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L’ASCOLTO del CLIENTE (parte 1)

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L’ASCOLTO del CLIENTE

(parte 1)

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Obiettivi della lezione

l  Conoscere gli strumenti di ascolto del cliente

l  Imparare a pianificare e svolgere un’indagine di CS

Capitolo 4 libro Management Qualità

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Il cliente è un “Mostro” (Galgano, 1990)

q  ha una fame infinita: vuole nuovi prodotti / servizi

q  è spietato: non guarda in faccia nessuno, se non lo soddisfiamo ci ignora

q  è esigente: richiede impegno continuo altrimenti ci punisce

q  è un po’ timido: non esprime quello che vuole, dobbiamo capirlo noi

q  è vendicativo: se qualcosa non lo soddisfa non torna più da noi

q  è invadente: è presente in ogni dove, fuori e dentro l’azienda

q  è egocentrico: ogni cliente è diverso da un altro e dobbiamo dargli qualcosa che lo distingue, ci vuole artigiani

q  Ha un set di valori che lo caratterizzano

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I bisogni dell’utente digitale

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Social Media e nuovi modelli di business

L’avvento dei Social Media, ossia tutte quelle piattaforme o applicazioni web, basate sui presupposti del Web 2.0, consente la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti (Kaplan, 2010)

5

Ø  Da Consumatori passivi a PROSUMER Ø  Cambiamento processo di fruizione del servizio attraverso l’utilizzo della Multicanalità e dei canali digitali Ø  Dall’e-commerce al mobile commerce

Ridefinizione dei modelli di business •  Progettare con e per i clienti •  Fenomeno delle Recensioni on-

line •  Lo Sviluppo virale dell’ e-WOM

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Il nuovo profilo dell’utente digitale

I consumatori esprimono oggi on-line liberamente commenti relativi a emozioni, stati d’animo, esperienze, diventando parte attiva nel generare modi d’uso, contenuti, recensioni,

acquisti etc.

NUOVO UTENTE DIGITALE

RECENSIONI

TUTORIAL

OPINIONI E-COMMERCE

SHARING ECONOMY

REAL-TIME INFORMATION

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Nel 2006 Times magazine riconosce l’impegno delle persone che in maniera anonima hanno contributo a generare contenuti online (Wikipedia, Youtube, MySpace, Facebook,ecc)

Il nuovo profilo dell’utente digitale

BIG DATA FENOMENO DELLE INFORMAZIONI FALSE

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Word of Mouth (WOM), e-WOM

Internet ha abilitato nuove forme di comunicazione, permettendo ai clienti di esprimere online le proprie opinioni, esperienze e anche reclami (Changuk, Lee, Hu & 2008; Sawhney & Kotler, 2001) •  Propensione dei clienti a condividere la propria opinione

su internet •  Strumento importante per influenzare le opinioni degli

altri utenti

E’ uno scambio verbale di informazioni one-to-one e face-to-face, relativo a un prodotto/servizio e rappresenta anche la base per la formazione delle aspettative (Crotts, 1999; Zeithaml et al., 1993; Bickart & Schindler, 2002; Webster, 1991).

e-WOM

WOM

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Il reclamo

l  Il compito principale dell’impresa non è solo quello

di attivare un canale per ricevere i reclami e fornire una risposta

l  ma anche di saper GESTIRE nel modo migliore questa specifica situazione con il cliente.

Manifestazione implicita o esplicita di insoddisfazione da parte di un cliente, la cui causa risiede in una eventuale non conformità rispetto ai requisiti richiesti

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9 persone fortemente insoddisfatte disseminano a 20 persone

Circa 1050 WOM negativi WOM

96 non reclamano

87 persone insoddisfatte disseminano a 10 persone

100 Clienti insoddisfatti

Solo 4 persone reclamano

20 WOM positivi

Perché solo 4 persone??? Il cliente è “pigro” Il reclamo considerato inutile e faticoso

Reclamo come un regalo!

Reclamo come un pericolo

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L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE Il cliente: da «mostro» a «complice»

RIACQUISTO PASSAPAROLA POSITIVO

CLIENTI FEDELI

MIGLIORAMENTO REDDITIVITA’

CLIENTI SODDISFATTI

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“CONOSCERE” IL PROPRIO CLIENTE

l  Consente di ottenere un vantaggio competitivo l  Vuol dire indagare e studiare le sue PERCEZIONI, le

ASPETTATIVE e le ESIGENZE dichiarate e latenti.

È IMPORTANTE SAPER ASCOLTARE LA VOCE DEL CLIENTE, MA BISOGNA USARE GLI STRUMENTI GIUSTI

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STRUMENTI DI ASCOLTO FINALITA’

PROGETTAZIONE DI NUOVI PRODOTTI/SERVIZI

INNOVAZIONE

MIGLIORAMENTO PRODOTTI/SERVIZI ESISTENTI

MIGLIORAMENTO QUALITA’

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A livello micro: Steps per la pianificazione di un’indagine di soddisfazione

1)  Definizione di un piano di indagini annuale; 2)  Individuazione dell’oggetto di indagine, dell’obiettivo

conoscitivo, del target di riferimento; 3)  Scelta e progettazione di strumento/i di indagine; 4)  Definizione della numerosità campionaria; 5)  Fase di raccolta dati; 6)  Analisi dei dati e interpretazione. 7)  Piano di miglioramento.

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INDIVIDUARE GLI STRUMENTI IDONEI PER RACCOGLIERE INFORMAZIONI

q  ASCOLTO DIRETTO v  Qualitativo v  Quantitativo

q  OSSERVAZIONE DEL CLIENTE

q  ANALISI DI DATI INTERNI

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Strumenti di ascolto del cliente

l  ASCOLTO DIRETTO §  Intervista in profondità §  Focus group §  Questionario §  Cassetta dei suggerimenti/reclami

l  OSSERVAZIONE §  Tecniche etnografiche (OSSERVAZIONE) §  Mistery Audit §  Netnography

l  ANALISI DI DATI INTERNI §  La gestione dei reclami

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INTERVISTA •  Ottenere informazioni approfondite sul tema oggetto di ricerca •  Conoscere in maniera esaustiva e sistematica le valutazioni dei clienti •  Raccogliere indicazioni su possibili nuovi bisogni •  Avere una valutazione ragionata •  Base per pianificare una ricerca quantitativa

obiettivi

v METODI QUALITATIVI v

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Possiamo definire l’intervista qualitativa come “una conversazione”…

l  Guidata dall’intervistatore l  rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione l  avente finalità di tipo conoscitivo l  sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di

interrogazione” (Corbetta,1999)

v METODI QUALITATIVI v

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Le diverse forme di intervista INDIVIDUALE

Intervista destrutturata

COLLETTIVA

ALTA STRUTTURAZIONE

BASSA STRUTTURAZIONE

Intervista di gruppo Focus group

Intervista semi-strutturata

v METODI QUALITATIVI v

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La relazione tra intervistatore e intervistato

�  L’intervistatore deve saper essere flessibile; �  L’interazione deve essere naturale e con poche

regole; �  Il ricercatore non deve influenzare i contenuti ma

deve fare sentire libero l’intervistato di esprimersi senza sentirsi giudicato;

�  Il ricercatore non deve farsi coinvolgere, ma rimanere neutrale.

v METODI QUALITATIVI v

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Attenzione alla comunicazione non verbale!

l  l’aspetto esteriore; l  la postura; l  i movimenti del capo; l  i gesti; l  la mimica del volto; l  lo sguardo; l  gli aspetti paralinguistici.

Riportare nel VERBATIM sia l’intero dialogo con

l’intervistato, sia il linguaggio non verbale

LINGUAGGIO NON VERBALE LINGUAGGIO VERBALE

Risposte esplicite e reazioni a ciascuna domanda

v METODI QUALITATIVI v

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l  La traccia viene generalmente costruita con una LOGICA A IMBUTO l  La traccia deve contenere una introduzione per avviare la

conversazione e domande di apertura; l  Domande vengono ordinate per importanza; l  Massimo 20-25 domande; l  Durata media 1 e 30 minuti.

Costruire una traccia di intervista semi-strutturata

à Eventuali studi esistenti in letteratura à Analisi del contesto

Identificare i TEMI, CATEGORIE e CONCETTI CHIAVE del problema e scomporli nelle loro principali dimensioni costitutive

v METODI QUALITATIVI v

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PERCEZIONI ASPETTATIVE

ESIGENZE VALORI

ESPERIENZE

DOMANDE SPECIFICHE

INTRODUZIONE

RISPOSTE GENERALI E AD ‘AMPIO RESPIRO’ PER COMPRENDERE IL CONTESTO

RISPOSTE DETTAGLIATE E BREVI RELATIVE L’OGGETTO DELL’INDAGINE

DOMANDE DI APERTURA

DOMANDE GENERALI

RISPOSTE GENERALI RIGUARDO L’OGGETTO DELL’INDAGINE

Traccia di intervista LOGICA A IMBUTO

MAPPA COGNITIVA

v METODI QUALITATIVI v

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FOCUS GROUP: obiettivi

UNITA’ DI ANALISI: IL GRUPPO NON IL SINGOLO

INDIVIDUO

v METODI QUALITATIVI v

Intervista di gruppo finalizzata a: • Comprendere un fenomeno attraverso la definizione dei concetti e delle

idee che lo caratterizzano; • Far emergere nuovi bisogni; • Preparare successive fasi quantitative

MODALITA’ Incontri con gruppi rappresentativi di clienti gestiti da un moderatore

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Definizione focus group

“Una tecnica di rilevazione per la ricerca sociale, basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, alla presenza di uno o più moderatori, focalizzata su un argomento che si

vuole indagare in profondità” (Corrao, 2000).

Esempi Focus group l  http://www.youtube.com/watch?v=9dCox0jB1Ng&feature=related l  https://www.youtube.com/watch?v=j_cUnlQl29Q l  http://www.youtube.com/watch?v=5M81Vu-lG0o

v METODI QUALITATIVI v

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Elementi caratterizzanti il focus group •  Interazione tra un gruppo di persone (possono

modificare la loro opinione nel corso della discussione) •  La presenza di uno o più moderatori che seguono le

conversazioni tra gli intervistati •  La focalizzazione su uno specifico argomento

FOCUS GROUP

v METODI QUALITATIVI v

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IL FOCUS GROUP

l  6-10 PERSONE (CARATTERISTICHE OMOGENEE) l  UN MODERATORE l  UN VERBALIZZATORE l  AUDIO-VIDEO REGISTRAZIONE l  LA TRACCIA DEL FOCUS l  IL REPORT

v METODI QUALITATIVI v

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Le fasi di applicazione del focus group

l  Individuazione del TEMA di discussione l  selezione dei PARTECIPANTI l  scelta del MODERATORE per la conduzione del focus group l  definizione della TRACCIA l  preparazione e conduzione del focus group l  analisi dei dati.

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Modalità di utilizzo dei FG

1. USO “STRUMENTALE” nella fase iniziale della ricerca (definizione del disegno di ricerca): - far emergere una serie di ipotesi da sottoporre alla verifica empirica -  per costruire un questionario -  Per testare la comprensibilità delle domande del questionario -  interpretare i risultati a valle dell’indagine

2. USO “INDIPENDENTE”: Il focus può essere utilizzato come tecnica unica o principale per raggiungere

l’obiettivo di una ricerca. Studio in profondità di un fenomeno settoriale senza però poter

generalizzazione i risultati alla popolazione.

v METODI QUALITATIVI v

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•  Deve gestire lo sviluppo della discussione per analizzare il fenomeno oggetto di indagine

•  Implementa la discussione attraverso stimoli verbali e visivi •  Deve essere conciliante, negoziare quando è necessario ed

essere sensibile e capace di far partecipare tutti alla discussione

•  La capacità di ascolto è una dimensione molto importante,

così come l'osservazione delle dinamiche di gruppo.

Il moderatore

v METODI QUALITATIVI v

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Supporta il moderatore registrando tutto ciò che accade durante la discussione

Non interviene durante il focus

Attento, meticoloso, deve avere metodo

Deve condensare con accuratezza quanto è stato detto o fatto e registrare i punti chiave

Segretario o verbalizzatore

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Esempio traccia intervista • Il ruolo del tassista oggi • Il ruolo del tassista in futuro • Chi è oggi il cliente che prende il taxi? (aspettative e caratteristiche) • Come è cambiato nel tempo? • Il cliente del futuro (desideri, criteri di scelta) • Cosa tiene lontane le persone dal prendere un taxi? • Cosa le avvicinerebbe? • Chi sono i concorrenti del taxi come mezzo di trasporto? • L’azienda di taxi XYZ chi è per voi (pregi, difetti, aspettative)? • Differenze fra L’azienda di taxi XYZ e le altre cooperative • A quali clienti si rivolge L’azienda di taxi XYZ • Ci sono differenze fra un cliente L’azienda di taxi XYZ e gli altri? • L’azienda di taxi XYZ per i clienti (che impressioni raccogliete: pregi, difetti, immagine, conoscenza) • L’azienda di taxi XYZ domani (quale strategia, quali vantaggi competitivi, quali elementi differenzianti) • Voi concepite un cliente come un occasionale o come uno che potrebbe utilizzare nuovamente la cooperativa? • Cosa fare per fidelizzarlo? • Come si catturano i clienti alle altre cooperative? • Come si migliora l’immagine della cooperativa presso i clienti? • Come si migliora la notorietà delle cooperativa presso i clienti? • Il taxi del futuro (ecologico, collettivo, etc.) • Proposte e suggerimenti

v METODI QUALITATIVI v

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Focus Group

VANTAGGI SVANTAGGI -  Evidenzia la dimensione relazionale nella formazione delle opinioni; -  consente di esprimere in libertà le proprie opinioni (trovarsi tra ‘pari’ attenua l’influenza dell’intervistatore). -  Risparmio di tempo e costi -  Flessibilità (il moderatore può chiedere chiarimenti)

-  Difficoltà organizzative -  Ruolo chiave del moderatore -  Il gruppo può scoraggiare le

opinioni personali -  Minor livello di

approfondimento rispetto all’intervista individuale

v METODI QUALITATIVI v

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INTERVISTA

FOCUS GROUP

INDIVIDUO 1 INDIVIDUO 2 INDIVIDUO 3 INDIVIDUO 4 INDIVIDUO …

INFO

RM

AZI

ON

E INTERVISTA VS FOCUS GROUP

INTERAZIONE

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Come devono essere analizzati i dati QUALITATIVI raccolti ?

l  In generale, alla fine di ogni incontro, è utile trascrivere la registrazione fatta su un VERBATIM, cercando di fare una sintesi delle principali posizioni emerse (Corrao, 2000);

l  Si effettua un’analisi dei contenuti emersi; l  Possono essere utilizzati software di analisi testuale (es. MAXQDA,

NVIVO) l  Si devono individuare i CONCETTI CHIAVE (Key Issues) emersi

rispetto alle domande della traccia. I concetti chiave possono essere poi sintetizzati in in CATEGORIE e TEMI

v METODI QUALITATIVI v

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Elaborazione dati qualitativi da interviste e focus group l  Analisi del Verbatim; l  Classificazione, codifica e interpretazione dei concetti

chiave; l  Analisi delle frequenze dei concetti chiave che si

ripetono nel testo; l  Elaborazione di una mappa cognitiva.

CONCETTO CHIAVE 1

CONCETTO CHIAVE 2

CONCETTO CHIAVE 3

CONCETTO CHIAVE 4

CATEGORIA a

CATEGORIA b

CONCETTO CHIAVE 5

TEMA

v METODI QUALITATIVI v

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Esempio Mappa cognitiva ABITUDINI DI

UTILIZZO

PUBLIC TRANSPORT

PERCEPTIONS

v METODI QUALITATIVI v