ISTITUTO COMPRENSIVO VICENZA 10 · Bullismo: qual è la differenza tra gioco e prevaricazione? Non...

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ISTITUTO COMPRENSIVO VICENZA 10

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Identikit del bullo

Entra per la prima volta nell’ordinamento una puntuale definizione legislativa di

bullismo e cyberbullismo:

«Bullismo è l’aggressione o la molestia ripetuta a danno di una vittima in grado

di provocarle ansia, isolarla o emarginarla attraverso vessazioni, pressioni,

violenze fisiche o psicologiche, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese

o derisioni. Se tali atti si realizzano con strumenti informatici si ha il bullismo

telematico».

Squilibrio

di potere

Ripetizione

delle azioni

Intenzionalità

dell’azione

Il bullo sa che c’è uno

squilibrio di potere tra

lui e la vittima; ha

solitamente un carattere

forte; ha bisogno di

dominare; ha bisogno di

accrescere la sua fama

nel gruppo; gode nel

vedere le reazioni della

vittima.

Le azioni si ripetono, dentro

ma anche fuori la scuola; la

ripetizione sottolinea il potere

che nasce dalla convinzione di

essere impunibili.

Non sono azioni

casuali, ma

spesso sono

progettate e agite

in particolari

momenti collettivi

e poco sorvegliati.

La presenza di un

«pubblico» di pari

è spesso un

incentivo per il

bullo. Non è mai

uno scherzo.

Tre elementi fondamentali del bullismo

Bullismo:qual è la differenza tra gioco e prevaricazione?

Non c’è l’intento di far male

Non c’è l’intenzione di agire in modo scorretto

Gioco

Intenzione di commettere un’azione prepotente, che poi si ripete più volte

Intenzione di prendere di mira specialmente persone fragili

Bullismo

È interazione È

prevaricazione

Fa ridere e diverte entrambi

Gesto di cattivo gusto o particolarmente aggressivo, che non fa ridere e divertire la persona che lo subisce, ma NON c’è l’intenzione di far del male e ripetizione continua.

Non intacca l’autostima

La vittima non è in grado di reagire e di affrontare il bullo e i suoi seguaci

Scherno

BULLISMO: un insieme di comportamenti

Sono coinvolti gli studenti della classe e/o dell'Istituto.

Generalmente solo chi ha un carattere forte, capace di imporsi, puòdiventare un bullo.

I bulli sono studenti, compagni di classe o d’Istituto, conosciuti dalla vittima.

Le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola, sonocircoscritte ad un determinato ambiente.

Le azioni di bullismo avvengono durante l'orario scolastico o nel tragitto casa-scuola, scuola-casa.

Bisogno del bullo di dominare nelle relazioni interpersonali attraverso ilcontatto diretto con la vittima.

Reazioni evidenti da parte della vittima e visibili nell'atto dell'azione dibullismo.

Tendenza a sottrarsi da responsabilità portando su un piano scherzoso leazioni di violenza.

Bullismo: identikit

Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi, spesso

senza farsi riconoscere - ossia in modo anonimo - nelle

case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento

della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini,

video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui

siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi

cyberbullismo.

IL CYBERBULLISMO definisce un insieme di azioni

aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un

gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms,

mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging,

siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare

danni ad un coetaneo incapace a difendersi.

Il cyberbullismo (ossia “BULLISMO" online)è il termine che indica atti di bullismo e dimolestia effettuati tramite mezzielettronici come l‘e-mail, la messaggisticaistantanea, i blog, i telefoni cellulari, e/o isiti web.

Come il bullismo nella vita reale, ilcyberbullismo può costituire unaviolazione del Codice civile, del Codicepenale e, per quanto riguarda il nostropaese, del Codice della Privacy.

Squilibrio

di potere

Ripetizione

delle azioni

Intenzionalità

dell’azione

Anonimato

Facilità di accessoSenza spazio e senza tempo

Pubblico più vasto

Permanenza nel tempo

Rapida diffusione

Dal bullismo al cyberbullismo

➢ Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo.

➢ Chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, può diventare cyberbullo.

➢ I cyberbulli possono essere anonimi e sollecitare la partecipazione di altri"amici" anonimi, in modo che la vittima non sappia con chi sta interagendo.

➢ Il materiale utilizzato per azioni di cyberbullismo può essere diffuso in tutto ilmondo: una volta messo in rete non si può più eliminare.

➢ Le comunicazioni aggressive possono avvenire 24 ore su 24

➢ I cyberbulli hanno ampia libertà nel poter fare online ciò che non potrebberofare nella vita reale.

➢ Il cyberbullo ha la percezione di essere invisibile perché compie azioni che sicelano dietro la tecnologia.

➢ Assenza di reazioni visibili da parte della vittima che non consentono alcyberbullo di vedere gli effetti delle proprie azioni.

➢ Sdoppiamento della personalità: le conseguenze delle proprie azioni vengonoattribuite al "profilo utente" creato.

Cyberbulling: in relazione all’età e ai mezzi

12 – 13 anni: Cellulare 26.3% Internet 20.5%

14 - 15 anni: Cellulare 45.8% Internet 42.4%

16 – 17 anni: Cellulare 27.9% Internet 37.1%

Alcune riflessioni insieme: perché secondo voi l’età più a rischio è proprio quella tra i 14 e i 15 anni?

Provate a discuterne insieme e a fare le vostre considerazioni.

Aiuta un amico

Ascolta più che parlarePoniti in una posizione di ascolto. Evita di dare giudizi o di dire troppo la tua: lo aiuterà ad aprirsi di più. Sfogarsi è già un modo per stare meglio.Chiedi consiglio a un adultoNon sentirti sotto pressione se non sai che fare. Fatti aiutare anche tu. Chiedere aiuto a un adulto può essere proprio il modo migliore per aiutare il tuo amico.Non forzare nessuno a parlareSe non vuole non insistere all'infinito. Fagli sapere che tu sarai sempre disponibile ad ascoltare e che non lo giudicherai.Prova a dirgli cosa ti preoccupaSe inizi tu la conversazione, perché hai visto che qualcosa non va, prova a dirgli cosa ti preoccupa. E che gli stai parlando solo perché ci tieni a lui, non per giudicarlo o altro.Se c'è un pericolo concreto, agisciSe capisci che la situazione è molto rischiosa, agisci chiedendo aiuto a un genitore o a un insegnante o direttamente alla polizia, anche contro la volontà della vittima. Un giorno di ringrazierà.Consiglia di salvare i messaggiSe la persona in difficoltà è vittima di un cyberbullismo possono essere una prova.

Se capisci che un tuo amico o una tua amica si trovano in unproblema serio legato a internet, prova ad aiutarli: puòdavvero essere importante. Puoi tirarli fuori da un bruttoguaio o aiutarli a farsi aiutare da un adulto.

FAI SENTIRE LA TUA VOCE!!!

Parlane con i tuoi genitori.

Parlane con qualche insegnante.

Parlale con un compagno di cui ti fidi.

Il silenzio rende ancora più fragili

Escludete?

Fate pettegolezzi ?

Allontanate?

Giudicate gli altri?

Deridete?

Vi sentite più forti quando dominate?

Portate rancore per qualcuno?

Segretamente invidiate qualcun altro?

Pensateci e smettetela!

Voi potete essere miglioriISTITUTO COMPRENSIVO VICENZA 10