LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

18
LA RAGAZZETTA 15 LE TAPPE DI HITLER Il Tour del Terzo Reich all'interno di Monaco di Baviera ci ha riportato indietro nel tempo, in una delle epoche più buie che colpì non solo la Germania, ma il mondo intero. Partendo da Marienplatz, la visita guidata ha toccato diversi luoghi significativi per l’ascesa del Terzo Reich. Hofbräuhaus La storica birreria dove nel 1920 Adolf Hitler presentò i 25 punti del programma del Partito Nazista. Alcuni dei peggiori attacchi agli ebrei partirono proprio da qui. Odeonsplatz Realizzata tra il 1841 e il 1844 da Friedrich von Gärtner su ordine di Re Ludwig I, nonno del re dei castelli Ludwig II e amante dell'Italia, la Feldherrnhalle è strettamente legata all'ascesa del nazismo in quanto il 9 Novembre 1923 qui avvenne il Putsch di Monaco, il fallito colpo di Stato col quale Hitler e i nazisti della prima ora volevano prendere il potere. Monumento alle vittime del nazismo Il Monumento alle vittime della dittatura nazista si trova nel centro storico di Monaco di Baviera nella piazza Vittime del Nazionalsocialismo. Fu eretto nel 1985 e creato dallo scultore Andreas Sobeck. Il monumento ricorda tutte le persone che furono perseguitate durante il periodo del Nazionalsocialismo (1933-1945). Si tratta di un blocco di basalto alto 2,50 metri, con in cima una gabbia di metallo a forma di cubo. In questo carcere simbolico brucia una luce perenne.

Transcript of LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

Page 1: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 15

LE TAPPE DI HITLER

Il Tour del Terzo Reich all'interno di Monaco di Baviera ci ha riportato indietro nel

tempo, in una delle epoche più buie che colpì non solo la Germania, ma il mondo

intero. Partendo da Marienplatz, la visita guidata ha toccato diversi luoghi

significativi per l’ascesa del Terzo Reich.

Hofbräuhaus

La storica birreria dove nel 1920 Adolf

Hitler presentò i 25 punti del programma del

Partito Nazista. Alcuni dei peggiori attacchi agli

ebrei partirono proprio da qui.

Odeonsplatz

Realizzata tra il 1841 e il 1844 da Friedrich von

Gärtner su ordine di Re Ludwig I, nonno del re dei

castelli Ludwig II e amante dell'Italia, la

Feldherrnhalle è strettamente legata all'ascesa del

nazismo in quanto il 9 Novembre 1923 qui avvenne

il Putsch di Monaco, il fallito colpo di Stato col

quale Hitler e i nazisti della prima ora volevano

prendere il potere.

Monumento alle vittime del nazismo

Il Monumento alle vittime della dittatura nazista si trova

nel centro storico di Monaco di Baviera nella piazza Vittime

del Nazionalsocialismo. Fu eretto nel 1985 e creato dallo

scultore Andreas Sobeck. Il monumento ricorda tutte le

persone che furono perseguitate durante il periodo

del Nazionalsocialismo (1933-1945). Si tratta di un blocco

di basalto alto 2,50 metri, con in cima una gabbia di metallo a

forma di cubo. In questo carcere simbolico brucia una luce

perenne.

Page 2: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 16

Konigsplatz

Durante gli anni bui

del Nazismo, Hitler utilizzò spesso la

piazza a fini propagandistici e militari.

La sede del partito nazista, l’ultima in

ordine di tempo, si trova a poca distanza

dalla Königsplatz, in due edifici gemelli

tra la Arcisstrasse e la Brienner Strasse.

Oggi gli edifici ospitano un Conservatorio (l’ufficio di Hitler è diventato un’aula) ed

il Museo dei Calchi delle Sculture Classiche.

Centro di documentazione sul nazismo

Nel luogo dove si trovava la Braunes Haus, dal

1930 al 1945 quartier generale del Partito

Nazionalsocialista,

è stato inaugurato nel 2015

il Centro di documentazione sul Nazismo, un

luogo per conoscere la storia del partito fondato

a Monaco nel 1919.

Universita’ Ludwig Maximilian

Questa università è stata un luogo in cui, al

tempo dei nazisti, centinaia di ragazzi della

Rosa Bianca hanno protestato contro le più

crudeli repressioni naziste.

Eleonora Tambini, Giulia Veneri ,

Giulia Sorrentino, Giorgia Calandra Checco

Page 3: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 17

LE LEGGI RAZZIALI Le leggi razziali sono leggi basate su un principio di discriminazione razziale.

LE LEGGI RAZZIALI FASCISTE IN ITALIA: Le leggi razziali fasciste sono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi applicati in

Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi

dalla Repubblica Sociale Italiana. Furono rivolti prevalentemente contro le persone di religione

ebraica. Furono lette per la prima volta il 18 Settembre 1938 a Trieste da Mussolini, dal balcone del

Municipio in occasione della sua visita alla città.

Contesto storico Per la legislazione fascista era ebreo chi era nato da: genitori entrambi Ebrei, da un ebreo e da una

straniera, da una madre ebrea in condizioni di paternità ignota oppure chi, pur avendo un genitore

ariano, professasse la religione ebraica. Sugli ebrei venne emanata una serie di leggi

discriminatorie.

Il fascismo ammise tuttavia la figura del cosiddetto ebreo arianizzato; regolò infatti la «facoltà del

Ministro per l'interno di dichiarare, su conforme parere della Commissione, la non appartenenza

alla razza ebraica anche in difformità delle risultanze degli atti dello stato civile». Si trattò in

sostanza del conferimento di un potere molto vasto alla Commissione per le discriminazioni: questa

infatti poteva formulare un parere motivato sulla base del quale il Ministero dell'interno avrebbe a

sua volta emanato un Decreto di dichiarazione della razza.

Agli Ebrei arianizzati le leggi razziali furono applicate con alcune deroghe e limitazioni.

La legislazione antisemita comprendeva: il divieto di matrimonio tra Italiani ed Ebrei, il divieto per

gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, il divieto per tutte le pubbliche

amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico – come banche e assicurazioni – di

avere alle proprie dipendenze ebrei, il divieto di trasferirsi in Italia a ebrei stranieri, la revoca della

cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, il divieto di svolgere la

professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni

intellettuali, il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei – che non fossero convertiti al cattolicesimo e

che non vivessero in zone in cui i ragazzi ebrei erano troppo pochi per istituire scuole ebraiche –

nelle scuole pubbliche, il divieto per le scuole medie di assumere come libri di testo opere alla cui

redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo.

Page 4: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 18

Fu inoltre disposta la creazione di scuole – a cura delle comunità ebraiche – specifiche per ragazzi

ebrei. Gli insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole.

Infine vi fu una serie di limitazioni da cui erano esclusi i cosiddetti arianizzati: il divieto di svolgere

il servizio militare, esercitare il ruolo di tutore di minori, essere titolari di aziende dichiarate di

interesse per la difesa nazionale, essere proprietari di terreni o di fabbricati urbani al di sopra di un

certo valore. Per tutti fu disposta l'annotazione dello stato di razza ebraica nei registri dello stato

civile.

LE LEGGI RAZZIALI NAZISTE IN GERMANIA:

Con la locuzione leggi razziali naziste si indicano i provvedimenti varati dalla Germania nazista nella

prima metà del Novecento.

Tali provvedimenti furono utilizzati, a partire dagli anni trenta nel pieno del regime Nazionalsociali-

sta, principalmente, ma non solo, contro i soggetti di religione ebraica, minoranze Rom e nomadi,

soggetti disabili ed omosessuali.

Quest'insieme di provvedimenti, premessa alla Shoah, è passato alla storia col nome di "leggi razzia-

li antisemite".

Contesto storico La relazione tra nazismo e cristianesimo può essere descritta solo come complessa e controversa. Uf-

ficialmente il Nazismo si proclamava al di sopra delle confessioni, ma Hitler e gli altri capi nazisti

facevano uso del simbolismo e delle emozioni cristiane nel propagandarsi presso il pubblico tedesco

(prevalentemente cristiano). Hitler sosteneva una forma di "cristianesimo positivo", nel quale Gesù

Cristo era un ariano, i dogmi tradizionali erano respinti, si accusava la chiesa di avere manipolato il

cristianesimo antico per fini di potere e si ripudiava l'Antico Testamento.

Alcuni scrittori cristiani hanno cercato di tipicizzare Hitler come un ateo o un occultista (o persino

un satanista), laddove altri hanno enfatizzato l'utilizzo esplicito del linguaggio cristiano da parte del

partito nazista, indipendentemente da quale fosse la sua mitologia interna. L'esistenza di un

Ministero per gli Affari Ecclesiastici, istituito nel 1935 e guidato da Hanns Kerrl, venne riconosciuta

a fatica da ideologi come Alfred Rosenberg, che sosteneva un confuso ritorno alla religione

germanica, come pure il comandante in capo

delle SS e capo della polizia tedesca Himmler.

Le relazioni del partito nazista con la Chiesa

cattolica sono dibattute. Molti sacerdoti e leader

cattolici si opposero apertamente al nazismo

sulla base di incompatibilità con la morale

cristiana. Durante i dodici anni di vita del Terzo

Reich, la Chiesa dovette subire restrizioni e

vessazioni perché giudicata ostile dal governo

nazista. Durante il processo di Norimberga, uno

dei capi d'accusa imputati ai leaders nazisti era la

Page 5: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 19

persecuzione religiosa. L'accusa dichiarò infatti che il loro obiettivo era di eliminare le chiese

cristiane in Germania e di sostituirle con le istituzioni e le credenze naziste; dopo aver perseguitato

sacerdoti, chierici e membri di ordini monastici che ritenevano opporsi ai loro intenti, ed aver

confiscato le proprietà della chiesa. I nazisti che dunque, come confessato a Norimberga, erano

intenzionati a distruggere l'influenza della chiesa nella società, si adoperarono a far chiudere scuole,

giornali e associazioni cattoliche, a licenziare i religiosi dalle scuole pubbliche, a togliere i crocifissi

dagli edifici, a limitare i pellegrinaggi, a confiscare monasteri e a proibire la pubblicazione di

articoli a carattere religioso. Più di un terzo del clero secolare e un quinto circa del clero regolare,

ossia più di 8000 sacerdoti furono sottoposti a misure coercitive (arresti illegali, prigione, campi

rieducativi...), 110 morirono nei campi di concentramento, 59 furono giustiziati, assassinati o

perirono in seguito ai maltrattamenti ricevuti. Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicino

alla Chiesa e i dati riportati si riferiscono alla sola Germania e non a tutti i territori occupati, dove la

persecuzione contro la chiesa fu ancora più tragica.

Ecco un elenco parziale delle leggi promulgate e dei documenti emessi in Germania sotto il governo

nazionalsocialista a danno delle minoranze:

7 aprile 1933- Legge per il rinnovo dell'Amministrazione Pubblica.

14 luglio 1933 - Legge per la protezione dei caratteri ereditari.

15 settembre 1935 - Legge per la protezione del sangue ariano.

15 settembre 1935 - Legge sulla cittadinanza tedesca (Leggi di Norimberga).

14 novembre 1935 - Primo Decreto supplementare alla legge sulla cittadinanza tedesca.

17 agosto 1938 - Secondo Decreto di attuazione della legge sui nomi

5 ottobre 1938 - Legge sul passaporto degli Ebrei

12 novembre 1938 - Ordinanza per l'esclusione degli Ebrei dall'economia tedesca.

21 settembre 1939 - Istruzioni di Reinhard Heydrich ai Comandanti degli Eisatzgruppen sul-

le operazioni di polizia riguardanti gli Ebrei residenti nella Polonia occupata.

1º settembre 1941 - Decreto di polizia relativo all'identificazione degli Ebrei

20 gennaio 1942 - Verbale della Conferenza di Wannsee.

16 marzo 1942 - Lettera di W. Stuckart ai partecipanti della Conferenza di Wannsee sulla

"Soluzione Finale" della questione Ebraica.

18 settembre 1942 - Decreto per il razionamento alimentare per gli Ebrei.

Campanini Chiara, Maranzoni Sara,

Kaur Sanehpreet, Biondolillo Martina

Page 6: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 20

LA BANALITA’ DEL MALE

Una storia strettamente legata al discorso del nazismo è quella raccontata da Hannah

Arendt nel suo libro intitolato “ Eichmann a Gerusalemme: resoconto sulla banalità

del male”.

E’ la sua vera storia iniziata all’università

quando ancora il mondo non era controllato dal

totalitarismo tedesco. Hannah era ebrea e

quando, nel 1933, Hitler salì al potere, capì che

quell’uomo, di cui ammirava le doti, si era

lasciato trascinare dall’ideologia nazista.

Il libro è sostanzialmente il diario dell’autrice

che, come inviata del settimanale “The New

Yorker”, assisté alle sedute del processo ad

Adolf Eichmann. Questi, gerarca nazista

rifugiato nel 1945 in Argentina, fu prelevato

dagli israeliani nel 1960, processato per

genocidio nel 1961 a Gerusalemme e

condannato a morte per impiccagione il 31

Maggio 1962.

Il processo suscitò varie polemiche:

- Fu fatto passare clandestinamente in Israele

- Il suo crimine venne giudicato dallo Stato di Israele che al tempo non esisteva

ancora

- Dato che veniva giudicato dallo Stato di Israele che era ebreo risultava

contrario a qualunque diritto penale.

Quando in Austria il partito nazista divenne illegale, Eichmann tornò in Germania

dove un ufficiale lo costrinse a intraprendere la carriera militare.

Eichmann all’inizio della sua carriera lavorava all’ufficio emigrazione per regolare il

flusso di Ebrei che andavano dalla Germania ad Israele. Dopo che l’emigrazione fu

bloccata divenne l’addetto al trasporto dai campi di concentramento a quelli di

sterminio. Lui, dentro di sé, era contro il nazismo, ma non voleva dirlo per paura

Page 7: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 21

delle reazioni del Fuhrer. Quando assisteva alle esecuzioni di decapitazione sveniva

quasi, mentre tutte le altre SS ridevano ed erano soddisfatte di aver ucciso qualcun

altro. Addirittura quando Himmler bloccò il traffico dei treni dai ghetti ai campi,

Eichmann condusse gli Ebrei a piedi per decine di chilometri per paura che a Hitler

non piacesse l’atteggiamento di Himmler.

Il clamore intorno a lui nacque durante il Processo di Norimberga. Le sue

responsabilità nei confronti di quello che era accaduto erano minori di quanto

sembrasse. Egli era solo il capo dell’ufficio B4 sottosezione 4 della RSHA, però,

molti cercarono di scaricare su di lui le proprie responsabilità ritenendolo morto.

Eichmann perse le sue competenze di emigrazione per diventare amministratore

della macchina organizzativa: egli requisiva i treni e pianificava gli spostamenti in

base alla capacità dei campi di concentramento. Il suo primo incarico fu una prova di

deportazione in un vecchio campo di concentramento nella Francia occupata, dove

furono trasferiti circa 7000 ebrei. Eichmann in questa fase mitigò i propri sensi di

colpa scaricando la responsabilità sui governi dell’Europa: secondo la sua visione,

Hitler si era trovato costretto a quella scelta poiché nessuno Stato aveva accettato le

masse ebraiche che Eichmann costringeva all’emigrazione.

Ciò che è accaduto e che questi mostri hanno compiuto è stato giustificato da loro

come un dovere imposto dall’alto. Eichmann, come qualsiasi altro, commettendo

crimini contro gli Ebrei e contro l’umanità si era reso responsabile. L'aspetto più

spaventoso scaturisce dal fatto che i crimini furono compiuti da una persona

normale. Chiunque poteva essere Eichmann. Era semplicemente una persona

completamente calata nella realtà che aveva davanti: che si limitava semplicemente

ad eseguire gli ordini. Più che l’intelligenza, gli mancava la capacità di immaginare

che cosa stesse facendo. Nel suo libro la Arendt si occupa della genesi del male. Per

un essere umano è male l’essere un inconsapevole volontario; qualcosa di

estremamente comune e banale, che il potere può organizzare e organizzare in

moltissime maniere. Il regime totalitario è una di quelle possibili, è ingenuo pensare

che sia l’unica, banalizzando così il pensiero della Arendt.

Eleonora Tambini, Giulia Veneri

Page 8: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 22

Dentro la Notizia

SA e SS per saperne un po' di più...

Mentre camminavamo all'interno della città di Monaco di Baviera ripercorrendo i

luoghi frequentati da Hitler, abbiamo imparato le differenze tra SA e SS.

Le SS (Schuz Staffel) erano truppe di difesa meno numerose, ma in cui Hitler

riponeva interamente la propria fiducia in quanto esse prestavano giuramento di

fedeltà al Fuhrer.

Le SA (Sturm Abteilungen), invece, erano truppe d’assalto assai più numerose.

Tuttavia Hitler non riponeva molta fiducia in loro in quanto avevano giurato fedeltà

al partito, ma non alla sua persona.

Durante la “notte dei lunghi coltelli” (29 Giugno 1934) ci fu lo sterminio delle SA

compiuto dalle SS in Germania per ordine del Fuhrer.

In questa terribile nottata furono assassinate 71 persone e rimasero ferite tra le 150 e

200.

In Germania questo evento è ricordato come Rohm-Putsch.

Caliendo Elisa, Chierici Giulia, Garbi Arianna,

Santi Valentina, Adorni Noemi, Chair Nour

Page 9: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 23

CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI DACHAU

Martedì 1 Marzo il nostro viaggio

d'istruzione ci ha condotto al Campo di concentramento di Dachau vicino a Monaco di Baviera.

Questo campo fu aperto il 22 Marzo 1933. Fu il primo campo di concentramento nazista. Subito era

stato progettato come campo di lavoro per tutti quelli che erano considerati “una minaccia per lo

Stato”. Essendo il primo campo istituito, Dachau doveva essere da modello per gli altri che

sarebbero sorti.

Vi furono deportati avversari politici, ebrei, omosessuali, emigrati, prigionieri di guerra e coloro che

venivano considerati “impuri”.

Il campo, durante la Prima Guerra Mondiale, era stato una fabbrica di proiettili. Questa fu costretta

a chiudere dopo la fine della guerra e, in seguito, fu trasformata in campo di concentramento. Di

fianco ad essa si trovava un centro di addestramento delle SS (polizia segreta al servizio del

nazismo).Sull’entrata del campo è posta una scritta che dice “Arbeit macht frei”, ovvero “ il lavoro

rende liberi. Questa è una menzogna poiché il lavoro non ha mai reso libero nessuno, ma è stato

bensì usato come strumento di morte.

Le baracche in cui alloggiavano i prigionieri erano 34, adatte a contenere circa 5000 persone, ma

con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, il numero dei prigionieri aumentò e le baracche

diventarono sovraffollate. Ogni mattina, poiché doveva essere tutto in ordine, i prigionieri

dovevano portare i loro materassi e i

loro pochi oggetti nel cortile, quindi

riportarli dentro e mettere di nuovo

tutto al proprio posto, in ordine per il

pranzo. Se quest’ordine non veniva

eseguito, si rischiava la morte.

Una delle baracche era l’ “infermeria”.

Qui i medici, però, non curavano i

prigionieri, ma li usavano per fare

esperimenti spesso mortali. Si

giustificavano dicendo che dovevano

fare alcuni test per migliorare

l’equipaggiamento dei soldati.

Page 10: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 24

A Dachau, posizionati in modo da non essere visti dal cortile, si trovavano una camera a gas e due

forni crematori. Oggi sappiamo con certezza che i forni vennero utilizzati per stermini di massa, ma

non sappiamo se lo stesso si verificò anche per la camera a gas.

All’interno del campo si trovano una statua e due sculture. La statua, posta vicino alla camera a gas,

rappresenta un prigioniero con sotto scritto in

tedesco “Toglieteci pure la vita, ma non ci

toglierete mai la nostra dignità”. Le sculture,

invece, si trovano nella piazza principale.

Una è la scultura di Nandor Glid che

rappresenta pali recintati, filo spinato e

scheletri di uomini: vuole rappresentare gli atti

disperati dei prigionieri che hanno tentato di

fuggire attraverso le barriere di filo spinato

trovando non la libertà, ma la morte.

L’altra scultura è composta da diverse forme

geometriche di vari colori attaccate ad una catena.

Le forme e i colori cambiano poiché con questi si

vuole indicare a che gruppo un prigioniero

apparteneva (asociali, ebrei, testimoni di Geova,

avversari politici,…).

Il 29 Aprile 1945 il campo di concentramento di Dachau fu liberato dalle truppe americane. I

soldati, entrando, trovarono di fronte alle camere a gas una moltitudine di morti ammassati l’uno

sopra l’altro. La liberazione di Dachau e la scoperta degli errori che vi avvenivano lasciò i soldati

traumatizzati al punto che decisero di portare i cittadini di Dachau nell’omonimo campo per

mostrargli le crudeltà che venivano inferte ai prigionieri. I cittadini affermarono, però, di non averne

mai saputo nulla.

PENSIERI

Entrare nel campo di concentramento è stata un'esperienza indimenticabile poiché abbiamo avuto la

prova dei maltrattamenti che hanno dovuto subire e delle condizioni in cui vivevano i prigionieri.

Anche se pure i libri sono molto dettagliati, non trasmettono le stesse emozioni che abbiamo

provato recandoci sul posto ed osservando tali luoghi in prima persona.

Maria Victoria Marini, Alice Papotti,

Maddalena Barbieri, Elena Ronchini

Page 11: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 25

LE TRE CHIESE DI DACHAU

Memoriale Ebraico Il Memoriale Ebraico è stato

consacrato il 7 Maggio del 1967.

La struttura è realizzata in basalto

lavico nero e inclinata verso il

basso come una rampa. Nel punto

più basso, la luce filtra attraverso

un'apertura nel soffitto.

Una menorah a sette braccia fatto

di marmo risiede sopra l'edificio.

La ringhiera ricorda il filo spinato

che era onnipresente nel campo di

concentramento, ed insieme alla

rampa permea l'edificio di simbolismo che richiamano alla memoria lo sterminio

degli ebrei europei.

Chiesa Protestante della Riconciliazione La Chiesa Protestante della Riconciliazione è stata consacrata il 30 Aprile del 1967.

Le scale conducono ad un ingresso

stretto e scuro che poi si apre in un

luminoso cortile interno. Nel punto

in cui le tenebre e la luce si

incontrano, si erge un cancello in

acciaio le parole: "Nascondimi

all'ombra delle tue ali".

La Chiesa della Riconciliazione

ospita anche una sala dibattito, e un

membro permanente del personale

volontario dell’organizzazione

Azione per la Riconciliazione

assiste la Chiesa nella sua azione educativa.

Page 12: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 26

La cappella dell'Agonia Mortale di Cristo

La cappella dell'Agonia Mortale di Cristo del 1960 è stato il primo monumento

religioso ad essere eretto. Ex prigionieri hanno contribuito alla costruzione della

chiesa. L’inaugurazione ufficiale ebbe luogo il 5 Agosto del 1960 nell’ambito del

Congresso Eucaristico Mondiale.

La rilevanza del congresso diede più sostegno al tentativo riuscito di erigere un

monumento commemorativo nell’ex campo di concentramento. Nel 1972 i sacerdoti

polacchi sopravvissuti al campo appesero una targa sul retro della cappella che

ricorda la sofferenza dei prigionieri polacchi nel campo di concentramento.

La campana commemorativa, donata dai sopravvissuti austriaci, reca l'iscrizione: “In

fedele memoria dei nostri compagni caduti di tutte le Nazioni.”

Michele Concari, Elyes Mekki,

Domenico Napolitano, Gerhard Macovila

Page 13: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 27

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI

Grazie alla visita alla città di Monaco abbiamo potuto chiarire uno dei fatti chiave che ha

caratterizzato il nazismo, ovvero l’incendio dei libri avvenuti nella Germania nazista.

I roghi dei libri furono chiamati Bücherverbrennungen. Durante questi accadimenti vennero

bruciati tutti i libri non corrispondenti all'ideologia nazista al fine di eliminare "lo spirito non

tedesco”. Il 10 Maggio 1933 in varie città della Germania, il nazismo, giunto al potere da alcuni

mesi, fece organizzare giganteschi roghi di libri dalle associazioni studentesche: in quella notte gli

studenti bruciarono più di 25.000 libri.

Uno dei roghi più importanti avvenuti in quel giorno fu quello di Monaco a Konigsplatz, una piazza

costruita per volere del re Ludwig I nella prima metà dell’Ottocento.

Durante gli anni del regime, Hitler usò spesso la piazza per i suoi comizi e per le parate militari. La

sede del partito nazista era situata poco distante da essa in una serie di palazzi.

Dopo due anni dal rogo la piazza fu ricoperta di lastre di

granito e usata per le solenni manifestazioni del regime.

Il rogo di libri è un atto di devastante violenza psicologica

poiché è un annientamento simbolico dell’uomo, del suo

sapere e delle sue idee.

Lo stesso episodio avviene nel film che abbiamo visto al

cinema San Martino il 23 Dicembre 2015: “Storia di una

ladra di libri”.

Il film narra la vita di una ragazzina di nome Liesel che,

dopo la morte del fratellino, entra a far parte di una nuova

famiglia a Molching.

Appena arrivata non sembra essere particolarmente in

sintonia con la madre, che con lei è fredda, mentre si

affeziona fin da subito al padre. Nei primi giorni di scuola

incontra un ragazzino, Rudy, con il quale costruisce una

bellissima amicizia. Una sera, durante una cerimonia per il

compleanno di Hitler, Leisel assiste ad un rogo di libri, ma

dopo essere stata umiliata da un suo compagno di classe per essere figlia di genitori ebrei e

comunisti, anche lei brucia un libro. A rogo spento, quando non c’è più nessuno, la protagonista

ruba uno dei pochi libri non inceneriti: quel libro diventerà il segreto suo e del padre.

Dopo le violenze della Notte dei Cristalli a casa Hubermann viene ospitato un ebreo, Max, scappato

dalla tragedia. Anche con lui la protagonista riesce a costruire una solida amicizia.

Purtroppo, a causa dei rischi derivanti dal nascondere Max, quest’ultimo si sente costretto ad

andarsene dalla famiglia.

Pochi giorni dopo Molching viene bombardata per errore…

La conclusione la lasciamo a voi!

Secondo noi questo film è stato molto coinvolgente e significativo: un film che ci ha mostrato i veri

valori della vita che, durante la seconda guerra mondiale, sembravano andati persi a causa del

nazismo e, di conseguenza, della divulgazione delle leggi razziale e dell’olocausto.

Camilla Caberti, Gurmandeep Kaur,

Sofia Marchinetti, Agata Pulvi

Page 14: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 28

HAUS INTERNATIONAL

L'Ostello di Monaco, Haus International, ha ospitato le classi terze dell'istituto comprensivo di

Noceto i giorni 29 Febbraio, 1 e 2 Marzo. Le classi hanno pernottato per due notti nell'ostello e

hanno usufruito della discoteca e della mensa.

Regolamento

All'interno dell'ostello ci sono

diverse regole rigide da

rispettare:

Per l'ingresso nelle camere

viene consegnata una carta

magnetica e le chiavi per

aprire l'armadietto personale.

In caso di smarrimento

vengono trattenuti €10.

Dalle ore 22:00 deve regnare

il silenzio totale all'interno

dell'ostello. Non è concesso

soffermarsi troppo a lungo

nei corridoi, all'entrata o nel

giardino. Se si rientra in

orario notturno si è pregati di mantenere il silenzio per non disturbare i vicini che desiderano

dormire. Qualsiasi tipo di disturbo della quiete pubblica è punibile. Se dopo il secondo richiamo

non viene rispettato il regolamento, il cliente può essere allontanato dalla struttura, impedendogli di

soggiornare al suo interno.

In ogni camera è installato un impianto antincendio fornito di allarme e collegato ai vigili del fuoco.

Danni e violazioni dell'impianto d'allarme possono raggiungere un costo di €1000 che deve essere

pagato da colui che ha causato l'inconveniente.

Da questo regolamento si può notare la differenza delle regole tra gli ostelli italiani e quelli

tedeschi: quella principale è che se gli Italiani violassero le regole i provvedimenti sarebbero meno

rigidi e a volte nemmeno rispettati.

Le camere

L'Haus International è più di un ostello: la struttura presenta

630 posti letto e offre tutti i servizi e tutto il confort di cui

hanno bisogno tutti i viaggiatori.

Le camere variano dalla singola fino alle spaziose con otto

letti.

Sono assai pulite e curate, arredate in modo semplice con la

presenza di un armadietto personale.

Page 15: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 29

La discoteca

La discoteca è stata frequentata dai ragazzi nelle sere di Lunedì e Martedì. La discoteca si trova nel

seminterrato dell'edificio ed è il punto d'incontro serale per tutte le famiglie e i gruppi

internazionali.

Ogni giorno, a partire dalle ore 21.00, si aprono le porte verso il bar. L'accesso è consentito solo agli

ospiti dell'Haus international. La discoteca rimane aperta dalle ore 21.00 all'una.

Come attività di svago e di intrattenimento, la discoteca offre tre tavoli da biliardo, diversi

videogiochi, flipper, calcio balilla e TV. Grazie all'impianto stereo azionato da computer, i

proprietari intrattengono gli ospiti con le ultime canzoni della classifica.

Il cibo

I ragazzi hanno mangiato entrambe

le sere all'interno dell'ostello fornito

di un ricco servizio self-service.

Anche la colazione era in grado di

soddisfare le richieste più

svariate:dal dolce al salato, dai

cereali, allo yogurt e frutta. Tuttavia, si crede di trovare sempre

la propria cucina, le abitudini

domestiche... Ma viaggiare vuol dire

anche sperimentare e conoscere

abitudini alimentare tipiche e, di

conseguenza, diverse dalle nostre.

Giulia Russo, Giulia Iannello, Giada Emiliani,

Giada Tovagliari, Valentina Ghillani, Alice Rosi

Page 16: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 30

ALLIANZ ARENA

una tappa assai ambita...

Una delle cose più belle visitate durante il viaggio d'istruzione è stata l’Allianz

Arena, luogo famoso in tutto il mondo in quanto è lo stadio della squadra di calcio

Bayern Monaco.

Lo stadio prende il nome dalla

multinazionale Allianz, principale

finanziatore dell’impianto.

L’Allianz Arena vanta una struttura unica

e spettacolare disponendo di ben 75.000

posti per i tifosi. E' divisa in 3 anelli:

inferiore, intermedio e superiore.

Nel 2005 ha sostituito il vecchio stadio

cittadino Olimpyastadion, ovvero, lo stadio

delle tragiche olimpiadi del 1972.

L'Allianz Arena ha una struttura architettonica unica in quanto è avvolto da una

membrana sintetica che s'illumina con

380.000 led a seconda delle squadre che

ci giocano: rosse quando gioca il Bayern

Monaco, blu per il Monaco 1860 e

bianche quando gioca la nazionale

tedesca.

Ci ha colpito molto quando, con la

guida, siamo entrati negli spogliatoi,

nella sala conferenze, ma soprattutto,

ricorderemo per sempre il maestoso

interno dello stadio.

Tedeschi Riccardo, Carra Simone, Kaya Devis

Page 17: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 31

Il castello di Neuschwanstein

Il castello è uno dei simboli della Baviera nonché della Germania nel mondo. È il castello delle

favole per eccellenza poiché, edificato da re Ludovico

II nel 1880, è stato scelto dalla Disney per girarvi uno

dei suoi film più famosi come “La bella addormentata

nel bosco”. E' situato sul confine tra Austria e

Germania e domina i paesi di Füssen, di Schwangau e

il magnifico paesaggio circostante.

Per circa due decenni la sua costruzione fu il principale

centro d'impiego della regione. Nel 1880 circa 200

muratori vi furono occupati. Talvolta si lavorava anche

di notte alla luce delle lampade ad olio per accelerarne

i lavori.

Una statistica redatta all'epoca porta a conoscenza delle

impressionanti cifre di materiali che furono utilizzati:

465 tonnellate di marmo di Salisburgo

1.550 tonnellate di arenaria

400.000 mattoni

2.050 m3 di legname per i ponteggi

Inizialmente era destinato ad essere un tempio di

Wagner. Ludovico II fu incoronato solo all'età di 18

anni. Non solo fu il più giovane re di Baviera, ma

viene ricordato anche come il più bello.

Non si sentiva portato per gli affari di stato, ma

piuttosto per le arti. Fece eseguire, così, diversi

concerti musicali nei vari teatri di Monaco e fece

costruire diversi castelli. Per realizzare tutto questo

prosciugò le casse dello stato e non fu certo

apprezzato dai suoi ministri.

D'accordo con il suo medico, e all'insaputa del

regnante, i ministri lo fecero dichiarare pazzo ed

incapace di governare. Ludovico II fu poi ritrovato

annegato in seguito ad un'uscita in barca con un

amico. Nessuno seppe mai la causa precisa della

morte.

L'impressione che ci ha fatto il castello non è stata una delle migliori; però nel paesaggio innevato

trasmetteva davvero una sensazione fiabesca.

Marco Degiovanni, Filippo Pegoiani,

Marcello Frati, Ivan Spocci

Page 18: LE TAPPE DI HITLER - icnoceto.edu.it

LA RAGAZZETTA 32

IN VIAGGIO VERSO NUOVI SAPORI...

Durante questi tre giorni trascorsi in Baviera, ci siamo resi conto della differenza di

gusti che si incontrano quando ci si sposta in un altro Stato.

Sicuramente è sempre interessante provare nuovi sapori e nuove ricette; ma per noi

italiani, che possiamo vantare una dieta mediterranea molto varia, è stato difficile

riuscire ad ambientarci sotto questo aspetto.

Abbiamo trovato molto diversa soprattutto

la pasta che noi, al contrario dei Tedeschi,

arricchiamo di condimenti e prestiamo

molta attenzione alla cottura.

Abbiamo potuto assaggiare varie pietanze

tipiche di questo Paese, come i crauti, lo

strudel, le zuppe, il purè e, ovviamente, i

wurstel: il loro piatto forte!

Nell'ostello che ci ha ospitato c'era il self-

service. E' stato molto comodo dato che ci

permetteva di scegliere i piatti e le porzioni a nostro piacimento.

In conclusione: nonostante il cibo sia stato molto diverso da quello che

quotidianamente mangiamo, è stata una fantastica esperienza, che sicuramente

ricorderemo e, grazie alla quale, abbiamo anche arricchito la nostra conoscenza

culinaria!

Sofia Ligorio, Laura Marchesi,

Chiara Giovenali, Vanessa Dall'Argine