Vito Gamberale - Il fotovoltaico come il computer e il telefono cellulare?

Il fotovoltaico come il computer e il telefono cellulare?

Convegno HFVRoma, 28 novembre 2013

Ing. Vito Gamberale

Evoluzione del settore fotovoltaico pag. 3

Il fotovoltaico come il computer e il telefono cellulare pag. 13

Conclusioni pag. 18

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Indice

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Evoluzione del settore fotovoltaico


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Il fotovoltaico ha superato i 100 GW di capacità installata nel mondo e si prevede che arrivi tra i 300 e i 430 GW al 2017.

Evoluzione della potenza installata nel Mondo nel 2007-2012 in GW

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120

2007 2008 2009 2010 2011 2012

Negli ultimi 5 - 6 anni, la crescita delle installazioni di impianti fotovoltaici è stata esponenziale, sia a livello mondiale…


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Ad ottobre 2013 la potenza totale ha raggiunto i 17.500 MW.

Evoluzione della potenza installata in Italia nel 2007-2012 (MW)

… sia a livello nazionale:

MW


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In 5 anni il solare è passato dal 2% al 35% delle FER.

In Italia il fotovoltaico ha rappresentato il principale driver di crescita della potenza installata da fonti energia rinnovabile…

Evoluzione della potenza installata da FER (GW)

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20

30

40

50

2008 2009 2010 2011 2012

Idraulica Eolica Solare Geotermica Bioenergie

CAGR%

+25%+2%

+148%

+23%

+1%


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… e l'elettricità generata da FER è arrivata a coprire oltre un quarto dei consumi nazionali, superando, con 8 anni di anticipo, l'obiettivo posto dall'Europa (26% al 2020):

Incidenza dell'energia elettrica prodotta da FER sui consumi elettrici nazionali

Obiettivo europeo per l'Italia al 2020:

26%


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Ciò ha permesso di limitare, in misura sensibile, il ricorso alle fonti tradizionali:

Incidenza dell'energia elettrica prodotta da fonti tradizionali sui consumi elettrici nazionali

− Complessivamente nel 2012 la potenza elettrica totale installata (fonti tradizionali + fonti rinnovabili) ha raggiunto i 125 GW, vs. una punta massima di domanda di ca. 55 GW.

− L'elevata disponibilità di generazione, in parte accentuata dal calo dei consumi (-1,7% nel 2012), sta, finalmente, limitando l'importazione di fonti fossili dall'Estero (a tendere si prevedono -13 Gmc di gas/anno, con risparmi fino a 4 Mld €/anno – fonte: OIR) e il prezzo dell'energia (nel 2013 il PUN medio è stato di poco superiore ai 62 €/MWh).


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− Le ricadute positive sul "sistema Paese" della crescita delle FER non si misurano solo in termini ambientali ed economici, ma anche industriali.

− Nonostante quanto generalmente si pensi, il contributo dell'industria nazionale al ciclo di vita degli impianti a FER, come rilevato anche dal Governo, è molto maggiore di quello fornito agli impianti a fonti tradizionali:

Contributo nazionale rispetto al costo totale della vita degli impianti (investimenti + costi operativi e di combustibile)

Fonte: Ministero Sviluppo Economico

Oggi in Italia esiste una filiera in grado di produrre ed esportare inverter, quadristica, cavi, carpenteria, torri per eolico, componenti meccanici ed elettrici, mini-eolico, turbine idroelettriche, sistemi di accumulo, pompe di calore, ecc. Si stima, a regime, un impatto sull'export di +3 Mld €/anno (fonte: OIR).

Il settore occupa, già oggi, ca. 120.000 persone, che dovrebbero salire a 250.000 nel 2020.


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Tali risultati sono stati raggiunti malgrado si siano succeduti, in pochi anni, provvedimenti (o annunci di provvedimenti) regolatori erratici ed incerti, di cui il forte calo delle tariffe è stato solo l'elemento più evidente:

Andamento della tariffa per grandi impianti fotovoltaici dal I al V Conto Energia

N.B. – Il grafico considera il totale incentivo + prezzo medio EE. Per il III e per il IV conto energia si è considerato un incentivo medio. Per il V conto energia si è considerata la tariffa onnicomprensiva.

€/MWh

− Ai provvedimenti tariffari restrittivi si sono aggiunti, e continuano ad aggiungersi, altri aggravi, quali la Robin Tax, gli oneri di sbilanciamento, l'incremento dell'IMU, ecc.

− I costi cumulati per incentivi alle energie rinnovabili (220 Mld € al 20132 - Fonte Assoelettrica) sono largamente compensati dai vantaggi (300 Mld € al 2030 - Fonte APER su studi Althesis e Agici). Tali vantaggi sono: l’indipendenza energetica nazionale, la maggiore occupazione generata (rapporto 7 a 1 vs. le centrali turbogas), il risparmio sui costi dei diritti di emissione di CO2, l'incremento del PIL.


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Lo sviluppo delle FER in generale, e del fotovoltaico in particolare, è stato, comunque, favorito da un costante calo dei costi di investimento:

Andamento dei costi di investimento per grandi impianti fotovoltaici

M€/MW

Nel 2013 i costi di investimento sono ulteriormente scesi, fino a meno di1 M€/MW.


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Nel fotovoltaico, il calo dei costi di investimento e di gestione sta portando il settore verso la "grid parity", che in Italia è già stata raggiunta nelle Regioni a maggiore insolazione:

Gas a ciclo combinato

FV Range Costo

FV

LCOE – Levelised Cost of Electricity, €/kWh

LCOE HFV per impianto a terra in Sicilia

Il costo degli impianti più competitivi (scala industriale e localizzazione in Italia Meridionale) è già oggi confrontabile con quello degli impianti a gas a ciclo combinato.

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Il fotovoltaico come il computer e il telefono cellulare


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L'evoluzione esponenziale del settore fotovoltaico ricorda altri importanti fenomeni, sviluppatesi con uguale vigore, nelle ultime decadi: la penetrazione della telefonia mobile e dei personal computer:

La diffusione di cellulari e pc ha rivoluzionato i rispettivi mercati di riferimento, modificando le abitudini di vita delle persone.

Tali strumenti hanno consentito, fra l'altro, la transizione da un modello di informazione accentrata e unidirezionale (dai media agli utenti) ad un modello di informazione distribuita, in quanto generata anche dagli utenti (ad es. social network, Youtube, ecc.).

Penetrazione della telefonia mobile in Europa Persone che usano un PC in casa in Italia ('000)


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Per le TLC, ad esempio, la vasta diffusione dei terminali e delle linee ha determinato un forte calo delle tariffe:

Finora, quello delle TLC è stato l'unico settore infrastrutturale in cui la diffusione e la concorrenza hanno determinato un calo effettivo, probabilmente addirittura eccessivo (specialmente in Italia), delle tariffe.


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Anche il fotovoltaico, come il cellulare e molto più delle altre FER, sta cambiando enormemente le dinamiche del proprio mercato di riferimento, quello energetico, facendolo evolvere da una generazione elettrica accentrata ad una distribuita:

− solo il fotovoltaico, ad oggi, consente una generazione veramente distribuita: in Italia si contano ben 550.000 impianti, con una potenza media di 30 kW ca. Ben 490.000 impianti hanno una potenza inferiore a 20 kW (installazioni domestiche o poco più);

− il raggiungimento della "grid parity", che molte fonti danno per già avvenuto nel mercato residenziale italiano, accentuerà tale fenomeno;

− la generazione distribuita permette l'installazione e l'utilizzo di impianti di produzione presso i siti dove avviene il consumo, abbattendo gli oneri di trasmissione e dispacciamento. Tale generazione, dunque, è ecosostenibile e, per questo, anche uno dei "pilastri" su cui si fonda la realizzazione della cd. "smart city".

Fonte Potenza installata kW

Impianti n.

Potenza media kW/impianto

Geotermico 680.000 21 32.381Biomasse 3.437.600 121 28.410Eolico 8.165.900 617 13.235Idrico 7.240.900 1.077 6.723Fotovoltaico 17.492.938 549.576 32N.B. - La tabella fa riferimento a impianti ammessi a programmi di incentivazione


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Nel futuro (prossimo) del fotovoltaico, il raggiungimento della "grid parity" e la generazione diffusa avranno effetti anche sul profilo degli investitori.

o investitori "domestici" o piccole aziende, che installeranno impianti per l'autoproduzione (sui propri tetti o nei propri terreni), accrescendo il fenomeno della generazione diffusa;

− È probabile che, nei mercati maturi (come l'Italia), si consolideranno due tipologie di investitori, con caratteristiche opposte:

Piccoli impianti

Grandi impianti

o investitori industriali:

• nonostante il raggiungimento della grid parity, l'assenza di incentivazione determinerà una contrazione dei margini di guadagno per gli investitori, con la scomparsa di quelli puramente speculativi;

• i fattori critici di sviluppo, finora individuabili nello svolgimento degli iter autorizzativi e nella disponibilità di equity, si allineeranno sempre più a quelli tipici della produzione "tradizionale" e saranno rappresentati da: evoluzione tecnologica, competitività economica nella gestione, integrazione nella rete elettrica, disponibilità/costo del finanziamento bancario;

• contrazione dei margini e fattori critici tipicamente industriali determineranno, a loro volta, la convenienza a gestire portafogli sempre più grandi (oltre i 100 MW), puntando sulle economie di scala;

• ciò determinerà un consolidamento del mercato dei grandi impianti (attualmente polverizzato), con lo sviluppo di grandi gestori per sfruttare le economie di scala.

I nuovi "campioni nazionali" nel settore elettrico, a differenza di quelli tradizionali, dovranno confrontarsi con la gestione di portafogli impianti distribuiti sul territorio.

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Conclusioni

Conclusioni

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− Le rinnovabili, in generale, e il fotovoltaico, in particolare, hanno fatto registrare uno sviluppo esponenziale, con effetti benefici sull'ambiente, sulla bilancia commerciale, sull'occupazione e, al contrario di quanto si pensi, sull'industria nazionale;

− le rinnovabili, di fatto, sono state uno tra i pochi (forse l'unico) driver di crescita della nostra economia in questi anni di crisi;

− l'evoluzione e la diffusione degli impianti a FER ricordano molto il trend di sviluppo di altri beni tecnologici – il cellulare ed il personal computer – che hanno cambiato le abitudini di vita delle persone;

− il fotovoltaico, in particolare, sta già determinando, e determinerà sempre di più, la transizione da un sistema di generazione elettrica accentrata ad un sistema di generazione diffusa, funzionale allo sviluppo delle "smart city", tecnologiche ed ecosostenibili;

− la grid parity, ormai sostanzialmente raggiunta nel fotovoltaico, accentuerà questo fenomeno, che, tuttavia, necessiterà di player sempre più grandi per beneficiare delle economie di scala;

− con la fine degli incentivi governativi, il mercato assisterà, progressivamente, all'uscita degli investitori speculativi e la concentrazione attorno a pochi grandi investitori industriali.

F2i, attraverso HFV (già, oggi, uno dei maggiori player in Italia) si propone di fungere da polo catalizzatore di questo processo di consolidamento del mercato, per dar vita ad un grande "campione nazionale" anche nel settore delle rinnovabili.

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