LUCIA LAMBERTI ABCD

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Lucia Lamberti ABCD (Königsberg preview) EX-BRUN galleria del toro 1 BOLOGNA 23 maggio 2012

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presentazione progetto ABCD

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Lucia Lamberti

ABCD (Königsberg preview)

EX-BRUN galleria del toro 1

BOLOGNA

23 maggio 2012

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Le persone e i libri possono cambiare posto, ma anche essere costrette a lasciarlo. I lavori di questa sezione fanno riferimento agli abitanti di Königsberg, e ad una biblioteca in parte distrutta, in parte dispersa, dopo il secondo conflitto mondiale. Della Bib-lioteca Wallenrodt, collocata nella torre meridionale del Duomo, sono rimaste oggi solo poche migliaia di libri, alcune delle quali a San Pietroburgo, altre a Mosca, poche centinaia hanno invece fatto ritorno al loro luogo d’origine. La cattiva sorte ha accomuna-to libri e uomini, ad essi è dedicato questo particolare ‘capitolo’, realizzato interamente su carta.

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La sezione sui sette ponti di Königsberg è nata per la curiosità di conoscere quali fossero fisicamente i ponti protagonisti del problema matematico. Non più racchiusi in un numero anoni-mo, questi si chiamano: Grüne, Köttel, Hohe, Dom, Schmiede, Krämer, Holz. L’idea è stata di raffigurarli in accurate riproduzioni olio su carta, come cartoline d’un tempo.

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ABCDSolutio problematis ad geometriam situs pertinentis

azione

I cittadini di Koenigsberg si dilettavano a risolvere empiricamente un problema facile solo all’apparenza: passeggiare, attraversan-do i sette ponti che collegavano l’isola di Kneiphof al resto della città, una sola vota per ogni tragitto. Passeggiate durante le quali i ponti vengano attraversati una sola volta vengono dette sem-plici, o anche ‘cammini semplici’.Questa situazione destò l’interesse del matematico svizzero Eu-lero, il solo che riuscì ad offrire una spiegazione alla questione, e dimostrare l’impossibilità di risolvere il problema.

l’antica Königsberg. Da una selezione, che ho ulteriormente di-viso in tre ‘sezioni’, nascono i lavori di questo progetto.

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Molti dei luoghi più belli dell’antica città si affacciavano sul fiume Pregel e sui suoi canali, rappresentando un occasione imperdi-bile per uno scatto da souvenir. Nelle raccolte di immagini che ho consultato, il motivo della città riflessa nell’acqua torna spes-sissimo.Da qui mi è nata l’idea di realizzare dei paesaggi in cui fosse visi-bile soltanto la parte riflessa dall’acqua. Ho immaginato la città di Königsberg intrappolata in una bolla d’aria sott’acqua, che offre la sua visione speculare e capovolta.Come una sorta di paradosso, l’acqua che scorre viene asoccorso della memoria, e nell’opera rappresenta l’unico luogo in cui ritrovare una traccia della città. Al di so-pra della linea d’orizzonte solo la vegetazione, come el-emento sovrastorico, o pochi altri semplici elementi, a maggior demarcazione del vuoto nella rappresentazione.

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La città nei libri

Durante la mia residenza a Lipsia nel 2011, sono venuta casual-mente in contatto con un’anziana signora tedesca, originaria di Königsberg, l’odierna Kaliningrad. La donna mi raccontò di come visse, da bambina, la perdita di tutti i beni all’indomani dei bombardamenti alleati, la fuga dalla città, l’orribile incontro con le truppe sovietiche, prima di raggiungere quello che rimaneva della Germania. Io e lei non siamo rimaste indifferenti a quell’incontro. La sua commozione era dovuta al solo fatto che finalmente qual-cuno si occupava di un territorio/argomento rimosso. Io mi sono trovata a decidere se andare avanti con l’indagine, e affrontare con i miei strumenti una storia molto delicata. Come un dono, questa donna mi inviò dopo pochi giorni due cartoline del Baltico, totalmente prive di tracce umane.Nella coincidenza delle cose, mi sembrò il grado zero da cui ripartire.

Ho effettuato una ricerca presso la Deutsche Nationalbibliothek e la Biblioteca Universitaria di Lipsia, approfondendo la conoscen-za di una città al centro di tantissime vicende culturali, alcune di queste fondamentali per la cultura occidentale. Il frutto della ricerca è costituito da circa trecento immagini che raffigurano

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Le origini

Il progetto complessivo prende avvio nel 2009, a partire da un video giornalistico girato per la Rai 3. Il soggetto era il territo-rio di Kaliningrad, exclave russa in Europa, un tempo Prussia orientale. Il video mostra una parte militarizzata, la darsena di Baltisk, dove si trova la flotta navale. Quest’ultima, filmata sen-za permesso, è diventata il soggetto esclusivo per una serie di ‘paesaggi marini’.Ho chiesto al Generale in riserva Fabio Mini di riconoscere per me le navi riprese dal reportage. Il documento che mi ha inviato, di una decina di pagine, è ora parte integrante del progetto es-positivo.Le opere di questa serie sono realizzate in due modalità differenti: i lavori di media e grande dimensione si offrono allo sguardo come dei fermo-immagine corrotti, la cui lettura è resa difficile da errori di visualizzazione; i piccoli lavori su carta si presen-tano con un aspetto quasi miniaturistico. L’intenzione è quella di sfruttare la retorica dell’immagine per suggerire la difficoltà di interpretazione di una parte del paesaggio, come, per esempio, quello sottratto agli usi civili.Sia nel caso in cui la fruizione risulti danneggiata, sia nel caso in cui appaia come una reliquia d’altri tempi, l’immagine ha come risultato finale l’ estraniamento.

Eulero scrive: “A Königsberg in Prussia c’è un’isola A, chiamata der Kneiphof, e il fiume che la circonda si divide in due rami, come si può vedere in figura; i rami di questo fiume sono muniti di sette ponti a, b, c, d, e, f, g. Circa questi ponti veniva posta questa domanda, si chiedeva se fosse possibile costruire un percorso in modo da transitare attraverso ciascun ponte una e una sola volta. E mi fu detto che alcuni negavano ed altri dubi-tavano che ciò si potesse fare, ma nessuno lo dava per certo. Da ciò io ho tratto questo problema generale: qualunque sia la configurazione e la distribuzione in rami del fiume e qualunque sia il numero dei ponti, si può scoprire se è possibile passare per ogni ponte una ed una sola volta?”

Attraverso una dimostrazione discorsiva, effettuata con il solo ausilio delle lettere maiuscole assegnate alle regioni (ABCD),egli riuscì ad individuare una formula che consentiva di stabilire se il cammino semplice era possibile oppure no.Riporto qui di seguito l’enunciato della soluzione che riguarda questo caso: “Se sono più di due le regioni alle quali conducono un numero dispari di ponti, allora si può affermare con certezza che la passeggiata è impossibile”.

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I sette ponti

sette dipinti ad olio su carta, 2012

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Königsberg