Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula...

35
Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00 - 15.00 D. Frezza

Transcript of Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula...

Page 1: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

Lezione III-IV martedì 9-11-2010

corso di genomica

laurea magistrale Biotecnologia Industriale

aula 6orario : Martedì ore 14.00 - 16.00

Giovedì ore 13.00 - 15.00

D. Frezza

Page 2: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

uso dell’informazione

col sequenziamento c’è stata l’illusione di poter sapere veramente tutto dei genomi e dell’informazione genetica,ma è nata la genomica perchè si capiva che il problema era più complesso

Page 3: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

polarismi scoperta con i sequenziamenti

procarioti ed eucarioti : variazione e conservazione

mettiamo insieme queste due evenienze formamlmente in opposizione.

abbiamo visto che esiste una polarità una discrepanza logica che appare spesso in naturala polarità è compatibile senza dover eliminare una delle due?come possiamo rendere compatibile una contrapposizione così forte?

la risposta la sapete già: è possibile

i meccanismi che rendono possibile abbiamo detto che giocano sulla variabile tempo

Page 4: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

gestire il polarismosalviamo il polarismo utilizzando questa contraddizione,possono coesistere entrambe: variabilità e conservazione

il primo nei tempi lunghi, il secondo nel tempo breve

Abbiamo già detto: era implicita in Mendel la conservazione era implicita in Darwin la variabilità delle specie una nell’altra

quando è stata scoperta la mutagenesi si è aperta una nuova finestra per interpretare questi due fenomeni

Page 5: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

la variabilità come mutazione

In the 1920s, Hermann Muller discovered that x-rays caused mutations in fruit flies. He went on to use x-rays to create Drosophila mutants that he used in his studies of genetics. He also discovered that x-rays not only mutate genes in fruit flies but also have effects on the genetic makeup of humans.[1] The first mutagens to be identified were carcinogens, or cancer-causing substances. Early physicians detected tumors in patients more than 2,000 years before the discovery of chromosomes and DNA. In 500 B.C., the Greek Hippocrates named crab-shaped tumors cancer, meaning crab.

1 Campbell, Neil A. and Jane B. Reece. Biology. 7th ed. San Francisco, CA: Pearson Education, Inc, 2005.

Page 6: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

scoperta legata ad un evento tragico

chi scoprì il fenomeno legato alla variabilità genetica se ne accorse associando l’uso di sostanze tossiche belliche ad eventi di trasformazione genetica: le mutazioni

prima Muller con Drosofila e raggi X, poi UV e poi la chimica: mostarda azotata, azoiprite ed altre in seguito, scoperte dalla Charlotte Auerbach

Page 7: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

mutagenesi chimica

The discovery of Mustard Gas by Charlotte Auerbach and Robson Science. 1947 Mar 7;105(2723):243-7.The Chemical Production of Mutations.Auerbach C, Robson JM, Carr JG.

Nature. 1946 Mar 9;157:302.Chemical production of mutations.AUERBACH C, ROBSON JM.

Perspectives on genetics: anecdotal, historical, and critical ... - Google Books ResultJames Franklin Crow, William F. Dove - 2000 - Medical - 723 pagesJune 1993 The Discovery of Mustard Gas Mutagenesis by Auerbach and Robson in ... had been obtained from experiments on chemical mutagenesis prior to 1940. ...books.google.it/books?isbn=029916604X...

Page 8: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

bilanciato il polarismo

possono coesistere variabilità e conservazione

studio dei genomi tramite sequenziamento completo

slancio nella ricerca genomica e sviluppo di nuove tecniche

nuove applicazioni di tecniche già note per sveltire i metodi

Page 9: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

i genomi a disposizione

procarioti compatti ma senza meiosi (aploidi)

eucarioti con nuove strutture per la diploidia

la complicazione a partire dagli eucarioti unicellulari

lieviti, funghi, (Saccharomyces, Neurospora)

strutture di base invariate già dai procarioti:

RNA, ribosomi, tRNA, polimerasi membrane,

le nuove evidenze:

Page 10: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

la conoscenza negli eucarioti

strutture paraloghe nelle nuove funzioni

(omologie analogie)

ma le nuove strutture ancora non si conoscono

si parte dai geni, ma sono il 5%

TUTTO IL RESTO é nuovo e questa è GENOMICA

si sapeva che c’era il DNA ripetuto: trasposoni, regioni GC rich, mini e microsatelliti e poi?

Page 11: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

i meccanismi dell’evoluzione elementare

i processi evolutivi sono lontani da essere compresi nella complessità

alcuni sono evidenti dalle analisi genomiche più semplici

come abbiamo detto i confronti “evolutivi” ci aiutano

i confronti ci parlano del rapporto tra funzione e strutture

Page 12: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

i geni divergono e si duplicano

Geni ortologhi e geni paraloghi

Geni ortologhi: geni simili riscontrabili in organismi correlati traloro. Il fenomeno della speciazione porta alla divergenza dei genie quindi delle proteine che essi codificano.es. la -globina di uomo e di topo hanno iniziato a divergere circa80 milioni di anni fa, quando avvenne la divisione che dette vita ai primati e ai roditori. I due geni sono da considerarsi ortologhi.

Geni paraloghi: geni originati dalla duplicazione di un unico gene nello stesso organismo.es. -globina e -globina umana hanno iniziato a divergere inseguito alla duplicazione di un gene globinico ancestrale. I due geni sono da considerarsi paraloghi.

Page 13: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

variabilità per divergenza

Gene ancestrale

duplicazione genica

Gene A

Gene B

speciazione

ortologhi

paraloghi

Gene A1 Gene A2

Gene B1

Specie 1

ortologhi Gene B2

Specie 2

Page 14: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

alla scoperta del genoma:

allontanandosi dai geni

alla ricerca delle funzioni: analogia con il periodo precedente alla scoperta del codice genetico

interpretazioni: studi attraverso i confronti su modelli

i modelli sono validi perchè è esistita l’evoluzione

conclusione: il genoma è dinamico a breve e lungo termine

come ha fatto ad attrezzarsi per poter evolvere?

(geni < del 5% del genoma)

Page 15: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

come mai si usano organismi modello: ribadiamolo

è possibile perchè ci sono:

- i geni ortologhi (stessa origine nell’ancestrale e divergenza nelle specie successive), hanno la stessa funzione nelle specie diverse- i geni paraloghi derivano da duplicazioni e possono mantenere funzioni simili (DNA binding, kinasi ecc.)

(l’evoluzione rimane la premessa inevitabile)

Page 16: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

l’unica spiegazione sembra

autocelebrativa, tautologica

il genoma non poteva esistere senza interazione (per definizione)

se la vita è nata nel mondo ad RNA e poi è venuto il DNA ed ha cominciato ad interagire con proteine diventandone dipendente, ma anche il responsabile, l’informazione genetica non poteva non essere dinamica.

come sarebbe il genoma non interattivo?

Page 17: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

da dove parte l’interattività del genoma

non c’è funzione che non preveda interazione con altre strutture ed enzimi, l’informazione passa attraverso interazioni

- potrebbe risultare passivo quando deve essere replicato/duplicato; la struttura rende possibile ogni altra funzione che già conosciamo o che è ancora da individuare

- sembra passivo ma non lo è nemmeno per la sintesi dell’mRNA, manda segnali e ne riceve continuamente

cambia strutturalmente : per il differenziamento: epigenetica

meiosi: gameti: zigote: embrione: adulto

Page 18: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

interazione del genoma nelle varie fasi

sotto il nome della regolazione

la struttura (anatomia)

informazioni per le funzioni

anche solo per la trascrizione la cromatina si altera

la trasformazione inizia molto prima della trascrizione

trascrizione = una delle funzioni finali

Page 19: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

non c’è soluzione di continuitàl’interazione non è saltuaria

tutto il ciclo vitale di ogni organismo prevede interazione dinamica

ad ogni passaggio il DNA-cromatina subisce trasformazione, alterazioni

dallo zigote alle mitosi al differenziamento, ogni fase prevede quella successiva,il genoma riceve messaggi continuamente per sapere se fermarsi, procedere e cambiare funzioni

Page 20: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

ovvio ma fondamentale

l’interazione genoma “ ambiente “ è continuo

gli stimoli devono permettere la reattività

ci deve essere esecuzione del programma

ci deve essere flessibilità

il programma può andare avanti se c’è “feedback” positivo

Page 21: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

bidirezionalità della trasformazione funzionale

genoma (cromatina)

ambiente: nucleo, citoplasma, extracellulare.....ecc.

quando il genoma si attiva è perchè c’è l’ambiente giusto per far partire determinate funzioni

Page 22: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

come si inserisce la variabilità

le differenze esistono, si sono accumulate,

ad ogni meiosi si rimescolano

ogni organismo che nasce ha un genoma “ricombinante”

cosa comporta questa diversificazione

Page 23: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

microvariabilitài polimorfismi :genetica quantitativa

interattoma (non solo tra proteine)

turn-over (rapidità-lentezza)

effetti a cascata (attivazioni tramite trasformazioni post-traduzionali: fosforilazioni, metilazioni, glicosilazioni ecc.)

modulazione dovuta ad effetti dei polimorfismi(osservati col confronto tra fenotipi/genotipi)

trasduzione del segnale tipica dell’interazione intra-extra cellulare e citoplasmatica - nucleare

dal nucleo al genoma e viceversa (ciclo continuo)

Page 24: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

andata e ritornol’informazione arriva all’informatore e riparte(difficile separare i ruoli nel ciclo continuo)

è un artificio porre un inizio e scegliere lo zigote come start-point, si potrebbero prendere i gameti o le gonadi o l’individuo adulto

la trasduzione del segnale mette in comunicazione le varie parti della cellula e quindi dell’organismo

ogni punto di un ciclo può essere scelto come inizio o fine

adesso prendiamo il genoma come nostro riferimento

come possiamo approcciare il genoma in maniera globale

Page 25: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

la post genomica (di già?)dopo il sequenziamento dei genomi interi

ancora una volta si scopre di non sapere

è l’inizio del salto verso la genomica regolativa / o dello studio del genoma non tradotto

è riduttivo credere che si conosca il genoma conoscendo solo la porzione codificante

conseguenza: una parte del trascrittoma non è noto ignorando una bella parte delle funzioni del genoma

post genomica non significa che la genomica sia superata,va capito che non basta conoscere le sequenze genomiche

Page 26: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

approcci globali e olistici

nuove metodologie

trascrittoma

proteoma - interattoma

ma il restante 95%?

95% ? wide genome screening

screening con tecniche diverse

Page 27: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

studio nuovo

cosa si può analizzare

in che maniera

genomica obbligatoriamente porta al confronto tra i vari possibili organismi modello o intraspecie

centralità del modello umano oppure riferimento al modello umano (ricchezza di polimorfismi)

ricerca di modelli per trovare semplificazioni e generalizzazioni

Page 28: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

cosa si vuole vedere ?

strutture e variabilità

micro-arrays per ibridazione

resequencing shot-gun parziali o globali

SNPs e VNR

ogni 500 bp del genoma

Page 29: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

i vari approcci

i diversi modelli permettono di produrre i nuovi approcci e le diverse tecniche

dalle domande generali a quelle più specifiche o ai meccanismi sottostanti

allargare l’interattoma anche alla interazione col genoma

pensare in maniera globale

cercare di essere onnicomprensivi (presuntuoso ma necessario)

Page 30: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

il problema globale

rischio di genericità tutto o niente

lo studio con le libraies è stato l’inizio

i metodi globali: osservazioni col grand’angolo

necessità di non perdere anche i particolari

guardare dal satellite ma con una risoluzione altissima

Page 31: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

osservazione diretta e indiretta

in quasi tutte le scienze si passa alla oservazione indiretta

il DNA o le proteine non le vediamo, abbiamo prove indirette

ci fidiamo delle osservazioni indirette ed il metodo passa attraverso l’uso dei controlli ossia della contraffabilità del risultato

Page 32: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

convergenza delle osservazioni e riprove

l’uso di organismi modello come riprova della universalità

osservazioni riproposte anche su organismi di specie diverse

difficoltà di riscontrare patologie in organismi molto diversi

possibilità di osservare fenotipi simili in organismi anche molto diversi

generalità di un fenomeno

Page 33: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

troppi esempi

a riprova dell’universalità dei promotori eucariotici e procariotici : tutti i costrutti inducibili o costitutivi transfettati

cosa possiamo fare per capire il genoma nell’era post-genomica

mantenere la capacità di analisi nelle interazioni/variazioni

nel contesto e fuori contesto

in vitro veritas

Page 34: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

fenotipi mutanti e polimorfismi

dove si guarda

cercando le funzioni genomiche

creazione di esche per trovare con cosa interagiscono

riprova in vivo con l’organismo transgenico per avere una conferma

Page 35: Lezione III-IV martedì 9-11-2010 corso di genomica laurea magistrale Biotecnologia Industriale aula 6 orario : Martedì ore 14.00 - 16.00 Giovedì ore 13.00.

approccio simmetrico

da un fenotipo ricerca del fenomeno da riprodurre in vitro

verificare se lo stesso costrutto interagisce con le stesse proteine

tentativi non sempre di successo con two hybrid systemsle tecniche hanno delle approssimazioni

esca e oggetto interagente