CHI SIAMO VERAMENTE? -...

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1 CHI SIAMO VERAMENTE? Questa serie di insegnamenti è destinata a tutti gli studenti della Grande Opera che amano gli insegna- menti del Ram. Per lo studio di questi insegnamenti consigliamo di creare un ambiente di apprendimento che sia ideale per lo studio e la contemplazione. Accendete il caminetto e mettetevi comodi. Preparate il vostro vino e la vostra pipa.* Preparate voi stessi. Aprite la mente all’apprendimento e alla genialità. ----------------------------------------------------------------- * Sul significato del vino e della pipa rimandiamo al video Ramtha, Le due Vie, Macro Edizioni. www ramtha.com CHI SIAMO VERAMENTE? Nota sulla traduzione Le pubblicazioni della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., sono la versione originale e l’unica fonte che, previo permesso, possa essere utilizzata per qualsiasi traduzione in altre lingue. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo testo può essere utilizzata e riprodotta in alcuna forma, incluso fotocopie o registrazione, previa concessione scritta di JZK Publishing, a division ofJZK Inc. Invitiamo il lettore a considerare il fatto che rendere gli insegnamenti di Ramtha® in forma scritta è un’impresa irta di difficoltà e di sfide. Una delle principali caratteristiche del modo di insegnare di Ramtha® è il valore esperienziale di quell’insegnamento. Nella forma scritta non sempre è possibile catturare questo aspetto come invece è possibile nella forma audiovisiva. Impegno e intento della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., è presentare gli insegnamenti di Ramtha® nel massimo rispetto della loro originalità e della loro vera intenzione. Quest’opera è una trascrizione di Ramtha Dialogues, Cassetta 353, In the Beginning— Level 1, 3-4 maggio 1997. © Copyright JZK, Inc. 1997. Titobùi orz~inaIe: Who are we really? traduzione Valeria Valli editing Valentina Pieri copertina Matteo Venturi stampa Tip. Sograte Città di Castello (PG) I edizione febbraio 2004 Il edizione luglio 2004 III edizione ottobre 2004 Collana “Davanti al Caminetto”

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CHI SIAMO VERAMENTE? Questa serie di insegnamenti è destinata a tutti gli studenti della Grande Opera che amano gli insegna-menti del Ram. Per lo studio di questi insegnamenti consigliamo di creare un ambiente di apprendimento che sia ideale per lo studio e la contemplazione. Accendete il caminetto e mettetevi comodi. Preparate il vostro vino e la vostra pipa.* Preparate voi stessi. Aprite la mente all’apprendimento e alla genialità. ----------------------------------------------------------------- * Sul significato del vino e della pipa rimandiamo al video

Ramtha, Le due Vie, Macro Edizioni. www ramtha.com

CHI SIAMO VERAMENTE?

Nota sulla traduzione Le pubblicazioni della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., sono la versione originale e l’unica fonte che, previo permesso, possa essere utilizzata per qualsiasi traduzione in altre lingue. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo testo può essere utilizzata e riprodotta in alcuna forma, incluso fotocopie o registrazione, previa concessione scritta di JZK Publishing, a division ofJZK Inc. Invitiamo il lettore a considerare il fatto che rendere gli insegnamenti di Ramtha® in forma scritta è un’impresa irta di difficoltà e di sfide. Una delle principali caratteristiche del modo di insegnare di Ramtha® è il valore esperienziale di quell’insegnamento. Nella forma scritta non sempre è possibile catturare questo aspetto come invece è possibile nella forma audiovisiva. Impegno e intento della JZK Publishing, divisione della JZK, Inc., è presentare gli insegnamenti di Ramtha® nel massimo rispetto della loro originalità e della loro vera intenzione. Quest’opera è una trascrizione di Ramtha Dialogues, Cassetta 353, In the Beginning— Level 1, 3-4 maggio 1997. © Copyright JZK, Inc. 1997. Titobùi orz~inaIe: Who are we really? traduzione Valeria Valli editing Valentina Pieri copertina Matteo Venturi stampa Tip. Sograte Città di Castello (PG) I edizione febbraio 2004 Il edizione luglio 2004 III edizione ottobre 2004 Collana “Davanti al Caminetto”

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Prefazione La raccolta di insegnamenti di Ramtha che va sotto il nome di “Davanti al Caminetto” si propone come uno strumento per continuare l’apprendimento rivolto agli studenti della Scuola di Illuminazione di Ramtha e a chiunque sia interessato agli insegnamenti di Ramtha e abbia familiarità con essi. Nel corso degli ultimi ventiquattro anni, Ramtha ha continuamente e metodicamente approfondito e ampliato la sua spiegazione sulla natura della realtà e la sua applicazione pratica attraverso varie discipline. Per una migliore comprensione è utile che il lettore abbia partecipato a un Ritiro per Principianti o a un Workshop della Scuola di Illuminazione di Ramtha, o abbia familiarità con le istruzioni che Ramtha impartisce ai suoi studenti. Tali informazioni si trovano nel libro Come creare la propria realtà, Macro Edizioni, 1999 e nel video, Creare la propria Realtà, Macro Edizioni, 2000. Godetevi il vostro studio e la vostra contemplazione.

Capitolo Primo

Non Io sapete che siete Dio?

Salve, mia splendida gente. Vi saluto dal Signore Dio del mio essere al Signore Dio del vostro essere. Ora, principianti, facciamo un brindisi. E’ solo acqua. Ora questo saluto che facciamo quando ci riuniamo, lo facciamo nel nome di Dio. Ed è vero, c’è un Dio ma è ancora più importante che quel Dio, proprio così, oggi interagisca con voi ed elevi il vostro Spirito ed apra la vostra mente affinché impariate, ed apra la vostra anima perché accettiate i messaggeri che stanno per arrivarvi. E quando tutto ciò vi accadrà, sarete elevati. Questa dunque è la nostra preghiera.

Ripetetela.

Mio amato Dio, il Misterioso,

ciò che mi ha dato la vita e sostiene il mio scopo,

in questo giorno celebro la mia vita.

Desidero che la mia conoscenza Si espanda.

Desidero che il mio corpo guarisca.

Do il mio permesso affinché questo accada. In questo giorno,

desidero che la mia vita cambi,

che il tuo scopo riguardo alla mia vita io possa realizzare.

Dio benedica la mia vita. Così sia. A/la vita!

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Splendido. Sedetevi. E, Dio, non sarebbe meraviglioso se quella preghiera si realizzasse? Ebbene, l’evento sarebbe concluso. Avete sentito correre voce che io sono Ramtha l’Illuminato; lo sono da quando ho conosciuto me stesso. Sono l’entità di cui hanno parlato i vostri parenti. Sono quella che è chiamata l’entità di cui hanno parlato i vostri amici. Sono un insegnante, questo è più che sicuro, e sono reale, secondo i vostri scienziati. Ora non vi sentite sollevati? Sono qui perché un gran numero di persone appartenenti alla mia gente molto, molto tempo fa, prima che la ristrettezza mentale dell’umanità prendesse veramente piede, ebbero l’opportunità di continuare la loro vita dopo la grande conquista, diciamo in dolce ritiro, su un continente che era in pace. Ora, quelle persone erano la mia gente. E là dove andai non c’era ancora niente di scritto nei libri; certamente non c’era alcuna televisione. Non si diceva mai che non si poteva andare da qualche parte, o che non si poteva fare qualcosa. Terminai la mia vita qui e procedetti oltre. Ora, non ci fu alcun insegnante che mi abbia mai Insegnato come fare ciò se non la natura. Voi conoscete la natura? Divenni un osservatore della natura e infine il suo amante. E procedetti oltre perché qui non c’era nient’altro a sfìdarmi. La mia gente si fermò perché voleva una vita, volevano allevare figli e generazioni, creare un territorio e dei beni e tutte quelle cose. E prima di andarmene dissi loro: «Un giorno, ritornerò. E quando sarete pronti a vedere dove sono andato, dopo che avrete consumato molte vite e molti corpi per fare quest’esperienza vi mostrerò dove sono andato e il modo per arrivarci». Ebbene, questo è chi sono io. Ora, ho progettato di ritornare qui in un modo estremamente ingegnoso — in modo ingegnoso — perché nel corso del tempo ci sono stati dei terribili pregiudizi in cui siete incorsi e che vi siete portati dietro attraverso le generazioni ed essi hanno sede nella vostra anima. Due di questi pregiudizi sono, primo, che soltanto l’uomo può essere Dio — quale farsa! — poi che le donne sono inferiori all’uomo, per cui il regno dei cieli non viene loro concesso, a meno che non venga loro accordato da una persona di sesso maschile. Dio, al giorno d’oggi nella vostra vita, viene sempre indicato come “lui”. Il suo unico figlio era un lui, e quei preti castrati sono dei lui che si pongono come interpreti tra l’impura donna e il santo dei santi —

tutta spazzatura. Quindi ciò che vediamo, anche in quello che chiamate tempo moderno, è che c’è ancora una resistenza a trattare le donne diversamente da beni personali o da qualcosa con cui andare a letto. Non potete sapere di cosa si tratta se siete bloccati dai pregiudizi. Dunque sono tornato qui con un entità che, nel corso della mia vita, aveva un desiderio davvero intenso di andare là dove ero andato e che voleva guidare un’armata. Ebbene, ora ciò è stato resomanifesto. E l’armata è molto più temprata di quella di 35000 anni fa. Quello contro cui marciamo qui è la chiusura mentale. Non è per tutti. È per quelli che vogliono venire e imparare al riguardo. Ciò che sono non aveva niente a che fare col mio corpo, proprio come ciò che siete non ha niente a che fare col vostro corpo. Ciò che sono èqui come una consapevolezza a piena forza in un corpo femminile. Ora, quelli che mi sono stati vicini per un certo tempo non hanno alcun dubbio nella loro mente sul fatto che io ero un uomo — nessuno. Così è. Ma poi ci sono anche la consapevolezza e lo Spirito di me stesso che entrano in un corpo femminile. Bene, io non opero grazie a questo corpo. Questo cervello è un computer. E io insedio la mia volontà nel suo subconscio, nel retro della sua testa ed essa gestisce tutto il resto. Quindi guardandomi, non si può dire del tutto che Dio sia un uomo. Né si può dire del tutto che Dio sia una donna. Ma certamente si può dire che Dio dev’essere entrambi e nessuno dei due. Ebbene, questo è il messaggio. Vedete, Dio non ha alcuna connessione con un genere, non ha niente a che fare con un corpo, ha tutto a che fare con l’opinione personale. È ciò che chiamiamo sé spirituale. Dunque sono ritornato e, in una donna molto ordinaria e semplice, ho dato origine a una grande verità prima che diventasse di moda. E ciò che ho detto, era: «Non sapete chi siete? Non lo sapete che siete Dio? E perché dovreste pensarla diversamente? E chi dice che non lo siete? Io vi dico che lo siete. Allora cosa dovete fare per

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realizzarlo? Dovete diventare degli individui. Come fate a farlo? Lo fate invero sapendo chi siete e ciò che siete. Hanno forse tutti la stessa malattia? Hanno tutti la stessa mancanza? Hanno tutti la stessa necessità? No». Il messaggio quindi, se messo in atto dall’ascoltatore — che siede in attonito silenzio nel tentativo di riconciliare questa conoscenza con ciò che gli era stato insegnato quando andava al catechismo — se ne sta lì seduto e una parte di lui sa che è la verità; lo sa. E tuttavia c’è quest’altra parte di lui che sta cercando di razionalizzare la conoscenza — di razionalizzarla. Razionalizzarla significa giudicarla, arrivare a un giudizio sull’informazione. Bene, quando imparate ciò che riguarda quei due aspetti di voi stessi, qual è la parte di voi che vuole precipitarsi a negare quello che è chiaramente un complimento nel regno più alto ed elevato? Perché dovreste voler negare il fatto di poter essere uno Spirito non transitorio, di poter essere qualcosa di più del vostro corpo, di poter essere più di ciò per cui avete lavorato tutta la vita? Perché mai dovreste volerlo negare? Perché non dovreste nemmeno volerlo prendere in considerazione? Ebbene, negare che Dio vive in voi vuoi dire negare quella che è chiamata la vostra capacità di avere illimitata conoscenza interiore, la vostra capacità di provare illimitato amore, la vostra capacità di avere illimitato potere, la vostra capacità di manifestare ciò che in tempi più antichi veniva chiamato il regno dei cieli. Ora all’inizio io ho affermato questa verità alla gente che è venuta. Ciò era straordinariamente provocatorio.

«Beh, non mi è proprio possibile alzarmi domani mattina e dire che sono Dio!». «Perché no? Perché non puoi farlo?». «Beh, qualcuno potrebbe sentirmi». «E allora?» «Beh, penserebbero che sono andato fuori di testa». «Ci sei andato. Questo è il punto».

Ora io ho portato questo messaggio perché èciò che ho imparato nella mia vita. E la vita non ha a che fare col morire. Voglio che lo sappiate. E la vita non ha a che fare col vivere come un asceta da qualche parte, cercando di vedere le cose soltanto come Dio perché, sapete, quando tentate di fare ciò, rimanete separati. Vita e Dio sono intercambiabili. Sono, ebbene sì, la stessa cosa. Così queste persone hanno incominciato a dire: «Bene, dunque sono Dio» e ne hanno soffocato la crescita. Allora ho insegnato loro a fare cose meravigliose. Essi sono riusciti a fare cose meravigliose e io ho detto loro, allora, chi è che ha fatto questo? Non sono stato io. Chi ha fatto questo in voi? E stato il Dio che è in voi a farlo. È facile. Ecco come sono diventato famoso quaggiù, e infame, perché vi ho detto la verità. E cosa significa sapere ciò? Significa che c’è una parte di voi a cui non avete mai attinto. E questo non ha nulla a che fare con tutta quella spazzatura metafisica alla abracadabra. Questa non è la Nuova Era. Questa è la vecchia era. Il vostro cervello è una testimonianza del fatto che non sapete tutto. Lo sapete che usate meno di un decimo di quel cervello? Di cosa se ne sta in attesa tutto il resto, quelle stanze vuote? E in attesa di qualcosa. Ebbene, che cosa potrebbe essere quel qualcosa? Nemmeno Einstein ha fatto pieno uso della capacità del suo cervello. E di cosa potrebbe essere in attesa? È in attesa di quella parte di voi che non ha ancora visto i vostri giorni migliori, quella parte di voi che sa tutto ciò che il vostro ego alterato sostiene che non sapete. Si sta risvegliando e se ne sta rendendo conto ed è abbastanza straordinario da imparare a dire: «So che c’è qualcosa di più grande in me. Ho sentito il suo movimento, ma non so come accedervi. Non so come fare ad accantonare i miei dubbi. Non so, invero, come fare ad accantonate la mia mente razionale». Così vi chiedo, che cosa vi ha fatto ottenere la vostra mente razionale? Vi ha fatto ottenere la pensione. Vi ha fatto ottenere un buon lavoro. Ma non ha tenuto insieme le vostre relazioni. Né vi ha impedito, proprio così, di morire. La mente razionale non ha neanche curato il vostro corpo quando era malato. Vi sono alcune cose che la trascendono Ora una cosa è dire che siete Dio — suona davvero meraviglioso — ma quando uscirete di qui ve lo dimenticherete, perché sulla piazza del mercato non funziona. È soltanto una filosofia. Ma se vi

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insegnassi a esserlo, un Dio? E se sapessi come fare ad aprire il vostro cervello e ad incorporarvì il pensiero e a manifestare la realtà? Allora potremmo forse dire che è stato il sé razionale a far questo? Mai. È il sé irrazionale, perché Dio è illimitato. Quindi questo significa che lo siete anche voi. Gli studenti, particolarmente in questo periodo, imparano tutto nella scuola ma non riescono a rendersi conto che tutto ciò che hanno imparato è teoria — teoria, dico. Se ne vanno nel mondo e poi si sforzano di metterlo in pratica. Immaginatevi un cosiddetto scienziato dei computer rigirare sul fuoco degli hamburger. È difficile metterlo in pratica. Dunque come ogni cosa, tutto ciò che sentite non è la verità. Tutto ciò che vi dico oggi non è la verità. È filosofia, è filosofico. È la mia verità perché divenni ciò, lo conquistai, e lo fui. Quando diventerà la vostra verità? Quando saprete che ciò che vi ho detto funziona? Quando sarete in grado di fare qualcosa che non avete mai fatto prima. Allora conoscerete la verità. E se quella sarà l’unica parte di verità che avrete colto da questo week-end, ne sarà pienamente valsa la pena, poiché quello è un piccolo seme che dice che ho la capacità di compiere lo straordinario. E Dio, proprio così, non è qualcuno più dotato di me. Non esiste qualcosa come una persona dotata. Ci sono soltanto persone e quelli che scelgono di sapere e quelli che non scelgono di sapere. Io sono riuscito a mantenere, senza essere cacciato, questa verità — che voi siete Dio — per tutti questi anni. Bene, per me è stato un tempo brevissimo. Ma sapete quante persone che sono venute ed hanno ascoltato, hanno imparato e sono state addestrate, adesso questo lo vivono nel mondo? Molte, grazie a Dio. E non è che costoro siano miei seguaci. Dove andranno quando oggi me ne andrò di qui? Come potreste seguire Ramtha? Non potete seguirmi; è impossibile. I seguaci non imparano mai niente. Gli studenti imparano sempre. Uno studente è disposto ad imparare e ad essere messo alla prova. I seguaci non vengono mai messi alla prova. Non imparano mai. E naturalmente il guru in tutti i casi non sa niente, quindi non insegnerà loro niente. Ci sono molte entità per cui questa è una verità. E non potete guardarle e dir loro: «È impossibile. Come fate a sapere che Dio è in voi?». Non potete guardarmi e sminuirli perché sono straordinari, perché sono entrati in contatto con qualcosa dentro di loro che è sempre stato là. E come lo chiamano? Non gli danno un nome. Lo chiamano il Principio Madre/Padre. “È il mio Spirito Santo. È il Dio in me. È quello che in ultima analisi sono. E io sono più grande delle mie limitazioni”. Ora loro conoscono una verità. Voi non ancora. Io sono ancora qui che insegno, perché a dispetto di ciò che dice il mondo, esso morirà. E a dispetto di come la pensa la gente là fuori, non è preparata per il cambiamento. E non sono qui per cambiare il mondo, ma per provocare ciò nelle vite degli individui che desiderano sapere. Questo è tutto. Un pugno di maestri — Maestri, e cosa sono? Ebbene, sono persone comuni che un mattino si sono svegliate e hanno detto: «C’è qualcosa di più nella vita, e io me lo sto perdendo». Queste sono persone che non hanno lasciato il loro lavoro, non hanno cacciato a pedate il gatto, né lasciato la moglie. Questi sono individui che dicono: «Non sono il lavoro o mia moglie, il mio gatto e il luogo in cui vivo a rendermi felice. È compito mio. E deve esserci qualcosa di più». Queste sono le entità che vengono per imparare. Costoro imparano tutto su se stessi: il loro cervello, come funziona; il loro corpo, come funziona; i

loro sogni, che cosa sono; la fisica, come viene creata la realtà dalla mente. Imparano tutto questo, fanno ritorno e lo mettono in pratica nella loro vita. È per far questo che io sono qui. E quando avrò un gruppo di persone in grado di creare la realtà nelle loro mani dal nulla nel giro di qualche secondo, in grado di guarire i malati con un tocco, di fatto in grado di compiere ciò che è eccezionale, allora tutto questo sarà valso la pena, perché costoro diverranno luci per il mondo intero. Loro sono persone comuni. Voi siete persone comuni. E ci siamo quasi. Abbiamo già delle entità che possono fare queste cose. E una volta loro sedevano nello stesso posto in cui siete seduti voi e si scusavano allo stesso modo con la persona a cui avete appena parlato; avete declamato pressappoco la stessa cosa. E non pensate che fossero scettici? Erano tutti scettici. Perché no? È facile esserlo. Quello che è difficile è accettare. È facile morire. Quella gente che si uccide e pensa di stare passando a una nuova vita, sciocchezze. È facile morire. È difficile vivere. E tuttavia quello è il dono di Dio.

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Capitolo Secondo

Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà

Ora, principianti, splendide entità, quanti di voi sanno che cos’è la frase “consapevolezza ed energia creano la natura della realtà?”. Quanti di voi sanno che cosa significa? Alzate la mano. Più in alto; che si vedano le vostre ascelle. Lo sapete? Che cos’è? Rivolgetevi al vostro vicino e diteglielo. Che cosa vuol dire? Allora, come suona? Ciò che pensate, lo siete; e ciò che pensate, la vostra vita è. Come suona questo? Beh, è abbastanza corretto, ma suona un po stile New Age, non è vero? Ora voglio che scriviate: “In principio, io sono consapevolezza ed energia e questo è tutto ciò che esiste”. Scrivetelo. “In principio, io sono consapevolezza ed energia”. Quindi ora, studenti, consapevolezza è un termine del tutto nuovo; ai miei tempi non c’era. Ed è un termine misterioso, non è vero, perché può riguardare qualunque cosa che qualunque scrittore voglia. È una parola che è un enigma, perché si sforza di spiegare l’autoconsapevolezza. Si sforza di spiegare lo Spirito. Si sforza di spiegare la Mente. Si sforza di spiegare il sé. Osservare tutti lottare con questa parola è davvero splendido. La parola è un dono. Poiché è un dono e nella sua definizione non è mai stata davvero compresa, chiunque la voglia usare entro il dominio della propria capacità di comprendere, l’ha fatto — senza che qualcuno dica che non è corretto. Ma in principio, come imparerete oggi, tutti voi eravate, eravate consapevolezza ed energia e quello è tutto ciò che esiste. Ora in questo contesto, che cosa significa? Significa che siete consapevolezza, che significa presenza consapevole, che significa Spirito; che voi, viaggiatori con un’anima — l’anima è ciò che è detto lo scriba di tutte le vostre esistenze — consapevolezza ed energia, con il loro scriba, l’anima, hanno vissuto innumerevoli vite in molte incarnazioni e in molti corpi. A quale scopo? Se siete consapevolezza, il che significa che siete consapevoli, ed energia, il che significa che siete mobili, perché mai se in principio eravate tutto dovreste essere quaggiù nel fango e nell’oscurità del piano della dimostrazione? Qual è lo scopo di questa vita? Accrescere la mente. Scrivetelo. La mente. Bene, ora “mente” è un’altra di quelle parole, non è vero? Spesso viene confusa col cervello. La mia mente ha mal di testa. Ebbene, la vostra mente non è il vostro cervello. Ed è spesso confusa con la consapevolezza, ma non lo è. Consapevolezza ed energia sono i suoi genitori. Ma ciò che la mente è, è il risultato complessivo del processo di rendere conosciuto lo sconosciuto. Scrivetelo. La mente è il risultato complessivo del processo di rendere conosciuto lo sconosciuto. Dunque eccovi qui in principio, consapevolezza ed energia, esseri radiosi nel Vuoto un vasto nulla —

nulla. Ma siete consapevoli di nulla. E se il nulla fosse tutto ciò di cui siete mai stati consapevoli, sarebbe un luogo comune. Ma il luogo comune vi disse: «Va’ e rendi conosciuto lo sconosciuto. Scopri chi sono, che cosa sono». E voi avete detto: «Va bene, lo farò. Da che parte inizio?». «Beh, inizia dall’inizio>,. Contemplate che cosa ciò significhi. Ora, questo è il punto in cui viene creata la mente. Quando consapevolezza ed energia contemplano la parola “inizio”, non c’è alcun punto di riferimento rispetto a cosa la parola significhi. Ma quello che effettivamente venne compiuto fu l’atto della contemplazione. La contemplazione in consapevolezza ed energia è un movimento verso l’interno, dunque quando vi muovete verso l’interno e contemplate la parola “inizio” — che non avete idea di cosa voglia dire — l’atto del contemplare dev’essere la definizione definitiva di “inizio”, e lo è. Quindi adesso consapevolezza ed energia hanno ottenuto una mente. E la mente è costituita di “inizio”. Ebbene, perché allora dobbiamo perseguire la mente? Perché quanti di voi hanno sentito

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parlare della mente di Dio — alzate la mano — della mente di Dio? Dunque, come può il Vuoto, un vasto nulla, avere anche una mente? Bene, il nostro viaggio consiste nel rendere conosciuto lo sconosciuto e ogni atto di creazione di qualcosa dal nulla produce una mente, una memoria. Ora, per quanto tempo avete fatto questo? Su questo piano, approssimativamente per dieci milioni e mezzo di anni. E avete vissuto per dieci milioni e mezzo di anni su questo piano — su questa Terra —

reincarnandovi, ad ogni incarnazione in un corpo nuovo. Perché mai lo Spirito dovrebbe avere proprio bisogno di un corpo? Perché questo piano è più pesante di consapevolezza ed energia; ne è il prodotto. Questo piano è una mente. Perché dovreste voler venire quaggiù? Per rendere conosciuto lo sconosciuto. Perché? Perché non siete mai stati qui prima. Dieci milioni e mezzo di anni fa — e oggi lo imparerete — siete caduti in questa cosa. L chiamata materialità, e voi siete i suoi creatori. Qual è allora lo scopo di perdersi nella materialità? Renderla conosciuta E se l’unica entità a cui renderla conosciuta che avete a disposizione siete voi, quello è tutto ciò che basta. Quindi adesso fate attenzione alla ricompensa di una vita: come passiamo dunque dall’essere consapevolezza ed energia al processare la mente? Ebbene, di cos’è fatta la mente? La mente è fatta di pensiero. La mente è composta di pensiero. Ora, questa è un’altra parola che confonde, non è vero? Perché, lo sapete davvero che cos’è un pensiero? A volte ci pensate un po’, ma non vi dedicate mai un altro pensiero. Non comprendete mai i meccanismi che stanno dietro al fatto di dire a qualcuno: «’Ti ho pensato». Che cosa vuoi dire pensare e che cos’è il pensiero? Lo fate continuamente E parlate come se ne foste esperti, ma non lo siete.

Differenza tra consapevolezza, energia, mente, pensiero e cervello

Quindi adesso vi chiedo: qual è la differenza tra consapevolezza, energia, mente, pensiero e -introduciamo ora un’altra creatura — il cervello? Forse pensavate che il pensiero fosse il pensare, e che il pensare — il pensare — fosse l’autoconsapevolezza. In ciò consiste la consapevolezza; la con-sapevolezza è il pensare. Ebbene, ora — e io penso pure che la consapevolezza sia anche la mente —ebbene, non è così che funziona. Il pensiero — un pensiero — è un istante congelato, una memoria della consapevolezza di un fiume di consapevolezza. Ecco se vediamo consapevolezza ed energia come un fiume, il cervello allora ha la capacità di fotografare delle sezioni di quel fiume e congelarle — un istante. Quell’istante fotografato è chiamato pensiero. Ora voglio che vi rivolgiate al vostro vicino prima che procediamo oltre e che gli diciate che cosa sono consapevolezza ed energia e la differenza tra consapevolezza, mente e ciò che siete, esattamente ciò che vi ho insegnato fino a questo punto. Potete incominciare. Ora, principianti, è stato davvero splendido. È stato bellissimo. Ma ciascuno dei partner deve rivolgersi all’altro spiegandogli queste cose, non soltanto uno dei due, mentre l’altro annuisce. L’idea qui è che, dopo che il vostro partner ve le ha spiegate, voi vi rivolgiate a lui spiegandogliele a vostra volta. Non si tratta di discutere; si tratta di imparare. Capite? Ora tutto ciò che ho appena finito di insegnai-vi, voi non lo capite completamente, quindi non dovete preoccupar vene. Ripetete soltanto quello che vi ho detto. E troverete assai meraviglioso il fatto che quello che inizierete a ripetere, inizierete a comprender lo. Capite? Naturalmente sì. Ora consapevolezza ed energia Sono ciò che voi siete. La mente è la missione. I pensieri costituiscono la mente. Qual è allora il meccanismo che sta in mezzo? E la mente è localizzata? La mente non è localizzata. Consapevolezza ed energia dunque, inestricabilmente unite, sono tutto. Il loro potenziale è tutto, e tutto in quanto potenziale le definisce, ma il loro viaggio consiste nel creare a partire da ciò che esse sono. E l’atto del creare produce una mente, che è quello che consegniamo a ciò che chia-miamo la mente di Dio. Ora vi verrebbe da pensare che, dieci milioni e mezzo di anni fa, sapevate un mucchio di cose. Ebbene sì. Questo è chiamato il primo piano qui e questa è la massa corporea richiesta per questo piano. Ora, ogni livello ha il suo corpo. Ogni livello ha il suo cervello. In altre parole, pensate a questo: ci sono

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sette cieli, il che significa che ci sono sette livelli su cui potete apparire, e sono tutti determinati da un tempo. Quindi all’interno di questa stanza abbiamo all’opera altri sei livelli. In ciascuno di quei livelli, non potete andarci se non avete un corpo per potervi esistere, perché se non ce l’avete non sarete in grado di partecipare in quel livello. Ora giusto perché capiate, tutti voi avete dei corpi negli altri livelli e questo è il corpo che avete attualmente. Che cosa c’è di così importante in questo? Bene, noi abbiamo creato questo luogo. Abbiamo creato il tempo. La velocità a cui tutto vibra qui è molto lenta. Perché possiamo continuare a plasmare la mente, dobbiamo abitare un corpo che è alieno rispetto a ciò che siamo. Voglio che lo capiate. Lo Spirito che siete non è questo corpo, sebbene lo Spirito abbia creato questo corpo. Questo corpo è l’abito che indossiamo in questa vita. Ed è splendido, perché è la macchina più magnifica che sia mai stata creata e non sarà mai duplicato. E perché l’abbiamo fatto? Perché per poter far sì che consapevolezza ed energia abbiano un ‘interazione tangibile con questo pianeta e questo tempo, dobbiamo abitare un veicolo che vibri alla stessa velocità di questa sedia. E così adesso fate. E perché allora dobbiamo darci tutta questa pena? Bene, per ottenere questo cervello, il possesso più grande che avete in questo corpo. Pensate ad esso in questo modo: tutti voi che vi preoccupate della vostra faccia — sapete, quant’è bella, quant’è brutta, comunque sia — siate grati che il cervello è così grande, perché altrimenti su che cosa l’attacchereste? Se questo cervello fosse in realtà soltanto grande quanto la porzione che ne attivate, allora parte delle vostre sopracciglia e gli occhi vi ricadrebbero sul petto, perché non sarebbe molto grande. Questo è il nostro più grande possesso. Ora ascoltatemi. L’intera mente di Dio — intera — ciò significa tutte le vostre esistenze, più tutte le esistenze di tutti i batteri che siano mai stati creati, di tutte le entità che siano mai state create, qualunque cosa abbia prodotto una mente, ciò è chiamata la mente di Dio. E non è interessante il fatto che vi sia stato insegnato che la mente di Dio era composta dalla mente degli angeli? Ebbene, essi sono stupidi. Quello non sarebbe un Dio molto saggio. La mente di Dio non ha neanche solo a che fare con gli esseri umani. Ha a che fare con ogni uccello che sia mai vissuto. Ha a che fare con ogni virus che sia mai vissuto. Ogni albero produce mente. Ora, tutto questo è ciò che chiamiamo mente di Dio. Dunque voi ce l’avete? Ce l’avete tutti — è situata proprio qui nel cervelletto — il cervello rettile. Voglio che vi rivolgiate al vicino, velocemente, e gli diciate dove ha sede la mente di Dio nel suo corpo. Diteglielo come se lo sapeste. Ora, come si chiama quella parte del cervello? Ascoltiamolo, principianti, a voce alta. Il cervelletto — ditelo di nuovo — è la sede del subconscio e della mente di Dio. Scrivetelo subito nel vostro quaderno. È la sede del subconscio e della mente di Dio.

Come la mente si sviluppa dalla prima infanzia

Ora tutti noi, voi ed io, ci siamo incarnati qui, ed abbiamo contribuito a creare questo corpo —

splendida creatura, splendida — e abbiamo fatto il corpo capace di autoperpetuarsi. Abbiamo fatto ciò, e ciò è nella mente di Dio. Questo corpo fa parte della mente di Dio. Ma la ragione per cui questo diventa tanto importante per noi è che il cervello umano è un computer biologico. Che cos’ho detto? Ora, questa è un’affermazione che colpisce, ma lo è davvero. È un computer, perché un fiume di consapevolezza, ciò che voi siete, circonda il corpo, si muove continuamente attraverso questo cervello un fiume. L’energia si muove così: ondeggia. Ecco perché è chiamata il serpente. La vostra consapevolezza e la vostra energia tengono insieme questo corpo attuale. Quindi il vostro corpo attuale è continuamente influenzato da un fiume, immerso in un fiume di consapevolezza, proprio come la mente precedente. Ora come facciamo a far sì che quell’energia venga registrata? Dobbiamo avere qualcosa attraverso cui quell’energia si possa muovere, che sia stato creato specificamente per attivare e ricevere livelli elevati di energia sottile e che sia in grado di essere così Sottile da cogliere e trasferire quell’energia nell’attivazione elettrica di un punto veramente minuscolo del cervello, stimolandolo. Così il fiume di consapevolezza scorrendo si allontana da qua dietro (1) risalendo attraverso questa parte qui2. Ora com’è chiamato questo sulla vostra illustrazione? “Cervello giallo” è il nome con cui lo indichiamo

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alla scuola — la corteccia cerebrale. Colorate di giallo questa parte del cervello, per favore. La corteccia cerebrale: quello è il cervello nuovo; è il cervello ignorante. Non addormentatevi. State appena incominciando. Coloratelo di giallo. E quello lo chiamiamo, in questa scuola, cervello giallo. È la corteccia cerebrale. È il cervello nuovo nato con questo corpo fisico in questa vita. Ora questo cervello qui dietro, il cervelletto, è un’entità sorprendente perché viene trasmesso attraverso ogni linea genetica e non cambia. Quant’è diverso questo cervello? I vostri medici lo chiamano l’antico cervello rettile. Ebbene, lasciate che vi parli di quanto è splendido questo cervello. Se prendeste un piccolo rasoio e raschiaste via soltanto un minuscolo pezzettino di questo cervello —

quel tanto che basta a metterlo sotto una vostra unghia — se dunque lo prendeste e lo metteste sotto uno dei vostri microscopi, imparereste qualcosa di incredibilmente sbalorditivo. Innanzitutto, è molto granuloso. Scoprireste che quel minuscolo pezzettino raschiato ha più cellule, più cellule nervose interconnesse di tutto il cervello giallo messo insieme. È molto compatto. E ogni volta che copulate e generate dei figli come frutto dell’utero, è programmato in modo che ogni corpo avrà quel cervello. Esso viene ereditato in ogni generazione cosicché la mente di Dio — e voi che entrate in quel corpo, tutta la vostra conoscenza — venga portata con voi, e lo è. Ecco perché quando imparate a collegarvi con il subconscio, vi collegate con la mente di Dio. Questa sa esattamente perché siete qui. Ma non lo dice quassù. Conosce il vostro programma qui e il motivo per cui siete ritornati in questo corpo. Quest’entità quassù3 non sa nient’altro oltre a ciò che le ha insegnato l’ambiente. Ora, questo è il nostro computer. È con questo computer che congeliamo, nel tempo, noi stessi. E come funziona? Come rapida dimostrazione voglio che mettiate una x proprio qui sul lobo frontale. Prendete la penna e mettete una piccola x sulla vostra fronte, proprio qui. E se avete bisogno di un piccolo aiuto, chiedete al vostro partner di metterla per voi —è biodegradabile; lavandola andrà via —

una piccola x sulla vostra fronte. Fatelo, per favore. Questo punto qui spesso viene indicato come il terzo occhio. C’è un po’ di confusione col fatto che la sede dell’anima è collegata con la ghiandola pineale, ma parleremo di questo un altro giorno. La ragione per cui questo luogo è così importante è che qualunque pensiero vi si fermi diventa la realtà stessa. Ora, come funziona? Quando il vostro fiume di consapevolezza — Dal momento in cui siete stati fatti uscire dall’utero, avete avuto all’incirca un anno per decidere se volevate tenervi questo corpo o no. Dopo un anno, supponiamo che sia un sì. Ora, la maggior parte dei bambini iniziano a diventare molto svegli intorno ai quattro mesi, in particolar modo dopo il primo anno, poiché questo significa che voi, o il vostro Spirito, avete deciso di tenervi il corpo. Ora, l’apprendimento dopo un anno diventa molto rapido. Lo Spirito, ciò che voi siete, semplicemente riposa. E tutto ciò che fa il bambino è di venire istruito dal suo corpo sensuale —corpo sensuale — che significa occhi, naso, bocca, udito, tatto. Tutto è definito, letteralmente, dalla faccia stessa. Bene, che cosa intendiamo per definizione? Perché il compito del bambino è di costruire la memoria dell’ambiente nel cervello. E i bambini imparano molto, molto velocemente. Se il bambino è così fortunato da avere un grande genitore che non limita la mente del figlio e gli permette di percepire l’ambiente, allora abbiamo per le mani quello che chiamiamo un genio. Se il genitore, però, determina l’ambiente, allora in questo caso non abbiamo che un duplicato della madre, o del padre, o della baby-sitter nella nostra mente. Ora, tutto ciò che il bambino vede, annusa, assaggia e sente è registrato nel cervello per mezzo di quella che è chiamata rete neurale. Scrivetelo, per favore. I sensi nel corpo hanno una base di rete neurale nel cervello. Adesso non addormentatevi. Questo non è difficile. Il cervello è costituito di cellule nervose, a miliardi. Esse sono gli ingranaggi del computer. Lo Spirito permette al bambino di sviluppare quella rete neurale — quei neuroni. E i neuroni si spostano molto nel cervello, per cui è possibile modificare la vostra mente. Ora lo Spirito non prende possesso del corpo finché tutto questo non è messo in moto. Ecco cosa intendo: raramente i bambini creano la realtà finché non è stato attivato il loro sé spirituale, perché la gioventù riguarda il collegamento dei neuroni in forma di memoria nel cervello. I bambini interagiscono. Non creano; interagiscono. E l’interazione dà loro questo. Vanno a scuola. Qualcuno

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dice loro cosa fare. Loro lo memorizzano. Ogni giorno prendono parte alla vita. Non la creano. Ora perché è così, ovvero lo spirituale non accade fino a un certo momento in cui voi, in quanto Spirito, decidete di attivare il cervello? Perché siamo qui per creare la realtà. La creazione della realtà sviluppa la mente. Ora, pensiamoci per un momento. Ci vogliono più di diecimila neuroni per attivare e accendere il colore giallo nel vostro cervello. Pensate semplicemente al giallo per un momento — giallo, qualcosa di giallo — giallo. Proprio in questo momento avete approssimativamente diecimila e trentacinque neuroni che si stanno scaricando nel vostro cervello per darvi il colore giallo. Come fate a vederlo? Vedete il giallo con il vostro occhio? Lo vedete con la corteccia visuale? Come fate a vedere il giallo? Rivolgetevi al vostro vicino e diteglielo. Come fate a vederlo? Quanti di voi riescono a vedere il giallo nel proprio cervello quando dico: (<Vedete il giallo!»? Quanti di voi riescono a vederlo? Alzate la mano. Se non alzate la mano siete morti, perché tutti possono vedere il giallo. Ora, come avete fatto a imparare ciò quando eravate bambini? Avete visto il colore di un fiore e qualcuno ha continuato a dirvi che il colore — che i fiori sono fiori ma certi colori compongono certi fiori, e voi siete riusciti a decifrare ciò. I vostri primi ricordi sono di colore e questo è il motivo per cui avete un occhio qui, per essere in grado di filtrare la tonalità verso il cervello affinché esso crei una connessione. Una volta acquisito il giallo, lavoriamo sul rosso, poi dal rosso passiamo al verde. E ci sono molti di voi che quando erano bambini pensavano che l’erba fosse di colore giallo finché qualcuno non ha continuato a dirvi: «No, è verde». E mentre continuavano a dirvelo, voi avete iniziato a distinguere che l’erba non è gialla a meno che ci sia siccità. Capite come avviene l’apprendimento? In tutta la vostra giovane vita, siete stati esploratori. Questo è ciò a cui dovrebbe servire la giovinezza, a esplorare e imparare — imparare una gran quantità di cose — finché in quel periodo non avviene un’alba di maturità. Questo sembra piuttosto sensato — no? —perché inizierebbe anche a spiegare i problemi riguardanti la reincarnazione. Si è sempre argomentato che se siete già vissuti prima, com’è che non riuscite a ricordarvi quel prima? Inoltre, se siete già vissuti prima ed eravate una donna sana, -perché ci avete messo tutto quel tempo per camminare in questa vita? E. come mai c’erano delle cose che non conoscevate? Come mai ci sono ancora delle cose che non conoscete? Perché questo cervello appartiene a questa vita. L’ultima vita aveva il suo proprio cervello. Questa è una nuova vita. Vuoi dite che dovete ricominciare daccapo. Lo Spirito sa tutto. Conosce tutte queste cose. Ma sta portando il cervello in uno stato di maturità propria di un periodo tecnologico. Quello che i bambini sanno oggi, i bambini cinquant’anni fa non lo sapevano. Quanti di voi lo capiscono? Se foste vissuti cinquant’anni fa e foste morti, vorreste rinascere oggi perché i progressi nella mente in cinquant’anni sono stati straordinari, e quello è ciò che state cercando qui. Quindi ora sapete leggere e scrivere. Sapete fare i numeri. Conoscete i colori. La vostra mente è stata sviluppata nei confronti delle arti. Sapere come creare dei suoni. Sapete come comunicare. E poi avete i vostri piccoli pregiudizi sparsi attraverso tutto ciò, alcuni dei quali sono stati quelli dei vostri genitori. Adesso sapete un sacco di cose. E che cosa succede? Lo Spirito allora si risveglia. Inizia a passare attraverso questo. Sappiamo — tenete la mano così, così. Questo è chiamato spazio intersinaptico. Ripetetelo, per favore. Prendete i pugni — forza, questo è un neurone — e metteteli esattamente così. Ora quando pensiamo a un colore, questo scarica. Ora, voglio che facciate proprio cosi: scaricate. Pensateci. Non lo tocca. Ne sta al di sopra. Scarica un volt di elettricità. Fate proprio questo, per favore. Scaricate. Stiamo pensando al giallo. Sta scaricando — scaricando FIG. I: NEURONMI CHE SCAR1CANO E LO SPAZIO INTERSINAPTICO

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che scaricano a DIVERSI livelli d potenziale quantico

Ora, nel cervello avete miliardi di queste cose: neuroni, spazi intersinaptici, i luoghi in cui penetra l’informazione — imponente, complesso, ingegnoso. Lo Spirito sa adesso che il cervello è pronto, che voi, colui che pensavate fosse voi, ora è pronto per l’illuminazione. Esso entra e inverte la scarica del cervello, il che significa che adesso il flusso di energia che circonda il vostro corpo può iniziare a muoversi attraverso il cervello e il cervello inizierà ad attivare e sezionare questo fiume. Immaginiamo dunque che un fiume di consapevolezza sia lungo come questo palco e il cervello si accinga a tagliarlo in pezzettini molto piccoli e a riordinano, collegandolo a ciò che è già conosciuto nel cervello, o spostando ciò che è già conosciuto a un cervello quassù. Il cervello adesso sta tracciando una mappa della consapevolezza dello Spirito. Dunque lo Spirito penetra; il cervello inizia a scaricare. Questo è ciò a cui si è dato il nome di visione, illuminazione, ispirazione. Tutte queste cose provengono dal corpo spirituale. Non provengono dal cervello giallo. Lo Spirito penetra — fiume di consapevolezza — e il cervello lo congela, ne traccia una mappa. Ora, perché prendersi tutta quella pena? Qual è la ragione per cui siamo qui? Bene, voi, incarnati in questo corpo, avete un programma che viene dal Piano della Beatitudine. Avete qualcosa da fare qui: avete degli affari non conclusi e dovete continuare a creare, a rendere conosciuto lo sconosciuto; non potete spingervi oltre col rendere conosciuto lo sconosciuto finché non avete concluso il compito che vi giunge dalla vostra ultima vita. Quale sarà, quindi, il primo fiume su cui si inizierà a lavorare? L’affare non concluso dell’ultima vita. Ora potremmo esaminare in profondità di cosa si potrebbe trattare, ma questo lo terremo per un’altra volta. Questo è il primo passo oltre il cervello. E la ragione per cui è il primo passo oltre il cervello è che il corpo dev’essere orientato o destinato verso un luogo in cui esso, racchiudendo lo Spirito, possa concludere l’affare del regno di sua Madre/Padre e interagire. Questo è il primo passo. Quando tutto ciò è compiuto, allora incominciamo a rendere conosciuto lo sconosciuto, ciò che non abbiamo mai fatto. Dunque adesso sappiamo che il primo passo è l’affare inconcluso della vita precedente e che questo vostro cervello sta iniziando a fotografarne ogni parte. Perché? Beh, perché il cervello, che ora funge da computer, crea degli ologrammi — non ad-dormentatevi — ologrammi. Quella è una superficie a due dimensioni. Il pensiero non è mai così piatto. Il pensiero ha più dimensioni di questo o della persona che è seduta vicino a voi. Ogni pensiero che il cervello del bambino crea è olografico, molto visuale. Il cervello produce quindi una serie di ologrammi che chiamiamo pensare — e che si proiettano proprio

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qui — creati dall’intero cervello perché si proiettino in quello che è chiamato il lobo frontale. E il pensare non è altro che l’accendersi degli ologrammi in successione. E non è interessante il fatto che il cervello non pensi in termini di linguaggio? L’unico linguaggio che il computer conosce è il simbolismo ed esso è stato creato ad arte dal cervello stesso. C’è un intero centro nel cervello che decifra le immagini nelle parole che il corpo deve articolare. FIG. 2: EVOLUZIONE OLOGRAFICA DEL LINGUAGGIO SCRITTO

Ora prima di procedere oltre, voglio che diciate al vostro partner di cosa è costituito il cervello. Mostrategli un neurone e lo spazio intersinaptico, fategli vedere come fa quando scarica4 e ditegli che cosa accade durante la loro gioventù. Potete incominciare. State imparando? Quanti di voi stanno imparando? Sarà meglio che facciate fruttare i vostri soldi. Se il cervello è il computer, qualcuno dovrà essere il programmatore. Ciò significa che deve esserci qualcuno in casa. Ora, il pensiero è olografico. È prodotto da una rete neurale che rappresenta le forme. Per esempio, la stessa rete neurale che produce il giallo può combinarsi con la rete neurale “rotondo” e con la rete neurale “radiosità” e quando quelle tre scaricano, abbiamo il sole. Quanti di voi capiscono? Possiamo prendere la rete neurale “giallo”, di diecimila e più neuroni, combinarla con una mezzaluna, aggiungervi un po’ di ombreggiatura; fin qui abbiamo tre serie del cervello che scaricano, perché nel momento in cui aggiungiamo la forma, questa dà l’avvio a qualcos’altro. Dà l’avvio a una rete neurale basata sulla chimica del gusto. Questa si inserisce e ben presto il giallo si è trasferito in una banana —

delizioso. Il giallo allo stesso tempo scalda ed è commestibile. Per il cervello, è così che funziona. Quanti di voi capiscono? Ora possiamo prendere questo ed applicano ad ogni parte della vita, poiché tutto ciò che avete imparato può essere cambiato, rimescolato e può produrre immagini diverse. Niente è assoluto. Fin qui avete capito? Dunque il pensiero è ologramma. Bene, perché dovremmo far tutta questa fatica per produrre un ologramma che sappiamo già che esiste? Perché in questo cervello, esso presenta la sua immagine qui, nel lobo frontale. Ora quest’intero processo è chiamato consapevolezza ed energia. Questo è il processo nel corpo. Perché? Perché se tratteniamo quell’ologramma quassù senza lasciare che nient’altro interferisca con esso, tratteniamo, per mezzo della volontà, un pensiero. A che scopo? Quel desiderio che è in noi di farlo è

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indigeno a noi stessi — è naturale per noi farlo — trattenere un pensiero, perché quando lo facciamo accade qualcosa. Quel pensiero, immenso nel campo dell’energia ondeggiante a diverse frequenze che circonda il vostro corpo ed è collegata con tutte le altre energie, quel pensiero collassa tutta questa energia in particelle. 1. Il cervelletto. 2. Il cervello medio e la corteccia. 3. La corteccia cerebrale. 4.Vedi fig.1

Capitolo terzo

Lo studio dell’energia

Adesso giriamo pagina, e ci accingiamo a studiare l’energia. Voglio che disegniate una piccola linea come questa; è molto semplice. E quando la disegnate, voglio poi che sotto vi scniviate “l’energia in movimento”, proprio sotto. Forza. Potete farlo. Usate il cervello. Tutti hanno una rete neurale per questo. Energia in movimento: questo è l’aspetto che ha, proprio questo. FIG. 3: L’ENERGIA COME ONDA E PARTICELLA

Adesso prendetevi un momento per mostrarmi com’è con le vostre braccia. Forza. Questa è l’energia. Ora, a che punto fa il suo ingresso lo stato solido, la solidità? Bene, come imparerete, molto tempo fa quando tutti noi incominciammo, non c’era nulla di solido. La solidità è superficiale. In realtà è un’illusione. Ora, voi pensate che sia tutto. E ci si aspetta che la pensiate così. Ma lo Spirito non la pensa così. Ora la ragione per cui ci siamo procurati un corpo è che il corpo è determinato a insistere sulla solidità. È determinato a vedere il realismo di una cosa, perché vuole assaggiarla, annusarla, vederla, sentirla. Quello è ciò che ci si aspetta che faccia. Ebbene lo vedete, tutto questo che vi circonda? Guardate in questa stanza. Percepite il vuoto in questa stanza. Guardate lo spazio tra voi e me. Non riuscite a vederlo — non è vero? —perché tutto ciò che c’è tra voi e me è già una forma solidificata. Ma che dire del nulla — lo spazio — che conoscete? Che cos’è che occupa lo spazio? L’energia e le cose che vedete sono energia collassata, compreso il vostro

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corpo. Adesso voltatevi a guardare il vostro vicino. Non siete nient’altro che energia collassata. Voglio che glielo diciate, perché è una grande verità. Non siete nient’altro che energia collassata e un sacco di sostanze chimiche. Ora, niente esiste al di fuori della causa primaria, che è consapevolezza ed energia. Niente esiste al di fuori di ciò. Essa è l’azione sul nulla. Questo dunque suggerirebbe che tutto il potere, tutta la mente, tutta la capacità sono autocontenute in essa, ed è così. Quindi potremmo guardare quest’onda e dire: «Quella sono io», senza sbagliare, perché questa frequenza d’onda qui è energia. E tutto ciò che quest’energia è, sta aspettando di ricevere una forma. Vedete, tutto ciò che vi circonda è già stato elaborato. E tornare indietro e continuare a lavorarci su è un compito un po noioso. Quello che è avventuroso è ciò che sta tra voi e me, che non avete ancora elaborato. È questa energia. E ciò che esiste tra voi e me. Questo vuol dire che c’è un campo grezzo di potenzialità in questa stanza che non è mai stato pensato o sui cui non si è mai agito. Ora, ecco cosa vi dice la meccanica quantistica — e tutti voi che volete capire come manipolare l’energia dovreste studiare la meccanica quantistica. Ciò che essa dice qui è che non esiste niente che sia materia solida, ed è giusto; che l’unico modo in cui essa è diventata solida è che l’energia è collassata. Forza, esaminiamo questo. Qualcosa è collassato diventando questo. Chiamiamolo particella. Quindi a lato dei vostro disegno dell’energia, voglio che disegniate una grande particella grassa, una particella sovrappeso. Ora entrambe sono lo stesso essere. E volete vedere a cosa assomigliate? Questo è ciò a cui assomigliate. Voi siete consapevolezza ed energia. Questo, apparentemente solido, non è nient’altro che energia avvolta su se stessa. Adesso voglio che scriviate questo: le onde di energia sono allo stesso tempo sia attive che particelle. Sono la stessa cosa. Particelle ed energia sono la stessa cosa. Scrivetelo, per favore. Ora rivolgetevi al vicino e diteglielo come se non l’avesse mai sentito prima. Diteglielo. Che cos’è l’energia? Fateglielo vedere. Che cos’è? Ora, principianti, voglio che mi mostriate l’energia. Forza. Mostratemela. Splendido. Mostratemi una particella. Ora, cos’è stato il qualcosa di misterioso che ha determinato che quest’entità che fluiva liberamente all’improvviso facesse questo? Cos’è che ha fatto sì che l’energia si avvolgesse nella massa? Forza. Sentiamolo. Ditelo al vostro vicino. Non addormentatevi. State imparando. Non bloccatevi.

Il principio di indeterminazione e l’effetto Osservatore

Ciò che fa sì che l’energia collassi in forma di particella è l’Osservatore. Questo è ciò che vi dice la scienza, l’Osservatore. Ma chi è costui? Ebbene, siete voi. E negli esperimenti scientifici — questo indica quanto gli scienziati fossero privi di illuminazione — erano determinati a dimostrare che l’energia e le particelle erano la stessa cosa. Quindi allestirono dei piccoli esperimenti, sapete, dei piccoli esperimenti. Ed esattamente ciò che loro pensavano che questo avrebbe fatto, lo fece. Pensavamo di essere dei geni. E ripeterono l’esperimento più e più volte, ed esso continuò a farlo. Allora dissero: «Ah, vedete; ve l’avevo detto. L’energia è una particella. Non c’è alcuna differenza». Ed ecco che arrivò un collega — un “fisico newtoniano. La conoscete la fisica newtoniana? “ È soltanto una linea retta e finisce in un qualche luogo”? Bene, costoro arrivarono con i loro dubbi, vedete, perché non riuscivano a capire come ciò potesse essere. Così entrarono e allestirono lo stesso esperimento, ma sapete quale avrebbe dovuto essere l’azione secondo ciò che loro avevano stabilito? insomma, costoro si inserirono nell’esperimento con un pensiero predeterminato, che esso avrebbe reagito e sì sarebbe comportato secondo il principio di indeterminazione Ebbene, lo fece. Allora lo ri-

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peterono e dissero: «Vedete, non ha niente a che fare con il fatto di essere una massa. Sono due cose distinte». Poi arrivò l’altra squadra e rifece lo stesso esperimento ed esso divenne energia nella massa. Bene, ancor oggi abbiamo dei problemi. Ora, ecco che cosa è accaduto ad alcuni ingegnosi scienziati. Essi si resero conto di una cosa: che l’energia si comportava esattamente in conformità con l’Osservatore che osservava il campo. in altre parole, quello che loro pensavano avrebbe fatto, lo faceva sempre. Quindi tutti avevano ragione. La vecchia fisica classica, ha ragione. E anche la nuova fisica illuminata ha ragione. Non abbiamo posto per la verità di chiunque? Ora, l’Osservatore — questa, gente, e una notizia meravigliosa, a meno che naturalmente non siate dei classici. Adesso lasciate che vi mostri quanto sono consapevoli i fotoni di luce. Così fecero un altro piccolo esperimento. Non volevano nemmeno che la luce li sentisse parlare. Quindi andarono in una stanza schermata di metallo — di piombo. E dissero: «Ecco che cosa faremo. Spareremo un raggio di luce, ma di fronte ad esso porremo una barriera. Nel punto più basso metteremo una piccola fessura. E sul retro abbiamo un muro impressionabile come un negativo fotografico, per cui nel momento in cui i fotoni di luce colpiranno quel muro, noi saremo in grado di vederli, di tracciarne una mappa, poiché essi a quel punto si trasformeranno in oggetti solidi lasciandosi alle spalle la loro configurazione». Così una volta che si furono messi d’accordo su questo, allestirono l’esperimento. In effetti fu qualcun altro che lo allestì per loro, in modo da non informare nemmeno la luce su ciò che le sarebbe potuto capitare. Quindi ti1 un’altra squadra a far partire quel meraviglioso raggio di fotoni di luce. Ed ecco che propagandosi esso va a colpire quel muro, poi scende, attraversa la fessura, esce dall’altra parte e lascia la sua traccia. Piuttosto astuto, eh? «Vuoi dirmi che i fotoni di luce sono consapevoli? Va bene, allora sarò Dio». Certo che lo sei. Ora se non mi credete, abbiate un po’ di rispetto per la scienza; credete loro, perché ciò che viene dimostrato — persino quando hanno lavorato alle sue spalle — è che la luce conosceva il gioco. Sapeva esattamente cosa fare. Normalmente un raggio di luce avrebbe solo percorso una linea retta: ma queste particelle e onde fo-toniche attraversarono la fessura e raggiunsero il muro di fondo. Ora non pensate quindi che l’energia che esiste tra voi e me sia iperintelligente? Quanti di voi sono d’accordo? Ma allora, se è così intelligente, perché ha bisogno di voi? Perché voi siete l’Osservatore. Siete Dio, e l’energia agisce in conformità con Dio. Ora direte: «Beh, quello è un passo un po lungo a partire dal laboratorio». No, non lo è. Potrei portarvi là dentro e voi potreste osservare una nube fotonica ed essa farebbe esattamente ciò che vi sareste aspettati che facesse. E dovreste rivolgervi allo scienziato spiegandoglielo e lui capirebbe. Direbbe: «Bene, è così che pensavi fosse una nube fotonica?» «Oh si, sì, sì, sì!» «Bene, allora quello è ciò che hai visto». Quanti di voi capiscono? Allora chi è l’Osservatore dell’energia? Siete voi. Qual è la forza dell’atto di osservare? L’ologramma che risiede proprio qui. Vi ricordate quella x che abbiamo messo sulla vostra fronte? La x segna proprio questo punto. Questo è l’Osservatore poiché quella forma consapevole collassa l’energia in particelle. Questo focus può fare tutto ciò che vuole a questo campo energetico. Ora, ecco qualcos’altro che voglio che capiate: se quello è l’Osservatore, e lo è, ed è già estremamente intelligente, allora potremmo chiamare quello il signore e questo il servitore. Potremmo chiamarlo consapevolezza ed energia. Dunque l’energia, tutte le onde di energia sono state qualcosa. Quando collassano in particelle, è perché sono state focalizzate in modo che collassassero. Questo significa quindi che quest’intera onda trasporterà uno schema e collasserà lo schema di conseguenza.

Comprendere le particelle atomiche Allora, come posso farvi capire? Mettiamola così: quanti di voi sanno che cos’è un atomo —un atomo?

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Alzate la mano. Vediamo qualche ascella. Forza. Sapete che cos’è un atomo? Quello vi sembra familiare?5 Io non ho mai disegnato bene. Ora quest’atomo che vedete, nel suo centro — il suo nucleo, quel piccolo seme là — beh, quest’intera entità qui è solo una forma che l’energia indossa. Dunque come posso dirlo? Posso dire che l’energia ha creato se stessa in ogni particella che sia mai esistita. Quindi c’è una conservazione di energia nella natura, e questo significa semplicemente che non esiste alcun tachione fisso, né invero esiste alcun fotone di luce fisso né alcun elettrone fisso. Gli elettroni sono stati nuclei; i nuclei sono stati fotoni di luce; i fotoni di luce sono stati tachioni — tutte particelle. Non addormentatevi. Perché è importante che ve lo ricordiate? Per voi in quanto studenti serve a sapere che non avete bisogno di ottenere più energia; dovete soltanto riciclare l’energia che attualmente possedete, e potete avere tutto. Avere tutto non significa che dovete fare ginnastica quaranta volte al giorno per ottenere energia; non vuoi dire quello. Significa soltanto che l’energia che circonda il vostro corpo proprio adesso e che ha mantenuto in esistenza la vostra vita mondana, le particelle mondane — le particelle mondane — possono essere barattate con particelle straordinarie. E voi non dovete fare nulla. Dovete soltanto ri-formare gli ologrammi. E nel momento in cui ri-formate gli ologrammi come Osservatore, la vostra vita si dissolverà e si ri-formerà. Rivolgetevi al vostro vicino e spiegate l’effetto Osservatore sull’energia e ditegli come fate a sapere, almeno filosofìcamente, che l’energia è consapevole. Potete incominciare. Principianti, quanti di voi capiscono, almeno teoricamente, che quello a cui pensate influenza l’energia intorno a voi? Così sia. Sta iniziando a sembrai-vi un po’ più logico? Ed è un po’ più cre-dibile? Lo è, non è vero? Ebbene, questo si chiama illuminazione. 5. Vedi fig. 3

Capitolo Quarto

Che cos’è la realtà?

Ora, la realtà: consapevolezza ed energia creano la natura della realtà. Ebbene, che cos’è la realtà? Scrivetelo, per favore. La vostra realtà è composta da tutte le persone, cose, luoghi, tempi ed eventi della vostra vita. Rivolgetevi al vostro vicino e leggeteglielo ad alta voce, come se foste il più saggio filosofo di tutti i tempi. Ora, studenti — principianti — cosa abbiamo detto dunque qui stamattina? Abbiamo detto che la vostra intera vita è così come l’avete creata. Quindi adesso — tenete duro; non addormentatevi — non potete incolpare nessun altro perché vi prende parte. Siete ancora con me? Non siamo vittime; siamo creatori. Questo è il nostro stato naturale d’essere. Non siamo vittime. Ora, que-sto metterà a disagio alcuni di voi, perché avete tutti quei problemi e sensi di colpa e tutta quella roba. Non avete bisogno di averne alcuno. E perché? Perché ce l’avete ancora? Perché li mantenete al loro posto. Perché? Perché pensate che qualcuno vi abbia fatto qualcosa. Loro l’hanno fatto fare a voi, o voi avete fatto qualcosa a loro e gliel’avete imposto; loro hanno finito per soccombere e adesso vi sentite male al riguardo. Tutte le azioni sono autodeterminate. Voglio che ve lo ricordiate. E’ l’affermazione più maestosa, che conferisce maggior potere, che possiate pronunciare. Tuttavia ci vuole un’entità molto avanzata per riuscire a dire: «Io ho creato questa confusione. Nessun altro l’ha fatto». E’ difficile dirlo, non è vero, perché è molto meglio incolpare la gente al posto nostro. Ora, la colpa è una delle ragioni per cui siete presi nella ruota della reincarnazione. Ritornate quaggiù perché dovete sistemare la faccenda. E facile puntare il dito contro qualcun altro e dire: «E’ colpa tua». Quello è un essere immaturo, un motto che cammina. Che cos’è un essere illuminato? Fa male, ma è finalmente dire: «Ho creato questa vita e mi assumo piena responsabilità per tutto ciò che ho

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fatto. E non scarico più la colpa sulle spalle di nessun altro. Si tratta di me». Perché questo è liberatorio? Perché nello stesso istante mostra quanto in realtà siate potenti. E lo siete, osservatori. Osservatori, lo siete. Ora, come volete esercitare il potere di un maestro nella vita? Il modo in cui si esercita il potere di un maestro consiste nel liberare la propria mente dal senso di colpa e dal vittimismo, essenzialmente il passato stesso. Essere liberati conferisce potere. Perché? Perché se siete riusciti a creare questo tipo di sofferenza — questa splendida, preziosa vita, questo dono — se questa vita non è stata nient’altro che senso di colpa, insicurezza, paura e vergogna, questa è l’angoscia della condizione umana. Se avete sprecato una vita facendo questo, è stato così che, in quanto Osservatore, avete mantenuto tutto ciò in orbita. Che cosa accade quando ve ne rendete conto? Si dissolve tutto — tutto si dissolve. Non sapete che l’arte del perdonare non consiste nel chiedere al-le persone di perdonarvi? Consiste nel lasciarle libere, Osservatore. Qualunque essere spirituale autentico non indugerà mai nella mente propria del senso di colpa e della vergogna. Queste cose verranno affrontate immediatamente, poiché la conoscenza accende la luce. Allora che cosa accade? Guardatevi. Che cosa accade, dunque, quando dite: «Questo l’ho creato io»? Pensate a questo: qual è stato il primo passo del vostro Spirito quando è entrato? Che cosa siete portati a fare? Forse le cose che avete fatto, ci si aspettava che le faceste. Forse quello è stato il primo passo. Quello è l’affare inconcluso. E la maggior parte di voi non è mai nemmeno riuscita ad andare più in là di quel primo passo arrivando a prendersene cura per procedere oltre. Che cosa accade quando all’improvviso dite: «Sono stato io a creare la mia vita»? Ah, c’è qualcosa dentro di voi che si torce, si rivolta e vi serra l’anima e che non riuscite proprio a tirare fuori perché, vedete, il vostro orgoglio sta nella vostra sofferenza. Le persone arroganti sono quelle che soffrono nell’orgoglio. E l’orgoglio non vi permetterà di lasciarlo andare perché è una bestia nera. E voi direte che, beh, questo è ciò che siete. Ebbene, vi dirò che sicuramente lo è, e potete tenervelo. ~. una vostra creazione. Ma se ne foste andati al di là e semplicemente l’aveste lasciato —buttato via? Che cosa potrebbe accadervi? Molte cose, perché, vedete, non avete mai pensato in quel modo.

La rete neurale della personalità Che cos’è il pensiero? Immagini. Da dove sono arrivate le immagini? Dal cervello. Un cervello ha un suo proprio modo di pensare? Sì, è chiamato personalità. Che cos’è una personalità? Una personalità è la somma della programmazione delle reti neurali. Che cos’è l’emozione? L’emozione è la reazione ormonale a quella personalità fatta di rete neurale. Che cosa significa ciò? Significa che quando eravate bambini, vi è stato permesso di crescere, esplorare e divenire — quello è chiamato il tempo dell’innocenza — prima che una grande maturità subentrasse in voi. Quella maturità era la profonda saggezza del vostro Spirito. Ciò che accade è che avete formulato un modo di pensare veramente rigido. Non avete ancora permesso al vostro cervello di rimescolarlo. E chi determina il rimescolamento? Ma come, siete voi a farlo! Quindi siete davvero fissi nel senso di colpa. Ma tutto ciò in cui consiste la colpa, è una rete neurale. Non esiste da nessuna parte all’esterno. Dov’è la vostra colpa? Fatemela vedere. Dov’è la vostra colpa? Non la vedo. t qui dentro. Perché è importante cambiare il programma? Perché quando cambiate il programma, cambiate le immagini. Cosa succede quando la colpa viene lasciata andare e facciamo risplendere la luce della conoscenza in questo buco oscuro? Ebbene, allora incominciamo a pensare in modo nuovo. Il cervello incomincia a reagire in modo nuovo. Lo Spirito incomincia a riempirvi con un sentimento che dà la sensazione di essere giusto. Il cervello — e la ragione —discutono col sentimento. Chi seguite, un sistema di pensiero fisso o un qualcosa che sentite giusto? È sempre stata una vostra scelta. Bene, che cosa succede allora se la luce della ragione e ciò che avete imparato qui oggi aboliscono la vostra vergogna? Come cambierà la vostra vita? Ecco come: voi avete tenuto insieme persone, luoghi, cose, tempi ed eventi della vostra vita — tutto quello che avete fatto —per mezzo della personalità. Essa li tiene insieme. Come lo sappiamo? Perché quelle persone, luoghi, cose, tempi ed eventi non sarebbero nella vostra vita se prima non fossero nel vostro cervello. Capito? Dunque c’è un Osservatore continuo. La personalità del cervello è l’Osservatore cumulativo nel campo energetico. Tutto ciò che potete vedere nella vostra vita — ogni persona che conoscete

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intimamente nella vostra vita, tutto ciò che avete mai fatto nella vostra vita, i quattro muri che chiamate la casetta della vostra vita — tutto questo è tenuto insieme dall’effetto cumulativo della personalità del cervello giallo. Quello è chi voi siete, fino ad arrivare al tipo di immagini che appendete sul muro e ai vostri colori preferiti. “I vostri colori preferiti” è la rete neurale predominante nel cervello attraverso cui tutto sarà colorato. Quanti di voi capiscono? Non capite? Non potete pensare senza il cervello. Il pensare è lo scaricarsi di una sequenza di pensieri. Ogni pensiero è agganciato a un neurone. Quando scaricano in modo cumulativo, essi producono un’immagine. Noi possiamo modificare l’immagine. Possiamo trasformare il giallo in un sole o in una banana. A nostro piacimento, possiamo far sì che il computer le dia forma. Ma qualunque cosa su cui ci soffermiamo qui(6) è ciò che fa sì che quello che c’è qui fuori venga mantenuto al proprio posto. Come lo sappiamo? Non è necessario che mi crediate sulla parola. Andate a chiedere ai vostri scienziati che si occupano di fisica quantistica. Dite loro: «Di cos’è fatto realmente il mondo? ». E loro vi guarderanno, e diranno: «Di energia». «Come ha fatto tutto questo a diventare così?». E loro diranno: «Abbi pazienza, ma posso soltanto fare speculazioni. La nostra comprensione è che il mondo sia diventato così per via di qualcuno che l’ha pensato così».

Il cambiamento

come amore del Sé Ora perché la vostra vita dovrebbe essere al di fuori della scienza? Perché i vostri problemi dovrebbero essere qualcosa che sta al di fuori di questo modello? Non siete così speciali. Siete ancora esseri umani. Quindi che cosa accade se rinunciate alla vergogna? È sorprendente. Quando vi rinunciare nel cervello, ci sarà una parte della vostra vita che cambierà pressoché immediatamente. Perché? Perché la vergogna, la paura, la colpa, la mancanza, tutto ciò è mantenuto al suo posto da un pensiero. 11 sentimento è secondario. L’emozione è secondaria. L’emozione non può arrivare se prima non è pensata. È tenuta insieme. E se la aboliamo? Allora non c’è più un Osservatore su un campo che crea l’effetto rimbalzo della sofferenza, vedete, perché se avete fatto qualcosa a qualcuno molto tempo fa, o anche solo ieri e vi sentite in colpa per ciò che avete fatto, soffrirete a causa del senso di colpa. Non vorrete avere più niente a che fare con quella persona, perché la colpa diviene il processo di pensiero primario nel cervello. Così quando mettiamo insieme una realtà di pensiero in cui pensate “oggi è una magnifica giornata , Immaginatevi il cervello mentre accende tutte quelle immagini. “Oggi è una magnifica giornata”. Ebbene, ha dovuto accendere quelle immagini addirittura prima di poter pronunciare le parole. Poi: «Ma non per me. È una magnifica giornata per chiunque altro. Questa non è la mia giornata. Non è mai stata la mia giornata». E che dire di questo? Questo scredita tutto. «Oh, sembri così felice. Beh, dovresti proprio essere felice. Hai tutto». «Oh, lo sono. Sono molto felice. Sono molto felice. Tu non lo sei?». «Sono lieto che me l’abbia domandato, ma no, non sono mai stato felice. E ho comprato tutto ciò che potevo al mondo. Ho tutti i soldi del mondo e ho avuto tutte le persone del mondo. Ho avuto ogni tipo di amante. Ho fatto ogni sorta di cose. E sono ancora qui che mi chiedo cosa ci vorrà mai». Ve lo dirò io che cosa ci vuole — è molto pratico: togliere il senso di colpa che risale a venticinque anni fa. Semplicemente toglierlo dal vostro cervello. Quando si farà luce su di esso, il cervello vedrà la logica dell’insegnamento. E cosa mettete al suo posto? “Io sono una persona felice”. E quando questo può essere detto nel linguaggio delle forme olografiche, che cosa accade all’infelicità nella vostra vita, a chiunque sia collegato a voi nel senso di colpa? Sapete, tutti voi avete questo tacito patto. Per poter avere qualcuno che soffre, è necessario avere un tiranno. Quindi il cervello crea un tiranno nella vostra vita che fa sì che continuiate a soffrire. Ora queste persone che entrano nella vostra vita non sanno di essere lì per farvi soffrire. Si dà solo il caso che questa sia una parte forte del loro personaggio. Non c’è niente che non vada in loro. Ma in voi tutto, perché vi fanno soffrire. Loro non hanno la minima idea di stare facendo ciò. Quello è il

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tacito accordo: che voi siete in uno stato di mancanza. Le cose belle succedono a tutti tranne che a voi. Ben presto quello è l’accordo. Niente di buono viene a voi. «E non conoscerò mai l’amore», e questo è corretto, questo sarà l’accordo. Non conoscerete mai l’amore. Nella vostra vita non entrerà mai nessuno che vi porterà amore. Sapete perché? Perché l’amore innanzitutto dev’essere fondamentalmente rivolto al sé. Cosa significa questo semplicemente? Che dovete amare chi siete. Come si fa? Date un’occhiata alla vostra vita e chiedetevi: «Sono uno che soffre? Provo rincre-scimento? Sono una vittima? Sono pieno di odio, di rabbia?». Ponetevi queste domande. E se la ri-sposta è sì per una qualunque di esse, il modo più grande in cui otterrete l’amore consisterà nell’amare voi stessi abbastanza da lasciarla andare. Come si fa a lasciarla andare? Sostituite quella rete neurale. Allacciatela; invece del sole, allacciate una banana. E quando il cervello ha, in quanto computer, il diritto di programmazione, quello è ciò che accenderà sempre. Quello è autentico perdono, quello è l’atto di amore nei confronti del sé. Amate voi stessi. Non torturatevi mai. Amatevi. Non paragonatevi mai a nessun altro. Dia-mine, non esiste nessun altro come voi. Amatevi. Non pensate che l’amore abbia a che fare col vostro aspetto. E amore ha a che fare con tutto ciò che è sostanziale in voi. Quindi datevi amore. Non c’è nessuno come voi, quindi smettetela di essere come tutti gli altri. Smettetela di pensare che il mondo vi debba qualcosa. Non vi deve niente. Voi dovete a voi stessi. Amatevi per perdonare le persone nella vostra vita. Perché? Non è che volete soltanto che loro siano perdonate; ma siete voi a voler essere perdonati. Questo è amare se stessi. Ora cosa accade quando lavorate in quel modo su voi stessi? L’accordo cambia. Le persone che adesso entrano nella vostra vita condivi-dono tutte lo stesso denominatore comune. Amano chi sono. Sono furfantescamente indipendenti. Pensano più alla loro mente che al loro corpo e trovano sostanza in un vento della sera, trovano amore nella natura. E se riescono a fare ciò, è più che certo che provano amore per voi, perché ve lo meritate. Nella vita non si ottiene mai quello che non si merita. Ora voglio che vi rivolgiate al vostro vicino e gli spieghiate come è stata creata la vostra vita. Ora io ho iniziato a farvi questo discorsetto perché voglio che capiate che comprendere la vostra vita non deve significare la fine della vostra felicità. Molte volte ne è l’inizio, perché avete cercato di trovare la gioia in tutti quelli che vi circondavano. Sapete, avete sposato delle persone e avete fatto promettere loro che vi avrebbero amati. E se foste voi a promettervi che vi amerete? Perché mai avete piazzato quel peso su qualcun altro? Nessuno è in grado di farlo. Non esiste nemmeno nell’invisibile un maestro che abbia il potere di sostenervi ed amarvi al posto vostro. E perché vi aspettate che un semplice mortale come voi debba avere una tale responsabilità? Bene, trovare la felicità negli altri è soltanto cercare la sofferenza, poiché tutti loro vi deluderanno proprio come voi avete deluso chiunque altro. Quante persone sono rimaste deluse perché non siete risultati come loro pensavano che avreste dovuto, o non avete l’aspetto che secondo loro dovreste avere? Quante persone sono rimaste deluse o imbarazzate dalla vostra rudezza o rozzezza? Deludete continuamente la gente. Questa non è una novità. Ciò che voglio dirvi di importanza così vitale è che quando vi considerate in modo onorevole, vi rendete un grande servizio. E se perdere la vostra gioia e per un po’ di tempo diventate tristi —

comprendere questo non è una condizione medica; è tornare indietro e sforzarsi di far sì che arrivi più conoscenza per il sé, permettendo al cervello di cambiare senza l’isteria dell’emozione — questo è il motivo per cui cerchiamo rifugio nel cervello medio. Ecco che cos’è la depressione. Ora, è mai troppo tardi per qualcuno? Ebbene, non è mai troppo tardi. L’istante: se vivete tutta questa vita nella stupidità e nell’ignoranza e nell’ultimo giorno della vostra vita improvvisamente l’alba diventa importante per voi — se l’unica cosa che vi importa nell’ultimo giorno della vostra vita è vedere il giorno successivo, il mattino — allora quel mattino avrete una comunione con la vita e con la natura che nella cecità della vostra gioventù e nel ritiro della vostra mezz’età non avete mai preso in considerazione né provato. E se in quell’ultimo mattino sarete una cosa sola con quei raggi dorati di luce che danzano sul vetro della vostra finestra, e se vi sorprenderete in ogni istante ad esserne parte, quando morirete quello sarà il giorno più importante della vostra vita. Allora la vita sarà valsa la pena. Quanti di voi capiscono? Così sia. Se siamo Dei, come vi ho detto, allora siamo dotati della responsabilità di agire come loro. Se siamo Dei, non sta a nessuno renderci felici se non a noi stessi. Se siamo Dei, non sta a nessuno darci amore

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se non a noi stessi. E quando amiamo davvero ciò che siamo, allora il Dio regna in noi, poiché Dio è uno che dona e non uno che prende. A quel punto potete amare incondizionatamente tutti. Perché? Perché potete amare senza la condizione che loro vi corrispondano. Perché dovreste aver bisogno di essere corrisposti se l’amore è già in voi? Questa è la libertà ultima, e questo è in ultima analisi il modo in cui un maestro ama. E non è splendido? Non vi deve preoccupare il fatto di non amare più le persone se sono troppo magre, o sono troppo vecchie, o troppo giovani, o il colore della loro pelle non va bene, o il loro bilancio è negativo. Tutto ciò sparisce perché la genuinità di ciò che siete c’è già, e ha posto per tutti. E questo è ciò che intendiamo con la frase “l’amore incondizionato dev’essere dato innanzitutto a voi stessi”. Se dunque avete imparato tutto ciò da questi giorni meravigliosi, dal breve tempo che abbiamo trascorso insieme, allora voglio che sappiate che questo è l’insegnamento più importante di questo week-end per principianti, perché senza questa conoscenza e invero senza lo sforzo per applicarla, potrete anche creare un fenomeno in questa scuola, poiché tutti avete la capacità di farlo, ma in ultima analisi il fenomeno non vi renderà felici. Come tutto il resto, esso sarà una cosa ordinaria, e voi continuerete a sentirvi vuoti qui dentro. Quanti di voi capiscono? Così sia. Rivolgetevi al vostro vicino e spiegategli ciò che vi ho appena insegnato, per favore.

L’Osservatore manifesta sia lo scetticismo che l’apertura mentale

Ora quanti di voi capiscono ciò che avete appena imparato? Alzate la mano. Lo capite. Ma come, non è meraviglioso? Finalmente non avete più bisogno di andare da quello psichiatra. Dunque è il cervello che sogna, con il permesso dello Spirito, che ha creato la vita. A che scopo? Per rendere conosciuto lo sconosciuto e creare la mente. Quindi tutto ciò che potete vedere nella vostra vita — toccare, odorare, sentire — l’avete manifestato. Quello è il risultato complessivo del vostro sollecito sforzo. E perché accade che alcuni sogni non si avverino? Quanti di voi qui, principianti, hanno avuto dei sogni che non si sono avverati, che non si sono mai avverati? Alzate la mano. Bene, vi faccio una domanda. Basandosi su questo modello — molto semplice — l’Osservatore crea la realtà con ciò su cui l’Osservatore si focalizza. Ebbene, perché alcuni dei vostri sogni non si dovrebbero avverare? Ora questo è molto importante perché, per quelli di voi che sono scettici, lo sapete da dove proviene il vostro scetticismo? Il vostro scetticismo proviene — e — dal fatto che sapete molto bene che la vita è molto dura, reale e assai difficile e che sognare ad occhi aperti è una cosa da idioti. Voi conoscete soltanto il risultato. Il vostro scetticismo ha impedito ai sogni più grandi di manifestarsi. Perché? Perché il sogno, qualunque cosa sia per voi, è un sogno costituito da una molteplicità di dendriti in armonia. Questo sogno ha la sua propria rete neurale. È altrettanto vivo nel cervello quanto il vostro braccio è vivo nel vostro cervello. Il cervello non vede alcuna differenza tra il vostro braccio e il vostro sogno. Allora chi è che lo fa? Bene, si chiama il centro della logica. Il centro della logica è l’Anticristo —l’Anticristo — perché in questo centro tutto viene valutato come buono o cattivo, sì o no, più alto o più basso, passato/futuro, nero/bianco, sapete, tutte quelle stupidaggini. La logica riguarda il giudizio; è molto semplice. E ciò che avete fatto, è che credete alla menzogna di qualcuno. Credete alla realtà di qualcuno. Avete preso in prestito il loro Osservatore e l’avete messo nel vostro cervello. E che cos’era il loro Osservatore? Si chiama opinione. E la loro opinione diceva «bene, continua pure a sognare, perché io non credo ai sogni. Io credo che tu debba lavorare ogni giorno per il tuo pane quotidiano. E se sei un uomo, devi lavorare con il sudore della tua fronte, usare il tuo cervello per rovesciare gli altri uomini e mantenere sempre il potere e il controllo, mentre se sei una donna, devi usare la tua abilità femminile per far rigare dritto l’uomo che porta a casa i soldi così da poter ottenere ciò che vuoi. Non abbassare mai la guardia». Bene, quella è chiamata scuola di buone maniere. È un’opinione. Ma nel cervello che sogna, è collegata ad una rete neurale che dice: «Tu non sei reale. Il mio braccio è reale, ma tu non lo sei». Così abbiamo il sogno, ma anche un censore che vi è collegato. Come appare esso, dunque, nel cervello? Il sogno sopraggiunge nel cervello. Il sogno sopraggiunge nel cervello e nel momento in cui ne venite completamente coinvolti, vi arrendete ad esso, c’è una vocina nella vostra testa. Ora, il

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cervello non ha una voce. Può pronunciare delle parole utilizzando la bocca, e sa come pensare delle parole in quanto le ha memorizzate. Dunque dalla sua banca di memoria arriva questa vocina e dice: «È solo un sogno; non si avvera», oppure: «Non ne sei degno; sii realistico». Quanti di voi capiscono, e quanti di voi hanno udito quella voce? È la voce di un’opinione. È soltanto quello. Ora voglio che sappiate che quando il sogno appare, ha un cancro in sé, perché quel sogno ha tutti i diritti di influenzare i campi energetici proprio come fa il vostro braccio. Chiedetevi: «Il mio cervello conosce davvero la differenza?». Non avete mai sentito un grande maestro dire: «Questa non è che un’illusione?». Ebbene, lo è. Ora, tutto ciò che siete in grado di mettere insieme, esiste. Tutto ciò che dovete fare è eliminare il vostro dubbio. Se continuate a mantenere il dubbio nei suoi confronti, lo perdete. Il dubbio mantiene soltanto il vecchio, l’ordinario. Se eliminate il dubbio, che cosa avete da perdere? Ciò che avete da perdere sono i vecchi sogni al posto del nuovo. Tutto qui. Per quanto tempo? Bene, secondo voi per quanto tempo? Per quanto tempo riuscite a mantenere questo focus quassù — nel lobo frontale? Per far ciò, è un po’ come se si lavorasse al computer e si fermasse un’immagine sul computer per poi cambiarla lentamente, ma senza mai spegnere lo schermo del computer. Nel corpo umano, questo è chiamato focus. Alla personalità umana non piace farlo. Alla personalità piace svolazzare in giro e ricollegare i suoi confini. L’unico aspetto in voi che ha il potere di mantenere il focus è l’essere spirituale che siete veramente. Esso può far sì che il focus rimanga immobile. E nel momento in cui quel focus lo diventate, perdete ogni senso del tempo, del luogo e dell’essere, poiché improvvisamente vi dimenticate di essere in questa stanza, vi dimenticate di essere in questo corpo, ma tutt’a un tratto siete ciò su cui vi state focalizzando. Questa è chiamata mente analogica. Nel momento in cui raggiungete la mente analogica, in quanto Osservatore avete posto in essere questo sogno. Quanti di voi capiscono? Adesso parliamo del credere e del non credere. Perché non dovreste credere a niente? Perché non dovreste credere a niente? Cosa c’è da essere increduli? Pensateci per un attimo, va bene? Cosa c’è da essere increduli? Che dire della vita dopo la morte? Beh, quello è un po’ nebuloso. Cosa ci guadagnate a non credere in nulla? Cosa ci guadagnate ad essere di mente aperta? Tutto. Cosa perdete quando lasciate andare il dubbio? Il controllo. E il controllo è molto potente, perché le persone di quel genere sono persone di grande controllo. Ora, maestri, perché oggi siete qui? Perché qualcosa vi ha spinti ad essere qui. Che cosa? Forse ciò che vi ho detto oggi, e ho appena incominciato. Avete appena incominciato a imparare. E se avete ricevuto tutta questa conoscenza — se stasera andando a casa scoprirete che il perdono non ha a che fare col chiederlo a qualcun altro; ha a che fare col chiederlo a voi stessi — se stasera andrete a casa e sarete stanchi di essere infelici e prenderete la decisione di essere felici, allora questa giornata avrà assolto bene al suo scopo. E scoprirete anche che diventerete più sani, più felici e più giovani. L’infelicità è una malattia che si manifesta sempre nel corpo. E se stasera andrete a casa, osserverete la vostra vita e direte: «Mio Dio, sono stato io a creare tutto questo; perché non ho potuto fare meglio?». Che cos’è meglio? Ascoltate. Potete fare solo ciò che conoscete. Semplicemente nessuno ve l’ha mai detto e ogni volta che qualcuno ci ha provato, c’era sempre qualcuno pronto a ridicolizzarlo. Nessuno vi ha mai dato il permesso di sognare, né per giunta ve ne ha mai insegnato la scienza. E nessuno vi ha mai dato il permesso di cambiare la vostra vita e di dire: «Va bene», perché voglio che sappiate che Dio ha tutto a che fare col cambiamento. Ciò che è stagnante nella nostra vita è noioso. E stato vissuto. È stato fatto. È stato pensato. È stato assaggiato, annusato e sentito. E noioso. È un ristagno dello Spirito. Quando iniziate a cambiare, questo ha a che fare con il ferire qualcuno. Ha a che fare con la li-berazione di voi stessi. Quando cambiate — quell’Osservatore lassù cambia in voi — la vostra vita intera si accinge ad attraversare una metamorfosi. E quando si ri-formerà, essa rifletterà esattamente il vostro stato mentale. Non avete niente da perdere ad amare voi stessi, soltanto il passato. Così ora che cosa avete davvero da guadagnarci? Oh, vi insegnerò a sognare come un Dio, ad

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accettare il sogno e amare il sogno e sapere che qualunque cosa dimori qui, esiste, e a conoscere la differenza tra una personalità e lo Spirito quando pensa. Per il momento, oggi avete ricevuto una buona lezione. Avete compreso delle cose che non avete mal saputo prima. Ma, naturalmente, è soltanto filosofia.

Quando Io studente è pronto, il maestro appare

Ora, maestri, prima che vi spingiate oltre lasciando che questo ci sfugga di mano, non c’è niente di ciò che vi ho insegnato oggi che sia buono o cattivo. “Buono o cattivo” non esiste nel regno di Dio. “Buono o cattivo” è una decisione privilegiata che prendono gli esseri umani. E molte volte hanno tutti così paura di essere cattivi, che non sono mai buoni. Ora quella che vi ho espresso oggi è la mia verità ed io esisto da molto tempo davvero e capisco la natura umana. E se siete stati molto saggi, probabilmente avete visto alcune idee del vostro proprio sé indicate qui sulla lavagna. E se questo vi ha messo un po’ a disagio, non preoccupatevi. Tutti stavano sulle spine. Ma ciò non significa che sia cattivo, ciò che vi ho insegnato. Capitelo. Quella non è una critica né una condanna. Quando voi non ne sapete di più e tutti intorno a voi lo fanno, quella sembra la cosa giusta da fare, non è vero? La ragione per cui avete bisogno di un insegnante — e non un insegnante di questo pianeta perché questi sono sempre influenzati dal commercio e dall’essere accettabili o dalle stelle o da qualcos’altro — è che quando lo studente è pronto, il maestro appare. Appare. Non vi telefona, appare. Perché appare? Perché voi non potete sapere, né lo sa con certezza nessuno nella vostra società, che cosa succede dopo la morte. Non è ancora stato deciso. La giuria non ha ancora preso quella decisione. E non c’è nessuno — nessuno — su questo piano qualificato a dirvi da dove provenite, dove state ritornando e qual era la vostra missione qui. Sapete perché? Perché non c’è nessuno su questo piano che là ci sia stato. Sono ancora qui. Ed è da loro che prendete questo ridicolo concetto che le stelle guidino la vostra vita. Voi date via il vostro potere a un qualcosa che scintilla nel vuoto, vi siete davvero procurati un problema. Bene, potete dire: «Ma tutto ciò funzionava». Lasciate che vi dica perché funzionava. Ne avete idea? Quanti di voi ne hanno idea? Quali erano le proprietà richieste perché così fosse? Consapevolezza ed energia. Qualunque cosa abbiate accettato in quel lobo frontale, devo dirvi, mia dolce gente, potete esserne certi — accadrà. Ora tutti gli indovini hanno sempre ragione. Hanno persino ragione quando si sbagliano. Sapete perché hanno ragione quando si sbagliano? Perché voi vi rifiutate di credere loro. Loro hanno sempre ragione. Capite come funziona? Si chiama manipolazione mentale. E non lasciate che nessun funzionario statale vi dica che state subendo un lavaggio del cervello. Né lasciate che l’America corporativa ve lo suggerisca, poiché loro sono quelli che compiono i peggiori abusi. Sì. Vedete, la verità viene sempre nascosta alla gente del popolo perché se questa conosce la verità il gioco finisce. Nessuno di quelli che detengono il controllo vuole che qualcuno si risvegli. Questo è il motivo per cui questo è chiamato il piano della dimostrazione ed è il motivo per cui quando ritornate qui siete in una prigione e dovete aprirvi la via di fuga combattendo e sovente dovete farlo da soli. Dar via il vostro potere a un mazzo di carte, dar via il vostro potere a una tazza di tè, dar via il vostro potere a un sensitivo —sciocchezze. Voi siete i creatori della realtà.

Ora, se capite questo, siete uomini e donne sagge. Quando lo capite, non andate ad assecondare qualcuno chiedendo che cosa c’è in serbo per voi, perché potrebbero proprio dirvi quello che volete sentire. Quanti di voi lo capiscono? Vedete, ogni medico, se vale davvero qualcosa, è uno stregone.

Quanto all’insegnante: qualcuno deve gui-darvi fuori di qui. Dev’essere qualcuno che sia già stato là dove state cercando di andare. Se c’è stato, ed è in grado di descriverlo per voi e può dirvi come fare ad andarci, come farlo, come essere, se traccia la strada per voi e voi seguite quelle tracce di conseguenza, arriverete infine da qualche parte. La ragione per cui tutti gli studenti della Grande Opera hanno bisogno di un insegnante/ierofante è che non sanno. Devono ancora formulare la conoscenza che li metta in grado di sapere dove sono

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diretti. Non sanno come fate ad aprire il subconscio. Tutti pensano che il subconscio si apra con le droghe. Devo proprio dirvelo, se avete bisogno di ricorrere a droghe allucinogene per conoscere Dio, state frequentando le persone sbagliate. Dio non vi ha fatti così complicati che ciò che esso è non possa rivelarsi a voi. Tutto quello che dovete fare è imparare il segreto di come si apre la porta. E non si tratta di distruggere il vostro cervello. Voglio che lo sappiate. Quegli stupidi che prendono tutte quelle droghe — sono così strapazzati nella loro rete neurale —

appaiono come profeti perché sono insensati. Quello è ciò che non volete fare. Essere ciò che vi sto dicendo di essere è così naturale in voi. Dovete solo sapere come si fa. Per quello, dovete avere la conoscenza e la conoscenza dev’essere onnicomprensiva. Deve includere il vostro corpo e il suo funzionamento; il vostro cervello e il suo funzionamento; il vostro ambiente e il suo funzionamento; il vostro patrimonio genetico e il suo funzionamento; in seguito imparate ciò che riguarda il luogo segreto chiamato lobo frontale. Allora un mattino vi sveglierete del tutto spaventati perché capirete che tutto ciò che avete semplicemente pensato, in ogni giorno della vostra vita, si è manifestato. Quei futili pensieri che avete mentre state facendo bollire l’acqua, si stanno manifestando. Quei pensieri che avete al vostro computer si stanno manifestando. Pensiero comune: «Oh, mio Dio, proprio ciò che penso in modo naturale è ciò che tiene insieme tutto questo. Come faccio a pensare in modo non comune ciò che ècomune?». Io vi insegno a farlo.

Ramtha 6.11 Lobo frontale.

Indice Prefazione Capitolo Primo Non lo sapete che siete Dio? Capitolo Secondo

Consapevolezza ed energia creano la natura della realtà

Differenza tra consapevolezza, energia, mente, pensiero e cervello. .

Come La mente si sviluppa dalla prima infanzia

Capitolo Terzo Lo studio dell’energia Il principio di indeterminazione e l’effetto Osservatore Comprendere le particelle atomiche Capitolo Quarto Che cos’è la realtà? . La rete neurale della personalità Il cambiamento come amore del Sé L’Osservatore manifesta sia lo scetticismo che l’apertura mentale Quando lo studente è pronto, il maestro appare