L’assistenza domiciliare in sicilia, realtà e prospettive

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L’ ASSISTENZA DOMICILIARE IN SICILIA, REALTÀ E PROSPETTIVE Massimo Di Gregorio Esperto in cure palliative Mazara 28/12/2016

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L’ASSISTENZA DOMICILIARE IN

SICILIA, REALTÀ E PROSPETTIVE

Massimo Di GregorioEsperto in cure palliative

Mazara 28/12/2016

Gli acronimi che useremo:

• A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• P.U.A. = Punto Unico Accesso

• U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare Distrettuale

• P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

L'A.D.I. trova naturale collocazione nell'ambito dei servizi di "Assistenza primaria" ,assicurati dal Distretto, relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie (D.L n° 229/99,art.3 quarter 3 quinquies)

E' rivolta a soggetti in condizione di non autosufficienza oridotta autosufficienza temporanea o protratta derivanteda condizioni personali critiche ancorché non patologicheo specificamente affetti da patologie croniche a mediolungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilioche necessitano di assistenza da parte di una équipemultiprofessionale.

E' rivolta altresì a pazienti oncologici in fase critica e/oterminale.

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Assistenza: perché è dato un aiuto alla persona chenon è più in grado di badare completamente a sestessa.

• Domiciliare: perché le prestazioni assistenziali sonoerogate direttamente presso il domicilio della personabisognosa.

• Integrata: perché l’assistenza prevede sia unacollaborazione tra più figure professionali sia unacollaborazione tra enti (Comune e ASP) e tra servizi(ospedale e distretto sanitario) per la predisposizione,attivazione e coordinamento degli interventi necessarial superamento dello stato di bisogno.

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• A chi si rivolgeAlle persone di tutte le età, presenti nel territoriodell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani nonautosufficienti o allettate,e per le quali c’è ladisponibilità e l’adeguatezza della famiglia o il sostegnodella rete socio-assistenziale.

• Quanto costaI costi per i servizi resi dal medico di medicina generale,medici specialistici, infermieri, terapisti dellariabilitazione, operatori socio sanitari, psicologi, sono atotale carico dell’ASP.

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Come si richiede il servizio

Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione dichiunque ne ravvisi il bisogno:• familiari dell’interessato• medico di famiglia• assistente sociale del Comune/ASP• reparto ospedaliero all’atto della dimissione• medico di struttura residenziale/RSA• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,

Comunità Protetta)• farmacie aperte al pubblico• associazioni di volontariato, cooperative sociali• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Come si richiede il servizio

Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione dichiunque ne ravvisi il bisogno:• familiari dell’interessato• medico di famiglia• assistente sociale del Comune/ASP• reparto ospedaliero all’atto della dimissione• medico di struttura residenziale/RSA• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,

Comunità Protetta)• farmacie aperte al pubblico• associazioni di volontariato, cooperative sociali• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Come si richiede il servizio

Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione dichiunque ne ravvisi il bisogno:• familiari dell’interessato• medico di famiglia• assistente sociale del Comune/ASP• reparto ospedaliero all’atto della dimissione• medico di struttura residenziale/RSA• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,

Comunità Protetta)• farmacie aperte al pubblico• associazioni di volontariato, cooperative sociali• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Come si richiede il servizio

Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione dichiunque ne ravvisi il bisogno:• familiari dell’interessato• medico di famiglia• assistente sociale del Comune/ASP• reparto ospedaliero all’atto della dimissione• medico di struttura residenziale/RSA• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,

Comunità Protetta)• farmacie aperte al pubblico• associazioni di volontariato, cooperative sociali• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

• Come si richiede il servizio

Il servizio viene attivato dal Distretto Sanitario , su segnalazione dichiunque ne ravvisi il bisogno:• familiari dell’interessato• medico di famiglia• assistente sociale del Comune/ASP• reparto ospedaliero all’atto della dimissione• medico di struttura residenziale/RSA• responsabile di struttura Socio Assistenziale ( Casa di Riposo,

Comunità Protetta)• farmacie aperte al pubblico• associazioni di volontariato, cooperative sociali• altri soggetti ( vicinato, rete amicale, ecc)

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

Fermo restando la possibilità di segnalazione daparte di chiunque, l’attivazione dell’A.D.I.avviene esclusivamente con il consenso delmedico di medicina generale dell’assistito ilquale in gergo tecnico assume il nome di CaseManager o Coordinatore del Caso.

A.D.I. = Assistenza Domiciliare Integrata

La richiesta di attivazione deve pervenire pressoil Punto Unico di Accesso (PUA) del Distretto Sanitario

P.U.A. = Punto Unico Accesso

PUADistretto di Trapani

presso il PTA Via Cesarò,125 Erice Casa SantaTelefono n° 0923/472619per i comuni:•Trapani•Erice•Paceco•Valderice•Buseto Palizzolo•San Vito lo Capo

PUADistretto di Pantelleria

presso il PTA all’interno dell’ospedaleTelefono n° 0923/910289per i comuni:•Pantelleria

P.U.A. = Punto Unico Accesso

PUADistretto di Alcamo

presso Distretto Sanitario Viale Europa n. 41 –AlcamoTelefono n° 0924/599540per i comuni:•Alcamo•Castellammare del Golfo•Calatafimi/Segesta

PUADistretto di Marsala

presso il Distretto Sanitario Piazzale Francesco Pizzo - MarsalaTelefono n° 0923/717729per i comuni:•Marsala•Petrosino

P.U.A. = Punto Unico Accesso

Distretto di Mazara del Vallo

presso il Distretto Sanitario Via Castelvetrano, 28 -Mazara del ValloTelefono n° 0923/901606per i comuni:•Mazara del Vallo

presso il PTA di Salemi Contrada Ghibli c/o P.O. SalemiTelefono n° 0923/990238per i comuni:•Salemi•Vita•Gibellina

PUADistretto di Castelvetrano

presso il Distretto Sanitario Via Marinella 5 –CastelvetranoTelefono n° 0924/930263per i comuni:•Castelvetrano•Partanna•Campobello di Mazara•Poggioreale•Salaparuta•Santa Ninfa

P.U.A. = Punto Unico Accesso

• Gli appositi moduli di richiesta possono essere reperiti presso:

• PUA

• Medico di Famiglia

• Ufficio Territoriale del Presidio Ospedaliero

• Sito internet http://www.asptrapani.it/servizi/moduli/moduli_fase01.asp

P.U.A. = Punto Unico Accesso

• Di quali e quante prestazioni potrò usufruire?• L’ADI viene attivata a seguito di valutazione della U.V.M.D., ovvero un

gruppo di lavoro composto da varie figure professionali del Distretto Sanitario e dal Medico di Famiglia dell’interessato, che valuta la richiesta di assistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quelle socio- abitative e l’assistenza fornita dalla rete familiare e/o amicale, e predispone il programma degli interventi assistenziali personalizzati.

• Il numero degli accessi degli operatori ( da un minimo di due accessi a settimana ad un massimo di cinque accessi a settimana) e la tipologia delle prestazioni rese ( medico-specialistiche, infermieristiche, riabilitative, psicologiche, socio-sanìtarie) variano dunque da soggetto a soggetto, sulla base dei bisogni assistenziali rilevati.

• Il Medico di Medicina Generale continuerà a garantire la propria assistenza a domicilio del paziente e, seconda del programma concordato con l’U.V.M.D., compirà visite periodiche a casa dell’assistito.

U.V.M.D. = Unità Valutativa Multidisciplinare

• Cos’è l’U.V.M.D.?• E’ un gruppo di lavoro composto da varie figure

professionali del Distretto Sanitario e dal Medico diFamiglia dell’interessato, che valuta la richiesta diassistenza, analizzando le condizioni sanitarie, quellesocio- abitative e l’assistenza fornita dalla rete familiaree/o amicale, e predispone il programma degli interventiassistenziali personalizzati e pertanto ne fanno parte uninfermiere, un fisioterapista, un geriatra, un fisiatra, unassistente sociale, uno psicologo.

• Alla fine della valutazione, se le condizioni lo richiedonoviene redatto un P.A.I.

P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato

• Il Piano Assistenziale Individualizzato definisce, per ciascun paziente, gli interventi necessari a raggiungere specifici obiettivi e bisogni di salute, sia durante il ricovero ospedaliero sia nelle fasi successive.

• La progettazione, in generale è un processo che produce un piano assistenziale (o progetto assistenziale). Competenza dell‘O.S.S. è sapere interagire con l'equipe assistenziale al fine di programmare un piano di assistenza appunto. L'operatore socio sanitario infatti, ovviamente conoscerà le mansione oss ma deve conoscere anche quelle degli altri componenti dell'equipe ovvero Infermiere - Medico - Fisioterapista ecc... sapendo con precisione chi fa che cosa.

P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato

• 1) OSSERVAZIONE - RACCOLTA DATI -ANALISI DI CONTESTO - UTILIZZO ORGANI DI SENSO.

• 2) PIANIFICAZIONE· OBIETTIVO· TIPO DI INTERVENTO· MEZZI E STRUMENTI· TEMPO NECESSARIO (breve, medio, lungo termine)· CHI LO DEVE FARE (quali figure dell'equipe sono coinvolte + specialisti)

P.A.I. = Piano Assistenziale Individualizzato

• 3) EROGAZIONE DELL'INTERVENTO:· FARE PER· FARE CON

• 4) VERIFICA DEI RISULTATI· OBIETTIVO RAGGIUNTO· OBIETTIVO NON RAGGIUNTO (ripianificazione)

• Queste sono sostanzialmente le quattro fasiprincipali per l'elaborazione del pianoassistenziale individuale. E' utile ricordare che lequattro fasi del piano assistenziale individualehanno un percorso ciclico e quindi l'interoprocesso è dinamico e conseguenziale.

A.D.I.Cronistoria

L’A.D.I. a TrapaniIl primo servizio di ADI parte a Trapani nel novembre

del 2001 con un appalto dato dall’Asp al Consorzio Sisifo esclusivamente per i pazienti oncologici.

Il servizio si sospende a giugno 2004 e riprende a marzo 2006 e continua ancora adesso

Nel luglio 2009 apre hospice a Salemi

Nel marzo 2012 parte l’adi distrettuale

Nel giugno 2013 partono le cure palliative domiciliari

Servizi A.D.I. in atto

• A.D.I. interna A.S.P. : assiste casi di pazienti abassissimo livello di bisogno assistenziale, ècoinvolto quasi esclusivamente l’infermiere.

• A.D.I. servizio esternalizzato: assiste casi di pazientia basso- medio-alto livello di bisogno assistenziale,sono coinvolti m.m.g., infermiere, o.s.s.,fisioterapista, logopedista,psicologo.

• A.D.I. Cure palliative: assiste casi, di pazienti conpatologie per cui non è prevedibile la guarigione,all’accompagnamento alla morte, sono coinvoltim.m.g., infermiere, o.s.s., fisioterapista,logopedista, assistente sociale, psicologo.

• A.D.I. servizio esternalizzato:• Utenti annui da assistere nei vari livelli di intensità n.3.000

riferimento 3,5% della popolazione anziana ultra 65 anni della provincia di trapani(obbiettivi nazionali QSN)

I° livello 800 pazienti ( bassa intensità)II° livello 1000 pazienti (media intensità)III livello 1200 pazienti (alta intensità)

• Figure professionali monte ore annuo richiesto

• Infermieri 66% Prestazioni n° 105. 883 *( di cui 5294 il 6% per accessi notturni, festivi e in urgenza)

• Fisioterapisti 20% 32.086• Oss 10% 16.043• Psicologi 2% 3.209• Dietisti e logopedisti 2% 3.209

• Per un costo, a base d’asta, di 8222000 € per 3 anni

A.D.I. QUALI PROSPETTIVE

LA PERCENTUALE DI ANZIANI TRATTATI IN ADI RISPETTO ALLA POPOLAZIONE RESIDENTE

ANZIANA RAPPRESENTA UN INDICATORE DI MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI ASSISTENZA

DISTRETTUALE (LEA). TALE INDICATORE È INOLTRE IMPIEGATO NELL’AMBITO DEL

MONITORAGGIO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO DEL QUADRO STRATEGICO NAZIONALE

(QSN) 2007-2013.

IL QSN 2007-2013 PREVEDE DI AUMENTARE, NELLE REGIONI DEL MEZZOGIORNO, I

SERVIZI DI CURA ALLA PERSONA, ALLEGGERENDO I CARICHI FAMILIARI, PER INNALZARE LA

PARTECIPAZIONE DELLE DONNE AL MERCATO DEL LAVORO. TRA I SERVIZI DI CURA ALLA

PERSONA È PREVISTO LO SPECIFICO OBIETTIVO DI INCREMENTARE LA PERCENTUALE DI

ANZIANI BENEFICIARI DI ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA, RAGGIUNGENDO IL TARGET

DEL 3,5%, AL TERMINE DEL QUINQUENNIO DI PROGRAMMAZIONE.

IN PROVINCIA DI TRAPANI SI È PASSATI

DALLO 0,62% DEL 2010 AL 3,71% DEL

2013 IN A.D.I. DEGLI OVER 65DATO NAZIONALE PARI AL 4,8%

E’ IN PROGRAMMAZIONE LA FASE 2 DELLE CURE PALLIATIVE CON UN PRIMO ED UN SECONDO LIVELLO, CON IL PRIMO CHE PRENDERA’ IN CARICO I PAZIENTI FIN DALL’INIZIO DELLA CHEMIOTERAPAI, PROPRIO PER «PALLIARE» I SINTOMI

Programmazione ed attuazione dell’Ospedalizzazione Domiciliare ( OD )

che richiede il raccordo operativo tra il livello ospedaliero, quello distrettuale

e quello dell'Ambito Territoriale.( ad esempio la terapia trasfusionale, dialisi

peritoneale domiciliare).

RECAPITI

https://www.facebook.com/massimo.digregorio

• Posizione presentazione e risorse correlate:<collegamento ipertestuale>

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