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m a g a z i n eB I M E S T R A L E A Z I E N D A L E - N R . 0 7 - M A R Z O / A P R I L E 2 0 1 3© 2012 Risarcimento Assicurato Srl

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E' da più di un anno che ho iniziato la mia avventura nel gruppo Studio 3A ricoprendo l'incarico di responsabile dell'amministrazione generale. Fino a questo momento non avevo mai lavorato in una società di Risarcimento Danni e non è stato facile contemperare le esigenze dello Studio 3A con le incombenze fiscali/amministrative. Per fare un piccolo e pratico esempio, le movimentazioni

bancarie del gruppo si aggirano all'incirca in euro 150/200 mensili, e per 12 mesi l'anno. In questo primo anno di lavoro ho potuto comprendere l'utilità sociale delle Studio 3a. Infatti non avrei mai pensato che uno studio che si occupa di Risarcimento Danni potesse aiutare le famiglie che hanno subito incidenti o situazioni di malattia, supportandole anche economicamente. La struttura del gruppo 3A è centralizzata nelle sede legale dove vi sono dei consulenti tecnici liquidatori che gestiscono le pratiche e assistono i clienti di tutto il gruppo 3A, valutando le varie necessità e la gravità di ogni singolo caso. Da questi esperti del Risarcimento Danni ricevo le istruzioni di anticipazione spese a favore dei clienti più bisognosi. In tutti questi anni di lavoro non ho mai provato così tanta gratificazione

nel lavoro che svolgo, toccando proprio con mano l'aiuto concreto che lo Studio 3A offre ai propri assistiti. Aiutare una famiglia che è stata vittima di un grave incidente con l'anticipo delle prime spese è un servizio che non ha paragoni con altri; a questa prima fase si passa poi a tutte le convenzioni che lo Studio 3A ha sul territorio nazionale per garantire il massimo della professionalità e tutela senza alcuna anticipazione spese da parte del cliente. L'amministrazione generale coordina tutto questo lavoro offrendo un servizio unico nel settore del Risarcimento Danni.

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Il nustro obbiettivo è quello di aiutare tutti coloro che hanno visto ledere i propri diritti inviolabili, sanciti dal nostro ordinamento affinchè ogni cittadino, in caso di tutele o parziale fallimento di cure mediche, possa ottenere il giusto risarcimento.La giurisprudenza si è abbondantemente pronunciata in materia di errore clinico. La suprema corte, infatti, per qualunque persona che abbia subito danni alla propria salute derivati da errori medici o disservizi della struttura sanitaria pubblica o privata, è passata dal riconoscerela natura extracontrattuale della responsabilità medico - sanitaria a quella schiettamente contrattuale con modificazione delle regole sul nesso di causalità e sull'avere della prova. E' stata riconusciuta la responsabilità del medico e/o della struttura sanitaria - ospedaliera in tutti quei casi in cui la terapia sia stata inadeguata.Lo Studio 3A, previa valutazione del caso, si occuperà di tutto l'iter risarcitorio, della perizia medico legale alla richiesta di risarcimento e, ove necessario, ad intraprendere l'azione legale per ottenere il giusto risarcimento subito senza far anticipare nulla al cliente fino alla liquidazione del danno.

NEWS Studio 3A on Press! dTutti i giorni lottiamo per difendere i diritti delle famiglie che sono coinvolte in gravi incidenti

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ALLA SCADENZA DELLA POLIZZA SEQUESTRO DELL'AUTOI contratti di assicurazione avranno sempre durata annuale e sarà nulla la clausola di tacito rinnovo. Addio alla copertura automatica di 15 giorni dopo la scadenza.

E' una di quelle date da segnare subito sul calendario del nuovo anno. Dal 1° gennaio dimenticarsi del giorno di scadenza della polizza auto può costare caro: 800 euro di multa e il sequestro del veicolo. E' l'effetto della norma che prevede la fine del rinnovo automatico dell'assicurazione auto. Una regola per togliere un altro vincolo all'assicurato e facilitargli il passaggio da una compagnia all'altra a tutto vantaggio delle sue tasche e della concorrenza nel mercato assicurativo. Ma meno vincoli significa anche maggiori responsabilità, altrimenti il vantaggio può trasformarsi in pericolo.

La novità è contenuta nel secondo decreto sviluppo del governo Monti, entrato definitivamente in vigore lo scorso 17 dicembre. Ma divieto di tacito rinnovo significa anche fine della copertura automatica nei 15 giorni dopo la scadenza della polizza. Gli automobilisti distratti, oltre alle sanzioni previste dal Codice della strada dal giorno successivo alla scadenza, rischiano la mancata copertura assicurativa in caso di incidente.

Multa e sequestro del veicolo dal giorno della scadenza

Secondo quanto stabilito dall'art. 22 del decreto sviluppo, i contratti di assicurazione per le responsabilità civili nella circolazione dei veicoli (più conosciuti come polizze Rc auto) non potranno più avere durata pluriennale e non potranno contenere la clausola di tacito rinnovo (tali clausole saranno considerate automaticamente nulle). Per le clausole di tacito rinnovo contenute nei contratti stipulati prima del 20 ottobre 2012, la nullità scatterà solo a partire dal 1° gennaio 2013.

Ciò significa che alla scadenza della polizza non opererà più la regola del "silenzio-assenso" e il cliente non avrà più l'obbligo di inviare una raccomandata almeno 15 giorni prima per disdire la polizza.

Ma c'è il rovescio della medaglia. Il rinnovo automatico dava anche un'estensione automatica della copertura per altri 15 giorni dopo la scadenza in caso di ritardo nel pagamento del premio. Una tolleranza di cui dal prossimo anno l'assicurato non potrà più beneficiare: l'assicurazione decade a tutti gli effetti il giorno della scadenza della polizza. Brutta notizia per i distratti: oltre al rischio di un sinistro non coperto, la mancanza di assicurazione di un veicolo comporta una sanzione di 798 euro e il sequestro immediato del veicolo. (A.D.M.)

Rc auto, da gennaio stop al rinnovo automatico della polizza.

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Viaggiare è persua forma, esistere.Stephen Littlewood

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SCATOLA NERAUn milione di automobilisti già da anni utilizzano la "Scatola nera a carico delle compagnie assicurative nella bozza sulle liberalizzazioni" scatola nera sulla propria autovettura, ancora prima quindi dell’entrata in vigore del Decreto sulle liberalizzazioni che rischia di creare l’effetto opposto. Così com’è il nuovo Decreto porterà nuovi problemi, ammazzando di fatto l’uso della scatola nera che di per sè potrebbe risolvere la maggior parte dei problemi dell’rc auto.Con la scatola nera è possibile analizzare tutti i dati delle vetture in caso di sinistro, dalla velocità alla dinamica,

dalle frenate alle accelerazioni, tutto ciò ha anche creato problematiche nell’individuare la responsabilità principale dell’incidente. Un milione di clienti hanno aderito fino ad oggi grazie allo specchietto per allodole degli sconti che le compagnie fino a questo momento hanno concesso, ma la situazione è decisamente destinata a cambiare, vediamo perché.Il Governo ha indicato nel Decreto liberalizzazioni che le compagnie dovranno rilasciare uno sconto a chi monterà la scatola nera, questo però già accadeva prima delle nuove norme; il Governo ha anche aggiunto che il costo della scatola nera dovrà essere a carico delle compagnie, al contrario di quello che avveniva fino ad oggi con il costo a carico del cliente, tramite canone di locazione. Il punto centrale della vicenda sta proprio qui: il canone medio è di circa 72 euro l’anno; il cliente prendendo a carico questo canone riesce ad ottenere sconti almeno del 15% sulla

polizza, risparmio che compensa ampiamente il costo annuo dell’apparato, mostrandone la convenienza. Con il nuovo obbligo per le compagnie di “vendere” l’apparato con la polizza, ci saranno le relative provvigioni del 10% circa da pagare agli agenti, il contributo a SSN e l’imposta provinciale, il ché porterà il costo di 72 euro all’anno a diventare in media di quasi 100 euro l’anno, riducendo così la convenienza dello sconto applicato, quasi sempre decisivo nel convincere il cliente a montare la scatoletta elettronica che ne registra ogni singolo comportamento.Purtroppo la realtà è questa, il decreto liberalizzazioni in

ambito assicurativo sarebbe dovuto essere affrontato da tecnici del settore, non da “tecnici del tutto”. Il settore assicurativo benché già caratterizzato da troppe anomalie, è stato ancora una volta toccato dall’emanazione di Leggi senza alcun senso logico, senso che si poteva tranquillamente trovare interpellando persone con la testa ben dentro il mondo assicurativo; anche questa volta peccato.

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Isvap, Giannini sotto inchiesta per FonSai

Il Sole 24 Ore

FonSai, perquisizione nella sede

dell’Isvap. Avviso di garanzia al

presidente Giancarlo Giannini

Il Sole 24 Ore

OGNI GIORNO DIFENDIAMO I TUOI DIRITTI DA TUTTO QUESTO!

...e poi ci vogliono far credere che i “LADRI” sono i danneggiati e chi li difende!!!

ESPERTO DI INFORTUNISTICA STRADALEPATROCINATORE STRAGIUDIZIALE

84ERMES TROVÒ

Fonsai, Giannini indagato

per falso in bilancio

ilGiornale

Si tratta dell’ultimo triennio dell’era dell’ex ad Fausto Marchionni, prima che la compagnia uscisse dall’orbita Ligresti con la cessione a Unipol imposta dalle banche creditrici guidate da Unicredit e Me-diobanca.L’accusa di concorso in falso in bilancio, è partita ieri dalla Procura di Torino, mentre gli uomini delle Fiamme gialle setacciavano prima tutta la sede romana dell’Isvap, a partire dall’ufficio di Giannini, poi l’abitazione di quest’ultimo. Presto saranno interrogati altri dirigenti. Stando a quanto si legge nel decreto di perquisizione i vertici dell’Au-thority e soprattutto il suo numero uno avrebbero omesso con dolo di completare i necessari controlli sul gruppo Fonsai.In sostanza sarebbero venuti meno alla loro missione, lasciando perdipiù tracce di «inadempimenti, ritardi e collusioni» con il ma-nagement. Giannini finisce così nel registro degli indagati insieme a Marchionni, ai tre fratelli Ligresti (Jonella, Giulia e Paolo), a Massi-mo Pini, Antonio Talarico, Vincenzo La Russa ed Emanuele Erbetta. Quest’ultimo era subentrato a Marchionni nel febbraio 2011, dopo essere stato direttore generale, e ha traghettato Fonsai verso le braccia di Unipol insieme a Piergiorgio Peluso, di fatto il «garante» delle ban-che da poco uscito con un bonus milionario. Le mancanze dell’Isvap - attaccano gli inquirenti - hanno consentito a Fonsai di scrivere nei bilanci e «nelle comunicazioni sociali, fatti materiali non rispondenti

al vero». Nel mirino ci sono sia il groviglio delle operazioni infra-gruppo, in ultima analisi con le scatole societarie dei Ligresti (alcune poi fallite) su cui sta ora facendo luce il commissario ad acta, sia la cronica debolezza delle riserve: «Pur avendo appreso della criticità nella determinazione della riserva sinistri del ramo auto» di Fonsai da marzo 2009 - scrive la Procura - l’Isvap ha «disposto l’ispezione solo a gennaio 2011, dopo averla prennunciata in agosto e ciò a seguito di plurime sollecitazioni». Fonsai ha chiuso il 2011 con un buco da 1,1 miliardo dopo violente svalutazioni. Nella galassia Ligresti, come de-nunciato in assemblea dal fondo Amber, per anni era accaduto quasi di tutto: dalle consulenze milionarie al padre Salvatore Ligresti per il settore immobiliare al sostegno alle Borse Gilly della figlia Giulia e alla sponsorizzazione per Toulon, il cavallo di Jonella. L’affondo della Procura di Torino (i pm titolari dell’inchiesta sono Vittorio Nessi e Marco Gianoglio) si somma alla stretta del Tribunale di Milano sui presunti abusi di mercato e alla lettera in cui Ligresti aveva dettato la propria buonuscita al cospetto dell’ad di Mediobanca, Alberto Nagel. In campo anche la Consob, impegnata a fare luce sull’anomalo mo-vimento in Piazza Affari della holding Premafin, complici le ingen-ti quote azionarie occultate per un ventennio alle Bahamas, dietro a scudi societari riconducibili, secondo la Commissione, ai Ligresti.

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QUANTO VALE UN DIRITTO?

Ogni anno in Italia un veicolo ogni 10 rimane cinvolto in un incidente stradale.Moltissimi accettano la proposta di liquidazione della compagnia assicurativa senza pensare che spesso vi è una differenza enorme tra quanto si ottiene e quanto si potrebbe ottenere con una gestione ottimale del sinistro.Molto spesso le compagnie assicurative cercano di sfruttare a proprio vantaggio la scarsa conoscenza della materia infortunistica dei privati cittadini non riconoscendo pienamente tutte le possibili voci di risarcimento.Il risultato sono risarcimenti troppo bassi a fronte di polizze sempre più care.Le assicurazioni, dunque, aumentano l'utile tenendo bassi i risarcimenti, noi lavoriamo tutti i giorni per aumentarli.Lo Studio 3A infortunistica stradale, è una società che gestisce sinistri con raggio d'azione in tutta Italia, accupandosi del risarcimento per danni e sinistri subiti a seguito di: incidenti stradali e natanti, rivalsa datori di lavoro, responsabilità civile amministrazione pubblica, malasanità, anatocismo usura bancaria, danni da incendio e vertenze su derivati e bond.Grazie ad una rete di consulenti organizzati e operativi in ogni regione italiana (con possibilità in caso di necessità anche di trasferte all'estero), lo Studio 3A è oggi una delle maggiori realtà italiane nell'ambito del recupero danni da incidenti stradali e di danni derivati da RC in generale.Lo Studio 3A ha adottato un modus operandi innovativo per l'Italia: tutela il proprio cliente assumendosi nei suoi confronti un obbligo di risultato, pertanto nessun compenso verrà

richiesto in caso di mancato risarcimento. Al risarcimento ottenuto, l'assistito riconoscerà come compenso allo Studio 3A una percentuale sul risultato finale, pattuita sin dall'inizio.L'impegno all'obbligo di risultato è garanzia di massima tutela, operare per ottenere il miglior risultato per il cliente coincide con l'interesse dello Studio 3A in quanto il suo compenso è dipendente dal risultato oggettivo ottenuto.La tutela dei propri diritti si fa, giorno dopo giorno, sempre più complicata a causa dell'eccessiva burocrazia e i diritti dei cittadini vengono frequentemente calpestati da leggi sempre più a favore delle compagnie assicurative (prescrizione breve, indenizzo diretto, dimezzamento dei risarcimenti dal colpo di frusta, introduzione delle tabelle nazionali per i danni entro il 9% di invalidità con riduzioni dei risarcimenti di oltre il 30%...).Studio 3A è stata creata sulla scorta delle battaglie dirette portate avanti dal suo fondatore, Ermes Trovò oggi Amministratore Unico, il quale vanta un'esperienza di oltre 15 anni nella gestione e liquidazione dei danni con risultati ottenuti dal 1998 ad oggi su 13.500 pratiche. Da qui la scelta di mettere la propria esperienza e competenza al servizio dei privati cittadini avvalendosi di uno staff motivato e competente.Nonostante l'attuale crisi economica del nostro paese, lo Studio 3A sta continuando ad implementare i propri dipendenti, con l'assunzione, tra il 2012 e il 2013, di ulteriori due consulenti tecnici liquidatori, laureati in giursprudenza, al fine di poter meglio garantire, con personale qualificato, la tutela dei diritti dei propri clienti.

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SAN DONÀ DI PIAVE sandona@studio-3a.netVia Bortolazzi, 56 • 0421 41201

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