L'Etruria n. 19/2005 · al monoblocco della Fratta, ma se il comportamento dei dirigenti dell’Asl...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIII - N° 19 - Lunedì 31 ottobre 2005 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] cato nella ricevuta, si è trovato il portone chiuso, senza alcuna co- municazione sulla porta che defi- nisse il nuovo profilo del servizio. E’ veramente vergognoso questo atteggiamento che non considera la socialità del servizio ma che intende verificare solo e soltanto la rispondenza economi- ca del medesimo. Non approviamo l’iniziativa del Comune di Castiglion Fiorentino di realzzare la Casa della Salute che, tutto sommato, vuole essere un micro ospedale nel territorio, con danno evidente al monoblocco della Fratta, ma se il comportamento dei dirigenti dell’Asl è così scorretto e venale nei confronti di una popolazione anziana che merita rispetto e ser- vizi, ben fa il sindaco Brandi a tu- telare la sua popolazione di fronte ai soprusi evidenti di questa gene- razione di politici sanitari. rato recentemente per la Rubrica “Il personaggio della porta accan- to” del 15 luglio scorso: “Porto con me nitido il ricordo di un parroco disponibile, comprensivo, aperto al nuovo e, nello stesso tempo, ligio al senso del dovere, convinto e scrupoloso assertore del messaggio evangelico fonda- mentale e, quindi, irrinunciabile per la vita di ogni cristiano. Pur assecondando e promuo- vendo iniziative di natura religiosa, sociale, utili alla Comunità teron- tolese, credo che, in nessuna cir- costanza, don Dario si sia tolta la tonaca, così come certa modernità suggerisce, per confondersi con abiti civili tra la moltitudine. La interpretazione del suo ruolo in una società in continua e, talora, tumultuosa evoluzione, non ha mai subito tentennamenti e gli permesso di rimanere sempre fedele alla sua vocazione autentica di ministro di Dio. E ad esaltare la sua azione pastorale, due qualità si sono sempre imposte e che adornano la sua figura: l’umiltà e la coerenza. Nel settembre del 2002, don Dario aveva celebrato il suo giubileo sacerdotale: oltre cinquant’anni al servizio della sua Comunità alla quale ha dato tutto se stesso, ricevendo in cambio considerazione, stima e gratitudi- ne”. Ecco, credo proprio che la grande, composta partecipazione di massa alle sue esequie abbia voluto esprimere il più profondo significato di queste tre parole all’indirizzo dell’impegno silenzio- so, dell’umiltà, della coerenza di don Dario Alunno. Giordano Trequattrini D opo il trasferimento del- l’Ospedale di S. Margheri- ta da Cortona al mono- blocco della Fratta, l’Am- ministrazione comunale, il Calcit, avevano fatto affiggere tutta una serie di volantini per informare la popolazione del centro storico che i servizi essenziali per questa po- polazione, la più anziana del terri- torio, sarebbe rimasta. E così si leggeva che il Cup, Centro unico di prenotazione ri- maneva regolarmente attivo a Cor- tona dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle ore 12. Lo stesso dicasi per il centro prelievi che rimaneva aperto dal lunedì al venerdì in un orario più ridotto, ma comunque attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 7,45 alle ore 9. Questo è il proclama affisso per doverosa informazione alla cittadinanza, questa finalmente era corretta ed evitava, come è succes- so, di costringere i nostri anziani a recarsi a Camucia per i prelievi. Non è trascorso un mese che la popolazione del centro storico deve subire una ennessima anghe- ria, sicuramente in nome della economicità del servizio. Silenziosamente, come i ladri di Pisa, i dirigenti dell’Asl 8 hanno deciso di ridurre drasticamente l’apertura al pubblico di questo servizio nel vecchio ospedale. E così è successo che qualche utente che doveva andare a ritirare la propria analisi nel giorno indi- T erontola, 18 ottobre 2005: don Dario è mor- to. La notizia mi colpisce come una stilettata; ed è morto improvvisamente, in silenzio, senza avvertire e senza scomodare nessuno; discreto co- me nella sua vita, nella sua indole, nel suo stile. Sembra che abbia fatto di tutto, solo in parte riuscen- dovi, per farsi trovare all’alba composto nel suo letto. Pochi giorni prima, ci era- vamo scambiati un libro di cui e- ravamo entrambi autori, con re- lativa dedica. Anche in questa cir- costanza il dialogo era stato piace- vole: un vero dialogo perché don Dario, come pochi, sapeva anche ascoltare! In questa circostanza, così a ridosso alla imprevedibile disgra- zia, non trovando le parole giuste per esprimere i sentimenti miei e di tutta Terontola, ho ripreso alcune espressioni, che ho adope- Pugnalati alle spalle La scomparsa di don Dario Alunno Riduzione dello stipendio ai politici La proposta è di un cortonese Emilia Bucci Gnerucci H a lasciato questa terra in punta di piedi, questa cara, piccola donna che è stata nel- la sua vita una te- stimonianza di amore per la fa- miglia e per lei disponibile a qualsiasi sacrificio nel lavoro. Emilia sicuramente non ha avuto un percorso “normale”. Il suo standard è sempre stato in salita, ma ha saputo percorrere quanto le veniva offerto con una serenità, con una pazienza, un’amore che difficilmente po- tranno porre nell’oblio una figu- ra così normale, ma così gran- de. Aveva sempre un sorriso per tutti; se passavi davanti a casa non solo ti salutava, ma molto spesso ti invitava ad entrare in casa per prendere un caffè. E’ stata un punto di riferi- mento per i figli Alfredo e Silvio e per i nipoti. Oggi, che avrebbe potuto concludere il la sua vita in una serenità a lungo desiderata e faticosamente raggiunta, la ma- lattia, quella malattia che non perdona, l’ha messa nuovamen- te alla prova. Emilia ha sopportato con il sorriso, per non pesare in casa, e si è spenta come il mozzicone della candela, lentamente, in si- lenzio circondata dall’affetto dei suoi cari. Non ci sono parole che pos- sano alleviare il dolore, ma certo il vissuto di questa donna non potrà che essere una linfa vitale per la vita di chi gli è stato vici- no. E.L. S abato 15 ottobre al teatro “Signorelli” di Cortona il se- gretario della CISL Savino Pezzotta ha incontrato una numerosa rappresentanza di stu- denti provenienti da varie ordini di scuole di tutto il distretto scolasti- co della Valdichiana. Erano presenti presidi, inse- gnanti, rappresentanti della politi- ca, del mondo economico, il sin- daco e il vice sindaco di Cortona. Ha professionalmente regolato il dibattito il prof Ivo Camerini. Il tema trattato e supportato da specifiche domande degli studenti è stato “Il lavoro nell’Europa di oggi e nel mondo-villaggio della globalizzazione”. All’iniziativa hanno dato la loro adesione anche i sindacati pro- vinciali ed ovviamente quelli locali. Vogliamo evidenziare prima di tutto la qualita e la specificità delle domande rivolte dagli studenti che si sono dimostrati attenti osserva- tori e partecipanti attivi nell’indivi- duazione del loro futuro; nel con- tempo il segretario generale della CISL ha risposto, con terminologia adeguata ed accorta, e simultanea- mente ha cercato di proporre agli studenti altrettante argomentazioni per ulteriori riflessioni. Questi costruttivi incontri ri- teniamo che siano i più adeguati, i più confacenti alla crescita cultu- rale dei giovani; e quindi anche risposta precisa alle numerose esigenze giovanili, che appaiono, a volte, superficiali e poco attenti, ma che poi si rivelano essere veramente motivati e desiderosi di essere dei veri protagonisti. Al termine Pezzotta si è soffer- mato nella sede della CISL di Cor- tona con gli operatori dei servizi e politico-sindacali, a loro ha rivolto parole di incoraggiamento e di impegno nella strada di un vero, qualificato e moderno impegno sindacale. Ivan Landi L a notizia è ormai ufficiale e sarà approvata nella prossima finanziaria 2006. E’ sicuramente un avvenimento, trovare una nuova sensibilità, forse costretta, nella classe politica che sembra troppo spesso disposta a litigare, ma a mettersi d’accordo, come già tante volte è successo, allorché si vota l’aumento dei propri emolu- menti. Ci siamo chiesti quale buon vento abbia suggerito questa buo- na novità che trova sicuramente d’accordo tutti gli italiani. La sorpresa è stata quando ci siamo resi conto dalla corrispon- denza che l’iniziativa è partita da un cortonese che ha scritto al Mi- nistro del suo partito. La lettera porta la data del 19 luglio 2005 e dice testualmente: Non credi, come io fermamente credo che si potrebbe fare una seria ed adeguata proposta tesa a ridurre i compensi di tutti i Parlamentari in primo luogo per dare il buon esempio di un paio di milioni mensili, di limitare quello dei managers nazionali ad un massimo di 400-500 mi- lioni annui e così via... A noi dunque l’iniziativa! Subito dopo in data 28 agosto 2005 il Sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone scrive: “Servono ri- corse per lo sviluppo, serve un segnale di moralità che convin- ca gli italiani che la politica è capace di fare i sacrifi, non solo di imporli. E A.N. rilancia una proposta che farà discutere: ta- gliare del 10% i compensi di tut- ti gli eletti, dai parlamentari eu- ropei fino ai consiglieri circo- scrizionali”. Mercoledì 31 agosto 2005 il capo della segreteria politica di Fini, Donato Lamorte rilancia l’i- dea della Poli Bortone e scrive che la riduzione dei compensi ai poli- tici potrebbe essere inserita nella prossima finanziaria. Questo cortonese dopo aver verificato tutto questo interesse sulla sua proposte del luglio ha scritto all’on. Lamorte il primo set- tembre 2005 ricevendo due righe, importanti, di risposta in data 7 settembre 2005: “Caro..... non posso che compiacermi con te e ringraziarti per la preziosa col- laborazione”. Dunque la certezza che la pro- posta partita da Cortona ha trovato persone intelligenti che hanno saputo apprezzarla, valorizzarla e realizzarla per la finanziaria 2006. Gli studenti cortonesi incontrano Pezzotta

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIII - N° 19 - Lunedì 31 ottobre 2005 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

cato nella ricevuta, si è trovato ilpor tone chiuso, senza alcuna co -mu nicazione sulla porta che de fi -nisse il nuovo profilo del servizio.

E’ veramente vergognosoque sto atteggiamento che noncon sidera la socialità del servizioma che intende verificare solo esoltanto la rispondenza economi-ca del medesimo.

Non approviamo l’iniziativadel Comune di Castiglion

Fiorentino di realzzare la Casadella Salute che, tutto sommato,vuole essere un micro ospedalenel territorio, con danno evidenteal monoblocco della Fratta, ma seil comportamento dei dirigentidell’Asl è così scorretto e venalenei confronti di una popolazioneanziana che merita rispetto e ser -vizi, ben fa il sindaco Brandi a tu -te lare la sua popolazione di fronteai soprusi evidenti di questa ge ne -razione di politici sanitari.

rato recentemente per la Rubrica“Il personaggio della porta ac can -to” del 15 luglio scorso: “Portocon me nitido il ricordo di unpar roco disponibile, comprensivo,aperto al nuovo e, nello stessotempo, ligio al senso del dovere,convinto e scrupoloso assertoredel messaggio evangelico fonda-mentale e, quindi, irrinunciabileper la vita di ogni cristiano.

Pur assecondando e promuo-vendo iniziative di natura religiosa,sociale, utili alla Comunità teron-tolese, credo che, in nessuna cir -costanza, don Dario si sia tolta latonaca, così come certa modernitàsuggerisce, per confondersi conabiti civili tra la moltitudine. Lainterpretazione del suo ruolo inuna società in continua e, talora,tumultuosa evoluzione, non hamai subito tentennamenti e gliper messo di rimanere semprefedele alla sua vocazione autenticadi ministro di Dio. E ad esaltare lasua azione pastorale, due qualitàsi sono sempre imposte e cheadornano la sua figura: l’umiltà ela coerenza. Nel settembre del2002, don Dario aveva celebratoil suo giubileo sacerdotale: oltrecinquant’anni al servizio della suaComunità alla quale ha dato tuttose stesso, ricevendo in cambiocon siderazione, stima e gratitudi-ne”.

Ecco, credo proprio che lagran de, composta partecipazionedi massa alle sue esequie abbiavoluto esprimere il più profondosignificato di queste tre paroleall’indirizzo dell’impegno silenzio-so, dell’umiltà, della coerenza didon Dario Alunno.

Giordano Trequattrini

Do po il trasferimento del -l’O spedale di S. Mar ghe ri -ta da Cortona al mo no -bloc co della Fratta, l’Am -

ministrazione comunale, il Cal cit,avevano fatto affiggere tutta unaserie di volantini per informare lapopolazione del centro sto rico chei servizi essenziali per que sta po -polazione, la più anziana del terri-torio, sarebbe rimasta.

E così si leggeva che il Cup,Centro unico di prenotazione ri -maneva regolarmente attivo a Cor -tona dal lunedì al sabato, dalle ore8 alle ore 12.

Lo stesso dicasi per il centroprelievi che rimaneva aperto dallunedì al venerdì in un orario piùridotto, ma comunque attivo dallunedì al venerdì dalle ore 7,45alle ore 9.

Questo è il proclama affissoper doverosa informazione allacit tadinanza, questa finalmente eracorretta ed evitava, come è succes-so, di co strin gere i nostri anziani arecarsi a Camucia per i prelievi.

Non è trascorso un mese chela popolazione del centro storicodeve subire una ennessima anghe-ria, sicuramente in nome dellaeconomicità del servizio.

Silenziosamente, come i ladridi Pisa, i dirigenti dell’Asl 8 hannodeciso di ridurre drasticamentel’apertura al pubblico di questoservizio nel vecchio ospedale.

E così è successo che qualcheutente che doveva andare a ritirarela propria analisi nel giorno in di -

Terontola, 18 ottobre2005: don Dario è mor -to. La notizia mi colpiscecome una stilettata; ed èmorto improvvisamente,

in silenzio, senza avvertire e senzasco modare nessuno; discreto co -me nella sua vita, nella sua indole,nel suo stile. Sembra che abbiafatto di tutto, solo in parte riuscen-dovi, per farsi trovare all’albacom posto nel suo letto.

Pochi giorni prima, ci e ra -vamo scambiati un libro di cui e -ra vamo entrambi autori, con re -lativa dedica. Anche in questa cir -costanza il dialogo era stato piace-vole: un vero dialogo perché donDario, come pochi, sapeva ancheascoltare!

In questa circostanza, così aridosso alla imprevedibile disgra-zia, non trovando le parole giusteper esprimere i sentimenti miei edi tutta Terontola, ho ripresoal cune espressioni, che ho adope-

Pugnalati alle spalle

La scomparsa di don Dario Alunno

Riduzione dello stipendio ai politiciLa proposta è di un cortonese

Emilia Bucci GnerucciHa lasciato questa ter ra

in punta di piedi,que sta cara, piccoladon na che è stata nel -la sua vita una te -

stimonianza di amore per la fa -miglia e per lei disponibile aqual siasi sacrificio nel lavoro.

Emilia sicuramente non haavuto un percorso “normale”. Ilsuo standard è sempre stato insalita, ma ha saputo percorrerequanto le veniva offerto conuna serenità, con una pazienza,un’a more che difficilmente po -tranno porre nell’oblio una fi gu -ra così normale, ma così gran -de.

Aveva sempre un sorriso pertutti; se passavi davanti a ca sanon solo ti salutava, ma moltospes so ti invitava ad entrare incasa per prendere un caffè.

E’ stata un punto di riferi-mento per i figli Alfredo e Silvioe per i nipoti.

Oggi, che avrebbe potutoconcludere il la sua vita in unase renità a lungo desiderata efaticosamente raggiunta, la ma -lattia, quella malattia che nonperdona, l’ha messa nuovamen-te alla prova.

Emilia ha sopportato con ilsorriso, per non pesare in casa,e si è spenta come il mozziconedel la candela, lentamente, in si -lenzio circondata dall’affetto deisuoi cari.

Non ci sono parole che pos -sano alleviare il dolore, ma certoil vissuto di questa donna nonpo trà che essere una linfa vitaleper la vita di chi gli è stato vi ci -no.

E.L.

Sabato 15 ottobre al teatro“Signorelli” di Cortona il se -gretario della CISL SavinoPez zotta ha incontrato una

nu merosa rappresentanza di stu -denti provenienti da varie ordini discuole di tutto il distretto scolasti-co della Valdi chiana.

Erano presenti presidi, in se -gnanti, rappresentanti della politi-ca, del mondo economico, il sin -daco e il vice sindaco di Cortona.

Ha professionalmente regolatoil dibattito il prof Ivo Camerini.

Il tema trattato e supportato daspecifiche domande degli stu dentiè stato “Il lavoro nell’Europa dioggi e nel mondo-villaggio dellaglobalizzazione”.

All’iniziativa hanno dato la lo roadesione anche i sindacati pro -vinciali ed ovviamente quelli lo ca li.

Vogliamo evidenziare prima ditutto la qualita e la specificità delledomande rivolte dagli studenti che

si sono dimostrati attenti osserva-tori e partecipanti attivi nell’indivi-duazione del loro futuro; nel con -tempo il segretario generale della

CISL ha risposto, con terminologia

adeguata ed accorta, e simultanea-mente ha cercato di proporre aglistudenti altrettante argomentazioniper ulteriori riflessioni.

Questi costruttivi incontri ri -teniamo che siano i più adeguati, ipiù confacenti alla crescita cultu-rale dei giovani; e quindi ancherisposta precisa alle numeroseesigenze giovanili, che appaiono, avolte, superficiali e poco attenti,ma che poi si rivelano essereveramente motivati e desiderosi diessere dei veri protagonisti.

Al termine Pezzotta si è soffer-mato nella sede della CISL di Cor -tona con gli operatori dei servizi epolitico-sindacali, a loro ha rivoltoparole di incoraggiamento e diim pegno nella strada di un vero,qua lificato e moderno impegnosin dacale. Ivan Landi

La notizia è ormai ufficialee sarà approvata nellapros sima finanziaria2006. E’ sicuramente unav venimento, trovare una

nuova sensibilità, forse costretta,nella classe politica che sembratroppo spesso disposta a litigare,ma a mettersi d’accordo, come giàtante volte è successo, allorché sivota l’aumento dei propri emolu-menti.

Ci siamo chiesti quale buonven to abbia suggerito questa buo -na novità che trova sicuramented’accordo tutti gli italiani.

La sorpresa è stata quando cisiamo resi conto dalla corrispon-denza che l’iniziativa è partita daun cortonese che ha scritto al Mi -nistro del suo partito.

La lettera porta la data del 19luglio 2005 e dice testualmente:“Non credi, come io fermamentecredo che si potrebbe fare unaseria ed adeguata proposta tesaa ridurre i compensi di tutti iPar lamentari in primo luogo perdare il buon esempio di un paiodi mi lioni mensili, di limitarequello dei managers nazionaliad un massimo di 400-500 mi -lioni annui e co sì via... A noidun que l’iniziativa!”

Subito dopo in data 28 agosto2005 il Sindaco di Lecce AdrianaPoli Bortone scrive: “Servono ri -

cor se per lo sviluppo, serve unse gnale di moralità che convin-ca gli italiani che la politica ècapace di fare i sacrifi, non solodi imporli. E A.N. rilancia unaproposta che farà discutere: ta -gliare del 10% i compensi di tut -ti gli eletti, dai parlamentari eu -ropei fino ai consiglieri circo-scrizionali”.

Mercoledì 31 agosto 2005 ilcapo della segreteria politica diFini, Donato Lamorte rilancia l’i -dea della Poli Bortone e scrive chela riduzione dei compensi ai po li -tici potrebbe essere inserita nellaprossima finanziaria.

Questo cortonese dopo averve rificato tutto questo interessesul la sua proposte del luglio hascrit to all’on. Lamorte il primo set -tembre 2005 ricevendo due righe,importanti, di risposta in data 7set tembre 2005: “Caro..... nonpos so che compiacermi con te erin graziarti per la preziosa col -la borazione”.

Dunque la certezza che la pro -posta partita da Cortona ha trovatopersone intelligenti che hannosaputo apprezzarla, valorizzarla erealizzarla per la finanziaria 2006.

Gli studenti cortonesi incontrano Pezzotta

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

PAGINA 2

Direttore Responsabile VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONECollaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie tolini,Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca merini,Luciano Catani, Alvaro Ceccarelli, Fran ce sco Cenci,Glenda Furia, Mara Jogna Prat, Mario Gaz zini, IvanLa ndi, Laura Lucente, Claudio Lu che roni, FrancoMarcello, Margherita Mezzanotte, Mario Parigi,Francesca Pellegrini, Bene detta Raspati, Al banoRicci, Ma rio Ruggiu, Umberto Santiccioli, GinoSchip pa, Massimo Scorcucchi, Da nilo Se sti ni, padreTeo baldo, Ales sandro Ven turi, Gabriele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale38 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione mercoledì 26 ottobre, è in tipografia

giovedì 27 ottobre 2005

Formidabile il museo nuovo,nel suo genere è degno dicom petere con altri impor-tanti musei d’Italia e d’Eu -

ropa, questo non lo dico io ma inu merosissimi visitatori stranieri enon che ogni giorno affollano lesplendide sale del MAEC.

Doveroso segnalare, per i no -stri cittadini che il MAEC non sifer ma all’ultima sala del piano sot -terraneo ma prosegue, attraversouno scalone in pietra, fino ad ar -rivare a quello che è stato ed è an -cora il glorioso museo dell’Ac -cademia Etrusca.

Tel. e Fax 0575/630308 - 52042 Camucia (Ar)

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Via Gramsci, 65/D

Romana, la figlia di Gino Severini, regala tre opere del padreLe imponenti sale di palazzo

Casali, sono state rivisitate concriteri più attenti ed innovativi. IlLampadario etrusco ad esempio èstato isolato riservandogli un suospazio più adeguato per una mi -liore fruibilità e valorizzazione. Le

mummie, insieme a tutta la colle-zione egizia sono state spostateall’ultimo piano, dove con più re -spiro si possono ammirare i re -perti di quella misteriosa civiltà.

Tra le numerose novità: la mo -stra in corso nel salone Mediceodelle “Madonnine Agghindate”,aperta fino alla fine di novembre elo spostamento della sala Gino Se -ve rini.

Le opere del maestro Futurista

or mai conosciute dai nostri com -paesani e anche dagli appassionatidi settore prima erano sistematein una saletta accanto alla vecchiabiglietteria al secondo piano, dovesia per ragioni di illuminazioneche di spazio non era possibile

una giusta fruibilità delle stesse.Attualmente, sono state collo-

cate nell’unica sala di “passaggio”situata al primo piano, quella che

una volta era la biblioteca, in que -sto “nuovo” spazio, i grandiosi la -vori trovano una giusta disposizio-ne e gloria.

La novità è che oltre alle operegià esposte in precedenza, la col -lezione si arricchisce di tre nuovilavori. Due stampe mai esposte,una raffigurante la “Pietà” del1927 e l’altra “Il trionfo di S. Tom -maso D’Aquino” del 1949, colora-tissime e d’impostazione quasi lit -toria, provenienti dai depositi delmuseo dell’Accademia Etrusca edun bellissimo mosaico raffiguranteil volto di Gesù Cristo.

L’ultima opera sopra citata didi mensioni 34,5 x 27,2 è statadonata da Romana Severini, figliadell’artista, pochi mesi prima del -l’apertura della nuova sala. Un la -voro realizzato dal maestro tra il1949 e il 1950, con la tecnicamusiva, straordinario per l’espres-sione del Cristo creata non solodalla disposizione delle tessere maanche dai colori caldi, inconsuetiper questo tipo di rappresentazio-ni. Questo piccolo quadretto rac -chiuso da una cornice metallica, èun dettaglio dell’affresco “Stigmatidi S.Francesco” eseguito sempredal l’artista per l’abside della chie -

sa dei Cappuccini di Sion (Valais),in Svizzera, tra il 1948 e il 1949.

Ritengo questa donazione unpregevole gesto nei confronti nonsolo del MAEC ma per la città diCortona ed i suoi abitanti, che og -gi possono usufruire di una delle

più belle collezioni d’arte contem-poranea esistenti in Italia del pit -tore futurista Gino Severini.

Daniele Brocchi

Gent. prof. Caldarone,ho seguito recentemente tutte le più importanti iniziative realizzate nelComune di Cortona e inaugurate con grande fastosità. Ma non è di questoche voglio parlarle, anzi ritengo che sia stato giusto dare il maggior risaltopossibile ai progetti realizzati, e mi riferisco, in particolare, alla inaugura-zione del nuovo Museo della Città di Cortona e al nuovo ospedale dellaFratta. Questi progetti non sono stati realizzati dall’attuale Ammini -strazione, che non ha fatto altro che raccogliere quanto era stato già se -minato, ma da altri amministratori. Nessun cenno, nessun ringraziamento,per quanto risulta a me e ad altri amici che hanno partecipato agli appun-tamenti, è stato rivolto all’indirizzo del sindaco della precedente legislatu-ra, il dott. Emanuele Rachini, che molto impegno ha dimostrato nellarealizzazione dei due progetti in questione. Io, elettore da sempre disinistra, conosco come sono andate le cose durante la elaborazione delledue importanti realizzazioni, e devo dire che il dott. Rachini, sia in veste diassessore prima e di Sindaco poi, ha sempre cercato di dare il suocontributo nel cercare di superare ostacoli di varia natura. Non è statocorretto, prima di tutto liquidarlo nel modo che tutti sanno, e poi ignorar-lo e non riconoscergli pubblicamente i meriti. Avrei potuto capire il silen-zio se le cose nella maggioranza fossero cambiate, ma è disdicevole chequesta ingratitudine muova dagli stessi compagni di partito. Mi sonopermesso di scriverle per esprimere gratitudine e rispetto per l’operatoche la passata Amministrazione, guidata dal dott. Rachini, ha realizzatosoprattutto nel Centro storico, e per dare, una volta tanto, a Cesare quelche è di Cesare.La ringrazio dell’attenzione e la saluto

Un lettore cortonese che si firmaIo non sono stato presente alle due inaugurazioni ricordate nellalettera. A me risulta che il Sindaco dell’attuale Amministrazione,il dott. Andrea Vignini, abbia ricordato e ringraziato pubblica-mente chi lo ha preceduto, il dott. Emanuele Rachini, per l’operasvolta in relazione ai due traguardi raggiunti.E a me, che gli ho espresso, in questi giorni, i rallegramenti perla realizzazione e la inaugurazione del nuovo Museo, ha ricorda-to l’impegno e la determinazione del dott. Rachini, espressi inquesta pregevole impresa, sia in veste di Assessore alla culturaprima, che come Sindaco poi. Altro giudizio merita l’operazione di allontanamento dall’attivitàamministrativa delle ex sindaco, criticata in più circostanze dalnostro Giornale, per i penosi risvolti di natura umana oltre chepolitica. Una figura storica, prima del Partito Comunista Italiano e poidel Partito democratico di sinistra, Antonio Macaluso, in unaintervista rilasciata al periodico del Corriere della Sera, “IlSettimanale”, ha affermato che, nel suo partito, “chi osa criticarele decisioni prese dall’alto o non vi si adegua, gli si toglie ilsaluto e viene immancabilmente emarginato”. La sorte toccata aldottor Emanuele Rachini o meglio la sua chiara epurazione la sicomprende alla luce di questa morale, che si esercita all’internodel maggior partito di sinistra, come, del resto, nei paraggi ditutti partiti; la stessa morale che fu propria del vecchio PartitoComunista, oggetto di critica, in ogni stagione, da parte degliintellettuali autentici della stessa sinistra italiana, da Volponi aAsor Rosa, da Bobbio a Pratolini. Insomma, chi non è con me“anathema sit” (sia scomunicato!) con tutte le conseguenzesoprattutto sul piano umano oltre che su quello della civileconvivenza. Si era sperato che il cambiamento operato da AchilleOcchetto fosse riuscito ad aprire le finestre delle stanze dellevarie Case del popolo, per farvi entrare aria nuova con i segnalidi una mentalità avanzata, che riuscisse a dar vita a comporta-menti più civili, più umani e più dialettici, propri della naturaideale della socialdemocrazia. Ma, ironia della sorte, AchilleOcchetto cadrà poi vittima di quello stesso tentativo di moderniz-zazione del partito e finì come il Gambero progressista e cocciu-to di Trilussa, che all’Ostrica prudente e convinta che “erprogresso vero sia quello de sta’ fermi”, cosi ribatté: “ -Tu nunm’incanti!/ Io vado all’antra riva e te saluto.-/ Ma appena ch’ebbefatto quarche metro/ co’ tutta l’intenzione d’annà avanti, / capìche camminava a parteddietro”.

Er Gambero e l’Ostrica di Trilussa

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Turno settimanale e notturnodal 31 ott. al 6 novembre 2005 Farmacia Comunale (Camucia)Martedì 1 novembre 2005Domenica 6 novembre 2005Farmacia Comunale (Camucia)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodal 7 al 13 novembre 2005 Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 13 novembre 2005Farmacia Boncompagni (Terontola)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 17S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,00S. Margheritaore 8,00 - 10,00 - 16,30

Calcinaioore 11,00 - 16,00Le Celleore 10,30 - 16,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00

LAUREA

Durante al sessione estiva 2005, all'Università degli Studi di Firenze, si èbrillantemente laureata in “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni”,la giovane MICHELA BERNARDINI, discutendo la tesi: “Il progettoMira: analisi del profilo motivazionale di un’équipe di operatori diservizi socio-sanitari”, relatore il prof. Gianni Marocci e del co-relatoreprof.ssa Cristina Stefanile.Alla neo dottoressa ed ai genitori vanno i complimenti ed i migliori au spi -ci di tutta la comunità di Terontola, nella quale Michela ha sempre svoltoun ruolo di attivismo propositivo.

Michela Bernardini

Michela Faggi

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DI MERCOLEDI’ 16 NOVEMBREIMPOSTE SUI REDDITI – SOSTITUTI D’IMPOSTA – RITENUTE ALLA FONTEScade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA – LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO – Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI – Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.INPS – ARTIGIANI E COMMERCIANTI – Scade il termine per effettuare ilversamento trimestrale dei contributi fissi calcolati sul minimale di reddito

SCADENZE DI MERCOLEDI’ 30 NOVEMBREDICHIARAZIONI DEI REDDITI – ACCONTI PER L’ANNO 2005 - Scade iltermine per effettuare il versamento delle imposte in acconto.

Il 13 ottobre 2005 presso l’Università degli Studi di Perugia, Facoltà diGiurisprudenza, MICHELA FAGGI si è laureata in Diritto Civile discu-tendo la tesi: “Il contratto di franchising: la nuova disciplina allaluce della legge 6 maggio 2004, n. 129”, relatore il prof. Vito Rizzo.Alla neo dottoressa gli auguri da parte della redazione del giornaleL’Etruria per un avvenire professionale luminoso.

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CULTURAL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

PAGINA 3

Alle sorelle Clarisse di San -sepolcro, alle sorelle Do -me ni cane di Pra to vec -chio recita la dedica del

catalogo: e pare quasi di vederle,assieparsi attente e devote attornoalle madonnine vestite, di BambinGesù fasciati di seta per lisciareuna piega dell’antico tessuto con -sunto, per lucidare la corona opet tinare un ricciolo scolorito daltempo.

Ci sono mani amorose didonne dietro la conservazione nei

secoli di queste antiche statue,oggi sostituite dalle mani scientifi-che di restauratori e studiosi, maè l’idea di una cura che discendedalla fede ad averla vinta guardan-do le Madonne vestite in mostrafino al 18 novembre prossimo alMAEC in Palazzo Casali. Una curache ha consentito di salvaguarda-re le sete, i ricami, il tulle degliabiti, l’oro e l’argento degli orna -menti, i delicati colori dei fioriden tro le teche attorno a tenerivolti di cera.

Nata dalla collaborazione traSo printendenza per i Beni Archi -tettonici e per il Patrimonio Sto ri -co-Artistico di Arezzo, Museo delleArti e delle Tradizioni Popolari,Diocesi di Arez zo/Corto na/San se -polcro, Istituto d’Arte e Comune diAn ghiari, Comune di Cortona, Co -mu ne di Arezzo, Comando Cara -bi nieri per la Tutela del Pa tri mo -nio Culturale e Tessitura ArtigianaBusatti, la mostra “Madonnine Ag -ghindate” è il risultato tangibile diun progetto destinato a svilupparsinel tempo, non soltanto per ilvalore della raccolta selezionata eportata ad un nuovo splen dore,ma anche per il percorso espositi-vo che finirà nel 2006 al Museod’Arte Me dievale e Moderna di

Arezzo, dopo Anghiari e Cortona.Un progetto che è stato anchescoperta e recupero di un patri-monio altrimenti sconosciuto edisseminato tra chiese e conventi,riunito per la prima volta a do cu -mentare tradizione e devozione,fe de spontanea e opera d’arte.

Sono circa sessanta i pezzi

esposti: si va da statue a dimensio-ne naturale a piccole sculturecomunque preziose, spesso pro -tette da teche altrettanto belle.

La genesi di questa mostra èsuggestiva e permette di acquisireelementi conoscitivi interessantis-simi non soltanto sul patrimoniodi “statue vestite” presenti in terraaretina, ma anche di apprendereinformazioni di carattere socio-antropologico connesse ad u san -ze, riti, cerimonie di cui, nel tem -po, si sta perdendo ricordo e si -gnificato. Appartenenti ad un ge -ne re artistico ritenuto minore,que sto tipo di statue, con il pro -gressivo affievolirsi e rarefarsi diriti e processioni, è rimasto moltospesso in deposito nelle sacrestiedelle chiese e dei conventi fino avenire quasi dimenticato. Negli ul -timi decenni, tuttavia, come af fer -ma Paola Refice, una dei curatoridella mostra, si è assistito ad unrinascere dell’interesse per lascul tura lignea con peculiare at -tenzione sul fenomeno della vesti-zione delle statue, iniziato a par -tire dal ‘500: e così, in territorioprovinciale, anche grazie ad altreesposizioni precedenti, come LaBellezza del Sacro del 2002, si èandata consolidando l’identità diun patrimonio custodito e conser-vato, in certi casi da riscoprire,che poteva essere oggetto di censi-

della mostra descrivendo il profilodi un’indagine accurata ed estesasu tutto il territorio del Paese a cuisi deve il ritorno nei luoghi diculto originari di manufatti altri-menti destinati al mercato delleopere d’arte.

E dunque, la mostra: dal terri-torio cortonese provengono al cu nidei pezzi più belli e suggestivicome le “Addolorate” di S. An -tonio Abate e di San Biagio diMon sigliolo; la Madonna della Sa -lute; la piccola Madonna conBam bino di Creti, Parrocchia SS.Ip polito e Biagio (sec. XVIII); leMadonne del Carmelo di Gab -biano e di Creti con il Bambino inbraccio, alte e bellissime nelle ve -sti colorate e preziose. Ogni pezzoha una storia, si lega alla terra chelo custodisce, ne costituisce unsimbolo, oppure si caratterizzaper essere “riapparso” dopo annidi dimenticanza, dietro un altare,dentro una nicchia ricoperta.

Impossibile citare tutte lestatue che pure meritano, una peruna, attenzione .

Suggestivi nella loro ingenuabellezza i Gesù Bambino di cera ele “Maria Bambina”.

Questa mostra merita davverouna visita, anche perché è occa -sione per conoscere il nostro nuo -vo e splendido Museo.

Isabella Bietolini

Martedì, primo novembrealle ore 17, nelle stanzeespositive di Palazzo Ca -sali, con il patrocinio del

Comune di Cortona, verrà presen-tato un libro fotografico dal titolo“Images from global village” . Perla circostanza sarà allestita fino al6 novembre, una mostra di foto acura degli stessi Autori. E’ unevento singolare, oltre che per laqualità e il messaggio delle im -magini ammirate nella elegantepubblicazione, anche per il taglioculturale e umanitario che vi si

può cogliere. Infatti l’iniziativa, che ha avu -

to il sostegno anche della RegioneToscana, a ben guardarla, va oltrela rituale esposizione di espressio-ni artistiche mentre, con giustifi-cata ambizione, si propone obiet-tivi di analisi e di riflessione suproblematiche di cooperazionemon diale.

Tra i promotori della iniziati-va, oltre a Mauro Amerighi, Fran -cesco Granelli, Massimo Madiai,figura la concittadina GabriellaValdambrini, già nota ai lettoridell’Etruria per avere consentito lapubblicazione periodica di splen-

dide immagini di Cortona, scoper-ta in una dimensione inedita, ori -ginale e suggestiva. Lo spazio, alei dedicato nel libro, è corredatoda una serie di scatti su figureumane del continente africano, suparticolari del loro abbigliamento,dei loro oggetti ornamentali; unospazio che contiene, soprattutto,espressioni di volti fermati in unadimensione di straordinaria natu -ralezza. E sono volti su cui si esal -tano i sentimenti di dignità, dicom posta sofferenza, come quelliche traspaiono rispettivamente dai

lineamenti di quella “maternità”serenamente orgogliosa, o dell’al-tra tristemente consapevole di unfuturo inquietante e già segnato inquelle cupe ed eloquenti ombreg-giature.

Gabriella Valdarnini viaggiamolto e, a contatto con mondi eci viltà diverse, è riuscita a ma tu -rare una ricca esperienza di vita,che, con grande maestria e parte-cipazione emotiva, riesce poi atrasmetterci, attraverso l’immagi-ne di un particolare che sa tra -sformarsi, di volta in volta, inpagina di storia, in denuncia e,non di rado, in stimolante poesia.

mento,valorizzazione e restauro.Due, inoltre, gli elementi che, alivello nazionale, hanno acceleratoquesto processo: la formazione dicollezioni private, soprattutto all’e-stero, ed il moltiplicarsi (ahimè)dei furti. Proprio a questo propo-sito con l’operazione Divino In -fan te, l’Arma dei Carabinieri ha

recuperato decine di opere trafu-gate : se ne dà conto nel catalogo

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Nelle sale di Palazzo Casali

Mistero e meraviglia

“Images from global village”

L’immaginazione è un va -scello bianco che veleggiatra le nuvole come tra leonde: non fa differenza se

l’importante è navigare e dare leali al volo per allungarsi a vederel’oltre. Un oltre che miscela sim -boli e sogni, dei e demoni e chemitiga come per incanto le realtàpiù dure delle tragedie contempo-ranee, delle morti crudeli, degliabbandoni, senza dimenticare.

L’immaginazione ci salverà:c’è sempre un oltre verso cui an -dare con il vento in poppa, sol -cando cieli e mari. C’è sempre unte soro da cercare o un sogno dainseguire.

Il mondo artistico di FrancaPodda è denso di simbologia eintrecciato come un antico arazzo:l’ordito è fatto di stimoli forti, diconvinzioni interiorizzate e la tra -ma da interpretazioni leggere, vir -tuosistiche, oniriche. Ma la baseoggettiva è altrettanto evidente, an -che se il contrasto tra sogno erealtà non è mai netto e definitivo.Tutto si trasforma e si rigeneraper chi riesce a manteneresempre “..occhi nuovi…” con -servando il potere della meravi-glia, l’arte filosofica per eccellen-za, che tiene svegli i cuori e prontala mente.

A Palazzo Casali, fino al 30ottobre, l’artista cortonese ha e -posto una selezione di opere digrande fascino, segno tangibile diuna stagione rinnovata anche se inlinea con il suo essere di sempre.“ …che le cose conservino illoro mistero…” si augura FrancaPodda spiegando se stessa, perchésoltanto conservando lo stuporedel mistero si può continuare ainseguire il veliero immaginario. Ecosì anche un tema religioso pereccellenza come l’adorazione deiMagi, soggetto tanto caro ai grandi

del l’arte, trascolora nella favolamisterica dei tre re d’oriente per -si e ritrovati dietro la stella nellanotte di Betlemme. Tavole dipinte,sull’eco delle antiche pale d’altare,rievocano le favole di She hera -

zade, enigmi da sciogliere, sim -boli da decriptare: donne for -mose, fanciulle paffute; cavalieriche uccidono il drago; fiori epampini; melagrane e animaliimmaginifici; signori rinascimen-tali che fissano il mare che si facielo, senza orizzonti apparenti

perché l’orizzonte è un limite elimiti l’immaginazione, il fantasti-co, non ne possono avere.

Cielo, aria, fuoco e acqua: glielementi dell’origine, gli elementiche i pri mi filosofi greci posero a

base del l’essere, gli elementi cheaccompagnano l’uomo dasempre.

Questo l’universo pittorico diFran ca Podda: da riscoprire, an -che per chi la conosce, “…conocchi nuovi…”.

Isabella Bietolini

La personale di Franca Podda a Palazzo Casali

Suggestiva esposizione di statue sacre nei locali del Museo cortonese

“Madonna in trono con Bam -bino” (Gabbiano di Cortona)

“Addolorata” di S.Antonio Abatedi Cortona

“Gesù Bambino”, Monastero diS.Chiara di Sansepolcro

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CULTURAL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

Inaugurato il nuovo Anno Scolastico della Scuola di Musica di CortonaLunedì 3 ottobre u.s. sono

iniziate le lezioni del l’An -no Scolastico 2005/2006presso la Scuola del l’As -sociazione Amici della

Mu sica “Cortona-Camucia”. Oltre 100 musicisti, da 6 a

oltre 50 anni (perché la musicaoltre a far rimanere giovani nonconosce età), hanno ripreso dinuovo i loro strumenti messi tem -poraneamente da parte dopo gliesami di giugno.

Con il consueto entusiasmo ilcorpo docenti, tutti insegnanti di

pri missimo ordine, si è messo adisposizione delle numerose ma -tricole e insieme ai “vecchi” stu -denti hanno fatto risuonare dimusica le aule di Cortona, Ca -mucia e Mercatale.

L’offerta didattica comprende icorsi di: Armonia complementare;Basso elettrico e contrabbasso;Bat teria; Canto; Chitarra; Cla ri -netto; Corno francese; Fisar mo -nica; Flauto traverso; Musico te ra -pia; Organo; Pianoforte e Piano -forte complementare; Pro pe deu -tica musicale; Sassofono; Storia

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della Musica; Teoria e solfeggio;Tromba; Trombone; Vio lino; Vio -loncello; Voci bianche; Or chestradi chitarre, fisarmoniche e archi.

Quest’anno la novità di rilievoè costituita dal corso di Or ganoorganizzato in collaborazione conl’Associazione per il Recupero de -gli Organi Storici della Città diCortona, tenuto sullo straordinariostrumento ottocentesco appenarestaurato e custodito nella chiesainferiore della S.S. Trinità.

I sei allievi, di cui tre sorelledel Monastero di S. Chiara e unadi quello della Trinità, sono direttidal prof. Giovanni Scapecchi, ungiovane maestro d’organo sor -prendente per bravura e sensibi-lità musicale, e al termine diquesto progetto finalmente gliantichi organi di Cortona torne-ranno allo splendore musicale chei nostri avi hanno apprezzato persecoli.

La Scuola di Musica ha potutoconsolidarsi e affermarsi nel terri-torio grazie al sostegno del Co -mune di Cortona, che ogni hannomette a disposizione un contributoe i locali dove vengono tenute lelezioni, ma soprattutto grazie alpre zioso lavoro svolto dai suoiinsegnanti e amministratori inoltre sedici anni di attività.

Ma soltanto due sono rimastiininterrottamente alla guida dell’i-situzione e con dedizione, spiritodi sacrificio e grande competenzala maestra Evelina Poggioni Mon -tagnoni e il prof. Alessio Lanarihanno consentito all’AssociazioneAmici della Musica e alla Scuola diraggiungere obbiettivi prestigiosi e

lusinghieri.Dall’aprile scorso i due si

sono fatti spontaneamente da par -te e l’Assemblea dei soci haprovveduto ad eleggere la nuovaamministrazione: Presidente O no -rario Evelina Poggioni Mon ta -gnoni; Soci Onorari: Carlo Gori,Alessio Lanari, Michele Lanari;Presidente Mario Parigi; Vice Pre -sidente Giuliana Bianchi Ca leri;Tesoriere e Segretario GeneralePaolo Saltalippi; Consiglieri Ales -sandro Dei, Alessandro Pan -chini, Stefano Rondoni; Revisoridei Conti Alessio Lanari, MarioCat telino, Silvano Meozzi; So -stituti Michele Lanari, Carlo Gori.

Sabato 15 ottobre u.s. il nuovoConsiglio Direttivo ha deciso disalutare degnamente i protagonistidella precedente amministrazionee nei locali di via Quinto Zampagnia Camucia è stata organizzata unfesta in loro onore.

Prima del ricco e gustoso buf -fet, offerto gentilmente dalla Ro -sticceria Tavola Calda “Pappa eCiccia” degli amici Giorgio e Sa -brina, in una sala gremita di in -segnanti e soci del l’Associazioneso no state premiati per il lorocon tributo dato alla promozione ediffusione della cultura musicalela maestra Evelina Poggioni Mon -tagnoni, il prof. Alessio Lanari, ilprof. Carlo Gori e il prof. MicheleLanari.

Tutti e quattro, visibilmentecom mossi, hanno avuto calde pa -role di ringraziamento e ha con -cluso la piacevole serata la mae -stra Evelina, con parole appassio-nate e piene di riconoscenza per i

vecchi e nuovi collaboratori del -l’As so cia zione.

Concludo ricordando ai lettoridell’Etruria che possono averemaggiori informazioni sui corsimusicali tenuti dalla Scuola di Mu -sica recandosi presso la Segreteriadi Camucia in via Quinto Zam -

Cortona 1910. Chiesa di S. Maria Nuova (Collezione MarioPa rigi)

Cortona, 2005. Chiesa di S. Maria Nuova

pagni 18/20 aperta nei giorni lu -nedì, martedì, giovedì e venerdìdal le 17 alle 20 oppure telefonan-

do ai numeri 0575/601773 -338/2250311.

Mario Parigi

Èun lavoro che desta subitointeresse per la gradevoleimpostazione tipografica,realizzata dalle Arti Ti po -

grafiche Toscane, per il leggeroac querello in copertina di Ga -briele Menci, oltre che per gli in -tendimenti originali che lo hannodeterminato.

La pagina è infatti ariosa e,per tanto, attraente, con i suoicaratteri, le piccole foto di cosesemplici di una volta, in apparen-za trascurabili come quella digruppo o del viale solitario o degliumili oggetti di gozzaniana me -moria; e lo scritto, anche se in ap -parenza limitato alla piccola co -munità di Castroncello, tradiscesen timenti e prerogative di piùampio respiro e di interessi facil-mente dilatabili. La dimostrazioneè già contenuta nella prima paginadel primo capitolo, mentre gliocchi incrociano la frase: “Se cistacchiamo dalla avvilente logicadi mercato che ci sta invadendola vita, ci accorgiamo che gli an -ziani non hanno mai smesso dipro durre: producono Storie, pro -ducono Cultura, produconoIdentità…”. E ancora, nell’incipit,del racconto, a mo’ di scritturaepi grafica, la curatrice DanielaPiegai, autrice per altro, di pubbli-cazioni che evidenziano la suabravura nel tessere la tela sia divi cende reali come di eventi fanta-stici, espone la strategia di questaimpresa sociologica e storicanello stesso tempo: “Solo dueparole per dire che questo è unlavoro collettivo/, in cui RobertoNoccioletti ha avuto l’idea iniziale/e ha sbrigato tutto il lavoroburocratico,/ il gruppo di giovaniè andato in giro a fare interviste/ ea raccogliere testimonianze;/ lepersone di una certa età hannoaperto il baule dei ricordi, ed ioho messo insieme il tutto”.

Se in Italia i libri di storia, perlo più noiosi e di parte, avessero

avvertito e rispettato l’esigenza diinterpellare oltre che i protagoni-sti anche gli umili testimoni delpo polo sulla versione di particola-ri eventi, avrebbero avuto unimpatto diverso e sicuramente piùformativo sulle giovani generazio-ni.

Benedetto Croce teneva tantoalle raccolte di notizie paesane oregionali che, in una tornata dellaCommissione degli Esteri allaCon sulta del 1945, invitava, investe di senatore, a scrivere questecronache, perché si potesse poiserbare l’esatto ricordo di untratto della storia della nostraItalia della quale, col passar deltempo, si disperderebbero testi-monianze e documenti. E anchePietro Pancrazi adottò questa stra -tegia e per raccontare ciò che ac -cadde, tra il giugno e il luglio del1944, nel territorio del Comune diCortona, si rivolse ai parroci delleumili parrocchie che avevanoscrupolosamente annotato e con -servato nelle loro carte o diari lasequenza di quei drammaticigiorni.

Pertanto, a fare la storia, qui,sono ora Angiolina Martini con ilracconto della fatica del “bucato”,ora Piera Rosadini con l’esposi-zione dei preparativi per la cotturadel pane, ora Remo Orazioli conl’argomento dei rapporti tra ilpossidente, il contadino, il pigio-nante, ora Gino Tanganelli con ladotta spiegazione dell’origine deitoponimi.

Così, questa pubblicazioneripropone la storia del costume edi tutti quei lavori che, a Ca -stroncello come in altre regioni,“fino ad una cinquantina di annifa erano rimasti gli stessi: uncontadino dell’antica Etruria, uncontadino medievale e uno natonel 1900 facevano più o meno lestesse cose, con le stessemodalità, mangiando più o menolo stesso vitto”. E poi ancoraepisodi della vita quotidiana,leggende, riti religiosi o pagani,trasmessi a volte con coloritefilastrocche o, come documentatonelle appendici, con poesie dialet-tali o con l’epico “Bruscello diGenoveffa”, rappresentato daiGiovani di Castroncello nel 1955.

“Memorie di vita”, possonoancora oggi valere non certo peruna nostalgica operazione anacro-nistica quanto per convincerci chei valori legati a quella civiltà conta-dina sono inossidabili, come l’amicizia, la solidarietà, il rispettodella natura, il senso della misura,la saggezza, senza i quali nessunprogresso può essere consideratotale.

N.C.

“Memorie di vita”Un progetto editoriale di Roberto Noccioletti e Daniela Piegai

La maestra Evelina Poggioni Montagnoni e il prof. Alessio Lanari

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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intanto scaldavano e riscaldavanoben cinque forni e le donne: laSilvana (capo-focaccia), l’Adua, laCarmela, la Pasquina, la Concetta,la Maria e la brillante Rosetta,mettevano abbondante olio di go -mito sull’impasto per renderlopronto per essere infornato.

Tutto si svolgeva ad un ritmovertiginoso e pareva di vedere unformicaio: bocche del forno cheardevano, aspettavano le ciaccieche intanto venivano manipolate erimanipolate, poi stese sui tavoli,quindi venivano leggermente bu -ca te per poi essere infornate.

Il profumo saliva attorno erendeva veramente piacevole assa -porare quella calda genuinita è ...“guardare chi lavorava”.

Le auto predisposte per il tra -sporto arrivavano di continuo,segno che la gente apprezzava ...ed era numerosa; Stefano con isuoi “ urlacci “ metteva brio atutti, dava la carica e la forza dicontinuare il lavoro che apparivapoi alla fine, meno faticoso.

Dietro la facciata di ogni festac’è la VERA FESTA, quella chemagari non prende onori e vienepoco ricordata, ma ... fino ad oggi.

Un pensiero di vera gratitudi-ne lo vogliamo rivolgere ad An -selmo e la sua straordinaria Pal -mira, ben coadiuvata dalla ope -rosa Pierina, per l’ospitalità e per -ché hanno preparato un pranzocon i fiocchi, come al solito,condito con quella grande ospita-lità e generosità che da semprecontraddistinguono... i Torresi.

Ivan Landi

La fine del mese scorso, ha visto per gli abitanti di Camucia, l’arrivodi una gradita sorpresa. E’ stato infatti inaugurato, in Viale ReginaElena (per intenderci il Viale della Stazione) “Dragon Fly”, negozioche vende arredamento, abbigliamento, oggettistica, delle diverseetnie asiatiche. Le proprietarie, Chiara e Federica, sono sembrate

entusiaste di quest’avventura, e devo dire anche la cittadinanza che è interve-nuta numerosa all’inaugurazione, sottolineando che nella nostra cittàmancava proprio un negozio del genere.

Beh, non ci resta che augurare un enorme “In bocca al lupo” alle dueneo-imprenditrici. S.B.

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Domenica 9 ottobre aFrat ticciola si è svolta latrentesima edizione del -la tradizionale “Mostradel Carro Agricolo”, il

mal tempo ha modificato la pro -grammazione, tanto da spingeregli organizzatori a riproporla perla domenica successiva, ma noisiamo andati ugualmente ancheper “scoprire” e rivivere la vera,

genuina ed antica festa.Non abbiamo visto in verità i

carri agricoli, solo qualcheesemplare faceva bella mostra dise, anzi qualcuno aveva certamen-te bisogno di restauro, di quel

restauro che potrebbe essere fattoproprio nell’area museale; infatti ilmuseo “vivente” dovrebbe essere,soprattutto, un’officina legno-ferroin piena regola per il recupero ditutta quella oggettistica che si staperdendo, comunque abbiamoriscoperto altri lati della festa nonmeno esaltanti e certamente piùoriginali. Ed allora la nostra festasi è svolta a casa Torresi, doveAnselmo ha accolto un punto dipreparazione e di cottura dellefamose ciacce con l’uva.

La bitumiera stracarica a gira -to per ore, miscelando farina, ac -qua ed uva asprina tipici prodottiperfettamente preparati dagliesperti panificatori Massimo eRaffaele. I fuochisti Dino e Vittorio

Che bello! Passare unabel la serata in allegriacome si faceva un tempo.Giovedì 22 settembre, aCasale, grazie all’ospita-

lità della famiglia Cardinali, hopassato una serata veramenteindimenticabile e lo è stato certa-mente per tutti i presenti,

Don Albano, I Missionari dellaFede (tanti giovani, allegri semina-risti, in attesa di diventare preti),Padre Martino loro Rettore e ilpar roco Padre Pio.

Dopo una cena coi fiocchi el’im mancabile barzelletta, ab bia -mo cantato fino a tarda notte canti

di tutti generi e in tutte le lingue,accompagnati della ormai famosachitarra di Padre Pio. Non riescoa trasmettere la gioia di quellasera, posso comunque dire chefra tante persone di diversi paesi,culture ed età, c’era una grandefratellanza. I sorrisi di quei giovani

mi hanno riportato in un mondoquasi oggi inesistente.

Abbiamo un po’ dimenticate lenostre radici, la semplicità, lo sta -re insieme.

Mons. Giuseppe Franciolini,30 anni fa, durante una cena inparrocchia a Casale, dopo avercantato con noi Quel Mazzolin’ diFiori disse: "Un fiore e bellissimo,ma l'armonia di un bel mazzo difiori fa splendore come voi oggi:siete davvero un bel mazzolin’ difiori". E’ proprio cosi quando c'èar mo nia e amicizia.

Ringrazio vivamente la fa mi -glia Cardinali, Maria, Amedeo e

Rosetta e i loro figli Laura, Luca e quel cucciolo

sca tenato di Faliero per avercispa lancato la porta di casa e averfatto di casa loro, casa nostra. Unbel l’esempio per i loro figli e pertutti noi. Grazie di cuore.

Patricia

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RingraziamentoLa Misericordia di Cortona

ringrazia il sig. Dino Montagniper la generosa oblazione inme moria del la madre sig.ra Ma -ria Mon ta gni.

Quel mazzolin’ di fiori...di nuovo a Casale

I ragazzi della quartaelementare del 1956Piccola storia del Novecento cortonese

Il gruppo di lavoro della Fratticciola

Le mani in pastaAgli inizi di un nuovo annoscolastico, come augurioai ragazzi delle elementaricortonesi di oggi, pubbli-chiamo un’interessante

foto-ricordo dei ragazzi della quartaelementare dell’anno scolastico1956/ 1957.

La foto scattata verso la fine dell’ot-tobre ’56 ci presenta la quar ta elemen-tare cortonese in posa su quello cheallora era l’antico spazio del mercatodel bestiame, nella parte del bastionedelle mura poco prima di Porta Romae che oggi è il parcheggio a sinistradella porta bifora. Al centro della foto ilmaestro Dante Fa ralli, allora in servi-zio alle Ele mentari di Sant’Agostino,nato a Ca stiglion Fiorentino il 19novembre 1902 e morto a Roma il 14mag gio 1994.

La foto è stata fornita dall’amicoPrimo Tonelli e, a sua memoria,questi sono i nomi dei suoi com pagnidi scuola di quell’anno.

Prima fila (seduti, da sinistra adestra): Nocentini ?, Castellani Pietro,Scaramucci Guglielmo, Paci ?, nonriconosciuto, non riconosciuto, Palli -ni ?, Fontani Antonio (detto Cuc chii -no), Rossi ?, Colzi En zo (detto Fio ri -no), non riconosciuto. Seconda fila(in piedi, da sinistra a destra): nonriconosciuto, Giuffrida Epifanio (dettoNuccio), Camaiani Enzo, Carresi Ma -rio, Ghez zi Livio, Passavanti Ser gio,Guar nera Franco, Moz zo recchi Ser -gio, maestro Dante Faralli, BroccoliniWiliam, Bennati Enzo, StanganiniCarlo, Giglioni Giu lia no, Polvani ?, Bu -ca letti Giorgio, Gne rucci ? (detto Pa -

lan chino), Minucci ?. Terza fila (inpiedi da sinistra a destra): PelucchiniCorrado (detto Dado), Giuliarini ?,Cor belli Enzo, non riconosciuto, Baz -zica Alfredo, Italiani Gianfranco, To -nelli Primo, Lu carini Giuseppe, Bu ca -letti Lu ciano, Crivelli Giu liano, BorgniRo berto, Tanganelli ?, Borrello Vin -

cenzo, Lupetti Corrado, Rebizzi ?.Come si vede molti nomi di batte-

simo (dove c’è l’interrogativo) e altrinominativi (dove c’è il non ricono-sciuto) attendono di essere identifica-ti. Chi legge e comunque qualcuno diquesti ragazzi che oggi sono anche trale mie conoscenze, ma che per lorosorpresa non ho ritenuto di coinvolge-re in anteprima, mi farebbero cosagradita se potessero contattarmioppure inviarmi una mail all’indirizzoqui tra pa rentesi:([email protected]) per com -ple tare la ricostruzione fornita daPrimo, che qui ringrazio di ve ro cuoreper aver concesso quest'immagine diragazzi cortonesi, scolari nei non facilianni cinquanta del Novecento.

Dare tutti i nomi ai volti di questafoto è importante perché quest’imma-gine mostra molti sorrisi e moltisguardi di bambini ottimisti, desidero-si di futuro e con tanta voglia di vita.Sentimenti che oggi spesso fatichiamoa trovare nei bambini delle nostrescuole, troppo immusoniti e quasisempre insoddisfatti di tutto. Forseperché troppo presto spogliati dell’in-nocenza del fanciullino pascoliano,che l’attuale società fa di tutto percalpestare ad ogni piè sospinto?

Ivo Camerini

La festa nella festa

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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nel la classe del proprio figlio), han -no scandito il susseguirsi delle varieportate culinarie, contribuendo acrea re un’atmosfera briosa e sincera-mente cordiale.

Degna di particolare attenzioneinfine è stata la lettura del “poemetto”“La Giorgeide” , una specie di biogra-fia del festeggiato, fatta dalla maestraSilvana Vanni, coautrice dell’operainsieme al ma ri to Rolando Bietolini,ben noto ai let tori dell’Etruria per lasua vena di ver sificatore giocoso.

Per dovere di corretta informa-zione aggiungiamo che i vari “canti”sono stati introdotti dagli interventica nori del coro sopra menzionato.

La breve cronaca di questo av -venimento non è fine a sé stessa, né lariteniamo banale, anzi il suo significa-to ci sembra trascendere il fatto in séed assumere una duplice ed impor-tante valenza. Da un lato il fatto chetante insegnanti abbiano lavorato in -sieme, dedicando parte del propriotempo libero per festeggiare degna-mente il loro Direttore, fa sottindereun rapporto di amicizia e di collabo-razione che sarebbe auspicabile intutti i posti di lavoro, e nello stessotempo è dimostrazione della stima edel riconoscimento di grandi capa -cità, che Giorgio Corbelli si è saputoconquistare in tanti anni di impegnoscolastico.

Dall’altro la validità e piacevolez-za dei testi creati può dirla lunga, e ciconforta, sulla preparazione e sul va -lore dei maestri, una categoria allaquale è affidato un compito fonda-mentale nella società: l’istruzione el’educazione dei nostri figli.

Queste due riflessioni in fondonon sono, a ben guardare, cose dapo co.

Una persona che c’era.

Con una simpatica riunioneconviviale, che si è tenuta l’8ottobre presso il notissimo ri -storante “Tonino” di Cortona,

più di 50 tra insegnanti ed altro per -sonale della scuola si sono stretti in -torno al loro Di rigente Scolasticodott. Giorgio Corbelli, che con il pri -mo settembre di quest’anno ha lascia-to il suo incarico nel Circolo di Te -rontola e si è messo a riposo. Fin quiniente di nuovo, ché ormai in tutte lecomunità di lavoro non si contanopiù pranzi e cene di pensionamento,quello che merita ricordare e divulga-re attraverso le pagine dell’Etruria, ungiornale sempre attento alle vicendepiccole e grandi della realtà cortone-se, è il fatto che durante il pranzo di“addio” in questione si è svolto unvero e proprio spettacolo, che non ciperitiamo di definire degno di unapièce teatrale. Il “Coro delle vocibian che e grige del Pozzo di S. Gili -berto, quello vicino al Campino deFo fele, a Montecchio del Loto (sic)”,un gruppo di insegnanti di Montec -chio, che si è aperto e ampliato neltempo, numericamente ed artistica-mente, con il contributo di docentiprovenienti dagli altri plessi del Cir -colo, ha aperto la manifestazione can -tando l’inno “Fratelli di scuola”, ov -via mente simpatica parodia dell’Innod’Italia. Lo stesso coro durante ilpran zo si è esibito in altre gustose pa -rodie di note canzoni, tra cui ci piacericordare “Arrivederci scuola”, sull’a-ria di “Arrivederci Ro ma”.

Brani in prosa di stampo pretta-mente goliardico, ma anche serio (ri -portiamo una breve e spontanea,quanto emblematica, poesia dellamaestra Susanna Aiello sulla figuradel Direttore Corbelli educatore, cheaveva tenuto qualche ora di lezione

Ore 15:30 casa dello sposo:gli invitati mangiano ebevono, infiltrata fra l’alle-gria e le risate c’è una

legg era tensione di fondo...losposo è impeccabile nel suocompleto nero...giusto il tempo diappuntarsi la rosa all’occhiello esiamo pronti per partire...Bouquetper la sua Silvia alla mano e via dicorsa verso la chiesa monumenta-le di Santa Maria Nuova. E mentrenella montagna cortonese echeg-giano i clacson a festa la chiesa èpronta... musicisti in posizione, ipreti a riempire le ultime scartoffiee tante belle rose color panna afare da cornice all’unione di unacoppia veramente speciale..

Ore 16 chiesa: Alessandro èdavanti alla porta della chiesasotto lo sguardo di tutti gli invitatie aspetta la sua Silvia...(che ovvia-mente si fa desiderare...) L’agi -tazione è ben mascherata, sorri-dente con tutti, tiene in pugno lasituazione!!! (più o meno!!)

In cima alla salita spunta unamacchina... Sarà o non sarà???? Si... si ... è proprio la sposa ... staarrivando...

L’emozione cresce.. arriva allestelle... Ora la macchina è propriodavanti lo sposo e come un’ostricamostra la sua perla cosi la portie-ra che si apre mostra una sposa dirara bellezza...

Scende nel silenzio ed è subitostupore...Quella ragazza dallosguardo dolce mai vestita in ma -niera appariscente, adesso nel suovestito da sposa sembra propriouna principessa... la principessa diAlessandro..

Parte Marco con la marcianuziale... lo sposo accompagnatodalla mamma Patricia arriva all’al-tare, e Silvia accompagnata dalbabbo Giuliano “corre” a sposar-lo!!!

Il flauto traverso di Cecilia e lachitarra di Julian fanno intuire chesarà una cerimonia molto toccan-te. Don Albano celebra le nozzequindi tutti si aspettano unaCerimonia non breve...ed infattinon lo sarà!!! Scherzi a parte ne èvalsa la pena, proprio una bellapredica che ha dimostrato tuttol’affetto che il sacerdote provaverso questa bella coppia.

Le stupende voci di Lucia eSimona accompagnate dalle maniesperte di Daniele e Julian alla chi -tarra, rendono la cerimonia an -cora più solenne e ancora piùemozionante.

E mentre Giuliano teneramen-te accomoda il velo della suabambina, i due sposini si giuranoamore eterno...

Pensioneper Anziani „S. Rita‰

di ELIO MENCHETTI

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qualità del costruire è, ol -tre che un imperativo etico,un concreto interesse per

l’in tera collettività.L’architetto è chiamato in pri -

ma linea a rispondere a questacivile necessità.

Questa convinzione riguardoruolo dell’architetto, è alla basedel progetto per l’Ordine degli Ar -chitetti della provincia di Arezzo,della lista che il mese scorso si èimposta alla tornata elettorale eche quindi deciderà le sorti del -l’Ordine per i prossimi quattro an -ni.

Fino a qualche anno fa, infattil’Ordine era Arezzo-centrico; conil passare degli anni le cose sonovia via migliorate, fino ad oggi, incui oltre ad una vasta rappresen-tanza di tutte le realtà della città di

Arezzo, compongono il ConsiglioDirettivo un architetto in rappre-sentanza di ogni vallata.

E per la precisione: in rappre-sentanza di Arezzo abbiamo gliArchitetti Benci, Eliodori, Felici,Gia ni, Gigli, Fini; per San GiovanniValdarno, abbiamo l’Arch. Gen -nari, per Caviglia, l’Arch. Gam bas -si, per Bibbiena, l’Arch. Ric ci, perSansepolcro l’Arch. Romolini, edin rappresentanza della Valdi chia -na, abbiamo la Cortonese SilviaPoggioni, per la quale si profilanoanche ulteriori incarichi di presti-gio all’interno dell’Ordine stesso.

A tutti loro un sincero auguriodi buon lavoro, nella speranza chericordino sempre che l’Ar chi tet -tura è per eccellenza l’arte dellaco municazione e l’unico modoper migliorare il mondo è … co -mu nicare! Stefano Bistarelli

Durante la comunione, men -tre nella chiesa l’Ave Maria di Lu -cia si diffonde nell’aria, Rita (lamamma della sposa) sorregge ilcalice e nei suoi occhi si leggonola gioia e l’emozione verso unafiglia che è “diventata grande” everso il suo adorato genero.

I momenti commoventi sem -bravano ormai terminati: la pro -messa era stata fatta, le fedi se purcon qualche intoppo erano statescambiate, il Panis Angelicus diLucia ci aveva lasciati tutti con lapelle d’oca...

Ci possiamo finalmente rilas-sare??? Macchè... Si alza Patriciache se n’era stata stranamentebuona buona, zitta zitta accanto alsuo Giovanni per tutta la Messa ariflettere e sperare che anche glialtri due figli più grandi si “‘siste-massero” come stava facendo ilpiù piccolo...s’incammina verso illeggio sotto gli occhi attenti esinceramente un pochino preoc-cupati del figlio, e inizia a leggereuna poesia scritta di suo pugnodedicata agli sposi

La vostra vitaLa vostra vita insieme

comincia quie davanti al Signore

avete pronunciato il vostro “Si”Camminate sul Suo prato,

fidatevi di Luie la vita vi sorriderà sempre

la gioia sarà con voiAd ogni alba della vostra vitaun nuovo giorno cominceràe la scelta sarà vostraquando il sole sorgerà se perdervi in liti in tristezza e dolor’

o affrontare ogni giornocon l’amore e l’ardor’ Amatevi nel Signore

e nulla mai vi mancheràe con ogni sorgere del sole

l’amore regneràChe sorpresa! Che emozione!!!

E lasciando gli invitati con il grop -po alla gola faceva anche capireche la Messa era finalmente fini ta!

Ore 18:00 dopo tanto riso,scherzi e baci, via di corsa verso lamagnifica villa, ottimo buffet, poiottima cena, ed infine tutti aballare.

Tutti insieme gli invitati cheper festeggiare questi due piccion-cini sono accorsi da Torino, daTrieste, dalla Sardegna e dal l’In -ghilterra!!!

Proprio un bel matrimonio,proprio una bella coppia.... Tantitanti auguri cari Alessandro e Sil -via; che la vostra vita insieme siasempre una favola come il giornodel vostro matrimonio...

Angela

Alessandro Faralli e Silvia Crivelli Il saluto del Circolo scolastico di Terontola al suo Dirigente

Eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’Ordine degli Architetti

La cortonese Silvia Poggioni nel Consiglio

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:A Gabriele con simpatia

Non abbiamo mantenuto la promessa fatta a Gabriele Viti, Assessore perl’Ambiente, di contattarlo lunedì 24 ottobre per una intervista da luiconcessa sulla questione dell’impianto eolico in Ginezzo sulla quale inquesta rubrica abbiamo più volte dibattuto. Ce ne scusiamo. Ma forse èmeglio che sia andata così perché la disponibilità di Gabriele a presenta-re l’arco delle proposte pervenute al suo assessorato è garantita mentreinvece nella maggioranza ci sono resistenze di vario ordine che travalica-no l’ambito territoriale e per questo si ha timore (così la pensiamo noi)di rompere gli equilibri politici. Ci aspettavamo una presa di posizionedei Verdi, una volta snocciolati i progetti e analizzato l’ovvio impatto (chenon è una parolaccia!) ambientale e invece sembra che gli ostacoligiungano proprio dallo stesso partito del nostro assessore.

Si parla di miliardi di investimenti che non intaccheranno il bilanciocomunale.

Ci sarà un ritorno ecologico per la produzione di energia pulita, unritorno turistico per il richiamo dell’opera e per la valorizzazione dellazona e della montagna, ci sarà un ritorno finanziario per gli affitti cheverranno corrisposti.

Una cuccagna per astuti amministratori!Allora perché indugiare? Perché si ritarda a discuterne in Consiglio

comunale e ad informare i cittadini?

Non si pensa che mettendo le ali alla realizzazione di un impiantosimile a Ginezzo si potrà dare forza alla proposta avanzata dal Sindaco diCastiglion Fiorentino sulla riconversione dello stabilimento dello zucche-rificio alla produzione di biodiesel distillandolo dalle barbabietole e daigirasoli? Ma insomma qualcuno si dovrà pure preoccupare che nonvengano rispolverati impianti nucleari o centrali alimentate a carbone,processi a rischio radioattività o quantomeno ad elevato inquinamento.

Gioco al massacro sulle scale mobiliNon ci si capisce più niente su quello che sta avvenendo (anzi che

cosa non sta avvenendo!) sul proseguimento dei lavori nel cantiere dellescale mobili. Ci giunge notizia che siano stati concessi 8 mesi per laripresa dei lavori, ma non capiamo se riguardano i parcheggi sottorraneio l’installazione dei macchinari sui percorsi già realizzati e la loro coper-tura (perché mica si potranno lasciare a cielo aperto?) Dateci ragguagliper favore. Che diamine! Un po’ di democrazia, prego.

Il matrimonio del mio migliore amico...

Altero è il nome,grave è l’incarico.

Eppure... i bambini non provan timore.Il mistero è presto svelato:

un padre affettuoso, uno di loro,sa che si apprende per gioco.

Conosce del fanciullo il sentimentoe per l’infanzia ciò che è più conveniente,

non visi seri e misterima sorrisi, gioia e amore,per un buon insegnamento.Allora, è sì altero il nome,è sì grave l’incarico,

ma quanto diversa è l’essenza.

Il Direttoredi Susanna Aiello

Page 7: L'Etruria n. 19/2005 · al monoblocco della Fratta, ma se il comportamento dei dirigenti dell’Asl è così scorretto e venale nei confronti di una popolazione anziana che merita

Siamo lieti di poter renderenoto che il dott. Roberto NA -SOR RI, Medico di MedicinaGenerale presso Mercatale,

proseguendo con una encomiabi-le équipe gli Studi di Ricerca nellaPre venzione delle Malattie Car dio -ce rebro va scolari, a suo tempo se -gnalati in questo ed in altri giorna-li, ha esposto nei giorni scorsi unaltro importante risultato. La suarelazione, tenuta questa volta alCon gresso Nazionale dellaF.I.M.M.G. presso Taranto, ha ri -guar dato un interessante e ap -prez zato lavoro condotto nell’am-bito della collaborazione Ospe da -le-Territorio, che ha visto coinvol-ta la Cooperativa Etruria Medica,Società Cooperativa dei Medici diMe dicina Generale della Val di -chiana presieduta dal dott. PaoloRICCIARINI, ed il dott. Rino MI -GLIAC CI, Specialista Angiologopres so L’Ospedale S. Margheritadella Fratta. L’elaborazione statisti-ca dei risultati e la validazione de -gli stessi è stata garantita dalla U -ni tà Operativa di Malattie Car dio -vascolari dell’Università degli Studidi Perugia.

Il dott. Ricciarini qui di se -guito ci illustra più in dettaglio illa voro eseguito, sottolineando an -cora una volta l’importanza dellacollaborazione tra la Medicina

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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Ter ritoriale e la Medicina Ospe -daliera, fiore all’occhiello dellano stra realtà.

Noi, utenti di questa Sanità,non possiamo che compiacerci.

M.R.

Nei giorni 3/6 ottobre 2005si è svolto a Castellaneta Marina,in provincia di Taranto, il Con -gresso Nazionale della FIMMG, ilSindacato più rappresentativodei Medici di Famiglia, che que -st’anno, per la prima volta, havisto protagonisti anche i Medicidella Cooperativa Etruria Medicainvitata a presentare una re la -zione nella sezione riguardanteil rischio cardiocerebrovascola-re.

Erano presenti a questo im -portante evento il Presidentedel la Cooperativa dr. RicciariniPaolo e il dr. Nasorri Roberto,relatore al Congresso.

La relazione presentata ri -guardava i risultato dello studioP.I.E.D.I., acronimo di Pal pa -zione Indice E Doppler Indice,Studio realizzato nella nostraValdichiana.

Lo Studio rappresenta lanaturale evoluzione della colla-borazione fra la Me dicina Gene -rale Territoriale e la Me dicinaSpecialistica Ospe da liera dellanostra Zona: collaborazionefrut tuosa, che dura da tantotem po e che la Me di cina Gene -rale ha intenzione di intensifi-care per poter poi risponderemeglio alle problematiche sani -tarie della nostra popolazione.

Vivo interesse ha suscitato lanostra relazione sia per l’origi-nalità dello Studio stesso siaanche per la ricaduta che puòavere nella pratica quotidianadel Medico di Medicina Generalenell’individuare soggetti chepre sentino un’arteriopatia peri -fe rica, oggi considerata comefattore di rischio cardiocerebro-vascolare alla stessa stregua dichi abbia già avuto un eventoimportante come un infarto oun ictus. Da qui l’importanza diindividuare questi soggetti conun esame molto semplice e allaportata di tutti i medici, perpoter poi adottare tutte quellemisure di prevenzione affinchèquesto rischio si riduca.

Non è il primo incontroscientifico a cui la CooperativaEtruria Medica partecipa con unproprio lavoro: già in passatosiamo stati invitati ad impor-tanti Simposi o noi stessi ne ab -biamo organizzati, per illustrarei nostri lavori di ricerca, chesono iniziati in maniera siste-matica nel 1999 con uno studiosulla fragilità dell’anziano, chepreso come studio pilota dallaRegione Toscana verrà estesopro prio quest’anno a 240 Medicidi Medicina Generale della no -stra Regione diventando così ungrande Studio a carattere regio-nale.

Credo che dobbiamo dare at -to alla Medicina Generale dellaValdichiana (tutti i Medici fan -no parte della Cooperativa) diaver raggiunto, sotto tutti i li vel -li, un grado di eccellenza e dob -biamo riconoscergli il merito dinon fermarsi mai, ma di cer -care sempre nuovi orizzonti concui potersi confrontare per ri -ma nere continuamente ag gior -nati per il bene della nostra po -po lazione.

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mento della popolazione per rin -graziarlo per quello che ha dato aTe rontola. La sua vita, il suo a po -stolato, l’ha interamente donata al -la comunità e nei 53 anni vissuti aTerontola ha dato tutto se stesso,sia in senso fisico che morale edanche economico. Nessun poveroche abbia suonato il campanello siè allontanato dalla canonica senzaaver ricevuto un aiuto. Ha dato e -sempio di umiltà, di serenità didol cezza ma anche di fermezza nelsuperare gli ostacoli nei momentidi difficoltà.

Ma la riconoscenza della po -polazione è dovuta soprattutto perle due opere che vennero realizza-te agli inizi degli anni ‘50 pro prioper l’iniziativa di don Dario: la co -struzione della “Scuola Materna”e della “Casa del Gio vane”. L’in -tensa attività pastorale venne ma -ni festata fin dall’inizio del suo ar -rivo a Terontola e per sua iniziati-va venne costruita la “Scuo la Ma -terna Maria Imma colata” gestitadal le Suore del Sa cro Cuore diPergo che fu inaugurata il l° set -tembre 1957. Suc ces sivamenteven ne realizzata la “Ca sa del Gio -vane”, come luogo e du ca tivo e ri -creativo dei giovani: il 19 giugno1966 il Vescovo Giuseppe Fran -ciolini pose la prima pietra per lacostruzione della Casa del Gio -vane. C.L.

Alunno don Dario, figlio diVir gilio e di DomenichiniCe sira, era nato in Val diPierle, Par roc chia di S.

Donnino, nel Comune di Città diCastello (Perugia), il 30 settembre1926.

Dopo aver frequentato le me -die inferiori e superiori nel Se mi -nario diocesano e il corso di Teo -logia presso l’Istituto dei Padri Re -dentoristi in Cortona fu ordinatosacerdote il 03 Agosto 1952 dalVe scovo mons. Giuseppe Fran -ciolini. Dal 31 ottobre 1952 havis suto a Terontola: nei primi cin -que anni come cappellano quindicome Parroco dal 13 ottobre1957, succedendo a don PietroNun zi deceduto il 21 giugno 1957.E’ morto il 17 ottobre 2005, in se -guito ad un malore che lo avevacol to quattro giorni prima.

La grande partecipazione alsuo funerale è stato il riconosci-

Dobbiamo anche aggiungereche tutto quello che la MedicinaGenerale fa nel campo dellaricerca è fatto in maniera deltut to volontaristica, quindi an -cora più da apprezzare: vorrei dicuore ringraziare tutti i Mediciche dedicano una parte del loro

tempo libero per portare atermine queste iniziative dellaCooperativa e vorrei che un gra -zie fosse espresso anche dai cit -tadini tutti.

Il Presidente della CooperativaEtruria Medica

Dott. Paolo Ricciarini

MERCATALE Al Congresso Nazionale dei Medici di Famiglia

Quando il 25 agosto 2002don Dario Alunno e don O -svaldo Cac ciamani tornaro-no a San Donnino in quellachiesa della Madonna che li

aveva gratificati dell’essenza battesi-male e della formazione cristiana, lagiornata fu colma di gioia. Una follafestante onorava ed acclamava que -sti due sacerdoti che cinquanta anniprima, in quello stesso tempio, ave -va no celebrato solennemente la lo -ro prima Mes sa. Accanto a sé donDa rio aveva voluto una anziana

persona, la novantenne Annunziatache gli era stata madrina al battesi-mo, una affettuosa gratitudine ed unsimbolico richiamo, forse, alla ini -ziazione di quella sua vita spiritualeche lo aveva poi condotto al sacer-dozio.

Ora, da appena cinque mesi, labuona Annunziata non c’è più. Nes -suno poteva immaginare però che ilsuo amato figlioccio l’avrebbe cosìpresto raggiunta in Cielo. La scom -parsa di don Dario, im provvisa edestremamente dolorosa anche per ilmodo impressionante in cui èavvenuta, ha recato costernazione eluttuosa afflizione all’intera co mu -nità terontolese per la quale, da ben53 anni, prima come viceparroco epoi come parroco, egli si era de -

dicato con delicata umiltà, saggezzaed opere concrete, ricevendone incambio la stima, la collaborazioe el’affetto sincero di tutti.

Altrettanto dolore la triste no -tizia ha suscitato in Val di Pierle,particolarmente nei luoghi di SanDonnino dove egli era nato e cre -sciuto, rimasti sempre vivi e cari nelsuo cuore. C’era un filo che donDa rio non aveva mai interrotto conil passato e con la sua origine, ef -ficacemente testimoniato dalle av -vincenti immagini fotografiche di

que sta Valle che quattro anni fa vol -le raccogliere ed esporre a Te ron -tola e poi a Mercatale. Quindi da lì,nel 2002, il suo libro di notevoleinteresse storico con la dedica “A gliabitanti della Val di Pierle, perconservare la me moria della pro -pria terra”.

La morte di don Dario ha rap -presentato una perdita immensa.L’abbiamo potuto constatare nellagrande manifestazione di affetto aLui tributata dalla cittadinanza te -rontolese al momento dell’estremosa luto, manifestazione che ha acco -munato nel più sentito cordoglioan che la gente di qua, gente deisuoi ricordi e della sua trascorsainfanzia.

Mario Ruggiu

MERCATALE Don Dario Alunno

Un figlio della Val di Pierledonato alla chiesa e a Terontola

Il dr. Nasorri espone il risultato di un importante studio

TERONTOLA

La scomparsa di don Dario

TEVERINA

Anche quest’anno a Teve ri -na, nella seconda domeni-ca di ottobre, si è svoltacon grande successo la

tra dizionale Festa della castagna.Organizzata dalla Pro-Loco l’ini-ziativa teverinese ha visto giungerea Coldimorro tanta gente della Val -dichiana cortonese e della Valti -berina tifernate, che ha apprezza-to e degustato questo preziosofrut to di bosco, annaffiandolo condel buon vino rosso.

Buona partecipazione ancheal pranzo e alla cena a base di fun -ghi porcini preparato dalle donnedi Teverina, che nella Sala civicahanno offerto ai convenuti squisi-tezze culinarie e sapori d’altri tem -pi.

Il loro prezioso lavoro, assie -me a quello dei giovani della Pro-Loco, ha permesso a questa no -stra piccola frazione cortonese dies sere ancora una volta puntod’in contro per rivivere i bei mo -menti della montagna cortonesedei tempi andati.

Anche la locale squadra delcin ghiale ha dato il proprio con -tributo alla riuscita di una giornatache ormai è divenuta una classicafesta autunnale di valorizzazionedei nostri boschi e che però, vistoil continuo calo demografico degliau toctoni, dovrà trovare nuovisboc chi progettuali già a partiredal prossimo anno.

Ai giovanissimi del direttivodella Pro-Loco pertanto un sin -cero augurio affinché le loro ideedi ristrutturazione di queste gior -nate possano avere il successo chemeritano, ottenendo quella colla-borazione generale che è presup-posto indispensabile per guardareavanti con fiducia al futuro positi-vo della nostra zona.

Ivo Camerini

Don Dario con don Osvaldo al loro giubileo sacerdotale in San Donnino.

Successo della Festadella castagna

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l’abituale uscita men sile, ivolontari de l’As so ciazione“Amici di Vada”e i ragazzi

diversamente abili dei quali essi sioccupano da numerosi anni sonoandati in gita alla cascata delleMarmore dove han no trascorso unapiacevole e al legra giornata.

Le acque del Velino e del Neraormai solo nei giorni festivi dell’an-no smettono di produrre energiaelettrica e tornano a mescolarsi -come ininterrottamente avevanofatto nei tempi senza industria - perricreare l’antico e possente spetta-

colo della cascata più granded’Italia. Immersi nel rombopauroso e davanti al rigurgitoimpetuoso della spuma bianca iragazzi si sono molto divertiti ehanno scat tato tante foto ricordo.

Questa bella avventura è stataresa possibile anche grazie all’inte-ressamento della Compagnia “IlCilindro” di Monsigliolo che havolentieri messo a disposizione ilproprio pullman per il viaggio.

Un grazie sentito quindi al pre -sidente Loredano Fanelli e a tutti gliartisti.

Marco

Propostedi lettura

di Glenda Furia

Un Capodanno fuori dallerighe quello di quattro aspirantisuicidi in cima ad un palazzolondinese.

Sconosciuti che non hannonulla in comune se non la voglia difarla finita. Martin è uno showmantelevisivo il cui successo è statooscurato da una sordida relazioneextraconiugale, Maureen la madredisperata di un figlio ridotto allostato vegetativo, Jess un’adolescen-te insoddisfatta dai modi bruschi earroganti innamorata di un fidan-zato che non vuole più saperne dilei e il un musicista che ha fallitonella musica e nel rapporto con laragazza.

Dopo discussioni in pieno

“black humor” sulla vita, i proble-mi, l’amore, i soldi, le passioni ele responsabilità, i quattro “dispe-rati” decideranno di scendere….. normalmente, dalle scale delpalazzo e di rituffarsi nella vita,concedendosi ancora sei mesi diprova “imprevedibilmente tuttiinsieme uniti da un’intima compli-cità impensabile fino a qualcheora prima”…..

Un libro purtroppo nuova-mente “martoriato” da una tradu-zione grossolana che a mio avvisonon riesce pienamente a renderele importanti sfumature che carat-terizzano i quattro personaggi,mol to diversi tra di loro e quiabilmente impiegati al fine dirappresentare vari stadi di infeli-cità secondo l’età anagrafica, ilproprio background, le personaliproblematiche.

Un modo tuttavia ironicosottile e scanzonato per poter en -trare in quello che è il “mal divivere” cercando di “redimerlo”con il vecchio proverbio: se ildolore altrui fosse a tutti visibile,ognuno si terrebbe il proprio!

Non buttiamoci giùHornby NickEuro 15,50

293 p., brossura2005

Narratori della Fenice

E’ nata la Scuola di Nar ra -zioni Arturo Bandini adArezzo. www.narrazioni.it.E’ Nausika ad aver dato il

via al progetto. Nau sika è un’asso-ciazione composta da: Pratika,Creatika, L’Altra città di Grosseto,Aise di Grosseto, Fon dazione A -rezzo Wave, Ceis di Lucc a.

Nel nostro Comune ha comebase logistica l’associazione cultu-rale GOTAMA e il Centro di Ag -gregazione Giovanile. Primo even -to previsto l’incontro con lo scrit-tore Marco Vichi con gli iscritti alcorso di scrittura creativa pro -mosso dal Centro di AggregazioneGiovanile. Ma sono già in fierinuovi eventi legati alla scuola e almondo della letteratura.

L’idea è quella di creare unospazio di formazione ed approfon-dimento e dei punti fissi in ognicittà capoluogo di regione, checoinvolga l’intero territorio nazio-nale (come utenza), sulla scrittura(in senso ampio, anche la scrittu-ra per la musica, ad esempio, oquella per il cinema) la lettura e leprofessioni editoriali e dellacultura in genere (teatro, musicaetc…).

Uno spazio di scambio e diaggiornamento, di riflessione e diformazione, ma anche di elabora-zione e produzione, di ricerca edinnovazione.

Uno spazio nel quale gli eventiformativi si aprano anche allescuole (attivando anche specificifinanziamenti), agli anziani, ect…Uno spazio di narrazione e diascolto, di professionalizzazionema anche di socializzazione, direcupero di memoria e produzio-ne di innovazione.

Uno spazio nel quale la scrit-tura e la lettura possano ancheessere un mezzo di socializzazio-

ne, di recupero delle memorieindividuali e locali, di orientamen-to.

Il tutto riuscendo grazie all’in-tervento degli enti pubblici e disponsor (coop Italia, fondazionibancarie) ad offrire ai partecipan-ti eventi a prezzi contenuti in virtùdi uno spazi fisici concesso gratui-tamente e di finanziamenti dedica-ti.

La prima iniziativa della Scuo -la è CON LA TESTA TRA I LIBRI…,un ciclo di incontri con grandiscrittori. Riporto di seguito ilprogramma:- Giovedì 22 settembre ore 21,00:Guido Conti- Lunedì 10 ottobre ore 18: MarcoVichi presenta Melissa P. (aulaUniversità)- Giovedì 20 ottobre ore 21:Giampaolo Simi- Giovedì 3 novembre ore 21:Enzo Fileno Carabba- Giovedì 17 novembre ore 21:Marco Vichi- Data da definire ore 18: GiorgioFaletti (aula Università)- Data da definire ore 21:Massimo Carlotto- Data da definire ore 21: CarloLucarelli

Gli incontri prevedono la pre -senza dell’autore e saranno prece-duti da un reading dell’attoreFran cesco Botti sui testi dell’auto-re stesso.

Tutti gli incontri si svolgonopres so la libreria Leggere in vialeCittadini 21 ad Arezzo, tranne gliincontri con Melissa P. e con G.Faletti che si svolgeranno presso ilocali dell’Università.“Così nasce una novella! L’acquascomposta si schiarisce tremandoe si ferma” (Cesare Pavese da Ilmestiere di vivere)

Albano Ricci

GRUPPI DONATORI DI SANGUECAMUCIA - Tel. 0575/60.47.70 - 0575/61.27.15

TERONTOLA - Tel. 0575/67.81.55 - 339/81.40.026

“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

Gli Amici di Vadaalla cascata delle Marmore

Scuola di Narrazioni E’ nata anche a Cortona

Da “Viozzoli tra i campi” di Marisa Valeri Chiodini

El nonno CintioEn chesa de ChecconeCintio el vecchio nonnosempre siduto su una banca del cantone e io con lu en' aveo mei sonno.

Me raccontea tante storie bellene la cucina calda entorno al foco.El core me battea enne steo più en pelleel tempo passea e me parea sempre poco.

Me piacea la vita dei santi e santeMa la storia de Pia Dei Tolomei e de Genoveffa de Bramantenon le scordarò proprio mei.

"Arconta" glie diceoe lu parlea con voce alta e chiera.Le storie me sembreno vere e le vedeodame e cavalieri a schiera.

El nonno ne sapea tante en verità Una pagnera tenea sotto al lettopiena de libri en quantitàche lu con amore stregnea al petto.

Sapea dei pezzi a mente de Dante e de l' Ariostoe de tanta altra gente

Doppo armettea per bene i libri a posto.

Nonna AngelaQuanto bene glie voleo! Currio sempre a cercalla.Ero contenta quando la vedeoe glie gireo entorno come una palla.

Me facea sempre motto"Viene murmio ciò una cusinae frughea ne la tasca de sottoe me dea una succena o una pischina.

Anco se ce vedea poco Lavorea sempre senza posaCucinea entorno al focoE sapea fè gni cosa.

El Chianino va ‘n aroplèno(In gita a Praga)di Bruno Gnerucci

El disse a la mi’ donna tu le schèle"Voglio vi’ a pigliallo al più presto." Glie fece ‘no stolzo eppù m’amirò mèle“Ma ch’hè capito, en voleo di’ mica ‘n quel pòsto.

A pigliè l’aroplèno, voléo dire,Nanni m’ha ditto: - C’è ‘na bella gita,(un mese prima però c'è da paghère)tu ‘na bella città che ’n s’è mèi vista - ”

Ce se messe d’acordo en tutta fretta;vette en banca, ché la pinsione nun bastèa.Ho visto poco Roma e anco Barletta,se va a Prèga, tu la Cecoslovacchia.

Sen partiti ‘na mattina ch’era notte,stavolta la curriéra en ha tardèto,a l’aroporto s’era prima de le sette,sul carretto le valigie émo carchèto.

La mi’ Gere (1) dicéa ‘n po’ arabbièta:“Per volère ce vu’ le borse dure!”Anco moscia però ce l’han passèta.Da gni parte puliziotti co’ l’armature.

Dice “Mò se và a fè ‘l cicchino.” (2) Ognuno en mèn s'aéa ‘n mazzo de cartee ‘gni tanto te ne cavèno ‘n pizzittino.

s’era fitti comme le sarde tul secchjello,podéi, senza cadé’ durmì’ da ritto.Bagagli de ‘gni sorta, e anco l’ombrello,en c’èra verso de caminère dritto.

Spentoni da ‘gni parte e ‘nciampechète,pussibele che se parte tutti ‘nsiéme?e ‘ntanto le valigie aéno ‘nfiocchète,vion da sole e barcollèno comme sceme.

Co ‘n biglittino ‘n mèno se vette a ‘na vetrèta,ancora el documento toccò fagli arvedere,s’aprì ‘l vetro e gionse ‘na gran ventèta,‘n’altra volta ‘n curriéra ce toccò armontère .

Dice che co’ l’aroplèno se fa tanto prima,ma si s’éa preso ‘l tren s'era belche gionti.Se prese la schèla e presto se fu ‘n cima,l’ostese e ‘l pilota c’aspettèno pronti;

tutti liganti rideno e faceno ‘l saluto,a cerchè ‘l pòsto asegnèto col numirino ‘n mèno.Me meravigliò da me, quante cose ho ‘mparèto!Me toccò el pòsto al buio, ‘n c’éra ‘l finistrino.

Encatorciònno l’uscio e acesono ‘l motore,se caminò ‘n pezzetto cor un po’ de scosse,ce feciono agangère a tutti le cinture,el motore mugghjò forte e svelto se mosse.

L’orecchj me se tappònno dal rimore,la schjéna s’apiccecò tu la spagliéra,sintio tu la testa un gran bollore,glieie me strignea, e tutta bianca doventèta era.(1) Vezzeggiativo affettuoso usato dall’autore per la propria moglie, chesi chiama Eugenia.(2) Check-in: il complesso delle formalità da espletare prima dell’imbar-co. (Fine prima parte)

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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Gli alunni della IV B delples so scolastico elemen-tare di Camucia si sonoag giudicati il terzo premio,

partecipando ad un concorso,denominato: “Un cavallo per ami -co”. L’iniziativa promossa dall’as-sociazione Fise Scuderia Pan, dal -la circoscrizione Giotto di Arezzo,ha visto la partecipazione di tantescuole provenienti da tutta laprovincia aretina.

I lavori che consistevano: indi segni, temi e video sono statiesa minati da una commissioneformata dal Provveditorato agliStu di di Arezzo.

La premiazione è avvenuta neigiorni scorsi a Villa Severi di A -rezzo e la consegna dei premi èstata effettuata da Sonia Fardelli,titolare della Scuderia Pan, allapresenza di altre autorità cittadine;gli scolari della Quarta B di Ca mu -cia, insieme alla loro insegnanteLilly Magi, avevano elaborato unopera grafico pittorico, dove sivoleva dare l’idea dell’habitat na -turale del cavallo. Il tutto era frut -

to di un lavoro multidisciplinareche aveva avuto come obbiettivo,ol tre ad una conoscenza più ap -profondita degli equini, la presa dicoscienza che tutto ciò che ci cir -conda è meritevole di grande ri -spetto e amore, ivi compresa la ri -valutazione di una vita più vicinaalla natura e ai ritmi da questascan diti. L’operazione didattica,svol tasi durante l’anno scolastico2004/2005, è stata naturalmenteconcertata con il dirigente scola-stico di Cortona I circolo; dott.ssaCarla Fierli Donati, che sollecitasempre i docenti della sua giuri-sdizione a “usare” il mezzo didatti-co per far spaziare gli alunni suaree vaste dello scibile al fine dicoadiuvare, veramente, la forma-zione completa dei piccoli affidatialle sue scuole.

La Magi, dal canto suo, fapartecipare volentieri i suoi alunnia varie prove per far assimilare aipro pri scolari il concetto dell’im-pegno: ...lavorando ed impegnan-dosi si possono ottenere dei risul-tati.....

Sabato 8 ottobre due pullmandi bambini, genitori e in se -gnanti sono partiti per an -dare a Collodi, al Parco di

Pi nocchio, per ritirare il III pre -mio del concorso “Tanti Gep pet -ti… tanti Pinocchi” .

I bambini ora frequentano laprima classe della scuola secon -da ria di I°, cioè la scuola media,ma il lavoro che ha vinto è statopre sentato lo scorso anno, quan -do frequentavano le classi VA e VBdella scuola primaria di Terontola,con le insegnanti Lucia, Ediva eMara.

La scuola secondaria ha datola piena disponibilità per permet-tere ai ragazzi di andare a ritirareil premio; i genitori, prima fra tuttila signora Paola Lorenzini, che èstata il motore dell’iniziativa, han -no predisposto tutto e la giornataè iniziata sotto i migliori auspici,nonostante la pioggia battente.

Il Parco di Pinocchio ha ac -col to tutti i partecipanti con unospettacolo di burattini e il labora-torio di pittura, poi c’è stata lavisita guidata al parco, che nonsolo offre spunti per rileggere lastoria di Pinocchio ma è ricchissi-mo di una lussureggiante florame diterranea.

Nel salone dei convegni eranoesposte tutte le opere segnalatedalla giuria, divise fra le sezionidella scuola primaria e seconda-ria: c’era un lavoro ipertestuale,un bassorilievo in ceramica…epoi i cartelloni dei ragazzi di Te -rontola: “Pinocchio nel giardinodi Mirò”, realizzati dopo la visita

alla mostra di Mirò ad Orvieto.Oltre agli originali disegni, la sto -ria di Pinocchio è stata sintetizzatain una filastrocca scritta al com -puter con “Wordart”, uno dei pro -grammi che i ragazzi hanno usatonel laboratorio di informaticasvolto durante l’anno.

I genitori hanno espressogran de soddisfazione per il lavoro,e per i ragazzi si è trattato di tor -nare per un giorno alla scuola pri -maria, insieme ai compagni diclas se e alle insegnanti, nel ricor -do, ancora vivissimo, di quel libroletto in terza che era piaciutotanto, che era stato accompagnatoanche dalla visione del film“Pinocchio” di Comencini, quelloche ancor oggi rappresenta la vi -sione più aderente ai luoghi e al -l’atmosfera della storia di Collodi.

Nel pomeriggio, dopo le pre -miazioni, era in programma lavisita al giardino di Villa Garzoni,un giardino all’italiana di incredi-bile fascino, mentre la villa saràan cora in restauro per altri dueanni.

E’ stata una giornata veramen-te simpatica, un’occasione perstare insieme e condividere con igenitori un ultimo giorno da a -lunni della scuola primaria.

Un grazie di cuore a tutti i par -tecipanti, che hanno mostratogrande entusiasmo e interesse, esoprattutto alla signora Paola Lo -renzini, che in pochi giorni ha or -ganizzato ben due pullman, e an -che alla scuola secondaria, che hapermesso ai ragazzi di parteciparealla premiazione. MJP

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

Continuando a valutare i giu -dizi degli altri e su quanto ci siamotrovati in sintonia o meno, siamo aparlare ed a considerare alla lucedel tempo trascorso (quasi duemesi), l’effetto che hanno prodot-to nel mercato le sostanziali mo -difiche commerciali, che i nuovicataloghi hanno scatenato nelmer cato filatelico.

Dopo aver ampiamente pas -sato in rassegna quanto la CasaEditrice Sassone ha messo nelprimo volume, valutiamo il 2°volume, dedicato a Trieste A e B,alle Emissioni Locali, al CorpoPolacco, a S.Marino, al Vaticanoed allo S.M.O.M.

Un volume ricco di note tecni-che, completamente a colori, con504 pagine da far invidia a grossitomi tipografici, con interessantinote storiche, che fanno dell’ope-ra un riferimento anche squisita-mente geografico - politico.

Nel giugno del 1945, nel Ca -stello di Duino avvenne tra il Ge -nerale Morgan ed il GeneraleJovanovich, la spartizione del terri-torio della Venezia Giulia (pratica-mente tutta l’Istria), con cui siriconosceva di fatto che questoterritorio passava definitivamentealla Jugoslavia; pertanto soloTrieste ed il circondario, unastretta fascia di terreno compren-

dente la città di Gorizia, invecepassava agli anglo-americani (tut -to questo nel disinteresse piùsfacciato dei nostri governanti, cheben presto hanno dimenticato inostri fratelli caduti per difenderela Patria, anche se era una patriaperdente!)

Così vennero fuori le denomi-nazioni filatelico-postali di Zona Ae Zona B, con due tipi di sovranitàgovernativa, e due tipi di emissioniestremamente distinte, infatti laZona A, come ho detto, era sottol’Amministrazione anglo-america-na, con emissione di francobolliitaliani, privi di fascio littorio, consoprastampa “A.M.G. - V. G.”,

mentre per il Territorio Libero fuadoperata la soprastampa “A.M.G.- F.T.T.”, confermando le tariffepostali in vigore in Italia in quelmomento. Invece nell’altro territo-rio, al di là della linea Morgan,furono emesse sino al 1954 venti-nove serie di posta ordinaria, seiserie di posta aerea, quattrofoglietti, due di minifogli e tre disegnatasse, tale serie sono tutto unelogio a Tito, allora capo supremodella Jugoslavia, con note eviden-temente propagandistiche neiriguardi del dittatore, e commer-cialmente prestarono, come va -lore di riferimento, il dinaro jugo -slavo.

Le emissioni locali interessava-no il Regno, la Repubblica Socialecon la “base atlantica”, Alessan -dria, Castiglione d’Intelvi, Teramo,Guidizzoli, a cui seguirono quelleautonome (Campione), emissioniC.L.N., il Corpo Polacco di oc cu -pazione, fino a S Marino, Vaticanoe S.M.O.M.

Su questi tre ultimi territori mivorrei soffermare più a lungo, percui sono dell’opinione di dedicarein un secondo tempo altro serviziopiù particolareggiato ed informati-vo.

Vedranno la luce le seguentiemissioni:

Afronte di una situazioneam bientale ed ecologicamon diale in piena crisi, èlecito chiedersi quale sia la

realtà del nostro territorio, quali lepolitiche di sviluppo sostenibile e lestrade da percorrere affinché lenostre vallate cortonesi, pur svilup-pandosi in ambito di urbanistica eattività economiche, mantengano eanzi incrementino la qualità dellavita di chi vi risiede, nei termini delpieno rispetto dell’ambiente.

A parlarci di tali tematiche èStefano Brocchi, un chimico corto-nese esperto nelle questioni am -bientali ed ecologiche, e Presidentedella rivista bimestrale d’ambiente“InOLTRE”, alla quale collaboranoAlfeo Tralci e Simone Triglia, e ilcui Direttore responsabile è AlbanoRicci.

Innanzitutto, chi è StefanoBrocchi?

Sono un laureato in ChimicaIndustriale che milita nelle associa-zioni ambientaliste almeno da 10anni. Lavoro per una nota societàdi Cortona che si occupa di consu-lenza ambientale e rischi occupa-zionali e nel frattempo, nel tempoche riesco a ritagliarmi, dedicogran parte delle mie energie adaumentare la percezione della citta-dinanza e delle istituzioni sulle te -matiche ambientali ed etiche, an -che attraverso l’attivismo nel partitodei Verdi.

Ci parli della sua rivista,“InOLTRE”

InOLTRE è nata da un’idea par -torita assieme ad Albano Ricci sullamancanza di attenzione delle te ma -tiche ambientali sui media italiani eper questo abbiamo deciso di co -struirne uno noi stessi, un bi me -strale, per dire almeno di aver pro -vato a cambiare lo stato delle cose.InOLTRE ha al momento un bacinodi utenza limitato, che pensa inparticolare alla Valdichiana ma checerca già adesso di entrare nelterritorio provinciale aretino. Conpassione e la voglia di raccontarequello che ad altri media (tv e gior -nali in primis) sfugge, cerchiamodi fare un periodico snello apertoal confronto e soprattutto senzacensura, intervistando attori in

cam po ambientale oppure protago-nisti locali di fatti ai più sconosciu-ti.

In riferimento alla sua in -ter vista all’Assessore all’Am -biente del Comune di Cor tona,Gabriele Viti, (cfr. “InOLTRE”n. 5/2005 ) dalla quale emergeche il nostro Comune, e in ge -ne rale la Provincia di Arezzo,sono all’ultimo posto in To sca -na nell’ambito di riciclaggiodei rifiuti urbani, quali a suopa rere i margini di svilupposo stenibile per il nostro terri-torio?

Nell’articolo valuto molto po si -ti vamente il progetto pilota delComune di Cortona di effettuare laraccolta porta a porta di tutti irifiuti. Ritengo comunque necessa-rio migliorare ancora il servizioofferto sia nel mettere a disposizio-ne dei cittadini i sacchetti in materbi, in amido di mais, per la frazioneorganica (è un assurdo gettare lafrazione compostabile ed umida inun sacchetto di plastica non biode-gradabile che poi deve esseremacerato assieme alla stessa frazio-ne organica), ma pure nell’aumen-tare da 2 a 3 i prelievi settimanalidella parte organica dei rifiuti, main generale è un’esperienza ottima.

I margini di sviluppo sostenibi-le invece sono potenzialmente mol -to ampi perché al momento nonvedo una forte attenzione alla soste-nibilità stessa nell’intero territorioprovinciale aretino. La continua oc -cupazione del territorio da parte diabitazioni o centri commerciali chehanno un senso solo nella logicadella speculazione edilizia, la man -canza di una programmazione e -ner getica che investa nelle energiealternative (dai pannelli solari allefotovoltaiche, dal risparmio ener -getico alle biomasse), mi creanoun senso di fastidio e a volte di im -potenza, che anche con Inoltre cer -co di superare. Però sono un otti -mista di fondo e spero che nel bre -ve tempo molte cose cambino inpositivo. Per abbonarsi alla rivista,è suf ficiente spedire una e-mail conil pro prio indirizzo a [email protected].

Margherita Mezzanotte

“Un cavallo per amico”

Cortona e l’ambiente

1946 - “Soccorso di guerra” - L.3+247, corpo di spedizionepolacco foglietto. Valore Euro2.500,00

Il Premio di Pinocchio ai bambini di TerontolaAlunni genitori e insegnanti a Collodi per ricevere il premioLa IV B si aggiudica il terzo premio

Intervista a Stefano Brocchi

Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

ITALIA31 ott. Santo Natale-Beato Angelico 2 val. da 0,45- da 0,62

S.MARINO15 nov Evento, evento, i Pittori e Natale

VATICANO- nov I viaggi nel mondo di Giovanni Paolo Il- nov. I grandi musei : Louvre e Musei Vaticani- nov Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi.S.M.O.M.- nov 550° anniv. Morte deI Beato Angelico

Lions ClubCortona Corito Clanis

Seminario di formazioneCortona può essere conside-

rata, a ragione, l’emblemadel “Pro getto Adolescenza”del Lions-Quest.

In questa città infatti sorge, agliinizi degli anni novanta, il primoCo mitato, composto da Lions ePedagogisti di chiaro prestigio, cherese operante tale Progetto a livellomultidistrettuale: lo stesso attual-mente è presente in 49 paesi, dovesono stati formati più di 400.000educatori e coinvolti ogni anno,solo in Europa, circa 2.500.000alunni.

In Italia è stato introdotto nel -l’anno scolastico 1992-93 e da al -lora sono stati effettuati oltre 400corsi in 15 Regioni.

Sempre a Cortona, si è appenaconcluso, presso la D.D. 1° Cir -colo, il 3° Seminario di formazione(dei quattro realizzati in To scana),che ha visto la partecipazione di 25insegnanti provenienti dalle scuolecortonesi e di Ca stiglion Fiorentino.

Il seminario, della durata dicinque pomeriggi consecutivi, svol -tosi dal 10 al 14 ottobre, è stato for -temente voluto dal Lions Club Cor -tona Corito Clanis, in primo luogodalla sua presidente Fiorella Mo rel -li, dopo le precedenti esperienze ilcui positivo ricordo è sempre vivotra i docenti che vi presero parte.

Il corso di formazione, tenutodalla prof.ssa Paola Vigliano diTorino, è stato aperto dalla Diri -gente scolastica e dal Presidentedel Comitato “Poster della pace eLions-Quest” Giovanni Bartolucci, ilquale, dopo i ringraziamenti di rito(in modo particolare nei confrontidel Lions Club Cortona Corito Cla -

nis, che tanto si è impegnato per lasua realizzazione), ha sottolineatol’importanza del lionismo nel mon -do, la validità del “Progetto Ado -lescenza” sotto il profilo pedagogi-co-didattico e la volontà, anche peril nostro Distretto, di allinearsi allavasta affermazione avvenuta in tanteRegioni italiane.

Il Seminario si è concluso conviva soddisfazione sia da parte degliinsegnanti che della prof.ssa Vi -gliano, la quale ha ricevuto le piùam pie attestazioni di stima e simpa-tia.

Non poteva non esser così,pro prio per l’indubbia validità del“Progetto Adolescenza”, che si dif -ferenzia per l’impostazione meto -dologico-didattica, fortemente o -pera tiva, da qualsiasi altra iniziativadi aggiornamento.

Ovviamente, quanto appresodagli insegnanti, avrà la sua ricadu-ta all’interno delle scolaresche.

I punti forti di tale progettoinfatti si possono così sintetizzare:- permettere all’alunno, in un pro -cesso continuo, di autorealizzarsi,costruendo il suo “io forte”,- aiutare il medesimo ad assumersile sue responsabilità, a pensare,costruire, operare e cambiare ilsuo modo di stare insieme agli al -tri.

In sintesi aiuta i ragazzi ad a -ma re di più la vita.

Alla luce di tali obiettivi, consi-derato anche il forte disagio chevivono oggi molti giovani, è auspi-cabile che certe iniziative trovinonei clubs, e quindi nelle scuole, lapiù ampia diffusione.

Giuliana Bianchi Caleri

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AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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- luna piena(plenilunio), imbottiglia-re ogni tipo di vino.- gobba a levante (luna calante, ul -timo quarto), adatto soprattutto perim bottigliare i vini destinati a lungoinvecchiamento).

L’attrazione lunare (che compor-ta il fenomeno dell’alta marea, feno -meno accentuato quando anche il so -le si allinea con la terra e la luna, ilche si verifica durante la luna piena)si verifica anche nei confronti dell’at-mosfera terrestre con conseguentevariazione di pressione; la variazionedi pressione modifica la quantità diossigeno e di gas disciolto nel vino.

Prima di imbottigliare è indispen-sabile l’assaggio. Bisogna infatti ren -

dersi conto con esattezza dello statodel vino, sia dal punto di vista delgrado di affinamento e maturazionesia sotto l’aspetto sanitario.

In effetti, se il vino non ha ancora

rag giunto l’evoluzione prevista, è be -ne che resti ancora in botte o in da -migiana, in attesa delle modifiche cheil tempo provocherà.

Il colore è un indice molto utileda prendere in considerazione pervalutare se è opportuno o no eseguirel’imbottigliamento. Questa caratteri-stica organolettica deve corrisponde-re al particolare tipo di vino: un vinoda lungo invecchiamento deve esserecolore granato, il vino bianco nondeve (in genere) avere già assuntouna tonalità d’oro. Allo stesso modo,per l’odore e per il sapore ci si regolain base al tipo di vino.

A questo punto conviene fare unaprecisazione. A volte il vino emana uncattivo odore, che ricorda quellodelle uova marce: ciò è dovuto ad uncomposto (acido solforico) che sifor ma a partire dall’anidride solforo-sa aggiunta a scopo conservante, cioècome antiossidante e antibatterico.Questo fatto si verifica quando il vinonon è stato travasato a tempo e amodo. Perciò, se all’olfatto si rivela losgradito odore si procede al travasoin un mastello ed eventualmente unaseconda volta in un altro mastello. L’aerazione ottenuta con il travaso econ la breve sosta nel contenitorescoperto è sufficiente ad allontanare etrasformare l’acido solforico, elimi-nando quindi il difetto.

Non disponendo di mastelli si u -tilizzeranno damigiane o altri reci -pienti, nei quali il vino dovrà sostarepiù a lungo essendo molto piccolal’apertura e di conseguenza scarso ilcontatto con l’aria (oppure si avrà lacura di non riempire del tutto ladamigiana in modo che sia maggiorela superficie del vino a contatto conl’aria). Se si notano altri difetti diodore o sapore oppure all’esame vi -sivo, è consigliabile rivolgersi ad untecnico, che potrà appurare la causadell’inconveniente e suggerire i ri -medi del caso, fornendo il materialenecessario per l’intervento correttivoo risanatore.

In ogni caso il vino deve risultare

limpido, poiché questa prerogativa èfrutto del lungo riposo precedentealla giusta temperatura.

Francesco Navarra

Il vino compie 9000 anni: traccedi tartaro sul fondo di orci del7000 a.C. lo dimostrano. Ditempo ne è passato, e recente-mente il vino è stato paragonato

e condannato ad essere iscritto nelregistro delle droghe, più o menolegali, che portano alla dipendenza ealla morte centinaia di migliaia didonne e uomini. I dati sono corretti.....l’errore è legare tale “alimento” al so -lo abuso del suo contenuto alcolico ea millenni di eccessi.

E’ ben conosciuto, peraltro, chel’ec cesso nel consumo di qualsiasi so -stanza, anche naturale, porta a conse-guenze non gradite e dannose. Saràcapitato a tutti di imbattersi in grandiestimatori della chiara o rossa be van -da (estimatori, a dire il vero, più por -tati alla quantità che alla qualità) cheaffermavano che era invece l’acqua afar male.

Si rispondeva con un sorriso, i -gnorando che anche l’acqua, nel pas -sato ed anche oggi, non è sempre statosinonimo di salute (come da pubbli-cità), ma anche di inquinamento edepidemie quali il colera, l’amebiasi,l’epatite e altro. Dall’antichità ci giungel’usanza di aggiungere, per risanarel’acqua, le proprietà germicide (acidae alcolica) del vino.

Oggi, dopo millenni di abusi, do -po aver prodotto in base a concetti diesclusiva quantità e di tasso alcolico,dopo aver esaltato solo le componentidannose di questa bevanda, trascuran-do qualità, moderazione e qualsiasicomponente benefica della stessa, sial’industria enologica che la farmacolo-gia ufficiale rendono finalmente giusti-zia ed onore a questo prodotto, leadereconomico e soprattutto culturale del -le nostre antiche tradizioni.

Usciti dalla spirale di equiparare ilvino esclusivamente all’alcol, che indosi incongrue, è certamente sostanzadannosa all’organismo, si è giunti aconsiderare anche la presenza in essodi molteplici altre sostanze che hannodocumentato una benefica azione far -macologica, attraverso gli effetti antios-sidanti dei polifenoli, sulla prevenzionein campo cardiovascolare, neurologi-co, ginecologico, oncologico, e dell’in-vecchiamento fisico e mentale.

L’azione sui vasi si esplica attraver-so la captazione del rame da parte delresveratrolo (contenuto nell’uva e nelvino) a livello delle lipoproteine Ldl(trasportatrici del colesterolo “catti -vo”) contrastando l’ossidazione nellearterie, avendo proprietà antiaggre-ganti piastriniche e, in buona sostanza,un effetto finale di prevenzione dellemalattie cardiovascolari e dell’arterio-sclerosi. Più recenti i dati sulla preven-zione dei tumori, dell’Alzheimer, dellademenza senile e dei disturbi e dannidella menopausa. Se nelle persone an -ziane si è dimostrato che una modera-

L’epoca di imbottigliamentodipende dal tipo di vino, mala maggior parte dei vini èconsumata giovane e, perta le motivo, deve essere im -

bottigliata molto presto, cioè nellapri mavera successiva alla vendem-mia.

E’ fondamentale che il vino in -corpori poca aria e perciò, oltre afare il lavoro con una certa velocità,bisogna evitare di imbottigliare du -rante le giornate fredde, piovose, ven -tose, poiché con la bassa temperaturasi scioglie più aria(e quindi piùossigeno) nel vino. Anche per i vinivecchi vale questa accortezza.

E la luna? Interessa anch’essa ai

fi ni dell’imbottigliamento? Certamentela luna agisce su vari aspetti della vitaterrestre, basti pensare al fenomenodel l’alta marea, quindi non deve me -ra vigliare che abbia qualche effettoanche sul vino.

D’altra parte è tradizione imbotti-gliare durante la fase calante della lu -na nuova di primavera, cioè nella set -timana di Pasqua. Come si sa, nellasag gezza popolare c’è sempre un fon -do di verità.

Di fatto nel periodo anzidetto siverifica una ripresa dell’azione deimicrorganismi presenti nel vino; inparticolare, i lieviti si risvegliano inconcomitanza con il pianto della vitepotata. In questo stesso periodo si ve -rifica anche un seppur minimo au -mento della temperatura che favori-sce l’attività dei microrganismi.

Se si imbottiglia il vino prima cheriprendano la loro funzione, i lieviti ei batteri restano ostacolati dalla scar -sità di aria in bottiglia e dall’assenzadel deposito feccioso (fonte di nutri-zione per i microrganismi), che vieneseparato dal vino nel passaggio dalladamigiana o dalla botte alla bottiglia.

A queste osservazioni di ordinetecnico vorremmo aggiungerne un’al-tra, derivante dalla constatazione che,durante il periodo di luna nuova, nel -la damigiana il livello del vino si alzaper poi riabbassarsi durante la fase diluna calante. Perciò, se si imbottigliain fase di luna nuova, riempiendo peresempio, la bottiglia fino a tre centi-metri dal tappo, il livello scenderà poia quattro centimetri, lasciando unospazio eccessivo tra vino e tappo.

E’ diffusa presso molti viticoltoriimbottigliatori una specie di regolase condo la quale occorre imbottiglia-re i diversi tipi di vino nelle varie fasilunari, come di seguito riportate:- luna nuova (o novilunio) non im -bottigliare;- gobba a ponente (cioè primoquarto), imbottigliare per ottenere vi -ni frizzanti: il gas carbonico si opponeall’ossigeno;

Imbottigliare il vino, secondo tradizione La sana civiltà del bere

Cura e prevenzioneAiutiamo le piante

Stephanotis(S.Floribunda)

-Nome comune: Stefanotide.-Forma: è una pianta ricadente e igermogli possono allungarsi fino a 6m. Presenta fiori bianchi cerosi, riunitiin ombrelle ascellari profumati.-Provenienza:Madagascar.-Condizioni ambientali di coltiva-zione: è una pianta difficile da ambien-

tare in casa in quanto richiede molta luce ed elevata umidità.E’ però unarbusto assai decorativo e merita un tentativo di coltivazione. Preferiscemolta luce, ma non sole diretto e umidità elevata. Temperatura minimarichiesta 10° C., massima 25° C., ottimale 18° C.-Propagazione: per talea in maggio giugno-Acqua: il terriccio deve essere mantenuto umido senza provocare rista-gno d’acqua. In inverno occorre aspettare che il terriccio si asciughi insuperficie tra una bagnatura e l’altra. Usare acqua non troppo dura omiscelare acqua dura e distillata.-Terriccio: 4 parti di terra universale, 2 di torba, 2 di sabbia grossa.

MALATTIE1) Foglie con apici e margini essiccati.2) Ingiallimento delle nuove foglie. Possibili placchette cerose sullapagina inferiore.3) Foglie ingiallite, bronzee, polverose con tenuti ragnatele.4) Scudetti cerosi bruni, fiocchetti cotonosi bianchi, lungo i fusti e sottole foglie.

CAUSE1) Ambiente troppo secco.2) Acqua dura (ricca di sali minerali).3) Presente il ragnetto rosso.4) Insetti: cocciniglie.

RIMEDI1) Bagnare immediatamente e in seguito bagnare di più.2) Miscelare l’acqua dura con acqua distillata. Distribuire periodica-mente chelati di ferro.3) Irrorare con Tetradifon addizionato con Dicofol o Propargite.4) Asportare gli insetti con un batuffolo di cotone con alcol. Trattare conDiazinone o Fenitrotion miscelato a olio bianco. Francesco Navarra

ta assunzione di vino coincide con unaminore incidenza di malattie neurode-generative e con un miglioramentodelle capacità intellettive e della me -moria, in campo oncologico il resve-ratrolo aiuta invece le cellule a “nondimenticare” il loro corretto compor-tamento e quindi a non virare, impaz-zite, in forma tumorale.

Sempre il resveratrolo, assieme aiflavonoidi (contenuti nell’uva e nelvino rosso), si comporta come un or -mone vegetale, e può dare valido so -stegno durante la menopausa, di -minuendo le fastidiose “vampate dicalore”, e attraverso un’azione di fissa-zione del calcio a livello osso ostaco-lando l’osteoporosi.

Vino amico dell’uomo, dunque,ma non bisogna dimenticare i moniti, ipericoli e i dati che hanno portato al -cuni a considerare questa bevanda-a li -mento un vero killer. Sia per le con -trapposte tesi che per la quantità deibicchieri.... ci vuole misura. E anchese “la dose consigliata” di vino varia

dai 300 ai 350 ml. (pari a 30 g. dialcol e a 2-3 bicchieri al giorno),piace ancora di più quello che dicevaIppocrate , circa 2500 anni fa: “il vinoè una cosa straordinariamente appro-priata all’uomo se, nella salute comenella malattia, si amministra con giudi-zio e giusta misura, secondo la costitu-zione di ciascuno”.

La “civiltà del bere” è quindi le -gata a tradizioni antiche, a saggi abbi -namenti con le varie pietanze, alla col -tura e alla cultura della terra. Alla gioiae al piacere di vivere, non certo al“bere per dimenticare”, allo stordi-mento, alla fuga dalla realtà e allaconseguente malattia. E’ legata quindia quella modica quantità in grado diportarci solo quei benefici effetti siapsicologici che clinici sopra descritti.

Questo il segreto e la saggia inter-pretazione per ottenere salute.... edaltro da un buon bicchiere di vino. Peri detrattori ad ogni costo.... non restache ricordare che...... Hitler era a ste -mio. F.N.

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L’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

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Il cantiere dei lavori presso lastrut tura della Canonica, a -dia cente alla Chiesa di SantaMa ria delle Grazie al Cal -

cinaio, aperto nel mese di settem-bre, è in piena attività.

Il progetto di ristrutturazioneè stato affidato all’Impresa Carliniche, già in passato, ha effettuatointerventi di restauro nel comples-

so monumentale della Chiesa.I lavori consentiranno il re -

cupero del complesso storico delXV secolo e permetteranno nellenuove strutture, la sistemazionedella sede per l’Associazione.

L’inizio dei lavori è stato effet-tuato grazie al contributo dell’Ente

Cassa di Risparmio di Firenze;mentre il Monte dei Paschi diSiena concederà il finanziamentoprevisto solo per stati di avanza-mento documentati.

Per completare il progetto oc -corrono ulteriori finanziamenti,indispensabili per poter recupera-re altri locali e dare vita a uncentro, dove potranno trovare o -

spi talità temporanea tutte quelleper sone meno abbienti con pro -blemi di salute, per essere ade -guatamente consigliate e orientateda un’équipe di medici che hannogià dichiarata la loro disponibilitàa mettersi al servizio degli scopiumanitari dell’Associazione.

AMICI DI FRANCESCA

Comune di Cortona

Martedì 4 ottobre, nono -stante la pioggia e il fred -do, sono venuti in tantiad assistere all'inaugura-

zione del nuovo ospedale SantaMar gherita della Valdichiana.

L'inaugurazione della nuovastruttura sanitaria, che servirà tutti

i comuni della Valdichiana Are -tina, è stata seguita da moltissimepersone e soprattutto dalle princi-pali autorità civili, religiose e mi -litari.

Tra queste erano presenti tuttii sindaci dei comuni della Val -dichiana Aretina, il direttore del -l'Asl 8 dott.ssa Monica Calamai,l'o norevole Rosy Bindi, il Pre si -dente della Regione Toscana Clau -dio Martini e l'assessore regionaleper il diritto alla salute EnricoRossi.

La cerimonia si è aperta conuna presentazione, da parte delleautorità, della nuova struttura econ i ringraziamenti di rito rivoltia tutte quelle persone che hannocollaborato alla realizzazione diquesto nuovo presidio.

La cerimonia è proseguita conil tradizionale taglio del nastro e

L’Assessore Regionale Enrico Rossi apprezzaI lavori al Calcinaio e la nuova sede dell’Associazione

L'attività del D.H pediatricodella zona Valdichiana, lacui responsabile è la dotto-ressa Maria Angela Prandi,

è iniziata nel 1997, dopo la chiu -sura del punto nascita, per rispon-dere ai bisogni della popolazionepediatrica in età evolutiva.

Per la particolare formazioneuniversitaria sulle malattie rare,collabora con le associazioni del

volontariato, Caritas ed “Amici diFrancesca” dal 2000.

E' attiva quindi una rete inte -grata tra ospedale e territorio coni pediatri e medici di base dellazona Valdichiana con un rapportodi piena collaborazione. Il DHsvol ge le attività finalizzate alladia gnosi, terapia, riabilitazione,con trollo, prevenzione per le pa -to logie dell'età evolutiva, da 0 a 14anni. I bambini possono acceder-vi, su richiesta del medico cu ran -te, inviati da altri specialisti o di -rettamente per libero accesso.

L'attività del DH consente intempo breve l'accertamento dia -gnostico, evitando, dove possibile,l'ospedalizzazione del bambino oinviandolo, se necessario, al re -par to di ricovero o a centri ospe -dalieri di livello superiore.

L'iter diagnostico si svolge nel -l'arco di una sola giornata, con -centrando in breve tempo tutti gliaccertamenti ritenuti necessari.

Con l'apertura del nuovo O -spe dale della Fratta sono state in -crementate soprattutto le attivitàambulatoriali rivolte alle patologieallergiche respiratorie, alle intolle-ranze alimentari molto diffuse neipri mi anni di vita.

Proseguirà inoltre l'attenzioneai disturbi del comportamento ali -mentare in particolare al proble-ma dell'obesità dei bambini in etàevolutiva.

Inoltre, è rivolta particolareattenzione a tutte quelle ma lat tierare e complesse che possonopresentarsi fin dai primi anni divita; di qui la stretta collaborazio-ne con l’Associazione “A mi ci diFrancesca” della quale la re -sponsabile è anche una socia ecollaboratrice.

Agli ambulatori si accede tra -mite prenotazione CUP.

Una elevata percentuale dinuo vi nati è figlio di migranti edex tracomunitari, circa uno ogniquat tro, con abitudini culturali di -verse, che pone di fronte ad esi -genze sanitarie nuove e crescenti.Quindi si è cercato di raggiungerela popolazione immigrata, in col -laborazione con i servizi socialidei cinque comuni, attraverso in -con tri e distribuzione di un o pu -scolo informativo in sei lingue,finalizzato ad orientare la popola-zione immigrata alla scelta del pe -diatra di base, iscrizione al si -stema sanitario ai percorsi correttiper accedere ai servizi sanitari,sociali, scolastici e ricreativi. Pro -prio per la presenza di un elevatonumero di piccoli paziente extracomunitari il D.H. Pediatrico hainoltre in previsione l’attuazionedi altri progetti per favorire e svi -luppare l’integrazione e l’aggrga-zione anche tra soggetti di culturediverse.

Il modello integrato tra o -spedale e territorio ha portato ade stendere ad una ampia partedella popolazione in età evolutiva,dai Nidi alle Scuole materne ele -mentari e medie, iniziative d'edu-cazione all'alimentazione, alla ses -sualità ed affettività

Un’ importtante evoluzione (laprima nella nostra Usl) atta a di -minuire l'ansia e l'attesa in oc ca -sione dei prelievi e dell'iter dia -gnostico, favorendo la libera es -pressione di gioco, di conoscenza,di sicurezza e d'amore dei piccolipazienti che vi accedono è l’attivauna collaborazione con la coope-rativa Athena per la ludoteca du -rante le ore di ricovero in DH. Allalu doteca è da qualche mese af -fiancato un nuovo progetto "natiper leggere" che offre uno spaziodi lettura ad alta voce fatta daparte di operatrici del comune aibambini che accedono al DH.

La collaborazione tra l’Associazione e la Asl aretina

suc cessiva visita dei nuovi repartiche, rispetto a quelli dei prece-denti ospedali locali, si presentanocon servizi più qualificati e, incerti casi, con attrezzature più in -novative.

In tale contesto, è partita an -che la collaborazione tra l'Urpaziendale dell'Asl 8 e l'Asso cia -zione Onlus “Amici di Francesca”

che assieme gestiscono il punto diaccoglienza e informazione delnuovo Ospedale.

Proprio in questa circostanza ivolontari della Asso ciazione e idipendenti Asl hanno ri cevuto lavisita, nel proprio punto di acco -

glienza, dall'assessore regionaleEnrico Rossi, che si è complimen-tato per l'organizzazione dell'uffi-cio e si è dimostrato soddisfatto edentusiasta di una col laborazionecosì stretta e fun zionale tra un'isti-

tuzione pubblica e un'associazio-ne di volontariato.

L'invito dell'Assessore è statoquello di proseguire in questo ser -

vizio e soprattutto sviluppare e po -tenziare il progetto “Una Voce pertutti” che, oltre ad avere un'enor-me utilità sociale, potrà dare, conla sua presenza, un ulteriore lu -stro al nuovo “Ospedale SantaMar gherita”.

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Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

LA TIGRE E LA NEVEREGIA: Roberto Benigni - CAST: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, JeanReno - GENERE:Commedia - Italia /2005/ 118 minutiAttilio è un brillante professore di letteratura che insegna poesia in unauniversità di Roma. Ogni notte il romantico docente sogna un’affascinantedonna misteriosa: si tratta di una giornalista, Vittoria, che a quanto pare nonvuole proprio saperne di lui.A otto anni di distanza da “La Vita è Bella” e a tre, dal felliniano “Pinocchio”,torna il nostro amatissimo “Benignaccio”.Roberto con “La Tigre e La Neve” tenta invano di bissare il successo del trevolte vincitore dell’Oscar “Life is Beautiful”; la pellicola infatti, ne è soltantoun’evanescente imitazione.Tanto per cominciare, la storia del film è inconsistente e non coinvolgeaffatto. Il contesto della guerra in Iraq, è assolutamente fuori luogo. Eancora, il ruolo di Reno non è ben delineato, come non lo è del resto quellodella Braschi che ahimè, ci offre una pessima interpretazione.Per fortuna, c’è quel geniale mattatore chiamato Roberto Benigni che, tuttosommato, riesce a sollevare parte del film con le sue irresistibili performan-ce. GIUDIZIO: Sufficiente

L’attività del Reparto di Pediatria all’Ospedale della Fratta

Ass. Reg. Enrico Rossi

Il responsabile del presidio ospedaliero, dr. Cosmi, il presidente della RegioneToscana Martini, il direttore generale Asl 8, dott.ssa Calamai e il rag. Brocchi

Gruppo di volontari dell’Associazione per l’accoglienza in ospedale

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Carissimo maestro, man -ca vano pochi giorni al -l’ar rivo dei fiori suimandorli ed ero sedutoin un letto sul letto sciapo

di un ospedale quando lessi lalettera che i miei compagni diclasse delle elementari, mi invia-rono per invitarmi a parteciparead una cena per festeggiare lei e lasua vita dedicata ai bambini checome me, hanno attraversato glianni dell’infanzia sotto i suoiocchi. Sono passati più di qua -rant’anni da allora eppure nes -suno di noi come ha potutovedere si è mai dimenticato di lei.Al cuni di noi sono divenuti av vo -cati, altri ingeneri, altri ancoraoperai, impiegati, oppure dottori,come me.

Eppure nessuno di noi, no -nostante le distanze, le diversità, iprogetti, i sogni e le famiglie, hasmesso solo per un attimo diportarla dentro di se.

Impossibile dimenticare unamatita, un astuccio con le gommee i quaderni con i riccioli sugliangoli. Im pos sibile dimenticare gliintervalli, i giochi semplici, igrem biuli neri.

Impossibile dimenticare levocali, la proprietà commutativa,l’uomo primitivo disegnato ingrandi fogli bianchi e i quaderni arighe di terza elementare cosidiversi da quelli dell’anno prece-dente e più simili da quelli deglianni successivi. Impossibile edinesorabile dimenticare lei mae -stro, gli inverni attraversati inquelle grandi aule fredde d’inver-no e calde di primavera, dietro lesue parole, semi di alberi cheforse ancora nonostante i nostri

ATTUALITÀ 31 OTTOBRE 2005L’ETRURIA N. 19

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L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 6 novembre(Mt 25, 1-13)

senza co munque ghettizzarli, ma èaltrettanto vero e giusto che bisognariscoprire e far rinascere la veraamicizia di una volta fra i ragazzi,specialmente fra i più piccoli,insegnare loro di nuovo a stareinsieme, a creare ambienti dovepossano con vivere, crescere e fareesperienze comuni. Credo che siasolo questa la strada da battere perallontanarli da una TV demenziale ealienante, da video giochi semprepiù pericolosi, da un internetsicuramente, per certi aspetti, utile emeraviglioso, ma altrettanto perico-loso e generatore di un valso mododi vedere la vita.

Quindi, in ultima analisi, biso -gna dare ai nostri figli, delle alterna-tive vere e concrete e non continua-re a fare demagogia politico-filosofi-ca: è l’ora di riprendere in mano lasituazione dei nostri figli per cer -care di ricreare una società basatapiù sull’amicizia vera, sulla famigliavera, su quell’amore e unità chePapa Giovanni prima e Papa Bene -detto poi cercano in tutti i modi difar rinascere tra le persone.

E’ la scuola, sono le famiglie,spesso inesistenti, che dovrebberoinsegnare ai giovani ad avere delleaspirazioni, dei desideri, delle pro -spettive ed insegnare loro la stradaper poter perseguire e raggiungerela meta; solo in questo modo nonsarebbero più distratti da situazionidi falsa felicità immediata e priva disacrifici come la droga, l’alcool,dalla speranza di facili guadagni allemolteplici trasmissioni televisivepro pinate da trasmissioni demen-ziali, dal cercare risposte di ritrova-ta felicità in trasmissioni pateticheed irreali come quella della De Fi -lip pi. Dr. Umberto Santiccioli

Assenteismoe avvertimentoUna delle circostanze in cui

non vengono rispettati gli orari èla mancata puntualità nei matri-moni. E’ stato sempre così, e Gesùcoglie questo dato per farne occa -sione di una parabola. Anche nellaparabola gli inconvenienti di que -sti ritardi ricordano quelli di oggi,c’è chi si annoia nell’attesa, c’è chili ha previsti ed è preparato adessi, c’è chi si allontana momenta-neamente calcolando di arrivarelo stesso in tempo per l’istante ilfatidico sì, e arriva in ritardo.

Questo ultimo aspetto, nella d -versità dei costumi con cui venivace lebrato il matrimonio al tempodi Gesù, è ben descritto nella pa -rabola, anzi ne forma l’elementoessenziale. Ci sono degli invitatipreparati ad ogni eventualità, ealtri sprovveduti che perdono ilmo mento più solenne della ceri -monia. Nella parabola le due ca te -gorie sono rappresentate da da mi -gelle di coreografia e di onore allenozze.

Ma fuori della parabola, losposo, come Gesù ama chiamarsi,è lui stesso che, pure lui, arriva in

pre vedibile, scontato ritardo perin contrarsi definitivamente conl’a ni ma del battezzato per le nozzee terne. Lo annunzia altrove quan -do dice: Vado a prepararvi il po -sto nella casa di mio Padre, poiverrò a prendervi e sarete sem -pre con me.

Ma come la sposa che, purdicendo di attendere il matrimo-nio, trova penoso lasciare la casapaterna, così è per i discepoli diCristo che amano veder differitala data dell’incontro finale con lui,anzi più passa il tempo e più ildesiderio di tale incontro di nozzesi affievolisce fino alla totale disaf-fezione ad esso.

Così che quando lo sposo ar -riva, inatteso, la sposa non è pron -ta a incontrarlo nella forma do -vuta. Di qui relativo am mo ni mentoche chiude la parabola: Ve gliatedunque perché non sapete né ilgiorni né l’ora.

E’ la figura del tempo presenteche richiama l’escatologia, i fatticioè che chiudono la storia indivi-duale e collettiva dell’umanità

Cellario

Prendo lo spunto da unase ria intervista al prof.Crepet apparsa sul quoti-diano “La Notizia” alcunigiorni fa: l’intervista fa -

ceva un rapido ma profondo excur-sus sul disagio giovanile e sulle suecause. Viviamo tutti i giorni, alla Tv- nei giornali - nel parlare comune,le molte difficoltà e le molte trage-die che decine di famiglie devonosopportare per più o meno gravidifficoltà di vita dei propri figli.Sorge subito spontanea una do -manda, la famosa domanda disempre: ma perché può accadereche un ragazzo o una ragazza a cuiapparentemente non manca nulla,deve trovarsi in gravi difficoltàpsicologiche? La risposta è appa -rentemente semplice e scontata:perché gli manca tutto o quasi tut -to. E con tutto certamente non in -tendiamo i soldi (volendo ce nesono anche troppi), la libertà (noncredo proprio - oggi dopo i 10 annivediamo gruppetti di ragazzi agironzolare senza meta a tutte leore del giorno e spesso dellanotte), un futuro sociale-economi-co agiato (oggi lo stato permette atutti, meno a chi non lo vuole, dipotersi creare un avvenire a pro -pria misura; ed allora che cos’è chenon va? E’, come dice lo stesso Cre -pet “Che ci troviamo di fronte aduna generazione incapace diassumersi le proprie responsabilitàe di avere un progetto di vitaautonomo”; è che oggi si tende “adaccudire e proteggere un adole-scente come se fosse sempre un

bambino”; è che la scuola è un vero“disastro” (non vogliamo certamen-te far riferimento alla preparazioneculturale o tecnica dei docenti, maci sentiamo in grado di affermare inmodo netto che proprio la classedocente o perlomeno una partedella stessa non è assolutamente ingrado di capire i ragazzi e le loroproblematiche, non sa trasmettere ildesiderio di cultura e l’amore per ilsapere, non sa collaborare con lefamiglie per rendere la scuola unpercorso di vita ma solo un obbligopesante e coercitivo che talvolta,purtroppo, porta qualche ragazzo ascontrarsi con se stesso e con leproprie capacità o ambizioni.

Allora ecco che esce fuori lasolita frase altrettanto scontata epiena di demagogia filosofica di ten -denza sinistroide: la colpa di tutto èdella società, magari capitalista, coni suoi ritmi, le sue tendenze, le suepseudoaspirazioni, i suoi falsi pro -feti…. Ma ricordiamoci bene che lasocietà siamo noi, siamo noi lascuola, siamo noi il mondo del la -voro. Siamo noi, quando andiamo avotare, che scegliamo i nostri gover-nanti, gli amministratori che, percerti aspetti, danno un indirizzo allasocietà ed alla vita quotidiana. Edecco allora che ci troviamo oggi adesprimere una “cultura geriatrica”abbandonando i nostri ragazzi a sestessi. E’ vero e, sono profondamen-te d’accordo nel riscoprire evalorizzare al massimo l’esperienzae le capacità d’insegnamento deinostri cari nonni, è giusto crearecentri di aggregazione per anziani

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53 autunni dobbiamo ancoravedere.

Perché le parole di unmaestro si seminano dentro alleelementari e si raccolgono neltem po. Alcune di esse molti di noide vono ancora vederle fiorire,come quei mandorli che nellemattine più pallide, a primavera,ci faceva studiare sui banchi, percapire lo strano meccanismo dellafotosintesi clorofilliana, per capireil segreto della vita dietro unpetalo rosa.

Gli stessi mandorli li ho rivistida un finestrino di un’ambulanza,mentre mi trasportavano su quelletto sciapo di ospedale dove lessiquella lettera che mi invitava afesteggiare la sua vita maestro.

Ebbene io non c’ero maestroquel giorno, a festeggiarla, nonpotei esser presente anche seavrei voluto essere il primo di tuttii miei compagni, perché la miainfinita gratitudine nei suoi con -fronti come ben sa non si è maiestinta, nel corso di tutta la miavita.

E non si è estinta neppure a -desso, che ho scoperto il segretodi quei mandorli che lei ci facevastudiare, adesso che ho capitoperché dietro ogni ingranaggio delgiorno si nasconde la bellezza.

La stessa bellezza che ci in -segnava lei, carissimo maestro, inpiedi, dietro la cattedra, oltre

quarant’anni fa, quando eravamosolo chicchi di grano, nella bot -tega del mugnaio.

Ecco perché le scrivo. Persussurrarle di nuovo grazie. Oggipiù di sempre.

Oggi che la bellezza che lei miha insegnato la vivo.

Oggi che ho scoperto la luce.Oggi che per me non è più oggi,né ieri e neppure domani.

Oggi che posso dire di esseresenza destino. Essere compiuto.

Con la bellezza dei mandorlinel cuore e con gli occhi dei mieifigli che sono divenuti a loro voltachicchi di grano nella bottega delmugnaio, dentro me.

Grazie infiniteRoberto Lorenzini

Carissimo maestro,Roberto è scomparso venerdi 6maggio 2005 alle 23 dopo innu -merevoli ed indicibili sofferen-ze. Il giorno del suo cinquanta-treesimo compleanno. Dopouna pallida giornata di sole pri -maverile. Lei maestro, rimarràper sempre parte di lui e delricordo incancellabile della suapersona. Roberto il giorno dellasua festa non c’era perché giàricoverato in ospedale da alcunigiorni. Avrebbe voluto essere ilprimo accanto a lei, come sem -pre.

Con profondo affetto.Laura, Barbara e Leonardo

Come i sogni che sempresi avverano anche il no -stro cammino di servizioverso le realtà più com -plete di emarginazione

sociale è avvenuto riscontrando lamassima dose di successo che inquesto caso non è rappresentatoda qualcosa di materiale ma datutte quelle sensazioni che cihanno mutato l’animo le quali so -no state ricavate da dei semplicisor risi, dal nostro impegno perottenerli e da tutte quelle esperien-ze svolte tramite lo stile che ci èproprio,quello scout naturalmen-te,che ci hanno permesso di visio-nare tutta la gerarchia sociale pre -sente nel luogo.

L’accoglienza da parte loro èstata molto particolare,priva dipregiudizi inutili e ricca di caloree fratellanza,facendo di tutto perfarci mettere a nostro agio inquella che per loro è la normalitàattraverso la conoscenza dell’inte-ra comunità che si è messa atotale disposizione nei nostri con -fronti.

La nostra principale attività eral’animazione ludica all’interno deldoposcuola della cittadina, fon da -to interamente dal progetto “ManiAperte” portato avanti dalle Suoreche ci hanno ospitato e che de di -cano tutto il loro animo, se non dipiù, per l’abbattimento di quellebarriere insormontabili dettatedal la società che vanno a negareaddirittura il sorriso ai numerosibambini presenti nel luogo aiutan-dole anche in compiti extra qualil’aggiornamento dello schedario

per le adozioni a distanza e per lade finizione di alcuni aspetti sa ni -tari dei bimbi.

Attorno a questa principalemissione sono ruotate molte altreiniziative.

Partendo dal la visita delle cittàdi maggiore spessore dello statoin cui stazionavamo,ad esempio lacapitale Aracaju, giungiamo daicosiddetti Sem-Terra (senza ter -ra) con i qua li abbiamo intrapre-so addirittura un dibattito scam -biandoci informazioni deri vantidalle no stre culture oltre che al -l’animazione per i ragazzi che perloro rap presentano il futuro ed ilcom pimento della presente ri -voluzione agricola, finendo attra-verso l’in contro con la comunitàindigena locale colonizzata quasiinteramente da quelli che sono imodi abituali di vivere,dove ab -biamo visionato gli usi e costumiprovenienti dalle loro più antichetradizioni.

Da questa mappa di scenari sideduce che la nostra è stata un’e -sperienza unica che ci fa capireche quello che è più scontato pernoi possa rappresentare una verae propria utopia per loro.

Tutto ciò lo vogliamo intera-mente allargare alla popolazionecortonese ed a tutte quelle per -sone che hanno contribuito con illoro aiuto nella fase di autofian-ziamento della mis sione attraver-so un album fo to grafico munito direlativi spon sor e delle nostre piùimpresse e mozioni.

Lorenzo Franceschini(Clan “La bruschetta” AGESCI-Cortona 1°)

Piccole lucette rosasi accendonosui ramidell’albicoccoche per tanto tempocongelati e secchisi spezzavanoed aspettavanoil momento per scaldarsiper indossare il bel “mantello”colorato da fiori sbocciatie da petali colorati.

Lorenzo Trabalzini (Aprile 2004)

Primavera

Col passo stanco per l’incerta via,il silenzio sfidando e la paura,nel gelido crepuscolo che avanzason tornato stasera a casa mia.

E subito le immagini soaviumili, ma solenni, a tinte vive,come un affresco di fiammingo autore,(1)s’affacciano nell’anima stupita...

Sfavilla il fuoco acceso nel camino,saltan le caldarroste sulla fiamma,cuoce sul sasso l’azzimo degli avi,profuma nel boccale il vino nuovo.

E la pace è divina nella casadove l’umile mensa è resa vivadall’amore che accende le paretidi luce al fioco lume di candela.

S’aggirano dolcissime figurein quella luce e le voci lontanerisuonano di note melodiose.

Poi come il vento gelido in un soffiospegne la lampa vigile sul desco,...tutto scompare nella notte nera.

Nota:(1) P. Breugel il Vecchio, pittore di scene conviviali contadine.

Federico GiappicheliQuesta poesia è stata scritta in occasione della morte delpadre (11 novembre 1960, ore 22.00).

Sera di San Martino

Il sogno è diventato realtà...Intrapresa e compiuta la parentesi brasiliana del gruppo Scout cortonese

Disagio giovanile Roberto Lorenzini così scriveva al maestro Scarpini

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ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

PAGINA 13

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

NECROLOGIO

Più volte in queste pagine ab -biamo cercato di stimolare i VigiliUrbani di Cortona ad un responsa-bile e corretto comportamento neiconfronti di tutta la popolazione,nel saper, soprattutto, ben gestire illoro ruolo di prevenzione e di col -laborazione nei confronti delle ne -cessità dei residenti e non, e,quando necessario, saper reprime-re e punire chi non rispetta la leggee chi opera vandalismo verso ilpatrimonio pubblico o privato.

Purtroppo le nostre esortazionispesso cadono nel nulla in quantole nostre semplici aspirazioni, spes -so non sono ascoltate, anzi, talvoltasiamo tacciati da rompi....perché aCortona, purtroppo, vige il motto di“vivi e lascia vivere” cosi non sicreano problemi e probabilmentenessuno ne creerà ad altri.

Tengo a precisare che questonon è esclusivamente il mio mododi pensare.

Infatti, quando scrivo di deter-minati argomenti, sono spinto dalleparole di cittadini che non hanno ilcoraggio di far sentire il propriodisappunto verso qualche cosa chenon funziona: e questo ne è pro -prio un esempio.

Più volte ho ricevuto lamenteleda persone che riferivano il fatto diveder circolare auto in centrostorico con il permesso rilasciatoper invalidità senza la persona inoggetto a bordo; più volte ho ri -cevuto notizie di parcheggi soprat-tutto in P.zza Signorelli o in P.zzaDuo mo con esposto il cartellinoper ore e ore senza che vi sia négiunto né ripartito il soggetto porta-tore di invalidità; più volte ho ri -cevuto notizie di uso improprio didetto cartellino anche con permes-so scaduto..

Certamente io non sto acontrollare se tutto ciò sia vero omeno, questo non è il mio compitoe sicuramente non lo sarà mai, ma,comunque, mi sento in obbligo dirigirare la lamentela, come pubbli-co amministratore, a chi di doverecioè al corpo dei VV.UU. e, di

conseguenza, all’assessorato speci-fico ed a tutta l’amministrazione, inparticolare al Sindaco che ne è ildiretto responsabile.

Se tutto questo è vero ed an chese fosse vero solo in parte, sa rebbebuona norma, buon segno di re -sponsabilità e di correttezza, mo -dificare questo modo di fare cioè dipermettere all’amico, al conoscen-te, al “portatore di voti” di esseretrattato in modo diverso da come sitratta tutto il resto della popolazio-ne.

Non si può speculare sullasalute delle persone perché è unmodo incivile di governare a sca -pito di chi veramente ne avrebbebisogno e non può difendersi daquesto sistema clientelare.

Purtroppo, anche nelle piccoleordinarie cose di tutti i giorni,molte persone non hanno ancora ilcoraggio di esporsi perché, anchese è strano a dirsi, la paura di ritor-sioni soprattutto nel lavoro, ancoraesiste anche se siamo nel 2005.

Voglio infine far presente che lamia elezione a consigliere co mu -nale non vuole essere motivo peruna crociata contro i VV.UU.; vorreiessere ritenuto un amico comespero di esserlo sempre stato, lamia non è una critica fine a stessama deve essere presa come unostimolo a lavorare meglio; è unatteggiamento che terrei nei con -fronti di tutti coloro che operanoper un servizio pubblico.

Anche io, talvolta, posso averecomportamenti sbagliati nella miaattività ma certamente bisognasem pre cercare di migliorarsi e dio perare con il massimo della se -rietà possibile.

Ricordiamoci sempre che chiopera nel pubblico deve essere alservizio del cittadino, deve essereamico e consulente e, soprattutto, ilcittadino non deve avere timore dichi rappresenta la legge perché daessa deve trarre un valido aiuto allavita di tutti i giorni: la divisa nondeve essere uno spauracchio mauna sicurezza.

Umberto Santiccioli per AN

Il comitato cittadino contro larealizzazione dell’allevamento deipolli del Ferretto, è tornato in que -sti giorni sulla stampa locale perriproporre la questione, preoccu-pati dell’accellerazione che hannoavuto i lavori per la costruzione del“ pollificio” a poche settimane didi stanza dalla sentenza del TARdella Toscana, il quale dovrà pro -nunciarsi sulla legittimità dell’auto-rizzazione rilasciata dal comune diCortona. A questa domanda si è ag -giunta quella sull’opportunità di faraprire questa struttura in un mo -mento così delicato e proprio men -tre si parla della possibile influenzaaviaria. I cittadini dell’area del Tra -si meno circostante la zona del Fer -retto, dove dovrebbe sorgere il me -ga allevamento, sostengono chedagli studi effettuati dall’Universitàdi Perugia sul progetto presentatoemergerebbero forti dubbi sullecifre presentate, sottodimensionateper evitare la Valutazione d’ImpattoAmbien tale (VIA) che presuppor-rebbe un diverso e più complicatoiter, che prevede la pubblicazionenel Bollettino Regionale della To -scana e le relative osservazioni deicit tadini. Secondo l’Università diPe ru gia l’azienda non potrebbeso pravvivere, quindi c’è sotto qual -cosa, rispetto a quanto dichiaratodalla proprietà.

Fin qui, nulla da eccepire, delresto i Verdi su queste cose hannofat to la loro battaglia, ma ad uncer to punto il comitato si domandado ve sono gli ambientalisti!

Gli ambientalisti sono al lavoroe con le loro famiglie, cosa pen sa -no quelli del comitato che noistiamo al Ferretto a fare i picchetti,quando ai cittadini non sembra in -teressare nulla del problema. Dovee rano i cittadini di Tuoro, Bor -ghetto, Pietraia, Castiglione del La -go, Terontola ecc. quando venne

or ganizzata la protesta in piazza da -vanti al comune di Cortona? Alle re -centi elezioni regionali, nel seggiodi Pietraia i Verdi hanno preso 1vo to, mentre gli elettori hanno pre -miato i partiti come DS, Margheritae Rifon dazione Comunista, esatta-mente quelli che hanno rilasciatol’autorizzazione alla costruzionedel l’allevamento del Ferretto. Alloraquelli del comitato, chiamino i rap -presentanti di quei partiti, scrivanoa Prodi, ai loro segretari nazionalie regionali, visto che sono stati pre -miati per il loro operato, gli am -bientalisti se così stanno le cosedo vrebbero provocatoriamentechie dere il raddoppio dell’alleva-mento in questione, come dissePecoraio Scanio ad Arezzo, primasi chiede l’aiuto ai Verdi perché c’èl’antenna che emette onde elettro-magnetiche e poi si vota per queipartiti che le fanno istallare, allorane dovremmo chiedere due, nonsiamo il sindacato dell’ambiente acui ci si rivolge solo quando c’èbisogno di fare le battaglie controle emergenze ambientali.

A Matera e Potenza, invece labattaglia degli ambientalisti controlo stoccaggio delle scorie nuclearinel territorio della regione Basi li -cata, è stata riconosciuta e apprez-zata al punto che nelle elezioniregionali i Verdi in quelle due cittàhanno ottenuto il 6,5 % dei voti.

I Verdi, ad oggi non sono rap -presentati in consiglio comunale,nonostante ciò sono sempre dispo-nibili a difendere i diritti dei cittadi-ni, alla salute, alla salvaguardia del -l’ambiente, all’uso corretto delle ri -sorse e del territorio, ma quandopoi vediamo che vengono premiatii partiti del mattone e delle specu-lazioni, viene spontaneo pensareche ancora nel nostro territorionon vi è una cultura politica all’al-tezza dei nuovi bisogni della so cie -tà.

Doriano Simeoni

Si ricorderà che, qualche nu -mero fa, in questo giornale, resino ta una mia interrogazionedatata 15 giugno 2005, tendente aco noscere quali interventi l’Am -ministrazione comunale volesseeffettuare per debellare l’attaccodella “Processionaria della quer -ce” che stava distruggendo interiboschi della Val di Pierle.

Eravamo nel momento dimas simo attacco da parte degliinsetti nei confronti di quasi tuttala vegetazione arborea, per cuisembrava,attraversando i boschi,non di essere ancora in primave-ra, ma in pieno inverno, quandole piante a foglia caduca sono deltutto spoglie.

Mi aspettavo che, anche primadella mia denuncia, il Comunevolesse prender coscienza dellanecessità di un rapido intervento.

Come appare dalla rispostaalla mia interrogazione,pervenuta-mi solo in data 10 settembre, lecose sono andate ben diversamen-te. Il Sindaco, rimettendo il tuttoalla competenza della Provincia intale materia, alla luce anche dellaLegge Regionale n. 39/2000, nonha trovato di meglio che emetterel’Ordinanza n.94 del 27-06-05con la quale - cito testualmente larisposta alla stessa mia interroga-zione - “ha ordinato ai proprietaridei terreni coltivati a bosco eattaccati da parassiti quali la“processionaria della quercia” dicomunicarlo immediatamente al -l’Uf ficio Agricoltura della Pro vin -cia di Arezzo, di mettere in attotut te le misure necessarie per li -mi tare il diffondersi di tale infesta-zione, di mettere in opera idoneacartellonistica che inviti i cittadiniad evitare di transitare per tali luo -ghi a causa della presenza dellelarve, oltre che provvedere ad ef -

La centralità del lavoro a tempo indeterminato

Considerato:- il particolare momento dicongiuntura internazionale cheincide negativamente sulle econo-mie occidentali e quindi anche suquella italiana;- che a tutti i livelli di responsabi-lità è necessario attivare ogniiniziativa idonea a realizzare unrisparmio della spesa pubblica;- che la classe dirigente del nostroPaese deve dare esempio di sacri-ficio anche con iniziative concreteed incisive;

considerata:- la necessità soprattutto per lafinanza locale di individuare vocidi risparmio della spesa da reinve-stire in iniziative di caratteresociale;

visto:- che anche la classe politica devedare un segnale inequivocabile divirtuoso buon esempio;Tutto quanto premesso

IMPEGNAIl Sindaco e la Giunta:- ad attivare ogni iniziativa utileaffinché nel prossimo bilancio diprevisione sia inserito il taglio del10% della spesa complessiva peril funzionamento della strutturapolitico-amministrativa di questoEnte (funzionamento del Con -siglio, della Giunta, dei gruppi

con siliari);- ad effettuare il taglio del 10%delle retribuzioni di tutte le consu-lenze e di tutti gli incarichi attri-buiti a qualunque titolo a figureesterne all’Amministrazione;- a ridurre del 10% le retribuzionidi tutti gli incarichi del sottogover-no locale che a qualunque titolofacciano riferimento a nomineeffettuate da questo Ente.

Il capogruppoLuciano Meoni

fet tuare trattamenti locali con in -setticidi per evitare il propagarsidel lepidottero, a proprie spese”.Una prima riflessione sorge na tu -rale: quali responsabilità hanno iproprietari dei boschi nei con -fronti del diffondersi della Pro ces -sionaria?

Ed ancora: è giusto che aldan no ricevuto (molti alberi sonoper sempre perduti), si aggiungaanche la beffa di dover provvederein proprio a mettere in atto tutte lemisure necessarie per debellaretali insetti?

Ivi comprese le responsabilitàderivanti dall’inosservanza dellacitata Ordinanza del Sindaco. Purin presenza di disposizioni regio-nali, da respingere e non da acco -gliere in toto, gli interessati si sa -reb bero forse aspettati che l’Am -ministrazione comunale si fossefatta carico del problema, provve-dendo, sia pure in parte, a quantooccorrente, con un apposito stan -ziamento. Come, d’altra parte, èavvenuto nella confinante Regioneumbra, dove si sono effettuate di -sin festazioni anche a mezzo elicot-tero.

E’ questa la politica ambienta-le del nostro Comune? Cosa di co -no in proposito gli Ambientalisti?

Ma ciò che maggiormentepreoccupa è il fatto che la Pri ma -vera tornerà e con essa, anche seci auguriamo il contrario, la “Pro -cessionaria”. La popolazione in te -ressata, nel mentre esprimepreoc cupazione per il futuro deipropri boschi, per tutto ciò chequesti rappresentano non solosotto il profilo economico,certa-mente non trascurabile, auspicache il problema venga af frontatocon anticipo rispetto al suo ripre-sentarsi, in modo da non assistereancora a tali distruzioni.

Giuliana Bianchi Caleri

Il primo di ottobre di que -st’anno ha segnato l'inizio dei fe -steggiamenti per il Centenario del -la CGIL, che cade il 1° ottobre2006.

Nei primi anni del Novecentooperai e contadini avvertirono lanecessità di rafforzare le forme diassociazionismo esistenti nel mon -do del lavoro per renderlo piùsicuro e tutelato, creando le Fe de -razioni di mutuo soccorso e le Fe -derazioni del lavoro, fino alla co -stituzione nel 1906 della Con fe -derazione generale.

Ancor oggi le forze politiche,anche a livello locale, devono con -

siderare il lavoro a tempo indeter-minato come punto cardine dellosviluppo economico e sociale edella loro azione politica.

La Cgil sta attualmente riba -dendo con più forza rispetto alpas sato recente la centralità del la -vo ro a tempo indeterminato comeprospettiva fondamentale per ilrispetto della dignità umana edella vita delle famiglie.

Questo, in sintesi, il testo del -l'interrogazione presentata dalPRC nel Consiglio Comunale del30.09.05.

Rifondazione Comunista au -spi ca che l'amministrazione co -mu nale di Cortona, in accordocon la Cgil, si impegni a contribui-re alla promozione di incontri fra igiovani e nelle scuole sul tema dellavoro sicuro come cardine dellosviluppo, destinando sempre piùrisorse per la promozione del la -vo ro legato all'industria del tu ri -smo sostenibile nonché delle a -ziende.

Tutto questo proprio mentreun numero consistente di aziendedella Provincia di Arezzo trasferi-sce secondo la cinica logica dell'e-conomia di mercato i propri com -parti produttivi in altri paesi,proprio quelli nei quali la tutelaper i diritti dei lavoratori è assentee la commissione europea mettein discussione i diritti dei lavorato-ri con la direttiva Bolkenstein,unvero inno al libero mercato.

La tua famiglia, insieme ai parenti eamici, ti ricordano con tanto affetto ein finito rimpianto.

PatrizioPaoloni

II Anniversario

Sono passati dieci anni dalla tuascomparsa, ma sei ancora vivo nelnostro cuore e nel ricordo di chi ti havoluto bene. I tuoi familiari

X Anniversario

UmbertoPoccetti

Le processionariedelle querceI polli siamo noiParcheggio invalidi

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Taglio del 10%

Page 14: L'Etruria n. 19/2005 · al monoblocco della Fratta, ma se il comportamento dei dirigenti dell’Asl è così scorretto e venale nei confronti di una popolazione anziana che merita

Purtroppo dopo cinque gior -nate di campionato, il Terontolanon riesce a prendere quota. Ul -time due partite altrettante sconfit-te, prima per 1-0 ad Olmo, quindidomenica scorsa al Farinaio o -spitando la neopromossa Ambraper 1-0.

Come è ben verificabile ilTerontola oltre ad essere sconfitto,

sono già tre volte su cinque,l’attacco dei bianco celesti si èinceppato, infatti su 5 partitesoltanto tre sono le reti all’attivo,davvero troppo poco.

Fra l’altro si da il caso chel’or ganico del Terontola è di pri -ma qualità e nessuno veramente siaspettava questo precario andazzodella squadra.

Noi conosciamo bene il valoredi mister Marchesini, forse devecam biare mentalità alla sua com -pagine, che sentendosi abbastanzaquo tata prende sottogamba al cu -ne gare, magari contro compagi-ni dal nome poco altisonante, cheperò corrono, si sacrificano efanno della propria umiltà il pro -prio cavallo di battaglia, perciò il

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SPORTL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

Buio pesto per il Montecchio.Questa squadra costituita conmolti giovani dalle buone speran-ze e i cui traguardi erano quelli diraggiungere una rapida salvezza,per adesso, sanno collezionariesolo sconfitte.

Effettivamente chi presiede la

Società non meriterebbe questoinizio di campionato così disastro-so, costatato che l’entusiasmo e lafattività certamente all’imprendito-re camuciese non mancano.

Forse questa volta (facile adirlo ora), è stato commessoqualche errore in fase di campa-gna acquisti: aver preso deigiovani giocatori promettenti, mainesperti, in più anche affidarsitroppo ad altri con anni diesperienza, che hanno dimostratouna resa precaria fin dalle primegare, non è stato certamente sag -gio. In pratica è inutile avere nelproprio organico pedine di valorequando poi in campo appena sisanno muovere.

Tutti i fan montecchiesi siatten dono al più presto che la lucesi riaccenda, dal momento chedopo 5 partite, 3 giocate in casa euna fuori, la compagine biancorossa ha in classifica generale solodue punti.

Da parte nostra saremmo in -generosi e forse anche presuntuo-si nel voler dare dei consigli aiconduttori della Società, comun-que arrivati a questo punto ecostatato che ormai è evidente unprocesso d’involuzione in senoalla squadra, sarebbe ora fare dinecessità virtù a cambiare qualco-sa.

Nelle due ultime partite ilMontecchio ha perso sempre per2-0, prima ad Arezzo con underelitto Pescaiola, quindi in casapropria con un’altra pericolantel’Alberoro. Ne sapremo di più finda domenica prossima, quando ibianco rossi si recheranno in queldi Montepulciano contro laPoliziana, quest’ultima squadraqua drata e nata per vincere, spe -riamo bene!..

Sansovino sempre per 2-0, conuna strepitosa doppietta di Ben -nati che era subentrato, pochiistanti prima a Frappi.

Attualmente i rosso verdi oc -cupano un centro classifica con 7punti, frutto di 2 vittorie, un pari e2 sconfitte.

Siamo ancora all’inizio e forseancora il bravo trainer Mencagli,sarà alla ricerca dei migliori sche -mi di gioco adattabili e consoniagli uomini a disposizione.

Tutti gli addetti ai lavori sannobenissimo che l’organico a dispo-sizione dell’amico Antonello, nonè affatto di secondo ordine, perciòaspettiamo fiduciosi una lunga filadi risultati positivi da parte dellesquadra presieduta da GianfrancoGabrielli.

Tutto questo lo costateremofin dal prossimo turno, quando laFratta andrà a far visita all’Ambra,che ha il solito punteggio in gra -duatoria.

Il Camucia la squadra delpresidente Accioli sta veramenteattraversando un periodo davveroeccezionale, dopo 5 partite dispu-tate, altrettante vittorie, con labellezza di 11 reti fatte e solo 2 su -bite.

Tra l’altro ricordiamo cheriferendosi alla pagina del giorna-le del lunedì su otto quadri dialtrettante classifiche, il Camucia èl’unica squadra ad aver soltantoed esclusivamente sempre vinto.

Attualmente si può tranquilla-mente dire che la compagineallenata da Beppe Lodovichi è laregina del campionato e se mi èpermesso vorrei paragonarla allamarcia schiacciasassi juventina.

Paragoni a parte nelle ultimegare, il Camucia prima è andata avincere per 2-1 a S.Albino, quindialla “Maialina” contro la Traiananel big match della giornata,rimanda la sconfitta la squadravaldarnese per 1-0 con un calciodi rigore realizzato da Lattanzi.

Proprio domenica prossima ilCamucia andrà a Bucine contro ilPogi fanalino di coda con zeropun ti e penso che i tre punti per icor tonesi siano di ordinaria am -

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ministrazione.Risorge la Pietraia nel diffi-

cile campo della Sangiustinese per2-1. Mentre l’altro turno i gialloneri impattavano per la secondavolta in casa, praticamente iragazzi di Beppe Basanieri dei 9punti attuali, ben 7 li hanno con -quistati in trasferta.

Quindi ancora la Pietraia restaimbattuta e forse domenica pros -sima in casa potrà vincere la pri -ma partita casalinga, anche se difronte avrà il fortissimo Batti fol le.

La Fratticciola resta ferma a4 punti. Dopo il pari casalingo 1-1con il Terranuova, recandosi aLoro Ciuffenna rimedia la suaterza sconfitta. I punti conquistatidai giallo rossi sono frutto di par -tite casalinghe.

Alla nuova e simpatica squa -dra cortonese, Corito Free, re -stano soltanto i 3 punti rimediatinella prima giornata nel derby co icugini di Frattic ciola, poi nellealtre 4 gare nemmeno un punto.

Restiamo però speranzosi chefin dal prossimo turno gli uominidi Fanicchi si sappiano riprende-re, magari rimediando dei puntisull’impossibile campo dellaTraia na. Danilo Sestini

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Championshow 2005

3a smerendata autunnale

Dopo il successo della pri -ma edizione, prenderà ilvia dal 10 al 13 novembe2005, con veste tutta nuo -

va a cominciare dal nome, Big Ra -ce Championshow 2005, il grandeevento-show internazionale delmotociclismo che si svolgerà aPesaro (Quartiere fieristico Cam -pa nara), con la partecipazione deinomi più prestigiosi del mondodei motori.

L’evento vuole essere unagrande festa di fine campionato incui piloti di moto ed auto si sfi -dano nelle varie discipline: super-motard, kart, minimoto, rally.

Ci saranno iniziative che coin -volgeranno il pubblico tra cui lapossibilità di essere protagonistascendendo in pista con le vetture ele moto messe a disposizione dalChampionshow o con un giro e -mo zionante su un auto da rallyguidata da uno dei tanti campionipre senti. E ancora padiglioniespo sitivi, accesso ai box, conve-

Il Gruppo sportivo Fossa delLupo organizza per domeni-ca 13 novembre 2005 una,forse delle ultime per que -

st'anno, manifestazioni gastro-nomiche che, come sempre, ve -drà la partecipazione di tutti glisportivi e non.

La terza smerendata autunna-le avrà inizio nel primo po me -riggio alle ore 15,30 con l’aper-tura degli stands.

Sarà possibile degustarepro dotti tipici autunnali.

Saranno a disposizioneciac cie per tutti i gusti, pizza,panini con porchetta, salsiccia,prosciutto, formaggio; si potràgustare la bruschetta con l’oliomacinato nella stagione 2005.

Il tutto annaffiato con buonvino novello.

Per allietare questa manife-stazione ci sarà anche la presen-za importante dei figuranti dellaGiostra dell’Archidado che sfile-ranno per le vie del paese.

Per concludere Roberto eVa lerio allieteranno la perma-nenza con musica ed allegria.

La manifestazione ricorda-no gli organizzatori si svolgeràanche in caso di maltempo alcoperto.

Il Gruppo sportivo Fossa del

Impennata della Pietraia, Camucia da recordIn prima Montecchio in caduta libera; in seconda altalenante la Fratta, male il Terontola;

in terza non risale la Fratticciola, solo sconfitte per il Corito Free

PRIMACATEGORIAMontecchio

TERZACATEGORIACamuciaPietraia

FratticciolaCorito

SECONDACATEGORIA

Fratta

Terontola

SerreBettolleMarcianoBibbienaLucignanoSociPolizianaStradaCesaTorritaAlberoroCapolonaMontagnanoPescaiolaStiaMontecchio

Squadra Punti1513109887665554442

CamuciaTraianaBattifolleSangiustinesePietraiaLoreseB.AgnanoPergineR.TerranuovaEtruriagabosOlimpic 96FratticciolaS.Albino T.Zenith O.Corito F.S.Pogi

Squadra Punti1512109998887543330

FoianoRapolanoBerardengaPienza IndicatoreP.al ToppoSpoianoAmbraFrattaVoluntasMonte S.SavinoSarteanoTerontolaOlmoChiancianoPoliziana

Squadra Punti111198888777644431

Progetto scudoValdichiana

L’impegno del Calcit-Valdi -chia na nel settore socio-sanitario si sta motivandoper il prossimo futuro, è

proprio in questi giorni il suoavvio effettivo, verso una qualifica-ta rete di assistenza per darerisposte curative e soprattutto disostegno di vario genere in parti-colari casi di certa gravità delmale.

L’ambizioso progetto del Calcitfortemente supportato dalla fattivapartecipazione dell’Asl/8 e di tuttele amministrazioni locali dellaValdichiana, che in questo delicatospaccato non hanno esitato a daretutto l’aiuto possibile, sia moraleche finanziario, è pertanto quellodi dare assistenza domiciliareattraverso la partecipazione capil-lare e decisiva dei medici difamiglia, medici specialisti in curepalliative, medici specialisti inoncologia ed infermieri professio-nali. Rilevante sarà anche la figuradi uno psicologo che dovrà daretutto quel supporto morale verso ilmalato ed ovviamente verso l’inte-

ra famiglia.Il servizio che sarà attivo 24

ore su 24 coprirà tutta la nostraValdichiana e sarà raggiungibileattraverso una rete cellulare.

La sede del Calcit-Valdichianaespressamente voluta nel nuovoospedale di Fratta è già attiva perdare migliori e dettagliate infor-mazioni sullo sviluppo del delicatoe utile servizio ed abbiamo accen-nato al sostegno finanziario che ilCalcit e le amministrazioni localigià riservano a questa iniziativache sarà onerosa, ma ciò non hafatto desistere dalla volontàassoluta di offrire quelle doveroserisposte che una società civile de.ve dare proprio nel momento delbisogno. Sarà necessario però cheanche tutti i cittadini, attraversovarie forme, del resto come hannosempre generosamente fatto,possano sostenere e moralmentee poi anche finanziariamentequesto impegno di grande respiroculturale e sociale.

L’addetto stampa Ivan Landi

gni, cene, premiazioni e spettaco-li. Tutto questo è Championshow,a Pesaro dal 10 al 13 novembretutti i giorni dalle 9.00 alle 22.00.

I biglietti per assistere all’e-vento e visitare la grande areaespositiva costano 25 euro(giornaliero), 45 euro )abbona-mento 4 giorni), 15 euro (ridottominori di 14 anni e over 65).

Nelle ultime due partite dispu-tate, la Fratta ha raccolto soltantola metà dei punti in palio, prima èritornata sconfitta da Pieve alToppo con un risultato all’inglese,2-0, quindi si è rifatta immediata-mente la settimana seguente incasa contro la neo promossa

compito dell’allenatore è quello diin fondere le giuste motivazioni aipropri giocatori.

Domenica prossima ci sarà lariprova a Rapolano, guarda casocontro una delle prime in gradua-toria.

Mister Marchesini

Una interessante iniziativa

Gruppo sportivo Fossa del Lupo

Questo progetto prevede di fornire una assistenzadomiciliare per aiutare gli anziani e malati di tutte le famiglie della nostra realtà

Lupo è particolarmente attivoan che per altre attività ed infattiper l’8 dicembre ha realizzatouna gita che potrà interessarenumerosi cortonesi.

E’ prevista la visita a CastelRon colo ed ai mercatini di Na -ta le a Bolzano.

Per esperienza dobbiamote stimoniare che nel Trentino,come nella vicina Austria ilNatale viene vissuto con unospi rito che avvolge, spirito chepurtroppo dalle nostre parti ab -biamo perso.

Chi fosse interessato può te -lefonare ad Alfredo Mammoli0575/62.752 oppure cell. 335/ -83.76.149.

Per un’ulteriore informa-zione ricordiamo che la parten-za avverrà da Fossa del Lupo eda Camucia alle ore 05,00, consoste lungo il percorso. Arrivoprevisto a Castel Roncolo alleore 10,00 e visita guidata delborgo. Alle ore 12.00 è previstala partenza per Bolzano conpranzo tipico nel ristorante.

Successivamente sarà pos -si bile girare per i mercatini egu stare quell’area “natalizia”.

Costo a persona con unminimo di 50 partecipanti, 57euro.

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SPORTL’ETRURIA N. 19 31 OTTOBRE 2005

PAGINA 15

Promozione N.Cortona Camucia

me glio il valore reale al di là dellasom ma degli elementi della for -ma zione di Sideri.

La squadra femminile ha avutoun esordio ottimo come del restoci ha abituato in questi anni conSabatini alla guida.

La prima gara è stata giocata aFirenze contro la forte Sales è statavinta al tie-break anche se era le -cito attendersi qualcosa di megliovi sto che la squadra Cortonese èsta ta in vantaggio 2 a 0.

La gara di esordio in casa èstata contro il Colle Val D’Elsa equi le ragazze allenate da Sabatininon hanno dato scampo alle av -versarie vincendo con un deciso 3a 1.

Un buon avvio dicevamo comesempre in questi anni, auguriamo-ci che in questo campionato si ar -rivi a giocare i play off con mag -giore determinazione e magarianche un pizzico di fortuna in più.

Riccardo Fiorenzuoli

Dopo la quinta partitagiocata in questo cam -pionato la squadra a -rancione “vanta” solo

quattro punti in classifica pro -venienti dai quattro pareggiconseguiti e pur avendo persouna sola volta la sua classificaè tutt’altro che esaltante anchese è giusto analizzare con ob -biettività la situazione.

Nella gara d’esordio controil San Quirico gli atleti allenatida Cipriani possono recrimina-re per diverse occasioni chehanno impedito di assicurarsila gara. Non si sono concretiz-zate per un nonnulla ed ancheun pizzico di sfortuna; 2 a 2 ilrisultato finale.

La gara successiva contro ilCa vriglia in casa è terminatacon un roccambolesco 3 a 3 incui la difesa arancione devefare qualche “mea culpa” ma

Tennis Club Cortona

Pallavolo Cortona Volley

Sabato 15 ottobre è comincia-ta l’annata agonistica 2005/ -06 per la squadra maschiledella società Cortona Volley

che quest’anno gioca nel girone Edella serie B2; nella stessa data ècominciato anche il campionatodella squadra femminile della so -cietà che è inserita nel girone Adella serie D.

La rosa della squadra maschileallenata da Enzo Sideri è stata rin -novata per ben 5 elementi e que -sto ha comportato indubbi e diffi-coltà nel gestire il gruppo in pre -parazione e nelle prime uscite del -la squadra in particolare in quelledi Coppa.

La prima gara, contro il SanSepolcro ha evidenziato problemidi amalgama e diverse difficoltàtecniche e atletiche ma già dallegare contro il Castiglion del Lago eil Città di Castello la squadra haevidenziato buoni miglioramentisino a giocare già ottime gare nellepartite di ritorno con le medesimeformazioni tanto da far pensareche la squadra fosse già ad undiscreto livello di preparazione fi -sica e tecnico-tattica per l’iniziodel campionato.

L’esordio nel campionato diserie B2 vedeva la squadra delpresidente Francesco Vinciarelliandare in quel di Perugia ad af -frontare il Cus Perugia.

La prima partita in un campio-nato è sempre delicata e lo èancor di più se la squadra che lava giocare in trasferta è una neo-promossa senza esperienza della

se rie B2, un livello impegnativocon avversari tenaci e più abituatia giocare a certi livelli.

Gli atleti allenati da Sideri in -vece hanno avuto un ottimo im -patto con il campionato “an dan -do” subito forte anche se forse èman cata l'esperienza giusta perchiudere la partita che i Peruginisono riusciti ad portare sino al 2pari.

A questo punto la squadraCortonese si è “risvegliata” ed èan data a chiudere la partita se pural tie-break, due punti meritatissi-mi che potevano essere benissimotre.

La seconda gara del calenda-rio prevedeva l’esordio tra le mu -ra amiche, a Terontola, sabato 22ot tobre ma contro una delle fa vo -rite di questo torneo ovvero GreenLine di Rimini.

Poco hanno potuto gli atletidel Cortona Volley in questo casonon riuscendo ad ostacolare piùdi tanto gli avversari efficacemen-te; è stata comunque una bellapartita ma con la nostra squadrain evidente difficoltà tecniche e die sperienza dove invece gli avversa-ri hanno costruito i punti che han -no fatto la differenza.

Il 3 a 0 finale comunque ren -de poca giustizia alla volontà co -riacea dei ragazzi di Sideri di“ven dere cara la pelle” anche sealla fine il netto vantaggio degli av -versari ha rispecchiato i valori incampo.

Adesso la squadra è attesa dadue trasferte difficili che daranno

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tutto sommato la squadra ave -va meritato sinanche il bottinopieno.

Non c’è da recriminare piùdi tanto sulla gara in trasferta aPoppi dove lo 0 a 0 finale po -teva starci ma tutto sommato èstata ancora una volta la squa -dra arancione a recriminare dipiù; così nelle prime tre gare sipuò dire che gli arancioni ab -biano perso punti preziosi cheora mancano notevolmentenella classifica.

Il resto è storia recente eab bastanza misera: la sconfittasubita in casa contro il Gras -sina è maturata in virtù di unagara strana e un po' condizio-nata dalle decisioni sin troppofiscali e un po' affrettate del -l’arbitro.

Infatti i padroni di casa e -rano andati in vantaggio conMattiucci alla fine del primotempo ma poi in dieci minutivenivano espulsi due giocatoriarancioni e la partita chiara-mente “girava” con gli espertiospiti capaci di far propria lagara senza fretta con un 3 a 1finale frutto soprattutto delladoppia superiorità numerica incampo.

L’ultimo pareggio consegui-to è stato quello contro il SanRocco in trasferta in una garain cui gli arancioni non hannoda recriminare ed il risultatofi nale di 1 a 1 è sembrato andarbe ne ad entrambe le formazio-ni.

Certo dopo il vantaggio deilocali ed il pareggio degli a -rancioni se i nostri giocatori a -vessero “creduto” un po' di piùnel risultato avrebbero potutofar loro l’intera posta visto che i

locali hanno giocato gli ultimiventi minuti in dieci uomini.

Una classifica misera dice -vamo che è necessario siaincrementata al più presto macerto sarà ben difficile farlonella prossima gara degli a -rancioni che è quella contro lacapoclassifica Pianese se pursul terreno amico dello stadioSanti Tiezzi.

La squadra di Cipriani èstranamente poco concreta puravendo tra le sue fila elementiaffidabili in difesa un centro-campo veloce ed interditore edun attacco composto da e -lementi voluti dallo stessoallenatore e quindi in linea conil sistema di gioco del tecnico.

La novità nell’ultima gara èche nessun arancione è statoespulso e questo può contaremolto nelle prossime partite ecerto su questo aspetto societàe tecnico devono lavorare an -cora.

R.Fiorenzuoli

4 pareggi non “rendono” in classificaE’ cominciato il campionato di Serie B2

Dal 12 al 16 ottobre unanutrita partecipazione ditennisti cortonesi alla“Fun Cup 2005” a Porto

Rose in Slovenia.E’ ormai una tradizione colti-

vata con intelligenza dal maestrodi tennis Davide Gregianin.

Da qualche anno si organiz-

zano nel Tennis Club Cortona dellefasi eliminatorie che determinanouna classifica di giocatori chepossono partecipare a questamanifestazione slovena.

Quest’anno la squadra Overcostituita dal maresciallo ClaudioCalicchio, da Gianfranco Cuculi e

Placido Cardinali si è ben com -portata nel Torneo B di questa FanCup 2005.

La squadra Over è giunta insemifinale, traguardo importante,che testimonia l’impegno sportivodei tre atleti cortonesi.

In altre categorie hannopartecipato anche altre tennisti

cortonesi, Luciano Catani, AngeloLa Braca, nelle categorie Open.

Sfortunata è stata la parteci-pazione della nostra atleta corto-nese Elisabetta Poccetti che non èpotuta scendere in campo perinfortunio. Il figlio Stefano è giuntoin semifinale nel Torneo Giovani.

PianeseVicchioSinalungheseCastiglioneseS.RoccoS.QuiricoRosiaB.BruniV.GrassinaPian di ScòPoppiF.Bel VerdeTegoletoN.Cortona CamuciaCavrigliaValdarbia

Squadra Punti10988777766654433

CALCIT “Cortona - Valdichiana”Comitato Autonomo Lotta contro i Tumori

SEDE DI CORTONAAssociazione O.N.L.U.S. Patrocinata dal Comune di Cortona

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Elenco n. 1 del 2005

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G.S. Esordienti TerontolaForza ragazziDomenica 23 ottobre è ter -

minato il girone di andatadel campionato del G.S.Esordienti Te ron tola.

Quest’anno i ragazzi sono al le -nati da Carlo Topini, una personaveramente brava, professionale econ una grande esperienza datoche allena da ben 30 anni.

La compagine è veramentesod disfatta del mister, anche, selui, deve ancora lavorare per ar -rivare a dei buoni risultati.

Le partite giocate sono statecin que; con il Tuscar hanno pa -reggiato 2-2, con la Castiglionesehanno vinto 4-2, con il PonteArezzo hanno vinto 4-0, con il

Cortona Camucia hanno perso 5-1e infine con il Tegoleto hanno per -so 1-0.

Fino ad ora il capocannoniereè Nicolò Persiani con 5 reti, segueHendry con 4, Nicola Solfanelli,Marco Chiovoloni e Emit Sing con1 goal.

Un plauso al nuovo mister ealla squadra, perché con la ri -presa del campionato con il gi -rone di ritorno domenica 13 no -vembre al Farinaio contro il Tu -scar, ci sia vo glia di vittoria perarrivare in vetta alla classifica; cosìdurante questo periodo … sottocon gli allenamenti!

G.B.

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La scomparsa di don Dario AlunnoLa festa nella festaFesta della castagna

Troppi pareggi per il N. Cortona Camucia

Camucia calcio da recordT.C. Cortona in Slovenia