L'Etruria n. dodici 2005 · nelle case. Ma attenzione anche se ... titoloni su quotidiani a...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 L ETRURIA PAGINA 1 di Laura Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIII - N° 12 - Giovedì 30 giugno 2005 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] cassette audio e video. Per tutti i materiali ingombranti resta attivo il servizio di ritiro gratuito a do- micilio attraverso il numero verde della Sogepu e per le sfalci, le ramaglie e il legno il conferimento gratuito nei cassonetti vicino alla piscina comunale di Camucia. Una cambio di abitudini non certo facile, ma che in altre realtà più grandi e anche in alcuni co- muni limitrofi sta già dando i pro- pri frutti. “Sono consapevole che si tratta di un grosso cambiamento per i cittadini - commenta il primo cittadino Andrea Vignini - per questo mi appello alla collabora- zione e alla pazienza di tutti. Con questa operazione contiamo non solo di aumentare lo smaltimento differenziato dei rifiuti avvicinan- doci sempre di più alle percentua- li previste dalla legge, ma anche di dare alla città un aspetto estetico e sanitario migliore. E in futuro, se l’operazione darà i suoi frutti, anche di poter alleggerire ai cittadini le tasse do- vute per lo smaltimento dei ri- fiuti”. Ma attenzione: anche se la raccolta da parte degli addetti sarà giornaliera, ogni mattina il cittadi- no potrà lasciare fuori dalla porta solo i sacchetti previsti dalla tabella di smaltimento. Il lunedì e il giovedì la raccoltà interesserà il rifiuto indifferenziato, il martedì e il sabato quello organico, il mercoledì il multimateriale e il venerdì la carta e il cartone. Una considerazione che andrà verificata sul campo. I bidoni per i rifiuti organici sono troppo piccoli e difficilmente la gente potrà tene- re questo tipo di rifiuto a lungo nelle case. Ma attenzione anche se la raccolta differenziata rappre- senterà per i residenti del centro storico un “obbligato”, seppur co- scienzioso, lavoro aggiuntivo, con l’avvio di questo nuovo servizio, sarà possibile vedere all’opera anche un nuovo mezzo meccanico per la pulizia delle strade “Si tratta di nuova spazzatrice meccanica - commenta il sindaco Vignini - capace di arrivare anche nei vicoli più angusti, che concorrerà certa- mente a rendere più bella e vivibi- le la nostra città”. L a prossima novità per il Co- mune di Cortona si chia- merà raccolta differenziata e porta a porta. Lo slogan recita: “... sarà utile per noi, per i nostri figli e per l’ambiente”, ovvero...premesse non da poco. Una vera e propria rivoluzione nella sostanza dei fatti, che per il momento vedrà protagonisti i soli cittadini residenti all’interno delle mura del centro storico cortone- se. La data è già stata fissata: 4 luglio, in piena e “calda” estate metereologica e turistica, giorno in cui spariranno anche i casso- netti stradali. A partire dal 15 giugno, co- munque, è partita la campagna informativa presso le famiglie ad opera della polizia municipale, responsabile di questo nuovo ser- vizio insieme alla società Sogepu. Gli addetti stanno distribuendo i depliant con le istruzioni e conse- gnando i sacchetti e le pattumiere necessarie per compiere l’opera- zione. Quattro le categorie che do- vranno essere quotidianamente trattate in maniera differente. Si comincia con l’umido organico. Per la loro eliminazione non sarà indispensabile uno specifico sac- chetto colorato, ma verrà conse- gnata alle famiglie una biopat- tumiera. Colore giallo, invece per i sacchetti che dovranno contenere carta e cartoni, ma anche scatole per alimenti e blister. Si passa all’azzurro per il cosiddetto “mul- timateriale”, in pratica, contenitori di vetro, plastica e alluminio comprese le borse per la spesa, le lattine e le scatolette in banda stagnata. Nella quarta ed ultima catego- ria, invece, viene compreso tutto il resto ovvero il “rifiuto indifferen- ziato” cioè, tanto per fare qualche esempio, oggetti come gomma, stracci sporchi, carta o copertine plastificate, ma anche pannolini e assorbenti, polveri dell’aspirapol- vere, giocattoli, cocci di vaso e A Cortona mancano i marciapiedi Pulizia centro storico Arredo urbano Dal 4 luglio parte la raccolta differenziata porta a porta. Perplessità. per i tempi di raccolta dell’umido organico U n mio impegno da quan- do sono in consiglio co- munale, è sempre stato quello di sollecitare l’Am- ministrazione a porre un partico- lare riguardo nei confronti della pulizia del centro storico. La mia non è certo una posizione di cam- panilismo nei confronti delle altre realtà del comune ma nasce da una seria riflessione. Come è vero che Camucia, Terontola, Merca- tale sono i motori trainanti per l’economia agricola e commercia- le del comune, è altrettanto vero che Cortona è il motore trainante del turismo e di tutto l’indotto legato ad esso. Turismo vuol dire accogliere i turisti con manifestazioni, arte culinaria, cultura in generale ma significa anche presentare una città accogliente e pulita. Faccio soltanto due esempi che sono però esemplificatori della situazione in cui versa attual- mente la nostra città: le scalette di S. Andrea che vanno da piazza Signorelli in via Roma, quindi proprio sotto il palazzo comunale, vicolo Forno di Sasso traversa di via Ghibellina, via Ghibellina con tre ristoranti ed un albergo. Dopo aver fatto diverse inter- rogazioni sulla pulizia ecco che oggi, dopo aver ricevuto le solite risposte in politichese praticamen- te non risposte, all’inizio della nuova estate, il turista, o peggio ancora, il cittadino che percorre quotidianamente questi luoghi, crede di trovarsi in una periferia degradata di una qualsiasi metro- poli: strada piena di “erba mor- raiola” in via forno di Sasso; car- tacce, urina umana, vomito “in- decente” a vedersi ma soprattutto “vomitevole” da percepire con l’o- dorato nelle scalette di S. Andrea: queste non sono in queste condi- zioni saltuariamente ma tutte le notti vengono usate come latrina pubblica probabilmente da ra- gazzi maleducati ed ubriachi; via Ghibellina è sempre piena di cartacce e le macchine parcheg- giate sembrano “concimaie” pie- ne come sono si escrementi. Quindi, pubblicamente, a nome anche dell’intera cittadinan- za, rinnovo la richiesta di maggio- re pulizia di tutta la città (compre- so le strade secondarie perché anch’esse sono abitate e percorse da persone con gli stessi diritti di coloro che abitano in via Nazio- nale), di un lavaggio pluri settima- nale di alcune strade di maggior transito e con maggior sporcizia (ci sono luoghi in Cortona usati, come già detto, alla stregua di latrine e ci sono luoghi pieni di escrementi di piccioni e cani), un maggior controllo da parte del corpo dei VV.UU., un lampione che illumini le sopraccitate Scalette di S. Andrea che avrebbe il duplice scopo di valorizzare il centro della città e di fare da deterrente a questi giovani male- ducati, l’utilizzo di una spazzatrice meccanica in tutte le strade acces- sibili ma con l’ordinanza comuna- le di lasciare libere le strade in certi orari al mattino presto in modo da permettere una pulizia completa ed accurata come fanno in tutte le città civili. Mi rivolgo ancora una volta ai nostri illuminati amministratori:” per le cose che io normalmente faccio notare o che richiedo, non ci vogliono fondi speciali, non ci vogliono mutui, non ci vogliono progetti faraonici, ci vuole soltan- to buon senso, ci vuole che il sindaco o l’assessore ad hoc apra- no un po’ gli occhi o il naso e prendano le decisioni del caso, il tutto senza quasi spendere una lira perché è soltanto ordinaria amministrazione”. Dott. Umberto Santiccioli L a nostra Amministrazione Comunale, negli ultimi me- si, forse sulla spinta di quella del vicino Comune di Arezzo, che però di soldi da spen- dere ne ha un bel po’ grazie all’af- fare “Farmaceutica”, si è lanciata in un piano di grandi investimenti edilizi, non indifferente. L’ultimo in ordine di tempo, con conferenze stampa, e relativi titoloni su quotidiani a tiratura nazionale, è stato l’annuncio del- l’imminente inizio dei lavori del nuovo complesso cimiteriale di Camucia, che costerà ben due mi- lioni di Euro, (4 miliardi delle vec- chie lire), e che verrà finanziato interamente con la formula del “project financing”, che, per i non ferrati della materia, significa semplicemente che si aspetta qual- che genialoide privato che investa denaro. Ora, che qualche fenomeno investa 4 miliardi di vecchie lire sul cimitero, bah, vorrò proprio vederlo, in attesa, ci permettiamo di suggerire all’Amministrazione, di spendere quel poco denaro che c’è in cassa (se c’è davvero denaro in cassa!) su opere minori, ma che comunque alla fin fine sono graditissime alla popolazione. Una su tutte i marciapiedi a Cortona, o meglio lungo quelle strade adiacenti il perimetro delle mura. Alcuni cittadini mi hanno fer- mato chiedendo di scrivere qual- cosa a riguardo, ed eccomi qua. Beh, dopo qualche sopralluo- go, c’è da dire che non è facilissi- mo costruire nuovi marciapiedi senza andare ad intaccare qualche parcheggio, o peggio, senza re- stringere la carreggiata di alcune strade, ma è altresì vero, che in molti casi, specialmente durante i giorni festivi, in certe punti, le auto fanno davvero la barba ai pedoni! C’è anche la testimonianza di un signore che dice: “Beh, finché sono semplici pedoni, basta che facciano un po’ di attenzione e che quando passano le auto si ritrag- gono un po’ indietro, ed il proble- ma non sussiste; ma il dramma è quando ci sono le mamme con i passeggini, lì si, che davvero le auto passano ad un centimetro dalle carrozzelle”. Per non parlare poi, di un autista di autobus, il quale ci dice che effettivamente, in certi punti, davvero lui con le ruote del suo mezzo mette in serio pericolo l’incolumità dei pedoni. Si, certo, quando in un futuro si spera prossimo, il parcheggio dello Spirito Santo sarà pienamen- te a regime, con le scale mobili molti problemi saranno risolti, ma il parcheggione, copre solamente un decimo del perimetro delle mura, ed in molti altri punti, i problemi resteranno comunque irrisolti. Beh, di nuovo il dado è tratto, attendiamo dalla nostra Ammini- strazione, risposte esaudienti. Stefano Bistarelli Rivoluzione nei rifiuti L’iniziativa è riservata al centro storico di Cortona

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

L’ETRURIA

PAGINA 1

di Laura Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIII - N° 12 - Giovedì 30 giugno 2005 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

cassette audio e video. Per tutti imateriali ingombranti resta attivoil servizio di ritiro gratuito a do -micilio attraverso il numero verdedella Sogepu e per le sfalci, leramaglie e il legno il conferimentogratuito nei cassonetti vicino allapiscina comunale di Camucia.

Una cambio di abitudini noncerto facile, ma che in altre realtàpiù grandi e anche in alcuni co -muni limitrofi sta già dando i pro -pri frutti.

“Sono consapevole che sitratta di un grosso cambiamentoper i cittadini - commenta il primocittadino Andrea Vignini - perquesto mi appello alla collabora-zione e alla pazienza di tutti. Conquesta operazione contiamo nonsolo di aumentare lo smaltimentodifferenziato dei rifiuti avvicinan-doci sempre di più alle percentua-li previste dalla legge, ma anche didare alla città un aspetto estetico esanitario migliore.

E in futuro, se l’operazioneda rà i suoi frutti, anche di poteralleggerire ai cittadini le tasse do -vute per lo smaltimento dei ri -

fiuti”. Ma attenzione: anche se la

raccolta da parte degli addetti saràgiornaliera, ogni mattina il cittadi-no potrà lasciare fuori dalla portasolo i sacchetti previsti dallatabella di smaltimento. Il lunedì eil giovedì la rac coltà interesserà ilrifiuto indifferenziato, il martedì eil sabato quel lo or ganico, ilmercoledì il multimateriale e ilvenerdì la carta e il cartone.

Una considerazione che andràverificata sul campo. I bidoni per irifiuti organici sono troppo piccolie difficilmente la gente potrà te ne -re questo tipo di rifiuto a lungonelle case. Ma attenzione anche sela raccolta differenziata rappre-senterà per i residenti del centrostorico un “obbligato”, sep pur co -scienzioso, lavoro ag giuntivo, conl’avvio di questo nuo vo servizio,sarà possibile vedere all’operaanche un nuovo mezzo meccanicoper la pulizia delle strade “Si trattadi nuova spazzatrice meccanica -commenta il sindaco Vignini -capace di arrivare anche nei vicolipiù angusti, che concorrerà certa-mente a rendere più bella e vivibi-le la nostra città”.

La prossima novità per il Co -mune di Cortona si chia -merà raccolta differenziatae porta a porta. Lo sloganrecita: “...sarà utile per noi, per inostri figli e per l’ambiente”,ovvero...premesse non da poco.Una vera e propria rivoluzionenella sostanza dei fatti, che per ilmomento vedrà protagonisti i solicittadini residenti all’interno dellemura del centro storico cortone-se. La data è già stata fissata: 4luglio, in piena e “calda” estatemetereologica e turistica, giornoin cui spariranno anche i casso-netti stradali.

A partire dal 15 giugno, co -munque, è partita la campagnainformativa presso le famiglie adopera della polizia municipale,responsabile di questo nuovo ser -vizio insieme alla società Sogepu.Gli addetti stanno distribuendo idepliant con le istruzioni e conse-gnando i sacchetti e le pattumierenecessarie per compiere l’opera-zione.

Quattro le categorie che do -vranno essere quotidianamentetrat tate in maniera differente. Sicomincia con l’umido organico.Per la loro eliminazione non saràindispensabile uno specifico sac -chetto colorato, ma verrà conse-gnata alle famiglie una bio pat -tumiera. Colore giallo, invece per isacchetti che dovranno con tenerecarta e cartoni, ma anche scatoleper alimenti e blister. Si passaall’azzurro per il cosiddetto “mul -timateriale”, in pratica, con tenitoridi vetro, plastica e alluminiocomprese le borse per la spe sa, lelattine e le scatolette in ban dastagnata.

Nella quarta ed ultima catego-ria, invece, viene compreso tutto ilresto ovvero il “rifiuto indifferen-ziato” cioè, tanto per fare qualcheesempio, oggetti come gomma,stracci sporchi, carta o copertineplastificate, ma anche pannolini eassorbenti, polveri dell’aspirapol-vere, giocattoli, cocci di vaso e

A Cortona mancano i marciapiediPulizia centro storico Arredo urbano

Dal 4 luglio parte la raccolta differenziata porta a porta. Perplessità. per i tempi di raccolta dell’umido organico

Un mio impegno da quan -do sono in consiglio co -mu nale, è sempre statoquel lo di sollecitare l’Am -mi ni stra zio ne a porre un partico-lare riguardo nei confronti dellapulizia del centro storico. La mianon è certo una posizione di cam -panilismo nei confronti delle altrerealtà del comune ma nasce dauna seria riflessione. Come è veroche Camucia, Terontola, Merca -tale sono i motori trainanti perl’economia agricola e commercia-le del comune, è altrettanto veroche Cortona è il motore trainantedel turismo e di tutto l’indotto

legato ad esso.Turismo vuol dire accogliere i

turisti con manifestazioni, arteculinaria, cultura in generale masignifica anche presentare unacittà accogliente e pulita.

Faccio soltanto due esempiche sono però esemplificatoridella situazione in cui versa attual-mente la nostra città: le scalette diS. Andrea che vanno da piazzaSignorelli in via Roma, quindiproprio sotto il palazzo comunale,vicolo Forno di Sasso traversa divia Ghibellina, via Ghibellina contre ristoranti ed un albergo.

Dopo aver fatto diverse inter-rogazioni sulla pulizia ecco cheoggi, dopo aver ricevuto le soliterisposte in politichese praticamen-te non risposte, all’inizio dellanuova estate, il turista, o peggioancora, il cittadino che percorrequotidianamente questi luoghi,crede di trovarsi in una periferiadegradata di una qualsiasi metro-poli: strada piena di “erba mor -raiola” in via forno di Sasso; car -tacce, urina umana, vomito “in -decente” a vedersi ma soprattutto“vo mitevole” da percepire con l’o -dorato nelle scalette di S. Andrea:queste non sono in queste condi-zioni saltuariamente ma tutte lenotti vengono usate come latrinapub blica probabilmente da ra -gazzi maleducati ed ubriachi; viaGhi bellina è sempre piena dicartacce e le macchine parcheg-giate sem brano “concimaie” pie -ne come sono si escrementi.

Quindi, pubblicamente, anome anche dell’intera cittadinan-

za, rinnovo la richiesta di maggio-re pulizia di tutta la città (compre-so le strade secondarie perchéanch’esse sono abitate e percorseda persone con gli stessi diritti dicoloro che abitano in via Nazio -nale), di un lavaggio pluri settima-nale di alcune strade di maggiortransito e con maggior sporcizia(ci sono luoghi in Cortona usati,come già detto, alla stregua dilatrine e ci sono luoghi pieni diescrementi di piccioni e cani), unmaggior controllo da parte delcorpo dei VV.UU., un lampioneche illumini le sopraccitateScalette di S. Andrea che avrebbeil duplice scopo di valorizzare ilcentro della città e di fare dadeterrente a questi giovani male -ducati, l’utilizzo di una spazzatricemeccanica in tutte le strade acces-sibili ma con l’ordinanza comuna-le di lasciare libere le strade incerti orari al mattino presto inmodo da permettere una puliziacompleta ed accurata come fannoin tutte le città civili.

Mi rivolgo ancora una volta ainostri illuminati amministratori:”per le cose che io normalmentefaccio notare o che richiedo, nonci vogliono fondi speciali, non civogliono mutui, non ci voglionoprogetti faraonici, ci vuole soltan-to buon senso, ci vuole che ilsindaco o l’assessore ad hoc apra -no un po’ gli occhi o il naso eprendano le decisioni del caso, iltutto senza quasi spendere unalira perché è soltanto ordinariaamministrazione”.

Dott. Umberto Santiccioli

La nostra AmministrazioneCo munale, negli ultimi me -si, forse sulla spinta diquella del vicino Comune diArezzo, che però di soldi da spen -dere ne ha un bel po’ grazie all’af-fare “Farmaceutica”, si è lanciatain un piano di grandi investimentiedilizi, non indifferente.

L’ultimo in ordine di tempo,con conferenze stampa, e relativititoloni su quotidiani a tiraturanazionale, è stato l’annuncio del -l’imminente inizio dei lavori delnuovo complesso cimiteriale diCamucia, che costerà ben due mi -lioni di Euro, (4 miliardi delle vec -chie li re), e che verrà finanziatoin teramente con la formula del“project financing”, che, per i nonferrati della materia, significasemplicemente che si aspetta qual -che ge nia loide privato che investade na ro.

Ora, che qualche fenomenoinvesta 4 miliardi di vecchie liresul cimitero, bah, vorrò propriovederlo, in attesa, ci permettiamodi suggerire all’Ammi ni stra zione,di spendere quel poco denaro chec’è in cassa (se c’è davvero denaroin cassa!) su opere minori, mache comunque alla fin fine sonograditissime alla popolazione.

Una su tutte i marciapiedi aCortona, o meglio lungo quellestrade adiacenti il perimetro dellemura.

Alcuni cittadini mi hanno fer -mato chiedendo di scrivere qual -cosa a riguardo, ed eccomi qua.

Beh, dopo qualche sopralluo-go, c’è da dire che non è facilissi-mo costruire nuovi marciapiedisenza andare ad intaccare qualcheparcheggio, o peggio, senza re -stringere la carreggiata di alcunestrade, ma è altresì vero, che inmolti casi, specialmente durante igiorni festivi, in certe punti, le autofanno davvero la barba ai pedoni!

C’è anche la testimonianza diun signore che dice: “Beh, finchésono semplici pedoni, basta chefacciano un po’ di attenzione e chequando passano le auto si ritrag-gono un po’ indietro, ed il proble-ma non sussiste; ma il dramma èquando ci sono le mamme con ipasseggini, lì si, che davvero leauto passano ad un centimetrodalle carrozzelle”.

Per non parlare poi, di unautista di autobus, il quale ci diceche effettivamente, in certi punti,davvero lui con le ruote del suomezzo mette in serio pericolol’incolumità dei pedoni.

Si, certo, quando in un futurosi spera prossimo, il parcheggiodello Spirito Santo sarà pienamen-te a regime, con le scale mobilimolti problemi saranno risolti, mail parcheggione, copre solamenteun decimo del perimetro dellemura, ed in molti altri punti, iproblemi resteranno comunqueirrisolti.

Beh, di nuovo il dado è tratto,attendiamo dalla nostra Ammi ni -strazione, risposte esaudienti.

Stefano Bistarelli

Rivoluzione nei rifiutiL’iniziativa è riservata al centro storico di Cortona

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

PAGINA 2

Arezzo - OlmoRipa di Olmo, 137Tel. 0575 959017Fax 0575 99633

Camucia - CortonaViale Gramsci, 66/68Tel. 0575 630444Fax 0575 630392

INTELLIGENZAALLAGUIDA

Quale turista italo america-no, innamorato diCorotna, apportatore aCortona di innumerevoliamici ameri-cani che, e ciò potrà sembrarestrano, non conoscono questogioiello di arte, cultura di gastrono-mia e vino, tanto meno i paesi con -finanti, mi permetto di far alcuneconsiderazioni, che, a mio modestoavviso, potrebbero (a basso costo)migliorare l’aspetto ambientale efolcloristico della città.

Le ciottole nella piazza princi-pale della città e quelle all’ingressodel Comune fanno semplicementepena, mal tenute, piene di immon-dizia cicche ed altro senza una notadi colore, le piante non vanno po -tate verso l’alto ma dal centro in giùin modo che la vegetazione si allar-ghi orizzontalmente e non vertical-mente.

Alcune giare antichizzate po -trebbero essere messe in piazza Si -gnorelli, due davanti ad ogni ingres-so del museo e della galleria d’artesi potrebbe anche interessare laBanca di Firenze di fare altrettanto.

La “città” almeno nel corsoprin cipale e nelle due piazze do -vrebbe essere sempre imbandierataalmeno da giugno, se non da mag -

gio, non ci vuole trasformare la cittàin una Disney World o Las Vegas madiamo un po’ di colore in una cittàdove domina il grigio della pietraserena. Si dia un po’ di coloreanche alla “loggia”. Obbligando oaiutando il gestore del Ristorante adinfiorire la balconata.

Entrando in Cortona c’è quelbel lissimo Hotel S.Luca, avete maipercorso la strada laterale che daPiazza Garibaldi porta (attraversan-do una scalinata condominiale, uni -co accesso se non erro in quella zo -na alla città) al bellissimo parcheg-gio fiorito più in basso? La strada èpiena di tutto (immondizia ecc.,)compreso il disordine bottiglie,ecc., del Ristorante!

Infine, visto la maleducazione(non di tutti) di alcuni visitatoriqualche cestino per l’immondizia inpiù non farebbe male.

Per concludere il cartello “Pizzae focacce” con i colori del Vaticanoin via Benedetti è un pugno nell’oc-chio, una bella bandiera in tensionenon ci starebbe male.

Le mie sono solamente osserva-zioni perché amo Cortona!

I miei connazionali già la tro va -no “very” “nice” facciamo in modoche la trovino “beautiful”; scusatel’or tografia.

Franco Raffignone

A ciondoloni...

Direttore Responsabile VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONECollaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie tolini,Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca merini,Luciano Catani, Alvaro Ceccarelli, Fran ce sco Cenci,Glenda Furia, Mara Jogna Prat, Mario Gaz zini, IvanLa ndi, Laura Lucente, Claudio Lu che roni, FrancoMarcello, Margherita Mezzanotte, Mario Parigi,Francesca Pellegrini, Bene detta Raspati, Al banoRicci, Ma rio Ruggiu, Umberto Santiccioli, GinoSchip pa, Massimo Scorcucchi, Da nilo Se sti ni, padreTeo baldo, Ales sandro Ven turi, Gabriele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Lo ren -zo Lucani, Vincenzo Lucente

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale38 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicitàannua (23 numeri) euro 258.00 (ivaesclusa). Modulo cm: 10X4.5 pubblici tàannua (23 numeri) euro 413,00 (iva esclu -sa) - altri formati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione venerdì 24 giugno, è in tipografia

lunedì 27 giugno 2005

fili penzolanti ormai da troppotempo. Si faccia una ricognizionedelle strade e delle facciate ovesussistono i motivi di decoro dei“fili ornamentali a penzoloni”. Sicerchi la soluzione per eliminarecerte fatiscenze, certi sconci. Sicolga l’occasione, quando ven go -no effettuati lavori di rifacimentodelle facciate o dei tetti, sia daparte del pubblico che del privato,perché si abbia cura di imporre aisoggetti erogatori di servizi direndere in maniera meno invisibi-le o meno impattante l’attraversa-mento di orribili fili o tubazioniesterne o che gli stessi siano elimi-nati il più possibile per attraversa-menti aerei stradali.

Certe sistemazioni possono av -venire anche con lavori sottotrac-cia o sotto terra. Si cerchi il piùpossibile di rendere più decorosala città. Cortona ne guadagnerebbee potremmo dimostrare unmaggior attaccamento al paese incui viviamo a costi zero.

Queste piccole accortezze ofiniture, potranno dare un miglio-re impatto al visitatore ma soprat-tutto, a chi ci vive, di potersi sen -tire fuori come a casa propria.Non possiamo apparire comenobili d’aspetto e portarsi le pezzeal c… come non fanno più nem -meno i barboni.

Ci vuole più dignità e questanon la si può perdere per dellesciatterie o trascuratezze. Dopotutto, gli interventi richiesti aragion veduta, non comporteran-no alcun sacrificio per il contri-buente; sono solo dei richiami perfare maggiore attenzione, in corsod’opera, nel fare eseguire corret-tamente i lavori commissionati alleditte appaltatrici. Non occorronoarchitetti o ingegneri per fare ri -spettare certe regole; basta il buonsenso ed un po’ d’occhio ed …un semplice operaio che segua ilavori da buon padre di famiglia.

Piero Borrello

Preg.ma Redazione del Giornale “L’Etruria”,nel mio ultimo, breve soggiorno a Cortona (che conosco dall’estatedel 1959!), ho constatato che nei grossi tabelloni pubblicitari, cheservono da guida per i visitatori, manca qualsiasi riferimento aimosaici di Gino Severini che raffigurano le 14 stazioni della ViaCrucis, posti lungo la salita che conduce al Santuario di SantaMargherita. La qual cosa mi è dispiaciuta, perché Gino Severini èun Maestro che ha onorato il nome della sua piccola patria natia equella sua opera deve essere indicata, conosciuta e non dimentica-ta. Io non so a chi dare la colpa di questa smemoratezza.Spero vivamente che il vostro battagliero giornale si faccia promo-tore di una iniziativa che cancelli questa gravissima lacuna nel l’in -formazione locale.Unisco alla presente il mio ricordo di Gino Severini e le fotocopiedelle lettere-reliquie che il grande pittore cortonese m’inviò: sareigrato se le vedessi pubblicate sul vostro Giornale. Inoltre all’amicoEvaristo Baracchi invio il catalogo della mia mostra cortonesedel ’70 con la sua eccellente presentazione.Con i sensi della mia stima.

Libero Galdo NapoliChi ci scrive è un affermato pittore napoletano cha ha avuto lafortuna di conoscere e stringere amicizia con il grande pittore corto-nese Gino Severini nel 1959, qui a Cortona, la città che ha continuatopoi a frequentare con assiduità e affetto. La magia dei colori e delpaesaggio cortonese desta, evidentemente, attrazione non meno diquella che sprigionano “Pusilleche, Surriente e Marechiare”, seanche un altro pittore, questa volta amalfitano, Ignazio Lucibello,scelse, per alcuni anni della sua vita, Cortona, quale fonte di ispira-zione per le sue numerose opere.Va bene l’indicazione degli alberghi e dei ristoranti per una cittàturistica come Cortona- sembra dire Libero Galdo- ma non nascon-diamo le cose per cui Cortona è grande e conosciuta nel mondo. Ilvisitatore potrà anche aver letto qualcosa sui mosaici del Severini aCortona ma è doveroso da parte di chi soprintende alla tutela e allaconoscenza dei nostri beni culturali e artistici fare in modo che laVia Crucis possa costituire uno dei tanti motivi d’attrazione dellanostra città con la predisposizione di un’opportuna oltre che dovero-sa segnaletica. Inoltre non sarebbe disdicevole che studiate didasca-lie fossero applicate a quegli edifici pubblici di rilevante importanzaarchitettonica, alle chiese, ai monumenti, strade… Sono tentativiutili all’urgente recupero dell’antico attaccamento per il propriohabitat, come non può far difetto una volontà di “nuove semantizza-zioni” dei nostri centri urbani, per rendere decifrabili e riconoscibi-li, anche affettivamente, le zone dove la propria vita si svolge. Sonooperazioni necessarie che potrebbero impedire o almeno ridurre alminimo le cahier des doléances che si espone soprattutto in prossi-mità della stagione turistica. Infatti, accanto alla garbata denunciadel pittore napoletano, altre lamentele e altre proteste che, per nonessere state accolte in tempo o tenute nella dovuta considerazione,stanno rendendo difficile e problematica la vita in questa città. Cosìci si sta abituando al sudiciume e alla cattiva tenuta delle strade, altraffico caotico, ai parcheggi insensati lungo le strade e nelle piazze,marcate da divieti di sosta, sotto lo sguardo imperturbabile dei tutoridell’ordine.Si capisce che non è facile per chi da poco si è insediato alla guidadell’Amministrazione, proporre tutto quel decoro e quell’ordine chei turisti pretendono per il loro soggiorno, ma è urgente dare qualchesegnale, che consiste soprattutto nel far rispettare, con decisione eserietà tutto ciò che già è stabilito dalle legge e dagli ordinamenticomunali. Ma la lettera offre il destro anche per dire che, nel prossimo anno,ricorrono sessant’anni dalla morte di Gino Severini; potrebbe esserequesta l’occasione per una esposizione pubblica dei Cartoni della ViaCrucis, oggi mal posizionati al Museo Diocesano lungo lo scaloneche porta all’Oratorio dell’antica chiesa del Gesù. P.S. Mentre il giornale sta andando in macchina ci giunge quelsegnale a cui facevo riferimento. Dal 4 luglio prossimo il Co mu -ne di Cortona e la società Sogepu daranno il via, nel Centrostorico, alla raccolta porta a porta di tutti i rifiuti. Finalmentenon si vedranno più cassonetti accanto ad un monumento odavanti alle porte di ingresso della Città.

La “Via Crucis”di Gino Severinie la testimonianza di una amicizia

Quante volte si è sentitodire: quello è un ciondo-lone, quella cosa staciondolando, ha lebraccia e le gambe a ciondo-loni, gli ciondola la testa…, ha lebraghe a ciondoloni e così viadicendo. Tutti sinonimi per indica-re una situazione di sciatteria, noncuranza delle cose o della per -sona. Orbene, nei giorni passati,l’Anna mi chiama e mi dice: Piero,“non vedi quanti fili ciondolano invia Casali? E’ mai possibile chenessuno veda questo scempio? E’mai possibile che si facciano tantilavori per svariate migliaia di euroe poi si lascino a “ciondoloni”tutti quei fili? Cosa possono pen -sare i numerosi turisti che pas -sano da questa strada ed ammira-no il palazzo Casali e tutti glistemmi delle famiglie nobili corto-nesi che si sono succedute neltempo, guarniti, avvolti o ricopertie contornati da intrecci di filidell’energia elettrica e telefonici?

Si è rifatta la facciata del Tea -tro Signorelli, si è rifatta la facciatadi palazzo Casali, tutto lasciavasperare che si potesse mettereordine anche sulle reti dei servizied invece … invece ecco il risul-tato! Un filo penzola qua ed unolà. O meglio, penzolano tanti, tan -tissimi fili e rischiano di cadere incapo a qualcuno. Sarebbe statomeglio non far niente, almenonon si sarebbe notato questoscem pio, questo stato di incuria odisadattamento.

E’ mai possibile che da partedel l’Amministrazione Comunalenon si possa intervenire o fare

intervenire chi di competenza perrimettere ordine a questo stato difatto?”

L’osservazione ed il richiamoera ed è pertinente, ed ho osserva-to che la questione sollevata eracaduta già sotto lo sguardo nonsolo mio ma di tanti altri, ragionper cui sarebbe stato oggetto diapposito articolo per richiamarel’attenzione e sollecitare l’interven-to per eliminare tutti quei fili che“ciondolano” ed inorridiscono losguardo e danno la sensazione disciatteria, di disamore e distaccodalle cose. Non è possibile che nelpieno centro storico di Cortona,non solo nelle vie principali maanche in quelle secondarie, chedopo tutto fanno innalzare losguar do compiaciuto del turistaper osservare i bei palazzi o gliscorci panoramici, si debba con -statare il degrado dei fili che pen -zolano o attraversano strade inmo do malmesso.

E’ mai possibile che un ufficiotecnico non osservi certe cose chenon comportano spesa e nonfaccia porre rimedio perché glienti erogatori dei servizi mettanoordine a questo disordine. Si ri -chia mino al dovere Enel e Tele -com, oppure intervenga diretta-mente l’Amministrazione comuna-le, con proprio personale a fardare “una sistematina”.

C’è bisogno, per riassettare iltutto, di qualche chiodo o “bullet-ta” e la perdita di tempo di qual -che ora e … molta buona volontà.Non si dovrebbe mai arrivare a deirichiami pubblici, quando ancheun cieco può notare gli antiestetici

Le proteste degli ospiti

Il “vero” volto di Frate Elia da Cortona

Lettere a L’Etruria

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 27 giu. al 3 luglio 2005 Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 3 luglio 2005Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodal 4 al 10 luglio 2005

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 10 luglio 2005Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodall’11 al 17 luglio 2005 Farmacia Ricci (Tavarnelle)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 17S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,00S. Margheritaore 8,00 - 10,00 - 16,30

Calcinaioore 11,00 - 16,00Le Celleore 10,30 - 16,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00 Con le nuove tecnologie è

stato possibile realizzarequesto miracolo. Ilcranio di frate Elia giaceda se coli sotto la chiesa diS.Fran ce sco.

Nel realizzare i restauri si èpensato di realizzare, attraversotecnici specializzati e con lemo derne tecnologie informati-che, la ricostruzione scientificadel vero volto di frate Elia.

L’iniziativa è stata volutadalla Provincia Toscana deiFran cescani Minori Convettuali.

Incaricato di questa ri co -struzione il prof. Francesco Mal -legni dell’Università di Pisa.

L’illustrazione visiva di que -sta ricostruizone sarà pre sentataal teatro Signorelli gio vedì 7luglio alle ore 18. La cittadinan-za è invitata a partecipare.

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Considero un immenso ono -re aver conosciuto GinoSe verini, questo insigneper sonaggio dell’arte, nonsolo italiana, del No ve cento.

Questo avvenne grazie allapresenza a Cortona, nell’estate del‘59, della pittrice napoletana Ele -na Cappiello, allieva del maestroE milio Notte all’Accademia dibelle arti in Napoli. Fu lei a trovar-mi una casa a ridosso delle muraetrusche e a dirmi che verso lafine di luglio avrei conosciuto ilMaestro, tornato nella sua piccolapreziosa patria fra i suoi conterra-nei che lo consideravano come laloro più prestigiosa bandiera.

Ero ansioso che arrivasse quelmomento che consideravo vera -men te storico e cominciai a

fermarmi davanti alla libreria cheun vivace e ciarliero cortonese ge -stiva, Marcello Matracchi. L’e ser -cizio era molto frequentato: vi sipotevano trovare gli ultimi succes-si dell’editoria nostrana, comemonografie su Pietro Berrettini eGino Severini.

Un pomeriggio, mentre conmia moglie si andava lentamente apasseggio per via Nazionale, por -tando nella culletta la nostra pri -mogenita Daniela di pochi mesi,Marcello Matracchi dalla sogliadel suo negozio si sbracciava perfarmi accorrere. Era accanto auna persona minuta, elegante-mente vestita in un abito blu. Ilmio cuore prese ad agitarsi: stavofinalmente per conoscere ilgrande Maestro dell’arte contem-poranea, Gino Severini, di cuiavevo tanto sentito parlare e tantoavevo visto nei libri.

Gino Severini era con la mo -glie Jeanne, figlia del “re deipoeti” Paul Fort. Timido per natu -ra, ero tanto intimorito di esserealla presenza di un Maestro cosìprestigioso che non riuscii adandare oltre i convenevoli.

Gli incontri continuarono neipomeriggi dei giorni successivi,durante i quali il Maestro mi parlòdel Futurismo e dei suoi amici cheerano tanta parte della storia del -l’arte contemporanea. Si dif fuseanche su di una replica di un suo

Il Centro d’Arte Minerva di Pe -rugia, in collaborazione con ilCo mune di Cortona, ha or ga -nizzato anche per questa e sta -te un intenso e interessante pro -gramma di esposizioni artistichedi pittori contemporanei, pressogli am bienti della suggestiva For -tezza Me dicea del Girifalco.

La rassegna, inaugurata il 19giugno scorso con la partecipazio-ne dell’assessore alla cultura Wal -ter Checcarelli e del Direttore ar -tistico Jean Luc Umberto Ber toni edi un nutrito gruppo di personeprovenienti da Firenze, è partitabene e sotto i migliori auspici conl’esposizione di Aldo Francioni. Ilpittore fiesolano ha un pedigree ditutto rispetto con la partecipazionea numerose mostre collettive e

personali e con riconoscimenticritici di rilievo da parte di autore-voli personaggi del settore, qualiLara Vinca Masini, Pozzi, Fac cen -da, De Rosa, Cresti, Pattena…

La sua arte attraversa i mo -menti più esaltanti dell’arte con -tem poranea che hanno come co -mu ne denominatore l’esigenza

sog gettiva e interiore di ogni ma -nifestazione artistica. Così l’artemoderna di Francioni si rivela incomposizioni nuove con elementiattinti non dalla realtà visiva, mainteramente creati dall’artista e dalui dotati di una profonda coscien-za sociale. E al pittore sembra in -teressare non tanto l’uomo comestato psicologico ma ciò che eglifabbrica e realizza in un mondoche egli, dal suo osservatorio, ve -de contrassegnato da vertiginosa eisterica evoluzione, da contrasti,da irrazionalità.

La mostra resterà aperta finoal 10 di luglio. Ma da questa dataaltre mostre e altre iniziative sonoin programma come la Mostracollettiva di giovani artisti dal 16 al31 luglio per la direzione artistica

di Daniele Brocchi, la Maratona dipoesia del 7 di agosto e la mostracollettiva di settembre con letturedi poesie e interventi musicali.

Il programma completo dell’e-state in arte è affidato ad un ele -gante dépliant diffuso sia in For -tezza che presso gli uffici di infor-mazione del Comune di Cortona.

celebre dipinto, smarrito oppuredistrutto non ricordo bene, “Ladan za del Pan Pan al Monico” chegli portava via molto tempo e lostancava. Infine, mi invitò a par -largli di me. Gli dissi che facevoparte dell’avanguardia artisticanapoletana che si raccoglieva in -torno a “Lu ca”, Luigi Castellano,con mo stre, riviste e che da qual -che anno facevo anche parte delgruppo artistico internazionale“Nu mero” di Fiamma Vigo diFirenze, e che ero passato dallascultura alla pittura quasi percaso, con l’entusiasmo del neofita.Aggiunsi, con molto coraggio, chein quel mo mento tendevo versouna pittura in cui la forma appari-va del tutto disintegrata, come inun’esplosione atomica. Mi ascoltòin silenzio e mi chiese se avessicon me delle foto: gli risposi cheavevo di più. Infatti, da qualchegiorno su pannelli di masoniteavevo continuato le mie esplora-zioni con il “dripping” di smalti.Disse che sarebbe venuto a ve der -li: “No, Maestro,” obiettai risoluta-mente al cospetto di tanta sor -pren dente umilta, “sa rò io a ve ni -re da Lei.” Con cor dammo il gior -no e l’ora. Sapevo dove si trovavala sua casa, dalle parti dell’ospe-dale civico. Il Ma tracchi da me in -formato apparve subito più ebbrodi me e mi batteva sulla spalla lasua mano pesante per compli-mentarsi con me come di una in -credibile vittoria. Diceva il Ma trac -chi che il Maestro gli raccontava,deluso e annoiato, che da ognipar te d’Europa arrivavano da luiar tisti chiedendogli pareri, inco -rag giamenti e raccomandazioni.Se il Maestro si comportava conme in quel senso si gnificava cheaveva trovato in me qual cosa diinteressante. “Severini non sbagliamai” diceva Ma tracchi, che, cometutti i cortonesi, aveva un’immensastima di quel suo illustre concitta-dino.

Il giorno seguente, avvicinan-dosi l’ora dell’incontro, da un cie -lo caliginoso cominciò a caderequella pioggerella che a Napolichiamiamo “schizzichiata”. Ri me -diai un ombrello, coprii i quattrodipinti con qualche giornale e miavviai verso la dimora del Mae -stro. Per strada non incontravonessuno, ma a una svolta dellastradina sorprendentemente ravvi-sai nella coppia, che mi si avvici-nava,a il Maestro con la moglie:venivano da me per non esporreal l’acqua piovana i dipinti! Dovettifaticare moltissimo per convincer-li a recedere dal loro proposito. Araccontarlo un giorno - pensavonessuno ci crederà: penserannopiuttosto a una mia vanitosa inven-zione.

Il Maestro volle subito vedere imiei dipinti, sistemandoli su di ungrande cavalletto e li osservò at -tentamente uno dopo l’altro, ritor-nando più volte a guardarli, atten-tamente, in silenzio.

Mi sentivo come un imputatoche aspetti il verdetto. “Bene, be -ne,” esordì il Maestro. Poi parlòtutto d’un fiato, con il suo accentocortonese tanto diverso da quellofiorentino: disse che dovevo batte -re il ferro finché fosse caldo, chetutte le strade, “anche le scorcia-toie”, portano alla meta, che nonbisogna pensare al successo chepuò arrivare quando uno meno sel’aspetta, che senza guardare nes -suno bisogna essere sé stessi. I

dipinti li trovava interessanti, an -che se lui non riusciva a concepi-re una pittura senza for ma, che glisembrava essere una minacciaproprio nei riguardi dell’arte. Lesue ultime parole furono di conti-nuare con coraggio la strada cheavevo preso e che mi a vreb beportato a qualche approdo.

Ero soddisfatto di quanto ilMae stro mi aveva detto: il Ma -tracchi mi disse che quando unpittore non gli andava lo stroncavasenza pietà e sosteneva che sequello che Severini mi aveva dettopoteva valutarsi come un cinque,valeva almeno il doppio e perciòpo tevo stare tranquillo.

Nei giorni successivi chiesi alMaestro se gli potevo fare un ri -tratto in argilla, facilmente reperi-bile presso i acocciai attivi in quelterritorio. Durante la prima e uni -ca posa di paochi minuti, che miser virono soltanto per fissare ipunti fisionomici essenziali per losviluppo del tuttotondo, il Maestromi disse che non aveva molto tem -po da dedicarmi e che gli facessiun ritratto futurista che io trovaimolto interessante e difficoltoso,tant’è vero che presi tempo perpensarci chiedendogli di tenere ipanni umidi sull’argilla perchénon si indurisse col caldo dell’e-state.

Poi parlò di quella che eradiventata una sua ricerca e mimostrò ritagli di giornali, riviste,pubblicazioni varie che mostrava-no l’infinitamente piccolo rilevatodalla microfotografia elettronica.Questo per dimostrare che la real -tà, nella sua più intima ed indivisi-bile essenza è astratta, simile allapittura dell’astrattismo. Al l’uopointendeva scrivere un libro perdimostrare in fondo che l’astrazio-ne in fin dei conti non esiste ed ilnostro immaginario coincide conl’apparenza dell’infinitamente pic -co lo. Chiese anche di cercare que -ste notizie con relativa immaginefotografica e di spedirgliele all’in-dirizzo parigino che subitamentemi diede.

Proprio verso la fine di quelcaldo luglio del ‘59, trovai il Mae -stro, sempre accompagnato dallamoglie Jeanne, sulla soglia dellalibreria Matracchi: mi chia mò. Inmano aveva un libro che mi por -se: era il primo volume della suaautobiografia alla quale appose disuo pugno una dedica.

In un giorno successivo glidie di notizia che i suoi splendidimosaici, ospitati nelle 14 stazionidella Via Crucis, sull’erta che saleal Santuario di Santa Margherita,erano in diverse parti molto de te -riorati con la perdita di numerosetessere musive. Mi pregò di fargliuna piccola elencazione che a -vrebbe mostrato al Sindaco per -ché provvedesse. Quando il Mae -stro ebbe la mia sollecita relazio-ne, si meravigliò delle penosecon dizioni in cui versavano i suoimo saici ultimati nel ‘46 e mi rin -graziò per la collaborazione al sal -vataggio dei medesimi.

Ai primi del ‘60 spedii al Mae -stro, che risiedeva a Roma in unapensione in via dei Greci, un miodipinto informale, che egli accolsecon note lusinghiere, co me e -spres se in una sua lettera.

Nel contempo mi fece perveni-re dagli organizzatori l’invito apartecipare al Premio Arezzo dipit tura con due dipinti e mi pro -pose al suo amico Bellonci per la

Mostra di Aldo FrancioniParte bene la Rassegna di Arte Contemporanea alla Fortezza

Abbiamo ricevuto questa si gnificativa testimonianza del pittore napoletano Libero Galdo. Eccola pubblicata insieme ad una delle lettere autografe a lui dirette dal nostro Pittore

Ricordo del pittore Gino SeveriniQuadriennale. Da Cortona mi ar -ri varono telefonate di rallegra-menti degli amici per il successoromano che si rivelò inesistente.Ero stato scartato, come ulterior-mente mi venne comunicato dallasegreteria di quella manifestazio-ne.

L’anno dopo il Maestro nontornò a Cortona. Il mio primopensiero fu alla sua Via Crucis:

tutti e 14 i mosaici spiendevanonella loro interezza e fui soddisfat-to di aver contribuito al loro totalerecupero.

Non vidi più il Maestro. Nel ‘66 gli amici toscani mi

comunicarono il decesso del lorogrande concittadino. Mi dispiac-que tan to... Avevo perduto un a mi -co...Napoli, aprile 1990

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“in onore del Grande Campionedella Libertà. Il Generale Giu sep -pe Garibaldi”. Già dalla sera pre -cedente i preparativi erano statifeb brili, tanto che lo scultore Fer -rari si era occupato personalmentedegli ultimi ritocchi e una specialeilluminazione era stata allestitadalla ditta Fanfani di Città di Ca -stello: “Di grande effetto e dibuon gusto la magnifica illumi-nazione di Via Nazionale, consi-stente in grandi variopinti venta-gli con tralci di lumi. Quella delPiazzale Garibaldi è pure bellissi-ma. Intorno al circuito s’innalza-no stemmi delle città d’Italia eper lungo, dalla fine del Borgo S.Domenico al principio di Via Na -zionale, le bandiere colle armidelle città Toscane”.

La mattina del 3 giugno, dopoche il Sindaco ebbe accolto le au -

torità nel palazzo comunale, alle 11un lunghissimo corteo partì daPor ta Colonia verso Piazzale Ga ri -baldi al suono della Banda di Pe -rugia: Carabinieri a cavallo, Pom -pieri, Guardie comunali, Com bat -tenti, Reduci garibaldini e una mol -titudine di cortonesi sfilarono per

le vie cittadine sotto una fitta piog -gia variopinta e profumata perché“le signore dalle finestre gettava-no fiori”. Alle 11,15 il corteogiunse in Carbonaia e il gigantescolenzuolo che nascondeva il candidoobelisco venne fatto scivolare, sve -lando finalmente alla folla il mo nu -mento tanto desiderato: “Applausie grida di evviva risuonavanodattorno. La folla che si pigiavanelle adiacenze del piazzaleruppe i cordoni ed entrò nel re -cinto”. Dopo le orazioni di Fer di -nando Magni, presidente dei Re du -ci e del Comitato Direttivo, e dellealtre personalità intervenute, furo -no deposte numerose corone difiori, tra cui una in metallo offertadai velocipedisti di Perugia.

La cerimonia terminò con ilritorno del corteo in Piazza VittorioEma nuele accompagnato dalle note

del l’inno di Garibaldi. Alle 13, nelleva ste sale di Palazzo Casali per l’oc -casione adorne di fiori e bandiere,venne allestito un sontuoso ban -chetto dove trovarono posto oltre250 commensali.

Nel pomeriggio ci furonograndi gare velocipedistiche aiPubblici Giardini e una Fiera conricchi premi nel corso della qualefurono venduti ben 15.000 bigliettial prezzo di 5 cen tesimi l’uno.

I fe steggiamenti si concluserodegnamente al Regio Teatro Si -gnorelli con l’applaudita compa-gnia Lom bardi-Pavoni e gli inter-mezzi delle bande di Perugia e diCortona.

In mezzo ai festeggiamenti,alla musica, agli applausi e aibrindisi, il cortonese Alberto Salviniebbe la lungimirante idea, purtrop-po senza alcun seguito (a parte ilpiccolo bronzo “nascosto” a latodella chiesa di S. Francesco), diauspicare “che sorga a Cortona ilMonumento a Luca Signorelli. Laproposta fu accolta da un’im-mensa ovazione”.

Mario Parigi

Quando acquistiamo una bellabistecca o un petto di pollo in ma -celleria, raramente pensiamo al -l’animale che ci ha fornito il buonpasto.

Ormai siamo tutti cittadini esoltanto nelle campagne ancora sipuò assistere alle “esecuzioni” diconigli, maiali, tacchini, ecc. Finda piccolo ho avuto la fortuna ditrascorrere le mie estati dai nonnimaterni, che abitavano e lavorava-no nella splendida campagnapisana.

Devo confessare che rimasimolto impressionato quando perla prima volta assistei all’uccisionedel maiale. Non potrò mai dimen-ticare il terrore negli occhi delpovero animale e gli straziantilamenti, troppo simili al gridoumano, che lo accompagnaronofino allo sgozzamento finale.

L’an no successivo decisi disalvare il porco, con il quale nelfrattempo avevo stretto una simpa-tica amicizia a base di mele, erba erotondi sassi di fiume, e nellanotte precedente alla sua esecu-zione lo feci scappare dal porcile.L’ingom brante amico, abituato avivere in meno di due metriquadrati, corse a perdifiato nelleumide brume dell’alba fino astramazzare a terra, stroncato daun infarto. Era morto lo stesso, malibero e felice. Forse sono tropposensibile, ma riguardo a questoarticolo avrei fatto fare una finediversa alla coraggiosa vitella,l’avrei premiata con una serenavecchiaia. Dall’Etruria del 3 luglio 1892:“Tra le molte vitelle che settima-

nalmente si portano ai macelline va messa in rilievo una, diforza straordinaria.

Appena giunta presso illuogo del supplizio, presagendoforse della triste sorte che letoccava, s’infuriò talmente chediverse persone non furono ca -paci né a tenerla né a raggiun-gerla.

La vitella si era data a tuttacorsa e già era giunta in prossi-mità del cimitero urbano quan -do Migliacci Lazzero, un robustocontadino che in quel mentre dilà transitava per recarsi aCortona, armatosi di quanto piùcoraggio aveva si lanciò controla furiosa vitella e dopo vivalotta riuscì a vincerla e restituir-la al proprietario. Però non fupossibile ricondurla al macello;si dovette legare ad una piantaed ammazzarla all’apertacampagna.

Perfino le corna, per dove e -ra legata, dalla gran forza, ave -vano seguito uno spostamento.Ciò dimostra sempre più lafierezza della vitella e il coraggiodi Migliacci Lazzero, che me ri taogni lode”. Mario Parigi

Cento anni fa

Internet: www.molesini-market.com - E-mail: [email protected]

3 giugno 1894. Inaugurazione del monumento in onore del generale Giuseppe GaribaldiNonostante la retorica risor-

gimentale abbia in qualchemodo nuociuto ai protago-nisti di quella fortunataepopea e che soggetti politici pro -fondamente diversi si siano impos-sessati nel tempo dell’eredità mo -rale dei padri della patria, l’unico

personaggio che da sempre è riu -scito a mettere d’accordo Nord eSud, sinistra e destra, che puòvantare in quasi tutte le piazzed’Italia monumenti o lapidi in suoo nore, è Giuseppe Garibaldi. Perspie gare questo straordinario fe no -meno (è forse l’unico momento incui la nazione italiana è stata una -nime e concorde) non sarebberosufficienti conferenze, seminari,pubblicazioni e, a maggior ragione,sarebbe inadeguato questo stessoarticolo. Dun que, mi limiterò a rac -contare quan to fecero i cortonesiall’indomani della morte del Ge ne -rale avvenuta a Caprera il 2 giugno1882. A quell’epoca esisteva a Cor -tona la Società dei Reduci dalle Pa -trie Battaglie e Fratellanza Militare,un’associazione molto attiva chenel 1883 si prese l’impegno di eri -gere un monumento a Garibaldi.Fu così eletto tra i suoi membri unCo mitato Direttivo “rilasciando aquesto assoluta iniziativa nelprocurarsi i mezzi necessari per

raggiungere più degnamente chefosse possibile lo scopo prefisso”.Anche allora i cortonesi non bril -larono per concordia e collabora-zione e occorsero dieci anni ditentativi e incomprensioni perot tenere un accordo condiviso datutti. Infatti “dopo aver superatinon pochi ostacoli suscitati con -tro da alcuni oppositori dell’ope-ra patriottica […] cittadini ma -levoli e contrari ad ogni nobileidea, tentarono di combattere inostri generosi e patriottici in -tendimenti, adoperando le armipiù insidiose dell’anonimo edella calunnia”, il sodalizio riuscì

a raccogliere i fondi necessari gra -zie alle feste organizzate a Cortonail 14 maggio 1893. Il numero deicomponenti del Comitato era sensi-bilmente a mentato con il trascorre-re degli an ni e alle fine era cosìcomposto: Ferdinando Magni, Pre -si dente; Pa squale Bessi, Segretario;Giu seppe Grassi, Cassiere; Lo do -vico Ristori, Angiolo Galeotti, Giu -sep pe Lom bardi, Giovanni Tom -masi, Ezio Co satti, Ermanno Matini,Piero Bessi, Lodovico Lodovichi,Fran cesco Lo dolini, Tommaso Ser -nini Cucciatti, Francesco Cerulli,Ciro Marri, Sil vio Ristori, GiovanniNeri, Giu seppe Salvini, RaffaelloBimbi. Il programma dei festeggia-menti prevedeva: A) Corsa confan tino nel piazzale dei PubbliciGiardini nei giorni 14 e 15 mag -gio. B) Due rappresentazioni percura della Società Drammatico-Musicale F. Benedetti, da darsi nelTeatro Signorelli nei giorni sud -detti. C) Una pubblica Tombolacon premi assicurati, nel giorno14 detto. D) Una Fiera di Premidi cui parte da raccogliersi dallacittadinanza e parte d’acquistar-si. Per problemi organizzativi laCorsa con fantino non ebbe luogo,ma le altre iniziative, tranne laTombola, ebbero un grande suc -ces so e furono complessivamenterac colte Lire 2.243. Inoltre, lostesso Menotti Gari baldi, figlio delGe nerale, patrocinò l’iniziativa in -viando personalmente un telegram-ma. La comunità cortonese affidòl’esecuzione del monumento alpro fessore Et tore Ferrari (unartista di fama nazionale che dopotrent’anni tornò a Cortona a presie-dere la giuria per la scelta delloscultore che avrebbe realizzatol’altro monumento cittadino, quellodedicato ai cortonesi caduti nellaGrande Guerra), e in meno di unanno l’opera fu completata. Do -menica 3 giugno 1894, propriocen toundici anni fa, la città diCortona inaugurò il monumento

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

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Un atto coraggioso. Una vitella terribile

“Ombre di luce”, personale di David GollinsPalazzo Casali dal 15 al 26 giugno

Nei giorni che vanno dal 15 al 26 giugno, a Cortona, nei locali esposi-tivi di Palazzo Casali, ha avuto luogo la mostra delle opere di DavidGollins. David è un artista molto ricercato, ed i suoi lavori sono statiesibiti in mostre a New York e Queensville, Londra e Vienna , oltreche in mostre annuali in Umbria e Toscana, dove risiede.

L’artista, attraverso una sapiente riscoperta dell’uso artigianale delletecniche artistiche, ci consegna dipinti che sono nature morte, ingrandimentid’oggetti e trompe l’oeil. La sua ricerca è una virtuosa interpretazione digeneri che sembrano essere stati marginali nella storia dell’arte, ma che oggiassumono un aspetto di allegoriche invenzioni di grande fascino emotivo.

La mostra è davvero piaciuta al numeroso pubblico che è intervenuto,tanto che l’artista ha promesso in futuro nuove esibizioni nella “nostra”Cortona, ma se intanto qualcuno volesse altre delucidazioni, David mette adisposizione la sua Email: [email protected] Stefano Bistarelli

Venerdì 8 luglio, alle ore21,00 nell’Abbazia di Far -neta, si esibirà il Coro divo ci bianche della Catte -dra le di Montreal, (Canada). Ipiccoli cantori hanno in program-ma un’esibizione a Roma, allapresenza di Papa Benedetto XVI, eal ritorno si fermeranno all’Ab -bazia per questo concerto, che a -vrà anche fini benefici.

Come ha spiegato padre Pie -rangelo, abate di Farneta, questoconcerto servirà infatti a promuo-vere l’iniziativa di accoglienza di19 bambini di Chernobyl, perchédo po il concerto sarà organizzata

una lotteria per sostenere almenoin parte le spese. I bambini arriva-no a Farneta domenica 26 giugnodalla Bielorussia, e si fermeran-no per un breve soggiorno.

Ma il concerto è solo la parteconclusiva di un pomeriggio de di -cato alla serenità e al relax, infattialle 17.00 partirà proprio dal l’Ab -bazia un’escursione guidata versoi siti archeologici che furono iluoghi di scavo di don SanteFelici.

Sarà sicuramente una seratadivertente ma anche interessanteper grandi e piccini.

*****

Importante giornata all’abbazia di Farneta

Il monumento in un disegno all’e-poca dell’inaugurazione (Biblio -te ca del Comune e del l’Ac cademiaEtrusca di Cor to na).

Lo scultore Ettore Ferrari (Bi blio te -ca del Comune e del l’Ac ca de mia E -trusca di Cortona).

La pergamena per la consegna del monumento alla comunità cortone-se (Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona).

TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

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perare prima i confini dello stato epoi esplodere in tutto il mondo.Oggi La Leche League raggiunge200.000 persone in 66 nazioniogni MESE e conta 7.000 consu-lenti in tutto il mondo.

Le consulenti della Lega, tuttedonne che hanno allattato al senoalmeno un figlio, sono in grado diassistere le madri nella normalegestione dell‚allattamento e nelsuperamento delle difficoltà, at -traverso contatti telefonici ed epi -tolari, e cicli di incontri mensili.Offrono la loro disponibilità vo -lontariamente, gratuitamente edentusiasticamente, perché allattareal seno il proprio bambino è stataed è anche per loro un‚esperienzagratificante e hanno scoperto chele ha aiutate e migliorate nel lororuolo di madri.

Finalmente anche le mammedel Comune di Cortona hanno unluogo dove ritrovarsi per gli in -contri mensili che, in questa zo na,si tengono ogni secondo venerdìdel mese dalle 16 alle 18. La nuo -va sede si trova infatti presso la Lu -doteca Comunale di Camucia invia V Zampagni.

I primi due incontri nella nuo -va sede, si sono svolti con suc -cesso ed hanno visto la partecipa-zione di molte mamme con i loro

Nel pomeriggio del 28mag gio scorso, presso laCat tedrale di Arezzo, il Ve -scovo Mons. Gualtiero

Bas setti, con una liturgia solennee commovente, ha ordinato sacer-dote don Giovanni Ferrari insiemead altri quattro diaconi. E, in unacerimonia altrettanto solenne epartecipata, ha celebrato la suaprima Messa nella cattedrale diCortona il 19 giugno scorso.

Don Giovanni, anche se nato aCosta Volpino in provincia diBergamo, è noto nella nostra cittàper aver svolto, con rigore e spi ri -to evangelico, il suo ministero dia -conale nelle parrocchie della cittàdi Cortona. Aperto, gioviale e di na -mico ha ben presto fatto breccia

nel difficile mondo giovanile cor -tonese con una intensa e pro fi cuaattività pastorale. Così che ladecisione del Vescovo di trasferir-lo, all’indomani della sua ordina-zione sacerdotale, nel Valdarno,ha generato comprensibile malu -mo re in tutta la comunità. Pur sel’operazione avrà avuto le suebuo ne ragioni, è certo un fatto:Cortona, nonostante la peculiaritàdel suo territorio (314 chilometri

quadrati e 47 frazioni) e della suastoria civile e religiosa, da qual chedecennio è costretta a subire laperdita del vescovo, dell’ausiliaree, in questa circostanza, di unafor za spirituale nuova e provviden-ziale nella persona e nell’apostola-to di don Giovanni Ferrari.

Anna Lovari Santiccioli

bambini e di altrettante mamme inattesa alcune delle quali prove-nienti dai comuni limitrofi di Ca -stiglion del Lago e Castiglion Fio -ren tino.

Secondo l’OrganizzazioneMon diale per la Sanità, il lattematerno è il nutrimento migliorein assoluto per ogni bambino edallattare al seno è la maniera piùnaturale ed efficace per capire esoddisfare le esigenze di ognipiccolo. Quasi tutte le donne pos -sono allattare (il 95-97%) e lamag gior parte di loro possonoallattare due gemelli!

Invece siamo ancora lontaninella maggior parte del mondodall'obiettivo auspicato dall'Or ga -nizzazione Mondiale per la Sanità,ovvero il 50%! In realtà quasitutte le difficoltà possono essererisolte in maniera positiva, con

l’aiuto giusto al momento giusto,senza dimenticare inoltre chel'aiuto più efficace può venire soloda chi condivide le nostre stesseesperienze.

La consulente che cura gli in -contri nella nostra zona si chiamaFrancesca Muggiano ed è semprepronta e disponibile a fornire tuttele informazioni necessarie ad unamamma che allatta. Il suo recapitotelefonico è 338.7829915 ed ilsuo indirizzo internet è france-sca.muggiano@libero per saper -ne di più sulla Lega si può con -sultare il sito Internetwww.lalecheleague.org/Lang/LangItaliano.html <http://www.laleche-league.org/Lang/LangItaliano.html>

Il prossimo incontro è fissatoper l8 di luglio alle 16.00.

Lorenzo LucaniNon tutte le mamme co -

no scono la Leche Lea -gue ossia la Lega perl’Al lattamento Materno.Si tratta dell’organizza-zione mondiale più autorevole nelcampo delle informazioni, soste-gno ed incoraggiamento alle ma -dri che vogliono allattare al seno ilproprio bambino. La Leche Lea -gue è nata negli USA nel 1956, daun gruppo di mamme amiche chesi rese conto che troppe mammeallattavano poco o per niente per -ché non avevano nessuno a cui ri -volgersi. Iniziò così un lavoro diinformazione ed incoraggiamentoche ebbe tanto successo da su -

Don Giovanni Ferrari è sacerdote

La mattina dell 6 giugno ilpercorso della vita ter re -na di mia moglie Anna siè fermato ed è tornata al -la Casa del Signore. Desi -dero lasciare a ricordo della miaa dorata Anna poche righe, manon basterebbe un grosso volume.Donna saggia, che silenziosamen-te, per non disturbare nessuno, hatrascorso la vita per il tempo a Leiconcesso, in modo esemplare: dacristiana, da moglie e da madreaffettuosa; è così che la ricordanoil figlio Umberto, la nuora Angela,il nipote Luca e la sorella Maria.

I valori basilari della vita e ra -no per Lei la pazienza, l’amicizia“schietta” ed incondizionata, ladisponibilità nei confronti della fa -

mi glia e del prossimo. Quanti saniin segnamenti ha profuso sottovocecon l’umiltà che Lei tanto apprez-zava.

Nei nostri cuori custodiremogelosamente i suoi insegnamenti,cercando di riuscire, almeno inparte, a somigliare a Lei.

La cosa a Lei più cara era lafamiglia intesa nel vero significatocristiano. Lasciandoci ha portatocon se, nel suo cuore, l’amore im -menso per tutti noi, il bene e lagioia affettuosa che riservava per ilnipote Luca.

Il tuo Silvio non ti dice addioma arrivederci: il nostro felicecammino, che insieme abbiamoiniziato, continuerà in eterno.

Silvio Santiccioli

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A Camucia la sede della Lega del Latte

MONTALLA La Madonna di Fatima

Un ricordo del marito Silvio

Una testimonianza di grande devozioneDomenica 5 giugno 2005,

alle ore 10 un elicotteroha attraversato la Val diChiana e dopo aver sor -volato Camucia e Cor -tona per atterrare nel piazzaledella chiesa di Montalla; ad ac -cogliere la statua della Madonnadi Fatima il parroco don DonatoGori, sua eccellenza il vescovoGualtiero Bassetti e il marescialloFalco della Stazione di Camucia.

Una folla enorme già dallesette di mattina attendeva paziente.La statua della Madonna è statatrasportata in chiesa in spalla dagiovani Cobas, ora adulti e padridi famiglia, prima giovani che donDonato Gori ha fatto crescere con

pazienza e dedizione.La Banda di Tuoro sul Tra -

simeno “G.A.Castellini” ha esegui-to inni mariani all’esterno mentreall’interno un meraviglioso coroGospel diretto da Maurizio Matte -schi, ha animato la S.Messa.

E’ stato un evento straordina-rio. I presenti erano devotamenteraccolti sia quelli che sono riuscitiad entrare in chiesa sia quellirimasti nel piazzale per ben due

ore, tanto è durata la messa con labenedizione ai malati e la consa-crazione dei bambini al cuore im -macolato di Maria.

Noi apostoli di Fatima ringra-ziamo don Donato per non arren-dersi alla sua malattia, per esseresempre più motivato per la suachiesa e per la fede, specialmentenella devozione alla Madonna diFatima.

Una organizzazione perfettadiretta da Franca Cavaliere.

Ringraziamo il marescialloFalco per l’ineccepibile serviziod’ordine, un grazie particolare asua eccellenza per la sua presen-za, alle autorità presenti, ai reducidella guerra.

Noi apostoli di Fatima, Mi -chelangelo, Andrea, Marco, Ro -berto

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

PAGINA 6

Il nostro micione (9 Kg) si èper so, spaventato da un gros -so cane, nella zona tra Riccioe Terontola. Dopo vane ricer-che ci rivolgiamo agli amici lettoride L’Etruria per tentare di ritrovar-lo. Ulisse è un gatto tipo norvegesedelle foreste, grigio tigrato, a pelolungo, dolce e timido.

Per favore chi lo avesse vistoo trovato può chiamarci? Vi rin -gra zio per l’aiuto.

Carla tel. 0575/67.86.00 cell.328.71.43.800

Venticinque anni fa e piùprecisamente il 26 giugno1980 fu inaugurata, suiniziativa di Piero Pantellae Ivan Accordi, la discoteca Tu -chulka. Ricavata su fondi e cantinedel palazzo Petrella-Farina poiman tenute integre nella stupendastruttura originaria da un restaurorigoroso ma funzionale con ac ces -so da piazza Garibaldi e uscita di

fuga su avicolo Venuti.Cortona aveva già vissuto l’e -

sperienza di un locale dove siconfenzionano i primi cocktails esi suonava musica dal vivo conottimi solisti stranieri più che altrorastrellati fra le molteplici amiciziedella anglo-spagnola Beatrice cheaveva così fondato il FOXE’S CLUB.Qui nacquero le prime storie d’a -more con le “americane” qui ca -pi tavano i frequentatori del PiperClub di Roma e la gente chic vi -cina ai rampanti cortonesi. E fu -rono cortonesi i giovani (Mag ini,Accordi, Moretti, Torriti) che allafine ne assunsero la conduzione eche al momento dell’abbandonointuirono la forza dei media e in -ven tarono RADIO FOXE’S. Il Fo -xe’s non ebbe vita breve ma la cit -tà negli anni ’70 non era ancorapronta ai locali alternativi, mentreinvece accolse con entusiasmo larivelazione Tuchulka.

Va detto che i suoi ideatorinon lesinarono sulle spese e az -zec carono, insieme al nome, cheap parteneva ad un antico ed eroi -co guerriero etrusco, il momentogiusto, tolleranza e liberalizzazio-ne dei costumi con i giovani che siappropriavano della notte.

In breve tempo il Tuchulka fuil locale più frequentato nel trian-golo Arezzo-Siena-Perugia. Dueanni dopo, dovendo Ivan Accordide dicarsi interamente al suo ca -tering “Tonino”, la gestione passòsulle spalle di Piero Pantella, gio -vane e dinamico imprenditore ca -muciese che per di più fu artefice,nella zona del Sodo, dell’acquisi-zione dell’intero complesso spor -tivo poi arricchito e ribattezzatocon il nome di “Seven Points”.

Dicevamo però che il Tu chul -ka riuscì a competere con le gran -di discoteche corredate di piscinee giochi acquatici e a favorire laformazione di quotati d.j. e pro -prio come d.j. si formò un certoLo renzo Cherubini che poi diverràun pilastro della canzone contem-poranea italiana.

Nel 1997 i nuovi proprietariFran cesco Fiori e Cristiano Par -netti decisero lo strappo trasfor-mando la discoteca in Route 66,pub a tutti gli effetti e non solo.

E’ infatti da lungo tempo che ilRoute 66 gestisce il Pig Party o ra -duno annuale delle Harley Davi d -son così come si occupa per con -to del Comune di Cortona dellema nifestazioni estive in piazza Si -gnorelli dove ha sostituito le se -rate di Umbria Jazz con spettacolidi grosso livello incentrati sullo

non sono state deluse.Quest’anno la sagra è stata ge -

stita per la prima volta e in modoimpeccabile, dal Centro Sociale diTerontola in collaborazione con ilG.S. di Terontola, il cui presiden-te Giovanni Rossini ha messo adisposizione le strutture operativedello stadio “Farinaio”.

Ulteriore dimostrazione dellaserietà e della validità dell’impe-gno di questo Centro, che, inaugu-rato nel 2004, può già contare su300 soci, è la recente iniziativaeditoriale dal titolo “C.S.T. In for -ma”: un notiziario mensile di in -for mazione locale con appro fon -dimenti culturali.

L’apprezzamento per l’iniziati-va va al dinamico Presidente No vi -lio Torresi e al Segretario, amico ecompagno di squadre di qualcheanno fa, Bruno Ricci e a tutti co -loro che, a diverso titolo, offronola loro opera e il loro tempo nel -l’interesse della comunità teronto-lese.

Giordano Trequattrini

swing e il rock degli anni ‘50-’60.E già che ci siamo possiamo citareil programma di luglio che vedràDonatella Rettore come Star Gest, iFunk Off, i Junping Shoes con ilrock di gruppo e i D.J. locali alter-narsi nel cartellone del 28-29-30-31 luglio.

Ma il ritmo dei due managersdel tempo libero non concede tre -gua quando nuove concezioni

agitano le acque dello spettacolocostringono a rivedere gli schemiprima che il mercato li fossilizzi.

Nel 2004 è stata completa-mente rinnovata la sezione bar ein questo anno si è messo manoall’underground per il rispolverodella discoteca Tuchulka inaugu-rata il 22 giugno.

Accompagnati dalla deliziosaMirian (ragazza trapiantata a Cor -tona dalla Magna Grecia che bens’intona con la levità delle podero-se fondamenta del palazzo) cisiamo trovati di fronte a un giocodi archi incredibile con materialiprevalenti pietra e mattone e allascoperta di un passaggio pedonalenon rilevato dal precedente re -stau ro; protetto da una lastra dive tro c’è un percorso per il qualesi avanza l’ipotesi di un lastricatoche si affaccia su di una Ru -gapiana ben più bassa dell’attuale.

Non ci illudiamo che pietre ele lastre possano sostituire ben al -tri monumenti da ammirare odistogliere dai ritmi che vi risuo-neranno ma almeno i ragazzi simuoveranno con intorno i fanta-smi di antenati che sacrificavano aBacco e Venere, divinità che gradi-vano unicamente droghe leggere.

Gino Schippa

Non ho particolare simpatiaper le sagre: usanza po -po la re ovunque molto dif -fu sa da alcuni anni. Forseper ché non sono attratto daifenomeni di massa ed associativiin genere, ma anche perché,molto più semplicemente, miamoglie cucina molto ed altrettantobene.

Ha per me costituito un’ecce-zione la “Sagra di Bacialla” a Te -rontola: manifestazione alla qualemi è sempre piaciuto partecipare,organizzata ormai da tanti anni,nella prima quindicina di Agosto,dal locale Gruppo sportivo concrescente, meritato successo intutta la zona del lago Trasimeno edella Valdichiana. E, sicuro ditrascorrere un’allegra serata, misono recato la sera del 19 giugnoscorso, con la famiglia ed ungruppo di amici, alla “Sagra deltortello” perché stessa organizza-zione, stesso posto (l’impiantosportivo “Farinaio”) e stesse ca -rat teristiche. Così le aspettative

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di ELIO MENCHETTI

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AbbiamosmarritoUlisse

Ore 12.00 Ricevimento dei gruppidal Sindaco e saluto della città diCortona ai gruppi ospitiOre 17.30 Spettacoli itineranti perle strade di CortonaOre 21.30 Esibizione in p.zzaSergardi (Camucia) Domenica 10/07/2005 a

MonsiglioloOre 9.00 Apertura esposizio-

ne di prodotti tipici e d’artigianatolocale e artisticoOre 9.30 Arducitura del granocon colazione tipicaOre 17.00 Esibizione folcloristicadel gruppo folk “balli popolariumbri” di Marsciano (PG)Ore 18.00 Rievocazione dell’anti-ca battitura del grano Ore 20.00 Cena tipica della batti-tura - Ore 21.30 Esibizione finaledi tutti i gruppi folcloristici

Un'anteprima si è tenuta ilpomeriggio del 26 Giugno con larievocazione della mietitura delgrano e una prima esibizionefolcloristica di un gruppo italiano(Il Balcone delle Marche).

Gli altri gruppi che partecipe-ranno alla manifestazione sono:per la Bulgaria: il gruppo folf“Veselie” per la Spagna: il gruppofolk “Trebeyu” per la Croazia: ilgruppo “Kud Opcine Donji Fra -leuec” (che ha ospitato al com -pagnia “il Cilindro” a mag gio) in -fine una novità particolare lapresenza per la Turchia: “GruppoDance dell’Università di Ankara”che allarga l’area del Festival alleculture del Me diter ra neo.

TERONTOLA A cura del C.S.T. Centro Sociale

La “Sagra del Tortello”

RONZANO La Compagnia “Il Cilindro”

2° FestivalEuropeoLa compagnia "IL CILIN-

DRO", forte dei consensidi pubblico, degli Entilocali, e l’attenzione delle tve della stampa per la passataedizione, onorata per il ricevi-mento di una medaglia da partedel Presidente della RepubblicaCarlo Azelio Ciampi a riconosci-

mento dell’opera meritoria tesaalla riscoperta delle nostre tradi-zioni, ha organizzato il 2° FestivalEuropeo di mu sica e danzapopolare, che que t’anno sisvolgerà dal 7 al 10 luglio 2005con la partecipazione di quattrogruppi folcloristici Europei e unoitaliano, oltre il Ci lin dro. Lamanifestazione si pre senta estre-mamente ricca per le nu merosepresenze già preannunciate, perl’attenzione già prestata daemittenti e giornali importanticome RAI 3 Toscana, Teletruria,tele Idea, la Nazione...Il programma è il seguente:Giovedì 07/07/2005 Arrivo deigruppi e sistemazione nelle strut-ture ricettive della zona, in serataCena e Festa dei Gruppi a Mon -sigliolo (sono invitati anche igruppi cul turali locali)Venerdì 08/07/2005 mattino epomeriggio visita dei gruppi allebellezze artistiche e paesaggistichedel territorioOre 21.30 Esibizione in p.zzaSignorelli (Cortona) Sabato 09/07/2005 mattino visitaguidata dei gruppi alla città diCortona

CORTONA Route 66 festeggia il quarto di secolo riaprendo la discoteca

Ritorna il Tuchulka

Foto d’archivio

a cura di GINO SCHIPPA

Noterelle... notevoli:Danke, Anna Maria

Aveva grande seguito la serie del cinema d’autore, curata da Mira eMarco Andriolo (“La Machine du Theatre”), Daniel Franchina e TizianoSchippa che, di contorno alle proiezioni, portavano ospiti speciali(registi, attori, musicisti, critici) con i quali di discuteva della pellicolama anche della vitalità del cinema italiano. C’era soprattutto un belpubblico mosso alla partecipazione dalla suggestione del teatroSignorelli, da un cartellone solido e da una formula azzeccata che pocopiù di dieci anni fa non aveva riscontri nella vallata. Il fenomeno si èesaurito quando sono venuti meno i finanziamenti cosicché Cortona hacessato di essere un polo di attrazione nel momento stesso sono tornati arisplendere piccoli spazi teatrali recuperati in tanti Comuni dell’areaperugina e aretina. Si è diffusa la godibilità diretta ma si è dispersa lapotenzialità della “civitas” che fa cultura attraverso le immagini delloschermo e lanciano personaggi che partono come avanguardie e poi siaffermano come mostri sacri nel mondo dello spettacolo.

Al termine di una di quelle serate abbiamo accompagnato amichesvizzere fino alla macchina parcheggiata fuori delle mura suggerendo chela prossima volta potevano parcheggiare “tranquillamente” vicino alteatro. La proprietaria e guidatrice risposte seccamente: “Non intendooffendere la città. La macchina può restare fuori”!

Oggi 22 giugno siamo incappati in un’altra lezione impartita da turistioccasionali dell’Appennino modenese: “Ma in questo paesino fannoentrare le macchine? -Non hanno mica detto “ma guarda che belparcheggio, che monumentali scale mobili, che bei giardini, che parco,che passeggiata, che bella fontana con tanti zampilli, che belle piazze, chebelle facciate dei palazzi, che bel teatro e che porticato, che belle portemedievali, così ben curate....”. Orbene noi sappiamo che già per esserequassù la città è bella e quali cose meravigliose racchiude. Sappiamopure che questo “paesino” tremila anni fa è stato una delle più potentilucumonie etrusche. Per questo orgoglio storico picchiamo duro, caraAnna Maria Micheli, gentile lettrice di Germania. La vogliamo di nuovobella, accogliente, addobbata dei colori delicati dei suoi palazzi rinasci-mentali e non impiastricciata di pupazzi Disneyani o intasata da gigante-sche automobili che ostentando la loro vanità mettono a rischio laincolumità delle famiglie nei loro inutili caroselli alla ricerca di parcheggiche dentro non ci sono. Qua vivendo ricevo ogni giorno segnalazioni digente che vuole bene alla sua città e che poi è anche contenta di averequesto sindaco così giovane. Non è perciò vero che il popolo cortonese èsempre e comunque incontentabile. Secondo te, Anna Maria Micheli è daritenersi soddisfatto un cittadino che passeggiando lungo il Parterre nonriesce più a vedere il panorama sottostante con un lago ritornano all’anti-co svolgono dopo le grandi piogge? E’ petulante un cittadino che desiderafare un picnic alla Croce di S.Egidio e non trova più attrezzature ma tantasporcizia? E’ ripetitivo un modesto cronista che mette ironia nelle suericognizioni su interventi ben cominciati e mai ultimati come il parcodelle Rimembranze? Sai Anna Maria, noi siamo nel giusto e continuere-mo a graffiare.

Domenica 12 giugno, comevuole una consolidatatradizione, è stata ancorauna volta la bella chie sadella Madonna alla Croce in S.Donnino ad accogliere vari bam -bini della nostra comunità peroffrire ad essi la giornata più ra -diosa della loro vita spirituale. Do -menico Angeli, Gioia Baffetti,Ki rill Chirow, Chiara Ciubini,Mattia Conti, Nicolò Conti, Fran -cesco Faldi, Sara Lolli, CristinaMinelli, Flavio Negroni, MartinaNegroni, Mattia Proietti Violini,Da niele Simonetti e RobertoSquarta sono i nomi dei ragazzi,

complessivamente quattordici, iquali, dopo una accurata prepara-zione impartita loro dal parrocodon Franco e dalla catechista Ma -ri ca Negroni, hanno ricevuto perla prima volta il Sacramento Eu ca -ristico sotto lo sguardo commossodi genitori e parenti nel vastotempio gremito di popolo.

La lettura del passo evangelicodi San Giovanni con le parole diGesù: “Io sono il pane vivo, di -sceso dal cielo. Se uno mangiadi questo pane vivrà in e ternoe il pone che io darò è la miacarne per la vita del mondo”ha dato avvio allo specifico ar go -

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

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mento eucaristico opportunamen-te illustrato dal celebrante e sucui, naturalmente, si è articolatotutto il solenne rito con il can tomistico e armonioso della coralemercatalese.

La domenica successiva glistessi bambini si sono ritrovati tuttiinsieme nella chiesa di Mercataledo ve si è svolta, con altrettantapartecipazione di fedeli, la ce -rimonia della seconda Comu nio -ne. Il to tale delle offerte, per unam mon tare di euro 200, è statode vo luto ad un orfanatrofio diBetlem me gestito da suor Sophie.

M.Ruggiu

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MERCATALE Nella chiesa della Madonna alla Croce

La Prima Comunione a 14 bambiniMERCATALE Grazie anche al turismo

Più gente, più ossigeno e colore d’estate in Val diCome si può leggere in

questa stessa pagina,sono quattordici i bam -bini di Mercatale e din -torni che nei giorni scorsi han -no ricevuto la Prima Co mu -nione.

Volen do riguardare, perren derci ap prossimativamenteconto dell’andamento demogra-fico della valle, alcuni dati ri -feriti ad anni precedenti, ab bia -mo trovato ne L’Etruria del 30giugno 1995, esattamente didieci anni fa, che i bambini co -mu nicati per la prima voltafuro no allora ben venticinque.

Ci siamo fermati lì. Non abbiamo voluto indaga-

re più indietro perché il parago-ne con quei dati numerici a -vrebbe forse ampliato lo scon -fortante divario con l’odiernarealtà.

La denatalità di questi ul -timi anni, dopo un certo in ter -vallo verificatosi localmente nel2004, sembra ora aver ripreso ilsuo arido cammino.

I vecchi si sa che a un certomomento, anche se la vita comepare si è allungata, finiscono colsalutare tristemente tutti e poiandarsene.

Così cala complessivamentela nostra popolazione, fatta digente sempre più anziana, rein -tegrata solo dalla crescente pre -

senza di badanti dell’est o ma -grebine.

E’ un quadro, quello che ci sipre senta, piuttosto fosco e chenon vorremmo continuare adavere dinanzi agli occhi; menomale che ogni estate, insieme alrinverdire dei boschi circostanti,qualche acceso colore ce lorecano i turisti stranieri, grazieai quali anche l’economia dellavalle respira buone boccated’ossigeno in più.

E’ vero che negli ultimissimianni sono piuttosto in calo glio spiti tedeschi, ma si registra incompenso un sensibile incre-mento di inglesi, francesi, olan -desi e pure di americani.

Ad accoglierli sono in mas -sima parte i casolari re stauratisulla serena amenità di questecolline e l’espansione, sempre infase attuativa, di aziende agri -tu ristiche.

Va detto che la Val di Pierle èfavorita nel turismo an che dalfatto di trovarsi in una po -sizione che consente agli ospitifa cili spostamenti per visite aivari cen tri storico-artistici dellaTo scana e dell’Umbria.

Siamo lieti che oltre alla so -lita sagra paesana promossadalla Po lisportiva locale, anche ilCo mune questa estate vogliadare una mano a Mercatale ealla valle con alcuni eventi di

scomparsa, anche perché c’è unastoria dietro. Lei ne aveva fattestampare alcune copie perdonarle alle sue “ragazze” ormai

signore.Le copie sono ancora nel

cassetto: le è mancato il tempo.Vivendo da anni in Germania,

con la mamma ci sentivamoquotidianamente per telefono - leilo chiamava “santo telefono” -Non ci dicevamo cose importanti,importante era il sentirci. Lei miteneva informata su tutto ciò cheaccadeva in casa, nella vallata e ame sembrava vederla ... sentirequasi il profumo di quella rosarossa dietro casa. Mi parlava delleortensie se erano abbastanzarobuste o se il cane era sempreallegro e scodinzolante.

Tutto il mio mondo familiareera nella sua voce. Lei, il miopunto di riferimento, era lì. Mibastava. Come quando ritornavoa casa e, il vedere la sua manosalutarmi dalla loggia, era un’e -mozione forte.

Quante cose potrei dire di lei!Forse il quadro dipinto per me,un treno in prospettiva - metaforadel mio partire - ha le parole perdirlo.

Anna Maria MicheliAdelinda seduta tra le sue “ra -gazze”

Siamo nati in sette sottouna quercia vicino allacasa di Giuseppe che ci haaiutati a crescere.

Ad un certo punto la nostramamma è scomparsa; successi-vamente abbiamo saputo cheera stata catturata dai veterina-ri dell’Asl e portata al canile.

Giuseppe e le sue cugine cihanno allattati con il biberon.

Abbiamo saputo la nuova

Una foto: mia madre insiemealle ragazze a cui insegnava ilricamo. Ho scelto questa foto perri cordarla, a un anno dalla sua

destinazione della mamma e cisiamo ricongiunti offrendociuno spazio solo per noi.

Oggi stiamo crescendo e giàquattro nostri fratelli hanno

trovato la loro futura casa condei padroni che si sono di mo -strati molto attenti ed amorevolitanto che ci vengono a trovarespesso al canile.

Ma tre di noi ancora nonhan no una famiglia. Lanciamoun appello per trovarla.

Ancora in 3 cerchiamo famiglia

Ricordando mia madre Adelinda

I bambini della Co mu nione con il parroco e la catechista.

spettacolo, musica e gastrono-mia gestiti dalla “Of fi ci na delGusto” di Sarteano.

Vogliamo sperare, nel com -prensibile interesse qui di tutti,che i nostri operatori del settoresappiano trattare la clientela dei

turisti in modo estraneo a quel -le esose speculazioni che pos -sono togliere per sempre la vo -glia di tornare in vacanza danoi.

Mario Ruggiu

PAGINA 8

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Al ventunesimo anno dallasua nascita, la “Festa dellaFamiglia” organizzata dallaScuola Materna “MariaImmacolata” di Terontola, sembramantenere ed anzi au mentarel’entusiasmo ed il successo origi-nari.

Nata per favorire la conoscen-za e l’interazione tra i genitoridegli alunni della scuola, la festanel corso degli anni ha accresciu-to la sua importanza, fino a rap -presentare uno degli appuntamen-ti più attesi del paese.

La giornata si è aperta do me -nica 12 giugno alle ore 9:30 conla celebrazione della Santa Messanella “Chiesa di S.Giovanni E -vangelista e S.Cristina”, animatadai canti e dai cori dei bambinidella scuola.

Una cerimonia suggestiva edemozionante, alla quale è seguitoil consueto lancio dei palloncininel parco antistante la Chiesa, chehanno colorato di speranza e gioiail cielo di Terontola.

La festa è proseguita nel po -meriggio nel fresco parco che cir -conda l’edificio scolastico, perfet-tamente addobbato e sistematoper l’occasione, nel quale i bam -

bini delle tre classi si sono esibitiin svariati e fantasiosi balletti e co -ri, coreografie e scenette, prepa-rati durante il corso dell’anno conl’aiuto di Suor Grazia e delle in se -gnanti.

Un susseguirsi di risate e ap -plausi da parte di spettatori e ge -nitori, divertiti e stupiti dall’entu-siasmo e dalla spontaneità dei pic -coli. A chiudere in bellezza la se -rata, un abbondante buffet offertoa tutti aambini, e l’estrazione deipremi della lotteria di beneficenzaorganizzata dalla scuola.

I numeri vincenti sono i se -guenti: 1° premio (b.a. per Euro350,00) n. 1698; 2° (bicicletta)n. 1626; 3° (prosciutto) n. 485;4° (confezione prodotti estetici)n. 541; 5° (buono benzina) n.1166; 6° (orcio) n. 687; 7° (con -fezione di vino) n. 79; 8° (messain piega) n. 1039; 9° (ciondolod’argento) n. 1376; 10° (buonoOriginal Marines) n. 1122; 11°(gonna e maglietta) n. 753; 12°(confezione erboristeria) n. 740.

Una festa piacevole e diverten-te, la festa di quella grande “fa -miglia” unita e solidale, che da 21anni ci regala emozioni e gioie.

Margherita Mezzanotte

Dalla nascita alla corte diVien na fino al patibolo a Parigi nel1793, quella di Maria Antonietta,quindicesima figlia di Maria Te re -sa, è senza dubbio una delle vi -cende private e pubbliche più notedella storia moderna. In questabiografia l’autrice ricostruisce ildifficile viaggio attraverso la vita diquesta sfortunata regina. Inviata inFrancia dalla madre a soli quattor-dici anni per sposare il futuroLuigi XIV, rimase per tutta la vita“l’austriaca”. Manipolata dalla suafamiglia, venne sempre accusatadai francesi di interferire nei pro -pri affari politici e di essere super-ficiale e frivola a causa della suanatura gioiosa e della freschezza evitalità che la caratterizzavano.

Isolata da un marito debole e

inesperto sia in campo politicoche privato fu “costretta” a cer -care rifugio nell’amore per il Con -te di Fersen (ben noto e perfinopubblicato il carteggio dei due) enella mondanità di feste e amicizieche si rivelarono ambigue e false,nei confronti di questa regina tan -to potente quanto giovanissima esola.

Excursus ben scritto che attra-verso una terminologia semplice echiara riesce a tracciare il ritrattodi questo controverso personag-gio, senza soffermarsi eccessiva-mente sugli avvenimenti politici estorici del tempo ma evidenziandola “donna - Maria Antonietta” conle sue caratteristiche e debolezze.

Dopotutto una gran donnache meriterebbe di essere ricor-data per la sua spigliatezza, dol -cez za e sofferenza piuttosto cheper i suoi vezzi o per esser divenu-ta il capro espiatorio di una giu -sta rivoluzione di cui fu, in real -tà vittima, insieme al popolo fran -ce se.

Maria Antonietta. La solitudine di una regina

Fraser AntoniaMondadori Isbn Data pub.2004

BiografiaOscar storia

Peregalli J. - Pierrottet C.Pagine554

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Propostedi lettura

Nel giorno della festa dellaSS. Tri nità, il 22 maggio, aMon si glio lo Giuditta, Lau -ra, Lucia, Matteo, Michelee Riccardo hanno fatto la loro pri -ma comunione. Ancora piccoli -

solo due in terza, gli altri ancora inseconda elementare - ma voluti lostesso ammettere da don AntonioBriganti come ultimo regalo al suoproprio ministero che per 55 anniha svolto nel paese. Dal 15 marzodon Antonio non è più parroco diMonsigliolo e al suo posto, in qua -lità di Amministratore, il vescovo

ha nominato don Pierangelo Ber -ta gna che ora unisce in unica re -sponsabilità le tre parrocchie diFar neta, Montecchio e Monsi glio -lo.

Don Antonio aveva scelto que -sti sei bambini prima di abbando-nare la sua cura d’anime, ben sa -pen do che per altri due anni nonve ne sarebbero più stati. Un leg -gero buco generazionale infattispo sterà le prossime comunioni al2007 che, viste le mutate condizio-ni, potrebbero anche essere di ver -se, comunitarie, cioè, e raggrup-pate in una sola parrocchia.

Nonostante le sue 93 primave-re don Antonio ha seguito scrupo-

losamente i bambini e li ha istruitinel catechismo con la bonomia daprete di campagna semplice e ef -ficace che ha sempre usato per ti -rar su cristianamente tanti giovanimon sigliolesi.

La domenica della festa ha poicon celebrato con don Pierangeloe quando, alla fine della bella li -turgia, Mario Bonomelli a nomedel la comunità l’ha pubblicamenteringraziato per la sua dedizione,invitando i presenti a rivolgergli uncaloroso applauso, il vecchio pre -te con voce spezzata ha risposto

che, fra tutte, a cominciare dallon tano 1949, quella era stata lace rimonia che l’aveva più com -mosso e reso felice.

La foto che qui lo ritrae men -tre consacra con accanto i seibam bini è il suggello a un im pe -gno verso gli altri assolto con fedee coraggio per tutta la vita.

La gioia di tutti nella famigliadi Lucia è stata doppia perchénella medesima cerimonia Giulia,la sorellina di 16 mesi, ha ricevutoil battesimo. Festa doppia in casaParadiso, allora, ma festa doppiaan che per Monsigliolo che neibam bini ha il suo futuro.

Alvaro Ceccarelli

di Glenda Furia

MONSIGLIOLO Dopo 55 anni lascia la parrocchia

La Prima Comunione e il vecchio Parroco

TEREVINA Il 9 e il 10 luglio

29° Festa della Montagna

TERONTOLA Scuola Materna “Maria Immacolata”

Festa della Famiglia

Domenica dieci luglio sisvolgerà a Teverina laXXIX Festa della Mon ta -gna cortonese. Si trattadell’annuale manifestazione or ga -nizzata dalla Pro-Loco, che que -t’anno si presenta con un signifi-cativo palinsesto, messo a puntoda un gruppo dirigente rinnovato,che ruota attorno a due giovanis-simi teverinesi: Alessandro Bur -bi ed Enrico Gustinelli.

La Festa avrà un suo prologola sera di sabato nove luglio conl’apertura degli stands gastrono-mici (ore 16,00), la Santa Mes savespertina (ore 18,00), con unacena a base di funghi porcini

(ore 19,00) , con uno spettacolodegli sbandieratori del grupposto rico Città di Cortona (ore20,30), con la gara di briscola econ la serata di ballo , allietata daRoberto e la sua fisarmonica (ore21,00).

Intenso e innovativo il pro -gramma della domenica dieci lu -glio. Si comincerà presto. Alle ot -to e trenta, infatti, un trekking ar -cheo logico, promosso dalla Re -gio ne Toscana, vedrà gli appas-sionati della camminata all’ariaaperta ritrovarsi a Portole. Daqui, guidati da studiosi ed espertidi archeologia cortonese, i parte-cipanti a questa passeggiata fuoridel tempo cammineranno a piediattraverso gli antichi boschi dellanostra montagna e ripercorreran-no le antiche strade romane emedievali per raggiungere, attor -no alle 12,00, Teverina, dove tuttipotranno rifocillarsi con un ap -

petitoso pranzo a base di fun ghiporcini.

Il programma prevede poi al -le nove l’apertura della MostraMer cato che avrà non solo standscommerciali, ma anche ricostru-zioni di veri e propri angoli di vitalavorativa montagnina sia delpassato remoto sia del presente.

Anche il pranzo e la cena dique sta domenica saranno a basedi funghi porcini e alle sedici unamerenda con ciaccia rallegrerà lavisita di coloro che vorranno sa -lire a Teverina in maniera più ri -dotta o con tempi da turismo do -menicale o cosiddetto del “mordie fuggi”.

Una Santa Messa alle oreundici ed una alle ore diciasette etrenta permetteranno, a coloroche lo vorranno, di assolvere aidoveri religiosi, di rispettare ilprecetto domenicale e d’intrec-ciare lo svago civico con un mo -mento dedicato alla spiritualitàcristiana, che qui a Teverina haradici profonde ed antichissime.

Alle ore 21,00 un gran ballo,guidato da Peter e Jolly, conclu-derà questa ventinovesima festadella montagna.

Ai due giovani leaders dellaPro-Loco, Alessandro ed Enrico,a tutti i consiglieri e a tutti coloroche collaborano alla riuscita diquesta importante manifestazio-ne, i complimenti più cari per ilprogramma messo in piedi e unsincero “in bocca al lupo” affin-ché tutto possa svolgersi al me -glio.

Ivo Camerini

foto d’archivio

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

PAGINA 9

Domenica 19 giugno u.s. siè svolta a Cortona la pri -ma edizione della “Festadella Musica”, un eventoor ganizzato dal Comune di Cor -tona, dalla Scuola dell’As so cia -zione Amici della Musica e dallaSocietà Filarmonica cortonese. Findalle prime ore del mattino ilcentro di Cortona si è animato digiovani musicisti che a gruppihanno raggiunto i luoghi stabilitiper le loro suggestive ed estempo-ranee esibizioni. L’onore dell’a-pertura è toccato agli allievi dellaScuola di Musica, con l’orchestradi fisarmoniche diretta dal mae -stro Alessandro Dei, che verso le11 nella fresca ombra dei giardinipubblici del Parterre ha eseguitoun repertorio straordinario, dan -do prova di grande preparazionee valorizzando uno strumento

forse ancora poco consideratoper le sue potenzialità artistiche.

Intorno alle 11,30 nell’incan-tevole chiostro di S. Agostino sisono alternati i romantici violini evioloncelli dei maestri StefanoRondoni e Daniela Rossi, con laspagnoleggiante orchestra di chi -tarre diretta dai maestri Paolo Sal -talippi, Anna Rossi ed Elena Zuc -chini. Complice il luogo, questoen semble di archi e corde ha

crea to un’atmosfera magica di al ritempi. La prima parte della ma ni -festazione si è conclusa sotto lelogge del Teatro Signorelli, ilsalotto buono di Cortona, dovegio vani e capacissimi pianisti han -no ottimamente eseguito dei braniclassici. La partecipazione e il gra -dimento del pubblico sono statiall’altezza degli esecutori e il me -

rito è da condividere con i maestridella Scuola di Musica, che pertutto l’anno li seguono con passio-ne e professionalità.

Con un aperitivo finale l’Am -mi ni strazione comunale ha saluta-to i numerosi ospiti presenti, dan -do appuntamento al prosieguopomeridiano della manifestazionemusicale. Alle 16 ha cominciato asfilare dal Parterre fino a PiazzaSignorelli la Banda del Casentino,seguita dalla “Samba” di Torrita diSiena, che con le sue frizzanti ma -jo rette ha dato una nota di coloree simpatia che da tempo non sivedeva tra le austere pietre corto-nesi. Naturalmente non potevamancare la nostra gloriosa Fi lar -monica, che dopo aver raggiuntole altre formazioni bandistiche hadi mostrato ancora una volta ilpro prio valore, nonostante i ran -

ghi non siano più numerosi comeun tempo. I brani suonati dai tregruppi e le evoluzioni delle ra gaz -ze senesi hanno rallegrato il po -meriggio del folto pubblico che siera radunato nella piazza e la se ra -ta musicale si è conclusa degna-mente con un’emozionante esecu-zione dell’Inno di Mameli suonatocontemporaneamente dalle traban de dirette dal maestro LucaRo telli. Considerando gli entusia-

stici commenti degli spettatori, lavisibile soddisfazione dei maestri edei musicisti che si sono esibitiper l’intero arco della giornata,spero che la meritevole iniziativapossa avere un seguito e diventareun importante appuntamento mu -si cale e culturale per la città diCor tona.

Mario Parigi

Martedì 7 giugno, alla pre -senza della dr.ssa CarlaFierli e di numerosispet tatori (genitori,nonni, fratelli, ecc.) si è svolta neilocali della scuola Materna di

Cortona la Festa di fine annodedicata ai bambini di 5 anni chelasceranno la scuola per intra-prendere il nuovo percorso dellascuola pri maria.

Quest’anno i nostri bambinihanno lavorato sodo perché sonostati sviluppati molti progettieducativo-didattici: il progetto Tea -tro che ha interessato le due se -zioni; il progetto “lingua inglese”che ha interessato i bambini di 5anni; il progetto cinema; il proget-

to “Sport giocando” che ha coin -volto le due sezioni e ha visto ibambini più grandi protagonistialla parata iniziale delle MiniOlimpiadi 2005 oltreché deigiochi che si sono svolti allaMaestà del Sasso. Una manifesta-zione ormai consolidata che ri -chiede da parte degli insegnanti,dei ragazzi e dei componenti delCircolo un enorme lavoro or -ganizzativo per muovere così tantibambini. All’interno di questamanifestazione è stato realizzato il

concorso tra le scuole dal titolo“Lo sport compagno di vita”. Taleconcorso ha visto protagonista lanostra scuola che ha vinto il 1°premio per la categoria scuole

materne.I nostri bambini hanno parte-

cipato anche ad un progetto diEducazione Stradale coadiuvatoalla Polizia Municipale che harilasciato loro un “Patentino” nel

rispetto delle regole della strada. La festa di fine anno è stato un

momento molto aggregante cheha visto protagonisti non solo ibam bini ma anche alcuni genitoridei bambini di cinque anni chehanno realizzato un breve spetta-colo per tutti utilizzando il teatrinodelle marionette che alla fine sisono trasformate in personaggi incarne ed ossa; i bambini sonorimasti molto colpiti e meravigliativeden do i propri genitori recitare

e ne sono stati fieri. Questo è statoun bell’esempio di collaborazionetra istituzione scolastica e famiglie,che andrebbe ripetuto più spesso.I bambini “grandi” insieme ailoro genitori hanno donato allascuola un teatrino delle marionet-te per ché credono che sia unottimo strumento per far funzio-nare il laboratorio fantastico-creativo.

Concludo ringraziando le in -segnanti che hanno contribuito inquesti 3 anni alla crescita dei

nostri figli e faccio un in bocca allupo ai bambini che lasciano lamaterna per la nuova avventuradella scuola primaria.

Un genitore

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Le novità filateliche del mese digiugno nell’Area Italiana, sono statemolte e direi anche interessanti, inquanto per la prima volta abbiamol’emissione vaticana del nuovo Pon te -fice Benedetto XVI, e già questa tiratu-ra sarebbe insieme a quella della Se -de Vacante cosi importante, al puntodi soddisfare in pieno il desideriofilatelico del Collezionista; se a questeaggiungiamo anche le emissioni dellaRe pubblica di S. Marino avremmosod disfatto in pieno quanto è dimeglio aspettarsi dalle Poste dell’areamediterranea: infatti le Poste del Ti ta -no hanno emesso un bellissimo fran -cobollo, realizzato in dieci valori da0,45 Euro ciascuno, dedicato al Varie -tà, genere di spettacolo comico-mu si -cale affermatosi negli anni ‘20, sia inAmerica come in Eu ro pa. Vi troviamoquegli artisti del Teatro Rivista chehanno fatto un’epoca, come Macario,la Osi ris, Totò, la Magnani, Rascel,Fab brizi, Taranto, Scotti, Dapporto, ela Delia Scala: ogni immagine dell’ar-tista è presentato in un momento ma -gi co della rivista, con l’immancabilepas serella finale, in cui Totò si esibi-sce a passo di bersagliere; questa ti -ratura è stata di 120 mila esemplari,su disegno del magnifico Filanci, chesta realizzando dei bozzetti di grandelevatura tecnica

Ma il mio interesse personale, èfi nalizzato al farVi conoscere quantodi bello S.Marino ha voluto realizzaresu un argomento veramente validoper tutti, anche al di fuori delle nor -mali realizzazioni filateliche: parlo evorrei dare alcuni giudizi, strettamen-te personali, che io stesso ho apprez-zato dentro di me, lontano da specu-lazioni di carattere né politico, né dicassa. La serie in questione è quellaemessa dalla Repubblica del Titano il4 giugno, in 4 francobolli da 0.36, da0.45, da 0.60 E., 0.62 E. dedicaticompletamente alla “Storia dellaPosta”, sempre su disegno di Filanci,stampati in fogli da 20 esemplari,realizzati in veste eccezionale, e rac -contano e mo strano in maniera espli-cativa la storia della Posta dal Me -dioevo ad oggi. Infatti in quel lontanoperiodo quando la posta non esisteva,cionondimeno le lettere urgenti, con icorrieri ed anche con giovani atleti,raggiungevano brillantemente la desti-nazione; nel ‘600 il cavallo, la diligen-za, poi il treno, gli aerei, sino ad oggi,quando diciamo onestamente l’elet-tronica ci ha dato una grossa mano, èstato cambiato l’ordine dei fattori,tanto che con la posta elettronica rie -sco a raggiungere la destinazione inuna frazione di secondo. La letteraprecorre la stampa, la lettera è allabase del commercio, la lettera creal’opinione pubblica, la lettera portaidee e conoscenza: questi sono i mo -tivi basilari, scritti in ogni francobollo,che sono serviti e serviranno sempreper comprendere l’entità, il valorestorico e giuridico, che la lettera

racchiude in sé, per portare aconoscenza di tutti l’importanza deldocumento stesso, sia contenentemateriale educativo, d’informazionespicciola, di stato simbolo di un do -cumento, ma sopratutto la moralitàdell’impresa che porta a valutare leidee e la conoscenza delle virtù oavvenimenti umani.

La lettera a questo punto divieneun documento insostituibile per lasua importanza di natura informativaculturale, scientifica, realizzando quelsogno settecentesco di grande idealedi unificare la scienza, al di là di bar -riere fantomatiche religiose e politi-che.

La scienza ha bisogno di scambidi notizie, internamente, e per questola lettera è stata, ed anche lo è, al di ladell’elettronica, il valore indiscusso diun tramite fra singoli, come di massa,alfine di sentirsi non soli, nel mo -mento in cui si sta per enunciare unateoria, ma soprattutto per avere unasi tuazione di assenso, per andare a -vanti.

La lettera infatti è quel mezzo cheio ritengo indiscutibile ai fini delloscambio teorico e pratico fra scien-ziati, prima di realizzare qualunquetipo di scoperta

Lo scambio di idee ed esperienzepersonali si sono sempre incontratenella scrittura di un documento , diuna lettera, con cui ho fatto conosce-re il mio pensiero agli altri, e gli altrilo hanno ricambiato tramite ilmedesimo mezzo, per cui ci si potevapermettere il divulgare opinioni nellamassa, che per lungo tempo haindirizzato la propria esistenza sucanali informativi postali.

Le pubblicazioni ancora oggi so -no e restano la base dello scambiocul turale fra uomini di scienza, percui ribadisco in maniera forte l’im -portanza della scrittura di una lettera,che ha realizzato nel genere umanouna realtà concreta, legata ad unoscritto, farlo conoscere e diffonderlo,portando a termine in maniera in de -lebile un’esperienza vissuta, scopren-do un mondo nuovo, di cui godiamo,dal solo lato scientifico, ancora oggi isuoi frutti.

Somalia Afis - 1951: Raro fogliettodel 1° Consiglio Territoriale, allega-to al rapporto presentato all’ONUdall’Amministrazione Somala.

Festa grande alla “Materna” di Cortona

Festa della Musica 2005A conclusione di un anno denso di progetti educativo-didattici

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected]

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L’orchestra di fisarmoniche al Parterre

Un momento del carosello di bande in Piazza Signorelli

Violinisti nel chiostro di S. Agostino

PAGINA

AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

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per le sue virtù fortificanti ed igie -niche. Un’altra citazione si trovanell’Erbario di Urbino, un ma -noscritto del XVI secolo, preziosaraccolta di ricette che mescolanomedicina popolare e conoscenzeempiriche sulle virtù terapeutiche

delle piante.Molte sono le interpretazioni

sull’origine geografica dell’aglio.Linneo indica nella Sicilia il luogodi origine di questa pianta, mentrealtri botanici sostengono che leprime regioni dove si coltivava si -stematicamente erano l’Egitto,l’In dia o il Kirgenstan.

L’aglio contiene oltre a saliminerali anche vitamina A, B e C el’allicina, un essenza solforata conforte potere antisettico. E’ pertantoun valido antidoto all’infiammazio-ne della mucosa intestinale e ilsuo impiego può essere di qual -che giovamento contro il tifo, ladis senteria e il colera. E’ ancor piùnota l’efficacia dell’aglio comeantisettico esterno: durante la Pri -ma Guerra Mondiale fu usato dif -fusamente per disinfettare le feritequando mancavano gli antisetticiconvenzionali.

Negli anni che seguirono, pri -ma dell’affermarsi dei farmaci an -titubercolari, alcuni medici otten-nero buoni risultati curando latubercolosi con prodotti a base diaglio.

In sintesi, questa pianta amicadell’uomo e degli animali, grazieai suoi principi attivi, svolge attivitàantibatterica, antisettica, mucoliti-ca, ipotensiva oltre ad essere ef -

Il vino fa bene e talvolta fa maleLo scorso aprile, il Mini ste -

ro della Salute ha dato i -ni zio ad una campagna,ri volta soprattutto ai gio -vani, contro l’uso dellebe vande alcoliche. Questa notizia,giu stamente, ha allarmato il Mi ni -stero delle Politiche agricole, cheha immaginato si trattasse delladif fusione di un opuscolo sul te -ma, preparato da oltre un anno, incui si diceva che l’alcol è forte-mente dannoso alla salute e po -ten zialmente cancerogeno.

La questione è che gli espertidi sanità, pubblica o privata, ra -gio nano in modo spesso assoluti-stico e perentorio. E’ sufficienteche una molecola, come quelladel l’alcol etilico, possa essere tos -si ca, perché tutti i prodotti che lacontengono in qualche misurafiniscano nell’elenco dei pericoliper la salute, anche se sanno beneche “è la dose che fa il veleno”.

Un tempo, dati i metodi di a -na lisi, le conoscenze sulla compo-sizione dei cibi era minima, oggisi sa moltissimo. Ciò significa chel’ombra del sospetto si allargasem pre di più su ogni prodottonaturale o artificiale.

Il problema sorge quandoque sto sospetto viene comunicatoin modo generico al pubblico, chein vece sa ben poco di molecole ere lative concentrazioni, ma mani -fe sta una emotività acuta per ogniminaccia reale o presunta per lapropria salute.

Basta poco per far cadere ladomanda di un prodotto, dirottar-

la su altri prodotti sostitutivi, di -struggere ricchezza da una parte ecrearne in un’altra. Dunque, haragione il ministero delle Politicheagricole a preoccuparsi subito,dal momento che il vino è un pro -dotto più esposto di molti altri acampagne scandalistiche.

D’altra parte, se, come è vero,l’alcol etilico può fare male, ildovere del Ministero della salute èdi dirlo. Questa è solo la prima ebanale comunicazione, ma ve nesono altre più importanti sullaconcentrazione dell’alcol nelle be -van de, sulla quantità di bevandeassunte, sull’età di chi le con su ma.

Dire tutto questo con precisio-ne, con equilibrio e senso di re -sponsabilità, non è semplice. Se siriu scisse, tuttavia, il vino non nesoffrirebbe. Anzi l’occasione po -trebbe esser buona per fare cono -scere al pubblico italiano ed e -stero un vero successo agro-in -dustriale made in Italy.

Mentre nel passato buona par -te dei vini commerciati era di me -diocre qualità e spesso piena didifetti, oggi quasi tutto quel checircola è merce buona od ottima.

Non solo, ma in molti casi, attra-verso la creazione dei marchiterritoriali o altre forme di qualifi-cazione del vino, si è riusciti a le -gare la qualità del prodotto finale,il vino, alla materia prima, ossiaall’uva così come esce dalla vigna,normalizzando in certa misura tut -te le tecniche di produzione, conla conseguenza di renderlo ri co -noscibile e difficilmente imitabile.

Il successo di esportazione delvino italiano nel mondo è appuntoconseguenza di un sistema pro -duttivo che ha saputo innovarefor temente e positivamente in tuttele sue fasi. E non si può dire chela struttura produttiva sia moltodiversa da quella delle altre filiere.

Anche qui, piccole o medieaziende agricole, poche grandiim prese di vinificazione, moltepic cole e medie, ma quasi tuttemol to innovative. Quest’anno,sem mai, l’offerta è cresciuta trop -po, complice un andamento cli -matico molto favorevole, con laconseguenza di un accumulo discorte e di prezzi bassi. Ma nonc’è crisi strutturale.

Bisogna aggiungere che il Mi -ni stero della Salute, sollecitato adare una spiegazione della campa-gna antialcolica al mondo vinico-lo, ha fatto presente che si tratteràdi un nuovo intervento contro ilcon sumo di alcol dei giovani pri -ma dei 16 anni. A questo punto,però, spetta al Ministero dellePolitiche agricole approfittare del -l’occasione, impostando una cam -pagna per l’equilibrato e modera-

to con sumo individuale del vino,visto come alimento e strumentodi va lo rizzazione della qualità delcibo. In questo modo, la comuni-cazione sarebbe perfetta.

Francesco Navarra

Il forte odore penetrante epersistente costituisce la ca -rat teristica più nota che lorende inviso a molti. Perque sto motivo Shake spearescon sigliava l’uso dell’aglio agli at -tori che, dalla scena, devono in -

dirizzare dolci parole al pubblico.L’espressione latina allium oleresi gnifica letteralmente “puzzar d’a -glio”.

Nell’antica Roma, per sensotra slato, serviva ad indicare chiapparteneva alla classe sociale piùbassa.

L’uomo ha sempre attribuitoall’aglio virtù scaramantiche. Nel -l’an tichità trecce di aglio venivanoposte in ogni casa come protezio-ne contro gli spiriti maligni. Men -zionato nell’Antico Testa mento, di -stribuito dai faraoni agli schiaviche costruivano le piramidi perrinvigorirli, l’aglio ha sempre ri ve -stito una rilevante importanzanella nutrizione.

La prima citazione certa sitrova nel Codex Ebers(1550 a.C.),un papiro egiziano lungo 20 metriche contiene alcune centinaia diformule terapeutiche. I risultatirag giunti dalla medicina egiziana,furono acquisiti dai greci e Ippo -crate, il più grande medico del -l’antichità, raccomanda in più oc -casioni di usare l’aglio per le suequalità medicinali avallando, così,la tradizione e l’esperienza po po -lare. Gli atleti greci, prima deiGiochi olimpici, ne masticavanogli spicchi. I romani dedicarono lapianta a Marte, dio della guerra,

L’aglio: una pianta amica dell’uomoficace regolatore del sistema car -dio vascolare. Una conferma au to -revole delle proprietà terapeutichedi questa pianta viene dal primoCongresso internazionale sull’a-glio, tenutosi a Washington nel1990. E’ stato dimostrato quantoquesta pianta sia eccezionale an -tisettico, antipiretico, antireumati-co e come, mangiandone un solospicchio al giorno, diminuisca ilrischio di contrarre alcune malat-tie.

Naturalmente l’aglio non hal’efficacia né la forza di un antibio-tico, tuttavia può essere utile nelleinfezioni croniche dell’apparatorespiratorio e in quelle causate

dal la candida, un lievito responsa-bile di manifestazioni a caricodella cute e delle mucose.

E’ stato ormai ampiamente di -mostrato il ruolo di questa piantanel regolarizzazione della coleste-rolemia e dei trigliceridi nel mi -glioramento del rapporto tra co -lesterolo LDL e colesterolo HDL,cioè tra lipoproteine cattive, chefavoriscono la formazione didepositi di colesterolo nelle paretiarteriose, e li po proteine buone,ossia quelle che funzionano comeminuscoli spaz za-arterie, allonta-nando i dannosi accumuli dicolesterolo.

Francesco Navarra

Cura e prevenzioneAiutiamo le piante

Solanum(S.Capsicastrum)

-Nome comune: Ciliegio d’inverno.-Forma: è una pianta che ricorda ilCapsicum (peperoncino ornamentale)ma si differisce per due caratteristiche:

è una pianta perenne e i suoi frutti non sono commestibili. I frutti sonosimili a ciliegie, velenosi e di colore rosso, arancione e giallo. Puòraggiungere un’altezza di 40 cm.-Provenienza: Sudafrica.-Condizioni ambientali di coltivazione: per mantenerla a lungo èbene potarla energicamente in primavera e rinvasarla ogni anno in vasipiù grandi. Quando si aprono i fiori nebulizzare di frequente. Concimareogni due settimane finchè i frutti maturano. Preferisce molta luce e solediretto quando è in frutto. E’ bene mantenerla all’aperto in estate,durante l’inverno in casa in ambienti freschi. Umidità elevata.-Propagazione: per semina in primavera.-Acqua: durante il periodo vegetativo la zolla deve essere ben bagnatama occorre aspettare che il terriccio asciughi tra una bagnatura e l’altra.Dopo che la pianta ha perso i frutti limitarsi a mantenere il terriccioleggermente umido fino alla primavera.-Terriccio: 4 parti di terra universale, 2 di torba e 2 di sabbia a granagrossa.

MALATTIE1 )Foglie giallastre, a volte con macchie scure.2) Foglie con apici e margini essiccati.3) Foglie scolorite, rami allungati e deboli.4) Fiori, foglie e rami con marciumi molli e muffa grigia.5) Foglie ingiallite, bronzee, polverose con tenui ragnatele.

CAUSE1) Concimazione carente.2) Ambiente troppo secco.3) Luce insufficiente.4) E’ un fungo, Botrytis, a causare il danno.5) In questo caso si tratta di un acaro: il ragnetto rosso.

RIMEDI1) Concimare con un fertilizzante completo di magnesio.2) Bagnare immediatamente e in seguito bagnare di più.3) Spostare in ambienti con più luce; illuminare con lampade diurne.4) Eliminare le parti ammalate e trattare con Vinclozolin.5) Irrorare con Tetradifon addizionato con Dicofol o Propargite.

Francesco Navarra

L’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

PAGINA 11

La StoriaL’Associazione ONLUS “Amici di

Francesca” (Decreto n. 20 del27/04/01 del Pres. Della Prov. DiArezzo, iscritta al Registro dellaReg.Toscana n.190) trae il suo nomedalla prima ragazza “Fran cesca”,sottoposta a numerosi e complessiinterventi chirurgici e per la quale uncerto numero di persone si sonoattivate, ognuna secondo le proprieforze, al fine di far fronte alle neces-sità di un caso particolarmentecomplesso. Fin dal la nascita, i genito-ri si sono battuti per salvarla, perchéla vita continuasse al di là del dolore,delle difficoltà enormi, del rischio cheogni operazione chirurgica avrebbepotuto comportare, al di là dellespese, degli immaginabili problemidi ogni tipo. All’inizio sono stati loro achiedere la solidarietà agli altri,persone singole e istituzioni, asso -ciazioni e medici. Ma, in questa diffi-cile situazione, grande e sollecita èstata la risposta delle singole persone,delle istituzioni, delle asso ciazioni,degli amici e dei medici alla richiestadi solidarietà. Così l’Associazionenasce dall’amore dei genitori, dalladedizione di un pa dre, il quale,profondamente tocca to dall’esperien-za personale, ha voluto mettere adisposizione le sue conoscenze edesperienze a favore di quanti soffrono

e non riescono a trovare soluzioni ailoro problemi.

Lo StatutoPer realizzare gli obiettivi dello

Statuto, finalizzati all’aiuto del mala toin difficoltà e dei suoi familiari,l’Associazione opera su più fronti. Inprimo luogo sullo sviluppo dell’orga-nizzazione e il consolidamento dell’i-dentità amministrativa che la rendepartecipe dei pro gram mi del ForumAsso cia zio ni Toscane Malattie Raredella Regione Toscana ed è presentene gli elenchi di quelle Associazioni divolontariato che collaborano conEnti, Istituti Ospedalieri e Universitariin Italia e all’estero.Contemporaneamente l’As so cia zio nesvolge azioni in fa vore di persone chehanno estremo bi sogno di solidarietà.

Gli ObiettiviSono stati perseguiti obiettivi volti

alla progettazione di percorsiassistenziali per “malattie rare”, pa to -logie complesse o di alta difficoltàgestionale; è stata offerta assistenzaalle persone malate e ai loro fa mi liariche hanno potuto beneficiare ditrattamenti medici e chirurgiciinnovativi e spesso risolutivi dei loroproblemi anche sociali (amministra-tivi, burocratici, lavoro, ecc….)

L’Organizzazione. L'Asso cia zio ne,(che annovera oltre 600 soci, di cuioltre 100 medici), presenta un’orga-

nizzazione gestionale af fida ta a unasegreteria generale che riceve lerichieste e le smista al comitatotecnico dei medici che sug geriscesoluzioni, proponibili all’interno delServizio Sani tario Nazionale. Anche isingoli soci, a loro volta, possonoricevere richieste e chiedere l’inter-vento della As so ciazione. Per ognicaso viene re datta una dettagliatarelazione sani taria utile sia all’aggior-namento del l’archivio che al miglio-ramento del l’attività assistenziale.

Le EsperienzeLe esperienze vissute finora sem -

brano dare continue conferme aquesta impostazione. Infatti il numerodei casi (fino ad oggi circa 200) chesi rivolgono all’ssociazione è in conti-nua crescita. Nella sede presso laChiesa di Santa Maria delle Grazie alCalcinaio, l’organizzazione ha unasegreteria con il personale del servi-zio civile, nel quale sono impegnatianche giovani disabili. Inoltre, d’inte-sa e in collaborazione con la Asl 8 ela Regione Tosca na, è stato possibiledare vita al progetto “Una voce pertutti”: un punto di ascolto per lepatologie rare e complesse, che verràulteriormente potenziato all’internodel nuovo Presidio Ospedaliero “S.Margherita” della Fratta di Cor tona,allo scopo di ascoltare e orientare ipazienti, alle prese con situazioni didifficile soluzione. Il tutto è motivatodal desiderio di assecondare, nelmigliore dei modi, le richieste diaiuto sempre più numerose, prove-nienti da ogni parte d’Italia. Inoltrenella nuova Sede, sempre presso lacanonica del Santuario del Calci naio,dove stanno per iniziare i lavo ri direstauro, sarà collocata una pic colaforesteria di prima acco glienza e unasala convegni.

E' previsto tra l’altro, lo sviluppodel progetto riguardante un ambula-torio medico specialistico multidisci-plinare, per favorire quel le categoriedi pazienti particolarmente bisognosi.A questa iniziativa hanno già aderitoalcuni medici di varie specializzazio-ni.

L’Associazione, allo scopo di dare

In aiuto di un bambino rumenoAMICI DI FRANCESCA

Comune di Cortona

Recentemente abbiamo ri -ce vuto notizie confortantidai genitori di Moira, lagiovane ragazza sicilianache, qualche anno fa, fu operata,con successo a Udine per unaneoplasia cerebrale.

La giovane ora diciassettenne,sep pur moderatamente, ha ri co -min ciato a studiare e a ricondurre

Impariamo a conoscere l’Associazione

Il caso della giovane ragazza sicilianasalvata a Udine dal dott. Skrap

Un filo di speranza

una vita normale. La famiglia tutt’oggi è sempre

in contatto con l’Associazione, in -formando dei progressi, dell’evo-luzione, delle funzioni generali edello stato di salute della figlia,esprimendo gratitudine all’As so -ciazione e a tutti quelli che in sie -me ad essa si sono adoperati perla soluzione del caso.

Carissimo Presidente,Vorrei ringraziarLa a nome anchedi tutti i colleghi per la passione ela dedizione con cui vi battete perconsentire a bambini colpiti daterribili malattie di trovare unastrada di cura, e per aver sceltoUdine come centro di riferimentoper il piccolo Ibrahim. In effettigià in altri casi abbiamo avutooccasione di ospitare bambiniprovenienti da altre parti d’Italia odall’estero con tumori giudicatiinoperabili: in alcuni casi è statoveramente così, altre volte, invece,bambini che sembravano senzasperanza sono stati operati consuccesso, e oggi hanno una vitaquasi normale.

Purtroppo il tumore di Ibra -him non lascia nessuna possibilitàalle terapie: il glioblastoma mul -tiforme, quale si è rivelato esseredopo l’esame istologico eseguitoad Udine, è un tumore estrema-mente aggressivo, ad evoluzioneveloce, che infiltra le aree delcervello a lui vicine e che non puòessere asportato se non in parte,per poi comunque ricrescere su -bito dopo. E ancora più tremendoè quello che cresce nell’area cen -trale dell’encefalo, il tronco, invicinanza dei centri che controlla-no il respiro e i battiti cardiaci, lacui prosecuzione resta quindidavvero appesa ad un fragile filo.

alle sue attività concretezza e serietà,può fare affidamento sulla col -laborazione oltre che dei nu me rosimedici associati della provincia diArezzo, anche di personaggi delvalore del prof. Silvio Garattini, diret-tore dell’Istituto di RicercheFarmacologiche “Mario Ne gri” ,della collaborazione del prof. Al bertoAngeli, direttore della prestigiosaClinica Medica Generale del -l’Università di Torino, dell’ IstitutoEuropeo di Oncologia di Milano nellapersona del suo direttore scientifico,prof. Um berto Veronesi, della colla-borazione della So vrin tendenteSanitario, dr.ssa Gianna Zoppei,dell’Istituto Scientifico UniversitarioOspedale S. Raffaele di Mi lano, dellaproficua collaborazione con la Neu -rochirurgia, del l’O spedale S. Ma riadella Misericordia di Udine, direttadal Prof. Miran Skrap ecc..

Lo SviluppoPer il suo sviluppo e consolida-

mento, l’Asso ciazione ha potuto be -neficiare di contributi esterni di al -cune Banche: Banca To sca na di Fi -renze, Banca Valdichiana di Chiusi,Banca Popolore di Cor tona, e, inmodo particolare, del l’Ente Cassa diRisparmio di Fi renze. Infatti, lacomplessa e quotidiana attività el’intensità delle relazioni instauratecon i medici, gli ospedali e le istituzio-ni richiedono, oltre che l’apporto deivo lon tari, interventi economiciindispensabili per riuscire a so stenerequelle spese richieste dalla mobilitàdel personale al telefono, dal materia-le polifunzionale, dall’ospitalità, dagliincontri di lavoro, dalle polizzeassicurative, dalle manutenzioni degliarredi e del materiale informatico…

ConclusioneL’Associazione “Amici di Fran -

cesca”, si propone, con questa rete disolidarietà, (unica nel suo ge nere) ditestimoniare la necessità di daresicurezza e speranza soprattutto aibisognosi e ai meno abbiaenti e distimolare in ogni ASL analoghe opera-zioni che possano rendere questasocietà più umana, più giusta e piùcivile.

E’ giunto in Italia dalla Ro -ma nia e accolto da pa -renti residenti a Siena, ilpic colo S.J.C., di tre mesi,affetto da una sindrome congenitarara, denominata “e strofia vesci-cale”. Per la mancanza, nel suoPaese, di strutture sanitarie idoneee non attrezzate per interventichirurgici richiesti dalla suddettapatologia, i familiari del piccolopaziente hanno presentato il casoall’Associazione “Amici di Fran ce -sca” che, in bre ve tempo, haprov veduto a prendere gli oppor-tuni contatti con un vero speciali-sta di patologie infantili operantepresso l’Ospedale Mag giore di Bo -logna, il dott. Ro berto De Castro,tra l’altro iscritto alla AssociazioneOnlus.

Questa la corrispondenza in -ter corsa tra il vicepresidente Lu -cia no Pellegrini e il dott. Ro bertoDe Castro direttore di chirurgiapediatrica a Bologna.

Carissimo Roberto,come da recente intesa telefoni-ca e dopo accordi con il Di ret -to re Generale dott. Franco Ri -bal di, ti affido il caso del piccolopaziente rumeno S.J.C. di ap -pena due mesi, affetto da malat-tia rarissima, di cui ti allego larichiesta di aiuto, trasmessa daiparenti residenti in Italia allanostra Associazione con unadocumentazione fotografica.Cre do che tu possa essere lapersona più indicata e qualifi-cata per seguire il bambino edare consigli utili ai genitorisull’iter assistenziale da seguireper il loro figlio.

Inoltre si precisa che le speseextra ospedaliere saranno esclu-sivamente a carico dei familiaridel bambino con il sostegno or -ganizzativo e morale della no -stra Associazione.

Confidando sul tuo impegno

umano e professionale, si restain attesa di una tua gentilerisposta.

Cordiali saluti.Luciano Pellegrini

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Nella foto Moira all’interno della sua auto assieme a Francesca, inoccasione della sua visita a Cortona.

La risposta

Al Vicepresidente dell’Asso -cia zione “Amici di Francesca”Luciano Pellegrini, rinnovo ladisponibilità della mia U.O. emia personale a prendere incura il piccolo paziente rumenoaffetto da estrofia vescicale.Confermo la necessità di ottene-re i permessi ufficiali da partedella Direzione Generale del mioOspedale. Ricordo che il nostroDirettore generale dott. FrancoRi boldi attende una Vostracomunicazione di richiesta diassistenza nella quale appaiachiaro che ogni spesa extraospe-daliera debba essere a caricodella famiglia. Dal punto di vistaclinico sottolineo la gravità ecomplessità della malformazio-ne ed il difficile iter e ricostrut-tivo.

Grazie e cordiali saluti.Roberto De Castro

Certamente una risonanza esegui-ta prima del viaggio avrebbeconsentito di chiarire meglio lepossibilità di intervento chirurgi-co, ma anche quella fatta adUdine all’arrivo, pur mostrandoda subito un quadro drammatico,a veva lasciato un barlume di spe -ranza per l’intervento chirurgicoche infatti è stato comunque pro -grammato.

Difficilmente Ibrahim sarebbevissuto fino ad oggi se fosse re -stato nel suo paese: ha avuto bi -sogno in questi giorni di assisten-za per respirare, di tubi pernutrirsi, di cateteri venosi per es -sere idratato, di rianimazioni peressere sostenuto nei momenti più

critici. Oggi, anche se sappiamoche nulla più c’è da fare per lasua malattia, risponde in qualchemodo alla mamma che lo acca -rezza e gli parla ricevendone an -che qualche sorriso.

Avremmo sperato di far riu ni -re la famiglia lì dove abita la zia,in Toscana; ciò non è stato possi-bile, ma comunque desideriamocontinuare ad assistere Ibrahimfinché sarà possibile, sperando diaccompagnarlo nel modo piùsereno possibile.

Dr. Agostino NocerinoResponsabile Emato-oncologia Pe -dia trica Clinica Pediatrica Po l i cli ni -co Universitario (Udine)

Il dott. Agostino Nocerino e personale dell’ospedale

ancora l’Inno degli Araldi, che vie -ne da tutti seguito con devoto si -len zio. Ricevuta la solenne Bene -dizione impartita dal M.R.P. Pro -

vinciale, si riforma un solennecorteo, preceduto dallo stendardi-no, esortando tutti a raggiungerela Sala Santa Margherita. Quivigiunti, uno del Comitato Or ga -nizzativo fa presente ai numerosiconvenuti molti e doverosi ringra-ziamenti.

Prende quindi la parola l’As -sistente spirituale degli Araldi, pa -dre Luigi Pini per notificare levarie adesioni alla nostra Festa, traquesti notiamo il fervidissimo au -gurio del nostro concittadino e,at tualmente Arcivescovo di Lucca,mons. Italo Castellani; l’adesionemediante lunga e toccante letteradel sig. Pasqualino Capitano To -scani della locale Compagnia Ca -rabinieri; i graditi auguri inviati dapadre Daniele, Guardiano dei Pa -dri Cappuccini ed infine una lungacommovente lettera dei nipoti delcompianto e indimenticabile pa -dre Francesco Poletti, che scorgo-no spiritualmente presente allanostra Festa. Non possiamo inoltredimenticare la partecipazioneuna nime della Comunità Fran ce -scana sia dei RR. Padri che dellebrave Suore alla nostra bella Ce le -brazione, che ringraziamo since-ramente.

A questo punto viene proietta-to in parte un filmato (DVD), in

MOMENTI DI RIFLESSIONE 30 GIUGNO 2005L’ETRURIA N. 12

PAGINA 12

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 3 luglio(Mt 11, 25-30)

dell’Associazione “Araldi S. Mar -ghe rita”. Preparata come si conve-niva, la celebrazione riuscì so len -ne e di unanime partecipazione dalasciare un’impronta indelebile intutti i partecipanti.

In ossequio alle commoventiparole testamentarie, raccolte dauna delegazione degli Araldi reca -tasi presso il capezzale di padreFran cesco morente ci siamo sen -titi in dovere di realizzare unatarga per ricordare il decennale

della venuta del Santo Padre Gio -van ni Paolo II a Cortona e vi ab -biamo fatto incidere il Messaggiopaterno che il Papa rivolse aicortonesi, sul piazzale della nostraBasilica il 23 maggio 1993.

Ed eccoci giunti alla Cele bra -zione di una Ricorrenza assaigran de e importante per la nostraAs sociazione “Araldi Santa Mar -gherita” maggio 1965/ maggio

2005.La storica Celebrazione è ot ti -

mamente riuscita sotto ogni a spet -to, della quale riportiamo unasom maria relazione.

Era il 15 maggio, ore 10 quan -do sul Piazzale della Chiesa s’èformato un solenne corteo prece-duto dallo stendardino degli Aral -di: al suono rullante dei tamburiabbiamo fatto ingresso in Basilica,accolti dall’Inno degli Araldi,lodevolmente eseguito dalla Cora -le di Santa Cecilia, diretta dal mae -stro Alfiero Alunno.

E’ da notare qui che l’Inno èstato musicato dall’esimio maestroP.Remigio de Cristofaro.

Siamo arrivati alla solenneConcelebrazione, presieduta dalM.R.P. Provinciale Maurizio Fag -gioni con i due concelebranti ri -spettivamente padre Federico Cor -nacchini, Guardiano del Conventoe padre Luigi Pini, Assistente Spi -rituale degli Araldi, il quale pren -dendo la parola ringrazia con suaindicibile gioia e di tutti I numero-si presenti, il M.R.P. Provincialeper essere venuto appositamente apresiedere e condividere la nostragrande ed importante Festa: 40°di Fon da zione dell’Associazione.

Al Vangelo il Padre provincialecon appropriate ed elevate parolepresenta la sua dotta Omelia, cheviene ascoltata e seguita con vivoim pegno dalla numerosa assem-blea presente nella Basilica.

Segue la suggestiva cerimoniadella presentazione dei doni: gliAraldi adulti offrono un cero alla

Celeste Patrona; gli Araldi piccoli:due bei mazzi di fiori, uno a GesùCrocifisso e l’altro alla grande San -ta Margherita. Durante la celebra-zione Eucaristica, la Corale alternaalcuni scelti Mottetti polifonici perrendere più solenne e aderente lasacra liturgia in quest’anno dellaSantissima Eucarestia.

Al termine della solenne Con -celebrazione e prima della Bene -dizione finale, la Corale ci ricanta

La forzadei deboliE’costume universale, che non

teme smentite, giudicare la per -sona debole, arrendevole, incapa-ce di difendersi come segnata datriste destino. E vediamo Gesùmet tere insieme una collezioneaccurata di tutte le forme d’insuffi-cienza e di fragilità presenti nelcorpo sociale. I piccoli in ragionedell’età cioè i bambini; i piccoliper mancanza di cultura e sapien-za ufficiale; gli ultimi perchémancanti di qualsiasi prestigio operché squalificati e condannatidalle regole sociali in atto: i dispe-rati stanchi e diffidenti per le po -che o nulle possibilità che restanoloro.

Paradossalmente questa rac -colta di persone non è da luimenzionata e visitata per purosentimento di pietà, o al fine di unqualche recupero o riscatto, maper ricordare loro e a tutti, ch’essimeritano ed egli li chiama a sen -tirsi candidati al primo posto.Sempre che essi non si giudichinocome la massa li giudica, maimparino a vedersi come lui li ve -de, elevati ad un piano superioredi fortuna e di privilegio. Testo delVangelo occorrente: Ti benedico,o Padre, Signore del cie lo e dellaterra, perché hai tenute nascoste

cui sono inseriti quattro importan-ti aspetti della vitalità dei nostriAraldi. La proiezione viene seguitacon attenzione e interesse dai pre -

senti, per cui si decide di metterlaa disposizione di quanti la deside-

reranno avere.E ora tutti i presenti in sala

sono gentilmente invitati a recarsia pian terreno, nel corridoio delConvento, ove troveranno un allie-tante e ben preparato pranzo of -ferto dagli Araldi.

Qui si presentano svariatialimenti di conforto, a disposizio-ne di tutti. E’ veramente unagrande Festa, che si vive nella gioiae nello spirito di sincera fraternitàe nella vera pace, che mai dimen-ticheremo.

A quest’agape fraterna è pre -sente anche il M.R.P. Provincialeed è ben lieto di vedere tutti soddi-sfatti e impegnati nel prendereciascuno quant’è che si presentaagli occhi di tutti.

In un clima di devoto e rispet-toso silenzio, prende spontanea-mente la parola il Padre provincia-le e, lieto di essere presente aquesta importante e storica cele -brazione, ringrazia sinceramentetutti coloro che hanno preparato econtribuito all’ottima riuscita dellafesta, implorando su tutti - qualeco ronamento della nostra cara ri -correnza - la Serafica Bene di zione.

Il Comitato

Del 40° di Fondazione “Araldi Santa Margherita”Nel caro e indimenticabi-

le ricordo del 40° Anni -versario di Fondazione“Araldi S.Margherita” -sotto la premurosa gui -da della nostra Celeste Patrona -ab biamo celebrato con gioia ed e -sultanza la storica Ricorrenza.

Ci sentiamo in dovere, primadi tutto, di elevare la nostra sin -cera gratitudine - sempre guidatida S.Margherita che dall’alto deiCieli sorride e guarda con amore

ai suoi prediletti Messaggeri - aDio Unico e Trino, che nella suainfinita bontà ci ha illuminati esostenuti perché giungesse a buontermine ogni nostra particolareiniziativa e buona aspirazione.

La nostra Associazione, che hasalutato il 40° anno di vita, è sortail primo maggio 1965 per premu-rosa e saggia iniziativa di mons.Giuseppe Franciolini, Vescovo diCortona, che corredava la stessaAssociazione di uno Statuto e di unparticolare Inno osannante ai caricomponenti la grande Famigliadegli Araldi.

Fino dall’inizio, l’indimentica-bile padre Francesco Poletti siprese a cuore l’Associazione e contutto il suo giovanile entusiasmo eassoluta dedizione, la guidò peroltre 28 anni; partecipando a varimanifestazioni, specialmente acarattere religioso per cui venivainserita nella nostra Città di Cor -tona, suscitando vario interesse edentusiasmo in tutti coloro chel’avvicinavano, specialmente nellepopolazioni della Valdichiana.

Giunse quindi spontanea la ce -lebrazione di una cara e grandeRicorrenza: il 35° di Fondazione

queste cose ai sapienti e agli in -tel ligenti e le hai rivelate ai pic -coli.

Come questo divenga inconte-stabile realtà, e non sia sempliceincoraggiamento agli sfortunati(nel quale poco crede anche chicerca di rianimarli, come a voltesuccede) si desume dalla filosofiaevangelica che è questa. Chi hamolto, chi ha tutto sente meno oaddirittura non sente affatto ilbisogno di Dio, crede di bastare ase stesso, e con questo sentireblocca quanto Dio di doni e dibene tiene a disposizione per lui.Chi si sente, senza nasconderseloo maledirlo, povero e vuoto è a -perto con umiltà e confidenza aitesori che Dio ha in serbo per lasua creatura e li riceve. Filosofiache Gesù enuncia così: Chi vorràsal vare la propria vita (coi pro -pri mezzi), la perderà; ma chiperderà la propria vita per causamia (colla fiducia nel Padre parialla mia), la salverà. Chi si abban-dona, rischiando, a questa fiduciatrova la salvezza certa, anchepsicologicamente parlando, e laschiera degli umili autentici sta làa dimostrarlo.

Cellario

Estate 2005Dall’alto dei colli della Valdipierleguardando verso Nord-est

I cumuli estivi al tramonto,solenne barriera di spuma,coronano ad est le cimedel frastagliato Appennino.

Sfumati di tinte si trasformanoin guglie e cimase rampantiorlate d’ametista e di rubino.

Il cielo s’incupa lentamentee dalle fratte s’innalzail canto dei grilli innamorati.

Tra i cumuli lontaniguizzano lampi silenziosie sulla valle discendela pace suadente della sera.

Svaniscono il Catria, il Nerone, il Penninoed oltre le plaghe prosperose 1)immerse nel sonno,forse, 2)i pescatori, soli, la tempestaaffronteranno stanotte sul mare. 3)

Note:1) Le terre marchigiane.2) Se scoppierà il temporale.3) L’Adriatico.

Federico Giappichelli

Sera di estate

Ci siamo, nonostante io siaun convinto autunnale: èestate. E’ il giro delle co -se, quello che va e poitor na, quello che ci ab -braccia e ci saluta. Le stagioni fan -no male se non le prendi dal versogiusto. Ti promettono il romanzo diun viaggiatore o la perfezione di unso gnatore: ti lasciano con un sensoimperfetto e diffuso. Le stagioni fan -no bene se sai riscaldarti con loro.Si disegnano col vento, che traspor-ta nuvole e profumi: di cedrina, ditigli, di muschio, di legna bruciata.

Così l’estate di Cortona arrivapiano, delicata, senza troppa con -vinzione ma con la stessa caricaleg gera di feste e commenti vari.L’e state che anche se lavori è va -canza, della musica da festivalbar,dei balli lentamente marini.

Le stagioni si somigliano e noiassomigliamo a loro, modellando,un po’ in coscienza e un po’ no, lenostre curve fisiche e mentali.

Quindi l’estate ci sveste di abiti e cicopre di aspettative. Tra calciomer-cato e calcetto, recite in vernacolo egiri di fisarmonica & sax, l’estate cibrucia o ci lascia freddi freddi. Vor -remmo una spiaggia più bianca, a -vere una mente più libera, un so gnoda spendere, un’avventura com -plice, più tempo per noi e per im -parare a stare “staccati”.

Cortona ci aspetta con le sueombre, i suoi pomeriggi stanchi, lesue gare di briscola, i nuovi gelati algusto di menta, strade in provincia,turisti internazionali. Qualcosa cidice di lasciarla: così buona e mam -ma da soffocare ogni slancio. Qual -cosa ci trattiene: così buona e mam -ma da proteggerci dallo schifo chec’è.

Una notte rincasi, ti volti: unalucciola, una stella che cade, unostupore, un desiderio. Le stagionisanno loro come fare.

Tanto sole in cielo, in vacanza,dentro di noi. Albano Ricci

ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

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MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

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Finalmente, dopo anni di ri spettoso silenzio e inmancanza di provvedimenti adeguati da partedell’Amministrazione comunale, si è costituito aCortona il “Comitato via Gino Severini”.

I residenti di quella strada hanno deciso di porrerimedio ad una situazione divenuta insostenibile. E’ormai noto a tutti il disagio che gli abitanti del Borgodevono continuamente sostenere a causa del trafficoveicolare e dei problemi ad es so legati. Tranne viaRoma, tra l’altro poco frequentata per i divieti dellaZona TL, via Severini costituisce l’unica strada percorri-bile per l’uscita dei mezzi di trasporto dalla città:autovetture, autocarri, ciclomotori, motocicli e, soprat-tutto, autobus dalle dimensioni spropositate per leanguste dimensioni di quella strada medievale, percor-rono la discesa come se fosse il circuito cittadino diFormula 1 del Principato di Monaco.

Ciò costituisce un grave pregiudizio per la sicurezzae l’incolumità dei residenti e dei numerosi pedoni chepercorrono la strada. Infatti non esiste un marciapiedee la prepotente usanza di parcheggiare auto e motoradente al muro di destra lungo la discesa, costringe ilpassante a camminare quasi al centro strada e addirit-tura impedisce ai residenti di entrare nelle proprieabitazioni.

E’ sicuramente un miracolo che ancora non siaaccaduta nulla di grave, ma l’Am mini strazionecomunale non può abusare della fortuna o della prote-zione divina, perché i prodromi per una disgrazia cisono tutti. Così il 18 giugno u.s. una delegazione delCo mitato è stata ricevuta dall’as ses sore Diego Angori,che con gar bo e comprensione ha ascoltato i borsaioli,che con educazione hanno anche prospettato alcunesoluzioni praticabili nell’immediato: - Ripristinare fin dall’inizio della strada il divieto disosta 0/24 con rimozione del veicolo per evitare iparcheggi selvaggi, sempre che la Polizia Municipalefaccia poi ri spettare tale limitazione e, soprattutto, larimozione del veicolo trasgressore. Inoltre maggiorepresenza della Polizia Municipale durante le ore seralidella stagione estiva da Largo Beato Angelico a PiazzaleGaribaldi e via Gino Severini;- Pianificazione di servizi con AUTOVELOX in via GinoSeverini, così da scoraggiare i conducenti che quotidia-namente percorrono la strada a velocità folli, con ognitipo di mezzo. Allo scopo, dopo l’aperturadell’Ospedale della Fratta che di fatto vedrebbe trasferi-

ti i mezzi di soccorso da Cortona a quella frazione,installazione di rallentatori di velocità come prevedel’art. 42 del Codice della Stra da e l’art. 179 del Re go -la men to di Attuazione del C.d.S.- Manutenzione e pulizia più accurate, vista la presen-za di numerosi topi e piccioni che imbrattano lastrada, gli intonaci, le auto e possono essere portatoridi patologie infettive;- Riconsiderare nel suo complesso la viabilità e iparcheggi tra via Ce sare Battisti e via Gino Severini,così da liberare quest’ultima dai sud detti disagiprocurati dal frenetico traffico;- Rivedere la convenzione o gli ac cordi con L.F.I.,consigliando o se necessario prescrivendo l’uso dibus “Pollicino” all’interno del cen tro urbano, cosache avviene da anni in tutte le città “civili” eu ropee e,senza guardare troppo lon tano, nella stessa Monte pul -ciano con mezzi, guarda caso, della L.F.I. Le corse diquesta so cietà da e per Cortona sono quasi semprevuote, tranne che negli orari scolastici, quindi non c’èla necessità di impiegare i mastodontici Gran turismoper il trasporto cittadino. Inoltre, il peso e il frequentetransito di questi enormi mezzi procurano danni egravi lesioni documentate alle case di via GinoSeverini, edifici che risalgono al tardo medioevo o alrinascimento;- Richiesta alla competente USL di verificare l’inquina-mento acustico e ambientale;

In caso di risposte inadeguate o di scarsa collabo-razione del l’Am ministrazione comunale, il Co mitatoha esternato la precisa volontà di presentare unesposto-denuncia alla Procura della Re pubblica diArezzo, al Prefetto di Arezzo e a tutte le sedi prepostedalle vigenti normative in materia, non ultima unacampagna giornalistica di denuncia.

L’atteggiamento dell’assessore Diego Angori èstato di piena comprensione delle problematicheesposte e si è fatto gentilmente ca ri co di provvedere,nei tempi che la macchina burocratica consente, adintervenire con decisione nella risoluzione dellaquestione.

L’in contro, che si è svolto in un clima sereno ecivile, si è concluso con un aggiornamento al prossi-mo 11 luglio 2005, giorno in cui l’Assessore riferiràsulle iniziative e i provvedimenti che l’Ammi ni stra zio -ne Comunale avrà deciso di intraprendere.

Mario Parigi

Nel consiglio comunale del 31maggio, il Consigliere Stefania Mez -zetti per la Margherita di Cortona èintervenuta su alcuni punti cheerano all’ordine del giorno.

Una prima analisi è stata conriferimento alla mozione di Ri -fondazione Comunista su una delletante leggi europee che disciplinanole regole di libero mercato, la Bol -kstein. Secondo i due consiglieri diri fondazione, l’art. 16 di tale legge èun punto controverso. In sintesi af -ferma che un’azienda dislocata inun paese diverso dalla sua originenon è soggetta a richiedere più au -torizzazioni e potrà applicare la le -gislazione in abito lavorativo delproprio paese. Questo potrebbe fa -vorire lo spostamento delle impreseverso paesi dove la protezionesociale è più debole e implicitamen-te si chiede ai paesi dove la tutela èpiù forte e consolidata di abbassareil livello delle protezioni sociali edelle tutele giuridiche in nome dellaliberalizzazione del mercato. Suque sto punto Mezzetti, pur condivi-dendo gran parte della mozione, hasostenuto che è più giusto concen-trarsi sui problemi presenti nelnostro Comune, lasciando risolverele problematiche tecnico-politicheai partiti a livello nazionale delnostro paese e dell’Europa.

Altra mozione di Rifondazione,già presentata nel consiglio prece-dente e riproposta in quest’ultimocon delle modifiche, è stata quellasull’acqua come un bene di tutti,dove si chiede al Sindaco e allaGiun ta una serie d’iniziative da rea -lizzare nell’arco di 5-10 anni. Alcuniesempi: mantenere sotto il controllopubblico il ciclo dell’acqua e i ser -vizi ad essa collegati, promuoverecampagne d’informazione sul ri -

sparmio idrico, ecc. Il consiglieredel la Margherita, pur condividendomolti punti della mozione rimanefavorevole al Project-Financing co -me deciso dalla maggioranza, cheprevede prestiti per investimenti nelsuddetto settore con una modalitàdi restituzione a lungo termine.

Infine Stefania è intervenuta condue interrogazioni riferite ai nostricentri urbanizzati.

La prima riguarda due postazio-ni semaforiche lungo la SS 71 checontribuiscono al rallentamentodella circolazione.

Una situata in località Piagge,dove il semaforo è collocato in mo -do da non consentire un rapido de -flusso delle auto in entrambi i sensidi marcia, sia la svolta veloce senzastop semaforico verso il nuovo rac -cordino che gira intorno a Ca miciaper i provenienti da Arezzo.

L’altra situata all’altezza dei pri -mi vivai, dove avviene la stessa cosa.Occorrerebbe allargare la carreg-giata al fine di realizzare due corsiein entrambi i sensi di marcia, unaper il semaforo e una che consen-tisse la svolta veloce a destra; op -pure realizzare delle rotatorie co -m’è già stato fatto in altri comunivicini. Palesa inoltre la necessità direalizzare strisce d’attraversamentopiù una viabilità pedonale di colle-gamento al centro di Camu cia, con -siderata la presenza di grossi centricommerciali alimentari all’altezza diquesti due semafori.

Nella seconda interrogazione sichiede una maggiore pulizia dellestrade di Cortona, centro storico edintorni. La città, deve presentarsi almeglio in ogni occasione e special-mente in questo periodo che ac co -glie numerosi turisti.

Comitato via Gino Severini “La Margherita” informa

L’AVO, una realtà nel territorio

Distruzione d’alberisi è già provveduto ad effettuarespecifici trattamenti, il problemanon ha sfiorato la mente di chi didovere (Comune, Asl) in relazioneal nostro territorio, quando talitrattamenti dovevano essere eseguitisulle larve.

Ora - si dice - è troppo tardi(ma non pare sia così) e si lasciache la distruzione delle piantecontinui.

In relazione a ciò, ho presenta-to una puntuale interrogazionenell’ultimo Consiglio comunale, persollecitare una presa di coscienzadel problema da parte delle per -sone competenti, per porre in es -sere le soluzioni possibili al presen-te ma, soprattutto, perché si inter-venga nei modi e nei tempi dovuti,al fine di debellare definitivamentetale flagello per gli anni futuri.

Spero di ottenere una rispostasoddisfacente alla mia interrogazio-ne, poiché non vorrei proprio che ilnostro patrimonio boschivo, e quin -di la bellezza della nostra monta-gna, subisse un degrado irreparabi-le.

Giuliana Bianchi Caleri

L’attenzione all’ambiente ed atutte le sue componenti dovevaessere uno dei punti qualificanti diquesta Amministrazione; in realtà èsfug gito ad essa di mano un grossoproblema che da tempo sta in ve -stendo, in particolare la Val di Pier -le, ma non solo: la distruzione ditan te specie arboree, compresepian te da frutto, ad opera di parti-colari insetti (sembra la processio-naria) che divorano l’apparato fo -gliario. Pare di assistere ad un fla -gello biblico: chi ha la ventura diad dentrarsi in un bosco di tale zo -na, oltre ad ascoltare uno stranoinu sitato ronzio, vedrà le piante ri -coperte di tali insetti ed ormai privedi foglie, come se fosse autunnoinoltrato.

Ma avrà anche la brutta sventu-ra di vedersi cadere addosso glistessi... per cui non è più possibilenemmeno ripararsi all’ombra.

Il fenomeno si è propagato dal -la vicina Umbria, ma era già presen-te dall’anno precedente.

Mentre però in questa Regione

Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

“La mia maestra si chiama Eugenia…”; così scritto, potrebbe apparire ilcomponimento di un bimbo della scuola elementare; improbabile per me,avanti con gli anni, io la maestra non l’ho proprio avuta, ovvero all’epoca midettò l’abbecede un insegnante sardo, trapiantato, con la sua numerosa famiglia,in una cittadina dell’alta Italia, ove riusciva a farci cogliere la arcana poesia dellenebbie padane.

Suvvia, non divaghiamo, la Signora di cui parlo, mi ha introdotto, qualevolontario ospedaliero tirocinante, con un camice dal colletto azzurro e la spilladi riconoscimento, all’Ospedale di Cortona, dopo ch’ebbi partecipato al Corsodi formazione che l’A.V.O. cortonese aveva tenuto nella sede di via Dardano.

Di primavera, lo scorso anno, m’era capitato tra le mani il programma degliincontri, tenuti da specialisti di discipline mediche, che conversando dell’ap-proccio che giova al malato, con l’ascolto, l’attenzione e la discrezione rispettosaverso la sofferenza, mi avevano conquistato a quell’impegno di solidarietà.

I veterani dell’AVO mi avevano inculcato le poche semplici regole dellapuntualità e della costanza nel servizio che ci impegna settimanalmente, in unturno di due ore, solitamente in coincidenza con la distribuzione del vitto,sopperendo così utilmente a qualche necessità dei ricoverati in ospedale.

La maestra, che ora mi chiama collega, m’aveva poi ricordato che, poiché lanostra presenza è autorizzata dalla Direzione Ospedaliera, cui l’AVO assicura lacostante formazione dei propri volontari, la nostra azione non deve invadere lecompetenze degli infermieri, ai quali anzi spesso ci rivolgiamo per i consigli e leautorizzazioni nel compiere qualche servizio più impegnativo.

La nostra responsabile cura il guardaroba si che non manca, anche per ilsuccesso delle iniziative benefiche di primavera e natalizie, cui partecipiamo conmolti oggetti d’artigianato familiare, una bella dotazione di biancheria e vasella-me a disposizione di ricoverati indigenti, mentre più d’un “barbiere” si destreg-gia con rasoio, schiuma e dopobarba, profumato all’acqua di rose, per renderei volti nuovamente freschi e distesi.

Il Presidente, nel raccomandarci della partecipazione agli incontri di forma-zione mensili, si è commosso nel ricordare che diciotto anni orsono, il primogiugno del 1987, si dava inizio al nostro lavoro ed ha aggiunto un bel ringrazia-mento a medici, infermieri e malati per averci accolto nell’ospedale di Cortona,perché, come diceva Madre Teresa di Calcutta: “I malati ci onorano permetten-doci di servirli”.

Uno di questi giorni mi hanno consegnato il distintivo, quello vero, di volon-tario effettivo; il mio impegno sarà più maturo, molti gesti mi verranno naturali,ma un poco sarò stato allenato ad affrontare la sofferenza e la speranza che,come dice la mia maestra, possiamo dare al malato con il nostro sguardodiretto, la nostra parola affettuosa la nostra voce amica, i nostri gesti di concretasolidarietà.

“Se ne stava, quasi estraniata nell’ampia camera a più letti, leggeva assiduaun corposo volume, ma al terzo incontro, soddisfatta che l’ascoltava interessato,il romanzo d’avventure e un poco rosa, me lo raccontò, sorpresa che la tramam’avesse coinvolto più del suo turbamento e della sua angoscia che la malattia

le aveva procurato”.Così a volte, in quelle due orette, ti parlano dei loro affetti distanti, del loro

lavoro perduto, dei loro svaghi interrotti a causa del male; non sempre con laparola si riesce a lenire, più spesso con l’ascolto rispettoso e silente si da unpoco di serenità.

Se a qualche lettore dovesse interessare la partecipazione all’attivitàdell’AVO, ci può trovare dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 19,00all’Ospedale di Cortona (escluso la domenica).

Un volontario AVO

è “Giaggiatole” di Catharina Das,olandese ma anche lei innamora-ta di Cortona ed oramai cortonesea tutti gli effetti. Catharina è giuntain Italia dopo 25 anni di lavoro in“Alitalia”, che l’hanno portata o -vunque nel mondo; nel suo ne -gozio, sito in Via Dardano, si può

trovare di tutto: da libri di 2° ma -no, a bigiotteria d’epoca america-na, firmata e non, fino a tutte lepossibili cose più strane prove-nienti dai quattro angoli del mon -

do.A tutti voi, auguriamo buon

lavoro. S.B.

Nei giorni scorsi, hannoaperto i battenti a Cor -tona, due nuovi esercizicommerciali.

Uno, il “Bar 500”, aperto dauna giovane coppia, Emma eBob, lui inglese, lei di Torino.

Il “Bar 500” si trova nella

centralissima “Ruga Piana”, ed iproprietari ci dicono che hannovoluto questo nome, in onore allamitica macchina,e scelto la nostracittà, perché anch’essa è mitica, e

loro se ne sono subito innamoratidurante una breve vacanza inToscana.

L’altro esercizio commerciale,

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

La malattia del secolo si èportato via Pietro Falomi,da tutti chiamato Pie -trino. Una lunga sofferen-za lo ha accompagnato fino allafine.

Pietrino è stato uno deiragazzi che ha caratterrizzato la

mia prima esperienza cortone-se. Giunto nel 1966, alle spalleuna carriera di arbitro interrot-ta per motivi di lavoro, in co -minciai ad allenare la squadradel Cortona che giocava nel vec -chio campo sportivo dove oggi cisono i campi da tennis.

Per fare fiato percorrevamodi corsa i monti del Parterre infi la indiana, al mio fischio l’ul -ti mo doveva accellerare e diven-tare capo fila. Tutto andava be -ne fino a quando non era il

turno di Pietrino che, per giun -gere in cima impiegava sempreun tempo “massimo”.

Era però di una simpatiaunica e calcisticamente avevaun estro che, se fosse stato sup -portato da una volontà ferrea,certamente avrebbe potuto farecarriera. Ma lui era così, lo eraal lora, lo è stato nella sua vita,lo abbiamo ritrovato così ancheal suo termine.

Ai familiari, che gli sonosta ti vicini, la nostra solidarietà.

Ciclismo

Scuola Media “Berrettini-Pancrazi” Camucia

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Domenica 12 giugno si ècorsa la terza Medio Fondodi mountain bike Città’ diCortona; la gara era validacome 2° trofeo “Valli e Colli” aretinee senesi facente parete del circuitoche prevede lo svolgersi delle gareolterchè in Valdichiana anche inValdarno, Valdorcia, Valdarbia, Valledel Casentino e Val di Loreto.

La manifestazione è stata organiz-zata dal Ciclo Club Quota Mille diCortona in collaborazione con la LegaCiclismo Uisp.

Era questa in particolare l’8aprova 2005 del circuito di MTB legheciclismo Uips di Arezzo e Siena. Ilpatrocinio della gara è del Comune diCortona. La gara ha visto un nutritonumero di partecipanti ed è stata unsuc cesso anche di pubblico. Pres so -chè impeccabile l’organizzazione del -la manifestazione da parte del CicloClub quota Mille che anche quest’an-no ha saputo migliorarsi e scegliereun tracciato ad alto livello con legiuste caratteristiche tecniche e pano -ramiche. Due i percorsi che erano

stati previsti; quello agonistico di 38km che vedeva la partenza dal Par -terre svolgimento della gara direzioneSan t’Egidio poi Con tadina, quindiverso Cantalena poi risalita alla Crocequindi verso Castel Girardi con di sce -sa sino a Metegliano e quindi risalitaal Parterre.

Un percoso molto bello ma assaiimpegnativo che ha visto una notevoleselezione tra i partecipanti.

L’altro percorso invece quelloEscursionistico era di 24 km ed erasolo la parte iniziale e finale di quelloagonistico ma comunque impegnati-vo,da affrontare con un buon allena-mento. La quota di partecipazione eradi 8 euro per entrambi i percorsi ecomprendeva anche assistenza me di -ca, docce e lavaggio bici.

Alla fine della manifestazione èstato offerto un rinfresco con pastaparty. La partenza era prevista per leore 9,00 di domenica 12 giugno etut to ha avuto uno svolgimento re go -lare e senza difficoltà; il tempo cle -mente ha reso ancor più bella la garache ha visto una lotta accesa tra i par -

tecipanti.Il vincitore assoluto è stato Sauro

Botti del team Scott-Pa squini chepartecipava nella cat.B mentre nelleclassifiche per le società l’ha spuntatala F.A.R.E-Tenticiclismo; in particolarepoi nella categoria A è giunto primoNicola Corsetti (Cicli Livi),nella CatB.il suddetto Sauro Botti, quindi nellacat.C è giunto primo Paperini Giam -piero (Team Ten ti ci clismo), nellacat.D è giunto pri mo Luca Sadottidella società Donkey Bike, nella cat. EGiu sep pe Senserini (Team Scott-Pasquini), nella cat. giovani il succes-so è andata a Federico De Simone(DLF Chiusi), nella cat. senior a Gian -franco Riscaio (Valentini); tra le don -ne il successo è andato a Nadia Scor -tecci (MTB Casentino).

Un successo davvero crescenteper questa manifestazione che purcontando solo pochi anni di vita si staafferamando come una delle tappe diriferimento del trofeo “Colli e Valli”aretine e senesi e che vede un futuropiù che roseo.

Riccardo Fiorenzuoli

Concerto a fine annoDedicato a Vera Morettinell’anniversario della sua morte

3° medio fondo città di CortonaPietrino ci ha lasciato

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Un giorno ho udito unabambina chiamare “Non -no”. Mi sono chiesta sequella bambina sapessequanto era fortunata, quanto amo -re e dolcezza racchiudesse quelnome. Non credo. Ci accorgiamodi quanto valga una persona solodopo averla persa. Questa e latriste storia di ogni essere umano:non capire mai, fino in fondo, ilvalore di qualcuno nel momentoin cui l’abbiamo... e per un istanteho desiderato essere nuovamentequella bambina, per poter chia -mare ancora una volta i miei non -ni.

Questo perché la loro man -canza ha lasciato dentro di me unimmenso vuoto, che riesco a col -mare solo con il ricordo delle lorosagge parole, delle loro buffe e -

spressioni e dei loro carissimi vol -ti.

Mia nonna e sempre stata ilpunto di riferimento per tutta lafamiglia, racchiudeva in se tutti ivalori più importanti.

Ecco chi era davvero mianonna: era il laccio che tenevaunita e ben salda la famiglia, era lapersona che sapeva sempre cosadirti nei momenti difficili, era lanonna premurosa verso i suoinipoti, - raccontava favole per farliaddormentare e con la sua fanta-sia ha viaggiato attraverso i luoghidi tutto il mondo era anche lanonna che non si intendeva dicalcio, ma che ogni settimanachiedeva i risultati del Cortona-Camu cia, dove giocava suo nipoteLuca, era la moglie di un grandeuomo e nonno insostituibile... si

chiamava Noè, ma tutti lo co no -scevano come Nove, chiamato cosìperché era il nono figlio di unagrande famiglia, era una bravissi-ma cuoca, era una donna umile,saggia e forte d’animo che non si emai lasciata abbattere di frontealle difficoltà, ma si e semprerialzata e questo l’ha fatto per noi,per la sua famiglia, per starcisempre vicina.

Era una donna anziana chesapeva quanto magica e spessocrudele potesse essere la vita e perquesto quanto fosse importanteviverla pienamente, so prattutto peri giovani. Lei l’ave va vissuta e perquesto forse sapeva, negli ultimigiorni di vita, che era arrivato ilsuo momento.

Non so se per questo fossearrabbiata o provasse dolore, maconoscendola non credo, avrebbesicuramente detto:

“Pazienza, questa e la vita... egiusto così, sono stata fortunataper aver visto la mia-famigliacrescere...” e gli occhi le sarebbe-ro divenuti lucidi, dispiaciuta alpensiero di tutti coloro che nonhanno avuto questo privilegio, omeglio, questo sacrosanto diritto:quello di invecchiare accanto a chisi ama.

Era sempre dalla parte di chine aveva più bisogno, sapendo chedietro ad ogni avvenimento sicelava un motivo... e mi piace pen -sare che, forse ora, le si sianosvelati tutti i perché che circonda-no l’esistenza mortale e che nonsiamo in grado di capire.

Adesso lei ci manca... non era -vamo preparati a perderla, ma delresto come potevamo esserlo? Nonsaremmo mai stati pronti a la -sciar la andare e credo che nonl’abbiamo mai fatto, perché lei eancora qui tra noi, e accanto a meche sta leggendo le mie parole.

Invece, le sue parole che eroabituata sentire ogni giorno, a des -so le custodisco come un preziosotesoro dentro di me e le ritrovoogni giorno perché mi raccontanodi lei...

... E con grande orgoglio scri -vo di lei, che era mia nonna.

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Nella suggestiva chiesa diS.Domenico di Cortona, laCo rale della Scuola Media“P.Ber ret tini-Pancrazi” diCamucia, diretta dal prof. don An -tonio Garzi, ha, ancora una volta,dato prova di bravura e, nellostesso tempo, di grande impegno.

Il coro formato per la maggiorparte da ragazzi della Scuola Me -dia, da genitori e da qualche in se -gnante, ha intonato pezzi musicaliclassici e moderni con un’armo-nia di voci lodevoli. Anche per chi,come don Antonio, è riuscito, congrande maestria, a metterle insie -me.

Il pubblico, molto numeroso,ha più volte applaudito, ringra-

ziando, in cuor suo, di essere statochiamato a passare un’ora e mez -zo di sereno ascolto.

Al coro ha fatto seguito l’esibi-zione di un’orchestra fisarmoni-che, diretta dal maestro Ales san -dro Dei. Si sono esibiti ragazzi intenera età, suonando delicatamen-te soprattutto brani tratti da filmfa mosi.

Hanno allietato la serata A -rianna Bugossi, Michaele Fratini,Davide Terrazzano alle fisarmoni-che, Damiano Caponi, AlessandroRomizi e Lorenzo Torelli al sax,Mar co Meacci all’organo.

Auguri per nuovi grandi suc -ces si!

L’addetto stampa

CORTONA Due nuovi negozi

“Bar 500” e “Giaggiatole”

SPORTL’ETRURIA N. 12 30 GIUGNO 2005

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“Centro Nuoto Cortona”

Polisportiva Val di Loreto

Pallavolo Cortona Volley

Concessionaria Alfa Romeo

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/a52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 63.02.86Fax 0575 60.45.84

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

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tutti coloro che lo conoscono e losti mano per la sua volontà e il suoentusiasmo.

Negli stessi giorni, cioè dal 7 al10 luglio, Umberto Gazzini eAlessio Mariottoni seguiranno iragazzi del “Centro Nuoto Cor to -na” nelle Finali Regionali a Li vor -no, in cui saranno impegnati gliatleti delle categorie Junior e As -soluti, in cui vedremo gareggiare:Giada Caprini, Gabriele Accio li,Alex Albani, Riccardo Bianchi eTo mas Redi.

Nei prossimi giorni RiccardoBianchi sarà impegnato con Mi -chele Santucci anche a Roma, alForo Italico, per i Campionati Estividi Categoria, che costituiscono untraguardo veramente invidiabileper i giovani atleti del nuoto.

Il “Centro Nuoto Cortona” haan che il settore Propaganda, se -guito dall’istruttore Massimo Zuc -chini; per questo settore hannogareggiato gli Esordienti ad Arezzo,per le Finali Regionali, alla fine dimaggio; ecco i loro nomi: RebeccaAstolfi, Celeste e Stella Petrucci,Mattia Cini, Nicola Cu cina, LorenzoCocci, Riccardo Pieroni, LorenzoPinceti, e questi ultimi tre si sonoanche ben piazzati nella classificagenerale. Erano tutti alla loroprima esperienza di gara, per cuila soddisfazione è stata propriogrande. Sono bambini di 7-8 anniche mostrano tanto entusiasmo evoglia di nuotare, e prendono losport come un gioco divertente.

A Certaldo si sono svolte leFinali Regionali dei settori: Gio va -nis simi, Allievi, Ragazzi e Juniores,a cui partecipano le bambine natea partire dal 1995-’96 e i bambinidal 1994-’95 sino ai 20 anni. L’i -struttore Massimo Zucchini è statodav vero contento dei risultati per -ché quasi tutti gli atleti hanno ot te -nuto una o più medaglie, e il “Cen -tro Nuoto Cortona” si è piazzata alsecondo posto come società all’in-terno del circuito provinciale pro -paganda.

Alle gare hanno partecipatoquesti ragazzi: Fransesca Capaci,Sara Andrea Raguso, Klighi Dano,Cristiano Menci (che ha vinto il ti -tolo di campione regionale), LucaCai sutti, Federico e Andrea Pen -sierati, Raffaele Isernia, MartinaBucci, Jenny Cini, Elena e MatteoCioci, Diego e Giulia Coccolini,Thomas Topini, Naceur Ben Keder,che hanno effettuato anche trestaffette che si sono piazzate alprimo e al secondo posto.

Sono risultati veramente buoniquelli ottenuti dai ragazzi del“Centro Nuoto Cortona”, in quantola stagione sportiva ha dimostratoil livello tecnico, organizzativo eformativo della Società.

Questi ragazzi, attraverso ilnuo to, investono nel loro futuro epon gono le premesse per una cre -scita equilibrata ed armonica, gra -zie anche allo sforzo dei loro ge ni -tori e dei loro istruttori, che li se -guono in tutte le gare.

Abbiamo visto però che gliimpegni sono tanti, e lo sforzo ri -cade in gran parte sulle famiglie.Considerato il livello degli atletisarebbe interessante poter trovareuno sponsor che, in cambio dipubblicità, potesse coprire almenoparte delle spese, che comincianoa diventare tante.

Questo è l’auspicio per la nuo -va stagione agonistica: che qualchesponsor dia fiducia al “CentroNuo to Cortona “ e ai suoi bravissi-mi atleti.

MJP

Questo campionato 2004-2005 è stato davvero e -mozionante e la sua con -clusione con i play offper entrambe le squadre mag -giori, la maschile e la femminile,non ha fatto altro che rendere piùlunga questa emozione anche sepoi alla fine entrambe le squadreanche se in modo molto diverso sisono dovute arrendere alla mag -giore forza delle avversarie.

La squadra maschile, comenoto, ha chiuso il campionato conqualche alto e basso ma arrivataai play off ha dato il meglio di sègiocando gare entusiasmanti ed alcardiopalma.

La prima fase ha visto la squa -dra allenata da Enzo Sideri battered’apprina il Cascina recuperandoin casa una situazione che lavedeva in svanataggio nella gara diandata per 3-0 e vincendo poi allafine il set di spareggio.

La seconda gara è stata un po'quella capolavoro con la squadradi Cortona che ha d’apprima haregolato in casa il fortissimo G.S.Arno Misericordia al tie-breack epoi impattando al ritorno e vin -cendo ancora il set di spareggio incasa degli avversari.

L’ultima gara della prima fasefinale dei play off vedeva il Cor -tona Volley opposto all’Elletipi CusSiena e qui in un crescendo diemo zioni la squadra ha d’apprimavinto a Terontola per 3-1 in un tri -pudio di pubblico e poi è andata avincere la gara di ritorno anche aSiena aggiudicandosi il diritto dirappresentare la Toscana nellafase del “concentramento” tra re -gioni, cosa che ha molto inorgo-glito tutti ed in particolare il presi-dente Vinciarelli.

Il “concentramento” finale siè giocato il 10,11 e 12 giugno aVi terbo e Montefiascone con lesquadre che rappresentavano laMarche,il Lazio e la Sardegna, fi -naliste appunto nelle loro regioni.

Erano tutte partite molto duree avversari assai difficili da affron-tare anche per la scarsità di infor-mazioni e di conoscenza dellerea li forze messe in campo.

La prima partita è stata giocatacontro la squadra marchigianadel Chiaravalle, la più temibileavversaria,sulla carta, che poi sulcampo ha confermato tutto il suovalore; i ragazzi di Sideri pur gio -cando una buona gara non sonoriusciti a contrastare gli avversaried hanno perso contro quelli chepoi saranno divenuti i vincitoridel girone e quindi la squadrapromossa di diritto alla B2.

La seconda gara è stata gio -cata contro il Monastir, squadrasarda, e qui contro avversaari allaloro portata i ragazzi del CortonaVolley si sono aggiudicati l’incon-tro.

Restava l’ultima partita controla squadra laziale di Anagni anchese per effetto delle altre partiteormai il primo posto era irrag-giungibile.

Contro i laziali i ragazzi di Si -deri non si sono espressi al me -glio ed alla fine di una gara purcombattuta si sono arresi al tie-breack lasciando il secondo postoproprio ai laziali posizione chepo trebbe tornare assai utile in uneventuale ripescaggio.

Resta comunque solo questocome neo della fase finale in cuila squadra ha dato tutto quelloche poteva e che ha pagato allalunga anche la tensione dei tantiincontri vinti sul filo di lana.

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I play off chiudono l’annataUna stagione di ottimi risultati

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Si sta concludendo una stagio-ne di grandi impegni per igiovani atleti del “CentroNuoto Cortona”; abbiamochiesto ad Umberto Gazzini,tecnico della squadra agonistica,come sono andate le ultime gare, elui ha risposto di essere moltosoddisfatto dei risultati ottenuti, inquanto dimostrano la buona pre -parazione atletica e psicofisica deiragazzi e il loro entusiasmo proiet-tato anche verso risultati futuri.

Ci sono state le Finali regionali- Esordienti B, a Lucca, a cui parte-cipano atleti dagli otto agli undicianni; per il “Centro nuoto Cor to -na” hanno gareggiato: Cas san draOlivieri, Arianna Polvani, CristianLuconi e Filippo Roggi, che sonostati seguiti dagli istruttori UmbertoGazzini e Alessio Ma riottoni; igiovanissimi atleti hanno conside-rato questa gara come un premioper la bella stagione sportiva ap -pena trascorsa: hanno infatti soste-nuto ben nove prove a carattereregionale da ottobre ad oggi, e

sono stati giudicati idonei alla fi -nale, e già questo è un ottimo ri -sultato.

Anche gli Esordienti A sonoim pegnati nelle finali, a Massa, acui saranno presenti nove bambinidagli 11 ai 13 anni del “CentroNuo to Cortona”.

Michele Santucci è stato con -vocato con la nazionale della suacategoria; nel suo programma cisono i Giochi Olimpici della Gio -ventù Europea nella bella cittadinabalneare di Lignano Sabbiadoro.La convocazione è paragonabile aquella dei calciatori in Nazionale,perché in questo modo può farparte di un gruppo di atleti di altis-simo livello, provenienti da tuttaItalia e gareggerà con i colori dellabandiera italiana contro più di 500atleti provenienti da 55 nazioni.

E’ una sfida importante perque sto ragazzo, che si cimenterànei 50 e 100 stile e nelle staffette4x100 stile e mista, e sarà sostenu-to dall’entusiasmo di tutti gli ap -passionati di nuoto, oltre che da

Anche quest anno siamo alle porte…la XIII FESTA DELLO SPORT,organizzata come sempre dalla Polisportiva Val di Loreto, sta periniziare.. preparativi incombono, sempre più tesi e speranzosi cheanche per questa occasione ogni cosa sia al posto giusto, ogniminimo particolare curato al massimo, perché tutti coloro che accorreran-no, numerosi(speriamo!), come sempre, siano soddisfatti del nostrooperato e della organizzazione. La XIII Festa dello Sport si svolgerà come alsolito presso l’impianto sportivo di Tavarnelle dal 2 al 10 luglio: tante lenuove iniziative, le idee, per buon gustai e non, tante attività sportivenuove…. E allora, ecco il programma dettagliato:

Sabato 2 luglio: - ore 20 SAGRA DEL CINGHIALE E PIZZERIA - Ore 21TORNEO DI BOCCE -Ore 21GARA DI BRISCOLA A GIRONI - Ore 21 SERATA LATINA AMERICANA,ESIBIONE E ANIMAZIONE DELLA SCUOLA “L’AVANA DANCE” DI LORENZOE ILARIA

Domenica 3 luglio: - ore 18 GIMKANA DI BICICLETTE PER RAGAZZI - Ore 20 SAGRA DELCINGHIALE E PIZZERIA - Ore 21 TORNEO DI BOCCE - Ore 21 GARA DIBRISCOLA A GIRONI - Ore 21 BALLO LISCIO CON L’ORCHESTRA SPETTACO-LO “TRINOLI”

Lunedì 4 luglio: - ore 20 PIZZERIA - Ore 20 TORNEO DI CALCETTO PER RAGAZZI - Ore 21TORNEO DI BOCCE - Ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI - Ore 21 ESIBI-ZIONE ARTI MARZIALI DELLA SCUOLA UMBELICI MAURIZIO - Ore 21ESIBIONE DI MINI FISARMONICISTI DEL MAESTRO DEI

Martedì 5 luglio: - ore 20 PIZZERIA - ORE 20 TORNEO DI CALCETTO PER RAGAZZI- ore 21 TORNEO DI BOCCE- ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI- ore 21 ESIBIONE SCUOLA DI BALLO LISCIO “RINO E BARBARA”Mercoledì 6 luglio: - ore 20 PIZZERIA - ore 20 TORNEO DI CALCETTO PER RAGAZZI - ore 21TORNEO DI BOCCE - ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI - ore 21 TORNEODI BOCCE - ore 21 SERATA DI BALLO CON IL VIRTUOSO DELLA FISARMONI-CA “SAMUELE”

Giovedì 7 luglio: - ore 20 PIZZERIA - Ore 20 TORNEO DI CALCETTO PER RAGAZZI - ore 21TORNEO DI BOCCE - ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI - ore 21CABARET CON GIANNI GIANNINI E IL MAESTRO STEFANO ARRIGUCCI

Venerdì 8 luglio: - ore 20 CENA DI PESCE - ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI - ore 21BALLO LISCIO CON L’ORCHESTRA “MEDIA FREQUENZA”

Sabato 9 luglio: - ore 15 TIRO AL PIATTELLO- ore 20 CENA CON OCIO E PIZZERIA- ore 21 GARA DI BRISCOLA A GIRONI - ore 21 TORNEO DI BOCCE- ore 21 BALLO LISCIO CON L’ORCHESTRA “XX SECOLO”Domenica 10 luglio: - ore 9 TIRO AL PIATTELLO - ore 9 LANCIO DEL RUZZOLONE - ore 12PRANZO PER GLI ESPOSITORI INTERVENUTI ALLA FESTA - ore 16 GARA DIMINI SPRINT - ore 19 PREMIAZIONI - ore 20 CENA E PIZZERIA - ore 21GARA DI BRISCOLA A GIRONI - ore 21 TORNEO DI BOCCE - ore 22 SERATADI BALLO CON L’ORCHESTRA SPETTACOLO CASTELLINA PASI

Per tutta la durata della festa esposizione di auto, moto d’epoca e attuali,macchine agricole e trattori d’epoca. Mostra di quadri dell’università UNITREdi Terontola e di Silvia Ottavi. Con l’occasione, voglio fare i complimenti allasquadra di ciclismo che domenica 19 luglio è partita dall’impianto sportivodi Tavarnelle e, in meno di cinque ore, sono arrivati a Marina di Grosseto, alquale è seguita una mega mangiata di pesce….. Simona Colzi

Campionato a squadreXIII Festa dello

Alla fine il terzo posto potreb-be comunque essere prezioso mabisogna aspettare eventuali ripe -scaggi più “corposi”.

Un plauso comunque all’alle-natore, alla squadra ed alla societàper tutta l’annata nel suo comples-so che se da un lato ha deluso unpo' durante il torneo regolare hapoi recupreto abbondantementein questi play off in spettacolarità,impegno e gioco ad ottimi livelliche tanto hanno entusiasmato ilpubblico.

La squadra femminile inveceha deluso proprio nella fase finaledei play off dopo aver disputato unottimo campionato ed aver termi-nato al secondo posto staccando,e di molto, la seconda in classifica.Purtroppo però nella prima garadegli spareggi la squadra è incap-pata nella classica partita no che iragazzi sino riusciti a recuperarecon un pizzico di fortuna mentrele ragazze hanno perso nel doppioconfronto lamentando creditopro prio con la dea bendata.

L’andata era finita 3-0 controFirenze 5 Palestre mentre nel ri -tor no non è bastato vincere 3-1.

Tanta delusione che non devecomunque mettere in secondopiano l’ottima annata di un grup -po di ragazze davvero buono chesta crescendo in modo esponen-ziale.

Intanto domenica 19 giugnoc’è stata la festa di fine campiona-to della Società.

Si è svolta negli spazi dell’Agri2000 ed è stato un successo.

Un’occasione per ribadirel’annata più che positiva delle va -rie squadre e per festeggiare tuttiin sieme i ragazzi attori di questosuccesso.

Il Presidente ha ringraziato losponsor Banca Popolare di Cor to -na per il grosso contributo con -cesso ed anche le altre aziendeche comunque collaborano positi-vamente alla realizzazione di que -sto progetto.

E’ stata anche l’occasione perparlare dei programmi futuri dellanuova stagione.

Il presidente Vinciarelli fa no -ta re che la maggioranza dei gioca-tori è di sesso femminile, unosport che sa favorire le donne.

Riccardo Fiorenzuoli

Si conclude al secondo turnodella Fase Regionalel’avventura del Tennis ClubCortona nel Cam pionato diPro mo zione Toscana maschileovvero Serie “D3”.

Domenica 12 giugno la squa -dra capitanata dal nostro LucianoCatani ha disputato un incontroonorevole contro la squadra delTennis Club Porto Azzurro (Isolad’Elba).

Alla vittoria, dopo oltre dueore e mezzo di gioco di buonlivello, di Luciano Catani contro ilnumero uno della squadra ospiteWilliam Anselmi per 4/6 6/4 6/0hanno fatto seguito purtroppo lesconfitte di Martelli contro AlessioPiccioli per 6/1 6/0, apparso nel -l’occasione molto falloso, Parrinicontro Giovanni Segnini per 6/36/1, che giocava forse con unavversario troppo forte per lui edel doppio Martelli/Parrini, moltocontratto, contro Segnini/To gna -

rini per 6/0 6/3.Restano comunque i compli-

menti alla squadra cortonese delpresidente dott. Enzo Lucentecom posta oltre ai sopracitati an -che dall’appassionatissimo AngeloLa Braca e da Corrado Ragazzoper il risultato ottenuto.

“Serie D3” maschile

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Rivoluzione nei rifiutiA Cortona mancano i marciapiedi

Ricordo del pittore Gino SeveriniIl “vero” volto di frate Elia

3 giugno 1894 inaugurazione monumento a Garibaldi

La sede della Lega del Latte2° Festival Europeo musica e danza29° Festa della Montagna

Nuoto una stagione di ottimi risultati

Ciclimo 3° medio fondo città di CortonaXIII Festa dello Sport a Val di Loreto