LiberAdelfia Agosto 2012

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Agosto 2012 LiberAdelfia pensare globale, agire locale DOSSIER SAPA (perché tutti sappiano …) La SAPA, situata in Adelfia sulla s.p. Adelfia-Acquaviva al km. 2,4, viene posta sotto sequestro dai Carabinieri del N.O.E. (Nucleo Opera- tivo Ecologico) nell’ottobre del 2005. Ma il tutto ha inizio con le indagini, avviate nel marzo del 2000 a seguito di segnalazione della procura di Venezia, su un traffico di reflui industriali diretti anche all’ impianto di Adelfia, e concluse nel giugno del 2005. I sopralluoghi dei carabinieri del NOE e la scoperta di terreni dove erano stati sversati i fanghi, hanno fatto il resto. Infatti il 12 ottobre 2005 i Ca- rabinieri del NOE arrestano il gestore dell’ impianto Michele Attolico e Antonio Zoccolillo proprietario della “Telesia Service Sas”, un’ azienda di trasporti della provincia di Avellino. L‘ attività non regolare della SAPA, con rifiuti abbandonati all’aperto in modo irregolare, che produ- cevano un persistente cattivo odore ed emettevano sostanze inquinanti nell’ atmosfera, causò il malcontento dei cittadini adelfiesi i quali pro- mossero una petizione con duecento firme che fu allegata al fascicolo di indagine. Ma l‘ attività non regolare della SAPA è continuata anche quando l’ am- ministrazione provinciale, nel 2003, ha sospeso l’ autorizzazione al trat- tamento dei fanghi. L’azienda, attualmente, è retta da un curatore fallimentare, Emmanuele Virgintino, presidente dell’ordine degli avvocati di Bari. Il 27 luglio 2007 il curatore fallimentare Virgintino scrive a: Comune di Adelfia, Ass.to Ambiente Regione Puglia, Ass.to Ecologia Provincia Bari, ARPA Puglia, Com. Carabinieri per tutela dell’ambiente (N.O.E.) Bari, Ministero dell’Ambiente ROMA. Comunica che, poiché la Curatela non dispone delle somme occorrenti per la messa in sicurezza dei luoghi e per lo smaltimento di tutti i rifiuti pericolosi e speciali presenti nel complesso aziendale della società fallita, occorre l’intervento degli enti di cui sopra affinché, nell’ambito delle ri- spettive competenze, pongano in essere tutto quanto necessario a mettere in sicurezza i luoghi, attraverso lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, ai sensi della vigente normativa in materia (art.242 DLgs n.152 del 3.4.2006). adelfia è come una bella donna che si è truccata e profumata senza prima lavarsi, farsi un bagno, una doccia senza metafora potevi dire: anziché spendere soldi per feste e festicciole si doveva pulire prima il paese Kud Ked Mr. White Caro ciadino, lasciando i tuoi ri- fiu ingombran non sei curato di sporcare un posto appena pu- lito quando bastava una telefo- nata al 080-4593533 e degli adde sarebbero venu soo casa tua a rirarli. Il servizio viene effeuato il lunedì e il giovedì a costo zero e funziona. LiberAdelfia E-mail: [email protected] P.za Galtieri, 51 - Adelfia I numeri arretra e a colori di LiberAdelfia puoi trovarli sul sito: hp://issuu.com/liberadelfia via Bachelet ang. via Conella Progetto 7:Layout 1 16/07/2012 18.56 Pagina 1

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giornale locale e non solo

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Fotocopiato in proprio Numero unico - Agosto 2012

Lib e rAde l f i apensare globale, agire locale

DOSSIER SAPA(perché tutti sappiano …)

La SAPA, situata in Adelfia sulla s.p. Adelfia-Acquaviva al km. 2,4,viene posta sotto sequestro dai Carabinieri del N.O.E. (Nucleo Opera-tivo Ecologico) nell’ottobre del 2005.

Ma il tutto ha inizio con le indagini, avviate nel marzo del 2000 a seguitodi segnalazione della procura di Venezia, su un traffico di reflui industrialidiretti anche all’ impianto di Adelfia, e concluse nel giugno del 2005.I sopralluoghi dei carabinieri del NOE e la scoperta di terreni dove eranostati sversati i fanghi, hanno fatto il resto. Infatti il 12 ottobre 2005 i Ca-rabinieri del NOE arrestano il gestore dell’ impianto Michele Attolico eAntonio Zoccolillo proprietario della “Telesia Service Sas”, un’ aziendadi trasporti della provincia di Avellino. L‘ attività non regolare dellaSAPA, con rifiuti abbandonati all’aperto in modo irregolare, che produ-cevano un persistente cattivo odore ed emettevano sostanze inquinantinell’ atmosfera, causò il malcontento dei cittadini adelfiesi i quali pro-mossero una petizione con duecento firme che fu allegata al fascicolodi indagine.Ma l‘ attività non regolare della SAPA è continuata anche quando l’ am-ministrazione provinciale, nel 2003, ha sospeso l’ autorizzazione al trat-tamento dei fanghi.

L’azienda, attualmente, è retta da un curatore fallimentare, Emmanuele

Virgintino, presidente dell’ordine degli avvocati di Bari.

Il 27 luglio 2007 il curatore fallimentare Virgintino scrive a: Comune diAdelfia, Ass.to Ambiente Regione Puglia, Ass.to Ecologia Provincia Bari,ARPA Puglia, Com. Carabinieri per tutela dell’ambiente (N.O.E.) Bari,Ministero dell’Ambiente ROMA.Comunica che, poiché la Curatela non dispone delle somme occorrentiper la messa in sicurezza dei luoghi e per lo smaltimento di tutti i rifiutipericolosi e speciali presenti nel complesso aziendale della società fallita,occorre l’intervento degli enti di cui sopra affinché, nell’ambito delle ri-spettive competenze, pongano in essere tutto quanto necessario a metterein sicurezza i luoghi, attraverso lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, aisensi della vigente normativa in materia (art.242 DLgs n.152 del3.4.2006).

adelfia è comeuna bella donna

che si è truccata eprofumata senza

prima lavarsi,farsi un bagno,

una doccia

senza metaforapotevi dire:

anziché spenderesoldi per feste e

festicciole sidoveva pulireprima il paese

KudKed

Mr. White

Caro cittadino, lasciando i tuoi ri-

fiuti ingombranti non ti sei curato

di sporcare un posto appena pu-

lito quando bastava una telefo-

nata al 080-4593533 e degli

addetti sarebbero venuti sotto

casa tua a ritirarli. Il servizio viene

effettuato il lunedì e il giovedì a

costo zero e funziona.

LiberAdelfia

E-mail: [email protected]

P.za Galtieri, 51 - Adelfia

I numeri arretrati e a colori diLiberAdelfia puoi trovarli sul sito:

http://issuu.com/liberadelfia

via Bachelet ang. via Conella

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In data 21 marzo 2008 l’Ass.to al-l’Ecologia della Regione - SettoreGestione Rifiuti e Bonifiche -scrive a: Sindaco Comune di Adel-fia, Avv. Emmanuele Virgintino,Ass.to Ambiente Provincia Bari,ARPA Dir.Reg. Bari, ASL Bari Ser-vizio Igiene Pubblica, Ministerodell’Ambiente e della Tutela delTerritorio Roma e p.c. ComandoCarabinieri per la Tutela dell’Am-biente (N.O.E.) Bari. Vi si legge, tra l’altro “… poiché ad

oggi non risulta che il soggetto re-

sponsabile della contaminazione

nonché proprietario del sito, né

altri soggetti abbiano provveduto

direttamente agli adempimenti re-

lativi alla bonifica dei siti contami-

nati (art.250 D.Lgs 152/06), si

voglia, con l’urgenza del caso,

anche al fine di fornire adeguata

risposta al Ministero dell’Am-

biente, procedere d’ufficio agli in-

terventi di cui all’art.242 del D.Lgs

152/06”.

Il Comune di Adelfia, con letteradel 2 aprile 2008 risponde: “…

non dispone di stanziamenti e/o fi-

nanziamenti per far fronte alle in-

genti operazioni occorrenti per la

bonifica del sito … Per quanto

sopra si fa istanza alla Regione Pu-

glia, settore competente, di provve-

dere alla bonifica di che trattasi …

.”

In data 20.2.2009 il Curatore Avv.Emmanuele Virgintino, nel solleci-tare la messa in sicurezza del sitomediante lo smaltimento dei rifiutipericolosi, comunica che sono incorso operazioni peritali per lastima del valore dell’immobile eper la quantificazione del costodello smaltimento stesso.

In data 2.3.2009 la Regione Puglia

comunica: “… nel prendere atto

delle operazioni peritali in corso,

si richiama l’urgenza di acquisire

il Piano di Caratterizzazione, assi-

curando la tempestività degli

adempimenti posti in capo allo

scrivente.”

6.4.2009 - Il Sindaco del Co-

mune di Adelfia comunica: “… ho

invitato il Curatore Fallimentare

avv. Emmanuele Virgintino a pro-

cedere alla vendita dell’immobile

con obbligo a carico dell’acqui-

rente di procedere alla bonifica del

sito. Potrebbe essere la soluzione

dell’annoso problema. … il tecnico

comunale ha quantificato in €

300.000 la spesa occorrente per la

bonifica del sito. … si sollecita la

Regione a finanziare la spesa per

la bonifica del sito, ivi compresa

quella per la redazione del piano di

caratterizzazione”.

6.5.2008 – Michele Labianca inqualità di cittadino e quale rappre-sentante e responsabile del Circololocale del P.R.C. scrive a: Sindacodel Comune di Adelfia, Assessoreall’Ecologia Regione Puglia, Nu-cleo Operativo Ecologico dei Cara-binieri Bari, WWF SezioneRegionale Puglia Bari, per cono-scere quali provvedimenti sianostati adottati circa le bonifiche dialcuni siti tra cui quella della DittaSAPA e zona circostante, visto cheil Carabinieri del NOE arrestaronodue imprenditori perché nellastessa ditta SAPA i rifiuti pericolosivenivano trasformati in fertilizzanti(Gazz.Mezz. e la Repubblica-Baridel 13.10.2005). L’unica risposta èstata quella ricevuta dall’Assessoreall’Ecologia Regione Puglia.

LiberAdelfia Feb-Mar 2011 –Nell’intervista rilasciata a Michele

Labianca, il dott. Vittorio LapollaCommissario Prefettizio c/o il Co-mune di Adelfia alla domanda sullabonifica della ditta SAPA rispondecosì: “Per quanto concerne la

SAPA, la Regione Puglia con deli-

bera del 28 dicembre 2010 ha am-

messo a finanziamento, per un

importo di 570.000,00 Euro, il

progetto di caratterizzazione,

messa in sicurezza e bonifica dello

stabilimento. Il progetto era stato

presentato nell’ambito del piano di

area vasta “Area metropolitana di

Bari”. Sono in attesa di poter sot-

toscrivere la convenzione con la

Regione per l’erogazione dei fondi.

A seguire, in tempi assolutamente

brevi, dovrà essere redatto un pro-

getto definitivo ed esecutivo del-

l’intervento e quindi, sulla base di

quello, potrà essere bandita la gara

per l’esecuzione dei lavori”.

LiberAdelfia Aprile 2012 – Nel-l’intervista rilasciata a M. La-bianca, il Sindaco avv. VitoAntonacci circa la risoluzione delproblema SAPA risponde così: “In-

tervenire, monitorare e reprimere

pesantemente: questa è la bussola

del nostro ragionamento di go-

verno. Ma non lo si fa dall’oggi al

domani, perché servono uomini,

mezzi e risorse. Intervenire, come

stiamo facendo con la caratterizza-

zione, obbligatoria per legge, dei

siti inquinati e oggetto di discari-

che abusive. Per la ex SAPA, da

tutti ritenuta una bomba ecologica

e sospetta fonte di patologie gravi

e diffuse nel nostro paese, la ca-

ratterizzazione ci dirà se sarà suf-

ficiente una semplice messa in

sicurezza del sito o un vero e pro-

prio piano di bonifica. In questa se-

conda ipotesi, da non augurarsi,

serviranno milioni di euro per in-

tervenire, che certamente

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Agosto 2012 LiberAdelfia 3

potranno arrivare esclusivamente

da enti sovraordinati, incluso il Mi-

nistero competente”.

Domenica 17 giugno 2012 › Alle14.30 insieme al Vice Comandantef.f. e ad un Vigile della PoliziaMunicipale di Adelfia ci siamo re-cati a visitare e a fotografare (scat-tate n. 62 foto di cui alcune forniteal giornalista della G.D.M. Sgara-mella per corredare i suoi articoli)lo scempio compiuto nella SAPA evi assicuriamo che quello che ab-biamo visto, odorato e sentito sullapelle è inimmaginabile.Montagne di rifiuti tossici, già postisotto sequestro ed in attesa di boni-fica, sono andate in fumo. Non sap-piamo come è successo. Spetteràalle autorità preposte l’indagine ela scoperta di quanto accaduto(l’incendio, o l’autocombustione,ha avuto inizio sabato 16).

Come mai dal 2005, anno del se-questro della ditta SAPA, ad oggi2012 e dopo ben 7 anni non si èmai ritenuto importante e urgenteintervenire? Si doveva arrivare aldanno maggiore per tutti i cittadiniadelfiesi per interessarsi al pro-blema? Non si ritiene che gli am-ministratori che ci hanno governatodal 2005 siano stati inefficaci edinefficienti, per non usare parolepiù adeguate ma impronunciabili?

Concludendo: SEL si aspetta che labonifica della SAPA avvenga nelminor tempo possibile e che tutto ilterritorio adelfiese venga bonificatoa partire dalla “lama di Fosca” perfinire a tutte le discariche abusivepiene di materiali pericolosi (eter-nit-amianto, rifiuti elettronici, co-pertoni, ecc.) sparse nellecampagne che circondano la nostracittà.

Il nostro rammarico è che, nono-stante la presenza di professionisticompetenti nelle amministrazioniprecedenti, non si sia mai ritenutol’inquinamento ambientale, peri-coloso per la salute di tutti i citta-dini adelfiesi, anzi, durante ilconsiglio comunale monotematicosulla SAPA del 3.7.2012 tra l’altroè stato detto: “….. la messa in si-

curezza d’emergenza è stata pos-

sibile farla per assurdo, potrebbe

apparire una cosa come dire con-

tro … quasi strana è stata possi-

bile proprio per l’emergenza

dell’incendio ...... dobbiamo dire

grazie quasi all’incendio ….. “.

Ahinoi!!!

Speriamo che almeno adesso si fa-ranno porte di ferro, come recitaquel famoso proverbio “Dopo

aver rubato a Santa Chiara, fecero

le porte di ferro”.

La Redazione

ingresso incustodito

buste di fertilizzanti ricavati

da rifiuti pericolosi

montagne di rifiuti pericolosi

incendiati

CONSIGLIO COMUNALEMONOTEMATICO DEL

3 LUGLIO 2012“STABILIMENTO EX SAPA:

INQUINAMENTOAMBIENTALE E RICHIESTADI BONIFICA URGENTE”

Intervento del Consigliere Comu-nale di S.E.L. (Sinistra Ecologia eLibertà) :

PREMESSA

Nel 2005 i Carabinieri del NucleoOperativo Ecologico (NOE) met-tono sotto sequestro la SAPA.Dal 2005 al 2010 si svolge una fittacorrispondenza fra il Comune e ilcuratore fallimentare, ciascuno deiquali chiede all’altro di provvederealla bonifica.La Regione a sua volta sollecita ilComune a formulare il Piano di ca-ratterizzazione, assicurando la tem-pestività degli adempimenti di suacompetenza.Nell’intervista rilasciata a MicheleLabianca nel febbraio 2011 su Li-berAdelfia il dott. Vittorio La-polla Commissario Prefettizio alladomanda sulla bonifica della dittaSAPA risponde così: ”Per quanto

concerne la SAPA, la Regione Pu-

glia con delibera del 28 dicembre

2010 ha ammesso a finanzia-

mento, per un importo di

570.000,00 Euro,il progetto

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4 LiberAdelfia Agosto 2012

di caratterizzazione, messa in si-

curezza e bonifica dello stabili-

mento … A seguire, in tempi

assolutamente brevi, dovrà essere

redatto un progetto definitivo ed

esecutivo dell’intervento e quindi,

sulla base di quello, potrà essere

bandita la gara per l’esecuzione

dei lavori.”

Dal 2005 ad oggi l’unica forza

politica a sollevare il problema è

stata la sinistra: Rifondazione

prima e S.E.L. dopo, fra l’indif-

ferenza - o peggio l’accusa di rot-

tura di scatole – di tutti gli altri

(nonostante - lo dico per inciso -

che nel Consiglio Comunale

scorso fossero presenti professio-

nalità presumibilmente più com-

petenti di tutti noi nel valutare il

problema).

E l’unico Ente a stanziare fondi è

stata la Regione.

LA SITUAZIONE AD OGGI

Dopo l’incendio, non si può comin-ciare con la caratterizzazione dei ri-fiuti SAPA (che è l’operazionefinalizzata a definire la natura deirifiuti e quindi decidere le modalitàdi smaltimento). Si deve comin-ciare con lo smassamento (sminuz-zamento della massa dei rifiuti edepotenziamento dell’innesco in-cendiario). Quindi:Fase a): smassamento. Da farsi conurgenza affidando l’operazione aun’impresa specializzata;Fase b): caratterizzazione dei ri-fiuti. L’Ente pubblico deputato acompiere questa operazione senzaulteriori perdite di tempo in gare in-terminabili è L’ARPA Puglia, cioèl’Agenzia Regionale per la Prote-zione dell’Ambiente.

Le fasi a) e b) si possono - anzi si

devono - avviare da domani. I

soldi ci sono e, facendole come

suggeriamo noi di S.E.L., si pos-

sono concludere entro un mese.Solo dopo aver definito la naturadei rifiuti si può decidere cosafarne:Fase c): smaltirli come? Dove? Inquali discariche? Con quali costi?

Cominciare la discussione dalla

coda - cioè dal fatto che servi-

rebbe 2/3 milioni di Euro per bo-

nificare il sito, senza sapere sulla

base di quali calcoli e senza aver

messo mano alle fasi a) e b), che

sono preliminari, - rischia di:

Aumentare la confusione;

Far perdere tempo, invece che

guadagnarlo;

Introdurre elementi di strumen-

talizzazione, con il ritorno di que-

sto o quel personaggio politico

che - come il 3° santo protettore

di Adelfia, dopo S. Trifone e S.

Vittoriano - si ricorda ora della

SAPA assicurando il suo “insosti-

tuibile interessamento”.

Occorre chiarire, invece, che senzalo smassamento e la caratterizza-zione non si può procedere alla bo-nifica, ecc..E queste due operazioni si possonofare subito, attingendo ai 570.00,00che sono ancora lì, dal 2010.ConsiderazioniIl sequestro dell’area e il divieto distazionarvi, abitarvi, lavoratori,ecc. è giusto, ma chi paga le spesee i danni? Propongo di investiresubito il curatore fallimentare.

Il consigliere comunale di S.E.LTrifone Ragone

Il Consiglio Comunale si chiudecon l’approvazione dell’ordine delgiorno come segue:

(omissis)

CHIEDE

> Alla Regione Puglia di sostenereeconomicamente l’azione di boni-fica, al fine di risolvere in via defi-nitiva il problema d’inquinamentoambientale prodotto dai rifiuti gia-centi nell’ex opificio SAPA, poichérisulta del tutto insufficiente lostanziamento di € 570.000,00 effet-tuato con Delibera di Giuntan.3012 del 28.12.2012 e comunquedi attivare ogni utile procedura aisensi e per gli effetti dell’art.253del DLgs 152/2006, onde consen-tire l’iscrizione dell’onere reale sulsito.> Alla Provincia di Bari di prov-vedere, verificati i presupposti, aquanto ritenuto di sua competenza,ai sensi dell’art.244 del DLgs152/2006.> Al Sindaco e all’Amministra-

zione Comunale di Adelfia di:1. sollecitare e affiancare gli Entipreposti affiche provvedano adespletare d’urgenza ogni adempi-mento necessario;2. procedere alla messa in sicurezzad’emergenza del sito, così comeconvenuto in sede di tavolo tec-nico;3. stante l’impossibilità a disporredi ulteriori e adeguate somme ingrado di sostenere gli interventi dicui all’articolo 242 del DLgs152/2006, così come previsto dal-l’articolo 250 del DLgs 152/2006,avviare sin d’ora notifica agli entipreposti e alla curatela fallimen-tare, affinché procedano al reperi-mento delle risorse utili enecessarie per giungere celermentealla bonifica definitiva del sito inquestione.> A tutti gli enti preposti

1. di sottoporre a monitoraggio pro-gressivo e continuo tutto il territo-rio urbano ed extraurbano

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di Adelfia, nell’attesa che si prov-veda alla caratterizzazione dei ri-fiuti giacenti, che hanno giàsprigionato sostanze altamente tos-siche durante la relativa combu-stione;2. informare e rendere partecipe co-stantemente la cittadinanza circal’evoluzione della vicenda, gli esitidi rilevamenti e analisi sullo statod’inquinamento del luogo, com-piuti e da compiere da parte del-l’Arpa e/o altri enti ed eventualidecisioni da assumersi.

In ultimoil Consiglio Comunale chiede

all’Ill.mo Sig. Prefetto di Bari

che, alla luce dell’emergenza inatto, voglia valutare la necessità dicoordinare il tavolo fra gli enti pre-posti all’attivazione delle pertinentiprocedure di bonifica del sito inqui-nato: ASL Bari, ARPA Puglia,

Comune di Adelfia, Provincia di

Bari, Curatela Fallimentare, Vi-

gili del Fuoco.

articoli, commenti,segnalazioni possono essere

inviati all’indirizzo e-mail:

[email protected]

daremo ospitalità a tutti,escluso agli scritti anonimi.per la precisione, chi scrive

può chiederci di non

pubblicare le proprie

generalità, ma la redazione

le deve comunque conoscere.

la redazione

RACCOLTA

DIFFERENZIATA...SE IL PROBLEMA

SONO I BIDONI

Ormai, ogni giorno chepassa diventa sempre piùimpellente risolvere il pro-

blema dei rifiuti solidi urbani conl’implementazione di sistemi diraccolta differenziata efficaci.

La vecchia amministra-zione aveva ben iniziato nel lon-tano 2002 avviando il sistema“porta a porta” che dati alla manorisulta migliore rispetto al sistema

con le campane. Tuttavia la scarsainformazione, insieme a una ge-stione della raccolta rovinosa e acontrolli inesistenti non ha per-messo di avviare quel processo cul-turale necessario per portare atermine il ciclo del rifiuto.Perchè, questo la politica lo deveavere chiaro, non ci sarà mai unbuon risultato se la cittadinanzanon capirà l’utilità nel differenziarenon solo su un piano finanziario edeconomico, ma soprattutto sul ri-spetto dell’ambiente e su quelloche dobbiamo lasciare alle futuregenerazioni.

Guardando alle realtà in cui laraccolta differenziata ha preso ilvolo, si scorgono dei punti chiavericonducibili a:sistema di raccolta “porta a porta”;forte e pressante comunicazionealla cittadinanza;controlli e multe per i trasgressori;eliminazione dei bidoni della spaz-zatura.

E’ soprattutto questo ultimopunto a far aumentare progressiva-mente la raccolta differenziata. Lo

è stato per una grande città comeMilano e lo è stato per un comunea noi vicino come quello di Ruti-gliano.

Rutigliano, già nostro competi-tor economico nel settore dell’uvada tavola, ci ha ormai sconfitto sulpiano della raccolta differenziata.Nel corso del 2011 è passato da unmisero 3% di gennaio ( ¼ della rac-colta adelfiese) al 78% di dicem-bre. Una rivoluzione, con unincremento del 2600%. Non è unmiracolo, ma semplicemente la vo-lontà dell’amministrazione e dellacittadinanza di risolvere un pro-blema che tanti comuni del Mezzo-giorno si trascinano da decenni. ARutigliano sono partiti puntando suINFORMAZIONE – ELIMINA-ZIONE BIDONI dalle strade –CONTROLLI e MULTE.

I rutiglianesi ci hanno dato unalezione. Non è necessario attendereun miracolo. Basta solo volerlo.

Antonio Di Gilio

Le vignettediPedro

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6 LiberAdelfia Agosto 2012

I Post-itdi Mr. White

Con Det. n.708 del 27.6.2012 èstata liquidata la fattura n.227

del 31.1.2012 della ditta DALENAECO-TREND srl di € 6.050,00 peril servizio di caratterizzazione chi-mico-fisica dei rifiuti speciali, pe-ricolosi e non di via Chiancaro.La caratterizzazione si presume siastata eseguita a gennaio ma, siamoa fine luglio ed ecco la situazioneil cui si trova la discarica (v. foto)

Nonostante le ripetute segnala-zioni ecco come si presenta

ancora la canalina per deflussodelle acque piovane di via Conellanei pressi del ponte dell’estramu-rale sud.

Finalmente è stato rimesso iltombino sul pozzetto di fogna

bianca situato a pochi metri dallanuova stazione FSE sulla S.C. Vec-chia Canneto-Valenzano; peccatoche la discarica di rifiuti ingom-branti pericolosi e non è rimastadov’era, e peccato che l’imbecilledi turno abbia dato fuoco alle ster-paglie ed altro materiale propriosotto due pali di legno con il risul-tato di bruciarne uno, il palo di so-stegno. (v. foto)

Chissà quando vedremo ritor-nare questo cestino portarifiuti

al suo posto primario.

Segnaliamo ai bocciofili un belcampetto situato in un giardi-

netto verso la fine di via W. Tobagidel rione Canneto. (v. foto)

Èsotto gli occhi di tutti quelloche sta avvenendo nel Corpo di

Polizia Municipale. Ormai i Vigililitigano tra di loro e il servizio perla sicurezza ed il controllo dellacittà risulta scadente se non inesi-stente. Pare che addirittura unconsigliere comunale della mag-gioranza abbia prodotto un’inter-rogazione consigliare circal’anormale comportamento del Co-mandante e di un Vigile e la man-cata efficienza del servizio dipolizia municipale.Ci risulta che le domeniche e igiorni festivi infrasettimanali lamattina o la sera non viene assicu-rato il servizio. Probabilmente peril nostro Comune il servizio di po-lizia municipale non è un servizioessenziale.Pare che l’unico servizio essenzialeche funziona sia quello dello stra-ordinario.

Ipse dixit

“Non vogliamo che l’Italia resti il

Paese degli scandali. Ognuno di

noi, secondo il suo ruolo, ha il do-

vere di fare tutto quello che è nelle

sue possibilità per conquistare la

verità e pretenderla a voce alta.

Passate parola tra voi cittadini”

pm Antonio Ingroia

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Agosto 2012 LiberAdelfia 7

Qualcosa si muove.

Finalmente si guarda

alla spesa

Negli ultimi numeri, in ma-niera sempre più incal-zante, chiedevamo

all’amministrazione Antonacci, diincominciare a guardare alle ineffi-cienze presenti sul lato della spesadel sistema comunale.Le proposte e le segnalazioni avan-zate già durante l’amministrazioneNicassio su stampanti e fotocopia-tori, linee telefoniche fisse e mobilie telefonia sono state accolte dal-l’attuale amministrazione, che hapredisposto il piano di razionaliz-zazione dell’utilizzo delle dotazionistrutturali per il periodo 2012-2014.

Innanzitutto la delibera digiunta del 19 giugno 2012 ci dàatto di quello che da anni soste-niamo. Nel corso degli anni sonostati fatti acquisti senza un minimodi raziocinio.Il comune alla data della deliberaaveva 56 PC e 48 stampanti. Chi haun minimo di competenze sa benis-simo che è possibile mettere in reteper ogni stampante un numero sva-riato di PC. Ma evidentemente i no-stri dipendenti hanno preferitoavere ognuno una propria stam-pante. Con aggravi di spesa nonsolo per il loro acquisto, ma ancheper il numero svariato di toner ne-cessari (e aggravio pertanto anchedi una peggiore gestione negli ac-quisti).La giunta ha pertanto messo la pa-rola fine a questo modo di fare, de-cidendo che l’eventualedismissione delle varie stampantinon prevederà la loro sostituzioneimmediata, portando pertanto il

rapporto da 1a1 a 1stampante ogni2 PC.Tuttavia, segnalo che un rapportopiù corretto sarebbe almeno 1 a 4(valore medio riscontrabile nelleaziende private). Senza voler smi-nuire il lavoro titanico che gli as-sessori stanno compiendo a causadelle mancanze pregresse, vorreirendere noto che con determina-zione n. 648 in data 11 giugno2012, è stato disposto l’acquisto diuna stampante laser marca BRO-THER per la somma di € 100,00 +IVA per un totale di € 121,00. Datoche per stessa ammissione dellagiunta, le stampanti sono troppe,non capisco come mai si è resa ne-cessario questo acquisto. Il diri-gente non era a conoscenza delnumero abnorme di stampanti pre-senti nel comune? Nel settore pri-vato generalmente chi sbaglia paga.Non capisco perchè nel pubblicoquei 121 euro li debbano pagare icontribuenti. Sarebbe un bel se-gnale se a pagare fosse chi ha fattol’acquisto...(che volete farci? Sonoun ottimista cronico!)

Ma proseguiamo. Un altroottimo lavoro è riscontrabile sulversante software. Finalmente,un’amministrazione ha stabilitoche provvederà a sostituire i soft-ware a pagamento (il gettonatowindows e famiglia) con i softwareopen source (ossia gratuiti). Certo,sarà necessario istruire i dipendentinel passaggio dall’utilizzo dai vec-chi e costosi programmi a quelligratuiti, ma non è un’operazionedifficile.

Infine, l’ultima rivoluzioneriguarderà la telefonia fissa. In unodei primi numeri di LiberAdelfia(al tempo con Cellino Nicassio an-cora sindaco), parlavamo della tec-nologia Voip, ossia del passaggiodalle tradizionali linee telefoniche

a quelle che passano attraverso In-ternet. Per intenderci, in manierasemplificativa, parliamo delle co-municazioni similari a quelle diSkype o MSN. Il costo di questelinee sono circa il 90% in meno ri-spetto alle linee attuali. Basta farsiun giro in internet per vedere le ta-riffe.

Insomma, finalmente qual-cosa inizia a muoversi. La strada èstata imboccata. Adesso si passidalle delibere ai fatti.

Antonio Di Gilio

Hollande snobba il

rigore…

… e i mercati non lo

puniscono

Ha aumentato il salario mi-nimo del 2%. Ha abbas-sato la soglia per le

pensioni di anzianità a 60 anni. Haannunciato un’aliquota sui redditidei ricchi al 75%, una tassa sui di-videndi del 3% e sulle scorte petro-lifere del 4%. Ha assicurato cheaumenterà i contributi – già altis-simi – e l’imposta di successione eche recupererà la vecchia patrimo-niale. Infine, ha promesso 65milaassunzioni nel settore pubblico. In-somma, per i fautori del libero mer-cato e delle riforme strutturali,François Hollande è un incubo. SeMario Monti avesse azzardato unasola di queste socialistissime mi-sure, il famigerato spread avrebbetoccato vette inarrivabili.

Eppure, tutto tace. Mentresui quotidiani stranieri, in partico-lare su quelli anglosassoni, i titolicontinuano a somigliarsi tutti (tra ipiù gettonati: «la luna di

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Politica - Società - Inchiestemiele finirà presto» e «la vie en

rose durerà poco»), sui mercati fi-nanziari l’incantesimo regge. Anzi.Non più tardi di lunedì i rendimentisui titoli di Stato francesi a tre e asei mesi, per la prima volta nellastoria, sono stati negativi. Segnoche il mercato pensa che la Franciasomigli molto più alla Germaniache alle peccaminose Italia o Spa-gna. Segno che la “rossa” Parigi èdiventato un porto sicuro, alla paridei Paesi “falchi” guidati da austericonservatori alla Merkel, che ane-lano allo zero deficit come alla pa-nacea di tutti i mali.

Certo, anche Hollande si èimpegnato sul rigore. I numeri peròsono numeri. Nel primo trimestredell’anno il debito è salitoall’89,3% del Pil e il deficit veleg-gia a fine anno verso il 4,5%. Il pre-mier Jean-Marc Ayrault si èimpegnato a ridurlo sotto il 3%l’anno prossimo e di azzerarloquello dopo. Ma anche le stime sulPil sono state riviste allo 0,4% que-st’anno e all’1-1,3% per l’annoprossimo. E Hollande non ci pensaneanche, per dire, a rimandare leassunzioni nel pubblico o a toccarela legge sui licenziamenti, come glichiedono in molti.

Gli analisti, ovvio, avver-tono che bisogna guardare ai rendi-menti dei bond decennali e non aquelli a brevissimo termine. E chenei prossimi mesi sono destinati arisentire dell’«effetto Hollande», senon farà anche riforme strutturali.Però lo spread francese, intanto, èinchiodato a 110 punti, a distanzesiderali dal nostro. Con tutto che inFrancia, negli ultimi 5 anni sonospariti 400mila posti nel manifattu-riero e il Pil pro capite è sceso negliultimi 10 dal 95 al 90% di quello tedeco.E con tutto che una settimana fa i mag-

giori economisti e imprenditori hannochiesto allarmati uno «shock per il rilan-cio della competitività», che è un notopunto debole dell’economia oltralpe. Imercati, per ora, se ne infischiano. El’incantesimo tra i mercati e il «rosso»Hollande resiste.

Tonia Mastrobuoni

Dal burlesche

all’aplomb cambia lo

stile, ma non la sostanza

Corrono voci, in questigiorni, di una possibile ridi-scesa in campo di Berlu-

sconi alle prossime elezionipolitiche.Il fedelissimo Giuliano Ferrara, inun’intervista al tg3, emozionato perla notizia, rivendicava una sostan-ziale continuità dell’azione del go-verno Monti rispetto al governoBerlusconi: ”Mi duole ammet-terlo”, ma sono d’accordo con lui.

Alcuni esempi molto sintetici?Berlusconi ha portato a 41 anni eun mese il requisito per la pensionedi anzianità, Monti a 42 anni e seimesi (praticamente non esiste più).Berlusconi ha tagliato i fondi alla sanitàpubblica, Monti lo ha appena fatto.Berlusconi ha aggredito la scuolapubblica, Monti ha aumentato letasse scolastiche e si appresta a li-cenziare 25000 dipendenti pub-blici, tranne quelli di nominapolitica.Berlusconi ha introdotto 46 formedi contratti precari, il governoMonti li ha ridotti … a 45.Berlusconi ha attaccato la CGIL,Monti dichiara che non sa che far-sene dei sindacati e che la concer-

tazione è un “male per l’Italia”. Potrei continuare con tanti altri

esempi.Certo lo stile è diverso; vuoi

mettere i sorrisi beffardi dellaMinetti con le lacrime della For-nero? Non c’è paragone, è la dif-ferenza tra chi uccide il malato conil sorriso sulla bocca e chi lo uccidedispiaciuto.C’è chi dice che questo governo hacommissariato i partiti. Niente dipiù ipocrita: chi è che vota i prov-vedimenti in Parlamento?La differenza rispetto a ieri e cheoggi la fiducia al governo la dà,oltre al PDL, anche il PD che nonè più all’opposizione, che critica iprovvedimenti e che però poi livota per “salvare l’Italia”.

A mio modesto avviso, inquesto Paese è stata commissa-riata la democrazia.

C’è un vuoto a sinistra diidee, di prospettiva di cose da fareper dare risposte concrete ai lavo-ratori, ai disoccupati , ai giovaniprecari.

Le domande da porsi sonole seguenti:Come si redistribuisce la ricchezzain maniera più equa? Come si ridàdignità al lavoro? Che tipo di eco-nomia dobbiamo perseguire, quelladi carta della speculazione finan-ziaria dello spread, o quella realefatta di lavoro e produzione?

Dalle risposte a questisemplici quesiti che tutti i partitidella sinistra dovrebbero dare,dalla ricerca di una unità sullecose da fare, dipendono le sorti diquesto Paese.La base, i militanti dei partiti dellasinistra dovrebbero interrogare einterrogarsi in un dibattito francosul come ci si presenta alla pros-sima tornata elettorale, anche per-ché, come nei film dell’orrore, avolte ritornano, anzi non se ne sonomai andati.

Pino Carito

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