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Manziale di Riabilitazione Cochlear

IMPIANTI COCLEARI:

MANUALE DI RIABILITAZIONE

Versione italiana a cura della Sezione di Audiologia - Ospedale di Circolo e Fondazione E.S. Macchi - Varese - Coordinatore: Sandro Burdo - Traduzione del testo: Martina de Angelìs - Revisione del testo e adattamento degli esercizi alla lingua italiana: Claudia Poggia, Fernanda Magnini Tradotto e adattato dall'originale "Rehabilitation Manual" - Cochlear Ltd. Australia Autori: Dianne J. Meeklenburg, Cochlear Corporation Richard C. Dowell, Department of Otolaryngology, University of Melboume, Australia Virginia W. Jenison, Department of Communication Disorders, Louisiana State University Medical Center

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3 Manuale di Riabilitazione Cochlear

PRESENTAZIONE DELLA EDIZIONE ITALIANA Gli impianti cocleari multicanale rappresentano ormai una delle realtà riabilitative della sordità più esaltanti di questi ultimi anni. E’, infatti, ormai risaputo che le sordità, che non possono trarre benefici sensibili dalle comuni protesi acustiche, trovano nell'impianto cocleare il loro trattamento d'elezione, con risultati talmente rapidi e brillanti da non avere eguali se paragonati a qualsiasi altra terapia o trattamento protesico - riabilitativo. I soggetti che raggiungono il massimo dei benefici con estrema rapidità sono i sordi diventati tali dopo l'acquisizione del linguaggio ed è a questi pazienti che si rivolge il Manuale di Riabilitazione di Mecklenburg, Dowell e Allison. Si tratta del manuale ufficiale della Cochlear comparso negli ambienti scientifici orinai un decennio orsono, e che rappresenta il cardine su cui si sono basate tutte le metodologie riabilitative del sordo adulto con impianto cocleare multicanale. Ma il manuale di riabilitazione della Cochlear non deve essere considerato solo come un eserciziario perchè, in realtà, in esso viene descritta anche una metodologia che può essere seguita con tutti i sordi e non solo con i portatori di impianto, e che si basa su quattro principi, e cioè: 1) la riabilitazione deve tener presente le analisi che l'apparato uditivo compie sui suoni e sul linguaggio (detezione, discriminazione, identificazione, riconoscimento, comprensione). 2) Il, training deve iniziare allenando il primo livello di analisi che non soddisfa le performances minime, proseguendo poi negli stadi successivi secondo una progressione di difficoltà. 3) La riabilitazione è strutturata in modo da aver chiari gli obiettivi da raggiungere a breve e medio termine. 4) I risultati riabilitativi vengono quantificati in modo sufficientemente obiettivo, classificando il paziente per livelli di performance. Il gruppo Impianti Cocleari della Sezione di Audiovestibologia dell'Ospedale di Circolo di Varese, ha fatto proprio il manuale degli Autori Australiani traducendolo per i propri operatori e ricostruendo gli esercizi nel modo ritenuto più idoneo al training per la lingua italiana. Gli esercizi qui proposti, quindi, non sono la mera traduzione di quelli previsti nel Manuale originale, ma sono stati rifatti ex novo, seguendo i principi informatori di quelli originali. Due parole, infine, sulla struttura del Manuale. Esso può essere diviso in quattro capitoli. Il primo descrive i principi su cui si basa il training riabilitativo. Nel secondo vengono tracciati i programmi individualizzati, secondo i livelli di performances, inviando al terzo capitolo per gli esercizi veri propri citati nei programmi. Il manuale si conclude con delle appendici di approfondimento alle quali abbiamo aggi . unito il testo degli esercizi che Claudia Poggia ha allestito per l'autotraining domiciliare con voce riprodotta e che si sono rivelati un ottimo completamento delle esercitazioni formali condotte dalla logopedista. Inoltre, sempre in tema di attività riabilitativa del gruppo di Varese, si ritiene opportuno ricordare il volume "Sordità e telefono" edito da Foglia,--za (Milano), in cui sono descritti in modo completo la teoria e gli esercizi per allenare la comunicazione a distanza, che in questo Manuale sono riportate in versione ridotta. Un grazie, per concludere, alla Cochlear AG di Basilea che ha permesso la realizzazione di questa traduzione.

dr. Sandro Burdo

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INDICE INTRODUZIONE pag. 9 CAPITOLO PRIMO: CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE 1.1 MATERIALI E TEST PER LA CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE pag. 13 Base logica per la scelta dei diversi materiali Test di classificazione Grado di difficoltà 1.2 PERFORMANCE UDITIVE IN ORDINE CRESCENTE DI DIFFICOLTA pag. 14 Esercizio di Discriminazione Esercizio di Identificazione Esercizio di Riconoscimento - riconoscimento con indizi diretti - riconoscimento con indizi indiretti - riconoscimento senza indizi Esercizio di Comprensione Riassunto 1.3 ALTRI ESERCIZI PER ALLENARE LA PERCEZIONE UDITIVA pag. 16 1.4 PRINCIPI SU CUI SI BASANO LE PROCEDURE DI CLASSIFICAZIONE pag. 17 Introduzione 1.5 LIVELLI DEI TEST DI CLASSIFICAZIONE pag. 17 Discriminazione degli Aspetti Soprasegmentali Discriminazione della Seconda Formante Riconoscimento in Open - set 1.6 PROCEDURA DI "CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE" pag. 20 Procedura Risultati 1.7 TEST DI "CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE" pag. 20 MODULO DI PUNTEGGIO PER IL TEST DI CLASSIFICAZIONE pag. 20 LIVELLO A: IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA pag. 21 LIVELLO B: IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE pag. 23 LIVELLO C: DISCRIMINAZIONE DELLA SECONDA FORMANTE pag. 25 LIVELLO D: RICONOSCIMENTO DI FRASI COMUNI pag. 27 SCHEDA DI PUNTEGGIO pag. 28 CAPITOLO SECONDO: PROGRAMMI RIABILITATIVI 2.1 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO A pag. 33 Detezione e discriminazione Obiettivi del paziente

Tipo di materiali

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Manuale di Riabilitaziotie Cochlear

A. 1.0 DETEZIONE DEL SUONO pag 33 Preparazione Procedura

A.2.0 DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA pag 35 Compito 1

Compito 2 A.3.0 SPEECH TRACKING Parole mono e bisillabiche Parole bi e trisillabiche A.4.0 DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA pag36 CON FRASE IN ESPANSIONE

Uguale o differente Mono e polisillabica Mono e bisillabica

A.5.0 DISCRIMINAZIONE DI FRASI E DI PAROLE CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA pag36 Compito 1 Compito 2 A.6.0 DISCRIMINAZIONE DI FRASI E DI PAROLE pag 37 Compito 1

Compito 2 2.2 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO B pag 37

Discriminazione e Identificazione Obiettivi del paziente Tipo di Materiali

B.1.0 ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE IN CLOSED – SET pag 38

B.I. 1 IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA

Compito 1 Compito 2

B.2.0 IDENTIFICAZIONE DI FRASI . CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA

B.3.0 IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 1

Compito 2 Compito 3

B.4.0 IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE PAROLE MONO E BISILLABICHE

PAROLE MONO E BISILLABICHE PAROLE MONO 131 E POLISILLABICHE

B.5.0 SPEECH TRACKING Compito 1 Compito 2 Compito 3

B.6.0 USO DEL TELEFONO CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER USO DEL TELEFONO USO DEL TELEFONO LISTE RANDOMIZZATE DI NUMERI LISTE RANDOMIZZATE DI COLORI

COMUNICAZIONE TELEFONICA CON UN CODICE SEMPLICE B.7.0 DISCRIMINAZIONE / IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE All’APERTURA VOCALICA

Compito 1 Compito 2 pag. 43

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B.8.0 DISCRIMINAZIONE DOMANDA / AFFERMAZIONE pag. 44 2.3 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO C pag. 44 Identificazione e Riconoscimento Obiettivi del paziente Tipo di materiali C. 1.0 IDENTIFICAZIONE DELLA FRASE ATTRAVERSO UINTONAZIONE pag. 45 C.2.0 IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA ACCENTUATA pag. 45 C.3.0.USO DEL TELEFONO - LIVELLO AVANZATO pag 45 IDENTIFICAZIONE SI / NO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO - LIVELLO AVANZATO LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI TRAINING AL TELEFONO PER IL SORDO pag. 47 C.4.0 IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA pag. 47 Compito 1 Compito 2 C.5.0 IDENTIFICAZIONE IN CLOSED-SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA pag. 48 Compito 1 Compito 2 C.6.0 RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DA UN ARGOMENTO E DA PAROLE pag. 48 C.7.0 RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DA UNA LOCUZIONE pag. 49 IN POSIZIONE INIZIALE IN POSIZIONE CENTRALE IN POSIZIONE FINALE C.8.0 RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO FORNITO DA UNA FRASE CLOSED - SET pag. 49 C.9.0 RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO FORNITO DA UNA FRASE OPEN - SET pag. 50 2.4 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO D pag. 50 Riconoscimento e Comprensione Obiettivi del paziente Tipo di materiali D. 1.0 FRASI COLLOQUIALI E DI USO COMUNE pag. 51 CON INDIZIO CONTESTUALE CON INDIZIO NON CONTESTUALE D.2.0 FRASI DI USO COMUNE RELATIVE A DETERMINATE SITUAZIONI pag. 51 D.3.0 SEMPLICI STORIE INTERATTIVE pag. 52 D.4.0 FRASI IN RELAZIONE ALU ARGOMENTO pag. 52 Compito 1 Compito 2 D.5.0 FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO pag. 53 Compito 1 Compito 2 Compito 3 Compito 4 Compito 5

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Manuale di Riabilitazione Cochlear

Compito 6 Compito 7

D.6.0 FRASI IN OPEN - SET / SENZA PAROLE INDIZIO

MAGGIORE E MINORE RIDONDANZA pag. 54

D.7.0 PRATICA INTERATTIVA AL TELEFONO

FRASI CON RISPOSTA UNIVOCA pag. 54

D.8.0 STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO Compito 1 pag. 55

Compito 2

Compito 3

Compito 4

CAPITOLO TERZO: I MATERIALI

3.1 Materiali del programma per pazienti al livello A pag. 59

3.2 Materiali del programma per pazienti al livello B pag. 79

3.3 Materiali del programma per pazienti al livello C pag. 109

3.4 Materiali del programma per pazienti al livello D pag. 127

CAPITOLO QUARTO: APPENDICI

4.1 APPENDICE A 1 pag. 153

FOGLIDILAVORO

APPENDICE A. 1

APPENDICE A.2

APPENDICE A. 3

4.2 APPENDICE B pag. 157

VALUTAZIONE SULLA CONFUSIONE DEI FONEMI VOCALICI E DEI FONEMI CONSONANTICI

APPENDICE B.1

APPENDICE B.2

APPENDICE B.3

USO DEL PROGRAMMA “CONFUSE”

4.3 APPENDICE C

SPEECH TRACKING pag. 165

SEGNI GESTUALI pag. 168

SUGGERIMENTI- E INDIZI pag. 171

SPEECH TRACKING SENZA LETTURA LABIALE pag. 172

4.4 APPENDICE D

TRAINING UDITIVO CON VOCE RIPRODOTTA pag. 174

TESTI REGISTRATI SU AUDIOCASSETTE PER TRAINING UDITIVO

CON VOCE RIPRODOTTA Audiocassetta 1 - Audiocassetta 2 pag. 175

TESTI REGISTRATI SU AUDIOCASSETTA PER TRAINING UDITIVO

CON VOCE RIPRODOTTA Audiocassetta 3 pag. 190

TESTI REGISTRATI SU AUDIOCASSETTA PER TRAINING UDITIVO

CON VOCE RIPRODOTTA Audiocassetta 4 pag. 202

BIBLIOGRAFIA pag. 221

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 9 INTRODUZIONE U obiettivo di questo manuale è quello di far conoscere ed insegnare quelle strategie che possono facilitare la comunicazione ai pazienti a cui viene proposto l'impianto cocleare: tenuto conto che la maggior parte di essi, di solito, è stata sottoposta a programmi di terapia riabilitativa (lettura labiale, uso di protesi acustiche e/o tattili), che, però, non hanno portato a benefici sufficienti a superare le frustrazioni causate dalla sordità Diverse esperienze clinico - riabilitative hanno dimostrato che vi è un'ampia variabilità di risultati tra i pazienti impiantati, come si può prevedere dalle loro diverse capacità di sfruttare le sensazioni uditive prodotte elettricamente. Le esperienze finora condotte fanno ritenere che esistano molti fattori che possono influenzare la capacità individuale di sfruttare l'impianto cocleare, ma è stato dimostrato che nessun singolo fattore può essere considerato determinante per definire le abilità comunicative del singolo paziente. Le variabili più frequentemente citate sono: - motivazione; - età di protesizzazione; - età di insorgenza ed entità della sordità; - numero di cellule nervose residue; - capacità di sintesi; - abilità nell'utilizzare le percezioni bimodali. Poiché non siarno in grado di prevedere i risultati di un impianto cocleare, è necessario non essere rigidi nelle decisioni e sfruttare al massimo le proprie abilità creative per cercare di progettare un piano riabilitativo di successo. Prima di iniziare il lavoro col paziente, il clinico dovrebbe aver letto con attenzione il Manuale dell'Audiologo che descrive il sistema, conoscere con precisione il segnale che il paziente ha ricevuto attraverso l'impianto, avere una completa conoscenza di come programmare lo speech processar. Inoltre, è consigliata un'accurata scelta delle attività di training descritte in questo manuale in modo tale da scegliere le esercitazioni più adatte ad ogni singolo paziente. Il programma di training di seguito descritto è strutturato per fornire una varietà di esercizi di training che coinvolgano ed allenino un'ampia gamma di abilità percettive uditive. Questa strategia è la più adatta alle esigenze riabilitative dell'adulto con Impianto Cocleare Nucleus 22 Channel, benché molti degli esercizi possano essere facilmente adattati anche a pazienti più giovani, tenendo presente che gli esercizi di training per impianti cocleari multicanale sono spesso diversi da quelli per il sistema a singolo canale. La differenza principale consiste in una più ampia varietà di sensazioni indipendenti da sfruttare, poiché, con il multicanale, ogni elettrodo ha la possibilità di produrre una differente sensazione. In questa potenzialità è imp licita la necessità di bilanciare i segnali in arrivo così che il suono risulti gradevole e trasmetta il maggior numero di informazioni.

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. CAPITOLO PRIMO:

CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 13 1.1 MATERIALI E TEST PER LA CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE Base logica per la scelta dei Materiali. Coloro che usano un impianto cocleare multicanale dovrebbero sviluppare almeno due capacità per meglio sfruttare le sensazioni uditive attivate elettricamente: la percezione dell'informazione prosodica (che richiede un'analisi del suono per quanto riguarda l'ampiezza, la durata e il tempo) e il riconoscimento dell'altezza tonale (che richiede l'analisi della prima e della seconda formante). Questi due aspetti percettivi presentano differenti livelli di difficoltà che richiedono delle attività di training specifiche che variano dalle più facili a quelle progressivamente più complesse. Per esempio, durante le prime sedute, si possono usare materiali che evidenzino le caratteristiche prosodiche più semplici, come le differenze di lunghezza della parola mentre, solo successivamente, si passerà a prestazioni più difficili come la discriminazione tra diversi tipi di locuzione (ad es. domanda/affermazione). Questa strategia "in progressione" di difficoltà è la più efficace per raggiungere dei successi comunicativi e per migliorare le prestazioni del paziente nel corso del training riabilitativo. Bisogna ricordare che una buona discriminazione prosodica o delle formanti non presume il successo con entrambe. Per esempio, un paziente capace di una buona discriminazione fonemica non necessariamente sarà buon interprete dell'informazione prosodica. Inoltre, un paziente particolarmente bravo nella classificazione prosodica può non essere particolarmente brillante nel riconoscimento e nella comprensione. Di solito, i pazienti più abili, sfruttano entrambe queste abilità percettive. Test di classificazione 1 test di classificazione vengono effettuati per valutare a quale livello di analisi uditiva possa arrivare il paziente all'inizio del training, oppure per stabilire se un paziente possa passare ad un livello successivo prima di aver completato una parte del training. 1 test sono una valutazione informale intesa come supporto al terapista per scegliere il livello di attività più appropriato. Vengono presentati quattro livelli di test. La loro struttura suggerisce la modalità di procedere e il metodo per quantificare le performance sotto forma di punteggio. Prima di iniziare, il terapista dovrebbe conoscere i principi informatori su cui si basa il test considerando che si deve iniziare sempre con il Livello di difficoltà A e che la prova viene interrotta quando il paziente non è in grado di raggiungere il punteggio prestabilito. I risultati informano, quindi, il terapista su quale sarà il "punto di partenza" del training del paziente. Grado di difficoltà 1 materiali per il training sono presentati secondo quattro livelli di prestazione in difficoltà crescente (A, B, C e D). 1 risultati del test di classificazione servono come guida per la scelta del tipo di esercizi di ogni livello e possono essere adattati ad ogni singolo paziente. All'intemo di ogni livello, si è cercato di organizzare i materiali secondo un ordine di difficoltà crescente. Per migliorare una data abilità spesso vengono forniti molteplici @11 gruppi" di attività che possono essere usati quando risulti necessaria un'esercitazione supplementare. Non è necessario, comunque, che la successione dei materiali aderisca rigorosamente alle regole se le ris poste del paziente indicano diversamente. Gli specialisti dovrebbero usare i materiali secondo un livello prestabilito, basato sulle risposte del paziente e tenendo conto che nell'utilizzo di un nuovo segnale uditivo varierà il grado di apprendimento. L’esito della prestazione sarà il migliore indicatore per sapere se procedere a un successivo livello di training, se ritornare a compiti più facili, se continuare a fare l'esercizio allo stesso livello. In altre parole, sarà il paziente, in base alle dif-

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14 Matzuale di Riabilitaziotie Cochlear

ficoltà che incontra, a determinare quali materiali utilizzare. Se dopo alcune sedute di training, il paziente dimostra di essere in grado di esercitare le proprie abilità ad un livello superiore, il terapista può decidere di tralasciare il resto della sezione e ripetere il test di classificazione utilizzando, in determinati casi, liste di presentazione supplementari. Ad ogni livello vi è una sovrapposizione intenzionale degli esercizi, poiché alcuni che sono utilizzati per un livello possono trovarsi anche in un altro (secondo una presentazione leggermente differente). Comunque, qualora vi fosse la necessità di includere attività supplementari per esercitare una particolare abilità, il terapista potrà sia utilizzare materiali simili, ma di un altro livello o programmare attività supplementari. I livelli del training sono basati su prestazioni in ordine di difficoltà crescente, oscillante dalle più semplici abilità percettive di detezione e di discriminazione a quelle più complesse quale la comprensione, poichè ogni tipo di compito presenta un'abilità leggermente più impegnativa rispetto a quella richiesta per il precedente e questa gerarchia può essere applicata alla maggior parte degli esercizi. Per esempio, se un compito di riconoscimento risulta troppo difficile, lo specialista può modificarlo in un compito di identificazione; se il paziente incontra ancora difficoltà, gli stessi materiali possono essere ulteriormente semplificati in un compito di discriminazione. Qualora fosse necessario utilizzare una versione modificata dell'esercizio, bisognerà sempre dare al paziente l'opportunità di sperimentare il compito originale prima di procedere con quello nuovo. E quindi fondamentale scegliere attività che mettano alla prova le abilità uditive del paziente, essendo comunque pronti a modificarle e a gestirle in modo tale che provi sempre una sensazione di successo. 1.2 PERFORMANCE UDITIVE IN ORDINE CRESCENTE DI DIFFICOLTA Esercizi di discriminazione Gli esercizi di discriminazione sono quelli che richiedono al paziente unicamente di riferire se i due item presentati sono "uguali" o "differenti". Benché questo sia il livello più basso di prestazione (dato per assodato che il paziente abbia delle abilità di detezione sufficienti) può rivelarsi il livello di training più idoneo per alcuni pazienti. Gli esercizi di discriminazione, così come quelli di detezione, sono presentati nei Materiali di Livello A. Se il paziente ha difficoltà nella discriminazione elementare, è consigliabile una rivalutazione della mappa. Comunque, i pazienti che sono stati sordi per un lungo periodo o che non hanno memoria uditiva avranno bisogno di tempo ed esercizio per imparare a differenziare le caratteristiche del nuovo segnale. Il programma di training rappresenta anche una sorta di incoraggiamento, dando la possibilità di selezionare gli esercizi specifici che determinino in loro un atteggiamento positivo. Prima di sottoporre i singoli esercizi di training al paziente, il terapista dovrebbe impratichirlo sugli stessi per allenarlo ai nuovi suoni. Esercizi di identificazione Gli esercizi di identificazione sono quelli che richiedono al paziente di indicare la risposta corretta utilizzando materiali strutturati in "elosed-set" (cioè in lista chiusa). Le attività presentate presumono che il paziente sia capace di percepire e discriminare fra due item che differiscono per determinate caratteristiche (ad es. durata, ritmo, intensità, ecc.). 1 materiali utilizzati per l'identificazione iniziano al Livello B e si trovano anche nel Livello C. Se il paziente trova difficoltà con il compito di identificazione, tale attività può essere modificata facilmente in un compito di discriminazione domandando al paziente se i due item presentati sono uguali o diversi. Per portare, invece, gli esercizi di identificazione a un livello più difficile si può semplicemente ampliare il numero di scelte da presentare al paziente, non preparandolo al compito, o proponendogli del materiale strutturato in modalità open - set (cioè in lista aperta).

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Mattuale di Riabilitazione Cochlear 15 Esercizio di riconoscimento Gli esercizi di riconoscimento sono quelli che richiedono al paziente di ripetere quello che è stato detto non utilizzando materiali strutturati in closed - set. Il passaggio da un compito d'identificazione di un closed - set a un compito di riconoscimento di un open - set può essere difficile per molti pazienti. Gli esercizi per il riconoscimento sono inclusi nei materiali di Livello B e continuano nel Livello C. I pazienti dovrebbero essere capaci di eseguire i compiti di identificazione entro un gruppo di scelte sufficientemente ampio prima di passare ai compiti di riconoscimento. Questo programma di training prevede tre tipi di compiti di riconoscimento da presentarsi nel seguente ordine: a) con indizi diretti: Questi esercizi forniscono al paziente una parola/e chiave che è inclusa nella frase e che serve a fornire un'informazione diretta sul contesto. L’indizio è sempre dato in condizione di ascolto con lettura labiale. Il paziente, dopo aver visto e sentito la parola/e indizio, deve provare a identificare dove questa parola si trovi. Un esempio può essere: "palla". Il paziente può ripetere, "ta ta ta palla ta". Utilizzando la parola chiave come indizio contestuale per il resto della frase, sarà possibile "riconoscere" altre parole senza l'aiuto della lettura labiale. Il compito può essere reso più facile presentando al paziente solo una parte della frase (una locuzione), chiedendo al paziente di riconoscere l'altra parte. Successivamente l'esercizio viene proposto fornendo come indizio una sola parola chiave. b) con indizi indiretti: Questi esercizi consistono nel fornire al paziente una parola o una locuzione relativa all'argomento della frase in esame, ma non facenti parte dello stimolo stesso. Prima di presentare lo stimolo può essere utile, per facilitare il riconoscimento dell'open-set, parlare dell'argomento relativo alla frase in questione, fornire una parola, una locuzione della stessa: è possibile anche fornire indizi indiretti facendo riferimento a figure relative allo stimolo. e) senza indizi: Questi sono i più difficili tra gli esercizi di riconoscimento che vengono comunque suddivisi secondo un ordine di difficoltà crescente. Negli esercizi più semplici si richiede al paziente di ripetere frasi che sono in relazione le une con le altre; col progredire della 4 1 conversazione", il paziente può usare il contesto della frase precedente come indizio contestuale: in questa fase l'argomento non deve essere mai presentato al paziente prima dello stimolo. Gli esercizi più difficili, invece, richiedono al paziente di riconoscere una frase, una parte o una parola di essa che non siano in relazione con gli stimoli precedenti. Qualche consiglio per la corretta somministrazione

A) E’ importante ricordare che il paziente, spesso, sarà riluttante a rispondere sino a quan- do non avrà capito completamente; dovrebbe, invece, essere sempre incoraggiato a prova- re ad indovinare. E necessario confermare tutte le risposte corrette in modo tale che il paziente possa usare le informazioni supplementari per le prove seguenti. Dopo la seconda prova (o terza, se il paziente non mostra segni di stanchezza), il terapista dovrebbe modificare gli esercizi. B) Se necessario, gli esercizi possono essere facilmente modificati fornendo indizi contestuali supplementari (quello diretto o quello indiretto): questo permetterà presentazioni supplementari che risulteranno più facili per il paziente, evitando che egli "rinunci" ad eseguire il compito richiesto. Se il paziente è incapace di dare una risposta corretta, nonostante siano stati sfruttati indizi indiretti o diretti, il terapista dovrebbe presentare l'item con la lettura labiale.

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16 Manuale di Riabilitazione Cochlear Dopo la presentazione dell'item con lettura labiale, concludere sempre la prova ripresentando la frase al paziente in condizioni di solo ascolto, senza però richiedere una risposta. C) t utile ricordare che alcuni pazienti possono non raggiungere mai il riconoscimento di un open - set. Sarà, quindi, opportuna una precisa valutazione del primo open - set dei compiti di riconoscimento presentati così che il paziente non si avvilisca o non sviluppi un atteggiamento negativo nei confronti dell'impianto. Esercizi di comprensione I compiti di comprensione richiedono che il paziente tragga profitto dall'ascolto e dalle abilità cognitive e dia risposte interattive e non pure ripetizioni. Anche se, inizialmente, il paziente si eserciterà sulle abilità di riconoscimento, le attività presentate al Livello D si concentrano sul miglioramento della memoria uditiva data dall'informazione ricevuta attraverso l'impianto. Riassunto Le attività testè descritte sono solo un esempio delle abilità di base da allenare durante il training. Conoscendo il funzionamento dello speech processar, ascoltando le descrizioni del paziente riguardo i suoni uditi, e valutando il punteggio ottenuto per ogni attività, il terapista dovrebbe essere capace di organizzare attività personalizzate per ogni singolo paziente. Bisogna ricordare, inoltre, che i materiali qui contenuti sono stati studiati per stimolare la percezione delle sensazioni sonore. Siamo consapevoli che il linguaggio e le capacità di produzione verbale sono essenziali per una comunicazione efficace; comunque, al momento, lo scopo di questo manuale è di fornire degli stimoli che interessino e potenzino tutti gli aspetti della riabilitazione. L’impianto cocleare dovrebbe influenzare direttamente la percezione del suono e la produzione verbale. Questi esercizi sono strutturati per fornire materiali di un livello adeguato per sviluppare specificatamente la percezione. Molti terapisti troveranno utile rielaborare gli esercizi in modo tale che essi siano più adatti al livello linguistico del loro paziente. Questo dovrebbe essere fatto con il proposito di conservare, quando possibile, la struttura globale dello sviluppo percettivo. 1.3 ALTRI ESERCIZI PER ALLENARE LA PERCEZIONE UDITIVA Le Appendici B e C descrivono gli esercizi per il riconoscimento delle vocali e delle consonanti (B) e quelli per lo speech tracking (C). Un programma completo di riabilitazione dovrebbe includere sia un metodo di tipo analitico per l'identificazione delle vocali e delle consonanti sia il riconoscimento sintetico dei materiali usati nello speech tracking. Di seguito viene proposto un esempio di come presentare questi esercizi. Ogni seduta dovrebbe comprendere una revisione del diario del paziente, lo speech tracking, gli esercizi per il riconoscimento delle vocali e delle consonanti, gli esercizi scelti dal manuale e il counseling. Ordine di presentazione degli esercizi per il riconoscimento delle vocali e delle consonanti: 10SEDUTA LL + SP, LL vocale 2" SEDUTA LL, LL + SP consonante 3" SEDUTA LL + SP, LL vocale 4' SEDUTA LL, LL + SP consonante 50 SEDUTA LL + SP, LL vocale 6c'SEDUTA LL, LL + SP consonante 70 SEDUTA LL + SP, LL vocale 80 SEDUTA LL, LL + SP consonante

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9' SEDUTA LL + SP, LL vocale IO OSEDUTA LL, LL + SP consonante

Maniiale di Riabilitaziotie Cochlear 17

Modalità di presentazione per l'esercizio di riconoscimento:

I. LL + SP = Speech processar combinato con lettura labiale

2. LL = solo lettura labiale

3. SP = solo Speech Processor

Modalità di presentazione per l'esercizio di speech tracking:

I. LL + SP = Speech processar combinato con lettura labiale.

2. LL = solo lettura labiale (senza suono) Nota: Alcuni pazienti possono essere in grado di eseguire il tracking usando solo lo speech processor (e, quindi, solo attraverso l'udito); generalmente sono quelli che in LL + SP ottengono un punteggio maggiore di 25 parole al minuto rispetto a quello ottenuto con la sola LL. Sottolineamo che l'attività di speech tracking in condizioni di solo ascolto con lo speech processar dovrebbe essere effettuato con tutti i pazienti in grado di farlo. Tali pazienti raggiungono anche altre abilità di riconoscimento in open - set, come l'uso del telefono in modo interattivo. 1.4 PRINCIPI SU CUI SI BASANO LE PROCEDURE DI CLASSIFICAZIONE Introduzione Affinché i pazienti non si scoraggino nell'affrontare compiti troppo difficili, è importante che essi inizino il loro programma di training ad un livello appropriato. 1 pazienti, al fine di sviluppare una piena accettazione dell'impianto cocleare, dovrebbero essere messi in condizione di avvertire un miglioramento graduale delle proprie abilità. Quest' ultimo aspetto è particolarmente importante in caso di pazienti con aspettative non realistiche, come conseguenza di un counseling pre - chirurgico inadeguato. t difficile determinare obiettivamente quale sarà il livello di performance di alcuni pazienti; come è stato accennato all'inizio, non si può prevedere il potenziale successo o il fallimento di un paziente. Inoltre, pur potendo valutare i livelli di performance, i risultati ottenuti suggeriscono unicamente le abilità che il paziente può sviluppare per migliorare la comunicazione attraverso l'impianto cocleare. Sono di seguito presentati quattro test di classificazione per aiutare il terapista a determinare il livello di abilità di un singolo paziente. Questi test rappresentano rapidi accertamenti sull'abilità del paziente a: a) individuare il suono e discriminarne la durata; b) discriminare ed identificare frasi che si diversificano negli aspetti soprasegmentali; c) discriminare le infomazioni fornite dalla seconda formante; d) riconoscere il linguaggio verbale in operi - set. 1.5 LIVELLI DEI TEST DI CLASSIFICAZIONE Discriminazione degli aspetti soprasegmentali. Per i soggetti capaci di sentire i segnali acustici (detezione), dovrebbe essere possibile individuare, discriminare ed identificare suoni di differente durata e ciò è fondamentale per la capacità di utilizzare le percezioni uditive prodotte da un impianto cocleare. Di conseguenza, questo potrebbe rappresentare il punto di partenza del programma di training. t da notare che la capacità di discriminare la durata può non essere correlata con l'abilità di discriminare la parola. Uimpianto cocleare codifica l'ampiezza dei segnali in entrata nel livello corrente di stimolazione elettrica. Se la mappa è appropriatamente programmata, grazie a livelli T e C

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18 Manuale di Riabilitazione Cochlear adeguati, la loudness dei segnali in entrata dovrebbe essere percepita naturalmente dal paziente. Se il paziente fornisce risposte inappropriate in termini di variazione di ampiezza, può essere necessario riverificare la mappa. I processi di comunicazione raramente sono basati su parole isolate, ma piuttosto sullo scambio di parole in relazione. La maggior parte dei pazienti dovrebbe essere in grado di fornire buoni risultati nella semplice discriminazione degli aspetti temporali; comunque, a causa della costante di tempo dello speech processar, spesso questi semplici compiti possono richiedere diverse sedute di training, in particolare per i pazienti più anziani e per quelli che sono stati sordi per lungo tempo. Per stabilire la capacità di individuare e discriminare gli aspetti di durata e di ampiezza, vengono usati due tipi di materiali. I. Parole che si differenziano nel numero di sillabe (Livello A) -------------2. Frasi che si differenziano per la lunghezza (Livello B) Discriminazione della seconda formante. (F2) Lo speech processor codifica un'approssimazione della seconda formante entro differenti elettrodi basali; cioè, una seconda formante sugli acuti attiva un elettrodo basale e una F2 più grave ne stimola uno più apicale. La maggior parte degli elettrodi apicali sono attivati dalla prima formante. Inoltre, quando si usa il MSP, un'ulteriore informazione sulle frequenze acute è fornita da elettrodi specifici (mentre con lo Spectra le spiagge formantiche vengono ulteriormente enfatizzate in base ad una valutazione statistica sull'analisi, in tempo reale, del parlato - n.d.t.). La maggior parte dei pazienti è capace di discriminare tra suoni acuti e suoni gravi quando vengono attivati gli elettrodi del giro apicale oppure di quello basale. Una rapida valutazione (Livello C) della capacità di discriminare F2 può essere ottenuto paragonando la sensazione prodotta da vocali che differiscono considerevolmente in F2. Le vocali maggiormente adatte per discriminare le diverse altezze tonali della F2 sono /i/, lu/, /o/. Questo, comunque, non è sempre un compito facile specialmente per le persone che non hanno mai sentito o che sono state senza sentire per lungo tempo. Più lungo è il periodo intercorso tra l'insorgenza della sordità e la prima stimolazione elettrica, più difficile sarà tale compito. t anche possibile che i pazienti siano incapaci di identificare queste differenze. In questi casi, è difficile differenziare gli stimoli prodotti dai vari elettrodi e i test dovrebbero essere condotti usando il "Diagnostic e Programming System" per detenninare quali siano gli elettrodi più utili nel mappaggio. Diversi fattori devono essere presi in considerazione per la valutazione della detezione, della discriminazione, della identificazione e del riconoscimento delle formanti. I. Tipo di strategia scelta: FO/F2, FO/Fl/F2, Multi Peak, Speak, C.I.S. ecc... 2. Tipo di microfono usato; 3. Numero di elettrodi attivi nella mappa; 4. Rumore di fondo dell'ambiente; 5. Bilanciamento di loudness e range dinamico degli elettrodi; 6. Caratteristiche del paziente (età, capacità di adattamento, motivazione, ecc.) 1) Tipo di STRATEGIA In alcuni casi, si deciderà di utilizzare una strategia dove è trasmesso un numero limitato di informazioni, ad esempio, tralasciando di programmare le informazioni riguardanti la prima formante,come nel caso di pazienti che da molto tempo non utilizzano l'apparato uditivo e dove l'adattarsi a vari stimoli richiede del tempo. Questa scelta non dovrebbe influenzare i risultati del test al Livello C, che valuta la capacità di identificare la percezione della seconda formante. La seconda formante varia siste-

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 19 maticamente passando dalle vocali anteriori e posteriori, proprio perchè la prima formante dipende dalla costrizione del tratto vocale e dall'arrotondamento delle labbra, ed è questo il motivo per cui è molto più difficile mantenere Fl costante mentre F2 varia sistematicamente. Per questa ragione, stabilita la natura della voce normale, la percezione di F2 è la principale caratteristica valutata nel Test di screening Livello C. Di solito, dopo aver adeguatamente allenato il paziente con i suoni, può essere effettuata una riprogrammazione con un'altra strategia del Multi Peak. Clinicamente, il cambiamento più evidente nella prestazione di un paziente sarà indicato dall'abilità di percepire il linguaggio senza la lettura labiale, usando come materiali una frase o un brano. 3) Numero di elettrodi attivi nella MAPPA Ogni paziente dimostrerà le proprie capacità di differenziare gli stimoli prodotti dai vari elettrodi. In alcuni casi, degli elettrodi adiacenti possono provocare percezioni non differenziabili l'una dall'altra, ma l'esperienza ha dimostrato che alcune abilità discriminativi possono essere apprese. Se il sistema viene programmato con un numero ridotto di elettrodi: gli elettrodi; questi, rispondendo ad un più ampio range di frequenze, provocano un numero ridotto di sensazioni distintive e tale riduzione potrà provocare l'incapacità del paziente a discriminare tra due suoni con lo stesso contenuto formantico; nello stesso tempo un'inadeguata programmazione potrà provocare l'incapacità di distinguere le singole strutture formantiche. 4) Rumore di fondo ambientale Il rumore di fondo (con un rapporto segnale - rumore inferiore a +20) può influire sulla valutazione dell'adeguata stimolazione prodotta dagli elettrodi e, in tal modo, trasmettere un'incompleta informazione formantica. Il rumore dell'aria condizionata ed altri rumori di tipo continuo come per esempio quelli prodotti da un computer, possono influenzare sfavorevolmente i risultati del test di classificazione. 5) Livelli di attivazione degli elettrodi Pur scegliendo correttamente gli elettrodi dello speech processar, a volte, alcuni di questi possono essere stimolati a livelli inappropriati per il paziente. Questo può succedere quando la mappa dello speech processar è basato su un impreciso o inadeguato Livello C o T. Se si sospetta ciò, sarà necessario verificare o rivalutare gli elettrodi in questione o, se richiesto, creare una nuova mappa. 6) Caratteristiche del paziente Le capacità di sintetizzare un segnale verbale, effettuare un'integrazione uditiva di un messaggio incompleto, combinare le diverse sensazioni ricevute attraverso gli organi di senso (occhi ed orecchi), separare il segnale dal rumore, ecc., sono differenti per ogni paziente. Anche i soggetti norrnoacusici infatti si comportano in modo non omogeneo quando sono sottoposti a questi tipi di test. Quando si pongono gli obiettivi e si scelgono i materiali deve, quindi, essere considerata l'unicità di ogni paziente. Riconoscimento in open - set Quando il paziente si dimostra capace di discriminare la durata, l'amp iezza e le diverse formanti, di solito sarà anche in grado di riconoscere un open - set attraverso il solo udito. Invero, è stato dimostrato che la maggior parte dei pazienti che riconosce l'informazione formantica attraverso l'impianto cocleare, è capace di raggiungere diversi livelli dei compiti di riconoscimento in open - set e di acquisire esperienza con le nuove sensazioni uditive. Il test di classificazione in open - set di riconoscimento del linguaggio verbale (Livello D) utilizza un numero di frasi comuni generalmente familiari alla maggior parte dei pazienti.

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20 Manuale di Riabilitazione Cochlear

1.6 PROCEDURA DI CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE Procedura Dato che questi sono test informali, la valutazione dovrebbe essere effettuata in una stanza tranquilla, a viva - voce, usando il microfono del sistema. Lo specialista dovrebbe essere di fronte al microfono direzionale entro un raggio d'azione di 30 gradi per evitare la perdita di qualità del segnale (cioè, non allontanare il paziente dallo specialista). Se vi è una moderata quantità di rumore di fondo nella stanza (rapporto S/R inf. a + 15), dovrebbe essere usato il microfono accessorio. Gli item del test sono presentati usando la viva - voce senza lettura labiale. Quando si usa il microfono del sistema, porre un foglio scuro davanti al viso, chiedere al paziente di guardare in basso, o usare qualche altro mezzo per eliminare suggerimenti visivi senza che tutto ciò influenzi la trasmissione del suono. Il paziente dovrebbe essere seduto approssimativamente a 30 o 60 cm. dallo specialista. Le stesse condizioni dovrebbero essere mantenute durante tutti i test di classificazione. La valutazione ha inizio sempre al Livello A. Prima di sottoporre il paziente al test è necessario istruirlo adeguatamente sui compiti che gli vengono richiesti. Gli item del test dovrebbero essere presentati con una normale intensità della voce. Registrare le risposte sulla scheda dei Risultati presentando, se necessario, gli item del test due volte; comunque, è importante che il paziente sia incoraggiato a completare tutti i test. Se il paziente raggiunge un punteggio adeguato, continuare il test al livello successivo. Se il paziente, invece, non raggiunge tale obiettivo, riproporre il test allo stesso livello usando la Lista B. Se il paziente è incapace di superare il test con la Lista B, interrompere la valutazione ed iniziare il training al livello raggiunto. Risultati Per quei pazienti che sono ad un buon livello di discriminazione uditiva, lo speech processor può essere adeguatamente programmato. Lo specialista valuterà l'efficacia del programma in base al quadro di ciascun paziente. Devono essere prese in considerazione il periodo di insorgenza della sordità e la sua durata, la descrizione del paziente riguardo la sensazione sonora in arrivo, il numero di elettrodi in uso e altri fattori concomitanti. Se necessario, rivalutare l'adeguatezza della programmazione dello speech processar e adattare opportunamente il mappaggio. 1.7 TEST DI CLASSIFICAZIONE DEL PAZIENTE Modulo di punteggio per il test di classificazione Iniziare il training partendo con i materiali dei livelli più alti raggiunti dal paziente. 1 risultati dei test di classificazione determinano il livello di inizio del training. Il training con i materiali di Livello A è indicato per i pazienti che hanno ottenuto un punteggio basso (meno di 18) nel test di classificazione del Livello A. Il training con materiali di livello A è anche indicato per i pazienti che superano le prove previste nei test di Livello A, ma che nel test di Livello B, ottengono un punteggio insufficiente (minore di 8). Il training con i materiali di Livello B è indicato per i pazienti che superano i test di classificazione del Livello A e di Livello B, ma non il test di Livello C (punteggio minore di 8). Il training con materiali di Livello C è indicato quando i pazienti superano i test di classificazione del Livello A, B e C ma non il test di livello D (riconosciute meno di 16 parole o meno di 4 frasi complete). Il training con materiali di Livello D è indicato per i pazienti che raggiungono un adeguato punteggio per tutti e quattro i livelli dei test di classificazione.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 21

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA TERAPISTA

DELLA PAROLA

LISTA 1 LISTA 2 LISTA 3

l. matita illustrazione parco -

2. appropriato caldo pallone

3. toccare cibo qualificazione

4. considerazione salute nido

5. viso impossibile volare

6. fa re affanno sensazionale

7. patata dire difficilmente

8. dimostrazione bandiera poco

9. nuotare sole intrattenimento

10. mare introduzione spiaggia

11. scavalcare cadere filo

12. sale disponibile civetta

13. davanti affaticato luna

14.frigorifero finestra pera

1 5. naufragare pane natura

16. negozio blu nascondiglio

17. ieri morale rovistare

18. medico improvvisare mai

19. uva rubare ritrovare

20. rana gradire Prepotente

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Manuale di Riabilitazione Cochlear

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA PAZIENTE

LIVELLO A: IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA ISTRUZIONI

lo dirò una parola dalla Lista A, B, o C per ogni item (1 - 20). Per favore indica o dimmi quale delle tre parole ho detto.

A B C

l. PARCO MATITA ILLUSTRAZIONE

2. CALDO PALLONE APPROPRIATO

3. CIBO TOCCARE QUALIFICAZIONE

4. NIDO SALUTE CONSIDERAZIONE

5. VISO VOLARE IMPOSSIBILE

6. FARE AFFANNO SENSAZIONALE

7. DIRE PATATA DIFFICILMENTE

8. POCO BANDIERA DIMOSTRAZIONE

9. SOLE NUOTARE INTRATTENIMENTO

10. MARE SPIAGGIA INTRODUZIONE

1 l. FILO CADERE SCAVALCARE

12. SALE CIVETTA DISPONIBILE

13. LUNA DAVANTI AFFATICATO

14. PERA FINESTRA FRIGORIFERO

15. PANE NATURA NAUFRAGARE

16. BLU NEGOZIO NASCONDIGLIO

17. IERI MORALE ROVISTARE

18. MAI MEDICO IMPROVVISARE

19. UVA RUBARE RITROVARE

20. RANA GRADIRE PREPOTENTE

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Manuale di Riabilitazione Cochlear

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA TERAPISTA

LIVELLO B: IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE

Lista A l. Non c'è te mp o. 2. Oggi non c'è sole. 3. Per favore aspetta a casa. 4. Portalo qui. 5. Sarò lì fra un minuto., 6. I cani abbaiano molto. 7. Io posso vederti. 8. Ella ha dieci anni. 9. Abbiamo bisogno di legna per il camino.

10. Bussa alla porta.

Lista B I. Il pesce rosso è nella vasca. 2. L'ultima volta è piovuto in Marzo. 3. Per favore aspetta a casa. 4. Porta l'auto a casa. 5. Il cane è nero. 6. Vai alla porta di fronte. 7. Guarda la partita. 8. La penna rossa è sulla scrivania. 9. La valigia è marrone.

10. I mesi invernali sono freddi.

Lista C I. Presto ci sarà l'alba. 2. Egli è qui adesso. 3. La maestra ha parlato troppo piano. 4. Noi nuotiamo nel lago. 5. La balena è un mammifero. 6. Noi pranziamo alla una. 7. Stanotte c'è luna piena. 8. Puoi viaggiare in treno. 9. Ella ha dieci anni.

10. Mangia la frutta.

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24 Manuale di Riabilitazione Cochlear

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA PAZIENTE

LIVELLO B: IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE

ISTRUZIONI Io dirò una delle quattro frasi per ogni gruppo. Per favore indica o dimmi quale frase hai sentito. GRUPPO 1 A. IL PESCE ROSSO E’ NELLA VASCA.

B. NON C'’E’ TEMPO. C. PRESTO CI SARA L’ALBA. D. LA RAGAZZA HA I CAPELLI LUNGHI.

GRUPPO 2 A. EGLI E’, QUI ADESSO.

B. NEL CAFFE C’E’ LA CAFFEINA. C. OGGI NON C'E’ SOLE. D. L: ULTIMA VOLTA E PIOVUTO IN MARZO.

GRUPPO 3 A. LA MAESTRA HA PARLATO TROPPO PIANO.

B. PER FAVORE ASPETTA A CASA. C. EGLI HA COMPRATO UNA MACCHINA NUOVA. D. PER IL RAFFREDDORE BEVI UARANCIATA.

GRUPPO 4 A. LO SCOPO t DI AIUTARLO.

B. NOI NUOTIAMO NEL LAGO. C. PORTA L’AUTO A CASA. D. PORTALO QUI.

GRUPPO 5 A. SARÒ Li FRA UN MINUTO.

B. LA GINNASTICA FA STARE IN FORMA. C. LA BALENA E UN MAMMIFERO.

D. IL CANE E’ NERO. GRUPPO 6 A. VAI NELLA PORTA DI FRONTE.

B. DOVREBBE ESSERCI UN ERRORE. C. I CANI ABBAIANO MOLTO. D. NOI PRANZIAMO ALLA UNA.

GRUPPO 7 A. IOPOSSO VEDERTI.

B. STANOTTE C’E’ LUNA PIENA. C. GUARDA LA PARTITA.

D. LA FATTORIA E IN CAMPAGNA. GRUPPO 8 A. PUOI VIAGGIARE IN TRENO.

B. LA PENNA ROSSA E’ SULLA SCRIVANIA. C. ELLA HA DIECI ANNI. D. PER FAVORE SERVI IL TE.

GRUPPO 9 A. t UNA TELEFONATA DA LONTANO.

B. ABBIAMO BISOGNO DI LEGNA PER IL CAMINO. C. ELLA HA DIECI ANNI. D. LA VALIGIA E MARRONE.

GRUPPO 10 A. 1 MESI INVERNALI SONO FREDDI.

B. PRENDI LE TUE VITAMINE. C. BUSSA ALLA PORTA. D. MANGIA LA FRUTTA.

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Maniíale di Riabilitazione Cochlear 25

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA TERAPISTA

LIVELLO C: DISCRIMINAZIONE DELLA SECONDA FORMANTE

Lista A

I. Non trovo più la pala. 2. Il tuo cappello è sul molo. 3 . Ho visto una ruga. 4. _E’ caduto un uovo sulla pezza. 5. Io dico che lo sai. 6. In quel posto non ci vado. 7. Lo hai sentito giù oggi? 8. Ho bisogno del sole. 9. Quando verrai ad aggiustare il pizzo?

10. Non sono sicuro che sia Nino. Lista B

I. Non trovo più la pila. 2. Il tuo cappello è sul molo. 3. Ho visto una ruga. 4. t caduto un uovo sulla pizza. 5. Io dico che lo sei. 6. In quel posto non ci vedo. 7. Lo hai sentito giù oggi? 8. Ho bisogno del sale. 9. Quando verrai ad aggiustare il pozzo?

10. Non sono sicuro che sia Nino. Lista C

I. Non trovo più la pala. 2. Il tuo cappello è sul melo. 3. Ho visto una riga. 4. _E’ caduto un uovo sulla pezza. 5. Io dico che lo sai. 6. In quel posto non ci vado. 7. Lo hai sentito già oggi? 8. Ho bisogno del sole. 9. Quando verrai a vedere il pizzo?

10. Non sono sicuro che sia nano.

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26 Manuale di Riabilitazione Cochlear

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA PAZIENTE

LIVELLO C: DISCRIMINAZIONE DELLA SECONDA FORMANTE ISTRUZIONI

lo dirò una frase adoperando solo una delle due parole sottolineate. Per favore dimmi o indica quale parola ho usato nella frase. I. NON TROVO PIU'LA PALA / PILA. 2. IL TUO CAPPELLO E’ SUL MELOIMOLO. 3. HO VISTO UNA RIGAIRUGA. 4. E’ CADUTO UN UOVO SULLA PIZZAIPEZZA. 5. I0 DICO CHE LO SAI /SEI. 6. IN QUEL POSTO NON CI VEDO / VADO. 7. LO HAI SENTITO GIU’/gia’ OGGI? 8. HO BISOGNO DEL SOLEISALE. 9. QUANDO VERRAI AD AGGIUSTARE IL PIZZOIPOZZO? 10. NON SONO SICURO CHE SIA NINOINANO.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 27

TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA TERAPISTA

LIVELLO D: RICONOSCIMENTO DI FRASI COMUNI numero di parole I. Che ore sono? 3 2. Tu hai fame? 3 3. Come ti chiami? 3 4. Accendi la T V 3 5. E ora di pranzo. 4 6. Dove abiti? 2 7. Buongiorno. 1 8. Quanti anni hai? 3 9. A più tardi. 3 10. Vorrei bere un caffe’. 4 29 totale parole TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA PAZIENTE

LIVELLO D: RICONOSCIMENTO DI FRASI COMUNI

ISTRUZIONI

10 DIRÒ UNA FRASE. QUESTE SONO FRASI CHE LA GENTE DICE QUASI OGNI GIORNO. PER FAVORE DIMMI COSA PENSI CHE 10 ABBIA DETTO. SE NON HAI COMPRESO TUTTA LA FRASE, DIMMI SOLO UNA PARTE DELLA FRASE, ANCHE SE SI TRATTA SOLO DI UNA PAROLA. SE TU NON SEI SICURO, FA UNA SUPPOSIZIONE. PROVA AD INDOVINARE,CI PUOI RIUSCIRE!

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28 Mattzíale di Riabilitazione Coclilear TEST DI CLASSIFICAZIONE SCHEDA TERAPISTA SCHEDA DI PUNTEGGIO Paziente: Terapista: Data: LIVELLO A - LISTA 1

1_______6_____11______16

2______7______12______17

3_______8______13______18

4_______9______14______19

5_______10______15_____20

Trascrizione: + (corretto) - (non corretto) Punteggio: (18120) 120 Se supera il punteggio passare al Livello B Se fallisce passare alla Lista 2 del Livello A

LIVELLO A - LISTA 2

1_______6_____11______16

2______7______12______17

3_______8______13______18

4_______9______14______19

5_______10______15_____20

Trascrizione: + (corretto) - (non corretto) Punteggio: (18120) /20 Se supera il punteggio passare al Livello B Se fallisce iniziare il Training al Livello A

LIVELLO B - LISTA 1

1.____________6____________. 2._______________7_______________ 3._______________8______________ 4____________9___________ 5____________10___________ Trascrizione: + (corretto) - (non corretto)

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 29 LIVELLO B - LISTA 2 1.____________6____________. 2._______________7_______________ 3._______________8______________ 4____________9___________ 5____________10___________ Trascrizione: + (corretto) - (non corretto) Punteggio: (8110) /10 Se supera il punteggio passare al Livello C Se fallisce iniziare il Training al Livello A LIVELLO C - LISTA 1 1.____________6____________. 2._______________7_______________ 3._______________8______________ 4____________9___________ 5____________10___________ Trascrizione: + (corretto) - (non corretto) Punteggio: (8110) /10 Se supera il punteggio passare al Livello D Se fallisce passare alla Lista 2 del Livello C LIVELLO C - LISTA 2 1.____________6____________. 2._______________7_______________ 3._______________8______________ 4____________9___________ 5____________10___________ Trascrizione: + (corretto) - (non corretto) Punteggio: (8110) /10 Se supera il punteggio passare al Livello D Se fallisce iniziare il Training al Livello B LIVELLO D 1.____________6____________. 2._______________7_______________ 3._______________8______________ 4____________9___________ 5____________10___________ Trascrizione: N risposte corretta / N item Punteggio: parole (16129) 129frasi (4110) /10 Se supera il punteggio passare al Livello D del Training Se fallisce passare al Livello C del Training

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CAPITOLO SECONDO:

PROGRAMMI RIABILITATIVI

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Manuale di Riabilitazione Cochleat- 33 2.1 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO A Detezione e discriminazione Gli esercizi di detezione sono quelli che richiedono al paziente di indicare la presenza o l'assenza del suono. Gli esercizi di discriminazione sono quelli che richiedono al paziente di definire "uguali" o "diverse" le due alternative presentate. Obiettivi del paziente I. Individuare la presenza e l'assenza del suono. 2. Discriminare perfettamente gli aspetti sopra-segmentali. 3. Discriminare perfettamente coppie di parole o di frasi che si diversificano per la secon- da formante. Tipo di materiali A. 1.0 Detezione del suono A.2.0 Discriminazione della lunghezza della parola A.3.0 Paragrafo di tracking A.4.0 Discriminazione della lunghezza della parola con frase in espansione A.5.0 Discriminazione con materiali verbali in contrasto per altezza tonale' A.6.0 Discriminazione di frasi e parole

ESERCIZIO:A.1.0@

DETEZIONE DEL SUONO 1 pazienti che non rispondono spontaneamente al suono possono avere bisogno di un metodico "condizionamento" alla detezione del suono. Le persone abituate ad iniziare una conversazione dopo uno stimolo visivo e/o tattile, spesso hanno perso questa abilità. Alcuni pazienti, comunque, sono in grado di concentrarsi sul suono quando si chiede loro di rispondere ad ogni stimolo sonoro o alzando la mano o lasciando cadere un oggetto in una scatola o dando un colpo sul tavolo. La difficoltà si presenta quando l'attenzione della persona non è diretta a uno specifico compito di ascolto. Per un verso questa abilità potrebbe essere paragonata a compiti di closed-set e open-set. Ad esempio, quando il paziente sa che sentirà un suono, può facilmente differenziare questa situazione da una in cui lo stimolo non è presentato. Va considerato come dato molto significativo il fatto che lo stimolo attira l'attenzione del paziente quando egli non aspetta il suono; ad esempio il rilevare un inatteso bussare alla porta, lo squillo del telefono o il tossire; ovvero ogni situazione in cui non vi è alcun indizio che il suono stia arrivando e lo stimolo potrebbe essere ignorato o non ritenuto molto significativo. Il training per migliorare le abilità di detezione dovrebbe procedere passando da una modalità stimolo/risposta a un riconoscimento spontaneo degli stimoli sonori. Le risposte dirette sono di solito ottenute durante la programmazione dell'impianto. Il riconoscimento spontaneo è basato su esercizi dove il paziente non è in attesa del suono, ma è occupato in altre attività. Per condizionare un comportamento di ascolto, così da aumentare l'esperienza, si consiglia di seguire un metodo ben strutturato. E IMPORTANTE CHE IL TERAPISTA USI SEMPRE IL SUONO COME PRIMO TENTATIVO PER OTTENERE L’ ATTENZIONE DEL PAZIENTE. Preparazione Prima di iniziare l'attività di training, verificare la distanza in cui la spia luminosa sullo

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Matiuale di Riabilitazione Cochlear Specch Processor si illumina in sincronia con la voce di colui che parla; se è necessario avvicinarsi troppo, si regolerà il comando della sensibilità su valori più alti. Procedura, Coinvolgere il paziente in un'attività che permetta al terapista di presentargli il suono inaspettatamente. Durante la primissima fase del training fare in modo che lo specialista sieda accanto al paziente. Più tardi, lo specialista potrà stare più lontano dal paziente (1 metro e mezzo). Il paziente dovrebbe avere l'impressione che lo specialista non gli richieda una risposta diretta. U obiettivo è che il paziente noti il suono senza un condizionamento prestabilito. A tale scopo, può essere utile proporre al paziente un'attività parallela, come leggere un testo, rispondere a un questionario, descrivere le proprie sensazioni nei confronti dei suoni ecc. Mentre il paziente è coinvolto attivamente in altri compiti, lo specialista presenta uno stimolo sonoro senza avvertirlo. Lo stimolo può essere il nome stesso del paziente o qualunque altro stimolo acustico. Al paziente non è richiesto di comprendere o di riconoscere lo stimolo, ma solo di confermare di averlo sentito. Altri esempi di stimoli possono essere: bussare alla porta, camminare, battere sul muro, far squillare il telefono. Questi tipi di attività possono costituire un valido esercizio a casa. Il compito dato ai familiari sarà unicamente di mettere in evidenza gli eventi sonori. Ad esempio, se il telefono squilla, i familiari devono attirare l'attenzione del paziente facendogli notare che il telefono sta squillando. Il paziente non deve riconoscere, ma soltanto essere informato su quanto avviene. Altri esempi sono: - ho chiuso la porta dell'auto e questo ha provocato un rumore; - qualcuno ha bussato alla porta; - la T.V accesa produce un suono; - la lavapiatti fa rumore; - io posso udire i miei passi; - qualcuno sta parlando; - io sento il rumore del traffico. Alcune volte è difficile ottenere una conferma dal paziente, ma in questa primissima fase non è necessario. L’obiettivo è sapere che il paziente può rispondere spontaneamente al suono. Per rafforzare una risposta positiva un metodo utile è quello della riconferma. Se una persona con un impianto cocleare riconosce o risponde a un suono o a delle parole, una risposta può essere: - si, ho sentito la porta sbattere. - si, è stata sbattuta una porta. - ho sentito sbattere una porta, ho sentito bene o era un altro rumore? Se il paziente non risponde, si consiglia di presentare lo stimolo una seconda volta unitamente ad un suggerimento tattile (dare un colpetto sul braccio) e visivo. Portare l'attenzione del paziente sul fatto che è stato presentato un suono. Un ulteriore strategia per ottenere l'attenzione del paziente è quella di aumentare il numero delle presentazioni solo uditive e prolungare la pausa tra la presentazione del suono e il "colpetto" sul braccio. PRODURRE UN SEGNALE ACUSTICO IMMEDIATAMENTE PRIMA DI "TOCCARE" IL PAZIENTE. NON TOCCARE MAI IL PAZIENTE SENZA AVER PRODOTTO IMMEDIATAMENTE PRIMA UN SUONO. Esempi: I' fase: Chiamare il paziente per nome. Se non risponde, pronunciare il nome del paziente e immediatamente dargli un colpetto.

Manuale di Riabilitazione Cochlear 35

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Durante le prove seguenti, lasciare al paziente tempo sufficiente per rispondere prima di "toccarlo". 2' fase: Chiamare il paziente per nome.

Se non risponde, chiamarlo di nuovo. Se non risponde, ripetere il nome e subito dopo toccare il paziente.

Dire al paziente che è stato chiamato per nome e che, benché possa non aver capito ciò che è stato detto, avrebbe dovuto prestare attenzione al suono.

'A" 2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA ISTRUZIONI

A seconda del livello del paziente, l'esercizio può essere eseguito avvisando o meno il paziente di prestare attenzione. Nel caso si sia avvisato il paziente, farlo familiarizzare con ogni coppia di parole. Ricordare: La risposta da richiedere è "uguale" o "diverso". A questo livello non si deve chiedere al paziente di identificare quale parola tra le due è stata detta; comunque, questo esercizio può essere facilmente adattato in modo da richiedere al paziente di identificare una parola fra due.

C

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 1 (pag. 60)

A i2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA

Compito 2 (pag. 61)

ES

BRANO DI SPEECH TRACKING ISTRUZIONI (pag. 62)

Al paziente viene data una copia del brano letto dal terapista e che egli stesso dovrà leggere sottolineando con il dito (vedi foglio delle istruzioni nella parte pratica) e sotto il controllo del terapista. Se il paziente resta indietro, il terapista ripeterà l'ultima parola sino a quando il paziente non si rimetterà alla pari. Si prende quindi nota del tempo impiegato per la lettura del paragrafo e ciò fornisce la misura delle difficoltà del paziente in questo compito. Il terapista, per rendere il compito più facile, potrà rallentare il ritmo della lettura o usare del materiale più semplice e, al contrario, quando un paziente migliora, adoperare materiali più complessi e/o aumentare la velocità di lettura. Per dare un punteggio ad ogni esercizio, registrare il numero dei "tempi di compensazione nella lettura" (T.C.L.); cioè, deve essere annotato il numero di volte che il paziente rimane indietro o precede il terapista. L’obiettivo è quello di ottenere un punteggio T.C.L. inferiore a 5, indipendentemente dalla lunghezza dei paragrafi. Lo stesso paragrafo, o storia, possono essere letti diverse volte durante la stessa seduta.' Ogni lettura serve al paziente a prendere dimestichezza con le caratteristiche acustiche di parole conosciute ed a inco- -

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36 Matiuale di Riabilitazioiie Cochlear

raggiarlo indirettamente ad associare lo stimolo prodotto dall'impianto con parole note.

...... . ... ESERCIZIO A.3.1. ......... . .. .

BRANO DI TRACKING

Parole Mono e Bisillabiche LIVELLO SEMPLICE DI LETTURA (pag. 63)

PARAGRAFO DI TRACKING Parole Bisillabiche (pag. 64)

... .... ......

.. ......... ....

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

ISTRUZIONI I. Informare il paziente che sentirà due frasi. Non è necessario che queste siano comprese, egli deve solo discriminare se le due frasi dette sono "uguali" o "diverse". 2. Presentare le coppie di frasi secondo un ordine di presentazione randomizzato. Esempio: Set I., randomizzazione A - A.: Ripetere la frase IA due volte Il paziente deve rispondere: "uguale" 3. Lo specialista può scegliere di usare da 1 a 4 presentazioni di gruppi di coppie di frasi a seconda delle capacità del paziente.

........... 1 ..... . .....

ESERCIZIO A.4.1

Compito 1 (pag. 65) . ..............

ESERCIZIO A.4.3

Compito 2 (pag. 67)

Compito 3 (pag. 69)

ESERCIZIO A.5.0 DISCRIMINAZIONE DI FRASI E DI PAROLE

CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA ISTRUZIONI

I. Informare il paziente che sentirà due parole. Non è necessario che egli le ripeta, deve solo segnalare se le frasi dette o le parole dette sono "uguali" o "differenti". 2. Presentare le coppie di frasi secondo un ordine di presentazione randomizzato.

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Manuale di Riabilitazione Coclileat- 37 Esempio: Setl., randomizzazione A - A (u):

Ripetere lo stimolo IA due volte Il paziente deve rispondere "uguale"

3. Il terapista può scegliere di usare da 1 a 4 presentazioni di ogni gruppo di coppie di frasi a seconda delle capacità del paziente. 4. Se il numero di risposte corrette è basso, la lista di frasi può essere mostrata al paiiente in modo che le possa leggere una alla volta. In seguito togliere la lista al paziente e ripetere l'esercizio usando un ordine di presentazione differente.

.. . ....... .

ESERCIZIO A.5.1 Compito 1 (pag. 71)

ESERCIZIO A.5.2

Compito 2 (pag. 73)

ESERCIZIO A.6.0

DISCRIMINAZIONE DI FRASI E DI PAROLE ISTRUZIONI

I. Informare il paziente che sentirà due frasi o due parole. Non è necessario che egli le ripeta, deve solo discriminare se le due frasi o parole dette sono "uguali" o "differenti". 2. Presentare i due stimoli secondo le coppie fornite a random. Esempio: Set I., randomizzazione A - A (u):

Ripetere lo stimolo IA due volte Il paziente deve rispondere "uguale" 3. Il terapista può scegliere di usare da 1 a 4 presentazioni di ogni gruppo di coppie di frasi in relazione alle capacità del paziente. 4. Se il numero di risposte corrette è basso, la lista di frasi può essere mostrata al pazien- te in modo che le possa leggere. In seguito, togliere la lista al paziente e ripetere l'eserci- zio usando un ordine di presentazione differente.

ESRCIZIO A.6.1

DISCRIMINAZIONE DI FRASI Compito 1 (pag. 75)

.. .. . .........

ESERCIZIO A.6.2

DISCRIMINAZIONE DI PAROLE Compito 2 (pag. 77)

2.2 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO B

Discriminazione ed identificazione

Gli esercizi di discriminazione sono quelli che richiedono al paziente di indicare se le due alternative proposte sono uguali o differenti.

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38 Manuale di Riabilitazione Coclilear Gli esercizi di identificazione sono quelli che richiedono al paziente di indicare la risposta corretta in un closed - set. Obiettivi del paziente I. Identificare parole, locuzioni e frasi di diversa lunghezza. 2. Identificare parole, locuzioni e frasi con seconde formanti molto diverse. 3. Identificare elementi di intonazione. 4. Programmare l'uso del telefono a codice. Tipi di materiali B.I.O Identificazione in Closed - Set - Istruzioni B. I. 1 Identificazione della lunghezza della parola B.2.0 Identificazione di frasi con differente componente acustica B.3.0 Identificazione della lunghezza della locuzione B.4.0 Identificazione della lunghezza delle frase B.5.0 Capitolo di tracking B.6.0 Istruzioni per l'uso del telefono B.7.0 Discriminazione di parole in base all'apertura vocalica B.8.0 Discriminazione di Domanda / Affermazione Nota: se, qualche volta, un gruppo di esercizi è causa di frustrazione è consigliabile ritornare ad un livello inferiore per assicurare esperienze di ascolto positive ed incoraggiare il paziente ad avere fiducia in se stesso.

ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET ISTRUZIONI

l. Il terapista legge gli item uno alla volta mentre il paziente guarda ed ascolta. 2. Il terapista legge gli item uno alla volta e contemporaneamente li indica sul testo a disposizione del paziente, che segue ciò che gli viene letto ed indicato. 3. Il terapista, sempre sottolineando con il dito quello che sta dicendo, legge gli item in ordine sparso. Il paziente ascolta e legge. 4. Infine, il terapista legge gli item uno alla volta in ordine sparso. L’esercizio viene effettuato domandando al paziente di indicare l'item che ha sentito usando solo lo speech processor. Il terapista confermerà la risposta corretta. • Ripetizioni

Se il paziente lo richiede o se sembra insicuro su come rispondere, ripetere la locuzione detta. • Rafforzamento usando un compito di discriminazione

Se il paziente confonde gli item, presentare gli item confusi come un compito di discriminazione. Per il follow - up, ritornare al compito di identificazione.

• Provare a indovinare

Se il paziente sembra insicuro incoraggiarlo a provare a indovinare. • Elogio

Dare al paziente un rinforzo positivo quando necessario. Nel caso.il paziente abbia dif-

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Maniíale di Riabilitazione Cochlear 39 ficoltà, non fornire la conferma dopo ogni item; in questo modo è possibile evitare un'impressione negativa della prestazione. Informare il paziente sui risultati di ogni prova, se la sta eseguendo ragionevolmente bene.

'ESERCIZIO B1.1

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 1 (pag. 79)

Se risulta necessaria un'esercitazione supplementare, l'esercizio B.I.2 fornisce gruppi di esercizi più facili. Se il paziente ottiene l'80% o di più, continuare con l'esercizio B.2.

.......... 'ESERCIZIO B1.2

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 2 (pag. 81)

'ESERCIZIO B 2.0

IDENTIFICAZIONE DI FRASI CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA (pag. 83)

Questo compito può anche essere utilizzato come esercizio di discriminazione uguale/diverso. 'ESERCIZIO B 3.0

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 1 (pag. 85)

'ESERCIZIO B 3.1

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE

Compito 2 (pag. 87) 'ESERCIZIO B 3.2

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 3 (pag. 90)

'ESERCIZIO B 4.0

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Compito 1 (parole mono e bisillabiche) (pag. 91)

'ESERCIZIO B 4.1

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Compito 2 (parole mono e bisillabiche) (pag. 93)

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40 M(intiale di Riabilitaziotie Cochleai-

'ESERCIZIO B 4.2

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Compito 3 (parole mono, bi e polisillabiche) (pag. 95)

'ESERCIZIO B 5.0

...... ....

SPEECH TRACKING ISTRUZIONI

Al paziente viene data una copia del paragrafo da leggere e gli viene spiegato di seguire il terapista durante tutta la lettura del paragrafo, sottolineando ogni parola mentre viene detta. Nel frattempo il terapista osserva che il paziente segua in modo corretto. Se il paziente non riesce a seguire il terapista, l'ultima parola gli viene ripetuta fino a quando non si rimette pari. Viene annotato il tempo occorso per la lettura del paragrafo e ciò dà la misura della difficoltà incontrata dal paziente in questo compito. Facilitare il compito diminuendo la velocità di lettura o usando materiale più semplice, e contrariamente, se il paziente migliora procedere con materiale più complesso e con un ritmo di lettura più veloce. Per valutare ogni esercizio, registrare il numero "dei tempi di compensazione di lettura" (T.C.L.); cioè, devono essere annotate le volte in cui il paziente rimane indietro o anticipa il terapista nella lettura. L’obiettivo è quello di ottenere meno di 5 TCL indipendentemente dalla lunghezza dei paragrafi. Lo stesso paragrafo, o storia, può venir letto diverse volte durante la stessa seduta. Ogni lettura serve a fare acquisire al paziente dimestichezza con il suono di parole conosciute ed a incoraggiare indirettamente associazioni dei suoni prodotti dall'impianto utilizzando come stimoli parole di cui conosce il significato. Le letture adottate per il tracking possono anche essere usate per aumentare il vocabolario. Parole nuove possono essere definite e poste in frasi più brevi. Possono essere discussi i concetti ed esercitate la discriminazione, l'identificazione e il riconoscimento della parola. Il grado di difficoltà dell'esercizio dipenderà dalle esigenze e dal livello verbale del paziente.

ESERCIZIO B 5.1...........

. ... ......

.. ...PARAGRAFO DI TRACKING Compito 1 (pa-. 98)

'ESERCIZIO B 5.2

Compito 2 (pag. 99)

.'ESERCIZIO B 5.3

PARAGRAFO DI TRACKING

Compito 3 (pag. 100) 'ESERCIZIO B 6.0

USO DEL TELEFONO

ISTRUZIONI I. Spiegare al paziente l'uso del telefono a codice semplice (vedi B.6.5).

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Maiìuale di Riabilitazione Cochlear 41 2. Informare il paziente riguardo "L’uso del telefono a codice semplice con lo Speech Processor". 3. Spiegare il significato dei segnali telefonici.

a. suono di via libera b. suono di libero - preferibilmente chiamare un numero che non risponderà, ad es., il numero di casa. c. segnale di occupato - comporre il numero del telefono che viene usato. d. Messaggi registrati - chiamare le Notizie Meteorologiche o l'Ora esatta.

4. Dire al paziente le categorie che gli saranno fatte sentire: a. Si - No. b. Numeri - lista randomizzata dei numeri 1 - 10. c. Colori - lista randomizzata. d. Semplice conversazione in closed - set.

5. Approfondire l'uso di altri codici telefonici da utilizzare in caso di emergenza. 6. Dare al paziente il compito di telefonare a qualcuno prima della seduta successiva, ad es., telefonare a casa del

terapista.

'ESERCIZIO B 6.1

CONSIGLI E SUGGERIMENTI PER UUSO DEL TELEFONO 1 1 segnali verbali trasmessi attraverso il telefono devono percorrere una distanza maggiore rispetto ai segnali

acustici nella normale conversazione. 2. L’ampiezza di banda per il telefono è approssimativamente 300 - 3000 Hz. Questa è di solito adeguata per i

normoudenti, ma può essere ristretta per chi usa lo speech processar. 3. Quando si usa il telefono può essere possibile sentire un migliore rapporto S/R. 4. Essere, certi di posizionare correttamente il microfono o la bobina telefonica. 5. Se necessario, imparare ad usare efficacemente un codice telefonico. 6. Può essere necessario limitare il campo della conversazione, per esempio: • compilare un elenco di frasi (meglio con molte variazioni di prosodia) • fare una lista degli interlocutori con cui si hanno contatti più frequenti e imparare a

identificare le loro voci. • fare acquisire dimestichezza al paziente con alcune frasi comuni: COME STAI?

ARRIVEDERCI CIAO

7. Il segnale telefonico può essere distorto a causa del range di frequenza più ristretto.

9 8. Far notare quanto segue:

quanto tempo occorre per ottenere il collegamento. numero errato. il collegamento si interrompe se il numero desiderato non viene completato entro 15 sec. circa

'ESERCIZIO B 6.2

..... ..........

USO DEL TELEFONO: CONVERSAZIONE CON RISPOSTE SLINO (pag. 101) 'ESERCIZIO B 6.3

ESERCIZIO AL TELEFONO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI (pag. 102)

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42 Manuale di Riabilitazioiìe Cochlear

'ESERCIZIO B 6.4

ESERCIZIO AL TELEFONO LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI (pag. 103)

'ESERCIZIO B 6.5

TELEFONATE CON UN CODICE SEMPLICE La comunicazione telefonica a codice semplice può essere usata da persone ipoacusiche capaci di individuare la presenza di suoni (detezione), ma che non possono facilmente distinguere cosa viene detto senza la lettura labiale. La persona sorda compone il numero che desidera, attende il segnale di libero e la voce dell'interlocutore. Egli poi informa di essere una persona con problemi di udito, ma che può usare il telefono se l'interlocutore risponde alle domande usando il codice "SI SI" o "NO". Questo tipo di conversazione ha il vantaggio di procurare alla persona sorda una conferma o meno alle domande fatte. Questa modalità permette, per esempio, di prendere degli accordi al telefono. (ABBIAMO ANCHE TROVATO UTILE APPLICARE UNA DIVERSA DURATA DELLE RISPOSTE QUALI "SI" 0 "NO" con la vocale prolungata. QUESTO NEL TENTATIVO DI PROPORRE UNO SCAMBIO PIU'NATURALE) Prerequisiti Per usare il telefono secondo la procedura descritta precedentemente, la persona ipoacusica deve essere capace di discriminare tra alcuni suoni. Il paziente dovrebbe essere capace di rilevare la differenza tra il suono di via libera, di libero, il segnale di occupato e di una persona che parla all'altro capo del telefono. Questi suoni differiscono nel loro ritmo e perciò dovrebbero essere utilizzabili attraverso lo speech processar. Suono di via libera: alternanza di due impulsi sonori pausa / due impulsi / una pausa. Libero: alternanza di un impulso sonoro lunga pausa / un impulso / lunga pausa che indica

che il numero sta suonando all'altro capo. Segnale di occupato: questo è un suono breve ripetuto regolarmente. Voce umana La voce umana dovrebbe essere percepita in maniera differente rispetto ai segnali telefonici. Le voci hanno un ritmo irregolare differente dai segnali telefonici. Secondo questa procedura le altre persone che comunicano col paziente devono rispondere "SI SI" o "NO". Il "SI" è generalmente un suono più debole rispetto a "NO" e quindi viene detto due volte. (E ANCHE POSSIBILE USARE IL CODICE: "SI" 0 "NO" con la vocale prolungata). Per usare il codice è importante essere sicuri che la persona che riceve la telefonata capisca chiaramente cosa fare. 1 familiari e gli amici del paziente impareranno ad usare velocemente e facilmente la comunicazione a codice mentre, per gli altri interlocutori sarà opportuno dare una spiegazione esatta riguardo le modalità. Con gli sconosciuti, sarà necessario usare la seguente spiegazione: "Il mio nome è ho problemi di udito, ma posso usare il telefono se tu mi aiuterai. lo sto per farti alcune domande, le risposte a queste dovranno essere SI o NO. Quando la risposta è SI, io voglio che tu mi dica "SI SI" e quando la risposta è NO, io voglio che tu mi dica "NO". Hai capito?

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Se l'interlocutore risponde "no" o dà altre risposte, bisognerà nuovamente ripetere la spiegazione e alla fine domandare nuovamente se ha capito. t importante non parlare troppo velocemente per permettere all'interlocutore di capire quanto viene detto. La persona che usa il codice deve diventare molto abile nel porre le domande, la cui risposta deve essere solo SI o NO. Sarà necessario fare un Po' di pratica per raggiungere una sufficiente disinvoltura. Di seguito sono elencati alcuni esempi.

TELEFONO A CODICE Esempio

ISTRUZIONI "A" è il sordo profondo che sta chiamando un amico B. "A" ha già informato direttamente B sull'uso del telefono con il codice. "A" compone il numero e sente... tuuu... tuuu... ecc.

DIALOGO B: Pronto, 451-2789 t B che parla. A: Pronto, è A che parla. Ricorda che dobbiamo usare il codice: - se la risposta alla mia domanda è

SI, dimmi "SI SI" - se la risposta è NO, dimmi "NO". Hai capito? B: SI SI (si) A: Sei tu B? B: SI SI (si) A: Bene. lo spero che tu stia bene. B: SI SI (si) A: Vuoi giocare a tennis sabato? B: NO (noooo) A: No? Sei impegnato sabato? B: SI SI (si) A: O.K. Va bene domenica? B: SI SI (si) ecc... ecc.

.... ..... ..

...... . .DISCRIMINAZIONE IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL’ APERTURA VOCALICA

In lingua originale l'esercizio B.7.0 riguarda la discriminazione della lunghezza della vocale. Dato che nella lingua italiana non c'è un corrispondente parametro di durata, l'esercizio è stato sostituito facendo riferimento alla pronuncia aperta o chiusa delle vocali /e/,/o/. Si propongono sostantivi omonimi che si differenziano nel significato per la diversa pronuncia dell'apertura vocalica. Sarà opportuno spiegare bene al paziente la differenza fra le due parole, fornendogli chiarimenti appropriati. L’esercizio può essere proposto anche nella modalità di discriminazione uguale - diverso.

DISCRIMINAZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL’ APERTURA VOCALICA

Compito 1 ISTRUZIONI (pag. 104)

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44 Manuale di Riabilitazioize Cochlear 'ESERCIZIO B 7.2

Compito 2 ISTRUZIONI (pag. 106)

..... ...... 'ESERCIZIO B 8.0

DISCRIMINAZIONE DOMANDA/AFFERMAZIONE ISTRUZIONI

Le frasi di questa lista possono essere presentate come domande o come affermazioni, in rapporto alla loro intonazione. 1 pazienti impiantati, in situazioni di ascolto favorevoli, dovrebbero riconoscere l'aumentare o il diminuire dell'intonazione. Comunque, essi di solito avranno bisogno di esercitarsi per essere effettivamente in grado di riconoscere le variazioni di intonazione. In questo compito viene chiesto al paziente di specificare se ogni frase è una domanda o un'affermazione. Sarà sempre necessario spiegare al paziente su cosa porre l'attenzione uditiva e le differenze che dovrà rilevare. Sarà opportuno che il terapista si eserciti per avere un buon controllo dell'intonazione. 'ESERCIZIO B8.1

DISCRIMINAZIONE DOMANDA/AFFERMAZIONE (pag. 108) 2.3 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO C Identificazione e Riconoscimento Gli esercizi di identificazione sono quelli che richiedono al paziente di indicare la risposta corretta tra item appartenenti ad un closed - set. Gli esercizi di riconoscimento sono quelli che richiedono al paziente di rispondere, attraverso la ripetizione, di una parola o di una frase, da un open - set. Per gli esercizi di riconoscimento, infatti, non viene fornita una lista di riferimento. Obiettivi del paziente I. Identificare frasi con differente intonazione. 2. Identificazione della parola accentuata in una frase. 3. Identificare parole e frasi. 4. Usare l'informazione indizio/argomento come aiuto nel riconoscimento della frase. 5. Insegnare l'uso del telefono. Tipo di materiali C. 1.0 Identificazione di frasi con differente intonazione. C.2.0 Identificazione di parole enfatizzate. C.3.0 Uso del telefono: Identificazione - livello avanzato. C.4.0 Identificazione della parola in base alla struttura prosodica. C.5.0 Identificazione di frasi di uguale lunghezza in closed- set C.6.0 Riconoscimento di frasi (indizio dato da argomento e parole indizio). C.7.0 Riconoscimento di frasi (indizio dato da una locuzione). C..8.0 Riconoscimento di frasi (indizio dato dall'argomento di una frase). C.9.0 Riconoscimento di frasi (indizio dato da una frase).

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Matzuale di Riabilitazione Cochlear 45 'ESERCIZIO C.1.0

IDENTIFICAZIONE DELLA FRASE ATTRAVERSO L’INTONAZIONE L’identificazione dell'intonazione dipende dalle variazioni della frequenza fondamentale nel tempo.

A tal fine, nella maggior parte dei casi, i pazienti necessiteranno unicamente di fare un po' di pratica e di ricevere suggerimenti appropriati. Per riconoscere cambiamenti di intonazione, come prima cosa è necessario riesaminare ogni gruppo di frasi, leggendole secondo il modello di intonazione stabilito. Al paziente si consegna una copia personale delle frasi. Una volta che il compito è stato compreso, le sei frasi vengono presentate secondo un ordine casuale. Proseguire gli esercizi secondo lo schema già definito.

..........

'ESERCIZIO C.1.1

IDENTIFICAZIONE DI FRASI ATTRAVERSO UINTONAZIONE (pag. 109) 'ESERCIZIO C.2.0

IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA ACCENTUATA

In questo esercizio è richiesto al paziente di indicare la parola accentuata. Il paziente, dopo avere acquisito una completa comprensione del compito, può passare ad imitare i modelli di accentuazione proposti dal terapista. Più avanti, questo esercizio con le frasi può essere presentato accentuando più di una parola per frase. Accentuare quindi una o tutte le parole sottolineate; sarà opportuno che il terapista, prima di presentare l'esercizio, si eserciti ad alta voce. Il paziente deve indicare la parola o le parole accentuate o ripetere l'intera frase così com'è stata proposta.

'ESERCIZIO C.2.1

IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA ACCENTUATA (pag. 1 1 1)

'ESERCIZIO C.3.0

USO DEL TELEFONO - LIVELLLO AVANZATO

ISTRUZIONI 1 .Spiegare al paziente come si effettuano comunicazioni telefoniche a codice. 2. Dare al paziente le informazioni sulle strategie per la comunicazione telefonica". 3. Spiegare i segnali telefonici.

a. Segnale di chiamata (via libera) b. Segnale di libero - preferibilmente chiamare un numero che non risponde, ad es., il numero di casa. c. Segnale di occupato - comporre il numero del telefono che si sta usando. d. Messaggi registrati - chiamare le notizie meteorologiche o il servizio "ora esatta".

4. Informare il paziente sulle categorie che gli si faranno ascoltare: a. Numeri - presentare una lista randomizzata di numeri da 1 a 10. b. Colori - lista randomizzata. c. Semplice conversazione in closed - set.

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46 Manuale di Riabilitazione Cochlear

5. Discutere degli altri codici telefonici, cosa fare in un'emergenza. 6. Per compito, stabilire col paziente, di chiamare qualcuno prima della prossima seduta, ad es., il terapista a casa. ESERCIZIO C.3.1 ESERCIZI A LIVELLO AVANZATO DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO (pag. 11 2) L’utilizzo degli esercizi deve essere in relazione con la capacità del paziente di rispondere a un closed - set di frasi e C.3.1 - C.3.1 effettuati al telefono. Il compito C.3.4 è relativamente complesso, come lo è C.3.5, e dovrebbe essere provato solo quando risulta attendibile l'identificazione del closed - set. (Vedere la Sezione B.6 per l'introduzione e una più specifica descrizione di C.3.1 - C.3.3) Informare il paziente riguardo le categorie che sentirà. C.3. I. SI/ NO C.3.2 Numeri... presentare una lista randomizzata di numeri da 1 a 10. C.3.3 Lista randomizzata di colori. C.3.4 Esercizi a livello avanzato di identificazione al telefono. C.3.5 Strategie di comunicazione. ESERCIZIO C.3.2 IDENTIFICAZIONE SI NO (pag. 113) ESERCIZIO C.3.3 LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI (pag. Il 3) ESERCIZIO C.3.4 C .. ....

LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI (pag. 114)

..........

ESERCIZIO C.3.5 ISTRUZIONI Assegnare al paziente entrambi i compiti nella modalità closed-set e open-set: questi possono essere svolti sia in ospedale sia a casa. Fare sempre allenamento in ospedale per fare acquisire sicurezza al paziente. Può essere utile che il paziente stesso scelga l'argomento delle frasi. In questo caso l'esercizio viene svolto nella modalità closed - set. Consigli: 1 . Chiedere al paziente di chiamare al telefono qualcuno che lavora nello stesso reparto riabilitativo e di

conversare con lui. Se il paziente si sente sicuro, provare a fargli fare una chiamata fuori, ad es., a un membro della famiglia.

2. Discutere con il paziente quali possono essere, in generale, i problemi che si possono verificare quando si fa una telefonata.

3. Durante la lezione successiva, discutere sui possibili problemi del paziente. Se questi non ha sicurezza nell'usare il telefono, riesaminare la procedura. Se il paziente è sufficientemente sicuro, provare altri codici.

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Manuale di Riabilitazionee Cochlear 47 ESERCIZIO C.3.6

STRATEGIE DI COMUNICAZIONE AL TELEFONO ISTRUZIONI

l. Scrivere una lista di frasi che potrebbero essere dette al telefono. Usare solo frasi semplici. 2. Discutere l'argomento faccia a faccia utilizzando vista e udito. 3. Il paziente prova a ripetere cosa è stato detto. 4. Fare esercizi con le frasi, poi provare a trasmetterle attraverso la linea telefonica. Essere sicuri che il suono sia

adeguatamente amplificato.

Nota: questo è un compito di closed-set. Il paziente sceglie le frasi appropriata.

Argomenti di conversazione per la pratica in ospedale

I. Uscire a cena. 2. Tempo. 3. Parlare della famiglia. 4. Fare una telefonata fuori dall'ospedale.

STRATEGIE DI COMUNICAZIONE AL TELEFONO RIPRESE DAL TESTO:

TRAINING AL TELEFONO PER IL SORDO

Diane L. Castle, Ph. D. Strategie di identificazione Ripetere Chiedere alla persona di ripetere la parola. Spelling Chiedere alla persona di fare lo spelling della parola. Parole Codice Provare ad utilizzare una parola familiare che inizi con la lettera pronunziata. Cifrare Chiedere alla persona di dire ogni numero separatamente. Alfabeto Chiedere alla persona di dire l'alfabeto e fermarsi alla lettera esatta. Contare Chiedere alla persona di contare da zero fino al numero corretto. Parola Chiave Chiedere alla persona di pronunziare la parola chiave della frase. Riformulare Chiedere alla persona di dire la frase in maniera diversa. Confermare Ripetere l'informazione per essere sicuro che questa sia corretta.

STRATEGIE GENERALI STRATEGIE PER LE PAROLE STRATEGIE PER 1 NUMERI confermare spellino cifrare ripetere parola codice spellino riformulare alfabeto contare parola chiave l Questi materiali sono stati forniti grazie ad un accordo con il Department of Health, Education and Welfare. Questo materiale non può essere riprodotto senza il consenso del NTID. Il permesso di riprodur-re questo pagina è stato ottenuto dalla Nucleus Corporation nel 1983.

ESERCIZIO C.4.0

IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA ISTRUZIONI Spiegare il compito al paziente che dovrà identificare delle parole all’intemo di una lista. Le liste sono composte da coppie di parole omonime il cui significato è determinato dalla

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8 Manitale di Riabilitazioize Cochlear

differente posizione dell'accento tonico. Presentare ogni parola usando la labiolettura e lo speech processor per la prima lista di parole, poi per le successive liste utilizzare unicamente lo speech processor. ESERCIZIO C.4.1

.....

IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 1 (pag. 115)

........ ..

ESERCIZIO C.4.2

IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 2 (pag. 116)

..... .

ESERCIZIO C.5.0

IDENTIFICAZIONE IN CLOSED-SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA ISTRUZIONI Queste frasi sono più difficili di quelle che variano in lunghezza nelle quali è utilizzabile l'indizio soprascementale di durata. Il paziente ha una copia dell'esercizio eseguito in closed - set.

ESERCIZIOC.5.1

IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA

Compito 1 (pag. 117)

ESERCIZIOC.5.2

IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA Compito 2 (pag. 119)

ESERCIZIO C.6.0

RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DA UN ARGOMENTO E DA PAROLE

I. Presentare in lettura labiale l'argomento relativo al gruppo di frasi e la parola chiave indizio per la frase. 2. Leggere una frase. Se il paziente non ripete il resto della frase, leggerla ancora due volte senza l'aiuto della

labiolettura. 3. Se il paziente ha ancora difficoltà, aggiungere una parola alla volta con il supporto della labiolettura, ripetendo

ogni volta l'intera frase in bocca schermata, fino a quando la stessa non sarà ripetuta correttamente. 4. Quando la frase è ripetuta correttamente, se sono state date diverse parole chiave, far ascoltare al paziente

l'intera frase in condizione di solo - ascolto.

Maiìuale di Riabilitazione Cochlear 49

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ESERCIZIO C.6.1

RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DA UN ARGOMENTO E DA PAROLE (pag. 121)

ESERCIZIO C.7.0

RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DA UNA LOCUZIONE

I. Presentare al paziente in lettura labiale la locuzione chiave per il gruppo delle frasi. 2. Spiegare al paziente che la locuzione si troverà in ogni frase. 3. Leggere una frase. Se il paziente non riesce a ripetere il resto della frase, leggerla ancora due volte senza

l'aiuto della labiolettura. 4. Se il paziente continua ad avere difficoltà, aggiungere una parola per volta con lettura labiale come ulteriore

suggerimento. 5. Prima di procedere ad un'altra frase, far ascoltare al paziente l'intera frase in condizione di "solo ascolto". ESERCIZIO C.7.1

LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE INIZIALE (pag. 123)

ESERCIZIO C.7.2 .

LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE MEDIANA (pag. 123) ESERCIZIO C.7.3

LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE FINALE (pag. 124)

ESERCIZIO C.8.0 RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO

INDIZIO FORNITO DA UNA FRASE I. Usando la labiolettura e la voce, presentare l'indizio della frase per il gruppo delle frasi. 2. Leggere una frase. Chiedere al paziente di scegliere la frase che è stata detta. 3. Se il paziente ha ancora difficoltà, aggiungere una parola alla volta con la lettura labiale, alternando tra solo il

suono e il suono con la labiolettura, fino a quando l'intera frase viene identificata o ripetuta correttamente. 4. Una volta che la frase è ripetuta correttamente lasciare ascoltare al paziente l'intera frase in condizioni di "solo ascolto".

ESERCIZIO C.8.1

RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO FORNITO DA UNA FRASE

CLOSED - SET CON LETTURA LABIALE (pag. 125)

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Manuale di Riabilitazione Cochlear

ESERCIZIO C.9.0

RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO FORNITO DA UNA FRASE OPEN - SET CON LETTURA LABIALE ISTRUZIONI

Questo è il primo esercizio descritto in questo manuale che può essere considerato un vero open - set. Vi sono una varietà di strategie atte a incoraggiare esperienze di ascolto positive. Se necessario, presentare almeno tre prove in condizione di "solo ascolto".

Usare le tecniche seguenti: I. Dopo ogni risposta confermare sempre le parole identificate correttamente. 2. Rivedere e ripetere l'argomento delle frasi e/o le parole chiave. 3. Fornire parole chiave supplementari comprese o non comprese nella frase.

4. Ripresentare la frase solo acusticamente. 5. Ripetere sempre la frase completa con lettura labiale e ascolto. 6. Fornire al paziente il testo delle frasi.

ESERCIZIO C.9.1

RICONOSCIMENTO DI FRASI INDIZIO FORNITO DALU ARGOMENTO 1 FRASE

OPEN - SET CON LETTURA LABIALE (pag. 126)

2.4 PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO D

Riconoscimento e Comprensione Gli esercizi di riconoscimento sono quelli che richiedono al paziente di ripetere una parola o una frase da un open-set; cioè, non sono forniti indizi closed-set. Gli esercizi di comprensione sono quelli che richiedono al paziente di rispondere senza ripetere lo stimolo presentato. Il risultato viene quantificato considerando la risposta a domande, la riformulazione della domanda stessa o riaffermando l'informazione verbale.

Obiettivi del paziente

l. Riconoscere le componenti del messaggio verbale. 2. Utilizzare le strategie nelle situazioni comunicative quotidiane.

Tipo di Materiali

D. 1.0 Linguaggio comune D.2.0 Linguaggio comune - Frasi in relazione D.3.0 Semplici storie interattive D.4.0 Argomento riferito alla frase -,(indizio fornito dalla parola e dall'argomento) D.5.0 Frasi non in relazione con le parole indizio. D.6.0 Frasi open - set - Senza parole indizio. D.7.0 Pratica telefonica interattiva - Domande con risposta fissa. D.8.0 Storie interattive - livello avanzato Nota: Se, qualche volta, il paziente appare molto frustrato dai compiti proposti, è consigliabile ritornare ad un

livello di esercizio inferiore per favorire esperienze di ascolto positive e così aumentare la sensazione di sicurezza.

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Matìuale di Riabilitazione Cochlear 51 ESERCIZIO D.1.0

FRASI COLLOQUIALI E DI USO COMUNE ISTRUZIONI

L’esercizio seguente si avvale di frasi spesso usate nelle comuni conversazioni. Queste frasi dovrebbero essere già familiari al paziente sordo post - verbale e devono essere insegnate alle persone sorde peri e pre - verbali. Se il compito risultasse troppo difficile per il paziente, le frasi possono essere utilizzate come un esercizio in closed - set, tenendo presente che l'obiettivo finale è quello di eseguire l'esercizio in open - set. Le frasi dovrebbero essere ripetute per un massimo di tre volte prima di dare l'aiuto della lettura labiale. I. Spiegare il compito al paziente. 2. Pronunciare lentamente la frase con una normale intonazione. 3. Confermare tutte le parole che vengono ripetute correttamente. 4. Ripetere le frasi al massimo tre volte. Se alla terza presentazione la frase non viene ripetuta correttamente,

fornire al paziente una parola chiave (o più) della frase e provare di nuovo. 5. Quando è necessario presentare la frase usando la lettura labiale, prima di procedere fornire al paziente

l'opportunità di ascoltare la frase, in condizione di solo ascolto, più di una volta. ESERCIZIO D.1.1

FRASI CON INDIZIO CONTESTUALE Compito 1 (pag. 127)

ESERCIZIO D.1.2

FRASI CON INDIZIO NON CONTESTUALE Compito 2 (pag. 128)

ESERCIZIO D.2.0

FRASI DI USO COMUNE RELATIVE A DETERMINATE SITUAZIONI ISTRUZIONI

Questo esercizio è composto da frasi relative a situazioni comuni. Il paziente dovrebbe acquisire familiarità con la situazione usando sia la lettura labiale sia lo speech processor. Per adattare l'esercizio ad un livello di prestazione leggermente inferiore si può fornire, oltre all'argomento indizio, anche una parola chiave. L’obiettivo, comunque, è quello di eseguire l'esercizio in open-set. I. Spiegare il compito al paziente. 2. Presentare le frasi parlando lentamente e con una normale intonazione, confermando tutte le parole ripetute

correttamente dopo ogni presentazione. 3. Incoraggiare il paziente ad usare strategie per confermare o chiarire la frase, come:

16 ripeti"

"hai detto- 99

46 puoi dirlo in maniera diversa?" 4. Se dopo tre presentazioni, il paziente non ha capito la frase, fornire una parola chiave usando la lettura labiale.

Prima di procedere, dare sempre l'opportunità di ascoltare ancora una volta la frase "bersaglio" senza lettura labiale.

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52 Manuale di Riabilitaziotie Cochlear

ESERCIZIO D.2.1

FRASI DI USO COMUNE RELATIVE A DETERMINATE SITUAZIONI (pag. 129)

ESERCIZIO D.3.0

SEMPLICI STORIE INTERATTIVE ISTRUZIONI

Questo esercizio propone un breve paragrafo su un argomento noto, seguito dalle relative domande. Il paziente deve comprendere l'argomento attraverso l'ascolto del para- grafo. L’esercizio può essere reso più semplice presentando il paragrafo in condizione di lettura labiale e presentando poi le domande in condizione di solo - ascolto. I. Spiegare l'esercizio al paziente. 2. Leggere il paragrafo al paziente usando solo lo speech processor. Parlare lentamente con una normale

intonazione ed espressione. 3. Chiedere al paziente l'argomento del paragrafo. Se necessario, presentare l'argomento con la lettura labiale e

leggere il paragrafo una seconda volta. 4. Ricordare che deve rispondere, e non ripetere, alle domande che gli verranno fatte. 5. Quando necessario, fornire una conferma. Incoraggiare il paziente ad usare qualcuna delle seguenti strategie di chiarimento:

"ripeti" "hai detto... ?" "puoi dirlo in modo diverso?" "io ho sentito-- , è giusto?"

ESERCIZIO D.3.1

SEMPLICI STORIE INTERATTIVE (pag. 13 1) ESERCIZIO D.4.0

FRASI IN RELAZIONE ALU ARGOMENTO

Questo esercizio è composto da frasi comuni ad un argomento non direttamente in relazione con la situazione prestabilita.

L’argomento dovrebbe essere presentato al paziente usando la lettura labiale. Le frasi dovrebbero essere presentate al massimo tre volte prima che siano dati suggerimenti con la lettura labiale. I. Spiegare l'esercizio al paziente. 2. Presentare la frase parlando lentamente e con una normale intonazione. 3. Consigliare il paziente di usare le strategie per confermare o chiarire la frase, cioè:

"ripeti"

"hai detto ?"

41 stai parlando di 41 puoi dirlo in un altro modo?"

4. Dopo ogni presentazione, confermare ogni parola ripetuta correttamente. 5. Se dopo tre presentazioni la frase non viene capita, dare una parola chiave inclusa nella frase. Quando è

richiesto l'aiuto visivo, dare sempre l'opportunità al paziente di riascoltare la frase prima di procedere.

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Manuale di Riabilitazione Cochleai. 53 ESERCIZIO D.4.1

FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO FORNITO DA UNA PAROLA

Compito 1 (pag. 133) ESERCIZIO D.4.2

Compito 2 (pag. 135) Questi esercizi possono essere modificati se risultano troppo difficili. In questo caso fornire al paziente una o più

parole chiave tratte dalla frase in esame. Come nel precedente esercizio, usare anche la labiolettura per tutte le parole chiave (D.4. 1).

ESERCIZIO D.5.0

FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO DA PROPORRE CON SOLO ASCOLTO E NON CON LABIOLETTURA ISTRUZIONI

I. Spiegare l'esercizio al paziente, presentandogli prima la parola indizio in lettura labiale e poi usando anche lo

speech processor. Se il paziente è insicuro, dargli la lista scritta delle parole indizio. 2. Pronunciare la frase lentamente con una normale intonazione ed espressione. 3. Annotare ogni parola che il paziente dice. Dargli conferma ed incoraggiarlo sia che le parole siano corrette sia

che non lo siano. 4. Presentare le frasi ancora due volte. Se il paziente presenta ancora difficoltà, dire la parola chiave della frase e

provare di nuovo. 5. Se le difficoltà persistono, presentare le frasi con la labiolettura e incoraggiarlo a riprovare. 6. Se il paziente non appare affaticato o scoraggiato, presentare più frasi. Se il paziente sembra scoraggiato,

presentare più parole chiave. Elogiare il paziente per le risposte corrette importante che ogni seduta si concluda con un successo non lasciando andare via il paziente deluso dalla propria prestazione.

ESERCIZIO D.5.1

FRASI NON IN RELAZIONE CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR

Compito 1 (pag. 138) ESERCIZIO D.5.2

Compito 2 (pag. 139)

ESERCIZIO D.5.3

Compito 3 (pag. 140)

ESERCIZIO D.5.4

Compito 4 (pag. 141)

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54 Manuale di Riabilitazione Cochlear

ESERCIZIO D.5.5

Compito 5 (pag. 142)

ESERCIZIO D.5.6

Compito 6 (pag. 143)

ESERCIZIO D.5.7

Compito 7 (pag. 144)

ESERCIZIO D.6.0 FRASI IN OPEN - SET 1 SENZA PAROLE INDIZIO

MAGGIORE E MINORE RIDONDANZA ISTRUZIONI

i. Spiegare il compito al paziente. 2. Pronunciare le frasi lentamente con naturale intonazione e ritmo, confermando ogni parola ripetuta

correttamente. 3. Ripetere la frase ancora due volte. Se il paziente ha difficoltà o appare scoraggiato, considerare l'uso delle

seguenti strategie: a. fornire l'argomento in relazione alle frasi b. fornire un indizio contestuale c. fornire una parola chiave

4. Ogni qualvolta è necessario presentare la frase usando la lettura labiale e, prima di procedere, far riascoltare al paziente la frase usando solamente l'udito.

ESERCIZIO D.6.1

FRASI OPEN - SET 1 SENZA PAROLE INDIZIO MAGGIORE E MINORE RIDONDANZA (pag. 145)

ESERCIZIO D.7.0

PRATICA INTERATTIVA AL TELEFONO FRASI CON RISPOSTA UNIVOCA

ISTRUZIONI

Argomenti (gioco delle parti) I. Stabilire il prossimo appuntamento. 2. Descrivere l'interno di un automo bile. 3. Descrivere il guasto del televisore alla persona che la deve riparare. 4. Chiamare il proprio dottore e descrivere i propri sintomi.

Fare pratica con le frasi A RISPOSTA UNIVOCA; vedi esercizio D. 7. I.

ESERCIZIO D.7.1

Lista 1 A (pag. 146)

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 55 ESERCIZIO D.7.2

Lista 1B (pag. 146) ESERCIZIO D.8.0

.STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO ISTRUZIONI

l. Spiegare al paziente che verrà letto un breve paragrafo. Egli dovrebbe ascoltare il paragrafo, anziché ripetere ogni frase. 2. Leggere il paragrafo al paziente utilizzando solo lo speech processor. Parlare lentamente usando un ritmo

naturale e una naturale intonazione. L’esercizio può essere reso più facile leggendo e discutendo una frase alla volta.

3. Dire al paziente di rispondere alle domande riguardanti il paragrafo. 4. Quando necessario fornire conferme ed incoraggiamento. Incoraggiare il paziente ad usare le strategie per confermare o chiarire la frase.

ESERCIZIO D.8.1

Compito 1 (pag. 148)

ESERCIZIO D.8.2

Compito 2 (pag. 148)

ESERCIZIO D.8.3

Compito 3 (pag. 149)

ESERCIZIO D.8.4

Compito 4 (pag. 150)

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CAPITOLO TERZO: I MATERIALI

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 59 3.1 MATERIALI DEL PROGRAMMA PER PAZIENTI AL LIVELLO A ESERCIZIO A.2.0

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 1

Lista A Risposta I. uomo magnifico differente 2. pollo telefono differente 3. medico medico uguale 4. voce investigatore differente 5. forma forma uguale 6. conclusione occasionale differente 7. generale generale uguale 9. misura cibarsi differente 10. tempo tacchino differente li. estate disappunto differente 12. variazione investigatore differente 13. notte notte uguale 14. virtù vacanza differente 15. disappunto magnifico differente Lista B Risposta I. uomo uomo uguale 2. pollo telefono differente 3. medico medico uguale 4.voce investigatore differente 5. forma forma uguale 6. conclusione occasionale differente 7. generale generale uguale 8. ripetere topo differente 9. cibo cibarsi differente 10. pollo pollo uguale li. estate estate uguale 12. variazione investigatore differente 13. notte notturno differente 14. virtù virtù uguale 15. disappunto disappunto uguale Lista C Risposta I. uomo magnifico differente 2. pollo pollo uguale 3.segno medico differente 4.voce voce uguale 5. formula forma differente 6. occasionale occasionale uguale 7. generale gennaio differente 8. topo topo uguale 9. cibo cibarsi differente 10. tempo troppo differente 11. estate disappunto differente 12. variazione investigatore differente 13. notte notturno differente 15. disappunto magnifico differente Continuare con i se a livelli più facili, vedi esercizioA.2.2..Se si hanno risultati positivi, passare adA.3.0.

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60 Manuale di Riabilitazione Cochlear

ESERCIZIO A.2.1

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA

Compito 1

ISTRUZIONI Io dirò due parole. Per favore dimmi se le due parole sono uguali o differenti. 1. uomo MAGNIFICO 2. POLLO TELEFONO 3. SEGNO MEDICO 4. VOCE INVESTIGATORE 5. FORMA FORMULA 6. CONCLUSIONE OCCASIONALE 7. GENERALE GENNAIO 8. TOPO RIPETERE 9. CIBO CIBARSI 10. TEMPO TACCHINO 11. ESTATE DISAPPUNTO 12. VARIAZIONE INVESTIGATORE 13. NOTTE NOTTURNO 14. VIRTU’ VACANZA 15. DISAPPUNTO MAGNIFICO

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Manuale di Riabilitazione Coclilear 61

ESERCIZIO A.2.2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA

Compito 2 Si può semplificare ulteriorinente il compito indicando al paziente quale delle due parole è la più corta, se la prima o la seconda dette. In ogni caso randomizzare a piacere. Lista A (Differenza di 4 sillabe) I. mai soporifero 2. poi organizzare 3. noi condizionale 4. sei avventuroso 5. tre legalizzare Lista B (Differenza di 3 sillabe) I. uva medicinale 2. ape maledizione 3. tipo organizzare 4. uovo pianificare 5. lire disperazione Lista C (Differenza di 2 sillabe) I. topo tavolata 2. libro superare 3. secondo assecondare 4. ragno governare 5. sole insultare Lista D (Differenza di 1 sillaba) I. pollo rubare 2. dire medico 3. pane panino 4. rana dovere 5. sei puro

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62 Manuale di Riabilitazione Cochlear ESERCIZIO A.2.2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA

Compito 2 ISTRUZIONI

lo dirò due parole. Per favore dimmi se le due parole sono uguali o differenti. Lista A 1. MAI SOPORIFERO 2. POI ORGANIZZARE 3. NOI CONDIZIONALE 4. SEI AVVENTUROSO 5. TRE LEGALIZZARE Lista B 1. UVA MEDICINALE 2. APE MALEDIZIONE 3. TIPO ORGANIZZARE 4. UOVO PIANIFICARE 5. LIRE DISPERAZIONE Lista C 1. TOPO TAVOLATA 2. LIBRO SUPERARE

3. SECONDO ASSECONDARE 4. RAGNO GOVERNARE 5. SOLE INSULTARE Lista D 1. POLLO RUBARE 2. DIRE MEDICO 3. PANE PANINO 4. RANA DOVERE 5. SEI PURO ESERCIZIO A.3.0

PARAGRAFO DI TRACKING ISTRUZIONI

10 LEGGERÒ ESATTAMENTE LE STESSE COSE CHE TU LEGGERAI. SEGUI LA LETTURA SOTTOLINEANDO LE PAROLE MENTRE 10 LE DICO. NON GUARDARMI. NON C'à BISOGNO CHE TU CAPISCA OGNI PAROLA, MA CERCA DI SEGUIRMI. SE HAI QUALCHE PROBLEMA DIMMELO ED 10 MI FERMERO.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 63 ESERCIZIO A.3.1

UN BRANO DI TRACKING Parole Mono e Bisillabiche

ALTE SOPRA LA CITTA’ VI SONO DUE TORRI, UNA E’ BIANCA L'ALTRA NERA, DALLE QUALI OGNI VISTA SCORRE LA, OLTRE IL BOSCO, DOVE I PINI SONO FIORI E IL MONDO CI PARE UN ALTRO. PRESSO LE TORRI, FULCRI DELLA CITTA, VI _P SEMPRE TANTA, TANTA GENTE. IL NOME DI UNA TORRE T TUTTO, DELL'ALTRA T NIENTE,- POICHE’ ESSE SONO NON SOLO LA META DI TUTTA LA GENTE DELLA CITTA, BENSÌ ANCHE DI TUTTE LE VIE DELLA CITTA’. PERÒ, COME NELLA VITA, LA META E’ TUTTO MA IN FONDO ANCHE NIENTE. ESERCIZIO A.3.1

UN BRANO DI TRACKING Parole Mono e Bisillabiche

ALTE SOPRA LA CITTA’ VI SONO DUE TORRI, UNA E’ BIANCA L'ALTRA NERA, DALLE QUALI OGNI VISTA SCORRE LA, OLTRE IL BOSCO, DOVE I PINI SONO FIORI E IL MONDO CI PARE UN ALTRO. PRESSO LE TORRI, FULCRI DELLA CITTA, VI _P SEMPRE TANTA, TANTA GENTE. IL NOME DI UNA TORRE T TUTTO, DELL'ALTRA T NIENTE,- POICHE’ ESSE SONO NON SOLO LA META DI TUTTA LA GENTE DELLA CITTA, BENSÌ ANCHE DI TUTTE LE VIE DELLA CITTA’. PERÒ, COME NELLA VITA, LA META E’ TUTTO MA IN FONDO ANCHE NIENTE.

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64 Maiìuale di Riabiliiazione Cochlear ESERCIZIO A.3.2

PARAGRAFO DI TRACKING Parole Bi e Trisillabiche

C'ERA ANCORA MOLTA LUCE, QUANDO APPARVE NEL CIELO LA LUNA BIANCA E TONDA. LA STRADA, SEGUENDO IL CORSO DEL FIUME, ENTRAVA ORA IN UN BOSCO PIENO D'OMBRA. BOBI AVEVA SMESSO DI CORRERE AVANTI E STAVA ACCANTO A PAOLO. POCO DOPO COMINCIO A SCENDERE LENTA LA NOTTE; LA STRADA CORREVA ORA TRA IL BOSCO E IL FIUME, CHE SCORREVA CALMO, E SUL QUALE PASSAVA UN VENTO LIEVE: PAOLO ANDAVA SEMPRE DI BUON PASSO, PENSANDO A QUELLO CHE AVREBBE DETTO AL SUO AMICO, UNA VOLTA CHE L'AVESSE TROVATO. AD UN CERTO PUNTO PAOLO SENTI UN RUMORE DI CESPUGLI SMOSSI E DI PASSI,- UN UOMO APPARVE SULLA STRADA. ERA ALTO E MAGRO, CON IL CAPPELLO CALATO FIN SUGLI OCCHI. LA PAURA GLI CREBBE DENTRO E IL RAGAZZO SI FERMÒ DI COLPO. ESERCIZIO A.3.2................

PARAGRAFO DI TRACKING Parole bi - trisillabiche

C'ERA ANCORA MOLTA LUCE, QUANDO APPARVE NEL CIELO LA LUNA BIANCA E TONDA. LA STRADA, SEGUENDO IL CORSO DEL FIUME, ENTRAVA ORA IN UN BOSCO PIENO D'OMBRA. BOBI AVEVA SMESSO DI CORRERE AVANTI E STAVA ACCANTO A PAOLO. POCO DOPO COMINCIÒ A SCENDERE LENTA LA NOTTE; LA STRADA CORREVA ORA TRA IL BOSCO E IL FIUME, CHE SCORREVA CALMO, E SUL QUALE PASSAVA UN VENTO LIEVE: PAOLO ANDAVA SEMPRE DI BUON PASSO, PENSANDO A QUELLO CHE AVREBBE DETTO AL SUO AMICO, UNA VOLTA CHE UAVESSE TROVATO. AD UN CERTO PUNTO PAOLO SENTÌ UN RUMORE DI CESPUGLI SMOSSI E DI PASSI; UN UOMO APPARVE SULLA STRADA. ERA ALTO E MAGRO, CON IL CAPPELLO CALATO FIN SUGLI OCCHI. LA PAURA GLI CREBBE DENTRO E IL RAGAZZO SI FERMO DI COLPO.

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Maniiale di Riabilitazione Cochlear 65 ESERCIZIO A.4.1

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Uguale o differente Compito 1

In relazione al livello e alla motivazione del paziente, l'esercizio può essere proposto con o senza suggerimenti.

I. A. Egli possiede un'auto. B. Egli possiede un'automobile.

2. A. Pensavofosse serio.

B. Pensavofosse simpatico.

3. A. Quanto è alta tua zia? B. Quanto è alta tua sorella?

4. A. Ho camminato sul tappeto.

B. Ho camminato sul pavimento.

5. A. Non c'è abbastanza tempo. B. Non c'è abbastanza marmellata.

6. A. Devo andare via.

B. Devo andare a lavorare.

7. A. Hai mai visto un gufo? B. Hai mai visto un elefante?

8. A. Non perdere i soldi.

B. Non perdere il portafoglio.

9. A. Digli di venire a casa. B. Digli di venire al cinematografo.

10. A. L'ho visto in libreria.

B. L'ho visto al supermercato. ORDINE DI PRESENTAZIONE Lista A Lista B Risp. Risp. Risp. Risp. I. A-B (d) 6. A -B (d) I. A-B (d) 6. A-B (d) 2. A-B (d) 7. A-B (d) 2. A-A (u) 7. A-B (d) 3. A-A (u) 8. A-B (d) 3. A-B (d) & A-A (u) 4. A-B (d) 9. A-B (d) 4. B-B (u) 9. A-B (d) 5. B-B (u) 10. B-B (u) 5. A-B (d) 10. A-B (d)

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66 Mani4ale di Riabilitazione Cochlear

ESERCIZIO A.4.1

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Uguale o differente Compito 1

ISTRUZIONI Io dirò due frasi, per favore dimmi se le due frasi sono uguali o differenti.

I. A. EGLI POSSIEDE UN'AUTO. B. EGLI POSSIEDE UN'AUTOMOBILE.

2. A. PENSAVO FOSSE SERIO.

B. PENSAVO FOSSE SIMPATICO.

3. A. QUANTO E’ ALTA TUA ZIA? B. QUANTO t ALTA TUA SORELLA?

4. A. HO CAMMINATO SUL TAPPETO.

B. HO CAMMINATO SUL PAVIMENTO.

5. A. NON C’E’ ABBASTANZA TEMPO. B. NON C’E’ ABBASTANZA MARMELLATA.

6. A. DEVO ANDARE VIA.

B. DEVO ANDARE A LAVORARE.

7. A. HAI MAI VISTO UN GUFO? B. HAI MAI VISTO UN ELEFANTE?

8. A. NON PERDERE 1 SOLDI.

B. NON PERDERE IL PORTAFOGLIO.

9. A. DIGLI DI VENIRE A CASA. B. DIGLI DI VENIRE AL CINEMATOGRAFO.

10. A. UHO VISTO IN LIBRERIA.

B. U HO VISTO AL SUPERMERCATO.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 67 ESERCIZIO A.4.2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZI DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Bi e Polisillabiche Compito 2

I. A. Ho bisogno di un nuovo letto. B. Ho bisogno di un nuovo telefono.

2. A. Allo zoo, ho visto un orso.

B. Allo zoo, ho visto un elefante.

3. A. Ho studiato la storia. B. Ho studiato la letteratura.

4. A. Ci siamo fermati al negozio a comprare le gomme.

B. Ci siamo fermati al negozio a comprare le caramelle.

5. A. Fammi vedere il tuo cane. B. Fammi vedere il tuo pavimento.

6. A. Portami una mela.

B. Portami una limonata.

7. A. Ho letto il libro. B. Ho letto il documento.

8. A. Mi piace giocare a palla.

B. Mi piace giocare a monopoli.

9. A. Hai dimenticato di comprare il latte? B. Hai dimenticato di comprare il detersivo?

10. A. Dov'è l'uomo?

B. Dov'è il presidente? ORDINE DI PRESENTAZIONE LISTA A LISTA B Risp. Risp. Risp. Risp. I. A-B (d) 6. A-A (u) I. A-A (u) 6. B-ß (u) 2. A-B (d) 7. A-B (d) 2. A-B (d) 7. A-B (d) 3. A-B (d) 8. A-B (d) 3. A-A (u) 8. A-B (d) 4. A-B (d) 9. A-B (d) 4. A-B (d) 9. A-B (d) 5. B-B (u) 10. A-B (d) 5. A-B (d) 10. A-B (d)

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68 Manuale di Riabilitazione Cochlear ESERCIZIO A.4.2

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Bi e Polisillabiche Compito 2

ISTRUZIONI

lo dirò due frasi, per favore dimmi se le due frasi sono uguali o differenti.

1 .A. HO BISOGNO DI UN NUOVO LETTO.

B. HO BISOGNO DI UN NUOVO TELEFONO.

2. A. ALLO ZOO, HO VISTO UN ORSO.

B. ALLO ZOO, HO VISTO UN ELEFANTE.

3. A. HO STUDIATO LA STORIA.

B. HO STUDIATO LA LETTERATURA.

4. A. NOI ANDIAMO AL NEGOZIO A COMPRARE LE GOMME.

B. NOI ANDIAMO AL NEGOZIO A COMPRARE LE CARAMELLE.

5. A. FAMMI VEDERE IL TUO CANE.

B. FAMMI VEDERE IL TUO PAVIMENTO.

6. A. PORTAMI UNA MELA.

B. PORTAMI UNA LIMONATA.

7. A. HO LETTO IL LIBRO.

B. HO LETTO IL DOCUMENTO.

8. A. MI PIACE GIOCARE A PALLA.

B. MI PIACE GIOCARE A MONOPOLI.

9. A. HAI DIMENTICATO DI COMPRARE IL LATTE?

B. HAI DIMENTICATO DI COMPRARE IL DETERSIVO?

10. A. DOV'T L: UOMO?

B. DOV't'IL PRESIDENTE?

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 69 ESERCIZIO A.4.3

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Mono, Bi e Polisillabiche Compito 3

I. A. I mieifigli sono tre. B. I mieifigli sono bravi.

2. A. Non lo vedrai mai.

B. Non lo vedrai oggi.

3. A. Oggi siamo in sei. B. Oggi siamo in quattro.

4. A. Sono sveglio dalle tre.

B. Sono sveglio dalle nove.

5. A. Si cena ora. B. Si cena subito.

6. A. Ora vado da mia zia.

B. Ora vado da mia cugina.

7. A. Ieri sono stato via. B. Ieri sono stato malato.

8. A. Mi sento giù.

B. Mi sento bene.

9. A. Il vaso sul comò è suo. B. Il vaso sul comò è antico.

10. A. Vienifuori con noi?

B. Vienifuori con papà? ORDINE DI PRESENTAZIONE LISTA A LISTA B Risp. Risp. Risp. Risp. I. A-B (d) 6. A-B (d) I. A-B (d) 6. A-A (u) 2. A-B (d) 7. A-B (d) 2. A-B (d) 7. B-B (u) 3. A-A (u) 8. A-B (d) 3. A-B (d) 8. A-B (d) 4. A-A (u) 9. B-B (u) 4. A-B (d) 9. A-B (d) 5. B-B (u) 10. A-B (d) 5. A-A (u) 10. B-B (u)

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70 Manuale di Riabilitazione Cochlear ESERCIZIO A.4.3

DISCRIMINAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA CON FRASE IN ESPANSIONE

Mono-Bi e Polisillabiche

Compito 3 ISTRUZIONI lo dirò due frasi, per favore dimmi se le due frasi sono uguali o differenti.

l. A. 1 MIEI FIGLI SONO TRE. B. I MIEI FIGLI SONO BRAVI.

2. A. NON LO VEDRAI MAI.

B. NON LO VEDRAI OGGI.

3. A. OGGI SIAMO IN SEI. B. OGGI SIAMO IN QUATTRO.

4. A. SONO SVEGLIO DALLE TRE.

B. SONO SVEGLIO DALLE NOVE.

5. A. SI CENA ORA. B. SI CENA SUBITO.

6. A. ORA VADO DA MIA ZIA.

B. ORA VADO DA MIA CUGINA.

7. A. IERI SONO STATO VIA. B. IERI SONO STATO MALATO.

8. A. MI SENTO GIU’

B. MI SENTO BENE.

9. A. IL VASO SUL COMO' E’ SUO. B. IL VASO SUL COMO’ E’ ANTICO.

10. A. VIENI FUORI CON NOI?

B. VIENI FUORI CON PAPA’?

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 71 ESERCIZIO A.5.1

DISCRIMINAZIONE DI FRASI CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA Compito 1

In relazione al livello e alla motivazione del paziente, l'esercizio può essere proposto con o senza suggerimenti. Ordine di presentazione Lista A Lista B Risposta Risposta I. A. Quel bambino vuole la palla. A-A (u) B-B(u)

B. Sono stato sei giorni a sciare.

2. A. Ieri sera sono stato allo zoo. ß-A (d) A-A (u) B. Oggi ho mangiato molta panna.

3. A. Ieri sono stato in città. A-A (u) A-A(u)

B. Mio padre è molto malato.

4. A. Mia zia è stata gentile. B-A (d) A-B (d) B. Non posso andare a nuotare.

5. A. Ora non posso. A -A (u) A-ß (d)

B. Mi piaci così!

6. A. Bussano alla porta. B-B- (u) B-B (u) B. Sei stata zitta.

7. A. Stai qui. B-B (u) A-B (d)

B. Oggi non nuoto.

8. A. Sono le sette. B-B (u) A-A(u) B. Bevo molto poco.

9. A. t sazio. A-A (u) A-A (u)

B. Non andare! 10. A. Si sieda qui. B-A (d) A-B (d)

B. Donno ancora.

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72 Manuale di Riabilitaziotie Cochlear ESERCIZIO A.5.1

DISCRIMINAZIONE DI FRASI CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA Compito 1

ISTRUZIONI lo dirò due frasi, per favore dimmi se le due frasi sono uguali o differenti.

I. A. QUEL BAMBINO VUOLE LA PALLA. B. SONO STATO SEI GIORNI A SCIARE.

2. A. IERI SERA SONO STATO ALLO ZOO.

B. OGGI HO MANGIATO MOLTA PANNA.

3. A. IERI SONO STATO IN CITTA. B. MIO PADRE t MOLTO MALATO.

4. A. MIA ZIA t STATA GENTILE.

B. NON POSSO ANDARE A NUOTARE.

5. A. ORA NON POSSO. B. MI PIACI COSI!

6. A. BUSSANO ALLA PORTA.

B. SEI STATA ZITTA.

7. A. STAI QUI.

B. OGGI NON NUOTO.

8. A. SONO LE SETTE. B. BEVO MOLTO POCO.

9. A. t SAZIO.

B. NON ANDARE!

10. A. SI SIEDA QUI. B. DORMO ANCORA.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 73

DISCRIMINAZIONE DI PAROLE CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA Compito 2

In relazione al livello e alla motivazione del paziente, l'esercizio può essere proposto con o senza suggerimenti. ORDINE DI PRESENTAZIONE A B Lista A Lista B Risp. Risp. I. inele male A-B (d) B-B (u) 2. pizza puzza A-B (d) A-B (d) 3. pila pala A-B (d) A-B (d) 4. riga ruga A-B (d) A-B (d) 5. sole sale B-B (u) B-B (u) 6. more mare A-B (d) A-A (d) 7. puro pero A-A (u) A-B (d) 8. para pera A-B (d) A-B (d) 9. nano Nino A-B (d) A-A (u) 10. lago lego A-A (u) A-B (d) 11. molo melo A-B (d) A-B (d) 12. rete rate A-B (d) A-B (d) 13. bollo bello A-B (d) A-B (d) 14. massa messa A-A (u) A-B (d) 15. zoppo zeppo A-B (d) A-B (d) 16. pazzo pozzo A-B (d) A-B (d) 17. vero varo B-B (u) A-B (d) 18. figlio foglio B-B (u) A-B (d) 19. vasta vista A-A (u) B-B (u) 20. posta pesta B-B (u) A-B (d)

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74 Manuale di Riabilitazione Cochlear ESERCIZIO A.5.2 DISCRIMINAZIONE DI PAROLE CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA

Compito 2 ISTRUZIONI lo dirò due parole. Per favore dimmi se le due parole sono uguali o differenti. 1. MELE MALE 2. PIZZA PUZZA 3. PILA PELA 4. RIGA RUGA 5.SOLE SALE 6. MORE MARE 7.PURO PERO 8. PARA PERA 9.NANO NINO IO.LAGO LEGO 1 l. MOLO MELO 12. RETE RATE 13. BOLLO BELLO 14. MASSA MESSA 15. ZOPPO ZEPPO 16. PAZZO POZZO 17.VERO VARO 18. FIGLIO FOGLIO 19. VASTA VISTA 20. POSTA PESTA

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Mapzi4ale di Riabilitazione Cochlear 75 ESERCIZIO A.6.1

DISCRIMINAZIONE DI FRASI CON STRUTTUPA DIFFERENTE Compito 1

In relazione al livello e alla motivazione del paziente, l'esercizio può essere proposto con o senza suggerimenti.

ORDINE DI PRESENT-4ZIONE

Lista A Lista B

l. A. Questa sedia è nuova. A-B (d) A-A (u)

B. Franco ha sei sedie.

2. A. Siedi qui sulpavimento. A-B (d) A-B (d)

B .Puoi prendere sette cioccolatini.

3. A Sono stanco di camminare. A-B (d) A-B (d)

B. Quei cani si stanno morsicando.

4. A. I vzcz'nz'sono ansi.osz'di andare a Roma. A-B (d) A-B (d)

B. Noi abbiamo solo pochi soldi.

5. A. Silvio si èfatto male alla gamba. A-A (u) A-B (d)

B. La notte è buia e senza stelle.

6. A. Ha detto che esce stasera. A-B (d) B-B (u)

B. Non si sente molto bene.

7. A Voglio cambiare la mia cucina. A-B (d) A-B (d)

B. Oggi il cielo ha molte nuvole.

8. A. Paolo vuole arrivare tra le sei e le sette. A-B (d) A-B (d)

B. Ci vediamo stasera se non piove.

9. A Siediti e non muoverti. A-B (d) A-B (d)

B. Mancano ancora seipassi.

10. A Spesso in Dicembre cade la neve. B-B (u) A-B (d)

B. Ipomodori non sempre sono rossi .

11. A. Questa cassapanca è rotta. A -B (d) A-A (u)

B. Roberto cammina svelto.

12. A. L'alta marea viene alle sei A-B (d) A-B (d).

B. Questa sella non va bene.

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76 Manuale di Riabilitazione Cochlear

ESERCIZIO A.6.1

DISCRIMINAZIONE DI FRASI

Compito 1 ISTRUZIONI Io dirò due frasi, per favore dimmi se le due frasi sono uguali o differenti.

I. A. QUESTA SEDIA IL NUOVA. B. FRANCO HA SEI SEDIE.

2. A. SIEDI QUI SUL PAVIMENTO.

B. PUOI PRENDERE SETTE CIOCCOLATINI.

3. A. SONO STANCO DI CAMMINARE. B. QUEI CANI SI STANNO MORSICANDO.

4. A. 1 VICINI SONO ANSIOSI DI ANDARE A ROMA.

B. NOI ABBIAMO SOLO POCHI SOLDI.

5. A. SILVIO SI t FATTO MALE SULLA GAMBA. B. LA NOTTE E’ BUIA E SENZA STELLE.

6. A. HA DETTO CHE ESCE STASERA.

B. NON SI SENTE MOLTO BENE.

7. A. VOGLIO CAMBIARE LA MIA CUCINA. B. OGGI IL CIELO HA MOLTE NUVOLE.

8. A. PAOLO VUOLE ARRIVARE TRA LE SEI E LE SETTE.

B. CI VEDIAMO STASERA SE NON PIOVE.

9. A. SIEDITI E NON MUOVERTI. B. MANCAVANO ANCORA SEI PASSI.

10. A. SPESSO IN DICEMBRE CADE LA NEVE.

B. 1 POMODORI NON SEMPRE SONO ROSSI. 11. A. QUESTA CASSAPANCA t ROTTA.

B. ROBERTO CAMMINA SVELTO. 12. A. U ALTA MAREA VIENE ALLE SEI.

B. QUESTA SELLA NON VA BENE.

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 77 ESERCIZIO A.6.2

DISCRIMINAZIONE DI PAROLE Compito 2

In relazione al livello del paziente e alla sua motivazione, l'esercizio può essere fatto con o senza suggerimenti al paziente.

ORDINE DI PRESENTAZIONE Lista A Lista B Lista C Risp. Risp. Risp. 1. sale lesa A-B (d) A-A (u) A-B (d) 2. gatto toga A-B (d) A-B (d) A-B (d) 3. niela lama A -B (d) A-B (d) A-B (d) 4. biro roba A-B (d) A-B (d) B-B (u) 5. stelo lesto A-B (d) A-B (d) A-B (d) 6. talpa palta A-A (u) A-B (d) A-B (d) 7. nove vena A-B (d) A -A (u) A-B (d) 8. mezza zanna A-B (d) A-B (d) A-B (d) 9. ballo lobo A-B (d) A -B (d) A-A (u) 10. riso sera A-A (u) A-B (d) A-B (d) 11. sodo dose B-B (u) A-B (d) A-B (d) 12. sano naso A-B (d) A-B (d) A-B (d) 13. cotta tacco A-B (d) A-B (d) A-A (u) 14. sotto tasso A-B (d) A-B (d) A-B (d) 15. tappo patto A-B (d) B-B (u) A-B (d) 16 ' libro brodo A-B (d) B-B (u) B-B (u) 17. carro rocca A-A (u) A-B (d) A-B (d) 18. dente tenda A-B (d) A-B (d) A-B (d) 19. vezzo zeta A-B (d) B-B (u) A-B (d) 20. messa somma A-B (d) A-B (d) A-B (d)

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78 Manuale di Riabilitazione Cochlear ESERCIZIO A.6.2

DISCRIMINAZIONE DI PAROLE Compito 2

ISTRUZIONI lo dirò due parole. Per favore dimmi se le due parole sono uguali o differenti.

1. SALE LESA

2. GATTO TOGA

3. MELA LAMA

4. BIRO ROBA

5. STELO LESTO

6. TALPA PALTA

7. NOVE VENA

8. MEZZA ZANNA

9.BALLO LOBO

10. RISO SERA

11. SODO DOSE

12. SANO NASO

13. COTTA TACCO

14. SOTTO TASSO

15. TAPPO PATTO

16. LIBRO BRODO

17. CARRO ROCCA

18. DENTE TENDA

19. VEZZO ZETA

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20. MESSA SOMMA

ESERCIZI LIVELLO B ESERCIZIO B.1.1 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 1 Lista A Lista B Lista C 1. mano magnifico madre 2. nuoto nuotatore notorietà 3. pieno pio polizia 4. trasportare treno tre 5. medico indignazione rendere 6. egli governo altruismo 7. fame favorito infortunio 8. virtù voce investigatore 9. disappunto magnificamente sonda 10. organizzazione zona posizione 11. scia permesso trasportare 12. occasionale inusuale conclusione 13. generale gemma vegetariano 14. riposo radio reo 15. mostarda intermediario interno Lista C Lista E 1. misteriosamente magazzino 2. notiziario notte 3. esperimento opportunismo 4. telefono intelligente 5. dio sorpresa 6. guardia organizzazione 7. informazione forma 8. vacanza variazione 9. sano salame 10. ragione crema 11. professionale scivolo 12. bega misura 13. giustizia già 14. raccomandazione romantico

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15. nido inventore Se il paziente necessita di un maggiore allenamento, passare all'esercizio B. 1.2 che propone un compito più semplice. Se il punteggio ottenuto è uguale o superiore all'80%, proseguire con l'esercizio B. 2. ESERCIZIO B.1.1 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 1 ISTRUZIONI Io leggerò ognuna delle cinque parole date per ogni riga. Poi io dirò una delle parole. Per favore dimmi o indica la parola che ho detto. 1. MANO MADRE MAGNIFICO MAGAZZINO MISTERIOSAMENTE 2. NUOTO NOTTE NUOTARE NOTORIETA' NOTIZIARIO 3. PIO PIANO POLIZIA ESPERIMENTO OPPORTUNISMO 4. TRE TRENO TELEFONO TRASPORTARE INTELLIGENTE 5. DIO MEDICO SORPRESA RENDERE INDIGNAZIONE 6. EGLI GUARDIA GOVERNO ALTRUISMO ARGOMENTAZIONE 7. FAME FORMA FAVORITO INFORTUNIO INFORMAZIONE 8. VOCE VIRTU' VACANZA VARIAZIONE INVESTIGATORE 9. SANO SONDA SALAME DISAPPUNTO MAGNIFICAMENTE 10. ZONA CREMA RAGIONE POSIZIONE ORGANIZZAZIONE 11. SCIA SCIVOLO PERMESSO TRASPORTARE PROFESSIONALE 12. BEGA MISURA INUSUALE CONCLUSIONE OCCASIONALE 13. GIA' GEMMA GIUSTIZIA GENERALE VEGETARIANO 14. REO RADIO RIPOSO ROMANTICO RACCOMANDAZIONE 15. NIDO INTERNO MOSTARDA INVENTORE INTERMEDIARIO

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ESERCIZIO B.1.2 SCHEDA TERAPISTA

IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 2

1. tema eventuale tempo 2. gioco felice cioccolato 3. credito ala bellissimo 4. calma compagnia plastica 5. telefono pino salame 6. sera servire scimmia 7. enciclopedia giallo lana 8. vetro avarizia vaso 9. rinnovo blu riabilitazione 10. roba barba boscaglia 11. cinema ciao ciliegina 12. ufficio oca sensato 13. no notizia normalmente 14. paio ippopotamo ape 15. imbuto te afa 16. operazione balcone cane 17. voglia topo uragano 18. ieri libero latte 19. mai amore eliminato 20. io probabile prato

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ESERCIZIO B.1.2 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA PAROLA Compito 2 ISTRUZIONI Io dirò una delle seguenti tre parole. Per favore dimmi o indica la parola che io ho detto. 1. TEMA TEMPO EVENTUALE 2. GIOCO FELICE CIOCCOLATO 3. ALA CREDITO BELLISSIMO 4. CALMA PLASTICA COMPAGNIA 5. PINO SALAME TELEFONO 6. SERA SCIMMIA SERVIRE 7. LANA GIALLO ENCICLOPEDIA 8. VASO VETRO AVARIZIA 9. BLU RINNOVO RIABILITAZIONE 10. ROBA BARBA BOSCAGLIA 11. CIAO CINEMA CILIEGINA 12. OCA UFFICIO SENSATO 13. NO NOTIZIA NORMALMENTE 14. APE PAIO IPPOPOTAMO 15. TE AFA IMBUTO 16. CANE BALCONE OPERAZIONE 17. TOPO VOGLIA URAGANO 18. IERI LATTE LIBERO 19. MAI AMORE ELIMINATO 20. IO PRATO PROBABILE

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ESERCIZIO B.2.0 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DI FRASI CON DIFFERENTE COMPONENTE ACUSTICA Lista Lista Lista a b c 1. A. Quel bambino vuole la palla. A A B B. Sono stato sei giorni a sciare. 2. A. Ieri sera sono stato allo zoo. A B A B. Oggi ho mangiato molta panna. 3. A. Ieri sono stato in città. B B A B. Mio padre è molto malato. 4. A. Mia zia è stata gentile. A A B B. Non posso andare a nuotare. 5. A. Ora non posso. B A B B. Mi piaci così ! 6. A. Bussano alla porta. A B A B. Sei stata zitta. 7. A. Stai qui. B A B B. Oggi non nuoto. 8. A. Sono le sette. B A A B. Bevo molto poco. 9. A. E' sazio. A B B B. Non andare ! 10A. Si sieda qui. B B A B. Non dormo ancora. Questo compito può anche essere utilizzato come un esercizio di discriminazione uguale/differente.

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ESERCIZIO B.2.1. SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DI FRASI A ELEVATO CONTRASTO 1. A. QUEL BAMBINO VUOLE LA PALLA. B. SONO STATO SEI GIORNI A SCIARE. 2. A. IERI SERA SONO STATO ALLO ZOO. B. OGGI HO MANGIATO MOLTA PANNA. 3. A. IERI SONO STATO IN CITTA'. B. MIO PADRE E' MOLTO MALATO. 4. A. MIA ZIA E' STATA GENTILE. B. NON POSSO ANDARE A NUOTARE. 5. A. ORA NON POSSO. B. MI PIACI COSI'. 6. A. BUSSANO ALLA PORTA. B. SEI STATA ZITTA. 7. A. STAI QUI! B. OGGI NON NUOTO. 8. A. SONO LE SETTE. B. BEVO MOLTO POCO. 9. A. E' SAZIO. B. NON ANDARE ! 10A. SI SIEDA QUI . B. NON DORMO ANCORA.

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ESERCIZIO B.3.1 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 1 ISTRUZIONI Ogni frase ha tre locuzioni conclusive. Domandare al paziente di identificare la locuzione finale indicandola. Se il paziente confonde gli item, presentargli come un compito di discriminazione quelli che ha confuso. Lista A 1. La partita è domani 2. Hai visto il nuovo insegnante a scuola ? 3. La signora è andata a passeggio. 4. Il bicchiere è rotto. 5. Il mio amico è alto. 6. Noi abbiamo mangiato. 7. Dov'è il tuo calcolatore ? 8. Quante paia ? 9. Hai letto il giornale ? 10. Hai voglia di bere ? Lista B 1. La partita è oggi pomeriggio. 2. Hai visto il bambino ? 3. La signora è andata in un'altra città. 4. Il bicchiere è completamente pieno. 5. Il mio amico è molto felice. 6. Noi abbiamo fretta. 7. Dov'è la porta ? 8. Quante paia di calze ? 9. Hai letto il libro ? 10. Hai voglia di mangiare ? Lista C 1. La partita è qui. 2. Hai visto l'albero di Natale ? 3. La signora è andata a casa. 4. Il bicchiere è sul tavolo. 5. Il mio amico è via per un viaggio. 6. Noi abbiamo perso tempo. 7. Dov'è la cucina ? 8. Quante volte sei stato a teatro ?

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9. Hai letto l'enciclopedia ? 10. Hai voglia di fare un viaggio ? ESERCIZIO B.3.1 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 1 ISTRUZIONI Io dirò queste frasi con una delle tre locuzioni finali. Ascolta la frase mentre la dico. Dimmi o indica la parola o la locuzione che ho usato per concludere la frase. 1. LA PARTITA E'_____________ QUI DOMANI OGGI POMERIGGIO 2. HAI VISTO ______________ ? IL BAMBINO L'ALBERO DI NATALE IL NUOVO INSEGNANTE A SCUOLA 3. LA SIGNORA E' ANDATA _____A CASA A PASSEGGIO IN UN'ALTRA CITTA'' 4. IL BICCHIERE E'___________ ROTTO SUL TAVOLO COMPLETAMENTE PIENO 5. IL MIO AMICO E'___________ ALTO MOLTO FELICE VIA PER UN VIAGGIO 6. NOI ABBIAMO ______________FRETTA MANGIATO PERSO TEMPO 7. DOV'E'__________________ ? LA PORTA LA CUCINA IL NUOVO CALCOLATORE 8. QUANTE _________________ ? PAIA PAIA DI CALZE VOLTE SEI STATO AL TEATRO 9. HAI LETTO ______________ ? IL LIBRO IL GIORNALE

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L'ENCICLOPEDIA 10. HAI VOGLIA DI __________ ? BERE MANGIARE FARE UN VIAGGIO ESERCIZIO B.3.2 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 2 ISTRUZIONI Far familiarizzare il paziente con ognuna delle frasi prima della presentazione dello stimolo. Domandare al paziente di identificare la locuzione conclusiva indicandola. Se il paziente confonde gli item, presentarli come un compito di discriminazione. Lista A 1. Sono andato al negozio. 2. Noi mangiamo pane e prosciutto. 3. Mi piace leggere. 4. A che ora ti vedo ? 5. Perché non rimani fuori ? 6. I piatti sono sporchi. 7. Il ragazzo è andato a lavorare. 8. Non camminare velocemente. 9. Io pensavo che tu fossi già ritornato. 10. E' piacevole leggere i libri. Lista B 1. Sono andato a vedere un film. 2. Noi mangiamo le uova. 3. Mi piace guardare la T.V. 4. A che ora partiamo ? 5. Perché non ridi ? 6. I piatti sono nel lavandino. 7. Il ragazzo è andato a casa. 8. Non camminare sul prato. 9. Io pensavo che tu fossi più giovane. 10. E' piacevole ballare. Lista C 1. Sono andato sopra. 2. Noi mangiamo alle otto.

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3. Mi piace sciare. 4. A che ora facciamo colazione ? 5. Perché non ti siedi ? 6. I piatti sono due. 7. Il ragazzo è andato a fare una passeggiata. 8. Non camminare più. 9. Io pensavo che tu fossi alto. 10. E' piacevole andare in campagna. ESERCIZIO B.3.2. SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 2 ISTRUZIONI Io dirò ogni frase usando una delle tre locuzioni conclusive. Ascolta la frase mentre io la dico. Per favore dimmi o indica la parola o la locuzione usata alla fine di ogni frase. 1. SONO ANDATO ________________ SOPRA AL NEGOZIO A VEDERE UN FILM 2. NOI MANGIAMO _______________ LE UOVA ALLE OTTO PANE E PROSCIUTTO 3. MI PIACE ___________________ SCIARE LEGGERE GUARDARE LA T.V. 4. A CHE ORA ________________ ? TI VEDO PARTIAMO FACCIAMO COLAZIONE 5. PERCHE'' NON_______________ ? RIDI TI SIEDI RIMANI FUORI 6. I PIATTI SONO ______________ DUE SPORCHI NEL LAVANDINO 7. IL RAGAZZO E' ANDATO A _____ CASA LAVORARE FARE UNA PASSEGGIATA

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8. NON CAMMINARE ______________ PIU' SUL PRATO VELOCEMENTE 9. IO PENSAVO CHE TU FOSSI ____ ALTO PIU' GIOVANE GIA' RITORNATO 10. E' PIACEVOLE _______________ BALLARE LEGGERE I LIBRI ANDARE IN CAMPAGNA ESERCIZIO B.3.3 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 3 ISTRUZIONI Far familiarizzare il paziente con ognuna delle frasi prima di presentare lo stimolo. Domandare al paziente di identificare la locuzione conclusiva indicandola. Se il paziente confonde gli item, presentarli come un compito di discriminazione. Lista A 1. Il nome del paese è Danimarca. 2. Mi piace giocare a tennis. 3. Ho sempre poco tempo per cucinare. 4. In inverno, le giornate sono fredde. 5. Durante il mese di Dicembre, molta gente va in montagna. Lista B 1. Il nome del paese è Italia. 2. Mi piace stare a casa. 3. Ho sempre poco tempo per leggere. 4. In inverno, si mangiano molte castagne. 5. Durante il mese di Dicembre, i giorni sono corti e le notti lunghe. Lista C 1. Il nome del paese è Grecia. 2. Mi piace guidare in campagna. 3. Ho sempre poco tempo per fare compere. 4. In inverno, i bambini tirano le palle di neve e costruiscono pupazzi. 5. Durante il mese di Dicembre, il calcio è uno sport molto seguito.

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ESERCIZIO B.3.3 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA LOCUZIONE Compito 3 ISTRUZIONI Io dirò ogni frase usando una delle tre locuzioni conclusive. Ascolta la frase mentre io la dico. Per favore dimmi o indica la parola o la locuzione usata alla fine della frase. 1. IL NOME DEL PAESE E'____________ GRECIA ITALIA DANIMARCA 2. MI PIACE ___________________ STARE A CASA GIOCARE A TENNIS GUIDARE IN CAMPAGNA 3. HO SEMPRE POCO _____________ CUCINARE TEMPO PER LEGGERE FARE COMPERE 4. IN INVERNO _________________ SI MANGIANO MOLTE CASTAGNE LE GIORNATE SONO FREDDE I BAMBINI TIRANO LE PALLE DI NEVE E COSTRUISCONO PUPAZZI 5. DURANTE IL MESE ____________ MOLTA GENTE VA IN MONTAGNA DI DICEMBRE IL CALCIO E' UNO SPORT SEGUITO I GIORNI SONO CORTI E LE NOTTI LUNGHE

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ESERCIZIO B.4.1 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono e Bisillabiche Compito 1 ISTRUZIONI Informare il paziente che sentirà una frase per ogni gruppo proposto. Domandare al paziente di indicare o dire la frase che è stata letta. Ripetere la frase se il paziente lo chiede o se sembra incerto su come rispondere. Se appare insicuro, incoraggiarlo a provare ad indovinare. E' fornita qui una lista di frasi in ordine di presentazione randomizzato. 1. A. Ma non ora. B. Che cos'è ? C. Tu non vieni ? D. Lui è già qui da un'ora. 2. A. Chi è lei ? B. Non lo so. C. Tu lo sai bene. D. A che ora parti ? 3. A. Va via. B. Non è ciò che voglio. C. Sei tu questo nella foto ? D. Noi siamo in tre e voi ? 4 A. Ora sono le due. B. Dimmi di si. C. Oggi lei non c'è. D. Non mi pare vero. ORDINE DI PRESENTAZIONE A B C D 1. B A C B 2. C B B D 3. A A A C 4. C C A B

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ESERCIZIO B.4.1 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono e Bisillabiche Compito 1 ISTRUZIONI Io dirò una delle seguenti frasi. Per favore dimmi o indicami la frase che ho detto. 1. MA NON ORA. CHE COS'E' ? TU NON VIENI ? LUI E' GIA' QUI DA UN'ORA. 2. CHI E' LEI ? NON LO SO. TU LO SAI BENE. A CHE ORA PARTI ? 3. VA VIA. NON E' CIO' CHE VOGLIO. SEI TU QUESTO NELLA FOTO ? NOI SIAMO IN TRE E VOI ? 4. ORA SONO LE DUE. DIMMI DI SI. OGGI LEI NON C'E'. NON MI PARE VERO.

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ESERCIZIO B.4.2 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono e Bisillabiche Compito 2 1. A. Non puoi stare qui. B. Ora vai. C. Oggi c'è il sole. D. Sono stato lì tutta la notte. 2. A. Tra poco sarà tardi. B. A che ora vieni da me ? C. Alle tre vado via. D. Ho, no. 3. A. E' troppo per me. B. Cerca di farlo in fretta. C. Perché non resti da me ? D. Dove eri ieri sera ? 4. A. Non fare tardi. B. Dici sul serio ? C. Che ore sono ? D. Sei stato tutto il giorno qui ? ORDINE DI PRESENTAZIONE A B C D 1. D B D D 2. A C A C 3. B A B D 4. A B B A

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ESERCIZIO B.4.2 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono e Bisillabiche Compito 2 ISTRUZIONI Io dirò una delle seguenti frasi. Per favore dimmi o indica la frase che ho detto. 1. NON PUOI STARE QUI. ORA VAI. OGGI C'E' IL SOLE. SONO STATO LI' TUTTA LA NOTTE. 2. TRA POCO SARA' TARDI. A CHE ORA VIENI DA ME ? ALLE TRE VADO VIA. OH, NO. 3. E' TROPPO PER ME. CERCA DI FARLO IN FRETTA. PERCHE' NON RESTI DA ME ? DOVE ERI IERI SERA ? 4. NON FARE TARDI. DICI SUL SERIO ? CHE ORE SONO ? SEI STATO TUTTO IL GIORNO QUI ?

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ESERCIZIO B.4.3 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono e Bi e Polisillabiche Compito 3 1. A. Ho fatto un breve giro. B. Ho spento la luce in cucina. C. Il mio amico suona il piano. D. Sei stato disonesto. 2. A. La festa è stata piacevole. B. Mi sento un altro. C. I giorni in estate sono caldi. D. Dammi un po' di te. 3. A. Non ti capisco bene. B. Il piatto si è rotto. C. Pensi che sia possibile ? D. Ho fatto un viaggio incredibile. 4. A. Perché lei non resta seduta ? B. Oggi è il suo compleanno. C. Buona serata. D. Lascia un po' di pane. 5. A. Il tappeto non si può pulire. B. Ci vediamo più tardi. C. Non mi sembra possibile. D. La cena è alle otto. 6. A. Mi sento bene. B. Puoi portarlo tu fuori ? C. Loro hanno costruito una casa. D. Hai voglia di bere una limonata fredda ? ORDINE DI PRESENTAZIONE A B C D 1. A A B D 2. D C D A 3. A B C B 4. D B C B 5. C A B C 6. B D A D

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ESERCIZIO B.4.3 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELLA FRASE Mono, Bi e Polisillabiche Compito 3 ISTRUZIONI Io dirò una delle seguenti frasi. Per favore dimmi o indica la frase che ho detto. 1. HO FATTO UN BREVE GIRO. HO SPENTO LA LUCE IN CUCINA. IL MIO AMICO SUONA IL PIANO. SEI STATO DISONESTO. 2. LA FESTA E' STATA PIACEVOLE. MI SENTO UN ALTRO. I GIORNI IN ESTATE SONO CALDI. DAMMI UN PO' DI TE. 3. NON TI CAPISCO BENE. IL PIATTO SI E' ROTTO. PENSI CHE SIA POSSIBILE ? HO FATTO UN VIAGGIO INCREDIBILE. 4. PERCHE' LEI NON RESTA SEDUTA ? OGGI E' IL SUO COMPLEANNO. BUONA SERATA. LASCIA UN PO' DI PANE. 5. IL TAPPETO NON SI PUO'' PULIRE. CI VEDIAMO PIU' TARDI. NON MI SEMBRA POSSIBILE. LA CENA E' ALLE OTTO. 6. MI SENTO BENE. PUOI PORTARLO TU FUORI ? LORO HANNO COSTRUITO UNA CASA. HAI VOGLIA DI BERE UNA LIMONATA FREDDA ?

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ESERCIZIO B.5.0 SCHEDA PAZIENTE PARAGRAFO DI TRACKING. ISTRUZIONI IO STO PER LEGGERE AD ALTA VOCE ESATTAMENTE LE STESSE COSE CHE TU LEGGERAI. SEGUIMI INDICANDO LE PAROLE MENTRE IO LE LEGGO. NON GUARDARMI. NON E' NECESSARIO CHE TU CAPISCA OGNI PAROLA, MA CERCA DI SEGUIRMI SEMPRE. SE HAI QUALCHE PROBLEMA, DIMMELO ED IO MI FERMERO''.

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ESERCIZIO B.5.1 SCHEDA TERAPISTA PARAGRAFO DI TRACKING Compito 1 NEL PASSATO, UNA SEDIA VENIVA FATTA E DECORATA A SECONDO DELLA PERSONA CHE CI SI DOVEVA SEDERE. LA SEDIA ERA UN SIMBOLO DI POTERE. IL RE E LA REGINA DOVEVANO AVERE I PIU' BEI TRONI PER MOSTRARE AI LORO SUDDITI CHE ERANO I PIU' IMPORTANTI. NON VI ERANO SEDIE MORBIDE E CONFORTEVOLI, PERTANTO ERA IMPORTANTE AVERE UN ALTRO SEGNO DI POTERE. QUESTO ERA IL CUSCINO. VENIVANO CUCITI CUSCINI SPECIALI PER DIFFERENTI OCCASIONI E PORTATI DA UN SERVITORE. IN TAL MODO, LA SEDIA DIVENTAVA REGALE E CONFORTEVOLE ALLO STESSO TEMPO. SIN DAI PRIMISSIMI TEMPI, LO STILE E LA COMODITA'' DELLA SEDIA VENIVANO ASSOCIATI ALLA PERSONA PIU' POTENTE. IL PIU' INTERESSANTE CAMBIAMENTO AVVENNE DURANTE LE CROCIATE. QUANDO LE " TAVOLE ROTONDE " DESIGNARONO L'UGUAGLIANZA. TUTTE LE SEDIE, TUTTI I CUSCINI E TUTTI I POSTI A SEDERE DIVENTARONO UGUALI. ESERCIZIO B.5.1 SCHEDA PAZIENTE PARAGRAFO DI TRACKING Compito 1 NEL PASSATO, UNA SEDIA VENIVA FATTA E DECORATA A SECONDO DELLA PERSONA CHE CI SI DOVEVA SEDERE. LA SEDIA ERA UN SIMBOLO DI POTERE. IL RE E LA REGINA DOVEVANO AVERE I PIU' BEI TRONI PER MOSTRARE AI LORO SUDDITI CHE ERANO I PIU' IMPORTANTI. NON VI ERANO SEDIE MORBIDE E CONFORTEVOLI, PERTANTO ERA IMPORTANTE AVERE UN ALTRO SEGNO DI POTERE. QUESTO ERA IL CUSCINO. VENIVANO CUCITI CUSCINI SPECIALI PER DIFFERENTI

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OCCASIONI E PORTATI DA UN SERVITORE. IN TAL MODO, LA SEDIA DIVENTAVA REGALE E CONFORTEVOLE ALLO STESSO TEMPO. SIN DAI PRIMISSIMI TEMPI, LO STILE E LA COMODITA'' DELLA SEDIA VENIVANO ASSOCIATI ALLA PERSONA PIU' POTENTE. IL PIU' INTERESSANTE CAMBIAMENTO AVVENNE DURANTE LE CROCIATE. QUANDO LE " TAVOLE ROTONDE " DESIGNARONO L'UGUAGLIANZA. TUTTE LE SEDIE, TUTTI I CUSCINI E TUTTI I POSTI A SEDERE DIVENTARONO UGUALI.

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ESERCIZIO B.5.2 SCHEDA TERAPISTA PARAGRAFO DI TRACKING Compito 2 NEL 1927 UN PILOTA, PER PRIMO, VOLO' DA SOLO SULL'OCEANO ATLANTICO. EGLI VOLO' DAL CONTINENTE DEL NORD AMERICA ALL'EUROPA. IL SUO OBIETTIVO ERA DI VINCERE UN PREMIO DI MOLTI DOLLARI. IL SUO PIU' GRANDE PROBLEMA FU DI LOTTARE CON IL DESIDERIO DI DORMIRE. MA EGLI AVEVA MOLTE COSE CHE LO TEMEVANO OCCUPATO. IL SUO AEROPLANO AVEVA SOLO POCHI STRUMENTI. EGLI VOLO' CON IL TEMPO CATTIVO, SI TROVO' CON POCA BENZINA E DOVETTE ATTERRARE DI NOTTE A PARIGI. EGLI FU IL PRIMO AD OTTENERE IL RECORD DI VOLO SOLITARIO SULL'OCEANO. IL PRIMO VOLO SENZA SOSTA PER L'EUROPA DURO' 33 ORE E 30 MINUTI. OGGI E' POSSIBILE VOLARE IN MENO DI 3 ORE, MA DI SOLITO UN VIAGGIO DURA 6 - 8 ORE. ESERCIZIO B.5.2 SCHEDA PAZIENTE PARAGRAFO DI TRACKING Compito 2 NEL 1927 UN PILOTA , PER PRIMO, VOLO' DA SOLO SULL'OCEANO ATLANTICO. EGLI VOLO' DAL CONTINENTE DEL NORD AMERICA ALL'EUROPA. IL SUO OBIETTIVO ERA DI VINCERE UN PREMIO DI MOLTI DOLLARI. IL SUO PIU' GRANDE PROBLEMA FU DI LOTTARE CON IL DESIDERIO DI DORMIRE. MA EGLI AVEVA MOLTE COSE CHE LO TENEVANO OCCUPATO. IL SUO AEROPLANO AVEVA SOLO POCHI STRUMENTI. EGLI VOLO' CON IL TEMPO CATTIVO, SI TROVO' CON POCA BENZINA E DOVETTE ATTERRARE DI NOTTE A PARIGI. EGLI FU IL PRIMO AD OTTENERE IL RECORD DI VOLO SOLITARIO SULL'OCEANO. IL PRIMO VOLO SENZA SOSTA PER L'EUROPA DURO' 33 ORE E 30 MINUTI. OGGI E' POSSIBILE VOLARE IN MENO DI 3 ORE, MA DI SOLITO UN VIAGGIO DURA 6 - 8 ORE.

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ESERCIZIO B.5.3 SCHEDA TERAPISTA PARAGRAFO DI TRACKING Bi e Polisillabiche IL CONTINENTE DELL'AUSTRALIA E' CIRCA 7000 MIGLIA A SUD DELLA CALIFORNIA. ESSO E' SIA UN CONTINENTE CHE UN'ISOLA ED E' QUASI GRANDE COME GLI STATI UNITI. HA IL SECONDO DESERTO PIU' GRANDE DEL MONDO. LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE VIVE SULLE ZONE DELLA COSTA. VI SONO SETTE STATI, INCLUSA L'ISOLA DELLA TASMANIA. UNO DEGLI ASPETTI PIU' IMPORTANTI DI QUESTO PAESE E' LA FAUNA. L'ANIMALE PIU' CONOSCIUTO E' IL KOALA. IL KOALA VIVE NELLE FORESTE DI EUCALIPTUS, POICHE'' SI NUTRE SOLO DELLE FOGLIE DI QUESTI ALBERI. UN ALTRO ANIMALE E' IL CANGURO. ESSO HA ZAMPE E CODA MOLTO LUNGHE. VI SONO MOLTI TIPI DI CANGURO: QUELLO GRIGIO, QUELLO ROSSO, QUELLO SCURO. POSSONO FARE SALTI MOLTO GRANDI E POSSONO CORRERE PIU' DI 50 MIGLIA ALL'ORA. NEL NORD DELL'AUSTRALIA MOLTO SPESSO, SI POSSONO INCONTRARE CANGURI. INOLTRE, VI SONO TANTE ALTRE COSE IN QUESTO PAESE COSI' LONTANO DA NOI. ESERCIZIO B.5.3 SCHEDA PAZIENTE PARAGRAFO DI TRACKING Bi e Polisillabiche IL CONTINENTE DELL'AUSTRALIA E' CIRCA 7000 MIGLIA A SUD DELLA CALIFORNIA. ESSO E' SIA UN CONTINENTE CHE UN'ISOLA ED E' QUASI GRANDE COME GLI STATI UNITI. HA IL SECONDO DESERTO PIU' GRANDE DEL MONDO. LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE VIVE SULLE ZONE DELLA COSTA. VI SONO SETTE STATI, INCLUSA L'ISOLA DELLA TASMANIA. UNO DEGLI ASPETTI PIU' IMPORTANTI DI QUESTO PAESE E' LA FAUNA. L'ANIMALE PIU' CONOSCIUTO E' IL KOALA. IL KOALA VIVE NELLE FORESTE DI EUCALIPTUS, POICHE' SI NUTRE SOLO DELLE FOGLIE DI QUESTI ALBERI. UN ALTRO ANIMALE E' IL CANGURO. ESSO HA ZAMPE E CODA MOLTO LUNGHE. VI SONO MOLTI TIPI DI CANGURO: QUELLO GRIGIO, QUELLO ROSSO, QUELLO SCURO. POSSONO FARE SALTI MOLTO GRANDI E POSSONO CORRERE PIU' DI 50 MIGLIA ALL'ORA. NEL NORD DELL'AUSTRALIA MOLTO SPESSO,

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SI POSSONO INCONTRARE CANGURI. INOLTRE, VI SONO TANTE ALTRE COSE IN QUESTO PAESE COSI' LONTANO DA NOI. ESERCIZIO B.6.2 SCHEDA TERAPISTA TELEFONO: IDENTIFICAZIONE SI/N0 ISTRUZIONI E' importante che il "Sì" e il "No" vengano prodotti con differenza di durata significative, ad esempio "Si" molto breve, contrapposto a "No" con la vocale prolungata per evitare che le due parole di uguale lunghezza possano essere confuse. Esercitare il paziente con il solo speech processor prima di effettuare lo stesso esercizio con l'interfacciamento con il telefono. 1. Si 2. No 3. No 4. No 5. Si 6. Si 7. No 8. Si 9. Si 10. No 11. No 12. Si 13. No 14. SI 15. No 16. Si 17. Si 18. No 19. No 20. No Punteggio di riferimento : 18/20

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ESERCIZIO B.6.3 SCHEDA TERAPISTA ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI ISTRUZIONI Iniziare l'esercizio con numeri che possono più facilmente essere identificati:: ad esempio "uno" e "tre"; "uno", "tre" e "cinque". La seguente randomizzazione è solo un esempio. Dovrebbe essere fatta una randomizzazione adeguata ad ogni paziente. LISTA A LISTA B 7 3 4 6 6 9 1 4 3 1 9 7 2 10 5 2 8 5 10 8 ESERCIZIO B.6.3 SCHEDA PAZIENTE ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI 1 11 10 2 12 20 3 13 30 4 14 40 5 15 50 6 16 60 7 17 70 8 18 80 9 19 90 10 20 100

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ESERCIZIO B.6.4 SCHEDA TERAPISTA

ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI

ISTRUZIONI

All'inizio usare nomi di colori che possono essere identificati più facilmente ad esempio: "giallo" e "blu"; "blu", "giallo" e "arancione". Fare in modo che le liste siano di facile identificazione essendo uno dei primi esercizi da effettuare al telefono. Lista A Lista B Lista C rosso viola giallo blu rosso nero giallo nero verde arancione verde arancione verde blu rosso ESERCIZIO B.6.4 SCHEDA PAZIENTE

ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO

LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI ROSSO VERDE GIALLO VIOLA BLU ARANCIONE NERO

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ESERCIZIO B.7.1 SCHEDA TERAPISTA

DISCRIMINAZIONE/IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL'APERTURA VOCALICA

ISTRUZIONI

L'esercizio viene proposto in relazione al livello e all'interesse motivato del paziente. Scegliere una delle due liste di parole indicate sotto e leggere con voce chiara. LISTA A 1. botte (aperta - percosse -) 2. colto ( aperta - v. cogliere -) 3. coppa ( chiusa - salume -) 4. fosse ( aperta - buche -) 5. posta (aperta - servizio postale-) 6. rosa ( chiusa - v. rodere -) 7. scopo ( chiusa - v. scopare -) 8. sorta ( chiusa v -sporgere -) 9. torta ( chiusa - dolce -) 10.volto ( aperta - v. volgere - ) LISTA B 1. accetta (chiusa - scure - ) 2. collega ( chiusa - v. collegare - ) 3. dette ( aperta - v.dare - ) 4. esca ( aperta - v. uscire - ) 5. esse ( aperta - lettera dell'alfabeto - ) 6. legge (chiusa - norme - ) 7. pesca (chiusa - v. pescare - ) 8. re ( aperta - nota musicale - ) 9. te ( chiusa - pronome - ) 10. venti ( aperta - plurale di vento - )

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ESERCIZIO B.7.1 SCHEDA PAZIENTE

DISCRIMINAZIONE / IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL'APERTURA VOCALICA

Compito 1

ISTRUZIONI Dirò una delle due parole, fai bene attenzione alla mia pronuncia e ripeti quello che hai sentito. LISTA A aperta / chiusa 1. bòtte / botte 2. còlto / colto 3. còppa / coppa 4. fòsse / fosse 5. pòsta / posta 6. ròsa / rosa 7. scòpo / scopo 8. sòrta / sorta 9. tòrta / torta 10. vòlto / volto LISTA B aperta / chiusa 1. accètta / accetta 2. collèga / collega 3. dètte / dette 4. èsca / esca 5. èsse / esse 6. lègge / legge 7. pèsca / pesca 8. rè / re 9. tè / te 10. vènti / venti

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ESERCIZIO B.7.2 SCHEDA TERAPISTA

DISCRIMINAZIONE/IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL'APERTURA VOCALICA

ISTRUZIONI L'esercizio viene proposto in relazione al livello e all'interesse motivato del paziente. Scegliere una delle due liste di parole indicate sotto e leggere con voce chiara. LISTA A 1. botte (aperta - percosse -) 2. colto ( aperta - v. cogliere -) 3. coppa ( chiusa - salume -) 4. fosse ( aperta - buche -) 5. posta (aperta - servizio postale-) 6. rosa ( chiusa - v. rodere -) 7. scopo ( chiusa - v. scopare -) 8. sorta ( chiusa v -sporgere -) 9. torta ( chiusa - dolce -) 10.volto ( aperta - v. volgere - ) LISTA B 1. accetta (chiusa - scure - ) 2. collega ( chiusa - v. collegare - ) 3. dette ( aperta - v.dare - ) 4. esca ( aperta - v. uscire - ) 5. esse ( aperta - lettera dell'alfabeto - ) 6. legge (chiusa - norme - ) 7. pesca (chiusa - v. pescare - ) 8. re ( aperta - nota musicale - ) 9. te ( chiusa - pronome - ) 10. venti ( aperta - plurale di vento - )

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ESERCIZIO B.7.2 SCHEDA PAZIENTE

DISCRIMINAZIONE / IDENTIFICAZIONE DI PAROLE IN BASE ALL'APERTURA VOCALICA

Compito 1

ISTRUZIONI Dirò una delle due parole, fa bene attenzione alla mia pronuncia e ripeti quello che hai sentito. LISTA A aperta / chiusa 1. accètta / accetta 2. collèga / collega 3. dètte / dette 4. èsca / esca 5. èsse / esse 6. lègge / legge 7. pèsca / pesca 8. rè / re 9. tè / te 10. vènti / venti LISTA B aperta / chiusa 1. accètta / accetta 2. collèga / collega 3. dètte / dette 4. èsca / esca 5. èsse / esse 6. lègge / legge 7. pèsca / pesca 8. rè / re 9. tè / te 10. vènti / venti

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ESERCIZIO B.8.1 SCHEDA TERAPISTA DISCRIMINAZIONE DOMANDA/AFFERMAZIONE 1. La fotografia è lì sopra (?) D D A 2. Egli non è da solo (?) A D 3. Non pensa che sia possibile (?) A A D 4. Tu mi aspetti all'angolo (?) A D A 5. La T.V. adesso funziona (?) D A A 6. La bambina è stanca (?) A D A 7. Hai capito la lezione (?) A A A 8. Oggi c'è il sole (?) D D D 9. Guidava veloce prima A A D dell'incidente (?) 10. Questo è il suo cappello (?) D D A 11. E' per me (?) A A D 12. Hai già spento il fuoco sotto D A A la pentola (?) 13. Dobbiamo comprare il latte (?) A D A 14. Non posso aiutarti (?) D A D D = Domanda A = Affermazione ESERCIZIO B.8.1 SCHEDA PAZIENTE

DISCRIMINAZIONE DOMANDA/AFFERMAZIONE

ISTRUZIONI Io dirò ognuna delle seguenti frasi , o come un'affermazione o come una domanda. Per favore dimmi quale modo ho usato per dirla, oppure indica la frase o il punto interrogativo. 1. LA FOTOGRAFIA E' LI' SOPRA (?) 2. EGLI NON E' DA SOLO (?) 3. NON PENSA CHE SIA POSSIBILE (?) 4. TU MI ASPETTI ALL'ANGOLO (?) 5. LA T.V. ADESSO FUNZIONA (?) 6. LA BAMBINA E' STANCA (?) 7. HAI CAPITO LA LEZIONE (?) 8. OGGI C'E' IL SOLE (?) 9. GUIDAVA VELOCE PRIMA DELL'INCIDENTE (?) 10. QUESTO E' IL SUO CAPPELLO (?) 11. E' PER ME (?)

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12. HAI GIA' SPENTO IL FUOCO SOTTO LA PENTOLA (?) 13. DOBBIAMO COMPRARE IL LATTE (?) 14. NON POSSO AIUTARTI (?)

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ESERCIZI LIVELLO C ESERCIZIO C.1.1 SCHEDA TERAPISTA

IDENTIFICAZIONE DELLA FRASE ATTRAVERSO L'INTONAZIONE

Gruppo A 1. Vieni a casa mia ? 2. Chiudi la porta! 3. Luca è ammalato. 4. Sei contento ? 5. Accendi la luce! 6. La torta è buona. Gruppo B 1. Dove abiti ? 2. Siediti la' ! 3. Il papà legge il giornale. 4. Quand'è il tuo compleanno ? 5. Dammi la penna! 6. Tra poco andrò a letto. Gruppo C 1. Chi ha telefonato ? 2. Togli le scarpe ! 3. Ho comprato un vestito blu. 4. Domani pioverà ? 5. Stai zitto ! 6. I bambini sono in cortile. Gruppo D 1. Posso aprire il pacco ? 2. Raccogli il foglio! 3. Ieri ho visto mia cugina. 4. Hai bisogno di aiuto ? 5. Vai via! 6. Oggi c'è il sole.

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ESERCIZIO C.1.1 SCHEDA PAZIENTE

IDENTIFICAZIONE DELLA FRASE ATTRAVERSO L'INTONAZIONE

ISTRUZIONI Ascolta attentamente la diversa intonazione di queste frasi, seguendo l'ordine di presentazione indicato; dopo aver fatto pratica, le ripeterò in ordine casuale. Per favore dimmi o indica la frase che ho detto. GRUPPO A 1. VIENI A CASA MIA ? 2. CHIUDI LA PORTA! 3. LUCA E' AMMALATO. 4. SEI CONTENTO ? 5. ACCENDI LA LUCE! 6. LA TORTA E' BUONA. GRUPPO B 1. DOVE ABITI ? 2. SIEDITI LA'! 3. IL PAPA' LEGGE IL GIORNALE. 4. QUANDO E'' IL TUO COMPLEANNO ? 5. DAMMI LA PENNA ! 6. TRA POCO ANDRO'' A LETTO. GRUPPO C 1. CHI HA TELEFONATO ? 2. TOGLI LE SCARPE! 3. HO COMPRATO UN VESTITO BLU. 4. DOMANI PIOVERA''? 5. STAI ZITTO ! 6. I BAMBINI SONO IN CORTILE. GRUPPO D 1. POSSO APRIRE IL PACCO ? 2. RACCOGLI IL FOGLIO ! 3. IERI HO VISTO MIA CUGINA. 4. HAI BISOGNO DI AIUTO ? 5. VAI VIA ! 6. OGGI C'E' IL SOLE.

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ESERCIZIO C.2.1 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLE PAROLE ACCENTUATE 1. Quando farai questi compiti ? 1 2 3 2. Tu devi ascoltare me. 1 2 3 3. Io voglio andare al cinema. 1 2 3 4. Io sono così stanco la sera. 1 2 3 5. La primavera è la mia stagione preferita. 1 2 3 6. Per favore, vieni con me. 1 2 3 7. Hai voglia di fare il caffè ? 1 2 3 8. Portalo a me ora. 1 2 3 9. Quel tipo è strano. 1 2 3 10. Perché tu sei così emozionato ? 1 2 3 ESERCIZIO C.2.1 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLE PAROLE ACCENTUATE ISTRUZIONI Ascoltare ogni frase mentre io la dico. Indicare ogni parola che viene accentuata o ripetere la frase con la stessa intonazione. 1. QUANDO FARAI QUESTI COMPITI ? 2. TU DEVI ASCOLTARE ME. 3. IO VOGLIO ANDARE AL CINEMA. 4. IO SONO COSI' STANCO LA SERA. 5. LA PRIMAVERA E' LA MIA STAGIONE PREFERITA. 6. PER FAVORE VIENI CON ME. 7. HAI VOGLIA DI FARE IL CAFFE''?

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8. PORTALO A ME ORA. 9. QUEL TIPO E' STRANO. 10. PERCHE' TU SEI COSI' EMOZIONATO ?

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ESERCIZIO C.3.1 SCHEDA TERAPISTA ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO DI LIVELLO AVANZATO IDENTIFICAZIONE SI/NO 1. Si 2. No 3. No 4. No 5. Si 6. Si 7. No 8. Si 9. Si 10. No 11. No 12. Si 13. No 14. Si 15. No 16. Si 17. Si 18. Si 19. No 20. No

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ESERCIZIO C.3.2. SCHEDA TERAPISTA ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO DI LIVELLO AVANZATO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI Lista A Lista B 7 3 4 6 6 9 1 4 3 1 9 7 2 10 5 2 8 5 10 8 ESERCIZIO C.3.2 SCHEDA PAZIENTE ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO DI LIVELLO AVANZATO LISTA RANDOMIZZATA DI NUMERI 1 11 10 2 12 20 3 13 30 4 14 40 5 15 50 6 16 60 7 17 70 8 18 80 9 19 90 10 20 100

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ESERCIZIO C.3.3 SCHEDA TERAPISTA ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO DI LIVELLO AVANZATO LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI Lista A Lista B Lista C rosso viola bianco grigio rosso arancione giallo giallo grigio bianco verde nero verde blu blu ESERCIZIO C.3.3 SCHEDA PAZIENTE ESERCIZI DI IDENTIFICAZIONE AL TELEFONO DI LIVELLO AVANZATO LISTA RANDOMIZZATA DI COLORI BLU ROSSO VERDE GIALLO NERO BIANCO ARANCIONE VIOLA GRIGIO

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ESERCIZIO C.4.1. SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 1 ISTRUZIONI Prima di proporre l'esercizio al paziente leggere la lista di riferimento in suo possesso. Iniziare l'esercizio seguendo lo schema. LISTA 1 LISTA 2 1. ancora 11 9 2. ancora 4 5 3. balia 8 11 4. balia 5 7 5. capitano 9 4 6. capitano 3 10 7. dimenticati 7 1 8. dimenticati 2 12 9. esamino 6 3 10.esamino 10 8 11.gorgheggio 12 6 12.gorgheggio 1 2 ESERCIZIO C.4.1 SCHEDA PAZIENTE I DENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 1 ISTRUZIONI Ascolta attentamente, dirò una parola, ripeti ciò che ho detto o segna la parola e pronunciala. Fai attenzione che la vocale su cui cade l'accento è quella scritta in neretto. 1. ANCORA 2. ANCORA 3. BALIA 4. BALIA 5. CAPITANO 6. CAPITANO 7. DIMENTICATI 8. DIMENTICATI 9. ESAMINO 10.ESAMINO 11.GORGHEGGIO 12.GORGHEGGIO

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ESERCIZIO C.4.2. SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 2 LISTA 1 LISTA 2 1. indice 9 11 2. indice 12 4 3. leggere 5 12 4. leggere 7 5 5. montano 6 9 6. montano 8 3 7. nocciolo 4 7 8. nocciolo 10 2 9. occupati 3 6 10.occupati 1 10 11.pagano 11 8 12.pagano 2 1 ESERCIZIO C.4.2. SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE DELLA PAROLA IN BASE ALLA STRUTTURA PROSODICA Compito 2 ISTRUZIONI Ascolta attentamente, dirò una parola, ripeti ciò che ho detto o segna la parola e pronunciala. Fai attenzione che la vocale su cui cade l'accento è quella scritta in neretto. 1. INDICE 2. INDICE 3. LEGGERE 4. LEGGERE 5. MONTANO 6. MONTANO 7. NOCCIOLO 8. NOCCIOLO 9. OCCUPATI 10.OCCUPATI 11.PAGANO

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12.PAGANO ESERCIZIO C.5.1 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA Ordine di presentazione Gruppo A A B C 1. La mamma scende le scale di casa. 1 4 3 2. La sarta cuce la stoffa con l'ago. 3 1 2 3. Il succo di frutta calma la sete. 2 3 1 4. La statua era al centro della foto. 3 4 1 4 2 4 1 2 3 4 1 4 2 3 2 ---- --- ---- / 8 / 8 / 8 Gruppo B A B C 1. La guida spiega la storia del tempio. 3 5 1 2. Le perle sono una merce di lusso. 1 5 5 3. Il raggio di sole scioglie il ghiaccio. 2 4 2 4. Le scarpe hanno le suole di cuoio. 5 1 3 5. La maestra detta il compito agli alunni. 4 2 4 5 4 2 4 3 5 1 2 1 2 3 4 3 1 5 --- --- --- /10 /10 /10 Gruppo C A B C 1. La guardia blocca la fuga del ladro. 1 4 3 2. Il papà cambia la ruota della moto. 3 4 4 3. La mamma guarda le foto della nonna. 3 1 1 4. Il gatto nero ha gli occhi verdi. 5 5 5 5. La gonna ha una macchia sul davanti. 5 3 2 2 2 1 1 2 5 4 3 3

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2 1 4 4 5 2 --- --- --- /10 /10 /10 ESERCIZIO C.5.1 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA ISTRUZIONI Ascolta e poi ripeti o indica la frase che ho detto; fa attenzione, che ogni frase verrà ripetuta due volte senza seguire un ordine preciso. Gruppo A 1. LA MAMMA SCENDE LE SCALE DI CASA. 2. LA SARTA CUCE LA STOFFA CON L'AGO. 3. IL SUCCO DI FRUTTA CALMA LA SETE. 4. LA STATUA ERA AL CENTRO DELLA FOTO. Gruppo B 1. LA GUIDA SPIEGA LA STORIA DEL TEMPIO. 2. LE PERLE SONO UNA MERCE DI LUSSO. 3. IL RAGGIO DI SOLE SCIOGLIE IL GHIACCIO. 4. LE SCARPE HANNO LE SUOLE DI CUOIO. 5. LA MAESTRA DETTA IL COMPITO AGLI ALUNNI. Gruppo C 1. LA GUARDIA BLOCCA LA FUGA DEL LADRO. 2. IL PAPA' CAMBIA LA RUOTA DELLA MOTO. 3. LA MAMMA GUARDA LE FOTO DELLA NONNA. 4. IL GATTO NERO HA GLI OCCHI VERDI. 5. LA GONNA HA UNA MACCHIA SUL DAVANTI.

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ESERCIZIO C.5.2 SCHEDA TERAPISTA IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA Ordine di presentazione Gruppo D A B C 1. Le dita della mano sono cinque. 3 3 9 2. La guerra causa sempre gravi danni. 8 2 6 3. Il fumo sale lungo la cappa. 2 4 5 4. Le calze di seta sono belle. 10 4 1 5. Il cane muove spesso la coda. 4 2 9 6. Il coro canta oggi nella piazza. 6 7 5 7. L'erba fresca cresce dopo la pioggia. 4 8 3 8. Il bambino guarda spesso la televisione. 7 5 8 9. Il caffè caldo scotta la lingua. 2 1 10 10.Le foche hanno i baffi lunghi. 1 6 7 7 8 1 10 10 2 8 6 7 3 7 4 5 1 6 9 10 4 1 3 10 5 9 2 6 5 8 9 9 3 ---- --- ---- /20 /20 /20

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ESERCIZIO C.5.2 SCHEDA PAZIENTE IDENTIFICAZIONE IN CLOSED - SET DI FRASI DI UGUALE LUNGHEZZA ISTRUZIONI Ascolta e poi ripeti o indica la frase che ho detto; fa attenzione che ogni frase verrà ripetuta due volte senza seguire un ordine preciso. Gruppo D 1. LE DITA DELLA MANO SONO CINQUE. 2. LA GUERRA CAUSA SEMPRE GRAVI DANNI. 3. IL FUMO SALE LUNGO LA CAPPA. 4. LE CALZE DI SETA SONO BELLE. 5. IL CANE MUOVE SPESSO LA CODA. 6. IL CORO CANTA OGGI NELLA PIAZZA. 7. L'ERBA FRESCA CRESCE DOPO LA PIOGGIA. 8. IL FUMO SALE LUNGO LA CAPPA. 9. IL CAFFE' CALDO SCOTTA LA LINGUA. 10 LE FOCHE HANNO I BAFFI LUNGHI.

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ESERCIZIO C.6.1 SCHEDA TERAPISTA RICONOSCIMENTO DI FRASI IN RELAZIONE ALL'ARGOMENTO CHIAVE E PAROLA INDIZIO Argomento: TELEVISIONE numero di parole 1. Cosa stai guardando ? 3 2. Metti il telegiornale. 3 3. Sono stufo di tutte queste pubblicità. 6 4. Fanno un buon film stasera. 5 5. Mi piace guardare lo sport in T.V. 7 6. Chi era l'attore principale in quel film ? 8 7. Spegni la T.V. prima di andare a letto. 8 8. Sono rimasto sveglio fino a tardi per 10 vedere un film. 9. Tu hai il video - registratore ? 5 --------- 55 Argomento: LIBRI numero di parole 1. Hai letto qualche buon libro 6 ultimamente ? 2. Ho appena finito di leggerlo. 5 3. Chi è l'autore di quel libro ? 6 4. Io compro spesso i libri. 5 5. Adesso sto leggendo una novella. 5 6. Non riesco a ricordare quella storia. 6 ---------- 33 Argomento: ABBIGLIAMENTO numero di parole

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1. Dove sta la mia maglia rossa ? 6 2. Ieri o comprato un nuovo paio di pantaloni. 8 3. Fa molto freddo perciò prendo la giacca. 7 4. Ho tolto cappello e guanti. 5 5. Io ho delle scarpe nuove. 5 6. C'è un buco nel mio maglione perché 9 è vecchio. 7. Mi piacciono i vecchi abiti. 5 8. Hai visto come si sta vestendo ? 6 9. Hai visto l'ultima moda ? 4 10. Sto andando fuori per comprare dei calzini. 7 11. Pensi che queste scarpe stiano bene 9 col mio vestito ? 12. Come ti vestirai alla festa ? 5 77 Argomento: STAGIONI numero di parole 1. Mi piacciono le serate estive. 5 2. Tu vai a pattinare sul ghiaccio in inverno ? 8 3. E' l'estate più calda che ricordo. 6 4. L'inverno è troppo freddo per me. 6 5. Io mangio tanta frutta in estate. 6 6. Gli uccelli volano al sud per l'inverno. 7 --------- 30 Argomento: OCCUPAZIONI numero di parole 1. Il mio lavoro è molto duro. 6 2. Mio padre era un operaio. 5 3. Io vorrei diventare un medico. 6 4. Egli ha studiato molto per diventare 7 avvocato. 5. Egli ha lasciato la scuola quindicenne per 10 andare a lavorare. 6. Tu devi studiare per molti anni per 9 diventare insegnante. 7. Tu cosa fai ? 3 8. Hai trovato lavoro ? 3 9. La disoccupazione è un grave problema. 6 10. Io lavoro in un supermercato. 5 11. Ho avuto un aumento la settimana scorsa. 7

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12. Sto cercando un nuovo lavoro. 5 13. E' importante avere esperienza di molti 7 lavori. 14. E' il mio primo giorno di lavoro. 7 15. Il mio lavoro è molto stimolante. 6 16. Egli lavora in città. 4 --------- 96 ESERCIZIO C.7.1 SCHEDA TERAPISTA LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE INIZIALE Locuzione indizio: Durante l'estate... 1. Durante l'estate molta gente va in vacanza. 2. Durante l'estate a scuola non ci sono lezioni. 3. Durante l'estate di solito le spiagge sono affollate. 4. Durante l'estate le giornate sono calde. 5. Durante l'estate è molto secco. Locuzione indizio: Durante il mese di Dicembre... 1. Durante il mese di Dicembre le stazioni di sci sono aperte. 2. Durante il mese di Dicembre fa molto freddo. 3. Durante il mese di Dicembre molta gente va in montagna. 4. Durante il mese di Dicembre il calcio è molto seguito. 5. Durante il mese di Dicembre i giorni sono brevi e le giornate lunghe. Locuzione indizio: In autunno... 1. In autunno riaprono le scuole. 2. In autunno le foglie iniziano a cambiare colore. 3. In autunno inizia a fare più freddo. 4. In autunno diventa buio più presto. ESERCIZIO C.7.2 SCHEDA TERAPISTA

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LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE MEDIANA Locuzione indizio: ....è il mio preferito... 1. Il blu è il mio preferito tra i colori. 2. Il dolce al cioccolato è il mio preferito per merenda. 3. Il pistacchio è il mio preferito fra i gelati. 4. Fra gli sport il mio preferito è il calcio. 5. Paolo è il mio preferito anche se è sempre arrabbiato. Locuzione indizio: ...ti faranno... 1. Un po' di soldi ti faranno sentire più sicuro. 2. Dei bei vestiti ti faranno sentire più graziosa. 3. Troppi dolci ti faranno diventare grasso. 4. Gli esercizi di ginnastica ti faranno sentire in forma. 5. Per il tuo compleanno ti faranno molti regali. Locuzione indizio: ...è il primo... 1. Gennaio è il primo mese dell'anno. 2. Lunedi' è il primo giorno di lavoro della settimana. 3. Chi è il primo dei tuoi figli ? 4. Qual è il tuo primo giorno di vacanza ? 5. A che ora è il primo treno per Milano ? ESERCIZIO C.7.3 SCHEDA TERAPISTA LOCUZIONE CHIAVE IN POSIZIONE FINALE Locuzione indizio: ...prima di andare a casa. 1. Finisci il lavoro prima di andare a casa. 2. Chiamami prima di andare a casa. 3. Fermati al negozio prima di andare a casa. 4. Metti questo in macchina prima di andare a casa. 5. Ho bisogno di vederti prima di andare a casa. Locuzione indizio: ...in estate. 1. Fa molto caldo in estate. 2. Mi piace andare in vacanza in estate. 3. I ragazzi non vanno a scuola in estate. 4. Tanta buona frutta si mangia in estate. 5. La pioggia rinfresca l'aria in estate. Locuzione indizio: ...in autunno.

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1. Le foglie cambiano colore in autunno. 2. Il tempo inizia a diventare freddo in autunno. 3. I ragazzi tornano a scuola in autunno. 4. Le giornate diventano più brevi in autunno. 5. Le castagne si mangiano in autunno. ESERCIZIO C.8.1 SCHEDA TERAPISTA RICONOSCIMENTO DI FRASI: INDIZIO DATO DALL'ARGOMENTO / FRASE CLOSED - SET CON LETTURA DEL LINGUAGGIO Frase indizio: In Italia ci sono abbastanza cavi telefonici nel sottosuolo da collegare la Terra con Venere. 1. Venere dista quasi ventisei milioni di miglia dalla Terra. 2. Il telefono ha un ruolo molto importante negli affari e nelle attività commerciali. 3. La televisione è molto interessante. 4. In Italia ci sono più di ventisei milioni di cavi telefonici. 5. Le cabine telefoniche sono quasi in ogni strada. 6. I messaggi telefonici sono trasportati da colui che parla a colui che ascolta attraverso i cavi telefonici. 7. I messaggi telefonici vanno da chi parla a chi ascolta. 8. La Terra è un pianeta. 9. Venere e Terra sono pianeti.

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ESERCIZIO C.8.1 SCHEDA PAZIENTE RICONOSCIMENTO DI FRASI: INDIZIO DATO DALL'ARGOMENTO / FRASE CLOSED - SET CON LETTURA DEL LINGUAGGIO ISTRUZIONI Io dirò la frase indizio. Tu puoi usare la lettura labiale. Poi ascolta e cerca la frase che dirò successivamente. FRASE INDIZIO: IN ITALIA CI SONO ABBASTANZA CAVI TELEFONICI NEL SOTTOSUOLO DA COLLEGARE LA TERRA CON VENERE. 1.VENERE DISTA QUASI VENTISEI MILIONI DI MIGLIA DALLA TERRA. 2.IL TELEFONO A UN RUOLO MOLTO IMPORTANTE NEGLI AFFARI E NELLE ATTIVITA'' COMMERCIALI. 3.LA TELEVISIONE E' MOLTO INTERESSANTE. 4.IN ITALIA CI SONO PIU' DI VENTISEI MILIONI DI CAVI TELEFONICI. 5.LE CABINE TELEFONICHE SONO QUASI IN OGNI STRADA. 6.I MESSAGGI TELEFONICI SONO TRASPORTATI DA COLUI CHE PARLA A COLUI CHE ASCOLTA ATTRAVERSO I CAVI. 7.I MESSAGGI TELEFONICI VANNO DA CHI PARLA A CHI ASCOLTA. 8.LA TERRA E' UN PIANETA. 9.VENERE E TERRA SONO PIANETI.

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ESERCIZIO C.9.1 SCHEDA TERAPISTA RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO: INDIZIO DATO DA UNA FRASE OPEN - SET CON LETTURA DEL LINGUAGGIO Frase indizio: Le querce perdono le foglie ogni anno. 1. Quando l'estate finisce, molti alberi perdono le loro foglie. 2. Le foglie possono cambiare colore. 3. Alcuni alberi sono spogli in inverno. 4. Sulle querce ci si può facilmente arrampicare. 5. E' divertente raccogliere le foglie secche. 6. Sulle querce crescono le piante. Frase indizio: Quando è piccolo, il cucciolo di canguro rimane al sicuro e al caldo nella pancia della madre. 1. Alcuni animali portano i loro cuccioli nella pancia. 2. La madre del canguro ha la pancia. 3. Il cucciolo del canguro non può badare a sè stesso. 4. Quando i canguri nascono, non hanno il pelo. 5. Il cucciolo di canguro ha bisogno di essere al sicuro e al caldo. 6. Esso è al caldo e al sicuro nella pancia della madre. ESERCIZIO C.9.1 SCHEDA PAZIENTE RICONOSCIMENTO DI FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO : OPEN - SET CON LETTURA DEL LINGUAGGIO ISTRUZIONI Leggere le frasi indizio scritte sotto. Poi ascoltare il gruppo di frasi che viene letto. Dopo aver ascoltato ogni frase, cerca di ripetere come meglio riesci. Non aver paura di provare. Per favore se è necessario, chiedimi di ripetere la frase. FRASI INDIZIO: A. LE QUERCE PERDONO LE FOGLIE OGNI ANNO. B. QUANDO E' PICCOLO, IL CUCCIOLO DI CANGURO RIMANE AL SICURO NELLA PANCIA DELLA MADRE.

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ESERCIZI LIVELLO D ESERCIZIO D.1.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI COLLOQUIALI E DI USO COMUNE CON INDIZIO CONTESTUALE Compito 1 GRUPPO A INDIZIO: DOMANDE SU DI TE numero di parole 1. Come ti chiami ? 3 2. Quanti anni hai ? 3 3. Sei sposato o libero ? 4 4. Quanti figli hai ? 3 INDIZIO: DOMANDE SULLA TUA CASA 5. Dove abiti ? 2 6. Abiti in una villetta o in appartamento ? 7 7. Hai un giardino grande ? 4 INDIZIO: DOMANDE SULLE COSE CHE TI PIACCIONO 8. Ti piace guardare la televisione ? 5 9. Qual è il tuo colore preferito ? 6 10.Preferisci una tazza di te o di caffè ? 8 ---------- 45 GRUPPO B INDIZIO: FRASI DURANTE IL PRANZO numero di parole 1. Il pranzo è stato ottimo. 5 2. Puoi passarmi il sale e il pepe ? 7 3. Vuoi ancora qualcosa ? 3 4. Cosa c'è per dolce ? 4 INDIZIO: FRASI A PRIMA MATTINA 5. Buongiorno. 1 6. Hai dormito bene ? 3 7. Cosa prendi per colazione ? 4 INDIZIO: FRASI DELLA SERA 8. Sono stanco; che ore sono ? 5 9. E' tardi; credo che andrò a dormire. 7 10.Buonanotte, ci vediamo domani. 5 --------

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44 ESERCIZIO D.1.2 SCHEDA TERAPISTA FRASI COLLOQUIALI E DI USO COMUNE CON INDIZIO NON CONTESTUALE Compito 2 GRUPPO A numero INDIZIO: FRASI COMUNI USATE OGNI GIORNO di parole 1. Buongiorno ( nome del paziente ) 2 (+) 2. Come stai ? 2 3. Sto molto bene grazie. 4 4. Che ore sono ? 3 5. Che cosa hai detto ? 4 6. Buona ( notte/giornata/sera ). 2 7. Fa ( freddo/caldo ) fuori oggi. 4 8. Sono le (#). 3 9. Sono le (#) e mezzo. 5 10.Sono le (#) e un quarto. 6 --------- 35+ GRUPPO B numero INDIZIO: FRASI COMUNI USATE OGNI GIORNO di parole 1. Quanto costa quello ? 3 2. Vuoi una tazza di ( caffè/te ) ? 5 3. Quando è il tuo compleanno ? 5 4. Quanti ( bambini/ fratelli/sorelle ) hai ? 3 5. Tu guidi l'automobile ? 3 6. C'era molto traffico oggi ? 4 7. Io adesso vado via. 4 8. Sto andando a casa. 4 9. Sto andando al negozio. 4 10. Dove stai andando ? 3 --------- 38

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ESERCIZIO D.2.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI DI USO COMUNE RELATIVE A DETERMINATE SITUAZIONI GRUPPO A numero ARGOMENTO INDIZIO: IN BANCA. di parole 1. Tu hai un conto in questa agenzia ? 7 2. Vuoi aprire un conto corrente ? 5 3. L'impiegato alla cassa numero uno potrà aiutarti. 7 4. Questo è un deposito o un prelievo ? 7 5. Tu hai dimenticato di firmare l'assegno. 6 6. Questo assegno è di centomila lire. 6 7. Hai un grosso conto o un piccolo conto ? 6 8. Il tuo assegno è stato emesso. 6 9. Tu hai un libretto di risparmio presso un'altra banca ? 10 10.Grazie e buona giornata. 4 ------- 64 GRUPPO B numero ARGOMENTO INDIZIO: AL RISTORANTE di parole 1. Come la vuole cotta la bistecca ? 6 2. C'è una scelta di minestre e insalate. 7 3. Buona sera. Posso prendere l'ordinazione ? 5 4. Ti piacerebbe tornare ancora in quel ristorante ? 7 5. Posso pagare con un assegno ? 4 6. Grazie. Tornate ancora. 3 7. Avete un tavolo per due ? 5 8. Vuoi mangiare qualcosa di speciale ? 5 9. Ti è caduto a terra il tovagliolo. 7 10.Desideri una torta, la frutta o un gelato ? 8 -------- 58 GRUPPO C numero ARGOMENTO INDIZIO: L'ORA DI ANDARE A LETTO di parole 1. E' ora di andare a dormire. 6

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2. Hai sonno ? 2 3. Il tuo bagno è pronto. 5 4. Hai lavato i denti ? 4 5. Dormi bene ! 2 6. Hai chiuso bene la porta ? 5 7. Hai spento la luce ? 4 8. Vuoi bere dell'acqua ? 4 9. Sogni d'oro ! 2 10.Buona notte. Ci vediamo domani. 5 ------- GRUPPO D numero di ARGOMENTO INDIZIO: IN SPIAGGIA parole 1. La sabbia è bollente. 4 2. Il sole è splendente. 4 3. Vuoi fare una nuotata adesso ? 5 4. Il tuo asciugamano è qui. 5 5. Mi sembra che tu sia molto abbronzato. 7 6. Chi ha sete ? 3 7. Oggi le onde sono molto alte. 6 8. Il mio costume da bagno è umido. 7 9. Oggi la spiaggia è affollata. 5 10.Per favore passami la mia borsa. 6 -------- 51 GRUPPO E numero ARGOMENTO INDIZIO: ALLA FERMATA di parole DELL'AUTOBUS 1. Ciao, come stai ? 3 2. Hai un appuntamento ? 3 3. Credo che l'autobus sia in ritardo. 6 4. Attento alla pozzanghera. 3 5. Gli autobus non sono mai in orario. 7 6. Questo autobus va in centro ? 5 7. L'autobus arriva qui ? 3 8. A che ora parte l'autobus ? 5 9. Ho perso l'autobus per l'Università. 5 10.Questo posto è libero ? 4 -------- 44 GRUPPO F Numero ARGOMENTO INDIZIO: NELLO STUDIO DEL DOTTORE di parole

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1. Dunque, qual è il suo problema ? 5 2. Mi faccia vedere la lingua. 5 3. Le darò alcune medicine. 4 4. Da quanto tempo è malato ? 5 5. Come si è fatto questa ferita ? 6 6. Il dottore adesso la visiterà. 5 7. Come sta la sua famiglia ? 5 8. Faccia un respiro profondo. 4 9. Vada dall'infermiera per un altro appuntamento. 7 10.Prenda due compresse prima di ogni pasto. 7 53 ESERCIZIO D.3.1 SCHEDA TERAPISTA SEMPLICI STORIE INTERATTIVE GRUPPO A La prima colazione è sicuramente il pasto più importante della giornata. Esso ci dà l'energia per iniziare la giornata. La maggior parte delle persone fa colazione alle 7 circa. Per colazione io preferisco i biscotti, pane e succo di frutta. La domenica è piacevole andare a fare colazione al bar. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. A che ora fai la prima colazione ? 3. Ti piace la frutta per colazione ? 4. Cosa ti piace di più per colazione ? 5. A che ora la maggior parte delle persone fa colazione ? 6. Vai qualche volta al bar a fare colazione ? GRUPPO B I prezzi stanno diventando molto alti. Ogni cosa costa molto cara. Il cibo costa di più, i vestiti sono costosi e il costo degli alloggi è sempre più alto. Più le persone guadagnano, più i prezzi aumentano. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. Spendi tanto per il mangiare ? 3. Mi sai dire due cose che costano molto ? 4. Quanto costa, attualmente, un chilo di pane ? 5. Tu pensi che i prezzi siano troppo alti ? GRUPPO C La gente lavora tutto l'anno e ha circa tre settimane di ferie estive. Si può andare al mare, a pescare, in montagna o rimanere a casa a rilassarsi. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. Quanto durano le tue ferie ?

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3. Vai da qualche parte o rimani a casa ? 4. Che cosa hai fatto durante le ultime ferie ? 5. Preferisci guidare o andare in treno ? 6. Quante settimane di ferie ha la maggior parte delle persone ? GRUPPO D Quando torno a casa dal lavoro, mi piace rilassarmi un po' prima di cenare. Di solito finisco di lavorare alle 5. Arrivo a casa intorno alle 5.30. Di solito dopo essermi cambiato i vestiti, mi piace leggere il giornale e parlare con la famiglia prima di cena. Dopo aver cenato spesso guardo la televisione o leggo un libro. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. A che ora finisci di lavorare ? 3. Di solito vai subito a casa ? 4. Sei il primo ad arrivare a casa ? 5. Che cosa fai quando arrivi a casa ? 6. Che cosa ti piace fare dopo mangiato ? GRUPPO E Alcune persone dicono che il telegiornale ha influito sulla vendita dei quotidiani. Quando si compra il giornale per strada la notizia è già stata sentita alla T.V. Ma di solito non c'è abbastanza tempo in televisione per riferire tutti i particolari delle notizie. Il giornale è migliore per questo motivo. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. Tu preferisci la T.V. o il giornale per le notizie ? 3. Tu prendi il giornale al mattino o alla sera ? 4. Alla T.V. su quale canale guardi le notizie ? 5. Qual è il nome del tuo giornale locale ? GRUPPO F In una società democratica, ogni persona ha diritto al voto. La maggioranza governa. Votare è più che un diritto, è un privilegio. Domande interattive 1. Di che cosa ho parlato ? 2. Tu sei iscritto per votare ? 3. Di solito voti il giorno delle elezioni ? 4. Quand'è stata l'ultima volta che hai votato ?

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ESERCIZIO D.4.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI RELATIVE AD UN ARGOMENTO INDIZIO DATO DA UNA PAROLA Compito 1 GRUPPO A: TELEVISIONE 1. Cosa stai guardando ? 2. Accendi sul telegiornale. 3. Sono stufo delle pubblicità. 4. Fanno un bel film stasera. 5. Mi piace guardare lo sport in T.V. 6. Tu hai il video registratore ? GRUPPO B: LIBRI 1. Hai letto qualche bel libro ultimamente ? 2. Ho appena finito di leggerlo. 3. Chi è l'autore di quel libro ? 4. Io compro spesso dei libri. 5. Adesso sto leggendo una novella. 6. Non ricordo quella storia. GRUPPO C: ABBIGLIAMENTO 1. Dov'è la mia maglia rossa ? 2. Ieri ho comprato un vestito nuovo. 3. Fa molto freddo perciò prendo la giacca.

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4. Ho tolto cappello e guanti. 5. Ho delle scarpe nuove. 6. C'è un buco nel maglione perché è vecchio. 7. Mi piacciono i vecchi vestiti. 8. Hai visto che vestito indossa ? 9. Hai visto sul giornale l'ultima moda ? 10.Sto andando fuori a comprare i pantaloni. 11.Pensi che queste scarpe vadano bene col vestito ? 12.Ho comprato della lana per fare una sciarpa. 13.Come ti vestirai alla festa ? GRUPPO D: STAGIONI 1. Mi piacciono le serate estive. 2. Tu vai a sciare in inverno ? 3. E' l'estate più calda che io ricordi. 4. Non mi piace l'inverno, fa troppo freddo. 5. In estate mangio molta frutta. 6. In autunno gli uccelli migrano al sud. GRUPPO E: OCCUPAZIONI 1. Il mio lavoro è molto duro. 2. Mio padre era un operaio. 3. Io vorrei diventare un medico. 4. Egli ha studiato molto per diventare avvocato. 5. Egli ha lasciato la scuola quindicenne per andare a lavorare. 6. Devi studiare per molti anni per diventare insegnante. 7. Tu cosa fai ? 8. Hai trovato lavoro ? 9. La disoccupazione è un grave problema. 10. Io lavoro in un supermercato. 11. Ho avuto un aumento la settimana scorsa. 12. Sto cercando un nuovo lavoro. 13. E' importante avere esperienze di molti lavori. 14. E' il mio primo giorno di lavoro. 15. Il mio lavoro è molto vario. 16. Egli lavora in città.

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ESERCIZIO D.4.2 SCHEDA TERAPISTA FRASE IN RELAZIONE AD UN ARGOMENTO INDIZIO DATO DA UNA PAROLA Compito 2 GRUPPO A INDIZIO: LA POSTA numero di parole 1. Ho ricevuto una lettera da un mio amico di Londra. 10 2. Il postino arriva alle 12. 5 3. Ho ricevuto una cartolina dall'America. 6 4. Dovrei scrivere più spesso a mia madre. 7 ------- 28 numero di parole GRUPPO B INDIZIO: IL TEMPO 1. Qual è la temperatura massima di oggi ? 7 2. Oggi dovrebbe nevicare. 3 3. Il tempo prevede molta pioggia. 5 4. Io spero che avremo buon tempo per il 10 fine settimana. -------- 25 numero di parole GRUPPO C INDIZIO: I FILM 1. Ieri sono andato a vedere un film. 7 2. Di questi tempi costa molto andare al cinema. 8

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3. Spesso piango quando vedo un film triste. 7 4. Pensi che valga la pena di vedere quel film ? 9 ------ 31 numero GRUPPO D INDIZIO: LO SPORT di parole 1. Ieri noi abbiamo vinto la partita di calcio. 8 2. Per quale squadra fai il tifo ? 6 3. Mi sto allenando per una maratona. 6 4. Sei fai ginnastica regolarmente puoi perdere peso. 7 5. Vuoi giocare a tennis ? 4 -------- 31 Numero di parole GRUPPO E INDIZIO: LA POLITICA 1. Chi è il presidente del tuo Paese ? 7 2. Quale partito preferisci ? 3 3. Chi ha vinto le elezioni ? 5 4. Io non ho fiducia nei politici. 6 5. Tu pensi che votare sia obbligatorio ? 6 6. Siamo molto vicini alle prossime elezioni. 6 33 GRUPPO F INDIZIO: I VIAGGI numero di parole 1. Sto per andare all'estero. 5 2. Sei mai stato in America ? 5 3. Vado a sciare in Svizzera. 5 4. Con che linea aerea viaggi ? 5 5. Ho lasciato il mio bagaglio in aeroporto. 7 6. Dov'è il tuo passaporto ? 5 7. Hai visto la torre Eiffel a Parigi ? 7 8. Fammi vedere le foto del tuo viaggio. 7 ------- 46 numero GRUPPO G INDIZIO: IL CIBO di parole 1. Vuoi le uova bollite o fritte ? 6 2. Andiamo fuori per pranzo. 4 3. Qual è il menù ? 4 4. Vuoi un po' di gelato ? 5 5. Vorrei della carne, per favore. 5 6. Sono, purtroppo, ancora a dieta. 5 7. Vuoi una tazzina di caffè ? 5 8. Che cosa c'è per cena ? 5 9. Ho mangiato troppo. 3

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10.Vuoi ancora un po' di dolce ? 6 11.Sono così affamato che potrei mangiare un cavallo. 8 12.Sono vegetariano perciò non mangio carne. 6 13.Io non resisto ai dolci al cioccolato. 7 -------- 69 numero GRUPPO H INDIZIO: LA SALUTE di parole 1. Ti trovo bene. 3 2. Come ti senti ? 3 3. Ho preso il raffreddore. 4 4. Ho un forte mal di gola. 6 5. Ti ha visitato il dottore ? 5 6. Ora sto prendendo delle medicine. 5 7. Ti senti male oggi ? 4 8. Dovresti mangiare più verdura. 4 -------- 34 numero di parole GRUPPO I INDIZIO: SEMPLICI OPERAZIONI 1. Due più due uguale quattro. 5 2. Otto più due uguale dieci. 5 3. Due più tre uguale cinque. 5 4. Cinque meno uno uguale quattro. 5 5. Sei diviso due uguale tre. 5 6. Uno più tre uguale quattro. 5 7. Tre per due sei. 4 8. Sei più sei uguale dodici. 5 9. Quattro più tre uguale sette. 5 10.Dieci meno uno uguale nove. 5 ---------- 49 GRUPPO L : FILASTROCCHE numero di parole 1. Stella stellina la notte si avvicina. 6 2. Sopra la panca la capra canta. 6 3. La befana vien di notte. 5 4. Cavallino trotta trotta. 3 5. Occhio bello, suo fratello. 4 6. Uno, due, l'asino e il bue. 6 7. Questo dice che non c'è il pane. 6 8. Bolli, bolli pentolino. 3

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------- 39 Questi esercizi possono essere modificati se risultano troppo difficili; in questo caso fornire al paziente una o più parole chiave tratte dalla frase in esame come nel precedente esercizio, usare anche la labiolettura per tutte le parole chiave ( D.4.1). ESERCIZIO D.5.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 1 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole GIOIELLERIA Sono molto costosi i diamanti ? 5 CORSE DI CAVALLI Alle corse si scommettono molti soldi. 6 CALCIO La partita per lo scudetto è la più emozionante. 9

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FERROVIE Bologna è un nodo ferroviario molto importante. 7 FORMALITA'' Come stai ? 2 ----- 29 ESERCIZIO D.5.1 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN DIRETTA RELAZIONE CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 1 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di dirmi cosa io ho detto. La parola indizio può aiutarti. PAROLE INDIZIO GIOIELLERIA CORSE DI CAVALLI CALCIO FERROVIE FORMALITA' ESERCIZIO D.5.2 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 2 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole MUSICA La parata è stata diretta dalla banda. 7 TEMPO C'è stato un temporale la settimana scorsa. 7 UCCELLI Sull'albero c'è un nido. 5

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RISATE Il pagliaccio è un personaggio molto simpatico. 7 CIBO Tu dovresti fare una buona colazione 6 SPORT Tu giochi a calcio ? 4 FRUTTA Le mele fanno bene. 4 ANIMALI I cani sono sempre fedeli. 5 ACQUA Il lago è molto calmo. 5 INSEGNANTE Ragazzi e ragazze devono andare a scuola 7 --------- 57 ESERCIZIO D.5.2 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 2 ISTRUZIONI Qui è riportata una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di dirmi quello che ho detto. La parola indizio può aiutarti. PAROLE INDIZio MUSICA TEMPO UCCELLI RISATE CIBO SPORT FRUTTA ANIMALI ACQUA INSEGNANTE ESERCIZIO D.5.3 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 3 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole MUCCA Ci sono molti animali nella fattoria. 6 UCCELLI Il cielo è pieno di tante cose bellissime. 8

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NUOTO In estate è piacevole andare in spiaggia. 7 ALBERI Il parco è grande e ombroso ed è un bel posto per fare merenda 14 SALUTE Ognuno dovrebbe andare dal medico per un controllo. 8 AUTO E' difficile guidare per le strade di montagna. 8 SPETTACOLI Al circo i pagliacci erano molto divertenti. 7 SPORT L'inverno offre la possibilità di sciare, di pattinare sul ghiaccio e andare in slittino. 14 DOLORE Il mio fratello piccolo è stato punto da un' ape perché era troppo vicino a un alveare. 17 -------- 89 ESERCIZIO D.5.3 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 3 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di dirmi quello che ho detto. La parola indizio può aiutarti. PAROLE INDIZIO MUCCA UCCELLI NUOTO ALBERI SALUTE AUTO SPETTACOLI SPORT DOLORE ESERCIZIO D.5.4 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 4 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole

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CANE Quasi tutti quelli che abitano in campagna hanno un animale domestico. 11 AFFARE Fare le compere è divertente quando si trova qualcosa a poco prezzo. 12 LUOGO Capri è una delle isole più belle che io abbia mai visto. 12 SENTIRE Alcune persone parlano sempre, ma nessuno le ascolta. 8 IMPIEGO Maschi e femmine hanno le stesse opportunità di lavoro. 9 DOLCE A nessuno piace l'uva acerba. 5 FESTA Andiamo tutti a divertirci. 5 TELEFONO Non ho portato nessun gettone per chiamare. 7 PRESTO E' bene essere in orario agli appuntamenti. 7 ---------- 76 ESERCIZIO D.5.4 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 4 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di dirmi quello che ho detto. La parola indizio può aiutarti PAROLE INDIZIO CANE AFFARE LUOGO SENTIRE IMPIEGO DOLCE FESTA TELEFONO PRESTO ESERCIZIO D.5.5 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR

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Compito 5 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole PIUME Nel mio pollaio ci sono cinque galli. 7 COLORE Abbiamo dipinto il muro di rosa. 6 INCIDENTE Un autobus è andato fuori strada. 6 CAMPO Il contadino semina il grano. 5 DIFFICOLTA' Non riesco ad aggiustare la televisione. 6 FUOCO Abbiamo versato l'acqua sul tronco incendiato. 6 TERRA Ho piantato tante verdure diverse. 5 MATEMATICI Lei lavora come programmatrice di computer. 6 PESCE Questo fine settimana andrò a pescare . 8 NOTIZIE Abbiamo sentito ora i risultati delle partite di calcio. 9 ----- 62 ESERCIZIO D.5.5 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 5 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di ripetere quello che ho detto. La parola indizio può aiutarti. PAROLE INDIZIO PIUME COLORE INCIDENTE CAMPO DIFFICOLTA' FUOCO TERRA MATEMATICI PESCE NOTIZIE ESERCIZIO D.5.6 SCHEDA TERAPISTA

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FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 6 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole NEGOZIO Di questi tempi i prezzi sono alti. 7 PASTO La tavola è apparecchiata per la colazione. 7 NAVE Le crociere estive sono molto rilassanti. 6 STRADA Guidare in campagna è molto piacevole. 6 PANORAMA Le costruzioni alte spesso rovinano dei bellissimi posti. 8 LIBRI La lettura è un piacevole passatempo. 6 BAGNO Dovrei fare aggiustare il tubo dell'acqua calda. 8 OROLOGIO La lancetta dei secondi si è rotta. 7 LETTO Quando sono stanco vado a dormire. 6 TEMPORALE Spesso è difficile fare le previsioni 8 del tempo -------- 71 ESERCIZIO D.5.6 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 6 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Per favore cerca di dirmi quello che io ho detto. La parola chiave può aiutarti. PAROLE INDIZIO NEGOZIO PASTO NAVE STRADA PANORAMA LIBRI BAGNO OROLOGIO

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LETTO TEMPORALE ESERCIZIO D.5.7 SCHEDA TERAPISTA FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 7 PAROLA INDIZIO FRASE numero di parole TINTA Il mio colore preferito è il giallo. 7 INFLAZIONE Il prezzo del cibo è aumentato molto. 7 ESERCIZIO Bisogna piegarsi sulle ginocchia per sollevare i pesi. 8 CHIESA La Domenica tutte le campane suonano. 6 CIBO Mi piace mangiare molta frutta fresca. 6 INSETTI Quando si mangia all'aperto bisogna coprire ogni cosa. 8 LAVARSI Molte persone preferiscono la doccia al bagno. 7 PARTITA Non mi piacciono i giochi con le carte. 8 GIOCATTOLI Ai bambini e alle bambine piacciono macchinine e bambole. 9 POSTA Ricevere lettere è molto più bello che scriverle. 8 ---------- 74 ESERCIZIO D.5.7 SCHEDA PAZIENTE FRASI NON IN RELAZIONE DIRETTA CON LE PAROLE INDIZIO SOLO CON LO SPEECH PROCESSOR Compito 7 ISTRUZIONI Qui c'è una lista di parole indizio. Io dirò una frase. Per favore cerca di dirmi cosa io ho detto. La parola chiave può aiutarti. PAROLE INDIZIO

TINTA INFLAZIONE ESERCIZIO CHIESA CIBO INSETTI LAVARSI PARTITA GIOCATTOLI

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ESERCIZIO D.6.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI IN OPEN SET - SENZA PAROLE INDIZIO MAGGIORE E MINORE RIDONDANZA GRUPPO A numero di parole 1. Ho messo i miei soldi in banca. 7 2. Sono malato perciò chiamo il dottore. 6 3. Litigavano come cani e gatti. 5 4. Noi mangiamo alle 12. 4 5. Allacciati le scarpe. 3 6. Siediti sulla poltrona. 3 7. Se hai sonno, vai a dormire. 6 8. Il giallo e il blu formano il verde. 8 9. Metti la crema sulla torta. 5 10. Gli uccelli volano nel cielo. 5 ------------- 52 GRUPPO B numero di parole 1. I ragazzi amano parlare al telefono. 6 2. Ho portato la macchina in garage. 6 3. Non ho abbastanza soldi per comprarlo. 6 4. In cucina c'è bisogno di un tavolo e di alcune sedie. 11 5. Se fa freddo metti cappello e guanti. 10 6. Per la prima colazione bevo solo il caffè. 7 7. Porta in lavanderia i tuoi abiti sporchi. 8 8. E' buio la sera senza le luci accese. 7 9. Quella ragazza vuole sempre i capelli ricci. 6 10. La sera ceniamo sempre alla stessa ora. 7 ---------- 72 GRUPPO C numero di parole 1. La pioggia è caduta tutto il giorno. 7 2. Egli ha portato via la machina. 6 3. Essi hanno messo i loro abiti in valigia. 8 4. Ho bisogno di molto tempo prima di essere pronto. 9 5. La settimana scorsa ho letto un libro interessante. 8 6. Quest'estate andiamo tutti al mare. 6 7. Abbiamo piantato un albero in giardino. 6 8. Ho messo la giacca perché faceva freddo. 7 9. Sto andando a fare la spesa al supermercato. 8

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10. Bevo un bicchiere di latte prima di andare a dormire. 10 11. Il bambino sta facendo molto chiasso. 6 12. Essi hanno ritirato i soldi dalla banca per comprare un'auto. 11 13. Ieri abbiamo mangiato al ristorante. 5 14. L'anno scorso sono andato all'estero. 5 15. Stamattina era ancora buio quando mi sono svegliato. 8 ------------ 110 ESERCIZIO D. 7. 1 SCHEDA TERAPISTA PRATICA INTERATTIVA AL TELEFONO FRASI CON RISPOSTA UNIVOCA LISTA 1 A DOMANDA RISPOSTA 1. Quale lettera c'è tra A e C ? B 2. Gli aerei hanno le ali ? Si 3. Quale giorno viene dopo Domenica ? Lunedì 4. Quanti colori ci sono nella nostra bandiera ? tre 5. Quale numero viene dopo il dieci ? 11 6. Con che cosa tagli le unghie ? Forbici 7. Quale numero c'è tra il 6 e l' 8 ? 7 8. Le tarme sono pericolose per i vestiti ? Si 9. Quale mese viene dopo Gennaio ? Febbraio 10. Quante dita ci sono in una mano ? 5 Tratto da: "The Laryngoscope" 47:57-89 (1947) Auditory Test No.12

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ESERCIZIO D.7.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI CON RISPOSTA UNIVOCA

LISTA 1B DOMANDA RISPOSTA 1. C'è molta acqua nel deserto ? No 2. Qual è il contrario di forte ? Debole 3. Quale numero viene prima del 10 ? 9 4. Un fucile spara fiori o proiettili ? Proiettili 5. Qual è il contrario di nuovo ? Vecchio 6. In quale nazione è Parigi ? Francia 7. Puoi arrampicarti su una montagna con una barca ? No 8. Quale lettera viene prima della Z ? V 9. Quale giorno viene dopo lunedì ? Martedì 10. Qual è il contrario di scuro ? Chiaro Tratto da "The Laryngoscope" 47:57-89 (1947) Auditory Test No.12 ESERCIZIO D. 7.1 SCHEDA TERAPISTA FRASI CON RISPOSTA UNIVOCA Lista 5 B DOMANDA RISPOSTA 1. E' più scura la notte o il giorno ? Notte 2. Scrivi con la sedia o con la penna ? Penna 3. Quale lettera viene dopo la D ? E 4. Qual è il contrario di corto ? Lungo 5. Qual è il colore del sangue ? Rosso 6. Quante ore ci sono in un giorno ? 24 7. Quale regione d'Italia è più a sud ? Sicilia 8. Quale giorno viene prima di Venerdì ? Giovedì 9. Con che cosa lecca il gatto ? Lingua 10. Con che cosa leghi un pacco ? Spago, corda Tratto da: " The laryngoscopo " 47:57- 89 (1947)

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ESERCIZIO D.8.1 SCHEDA TERAPISTA STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO Compito 1 Bali è una meravigliosa isola tropicale. Gli abitanti organizzano molte feste durante l'anno. La gente si esibisce in mascherate e danze tradizionali. nell'isola di Bali vi sono molti templi. Le donne lavorano duramente nelle piantagioni di riso. Nella giungla ci sono le scimmie. Il cibo è molto piccante e speziato. Dai vulcani esce il fumo. Il panorama fantastico. Bali è un posto favoloso per una vacanza. DOMANDE 1. Dimmi tre cose che puoi vedere se vai a Bali ? 2. Che tipo di cibo puoi trovare ? 3. Immagina il paesaggio e descrivilo. ESERCIZIO D.8.1 SCHEDA TERAPISTA STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO Compito 2 Alcune fotocopiatrici utilizzano elettricità statica per rendere la loro copia uguale a quella originale. Un raggio luminoso analizza la copia originale e proietta la sua immagine su un cilindro girevole. Una carica fa muovere il cilindro solo dove l'immagine dell'originale è proiettata. Il cilindro poi si ricopre di una polvere nera che si posa solo sulle parti caricate del cilindro, in altre parole, sull'immagine dell'originale. Poi mentre il cilindro fa ruotare un pezzo di carta, la polvere nera viene trasferita sul foglio. La carta passa tra due rulli caldi che fondono la polvere su di essa. Ed ecco che la copia è fatta. DOMANDE 1. Come viene trasferita l'immagine della copia originale sul cilindro ? 2. Questo procedimento non utilizza inchiostro. Cosa usa invece ? 3. Cosa viene trasferito sul foglio ? 4. Perché la carta passa attraverso i rulli ?

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ESERCIZIO D.8.3 SCHEDA TERAPISTA STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO Compito 3 Una delle glorie maggiori dell'Imperatore Traiano fu la conquista della Dacia, di cui la colonna traiana è il monumento celebrativo. La colonna del Foro Traiano, alta cento piedi, divenuta poi custode delle ceneri del grande imperatore, ricorda appunto le gesta delle due campagne che Traiano condusse negli anni 101-102 e 105-107 per sottomettere i Daci; e narra tali gesta in una grandiosa fascia per uno sviluppo di duecento metri per un metro di l'altezza e ventitré giri si svolge a spire su per la colonna. La narrazione figurata è varia, ricca di situazioni, lucida per i particolari topografici, resa viva qua e là da uno sfondo di boschi, di navi, di edifici urbani, di ponti, di acque. Sempre avvincente, mai ripetuta, per quanto si ripetano spesso le scene di marcia e di battaglia, i sacrifici solenni, gli apprestamenti di opere militari di difesa, le catture dei prigionieri. Vi sono almeno 2500 figure. DOMANDE 1. In onore di quale Imperatore fu costruita la colonna di cui si parla ? 2. Quale popolazione fu sottomessa dall'Imperatore Traiano ? 3. Quanto è alta la colonna ? 4. Quali sono le scene che si ripetono più spesso sulla colonna ? 5. Quante sono le figure in rilievo ?

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ESERCIZIO D.8.4 SCHEDA TERAPISTA STORIE INTERATTIVE - LIVELLO AVANZATO Compito 4 Il semplice bulbo dell'aglio come noi lo conosciamo non è certamente niente di speciale. L'aglio però ha un lungo e interessante passato. I Babilonesi e gli antichi Greci lo chiamavano la "rosa puzzolente" e credevano che avesse dei particolari poteri. Le persone lo strofinavano sul proprio corpo, lo seppellivano con i loro morti, e lo appendevano al collo. Gli Egiziani arrivarono al punto di pregare l'aglio. Essi sostenevano che l'aglio possedesse il segreto della forza fisica. quando finivano le provviste di aglio per i lavoratori che costruivano la Grande Piramide, veniva proclamato lo sciopero. Un altro importante utilizzo dell'aglio era il somministrarlo ai soldati per aumentare la forza nella battaglia e agli atleti per migliorare le prestazioni. Si credeva inoltre che l'aglio avesse effetti terapeutici. Veniva ritenuto un rimedio per le morsicature dei serpenti, per il morbillo, per il raffreddore, per il colera, tanto per nominarne alcuni . Un uso particolarmente bizzarro era quello di legarlo al collo per scacciare i vampiri. L'aglio non è certamente una panacea per tutti i mali; in realtà ha un potere antisettico. Esso è inoltre usato con buoni risultati come pesticida. Attualmente, si fa uso dell'aglio, soprattutto in cucina. Per un certo tempo, però, fu considerato della popolazione Mediterranea. Questa opinione ora cambiata, e nessun cuoco potrebbe fare a meno di esso. poiché la maggior parte delle persone si preoccupa per l'alito che sa di aglio, si ricorda che ciò accade soltanto se questo viene mangiato crudo. non si corrono rischi a mangiarlo cotto. Una ulteriore rassicurazione arriva dai Giapponesi che stanno ora lavorando con lo scopo di eliminare l'odore dell'aglio. Questo dovrebbe convincere i molti che non mangiano l'aglio per timore dell'alito cattivo. DOMANDE 1. Come veniva chiamato l'aglio dai Babilonesi ? 2. Dimmi due modi in cui veniva usato l'aglio in passato. 3. Perché i soldati e gli atleti si cibavano di aglio ? 4. Quali benefici si supponeva avesse l'aglio ? 5. Che uso facciamo attualmente dell'aglio ? 6. Qual è il maggior difetto dell'aglio ? 7. Qual è il modo migliore di consumarlo per evitare l'alito cattivo ?

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CAPITOLO QUARTO:

APPENDICI

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APPENDICE A: FOGLI DI LAVORO Sono forniti diversi tipi di fogli di lavoro per registrare le risposte del paziente: Materiale di Discriminazione: il paziente deve rispondere se i due stimoli sono uguali o differenti; le risposte vengono registrate con un " + " ( risposta corretta ) o un " - " ( risposta non corretta ) nella appropriata colonna. Le prove in closed - set possono essere segnate usando una o due modalità: 1. Può essere usato un comune " + " ( risposta corretta ) o un " - " ( risposta non corretta ). E' disponibile uno spazio per registrare se il paziente è riuscito a discriminare correttamente la parola. 2. Si può ottenere un'analisi più precisa del tipo di errore commesso dal paziente, trascrivendo risposte corrette sull'apposita scheda. Gli errori ricorrenti possono poi essere identificati e utilizzati per un esercizio più specifico (in closed-set) o, se necessario, per compiti di discriminazione. Le prove in open - set possono essere registrate con un " + " ( risposta corretta ) o un " - " ( risposta non corretta ). E' possibile annotare sulla scheda, per ogni frase, il numero delle parole correttamente percepite in ciascuna delle prove presentate. E' previsto uno spazio per segnare la risposta quando la presentazione ( contesto o parola chiave ) viene data in lettura labiale.

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APPENDICE B

VALUTAZIONE SULLA CONFUSIONE DEI FONEMI VOCALICI E DEI FONEMI CONSONANTICI

La valutazione viene effettuata su dieci sedute, durante le quali le due prove (vocali e consonanti ) vengono presentate per cinque volte in modo alternato. Ciò fornisce la base per un training analitico dove i pazienti vengono allenati su sensazioni sonore specifiche. E' eventualmente possibile far descrivere al paziente le sue sensazioni; inoltre il terapista e il paziente possono analizzare attraverso la ripetizione, le rispettive pronunce. E' auspicabile che attraverso la stimolazione ripetuta di questi suoni isolati migliori la relazione tra la forma vocalica e la differente posizione dell'elettrodo, così come le differenze tra le consonanti. Il numero di vocali e consonanti è sufficiente per allenare il paziente, con un esercizio abbastanza difficile ma, nello stesso tempo, non così lungo da diventare noioso. Riconoscimento delle vocali Questo test richiede al paziente di identificare una vocale da un gruppo di vocali pure (non dittonghi). Nell'inglese americano vi sono 9 vocali pure; esse sono presentate in un contesto /h/ vocale /d/ ( heed, had, hid, ecc. ) secondo tre condizioni . Per ogni condizione viene usata una diversa lista randomizzata contenente quattro presentazioni di ogni vocale e la prova viene ripetuta per un certo numero di sedute. In italiano vi sono 7 fonemi vocalici. Le vocali vengono presentate con suono breve e con attacco dolce. Per la presentazione del test si propongono liste randomizzate; ogni lista contiene 4 presentazioni di ogni vocale. Riconoscimento delle consonanti Questo test è simile a quello per il riconoscimento delle vocali eccetto che si utilizza un gruppo di 12 consonanti (b, p, m, f, v, d, t, n, s, z; g e c pronunciate dure ) presentate in un contesto: /a/ consonante /a/. La modalità di presentazione è in liste randomizzate e la prova viene ripetuta per un certo numero di sedute. Materiali DPS Software Lista di vocali Lista di consonanti Microfono supplementare Condizioni Viva voce Solo con lettura labiale Lettura labiale con Speech Processor Solo con Speech Processor Gestione

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Leggere l'intera lista di vocali o consonanti solo durante la seduta. Quando l'esercizio viene effettuato in closed-set, il paziente dovrebbe avere il foglio di riferimento.

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APPENDICE B USO DEL PROGRAMMA " CONFUSE " IBM PC/MS - DOS ISTRUZIONI Il software CONFUSE è uno strumento utile al terapista per uno studio sulla confusione fonemica. Gli stimoli (fonemi vocalici e consonantici) sono contenuti all'interno di sillabe senza senso o in parole scelte in modo randomizzato da liste selezionate. Seguendo le istruzioni fornite dal computer, il terapista presenta le sillabe o le parole ( a viva voce ) e registra le risposte del paziente. Lo scopo è di accrescere l' abilità del paziente nel discriminare le vocali e le consonanti e fargli acquisire familiarità con le sensazioni sonore che questi fonemi producono. Lo studio sul riconoscimento delle vocali e delle consonanti è anche usato per valutare quanto è stato appreso attraverso il programma riabilitativo e per evidenziare le differenze tra le diverse condizioni di somministrazione del test. Il terapista può testare il paziente sia usando un gruppo standard di vocali e consonanti, fornito dal software DPS, sia può inviare e immagazzinare o in seguito editare e raccogliere un numero di set supplementari. Sono fornite tre Condizioni Standard del Test e si possono inviare o editare altre 11 condizioni di somministrazione. Dopo la presentazione di ogni stimolo, viene registrata la risposta del paziente. I risultati sono posti su una scheda di confusione fonemica che plotta le risposte rispetto allo stimolo presentato. Questi risultati possono essere visualizzati, stampati, ed inoltre, memorizzati su un dischetto. La videata CONFUSE Usare il tasto <F8> nel programma DPS per accedere al programma CONFUSE. Sullo schermo vengono visualizzate le seguenti opzioni: Confuse Testing --------------- T Test D Visualizza i risultati S Salva i risultati R Recupera i risultati Test --------------- Vocale Consonante Set 1 Set 2 Set 3 Set 4 Set 5

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Condizioni di somministrazione ------------------- Lettura labiale con Speech Processor Solo Speech Processor Solo lettura labiale Numero di ripetizioni: 4 Display dei comandi Il blocco delle opzioni del menu, posto sulla sinistra dello schermo, fornisce l'accesso principale al programma CONFUSE. I comandi utilizzabili in questa sezione sono: T TEST Lo stimolo mostrato sullo schermo sarà presentato con scelta randomizzata. I tasti cursore sinistro e destro servono per selezionare / modificare le condizioni di somministrazione e il numero di ripetizioni; i tasti cursore su e giù per modificare l'opzione. D VISUALIZZA I RISULTATI I risultati del test precedente saranno dei RISULTATI visualizzati e potranno essere anche stampati da questa opzione. S SALVA I RISULTATI I risultati del test precedente saranno SALVATI e memorizzati in un file su un dischetto del paziente. Se non saranno salvati prima di iniziare un altro test o di uscire da questa sezione, andranno perduti. R RECUPERA I RISULTATI I nomi dei file che contengono i RISULTATI archiviati del test, sono visualizzati sullo schermo. Con i tasti freccia si muove il cursore sul nome richiesto e si batte 'V' per vedere i risultati archiviati. Scelta dei requisiti del Test L'opzione di default del Test ( vocali ) e la Modalità di Somministrazione del Test ( Lettura labiale con Speech Processor ) sono evidenziati sullo schermo all'interno di riquadri. Il numero di default riguardante le ripetizioni di ciascun stimolo del test è di " 4 ". Per determinare un'altra configurazione del test, si modifica la videata per mezzo dei tasti cursore. Il blocco evidenziato indica l'attuale posizione del cursore. Usare i tasti cursore destro e sinistro per accedere al blocco dei " Test " e muovere il cursore in alto e in basso per evidenziare il test richiesto. Lo stimolo che incolonna ognuno dei test, sarà visualizzato sullo schermo a seconda di come è stato mosso il cursore. I set supplementari ( set 1, set 2, ecc. ) saranno vuoti fino a che i set degli stimoli non saranno stati creati ed immagazzinati ( vedi paragrafo 14.6 ). Quindi muoversi coi tasti cursore sul blocco Condizioni di Somministrazione. Questa etichetta è usata per identificare i risultati del test ed immagazzinare i file. Muovere il cursore in alto e in basso per evidenziare la condizione richiesta. L'ultima posizione possibile sarà vuota, permettendo di aggiungere un totale di 11 Condizioni di test supplementari. ( vedi paragrafo 14.7 ) Il numero di ripetizioni di ogni stimolo richiesto nel test è visualizzato alla base dello schermo. Il valore di default e quello minimo è 4. Servendosi ancora del tasto cursore destro si accederà a questo valore. Se richiesto digitare un nuovo numero.

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Come testare del paziente Riportare il cursore sul blocco " Confuse Testing " del menu e digitare " T " per iniziare il test. Lo schermo sarà aggiornato e saranno visualizzati il set completo degli stimoli e le abbreviazioni delle rispettive risposte. Il primo degli stimoli scelti casualmente sarà visualizzato assieme a un riscontro dei rimanenti stimoli da presentare. La risposta deve essere selezionata: <ENTER> per una corretta risposta 'xx' dove 'xx' è l'abbreviazione di una parola stimolo. ! risposta corretta definitiva <ESC> interrompe il test Presentare la parola stimolo al paziente e registrare la risposta con <ENTER> se il paziente dà una risposta corretta. Se viene data una risposta non corretta usare l' abbreviazione relativa alla parola stimolo come mostrato sulla lista ( le abbreviazioni sono annotate tra parentesi dopo la parola stimolo ). Digitare <ENTER> per registrare la risposta. Lo stimolo seguente sarà in seguito visualizzato sullo schermo ed aggiornato. Il test continua fino a quando sono stati presentati tutti gli stimoli e il programma ritorna al menu " Testing " . Verrà anche visualizzata sullo schermo l'ultima risposta del paziente; questa può essere confermata, ed in seguito modificata se è stato fatto un errore nella registrazione. Usando il comando '!' ( tasti <SHIFT + '!' ) digitare la risposta corretta seguita da <ENTER>. Un test può essere interrotto prima di essere completato con il tasto <ESC>. Visualizzazione dei Risultati ( D ) I risultati sono elaborati all'interno dell'apposita maschera di confusione fonemica e possono essere visualizzati e/o stampati usando il comando 'D'. Sul video sono indicati: il nome del paziente, il test e la condizione di somministrazione del test, insieme alla data e all'ora. Per stampare i risultati, rispondere 'Y' ( Yes ) alla domanda che appare alla base dello schermo. Con questa opzione sono visualizzati solamente i risultati del test esattamente completati o interrotti. Per accedere ai risultati che sono stati salvati, usare il comando 'R' ( 14.5.3 ). Salvare i Risultati ( S ) Usare il comando 'S' prima di procedere con un altro test o prima di lasciare il programma Confuse. I risultati, se non memorizzati, andranno perduti. Ogni set di risultati del test è immesso in un singolo file sul dischetto del paziente, ed etichettato nel seguente modo: B:ccnn.t B: - il file è memorizzato sul Drive B cc - accesso alla condizione del test. I valori possibili sono LR ( solo lettura labiale ); LS ( lettura labiale con Speech Processor);SP ( solo Speech Processor ) e AC ( condizione alternata ). nn - il successivo numero di test t - il tipo di test, per esempio V, C o A, rispettivamente per Vocale, Consonante o Alternata. I risultati immagazzinati possono essere richiamati nella sezione Richiamo dei Risultati.

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Richiamare i Risultati (R ) Tutti i risultati memorizzati sul dischetto possono essere visualizzati e/o stampati. Usare il comando 'R' per visualizzare la lista di tutti i nomi dei file CONFUSE archiviati nel dischetto. Una spiegazione dei codici del file è data nella sezione 14.5.2. Muovere il cursore sul nome del file richiesto e digitare V per visualizzare la scheda memorizzata. I risultati possono in seguito essere stampati rispondendo 'Y' ( Yes ) alla domanda che appare alla base dello schermo. Accedere o Editare i Test Il programma CONFUSE presenta un set di stimoli default di Vocali e Consonanti . Se questi stimoli non sono adeguati essi possono essere riscritti attraverso l'uso della funzione Edit. Inoltre, possono essere creati, memorizzati ed editati alcuni set supplementari di stimoli che possono essere successivamente usati come set del test. Per archiviare i risultati, ogni test addizionale sarà considerato nella voce " Alternative". Muovere il cursore sul blocco " Test " e poi muovere in basso la lista dei test nella posizione appropriata. Digitare 'N' per creare un nuovo test o 'E' per editare un test esistente. NOTA: Se 'N' è usato con un set di stimoli già esistente, questo verrà riscritto. Dopo ciò, sullo schermo compariranno le scritte Y(si) / N(no) : 'Y' per riscrivere il test esistente o 'N' per evitare di riscriverlo. Quando si accede ad un nuovo test, il programma chiederà una parola stimolo e la relativa abbreviazione da usare quando viene inserito il risultato. Digitare l'appropriata informazione e poi battere <ENTER> in ogni caso fino a quando tutti gli stimoli e le relative abbreviazioni sono state inserite. Battere <ESC> per terminare. Quando si edita un test esistente, il cursore viene mosso in avanti con il tasto <TAB> e indietro con i tasti <SHIFT> + <TAB>. Spostarsi sullo stimolo da editare e immettere le modifiche. Usare il tasto <ESC> per terminare. Accedere o Editare una Condizione di somministrazione del Test La condizione di somministrazione del Test è un'etichetta usata quando si stampano i risultati e quando si dà un nome ad un file sul dischetto contenente i risultati immessi. Vi sono tre condizioni standard di somministrazione utilizzabili come opzioni iniziali. Queste possono essere editate oppure si possono aggiungere alla lista altre etichette ed in seguito editarle. Le etichette supplementari saranno considerate nella voce " Alternative " con lo scopo di immagazzinare i risultati. Usare i tasti cursore per muoversi sul blocco " Condizioni di Somministrazione del Test ". Per accedere ad una nuova condizione del test, muovere il cursore sulla linea vuota al di sotto delle ultime opzioni utilizzabili e digitare l'etichetta richiesta. Una volta entrati, sarà disponibile la nuova etichetta. Si possono aggiungere un massimo di 11 nuove condizioni di somministrazione del test.

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Per editare una delle Condizioni di Somministrazione del Test portare il cursore sull'etichetta richiesta. Digitare 'E' e poi inserire le modifiche richieste. Usare <ESC> per terminare.

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APPENDICE C

SPEECH TRACKING Lo Speech tracking (S.T.) è un training e una tecnica di valutazione sviluppati da De Filippo e Scott (1978 ), in cui si utilizza il discorso continuo. Lo S.T. è descritto sia come una procedura interattiva di lettura del linguaggio che simula un reale processo di comunicazione, sia come una semplice ripetizione di frasi isolate ( De Filippo 1983 ).Questa è una procedura in cui il soggetto che osserva cerca di adattarsi a colui che parla e viceversa, come avviene in un normale processo di comunicazione. Può essere usato ad ogni livello di linguaggio verbale, usando ad es., visemi, parole, locuzioni ecc. La tecnica non tiene solo conto di quanto il paziente percepisca, ma anche della facilità o della difficoltà di trasmettere il messaggio una volta identificato. Il conteggio delle parole per minuto permette la misura quantitativa di quante frasi possono essere trasmesse e ripetute in un periodo di tempo. Lo scopo è di confrontare il risultato ottenuto con la lettura labiale più lo speech processor e la sola lettura labiale ed anche di sottoporre il paziente ad un allenamento sistematico del linguaggio verbale presentato nella modalità uditivo-visiva. Materiali Materiali di lettura Schede vocali/consonanti Cronometro Leggio/supporto per il libro Penna / Matita / Carta Discorso Quando vengono usati racconti, storie o altri materiali non familiari, i testi dovrebbero essere controllati in precedenza e modificati in modo da sostituire tutte le parole sconosciute, o particolarmente difficili, con un vocabolario più comune. Procedura Il terapista legge il materiale scelto e chiede al paziente di ripetere esattamente. Se il paziente non ripete correttamente parola per parola, ogni segmento sbagliato od omesso deve essere ripetuto dal terapista fino a quando il paziente non lo percepirà correttamente. Il terapista dovrebbe usare diverse strategie per aiutare il paziente ad ottenere una ripetizione corretta del 100 %. Il tracking è di solito eseguito in tempi di 10 minuti per ogni modalità di presentazione. Il numero di parole ripetuto correttamente è diviso per il numero di minuti della durata del tracking al fine di ottenere il punteggio delle parole per minuto ( p.a.m. ). Modalità Il materiale viene presentato a viva voce in tempi di 10 minuti, con e senza l'uso dello speech processor. Tecnica - Il terapista legge una frase e si ferma. - Il paziente ripete le parole esattamente. - Se qualche parola viene sbagliata il terapista adopera delle strategie per aiutare il paziente. - Il terapista e il paziente devono continuare, senza scoraggiarsi, a provare fino a quando ogni parola non viene ripetuta correttamente. - Una volta che la locuzione è corretta, il terapista procede nella lettura del testo.

- All'inizio di ogni nuova seduta, dare sempre al paziente il riassunto della storia che verrà

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- presa in esame e, nel caso si prosegua a leggere lo stesso testo, il riassunto della puntata precedente. Se si tratta di materiale nuovo, fornire al paziente l'argomento e il titolo.

E' importante conoscere il livello massimo di velocità con cui la coppia paziente / terapista è in grado di comunicare in situazione ottimale; questo livello varia da individuo a individuo. Il paziente deve essere informato su come ottenere il più alto punteggio possibile. Per i soggetti con sordità profonda, il metodo consiste nel dare al paziente il testo che verrà letto; il terapista legge una parte stabilita del testo mentre il paziente segue la versione scritta e la ripete. Quindi il paziente può prestare attenzione solo alla prima e all'ultima parola di ogni locuzione. Questo semplifica il compito del paziente e riduce o annulla le interferenze sulla valutazione. I valori ottenuti in 10 minuti di tracking dovrebbero indicare solo il tempo impiegato dal terapista per leggere e al paziente per ripetere quanto è stato detto. In altre parole, le condizioni sono: leggere e ascoltare, leggere e leggere. Non vi dovrebbero essere interruzioni, o poche, durante il compito. Lo Speech Tracking viene eseguito durante ogni seduta di riabilitazione con lo speech processor, regolato sul livello più confortevole e usando il microfono dell' headset. La procedura è eseguita in due modalità: solo lettura labiale, e lettura labiale più speech processor. Le due modalità sono da alternare per allenare il paziente in modo equilibrato. Per ogni prova, è necessario, prendere nota del tempo impiegato, della frase di inizio e di quella finale e del numero di parole ripetute al minuto (p.a.m.). Ogni prova dura 10 minuti. Il paziente deve essere sempre incoraggiato a fare il meglio possibile e verrà successivamente venire elogiato.Al paziente devono essere spiegati gli obiettivi dello S.T.; ad esempio l'esercizio permette di: 1. far pratica nell'uso dello speech processor; 2. aiutare il paziente e il terapista a fare un confronto tra la sola lettura e la lettura labiale insieme allo speech processor; 3. allenare ad identificare parole e locuzioni difficili; 4. dare l'opportunità al terapista di affinare le proprie tecniche di presentazione del messaggio. In questo modo, inoltre, si simula una situazione di comunicazione reale che permette di mostrare al paziente le varie possibilità offerte dall’impianto.

Introduzione del paziente alla Lettura Labiale. Per ottenere migliori risultati e migliori valutazioni, è preferibile iniziare il programma riabilitativo iniziando dallo speech tracking. E' importante spiegare al paziente alcuni concetti base sulla struttura delle parole in modo che egli possa iniziare a valutare il messaggio in arrivo in termini sonori piuttosto che in termini visivi. De Filippo suggerisce di far capire al soggetto sordo tre concetti base riguardanti la struttura delle parole. Questi sono : le parole sono composte da una sequenza di suoni ( dividere la parola in fonemi ), la parola è una unità costituita da una sequenza di suoni e i suoni possono essere descritti secondo tre aspetti :acustico, visivo e ortografico. Il primo è utile per l'ascolto, il secondo per la lettura del linguaggio e l'ultimo per la lettura e la scrittura. Sarà opportuno fornire gli esempi e le spiegazioni necessarie in base a quanto spiegato sopra. Uso della Tabella Vocale/Consonante Allo scopo di fornire una strategia di base ( la più semplice ) che aiuti il paziente nel riconoscimento della parola, De Filippo ha consigliato l'uso di una tabella (la North Hampton Chart ne è un esempio) da porre di fronte al paziente durante la procedura di tracking in modo che egli possa indicare quello che suppone di aver udito. La tabella si usa quando il paziente è ancora incapace di interpretare i suoni e si adotta la

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strategia più semplice del dividere una parola nelle sue componenti sonore; al paziente viene chiesto di provare, comunque, a dare una risposta. In questo modo, il paziente può indicare classi di suoni e ricevere suggerimenti supplementari dal terapista( ad es., questo suono è una voce ), che lo aiutino a discriminare suoni che sono parte della parola da utilizzare nel tracking. Questo fornisce inoltre i mezzi per ottenere dei risultati positivi. Il paziente deve continuare ad esercitarsi nella lettura labiale; può essere molto scoraggiante per un paziente, recentemente impiantato, regredire alla scrittura, poiché i pazienti impiantati sono molto interessati all'uso del loro nuovo udito. Fare attenzione, quando si usano le tabelle, a collocare le vocali nella parte sinistra e le consonanti in quella destra. Pre - training diretto All'inizio del training, il terapista mostra al paziente sottoposto al tracking e che si serve della lettura labiale, l'articolazione delle varie consonanti; ciò non viene solo spiegato, ma direttamente dimostrato. E' importante che il paziente sottoposto al tracking acquisisca familiarità con colui che parla ( il terapista ). Può essere utile dimostrare che le labbra posizionate in un certo modo produrranno un suono specifico che corrisponde a una particolare sensazione sonora. Durante le spiegazioni usare sempre lo speech processor ; può anche essere usato il microfono supplementare , ma nello speech tracking, lo speech processor è regolato sul livello più confortevole usando il microfono dell' "head set". Iniziare con le consonanti, facendo notare che determinati suoni corrispondono a determinati movimenti articolatori; alcuni movimenti corrispondono a determinati suoni ed altri ad altri suoni. Questo concetto non viene spiegato direttamente, ma solo accennato mentre ha luogo la dimostrazione. Mentre il terapista dimostra, il paziente implicitamente elabora alcune regole per il tracking. Si inizia introducendo le consonanti: m, n, l, r, f, v, s (aspra/dolce), z (aspra/dolce), sc, poi le occlusive: p, b, t, d, k, g e infine le affricate: c/g (cia - gia). Dare tutti i suggerimenti possibili riguardo questo schema; ciò migliora le abilità del paziente aumentando le sue capacità nel discriminare i fonemi omologhi. Quando si presentano difficoltà, è utile: - rivedere la tabella delle vocali e della consonanti, - ristabilire il rapporto fra suono e articolazione dello stesso, - riesaminare l'intera tabella. Se vi sono problemi con la parte precedente, far fare pratica al paziente con gli "Esercizi di Riconoscimento Veloce" ( vedi Jeffer e Barley, Speechreading, 1972 ) o dargli parole indizio per specificare il suono. Chiedere sempre al paziente di dare una risposta verbale, invitandolo a non rispondere con cenni del capo. Dopo aver introdotto le consonanti, procedere con le vocali, poi con la costruzione della parola. E' utile indicare la vocale sulla Tabella e poi articolarla emettendone il suono. Nel manuale di De Filippo (in preparazione, 1983) sarà possibile trovare una completa descrizione dell'introduzione alle vocali e alle consonanti. Tracking facilitato Il terapista può utilizzare diverse tecniche per aiutare il paziente a svolgere nel modo più efficace possibile, il compito di tracking. Queste tecniche includono: strategie, segnali manuali, indicatori e suggerimenti. Una STRATEGIA è un metodo che consiste nel modificare e adattare le situazioni di comunicazione per favorire la trasmissione dell'informazione. Nella seduta di tracking possono essere usate diverse strategie a vari livelli, come ad esempio nella presentazione di una frase, di una locuzione, di una parola e persino di un visema. Se ne propone di seguito una lista parziale. Non esiste la strategia migliore: la migliore è quella più efficace per un particolare paziente e per quel particolare terapista che lavorano insieme. Attraverso l'uso delle varie di strategie, il paziente acquisterà familiarità con i diversi metodi per ottenere gli indizi necessari per conversare, in seguito, in ambiente non

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ospedaliero. 1. Ripetere la frase, locuzione, parola o visema. 2. Modificare il modo di presentazione: a. parlare con più espressività b. esagerare i movimenti. 3. Presentare la parola isolatamente. 4. Abbreviare i segmenti. 5. Modificare il ritmo. 6. Riesaminare la locuzione o la frase precedente per fornire suggerimenti relativi al contesto. 7. Esaminare anticipatamente il testo. 8. Dare suggerimenti non relativi al testo: a. parafrasare b. dare una definizione della parola c. dare una parola con significato simile d. evidenziare l'errore e. utilizzare la parola in una frase. f. cercare l'origine della parola (classificare) 9. Confermare la risposta. 10. Anticipare il testo.

APPENDICE C.2.1 SEGNALI GESTUALI

I SEGNALI GESTUALI dovrebbero essere compatibili e non essere parte di un sistema di segni. Alcuni segnali manuali sono illustrati di seguito. " Aspetta "

Questo segno indica che il paziente non può interrompere il lettore. Molto spesso un paziente sarà capace di fare uso di un suggerimento o di una strategia, prima che questo sia stato completamente presentato. Non lasciare che il paziente interrompa o inizi a rispondere prima che la locuzione, la frase siano concluse a meno che ci si accorga che abbia problemi di memoria. In questo caso il terapista dovrebbe presentare locuzioni più brevi; infatti le interruzioni possono essere dannose sia per il paziente sia per il terapista. E' importante che entrambi assumano un atteggiamento flessibile. Il terapista dovrebbe sempre dirigere la seduta di tracking e guidare il paziente, passo dopo

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Mostrami (b)

Per rinforzare una risposta corretta, segnalarla al paziente, indicando il pollice e ripetendo quello che il paziente ha detto ( ad es. / T / ). Successivamente il terapista dice " mostrami " chiedendo al paziente di segnalare il suono indovinato sulla Tabella delle vocali / consonanti. Successivamente rinforzare il messaggio indicando di nuovo il pollice e ripetendo / T /. Questo segno può anche essere usato per evidenziare la differenza fra un suono indovinato e un suono correttamente ripetuto. Indicare il paziente (a significare " tu hai detto ") mentre si ripete ciò che ha detto mostrando il pollice. In seguito indicare se stessi e ripetere il suono corretto. Poi usare una mano distesa per invitare il paziente a dare un'altra risposta. APPENDICE C.3.1 SUGGERIMENTI E INDIZI I suggerimenti sono usati per incoraggiare il paziente a tentare di dare una risposta, anche solo cercando di indovinare. Il comportamento del terapista è di non fare troppa pressione sul paziente, ma dare sempre la sensazione di essere certi che la risposta corretta verrà data. Ogni successo stimolerà l'apprendimento. E' meglio, comunque, usare dei suggerimenti precisi piuttosto che continui incoraggiamenti. Segue una breve lista di suggerimenti utili al terapista. 1. Aspetta che io finisca. 2. Mettilo insieme. 3. Prova. 4. Mostrami. 5. Aspetta un minuto. 6. Stop. Gli indizi forniscono un' informazione supplementare circa il materiale. Questi dovrebbero essere brevi e solitamente dovrebbero essere esercitati e capiti durante le sedute di pre - training o al di fuori del tempo reale del tracking. 1. E' una vocale. 2. Non è una vocale. 3. Viene dalla parola______. 4. Non è_____, è______. 5. E' un fonema sordo. 6. E' un fonema sonoro. 7. Quello è un verbo; questo è un sostantivo. Idee per il materiale didattico. 1. Far comporre al paziente stesso le frasi. ( closed - set ). 2. Chiedere al paziente di proporre un articolo e farglielo leggere ad alta voce durante la seduta. Lo stesso articolo viene poi usato come materiale per il tracking di quella seduta. 3. Come al punto "2", il paziente non legge l'articolo durante la seduta, ma lo ha letto

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precedentemente a casa. 4. Il terapista sceglie il testo; questo viene letto durante la seduta e poi usato per il tracking. 5. Il terapista sceglie il testo. Questo non viene letto durante la seduta, ma solo dato in visione, in precedenza, e poi usato per il tracking. 6. Il terapista introduce una storia e ne discute il contenuto, senza far vedere in precedenza nulla del testo scritto. 7. Il terapista introduce un brano, non lo fa vedere ma ne dà solo il titolo. 8. Il terapista introduce un racconto. 9. Il terapista sceglie un paragrafo di prosa che sia completamente descrittivo ( questo è un materiale molto difficile ). 10. Si chiede ad un membro della famiglia di leggere un brano.

SPEECH TRACKING SENZA LETTURA LABIALE

SOLO PER VIA UDITIVA

Alcuni pazienti con impianto multicanale, sono in grado di eseguire il compito di speech tracking usando solo l'udito. Questa procedura dovrebbe essere condotta da uno speaker esperto che conosca bene le strategie e le tattiche standard dello speech tracking. La modalità solamente uditiva, ovviamente, preclude l'uso di qualsiasi aiuto visivo. E' quindi necessario essere certi che, sia il terapista sia il paziente, si siano accordati ed abbiano fatto pratica con un gruppo definito di strategie, suggerimenti ed indizi. Il tempo viene misurato come per l'esercizio con sola lettura labiale. Se necessario fermare il paziente per permettergli di leggere sulle labbra la parola da lui omessa o sbagliata; in questo caso viene calcolato anche il tempo impiegato per ottenere la ripetizione di tale parola. Questa però non viene considerata quando si registra il numero delle parole corrette, dette nel tempo prestabilito di 10 minuti. Modalità : viva voce senza lettura labiale. Materiali: un racconto adatto ad una età di 11 - 12 anni. Attrezzatura: stanza silenziosa matita speech processor microfono supplementare cronometro Punteggio: un minimo di 40 p.a.m. in condizione di solo ascolto con lo speech processor. Somministrazione Sistemarsi in modo che il terapista sia seduto di lato e leggermente dietro il paziente. Usare in questo caso il microfono supplementare, dato che l'head set ha un microfono direzionale. Se risultasse più utile sedersi di fronte al soggetto, coprirsi il viso in modo che non sia possibile la lettura labiale. Usare il microfono supplementare in modo che il messaggio possa raggiungere direttamente lo speech processor; in alternativa, chiedere al paziente di guardare in basso in modo che non possa leggere sulle labbra. Il terapista legge a voce alta il materiale scelto, e al paziente viene chiesto di ripeterlo esattamente; se il paziente non lo ripete parola per parola, il terapista adotterà una serie di strategie per aiutarlo.

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Tecnica Iniziare sempre le sedute di tracking usando un brano familiare. E' di solito necessario che il terapista legga frasi diverse per permettere al paziente di abituarsi alla sua voce e possa quindi non far uso della lettura labiale. In questa fase di lettura, è consigliabile usare la strategia di ripetizione e non altre per evitare di perdere tempo. Piuttosto, quando la parola non viene capita, fermare il paziente ad esempio toccandolo semplicemente sulla spalla e dargli la risposta corretta e poi, ripetere la locuzione senza la lettura labiale. Questa fase di lettura può durare 2 -3 minuti. Istruzioni per il paziente Io sto per leggere qualcosa da questo libro. Ripeti esattamente quello che dico. All'inizio può essere un po' difficile, ma dato che prima faremo un po' di esercizio con parole e locuzioni ti sarà più facile ricordarle quando te le dirò. Io dirò una locuzione alla volta; anche se non sei sicuro di quello che hai sentito, tenta comunque di indovinare. Se il tentativo è corretto, io continuerò a leggere. Diversamente io dirò " no " e ti ripeterò la locuzione. Se la tua locuzione è alquanto simile io dirò " quasi ". E' importante che tu prenda parte attiva alla procedura; prova a dirmi sempre cosa pensi di avere sentito. Se è necessario, possiamo anche procedere parola per parola. Può esserti utile farmi domande o commenti come " ripeti ", " io credo di aver sentito....", " hai detto...? " Se hai ancora difficoltà nel percepire la locuzione, io ti fermerò e tu potrai leggere sulle mie labbra ciò che ho detto. Strategie e tattiche E' necessario un uso di specifico di strategie, suggerimenti ed indizi; di seguito se ne dà un elenco ridotto ricordando che è essenziale essere costanti nel gratificare il paziente. Ripetere - massimo tre volte - è più efficace ripetere una locuzione piuttosto che una singola parola. Cambiare l'ordine di presentazione. Accentuare la parola. Sostituire con un sinonimo la parola non ripetuta correttamente ed inserirla nel medesimo contesto. Proporre il messaggio in modo appropriato. Riformulare il messaggio. Fare una pausa dopo un ampliamento (non commentare il testo). Rinforzare. Suggerimenti : va bene, si, no, quasi. Indizi: non è _______, è _______. è un'altra parola per______. __________ non __________. 174 Manuale di Riabilitazione Cochlear

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4.4 APPENDICE D

TRAINING UDITIVO CON VOCE RIPRODOTTA

(Claudia Poggia) Il paziente che segue un programma riabilitativo per impianto cocleare, necessita anche di un supporto domiciliare per mantenere le performances raggiunte nell'addestramento formale con la logopedista. Per questo motivo e tenendo presente le esigenze di autonomia spesso richiesta dagli adulti, si è ritenuto opportuno allestire dei materiali di autotraining preregistrati su audiocassetta. L’uso del materiale prevede l'utilizzazione di un walkmann (possibilmente mega bass, con radio FM incorporata) collegato allo speech processor grazie ad un "cavo audio" di qualità a cui aggiungere un connettore a T, per consentire l'ascolto anche ad un udente, tramite cuffie, di quanto trasmesso all'’ impiantato. Si ricorda che cavo e connettore devono essere forniti dal distributore per garantire requisiti di qualità. Come è stato detto il programma è inciso su audiocassette come un corso di lingua e, infatti, parte del materiale registrato è tratto da un corso d'italiano per stranieri ed è costituito da lezioni ciascuna delle quali propone argomenti , prima in lista chiusa, poi in open-set, in ordine di difficoltà crescente (ad esempio: numeri, colori, frasi di uso comune, ecc.). Il restante materiale è costituito da racconti per ragazzi e brani tratti da quotidiani, regi.9

strati sia con voce maschile che femminile.

Il materiale è differenziato per fasce d'età: adulti, bambini di età superiore ai nove anni, bambini di età fra i sei e i nove

anni.

L’adulto ha a disposizione tre audiocassette così composte: Audiocassetta 1 - Lato A: Corso di italiano - Lato B: Racconti Audiocassetta 2 - Lato A: Corso di italiano - Lato B: Racconti (con rumore di fondo) Audiocassetta 3 - Lato A: Corso d'italiano (con rumore di fondo) - Lato B: Lettura dal quotidiano (con rumore di fondo) Il bambino, dai sei ai nove anni potrà usufruire di: Audiocassetta 4 - Lato A: Corso d'Italiano (parole e frasi scelte per bambini)

- Lato B: racconti semplici. Il bambino, dopo i nove anni, potrà utilizzare sia l'audiocassetta dei bambini della fascia d'età inferiore n. 4 sia l'audiocassetta n. 2 dell'adulto. Si propone anche l'ascolto di canzoni fornendo il testo di riferimento, suggerendo l'acquisto di audiocassette musicali da utilizzarsi come base per il canto. Il paziente sordo post-verbale è in grado di autogestirsi nell'ascolto della voce riprodotta senza alcun problema. E necessario sottolineare invece che per il bambino è indispensabile la presenza di un educatore che lo stimoli ed aiuti come già avviene in ogni fase dell'attività riabilitativa. La somministrazione del materiale avviene in modo progressivo secondo il seguente schema: 1 - Il paziente ascolta la registrazione seguendo, parola per parola, il testo a sua disposi-

zione 2 - Il paziente ascolta senza avere a disposizione il testo, ma conoscendo l'argomento 3 - Il paziente cerca di ripetere quello che sente 4 - Il paziente cerca di ripetere quello che sente, anche se l'ordine di presentazione non è essenziale. Una volta raggiunto un buon livello di comprensione e con pazienti particolari che hanno raggiunto prestazioni particolarmente brillanti, si può consigliare di attivare la radio FM per ascoltare il radiogiornale, dibattiti ecc ... ; mentre per tutti è raccomandato l'ascolto della musica. Manuale di Riabilitazione Cochlear 175

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TESTI REGISTRATI SU AUDIOCASSETTE PER TRAINING UDITIVO CON VOCE RIPRODOTTA Audiocassetta 1 e Audiocassetta 2: Lato A parole, espressioni, frasi - Lato B racconti Caso Chitarra Celibe Chiodo Data Ghirlanda Forza Ghermire Guida Egli Generoso Foglia Ha Paglia lo ho Giglio Libertà Segno Memoria Montagna Notte Spagna Trova Lavagna Quarto Scendere Regione Scimmia Sale Sciroppo Rosso Scivolare Console Scuola Causa Scarpa Esilio Scozia Poesia Scoiattolo Tono Vacanza Azione Stazione Addizione Zona Zeffiro Azoto Faccia Uno Mattina Due Mezzogiorno Tre Pomeriggio Quattro Sera Cinque Notte Sei Sette Oggi Otto Ieri Nove Domani Dieci Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì 176 Manuale di Riabilitazione Cochlear

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Sabato Domenica Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Rosso Blu Verde Nero Bianco Giallo Marrone Castagno Grigio Primavera Estate Autunno Inverno Nord Sud Est Ovest Oggi è Venerdì Ieri era Giovedì. Domani è Sabato. Uno più uno, fa due. Uno più due, fa tre. Due più due, fanno quattro. Buon Giorno Buon giorno Signor Rossi Buon giorno, Signor Rossi! Come Sta Come sta?

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Manuale di Riabilitazione Cochlear 177

Molto bene Molto bene. Grazie Molto bene, Grazie! E lei? Bene Bene, grazie!

Buona Sera Buona sera. Buonasera, Signora Rossi! Buona Notte. Buonanotte, Signor Rossi!

Dove

E’ Dov'è

Dov'è un albergo?

Buon ristorante

Dov'è un buon ristorante? Dov'è?

Dov'è il telefono?

Dov'è il ristorante?

Dov'è la stazione ferroviaria?

Dov'è l'ufficio postale?

Può dirmi lei Può dirmi lei ... ?

Può dirmi lei, dov'è un albergo?

Può dirmi lei, dov'è un buon ristorante? Può dirmi dov'è il telefono?

Può dirmi dov'è la stazione ferroviaria? Può dirmi dov'è l'ufficio postale?

Ha lei? denaro

sigarette

fiammiferi

Ho bisogno di... carta matita inchiostro

un francobollo

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pasta dentifricia un asciugamano

Dove posso comprare ... ?

un dizionario italiano

178 Manuale di Riabilitazione Cochlear un dizionario inglese-italiano un libro in inglese degli abiti Prima colazione Seconda colazione Pranzo Cena Che cosa desidera? Mi dia la lista, per favore? Posso avere la lista, per favore? Mi porti... un pò di pane pane e burro della minestra della carne del manzo una bistecca del prosciutto del pesce del pollo delle uova dei legumi delle patate dell'insalata dell'acqua del vino della birra del latte caffè e latte dello zucchero del sale del pepe della frutta dei dolci Buongiorno Buongiorno, Signore. Come sta? Molto bene, grazie e come sta lei? Si, Signore. Parla lei italiano? Un poco. La presento alla mia amica, Signorina Rossi. Posso presentarle il mio amico, Signorina Rossi? Molto piacere di conoscerla. Felice di conoscerla. Il piacere è mio. Mi permetta che mi presenti! Giovanni Rossi.

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Mi permetta che mi presenti? Sono Giovanni Rossi Manuale di Riabilitazione Cochlear 179 Paolo Ferri Sono Paolo Ferri E’ stato un vero piacere. E stato un vero piacere. Il piacere è stato mio. Il piacere è stato mio. Arrivederci ad un altro giorno! A presto. Arrivederci. A presto! A Più tardi A più tardi Buonanotte Buongiorno, Paolo! Buongiorno, Giovanni! Come stati? Come vanno le cose? Bene, e tu? Che c'è di nuovo Che c'è di nuovo? Nulla di particolare Nulla di particolare! Che mi racconti Che mi racconti? Poche cose Non molto. lo sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono Egli è dottore Egli è scrittore Egli è italiano Il libro è rosso

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Ella è giovane 180 Manuale di Riabilitazione Cochlear Il ghiaccio è freddo Egli è intelligente Ella è incantevole Sono io . Di dov'è Lei? lo sono italiano t fatto di legno

d'argento Di chi è questo? Il libro è del Signor Rossi t l'una Sono le due Sono le nove e dieci Sono a quindici soldi la dozzina Sono nove dollari l'uno t tardi.

presto. E necessario t un peccato. t necessario. t un peccato Non è vero? Dov'è? Qui. Li. • destra. • sinistra All'angolo. t in via Condotti. Si trova in via Condotti. t in piazza Venezia. Si trova in piazza Venezia. t in Viale Mazzini Si trova in Viale Mazzini. Per dove? Per quale strada? Per questa strada. Per questa via. Per quella strada. Per quella via. Come si arriva lì? Vada sempre avanti. Giri a destra. Svolti a destra. Giri a sinistra. Svolti a sinistra.

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Dov'è questo posto? Manuale di Riabilitazione Cochlear 181 Dove si trova?

qui. proprio qui.

E lì. E’ più lontano.

E un po' più lontano. E’ lontano? Quanto è più lontano da qui? E vicino. Non è troppo lontano. E’ lontano da qui? Dov'è il libro?

E’ qui. E’ proprio qui.

E lì. E’ lì.

Dov'è lei? Sono qui. Egli è qui. Egli è qui. Egli si trova qui. Egli è lì Eccolo che va via. Eccolo che se ne va. E’ lì, da qualche parte. Lo metta qui. .o metta lì. E’ li aspetti qui. Mi aspetti li. Venga qui. Eccolo che viene. Vada lì. Fino a lì. Qui intorno. Qui vicino. Li in Italia Qui in America Dove abita egli? Egli abita li. Io spero di vederlo lì. Ella è li. Giovanni abita qui? E qui. Non è qui E’ lì. Prenda questa strada.

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Prenda quella strada. Venga per questa strada. Vada di lì. 182 Manuale di Riabilitazione Cochlear e Ho i libri qui. Cosa hai lì? Sei lì? Qui vicino molto vicino a pochi passi da qui vicino al paese vicino al parco vicino alla chiesa E’ lontano? E’ lontano da qui? E’ molto lontano. Non è molto lontano da qui. E’ a due caseggiati da qui. Io TU Egli Ella Lei Io parlo tu parli egli parla ella parla lei parla Noi voi Essi Esse Loro Noi parliamo Voi parlate Essi parlano Esse parlano Loro parlano Stia attento! Attenzione! Faccia attenzione! Attento! Presto! Vada presto! Corra! Più presto! Non tanto di corsa.

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Non molto in fretta. Manuale di Riabilitazione Cochlear 183 Non di corsa. Più piano. Senza fretta. Meno in fretta. Vengo. lo vengo. Sto venendo. Vengo subito. Corro. Corra. Faccia presto. Non c'è Fretta. Non corra. Io ho fretta. Non ho fretta (io). Un momento! All'istante. Subito. Immediatamente. Venga subito! Corra! Presto. Immediatamente. Più presto. Più tardi. Posso farle una domanda? Posso domandarle ... ? Posso chiederle ... ? Può dirmi? Potrebbe dirmi? Mi vuol dire? Potrebbe dirmi, per favore? Vuoi farmi il piacere di dirmi? Che cosa vuol dire? lo voglio dire che... Che cosa significa questo? Questo significa... uno due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci undici dodici tredici quattordici quindici sedici diciassette

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184 Manuale di Riabilitazione Cochlear diciotto diciannove venti ventuno ventidue lo abito in via Nazionale numero duecento cinquanta. Ella abita al corso Italia numero trecento. Il negozio si trova in viale Mazzini numero trecento ventisei. Essi si sono trasferiti in piazza Venezia novecento ventuno. Il mio numero di telefono è sei tre due otto otto. Il loro numero di telefono è quattro zero otto sei zero. Non dimentichi il mio numero di telefono: otto sei cinque zero sei Signorina, mi dia il numero quattro zero tre sei nove. Il numero cinque sei otto sette cinque non risponde. Il numero è... Il mio numero è... Il numero della mia camera è trenta. lo abito nella camera numero trenta. Il numero della mia casa è mille trecento ventidue. lo abito al numero trecento trentadue del viale Quinto, al quinto piano. Che giorno della settimana è oggi? lunedì. Quanti ne abbiamo? A che data siamo oggi? Che giorno è oggi? Siamo al venti. E il venti. Ne abbiamo venti. il primo di maggio l'undici aprile il quattro luglio il quindici settembre il ventuno giugno il venticinque dicembre il diciassette novembre il tredici febbraio il ventotto agosto L’America fu scoperta nel mille quattro cento novantadue.

VERO CHE IL RICCIO CORRE PIU’ VELOCE DELLA LEPRE?

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Una lepre incontrò il riccio e gli disse: - Riccio, se tu non avessi quei piedi corti che si accavallano l'uno sull'altro, non saresti brutto. Il riccio, offeso, rispose: - Che hai da ridire? I miei piedi storti sono più rapidi dei tuoi che sono dritti. Lascia che prima io passa da casa poi faremo una corsa. Il riccio andò a casa e disse a sua moglie: - Io e la lepre abbiamo fatto una scommessa: vogliamo vedere chi correrà di più. Manuale di Riabilitazione Cochlear

l 85

- Devi proprio aver perduto la testa - rispose la moglie - tu misurarti con la lepre? Lei ha i piedi agili e tu li hai contorti e pesanti. Il riccio replicò:

- Se la lepre ha i piedi agili, io ho lo spirito agile. Vieni con me al campo e fai come ti dico. Trovarono la lepre in un campo coltivato. Il riccio disse a sua moglie: - Nasconditi all'estremità di questo solco, io comincerò la corsa con la lepre dall'altra estremità. Quando la lepre sarà in piena corsa, io tornerò indietro e quando essa sarà vicina a te, esci e dille "lo ti aspetto da molto tempo!". La lepre non farà differenza, scambierà te per me.

La moglie del riccio si nascose nel solco. Il riccio e la lepre partirono. Quando la lepre fu in piena corsa il riccio tornò in dietro e si nascose. La lepre giunse al galoppo all'altra estremità del solco.

Che vede? Un riccio seduto che le dice: - Da molto tempo ti aspetto!

La lepre non si accorse che era la moglie del riccio e pensò: "Come avrà fatto a superarmi?"

E disse: - Ricominciamo la corsa! - Come vuoi! La lepre riparti e arrivò a gran velocità all'altra estremità. Il riccio è già là e le dice: - Sorella tu arrivi solo ora, io sono qui da molto tempo. "Che significa questo prodigio?" pensò la lepre. "lo ho galoppato velocemente, ed egli mi ha sorpassato? Tentiamo ancora, questa volta non mi raggiungerà!". - Ebbene corriamo ancora! La lepre galoppò fino a perdere fiato, ma là arrivata trovò il riccio seduto che l'aspettava. La lepre continuò a galoppare da una parte all'altra del solco finché non ne può più e si riconobbe vinta.

SE UN SEMAFORO DECIDE DI FARE IL VIOLA

Un giorno un semaforo che stava in un importante incrocio di città, si stufò di segnare sempre i soliti colori: giallo, rosso e verde. Si decise, allora, di segnare sempre e solamente il colore viola. Allora, improvvisamente il traffico si fece rumorosissimo, le macchine suonavano il clac- son, le guardie si mettevano le mani nei capelli, perchè non ci capivano nulla, i pedoni non sapevano se attraversare oppure no. Anche il filobus era in difficoltà. Pareva il finimondo!

Dopo un pò il semaforo si pentì di aver fatto una grande confusione e riprese a lampeggiare i soliti colori: rosso, giallo e verde.

Da quel momento il traffico riprese tranquillamente, e i passanti attraversarono l'incrocio senza pericolo. Il semaforo si era un pò divertito, ma capì che se avesse continuato a segnare viola sarebbe finito nel manicomio

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dei semafori.

QUANDO VANNO A PRANZO LA VOLPE E LA CICOGNA

Un giorno una volpe invitò a pranzo una cicogna. Si scusò per il pranzo modesto che aveva potuto preparare un unico piatto di minestra.

- Serviti pure disse la volpe alla cicogna; mise in mezzo il piatto e cominciò subito a mangiare.

Anche la cicogna voleva mangiare ma col suo becco urtava continuamente nel fondo basso del piatto e non riusciva a raccogliere quasi niente.

Così la cicogna se ne andò ancora affamata e per di più molto irritata con la volpe: - Ma guarda che bel tipo! - diceva tra sé - Non le passa neanche per la mente che non sono

186 Manuale di Riabilita--,ione Cochlear fatti tutti come lei e che io non ho potuto neanche cominciare a mangiare in quel suo piattuccio basso basso. Appena a casa cominciò a preparare un gustoso pranzetto e quando fu pronto corse ad invitare la volpe: - Vieni da me! - le disse - Voglio ricambiare la tua cortesia - e la volpe ghiotta andò subito da lei. - Sei davvero gentile! - diceva la volpe - Sento un profumino delizioso! - e annusava qua · là, pregustando una buona cena. La cena arrivò, servita in un vaso con un lunghissimo collo e con l'imboccatura stretta stretta. - Buon appettito - disse la cicogna, e tuffò comodamente il suo becco dentro il vaso. La volpe invece, non riusciva in nessun modo a raggiungere l' intemo del recipiente. - Che peccato! - La volpe non osò dire una parola sola di protesta. Andò via presto con la coda fra le gambe.

COME FA UN BALENOTTERO A CRESCERE CENTO CHILI AL GIORNO Le balenottere azzurre compiono migliaia di chilometri con i loro piccoli al fianco per alimentarsi di plancton nelle acque dell'Antartide. Immaginate la più gigantesca di esse, che può misurare fino a 32 metri di lunghezza con un peso di 130 tonnellate: come dire il peso di 1800 uomini o di 36 elefanti. Al suo fianco sguazza il piccolo balenottero che da poco è venuto alla luce. Quando ha fame, la madre spalanca l'enorme bocca e ingoia in tre secondi due tonnellate d'acqua. Poi la chiude e con la lingua che pesa tre tonnellate butta fuori l'acqua attraverso preziosi e finissimi filtri trattenendo quintali di plancton, cioè di minuscoli organismi che vivono sospesi nell'acqua marina. Tutto ciò nuotando a una velocità di circa 50 chilometri all'ora. Il piccolo ha fame? Si struscia sul fianco della madre, accosta la bocca al suo petto che si affaccia tra le pieghe del ventre e il gioco è fatto: dal seno della balena una specie di pompa naturale spinge a forte pressione, tra le labbra del balenottero, grandi quantitativi di latte, tanto che nel suo periodo di sviluppo iniziale il "piccolo" aumenta di peso almeno cento chili al giorno.

I CANI DI SAN BERNANDO NELLA TORMENTA DI NEVE Per passare dalla Svizzera in Italia, si devono attraversare le Alpi. La strada valica il colle del Gran San Bemardo e proprio mentre cammini lungo quella strada incontri un antico monastero. 1 monaci che lo abitano accolgono cortesemente i viaggiatori, offrono ad esso l'alloggio per la notte e pregano Iddio perchè conceda loro un viaggio felice. Sul Gran San Bemardo trovi un tempo quasi sempre cattivo. D'estate le nebbie avvolgono le cime e non si vede più nulla tutt'intomo; d'inverno si scatenano violente bufere e la neve vi cade così abbondante, che spesso raggiunge l'altezza di tre metri. Può capitare ai viaggiatori di essere travolti da quelle tempeste. 1 monaci allevano dei grossi cani che sono stati addestrati per cercare le persone travolte sotto la neve: sono chiamati i "cani di San Bemardo". Un giorno capitò una donna che si recava in Svizzera col suo bambino. Improvvisamente incominciò a soffiare una tonnenta di neve. La tormenta cadeva così fitta e impetuosa, che la donna smarrì la strada, venne travolta e rimase sepolta sotto la neve. Non esistevano grandi possibilità di soccorso; inoltre, era davvero difficile, se non impossibile locallizzare la donna e suo figlio. Non c'era nessuna speranza di salvezza per loro. Ma i monaci

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uscirono dal monastero con i loro cani e ritrovarono la donna e il bambino, riuscirono a rianimarli e li rifocillarono.

Manuale di Riabilitazioize Cochlear 187

1 VOLPACCHIOTTI VANNO A SCUOLA In una tana del bosco erano nati sei volpacchiotti. Durante l'inverno crebbero e, a primavera, mamma Volpe li mandò a scuola. Il maestro era Vecchio Volpone zoppo e senza un orecchio. Gli scolari volpacchiotti guardarono con molta curiosità la zampa mozza e l'unico orecchio del maestro. Il vecchio Volpone cominciò a dire: - Capisco il vostro desiderio di sapere. Perciò ascoltate. Una volta non ero zoppo, ma un giorno mentre andavo in cerca di cibo, misi una zampa nella tagliola. La mia zampa rimase là a causa della mia sbadataggine - E l'orecchio? - chiesero i volpacchiotti. Continuò il maestro: - Un altro giorno ero ancora in cerca di cibo, come sempre. Vidi un uomo, molto lontano da me, che alzava un bastone nella mia direzione. Quello è matto, pensai, non crederà per caso di bastonarmi da là? Ad un tratto dalla punta del bastone uscì una fiammata, ed io sentii un gran bruciore ad un orecchio. Toccai con la zampa, e me la ritrovai piena di sangue. U orecchio non c'era più! 1 volpacchiotti incuriositi chiesero: - E poi, e poi? Il maestro borbottò: - E poi niente, ero rimasto senza un orecchio! 1 volpacchiotti esclamarono: - Raccontaci ancora qualche fatterello! Maestro Volpone concluse severamente: - Per oggi basta, l'importante è che vi guardiate dalle trappole e dal bastone di fuoco. 1 volpacchiotti tornarono a casa, della vita sapevano già due cose molto importanti.

C'ERA UNA VOLTA UNA CAPRA CHE RACCONTAVA BUGIE

C'era una volta un contadino che aveva una moglie, una figlia e una capra. Un giorno mandò la figlia al pascolo con la capra. Quando tornarono a casa il contadino domandò alla capra: - E così, caprettina, com'è andato il pascolo oggi? - Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stagno e adesso ho fame. Il contadino bastonò la figlia perchè non aveva fatto buona guardia alla capra, e il giorno dopo incaricò la moglie di portare la capra al pascolo. Alla sera domandò di nuovo alla capra: - E così caprettina come è andato il pascolo oggi? - Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stagno e adesso ho fame. Il contadino bastonò la moglie e il terzo giorno uscì lui a portarla al pascolo. Alla sera chiese alla capra: - E così caprettina, com'è andato il pascolo oggi?

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- Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stagno e adesso ho fame. Il contadino andò su tutte le furie: - Brutta bugiarda! Hai brucato tutto il giorno e ora vieni a dirmi che hai fame. Per colpa tua ho picchiato mia figlia e mia moglie. Adesso ti darò un sacco di legnate. Afferrato il bastone, picchiò ben bene la capra sulla schiena.

STIAMO ZITTI: NON DICIAMO NIENTE A NESSUNO

Raffaele e Maurizio camminavano sereni. Ad un tratto nacque una discussione: le loro voci si fecero via via più forti e irritate. Un attimo dopo si trovarono, azzuffati, sull'orlo della strada.

188 Manuale di Riabilitazione Cochlear Dopo qualche strattone si distaccarono e pareva tutto finito. Maurizio, invece tentò all'improvviso di colpire Raffaele con un sasso, a tradimento. Raffaele non ci vide più: gli fu addosso, lo tempestò di pugni, mentre l'altro si difendeva a calci e a morsi. Ad un tratto, un grido: Maurizio era caduto a terra sbattendo fortemente il capo. Appena lo vide bianco, Raffaele senti che l'altro era più piccolo e più debole; allora si ver- gognò, lo chiamò, ma l'altro restava a terra immobile: - Maurizio, Maurizio! - chiamò ancora impaurito. Poi lo prese tra le braccia, lo portò per qualche passo sulla strada. Il piccolo ad un certo punto, aprì gli occhi, si vide tra quelle braccia e, invece di piangere, sorrise. A quel sorriso inaspettato, Raffaele ebbe un tuffo di gioia, un bisogno di gratitudine per il piccolo al quale aveva fatto del male e che gli sorrideva. Non capi bene tutte queste cose, ma poi si ricordò sempre quel momento. Adesso i due bambini erano di fronte sull'orlo delle strada. Maurizio ad un tratto disse: - Stiamo zitti, non diciamo nulla a nessuno.1 due bimbi ripresero a rincorrersi, erano felici. Sulla soglia delle due case, Maurizio portò l'indice alla bocca: - Sssss! Silenzio! - era il patto dell'amicizia.

CINQUE PERSONE ADDORMENTATE SUL DIVANO Ecco che cosa successe quando una sera i signori Trilli decisero di uscire. Andarono da Mila e le chiesero se poteva restare lei a fare compagnia ai bambini. Mila accettò subito e, appena sola con loro, chiese a tutti e quattro i fratelli se avevano fame o sete. Risposero di no, ma facendo finta di aver gran paura, la supplicarono di non andar via dalla stanza. Mila non si fece pregare e Enrico si mise a parlare di spettri: "Una volta ne ho visto uno nello sgabuzzino" disse per terrorizzarla, e raccontò anche che un giorno un rapinatore con la pistola si era nascosto nell'armadio del corridoio. Pochi minuti dopo aggiunse: "Speriamo che non venga un temporale di quelli terribili con tuoni e fulmini!". Quando Enrico si mise a piagnucolare dicendo che aveva paura degli aerei e che ne poteva cascare uno proprio sulla casa, Mila che a un simile rischio non aveva mai pensato, cercò di darsi un contegno e chiese: "Che ne dite se lascio la luce accesa?" "E perchè mai? Con la luce non chiuderemo occhio!". "Bè, sapete, ero un pò preoccupata per gli spettri, i rapinatori con la pistola, i temporali terribili e gli aerei che cascano. Spesso infatti accade quel che non ti aspetti... Perchè non dormiamo tutti insieme?". 1 fratelli Trilli, spaventati dai loro stessi racconti, furono ben felici di accogliere a pieni voti la richiesta di Mila e così, quando a notte fonda i genitori rincasarono, trovarono cin-que persone addormentate sul divano una vicina all'altra e con la luce accesa.

IL LETTINO DI CELESTINA

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Anna gioca con la sua bambola Celestina: l'ha chiamata così perchè ha un grande fiocco celeste tra i capelli. Ora la sveste, la fa sedere, le fa bere il latte prima di metterla a dormire nel suo lettino.

LA FINZIONE DELLA VOLPE PER TIRARE A CAMPARE

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - t morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.

Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò le galline. La notizia

Manuale di Riabilitazione Cochlear 189

volò di pollaio in pollaio. Ne parlò persino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò.

Lasciò passare un pò di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi.

Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - t morta, è morta! Facciamole il funerale.

Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale, i pulcini cantavano e si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo. La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria. Campò tutta la vita facen-do la finta morta.

I TRE PORCELLINI

C'erano una volta tre porcellini: due erano dei fannulloni; il terzo lavorava di buona voglia. Il porcellino lavoratore si costruisce una casetta con mattoni e cemento. Gli altri due la fanno in fretta di rami e paglia per non lavorare troppo. Poi ballano e giocano. Un giorno appare il lupo. 1 due porcellini corrono in casa e dalla finestra ridono: - Chi ha paura del lupo?

Il lupo con un gran soffio fa volare via la casetta fatta di paglia. 1 due porcellini, via di corsa alla casa del fratello. - Presto fratello! Apri il lupo ci insegue!

Il terzo porcellino apre e subito richiude la porta. Il lupo di nuovo soffia contro la casa. Soffia e soffia, ma la casa è di mattoni e di cemento e non cade. E soffia e soffia, il lupo cade a terra mezzo morto.

UNA COLLINA VERDE CHE SI RIEMPIE DI CASE

C'era una volta una collina verde vicino al mare. E un uomo pensò di farsi una casa lassù, in mezzo al bosco, per vedere il sole che nasce e tramonta, il mare grande, i gabbiani, le barche, le onde. Andò dal padrone della collina e comperò un pezzo di bosco, buttò gli alberi e si fece una casa con il muro intorno per stare in pace.

Un altro uomo comperò un altro pezzo di terra e si fece un casa anche lui col muro intorno per stare in pace. Altri uomini costruirono case sulla collina e a poco a poco il bosco sparì. Dentro le mura nessuno vedeva più il mare, nè il sole che nasceva e tramontava, nè i gabbiani, nè le barche e i bastimenti, nè l'onda bianca sulla spiaggia. I bambini giocavano da soli nei piccoli giardini di cemento.

Fu messa una telecamera in cima alla collina e la TV a circuito chiuso in ogni casa. Così, in poltrona, la gente

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della collina guardava il mare e il sole nel televisore. Ma i bambini in casa non ci volevano stare e giocavano da soli nei piccoli giardini di cemento. Un giorno un bambino mentre guardava una lumachina sul muro scoprì un buco fatto dall'acqua e dal vento. Al di là del buco c'era l'occhio di un altro bambino che lo fissava. Uno di qua e l'altro di là, i bambini slargarono il buco e si dissero ciao. E mentre parlavano tiravano via le pietre dal muro e il muro crollò. E invece di due giardini piccoli, ora c'era un giardino più grande. A quel rumore, uscirono di casa e videro il doppio giardino e i bambini felici e la gente che stava di là. Parlarono insieme e intanto portavano via le pietre dei muri e diventarono amici. E siccome è bello essere amici lo dissero a tutti. Così anche gli altri distrussero i muri, piantarono alberi e la collina diventò un grande giardino per tutti. Dalla cima fu tolta la telecamera e dalle case i televisori, perchè ora tutti vedevano il mare e il sole e l'onda e i gabbiani e le nuvole con i propri occhi.

190 Manuale di Riabilitazione Cochlear

TESTI REGISTRATI SU AUDIOCASSETTE PER TRAINING UDITIVO CON VOCE RIPRODOTTA.

Audiocassetta 3 Lato A Parole, espressioni, frasi (con rumore di fondo)

Lato B Lettura dal quotidiano (con rumore di fondo) Dante nacque nel mille duecento sessantacinque, e mori nel mille trecento ventuno. Noi siamo stati lì nel mille novecento cinquantadue, o nel mille novecento cinquantatre. Cosa avvenne nel mille novecento quarantuno? Il presidente Roosvelt mori nel mille novecento quarantacinque. Che ora è?

E’ l'una. E’ l'una e cinque. E’ l'una e dieci. E’ l'una e quindici. E’ l'una e un quarto.

E’ l'una e mezza. E’ l'una e cinquanta. Sono le due meno dieci. Sono le due. Sono le tre. Sono le quattro. Sono le cinque. Sono le sei. Sono le sette. Sono le otto. Sono le nove. Sono le dieci. Sono le undici. Sono le dodici. E’ mezzogiorno.

E’ mezzanotte. Minuto Ora A che ora?

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Che ora è, per favore? Ha l'ora, per favore? Il mio orologio fa le cinque. questa settimana la settimana passata la settimana scorsa la settimana entrante la settimana prossima in due settimane due settimane fa questo mese il mese passato il mese entrante il mese che viene in due mesi Manuale di Riabilitazione Cochlear 191 due mesi fa quest'anno l'anno passato l'anno prossimo l'anno che viene in due anni fra due anni due anni fa Quanto tempo fa? un momento fa molto tempo fa ora in questo preciso momento da un momento all'altro per il momento in questo momento in breve tempo in poco tempo di tanto in tanto Quante volte? una volta ogni volta due volte raramente non spesso molte volte molto spesso a volte qualche volta ogni tanto di tanto in tanto di mattina presto al crepuscolo all'imbrunire il giorno seguente

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il giorno dopo fra due settimane fra un settimana domani alle otto in una settimana mercoledì prossimo il lunedì della settimana passata il cinque di questo mese il cinque del mese passato al principio di marzo alla fine del mese al principio dell'anno verso la fine dell'anno Avvenne otto anni fa. Nè Non ho detto una parola, nè una sillaba. 192 Manuale di Riabilitazione Cochlear Non posso andare nè voglio andare. Nè... nè... Nè più nè meno. Nè l'uno nè l'altro. Nè questo nè quello Nè molto nè poco. Nè bene nè male. Non ho nè tempo nè denaro. Non sa nè leggere nè scrivere. Non ho nè sigarette nè fiammiferi.

vero? Non è vero? L’ italiano è facile, non è vero? La gente qui è molto gentile , non è vero? Lei non ha una matita, vero? Lei conosce questo posto, non è vero? Lei conosce il Signor Rossi, non è vero? Lei ha un cucchiaio e un tovagliolo, non è vero? Lei non è qui da molto tempo, non è vero? Lei verrà, non è vero? Fa freddo, non è vero? t molto carino! Non è carino? Va bene, non è vero? Ha lei del denaro? Sì, ne ho? No, non ne ho. Ha egli del denaro? Ne ha. Non ne ha affatto. Ha ancora del denaro? Le è rimasto del denaro?

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Me ne è rimasto un pò. Quanti libri ha ? Ne ho pochi. Desidera un pò di frutta? Me ne dia un pò. C'è niente di nuovo? Non c'è niente di nuovo. Com'è che non la si vede mai? Son stato molto occupato in questi giorni. Mi telefoni qualche volta. Le telefonerò uno di questi giorni. Perchè non viene a trovarci a casa? Verrò a trovarvi la settimana entrante. Non dimentichi la sua promessa. Alla prossima settimana, allora. Arrivederci alla settimana entrante. Sono lieto di averla conosciuta. Manuale di Riabilitazione Cochlear 193 Molto lieto. Spero di vederla presto. Lo spero anch'io. Ecco il mio indirizzo e il mio numero di telefono. Ha il mio indirizzo? No, me lo dia. Eccolo qui. Molte grazie. Quando posso telefonarle? Di mattina. La chiamerò dopodomani. Aspetterò la sua chiamata. Arrivederci. Arrivederla a presto. A più tardi. Arrivederci ad un' altra volta. A domani. A sabato. Addio. Abita qui il Signor Giovanni Rossi? Sì, abita qui. A che piano? Terzo piano a sinistra. E in casa il Signor Rossi? No signore. t uscito. A che ora sarà di ritorno? A che ora ritornerà? Non so dirle. Desidera lasciar detto qualche cosa? Gli lascerò un biglietto, se mi può dare un matita e un pezzo di carta. Ritornerò questa sera. Ritornerò domani. Ritornerò un altro giorno. Gli dica di telefonarmi, per favore.

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Sarò in casa tutto il giorno. Vorrei scrivere una lettera. Mi può dare un pò di carta? Qui c'è carta e inchiostro. Vado all'ufficio postale. Dove si vendono i francobolli? Ha francobolli? Ho bisogno di un francobollo aereo. Qui ci sono dei francobolli. Un francobollo espresso, per favore. Dov'è la cassetta delle lettere? Dov'è la buca delle lettere? Devo spedire un telegramma. Quanto costa un telegramma per Genova? Dov'è questa strada? Come si arriva a questo posto? 194 Manuale di Riabilitazione Cochlear E’ molto lontano? Qual è la via più breve per andare a Torino? Quale strada devo prendere? Dove c'è un telefono pubblico? Dove posso telefonare? Quanto è lontana da qui la stazione? Quanto è lontana la stazione? Siamo ancora lontani dalla stazione? Tassì!

E’ libero? Mi porti a questo indirizzo. Quanto le devo? Si ferma qui l'autobus? Si ferma qui il tram? A che fermata devo scendere? Mi faccia il favore di portare questo. Mi faccia il favore di venire. Ci faccia il favore di entrare. Facciano il favore di entrare. Per favore, mi faccia vedere i suoi documenti. Per favore, vuol chiamare un tassì? Abbia la bontà.

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Abbia la bontà di dirmi dov'è la stazione. Mi scusi. Mi perdoni. Scusi il ritardo. Per cortesia. Per cortesia, il suo biglietto. Per cortesia, sieda qui. La prego. La prego di farlo al più presto possibile. La prego, può dirmi dov'è la biblioteca? caffè con latte Io andai con Giovanni. Glielo ha scritto con una matita. E di mio fratello. Io sono di Roma. E’ fatto di legno. di giorno di nuovo Ho vissuto in Il treno partirà in orario. Venga in salotto. in quella direzione fino a Milano - Io sono salito fino al quinto piano. Ella camminava verso il parco. Manuale di Riabilitazione Cochlear 195 Cominciò a piovere verso notte. da Napoli a Capri da quando lo vidi Sopra la tavola Ella aveva un tetto sopra la testa. L’ ho comprato per un dollaro. Gli ho dato un dollaro per questo. Egli mi ha dato il suo libro per il mio. Noi siamo passati per Roma. Il treno passa per Roma. Egli entrò per la porta lo vado per lei. Io sarò in viaggio per due anni. Ha un velo sui capelli. Perchè? per ora, ora nella mattina nel pomeriggio di notte Egli camminò per la strada. per esempio di conseguenza in generale per quella ragione per ragione di a causa di

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alla fine qui intorno disposto a farlo Per amor di Dio! invece di questo Quanto costa questo? Mille lire. E piuttosto caro: Non ha niente di più economico? Della stessa qualità? La stessa qualità o qualcosa di simile. C'è questo: Non ha niente altro da farmi vedere? Meno caro? Se è possibile. Forse le piace questo? Dipende dal prezzo. Questo costa ottocento lire. Mi piace più dell'altro. E più economico. Com'è questo ? più economico o più caro? E più caro. Non ha altro assortimento? Spero di ricevere presto nuovi modelli. 196 Manuale di Riabilitazione Cochlear Fra quanto? Da un giorno all'altro. Può ripassare verso la fine della settimana? Lo farò ... Quanto costa questo? Cinquecento lire al paio. Me ne dia una dozzina. Vuole portarli con sé? Preferisco che me li mandi a casa. L’ indirizzo è sempre lo stesso? E’ lo stesso. Arrivederla. Ha appetito? Sì, ho appetito. Cameriere! Cameriere! Cosa desidera? Vorremmo fare colazione. Cosa ci può servire? Caffè con latte, tè con limone o con latte, cioccolata... Con che lo servite? Con panini, paste, biscotti... Ha del burro? Sì, signora. Mi porti una tazza di caffè con latte. Anche a me. E mi porti pure due uova fritte. Cameriere, mi porti per favore un tovagliolo. Per me, una forchetta. Per favore ci porti ancora un po' di zucchero. E poi ci porti il conto ... Ecco qui, cameriere ... tenga il resto. Molte grazie, signore. Sono venuta a vedere l'appartamento.

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Quale? Quale dei due? Quello che è da affittare. Ce ne sono due. Me li può descrivere? Quello al quinto piano non è ammobiliato. E quell'altro? L’altro al secondo piano è ammobiliato. Quante camere ci sono? Quello al quinto piano è di quattro camere, cucina e bagno. Dà sulla strada? No, dà sul cortile. E quello al secondo piano? Quello al secondo piano ha una camera da letto, un salotto e una camera da pranzo. Dà anch'esso sul cortile? No, dà sulla strada. Quanto è la pigione? Il più grande costa trentotto mila lire al mese, più luce e gas. E quello ammobiliato? Quello costa quarantacinque mila lire al mese, tutto incluso. Come è ammobiliato? In che condizioni è la mobilia? Manuale di Riabilitazione Cochlear 197 Il mobilio è moderno ed è in ottime condizioni. La biancheria e i piatti sono inclusi? Troverà tutto quello che le occorre, persino un servizio completo di stoviglie. Bisogna firmare un contratto lungo? Per questo dovrà vedere l'amministratore. Quali sono le condizioni? Un mese anticipato e uno di deposito.

E’ tutto Naturalmente, dovrà dare le sue referenze. A proposito, c'è l'ascensore? No, non c'è l'ascensore. Che peccato! A parte questo, la casa è molto moderna. Che cosa vuol dire? C'è riscaldamento centrale e una scala di servizio. C'è acqua calda? Naturalmente. Le camere da bagno sono state rimodernate di recente. Ah, mi dimenticavo... ci sono le camere per la servitù? Sì, e anche molto belle. Si possono vedere gli appartamenti? Soltanto la mattina. Va bene verrò domani mattina. Molte grazie. Di nulla. Si immagini. Felice di averla servita. Il capo di una importante casa commerciale, leggendo una richiesta di lavoro, si meraviglia moltissimo nel notare che il richiedente, pur non avendo esperienza, domanda uno stipendio eccessivo. - Non le sembra di richiedere uno stipendio troppo alto, considerandola sua poca esperienza in merito? - Tutt'altro, risponde il richiedente, assumere un lavoro del quale non si sa assolutamente nulla, è cosa molto più

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difficile, e dovrebbe essere pagata molto meglio. - Signora, per favore, mi dia una copia del "Messaggero". Non ho spiccioli. Può cambiarmi queste mille lire? - Può pagare domani - risponde la giornalaia. - E se morissi questa notte? - Oh, non sarebbe davvero una grande perdita. Pietro e Giovanni vanno a mangiare in un ristorante. Entrambi ordinano una bistecca. Il cameriere li serve poco dopo. Pietro afferra subito la bistecca più grande. Giovanni, seccato, gli dice: - Come sei maleducato! Ti servi per primo e ti prendi anche il pezzo più grande. Pietro gli risponde: - Se tu fossi stato al mio posto, quale pezzo avresti scelto? - Il più piccolo, naturalmente. - E allora, perchè ti lamenti? Non lo hai il più piccolo? No, Signore Dice di sì. Dice di no:

Manuale di Riabilitazione Cochlear

198 Crede di sì. Non è bene Non è male. Non è quello. Non è qui. E’ qui. Non è troppo. Non è abbastanza. E’ abbastanza. Non tanto in fretta. Non così in fretta. Non tanto spesso. Non così spesso. Non è nulla. E’ nulla. Questo è nulla. Ciò è nulla. Non è molto importante. Non ho tempo. Non so né come né dove.

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Non so dove. Non so nulla. Non so niente. Non ne so niente. Non ne so nulla. Non so nulla di ciò. Non voglio nulla. Non desidero nulla. Non importa. Non fa nulla. Non me ne importa. Non me ne importa nulla. Non me ne importa affatto. Non lo dica. Non ho nulla da dire. Non lo dirò mai. Non è successo nulla. Non ho nulla da fare. Non lo vedo mai. Non l'ho mai visto prima. Non l'ho mai visto. Non viene mai. Non è mai venuto. Non vado mai. Non andrò mai. LONDRA - TERZO ATTENTATO DELUIRA IN POCHI GIORNI Ieri mattina l'esercito repubblicano irlandese ha lanciato quattro bombe da mortaio contro .L' aereoporto di E........ paralizzandolo. In serata un nuovo allarme generale ha bloccato anche l' aereoporto di G LONDRA - Un altro scandalo rosa sconvolge una carriera eccellente in Inghilterra. Si è dimesso il sessantenne Capo di Stato Maggiore britannico. La sua testa era stata chiesta

Mapzuale di Riabilitazione Cochlear 199

dopo la scoperta di una relazione extra coniugale tra il Maresciallo e una donna spagnola ex moglie di un segretario al ministero alla difesa negli anni '70.

Israele condanna come terroristi due gruppuscoli ebraici dell'estremismo razzista antiarabo e li mette fuori legge alla stessa stregua dei fondamentalismi islamici.

Dopo aver osservato la violenza di questa campagna elettorale e lo stato di confusione in cui si trova almeno la metà degli elettori a due settimane dal voto, mi domando se abbiamo fatto bene a scegliere il sistema uninominale. Uso l'espressione "abbiamo", perché anch'io ho appoggiato i referendum di Segni: allora era importante abbattere il sistema di partiti, ridare voce all'elettore, consentirgli di votare non un'astratta lista compilata dai padroni delle tessere, ma una persona che conosceva, che stimava, che apprezzava personalmente. Oggi in realtà, la stragrande maggioranza degli italiani, non sa nemmeno quali sono i candidati del suo collegio e anche quando li conosce, spesso dovrà votarne uno con rabbia, non perché gli piace, ma perché non vinca quella della coalizione avversaria.

Altre ventiquattro ore di ecclissi parziale al sole. t la seconda volta in meno di quattro mesi.

Il più importante quotidiano economico oscurato da un corpo che dovrebbe essere estraneo in chi per contratto e per legge deve informare con lealtà e buona fede. Un corposo malloppo di trecento milioni incassato dalla stessa persona che il ventidue Novembre scorso è stata radiata dall'ordine dei giornalisti perchè cliente della commis sionaria di corsa.

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"Non nego di essere stato oggetto più di una volta di tentativi di arnmorbidimento, ma quando si hanno documenti in mano è difficile avere un atteggiamento più morbido, anche perchè il mio giornale è quello che ha trattato più criticamente la Montedison negli ultimi due anni: quindi dove è la contropartita. Mai comunque il direttore mi ha fatto pressioni a favore di Sama. Verranno finalmente fuori questi nomi e si saprà chi sono i veri giornalisti corrotti; e invece una cosa da far impazzire: non capisco come riesca a controllarsi". Self control, sì, ma una giornata all'attacco, quella di ieri, di De Paolini, impegnato a respingere l'accusa a tutto campo, si rende conto che la sua carriera, al di là della sua rilevanza penale, del caso è in bilico.

Questa settimana sarà decisiva per l'eventuale apertura di una nuova inchiesta; la scoperta dei centocinque miliardi del fondo di assestamento di cui si sono perse le tracce, obbliga i magistrati romani ad avviare ulteriori accertamenti. Due le possibilità per la Procura: aprire un nuovo fascicolo e mettere immediatamente sotto inchiesta per peculato gli stessi imputati che verranno processati il ventisei Aprile, oppure rinviare tutto all'apertura del dibattimento davanti ai giudici. La contestazione del reato, scatterebbe in quel momento e poi durante il processo, bisognerebbe approfondire anche questa nuova oscura vicenda. Dove sono finiti i centocinquemiliardi? Qualcuno ha ipotizzato che possano essere stati utilizzati per traffici di droga, per investimenti all'estero, ma sono solo voci, non c'è nulla di concreto finora. Di certo si sa che, i magistrati non sanno nulla della destinazione. In ambienti giudiziari si dice che anche in questo caso, quei soldi, possano essere finiti nella casse dei partiti.

1 carabinieri del nucleo radiomobile stanno tentando di identificare gli autori di un accoltellamento avvenuto l'altra notte nei pressi di una nota discoteca di Largo La Foppa nel quartiere Garibaldi. Il grave episodio è avvenuto attorno alle tre quando i militari, in servizio di perlustrazione in Corso di Porta Nuova, hanno notato due giovani, poi identificati per i diciassettenni Giovanni e Giovanni, sanguinare abbondantemente. Alla domanda di cosa fosse accaduto i ragazzi hanno risposto di essere stati accoltellati per futili motivi da

200 Manuale di Riabilitazione Cochlear un gruppo di coetanei. Accompagnati all'Ospedale "Fatebene Fratelli", i due, dopo le cure del caso, sono stati trattenuti con prognosi oscillanti di sette e di dieci giorni. Il meno grave dei due è stato ferito alla guancia sinistra: rimarrà sfregiato. Tre borseggiatori sono stati arrestati ieri dagli agenti della polizia ferroviaria sul piazzale davanti alla stazione Centrale. In manette sono finiti Malek Avasine, 21 anni, Amid, 21 anni e il minorenne Kamal, 17 anni.Poco prima delle tredici il terzetto, in Piazza Luigi di Savoia, ha avvicinato una turista tedesca e le ha rubato la borsetta. La ragazza si è messa a urlare e ha richiamato l'attenzione di una pattuglia di agenti in servizio antiborseggio. Gli agenti hanno, cosi, raggiunto i ladri e li hanno bloccati. Via Palmieri, cuore del quartiere Stadera, più volte alla ribalta della cronaca per le bande di spaggiatori arrestate a ripetizione dalla polizia e dai carabinieri, è stata teatro, l'altra sera, dello scippo di Virginia Spairani, 68 anni.La donna stava rincasando quando è stata avvicinata da un giovane basso con i capelli scuri il quale, per strapparle la borsetta, l'ha trascinata a terra. La vittima che è stata derubata di centomila lire, dei documenti e delle chiavi di casa, pur ferita, ha rifiutato di farsi medicare in Ospedale. Londra: la prima volta di Angela. Sotto le vetrate della chiesa di Sant Paul le mani velate da un lieve tremito, ha levato al cielo la sottile lamella d'ostia e scandito le parole di benedizione poi ha distribuito ai fedeli il pane consacrato, non da sola ma aiutata dal marito Andrew, già salito sull'altare per leggere brani

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delle Scritture. La Messa è finita ma i parrocchiani non si affrettano verso l'uscita si stringono sull'altare, abbracciano la loro Reverenda che ieri ha celebrato la sua prima funzione religiosa così come hanno fatto le altre trentun donne prete della Chiesa Anglicana ordinate Sabato dal Vescovo. "Abbiamo aspettato così a lungo questo attimo, ed ecco che è venuto. t un momento meraviglioso per tutti", ha dichiarato la trentanovenne neosarcerdote che fino all'altro ieri era semplice cappellana all'Università di Bristol, col rango di diacono e ora, grazie all'ordine alfabetico seguito nella cerimonia di ordinazione, è entrata nella storia, come la prima donna prete d'Inghilterra; una gioia condivisa dal marito al suo fianco da dieci anni e convinto sostenitore della battaglia che ha portato sua moglie sull'altare. "I Tradizionalisti vedranno col tempo il benificio di avere le donne impegnate nel Magistero religioso adesso sicuro." In prima nella battaglia per dare alle donne l'accesso al sacerdozio, le femministe religiose raggruppate nel movimento per l'ordinazione delle donne, hanno avvertito ieri che non bisogna abbassare la guardia. "Non tutte le secolari restrizioni sono cadute" - sostengono, e bisognerà spingere perché il sinodo generale anglicano rimuova la clausola che nega alle donne prete, la promozione a Vescovo. COSENZA - Il colpo di scena arriva alla fine, quando la partita si è già conclusa 1-0 per il Cosenza. Alcuni rappresentanti del Verona, conversando con i giornalisti presenti, preannunciano una riserva scritta sul risultato denunciando che, l'incontro si sarebbe interamente svolto in un grave clima di intimidazione. t l'ultimo episodio di un incontro vissuto spesso da due squadre sull'orlo di una crisi di nervi, come mostrato dal bruttissimo episodio capitato mentre le squadre stavano rientrando negli spogliatoi. BOLOGNA - Nervosismo e rissa anche a Bologna, per la gara di serie CI, tra i rosso-blu e l'Alessandria, finita tre a tre, per un fallo degli alessandrini su un bolognese, compiuto pochi minuti prima del fischio finale. Due giocatori, Murelli del Bologna e Zagnolo dell'Alessandria, hanno cominciato a spintonarsi in campo. Nel tunnel che porta agli spogliatoi i due hanno continuato il match. FIRENZE- Nella giornata in cui in serie A il Milan chiude il discorso scudetto, la Fioren-

Manuale di Riabilitazione Cochlear 201

tina non è da meno in serie B e uccide il campionato con largo anticipo grazie al netto successo sull'Andria e alle sconfitte di Bari e Cesena. La vittoria viola è stata anche favorita da un singolare episodio che permette all'arbitro salernitano Bolgi di entrare nella specia le classifica degli assist, visto che un suo involontario passaggio ha permesso alla Fiorentina di andare in goal. Accanto alla scuola, i ragazzi delle medie hanno dipinto il loro paese su un grande murales. t diviso in due: una parte a colori, l'altra in bianco e nero e Vaprio è così spaccata: i ragazzi aperti, sorridenti, solidali e gli adulti chiusi, imbarazzati, ostili. Così a scuola, in chiesa, nelle strade, nei bar: mille steccati invisibili, ma insormontabili. La lettera pubblicata sul giornalino di Marco, il quattordicenne che pregava Dio di toglierli la vita perché temeva di essere gay, ha aperto un varco fra i coetanei, ma ha alzato il muro degli adulti: un muro di gomma che fa rimbalzare, sfianca i più deboli, rende più forti chi resiste. Una vita insomma dedicata agli insulti e ai canestri, come lui stesso spiegò in un libro uscito nell'87 e subito diventato un best seller. Si intitolava "Una stagione sul filo del rasoio", titolo fu più appropriato, considerando il personaggio. GINEVRA- La coppe delle coppe di pallavolo, prende la via di Treviso. La Sisley a conforme di una ormai consolidata maturità, ha sconfitto il Milan per tre a due, nella finale tutta italiana. t stata una sfida dai due volti: in mano ai trevigiani i set iniziali 15-1 1, 15-8; grande rimonta rossonera 15-17 e 15-13 nel terzo e nel quarto.

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Azione cattolica e oratori ancora divisi per maschi e femmine, non possono essere le sole strutture per l'educazione dei giovani. Chiamato a valutare uno dei capitoli fondamentali della filosofia operativa che il Sinodo Diocesano sta preparando una sorta di Catechismo per chi lavora con i giovani, Don Gino Rigoldi, il cappellano del carcere minorile "Beccaria", fondatore di "Comunità Nuova", da oltre venti anni in prima linea per combattere la droga e l'emarginazione, contesta gli orientamenti emersi: "Il vostro documento" - scrive in una lettera indirizzata agli amici sinodali - "poteva servire nel 1908 come nel 1928 o 2058. Gli interventi che avete ventilato sono orientati a nazionalizzare una organizzazione come gli Oratori e l'Azione cattolica che date per buona ed efficace. Siete convinti che queste strutture, oggi, vadano bene così come sono?". Il silenzio è interrotto da note musicali e preghiere intonate dal Lama e da suoi discepoli che innalzano le mani giunte sopra il capo e le fanno roteare con movimenti lenti e cadenzati. Si ha l'impressione di esser in un monastero tibetano. Siamo, invece, all'hotel "Leonardo da Vinci" di Brussano dove alcune centinaia di persone si sono riunite ieri intorno al Lama guaritore che ha presentato la sua tecnica di autoguarigione al Settimo congresso di medicina olistica organizzato dall'associazione "ricerche olistiche". "La vita è fatta a scale e spesso l'ascensore non funziona". Ma è proprio inevitabile che il nuovo avanzi ricorrendo agli arresti domiciliari? Sembra di sì in fatto di ascensori al solito per colpa della burocrazia. Eccone una testimonianza. "Ho trent'anni, un figlio di tre che tutti i giorni va accompagnato all'asilo, un lavoro e una casa da rifornire di cibo tutti i santi giorni e quello che è peggio abito al settimo piano" - ci scrive Emanuela - "ringraziando il cielo godo di ottima salute. Già! Perché nel mio condominio l'ascensore si è fermato per interposti sigilli. Un vigile ha notificato il provvedimento che ha confinato in casa alcune vecchiette, mamme con bambini troppo piccoli per scalare. La burocrazia mi sta mandando su e giù a piedi dal settimo piano e Fatti non sa dirti" - conclude la lettri- 202 Manuale di Riabilitazione Cochlear ce - "quando verrà posto fine al disagio ma in compenso blocca fino a nuovo ordine un servizio privato di grande utilità, provocando a qualcuno solo dolori articolari e ad altri gli arresti domiciliari". IL CAIRO - Ancora terrorismo contro i turisti nell'alto Egitto, ormai quotidianamente sconvolto dalla violenza integralista. Uomini armati hanno sparato a un battello in navigazione sul Nilo nella località di Saffa, nella provincia meridionale egiziana di Aziut, a bordo c'erano turisti inglesi. Sembra che non ci siano state vittime. Le guardie a bordo hanno risposto al fuoco costringendo i terroristi, presumibilmente estremisti mussulmani, alla fuga. E il secondo attacco in dieci giorni a una imbarcazione nella zona di Saffa. I contingenti occidentali si ritirano e i somali li salutano a modo loro bersagliando le navi appoggio che incrociano davanti alla costa con colpi di mortaio. E accaduto sabato notte.

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Quattro Sera Cinque Notte Sei Sette Oggi Otto Ieri Nove Domani Dieci Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Rosso Mani4ale di Riabilitaziotte Cochlear 203 Blu Verde Nero Bianco Giallo Marrone Castagno Grigio Primavera Estate Autunno Inverno Nord Sud Est Ovest Oggi è Venerdì Ieri era Giovedì. Domani è Sabato.

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Uno più uno, fa due. Uno più due, fa tre. Due più due, fanno quattro. Buon Giorno Buon giorno Signor Rossi Buon giorno, Signor Rossi! Come Sta Come sta? Molto bene Molto bene. Grazie Molto bene, Grazie! E lei? Bene Bene, grazie! Buona Sera Buona sera. Buonasera, Signora Rossi! Buona Notte. Buonanotte, Signor Rossi!

204 Buongiorno, Paolo! Buongiorno, Giovanni! Come stati? Come vanno le cose? Bene, e tu? Che

c'è di nuovo Che c'è di nuovo? Nulla di particolare Nulla di particolare! Che mi racconti Che mi racconti?

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Poche cose Non molto. lo sono Tu sei Egli è Noi siamo Voi siete Essi sono Egli è dottore Egli è scrittore Egli è italiano Il libro è rosso Ella è giovane Il ghiaccio è freddo Egli è intelligente Ella è incantevole Sono io Di dov'è Lei? Io sono italiano

E’ fatto di legno E’ d'argento

Di chi è questo? Il libro è del Signor Rossi

E’ l'una Sono le due Sono le nove e dieci

Manuale di Riabilitazione Cochlear 205 E’ tardi. E’ presto. E necessario E un peccato. E’ necessario. E un peccato Non è vero? uno due tre quattro cinque sei sette otto nove

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dieci undici dodici tredici quattordici quindici sedici diciassette diciotto diciannove venti ventuno ventidue Primo Prima Primi Prime Secondo Terzo Quarto Quinto Sesto Settimo Ottavo Nono Decimo due e due fanno quattro due più due fanno quattro quattro più due fanno sei dieci meno due fanno otto dieci meno due, otto Dammi questo 206 Manuale di Riabilitazione Cochlear Dammi questa Dammi questi Dammi queste Dammi quello Dammi quella Dammi quelli Dammi quelle Dammi quello là Dammi quella là Dammi quelli là Dammi quelle là Questo ragazzo Questa signora Quel signore là Quello sbaglio

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Quei vicini Quegli studenti Più piano Più difficile Più facile Meno chiaro Meno difficile Meno facile Roberto e Giovanni sono fratelli Roberto ed Andrea sono fratelli Cinque o sei lire Sette o otto ore Egli non è francese ma inglese Egli non viene oggi ma domani lo TU Egli Ella Lei lo parlo tu parli egli parla elle parla lei parla Noi voi Essi Esse

Manuale di Riabilitazione Cochlear 207 Loro Noi parliamo Voi parlate Essi parlano Esse parlano Loro parlano

E’ mio E’ tuo E’ suo E’ nostro E’ vostro E’ il loro E’il mio

E’ il tuo E’ il suo

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E’ il nostro E’ il vostro E’ il loro Egli mi vede Egli ti vede lo lo vedo lo la vedo lo la vedo Essi ci vedono Noi li vediamo Noi le vediamo Noi li vediamo lo parlo tu parli egli parla ella parla lei parla Noi voi Essi Esse Loro Noi parliamo Voi parlate Essi parlano Esse parlano

Loro parlano

Ha il denaro?

Sì, io l'ho 208 Manuale di Riabilitazione Cochlear Ha la borsetta? Sì, io l'ho Ha visto Pietro e Giovanni? Sì, io li ho visti Ha visto Maria e Luisa? Sì, io le ho viste Dov'è ? Qui. Li. • destra. • sinistra All'angolo. t in via Condotti. Si trova in via Condotti. E in piazza Venezia. si trova in piazza Venezia. E in Viale Mazzini

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Si trova in Viale Mazzini. Per dove? Per quale strada? Per questa strada. Per questa via. Per quella strada. Per quella via. Come si arriva lì? Vada sempre avanti. Giri a destra. Svolti a destra. Giri a sinistra. Svolti a sinistra. Dov'è questo posto? Dove si trova? E qui. E’ proprio qui.

E’più lontano. E’un pò più lontano.

E’ lontano? Quanto è più lontano da qui? E vicino. non è troppo lontano: E lontano da qui? Dov'è il libro? E qui. V proprio qui. E li. t lì . Dov'è lei? Sono qui. Egli è qui. Egli è qui. Egli si trova qui. Egli è li Eccolo che va via.

Manuale di Riabilitazione Cochlear 209

Eccolo che se ne va. E’ lì, da qualche parte. Lo metta qui. Lo metta lì. Mi aspetti qui. Mi aspetti lì. Venga qui. Eccolo che viene. Vada li. Fino a lì. Qui intorno. Qui vicino.

Io abito in via Nazionale numero duecento cinquanta. Ella abita al corso Italia numero trecento. Il negozio si trova in viale Mazzini numero trecento ventisei. Essi si sono trasferiti in piazza Venezia novecento ventuno.

Il mio numero di telefono è sei tre due otto otto. Il loro numero di telefono è quattro zero otto sei zero.

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Non dimentichi il mio numero di telefono: otto sei cinque zero sei Signorina, mi dia il numero quattro zero tre sei nove. Il numero cinque sei otto sette cinque non risponde.

il primo di maggio l'undici aprile il quattro luglio il quindici settembre il ventuno giugno il venticinque dicembre il diciassette novembre il tredici febbraio il ventotto agosto

Che ora è?

l'una. t l'una e cinque.

l'una e dieci. l'una e quindici. l'una e un quarto. l'una e mezza. l'una e cinquanta.

Sono le due meno dieci. Sono le due. Sono le tre. Sono le quattro. Sono le cinque. Sono le sei. Sono le sette. Sono le otto. Sono le nove. Sono le dieci.

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210 Matzuale di Riabilitazione Cochlear Sono le undici. Sono le dodici.

mezzogiorno. E mezzanotte. Minuto Ora A che ora? Che ora è, per favore? Ha l'ora, per favore? Il mio orologio fa le cinque. Sono le tre e dieci Sono le sei e mezza Sono le due meno un quarto Non sono ancora le quattro A che ora parte il treno? Alle nove in punto Alle nove precise Alle nove circa Verso le nove Sono le dieci della mattina Alle tre meno venti del pomeriggio Alle quindici meno venti Alle sei di sera Alle diciotto Alle sei del pomeriggio t ora t ora di farlo

ora di partire E ora di andare a casa Ho molto tempo Non ho tempo Egli sta perdendo il tempo Perde il tempo Egli viene di tanto in tanto Ieri Oggi Domani Ieri mattina Questa mattina Stamattina Domani mattina Ieri sera Questa sera Stasera Domani sera Ieri notte

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Questa notte Stanotte

Manuale di Riabilitazione Cochlear 211 Domani notte Questa mattina Stamattina Ieri mattina Domani mattina Questo pomeriggio Ieri pomeriggio Domani pomeriggio Questa sera Stasera Domai sera Questa notte Stanotte Ieri notte Domani notte Questa settimana La settimana passata La settimana scorsa La settimana entrante La settimana prossima In due settimane Due settimane fa Questo mese Il mese passato Il mese entrante Il mese che viene In due mesi Due mesi fa Quest'anno U anno passato U anno prossimo Uanno che viene In due anni Fra due anni Due anni fa Quanto tempo fa? Un momento fa Molto tempo fa Ora In questo preciso momento Da un momento all'altro Per un momento In questo momento In breve tempo In poco tempo Di tanto in tanto Quante volte?

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Una volta Ogni volta

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Due volte Raramente Non spesso Molte volte (molto spesso) A volte (qualche volta) Di tanto in tanto Abita qui il Signor Giovanni Rossi? Sì, abita qui. A che piano? Terzo piano a sinistra. E in casa il Signor Rossi? No signore. t uscito. A che ora sarà di ritorno? A che ora ritornerà? Non so dirle. Desidera lasciar detto qualche cosa? Gli lascerò un biglietto, se mi può dare una matita e un pezzo di carta. Ritornerò questa sera. Ritornerò domani. Ritornerò un altro gimo. Gli dica di telefonarmi, per favore. Sarò in casa tutto il giorno. Vorrei scrivere una lettera. Mi piace Buono Molto buono E molto buono t eccellente t stupendo t magnifico

ammirabile perfetto giusto

Non c'è male Va bene Molto bene Molto buono E bella

bellissima

1 TRE PORCELLINI C'erano una volta tre porcellini: due erano dei fannulloni; il terzo lavorava di buona voglia. Il porcellino lavoratore si costruisce una casetta con mattoni e cemento. Gli altri due la fanno in fretta di rami e

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paglia per non lavorare troppo. Poi ballano e giocano. Un giorno appare il lupo. I due porcellini corrono in casa e dalla finestra ridono: - Chi ha paura del lupo? Il lupo con un gran soffio fa volare via la casetta fatta di paglia. 1 due porcellini, via di corsa alla casa. Presto fratello! Apri il lupo ci insegue!

Manuale di Riabilitazione Cochlear 213

- Il terzo porcellino apre e subito richiude la porta. Il lupo di nuovo soffia contro la casa. Soffia e soffia, ma la casa è di mattoni e di cemento e non cade. E soffia e soffia, il lupo cade a terra mezzo morto.

TUTTE LE SERE

Alla sera la mia mamma mi accompagna in camera da letto. Mi accende la luce, mi tira il copriletto. Mi mette sotto le lenzuola, mi dà il bacio della buona notte. Mi rimbocca bene le coperte, nù spegne la luce. Mi raccomanda di dire le preghiere. E poi mi dice: - Buona notte, sogni d'oro. lo le sorrido. E la mamma mi chiede: - Sei coperta bene? Oppure - hai caldo? Stai bene? E io le rispondo: - Si mamma. Mentre mi dice queste cose io sono felice. Ed è sempre così. Tutte le sere.

LA PALESTRA

Osserviamo la palestra. La palestra è grande perché i bambini possono giocare, correre, fare gli esercizi. Gli attrezzi sono alle pareti per lasciare più spazio libero. Sul pavimento sono segnati dei riquadri bianchi per limitare lo spazio e per indicare dove si deve stare quando si fa un gioco.

L’AULA

Non è molto grande, ma noi ci stiamo tutti e ci stanno anche i banchi per tutti noi. Nell'aula ci sono i tavolini per lavorare e le sedie per sederci. I tavolini sono rivolti verso la lavagna e verso la cattedra così i bambini possono vedere la maestra e leggere alla lavagna. Lo spazio libero è poco perché in classe non si deve correre. Le pareti dell'aula sono libere perché ci dobbiamo attaccare i nostri lavori.

IN PIZZERIA

Nella pizzeria c'è un pò di fumo, fa caldo. Franco, con il papà e la mamma, aspetta la sua pizza. Aspetta e aspetta... e non arriva mai. Franco brontola; il papà intanto ha finito la sua birra. Eccole... finalmente arrivano, le belle pizze! Sono croccanti, allegre, con sopra pomo doro rosso, pezzi di mozzarella, acciughe. Franco mangia in fretta così ne avrà un altro pezzo dalla mamma che non finisce mai la sua.

STA PER PIOVERE

La strada è ormai deserta. Il cielo, a poco a poco, si oscura di nuvole grigie. Il vento comincia a far svolazzare carte; soffia più forte per quindici o venti minuti, poi comincia a calare, e immediatamente goccioloni d'acqua cadono sulla polvere della strada. Subito si vedono donne correre qua e là. Passa un ciclista: ogni tanto spinge forte sui pedali per arrivare presto a casa, prima cha la pioggia aumenti. Sotto una tettoia, dei bambini gridano tutti assieme: - Piove! Piove! Piove! -

Ogni tanto le mamme chiamano i loro bambini; e i bambini cominciano a diminuire, finchè, sotto la tettoia, ne restano solo due o tre che se ne vanno.

UN RACCONTO VERO: UNA CRONACA DI MARIO

Io e papà partiamo con l'automobile. l'automobile fila ; io aiuto il papà a leggere i cartelli stradali. All'improvviso, vicino al semaforo, una moto taglia la strada. Papà frena di colpo. lo vengo spinto in avanti. Per fortuna ho la cintura di sicurezza e non batto contro il vetro.

PATRIZIA E PAOLA

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Ieri appena fatto il compito, Patrizia è andata da Paola a giocare con le bambole. Poi faceva la mamma di Susanna; Patrizia di Simona. Patrizia ha preparato un catino di acqua tie-

214 Matzuale di Riabilitazione Cochlear

pida con due salviette e il sapone. Tutte attente e serie hanno insaponato, lavato e asciugato le loro bambine. Poi sono uscite in cortile per portarle a passeggio. Più tardi hanno rubato un pò di riso e hanno fatto la pappa alle loro bambine.

LA MIA CAMERETTA La mia cameretta è grande e bene illuminata le pareti sono colorate di azzurro i mobili sono di legno bianco e blu, un lettino per me e uno per mia sorellina, un armadio e due comodini per metterci tutta la nostra roba una scrivania per fare i compiti tanto spazio libero per giocare. La mia cameretta è comoda e bella.

LA TAVOLA Gianni prepara così la tavola per il pranzo, arriva Luisa e dice: "Tutto sbagliato, il tova,-Iiolo va messo a destra dei piatti, il cucchiaio e il coltello a destra tra il piatto e il tovagliolo, la lama del coltello verso il piatto, la forchetta, le posatine per il dolce davanti ai piatti orizzontalmente".

UATTESA Il papà è andato lontano con la sua automobile, tornerà tardi, di notte. Lucia vorrebbe aspettarlo ma la mamma la manda a letto, Lucia non dorme, sente passare un treno, molte automobili, si rigira nel letto. All'improvviso un'auto si ferma, rumore di saracinesca, passi per le scale: è papà. Lucia si addormenta.

ILFREDDO La luce se ne è andata, i caloriferi si sono spenti. "Che freddo!", ci mettiamo i cappotti ma fa freddo lo stesso, facciamo il girotondo per scaldarci.

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO Tanto tempo fa un re ebbe una figlia. Fece una grandissima festa ma dimenticò di invitare una fata molto potente. Questa fata si offese e fece una magia: la principessa da grande si sarebbe ferita con un fuso e si sarebbe addormentata per sempre. Quando il re lo seppe fece distruggere tutti i fusi che c'erano nel suo regno. La principessa cresceva bella e buona. Un brutto"'giomo però in una soffitta vide una un vecchio fuso dimenticato; lo toccò e si feci. Subito si addormentò per sempre e con lei tutti gli abitanti del castello. Ma un bel giomo passò per il bosco un principe, entrò nel castello e vide meravigliato tutti gli abitanti addormentati. In un prato trovò la principessa addormentata, era così bella che commosso si chinò e la baciò. Subito la magia finì, la principessa si svegliò e con lei tutto il castello riprese a vivere. Tutti furono felici. Il principe e la principessa si sposarono e vissero felici tanti anni.

IL BRUTTO ANATROCCOLO C'era una volta un'anatra che viveva in un bello stagno. Un giorno fece tante uova, da quelle uova nacquero altrettanti anatroccoli bellissimi meno l'ultimo. Subito gli anatroccoli si misero a giocare contenti. Uno rimse da solo era l'anatroccolo nato per ultimo, era così brutto ma così così brutto che nessuno dei fratellini voleva giocare con lui. Il brutto anatroccolo decise di andarsene. Una notte salutò lo stagno e mentre la mamma anatra e gli altri anatroccoli dormivano, se ne andò tutto solo. Cammina cammina, dopo molti giorni arrivò sulla sponda di un lago bellissimo, nell'acqua nuotavano cigni meravigliosi, bianchi, eleganti. Il brutto anatroccolo li guardava incantato. Ad un tratto uno di loro lo vide e invece di ridere o di mandarlo via lo chiamò; anche gli altri cigni lo chiamavano.

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Uanatroccolo felice si avvicinò ai cigni specchiandosi nell'acqua si accorse che era anche lui un cigno e non un anatroccolo. Felice si mise a nuotare nel lago circondato dai suoi veri,bellissimi fratelli. Manuale di Riabilitazione Cochleat- 215

E’ VERO CHE IL RICCIO CORRE PIU'VELOCE DELLA LEPRE? Una lepre incontrò il riccio e gli disse: - Riccio, se tu non avessi quei piedi corti che si accavallano l'uno sull'altro, non saresti brutto. Il riccio, offeso, rispose: - Che hai da ridire? 1 miei piedi storti sono più rapidi dei tuoi che sono dritti. Lascia che prima io passa da casa poi faremo una corsa. Il. riccio andò a casa e disse a sua moglie: - lo e la lepre abbiamo fatto una scommessa: vogliamo vedere chi correrà di più. - Devi proprio aver perduto la testa - rispose la moglie - tu misurarti con la lepre? Lei ha i piedi agili e tu li hai contorti e pesanti. Il riccio replicò: - Se la lepre hai piedi agili, io ho lo spirito agile.Vieni con me al campo e fai come ti dico. Trovarono la lepre in un campo coltivato. Il riccio disse a sua moglie: - Nasconditi all'estremità di questo solco, io comincerò la corsa con la lepre dall'altra estremità.Quando la lepre sarà in piena corsa, io tornerò indietro e quando essa sarà vicina a te, esci e dille "lo ti aspetto da molto tempo!". La lepre non farà differenza, scambierà te per me. La moglie del riccio si nascose nel solco. Il riccio e la lepre partirono.Quando la lepre fu in piena corsa il riccio tornò indietro e si nascose. La lepre giunse al galoppo all'altra estremità del solco. Che vede? Un riccio seduto che le dice: - Da molto tempo ti aspetto! La lepre non si accorse che era la moglie del riccio e pensò: "Come avrà fatto a superarmi?" E disse: - Ricominciamo la corsa! - Come vuoi! La lepre riparti e arrivò a gran velocità all'altra estremità. Il riccio è già là e le dice: - Sorella tu arrivi solo ora, io sono qui da molto tempo. "Che significa questo prodi<:Yio? "pensò la lepre." lo ho galoppato velocemente, ed egli mi ha sorpassatoti Tentiamo ancora, questa volta non mi raggiungerà!". - Ebbene corriamo ancora! La lepre galoppò fino a perdere fiato, ma là arrivata trovò il riccio seduto che l'aspettava. La lepre continuò a galoppare da una parte all'altra dei solco finché non ne poté più e si riconobbe vinta.

1 VOLPACCHIOTTI VANNO A SCUOLA In una tana del bosco erano nati sei volpacchiotti. Durante l'inverno crebbero e a primavera mamma volpe li mandò a scuola. Il maestro era un vecchio volpone zoppo e senza un orecchio. 1 volpacchiotti guardarono con molta curiosità la zampa mozza e l'unico orecchio del maestro. Il vecchio volpone cominciò a dire: "Capisco il vostro desiderio di sapere, perciò ascoltate: una volta non ero zoppo ma un giorno mentre andavo in cerca di cibo misi una zampa nella tagliola, la mia zampa rimase là a causa della mia sbadataggine". "E l'orecchio?" Chiesero i volpacchiotti, continuò il maestro: "Un altro giorno ero ancora in cerca di cibo, come sempre; vidi un uomo molto lontano da me che alzava un bastone nella mia direzione. Quello è matto, pensai, non crederà per caso di bastonarmi da là; ad un tratto dalla punta del bastone uscì una fiammata ed io sentii un gran bruciore sull'orecchio; toccai con la zampa e me la trovai piena di sangue; l'orecchio non c'era più". 1 volpacchiotti incuriositi chiesero: "E poi"? Il maestro borbottò: "e poi niente, ero rimasto senza un

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Manuale di Riabilitazione Cochlear

orecchio". 1 volpacchiotti esclamarono: "Raccontaci qualche fatterello". Maestro volpone concluse severamente: "Per oggi basta, l'importante è che vi guardiate dalle trappole e dai bastoni di fuoco. 1 volpacchiotti tornarono a casa. Della vita sapevano già due cose molto importanti.

SE UN SEMAFORO DECIDE DI FARE IL VIOLA

Un giorno un semaforo che stava in un importante incrocio di città, si stufò di segnare sempre i soliti colori: giallo, rosso e verde. Si decise, allora, di segnare sempre e solamente il colore viola. Allora, improvvisamente il traffico si fece rumorosissimo, le macchine suonavano il clac- W. son, le guardie si mettevano le mani nei capelli, perché non ci capivano nulla, i pedoni non sapevano se attraversare oppure no. Anche il filobus era in difficoltà. Pareva il finimondo! Dopo un pò il semaforo si penti di aver fatto una grande confusione e riprese a lampeggiare i soliti colori: rosso, giallo e verde. Da quel momento il traffico riprese tranquillamente, e i passanti attraversarono l'incrocio senza pericolo. Il semaforo si era un pò divertito, ma capì che se avesse continuato a segnare viola sarebbe finito nel manicomio dei semafori.

QUANDO VANNO A PRANZO LA VOLPE E LA CICOGNA

Un giorno una volpe invitò a pranzo una cicogna. Si scusò per il pranzo modesto; aveva potuto preparare un unico piatto di minestra - Serviti pure! - disse la volpe alla cicogna; mise in mezzo il piatto e cominciò subito a mangiare. Anche la cicogna voleva mangiare ma col suo becco urtava continuamente nel fondo basso del piatto e non riusciva a raccogliere quasi niente. Così la cicogna se ne andò ancora affamata e per di più molto irritata con la volpe: - Ma guarda che bel tipo! - diceva tra sé - Non le passa neanche per la mente che non sono fatti tutti come lei e che io non ho potuto neanche cominciare a mangiare in quel suo piattuccio basso basso. - Appena a casa cominciò a preparare un gustoso pranzetto e quando fu pronto corse ad invitare la volpe: - Vieni da me le disse - Voglio ricambiare la tua cortesia - e la volpe ghiotta andò subito da lei. - Sei davvero gentile! - diceva la volpe - Sento un profumino delizioso! - e annusava qua · là, pregustando una buona cena. La cena arrivò, servita in un vaso con un lunghissimo collo e con l'imboccatura stretta stretta. - Buon appettito - disse la cicogna, e tuffò comodamente il suo becco dentro il vaso. La volpe invece, non riusciva in nessun modo a raggiungere l'intemo del recipiente. - Che peccato! - La volpe non osò dire una parola sola di protesta. Andò via presto con la coda fra le gambe.

COME FA UN BALENOTTERO A CRESCERE CENTO CHILI AL GIORNO

Le balenottere azzurre compiono migliaia di chilometri con i loro piccoli al fianco per alimentarsi di plancton nelle acque dell'Antartide. Immaginate la più gigantesca di esse, che può misurare fino a 32 metri di lunghezza con un peso di 130 tonnellate: come dire il peso di 1800 uomini o di 36 elefanti. Al suo fianco sguazza il piccolo balenottero che da poco è venuto alla luce. Quando ha fame, la madre spalanca l'enorme bocca e ingoia in tre secondi due

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tonnellate d'acqua. Poi la chiude e con la lingua che pesa tre tonnellate butta fuori l'acqua attraverso preziosi e finissimi filtri trat-

217 tenendo quintali di plancton, cioè di minuscoli organismi che vivono sospesi nell'acqua marina. Tutto ciò nuotando a una velocità di circa 50 chilometri all'ora. Il piccolo ha fame? Si struscia sul fianco della madre, accosta la bocca al suo petto che si affaccia tra le pieghe del ventre e il gioco è fatto: dal seno della balena una specie di pompa naturale spinge a forte pressione, tra le labbra del balenottero, grandi quantitativi di latte, tanto che nel suo periodo di sviluppo iniziale il "piccolo" aumenta di peso almeno cento chili al Giorno.

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1 CANI DI SAN BERNANDO NELLA TORMENTA DI NEVE Per passare dalla Svizzera in Italia, si devono attraversare le Alpi. La strada valica il colle del Gran San Bernardo e proprio mentre cammini lungo quella strada incontri un antico monastero. 1 monaci che lo abitano accolgono cortesemente i viaggiatori, offrono ad esso l'alloo,c,io per la notte e pre<:rano Iddio perché conceda loro un viaggio felice. Sul Gran San Bemai-do trovi un tempo quasi sempre cattivo. D'estate le nebbie avvolgono le cime e non si vede più nulla tutt'intorno; d'inverno si scatenano violente bufere e la neve vi cade cosi abbondante, che spesso raggiunge l'altezza di tre metri. Può capitare ai viaggiatoi-i di essere travolti da quelle tempeste. 1 monaci allevano dei grossi cani che sono stati addestrati per cercare le persone travolte sotto la neve: sono chiamati i "cani di San Bernardo' . Un giorno capitò una donna che si recava in Svizzera col suo bambino. Improvvisamente incominciò a soffiare una tormenta di neve. La tormenta cadeva cosi fitta e impetuosa, che la donna smarri la strada, venne travolta e rimase sepolta sotto la neve. Non esistevano grandi possibilità di soccorso; inoltre, era davvero difficile, se non ii-npossibile locallizzare la donna e suo figlio. Non c'era nessuna speranza di salvezza per loro. Ma i monaci uscirono dal monastero con i loro cani e ritrovarono la donna e il bambino, riuscirono a rianimarli e li rifocillarono.

1 VOLPACCHIOTTI VANNO A SCUOLA In una tana del bosco erano nati sei volpacchiotti. Durante l'inverno crebbero e, a primavera, mamma Volpe li mandò a scuola. Il maestro era Vecchio Volpone zoppo e senza un orecchio. Gli scolari volpacchiotti guardarono con molta curiosità la zampa mozza e l'unico orecchio del maestro. Il vecchio Volpone cominciò a dire: - Capisco il vostro desiderio di sapere. Perciò ascoltate. Una volta non ero zoppo, ma un giorno mentre andavo in cerca di cibo, misi una zampa nella tagliola. La mia zampa rimase là a causa della mia sbadattaggine -. - E l'orecchio? - chiesero i volpacchiotti. Continuò il maestro: - Un altro giorno ero ancora in cerca di cibo, come sempre. Vidi un uomo, molto lontano da me, che alzava un bastone nella mia direzione. Quello è matto, pensai, non crederà per caso di bastonarmi da là? Ad un tratto dalla punta del bastone usci una fiammata, ed io sentii un gran bruciore ad un orecchio. Toccai con la zampa, e me la ritrovai piena di sangue. L'orecchio non c'era più! 1 volpacchiotti incuriositi chiesero: - E poi, e poi? Il maestro borbottò: - E poi niente, ero rimasto senza un orecchio! 1 volpacchiotti esclamarono: - Raccontaci ancora qualche fatterello!

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218 Maniíale di Riabilitazioite Cochleat- Maestro Volpone concluse severamente: - Per oggi basta, l'importante è che vi guardiate dalle trappole e dal bastone di fuoco. 1 volpacchiotti tornarono a casa, della vita sapevano già due cose molto importanti.

C'ERA UNA VOLTA UNA CAPRA CHE RACCONTAVA BUGIE C'era una volta un contadino che aveva una moglie, una figlia e una capra.Un giorno mandò la figlia al pascolo con la capra.Quando tornarono a casa il contadino domandò alla capra: - E così, caprettina, com'è andato il pascolo oggi? - Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stagno e adesso ho fame. Il contadino bastonò la figlia perché non aveva fatto buona guardia alla capra, e il giorno dopo incaricò la moglie di portare la capra al pascolo. Alla sera domandò di nuovo alla capra: - E così caprettina come è andato il pascolo oggi? - Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stanno e adesso ho fame. Il contadino bastonò la moglie e il terzo giorno uscì lui a portarla al pascolo. Alla sera chiese alla capra : - E così caprettina, com'è andato il pascolo oggi? - Ho mangiato un solo filo d'erba, ho bevuto tutta l'acqua dello stagno e adesso ho fame. Il contadino andò su tutte le furie: - Brutta bugiarda ! Hai brucato tutto il giorno e ora vieni a dirmi che hai fame. Per colpa tua ho picchiato mia fi-lia e mia moglie. Adesso ti darò un sacco di legnate. Afferrato il bastone, picchiò ben bene la capra sulla schiena.

STIAMO ZITTI: NON DICIAMO NIENTE A NESSUNO Raffaele e Maurizio camminavano sereni. Ad un tratto nacque una discussione: le loro voci si fecero via via più forti e irritate. Un attimo dopo si trovarono, azzuffati, sull'orlo della strada. Dopo qualche strattone si distaccarono e pareva tutto finito. Maurizio, invece tentò all'improvviso di colpire Raffaele con un sasso, a tradimento. Raffaele non ci vide più: gli fu addosso, lo tempestò di pugni, mentre l'altro si difendeva a calci e a morsi. Ad un tratto, un grido: Maurizio era caduto a terra sbattendo fortemente il capo. Appena lo vide bianco, Raffaele sentì che l'altro era più piccolo e più debole-, allora si vergognò, lo chiamò, ma l'altro restava a terra immobile : - Maurizio, Maurizio! - chiamò ancora impaurito. Poi lo prese tra le braccia, lo portò per qualche passo sulla strada. Il piccolo ad un certo punto, aprì gli occhi, si vide tra quelle braccia e, invece di piangere,

tD

sorrise. A quel sorriso inaspettato, Raffaele ebbe un tuffo di -ioia, un bisogno di gratitudine per il piccolo al quale aveva fatto del male e che cli sorrideva. Non capi bene tutte queste cose, ma poi si ricordò sempre quel momento. Adesso i due bambini erano di fronte sull'orlo delle strada. Maurizio ad un tratto disse: - Stiamo zitti, non diciamo nulla a nessuno.1 due bimbi ripresero a rincorrersi, erano felici. Sulla soglia delle due case, Maurizio portò l'indice alla bocca - Sssss! Silenzio!- era il patto dell'amicizia.

CINQUE PERSONE ADDORMENTATE SUL DIVANO Ecco che cosa successe quando una sera i si-nori Trilli decisero di uscire. Andarono da Mila e le chiesero se poteva restare lei a fare compagnia ai bambini. Mila accettò subito e,

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Marìuale di Riabilitazione Cochleat- 219 appena sola con loro, chiese a tutti e quattro i fratelli se avevano fame o sete. Risposero di no, ma facendo finta di aver gran paura, la supplicarono di non andar via dalla stanza. Mila non si fece pregare e Enrico si mise a parlare di spettri: "Una volta ne ho visto uno nello sgabuzzino" disse per terrorizzarla, e raccontò anche che un giorno un rapinatore con la pistola si era nascosto nell'armadio del corridoio. Pochi minuti dopo aggiunse: "Speriamo che non venga un temporale di quelli terribili con tuoni e fulmini!". Quando Enrico si mise a piagnucolare dicendo che aveva paura degli aerei e che ne poteva cascare uno proprio sulla casa, Mila che a un simile rischio non aveva mai pensato, cercò di darsi un contegno e chiese: "Che ne dite se lascio la luce accesa?" "E perché mai? Con la luce non chiuderemo occhio!". "Bè, sapete, ero un pò preoccupata per gli spettri, i rapinatori con la pistola, i temporali terribili e gli aerei che cascano. Spesso infatti accade quel che non ti aspetti... Perché non dormiamo tutti insieme?". 1 fratelli Trilli, spaventati dai loro stessi racconti, furono ben felici di accogliere a pieni voti la richiesta di Mila e così, quando a notte fonda i genitori rincasarono, trovarono cinque persone addormentate sul divano una vicina all'altra e con la luce accesa.

IL LETTINO DI CELESTINA Anna gioca con la sua bambola Celestina : l'ha chiamata così perché ha un grande fiocco celeste tra i capelli. Ora la sveste, la fa sedere, le dà da bere il latte prima di metterla a dormire nel suo lettino.

LA FINZIONE DELLA VOLPE PER TIRARE A CAMPARE Una volta le calline.trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - E morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò le galline. La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò persino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passai-e un pò di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vqnnero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - E morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al ,-ranoturco. Fu un bellissimo funerale, i pulcini cantavano e si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e si mangiò tutto il corteo. La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria. Campò tutta la vita facendo la finta moila.

UNA COLLINA VERDE CHE SI RIEMPE DI CASE C'era una volta una collina verde vicino al mare. E un uomo pensò di farsi una casa lassù, in mezzo al bosco, per vedere il sole che nasce e tramonta, il mare grande, i gabbiani, le barche, le onde. Andò dal padrone della collina e comperò un pezzo di bosco, buttò gli alberi e si fece una casa con il muro intorno per stare in pace. Un altro uomo comperò un altro pezzo di terra e si fece un casa anche lui col muro intorno per stare in pace. Altri uomini costruirono case sulla collina e a poco a poco il bosco sparì. Dentro le mura nessuno vedeva più il mare, nè il sole che nasceva e tramontava, nè i gabbiani, nè le barche e i bastimenti, nè l'onda bianca sulla spiaggia. 1 bambini giocavano da soli nei piccoli -iardini di cemento. Fu messa una telecamera in cima alla collina e la TV a circuito chiuso in ogni casa. Così,

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Manuale di Riabilitazione Cochlear in poltrona, la gente della collina guardava il mare e il sole nel televisore. Ma i bambini in casa non ci volevano stare e giocavano da soli nei piccoli giardini di cemento. Un giorno un bambino mentre guardava una lumachina sul muro scoprì un buco fatto dall'acqua e dal vento. Al di là del buco c'era l'occhio di un altro bambino che lo fissava. Uno di qua e l'altro di là, i bambini slargarono il buco e si dissero ciao. E mentre parla- vano tiravano via le pietre dal muro e il muro crollò. E invece di due giardini piccoli, ora c'era un giardino più grande. A quel rumore, uscirono di casa e videro il doppio giardino e i bambini felici e la gente che stava di là. Parlarono insieme e intanto portavano via le pietre dei muri e diventarono amici. E siccome è bello essere amici lo dissero a tutti. Così anche gli altri distrussero i muri, piantarono alberi e la collina diventò un grande giardino per tutti. Dalla cima fu tolta la telecamera e dalle case i televisori, perché ora tutti vedevano il mare e il sole e l'onda e i gabbiani e le nuvole con i propri occhi.

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