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LEZIONI DIGITALI 30 COMPETENZE DIGITALI DEL DOCENTE UNITÀ DI APPRENDIMENTO 2 LA 3ª DECLINAZIONE. IL SISTEMA DEL PERFETTO In aula: 33 ore, di cui 19 ore di attività facoltative (F) A casa: 18 ore, di cui 8 ore di attività facoltative (F) TEMPI Aula con lavagna LIM o PC con videoproiettore. Per alcune attività è necessaria la connessione Internet. LUOGHI Lezione La 3 a declinazione: il 1 o gruppo La 3 a declinazione: il 2 o gruppo La 3 a declinazione: il 3 o gruppo Gli aggettivi della 2 a classe L’indicativo perfetto L’indicativo piuccheperfetto L’indicativo futuro anteriore Lezione LIM (PowerPoint personalizzabili per il docente) La 3 a declinazione: il 1 o gruppo La 3 a declinazione: il 2 o gruppo La 3 a declinazione: il 3 o gruppo Gli aggettivi della 2 a classe L’indicativo perfetto L’indicativo piuccheperfetto L’indicativo futuro anteriore Laboratorio di traduzione unità 11: n. 31 p. 187 unità 12: n. 32 p. 201 unità 14: n. 30 p. 237 unità 15: n. 34 p. 254 Videotutorial unità 10: n. 31 p. 174 unità 13: n. 33 p. 220 unità 13: n. 12 p. 223 unità 15: n. 13 p. 257 CONTENUTI DIGITALI Audio Laboratorio delle competenze pp. 224-225, versioni n. 1 e 2 Laboratorio delle competenze pp. 258-259, versioni n. 1 e 2 Test Batterie di test autocorrettivi STRUMENTI INCLUSIVI Vedi UNESCO ICT Competency Framework for Teachers • Saper usare PC e videoproiettore ed eventualmente la LIM. • Saper usare Word, Power Point, Internet. • Saper usare il MEbook di Laboratorio 1.

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l e z i o n i d i g i ta l i3 0

Competenze digitali del doCente

u n i tà d i a p p r e n d i m e n t o 2

la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

In aula: 33 ore, di cui 19 ore di attività facoltative (F)A casa: 18 ore, di cui 8 ore di attività facoltative (F)

tempi

Aula con lavagna LIM o PC con videoproiettore.Per alcune attività è necessaria la connessione Internet.

luoghi

Lezione

La 3a declinazione: il 1o gruppoLa 3a declinazione: il 2o gruppoLa 3a declinazione: il 3o gruppoGli aggettivi della 2a classeL’indicativo perfetto L’indicativo piuccheperfettoL’indicativo futuro anteriore

Lezione LIM (PowerPoint personalizzabili per il docente) La 3a declinazione: il 1o gruppoLa 3a declinazione: il 2o gruppoLa 3a declinazione: il 3o gruppoGli aggettivi della 2a classeL’indicativo perfetto L’indicativo piuccheperfettoL’indicativo futuro anteriore

Laboratorio di traduzione

unità 11: n. 31 p. 187

unità 12: n. 32 p. 201

unità 14: n. 30 p. 237

unità 15: n. 34 p. 254

Videotutorial

unità 10: n. 31 p. 174

unità 13: n. 33 p. 220

unità 13: n. 12 p. 223

unità 15: n. 13 p. 257

Contenutidigitali

Audio

Laboratorio delle competenze pp. 224-225, versioni n. 1 e 2Laboratorio delle competenze pp. 258-259, versioni n. 1 e 2

Test

Batterie di test autocorrettivi

StrumentiinCluSivi

Vedi UNESCO ICT Competency Framework for Teachers

• Saper usare PC e videoproiettore ed eventualmente la LIM.• Saper usare Word, Power Point, Internet.• Saper usare il MEbook di Laboratorio 1.

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l e z i o n i d i g i ta l i 3 1

Competenze digitali dello Studente

• Saper riconoscere i sostantivi della 3a declinazione.

• Saper riconoscere l’indicativo perfetto attivo e passivo.

• Saper riconoscere gli aggettivi della 2a classe e distinguerne l’uso sostantivato.

• Saper riconoscere il piuccheperfetto e il futuro anteriore attivo e passivo.

• Saper riconoscere le diferenze semantiche tra un termine latino e il suo derivato italiano.

• Saper distinguere i diversi signifcati di un termine polivalente.

abilità

• La 3a declinazione: il 1o gruppo

• La 3a declinazione: il 2o gruppo

• La 3a declinazione: il 3o gruppo

• Gli aggettivi della 2a classe

• L’indicativo perfetto

• L’indicativo piuccheperfetto

• L’indicativo futuro anteriore

ConoSCenze

• Saper leggere, analizzare, comprendere e tradurre facili testi latini di vario genere e di diverso argomento.

• Saper cogliere ed evidenziare gli elementi fondamentali, sul piano morfologico e sin-tattico, del sistema linguistico latino anche in rapporto a quello italiano.

• Saper confrontare linguisticamente sul piano lessicale e semantico il latino con l’italia-no e con altre lingue straniere moderne.

• Giungere a un più maturo e consapevole dominio dell’italiano, in particolare per la struttura periodale e per l’acquisizione del lessico astratto.

• Esercitare la traduzione non come meccanico esercizio di applicazione di regole, ma come strumento di conoscenza di un testo e di un autore che permette di immedesi-marsi in un mondo diverso dal proprio e di sentire la sfda del tentativo di riproporlo in lingua italiana.

• Comprendere aspetti della civiltà latina, mettendoli in rapporto al presente.

• Produrre testi e argomentare utilizzando conoscenze provenienti da fonti diverse, an-che digitali, usando il lessico specifco della disciplina.

CompetenzediSCiplinari

CompetenzeChiave

• Competenze linguistiche

• Competenze digitali

• Imparare a imparare

• Competenze sociali e civiche (comprese le competenze personali, relazionali e inter-culturali)

• Spirito di iniziativa e imprenditorialità

• Saper impaginare un testo con programmi di videoscrittura come Word.• Saper preparare una presentazione multimediale in PowerPoint.• Reperire, selezionare e organizzare informazioni in rete.• Saper usare la LIM.• Saper usare il libro di testo digitale, con i suoi contenuti, video, audio, esercizi

e strumenti integrativi.

Vedi European e-Competence Framework 3.0

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l e z i o n i d i g i ta l i3 2 unità di apprendimento 2

la 3ª deClinazione (1º gruppo)

lezione parteCipata 60’ in ClaSSePer facilitare la memorizzazione delle terminazioni dei sostantivi della 3a declinazione, dopo aver spiegato che i sostantivi della 3a declinazione possono essere suddivisi in tre gruppi, proiettare con la LIM il seguente prospetto con le possibili terminazioni dei nomi appartenenti alla 3a declinazione; far rifettere gli alunni sul fatto che alcuni casi sono comuni a tutti i sostantivi della 3a declinazione (nella tabella sono indicati con il colore verde), mentre altri (indicati con il colore rosso) si distinguono a seconda del gruppo di appartenenza.

Singolare pluralem./F. n. m./F. n.

nom. -s / uscite varie uscite varie -es -a / -ia

gen. -is -is -um / -ium -um / -ium

dat. -i -i -ibus -ibus

aCC. -em / -im come il nom. -es come il nom.

voC. come il nom. come il nom. -es come il nom.

abl. -e / -i -e / -i -ibus -ibus

Quindi spiegare proiettando, dal MEbook, la lezione sui sostantivi del 1o gruppo della 3a declinazione, p. 162.Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Eseguire in classe proiettando con la LIM l’esercizio n. 6 a p. 165, che permette agli alunni di esercitarsi sulle ter-minazioni dei sostantivi del 1o gruppo, facendo attenzione a quelle che ricoprono più funzioni logiche.Proiettare quindi dal MEbook la scheda I SEGRETI DELLA TRADUZIONE, Come risalire al nominativo, p. 165, per rifettere con gli alunni sulle possibili uscite del nominativo a partire dalla terminazione del genitivo, ragio-nando sui mutamenti fonetici avvenuti. Eseguire con gli alunni l’esercizio n. 8 a p. 166, per allenarli a risalire al nominativo.

Compiti 60’ a CaSaFar studiare gli argomenti spiegati in classe, in particolare richiedere la memorizzazione delle terminazioni dei sostantivi del 1o gruppo e della tabella a p. 165 per velocizzare la ricerca dei nomi sul dizionario. Assegnare gli esercizi n. 1-2-3-4-5 a p. 164; n. 7 a p. 165; n. 9-10-11 a p. 166; n. 12-13 a p. 167.

lezione parteCipata Sul leSSiCo 60’ in ClaSSeCorreggere gli esercizi svolti a casa. Proiettare con la LIM la scheda PAROLE DA IMPARARE, pp. 163-164, e rifettere sul legame etimologico tra i vocaboli latini e i derivati italiani. Verifcare la memorizzazione delle terminazioni e l’acquisizione del lessico, eseguendo insieme l’esercizio n. 14 a p. 167, e tradurre insieme il brano n. 17 a p. 168.

Compiti 60’ a CaSaFar memorizzare il lessico della scheda PAROLE DA IMPARARE, pp. 163-164, e assegnare gli esercizi n. 15-16 a p. 168. Far leggere a p. 168 la scheda PAROLE DA SCOPRIRE, “Comandante” o “imperatore”? “Donna” o “mo-

glie”?, e far eseguire gli esercizi n. 18-19 a p. 169, in cui è richiesta la resa corretta dei termini appresi.

l e z i o n e 1

la 3ª deClinazione: il 1º gruppo

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l e z i o n i d i g i ta l i 3 3la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

attività di riepilogo

lavoro di gruppo 120’ in ClaSSe (F)Dividere gli alunni a gruppi, con l’accortezza che siano equilibrati per livello, e far eseguire l’esercizio n. 27 a p. 172, che verifca le competenze linguistiche di saper riconoscere caso, numero e genere dei sostantivi della 3a

declinazione appartenenti al 1o gruppo e di saper riconoscere e distinguere i complementi di tempo. Assegnare quindi gli esercizi n. 28-29 a pp. 172-173, che verifcano le competenze lessicali di saper riconoscere l’origine eti-mologica di vocaboli italiani derivati da sostantivi della 3a declinazione appartenenti al 1o gruppo; far tradurre la versione guidata n. 30 a p. 173, per verifcare le competenze di traduzione, e far svolgere la relativa attività.

Compiti 120’ a CaSa (F)Assegnare il brano n. 31 a p. 174, Deuca-

lione e Pirra, con l’aiuto del Videotutorial, che guida l’alunno nell’analisi sintattica della versione; chiedere quindi agli alunni di ricercare un altro mito sulla creazione dell’umanità, da presentare alla classe an-che in formato digitale (è possibile per tale attività chiedere la collaborazione dei do-centi di italiano e di religione).

laboratorio di traduzione e Civiltà 120’ in ClaSSe (F)Prevedere a questo punto due ore di laboratorio di traduzione per raforzare e verifcare il livello di competenza traduttiva raggiunto dalla classe. Prima di iniziare l’attività di traduzione leggere in classe, senza introdurlo, il seguente brano tratto da Le mille e

una notte:«D’un tratto scorgemmo in lontananza un possente edifcio dalle fondamenta solide e dalle alte mura con la porta d’ebano spalancata. Entrammo e ci trovammo in un cortile spazioso, su cui si aprivano molte porte, in fondo al quale era eretto un sopralzo circondato su tre lati da una panca larga, alta e maestosa. A questa erano appesi recipienti per la cottura, e accanto c’era un focolare con un cumulo di legna da ardere e alcuni spiedi di dimensioni notevoli. Il castello era disabitato e la cosa destò in noi grande meraviglia e al contempo paura. Stremati dal continuo peregrinare e vinti dalla fatica, ci gettammo al suolo per riposarci e riprendere fato; continuammo a dormire dal mattino fno all’ora del tramonto. All’improvviso la terra ini-ziò a tremare e sentimmo un fracasso simile a quello provocato da un vento violento che sferza i rami. Dal portone d’ebano era entrato un mostro gigante, alto quanto una palma, nero come la notte tetra, con occhi rossi scintillanti come la lava di un vulcano in eruzione. Scorgemmo due narici enormi, una bocca grande quanto un pozzo, orecchie simili a quelle di un elefante, labbra come quelle di un cammello che pendolava-no sino al petto, unghie simili agli artigli dell’uccello rukh, una corporatura simile a quella umana. Al solo vederlo ci stringemmo gli uni agli altri, terrorizzati e tremanti come una foglia autunnale sbattuta dall’ira dei venti. L’orribile e strana creatura giunse nelle nostre vicinanze, si sedette per un po’ sulla panca; non appena ci vide, si alzò, mi aferrò con la sua mano possente, mi tastò tutto il corpo e mi rigirò come un macellaio che sta per sgozzare una belva. Fortunatamente mi trovò magro e poco invitante e le sue mani, simili alle sbarre di una prigione, mi lasciarono libero. All’istante aferrò un altro uomo, lo tastò e lo rigirò, poi lo gettò a terra e lo liberò perché era ancora più magro di me. A lungo il mostro continuò a tastarci l’uno dopo l’altro, fnché giunse il turno del povero capitano che, essendo grasso e pieno, gli piacque; perciò lo aferrò e lo scaraventò a terra, gli mise il grosso piede sul collo e glielo spezzò. Quindi attizzò il fuoco e si accinse ad arrostire il poverello. Impugnò uno dei piedi e lo inflzò nello spiedo dai piedi fno al capo, rigi-rando il cadavere sulle braci fnché non gli sembrò cotto a puntino. Dopo aver liberato il corpo del capitano dall’arnese, si mise comodamente sulla panca e iniziò a spezzare con le unghie la vittima come fa il ma-cellaio con una gallina. In breve fnì di divorare la carne, poi gettò le ossa a terra dal castello. Dopo questo pasto inaudito si sdraiò sulla panca e cadde in un sonno profondo, cominciando a russare in modo orrendo come un agnello sgozzato. Dormì ìno all’alba del giorno seguente, poi si alzò e si diresse verso una meta sconosciuta. Quando fummo sicuri che si era allontanato, cominciammo a discorrere tra noi e dicemmo:

mitologia

31 Traduciilseguentebrano.

Deucalione e Pirra

Unici sopravvissuti al diluvio, Deucalione e Pirra, incapaci di sopportaregono da Giove di poter ricreare l’umanità.

Cum (“quando”) diluvium evĕnit, totum genus hominum necat, praePyrrham: nam intĕgri in montem Aetnam profugiunt, ubi propter solitualiorum hominum in maestitia vivebant. Itaque deorum patrem rogant: «Aconsuetudinem aut parem (“uguale”, acc. f. sing.) poenam nobis (“per noideorum rex dicit: «Si (cong.) lapĭdes post terga vestra iactabĭtis, lapĭdes DPyrrhae autem feminae». Imperata divina faciunt Deucalion et Pyrrha et i i ĭ

Videotutorial

Guardailvideo

eimparaafare

l’analisisintattica

dellaversione.

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l e z i o n i d i g i ta l i3 4 unità di apprendimento 2

«Sarebbe stato meglio se fossimo stati divorati dalle scimmie oppure se fossimo annegati nelle profondità del mare piuttosto che essere arrostiti e poi inghiottiti a pezzetti. […]». Uscimmo dal castello dell’orrore con la mente annebbiata dalla paura, cercando riparo in qualche angolo dell’isola abitata da quelle strane fere. Nonostante il lungo girovagare non trovammo nessun posto sicuro per nasconderci; così, al calare delle tenebre, ritornammo nuovamente al castello e ci sedemmo per riposare nello stesso luogo della sera precedente. All’improvviso sentimmo la terra tremare, il vento sofare, tuoni e lampi sfrecciare nel cielo. Guardammo terrorizzati verso l’ingresso e vedemmo il mostro nero avanzare verso di noi. Ci aferrò uno dopo l’altro, tastandoci e rigirandoci, ìnché scelse il più grosso e lo inìlzò con un lungo spiedo, sottopo-nendolo alla medesima sorte del capitano. Lo arrostì, lo sbranò, poi si mise a dormire sulla larga panca tutta la notte ìno al sorgere del sole, quando si alzò e cominciò a camminare sull’isola, sparendo alla nostra vista. Dopo esserci accertati che si era allontanato, ci radunammo in consiglio. […] Allora uno di noi incalzò: «Fratelli, ascoltatemi bene. Vi suggerisco di trasportare questa legna da ardere in riva al mare per costruire una barca. Fatto ciò, escogiteremo un piano per uccidere il mostro, poi salperemo […], oppure rimarremo qui ad aspettare l’arrivo di una nave che ci porti in salvo». […] Senza perdere altro tempo, ci mettemmo all’opera e trasportammo la legna per costruire la scialuppa della nostra salvezza. All’ora del tramonto, dopo aver portato a termine la costruzione di una piccola barca, la legammo con una corda in riva al mare. Sotto la coltre delle tenebre, entrammo nel castello, per trascorrere l’ultima notte sull’isola stregata. Mentre discutevamo su come uccidere il mostro, sentimmo la terra tremare sotto i nostri piedi. Arrivò di nuovo quel maledetto essere, furibondo, che ci aferrò l’uno dopo l’altro, tra urla, strepiti e invocazioni, prese il più grosso, lo arrostì, lo dilaniò con le unghie e poi lo divorò. Ultimato il pasto, si addormentò sulla panca con i piedi davanti a noi, russando con il fragore di un tuono improvviso a ciel sereno. Mentre il mostro russava e sognava un’altra preda, sollevammo due spiedi di ferro e li mettemmo nello scoppiettante focolare. Quando i due arnesi diventarono rossi come la lava di un vulcano, glieli ìccammo negli occhi, facendo pressione con tutto il nostro peso. Si alzò con gli occhi traìtti, lanciando un urlo straziante che ci riempì il cuore di paura. Allargò le braccia cercando di aferrarci, mentre noi correvamo in ogni direzione all’impazzata. Credendo che la nostra ultima ora fosse arrivata, piombammo in uno stato di disperazione indescrivibile. Dopo vani tentativi, comprese che doveva rinunciare a mettere le mani su di noi. Volse il capo a destra e a sinistra, poi si diresse a tentoni verso la maestosa porta e la batté con un colpo di testa. Uscì urlando come un folle e calpestando tutto ciò che trovava sulla strada. Quando si fu allontanato e la terra non tremò più, abbandonammo il castello dell’orrore e ci dirigemmo verso la riva per salpare».

(Le mille e una notte, a cura di Hafez Haidar, vol. 3, pp. 995-998, Mondadori)

Chiedere quindi agli alunni se conoscono tale brano e se ricorda loro qualcosa. Far emergere analogie e diferenze tra il testo letto e quanto loro conoscono del Polifemo omerico, riportandole in una tabella alla LIM.Far quindi eseguire la versione n. 32 a p. 174, Due tappe del viaggio di Ulisse.Leggere insieme gli alunni la scheda CONOSCERE LA MITOLOGIA, Ulisse: un mito senza età, a p. 175. Tale proposta di lavoro dovrebbe far rifettere la classe su come i miti circolassero in culture lontane nello spa-

zio e nel tempo, attraverso la trasmissione orale, e su come uno stesso materiale possa dar luogo a varianti molto di-verse a seconda della cultura e del periodo storico.

Compiti 60’ a CaSa (F)Far svolgere gli esercizi Comprendere e Approfondire a p. 175.Chiedere agli alunni di scri-vere un testo in cui spieghi-no in quale personaggio di Ulisse si rispecchiano di più e perché.

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l e z i o n i d i g i ta l i 3 5la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

l e z i o n e 2

la 3ª deClinazione: il 2º gruppo

la 3ª deClinazione (2º gruppo)

lezione parteCipata 60’ in ClaSSeSpiegare proiettando, dal MEbook, la lezione sui sostantivi del 2o gruppo della 3a declinazione, pp. 176-177. Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Proiettare con la LIM la scheda PAROLE DA IMPA-RARE, p. 177, e far rifettere sul legame etimologico tra i vocaboli latini e i derivati italiani. Eseguire in classe, proiettandoli con la LIM, gli esercizi:• n. 5 a p. 178, che permette agli alunni di eserci-

tarsi sulle terminazioni dei sostantivi del 2o grup-po, facendo attenzione a quelle che ricoprono più funzioni logiche;

• n. 14 a p. 180, che richiede l’utilizzazione dei ter-mini appresi nella scheda PAROLE DA IMPARA-RE a p. 177.

Proiettare quindi dal MEbook la scheda I SEGRETI DELLA TRADUZIONE, Come risalire al nominati-

vo del secondo gruppo, p. 179, per rifettere con gli alunni sulle possibili uscite del nominativo a parti-re dalla terminazione del genitivo, ragionando sui mutamenti fonetici avvenuti. Eseguire con gli alunni

l’esercizio n. 9 a p. 180, per allenare gli alunni a risalire al nominativo.

Compiti 60’ a CaSaFar studiare gli argomenti spiegati in classe, in particolare richiedere la memorizzazione delle terminazioni dei sostantivi del 2o gruppo e della tabella a p. 179, per velocizzare la ricerca dei nomi sul dizionario. Assegnare gli esercizi n. 1-2-3-4 a p. 178; n. 6-7-8 a p. 179; n. 10-11-12-13 a p. 180.

lezione parteCipata Sul leSSiCo 60’ in ClaSSe (F)Leggere a p. 182 la scheda PAROLE DA SCOPRIRE, “Giovani”, “città”, “popolo”, e far rifettere gli alunni sul legame etimologico tra i vocaboli latini e i deriva-ti italiani; tale legame è apparentemente immediato per alcuni termini – come adulescens e iuvenis, che fanno pensare subito ai termini italiani “adolescente” e “giovane”, ma che indicano una fascia d’età diversa nell’antica Roma rispetto a quella odierna. Far rifet-tere inoltre sui derivati nascosti, cioè su quei termini che apparentemente non hanno un derivato in italiano, ma che possono essere rintracciati in aggettivi e sostantivi italiani, come puer (“puerile”, “puericultura”, etc.) e urbs (“urbano”, “urbanistica”, etc.).Eseguire insieme l’esercizio n. 18 a p. 182, in cui è richiesto di completare la traduzione delle frasi proposte con i termini appresi.

parole da imparare

Nomi del secondo gruppo

le persone

adulescens, -entis, m. / f. adolescentecivis, civis, m. cittadinogens, gentis, f. gente, stirpe, popolo

hostis, hostis, m. parens, parentis, m. /testis, testis, m. / f.

i concetti

caedes, caedis, f. strage, uccisioneclades, cladis, f. sconfttafames, famis, f. fame

mens, mentis, f. mors, mortis, f. pars, partis, f.

le cose e gli animali

14 Traducileseguentifrasi,poisostituisciisostantivievidenziaticonsin

presentinelleParole da impa rareap. 177.

1. Cur magna cum celeritate ad oppidum (.............................) Messānam scapha (.............................) magnus equĭtum equorumque numerus erat. virgĭnum, inter adversariorum (.............................) tela fumen tranat. •(......................................) fraudium scelerumque est. • 5. Barbarorum rex f(......................................) donis gaudebat. • 6. Pueri (................................) verba m

difficiliora

parole da scoprire

“Giovani”, “città”, “popolo”

Anche in latino, come in italiano, lo stesso concetto può essere esprein apparenza sono si nonimi, ma in realtà si diferenziano per sfumatqualche esempio.

Al sostantivo italiano “giovane” corrispondono tre termini latini: – puer (“fanciullo”), propriamente riferito a chi non ha raggiunto

ancora uscito dalla pueri tia (“giovane età”), indica anche l’uom“ ”

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l e z i o n i d i g i ta l i3 6 unità di apprendimento 2

attività di riepilogo

veriFiCa delle Competenze 120’ in ClaSSeSvolgere in classe la VERIFICA DELLE COMPETENZE, a pp. 185-

188, in particolare:

• l’esercizio n. 26 a p. 185, che verifca le competenze linguistiche

di saper riconoscere caso, numero e genere dei sostantivi della

3a declinazione appartenenti al 2o gruppo;

• gli esercizi n. 28-29 a p. 186, che verifcano le competenze les-

sicali di saper riconoscere l’origine etimologica di vocaboli ita-

liani derivati da sostantivi della 3a declinazione appartenenti al

2o gruppo e di saper memorizzare alcuni “falsi amici” della 1a, 2a

e 3a declinazione;

• far tradurre e svolgere le relativa attività della versione guidata

n. 30 a p. 186, che verifca le competenze di traduzione.

Compiti 60’ a CaSa (F)Far eseguire la traduzione della versione Abitare sopra le terme,

n. 32 a p. 187.

Far leggere la scheda CONOSCERE LA CULTURA, Anda-

re alle terme, a p. 188, e far svolgere gli esercizi Comprendere e

Approfondire.

Per l’esercizio n.  5 richiedere la realizzazione di un PowerPoint

corredato di immagini.

Chiedere inoltre agli alunni di rifettere sull’uso delle terme ieri e

oggi.

l e z i o n e 3

la 3ª deClinazione: il 3º gruppola 3ª deClinazione (3º gruppo)

lezione parteCipata 60’ in ClaSSeSpiegare proiettando, dal MEbook, la lezione sui sostantivi del 3o gruppo della 3a declinazione, pp. 189-190.

Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.

Proiettare con la LIM la scheda PAROLE DA IMPARARE, p. 190, e far rifettere sul legame etimologico tra i vo-

caboli latini e i derivati italiani.

Far eseguire agli alunni, a coppie, gli esercizi n. 1 a p. 190, n. 2-3-4-5-6 a p. 191.

Compiti 120’ a CaSaFar studiare le terminazioni dei sostantivi del 3o gruppo della 3a declinazione e assegnare gli esercizi n. 7-8-9-10-

11-12 a p. 192, che permettono agli alunni di fssare le desinenze della 3a declinazione.

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l e z i o n i d i g i ta l i 3 7la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

le partiColarità della 3ª deClinazione

lezione parteCipata 30’ in ClaSSeDopo aver spiegato le particolarità della 3a declinazione, pp. 194-195, eseguire in classe, proiettandoli con la LIM, gli esercizi n.  17 a p. 195 e n. 21 a p. 196, che permettono agli alunni di esercitarsi su questo argomento.

attività di riepilogo

laboratorio di traduzione e lavoro di gruppo 120’ in ClaSSe (F)Eseguire in classe la traduzione Cerere e

Proserpina, n.  32 a p.  201, applicando il metodo di analisi sintattica appreso. Gli alunni più in difcoltà possono ricorrere all’aiuto del Laboratorio.

lavoro di gruppo 120’ a CaSa (F)Dividere la classe in tre gruppi e assegnare ad ogni gruppo uno dei seguenti compiti: • ricercare altre varianti del mito di Cere-

re e Proserpina;• ricercare altri miti sulla nascita delle

stagioni;• ricercare altri miti che spieghino l’origi-

ne di fenomeni atmosferici.Richiedere la realizzazione di un Power- Point.

reStituzione dei lavori di gruppo 60’ in ClaSSe (F)Ogni gruppo elegge un portavoce e, proiettando alla LIM la presentazione PowerPoint realizzata, presenta alla classe la ricerca svolta.

Compiti 120’ a CaSa (F)Far tradurre per casa il brano Enea negli Inferi, n. 33 a p. 201. Chiedere quindi di fare una ricerca sulla di-scesa di uomini nel regno dei morti, sia nella lettera-tura greca sia in quella latina (mito di Alcesti, Orfeo ed Euridice, Odisseo, etc.), e sul signifcato che tale discesa assume nei diversi racconti.Far leggere infne la scheda CONOSCERE LA CUL-TURA, Riti funebri e culto dei morti, a p. 202, e far svolgere gli esercizi Comprendere e Approfondire.Se la classe dimostra interesse per l’argomento è pos-sibile approfondire anche uno dei seguenti temi:• le iscrizioni funerarie nell’antica Roma (cenni

di epigrafa e analisi di alcune famose iscrizioni romane);

• epigrammi funerari;• il culto dei morti nell’antica Grecia: analogie e dif-

ferenze con quello romano;• ricerca sul rito funebre ieri e oggi, nella nostra e

nelle altre culture; analogie e diferenze.

cultura

32 Traduciilseguentebrano.

Cerere e Proserpina

Invaghito di Proserpina, la bella fglia della dea Cerere, Plutone la rapisnel regno dei morti. La disperazione della madre e della natura è tale da soluzione di compromesso.

Ceres clara frugum dea erat et in multis Siciliae urbĭbus colebatur; Iŏvi venustam puellam Proserpĭnam. Cereris flia iucunde per prata errabat cet varios veris fores in agris circa urbem Hennam colligebat. Sed olim Pamoris plenus, puellam rapĕre et eam (“lei”, acc.) uxōrem ducĕre constituit.igĭtur evādit, virgĭnem abrĭpit et in regnum suum portat. Perdiu (avv.) Cignorat; ideo taedas ex Aetnae vertice infammat et per universas orbis requirĕre non intermittit: tota loca clamorĭbus et querēlis persŏnant. Tum neque herbae forescunt neque arbŏres crescunt; ubique frugum messiumqCeres terram neglĕgit. Denĭque miserae matris dolor deorum hominumquIuppĭter Plutonis facĭnus deae apĕrit aequasque pacis condiciones inter Cstatuit. Ceres igĭtur natam reppĕrit, rursusque natura forēre incĭpit.

Laboratorio

Applica il metodo

svolgendo

l’analisi sintattica

della versione,

quindi scrivi la

traduzione.

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l e z i o n i d i g i ta l i3 8 unità di apprendimento 2

l e z i o n e 4

gli aggettivi della 2ª ClaSSegli aggettivi della 2ª ClaSSe

lezione parteCipata 90’ in ClaSSeSpiegare proiettando, dal MEbook, la lezione sugli

aggettivi della 2a classe, pp. 226-228.

Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca

immediata.

Proiettare con la LIM la scheda PAROLE DA IMPA-

RARE, p. 228, e far rifettere sul legame etimologico

tra i vocaboli latini e i derivati italiani.

Eseguire insieme, proiettandoli con la LIM, gli eser-

cizi n. 4 a p. 229 e n. 10 a p. 230, che permettono

agli alunni di rifettere sulla concordanza aggettivo-

sostantivo. Far eseguire agli alunni, a coppie, gli eser-

cizi n. 1-2 a p. 228 e n. 5-6-7-8-9 a p. 229.

attività di riepilogo

veriFiCa delle Competenze 120’ in ClaSSe (F)Svolgere in classe la VERIFICA DELLE COMPETENZE, a

pp. 235-238, in particolare:

• gli esercizi n. 25-26 a pp. 235-236, che verifcano le compe-

tenze linguistiche di saper riconoscere e usare correttamente

gli aggettivi della 2a classe;

• gli esercizi n. 27-28 a p. 236, che verifcano le competenze

lessicali di saper distinguere il campo semantico degli aggettivi

e di saper individuare e memorizzare sinonimi e contrari;

• la versione guidata Prometeo dona il fuoco agli uomini, n. 29 a

p. 237, per verifcare le competenze di traduzione, e la relativa

attività, con esercizi su morfologia, sintassi e lessico.

laboratorio di traduzione 120’ in ClaSSe (F)Dividere la classe in gruppi e far eseguire la traduzione della ver-

sione Una storia di fantasmi, n. 31 a p. 237. Correggere, facendo

leggere al portavoce di ogni gruppo la traduzione di un periodo.

Leggere la scheda CONOSCERE LA CULTURA, Tra supersti-

zione e magia, a p. 238, e far svolgere gli esercizi Comprendere

e Approfondire. Per l’esercizio n. 4 richiedere la realizzazione

di un testo in Word.

Se la classe dimostra interesse per l’argomento è possibile:

• prevedere un approfondimento sul tema “Oracoli e divina-

zione nell’antica Grecia”;

• far leggere alcuni brani dell’orazione De magia di Apuleio.

25 Traducileseguentifrasiesvolgileattivitàrichieste.

1. Paupĕres et divĭtes compăra: saepe pauper beatus (avv.) divĭtum hilarĭtas falsa est. • 2. Patres C. Mucio (Liv.) • 3. Clientes sedŭli ad potentis domini salutatiosalutis causā suum periculum neglexērunt. (Ces.) • 5. Omplur.) habet; sentit igĭtur calĭda et frigĭda, dulcia et amaconiurationis princĭpes convocat. (Sall.) • 7. Incredibili ceoccupavērunt et auxilio suis venērunt. • 8. Rex Codrus

a. Individuagliaggettividellasecondaclasseeinseriscili

a tre uscite a due uscite

10 Traducileseguentifrasi,poisostituiscigliaggettividellaprimaclasse

secondaclasseindicatitraparentesi.

1. In Romanorum castris magna (ingens, ingentis ...............................

2. Animo laeto (felix, felīcis .....................................) sedŭli discipuli V

3. Dominus non multos servos cupit, sed fdos (fdelis, -e .................

4. Legatus cum multis (omnis, omne ....................................) copiis pe

5. Consul in adversa fortuna frmum (constans, constantis ...........

monstrabat.

6. Modestorum (simplex, simplĭcis ................................) virorum morum (insŏlens, insolentis ...................................) vituperamus.

difficiliora

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l e z i o n i d i g i ta l i 3 9la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

l e z i o n e 5

il SiStema del perFetto attivo

il perFetto

lezione parteCipata 30’ in ClaSSeDal MEbook, presentare la spiegazione del sistema del perfetto proiettando sulla LIM la lezione sull’indicativo perfetto attivo (pp. 203-204).

Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Proiettare la scheda PAROLE DA IMPARARE, pp. 204-205, che permette di ripassare i paradigmi di verbi frequenti già incontrati nelle precedenti unità, sofermandosi sul tema del perfetto. Proiettare e svolgere gli esercizi n. 2 a p. 205, che richiede di sce-gliere la traduzione italiana errata di alcune forme di perfetto lati-ne, e n. 8 a p. 206, che richiede la trasformazione di alcune forme verbali al presente nelle corrispondenti forme di perfetto.

Compiti 60’ a CaSaFar memorizzare la coniugazione del perfetto indicativo attivo e i paradigmi della scheda PAROLE DA IMPARA-RE a pp. 204-205.Far eseguire gli esercizi n. 3-4-5-6-7 a p. 206.

lezione parteCipata e laboratorio di traduzione 120’ in ClaSSeDal MEbook, continuare la spiegazione del sistema del perfetto proiettando sulla LIM la lezione sul perfetto pas-sivo, pp. 211-212.Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Visionare insieme agli alunni la scheda PAROLE DA IMPARARE a pp. 212-213 e proiettare e svolgere l’esercizio n. 24 a p. 214, che richiede la trasformazione di alcune forme verbali al presente nelle corrispondenti forme di perfetto.Tradurre, eseguendo l’analisi alla LIM secondo il metodo appreso, il brano n. 26 a p. 215, Dedalo e Icaro.

Compiti 60’ a CaSaFar memorizzare la coniugazione del perfetto e il lessico della scheda a pp. 212-213.Far eseguire gli esercizi n. 17-18-19-20-21 a p. 213 e n. 22-23 a p. 214.

attività di riepilogo

veriFiCa delle Competenze 120’ in ClaSSeFar svolgere in classe, a coppie, la VERIFICA DELLE COMPETENZE, a pp. 218-220, in particolare:• l’esercizio n. 29 a p. 218, che verifca le competenze linguistiche di saper

riconoscere l’indicativo perfetto attivo e passivo; • gli esercizi n. 30-31 a p. 219, che verifcano le competenze lessicali di

saper distinguere il signifcato dei verbi composti a partire dall’analisi del preverbio;

• far tradurre e svolgere le relativa attività della versione guidata Camillo

esorta alla battaglia i soldati sfduciati, n. 32 a p. 219, che verifca le competenze di traduzione.

Correggere gli esercizi e la versione.

8 Nelleseguenti frasid’autoretrasforma levocive

perfetto,ripristinandocosìiltestooriginale,quindit

1. Hora fere quarta sol nebŭlam dispellit .........

conspiciunt .................................. Romani. (Liv.)

2. Aquae magnae bis (avv.) eo (“quel”, abl. m. sinagros inundat .................................. cum magna

b d l f

difficiliora

versione guidata

32 Traduciilbranoesvolgileattivitàchese

Camillo esorta alla battaglia i sold

Il tribuno militare Furio Camillo ricopassate e li esorta a combattere con on

Camillus pugnam parabat copiasque «Militum mentes turbatae sunt, arma excessērunt, quia rumores de magno

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l e z i o n i d i g i ta l i4 0 unità di apprendimento 2

Compiti 60’ a CaSaFar svolgere con l’aiuto del Videotutorial la traduzione della versione Il cervo alla fonte, n. 33 a p. 220.

laboratorio di traduzione 60’ in ClaSSe (F)Dividere la classe in gruppi equilibrati per livello e far svolgere la tradu-zione della versione Guerra e pace tra Romani e Sabini, n. 34 a p. 220. Correggere facendo leggere un periodo a testa ai portavoce dei gruppi.Leggere la scheda CONOSCERE LA CULTURA, I Romani alla guerra, a p. 221, e far svolgere gli esercizi Comprendere e Approfondire. Per l’esercizio n. 6 richiedere la realizzazione di una presentazione Power-Point corredata di immagini.A questo punto è possibile prevedere una delle seguenti attività: • un approfondimento di civiltà sull’uso delle armi nell’antica Grecia

e nell’antica Roma (prevedere al termine dell’approfondimento la vi-sita alla sezione delle armi presso un museo locale di storia romana o greca);

• la visione del flm Il Gladiatore; • un approfondimento di civiltà sull’organizzazione dell’esercito nel l’antica Grecia e nell’antica Roma; • la visita guidata ad una città del proprio territorio con pianta romana.

attività di ripaSSo e reCupero 120’ a CaSa (F)Per far ripassare le regole fnora afrontate assegnare per casa gli esercizi proposti a pp. 222-223, esercizi che permettono di verifcare sia il livello di conoscenze raggiunto dagli alunni sia lo sviluppo delle abilità di analisi, comprensione e traduzione.

laboratorio delle Competenze 120’ in ClaSSe (F)Proiettare con la LIM e svolgere in classe il Laboratorio delle com-petenze, a pp. 224-225, in particolare:• la versione Il coraggio di Muzio Scevola, n.1 a p. 224, che, prov-

vista di audio, richiede agli alunni di saper distinguere i connet-tivi coordinanti e subordinanti e di saper riconoscere e rendere in italiano le strutture morfosintattiche più rilevanti;

• la versione La vedova e il soldato, n.  2 a p. 225, che, provvi-sta anch’essa di audio, presenta un laboratorio di lessico che ri-chiede di risalire al signifcato dei termini sulla base del lessico italiano, insegnando agli alunni ad avere consapevolezza, nel confronto, delle continuità e discontinuità tra lessico italiano e latino.

il piuCCheperFetto

lezione parteCipata 60’ in ClaSSeDal MEbook, spiegare il sistema del perfetto proiet-tando sulla LIM la lezione sull’indicativo piucche-perfetto attivo e passivo (pp. 239-240).Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Proiettare la scheda PAROLE DA IMPARARE, a p. 241. Proiettare e svolgere gli esercizi n.  2 a p. 241, che richiede di scegliere la traduzione italiana corretta di

analisi linguistica

1 Dopoaverlettoconattenzioneiltesto,svolgilesegsottolinea le voci verbali che costituiscono i predicati

suddividi ciascun periodo in proposizioni (tante quan

individua il soggetto e i complementi diretti e indire

completa le note;

traduci.

Il coraggio di Muzio Scevola

Anche se fallisce nell’obiettivo di uccidere il rel’ammirazione del nemico per il coraggio con cu

Roma a Porsēnna, Etruscorum rege, obsidebaadulescens populum Romanum servitute indignuab hostĭbus ullis obsessus est. Ergo Mucius penTibĕrim navit et ad hostium castra pervēnit. In coconstĭtit. Ibi scribam cum rege vidit: militĭbus en

Audio

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l e z i o n i d i g i ta l i 4 1la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

alcune forme di piuccheperfetto latine; n. 6 a p. 242, che richiede la trasformazione di alcune forme verbali al perfetto nelle corrispondenti forme di perfetto e di volgere le frasi dall’attivo al passivo o viceversa.

Compiti 60’ a CaSaFar memorizzare la coniugazione del piuccheperfetto indicativo attivo e passivo e i paradigmi della scheda PARO-LE DA IMPARARE a p. 241.Far eseguire gli esercizi n. 1 a p. 241, n. 3-4-5-6-7 a p. 242.

il Futuro anteriore

lezione parteCipata 30’ in ClaSSeDal MEbook, presentare la spiegazione del sistema del perfetto proiettando sulla LIM la lezione sull’indicativo futuro anteriore at-tivo e passivo (pp. 243-244).Far eseguire alla LIM ad un alunno la verifca immediata.Proiettare e svolgere gli esercizi n.  10 a p.  245, che richiede di scegliere la traduzione italiana corretta di alcune forme di futuro anteriore latine; n. 15 a p. 246, che richiede di completare le fra-si proposte con il futuro semplice e poi di trasformarlo in futuro anteriore.

attività di riepilogo

ripaSSo e reCupero 120’ in ClaSSe (F)Prevedere, giunti a circa metà del programma del pri-mo anno, una sospensione didattica: dividere la classe in due gruppi e proporre le attività di Ripasso e recupero, a pp. 256-257, agli alunni che presentano delle difcoltà di apprendimento o un livello sufciente, e un approfondi-mento di civiltà agli alunni che presentano un buon livel-lo. Se possibile prevedere che tali attività si svolgano per classi parallele, in modo che un docente segua il gruppo del recupero e uno quello del potenziamento.

laboratorio delle Competenze 120’ in ClaSSe (F)Proiettare con la LIM e svolgere in classe il Laborato-rio delle competenze, a pp. 258-259, in particolare:• la versione Imprese di Pompeo, n. 1 a p. 258, che,

provvista di audio, richiede agli alunni di saper di-stinguere i connettivi coordinanti e subordinanti e di saper riconoscere e rendere in italiano le strut-ture morfosintattiche più signifcative;

• la versione L’anello di Gige, n.  2 a p.  259, che, provvista anch’essa di audio, presenta un labora-torio di lessico in cui si richiede di risalire al si-gnifcato dei termini sulla base del lessico italiano, insegnando agli alunni ad avere consapevolezza, nel confronto tra le due lingue, delle continuità e discontinuità tra lessico italiano e latino.

analisi lessicale

2 Dopoaverlettoconattenzioneiltesto,svolgileseguentioperazioni:

se possibile, prima di ricorrere al dizionario, cerca di risalire al signifcato de

italiano;

completa le note;

traduci.

L’anello di Gige

In una voragine apertasi sotto terra il pastore Gige trova un anellovisibilità. Se ne servirà per eliminare il re Candaule, di cui era servisovrano.

Olim in Lydia, postquam terra magnis imbrĭbus discessĕrat, Gyge(“voragine”, acc. m. sing.) occĭdit aeneumque equum, ut (“come”) faIn equi laterĭbus fores erant et iuvenis, postquam eas (“le”, acc. fhomĭnis mortui vidit magnitudine inusitata anulumque aureum idetraxit, Gyges induit, tum in pastorum concilium venit. Ibi cumconvertĕrat, a nullo homĭne videbatur, Gyges autem omnia videbacum in locum anulum invertĕrat. Ităque quia tantam opportunitatinterēmit, omnes hostes sustŭlit, nec quisquam (nec... quisquam “e

Audio

10 Sceglilatraduzioneitalianacorrettadelleseguenti

1. fuĕrint saranno stati furono

2. reddita erit sarà restituita era restituita

3. cucurrĕris correrai avevi corso

4. administrata erunt (quelle cose)

saranno amministra erano amministrate

5. statuĕrit avrà stabilito

faciliora

Test

13 Traduciilseguentebrano.

Imprese di Filippo di Macedonia

Superate le difcoltà iniziali del regno, Filippo di MaUn’inattesa congiura di palazzo blocca il suo progettcontro i Persiani.

Postquam Philippus admŏdum iuvĕnis patri Amyntregnum frmum et amplum constituit. Adulescentŭlus strenuum ducem, diu fuĕrat; tunc autem Tebarum Graecorum omnium mores cognovĕrat. Regni initiahostium insidias, turbĭda fuērunt. Philippus autempericŭla superavit, hostium copias ex Macedonia fuinvasit. Frustra Demosthĕnes, clarus Atheniensis o

Videotutorial

Guardailvideo

eimparaafare

l’analisisintattica

dellaversione.

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l e z i o n i d i g i ta l i4 2 unità di apprendimento 2

indiCatori giudizio puntimax 2

min 0,5

punti aSSegnati

ComprensioneComprendere e tradurre

facili testi latini di

vario genere e di diverso

argomento.

Comprende efcacemente testi orali/scritti cogliendone senso e struttura, compie le inferenze necessarie alla comprensione ; interpreta un testo in riferimento al contesto e al signifcato per il nostro tempo.

2

_/2Comprende bene testi orali/scritti cogliendone senso e struttura, compie le inferenze necessarie alla comprensione.

1,5

Comprende sufcientemente testi orali/scritti cogliendone senso e struttura, compie le inferenze necessarie alla comprensione.

1

Comprende con difcoltà testi orali/scritti cogliendone solo il senso generale. 0,5

Competenza linguisticaCogliere gli elementi

morfologici, sintattici

e lessicali del sistema

linguistico latino, anche

in rapporto a quello

italiano e di altre lingue

straniere moderne.

Coglie efcacemente gli elementi morfologici (3a declinazione, gli aggettivi della 2a classe, l’indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore), sintattici e lessicali (v. schede PAROLE DA IMPARARE) del sistema linguistico latino, confrontandolo con quello italiano e di altre lingue straniere moderne.

2

_/2Coglie bene gli elementi morfologici, sintattici e lessicali del sistema linguistico latino, confrontandolo con quello italiano e di altre lingue straniere moderne.

1,5

Coglie sufcientemente gli elementi morfologici, sintattici e lessicali del sistema linguistico latino, confrontandolo con quello italiano.

1

Coglie con difcoltà gli elementi morfologici, sintattici e lessicali del sistema linguistico latino.

0,5

Competenza traduttivaEsercitare la traduzione

non come meccanico

esercizio di applicazione

di regole, ma come

strumento di conoscenza

di un testo e di un

autore.

Legge efcacemente il testo da tradurre, lo analizza, lo contestualizza e lo interpreta; lo traspone nella lingua d’arrivo, tenendo conto della correttezza linguistica e della coerenza semantica, rendendolo ricco di senso per il lettore italiano.

2

_/2Legge bene il testo da tradurre, lo analizza e lo contestualizza; lo traspone nella lingua d’arrivo, tenendo conto della correttezza linguistica e della coerenza semantica, rendendolo comprensibile per il lettore italiano.

1,5

Legge e analizza in modo sufciente il testo da tradurre; lo traspone discretamente nella lingua d’arrivo.

1

Legge e analizza a fatica il testo da tradurre; lo traspone nella lingua d’arrivo, con lacune linguistiche e semantiche.

0,5

Strumenti concettualiComprendere aspetti

della civiltà latina,

mettendoli in rapporto

al presente.

Comprende a fondo aspetti, processi e avvenimenti della civiltà latina (i miti di Ulisse, Cerere e Proserpina, le terme, riti funebri e culto dei morti, superstizione e magia, la guerra) e usa criticamente conoscenze e abilità acquisite per capire il presente.

2

_/2Comprende aspetti della civiltà latina e usa discretamente conoscenze e abilità acquisite.

1,5

Comprende alcuni aspetti della civiltà latina e usa non sempre in modo appropriato conoscenze e abilità acquisite.

1

Comprende pochi e semplici aspetti della civiltà latina e usa raramente e non sempre appropriatamente conoscenze e abilità acquisite.

0,5

produzione scritta e oraleProdurre testi e

argomentare utilizzando

conoscenze provenienti

da fonti diverse, anche

digitali, usando il lessico

specifco della disciplina.

Espone le conoscenze acquisite e ricercate, anche su fonti digitali, in particolare sui temi della cultura latina visti sopra, operando efcaci collegamenti e argomentando in maniera convincente le proprie rifessioni, mediante un linguaggio pertinente ed elaborato.

2

_/2Espone le conoscenze acquisite e ricercate, operando discreti collegamenti e argomentando le proprie rifessioni, mediante un linguaggio corretto.

1,5

Espone in modo sufciente le conoscenze acquisite, usando un linguaggio semplice. 1Espone le conoscenze acquisite con molte lacune, anche linguistiche. 0,5

totale _/10

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE

Competenze diSCiplinari

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l e z i o n i d i g i ta l i 4 3la 3ª deClinazione. il SiStema del perFetto

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE

Competenze Chiavevalutazione

indiCatori giudizio puntimax 2

min 0,5

punti aSSegnati

Competenze linguistiche

Comprensione e produzione di messaggi di genere diverso utilizzando linguaggi e supporti diversi (cartacei, informatici e multimediali).

Comunica in modo efcace, coerente e corretto, usando vari tipi di linguaggi, le diverse conoscenze apprese sui temi dei miti di Ulisse, Cerere e Proserpina, delle terme, dei riti funebri, della magia, della guerra, in relazione al contesto e allo scopo.

2

_/2Comunica bene, usando vari tipi di linguaggi, le diverse conoscenze apprese, in relazione al contesto e allo scopo. 1,5

Comunica sufcientemente le conoscenze apprese, in relazione al contesto e allo scopo.1

Comunica con difcoltà le diverse conoscenze apprese, in relazione al contesto e allo scopo.0,5

Competenza digitale

Utilizzo degli strumenti e delle tecnologie (Word, PowerPoint, Internet, MEbook, LIM).

Usa in modo avanzato i software per la videoscrittura e per le presentazioni, gli strumenti del libro digitale, la LIM, i motori di ricerca per gli approfondimenti di cultura (v. temi riportati sopra).

2

_/2Usa in modo intermedio i software per la videoscrittura e per le presentazioni, i motori di ricerca, gli strumenti del libro digitale, la LIM. 1,5

Usa in modo base i software per la videoscrittura e per le presentazioni, i motori di ricerca, gli strumenti del libro digitale, la LIM. 1

Non sa usare in modo autonomo i software per la videoscrittura, i motori di ricerca, gli strumenti del libro digitale, la LIM. 0,5

Competenze sociali e civiche

Autonomia, responsabilità, partecipazione e collaborazione alla vita scolastica e alla società civile.

Comprende i diversi punti di vista sui temi della civiltà romana approfonditi, contribuendo, in modo efcace e costruttivo, all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei bisogni e dei diritti fondamentali propri e altrui.

2

_/2Comprende i diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività collettive. 1,5

Comprende con difcoltà i diversi punti di vista, contribuendo solo in parte all’apprendimento comune. 1

Non comprende in modo autonomo i diversi punti di vista e non contribuisce all’apprendimento comune. 0,5

imparare a imparare

Organizzazione del proprio apprendimento, svolgimento di attività di problem solving (traduzione), individuazione di collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti.

Organizza in modo efcace il proprio apprendimento, utilizzando pluralità di fonti, defnendo tempi, modalità e strumenti; afronta situazioni problematiche, formulando ipotesi di soluzione originali; individua ed esprime in modo coerente collegamenti e relazioni sui temi della civiltà romana approfonditi (v. sopra), individuandone analogie e diferenze.

2

_/2

Organizza bene il proprio apprendimento; afronta situazioni problematiche, formulando ipotesi di soluzione; individua ed esprime in modo abbastanza chiaro collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi, concetti.

1,5

Organizza sufcientemente il proprio apprendimento; afronta semplici situazioni problematiche, formulando ipotesi di soluzione facili; individua ed esprime in modo essenziale collegamenti e relazioni tra fenomeni e concetti.

1

Non organizza autonomamente il proprio apprendimento; afronta con difcoltà situazioni problematiche. 0,5

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Progettazione e realizzazione di un prodotto, usando le conoscenze apprese e organizzando i materiali.

Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese sui temi della civiltà romana, organizzando in maniera razionale e originale il materiale. 2

_/2

Utilizza nel complesso le conoscenze apprese, organizzando in modo appropriato il materiale. 1,5

Utilizza discretamente le conoscenze apprese, orientandosi nell’organizzazione del materiale. 1

Utilizza parzialmente le conoscenze apprese, organizzando in maniera non sempre corretta il materiale. 0,5

totale _/10

3 4 5 6 7 8 9 10Scarso Insufciente Mediocre Sufciente Discreto Buono Ottimo Eccellente