L'esperienza Erasmus Plus di Arianna a Valencia

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1 VIAGGIANDO SI IMPARA #MyErasmusPlus Experience Arianna Caso 5°AT A.s. 2015/2016 I.t.c.g. Enrico Fermi (Pontedera)

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VIAGGIANDO SI IMPARA#MyErasmusPlus

Experience

Arianna Caso 5°AT

A.s. 2015/2016I.t.c.g. Enrico Fermi (Pontedera)

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IndiceLa possibilità di partecipare a Erasmus plus...................................................................................3

– Cos'è?........................................................................................................................................3– Chi può partecipare...............................................................................................................3-4– Come ho potuto partecipare......................................................................................................4

I dettagli della mia esperienza...........................................................................................................5

– Le spese....................................................................................................................................5– Il corso di lingua.......................................................................................................................5– Il ruolo di Esmovia................................................................................................................5-6– Lo stage.................................................................................................................................6-7– L'alloggio..................................................................................................................................7

Moi comme un guide turistique: et maintenant vous découvrirez Valencia:................................8

– À voir...................................................................................................................................8-11– À goûter.............................................................................................................................11-12

Il cicloturismo in Europa e durante la mia esperienza.................................................................13

– Il valore economico della bicicletta........................................................................................13– La bicicletta a Valencia...........................................................................................................14– Muoversi con Valenbisi.....................................................................................................14-15

Valencia and sustainable tourism....................................................................................................16

– 7th International Conference on sustainable tourism.........................................................16-18– Opening the conference.....................................................................................................18-19– Conference dinner...................................................................................................................19– Closing the conference...........................................................................................................19

Valencia nella storia: la guerra civile spagnola........................................................................20-22

Le strategie di sviluppo turistico di Valencia negli ultimi 10 anni..........................................23-24

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La possibilità di partecipare aErasmus +

Durante l'anno scolastico 2014/2015 sono stata informata, insieme a molti altri alunni al quarto, quinto anno o già diplomati nella mia scuola, dalla mia professoressa di Inglese, della possibilità di partecipare al progetto Erasmus plus:

Cos'è?

Erasmus Plus è il programma dell’Unione Europea, valido dal 2014 al 2020, dedicato all’istruzione, alla formazione, alla gioventù e allo sport e aperto a tutti i cittadini europei.

In sostanza non è che un contenitore di tutti quelli che sono i programmi di apprendimento e mobilità offerti dall’UE, che si sono raccolti sotto un unico nome.

In particolare per l'anno 2015 la mia scuola ha deciso di presentare una candidatura e ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di alcune mobilità. Le mete nelle quali potevano svolgersi stage della durata di un mese con brevi corsi di potenziamento di lingua, erano: Chester in Inghilterra, Valencia in Spagna e Bordeaux in Francia.

Per ogni soggiorno erano previsti un numero massimo di 11 persone che avrebbero potuto aderire al progetto.

Chi può partecipare

Per i progetti nel settore dell’istruzione superiore:

– studenti di istruzione superiore (ciclo breve , primo, secondo o terzo ciclo),– insegnanti e professori,– personale degli istituti di istruzione superiore,– formatori e professionisti di aziende;

Per i progetti nel settore dell’istruzione e della formazione professionale (Azione Chiave 1Vet Learners):

– Studenti, tirocinanti, apprendisti e laureati,– Professionisti nella formazione professionale ,– Personale delle organizzazioni di formazione professionale,– Tutor e professionisti in imprese;

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Per i progetti nel settore dell’istruzione scolastica:

– Dirigenti scolastici , insegnanti e personale scolastico,– Alunni in istruzione primaria e secondaria;

Per i progetti nel settore dell’educazione degli adulti:

– Membri di organizzazioni di educazione degli adulti , formatori , personale e studenti in educazione per adulti;

Per i progetti nel settore giovanile:

– Giovani 13-30,– Animatori, personale e membri di organizzazioni attive nel settore della gioventù ;

Per i progetti sullo sport:

– Professionisti e volontari nel settore dello sport– Atleti, allenatori.

Il programma promuove equità sociale e inclusione facilitando l’accesso a persone in condizioni svantaggiate e con minori opportunità.

• Per il progetto Azione Chiave 1 Vet Learners “Tourism at Work”, per il quale il mio istituto ha ottenuto dei finanziamenti, potevano fare la richiesta tutti gli studenti delleclassi quarte e quinte con indirizzo turistico e relazioni internazionali, ovvero gli indirizzi più concentrati sullo studio delle lingue.

Come ho potuto partecipare

Dopo la proposta da parte della mia insegnante e la scelta di voler partecipare ad uno stage di un mese nella città diValencia, è stato necessariocompilare un modulo dirichiesta online nel mese difebbraio 2015 per poi inseguito creare un curriculumin lingua spagnola, redatto inmodo corretto e volto aevidenziare le credenzialipersonali per riuscire asottoporsi ad un colloquio conla docente che avrebbeselezionato gli 11 studenti cheavrebbero potuto partecipare.

Nel mese di Marzo ho saputo che ero stata selezionata e quindi che avrei potuto trascorrere un mese in Spagna e con me altri 10 studenti, tra i quali due compagne di classe. Quindi abbiamo partecipato a due incontri che coinvolgevano alunni e genitori per avere tutti i dettagli sul soggiorno e per preparare tutti i documenti necessari, ovvero la parte burocratica.

Il 27 settembre 2015 avevamo il volo per Valencia con ritorno il 29 ottobre 2015.

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I dettagli della mia esperienza

Le spese: volo e alloggio erano finanziati dal programma europeo e quindi le uniche spese in termini economici sono state quelle personali durante il soggiorno.

Il corso di lingua: la prima settimana era previsto un corso di lingua e cultura spagnola della durata di 20 ore che alla fine del soggiorno, in base alla valutazione di un test finale, ci ha rilasciato un certificato di partecipazione con i rispettivi livelli raggiunti nella conoscenza della lingua.

Questo corso è stato organizzato da ESMOVIA Training and Mobility

Il ruolo di Esmovia:ESMOVIA è una società spagnola, con sede a Valencia e dedicata alla gestione di progetti di formazione e di mobilità di formazione per studenti e adulti.Questa società riceve partecipanti provenienti da tutta Europa e organizza per loro stage in diversi settori professionali, così come le visite professionali, seminari e corsi per il personale scolastico.

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I progetti di mobilità sono generalmente finanziati dal programma europeo Erasmus + o Fondo sociale europeo (FSE), ma anche da fondi regionali o locali.

ESMOVIA partecipa attivamente, in qualità di promotore e partner, a progetti europei come l'Erasmus + AC2 e partenariati sui seguenti temi: la mobilità, l'occupabilità, l'imprenditorialità, lo sviluppo di competenze trasversali, competenze digitali, etc.Collabora con oltre 600 aziende private, enti pubblici e organizzazioni non governative nella città diValencia, alcuni dei quali società nazionali e multinazionali che accolgono i tirocinanti, aiutandoli e stimolandoli a migliorare le loro competenze tecniche e linguistiche.A livello internazionale, collabora da diversi anni con diverse organizzazioni internazionali, come le scuole di formazione professionale, scuole superiori, università ed enti pubblici e associazioni.

ESMOVIA appunto si è occupata sia del corso di lingua, sia dello stage e soprattutto è stata il nostropunto di riferimento per i problemi,i chiarimenti e l'inserimento nelle aziende e nelle famiglie. La coordinatrice del nostro gruppo era Vaida Petkeviciute.

Lo stage: ho svolto uno stage di 4 settimane allareception dell' ostello Ding Dong Places insieme ad altre duecompagne del mio gruppo.

Ding Dong places è composto da 3 ostelli (Ding DongTelas, Palacete e Nuns) situati in edifici restaurati delXIX secolo. Tutti gli ostelli sono camere con WIFIgratuito , riscaldamento, aria condizionata, specchio ,teli da bagno e doccia a pioggia . L'unica reception sitrova in DingDong Telas . Tutti e tre gli alberghi sonosituati nel centro storico di Valencia, a pochi minuti apiedi dai principali punti di interesse.

Il piano terradell'edificio DingDong Telas era un negozio di tessuti che durante la ristrutturazione dell'edificio ha conservato la struttura originale : grandi vetrate e l'insegna del negozio “El reyde telas”.

L'abbigliamento che mi è stato richiesto della mia tutor aziendale Francesca Varea Lopez, che dirigeva gli ostelli, consisteva in pantaloni neri, maglietta o camicia nera, scarpe comode e capelli rigorosamente legati.

Il primo giorno di lavoro, durante il quale è avvenuta la presentazione con i colleghi e ci sono state spiegate alcune mansioni principali, la nostra coordinatrice Vaira ci ha inviato per email l'orario lavorativo che prevedeva un turno al giorno; di mattina dalle 9.00 alle 15.00 o un turno dalle 15.00 alle 21.00, per 5 giorni alla settimana.

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Le mansioni che svolgevo erano:• check-in• check-in diretto• check-out• attenzione al cliente • dare informazioni

turistiche• controllo posta

elettronica• registrare e ordinare le

prenotazioni• compilare le fatture• attivare le chiavi per

accedere alle stanze • controllare e aggiornare al computer la mappa riguardante le camere pulite, sporche o ancora

occupate• pagamento con i POS delle prenotazioni con tariffe non rimborsabili e nel caso di coordinate

bancarie sbagliate, mandare una richiesta di correzione sul sito Booking.com• accompagnamento dei clienti che

venivano a fare il check-in nell'ostello principale ma che avevanola camera in uno degli altri dueostelli senza il servizio reception

• chiusura di cassa e depositodell'incasso giornaliero in banca

• spedizione lettere

Sono riuscita con facilità a inserirmi inquesto ambito lavorativo grazie all'aiutodei miei colleghi molto disponibili che mi hanno spiegato giorno per giorno come e quando svolgere i diversi compiti, mi hanno aiutato

nelle situazioni di difficoltà con i clienti e soprattutto a migliorare le competenze linguistiche.

L'alloggio: durante il soggiorno sono stata ospitata a casa di una coppia di anziani che da anni si rende disponibile per ESMOVIA. Tutti i pasti venivano preparati daloro e insieme ad un'altra compagna del mio gruppo avevamo una

stanza a nostradisposizione dovedormire. Avevamosemplici regole darispettare, riguardo ai ai pasti, all'ordine ealla pulizia. Inoltreavevamo l'accessoalla rete wi-fi.Santiago e Carminasono state persone

semplici e disponibili che hanno contribuito notevolmente al miglioramento delle nostre competenze linguistiche e ci hanno permesso di conoscere gli usi e i costumi Valenciani.

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Moi comme un guide touristiqueEt maintenant vous découvrirez Valencia

Avec mon expérience, j'ai connu cette ville, ses usages et ses coutumes .Maintenant, je vais vous expliquer les choses à voir et à goûter à Valencia

Destination moins courue que Madrid ou Barcelone, la ville de Valence ou Valencia est la 3ème ville d'Espagne. Valence est une grande ville de la côte est espagnole qui attire chaque année un grand nombre de touristes et de vacanciers à la recherche de beau temps, de plages et d’attractions culturelles et touristiques.Ville moderne, Valence possède toutefois un centre historique qui s’intègre parfaitement aux bâtiments de construction nouvelle. Châteaux et tours médiévales se mélangent donc à des constructions d’architecture moderne et d’art déco, au milieu desquelles vous trouverez de nombreuses boutiques, des restaurants et des cafés.

Voilà précisément les choses que j'aimé le plus

à voir ...

✔ Les placesLes places en Espagne sont, comme dans de nombreuses villes européennes de cette importance, bordée d'arbres, avec des zones ombragées pour échapper au soleil intense de l'été.

Mes places préférées:

Plaza del Ayuntamiento

La fontaine centrale et les étals defleurs de toutes couleurs apportent une touche de gaieté à cette placetriangulaire, bel exempled’architecture éclectique. Elle estentourée de certains des édifices etsites les plus représentatifs de laville, tels que la Plaza de Toros,la Estación del Norte (Gare duNord), l’Ayuntamiento deValencia (mairie), l’Edificio deCorreos (bâtiment de la poste) ou la Plaza Redonda, entre autres. Sarenommée et son importance luiviennent du fait que c’est là qu’ont lieu les mascletàs (concert pyrotechnique) pendant le mois de mars et les Fallas.

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Plaza de la Virgen et ensemble de la cathédrale

La Plaza de la Virgen est l'un des points les plus caractéristiques de la ville de Valence. Il s'agit d'une place piétonne, de forme irrégulière, littéralement immergée dans le centre historique de laville et sur laquelle donne plusieurs magnifiques édifices comme par exemple la Basilique de la Virgen de los Desambarados, le Palais de la Generalitat et surtout la Cathédrale de

Santa Maria. Une autre caractéristique de Plaza de la Virgen est le nombre de bars aux tables extérieures, point de rendez-vous idéal pour un verre en bonne compagnie et apprécier le point de vue sur le centre de Valence. Au centre de la place se trouve une fontaine d'où se détache la statue d'un homme, qui serait le fleuve Turia, entouré d'autres statues féminines plus petites, qui seraient elles les canaux d'irrigation du fleuve lui-même.

Plaza de la Reina

La plaza de la Reina se trouve derrière la cathédrale entre la plaza de la Virgen et la plaza del Ayuntamiento. Vous y trouverez l’une des entrées de la Cathédrale de Valence et le clocher de Miguelete, à partir duquel vous pouvez compter les immeubles de Valence, de nombreux restaurants, salons de thé, glaciers ainsi qu’un arrêt du bus touristiques, de nombreux bus et taxis et la possibilité de faire un tour en calèche..

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La Cité del Arts et des Sciences

Ses bâtiments colossaux, exemple d’architecture futuriste signée parl’architecte valencien Santiago Calatrava, accueillent un cinémaIMAX à l’Hemisfèric, le plus grand aquarium d’Europe

l’Oceanogràfic,une expositiondidactique etinteractive au Musée desSciences PríncipeFelipe et l’opéra leplus avant-gardisteau Palais des ArtsReina Sofía. Deplus,

l’impressionnant pont de l'Assut de l’Oret l’Ágora sont un régal pour les sens.

Le Barrio du Carmen et ses palais

Il est le cœur du centre historique et abrite des monuments vieux de plus de 2000 ans : la Almoina qui date de l’époque romaine, mais aussi la Cathédrale (XIIIème siècle) et la Lonja de la Seda (Bourse de la soie), construite au XVème siècle pour réguler le commerce.

El Carmen s’anime en journée au rythme des touristes qui viennent contempler ses trésors, on y respire les savoureux produits du Mercado Central.

Mais ce n’est pas tout, en soirée, le quartier del Carmen revêtson costume de fête et ouvre ses pubs dans une ambianceconviviale. Les rues du quartier de Valencia s’emplissent demonde, jeunes et adultes, locaux ou venus de l’international. Enpériode d’hiver, les rues semblent calmes mais détrompez-vous,jetez un coup d’œil à travers les fenêtres embuées, vous serezsurpris! Le choix ne manque pas, alors n’hésitez pas !

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Place du marché en Lonja de la Seda (Halles de la Soie)

Le Mercado Central est situé à l’intérieur d’un joyau de l’architecture pré-modernistes. La Lonja de la Seda est l’un des édifices les plus représentatifs de l’art gothique civil en Europe, déclarée patrimoine de l’humanité par l’UNESCO. À côté de ces deux bâtiments, l’église Iglesia de los Santos Juanes vaut le détour.

Jardins du Turia

Ce jardin de 9 kilomètres de long, situé dans l’ancien lit du fleuve Turia, constitue le poumon vert de la ville, qu’il traverse d’ouest en est pour déboucher sur la Cité des Arts et des Sciences. On peut parcour les jardains en vélo ou en train.

à goûter...

La paella:C’est surement la spécialité culinaire la plus emblématique de larégion. La paella est un mot valencien qui signifie ‘petit plat’.Le nom de cette spécialité gastronomique provient donc du faitqu’elle est cuisinée dans des poêles en forme de plat. EnEspagne, la paella est un plat qui se déguste le midi.

C’est à Valence qu’est née la paella. Ce plat fut préparé au18ème siècle à base de riz cultivé dans l’Albufera, au sud deValence.Les trois sortes de paella les plus connues sont la paellavalenciana, la paella aux fruits de mer et la paella mixte. Maisvous découvrirez une multitude d’autres variétés dans lesrestaurants de Valence, comme la paella aux escargots, au riz noir ou végétarienne.

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Les tapas:Une tapa est comme un apéritif servi généralement dans les bar enaccompagnement d'une boisson, alcoolisée ou non. Les tapas y cañas (petit verre de bière pression) sont aujourd'hui un réel trait decaractère indissociable de l'Espagne. Il existe même un verbe: tapear, qui signifie dîner à base de tapas.

La horchata:

Il s’agit de la boisson emblématique de Valence, àbase de lait de souchet (chufas). Le goût estsurprenant et désoriente souvent les palais français.A déguster sans modération dans une deshorchaterias de Valence, en particulier la horchateriaSanta Catalina ou dans la rue si vous croisez unehorchatera avec son charriot à horchata

El agua de Valencia:

Le cocktail typique de Valence, à base de cava (vin pétillant), de gin, de jus d’orange et de vodka. Attention où vous l’achetez cependant. Beaucoup d' <<aguas de Valencia>>dans les bars n’ont d’agua de Valencia que le nom. Si vous voulez boire une authentique agua de Valencia, je peux vousconseiller le café de la Seu, le café de las horas, ainsi que la café Madrid. Ce dernier lieu est le café où le cocktail a été inventé.

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Il cicloturismo in Europa e durante la mia esperienzaIl futuro ha due ruoteLa bicicletta sta conoscendo un grande ritorno,soprattutto nei Paesi industrializzati. L'invivibilitàdelle aree metropolitane a causa del traffico edell'inquinamento, l'esigenza sempre più sentita diuna fuga verso le aree verdi e la moda delle attivitàoutdoor hanno dato nuova vita a questo anticomezzo di trasporto. Nell'Unione Europea da molti anni si studia e siincoraggia la mobilità ciclistica, promuovendo ilcicloturismo e l'uso della bicicletta in città. InEuropa è attivo l'Ecf, European Cyclistic Federation, l'organizzazione internazionale che comprendetutte le federazioni e le associazioni nazionali di ciclisti, e che è parte attiva in molti progetti di questo genere.

Attualmente sono in corso più di dieci progetti, che prevedono un contributo nella Commissione Europea e trattano di:

• uso della bicicletta in ambito urbano, e nella vita quotidiana

• educazione dei bambini e dei giovani all'uso della bicicletta

• bike sharing (biciclette a pagamento a disposizione in vari punti della città)

• intermodalità (possibilità di portare la bicicletta sui mezzi pubblici)

• cicloturismo

Il valore economico del turismo in bicicletta

Alcuni paesi forti da una tradizione ciclistica antica, hanno saputo cogliere immediatamente le prospettive economiche portate da una gestione attenta del cicloturismo, i cui numeri sono in costante ascesa.

Sono così state realizzate infrastrutture adeguate e accoglienti, dalle piste ciclabili alla segnaletica, fino agli hotel Bed & Bike, nati in Germania e oggi uno standard da imitare.

Secondo recenti analisi, il cicloturista ha più di 40 anni, desidera viaggiare scoprendo il territorio, apprezzando cultura e paesaggi, nonché strutture enogastronomiche. Intercettarne le esigenze è stata una mossa di successo.

Non è facile stimare il valore economico del cicloturismo nell'Unione Europea ma secondo alcuni studi che hanno analizzato gli ultimi dati disponibili dei 27 Paesi dell'Ue più Norvegia e Svizzera, i 2,8 miliardi di viaggi cicloturistici calcolati produrrebbero circa 54 miliardi di euro l'anno.

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La bicicletta a Valencia

Grazie al suo clima privilegiato, Valencia è una città che si può girare comodamente e piacevolmente in bicicletta.

Durante la mia mobilità a Valencia in diverse occasioni houtilizzato la bicicletta per spostarmi; soprattutto quando io e i

miei compagni avevamo lo stessogiorno libero.

Abbiamo utilizzato la bicicletta sia pervisitare la città sia per fare un po' diattività fisica lungo il giardino Turìa.

Ci sono diversi modi per entrare inpossesso di una bicicletta, ovviamentese il soggiorno è lungo e si ha intenzione di vivere a Valencia per un tempo più ampio si può provvedere a comprarne una, magari usata, ma per brevi periodi si può affittare.Sono numerosi i negozi di affitto di bicicletta facilmente rintracciabili onlineo direttamente sul posto come abbiamo fatto noi, ma una soluzione

altrettanto comoda e molto economica che offre Valencia è il Valenbisi

Muoversi in bicicletta con ValenBiSi Per sfruttare le piste ciclabili costruite in questi anni, sono state messe a disposizione dei cittadini e dei visitatori un totale di 2750 biciclette, distribuite in più di 250 stazioni ubicate in distinti punti della città. La libertà, il divertimento e il rispetto del medio-ambiente relazionato con il trasporto urbano, apre una scommessa ecologica e salutare, disponibile 24 ore al giorno per tutti i 365 giorni dell’anno.

Ad ogni utente è consegnata una tessera magnetica che permette l'utilizzo del servizio.

Come funziona il sistema Valenbisi? Ogni stazione VALENBISI è fornita di un certo numero di “posteggi” per le bici e di una “colonnina computer” che permette la gestione dell’utilizzo delle biciclette. Grazie a questo terminal dopo aver effettuato il riconoscimento tramite la tessera magnetica e il pin personale possiamo:

• Selezionare e ritirare una bicicletta

• Consultare la mappa delle stazioni più vicine al punto in cui ci si trova.

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• In alcuni terminal abbiamo la possibilità di acquistare l’abbonamento settimanale con corrispondente giustificante.

• Informarsi riguardo al sistema VALENBISI

Vari abbonamenti danno l'accesso al servizio: Abbonamento annuale.Con questo “abono de larga duración” è possibile realizzare un numero illimitato di tragitti durante il corso dell’anno o meglio i 12 mesi consecutivi all’iscrizione. Ha un costo totale di 26,07 € (all'inizio del progetto Valenbisi l'abbonamento costava 18 €, nel 2013 24,41 €) I primi 30 minuti di utilizzo della bicicletta sono gratuiti, la seconda mezz’ora ha un costo di 52 centesimi di Euro. Poi ogni 60 minuti il costo dell’utilizzo della bicicletta è di 2,08 Euro.

Abbonamento settimanale.Con questo “abono de corta duración” è possibile realizzare un numero illimitato di tragitti durante i 7 giorni consecutivi all’iscrizione. Ha un costo totale di 12,78 € (all'inizio del progetto valenbisi l'abbonamento costava 10 €, nel 2013 12,21 €) con un deposito di 150 € per eventuali danni o furto della bici. I primi 30 minuti di utilizzo della bicicletta sono gratuiti, la seconda mezz’ora ha un costo di 1,04 Euro. Poi ogni 60 minuti il costo dell’utilizzo della bicicletta

è di 3,12 Euro.

Abbonamento associato.Con questo “abono asociado” è possibile utilizzare il servizio con le stesse caratteristiche dell’abbonamento annuale. L’unica differenza è che con quest’abbonamento è possibile “caricare” ilservizio in una qualsiasi altra tessera fornita dal Comune per i mezzi di trasporto. La più utilizzata latessera “Mobilis”.

Il logo, facilmente identificabile, presenta la parola “BiSi”. La parola significa bicicletta nella lingua valenciana colloquiale (come in alcuni dialetti d’Italia). Con un gioco di sillabe si vuole unireil concetto di bicicletta “Bi”, vista come elemento di ozio-sportivo e di trasporto pubblico,con la parola “si”, vista come manifestazione positiva e affermativa allo stimolo dell'uso di questo veicolo ecologico e solidale.

Ogni stazione delle biciclette conterà approssimativamente di una decina di biciclette, anche se il numero varierà in base al punto della città nel quale si trova la stazione e alle richieste dell'utenza. Tutte le stazioni saranno fornite di un telefono, con il quale l’utilizzatore del servizio potrà comunicare qualsiasi problema ai responsabili del servizio.

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Valencia and sustainable tourismValencia is the perfect city to talk about sustainable tourism; in this city there are a lot of initiatives and here conferences to talk about the impact of tourism on the environment take place regularly.

7th International Conference on Sustainable TourismConference Dates:May 18, 2016 to May 20, 2016

Location:

TRYP Valencia Oceanic Hotel

Sustainable Tourism 2016 is the seventh meeting organised in this successful series. The first was held in Segovia (2004), followed by Bologna (2006), Malta (2008), the New Forest, home of the Wessex Institute (2010), Coruña (2012) and Opatija, Croatia in 2014.

The 7th International Conference on Sustainable Tourism took place in Valencia, co-organised by the Polytechnic University of Madrid; the Wessex Institute of Technology; and the Polytechnic University of Valencia.

Today tourism is an important component of development, not only in economic terms but also for knowledge and human welfare. Tourism has long since ceased to be something just for the privileged few and today is an activity accessible to a growing number of people. The phenomenon has many more advantages than disadvantages. New forms of economic development and increasing wealth of human societies depend on tourism. Our knowledge of the world now includes a strong component due to tourism. Human welfare has physiological and psychological elements,

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which tourism promotes, both because of the enjoyment of knowing new territories and increasing contacts with near or far away societies and cultures.The tourism industry has nevertheless given rise to some serious problems, including social costs and ecological impacts. Many ancient local cultures have practically lost their identity. Their societies have oriented their economy only to this industry. Both the natural and cultural – rural or urban – landscapes have also paid a high price for certain forms of tourism. These problems will persist if economic benefit is the only target, leading to economic gains that eventually become ruinous. It is also a grave error to disregard the fact that visitors nowadays are increasingly demanding in cultural and environmental terms.

Never before have transport and communication links been so important as today. Natural ecosystems are now a rarity on the planet and ecologists talk today about ‘socio-ecosystems’. Given

this, tourism and environmental education are facing a major challenge. The ‘Global Change’ is a set of natural environmental changes that are strongly affected by technological and social developments. Natural changes are inherent in the Earth’s ecosystem (the ‘ecosphere’). Also, technological and social changes are inherent to mankind (the

‘noosphere’), and are now becoming widespread. Cities are growing rapidly and industry requires increasingly larger areas. Many traditional rural areas are being abandoned.

Tourism should also play an important role in this context. Thus, interestingly, many historic agricultural districts have maintained, or even recovered,their local population numbers through intelligent strategies of tourism focused on nature and rural culture. Natural landscapes and biodiversity are becoming increasingly appreciated. The tourism industry must be able to respond tothese aspirations. Sustainable Tourism 2016 aims to find ways to protect the natural and cultural landscape through the development of new solutions which minimise the adverse effects of tourism.This can be achieved through new strategies involving the active collaboration of society as a whole.The following list covers some of the topics dealt with at Sustainable Tourism 2016:

• Tourism strategies

• Environmental issues

• Community issues

• Climate change

• Safety and security

• Tourism as a tool of development

• Art

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• Architecture and culture

• Heritage tourism

• Wildlife and adventure tourism

• Health and wellbeing tourism

• Medical tourism

• Marine and coastal areas tourism

• Sport tourism and city tourism

• Tourism impact

• Tourism and protected areas

• Ecotourism

• Rural tourism

• Tourism and technology

• Industrial tourism

• Transport and tourism

• Education and tourism

• Theme parks and leisure

• Destination management

• Planning and development

• eTourism

• Social and physical infrastructure

Opening of the Conference

Professor Jose Luis Miralles i Garcia opened the Conference, welcoming the delegates to Valencia and pointing out the importance of this town for the area and in particular the beneficial effects of tourism for Valencia in the last few years.

It is important however, Jose Luis said, to be aware of the dangers that tourism can present for the environment. Coastal areas are most at risk,not only because of visitors’ preferences butalso due to their delicate ecological balance.

Overdevelopment can damage those areas to apoint where they are no longer recoverable.Typical examples of over-development are inthe Murcia coastal region and the classicalexample of Benidorm.

The general aim of tourism development nowis not to increase the number of visitors, buttheir quality in order to protect the landscapeand environment. This has led to the conceptof green infrastructures for the coast.

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Regional tourism policy in Valencia is to arrange for green spaces connected by ecological corridors. A project now under way aims to classify the area as protected and take steps for this to happen, trying to correct incoherent existing policies.

Prof Carlos Brebbia introduced his Institute, explaining the motivation for organising this and other conferences with different institutions.

Conference Dinner The Conference dinner took place in one of the best restaurants in Valencia offering typical dishes accompanied by regional wines. Valencia is famous for the quality of its rice specialities (the renowned Paella) but there is a variety of excellent dishes, some of which were served during the dinner.

At the end of the meal, the delegates were given a gift to remind them of the occasion, is a book with excellent illustrations showing Valencia and its adjacent region.

There was another dinner held for the members of the International Scientific Advisory Committee to express the appreciation of the organisers for their help in reviewing abstracts and papers. Ways to improve the Conference were also discussed with the aim to reconvene it in 2018.

Closing of the Conference The Conference was closed by Carlos who, after thanking the delegates for their contributions, invited them to continue to collaborate with WIT and to visit its New Forest Campus next time they are in the region.

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Valencia nella storia La guerra civile spagnola

Tra il 1936 e il 1939 Germania e Italia consolidarono la loro intesa sia politica che ideologica, durante la guerra civile spagnola. Quest'ultima assunse il carattere di uno scontro ideologico tra democrazia e nazifascismo, assunse una valenza simbolica e per questo le sue ripercussioni non riguardarono solamente i confini della penisola iberica.Con la mobilitazione di migliaia di uomini in difesa degli ideali repubblicani questa guerra viene considerata un sanguinoso prologo del secondo conflitto mondiale.

La dittatura fascista

Questa guerra scaturì da una lunga crisi interna della Spagna. Agli inizi del Novecento il paese era in una grave situazione di arretratezza economica, dovuta soprattutto alla debolezza della monarchia sostenuta da ceti conservatori e reazionari che nel 1923 appoggiarono il colpo di stato del generale Miguel Primo del Rivera che instaurò un regime dittatoriale nel paese.Diventato primo ministro Rivera sciolse le Camere, abolì la libertà di stampa e il diritto di sciopero e nominò un governo di militari.Il suo regime venne subito malvisto dalle masse popolari colpite dalle difficoltà economiche dovute alla crisi del 1929. Ciò rafforzò l'opposizione al punto da determinare le dimissioni del dittatore.

Il 'biennio rosso' (1931-1933)

Nell' aprile del 1931 le nuove elezioni amministrative portaronoalla fine della monarchia e alla proclamazione della repubblica. Questa prima fase della repubblica, chiamata 'biennio rosso', fucaratterizzata da notevoli cambiamenti politici e sociali: venneattuata un'epurazione delle forze armate, venne introdotta unadecisa legislazione anticlericale, che però non riscosse troppiconsensi, venne dato inizio alla riforma agraria, che prevedeva laconfisca dei beni della corona e della nobiltà e l'esproprio deigrandi latifondi privati da suddividersi tra gli agricoltori poveri.Inoltre ci fu il passaggio da uno stato accentrato a uno statodecentrato con il riconoscimento di ampi poteri alle diverse regionicome la Catalogna e le province Basche.

I limiti del riformismo repubblicano

Queste riforme però non furono efficaci e inasprirono l'avversione di nobili, latifondisti e nazionalisti nei confronti della repubblica. Inoltre peggiorò la situazione economica agricola e industriale e continuarono proteste e scioperi degli operai insoddisfatti della politica della repubblica.

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La vittoria della destra

Nell' ottobre del 1933 José Antonio Primo de Rivera fondò la Falange española ispirata ai fasci di combattimento di Mussolini. Intanto i comunisti erano decisi a trasformare la Spagna da stato borghese a stato socialista.Il riformismo governativo, la presenza di uno schieramento comunista e di un forte movimento anarchico, fecero si che uno schieramento clericale e conservatore si ricompattasse per pauradella rivoluzione e cosi nelle elezioni del 1933 l'elettorato si spostò a destra.

Il 'biennio nero' (1933-1935) e il 'fronte popolare' (1936)

Iniziò così il 'biennio nero', nel corso del quale vennero smantellate le precedenti riforme e ciò provocò scioperi e tumulti da parte delle sinistre e delle minoranze basche (che conlo stato decentrato avevano ottenuto ampi poteri). Il generale

Francisco Franco venne incaricato di riportare l'ordine e insieme ai suoi militari mise in atto una violenta repressione.Dopo questi eventi, nel 1936, repubblicani, socialisti, comunisti, anarchici e socialisti si unirono percreare un Fronte popolare che nelle elezioni del 16 febbraio si assicurò la maggioranza e la possibilità di andare al governo.

La guerra civile e il colpo di stato di Franco

I disordini continuavano a susseguirsi nel paese e il governo aveva difficoltà a controllare le numerose manifestazioni di violenza popolare e le azioni terroristiche da parte dei seguaci della Falange nei confronti di socialisti e anarchici.La Spagna diventò ingovernabile e quando il 13 luglio fu assassinato, il leader parlamentare della destra e del partito monarchico, José Calvo Sotelo, nazionalisti e conservatori si unirono dando inizio a una guerra civile. La ribellione eraguidata in particolare dal generale Franco.

Il governo di Burgas e quello diValencia

Il 30 settembre Franco fu nominato capo del“governo nazionale” stabilitosi a Burgos incontrapposizione al governo legale guidato dalFronte popolare che fu costretto a trasferirsi daMadrid a Valencia, sostenuto dalle masseoperaie e contadine e presieduto da FranciscoLargo Caballero.

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Spagna terreno di scontro

Il conflitto interno diventò presto di carattere internazionale e di confronto ideologico. Franco poteva fare affidamento sul supporto di Italia e Germania: il governo fascista italiano mando moltiuomini e aiuti; la Germania intendeva sfruttare tale occasione per saggiare la possibilità di resistenza dell'Europa democratica.A supportare le forze repubblicane accorsero volontari da altri paesi che crearono le Brigate internazionali (democratici, comunisti, antifascisti..).L'unico paese che sostenne apertamente la repubblica spagnola fu l'Unione Sovietica: l'Internazionale assecondava la politica estera intrapresa dall'Urss di Stalin, che cercava di uscire dall'isolamento internazionale.

Lacerazioni nel Fronte Popolare

I repubblicani spagnoli si trovarono ben presto in difficoltà, a causa di un'insufficiente preparazione militare e di gravi contrasti interni al Fronte Popolare: i più radicali spingevano verso una rivoluzione sociale per ottenere una riforma agraria, mentre le altre forze erano più moderate e intendevano la lotta solo come difesa delle istituzioni repubblicane.Ciò provocò un conflitto interno: nel 1937 a Barcellona, le forze repubblicane regolari e i comunisti aprirono il fuoco su anarchici e Trotzkisti del Poum.

Il patto di 'non intervento' (1936)

Nel frattempo la Francia aveva proposto alle maggiori potenze un patto di non intervento nelle vicende spagnole, al quale aderirono Inghilterra, l'Italia fascista e la Germania Nazista, anche se queste ultime due aderirono apertamente alle questioni spagnole.

La vittoria di Franco e l'inizio della dittatura

Nel 1939, dopo anni di combattimenti e bombardamenti il governo del Fronte popolare fu costretto ad arrendersi al generale Franco che divenne capo unico della Spagna (caudillo) e mantenne il potere fino alla sua morte nel 1975.

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Le strategie di sviluppo turistico di Valencia negli ultimi 10 anni

Valencia è la terza città spagnola per numero di abitanti dopo Madrid e Barcellona. E’ il capoluogo dell’omonima Comunitat ed è un importante porto sulmediterraneo. Nel giro di una decina di anni il turismo a Valencia è aumentato a ritmi veloci grazie ad unapolitica di rinnovamento che ha giovato per l’intera economia locale. La costruzione modernissima della “Città delle Arti e

delle Scienze” progettata dal valenciano Santiago Calatrava ha proprio sancito l’apertura al futuro di questa città ed è diventato il simbolo di questa destinazione nel mondo. Inoltre le amministrazionilocali hanno creduto fortemente nei grandi eventi internazionali come strumenti promozionali alternativi e di forte capacità attrattiva (nel 2007 la città è stata sede dell’America’s Cup di Vela e ogni anno la zona del porto diventa un circuito cittadino della Formula 1). Nel 2007, anno dell’America’s Cup, l’aeroporto internazionale Manises di Valencia ha registrato il suo miglior risultato di sempre vedendo transitare quasi 6 milioni di passeggeri.

Proprio in quell’anno Ryanair ha deciso di mettere una propria base inquesto aeroporto insediando 3 aeromobili (probabilmente anche grazieall’ondata di turisti prevista dovuta all’evento sportivo). E’ utile spiegare aifini della comprensione che Ryanair è sempre stata consapevole del suomodello vincente e portatore di turisti e in alcuni casi chiede degliincentivi economici da parte delle società aeroportuali ed enti locali lequali solitamente accettano senza molte esitazioni. Ma proprio a causa deidifficili rapporti con la Comunidad Valenciana, la compagnia irlandeseannuncia la chiusura della base solamente un anno dopo, con la conseguente perdita di molte rotte. Nel 2010, grazie al raggiungimento di un nuovo accordo di 4 milioni di euro per i successivi 3 anni

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alla compagnia irlandese, viene riannunciata la riapertura della base, con due aeromobili, 110 milioni di euro di investimenti e 10 nuove rotte. Il flusso turistico urbano e locale ha risentito pienamente sia della apertura della prima base nel 2007, sia della sua chiusura temporanea tra il 2008 ed il 2009. Non considerando le statistiche turistiche legate all’anno 2007, alterate chiaramente dall’evento velistico che ha registrato numeri alti e al momento non ancora ripresi, nel 2008 gli arrivi all’aeroporto valenciano sono stati 2.897.131 mentre solamente l’anno successivo si è registrato un calo drastico del 18% segnando “solamente” 2.369.000 passeggeri. Già dall’anno dopo con la riapertura della base si ritrova una leggere crescita arrivando nel 2011 a quasi 2.500.000 di viaggiatori in arrivo.

Rispetto ai primi anni del nuovo millennio la città ha saputo registrare un aumento spropositato. Dal1992 è riuscita a quintuplicare i viaggiatori alloggiati in città passando dai 372.205 agli attuali 1.825.358 (dati 2011) e solamente tra il 2000 e il 2007 c’è stata una crescita del 135%. Da notare che anche gli anni dopo l’America’s Cup la città è riuscita a mantenere l’ondata di successo, infatti nell' anno successivo il calo è stato solo del 5% con un ritorno alla crescita nel 2010.

Chiaramente la crescita del fenomeno turistico in cittàlo si può notare anche dall’aumento dell’offerta dialloggio (nel 2005 i posti letto erano 14.009 mentre nel2009 già 18.098 con una crescita complessiva del+29%) e dall’aumento dei visitatori nei musei e nelleattrazioni cittadine principali. Non solo ha saputo proporsi come classica città di

media dimensioneperfetta per un week‐end all’insegna dellacultura e della modernità, ma essendo una città costiera è riuscita anche ad offrire un turismo balneare e di divertimento caratteristico della stagione estiva mediterranea che ha sempre simboleggiato un tipo di “vacanza di massa”. Ryanair l’ha aiutata in questo processo perché l’ha resa accessibile sia ad un turista “low cost” senza tante pretese, sia al turista che cerca la classica vacanza di sole e divertimento dandogli in più libertà di scelta rispetto al “pacchetto vacanze”.

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2007 2008 2009 2010 20110

500000

1000000

1500000

2000000

2500000

Numero annuo di passeggeri Ryanair di Valencia dal 2007 al 2011

Anni

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“ L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito.

Torna diverso”Anne Carson

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