Giuseppe Costa e Teresa Spadea Dipartimento Sanità Pubblica, Università Torino
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Le fonti correnti dei dati per la misura delle diseguaglianze di salute: adeguatezza,
accessibilità, integrazione
Giuseppe Costa e Teresa SpadeaDipartimento Sanità Pubblica, Università Torino
Servizio Epidemiologia ASL TO3, Regione Piemonte
AIE, Roma 2008
Misurare (e confrontare?) le diseguaglianze di salute
Fenomeni (costrutti) Indicatori che li
rappresentano
Dati (necessari per l’algoritmo dell’indicatore)
Fonti
Utilità per la decisione Validità di
rappresentazione del fenomeno
Qualità e riproducibilità
Accessibilità
Oggetti Requisiti da presidiare
•mobilità discendente
•segregazione
•mobilità discendente
•segregazioneconseguenze
su risorse
conseguenze su risorse
contesto
di politiche
contesto
sociale
contesto
di politiche
contesto
sociale
controllo su risorse
•materiali•status•legami
controllo su risorse
•materiali•status•legami
posizione sociale
posizione sociale
dose di fattori di rischio
•psico sociali•comportamentali•ambientali•accessibilità servizi
dose di fattori di rischio
•psico sociali•comportamentali•ambientali•accessibilità servizi
fattori rischiofattori rischio
salute•morte•malattia•infortunio•disabilità•disturbo
funzionamento
salute•morte•malattia•infortunio•disabilità•disturbo
funzionamento
dannodannodannodanno
vulnerabilitvulnerabilitàà
conseguenzeconseguenze
esposizioneesposizione
stratificazionstratificazione socialee sociale
influenzare stratificazioneinfluenzare stratificazione
diminuire esposizionediminuire esposizione
diminuire vulnerabilitàdiminuire vulnerabilità
prevenire conseguenze ingiusteprevenire conseguenze ingiuste
Diderichsen, 2005Diderichsen, 2005
•mobilità discendente
•segregazione
•mobilità discendente
•segregazioneconseguenze
su risorse
conseguenze su risorse
contesto
di politiche
contesto
sociale
contesto
di politiche
contesto
sociale
controllo su risorse
•materiali•status•legami
controllo su risorse
•materiali•status•legami
posizione sociale
posizione sociale
dose di fattori di rischio
•psico sociali•comportamentali•ambientali•accessibilità servizi
dose di fattori di rischio
•psico sociali•comportamentali•ambientali•accessibilità servizi
fattori rischiofattori rischio
salute•morte•malattia•infortunio•disabilità•disturbo
funzionamento
salute•morte•malattia•infortunio•disabilità•disturbo
funzionamento
dannodannodannodanno
vulnerabilitvulnerabilitàà
conseguenzeconseguenze
esposizioneesposizione
stratificazionstratificazione socialee sociale
influenzare stratificazioneinfluenzare stratificazione
diminuire esposizionediminuire esposizione
diminuire vulnerabilitàdiminuire vulnerabilità
prevenire conseguenze ingiusteprevenire conseguenze ingiuste
Diderichsen, 2005Diderichsen, 2005
Due esigenze di misurazione:
-descrittiva: facile, accettata, stabile
-analitica: su misura del costrutto da valutare
Due esigenze di misurazione:
-descrittiva: facile, accettata, stabile
-analitica: su misura del costrutto da valutare
FORMATOFORMATO
PROBLEMIPROBLEMI
FENOMENOFENOMENO
INDICATORI/DATIIndividuali/aggregati
INDICATORI/DATIIndividuali/aggregati
FONTIFONTI
Semplici Composti
istruzione
u.s. individuale
u.s. aggregato
u.s. individuale
u.s. aggregato
proxy di stato
individuale
indicatore
contestual
e
proxy di stato
individuale
indicatore
contestual
e
classe sociale
reddito deprivazione
area: dimensione ed eterogeneità
Standard ISCED
International Standard
Classification of
Education (6 livelli)
Standard ISCED
International Standard
Classification of
Education (6 livelli)
Situare nel tempo le riforme scolastiche
(1962, 2002)
Situare nel tempo le riforme scolastiche
(1962, 2002)
CONDIZIONI SOCIALI INFANZIA
COMPETENZE /CREDENZIALI
CONDIZIONI SOCIALI INFANZIA
COMPETENZE /CREDENZIALI
ISTRUZIONEISTRUZIONE
Censimento Anagrafe
SIS (SDO?)Mortalità ?
Censimento Anagrafe
SIS (SDO?)Mortalità ?
Il livello di istruzione dovrà essere assegnato considerando la credenziale educativa di maggior pregio .....
e può essere rappresentato su di una scala ordinale con almeno tre categorie dettate dal titolo di studio, come indicato di seguito:
Attribuzione del livello di istruzione
livello di istruzione titolo di studio
basso al più licenza elementare
medio licenza media o licenza professionale
alto diploma di media superiore o laurea
femmine
0.00.10.20.30.40.50.60.70.80.91.01.11.21.31.41.51.61.71.81.9
istruzione media istruzione bassa
risc
hi re
lati
vi
1981-1984 1991-1994 2001-2004
maschi
0,00,10,20,30,40,50,60,70,80,91,01,11,21,31,41,51,61,71,81,92,02,12,22,32,42,52,62,72,8
istruzione media istruzione bassa
Mortalità (20-54 anni) per tutte le cause secondo il titolo di studio
Elaborazioni da Studio Longitudinale Torinese
IstruzioneMortalità in cancro del
colon
Coronarografia in infarto acuto
Rivascolarizzaione in infarto acuto
Ricoveri per condizioni trattabili a
livello ambulatoriale
alta 1 1 1 1
media1.21
(1.05 - 1.40)0.96
(0.88 – 1.05)0.96
(0.87 – 1.05)1.12
(1.03-1.22)
bassa1.33
(1.16 - 1.51)0.85
(0.79 – 0.93)0.88
(0.80 – 0.95)
1.19
(1.10-1.29)
Regione Piemonte, Relazione sullo stato di salute, 2006
Differenze per istruzione in
diversi indicatori di qualità dell’assistenza sanitaria a Torino
Elaborazioni da Studio Longitudinale Torinese
Classificazione europea standard per l’istruzione (ISCED) Classificazione europea standard per l’istruzione (ISCED)
level 0: pre primary education or no education at all
level 1: primary education, or first stage of basic
education
level 2: lower secondary, or second stage of basic
education
level 3: upper secondary education
level 4: non-tertiary education
level 5: first stage of tertiary education
level 6: second stage of tertiary education
Relative inequalities in total mortality by level of education among men in 18 populations
FIN
SWE
NO
R
DEN
ENG
BEL
SWZ
FRA
TUR
BAR
MAD
BSQ
SLO
HU
N
CZR PO
L
LIT
EST EU
Rel
ativ
e in
dex
of in
equa
lity
0
1
2
3
4
5
Mackenbach et al, Eurothine Final report, 2007
Completezza del campo “titolo di studio” nell’archivio SDO del Piemonte nel periodo 1997 – 2004
introduzione dell’obbligo di compilazione
Rischi relativi standardizzati di alcuni indicatori di ricovero per titolo di studio. Piemonte, 2003 (denominatore=popolazione censuaria per età e titolo di studio)
OSPEDALIZZAZIONE
50 75 100 125
Tumori maligni
Circolatorio
Respiratorio
Digerente
Accidentali
Tutte le cause
50 75 100 125
Tumori maligni
Circolatorio
Respiratorio
Digerente
Accidentali
Tutte le cause
GIORNATE DI RICOVERO
50 75 100 125
Tumori maligni
Circolatorio
Respiratorio
Digerente
Accidentali
Tutte le cause
50 75 100 125
Tumori maligni
Circolatorio
Respiratorio
Digerente
Accidentali
Tutte le cause
uomini donne
Laurea e media superiore
Media inferiore
Elementare
Attivi/non attivi
(disabilità?)
(lavoro domestico?)
Attivi/non attivi
(disabilità?)
(lavoro domestico?)
Situare nel tempo
Ad es. per disoccupazione: cens 1971 solo prima
occupazione, dal cens 1981 anche ricerca nuova occ
Situare nel tempo
Ad es. per disoccupazione: cens 1971 solo prima
occupazione, dal cens 1981 anche ricerca nuova occ
SOSTENTAMENTOIDENTITÀ
ORGANIZZAZIONE TEMPORELAZIONI SOCIALI
SOSTENTAMENTOIDENTITÀ
ORGANIZZAZIONE TEMPORELAZIONI SOCIALI
CONDIZIONE
PROFESSIONALE
CONDIZIONE
PROFESSIONALECensimentoAnagrafe ?
SIS (SDO) ? Mortalità ?
CensimentoAnagrafe ?
SIS (SDO) ? Mortalità ?
Studio Longitudinale TorineseStudio Longitudinale TorineseCONDIZIONE PROFESSIONALE 2001CONDIZIONE PROFESSIONALE 2001
Condizioni professionali
a Torino al 2001
Mortalità 2001-2003
Uomini
Occupati 1
In cerca prima occupazione 2,5
In cerca nuova occupazione
2,7
Pensionato 1,7
Inabile al lavoro 8,9
Elaborazione su Studio Longitudinale Torinese
RR controllati per etàRR controllati per età
Mortalità* 1991-96 a Torino tra gli uominiMortalità* 1991-96 a Torino tra gli uominiMortalità* 1991-96 a Torino tra gli uominiMortalità* 1991-96 a Torino tra gli uomini
da disoccupazione a lavoro 1.4
instabilità lavorativa 1.5
da lavoro a pensione (impiegato) 1.6
da lavoro a pensione (manuale) 2.2
da lavoro a disoccupazione 2.3
sempre disoccupato 2.6
scoraggiato nella ricerca di lavoro 3.9
sempre fuori dalla forza lavoro 4.8
traiettorie occupazionali RR
*RR (occupati = 1); tutti p<0,05Elaborazioni da Studio Longitudinale Torinese
Completezza del campo “condizione professionale” nell’archivio SDO del Piemonte nel periodo 1997 – 2004
80
90
71
91 9187
84
73
9
0
8 10 913
16
27
1110
21
0 0 0 0 00
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004
Presente e valido Presente ma non significativo Mancante
CONDIZIONE PROFESSIONALE Occupati Disoccupati Casalinghe Pensionati
OUTCOME OR OR (IC 95%) OR (IC 95%) OR (IC 95%)
1. URGENZA 1 1.57 (1.42-1.74) 1.10 (1.02-1.18) 1.03 (0.95-1.10)
2. SEVERITA’ 1 1.31 (1.18-1.45) 1.24 (1.16-1.33) 1.57 (1.47-1.69)
3. MORTALITA’ 1 1.55 (1.10-2.16) 1.15 (0.86-1.53) 1.47 (1.19-1.82)
Relazione tra condizione professionale e 1. urgenza del ricovero (ingresso dal DEA vs ricovero programmato)2. severità (moderata/estrema vs minima)3. mortalità ospedaliera
1.ORs stimati con regressione logistica condizionale, appaiando per APR-DRG e standardizzati per età,sesso, residenza, stato civile, cittadinanza, anno di dimissione, severità, tipo di ricovero (medico/chirurgico)2. come 1., ma sostituendo la severità con la modalità di ricovero3. ORs stimati con regressione logistica non condizionale, standardizzati per età, sesso, residenza, stato civile, cittadinanza, anno di dimissione, severità, tipo di ricovero (medico/chirurgico), modalità di ricovero e mortalità attesa (specifica per APR-DRG e sottoclasse di rischio)
da Ciccone G. et al., 1999
Ultima professione
Schizzerotto/ESeC
Individuale/Famigliare
(donne)
Ultima professione
Schizzerotto/ESeC
Individuale/Famigliare
(donne)
Cens 1971/2001 assente professione
Anagrafe e SIS da regolare
INPS posizione retributiva
INAIL ateco
Cens 1971/2001 assente professione
Anagrafe e SIS da regolare
INPS posizione retributiva
INAIL ateco
STATUS, PRESTIGIO, POTERE
CONDIZIONI LAVORO
FATTORI PSICOSOCIALI
STATUS, PRESTIGIO, POTERE
CONDIZIONI LAVORO
FATTORI PSICOSOCIALI
PROFESSIONE
POSIZIONE PROFESSIONALE
CLASSE SOCIALE
PROFESSIONE
POSIZIONE PROFESSIONALE
CLASSE SOCIALE Censimento
Anagrafe ?
SIS?
Inps
Inail
Censimento
Anagrafe ?
SIS?
Inps
Inail
Attribuzione della classe sociale
La classe sociale di individui e famiglie si attribuisce preferibilmente adottando lo schema di classificazione basato sull’occupazione, elaborato da Schizzerotto e Colleghi, che individuano otto classi occupazionali, in funzione delle risorse di potere che competono a ciascuna di esse.
Le risorse di potere (o dominio) considerate sono: il possesso dei mezzi di produzione, il controllo organizzativo, le credenziali educative con le specializzazioni professionali e la forza lavoro.
Le otto classi occupazionali individuate sono:
imprenditori (risorse = possesso dei mezzi di produzione)
liberi professionisti (risorse = credenziali educative e possesso di limitati mezzi di produzione)
dirigenti (risorse = controllo organizzativo)
classe media impiegatizia (risorse = credenziali educative)
piccola borghesia con dipendenti (risorse = possesso di limitati mezzi di produzione e forza lavoro propria)
piccola borghesia senza dipendenti (risorse = possesso di limitati mezzi di produzione e forza lavoro propria)
classe operaia specializzata (risorse = forza lavoro)
classe operaia non specializzata (risorse = forza lavoro)
Attribuzione della classe sociale
Tra le classi si danno le seguenti relazioni di dominio e subordinazione:
imprenditori, liberi professionisti e dirigenti hanno risorse di dominio equivalenti e sono sovraordinate alla classe media impiegatizia e alla piccola borghesia;
la classe media impiegatizia e la piccola borghesia con risorse di dominio equivalenti sono sovraordinate alle due classi operaie;
all’interno della piccola borghesia, la classe con dipendenti è sovraordinata a quella senza dipendenti;
all’interno della classe operaia, gli operai specializzati sono sovraordinati a quelli non specializzati
Attribuzione della classe sociale
In mancanza di informazioni analitiche sull’occupazione o dove emergano problemi di robustezza statistica, il modello originario può essere sostituito da una versione compatta a quattro classi così costituite:
Classe borghese, che comprende imprenditori, liberi professionisti e dirigenti;
Classe media impiegatizia, definita come nel modello originario;
Piccola borghesia, in cui è eliminata la distinzione basata sulla presenza di dipendenti;
Classe operaia, in cui è eliminata la distinzione basata sulla specializzazione.
Attribuzione della classe sociale
Attribuzione della posizione sociale familiare
La posizione sociale familiare è stabilita considerando la posizione dei componenti il nucleo familiare, segnatamente dei due partner.
Generalmente le informazioni sulla collocazione sociale dei partner vengono combinate con il criterio di dominanza: la posizione della famiglia viene fatta coincidere con la posizione sociale del partner cui competono i maggiori privilegi.
Differenze nella speranza di vita a 35 anni secondo la classe sociale (Schizzerotto) Torino – Uomini, 2000-2005
Elaborazioni da Studio Longitudinale Torinese
ESeC ClassESeC Class Common TermCommon Term Employment Regulation
Employment Regulation
11 Large employers, higher grade professional, administrative & managerial occupations
Large employers, higher grade professional, administrative & managerial occupations
Higher professionals and managers
Higher professionals and managers
Service RelationshipService Relationship
22 Lower grade professional, administrative and managerial occupations and higher grade technician and supervisory occupations
Lower grade professional, administrative and managerial occupations and higher grade technician and supervisory occupations
Lower professionals and managers
Lower professionals and managers
Service Relationship (modified)
Service Relationship (modified)
33 Intermediate occupationsIntermediate occupations Higher clerical, services and sales workers
Higher clerical, services and sales workers
MixedMixed
44 Small employer and self employed occupations (exc agriculture etc)
Small employer and self employed occupations (exc agriculture etc)
Small employers and self-employed
Small employers and self-employed
--
55 Self employed occupations (agriculture etc)
Self employed occupations (agriculture etc)
Farmers etcFarmers etc --
66 Lower supervisory and lower technician occupations
Lower supervisory and lower technician occupations
Lower supervisors and technicians
Lower supervisors and technicians
MixedMixed
77 Lower clerical, services & sales occupations
Lower clerical, services & sales occupations
Lower clerical, services and sales workers
Lower clerical, services and sales workers
Labour Contract (modified)
Labour Contract (modified)
88 Lower technical occupations
Lower technical occupations
Skilled workersSkilled workers Labour Contract (modified)
Labour Contract (modified)
99 Routine occupationsRoutine occupations Semi- and non-skilled workers
Semi- and non-skilled workers
Labour ContractLabour Contract
10
10
Never worked and long-term unemployed
Never worked and long-term unemployed
UnemployedUnemployed --
Classificazione europea
standard per la classe sociale
(ESEC)
Classificazione europea
standard per la classe sociale
(ESEC)
Mortalità per alcune cause di morte (MOR*)Agricoltori – Uomini – Confronto tra fonti
Causa di morte
1973 (Italia 12m)
Tot morti 46.313Classificati 23.156 (50,0%)
1981/82 (Italia 6m)
Tot morti 28.000Classificati 13.696 (48,9%)
Osservati MOR Osservati MOR
Tutti i tumori 2160 0.87* 313 0.85*
Tumore del polmone 430 .059* 84 0.63*
Tumore dello stomaco 434 1.31* 45 1.21
Malattie ischemiche del cuore 1227 0.87* 163 0.75*
Ictus emoragico 256 1.11 (tutti) 81 1.36
Ictus ischemico 581 1.20*
Cirrosi alcolica 44 1.87* (tutti) 54 0.87
Cirrosi non alcolica 368 0.86*
Incidenti da trasporto 658 1.19* 65 1.05
Cadute 321 1.46* 49 1.95*
Suicidi 175 1.88* 52 2.53*
* p<0.05
Certificati di morte Follow up censimento
Campione di 1479 soggetti a Torino (797 operai e 682 impiegati)
Proporzione di soggetti esposti ad elevato stress sul lavoro (Job Strain) all’inizio degli anni 2000
Squilibrio tra ciò Squilibrio tra ciò che è richiesto, che è richiesto,
grado di controllo grado di controllo sulle scelte, sulle scelte,
remunerazione remunerazione assicurata e aiuto assicurata e aiuto
AT: accessibile solo per sezioni cens.Cens: da situare in tempo e spazio,
“edilizia sociale” solo da 1991, istituzionalizzazione
AT: accessibile solo per sezioni cens.Cens: da situare in tempo e spazio,
“edilizia sociale” solo da 1991, istituzionalizzazione
RISORSE MATERIALI
-CORRENTI
-ACCUMULATE
RISORSE MATERIALI
-CORRENTI
-ACCUMULATE
REDDITO
POSSESSO BENI
REDDITO
POSSESSO BENI
Anagrafe Tributaria ATSurvey ad hoc (Istat)Censimento
Anagrafe Tributaria ATSurvey ad hoc (Istat)Censimento
Reddito famigliare
(netto/lordo)
(pesato)
Casa: titolo
godimento,
superficie, servizi,
affollamento…
Reddito famigliare
(netto/lordo)
(pesato)
Casa: titolo
godimento,
superficie, servizi,
affollamento…
Attribuzione del reddito pro-capite equivalente
Alla qualificazione del reddito potranno concorrere sia informazioni dirette ....., sia informazioni indirette, relative al possesso di beni o ai consumi.
Nella maggior parte dei casi ci si basa sulle dichiarazioni dei soggetti interpellati, che forniscono indicazioni indirette autocollocandosi in fasce di reddito relativamente estese o in scale di misurazione della soddisfazione per il proprio reddito.
Le uniche informazione dirette e affidabili sul reddito sono quelle che provengono dagli studi di record-linkage con l’anagrafe tributaria.
Il ricorso al reddito familiare, aggiustato in modo da tener conto delle ovvie economie di scala, costituisce la dimensione più corretta della posizione sociale misurata sulle risorse materiali.
Il reddito familiare diventa reddito pro-capite equivalente, se riferito ai singoli componenti dell’unità familiare attraverso una delle due apposite scale di equivalenza:
1. Scala di equivalenza di Carbonaro: Reddito pro-capite corretto= ri / a
2. Reddito pro-capite corretto= ri / n
dove ri è il reddito dell’i-esimo componente del nucleo familiaren è il numero dei componenti familiari
e a = 1 per n = 1a = 1.57 per n = 2a = 2.04 per n = 3a = 2.46 per n = 4a = 2.85 per n = 5a = 3.20 per n = 6+
Attribuzione del reddito pro-capite equivalente
Caratteristiche sociali degli uomini torinesi 15-64 anni
Mortalità
IstruzioneAlta 1
Media 1,5 *
Bassa 1,7
Reddito mediano di isolato
Molto basso
1
Basso 0,86 *
Medio 0,80 *
Alto 0,71 *
Molto alto
0,69 *
Diseguaglianze di redditoin quartiere
Molto bassa
1
Bassa 1,02
Media 0,98
Alta 1,05
Molto alta
1,17 *
Elaborazioni da Studio Longitudinale Torinese
RR aggiustati per età
* p<0,05
Mortalità generale 1998-2005, Torino. Uomini, 15-64 anniMortalità generale 1998-2005, Torino. Uomini, 15-64 anni Modello multilivello di Poisson Modello multilivello di Poisson
Rischi relativi di mortalità per tutte le cause, secondo caratteristiche socio-economiche individuali e genere. 1997-2003, 30 anni e più
Classe sociale
Tipologia familiare
Tipologia abitativa
Posizione professionale
Istruzione
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
2,2al
ta/m
edia
bas
sa
bo
rgh
esia
clas
se m
edia
pic
cola
bo
rgh
esia
Op
erai
con
iug
i/co
n
vive
so
lo
mo
no
gen
ito
r
coab
itaz
ion
occ
. n
on
ma
occ
. m
anu
al
auto
no
mo
dis
occ
up
ato
pen
s./c
asal
agia
ta
gra
nd
e
pro
pri
età
affi
tto
dis
agia
ta
RR
UominiUomini
(cfr indicatori)(cfr indicatori)
Cfr indicatoriCfr indicatori
MOBILITÀ
DISCENDENTE
MOBILITÀ
DISCENDENTE
CAMBIAMENTO DI STATO (cfr indicatori) (longitudinale)
CAMBIAMENTO DI STATO (cfr indicatori) (longitudinale)
Record-linkage longitudinale
Record-linkage longitudinale
Rischio di scendere sulla scala del prestigio sociale tra il 1981 e il 1991 a Torino
Parameter Estimate Pr > t INTERCEPT 42.54 < .0001 AGE .12 < .0001 SOCIAL DESIRABILITY OF
OCCUPATION IN 81 - .64 < .0001
WOMAN - 5.17 < .0001 LOW EDUCATION - 21.75 < .0001 SOUTH - 7.72 < .0001 HOSPITAL FROM 84 TO 86 - 1.53 < .0001 Analisi varianza, Variabile dipendente: Social Mobility Metrical Index (SMMI), (1-100) (De Lillo) R quadro 0,14
Turin Longitudinal Study
1971-06 Population and Family Register
death
migrationbirth...
Demographic events
1971 pop.census(20% sample)
1981 pop.census
1981 pop.census
Socio- economic status
2001 pop.census
Causes of death1971-2003
Pharmaceutical prescriptions1997-2004
Hospital admissions1995-2004
Outpatient Specialistic Care 2002-2003
Cancer incidence1985-1999
Drug addiction services 1979-1994
New on going registers: tb, work injuries, diabetes, stroke, IMA
Health and care event/status
Social care 1989-1996 (2005)
incomedeprivation
…
Contextual variables
Census tract and its aggregates
(neighbourhood…)
Assignment of the PFR identification
number
Master data file
Assignment of the PFR identification number
Individual health biographies
Individual socio-economic
biographies
Stato civile
Convivenza con partner
Tipologia famigliare
Reti amicali
Stato civile
Convivenza con partner
Tipologia famigliare
Reti amicali
Relazioni parentali critiche?Relazioni parentali critiche?
RISORSE DI AIUTO
-- FAMIGLIARE
-- SOCIALE
RISORSE DI AIUTO
-- FAMIGLIARE
-- SOCIALE
STATO CIVILE TIPOLOGIA FAMILIARE
…RETI AMICALI
STATO CIVILE TIPOLOGIA FAMILIARE
…RETI AMICALI
Famigliare: - Censimento
- Anagrafe
Amicale:-indagini multiscopo
Istat
Famigliare: - Censimento
- Anagrafe
Amicale:-indagini multiscopo
Istat
Rischi relativi di mortalità per tutte le cause, secondo caratteristiche socio-economiche individuali e genere. 1997-2003, 30 anni e più
1,0
1,2
1,4
1,6
1,8
2,0
2,2
alt
a/m
ed
ia
ba
ss
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rgh
es
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c. n
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l
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sa
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gra
nd
e
pro
pri
età
aff
itto
dis
ag
iata
RR
DonneDonne
Classe sociale
Tipologia familiare
Tipologia abitativa
Posizione professionale
Istruzione
*modificazione effetto 2003 vs. 2002 p<0.05
Rischi relativi di mortalità estiva per invalidità, stratificati per tipologia familiare. Torino, donne
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
2002
2003
coppia di anziani
solo con figli a Torino
solo senza figli a Torino *
istituzionalizzato
altre tipologie familiari
Censimento Anagrafe tributaria
Indagini multiscopoSINA
…
Censimento Anagrafe tributaria
Indagini multiscopoSINA
…
Formati vari:
Gini,
Capitale sociale,
Impronta ecologica,
Emancipazione di genere,
Approccio anti-fumo
….
Formati vari:
Gini,
Capitale sociale,
Impronta ecologica,
Emancipazione di genere,
Approccio anti-fumo
….
Misurare il fattore giusto
al livello geografico appropriato
Misurare il fattore giusto
al livello geografico appropriato
FATTORI CONTESTUALI:
Risorse materiali
Accesso servizi
Capitale sociale
Pressione ambientale
Diseguaglianze …
FATTORI CONTESTUALI:
Risorse materiali
Accesso servizi
Capitale sociale
Pressione ambientale
Diseguaglianze …
DISTANZE DA PRONTO SOCCORSO
INDICI CONCENTRAZIONE…
FINO A INDICATORI DI APPLICAZIONE DI POLITICHE
DISTANZE DA PRONTO SOCCORSO
INDICI CONCENTRAZIONE…
FINO A INDICATORI DI APPLICAZIONE DI POLITICHE
Capitale sociale per regione
Di Domenicantonio et al, 2006
Interventi di angioplastica in Interventi di angioplastica in
soggetti con infarto miocardico soggetti con infarto miocardico
acuto. 2002-2003; RR bayesianiacuto. 2002-2003; RR bayesiani
Distanza in minuti di Distanza in minuti di
percorrenza dal più vicino percorrenza dal più vicino
ospedale ad alta complessità ospedale ad alta complessità
Pressioni : attività significative area metropolitanametropolitanaPressioni : attività significative area metropolitanametropolitana
GENERE ETA’ ED ETNIA
COME MODIFICATORI DI
EFFETTO
GENERE ETA’ ED ETNIA
COME MODIFICATORI DI
EFFETTO
GENERE
NAZIONALITÀ/STATO ORIGINE
GENERE
NAZIONALITÀ/STATO ORIGINECensimento
Anagrafe
Permessi soggiorno
Censimento
Anagrafe
Permessi soggiorno
J.P. Mackenbach et al. / European Journal of Cancer 40 (2004) 126–135
Morti in eccesso per tutte le cause tra le persone meno istruite. Percentuale attribuibile al fumo. Europa, 1990-96.Morti in eccesso per tutte le cause tra le persone meno
istruite. Percentuale attribuibile al fumo. Europa, 1990-96.uomini
donne
Shaap, 2007
Reddito e salute “meno che buona” in Inghilterra
0%
10%
20%
30%
40%
Caribbean Indian Pakistani Bangladeshi Chinese Whiteminority
WhiteEnglish
Bottom Tertile Middle Tertile Top Tertile
Health Survey for England 1999
FORMATOFORMATO
PROBLEMIPROBLEMI
FENOMENOFENOMENO
INDICATORI/DATIIndividuali/aggregati
INDICATORI/DATIIndividuali/aggregati
FONTIFONTI
Ma per una misura di occorrenza
ci vuole la covariata sociale
sia a numeratore sia a denominatore
Ma per una misura di occorrenza
ci vuole la covariata sociale
sia a numeratore sia a denominatore
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Modello 1Modello 1
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Modello 1Modello 1
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Indagini trasversali Istat
(campionarie o totali):
IVG, CEDAP, salute, ecc
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Mortalità infantile (casi da mortalità
ISTAT e suscettibili da CEDAP);
Occorrenza di infortuni (casi da INAIL e
suscettibili da addetti ISTAT o ISPESL);
Ospedalizzazione (casi da SDO e
suscettibili da indagine ISTAT)
Modello 2Modello 2
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Modello 2Modello 2
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Indagini sulla mortalità o
morbosità proporzionale con dato
socioeconomico solo sui casi (
mortalità Istat, SDO)
Modello 3Modello 3
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Modello 3Modello 3
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Modello 4Modello 4
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Modello 4Modello 4
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Indagini sulla mortalità o morbosità
proporzionale con dato socioeconomico
solo sui casi, via record-linkage con una
fonte esterna (INPS, AT), tipo OCCAM
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)Fonte A: riporta le informazioni sullo stato di salute (casi)
Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili) Fonte B: riporta informazioni solo sulla popolazione (suscettibili)
I nformazione socioeconomica sui casi
I nformazione socioeconomica sui suscettibili
Modello di studio
presente su fonte A presente su fonte A informazione completa su un’unica fonte; misure di rischio non distorte
presente su fonte A presente su fonte B informazione ricavata da due fonti; misure di rischio soggette a distorsione da diversa rilevazione
presente su fonte A assente informazione sul denominatore assente; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale
acquisita da fonte B (attraverso record-linkage)
assente
informazione ricavata da altra fonte solo sul numeratore; misure di rischio soggette a distorsione da modello proporzionale e da record-linkage
acquisita da fonte B (attaverso record-linkage)
presente su fonte B informazione ricavata da altra fonte; misure di rischio soggette a distorsione da record-linkage
Indagini Istat su mortalità differenziale;
Studi longitudinali o trasversali locali su
mortalità e morbosità (SLT e SLTo) con
informazione socioeconomica da
censimento o da AT
Modello 5Modello 5
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
Modello 5Modello 5
Esempi di applicazione in ItaliaEsempi di applicazione in Italia
CONCLUSIONI (1)
Scala nazionale
Il sistema Istat di indagine sulla famiglia è un’adeguata fonte informativa, ma risente dei problemi degli studi trasversali
Gli archivi di mortalità, ricoveri e registri di patologia mostrano severe cadute di completezza nei tentativi di attribuzione di covariate sociali
Sono necessari:
interventi ad hoc di tipo campionario (ad esempio, il follow-up di un campione di intervistati nelle indagini Istat)
modelli di record-linkage sugli archivi sanitari, con la creazione di una rete di comuni disponibili a collaborare per il recupero delle informazioni censuarie
(Costa et al, 2004)
CONCLUSIONI (2)
Scala locale
Funzionano bene le formule di arricchimento dei sistemi informativi sanitari (ricoveri, farmaci, mortalità) con covariate sociali a livello individuale (istruzione, classe sociale, tipologia abitativa, ecc.) e a livello aggregato (indici di reddito e di deprivazione)
E’ necessario:
uscire dalla fase pilota limitata a poche aree e diventare strumento corrente
semplificare vincoli procedurali che limitano l’accesso ai dati
sviluppare strumenti automatici di attribuzione della sezione di censimento alle anagrafi che facilitino le procedure di record-linkage
(Costa et al, 2004)
CONCLUSIONI (3)
Strumenti di classificazione della posizione sociale
E’ necessario:
elaborare sistematicamente i dati secondo scale di posizione sociale uniformi basate
sul consenso
generare soluzioni metodologiche uniformi per la costruzione di covariate sociali a livello aggregato
elaborare banche dati nazionali con i valori delle covariate precalcolate per ogni livello
di aggregazione geografica ritenuta utile
(Costa et al, 2004)
Misure di associazione tra posizione sociale e salute e loro interpretazione
Un indice sintetico che esprima l'entità delle diseguaglianze osservate in un unico valore è spesso necessario sia per favorire l'esposizione e la spiegazione dei risultati, sia a scopo di confronto nel tempo o con altre popolazioni.
E' importante inoltre riconoscere che l'interpretazione del rapporto tra posizione sociale e salute dipende molto dalla misura di associazione e dall'indice sintetico utilizzati.
Misure relative e misure assolute
Le misure relative rappresentano l’intensità dell'associazione
Le misure assolute danno conto del peso complessivo che la posizione sociale ha nella popolazione
Indici di effetto e indici di impatto
Le misure di effetto esprimono l’effetto sulla salute prodotto da ogni modifica nello stato socioeconomico, indipendentemente dalla distribuzione sociale della popolazione
Le misure di impatto combinano l'informazione sull'effetto del determinante con quella sulle dimensioni del gruppo suscettibile (i più svantaggiati)
Misure di associazione tra posizione sociale e salute e loro interpretazione (cont.)
misure relative misure assolute
indici di effetto che confrontano due gruppi rapporto tra tassi
(RR, OR, HR)differenza tra tassi
che confrontano tutti i gruppi (basati sulla regressione)
indice di effetto relativo
indice di effetto assoluto
indici di impattouguaglianza rispetto alla classe più alta
(semplici e basati sulla regressione)rischio attribuibile percentuale nella
popolazione (RAP%)
rischio attribuibile nella popolazione
(RAP)
uguaglianza rispetto alla media (semplici e basati sulla regressione)
indice di dissimilarità
percentuale (ID%)
indice di dissimilarità (ID)
costruiti sulla posizione sociale relativa
(basati sulla regressione) indice di diseguaglianza
relativa (IDR o RII )(basato sulla curva di Lorentz) indice di
concentrazione di Gini
indice di pendenza (slope ) di
diseguaglianza (IPD o SII )
Schematizzazione degli indici sintetici di diseguaglianza
Esempio fittizio di utilizzo di diversi indicatori per l’analisi del trend nelle diseguaglianze di mortalità
da Regidor E, JECH 2004
La definizione di target per le politiche sanitarie (e di patrocinio per le politiche non sanitarie) potrebbe richiamarsi ai seguenti principi:
gli interventi dovrebbero essere indirizzati a tutta la società e non solo ai poveri, integrando in modo complementare questi tre obiettivi:
• prima compensare gli svantaggi nella salute dei gruppi e delle comunità più deprivate
• poi (?) avvicinare la distanza tra gli estremi della scala sociale
• poi (?) ridurre l’intensità del gradiente sociale nella salute
Manifesto per l’equità: TESI 18