LUNGO LA TRANSVERZALA SLOVENA: tappe 20, 21 e 22 · 2018. 6. 18. · SEZIONE DEL CLUB ALPINO...

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da giovedì 17 a sabato 19 agosto 2017 LUNGO LA TRANSVERZALA SLOVENA: tappe 20, 21 e 22 dal Passo Vršič alla Val Vrata In queste tre tappe si attraverserà il “cuore” delle Alpi Giulie Orientali, dove si erge maestoso il Triglav, vera “icona nazionale” per il popolo sloveno (si sa che ogni sloveno deve arrivarci in cima almeno per una volta nel corso della sua vita…, e che lassù riceve il “battesimo”, con tanto di “vergata rituale”….). Di seguito il profilo topografico/altimetrico del trekking: 1° giorno: passo Vršič (1611 m), ferrata del Prednje Okno, cima Prisojnik (2547 m), Jubilejna pot sentiero del giubileo, Škrbina (1989 m), sedlo Planja (2348 m), Razor (2601 m, facoltativo), Pogačnikov dom (2050 m). 2° giorno: Pogačnikov dom (2050 m), Dovška Vratca (2180 m), Bovški Gamsovec (2391 m), forcella Luknja (1756 m), ferrata Bamberg alle Plemenice, Triglavska škrbina (2660 m), Triglav (2864 m), Dom Planika pod Triglavom (2401 m), Triglavski dom (2515 m), Dom Valentina Stanica (2332 m). 3° giorno: Dom Valentina Stanica (2332 m), Visoka (2408 m) e Spodnja Vrbanova Špica (2296 m), fondovalle (2084 m), Velika Rjavina (2536 m), Dovška vratca (2254 m), Dom Valentina Stanica (facoltativo), Tominškova pot, Aljažev dom v Vratih (1015 m). 1° giorno: prima di dare inizio al trekking vero e proprio, si dovrà portare almeno un mezzo al parcheggio in Val Vrata, adiacente all’Aljažev dom, che tornerà utile a camminata finita. Fatta questa piccola manovra (porterà via almeno un’ora…) ci si potrà dirigere al passo del Vršič (parcheggio a pagamento…), e appena pronti si potrà partire per l’avventura. Si passerà accanto al Tičarjev dom e, prima di arrivare al Poštarski dom, si prenderà il sentiero che si abbasserà deciso verso la parete Nord del Prisojnik. Un tabellone illustrativo inviterà a cercare sulla parete di fronte il “volto” stilizzato dell’Ajdovska Deklica, una strana combinazione di sporgenze ed incavi che fanno affiorare dalla roccia questo volto, ispiratore di una curiosa leggenda… Arrivati all’attacco della ferrata si indosseranno le dovute attrezzature e si comincerà la salita; ad un certo punto il cavo prenderà la via verso una fessura obliqua, e per superarla ci si dovrà sdraiare su di un fianco spingendosi con i piedi. Superato questo ostacolo si continuerà normalmente e, aggirato uno sperone roccioso, ci si affaccerà su un ripido canalone che culmina in una grande finestra naturale (il Prednje Okno). Usciti dal foro (staffe e cavo), ci si troverà su ripidi prati dai quali si punterà alla cresta del monte; una serie di fittoni e ometti guiderà verso la cima, dove ci si concederà un po’ di riposo. Per continuare si andrà a prendere il Jubilejna Pot (sentiero del Giubileo) che corre sempre alto lungo la dorsale del monte, passando per canalini e cenge, in un ambiente solitario e selvaggio. Ad un certo punto i bolli porteranno ad entrare in un antro grandioso e disseminato da pietre di crollo e, attraversatolo, si sbucherà sull’altro versante del monte. E’ questa la seconda finestra (il Zadnje Okno) del Prisojnik, dalla quale si continua con una ferrata esposta che prima traversa e poi scende verticale. Alternando tratti di sentiero ad altri pezzi attrezzati, si arriverà alla Škrbina, con piccola sorgente, dalla quale si inizierà la faticosa salita (con alcuni tratti protetti da cavi e staffe) al Sedlo Planja, che si snoda sul versante Ovest del Razor. Arrivati alla sella si potrà scegliere tra: restare fermi a prendere fiato, salire il Planja (lungo il percorso curiosa roccia appoggiata al fianco del monte), o, per i più audaci e con notevole riserva di forze, la salita al Razor (sarebbe una ciliegina sulla torta, già abbondantemente ricca di …sudore e fatica…). Poi per tutti la discesa al rifugio Pogačnikov per la cena e il meritatissimo riposo (in alternativa a tutto questo, si può saltare la cima del Prisojnik, sentiero del giubileo compreso, e arrivare direttamente alla Škrbina, tutto su sentiero…). Difficoltà: EEA, dislivello in salita 1600 m ca (escluso il Razor), 8/9 ore (escluso il Razor) ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE TRIESTE SEZIONE DEL CLUB ALPINO ITALIANO GRUPPO ESCURSIONISMO

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  • da giovedì 17 a sabato 19 agosto 2017

    LUNGO LA TRANSVERZALA SLOVENA: tappe 20, 21 e 22

    dal Passo Vršič alla Val Vrata

    In queste tre tappe si attraverserà il “cuore” delle Alpi Giulie Orientali, dove si erge maestoso il Triglav,

    vera “icona nazionale” per il popolo sloveno (si sa che ogni sloveno deve arrivarci in cima almeno per

    una volta nel corso della sua vita…, e che lassù riceve il “battesimo”, con tanto di “vergata rituale”….).

    Di seguito il profilo topografico/altimetrico del trekking:

    1° giorno: passo Vršič (1611 m), ferrata del Prednje Okno, cima Prisojnik (2547 m),

    Jubilejna pot – sentiero del giubileo, Škrbina (1989 m), sedlo Planja (2348 m), Razor (2601

    m, facoltativo), Pogačnikov dom (2050 m).

    2° giorno: Pogačnikov dom (2050 m), Dovška Vratca (2180 m), Bovški Gamsovec (2391 m),

    forcella Luknja (1756 m), ferrata Bamberg alle Plemenice, Triglavska škrbina (2660 m),

    Triglav (2864 m), Dom Planika pod Triglavom (2401 m), Triglavski dom (2515 m), Dom

    Valentina Stanica (2332 m).

    3° giorno: Dom Valentina Stanica (2332 m), Visoka (2408 m) e Spodnja Vrbanova Špica (2296

    m), fondovalle (2084 m), Velika Rjavina (2536 m), Dovška vratca (2254 m), Dom Valentina Stanica

    (facoltativo), Tominškova pot, Aljažev dom v Vratih (1015 m).

    1° giorno: prima di dare inizio al trekking vero e proprio, si dovrà portare almeno un mezzo al parcheggio in Val Vrata, adiacente all’Aljažev dom, che tornerà utile a camminata finita. Fatta questa

    piccola manovra (porterà via almeno un’ora…) ci si potrà dirigere al passo del Vršič (parcheggio a

    pagamento…), e appena pronti si potrà partire per l’avventura.

    Si passerà accanto al Tičarjev dom e, prima di arrivare al Poštarski dom, si prenderà il sentiero che si abbasserà deciso verso la parete Nord del Prisojnik. Un tabellone illustrativo inviterà a cercare sulla

    parete di fronte il “volto” stilizzato dell’Ajdovska Deklica, una strana combinazione di sporgenze ed

    incavi che fanno affiorare dalla roccia questo volto, ispiratore di una curiosa leggenda… Arrivati

    all’attacco della ferrata si indosseranno le dovute attrezzature e si comincerà la salita; ad un certo

    punto il cavo prenderà la via verso una fessura obliqua, e per superarla ci si dovrà sdraiare su di un fianco spingendosi con i piedi. Superato questo ostacolo si continuerà normalmente e, aggirato uno

    sperone roccioso, ci si affaccerà su un ripido canalone che culmina in una grande finestra naturale (il

    Prednje Okno). Usciti dal foro (staffe e cavo), ci si troverà su ripidi prati dai quali si punterà alla cresta

    del monte; una serie di fittoni e ometti guiderà verso la cima, dove ci si concederà un po’ di riposo. Per continuare si andrà a prendere il Jubilejna Pot (sentiero del Giubileo) che corre sempre alto lungo la

    dorsale del monte, passando per canalini e cenge, in un ambiente solitario e selvaggio. Ad un certo

    punto i bolli porteranno ad entrare in un antro grandioso e disseminato da pietre di crollo e,

    attraversatolo, si sbucherà sull’altro versante del monte. E’ questa la seconda finestra (il Zadnje Okno) del Prisojnik, dalla quale si continua con una ferrata esposta che prima traversa e poi scende verticale.

    Alternando tratti di sentiero ad altri pezzi attrezzati, si arriverà alla Škrbina, con piccola sorgente, dalla

    quale si inizierà la faticosa salita (con alcuni tratti protetti da cavi e staffe) al Sedlo Planja, che si snoda

    sul versante Ovest del Razor. Arrivati alla sella si potrà scegliere tra: restare fermi a prendere fiato, salire il Planja (lungo il percorso curiosa roccia appoggiata al fianco del monte), o, per i più audaci e

    con notevole riserva di forze, la salita al Razor (sarebbe una ciliegina sulla torta, già abbondantemente

    ricca di …sudore e fatica…). Poi per tutti la discesa al rifugio Pogačnikov per la cena e il meritatissimo

    riposo (in alternativa a tutto questo, si può saltare la cima del Prisojnik, sentiero del giubileo compreso,

    e arrivare direttamente alla Škrbina, tutto su sentiero…). Difficoltà: EEA, dislivello in salita 1600 m ca (escluso il Razor), 8/9 ore (escluso il Razor)

    ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE – TRIESTE

    SEZIONE DEL CLUB ALPINO ITALIANO

    GRUPPO ESCURSIONISMO

  • 2° giorno: dal rifugio (2050) si passerà in mezzo ai due laghetti del Kriški Podi (catino del Križ)

    puntando alla Dovška Vratca (2180), dalla quale si continuerà a salire per la cima del Bovški Gamsovec

    (2391), percorso obbligato per arrivare alla forcella Luknja (1756). Nell’angusto spazio ci si preparerà (con imbrago, set da ferrata e caschetto) per affrontare la ferrata Bamberg, che si alza lungo la

    Plemenice, dorsale esterna del Triglav, dalla quale si ammirerà in tutta la sua maestosità la parete

    Nord del monte. Finita la ferrata si continuerà per sfasciumi e ghiaie fino alla Triglavska Škrbina (2660,

    attrezzata) dalla quale si accederà alla cuspide sommitale, che si salirà agevolati da altri cavi passamano. Una volta in cima (2864), si potrà festeggiare la conquista (probabilmente per alcuni sarà

    la prima volta) sorseggiando una birra fresca, o comprando la maglietta dedicata sul posto, opportunità

    offerte da zelanti, quanto prestanti imprenditori locali….non è escluso il doversi adeguare all’usanza

    locale, che vuole la “rituale frustata” con cordino per i “primigini”…… Dopo aver stazionato in vetta a godersi cibo e panorama, si inizierà la discesa lungo l’affilata cresta

    Est, continuamente protetta da cavo, fino alla forcella che la separa dal Mali Triglav, dalla quale si

    scenderà verso Sud (altri cavi) fino a raggiungere il Dom Planika pod Triglavom (2401). Anche qui un

    momento di sosta prima di riprendere il cammino, ora molto più semplice, per il Triglavski Dom (2515), il grande rifugio base di partenza privilegiata per la salita al monte; da questo ancora un’ora

    scarsa per raggiungere il Dom Valentina Stanica (2332), dove si cenerà e passerà la notte.

    Difficoltà: EEA, dislivello in salita 1600 m, 9 ore di cammino ca

    3° giorno: passare la notte in questo rifugio offre la possibilità (per chi lo desiderasse) di conoscere le dorsali della Vrbanova Špica e della Riavina, con percorso di cresta attrezzato la prima, e ferrata di

    accesso alla cima la seconda; si partirà alla volta della Visoka Vrbanova Špica (2408), da questa si

    passerà alla Plesišče (2244) e alla Spodnja Vrbanova Špica (2296), un percorso di cresta agevolato da

    funi e fittoni. Dall’ultima cimetta ci si calerà al fondovalle (2000 ca) per andar a prendere la ferrata che sale alla cima della Velika Riavina (2536), dalla quale poi si procederà alla volta del rifugio di partenza.

    Questo anello dovrebbe portar via dalle 4 alle 5 ore….

    Il programma ufficiale prevede ora la discesa in Val Vrata, e per farlo si sceglierà la via Tominškova,

    non la più diretta (il Prag), ma quela che offre scorci migliori e con un bel percorso, spesso su cenge attrezzate. Giunti al fondovalle si arriverà al famoso monumento dedicato ai Partigiani Alpini, un

    grande chiodo da roccia infisso nella roccia, con tanto di moschettone gigante, e in breve al rifugio

    Aljažev Dom (1015). Qui una birra non ce la toglierà nessuno, e poi rilassati e rifocillati, si prenderanno

    i mezzi e si tornerà al Vršič a prendere le altre macchine. Tutti assieme si proseguirà verso Trenta,

    Bovec, Nova Gorica e Trieste. difficoltà: EEA, dislivello in salita 8/900 (per Vrbanova e Riavina) e 1300 in discesa (4 ore ca)

    importante: nel complesso trekking faticoso, destinato (se realizzato integralmente) a persone

    allenate e pratiche di percorsi attrezzati/ferrate con zaini pesanti (occorrente per le notti in rifugio, ricambi vari, vestiario per tutte le condizioni meteo e il set da ferrata completo, caschetto, imbrago e

    kit con dissipatore omologati). Come già scritto, si può escludere la salita al Prisojnik e al Razor nel

    primo giorno, e la salita alla Vrbanova Špica e alla Riavina nel terzo giorno.

    Quota per i Soci CAI 110 €

    Per i non soci maggiorazione di 30 €, per assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino e

    mancate agevolazioni per i Soci di Club Alpini Nazionali con diritto di reciprocità

    la quota comprende solo il costo delle mezze pensioni nei rifugi, mentre le spese di viaggio verranno

    egualmente ripartite tra i passeggeri, esonerando dalle stesse gli autisti o coloro che metteranno a

    disposizione il proprio mezzo. La XXX Ottobre metterà a disposizione il pullmino da 9 posti.

    Partenza giovedì 17/8 alle 06 da Opicina

    Capogita: Maurizio Toscano 3200690016

  • 1° giorno

  • 2° giorno

  • 3° giorno