BN11 BLOOD RED

22

description

BLUENOCTURNE ISSN 2035 - 486X Periodico mensile n. 11 dell' 11/3/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi Registrazione Tribunale di Milano n. 118 del 16/3/2009 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171 5 6 7

Transcript of BN11 BLOOD RED

Page 1: BN11 BLOOD RED
Page 2: BN11 BLOOD RED
Page 3: BN11 BLOOD RED
Page 4: BN11 BLOOD RED

Titolo originale dell'edizione in lingua inglese: Blood Red

MIRA Books © 2007 Heather Graham Pozzessere

Traduzione di Elena Rossi

Tutti i diritti sono riservati incluso il diritto di riproduzione integrale o parziale in qualsiasi forma.

Questa edizione è pubblicata per accordo con Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

Questa è un'opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o persone della vita reale è puramente casuale.

© 2010 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

Prima edizione Bluenocturne marzo 2010

Questo volume è stato impresso nel febbraio 2010

da Grafica Veneta S.p.A. - Trebaseleghe (Pd)

BLUENOCTURNE ISSN 2035 - 486X

Periodico mensile n. 11 dell' 11/3/2010 Direttore responsabile: Alessandra Bazardi

Registrazione Tribunale di Milano n. 118 del 16/3/2009 Spedizione in abbonamento postale a tariffa editoriale

Aut. n. 21470/2LL del 30/10/1981 DIRPOSTEL VERONA Distributore per l'Italia e per l'Estero: Press-Di Distribuzione

Stampa & Multimedia S.r.l. - 20090 Segrate (MI) Gli arretrati possono essere richiesti

contattando il Servizio Arretrati al numero: 199 162171

Harlequin Mondadori S.p.A. Via Marco D'Aviano 2 - 20131 Milano

Page 5: BN11 BLOOD RED

5

Prologo

Non si era mai vista una sposa più bella né un matrimonio più perfetto. Perfino il tempo si era inchinato all'occasione e una leggera brezza rinfrescava l'aria. La serata non era né troppo calda né troppo fredda e il momento era stato scel-to con cura: a occidente, il sole stava calando oltre l'oriz-zonte. La sposa aveva sempre desiderato sposarsi in un castello, e avevano trovato un'antica cattedrale appollaiata su una collina, all'interno di una vecchia città fortificata. Lo sposo faceva del suo meglio per apparire in tutto e per tutto il principe azzurro delle favole. Aveva sempre cercato di vivere seguendo un proprio codice morale, che gli imponeva di rispettare gli altri esseri umani. Non si pie-gava facilmente ai desideri altrui, ma aveva imparato l'im-portanza del compromesso e della compassione. Sapeva di poter commettere degli errori ed era pronto ad ammet-terlo. Poteva dire onestamente di essere pronto a combat-tere per i poveri e gli oppressi e aveva affrontato abbastan-za battaglie da rendersi conto dei molti errori che venivano commessi intorno a lui. Soprattutto, mentre si preparava a prendere in moglie la bellissima sposa, poteva dire di a-marla teneramente, più della vita stessa. Ecco perché si sposava. Era pronto a darle qualsiasi cosa desiderasse: un castel-

Page 6: BN11 BLOOD RED

6

lo sperduto in un paese a lui sconosciuto, un'elegante car-rozza trainata da muli o qualsiasi altra cosa potesse rende-re ancor più perfette le nozze da favola che lei sognava. Era stata una fortuna che le cose avessero improvvisamen-te iniziato a girare a suo favore: per molti anni aveva lavo-rato duramente per coltivare quello che si augurava fosse autentico talento, e all'improvviso si era ritrovato ricco, quasi dalla sera alla mattina. Anche se la sposa era origina-ria del paese in cui si trovavano per le nozze, l'aveva co-nosciuta negli Stati Uniti. Lei l'aveva sentito suonare la chitarra; lui aveva sollevato il capo... ed era stato amore a prima vista. Dal momento che molti dei loro amici più stretti avevano ancora delle difficoltà finanziarie, i due sposi erano riusciti con molto tatto – o almeno così spera-vano – a regalare il viaggio agli amici che non potevano affrontarlo, procurando loro una gradita tregua dalle diffi-coltà quotidiane insieme al piacere di assistere alle nozze. Una sontuosa passatoia percorreva l'intera lunghezza della navata centrale. Lo sposo, elegante nel suo smoking nero, aspettava accanto ai due testimoni. Quando l'orga-no attaccò la marcia nuziale e il prete si schiarì la voce, tutti si voltarono verso l'ingresso della chiesa in attesa di veder comparire la sposa e il suo seguito. La prima a entrare fu un'adorabile ragazzina che spar-geva tutt'intorno petali di fiori, concentrata sull'importan-te compito che le era stato affidato. Seguivano le damigel-le, deliziose nei loro abiti color argento con rifiniture nere. E infine giunse la sposa... Era incantevole. I capelli, lunghi e luminosi come oro rosso, le ricadevano sulle spalle, incorniciando il viso co-me un'aureola. Indossava un abito moderno con sugge-stioni in stile rinascimentale e lo sposo rimase senza fiato nel vederla. Sotto il velo le brillavano gli occhi, lucidi di commozione. Le sorrise, e sentì il cuore battere più forte.

Page 7: BN11 BLOOD RED

7

Lei avanzò con grazia lungo la navata. Poi... Una goccia di sangue apparve sul suo vestito, un pun-tino rosso sul cuore che si allargò rapidamente fino a co-prire il seno... l'intero corpetto... La sposa si fermò. Lo fissò. Sul suo volto comparve un'espressione d'orrore. I suoi occhi lo guardarono imploranti. Si lanciò verso di lei, ma non riuscì a raggiungerla. Sentì un rombo assordante, come una tempesta, un assedio, una corsa precipitosa... Poi il sangue si riversò verso di lui come un'onda di marea. Come se un fiume cremisi fosse esploso, rompen-do gli argini e riversandosi lungo una collina... Batté le palpebre. Vide il suo viso, i suoi occhi che imploravano aiuto. Poi il sangue fu dappertutto, invase la navata e i muri coperti di licheni della cattedrale e salì, salì. Stava affogando nel sangue. Si sentiva soffocare. Molto lontano da quelle montagne remote, un uomo si svegliò da un incubo con un grido rauco e scattò a sedere. Il sogno era stato così vivido, i dettagli così realistici che per un istante credette davvero di essere coperto di san-gue. Stava tossendo come se nel sonno avesse lottato per respirare. Scostò le lenzuola madide di sudore, si alzò e andò alla portafinestra che dava sul balcone, spalancandola. La real-tà irruppe nella stanza accompagnata dal profumo delle magnolie in fiore. Non finirà mai? Quest'incubo non finirà mai di perse-guitarmi? Era la fine della primavera, l'inizio dell'estate. Di giorno

Page 8: BN11 BLOOD RED

8

faceva caldo ma di notte una piacevole brezza fresca acca-rezzava la pelle come una mano gentile. Guardò il cielo. Le nuvole velavano la luna tingendola di un colore sinistro. Strinse i denti, sul viso un'espressione rigida e determi-nata. Sembrava tutto come allora... Come il giorno di quelle nozze di sangue.

Page 9: BN11 BLOOD RED

9

1

Mark Davidson osservava una coppia seduta al bar, uguale a tutte le coppie in qualunque locale. L'uomo si sporgeva verso la donna, una ragazza gra-ziosa, con un top attillato che lasciava scoperto l'ombeli-co e una gonna corta che attirava lunghi sguardi sulle gambe ancora più lunghe. Batteva le ciglia di tanto in tan-to, chinando il capo e sorridendo timidamente, quasi con aria dispiaciuta, al tipo alto e scuro di fianco a lei. Nono-stante l'apparente disinvoltura con cui rispondeva al suo atteggiamento provocante, c'era in quell'uomo una certa tensione, un'energia trattenuta che faceva pensare – quanto meno a Mark – che ci fosse qualcosa che non an-dava. I due ridevano insieme, flirtando. Il linguaggio del corpo diceva che lei era in cerca di avventure quella sera; e lui era senza dubbio entrato in azione. «Un altro drink, signore?» La voce della cameriera, una donna attraente ma più matura, con grandi occhi e una bella figura, attirò momentaneamente la sua attenzione. Era gentile ma anche stanca, pensò. Forse gli ultimi anni non erano stati facili per lei. «Ehm...» Non sapeva perché gliel'avesse chiesto, visto che aveva appena toccato la birra che aveva ordinato. Del

Page 10: BN11 BLOOD RED

10

resto il locale doveva guadagnare, quindi forse il suo era un velato suggerimento. «Scusi, immagino che la risposta sia no» disse la donna con un lieve sospiro. Dal marcato accento del sud, Mark ebbe la sensazione che fosse originaria del posto. Non che a New Orleans abitassero solo nativi. Era il tipo di cit-tà di cui le persone si innamorano, come se avesse una personalità tutta sua. I più, in effetti, arrivavano presto a odiare la sua atmosfera spensierata e Mark stesso doveva ammettere che il vomito nelle strade dopo un Mardi Gras particolarmente scatenato non era esattamente un'attratti-va. Ma a lui non importava. Amava New Orleans, con le sue stradine strette, i vecchi edifici e il crogiuolo di cultu-re. Amava tutto di quella città. Tutto tranne... Si rese conto che la cameriera gli bloccava la visuale. Aveva scelto un tavolino in fondo al locale, un po' in om-bra, lontano dalla jazz-band che suonava all'estremità si-nistra del bancone, accanto all'ingresso. I musicisti erano bravi; Mark sarebbe andato volentieri nel locale anche solo per sentirli. Era una delle cose che amava di più di New Orleans; si poteva ascoltare buona musica, tra le migliori al mondo, e spesso bastava camminare lungo le strade. Giovani e promettenti talenti iniziavano spesso la loro car-riera suonando in Jackson Square o all'angolo di una stra-da qualsiasi, esibendosi nella speranza che i passanti get-tassero qualche dollaro nella custodia di una chitarra o in un cappello. C'erano così tante cose da amare a New Orleans. Come tutte le volte che era andato lì con Katie... No. Mandò giù un lungo sorso di birra ormai tiepida e strin-se i denti. Non era lì per percorrere il viale dei ricordi. «Ma sì, dai, un'altra birra. Fredda, per favore» disse, cer-

Page 11: BN11 BLOOD RED

11

cando di sbirciare oltre la cameriera. Ma quando lei si spo-stò, si accorse che la coppia se n'era già andata. Scattò in piedi e frugò in tasca alla ricerca di una ban-conota che tese alla cameriera. «Non importa, ho cambia-to idea» disse, dirigendosi verso l'uscita. «Signore, il resto» protestò la donna, fissando il bigliet-to da cinquanta dollari. «Lo tenga pure» mormorò lui, lo sguardo già fisso sulla porta che dava sulla strada. Fuori il mondo era luminoso, animato dai neon, dalle risate e dai ritmi di jazz e rock che si riversavano nell'aria umida dai bar e dai locali allineati lungo la strada. Insegne luminose reclamizzavano ogni tipo di drink e di diverti-mento; vecchi edifici sembravano scrutare la fiumana di gente con un'eleganza ammaliante, anche se un po' de-crepita, nonostante la pubblicità che li ricopriva. Donne e uomini, in gruppo, in coppia o da soli, passeg-giavano; alcuni erano un po' alticci, e barcollavano urtan-do gli altri passanti, altri camminavano di buon passo. Mark imprecò tra sé perché non riusciva a localizzare la coppia del bar. Dove diavolo avrebbe portato la ragazza? Non era co-stretto a scegliere il buio di un cimitero per commettere un omicidio; avrebbe potuto affittare una stanza ovunque. Maledizione, poteva anche essere una casa di proprietà. Ma dove? Da solo poteva muoversi veloce come il vento, tuttavia aveva la donna con sé, che lo rallentava. «Signore?» Si voltò. La cameriera l'aveva seguito. «Le ho detto di tenere il resto» disse in tono gentile. Lei gli sorrise. «Il barista ha detto che la coppia che sta-va tenendo d'occhio è andata a sinistra. Il tizio l'ha con-vinta a fare una visita notturna al cimitero.» Si strinse nelle spalle, lanciandogli un'occhiata dolce e riconoscente. «Ci

Page 12: BN11 BLOOD RED

12

sono un sacco di idioti che per rimorchiare una donna la convincono a entrare nei cimiteri di notte. Un posto peri-coloso. Ci bazzicano trafficanti di droga e peggio. Stia at-tento.» «Grazie» rispose lui. «Molte grazie.» Sapendo in che direzione dirigersi, si mise a correre lun-go la strada. Figurarsi se aveva optato per una stanza d'al-bergo o per il cortile di un grazioso Bed&Breakfast. Mentre correva, tastò la tasca dei pantaloni di tela, con-trollando che la fiala fosse ancora lì. Aveva anche un'arma tradizionale, ma sapeva che non gli sarebbe servita a mol-to, visto con chi aveva a che fare. Raggiunse il cimitero. Di notte era vietato entrare, ma non fu difficile scalare l'inferriata. Mentre atterrava con un tonfo sordo dalla parte opposta udì la risata. I due si tro-vavano in mezzo a un campo, dietro la lapide in marmo e stucco di una tomba, con i suoi angeli tristi e i cherubini in preghiera. «Oh, questo sì che è decadente. Mette i brividi e ha qualcosa di eccitante» disse una voce femminile. «Sì, lo so.» «Vuoi... farlo qui? Proprio qui?» mormorò la donna. Sembrava esitante. Ora che si trovava nel cimitero, forse si sentiva un po' turbata da quella mancanza di rispetto per la morte. O forse era solo la paura di essere scoperti da un poliziotto. «Dimmelo tu» rispose l'uomo. «Vuoi sentire le mie lab-bra sulla pelle?» La ragazza emise un suono che Mark non riuscì a iden-tificare. Serrò la mascella, cercando di controllare il dolore e la collera che gli montavano dentro. Non poteva biasi-mare la ragazza. Era possibile che fosse stata ipnotizzata. «Io... sì» mormorò lei. Mark si avvicinò strisciando ai due. Eccoli.

Page 13: BN11 BLOOD RED

13

L'uomo si era sfilato la camicia. La ragazza era distesa su una delle tombe e il suo addome nudo risplendeva alla luce della luna. L'uomo si chinò su di lei e fece scorrere una mano per tutta la lunghezza delle gambe, sfiorandole con le labbra la pelle intorno all'ombelico. «Ti prego, aspetta!» C'era una nota di paura nella voce della donna, adesso. «Troppo tardi.» «No. No!» «Sei molto bella... ci saremmo potuti divertire un po', prima. Ti avrei fatto provare un piacere inimmaginabile. Peccato che stanotte... be', sono davvero affamato. Temo di essere a digiuno da troppo tempo.» Lei cercò di protestare con voce strozzata. Aveva appe-na capito che stava per morire, Mark lo sapeva, e cercava disperatamente di gridare, ma il terrore, dolce come zuc-chero nel sangue, incominciava a paralizzarla e lei non riusciva a dar voce all'agonia che le bloccava la gola. Ora! Mark fece un respiro profondo, tendendo i muscoli. Se non avesse agito subito, la donna sarebbe potuta morire da un istante all'altro. Infilò la mano in tasca e spiccò un balzo. Era in perfetta forma: dopo aver prestato servizio nei Marines, aveva fatto il buttafuori per anni mentre cercava un produttore interessato alla sua musica. Ma per quanto veloce fosse stato, l'uomo avvertì la sua presenza. Mark udì il suo ringhio rabbioso prima che si girasse verso di lui per affrontarlo, il viso distorto da un'orribile maschera di furore. Vide la bocca spalancata, i denti acuminati scintil-lare nel buio. Stranamente avevano un affascinante baglio-re opalescente. Imprecò tra sé a bassa voce. Non era lo stesso indivi-duo cui dava la caccia con ostinata determinazione da

Page 14: BN11 BLOOD RED

14

tempo immemorabile. Era un altro, senza dubbio altrettan-to malvagio. Avvertì un tuffo al cuore. Eppure... Quella creatura stava per uccidere. Non doveva dimen-ticare la giustizia; doveva porla al di sopra della vendetta. Non poteva permettersi di abbassare la guardia né di esita-re un solo istante. Prima che potesse raggiungerlo, però, l'uomo scoppiò a ridere. «Hai intenzione di spararmi?» chiese. «Per l'inferno, no» gli assicurò Mark. La fiala era piena e già aperta. La scagliò mirando al viso e agli occhi dell'av-versario. Quando l'acqua benedetta gli bagnò il viso, la creatura lanciò un raccapricciante grido di rabbia e stupore. Ci fu un rapido fluttuare di ombra e buio, un debole frullare d'a-li, prima che fuggisse e si schiantasse su una lapide. Mark lo seguì. Tirò fuori dalla tasca il piolo di legno dal-la punta aguzza che portava sempre con sé e lo conficcò nel petto della creatura della notte che giaceva accanto alla tomba. La notte fu illuminata per un istante da un'esplosione di colori, poi si alzò una nube di polvere, rossa del sangue di molte vite. Il frullare d'ali cessò. Per un istante accanto alla tomba si vide l'essenza annerita di un uomo... poi più nulla. Pol-vere e cenere. Polvere alla polvere. Mark si rialzò senza distogliere lo sguardo da quel pun-to. Poi tutto a un tratto iniziò a tremare e si ritrovò in un bagno di sudore freddo. Improvvisamente la ragazza gridò e quel suono lo ripor-tò alla realtà. Si voltò. Lo stava fissando con occhi colmi di terrore, il trucco che le colava sul viso insieme alle lacrime, in palese stato di shock. «Zitta» le disse in tono fermo ma non scortese.

Page 15: BN11 BLOOD RED

15

«Era un... un vampiro!» La ragazza batté le palpebre, incapace di credere alle sue stesse parole. «Sì.» «L'hai ucciso!» ansimò. «Ma era... reale.» Scosse il ca-po. «È... impossibile.» «Temo di no.» La ragazza vacillò. Tremava come se avesse la febbre alta. «Era... era davvero un vampiro?» Mark poteva sentire le sirene della polizia che si avvici-navano. Qualcuno doveva aver udito le grida. «Sì» ammi-se. Anche se non era quello cui davo la caccia, aggiunse tra sé. «Io... non... non posso crederci.» «Dobbiamo andarcene di qui. Sta arrivando la polizia.» «Non dovremmo aspettare e riferire... ehm... spiegare cos'è successo?» Lui inarcò un sopracciglio. «Vorresti raccontare ai poli-ziotti quello che è successo qui?» Lo fissò, senza smettere di tremare. «Sì, ma... No, non è vero... non può essere reale...» «È reale» le assicurò. Si sforzò di essere paziente, ma non c'era tempo da perdere. Sospirò. «Non ti crederebbe-ro comunque. Dobbiamo andarcene di qui.» Lei aprì e richiuse la bocca, cercando di formulare le pa-role. «Puoi aiutarmi a scavalcare il muro, per favore?» «Certamente. Da questa parte.» Anche lui poteva muoversi veloce come il vento – da giovane aveva giocato nella squadra di football del college – ma la donna era ancora così stordita che gli sembrava di trascinare un peso morto. Dovette sollecitarla perché si aiutasse mentre la spingeva oltre il muro, poi scavalcò an-che lui e la portò in salvo sul marciapiede. Una volta posati i piedi a terra, lei lo guardò scuotendo il capo. «Era davvero un vampiro?»

Page 16: BN11 BLOOD RED

16

«Sì.» «No» negò, ostinata. «Sì» capitolò infine. Avrebbe avuto bisogno di supporto psicologico, pensò Mark. In dosi massicce. «Tu... mi hai salvato la vita. Io... io... oh, Dio, ti de-vo...» «Dobbiamo andarcene di qui tutti e due. Penseranno che siamo ladri, drogati o qualcosa del genere» disse in tono neutro. «Sì, ma... io devo... devo ringraziarti in qualche modo.» I suoi occhi erano enormi, spaventati; non aveva inten-zione di flirtare con lui, era soltanto riconoscente e incerta sul da farsi. Poi raddrizzò la schiena, ancora incapace di credere a ciò che era successo ma decisa a mantenere almeno una parvenza di dignità. «Mi hai salvato la vita. Sono in debito con te.» Le auto della polizia si stavano avvicinando ai cancelli. «Vuoi davvero fare una cosa per me?» le chiese Mark. «Sii più prudente. Non andare in giro per cimiteri con il primo idiota che incontri in un bar, okay?» La prese per mano. «Andiamo.» Corse, trascinandola con sé lungo Canal Street e per tutta la strada fino al casinò dell'Harrah's Hotel. «Non so nemmeno come ti chiami» mormorò lei. «Meglio così» le rispose con gentilezza. «Entra. Telefo-na a qualcuno e fatti venire a prendere. Vai a casa.» Le voltò le spalle e se ne andò, improvvisamente esau-sto e più deluso di quanto fosse disposto ad ammettere. Era convinto di essere sulle tracce di... qualcuno. Invece si era sbagliato, semplice. Imprecò tra sé. Dannazione, c'erano una quantità di creature disgusto-se che se andavano in giro per il mondo in cerca di preda.

Page 17: BN11 BLOOD RED

17

Mentre tornava all'albergo, stanco e deluso, gli venne in mente che anche l'uomo poteva essere considerato un predatore... anche prima che fosse contaminato dalla mal-vagità assoluta. Si fermò e guardò il cielo nuvoloso. Quella notte aveva ucciso un succhiasangue assassino. Ed era solo l'inizio.

Page 18: BN11 BLOOD RED
Page 19: BN11 BLOOD RED
Page 20: BN11 BLOOD RED

La migliore narrativa internazionale?Ha mille volti, un solo cuore. Come te.

Tutto il fascino della storia.Dal 10 marzo

Intrigo e passione, sentimento e mistero.Dal 6 marzo

I Nuovi Special

The Tudor Rose trilogy

di SUSAN WIGGS

Page 21: BN11 BLOOD RED

Sei bollente e appassionata?Segui il fiore e scegli il ROSSO di

INEDITI

Il lato più piccante dell’amore

In vendita dal 18 marzoScoprili su www.eHarmony.it

Tre coppie, legate da un incantesimo celtico che sopravvive nei secoli, travolte dalla magia di una passione oltre i confini del tempo. Un’antologia raffinata e sensuale, firmata da 3 autrici amatissime dal pubblico italiano.

“Quel biglietto non era per me. Ma non ho potuto

fare a meno di leggerlo… ed eseguire ciò che mi ordinava.

Da allora, non sono più stata la stessa.” Un romanzo

dove fantasie, desideri e provocazioni si intrecciano

in un gioco molto, molto sexy.

Page 22: BN11 BLOOD RED

• Scoprire tutte le trame in anteprima

• Acquistare ben 4 mesi di catalogo

• Prenotare in anticipo le prossime uscite

• Ricevere i romanzi comodamente a casa

• Approfi ttare di promozioni e regali esclusivi

• Commentare i romanzi che hai letto

• Iscriverti alla newsletter

• Leggere novelle gratis

• Partecipare alla community

• Abbonarti alle tue collane preferite

ECCO 10 MOTIVI PER CLICCARE SUBITO:

Vola subito su www.eHarmony.it

è ONLINE!