LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte...

31
LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO LE TESTIMONIANZE DEGLI ANZIANI DI QUARTU S.E. Classe 1ª E Prof.sse Ornella Carta e Reginella Comparetti Anno Scolastico 2007-2008

Transcript of LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte...

Page 1: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

LE LEGGENDE, LE STORIE E LE

CREDENZE ATTRAVERSO LE

TESTIMONIANZE DEGLI ANZIANI DI

QUARTU S.E.

Classe 1ª E

Prof.sse Ornella Carta e Reginella Comparetti

Anno Scolastico 2007-2008

Page 2: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Noi ragazzi della 1ªE, abbiamo voluto realizzare un lavoro

con l’intento di riportare alla luce tutte le storie, leggende,

fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

durante l’anno.

Ci hanno accompagnato in questo progetto le prof.sse

Ornella Carta e Reginella Comparetti.

Per mandare avanti questa attività, ogni venerdì pomeriggio

ci siamo incontrati a scuola per effettuare le interviste e

rielaborarle per le loro relative stesure.

Questo lavoro l’abbiamo portato a termine grazie alla

disponibilità di alcuni anziani che sono venuti a scuola ed altri

che hanno permesso di intervistarli nelle loro abitazioni.

A supporto di queste testimonianze orali abbiamo fatto un’

accurata ricerca sui pochi testi raccolti, sia nella biblioteca

comunale che da quanto fornito dalle famiglie dei ragazzi.

Questo percorso ha contribuito a confermare le nostre

considerazioni sul fatto che i contenuti dei miti e delle

leggende su Quartu si riferivano a tutto ciò che andava al di

là dell’ esperienza di ciascuno e alle realtà materiali

conosciute.

I contadini attraverso la loro fantasia sono riusciti ad

inventare nuove storie che sono state raggruppate in “contus

de forredda”, luogo centrale della cucina, oltre a essere

punto d’ incontro per tutta la famiglia rappresentava un

luogo dove si cucinava e per gli altri risultava un momento di

riposo dopo le fatiche quotidiane.

Page 3: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

In questi momenti sia i nonni che i genitori raccontavano ai

propri figli i fatti, le leggende, le curiosità, i racconti

fantastici, spaventosi e aneddoti di quella Quartu che con il

suo patrimonio culturale solo loro potevano raccontare. Lo

scopo di ciò era quello di insegnare regole di

comportamento da tramandare di generazione in

generazione.

Invece sotto il profilo culturale far riflettere sulle

tradizioni per non perdere l’ identità del passato.

Questo modesto lavoro vuole raccogliere tutto ciò che può

considerarsi “ricordo”. Di alcuni racconti proponiamo quelli

che la memoria degli anziani ci ha concesso di ascoltare,

ancora una volta, accompagnati dalle loro emozioni.

Il racconto più temuto dai bambini e talvolta dagli adulti era:

Su Carru Gocciu… questo carro sarebbe dovuto essere

portatore di allegria, beatitudine, gioia; al contrario incuteva

terrore al paese.

Un altro racconto che però non è di origini quartese era:

Su Mazzamurreddu, uno gnomo rosso molto fortunato che

dovunque si recasse lasciava dei tesori nascosti sottoterra….

Fiebeddu o Raffaelino era un operaio del cimitero che

decideva dove andava sepolta la salma e quando riesumarla

per sistemare i resti nella fossa comune…..

Page 4: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

La fortuna parla di un re conosciuto da tutta la comunità

come compare Crallino che ebbe una grande passione per il

denaro…..

Il Golfo degli Angeli narra della vita di questi che hanno

avuto da sempre un particolare riguardo per ciò che di bello

si trovava sulla Terra; infatti la leggenda racconta che

appena loro ricevevano il permesso di lasciare il Paradiso, gli

angeli si rifugiavano volentieri tra gli uomini per proteggerli,

ma anche per soddisfare il loro desiderio del bello…

Unu contu de Mrexiani.

Contu e gocciu de Carnevali.

Il pozzo dei ganci, era un modo per punire le persone che

hanno commesso un reato.

Page 5: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Prefazione

Questa è una ricerca nel passato di antiche storie che

venivano narrate ai bambini con lo scopo che questi

assumessero dei giusti atteggiamenti. Con le testimonianze

orali che siamo riusciti a farci arrivare abbiamo palesemente

notato la differenza tra l’ antico e il moderno. Da come ho

interpretato io tutto l’ intero lavoro mi è sembrato che il

fine sia far capire ai ragazzi l’ importanza della ricerca al di

là dei libri di scuola, anche perché i racconti sentiti dal vivo

hanno molto più senso di quelli acquisiti dalle pagine che si

leggono. Infatti, secondo il mio pensiero, i libri hanno già una

propria opinione dettata dallo scrittore, mentre le fiabe

che si ascoltano con l’ entusiasmo di chi le racconta,

possiedono una verità che si può capire solo ed

esclusivamente guardando gli occhi e lo sguardo della

persona alla quale si sta facendo ripercorrere tutta l’

infanzia e tutta quell’ emozione che solo quell’ età è

capace di regalare. Quindi dico che questo progetto ha una

interpretazione particolarmente soggettiva. C’è chi la

capisce, e chi al contrario comprende soltanto il fatto che è

un semplice ascolto succeduto dalla rielaborazione. A

proposito: la rielaborazione è fondamentale, perché oltre

allo scrivere i racconti si aggiunge un’ opinione propria che

poi andrà a far parte del libricino che abbiamo pensato di

scrivere per ricordarci del nostro lavoro di prima media.

Page 6: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Tutti i racconti fra le varie pagine avranno una successione

particolare, a partire dai più sinistri ( su carru gocciu ) e

antichi a quelli più simpatici che fanno intendere anche un po’

la stupidità della gente ( su mazzamurreddu ).

Molto probabilmente le testimonianze che ci sono giunte

sono anche troppo poche, ma ciò che interessa è che tutto

coincida e sino ad ora l’ abbiamo constatato.

Alessia Vacca

Page 7: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Prefazione

Ci sono filastrocche, racconti fantastici e detti popolari

in questo opuscolo effettuato intervistando persone

anziane sulle storie, raccontate loro quando erano piccoli.

Proprio perché queste storie gli venivano raccontate in

tenera età essi le esprimono come se in un racconto ci sia

la terra, la notte, il sole, le stagioni, i misteri, il mito, il

desiderio, la speranza, l’augurio, la magia, l’esorcismo……

Sarebbe stato troppo semplice andare su internet e fare

copia e incolla, proprio per questo, noi, un gruppo di

alunni della classe prima E guidati dalle Professoresse:

Reginella Comparetti e Ornella Carta, ci siamo rimboccati

le maniche e abbiamo cercato delle persone che hanno

sempre abitato a Quartu, disponibili da intervistare.

Quartu è la terza città della Sardegna e per questo ha

dovuto subire dei grandi cambiamenti. Molte persone di

altri paesi o città si sono trasferiti qui e per tanto è

difficile trovare dei veri quartesi. Prima, quando Quartu

contava meno abitanti, gli anziani sostituivano la

biblioteca, il vocabolario, la televisione e il libro di

avventure, comico o horror.

I racconti degli anziani potevano avere scopi diversi;

essi non raccontavano le storie per fermarle nel tempo

bensì per tramandare le loro emozioni di un tempo ai

nipoti, ai figli e così via, tanto che ora ci sono dei

racconti con più di cento anni di vita.

Serena Utzeri

Page 8: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Alla signora Rosalba quando era piccola le raccontavano le

“Storie di paura”. Di solito i genitori o i nonni narravano

durante il pomeriggio o dopo pranzo con lo scopo di far

comportare bene i bambini. Adesso racconteremo le storie

che signora Rosalba ci ha fatto conoscere:

� Su Carru Gocciu

La sera i bambini e gli adulti ingenui dovevano stare attenti

ai rumori che si sentivano la notte quando passava su Carru

Gocciu.

I bambini domandavano ai genitori cosa trasportava questo

carro; i genitori rispondevano che trasportava “is animasa

malla”di chi era morto e si era comportato male.

Però i bambini chiedevano il nome dei morti e i genitori

rispondevano con il nome di un defunto e antipatico vicino di

casa. Tutti si nascondevano quando sentivano dei

rumori,perché questo carro era temuto da grandi e piccini.

Questa storia è un misto tra fantasia e realtà, infatti le

persone che guidavano questi carri erano i cosiddetti ”ladri

di polli” che avevano ideato il carro dopo aver messo in

circolazione questa storia in modo che tutte le notti la gente

rimanesse chiusa in casa.

Page 9: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

� Su Mazzamurreddu

“Su Mazzamurreddu” era uno gnomo tendente al rosso che

quando appariva si diceva che nelle vicinanze si nascondeva

un tesoro, e questa è la sua storia, raccontataci dalla sig.ra

Rosalba.

Un ragazzo di quindici anni ogni mattina presto si recava a

Cagliari per lavorare.

Ad un tratto della strada incominciò ad udire degli stani

suoni e per sfuggirli si accostò ad un portone pregando di

non incontrarlo. Invece se lo ritrovò di fronte: era un

omuncolo che appena superava il metro d’altezza ed

indossava un cappottino da soldato che nascondeva piedi e

mani.

Il suo viso era nascosto da un grosso e nero fazzoletto.

Sulla sua spalla destra si era caricato un enorme tronco della

lunghezza di almeno quattro metri, e la cosa più strana era

che, pur non tenendolo, esso non toccava il suolo.

Improvvisamente non lo vidi più e cominciai a pensare che il

buio lo avesse inghiottito.

Nella casa dove lo gnomo era entrato non ci abitava nessuno,

eppure di notte gli capitava spesso di sentire dei rumori di

piatti, gente che urlava e che si muoveva e genericamente un

gran chiasso.

Page 10: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

� I falsi guaritori

C’erano questi falsi guaritori di malattie che in cambio della

guarigione chiedevano di fargli la spesa.

La signora dopo aver fatto la spesa alla “Guaritrice”,

ricevette un pacco anonimo e la guaritrice gli disse che

doveva buttarlo nell’acqua del mare e dopo non si doveva

girare, e così la malattia si sarebbe sciolta. La signora però

non seppe resistere. Quando si girò vide il resto della spesa

e capì l’imbroglio.

Andrea Soddu e Zanata Alessia

Page 11: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

I sigg.ri Palmerio Delogu e Ignazia Curreli, nati nel 1935,

sono venuti nella nostra scuola e ci hanno raccontato delle

storie di quando erano ragazzi.

Il sig. ha iniziato raccontando che quando era ragazzo come

noi, non andava a scuola ma, aiutava a lavorare in casa perché

la famiglia era numerosa. Si svegliava alle quattro del mattino

con la mamma per fare il pane (che aveva una lunga

lievitazione), puliva il cortile (sa lolla), andava in campagna col

padre, e aiutava i genitori a gestire la famiglia perché era il

figlio maggiore.

Poi ha continuato con le storie di Quartu.

Alliccheddu Mrexani

Alliccheddu Mrexani era un barbone che viveva in un

cimitero.

Un giorno decise di fare uno scherzo al guardiano: questi

stava contando le fosse vuote e Alliccheddu, che stava

riposando in una fossa, disse al guardiano di non contarla

perché ci stava riposando lui; il guardiano si spaventò e

scappò via, credendo che fosse uno spirito resuscitato.

Andò a raccontarlo a tutta la gente che rimase alla larga dal

cimitero proprio per paura di vedere gli spiriti.

Page 12: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Sa funtana deis aggangius

Candu femu picciocheddu intendemu sempri chi a Quartu

esistiat sa funtana de is Aggancius. Custa funtana fiat un

modu po bociri una persona cundannada a mortu. Custa

funtana fiat in prazza de is Argiolos propio in su puntu

atundi ai c’est una gruxi fatta in perda de gromitiu.

Candu si cundannada una morti si nai gettat aintru de gusta

funta pressa de gancius de lerre e cusse paberu cristianu

non arribat mai a su lundu eassendi unarrogu de pessa in

dognia gonciu.

Nanta chi is trerrius de cussa pober anima is intessessi a

una chilometru de distanza. Lassura chini liggita fai is

proprios meditasionis.

Traduzione dal sardo all’italiano

Quando ero un ragazzino sentivo sempre dire che a Quartu

c’era il pozzo dei ganci; questo pozzo serviva per uccidere i

condannati a morte ed era situato in piazza Argiolas proprio

dove c’è la croce costruita in pietra.

Praticamente quando uno veniva condannato a morte lo si

buttava nel pozzo, però non arrivava mai intero sul fondo

perché ogni gancio si prendeva un pezzo del corpo.

Si diceva che le grida dei condannati si sentivano a

chilometri di distanza.

Page 13: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Su carru Gocciu (il carro della paura)

Si narrava che su carru gocciu fosse il carro in cui,

dovessero esserci le anime dei morti cattivi, ma queste

erano solo storie per prendere in giro la gente ed erano

molti quelli che ci credevano. Erano uomini che andavano in

giro vestiti di bianco sul carro facendo finta di essere

fantasmi e la gente spaventata si ritirava in casa; lo scopo di

queste persone era quello di spaventare i bambini.

Serena Utzeri

Page 14: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Il 29 Febbraio abbiamo intervistato il sig. Longoni, che ai

nostri occhi si è presentato come un uomo molto saggio.

A primo impatto ci è parso una persona molto elegante.

Vestiva i tipici abiti Sardi in velluto; sotto indossava una

camicia bianca pieghettata con uno stretto girocollo.

Appena ha incominciato a raccontare le sue esperienze, il suo

sguardo ha coinvolto tutti.

Da piccolo non amava frequentare la scuola, ma quando

divenne ragazzino e non sapeva neanche firmare, prese a

seguire la scuola serale e quando raggiunse un’età maggiore

diventò bidello, molto amato dai bambini perché quando

erano malinconici, a tirare loro su il morale erano o

barzellette o canzoncine del sig. Longoni.

Data questa vicinanza con i bambini, noi lo sentivamo come un

nonno adottivo che era entusiasta di parlare con noi delle

sue esperienze.

E comincia a raccontare…

Quando andavo a scuola ed ero molto cattivo, nei momenti in

cui la maestra andava a prendere il caffè, ci lasciava soli in

classe; allora noi giocavamo creando molta confusione, e al

suo rientro diceva:<< Cos’è questo caos?>> E i primi ad essere

puniti eravamo io e mio fratello.

Page 15: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Io e la mia famiglia vivevamo in una zona chiamata “Funtani

Ortusu”.

Quando a scuola venivo punito con mio fratello per il

comportamento, ci allontanavano, allora andavamo al

convento perché passava nostro padre con i cavalli che

portavano la sabbia a Cagliari.

Al ritorno dal lavoro gli dicevamo che

anche quel giorno la maestra ci aveva

mandati via.

Dopo diversi anni, ho scritto una

canzone perché sono compositore e

suonatore di launeddas, infatti ho

lavorato per quindici anni alla radio.

Arrivato alle medie non volevo più andare a scuola e questo

non mi ha permesso di prendere la licenza media.

Da grande, sono entrato a lavorare al comune di Cagliari

come netturbino, ho fatto pure lo spazzino e ancora prima ho

lavorato in fonderia.

Ho avuto la fortuna di conoscere un giudice che mi ha

offerto un posto come guardia municipale. Io ho risposto :

<<La ringrazio sig. giudice ma i miei studi non sono

sufficienti, quindi non mi faccia fare la guardia municipale,

mi metta in una scuola così se piove o non piove almeno sono

al coperto>>.

Page 16: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Così mi ha inserito nella scuola a fare il bidello.

I ragazzini pregavano che mancasse l’insegnante, così prima

di arrivare il supplente mi dicevano: <<Sig. Longoni vada a

controllare questa classe! >>.

Ed io raccontavo loro storie che facevano ridere e spesso

suonavo anche il flauto.

Page 17: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Noi incuriositi abbiamo chiesto al Sig. Longoni se avesse mai

sentito parlare di “Su carru gocciu”,“ Su mazzamureddu”,

“Fiebeddu” e “I falsi guaritori”

Lui ha iniziato a raccontare:

Su carru gocciu: narra di alcuni ladri che spaventavano le

persone per poter entrare nelle case e rubare tutto ciò che

trovavano. Io li ho pure visti mentre rubavano in casa della

loro comare però hanno fatto una brutta fine.

Su carru gocciu era un carro, che trascinava delle catene o

delle latte con le ruote, trasportava dei sacchi e uomini

coperti da un lenzuolo bianco per spaventare la gente.

A quei tempi Quartu era scarsamente illuminata, c’erano solo

alcune lampadine, ma troppo distanti l’una dall’altra, così la

gente aveva paura.

Dopo il suono dell’Ave Maria, le persone andavano a dormire.

Anche nelle case non c’era illuminazione, ma solo qualche

candela.

A volte usavano una specie di lume ad olio per poter cenare e

cosi mettersi un po’ davanti al caminetto.

Page 18: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Queste storie venivano raccontate quando io ero piccolino:

me le raccontava mio nonno dopo cena, dato che abitava a

fianco casa mia.

Quando si rientrava se non si salutava, ci facevano tornare in

dietro in strada dicendo:<<Fuori, asini in casa non ne

vogliamo!>>

Io ho conosciuto un ladro che aveva una comare, proprietaria

di un negozio di generi alimentari.

Un bel giorno, questo ladro fece un buco nel soffitto, ed

entrò, indisturbato, nel negozio portando via tutto quello che

c’era dentro. Tutto ciò che rubò lo nascose dentro un

armadio, tanto grande che un uomo poteva anche entrarci

dentro per lavarlo.

Per strada la gente urlando diceva: <<Hanno rubato in casa

del “Tale”…..>>. Il ladro allora andò a casa della comare e le

chiese conferma di quanto avesse sentito.

<<Sì, sì, mi hanno svuotato il negozio>> dice la comare.

<<E da dove sono entrati i ladri?>>.

<<Lo vedi, hanno fatto un buco qui nelle tegole!!>>.

Imprecando contro i ladri.

Page 19: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Da giovane, un bel giorno

pulendo i cavalli, spalando

il fango e lavorando in

campagna con un principale

molto tirchio, finivo

sempre col lavorare anche

la notte.

La domenica lavoravo mezza giornata a spazzare il cortile e

la strada; il principale mi dava la paghetta solo verso l’una,

quando i negozi erano chiusi e non potevo comprare quanto

mia madre mi aveva ordinato.

Anche mio padre era nella mia stessa situazione. Allora non

ci sono più andato: però andavo in campagna a scacciare gli

uccelli dai raccolti e a volte a seminare piselli.

Nel terreno c’era una casetta fatta di canne ed io prendevo

un barattolo per fare rumore. Dovevo essere lì prima che

sorgesse il sole, perché gli uccelli

divoravano i frutti del raccolto e io dovevo impedirglielo.

Questo lavoro l’ho fatto per circa tre anni, quando ero

ragazzo.

Page 20: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Quando non ero impegnato a mandare via gli uccelli,

aiutavo mio padre a pulire la vigna.

e lui ogni tanto mi chiamava e mi insegnava come fare. E mi

chiedeva: <<Quale lasceresti di tralcio per far crescere

l’uva?>> E io: <<Questo?>> e mio padre: <<No! Questo tralcio

non da uva, ma solo foglie!>>.

Così mi ha insegnato a riconoscere i tralci che potevano dare

frutti e come potarli: insomma mi ha insegnato a lavorare la

terra da quando ero ragazzino.

Però, quando sono diventato più grande non volevo più

lavorare in campagna perché si guadagnava poco.

Figuratevi che per scacciare gli uccelli mi davano due lire e

cinquanta centesimi la settimana.

Page 21: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

“Su mazzamurreddu”

Era colui che saliva sul “carru gocciu”.

Ora le chiamano “is animeddas”, ma anticamente era detto mazzamurreddu. Dicevano: <<Stanno riuscendo le anime dei morti!>>.

Si dice che tutti abbiamo un’anima, ma chissà se questa

rivivrà.

IL GIOVANE PERSEGUITATO

La gente aveva paura quando sentiva i rumori delle catene e

diceva: <<Stanno uscendo le anime cattive!>>.

Si diceva che le anime buone non vanno in giro, perché queste

venivano accolte in Paradiso, al contrario di quelle che

circolavano .

Quindi si aveva paura!

Anch’io ho avuto paura!

Quando ero ragazzino, un giorno rientrai a casa verso l’una di

notte, perché mi piaceva divertirmi e andare a cantare, così

rientravo tardi.

Page 22: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Mio padre si arrabbiava per questo e sgridava me e anche gli

altri due miei fratelli, perché eravamo tre maschi e due

femmine.

Al nostro rientro, ci aspettava anche con un bel bastone.

Ma c’era una finestra che dava sulla strada e mia sorella che

sembrava un gigante, quando vedeva mio padre che ci

aspettava all’ ingresso (su procciu), si affacciava e ci aiutava

ad entrare. Poi mi diceva di andare a letto.

Intanto mio padre brontolava: <<Furfanti, ancora non sono

rientrati!>>.

E noi: <<Papà, dovete dormire! Noi siamo a letto da tanto!>>.

Page 23: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

All’angolo di via Pola, a Quartu, la strada che porta a

Sant’Efisio c’è un tabacchino. Una notte rientrando verso

l’una, ho visto un cane proprio al centro della strada; non

l’avevo mai visto prima nella zona, sembrava un asino!

All’epoca le strade erano pavimentate con ciottoli, ne prendo

una e tento di scacciarlo!

Questo cane enorme non si spostava e non aveva paura di me.

Così gli sono passato a fianco, facendo scivolare la pietra

piano piano perché il cane non se ne accorgesse ma, ad un

certo punto, si è messo ad abbaiare.

Sono arrivato di corsa a casa e per la fretta e la paura non

trovavo il buco della serratura! Avevo timore perché la gente

diceva che le anime cattive assumessero l’aspetto di qualsiasi

cosa.

Page 24: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Da grande, un giorno mi trovai dal meccanico per aggiustare

la mia Guzzi (famosa marca di motociclette d’epoca), quando

arrivò un signore che mi chiese di aggiustargli la bicicletta;

gli serviva perché il padre era molto malato e lui doveva

andare a dar da mangiare al bestiame che aveva a Flumini, in

una loro casa. Conoscevo sia il padre che il figlio e con lui più

tardi ho fatto il carrettiere. Gli dissi: <<Adesso vado ad

ascoltare i cantanti sardi della festa di Sant’Elena, perché

mi piacciono molto sin da piccolo>>.

All’età di cinque anni ho composto un canto per tutto il

vicinato un motivo per ogni persona che conoscevo.

Page 25: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Adesso vi racconto una preghiera, che se detta con il cuore

vi preserverà dal male.

Anche oggi l’ho recitata, ogni mattina. Sembra come se

qualcuno mi svegliasse alle sei del mattino proprio perché è

ora della preghiera!

E la recito, pregando tutti i Santi del mondo:

“Il padre nostro”, “ Ave Maria”, “Il Credo”, tutte queste

preghiere……ma in più mia suocera me ne insegnò una nuova,

anche perché mio suocero era sacrestano, visto che era pure

malato. E mia suocera mi diceva “ascolta figlio mio questa

preghiera me l’ha insegnata mio nonna, e tu recitandola non

avrai mai danno! “

Preghiera

Io vado con Dio e con la Vergine Maria

e il mantello di Maria mi copra

ne morto, ne catturato, ne ferito

passando nella porta di San Liberato

non sia né morto, né ferito, né catturato.

Si ripete tre volte con il segno di croce.

Page 26: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Mia moglie mi ha detto un giorno: <<Giovanni perché non fai

un forno?>>

Per cuocere il pane, per fare “is piricchittus” (dolce tipico

sardo). Ed io: << Eh cara moglie, io sono un bidello e forni non

ne so costruire!>> E mia moglie: <<Su via, dai che sei

ingegnoso!>>.

GOCCIUS “il forno”( tradotta)

Mi son messo a costruire un forno

e ne è venuta fuori una galleria

con gran piacere di mia moglie

che quasi impazziva.

Vado subito a chiedere a qualcuno

se ha della legna.

Mia moglie si rimbocca subito le maniche

ed inizia ad impastare.

Page 27: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

A chi vuole a fargli il forno venga a casa a chiamarmi! Venga a casa a chiamarmi!

Quando stavo costruendo il forno

sembrava stessi armando un ponte,

l’ho fatto a forma di monte,

non è ne quadrato ne tondo,

io stesso mi confondo

quando mi metto ad osservarlo.

A chi vuole a fargli il forno venga a casa a chiamarmi! Venga a casa a chiamarmi! Porta la calce Antonio

che il forno è quasi finito

entra dentro figlio mio

che papà fa la cupola.

Per toglier fuori il ragazzino

Non sapevo come fare

A chi vuole a fargli il forno venga a casa a chiamarmi! Venga a casa a chiamarmi!

Vai e compra il forcone

che ti faccio l’attizzatoio,

non voglio che gli prenda il malocchio

Page 28: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

chiudi il portone,

che son maestro di professione

di questo posso vantarmi.

A chi vuole a fargli il forno venga a casa a chiamarmi! Venga a casa a chiamarmi!

Con il piombo ed il livello

sembravo maestro Bertoldo.

Non mi è uscito bello bello

ma già cuoce “su pizzicorru”(parte del coccoetto,tipico pane

sardo).

Non lasciatemi in un angolino

ma datemi lavoro da fare.

A chi vuole a fargli il forno venga a casa a chiamarmi! Venga a casa a chiamarmi!

A questo punto il signor. Longoni suona le launeddas.

Il signor. Longoni ha composto “is goccius”per Sant’ Efisio,

per la comara a cui piaceva il caffè, la canzone de “su

calandironi” (uccello).

Tornando all’argomento di come venivano guarite le malattie.

“is gutturronis” mal di gola, sono sette, da sette passano a

sei e così via.

Il malocchio: mettono il grano nell’acqua e recitano una

preghiera.

Page 29: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Questa preghiera non la conosco ma possiedo un libro su cui

è stampata, il libro s’intitola: ”CITTA’ DI QUARTU”.

Questa intervista è stata esposta dal Signor Longoni in

lingua sarda ed è stata tradotta integralmente da

Micaela Zaccheddu.

Page 30: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

Uno dei punti deboli del nostro progetto è stato il disordine

nella rielaborazione dei testi,dovuto alla poca organizzazione

dei compagni (per esempio, si pensava di aver fatto certi

lavori, ma poi non li abbiamo più ritrovati).

Un altro punto di debolezza è stato anche un po’ la scarsa

disponibilità da parte di alcuni compagni e infine la nostra

poca volontà, anche se alcuni si sono impegnati.

Uno dei punti di forza è stato la disponibilità degli anziani e

la loro pazienza nei nostri confronti. Ci hanno raccontato

molte storie e noi dobbiamo dedicare loro questo progetto,

perché senza testimonianze non avremmo portato a termine

l’attività.

Un ringraziamento alle nostre insegnanti Ornella Carta e

Reginella Comparetti, che si sono applicate con impegno nella

realizzazione del progetto.

Un ringraziamento speciale per alcuni alunni e alunne che

nonostante le difficoltà dovute agli impegni hanno concluso

il progetto.

Page 31: LE LEGGENDE, LE STORIE E LE CREDENZE ATTRAVERSO … · con l’intento di riportare alla luce tutte le storie , leggende , fiabe e altro per poi confrontarle con quelle che studieremo

E infine l’ultimo punto di forza, che forse è il più importante,

è stato il rapporto d’amicizia che si è creato tra ragazzi e

insegnanti.

Ed ora le nostre impressioni: noi siamo convinti che i punti

deboli, col tempo, potranno diventare punti di forza.

Per esempio, dal disordine all’ordine, e così via, speriamo che

si realizzino altri punti di forza in futuro.

Nel complesso ci sembra un progetto ideato in modo che il

contributo di ognuno risulti nel progetto. Il lavoro è stato

svolto soprattutto di pomeriggio, nonostante i vari obblighi

che non sempre hanno reso possibile l’attività.

MARTINA & RICCARDO