Lazio: i DSA. Dott.ssa Ritorto

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Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia, indicatori di rischio compiti ASL compiti della scuola rapporto con la famiglia Dott.ssa Federica Ritorto

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Dislessia, disortografia, disgrafia,discalculia,indicatori di rischiocompiti ASLcompiti della scuolarapporto con la famiglia

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Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia,

indicatori di rischio compiti ASL

compiti della scuola rapporto con la famiglia

Dott.ssa Federica Ritorto

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Lettura di un bambino dislessico

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Luca – anni 8

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• „errori nel numero

• 1001 1100

• errori nel calcolo

• errore : 23 x

12 =

26

„ errore : 2 x 5 = 7

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APPRENDIMENTO

ESPLICITO

o

dichiarativo

IMPLICITO

o

procedurale

ad es. Apprendimenti

scolastici ad es.la Locomozione

Il linguaggio

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L’apprendimento procedurale

• Incremento dell’efficienza di un atto in seguito all’esperienza

• La modificazione (incremento) si verifica per il semplice fatto che il soggetto opera, non è il risultato di un processo consapevole e volontario, è un fenomeno accessorio all’azione, ineluttabile.

• L’incremento dell’efficienza è proporzionale al numero dell’esperienza e alla loro vicinanza.

• L’interruzione dell’esercizio non determina la scomparsa o una diminuzione significativa dell’abilità.

• Il successo spontaneo tende a produrre disponibilità a ripetere in generale, disponibilità verso l’azione.

» Stella, 2010

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Efficienza di un atto

• Elevato grado di precisione

• Basso impegno attentivo

• Velocità di esecuzione

• Mantenimento di uno standard di risposta elevato

» Stella,2010

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L’apprendimento procedurale

• Migliora la prestazione

• Riduce lo sforzo

• Consente di inserire l’atto in un contesto più

complesso

• Incapsulamento dell’attività

– Può essere condotta per un tempo prolungato

– Non è facilmente influenzata da interferenze esterne » Stella,2010

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Requisiti per l’apprendimento P.

• Efficienza del sistema che realizza la funzione

• Adeguatezza degli stimoli

• Frequenza dell’attività (allenamento)

Stella,2010

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Apprendimento esplicito e procedurale

• ESPLICITO

– Sensibile allo sforzo volontario

– E’ sensibile alle conoscenze pregresse

– E’ sensibile all’intensità della frequenza

– Si dimentica facilmente

– Utilizza prevalentemente la memoria episodica e semantica

– C’è consapevolezza

• IMPLICITO

– Non è sensibile allo sforzo volontario, il miglioramento è accessorio all’azione

– Non è sensibile alle conoscenze pregresse

– E’ sensibile alla frequenza e alla vicinanza del training

– E’ poco sensibile all’interruzione dell’esercizio

– Utilizza la memoria procedurale

– Non c’è consapevolezza

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Disabilità dell’apprendimento procedurale

• L’incremento atteso di efficienza non si manifesta, nonostante ripetuta esposizione agli stimoli – Non è il risultato automatico all’esposizione agli stimoli, non è accessorio all’azione.

• Comportamenti osservabili – L’esperienza non viene accumulata – L’allenamento non sortisce l’effetto atteso – Il soggetto sembra sempre essere di fronte ad una nuova esperienza

• La prestazione non è standard, ma si presenta in modo incostante, occasionale,

• Richiede uno sforzo attentivo volontario, non vi è visibile riduzione dell’attenzione impiegata nell’attività,

• Il raggiungimento dello standard prestazionale richiede tempi molto lunghi e non sempre viene raggiunto.

• L’insuccesso genera frustrazione e tendenza all’evitamento dell’attività Stella,2010

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Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico

Legge 170, 8 ottobre 2010

Art. 1.

(Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia)

• 1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi

specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di capacità

cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una

limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

• 2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una

difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella

correttezza e nella rapidità della lettura.

3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si manifesta

in difficoltà nella realizzazione grafica.

4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si

manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con una

difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri.

6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o insieme.

7. Nell’interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell’evoluzione delle

conoscenze scientifiche in materia.

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Disturbi Specifici dell’Apprendimento

(definizione)

Difficoltà significativa* nell’acquisizione del controllo del codice scritto (lettura, scrittura, calcolo) che interferisce con il

funzionamento adattivo

in presenza di

Normodotazione intellettiva (>85)

Adeguate opportunità di apprendimento

in assenza di

disturbi neuromotori o sensoriali

disturbi psicopatologici (pre-esistenti)

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Disturbi non specifici dell’apprendimento

• Ritardo mentale

• Varie forme di deficit intellettivo

• Disturbi comportamentali e della condotta

• Disagio Scolastico da cause socio-familiari,

psicologiche, deprivazione etc.

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INDICATORI DI RISCHIO DSA scuola d’infanzia

• La prima osservazione sui bambini andrebbe fatta a partire dalla scuola dell'infanzia. Sono da osservare in particolare:

• Disturbo di linguaggio • Inadeguatezza nei giochi metafonologici • Difficoltà a memorizzare filastrocche • Difficoltà nella manualità fine • Goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe... • Denominazione difficoltosa • Storia familiare di dislessia.

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DIFFICOLTA’ DA OSSERVARE nella scuola primaria

Difficoltà a memorizzare sequenze ( mesi, giorni, ordine alfabetico,…)

♦ Difficoltà a copiare dalla lavagna ♦ Utilizzo difficoltoso dello spazio-pagina ♦ Lentezza nell’acquisizione del codice alfabetico e della

corrispondenza grafema /fonema ♦ Scrittura speculare di grafemi e numeri ♦ Errori fonologici nella fase alfabetica della scrittura

(inversioni, sostituzioni, omissioni …) ♦ Difficoltà con i digrammi e trigrammi ♦ Lettura lenta con errori (salti di riga, ripetizione di riga,

confusione tra grafemi p/b/d; a/e/o; u/n; m/n)

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DIFFICOLTA’ DA OSSERVARE nella scuola primaria

Difficoltà di calcolo a mente entro il 10

♦ Lentezza ed errori nella enumerazione all’indietro da 20 a 0

♦ Difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri ad una cifra

♦ Difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche

♦ Difficoltà di attenzione

♦ Scarsa competenza metafonologica

♦ Difficoltà grafo-motorie

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Indici caratteristici dei DSA che si rilevano nell’età della scuola secondaria

►lettura lenta, incerta, non sempre corretta; ►comprensione del testo inadeguata a causa del rapido insorgere dell’affaticamento

e per la confusione fra parole simili per forma o contenuto; ►presenza di molti errori in produzione, di tipo fonologico, ortografico e morfologico

- grammaticale. Alla dislessia spesso sono associati altri disturbi tipici: ►lateralizzazione incerta, ►difficoltà nella ricezione e memoria uditiva, ►difficoltà nella memoria di lavoro, ►difficoltà nella percezione globale, ►difficoltà di seriazione ►problemi d’automatizzazione ►comprensione orale laboriosa.

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Legge 170, 8 ottobre 2010

Art. 3.

(Diagnosi)

• 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati

dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla

scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare

la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale

possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a

legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture

accreditate.

• 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano

persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.

3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare,

previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad

individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui

all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di

DSA.

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Esami necessari per la diagnosi • Valutazione neuropsichiatrica

• Valutazione psicologica e psicopatologica

• Valutazione della presenza o assenza di deficit sensoriali

• Valutazione neuropsicologica con prove standardizzate per:

– Efficienza intellettiva

– Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano

– Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole

– Scrittura nella componente di dettato ortografico

– Calcolo nella componente di calcolo scritto e calcolo a mente, lettura e scrittura di numeri

– (Comprensione della lettura)

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Norm.

ADHD

Atten

Depr

Dist

Ans

DOP

Dcon

Altro

DISTRIBUZIONE dei DISTURBI PSICOPATOLOGICI nei DSA

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Legge 170, 8 ottobre 2010

Art. 3.

(Diagnosi)

• 1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati

dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla

scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare

la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale

possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a

legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture

accreditate.

• 2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano

persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.

3. È compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia, attivare,

previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad

individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui

all’articolo 7, comma 1. L’esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di

DSA.

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LINEE GUIDA

6. CHI FA CHE COSA

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OMS “Innovative care for Chronic Conditions (2002)”: ottimale gestione condizioni croniche

• DSA = PERISTENTI → fattore potenziale di vulnerabilità •

• Persona/famiglia

• P. sistema sanitario P. Comunità (scuola)

• L’assistenza ad ogni condizione cronica è più efficace se i

protagonisti della triade indicata si muovono sullo sfondo di concezioni culturali comuni

• (Ciro Rugerini, intervento Panel di aggiornamento Consensus Conference DSA, Bologna, maggio 2010)