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di Massafra di Massafra laVoce laVoce SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA ANNO VII - NUMERO 322 10 NOVEMBRE 2012 - EURO 1,50 SESTA USCITA All’interno: quattro schede-ricette da collezionare IMPRENDITORI OGGI Francesco Resta, professione macellaio “Cultore della carne” Juventus Club Massafra dedicato al Pinturicchio BCC MASSAFRA Giornata mondiale del risparmio ASSEGNATI I PREMI DEL SECONDO CONCORSO “ALUNNO DELL’ANNO” Primarie del Centrosinistra: si vota il 25 novembre Miccolis (Pd): «Il parco Madre Teresa di Calcutta deve essere aperto» IMPRENDITORI OGGI Francesco Resta, professione macellaio “Cultore della carne” Primarie del Centrosinistra: si vota il 25 novembre Miccolis (Pd): «Il parco Madre Teresa di Calcutta deve essere aperto» BCC MASSAFRA Giornata mondiale del risparmio ASSEGNATI I PREMI DEL SECONDO CONCORSO “ALUNNO DELL’ANNO”

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di Massafradi MassafralaVocelaVoceSETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIASETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA TEBAIDE D’ITALIA

ANNO VII - NUMERO 32210 NOVEMBRE 2012 - EURO 1,50

SESTA USCITAAll’interno:quattro schede-ricetteda collezionare

IMPRENDITORI OGGIFrancesco Resta,professione macellaio

“Cultore della carne”

Juventus ClubMassafradedicatoal Pinturicchio

BCC MASSAFRAGiornata mondiale del risparmioASSEGNATI I PREMI DELSECONDO CONCORSO“ALUNNO DELL’ANNO”

Primarie del Centrosinistra:si vota il 25 novembre

Miccolis (Pd): «Il parco Madre Teresadi Calcutta deve essere aperto»

IMPRENDITORI OGGIFrancesco Resta,professione macellaio

“Cultore della carne”Primarie del Centrosinistra:si vota il 25 novembre

Miccolis (Pd): «Il parco Madre Teresadi Calcutta deve essere aperto»

BCC MASSAFRAGiornata mondiale del risparmioASSEGNATI I PREMI DELSECONDO CONCORSO“ALUNNO DELL’ANNO”

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La Voce di Massafra n. 322del 10 novembre 2012Chiuso in Redazione alle ore23,00 di giovedì 8 novembre 2012Gli articoli pervenuti e nonpubblicati verranno editati suiprossimi numeri.

L’editorialeGiovanni MATICHECCHIA

Lettera aperta al direttore delDipartimento di prevenzione dellaAsl, dott. Michele Conversano

Dubbi sulla capacità di curare le malattie da parte dellasanità tarantina li abbiamo un po’ tutti. Non è per caso chela gente davanti al minimo dubbio sulla propria salute va inagenzia viaggi a fare un biglietto per il treno. Cominciamoinvece ad avere buone certezze sulla determinazione dellaAsl tarantina nel minacciare la salute dei massafresi. Ilpercorso sin qui adottato sembra limpido. Niente presidisanitari ospedalieri e permessi a go-go per aziendeinquinanti. E non ci si venga a dire che la Asl di Taranto hail problema delle liste di attesa. Nelle concessioni sanitarie-amministrative è più celere dei fulmini lanciati da Zeus. Macom’è questa faccenda, dott. Conversano? A Taranto lei fal’ambientalista-rassicuratore e a quindici chilometri didistanza i suoi collaboratori fanno i terroristi della salute.Rifiuti, monnezza, acque di risulta dalle discariche, scarti dimacelleria, fanghi, tutto, e ancora di più in materia diminacce alla salute dei massafresi. Va bene, non è comeper il Comune, il Dipartimento di prevenzione non hal’obbligo di rendere pubblici e spiegare i provvedimentiamministrativi adottati ma vorremmo capire su quali criterimedico scientifici fonda la licenza a far danno alla salutedella gente. Perché converrà con me che un inceneritorenon è propriamente un concentrato di vitamine associato auna boccata di ossigeno. Ma non contenti i suoi collaboratorivorrebbero raddoppiare e poi triplicare e quindi quadruplicarequesto opificio dispensatore di sostanze inquinanti. Ma qualemedicina hanno studiato i suoi collaboratori? Con chi siconsultano prima di emettere un giudizio di così rilevante

gravità? Non ci dica che un funzionario sanitario è dominuse signore incontrastato e incontrollato. In materia diinquinamento avete le idee chiare o ognuno va per contosuo? Deve essere proprio un libro di medicina particolarequello che hanno studiato i suoi collaboratori perché quellidell’Arpa hanno un altro tipo di libro. Ma in materia diambiente avete una linea comune Dipartimento e Arpa,oppure ognuno ha in mente un’idea sua propria di ambientee di salute? Lei pensa di poter venire a Massafra a spiegarequesti incomprensibili comportamenti? La Voce sarà benlieta di accoglierla in un confortevole luogo dove potràincontrare i cittadini di Massafra. Certo è nebulosa la materiaambientale, pensi che al Comune di Massafra il sindaco nonviene neanche informato dei permessi che distribuiscono apiene mani i suoi collaboratori. L’obbligo di informare icittadini? Quisquiglie! Se non è informato il primo cittadinofigurarsi se i funzionari possono perdere tempo a informarela povera massaia, il povero contadino, lo studentello chepensa a come marinare la scuola. Che ne capiscono loro diurbanistica, di problemi ambientali, di permessi a costruiree raddoppiare aziende. Sono materie per tecnici! Noiconfidiamo sulla capacità degli amministratori di Massafradi risolvere sollecitamente queste problematiche. Nonvorremmo che anche in questo caso abbia ad intervenire, susollecitazione di qualche cittadino dalla salute compromessao di qualche associazione, la magistratura tarantina chedimostra di avere le idee molto più chiare di medici,amministratori e tecnici in tema di salute della gente.

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BCC MASSAFRA Giornata mondiale del risparmioASSEGNATI I PREMI DEL SECONDOCONCORSO “ALUNNO DELL’ANNO”In occasione dell’88esima giornata mondiale del risparmio,la Banca di Credito Cooperativo di Massafra, ha organizzato,lo scorso 31ottobre, presso l’Appia Palace Hotel, il convegnosu “Il risparmio-fattore di ricchezza e crescita” ed haassegnato ben sette diplomi – borse di studio nell’ambitodel “Secondo concorso Alunno dell’Anno”.«E’ una giornata quella del risparmio molto importante perchéi giovani possano apprendere ed incamerare quella che è “lacultura del risparmio” e quanto questa sia fondamentale peril loro futuro e per l’economia tutta - ha dichiarato il presidentedella Banca di Credito Cooperativo, Giuseppe Cavallo – Lasituazione locale non è delle più felici. Il risparmio a Massafraè calato di oltre 3 punti percentuali. Ed è un dato significativo.Le famiglie attingono al risparmio per la spese corrente. Senon ci fosse stato risparmio oggi la situazione sarebbe ancorapiù grave. I giovani con le mani bucate? Non è così. Fra igiovani c’è una certa virtù sul risparmio. I giovani sono moltiattivi e molto bravi. La BCC Massafra ha molti prodottifinanziari per incentivare il risparmio. Base di partenza, però,è sempre il deposito bancario».«Anche quest’anno abbiamo organizzato il premio “Alunnodell’Anno”, un bando di concorso fortemente voluto dalConsiglio di Amministrazione della Banca per premiare glialunni delle scuole medie e superiori che si sonomaggiormente distinti. Il convegno ha l’obiettivo ditrasmettere ai ragazzi il valore del risparmio, una ricchezzafondamentale per la crescita dell’economia, perché attraversoil risparmio noi intermediari finanziari finanziamo investimentiche produrranno altra ricchezza - ha sottolineato AlbinoMaggi, direttore generale della BCC Massafra - E’ importante,sin da piccoli, imparare la cultura del risparmio; ed è proprioin un momento difficile come questo, di crisi economica,che si guarda al risparmio. Non è facile per le famiglie, oggi,risparmiare, ma i giovani devono essere attenti al loro futuro.

Un risparmio non solo monetario ma anche nell’uso dellecose».Hanno relazionato il presidente onorario della BCC Massafra,prof. Cosimo Damiano Fonseca, sul tema “La scuola qualeelemento di sviluppo economico”, e il prof. Antonio Dell’Atti,professore ordinario di Economia degli IntermediariFinanziari e Tecnica Bancaria dell’Università di Bari su“Risparmio quale fattore di crescita e di ricchezza”.«Il tema è molto coerente con la vocazione della Banca diCredito. Il risparmio è fondamentale per l’economia di unaregione, di una nazione. Favorire il risparmio è un’attivitànobile per una banca - ha argomentato il prof. AntonioDell’Atti - La crisi ha coinvolto anche i risparmiatori, oggi ècambiata la modalità di risparmio, si guarda a titoli di debitopubblico. Oggi si fa pochissimo per i giovani, per il lavoro.Una volta le banche chiedevano l’elenco dei laureati per leassunzioni. Adesso non più. La BCC di Massafra guarda aigiovani, li stimola con questo piccolo premio, a studiare eda formarsi. Ed è meritevole tutto questo».A seguire sono intervenuti alcuni consiglieri della Banca edi Presidi delle Scuole partecipanti. Infine c’è stata lacerimonia di consegna dei premi. Questi gli alunni dell’annopremiati dalla Banca con degli assegni – borse di studio ediploma “Alunno dell’Anno”: Maggi Aurora - Alunno speciale2011/2012 (Scuola Media ALESSANDRO MANZONI); MoreaFrancesca (premio socio - Scuola Media NICCOLO’ ANDRIA);Ricci Salvatore (Istituto Tecnico Agrario Statale C.MONDELLI); Borreggine Angelo (Istituto Tecnico IndustrialeStatale E. AMALDI); Fanelli Daniele (Liceo Statale D. DERUGGIERI); Salinaro Anna (Istituto d’Arte V. CALO’); PerriniCarmela (Istituto Tecnico Statale G.M. SFORZA).

Antonio Dellisanti

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la voce di massafrasabato 10 novembre 2012 5Cronache massafresi

Antiche parole massafresi :“ ‘u chiascion’e “ (il lenzuolo) - “ ‘u vugghji’e” (l’acqua che bolle)

In tema di inceneritore, il consigliere comunale MaurizioBaccaro ha diffuso, in data 7 novembre, il seguentecomunicato. Dopo le sconvolgenti dichiarazioni del SindacoTamburrano che ha sostenuto di non conoscere “le carte” equindi non sapere che nel Comune di Massafra sonostati proposti altri due nuovi impianti di smaltimentoe incenerimento di rifiuti liquidi e fanghi, riteniamosia il caso di informarlo di alcune cose: che il Comune da luiamministrato ha già assegnato le aree (Det. del 28.02.2012)ed ha già espresso i primi pareri favorevoli (Det. del17.08.2012); che il progetto di cui “non ha visto le carte” èsottoposto a procedura di V.I.A. alla quale partecipa ancheil Comune di Massafra che è tenuto, tra l’altro, per Legge(d.lgs. n. 4 del 16/1/08 – int.152/06 e 241/90) ad affiggereavviso sul proprio Albo Pretorio e a rendere disponibilepresso i propri uffici, tutto il materiale riguardante i progettiaffinché i cittadini possano prenderne visione; che gliimpianti in questione occuperebbero una superficie di circa16.000 m/2 nell’area PIP del Comune di Massafra etratterebbero centinaia di m/3 al giorno di rifiuti liquidi efanghi provenienti da discariche. Escludendo che il Sindacopossa mentire così spudoratamente ai suoi cittadini evolendo credere nella sua buona fede, esprimiamo la nostrasolidarietà nei suoi confronti perché evidentemente non è

LETTERA ALLA REDAZIONELiceo De Ruggieri di Massafra:il problema dell’insufficienza della auleAncora una volta ci troviamo davanti al pressapochismo deinostri amministratori che spendono i soldi pubblici per creareuna struttura (necessaria) ma che si rileva inufficente per ibisogni della scuola e degli alunni che continueranno adessere divisi come è stato fino a ieri ma con una strutturavecchia ed obsoleta. Secondo alcuni amici si sapeva giàdall’inizio che la nuova scuola con sarebbe bastata, e se ciòfosse vero, sarebbe ancora più grave.A chi ha posto il problema con l’articolo pubblicato sulla“Voce” dico ma voi dove eravate quando lo stato maggiorelocale e provinciale del P.D. partecipava alla posa dela primapietra del liceo sostenendo che con questa nuova opera idisagi per gli alunni per il personale docente e non docentesarebbero stati risolti e come mai i nostri rappresentati cheavevano il potere di controllare quell’opera (e mi riferisco aiconsiglieri comunali e provinciali) non si sono accorti che lanuova scuola i disagi non li avrebbe eliminati, ma per comestanno evolvendo le cose, addirittura finirà per aggravarli.Forse è arrivato il momento che qualcuno, con un pizzico dionestà intellettuale uscisse allo scoperto e spiegasse allapopolazione di Massafra ed in particolare alle 600 e passafamiglie che hanno i figli iscritti al De Ruggieri il perchè diquello che si sta verificando e le reali responsabilità evitantosterili ed inutili polemiche politiche che portano poi i cittadinia pentirsi amaramente di aver votato i propriorappresentanti.

Enzo Stellaccio

capace di accorgersi di quello che accade nel suo Comune enella sua Amministrazione. Tuttavia, immaginiamo che aquesto punto i cittadini di Massafra, come noi, si pongonouna domanda: può un Sindaco che non si accorgedell’esistenza di due progetti di trattamento e smaltimentorifiuti di tale portata e dimensioni, ricadenti nel suo Comune,continuare a rappresentarli e garantirli? Noi riteniamo di noe quindi invitiamo il Sindaco a trarre le conseguenze dallesue stesse dichiarazioni e rassegnare le dimissioni. Ancorauna volta dobbiamo ringraziare un gruppo di cittadini che,pur non essendo loro gli amministratori di questa Città, hannoassolto a quello che è un dovere, innanzitutto morale, peruna Amministrazione e cioè quello di informare i cittadini,prima di decidere. Senza la presenza e l’attivismo dei cittadiniche si sono costituiti in comitato, probabilmente questa Cittàavrebbe già il primato del secondo e del terzo inceneritore,assieme alle “colline di rifiuti” che evidentemente sono unsimbolo rivendicabile da larga parte della sua classe politicae dirigente. Informiamo inoltre, i cittadini e la stampa chevenerdì 9/11 durante la seduta pomeridiana del ConsiglioComunale il Sindaco risponderà alla ns interpellanza sulparere favorevole concesso al raddoppio dell’inceneritoresenza prima discuterne in consiglio.

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“Il pubblico” - privato o associazione - può richiedere le informazioniambientali alle autorità che le detengono. Può anche parteciparealle procedure decisionali su progetti e programmi che hanno unimpatto ambientale. Così come può ricorrere alla giustizia contro gliatti e le omissioni dei privati e delle pubbliche autorità che violano lenorme di diritto ambientale. Questi sono i tre pilastri dellaConvenzione di Aarhus - “Convenzione sull’accesso alle informazioni,la partecipazione dei cittadini e l’accesso alla giustizia in materiaambientale” - firmata nella cittadina danese di Aarhus nel 1998,entrata in vigore nel 2001. (…)In generale la Convenzione rappresenta uno strumento internazionaledi fondamentale rilevanza per la sensibilizzazione e il coinvolgimentodella società civile sulle tematiche ambientali. Si fonda sullaconvinzione che una diffusa conoscenza dei dati ambientali, unaconcreta partecipazione ai processi decisionali consentono dimigliorare le qualità delle decisioni delle autorità, ne rafforzanol’efficacia, contribuiscono a sensibilizzare il pubblico alle tematicheambientali e gli consento di esprimere le proprie preoccupazionipermettendo alle autorità di tenerne adeguatamente conto. Ma iltutto deve essere garantito, previsto, attuato, attuabile e accessibile.Innanzi tutto la convenzione deve essere “tradotta” a livello nazionale,ancor prima a livello comunitario. Il che è avvenuto. In Europa condiverse direttive e regolamenti, in Italia con altrettante normative(spesso di recepimento di quelle europee). Ma c’è anche la necessitàdi prevedere l’effettiva attuazione degli strumenti sanciti nellanormativa all’interno dello Stato. Per quanto riguarda il primo pilastro,concernente il diritto all’informazione ambientale si può dire che

l’ordinamento italiano abbia percorso i tempi anticipando quelloche poi sarebbe stato sancito a livello sopranazionale. In particolarecon la prima disciplina organica e generale in materia di accesso aidocumenti amministrativi e successivamente con il Dlgs 195/2005.Il diritto di accesso alle informazioni ambientali è soltanto citatonell’ambito del così detto Codice ambientale o Testo univocoambientale. L’articolo 3 sexies del Dlgs 152/2006 (il testo originarionon citava incomprensibilmente l’accesso alle informazioniambientali; lacuna poi colmata dal D.lgs 4/2008), si limita a fornireuna formulazione molto sintetica del principio. Si dice che “chiunquesenza dover essere tenuto a dimostrare la sussistenza di un interessegiuridicamente rilevante” può accedere alle informazioni sullo statodell’ambiente e del paesaggio, ma non si dice che il soggettorichiedente non è neanche tenuto a “dichiararlo” (come, invece,puntualizza correttamente l’art. 3, comma 1, del Dlgs. 195/2005).Pensare, però che il testo ambientale dovrebbe raccogliere lanormativa di settore nell’intenzione - si dice - di razionalizzare esemplificare la normativa ambientale rendendola più coerente perassicurare maggior certezza del diritto. Il secondo pilastro dellaconvenzione di Aarhus relativo alla partecipazione del pubblico aiprocessi decisionali in materia ambientale, è garantito in Italia dallenorme relative alle valutazioni ambientali (Via e Vas contenute nelDlgs 152/2006) che impongono di informare la popolazione medianeanche la pubblicazione di veri e propri avvisi sui quotidiani. Perquanto riguarda, invece il terzo pilastro della Convenzione ossial’accesso alla giustizia in materia ambientale si possono individuarenell’ordinamento italiano strumenti di carattere generale (ad esempioquello contenuto nel codice civile all’articolo 844 o nel codice penaleall’articolo 674) e quelli di carattere speciale. Questi ultimi possonoessere rintracciate sempre nel Dlgs 152/2006 e in particolare nelledisposizioni in “materia di tutela risarcitoria contro i danniall’ambiente”. Potremmo dire che il nostro ordinamento offre, almenosul piano formale diversi strumenti di accesso alla giustizia in materiaambientale. Il dubbio è se tali strumenti rendano efficace ed effettivol’accesso alla giustizia sia in caso di negazione all’accesso alleinformazioni ambientali o alla partecipazione alle decisioni, siaquando venga violata la normativa ambientale. Sotto il profilo delladell’effettività, per cause ormai endemiche del sistema della giustiziaitaliana, sembrano disattese le disposizioni della Convenzione cheimpongo agli Stati ratificanti l’introduzione di rimedi “adeguati edeffettivi”, di procedure “obiettive, eque, rapide e non eccessivamenteonerose e a ridurre gli ostacoli finanziari o altri ostacoli all’accessoalla giustizia”. Sicuramente molto di più si potrebbe fare rispettoalle informazioni al pubblico circa i dati ambientali e circa la possibilitàdi promuovere procedimenti di natura amministrativa ogiurisprudenziale anche contro atti che violano il diritto. L’autoritàpubblica ha il dovere - direttamente connesso con la trasparenzadell’attività amministrativa - di rendere disponibile l’informazioneambientale detenuta a chiunque ne faccia richiesta. (Che non sempreè così facile ottenere da parte dei cittadini a conoscenza del lorodiritto). (…) L’articolo 309 del DLgs 152/2006 prevede che, nonsolo le Regioni, le province autonome e gli enti locali, ma anche gliassociati, le persone fisiche o giuridiche “che sono o potrebberoessere colpite dal danno ambientale o che vantino un interesselegittimante la partecipazione al procedimento relativo all’adozionedelle misure di precauzione, di prevenzione o di ripristino previstedalla parte sesta del presente decreto possono presentare al Ministrodell’Ambiente e della tutela del territorio, depositandolo presso lePrefetture - Uffici territoriali del Governo, denunce e osservazioni,corredate da documenti ed informazioni, concernenti qualsiasi casodi danno ambientale e chiedere l’intervento statale a tuteladell’ambiente a norma della parte sesta del presente decreto”. Eprevede inoltre che “Le organizzazioni non governative chepromuovono la protezione dell’ambiente, di cui all’articolo 13 dellalegge 8 luglio 1986 n. 349, sono riconosciute titolari dell’interessead agire”.da “La convenzione di Aarhus e l’accesso alla giustizia inmateria ambientale”, a cura di Tanzi Attila, Fasoli Elena, IapichinoLucrezia, Cedam editore, 2011

Sull’accesso alle informazioni,la partecipazione dei cittadinie l’accesso alla giustizia inmateria ambientale

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C’è una soluzione per uscire dalla crisi?ECONOMICAMENTE - 24 | La rubrica de “La Voce” per capire l’economia

Gent.mo Raffaele Rescina,sottopongo al tuo giudizio di giornalista economico, alcunemie considerazioni sulla soluzione dell’attuale crisi economica.Il Governo ha tre modi per finanziare il deficit di bilancio. Ilprimo è prendere a prestito del denaro dal pubblico, il secondoè utilizzare parte delle riserve in valuta estera dalla bancacentrale, il terzo è la creazione di base monetaria. Ma ce nesarebbe un quarto che per motivi politici non viene mai usato:quello di ridurre il deficit stesso. Siccome il secondo e ilterzo sono di competenza della BCE, il Governo non puòfarlo. Non può farlo neanche la BCE perchè entrambifarebbero aumentare l’inflazione . Rimane il primo: prenderea prestito dal pubblico nazionale e internazionale e il quarto:ridurre il deficit tagliando la spesa. Il prendere a prestitonon è una garanzia per il futuro, per gli investirori a lungoandare il rischio varrebbe di più della speculazione. Inoltre ilprogressivo aumento degli interessi favorirebbe i paesi delNord perchè possono diminuire (come ha già fatto laGermania dove il parlamento ha votato la legge per unaulteriore riduzione del deficit di bilancio che ne rallental’economia e quindi la ripresa per tutta l’area euro). Ci rimanesolo il quarto fatto di sacrifici che possono durare anchetren’anni. Come ne usciamo? Gli economisti di Sinistra (ilpremio nobile Krugman) dice che l’unica soluzione è quellache i paesi del nord Europa accettino un aumento di inflazionecon la quale rinegoziare i debiti dei paesi del sud Europa(Italia, Spagna Portogallo e Grecia). Altri economisti di Destraconsigliano specialmente in Spagna (per evitare una corsaagli sportelli), una rinegoziazione concordata del debito, cioèrestituire una percentuale del debito.

Salvatore Cantoro

Risolvere la crisi economica è certamente possibile in diversemaniere e, purtroppo, nessuna può essere considerata“indolore”. In tutti i casi infatti qualcuno dovrà fare deisacrifici o sul fronte reddito (in termini di riduzione del potered’acquisto) o sul fronte patrimonio (in termini di riduzionedei propri crediti e quindi del suo valore). Fondamentalmentequesto è quanto sta già accadendo in Italia: l’aumento delletasse e la svalutazione del patrimonio pubblico e privatosono sia la causa che l’effetto di tutti gli interventi delloStato, con la conseguenza che si alimenta un pericolosocircolo vizioso che porta sempre più in basso.In realtà, a mio avviso, dalla crisi si può uscire in duemaniere: facendo investimenti pubblici (che farebberoripartire anche gli investimenti privati) e mediante un sistemasocialmente equo di rivisitazione delle regole e dei diritti ditutti che possa rendere il nostro sistema economicorealmente competitivo a livello globale. Una precisazionevale a proposito di investimenti pubblici: sarebbero inefficacise gestiti e realizzati alla “vecchia maniera”: devono essereimpediti in ogni maniera “distrazioni e sottrazioni varie”.Un discorso a parte poi vale per l’Italia che a livellointernazionale dovrebbe prodigarsi maggiormente non soloper promuovere ma, soprattutto, per proteggere il Made inItaly da imitazioni e truffe varie.Un processo lungo che non può prescindere da un completorinnovamento della classe politica; attenzione, però, perchéquesto rinnovamento non può essere solo il punto dipartenza, ma soprattutto il punto di arrivo di un profondorinnovamento del nostro senso civico e civile. Il politico èsolo espressione del suo elettorato.

Raffaele Rescina

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«Ora basta. La città non può più attendere. Il parco MadreTeresa di Calcutta deve essere aperto».Questo il monito lanciato dal consigliere comunale VitoMiccolis sulla incresciosa situazione dell’apertura del parcocittadino localizzato ad est della zona Belvedere.«Oramai è da anni che l’amministrazione comunale dicentrodestra promette di renderlo fruibile. Vi sono quasitre ettari di verde che meritano di essere utilizzati daimassafresi. Nell’agosto del 2005 la giunta Tamburranoapprovò lavori per circa un milione di euro per la suasistemazione. In delibera vi era scritto a chiare lettere che ilparco doveva essere riconsegnato alla città in un anno. Il19 giugno del 2010 alle ore 9,30 fu anche organizzato unsopraluogo con la presenza di tutti gli assessori, deicapigruppo di maggioranza e di opposizione, dei componentidella Consulta delle Associazioni e dell’ispettore onorariodella Soprintendenza Archeologica, l’ avv. Giulio Mastrangelo.

Quest’estate l’assessore Cerbino annunciò alla stampa cheavrebbe portato in giunta la discussone dell’apertura delparco. La realtà è che il parco è chiuso e mai un massafreseha potuto visitarlo. Il vero tesoro di tale parco urbano non èdato solo dal il polmone verde costituito dalle centinaia dialberi di pino o dalla testimonianza storica delle attivitàartigianali e manuali di cavazione della pietra, ma soprattuttodalla presenza, quasi al centro di esso, di una grotticella chepresenta sulle tre pareti interne una lunga iscrizionemessapica. Nel sopraluogo del 19 giugno del 2010 l’ispettoreMastrangelo, evidenziò che tale bene archeologico e culturaleè così importante perché dimostra che gli insediamentirupestri nel nostro territorio non risalgono al Medioevo masono molto più antichi; si scavavano grotte anche in epocaclassica. Inoltre secondo lo storico locale l’iscrizione in essacontenuta dimostra che il nostro territorio era abitato, ancorprima dell’arrivo dei Greci, da un popolo indigeno che eraletterato e che ci ha lasciato in questa grotta la tracciaindelebile del grado di civiltà da esso raggiunto».L’iscrizione anche se non ancora decifrata del tutto, parla diuna certa Auxo Melis (sacerdotessa?) che edificò (un sacello?)per la dea Vesta. Questo tesoro non può continuare a esserechiuso dietro una recinzione. Massafra ha bisogno del Parcourbano.«Nel sopraluogo del 2010 gli amministratori comunalievidenziarono che erano stati salvati o piantati diversi alberidi pino, era stato risanato e livellato il terreno, con la messain sicurezza della parti scoscese e la realizzazione di comodisentieri di visita. Inoltre era anche stato realizzato il relativoimpianto di illuminazione. Orbene il parco urbano deve essereaperto - conclude Miccolis - La citt è pronta a mobilitarsi».

Miccolis (Pd) incalza l’Amministrazione sull’opera pubblica incompiuta

«Il parco Madre Teresa di Calcutta deve essere aperto»

Per la scelta del candidato comune alla Presidenza delConsiglio alle elezioni politiche del 2013, PD, SEL, e PSIpromuovono primarie aperte alle cittadine e ai cittadini chesi riconoscono nei contenuti della “Carta d’intenti per l’ItaliaBene Comune”.Per votare è necessario sottoscrivere l’Appello “Italia.BeneComune” e iscriversi all’Albo degli elettori. A Massafra èpossibile farlo dal 4 novembre. Il centrosinistracongiuntamente ha scelto quale sede unica Corso Roma,82 (sede PD) tutti i giorni dalle 17,00 alle 21,00. Il sabatoe la domenica anche di mattina dalle 10,00 alle 13,00.All’atto dell’iscrizione, dopo aver versato un contributodi 2 euro, si riceve i l certificato di elettore delcentrosinistra.«Possono partecipare alle Primarie tutte le elettrici e glielettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge ecoloro che compiono 18 anni entro il 25 Novembre,i cittadini europei residenti in Italia e i cittadini di altripaesi in possesso di regolare permesso di soggiorno ecarta d’identità informano dalla segreteria dei Democratici- Si vota il 25 novembre dalle 8 alle 20 e l’eventualeballottaggio sarà il 2 dicembre e si voterà sempre dalle 8

alle 20. Per poter votare è necessario presentare undocumento di identità ed il certificato elettorale dellecoalizione del centrosinistra. Il luogo è ancora da definire.Le primarie sono un passaggio essenziale per fondare sullapiù larga partecipazione democratica la candidatura delcentrosinistra al governo dell’Italia e, insieme, unostrumento utile per promuovere la riscossa democratica ecivica del Paese. Le elettrici e gli elettori che parteciperannoalle primarie si assumeranno perciò una dupliceresponsabilità: scegliere il candidato più rappresentativo eunificante alla guida del Governo e contribuire attivamenteal successo del centrosinistra alle prossime elezionipolitiche».

Primarie del Centrosinistra: si vota il 25 novembre

PensieropositivoChi possiede la verità suprema ?Se descrivo il paesaggio che mi si presenta dalla vetta di unamontagna è ben diverso da quello descritto da chi lo vede,invece, a valle. Ma a chi dei due dare torto o ragione ? Ilpaesaggio è quello e la descrizione dipende dai punti diosservazione. Come faccio, allora, in tutta coscienza a dar tortoa chi descrive una verità che non combacia con la mia? (Giddì)

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Cronache regionalia cura di Giovanni Matichecchia

Il Consigliere regionale Michele Mazzarano ha diffusoun comunicato stampa circa l’accorpamento delleprovince di Taranto e Brindisi. “L’iniziativa degliamministratori di Brindisi sul riordino delle Province è subdolae tardiva. Le loro recenti prese di posizione, tese ariconsiderare l’accorpamento con Taranto in favore della superprovincia del Salento, suonano come tentativo diintraprendere scorciatoie per aggirare quanto stabilito nelDecreto del Governo che ha tenuto conto del dibattito e delledeliberazioni che dalla Puglia sono pervenute a Roma. Alcunirappresentanti delle istituzioni brindisine sembrano più mossida un infondato timore di annessione che da un orientamentostrategico teso a valorizzare le potenzialità della nuovaprovincia di Taranto e Brindisi. La nuova provincia rispondea tutti i criteri e i parametri definiti dal Governo e si predisponead una nuova capacità di programmazione e di sviluppo delterritorio legato ad una crescita di entrambi i territori. Leaffinità infrastrutturali, la presenza di due porti (diversi ecompatibili per vocazione e funzione), la presenza di dueaeroporti (uno passeggeri, l’altro cargo), la presenza di polid’eccellenza di rango nazionale, ne fanno un territorio digrande prospettiva strategica. La comune vocazione turisticalegata alla Valle d’Itria segna la possibilità di uscire dallemonocolture del carbone e dell’acciaio e disegnare un ideadi sviluppo turistico legato alle tradizioni e al paesaggio. Leassonanze del tessuto produttivo e persino le criticità postindustriali possono diventare una leva formidabile nel grandesforzo necessario a coniugare diritto al lavoro e diritto allasalute. Noi rappresentanti istituzionali di Taranto, senzaalcuna distinzione politica e partitica, abbiamo dimostrato

unità e assoluta convergenza nel portare avanti questa idea.Ora vogliamo rafforzare la nostra iniziativa e contrastarecon grande determinazione ogni surrettizio tentativo di farsaltare quanto stabilito dal Consiglio regionale e dall’ultimoDecreto Legge del Governo”.

Diffusa dal presidente della Consulta regionalefemminile Annamaria Carbonelli e della portavoce delComitato promotore 50/50, Magda Terrevoli, una nota sullaparità di genere nelle prossime elezioni: La legge sulladoppia preferenza in Puglia segna la differenza. Questamattina in settima Commissione si sono delineate duepolitiche diverse. C’eravamo noi che, forti di una raccolta di30.000 firme chiedevamo che la Regione Puglia facesseproprio un principio: quello che le donne insieme agli uominidevono essere in tutti luoghi in cui si decide. Nulla di piùchiedevamo, che fosse applicato un principio costituzionaleesplicitato dall’art.3 e dal 51 della Costituzione Italiana. Nonchiedevamo corsie preferenziali o scorciatoie, nessuna quotama la parità. Dall’altra parte uomini che hanno ascoltato,tentando di trasformare un atto democratico in lotta politica.Alla fine ha prevalso la legge. La commissione non potevatrattenere in giacenza la proposta di legge per più di 3 mesied i tempi erano scaduti. Quindi colti in fallo hanno dovutovelocemente istruirla e inviarla all’Ufficio di presidenzaperché la inserisca all’ordine del giorno del Consiglioregionale. Lì dovranno votarla, ma soprattutto metterci lafaccia, in Commissione tutti si sono dichiarati favorevoli.Vedremo! L’immagine di una Puglia che non vota un principioCostituzionale non sarà, dovesse accadere, un bel vedere.

Approvato in Consiglio regionale il disegno di leggesul tema delle rinnovabili. Si tratta di una iniziativalegislativa che prevede l’istituzione dell’anagrafe degliimpianti eolici e fotovoltaici “soprattutto al fine di predisporreun adeguato strumento di contrasto alle eventuali infiltrazionidel crimine organizzato, sicuramente allettato dalla enormetorta derivante dalla parossistica espansione di questosettore”. La Puglia, secondo i presentatori della legge guidala classifica relativa per numero e per potenza di impiantieolici, oltre alla potenza di impianti solari. “ma vi è ancheun altro rischio intollerabile: lo scempio paesaggistico enaturalistico, uno sfregio probabilmente irreparabile alfantastico territorio pugliese”. Su questo tema l’assessoreal ramo è stato chiaro. La Regione ha già legiferato su questamateria, una legge concertata, che ha visto anche ilconfronto costruttivo con le Procure e che comprende giàal suo interno l’anagrafe degli impianti e l’archivio delleimprese. Fra l’altro, l’assessore ha comunicato allaCommissione che il governo ha osservato la legge e cheproprio il tema dell’anagrafe degli impianti e dell’archiviodelle imprese costituisce, fra gli altri, un punto da discutere.Il governo nella fattispecie obietta che sarebbe necessarioper l’istituzione di questi organismi una norma specifica perla copertura finanziaria. Il presidente della quintaCommissione consegnerà ai consiglieri commissari leosservazioni del governo nazionale e l’argomento saràtrattato per i dovuti approfondimenti nella prossima seduta.

La misurazione del benessere equo e sostenibile(b.e.s.)” è stato il tema dibattuto nel corso dell’incontroche ha avuto luogo nell’Aula del Consiglio regionale dellaPuglia. Si tratta di un progetto nato da un’iniziativa del Cnele dell’Istat che si inquadra nel dibattito internazionale sulcosiddetto “superamento del Pil” stimolato dalla convinzione

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Cronache del tempo che fu(Archivio Fernando Ladiana)

Come eravamo…(Fototeca Fernando Ladiana)

Con l’inizio di novembre si diffonde nell’aria, a Massafra, un“profumo” di Carnevale. Nei vari siti dei carristi c’è giàfermento. I bozzetti sono pronti o stanno per essere definiti.Quello di quest’anno dovrebbe essere il Carnevale diallontanamento dalla crisi. O di permanenza nella crisi. Inun caso e nell’altro abbiamo bisogno di un break di serenità,di allegria, e perché no di sana follia come solo il nostroCarnevale sa regalare.

Lucia Palmisano

Quando si parla di “Museo della città” si fa generalmenteriferimento ad una struttura espositiva documentariacon i segni, le tracce e i simboli della storia urbana esociale dell’abitato e della comunità sociale nei limitiristretti della sua circoscrizione. E’ evidente che laconservazione e l’esposizione dei materiali relativi sonoconsiderate in uno spirito prevalentementecampanilistico, episodico e di limitato interesse fruitivo.Secondo Antonello Negri, esperto museologo-nonostantel’ingenuità e le forzature riscontrabili nell’impiantoorganizzativo, questo genere di musei riescono araccontare la lineare evoluzione della città, ma nonriescono ad organizzare i diversi e talvolta contrastantiapporti intrecciati nella storia della comunità urbana,continuamente percorsa da influenze esterne, specienella realtà della civiltà tecnologica, nel suo svilupporispetto a quella contadina, tipica delle nostre comunità.Talvolta il rapporto con il territorio può essere piùcomplesso con conflittualità tra la città-sede dl Museo ei l territorio circostante. Emergono in praticaatteggiamenti difensivi a protezione di materiali diinteresse museale con timore di dispersione delle proprieidentità culturali. Ed ecco la necessità di aprirsi a tuttala realtà del territorio, attraverso una globalevalorizzazione sociale. “ … ed allora, il problema direalizzare un museo della città collegato al territorio ponein maniera particolarmente chiara la necessità diguardare a un museo di idee e non più e soltanto ad unmuseo di cose. Ciò coincide con l’ipotesi museale fondatasulla custodia, la tutela e l’archiviazione non solo dioggetti, ma anche di elaborazione di percorsi ideali epiù storicamente sociali. In questa nuova dimensione ilmuseo viene a perdere la sua vocazione tradizionale dicontenitore di materiali originali per svilupparsi epotenziarsi con un compito divulgativo, didattico,didascalico e formativo. Sicchè diviene occasione estrumento di cultura per capire la realtà del passato pergiustificare il presente e proiettarsi nel futuro”. SecondoSabatino Moscati non serve più continuare a considerarei Musei come Tombe del passato, su cui portano i fiorisolo gli appassionati del passato stesso. Il continuoafflusso di nuovi materiali, l’incessante evolversi dellatecnica espositiva, la crescente partecipazione delpubblico alle mostre e alle visite guidate indicano senzaombra di dubbio che il Museo è oggi uno strumento vivoe efficace di partecipazione della massa alla cultura, edunque già una funzione sociale primaria. In pratical’eredità del passato, ricevuta dai padri, deve esseresempre di nuovo acquisita alla nostra coscienza perpossederla. Il bisogno di rinnovata riacquisizionedell’eredità dei padri è fortemente sentito anche a livellopopolare. Per appagarlo, dunque, il Museo può offrireuno dei momenti di vita e degli spazi di tempo libero piùidonei attraverso un tipo di divulgazione scientifica chesia altamente qualificata e guidatamente accessibile.Fernando Ladiana (a cura di Lucia Palmisano).

che i parametri sui quali valutare il progresso di una societànon debbano essere solo di carattere economico, ma anchesociale e ambientale, corredati da misure di diseguaglianzae sostenibilità. Il Comitato di indirizzo sulla misura delprogresso della società italiana, composto da rappresentanzedelle parti sociali e della società civile (imprenditori, sindacati,associazioni, varie, medici, ambientalisti e Consulta regionalefemminile della Puglia, Lazio e Piemonte), ha identificatododici dimensioni di benessere rilevanti per il nostro Paese:ambiente, salute, benessere economico, istituzione eformazione, lavoro e conciliazione tempi di vita, relazionisociali, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio epatrimonio culturale, ricerca e innovazione, qualità dei servizie politica e istituzioni.

’I Tratturi e le vie Francigene – Patrimoni dellaPuglia’ è il tema a cui è dedicata la IV edizione della Festadel Vino Novello, organizzata da Sviluppo e Lavoro con ilpatrocinio dell’Ufficio Parco Tratturi della Regione Puglia,che ha preso il via venerdì 9 novembre alle ore 10,00, pressola Cantina Cooperativa Risveglio Agricolo di Brindisi, eterminerà domenica 11 novembre”. “I tratturi pugliesirappresentano un importante patrimonio storico,archeologico, culturale da promuovere e valorizzare per losviluppo economico, rurale e turistico della nostra Regione.In seconda commissione consiliare è iniziato un importantepercorso legislativo di valorizzazione della rete tratturalepugliese con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni,dell’ANCI e dell’UPI, che vuole mettere a punto un testounico che la regolamenti. Da qui nasce, dunque, l’idea didedicare la tre giorni della tradizionale Festa del Vino Novelloai Tratturi e alle Vie Francigene, che promuovono percorsistorici, rurali e agricoli, rivolti a creare un flusso turisticoalternativo a quello balneare, limitato alla stagione estiva.

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LA CULTURADELLA CORRESPONSABILITÀA SCUOLA E NELLA SOCIETA’Il carburante che consentea persone comuni di raggiungererisultati non comuni

di Maria Grazia Palmisano docente dell’I.C. “San G. Bosco”

Nell’Istituto Comprensivo “San G.Bosco” di Massafra, l’a.s.2012/2013 inizia all’insegna delle novità positive. La “ScuolaPossibile” mette in campo tutte le sue forze e ricchezze peressere pioniere sul territorio nell’azione di coinvolgimentodi tutti i suoi partner, dalle famiglie all’amministrazionecomunale, dalle associazioni alle aziende che operano sulterritorio e che “incontrano” l’Istituto.Una proposta lanciata alle famiglie il primo giorno di scuolasi è trasformata in un vero e proprio momento disocializzazione, condivisione e confronto tra genitori epersonale della scuola.L’iniziativa “Fai più bella la tua scuola” ha raggiunto l’apicelo scorso martedì 16 ottobre, quando in un momentoassembleare la DS, dott. ssa Grazia Castelli, il Sindaco dellacittà, dott. Martino Tamburrano, l’Assessore all’Istruzione,dott. ssa Giancarla Zaccaro, l’Assessore alle Politiche

Anno della Fede nella Diocesi di Castellaneta con una seriedi importantissimi incontri, guidati da S.E. il Vescovo Mons.Pietro Maria Fragnelli, il primo dei quali sarà affrontato ilprossimo 22 novembre dal prof. mons. Cosimo DamianoFonseca (nella foto).L’ impegno della Delegazione diCastellaneta dell’Ordine Equestre delSanto Sepolcro nell’Anno della Fede,ufficializzato dal delegato di CastellanetaGr. Uff. dott. Michele Recchia, siconcretizza, infatti, in quattroappuntamenti.“Sentinella, quanto resta della notte?”.È la citazione del profeta Isaia cheDossetti, sacerdote e protagonista dellastoria italiana del ‘900, utilizzò in uncelebre discorso richiamando allanecessità di riconoscere con umiltà chesi è nella notte – la notte delle coscienze,la notte della comunità – e che soloattraverso questa profonda consapevolezza si può uscire dallanotte.Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissutae pregata, e riflettere sullo stesso atto con cui si crede èl’impegno che nell’Anno della Fede il Santo Padre affida atutti i credenti soprattutto in un momento di profondocambiamento come quello che l’umanità sta vivendo.Nel discorso d’apertura Benedetto XVI parla delladesertificazione spirituale degli ultimi decenni e l’Anno dellaFede vuole proporsi proprio come «un pellegrinaggio neideserti del mondo contemporaneo». E nel deserto, haevidenziato il Papa, “c’è bisogno soprattutto di persone difede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso laTerra promessa”.La Delegazione di Castellaneta dell’Ordine del Santo Sepolcroha fatto suo questo impegno e si propone di approfondire itemi più cari al Santo Padre, di condividere il proprio camminodi fede con il mondo laico impegnato nella Chiesa e di aprirea coloro che, pur fuori dalla vita ecclesiale, sono alla ricercadi Dio.L’Anno della Fede, indetto da Sua Santità nel 50° anniversariodel Concilio Vaticano II, è fortemente impregnato di segniche evocano i lavori del Concilio e l’insegnamento conciliaresarà al centro di questi quattro incontri guidati da S.E. ilVescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli presso il CentroPastorale Lumen Gentium di Castellaneta.“Lettura storico culturale del Concilio Vaticano II” conriflessioni e approfondimenti sui documenti conciliari, è iltema del appuntamento (giovedì 22 novembre, alle ore18.00) che sarà affrontato dal prof. mons. Cosimo DamianoFonseca..Il secondo appuntamento si terrà il 21 febbraio 2013 eprevede un confronto-incontro con i rappresentanti locali noncattolici sul tema «Dialogo con le altre confessioni nella realtà

locale», una aspirazione manifestata da Papa Giovanni XXIIIsin dall’annuncio del Concilio il 25 gennaio 1959 verso laricerca dell’unità con le altre Chiese cristiane.Nel terzo incontro del 18 aprile 2013 sarà affrontato il tema

della «Vocazione dei laici alla santità dalVaticano II ad oggi». Il caso Dossetti, illaico divenuto sacerdote. La suapartecipazione al la resistenza, i lcontributo alla scrittura della CartaCostituzionale, la partecipazione attiva alConcilio Vaticano II, la vocazione alla vitamonastica lo rendono senza dubbio unpersonaggio di primo piano sia dal puntodi vista politico che spirituale e religioso.Il quarto e ultimo appuntamento. quellodel 16 maggio 2013, si propone diapprofondire il «Dibattito fede, società epolitica in Italia dal Vaticano II ad ogginel solco di don Sturzo». La figura di donSturzo, anche se precedente al Concilio,

è l’esempio dello scomodo uomo di fede impegnato nelsociale e nella politica. Per informazioni: Tel. 099.8446286.Oppure rivolgersi al collega Franco Gigante, cell.320.9732857. (N.B.)

Il tema del primo appuntamento sarà affrontato dal prof. Fonseca

Anno della Fede nella Diocesi di Castellaneta

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Produttive, Raffaele Gentile, alla presenza dei genitori deglialunni che hanno materialmente contribuito alla tinteggiaturae alla pulizia dell’intero plesso sito in Via Padre Abatangeloinsieme ai docenti e ai collaboratori scolastici, hannoevidenziato l’importanza e il valore aggiunto che la presenzadelle famiglie ha nelle attività strettamente legate alla scuolaper una sana crescita dei propri figli.I genitori sono diventati modelli positivi da seguire: lemaniche rimboccate, le mani tese, pronte ad accogliere elavorare, i sorrisi goliardici, il materiale diviso e condivisoha generato nei cittadini massafresi, genitori degli alunni,un senso di appartenenza e partecipazione alla cosa pubblica.La scuola ci appartiene, c’è un legame forte con il plessoche per cinque anni di vita è proprio come una secondacasa. È necessario prendersene cura perché l’ambiente incui si lavora, si impara e si cresce sia sempre accogliente.La voce dell’azione costruttiva di quelle famiglie presenti èstata più forte ed efficace di qualsiasi critica distruttiva! Un’altra novità, poi, è stata la presentazione del “Patto diCorresponsabilità Territoriale”, un vero e proprio contrattoformativo che da qualche anno ha legato famiglie e docentia perseguire insieme gli obiettivi educativi per il successoscolastico di ogni singolo alunno e che da quest’annocoinvolge anche l’amministrazione comunale e tutte leassociazioni partner sul territorio. Si tratta di un documentoimportante, che per la prima volta mette in evidenza ilcontratto educativo fra scuola, famiglia e territorio ed ilcoinvolgimento e la condivisione di tutti nella progettualità

e nella realizzazione delle migliori opportunità di crescitaper i bambini. Al centro di tutto ci sono gli alunni ai qualitutti i firmatari sono chiamati a guardare prioritariamente ead offrire loro le migliori condizioni e opportunità per unacrescita sana. È stato un momento forte quello della letturadel patto: ogni parte firmataria, volontariamente, ha datovoce agli articoli del patto e infine, ognuno ha sceltoliberamente di accettarlo, condividerlo e renderlo vivo eattuale nella quotidianità. Al termine della serata, in unmomento informale di festa, i genitori gratificati perl’attenzione, hanno dato forza all’evento concretizzando lapropria volontà a tener fede agli impegni assunti nell’ambitodel patto di Corresponsabilità. C’era davvero aria di festa.Lo spirito conviviale e goliardico già manifestato nei momentidi lavoro ha continuato ad aleggiare tra i partecipanti.Ci si augura che questa calda atmosfera di corresponsabilitàe condivisione possa “contagiare” quei “tiepidi” che il grandePiero Romei collocava in una sorta di limbo e che la mentalitàorganizzativa dell’Istituto Comprensivo “San G.Bosco” miraa far entrare nella propria “rete”…coinvolgente.

FARMACIE DI TURNOSabato 10 novembreSASSO - piazza GaribaldiSACCOIA - via C. ScaranoDomenica 11 novembreCARANO - corso Italia

“Il monumento ai Caduti e la Celebrazione del 4 Novembresono un monito, più che una affermazione”.Così il vicesindaco Antonio Viesti, domenica scorsa, 4novembre, in una piazza gremita, nonostante la giornatafestiva, ha chiuso il suo intervento, pronunciato in occasionedella Festa dell’Unità Nazionale – Giornata delle ForzeArmate. Il corteo cittadino, dopo essersi formato presso lacasa comunale ed aver percorso Corso Italia, è giunto inPiazza Vittorio Emanuele per la deposizione di una coronadi alloro al Monumento ai Caduti. Erano presenti: ilcomandante della Stazione Carabinieri Antonio Petrocca; ilcomandante la Polizia Municipale Egidio Zingarelli,l’Associazione Carabinieri, una folta rappresentanza deivolontari della Croce Rossa Italiana, la Sezione Combattentie Reduci, la Sezione Invalidi e Mutilati di Guerra, l’ANMIL,l’ARVM Protezione Civile di Massafra, il Gruppo MASCI,autorità civili e militari, folte rappresentanze di alunniaccompagnati da docenti degli istituti comprensivi “A.Manzoni” e “S.G. Bosco”; i dirigenti scolastici Stefano Mildae Marcella Battafarano, docenti dell’istituto comprensivo “G.Pascoli” e dell’Istituto “C. Mondelli”.Il Vicario Foraneo, don Eugenio Fischetti, prima di impartirela benedizione alla corona di alloro e al monumento ai Caduti,ha sottolineato come sia alto il sacrificio di coloro che offronola propria vita per salvare quella degli altri e quanto onoremeritano coloro che persero la vita per l’Unità d’Italia.

4 NOVEMBRE Giornata delle Forze Armate

Celebrata la Festa dell’Unità Nazionale

Il vicesindaco Antonio Viesti ha affermato: “La giornatadedicata alle Forze Armate è occasione per ricordare icostruttori di pace e di libertà. Sono tanti i nostri giovaniche, con il tricolore stampato sul petto, continuano adimmolare la loro vita nel corso delle missioni di pace. Soloqualche giorno fa, l’Italia ha contato il suo cinquantaduesimosoldato di pace, caduto per la pace. In ogni terra straniera ilgiudizio è, ed è stato, solo unanime: italiani, brava gente.Ma in questi momenti ci sono stellette costrette, in mododiscutibile, in terra straniera. Mi riferisco ai due Marò, nostriconterranei, che, a causa di autorità sorde, non riesconoancora a ritornare in patria. A loro va il nostro pensiero,nella speranza di vederli congiungere quanto prima alle lorofamiglie, ai loro amici, al loro Comando”.

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la voce di massafrasabato 10 novembre 201216

Cinema Spadarodal 10 al 14 novembre / giovedì e venerdì CHIUSOSALA 1: Viva l’Italia!SALA 2: “Io e te”ORE 19,00 - 21,00

Istituto Comprensivo S. G. Bosco“LA SCUOLA CHE AMIAMO”- Mamma, abbiamo vinto il concorso! -, così esordisceAntonio martedì, 31 ottobre all’uscita da scuola.Dopo l’iniziativa “Fai più bella la tua scuola” promossa consuccesso dall’Istituto Comprensivo “San G. Bosco” edapprezzata dallo stesso Comune e dal sindaco in persona,dott. Martino Tamburrano, continua la proficua e strettacollaborazione tra scuola e famiglia, da sempre punto fortedell’ormai ex 3°Circolo che da quest’anno sta vedendo larealizzazione di un’ulteriore sfida: avere al proprio fianco,presente e agente, gli amministratori comunali e leassociazioni del territorio.E pensare che sono trascorsi davvero pochi giornidall’assemblea di classe, durante la quale noi genitoriabbiamo sottoscritto il PATTO DI CORRESPONSABILITA’,documento che esplicita ruoli, impegni e modalità dipartecipazione alla vita scolastica di alunni, genitori einsegnanti.“La scuola è davvero di tutti e tutti devono sentirla propria”,ripete il dirigente scolastico, dott.ssa Grazia Castelli, e con ilpassare degli anni, grazie soprattutto alla professionalità,all’amore e alla passione che gli insegnanti hanno econtinuano a diffondere attraverso i nostri figli sino araggiungere le nostre famiglie, nei genitori della classe IV Ddel plesso P. Abatangelo è germogliato, ormai da tempo, ilseme dell’appartenenza e della condivisione.È appena trascorsa l’ora di pranzo e il telefono di casa sembraimpazzito: le telefonate delle mamme si susseguono con ilsolo intento di partecipare con i nostri figli all’iniziativapromossa dall’associazione culturale LILLIPUT di Massafra,“Mamma mia che…zucca”, mentre Antonio è a pranzo daCarmine e Matilda è ancora a scuola. Il semplice ma chiarovolantino, che il giorno prima mio figlio mi aveva mostrato,invita tutte le mamme del plesso P. Abatangelo ad allietarela controversa, ma tanto amata da grandi e piccini per il suocarattere goliardico, festa di Halloween, decorando zuccheed utilizzando la polpa in dolci ed ogni genere di leccornie.Tutti a casa di Mary Rosa, alle ore 18.00!Amabile, imparagonabile e insostituibile rappresentante diclasse ormai da quattro anni! E così, le mamme della miticaIV D, armate di farina, zucchero, ricettari, zucche ancorapiene comprate al mercato settimanale, pennarelli ecartoncini colorati ed accompagnate dall’estro e dallacreatività dei nostri figli, si mettono all’opera!Sento già le urla festanti degli amici di Antonio mentre miavvicino all’uscio di casa D’Ambrosio: la IV D è al completo!La cucina appare come un vero e proprio calderone di idee:io sono ai fornelli con Annalisa, mamma di Michele, con Rosa,

mamma di Isabella e con la mamma di Emmanuele e mentrei primi profumi si diffondono nella casa, forse un folletto fasparire una tavoletta di cioccolato fondente: scherzettooo!È la golosona di Antonella che proprio non ha saputoresistere! C’è anche papà Mauro che svuota con disinvolturale zucche mentre Sonia, Paola e Rosa, la mamma diAnnamaria, osservano attentamente i bozzetti preparati dainostri bambini che, di tanto in tanto, abbandonano lacameretta e i giochi e si apprestano a dare suggerimentiper allestire il diorama. Ma c’è anche Giuseppe Palmisanoe la sorellina di Michele, Alessia, e Gianni, fratellino diAnnamaria, che dispensano suggerimenti circa la colorituradi una scatola! Papà Peppe e gli altri papà aspettano conpazienza il rientro delle mamme: sanno, però, che nonbisogna disturbarle con telefonate inutili sulla cena: questasera tocca a loro prepararla!Graditissima è, invece, quella della maestra CarmelaSimeone che al telefono, in viva voce, incoraggia la squadradella IV D. Così qualcuno di noi comincia quasi a pregustarela vittoria del giorno dopo, ma poi sorridiamo… abbiamogià vinto, ha vinto la squadra di via Mazzini!Ma, con la IV D, ha vinto anche quella comunità scolasticache non si arrende alla logica dei tagli, che non si fermadinanzi alla crisi che attanaglia ormai da tempo anche lefamiglie massafresi… La crisi si combatte a testa alta,orientando la bussola verso l’orizzonte dell’eccellenza.“…non importa se la nostra scuola non è perfetta…cerchiamo con tutte le nostre forze di cambiare quello chenon va, ma… non smettiamo mai di amare la nostra scuola!”- Quando studiavo io…, R. Vecchioni -

Una mamma della IV D Plesso Padre Abatangelo

“Il gioco: momento ludicopatologia” conferenzaorganizzata dalla sezione diMassafra della FIDAPA BPW

La sezione massafrese della FIDAPA BPW, in collaborazionecon l’Associazione “La Finestra” onlus e con il Patrocinio delComune di Massafra e della Consulta delle Associazioni,organizza, in memoria del dott. Salvatore De Rosa, Psicologodel Ser.T di Massafra, una conferenza sul tema “Il gioco:momento ludico èpatologia”.E’ questa la terza parte del progetto “Educazione e salute”,elaborato dal Dott. De Rosa e sviluppatosi negli anniprecedenti con gli alunni degli Istituti superiori di Massafra.L’incontro si svolgerà il 15 novembre alle ore 10.30 pressoil Teatro Comunale di Massafra.Relatori: sono la dott.ssa Cinzia Ariano, dirigente Ser.TMartina Franca – Massafra e la dott.ssa Daniela Tondo,psicoterapeuta. Parteciperanno gli studenti del LiceoScientifico De Ruggeri, dell’Istituto Tecnico Agrario “Mondelli”e dell’Istituto Tecnico Industriale “Amaldi”. Per informazioni:FIDAPA BPW – e.mail: [email protected]

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17la voce di massafrasabato 3 novembre 2012

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la voce di massafrasabato 10 novembre 201218

Eccoci al grande bivio, la scelta della scuola superiore dafrequentare il prossimo anno è imminente e, nel cortile dellascuola o per i corridoi, non c’è alunno di terza media chenon rivolga agli amici domande sibilline per ricevere pareriincoraggianti. Le risposte non sono sempre ben chiare: moltisono, infatti, i “non lo so ancora” o i “i miei non hanno ancoradeciso”. La scuola “Manzoni”, da anni ormai, ha pensato dicontribuire attivamente a fugare i dubbi dei suoi studenti edelle loro famiglie attraverso la seria e massiccia “operazioneOrientamento”, recentemente valutata d’eccellenza anchedagli osservatori INVALSI.Ma cerchiamo di capirne un po’ di più. Nell’ambito delleattività per l’Orientamento, abbiamo sentito la prof.ssa LetiziaBove, funzione strumentale, che da anni si occupa diaccompagnare i ragazzi nella loro difficile scelta.I giovani d’oggi hanno le idee sempre più confuse sul lorofuturo e sono in molti anche a non credere che per loro ci siaun futuro; così la scuola ha promosso una serie di iniziativevolte a chiarire, innanzitutto, quali sono le predisposizioni ele inclinazioni di ognuno attraverso la somministrazione diquestionari e di discussioni e dibattiti in classe con gliinsegnanti. La scena, in un secondo momento, si sposta adalcuni pomeriggi di novembre e gennaio; in vista dellepreiscrizioni di fine febbraio, infatti, la scuola “porta le scuolea scuola”: venerdì 9 novembre, gli alunni delle classi terzeed i loro genitori hanno avuto la possibilità di incontrare ireferenti delle scuole superiori di Massafra e di molte altre

dei Comuni della Provincia (Crispiano, Martina Franca,Castellaneta, Mottola, Taranto per citarne alcuni), ospitatiseparatamente nelle aule dell’Istituto per tutto il pomeriggio.Con la riforma degli indirizzi delle scuole superiori, infatti,molti sono i dubbi che affiorano nelle famiglie e tanta è lamescolanza di informazioni giunte dai media. In questegiornate offerte dalla “Manzoni”, dunque, oltre a riceverebrochure ed altro materiale pubblicitario, si potranno porredomande che portino a conoscere i percorsi formativi deivari Istituti e le opportunità lavorative offerte. Potrannoavviare, così, un vero ‘forum’ sulle ragioni di una scelta chepotrà condizionare il futuro dei loro ragazzi e schiarirsi ideeancora incerte.Nelle settimane successive gli alunni, e qui il quadro iniziadavvero a delinearsi, ci sarà la possibilità di effettuare dellevisite guidate in alcuni Istituti per vedere da vicino e toccarecon mano la realtà delle “superiori”: all’Istituto Agrario, peresempio, assisteranno ad alcuni esperimenti con l’insegnantedi Chimica o all’ Alberghiero assaggeranno alcuni stuzzichinipreparati dagli aspiranti cuochi o ancora al Commercialeconosceranno nuovi sistemi informatici di supporto allagestione aziendale.Tante interessanti attività, dunque, attendono i “licenziandi”della scuola “A.Manzoni”, offerte nella convinzione cheanticipare i tempi per una maggiore e capillare informazionepossa permettere loro di operare scelte serene e consapevoli.

Marina Del Mastro

QUALE LA MIA STRADA?ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO ALLA ‘MANZONI’

La CROCE ROSSA di Massafra celebrala “Giornata Mondiale del Diabete”

I volontari del soccorso ed i pionieri della Croce RossaItaliana, gruppo locale di Massafra, il prossimo 11novembre dalle ore 8.00 alle 12.30, in Piazza VittorioEmanuele, celebreranno la “Giornata Mondiale delDiabete”. L’evento, promosso dall’organizzazioneinternazionale IDF (International Diabetes Federetion),rappresenta la più grande campagna di informazione,sensibilizzazione e prevenzione di tale patologia. Nel nostroPaese, la celebrazione della GMD, che si svolgerà nelleprincipali piazze, è promossa dall’Associazione “Diabete Italia”e avrà come tema l’ “Educazione e la Prevenzione delDiabete”. Scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la

popolazione nei confronti di questa malattia che, negli ultimianni, si è diffusa in maniera allarmante anche fra i piùgiovani, per via degli stili di vita scorretti, ossiadell’alimentazione sbagliata, della scarsa attività fisica edell’aumento dei livelli di stress. Attraverso la divulgazionedi informazioni utili per la prevenzione e la cura del diabete,si vuole rendere edotta la gente circa le cause che possonodeterminarne l’insorgenza e sui possibili rimedi volti ascagionare il rischio di incorrere in serie complicanze ancorapiù gravi e finanche letali. Ad oggi, infatti, il diabetecostituisce una delle più frequenti cause di morte, tant’èche il Piano Sanitario Nazionale la definisce patologia“cronica” che necessita di maggiore attenzione.La CRI vi aspetta numerosi e…a stomaco vuoto!!!

ANTONELLA NOTARISTEFANO

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la voce di massafrasabato 10 novembre 2012 19

Il consumo dei diversi tipi di carne, il modo di utilizzo deidiversi tagli differiscono in modo sensibile da regione aregione, a causa di un fenomeno assai complesso, dainumerosi risvolti socio-economici. Dai dati ISTAT risulta chele risorse economiche destinate al cibo sono poco più del20% del reddito, contro il 43% degli anni 1960, e per quantariguarda la carne, dai dati risulta anche la diffusione di unapreferenza gastronomica che si rivolge soprattutto al “piattodi carne” di rapida preparazione, bistecca e fettina, perintenderci. Dai dati risulta infatti che il 95% della richiestaitaliana è rappresentata dai tagli cosiddetti pregiati del quartoposteriore e quindi del filetto, fettina, roastbeef. Di questoargomento ne abbiamo parlato con un “Cultore della carne”,Francesco Resta mastro macellaio da oltre vent’anni.«Sono entrato in macelleria come “garzone di bottega” nel1979. In quegli anni le famiglie mandavano i propri ragazzichi in macelleria, chi dal falegname, chi in officina, perimparare un mestiere. Dopo la scuola ed aver assolto aimiei compiti, i miei genitori – famiglia di contadini – mi“costringevano” ad andare a lavorare, per imparare unmestiere. Ed oggi sono grato ai miei genitori per quellascelta. A vent’anni, con mio fratello, abbiamo creduto inquesto lavoro, andando ad aprire la nostra macelleria inPalagiano. Ed è stato subito un esercizio commerciale diriferimento per l’intera comunità. Un anno fa mi sono messoin proprio, ho aperto qui a Massafra, in via del Santuario.Con me lavora mia moglie Gina e sono molto soddisfattodella mia clientela».Perché aprire una macelleria in via del Santuario, considerataimpropriamente via di periferia?«Ho scelto il quartiere nord di Massafra, perché, da pioniereho voluto dare il mio contributo alla crescita di questa zona.Qui ci abita un intero paese. Dopo di me si è aperta unafocacceria, si è rinnovato un bar, apriranno altri negozi.Bisogna crederci in questa che è una delle più belle zone diMassafra».La macelleria di paese oggi deve fare i conti con laconcorrenza spietata della grande distribuzione.«La macelleria di paese ha molti punti di vantaggio rispettoalla grande distribuzione. Innanzitutto l’accoglienza, ilsorriso, la consulenza che viene offerta al clienteconsumatore, rispetto al freddo impatto delle celle diraffreddamento con gli espositori della carne dei grandimagazzini. In macelleria c’è quel rapporto umano, familiare,come un tempo, c’è socialità. E poi la qualità che è al top inmacelleria.Le specialità di Francesco…«Ho molta fantasia in merito e quindi le specialità dellenostre carni sono tante che soddisfano ogni palato, anche ilpiù esigente. Tutto può essere personalizzato. Saccottinodi maiale agli spinaci, timballo di pollo già pronto in crostadi patata, focacce di carne e tante altre. Dal lunedì al sabato»L’origine delle carni...

«La tracciabilità delle carni è un obbligo di legge. Qui c’è labacheca che accerta la provenienza delle carni, degli animalimacellati».In macelleria vengono più donne che uomini a comprare lacarne. E da qui nasce la figura “mitizzata” del macellaio“virile”… basti pensare al film omonimo. Ma è vero chenell’immaginario femminile il macellaio è un “virtuoso”? Qualè il fascino del macellaio?«Questa è una domanda “hot”! Come dicevo c’è un contattoumano fra cliente ed esercente, c’è una certa familiarità. Ilmacellaio ascolta le richieste del cliente, della donna in questocaso, e formula i migliori tagli di carni. Ma per il resto è… unpuro luogo comune».Il commercio oggi a Massafra…«Anche a Massafra si sente fortemente la crisi. Io sono reduceda un cambio di paese come esercente. Ma posso pienamenteaffermare che il massafrese è più commerciale, rispetto allagente degli altri paesi, si sta muovendo bene e credo chesaprà superare questo difficile momento rimboccandosi lemaniche».E a tavola?«A tavola non deve mancare nulla. Dal buon bicchiere divino, agli affettati di qualità. Nella nostra macelleria tuttoquesto non manca, anzi invito tutto i lettori de “La Voce” avenirmi a trovare in via del Santuario per approfondire ilnostro discorso sulla “cultura della carne e della buonatavola”».

ANTONIO DELLISANTI

IMPRENDITORI OGGI Francesco Resta, professione macellaio

“Cultore della carne e della buona tavola”

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la voce di massafrasabato 10 novembre 201220

Nello splendido scenario della “Casa cava” di Matera (nelriquadro la location ricavata da un’antica abitazione nelquartiere Barisano-Sassi), la professoressa RossellaTagliente ha ritirato, lo scorso 28 ottobre, la menzionespeciale per l’opera letteraria “Viaggio nelle tradizionipopolari” (Antonio Dellisanti Editore) nell’ambito delpremio internazionale di arti letterarie “Thesaurus”indetto dal cenacolo “Altre voci”.Questa la motivazione della Giuria, sezione narrativaedita, presieduta da Marina Pratici:”Con sicurezza diimpostazione e chiara passione, Rossella Tagliente siaddentra in un patrimonio ricchissimo di tradizioni e dimemorie popolari. un viaggio di notevole interesse, cheè progetto di recupero di momenti, festosi e non, propridell’identità di un luogo. una narrazione piacevolissima,un volume prezioso che rende onore al proprio territorio”.

Menzione speciale per la prof.ssa Rossella Taglienteal Premio internazionale di arti letterarie “Thesaurus”“Viaggio nelle tradizioni popolari”:progetto di recupero delle identità culturali

Presente alla cerimonia anche l’editore Antonio Dellisantiche ha esposto ai numerosi poeti e letterati convenutinella città dei Sassi, oltre duecento provenienti da tuttaItalia, il catalogo della casa editrice massafrese.

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MASSAFRA

di Gianni e Daniela ScialpiCorso Roma, n. 181Massafra - tel. 099.885.42.64

Entra in OVS con una copia de“La Voce di Massafra”

Subito per te un simpatico omaggio!

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la voce di massafrasabato 10 novembre 201222

sabato10novembre

domenica11novembre

Meteo_Massafra

Il sindaco Martino Tamburrano, il presidente del ConsiglioComunale Giandomenico Pilolli, il vice sindaco Antonio Viesti,l’assessore alla Pubblica Istruzione Giancarla Zaccaro,l’assessore alla Cultura ed all’Associazionismo AntonioCerbino, il presidente dell’Accademia d’Arte Sanitaria di Romadott. Gianni Iacovelli, il dirigente scolastico MarcellaBattafarano e il delegato di Puglia e Basilicata dellaFederazione fra le Società Filateliche Francesco Rospointerverranno sabato, 17 novembre, allapresentazione nell’Auditorium della Scuola“Manzoni” della Giornata della Filatelia, inomaggio quest’anno, a 30 anni dalla scomparsa,allo studioso, ricercatore e cultore del dialetto edelle tradizioni popolari Espedito Iacovelli. Lamanifestazione è organizzata dal CircoloFilatelico “A. Rospo”, associato alla Federazionefra le Società Filateliche Italiane ed iscritto allaConsulta delle Associazioni di Massafra.Nella stessa occasione verranno premiate lescuole Andria, Manzoni, San Giovanni Bosco, Itis Amaldi,Itas Mondelli, Liceo artistico Calò e Liceo scientifico e classicoDe Ruggieri che hanno preparato con i loro alunni una seriedi interessanti collezioni (sul tema “Personaggi, fatti eattualità”) che saranno esposte nel Padiglione “Lazzaro” dellastessa Scuola Manzoni, ove nella stessa giornata dalle ore9.30 alle ore 13.30 funzionerà anche un apposito ufficiofilatelico temporaneo diretto da Salvatore Giardina(specialista del Comparto Filatelico della Filiale Poste diTaranto) che apporrà un apposito speciale annullo filatelicocon bozzetto del designer Nicola Andreace, autore anchedella speciale cartolina, dell’invito e del manifesto dell’eventoben stampati presso la Tecnografica di Piergianni Ardito.

Andreace è sono onorario del Circolo filatelico per il qualeha creato nel tempo numerosi annulli e cartoline filateliche.Oltre alla prof.ssa Marcella Battafarano, interverranno anchegli altri dirigenti scolastici e cioè: prof.ssa PatriziaCapobianco, dott.ssa Grazia Castelli, dott. Vito GiuseppeLeopardo e dott. Stefano Milda.Tra le collezioni in esposizione: per la Scuola Andria conreferente Irma Rospo le ricerche, relazioni, fumetti erappresentazioni grafiche: “Digital Story Telling sulla vita diN. Andria” (classe 3^ E; docente Dominica De Luca), “Larepubblica italiana e i suoi presidenti” (classe 3^ A; docenteDonatella Monaco), “Il Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano” (classe 3^ B: docente Francesca AdrianaBalestra), “Espedito Iacovelli” (classe 3^ D; docenteFrancesca Adriana Balestra), “La storia della scuola MediaN. Andria” (classe 3^ C; docente Paola Cantoro), “Ritrattodel presidente della repubblica Giorgio Napolitano” (classe2^ C: docente Irma Rospo), “Ritratto di Niccolò Andria”(classe 2^ A; docente Irma Rospo); “Perché Mondelli” (IIe III B dell’Itas “Cenzino Mondelli; docenti: VittoriaAntonicelli, Gennaro Leogrande e Angelo Pavone); “SanGiovanni Bosco… ispirazioni di vita”, “Dai personaggi ai dirittidei bambini” e “Carlo Collodi e il suo Pinocchio nazionale(classi di scuola media della Scuola San Giovanni Bosco;docente referente Maria Grazia Convertino; collaboratriciMaria Pia Corona e Donatella Montemurri); per l’Itis“Amaldi”: “Amaldi – “Scoperte scientifiche e tecnologiche”(classi 1^ D e 5^ a; docente Lidia Lacava) e “Edoardo Amaldi- Un genio della fisica” (classi 1^ A - 2^ C e 5^ C; docenteRossella Tagliente); per la Scuola “Manzoni” con referenteMarina Del Mastro diverse collezioni preparate dagli alunnidi prima, seconda e terza di 25 classi con docenti: IrmaAmendolito, Giovanna Bianco), Maria Carelli, Maria DorianaCito, Maria Loredana D’Addario, Carmela De Bari, MarinaDel Mastro, ), Francesca Ferrulli, Maria Natalina Lattanzi,Maria Teresa Longo, Maria Mastromarino, Rocca Daniela

Montemurro, Adriana Scattino e MariaScialpi; “Vincenzo Calò” (5^ classe del LiceoArtistico “Calò”; docenti AmaliaMastrocinque e Giacomo Palagiano),“Domenico De Ruggieri e altri grandipersonaggi che hanno segnato la nostrastoria” (3^B - 3^D e 4^D scientifico - 3^C classico del Liceo “De Ruggieri”; docentiMaria Carmela Pagiari e Pasqua Lorè).Saranno esposte anche collezioni filatelichedei soci del Circolo filatelico Paolo Albano

(“Personaggi dell’Unità d’Italia”), Piero Caragnano (RodolfoValentino grande divo all’epoca dei film muti) FrancescoRospo (Padre Pio nel mondo”) e Rocco Silvestri (GuglielmoMarconi – 1000 anni di radio”).La manifestazione è organizzata dal Circolo Filatelico “A.Rospo”, associato alla Federazione fra le Società FilatelicheItaliane ed iscritto alla Consulta delle Associazioni diMassafra. Patrocinio del Comune di Massafra e dalla Consultadelle Associazioni e con la collaborazione delle associazionimassafresi Archeogruppo “Espedito Jacovelli”, “Segmentid’Arte”, “Agorà”, “Antonio Dellisanti Editore”, F.S.F.I.(Federazione fra le Società Filateliche Italiane) e PosteItaliane.

Giornata della Filatelia:il bozzetto dell’annullocurato da Nicola Andreace

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23la voce di massafrasabato 10 novembre 2012

lunedì12novembre

martedì13novembre

Visite specialistichecardiologianeurologiaoculisticaortopediadiabetologiaotorinolaringoiatriagastroenterologia

Direttore Sanitario dott. Antonio Pennawww.centrosalusmassafra.itPer prenotazioni ed informazioni:tel. 099.946.04.01 mail: [email protected]

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Centro SalusPoliambulatorio specialistico privatovia del Santuario 42 - Massafra

Juventus Club Massafradedicato al PinturicchioFinalmente nasce a Massafra un luogo di aggregazione pertifosi, dove poter vedere le partire della squadra del cuoresu grande schermo, tifare, organizzare trasferte per seguirei beniamini del pallone, per socializzare. A sentire fortementequeste necessità ben 200 tifosi della Vecchia Signora.Inaugurato, lo scorso 1 novembre, il club “Juventus” di viaper Martina Franca (accanto al Bar dei Sogni). A benedire ilclub il parroco-iuventino (altrimenti che benedizione sarebbestata...) don Giuseppe Ciaurro che ha esaltato i valori sportiviche forgiano l’uomo e il rispetto dell’avversario.Accanto il presidente del club Gaetano Surano, conosciutoin paese per la sua rinomata focacceria-pizzeria di vialeColombo raggiante di felicità: “E’ un sogno che si realizza.Con mio fratello e altri soci non vedevamo l’ora di far nascerequesto club ufficiale della Juve a Massafra. Adesso siamogià pronti a vivere la stagione calcistica da protagonisti”.“L’abbiamo intitolato al nostro capitano di sempre Alex DelPiero - chiosa il vicepresidente del club Giovanni Surano -perché per noi è stato e resterà la bandiera, il simbolo dellaJuve degli ultimi vent’anni. La sede è aperta a tutti i soci esimpatizzanti. Per diventare soci bisogna iscriversi al clubcon un versamento annuo di 30,00 euro”.Sprizzante di gioia il consigliere Franco Reggio (il sig. Hobbyacquario...) già alle prese con l’organizzazione dei viaggi

per seguire i bianconeri nelle trasferte di campionato e diChampions League: “L’obiettivo è essere sempre di più,magari fondare anche una scuola calcio. Basta il cuore e lapassione...”. “Sette soci fondatori e un gruppo ben consolidato- informa Nicola Bernalda, responsabile alle comunicazionial club- c’è già una pagina Fb dove poter interagire con noi”.All’inaugurazione presente anche il delegato Juve Club Puglia,Salvatore Rimo, presidente del Salento Bianconero.

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