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Pubblicità Le mani nel “concime” “Dobbiamo renderci conto che un albero senza radici crolla e noi stiamo perdendo proprio queste radici... L’albero ha poi bisogno di acqua e concime. Bisogna dunque molte volte anche sporcarsi le mani e io me le sporco!”. (Ugo Cancelli, consigliere comunale plrt a Lugano, presidente di Besso Pulita!, nonché consulente fisso delle cliniche Sant’Anna e Ars Medica per la gestione della comunicazione sui media, intervista su LaRegione, 25.03.2017). Hai voluto la bicicletta? “Sono passati tanti anni da quando sul mio triciclo rosso guardavo con fiducia al futuro. Oggi raggiungo i 40...” (il ministro Norman Gobbi posta su Facebook un tenero ricordo d’infanzia, 23.03). Però, dai, da piccolo era carino. Ci rivedremo a Filippi “Si tratta chiaramente di una manifestazione di insubordinazione per nulla meritevole di plauso” (l’appello del Caffé per la libertà di stampa viene criticato in una lettera ospitata su Corriere del Ticino e Giornale del Popolo, 24.03). Nella prossima pìstola, chiederanno un fiero plotone d’esecuzione. Le buone idee orfane “L’idea di unire la sinistra è buona e infatti l’avevo proposta io stesso al congresso e già circolava prima” (il presidente del Ps Igor Righini sulla proposta del Forum Alternativo di unire le forze radicali, LaRegione, 23.03). Qualcosa sfugge nel ragionamento. L’idea è buona perché l’ha avuta lui o perché era già fritta nell’aria? Anche la pista ha parlato “I giocatori hanno veramente voluto dirsi delle cose tra di loro, che spero siano importanti e di cui vedremo il risultato nelle prossime partite” (il presidente dell’Hcap Filippo Lombardi cerca di motivare la squadra dopo le sconfitte col Friborgo, Rsi, 23.03). Giocare con le parole. Tutti da Dadò, paga lui “Che cosa vuol dire ristrettezze? Beh, che ad esempio se invito un relatore ad una serata e poi lo porto a cena, assai spesso tocca a me offrirla” (il presidente del Ppd Fiorenzo Dadò chiede soldi ai simpatizzanti del partito, LaRegione, 24.03). Appena eletto, a gennaio, aveva detto: “Non vi offro una vacanza alle Maldive”. Dadò ristretto. di STEFANO PIANCA A priti cielo Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) Anno XIX • Numero 12 In edicola Fr. 2.- / € 1,85 9 7 7 1 6 6 0 9 6 8 9 0 0 1 2 GAA 6600 LOCARNO –– N. 12 www.caffecarlito.ch 1965-2015 anni Settimanale di attualità, politica, cultura e sport Non c’è democrazia senza una stampa libera 26 marzo 2017 caffe.ch | [email protected] | 091 756 24 00 Un limite esiste. Un limite alla durezza d’animo tradotta in lessico politico. Un limi- te alla politica che della solidarietà fa stra- me. E talvolta anche dei più elementari di- ritti se appena si individua la possibilità di bastonare gli stranieri. Frontalieri, dimoran- ti, domiciliati o pro- fughi che siano. Nei giorni scorsi si è incrinato quel cerchio di silente ac- cettazione di atteg- giamenti e decisioni che da tempo va oltre il “politicamente corretto”. C’è stata una rea- zione di quella che era definita società civile. Un gruppo di cittadini, associazioni, gente insomma - gente, come la retorica le- ghista della prima ora la definiva -, ha alzato la testa contro la politica xenofoba (si badi, xenofoba non razzista). Una politica incar- nata dal ministro leghista Norman Gobbi e da quanti stanno superando confini “politi- camente corretti”. C’è stato un colpo di reni della coscien- za collettiva. Una rea- zione trasversale ad una politica di chiu- sura che rischia di creare seri problemi all’economia locale e alla cultura civile del Paese. Forse la “narra- zione” politica di Gobbi ha perso di efficacia. Forse è rimasta prigio- niera di se stessa. Mentre la coscienza col- lettiva, chissà?!, non è più rattrappita sotto la crosta di paure che le ha spalmato addos- so il populismo delle nuove destre. E l’inca- pacità di reazione delle nuove sinistre. I 60 anni dell’Europa Ventisette nazioni per rilanciare l’Ue ALLE PAGINE 6 e 7 buona domenica Il racconto e i documenti in esclusiva che spiegano come il Cantone gestiva gli alloggi per i profughi L’INCHIESTA STEFANO PIANCA e MAURO SPIGNESI ALLE PAGINE 3, 20 e 21 “Vi svelo il business sulla pelle SMARTREPORTAGE “Noi migranti viviamo come prigionieri” ROBERTO ALAJMO e EMMA DANTE A PAGINA 19 “Vi spieghiamo perché... li abbiamo messi a nudo” Il produttore Roberto Alajmo e la regista Emma Dante rivendicano paternità, oneri e onori di “Bestie di scena”, lo spettacolo volutamente più scandaloso della stagione teatrale del Lac di Lugano, che ha suscitato po- lemiche per il nudo integrale dei suoi quattordici attori. degli asilanti” Le intenzioni erano buone, ma poi si sono perse per strada. Così, per capire come il Cantone ha gesti- to negli ultimi anni il problema dell’alloggio dei richiedenti l’asilo bisogna tornare a fine 2013. Quan- do con le casse pubbliche in profon- do rosso, Bellinzona decide che oc- corre risparmiare anche sui soldi versati agli esercizi pubblici che ospitavano i profughi. E allora a fronte di una diminuzione della “retta” per straniero, il Cantone si impegnò a garantire l’85% dei posti letto alle 7 pensioni. Una promessa tradita, racconta un gerente, che lancia accuse su presunti favoriti- smi nell’assegnazione dei mandati. Sono liberi di muoversi. Eppure dicono di vivere “come in una pri- gione”. I migranti ospitati nei centri d’accoglienza parlano della loro nuova vita, che per molti è ancora legata a quella dei Paesi d’origine. Il filo che lega le due realtà è il telefo- nino e il wi-fi per dialogare con pa- renti e amici. Ecco, allora, che la re- te è essenzale per non sentirsi ap- punto “in prigione”. Ma con lo smartphone, come ha fatto il Caffè, si può anche narrare la realtà, come un racconto di vita quotidiana. COLLOQUIO SULLO SPETTACOLO PIÙ “OSCENO” LA REALTÀ VISTA DAL TELEFONINO LIBERO D’AGOSTINO A PAGINA 14 Fiducia a Lugano Airport dopo veleni e polemiche Piena fiducia alla direzione e al consiglio di ammi- nistrazione di Lugano Airport. E indicazioni operative per migliorare il clima di lavoro nello scalo di Agno. Sono i risultati dell’audit commissionato dal munici- pio di Lugano sulla situazione interna. Un rapporto che dovrebbe porre fine alle polemiche e ai veleni che rischiano di pregiudicare il rilancio dello scalo. IN ANTEPRIMA I RISULTATI DELL’AUDIT SU AGNO Ti-Press Ti-Press

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Le mani nel “concime”“Dobbiamo renderci conto cheun albero senza radici crolla enoi stiamo perdendo proprioqueste radici... L’albero ha poibisogno di acqua e concime.Bisogna dunque molte volteanche sporcarsi le mani e io mele sporco!”. (Ugo Cancelli,consigliere comunale plrt aLugano, presidente di BessoPulita!, nonché consulente fissodelle cliniche Sant’Anna e ArsMedica per la gestione dellacomunicazione sui media,intervista su LaRegione,25.03.2017).

Hai voluto la bicicletta?“Sono passati tanti anni daquando sul mio triciclo rossoguardavo con fiducia al futuro.Oggi raggiungo i 40...” (il ministro Norman Gobbiposta su Facebook un teneroricordo d’infanzia, 23.03). Però, dai, da piccolo era carino.

Ci rivedremo a Filippi“Si tratta chiaramente di unamanifestazione diinsubordinazione per nullameritevole di plauso” (l’appellodel Caffé per la libertà distampa viene criticato in unalettera ospitata su Corriere delTicino e Giornale del Popolo,24.03). Nella prossima pìstola,chiederanno un fiero plotoned’esecuzione.

Le buone idee orfane“L’idea di unire la sinistra èbuona e infatti l’avevo propostaio stesso al congresso e giàcircolava prima” (il presidentedel Ps Igor Righini sullaproposta del Forum Alternativodi unire le forze radicali,LaRegione, 23.03). Qualcosasfugge nel ragionamento.L’idea è buona perché l’haavuta lui o perché era già frittanell’aria?

Anche la pista ha parlato“I giocatori hanno veramentevoluto dirsi delle cose tra diloro, che spero siano importantie di cui vedremo il risultatonelle prossime partite” (il presidente dell’Hcap FilippoLombardi cerca di motivare lasquadra dopo le sconfitte colFriborgo, Rsi, 23.03). Giocare con le parole.

Tutti da Dadò, paga lui“Che cosa vuol direristrettezze? Beh, che adesempio se invito un relatoread una serata e poi lo porto acena, assai spesso tocca a meoffrirla” (il presidente del PpdFiorenzo Dadò chiede soldi aisimpatizzanti del partito,LaRegione, 24.03). Appenaeletto, a gennaio, aveva detto:“Non vi offro una vacanza alleMaldive”. Dadò ristretto.

di STEFANO PIANCA

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Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85) Anno XIX • Numero 12In edicola Fr. 2.- / € 1,859

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www.caffecarlito.ch

1965-2015anni

Settimanale di attualità, politica,cultura e sport

Non c’è democrazia senza una stampa libera

26 marzo 2017

caffe.ch | [email protected] | 091 756 24 00

Un limite esiste. Un limite alla durezzad’animo tradotta in lessico politico. Un limi-te alla politica che della solidarietà fa stra-me. E talvolta anche dei più elementari di-ritti se appena si individua la possibilità dibastonare gli stranieri.Frontalieri, dimoran-ti, domiciliati o pro-fughi che siano.

Nei giorni scorsisi è incrinato quelcerchio di silente ac-cettazione di atteg-giamenti e decisioniche da tempo va oltre il“politicamente corretto”. C’è stata una rea-zione di quella che era definita società civile.

Un gruppo di cittadini, associazioni,gente insomma - gente, come la retorica le-ghista della prima ora la definiva -, ha alzatola testa contro la politica xenofoba (si badi,

xenofoba non razzista). Una politica incar-nata dal ministro leghista Norman Gobbi eda quanti stanno superando confini “politi-camente corretti”.

C’è stato un colpo di reni della coscien-za collettiva. Una rea-

zione trasversale aduna politica di chiu-sura che rischia dicreare seri problemiall’economia localee alla cultura civiledel Paese.

Forse la “narra-zione” politica di Gobbi

ha perso di efficacia. Forse è rimasta prigio-niera di se stessa. Mentre la coscienza col-lettiva, chissà?!, non è più rattrappita sottola crosta di paure che le ha spalmato addos-so il populismo delle nuove destre. E l’inca-pacità di reazione delle nuove sinistre.

I 60 anni dell’EuropaVentisette nazioni per rilanciare l’Ue ALLE PAGINE 6 e 7

buonadomenica

Il racconto e i documenti in esclusiva che spiegano come il Cantone gestiva gli alloggi per i profughiL’INCHIESTA

STEFANO PIANCA e MAURO SPIGNESI ALLE PAGINE 3, 20 e 21

“Vi sveloil businesssulla pelle

SMARTREPORTAGE

“Noi migranti viviamo come prigionieri”

ROBERTO ALAJMO e EMMA DANTE A PAGINA 19

“Vi spieghiamo perché...li abbiamo messi a nudo”

Il produttore Roberto Alajmo e la regista EmmaDante rivendicano paternità, oneri e onori di “Bestie discena”, lo spettacolo volutamente più scandaloso dellastagione teatrale del Lac di Lugano, che ha suscitato po-lemiche per il nudo integrale dei suoi quattordici attori.

degli asilanti”Le intenzioni erano buone, ma

poi si sono perse per strada. Così,per capire come il Cantone ha gesti-to negli ultimi anni il problemadell’alloggio dei richiedenti l’asilobisogna tornare a fine 2013. Quan-do con le casse pubbliche in profon-do rosso, Bellinzona decide che oc-corre risparmiare anche sui soldi

versati agli esercizi pubblici cheospitavano i profughi. E allora afronte di una diminuzione della“retta” per straniero, il Cantone siimpegnò a garantire l’85% dei postiletto alle 7 pensioni. Una promessatradita, racconta un gerente, chelancia accuse su presunti favoriti-smi nell’assegnazione dei mandati.

Sono liberi di muoversi. Eppuredicono di vivere “come in una pri-gione”. I migranti ospitati nei centrid’accoglienza parlano della loronuova vita, che per molti è ancoralegata a quella dei Paesi d’origine. Ilfilo che lega le due realtà è il telefo-

nino e il wi-fi per dialogare con pa-renti e amici. Ecco, allora, che la re-te è essenzale per non sentirsi ap-punto “in prigione”. Ma con losmartphone, come ha fatto il Caffè,si può anche narrare la realtà, comeun racconto di vita quotidiana.

COLLOQUIO SULLO SPETTACOLO PIÙ “OSCENO”LA REALTÀ VISTA DAL TELEFONINO

LIBERO D’AGOSTINO A PAGINA 14

Fiducia a Lugano Airportdopo veleni e polemiche

Piena fiducia alla direzione e al consiglio di ammi-nistrazione di Lugano Airport. E indicazioni operativeper migliorare il clima di lavoro nello scalo di Agno.Sono i risultati dell’audit commissionato dal munici-pio di Lugano sulla situazione interna. Un rapportoche dovrebbe porre fine alle polemiche e ai veleni cherischiano di pregiudicare il rilancio dello scalo.

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