L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 05 - Mercoledì 15 marzo 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] SEGUE A PAGINA 2 box le attese sono sicuramente molte. Si è visto smuovere il ter- reno, ma concretamente manca la presenza degli escavatori che documentino l’inizio di attività. Anche qui notizie positive ce ne sono perché con il 14 febbraio sono scaduti i termini voluti dall’Amministrazione co- munale, ma la non operatività preoccupa non solo i teorici 50 acquirenti dei garages, ma la stessa collettività cortonese per- ché il soffitto di questi box costi- tuirà la seconda ampia area de- stinata a parcheggio pubblico. Nel primo troncone che è attivo è prevista la sosta per 80 auto, altrettanto dovrebbe avve- nire per la seconda parte. Il ritardo nella esecutività del progetto determinerà un danno all’intera collettività. Anche qui sarebbe bene a- vere notizie certe di prima ma- no, da Lei sindaco Vignini. Già che chiediamo chiari- menti vorremmo concludere con un’altra richiesta; la meta- nizzazione iniziata da qualche anno nel centro storico è diven- tato un problema che la gente avverte con particolare interes- se. Chi ha avuto la possibilità di allacciarsi alla metanizzazio- S abato 25 febbraio, nel Centro Convegni di S. Ago- stino, è stato presentato al pubblico, il progetto di quello che dovrebbe essere il nuovo parco Eolico del Comune di Cortona. Per prima cosa definiamo cos’è un “parco Eolico”. In questi giorni si parla tanto di fonti di energia alternative al petrolio; il calore del sole, l’energia cineti- ca prodotta da grandi masse d’acqua, ed infine, forse quella che nell’immediato è più sfruttabile, la forza d’inerzia prodotta dal vento. Il nostro territorio, ed il monte Ginezzo in particola- re, per la sua collocazione geografica, sono assoggettate in maniera continuativa da importanti venti, quindi perché non sfruttare questa risorsa? Un eventuale centrale eolica, potrebbe fornire ener- gia pulita per 17mila nuclei familiari e produrre energia pulita, significherebbe anche far entrare il nostro territo- rio in quella ristretta, anzi ristrettissima elite di coloro i quali si impegnano al rispetto del tanto decantato, ma mai attuato protocollo di Kyoto. Quello di utilizzare fonti energetiche alternative è una strada che va percorsa senza remore, vista la neces- sità sul fronte della produzione energetica, di ridurre al minimo i danni per l’ambiente, trovando allo stesso tempo valide alternative alle fonti utilizzate finora, messe sempre più in crisi dall’aumento dei costi e dal calo delle risorse naturali disponibili. A presentare il progetto, correlato di un attento studio sull’impatto ambientale, è stata l’Azienda “Ac- ciona Energia”; l’impianto prevede l’installazione di 15 aerogeneratori lungo il crinale del monte Ginezzo. Ogni aerogeneratore avrà una potenza di 1500 KW, per un totale di 22, 5 MW. Gli aerogeneratori “Acciona Wind Power” potranno produrre un totale di almeno 47.250.000 Kwh/anno, corrispondenti al fabbisogno energetico di circa 17mila nuclei familiari, e tutto questo senza nessuna emissione di sostanze inquinanti. All’ambiente saranno risparmiate circa 34mila tonnellate di anidride carbonica, 40 tonnellate di ossido di azoto, e 20 di ossido di zolfo, più ulteriori composti altamente inquinanti. Il progetto sembra buono, anzi ottimo, anche se c’è da rilevare un certo allarmismo nei confronti della popolazione. Parlando con chi vive in loco, è emersa la paura che tale parco Eolico possa compromettere in maniera irreversibile la flora e la fauna della zona interessata, e già qualcuno ha detto che sono pronte manifestazioni di protesta contro il nuovo parco. Sinceramente il sottoscritto non ha le conoscenze tali per potersi esprimere in materia, ma il dibattito è aperto; quindi se qualcuno, munito di valide argomen- tazioni, volesse contattare il nostro giornale e dire la sua riguardo questo nuovo impianto, beh, le pagine del no- stro giornale sono aperte! Stefano Bistarelli C on enorme piacere, mer- coledì 8 marzo, abbiamo finalmente visto in piaz- za Garibaldi una enorme gru depositare i pezzi predispo- sti per l’installazione delle scale mobili nel vano che sarà adibito ad hoc. Un altro passo in avanti vie- ne così realizzato. Questo momento positivo, come abbiamo già scritto in un precedente articolo, ha bisogno però di certezze che solo l’Am- ministrazione comunale può fornire. Invitiamo pertanto il sin- daco Vignini ad utilizzare le no- stre pagine per dare alla popola- zione tutte le informazioni ne- cessarie alle opere che si stanno realizzando. Per quanto riguarda le scale mobili vorremmo sapere se, secondo il progetto, verranno realizzate fino all’area prevista per la sosta degli autobus e di conseguenza se l’area dei box interrati sarà collegata con piazza Garibaldi. La scala, da quanto ab- biamo saputo, sarà operante so- lo per la salita; per la discesa è prevista una lunga scalinata che non creerà problemi per i gio- vani, ma sarà sicuramente “dif- ficile” per la popolazione anzia- na. Relativamente all’area dei Il progetto Casamance e il musical su Madre Teresa L a Casamance è una pove- rissima regione della parte meridionale del Sénégal, fino a poco tempo fa anche teatro di sanguinose guerriglie. Le Suore Francescane dei Po- veri, Congregazione religiosa in- ternazionale e multiculturale, la cui missione è dedicarsi special- mente ai poveri e ai bisognosi sul- l’esempio della fondatrice, la Bea- ta Francesca Schervier, con lo scopo di aiutare le popolazioni locali, hanno aperto in Casaman- ce, l’8 gennaio del 2006, una nuova missione. Poiché comincia- no dal “nulla”, le suore hanno bi- sogno praticamente di tutto: in- fatti, si propongono di iniziare fin da subito ad operare nella sanità e nel sociale, specialmente nella promozione della donna. Loro primo obiettivo è avvicinare le persone e mettersi al loro fianco, iniziando da qui la loro missione. Per far fronte alle prime ne- cessità, si è stimato che occorra una somma di circa 31.000,00 euro. È per questo che un gruppo di giovani, vicini alle Suore Fran- cescane dei Poveri, ha deciso di collaborare come poteva, per far decollare il “Progetto Casaman- ce”: visto che avevano tutti in co- mune la passione per il teatro, è nata l’idea di mettere in scena uno spettacolo per raccogliere i fondi necessari. È subito apparso come il più aderente allo scopo il musical su “Madre Teresa”, perché il lavoro delle Suore Francescane dei Po- veri è simile, sotto molti aspetti, a quello compiuto da Madre Teresa. Il progetto apparso così en- tusiasmante che, a questo gruppo di giovani volenterosi, amanti del teatro e del canto, autodenomina- tisi “I ragazzi di Casamance”, si sono aggiunti Fatima Lucarini, Carlotta Ballanti e un intero corso di allievi del Centro Studi Danza Classica. Tutti insieme, sotto la guida di Bernadette Lucarini e della coreografa Rossana Longo, entrambe resesi generosamente disponibili, perché da sempre sensibili ad iniziative di beneficen- za, hanno allestito lo spettacolo con molto sacrificio, ritagliando lo spazio per provare, tra impegni di lavoro o di studio. Insieme a loro, si sono offerte di collaborare altre persone, con conoscenze in vari settori, utili per far fronte alle di- verse necessità di uno spettacolo, come scenografie, costumi, locan- Lettera al sindaco Vignini Al Teatro Signorelli sabato 25 marzo, ore 21,00 dine, luci, ecc., cui provvedere con il minimo costo, dal momento che l’obiettivo è di utilizzare il ri- cavato dello spettacolo, dedotte le sole spese per i materiali utilizzati e per la SIAE, per sostenere il progetto Casamance. Debutto sabato 26 novembre 2005, nel Teatro della Parrocchia La Salette, nel quartiere di Mon- teverde (Roma), con repliche nello stesso Teatro il 3, il 17, il 26 dicembre 2005 (alla replica del 17 dicembre ha assistito l’Autore delle musiche, il M° Mi- chele Paulicelli) e l’ 8 gennaio 2006. Due rappresentazioni an- che nel Teatro della Parrocchia di San Saturnino, nel quartiere Trieste (Roma), per il 22 gen- naio 2006 e per domenica 26 febbraio 2006. Nelle prossime settimane, so- no previste repliche a Cortona (al Teatro Signorelli dell’Acca- demia degli Arditi il 25 marzo 2006, ore 21,00), con i seguenti prezzi: platea e palchi euro 10,00, loggione euro 6,00; a Velletri (Roma), al Teatro Ugo Tognazzi, sabato 1 marzo 2006 a Motta di Livenza (Treviso) al Palazzetto, sabato 8 aprile 2006. Un particolare grazie a Ro- berto Longo e a Marco Antinori, per la preziosa collaborazione of- ferta, nell’allestimento dello spet- tacolo al Teatro Signorelli sabato 25 marzo 2006 ore 21,00. Il ricavato della rappresenta- zione sarà interamente destinato al PROGETTO CASAMANCE delle Suore Francescane dei Poveri. Personaggi ed interpreti: Madre Teresa: Fatima Lucarini Peccatrice: Francesca Marcucci Mister Adams: Edoardo De Girola- mi Il Cristo: Lorenzo Bagnulo Suor Bettina: Chiara Bellotti Una giornalista: Alessia Pediconi Capo Brahmini, Malato: Daniele Landi Giornalista pazzo, Volontario: Raf- faello Matarazzo 1° Missionario della Carità: Cri- stiano Boni 1ª allieva: Azzurra Matarazzo Donna indiana: Laura Perpignani 2ª allieva: Cecilia Bonchi E inoltre, nelle vesti di lebbro- si, mendicanti, volontari, suore, frati missionari, allieve della St. Mary School, brahmini, giornalisti e fotografi: Serena Apolloni, Mat- teo Bottazzi, Monia Catanzaro, Fa- biola Landi e il Corpo di ballo: Carlotta Ballanti, Giulia Barni, Martina Battelli, Marta Biondi, Ele- na Caroti, Jonly Leiva, Claudia Lan- za, Alice Nicchia, Cristina Nigrelli, Alessandra Patitucci, Ilaria Pe- trella, Sara Raponi, Rachele Reali, Francesca Serafin, Lucrezia Tolus- so. L’anima di Madre Teresa è in- terpretata da Carlotta Ballanti Regia: Bernadette Lucarini Coreografie: Rossana Longo Regia Luci: Rossana Longo Tecnico luci: Nicola Caccavale Fonica: Andrea D’Amico Costumi: Loredo Vecchio e volon- tari riuniti Trucco: Fabiola Gibertini Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 05 - Mercoledì 15 marzo 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

� SEGUEA PAGINA 2

box le attese sono sicuramentemolte. Si è visto smuovere il ter -reno, ma concretamente man cala presenza degli escavatori chedocumentino l’inizio di at tività.

Anche qui notizie positivece ne sono perché con il 14febbraio sono scaduti i terminivoluti dall’Amministrazione co -mu nale, ma la non operativitàpreoccupa non solo i teorici 50acquirenti dei garages, ma lastes sa collettività cortonese per -ché il soffitto di questi box costi-tuirà la seconda ampia area de -stinata a parcheggio pubblico.

Nel primo troncone che èattivo è prevista la sosta per 80au to, altrettanto dovrebbe av ve -nire per la seconda parte.

Il ritardo nella esecutivitàdel progetto determinerà undan no all’intera collettività.

Anche qui sarebbe bene a -

vere notizie certe di prima ma -no, da Lei sindaco Vignini.

Già che chiediamo chiari-menti vorremmo concluderecon un’altra richiesta; la meta -nizzazione iniziata da qualcheanno nel centro storico è diven-tato un problema che la genteavverte con particolare interes-se.

Chi ha avuto la possibilitàdi allacciarsi alla metanizzazio-

Sabato 25 febbraio, nel Centro Convegni di S. A go -stino, è stato presentato al pubblico, il progetto diquello che dovrebbe essere il nuovo parco Eolicodel Comune di Cortona.

Per prima cosa definiamo cos’è un “parco Eolico”.In questi giorni si parla tanto di fonti di energia

alternative al petrolio; il calore del sole, l’energia cineti-ca prodotta da grandi masse d’acqua, ed infine, forsequella che nell’immediato è più sfruttabile, la forzad’inerzia prodotta dal vento.

Il nostro territorio, ed il monte Ginezzo in particola-re, per la sua collocazione geografica, sono assoggettatein maniera continuativa da importanti venti, quindiperché non sfruttare questa risorsa?

Un eventuale centrale eolica, potrebbe fornire ener -gia pulita per 17mila nuclei familiari e produrre energiapulita, significherebbe anche far entrare il nostro territo-rio in quella ristretta, anzi ristrettissima elite di coloro iquali si impegnano al rispetto del tanto decantato, mamai attuato protocollo di Kyoto.

Quello di utilizzare fonti energetiche alternative èuna strada che va percorsa senza remore, vista la neces-sità sul fronte della produzione energetica, di ridurre alminimo i danni per l’ambiente, trovando allo stessotempo valide alternative alle fonti utilizzate finora, messesempre più in crisi dall’aumento dei costi e dal calodelle risorse naturali disponibili.

A presentare il progetto, correlato di un attento

studio sull’impatto ambientale, è stata l’Azienda “Ac -ciona Energia”; l’impianto pre vede l’installazione di 15aerogeneratori lungo il crinale del monte Ginezzo.

Ogni aerogeneratore avrà una potenza di 1500 KW,per un totale di 22, 5 MW.

Gli aerogeneratori “Acciona Wind Power” potrannoprodurre un totale di almeno 47.250.000 Kwh/anno,corrispondenti al fabbisogno energetico di circa 17milanuclei familiari, e tutto questo senza nessuna emissionedi sostanze inquinanti.

All’ambiente saranno risparmiate circa 34milatonnellate di anidride carbonica, 40 tonnellate di ossidodi azoto, e 20 di ossido di zolfo, più ulteriori compostialtamente inquinanti.

Il progetto sembra buono, anzi ottimo, anche se c’èda rilevare un certo allarmismo nei confronti dellapopolazione. Parlando con chi vive in loco, è emersa lapaura che tale parco Eolico possa compromettere inmaniera irreversibile la flora e la fauna della zonainteressata, e già qualcuno ha detto che sono prontemanifestazioni di protesta contro il nuovo parco.

Sinceramente il sottoscritto non ha le conoscenzetali per potersi esprimere in materia, ma il dibattito èaperto; quindi se qualcuno, munito di valide argomen-tazioni, volesse contattare il nostro giornale e dire la suariguardo questo nuovo impianto, beh, le pagine del no -stro giornale sono aperte!

Stefano Bistarelli

Con enorme piacere, mer -coledì 8 marzo, ab bia mofinalmente visto in piaz -za Garibaldi una enor megru depositare i pezzi predispo-sti per l’installazione delle scalemobili nel vano che sarà adibitoad hoc.

Un altro passo in avanti vie -ne così realizzato.

Questo momento positivo,come abbiamo già scritto in unprecedente articolo, ha bisognoperò di certezze che solo l’Am -mi nistrazione comunale puòfor nire.

Invitiamo pertanto il sin -daco Vignini ad utilizzare le no -stre pagine per dare alla popola-zione tutte le informazioni ne -cessarie alle opere che si stannorealizzando.

Per quanto riguarda le scalemobili vorremmo sapere se,

secondo il progetto, verrannorealizzate fino all’area previstaper la sosta degli autobus e diconseguenza se l’area dei boxin terrati sarà collegata conpiazza Garibaldi.

La scala, da quanto ab -biamo saputo, sarà operante so -lo per la salita; per la discesa èprevista una lunga scalinata chenon creerà problemi per i gio -vani, ma sarà sicuramente “dif -fi cile” per la popolazione an zia -na.

Relativamente all’area dei

Il progetto Casamance e il musical su Madre Teresa

La Casamance è una po ve -rissima regione della partemeridionale del Sénégal,fino a poco tempo fa ancheteatro di sanguinose guerriglie.

Le Suore Francescane dei Po -veri, Congregazione religiosa in -ternazionale e multiculturale, lacui missione è dedicarsi special-mente ai poveri e ai bisognosi sul -l’esempio della fondatrice, la Bea -ta Francesca Schervier, con loscopo di aiutare le popolazionilocali, hanno aperto in Casa man -ce, l’8 gennaio del 2006, unanuova missione. Poiché comincia-no dal “nulla”, le suore hanno bi -sogno praticamente di tutto: in -fatti, si propongono di iniziare finda subito ad operare nella sanità enel sociale, specialmente nellapro mozione della donna. Loropri mo obiettivo è avvicinare leper sone e mettersi al loro fianco,iniziando da qui la loro missione.

Per far fronte alle prime ne -ces sità, si è stimato che occorrauna somma di circa 31.000,00euro. È per questo che un gruppodi giovani, vicini alle Suore Fran -cescane dei Poveri, ha deciso dicollaborare come poteva, per fardecollare il “Progetto Casaman -ce”: visto che avevano tutti in co -mune la passione per il teatro, ènata l’idea di mettere in scena unospettacolo per raccogliere i fondinecessari.

È subito apparso come il piùaderente allo scopo il musical su“Madre Teresa”, perché il lavorodel le Suore Francescane dei Po -veri è simile, sotto molti aspetti, aquello compiuto da Madre Teresa.

Il progetto apparso così en -tusiasmante che, a questo gruppodi giovani volenterosi, amanti delteatro e del canto, autodenomina-tisi “I ragazzi di Casamance”, siso no aggiunti Fatima Lucarini,Car lotta Ballanti e un intero corsodi allievi del Centro Studi DanzaClassica. Tutti insieme, sotto laguida di Bernadette Lucarini edella coreografa Rossana Longo,entrambe resesi generosamentedisponibili, perché da sempresensibili ad iniziative di beneficen-za, hanno allestito lo spettacolocon molto sacrificio, ritagliando lospazio per provare, tra impegni dilavoro o di studio. Insieme a loro,si sono offerte di collaborare altrepersone, con conoscenze in variset tori, utili per far fronte alle di -verse necessità di uno spettacolo,come scenografie, costumi, locan-

Lettera al sindaco Vignini Al Teatro Signorelli sabato 25 marzo, ore 21,00

dine, luci, ecc., cui provvederecon il minimo costo, dal momentoche l’obiettivo è di utilizzare il ri -cavato dello spettacolo, dedotte leso le spese per i materiali utilizzatie per la SIAE, per sostenere ilprogetto Casamance.

Debutto sabato 26 novembre2005, nel Teatro della Parrocchia

La Salette, nel quartiere di Mon -teverde (Roma), con replichenel lo stesso Teatro il 3, il 17, il26 dicembre 2005 (alla replicadel 17 dicembre ha assistitol’Au tore delle musiche, il M° Mi -chele Paulicelli) e l’ 8 gennaio2006. Due rappresentazioni an -che nel Teatro della Parrocchiadi San Saturnino, nel quartiereTrieste (Roma), per il 22 gen -naio 2006 e per domenica 26feb braio 2006.

Nelle prossime settimane, so -no previste repliche a Cortona(al Teatro Signorelli dell’Ac c a -demia degli Arditi il 25 marzo2006, ore 21,00), con i seguentiprezzi: platea e palchi euro 10,00,loggione euro 6,00; a Velletri

(Ro ma), al Teatro Ugo Tognazzi,sa bato 1 marzo 2006 a Motta diLi venza (Tre viso) al Palazzetto,sa bato 8 aprile 2006.

Un particolare grazie a Ro -berto Longo e a Marco Anti no ri,per la preziosa collaborazione of -ferta, nell’allestimento dello spet -tacolo al Teatro Signorelli sabato

25 marzo 2006 ore 21,00. Il ricavato della rappresenta-

zione sarà interamente destinato alPROGETTO CASAMANCE delleSuo re Francescane dei Poveri.Personaggi ed interpreti: Madre Teresa: Fatima LucariniPeccatrice: Francesca MarcucciMister Adams: Edoardo De Giro la -miIl Cristo: Lorenzo BagnuloSuor Bettina: Chiara BellottiUna giornalista: Alessia PediconiCapo Brahmini, Malato: DanieleLandi Giornalista pazzo, Volontario: Raf -faello Matarazzo1° Missionario della Carità: Cri -stia no Boni 1ª allieva: Azzurra Matarazzo

Donna indiana: Laura Perpignani2ª allieva: Cecilia Bonchi

E inoltre, nelle vesti di lebbro-si, mendicanti, volontari, suore,fra ti missionari, allieve della St.Mary School, brahmini, giornalistie fotografi: Serena Apolloni, Mat -teo Bottazzi, Monia Catanzaro, Fa -biola Landi e il Corpo di ballo:

Car lotta Ballanti, Giulia Barni,Mar tina Battelli, Marta Biondi, Ele -na Caroti, Jonly Leiva, Claudia Lan -za, Alice Nicchia, Cristina Nigrelli,Alessandra Patitucci, Ilaria Pe -trella, Sara Raponi, Rachele Reali,Francesca Serafin, Lucrezia Tolus -so.

L’anima di Madre Teresa è in -terpretata da Carlotta BallantiRegia: Bernadette LucariniCoreografie: Rossana LongoRegia Luci: Rossana LongoTecnico luci: Nicola CaccavaleFonica: Andrea D’AmicoCostumi: Loredo Vecchio e volon-tari riunitiTrucco: Fabiola GibertiniDirettore di scena: Marco Antinori

F.L.

Ambiente

Il parco Eolico sul monte Ginezzo

Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile

Page 2: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

PAGINA 2

Lettera al sindaco Vigninida pag. 1

AAllora Lupetti, perchèque sto "pollo"? E' un i -dea partorita insieme almio collega Emanuele Cal -chetti. La nostra situazione lavora-tiva di giornalisti, incentrata quasitotalmente sui fatti della città diArezzo, ci lascia frustrazioni pe -san ti per quanto riguarda le no -stre vallate d'origine e le loro vi -cen de, che siamo costretti a la -sciare da parte. Perciò abbiamodeciso di lanciare i due "polli"gemelli, della Valdichiana e dellaValtiberina, per parlare di quantosuccede a Cortona e dintorni e aSansepolcro e dintorni, cercandodi coinvolgere più gente possibilenel nostro blog e stimolare almas simo il dibattito.Di cosa parlerai quindi?In questo "pollo" si parla di

quello che succede a Cortona e inValdichiana, su tutti i fronti. Dallapoltica, alla cultura, al costume echi più ne ha più ne metta. Com -menti, informazioni, interviste suifatti più importanti e i temi al cen -tro del dibattito nella mia vallata enella mia città.Ma come verranno trattati

questi argomenti?Lo stile cercherà di essere il

più possibile obbiettivo, ma anchedi vertente, ironico, diretto, senzapeli sulla lingua. Nessun precon-cetto, nessun legame particolarecon nessuno. Obbiettivo di fondo del

blog-forum?L'obbiettivo primario è quello

di stimolare il dibattito fra i cittadi-

che questo servizio è essenzialenei periodi invernali quandonon sempre il camion che tra -sporta il metano è nelle condi-zioni ottimali di raggiungere ipunti più impervi della nostraantica città.

Mentre stiamo per chiudereil giornale abbiamo avuto in -direttamente una notizia chevolentieri comunichiamo.

Dopo l’articolo del numeroscorso “Scale mobili e dei boxinterrati, è tempo di apertura deicantieri”, il Sindaco, di sua ini -ziativa, aveva già chiesto alnuo vo dirigente dell’ufficio te -cnico, dr. Marica Bruni, una re -lazione da inviare al giornaleper mettere nero su bianco tuttala problematica che abbiamosollevato.

Siamo felici che tra il gior -nale L’Etruria e l’Ammi ni stra -zione comunale ci sia una co -munione d’intenti.

Gent.mo Prof. Caldarone,Credo che anche il Giornale l’Etruria, benché tratti di questioni locali emiri ad affrontare problemi legati al territorio, non possa fare a meno diconsiderare quello che accade nel teatro della politica nazionale, da cuiin qualche modo dipendono le sorti anche di un piccolo centro comeCortona.Ho seguito un po’ svogliatamente le indicazioni delle candidature daparte dei vari, infiniti partiti che lotteranno per una poltrona alle prossi-me elezioni politiche del 9 aprile. E devo confessare che sono rimastonauseato nel leggere in tutti e due gli schieramenti il nome di certi figuriche mi dovranno rappresentare nella prossima formazione delParlamento. Quello che mi stupisce maggiormente è il fatto che la nomenclatura deipartiti debba ritenere che i cittadini siano così cretini da lasciarsi sugge-stionare solo dal nome o dalla faccia di personaggi che sono apparsi intelevisione in veste magari di comici, di presentatori o per essere staticalciatori più o meno famosi, e ancora per essere la moglie o il parentedi di Tizio o Caio. A me sembra che la classe politica del 2006, anzichédimostrare di aver acquisito una maggiore consapevolezza del proprioruolo, stia esprimendo con disinvoltura e senza produrre stupore ilpeggio di quei difetti che nel passato facevano sussultare il comune citta-dino. Sembra che la classe politica sia riuscita a far credere inutile efuori luogo l’obbligo sacrosanto di dover giorno dopo giorno rendereconto al cittadino del suo corretto agire. E allora per chi votare? Me losaprebbe suggerire lei?La saluto con cordialità.

Un suo attento lettore di Firenze Che la politica sia scaduta a livelli preoccupanti non vi è alcundubbio. E non saranno i dibattiti in televisione a far cambiareidea alla gente, anche in considerazioni del fatto che le nominedei candidati, ai quali ha fatto riferimento il lettore, sonocompletamente sradicati dal territorio in cui si presentano. Eparadossalmente questa operazione viene decisa dai partiti, inun momento storico in cui la loro vita, almeno per la maggiorparte di essi, è ridotta al lumicino. Pertanto, a decidere la sortidi milioni di italiani sono in definitiva tre o quattro persone deivari partiti che scelgono secondo criteri criptici e, in definitiva,niente affatto democratici. Ed è un potere regalato alla smali-ziata e potente oligarchia dei partiti anche dalla nuova leggeelettorale proporzionale a liste bloccate. Uno degli effetti diquesto ennesimo sgarbo ai danni di una corretta e civile dialet-tica democratica è dato dalla presenza nelle liste di personaggilegati da patti di fedeltà ai leaders dei partiti. Così alla presenzain lista di Anna Serafini, moglie di Fassino, ha fatto seguitoquella di Anna Maria Carloni, coniugata Bassolino, quella diMarco Pecoraro Scanio, fratello di Alfonso, e poi quella diMariella Bocciardo, prima moglie di Paolo Berlusconi, e l’altraancora del figlio del senatore a vita Cossiga. Nel vecchio P.C.Iera vietato a un familiare di un parlamentare essere candidato,molto semplicemente per esigenze di natura etica, quando,cioè, l’etica aveva un significato ed era considerato un valoreanche per la classe politica.Il rapporto tra politica e morale è vecchio quanto il mondo,quindi è meglio -sembrano suggerire questi novelli “partitanti”- farlo definitivamente fuori. Di conseguenza i loro comporta-menti, a cui quotidianamente assistiamo, dimostrano che ilpotere ha assunto l’inclinazione a corrompere e a farsi corrom-pere, che gli interessi particolari cercano incessantemente lastrada per prevalere su quelli comuni e che la spinta più fortedella corruzione viene dal desiderio delle ricchezze in relazio-ne ai vari benefici che questa comporta. E non è un caso cheogni discorso sulla politica, dalla Grecia antica in poi, siadiventato anche ricerca dei mezzi per combattere le degenera-zioni del potere. Ma questa è un’altra storia che non sembrainteressare molto la classe politica, orientata piuttosto astarnazzare in forme di dialettiche stantie e vuote e in gradosolo di gridare il contrario di quello che l’avversario politicosostiene, e senza mai proporsi, con dignitosi dialoghi, diannunciare l’atteso rinnovamento della più delicata e onerosaattività umana. E allora per chi votare? mi chiede il gentilelettore. Dopo aver preso visione delle liste dei candidati, latentazione sarebbe quella di disertare le urne o nelle miglioridelle ipotesi di adottare per una volta il criterio suggerito daCossiga: “dare un voto a uno schieramento e uno all’altro”. Maè un’idea che durerà sicuramente lo spazio di un mattino.

ni cortonesi sulle vicende locali.In questo blog ci sarà massimalibertà: tutti potranno intervenire.Ognuno potrà dire quello chepen sa, assolutamente a ruota li be -ra. Il sogno è quello di creare ungigantesco forum in cui la gente siconfronti, prenda coscienza diquello che succede, discuta, pro -ponga, richieda, protesti, litighipure...ma scelga, in qualsiasi mo -do, di partecipare in prima per so -na alle vicende locali. Se le istitu-zioni non riescono più a coinvol-gere la gente bisogna tro vare unavia alternativa per la par teci -pazione dei cittadini alle scelte. Unblog di certo non risolve il pro -blema, ma può dare una ma no.Con cosa lanciate il vostro

blog?L'eolico a Cortona è il primo

tema che abbiamo scelto di tratta-re. Si tratta di una vicenda impor-tante e destinata a lasciare un'ere-dità pesante, ma probabilmentesono ancora troppo pochi i corto-nesi realmente informati sui detta-gli del progetto, sul suo stato diattuazione, su quello che potràsignificare per la nostra realtà. Lanostra prima scommessa è quindiquella di informare i Cortonesi inma niera del tutto equilibrata esen tire poi cosa ne pensano. Spe -riamo che nasca un bel dibattito eche la voce della gente sia presa inconsiderazione dagli amministra-tori, proprio grazie a questo blog.www.pollodellavaldichiana.splin-der.com www.pollodellavaltiberina.splinder.com

ne ha conosciuto i vantaggi diquesta nuova opportunità.

E’ logico che anche gli altricittadini del centro storico ab -bia no le pari opportunità.

La gente vuole saperequando nella strada di sua per -tinenza potrà essere attivatoquesto servizio e, molto spesso,guarda con sospetto l’operativitàin un’altra zona rispetto allasua con il dubbio che si operi lìe non altrove, non per una pro -grammazione, che non è cono -sciuta, ma per una spinta “a -mica” che ha indotto la Coin gasad attivarsi in quello specificopunto.

Per evitare questo lievitaredi sospetti, ma soprattutto perdare a ciascuno certezze, sa reb -be opportuno che fosse de finitapubblicamente la map pa degliinterventi e la conseguente tem -pistica.

Non dobbiamo dimenticare

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Direttore Responsabile VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONE

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie -tolini, Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca -me rini, Luciano Catani, Alvaro Ceccarelli, Fran -ce sco Cenci, Glenda Furia, Mara Jogna Prat, Ma -rio Gaz zini, Ivan La ndi, Laura Lucente, ClaudioLu che roni, Mar ghe rita Mezzanotte, Mario Parigi,Fran ce sca Pellegrini, Al bano Ricci, Silvia Rossi,Ma rio Rug giu, Um berto Santiccioli, Gi no Schip - pa, Da ni lo Se sti ni, pa dre Teo baldo, Ales sandroVen turi, Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale38 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione giovedì 9, è in tipografia venerdì 10 marzo 2006

La politica oggi? Non ci resta che...

“Evviva il secondo”

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L’università delle tre età-Unitre- sede di Terontolaha organizzato per sa ba -to, 18 marzo prossimo,alle ore 16,30, presso lalocale Sala “Vita Associata”, invia dei Combattenti, la presenta-zione del libro “Evviva il secondo”del dott. Giordano Trequattrini,edito da Calosci Editore.

Interverranno i professori

Mar co Moschini, Edoardo Mirri eNicola Caldarone.

La Presidente del sodaliziocul turale di Terontola, la prof.ssaCe sarina Perugini, invita tutti colo -ro che sono interessati a seguire ifatti culturali del nostro territorioad essere presenti numerosi siaall’evento che al cocktail che se -guirà la presentazione del libro.

C.N.

Via Gramsci, 42 S/GCamucia di Cortona (Ar)

A Terontola presentazione del libro di Giordano Trequattrini

LAUREA

Il 22 febbraio 2006, presso la Facoltà di Psicologia dell’Università deglistudi di Firenze, SERENA TARIFFI si è brillantemente laureata inPsicologia dello Sviluppo e dell’Educazione (vechio ordinamento) conla votazione di 108 su 110, discutendo la tesi “Il piacere sessuale,normalità e patologia”, relatore prof. Davide Dèttore .Alla gioia della famiglia e degli amici si uniscono i sinceri complimentidella redazione per il prestigioso traguardo raggiunto dalla neo-dotto-ressa.

Martedì 21 Febbraio, Università degli Studi di Perugia, Facoltà diScienze della Professionalità Educativa.Il Giornale, la Redazione tutta, e coloro che hanno il piacere di esserenostri amici, si vogliono vivamente complimentare con la Nostra colla-boratrice Silvia Rossi, o meglio, con la dottoressa SILVIA ROSSI, chelo scorso mese, con votazione di 110 e lode, si è brillantemente laurea-ta, discutendo la tesi: “Antropologia e etica dell’amore. In un percorsoche va dalla vita all’amore, al centro di tutto, la persona, il suoessere, il suo esserci nel mondo, la sua possibilità d’essere”.A Silvia, ed ai genitori Isola e Pasqualino, i nostri più fervidi ed entusiasticomplimenti!

Serena Tariffi

Silvia Rossi

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 13 al 19 marzo 2006Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 19 marzo 2006Farmacia Ricci (Tavarnelle)Turno settimanale e notturnodal 20 al 26 marzo 2006Farmacia Comunale (Camucia)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

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EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Domenica 26 marzo 2006Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 27 marzo al 2 aprile 2006Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 2 aprile 2006Farmacia Boncompagni (Terontola)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 17S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,00S. Francesco (cappella interna)ore 10,30 S. Margherita

ore 8,00 - 10,00 - 16,30Calcinaioore 11,00 - 16,00Le Celleore 10,30 - 16,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00

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Un forum su Cortona aperto a tutti

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CULTURAL’ETRURIA N.5 15 MARZO 2006

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villa imperiale dell’Ossaia; il terzoinfine porterà il visitatore su luo -ghi dell’area occidentale del terri-torio, nella montagna cortonese,dove sono visibili tracce dell’anti-co acquedotto, e lunghi tratti distrade romane, in ottimo stato diconservazione.

Il tutto sarà arricchito da unacomplessa serie di supporti didat-tici dislocati nel territorio: dallasegnaletica generale del Parco apannelli e luoghi di accoglienzacon strumentazioni interattivecomputerizzate.

Il Progetto, che parte da lon -tano, nel 1985, in occasione del -l’Anno degli Etruschi, ha visto im -pegnati, nel corso di questi anni,Stato, Comune, Regione e So -printendenze, con tutta una seriedi operazioni di ricerca, di indagi-ni, di attività di ricognizione discavo: dal ripristino della mo -numentale Porta Bifora del 1995allo scavo urbano di Via Dardanoe Via Vagnotti, che ha restituitol’edifico più antico di Cortona,una capanna dalle pareti inmuratura a secco realizzata nelVII secolo a.C.

Ed ora impariamo a conosce-re, attraverso la documentazionefotografica, i principali siti ar -cheologici che animeranno la rea -lizzazione di un Progetto, che pos -sa, al più presto, segnare un’altratappa del percorso di civiltà e dicultura di una città tra le piùantiche e gloriose d’Italia.

Nella riunione del 2 marzoscorso, presso la nuovasede di San Sebastiano, ilPresidente del Consigliodirettivo della Società Filarmonica,Fabrizio Torelli, ha reso noto ilcalendario delle manifestazioniper l’anno 2006.

In breve questi i principaliappuntamenti:a) Partecipazione alla Pro ces sio -ne del Venerdì Santo del 14 A pri -le, a Cortona;b) Partecipazione alla processio-ne religiosa della Resurrezione del18 Aprile, a Cortona;c) Partecipazione al corteo per laFesta della Liberazione del 25 A -pri le, a Cortona;d) Partecipazione alla Festa dei La -voratori del 1° Maggio, a Cor to na;e) Presenza nella mattinata a Ca -mu cia alla manifestazione “Di -versamente uguali”, il 14 maggio;f) Incontro bandistico nel po me -riggio a Lucignano, il 14 maggio;g) Organizzazione del Concertodegli allievi della Scuola di Musicadella Filarmonica cortonese, il 1°Giugno a Cortona;h) Partecipazione alla secondaEdizione del “Concerto di Pri ma -vera” del 2 Giugno a Cortona in

Piazza Signorelli, ore 21;i) Partecipazione alla seconda e -dizione della “Festa della Musica”con i complessi bandistici diSubbiano e Lucignano il 4 Giugno;j) Concerto in Piazza Signorelliper gli studenti dell’Universitàdella Georgia, il pomeriggio del 9Giugno;k) Partecipazione a Subbiano,l’11 Giugno, alla “Rassegna delleFi larmoniche”.

Seguiranno altre comunica-zioni sulle manifestazioni che laFilarmonica organizzerà per laseconda parte dell’anno 2006.

Il Presidente comunica altresìche quest’anno saranno realizzatele nuove divise della Banda grazieall’interessamento personale delSindaco di Cortona.

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Il Parco archeologico di Cortona, impariamo a conoscerlo Società Filarmonica Cortonese

Dopo la inaugurazione delMuseo dell’Accademia E -tru sca e della Città di Cor -to na, che ha rappresenta-to una tappa importante per la co -no scenza scientifica del nostroterritorio, attraverso la ricercata e

sofisticata esposizione di significa-tivi reperti archeologici, a partiredal VIII sec. a. C. fino alle testimo-nianze di Cortona, municipio ro -mano, un altro importante tra -guardo segnerà la storia dell’evo-luzione culturale della nostra Cit -tà: il Parco archeologico.

L’ambizioso progetto nasceda una intesa tra il Comune diCor tona, la Soprintendenza Ar -cheo logica della Toscana, la Re -gione Toscana e la Provincia di

Arezzo.I lavori sono iniziati verso la

metà del 2001 con la messa insicurezza dei monumenti e con iprimi interventi di scavo e restau-ro conservativo. Vengono investiti5 milioni di euro: un finanziamen-to accordato dallo Stato al Co -mune di Cortona a cui è affidatol’attuazione dell’intervento sotto ilprofilo giuridico, tecnico e am mi -nistrativo.

Un importante riconoscimen-to per il ruolo attivo e propulsivodell’Ente locale e che mira allaspe rimentazione di un nuovo mo -dello operativo fondato sullastretta collaborazione di soggetti alivelli istituzionali diversi.

Il Parco archeologico com -prenderà 11 siti e dovrà armoniz-zare, attraverso percorsi ed operedi valorizzazione, i monumentistorici dell’antichità etrusca e ro -mana e le bellezze paesaggistiche.

Per realizzare il Parco e metterein sicurezza la più famosa tombaetrusca, il Melone II del Sodo,dovranno essere realizzati due trai più importanti interventi previ-sti: la deviazione del tracciatodella provinciale 28 e delle acque

del Canale Loreto. Infatti un Parco archeologico,degno di questo nome, mira allarealizzazione di più finalità(scientifiche, urbanistiche e pae -saggistiche) e tutte insieme con -corrono a trasformarlo, oltre chein strumento di salvaguardia, in

una originale ed efficace oppor-tunità di conoscenza e di promo-zione di motivati flussi turistici. Ilcuore del sistema-parco saràcostituito da un Centro di

Documentazione: una strutturacapace di fungere da archivio, daservizio scientifico e urbanistico,da sostegno logistico per i turisti

oltre che da punto strategico perla promozione culturale in strettarelazione con il Museo della Cittàdi Cortona e dell’AccademiaEtrusca.

Di pari passo verranno defini-ti i percorsi, a partire da un

complesso itinerario urbano diraccordo tra le molte testimo-nianze supersiti della città etruscae romana, in grado di ricompor-re per il visitatore i nessi strettis-simi, esistenti in antico, tra lemura e gli altri resti archeologicidi strutture pubbliche; in definiti-

va si tratterà di riproporre l’anti-ca forma della città, dalla PortaBifora fino alla Fortezza del Gi -rifalco, luogo fondamentale del -l’antica struttura urbana destinata

alla pratica dell’auspicio.I vari itinerari extraurbani

seguiranno gli antichi percorsi: ilprimo raggiungerà le Tanelle An -gori e Pitagora, l’area del Sodo, ilsito della Tomba di Mezzavia, finoall’estremità NO del territoriocortonese di Montecchio e dellago di Brolio; il secondo avrà isuoi punti fermi nell’area di Ca -mucia con il suo tumulo e nella

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Presentato il calendariodelle manifestazioni per il 2006

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Muro palazzo Cerulli

Mosaico, villa romana a Ossaia Porta Bifora

Volta botte in via Guelfa Tumulo II del Sodo

Tumulo I del Sodo Tanella Angori

Tumulo di CamuciaTanella di Pitagora

Tomba di Mezzavia

Muro palazzo Casali

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CULTURAL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

Prosegue la Stagione Con -cer ti stica dell’Asso cia -zio ne Amici dellaMusica con il secondoappuntamento “ODA ALDÌA”, un atto unico liberamenteispirato alla poesia di PabloNeruda, interpretato magistral-mente da Anna Ros si quale vocerecitante e Paolo An tonio Manettialla chitarra clas si ca. E’ statodunque un pomeriggio particolare

quello di domenica 5 marzo,quando verso le 18 gli austerilocali di Palazzo Vagnotti diCortona si sono improvvisamenteanimati molto più che in occasio-ne della Mostra del Mobile Antico.Infatti, in pochi minuti un foltopubblico ha riempito il Teatro delSeminario, tanto che non c’era piùposto neppure in piedi.

Il maestro Stefano Rondoni,Di rettore Artistico degli Amici del -

la Musica, ha fatto gli onori di casadelineando brevemente i profilidei due artisti, Anna Rossi e PaoloAn tonio Manetti, ideatori ed e se -cutori di questo atto unico. En -

trambi diplomati in chitarra classi-ca, svolgono da anni un’intensaattività didattica, oltre a seguireannualmente, in Italia e in Europa,Masterclasses di perfezionamentotenute da docenti di fama interna-zionale.

Ma ciò che li contraddistinguee che fa loro onore è l’es sere tra isoci fondatori dell’As so ciazioneDavid e Maria Russel Right Profit,un sodalizio che attraverso prege-voli proposte culturali opera unaredistribuzione delle ricchezzeprodotte da chi lavora all’internodelle proprie strutture, sostenendocosì progetti di sviluppo percomunità che soffrono realicondizioni di disagio, sia nei paesidel Sud del mondo che nellerealtà “invisibili” del nostro terri-torio. A tale proposito ha termina-to l’introduzione Michele Corbu,Direttore Artistico di quell’Asso cia -zione, che ne ha illustrato il pro -getto e gli scopi.

Lo spettacolo ha dunque avutoinizio e le emozionanti note dellachitarra di Manetti hanno fatto dacolonna sonora alla performancedi Anna Rossi, che ha dimostratodi possedere oltre a una grande

carica poetica, anche una bellissi-ma voce nell’interpretare il sugge-stivo “Summertime”di Gershwin.“Oda al Dìa” ha dolcemente ac -com pagnato i presenti in un sug -gestivo viaggio lungo un giorno,

attraverso una scansione diacroni-ca, dal sorgere del sole fino altramonto, scandita dalle vibrazioniispaniche e malinconiche dellachi tarra di Paolo Antonio che de li -

catamente si adagiavano sullepoe sie di Pablo Neruda recitatecon grazia e decisione da Anna.Devo dire che i due artisti sonoriusciti a creare un legame invisi-bile, fatto di impalpabili emozioni,ma che trascina il pubblico e lotiene col fiato sospeso fino infondo e che fa uscire dal Teatrosoddisfatti ma con la voglia disentire ancora quella musica.“Posso scrivere i ver si più tristiquesta notte” è il refrain nerudia-no di “Oda al Dìa”, sicuramenteuno spettacolo non triste, anchese malinconico, ma introspettivoche, se vogliamo, ci ha preso permano e accompagnato dall’alba altramonto nella metafora della vita.

Infine, non posso dimenticaredi ringraziare don Ottorino Ca -pan nini per la disponibilità e lagentilezza dimostrata nel concede-re l’utilizzo del Teatro del Semi -nario, un luogo carico di storiacortonese che merita di essererivalutato e riscoperto dalla citta-dinanza.

Con cludo ricordando il pros -simo ap puntamento del car tellonedegli A mi ci della Musica: do me -nica 26 marzo 2006 alle ore 17

Teatro del Seminario, PalazzoVagnotti di Cortona, “AL VAREZGUITAR QUAR TET”, Concerto dichitarre classiche con SandroLazzeri, Ste fano Falleri, Paolo Sal -talippi e Alessandro Zuc chetti.

Mario Parigi

Cento anni fa

Che una parte della Pub -blica Ammi ni stra zio nelo cale se ne infischidelle esigenze dellapopolazione cortonesedi città è un fatto ormai assodatoda più di mezzo secolo di indiffe-renza o, peggio, di malcelatolivore, ma che il disinteresse siatale da non aver a cuore neppurela conservazione delle vestigiaetrusche, al lo ra vuol dire che c’èdell’altro.

Capisco che gli Assessori sianoassisi, che i Dirigenti siano intentia dirigere, che i Funzionari pro vi -no a funzionare, che i Tecnici sia -no impegnati nella tecnica, ma iVi gili su cosa vigilano? Oltre adignorare il sudario di sterco con

cui gli amati colombi hanno ormairicoperto tutta la città (oggi poicon il pericolo dell’influenzaaviaria già arrivata nel vicinoTrasimeno!!!), oltre a chiudere unocchio sui circuiti automobilisticicittadini (facciamo dunque con -cor renza al Principato di Mona -co?) e sulle soste selvagge dei finesettimana ormai diventati una con -suetudine in tutte le stagioni (aveteprovato a passare con un’autoanche di piccole dimensioni dopole 21 da Largo Beato Angelicoverso Rugapiana?), ogni tanto po -trebbero fare una bella passeggia-ta al Parterre (ma con molta atten-zione, perché dove non sono ar ri -vati i piccioni ci hanno pensato icani cortonesi, grazie ai loro astutiproprietari che non raccolgono leolezzanti deiezioni sebbene pre -scritto da apposita segnaletica)op pure prendere l’auto di servizio

(tanto la benzina la paghiamonoi) e fare qualche bel giro in tor -no alle mura.

E proprio verso Porta Mon -tanina ho notato che qualche van -dalo (non so se istituzionale oprivato) ha sbriciolato parte deiresti dell’acquedotto etrusco (o al -tra costruzione non meglio preci-sata) che da oltre duemila annifanno bella mostra di sé fra le dueantiche porte. Il misfatto sarebbestato perpetrato con una macchi-na operatrice o trattore. Infatti, difronte allo scempio c’è una speciedi discarica abusiva (tra l’altroben visibile da bordo strada e an -che da Porta Colonia, possibileche nessuno veda?) in cui qualchepremio Nobel ha pensato bene di

gettare un po’ di tutto. Quindi, trala devastazione etrusca e l’improv-visato e tollerato immondezzaio ètutto un florilegio di impronte digrosso pneumatico.

Se il colpevole è un privato, sisa, la mamma degli... è sempre inazione, ma se di pubblico opera-tore si tratta la responsabilitàraddoppia. Dunq ue, l’allarme èstato lanciato e speriamo che altretestimonianze storiche non faccia-no la stessa fine e, visto che cisiamo, perché non troviamo unacollocazione diversa alle tre lapididi Piazza Garibaldi? Tanto non sivedono più grazie alla meraviglio-sa pedana con ringhiera post-moderna, ai bellissimi om brel loniriminesi e a quelle stufe fungifor-mi che ne occultano la vista ormaida anni! Carbonaia, il biglietto davisita per chi arriva a Cortona. Macome si fa?!?!?

Narciso Fini

Nel mondo dell’arte la fotografiaA prima vista questo vecchio ar -

ticolo può far sorridere per l’inge-nua meraviglia del cronista, che sistupisce delle potenzialità dellafotografia applicata alle arti, allescienze e al tempo libero. A noisembrano cose scontate, irri levanti,ma pensate quanto stu pore potessesuscitare alla fine del l ’Ottocento lasemplice realizzazione di unafotografia. Inoltre, non aveva la dif -fusione odierna e so lo pochi be -nestanti un po’ ec centrici potevanopermettersi il lus so di “provvedersidi piccoli apparecchi alla mano, chesi pos sono tenere in tasca, nonoccupano maggiore spazio di unportafogli e sono sem pre a focofisso”. Allo stesso tempo l’ingenuitàla scia il posto a una sagace lungimi-ranza, perché il giornalista intuiscele smisurate possibilità applicativedel nuovo mezzo: dalla me dicinaall’astronomia, dai rilievi topograficialle semplici applicazioni pratiche ecommerciali, ma soprattutto all’arte.Sì, perché la fo tografia anche adistanza di tempo riesce ad evocareemozioni, ricordi, momenti felici

oppure di grande tristezza e proprioper questo occupa un posto dirilievo nelle arti visive. Per fortuna lostesso non può dirsi della televisio-ne, che rimanendo un semplice,rumoroso e ingombrante elet tro -domestico, non potrà mai as sur gerealla dignità del cinema e del lafotografia. Dall’Etruria del l’11 mar -zo 1894. E’ davvero me ra viglioso ilfavore che va pren dendo ognorapiù la fotografia. Oggi giorno, ilfotografo è spesso uno scienziatoe sempre un a bi le chimico. Ace -tati, acidi, bro muri, cloruri, iodu -ri, nitrati e sol fati sono l’oggettodelle incessanti manipolazioni;ogni mo mento egli fa nuove sco -perte, in venta processi nuovi epre corre i suoi colleghi, i qualialla lor volta ben presto fannoaltrettanto. La fotografia è un’arteche non può rimanere staziona-ria: co loro che la esercitano nonpos sono dire: “Non moviamocipiù” […] L’idea di portare ingiro, per ore intiere, apparecchipe santi sconfortava moltissimi;

senza contare che c’è forse un po’di ridicolo in quel doversi metterenel bel mezzo di una strada d’unvillaggio colla ca me ra oscura e colrelativo sostegno. Poi fu possibileprovvedersi di piccoli apparecchialla mano, che si possono tenerein tasca, non occupano maggiorespazio di un portafogli e sonosempre a foco fisso. La perfezionedi tali ap parecchi è tale che si puòservirsene per ritrattare istanta-neamente paesaggi anche viag -giando in treno direttissimo. Ipro cessi istantanei hanno per -messo di ottenere interessantissi-me prove mostranti le fasi suc -cessive di un movimento. Un di -staccamento di soldati passa dicorsa: in un centocinquantesimodi secondo eccolo fotografato, e laprova vi mostra tutto il plotonecon una gamba in aria. Si afferra-no parimente i diversi atteggia-menti di un fanciullo che giuocaalla palla, d’un ve locipedista lan -ciato a corsa, di tut to, insom ma,che passi rapi da mente dinan ziagli occhi. Al berto Londe, direttore

del servizio fotografico della cli -nica di Carcot, espose all’ultimaesposizione francese una serie in -tera di prove che fanno conoscere,in differenti soggetti, gli effetti del -la faradizzazione dei muscoli delvivo durante lo stato catalettico.Fu quella un’esposizione interes-sante che attesta gli im mensiservigi che la fotografia è chiama-ta a rendere alla scienza. In que -st’ordine d’idea le sue ap pli ca zio -ni diventano sempre più nu me -rose. L’aerostazione, l’a stro nomia,gra zie ad essa, pos sono registraredati di fenomeni la cui istanta-neità non permetteva pri ma diconservare altrimenti trac cia. Lageografia e la topografia fruisconopure non poco dei perfeziona-menti del l’arte fotografica. I risul-tati ot te nuti da parecchi anni daparecchi fotografi in dagatori sonorag guardevoli. Si fo to grafa fa -cilissimamente su carta, su ve tro,su legno, su stoffa, su smal to, qua -si su tutto.

Mario Parigi

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

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Oda al Dìa - L’amore vissuto in un giornoMusica e poesia al Teatro del Seminario

Storie di ordinaria indifferenza

Cortona (1915 circa). Un momento di spensieratezza per i bambinidell’Orfanotrofio “Cinaglia” (Collezione Alberto Fratini).

Lo scempio a Porta Montanina

Cortona, Palazzo Vagnotti. Il Teatro del Seminario prima dell’inizio dellospettacolo

Anna Rossi e Paolo Antonio Manetti

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

PAGINA 5

Come nelle più belle favolequalche cosa raramentesi avvera, ed una realtà,che pareva una favola siè avverata. Da tantotempo a Camucia veniva richiestoun parcheggio che potesse in uncer to qual modo soddisfare leesigenze della popolazione sia ilgiovedì, gior no di mercato, sia peril fie rone di settembre in quanto siera costretti a raccomandarel’anima a Dio o imprecare pertrovare un posto auto anche inseconda e terza fila.

Più di una volta era statasegnalata l’urgenza di trovare unluogo adatto ed in prossimità delmercato settimanale e centro degliaffari della frazione più popolosadel comune, ma mai era stata datarisposta al problema. Da questostesso giornale si era più voltesegnalato il luogo per la costruzio-ne di un parcheggio che po tessedecongestionare il traffico set -timanale, avendo individuato esegnalato il campo in prossimitàdell’Ufficio Postale quale area piùappetibile ed idonea ad un par -cheggio di servizio per la colletti-

vità. Ce ne è voluto del bello e delbuono perché gli amministratoriconvenissero sulla necessità, ma -ni festata insistentemente, di realiz-zare l’infrastruttura.

Non si cre deva più che leistanze popolari venissero prese inconsiderazione ma, ci si è dovutiricredere: la risposta è stata dataalla popolazione, realizzandocome richiesto, in prossimitàdell’edificio postale in Via Laur -etana, un parcheggio non come cisaremmo aspettati ma un par -cheggio ..... piccolo, pic colo per lacapienza di appena circa ottantaposti auto. E’ man cato il coraggioo la volontà, e non vogliamo

credere alle difficoltà finanziariedell’amministrazione, in quanto lerisorse per gli investimentipossono essere trovate in manieraagevole.

Dobbiamo comunque accon-tentarci del poco che è statorealizzato, sperando che in unsecondo tempo ci si convinca delbisogno di ampliare il parcheggioin modo da realizzare un punto dientrata ed uno di uscita anzichécome at tualmente un solo ingres-so-uscita mezzi. Il tratto stradalenon si presta troppo al facilescorrimento del traffico con ununico punto di ingresso ed uscitaveicoli, per cui vogliamo sperareche il nuovo ufficio mobile deivigili urbani pos sa segnalare intempo reale, al centro ascolto delPalazzo, le difficoltà riscontratenell’esercizio del le loro funzioni.

Vogliamo sperare che lo stessoufficio mobile, nel normale ostraordinario giro di servizio pos -sa segnalare lo stato delle strade indissesto e pericolose per la pub -blica incolumità. La Via Italo Sco -toni, e questi non se ne abbia amale se allo stato attuale viene

ribattezzato con il nome ItaloScos soni, è diventata una stradapericolosa, specie con la pioggia,per le troppe buche, sconnessioni,rattoppi o rimaneggiamenti...Trop pe imprese hanno rimessomano per ripristini idrici, ma, maisi è pensato alla ripresa del mantostradale in maniera omogenea:una rappezzata qua ed una là, unaa monte ed una a valle; il fatto stache a mala pena, anche viaggian-do al di sotto dei limiti prescritti, siriesce a stare in strada.

Ci auguriamo che la segnala-zione venga raccolta e trasmessacon ponte radio al più presto.

Piero Borrello

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a cura di Laura Lucente

23 MARZO – AREZZOCarla Valentini, 73 anni, è stata condannata per l'omicidio preterintenzionale delmarito Lando Pignotti, 84 anni, ex primario di pneumologia dell'ospedale Garbasso diArezzo. La corte di assise di Arezzo ha emesso la sentenza: 11 anni e 6 mesi di reclu-sione. La donna, si è sempre proclamata innocente, sostenendo che ad uccidere ilmarito sarebbe stato uno sconosciuto entrato in casa. La versione della Valentini nonha però mai convinto gli inquirenti. La signora è comunque troppo anziana e per leisono previsti soli gli arresti domiciliari

24 MARZO – C. FIORENTINORapina a Castiglion Fiorentino. Un 70enne è stato aggredito nella propria abitazioneda due o tre persone che, dopo averlo preso a calci e pugni, lo hanno legato e hannoportato via diverse centinaia di euro dall’appartamento. I Carabinieri, avvertiti dallostesso 70enne, hanno avviato le ricerche che tuttavia ancora non hanno dato esito.

25 MARZO – C. FIORENTINOUna bimba di due anni è rimasta leggermente intossicata a causa di in un incendio chesi è verificato nella cucina di un appartamento di Castiglion Fiorentino. I Vigili delFuoco di Cortona hanno domato le fiamme. A originare le fiamme pare sia stato uncorto circuito.

2 MARZO – CASTIGLION FIORENTINOCastiglion Fiorentino è tornata a commemorare nel terzo anniversario della morte ilSovrintendente della Polfer Emanuele Petri. Alla cerimonia era presente, insieme alleautorità civili e militari, la vedova Alma Petri. Alla mattinata castiglionese era presenteanche il capo della Direzione centrale per gli affari generali della Polizia di StatoGiovanni Cecere Palazzo, ex questore di Arezzo, che ha voluto sottolineare l’eroismo diEmanuele Petri mettendo in evidenza come il suo sacrificio, che è stato decisivo nellosmantellamento delle nuove Brigate Rosse, non sia stato vano.

4 MARZO – SUBBIANOUn odontotecnico 70enne che alcuni anni fa era stato sorpreso ad operare comedentista senza averne i titoli, dovrà scontare una pena di 40 giorni di reclusione perl’accusa di esercizio arbitrario della professione sanitaria e lesioni. L’indagine erapartita a seguito della denuncia di un paziente. L’uomo si trova al carcere aretino diSan Benedetto.

5 MARZO – FOIANO DELLA CHIANASi è concluso con un ex-equo a 16 punti l’edizione 2006 del Carnevale di Foiano cheha visto salire sul gradino più alto del podio i cantieri dei Rustici e di Bombolo. I duecantieri erano a secco di vittorie già da qualche anno, per Bombolo l’attesa è statalunga 12 anni, mentre per i Rustici solo di 4 anni. Al secondo si sono piazzati iNottambuli con 14 punti, vincitori delle ultime tre edizioni. Terzo posto per gli Azzurria quota 9 punti.

5 MARZO – C. FIORENTINOE’ stato inaugurato nella frazione castiglionese di Manciano il Centro Polivalente, unastruttura completamente nuova che servirà da centro di aggregazione sociale perattività di natura varia (scolastiche, motorie, sportive) e che sarà a completa disposi-zione dei cittadini. Il Centro è stato concesso al Gruppo Sportivo Manciano, che negestirà le attività.

7 MARZO – AREZZOL’Ufficio Postale di via Marco Perennio è stato rapinato da due uomini con il voltocoperto da passamontagna che dopo essere entrati all’interno dei locali delle Postehanno minacciato con una pistola clienti e dipendenti facendosi consegnare il denaro.Una dipendente delle Poste di 40 anni è stata colta da un leggero malore e per lei èstato necessario un breve ricovero in ospedale. I due rapinatori si sono allontanati con un bottino di circa 10.000 euro. Carabinieri ePolizia hanno dato il via a una vera caccia all'uomo.

8 MARZO – CASTIGLION FIORENTINOUn operaio di 23 anni è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro. L’uomo stavalavorando su una scala appoggiata ad un palo della luce quando ha perso l’equilibriocadendo da un’altezza di più di quattro metri. Subito trasportato dall’ambulanza del 118 all’ospedale San Donato, gli è stata riscon-trata la frattura di una vertebra ed è stato disposto il trasferimento al neurochirugicodi Siena. Il giovane si trova in prognosi riservata, anche se sarebbero da escludereconseguenze permanenti.

8 MARZO – S. GIOVANNI VALDARNOIl polo scolastico di San Giovanni Valdarno, che ospita l’Itis e alcune classi del Liceopsico-pedagogico è stato preso di mira dai vandali. Durante la notte è stato azionatol’impianto antincendio allagando i locali della scuola con 24.000 litri di acqua. I dannialle strutture risultano notevoli.

CAMUCIA

Un parcheggio piccolo, piccolo ed la strada, un disastro

CAMUCIA Rinnovati gli organi statutariArezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoApoco più di un anno dal la

sua inaugurazione il Cen -tro di Aggregazione di Ca -mu cia, adempiendo agliobblighi statutari, do me -ni ca 5 marzo ha approvato, attraver-so un’assemblea molto partecipataed attenta, il bilancio consuntivo e harinnovato il Consiglio Direttivo, ilCol legio dei Sindaci Revisori e ilCollegio dei Probiviri.

Nel suo discorso introduttivoOrlando Magari, designato presiden-te dell’assemblea, ha ricordato la va -lidità del Centro e la sua essenzialefunzione sociale, perché accoglie,oltre che idonei spazi per il gioco eper la ricreatività, anche momenti diutile aggregazione con specifici in -contri su svariate tematiche, che van -no da quelle sanitarie a quelle am -bientalistiche, da quelle sociali aquel le più strettamente culturali.

Orlando ha molto insistito sulvalore del sociale che, si riscontraancor più, in vaste realtà a forte con -centrazione demografica quali quelledi Camucia; e se anche il nostro pae -se cresce e può facilmente caderenella dimenticanza di valori e vita co -munitaria, è essenziale la funzioneculturale e sociale di questi punti diag gregazione che, alla fine, sono mo -menti qualificanti e decisivi per lacrescita di una collettività.

Il presidente uscente GiulianoBigagli ha, ugualmente e molto sinte-ticamente, dato una lettura della fun -zione sociale del centro e ha ricor-dato l’andamento generale economi-co-morale della struttura, ha ringra-ziato quanti lo hanno sostenuto nelsuo difficile ruolo di presidente delcentro ed in particolare l’ammini-strazione comunale, nella personadel sindaco e tutto il personale delcomune che lo han seguito, consi-gliato e motivato in questa primaparticolare e non facile fase d’avviodel centro di aggregazione.

Va doverosamente segnalato cheil presidente Bigagli ha diretto ve ra -mente con sensibilità e signorilità ilcentro, rendendolo sempre rispon-dente anche a nuove iniziative, qualequella delle vacanze marine, che so -no state affidate dalla nostra ammini-strazione comunale alla sua attentacapacità gestionale.

Ha quindi esposto il bilancio, inmodo analitico e preciso l’ammini-stratore Rinaldo Vannucci che ha so -stanzialmente affermato la positivaesperienza economico-sociale dellagiovane struttura camuciese.

L’impostazione esemplare di ra -gio neria data da Vannucci a tutta lacontabilità è veramente una garanziadi correttezza e di trasparenza, tuttociò è ottima premessa per una sicurae rispondente continuità.

Pochi gli interventi, forse perchéesaustive le anticipazioni dei relatori,ma che hanno prodotto l’approva-zione generale e all’unanimità delbilancio stesso.

Il consigliere Ivan Landi ha rin -graziato ancora l’Amministrazioneco munale per questa opportunitàdata nell’ubicazione del Centro, i varienti che lo hanno sostenuto e quinditutti i soci; in particolare le signore,che hanno operato sempre in ma -nie ra generosa e costruttiva.

Ha cal deggiato la partecipazionee la critica costruttiva, ma ha voluto

anche in via re, tramite Orlando Ma -gari nella sua doppia veste di presi-dente ed ammi nistratore, un mes -saggio al comune di Cortona affinchévaluti l’opportunità di reperire unapiù ampia struttura perché quellaassegnata, vista la sua favorevole ac -coglienza da parte dei cittadini, i socisuperano già le trecento unità, risultainadeguata.

Orlando Magari, nella sua vestedi politico ed amministratore, ha as -sicurato tutta la sua personale dispo-nibilità all’interessamento, anche se,ha evidenziato i tempi non troppofelici delle economie comunali, det -tati da finanziarie governative nontroppo favorevoli verso problemati-che primarie quali quella del sociale.

Un ringraziamento particolare èstato rivolto a Marino il “nostro ba -rista”, eccezionale cuoco, grandeinstancabile ballerino, brontolone epurtroppo anche grande “tifoso fio -rentino”.

Certamente se il Centro ha avutosuccesso lo dobbiamo anche allasua onnipresente figura che si è resadecisiva e determinante, lo vorrem-mo sempre pimpante anche se eglistesso ha ricordato ha già qualcheanno sopra le spalle.

Il nuovo consiglio certamente glidovrà affiancare un sostegno poichéil suo lavoro è veramente stressante.Compito arduo, ma doverosamenteimportante, nei suoi confronti.

Le votazioni si sono aperte alleore 11,30 e si sono protratte fino alle19,30, queste hanno dato i seguentirisultati: soci iscritti al Centro Ag gre -gazione di Camucia: al 5 marzo n°312; soci votanti: 187; percentualevotanti 59,94%.

Per il consiglio direttivo che saràformato da 17 membri, hanno con -seguito preferenze i seguenti soci:

votiBigagli Giuliano 114Landi Ivan 88Vannucci Rinaldo 71Lunghini Armando 68Sestini Danilo 61Angori Dino 58Tizzi Rino 46Chiarabolli Marino 44Regi Omero 39Sciarri Rosa 38Mancini Gualtiero 34Talli Giuseppe 30Sabatini Elio 29Del Principe Aduo 25Liberatori Orietta 24Morini Maria Grazia 19

SINDACI REVISORICastellani Massimo 54Polezzi Mauro 53Mariotti Alfredo 53

COLLEGIO PROBIVIRIMagari Orlando 78Bianchi Giuseppe 74Bettacchioli Pasquale 59

Quanto prima il consiglio terràla prima riunione per assegnare lecariche direttive interne.

A nome del consiglio uscentevor rei qui ringraziare tutti le per -sone, gli enti, che hanno collaborato,in vario modo alla costituzione eall’affermazione del centro di aggre-gazione di Camucia, che deve conti-nuare ad essere punto di riferimentoper tutti i cittadini e ancor più offrirevalide occasioni per una proficuacrescita comunitaria.

Ivan Landi

Centro di Aggregazione

Il sindaco Andrea Vignini ela Giunta Comunale parte-cipano al dolore del ricordodella famiglia Petri nel mo -mento del terzo anniversa-

rio dell’assassinio da parte delleBr del Sovrintendente della Pol -fer Emanuele Petri.

Nel ribadire la più fermacondanna ed il rifiuto di ogniterrorismo e violenza l’Am mi -nistrazione Comunale si unisceal cordoglio di tutta la famigliaPetri.

In occasione delle manife-stazioni commemorative che sisono svolte a Castiglion Fio -rentino l’Amministrazione Co -mu nale è stata presente in ma -niera ufficiale.

Il Comune ricorda Emanuele Petri

Page 6: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 5 28 FEBBRAIO 2006

PAGINA 6

so no, in genere, chiusi fra le quat -tro mura domestiche e preferisco-no risolvere le proprie problema-tiche da soli o in famiglia”.

Poi, di cosa vi occupate?“Abbiamo, da qualche anno,

aperto <Il covo dei libri>, localiz-zato in Via Matteotti, presso Fat -toria Sandrelli, questo ambiente,oltre a contenere tanti libri, è pre -posto all’accoglienza, ovvero ci ri -troviamo lì due volte la settimana esia mo a disposizione di quanti vo -gliono venire, non solo per leg ge -re, ma anche per parlare, percon dividere le preoccupazioni ogioie che in quel momento abbia -mo. E' un posto creato per alleg-gerire le <solitudini> e la man -canza di un punto di riferimento”.

Da quanto fa parte di questaAssociazione e quale ritorno ha daquesto operare?

“Ho iniziato a militare fra levin cenziane da ragazzina, alloraabitavo a Firenze, quindi ormai houna lunga esperienza in merito.Posso dirle che sono esperienzegratificanti, perché quando unodona qualcosa riceve tanto di piùindietro, vivere solo per noi stessiè un qualcosa di molto misero, iotrovo”.

L’Associazione Vincenziana,af fonda le sue radici nella Franciadel 1630, quando San VincenzoDe Paul, insieme a Santa Luisa DeMarillat, costituirono un gruppodi persone disposte a sostenere ecoa diuvare tutte le povertà.All’epoca la Francia si trovava ingra vi difficoltà e i Vincenziani diallora bussavano di porta in porta,portando aiuti concreti e morali.

Le finalità di allora sono ar -rivate fino ad oggi, anche la preca-rietà umana ha cambiato sfaccet-tature. I volontari vincenziani sia do perano per alleviarla”.

Lilli Magi

Tra le forme associative piùanziane, esistenti a Corto -na, c’è sicuramente quellache va sotto il nome di“Vo lontariato Vincen zia no”, unavolta “Dame di San Vin cen zo”presente nel territorio del la citta-dina etrusca prima della fi ne dellaseconda guerra mondiale.

Attualmente, la presidente incarica è Maria Vittoria Sandrelli,la vice presidente è Maria TeresaBat tisti e la cassiera è Tina Can -ne ti.

Alla presidente, abbiamo chie -sto di illustrarci gli impegni portatiavanti attualmente dall’organismoda lei rappresentato: “Noi siamoimpegnate, principalmente, nellalotta ad ogni forma di povertà:materiale, intellettuale, morale edeti ca. In questi ultimi anni, ci sia -mo occupate nella stragrandemag gioranza degli extracomunita-ri che costituiscono, purtroppo, ilgruppo più sostanzioso di personebisognose. Inoltre le nostre atten-zioni sono rivolte in primis a loroanche perché non creano impedi-menti in questo senso, ovvero so -no ben lieti di essere aiutati”.

In questo ambito quali le diffi-coltà maggiori?

“Le problematiche più grossesono dovute al reperimento di unlavoro, cosa questa molto compli-cata, comunque, oltre a ciò, noi lisolleviamo anche a livello buro -cra tico, o meglio li accompagnia-mo ai vari sportelli preposti al rin -novo di documenti ed altro, gli of -friamo anche aiuti economici.Queste persone o nuclei familiarici vengono segnalate, in generedai vari parroci”.

E la gente del posto non hanessun bisogno?

“Di necessità ce ne sarebbero.Purtroppo però è difficile avvici-narsi i nostri conterranei, perché

Ormai è un’istituzione labuon vecchia “Casadella musica” di SanLorenzo, conosciuta ai

Pensioneper Anziani „S. Rita‰

di ELIO MENCHETTI

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più co me “la casina”. E’ il secondo anno di af fi -

liazione allo Zak, il centro diAggregazione Giovanile di Ca -mu cia, e zio Zak e zia Casinaviaggiano a braccetto, sostenen-dosi in tutto l’uno con l’altra.

Questa collaborazione haportato alla possibilità, per igruppi che usano questa salaprove, di poter realizzare demoo registrazioni, con strumenta-zioni efficaci, in grado di dareprodotti più che soddisfacenti.Inoltre si riescono ad organizza-re nel centro in piena Camuciadei concerti rock, due o tre al -l’anno, destinati ai gruppi dellacasina.

E’ novità di questo mese,invece: il primo corso di batte-ria, interamente organizzato e“costruito” all’interno della salaprove sanlaurentina (o sanlo-renzese?).

Il do cente con le bacchette èAlberto Se rafini.

Le iscrizioni sono aperte a

tut ti e per saperne di più sulcorso o sulla possibilità di u ti -lizzo di questi locali: [email protected], o tel. 0575 -605212.

L’ultimo mese ben 10 gruppisi sono alternati tra le ex-auleunderground della periferia ro -ck di Cortona.

A tenere le fila del tutto,sbalzando tra umori vari e tran -ce musicali dei rocker, sono A -les sio Rosi e Paolo Scala, a cui,credetemi, vanno non pochicom plimenti.

Credono, come me e cometanti del resto, nel valore dell’ar-te e della promozione culturalecome veicoli di prevenzionesociale al disagio, inteso comealienazione, che sempre piùspesso colpisce le fasi adolescen-ziali e post-adolescenziali della

popolazione. La forma di coin -volgimento si basa sulla ca pa -cità di emozionare ed emozio-narsi.

Ecco perché produrre suoni

e prima o poi armonizzarli inqualcosa di più è un’esperienza,come il teatro, lo sport di eventobasato sull’immediatezza del -l’at timo e sulla preparazione diquell’attimo ma soprattutto sulprivilegio di non affrontarlo sin -golarmente ma in modo parte-cipato. E di partecipazione ab -biamo bisogno, perché troppospes so ci scopriamo soli ed in di -fesi.

E quindi tra Sanremo, chepur troppo o per fortuna è finitoed ArezzoWave, che come sem -pre arriva con l’estate… buonamusica a tutti.

Albano RicciDa qualche tempo stiamoassistendo, con vivo pia -ce re, a festeggiamentiparticolarmente significa-tivi, che dimostrano una simpaticae bella realtà. Non tutto, insommaè come nella televisione, dove ma -ga ri si ricordano nelle sciocche efre quenti trasmissioni, quanti ma -trimoni la tale attrice o attore han -no “consumato”, nel breve cor sodella loro vita.

Altri e migliori fatti vengonore gistrati, in particolare anche nel -la nostra realtà, qui si festeggianolunghi legami affettivi forse perchésiamo gente, senza dubbio, piùsemplice, più genuina ed anchecon qualche sano principio e qua -lificante valore.

Il 28 febbraio hanno festeggia-to i loro sessant’anni di matrimo-nio i coniugi: Alberto Pa tas si nie Rosa Mariottoni.a

Nozze che furono celebrate dadon Domenico Ricci a Pergo, nel -

la chiesa dedicata a S. Barto lo -meo, il giorno 28 febbraio del1946.

Era un giovedì, il giovedì gras -so di carnevale e forse i fidanzatiabbinaroso le festività, per nonsciupare tempo prezioso.

Ma il mattino dopo le sobrienozze, il viaggio di nozze fu ec ce -zionale ... spaziò nei vicini campi,svolgendo il solito e duro lavorodei campi. Eh si a quei tempi “la

festa” durava ben poco.La povertà non permetteva

trop pe distrazioni, la vita era diffi-cile ed anche il momento del ma -tri monio era vissuto in questosem plice contesto.

Alberto, nato a Tecognano, hasvolto poi il lavoro di ferroviere,era casellante. E’ un grande ap -pas sionato della caccia e con lasua Rosa è anche brillante balleri-no; non perdono una festa, dovec’è musica ci sono loro che vol -teggiano, anche se i passi, di annoin anno sono sempre un po’ piùlenti.

Rosa, è nativa della Fossa delLu po, ha passato la sua vita a farela donna di casa, quindi: pulizie,fornelli e a seguire, con immensacura e amore, l’adorata figlia Fer -nanda.

Gli sposi oggi risiedono al Val -lone e come tutti i pensionati spes -so rivivono le loro storie, ma cer -tamente quella di stare tanti anni

assieme è la più bella che è testi-monianza del loro volersi bene.

Certamente, come tutti, avran -no avuto momenti difficili e con -trasti, ma sono stati superati nellavisione più ampia della compren-sione e dell’amore reciproco.

Auguri ancora agli sposi affin-ché aggiungano tanti e tanti annian cora di vita vissuta sempre as -sieme.

Ivan Landi

VALLONE

Nozze di diamanteCORTONA

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:

La vendetta?La disavventura in cui siamo incappati ormai è un anno si è

conclusa con la condanna al pagamento di una sanzione di 1000euro.

Poteva andare peggio ma poteva andare meglio se il Giudice diPace non fosse stato fuorviato da un verbale di contravvenzione(redatto da un vigile urbano cortonese) con qualche inesattezze edal secondo verbale redatto dal suo superiore dove venivamo dipinticome persona “in evidente stato di agitazione” e dove il nostroimpegno civico fu tradotto in blocco stradale.

Come spesso è avvenuto avevamo rimesso le fragili transenne dilegno al posto loro assegnato dalle ordinanze estive pensando che ivigili se ne fossero dimenticati: più volte era capitato. Bravo cittadinoma in errore perché l’ordinanza non era più operante e le macchinepotevano di nuovo transitare nelle vie e piazze principali con dilettodei tanti turisti ancora (erano le ventuno del 12 ottobre 2004)presenti in città.

Avvenne che un automobilista (un vigile in borghese) scese perspostare le transenne.

Ne nacque tra lui e chi scrive una animata discussione, qualcheparola e qualche gesticolazione di troppo subito interrotte quandoaffermò che doveva accompagnare il figlio al pronto soccorso (nelverbale c’era un’altra ver sione!).

Insomma il tutto era riconducibile a stati d’animo un po’ tiratima facilmente dimenticabili perché poi si trattava di persone cheavevano antiche amicizie di famiglia.

Invece la cosa è finita davanti al Giudice di Pace e qui dopo unanno è terminata.

Non l’abbiamo raccontata per organizzare una colletta a nostrofavore.

L’abbiamo citata in questa Rubrica perché siamo con vinti chel’accanimento con cui si sono prodigati nello stilare i due documentidi accusa nei quali veniamo descritti come persona violenta eirascibile sono stru menti di una vendetta covata nel tempo sullecritiche copiose e costanti apparse in questa Rubrica sui metodi dilavoro (e di rifiuto di lavoro, vedi verbale, durante le ore notturne)di molti vigili urbani (con alcune eccezioni) sono di gran lunga lacategoria meno amata dai cittadini.

Questa ritorsione suona pertanto come un attacco alla stampa esoprattutto alla nostra persona.

C’è di positivo che finalmente sappiamo che un vigile urbano puòintervenire anche quando non è in servizio e comminare multa, percui di notte piazza Signorelli non sarà parcheggiabile: non potrannomica fare finta di niente anche se sono a passeggio pena l'omissionedi atti d’ufficio.

Volontariato Vincenziano

Parrocchia S.LorenzoIl nuovo organoA pochi giorni dalla Visita

Pastorale del vescovo Bassetti,che è stata una cosa straordina-ria, ben riuscita, la parrocchia siarricchisce di un grande organoe di un moderno impianto diamplificazione, efficientissimi.

Siamo soliti, a volte, dipinge-re di sfiducia la gente, invece sitrovano persone molto genero-se, sorprendenti.

La persona di cui parlo èmolto semplice, umile nel suomestiere, ma ricco dentro, ca pa -ce di pensare e realizzare gran dicose.

Grazie, carissimo!Don Antonio Garzi

S.LORENZO Il nuovissimo corso di batteria e non solo

La Casina della musica

Page 7: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

Ascoltate questa storia. A Sa -moa un missionario cri -stiano va un giorno a tro -vare il re dell’isola, si fapor tare un secchio e senza spiega-zioni comincia a riempirlod’acqua, non si ferma quandol’acqua giunge all’orlo, non siferma neppure quando l’acquacomincia a colare dall’orlo e non siferma neanche quando viene giù apioggia incessante; l’acqua scorre eil missionario sempre versa dentro

il secchio ancora e ancora. Il re èstupito, non capi sce e finalmente ilmissionario gli di ce: l’amore di Dioè come que st’acqua, ne avrai sem -pre a dismisura anche se non nevorrai, ed ecco, sovrabbondava diquest’amore anche il cuore di Bia -gio e quello di tutti i martiri che ac -colsero la morte come compimen-to della loro vicenda d’amore conDio.

Questo apologo l’ha racconta-to padre Pio Maiteko durantel’omelia mettendosi davanti all’al-tare e tirando su la maniche dellatunica. Padre Pio appartiene al -l’or dine dei “Missionari della fe -de” e è un prete grande ed espan-sivo, quando innalza l’ostia parquasi che la voglia restituire pergratitudine al Grande Fornitore. Èirruente, energico e possente, cre -do risenta dell’abbraccio anche ilcalice quando lo brandisce verso

il più alto dei cieli. Padre Pio è unatleta della fede e ne ha i requisitimorali e antropometrici, viene daSamoa una terra solare, pacifica egiovane e a questa somiglia. E hafat to una gran messa di San Bia -gio, ispirata, e con questa bellapa rabola polinesiana dentro, il 3febbraio scorso a Monsigliolo alle21, ora alla quale anche in giornoferiale la gente può con maggiorfacilità raggiungere la chiesa epartecipare alla liturgia.

Dal 2000 a Monsigliolo c’èl’a bitudine che si mescolano lecar te con altre comunità che ve -nerano San Biagio e quindi pervirtù dell’aritmetica ne son passatealmeno sette, ma una veemenza euna sincerità come quelle delpadre Pio non erano ancora en -trate nella piccola chiesa del pae -

PAGINA 7

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di Burazzi rag. Michele

se. Grazie a lui Monsiglioloquest’anno si è gemellata ideal-mente con Casale, borgo dellamon tagna cortonese che Biagio lotiene pure per patrono e che - aquel che so da Chiara scrittricesull’Etruria - ha vissuto un’espe-rienza altrettanto forte e coinvol-gente attraverso le parole del loroparroco samoano. Il rito serale diMonsigliolo si è concluso con labenedizione delle manine di paneche si fanno per ricordare il tocco

taumaturgico di Biagio che albam bino soffocante svelse la liscadi pesce, e con la benedizione del -la gola ai presenti che il sacerdoteha impartito aumentandola delsuo fuoco comunicativo.

Nell’articolo di presentazionedella sagra dei tagliolini e ceci or -ganizzata in occasione della stessafesta patronale di cui scrissi il 31gennaio su queste pagine riuscii aparlare per vie trasversali del kulauna pratica di donazione circolare(polinesiano kula, italiano culo einglese wheel: ruota, hanno tuttiun antecedente nella voce accadi-ca qulu: grosso cerchio) in usonel le Isole Trobriand in NuovaGuinea, ma non potevo certo im -maginare che qualche giorno do -po un prete proveniente da Sa -moa, vicino vicino alle Trobriand,sarebbe venuto a Monsigliolo ainculturare quell’idea di gratuità

antropologica e cristiana che ioavevo nominato arditamente soloper far sapere che la conoscevo.Non fui un profeta, piuttosto sonostato superato dalla saggezza dellarealtà.

La domenica 5 dopo la messasolenne in onore di San Biagio ce -lebrata dal parroco don Lorenzo siè svolta anche la sagra summen-zionata. Ore 16, prima edizione eprincipio dello scodellamento,andamento complessivo buonosenza esagerazioni. I ceci però e -rano ottimi, le canzoni del Cerchiodella Musica (tutto fu circolare inquel tempo) belle, e le donne chehanno ottimamente cucinato sison dimostrate per l’ennesima vol -ta la parte migliore e più generosadi Monsigliolo.

Alvaro Ceccarelli

Il Comune di Cortona in ac -cordo con la Regione Toscanaha aperto a Mercatale - comenello stesso tempo a Camucia- un punto Internet per tutti coloroche non dispongono di un Pc.Nella nostra frazione il punto diaccesso al web (servizio Paas, cosìdefinito in relazione al suo im -piego per il pubblico) è stato rea -lizzato nella sede della Mise ri -cordia Val di Pier le con apertura illu nedì dalle ore 9 alle 11, il mar -tedì e giovedì dalle 18 alle 20.Il servizio di collegamento In -

ternet è completamente gratuito:per usufruirne occorre attestare lapropria identità ed essere maggio-renni. I minori potranno ugual-mente accedervi purché siano ac -compagnati da un adulto.

E’ una iniziativa, questa, daritenere senz’altro lodevole inquan to utile e necessaria a turisti,stranieri e a categorie di personemeno agiate.

Le frane che fra i mesi didicembre e gennaio hannogravemente lesionato il per -corso montano della stradaprovinciale per Cortona continua-no a preoccupare. Nonostante gliimmediati interventi, lo smotta-mento verificatosi poco a monte

del primo e caratterizzato da unmassiccio crollo di materiale roc -cioso sulla carreggiata ha avuto unaltro pericolosissimo seguito. Daciò si è reso urgentemente neces-sario l’impiego di uomini conmez zi adeguati, i quali nei tregiorni compresi fra il 28 febbraioe il 2 marzo hanno dovuto, la vo -rando incessantemente a renderesi cura la percorribilità, chiudereal traffico la strada per varie oredel mattino e pomeriggio, conqualche comprensibile disagio perchi doveva spostarsi.

Anche quest’anno il Car ne -vale ha dato vita a duecorsi mascherati chehanno avu to luogo nelledue domeniche consecutive 19 e26 febbraio. Bene nella primagrazie al tempo mostratosiabbastanza clemente, il che invecenon è accaduto in quel la seguentea motivo del freddo e dell’alter-nanza di momenti pio vo si.Nonostante ciò i bambini, prin -cipali destinatari dell’allestimentoorganizzato dall’apposito comita-to, hanno ogni volta gioito conma scherine, lancio di coriandoli econ tradizionali dolciumi nellalunga “scarrozzata” fino a LiscianoNiccone sui vagoncini del solitofestoso trenino. M.R.

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MONSIGLIOLO Ha festeggiato il patrono San Biagio

Molte cose e molto mondo in una festa

CORTONA Immondizia un po’ dovunque

Maleducazione

MERCATALE

Un flash su avvenimenti e notizie

Spesso da queste pagine hoattaccato l’Ammi nistra -zio ne comunale e ilSindaco per molteinadempienze ma, come hosempre affermato con fermezza,io non accuso la maggioranzacome preconcetto ma mi rivolgoa chiunque ri tengo sia respon-sabile di una cattiva o irrespon-sabile condotta.

Ecco perché questa volta,facendo tirare un sospiro disollievo al nostro primo cittadi-no, vo glio spendere due paroleverso coloro che non conosconocosa voglia dire la civile coesi-stenza ed una buona educazio-ne civica.

In questi ultimi giorni mi ègiunta una e-mail e delle fotoche dimostrano in modo chiarocome alcuni concittadini chedefinirei “incivili” depositinosacchi di rifiuti fuori dei casso-netti vicino alla chiesa di S.Domenico.

Dico loro: “cosa ci vorrebbead alzare con una mano ilcoperchio di uno dei tre casso-netti presenti e gettarvi all’inter-no l’immondizia?

Dovete sapere che i tre cas -sonetti in causa sono semprevuoti e questo la dice lunga suque sti cittadini e sul loro com -portamento”.

Durante la settimana passail servizio della SOGEPU ma ladomenica, come è giusto, c’è ilturno di riposo e quindi si chie -de per lo meno di utilizzare icas sonetti.

Però a questo punto sentoche dentro di me bussa il mioangioletto talvolta polemico masempre onesto che mi sussurra:ma non sarebbe opportuno che inostri solerti vigili urbani co -gliessero in fragrante, almenouna volta, qualche soggetto ma -

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

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15 MARZO 2006

le ducato. La fatica dei vigili sarebbe

minima anche perché questicassonetti non sono troppolontani dalla loro centrale e losforzo quindi sarebbe trascura-bile !!!!”.

A proposito, se i vigili doves-sero arrivare a S. Domenico, po -trebbero fare un altro piccolosforzo e andare a multare iproprietari dei cani che hannoridotto i giardini pubblici in ve -re latrine a cielo aperto.

Proprio domenica mattinaho incontrato ai giardini treper sone con tre cani e altrettan-te deiezioni fumanti; c’era pocoda sbagliare sulle responsabilità.... Non certo dei cani, sicura-mente.

Ciascuna famiglia può es -sere giudicata da come vivenella propria abitazione e quin -di, sicuramente, la famiglia Cor -tona non si presenta molto beneagli occhi delle tante personeche, a qualsiasi titolo, percorro-no le nostre strade.

Quello che succede a S. Do -me nico forse fa notizia perchél’immondizia è alla vista di tut -ti, ma credetemi, se ce ne fosseancora bisogno, che in molti al -tri punti della nostra forse an -che delle frazioni, que sto formadi maleducazione si ripete quo -tidianamente.

Quindi credo che sia giustochiedere a tutti una fattiva col -laborazione a rendere la nostracasa più ospitale e credo ancheche sia giusto chiedere al corpodei vigili urbani di intervenireperché è nel loro ruolo far ri -spettare la legge anche se talvol-ta bisogna agire contro un co -noscente o un amico; è questio-ne di buon senso e di professio-nalità.

Umberto Santiccioli

Page 8: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

PAGINA 8

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Propostedi lettura

di Glenda Furia

Il tema dell’amore viene quiaffrontato in modo singolare omeglio alla maniera dell’autore.

Un ex ufficiale, vive della pic -cola rendita ricevuta in eredità,gestendo nel frattempo un bancodi pegni.

Uomo grossolano e distaccato,dai modi freddi ed autoritari siinvaghisce di una giovane cliente edecide di sposarla. Ha inizio cosìun rapporto coniugale basato sullasubordinazione di lei, povera, gio -vanissima e venuta dal nulla dauna parte, e l’uomo, un ex milita-re, borghese ed austero, abituato agestire la sua vita alla stessastregua dei propri affari, dall’altra.Ciò nonostante il tempo e la vitatramuteranno “la mite”, la farannocrescere e la spingeranno a cer -care altrove quella felicità e quel -l’amore che le sono negati nel -l’ambito famigliare.

La comprensione del marito, ilsuo conseguente mutamento, lapassione e l’adorazione, giunge-ranno troppo tardi.

Un racconto difficile, dai toniforti ed introspettivi, direttamentenarrato dal protagonista, che ri -percorrendo le tappe di questa

sua relazione con “la mite”, parecer care di proclamare, quasi co -me fosse davanti ad un giudice su -premo, la propria innocenza enon responsabilità nei confrontidel suicidio della moglie.

L’u suraio, uomo dalla ferreavolontà, che in passato gli avevagià permesso di cominciare unanuova vita, credeva di poter fare lostesso con la moglie, credeva conla sua unica volontà di poterlacostringere ad amarlo nel modoche egli stesso desiderava, aseconda delle sue esigenze.

Ma “la Mite” lo ripaga con ilsuicidio. Che si uccida poiché in -capace di fingere di amare oppureperchè un amore sepolto non siriesce più a risuscitare, non lo sisa prà mai, ma è proprio questouno dei temi ricorrenti in Do -stoevskij, l’assassino che a suavolta diviene vittima del propriodelitto.

Dostoevskij, Fedor Mite (La)

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“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

San Pietro a Cegliolo, 8 dicembre 2005

Premio di Poesia in dialetto chianino e sulla civiltà contadina - 5a cura di Ivo Camerini

La Sagra de S.Piétro a Cegliolo(Quattro versi co’ ‘na coda ‘n po’ pepèta) (1)

di Rolando Bietolini, (con l’aiuto, per il finale, dei aigg. Camerini Ivo e Roccanti Carlo)

Tante sòn le sègre ‘ntu la Chjènache, si un le contasse propio béne,verrèbbon guèsi una a sittimèna.Io ‘n vo’ di’, e nòn per fè’ la scena,

ma quéla che suddisfa core e trippaè quela che vién fatta qui a S. Piétro,e che se chjèma de la Ciccia Fritta,ch’a nissun’altra certo armène ‘ndjétro.

Doventèta è ‘n tant’anni più famosae crischjèni essì n’ha visti tanti,celebri ‘n arte de puisia e de prosa.Per fère calche nome c’è ‘l Roccanti,

per nòn parlère pu’ de Camarino,la Frensis Mèie, ‘na donna amirichèna,o, ‘l più matto de tuttje, Bitilino,e ‘n giù ‘n giù tutta ‘na carovèna.

Con don Firruccio tanchje e tanchje préti,a sirvire barche d’operèi.‘Na festa, ‘n ce che di’, da furtunèti,ché sembra nèta propio ‘n mente Dei.

Svetta però ‘n mezzo a ‘sta gran branca,e questo è fór de dubbio de siguro,quela ch’è ‘rtorna ‘nguanno, cioè la Franca.Nòn me direte che ‘n ce s’ha ‘n bel c.... (2)

Comme d’altronde altrettanto c’hanol’altre brève e belle camiriére,nute a S. Piétro tutte da lontano;ve dico, gente, propio ’n bel vedere!

Io, ch’ho la testa pelèta comme ‘n rèpo,me sò’ ‘rtrovèto acosto qui l’Ivona,alta da magnamme la pappa ‘n chèpo,ch’è, posso arsicurè’, ‘na gran f.....

Tra tutte, per sirvì’, la meglio, ‘nsombase pu’ dire: “Beèto chj la tr....!!”

1) I versi hanno bisogno di una piccola nota esplicativa. Mentre la mattina dell’8 dicembre, giorno canonico dedicato alla Festa dellaMadonna a S. Pietro a Cegliolo con annesso concorso di poesia dialettale,ero intento alle abluzioni necessarie a rendermi presentabile al consuetoconvivio insieme agli altri membri della giuria del concorso e ad altripersonaggi “eccellenti” che Don Ferruccio è solito invitare, mi arriva versole 11,30 una telefonata dall’esimio Presidente della Giuria, Dott. prof. IvoCamerini, che seduta stante mi “commissiona” di scrivere una poesia sullaSagra in cui far cenno anche al ritorno, dopo qualche periodo di assenzaper motivi di salute, di colei che indubbiamente durante il pranzo costitui-va uno degli elementi animatori più simpatici e graditi, la Sig.ra Franca.Lìpperlì cerco di esimermi dall’incarico, facendo notare che il tempo adisposizione era troppo poco (il pranzo è fissato immancabilmente per leore 12,30!) e che inoltre i miei “restauri” necessitavano ancora di svariatiminuti. Se avessimo avuto il videotelefono, anche se il mio spettacolo incostume adamitico non è certo edificante, se ne sarebbe potuto renderemeglio conto. Nello stesso tempo l’amicizia che mi legava alla Sig.ra Francae il piacere di degnamente accogliere il suo ritorno costituivano un doveremorale al quale non mi potevo sottrarre.Per farla breve, riesco a mettere insieme qualche rima ed arrivo a destina-zione.Ma la cosa non è finita. L’esimio Presidente, giustamente, fa notare chesarebbe opportuno aggiungere qualche verso, per celebrare anche le altredonne che nell’occasione fungono da cameriere.Presto detto e presto fatto, tanto più che la presenza di una “stangona”bionda, esotica (Polonia) e alta più di uno e ottanta (la Sig.ra Ivona),rende suggestiva, stuzzicante e appetitosa l’impresa.La troika Camerini, Roccanti, Bietolini si mette al pensatoio e, dopo avertrovato qualche rima di carattere generale acconcia alla bisogna e soprat-tutto aver scartato immagini, sì di sicura ispirazione, ma forse un po’troppo salate, affiora il distico di coda, che viene accettato all’unanimità.(S’intenda anche di tutti gli altri convitati maschi, senza eccezioni)La presente restituisce a Cesare quello che è di Cesare.

2) Come è facile immaginare, innocuo riferimento alla mole consistente diuna parte del corpo della Signora.

Uno dei racconti più noti di Dostoevskij, pubblicato per la primavolta nel 1876 e giustamente considerato uno dei suoi capolavori

Qualcosa funziona! Gli infermieri volanti

La raccolta differenziata raggiunge il 23%

In funzione da circa 10 annique sto servizio, che vede ilnostro territorio comunaleantesignano, nei confronti deiComuni vicini, ed anche lontani; aldire di persone altrove viventi, èun’utilità particolarmente cono -sciuta e gradita da coloro che a -vreb bero dovuto sopportarelungo degenze in ospedale, per glian ziani che non possono muover-si per prelievi, cure, iniezioni,flebo e tutte quelle cose per lequali è inevitabile la degenza inospedale.

Può sembrare uno scherzoma, per esempio nel mio caso,ove da settembre tutte le mattinevengono a medicarmi una piagada decubito, generosamente rega -latami dai bravi ospedalieri di A -rez zo, e ancora come minimo neavrò per altri due mesi, non osoquantificare il costo in ricoveroospedaliero. Come me, o forsepeg gio, esistono altre diverse de ci -ne di casi.

Oltre al servizio che svolgono

presso la sede USL di Camucia, lamedia giornaliera di interventi sulterritorio è di circa 15-20 inter-venti (servizio territoriale).

Certo è che l’USL 8 non tienein dovuta considerazione l’opera-to di questi infermieri, ed il vederecon quali mezzi sono costretti aviaggiare, conferma questa tesi.

Sarebbe davvero impensabiledi sostituire anche una vettural’anno, tenendo presente che, perla montagna sarebbe indispensa-bile una 4x4 (neve, ghiaccio) edare così maggior sicurezza aglistessi operatori?

A Barbara, Claudia, Cristina,Co setta, Elena, Gianni, Emanuela,Stefania, gli infermieri territorialioperanti su Cortona va il mio rin -graziamento per la serietà, la pro -fessionalità specificata, sicura-mente superiore a quella degli o -spedalieri, la simpatia e l’educa-zione con le quali viaggiano nelnostro immenso territorio comu -nale.

Damenico Baldetti

Ottimi risultati dai progetti della raccolta dei rifiuti organici e dal progetto per il Centro Storico di Cortona

Nell’anno 2005 i risultatidella raccolta differenziatae delle strategie di difesadell’ambiente hanno re gi -strato un bilancio assai positivo.

La quota di rifiuti raccolti inmodo differenziato per l’anno2005 raggiunge il 23 % del totaledei Rifiuti prodotti nel territoriodel Comune di Cortona.

Parallelamente anche i RifiutiUrbani prodotti nel territorio delComune di Cortona aumentanopassano dai 9.444.640 kg prodottinell’anno 2004 ai 9.713.680 del2005 con un cifra pro-capite di426 kg.

Tale dato è inferiore alla me -dia dei comuni compresi nell’Ato7 (434 Kg.), e questo è un risulta-to importante che evidenzia anchei buoni effetti che si stanno avendodalle campagne di sensibilizzazio-ne messe in campo dall’Am mini -

strazione Comunale nelle scuole epres so le famiglie.

Tra le tipologie raccolte inmodo differenziato che hanno re -gistrato il miglior incremento vi èquella della Frazione Organica(dai 287.000 del 2004 si èraggiunto i 392.000 nel 2005).

Aver attivato dal 1° Luglio2005 il servizio di raccolta porta aporta presso le attività della risto-razione e presso le abitazioni deicittadini all’interno della cintamuraria del Centro Storico di Cor -tona oltre che presso tutte le men -se scolastiche, ha premiato.

L’azione dell’AmministrazioneComunale proseguirà intensamen-te anche per l’anno 2006 puntan-do sempre di più sulla qualità delser vizio di raccolta, affidato aSoGePu e sulle attività di promo-zione e sensibilizzazione nellescuo le.

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ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

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Un interessante Convegno siè tenuto sabato 04 marzopresso la Sala convegni S.Agostino in Cor tona sultema: “La sordità, una disabilitàsuperabile”, organizzato dai dueLions clubs con sede nella nostracittà.

Patrocinato dal Comune diCor tona,ha visto la presenza diesperti in materia di notevolicapacità.

L’incontro è stato aperto daGiuliano Monaldi, quale Pre si -dente del Lions club Cortona Val -dichiana Host, il quale, dopo isaluti di rito, ha posto in luce lecaratteristiche e l’attività delLionismo a livello internazionale.

Nel suo indirizzo di salutol’ass. alle politiche sociali MarcoZucchini ha evidenziato la positi-vità del raccordo tra l’Ente localeed i Lions, anche per le iniziativeumanitarie realizzate in favore delnostro territorio.

Alla Presidente del Lions clubCortona Corito Clanis, FiorellaMorelli, il compito di presentaregli Esperti: in primo luogo il prof.Roberto Spisni, Docente del l’Uni -versità di Pisa nonché Presidentedel Comitato relativo al “Tema distudio nazionale” in predicato, ilquale nel suo intervento ha insisti-to sul valore assoluto della pre -venzione in materia di sordità, suiconcreti miglioramenti oggi possi-bili ed inoltre sulle scarse cono -scenze in proposito.

La parola è stata quindi cedutaal prof. Stefano Berrettini-Otorino -laringoiatra della Clinica dell’Uni -versità di Siena- che ha trattato iltema: “Nuovi orientamenti nellaricerca e nel trattamento dellasor dità”.

Il Professore ha offerto chiareco gnizioni sul sistema di trasmis-sione dell’energia meccanica vi -bratoria dell’orecchio, evidenzian-do le varie parti dello stesso inrapporto ai suoni.

Ha poi sottolineato l’importan-za di utilizzare gli strumenti oggiesistenti per lo screening neonata-le, proprio al fine di ridurre iproblemi successivi, sempre te -nendo presente che la prevenzionepuò rendere transitorio un handi-cap, prima che danni divenuti poicronici risultino irreversibili.

Ha quindi posto in luce glieffetti negativi del rumore, quandoquesti superi determinate soglie,non solo per la salute dell’orec-chio, ma anche per gli effetti extra-uditivi sul sistema cardiocircolato-rio,digestivo, ecc.

Dopo di ciò il prof. Berrettiniha informato il pubblico circa lesoluzioni oggi possibili: in primoluogo le protesi, che miglioranomolto la situazione dei pazienti,ma non danno ancora risultati deltutto soddisfacenti.

Ha parlato quindi dell’impian-to cocleare, il quale sostituisce, neicasi di sordità profonda, l’organoleso con un apparato artificialeintrodotto nell’orecchio.

Ha infine preso la parola An -gelo Frediani, vice Presidente del l”‘Associazione impianti co cleari “ilquale, con commosse parole peravere una figlia con problemi disordità dalla nascita, ha insistitonon solo sulla necessità dellaprevenzione e della diagnosi pre -coce, ma anche sul bisogno chehanno le famiglie di esser suppor-tate sia sul piano economico chepsicologico.

Al termine degli interventi, glialunni presenti hanno formulatoprecise domande che hanno per -messo di approfondire ulte rior -mente i temi trattati.

L’auspicio dei due Clubs èquel lo di far sì che tutti -Enti in -teressati e cittadini- prendanosem pre più coscienza delle pro -blematiche legate al rumore edalle disabilità relative alla sordità.

Giuliana Bianchi Caleri

La tradizione è stata, ancorauna volta, rispettata. A se -guito del considerevole im -pegno profuso dagli alunnidelle scuole medie cortonesi e diCastiglion Fio rentino nel realizzareun “poster” che evidenziasse unlo ro messaggio di pace, non po te -va mancare la premiazione deimi gliori disegni. La scuola media”Berrettini -Pancrazi” ha accoltoun grande pubblico, costituitodagli alunni e dalle loro famiglie,nel salone le cui pareti erano tap -pezzate da tutte le opere in con -cor so. Senza dubbio una rassegnainteressante, che ha posto in luce imolteplici aspetti della pace, chenon è solamente assenza di guer -ra, ma è soprattutto un qualcosadi interiore che può concretizzarsiin sentimenti ed azioni capaci digarantirci la pace stessa.

La cerimonia ha vissuto mo -menti di ufficialità, alla presenzadel Presidente distrettuale Gio van -ni Bartolucci, della Pre sidente delLions Club Cortona Co rito ClanisFiorella Morelli e, in rappresen-tanza del Dirigente scolastico dellascuola ospitante, Anna Maria Pre -sen tini Aimi. Tutti gli interventihan no teso a sottolineare l’impor-tanza della diffusione tra i giovanidi idee e di comportamenti che siispirino al bene indispensabile diuna convivenza civile e pacifica.

Il presidente Bartolucci, inpar ticolare, ha resi noti i daticom plessivi della partecipazione alivello regionale: n. 65 le scuolepartecipanti; n.25 i Lions clubsorganizzatori; n. 5200 circa glialunni partecipanti al concorso.

Sicuramente un successo che,per il futuro, potrebbe aprire unospiraglio tra i venti di guerra chesembrano affacciarsi minacciosisul mondo.

Ma vorrei particolarmente se -gnalare alcuni momenti di gioia edi commozione: l’esibizione dellaCorale della scuola e di una pic -cola orchestra,costituita da giova-

nissimi ma valenti musicisti, chehanno posto in luce tutto il loroamore per la musica.

Un merito speciale va almaestro Antonio Garzi per la com -petenza e la passione che pone nelpreparare i propri allievi.

Ha fatto seguito la premiazio-ne degli alunni (tre per ogni sedescolastica partecipante) con lacon segna di una coppa alla vinci-trice assoluta -Benedetta Rossi - edi medaglie appositamente conia -te.

Molto sentite sono state le e -spressioni degli allievi circa le lo -ro idee sulla pace che hanno vo -luto esprimere con il proprio ela -borato grafico.

La serata ha avuto termine conun buffet offerto a tutti i presentidalle Socie del club medesimo.

Diamo di seguito l’elenco deipre miati:

CortonaBenedetta Rossi (primo assoluto)1°) Silvia Vannucci III A2°) Giulia Carresi III B3°) Debora Muffi III A

Camucia1°) Matteo Barbi III B2°) Luca Pacchiacucchi III C 3°) Salvatore Sorrentino III C

Terontola1°) Benedetta Luchetti III E2°) Laura Moretti III F3°) Martina Peruzzi III E

Mercatale1°) Celeste Nottoli 2°) Federica Spini3°) Abdelalì Nassiri

Fratta1°) Marta Giannini III D 2°) Nico Tanganelli III D3°) Denise Lorenzoni III D

Manzano1°) Martina Zampagni III E 2°) Simona Caterini III E3°) Lisa Meacci III E

Castiglion Fiorentino1°) Miriam Sanseviero II B2°) Martina Felici II B3°) Martina Tanganelli III C

Giuliana Bianchi Caleri

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

Cala il sipario sulle Olim -piadi Invernali 2006 di Torino,mentre la fiamma olimpica sispegne sul braciere che StefaniaBelmondo ha acceso, e le ultimenote dell’Inno di Mameli a Pra -gelato, dedicate a Giorgio DiCen ta, premiato per l’oro con -quistato nella 50 km., si rincor-rono felici per portare in tutte levalli e le baite l’eco della grandeimpresa dei nostri atleti, disper-dendosi tra i prati e le cime del -le montagne del Sestriere.

Già all’orizzonte si intrave-dono i preparativi per le olim -piadi invernali del 2010 a Van -couver in Canada; sicuramenteanche quelle avranno una gran -de risonanza mondiale, ma per -mettetemi, non sarà faclle su -perare l’organizzazione che l’I -talia ha mostrato al mondo in -tero, con una ricchezza di sce -nografie ineguagliabili, con unacronometrica sintonia nei tem -pi, dove la puntualità ha messoun’altra volta in evidenza che gliitaliani ci sanno fare.

Domani primo marzo, incontemporanea, fra Torino piaz -za della Repubblica) e Roma(Colosseo), verrà accesa lafiam ma per la IX edizione deiGiochi Paralimpici che Torino ele sue montagne ospiteranno dinuovo fra il 10 e il 19 marzo: lediscipline presenti saranno losci alpino, lo sci di fondo, ilbiathlon, l’hockey su slittino edil curling in carrozzina; vera -mente un miracolo di questi ra -gazzi tartassati dalla mala sorte,che avranno pure il loromomento di gloria “filatelica”,con un dentello ben riuscito daEuro 0.60, che è uscito il 9 mar -zo.

Però, ciononostante tutto, inmezzo a queste meraviglie u -mane e naturali, ricompare at -tuale, come vedete, il fascinodel la filatelia.

Infatti nell’emissione deigiochi di Torino c’è una consi-derazione morale da inserirenel mondo sportivo che cicirconda; vorrei cogliere l’atti-mo, in cui si concentra lagrande valutazione, che dobbia-mo dare all’insieme di questisport, che occupano un mondotutto particolare, in quantoqueste attività sulla neve, consi-derate un complesso di sportminori, (infatti spesso questiatleti una volta terminata lacom petizione, vengono quasi di -menticati, oppure messi da par -te); invece no, perché con lafilatelia e con i media questisport hanno ottenuto un grosso

e forte interessamento, espressopoi dal foglietto di nove franco-bolli al di là della parte visiva,realizzata con pittogrammi dialcune discipline olimpiche, ilfoglietto, che a noi interessa dallato tecnico, presenta una gran -de geometria del singolo (consi-derando che i francobolli sonoposti su tre file ed a tre per tre,per un totale di nove esempla-ri), è stampato benissimo conuna sfumatura di colori tenui,su carta non filigranata, inrotocalcografia, stilizzando mag -giormente la elasticità dell’atletaimpegnato.

La parte negativa di questaemissione è come al solitol’ormai noto, e vorrei aggiunge-re anche penoso aspetto, nel -

l’insistere a stampare un nu -mero elevato degli esemplari:ma non c’è niente da fare, comese l’insistere su questi palesierrori, dipendesse da una fissa-zione che coglie ogni ministrodelle telecomunicazioni, nelmomento in cui viene eletto atale responsabilità.

Una nota lieta per il collezio-nista, chiaramente frutto di unaintelligente politica del rispar-mio, per raggiungere lo scopofinale, è quella che viene da S.Ma rino; infatti le Poste Sam ma -rinesi sono riuscite, con il dise -gno di Ro Marcenaro a realizza-re un quadretto delicato conquattro dentelli da 0,45 Euro,dando una visione d’insiemedello sci nel mondo: la città diTorino è posta in priorità, inuno sfondo da sogno, dominan-te un complesso forte d’immagi-ne, riproducente i colori vario-pinti di ogni Stato partecipante aquesta colossale impresa sporti-va; inoltre anche gli Stati Uniti, ilPrin cipato di Monaco, la Sviz -zera, il Lie chtenstein e la Fran -cia hanno ricordato questo e -ven to, emettendo ognuno unase rie dedicata alle Olimpiadebianche del 2006!

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Le aspettative dei giovani e il ruolo della scuola attraverso la rilettura di Quintiliano

E' stata da poco pubblicatanei Quaderni di culturan.4 del Liceo clas si co“Luca Signorelli” diCor tona la tesi di laurea di Fran -cesco Luigi Camerini incentratasul rapporto tra scuola pubblica escuola privata attraverso lo studiodell'opera del celebre pedagogistadell'età dei Flavi, Marco FabioQuin tiliano. Il la vo ro del giovaneCame rini, condotto con grandeim pegno e competenza, discussonel febbraio dello scorso annopres so l'Università di Perugia, ha ilme rito di affrontare un argomento

quanto mai stimolante e di attua-lità, perché affronta un mondo,quel lo della scuola, drammatica-mente lontano dagli interessi digran parte della società, tutta presada altre amene banalità, e, soprat-tutto da parte della classe dirigentedi questo paese, che, ogni volta chesi è accostata ai problemi dellascuola italiana, magari con lemigliori intenzioni, con intenti diri forma, ha sempre combinatoguasti più o meno seri.

Non a caso il rapporto trascuo la pubblica e scuola privata èargomento di scottante attualità enella grande incertezza sul futurodella scuola italiana potrebbecostituire un dilemma dilacerantetra le forze politiche, anche alla lu -ce dell'ultima sciagurata riformaapprovata su proposta dell'attualemi nistro dell'Istruzione e per ilmo mento congelala, relativamenteagli Istituti superiori .

Proprio in tempi di grande su -perficialità e confusione sui pro -blemi educativi, come gli attuali, illavoro di Francesco Luigi Ca me - ri ni, ben documentato, ap pr -fondito e di piacevole lettura, cicon sente di trarre da un grande

pe dagogista del passato, Quinti -liano ap punto, idee e suggerimentiutili per mettere a fuoco i problemidel mondo della scuola e dell'edu-cazione per le future generazioni.Attraverso passi significativi del -l'Institutio oratoria del granderetore e maestro latino si cogliel'importanza formativa che egli at -tribuiva quasi duemila anni fa allascuola pubblica sia come forma-zione culturale, sia come socializ-zazione dell'alunno, di cui era erimane fondamentale valorizzare lapersonalità, creatività e spiritocritico.

Un altro aspetto davvero es -senziale, che ricorre nei più cele -bri passi di Quintiliano citati inque sto lavoro vi è la figura delmae stro ideale, che costituisce an -cora oggi un esempio ineguagliabi-le di professionalità e competenza,amore per gli alunni, serietà egrande moralità, nel quadro di unsano, corretto e costruttivo mo del -lo di confronto e dialogo tra do -cente e discente.

Proprio da questi semplici in -di cazioni pedagogiche senza tantechiacchiere retoriche e senza inu -tile astratto sociologismo bisogne-

rebbe ripartire per riqualificare inmodo serio la funzione della "isti -tu zione scuola" e della "cultura delfare scuola" nella drammatica crisidi valori della nostra società. Comediceva un altro grande del passatoEra smo da Rotterdam, a noi piùvicino in termini cronologici, èessenziale quello che egli chiama ilcontratto educativo, che si deve ba -sare su un corretto rapporto difiducia e stima tra il maestro nelsenso più alto del termine e l'alun-no. Proprio tale rapporto si è ve -nuto ad incrinare in questa nostras cietà, anche per la banalità, volga-rità e crollo dei valori umanistici,dovuti tra l'altro all'arrembante edarrogante invadenza della onnipo-tente influenza dei media.

Ben vengano dunque contribu-ti significativi, come questo diFran cesco Luigi Camerini, perridare un senso alla serietà deglistudi, all'impegno della scuolapub blica ed alla riqualificazionedel la cultura umanistica nella qua -le ci sono le radici più profondedel la nostra civiltà e che sono il ba -luardo più sicuro per proiettarcinel futuro.

Alessandro Silveri

Lions Club Cortona Valdichiana Host e Lions Club Cortona Corito Clanis

Lions Club Corito Clanis

Marzo 2006 - Foglietto a quarti-na da Euro 1,80 emesso dallaRepubblica di S.Marino in oc ca -sione delle Olimpiadi In vernalidi Torino.

“Poster per la pace”: premiazione“La sordità, una disabilità superabile”

La Tesi di Laurea di F.L. Camerini è stata recentemente pubblicata sul numero Quattro dei Quaderni di Cultura del Liceo Classico Signorelli

Page 10: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

PAGINA

AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

10

Premessa-La collina corto-nese non è ancora diven-tata selva spinosa perché iproprietari, pur gravatidal le perdite di un’olivicol-tura fortemente passiva, continuano ade dicarvi lavoro e denaro, mantenen-do gli oliveti puliti, ordinati e produt-tivi per quanto basta a produrre“l’olio per casa”, a salvarli dall’insel-vimento e dal degrado idrogeologico(si pensi alle frane e ai muri darisanare in questa stessa!) e anche, avolte, a sod disfare la passione perun’attività a gri cola vicino alla natura,che è sempre positiva per la salute eper lo spirito: alcuni preferisconospendere mille euro nel propriooliveto e lavorarvi 23 ore al giorno...anziché andare in vacanza! E nonfanno i conti! I conti ci prefiggiamofarli noi, per dimostrare che quell’o-lio che per il proprietario “è il miglio-re del mondo”, gli viene a costare 16-17€ al Kg., non appena egli valuti, alprezzo attendibile di 8 € all’ora(costo rilevabile nei fatti), il lavoroche vi dedica nell’arco dell’annataagraria.

Il Bilancio economico- Rife riamole nostre considerazioni e i nostricalcoli alla conduzione di un ettaro dioliveto, che può essere configuratonella possibile e probabile realtà diuna ventina di campi di mq 500ciascuno, sistemati a “terrazzi”(icosiddetti “lattarini”), con muri asecco e/o ciglioni erbosi, investiti concirca 250 olivi (mq 40 ad olivo; di -stanza m 7) allevati a vaso con osenza tronco (cioè imbrancati op pu -re “cespugliati”) e che abbiano unaproduzione (che assumiamo comebuona e non frequente) di Kg 8 diolive a apianta, Kg. 2000 per ettaro e,supposta la resa del 15%, di Kg. 300di olio: la produzione vendibile di €E8 al Kg.(rilevabile nei fatti)sarebbe,pertanto, di €(300x8)=€2400 perettaro. La nostra analisi si inseriscenel contesto di una modesta mecca-nizzazione agricola, che è ricorrentenelle dimensioni aziendali minori, dioliveti che sono condotti da piccoliproprietari, spesso di origine extra-gricola, che operano con motocolti-vatore, decespugliatore, rasaerba aguida manuale, carrello per trasportisol interaziendali, piccoli attrezziecc... Di seguito analizziamo il lavoroumano ed i costi diretti che sonorichiesti dalla conduzione di questoettaro di oliveto.

Il LavoroPotatura- un uomo può potare 25alberi al giorno, per un totale ad et ta -ro di ore(250 : 25 x 8) ore 80Sistemazione dei residui della potatu-ra-separazione e stoccaggio legnagros sa da ardere, raccolta e stoccag-gio della ramaglia, incendio ramaglia(anidride carbonica di restituzionenaturale): 7 minuti a pianta, 1750minuti/ha “30Colturamento del terreno-consideria-mo di applicare la tecnica dellacopertura erbosa (grass mulch), conrasatura sistematica dell’erba me -diante decespugliamento sottochiomae rasaerba a tutto campo: occorrono25 ore e, durante l’annata, tre inter-venti, per un totale di “ 75Pulizia e manutenzione dei ciglioni edei muri a secco da erba, rovi ecespugli vari(circa ml 400/ha) “ 20Taglio e sistemazione polloni esecchioni(agosto-sett) “20Trasporto e distribuzione di q 10 diconcime organico “20Trattamento rameico post-potatura(anticrittogamico) “ 12Raccolta- accogliamo una capacità diraccolta di 8 Kg/ora e Kg 60 65 nellagiornata “ 250Trasporto al frantoio- Kg 2000 in 104cassette, per due macinazioni,

8 viaggi con mezzo proprio o furgone“ 8

Ritorno dei vuoti- 4 viaggi “ 2Frangitura, prelievo, trasporto e siste-mazione dell’olio “8

Totale ore 525I costi per materie prime e servigiextraziendaliConcime- q 10 stallatico x E 25

E 250Ossicloruro di rame- Kg 20 x E 6

“ 120

Carburanti e lubrificanti(benzina,gasolio, olio) e spese varie “140Molenda e macinazione; q 20 a E14,5 “ 290

Totale E 800Costo di produzione a Kg di olioManodopera E (525 ore x 8 E)

E 4200Costi extraziendali “ 800Costo di gestione E 5000Costo a Kg di olio è di E(5000:300)=

E’ una prima opportunitàconcreta per lo sviluppo,in Italia, dei biocarbu-ranti da colture energeti-che e che può favorire lescelte degli imprenditori agricoliverso queste coltivazioni, consen-tendo loro anche di poter accede-re al contributo comunitario di45,00€ ad ettaro, previsto dallaPac, finora utilizzato esclusivamen-te dagli altri paesi comunitari. Cosìla Cia Confederazione italiana agri -col tori ha commentato il pre-ac -cor do sottoscritto al ministero del -le Politiche agricole tra i rappre-sentanti delle Organizzazioni pro -fes sionali agricole, l’Unione semi -na tivi e i rappresentanti delle in du -strie AssitollAssobio diesel.

Si tratta - afferma la Cia - di unpre-accordo triennale di caratterestra tegico-programmatico che peril 2006 stabilisce le condizioni di

stipula dei contratti di coltivazione,in applicazione di quanto previstodalla legge finanziaria 2006 (com -ma 421 e 422) che ha legato ilcon tingente defiscalizzato del bio -diesel alla conclusione di contrattidi coltivazione per 40.000 tonnel-late pari a 40.000 ettari di seme digirasole.

La Cia sottolinea che nel pre-ac cordo vi sono importanti ele -men ti. Tra questi, la sottoscrizionedi contratti di coltivazione per20.000 ettari di semi di girasole,base 9 per cento umidità e 2 percento impurità, coltivati sui terrenieleggibili a colture energetiche adun prezzo minimo garantito di180 €/tonnellata franco aziendaagricola o centro di raccolta equi -valente. Tali modalità sono in ap -pli cazione di quanto stabilito alcomma 421 dalla legge 266/2005per 20.000 tonnellate di biodiesel,

di cui al contingente defiscalizzatodi complessive 200.000 tonnella-te. La Cia ribadisce, inoltre, l’ulte-riore sottoscrizione di contratti dicoltivazione fino a 20.000 ettari dise mi di girasole (9 per cento umi -dità e 2 per cento di impurità),coltivati sui terreni destinati al set-aside, ad un prezzo minimogarantito di 162 €/tonnellatefranco azienda agricola o centrodi raccolta equivalente. Questecondizioni sono in applicazionedel comma 422 che fissa 20.000tonnellate aggiuntive defiscalizzate.

Nel pre-accordo, infine, si sta -bilisce che nel caso l’ultimo quan -titativo da coltivare sul set-asidenon venga raggiunto, il ministerodelle Politiche agricole si im pe -gnerà ad utilizzare i fondi restantiper progetti di ricerca sullo svilup-po in pieno campo delle coltureoleaginose, in particolare il colza.

Olivicoltura sul cono cortonese

Bionergie: la Cia esprime soddisfazioneper il pre-accordo di filiera sul biodiesel

E 16,66Perdita riferita ad ettaro: E(5000-2400)=E 2600Conclusioni- La realtà è, spesso,anche peggiore di quella descritta. Unettaro di oliveto non produce costan-temente 20 q di olive, mentre l’erba, icespugli, i polloni e secchioni cresco-no inesorabilmente: potatura, coltura-mento e raccolta sono operazioni ir -rinunciabili se si vuole evitare l’insel-vimento e l’estinzione ineluttabile

della normale produttività (e delvalore paessagistico di conseguenza).E’ anche vero che l’imprenditore nonriesce ad espletare tutte le operazionidescritte e allora “saltano” quelle cheriducono meno vistosamente l’effi-cienza della coltura: non si concima,non si fanno i trattamenti rameici e sifa la potatura ad anni alterni... i costisi riducono ma anche, più vistosa-mente, la produzione ed i risultati

economici peggiorano. Gli olivicoltoriche possiedono una attrezzatura dimaggiore efficienza operativa (tratto-re e macchine operatrici portate)possono minimizzare la manodoperaper colturamento, concimazione, trat -tamenti, trasporti ecc... ma l’impresaolivicola resta pur sempre notevol-mente in passivo in quanto non siannulla l’ipoteca di oltre 300 ore dilavoro, richieste per la potatura e perla raccolta; ed il costo dell’olio, anchein queste situazioni si colloca oltre i10 € al Kg. Con una perdita per ha dioltre 1500€: non è difficile, per illettore, accertare, con un brevecalcolo, questa realtà. Pertanto tutti gliolivicoltori della collina cortonese,più che lucrosi imprenditori divengo-no, per ragioni extraeconomiche,benemeriti tutori di quel bene co mu -ne, di pubblica utilità, che è il“paesaggio cortonese”, in quanto so -stengono i costi di manutenzione e disalvaguardia dell’ambiente, dall’insel-vimento e dal degrado idrogeologico.Sono comprensibili, pertanto, i la -men tati casi di abbandono e trascura-tezza di alcune aree olivicole e condi-vidiamo gli appelli rivolti all’Amm.necomunale di elargire incentivi chepossano incoraggiare i proprietari acontinuare e intensificare la loro pre -ziosa opera di custodia e tutela delterritorio, lavorando gratuitamentenel proprio oliveto o(se pagano adaltri la manodopera) comprando ilproprio stesso olio ad un costo chediventa un prezzo di 17 € al Kg.

Di solito l’inverno, con i mesi di gennaio e febbraio, assume le caratteri-stiche del periodo più freddo dell’anno con temperature basse e più chealtro presenza di neve e pioggia.

Ma, valutando attentamente la situazione del periodo già trascorso,notiamo che in effetti non è stato così poichè dei fenomeni accennati nulla èrisultato così evidente. Se facciamo, poi, riferimento al febbraio 2005, ciaccorgiamo che le temperature sono aumentate, nonostante alcuni casi diminime notturne sotto lo 9° C.

Da far notare che nel febbraio 2005 ci sono state ben 21 giorni ditemperature minime sotto lo 9° C, mentre quest’anno solo in 7 occasioni siè verificato tale fenomeno. Inoltre non si è vista la neve, tranne che nellaparte alta di Cortona mentre nel febbraio 2005, in 2 occasioni si ebbe lapresenza di neve.

Anche per quanto riguarda le precipitazioni, anche se in aumento rispet-to al febbraio 2005 sono state registrate al di sotto della media stagionale.Non si può quindi parlare di un febbraio freddo, basta osservare le tempera-ture massime registrate nel periodo.

Da evidenziare la presenza di sole in 10 occasioni, quasi un record se sivanno ad analizzare mesi di febbraio di anni precedenti. L’umidità massimaelevata, presenza di vento in 4 occasioni e precipitazioni concentrate solonegli ultimi 15 giorni.

Le statistiche ci dicono che negli ultimi 30 anni il mese di febbraio con latemperatura più bassa appartiene al 1991(-7° C), mentre il febbraio con latemperatura più alta spetta al 1990 (18° C.). Per quanto riguarda le precipi-tazioni il mese di febbraio più piovoso risulta quello del 1982(180 mm.)seguito dal quello del 1986 (107 mm.) e dal 1991 (103 mm.). Bisognaconsiderare anche in tutti gli altri anni i mesi di febbraio hanno fattoregistrare precipitazioni al di sotto della norma.

Per quanto riguarda, invece, la tradizione di questo mese si guarda conparticolare attenzione alle condizioni meteorologiche della Candelora( 2febbraio). Si ricorda che il nome Candelora viene dall’antica usanza dibenedire le candele e di portarle accese in processione a scopo propiziato-rio. Da secoli, in questo giorno, si osservano le condizioni meteorologicheper fare previsioni sull’inverno che sta per finire e sui raccolti. Ge ne ral mentese per la Candelora ha già nevicato o piove presto arriveranno il bel tempo ela primavera; se invece sono il sole e le temperature elevate a farla dapadrone, è meglio tenere vicini gli abiti pesanti.DATI STATISTICI: Minima:-4.5 (+1.2), massima: 17.8 (+3.8), minimamedia mensile: 1.5 (+2.7), massima media mensile: 11.7 (+2.6), mediamensile: 6.6 (+2.7), precipitazioni: 45.84 (+10.22).Le cifre in parentesi indicano gli scarti di temperatura riferiti al periodopreso in considerazione. Francesco Navarra

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

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Più vigilanza per le vie del Comune Elevate contravvenzioninon del tutto legittimeColoro che avranno la bontà

e la costanza di leggerci,se vorranno rendersiconto di persona, se ciòche noi andiamo raccontandocorrisponde alla pura e santaverità o se sono invece soltantonostre fandonie, potranno facil-mente farlo.

Basterà infatti che si prendanola briga di percorrere con la pro -pria auto, sia in salita che in di sce -sa la via del cimitero di Cortona oquella, chiamata comunemente“la ritta di Camucia” e potrannodavvero constatare che non di cia -mo bugie.

In sostanza si tratta di questo.Le due strade asfaltate in questio-ne (ma pare ce ne siano moltealtre nelle medesime condizioni),già qualche anno fa presentavanocrepe e vaste e prolungate sfalda-ture del manto stradale. L’asfaltovecchio di 20-30 anni, sottopostoagli effetti dell’usura e del geloevidenziava tutte le sue pecche,

per cui gli Amministratori del tem -po furono costretti a porre rime -dio al male, programmando erealizzando un nuovo manto stra -da le da sovrapporre a quello esi -stente. Manto nuovo che avrebbedovuto durare almeno altri 20-30anni, cioè quanto aveva durato ilprecedente.

E invece no! Quello realizzatonel passato ormai lontano era sta -to evidentemente disteso alla vec -chia maniera; vale a dire con tutti icri smi sacramentali, come co mu -ne mente si dice dalle nostre parti,ed ha durato così tanto; mentrequello di oggi, disteso sopra il vec -chio manto soltanto due o tre annior sono, all’apparire del primogelo, è andato presto “a farsi be -nedire”. Vedere per credere!

Ma chi dovesse percorrere og -gi quelle strade, oltre che vederepo trà anche “sentire” in quanto lapropria auto che corre sull’asfaltotrasmette al guidatore notevolisbal zi, stante il dislivello esistente

tra il vecchio ed il nuovo manto.Tutto quanto fin qui da noi e -

sposto accade perché il nuovostrato di asfalto, messo in operaso lo qualche anno fa, è statodisteso senza un preventivo ed ab -bondante spargimento di catrameper cui il nuovo non ha potuto a -malgamarsi e fare corpo unicocon quello già esistente.

Stando a quanto qualche te -cnico del ramo ci racconta, pareche questa sia ormai la prassicon solidata in simili occasioni.

L’impresario, meno catramespar ge più in fretta fa e menospen de; ma ovviamente prima ter -mina l’opera e più guadagna; siaper il minor tempo impiegato cheper minor quantità di materialeusato.

Giunti a questa conclusioneavvalorata da pareri tecnici piùche credibili a noi non resta chefare una, seppur modesta, consi-derazione.

Ma quando si eseguono certi

lavori per conto dell’Ammi nistra -zio ne comunale non corre forsel’obbligo, sia per il Sindaco sia perl’Assessore addetto al ramo, di ef -fettuare qualche sopralluogo, dipro cedere a qualche ispezioneper rendersi conto di come glioperai dell’imprenditore operano?Un ingegnere ad esempio, o al me -no un geometra? Altrimenti vienda chiedersi ma allora che ci stan -no a fare e gli uni e gli altri? Noicre diamo che proprio questo sa -rebbe il giusto impegno, per nondire lavoro, degli Amministratori edei Tecnici.

Così sembra si comportasseroai vecchi tempi e gli uni e gli altri,sia perché è loro dovere istituzio-nale sia nell’interesse della co mu -nità che gli stessi amministrano.

A meno che, mossi da me ne -freghismo, non dicano: ma lascia-mo stare! Se si spende di più emale, a noi poco ce ne viene! Tan -to chi paga è il popolo bue; micanoi! Scalmo

Dobbiamo doverosamenteav ver tire i residenti delno stro Comune circa unapras si, che riteniamo nondel tutto corretta, in voga datempo per opera degli ausiliari deltraffico.

A Camucia, per aderire allarichiesta dei commercianti delposto, l’autista che abbia necessitàdi sostare molto brevemente, pernon più di 15 minuti, può aziona-re il dispositivo che rilascia il ta -gliando a titolo gratuito, ma soloper questo tempo estremamentebreve.

Può succedere che alle buoneintenzioni dell’automobilista noncorrisponda una correttezza nelrispetto del tempo a disposizione.

Dunque legittimo e correttol’intervento dell’ausiliario deltraffico che deposita sul vetro,sotto il tergicristallo, il famoso“biglietto giallo” della contestazio-ne dell’infrazione.

Leggendo però il modulo di

contravvenzione, verifichiamo chel’ausiliare ha elevato la contrav-venzione per 35 euro, apponendouna crocetta sulla casella che diceche l’utente automobilista ha la -sciato l’auto in sosta senza aziona-re il dispositivo del tagliando.

E’ una falsità, perché per ilprimo quarto d’ora, per decisioneunilaterale dell’Amministrazionecomunale e della Società di gestio-ne aree a pagamento, il tagliandoè stato comunque prelevato dallamacchina anche se non è statopagato.

Nello stesso foglietto è ancheprevista una sanzione di euro21,00 per quegli automobilistiche, pur avendo attivato il taglian-dino, hanno superato l’orarioprevisto per la sosta.

L’utente in oggetto è andatodai vigili per pagare i 21 euro,presentando il tagliando, ma nonha potuto, dunque per otteneregiustizia si è rivolto al Giudice diPace. Che altri ci pensino!

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

ORGOGLIO E PREGIUDIZIOREGIA: Joe WrightCAST: Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Rosamund Pike, DonaldSutherlandGENERE: Sentimentale - U.S.A. /2005/ 127 minutiSull’incantevole sfondo della campagna inglese di fine settecento, la storiadella vivace ed impetuosa Elizabeth Bennet e delle sue quattro sorelle.Al suo esordio cinematografico, Joe Wright, dirige questa nuova trasposizio-ne del romanzo di Jane Austen. Purtroppo alla pellicola manca passione,ardore e tutto ciò che rende realmente questo racconto cosi intenso edemozionante. Un’opera piatta e a tratti soporifera che tuttavia, sfoggiascenari da favola ed una fotografia meravigliosa, impreziosita dal deliziosovolto di Keira Knightley.Giudizio: Mediocre

PRIMEREGIA: Ben YoungerCAST: Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg, Jon AbrahamsGENERE: Commedia - U.S.A. /2005/ 105 minutiL’affascinante 37enne Rafi, duramente ferita dal recente divorzio, si affida allecure della sua premurosa psicanalista: la dottoressa Metzger. Un bel giorno lavita della la ragazza, torna di nuovo a sorriderle grazie all’incontro con il bel23enne David. Tra i due giovani sboccia una forte passione e tutto fila liscio, finoa quando la dottoressa Metzger, scoprirà che quel giovincello che ha rubato ilcuore della sua paziente, non è altri che suo figlio!Dopo il bellissimo e spietato 1 Km da Wall Street, il talentuoso Ben Younger cimostra un’altra facciata amara della società. Commedia acuta e pungente,Prime, ci invita a riflettere su alcuni aspetti che riguardano il rapporto di coppia.Giunti al termine di questa pellicola, un’importante quesito assillerà le nostrementi: “può realmente durare l’amore tra due persone con una notevole diffe-renza d’età?” Menzione speciale alla spassosa performance della signora Streep.Giudizio: Sufficiente

Gentile signor Lucente, non soquando verremo a Cortona, e nonvoglio ritardare come l’annopassato per pagare l’abbonamen-to.

Io ho incominciato nel mag gio2004, per questo le spedisco ora isoldi, spero che vada bene così.

Io ho fiducia in Lei, la ricevutala prenderò quando verremo aCortona. Sono sempre orgogliosadella vostra interessante attivitàche aspetto con ansia ogni 15giorni e che anche traduco ai mieiamici. Ora auguro a Lei signorDirettore e a tutta la Re dazioneaffettuosi saluti per la prossimaPasqua, auguri e ogni bene a tuttivoi, che siete diventati come unafamiglia, un caro ri cor do.

Margherita Odenbach

Gentile Direttore, come leg -gerà dall’articolo che le allego, il17 febbraio scorso è apparso sulgiornale Metro, distribuito gratui-tamente tutti i giorni nelle stazionidelle metropolitane delle grandicittà italiane, un articolo che parladi Cortona, ed elogia tutti gli a -spetti culturali, artistici, storici ega stronomici di questa cittadinatanto amata in tutto il mondo!

Quello che personalmente michiedo è: cosa offre Cortona aque sti turisti che, leggendo l’arti-colo, decidono di venirla a visita-re? Trovano veramente il “paradi-so” a Cortona?

Purtroppo credo proprio dino! I problemi di Cortona sono glistessi di 10 anni fa: mancanzacronica di parcheggi (problemae stremamente rilevante per unturista), provocata anche dal l”‘originale” idea di consentire ilparcheggio nel centro cittadinosolo ai residenti con l’utilizzo distrisce gialle per delimitare questiposti (ma non si dovrebbe utiliz-zare la segnaletica gialla solo per iservizi di pubblica utilità, comeambulanze, taxi ecc.?); l’utilizzo dienormi pullman della linea LFIall’interno del centro storico cheprovocano rumore, smog e pe -ricolo per i cittadini soprattuttolungo via Gino Severini dove gliautobus camminano quasi toc -cando gli edifici (si aspetta forse

che succeda una tragedia per de -cidere di risolvere questo proble-ma?).

La sporcizia per le strade delcentro storico, biglietto da visitaper ogni turista che arriva, rag -giunge il culmine nel periodoestivo (è troppo chiedere di farpassare magari due volte al giornola raccolta dell’immondizia, so -prattutto a luglio e agosto?).

Sicuramente questi sono soloalcuni dei problemi che purtropporovinano qualunque visita di unturista a Cortona.

I giornali parlano ancora oggidella vostra cittadina come di unposto meraviglioso... credo che siadavvero superficiale da parte delleautorità cittadine buttare all’ariaanni e anni di meritata fama di“uno dei posti più belli delmondo” e ridurre Cortona ad unluogo sporco, rumoroso e... malfrequentato, tenuto conto dellerecenti notizie di furti nelle caseche stanno riguardando tutto ilterritorio comunale.

Credo che un maggiore in te -resse e rispetto verso la fama cheoggi ha Cortona sia doveroso daparte delle autorità comunali, chenon possono pensare di continua-re a “sfruttare i fasti del passato”.

La ringrazio, un cordialesaluto

Giorgia Capacci

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MOMENTI DI RIFLESSIONE 15 MARZO 2006L’ETRURIA N. 5

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L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 19 marzo(Gv. 12, 20-33)

prietari della struttura, gli “Amicidi Vada” hanno concluso questasi gnificativa giornata presso il ci -ne ma multisala: Europlex di A rez -zo, alla visione di: “Notte prima

Tra il mondo vegetale e il vive -re umano c’è un abisso, rappre-sentato dalle facoltà superiori delsentire e del ragionare che l’uomopossiede e che le piante non han -no. Eppure altre attività, nel primoe secondo caso, sono identicheriproducendo gli stessi schemid’impianto, di evoluzione e di ter -mine.

Come se un artista avesseprima disegnato una sagoma e inun secondo tempo avesse ripresoquel disegno rifinendolo con unaserie di particolari e dettagli deltutto inattesi e sorpendentementenuovi.

Per cui il regno vegetale, ani -male e umano tradiscono limpida-mente il medesimo genio costrut-tore. Non meraviglia quindi cheGesù che del costruttore dell’uni-verso mostra di saperne qualcosapiù di noi, in tante sue parabolemetta in parallelo il mondo infe -riore (seme, germe, spiga, chiccodi grano) con l’uomo, perché egliimpari meglio e conoscere se stes -so e il destino a lui riservato. Dice:

Se il chicco di grano caduto

in terra non muore, rimanesolo; se invece muore, producemolto frutto.

Ma come reagirebbe il chiccodi grano di fronte al disfacimentodi sé, se avesse la coscienza e isen timenti che noi abbiamo? Inu -tile dire che avrebbe il medesimosconcerto nostro di fronte allapropria fine.

Paura paralizzante che gl’im-pedirebbe di tener conto che ildisfacimento suo non è totale, per -ché se una parte si corrompe, c’èin lui una piccola radice dimenti-cata destinata a sopravvivere e da -re origine ad un rigoglio più pre -potente e palpitante di vita

Per molti questo discorso, purcosì vero se detto del grano, è im -maginazione poetica e pateticamenzogna, se riferito all’uomo.Ma chi ha proposto la parabola sirivela chicco di grano così intelli-gente e convincente in tutta la suainteriorità e costante comporta-mento esteriore da trascinare acredergli e affidarsi completamen-te a lui.

Cellario

L’associazione “Amici diVada” si è costituitalegalmente nel 1993 magià operava da più di unde cennio portandoragazzi disabili in vacanza alcampeggio San Fran ce sco(località Vada) e, facendogliinoltre trascorrere, al me no unavolta al mese, una gior nata ricrea-

tiva.Il coordinamento delle nostre

attività però, è stato sino ad ora unpo’ difficoltoso, non avendo nes -sun locale, fatta eccezione delle a -bitazioni dei volontari.

Ma adesso, finalmente: ab bia -mo una sede!

Tale sede è ubicata in loc. Fer -retto ed è stata concessa dal cav.Emilio Caprai.

Approfittando della visita pa -storale, nel nostro comune, delVe scovo mons. Gualtiero Bassetti,sabato 25 febbraio è stata inaugu-

rata la nostra sede.L’associazione ha assistito, con

partecipazione, alla benedizionedei locali da parte del vescovo,alle sue parole di augurio per gliobbiettivi dell’associazione ed altaglio del nastro effettuato dallasig.ra Maria Caprai.

Alla cerimonia ha partecipatoinoltre, in rappresentanza del l’Am -

ministrazione comunale, l’as -sessore Marco Zucchini, al qualeab biamo illustrato i nostri progettifu turi.

Mai come in questo ultimoanno le istituzioni sono state cosìvicine al lavoro dell’associazione.

Dalla nuova sede i volontaricoor dineranno tutte le varie inizia-tive, quali: Diversamente uguali…il paese di tutti per tutti (Camuciasenz’ auto), la pesca di beneficen-za, la cena sociale e la lotteria.

Nel pomeriggio, dopo il rinfre-sco gentilmente offerto dai pro -

Chiusura settimanale: lunedìAperto la sera e a pranzo su prenotazioneQualità e velocità anche ... asporto

Si organizzano: cerimonie e ricevimenti

Camucia - Loc. Le Piagge, 2 - tel. 0575 62122 - cell. 338 7835579

Destinodi un seme

Gli “Amici di Vada” hanno finalmente una sede!de gli esami”.

Grati per la generosità, ringra-ziamo la famiglia Caprai che stafavorendo la crescita della nostraassociazione.

Marco

Ci sono luoghi, personeche ogni giorno com -piono, si muovono pergrandi sfide… per loro,per chiunque di loro,come per ciascuno di noi, ciò cherisulta più importante è credere, ilmotivo che dà vita al battito delcuore è credere di potercela fare,è perseguire la voglia di essere.Ogni persona, essere umano, oforse vivente, potrebbe ricono-scersi in questo breve ritratto, maci sono realtà, persone appunto,per cui questo impegno si caricadi uno sforzo in più, aggravato da

delle particolari condizioni fisi che,psicologiche, sociali. Si tratta diindividui per cui spesso, ognigiorno, diventa una vera e propriasfida riuscire in ciò che nellanormalità è ritenuto banale, pro -seguire in un cammino di crescita,in un progetto che ha dei tem piben più rallentati, ma comunquepossibili. È la loro intenzione, è laloro capacità, ed è la loro possibi-lità di produrre qualcosa che, sericonosciuto, può divenire unincremento motivazionale, ol treche di risorse, per facilitarne losviluppo, l’auspicio di una miglio-re qualità di vita.

Questi sono solo un piccolo

Esiste un lavoro che non va ignorato...

Riallacciare i rapporti con la città di Wettingen

esempio dei loro prodotti, dellaloro voglia di sentirsi capaci,all’altezza di essere degnamentericonosciuti in grado di potercreare, dare vita a qualcosa dibello, piacevole, apprezzabile da -gli altri. È questo un lavoro chenon si può ignorare, anche se leforme non sono quelle convenzio-nali, perché c’è e c’è qualcunoche ci crede veramente. Molti lachiamano beneficenza, ma seavete voglia di scovarla, d’incon-trarla in luoghi come il mercatinoartigianale di Foiano, o diversi,generalmente ritenuti chiusi, ma

forse più protetti, perché sempli-cemente più sensibili, come lestrutture assistenziali ed educativepresenti nel nostro territorio,capirete che è molto di più, che vaoltre le piccole somme che levengono attribuite. E forse sarà unpiacere, molto più grande di unpiacevole oggetto, sarà una gioiacondivisa.

Per informazioni rivolgersiallo 0575638050, Istituto “VillaMi mose”.

Questo è solo un nu mero, avoi il piacere di assaggiarlo e discoprirne e gustarne tanti altri an -cora.

Silvia Rossi

Dedicato a tutte le donne per la festa dell’8 marzo

Giovane primaveraMarzo pazzo, una mimosa fiorisce dalla mano di una donnae apre al mondo la sua grazia, il suo messaggio diffondee vola nell’aria il suo profumo.

Sulle ali del vento porta la serietà del suo portamento,dalla sua esile figura gran forza esprimee gentilezza mostra,se a tutti i fiori la donna paragoni.

Di mimosa adorna il suo cuor gentile,di serio intento e di alto significato la vedi decorata,fiore di marzo quanta saggezza vali;

la donna rappresenti,che valor più alto del tuo porta sui raggi del sole,di concrete cose sei messaggero, per coloro che tramano l’inganno.

Deboli son gli archi dove poni le tue frecce, forza non han, per arrivare in alcuni paesi, si fermano lungo le strade della notte, sui marciapiedi di una ricca città.

Puntuale è il tuo fiorire,nemmen, il gelo di malvagi cuori, può ritardar lo sbocciar delle tue gemme, per una dolce e giovane primavera.

Libero Vespi

La foto ci riporta indietrodi ben 26 anni, era l’ago-sto del 1980, con VittorioScarabicchi, Vito Garzi e“Fofi” di ritorno da Diestcittà belga che aveva ospitato Cor -tona per Giochi senza frontiere.

C’era un legame stretto conquesta città Svizzera e con il suoLiceo tanto che annualmente gli

studenti venivano a Cortona perperfezionare l’italiano che il prof.Karl Huber insegnava loro conmolta passione.

Ci sono stati momenti moltostretti di amicizia con scambi didelegazioni.

Poi improvvisamente tutto èan dato sotto la cenere. Perchénon riprovare un collegamento?

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ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

PAGINA 13

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

NECROLOGIO

Quando fu istituita circadieci anni fa l’oasi citta-dina che scendeva dalcono collinare di Cor -to na fino alla demarca-zio- ne della linea ferroviarial’occhio era rivolto ad una sorta dirispetto della tranquillità dei nu -clei abitativi disseminati in questazona messi al sicuro da sconside-rate doppiette facili. Alzi la manochi si aspettava una area di riposoper gli uccelli migratori o quanto-meno un fazzoletto di terra dovepotevano riprodursi volatili a ri -schio estinzione. Niente di tuttoque sto. Però un miracolo è avve -nu to e proprio a ridosso delle abi -tazioni.

Una coppia di fagiani si è fer -mata per una notte nel boschetto

di Giorgio Stanganini, ha trovatoun materasso di rami morbidi eha deciso (senza passare per leagenzie di viaggi o immobiliari) dimettervi su casa. Il posto è piaciu-to così tanto che la coppietta hasfornato in cinque anni ben ottan-tasei pronipoti.

Ma perché questi uccelli, tantoricercati dai cacciatori per la loroastuzia e la loro velocità che fan nodella caccia un’arte nobile (quasicavalleresca), hanno scelto il bo -schetto dello Stanganini per pas -sarvi la notte? E’ ovvio che questafamiglia di comprovata storicacultura culinaria contadina, nondisdegna arrosti di sì prelibatacarne ma è altrettanto ovvio cheappoggiando la creazione dell’oa-si, ne rispetta e fa rispettare (Gior -gio è stata consigliere della Cir -coscrizione numero cinque di Ca -mucia) i regolamenti.

E poi dove si può andare acercare uno spettacolo di un cen -tinaio di uccelli che ogni mattinasi distendono nel cielo alla ricercadel cibo quotidiano?

Sono talmente legati alla si -curezza del loro rifugio notturno

che non si allontanano poi troppo.I campi del “Bal di” e quellilimitrofi sono pieni di granturco,le piogge continue hanno allunga-to i tempi della trebbiatura e lepannocchie si so no allentatesciorinando per terra i preziosichicchi. Tanto ben di Dio non èfacilmente rintracciabile nel lamontagna di S.Egidio dove lapresenza dei boschi consentirebbeuna migliore copertura; il cibo èlì, a portata di becco, lontano dastrade vicinali che potrebberoinvogliare i malintenzionati a tirarequalche silenzioso colpo di cara -bi na.

Per la notte non ci sono pro -ble mi.

Mentre le femmine si rifugianosui rami delle poche piante pre -

senti i maschi fanno buona guar -dia dalle postazioni che delimitanoi rispettivi territori.

E’ infatti risaputo che i fagianiadulti si sacrificano facendosi indi -viduare dai cacciatori ormai pros -simi a catturare l’intera nidiata.

I fagiani di cui parliamo nonhanno bisogno di escogitare tatti-che difensive con la famiglia Stan -ganini entusiasta di questo privile-gio che la natura ha portato nelloro giardino e di cui sono cosìor gogliosi da condividerlo con tut -ti gli organi di stampa.

C’è stato un via vai (che nonha disturbato gli amici pennuti) digiornalisti e telecamere con laciliegina di un bello scorcio diCor tona riportato in ora di puntasu Canale 5. Proprio ci volevano leimmagini agresti che vi abbiamovisto a compensare quelle piùdrammatiche ci provengono datutto il mon do sul morbo cheuccide mi lioni di animali e mettein ginocchio l’economia di moltipaesi.

Se vi è tornato il sorriso il me -rito è anche di Giorgio Stan ganini.

Gino Schippa

L’Associazione Amici dellaMusica Cortona - Ca mu -cia festeggia quest’anno isuoi 17 anni di vita, unnuo vo gruppo dirigenteguidato da Mario Parigi e tantis-simi allievi e corsi di avviamento e

perfezionamento musicale chevan no dall’organo antico (corsorealizzato in collaborazione conl’Associazione Restauro OrganiAntichi di Cortona), fino al basso echitarra elettrica.

In questo caso l’Associazioneha messo in piedi un programmache è iniziato domenica 5 marzocon un atto unico liberamenteispirato alla poesia di Pablo Neruda“Oda al Dìa”, voce recitante AnnaRossi, chitarra classica PaoloAntonio Ma netti.

L’originalità dello spettacolo staanche nella riscoperta di un

piccolo e quasi sconosciuto teatrocittadino che è quello di PalazzoCa gnotti, sede del Seminario Ve -scovile, una piccola bombonierasettecentesca che ritorna a viveregrazie a questo concerto.

Il programma proseguirà pertutti i mesi primaverili.

Domenica 26 marzo, ore17,00 sempre presso il Teatro delSeminario Palazzo Vagnotti AL -VAREZ GUITAR QUARTET Con certodi chitarre classiche (San droLazzeri, Stefano Falleri, PaoloSaltalippi, Alessandro Zuc chetti).

Sabato 29 aprile, ore 17,00Teatro Signorelli WOL FGANGAMADEUS MOZART WÖR TE UNDMUSIK, Concerto degli insegnanti eallievi della Scuola di MusicaInterpretazioni del Car teggiomozartiano Direttore M° StefanoRondoniVenerdì 5 maggio, ore

21,15 Teatro Signorelli DUO E -STRA VAGANCE Stefano Fanticelliflau to Alessandro Dei fisarmonicaVenerdì 12 maggio, ore

21,15 Teatro Signorelli OMAG GIOAL NOVECENTO Davide Bu ra niarpa Paola Sanguinetti so pra no

Info Associazione Amici della Musica Cortona - CamuciaVia Quinto Zampagni, 18/20

52042 Camucia (Ar) Segreteria e Fax: 0575-601773

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Da Giorgio albergogratis per i fagiani

Una piacevole sorpresa

Inizierà il 2 aprile la stagioneespositiva che il Centro d’Ar -te Minerva di Perugia,diretto dal critico LucianoLepri, ha organizzato, con ilpatrocinio del Comune diCortona, presso la Rocca MediceaGirifalco per il quarto annoconsecutivo.

Sarà incentrata su almenoquattro mostre questa stagione2006 che vedrà esporre dal 2 al26 aprile Kiki Fleming con unapersonale e, sempre con una per -sonale, dal 18 al 30 giugno AnnaDonati; tradizionali le due rasse-gne collettive dedicate alla figura eal paesaggio, con Forme e Coloridal 7 maggio al 4 giugno, e all’arte

astratta ed informale, con Artexit06, dal 26 agosto al 23 settembre.

L’apertura all’insegna dellagran de pittura, dunque, domeni-ca 2 aprile quando, alle ore16,30 presso la Rocca MediceaGi rifalco, sarà inaugurata la mo -stra personale IL COLORE COMESEDUZIONE di Kiki Fleming, cu -rata e presentata da Luciano Lepriil quale così parla della ec cellenteartista che da diversi anni, oramai,risiede a Città di Ca stello: “La bra -va, cosmopolita, pittrice é autricedi un’arte notevolmente propositi-va, capace di formulare esegesi divalori e di presentare sottili e -spressioni di pensiero, racchiusenell’alone della poesia e capaci dimantenere inalterata - anzi poten-

ziandola l’attitudine di stimolare lafantasia e di accedere a nuovepotenzialità emotive nell’animoumano(...) in queste sue opereKiki Fleming non perde mai ilproprio controllo emotivo e mai silascia sedurre appieno da com -piacimenti estetizzanti, ella, sem -pre con grande intelligenza eprofonda sensibilità crea la suaspazialità molteplice, eppure li -nea re e quasi schematica, artico-lata in preziosi spazi cromatici ecoloristici...”.

Kiki Fleming è nata a Guan -gzhou (Cina) da padre danese emadre inglese; negli anni Sessantasviluppa un’intensa carriera comeevent organiser, occupandosi del -

l’organizzazione di convegni, sfi -late di moda e balletti.

Ha realizzato varie scenografieper i più grandi stilisti e autoriquali: Hermès, Chanel, Karl La ger -feld, Lanvin, Cartier, Leonard, Cé -line, Renato Balestra, Fendi, Ferré,Ferragamo ed altri, tutto questoad Hong Kong, Singapore, Cina,Filippine, Tajwan e Aus tralia; nel1994 la scia Hong Kong per stabi-lirsi in Umbria.

Le sue opere sono in perma-nenza presso la Galleria Mo no -gramma di Roma, tra le mostrepiù recenti si segnalano quellapresso la Galleria Monogramma aRoma, quella a Città di Castello equella presso il Museo d’arte delleGenerazioni italiane del ‘900 “G.Bargellini” a Cento.

Enzo Magini ci ha portatoqualche tempo fa la fotocopia cheriproduciamo sul questa pagina diun residence importante che èstato costruito in California.

Per sue situazioni familiariavendo, in quella nazione ameri-cana dei parenti, si reca spesso afar loro visita e con loro rivivesempre lunghi momenti di ricordi

cortonesi. Per documentare quan -to in California sia apprezzata econo sciuta Cortona, la foto nelladida scalia parla di una zona dedi -cata alla nostra città.

Stagione espositivaalla Fortezza Primavera in musica

Mamma, come sulla terraci guidasti nei nostri primi passi,

ora dal cieloguidaci nel retto sentiero

della vita.

VI Anniversario15/03/2000 - 15/03/2006

Elisa Bucci in Lupetti

Foto Gierre

Con il patrocinio del Co -mu ne di Cortona, pressol’Oratorio “Pier GiorgioFrassati”, di via Vagnotti,

prenderà il via la se conda partedel Corso di Storia dell’Arte, apartire da giovedì, 16 marzoprossimo con inizio alle ore 21.

Gli 8 incontri, con cadenzasettimanale, saranno tenuti dal -la dott.ssa Maria Grazia Cal -da rone che relazionerà sul te -ma “Dal Manierismo al Neo -clas sici smo”.

Il primo incontro, fissatoper giovedì 16 marzo si terràin Cattedrale con la presenta-zione critica dei quadri presentinel Coro.

Gli interessati potranno ri -volgersi, per ulteriori informa-zioni, presso Informagiovani0575-630679.

All’Oratorio“P.G.Frasssati” di Cortona

Corso di storia dell’arte

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Il Terontola purtroppo stasem pre più precipitando nel ba -ratro degli spareggi play out.

Negli ultimi due turni di cam -Grande derby al S.Leopoldo di

Pietraia. In questo turno si op -poneva alla squadra del presiden-te Beppe Basanieri, niente po’, po’di meno che la capolista Ca mucia,che fino ad ora aveva comminatouna sola sconfitta.

Sulla carta la favorita del bigmatch era naturalmente il Ca -mucia, vista anche la crisi che daqualche domenica perseguiva igialloneri.

Ma si da il caso che anche inqueste serie minori, quando sitratta di derby tutte le cose sulcalcio si trasformano, e così èstato. I ragazzi allenati da Rocco,hanno superato per 3-0 quelli

che per 2-1 contro una scorbuticaAm bra.

L’indomita squadra valdarnesesi era portata addirittura in vantag-gio al 20° del primo tempo. Inquesta prima parte i locali ros -soverdi riuscivano a combinareben poco, poi nella ripresa lamusica cambiava radicalmente,senza meno il fervorino nell’inter-vallo dell’allenatore locale Sac -coni, spronava al meglio i ragazzidel Presidente Gabrielli.

Dopo solo due minuti riuscivaa pareggiare le sorti Nanni, quindia 20 minuti dalla fine, una rete diFrappi regalava i tre punti all’asfit-tica classifica rossoverde.

Nel turno successivo, la Frattasi recava ad Arezzo contro l’In di -ca tore.

Purtroppo il direttore di garasuo malgrado doveva rinviare lagara per l’impraticabilità delterreno di gioco.

Rivedremo prossimamente laFratta impegnata nel proprio cam -po contro il Sarteano, con la pre -cisa speranza che il risultato finale

Nel turno di campionato del -l’ul tima domenica di febbraio, laFratta riesce a risalire la difficilechina vincendo tra le mura ami -

PAGINA 14

SPORTL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

Dopo tre incontri nei quali ilMon tecchio aveva conquistato 7punti, nell’ultimo incontro casalin-go la compagine biancorossa haincamerato la seconda vittoria delcampionato per 2-1 contro unaquadrata Poliziana.

Già in quel di Montecchio sirespirava tutta un’altra aria, neglisportivi e in tutto l’ambiente eraritornato l’entusiasmo dei tempimigliori, perciò tutti, compresi noiaddetti ai lavori, eravamo fiduciosiche questa serie di risultati utiliconsecutivi proseguisse nel tem -po.

Invece niente di questo. Tuttoil fragile castello delle legittimespe ranze crollava perentoriamentee rumorosamente nel zona bassadel Casentino e precisamente con -tro gli amaranto del Capolona.

Purtroppo il definitivo risulta-to, sconfitta per 6-1, non dava mo -tivi per esprimere scusanti o repli-che di sorta.

Quale sarà stata la causa sca -tenante che ha determinato la gra -ve de bacle della squadra presie-duta dall’infaticabile e giovanepre si dente Daniele Romiti?

Saremmo propensi a trovarela motivazione tutta in una serie difattori tutt’altro che positivi, in unagiornata particolare, che hannofatto sì che gli amaranto locali ab -biano battuto una squadra come ilMontec chio con un risultato cheha un sa pore più tennistico cheinerente al calcio.

Adesso ci domandiamo dopoquesta batosta, come il Montec -chio nel prossimo turno potrà af -frontare in casa una squadra ag -guerrita come il Cesa.

In questa situazione dovràlavorare di fino mister Del Balio,magari più sulla testa dei giocatoriche sui muscoli. In pratica l’alle-natore dovrà inculcare ai propriatleti le giuste motivazioni e l’ani-mus pugnandi, senza risparmio diforze per nessuno.

Pertanto alla luce della criticasituazione in cui oggi si viene atrovare il Montecchio, l’esito delderby contro il Cesa assume l’im -portanza di un risultato da ultimaspiagga.

Pietraia - Camucia 3-0, ma resta sempre saldamento primoIl Montecchio dopo un grande exploit ricade malamente. Si fa più critica la situazione del Terontola

PRIMACATEGORIAMontecchio

SECONDACATEGORIA

Fratta

Terontola

SerreBibbienaAlberoroLucignanoBettolleSociPolizianaCapolonaTorritaMarcianoCesaStradaStiaMontagnanoPescaiolaMontecchio

Squadra Punti46373534343331313029292825191711

CamuciaTraianaBattifolleB.AgnanoPietraiaSangiustinesePergineR.TerranuovaS.Albino T.LoreseOlimpic 96EtruriagabosPogiFratticciolaZenith O.Corito F.S.

Squadra Punti524944434239362826232323221886

BerardengaRapolanoPienzaFoianoVoluntasPieve al ToppoOlmoSpoianoSarteanoIndicatoreFrattaMonte S.SavinoTerontolaAmbraChiancianoPoliziana

Squadra Punti4646393837343432252323232120159

TERZACATEGORIACamuciaPietraia

FratticciolaCorito

pionato i biancocelesti non rie -sco no ad incamerare nem me noun punto.

Prima vengono sconfitti incasa per 2-1 contro la solida ca -polista Rapolano, quindi nella do -menica successiva a Sarteano so -lita sconfitta con il solito punteg-gio 2-1 a sfavore dei terontolesi.

Come si può verificare oltre airisultati negativi, attualmente airagazzi di Auriemma non ne vabene una. Forse con meno sfortu-na queste due sconfitte in tempimigliori potevano essere duepareggi. Peccato davvero. Adessoil Te ron tola viene a trovarsi con21 pun ti al quart’ultimo posto inclas sifica generale, segue a 20l’Am bra però con una partita inmeno, poi il Chianciano con 15punti e in ultimo la Poliziana a 9.

Nel prossimo turno scenderàal Farinaio una diretta avversaria,cioè il Sansovino; se il Te rontolatornerà alla vittoria la conquistadei 3 punti avrebbero un valoredoppio.

Speriamo bene!..

Ripresentiamo la foto del -la prima pagina delGaz zettino Sportivo Cor -to nese pubblicato il 21no vembre 1969, quando ancora,vivo Farfallino e la sua Etruria,avevamo come unica possibilitàdi comunicazione attraverso ilgiornale la realizzazione di nu -

me ri unici, perché la legge con -sentiva la pubblicazione diqueste testate anche in assenzadi una tessera di giornalisti.

All’epoca nessuno di noi a -ve va quel titolo per cui vennefuo ri questo escamotage di rea -lizzare numeri unici con titolidiversi.

Gli anni sono trascorsi,non è trascorso invece il mododi porsi in maniera negativasem pre di fronte a problemati-che del quotidiano anche spor -tivo.

Nell’articolo “Mezze tacche”c’è una frase che è significativa:“Cortonesi del comune di Cortona

svegliamoci”.Ancora c’è, anche se meno

accentuato, un campanilismoche sicuramente non giova al -l’interesse collettivo della nostracomunità.

Lo criticavamo all’ora, sti -mo liamo oggi i cortonesi perchénon esista più.

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guidati da Attoniti. E’ stata veramente una bella

gara che però ha difettato discipli-narmente da parte dei giocatoridel Camucia, ben tre sono stati e -spulsi.

Mentre settimane fa elogiava-mo il Camucia che nelle 21 garenon aveva subito espulsioni,adesso deploriamo gli stessiragazzi che in una sola gara hannoun po’ perso la testa.

Il prossimo turno impegneràil Camucia alla Maialina control’ostico Pergine, mentre la Pietraiasarà impegnata nel campo diPergo nel derby contro il CoritoF.S.

Note positive e negative perquanto concerne la Fratticciola,prima va a vincere a S.GiovanniV.no per 4-0 contro lo Zenith,quindi perde in casa propria per1-0 contro un modestoOlimpic ’96.

Non cambia musica il CoritoF.S. che sa rimediare solo sconfit-te, 4-0 in casa contro la Traiana,mentre in trasferta contro il Pogirimedia per 4-2, la sua diciottesi-ma sconfitta.

Danilo Sestini

sia il viatico per portare altri trepunti per la classifica dei rosso-verdi.

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SPORTL’ETRURIA N. 5 15 MARZO 2006

PAGINA 15

Promozione N.Cortona Camucia

Entrambe le squadre mag -giori della società Corto ne -se stanno affrontando que -sta prima parte del gironedi ritorno dei rispettivi campionati(B2 maschile e D femminile)conde terminazione, consapevolezzadei propri mezzi e con ben inmente l’obbiettivo da raggiungere.

La squadra maschile di B2 inparticolare in queste ultime garesta trovando quella continuità,grinta e tenacia che in qualche ca -so nel girone di andata le eranomancate e grazie alla piena consa-pevolezza delle proprie potenzia-lità(ancora in parte inespresse)staaffrontando gare difficili e staavendo la meglio su avversariagguerriti e che lottano strenua-mente.

Dall’inizio del girone di ri tor -no la squadra allenata da EnzoSideri sta diventando “un ossoduro” oltreché per i diretti avver-sari nella lotta per la salvezzaanche per compagini ben piùquo tate mettendo sempre in di -scussione la gara e non di rado a -vendola vinta finanche al tie-break.

Le ultime gare raccontano diun gruppo concentrato e determi-nato che non lascia il benchéminimo punto”facile” agli avversa-ri rimontando partite “disperate”e alla fine vincendo e convincendoappieno per grinta e tenuta men -tale e atletica, frutto di una allena-mento “mentale e fisico” generatoda quella filosofia pallavolistica incui crediamo che Sideri sia unbuon maestro.

Una squadra che non ha an -cora espresso pienamente leproprie potenzialità ma che stacrescendo proprio nel momentotopico della stagione versoquell’obbiettivo della salvezza cheal primo anno nelle categorie pro -fessionistiche è qualcosa di piùche una buona stagione.

La gara contro il Maracci erafondamentale per continuare unastagione sofferta ma bellissima incui il risultato del primo set (34 a32 per gli avversari) racconta diquanto sia stata lottata la gara,terminata poi al tie-break e co -munque giocata sempre in ri -monta; alla fine i Cortonesi hannostaccato la Maracci verso il fondodella classifica e si sono avvicinatia quella zona ibrida che si mischiatra lotta per la salvezza e metàclassifica.

La gara successiva quella del 4

marzo è stata giocata contro l’ItasMontorio squadra che veleggiavanelle parti medio alte della classifi-ca.

Con una bella gara ancora unavolta in rimonta (dal 2 a 0!)iragazzi del presidente FrancescoVinciarelli sono riusciti a rimetterein parità le sorti della partita e

giocare un tie-brek al cardiopalmae spuntarla su avversari ben dispo-sti in campo ma che hanno dovutocedere a quella che sta ormaidiventando la zona vincente deiCortonesi ovvero quel fine garatravolgente e vincente in cui in unasorta di tranche agonistica lasquadra si Sideri sembra imbattibi-le.

I ragazzi si sono mossi dav verobene “tenendo” ancora alla distan-za in maniera invidiabile edimostrando ancora una volta chese la partita si mette sulla lotta esul gioco del filo dei nervi con latenuta psicologica può fare ladifferenza in positivo.

Con questa vittoria la squadrasi compatta sempre più con quelgruppo di squadre (Lube, SanSepolcro e Ravenna) che dovran-no giocarsi il solo posto ancoraveramente in bilico per la salvezza;determinati in questo sensosaranno gli scontri diretti che lasquadra Cortonese avrà il nontrascurabile vantaggio di giocarsitra le mura amiche (due su tre diqueste gare).

La squadra femminile di serie

Pallavolo Cortona Volley

D, allenata da Fabrizio Sabatini,invece sta cercando di avvicinarel’obbiettivo dei play offs contenacia ma qualche scivolone ditroppo sta rendendo difficile piùdel previsto l’inserimento dellasquadra nelle posizioni utili aglispareggi promozione.

Dopo aver vinto gare bellissi-

me e tiratissime la squadra èincappata negli scivoloni contro ilColle Val D’Elsa e contro la StellaRossa che le hanno sottratto seipunti molto preziosi.

Comunque grazie anche allavittoria contro il Cassero di sabato4 marzo la squadra resta salda-mente agganciata “treno buono” evisto che mancano alla fine ancoraben 10 gare tutto è ancora dadecidere e verosimilmente sarà lostato di forma della parte finale deltorneo a decidere tutto; come direche se adesso la squadra perdequalche gara di troppo, questopotrebbe essere legata alla prepa-razione che di certo Sabatini avràimprontato ad un finale dicampionato (e aggiungiamo noianche ad un prosieguo) tiratissi-mo.

Tutto questo poi, è doverosoaggiungerlo, in un campionatoche le ragazze Cortonesi stannogio cando alla grande ed il rag -giungimento degli spareggi sareb -be davvero un’impresa che co -munque rimane nella loro pienapotenzialità.

Riccardo Fiorenzuoli

Dopo aver passato un mesedi gennaio davvero sottole aspettative la squadra a -rancione pian piano hare cuperato temperamento e luci -dità, anche se a dire il vero qual -che passaggio a vuoto c’è stato an -che di recente come nella garacasalinga contro il S Rocco.

Averci abituato a buone pre -stazioni caratterizzate da bel giocoe azioni vincenti, gli arancionisembravano aver smarrito la stra -da che l’aveva portati d’apprima invetta alla classifica e poi ad essereconsiderati un po' la rivelazione diquesto campionato.

Pur giocando discrete gare econ un possesso palla nettamentesuperiore agli avversari gli aran -cio ni non sono riusciti a finalizza-re il predominio territoriale la -sciando spesso troppe occasioniagli avversari; poca lucidità sia indifesa che a centrocampo e so -prattutto poca incisività in attacco.

I ragazzi di Luciano Ciprianierano attesi alla “prestazione” inuna delle gare più difficili dell’an-

nata ovvero quella sul campo dellacapoclassifica Pianese giocata do -menica 26 febbraio.

A Piancastagnaio gli arancionihanno disputato davvero una buo -na gara ricca di emozioni giocan-do alla pari con la squadra cheguidava e guida attualmente laclas sifica; le formazioni si affronta-no a viso aperto costruendoentrambe diverse occasioni dagoal ma alla fine il risultato diparità appare a tutti il più giusto.

Molte le occasioni per i localicome pure per gli ospiti che colpi-scono un palo con Innocenti macon il portiere del Cortona Ca mu -cia Pompei davvero in grado dineu tralizzare attacchi molto peri -colosi.

Le squadre si sono sfidate sinoalla fine ma nessuna delle dueriesce ad andare in vantaggio suun campo al limite della praticabi-lità.

Squadra arancione convincen-te e che non si è concessa distra-zioni giocando con lucidità anchequando era sotto pressione.Buonala prova di Pompei, Mema, Pal -merini e Bacci.

La domenica successiva lasquadra è scesa in campo sul pro -prio campo affrontando la temibi-le formazione del Fonte Bel Verdeche veniva dalle belle prestazioniin particolare contro Poppi e SanQuirico.

Occorreva giocare una garaaccorta in cui il bel gioco ed il

pos sesso palla dovevano obbliga-toriamente portare alla vittoria,senza distrazioni; vincere per ri -manere agganciati al treno delleprime e non scivolare ancora inclassifica.

Alla fine gli arancioni hannovinto ma il risultato di 1 a 0 nonracconta di una gara combattutain cui gli arancioni hanno rischia-to non poco nei minuti iniziali e ingenerale per tutto il primo tempocontro avversari che vantano lamiglior difesa del campionato congiocatori che hanno militato an -che in serie C e che ultimamentesi sono rinforzati con vari ele -menti.

Secondo tempo a favore deilocali che con alcuni cambi azzec-cati e soprattutto un diverso ap -proccio mentale alla gara sonoriusciti a rendersi pericolosi sinoal goal di Guerrini su bell’assit diuno dei nuovi entrati, Luciani.

Risultato meritato anche se gliavversari hanno espresso buonetrame di gioco lamentando qual -che sfortuna su certe occasioni

avute.Vittoria cercata e più che mai

ben venuta che riporta gli arancio-ni in una situazione di classificapiù consona alle loro potenzialitàche ultimamente hanno faticatonon poco ad essere ai livelli digioco della fine dell’anno.

La rete è stata segnata daGuerrini e ha dimostrato una certadifficoltà degli avanti arancioni inquesto periodo non certo tra i piùprolifici.

Adesso la squadra è attesadalla trasferta contro il Rosia for -mazione contro cui è possibile fa -re risultato pieno pur in trasfertavi sto che milita in fondo alla clas -sifica.

Tempo per recuperare le po -sizioni perse ce ne è ma occorrerànon perdere altre occasioni.

Intanto il pareggio tra Pianesee Piandiscò ha molto accorciato laclassifica, con la squadra arancio-ne a 33 punti e la testa a soli 4punti più in su.

R.Fiorenzuoli

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Da sinistra in piedi:mister Cangeloni, dirigente Nocentini, Picciafuochi, Sanchini, Ludovichi, Nocentini, Bracci, Zito, Ricci,Checcarini, Ceccarelli, dirigente Marchetti. Accosciati: Biagianti, Giangregorio, Nannarone, Faltoni, Mechelli, Binchi, DelBrenna, Bennati, Marchetti. Aggregati: Svetti, Bassini, Banini, Angeli, Lucani.(Ripreso dal calendario A.S.D. Cortona Camucia anno 2006)

Campionato provinciale, Under 14. Dall’alto a sinistra: Valeri, Calussi, Rossi, Farnetani, Ferri. Sotto: Vinciarelli (presidente), Tanganelli(vice presidente), Lorenzoni, Burali, Bruschi, Erucci. Sotto: Cianfrocca (dirigente), Benigni (allenatrice), Pieroni, Pop, Giorgetti.

Foto ingiallite

Campione Provinciale 1981-1982 In alto da sinistra: Ceccarelli, ?, Franceschini, Sonnati, ?, Nan de si.In basso da sinistra: Scarabicchi, Infelici, Burroni, Laurenzi.

Page 16: L'etruria n. 5 del 2006Direttore di scena: Marco Antinori F.L. Ambiente Il parco Eolico sul monte Ginezzo Una grossa gru sta posizionando i tronconi della scala mobile L’ETRURIA

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