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«Lo vogliamo o no, siamo pronti o no, siamo tutti coinvolti in una lotta globale, totale e senza frontiere fra le tre potenze mondiali. La maggior parte di noi però non fa parte dei lottatori ma di coloro per i quali si lotta. In questa lotta si decide chi sarà ad erigere il primo governo mondiale della storia della comunità degli stati. ... La lotta è totale perché non è più possibile tornare indietro». Malachi Martin, Keys of This Blood, pag. 15. Arriva il Nuovo Ordine Mondiale * Eminenti politici e capi di stato lo vogliono * Ha molti sostenitori * È stato profetizzato 2000 anni fa * È imminente * Arriva senza ritardo * Conquisterà il mondo È un'idea grandiosa: un Nuovo Ordine Mondiale, attraverso il quale diverse nazioni si uniscono per realizzare le aspirazioni universali dell'umanità: pace, sicurezza, libertà e ordine ... Solo gli Stati Uniti dispongono della posizione morale e dei mezzi economici per appoggiarlo» Presidente G. Bush, Los Angeles Times, 18 febbraio 1991. «Sotto la guida coraggiosa di Giovanni Paolo II il Vaticano ha raggiunto la posizione internazionale che gli spetta. Il nostro paese giustamente lo rispetta riconoscendolo diplomaticamente come stato mondiale». Dan Quayle, Appel to the US Senate, 22 settembre 1983. «Giovanni Paolo II enfatizza che l'umanità può sperare in un sistema politico mondiale funzionante solo se lo erige sul fondamento del cristianesimo cattolico-romano». Malachi Martin, Keys of This Blood, pag. 492. «ONU — I capi delle nazioni e dei governi del consiglio di sicurezza si sono incontrati oggi a New York per il loro primo vertice. Sono pronti a collocare le Nazioni Unite al centro di un Nuovo Ordine Mondiale al fine * Come prepararci * Come proteggerci * Il suo crollo repentino e totale è già stato predetto * Come e quando avverrà * Il vero Nuovo Ordine di essere all'avanguardia nella politica per la pace e per il controllo bellico. ... «Per la prima volta dalla fondazione dell'or- ganizzazione mondiale nel 1945, si è avuto un vertice dell'organo più potente delle Nazioni Unite: i capi di stato delle 15 nazioni del consiglio di sicurezza si sono riuniti». Birmingham News, 31 gennaio 1992. «Chi non ha ancora compiuto 70 anni vedrà la struttura grezza del Nuovo Ordine Mondiale. Chi è al di sotto dei 40 anni vivrà sicuramente sotto il suo potere legislativo ed esecutivo, sotto l'autorità ed il controllo della sua giurisdizione. Anche i tre rivali (e presto molti altri) parlano di questo Nuovo Ordine Mondiale come di qualcosa imminente». Malachi Martin, Keys of This Blood, pagg. 15, 16. «L'Europa unita, così come tante altre idee rivoluzionarie, non è nuova, ma un'idea riproposta con nuovo vigore. Il sogno relativo all'ordine e all'unità, un tempo incorporato nella Roma imperiale, continuò a vivere nel Medioevo non solo nella chiesa cattolica romana ma anche nel Sacro Romano Impero, cioè in un'epoca che giustamente viene definita buia». Time, 6 ottobre 1961 «I contratti di Roma hanno creato una nuova burocrazia all'interno del merca- to comune: centralizzata, guidata e or- ganizzata con pugno fermo. Evidente- mente si tratta di un tentativo di ridare all'Europa la struttura economica del Sacro Romano Impero». Christian Science Monitor , 1962. Stati Uniti d'America — Vaticano — Nazioni Unite Libertà in pericolo Libertà in pericolo

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«Lo vogliamo o no, siamo pronti o no, siamo tutticoinvolti in una lotta globale, totale e senza frontierefra le tre potenze mondiali. La maggior parte di noi perònon fa parte dei lottatori ma di coloro per i quali si lotta.In questa lotta si decide chi sarà ad erigere il primogoverno mondiale della storia della comunità degli stati.... La lotta è totale perché non è più possibile tornareindietro». Malachi Martin, Keys of This Blood, pag. 15.

Arriva il Nuovo Ordine Mondiale* Eminenti politici e capi

di stato lo vogliono* Ha molti sostenitori* È stato profetizzato

2000 anni fa* È imminente* Arriva senza ritardo* Conquisterà il mondo

È un'idea grandiosa: un NuovoOrdine Mondiale, attraverso ilquale diverse nazioni si

uniscono per realizzare le aspirazioniuniversali dell 'umanità: pace,sicurezza, libertà e ordine ... Solo gliStati Uniti dispongono della posizionemorale e dei mezzi economici perappoggiarlo» Presidente G. Bush,Los Angeles Times, 18 febbraio1991.

«Sotto la guida coraggiosa diGiovanni Paolo II il Vaticano haraggiunto la posizione internazionaleche gli spetta. Il nostro paesegiustamente lo rispetta riconoscendolodiplomaticamente come statomondiale». Dan Quayle, Appel to theUS Senate, 22 settembre 1983.

«Giovanni Paolo II enfatizza chel'umanità può sperare in un sistemapolitico mondiale funzionante solo selo erige sul fondamento del cristianesimocattolico-romano». Malachi Martin, Keys ofThis Blood, pag. 492.

«ONU — I capi delle nazioni e dei governidel consiglio di sicurezza si sono incontratioggi a New York per il loro primo vertice.Sono pronti a collocare le Nazioni Unite alcentro di un Nuovo Ordine Mondiale al fine

* Come prepararci* Come proteggerci* Il suo crollo repentino

e totale è già statopredetto

* Come e quando avverrà* Il vero Nuovo Ordine

di essere all'avanguardia nella politica per lapace e per il controllo bellico. ...

«Per la prima volta dalla fondazione dell'or-ganizzazione mondiale nel 1945, si è avuto unvertice dell'organo più potente delle NazioniUnite: i capi di stato delle 15 nazioni delconsiglio di sicurezza si sono riuniti».Birmingham News, 31 gennaio 1992.

«Chi non ha ancora compiuto 70anni vedrà la struttura grezza delNuovo Ordine Mondiale. Chi è al disotto dei 40 anni vivrà sicuramentesotto il suo potere legislativo edesecutivo, sotto l'autorità ed ilcontrollo della sua giurisdizione.Anche i tre rivali (e presto molti altri)parlano di questo Nuovo OrdineMondiale come di qualcosaimminente». Malachi Martin, Keys ofThis Blood, pagg. 15, 16.

«L'Europa unita, così come tantealtre idee rivoluzionarie, non è nuova,ma un'idea riproposta con nuovovigore. Il sogno relativo all'ordine eall'unità, un tempo incorporato nellaRoma imperiale, continuò a vivere nelMedioevo non solo nella chiesacattolica romana ma anche nel SacroRomano Impero, cioè in un'epoca chegiustamente viene definita buia».Time, 6 ottobre 1961

«I contratti di Roma hanno creato unanuova burocrazia all'interno del merca-to comune: centralizzata, guidata e or-ganizzata con pugno fermo. Evidente-mente si tratta di un tentativo di ridareall'Europa la struttura economica delSacro Romano Impero» . Chr ist ianScience Monitor, 1962.

Stati Uniti d'America — Vaticano — Nazioni Unite

L i b e r t à i n p e r i c o l oL i b e r t à i n p e r i c o l o

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2 LIBERTÀ IN PERICOLO

Compromessi mortali

NELLA sua seconda lettera ai Tessaloni-cesi, l’apostolo Paolo predisse una grande apostasia: «... non verrà se prima non

sia venuta l’apostasia e non sia stato mani-festato l’uomo del peccato, il figliuolo della per-dizione, l’avversario, colui che s’innalza sopratutto quello che è chiamato Dio od oggetto diculto; fino al punto da porsi a sedere nel tempiodi Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli èDio». L'apostolo inoltre così avvertì i fratelli: «Ilmistero dell'empietà è già all'opera» 2 Tes-salonicesi 2: 3-4 7. Egli vedeva, fin d'allora, in-sinuarsi nella chiesa degli errori che avrebberopreparato la via allo sviluppo del papato.

A poco a poco, prima in modo furtivo e silenzio-so, poi sempre più apertamente a mano a manoche acquistava vigore «il mistero dell'empietà» finìcol dominare le menti degli uomini, con la sua operaempia e blasfema. In maniera quasi impercettibile,le usanze pagane penetrarono nella chiesa cristia-na. Lo spirito di compromesso e di conformismoera stato tenuto a freno quando la chiesa subiva lepiù violente persecuzioni ad opera del paganesi-mo. Però, quando queste cessarono ed il Cristia-nesimo penetrò nelle corti e nei palazzi reali, siabbandonò gradatamente l'umile semplicità di Cristoe degli apostoli, per accettare la pompa e l'orgogliodei sacerdoti e dei governatori pagani. Alle richie-ste di Dio si sostituirono le teorie e le predizioni uma-ne. La conversione nominale di Costantino, all'iniziodel quarto secolo, provocò un grande giubilo, e ilmondo, sotto l'apparenza della giustizia, entrò nellachiesa. Fu così che l'opera della corruzione andòprogredendo rapidamente. Il paganesimo, chesembrava sconfitto, divenne conquistatore. Il suospirito dominava ormai la chiesa. Le sue dottrine,le sue cerimonie e le sue superstizioni vennero in-corporate nella fede e nel culto di coloro che si di-cevano seguaci di Cristo.

L'uomo del peccato

QUESTO compromesso fra paganesimo e cristianesimo favorì lo sviluppo dell’uomo

del peccato, predetto dalla profezia comeoppositore e soppiantatore di Dio. Questogigantesco sistema di falsa religione è ilcapolavoro della potenza di Satana: monumentodegli sforzi da lui compiuti per salire sul trono adominare la terra secondo la sua volontà.

Una volta Satana cercò di giungere ad uncompromesso con Gesù. Si avvicinò al Figliuolodi Dio e mostrandogli tutti i regni del mondo e laloro gloria glieli offrì in cambio del riconoscimen-to, da parte di Gesù, della supremazia delprincipe delle tenebre. Cristo respinse iltentatore presuntuoso e lo costrinse a ritirarsi.Satana, però, riesce a conseguire miglioririsultati quando rivolge le stesse tentazioni agliuomini. Per assicurarsi vantaggi ed onori terreni,la chiesa fu indotta a ricercare il favore ed ilsostegno dei grandi uomini della terra; e avendocosì rigettato Cristo scelse di tributare omaggioal rappresentante di Satana, il vescovo di Roma.

Il fondamento dell'errore

UNA delle dottrine base del romanesimoconsiste nel riconoscere nel papa il capo

visibile della chiesa universale di Cristo, investitodi una suprema autorità sui vescovi e sui pastoridi ogni parte del mondo. Inoltre, sono attribuiti alpapa i titoli della Deità. Egli è stato definito “Si-gnore Dio il papa” ed è stato dichiarato infallibile.Egli esige l'omaggio di tutti gli uomini. E così lapretesa di Satana nei confronti di Cristo e portataavanti per mezzo della chiesa di Roma, sì chemolti sono quelli che gli rendono omaggio.

Coloro, però, che temono Dio e lo riverisconoaffronteranno questa audace sollecitazione,come Gesù affrontò l'invito del subdolo nemico:«Adora il Signore Iddio tuo, e servi a lui solo»Luca 4,8. Dio non ha mai minimamenteaccennato nella sua Parola al fatto che Egli abbiadesignato un uomo come capo della chiesa. La

dottrina della supremazia papale è in diretta op-posizione con l'insegnamento delle Scritture. Ilpapa non può avere nessun potere sulla chiesadi Cristo, se non mediante l'usurpazione.

I sostenitori della chiesa di Roma persistononell'accusare i protestanti di eresia e di volontariaseparazione dalla vera chiesa. In realtà,quest'accusa si applica proprio a loro, perché sonoessi che hanno ammainato la bandiera di Cristo esi sono allontanati dalla «fede, che è stata unavolta per sempre tramandata ai santi» Giuda 3.

Il rivelatore dell'errore

SATANA sa benissimo che le Sacre Scrittu-re aiutano gli uomini a smascherare le sue

insidie e a resistere al suo potere. Lo stessoSalvatore del mondo, infatti, resistette ai suoiattacchi mediante la Parola. Ogni volta Egli op-pose lo scudo della verità eterna: «Sta scritto».A ogni insinuazione dell'avversario, Egli presentòla sapienza e la potenza della parola. Satana,per riuscire a dominare gli uomini e a stabilirel'autorità dell'usurpatore papale, deve mantenerlinell'ignoranza delle Scritture, in quanto esseesaltano Dio e lasciano l'uomo nella posizioneche gli compete. Perciò egli vorrebbe che le SacreScritture rimanessero nascoste e fosseroaddirittura soppresse. Questa logica fu adottatadalla chiesa di Roma. Per secoli la diffusione dellaBibbia fu vietata; era proibito leggerla o averla incasa. Questo nell'intento di permettere chesacerdoti e prelati, privi di scrupoli, neinterpretassero gli insegnamenti in modo da potersostenere le loro pretese. Fu così che il papavenne quasi universalmente riconosciuto comevice gerente di Dio sulla terra, dotato di autoritàsia sulla chiesa che sullo stato.

«Noi dichiariamo che la Santa Sedeapostolica e il Pontefice Romano hannoil primato su tutto il mondo» The MostHoly Council, Vol. 3, pag. 1167.

AL LETTORENoi crediamo che fra i cattolici ci siano molti cristiani sinceriche vivono il Vangelo secondo la propria conoscenza. Non

rientra nelle finalità di questo giornale attaccare singolepersone o istituzioni, ma ci proponiamo di mostrare, alla lucedei fatti storici e delle profezie bibliche, il passato ed il futuro

del sistema cattolico.

Sarà Roma a dominare nuovamente il mondo?

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LIBERTÀ IN PERICOLO 3

Concessioni fatte alpaganesimo

LA profezia aveva annunciato che il papato avrebbe pensato di «mutare i tempi ela legge» Daniele 7: 25. Per offrire ai pa-

gani convertiti un sostituto all'adorazione degliidoli e così promuovere la loro accettazionenominale del cristianesimo, piano piano penetrònel culto cristiano l'adorazione delle immagini edelle reliquie. Il decreto di un concilio generale(II concilio di Nicea, 787 d. C.) venne poi asanzionare questo sistema idolatrico. Per com-pletare la sua opera sacrilega, Roma ebbel'ardire di togliere dalla legge di Dio il secondocomandamento, che vieta il culto delle immagini,e di dividere il decimo in due, per conservareinvariato il numero dei comandamenti.

Altri compromessi

LO spirito di concessione al paganesimoschiuse la porta ad un crescente dispre-

gio dell'autorità celeste. Satana, operandoattraverso i dirigenti inconvertiti della chiesa,calpestò anche il quarto comandamento e sisforzò di eliminare l'antico sabato, giorno be-nedetto e santificato da Dio (Genesi 2: 2-3),per esaltare al suo posto la festività celebratadai pagani come “venerabile giorno del sole”.I l cambiamento, al l ' inizio, non avvenneapertamente. Nei primi secoli il sabato era statoosservato da tutti i cristiani; essi erano gelosidell'onore di Dio, stimavano immutabile la sualegge e custodivano con zelo la santità dei suoiprecetti. Satana, però, operando con la mas-sima sottigliezza tramite i suoi agenti, riuscì adattuare il suo proponimento. Affinché l'atten-zione della gente fosse richiamata sulladomenica, essa fu dichiarata giorno festivo inonore della risurrezione di Gesù. Quel giornosi celebravano delle funzioni religiose, però sitrattava di un giorno di svago, mentre il sabatoconservava il suo carattere di santità.

Per preparare la via all'opera che intendevacompiere, Satana aveva spinto i giudei, primadella venuta di Cristo, ad appesantire il sabatocon le più rigorose esigenze, tanto da rendernel'osservanza un peso. Ora, traendo profitto dallafalsa luce che lo circondava, egli riuscì a farloconsiderare come una istituzione prettamentegiudaica. Mentre i cristiani in generale continua-vano a osservare la domenica come un gaiogiorno di festa, egli li spinse — nell'intento didimostrare il loro odio verso il Giudaesimo — afare del sabato un giorno di digiuno, pieno dimalinconia e di tristezza.

Un cambiotemerario

ALL'INIZIO del quarto secolo, l'imperatoreCostantino emanò un decreto che dichia-

rava la domenica giorno di festa per tuttol'impero romano. Il “giorno del sole” era rispet-tato da tutti i sudditi pagani e onorato anche daicristiani. La politica imperiale, perciò, mirò adunire gli interessi contrastanti del paganesimoe del cristianesimo. L'imperatore fu sollecitatoa questo dai vescovi della chiesa che, spinti dal-l'ambizione e dalla sete di potere, si rendevanoconto che se uno stesso giorno veniva osser-vato tanto dai cristiani che dai pagani, nesarebbe derivata l'accettazione nominale delcristianesimo da parte di questi ultimi, e così lachiesa ne avrebbe tratto potenza e gloria. Molticristiani timorati di Dio furono gradualmenteindotti a considerare la domenica come dotatadi un certo grado di santità, pur continuando ad

osservare il sabato come giorno del Signore, inottemperanza al quarto comandamento.

Il grande seduttore, però, non aveva completatola sua opera: era deciso a riunire tutto il mondocristiano sotto la sua bandiera e ad esercitare lasua autorità attraverso il suo vice gerente,

l'orgoglioso pontefice, il quale pretendeva diessere rappresentante di Cristo. Per mezzo di pa-gani solo a metà convertiti, di prelati ambiziosi edi membri di chiesa amanti del mondo, egli riuscìad attuare il suo proponimento. Di quanto in quantovenivano convocati grandi concili nei quali

LA LEGGE DI DIO

IIo sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto,dalla casa di schiavitù. Non avrai altri dèi davanti a me.

IINon ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sonolassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Nonti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno il tuoDIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli finoalla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e usobenignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei co-mandamenti.

IIINon userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eternonon lascerà impunito chi usa il suo nome invano.

IVRicordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni ein essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacroall'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuofiglio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame,né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eter-no fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimogiorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato el'ha santificato.

VOnorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghisulla terra che l'Eterno il tuo DIO, ti dà.

VINon ucciderai.

VIINon commetterai adulterio.

VIIINon ruberai.

IXNon farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

XNon desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la mogliedel tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, néil suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo.

— Esodo 20: 3-13

LA LEGGE DIDIO

MODIFICATADAGLI UOMINI

IIo sono l'Eterno, il tuo Dio. Nonavrai altri dèi davanti a me.

II[Il secondo comandamento èstato omesso, per cui il secondocomandamento del catechismocorrisponde al terzo della Bibbia].Non userai il nome dell'Eterno, iltuo Dio, invano.

IIIRicordati di santificare le feste.

IVOnora tuo padre e tua madre.

VNon uccidere.

VINon commettere adulterio.

VIINon rubare.

VIIINon dire falsa testimonianza con-tro il tuo prossimo.

IXNon desiderare la moglie del tuoprossimo.

XNon desiderare alcuna cosa cheappartiene al tuo prossimo.

— Il Catechismo Cattolico

Chi vuol capire le intenzioni del papato deve conoscerne il passato.

«La domenica è un’istituzionecattolica la cui osservanza si può giu-stificare solo rifacendosi ai princìpi dot-trinali cattolici. [...] Dall’inizio alla finedella Sacra Scrittura non esiste un solobrano che autorizzi lo spostamento delgiorno di riposo dall’ultimo al primogiorno della settimana» The CatholicPress, Sydney, Australia, agosto 1900.

N e i p r i m i s e c o l i t u t t i i c r i s t i a n io s s e r v a r o n o i l v e r o s a b a t o

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4 LIBERTÀ IN PERICOLO

convenivano i dignitari delle chiese del mondointero. Quasi in ogni concilio il sabato stabilitoda Dio veniva spinto sempre più giù, mentre,allo stesso tempo, la domenica era costante-mente innalzata. Fu così che tale festivitàpagana finì con l'essere onorata come istituzio-ne divina, mentre il sabato biblico venne defini-to “reminiscenza del giudaesimo” e la sua osser-vanza dichiarata decaduta.

L'eliminazione del sigillo delCreatore

IL grande apostata era riuscito a esaltare sestesso «sopra chiunque è chiamato Dio, o di-

vinità» 2 Tessalonicesi 2: 4, aveva osato cambiarel'unico precetto della legge divina che addita inmodo inconfondibile all'umanità l'Iddio vivente evero. Nel quarto comandamento Dio è rivelatocome Creatore del cielo e della terra, e quindi èdistinto da tutti i falsi dèi. Quale memoriale dellacreazione, il settimo giorno fu santificato comegiorno di riposo per l'uomo. Esso era destinato aconservare sempre vivo dinanzi alle menti uma-ne il fatto che Dio è sorgente di tutto e oggettodel culto e dell'adorazione. Satana, che cercasempre di distogliere gli uomini dalla loro fedeltàall'Eterno e dall'ubbidienza alla sua legge, con-centra tutte le sue energie specialmente contro ilcomandamento che indica Dio il Creatore.

Oggi i protestanti sostengono che la risurre-zione di Cristo, avvenuta di domenica, ha fattodi quel giorno il sabato cristiano. Manca loro,però, l'appoggio delle Sacre Scritture perché èevidente che tale onore non fu conferito a quelgiorno né da Gesù, né dagli apostoli.

Dalla Roma pagana alla Romacristiana

NEL sesto secolo il papato si era saldamentestabilito fissando la sua sede nella città im-

periale. Il vescovo di Roma fu dichiarato capo ditutta la chiesa: il paganesimo aveva ceduto ilpasso al papato e il dragone aveva dato alla be-stia «la propria potenza e il proprio trono e gran-de potestà» Apocalisse 13: 2. Ebbero allora ini-zio i milleduecentosessant'anni di oppressionepapale predetti nelle profezie di Daniele e del-l'Apocalisse (Daniele 7:25; Apocalisse 13: 5-7).

I cristiani furono costretti a scegliere: o rinun-ciare alla propria integrità e accettare le cerimo-

nie e il culto papali, oppure affrontare il carcere,il rogo, il patibolo, la mannaia del carnefice. Siadempirono le parole di Gesù: «Voi sarete traditiperfino da genitori, da fratelli, da parenti e daamici; faranno morire parecchi di voi; e sareteodiati da tutti a causa del mio nome» Luca 21:16-17. La persecuzione si abbattè sui fedeli coninaudita veemenza, e i l mondo diventò unimmane campo di battaglia. Per centinaia di annila chiesa di Cristo trovò rifugio nei luoghi desertie nell'oscurità. «E la donna fuggì nel deserto,dove ha un luogo preparato da Dio, affinché visia nutrita per milleduecentosessanta giorni»Apocalisse 12: 6.

L'imperatoreCostantino

L'ASCESA al potere della chiesa romana segnò l'inizio del Medioevo. A manoa mano che la sua potenza cresceva, le

tenebre si facevano più fitte. La fede, che unavolta si accentrava su Cristo, il vero fondamen-to, si trasferì sul papa di Roma. La gente,anziché confidare nel Figliuolo di Dio per la re-missione dei peccati e per la salvezza eterna,guardava al papa, ai sacerdoti e ai prelati, aiquali il pontefice delegava la propria autorità. Siinsegnava che il papa era il mediatore terreno eche nessuno poteva avvicinarsi a Dio se nonper mezzo di lui. Si insegnava che per gli uominiegli occupava il posto di Dio, e che perciòdoveva essere ubbidito. Una deviazione alledirettive da lui impartite era motivo sufficienteperché i più severi castighi si abbattessero suicorpi e sulle anime dei colpevoli. Così la mentedegli uomini fu distolta da Dio e rivolta su esseri

fallibili, soggetti all'errore, crudeli; anzi si puòaddirittura affermare che essa si rivolse allo stes-so principe delle tenebre, il quale esercitava lapropria autorità per mezzo di loro. Il peccato sicelava dietro un manto di santità. Quando leScritture vengono soppresse e l'uomo siconsidera un essere superiore, non ci si puòaspettare che frode, inganno, iniquità. Conl'esaltazione di leggi e tradizioni umane, simanifestò in pieno la corruzione che semprederiva dall'abbandono della legge di Dio.

L ' o s c u r o m e d i o e v oTempi pericolosi

PER la chiesa di Cristo furono giorni pericolosi. Il Vangelo era stato perduto di vista, men-

tre si moltiplicavano le forme della religione e la genteveniva oppressa da rigorose imposizioni. Gli uominierano non solo esortati a guardare al papa comeloro mediatore terreno, ma a confidare nelle proprieopere per la remissione dei peccati. Lunghi pelle-grinaggi, atti di penitenza, adorazione delle reliquie,erezione di chiese, cappelle e altari, versamento diforti somme di denaro alla chiesa: queste e altre coseerano imposte per placare l'ira di Dio e assicurarsi ilsuo favore, quasi che Egli fosse come gli uomini eche, irritandosi per delle futilità, potesse essereplacato con doni o atti di penitenza.

Le tenebre si fecero sempre più fitte. Il culto delleimmagini si andò generalizzando; si accendevano

«Nessun protestante che conosca lastoria mette in dubbio che la chiesa diRoma abbia sparso più sangue innocen-te di qualsiasi altra istituzione mai esisti-ta. E' impossibile farsi un'idea precisa del-la quantità delle sue vittime». W. E. H.Lecky, History of the Rise and Influence ofthe Spirit of Rationalism in Europa, vol. 2,edizione del 1910, pag. 32

«Si calcola... che mediamente sianostati commessi 40.000 assassinii religiosiper ogni anno di esistenza del papato».John Dowling, The History of Romanism,pagg. 541, 542.

«Carol Wojtyla (Papa Giovanni Paolo II),in qualità di capo monarchico del Vaticanoe della Chiesa cattolica romana potrebbepretendere gli stessi poteri comunementeesercitati dai potenti della politica mondia-

le. La sua chiesa conta 907 milioni dimembri, circa il 18% dell'attuale

popolazione mondiale. Egli da impiego a483.488 sacerdoti e a circa 3.000 vescovi, i

quali amministrano 211.156 distrettiecclesiastici, raggruppati in 1.920 diocesi e513 arcidiocesi. In fatto di istituzioni la suaorganizzazione comprende scuole, univer-

sità, istituti di ricerca, centri scientificisociali e di medicina, ospedali, chiese,

cattedrali, cappelle, conventi, centrireligiosi, ambasciate, rappresentanze,

archivi, biblioteche, musei, giornali, riviste,case editrici, emittenti radio e televisive. Il

Vaticano possiede una banca propria,direttamente controllata, e guidata da ungruppo di consiglieri internazionali che

amministrano un ampio settore economi-co: gli investimenti della Santa Sede, che

praticamente si estendono ad ogni settorecommerciale e industriale». M. Martin,

Keys of This Blood, pag. 111.Il piccolo corno diDaniele 7

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LIBERTÀ IN PERICOLO 5

ceri dinanzi ad esse, ed erano loro offerte le pre-ghiere. Si manifestò, allora, la più assurda e super-stiziosa forma di culto. Le menti degli uomini eranodominate dalla superstizione a tal segno che la ra-gione parve del tutto capitolare. Sacerdoti e vescovierano amanti del piacere, sensuali e corrotti; e ilpopolo che guardava ad essi per essere guidato,precipitava sempre più nell'ignoranza e nel vizio.

La presunzione papale

UN altro passo in avanti nell'ambito dellepretese papali fu compiuto nell'undicesimo

secolo. Papa Gregorio VII proclamò la perfezionedella chiesa romana e affermò, tra l'altro, che se-condo le Scritture essa non aveva mai sbagliato,né mai avrebbe potuto sbagliare. Le Scritture,però, non convalidavano questa sua dichiarazio-ne. L'orgoglioso pontefice, inoltre, pretendeva diavere l'autorità di deporre gli imperatori, e affermòche nulla di quanto egli andava asserendo potevaessere revocato, in quanto egli solo aveva il poteredi annullare qualsiasi altrui decisione. (Vedi.Dictatus Gregorii Papae, primavera 1075)

Quale stridente contrasto fra lo smisuratoorgoglio di questo altezzoso pontefice e l'umiltà,la mansuetudine di Cristo, il quale raffigura sestesso nell'atto di bussare alla porta del cuoreper esservi ammesso e recarvi il perdono e lapace! Quale contrasto con colui che insegnò aidiscepoli: «Chiunque fra voi vorrà essere primo,sarà vostro servitore» Matteo 20: 27.

«Papa Giovanni Paolo II ha chiestoperdono per le guerre fra cattolici eprotestanti durante la controriforma». U.S. News and World Report, 3 luglio 1995.

Questa ed altre notizie simili ammet-tono indirettamente la responsabilitàper la morte di milioni di martiri duranteil Medioevo. La Bibbia predice che inun prossimo futuro la chiesa si servirànuovamente del potere statale per con-trollare i dissidenti.

L'oscurità aumenta

IL trascorrere dei secoli mise in luce ilcostante aumento degli errori dottrinali diRoma. Già prima dello stabilirsi del papa-

to, l'insegnamento dei filosofi pagani avevagoduto dell'attenzione della chiesa ed eser-citato su di essa un non indifferente influsso.Molti, pur dicendosi convertiti, continuavanoad attenersi al le dirett ive della f i losofiapagana, e non solo ne proseguivano lo studio,ma cercavano di imporlo anche agli altri. Intal modo, gravi errori si insinuarono nella fedecristiana. Uno dei più evidenti fu la credenzanell'immortalità naturale dell'anima e nellostato cosciente dei morti. Questa dottrinacostituì la base dell'insegnamento di Romarelativo all'invocazione dei santi e all'adora-zione della Vergine Maria. Da essa nacquepure l'eresia delle pene eterne che finì conl'essere incorporata nella fede papale.

Si preparò così la via a un'altra invenzio-ne del paganesimo che Roma chiamò pur-gatorio e che le servì per intimorire le follecredule e superstiziose. Con questa eresiasi affermava l'esistenza di un luogo di tor-mento, dove le anime di coloro che nonmeritavano la dannazione eterna avrebberosubìto il castigo dei peccati commessi perpoi passare in cielo, una volta che fosserostati liberati dalla loro impurità.

L'aspetto economico

UN'ALTRA invenzione era necessaria aRoma per aiutarla ad approfittare del timo-

re e dei vizi dei suoi aderenti: la dottrina delleindulgenze. La totale remissione dei peccatipassati, presenti e futuri e la liberazione da ognipena nella quale si era incorsi fu promessa aquanti si fossero arruolati nelle guerre del pon-tefice, intese ad estendere i suoi possedimen-ti, a punire i nemici e a sterminare chi avesseosato negare la sua supremazia spirituale. Siinsegnava al popolo che il versamento di denaroalla chiesa permetteva di liberarsi dal peccatoe di liberare le anime di amici defunti gettatenelle fiamme del tormento. Con simili mezzi,Roma riempì i propri forzieri e conservò lamagnificenza, il lusso e il vizio dei pretesi rap-presentanti di Colui che non aveva neppuredove posare il capo (Matteo 8:20).

La creazione del Creatore

L'ORDINANZA evangelica della cena delSignore fu sostituita dal sacrificio idola-

trico della messa. I sacerdoti pretendevanodi convertire il pane e il vino «nel corpo, nelsangue, nell'anima e nella divinità di Cristo».Cardinale Wiseman, The Real Presence ofthe Body and Blood of Our Lord Jesus Christin the Blessed Euchar ist , Proved f rom

Scripture, confer. 8, sez. 3, par. 26. Conblasfema presunzione, pretendevano diavere il potere di creare Dio, il Creatore ditutte le cose. I cristiani erano invitati, penala morte, a confessare la loro fede in questaempia eresia. Intere moltitudini che ricusa-rono di credervi furono gettate nelle fiamme.

Milioni di martiri

NEL tredicesimo secolo fu istituita la piùterribile di tutte le macchinazioni del pa-

pato: l'Inquisizione. Il principe delle tenebreoperò con i capi della gerarchia papale. Neiloro segreti consigli, Satana e i suoi angelicontrollavano la mente degli uomini empi,mentre un angelo di Dio, presente se pureinvisibile, prendeva nota dei loro iniqui decre-ti e scriveva la storia di cose troppo orrendeda poter essere esposte agli occhi umani.«Babilonia la grande» era «ebbra del sanguedei santi». Milioni di corpi straziati sembrava-no invocare Iddio perché li vendicasse controquesta potenza apostata.

«Il papa non è semplicemente il rap-presentante di Gesù Cristo, è GesùCristo stesso sotto il velo della carne».The Catholic National, luglio 1895.

«Nel 1572 i cattolici romani in Francia,sotto l'influsso dei gesuiti, uccisero70.000 protestanti nell'arco di due mesi.Il papa apprese la notizia con giubilo».Western Watchman, 21 novembre 1912(pubblicazione cattolica).

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6 LIBERTÀ IN PERICOLO

Oscurità assoluta

IL papato era diventato i l despota delmondo: re e imperatori si piegavano ai de-

creti del pontefice romano. Il destino degliuomini, per il tempo e per l'eternità, sem-brava sotto il suo controllo. Per centinaia dianni le dottrine di Roma erano state im-plicitamente e totalmente accettate, le suecerimonie celebrate e le sue feste gene-ralmente osservate. I l suo clero venivaonorato e generosamente finanziato. Mai lachiesa era pervenuta a tanta dignità, a tantamagnificenza, a tale potere.

Degenerazione totale

MA « i l mezzogiorno del papato fu lamezzanotte del mondo» — J. A. Wylie,

The History of Protestantism, vol. 1, cap. 4.Le Sacre Scritture erano quasi sconosciutenon soltanto al popolo, ma anche ai sacerdoti.Simili agli antichi farisei, i dirigenti romani odia-vano la luce che avrebbe messo a nudo i loropeccati. Rimossa la legge di Dio, regola digiustizia, essi esercitavano un'autorità illimitatae praticavano il vizio senza ritegno. Predomi-navano la frode, l'avarizia e la corruzione. Gliuomini non esitavano dinanzi a nessun crimineche avesse potuto assicurar loro la ricchezzae la posizione. I palazzi dei papi e degli altiprelati erano teatro della più abietta deboscia.Alcuni pontefici si resero colpevoli di delitti cosìripugnanti, che dei sovrani, giudicandoli mo-stri tanto abietti da non poter essere tollerati,ne chiesero la deposizione. Per secoli l'Europanon aveva fatto progressi nel campo del sa-pere, delle arti o della civiltà. Pareva che unaparalisi morale e intellettuale fosse piombatasulla cristianità.

La protesta dei riformatori

IL dominio del papato sul mondo medioevaleè dovuto al fatto che la maggior parte delle

persone non era a conoscenza della paroladi Dio. Verso la fine di questo periodo, quan-do la conoscenza della Parola di Dio comin-ciava a diffondersi, alcuni cominciarono a pro-testare contro gli errori del tempo. I riforma-tori protestanti si liberarono dalle catene del-l'errore e della superstizione e fecero risplen-dere la luce delle Scritture. Quando compre-sero le dottrine della Parola di Dio, fu lorochiaro che per restare fedeli a Dio dovevanoprotestare ed opporsi agli errori della chiesacattolica; da qui il nome “protestanti”.

E' interessante confrontare la posizioneassunta dai riformatori di allora e dai prote-stanti odierni in merito al papato.

I protestanti di allora

MARTIN Lutero disse: «Io so che il papaè l'anticristo. Il suo trono appartiene a

Satana. Il papato, sotto la guida del ponte-

fice romano, è continuamente alla ricercadi anime da catturare e distruggere».

Charles Spurgeon disse: «Con coraggiodobbiamo avvertire coloro che simpatizza-no con g l i e r ro r i d i Roma; dobb iamoraccontar loro le opere nere del papato»

John Knox disse: il papa è «veramentel'anticristo».

John Wesley disse sul papato: «Essopersonifica con vigore l'uomo del peccato,perché moltiplica a dismisura ogni tipo dipeccato».

Giovanni Calvino disse: «Il papa di Romalo chiamiamo anticristo».

I protestanti odierni

I discendenti odierni di quei fedeli martiri hanodimenticato perché vengono chiamati prote-

stanti. Ecco la posizione di alcuni protestantiodierni:

«Per i protestanti è arrivato il momento diandare dal pastore [il papa] e chiedere: “Cosadobbiamo fare per tornare a casa?”» Dr. RobertSchuller, Los AngelesHerald Examiner, 19settembre 1987.

«I dirigenti dei pro-testanti americani edelle chiese orientali,che venerdì si sono in-contrati con Papa Gio-vanni Paolo II, consi-derano le loro primediscussioni una pietramiliare nel camminoverso una maggioreunità... Il reverendoDonald Jones,metodista e presiden-te del “ReligiousStudies Department”dell'Università dellaCarolina del Sud l'hadefinita “la più impor-tante riunione ecume-nica del secolo”...

Paul A. Crow diIndianapolis, membrodella direzione della“Christ ian Church ”(Disciples of Christ),la descrive come “ungiorno nuovo nel-l 'ecumenismo”, cheapre le porte ad unfuturo nel quale “Dioci unirà”».The Mont-gomery Advertiser, 12settembre 1987.

«Se nel prossimofuturo il cattolicesi-mo diventerà ancorapiù cat to l ico, cosa

che io mi aspetto durante il pontificato delpapa attuale, allora le differenze teologi-che saranno ancora più evidenti, tuttavia inostri rapporti con i cattolici contro la cul-tura secolare potranno svilupparsi ulterior-mente». David Wells, Eternity Magazine,settembre 1987.

«La concezione del crist ianesimo delmovimento carismatico protestante e delmovimento carismatico cattolico è identi-ca in ogni intenzione e meta. Che ciò nonsia importatne per il futuro del cristianesi-mo?» J. I. Pakker, Christianity Today, 22giugno 1992.

Il protestantesimo ha dimenticato le pro-prie origini. Nato con l'intento di smasche-rare e porre resistenza agli errori di Roma,adesso li abbraccia. Adesso che Roma siprepara ad attaccare essi propongono laloro amicizia. Il mondo protestante ha di-menticato che si trova in una lotta conti-nua contro l'errore, ha trascurato il propriodovere e va alla deriva.

L'ugonotta Marie Durand nel carcere di Aignes - Mortes (1730 - 1768)

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LIBERTÀ IN PERICOLO 7

La legge di Dio:il punto cruciale del conflitto

Satana esulta per il successo dei suoi progettiinfernali. L'infatuazione del vizio, la facilità con laquale un omicidio viene commesso, il terribileaumento dell'intemperanza e dell'iniquità di ognigenere e grado, dovrebbero spingere i credenti achiedersi: «Che cosa si può fare per arginare que-sta marea di male?».

La Bibbia perde il suo valore

L'INIQUITÀ e le tenebre spirituali che regnava-no sotto la supremazia papale furono

l'inevitabile risultato della soppressione delle Scrit-ture. Ma dove ricercare la causa dell'incredulitàdilagante, del rigetto della legge di Dio, dellacorruzione, che si verificano nel pieno fulgore dellaluce del Vangelo, in un'epoca di libertà religiosa?Ora che Satana non può più tenere il mondo sottoil suo dominio togliendogli la Bibbia, ricorre ad altrimezzi per conseguire lo stesso risultato. Distrug-gere la fede nella Bibbia serve ai suoi scopi esat-tamente come distruggere la Bibbia stessa. Insi-nuando l'idea che la legge di Dio non è vincolante,egli riesce a spingere gli uomini a trasgredirla,come se ne ignorassero i precetti. Oggi, come neitempi lontani, egli ricorre alla chiesa per attuare isuoi disegni. Le attuali organizzazioni religiose,rifiutando di ascoltare le verità impopolari chiara-mente messe in luce dalle Scritture, per combat-terle hanno adottato delle interpretazioni e assun-to delle posizioni che spargono abbondandementeil seme dello scetticismo.

Aggrappandosi all'errore papale dell'immortalitànaturale dell'anima e dello stato cosciente dell'uomonella morte, hanno rigettato l'unica difesa contro gliinganni dello spiritismo. La dottrina delle peneeterne ha spinto molti a mettere in dubbio la Bibbia.Quando poi viene agitata la questione del quartocomandamento che rivela l'obbligo dell'osservanzadel settimo giorno, allora, come sola via di uscitaper sottrarsi a un dovere che non intendonocompiere, molti predicatori popolari affermano chela legge di Dio non è più in vigore e la respingonoinsieme col sabato. Via via che l'opera della rifor-ma del sabato si andrà estendendo, il rigetto dellalegge divina per esimersi dalle esigenze del quartocomandamento diverrà pressoché generale.

FIN dal principio della grande controversiain cielo, lo scopo di Satana è stato quello diabolire la legge di Dio. Per questo egli si

ribellò a Dio e, una volta espulso dal cielo, prose-guì la sua lotta sulla terra. Ingannare gli uomini eindurli a trasgredire la legge divina è la meta cheegli persegue con pertinacia. Che ciò avvengamediante l'eliminazione dell'intera legge di Dio o ilrigetto di uno dei suoi precetti, il risultato sarà pra-ticamente lo stesso. Colui che «avrà fallito in unsol punto» manifesta il disprezzo per l'intera leg-ge, per cui il suo influsso e il suo esempio sonodalla parte della trasgressione, ed egli «si rendecolpevole su tutti i punti» Giacomo 2: 10.

Per gettare il discredito sugli statuti divini,Satana ha pervertito le dottrine della Bibbia a talpunto che degli errori si sono introdotti nella fededi migliaia di persone che dicono di credere nelleScritture. L'ultimo grande conflitto fra la verità el'errore costituirà la battaglia finale della lotta se-colare contro la legge di Dio. Noi stiamo per en-trare in questa lotta, una lotta fra le leggi degliuomini e i precetti di Dio, fra la religione della Bibbiae la religione della favola e della tradizione.

L'incredulità ha raggiunto un'estensione allar-mante non solo nel mondo, ma perfino nella chiesa.I grandi fatti della creazione, esposti dagli scrittoriispirati, la caduta dell'uomo, l'opera di espiazione,la perpetuità della legge di Dio: tutto viene pratica-mente respinto, totalmente o in parte, da una buonaparte del mondo cosiddetto cristiano. Molti ministripredicano alla gente, e non pochi professori inse-gnano ai loro studenti che la legge di Dio è statacambiata se non addirittura abrogata, e che chi cre-de che essa sia ancora in vigore, e perciò darispettare, è degno solo di disprezzo o di scherno.

Idolatria ideologica

GLI uomini, rigettando la verità, ne rigettano l'Au-tore. Calpestando la legge di Dio, negano

l'autorità del Legislatore. Farsi un idolo delle falsedottrine e teorie è facile quanto farsi un idolo di legnoo di pietra. Travisando gli attributi di Dio, Satanaspinge gli uomini a vederlo sotto una falsa luce,per cui molti sostituiscono a Jéhovah il loro idolofilosofico, mentre l'Iddio vivente, come è rivelato nel-la sua Parola, in Cristo e nelle opere del creato, èadorato da pochi. Migliaia di persone deificano lanatura e negano il suo Autore. Sebbene in formadiversa, l'idolatria regna oggi nel mondo cristianocome al tempo di Elia in Israele. Il dio di moltisedicenti uomini saggi, di filosofi, di poeti, di politici,di giornalisti; il dio di certi circoli mondani, di collegie università, e perfino di alcuni istituti teologici nonè superiore a Baal, il dio sole dei fenici.

Nessun errore accettato dal mondo cristiano dàun colpo più diretto all'autorità del cielo, nessuno èpiù decisamente opposto ai dettami della ragione,

nessuno è più perniciosoquanto ai risultati, della dottri-na moderna che va guada-gnando rapidamente terreno, ecioè che la legge di Dio non èpiù in vigore. Supponiamo chedegli eminenti predicatori simettano ad insegnare pubbli-camente che gli statuti che go-vernano il loro paese, che tute-lano i diritti dei sudditi non sianoobbligatori perché limitano la libertà del popolo, eche perciò non bisogna rispettarli: quanto tempoquesti sarebbero tollerati nelle loro cattedre? Oraquale offesa è più grave: disprezzare le leggi dellostato e della nazione o calpestare i precetti divini,che costituiscono la base di ogni governo?

Il peccato cessa diapparir tale

OVUNQUE i precetti divini vengono ripudiati, ilpeccato cessa di apparire odioso e la giustizia

desiderabile. Coloro che ricusano di sottometter-si al governo di Dio sono del tutto incapaci di au-togovernarsi. Il loro insegnamento pernicioso, fapenetrare nel cuore dei bambini e dei giovani, chesono per natura insofferenti ad ogni disciplina, unospirito di insubordinazione, e ne deriva una societàsenza legge, licenziosa. Le moltitudini, mentre dauna parte scherniscono la credulità di chi rispettale esigenze di Dio, dall'altra accettano con slanciogli inganni di Satana e si lasciano dominare dallalussuria e dai peccati che hanno attirato sui paganii castighi di Dio.

La società si disintegra

LA dottrina che dispensa gli uomini dall'ubbidireagli ordini di Dio, ha già indebolito la forza

dell'obbligo morale e ha fatto riversare sul mondouna marea d'iniquità. L'illegalità la dissipazione ela corruzione si abbattono su di noi come un'ondatatravolgente. Satana è all'opera nella famiglia, e ilsuo vessillo sventola anche sui focolari che si diconocristiani. In essi regnano l'invidia, il sospetto,l'ipocrisia, la contestazione, l'iniquità, la lite, il tradi-mento dei più sacri doveri, l'indulgenza per il pec-cato. L'intero sistema dei princìpi e delle dottrine dicarattere religioso, che dovrebbe rappresentare ilfondamento e la struttura della vita sociale, è similea una massa vacillante che sta per sfasciarsi. Icriminali più abietti, quando vengono messi incarcere per i loro misfatti, spesso ricevono doni esono oggetto di attenzione quasi avessero diritto aun riconoscimento per meriti speciali. Il loro caratteree i loro delitti sono oggetto di grande pubblicità. Lastampa pubblica i particolari ripugnanti del vizio ecosì rende popolari la frode, il furto e l'omicidio, e

I DIECI COMANDAMENTI

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8 LIBERTÀ IN PERICOLO

L'origine del peccato

L'ORIGINE del male e la ragione della suaesistenza sono per molti soggetto di grande perplessità. Vedendo l'azione del

male e le sue terribili conseguenze — doloree desolazione — si domandano come ciò pos-sa conciliarsi con la sovranità di un essereinfinito in saggezza, in potenza e in amore.

Non è possibile spiegare l'origine del pecca-to, ne fornire una ragione che ne giustifichi lasua esistenza; però ne sappiamo abbastanzadella sua origine e della sua eliminazione finale,per ammirare la giustizia e la benevolenza diDio in tutto ciò che ha attinenza col male.

Il peccato, perciò, è un intruso, della cui pre-senza non può essere fornita nessuna ragione;esso è misterioso e inspiegabile. Scusarlo signi-ficherebbe difenderlo. Se si potesse trovare unascusa o una causa per la sua esistenza, essocesserebbe di essere peccato. La nostra unicadefinizione del peccato è quella fornita dalla Pa-rola di Dio, e cioè: «la trasgressione della legge».

L'amore di Dio

ESSENDO la legge dell'amore il fondamento del governo di Dio, la felicità di tutti gli

esseri creati dipendevano dal loro perfetto

accordo con i grandi principi di questa legge.Dio chiede a tutte le sue creature un serviziodettato dall'amore, e desidera l'omaggio chederiva da un intelligente apprezzamento del suocarattere. Egli non si compiace di un'ubbidien-za forzata, e accorda a tutti il libero arbitrio af-finché possano servirlo volontariamente.

Ma qualcuno decise di sovvertire questa li-bertà. Il peccato ebbe origine proprio in coluiche dopo Cristo era stato maggiormente ono-rato da Dio e che era il più potente e il piùglorioso di tutti gli abitanti del cielo. Quandonon era ancora caduto, Lucifero era il primodei cherubini protettori, santo e immacolato(Ezechiele 28: 12-15).

Lucifero avrebbe potuto conservare il favoredi Dio, essere amato e onorato dalle schiere an-geliche e adoperare le sue nobili facoltà per ilbene degli altri alla gloria del suo Creatore. Ma,dice il profeta: «Il suo cuore s'è fatto altero per lasua bellezza; tu hai corrotto la tua saviezza a mo-tivo del tuo splendore» versetto 17. A poco a pocoLucifero cedette al desiderio dell'autoesaltazione«tu ti sei fatto un cuore come un cuore di Dio»versetto 6. «Tu dicevi in cuor tuo: “Io eleverò ilmio trono al di sopra delle stelle di Dio; io m'assi-derò sul monte dell'assemblea ... salirò sulle som-

mità delle nubi, sarò simile all'Altissimo”» Isaia14: 13-14. Anziché adoperarsi perché Dio oc-cupasse il posto supremo nell'affetto e nell'ub-bidienza delle sue creature Lucifero cercò diguadagnare a suo profitto il loro servizio e il loroomaggio. Nella brama di accaparrarsi l'onoreche il Padre Eterno aveva conferito al Figliuolo,il principe degli angeli aspirò al potere di cuisolo Cristo poteva avere la prerogativa.

Tuttavia il Figliuolo di Dio era riconosciutoil sovrano del cielo, uno col Padre in potenzae autorità. Cristo partecipava a tutti i consiglidi Dio, mentre a Lucifero questo non era con-cesso. “Perché”, si chiedeva questo angelopotente, “Cristo deve avere la supremazia?Perché deve essere onorato più di me?”

Avvolto nel mistero

SATANA era stato tanto onorato e i suoiatti così avvolti di mistero che era difficile sve-

lare agli angeli quale fosse la vera natura dellasua attività. Finché non si fosse completamentesviluppato, il peccato non avrebbe mostrato lasua reale natura malvagia. Fino ad allora essonon esisteva nell'universo di Dio, e gli esseri santinon avevano la minima idea della sua natura eperfidia. Essi, perciò, non potevano rendersi con-

D a d o v e v i e n e S a t a n a , l ' o r i g i n e d e l m a l e ?

in cattiva luce e condannati. Alle loro parole saràdato un falso significato, mentre i motivi che lianimano saranno attribuiti a scopi tenebrosi.

Tenebre invece di luce

LE chiese protestanti, rigettando i chiariargomenti biblici a difesa della legge di Dio,

intenderanno ridurre al silenzio tutti coloro la cuifede non può essere scossa con argomenti trattidalla Bibbia. Senza rendersene conto, esse as-sumono un atteggiamento che le porterà aperseguitare chi rifiuta, per motivi di coscienza,di fare quello che fa il resto del mondo cristiano:riconoscere, cioè, il giorno di riposo papale.

Costrizione con crudeltà

DIO non forza mai né la volontà né la coscienza dell'uomo. Satana, invece, per avere ra-

gione di coloro che non può sedurre altrimenti,ricorre alla forza brutale. Mediante la forza o il ti-more, egli cerca di regnare sulle coscienze e rice-verne l'omaggio. Per riuscirvi, si serve delle autoritàcivili e religiose, sollecitandole a imporre delle leggiumane che suonano sfida alla legge di Dio.

Quelli che onorano il sabato biblico sarannodenunciati come nemici della legge e dell'ordine,come fautori di disordini, di anarchia morale edi corruzione in seno alla società, oltre che cau-sa dei castighi di Dio che si abbattono sulla terra.I loro scrupoli di coscienza saranno giudicati osti-nazione, caparbietà e disprezzo delle autorità.Saranno addirittura accusati di ostilità al gover-no. I predicatori che negano il carattere obbli-gatorio della legge di Dio, raccomanderanno dal-l'alto dei pulpiti il dovere di ubbidire alle autoritàcivili, perché stabilite da Dio. Sia nelle assem-blee legislative, sia in quelle di giustizia, gliosservatori dei comandamenti saranno messi

LA politica di Satana in questo conflittofinale contro il popolo di Dio è la stessada lui seguita all'inizio della grande lotta

in cielo. Egli affermava di adoperarsi per lastabilità del governo divino, mentre segreta-mente faceva di tutto per rovesciarlo. Proprioquell'opera che egli andava svolgendo l'attri-buiva agli angeli fedeli. La stessa politica diinganno ha caratterizzato la storia della chiesaromana. Affermando di agire come vicario delcielo, Satana in realtà ha cercato di innalzarsial di sopra di Dio e di mutare la sua legge.Sotto il dominio di Roma, quelli che subironola morte per la loro fedeltà al Vangelo veniva-no denunciati come malfattori. Accusati di farlega con Satana, si ricorreva a ogni mezzoper coprirli d'infamia e per farli apparire agliocchi del popolo, e anche ai loro stessi occhi,come i peggiori criminali. Gli stessi fatti siripeteranno. Per eliminare coloro che onoranola legge di Dio, Satana li farà accusare ditrasgredire la legge, di disonorare Iddio e diattirare il suo castigo sul mondo.

L ' o s c u r o m e d i o e v o s i r i p e t e«Pertanto se la chiesa cattolica avanza

il diritto all'intolleranza anche per le suedottrine, non sarebbe giusto rimprovera-la quando lo esercita... Essa considera lapropria intolleranza dogmatica non solocome un diritto inalienabile, ma anchecome un sacro dovere... Secondo Romani13: 4 lo stato ha il diritto di punire i reatigravi con la morte. Da ciò ne consegue che“può non solo scomunciare gli eretici maanche condannarli a morte”» The CatholicEncyclopedia, edizione 1911, vol. 14, pagg.766, 768.

Chi dalla storia non impara nulla è condannato a ripeterla!

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LIBERTÀ IN PERICOLO 9

to delle terribili conseguenze che sarebbero de-rivate dall'eliminazione della legge di Dio.

Nella sua lotta contro il peccato, Dio potevaricorrere solo alla giustizia e alla verità, mentreSatana poteva servirsi di mezzi che l'Eternonon poteva sfruttare: le lusinghe e l'inganno.

Satana attribuiva alla legge e al governo diDio la causa del disordine provocato dal suocomportamento e diceva che tutti i mali eranola conseguenza dell'amministrazione divina. Af-fermava che il suo unico scopo era quello dimigliorare gli statuti di Dio; per questo motivoera indispensabile che egli rivelasse la veranatura delle sue affermazioni e che fornisse laprova evidente dei risultati che sarebbero deri-vati dalle sue pretese riforme della legge di Dio.Dovevano essere le sue stesse opere a con-dannarlo. Satana aveva dichiarato fin dal prin-cipio di non essere un ribelle: l'intero universodoveva vedere il seduttore smascherato.

Lo stesso spirito

LO stesso spirito che animò la ribellione incielo, la fomenta tutt'ora sulla terra. Sata-

na attua nei confronti degli uomini la stessapolitica già esperimentata con gli angeli.

Mettendo Dio in cattiva luce come già ave-va fatto in cielo; dipingendolo severo e tiran-nico, Satana spinse l 'uomo a peccare.

Essendovi riuscito, dichiarò le sue ingiusterestrizioni dell'Eterno avevano determinato lacaduta dell'uomo e provocato la sua ribellionepersonale.

Dio diede prova del suo amore mandandoil suo unigenito Figliuolo perché morisse perl'umanità caduta. Nell'espiazione fu rivelato ilcarattere di Dio: il potente argomento dellacroce dimostrò all 'universo intero che laribellione di Lucifero non era in nessun mododa imputare al governo divino.

Più che salvezza

MA non fu solo per redimere l'uomo cheCristo venne sulla terra a soffrire e a mo-

rire. Se egli venne per «rendere la leggegrande e magnifica» non lo fece soltanto pergli abitanti di questa terra, ma anche per di-mostrare a tutti i mondi dell'universo che lalegge di Dio è immutabile. Se le esigenze dellalegge avessero potuto essere abolite, il Fi-gliuolo di Dio non avrebbe dovuto deporre lapropria vita per espiarne la trasgressione. Lamorte di Cristo ne dimostra l'immutabilità.

Nell'esecuzione finale del giudizio, l'au-tore del male non potrà accampare nessu-na scusa.

La croce del Calvario, mentre dichiaral'immutabilità della legge, proclama all'universo

che il salario del peccato è la morte. Il gridodel Salvatore morente: «E' compiuto!», fu ilrintocco funebre per Satana. Il gran conflittoche andava avanti da secoli fu allora deciso evenne assicurata l'estirpazione finale del male.

L'intero universo sarà stato testimone dellanatura e delle conseguenze del peccato.

La libertà di coscienzacalpestata

I dignitari della chiesa e dello stato si unirannoper allettare, persuadere e convincere tutti a

onorare la domenica. Si supplirà alla mancanzadi una autorità divina con leggi oppressive. Lacorruzione politica sta distruggendo l'amore del-la giustizia e il rispetto della verità. Perfino nellalibera America, per accaparrarsi il favore delpubblico, governanti e legislatori aderiranno allarichiesta popolare di una legge che imponga l'os-servanza della domenica. La libertà dicoscienza, che è costata tanti sacrifici, non saràpiù rispettata. Nell'imminente conflitto, si adem-piranno le parole profetiche: «E il dragone siadirò contro la donna e andò a far guerra colrimanente della progenie d'essa, che serba i co-mandamenti di Dio e ritiene la testimonianza diGesù.» Apocalisse 12: 17

Il terzo angelo di Apocalisse 14 mostra unacategoria di persone, diversa da quella cheosserva i comandamenti di Dio ed ha la fede diGesù. Egli avverte solennemente contro i loroerrori: «Se uno adora la bestia e la suaimmagine e ne prende il marchio sulla suafronte o sulla sua mano, berrà anch'egli il vinodell'ira di Dio, versato puro nel calice della suaira» Apocalisse 14: 9-10. Solo interpretandocorrettamente sarà possibile comprendere ilmessaggio. Chi è la bestia, cosa sono la suaimmagine ed il suo marchio?

Il dragone

LA catena profetica nella quale si trova-no questi simboli comincia con Apoca-

lisse 12, col dragone che cercò di distrug-gere Cristo alla sua nascita. Il dragone èchiamato anche Satana (Apocalisse 12: 9).Fu lui a suggerire a Erode di mettere a morteil Salvatore. Però l'agente di Satana chemosse guerra a Cristo e al suo popolo nelcorso dei primi secoli dell'era cristiana ful'impero romano, del quale il paganesimoera la religione dominante. Così, mentrerappresenta anzi tutto Satana, il dragone èin un senso secondario anche il simbolodella Roma pagana.

La bestia simileal leopardo

N EL cap i to lo 13 ( ve rse t t i 1 -10 ) , èdescritta un'altra bestia «simile a un

leopardo», alla quale «il dragone... diedela propria potenza e il proprio trono e gran-de potestà». Questo simbolo, come moltiprotestanti hanno creduto, rappresenta ilpapato che riuscì ad impadronirsi della po-tenza, del trono e dell'autorità che un tem-

po erano appartenuti all ' impero romano.Della bestia simile a un leopardo è detto:«E le fu data una bocca che profer ivaparole arroganti e bestemmie... ed essaaprì la bocca per bestemmiare contro Dio,per bestemmiare il suo nome e il suo ta-bernacolo e quelli che abitano nel cielo. Ele fu dato di far guerra ai santi e vincerli; ele fu data potestà sopra ogni tribù e popoloe lingua e nazione». Questa profezia, cheè quasi identica alla descrizione del pic-colo corno di Daniele 7, indica incontesta-bilmente il papato.

«Le fu data potestà di agire per quaran-tadue mesi». Il profeta dice: «E io vidi una

L ' i n t e r p r e t a z i o n e d e i s i m b o l i

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10 LIBERTÀ IN PERICOLO

delle sue teste come ferita a morte». Poiconclude: «Se uno mena in cattività andràin cattività; se uno uccide con la spada,bisogna che sia ucciso con la spada». Iquarantadue mesi corrispondo a «un tem-po, dei tempi e la metà di un tempo», cioètre anni e mezzo o milleduecentosessantagiorni di Daniele 7: periodo durante il qua-le il potere papale doveva opprimere il po-polo di Dio. Questo tempo ebbe inizio conla supremazia di Roma nel 538 d. C. e finìnel 1798, quando il papa fu fatto prigio-n iero dal le t ruppe f rancesi e i l poterepapale subì una ferita mortale. Si adem-pie così la predizione: «Se uno mena incattività andrà in cattività».

L'America nella profezia

A questo punto appare un nuovo simbo-lo. Il profeta dice: «Poi vidi un'altra be-

stia, che saliva dalla terra, ed aveva duecorna come quelle di un agnello» Apocalis-se 13: 11. Sia l'apparizione di questa be-stia che il modo come essa sorge indicanoche la nazione che rappresenta è dissimileda quelle rappresentate dai simboli prece-denti. I grandi regni che hanno dominato ilmondo furono presentati al profeta Danielecome animali da preda, sorti quando si sca-tenarono «sul mar grande i quattro venti delcielo» Daniele 7: 2. In Apocalisse un ange-lo spiegò che le acque significano «popolie moltitudini e nazioni e lingue» Apocalisse17: 15. I venti sono il simbolo della guerra.I quattro venti del cielo che si scatenano sulmar grande simboleggiano le terribili scenedi guerra e rivoluzione dalle quali i regnihanno attinto il loro potere.

Sbuca dalla terra

LA bestia con due corna simili a quelledi un agnello «saliva dalla terra». An-

ziché rovesciare le altre potenze per so-stituirsi ad esse, la nazione qui raffiguratadoveva sorgere su un territorio preceden-temente non occupato e crescere gradual-mente, in modo pacifico. Per conseguen-za, essa non poteva uscire dalle popolose

e bellicose nazioni del Vecchio Mondo: daquesto turbolento mare di «popoli, moltitu-dini, nazioni e lingue». Doveva essere cer-cata nel continente occidentale.

Qual è la nazione del Nuovo Mondo chenel 1798, ancora giovane, richiamava giàl 'attenzione del mondo e prometteva po-tenza e grandezza? L'appl icazione delsimbolo non lascia nessuna possibi l i tàd'incertezza. Una nazione, una nazionesola ha i requisiti indicati dalla profezia:gli Stati Uniti d'America.

Ripetutamente il pensiero e talvolta lestesse parole dello scrittore sacro sonostate adoperati dagli oratori e dagli sto-riografi per descrivere la nascita e lo svi-luppo di questa nazione. La bestia «salivadalla terra». Secondo i traduttori la parola“saliva” significa letteralmente “crescereo uscire dal la terra come una pianta ” .Come abbiamo visto, la nazione dovevasorgere in un territorio precedentementenon occupato. Uno scrittore eminente, neldescrivere la nascita degli Stati Uniti, par-la del «mistero della sua uscita dal nulla»e dice «simile a un seme silenzioso nois i a m o d i v e n u t i u n i m p e r o » — G . A .Townsend, The New World Compared withthe Old, pag. 462. Un giornale europeo nel1850 parlava degli Stati Uniti come di unimpero meraviglioso «emerso... in mezzoal s i lenzio del la terra, che accrescevaquot id ianamente la sua forza e i l suosplendore» — The Dublin Nation.

«Aveva due corna come quelle di unagnello». Le corna di agnello simboleggia-no la gioventù, l ' innocenza, la dolcezza erappresentano bene il carattere degli StatiUniti. Fra i cristiani esuli che per primi sirifugiarono in America per cercarvi un ri-fugio contro l'oppressione dei re e l' intol-leranza religiosa, ve ne erano molti decisia stabilire un governo che avesse come

salde basi la piena libertà civile e religio-sa. Il regime repubblicano e il protestan-tesimo divennero le basi di quella nazione,e costituiscono tuttora il segreto della suapotenza e della sua prosperità.

Parla come un dragone

MA la bestia con le corna come quelledi un agnello «parlava come un dra-

gone. Ed esercitava tutta la potestà dellaprima bestia, alla sua presenza; e facevasì che la terra e quelli che abitano in essaadorassero la prima bestia la cui piagamortale era stata sanata ... dicendo agliabitanti del la terra di fare un' immaginedella bestia che aveva ricevuta la feritad e l l a s p a d a e d e r a t o r n a t a i n v i t a »Apocalisse 13: 11-14.

Le corna simili a quelle di un agnello ela voce di un dragone, indicano un contra-sto stridente fra le dichiarazioni e l'opera-to della nazione così raffigurata. Il mododi parlare di una nazione è costituito dal-l'azione delle sue autorità legislative e giu-diziarie, mediante la quale essa può anchesmentire i princìpi liberali e pacifici postial fondamento della forza pubblica. La pre-dizione secondo cui essa parlerà «come undragone» ed eserciterà «tutta la potestàdella prima bestia» predice molto chiara-mente lo sviluppo di uno spirito di intolle-ranza e di persecuzione come quello ma-nifestato dalle nazioni simboleggiate dal

dragone e dalla bestia simile a un leopar-do. L'affermazione che la bestia con duecorna «faceva sì che la terra e quelli cheabitano in essa adorassero la prima bestia»rivela che questa nazione eserciterà la pro-pria autorità per imporre certe pratiche re-ligiose come atto di omaggio al papato.

Tale modo di agire sarebbe in pienocontrasto con i princìpi di questo governo,contrario al genio delle sue libere istitu-zioni, e anche alle dirette e solenni affer-mazioni della dichiarazione di indipenden-za e della costituzione. I fondatori dellanazione vegliarono saggiamente perché lachiesa non potesse mai impossessarsi delpotere civile, i cui inevitabili risultati sonol'intolleranza e la persecuzione. La Costi-tuzione dichiara che « i l congresso nonemanerà alcuna legge che riguardi lo sta-

«Il muro di separazione fra lo sta-to e la chiesa è una metafora basatasu una brutta storia, una metaforainutile per il lavoro dei giudici. Biso-gnerebbe abbandonarla apertamen-te ed esplicitamente». Chief JusticeWilliam Rehnquist, Time, 9 dicembre1991.

Una sentenza della corte supremadegli U.S.A. annuncia che «in casodi collisione dei diritti religiosi conle esigenze di governo ad averedisposizioni uniformi, la corte saràdalla parte del governo». Los AngelesTimes, 18 aprile 1990.

«Per noi cristiani è tempo di unir-ci senza badare alle diverse confes-sioni e tradizioni. Cerchiamo di farecausa comune nella nostra socie-tà». Chuck Colson, EvangelicalCatholics, 1990.

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LIBERTÀ IN PERICOLO 11

bilimento di una religione o che ne vieti i ll ibero esercizio» ; essa aggiunge inoltreche «nessun requisito di carattere religio-so sarà richiesto come qualifica per acce-dere a qualsiasi funzione o incarico pub-blico negli Stati Uniti». Solo sopprimendoquesti criteri posti a salvaguardia della li-bertà nazionale, le autorità civili potreb-bero imporre una qualunque osservanzadi carattere religioso. Ma l' incoerenza disimile azione non sarebbe maggiore diquella indicata nel simbolo, e cioè: la be-stia con le corna come quelle di un agnello– che si dice pura, dolce, inoffensiva – cheparla come un dragone.

L'immagine della bestia

DICENDO agl i abitant i del la terra difare un'immagine della bestia». Qui è

chiaramente presentata una forma di go-verno in cui i l potere legislativo è nellemani del popolo: nuova prova che la na-zione indicata nella profezia sono gli StatiUniti.

Ma che cos'è l ' immagine della bestia?In che modo viene fatta? L'immagine è fat-ta dalla bestia con due corna, ed è quellaalla o della prima bestia. Per sapere a checosa somiglia l ' immagine e in che modoviene fatta si debbono studiare le carat-teristiche della bestia stessa: il papato.

Chiesa e Stato

QUANDO la chiesa primitiva si corrup-pe dipartendosi dalla semplicità del

Vangelo e accettando i riti e i costumi delpaganesimo, perdette lo Spirito e la po-tenza di Dio. Poi, per dominare sulle co-scienze degli uomini, cercò l 'appoggio delbraccio temporale. Così nacque il papato,cioè una chiesa che controllava lo stato ese ne serviva per i l conseguimento dei

«Noi, la gerarchia della Chiesa Cattolica Romana ci aspettiamo da ognifedele figlio della Chiesa che appoggi il Presidente con tutte le sue forze eprovveda affinché i membri della corte suprema degli U.S.A. eseguano lesue disposizioni. Se è necessario modificheremo, miglioreremo ocambieremo l'attuale Costituzione affinché il Presidente possa realizzare ilsuo, anzi il nostro programma umanistico e tutti gli aspetti dei diritti umani,così com'è stato predisposto dai nostri santi papi e dalla nostra chiesa madre.

Noi abbiamo eletto il nostro egregio Presidente; formuleremo le nostreleggi e le accoglieremo come vuole la Santa Sede, il Papa e il diritto canonico.L'intera struttura sociale dev'essere modificata secondo questi criteri. Lenostre strutture pedagogiche devono lavorare con l'intento di estirpare ebandire dal nostro bel paese l'ateismo, il pericolo del totalitarismo rosso, ilprotestantesimo, il comunismo, il socialismo e tutto ciò che c'è di simile».La Aurora Magazine, Italian Baptist Publishing Association, Philadelphia, PA.

Gli USA cambiano la Costituzione, impongono il sabato papale e parlano come un dragone.

propri fini, specialmente per quel che ri-guardava la punizione dell'eresia. Perchégli Stati Uniti potessero fare un'immaginedella bestia bisognava che il potere reli-gioso dominasse il governo civile e faces-se sì che l'autorità dello stato venisse usa-ta dalla chiesa per il raggiungimento deipropri scopi.

Fu l'apostasia a spingere la chiesa pri-mitiva a cercare l'aiuto del governo civile;questo preparò la via allo sviluppo del pa-pato: la bestia. Paolo disse che ci sareb-be stata l'apostasia e che si sarebbe ma-nifestato l'uomo del peccato. In tal modol'apostasia della chiesa preparerà la viaall ' immagine della bestia.

La storia si ripete

LA Bibbia afferma che prima della ve-nuta del Signore ci sarà uno stato di

declino religioso simile a quello dei primisecoli. «Or sappi questo, che negli ultimigiorni verranno dei tempi difficil i; perchégli uomini saranno egoisti, amanti del de-naro, vanagloriosi, superbi, bestemmiato-r i , d i s u b b i d i e n t i a i g e n i t o r i , i n g r a t i ,i r r e l i g i o s i , s e n z ' a f f e z i o n e n a t u r a l e ,m a n c a t o r i d i f e d e , c a l u n n i a t o r i ,intemperanti, spietati, senza amore per ilbene, traditori, temerari, gonfi, amanti delpiacere anziché di Dio, aventi le forme del-la pietà, ma avendone rinnegata la poten-za» — 2 Timoteo 3: 1-5

«Ma lo Spirito dice espressamente chenei tempi avvenire alcuni apostaterannodalla fede, dando retta a spiriti seduttori,e a dottrine di demoni» — 1 Timoteo 4: 1Quando sarà stato raggiunto simile statodi empietà, si avranno gli stessi risultativisti nei primi secoli.

Gli USA erigono l'immagine

QUANDO le principali chiese degli StatiUniti, unendosi sui punti di dottrina che

sono loro comuni, influiranno sullo statoper imporre i loro decreti e sostenere le loroistituzioni, allora l'America protestante avràformato una immagine della gerarchia ro-mana, e l'applicazione di pene civili ai dis-sidenti sarà l'inevitabile risultato.

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12 LIBERTÀ IN PERICOLO

religione dei protestanti». I sostenitori del pa-pato possono vedere come i protestanti si in-gannano chiudendo gli occhi dinanzi ai fatti.Perciò, mentre il movimento per imporre la do-menica va acquistando favore, essi si ralle-grano nella certezza che questo finirà colrichiamare l'intero mondo protestante sotto labandiera di Roma.

L'adorazione della bestia

I cristiani delle passate generazioni osserva- vano la domenica, convinti che fosse il giorno

di riposo prescritto dalla Bibbia. Anche oggi visono dei sinceri cristiani in ogni chiesa, cattolicacompresa, i quali onestamente ritengono che ladomenica è il giorno di riposo designato da Dio.Il Signore accetta la loro sincerità di propositi ela loro integrità nei suoi confronti; ma quandol'osservanza della domenica verrà imposta perlegge, e il mondo sarà illuminato sull'obbligato-

rietà del vero sabato, allora chiunque trasgrediràil comandamento di Dio per ubbidire a un precettoche trae autorità da Roma, onorerà il papato aldi sopra di Dio, perché si piegherà a Roma e allapotenza che ne impone l'istituzione; adorerà labestia e la sua immagine. Quando gli uomini riget-tano l'istituzione che Dio definisce segno dellasua autorità, e onorano al suo posto quello cheRoma ha scelto come pegno della sua suprema-zia, accettano il segno di sottomissione al papa-to, cioè “il marchio della bestia”.

Un serio avvertimento

LA più terribile minaccia che mai sia statafatta ai mortali è contenuta nel terzo mes-

saggio. Si tratta di un peccato tremendo per-

LA bestia con due corna «faceva sì (co-mandava) che a tutti, piccoli e grandi,ric-chi e poveri, liberi e servi, fosse posto

un marchio sulla mano destra o sulla fronte; eche nessuno potesse comprare o vendere senon chi avesse il marchio, cioè il nome dellabestia o il numero del suo nome» Apocalisse13: 16,17. L'avvertimento del terzo angelo dice:«Se qualcuno adora la bestia e la sua immaginee ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano,berrà anch'egli del vino dell'ira di Dio». La “Be-stia” qui menzionata, la cui adorazione è impostadalla bestia con due corna, è la prima bestia diApocalisse 13, simile al leopardo: il papato. L'im-magine della bestia rappresenta quella formadi protestantesimo apostata che si andrà gra-datamente sviluppando quando le chieseprotestanti cercheranno l'aiuto del potere civileper imporre i loro dogmi. Resta ora da stabilireil “marchio della bestia”.

Adorazione vera e falsa

DOPO l 'avvert imento dato control'adorazio-ne della bestia e della sua imma-

gine, la profezia dice: «Qui sono coloro che os-servano i comandamenti di Dio, e la fede diGesù». Poiché coloro che osservano icomandamenti di Dio sono posti in contrasto congli adoratori della bestia e della sua immagine ene prendono il marchio, ne consegue che ilrispetto della legge di Dio da una parte e la suaviolazione dall'altra stabiliranno la distinzione frachi adora Dio e chi adora la bestia.

Il carattere della bestia

LA particolare caratteristica della bestia edella sua immagine è la trasgressione dei

comandamenti di Dio. Daniele, parlando delpiccolo corno, dice: «Penserà di mutare i tempie la legge» Daniele 7: 25. Paolo, a sua volta,definì lo stesso potere «l'uomo del peccato»,che doveva esaltare se stesso al di sopra diDio. Queste due profezie si completano. Solocambiando la legge di Dio, il papato potevainnalzarsi al di sopra di Dio; infatti, chiunqueconsapevolmente osservasse questa leggecosì mutata, tributerebbe un onore supremoal la potenza responsabi le di ta lecambiamento. Questo atto di ossequio alleleggi papali sarebbe un marchio (o segno) diubbidienza al papa anziché a Dio.

In aramaico il verbo “sabar”, usato in Daniele7: 25 e tradotto in italiano con “penserà”, signi-fica: “avere intenzione di fare qualcosa” e siriferisce ad un'azione premeditata. La profeziasi adempì in seguito alla manomissionepremeditata del quarto comandamento. Pergiustificare quest'azione la chiesa fa riferimento

soltanto alla propria autorità. Qui il papato simette apertamente al di sopra di Dio.

La santità del sabato

MENTRE gli adoratori di Dio si distinguono per il loro rispetto del quarto coman-

damento – che è il segno della sua potenzacreativa e la testimonianza del suo diritto alrispetto e all'omaggio dell'uomo – gli adoratoridella bestia si distingueranno per i loro sforziintesi ad abolire il memoriale del Creatore peresaltare, al suo posto, l'istituzione di Roma.

Fu a favore della domenica che il papatoinizialmente affermò le sue arroganti pretese;

il suo primo ricorso al potere dello stato fu perimporre l'osservanza della domenica come“giorno del sole”. Ma la Bibbia indica il setti-mo e non il primo come giorno del Signore.Gesù disse: «Il Figliuol dell'uomo è Signoreanche del sabato» Marco 2: 28. Il quarto co-mandamento afferma: «Il settimo è giorno diriposo, sacro all'Eterno» Esodo 20: 10. Perbocca del profeta Isaia il Signore ha detto: «Ilsabato... mio santo giorno» Isaia 58: 13.

Gli autori cattolici confermano che il cam-biamento fu fatto dalla loro chiesa e affermanoche i protestanti, osservando la domenica,riconoscono l'autorità di Roma.

Come segno dell'autorità della chiesa cat-tolica, gli scrittori papali citano: «Il fatto stessodi avere cambiato il sabato nella domenica,che i protestanti accettano... Essi, osservandola domenica, riconoscono la facoltà che lachiesa ha di ordinare feste e di imporle, sottopena di peccato» — H. Tubervi l le, AnAbridgment of the Christian Doctrine, pag. 58Che cos'è, perciò, il cambiamento del sabatose non il segno o marchio, dell'autorità dellachiesa cattolica: il marchio della bestia?

La Bibbia rigettata

LA chiesa cattolica non ha rinunciato allasua pretesa di supremazia, e quando il

mondo protestante accetta il giorno che essaha creato, r igettando i l sabato bibl ico,ammette virtualmente questo suo diritto. Essopuò richiamarsi all'autorità della tradizione deiPadri per giustificare il cambiamento, ma intal modo ignora il principio che lo separa daRoma: «La Bibbia e la Bibbia solamente è la

I l m a r c h i o d e l l a B e s t i a

«La domenica è il segno della nostraautorità. La chiesa è al di sopra dellaBibbia e il trasferimento della festivitàsabatica ne è la dimostrazione» TheCatholic Record, Londra, Ontario, 1settembre 1923.

«L’osservanza della domenica deiprotestanti è un omaggio che essi tri-butano involontariamente all’autoritàdella Chiesa (cattolica)». MonsignorLouis Segur, Plain Talk about theProtestantism of Today, pag. 213.

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LIBERTÀ IN PERICOLO 13

ché provoca l'ira di Dio non mitigata dalla suamisericordia. Non si possono quindi lasciaregli uomini all'oscuro su una questione cosìimportante; e l'avvertimento contro questopeccato deve essere dato al mondo primache si manifestino i giudizi di Dio, affinchétutti possano sapere perché questi vengonoinflitti e hanno l'occasione di sottrarvisi. L'av-vertimento del terzo angelo sarà proclama-to, dice la profezia, con gran voce da un an-gelo che vola in mezzo al cielo e che richia-ma l'attenzione del mondo.

Lo sviluppo di due gruppi

IN questo confl itto l ' intero mondo saràdiviso in due grandi classi: coloro che os-

servano i comandamenti di Dio e la fede diGesù e coloro che adorano la bestia e la suaimmagine e che ne ricevono il marchio.Sebbene la chiesa e lo stato costringano«tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberie servi» Apocalisse 13: 16, a ricevere “il mar-chio della bestia”, nondimeno il popolo di Dionon lo riceverà. Il profeta di Patmos pre-disse: «Quelli che avevano ottenuta vittoriasulla bestia e sulla sua immagine e sulnumero del suo nome... stavano in piè sulmare di vetro avendo delle arpe di Dio. Ecantavano il cantico di Mosè, servitore diDio, e il cantico dell'agnello» Apoc. 15:2,3.

I due errori maggiori

SATANA farà cadere l'uomo nelle sue insi-die per mezzo di due grandi errori: l'im-

mortalità dell 'anima e l'osservanza delladomenica. Mentre il primo getta le basi dellospiritismo, il secondo stabilisce un rapportodi simpatia con Roma. I protestanti degli StatiUniti saranno i primi a stendere la loro mano,attraverso l'abisso, per stringere quella dellospiritismo, quindi quella del potere di Roma.Così, sotto l'influsso di questa triplice unione,gli Stati Uniti calcheranno le orme di Roma ecalpesteranno i diritti della coscienza.

La linea di separazione fra chi si dice cristianoe gli empi non è oggi facilmente riconoscibile. Imembri di chiesa amano quello che ama il mon-do, e sono pronti a unirsi ad esso. Satana siadopera per unirli in un sol corpo e così raffor-zare la propria causa attirando tutti nelle file dellospiritismo. I fedeli del papa, che considerano imiracoli come segni certi della vera chiesa,saranno facilmente sedotti da questa potenzaoperatrice di miracoli, e i protestanti, avendodeposto lo scudo della verità, saranno anch'essiingannati. Papisti, protestanti e gente del mondoaccetteranno tutti le forme di una religione de-stituita di potenza, e vedranno in questa unioneun passo decisivo verso la conversione delmondo e l'inaugurazione del tanto attesomillennio.

«Secondo la visione cattolica la meta finale del movimento ecumenico,consiste nell'unità della fede e del culto e nel riconoscimento delvescovo di Roma come istanza suprema». Sacerdote J. Cornell.

«Un terzo angelo li seguì dicendo a granvoce: “Se uno adora la bestia e la suaimmagine e ne prende il marchio sulla suafronte o sulla sua mano, berrà anch'egli ilvino dell'ira di Dio, versato puro nel calicedella sua ira e sarà tormentato con fuoco ezolfo davanti ai santi angeli e davanti al-l'Agnello. E il fumo del loro tormento salirànei secoli dei secoli, e non avranno requiené giorno né notte coloro che adorano labestia e la sua immagine e chiunque prendeil marchio del suo nome”». Apocalisse 14: 9-11 ( Per una spiegazione completa consultareil libro “Il gran conflitto”).

sperare, mentre allo stesso tempo ne tormenta altriper far credere agli uomini che è Dio ad affliggerli.

Presentandosi ai figliuoli degli uomini comeun grande medico, capace di sanare tutte le loroinfermità, Satana provocherà malattie ecalamità, tanto che città popolose saranno ri-dotte in rovina e desolazione.

Chi è la causa di questecalamità?

INFINE il grande seduttore convincerà gli uomi-ni che coloro che servono Dio sono la causa

di tutti questi mali. Proprio quelli che avranno

provocato lo sfavore del cielo attribuiranno tuttii loro mali a chi, con la sua fedeltà ai comanda-menti di Dio, costituisce un costante rimproveroper i trasgressori. Si dichiarerà che gli uominioffendono Dio con la violazione del riposo do-menicale, un peccato che attira delle calamitàche cesseranno solo quando la sua osservan-za sarà strettamente imposta. Si dirà che quan-ti insistono sui diritti del quarto comandamento

PER mezzo dello spiritismo, Satana appare come un benefattore del genereumano: egli sana le infermità degli uomini

e pretende di presentare un sistema di fede nuovoe più elevato. Allo stesso modo, però egli agiscecome distruttore: le sue tentazioni trascinano allarovina intere moltitudini. L'intemperanza detroniz-za la ragione e apre la porta alla sensualità, allecontese e al crimine. Satana fa della guerra la suadelizia, perché essa eccita le peggiori passioni del-l'anima; poi egli precipita nell'eternità le sue vitti-me, ebbre di vizi e di sangue. Il suo scopo è ap-punto quello di incitare le nazioni le une contro lealtre, perché così riesce a distogliere la mente de-gli uomini dall'opera di preparazione in vista delgran giorno di Dio.

Satana si serve anche degli elementi per com-pletare la sua messe di anime impreparate. Egli hastudiato i segreti dei laboratori della natura, e nellamisura in cui Dio glielo consente, esercita tutta lasua potenza per dirigere gli elementi stessi. Quandoegli ebbe il permesso di affliggere Giobbe, si affrettòa spazzar via greggi, mandrie, case, servi e figli; econ quale rapidità tutte queste calamità si sussegui-rono le une alle altre! E' Dio che protegge le suecreature, e che le mette al riparo contro la potenzadel distruttore. Ma poiché il mondo cristiano hamanifestato solo disprezzo per la legge divina, il Si-gnore agirà secondo quello che ha promesso: ritire-rà la sua benedizione dalla terra e la sua protezioneda coloro che si ribellano alla sua legge, ai suoi inse-gnamenti e spingono gli altri a fare la stessa cosa.Satana esercita il suo dominio su quanti non godo-no della protezione di Dio. Nell'intento di attuare isuoi disegni, egli ne favorisce alcuni facendoli pro-

S a t a n a c o n t r o l l a i lN u o v o O r d i n e M o n d i a l e

«Il papato e la sua organizzazione isti-tuzionale hanno impiegato quasi 2.000anni per diventare una religione mon-diale riconosciuta come tale... Con metae struttura politica? Sì, con meta estruttura politica di portata mondiale.Alla fin fine Giovanni Paolo II, in qualitàdi legittimo vicario di Cristo, pretendeessere la corte suprema della comunitàdelle nazioni». M. Martin, Keys of ThisBlood, pagg. 374, 375.

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14 LIBERTÀ IN PERICOLO

distruggono il rispetto per la domenica e turbanola gente impedendole di godere del favore delcielo e della prosperità temporale.

La potenza miracolosa dello spiritismo,eserciterà il proprio influsso contro coloro cheubbidiscono a Dio anziché agli uomini. Varimessaggi da parte degli spiriti dichiareranno checoloro che respingono la domenica sono nell'erro-re, e che le leggi del paese debbono essereosservate come le leggi di Dio. Deploreranno lagrande empietà che regna nel mondo e appogge-ranno le affermazioni dei capi religiosi i qualiasseriscono che il basso livello morale è laconseguenza della profanazione della domenica.Grande sarà l'indignazione del mondo contro coloroche rifiutano di accettare la loro testimonianza.

Satana impersonificheràCristo

A coronamento del grande dramma di sedu- zione, Satana stesso impersonificherà Cri-

sto. La chiesa aspetta da molto tempo l'avventodel Salvatore come conclusione delle sue spe-ranze, e il grande seduttore farà credere cheCristo è venuto. In varie parti della terra, Satanasi manifesterà fra gli uomini come un essere ma-estoso, ammantato di uno splendore dardeggian-te, simile alla descrizione del Figliuolo di Dio fat-ta da Giovanni in Apocalisse 1: 13-15. La suagloria sorpasserà ogni altra manifestazione cheocchi mortali mai abbiano visto. Il grido trionfaleriempie l'aria: “Cristo è venuto! Cristo è venuto!”.La gente si prostrerà in adorazione davanti a lui,mentre egli leverà le mani e pronuncerà su diessa una benedizione come faceva Cristo con isuoi discepoli quando era su questa terra. La suavoce sarà dolce, suadente, melodiosa. Con tonoaffabile, ricco di tenera compassione, egli espor-rà alcune di quelle belle e celesti verità insegna-te dal Salvatore. Guarirà i malati e, nella sua ve-ste di pseudo Cristo, affermerà di avere trasferi-to il riposo dal sabato alla domenica e ordinerà atutti di santificare il giorno da lui benedetto.

Dichiarerà che quanti persistono nel volersantificare il settimo giorno bestemmiano il suonome e rifiutano di voler prestare ascolto agliangeli da lui mandati loro con la luce e con laverità. Questo sarà l'inganno supremo, pres-soché irresistibile. Come i samaritani furono in-gannati da Simon Mago, così le moltitudini, daipiù piccoli ai più grandi, presteranno ascolto aqueste stregonerie, dicendo: «Costui è la granpotenza di Dio» Atti 8: 10.

Il seduttore smascherato

PERÒ il popolo di Dio non si lascerà inganna-re. Gli insegnamenti di questo falso cristo

non concordano con quelli delle Scritture. La suabenedizione viene pronunciata sugli adoratoridella bestia e della sua immagine, sui quali —secondo la dichiarazione biblica — dovràabbattersi l'ira di Dio.

A Satana, comunque, non sarà consentito dicontraffare la venuta di Cristo. Il Salvatore haavvertito il suo popolo e lo ha messo in guardiacontro l'inganno su questo punto, descrivendochiaramente in che modo Egli verrà la secondavolta. «Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, efaranno gran segni e prodigi da sedurre, se fos-se possibile, anche gli eletti... Se dunque vi di-cono: “eccolo, è nel deserto, non vi andate;eccolo è nelle stanze interne, non lo credete;perché, come il lampo esce da levante e si vedefino a ponente, così sarà la venuta del Figliuoldell'uomo”» Matteo 24: 24-27; 25: 31; Apocalisse1: 7; 1 Tessalonicesi 4: 16-17. Non è possibile,quindi, contraffare questa venuta, che sarà vi-sta da tutto il mondo.

Solo la Bibbia

SOLO coloro che studiano diligentemente leScritture e hanno l'amore della verità saran-

no protetti contro il grande inganno che sedurràil mondo. Per la testimonianza biblica, essi rico-nosceranno il seduttore nonostante il suo trave-stimento. L'ora della prova scoccherà per tutti eil vaglio della tentazione farà conoscere il verocristiano. Il popolo di Dio è oggi saldamente fon-dato sulla sua Parola, tanto da non credere nep-pure alla testimonianza dei propri sensi? In quel-l'ora di crisi, saprà attenersi alla Bibbia, alla Bib-bia solamente? Satana farà tutto il possibile perimpedire al popolo di Dio di prepararsi per poterresistere in quel giorno. Egli farà di tutto per osta-colargli il cammino, per attirarlo col miraggio deibeni terreni, mettendo su di esso pesanti e fati-cosi fardelli affinché le sollecitudini di questa vitaappesantiscano ogni cuore, e il giorno della pro-va sopraggiunga improvviso e inatteso come unladro.

La via di uscita

A questo punto rivolgiamo la nostra attenzio-ne non più agli avvenimenti passati o futuri,ma a quelli presenti per chiederci: cosa dob-

biamo fare? La conoscenza del contesto degli avve-nimenti di portata mondiale deve servirci soltanto aduna cosa, guidarci nella decisione più importante del-la nostra vita — la decisione per Dio.

Forse anche Tu, come tanti altri lettori di questogiornale, Ti chiedi: cosa devo fare per essere salvato?Dov'è la via di uscita dalla crisi, dalle sofferenze?Cosa posso fare, tenendo presente l'attività delle for-ze che spingono questo mondo verso la catastrofe?

Rinascita

LA risposta a questi interrogativi è di tale portata che solo Gesù può darla. Anche Nicodemo,

recandosi a Lui alla ricerca di una via di uscita e diparole di vita e di conforto, era di quest'avviso enon rimase deluso. Con profonda partecipazioneGesù gli svelò il grande bisogno della sua vita:devi nascere di nuovo.

Dio ha già fatto tutto il possibile per salvarci, tuttociò che poteva fare senza forzare la nostra volontà.«Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suounigenito Figlio, affinchè chiunque crede in lui nonperisca, ma abbia vita eterna» Giovanni 3: 16.

Credendo in Gesù e fidando in Lui pienamen-te, possiamo nascere di nuovo. Chi si decide perGesù sperimenta una rivoluzione nei pensieri enei sentimenti. Essi prendono una nuova direzione.Gesù, attraverso la Sua Parola, vive nell'uomo chelo accetta, ed egli diventa figlio di Dio.

Una forza efficace

NONOSTANTE ciò Dio non Ti obbliga ad entra-re in relazione con Lui. Tu hai la facoltà di

decidere se Lui può entrare nella Tua vita. Se laTua risposta è positiva, intraprendi allora un rapportodi amicizia con Dio. Dal momento in cui Ti affidi allaguida di Dio, Egli prende ogni cosa nelle Sue mani.Chi si fa guidare da Lui diventa Suo figlio. «Poichétutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio, sonoFigli di Dio» Romani 8: 14.

Per stabilire un contatto con i nostri amici ciserviamo del tatto, dello sguardo o della parola;per entrare in comunione con Gesù ci serviamodei nostri pensieri. Fidati della Parola di Dio!(Romani 10: 10) «La fede dunque viene dall'udire,e l'udire viene dalla parola di Dio» Romani 10: 17.

La parola di Dio ci indica come fare per averefiducia in Gesù (Apocalisse 14: 12). Solo chi studiale Scritture è anche in grado di mettere in praticaciò che è importante per la sua vita (2 Timoteo 2:15). Nutriti della parola di Dio così come unneonato si nutre del latte, e cresci nello spirito (1Pietro 2: 2). Non Aspettare di sentire qualcosa;prendi Dio in parola senza badare ai sentimenti.

Puro

DIO dice: «Io ti purificherò ... ti darò un cuore nuo-vo e metterò il mio Spirito dentro di te» (vedi

Ezechiele 36:25-27). Chiedi tutto ciò a Dio e ringra-zialo per l'avverarsi della Sua promessa. Confessaglii Tuoi peccati e invoca il Suo perdono. «Se confessia-mo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonar-ci i peccati e purificarci da ogni iniquità» 1 Giovanni 1:9 (vedi anche Matteo 7: 7,11; Filippesi 4: 6,19).

La Bibbia è colma di promesse e Dio è pronto amantenerle se noi gli diamo fiducia. Dio ha la rispo-sta a tutti i Tuoi interrogativi e problemi, non esisteuna situazione nella quale Lui non possa aiutarti,tuttavia Egli interviene solo se Tu glielo permettiesplicitamente.

Dio vuole liberarci dal nostro egoismo ed insegnarciil vero amore. Egli desidera avere un profondo rapportodi amicizia con ognuna delle sue creature.

Vivere con Gesù

DIO desidera il Tuo Sì alla sua offerta di amici-zia. Da tempo ti porge la Sua mano, afferrala

senza lasciarla mai più. «Alla mente che riposa in te,tu conservi una pace perfetta, perché confida in te.Confidate nell'Eterno per sempre, perché l'Eterno,sì l'Eterno, è la roccia eterna» Isaia 26: 3-4.

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LIBERTÀ IN PERICOLO 15

Il grande medico

GESÙ Cristo, nostro Signore è venuto in questo mon-do per sovvenire ai vari bisogni dell’umanità.

Nessuno di quelli che andavano a lui se ne andò senzaaver ricevuto ciò di cui aveva bisogno. Da lui fluiva unacorrente di forza risanatrice, e gli uomini venivano guaritinel corpo, nella mente e nell’anima.

Fu sempre paziente a gaio, chi era afflitto loaccoglieva come messaggero di vita e di pace. Egli videle esigenze di uomini e donne, fanciulli e giovani, e atutti estese l’invito: «Venite a me».

La sua voce fu per molti il primo suono mai udito, ilsuo nome la prima parola mai pronunciata, il suo volto ilprimo mai visto. Perché non avrebbero dovuto amareGesù e proclamarne le lodi? Egli era come una correntevitale che diffondeva vita e gioia.

Il grande Maestro

QUANDO partecipava alle grande festività annuali dellanazione, alla massa assorta in cerimonie formali

parlava di cose celesti, presentando l’eternità davanti ailoro occhi. Parlava un linguaggio semplice che nonpotevano non comprendere.

Egli, il Principe degli insegnanti, cercava di raggiungerele persone con esempi e concetti a loro familiari. Ai suoiuditori presentava la verità in modo tale che da quelmomento in poi sarebbe restata impressa in loro insiemecon i loro ricordi più cari e più sacri. Il suo insegnamentovoleva far comprendere che Egli si identificava totalmentecon i loro interessi e la loro felicità: era diretto, le illustrazioniappropriate, le parole benevole e generose, tanto che chile udiva ne rimaneva affascinato.

Cristo non ammetteva distinzioni di ceto, nazionalità ocredo. Venne per dimostrare che il suo dono di misericordiae amore non ha limiti come l’aria, la luce e le piogge cherinfrescano la terra. La vita di Cristo stabilì una religionesenza casta, una religione in cui giudei e pagani sonofratelli, uguali davanti a Dio. Non fece distinzioni tra vicinie stranieri, amici e nemici. Ciò che interessava il suo cuoreera l’anima assetata dell’acqua della vita.

Non considerò indegno alcun essere umano, anzi cercòdi offrire il suo rimedio salvifico a ogni anima. Egli cercavadi infondere speranza nei più gretti e i meno sensibili dandoloro la sicurezza di poter divenire irreprensibili e mitiacquisendo un carattere da apparire chiaramente figli diDio. Venne spesso in contatto con persone finite sotto ilcontrollo di Satana, incapaci di rompere i legami. A questiscoraggiati, malati, tentati e caduti, Gesù diceva tenereparole di compassione, parole giuste e comprensibili.Incontrò altri che combattevano strenue battaglie corpo acorpo con l’avversario delle anime; allora li incoraggiavaa perseverare, assicurandoli che avrebbero vinto perchégli angeli di Dio erano al loro fianco per aiutarli a vincere.

Getsemani

SPESSO Gesù si era ritirato con i suoi discepoli nelGetsemani per pregare e riflettere. Mai prima però il

Salvatore aveva cercato quel luogo con un cuore cosìpesante come nella notte che fu tradito.

Cristo era stravolto a causa delle tenebre che locircondavano. Le tentazioni di Satana erano quasi irresistibili.Le sue labbra pronunciarono le parole: «Padre mio, se épossibile, passi oltre da me questo calice...» Matteo 26:39. Ipeccati di un mondo caduto e la consapevolezza dell’ira divinada essi causata, erano su di lui.

Cristo aveva preso il calice delle sofferenze dalle manidell’uomo colpevole per berlo fino in fondo e così poter offrire

all’umanità il calice delle benedizioni. L’ira che doveva colpirel’uomo colpì Cristo.

La sua anima era tormentata da una paura tale, chenessun uomo potrebbe sopportare. Cristo sapeva bene cheper l’uomo sarebbe stato difficile sentire la peccaminositàdelle proprie trasgressioni e che il contatto stretto e lafamiliarità con il peccato avrebbero limato il suo tatto fino alpunto da non farlo sembrare né pericoloso né una graveoffesa contro Dio. Sapeva che solo poche persone avrebberoavuto piacere nella giustizia ed avrebbero accettato lasalvezza messa alla loro portata ad un prezzo così alto.

Mentre il fardello del peccato opprimeva Gesù, senza chel’uomo se ne rendesse conto o ne fosse addolorato, dei dubbiassalivano la sua anima: il Padre sarebbe rimasto con lui? Ilsacro Figlio dell’Onnipotente non portava il peso di peccati opreoccupazioni proprie. Per compassione divina si unì agliuomini. Guardando l’abisso del dolore, quale futurodell’umanità, si propose di provvedere una via di uscitaadoperandosi in prima persona. Considerando le terribiliconseguenze del peccato fu colto da timore e tremore. Eraconsapevole del potere del peccato e dell’impossibilitàdell’uomo di salvarsi con le proprie forze. Cosciente dei dolorie dei lamenti di un mondo condannato prese la sua decisione:avrebbe salvato l’umanità a qualsiasi costo.

Golgata

NON furono i dolori fisici a porre fine così in fretta alla vita diGesù sulla croce. Il peso schiacciante dei peccati del

mondo e la consapevolezza dell’ira di Dio gli spezzarono ilcuore. La speranza di uscire vincitore dal sepolcro edell’approvazione da parte del Padre del suo sacrificio si eraspenta. In quell’ora di tenebre così dense riusciva a vederesoltanto la disapprovazione del Padre per il peccato ed il castigoad esso conseguente: la morte.

Non avendo nemmeno la gloriosa speranza nel suoimminente trionfo esclamò: «Padre, nelle tue mani rimetto lospirito mio!» Luca 23: 46. Egli conosceva bene il carattere disuo Padre, la sua giustizia, la sua misericordia ed il suo immensoamore. In completa sottomissione si affidò alla Sua custodia.Nonostante gli amarissimi tormenti Gesù rimase fermo.

Perché Gesù morì?

GESÙ visse su questa terra, soffrì e morì per redimerci,ma lo scopo di questo suo sacrificio non era quello di

suscitare nel Padre l’amore per l’uomo e neppure quello dimetterlo in condizione di volere la sua salvezza. Gesù fu ilmezzo tramite il quale Dio potè riversare il suo amore infinitosu un mondo caduto. Dio soffrì col suo diletto figliuolo.Nessuno, tranne il Figliuolo di Dio, avrebbe potuto realizzarela nostra redenzione, perché soltanto colui che era nel Padrepoteva manifestare il Padre.

Siamo figli del Re dei cieli e questo è un tema da nontrascurare per una profonda meditazione! L’impareggiabileamore di Dio per un mondo che non lo ama, porta la mentee l’intero essere a sottomettersi alla sua volontà.

Se soltanto tramite Cristo possiamo essere riconciliati conDio e rivestiti di santità, come fare dunque per arrivare fino a lui?

La risposta di Pietro fu: «Cambiate vita» Atti 2:38. Ilcambiamento di vita si verifica come conseguenza delpentimento: dolore intenso provato per avere peccato, ecioè abbandonare il peccato.

Ci sono molte persone che non riescono a comprendereil vero significato del pentimento: si lasciano abbattere daldispiacere per avere peccato e per la paura delleconseguenze della loro colpa. Cercano in tutti i modi dicambiare se stessi, però solo in maniera superficiale. Talipersone hanno più paura di soffrire per le conseguenze deiloro errori di quanta ne dovrebbero avere per il peccato stesso.

Quando un’anima si rende sensibile all’influsso delloSpirito di Dio, la coscienza si risveglia e il peccatore riescea comprendere la profondità e la sacralità della legge santadi Dio con la quale egli governa il cielo e la terra. Desidererà

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ardentemente essere perdonato per poter entrare incontatto col cielo.

«Purificami dal peccato e sarò puro, lavami e saròpiù bianco della neve. Crea in me, o Dio, un cuore puro;dammi uno spirito rinnovato e saldo» Salmo 51: 7,10.

Non si raggiunge un pentimento come questo con lenostre capacità e con il solo desiderio di perdono. Lo siraggiunge esclusivamente tramite Cristo. Ed è propriosu questo punto che molti sbagliano: essi pensano dinon poter andare a Gesù se non si sono prima pentiti.Certo è che il vero pentimento precede il perdono deinostri peccati, perché solo il cuore «abbattuto e umiliato»sente il bisogno del Salvatore; ma è forse necessarioaspettare di essere pentiti per andare a Gesù?

La Bibbia non insegna che il peccatore debba pentirsiprima di rispondere all’invito di Gesù: «Venite a me voi tuttiche siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare» Matteo11:28. È la virtù emanata da Cristo che ci porta a un sinceroe vero pentimento. Cristo è colui che ispira ogni slancioverso il bene e quando sentiamo forte il desiderio di purezzae di verità, quando siamo convinti del nostro stato dicolpevolezza, possiamo essere certi che lo Spirito di Cristoagisce in noi.

Gesù

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16 LIBERTÀ IN PERICOLO

PACE in terra”. — La maggiorparte delle persone non desidera altro che la pace per

poter godere la vita assieme a fa-miliari ed amici. La speranza di unapace mondiale si è rivelata ingan-nevole.

Durante l'impero babilonese,medo-persiano, greco e romano ilmondo ha avuto dei momenti dipace politica e sociale. Alla cadutadell'Impero Romano d'occidente, lastoria ci dice che l'Europa era divi-sa in dieci regni. Nel corso dei se-coli migliaia e milioni di uomini sonomorti nel tentativo di riunificare l'Eu-ropa — senza successo.

L I B E R T À I N P E R I C O L O

Quante potenze mondiali sonorimaste?

La caduta del muro di Berlino — 1989

L'autore, Malachi Martin, gesuitae insider del Vaticano, assume unaposizione a favore del papa circa ilconflitto per il dominio del mondo.Il libro fa delle predizioni sul futurodel mondo e delinea chiaramentela strategia del Vaticano perportarlo sotto il proprio controllo.

Una di queste predizioni descri-ve la strategia del papa per l'an-nientamento dell'UDSSR. La storiane documenta il suo adempimento.La stampa di tutto il mondo hamesso in risalto il ruolo attivo delpapa nella caduta del comunismo,simboleggiato dalla caduta delmuro di Berlino il 9 novembre 1989.

Adesso che l'Unione Sovietica faparte soltanto della storia, in questalotta per l'influsso ed il controllo delfuturo dell'umanità, rimangono sologli Stati Unita d'America, l'Organiz-zazione delle Nazioni Unite e papaGiovanni Paolo II. Se la Cina avràun'importanza geo-politica sarà tut-to da vedere.

Il fatto che un autore gesuita pro-fetizzi che il Nuovo Ordine Mondialesia imminente visto isolatamente nonè allarmante. Ciò che desta allarmeè il fatto che il contenuto del libro “TheKeys of This Blood” è identico aquanto predetto più di 2000 anni fanella Bibbia.

Fino a che punto il Vaticano, gliUSA e l'ONU si sentiranno costrettia mettere pace ai conflitti odierni?Con quali mezzi si cercherà di ga-rantire la pace messa a repentagliodai disordini sociali, politici e religio-si dei nostri giorni? Si erigerà unNuovo Ordine Mondiale o un nuovogoverno mondiale per riportare la si-curezza relativa, propria degli imperipassati? Per rispondere a questi im-portanti interrogativi non dipendiamoda supposizioni poco attendibili. Lastoria, collegata alle profezie, ci aiutaa capire l'importanza e ladrammaticità degli avvenimenti, chepresto avranno luogo nel mondo.

Editore:

Titolo originale:“Earth's Final Warning”

La prima guerra mondiale fu com-battuta con lo scopo di “porre fine alleguerre”. Che la meta non fu raggiun-ta lo dimostra l'inferno della secon-da guerra mondiale. Questa guerraglobale fu decisa soltanto con la sco-perta e l'utilizzo della bomba atomi-ca. Con l'inizio dell'epoca atomical'uomo ha sviluppato armi così po-tenti e tremende da far temere cheogni conflitto degradasse in un olo-causto atomico di tale portata da di-struggere la vita sul nostro pianeta.

Mantenere la pace tramite unapolitica di minaccia reciproca si è di-mostrato poco ideale. Nonostante lacostante minaccia atomica siamostati testimoni di diversi conflitti ar-mati e di guerre come quella dellaCorea, del Vietnam e dell' Afganistan.Le due superpotenze — Gli USA e l'UDSSR — hanno ritirato le loro trup-pe, frustrate dal fatto che con le armiconvenzionali nessuno avrebbe po-tuto vincere la guerra; intervenire conarmi atomiche sarebbe stato tropporischioso.

Al centro di questi conflitti frustranti,mirati a portare unità e speranza sullaterra, una persona ed una potenza sipresentano al mondo offrendo la so-luzione ai bisogni di pace e di sicu-rezza dell'uomo. Nell'ottobre del 1978uno sconosciuto arcivescovo polac-co viene eletto capo religioso dellachiesa cattolica e capo dello stato delVaticano: Carol Wojtyla. Questo papa,convinto del suo doppio ruolo di gui-da, cerca di riconquistare ciò che nel1798, alla fine dell'oscuro medioevo,i suoi predecessori dovettero abban-donare: il trono del mondo. Molti loconsiderano come il primo papadell'era moderna che ha tutto ilpotenziale per raggiungere tale meta.

Il sottotitolo del libro recentemen-te pubblicato “The Keys of ThisBlood” annuncia una serie di avve-nimenti che cambieranno permanen-temente il mondo. Esso presenta gliattori principale ed il loro scopo: PapaGiovanni Paolo II contro la Russia el'Occidente per il controllo del Nuo-vo Ordine Mondiale.

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