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Malaria: Epidemiologia e Prevenzione Dipartimento di Sanità Pubblica Università degli Studi di Firenze

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Malaria:Epidemiologia e

Prevenzione

Dipartimento di Sanità Pubblica

Università degli Studi di Firenze

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Principali Cause di morte

• CV Disease (31%)

• Infectious Disease (25%)

• Cancers (13%)

• Injuries (11%)

• Respiratory & GI (9%)

• Other (6%)

• Maternal (5% )

53.9 million from all causes, worldwide, 1998

WHO Infectious Diseases Report 1999

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Principali malattie infettive causa di morte

WHO Infectious Diseases Report 1999.

• 300 milioni di casi dimalaria notificati ogni anno• 1.1 milioni di morti nel1998

11.5 milioni di morti nel 1998DIPA

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e Malaria, La Strage Silenziosa

La malaria è endemica in più di 100 paesi e territori del mondo, e quasi la metà di essi è situata nell’africa subsahariana.Il P.falciparum è responsabile di circa il 95% delle morti per malaria nel mondo, con un tasso di letalità dell’1-3%.

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Malaria, La Strage Silenziosa

Ogni anno, nel mondo, si verificano da 300 a 500 milioni di casi di malaria sintomaticaLe stime di mortalità per malaria fluttuano da 1 a 3 milioni di decessi l’anno nel mondoLa maggioranza delle vittime sono bambini: anche più di 1 milione/anno soltanto in africa (circa 2800 bambini al giorno!)

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e

Un Nemico Da SorvegliareIncremento dei viaggi intercontinentaliCarenza di informazione su luoghi, periodi a rischio e profilassi da adottare prima della partenzaSuperficialità del viaggiatore nel seguire le indicazioni ricevute, e del medico nel darleRitardo diagnostico di una malattia che, nei paesi dove non è endemica, il medico non riconosce quasi piùAumento del numero di immigrati provenienti da paesi a endemia malaricaDIPARTIM

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Un Nemico Da Sorvegliare

Mancanza di idonee strategie sanitarie nei paesi più a rischioEmergenza di condizioni favorenti la possibile ripresa dell’endemia malarica, anche in Italia:

Abbandono dell’agricoltura nelle aree bonificateDegrado ambientale di vaste aree ruraliContemporaneo diffondersi della resistenza del vettore agli antiparassitari e del plasmodio ai farmaci antimalariciTropicalizzazione di aree attualmente a clima temperato

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e

Per tutti questi motivi si pone all’attenzione e deve rappresentare un campanello di allarme il caso autoctono di malaria verificatosi in provincia di Grosseto nella stagione estiva 1997, a più di 30 anni dalla diagnosi dell’ultimo caso di malaria trasmesso in Italia da Anopheles.

Per tutti questi motivi si pone allPer tutti questi motivi si pone all’’attenzione e attenzione e deve rappresentare un campanello di allarme il deve rappresentare un campanello di allarme il caso autoctono di malaria verificatosi in caso autoctono di malaria verificatosi in provincia di Grosseto nella stagione estiva provincia di Grosseto nella stagione estiva 1997, a pi1997, a piùù di 30 anni dalla diagnosi di 30 anni dalla diagnosi delldell’’ultimo caso di malaria trasmesso in Italia ultimo caso di malaria trasmesso in Italia da da AnophelesAnopheles..

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eL’agente della malattia fu scoperto nel sangue di ammalati, il 16.11.1880 a Costantine in Algeria, dal medico militare francese Charles-Louis-Alphonse Laveran (1945-1922)

Walter Reed (1851-1902) scoprì il ruolo di una zanzara (Aedes aegypti)nella trasmissione della Febbre gialla, mentre l’inglese Ronald Ross (1857-1932) dimostrò il ciclo della malaria negli uccelli.

Il nome "Plasmodium" fu dato da due malariologi italiani Ettore Marchiafava (1847-1935), e Angelo Celli (1857-1914).

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eNel 1898 il vettore della malaria fu scoperto da Giovan Battista Grassi (1854-1925); egli successivamente descrisse il ciclo del plasmodio

Laboratorio Prof. Grassi nell’Agro Pontino1902 per la sperimentazione del chinino

Estratto del 1891 sul primo lavoro sperimentale del Grassi in tema di malariologia.

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Ciclo del plasmodio come appare nella prima edizione di "Studi di uno zoologo sulla malaria".

Tavola III del trattato di Marchiafava e Bignami "L'infezione malarica" del 1902.

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Grassi dimostrò che:solo le femmine di zanzara succhiano il sangue – essendo le proteine e l’emoglobina contenente ferro necessarie alla maturazione delle uova – mentre i maschi si nutrono di sola linfa vegetale; - fra una trentina di specie che infestano le basse pianure italiane, solo tre specie particolari di zanzare trasmettono il parassita Plasmodio: * l’ » Anopheles claviger » detta anche "Anophelesmaculipennis" ( con le ali maculate), * la « Culex penicillaris », non maculata,* la « Culex vexans » , non maculata .

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eLa malaria è una malattia piuttosto grave, causata

da parassiti unicellulari, i plasmodi.

Se ne conoscono più di 100 specie ma solo 4 sono causa di malattia nell’uomo:

• P. falciparum → malaria terzana maligna

• P. ovale terzana

• P. vivax benigna

• P. malariae → quartana benigna

I plasmodi sono trasmessi all’uomo dalla puntura di zanzare del genere Anopheles, a loro volta infettatesi da altri uomini.

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e Malaria

• La più importante malattia parassitaria del mondo• Parassiti transmessi da zanzare by mosquitoes

− zanzara anopheles femmina• P falciparum è causa delle forme più gravi di malattie

e di mortalità− Responsabile del 40-60% della malaria nel mondo− Responsabile del 95% dei decessi per malaria

Hoffman SL. Med Clin No Am 1992;76:1327.

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e Malattie che colpiscono i turisti(Thailand 1995)

• Malattie diarroiche (64%) • Infezioni respiratorie (8%)• Febbre da causa sconosciuta (6%) • Malaria (4%)• Epatiti (4%) • Gonorrea (4%)• Altre (10%)

WHO Annual Report - Thailand, 1998.DIPARTIM

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Taylor TE. Malaria. In: Hunter’s Tropical Medicine and Emerging Infectious Diseases, 8th ed., 2000.

Ciclo del plasmodionell’uomo

1. Sporozoiti iniettati dall’anofelefemmina

2. Rapida localizzazioneintraepatocitaria (30 min)

3. Trasformazione, moltiplicazione e sviluppo di schizonti tessutali(fase pre-eritrocitica---> 5 -16 giorni)

4. Rottura degli schizonti tessutali, rilascio di merozoiti che invadonoil torrente ematico, quindientrano nei GR (fase eritrocitica)

5. Rottura degli eritrociti infetti-attacchi febbrili (periodicità circa 48 h)

6. Ripetizione del ciclo7. Trasmissione continuata

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e SintomiGli attacchi malarici sono ciclici

Febbre alternata da periodi liberi ogni 48 hSintomi iniziali e prodromici: febbre, mal ditesta, malessere generale, affaticamento, nausea, dolore muscolare, diarrea di gradomedioMalaria grave: delirio, alterazione dello statodi coscienza, convulsioni generalizzate, seguiti da coma e morte

Taylor TE. Malaria. In: Hunter’s Tropical Medicine and Emerging Infectious Diseases, 8th Ed., 2000.

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e Misure di Controllo

• Le morti per malaria possono essere diminuite con gliinterventi attualmente disponibili:− Misure di controllo dei vettori− Zanzariere per ridurre Ile punture da zanzara− Diagnosis precoce di malaria− Accesso ad efficaci trattamenti− Access a trattamenti preventivi

• Le nazioni più colpite mancano di risorse sufficienti per ilcontrollo della malaria

Taylor TE. Malaria. In: Hunter’s Tropical Medicine and Emerging Infectious Diseases, 8th Ed., 2000.

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e Resistenza• Incremento dovuto ad una estesa distribuzione dei

farmaci non controllata e non regolamentata• Uso improprio di farmaci• Pochi farmaci efficaci antimalarici disponibili• Insufficiente ricerca su nuovi farmaci• Emergenza di resistenze al DDT e ad altri insetticidi

Taylor TE. Malaria. In: Hunter’s Tropical Medicine and Emerging Infectious Diseases, 8th Ed., 2000.

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e La StoriaNel XIX sec. la malaria era presente lungo buona parte delle regioni costiere del nostro paese.

Nella prima metà del 1900, grazie alla disponibilità del chinino di stato la trasmissione della malaria fu drasticamente ridotta.

Distribuzione del chinino nelle campagne romane,1925

Distribuzione del chinino ai bambini ostiensi, 1929

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eLa Storia

Alla fine della II guerra mondiale i casi aumentarono di nuovo, per la distruzione delle opere di bonifica da parte delle truppetedesche in ritirata.

Nel dopoguerra, venne sperimentato per la prima volta il DDT nella lotta antianofelica e fu definito un programma quinquennale di lotta alla malaria, con cicli di trattamenti murali con 2 gr. di DDT per m2 di tutti i fabbricati presenti nelle aree endemiche.

Trattamento con DDT di territorio ed abitazioni

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La Mappa Geografica della Malaria

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e La Situazione Epidemiologica Italiana,Momenti Fondamentali

1956: ultimo focolaio epidemico in Sicilia1962 e 1964: ultimi tre casi isolati di malaria21 settembre 1970: Italia iscritta dall’OMS nei registri ufficiali dei paesi liberi da malaria.

Tutte le segnalazioni successive hanno riguardato solo Tutte le segnalazioni successive hanno riguardato solo infezioni contratte durante i viaggi allinfezioni contratte durante i viaggi all’’estero, con estero, con ll’’eccezione di una decina di casi trasmessi con eccezione di una decina di casi trasmessi con trasfusioni di sangue, uso comune di siringhe o puntura trasfusioni di sangue, uso comune di siringhe o puntura di zanzare trasportate in Italia da aerei o container di zanzare trasportate in Italia da aerei o container provenienti da paesi tropicali.provenienti da paesi tropicali.

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eL’ Epidemiologia

La malaria è soggetta a notifica obbligatoria

Dalle notifiche si vede come ci sia stato un trend in aumento dal 1989 in poi, che ha coinvolto sia i cittadini italiani ma, soprattutto negli ultimi anni, anche i cittadini stranieri (immigrati)

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eL’ Epidemiologia

Dal 1989 al 1998 sono stati notificati 6871 casi, di cui :

•1746 (98,2%) contratti in paesi tropicali e subtropicali

• 106 (1,5%) recidive da P. vivax e P. ovale

• 19 (0.3%) in soggetti che non erano mai stati in zone endemiche

7 indotti da trasfusioni2 da siringa infetta (1 medico ed 1 tossicodip)

2 da aeroporto7 da bagaglio1 autoctona

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e L’ Epidemiologia

Dei 6871 casi:

• 3690 (53,7%) in cittadini italiani, con una media di 400/anno tranne nel 1993 e 1994 per il rientro dei militari ONU dalla Somalia e dal Mozambico

• 3181 (46,3%) in cittadini stranieri, dei quali il 28,4% erano nuovi immigrati e gli altri invece cittadini italiani rientrati per un breve periodo nel loro paese d’origine

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L’ Epidemiologia

Nel 73,8% dei casi era responsabile P. falciparum, seguito da P. vivax (19,5%), P. malariae (2,7%) e P.ovale (2,2%).

I principali (totale 56 paesi!!!) paesi coinvolti nella trasmissione della malaria a cittadini italiani sono stati il Kenya (14,8%), la Costa d’Avorio (8,8%) e la Nigeria (5,3%)

La frequenza delle specie plasmodiali varia con il continente: in Africa è largamente predominante P. falciparum (81%).

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eL’ Epidemiologia

Nel periodo 1989-1998 si sono verificati in Italia 57 decessi per malaria, di cui 51 in soggetti di ritorno dal Kenya, con un tasso di letalità dello 1,2%.

Il tasso di letalità aumenta con l’età, dallo 0,1% nei soggetti sotto i 30 aa. ad oltre il 3% nei soggetti al di sopra dei 50 aa. Il nostro tasso di letalità è il secondo più alto, dopo la Germania, tra i paesi industrializzati

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Tabella -Caratteristiche dei casi di malaria diagnosticati in Italia (anni 2000-01)

2000 2001 numero % numero %

Casi confermati 997 100,0 889 100,0Origine Importati 976 99.9 889 100.0 Autoctoni 1* 0.1 --- ---Cittadinanza Italiani 263 26.9 276 31.0 Immigrati 714 73.1 613 69.0 Specie plasmodiale: P. falciparum 812 83.1 703 79.1 P. vivax 87 8.9 80 9.0 P. ovale 60 6.1 88 9.9 P. malariae 14 1.4 15 1.7Forme miste 4 0.4 3 0.3 Continente di provenienza Africa 901 92.2 800 90.0 Asia 47 4.8 64 7.2 America 25 2.6 20 2.2 Oceania (Papua N.G.) 4 0.4 5 0.6 Decessi 4 0.4 1 0.1 (*) Contaminazione di strumenti in ambiente ospedaliero

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Tabella. Incidenza di malaria nei turisti italiani che visitano paesi malarici, 1998-2000

Countries 1998 1999 2000

Africa

No. of Italian travellers

353 149 346 265 354 924

No. of malaria cases

362 313 242

Incidence/1000 1 0.9 0.7

Asia

No. of Italian travellers

194 948 202 314 243 141

No. of malaria cases

19 14 13

Incidence/1000 0.1 0.07 0.05

Latin America

No. of Italian travellers

430 648 428 775 457 190

No. of malaria cases

4 10 8

Incidence/1000 0.009 0.02 0.02

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eLa Profilassi

Le zanzare del genere Anopheles hanno attivitàprevalentemente crepuscolare e notturna

RIDUZIONE DEL CONTATTO VETTORE-UOMOAl chiuso:• camere con aria condizionata o zanzariere • ispezione dell’ ambiente prima di coricarsi• nebulizzazioni di insetticida• zanzariere da letto impregnate di insetticidaAll’ aperto:• abiti chiari con maniche e pantaloni lunghi• repellenti cutanei (dietiltolumide)• zampironi• emettitori di ultrasuoni inefficaci

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eLa Profilassi

FARMACI ANTIMALARICI IN PROFILASSI

ClorochinaClorochina

Schizonticida ematico rapido, raccomandata per le aree dove P. vivax è predominante (medioriente, Maghreb, Turchia e Cina)

A dose unica settimanale di 5 mg/kg (formulazione in cp da 150 mg ergo 2 cp in un’unica o doppia somministrazione per settimana)

ClorochinaClorochina e e ProguanileProguanile

Raccomandato in aree con bassi livelli di resistenza di P. falciparum o in tutti i casi in cui la meflochina è controindicata o non tollerata

Il proguanile è uno schizonticida tissutale primario, attivo nella fase preeritrocitaria, che si assume alla dose di 3mg/kg/die (cpda 200 mg)

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La Profilassi

MeflochinaMeflochina

Schizonticida ematico raccomandato per aree dove P. falciparumè resistente alla clorochina, attivo anche contro P.vivax e P. malariae.

Somministrato alla dose settimanale di 5mg/kg, in commercio in cp con 250 mg di sostanza base (LARIAM)

Controindicata in bambini sotto i 3 mesi, gravidanza, psichiatrici, neuropatici, intolleranti al farmaco o a sostanze con struttura analoga es. chinino, persone che richiedono un fine coordinamento dei movimenti e discriminazione spaziale es. equipaggio degli aerei.

Nei 3 mesi seguenti all’assunzione deve essere evitato il concepimento.

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eLa Profilassi

DoxiciclinaDoxiciclina

Per aree dove sono segnalate resistenze multiple o nei casi in cui è controindicata o non tollerata la meflochina

Somministrata alla dose giornaliera di 1,5mg/kg è venduta in cpda 100 mg.

Controindicata in allattamento, gravidanza e nei bambini sotto gli 8 aa.

Può causare fotosensibilizzazione cutanea ed irritazione gastrointestinale, come tutte le tetracicline.

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e MALARONETM

Prevention of Malaria:MALARONE is indicated for the prophylaxis of P falciparum malaria,

including in areas where chloroquine resistance has been reportedTreatment of Malaria:

MALARONE is indicated for the treatment of acute, uncomplicated P falciparum malaria. MALARONE has been shown to be effective in regions where chloroquine, halofantrine, mefloquine, and amodiaquinemay have unacceptable failure rates, presumably due to drug resistance

Contraindications:MALARONE Is Contraindicated in Individuals With Known Hypersensitivity to

Atovaquone or Proguanil Hcl or Any Component of the Formulation. During Clinical Trials, One Case of Anaphylaxis Following Treatment With Atovaquone/proguanil Was Observed. Is contraindicated for prophylaxis of P. falciparum malaria in patients with severe renal impairment (creatinine clearance <30 mL/min)

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Precautions:MALARONE has not been evaluated for the treatment of cerebral malaria or other severe manifestations of complicated malaria, including hyperparasitemia, pulmonary edema, or renal failure. Patients with severe malaria are not candidates for oral therapy.In patients with severe renal impairment (creatinine clearance <30 mL/min), alternatives to MALARONE should be recommended for treatment of acute P. falciparum malaria whenever possible.

Drug Interactions:Reduced plasma concentrations of atovaquone:

Rifampin or Rifabutin - concomitant administration with MALARONE not recommendedTetracycline - parasitemia should be closely monitoredMetoclopramide - should be used only if other antiemetics are not available

Malaria: epidemiologia e prevenzione, 28.04.2003

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MALARONEClinical Pharmacology

• MOA: interferes with 2 different pathways involved in biosynthesis of pyrimidines required for nucleic acid replication− Atovaquone - inhibitor of parasite mitochondrial electron

transport− Proguanil - active metabolite cycloguanil - inhibits parasitic

dihydrofolate reductase disrupting deoxythymidylate synthesis• Activity in vitro and in vivo:

− Atovaquone and cycloguanil are active against the exo-erythrocytic and erythrocytic stages of plasmodium spp

− Enhanced efficacy of the combination compared to either agent alone demonstrated in clinical trials

Malaria: epidemiologia e prevenzione, 28.04.2003

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e MALARONETM

Prevention of Malaria (Kenya)

Shanks GD, et al. Clin Infect Dis 1998;27:494-499.

Enrolled Completed Developed patasitemia

Efficacy

Placebo 68 54 28

MALARONE 70 54 0 100%

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MALARONETM

Dosage in Prevention of Malaria

• One dose daily− Start 1-2 days before entering endemic area, continue daily

during stay & for 7 days after return• Adults:

− One MALARONE Tablet (adult strength = 250 mg atovaquone/100 mg proguanil hydrochloride) per day

• Pediatric Patients:− Pediatric dosage for prevention based on body weight (see

pediatric dosing slide)

MALARONE should be taken at the same time each day with food or a milky drink. In the event of vomiting within 1 hour after dosing, a repeat dose should be taken

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e La Profilassiprincipi generali

valutare l’entità del rischio malarico

adottare scrupolosamente lo schema di profilassi

ottenere una pronta diagnosi ed un’ adeguata terapia

mettere in atto le misure protettive contro il contatto vettore-uomo

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e Vol 351 - April 25, 1998

Il caso - l’evento sentinellaAgosto 1997, provincia di Grosseto: diagnosi di malaria

da P. vivax a una donna di 62 anni (A.B.). • Anamnesi negativa per viaggi internazionali ed

emotrasfusioni. • Abitazione posta in zona rurale a bassa densità

abitativa e lontana da scali internazionali aerei o marittimi (l’aeroporto di Pisa, il più vicino, è a oltre 150 Km di distanza).

Il caso Il caso -- ll’’evento sentinellaevento sentinellaAgosto 1997, provincia di Grosseto: diagnosi di malaria Agosto 1997, provincia di Grosseto: diagnosi di malaria

da P. da P. vivaxvivax a una donna di 62 anni (A.B.). a una donna di 62 anni (A.B.). •• Anamnesi negativa per viaggi internazionali ed Anamnesi negativa per viaggi internazionali ed

emotrasfusioniemotrasfusioni. . •• Abitazione posta in zona rurale a bassa densitAbitazione posta in zona rurale a bassa densitàà

abitativa e lontana da scali internazionali aerei o abitativa e lontana da scali internazionali aerei o marittimi (lmarittimi (l’’aeroporto di Pisa, il piaeroporto di Pisa, il piùù vicino, vicino, èè a oltre a oltre 150 Km di distanza).150 Km di distanza).

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e Vol 351 - April 25, 1998

Possibile fonte di contagio: famiglia di origine indiana Possibile fonte di contagio: famiglia di origine indiana residente a circa 500 residente a circa 500 mtmt da A.B., composta da da A.B., composta da padre, madre (E.F. e G.H.) e una bambina (C.D.), padre, madre (E.F. e G.H.) e una bambina (C.D.), giunta in Italia con la madre il 24 maggio.giunta in Italia con la madre il 24 maggio.

Scarse forme ematiche di Scarse forme ematiche di P. P. vivaxvivax ancora presenti nel ancora presenti nel sangue della bimba, e anamnesi positiva per sangue della bimba, e anamnesi positiva per malaria.malaria.

Il 4 settembre rialzo termico improvviso e marcato in Il 4 settembre rialzo termico improvviso e marcato in E.F.: lE.F.: l’’indagine indagine emoscopicaemoscopica rileva una bassa rileva una bassa parassitemiaparassitemia da da P. P. vivaxvivax..

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Vol 351 - April 25, 1998

Una volta identificati i parassiti identificati nel Una volta identificati i parassiti identificati nel sangue di C.D. e sulla base dei risultati delle sangue di C.D. e sulla base dei risultati delle indagini entomologiche, i casi di malaria di A.B. indagini entomologiche, i casi di malaria di A.B. e di C.D. apparivano verosimilmente correlati: e di C.D. apparivano verosimilmente correlati: una una AnophelesAnopheles labranchiaelabranchiae autoctona poteva autoctona poteva aver agito da vettore di plasmodi, generando in aver agito da vettore di plasmodi, generando in A.B. quello che si definisce un caso di malaria A.B. quello che si definisce un caso di malaria introdotta. introdotta.

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e Vol 351 - April 25, 1998

Il caso di malaria di E.F. potrebbe rappresentare:Il caso di malaria di E.F. potrebbe rappresentare:

⇒⇒ un attacco primario dovuto a un attacco primario dovuto a ipnozoitiipnozoiti epatici di epatici di P. P. vivaxvivax manifestatisi dopo lunga incubazione.manifestatisi dopo lunga incubazione.

⇒⇒ una recrudescenza a seguito di una infezione contratta una recrudescenza a seguito di una infezione contratta durante il suo ultimo viaggio nel Paese di origine.durante il suo ultimo viaggio nel Paese di origine.

Resta sospetta la correlazione Resta sospetta la correlazione temporotemporo--spazialespaziale““sincronasincrona”” con gli altri due casi.con gli altri due casi.

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e Fronteggiare l’ Emergenza

La mappaturaimmediata dell’area, le bonifiche primaria e secondaria immediatamente avviate e condotte con sorveglianza sanitaria continua della popolazione, permisero di non avere altri casi e di poter quindi evitare l’insorgenza di una ripresa epidemica.

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La Malaria in Toscana

Le caratteristiche della fascia costiera grossetana, con presenza di vaste zone umide seminaturali e artificiali, adatte allo sviluppo delle zanzare, costituiscono appunto motivo per una attenta sorveglianza sanitaria, mirata da un lato al controllo dell’ anofelismo residuo, dall’altro tesa a individuare, isolare e curare preventivamente i potenziali portatori di plasmodi.

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Piano di Controllo a Lungo Termine

Successivamente all’emergenza fu necessario impostare un piano di sorveglianza a lungo termine, concretizzatosi nel “piano di intervento per la prevenzione del rischio di insorgenza di casi di malaria in provincia di Grosseto”, di durata triennale (1998-2001), che ha consentito:di affrontare interventi e controlli sanitari con mezzi adeguatidi approfondire conoscenze scientifiche e tecnico-operative che la rilevanza del caso imponeva

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e Valutazione del rischio di reintroduzione della Malaria in Italia

Determinazione del Determinazione del potenziale potenziale malariogenicomalariogenico

VulnerabilitVulnerabilitàà presenza sul territorio di numerosi portatori di plamodi provenienti da paesi a endemia malarica e circolanti durante il periodo favorevole alla trasmissione della malattia

RecettivitRecettivitàà presenza dei potenziali vettoriInfettabilitInfettabilitàà capacità dei vettori di infettarsi e

trasmettere la malaria

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ENZELa Recettività

Anophelesin Italia

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e L’ infettabilità

Cause genetiche e geografiche sono fondamentali nel determinare l’infettabilità dei vettoriAn. labranchiae è il nostro principale vettore: le pur poche evidenze scientifiche sembrano indicare la refrattarietà di An. labranchiae a infettarsi con ceppi afro-tropicali di P. falciparum, mentre è ormai certo che può trasmettere P. vivax (epidemia in Corsica del 1971, 5 casi in Grecia nel 1976 e il caso di Grosseto)L’ infettabilità di An. superpictus non è stata saggiata, ma appartiene alla stessa famiglia (Cellia) dei vettori africani quindi probabilmente è in grado di infettarsi con P. falciparum

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e La VulnerabilitàNel 1997 è stato selezionato un sottocampione di casi di malaria notificati nell’anno: sono stati presi i casi delle regioni in cui risiede l’anofele verificatesi nei mesi tra giugno ed agosto.

Considerati i fattori spaziali e temporali ritenuti a rischio ai fini di un’ eventuale trasmissione, èstato visto che solo lo 0,7% dei soggetti malati era portatore di gametociti circolanti.

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e La Malaria in Italia Un Problema Riemergente?

Potenziale malarogenico italiano molto bassoPoco probabile una ripresa della trasmissione della malariaPossibile il verificarsi di casi sporadici

Ma la situazione italiana è molto dinamica e suscettibile di cambiamenti

Aumentare il livello di attenzione!!!DIPA

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e

Il radicale miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione e i drastici e permanenti mutamenti ambientali determinati dalle bonifiche escludono qualsiasi ipotesi di un ritorno al passato, ma quanto è accaduto nella maremma grossetana deve far riflettere.

Fattori diversi, di natura socio-politica o ambientale, potrebbero determinare repentini cambiamenti sul flusso degli immigrati provenienti da zone a endemia malarica e variazione nella densità e distribuzione delle popolazioni anofeliche.

La Malaria in Italia Un Problema Riemergente?

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