Le iniziative del Ministero dell’Ambiente per il miglioramento dell’efficienza energetica in...

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Le iniziative del Ministero dell’Ambiente per il miglioramento dell’efficienza energetica in edilizia Ing. Mario Gamberale Convegno di presentazione del Libro Bianco “Energia – Ambiente – Edificio” Promosso da F.IN.CO. con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Roma, ENEA - Casaccia giovedì 16 dicembre, 2004

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Le iniziative del Ministero dell’Ambiente per il miglioramento dell’efficienza energetica in edilizia

Ing. Mario Gamberale

Convegno di presentazione del Libro Bianco “Energia – Ambiente – Edificio”

Promosso da F.IN.CO. con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della

Tutela del Territorio

Roma, ENEA - Casaccia giovedì 16 dicembre, 2004

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Riduzione della dipendenza energetica dall’estero e miglioramento dell’impatto ambientale priorità del Libro verde sulla sicurezza degli approvvigionamenti della CE

Resa particolarmente urgente da:

– Crescita progressiva del prezzo del greggio

– Necessità di contenere la crescita del consumo elettrico estivo legato al condizionamento degli ambienti

Libro Bianco Perché promuovere efficienza energetica negli

edifici

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Crescita del prezzo medio del greggioPrezzo medio delle importazioni di greggio dai Paesi OCSE

0

10

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1970

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2000

2002

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$/ba

rile

$ nominali

$ 2003

Indietro Fonte: Ministero

dell’ambiente

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Indietro Fonte: International Energy Agency

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Indietro Fonte: GRTN

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• Circa il 45% dei consumi energetici complessivi è causato dal sistema edificio;

• Benché il dato sull’intensità energetica nel nostro paese mostri un comportamento efficiente complessivo, il settore edile è mediamente più indietro del 7% rispetto alla media europea;

• Climatizzazione estiva negli edifici privati e pubblici ha determinato nel 2002 e 2003 la necessità di introdurre interruzioni programmate del servizio elettrico da parte del GRTN

• Potenziale di diffusione del risparmio energetico elevatissimo

Libro Bianco Peso degli edifici sui consumi energetici

complessivi

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POTENZIALE DI EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA

Uno studio dell’APAT commissionato dal Ministero dell’Ambiente stima un potenziale risparmio con interventi di efficienza energetica totale ottenibile da tutti gli usi finali elettrici pari a circa 66 TWh al 2010 (fabbisogno elettrico al 2004 pari a 335 TWh).

elettrodom.; 18,4; 28%

elettr. processo; 3,6; 5%

motori elettrici; 25,3; 39%

illuminazione; 15,2; 23%

risc. acqua; 2,4; 4%

risc. ambienti; 0,6; 1%

Potenziale di risparmio energia elettrica ottenibile per uso finale (TWh;%)

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Libro biancoCriticità e spunti di riflessione

• Involucro edilizio rappresenta il problema più serio del parco edilizio esistente per la carenza di sistemi di isolamento termico adeguati specie per i 2/3 degli edifici costruiti ante legge 373/76

• Bassa diffusione delle tecnologie solari negli edifici nonostante legge 10/91 indichi le fonti rinnovabili come interventi di pubblica utilità e indifferibili e urgenti ai fini dell’applicazione delle norme sugli appalti pubblici

• Involucro inefficiente promuove una proliferazione di sistemi di condizionamento estivo con interventi retrofit determinando un costo energetico ed economico per le famiglie

• Condizionamento estivo degli ambienti rischia di mettere nei prossimi anni in crisi il sistema elettrico nazionale

• Scarsa diffusione dei sistemi di ventilazione e dell’illuminazione naturale• Sarebbe opportuno introdurre criteri di valutazione dei materiali impiegati

sulla base di analisi del ciclo di materiali e prodotti.

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Libro biancoQuadro legislativo esistente

Normativa italiana preesistente:– Legge 373/1976

– Legge 10 del 9 gennaio 1991

Situazione critica legata:– Parco edilizio per 2/3 realizzato ante 1973

– Mancata attuazione della legge 10/91

– Competenze legislative mutate con la modifica del titolo V della Costituzione. Competenze in parte trasferite dallo Stato alle Regioni

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Libro biancoNuove iniziative legislative in corso

Direttive 91/CE/2002 per la promozione dell’efficienza energetica negli edifici. Il Parlamento è chiamato a recepire la direttiva entro il 6 gennaio 2006. Il Governo ha istituito un gruppo di lavoro tecnico per predisporre una bozza di decreto legislativo entro il maggio 2005

Su iniziativa del Ministero delle Infrastrutture è stato istituito un gruppo di lavoro interministeriale per la definizione degli strumenti attuativi della legge 10 del 1991 in particolare quelli previsti dai comma 1 e 2 dell’articolo 4.

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Al fine di promuovere un programma pluriennale per la diffusione di interventi di efficienza energetica negli usi finali, con particolare attenzione al settore edile, sono stati emanati i decreti Attività Produttive – Ambiente del 20 luglio 2004 che obbligano i distributori di energia elettrica e gas a realizzare ogni anno obiettivi quantitativi di risparmio energetico su qualsiasi struttura pubblica o privata.

Libro biancoMisure di incentivazione dell’efficienza energetica negli

edifici

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GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO DEL DM GAS*DEL DM GAS*

0,10,2

0,4

0,7

1,3

0,1 0,10,2

0,3

0,6

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

1,8

2004 2005 2006 2007 2008

[MTE

P]

OBBLIGO ANNUO

REALIZZIONI ANNUE (senza ritardi )

GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO ENERGETICO DEI GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO ENERGETICO DEI DM 20 LUGLIO 2004DM 20 LUGLIO 2004

0,10,2

0,4

0,8

1,6

0,1 0,10,2

0,4

0,8

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

1,6

1,8

2004 2005 2006 2007 2008

[MT

EP

]

OBBLIGO ANNUO

NUOVE REALIZZIONI ANNUE

GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO GLI OBIETTIVI DI RISPARMIO DEL DM ELETTRICO*DEL DM ELETTRICO*

* I risparmi energetici sono espressi in milioni di tonnellate * I risparmi energetici sono espressi in milioni di tonnellate equivalenti di petrolioequivalenti di petrolio

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INTERVENTI SUGLI IMPIANTI DEGLI EDIFICI

1. Efficienza nei sistemi di illuminazione (sistemi automatici di accensione, spegnimento e regolazione dell’intensità ,aumento dell’efficienza degli impianti di pubblica illuminazione, etc.)

2. Sistemi di posizionamento in stand-by di apparecchiature di uso saltuario, a basso consumo in stand-by, spegnimento automatico di apparecchiature in stand-by;

3. Sostituzione di scaldacqua elettrici4. Cogenerazione, trigenerazione, celle a

combustibile5. Sistemi per la riduzione delle esigenze di

acqua calda; 6. Sostituzione di elettrodomestici con prodotti

analoghi a più alta efficienza;7. Impiego di impianti alimentati a biomassa,

solare, geotermia, da impianti cogenerativi, rifiuti, per la produzione di calore, utilizzo del calore di recupero;

8. Sistemi di telegestione, termoregolazione, pompe di calore

INTERVENTI SULL’INVOLUCRO DEGLI EDIFICI

1. Isolamento termico degli edifici (superfici opache e vetrate)

2. Controllo della radiazione entrante attraverso le superfici vetrate durante i mesi estivi (vetri selettivi, protezioni solari esterne, ecc.);

3. Applicazioni delle tecniche dell’architettura bioclimatica, del solare passivo e del raffrescamento passivo;

ALCUNI INTERVENTI AMMESSI AL MECCANISMOALCUNI INTERVENTI AMMESSI AL MECCANISMO

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T

EP

risp

arm

iati

TE

P ris

pa

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ti

Enti LocaliSoggettiPrivati

Imprese

Gestoredel

Mercato

BORSA

Inteven

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armio

energ

etico

DISTRIBUTORICon più di

100.000 utenti

Inteven

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i risp

armio

energ

etico

TE

P risp

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TE

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Tariffa Elettrica / Gas

Recu

pero

(200€/TE

P)

____

TEE__

____TEE__

____

TEE__

____

TEE__

____

TEE__

ESCO

DISTRIB.<100.000

OBBLIGO RISPARMIO ENERGETICO

X TEP

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T

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(200€/TE

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____

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____TEE__

____

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____

TEE__

____

TEE__

ESCO

DISTRIB.<100.000

OBBLIGO RISPARMIO ENERGETICO

X TEP

AutoritàEnergia Elettrica

e Gas

SANZIONISANZIONI

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15

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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

[MT

EP

]

CASO BASE

100%EL + 50%GAS> EL

80%EL + 20%GAS>EL

60%EL + 10%GAS>EL

50%EL + 0%GAS>EL

L’IMPATTO SULLA CURVA DEI CONSUMI ELETTRICIL’IMPATTO SULLA CURVA DEI CONSUMI ELETTRICI

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L’IMPATTO SULLA TARIFFA PER L’UTENZA FINALEL’IMPATTO SULLA TARIFFA PER L’UTENZA FINALE

0,00

0,50

1,00

1,50

2,00

2,50

3,00

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

[€/a

nn

o]

50% di risparmio nell'elettrico

75% di risparmio nell'elettrico

100% di risparmio nell'elettrico0,63% di una bolletta media di utenza

domestica

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IL MECCANISMO DEI DM 24/04/2001 DA SOLO RAPPRESENTA IL 12% (PARI A 6,3 IL MECCANISMO DEI DM 24/04/2001 DA SOLO RAPPRESENTA IL 12% (PARI A 6,3 MTCO2/anno NON EMESSE) DELLE MISURE INDIVIDUATE PER LA RIDUZIONE DEI GAS MTCO2/anno NON EMESSE) DELLE MISURE INDIVIDUATE PER LA RIDUZIONE DEI GAS SERRA IN VISTA DEGLI OBIETTIVI DI KYOTO (Del CIPE 22/12/2002) SERRA IN VISTA DEGLI OBIETTIVI DI KYOTO (Del CIPE 22/12/2002)

MISURE GIA' INDIVIDUATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI KYOTO

Industria elettrica

51%

Trasporti14%

Crediti di carbonio da JI e

CDM23%

DM 20/07/2004

(Civile)12%

IL FOLLOW-UP DEI DM PER GLI ANNI SUCCESSIVI PORTERA’ ULTERIORI 6,5 MTON IL FOLLOW-UP DEI DM PER GLI ANNI SUCCESSIVI PORTERA’ ULTERIORI 6,5 MTON CO2/anno RISPARMIATE CO2/anno RISPARMIATE

L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI:L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI:La Delibera Cipe e gli Obiettivi di KyotoLa Delibera Cipe e gli Obiettivi di Kyoto

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L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI :L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI :CO2 evitataCO2 evitata

0,49 0,971,95

3,53

6,68

9,84

13,00

16,15

19,31

22,46

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

[Mto

n C

O2

ev

ita

ta/a

nn

o]

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L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI:L’IMPATTO SULLE EMISSIONI NAZIONALI:principali inquinanti evitatiprincipali inquinanti evitati

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

ton

evi

tate

/an

no

CH4

N2O

NOx

CO

NMVOC

SO2

PM10

CH4 15,82 31,64 63,29 115,98 221,38 326,77 432,17 537,56 642,96 748,35

N2O 40,05 80,09 160,18 286,59 539,42 792,25 1.045,08 1.297,91 1.550,74 1.803,57

NOx 593,34 1.186,67 2.373,35 4.258,01 8.027,33 11.796,66 15.565,98 19.335,30 23.104,63 26.873,95

CO 156,98 313,95 627,90 1.151,15 2.197,65 3.244,15 4.290,65 5.337,15 6.383,65 7.430,15

NMVOC 157,47 314,93 629,87 1.112,73 2.078,46 3.044,19 4.009,92 4.975,65 5.941,37 6.907,10

SO2 309,46 618,93 1.237,85 2.166,24 4.023,02 5.879,80 7.736,58 9.593,36 11.450,14 13.306,91

PM10 73,07 146,15 292,29 525,54 992,02 1.458,51 1.925,00 2.391,49 2.857,97 3.324,46

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

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La “Casa Ecologica”

Il Tavolo la Casa Ecologica istituito dal Ministro dell’Ambiente nel marzo 2004 ha come finalità la promozione dei principi dell’architettura sostenibile, dell’efficienza energetica e la diffusione delle tecnologie solari in edilizia attraverso azioni di sensibilizzazione, comunicazione, formazione ed azioni dimostrative rivolte a soggetti pubblici e privati. Vede la partecipazione delle principali associazioni ambientaliste e di settore.

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La “Casa Ecologica”

• FASE 1: Istituzione di un Osservatorio sulla diffusione dell’architettura sostenibile nel mercato dell’edilizia

• FASE 2: Definizione e realizzazione di strumenti di comunicazione e sensibilizzazione

• FASE 3: Individuazione di azioni dimostrative da anche attraverso l’istituzione di un concorso nazionale biennale di progettazione sostenibile.

• FASE 4: Diffusione degli strumenti sviluppati nell’ambito dell’accordo

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Conclusioni

Il Libro Bianco FINCO-ENEA si inserisce con perfetto timing nella discussione sul futuro della normativa italiana sull’efficienza energetica delle costruzioni dando un contributo importante per il recepimento della direttiva 91/CE/2002 e la definizione degli strumenti attuativi della legge 10 del 9 gennaio 1991. E’ particolarmente utile al Ministero dell’Ambiente nell’attuazione delle azioni previste dal tavolo “La Casa Ecologica”.