicina a Chieti;62. Una giovanotta di domani;65. Iniziali di Elkann; 66. Il Lerner de L’infedele;

67. Un grido... trionfale;70. Arnese utilizzato per mantenere

l’affilatura del coltello da carne;72. Un promontorio molto pittoresco

della Costa Azzurra;74. Il genere a cui appartiene

il testo brillante di Fayad Come si rapina una banca;

75. Famosa organizzazione algerina.

VERTICALI1. Gianni... in Germania; 2. Amarsi alla follia; 3. L’avventuroso Crusoe; 4. Circonda la buca del golf;5. In mezzo agli acquirenti;6. Il King Cole cantante;7. Sigla di Enna;8. La prima... copia d’una

nuova rivista destinata a girare solo in direzione;

9. Un fiume euroasiatico;10. Lavora con l’elmetto in testa;11. In fondo alla Romea;12. Sono doppie nell’infisso;13. Si ascrivono agli imputati;14. Predecessore militare di Internet;15. Paola prof. Associato di

Letterature Anglo-Americane;16. Vittoria di Alessandro Magno;18. Il no di Tolstoj;19. Le vocali dei bimbi;24. Umili suppliche;25. Si contano in copie;26. Caratteristica mantellina femminile;28. Claude che ideò il primo esemplare

di semaforo nel 1791;29. Il commediografo de La Betìa;31. Cala sempre alla fine;32. Paul regista del film

Basic instinct del 1992;

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CRUCIVERBA Lello

» soluzioni a pag. 66

34. Fu capitale dell’Artois;35. Una calamità per i campi;37. Antico pegno di affetto;38. Un fine cristallo;41. Le vincono i primatisti;43. Regna con l’armonia;45. Fu detto il Newton francese;46. Versi poetici;52. La seconda stella della coda

dell’Orsa Maggiore;53. Il Kremer noto violinista;54. Era la personificazione

delle tenebre;56. Mehmet Alì, il killer turco

che ha sparato al Papa;57. Un abito poco usato;59. Un sorvegliante del lager;61. Colosso industriale svedese;63. Il fratello del papà;64. Congiunge... a New York;66. Lieti e spensierati;68. L’Ughi virtuoso di violino;69. Assicurazione (abbrev:);71. Voce senza consonanti;72. Sigla di Cosenza;73. I confini dell’Artide.

» Il politicanteVissuto e cresciuto sempre tra le piumeabituato a manovrar la penna e la parola, ed ora - che vero portento! - si mostra candidato al Parlamento.

INDOVINELLO Favolino

» Non so cucinareNon bastan padelle, tegami e ingredientiper fare di me un passabile xxxxx «Rinuncia», mi dicono amici e parenti che non ti si addice giocare col yxxxx

CAMBIO D’INIZIALE Favolino

» Vogo a GallipoliChi è questo personaggio amante del mare? Anagrammate la frase e troverete il suo nome e cognome.

ANAGRAMMA Lionello

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63MARZO 2013

GAMeSCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI • GIOCHI

ORIZZONTALI1. Crescono incolte;5. Gli argini del Tevere;7. Pavimento di legno;9. Cittadino... importato;10. L’amico della Geltrude manzoniana;12. È privo di fede;13. Guida nella nebbia;16. Billy 38enne rocker londinese;17. Sigla di Alessandria;18. L’ideologia delle Guardie rosse;20. Vi è il sole a mezzanotte.

VERTICALI1. Ormone sintetico inserito nella lista doping; 2. Ricercate dai collezionisti;3. Famoso musical di Minnelli ambientato

sulle montagne scozzesi (1954);4. Un nuovo, incredibile, inquietante,

moderno sceriffo di Nottingham;5. Noia prolungata;6. Il Samuel attaccante camerunense;8. Sotto... i 21 nel calcio;11. Capeggia la classifica;14. Il nome della Negri;15. Era un’imposta sui redditi;17. Li sceglie il pescatore;19. Senza data.

MINI CRUCIVERBA Lello

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Osservate attentamente le dodici parole di seguito riportate e formate con esse una sequenza utilizzando un criterio logico da determinare.

MERINGA LEGUME GALLETTA TEGAME TAPPO RECIPIENTETAGLIERE MELE POSATA TEIERA PATATE RAPA

8, 7 Lionello 6, 8, 8 Lionello

Dite quale delle seguenti figure, secondo un criterio logico da determinare, può essere associata alla figura riportata a destra e contrassegnata dalla lettera a).

STUZZICA CERVELLO Enrico Diglio

a)

b) c)

d) e)

TEST 3

Osservate attentamente la sequenza di numeri sotto riportata e dite quali numerisostituiscono, secondo logica, i punti interrogativi.

37➞38➞40➞?➞47➞52➞58➞65➞?➞82➞92➞103➞?

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» Le inserzioni sono gratuite e vanno indirizzate a50&Più, Largo Arenula 34, 00186 Roma.

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Page 65: MARZO 2013

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Affittasi a Bisceglie (Bt) appartamen-to di 50 mq, a 50 mt dal mare, pe-riodo da aprile a ottobre, completa-mente arredato. Ottimo stato. Telefo-nare al 3347431025.

Affittasi a Marina di Carrara (Ms) ap-partamento di 78 mq, a soli 150 mt dal-la spiaggia. Uso cucina e servizi in co-mune con i proprietari. Per brevi perio-di o per soggiorni estivi (min. 7 notti).Possibilità di escursioni-visite alle cave dimarmo e al parco archeologico di Lu-ni. Collegamenti con le Cinque Terre ela Liguria o le spiagge della Versilia,nonché alle principali città d’arte tosca-ne. Telefonare al 3473647550.

Affittasi presso il Lago d’Iseo, loc. Lo-vere (Bg), monolocale arredato, 2 po-sti letto, cucina abitabile, lavatrice, bal-cone, immerso nel verde. Mesi estivi otutto l’anno. Telefonare al 3386950766.

Affittasi nella Maremma Toscana, aMarina di Grosseto, in villa con giardi-no, in pineta, vicino al mare, per turi-

Vendesi grazioso monolocale inmontagna (4 posti letto) ampia sof-fitta, a 200 metri dalle piste di sci diFrontegnano d’Ussita (Mc) 1.350 slm,prezzo interessante, oppure permu-to con analogo appartamentino almare in zona Marche o regioni limi-trofe. Telefonare allo 071892429.

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smo da maggio a settembre, bilocale etrilocale con terrazze coperte e doppiservizi. Telefonare allo 0564491250 op-pure al 3805238948.

OCCASIONI

LAVORO

PROPOSTE

65MARZO 2013

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Roma gradirei conoscere nuove sim-patiche amiche 60enni per condivide-re tempo libero in attività piacevoli co-me cinema, passeggiate, visite cultu-rali ecc. Sarebbe opportuno per co-modità la vicinanza in zona Casalotti,Boccea, Piazza Irnerio, Via Bravetta.Telefonare ore serali dalla 21 alle 22 al3391891609.

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MINI CRUCIVERBA CAMBIO D’INIZIALENon so cucinare = Cuoco/FuocoINDOVINELLOIl politicante = Il pappagalloANAGRAMMAVogo a Gallipoli = Paolo VillaggioREBUS (8, 7) RU moro si scola RI = Rumorosi scolariREBUS (6, 8, 8) AS tutore; porte R I; Talia NO= Astuto reporter italiano

• GIOCHICRUCIVERBA

• STUZZICA CERVELLOTEST 1La figura che può essere associata a quella contrassegnata dallalettera a) è quella indicata con la lettera c). Nelle due figure, in-fatti, le parti di colore rosso e azzurro sono invertite, mentre quel-le di colore verde sono identiche.

TEST 3I numeri che sostituiscono i punti interrogativi sono: 43, 73 e 115.Con essi, infatti, il primo numero della sequenza è seguito da unnumero più alto del precedente di un’unità, il secondo numerodella sequenza è seguito da uno più alto del precedente di dueunità, il terzo numero della sequenza è seguito da un numeropiù alto del precedente di tre unità e via di seguito fino al penul-timo e dodicesimo numero che è seguito da un numero più al-to del precedente di dodici unità. Ricapitolando:

37➞38➞40➞43➞47➞52➞58➞65➞73➞82➞92➞103➞115

TEST 2La sequenza è caratterizzata dal fatto che ogni parola ha le pri-me due lettere uguali alle ultime due lettere di un’altra parola del-la sequenza. La sequenza, inoltre, è circolare come rappresenta-to qui di seguito.

figura a) figura c)

« LIZA MINNELLI

PescI

ARIETE21 mar. » 20 apr.

Sarete idealisti e avvertirete nelcuore un forte desiderio di fa-re qualcosa per gli altri, di de-dicarvi al prossimo. Simpaticicontatti con persone anziane.Attenzione ai colpi d’aria.

TORO21 apr. » 20 mag.

Il forte movimento interplane-tario potrebbe spingervi a crea-re per appagare il desiderio diessere presi in considerazione.Possibili cambiamenti riguardan-ti l’amore e l’amicizia.

GEMELLI21 mag. » 21 giu.

Le stelle vi aiuteranno ad ottene-re quel che desiderate. Sarà il me-se dei piccoli sogni realizzati. Perle feste pasquali organizzate unbreve viaggio. Controllate ricevu-te, scontrini e documenti.

CANCRO22 giu. » 22 lug.

L’ambito economico-finanzia-rio riceverà forti influssi dagliastri. Sarà grazie all’aiuto di per-sone importanti che un vostroprogetto andrà in porto. Possi-bili gite o brevi viaggi.

LEONE23 lug. » 23 ago.

Vi dedicherete con entusiasmo albenessere fisico. Possibile l’ac-quisto di un immobile. Esisteràper tutto il mese la possibilità difare qualche piccolo affare. Buo-ne notizie da lontano.

VERGINE24 ago. » 22 set.

Vantaggi particolari per tutti co-loro che hanno a che vedere conil mondo dell’informatica. Le vo-stre capacità saranno apprezza-te. Un breve periodo di fortunaal gioco: approfittatene!

BILANCIA23 set. » 22 ott.

Mese ideale per stare insiemeagli altri. La compagnia vi giove-rà. Potreste anche decidere dilegarvi in modo duraturo. Proba-bile vincita con un gioco legatoad un avvenimento sportivo.

SCORPIONE23 ott. » 22 nov.

Saturno vi accompagnerà pertutto il mese. Meglio evitarecambiamenti, converrà andareavanti con le faccende di nor-male routine. Siate sempre gen-tili e comprensivi.

SAGITTARIO23 nov. » 21 dic.

Sarà un mese positivo conside-rando che gli astri vi invierannoi loro favorevoli influssi. Una per-sona amica vi renderà un favo-re. Trascorrete il giorno di Pa-squa con la famiglia.

CAPRICORNO22 dic. » 20 gen.

In occasione della Pasqua, orga-nizzate un bel week end per usci-re dal tran tran di tutti i giorni.Un amico avrà bisogno dei vo-stri consigli. Siate parchi a tavo-la e muovetevi di più.

ACQUARIO21 gen. » 19 feb.

Saranno probabili contatti conscuole, università e con tutti iluoghi che hanno a che farecon l’istruzione. Prudenza allaguida. Rispettate la tradizionedi Pasqua.

PESCI20 feb. » 20 mar.

Fate le cose con calma, evitere-te decisioni sbagliate che vi po-trebbero danneggiare. Tutto ciòche ha a che vedere con la bu-rocrazia e la politica in un certosenso si renderà utile.

OroscoPIÙ» di ALDEBARAN

SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIONI • SOLUZIO

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Gli occhi

del padre,

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Il sorriso lo può

ereditare da te.

Invia questo couponin busta chiusa

o per fax aComitato italiano

per l’UniCeF - onlUsVia palestro, 68

00185 romatel. e FaX: 0647809263www.unicef.it/lasciti

Voglio ricevere gratuitamente l’opuscolo informativo su come fare testamento per l’UniCeFnome Cognome

Via n° Cap

Città proV. tel.

INFORMATIVA SULLA PRIVACY - I dati personali saranno trattati da Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus - titolare del trattamento - Via Palestro 68, 00185 Roma (RM) per l’invio di materiale informativo sui lasciti testamentari a favore dell’UNICEF. Inoltre, previo consenso, i dati saranno trattati per informare su iniziative e progetti, per campagne di raccolta fondi e sondaggi. I dati saranno trattati, manualmente ed elettronicamente, esclusivamente dall’UNICEF e dai responsabili preposti a servizi connessi a quanto sopra; non saranno comunicati né diffusi e saranno sottoposti a idonee procedure di sicurezza. Gli incaricati del trattamento sono gli addetti a gestire i rapporti con i sostenitori effettivi o potenziali ed i sistemi informativi, al call center, all’organizzazione campagne di raccolta fondi, alla preparazione e invio materiale informativo. Ai sensi dell’art. 7, d. lgs 196/2003, si possono esercitare i relativi diritti fra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro trattamento per fini di invio di materiale informativo rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo, presso cui è disponibile elenco dei responsabili del trattamento. Letta l’informativa, acconsento a ricevere informazioni su progetti UNICEF Sì NO

Con il patrocinioe la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato

C o n u n Te s t a m e n t o p e r l ’ u n i C e f.Per i bambini più poveri del mondo la vita dipende da un vaccino, da acqua sicura, dalla possibilità di andare a scuola e di essere protetti da abusi e sfruttamento. Con un lascito all’UNICEF puoi dare loro tutto questo. Scopri come, richiedendo l’opuscolo informativo.

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