Lattività giornalistica è unattività di «informazione» e di «comunicazione»
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L’attività giornalistica è un’attività di «informazione»
e di «comunicazione»
• Come attività di informazione ha la finalità
di accrescere le conoscenze del pubblico a
cui si rivolge (aspetto teorico)
• Come attività di comunicazione ha la
finalità di stabilire con il pubblico un “rapporto
empatico” per «fidelizzarlo» e facilitare la
“comunicazione profonda” (aspetto pratico)
• La comunicazione
contiene sempre
informazione
IL PROCESSO COMUNICATIVO
La comunicazione è trasferimento di «informazione» e
aumento di conoscenza teorica e pratica
↓ Comunicare altro non vuol dire che rendere
trasmissibile e insieme plausibile una idea, una conoscenza, un evento
IL PROCESSO COMUNICATIVO
Differenza sostanziale tra «informare» e «comunicare»
• L’informazione è trasferimento di conoscenza che modifica la comprensione sul piano razionale
• La comunicazione è trasferimento di conoscenza che modifica la comprensione sul piano emozionale
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
EMITTENTE RICEVENTE CANALE CODICE
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
emittente canale messaggio destinatario
_____________codice____________
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
• Emittente: fonte o sorgente di informazione• Canale: dalla sorgente, mediante un apparato
trasmittente, viene emesso un segnale che viaggia attraverso un canale
• Messaggio: il messaggio è il segnale decodificato
• Destinatario: il segnale arriva ad un apparato ricettore il quale lo presenta, sotto forma di messaggio al destinatario
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
Codice ↓
la comunicazione è possibile perché emittente e destinatario emettono e ricevono i segnali convenzionati sulla base di un codice
– I segnali però non sono soltanto degli stimoli ma sono delle forme insignificanti che il destinatario deve riempire di significato riferendoli al codice
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
• Un Evento
– Diverse comunicazioni– Diverse rappresentazioni– Diverse emozioni suscitate
↓PROBLEMA DELLA MANIPOLAZIONE
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
Il Codice e il riempimento di significato 1 ↓ il riempimento di significato può dipendere dalle
diverse “comunicazioni” o azioni rappresentative dell’enunciatore che provocano nel destinatario azioni riflesse (riflessi condizionati)
↓
PROBLEMA DELLA MANIPOLAZIONE
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
Il Codice e
il riempimento di significato 2 ↓
• rendere un’idea trasmissibile• rendere un’idea plausibile
↓
PROBLEMA DELLA MANIPOLAZIONE
MODELLO ELEMENTARE DI PROCESSO COMUNICATIVO
Il Codice e il riempimento di significato 3
↓La Scienza della Comunicazione si fonda su:
– Psicologia della Comunicazione
– Sociologia della Comunicazione
IL PROCESSO COMUNICATIVO
Katz e Lazarsfeld nel 1944:
4 variabili che favoriscono o ostacolano il flusso dell’informazione interagendo con
accettazione o ripulsa dell’opinione pubblica
↓
valutazione del rapporto tra effetto persuasivo,
influenza personale e comunicazione di massa
IL PROCESSO COMUNICATIVO
Katz e Lazarsfeld nel 1944: I. variabile di orientamento dei destinatari: fattori linguistici (difficoltà della decodifica)
fattori tecnici (sottosviluppo)
fattori politici (regimi totalitari)
economici (mancanza di risorse)
psicologici o volontari (il fatto di non prestare attenzione)
IL PROCESSO COMUNICATIVO
Katz e Lazarsfeld nel 1944: II. variabile del “medium” attraverso il quale
si esprime la comunicazione (stampa, radio,tv…):
la comunicazione può essere resa artificiosa dalla scelta del medium utilizzato
III. variabile del contenuto dell’informazioneIV. variabile psicologica:pregiudizi o stereotipi dell’audience possono modificare
il contenuto e il significato del messaggio
IL PROCESSO COMUNICATIVO• La comunicazione interpersonale (o di gruppo)
• La comunicazione di massa • La comunicazione di massa e il modello
semiotico-enunciazionale: agenzia
quotidiani periodici televisione radio la comunicazione online
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
IL GRAFICO DI RIFERIMENTO
La comunicazione interpersonale è una comunicazione diretta, ossia
è una comunicazione con un feedbach o messaggio di ritorno
diretto
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
E = emittente
R = ricevente
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
E codifica cioè struttura il messaggio tramite un canale e un codice
- Il canale può essere di natura fisiologica o di natura tecnologica e consente al messaggio di realizzarsi entro una forma fisica. Il messaggio passa dal
- Il codice è il linguaggio:
Dal Momento ideativo o conoscitivo (informazione)
al Momento espressivo (comunicazione)
LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE
R decodifica e interpreta il messaggio e si pone a sua volta come trasmittente restituendo un feedback o messaggio di ritorno
- Il messaggio si sostanzia nel momento interpretativo
Il processo comunicativo si risolve e si riattiva
LA COMUNICAZIONE DI MASSA
IL GRAFICO DI RIFERIMENTO
La comunicazione di massa è una comunicazione indiretta, ossia è
una comunicazione con un feedbach o messaggio di ritorno
indiretto
LA COMUNICAZIONE DI MASSA
• L’Universo ricevente è la società di massa, cioè rappresenta i ricettori dei messaggi nella loro veste di lettori di giornali, periodici o libri, di ascoltatori della radio e televisione, cinespettatori …
• il Gruppo non è la società di massa
LA COMUNICAZIONE DI MASSA
• Trasformazione dell’opinione pubblica in:
CLIENTELA per la pubblicità commerciale
ELETTORATO per la propaganda politica
• Il messaggio di ritorno o feedback deduttivo :
doxa → sondaggi di opinione
ipotesi di feedback diretto → televisione interattiva
Concetto giornalistico di notizia
↓La notizia
non è riproduzione della realtà
écronaca
presa d’atto valutazione o interpretazione
della realtà
• La notizia è un rapporto su un fatto in relazione
a un pubblico:
il fatto reale e il pubblico
IL RAPPORTO “SUL FATTO”
• per entrare nel processo di comunicazione e diventare notizia un fatto deve essere certificabile, registrabile e oggettivamente misurabile → altrimenti è solo un’opinione personale
IL RAPPORTO “SUL FATTO”
qualcosa “accade in sé” /
qualcosa “accade per noi”
Un fatto che non riesce ad entrare nel processo di comunicazione ossia un fatto del quale non si ha notizia, è un fatto che non si è mai manifestato
↓Noi conosciamo non il “fatto in sé”, ma il fatto
che è diventato notizia, cioè la rappresentazione del fatto
IL RAPPORTO “SUL FATTO”
Il giornalismo non è un’esposizione di prima mano del materiale grezzo ma un’esposizione già resa stilizzata ↓ Il giornalista ha un ruolo di
“costruzione della realtà” creating a second-hand (di seconda
mano) reality
LA RELAZIONE “COL PUBBLICO”
• per entrare nel processo di
comunicazione e diventare notizia un
fatto deve riuscire ad
imporsi all’attenzione di un pubblico
Walter Lippmann, :“La notizia non è uno specchio delle
condizioni sociali, ma la cronaca di un aspetto che si è imposto all’attenzione” (L’Opinione Pubblica, 1922)
– Niente di ciò che accade costituisce di per sé notizia; un avvenimento diventa una notizia soltanto nel senso che esso dà origine a una notizia →• Un fatto fa o non fa notizia
La notizia e la verità non sono la stessa cosa
• Scopo della notizia: segnalare un fatto
• Scopo della verità: far conoscere fatti
nascosti
La notizia non è la verità ma deve tendere alla verità
↓
La notizia giornalistica è una forma di verità
(concetto di veridicità della notizia)
• La funzione principale della notizia è
«informare» il pubblico
Ogni notizia deve contenere le risposte a cinque domande:
. Who? (chi)• Where? (dove)• When? (quando)• What? (cosa)• Why? (perché)
Le 5 W indicano le informazioni minime che servono a certificare l’avvenimento
• La notizia ha anche la funzione di “fidelizzare” il
pubblico↓
– la notizia deve essere credibile
– bisogna stabilire con il pubblico un rapporto fiduciario
Il processo di selezione e costruzione delle
notizie ↓
dal gatekeeping al newsmaking
DAL GATEKEEPING AL NEWSMAKING
Il Gatekeeper (guardiano della porta) ↓
“Il gatekeeper è il controllore del flusso dell’informazione, ha il potere di decidere se lasciare passare o bloccare l’informazione”
DAL GATEKEEPING AL NEWSMAKING
• I Gatekeepers o “selezionatori” utilizzano criteri “stabili” o comunque “standardizzabili”
↓le decisioni del gatekeeper non vengono
realizzate tanto sulla base di valutazioni individuali di “notiziabilità”, quanto in relazione a un insieme di valori che includono criteri professionali,
organizzativi come l’efficienza, la produzione di notizie, la velocità (K. Lewin,
1947)→ fenomeno della “distorsione involontaria”
Criteri di selezione e valutazione della notizia
↓• Criterio di “notiziabilità” o newsworthiness, ossia la sua capacità di
trasformarsi in notizia
• I valori-notizia (news values) non sono norme oggettive, ma seguono criteri mutevoli → area di lettura, genere di informazione, linea editoriale del giornale…
RAPPRESENTAZIONE E CONTRAPPOSIZIONE :
• Criterio della rappresentazione
↓Il lettore deve potersi «identificare» nel
fatto raccontato
• Criterio della contrapposizione
Criterio della rappresentazione:» Quando la notizia identifica dei modelli
sociali
“Quanto più un fatto, una storia sono rappresentativi dei comportamenti della gente, delle mentalità, delle
idee, dei pregiudizi, tanto più sono suscettibili di trasformarsi in notizie”
Criterio della contrapposizione:» Quando la notizia contesta un’opinione
pubblica.
“Il giornalista deve domandarsi se e quanto un avvenimento contrasta con un’opinione convenzionale, con un modello consolidato, con uno stereotipo diffuso”
«Valori-notizia» in rapporto all’interesse del pubblico:
• 1. Novità, impatto della novità sul pubblico, anche se la ripetitività non è sempre un dato negativo
• 2.Vicinanza, quanto più una notizia appartiene al contesto culturale dei lettori, tanto più è probabile che venga selezionata → vicinanza fisica e vicinanza culturale
• 3. Dimensione, quanto più è grande la dimensione di un fatto, tanto più è rilevante il suo impatto
• 4. Comunicabilità, quanto più un fatto è semplice da comunicare e interpretare, tanto più è probabile che susciti approvazione
«Valori-notizia» in rapporto all’interesse del pubblico:
• 5. Drammaticità, una notizia che suscita emozioni
diventa preferibile ad un’altra
• 6. Conflittualità, quando la notizia riproduce questo schema fondamentale della condizione umana, è probabile il coinvolgimento del pubblico
• 7. Humana interest, carica di umanità che una notizia trasmette
«Valori-notizia» in rapporto all’interesse del pubblico:
• 8. Conseguenze pratiche, rilevanza e significatività dell’evento rispetto a sviluppi futuri
• 9. Idea di progresso, la notizia che sviluppa una idea condivisa di progresso, ad esempio una notizia «scientifica»
• 10. Il prestigio sociale, la notizia che parla di persone o ambienti che appartengono all’élite della società
«Valori-notizia» in rapporto all’interesse del pubblico:
Il giornalismo televisivo e il sistema deivalori notizia:
• Clarance Jones e la formula FACE – Feelings (coinvolgere sentimentalmente i telespettatori)– Analysis (coinvolgerli nella discussione)
– Compelling (inserimento di catastrofi, conflitti, crimini ecc)
– Energy (capacità della storia di investire di energia e
vitalismo la sua audience).
«Valori-notizia» in rapporto all’interesse del pubblico:
Il giornalismo online e il sistema dei valori
notizia:
la frequenza, ossia il numero di volte che si
riproduce un avvenimento o avvenimenti tra loro
affini:- vastità degli argomenti- ripetitività degli argomenti: fatto “isolato” e fatto
“cumulativo”
«Valori-notizia» in rapporto ai metodi e alle esigenze
giornalistico-redazionali:
• natura dell’avvenimento: hard news (notizie urgenti e drammatiche) e soft news (notizie leggere che non hanno carattere di urgenza)
• tempestività dell’avvenimento:
– attualità, il tempo della notizia non è quello in cui il fatto accade, ma quello in cui il fatto viene scoperto
– ritmo della notizia, criterio strettamente legato al mezzo utilizzato
«Valori-notizia» in rapporto ai metodi e alle esigenze
giornalistico-redazionali:
• durata dell’avvenimento
– brevità, valore particolarmente considerato nel nel giornalismo radiotelevisivo, meno in quello della carta stampata
«Valori-notizia» in rapporto ai metodi e alle esigenze
giornalistico-redazionali:
• In base al flusso con cui giungono le informazioni:Spot news:
• notizie impreviste e immediate che non hanno un seguito (una rapina, una sciagura)
Developing news:• notizie che possono essere previste o attese• richiedono un tempo imprevisto per svilupparsi
Continuing news:• legate ad avvenimenti che si sviluppano frammentariamente
Running news: “notizie in corso” no previsione degli aspetti futuri
«Valori-notizia» in rapporto ai metodi e alle esigenze
giornalistico-redazionali:
• qualità della storia– chiarezza del linguaggio,valore tarato molto sulle esigenze del
giornalismo radiotelevisivo (il lettore non può tornare su ciò che ha ascoltato)
• concorrenza– aspettative incrociate,I giornali soggetti “intertestuali”
L’AGENDA SETTING E LA TEMATIZZAZIONE
L’agenda setting↓
“La comprensione che la gente ha di gran parte della realtà sociale è
mutuata dai media”
(McCombs e Shaw, 1970)
L’AGENDA SETTING E LA TEMATIZZAZIONE
• L’Agenda stabilisce (to set):
- “effetti limitati” ed “effetti cumulativi”- I media forniscono al pubblico una
“rappresentazione del mondo”, ossia le categorie con cui interpretare le notizie
- ci sono dei “pacchetti di realtà” che i soggetti “vivono” esclusivamente attraverso la mediazione simbolica dei mezzi di comunicazione di massa
L’AGENDA SETTING E LA TEMATIZZAZIONE
• effetti di Agenda:
- criteri di rilevanza delle notizie attribuiti dai
media
- soglia di visibilità dei temi
- Tematizzazione delle notizie
L’AGENDA SETTING E LA TEMATIZZAZIONE
• La tematizzazione è la trasformazione e
trattazione di un certo numero di eventi e
fatti distinti in un unico ambito di rilevanza
che viene appunto tematizzato
- la tematizzazione è un modo di selezione
di terzo grado delle notizie
- la tematizzazione produce memorizzazione
Le «leggi» che strutturano un testo
• criteri di testualità → «il testo è una unità comunicativa che deve soddisfare dei criteri di testualità»
– criterio di coesione, è dato dalla sintassi superficiale e dall’unità tempo-aspettuale
– criterio di coerenza, riguarda la struttura semantica del testo, la sua continuità di senso, logica e psicologica → uso di “schemi cornice” e “schemi copione”
Le «leggi» che strutturano un testo
– criterio di intenzionalità, il produttore del testo ha lo scopo di informare il pubblico per aumentarne le conoscenze, per manipolarlo, per riceverne sostentamento economico…
– criterio di accettabilità, il lettore partecipa alla costruzione del testo perché ricerca coesione e coerenza anche laddove esse non sono immediatamente rintracciabili
Le «leggi» che strutturano un testo
– criterio di informatività, un lettore legge volentieri un testo di cui ha già conoscenza parziale ma che contiene anche nuovi elementi in grado di incuriosirlo
– criterio di situazionalità, importanza del testo all’interno della situazione comunicativa
– criterio di interstualità, relazione fra il testo e altri testi noti
LE FONTILE FONTI
Viene genericamente definitoViene genericamente definito
““fonte” tutto ciò che offrefonte” tutto ciò che offre
notizie (o le conferma) alnotizie (o le conferma) al
giornalistagiornalista
LE FONTILE FONTI
5 fattori che determinano la scelta delle fonti:
• Opportunità
• Attendibilità
• Affidabilità
• Produttività
• Autorevolezza
LE FONTILE FONTI
Distinzione delle fonti in base al loro grado di
attendibilità (credibilità)
↓
Fonti primarie o di primo livello
e
Fonti secondarie o di secondo livello
LE FONTILE FONTI
• Le fonti primarie sono quelle che garantiscono certezza all’informazione
• Le fonti secondarie sono quelle la cui attendibilità è affidata alla stessa citazione giornalistica, nel senso che è il giornalista, dando loro voce, a legittimarle
LE FONTILE FONTI
1) Fonti stabili e fonti provvisorie
↓ ↓2) Fonti ufficiali e fonti ufficiose
(o istituzionali)
↓ ↓3) Fonti attive e fonti passive
LE FONTILE FONTI
Fonti stabili e ufficiali : garantiscono
opportunità, attendibilità, produttività ma
soprattutto affidabilità e autorevolezza
↓
agenzie e uffici stampa
LE FONTILE FONTI• Fonti attive:
- fonte che non ha bisogno di sollecitazioni per fornire notizie e informazioni perché ha essa stessa interesse a diffonderle →
fonte stabile e ufficiale
• Fonte passiva:
- fonte che non ha interesse a diffondere notizie e che il giornalista deve andare a cercare e sollecitare → la fonte “quotidiana” dell’uomo della strada o del testimone oculare
LE FONTILE FONTI
Agenzia
↓ Un’agenzia è un’impresa specializzata
predisposta alla raccolta di informazioni su eventi «notiziabili»
LE FONTILE FONTI
• Agenzia di stampa:
- notizie e documentazioni di avvenimenti
• Agenzia fotografica:
- filmati e fotografie
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
Cenni storici• 1832, l’ufficio traduzioni di Charles-Louis Havas a Parigi• Vent’anni dopo Havas ottiene la concessione per
utilizzare la prima rete telegrafica francese• Bernhard Wolff a Berlino • Paul Reuter a Londra• Parigi 1859: accordo tra Havas, Wolff e Reuter:
- Havas: Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Medio Oriente
- Wolff: Germania, Scandinavia, Balcani e Russia
- Reuter: gli immensi territori dell’Impero britannico
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPACenni storici• 1848, l’Associated Press, o AP• 1892, la United Press, UP• 1882, si costituisce la Dow Jones & Co, prima agenzia specializzata in informazioni economiche e finanziarie • 1940, la Reuter di Londra e la telescrivente
Italia • 1853, l’Agenzia Stefani, fondata per volontà di Cavour e piùtardi Agenzia nazionale dello Stato fascista e della Repubblicasociale• 1945, Ansa, Associazione Nazionale Stampa Associata• 1950, l’Agenzia Giornalistica Italia (Agi)• 1960, la Adn-Kronos
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
Il mercato delle agenzie: 300 agenzie così distribuiteIl mercato delle agenzie: 300 agenzie così distribuite::• 144 America del Nord144 America del Nord• 80 in Europa80 in Europa• 49 in Giappone49 in Giappone• 27 resto del mondo27 resto del mondo
Solo 4 gestiscono 80% del flusso delle notizieSolo 4 gestiscono 80% del flusso delle notizie• Associated PressAssociated Press• United Press InternationalUnited Press International• ReuterReuter• France Presse France Presse
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
Classificazione delle agenzie in base all’ampiezza
dell’area di lavoro di cui esse si occupano
– Agenzia nazionale
– Agenzia internazionale
– Agenzia mondiale
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
• Agenzia nazionale(pubbliche, private, cooperative cioè che a associano
più testate nazionali):
Agence Télégraphique Suisse Agence Télégraphique Suisse (Ats) in Svizzera;(Ats) in Svizzera;
Ager Presse Ager Presse in Romania;in Romania;
Press Trust of India Press Trust of India (Pti) in India;(Pti) in India;
la Maghreb Arab Press la Maghreb Arab Press (Map) in Marocco(Map) in Marocco etc.
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
• Agenzia internazionale:
AnsaAnsa in italia; in italia;
Efe Efe in Spagna;in Spagna;
Deutsche Presse Agentur Deutsche Presse Agentur (Dpa) in Germania;(Dpa) in Germania;
Middle East News Agency Middle East News Agency (Mena) in Medioriente;(Mena) in Medioriente;
Nuova Cina Nuova Cina in Cinain Cina
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
• Agenzia mondiale:
Associated Press Associated Press (Ap) in Usa;(Ap) in Usa;
United Press International United Press International (Upi) in Usa;(Upi) in Usa;
Reuter Reuter in Inghilterra;in Inghilterra;
Agence France-Presse Agence France-Presse (Afp) in Francia(Afp) in Francia
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
• Dispaccio: notizia d’agenzia, generalmente
con struttura “a piramide capovolta”, al primo
posto gli elementi essenziali, poi i particolari in
ordine decrescente di importanza
• Lancio: modalità di diffusione della notizia
LE AGENZIE DI STAMPALE AGENZIE DI STAMPA
Modelli di notizie d’agenzia• flash, notizia di una o due righe che si limita
a comunicare l’evento in maniera secca e
folgorante e che in genere riguarda argomenti di una
certa urgenza
• take, una notizia concisa, costruita secondo la regola
delle cinque W, normalmente non superiore a
ventiquattro righe
GLI UFFICI STAMPA
Ufficio stampa
↓
Gli uffici stampa sono delle strutture interne a enti, aziende o istituzioni, preposte a redigere e diffondere testi e pubblicazioni, divulgativi degli
obiettivi dell’apparato cui appartengono, destinati agli organi d’informazione.
GLI UFFICI STAMPA
Comunicato stampa• materiale “semi-lavorato”• materiale “tagliato” diversamente a seconda della• testata a cui è indirizzato e in base alla materia trattata• accurato, breve e chiaro nel linguaggio
titolo• data e ora esatte della diffusione• fotografie e didascalie
GLI UFFICI STAMPA
Conferenze stampa ↓comunicazioni importanti delle aziende
o istituzioni ai giornalisti e al pubblico
I diversi «linguaggi giornalistici»:
• Le differenze dei linguaggi giornalistici a seconda del mezzo usato:
– Agenzia
– Quotidiano
– Periodico
– Radio
– Televisione
– la comuniczione online
I diversi «linguaggi giornalistici»:
• I sottocodici del linguaggio giornalistico:
– La pubblicità
– Il linguaggio della politica
– Il linguaggio della burocrazia
– Il linguaggio sportivo
– Il linguaggio dell’economia
– Il talk e reality show etc…