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Marocco 3 Report d'indagine S E S S U M S T C istema conomico, istema colastico e niversitario, obilità per motivi di tudio, ratti ulturali

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Marocco

3Report d'indagine

S E

S S U

M S

T C

istema conomico,istema colastico e niversitario,obilità per motivi di tudio,ratti ulturali

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�������� Il report è stato prodotto nel quadro delle attività di indagine previste dal Progetto IMOS - International MObility Survey (PA 2004-0010/Ab; 2004-0011/Ab; 2004-0012/Ab), finanziato da ARSTUD di Bologna nell’ambito del programma FSE Ob. 3 Mis. A2 – Anno 2004.

Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Temporanea di Impresa composta da ASTER, PROFINGEST, FONDAZIONE ALDINI VALERIANI. Il report fa parte di una collana che comprende i seguenti titoli: • Cina, a cura di Romeo Orlandi – PROFINGEST • India, a cura di Sauro Mezzetti - ASTER • Marocco, a cura di Claudia Cantagalli e Adriano Gasperi - FONDAZIONE ALDINI VALERIANI • Tunisia, a cura di Adriano Gasperi – FONDAZIONE ALDINI VALERIANI Le attività progettuali sono state coordinate da Maria Grazia D’Angelo - ASTER Bologna, novembre 2005

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�������� INDICE 1. DESCRIZIONE DEL PAESE E DEL SISTEMA ECONOMICO 1

1.1 Introduzione 1 1.1.1 Popolazione 1 1.1.2 Territorio 2 1.1.3 Clima 2 1.1.4 Le città e l’organizzazione dello Stato 2 1.1.5 La lingua 3 1.1.6 La religione 3 1.1.7 Moneta 3 1.1.8 Diritto di soggiorno, assistenza sanitaria, copertura assicurativa. 3 1.1.9 Altre informazioni utili 3 1.1.9 Trasporti 4

1.2 Economia 4 1.2.1 Agricoltura e allevamento 5 1.2.2 Industria 5 1.2.3 Commercio e finanza 6 1.2.4 Trasporti e vie di comunicazione 6 1.2.5 6 Commercio estero 6

2 RAPPORTI ECONOMICI CON L'ITALIA E CON IL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 8

2.1 Investimenti esteri e presenza italiana 9

3. DESCRIZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO E UNIVERSITARIO 11

3.1 Il sistema di istruzione e la riforma del sistema educativo 11 3.1.1 Principali azioni realizzate nei primi quattro anni del decennio nazionale 11

3.2 Il sistema universitario 16 3.2.1 Durata dei cicli e condizioni di accesso: 16 3.2.2 Il sistema dei Moduli e dei Settori 17 3.2.3 Le Università del Marocco: facoltà, borse di studio ed alloggi 18

3.3 Accordi con le Università italiane 25

3.4 Lo studio dell’Italiano 26

3.5 Equipollenza tra i titoli accademici finali esteri e i corrispondenti titoli accademici finali italiani 27

4. VOLONTARIATO IN MAROCCO 30

5 ANALISI DEI FLUSSI DI STUDENTI ESISTENTI E POTENZIALI E CARATTERISTICHE SOCIO-ECONOMICHE DEI TERRITORI DI PROVENIENZA 32

6. TRATTI CULTURALI: CONSIGLI E CURIOSITA’ 33

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1. Descrizione del paese e del sistema economico 1.1 Introduzione

Il Marocco (nome ufficiale Al-Mamlaka al-Maghrib�ya, Regno del Marocco), con capitale Rabat, occupa la parte più occidentale del Nord Africa; da qui il nome Maghreb-el-Aqsa che significa "Estremo Occidentale". Confina a Nord con il Mar Mediterraneo, a Ovest con l'Oceano Atlantico, a Sud con la Mauritania e a Est con l'Algeria. Il Paese è caratterizzato da quattro grandi sistemi montuosi: il Rif, il Medio Atlante, l'Alto Atlante e l'Anti Atlante. A sud della valle del Draa si estende il Sahara, regione desertica prevalentemente sassosa ma con la presenza di dune sabbiose.

1.1.1 Popolazione Il paese ha una popolazione di 32.209.101 abitanti (2004), con una densità media di 72 unità per km². La percentuale di popolazione urbana è del 57% (2002) e i principali insediamenti sono situati nelle regioni costiere.

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I più antichi abitanti del Marocco sono i Berberi che ancor oggi costituiscono il 30% della popolazione ed attualmente vivono soprattutto nelle campagne e nelle regioni montane, mentre nelle città risiede la popolazione di origine araba. 1.1.2 Territorio Il territorio del Marocco, che comprende le pianure più estese e i monti più elevati dell'Africa settentrionale, può essere suddiviso in quattro regioni fisiche: • I rilievi del Rif paralleli alla costa mediterranea; • la catena montuosa dell'Atlante; • l’ampio bassopiano litoraneo, delimitato dall'oceano e dall'arco formato dai rilievi

interni; • le pianure e le vallate meridionali che si estendono dalle pendici meridionali dell'Atlante

per lasciare poi il posto al deserto, lungo i confini sudorientali. La vetta più imponente del paese è il monte Toubkal (4.165 m), nella catena dell'Alto Atlante, mentre la massima elevazione del Rif è di 2.450 m. I molti fiumi del paese, non adatti alla navigazione, sono utilizzati per l'irrigazione e per la produzione di energia elettrica. Tra i principali si citano il Moulouya e il Sebou, che sfociano rispettivamente nel mar Mediterraneo e nell'oceano Atlantico. 1.1.3 Clima La fascia costiera, sia atlantica sia mediterranea, gode di un clima caratterizzato da estati temperate ed inverni miti. Per queste zone il clima migliore si ha nel periodo che va da fine maggio a settembre. All'interno il clima ha carattere continentale, con sensibili escursioni termiche diurne e stagionali. La primavera è il periodo ideale per recarsi in queste zone anche se è bene non dimenticare che la piovosità può essere notevole. Ottobre e novembre sono i mesi più asciutti dell'anno, mentre, in estate il caldo torrido colpisce il sud con punte massime di 50°C. Infine, da dicembre a febbraio le inondazioni sono frequenti specialmente nella pianura del Rharb.

1.1.4 Le città e l’organizzazione dello Stato Il Marocco è suddiviso in 16 regioni (inclusi i territori contesi del Sahara Occidentale), a loro volta suddivise in 71 fra province e prefetture. Tra le principali città, oltre alla capitale Rabat, vi sono: Casablanca, la maggiore città e il porto più importante del paese; Marrakech e Fés, grandi poli commerciali; Tangeri, centro portuale sullo stretto di Gibilterra; Essaouira e Agadir, sull’Atlantico. Il Marocco è una monarchia costituzionale. La nuova Costituzione del 1972 ha istituito un governo unicamerale. Mohammed VI è il 18° monarca della dinastia alaouita che occupa il trono del Marocco dalla metà del sec. XVII. È il 36° discendente diretto del profeta Maometto e in quanto tale il re è anche il capo religioso del Paese. Ha la facoltà di nominare il primo ministro e il Consiglio di ministri ed è, infine, anche comandante in capo delle forze armate (Potere esecutivo). Il sistema legislativo è basato su un Parlamento composto da due camere: la Camera dei rappresentanti (Majlis al-nuwab/Assemblée des répresentants) che riunisce 325 membri eletti a suffragio universale per cinque anni e la Camera dei consiglieri (Majlis al-mustasharin) che ha 270 membri eletti a suffragio indiretto che restano in carica per nove anni. In Marocco il diritto al voto è aperto a tutti i cittadini al di sopra dei 21 anni di età. Infine, l’ordinamento giudiziario, basato sulla legge islamica e sul diritto francese, prevede una Corte suprema, con sede a Rabat, i cui giudici sono nominati su indicazione del

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Consiglio supremo di giustizia, presieduto dal sovrano. In Marocco è in vigore la pena di morte. 1.1.5 La lingua La lingua ufficiale è l'arabo, parlato da circa il 65% degli abitanti e base dell'insegnamento; il berbero, un tempo dominante in tutto il territorio del paese, è ora passato in secondo piano ed è la lingua madre del 24% della popolazione, mentre il 13% è bilingue. Il francese è assai diffuso. Lo si parla negli uffici pubblici, negli alberghi, nei ristoranti, nelle banche e nei grandi negozi. Conosciuto e parlato è anche lo spagnolo. 1.1.6 La religione La quasi totalità della popolazione del Marocco è di religione islamica. Durante la dominazione romana il Cristianesimo si era diffuso notevolmente in tutto il Nord Africa per poi estinguersi. Oggi i cristiani sono assai pochi e sono costituiti soprattutto dagli europei che risiedono nel paese. Gli ebrei sono circa 30.000. 1.1.7 Moneta L'unità monetaria del Marocco è il dirham (1 Euro = 10,90 Dirham - febbraio 2005) emesso dalla Banque al-Maghrib, l'istituto bancario statale. E' assolutamente vietato importare ed esportare valuta marocchina mentre non vi sono restrizioni per quanto riguarda la quantità e il tipo di valuta straniera che si può portare con sé. Per cambiare è necessario rivolgersi alle banche o agli uffici di cambio autorizzati. E' illegale cambiare il denaro per strada. 1.1.8 Diritto di soggiorno, assistenza sanitaria, copertura assicurativa. Non è richiesto visto d'ingresso per chi proviene dall'Italia ed intende soggiornare in Marocco per un periodo inferiore ai 90 giorni. In questo caso, è sufficiente il passaporto valido per sei mesi a partire dalla data d'ingresso. Se si desidera rimanere nel paese oltre i 90 giorni concessi, occorre rivolgersi entro 8 giorni dall'arrivo in Marocco alla più vicina stazione di polizia per ottenere l'autorizzazione necessaria per soggiorni di durata superiore. E' necessario, invece, il visto per i cittadini marocchini che intendono recarsi in Italia. Non è richiesta documentazione sanitaria, né ufficialmente alcuna vaccinazione. 1.1.9 Altre informazioni utili L'ora del Marocco è quella del meridiano di Greenwich ovvero un'ora indietro rispetto all'Italia Festività ufficiali e orari

Festività celebrate • 1° gennaio Capodanno • 11 gennaio Manifesto Indipendenza • Ad El Fitr* (fine Ramadan) • Ad El Adha* (Festa del Montone) • 5 aprile, Pasqua • 1° Moharrem • 1° maggio, Festa del Lavoro • 23 maggio, Festa Nazionale • Aïd El Maoulid** (Nascita del Profeta) • 14 agosto Festa Nazionale Battaglia Oued Eddahab

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• 20 agosto Rivoluzione del Re e del Popolo • 21 agosto anniversario di S.M. il Re Mohamed VI • 6 novembre Anniversario della Marcia Verde • 18 novembre Festa dell'Indipendenza • 25 dicembre Natale

*Festività che seguono il calendario lunare. ** La Festa del Trono è celebrata il 30 luglio a partire dall'anno 2000.

Orario Uffici: dal lunedì al venerdì, 8.30 - 12.00 / 14.30 - 18.30. Durante il Ramadan, dal lunedì al venerdì, 9.00 - 15.00. 1.1.9 Trasporti Per i trasporti urbani, le città più grandi sono dotate di autobus pubblici, il cui biglietto costa 3 o 4 Dh. In alternativa, è possibile servirsi di petit taxi, molto economici, che possono trasportare fino a 3 passeggeri e spesso hanno il tassametro. Per i percorsi extra urbani, come i tragitti da e per l'aeroporto, è possibile affidarsi ai grand taxi. Dopo le 20, sui taxi si applica un supplemento del 50%. 1.2 Economia Il prodotto interno lordo del Marocco è di 36.093 milioni di dollari, pari a 1.220 dollari pro capite (2002). Come sottolineato anche dall’Istituto del Commercio Estero, il Marocco, grazie ad una politica ortodossa e in linea con le indicazioni degli Organismi monetari internazionali, ha potuto beneficiare, dalla metà degli anni ‘90, di profondi e positivi effetti. Il paese presenta, infatti, un buon equilibrio macroeconomico, conti pubblici in ordine, debito estero in diminuzione, inflazione sotto controllo e stabilità valutaria. Tuttavia, rimane eccessivo il peso sull'economia di un'agricoltura poco competitiva ed ancora troppo legata all'andamento climatico e ad altre grosse criticità che costituiscono un oggettivo vincolo ad una crescita equilibrata e ad uno sviluppo più armonico. Il processo di diversificazione del tessuto produttivo marocchino ha subito un’accelerazione negli ultimi anni grazie all’aumento del peso dell’industria manifatturiera e dei servizi a discapito dell’agricoltura e dell’industria estrattiva. L’industria estrattiva si basa prevalentemente sui fosfati di cui il Marocco è il maggiore esportatore mondiale dopo Stati Uniti e Russia. L’attività manifatturiera è concentrata nella regione di Casablanca ed è centrale nel programma di crescita del paese. Essa contribuisce alla formazione del PIL per il 18% e impiega il 20% della forza lavoro. Negli ultimi anni si è rallentato lo sviluppo dell’industria manifatturiera leggera (tessile) mentre resta elevato il peso produttivo dell’artigianato locale (19% del PIL). Cresce l’importanza dell’industria alimentare, chimico-farmaceutica ed elettronica. I servizi contribuiscono a circa il 46% del PIL ed impiegano il 25% della forza lavoro, assorbita prevalentemente dal turismo, prima fonte d’entrata di valuta. Il programma del governo prevede come obiettivo prioritario il miglioramento delle condizioni di occupazione, attraverso la crescita della competitività e la maggiore attrazione dei flussi di investimento esteri. La realizzazione di tale programma è subordinata al mantenimento di una politica monetaria

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che, controllando la crescita della liquidità interna, favorisca un basso tasso di inflazione e ad una politica fiscale in grado di ridurre l’alto disavanzo di bilancio, anche attraverso la riduzione della spesa pubblica salariale, nonostante l’elevato tasso di disoccupazione. La disoccupazione segna un tasso dell’11,6%, che giunge al 19,3% nelle aree urbane e al 26,3% tra coloro che sono in possesso di un’istruzione superiore, soprattutto in materie umanistiche e religiose (dati ICE). Inoltre, oltre il 40% della popolazione attiva resta ancora nell’analfabetismo, mentre oltre il 15% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Il Marocco come altri Paesi del bacino del mediteranno fa parte del Programma MEDA che costituisce il principale strumento della cooperazione economica e finanziaria del partenariato euromediterraneo. Esso consente all'Unione Europea di fornire un aiuto finanziario e tecnico ai paesi a sud del Mediterraneo, ossia: Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Malta, Marocco, Siria, Territori palestinesi, Tunisia e Turchia. Il programma MEDA si sostituisce ai diversi protocolli finanziari bilaterali esistenti con i paesi del bacino mediterraneo. Esso si ispira ai programmi PHARE e TACIS, in particolare per quanto attiene alla trasparenza e all'informazione. Per assicurare il finanziamento di questo programma è stata istituita una specifica linea di bilancio. Gli interventi del programma MEDA mirano a realizzare gli obiettivi dei tre settori del partenariato euromediterraneo:

• il rafforzamento della stabilità politica e della democrazia; • l'attuazione di una zona euromediterranea di libero scambio e lo sviluppo della

cooperazione economica e sociale; • l'attenzione alla dimensione umana e culturale.

Il programma MEDA sostiene la transizione economica dei paesi terzi mediterranei e l'istituzione di una zona euromediterranea di libero scambio, appoggiando le riforme economiche e sociali per l'ammodernamento delle imprese e lo sviluppo del settore privato. Inoltre, sostiene il raggiungimento di uno sviluppo socioeconomico sostenibile e la cooperazione regionale, subregionale e transfrontaliera. 1.2.1 Agricoltura e allevamento L'economia agricola del Marocco è tesa per lo più al soddisfacimento delle esigenze di autoconsumo della popolazione. Considerato che più della metà del territorio è occupata da regioni improduttive, risulta che la superficie produttiva supera di poco i 5.300.000 ettari, cioè circa la nona parte del Paese. I prodotti agricoli principali sono cereali - soprattutto frumento e orzo - patate, olive, legumi, ortaggi, datteri, uva e altri tipi di frutta, barbabietole da zucchero. L'allevamento, attuato in vaste aree, è incentrato perlopiù su ovini, caprini e bovini. Dalle foreste si ricavano buone quantità di legname, utilizzato soprattutto come combustibile. I maggiori centri pescherecci (il cui profitto è dato soprattutto da tonni, acciughe, crostacei e sgombri) sono situati ad Agadir, Safi, Essaouira e Casablanca. Nel 2002 il settore primario ha contribuito alla formazione del PIL per il 16,1%.

1.2.2 Industria L'attività estrattiva si basa in massima parte sullo sfruttamento dei grandi giacimenti di fosfati (di cui il Marocco è uno dei maggiori produttori del mondo), ma sono rilevanti anche carbone, cobalto, ferro, piombo, manganese, greggio, argento, stagno e zinco. Il settore industriale è composto da imprese di modeste dimensioni, la cui produzione comprende perlopiù materiale da costruzione, preparati chimici, tessili, alimenti, vino e petrolio raffinato.

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Il settore fornisce il 30,3% del PIL e impiega il 33% della popolazione attiva. A livello artigianale vengono fabbricati pellami, ceramiche, tappeti e manufatti in legno. 1.2.3 Commercio e finanza Nel 2001 il valore totale delle esportazioni fu di 7.144 milioni di $, a fronte di importazioni per 11.037 milioni di $. I principali prodotti di esportazione sono fosfati e acido fosforico; seguono agrumi, frumento e pesce; le importazioni vertono perlopiù su attrezzature industriali, prodotti alimentari e carburante. I maggiori partner commerciali sono la Francia, la Germania, la Spagna, l’Italia, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti. Gran parte delle entrate del paese sono fornite da rimesse dei marocchini che lavorano all'estero, nonché dalla valuta introdotta dai molti turisti (4.193.332 nel 2002) che visitano ogni anno il paese. 1.2.4 Trasporti e vie di comunicazione I centri portuali più importanti sono Casablanca, Agadir, Kenitra, Mohammedia, Safi e Tangeri. La rete ferroviaria ha un’estensione di 1.907 km, quella stradale di 57.698 km, il 56% dei quali è asfaltato (2001). La compagnia aerea di bandiera è la Royal Air Maroc.

1.2.5 Commercio estero Nonostante la rapida industrializzazione dell’economia, la crescita economica del Marocco dipende ancora largamente dal settore agricolo, che impiega oltre il 40% della forza lavoro. Il settore industriale e, in particolare, quello manifatturiero, attrae invece crescenti flussi di investimenti dall’estero. Una delle principali fonti di produzione di ricchezza del paese può considerarsi il settore dei servizi. Tra le altre attività produttive particolare importanza va rivestendo anche il comparto del turismo. La maggior parte delle attività economiche resta concentrata nelle regioni delle due maggiori città del paese, Casablanca e Rabat, malgrado il governo stia cercando di incentivare l’industrializzazione di altre regioni meno popolate. Il Marocco ha una bilancia commerciale tradizionalmente passiva. Inoltre, anche grazie alla contrazione dei dazi doganali (processo legato alla realizzazione delle Aree di Libero Scambio di cui si è anzidetto), le importazioni crescono a tassi notevolmente superiori rispetto alle esportazioni. Il deficit commerciale, tuttavia, viene agevolmente compensato dai notevoli flussi finanziari creati dalle importanti rimesse degli emigranti e dagli introiti provenienti dal turismo. Nei primi 11 mesi del 2004 il Marocco ha incamerato Dirhams 34.092 milioni (Euro 3,13 miliardi, +8,2% rispetto al medesimo periodo del 2003) per rimesse degli emigranti e Dirhams 31.165 milioni (Euro 2,86miliardi, +10,6% rispetto ai primi 11 mesi del 2003) per introiti da turismo (dati ICE). Le autorità marocchine, inoltre, sono impegnate in un lento ma continuo processo di liberalizzazione economica e di maggiore apertura commerciale, sostenute dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale. Massima priorità è data al miglioramento delle infrastrutture. Il programma di riforma controllato dalla Banca Mondiale designa come obiettivi di medio-lungo termine il raggiungimento di un tasso annuo di crescita del 5-6% e la riduzione della dipendenza del settore agricolo. Marocco: Elementi Bilancia Pagamenti (Dirham miliardi. Dirhams 10,90 = Euro 1)

2004 (Gen/Nov) 2003 2002 2001 Importazioni 141 135 128 125 Esportazioni 78 83 85 81 Rimesse Emigranti 34 35 31 29 Introiti Turismo 31 29 27 29

Fonte: Bank Al Maghrib

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Le principali voci dell’export del Marocco sono gli articoli di abbigliamento, seguiti dai fosfati, dai componenti elettrici, dai prodotti alimentari e da quelli della pesca. Le importazioni sono caratterizzate principalmente dalle attrezzature industriali, seguite dal petrolio, dai tessuti e filati, dai cereali..

MAROCCO: Principali prodotti scambiati

Importazioni % Esportazioni Apparecchiature Industriali 15 Articoli Abbigliamento Petrolio 9 Fosfati e derivati Tessuti e filati 7 Componenti Elettrici Cereali 5 Fili e Cavi elettrici Prodotti Chimici 4 Prodotti del mare Gas e olii combustibili 4 Conserve animali Prodotti alimentari 3 Conserve vegetali Materiali ed Equipaggiamenti 3 Primizie Acciaio 3 Minerali metalliferi Materie plastiche 3 Agrumi Apparecchiature elettriche 3 Calzature Autoveicoli speciali 3 Ferrame

Fonte: Ministère du Commerce Extérieur Nello scambio commerciale i maggiori partners del Marocco restano i paesi europei sopratutto la Francia e la Spagna, mentre l’Italia si conferma al terzo posto. In questi ultimi anni, inoltre, il Marocco sta sviluppando notevolmente gli scambi commerciali con i paesi firmatari di accordi di libero scambio, soprattutto USA e Turchia.

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2. Rapporti economici con l'Italia e con il territorio della regione Emilia-Romagna Secondo i dati dell’Istituto del Commercio Estero nei primi 10 mesi del 2004 le esportazioni italiane verso il Marocco hanno raggiunto i 765 milioni di Euro, registrando un incremento del 3% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Le importazioni italiane, nel periodo gennaio/ottobre 2004, hanno invece raggiunto i 398 milioni di Euro, con un incremento (+2,6%), rispetto ai primi 10 mesi del 2003. Interscambio Italia - Marocco (Euro milioni) Gen/Ott 2004 Gen/Ott 2003 2003 2002 2001 Export 765 742 892 824 824 Import 398 388 460 528 582 Saldo 367 354 432 296 242 Fonte: ICE Le esportazioni italiane, nei primi dieci mesi del 2004, confermano la rilevanza del settore tessile che, infatti, con un incremento dell’8% rispetto al medesimo periodo del 2003, si conferma prima voce nelle vendite. Tale dato, peraltro, mette in luce l’importanza e il legame con i produttori di abbigliamento del Marocco. Le macchine e le apparecchiature industriali, che pure costituiscono una quota notevole dell’export made in Italy, mostrano una contrazione rispetto all’andamento più positivo degli anni passati. Va, infine, rilevata la sensibile crescita delle nostre esportazioni di prodotti della chimica di base (+26%), nonché di prodotti petroliferi (+14%).

Esportazioni Italiane in Marocco (Euro Milioni) SETTORE Gen/Ott 2004 Gen/Ott 2003 2003 2002 2001 Tessuti 123 105 131 136 141 Macch.Ind.Spec 82 90 106 86 111 Petrol.Raff. 65 57 59 6 11 Macch.Ind.Gen 43 53 61 52 59 Chim.Base 39 25 31 34 28 Altri ..... ..... ..... ..... ..... TOTALE 765 742 892 824 824 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat Per quanto riguarda le importazioni italiane, l’ICE riporta un incremento del 13% nel settore abbigliamento, nei primi 10 mesi del 2004. Altri prodotti che caratterizzano le importazioni italiane riguardano i fili e cavi isolati (-11%), il pesce conservato e trasformato (-31%) e il pesce fresco (-13%). Infine, si è vista la crescita delle importazioni dei prodotti della chimica di base (+24%) e, seppure per importi più modesti, dei prodotti della siderurgia.

Importazioni Italiane dal Marocco (Euro Milioni) SETTORE Gen/Ott 2004 Gen/Ott 2003 2003 2002 2001 Abbigliamento 82 73 88 87 96 Pesce Cons.Trasf 50 72 83 91 82 Fili e Cavi Isolati 57 64 77 100 101 Prod. Chimica 41 33 53 53 55 Prod. Agricolt. 15 17 19 11 9

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Calzature 12 15 17 20 28 Altri ..... ..... ..... ..... ..... TOTALE 399 389 460 529 582 Fonte: Elaborazione ICE su dati Istat 2.1 Investimenti esteri e presenza italiana Il regime degli investimenti esteri in Marocco è regolato dalla Carta degli Investimenti Esteri del 1995. Gli investitori stranieri godono dei medesimi diritti e benefici riconosciuti agli operatori locali. Sono ammessi investimenti esteri in tutti i settori, con l’eccezione di alcune attività riservate allo stato (l’estrazioni di fosfati, ad esempio) e il possesso di terreni agricoli. Anche in virtù della legislazione favorevole, negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento degli investimenti diretti esteri. Tuttavia, essendo questi spesso legati ad operazioni di grande rilievo, la provenienza geografica varia notevolmente di anno in anno. Nel primo semestre del 2004 la Francia si è confermata primo paese investitore in Marocco, coprendo quasi i due terzi del totale degli investimenti. Va rilevata una certa dinamicità da parte degli Stati Uniti e del Regno Unito, nonché di taluni paesi arabi. L’Italia, grazie ad alcuni investimenti interessanti nel settore turistico nel 2003 e, nel tessile, nel 2004, gioca un ruolo non eccessivamente modesto in questo importante contesto. MAROCCO: Maggiori Paesi Investitori

Paese Gen/Giu. 2003

Dirhams Mln

Gen/Giu. 2003 Peso

%

Gen/Giu.2004 Dirhams Mln

Gen/Giu. 2004

Peso %

Variazione Dirhams

Mln

Variazione %

Francia 1.782 44,3 3.283 61,5 1.500 +84,2 Svizzera 253 6,3 328 6,1 +75 +29,6 Regno Unito 142 3,5 271 5,1 +129 +90,4 USA 161 4,0 245 4,6 +85 +52,7 Spagna 816 20,3 205 3,8 -612 -74,9 E.A.U. 143 3,6 159 3,0 +16 +10.9 Belgio/Lux 186 4,6 108 2,0 -78 -42 Arabia Saudita

55 1,4 95 1,8 +40 +73,8

Barhain 0,5 - 89 1,7 +88 - Germania 66 1,6 88 1,7 +22 +34,1 Italia 76 1,9 70 1,3 -6 -8,5 Altri ..... ..... ..... ..... ..... ..... TOTALE 4.022 100 5.336 100 +1.315 +32,7 Fonte: Office des Changes Per quanto, invece, attiene ai settori che maggiormente hanno attratto gli investimenti esteri, va rilevata l’impennata del settore bancario e degli investimenti turistici che ha caratterizzato la prima parte del 2004. MAROCCO: Investimenti stranieri per settori

Settore Gen/Giu. 2003

Gen/Giu. 2003 Peso

Gen/Giu. 2004 Dirhams Mln

Gen/Giu. 2004

Variazione Dirhams

Variazione %

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Dirhams Mln

% Peso % Mln

Banche 66 1,6 1.474 27,6 +1.408 +2133 Immobili 852 21,2 1.059 19,8 +207 +24,3 Industria 1.254 31,2 1.004 18,8 -250 -19,9 Turismo 117 2,9 676 12,7 +559 +477 Commercio 386 9,6 305 5,7 -82 -21.2 Assicurazioni 116 2,9 165 3,1 +49 +42,0 Ener. Minier. 53 1,3 159 3,0 +106 +200 Gran. Lavori 9 0,2 77 1,4 +68 +755 Agricoltura 20 0,5 41 0,8 +21 +105 Altri ..... ..... ..... ..... ..... ..... TOTALE 4.022 100 5.336 100 +1.315 +32,7 Fonte: Office des Changes Dopo la sospensione della produzione in loco di autovetture Fiat, la cui importante presenza diviene esclusivamente commerciale, i principali insediamenti italiani sono l’Italcementi, che ha acquisito la Ciments du Maroc, e la ST Microelectronics che ha i propri impianti nelle vicinanze di Casablanca. Vanno, altresì menzionati alcuni grandi lavori (strade, autostrade e dighe) appaltati a primarie aziende italiane, un importante investimento turistico italiano sulla costa del Mediterraneo, nonché un rilevante progetto siderurgico nella regione di Jorf Lasfar che vede coinvolte primarie imprese nazionali. Più recentemente si è registrato il successo di imprese italiane negli appalti per i lavori del Porto di Tangeri Mediterraneo, della ristrutturazione della raffineria di Mohammedia e nel settore ferroviario. Tra i progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna vi è il Progetto 2002-2003 con Fiera di Rimini e ICE: Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione in Accordo Programma con il MAP e l’ICE. È interamente dedicato ai settori delle Pubblic Utilities ed è stato finalizzato a promuovere questo grande comparto produttivo, ad incrementare le relazioni con operatori di Paesi del Mediterraneo e a sviluppare ulteriormente l’internazionalizzazione del salone più rappresentativo per il settore: Ecomondo Fiera di Rimini. I paesi considerati sono stati i più grandi dell’area Mediterranea-Nord Africa, prioritariamente Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia ma anche Libia, Libano, Algeria e Siria. Si sono realizzate importanti missioni tecniche con esperti delle società e delle aziende speciali dei servizi di pubblica utilità e multiservizi (AGAC, CO.SE.A). Si sono tenuti road show di presentazione di Ecomondo in Egitto, Giordania, Marocco e Tunisia e delegazioni di operatori saranno invitati alla prossima edizione di questa importante Fiera di Rimini. La riuscita del progetto può essere definita ottima. Il progetto ha evidenziato come la possibilità di penetrazione strutturata del sistema delle aziende pubbliche in un Paese non può prescindere da un’azione a livello istituzionale volta alla creazione di rapporti di collaborazione stabili tra le istituzioni locali dei due Paesi.

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3. Descrizione del sistema scolastico e universitario Dal 1963 l'istruzione è obbligatoria per tutti i ragazzi dai 7 ai 13 anni. Il tasso di alfabetizzazione è del 52,6% (2004). L'ateneo più antico, l'Università Karaouine di Fès (fondata nell'859), impartisce insegnamenti di tipo tradizionale (legge islamica e teologia) ma esistono anche istituti d'insegnamento superiore di tipo moderno quali l'Università Mohamed V (a Rabat) e l'Università Hassan II (a Casablanca). Sebbene sul suo territorio si siano succedute diverse civiltà (fenicia, greca, cartaginese, romana e cristiana), il Marocco è attualmente un paese di cultura prettamente araba, con qualche influenza proveniente dalle regioni della fascia subsahariana e sudanese, nonché dalla Francia, lo stato europeo con cui ha avuto, in tempi recenti, maggiori contatti. Tra le istituzioni culturali di rilievo si citano la Biblioteca nazionale marocchina, sita a Rabat, e il Museo archeologico di Tetouan, che contiene importanti opere d'arte e manufatti cartaginesi, romani e islamici. 3.1 Il sistema di istruzione e la riforma del sistema educativo Il Marocco, date le sue differenti componenti istituzionali e sociali, ha adottato la Carta nazionale dell’Educazione e della Formazione. Questa carta definisce le finalità e gli obiettivi di sviluppo del sistema educativo, nel corso del decennio 2000 - 2009. Sulla base di questa acquisizione e conformemente agli Orientamenti Reali, il sistema educativo costituisce il perno centrale delle condizioni ottimali di sviluppo economico e sociale, atto a raccogliere le sfide nel settore della mondializzazione e dell’evoluzione tecnologica e a garantire al Marocco uno sviluppo globale e duraturo. Il Ministero dell’Istruzione Nazionale e della Gioventù ha elaborato di un quadro strategico dello sviluppo del sistema educativo:

• stabilire il bilancio di realizzazione dopo la messa in opera della Carta Nazionale dell’Educazione e della Formazione, a un livello quantitativo, qualitativo e istituzionale;

• esplorare le tendenze forti dello sviluppo del sistema educativo, a medio e lungo termine, identificando le tappe e le soglie critiche;

• elaborare una strategia di azione, sulla base dell’identificazione delle priorità per realizzare gli obiettivi generali e specifici del sistema educativo;

• elaborare un piano di azione a medio termine (2004-2007), come strumento che permetta di consolidare acquisizioni, sormontare gli ostacoli e rinforzare le condizioni richieste per vincere la scommessa della riforma del sistema educativo, in conformità alle raccomandazioni della Carta Nazionale dell’Educazione e della Formazione;

• mettere in campo degli strumenti e dei metodi di coordinamento, analisi e valutazione degli sforzi realizzati per raggiungere le finalità considerate.

3.1.1 Principali azioni realizzate nei primi quattro anni del decennio nazionale Azioni di ordine istituzionale:

• Promulgazione della legge relativa all’obbligatorietà dell’istruzione fondamentale (maggio 2000);

• Promulgazione della legge relativa allo statuto dell’insegnamento prescolare (maggio 2000);

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• Promulgazione della legge che ha dato origine alle Accademie Regionali dell’Educazione e della Formazione - AREF (maggio 2000);

• Promulgazione della legge sull’istruzione scolastica privata (maggio 2000); • Diffusione di una nota sull'obbligo della dichiarazione dei bambini che hanno

raggiunti 4 anni (giugno 2000); • Promulgazione del decreto d'applicazione della legge relativa allo statuto

dell'insegnamento prescolastico (giugno 2001); • Promulgazione del decreto d'applicazione della legge che forma statuto

dell'insegnamento scolastico privato (giugno 2001); • Promulgazione del decreto d'applicazione della legge che crea le accademie

regionali d'istruzione e di formazione (giugno 2001); • Promulgazione del decreto ministeriale relativo alle condizioni d'apertura degli

stabilimenti del prescolastico (luglio 2003); • Ristrutturazione delle strutture centrali del MENJ riportando il numero delle

direzioni centrali da 18 a 10, quello delle divisioni da 72 a 33 e quello dei servizi da 238 a 71 e creazione di un ispettorato generale dell'istruzione e della formazione nel luglio 2003;

• Promulgazione del decreto relativo al nuovo statuto particolare del personale del Ministero dell’Istruzione nazionale (febbraio 2003);

• Messa in atto delle strutture organizzative delle accademie regionali d'istruzione e di formazione e nomina dei loro responsabili (16 direttori, 37 capi divisione e 98 direttori di servizio), a partire dal mese d'agosto 2003;

• Organizzazione dell'operazione di selezione dei direttori dei centri pedagogici regionali e dei centri di formazione degli insegnanti (febbraio 2004).

Azioni di ordine pedagogico:

• Realizzazione di una ricerca sul campo nel settore dell’educazione fisica e dello sport scolastico a livello dell'insegnamento secondario e tecnico (durante l'anno 2000);

• Sviluppo dell’insegnamento della lingua araba all’interno dei diversi cicli (a partire dell’A.S. 2001-2002);

• Formazione di un primo gruppo di insegnanti incaricati dei nuovi moduli di informatica (nel corso dell’A.S. 2001-2002);

• Introduzione dei nuovi curricula; • Introduzione dell’insegnamento della lingua francese nel secondo anno della

scuola primaria e nel terzo anno (nel corso dell’A.S. 2001-2002); • Miglioramento del livello pedagogico dell'insegnamento secondario collegiale

mediante l'introduzione di nuovi curriculum nel primo anno e della seconda lingua straniera nel terzo anno (nel corso dell'anno scolastico 2001-2002);

• Rinnovo del parco delle attrezzature informatiche e delle sale multimediali con un'attrezzatura in elaboratori in ragione di 5 per istituto universitario d'istruzione generale e 10 per ogni istituto universitario che contiene classi preparatorie o classi di brevetto di tecnico superiore (BTS) nel corso dell'anno scolastico 2002-2003

• Pubblicazione dei manuali scolastici di 5 materie per il primo anno del primario prima del rientro scolastico 2002-2003 ed adozione di 65 nuovi manuali scolastici che coprono 4 altri livelli scolastici nel 2003-2

• Creazione e strutturazione del Comitato permanente dei programmi nel febbraio 2004

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La nuova organizzazione pedagogica comprende un insegnamento prescolare, un insegnamento collegiale, un insegnamento secondario e un insegnamento superiore. L'istruzione prescolastica è aperta ai bambini dai quattro anni ai sei anni ed ha per obiettivo generale quello di promuovere lo sviluppo fisico, conoscitivo ed emozionale del bambino, lo sviluppo della sua autonomia e la sua socializzazione. La scuola primaria, di una durata di sei anni, è aperta ai bambini che hanno frequentato la prescolastica e, in via transitoria, ai bambini che ne non hanno beneficiato, dai sei anni ed infine ai bambini che provengono dalle scuole tradizionali Questo tipo di istruzione è strutturata in due cicli: Il primo ciclo della scuola primaria, di una durata di due anni, ha per obiettivo principale il consolidamento e l'estensione degli apprendimenti del prescolastico, per fare acquisire a tutti i bambini marocchini, che arrivano all'età di otto anni, una base comune d'istruzione e di socializzazione, che li prepara al proseguimento del loro percorso formativo. Il secondo ciclo della scuola primaria, di una durata di quattro anni, ha per obiettivi principali lo sviluppo e l'espansione delle loro capacità, in particolare attraverso:

• L'approfondimento e l'estensione degli apprendimenti acquisiti ai cicli precedenti in particolare sui piani religiosi, civici ed etici;

• Lo sviluppo delle capacità di comprensione e d'espressione, in lingua araba, necessarie a tutti gli apprendimenti disciplinari; L'apprendistato della lettura, della scrittura e dell'espressione nella prima lingua straniera;

• La scoperta delle nozioni, dei concetti, dei sistemi e delle tecniche di base applicate all'ambiente naturale, sociale e culturale dell'allievo, compresi gli affari locali e regionali; una prima iniziazione alle tecnologie moderne d'informazione, di comunicazione e di creazione interattiva;

• L’iniziazione all'utilizzo di una seconda lingua straniera. Il programma della scuola primaria prevede:

• L'apprendistato di un numero definito di versetti coranici; • L'iniziazione ai principi di base dell'istruzione islamica; • La preparazione all'accesso al 1 ciclo dell'insegnamento fondamentale; • L'acquisizione di pratiche educative, di nozioni d'organizzazione spaziale e

d'orientamento; • L'istruzione dei sensi e delle attitudini d'attenzione e d'espressione; • Lo sviluppo delle competenze manuali

L’istruzione collegiale e secondaria è integrata per costituire una base educativa coerente, di una durata di 6 anni, composto dal ciclo secondario collegiale e dal ciclo secondario di qualifica. La scuola collegiale, di una durata di tre anni, è destinata ai giovani che escono dalla scuola primaria e titolari del certificato di studi primari. Questa scuola, oltre l'approfondimento degli obiettivi generali dei cicli precedenti, ha per obiettivi:

• l'appoggio allo sviluppo dell'intelligenza formale dei giovani, in particolare con la formulazione e la risoluzione di problemi, l'esercizio matematico, la simulazione di caso;

• l'iniziazione ai concetti e leggi di base delle scienze naturali, delle scienze fisiche e dell'ambiente;

• la scoperta attiva dell'organizzazione sociale ed amministrativa, a livelli locali,

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regionali e nazionali; • l'iniziazione alla conoscenza della patria e del mondo, sul piano geografico, storico

e culturale; • la conoscenza dei diritti fondamentali della persona umana e dei diritti e doveri dei

cittadini marocchini; • l'apprendimento di competenze tecniche, professionali, artistiche e sportive di

base, legate alle attività socioeconomiche adeguate all'ambiente locale e regionale della scuola;

• la maturazione vocazionale e la preparazione alle scelte d'orientamento e di concezione/adattamento di progetti personali di prosecuzione degli studi o d'entrata diretta nella vita attiva;

• per quanto possibile, la specializzazione in un lavoro, in particolare dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'edilizia o dei servizi, tramite l'apprendimento o la formazione alternata, a fine di ciclo, tra il collegio e gli ambienti di lavoro.

A completamento del percorso di istruzione collegiale lo studente acquisisce un brevetto d'insegnamento collegiale (BEC), che cita, se necessario, il campo d'apprendimento e di specializzazione tecnica e professionale. Al conseguimento di questo titolo gli studenti possono proseguire i loro studi nell'insegnamento secondario, secondo le loro scelte d'orientamento e le loro attitudini. Il programma dell’istruzione secondaria collegiale, di una durata di tre anni, Prevede le seguenti discipline: 1. La lingua araba 2. l'istruzione islamica; 3. Le discipline sociali (storia - geografia ed istruzione civica); 4. Il francese; 5. La matematica; 6. Le scienze naturali; 7. Le scienze fisiche; 8. L'educazione fisica; 9. L'istruzione di plastica; 10. La Cultura femminile o l'iniziazione alla tecnologia; 11.L'istruzione musicale. L'insegnamento secondario (generale, tecnico e professionale) mira, oltre al consolidamento delle acquisizioni della scuola collegiale, a differenziare i settori d'apprendimento, in modo da offrire nuove vie di successo e d'inserimento nella vita professionale e sociale, o di prosecuzione degli studi superiori. Comprende diversi tipi di formazione: una formazione professionale breve organizzata in un ciclo di qualifica professionale; una formazione generale, tecnica e professionale organizzate in due cicli: - un ciclo comune di una durata di un anno - un ciclo di maturità della durata di due anni che comprende due settori principali; il settore generale ed il settore tecnologico e professionale. Al termine dei tre anni viene rilasciato il diploma di d'istruzione generale (BEG), che permette l'accesso sia alle classi preparatorie delle grandi scuole, sia alle università, o altre istituzioni superiori specializzate.

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I curriculum si compongono in generale di tre categorie principali di materie obbligatorie: 1 Letteratura-lingua-istruzione islamico-istruzione fisica-traduzione; 2 Matematica - scienze naturali-scienze fisiche; 3 Scienze sociali (storia e geografia). La formazione tecnica si prefigge di dare agli allievi una formazione non solo tecnica ma anche teorica e pratica, che li prepara agli studi superiori o alla vita attiva. Oltre all’insegnamento secondario appena descritto in Marocco è presente l'insegnamento secondario originale, che si prefigge di formare competenze nelle discipline islamiche, in particolare nei settori del diritto musulmano, della lingua araba, della storia, della civilizzazione araba, del pensiero islamico e filosofia, delle scienze. L'insegnamento secondario originale è costituito da due sezioni: una scientifica e l'altra giuridica e letteraria. L'insegnamento originale è: - un insegnamento basato sulle discipline islamiche e la lingua araba - un insegnamento che va nel senso dell'ammodernamento introducendo le lingue straniere. Ha per obiettivo essenziale la conservazione dell'identità marocchina e dei valori etici e morali della società marocchina. Dopo il conseguimento della maturità dell’insegnamento secondario originale gli studenti possono accedere ai seguenti corsi di studi:

• Facoltà di lettere e delle scienze umane • Scuola delle scienze e dell'informazione (RABAT) • Facoltà Ech-Chariâa (FES ed AGADIR) • Facoltà della lingua araba (MARRAKECH) • Facoltà Oussoul-Ed-Dine (TETOUAN) • Facoltà di scienze giuridica, economica e sociale • Facoltà di scienze • Facoltà di medicina • Centro di formazione degli insegnanti • Centro pedagogico regionale • Istituto superiore del giornalismo (RABAT) • Istituto reale della formazione dei quadri della gioventù e degli sport (RABAT) • Accademia militare reale (MEKNES) • Istituto nazionale dell'azione sociale (TANGER) • Istituto nazionale delle belle arti • Istituto superiore del teatro e dell'animazione culturale (RABAT)

Programmi Il programma dell'insegnamento originale attraverso i suoi 3 livelli è imperniato sui settori di base seguenti:

• le materie islamiche • le materie della lingua araba • La storia • la geografia • l'istruzione civica • civilizzazione islamica • La filosofia ed il pensiero islamico • Le materie scientifiche

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• Le lingue • La traduzione • l'educazione fisica

L’istruzione superiore L’insegnamento superiore può essere sia pubblico che privato. L'insegnamento superiore pubblico è garantito dalle università e dagli istituti di insegnamento superiore che non dipendono dalle università. 3.2 Il sistema universitario Anche il sistema universitario del Marocco è stato oggetto della riforma del sistema di istruzione che ha portato ad una riorganizzazione pedagogica e strutturale del sistema. Come indicato dal Ministero dell’Istruzione del Marocco i principi generali alla base dell’architettura pedagogica del sistema universitario sono:

• integrazione di tutti i cicli in vista di una più grande coerenza e visibilità di insieme • attenzione alla necessità di integrare il nuovo sistema nazionale nel quadro del

cambiamento intervenuto nel sistema di formazione superiore internazionale in particolare europeo, in attesa di facilitare la mobilità nazionale ed internazionale degli studenti.

• Introduzione dei moduli di Lingua e di Comunicazione durante tutto il percorso formativo

• Offerta, dopo una formazione generale di base, di due tipologie percorsi: un percorso a carattere generale e percorsi a carattere professionalizzante

• Possibilità per gli studenti di passaggi tra filiere e di ri-orientare le proprie scelte • Risponde agli obiettivi qualitativi e quantitativi considerati dalla riforma (rendimenti

interni ed esterni) e permette di diplomarsi a diversi livelli. Attraverso la formazione universitaria si possono conseguire i seguenti tipi di diploma: Bac +2 Diploma di studi universitari generali (DEUG) Diploma di studi universitari professionale (DEUP) Bac + 3 Diploma di licenza di studi fondamentali (LEF) Diploma di licenza professionale (LP) Bac + 5 Diploma di Master (M) Diploma di Master specializzato (MS) Bac + 8 Diploma di Dottorato (D)

L’organizzazione degli insegnamenti è organizzata per moduli e semestri, ogni semestre conta 16 settimane tra insegnamenti ed esami. Ciascun modulo, a sua volta, è composto generalmente da 4 moduli. 3.2.1 Durata dei cicli e condizioni di accesso: 1) La formazione di Licenza Il ciclo di studi per la Licenza comprende 6 semestri (3 anni) dei quali i primi quattro sono dedicati al conseguimento del DEUG o al DEUP. Vi possono accedere i titolari di un “baccalauréat” o di un diploma riconosciuto equivalente

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che soddisfi i criteri di ammissione. 2) La formazione di Master Il ciclo di master copre quattro semestri (2 anni) dopo gli anni per il conseguimento della Licenza. Vi possono accedere i titolari del titolo di Licenza e coloro che sono in possesso di un diploma di un livello almeno equivalente a quello di licenza, previa valutazione del percorso di studi svolto. 3) Il ciclo di Dottorati Il ciclo di dottorato dura 3 anni. Vi possono accedere coloro che sono in possesso di un titolo di Master o un titolo equivalente. 3.2.2 Il sistema dei Moduli e dei Settori I Moduli: Il modulo è l'unità fondamentale del sistema di formazione. Ciascun modulo comprende da uno a quattro elementi che possono essere insegnati in una o più lingue; ogni elemento di ciascun modulo può essere sia una materia insegnata sotto forma di corsi teorici e/o di attività pratiche (attività sul campo, tirocini, project work). I vari elementi di un modulo costituiscono un'unità coerente, e l’attività pratica può costituire una parte di un modulo, un modulo intero o molti moduli. Un modulo si sviluppa su un semestre e corrisponde ad un monte orario minimo di 75 ore d'insegnamento e di valutazione. La durata delle attività pratiche di ciascun modulo è compresa tra i 20 e i 25 giorni lavorativi. Per il conseguimento del Diploma Licenza di studi fondamentali, è obbligatorio nel corso degli ultimi due semestri, effettuare un progetto di fine studi specifico per il settore scelto. Il progetto di fine di studi può essere sotto forma di memoriale, di progetto pratico, di stage con relativa relazione, di un esame orale o in qualsiasi altro modo previsto dallo specifico settore. Il progetto di fine studi rappresenta dal 10 al 15% del volume orario globale del quinto e sesto semestre. Per il conseguimento del diploma di Licenza professionale, il progetto inquadrato e lo stage sono obbligatori nel corso dei 5° e del 6° semestre: il progetto inquadrato e lo stage rappresentano il 25% minimo del volume orario globale dei 5° e del 6° semestre. • il progetto professionale consiste nello studio di una problematica specifica in una

istituzione socio-professionnale. Il progetto è definito da questa istituzione e dalla facoltà da cui proviene lo studente. Questo progetto è oggetto di una relazione e di una sovvenzione e può costituire, secondo il suo contenuto, un elemento di modulo o un modulo intero.

• Lo stage permette allo studente di avere un contatto diretto con il mezzo socio-professionale e del funzionamento di questo mezzo sui piani tecnici ed umani. Lo stage è oggetto di una relazione e, eventualmente, di un’esposizione. Può costituire, secondo il suo contenuto, un elemento di modulo o un modulo intero.

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I Settori Un settore è un percorso formativo che comprende un insieme coerente di moduli presi in uno o più campi disciplinari e che si prefiggono di fare acquisire allo studente conoscenze, attitudini e competenze. I sei semestri (3 anni) del ciclo della Licenza sono così organizzati:

• un primo semestre di avvio • un secondo semestre di determinazione • il terzo e il quarto semestre, di approfondimento per il Diploma di studi universitari

generali (DEUG), o di professionalizzazione per il Diploma di studi universitari professionali (DEUP)

• un quinto semestre di studi di base, adatto al carattere fondamentale o professionale della Licenza

• un sesto semestre di specializzazione adatto al carattere fondamentale o professionale della Licenza

3.2.3 Le Università del Marocco: facoltà, borse di studio ed alloggi Mohamed V Agdal Rabat Indirizzo: 3, Rue Michlifen, Agdal Rabat, Maroc, BP: 554 Rabat-Chellah http://www.um5a.ac.ma/ Facoltà presenti: a) Facoltà di Lettere e Scienze umane con i dipartimenti di: - Comunicazione e mestieri del libro - Studi islamici - Geografia - Storia - Lingua e letteratura tedesca - Lingua e letteratura inglese - Lingua e letteratura araba - Lingua e letteratura spagnola - Lingua e letteratura francese - Lingua e letteratura italiana - Filosofia, psicologia e sociologia b) Facoltà di scienze con i dipartimenti di: - Biologia - Chimica - matematica e informatica - Fisica - Scienze della terra c) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali con i dipartimenti di: - Diritto pubblico (sezione arabo e francese) - Diritto privato (sezione arabo e francese) - Scienze economiche Mohamed V Souissi Rabat Indirizzo: Angle avenue Allal El Fassi et Mfadel Cherkaoui, Al Irfane - Rabat.

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http://www.um5s.ac.ma/ Facoltà presenti: a) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali a Salé b) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali a Soussi c) Facoltà di Scienze dell’educazione - Rabat L’università Mohamed V Soussi Rabat ha accordi con alcuni enti ed associazioni di Paesi esteri che forniscono borse di studio ai laureati, come ad esempio l’ufficio tedesco di scambi universitari DAAD che offre a laureati, insegnati e ricercatori la possibilità di lavorare in un università o istituto di ricerca attraverso borse di studio. Per approfondimenti: www.amballemagne-rabat.ma www.daad.de/stipendien L’UNESCO mette a disposizione 15 borse di studio per giovani donne che svolgano attività di ricerca nell’ambito delle scienze della vita www.forwomeninscience.com Alloggi: L’Università ha a disposizione dei suoi studenti un résidences con una capacità di 260 posti letto. Per poter usufruire di questi alloggi è necessario fare domanda a partire del 20 di settembre di ogni anno accademico, il periodo di alloggio va dal 1° ottobre al 30 giugno. Per informazioni: Riferimento: Mr. Taoufik DZOU EL OUIAM Avenue Med BEN Abdallah Ragragui Campus Universitaire Al Irfane 1072 Agdal Rabat [email protected] tel: 037 77 42 83 Hassan II Ain Chok Casablanca Indirizzo: 19 Rue Tarik Ibnou Ziad - B.P.: 9167 Mers Sultan Casablanca Tél. : (022) 27.37.37/26.26.72 Fax : (022) 27.61.50 http://www.uh2c.ac.ma/uh2c/index.php Facoltà presenti: a) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali b) Facoltà di lettere e scienze sociali - Aïn Chock c) Facoltà di Scienze - Aïn Chock d) Facoltà di Medicina e Farmacia e) Scuola Superiore di tecnologie f) Scuola Nazionale Superiore di Elettronica e Meccanica Sono stipulati con questa università diversi accordi di cooperazione e parternariato che prevedono l’erogazione di borse di studio per ricercatori del Marocco, tra le quali: • Borse dell’Agenzia Universitaria Francofona «AUF» • Borse di studio per l’AA 2005/2006 dell’Ambasciata della République Fédérale

d’Allemagne

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• Programmi di Borse di studio della commissione Marocco-America Inoltre l’università mette a disposizione le seguenti borse di studio per i loro iscritti: 1. Borse di formazione iniziale che sono attribuite in funzione dei criteri (risorse

economiche, stato di famiglia, distanza dal domicilio familiare). Queste borse sono attribuite per un periodo di 9 mesi (1° e 2° ciclo);

2. Borse di merito che sono assegnate agli studenti del 3° ciclo per un periodo di 12 mesi

3. borse di ricerca, dell'importo di 2300 Dhs al mese che sono anche attribuite dalla CNRST agli studenti del dottorato più meritevoli

4. La fondazione Mohammed VI assegna anche, ogni anno, una borsa di merito "ISTIHQAQ" per gratificare gli studenti che sono riusciti con eccellenza agli esami.

Alloggi: È presente una città universitaria riservata, nel limite dei posti disponibili, agli studenti iscritti all'università. L'accesso alla città universitaria si fa mediante una di domanda d'iscrizione all'amministrazione della città. La città universitaria è uno stabilimento che ha per missione: l'organizzazione della vita materiale degli studenti residenti con alloggi, una parte dedicata alle attività sociali, culturali e sportive. La città universitaria, inoltre, dispone di 4 edifici, 1 ristorante, 4 refettori di una capacità di 500 posti ciascuno, 2 infermerie, 1 sala di ginnastica e dei campi per le attività sportive: 2 campi da calcio, 3 di pallavolo e 3 di basketball. Oltre alla città universitaria, la Scuola Nazionale Superiore d'elettronica e di meccanica, come pure la scuola superiore di tecnologia, possiedono il loro studentato destinato agli studenti regolarmente iscritti in questi corsi. Hassan II di Mohammedia Indirizzo: 279 Lot Yassmina - B.P.: 150 – Mohammedia Tél. : (023) 31.46.36 / 31.46.35 Fax : (023) 31.46.34 http://www.univh2m.ac.ma/ Facoltà presenti: a) Facoltà di scienze Ben M'Sik b) Facoltà di Scienze e tecnologie - Mohammedia c) Facoltà di Lettere e Scienze Umane Ben M'Sik d) Facoltà Lettere e Scienze Umane - Mohammedia e) Facoltà di Scienze giuridiche, Economiche e Sociali - Mohammedia Sidi Mohamed Benabdellah Fès Indirizzo: BP.1796 Atlas, Fès, Maroc http://www.fsdmfes.ac.ma/ Facoltà presenti: Facoltà di scienze con i dipartimenti di: • matematica e informatica • fisica • chimica • biologia • geologia

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Attraverso accordi di cooperazione internazionale l’università Sidi Mohamed Benabdellah Fès prevede diversi programmi di studio con l’erogazione di borse di studio, tra i quali: - Borse di studio della Fondazione Internazionale Matsumae del Giappone, che offre

20 borse di ricerca per una durata che va da 3 a 6 mesi nel corso del periodo aprile 2006 - marzo 2007. http://www.mars.dti.ne.jp/~mif/

- Borse di ricerca della città di Parigi, che emette un bando per l'attribuzione di borse

di studio ai ricercatori e post-dottorato per svolgere attività in un laboratorio pubblico di ricerca parigino per un periodo limitato. www.paris.fr

- Borse di ricerca del MAB per giovani scienziati nel quadro del programma sull'uomo e la biosfera, la divisione delle scienze economiche e della terra dell'Unesco per il 2006. www.unesco.org/mab/capacity/mys/awarmab.htm

- Corso d'estate: la scuola politecnica federale di Lausanne (EPFL) in Svizzera lancia il suo programma di corsi organizzati dai suoi laboratori d'elettronica per il periodo d'estate 2005 http://www.mead.ch

Alloggi: I servizi sociali d'alloggio e di sostegno finanziario degli studenti tutti sono centralizzati al livello di un solo organismo: l'Ufficio nazionale delle opere universitarie sociali e culturali (ONOUSC). n°65, rue Tensift, B.P. n°8961, Agdal - Rabat 10106. Fax : 037 68 36 10. La ONOUSC dispone a Fès di quattro città universitarie distribuite tra le due città universitarie, Dhar El Mehraz e Sais. L'accesso alle città universitarie e ai diversi servizi sociali dell'università è strettamente riservato agli studenti iscritti . 1) Città Universitaria di Dhar El Mehraz I (Ragazzi)

Direttore: Mohamed ELAMIHI Data di creazione: 1960

Capacità: 1628 posti letto Indirizzo: B.P. 62 Dhar El Mehraz, Fès Telefono: 00 212 55 64 21 49/73

2) Città Universitaria di Dhar El Mehraz II (Ragazze) Direttore: Khalid MARBOUH Data di creazione: 1980

Capacità: 1655 posti letto Indirizzo: B.P. 2385 Dhar El Mehraz, Fès Telefono: 00 212 55 64 29 06

3) Città Universitaria di Sais (Ragazzi) Direttore: Abdessalam HARANDOU Data di creazione: 1992

Capacità: 925 posti letto Indirizzo: Route d’Immouzzer B.P. 2679, Fès Telefono: 00 212 55 60 86 58/53

4) Città Universitaria di Sais (Ragazze) Direttore: Abdessalam HARANDOU Data di creazione: 19989

Capacità: 960 posti letto Indirizzo: Route d’Immouzzer, Fès

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Telefono: 00 212 55 60 19 84 I Servizi Sociali dell’Università offrono, oltre all’alloggio, altri servizi quali: a) Servizio mensa: vengono, infatti, preparati di circa 20000 pasti ogni giorno nei ristoranti che dipendono dalle città universitaria b) Servizi medici: ogni città universitaria dispone di un centro Medico-sociale universitario fornito di materiali e di medicine per le cure urgenti. Il centro è diretto da un medico ed infermieri che prestano i loro servizi gratuitamente agli studenti. c) Complessi sportivi: l’Università Sidi Mohamed Ben Abdellah possiede molti complessi sportivi che sono messi a disposizione degli studenti per praticare il loro sport preferito sotto la direzione di un allenatore. Questi complessi sono i luoghi d'organizzazione di molte manifestazioni sportive e possiedono tutte le attrezzature necessarie per l'allenamento e lo svolgimento delle diverse attività sportive. Mohamed Premier di Oujda B.P.: 524 - Oujda 60000 Tél. : (056) 74.47.83/74.47.85 Fax :(056) 74.47.79 Facoltà presenti: a) Facoltà di lettere e scienze umane b) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali c) Scuola superiore di tecnologie d) Facoltà di scienze e) Scuola nazionale di scienze applicate L’Università Mohamed Premier Oujda stipula diversi accordi di cooperazione con diverse università di altri Paesi. Per quanto riguarda l’Italia sono state stipulate convezioni di accordo nel 1994 e 2003 con L’Università di Torino - Facoltà di Scienze fisiche e nel 1995 con l’Università di Bologna - Facoltà di Fisica Moulay Ismail Meknès Indirizzo:BP: 298, Meknes, MAROC Tel: 055 467 306, Fax: 055 467 305 http://www.rumi.ac.ma/ Facoltà presenti: a) Facoltà di scienze comprende i dipartimenti di:

- Biologia - Geologia - Chimica - Fisica - Matematica

b) Facoltà di lettere e scienze umane comprende i dipartimenti di:

- Studi Islamici - Storia - Geografia - Lingua e Letteratura Araba - Lingua e letteratura Francese

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- Lingua e letteratura inglese - Scienze sociale

c) Facoltà di scienze giuridiche, economiche e sociali comprende i dipartimenti di:

- Diritto Privato - Diritto Pubblico - Scienze economiche

d) Facoltà di Scienze e tecniche comprende i dipartimenti di: - Biologia - Geologia - Chimica - Fisica - Matematica - Informatica

e) EST (Scuola Superiore di tecnologia) comprende i dipartimenti di: - Genio elettrico - Tecnico di commerciale e della comunicazione - Tecniche di Management - Tecniche Informatiche

f) ENSAM (Scuola Nazionale Superiore delle Arti e dei Mestieri) comprende i dipartimenti di:

- Genio Industriale e Produttivo - Genio meccanico e Strutturale - Energenito - Automazione-Elettronica, Elettronica, Elettrica e Elettromeccanica - Materiali e processi - Matematica, Informatica e Cultura, Scienze dell’Uomo e della Società

L’Università Moulay Ismail Meknès stipula convezioni di cooperazione con parters nazionali e stranieri. In particolare nel 2004 è stata stipulata una convezione di cooperazione con l’Università di Firenze. Cadi Ayyad di Marrakech Indirizzo: Avenue Prince My Abdellah - B. P. : 511 Marrakech Tel. : (044) 43.48.13/43.48.14 Fax : (044) 43.44.94 http://www.ucam.ac.ma/ Questa università ha 13 complessi dislocati su 3 poli geografici: Marrakech, Beni-Mellal e Safi. In particolare le facoltà presenti in questa università sono così organizzate: A Marrakech: a) Facoltà di Scienze b) Facoltà di lettere e scienze umane c) Facoltà di scienze economiche, giuridiche e sociali d) Facoltà di scienze e tecniche e) Scuola nazionale di scienze applicate di Marrakech f) Facoltà di medicina e farmacia g) Scuola nazionale di commercio e gestione

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A Beni Mellal: a) Facoltà di scienze e tecniche b) Facoltà di lettere e scienze umane c) Facoltà polidisciplinare Safi: a) scuola superiore di tecnologie b) Facoltà polidisciplinare c) Scuola nazionale di scienze applicate Ibn Tofail Kenitra Indirizzo: Rue Ahmed Boughaba n° 104. B.P. 242 Kénitra - 14 000 Tel: 212 037 37 28 09 http://www.univ-ibntofail.ac.ma/ Facoltà presenti: a) Facoltà di lettere e scienze umane b) Facoltà di scienze c) Facoltà di scienze economiche, giuridiche e sociali Alloggi: Anche in questa università è presente una città universitaria dal 1989 composta da 8 edifici da 10 appartamenti ciascuno, 13 edifici da 8 appartamenti, 1 edificio da 6 appartamenti, un ufficio amministrativo e un complesso sportivo. Attualmente su un totale di 1274 studenti presenti (di 1088 maschi e 186 femmine) ci sono 10 studenti stranieri (7 maschi e 3 femmine). Indirizzo: Avenue El Massira Cité Administrative - Saknia Tel: 037-38-01-32 Al Akhawayne Ifrane Indirizzo: PO Box 104 Hassan II Avenue, 53000 IFRANE Tel: (212) 55 86 20 00 - http://www.aui.ma/ a) School of Business Administration b) School of Science and Engineering c) School of Humanities and Social Sciences d) Language Center Nell’Università di Abdelmalek Essaâdi Tétouan è presente un ufficio programmi internazionali (OIP) che offre occasioni di formazione internazionale sia per i laureati che per il personale dell’università. http://www.aui.ma/OIP1/home.html Ristoro: AUI offre tre ristoranti del self-service e un café, che sono aperti agli allievi 7 giorni alla settimana. Per poter accedere ai servizi ristorativi del campus è necessario essere in possesso delle schede di identificazione dell'università. Ogni allievo paga una tassa di accesso di DH 1600 ad ogni semestre, comunque ricaricabile. Il valore minimo è DH 7000 DH. Alloggi: Ci sono 20 résidences che possono essere divisi in due aree. In ciascuna stanza sono messi a disposizione degli studenti collegamenti per il telefono, la TV e il computer.

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Altre Università del Marocco: Ibnou Zohr di Agadir Indirizzo: B.P.: 32/S-7000 Agadir Tel.: (048) 22.70.17 22.71.25 Fax : (048) 22.72.60 Chouaib Doukkali di El Jadida Indirizzo: 2, av Med. Ben Larbi Alaoui - B.P.: 299 / 24.000 - El Jadida Hassan Premier di Settat Indirizzo: F.S.T Settat - B.P.: 577 - Settat Tel.: (023) 72.12.75/76 Fax: (023) 72.12.74 Abdelmalek Abdel Essaâdi di Tétouan Indirizzo: B.P.: 211 Martil - Tétouan Tel. : (039) 97.90.99 / 97.93.16 Fax : (039) 97.91.51 3.3 Accordi con le Università italiane Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha sottoscritto il 4 maggio del 2005 a Tunisi con i ministri dell'Istruzione Superiore Lazhar Bououni, e della Ricerca Scientifica e Tecnologica Sadok Korbi, e a Rabat con il ministro dell'Istruzione Superiore del Marocco, Habib el Malki, tre importanti protocolli d'intesa per la realizzazione di uno Spazio euromediterraneo dell'alta formazione e della ricerca. Le aree prioritarie delle intese firmate riguardano azioni mirate a favorire il trasferimento tecnologico a imprese italiane e tunisine, la ricerca per l'ambiente, lo sviluppo degli studi sulla biodiversità, le energie rinnovabili e l'agricoltura. "Questi accordi con Tunisia e Marocco, che riguardano l'e-business, le tecnologie multimediali, il turismo e l'università a distanza", ha detto il Ministro Moratti, "costituiscono la prima tappa verso la costruzione di quello Spazio euromediterraneo dell'alta formazione e della ricerca che vedrà la luce nel gennaio 2006 con una grande conferenza interministeriale in programma a Catania, a conclusione di un percorso iniziato nel 2003 nella stessa città sotto la Presidenza italiana dell'Ue. ". Nella stessa giornata sono stati firmati anche due importanti protocolli operativi per l'avvio di attività di "eccellenza" nel campo della formazione e della ricerca scientifica presso le Università di Tunisi e Al Akhawayn (Casablanca), in collaborazione con istituzioni accademiche italiane. Per la realizzazione dei programmi di collaborazione scientifica e didattica rientranti nel progetto di Catania è stato previsto dal MIUR uno stanziamento di 10 milioni di euro. Il primo progetto, frutto dell'intesa tra le Università di Tunisi, della Manouba e di Sfax da parte tunisina e l'Università di Pavia, lo IUSS e la Scuola Sant'Anna di Pisa, permetterà di integrare i programmi didattici della Ecole Méditerranéenne d'Etudes Avancées en Sciences et Technologies des Médias de Tunis, con programmi di ricerca e di formazione alla ricerca. In particolare, sarà attivato un programma sullo sviluppo di "Infrastrutture e piattaforme real-time per ambienti di ricerca ed e-learning collaborativi".

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Il progetto permette ad ogni laboratorio di una rete di ricerca di comunicare in tempo reale con un altro laboratorio partecipando alla ricerca in corso, come se i ricercatori fossero presenti nello stesso ambiente. I risultati attesi da questa ricerca potranno modificare in modo sostanziale il concetto di laboratorio congiunto, consentendo collaborazioni anche a grande distanza senza movimento delle persone. L'insieme delle iniziative attivate sia sul fronte della formazione sia su quello della ricerca fanno prevedere importanti ricadute in termini di innovazione nel settore ICT e dell'insegnamento a distanza, in un'area, quella del Mediterraneo appunto, che suscita l'interesse anche del mondo imprenditoriale. Cisco, Marconi Italia, Fabbricadigitale e Agilent Technologies hanno, infatti, manifestato un vivo interesse a partecipare al progetto. Alla Scuola di Tunisi è stato inoltre confermato da parte italiana un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro per le attività del prossimo triennio. Il progetto prevede in 5 anni la formazione di 150 ricercatori. Il secondo protocollo, sottoscritto tra l'Università di Al Akhawayn di Casablanca, e l'E-business Management School/ISUFI - Università di Lecce prevede l'avvio e la messa a regime di un "Laboratorio di ricerca congiunto sulle e-Business Solutions" e, successivamente, l'avvio di un Centro di Competenze, aperto ai paesi del Maghreb, specializzato sulle problematiche scientifiche e di alta formazione connesse al "digital divide". Le attività di ricerca riguarderanno in particolare l'esplorazione di approcci innovativi al management dell'"internet worked business", metodologie e strumenti per la riconfigurazione e l'innovazione di processi tradizionali attraverso tecnologie e-Business, e-government, turismo e agricoltura. Il costo previsto per l'avvio e la messa a regime del laboratorio congiunto è stimato in 2,4 milioni di euro (0,7 a carico dei partner del Marocco). L'Università Telematica Internazionale Uninettuno ha inoltre stipulato tre accordi con l'Università Virtuale di Tunisi: 1) un'intesa per offrire agli studenti tunisini corsi di laurea in Ingegneria; 2) un accordo per realizzare la traduzione e l'adattamento in arabo di alcuni tra i 27 corsi di laurea già prodotti dal Consorzio Nettuno nelle aree disciplinari che vanno da ingegneria a economia, dai beni culturali a psicologia, a scienze della comunicazione; 3) un accordo per attivare nuovi corsi di laurea in economia del turismo. Questo progetto, frutto della collaborazione tra il MIUR e il Ministero dell'Innovazione italiano, prevede un investimento di 1,5 milioni di euro. L'Uninettuno realizzerà inoltre, in collaborazione con il Segretario di Stato del Marocco presso il Ministero dell'Educazione Nazionale e dell'Insegnamento Superiore, corsi televisivi di alfabetizzazione e di educazione destinati ad adulti analfabeti e bambini ai primi livelli di scolarizzazione, che risiedano in Marocco e in Italia. 3.4 Lo studio dell’Italiano La lingua Italiana è sempre più studiata nel Mediterraneo è, infatti, proposta da molti istituti di paesi stranieri, anche del Medio Oriente non solo per motivi commerciali. Nelle Università, nelle scuole dei Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente dove storicamente si parla inglese e francese come seconda lingua, lo studio della lingua italiana è in costante ascesa, contribuendo a rafforzare vecchi e nuovi legami. Una richiesta cui corrisponde un'espansione continua di opportunità per accostarsi alla nostra lingua, spesso collegate a iniziative culturali, scambi, relazioni con imprese, segni altrettanto vivi ed evidenti della nostra cultura. Cittadini di tutte le età, quasi 18 mila, hanno partecipato nel 2001 agli oltre 1000 corsi organizzati dagli Istituti Italiani di Cultura. Tra i Paesi, al primo posto la Turchia (il 15% in più

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rispetto all'anno precedente), considerate le due sedi dell'Istituto ad Ankara e a Istanbul, seguita da Egitto, Libano e Marocco. In Israele, tra Tel Aviv e Haifa, l'incremento è stato del 30% L'italiano, inoltre, si insegna da anni in 20 licei del Marocco, in 4 ad Istanbul, in 13 scuole pubbliche del Libano (dove dallo scorso anno l'italiano è seconda lingua straniera ed è in uso un manuale specifico) oltre che in alcuni licei. 3 i licei italiani in Turchia, 2 dei quali aperti da oltre un secolo. La Scuola Italiana di Tunisi, è frequentata dal 1966 da studenti italiani e stranieri. L'insegnamento dell'italiano a livello accademico conta su istituzioni di alto livello e su lettori italiani e locali in molte università: ad esempio, ai 19 dell'Università di Tunisi, se ne aggiungeranno ora altri due locali presso l'Université du Centre e l'Université du Sud. All'Università di Tunisi I, è prevista una seconda "Sala Italia" ed è stato istituito di recente il corso di laurea in italiano. Molto diffusa a livello accademico la lingua italiana in Algeria, dove dall'anno scorso sono stati istituiti anche corsi altamente qualificati presso l'Institut Supérieur de Traduction et Interprétariat di Algeri. Sono attivi da anni i Dipartimenti di Filologia di Ankara e Istanbul che offrono corsi di dottorato di ricerca. Presso la facoltà di Giurisprudenza di Smirne è attivo un corso biennale di italiano giuridico. L'italiano si insegna in 7 Università del Marocco; la cooperazione iniziata nel '92 con l'Università di Bologna ha portato alla formazione di 21 docenti marocchini di lingua italiana e all'avvio dal novembre 2001 del Dipartimento di Italianistica presso l'Università "Mohammed V" di Rabat. 3.5 Equipollenza tra i titoli accademici finali esteri e i corrispondenti titoli accademici finali italiani I titoli accademici conseguiti all’estero non hanno valore legale in Italia (art.170 del R.D. n.1592/1933). Gli artt. 170 e 332 dello stesso decreto prevedono, per i detentori di titoli accademici stranieri la possibilità di richiederne l’equivalenza con i corrispondenti titoli italiani In virtù dell’autonomia riconosciuta alle Università, alle autorità accademiche è data la facoltà di valutare, se i titoli conseguiti all’estero possono avere corrispondenza nel nostro sistema di istruzione superiore. La domanda deve essere indirizzata al RETTORE di un ATENEO nel cui Statuto figura un corso di studi comparabile con quello completato all’estero. I documenti da allegare sono: • Originale del titolo finale di scuola secondaria superiore (o certificato sostitutivo), che

sia valido per l’ammissione all’università del Paese in cui esso è stato conseguito; • Traduzione ufficiale in italiano del certificato o diploma; • Dichiarazione di valore sullo stesso titolo, rilasciata dalla Rappresentanza

Diplomatica o Consolare italiana nel Paese al cui ordinamento didattico si riferisce il titolo stesso;

• Titolo accademico - in originale - di cui si richiede il riconoscimento, anch’esso accompagnato dalla traduzione ufficiale in italiano e da dichiarazione di valore, rilasciata dalla Rappresentanza Diplomatica o Consolare italiana nel Paese al cui ordinamento universitario il titolo fa riferimento;

• Certificato - in originale - con il dettaglio dei corsi seguiti e degli esami sostenuti all’estero per conseguire il titolo accademico straniero;

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• Traduzione ufficiale in italiano del certificato; • Programmi di studio (su carta intestata dell’università straniera o avvalorati con

timbro della università stessa),di tutte le discipline incluse nel curriculum straniero, con relativa traduzione in italiano; l’autenticità di tali programmi, come pure di tutta la documentazione precedente deve essere confermata dalla Rappresentanza Diplomatica o Consolare italiana in loco;

• Generalmente, anche 2 fotografie formato tessera, di cui una autenticata. Le autorità accademiche possono: • Dichiarare l’equivalenza, a tutti gli effetti del titolo accademico estero con quello

corrispondente dell’Università italiana; oppure. • Garantire il riconoscimento parziale di singoli esami, con la conseguente necessità

per l’interessato di iscriversi ad un anno intermedio del corso di studi italiano per completare gli esami, ed, eventualmente, preparare e discutere la tesi finale.

L’iter di equivalenza/riconoscimento si conclude con l’emanazione di un decreto rettorale che rende esecutiva la delibera del Senato Accademico. Il riconoscimento dei titoli accademici stranieri può aver luogo anche in base a specifici accordi culturali bilaterali stipulati con altri Paesi o convenzioni. I cittadini Comunitari residenti in Italia, dopo aver fatto perfezionare la loro documentazione dalla Rappresentanza Italiana competente, potranno presentare la loro domanda di riconoscimento direttamente alla Segreteria dell’Università Italiana prescelta (termine di presentazione 5 novembre con possibilità di dilazione fino al 31 dicembre - di ogni anno). I cittadini Comunitari residenti all’estero e gli Extra Comunitari residenti all’estero o residenti in Italia, ma sprovvisti di regolare permesso di soggiorno, dovranno presentare la domanda di riconoscimento, corredata di tutta la documentazione richiesta, alla Rappresentanza Diplomatica competente per territorio nel Paese al cui ordinamento universitario si riferisce il titolo straniero; la Rappresentanza Diplomatica, verificata la correttezza formale delle richieste, provvede poi al loro inoltro alle università italiane (termine di presentazione il 31 agosto di ogni anno). Organi competenti a fornire informazioni dettagliate sui documenti da allegare alla domanda e sulle caratteristiche formali sono le autorità diplomatiche italiane all'estero e, in Italia, le Segreterie Studenti o gli Uffici per gli Studenti Stranieri presso le singole università. Le Ambasciate che rappresentano presso le varie nazioni straniere il nostro Ministero degli Affari Esteri, in materia di titoli stranieri fanno riferimento al seguente ufficio ministeriale: MAE - Direzione Generale per la Promozione e Cooperazione Culturale - Ufficio VI - P.le della Farnesina, 1 - 00194 ROMA - Per quanto riguarda i cittadini italiani che vogliono ottenere il riconoscimento del proprio titolo all’estero ovvero, anche soltanto di un periodo di studi, si consiglia di rivolgersi alla Sezione Culturale dell’Ambasciata in Italia del paese o dei paesi cui si è interessati. Ammissione con titolo estero ai Dottorati di ricerca in Italia Il riconoscimento dell'idoneità dei titoli di studio conseguiti all'estero ai soli fini dell'ammissione a corsi di studio e di dottorato di ricerca è deliberata dall'università interessata, nel rispetto degli accordi internazionali vigenti (Normativa di riferimento: articolo 6, comma 6 del Decreto Ministeriale [MURST] 3 novembre 1999, n. 509 - Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli atenei)

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Iscrizione alle scuole di specializzazione non mediche ed ai corsi di perfezionamento. Cittadini non comunitari residenti all'estero I candidati residenti all'estero presentano, entro il 25 agosto 2000, la domanda e la prescritta documentazione alle Rappresentanze Diplomatiche italiane, le quali provvedono ad inviarle alle Università entro il successivo 15 settembre. I candidati stranieri in possesso di una laurea "propedeutica o affine" alla Scuola prescelta, possono domandare l'iscrizione che, tuttavia, resta subordinata al riconoscimento accademico del titolo ai soli fini dell'iscrizione ed al superamento dei rispettivi esami di ammissione, ove previsti. I cittadini stranieri forniti di laurea conseguita in Italia debbono soddisfare il requisito dell'abilitazione professionale, laddove richiesto. Iscrizione ai corsi singoli I cittadini non comunitari residenti all'estero che intendono frequentare uno o più corsi singoli o "stage" possono iscriversi presentando la domanda alle rappresentanze Diplomatiche italiane entro scadenze predefinite; le medesime Rappresentanze dovranno far pervenire alle istituzioni universitarie la documentazione e la domanda in tempi compatibili con l’inizio dei corsi. Iscrizione alle Scuole di specializzazione per l'insegnamento nella scuola secondaria Per l'iscrizione alle Scuole di specializzazione per l'insegnamento nella scuola secondaria sono accettati i titoli universitari conseguiti in un Paese dell'Unione Europea che diano accesso nel Paese stesso alle attività di formazione insegnanti per l'area disciplinare corrispondente. (Normativa di riferimento: Decreto Ministeriale [MURST] 26 maggio 1998)

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4. Volontariato in Marocco Il volontariato è un fenomeno molto vasto in Marocco. Ci sono migliaia di associazioni, soprattutto giovanili. Molte di queste hanno scelto il campo di lavoro come strumento per portare avanti le iniziative pacifiste e di scambio interculturale. L'UMAC (Union Marocaine des Associations de Chantier) è il cappello sotto cui si riuniscono queste associazioni; ognuna organizza poi indipendentemente i campi e le attività. Le associazioni che fanno parte dell'UMAC sono molte ed è difficile farne un elenco completo. Durante l'anno la maggior parte di queste associazioni porta avanti progetti di sviluppo locale e animazione sociale sia nelle città che nelle campagne. Attualmente uno dei problemi più gravi e in continuo aumento, soprattutto nelle città, è quello dei bambini di strada e dei bambini abbandonati. Alcune associazioni, come ad es. ACIM, hanno iniziato ad organizzare attività di animazione di strada con i loro volontari durante tutto l'anno e vorrebbero estendere la partecipazione anche a volontari europei a lungo termine. Per quanto riguarda i campi estivi, è prevista un'attività di tipo manuale (giardinaggio, ristrutturazione di strutture di accoglienza per disabili e bambini ecc.) accompagnata spesso da attività di animazione sociale. ACIM (Association des Amis des Chantiers Internationaux de Meknès) L'Associazione degli amici dei campi internazionali di Meknès è stata fondata nel 1962 come associazione senza fini di lucro ed è parte dell'UMAC. Non ha carattere né politico né religioso ed è aperta alle persone di qualsiasi provenienza culturale religiosa e ideologica. I suoi obiettivi sono:

• riuscire a coinvolgere nel lavoro volontario il più grande numero di persone possibile, in particolare di giovani e di quanti sono più svantaggiati nella vita sociale;

• lo sviluppo locale dell'individuo, dell'ambiente e del patrimonio culturale; • la costruzione concreta della pace, lo scambio interculturale e la comprensione

reciproca delle persone. La struttura dell'associazione, per assicurarsi una buona gestione degli affari e un'atmosfera democratica e per ottenere una partecipazione effettiva e operativa, è organizzata in un congresso, un consiglio amministrativo, un ufficio esecutivo e delle filiali. CSM (Chantiers Sociaux Marocains) Il CSM è una ONG marocchina, fondata nel 1963 a Fes. Il CSM non ha nessun orientamento politico e religioso ed è aperto a tutti. Ha 42 gruppi locali in ogni regione del Marocco. E' membro dell'UMAC. I suoi obiettivi sono:

• promozione della cultura del volontariato, • partecipare allo sviluppo sociale economico e culturale del paese, • incoraggiare gli scambi internazionali, • promuovere la partecipazione delle donne al lavoro dell'associazione, • favorire la cooperazione con altre organizzazioni con obiettivi comuni.

Il CSM organizza vari tipi di progetti: campi di lavoro internazionali, campi studio, campi di lingua araba, seminari, scambi culturali, progetti artistici giovanili, attività Euro Med. TWIZA TWIZA non è una sigla, ma un termine che si riferisce alla particolare forma tradizionale di solidarietà e dedizione tra i membri di un stesso villaggio.

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L'Associazione Movimento TWIZA è un'associazione marocchina a carattere associativo e senza fini di lucro, nata nel 1985. Il suo raggio di azione è provinciale e nazionale, grazie ai 15 gruppi sparsi sul territorio. La sede sociale è a Khémisset. TWIZA è membro dell'UMAC ed ha come finalità la promozione degli scambi interculturali, in favore della pace. TWIZA lavora con portatori di handicap fisici e mentali, dando sostegno morale e materiale. Dal 1992 l'associazione lavora sull'ambiente e sullo sviluppo locale, due dimensioni che ritiene strettamente legate. In prospettiva la sua azione va verso il miglioramento della qualità della vita sia urbana sia rurale. Altra priorità specifica dell'associazione è favorire l'inserimento professionale e sociale di giovani e donne in situazioni di precarietà. JEC (Jeunesse et Coopération) La JEC è un'associazione di volontariato nata all'inizio degli anni '60, grazie all'iniziativa di giovani volontari, decisi a contribuire all'edificazione di un nuovo ideale, basato sui valori della pace, della solidarietà e dell'amicizia tra i popoli. Da allora l'associazione si è mantenuta attenta alla ricchezza e ai cambiamenti delle esigenze giovanili. Mette in pratica i suoi valori grazie:

• ai campi di lavoro interculturali, • all'impegno per la salvaguardia dell'ambiente, • alla sensibilizzazione dei giovani all'importanza del lavoro comunitario, • al coinvolgimento dei cittadini nelle azioni specifiche a carattere socio-educativo, • all'invio di giovani marocchini a campi internazionali, • alla realizzazione di progetti in ambito rurale, • all'animazione di spazi pubblici, come spiagge, quartieri ecc…

CJM (Chantiers Jeunesse Maroc ) La prima grande azione di lavoro volontario in Marocco si tiene nel 1956 con il progetto della “Route de l’Unité” (Strada dell'Unità). 12000 giovani volontari hanno costruito una strada che collega la zona centrale, sotto il dominio francese, con il nord, sotto il dominio spagnolo. Nel 1961 un gruppo di volontari, provenienti dall'esperienza della “Route de l’Unité”, assieme ad un altro gruppo che ha fatto esperienze di campi di lavoro in Europa, decide di creare una struttura che si occupi di lavoro volontario. Il CJM si è occupato di progetti rurali, ricostruzione di scuole e campagne di alfabetizzazione. Oggi si sta aprendo a temi come la tutela dell'ambiente, la conservazione del patrimonio architettonico, il lavoro nei vari campi del sociale. CJV (Chantiers de Jeunnes Volontaires Fes): E' una piccola associazione con sede a Fes. Dopo aver attraversato un periodo di difficile ristrutturazione interna questa associazione sta lentamente riprendendo ad organizzare campi di lavoro. ATVC (Associatio du Travail Volontaire et Culturel, Casablanca) Si tratta di un’associazione che lavora prioritariamente su progetti a carattere sociale nella città di Casablanca, non organizzano campi tutti gli anni ma sporadicamente.

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5. Analisi dei flussi di studenti esistenti e potenziali e caratteristiche socio-economiche dei territori di provenienza Secondo i dati rilevati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano, gli studenti del Marocco iscritti all’anno accademico 2001/2002 in un’ università italiana erano 361, in particolare 223 maschi e 138 femmine. Inoltre nel 2002 sono stati 24 (17 maschi e 7 femmine) i laureati del Marocco, mentre solo uno studente del Marocco ha portato a termine un dottorato di ricerca e sempre solo uno studente del Marocco ha concluso un master universitario in una università italiana. Purtroppo i dati del mInistero non specificano le università presso le quali questi studenti hanno svolto i loro percorsi di studi.

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6. Tratti culturali: consigli e curiosita’ Il Marocco è un paese musulmano per questo è bene prestare attenzione all'abbigliamento soprattutto nelle zone non altamente turistiche (evitare vestiti succinti e scollati per le donne, per gli uomini sarebbe più opportuno indossare pantaloni lunghi). Le manifestazioni di affetto tra uomini e donne, anche se sposati, sono disapprovate. Durante il Ramadan è bene non mangiare, bere e fumare in pubblico durante le ore diurne. Per girare nelle medine, veri labirinti, il consiglio è quello di avvalersi di una guida. I comportamenti da evitare Il vilipendio alla famiglia reale e allo Stato sono reati punibili penalmente, come anche la mancanza di rispetto nei confronti della bandiera e del denaro. Tutte le moschee, tranne quella di Hassan II a Casablanca, sono vietate ai non musulmani, quindi è bene evitare comportamenti offensivi insistendo. Chiedere sempre il permesso prima di fotografare qualcuno, soprattutto se si tratta di donne, e non fotografare obiettivi che possono essere considerati strategici come ad esempio le installazioni militari. Evitare di usare la mano sinistra per toccare il cibo, per accarezzare i bambini o per consegnare regali o denaro Consigli Tra le altre malattie, si evidenzia la presenza della leishmaniosi che causa ulcerazioni della pelle e delle mucose o infezione di organi importanti. Essa viene trasmessa dalle mosche del deserto attive soprattutto la notte. Si consiglia quindi di proteggersi adeguatamente Un po' ovunque, ma specie nei pressi dei luoghi frequentati e affollati dai turisti, ci si può trovare a combattere con una folla di aiutanti. Per quel che riguarda i comportamenti quotidiani si consiglia di:

• lavarsi le mani nella bacinella dell'acqua prima di mangiare, • non indossare abiti troppo succinti, • non offrire mai cibo con la mano sinistra, • non sprecare l'acqua, soprattutto davanti agli indigeni.

Nel caso si corra il rischio di disidratazione, il tè alla menta è sempre sicuro in quanto l'acqua viene prima bollita. L'acqua è potabile in tutto il Marocco e in teoria si potrebbe bere senza preoccupazioni; per evitare noiose diarree è comunque consigliabile bere acqua minerale imbottigliata e non mangiare verdura cruda, frutti di mare e frutta non sbucciata. Evitare di bagnarsi in fiumi e laghi spesso infestati da parassiti. In alcuni ksour, antichi villaggi fortificati, la presenza di turisti può non essere gradita. Si consiglia quindi farsi accompagnare da una guida locale e chiedere il permesso del Mokkadem, la maggior autorità del ksour, o quello del kaid della zona. Nota Sono vietate le relazioni extraconiugali e omosessuali. In caso di relazione e/o matrimonio tra stranieri/e e Marocchini/e vanno rispettate le leggi e le regole comportamentali islamiche. La frontiera meridionale tra Sahara occidentale e Mauritania è a rischio per la presenza di campi minati.

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Curiosità Contrattare i prezzi nel suq (mercato) è d'obbligo ed anche un modo per conoscersi, a volte si beve anche il tè mentre si discute il prezzo. Il Marocco è stato il set di numerosi film. Tra i più famosi ricordiamo Lawrence d'Arabia (Gole del Todra), Gesù di Nazareth e Il tè nel deserto (Ait Benhaddou).