L’ECO DI BERGAMO CITTÀ «La pienezza della vita · trovo adesso prigioniera in casa, ... Questa...

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Il 21 marzo 2007 DANIELA GIUPPONI si è brillantemente laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Bergamo. Alla neodottoressa congratulazioni vivis- sime dai genitori e parenti. Dalmine, 10 aprile 2007 385412_7 Barriere architettoniche Sportello per abbatterle Con la carrozzella non può uscire sul terrazzo, perché i serramenti a ter- ra bloccano le ruote; non può scendere in giardino, perché invece di un ascen- sore esterno è stato messo un servoscala che solo una seconda persona può azio- nare; l’ascensore interno ha porte a molla, l’accesso al garage avviene tramite una rampa piuttosto ripi- da; le finestre possono es- sere aperte solo da chi sta in piedi. Rita Urso, inse- gnante al liceo Amaldi di Alzano, 100% di invalidità, è disperata: «Volevo siste- mare la mia casa per poter- mi muovere in carrozzella in piena autonomia. Mi ri- trovo adesso prigioniera in casa, perché il presunto abbattimento delle barrie- re architettoniche si è tra- sformato in un’operazione non solo inutile, ma costo- sa». La docente, che è so- cia dell’Associazione disa- bili bergamaschi e dell’As- sociazione invalidi civili, ha chiesto aiuto per rimedia- re, ma purtroppo il danno è fatto. «Questa situazione è par- ticolarmente grave, ma noi riceviamo molte segnala- zioni da parte di cittadini che per abbattere barrie- re in casa si sono ritrovati, come si dice, con il danno e la beffa. Dopo tanti an- ni di corsi e informazione sembra che ancora pochi tecnici sappiano progetta- re correttamente», dice Franco Bettoni, presiden- te Fand provinciale e regio- nale, la Federazione che raccoglie dal 1997 Anmic, Anmil, Ens, Uic, Unms, le associazioni di settore in- validi civili, invalidi del la- voro, sordi, ciechi, invalidi per servizio. Sono circa 45.000 persone rappresen- tate nella Bergamasca e 380.000 in Lombardia. «Purtroppo in edilizia cor- reggere gli errori è difficile e costoso. Prezzi che i no- stri associati difficilmente possono sostenere – spie- ga ancora Bettoni –. Lan- ciamo un appello a tutti co- loro che hanno bisogno di modificare la propria abi- tazione: prima di procede- re, consultateci». Da tem- po il Comitato provinciale per l’abolizione delle bar- riere architettoniche ha aperto uno sportello di con- sulenza: si chiama «Info Ba» ed è aperto nella sede Anmic in via Autostrada 3 a Bergamo. Per gli appun- tamenti si deve telefonare allo 035.231440 dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 18,30. «È incredibile – os- serva Giovanni Manzoni, presidente Anmic e vice- presidente provinciale Fand – come la cultura tec- nica del territorio sia in questo campo arretrata. I semafori non hanno anco- ra i segnalatori acustici, si fanno e rifanno le strade senza sistemare accessi e dislivelli. I locali pubblici sono spesso inaccessibili e nei bar di solito il bagno per disabili è usato come ma- gazzino, oppure è attrezza- to con quei mega sanitari che nessuno ha mai detto essere obbligatori». «Il pro- blema che sta emergendo con l’invecchiamento della popolazione – aggiunge Se- renella Bonfanti dell’Asso- ciazione disabili bergama- schi – riguarda le case pri- vate. Io stessa ho avuto una brutta esperienza con la ristrutturazione di ca- sa mia: il fatto è che nes- sun geometra, ingegnere o architetto oggi ammette di non sapere nulla di barrie- re architettoniche, credo- no tutti che sia una que- stione facile. La mia storia è abbastanza tipica: cono- scevo un tecnico, lo ritene- vo capace, gli ho spiegato quel che volevo e mi sono ritrovata tutt’altro perché non aveva capito ma non voleva ammetterlo e non mi ha permesso di verificare i lavori man mano che pro- cedevano». Il presidente del Comitato provinciale per l’abolizione delle barriere architettoniche, Angelo Ca- rozzi, aggiunge: «Ci sono tre opportunità da segnalare: l’accesso ai contributi per l’eliminazione delle barrie- re architettoniche negli edi- fici residenziali, i riferimen- ti si possono trovare su www.oopp.regione.lombar- dia.it; le detrazioni previste nella dichiarazione dei red- diti; le agevolazioni ulterio- ri concesse dal Comune di Bergamo». Intanto per tut- ti una buona idea è segui- re il corso di corretta pro- gettazione organizzato dal- l’Ordine degli ingegneri in collaborazione con la Pro- vincia di Bergamo, setto- re Politiche sociali e con il patrocinio del Comitato. UN CORSO DESTINATO A PROGETTISTI La Provincia di Bergamo or- ganizza un seminario di studio per progettisti, cinque incontri rivolti ad architetti, ingegneri, geometri, periti edili e costrut- tori sul tema «Progettare l’ac- cessibilità». Gli incontri sono organizzati dalla Commissione barriere architettoniche dell’Or- dine degli ingegneri di Berga- mo, in collaborazione con il set- tore Politiche sociali della Pro- vincia di Bergamo. Il corso avrà luogo nell’auditorium Casa del Giovane, in via Gavazzeni, con incontri al venerdì dalle 14,30 alle 18. Il programma: 13 apri- le, prescrizioni normative, adem- pimenti amministrativi, respon- sabilità; 20 aprile: domotica; 4 maggio: sicurezza degli edifici; 18 maggio: superamento delle barriere negli edifici storici; 1 giugno: barriere sensoriali. Le iscrizioni si raccolgono fino a oggi alla segreteria dell’Ordine degli Ingegneri, passaggio Ca- nonici Lateranensi, 1. «La pienezza della vita sta anche nel perdono» Il vescovo Amadei ha presieduto la concelebrazione pasquale «La forza di Cristo risorto è presente nel nostro tempo» IN BREVE Consulenze fiscali per i sacerdoti La Curia vescovile informa i sacerdoti che l’Istituto centra- le per il sostentamento del clero continua il servizio di as- sistenza fiscale per la dichia- razione dei redditi (modello 730), relativa al 2006. Si informa inoltre che nei gior- ni 18 aprile, 2 e 9 maggio dal- le 9,30 alle 12,30 sarà pre- sente anche un esperto per l’espletamento delle suddet- te pratiche. Per informazioni contattare l’Istituto (telefo- no 035/222427). Lavori 4ª corsia Autostrada chiusa Continuano i lavori per la quarta corsia lungo l’autostra- da A4 Milano-Bergamo-Bre- scia. La prossima chiusura è fissata dalle 22 di sabato 14 aprile alle 6 di domenica 15. Per chi viaggia in auto diretto a Milano si consiglia, all’usci- ta di Bergamo, di seguire le indicazioni per l’aeroporto di Orio al Serio poi per Cremo- na, a Urgnano ci si immette sulla provinciale 122 e quin- di arrivati a Gorgonzola si po- trà rientrare in A4. I mezzi pe- santi dovranno seguire lo stes- so itinerario fino a Ciserano, poi a Cassano potranno rien- trare in A4 a Gorgonzola. Chi è diretto a Venezia dovrà per- correre la tangenziale est fino a via Palmanova, poi imboc- care la strada provinciale 11: da qui si raggiunge Bergamo, e si potrà rientrare in A4. Il gruppo Fidas festeggia 47 anni Domenica 15 aprile la Fidas (Federazione italiana associa- zioni donatori sangue) di Ber- gamo festeggerà i suoi 47 an- ni di attività. Le manifestazio- ni si svolgeranno al Centro cul- turale San Bartolomeo: si pre- vede prima l’assemblea dal- le 9, poi alle 10,15 inizierà la festa sociale, alle 11,30 la Messa nella chiesa di San Bartolomeo. Verranno asse- gnati diversi riconoscimenti per gli associati. I fedeli alla Messa di Pasqua nella chiesa del Carmine (foto Yuri Colleoni) TELEFONI, ARRIVA IL «LUCCHETTO» Arriva il «lucchetto telefonico» per i servizi te- lefonici sovrapprezzo, dai maghi all’oroscopo, dal- le consulenze al televoto, dalle news alle fiabe, che in molti casi sfuggono di mano a chi telefona gon- fiando le bollette a livelli di guardia. Adeguando- si al decreto Landolfi dello scorso anno, Telecom Italia ha infatti messo mano a una procedura, par- tita lo scorso 2 aprile, che prevede l’invio di un co- dice pin per accedere alle numerazioni che ini- ziano con 144, 166, 709, 892 e 899. Le regole sta- bilite dal decreto, alle quali dovranno adeguarsi tutte le compagnie di telefonia fissa, mirano a di- sciplinare un settore che negli anni scorsi ha pro- vocato seri problemi a molte famiglie: non solo per- ché, navigando su Internet, hanno finito senza sa- perlo col connettersi telefonicamente con Paesi esteri e relativo addebito gonfiato in bolletta, ma anche per una certa facilità di chiamata (spesso da parte di minori o anziani) a quei numeri che pro- pongono i servizi più disparati, come appunto le cartomanti, le ricette di cucina, i centri servizi per «televotare» in qualche programma tv. Ecco, quindi, l’utilità del lucchetto elettronico. Si tratta, in sostanza, di un codice numerico di cui le famiglie potranno fare uso per abilitare e disa- bilitare la linea telefonica a propria discrezione, ma anche per controllare, laddove lo avessero dimen- ticato, se la disabilitazione è in atto oppure no. Chi si fosse già scollegato in passato in via definiti- va, riceverà il proprio pin direttamente con la bol- letta di marzo, in arrivo a casa tra aprile e maggio. Una volta ottenuto il codice numerico, che viene in- viato gratuitamente, l’utente potrà utilizzarlo ogni qual volta vorrà fare una telefonata ai numeri che «scottano». Basterà chiamare il 48187, digitare il pin e procedere con le istruzioni vocali ricevute. «In Cristo risorto, l’ul- tima parola non sarà la violenza, l’odio, la soffe- renza e la morte, ma la vi- ta piena. Pasqua è anche credere di stare nella sto- ria facendo germogliare semi di amore. La pienez- za della vita personale e sociale sta nella gratuita apertura all’altro, nel per- dono e nel farsi carico del bene comune. Siamo chiamati a mostrare che la forza di Cristo risorto è presente anche nel nostro tempo. Questa è la voca- zione del cristiano che ci consegna la Pasqua». L’altra mattina, solen- nità della Pasqua di Ri- surrezione, il vescovo Ro- berto Amadei ha presie- duto una concelebrazione eucaristica nella chiesa del Carmine. Erano pre- senti numerosi fedeli, fra cui anche un gruppo di turisti tedeschi. All’ome- lia, il vescovo ha sottoli- neato l’evento della Risur- rezione come cuore della fede cristiana che si fa im- pegno nella quotidianità. «Gesù Cristo è davvero ri- sorto. Gesù Cristo, il cro- cifisso, è davvero risusci- tato il terzo giorno. Que- sto lo proclamiamo in ogni Eucaristia domenicale. Nel giorno della solennità della Pasqua, chiediamo al Signore la grazia di con- solidare la nostra fede in Cristo risorto, il vivente, che è la sintesi della fede cristiana. Non è sempre facile credere a questa realtà stupenda. Anche i suoi discepoli, rassegnati di fronte a quello che con- sideravano il fallimento di Gesù, hanno avuto dub- bi, scetticismo, incertez- ze. Questo era il loro at- teggiamento iniziale, non immaginando che poi avrebbero predicato Cri- sto risorto a tutti». La Risurrezione mani- festa il Padre come abisso di amore per l’uomo. «Dio Padre – ha proseguito monsignor Amadei – non è uno spettatore indiffe- rente, non ci lascia mai soli, sta accanto al nostro soffrire e patire. La gran- dezza del Signore non sta nel liberarci dai malanni, ma nel trasformare l’odio e il male nel bene. La vio- lenza del Calvario apre al- la pienezza di vita di Dio ora e per sempre. La fede in Cristo risorto cambia la visione sull’uomo e sulla storia umana. Siamo fra- gili fisicamente e moral- mente, ma siamo sempre figli teneramente amati dal Padre. In Cristo risor- to la nostra sete di vita e di felicità rimane, anche se pensiamo che, col pas- sare degli anni, diventi so- gno irrealizzabile». In tante situazioni l’uo- mo si chiede: dov’è Dio? «Se la nostra esistenza fosse chiusa tra nascita e morte – ha risposto il ve- scovo –, tutto sarebbe as- surdo. Invece, con Cristo risorto, il Padre non è lon- tano dall’uomo, è coinvol- to nella nostra vita non per sostituirsi alla nostra libertà, ma per darci amo- re e speranza, perché l’ul- tima parola non sarà la violenza, l’odio, la soffe- renza e la morte, ma la vi- ta piena in Lui. L’uomo si chiede ancora: dov’è il cambiamento operato da Cristo risorto, se nel mon- do permangono guerre, povertà e mancanza di pa- ce? Il Signore non cambia la storia, perché è af- fidata alla nostra re- sponsabi- lità, che si- gnifica combattere il male con il bene, l’a- more e la solidarietà. Pasqua è anche credere di stare nella storia concreta col coraggio di lavorare insie- me a Cristo risorto, facen- do germogliare semi di amore, sapendo che, se anche il male non sarà scomparso, l’ultima paro- la sarà l’amore e la frater- nità. "Pensare le cose di lassù", dice San Paolo. Questo non significa ri- trarsi dalla storia concre- ta, ma agire e pensare co- me Cristo risorto, acco- gliendo il suo amore gra- tuito per regalarlo a ogni altro». Questo regalo di- viene impegno. «La pie- nezza della vita persona- le e sociale – ha aggiunto il vescovo – non sta nell’e- goismo e nel consumare cose, ma nella gratuita apertura all’altro, nel per- dono e nel farsi carico del bene comune. L’uomo è fatto per amare, l’amore senza gratuità non sta in piedi. L’aspirazione di amore insita nell’uomo ha la radice in Cristo risorto, pienezza di ogni uomo, non soltanto del creden- te. Siamo chiamati a mostrare che la forza di Cristo ri- sorto è pre- sente anche oggi, anche se non ve- diamo subi- to i risulta- ti. Carissi- mi, questa è la vocazione del cristia- no che ci consegna la Pa- squa». Nelle preghiere dei fede- li si è pregato per la Chie- sa, per tutti i battezzati, per l’intera umanità; per le famiglie, «perché in ogni casa si celebri l’evento pa- squale nell’amore e nella solidarietà»; per la Chiesa bergamasca, impegnata nel Sinodo. Al termine della Messa, il vescovo ha impartito la solenne Be- nedizione papale. Carmelo Epis Monsignor Amadei durante la concelebrazione La Messa nella chiesa del Carmine: «Il Signore non cambia la storia, perché è affidata alla nostra responsabilità» L’ECO DI BERGAMO CITTÀ MARTEDÌ 10 APRILE 2007 17

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Il 21 marzo 2007 DANIELA GIUPPONIsi è brillantemente laureata in Lingue eLetterature Straniere presso l’Universitàdegli Studi di Bergamo.Alla neodottoressa congratulazioni vivis-sime dai genitori e parenti.Dalmine, 10 aprile 2007

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Barriere architettonicheSportello per abbatterle

Con la carrozzella nonpuò uscire sul terrazzo,perché i serramenti a ter-ra bloccano le ruote; nonpuò scendere in giardino,perché invece di un ascen-sore esterno è stato messoun servoscala che solo unaseconda persona può azio-nare; l’ascensore internoha porte a molla, l’accessoal garage avviene tramiteuna rampa piuttosto ripi-da; le finestre possono es-sere aperte solo da chi stain piedi. Rita Urso, inse-gnante al liceo Amaldi diAlzano, 100% di invalidità,è disperata: «Volevo siste-mare la mia casa per poter-mi muovere in carrozzellain piena autonomia. Mi ri-trovo adesso prigioniera incasa, perché il presuntoabbattimento delle barrie-re architettoniche si è tra-sformato in un’operazionenon solo inutile, ma costo-sa». La docente, che è so-cia dell’Associazione disa-bili bergamaschi e dell’As-sociazione invalidi civili, hachiesto aiuto per rimedia-re, ma purtroppo il dannoè fatto.

«Questa situazione è par-ticolarmente grave, ma noiriceviamo molte segnala-zioni da parte di cittadiniche per abbattere barrie-re in casa si sono ritrovati,come si dice, con il dannoe la beffa. Dopo tanti an-ni di corsi e informazionesembra che ancora pochitecnici sappiano progetta-re correttamente», diceFranco Bettoni, presiden-te Fand provinciale e regio-nale, la Federazione cheraccoglie dal 1997 Anmic,Anmil, Ens, Uic, Unms, leassociazioni di settore in-validi civili, invalidi del la-voro, sordi, ciechi, invalidiper servizio. Sono circa45.000 persone rappresen-tate nella Bergamasca e380.000 in Lombardia.«Purtroppo in edilizia cor-reggere gli errori è difficilee costoso. Prezzi che i no-

stri associati difficilmentepossono sostenere – spie-ga ancora Bettoni –. Lan-ciamo un appello a tutti co-loro che hanno bisogno dimodificare la propria abi-tazione: prima di procede-re, consultateci». Da tem-po il Comitato provincialeper l’abolizione delle bar-riere architettoniche haaperto uno sportello di con-sulenza: si chiama «InfoBa» ed è aperto nella sedeAnmic in via Autostrada 3a Bergamo. Per gli appun-tamenti si deve telefonareallo 035.231440 dal lunedìal venerdì dalle 14,30 alle18,30. «È incredibile – os-serva Giovanni Manzoni,presidente Anmic e vice-presidente provincialeFand – come la cultura tec-nica del territorio sia inquesto campo arretrata. I

semafori non hanno anco-ra i segnalatori acustici, sifanno e rifanno le stradesenza sistemare accessi edislivelli. I locali pubblicisono spesso inaccessibili enei bar di solito il bagno perdisabili è usato come ma-gazzino, oppure è attrezza-to con quei mega sanitariche nessuno ha mai dettoessere obbligatori». «Il pro-blema che sta emergendocon l’invecchiamento dellapopolazione – aggiunge Se-renella Bonfanti dell’Asso-ciazione disabili bergama-schi – riguarda le case pri-vate. Io stessa ho avutouna brutta esperienza conla ristrutturazione di ca-sa mia: il fatto è che nes-sun geometra, ingegnere oarchitetto oggi ammette dinon sapere nulla di barrie-re architettoniche, credo-no tutti che sia una que-stione facile. La mia storiaè abbastanza tipica: cono-scevo un tecnico, lo ritene-vo capace, gli ho spiegatoquel che volevo e mi sonoritrovata tutt’altro perchénon aveva capito ma nonvoleva ammetterlo e non miha permesso di verificare ilavori man mano che pro-cedevano». Il presidente delComitato provinciale perl’abolizione delle barrierearchitettoniche, Angelo Ca-rozzi, aggiunge: «Ci sono treopportunità da segnalare:l’accesso ai contributi perl’eliminazione delle barrie-re architettoniche negli edi-fici residenziali, i riferimen-ti si possono trovare suwww.oopp.regione.lombar-dia.it; le detrazioni previstenella dichiarazione dei red-diti; le agevolazioni ulterio-ri concesse dal Comune diBergamo». Intanto per tut-ti una buona idea è segui-re il corso di corretta pro-gettazione organizzato dal-l’Ordine degli ingegneri incollaborazione con la Pro-vincia di Bergamo, setto-re Politiche sociali e con ilpatrocinio del Comitato.

UN CORSODESTINATO

A PROGETTISTILa Provincia di Bergamo or-

ganizza un seminario di studioper progettisti, cinque incontririvolti ad architetti, ingegneri,geometri, periti edili e costrut-tori sul tema «Progettare l’ac-cessibilità». Gli incontri sonoorganizzati dalla Commissionebarriere architettoniche dell’Or-dine degli ingegneri di Berga-mo, in collaborazione con il set-tore Politiche sociali della Pro-vincia di Bergamo. Il corso avràluogo nell’auditorium Casa delGiovane, in via Gavazzeni, conincontri al venerdì dalle 14,30alle 18. Il programma: 13 apri-le,prescrizioni normative,adem-pimenti amministrativi, respon-sabilità; 20 aprile: domotica; 4maggio: sicurezza degli edifici;18 maggio: superamento dellebarriere negli edifici storici; 1giugno: barriere sensoriali. Leiscrizioni si raccolgono fino aoggi alla segreteria dell’Ordinedegli Ingegneri, passaggio Ca-nonici Lateranensi, 1.

«La pienezza della vitasta anche nel perdono»Il vescovo Amadei ha presieduto la concelebrazione pasquale«La forza di Cristo risorto è presente nel nostro tempo»

I N B R E V E

Consulenze fiscaliper i sacerdoti

La Curia vescovile informa isacerdoti che l’Istituto centra-le per il sostentamento delclero continua il servizio di as-sistenza fiscale per la dichia-razione dei redditi (modello730), relativa al 2006. Siinforma inoltre che nei gior-ni 18 aprile,2 e 9 maggio dal-le 9,30 alle 12,30 sarà pre-sente anche un esperto perl’espletamento delle suddet-te pratiche. Per informazionicontattare l’Istituto (telefo-no 035/222427).

Lavori 4ª corsiaAutostrada chiusaContinuano i lavori per laquarta corsia lungo l’autostra-da A4 Milano-Bergamo-Bre-scia. La prossima chiusura èfissata dalle 22 di sabato 14aprile alle 6 di domenica 15.Per chi viaggia in auto direttoa Milano si consiglia,all’usci-ta di Bergamo, di seguire leindicazioni per l’aeroporto diOrio al Serio poi per Cremo-na, a Urgnano ci si immettesulla provinciale 122 e quin-di arrivati a Gorgonzola si po-trà rientrare in A4. I mezzi pe-santi dovranno seguire lo stes-so itinerario fino a Ciserano,poi a Cassano potranno rien-trare in A4 a Gorgonzola. Chiè diretto a Venezia dovrà per-correre la tangenziale est finoa via Palmanova, poi imboc-care la strada provinciale 11:da qui si raggiunge Bergamo,e si potrà rientrare in A4.

Il gruppo Fidasfesteggia 47 anniDomenica 15 aprile la Fidas(Federazione italiana associa-zioni donatori sangue) di Ber-gamo festeggerà i suoi 47 an-ni di attività. Le manifestazio-ni si svolgeranno al Centro cul-turale San Bartolomeo: si pre-vede prima l’assemblea dal-le 9,poi alle 10,15 inizierà lafesta sociale, alle 11,30 laMessa nella chiesa di SanBartolomeo. Verranno asse-gnati diversi riconoscimentiper gli associati.

I fedeli alla Messa di Pasqua nella chiesa del Carmine (foto Yuri Colleoni)

TELEFONI, ARRIVA IL «LUCCHETTO»Arriva il «lucchetto telefonico» per i servizi te-

lefonici sovrapprezzo, dai maghi all’oroscopo, dal-le consulenze al televoto, dalle news alle fiabe, chein molti casi sfuggono di mano a chi telefona gon-fiando le bollette a livelli di guardia. Adeguando-si al decreto Landolfi dello scorso anno, TelecomItalia ha infatti messo mano a una procedura, par-tita lo scorso 2 aprile, che prevede l’invio di un co-dice pin per accedere alle numerazioni che ini-ziano con 144,166,709,892 e 899. Le regole sta-bilite dal decreto, alle quali dovranno adeguarsitutte le compagnie di telefonia fissa, mirano a di-sciplinare un settore che negli anni scorsi ha pro-vocato seri problemi a molte famiglie: non solo per-ché, navigando su Internet, hanno finito senza sa-perlo col connettersi telefonicamente con Paesiesteri e relativo addebito gonfiato in bolletta, maanche per una certa facilità di chiamata (spesso

da parte di minori o anziani) a quei numeri che pro-pongono i servizi più disparati, come appunto lecartomanti, le ricette di cucina, i centri servizi per«televotare» in qualche programma tv.Ecco, quindi, l’utilità del lucchetto elettronico. Sitratta, in sostanza, di un codice numerico di cuile famiglie potranno fare uso per abilitare e disa-bilitare la linea telefonica a propria discrezione,maanche per controllare, laddove lo avessero dimen-ticato, se la disabilitazione è in atto oppure no. Chisi fosse già scollegato in passato in via definiti-va, riceverà il proprio pin direttamente con la bol-letta di marzo, in arrivo a casa tra aprile e maggio.Una volta ottenuto il codice numerico, che viene in-viato gratuitamente, l’utente potrà utilizzarlo ogniqual volta vorrà fare una telefonata ai numeri che«scottano». Basterà chiamare il 48187, digitareil pin e procedere con le istruzioni vocali ricevute.

«In Cristo risorto, l’ul-tima parola non sarà laviolenza, l’odio, la soffe-renza e la morte, ma la vi-ta piena. Pasqua è anchecredere di stare nella sto-ria facendo germogliaresemi di amore. La pienez-za della vita personale esociale sta nella gratuitaapertura all’altro, nel per-dono e nel farsi carico delbene comune. Siamochiamati a mostrare chela forza di Cristo risorto èpresente anche nel nostrotempo. Questa è la voca-zione del cristiano che ciconsegna la Pasqua».

L’altra mattina, solen-nità della Pasqua di Ri-surrezione, il vescovo Ro-berto Amadei ha presie-duto una concelebrazioneeucaristica nella chiesadel Carmine. Erano pre-senti numerosi fedeli, fracui anche un gruppo dituristi tedeschi. All’ome-lia, il vescovo ha sottoli-neato l’evento della Risur-rezione come cuore dellafede cristiana che si fa im-pegno nella quotidianità.«Gesù Cristo è davvero ri-sorto. Gesù Cristo, il cro-cifisso, è davvero risusci-tato il terzo giorno. Que-sto lo proclamiamo in ogniEucaristia domenicale.Nel giorno della solennitàdella Pasqua, chiediamoal Signore la grazia di con-solidare la nostra fede inCristo risorto, il vivente,che è la sintesi della fedecristiana. Non è sempre

facile credere a questarealtà stupenda. Anche isuoi discepoli, rassegnatidi fronte a quello che con-sideravano il fallimento diGesù, hanno avuto dub-bi, scetticismo, incertez-ze. Questo era il loro at-teggiamento iniziale, nonimmaginando che poiavrebbero predicato Cri-sto risorto a tutti».

La Risurrezione mani-festa il Padre come abissodi amore per l’uomo. «DioPadre – ha proseguitomonsignor Amadei – nonè uno spettatore indiffe-rente, non ci lascia maisoli, sta accanto al nostrosoffrire e patire. La gran-dezza del Signore non stanel liberarci dai malanni,

ma nel trasformare l’odioe il male nel bene. La vio-lenza del Calvario apre al-la pienezza di vita di Dioora e per sempre. La fedein Cristo risorto cambia lavisione sull’uomo e sullastoria umana. Siamo fra-gili fisicamente e moral-mente, ma siamo semprefigli teneramente amatidal Padre. In Cristo risor-to la nostra sete di vita edi felicità rimane, anchese pensiamo che, col pas-sare degli anni, diventi so-gno irrealizzabile».

In tante situazioni l’uo-mo si chiede: dov’è Dio?«Se la nostra esistenzafosse chiusa tra nascita emorte – ha risposto il ve-scovo –, tutto sarebbe as-

surdo. Invece, con Cristorisorto, il Padre non è lon-tano dall’uomo, è coinvol-to nella nostra vita nonper sostituirsi alla nostralibertà, ma per darci amo-re e speranza, perché l’ul-tima parola non sarà laviolenza, l’odio, la soffe-renza e la morte, ma la vi-ta piena in Lui. L’uomo sichiede ancora: dov’è ilcambiamento operato daCristo risorto, se nel mon-do permangono guerre,povertà e mancanza di pa-ce? Il Signore non cambiala storia,perché è af-fidata allanostra re-sponsabi-lità, che si-gnificacombattereil male conil bene, l’a-more e lasolidarietà.Pasqua èanche credere di starenella storia concreta colcoraggio di lavorare insie-me a Cristo risorto, facen-do germogliare semi diamore, sapendo che, seanche il male non saràscomparso, l’ultima paro-la sarà l’amore e la frater-nità. "Pensare le cose dilassù", dice San Paolo.Questo non significa ri-trarsi dalla storia concre-ta, ma agire e pensare co-me Cristo risorto, acco-gliendo il suo amore gra-tuito per regalarlo a ogni

altro». Questo regalo di-viene impegno. «La pie-nezza della vita persona-le e sociale – ha aggiuntoil vescovo – non sta nell’e-goismo e nel consumarecose, ma nella gratuitaapertura all’altro, nel per-dono e nel farsi carico delbene comune. L’uomo èfatto per amare, l’amoresenza gratuità non sta inpiedi. L’aspirazione diamore insita nell’uomo hala radice in Cristo risorto,pienezza di ogni uomo,non soltanto del creden-

te. Siamochiamati amostrareche la forzadi Cristo ri-sorto è pre-sente ancheoggi, anchese non ve-diamo subi-to i risulta-ti. Carissi-mi, questa

è la vocazione del cristia-no che ci consegna la Pa-squa».

Nelle preghiere dei fede-li si è pregato per la Chie-sa, per tutti i battezzati,per l’intera umanità; perle famiglie, «perché in ognicasa si celebri l’evento pa-squale nell’amore e nellasolidarietà»; per la Chiesabergamasca, impegnatanel Sinodo. Al terminedella Messa, il vescovo haimpartito la solenne Be-nedizione papale.

Carmelo Epis

Monsignor Amadei durante la concelebrazione

La Messa nellachiesa del Carmine:

«Il Signore noncambia la storia,perché è affidata

alla nostraresponsabilità»

L’ECO DI BERGAMO CITTÀ MARTEDÌ 10 APRILE 2007 17