A Cremona scocca l’ora del jazz fileFabio Concato. Una doppia curiosità, sia per chi avesse...

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MASSIMO I ONDINI n concerto in più delle tre pre- cedenti edizioni, segno di otti- ma salute. È Cremona Jazz, il festival nato all’ombra del Torrazzo e nel tempio di Stradivari ovvero l’audi- torium “Giovanni Arvedi” del Museo del Violino. La rassegna, sotto la dire- zione artistica di Gianni Azzali, è stata presentata ieri svelando i jolly che ca- lerà a partire da sabato 7 aprile quan- do sul palcoscenico dell’auditorium di piazza Marconi (alle 21) salirà il duo formato dal pianista e tastierista Omar Sosa e dalla cantante e violinista Yilian Cañizares, con un concerto dedicato alla loro Cuba. Aguas è il titolo del con- certo cremonese, ispirato al loro ulti- mo disco. Potrebbe invece sorprendere il suc- cessivo concerto, sabato 14 aprile, con la presenza sul palco del cantautore Fabio Concato. Una doppia curiosità, sia per chi avesse dimenticato la voca- zione jazzistica dell’artista milanese, sia per chi conoscendola e sapendo an- che del suo ritorno al jazz già da alcu- U ni anni si chiedesse come mai il suo sodale dell’ultimo periodo non sia sul palco con lui, ma invece per conto pro- prio nel concerto di chiusura. Intanto, ecco dunque Concato insieme al trio del pianista Paolo Di Sabatino. Da a- mante anche della bossanova ripro- porrà alcune sue hit con una speciale, quanto naturale, veste jazzistica. La voce e la tromba della giovanissima e talentuosa jazzista catalana (di Bar- cellona) Andrea Motis saranno invece in scena sabato 5 maggio. «Per me so- no due strumenti entrambi – aveva spiegato recentemente ad Avvenire –. Per come io concepisco la musica, la voce è accompagnamento più che sfoggio virtuosistico. Mi permette di mettere testi alle melodie e di espri- mermi in modo più completo». A Cre- mona Jazz la 22enne rivelazione si esi- bisce con un quintetto che vede al con- trabbasso il suo mentore musicale, Joan Chamorro. «Quando a dieci anni mi innamorai del dixieland – ricorda Andrea Motis – fu Chamorro a portar- mi via via a conoscere tutte le ere del jazz. Ho studiato anche sassofono, sempre prima dell’adolescenza e pri- ma di pensare di fare la musicista». Giovedì 10 maggio sarà poi la volta del fenomeno Stacey Kent, artista la cui storia è degna di una sceneggiatura hollywoodiana: studentessa di lingue, visita l’Europa per imparare francese, italiano e tedesco, ma poi qualcuno la sente cantare ed eccola calcare i pal- coscenici più prestigiosi del mondo e incidere ben sette album di successo. La sua ultima incisione, The Changing Lights, considerata come quella che meglio rappresenta l’amore di Stacey Kent per la musica, è al centro del con- certo cremonese. E veniamo al gran fi- nale, sabato 19 maggio. Stavolta senza Concato e senza l’altro elemento del trio dell’album del 2016 Non smetto di aspettarti, il pianista Julian Mazzariel- lo, il concerto che chiude Cremona Jazz vedrà protagonista il trombettista Fa- brizio Bosso. In questo progetto il mu- sicista racconta se stesso e il suo mon- do sonoro con la “sceneggiatura” di Paolo Silvestri che arricchisce l’esibi- zione con il suono degli archi. Anche quest’anno tutti i concerti saranno pre- ceduti dalla rassegna collaterale Ape- riJazz: 5 appuntamenti all’ora dell’a- peritivo per coniugare il jazz con le spe- cialità gastronomiche di Chiave di Bac- co, il ristorante del Museo del Violino. © RIPRODUZIONE RISERVATA Un concerto in più per il prestigioso festival giunto alla quarta edizione Il via il 7 aprile al Museo del violino con il pianista caraibico insieme alla violinista Yilian Cañizares Il pianista Omar Sosa e la violinista Yilian Cañizares per Cremona Jazz A Cremona scocca l’ora del jazz Dalla Cuba di Sosa a Concato alla tromba di Motis e Bosso Venerdì 23 Febbraio 2018 MILANO&LOMBARDIA IV

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MASSIMO IONDINI

n concerto in più delle tre pre-cedenti edizioni, segno di otti-ma salute. È Cremona Jazz, il

festival nato all’ombra del Torrazzo enel tempio di Stradivari ovvero l’audi-torium “Giovanni Arvedi” del Museodel Violino. La rassegna, sotto la dire-zione artistica di Gianni Azzali, è statapresentata ieri svelando i jolly che ca-lerà a partire da sabato 7 aprile quan-do sul palcoscenico dell’auditorium dipiazza Marconi (alle 21) salirà il duoformato dal pianista e tastierista OmarSosa e dalla cantante e violinista YilianCañizares, con un concerto dedicatoalla loro Cuba. Aguasè il titolo del con-certo cremonese, ispirato al loro ulti-mo disco. Potrebbe invece sorprendere il suc-cessivo concerto, sabato 14 aprile, conla presenza sul palco del cantautoreFabio Concato. Una doppia curiosità,sia per chi avesse dimenticato la voca-zione jazzistica dell’artista milanese,sia per chi conoscendola e sapendo an-che del suo ritorno al jazz già da alcu-

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ni anni si chiedesse come mai il suosodale dell’ultimo periodo non sia sulpalco con lui, ma invece per conto pro-prio nel concerto di chiusura. Intanto,ecco dunque Concato insieme al triodel pianista Paolo Di Sabatino. Da a-mante anche della bossanova ripro-porrà alcune sue hit con una speciale,quanto naturale, veste jazzistica. La voce e la tromba della giovanissimae talentuosa jazzista catalana (di Bar-cellona) Andrea Motis saranno invecein scena sabato 5 maggio. «Per me so-no due strumenti entrambi – aveva

spiegato recentemente ad Avvenire –.Per come io concepisco la musica, lavoce è accompagnamento più chesfoggio virtuosistico. Mi permette dimettere testi alle melodie e di espri-mermi in modo più completo». A Cre-mona Jazz la 22enne rivelazione si esi-bisce con un quintetto che vede al con-trabbasso il suo mentore musicale,Joan Chamorro. «Quando a dieci annimi innamorai del dixieland – ricordaAndrea Motis – fu Chamorro a portar-mi via via a conoscere tutte le ere deljazz. Ho studiato anche sassofono,sempre prima dell’adolescenza e pri-ma di pensare di fare la musicista».Giovedì 10 maggio sarà poi la volta delfenomeno Stacey Kent, artista la cuistoria è degna di una sceneggiaturahollywoodiana: studentessa di lingue,visita l’Europa per imparare francese,italiano e tedesco, ma poi qualcuno lasente cantare ed eccola calcare i pal-coscenici più prestigiosi del mondo eincidere ben sette album di successo.La sua ultima incisione, The ChangingLights, considerata come quella chemeglio rappresenta l’amore di Stacey

Kent per la musica, è al centro del con-certo cremonese. E veniamo al gran fi-nale, sabato 19 maggio. Stavolta senzaConcato e senza l’altro elemento deltrio dell’album del 2016 Non smetto diaspettarti, il pianista Julian Mazzariel-lo, il concerto che chiude Cremona Jazzvedrà protagonista il trombettista Fa-brizio Bosso. In questo progetto il mu-sicista racconta se stesso e il suo mon-

do sonoro con la “sceneggiatura” diPaolo Silvestri che arricchisce l’esibi-zione con il suono degli archi. Anchequest’anno tutti i concerti saranno pre-ceduti dalla rassegna collaterale Ape-riJazz: 5 appuntamenti all’ora dell’a-peritivo per coniugare il jazz con le spe-cialità gastronomiche di Chiave di Bac-co, il ristorante del Museo del Violino.

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Un concerto in più per ilprestigioso festival giunto

alla quarta edizioneIl via il 7 aprile al Museodel violino con il pianista

caraibico insieme allaviolinista Yilian Cañizares

Il pianista Omar Sosa e la violinista Yilian Cañizares per Cremona Jazz

A Cremona scocca l’ora del jazzDalla Cuba di Sosa a Concato alla tromba di Motis e Bosso

Venerdì23 Febbraio 2018M I L A N O & L O M B A R D I AI V