Lattività nel laboratorio linguistico Modena 16 maggio 2007 A cura di Antonella Ferrari.

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L’attività nel L’attività nel laboratorio laboratorio linguistico linguistico Modena 16 maggio 2007 Modena 16 maggio 2007 A cura di Antonella A cura di Antonella Ferrari Ferrari

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L’attività nel laboratorio L’attività nel laboratorio linguisticolinguistico

Modena 16 maggio 2007Modena 16 maggio 2007

A cura di Antonella FerrariA cura di Antonella Ferrari

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Perché il laboratorio linguisticoPerché il laboratorio linguistico

L’inserimento costante di alunni non L’inserimento costante di alunni non italofoni nelle nostre classi impone italofoni nelle nostre classi impone l’organizzazione di momenti specifici di l’organizzazione di momenti specifici di apprendimento della Lapprendimento della L2 2 al di fuori della al di fuori della classe di inserimento.classe di inserimento.

La letteratura propone un modello di La letteratura propone un modello di laboratorio che veda un intervento laboratorio che veda un intervento abbastanza intensivo nei primi mesi (6/8 abbastanza intensivo nei primi mesi (6/8 ore settimanali), per poi continuare per ore settimanali), per poi continuare per almeno due anni scolastici con interventi almeno due anni scolastici con interventi di più diluiti o su percorsi specifici.di più diluiti o su percorsi specifici.

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Perché il laboratorio linguisticoPerché il laboratorio linguistico

Questa ipotesi di intervento si scontra Questa ipotesi di intervento si scontra con le questioni organizzative e di con le questioni organizzative e di carenza di personale, per cui anche carenza di personale, per cui anche nella nostra scuola si è andati a nella nostra scuola si è andati a progettare interventi differenziati che progettare interventi differenziati che potessero incrociare i bisogni degli potessero incrociare i bisogni degli alunni e le risorse diponibilialunni e le risorse diponibili

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Perché il laboratorio linguisticoPerché il laboratorio linguistico

Attualmente nel circolo sono attive cinque strutture Attualmente nel circolo sono attive cinque strutture laboratoriali:laboratoriali:

-1 nel plesso Anna Frank che raccoglie alunni -1 nel plesso Anna Frank che raccoglie alunni neoarrivati e di recente immigrazione che si neoarrivati e di recente immigrazione che si alternano quindicinalmentealternano quindicinalmente

-1 nel plesso Lanfranco, che raccoglie alunni -1 nel plesso Lanfranco, che raccoglie alunni neoarrivati e di recente immigrazioneneoarrivati e di recente immigrazione

-3 nel plesso Giovanni XXIII di cui:-3 nel plesso Giovanni XXIII di cui:• alunni di classe primaalunni di classe prima• alunni neoarrivatialunni neoarrivati• alunni di recente immigrazionealunni di recente immigrazione

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Perché il laboratorio linguisticoPerché il laboratorio linguistico

La scelta di attività laboratoriali La scelta di attività laboratoriali permette una progettazione che permette una progettazione che parta direttamente dal parta direttamente dal bisogno bisogno linguistico linguistico di ogni singolo alunno.di ogni singolo alunno.

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Quali bisogni linguisticiQuali bisogni linguistici

A grandi linee, possiamo dire che i bisogni rientrano A grandi linee, possiamo dire che i bisogni rientrano nelle due categorie indicate da Cummins :nelle due categorie indicate da Cummins :

BICS, BICS, Basic Interpersonal Communication SkillsBasic Interpersonal Communication Skills: : la lingua quotidiana, quella del cortile, dei giochi. la lingua quotidiana, quella del cortile, dei giochi.

L’insegnante sostiene l’allievo straniero non tanto L’insegnante sostiene l’allievo straniero non tanto proponendogli un percorso strutturato, ma proponendogli un percorso strutturato, ma aiutandolo a sistematizzare l’apprendimento aiutandolo a sistematizzare l’apprendimento spontaneo. spontaneo.

CALP, CALP, Cognitive and Academic Language Cognitive and Academic Language ProficiencyProficiency: :

la lingua sia dello sviluppo cognitivo sia la lingua sia dello sviluppo cognitivo sia dell’interazione scolastica legata alle diverse dell’interazione scolastica legata alle diverse discipline. discipline.

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Quale progettazione per il Quale progettazione per il laboratoriolaboratorio

La procedura cui siamo abituati nella nostra programmazione La procedura cui siamo abituati nella nostra programmazione è quella di un curricolo, scandito in unità didattiche o di è quella di un curricolo, scandito in unità didattiche o di apprendimento che viene definito a priori e che poi va in apprendimento che viene definito a priori e che poi va in qualche modo realizzato.qualche modo realizzato.

Di solitoDi solito un curricolo di lingua ha delle un curricolo di lingua ha delle mete educative generalimete educative generaliche riguardano lo sviluppo che riguardano lo sviluppo

complessivo della personalità complessivo della personalità

mete glottodidattiche, mete glottodidattiche, che riguardano lo sviluppo della che riguardano lo sviluppo della competenza comunicativa, cioè quelle delle abilità, della competenza comunicativa, cioè quelle delle abilità, della competenza linguistica, di quella non verbale ecc.competenza linguistica, di quella non verbale ecc.

obiettivi glottodidattici specificiobiettivi glottodidattici specifici, che si concretizzano , che si concretizzano di volta in volta, unità per unità, e danno poi corpo alle di volta in volta, unità per unità, e danno poi corpo alle mete glottodidattiche.mete glottodidattiche.

(Balboni)(Balboni)

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Quale progettazione per il Quale progettazione per il laboratoriolaboratorio

In realtà, In realtà, con i bambini e i ragazzi con i bambini e i ragazzi immigrati la logica tradizionale di immigrati la logica tradizionale di curricolo non funzionacurricolo non funziona: sono ragazzi di : sono ragazzi di diversa diversa provenienzaprovenienza linguistica e culturale, linguistica e culturale, con diversi vissuti in Italia, con livelli con diversi vissuti in Italia, con livelli differenziati di padronanza dell’italiano, differenziati di padronanza dell’italiano, con motivazioni che vanno dalla semplice con motivazioni che vanno dalla semplice integrazione temporanea in vista di un integrazione temporanea in vista di un rientro al paese d’origine al desiderio di rientro al paese d’origine al desiderio di totale assimilazione che faccia dimenticare totale assimilazione che faccia dimenticare la loro diversità, e hanno bisogno che le la loro diversità, e hanno bisogno che le mete glottodidattiche siano articolate e mete glottodidattiche siano articolate e graduate in maniera diversa graduate in maniera diversa

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Quale progettazione per il Quale progettazione per il laboratoriolaboratorio

Questo non vuole dire che non ci debba Questo non vuole dire che non ci debba essere un curricolo, un sillabo delle essere un curricolo, un sillabo delle funzioni, ma il curricolo deve essere una funzioni, ma il curricolo deve essere una guida e non un breviario da seguire passo guida e non un breviario da seguire passo a passo.a passo.

Non si può insegnare senza una adeguata Non si può insegnare senza una adeguata progettazione, ma la diversità delle progettazione, ma la diversità delle situazioni linguistiche, dei bisogni e delle situazioni linguistiche, dei bisogni e delle stimolazioni che provengono dal contatto stimolazioni che provengono dal contatto con i diversi ambienti di apprendimento, con i diversi ambienti di apprendimento, rendono improponibile una articolazione a rendono improponibile una articolazione a priori dei percorsi di insegnamentopriori dei percorsi di insegnamento

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Quale progettazione per il Quale progettazione per il laboratoriolaboratorio

Il curricolo di riferimento serve, ma va tenuto Il curricolo di riferimento serve, ma va tenuto implicito: si tratta di cercare di individuare, allievo implicito: si tratta di cercare di individuare, allievo per allievo, quali elementi vengono via via per allievo, quali elementi vengono via via acquisiti: acquisizione che non avviene (sol)tanto acquisiti: acquisizione che non avviene (sol)tanto nelle ore di scuola, sulla base di una nelle ore di scuola, sulla base di una programmazione, ma soprattutto nella vita programmazione, ma soprattutto nella vita quotidiana, in cortile, davanti alla televisione: quotidiana, in cortile, davanti alla televisione: sotto la pressione dell’ambiente il ragazzo sotto la pressione dell’ambiente il ragazzo straniero percorre, per quanto straniero percorre, per quanto disordinatamente, le varie parti del disordinatamente, le varie parti del curricolo di italiano L2 – e l’insegnante deve curricolo di italiano L2 – e l’insegnante deve “giocare di rimessa”,“giocare di rimessa”, sistematizzando, sistematizzando, allargando, correggendo le acquisizioni parziali allargando, correggendo le acquisizioni parziali dello studente mano a mano che queste dello studente mano a mano che queste emergono. (Balboni)emergono. (Balboni)

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Quale progettazione per il Quale progettazione per il laboratoriolaboratorio

Mentre l’insegnante di italiano L1 lavora su studenti che Mentre l’insegnante di italiano L1 lavora su studenti che hanno una competenza già presente, sebbene da rifinire, e hanno una competenza già presente, sebbene da rifinire, e

mentre l’insegnante di LS lavora su una competenza mentre l’insegnante di LS lavora su una competenza in fieriin fieri che lui conosce e gestisce personalmente, in quanto che lui conosce e gestisce personalmente, in quanto gestisce l’input e le attività di classe, gestisce l’input e le attività di classe,

il “povero” insegnante di italiano L2 non sa che competenza il “povero” insegnante di italiano L2 non sa che competenza abbia ogni singolo studente (anche se può essere certo che abbia ogni singolo studente (anche se può essere certo che la competenza di ciascuno è diversa da quella degli altri) e la competenza di ciascuno è diversa da quella degli altri) e non gestisce né l’input né le abilità: non gestisce né l’input né le abilità: l’insegnante di l’insegnante di italiano L2 diventa un investigatore che italiano L2 diventa un investigatore che cerca di individuare quello che ogni alunno cerca di individuare quello che ogni alunno sa e di sistematizzarlo, di indurre una sa e di sistematizzarlo, di indurre una riflessioneriflessione che faccia crescere la capacità autonoma di che faccia crescere la capacità autonoma di continuare a imparare italiano.continuare a imparare italiano.

(Balboni)(Balboni)

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Strumenti di rilevazioneStrumenti di rilevazione

Continuando la metafora Continuando la metafora dell’investigatore è bene che dell’investigatore è bene che l’insegnante si doti di strumenti di l’insegnante si doti di strumenti di indagine che permettano di rilevare indagine che permettano di rilevare le conoscenze in ingresso e di tenere le conoscenze in ingresso e di tenere monitorato lo sviluppo delle monitorato lo sviluppo delle competenze.competenze.

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

Tratto dai materiali AliasTratto dai materiali Alias 1. Comunicare oralmente: comprensione e produzione1. Comunicare oralmente: comprensione e produzionedai tre annidai tre anni Comprende semplici consegne e risponde utilizzando Comprende semplici consegne e risponde utilizzando

prevalentemente codici extralinguisticiprevalentemente codici extralinguistici Risponde fisicamente a semplici consegneRisponde fisicamente a semplici consegne Risponde fisicamente a domande chiuseRisponde fisicamente a domande chiuse Risponde oralmente a domande chiusaRisponde oralmente a domande chiusa Risponde a domande aperte con parole isolate o formuleRisponde a domande aperte con parole isolate o formule Risponde a domande aperte usando vocaboli nuovi e frasi Risponde a domande aperte usando vocaboli nuovi e frasi

strutturatestrutturate Produce autonomamente espressioni incomplete (parola frase, Produce autonomamente espressioni incomplete (parola frase,

frasi ellittiche)frasi ellittiche) Produce autonomamente frasi semplici sufficicentemente Produce autonomamente frasi semplici sufficicentemente

comprensibilicomprensibili Sa analizzare verbalmente un’immagineSa analizzare verbalmente un’immagine

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

Sa individuare e usare nel discorso le sequenze temporaliSa individuare e usare nel discorso le sequenze temporali Sa relazionale sul proprio vissuto in modo autonomoSa relazionale sul proprio vissuto in modo autonomodai cinque annidai cinque anni Produce autonomamenteProduce autonomamente frasi articolate e correttefrasi articolate e corrette Comprende la lingua italiana per:Comprende la lingua italiana per: -esprimere bisogni-esprimere bisogni -esprimere stati d’animo-esprimere stati d’animo -relazionarsi spontaneamente con gli altri-relazionarsi spontaneamente con gli altri -chiedere per ottenere-chiedere per ottenere -descrivere cose, azioni o persone-descrivere cose, azioni o persone -fare giochi di parole, rime…-fare giochi di parole, rime… -ascoltare e raccontare fiabe …-ascoltare e raccontare fiabe … -recitare-recitare

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

Usa la lingua italiana perUsa la lingua italiana per

-esprimere bisogni-esprimere bisogni

-esprimere stati d’animo-esprimere stati d’animo

-relazionarsi spontaneamente con gli altri-relazionarsi spontaneamente con gli altri

-chiedere per ottenere-chiedere per ottenere

-descrivere cose, azioni o persone-descrivere cose, azioni o persone

-fare giochi di parole, rime…-fare giochi di parole, rime…

-ascoltare e raccontare fiabe …-ascoltare e raccontare fiabe …

-recitare-recitare

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

2. Lingua orale: caratteristiche funzioni strategie2. Lingua orale: caratteristiche funzioni strategiedai tre annidai tre anni Integra la lingua con linguaggi extralinguistici per farsi capire o Integra la lingua con linguaggi extralinguistici per farsi capire o

chieder spiegazionichieder spiegazioni Ha un bagaglio lessicale limitato al qui e oraHa un bagaglio lessicale limitato al qui e ora Chiede aiuto se non capisceChiede aiuto se non capisce Chiede il significato di parole che non capisce o non conosceChiede il significato di parole che non capisce o non conosce Usa codici extralinguisticiUsa codici extralinguisticidai cinque annidai cinque anni Usa perifrasi per termini che non ricordaUsa perifrasi per termini che non ricordaDagli otto anniDagli otto anni Ha competenze metalinguisticheHa competenze metalinguistiche E’ in grado di riassumere un testo oraleE’ in grado di riassumere un testo orale E’ in grado di spiegare il significato di una parolaE’ in grado di spiegare il significato di una parola

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

3. Lingua scritta: lettura3. Lingua scritta: lettura

dai sei annidai sei anni Distingue le lettere dell’alfabetoDistingue le lettere dell’alfabeto Sa formare le sillabeSa formare le sillabe Riconosce alcune parole che vede scritteRiconosce alcune parole che vede scritte Legge ad alta voce parole o un breve testo già letto in classeLegge ad alta voce parole o un breve testo già letto in classe Legge a prima vista parole o un breve testoLegge a prima vista parole o un breve testo

dagli otto annidagli otto anni Comprende globalmente il significato di ciò che leggeComprende globalmente il significato di ciò che legge Ricava da una lettura informazioni preciseRicava da una lettura informazioni precise Svolge attività di analisi su un testoSvolge attività di analisi su un testo Distingue diversi generi di testo scritto ( racconto, poesia..)Distingue diversi generi di testo scritto ( racconto, poesia..)

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

4. Lingua scritta: scrittura4. Lingua scritta: scritturadai cinque annidai cinque anni Livello di coordinamento oculo-manualeLivello di coordinamento oculo-manuale Orientamento nella paginaOrientamento nella pagina Motricità fineMotricità finedai sei annidai sei anni Svolge attività di pregrafismoSvolge attività di pregrafismo Scrive in stampato maiuscoloScrive in stampato maiuscolo Scrive in stampato minuscoloScrive in stampato minuscolo Scrive in corsivoScrive in corsivo Copia quello che scrivono altriCopia quello che scrivono altri Scrive sotto dettatura parole o frasi breviScrive sotto dettatura parole o frasi brevi Scrive sotto dettatura testi con più frasiScrive sotto dettatura testi con più frasi Produce autonomamente frasi minimeProduce autonomamente frasi minime

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

Dagli otto anniDagli otto anni Produce brevi testi in forma paratattica e con scarso uso di Produce brevi testi in forma paratattica e con scarso uso di

preposizioni, articoli, verbi coniugati,rispetto delle concordanzepreposizioni, articoli, verbi coniugati,rispetto delle concordanze Produce brevi testi in forma paratattica generalmente correttiProduce brevi testi in forma paratattica generalmente corretti Produce brevi testi in forma ipotattica non del tutto correttiProduce brevi testi in forma ipotattica non del tutto corretti Produce brevi testi in forma ipotattica generalmente correttiProduce brevi testi in forma ipotattica generalmente corretti

5. Competenze o abilità trasversali e integrative5. Competenze o abilità trasversali e integrativedai tre annidai tre anni Sa colorare, ritagliare, disegnare, incollareSa colorare, ritagliare, disegnare, incollare

dai dieci annidai dieci anni Usa il dizionario di L1/L2Usa il dizionario di L1/L2 Suona uno strumento musicaleSuona uno strumento musicale Usa il computer e la videoscritturaUsa il computer e la videoscrittura Pratica uno sportPratica uno sport

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

6. Comportamento e strategie di interazione6. Comportamento e strategie di interazione

dai tre annidai tre anni Guarda e imita i compagniGuarda e imita i compagni Interagisce solo con gli adultiInteragisce solo con gli adulti Interagisce solo in un rapporto a dueInteragisce solo in un rapporto a due Interagisce in gruppoInteragisce in gruppo Segue le attività con attenzione, ma silenziosamenteSegue le attività con attenzione, ma silenziosamente Parla poco e non partecipa alle attività collettiveParla poco e non partecipa alle attività collettive Cerca di comunicare comunqueCerca di comunicare comunque Prende senza chiederePrende senza chiedere Mimetizza la sua diversitàMimetizza la sua diversità Enfatizza la sua diversitàEnfatizza la sua diversità

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

dai sei annidai sei anni Interagisce solo con i compagni di bancoInteragisce solo con i compagni di banco

dagli otto annidagli otto anni Ha un aperto atteggiamento di sfida nei confronti dell’adultoHa un aperto atteggiamento di sfida nei confronti dell’adulto E’ collaborativo con gli adultiE’ collaborativo con gli adulti E’ leader positivo tra i pariE’ leader positivo tra i pari E’ leader negativo tra i pariE’ leader negativo tra i pari

dai dieci annidai dieci anni E’ disponibile ad uno scambio interculturale come protagonistaE’ disponibile ad uno scambio interculturale come protagonista Si presta a fare da interprete ad altri connazionaliSi presta a fare da interprete ad altri connazionali

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Rilevamento del comportamento Rilevamento del comportamento linguistico e relazionalelinguistico e relazionale

7. Problemi di apprendimento linguistico e 7. Problemi di apprendimento linguistico e interculturaliinterculturali

Problemi foneticiProblemi fonetici Problemi morfosintatticiProblemi morfosintattici Errori linguistici che potrebbero segnalare problemi di sviluppo Errori linguistici che potrebbero segnalare problemi di sviluppo

cognitivocognitivo Problemi legati alla cultura di appartenenzaProblemi legati alla cultura di appartenenza AltroAltro

Livelli dell’interlinguaLivelli dell’interlinguaLivello 0: fase prebasica Livello 0: fase prebasica

Livello 1: fase basicaLivello 1: fase basica

Livello 2: iniziale sviluppo della competenza comunicativaLivello 2: iniziale sviluppo della competenza comunicativa

Livello 3: iniziale sviluppo della competenza linguisticaLivello 3: iniziale sviluppo della competenza linguistica

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La scheda curricolare individualeLa scheda curricolare individuale

Come usare una scheda curricolare individuale?Come usare una scheda curricolare individuale?Tecnicamente questo strumento operativo funziona in Tecnicamente questo strumento operativo funziona in

maniera molto semplice: se ne fa una copia per ogni maniera molto semplice: se ne fa una copia per ogni studente e, da soli o con colleghi, si spuntano giorno per studente e, da soli o con colleghi, si spuntano giorno per giorno gli elementi che risultano acquisiti o si evidenziano giorno gli elementi che risultano acquisiti o si evidenziano quelli su cui c’è da lavorare.quelli su cui c’è da lavorare.

La scheda vuota può essere consegnata anche al ragazzo La scheda vuota può essere consegnata anche al ragazzo straniero per poi compilarla insieme, in modo che possa straniero per poi compilarla insieme, in modo che possa vedere e valutare lui stesso il suo progresso e i suoi vedere e valutare lui stesso il suo progresso e i suoi problemi, venendo a costituire una sorta di problemi, venendo a costituire una sorta di language language portfolio portfolio personale, nonché la storia di una crescita personale, nonché la storia di una crescita linguistica.linguistica.

IL MODELLO PUO’ ESSERE COSTRUITO DALL’INSEGNANTE A IL MODELLO PUO’ ESSERE COSTRUITO DALL’INSEGNANTE A PARTIRE DALLE PROPRIE SCELTE E DAL CURRICOLO PARTIRE DALLE PROPRIE SCELTE E DAL CURRICOLO IMPLICITO, CALIBRANDOLO SULLA STORIA LINGUISTICA E IMPLICITO, CALIBRANDOLO SULLA STORIA LINGUISTICA E PERSONALE DI OGNI ALUNNO.PERSONALE DI OGNI ALUNNO.

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La scheda curricolare individualeLa scheda curricolare individuale

La scheda è composta di due sezioni : La scheda è composta di due sezioni : 1.1. nella prima si indicano quali atti nella prima si indicano quali atti

comunicativi l’alunno è in grado di comunicativi l’alunno è in grado di produrre produrre

2.2. nella seconda parte della scheda si nella seconda parte della scheda si registra, giorno dopo giorno, quali registra, giorno dopo giorno, quali meccanismi, strutture, “regole” hanno meccanismi, strutture, “regole” hanno acquisito (INTERLINGUA) e quindi quali acquisito (INTERLINGUA) e quindi quali sono quelle su cui bisogna focalizzare sono quelle su cui bisogna focalizzare l’attenzione nelle ore di laboratorio di l’attenzione nelle ore di laboratorio di Italiano L2 Italiano L2

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La scheda curricolare individualeLa scheda curricolare individuale

1.1. Gli atti comunicativi si possono ricavare Gli atti comunicativi si possono ricavare analizzando le diverse funzioni della lingua. Per analizzando le diverse funzioni della lingua. Per ogni atto comunicativo è bene indicare ogni atto comunicativo è bene indicare l’attivazione nel registro informale e in quello l’attivazione nel registro informale e in quello formale.formale.

Le funzioni della lingua indicate in letteratura sono:Le funzioni della lingua indicate in letteratura sono: Funzione personaleFunzione personale Funzione interpersonale Funzione interpersonale Funzione regolativa, strumentaleFunzione regolativa, strumentale Funzione referenziale Funzione referenziale Funzione metalinguistica Funzione metalinguistica Funzione poetico-immaginativaFunzione poetico-immaginativa

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La funzione personaleLa funzione personaleSi realizza quando lo studente rivela la propria soggettività, la propria Si realizza quando lo studente rivela la propria soggettività, la propria

personalità, quando manifesta sentimenti, emozioni, pensieri, personalità, quando manifesta sentimenti, emozioni, pensieri, impressioni, sensazioni. impressioni, sensazioni.

Questa funzione si realizza, oltre che nei dialoghi, anche in generi Questa funzione si realizza, oltre che nei dialoghi, anche in generi quali la lettera personale, il diario, l'intervista, ecc. quali la lettera personale, il diario, l'intervista, ecc.

Principali atti comunicativi:Principali atti comunicativi: chiedere/dire il nome, l’età, la provenienza, presentarsichiedere/dire il nome, l’età, la provenienza, presentarsi parlare dello stato fisico (benessere, malessere, stanchezza, ecc.)parlare dello stato fisico (benessere, malessere, stanchezza, ecc.) parlare dello stato psichico (tristezza, allegria, delusione, ecc.parlare dello stato psichico (tristezza, allegria, delusione, ecc. esprimere i propri gustiesprimere i propri gusti

Molti materiali didattici, improntati ad una mera comunicazione Molti materiali didattici, improntati ad una mera comunicazione pragmatica, attribuiscono un peso piuttosto limitato a questa pragmatica, attribuiscono un peso piuttosto limitato a questa funzione, fondamentale sul piano dell’affettività e della funzione, fondamentale sul piano dell’affettività e della motivazione.motivazione.

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La funzione interpersonaleLa funzione interpersonale

Si realizza quando l’italiano serve a stabilire, mantenere o Si realizza quando l’italiano serve a stabilire, mantenere o chiudere un rapporto di interazione sia orale (dialoghi, chiudere un rapporto di interazione sia orale (dialoghi, telefonate, conferenze, ecc.) sia scritta (lettere, e.mail, telefonate, conferenze, ecc.) sia scritta (lettere, e.mail, ecc.). ecc.).

Atti comunicativiAtti comunicativi : : salutare e congedarsi salutare e congedarsi offrire, accettare e rifiutare qualcosaoffrire, accettare e rifiutare qualcosa ringraziare e rispondere al ringraziamentoringraziare e rispondere al ringraziamento scusarsi scusarsi I rapporti interpersonali rimandano a regole sociolinguistiche I rapporti interpersonali rimandano a regole sociolinguistiche

da tenere in considerazione al fine di un uso da tenere in considerazione al fine di un uso appropriatoappropriato della lingua: scegliere tra “tu” e “lei”, usare o evitare della lingua: scegliere tra “tu” e “lei”, usare o evitare “parolacce”, ecc., sono operazioni di estrema delicatezza “parolacce”, ecc., sono operazioni di estrema delicatezza sull’esito pragmatico della comunicazione. sull’esito pragmatico della comunicazione.

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La funzione regolativaLa funzione regolativa

Consiste nell'usare l’italiano per agire sugli altri, per regolare il Consiste nell'usare l’italiano per agire sugli altri, per regolare il loro comportamento, per ottenere qualcosa, per soddisfare loro comportamento, per ottenere qualcosa, per soddisfare le proprie necessità. I generi propri di questa funzione sono le proprie necessità. I generi propri di questa funzione sono le istruzioni orali e scritte, i regolamenti, le leggi.le istruzioni orali e scritte, i regolamenti, le leggi.

I principali atti comunicativi sono:I principali atti comunicativi sono: dare e ricevere istruzioni dare e ricevere istruzioni dare e ricevere consigli, ordini, disposizionidare e ricevere consigli, ordini, disposizioni chiedere, obbligare o impedire di fare qualcosachiedere, obbligare o impedire di fare qualcosa

Questa funzione rimanda a regole socio-culturali da tenere in Questa funzione rimanda a regole socio-culturali da tenere in considerazione al fine di una scelta considerazione al fine di una scelta appropriataappropriata delle delle espressioni da usare. La scelta errata può bloccare lo espressioni da usare. La scelta errata può bloccare lo scambio comunicativo perché uno dei due parlanti si sente scambio comunicativo perché uno dei due parlanti si sente offeso per il modo in cui è stato chiesto qualcosa, si sono offeso per il modo in cui è stato chiesto qualcosa, si sono date istruzioni, ecc.date istruzioni, ecc.

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La funzione referenzialeLa funzione referenziale

Si manifesta quando la lingua italiana viene usata per Si manifesta quando la lingua italiana viene usata per descrivere o per spiegare la realtà in generi comunicativi descrivere o per spiegare la realtà in generi comunicativi quali la relazione su un evento, la descrizione di una quali la relazione su un evento, la descrizione di una situazione, il testo scientifico, e così via. situazione, il testo scientifico, e così via.

Atti comunicativi:Atti comunicativi: - descrivere cose, azioni, persone, eventi- descrivere cose, azioni, persone, eventi - chiedere e dare informazioni- chiedere e dare informazioni - chiedere e dare spiegazioni- chiedere e dare spiegazioni

I messaggi che realizzano questa funzione sono I messaggi che realizzano questa funzione sono prevalentemente caratterizzati da oggettività, lessico prevalentemente caratterizzati da oggettività, lessico denotativo molto preciso, ed è qui che gli studenti denotativo molto preciso, ed è qui che gli studenti incontrano le maggiori difficoltà.incontrano le maggiori difficoltà.

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La funzione metalinguisticaLa funzione metalinguistica

Si realizza quando ci si serve dell’italiano per riflettere sulla Si realizza quando ci si serve dell’italiano per riflettere sulla lingua italiana o per risolvere problemi comunicativi tipici lingua italiana o per risolvere problemi comunicativi tipici dell'interazione in una lingua non nativa.dell'interazione in una lingua non nativa.

Gli atti comunicativi possono essere:Gli atti comunicativi possono essere: chiedere come si chiama un oggetto chiedere come si chiama un oggetto creare perifrasi per descrivere il significato di parole ignote creare perifrasi per descrivere il significato di parole ignote

(una persona che non conosce la parola “ladro” può dire: (una persona che non conosce la parola “ladro” può dire: “ho visto uno di quelli che rubano”)“ho visto uno di quelli che rubano”)

comprendere o fornire spiegazioni sulla lingua e sulla comprendere o fornire spiegazioni sulla lingua e sulla comunicazione.comunicazione.

E’ evidente che si tratta di una funzione di primaria E’ evidente che si tratta di una funzione di primaria importanza a scuola, ma che ha una forte utilità anche nel importanza a scuola, ma che ha una forte utilità anche nel mondo della comunicazione reale.mondo della comunicazione reale.

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La funzione poetica-immaginativaLa funzione poetica-immaginativa

Si realizza quando si usa la lingua italiana per produrre particolari Si realizza quando si usa la lingua italiana per produrre particolari effetti ritmici, suggestioni musicali, associazioni metaforiche, ecc., effetti ritmici, suggestioni musicali, associazioni metaforiche, ecc., oppure per creare situazioni e mondi immaginari. oppure per creare situazioni e mondi immaginari. Sono propri di Sono propri di questa funzione tutti i generi “letterari”, dalla fiaba al poema questa funzione tutti i generi “letterari”, dalla fiaba al poema epico. epico.

Non ci sono atti comunicativi specifici, tranne Non ci sono atti comunicativi specifici, tranne l’apertura di una fiaba: “c’era una volta…”l’apertura di una fiaba: “c’era una volta…” la chiusura di una fiaba: “e vissero sempre felici e contenti”la chiusura di una fiaba: “e vissero sempre felici e contenti”C’è tuttavia un lessico particolare (dal “marchese” del C’è tuttavia un lessico particolare (dal “marchese” del Gatto con gli Gatto con gli

stivalistivali al “principe azzurro”, dalle “fate” più o meno “turchine” alle al “principe azzurro”, dalle “fate” più o meno “turchine” alle “streghe malvagie” …), ci sono delle curve intonative particolari, “streghe malvagie” …), ci sono delle curve intonative particolari, ad esempio quando si deve creare suspence in “era una notte ad esempio quando si deve creare suspence in “era una notte buia e tempestosa, faceva freddo e il vento era tremendo, quando buia e tempestosa, faceva freddo e il vento era tremendo, quando d’improvviso…”; ci sono elementi culturali spesso importanti: il d’improvviso…”; ci sono elementi culturali spesso importanti: il lupo, anima cattivo per antonomasia nelle favole italiane, è un lupo, anima cattivo per antonomasia nelle favole italiane, è un orso nella versione di Cappucetto Rosso in Russia, laddove i lupi orso nella versione di Cappucetto Rosso in Russia, laddove i lupi sono ben più comuni.sono ben più comuni.

(Balboni)(Balboni)

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La scheda curricolare individualeLa scheda curricolare individuale

2.2. La seconda parte della scheda sarà una La seconda parte della scheda sarà una rilevazione sistematica degli stadi rilevazione sistematica degli stadi dell’interlingua attraverso la trascrizione dell’interlingua attraverso la trascrizione della produzione orale e/o scritta e della produzione orale e/o scritta e l’analisi degli errori (e del processo). l’analisi degli errori (e del processo). Questo permetterà di calibrare le proprie Questo permetterà di calibrare le proprie proposte didattiche sul processo che ogni proposte didattiche sul processo che ogni singolo alunno sta facendo e, singolo alunno sta facendo e, contestualmente controllare lo sviluppo contestualmente controllare lo sviluppo complessivo della propria progettazione complessivo della propria progettazione curricolare curricolare

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

Fra i vari modelli disponibili i due che meglio Fra i vari modelli disponibili i due che meglio si adattano alle attività laboratoriali si adattano alle attività laboratoriali sono:sono:

1.1. Modello conversazionale (maieutica): il Modello conversazionale (maieutica): il gruppo ridotto di alunni permette lo gruppo ridotto di alunni permette lo sviluppo di un dialogo pedagogico che sviluppo di un dialogo pedagogico che permetta l’elicitazione delle conoscenze permetta l’elicitazione delle conoscenze pregresse e aiuti il singolo alunno a pregresse e aiuti il singolo alunno a sistematizzarle e , grazie all’attivazione sistematizzarle e , grazie all’attivazione della zona prossimale di sviluppo, ne della zona prossimale di sviluppo, ne permetta l’implementazione. permetta l’implementazione.

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

All’interno di questo modello è particolarmente feconda All’interno di questo modello è particolarmente feconda l’attività di narrazione autobiografica, che non solo aiuta i l’attività di narrazione autobiografica, che non solo aiuta i bambini a ristrutturare il proprio universo affettivo, ma in bambini a ristrutturare il proprio universo affettivo, ma in quanto attività di pensiero, genera un proprio salto quanto attività di pensiero, genera un proprio salto cognitivo, come afferma Demetrio:cognitivo, come afferma Demetrio:

““Occorre che i processi della narrazione vengano riconosciuti Occorre che i processi della narrazione vengano riconosciuti come eventi di pensiero e generino altri pensieri. Il pensare, come eventi di pensiero e generino altri pensieri. Il pensare, insomma, è il luogo profondo dei giochi discorsivi e insomma, è il luogo profondo dei giochi discorsivi e conversazionali; e, pensare, è rivolgere le attività della conversazionali; e, pensare, è rivolgere le attività della mente ad orizzonti, sfide, possibilità, tali – pur nello mente ad orizzonti, sfide, possibilità, tali – pur nello sconcerto di osare troppo – da governare variazioni di sconcerto di osare troppo – da governare variazioni di senso: nella rappresentazione delle cose e delle esperienze. senso: nella rappresentazione delle cose e delle esperienze.

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

2.2. modello per unità di apprendimentomodello per unità di apprendimento  Questa nozione, nuova nel panorama glottodidattico, è in realtà il Questa nozione, nuova nel panorama glottodidattico, è in realtà il

nucleo centrale della classica “unità didattica” e nasce sulle basi nucleo centrale della classica “unità didattica” e nasce sulle basi della della psicologia della Gestalt che descrive la percezione psicologia della Gestalt che descrive la percezione in termini di globalità, analisi e sintesiin termini di globalità, analisi e sintesi..

La La fase della “fase della “globalitàglobalità”” consiste nel primo approccio ad una consiste nel primo approccio ad una conversazione autentica tra compagni, ad una favola, dal conversazione autentica tra compagni, ad una favola, dal racconto di un’esperienza vissuta fuori della scuola, ad uno racconto di un’esperienza vissuta fuori della scuola, ad uno spezzone televisivo, ad una canzone, ad una conversazione con spezzone televisivo, ad una canzone, ad una conversazione con il docente, ad una pagina di un libro di testo e così via: si tratta il docente, ad una pagina di un libro di testo e così via: si tratta di quel testo orale, scritto o audiovisivo su cui poi si interviene di quel testo orale, scritto o audiovisivo su cui poi si interviene in maniera analitica.in maniera analitica.

  

  

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

Il Il passaggio dalla percezione globale a quella passaggio dalla percezione globale a quella analiticaanalitica avviene durante i vari passaggi dalla avviene durante i vari passaggi dalla comprensione superficiale a quella profonda e comprensione superficiale a quella profonda e deve essere guidata da opportune attività deve essere guidata da opportune attività partendo dal testo si muove all’analisi vera e partendo dal testo si muove all’analisi vera e propria, alla focalizzazione su aspetti specifici, e propria, alla focalizzazione su aspetti specifici, e poi alla fase di poi alla fase di sintesi/riflessionesintesi/riflessione per   - gli per   - gli atti atti comunicativicomunicativi che si vogliono far acquisire: li si fa che si vogliono far acquisire: li si fa individuare nel testo, poi li si drammatizza, li si individuare nel testo, poi li si drammatizza, li si fissa e li si riutilizza, guidando gli allievi nella fissa e li si riutilizza, guidando gli allievi nella riflessione sull'aspetto funzionale che hanno riflessione sull'aspetto funzionale che hanno acquisito. acquisito.

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

Il Il passaggio dalla percezione globale a quella analiticapassaggio dalla percezione globale a quella analitica avviene durante i vari passaggi dalla comprensione avviene durante i vari passaggi dalla comprensione superficiale a quella profonda e deve essere guidata da superficiale a quella profonda e deve essere guidata da opportune attività partendo dal testo si muove all’analisi opportune attività partendo dal testo si muove all’analisi vera e propria, alla focalizzazione su aspetti specifici, e vera e propria, alla focalizzazione su aspetti specifici, e poi alla fase di poi alla fase di sintesi/riflessionesintesi/riflessione per    per   

- gli - gli atti comunicativiatti comunicativi che si vogliono far acquisire: li si fa che si vogliono far acquisire: li si fa individuare nel testo, poi li si drammatizza, li si fissa e li si individuare nel testo, poi li si drammatizza, li si fissa e li si riutilizza, guidando gli allievi nella riflessione sull'aspetto riutilizza, guidando gli allievi nella riflessione sull'aspetto funzionale che hanno acquisito. funzionale che hanno acquisito.

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

- gli aspetti grammaticali- gli aspetti grammaticali, cioè fonologici, morfosintattici, , cioè fonologici, morfosintattici, lessicali, testualilessicali, testuali

-    i -    i temi culturalitemi culturali impliciti o espliciti nel testo, soprattutto impliciti o espliciti nel testo, soprattutto laddove divergono da quelli della cultura di provenienza e laddove divergono da quelli della cultura di provenienza e quindi vanno fatti osservare e comprenderequindi vanno fatti osservare e comprendere

-    i -    i linguaggi non verbalilinguaggi non verbali, soprattutto se il testo di partenza è , soprattutto se il testo di partenza è un video.un video.

  

      

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Quale modello d’insegnamento nel Quale modello d’insegnamento nel laboratoriolaboratorio

Questa “molecola dell’apprendimento” costituita dalla serie Questa “molecola dell’apprendimento” costituita dalla serie globalità-analisi-sintesi è il nucleo dell’attività di globalità-analisi-sintesi è il nucleo dell’attività di acquisizione della lingua: acquisizione della lingua: ogni testo – ogni dialogo, ogni testo – ogni dialogo, canzone, video, favola, vignetta, poesia, lettera, canzone, video, favola, vignetta, poesia, lettera, barzelletta, scena di film, ecc. – che viene presentato barzelletta, scena di film, ecc. – che viene presentato (d)allo studente va esplorato attraverso le tre fasi (d)allo studente va esplorato attraverso le tre fasi della percezione gestaltica:della percezione gestaltica: prima in maniera globale, prima in maniera globale, poi in maniera analitica, infine realizzando il più poi in maniera analitica, infine realizzando il più autonomamente possibile una sintesi e una riflessione che autonomamente possibile una sintesi e una riflessione che permetta all’permetta all’apprendimentoapprendimento temporaneo di evolvere in temporaneo di evolvere in acquisizione acquisizione permanente, portando le nuove informazioni permanente, portando le nuove informazioni ad “accomodarsi”, come dice Piaget, nella mente insieme ad “accomodarsi”, come dice Piaget, nella mente insieme al patrimonio pre-al patrimonio pre-esistente.esistente.

(Balboni)(Balboni)

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I materiali presentati sono una I materiali presentati sono una rielaborazione da:rielaborazione da:

BalboniBalboniProgetto AliasProgetto Alias

DemetrioDemetrio