Legittima la difesa Nuovo accordo se aumenta il · PDF filepos Sánchez-Bordona –...

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Codice penale. Saltano le larghe intese Legittima la difesa da un’aggressione notturna e in casa Giovanni Negri p Alla fine saltano le larghe intese sulla riforma della le- gittima difesa. Anche l’ulti- ma versione del testo messa a punto dalla commissione Giustizia della Camera è in- digeribile per Forza Italia e Lega. A questo punto sarà l’Aula questa mattina a votare il provvedimento. A mettere una pietra sopra l’intesa che era sembrata possibile è stato lo stesso Silvio Berlusconi, netto nel sostenere che «il te- sto finale non è certo adegua- to al bisogno di sicurezza de- gli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono». A repli- cargli il relatore al provvedi- mento e responsabile Giusti- ziai del Pd David Ermini per il quale «Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse ne- anche quello approvato nel 2006 dal suo governo! Io pen- so che vogliano sottrarsi a qualsiasi responsabilità poli- tica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma». E il leader di Lega Nord, Matteo Salvini attacca: «per noi è necessario che si can- celli l’articolo 52, quello del- l’eccesso della legittima dife- sa. Io punto al modello alla te- desca: se entri a casa mia, io posso reagire, senza lasciare tanti spazi di interpretazione al giudice». Nel dettaglio, per effetto degli emendamenti approva- ti (il voto di oggi sarà sugli or- dini del giorno e sul comples- so del disegno di legge), vie- ne specificato che si conside- ra legittima difesa la reazione a un’aggressione in casa, in negozio o in ufficio commes- sa di notte o all’introduzione con violenza, minaccia o in- ganno. E, su questo punto va registrato come il voto favo- revole comprenda anche Forza Italia. Resta comunque ferma la necessità che ci sia propor- zione tra difesa e offesa e l’attualità del pericolo. Già oggi peraltro si presume che ci sia proporzione se la dife- sa anche con le armi riguar- da un’aggressione domici- liare che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desi- stenza e vi è pericolo di ag- gressione, se si difende il proprio patrimonio. Nella legittima difesa do- miciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’erro- re, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà perso- nale o sessuale, è conse- guenza di un grave turba- mento psichico causato dal- l’aggressore. Grave turba- mento che comunque dovrà sempre essere valutato dal- l’autorità giudiziaria. Nel caso in cui sia dichiara- ta la non punibilità per legitti- ma difesa, tutte le spese pro- cessuali e i compensi degli av- vocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a de- correre dal 2017. © RIPRODUZIONE RISERVATA I TEMPI Oggi voto in aula alla Camera Berlusconi: «Testo che non viene incontro alle esigenze di sicurezza degli italiani» Ermini: «Critiche generiche» Codice penale. Saltano le larghe intese Legittima la difesa da un’aggressione notturna e in casa Giovanni Negri p Alla fine saltano le larghe intese sulla riforma della le- gittima difesa . Anche l’ulti- ma versione del testo messa a punto dalla commissione Giustizia della Camera è in- a digeribile per Forza Italia e Lega. A questo punto sarà l’Aula questa mattina a votare il provvedimento. A mettere una pietra sopra l’intesa che era sembrata possibile è stato lo stesso Silvio Berlusconi, netto nel sostenere che «il te- sto finale non è certo adegua- to al bisogno di sicurezza de- gli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono». A repli- cargli il relatore al provvedi- mento e responsabile Giusti- ziai del Pd David Ermini per il quale «Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse ne- anche quello approvato nel 2006 dal suo governo! Io pen- so che vogliano sottrarsi a qualsiasi responsabilità poli- tica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma». E il leader di Lega Nord, Matteo Salvini attacca: «per noi è necessario che si can- celli l’articolo 52, quello del- l’eccesso della legittima dife- sa. Io punto al modello alla te- desca: se entri a casa mia, io posso reagire, senza lasciare tanti spazi di interpretazione al giudice». Nel dettaglio, per effetto degli emendamenti approva- ti (il voto di oggi sarà sugli or- dini del giorno e sul comples- so del disegno di legge), vie- ne specificato che si conside- ra legittima difesa la reazione a un’aggressione in casa, in negozio o in ufficio commes- sa di notte o all’introduzione con violenza, minaccia o in- ganno. E, su questo punto va registrato come il voto favo- revole comprenda anche Forza Italia. Resta comunque ferma la necessità che ci sia propor- zione tra difesa e offesa e l’attualità del pericolo. Già oggi peraltro si presume che ci sia proporzione se la dife- sa anche con le armi riguar- da un’aggressione domici- liare che mette in pericolo la propria o l’altrui incolumità oppure, ma in questo caso solo quando non vi è desi- stenza e vi è pericolo di ag- gressione, se si difende il proprio patrimonio. Nella legittima difesa do- miciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l’erro- re, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà perso- nale o sessuale, è conse- guenza di un grave turba- mento psichico causato dal- l’aggressore. Grave turba- mento che comunque dovrà sempre essere valutato dal- l’autorità giudiziaria. Nel caso in cui sia dichiara- ta la non punibilità per legitti- ma difesa, tutte le spese pro- cessuali e i compensi degli av- vocati saranno a carico dello Stato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a de- correre dal 2017. © RIPRODUZIONE RISERVATA I TEMPI Oggi voto in aula alla Camera Berlusconi: «Testo che non viene incontro alle esigenze di sicurezza degli italiani» Ermini: «Critiche generiche»

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Page 1: Legittima la difesa Nuovo accordo se aumenta il · PDF filepos Sánchez-Bordona – che l’ac- ... La prima grande conquista mondiale nel 1954, quando la società fornisce alla spedi-zione

Nuovo accordo se aumenta il rischioCodice penale. Saltano le larghe intese

Legittima la difesada un’aggressionenotturna e in casaGiovanni Negri

pAlla fine saltano le larghe intese sulla riforma della le-gittima difesa. Anche l’ulti-ma versione del testo messa a punto dalla commissione Giustizia della Camera è in-digeribile per Forza Italia e Lega. A questo punto sarà l’Aula questa mattina a votareil provvedimento. A mettere una pietra sopra l’intesa che era sembrata possibile è stato lo stesso Silvio Berlusconi, netto nel sostenere che «il te-sto finale non è certo adegua-to al bisogno di sicurezza de-gli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono». A repli-cargli il relatore al provvedi-mento e responsabile Giusti-ziai del Pd David Ermini per ilquale «Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse ne-anche quello approvato nel2006 dal suo governo! Io pen-so che vogliano sottrarsi aqualsiasi responsabilità poli-tica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma».

E il leader di Lega Nord,Matteo Salvini attacca: «pernoi è necessario che si can-celli l’articolo 52, quello del-l’eccesso della legittima dife-sa. Io punto al modello alla te-desca: se entri a casa mia, io posso reagire, senza lasciaretanti spazi di interpretazioneal giudice».

Nel dettaglio, per effettodegli emendamenti approva-ti (il voto di oggi sarà sugli or-dini del giorno e sul comples-so del disegno di legge), vie-ne specificato che si conside-ra legittima difesa la reazionea un’aggressione in casa, innegozio o in ufficio commes-sa di notte o all’introduzione

con violenza, minaccia o in-ganno. E, su questo punto varegistrato come il voto favo-revole comprenda anche Forza Italia.

Resta comunque ferma lanecessità che ci sia propor-zione tra difesa e offesa el’attualità del pericolo. Giàoggi peraltro si presume checi sia proporzione se la dife-sa anche con le armi riguar-da un’aggressione domici-liare che mette in pericolo lapropria o l’altrui incolumitàoppure, ma in questo casosolo quando non vi è desi-

stenza e vi è pericolo di ag-gressione, se si difende ilproprio patrimonio.

Nella legittima difesa do-miciliare è sempre esclusala colpa di chi spara se l’erro-re, in situazioni di pericoloper la vita e la libertà perso-nale o sessuale, è conse-guenza di un grave turba-mento psichico causato dal-l’aggressore. Grave turba-mento che comunque dovràsempre essere valutato dal-l’autorità giudiziaria.

Nel caso in cui sia dichiara-ta la non punibilità per legitti-ma difesa, tutte le spese pro-cessuali e i compensi degli av-vocati saranno a carico delloStato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a de-correre dal 2017.

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I TEMPI

Oggi voto in aula alla CameraBerlusconi: «Testo che non viene incontro alle esigenze di sicurezza degli italiani» Ermini: «Critiche generiche»

DIRITTI DEGLI ANIMALI

Il delfino Indynon è confiscabile

Non è confiscabile Indy, il figlio della delfina Luna, sequestrata al delfinario di Rimini nell’ambito di un’inchiesta per presunti maltrattamenti , e trasportata all’acquario di Genova. Così ha deciso la Cassazione, respingendo il ricorso del Pmche chiedeva la confisca del cucciolo come frutto civilistico del bene sequestrato: l’animale non può essere considerato corpo del reato, cosa pertinente, o bene produttivo, ma un essere vivente dotato di sensibilità psico-fisica. Corte di cassazione - Sezione III civile - Sentenza 3 maggio 2017 n. 20934

DIVORZIO

Lui perde il lavoro?Taglio dell’assegno Giustificata la riduzione dell’assegno se l’ex marito perde il lavoro, mentre la signora non ha visto peggiorare le sue condizioni grazie alla possibilità di far ritorno alla famiglia d'origine. Accolto anche il ricorso dell’uomo che contestava la data di decorrenza del taglio, fissata nella data di deposito della sentenza di appello mentre nel momento in cui era stato proposto il ricorso la perdita del lavoro c’era già stata.Corte di cassazione - Sezione VI civile - Sentenza 3 maggio 2017 n.10787

In breve

Avvocato generale Corte Ue. Le conclusioni sulla querelle dei servizi a Malpensa

Aeroporti: assistenza a terra anche senza gara

Gestione portafogli. L’ordine del cliente che cambia linea d’investimento non è una semplice istruzione vincolante

Nuovo accordo se aumenta il rischioNulla l’operazione se la scelta non è coerente con la gestione in essere

Patrizia Maciocchi

ROMA

pLa bancare una semplice «istruzione vin-colante» l’ordine con il quale il cliente la modifica linea d’inve-stimento, passando dalla con-servativa alla speculativa, e dar-gli seguito senza fare un nuovo contratto.

La Corte di cassazione (sen-tenza 10713) accoglie il ricorso di due sorelle, una delle quali aveva deciso di lanciarsi in un’ “opera-zione” più rischiosa passando da una linea bilanciata che prevede-va un 30% massimo di investi-mento azionario a una speculati-va con la possibilità di investire il 100% per cento del portafoglio.

La signora aveva deciso dipuntare sulle azioni di una socie-tà di diritto Lussemburghese, cambiando radicalmente il pro-filo sia come limite azionario sia

come benchmark. Se a “osare” era stata solo una delle due sorel-le, entrambe avevano poi agito ingiudizio contro la banca chie-dendo di dichiarare la nullità del-l’ordine. Una causa persa in en-

trambi i gradi di merito ma vinta in Cassazione.

La Corte d’appello ha, infatti,sbagliato a considerare l’ordine in questione come semplice istruzione vincolante (articolo 24del Testo unico della finanza) partendo dal presupposto che

nulla vieta al cliente di dare ordinirelativi all’intero portafoglio e di derogare ai limiti del mandato. Per la Corte territoriale, infatti, il cliente può assumere decisioni incontrasto con gestione prescelta,perché i limiti vincolano il man-datario e non il mandante.

Secondo la Cassazione, invece,la corte di merito ha fatto una ri-costruzione frettolosa. Il cliente rimane certamente il dominus dell’investimento ed è sua l’ulti-ma parola. Per raggiungere il ri-sultato finale ci sono però dei pas-si da fare. E posto che il Tuf, comeil Regolamento Consob, è a tuteladel cliente non ci sono automati-smi da dare per scontati. Qualun-que legittima inversione di rotta da parte dell’investitore va quindi”procedimentalizzata” a sua pro-tezione. E la tutela, sta nella ne-cessità di fare un nuovo contrattocoerente, nella forma e nel conte-

nuto, con le nuove scelte. Un pas-so che non rende il cliente «schia-vo di se stesso» perché resta fer-ma la possibilità di recere senza penalità dal rapporto in essere.

La nozione di «istruzione vin-colante» va letta all’interno del sistema normativo nel quale ècalata, che non è quello generale e astratto dello schema di agire del dominus ma quello specifico dei servizi di investimento orga-nizzato dal Tuf e dai regolamentiConsob. Un ordine che equivale all’adozione di una nuova linea di investimento è dunque estra-neo alla nozione di istruzione vincolante. Se così non fosse sa-rebbero privi di significato i re-quisiti di forma e contenuto pre-scritti per il contratto di gestioneindividuale e non per le istruzio-ni vincolanti in quanto atti di benpiù modesta portata. Per restare tali le istruzioni vincolanti devo-

no essere coerenti con le caratte-ristiche di gestione individuate nel contratto.

Ordini finalizzati sia all’acqui-sto come al suo divieto, più o me-no ampiamente articolati, ma non “sovversivi” della gestione inatto. Altrimenti «gli ordini si at-teggeranno come contratti sosti-tutivi dei contenuti di base di quello preesistente e tuttavia nonrispettosi delle regole imperativestabilite dal sistema di investi-mento e pertanto nulli». La bancaper dare seguito ai desiderata del-la signora avrebbe dovuto proce-dere alla stipula di un nuovo con-tratto. Questo anche quando si tratta di uno specifico investi-mento e non di una modifica ge-nerale per il futuro. Quello che importa non è,infatti, il numero degli ordini né la dimensione o la durata, ma il rispetto delle regole.

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Marina Castellaneta

pL’assegnazione di spazi de-stinati all’assistenza aeropor-tuale a terra non passa obbliga-toriamente attraverso una garapubblica. A condizione, però, che sia garantita una concorren-za effettiva e leale, con criteriobiettivi e trasparenti. È quanto ha sostenuto l’Avvocato gene-rale della Corte di giustiziadell’Unione europea Campos Sánchez-Bordona nelle conclu-sioni depositate ieri (causa C-701/15), che non sono vincolanti anche se in via generale seguite dagli eurogiudici.

La vicenda arrivata a Lussem-

burgo è stata sollevata dal Tribu-nale amministrativo della Lom-bardia alle prese con una contro-versia tra la società Malpensa Lo-gistica Europa Spa concessionariadi spazi aeroportuali e la Società esercizi aeroportuali Spa, ente di gestione dell’aeroporto. Quest’ul-tima aveva assegnato a un’azienda

concorrente un magazzino utile per l’esercizio di servizi di assi-stenza a terra delle merci. Secon-do la società Malpensa Logistica l’assegnazione non era legittima perché avvenuta senza gara. Pri-ma di decidere, i giudici ammini-strativi hanno chiamato in aiutoi colleghi Ue per alcuni chiari-menti sulla direttiva 2004/17 sul coordinamento delle proceduredi appalto degli enti erogatori diacqua e di energia, degli enti cheforniscono servizi di trasporto epostali (recepita in Italia con Dl-gs 163/2006, abrogato dal Dlgs50/2016). Una prima risposta ar-riva dall’Avvocato generale che

ha dato una patente di conformi-tà al diritto Ue di un sistema che non impone una selezione pub-blica in ogni caso di assegnazio-ne di spazi per l’assistenza aero-portuale a terra.

Questo perché la concessionedi impianti aeroportuali ad un operatore per la prestazione di servizi di assistenza a terra «non può essere qualificata come un appalto pubblico di servizi». Di conseguenza, non va applicata la direttiva 2004/17, ma piuttosto la 96/67 sull’accesso al mercato deiservizi di assistenza a terra negli aeroporti della Comunità (rece-pita in Italia con Dlgs 18/1999),

che non impone gare pubbliche lasciando, però, uno spazio di di-screzionalità agli Stati.

pos Sánchez-Bordona – che l’ac-cesso dei prestatori di servizi di assistenza a terra in questo cam-po è libero, ma gli Stati possono, in alcuni casi, limitare il numero dei prestatori di assistenza auto-rizzati. Scatta, in queste situazio-ni, una procedura di selezione concorrenziale nel rispetto di «norme e criteri pertinenti, obiettivi, trasparenti e non discri-minatori». Senza, però, che l’entegestore abbia obblighi di organiz-zazione di «una procedura for-malizzata per l’affidamento di unappalto pubblico, analoga a quel-la applicabile all’aggiudicazione degli appalti contemplati dalla direttiva 2004/17». Ora la parola passa alla Corte.

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IL PRINCIPIO

Per evitare il bando pubblicoè necessario garantire una concorrenza effettiva e leale con criteri obiettivi e trasparenti

SERVE UN ALTRO CONTRATTO

La banca deve rispettare le regole di protezione del cliente anche nel casodi uno specifico investimento e non di una modifica generale

Codice penale. Saltano le larghe intese

Legittima la difesada un’aggressionenotturna e in casaGiovanni Negri

pAlla fine saltano le larghe intese sulla riforma della le-gittima difesa. Anche l’ulti-ma versione del testo messa a punto dalla commissione Giustizia della Camera è in-Giustizia della Cameradigeribile per Forza Italia e Lega. A questo punto sarà l’Aula questa mattina a votareil provvedimento. A mettere una pietra sopra l’intesa che era sembrata possibile è stato lo stesso Silvio Berlusconi, netto nel sostenere che «il te-sto finale non è certo adegua-to al bisogno di sicurezza de-gli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono». A repli-cargli il relatore al provvedi-mento e responsabile Giusti-ziai del Pd David Ermini per ilquale «Berlusconi parla in modo molto generico. Non credo conosca il testo che stiamo discutendo, e forse ne-anche quello approvato nel2006 dal suo governo! Io pen-so che vogliano sottrarsi aqualsiasi responsabilità poli-tica. Solo per questo dicono no ad una buona riforma».

E il leader di Lega Nord,Matteo Salvini attacca: «pernoi è necessario che si can-celli l’articolo 52, quello del-l’eccesso della legittima dife-sa. Io punto al modello alla te-desca: se entri a casa mia, io posso reagire, senza lasciaretanti spazi di interpretazioneal giudice».

Nel dettaglio, per effettodegli emendamenti approva-ti (il voto di oggi sarà sugli or-dini del giorno e sul comples-so del disegno di legge), vie-ne specificato che si conside-ra legittima difesa la reazionea un’aggressione in casa, innegozio o in ufficio commes-sa di notte o all’introduzione

con violenza, minaccia o in-ganno. E, su questo punto varegistrato come il voto favo-revole comprenda anche Forza Italia.

Resta comunque ferma lanecessità che ci sia propor-zione tra difesa e offesa el’attualità del pericolo. Giàoggi peraltro si presume checi sia proporzione se la dife-sa anche con le armi riguar-da un’aggressione domici-liare che mette in pericolo lapropria o l’altrui incolumitàoppure, ma in questo casosolo quando non vi è desi-

stenza e vi è pericolo di ag-gressione, se si difende ilproprio patrimonio.

Nella legittima difesa do-miciliare è sempre esclusala colpa di chi spara se l’erro-re, in situazioni di pericoloper la vita e la libertà perso-nale o sessuale, è conse-guenza di un grave turba-mento psichico causato dal-l’aggressore. Grave turba-mento che comunque dovràsempre essere valutato dal-l’autorità giudiziaria.

Nel caso in cui sia dichiara-ta la non punibilità per legitti-ma difesa, tutte le spese pro-cessuali e i compensi degli av-vocati saranno a carico delloStato. Un onere per l’erario stimato in 295.200 euro a de-correre dal 2017.

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I TEMPI

Oggi voto in aula alla CameraBerlusconi: «Testo che non viene incontro alle esigenze di sicurezza degli italiani» Ermini: «Critiche generiche»

C’è un’azienda italiana pro-ha

o nelle ultime 4 edi-dell’America’s Cup di vela

e Oracle. È la Gottifredi Maffioli, so-cietà leader nella produzione di corde e funi, in particolare per la nautica. L’azienda na-sce a Novara nel 1926 grazie a Maria Gottifredi. Il matrimonio con Ettore Luigi Maffioli porta al cambio di denominazione. L’avvio è legato alla realizzazio-ne di accessori per macchine ritorcitrici. La Gottifredi Maffioli investe in materiali nuovi, come nel dopoguerra con il nylon. La prima grande conquista mondiale nel 1954, quando la società fornisce alla spedi-zione italiana impegnata nella scalata del K2 le rivoluzionarie corde in nylon che consento-no a Lino Lacedelli e Achille Compagnoni di conquistare la vetta. Da allora la sagoma del K2 campeggia nel logo socie-tario. Con gli anni la scelta di

sposare la nautica e l’apertu-ra alla vela: «Abbiamo iniziato a collaborare con l’America’s Cup – dice l’amministratore delegato Pierangelo Maffioli – con l’avventura di Azzurra, for-nendo tutte le cime all’imbar-cazione. Poi la scelta di Alinghi e Oracle, che si sono serviti delle nostre cime per effettua-re tutte le manovre a bordo, ci ha portato sul tetto del mon-do». Il mondo della vela vede Gottifredi Maffioli protagonista di tutte le gare del mondo, come ad esempio la Volvo Race. L’azienda, impegnata in più settori industriali, fatturato di quasi 5 milioni e con circa 50 dipendenti, ha ora aperto al mondo dei megayacht: «Un aspetto che interesserà il no-stro futuro». Futuro sul quale, a 91 anni dagli inizi, si affaccia la terza generazione dei Maffioli: a Pierangelo ed Enrico infatti si sono affiancati i rispettivi fi-gli, Rossella e Luigi. Info: www.gottifredimaffioli.com

Idropitture, Colori, Rivesti-menti, Plastici: sono i termini che formano il nome Icorip, colorifi-cio di Oleggio (Novara) leader nei prodotti per la decorazione e la verniciatura. Nata nel 1982 dal fondatore Vincenzo Pasto-re, Icorip Coatings è passata dall’essere una piccola realtà per la produzione di rivestimenti esterni ad azienda con 60 di-pendenti, 5 punti vendita diretti e una proposta commerciale di-versificata su 3 distinti cataloghi (Edilizia, Industria e Decorativi). Tra le pietre miliari nella storia aziendale, l’ingresso di Madda-lena Pastore, figlia del fondatore e laureata in Chimica, che mette a punto e ancora oggi dirige il settore ricerca e sviluppo e ge-stione della produzione secondo i criteri di Qualità dello standard ISO 9001(certificazione detenu-ta dal 1999), e l’acquisizione del marchio Cuver, che consente alla Icorip di ampliare la distribu-zione a livello nazionale. «I nostri clienti - afferma Renato Colliva,

direttore commerciale – alcuni dei quali sono con noi da 15-20 anni, ci riconoscono la capacità di mantenere un contatto diretto, la costante e impeccabile quali-tà dei prodotti e di considerare sempre le loro particolari esigen-ze». Aspetti che hanno consen-tito alla Icorip di rispondere sem-pre con precisione e puntualità a tutte le sfide commerciali giunte perfino dall’estero. Importante prerogativa di Icorip è il Sistema

-Tintometrico “COLOR BOX SYTintometrico “COLOR BOX SYSTEM”, sempre calibrato sulle esigenze dei clienti, economico per i rivenditori e soprattutto molto performante. Il futuro è legato all’Industria 4.0: «Negli ultimi tempi – conclude Andrea Caffarra resp. Area tecnologica – abbiamo rinnovato il sistema informativo aziendale, comple-tamente integrato e implemen-tato un’architettura hardware potente e versatile». Passaggi importanti per proiettarsi consa-pevolmente nel futuro.Info: www.icorip.com

Processo di lavorazione di una corda La linea professionale Icorip

Cosa unisce l’Istituto Euro-peo di Design e FCA? Di certo passione e cura per il Design. Per questo aspetto le 2 realtà dal cuore torinese hanno scelto la tecnologia 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes, piatta-forma digitale che supporta le Industry Solution Experiences basate su software di proget-tazione 3D, analisi, simulazio-ne e Business Intelligence in ambiente interattivo e colla-borativo. Per IED, ABEX

coordinato il progetto, formato i docenti e fornisce supporto applicativo e assistenza alla piattaforma di 3DEXPERIENCE di Design. «IED – dice Guido Giletta, amministratore unico di ABEX Italia – è fra i più im-portanti istituti europei ad offrire specializzazione post diploma e laurea sul Design. Ha adottato la nostra innovativa piattaforma digitale on the cloud per forma-re i Designer di domani, usan-dola come dorsale informatica

e Design nel Master biennale di Transportation Design». Espe-rienza che IED ha portato al sa-lone di Ginevra, esponendo la concept car Scilla realizzata da studenti e professori in collabo-razione con Quattroruote e Pi-ninfarina. FCA ha invece siglato con Dassault Systèmes l’ac-cordo di fornitura di 3DEXPE-RIENCE per sviluppare gli studi dei futuri modelli. Grazie alla “Drive Emotion Industry Solu-tion”, basata sulle applicazioni CATIA ICEM, i processi di Desi-gn sono interattivi, sostenendo la collaborazione fra gli utenti in tempo reale sugli stessi modelli virtuali. ABEX Italia dal 1995, da CATIA a 3DEXPERIENCE, fornisce tecnologia e servizi di consulenza, formazione e as-sistenza sulle soluzioni PLM di Dassault Systèmes. L’esperien-za di ABEX Italia, maturata in Automotive, Aerospace, Indu-strial Equipment e Manufactu-ring, si rivolge ad aziende di tutt’Italia. Info: www.abex.it

La fortuna di un’intuizione: è lo slogan della L. Lunardon srl, azienda leader nella produzio-ne di macchine bobinatrici per tubi e profili di piccole e grandi dimensioni destinate a svariati settori (medicale, automotive, oleodinamica, costruzioni, te-lecomunicazioni, acquedotti, gasdotti e irrigazione). L’intu-izione è quella del fondatore Luigi Lunardon che – incaricato di collaudare alcune macchine utensili – notò come le opera-zioni di avvolgimento dei mate-riali plastici avvenissero per lo più a mano. Fu l’inizio della re-alizzazione delle prime macchi-ne bobinatrici-avvolgitori. Era il 1972 quando l’azienda avviò a Busto Arsizio (Varese) le attività. Nel ’79 il trasferimento nell’at-tuale sede di Oleggio (Novara) dove oggi la Lunardon opera su una superficie coperta di ol-tre 3.000 mq. Nel frattempo l’a-zienda è passata alla seconda generazione, che guida un’at-

l’estero: «È il nostro punto di forza – afferma Maurizio Lunar-don – In questo modo abbiamo toccato con i nostri macchinari i punti più disparati del mondo». Della Lunardon è apprezzata la capacità di rispondere con i tempi giusti a ogni richiesta, la funzionalità del Made in Italy e la versatilità dei lavoratori, in grado di progettare e costru-ire macchine “su misura” per qualsiasi esigenza dei clienti. La cura pressoché artigianale di ogni dettaglio, l’intelligenza del-le soluzioni tecniche, lavorazio-ni meccaniche accuratissime e tecnologie produttive all’avan-guardia sono gli elementi che rendono unici i prodotti. Il futuro si annuncia roseo: «Il lavoro non ci manca e, anche se con gran-di sacrifici, teniamo fermi i tem-pi di consegna per ogni com-messa. Siamo tra le aziende più apprezzate nel settore e il no-stro punto di forza all’estero è la riconosciuta qualità italiana». Info: www.lunardon.com

Il team IED con la concept Scilla al Salone dell’auto di Ginevra Foto panoramica degli stabilimenti