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Page 1: L’ECO DI BERGAMO CITTÀ «La pienezza della vita · trovo adesso prigioniera in casa, ... Questa è la voca- ... la pienezza di vita di Dio ora e per sempre. La fede

Il 21 marzo 2007 DANIELA GIUPPONIsi è brillantemente laureata in Lingue eLetterature Straniere presso l’Universitàdegli Studi di Bergamo.Alla neodottoressa congratulazioni vivis-sime dai genitori e parenti.Dalmine, 10 aprile 2007

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Barriere architettonicheSportello per abbatterle

Con la carrozzella nonpuò uscire sul terrazzo,perché i serramenti a ter-ra bloccano le ruote; nonpuò scendere in giardino,perché invece di un ascen-sore esterno è stato messoun servoscala che solo unaseconda persona può azio-nare; l’ascensore internoha porte a molla, l’accessoal garage avviene tramiteuna rampa piuttosto ripi-da; le finestre possono es-sere aperte solo da chi stain piedi. Rita Urso, inse-gnante al liceo Amaldi diAlzano, 100% di invalidità,è disperata: «Volevo siste-mare la mia casa per poter-mi muovere in carrozzellain piena autonomia. Mi ri-trovo adesso prigioniera incasa, perché il presuntoabbattimento delle barrie-re architettoniche si è tra-sformato in un’operazionenon solo inutile, ma costo-sa». La docente, che è so-cia dell’Associazione disa-bili bergamaschi e dell’As-sociazione invalidi civili, hachiesto aiuto per rimedia-re, ma purtroppo il dannoè fatto.

«Questa situazione è par-ticolarmente grave, ma noiriceviamo molte segnala-zioni da parte di cittadiniche per abbattere barrie-re in casa si sono ritrovati,come si dice, con il dannoe la beffa. Dopo tanti an-ni di corsi e informazionesembra che ancora pochitecnici sappiano progetta-re correttamente», diceFranco Bettoni, presiden-te Fand provinciale e regio-nale, la Federazione cheraccoglie dal 1997 Anmic,Anmil, Ens, Uic, Unms, leassociazioni di settore in-validi civili, invalidi del la-voro, sordi, ciechi, invalidiper servizio. Sono circa45.000 persone rappresen-tate nella Bergamasca e380.000 in Lombardia.«Purtroppo in edilizia cor-reggere gli errori è difficilee costoso. Prezzi che i no-

stri associati difficilmentepossono sostenere – spie-ga ancora Bettoni –. Lan-ciamo un appello a tutti co-loro che hanno bisogno dimodificare la propria abi-tazione: prima di procede-re, consultateci». Da tem-po il Comitato provincialeper l’abolizione delle bar-riere architettoniche haaperto uno sportello di con-sulenza: si chiama «InfoBa» ed è aperto nella sedeAnmic in via Autostrada 3a Bergamo. Per gli appun-tamenti si deve telefonareallo 035.231440 dal lunedìal venerdì dalle 14,30 alle18,30. «È incredibile – os-serva Giovanni Manzoni,presidente Anmic e vice-presidente provincialeFand – come la cultura tec-nica del territorio sia inquesto campo arretrata. I

semafori non hanno anco-ra i segnalatori acustici, sifanno e rifanno le stradesenza sistemare accessi edislivelli. I locali pubblicisono spesso inaccessibili enei bar di solito il bagno perdisabili è usato come ma-gazzino, oppure è attrezza-to con quei mega sanitariche nessuno ha mai dettoessere obbligatori». «Il pro-blema che sta emergendocon l’invecchiamento dellapopolazione – aggiunge Se-renella Bonfanti dell’Asso-ciazione disabili bergama-schi – riguarda le case pri-vate. Io stessa ho avutouna brutta esperienza conla ristrutturazione di ca-sa mia: il fatto è che nes-sun geometra, ingegnere oarchitetto oggi ammette dinon sapere nulla di barrie-re architettoniche, credo-no tutti che sia una que-stione facile. La mia storiaè abbastanza tipica: cono-scevo un tecnico, lo ritene-vo capace, gli ho spiegatoquel che volevo e mi sonoritrovata tutt’altro perchénon aveva capito ma nonvoleva ammetterlo e non miha permesso di verificare ilavori man mano che pro-cedevano». Il presidente delComitato provinciale perl’abolizione delle barrierearchitettoniche, Angelo Ca-rozzi, aggiunge: «Ci sono treopportunità da segnalare:l’accesso ai contributi perl’eliminazione delle barrie-re architettoniche negli edi-fici residenziali, i riferimen-ti si possono trovare suwww.oopp.regione.lombar-dia.it; le detrazioni previstenella dichiarazione dei red-diti; le agevolazioni ulterio-ri concesse dal Comune diBergamo». Intanto per tut-ti una buona idea è segui-re il corso di corretta pro-gettazione organizzato dal-l’Ordine degli ingegneri incollaborazione con la Pro-vincia di Bergamo, setto-re Politiche sociali e con ilpatrocinio del Comitato.

UN CORSODESTINATO

A PROGETTISTILa Provincia di Bergamo or-

ganizza un seminario di studioper progettisti, cinque incontririvolti ad architetti, ingegneri,geometri, periti edili e costrut-tori sul tema «Progettare l’ac-cessibilità». Gli incontri sonoorganizzati dalla Commissionebarriere architettoniche dell’Or-dine degli ingegneri di Berga-mo, in collaborazione con il set-tore Politiche sociali della Pro-vincia di Bergamo. Il corso avràluogo nell’auditorium Casa delGiovane, in via Gavazzeni, conincontri al venerdì dalle 14,30alle 18. Il programma: 13 apri-le,prescrizioni normative,adem-pimenti amministrativi, respon-sabilità; 20 aprile: domotica; 4maggio: sicurezza degli edifici;18 maggio: superamento dellebarriere negli edifici storici; 1giugno: barriere sensoriali. Leiscrizioni si raccolgono fino aoggi alla segreteria dell’Ordinedegli Ingegneri, passaggio Ca-nonici Lateranensi, 1.

«La pienezza della vitasta anche nel perdono»Il vescovo Amadei ha presieduto la concelebrazione pasquale«La forza di Cristo risorto è presente nel nostro tempo»

I N B R E V E

Consulenze fiscaliper i sacerdoti

La Curia vescovile informa isacerdoti che l’Istituto centra-le per il sostentamento delclero continua il servizio di as-sistenza fiscale per la dichia-razione dei redditi (modello730), relativa al 2006. Siinforma inoltre che nei gior-ni 18 aprile,2 e 9 maggio dal-le 9,30 alle 12,30 sarà pre-sente anche un esperto perl’espletamento delle suddet-te pratiche. Per informazionicontattare l’Istituto (telefo-no 035/222427).

Lavori 4ª corsiaAutostrada chiusaContinuano i lavori per laquarta corsia lungo l’autostra-da A4 Milano-Bergamo-Bre-scia. La prossima chiusura èfissata dalle 22 di sabato 14aprile alle 6 di domenica 15.Per chi viaggia in auto direttoa Milano si consiglia,all’usci-ta di Bergamo, di seguire leindicazioni per l’aeroporto diOrio al Serio poi per Cremo-na, a Urgnano ci si immettesulla provinciale 122 e quin-di arrivati a Gorgonzola si po-trà rientrare in A4. I mezzi pe-santi dovranno seguire lo stes-so itinerario fino a Ciserano,poi a Cassano potranno rien-trare in A4 a Gorgonzola. Chiè diretto a Venezia dovrà per-correre la tangenziale est finoa via Palmanova, poi imboc-care la strada provinciale 11:da qui si raggiunge Bergamo,e si potrà rientrare in A4.

Il gruppo Fidasfesteggia 47 anniDomenica 15 aprile la Fidas(Federazione italiana associa-zioni donatori sangue) di Ber-gamo festeggerà i suoi 47 an-ni di attività. Le manifestazio-ni si svolgeranno al Centro cul-turale San Bartolomeo: si pre-vede prima l’assemblea dal-le 9,poi alle 10,15 inizierà lafesta sociale, alle 11,30 laMessa nella chiesa di SanBartolomeo. Verranno asse-gnati diversi riconoscimentiper gli associati.

I fedeli alla Messa di Pasqua nella chiesa del Carmine (foto Yuri Colleoni)

TELEFONI, ARRIVA IL «LUCCHETTO»Arriva il «lucchetto telefonico» per i servizi te-

lefonici sovrapprezzo, dai maghi all’oroscopo, dal-le consulenze al televoto, dalle news alle fiabe, chein molti casi sfuggono di mano a chi telefona gon-fiando le bollette a livelli di guardia. Adeguando-si al decreto Landolfi dello scorso anno, TelecomItalia ha infatti messo mano a una procedura, par-tita lo scorso 2 aprile, che prevede l’invio di un co-dice pin per accedere alle numerazioni che ini-ziano con 144,166,709,892 e 899. Le regole sta-bilite dal decreto, alle quali dovranno adeguarsitutte le compagnie di telefonia fissa, mirano a di-sciplinare un settore che negli anni scorsi ha pro-vocato seri problemi a molte famiglie: non solo per-ché, navigando su Internet, hanno finito senza sa-perlo col connettersi telefonicamente con Paesiesteri e relativo addebito gonfiato in bolletta, maanche per una certa facilità di chiamata (spesso

da parte di minori o anziani) a quei numeri che pro-pongono i servizi più disparati, come appunto lecartomanti, le ricette di cucina, i centri servizi per«televotare» in qualche programma tv.Ecco, quindi, l’utilità del lucchetto elettronico. Sitratta, in sostanza, di un codice numerico di cuile famiglie potranno fare uso per abilitare e disa-bilitare la linea telefonica a propria discrezione,maanche per controllare, laddove lo avessero dimen-ticato, se la disabilitazione è in atto oppure no. Chisi fosse già scollegato in passato in via definiti-va, riceverà il proprio pin direttamente con la bol-letta di marzo, in arrivo a casa tra aprile e maggio.Una volta ottenuto il codice numerico, che viene in-viato gratuitamente, l’utente potrà utilizzarlo ogniqual volta vorrà fare una telefonata ai numeri che«scottano». Basterà chiamare il 48187, digitareil pin e procedere con le istruzioni vocali ricevute.

«In Cristo risorto, l’ul-tima parola non sarà laviolenza, l’odio, la soffe-renza e la morte, ma la vi-ta piena. Pasqua è anchecredere di stare nella sto-ria facendo germogliaresemi di amore. La pienez-za della vita personale esociale sta nella gratuitaapertura all’altro, nel per-dono e nel farsi carico delbene comune. Siamochiamati a mostrare chela forza di Cristo risorto èpresente anche nel nostrotempo. Questa è la voca-zione del cristiano che ciconsegna la Pasqua».

L’altra mattina, solen-nità della Pasqua di Ri-surrezione, il vescovo Ro-berto Amadei ha presie-duto una concelebrazioneeucaristica nella chiesadel Carmine. Erano pre-senti numerosi fedeli, fracui anche un gruppo dituristi tedeschi. All’ome-lia, il vescovo ha sottoli-neato l’evento della Risur-rezione come cuore dellafede cristiana che si fa im-pegno nella quotidianità.«Gesù Cristo è davvero ri-sorto. Gesù Cristo, il cro-cifisso, è davvero risusci-tato il terzo giorno. Que-sto lo proclamiamo in ogniEucaristia domenicale.Nel giorno della solennitàdella Pasqua, chiediamoal Signore la grazia di con-solidare la nostra fede inCristo risorto, il vivente,che è la sintesi della fedecristiana. Non è sempre

facile credere a questarealtà stupenda. Anche isuoi discepoli, rassegnatidi fronte a quello che con-sideravano il fallimento diGesù, hanno avuto dub-bi, scetticismo, incertez-ze. Questo era il loro at-teggiamento iniziale, nonimmaginando che poiavrebbero predicato Cri-sto risorto a tutti».

La Risurrezione mani-festa il Padre come abissodi amore per l’uomo. «DioPadre – ha proseguitomonsignor Amadei – nonè uno spettatore indiffe-rente, non ci lascia maisoli, sta accanto al nostrosoffrire e patire. La gran-dezza del Signore non stanel liberarci dai malanni,

ma nel trasformare l’odioe il male nel bene. La vio-lenza del Calvario apre al-la pienezza di vita di Dioora e per sempre. La fedein Cristo risorto cambia lavisione sull’uomo e sullastoria umana. Siamo fra-gili fisicamente e moral-mente, ma siamo semprefigli teneramente amatidal Padre. In Cristo risor-to la nostra sete di vita edi felicità rimane, anchese pensiamo che, col pas-sare degli anni, diventi so-gno irrealizzabile».

In tante situazioni l’uo-mo si chiede: dov’è Dio?«Se la nostra esistenzafosse chiusa tra nascita emorte – ha risposto il ve-scovo –, tutto sarebbe as-

surdo. Invece, con Cristorisorto, il Padre non è lon-tano dall’uomo, è coinvol-to nella nostra vita nonper sostituirsi alla nostralibertà, ma per darci amo-re e speranza, perché l’ul-tima parola non sarà laviolenza, l’odio, la soffe-renza e la morte, ma la vi-ta piena in Lui. L’uomo sichiede ancora: dov’è ilcambiamento operato daCristo risorto, se nel mon-do permangono guerre,povertà e mancanza di pa-ce? Il Signore non cambiala storia,perché è af-fidata allanostra re-sponsabi-lità, che si-gnificacombattereil male conil bene, l’a-more e lasolidarietà.Pasqua èanche credere di starenella storia concreta colcoraggio di lavorare insie-me a Cristo risorto, facen-do germogliare semi diamore, sapendo che, seanche il male non saràscomparso, l’ultima paro-la sarà l’amore e la frater-nità. "Pensare le cose dilassù", dice San Paolo.Questo non significa ri-trarsi dalla storia concre-ta, ma agire e pensare co-me Cristo risorto, acco-gliendo il suo amore gra-tuito per regalarlo a ogni

altro». Questo regalo di-viene impegno. «La pie-nezza della vita persona-le e sociale – ha aggiuntoil vescovo – non sta nell’e-goismo e nel consumarecose, ma nella gratuitaapertura all’altro, nel per-dono e nel farsi carico delbene comune. L’uomo èfatto per amare, l’amoresenza gratuità non sta inpiedi. L’aspirazione diamore insita nell’uomo hala radice in Cristo risorto,pienezza di ogni uomo,non soltanto del creden-

te. Siamochiamati amostrareche la forzadi Cristo ri-sorto è pre-sente ancheoggi, anchese non ve-diamo subi-to i risulta-ti. Carissi-mi, questa

è la vocazione del cristia-no che ci consegna la Pa-squa».

Nelle preghiere dei fede-li si è pregato per la Chie-sa, per tutti i battezzati,per l’intera umanità; perle famiglie, «perché in ognicasa si celebri l’evento pa-squale nell’amore e nellasolidarietà»; per la Chiesabergamasca, impegnatanel Sinodo. Al terminedella Messa, il vescovo haimpartito la solenne Be-nedizione papale.

Carmelo Epis

Monsignor Amadei durante la concelebrazione

La Messa nellachiesa del Carmine:

«Il Signore noncambia la storia,perché è affidata

alla nostraresponsabilità»

L’ECO DI BERGAMO CITTÀ MARTEDÌ 10 APRILE 2007 17