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1 set 2715:47 l’Arte Moderna IL NOVECENTO LE AVANGUARDIE ARTISTICHE L'ESPRESSIONISMO mag 117:41 MUNCH ANTICIPA L'ESPRESSIONISMO "L’urlo" di Munch Nel 1893, in piena Art Nouveau, un artista norvegese, Edvard Munch, sgomenta il pubblico con il dipinto intitolato "Skrik" ( L’urlo o Il Grido). La linea fluente, tipica dell’Art Nouveau, si scioglie in pennellate di colore violento, sporcato di nero.

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set 27­15:47

l’Arte ModernaIL NOVECENTO

LE AVANGUARDIE ARTISTICHE

L'ESPRESSIONISMO

mag 1­17:41

MUNCH ANTICIPA L'ESPRESSIONISMO"L’urlo" di Munch

Nel 1893, in piena Art Nouveau, un artista norvegese, Edvard Munch, sgomenta il pubblico con il dipinto intitolato "Skrik" ( L’urlo o Il Grido).La linea fluente, tipica dell’Art Nouveau, si scioglie in pennellate di colore violento, sporcato di nero.

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mag 1­17:49

L’immagine come espressione del proprio mondo interiore

• Il pittore racconta di aver voluto rappresentare se stesso, o meglio, l’angoscia che ha provato, quando, durante una passeggiata con gli amici, d’improvviso si è sentito assalire da un’inspiegabile malinconia. Dal diario di Edvard Munch:• "Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò, il cielo si tinse all’improvviso di rosso sangue mi fermai, mi appoggiai stanco morto a un recinto sul fiordo nerazzurro e sulla città c’erano sangue e lingue di fuoco i miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura e sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura".

mag 3­12:02

Il vero soggetto del dipintoIl dipinto è la visualizzazione di uno stato interiore, che l’artista vuole comunicare al mondo perché sente che non riguarda solo lui, ma è condivisibile da ogni altro essere umano.

Il senso di smarrimento e la perdita di equilibrio interiore, espressi dall’ondeggiare di tutte le linee, la difficoltà di dare un senso alle proprie paure, espressa dalla crudezza dei colori contrastanti, l’angoscia della solitudine, sono tutti stati d’animo, e tutti insieme costituiscono il vero soggetto del dipinto.

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mag 3­12:19

• Ecco quindi che l’artista si allontana dalla rappresentazione della realtà esterna, non si affida più all’ "osservare con gli occhi", come erano soliti fare gli Impressionisti, ma al "sentire attraverso le proprie emozioni", strada già intrapresa durante il periodo post­impressionista da Van Gogh.

Sotto a sinistra: Van Gogh, "Notte stellata" osserva come i vortici nel cielo ricordino "La grande onda" di Hokusay e come, sia V. Gogh sia Munch, utilizzino linee curve per esprimere il loro stato d'animo.

mag 3­13:12

• L’immagine come espressione del proprio mondo interiore è l'idea alla base dell’Espressionismo, movimento artistico che sceglie di chiamarsi così proprio in opposizione all’Impressionismo.

• Munch, preceduto Van Gogh, viene considerato il precursore della corrente espressionista, che si affermerà nel Nord Europa, soprattutto in Germania; caratteri diversi avrà invece la corrente espressionista francese.

• L’arte espressionista verrà indicata come "Arte degenerata" durante il regime nazista.

L’Espressionismo

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mag 3­13:30

Gli artisti di Die Brücke rappresentano la formazione più significativa dell’Espressionismo tedesco.Il loro nome si ispira ad un passaggio tratto da Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche in cui si parla del potenziale dell'umanità di rappresentare gradualmente un "ponte" verso un futuro più perfetto. Infatti i membri di Die Brücke vogliono essere un "ponte" tra vecchio e nuovo, contrapponendo all'Ottocento realista, naturalista e impressionista un Novecento espressionista e antinaturalista.

L'Espressionismo tedescoIl movimento Die Brücke – Il PonteDresda 1905­1913Principali esponenti:Ernest Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt­Rottluff, Emil Nolde, Max Pechstein

Il manifesto del gruppo

mag 3­13:42

Caratteristiche comuni tra gli espressionisti del gruppo:L’avversione per la società borghese, con i suoi valori basati sul materialismo, a scapito della spiritualità.

L’amore per le culture "primitive"*, non contaminate dalle brutture della civiltà industriale, lo stesso amore che aveva spinto Gauguin a viaggiare alla ricerca di luoghi puri ed incontaminati. Nei Musei della città, oltre ai dipinti di Munch e Van Gogh, i giovani artisti espressionisti potevano ammirare le sculture delle popolazioni indigene dell’Africa e dell’Oceania. Questa tendenza dell’arte, chiamata Primitivismo, accomunerà molti artisti del ‘900.

*(Il termine, usato all’epoca dagli antropologi, è oggi considerato scorretto: ha infatti un’accezione negativa e denota un atteggiamento di superiorità culturale da parte degli Europei. Può essere sostituito con i vocaboli «indigene» o «native» di un determinato territorio)

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mag 3­13:49

Sotto a destra: Emil Nolde, "Natura morta con maschere"Sotto partendo dall'alto a sinistra: una maschera guru di Sumatra, una maschera liberiana, una maschera del Borneo

mag 3­14:01

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mag 3­14:03

Gli espressionisti puntano al recupero della tradizione tedesca medioevale con la volontà di valorizzare le proprie radici culturali germaniche, privilegiando, oltre alla pittura ad olio, la tecnica della Xilografia, ovvero la stampa su matrici di legno, tipica dell’arte medievale tedesca.

Kirchner ­ il ponte 1912

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mag 3­14:11

Karl Schmidt­Rottluff, Ragazza Kowno (Madchen aus Kowno), xilografia, 1918. Brücke Museum, Berlino

Maschera africana del Gabon

mag 3­14:15

Gli espressionisti tedeschi esprimono l’alienazione dell’uomo moderno, che vive isolato nelle città e che ha perduto la sintonia con la natura. L'utilizzo di colori stridenti e la deformazione della figura umana trasformano "il brutto"nell'arte in una categoria estetica.

Kirchner, L’artista, 1910, Olio su tela

Kirchner, 1914,The Garden Cafe

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mag 3­14:23

L'Espressionismo in Austria: Egon Schiele (1890­1918) Oscar Kokoschka (1886­1980).I due artisti cresciuti nell'ambiente viennese della Secessione entrambi influenzati da Klimt, abbandonano la sua visione simbolista dell'arte per passare a una visione personale dell'espressionismo. Entrambi ottimi disegnatori, attraverso il segno indagano anche psicologicamente la figura umana.Sotto, Egon Schiele, Autoritratto, 1912.Sotto a destra, Oskar Kokoschka, La sposa nel vento (La tempesta), 1914.

mag 3­14:23

L'Espressionismo in Francia: I Fauves –Le BelveParigi 1905­1907

Principali esponenti: Henri Matisse, Andrè Derain, Maurice de Vlaminck

Il gruppo delle "Belve" prende nome dall'appellativo dato da un critico francese che descriveva il loro uso del colore come "selvaggio". Il colore, per i Fauves, serve all'artista per esprimere la sua visione interiore della realtà, contro quella esteriore degli impressionisti. Del gruppo fa parte Matisse (1869­1954), che per la sua personalità artistica va oltre l'adesione ai Fauves. Matisse utilizza il colore in modo antinaturalista in funzione della sua forza e utilità nella composizione.Sotto, La danza, 1909, Museum of Modern Art, New York.