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    LE BELLEZZE

    DELLANIMA

    A NALISI DELL OPERA DI F ERRANTE P A LL AVIC INO

    B ORRELLI A NTONIO

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    1. Introduzione

    La figura di Ferrante Pallavicino il riflesso dellimmagine del mondo e

    delluomo del Seicento. Lo specchio di una cultura barocca 1 inserita in un delicato

    periodo di crisi sociale, dove luniversale fronteggiarsi diviene il fondamento di tale

    pensiero. Luomo concepito come un microcosmo viene studiato in tutte le sue

    manifestazioni, attraverso un principio antropocentrico che si manifesta dalla morale

    alle varie arti. Il pensiero di Pallavicino 2 si incarna perfettamente nella sua breve

    esistenza terrena, iniziata il 23 marzo 1615 a Parma, ma conclusa il 5 marzo 1644 adAvignone. Come ricordano le cronache, il finale della sua vita fu cruento , dopo 14

    mesi di prigionia derivata da un complotto, venne condannato alla decapitazione.

    Nonostante lesecuzione dellordine predisposto dal tribunale, presieduto dal vice

    delegato pontificio, lo spirito pallaviciniano non si ecliss quel giorno. La condanna

    era davvero molto chiara: Ferrante Pallavicino venne giustiziato per aver sfidato

    Papa Urbano VIII e la sua famiglia. Ovviamente pes molto quella sfida nei

    confronti del plenipotenziario Papa Urbano VIII, nondimeno influirono le forticritiche nei confronti del potere spagnolo. Altro tassello memorabile, un passo verso

    il suo macabro destino, fu il cattivo rapporto tra Ferrante e Francesco Vitelli, nunzio

    pontificio a Venezia. Si desume dalle cronache che il monsignore Vitelli condusse

    contro il cattivo frate Pallavicino, come lo definiva, una battaglia campale in

    sostanziale solitudine, aiutato poco anche dallinquisitore del SantUfficio, in quegli

    anni fortemente costretto a limitarsi dalle autorit veneziane. La conflittualit di

    fondo presente in Pallavicino, quella visione di lotta che lo ispira, non poteva

    manifestarsi senza una certa enfasi di libert. Ogni opera composta da Ferrante

    formulata nello stile libertino, cos tipicamente coevo, sebbene ci sia un messaggio

    invisibile di fondo: lUomo nasce libero, nonostante i pericoli del mondo sociale.

    1 Jos Antonio Maravall, La cultura del Barocco, Il Mulino, Bologna 1985, pp.249-281.2 Per comprendere lesistenza terrena di Ferrante Pallavicino, alquanto travagliata, indispensabile:Cfr. Mario Infelise, La tragedia di Ferrante Pallavicino , Venezia, Materiale Didattico Storia

    Culturale, reperito il 2010 Dicembre 29 suhttp://venus.unive.it/matdid.php?utente=infelise&base=/Storia+culturale&cmd=dir

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    2. LE BELLEZZE DELLANIMA di Ferrante Pallavicino

    Secondo la Prof.ssa Adelisa Malena 3, il Seicento pu essere ricordato come il

    secolo dei manuali di perfezione , grazie alla loro proliferazione di massa. Proprio

    in questo contesto culturale si pu inserire lopera pallaviciniana presa in analisi.

    Questa opera spirituale venne pubblicata, per la prima volta, nel 1640 appresso il

    Guerigli nella citt di Venezia; tuttavia ledizione analizzata, durante questa ricerca,

    quella pubblicata nel 1654 appresso il Turrini 4 in Venezia. Osservando la dedica

    iniziale5 rivolta ai lettori, da parte di Ferrante, si pu comprendere chi fosse il reale

    destinatario, ovvero tutti gli amici collegati allaccademia degli Incogniti.

    La dottrina di questo libro una quinta essenza raccolta dalle Scritture, e da Santi Padri,

    ancor che io non habbi voluto porvi autorit 6

    Il richiamo ai Santi Padri non per nulla casuale, si pu intravedere la figura di

    San Giovanni Crisostomo, al quale Ferrante probabilmente affida la propria opera

    spirituale. Lintenzione pallaviciniana molto vicina alla sua eloquenza che fu

    all'origine del suo epiteto Crisostomo 7 (in greco antico !"#$%$&' '( / khrysstomos,

    letteralmente Bocca d'oro). Il suo zelo e il suo rigore furono causa di forti

    opposizioni alla sua persona. Il titolo scelto dallautore davvero appropriato, visto

    che ricorda proprio quell incomparabile bellezza dellanima idealizzata. Ferrante

    rende esplicito il leitmotiv , ribadendo al lettore il suo messaggio, ovvero lopera che

    ha composto in meno di dieci giorni semplicemente uno scritto devozionale.

    3 Per comprendere la diffusione dei manuali di perfezione:Cfr. Adelisa Malena, L'eresia dei perfetti: inquisizione romana ed esperienze mistiche nel Seicentoitaliano , Edizioni di storia e letteratura, Roma 2003. 4 Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , appresso il Turrini, Venezia 1654. Google Books,reperito il 2010 Dicembre 29 suhttp://books.google.it/books?id=3CE9AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=le+bellezze+dell'anima&hl=it&ei=xi8STcTXGs_qOZK7mJoJ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q&f=false 5 Ferrante Pallavicino, op.cit. , pp. 3-4.6 Cfr. Ibid., p.3.7 Per cogliere quanto sia vicino il pensiero di Giovanni Crisostomo allopera pallaviciniana:

    Cfr. AA.VV., La teologia dei Padri : testi dei padri latini greci orientali scelti e ordinati per temi ,Citta nuova, Roma 1974, vol. I, pp. 216-242.

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    Quel senso di responsabilit, che riecheggia nelle pagine dello scritto devozionale,

    rende davvero peculiare lo stile libertino di Ferrante. Il lettore deve godere di questa

    opera per giovare al proprio spirito, troppo rilegato al mondo terreno, che deve

    slegarsi dai cinque sensi dominanti. Il motivo dellautore presente nel primo

    capitolo, tende ad esortare il potenziale lettore alla conversione del vizio in virt, in

    modo tale da poter risolvere linfelicit dellanima oppressa ed intrappolata nella rete

    viziosa. Linganno, cio il vizio, deve essere eliminato attraverso una ricerca della

    Beatitudine, eludendo la natura prettamente umana:

    Per soggiogar il Polifemo del vitio [] mio fine in questo libro, il proporre un ritratto delle

    perfettioni dellanima [] qualit dunanima perfetta, la quale rassomiglio ad una donna.. 8

    Impresa camaleontica, una vera lotta ai beni terreni e al materiale, per ottenere una

    gioiosa esistenza spirituale. Per convincere il lettore, Ferrante, propone un ritratto

    delle perfezioni dellanima identificandole nel corpo di una donna. La scelta 9 non

    del tutto casuale, ma si ricollega al prototipo di perfezione e pregi di una femmina

    cos vicini alla concezione del Dolce Stil Novo. Egli vuole lautocelebrazione versola Beatitudine, nobilitando lanimo delluomo per divenire il tramite con Dio stesso.

    La perfezione pallaviciniana, inizia dal secondo capitolo, dove si crea solo con una

    vera e propria persuasione dellanima 10 afflitta in s stessa. Partendo da una

    domanda rivolta allanima, utile per risollevarsi dal punto pi basso, si cerca una

    redenzione dal circolo vizioso, coinvolgendo il corpo stesso. A partire da questo

    istante l anima-donna , vera immagine divina, deve ritornare alla Luce del Creatore.

    Smaltire questi errori incarnati dai vizi, grazie al ruolo assunto dal pentimento ,

    per liberarla dallafflizione. Molte risultano essere le allegorie presenti nellopera di

    Pallavicino, purtroppo si prenderanno in esame solamente le pi significative.

    8Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp. 5-6.9Cfr. Carlo Paolazzi, La maniera mutata : il dolce stil novo tra Scrittura e Ars poetica , Vita e

    pensiero, Milano 1998, pp. 201-268. %&

    Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p. 6

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    Ferrante ricorda la natura spirituale dell anima-donna , rivolgendosi al lettore,

    denunciando la deformazione spirituale dovuta agli eccessi terreni. Bisogna sottrarre

    lanima a questa tortura, alle lusinghe della vita e alle passioni sfrenate. Questo il

    prezzo della libert 11 per lanima, poich le bellezze esteriori del corpo sono la

    ragione della rovina stessa dellanima; dunque necessario imparare dai propri errori

    e debolezze, perch si pu migliorare. La concezione religiosa pallaviciniana merita

    una breve riflessione. La tradizione religiosa presente in Pallavicino, quel

    background mistico, non pu esistere senza la Chiesa cattolica. Osservando i punti

    fondamentali della dottrina luterana 12, si pu escludere immediatamente lo stesso

    autore da questa visione religiosa. La dottrina cattolica, presente in questa opera

    pallaviciniana, nota limportanza della purificazione, rigenerazione e santificazione

    interiore dellanima: una visione in pieno contrasto con lideologia luterana stessa.

    Appare molto chiaro come il cattivo frate Ferrante appartenga a quella nuova

    Chiesa alternativa 13 cattolica, inizialmente tollerata da Roma, che sfocer negli

    anni seguenti nelleresia quietista. Proprio questo aspetto diviene essenziale per

    giustificare la liceit di questa opera pallaviciniana, da parte dellautoritecclesiastica, sebbene siano presenti allegorie libertine arricchite da mistica religiosa.

    Quanto quietismo ante-litteram sia presente in Pallavicino, lo si pu dedurre gi a

    partire dal terzo capitolo 14, dove si richiama lanima alla riflessione spirituale interna.

    Questa capitolo dedicato alla bellezza dei capelli , che attraggono lanima, senza via

    di scampo. Per quanto concerne la simbologia cristiana 15 e la tradizione biblica, i

    capelli rappresentano il peccato incarnato nel desiderio, ma Ferrante sottolinea come

    questi rappresentino anche i pensieri16

    umani sia positivi che negativi; infatti nellavisione pallaviciniana, nei capelli si scontrano lammonimento divino e il vizio.

    11 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp. 7-8.12 Cfr. Roberto Coggi, Ripensando Lutero , ESD, Bologna 2004, pp. 10-25.13 Questo concetto storiografico di Chiesa alternativa nel Seicento italiano presente in:Cfr. Adelisa Malena, L'eresia dei perfetti , pp.22-97.14 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp. 9-20.15 Per comprendere la complessa e affascinante simbologia cristiana in Pallavicino:Cfr. Edouard Urech, Dizionario dei simboli cristiani, Arkeios, Roma 2004, pp.15-204.16

    Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp. 13-14.

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    I capelli 17 esprimono un netto richiamo alle lusinghe terrene, anche se nei secoli il

    loro significato va mutando. Un complesso mondo collegato al regno sovraumano,

    che parte dallidea di una provocazione sessuale al desiderio eterno di disobbedienza.

    Pallavicino guida il lettore verso la giusta direzione, ricordando che i capelli possono

    essere la rete di Dio, ovviamente a seconda dei propri desideri. Inutile curarli visto

    che sono destinati ad invecchiare, anzi bisogna trasformare la nera chioma in un

    biondo crine. Non curandoli si elude ogni inganno di matrice diabolica, in modo

    tale da allontanare dai capelli-pensieri tutti gli inviti alla dannazione. Il richiamo alla

    meditazione 18, una ricca riflessione sulla purezza, si accompagna alla strategia

    pallavicinesca di fuga dal peccato: lallegoria esemplare del Calamaro 19, il quale

    offusca il suo potenziale nemico con il liquido nero. La riflessione interna dello

    spirito unita al forte ruolo del pentimento, pu evitare un pesante giudizio divino.

    Ferrante centralizzando la funzione del pentimento, viva sia nel Vecchio

    Testamento che nel Nuovo Testamento, vuole dimenticare lorgoglio per ottenere la

    Beatitudine. Come nellepistola ai Romani 20 di Paolo, anche nel testo pallaviciniano,

    non si dimenticano i grandi peccatori, i peccatori intellettuali e filosofici, infine lacategoria religiosa. Nellanima-donna necessario un pentimento di tutte le colpe,

    bisogna farlo per ricordare la sofferenza e il dolore dellIncarnazione di Ges.

    Rammaricandosi di un probabile inferno, si devono eliminare i peccati con lamore,

    spezzando ogni vincolo materiale. Questo amore spirituale viene simboleggiato:

    Cerca dunque di colorire la chioma coi pensieri, di modo che apparir debba tosto infiammata,

    che bionda, collingannare in vane speculazioni, quanto non capire, e inteso nulla ti giova.. 21

    17 Cfr. Massimo Baldini, Capelli : moda, seduzione, simbologia, Peliti, [S. l.] c2003, pp. 90-134.18 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp. 10-13.19 Interessante questo richiamo pallaviciniano allantico simbolo cristiano del pesce, con il quale le

    prime comunit cristiane si identificavano. Il calamaro nella ritualistica cristiana molto considerato,in particolare viene visto come simbolo di sacralit:Cfr. Nicholas J. Saunders, Animali e spiritualit, EDT, Torino 2000, pp.140-141.Cfr. Carlo Labia, Simboli predicabili estratti da sacri Evangeli che corrono nella quadragesima, appresso Bernardin Barbieri, Ferrara 1692, p.415.20 In qualsiasi edizione del Vangelo rimane valida quale forma prenda il peccato, in particolare:Cfr. Vangelo (Rm 2,1 - Rm 2,17)21 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.13.

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    Nellopera sono presenti elementi autobiografici, uno di questi il seguente, dove

    Pallavicino si espone alla severa autocritica di s stesso. In questo atto daccusa,

    specifico e generico al tempo stesso, riflette su questo amore estatico:

    Tra le fiamme verr anchio, c speranza, che quali incorruttibili lacci a voi mi congiungano

    [] Fiamme dInferno, non damore, devono essere il mio letto, dove agonizzare, senza mai

    morire io giacci adolorata e afflita? 22

    Un vero amore spirituale, che comprende il limite delle forze umane, una gioiosa

    ascensione verso Dio. Riflettendo sui propri errori, sulla fede, sul mistero divino elopera dellamore, questo senso di carit trasformer il colore dei capelli-pensieri.

    Notevole impatto sul testo lallegoria del serpente di bronzo 23 , al quale non si

    sfugge facilmente, ma dove il richiamo verso il Divino inevitabile. Questo viaggio

    spirituale prosegue nel quarto capitolo, intitolato la Bellezza dellorecchie 24, nel

    quale si intravede linferiorit rispetto al ruolo assunto dai capelli in precedenza. Tale

    compito delle orecchie assai pi arduo e difficile, poich devono essere pronte per

    ricevere le ispirazioni divine dai capelli-pensieri. Interessante il seguente passo:

    Queste in te devono essere la prontezza e ricevere le Divine inspirationi, il che riuscir

    difficile dopo la riforma de pensieri 25

    Lambiguit della parola riforma pu essere interpretata in duplice modo: la

    riforma dei pensieri-capelli di prima, ma in particolare il ruolo esercitato dalla

    Dottrina della Fede nel periodo della Controriforma. Le orecchie sono collegate al

    cuore, prendendo forma nella figura retorica di Salomone e delle sue scelte, capace di

    ricevere i celesti influssi intrappolando i suoni. Lorecchio influisce sul libero

    arbitrio, altro punto quietista in Pallavicino, agendo sulla prontezza di spirito contro

    la tentazione: il rischio perdere i suoni delle voci 26divine che risvegliano lanima.

    22 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.18.23 Cfr. Ferdinando Zucconi, Lezioni sacre sopra la Divina Scrittura: tomo secondo, presso PaoloBaglioni, Venezia 1714, pp.50-54.24 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp.20-25.25 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.20. "(

    Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.22.

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    Nel quinto capitolo, intitolato la Bellezza della fronte , Pallavicino rende palese

    lo scopo dellopera stessa. La fronte come larco delle meraviglie, che attraverso il

    suo ruolo fondamentale, sostiene la purezza spirituale:

    Theatro, espone in se medesima, i pi occulti affetti dellanimo, e quali frontespizio di

    questo gran libro, in cui si leggono tratti memorabili del divino potere, mostra compendiato,

    quanto nella mente con molti pensieri li tratta. 27

    La fronte il centro di questa nuova visione delle cose, dove si rivoluzionano le

    bellezze dellanima, importantissimo punto nevralgico di trasmissione Uomo-Dio. Nella fronte impresso il nome dellAltissimo, attraverso il battesimo, ma bisogna

    evitare ogni ostacolo terreno. Questa visione pallaviciniana, probabilmente si

    identifica con quel substrato magico-alchemico, tanto in voga gi ai tempi di

    Marsilio Ficino: non si pu dimenticare limpatto del cosiddetto Corpus Hermeticum .

    Queste raccolte di testi nati in et imperiale romana, che combinavano elementi

    neoplatonici, univano concetti ricavati dal Cristianesimo con forme di gnosi mistico-

    magica. Proprio a partire dal Rinascimento questo insieme di dottrine prolifera, basti

    pensare alle idee derivanti dalla Cabala ebraica, come testimoniato anche da Pico

    della Mirandola. Il compendio pi interessante risulta essere il De occulta

    philosophia 28 di Cornelio Agrippa, ma aprire in questa sede una discussione sul

    ruolo della magia sarebbe fuorviante. Limportante comprendere lo scenario coevo,

    dove un libertino come Pallavicino pu vivere una vera riflessione speculativa.

    Ferrante vuole spiegare il processo di purificazione sfruttando lallegoria del Gallo:

    La coscienza pur anche vien simboleggiata nel Gallo, non solo per essere amante della luce,onde lincontra col canto, quale deve essere quella verso i raggi, di Dio, e della ragione: ma

    eziando per la vigilanza, allhor, che rassembra pi soave [...] Questo essere figurato, fatto

    accusatore di Pietro colpevole, come la coscienza, accusatrice dellanimo, che travia dal

    debito dellumanit, e dalle leggi del Cielo. 29

    27 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.25.28 Cfr. Patrizia Turrini, "De occulta philosophia": cultura accademica e pratiche esoteriche a Siena

    alla met del XVI secolo , Il leccio, Monteriggioni 2003, pp.27-29. 29 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.28.

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    Si pu intravedere in questo passo citato una grande accusa nei confronti della

    Chiesa di Roma e della figura di Urbano VIII, colpevole di dissipare la vera fede.

    Nella figura del Gallo 30 risiede un antichissimo simbolo cristiano, ricollegato al

    rinnegamento di san Pietro, ma divenuto in seguito il richiamo alla vigilanza per una

    resurrezione dalle tenebre. Pallavicino alludendo a Pietro, considerato fondatore della

    Chiesa romana, indirizza la propria forte critica morale ai vertici cattolici. Pietro

    colpevole di non essere vigile, eziando soave e immerso nei piaceri terreni, in attesa

    della luce. Il messaggio accusatorio chiaro: imitare il gallo, che attraverso la sua

    vigilanza, evita la vanit. La fronte pallaviciniana rispecchia la coscienza stessa

    contro la pazzia mondana e viziosa. Questa accusa ritorna anche nel sesto capitolo,

    dedicato alla bellezza degli occhi 31, dove si invoca lesempio evangelico di Cristo.

    Gli occhi simbolizzano l intenzione , come ricorda Matteo nel Vangelo, la

    lucerna 32 del corpo locchio. Ferrante vuole avvisare lanima-donna del lettore dei

    pericoli, citati come compiacere delle passioni 33 , che ingannano con la vana

    apparenza per fare peccato come Eva o Davide con Bersabee 34. Per evitare tutto ci,

    Ferrante avverte35

    che non bisogna chiudere gli occhi: lanima deve piangere, perchogni lacrima prodotta diviene nettare prezioso per Dio. Il settimo capitolo, bellezza

    delle guancie, coglie le qualit del divino contro lutilitarismo dominante:

    Documento, indegnamente tal volta praticato, mentre altri per giunger a suoi disegni, o nel

    guadagno di ricchezza o nellaquisto dhonori, scelleratamente procede per fas e per nefas. 36

    Probabilmente questa critica rivolta alla dottrina di Machiavelli 37, padre della

    dottrina politica moderna, proprio grazie al riferimento al documento e fas/nefas . Leguancie sono il luogo dei desideri, che si colorano attraverso la carit e tribolazione.

    30 Cfr. Edouard Urech, Dizionario dei simboli cristiani, pp.105-106.31 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp.35-44.32 Cfr. Vangelo (Mt. 6,22).33 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.37.34 Cfr. Ibid., pp. 40-42.35 Cfr. Ibid., pp.43-44.36 Cfr. Ibid., p.56.37

    Cfr. Wikipedia, Per fas et nefas , reperito il 2010 Dicembre 29 suhttp://it.wikipedia.org/wiki/Per_fas_et_nefas

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    Il naso 38, descritto nellottavo capitolo, rende fragile lanima nel cammino verso

    la Beatitudine: lavviso pallaviciniano predisposto verso la prudenza e discrezione.

    Atteggiamento ripreso anche nel nono capitolo, Bellezza della bocca 39, dove si

    consiglia la meditazione. Difatti tale meditazione pallaviciniana 40 un nutrimento

    dolce per lanima-donna, capace di restringere i pericoli derivanti dalla bocca,

    indirizzandola verso la Beatitudine. Per evolversi ulteriormente bisogna inoltrarsi

    nella bellezza dei denti 41 (gli affetti), la bellezza del mento 42 (origine della propria

    forza) e la bellezza del collo 43 (libert e libero arbitrio). Altro passaggio decisivo

    verso la Beatitudine viene descritto nel tredicesimo capitolo, dedicato alla bellezza

    delle poppe 44, evocando ancora quel senso di carit dimenticato dai poteri dominanti:

    Ahi quanto fosti sciocca nel comperarti lInferno, con tante ricchezze, con le quali avresti

    acquistato un capitale immenso di Beatitudine? Tra queste poppe della carit, quali tra due

    Torri, che tal nome appunto ricevettero dallo Sposo, assicura ora i tuoi affetti, i quali da

    queste difesi in ogni contrasto, non pi scorreranno rischio di servir a trionfi della carne, o di

    Satanasso.. 45

    Il riferimento alle due Torri 46 dello Sposo (Cristo) rivolto verso lopulenza

    dittatoriale della Chiesa di Roma e della monarchia spagnola, intime alleate nella

    repressione spirituale delle anime-donne. I capitoli dedicati alla bellezza delle mani 47

    e dei piedi 48, colgono gli errori commessi a causa delle passioni e desideri carnali.

    Ferrante Pallavicino conclude la propria opera, nel sedicesimo capitolo dedicato alla

    Bellezza della statura 49 , promettendo le gioie dellincontro con la Beatitudine,

    dove si vivr un rapporto sessuale-spirituale, pieno di santissimi baci e lieti amplessi.

    38 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp.57-63.39 Cfr. Ibid., pp.63-71.40 Cfr. Ibid., pp.65-69.41 Cfr. Ibid., pp.72-75.42 Cfr. Ibid., pp.76-77.43 Cfr. Ibid., pp.78-82.44 Cfr. Ibid., pp.83-90.45 Cfr. Ibid., p.56.46 Cfr. Edouard Urech, Dizionario dei simboli cristiani, pp.53-244.47 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , pp.91-96.48 Cfr. Ibid., pp.97-101. $+

    Cfr. Ibid., pp.102-104.

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    3. Conclusione

    I Simbolismi e le allegorie presenti in questa opera pallaviciniana sono tantissimi,

    con estremo rammarico, non stato possibile rappresentarli in toto. Tuttavia questa

    fede cerimoniale esposta da Pallavicino, cos libertina nello stile, vuole essere il

    terreno ideale per la direzione delle anime. Nellanalisi dellopera si possono

    individuare elementi biografici, storici e religiosi, ma il problema principale pu

    essere il processo di comprensione: non si possono forzare troppo le chiavi di lettura.

    Difatti si possono riscontrare elementi autobiografici, come il fallimento della vita

    ecclesiastica 50 di Ferrante, oppure il dolore della sua buia condizione di peccatore 51.

    Lopera spirituale nasce con lo scopo di dirigere lanima verso Dio, ma questa

    perfezione pallaviciniana prende forma in un determinato capitolo dellopera: il

    settimo capitolo, ovvero la bellezza delle guancie 52, dove Ferrante profetizza

    anche la propria morta inconsciamente. Il richiamo alla decapitazione di San Paolo di

    Tarso 53, che rappresenta lascesi diretta verso il Cielo, preclude lutilit della

    tribolazione. I dolori servono per dimenticare i peccati, che sono rispecchiati

    nellallegoria del melograno, frutto associato alla sofferenza della Madonna.

    Un simbolo della direzione spirituale, quel concetto di maternit 54 pallaviciniana,

    celebrata in una triplice associazione simbolica Melagrano 55 Rosa Madonna.

    Questo punto di riferimento pu evitare ulteriore dolore, sotto la tutela della grande

    madre spirituale, tuttavia Ferrante vuole ricordar sempre al fedele lettore:

    Gi noto, che la Divina bont fa aratro, onde il seme delle tribulationi ci fruttifichi merito

    [] fia ad abbellire le guancie con la carit [] desiderarai di mostrarti corteccia melagrane,

    quale il tuo Dio ti brama. 56

    50 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.31.51 Cfr. Ibid., pp.18-19.52 Cfr. Ibid., pp.44-57.53 Cfr. Ibid., pp.52-54.54 Cfr. Ibid., pp.50-51.55 Una rappresentazione tipica del simbolismo del frutto usata pure dal Botticelli :Cfr. Wikipedia, Madonna della Melagrana del Botticelli , reperito il 2010 Dicembre 29 su

    http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_della_Melagrana 56 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.55.

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    Servono opere di santit, ricche di sacrifici e martiri personali, per raggiungere la

    grazia divina. Il pensiero pallaviciniano collegato alla volont, al rapportarsi con la

    libert e libero arbitrio, votandosi allubbidienza che permette lingresso in paradiso.

    Questo bisogno di ubbidienza alla religione 57, non vuole apparire una forma di

    schiavit nei confronti della gerarchia ecclesiastica, ma vuol avvisare il lettore che:

    [] le armi per vincere il Demonio, e debellare lInferno, che nellosservanza di quegli

    ordini [] e cos dallubbidienza sola, pu collegarsi teco Iddio. 58

    Il temperamento ecclesiastico di Pallavicino viene ripreso in ogni capitolo

    dellopera, turbolente e melanconico a tratti, che gode di una relativa indipendenza

    dagli influssi luterani e riformati. Ferrante contribuisce a dare forza allopinione, in

    piena antitesi alle concezioni del suo periodo, rimane ostile alla vigenza di norme di

    esemplarit. Respingendo generalmente le regole imposte dalle autorit,

    lincorruttibile idealista Pallavicino, vuole versare una forza corrosiva nella societ

    del suo tempo, cos da risvegliare lanima vittima dei piaceri della vita terrena.Gli amici dellaccademia degli Incogniti avranno sicuramente apprezzato questo

    scritto, che non ebbe una notevole fortuna negli anni a seguire. Nel lungo periodo, a

    dispetto dei suoi detrattori coevi, questa opera ha goduto di una diffusione geografica

    amplissima: sfuggendo alla follia delleresia quietista sul finire del Seicento.

    Attualmente diverse copie sono presenti in paesi come lInghilterra, Scozia, Francia,

    Albania, Russia, Stati Uniti, Germania, Slovenia, Svezia e Spagna. Nella figura

    pallaviciniana convive una personalit davvero molto complessa, un Jiulian Assange 59 ante-litteram, appartenente al genere umano che lotta per la libert di

    pensiero e di parola. Da sempre contro ogni potere totalizzante, in tutte le parole

    scritte si intravede una testimonianza fantastica: inquieto simbolismo moralizzante,

    lillusione del sogno e la prospettiva della metamorfosi universale della realt.

    57 Cfr. Ferrante Pallavicino, Le bellezze dellanima , p.82.58 Cfr. Ibid., p.55.59

    Cfr. Wikipedia, Julian Assange , reperito il 2010 Dicembre 29 suhttp://it.wikipedia.org/wiki/Julian_Assange

  • 8/13/2019 Le Bellezze dell' Anima

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    Wikipedia: http://it.wikipedia.org/