leggende Aicurziesi “Skantialicum” l'Arcurgico

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Il nome di Skantialikum, non usuale, era stato imposto dal padre che voleva onorare la terra degli avi: Skantia e della patria ambita: Italicum (figlio della gens italica) ma che lui rafforzava con l'epiteto “l'Arcurgico”, appropriandosene come un titolo pseudo-nobiliare di quel luogo. Un suo avo di terza generazione ottenne “Arcurgicum” in dono da re Liutprando dopo la vittoria conseguita a , nella battaglia vinta dai Longobardi cattolici contro i Duchi che professavano con ostinata convinzione la dottrina ariana. L'Arianesimo era ancora molto diffuso in quelle zone nonostante le forti pressioni della cattolica Coronate nel 690 VI A RISORGIMENTO VI A RISORGIMENTO PER TREZZO VIA ROGORINI PER VIMERCATE PER BRIVIO STRADA DELLA CAMPEGORA VIA ROMA PER MILANO Teodelinda. Skantialicum era una per- sona colta che possedeva una biblioteca di antiche pergamene e libri ereditati dalla madre, anch'essa latina e sentiva il peso di questa dualità insita nei giovani del suo popolo. Quando avvenne la precoce morte del padre, in battaglia contro i Franchi, Skantialikum fece un lunghissimo viaggio alle ricerca delle radici della sua stirpe in Scandinavia, , voleva percepire una missione divina per la propria vita. Riattraversò tutto il continente da nord a sud sino alla terra del sacro fuoco di Esperia, in cima all'olimpo sull'isola di Geta, dove, tra le gelide brume, era posta la dimora di Odino degli Dei italici, dove la divina fornace secerne la linfa vitale della madre terra, questo luogo era il monte Etna . Da questa esperienza era tornato profondamente trasformato; si unì quindi con una bella, colta e nobile italica di nome Arbertinga che percepì il suo stato, se ne innamoro e lo attrasse, ella fu incisiva e determinante per il bene di Arcurgicum, impegnando Skantialikum a occupare la sua nuova “missione” di vita, nel rivoluzionare quella “fara” dal passato glorioso, che quella donna voleva far nuovamente risplendere. Nel contempo Skantialicum si adoperava con tutte le proprie forze per operare secondo il volere di Re Desiderio: rendere coeso il regno Italico-Longobardo su tutta la penisola, profittando dalla dipartita dei Bizantini dall'Italia proprio nell'anno 771. Leone da Sutri, benedettino, era un grande studioso dei testi sacri e profani, letterato delle opere classiche greche e romane, dei papiri di Tebe e della segreta cabala ebraica. Era un emissario del Papa per il controllo delle abbazie erigende in territorio longobardo, ma in cuor suo, ancora legato alle antiche vestigia, si sentiva un predestinato per garantirne la continuità. Leone proveniva da una visita al convento di , dove vide gli splendidi rilievi nel longobardo, sottratti al tempio di …. E finalmente fu sazio di avventure Cividale tempietto Giano dei Curzii, che gli stimolarono la ricerca su Arcurgicum. Passò un periodo anche a , dove recuperò alcuni rotoli che descrivevano il segreto tempio sotterraneo dei Dioscuri, posto sotto il santuario dei Curzii. A Bobbio contribuì alla formazione di pensiero in quella che diventerà la più grande abbazia longobarda. Leone La vecchia cappella ariana di Arcurgicum era stata sostituita da circa ottant'anni dal culto cattolico e Skantialicum, che voleva trasformare radicalmente quel luogo, ridargli dignità, farne un vero villaggio fortificato al centro di un crocevia di importanti strade, volle iniziare dalla chiesa. Desiderava erigere un edificio degno di questo nome. Fece demolire il precedente, ordinò uno Le vestigia marmoree e le colonne del tempio di superficie ora arredavano varie basilichelongobard e sorte tra il sesto e l'ottavo secolo tra le quali l e quella della , ma le più belle colonne tortili, furono inviate . L'ambiente sotterraneo del santuario si apriva per la prima volta dopo oltre due secoli dalla distruzione dell'edificio superiore, scoprendo il tempio segreto dedicato ai Dioscuri, questa notizia riportata a Roma da fidati emissari del monastero di San Giovanni a Municia suscitò il profondo interesse del Papa che ordinò a Leone da Sutri l'indagine e l'asportazione di reperti occultandone, come era in uso, tutto ciò che comprovava l'esistenza degli antichi riti. Bobbio aveva tra le altre cose, il compito di scovare e riportare a Roma tutto ciò che veniva scoperto negli scavi di antichi edifici di culto della classicità. scavo per le fondamenta del nuovo, proprio nel luogo dove sorgeva l'antico tempio di Giano bifronte ormai completamente asportato. a cripta di S. Michele a Pavia cattedrale di Sutri un luogo sotterraneo segreto di un nobile edificio romano Stava albeggiando, Skantialicum dopo essersi sincerato con Arbertinga sullo stato di salute di Desiderata, scese dal palazzotto e si accinse con Leone a penetrare nello scavo e finalmente a disvelare la camera dei Diòscuri, congedò quindi i due guerrieri che facevano la guardia all'ingresso giorno e notte con la consegna di non far entrare nessuno. Si trovarono di fronte un muro ormai sbrecciato nel quale si apriva un passaggio, rimosse con l'aiuto di un piccone le pietre riposte per occultare la scoperta da sguardi indiscreti e violò quel luogo dopo 250 anni. La vista si abituò alla penombra della lucerna appena accesa, l'ambiente era un vestibolo, una porta in legno massiccio dava l'accesso ad un altro ambiente, la porta scivolò perfettamente sui cardini, all'interno una strana balconata dava su un ambiente ancora più profondo, scesero …. un masso gigante era posto là nel sottosuolo, intorno una serie di nicchie scavate nel masso che sembravano riprodurre degli scranni, forse per i sacerdoti dedicati al culto. Al centro della parte superiore si notava un avvallamento dalla forma umana (sacello dell'antichissimo capo- popolo: AHC-ZURR), in prossimità della testa, vi era un grande anello d'oro collegato ad un piccolo forziere affogato nel masso, lo sfilarono e scoprirono in quel momento che l'ambiente era costellato di piccole anfore e bauletti pieni di gemme, pietre preziose, opali, ametiste, giade e turchesi finemente lavorati, che riproducevano figure dell'antichità classica. La gioia era percepibile, avevano appena scoperto il Santa- Sanctorum, pieno di offerte ed ex voto che furono donati al tempio più segreto nel corso di quasi 7 secoli, occultato dalle razzie dei barbari perché, essendo sotterraneo, fu subito ricoperto all'arrivo degli Unni e dimenticato. Si fece raddoppiare la guardia, Leone con il piccolo forziere risalì le scale e si diresse veloce verso il piccolo palazzotto, inseguito da Skantialicum. Entrarono nell'ambiente dove qualche ora prima rischiavano di affrontarsi in duello. Posarono sul tavolo il piccolo ma pesante forziere che fece un suono cupo e ridondante, l'aprirono…: un rotolo scritto in latino con una formula - un invocazione - un piccolo stendardo dalle dimensioni di un braccio per uno, con raffigurata un aquila bifronte bianca e nera. Strano, era l'aquila del potere romano ma con il principio duale della saggezza; non più di conquista materiale ma di una gnosi acquisita, con al centro le iniziali C. D. C.: Cum leggende Aicurziesi leggende Aicurziesi “Skantialicum” l'Arcurgico Anno Domini 771 I Longobardi, all’apice della loro ascesa, ambiscono ad unificare l’Italia ma il Papa, con l’aiuto di Carlomagno, vuole reprimere questa lungimirante volontà di creare un solo grande Regno in tutta la penisola. Skantialicum, scudascio di Arcurgicum, prende in consegna Desiderata ripudiata da Carlomagno, lungo il percorso subisce un agguato, salva Desiderata e si precipita nella fara di Arcurgicum dove l’attende la moglie Arbertinga e frate Leone da Sutri. Leone ha ricevuto l’incarico dal Papa di scovare, proprio ad Arcurgicum gli antichi cimeli e vestigia della religione classica. L’odio fra i due monta sino al duello, manipolato e dominato da Leone da Sutri... Scaricata la tensione si raccontano le loro vicende. 38 39 40 Visitare il monastero e il piccolo castelliere dell'Adda! Si deve fare una bella gita in bicicletta lungo l'alzaia del fiume. Si avverte il senso di terra confinante e si respira la doppia atmosfera romano-longobarda, merita un week-end. Verrete stimolati dalle magie che alimentano le leggende aicurziesi!?! - A Cornate d'Adda si svolse la più terribile battaglia tra gli stessi Longobardi, causata dallo scontro di ideologie religiose: da una parte Alachi, duca di Trento (morto in battaglia) che capeggiava gli Ariani, Dall'altra Cuniperto, figlio di Pertarito (reggente il regno con il padre) che vinse. Da quel momento il Cattolicesimo divenne l'unica religione ufficiale. A ricordo del grande avvenimento Cuniperto fece erigere a Cornate un monastero dedicato a S Giorgio (patrono di Cornate - Identificata con la penisola di Shonen nella Svezia meridionale; Sceafa (in italico Geta) è il mitico Re di Shonen, menzionato nei più antichi canti scandinavi-longobardi - Cividale! La romana Forum Julii, ( foro di Cesare, fondatore della città - 53A.C.) da cui deriva il nome di tutto il Friuli Venezia ; grande baluardo romano, con l'antica via selciata percorsa dalle legioni in marcia verso il Noricum la Pannonia e l'Illiria. Nel 568 re Alboino conduce il popolo longobardo in Italia; con questa “diaspora” si impossessa delle terre italiche distrutte da trent'anni di guerra gotica. Cividale divenne la sede del primo ducato longobardo ). . Giulio Giulia 38 39 40 41 42 43 44 45 46 41 , 42 . . 43 - 44 45 . 46 ! che dire di più andate a percepirla e dopo… concedetevi una discesa nel misterioso ipogeo celtico. fatevi attrarre da una suggestiva e affascinante gita festiva Rimarrete smarriti nel tempo Questi luoghi rappresentano un potente catalizzatore della memoria. Meritano un'escursione di una giornata “fuori porta”. C'è tutta la vita per fare una capatina un segreto - Il più grande capolavoro di architettura classica (religiosa) friulana di epoca tardo romana e solo poi longobardo. La forma ha una armonica proporzione “Divina”: I sacri numeri di Platone ristudiati e divulgati nel rinascimento dal Pacioli ed esercitati scientificamente da Fibonacci. - Bobbio, in Val trebbia (PC); Fondata da S. Colombano nel 614, è la più antica abbazia longobarda, nell'ottavo secolo furono avviati imponenti lavori di ristrutturazione per farla Divenire il più importante centro “scriptorium” Italico delle antiche opere classiche In luogo imprecisato posto un paio di livelli sotto la parrocchia di Aicurzio. Vedere richiami nelle due precedenti leggende. - S. Michele Maggiore a Pavia: la splendida “Ticinum”, municipium romano e poi capitale del Regno longobardo. Recatevi in questa chiesa e portatevi sul cerchio marmoreo posto al centro del pavimento. In quel punto i Re d'Italia ricevevano sul capo la corona ferrea, quando il primo raggio di sole illuminava quel “sacrum sacellum in aere extensia”. La cripta é suggestiva, come lo è la magnificenza di S. Pietro in ciel d'oro, dove è sepolto il corpo di S. Agostino (frequentatore delle nostre terre) traslato dalla Sardegna a Pavia dal re Liutprando. - La cripta della cattedrale di Sutri è misteriosa (si consiglia di illuminarla solo con una candela) - L'edificio è ubicato nel quartiere più antico di Roma, tra via del Corso e l'ansa Del Tevere, l'identificazione È per l'appunto : Parte seconda IL SANTUARIO DEI CURZII

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Page 1: leggende Aicurziesi “Skantialicum” l'Arcurgico

Il nome di Skantialikum, non usuale,era stato imposto dal padre che volevaonorare la terra degli avi: Skantia edella patria ambita: Italicum (figliodella gens italica) ma che luirafforzava con l'epiteto “l'Arcurgico”,appropriandosene come un titolopseudo-nobiliare di quel luogo.

Un suo avo di terza generazioneottenne “Arcurgicum” in dono da reLiutprando dopo la vittoria conseguitaa , nella battagliavinta dai Longobardi cattolici contro iDuchi che professavano con ostinataconvinzione la dottrina ariana.

L'Arianesimo era ancora moltodiffuso in quelle zone nonostante leforti pressioni della cattolica

Coronate nel 690

VIARIS

ORGIMENTO

VIARIS

ORGIMENTO

PER TREZZO

VIAROGORINI

PER VIMERCATE

PER BRIVIO

STRADADELLACAMPEGORA

VIAROM

A

PER MILANO

Teodelinda. Skantialicum era una per-sona colta che possedeva unabiblioteca di antiche pergamene e libriereditati dalla madre, anch'essa latinae sentiva il peso di questa dualità insitanei giovani del suo popolo. Quandoavvenne la precoce morte del padre, inbat tagl ia contro i Franchi ,Skantialikum fece un lunghissimoviaggio alle ricerca delle radici dellasua stirpe in Scandinavia,

, volevapercepire una missione divina per lapropria vita.

Riattraversò tutto il continente danord a sud sino alla terra del sacrofuoco di Esperia, in cima all'olimpo

sull'isola diGeta, dove, tra le gelide brume, eraposta la dimora di Odino

degli Dei italici, dove la divina fornacesecerne la linfa vitale della madreterra, questo luogo era il monteEtna

.Da questa esperienza era tornato

profondamente trasformato; si unìquindi con una bella, colta e nobileitalica di nome Arbertinga che percepìil suo stato, se ne innamoro e loattrasse, ella fu incisiva e determinanteper il bene di Arcurgicum, impegnandoSkantialikum a occupare la sua nuova“missione” di vita, nel rivoluzionarequella “fara” dal passato glorioso, chequella donna voleva far nuovamenterisplendere.

Nel contempo Skantialicum siadoperava con tutte le proprie forzeper operare secondo il volere di ReDesiderio: rendere coeso il regnoItalico-Longobardo su tutta lapenisola, profittando dalla dipartitadei Bizantini dall'Italia proprionell'anno 771.Leone da Sutri, benedettino, era ungrande studioso dei testi sacri eprofani, letterato delle opere classichegreche e romane, dei papiri di Tebe edella segreta cabala ebraica.

Era un emissario del Papa per ilcontrollo delle abbazie erigende interritorio longobardo, ma in cuor suo,ancora legato alle antiche vestigia, sisentiva un predestinato per garantirnela continuità.

Leone proveniva da una visita alconvento di , dove vide glisplendidi rilievi nellongobardo, sottratti al tempio di

…. E finalmente fu sazio diavventure

Cividaletempietto

Giano dei Curzii, che gli stimolaronola ricerca su Arcurgicum. Passò unperiodo anche a , doverecuperò a lcun i ro to l i chedescrivevano il segreto tempiosotterraneo dei Dioscuri, posto sotto ilsantuario dei Curzii. A Bobbiocontribuì alla formazione di pensieroin quella che diventerà la più grandeabbazia longobarda.

Leone

La vecchia cappella ariana diArcurgicum era stata sostituita dacirca ottant'anni dal culto cattolico eSkantialicum, che voleva trasformareradicalmente quel luogo, ridarglidignità, farne un vero villaggiofortificato al centro di un crocevia diimportanti strade, volle iniziare dallachiesa. Desiderava erigere un edificiodegno di questo nome. Fece demolire ilprecedente, ordinò uno

Le vestigia marmoree e lecolonne del tempio di superficie oraarredavano variebasilichelongobarde sorte tra il sesto el'ottavo secolo tra lequali l

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,ma le più bellecolonne tortili ,furono inviate

.L'ambiente sotterraneo

del santuario si apriva per laprima volta dopo oltre due secolidalla distruzione dell'edificiosuperiore, scoprendo il tempio segretodedicato ai Dioscuri, questa notiziariportata a Roma da fidati emissaridel monastero di San Giovanni aMunicia suscitò il profondo interessedel Papa che ordinò a Leone da Sutril'indagine e l'asportazione di repertioccultandone, come era in uso, tuttociò che comprovava l'esistenza degliantichi riti.

Bobbio

aveva tra le altre cose, ilcompito di scovare e riportare a Romatutto ciò che veniva scoperto negliscavi di antichi edifici di culto dellaclassicità.

scavo per lefondamenta del nuovo, proprio nelluogo dove sorgeva l'antico tempio diGiano bifronte ormai completamenteasportato.

a cripta di S.Michele a Pavia

cattedrale di Sutri

unluogo sotterraneosegreto di un nobileedificio romano

Stava albeggiando, Skantialicumdopo essersi sincerato con Arbertingasullo stato di salute di Desiderata, scesedal palazzotto e si accinse con Leone apenetrare nello scavo e finalmente adisvelare la camera dei Diòscuri,congedò quindi i due guerrieri chefacevano la guardia all'ingresso giornoe notte con la consegna di non farentrare nessuno. Si trovarono di fronte

un muro ormai sbrecciato nel quale siapriva un passaggio, rimosse conl'aiuto di un piccone le pietre riposteper occultare la scoperta da sguardiindiscreti e violò quel luogo dopo 250anni. La vista si abituò alla penombradella lucerna appena accesa,l'ambiente era un vestibolo, una portain legno massiccio dava l'accesso ad unaltro ambiente, la porta scivolòperfettamente sui cardini, all'internouna strana balconata dava su unambiente ancora più profondo, scesero…. un masso gigante era posto là nelsottosuolo, intorno una serie di nicchiescavate nel masso che sembravanoriprodurre degli scranni, forse per isacerdoti dedicati al culto.

Al centro della parte superiore sinotava un avvallamento dalla formaumana (sacello dell'antichissimocapo- popolo: AHC-ZURR), inprossimità della testa, vi era un grandeanello d'oro collegato ad un piccoloforziere affogato nel masso, losfilarono e scoprirono in quelmomento che l'ambiente era costellatodi piccole anfore e bauletti pieni digemme, pietre preziose, opali,ametiste, giade e turchesi finementelavorati, che riproducevano figure

d e l l ' a n t i c h i t àclassica. La gioiaera percepibile,avevano appenascoperto il Santa-Sanctorum, pienodi offerte ed exvoto che furonodonati al tempiopiù segreto nelcorso di quasi 7secoli, occultatodalle razzie deibarbari perché,

essendo sotterraneo,fu subito ricoperto

a l l ' a r r ivo deg l i Unn i edimenticato. Si fece raddoppiare laguardia, Leone con il piccolo forziererisalì le scale e si diresse veloce versoil piccolo palazzotto, inseguito daSkantialicum.

Entrarono nell'ambiente dovequalche ora prima rischiavano diaffrontarsi in duello.

Posarono sul tavolo il piccolo mapesante forziere che fece un suonocupo e ridondante, l'aprirono…: unrotolo scritto in latino con una formula- un invocazione - un piccolostendardo dalle dimensioni di unbraccio per uno, con raffigurata unaquila bifronte bianca e nera.

Strano, era l'aquila del potere romanoma con il principio duale dellasaggezza; non più di conquistamateriale ma di una gnosi acquisita,con al centro le iniziali C. D. C.: Cum

leggende Aicurziesileggende Aicurziesi

“Skantialicum” l'ArcurgicoAnno Domini 771I Longobardi, all’apice della loroascesa, ambiscono ad unificarel’Italia ma il Papa, con l’aiuto diCarlomagno, vuole reprimere questalungimirante volontà di creare un sologrande Regno in tutta la penisola.Skantialicum, scudascio diArcurgicum,prende in consegna Desiderataripudiata da Carlomagno, lungo ilpercorso subisce un agguato, salvaDesiderata e si precipita nella fara diArcurgicum dove l’attende la moglieArbertinga e frate Leone da Sutri.Leone ha ricevuto l’incarico dal Papadi scovare, proprio ad Arcurgicum gliantichi cimeli e vestigia della religioneclassica. L’odio fra i due monta sino alduello, manipolato e dominato daLeone da Sutri... Scaricata la tensione siraccontano le loro vicende.

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Visitare ilmonastero e il piccolo castelliere dell'Adda! Si deve fare una bella gita in bicicletta lungol'alzaia del fiume.

Si avverte il senso di terraconfinante e si respira la doppia atmosfera romano-longobarda, merita un week-end.Verrete stimolati dalle magie che alimentano le leggende aicurziesi!?!

- A Cornate d'Adda si svolse la più terribile battaglia tra gli stessi Longobardi,causata dallo scontro di ideologie religiose: da una parteAlachi, duca di Trento (mortoin battaglia) che capeggiava gli Ariani, Dall'altra Cuniperto, figlio di Pertarito(reggente il regno con il padre) che vinse. Da quel momento il Cattolicesimo divennel'unica religione ufficiale. A ricordo del grande avvenimento Cuniperto fece erigere aCornate un monastero dedicato a S Giorgio (patrono di Cornate

- Identificata con la penisola di Shonen nella Svezia meridionale; Sceafa (in italicoGeta) è il mitico Re di Shonen, menzionato nei più antichi canti scandinavi-longobardi

- Cividale! La romana Forum Julii, ( foro di Cesare, fondatore della città -53A.C.) da cui deriva il nome di tutto il Friuli Venezia ; grande baluardoromano, con l'antica via selciata percorsa dalle legioni in marcia verso il Noricum laPannonia e l'Illiria. Nel 568 re Alboino conduce il popolo longobardo in Italia; conquesta “diaspora” si impossessa delle terre italiche distrutte da trent'anni di guerragotica. Cividale divenne la sede del primo ducato longobardo

).

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GiulioGiulia

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.… .

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che dire di piùandate a percepirla e dopo…concedetevi una discesanel misterioso ipogeo celtico.

fateviattrarre da una suggestivae affascinante gita festivaRimarrete smarriti nel tempo

Questi luoghirappresentano un potentecatalizzatore della memoria.Meritano un'escursione di unagiornata “fuori porta”.

C'è tutta la vita per fareuna capatina

un segreto

- Il più grande capolavorodi architettura classica (religiosa)friulana di epoca tardo romanae solo poi longobardo. La formaha una armonica proporzione“Divina”: I sacri numeri diPlatone ristudiati e divulgatinel rinascimento dal Paciolied esercitati scientificamenteda Fibonacci.

- Bobbio, in Val trebbia (PC);Fondata da S. Colombano nel614, è la più antica abbazialongobarda, nell'ottavo secolofurono avviati imponenti lavoridi ristrutturazione per farlaDivenire il più importante centro“scriptorium” Italico delleantiche opere classiche

In luogo imprecisato postoun paio di livelli sotto laparrocchia di Aicurzio.Vedere richiami nelle dueprecedenti leggende.

- S. Michele Maggiore a Pavia:la splendida “Ticinum”,municipium romanoe poi capitaledel Regno longobardo. Recateviin questa chiesa e portatevisul cerchio marmoreo posto alcentro del pavimento. In quelpunto i Re d'Italia ricevevanosul capo la corona ferrea, quandoil primo raggio di sole illuminavaquel “sacrum sacellum in aereextensia”. La cripta é suggestiva,come lo è la magnificenza di S.Pietro in ciel d'oro, dove è sepoltoil corpo di S. Agostino(frequentatore delle nostre terre)traslato dalla Sardegna a Paviadal re Liutprando.

- La cripta della cattedraledi Sutri è misteriosa(si consiglia di illuminarla solocon una candela)

- L'edificio è ubicatonel quartiere più antico di Roma,tra via del Corso e l'ansaDel Tevere, l'identificazioneÈ per l'appunto ”

:

Parte seconda

IL SANTUARIO DEI CURZII

Page 2: leggende Aicurziesi “Skantialicum” l'Arcurgico

Demiùrgus Certum, (per mezzodell'unico artefice

Skantialicum era affascinato, confuso,dubbioso; Leone mostrava sicurezza epadroneggiava la scena come se fosseper lui abituale. Lesse la formula latinaad alta voce:IO CURZIUS, SERVITOREDI ROMA, GRAN SACERDOTEDEL

) e una pietra ovale,liscia, luminosa, traslucida,… umidada un lato e asciutta dall'altro.

TEMPIO DI GIANO,DEDICO QUESTO LUOGOE LE ENERGIE PRIMIGENIECHE QUI SI CONCENTRANO,ALLA CAUSA PRIMADELL'UNIVERSO, L'ALFAE L'OMEGA, IL MASCHILEE IL FEMMINILE CHEPROMANA DALLA MENTE

UNIVERSALE”…La lettura venne completata con un

crescendo di fervore e ammirazione.Ora sapevano entrambi cosa

fare,…potevano dare un perché allaloro vita di ricerca interiore, siguardarono giurando di non svelare anessuno il fatto, bevvero la pozioneriscaldata di erbe che Leone tenevasempre con sé, recitarono le formuleindicate sul rotolo di Curzius e siappoggiarono prima uno e poi l'altro lapietra di “AHC-ZURR” sulla frontepronunciando antichi rituali Gallo-Orobici......Skantialicum si dibatteva per terrascalciando contro un invisibile nemico,il grande uomo gemeva e imprecava:Leone lo calmò, gli diede dell'acqua elo fece sedere contro la parete, era

provato e madido di sudore ma lavisione era ancora nitida: …(lui eradestinato in una posizione defilata maimportante nella difesa dei confini;

di tutte le regionialpine e da lassù osservava orgogliosolo sbarramento difensivo degno dei piùgrandi retaggi dell'antichità, maosservò anche la sortita dei Franchi cheaggirarono le difese del potenteesercito grazie alla spiata di unemissario di Roma e al tradimento dialcuni Duchi indegni. Osservò leproprie truppe che difendevano il suoloitalico cadere sorprese sotto l'impetodei Franchi e assistette inerme allagrande tragedia del conte Adelchifiglio di Desiderio: il suo comandantein battaglia; costretto a fuggiremiseramente e a riparare aVerona e poia Bisanzio...

(antichissima

Skantialicum ebbeanche la visione di unpoderoso castellocinto da quattrotorrioni e da un fossatocon porte rostrate, cheper tutti i secoli delbasso medioevo avrebbe

difeso quei luoghipermettendo il commercio

sui tratturi e le stradeprovenienti da Milano e dirette

oltralpe attraverso il porto diBrivio e la navigazione del lago.

Ebbe una chiara visione checiò avrebbe comportato los v i l u p p o s i s t e m a t i c odel l 'agricol tura e degliinsediamenti umani. Tutto ciòsarebbe avvenuto per mano sua,questa sarebbe stata la sua

nelforte posto sullo sperone rocciosopiù imprendibile

La Corona FERREARex Italie Coronae),

appartenuta ai Longobardi eretaggio di Costantino il Grande….

Il Regno longobardo sarebbe cadutoper mano dei Franchi di Carlo, che perrichiesta del Papa Adriano avrebberoinvaso l'Italia dalle porte di Susa.Tuttavia, Papa Adriano, ottenuto loscopo, terrà sempre le “distanze” con iFranchi e non paventerà mai ilconferimento del titolo di “Augusto”a Re Carlo. Solo il 23 dicembredell'800, Carlo diventerà CarloMagno, quando il Papa Leone III°,per proprie opportunità, gli porrà sulcapo

Era la fine di un popolo che dacombattente rozzo e crudele, futrasformato dal fato in erede della

continuità Italica e per poco nonriuscì a unire la penisola

in un regno chepareggiasse pergrandezza e fierezzacon gli altri grandiregni d'Europa.

:

nuova . avrebbefatto erigere quel castello! Perrealizzare questo sogno si sarebbeassogettato al vassallaggio del regnodei Franchi;

abuona ragione Ora era nitido ilsignificato dello spregevole atto delrifiuto di Desiderata da parte di Carlodei Franchi, ma il fato sanciva leregole per il futuro, e accettandoquell'odioso vassallaggio, procuratogliper intercessione di Papa Adriano,avrebbe contribuito a garantirecontinuità al retaggio del suo popoloin quella terra dei neisecoli futuri. ...Quando l'esperienzadella pietra diAch-Zurr toccò a Leoneda Sutri, questi fu bloccato daSkantialicum nell'atto di un gestoinconscio ma distruttivo: con il visorigato da lacrime e con gli occhi chiusipuntò la splendida daga di MarcoAurelio con l'impugnatura per terra, viappoggio il proprio petto sulla punta estava per affondarvi nelle più nobiledelle morti romane.

Il Benedettino Leone da Sutri dinobile famiglia romana, percepìvividamente il suo futuro; alla morte diStefano II sarebbe stato proclamatoPapa e si sarebbe imposto

, (

Arcurgicum Lui.

(…. eramadido di sudore e scalciava .. “

”…).

il nome diAdriano I°

Il lon-go-bar-do

Lom-bar-di

richiamando il nomedell'imperatore che pacificò i confinidell'impero eliminando le guerre,strinse rapporti solidali con i popoli diconfine anticipando gli attuali

organismi sovranazionali e si dedicòalla divulgazione della cultura e dell'-arte in tutto il mondo civilizzato

Ma la ragione di stato deve avere ilsopravvento sulle pulsioni e sulleemozioni umane di un ricercatore folleed illuminato. Non volle svelare altrodella visione personale ma da quandosedette sulla cattedra di S. Pietroavrebbe consolidato il vero poteretemporale dello stato della chiesa diRoma che durerà oltre un millennioprima di richiudersi nei confini delVaticano

) .Ma Papa Adriano I° provocherà il

definitivo annullamento di quelpopolo! avrebbe richiesto l'entratadei Franchi dalle porte di Susamettendo fine al Regno longobardoconscio di incidere per secoli sulle

sorti italiche,

.Leone ebbe anche la netta visione del

suo atto di fondazione della specolaambrosiana a Milano. Lì, erudiràalcuni monaci che poi fonderanno ilconvento Ambrosiano, dove, doposecoli bui si tornerà a coltivare leantiche tradizioni scritte da S.Ambrogio e renderà autonoma neisecoli ( nettamente più marcata dopogli interventi di S. Carlo Borromeo) laliturgia della chiesa Ambrosiana diMilano dalla chiesa di Roma .

Entrambi volevano l'unità dellapenisola, ma ciascuno per ragioniopposte a quelle dell'altro, tuttaviaerano esterrefatti dalla potenzadisvelatrice di quell'atto, compiuto conla pietra sacra, e ne presagivano ipericoli, l'avidità e la discordia cheavrebbe suscitato se fosse stata usatamale, convennero ancora una voltache non avrebbero divulgato alcunchédell'accaduto.

disse Skantialicum “nel mastio del

Lui

(…rigato di lacrime

appoggiò il petto sulla daga e stavaper affondarvi…).

“Questo forziere sarà murato contutto il suo contenuto da me stesso”

leggende Aicurziesileggende Aicurziesi

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.

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L'avete già vista? Ritornateci,riscoprirete quell'austeroe perfetto Romanico-Lombardo sotto una nuova luce.Visto che ci siete non dimenticate anche Sant'Eustorgio eS. Lorenzo Maggiore, le due splendide basilichepaleocristiane nella zona di porta Ticinese

Cosa rimane del castello? Haimposto la “Forma urbis” di Aicurzio: individuatene ilperimetro e percorretelo.

- Adriano I°, di nobile famiglia romana, divennepapa nel 772 (un anno dopol'episodio con Skantialicume un anno prima della sconfitta longobarda). Resse lacattedra di San Pietro fino al 795. Forte della suacultura classica, si adoperò per una autonomia superpartes rispetto ai regni europei, restaurò l'unità dellachiesa orientale e occidentale e proclamò il primatoromano durante il concilio di Nicea (787). Nel 771 visitòS.Ambrogio a Milano ripristinando alcune “exercitatio praticalia” e formando un gruppo diBenedettini. La basilica tornerà splendida.

- Il castello dei Curzii o degli Arcurgi fù iniziatoidealmente da Skantialikum nell'ottavo secolo, sui restidelle fondamenta del santuario di Giano bifronte che,persa la memoria, furono scambiati per i resti di unforte romano. Nel tempo si arricchì di torri, edifici ericoveri, divenendo un importante baluardo e croceviadi strade commerciali sino alla sua distruzioneavvenuta nella primavera del 1261 per mano dei nobiliribellatisi al Marchese di Milano.

Quest'ultimo episodio storico è documentato.Sù“VivereAicurzio” di maggio 1996 si trova una miaversione romanzata dal titolo: “Aicurzio:un dolcepaesaggio, una grande storia,un fatto d'armi.”cronacadi un viaggio nel tempo”.

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Questo luogo è la Sacra di S. Michele in val di Susa a 35 km. daTorino.Antichissimo luogo di culto dove, secondo le antiche popolazioni,le energie telluriche della madre terra si incontravano con lo spiritouniversale. Divenne un castelliere romano con un tempietto dedicato adErmes: il dio depositario della sapienza e divulgatore della conoscenza.I Longobardi lo trasformarono in un santuario fortificato dedicato a

S. Michele, l'Arcangelo che impersona la lotta fra il bene e il male e nefecero uno dei luoghi di più fervida devozione di entrambi i culti,Ariano e Cattolico (l'altro santuario da vedere è la grotta di S. Michele,sul Gargano in Puglia). Nel 19° secolo Vi fù confinato l'abate Rosminiche anticipava i tempi della chiesa.

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Posto a 1000 metri di altezza eraimprendibile! La suggestione è pregnante,… se cercate forti esperienze“architettoniche” “paesaggistiche” e “Umanistiche”, apprestatevi acompiervi un viaggio sapienzale

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Sopra: la Corona Ferrea

A destra:il castello dei Curzi.

Testi e disegni di Gianmarino Colnago

futuro castello ”. Leone fu d'accordo esoggiunse: “ nessun altro nel mondoconosciuto saprà mai ciò che oggi èsuccesso in questo luogo, finchè lovorrà …il tempiosotterraneo dovrà scomparire!”

, addito fieroSkantialicum verso lo stendardoromano,

.Da quel momento molti se ne

appropieranno e questo simbolosventolerà sulle città d'Europa: Re ecasate, cosiddette nobili; tronfi di fatuoorgoglio, copieranno questo stemmastravolgendone il significato, senzaesserne veramente consci del pesomorale che ne comporta l'assunzione.

:duepersonaggi di grande spessore siincontravano cozzando per impeto eper cultura. Furono coesi da unreciproco interesse nella ricerca diidentità. Scoprirono per mezzo dellapietra che donava la reminiscenza e ilpresagio negli anfratti del tempo,quanto sarebbero stati divisi nelle dis-pute future, ma ciononostante sigiurarono stima e amicizia anche nelladivergente sorte che li attendeva.

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DomineIddio!….E

“ Ma questo sarà mio”

“diverrà il simbolo dellamia progenie”.

Ne pagheranno sempre leconseguenze! Ad Arcurgicum

Tutto questo avveniva nell'annodi grazia 771 tra Leone da Sutri,benedettino ricercatore di veritàe cultore della classicità,futuro Papa Adriano I°e Skantialicuml'Arcurgico,Longobardo-Italico,lo sculdasciodi Re Desiderioche divenne un vassallodi Carlomagnoe fondò ilCastello dei Curzii

Così, l'aquila bifronte, simbolo disaggezza dell'antica gnosi, peregrinanelle epoche umane, diveniva lostemma della sua famiglia