L’argomentoL’argomento Attualità L’articoloL’articolo · a cura di Antonella Forli e...

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Concessioni di acqua sotterranea e superficiale Concessioni di acqua sotterranea e superficiale Terre e rocce da scavo nella recente normativa Attualità Terre e rocce da scavo nella recente normativa L’argomento L’argomento Attualità La rete di monitoraggio delle acque sotterranee L’articolo La rete di monitoraggio delle acque sotterranee L’articolo

Transcript of L’argomentoL’argomento Attualità L’articoloL’articolo · a cura di Antonella Forli e...

Concessioni diacqua sotterraneae superficiale

Concessioni diacqua sotterraneae superficiale

Terre e rocce da scavo nellarecente normativa

Attualità

Terre e rocce da scavo nellarecente normativa

L’argomentoL’argomento Attualità

La rete di monitoraggio delleacque sotterranee

L’articolo

La rete di monitoraggio delleacque sotterranee

L’articolo

3professioneGeologo 14-2007

Per contattare la redazione:[email protected]

uesto numero arriverà nelle vostre case un po’ in ritardo poiché alla fine difebbraio il nostro Presidente è stato chiamato a far parte del ConsiglioNazionale: non potevamo negargli la possibilità di fare il suo ultimoeditoriale come Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio.

Siamo chiaramente molto dispiaciuti che esca dal nostro Consiglio ma gli facciamo imigliori auguri per il suo nuovo incarico e lo ringraziamo vivamente per tutto il lavorosvolto e per la sua grande disponibilità e dedizione. Cogliamo anche l’occasione per faregli auguri di benvenuto al collega Fabio Garbin.

L’argomento principale di questo notiziario riguarda le risorse idriche sotterranee ed inparticolare i tentativi in atto a livello regionale per la loro migliore gestione. Certo,sembrano sforzi vani se si considera cosa prevede la normativa nazionale in merito.Infatti gli ultimi giorni dello scorso anno, precisamente il 28 dicembre, è entrato invigore il D.L. 300/06 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” chiamato“decreto milleproroghe”.Tra le tante vi è quella riguardante il termine per la denuncia deipozzi e per le concessioni preferenziali. L’art. 2 del citato decreto (disposizioni inmateria di agricoltura) infatti al comma 1 recita: All’articolo 23, comma 6-bis, del decretolegislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni, le parole:«30 giugno 2006» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2007».Ora ciò che stupisce da subito è l’errato riferimento legislativo poiché viene citato ilvecchio decreto 152 del 1999 oramai abolito dal 152 del 2006 e l’articolo richiamatonon contiene in origine la parola “30 giugno 2006”, risultando così un misto fra i duearticoli contenuti nei due diversi decreti. Ma la cosa più incredibile è che si continua aperpetrare questo slittamento dei termini permettendo un abusivismo incontrollatosenza riuscire a cogliere le motivazioni di tali scelte. La gestione delle risorse idrichepurtroppo rimane completamente fuori controllo e a nulla varranno tutti gli sforzi perla loro salvaguardia finché continuerà questa forma insulsa di condono. È dal 1994 che ipozzi dovevano essere denunciati, così come dettato dal D.Lgs. 275/93, si tratta quindidi ben tredici anni che il termine viene posticipato. Cosa bisogna fare per far prenderecoscienza della gravità della situazione?Altri argomenti altrettanto importanti riguardano il dibattito in atto sul ruolo degliordini professionali e le terre e rocce da scavo alla luce del decreto 152/06.Nella pagina delle notizie oltre alle ultime sul Fascicolo del Fabbricato, vi è una breverecensione di un libro della Provincia di Latina e la segnalazione di alcune novità inlibreria. È da tanto tempo che in redazione si discute sulla questione delle recensioni deilibri senza mai riuscire a prendere una definitiva decisione.La nostra intenzione sarebbe quella di fare una rubrica dedicata proprio alle recensionidi libri utili nel nostro lavoro, ma da soli non ce la facciamo. Pertanto chiedo a chi fosseinteressato, di manifestare il proprio interesse per aiutare la redazione nella creazione diquesta nuova rubrica.E ancora segnalo l’importante circolare C.N.G. n. 252 del 25/01/2007 sul parererelativo alla competenza del geologo a redigere relazioni idrogeologiche, idrologiche edidrauliche.A proposito del concorso per il logo del nostro Ordine la partecipazione è stataveramente al di sopra di ogni aspettativa: ben 360 progetti! Adesso il lavoro, anzi illavorone, tocca alla Giuria che nell’arco di circa due mesi sceglierà i più meritevoli.Infine vorrei porgere le scuse, mie e di tutta la redazione, al collega Arcangelo Pirrelloper averlo citato sullo scorso numero del notiziario solo come consigliere diAmministrazione e non anche come Presidente dell’EPAP.

Il Direttore ResponsabileGeol. Manuela Ruisi

Q

il punto del Direttore

Termini discadenza

semprelontani

5professioneGeologo 14-2007

Rivista quadrimestrale dell’Ordine dei Geologi del Lazio

Anno V - numero 14 - Marzo 2007Autorizzazione del Tribunale di Roma

572/2002 del 15 ottobre 2002

Direttore responsabileManuela Ruisi

RedazioneMassimo Amodio, Giuseppe Capelli,

Eugenio Di Loreto, Calvino Gasparini,Roberto Salucci

SegreteriaRosy Sacco

Direzione, Redazione,AmministrazioneOrdine dei Geologi del Lazio

Via Flaminia, 43 - 00196 RomaTel. 06.36000166, Fax 06.36000167

e-mail: [email protected]@geologilazio.org

internet: www.geologilazio.org

Progetto grafico e impaginazioneAndrea Benenati

[email protected]

StampaCipes di Ezio Fiorletta

Via Sabaudia, 63 - 04100 Latina

PubblicitàLo Studiaccio

Viale Petrarca, 39 - 04100 LatinaTel. 0773.692870

e-mail: [email protected]

Chiuso in redazione il 23 febbraio 2007Copertina stampata su carta ecologica

Interno stampato su carta riciclata

Immagine di copertina:L’Aniene alle Sorgenti del Pertuso

Foto di Manuela Ruisi

La riproduzione totale o parziale degli articolie delle foto, vietata ai sensi dell’art. 65della L. 633/41, può essere autorizzata

solo dalla Direzione.

Il punto del Direttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3di Manuela Ruisi

L’editoriale del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7di Fabrizio Millesimi

L’argomento - Concessioni di acqua sotterranea e superficialedi Manuela Ruisi e Benedetta Cassiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Punti di vista - Collega di chi?di Lorenzo Manni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

Geo-internet, informarsi in retea cura di Antonella Forli e Tiziana Guida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

L’articolo - La rete di monitoraggio delle acque sotterraneedi Giacomo Catalano e Eugenio Di Loreto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Notizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Attualità - Terre e rocce da scavo nella recente normativadi Fabrizio Millesimi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Le Circolari del Consiglio Nazionale dei Geologi . . . . . . . . . 22

Attività del Consiglio - Sintesi delle delibere . . . . . . . . . . . 26

Aggiornamento Albo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Linea diretta - La corrispondenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Corsi e Convegni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Rilevando e mangiando - Nei paesi del benessere: Lènola e Campodimèledi Lucrezia Casto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

L’indicedel numero quattordici

7professioneGeologo 14-2007

er circa 12 anni ho avuto l’onore di guidare il Consiglio dell’Ordine dei Geologidel Lazio: per ben quattro volte il gruppo con il quale mi candidavo ha ricevuto ilmandato dai colleghi, per ben quattro volte i Consiglieri eletti mi hanno affidato e

quindi confermato la fiducia nella più alta carica. Oggi, mentre scrivo questo mio ultimoeditoriale nel quale cerco di spiegare i motivi di una mia (sofferta) scelta, mi chiedo: hosvolto bene il mio compito? Potevo fare di più? Ho tralasciato qualcosa? A tutte questedomande al momento mi sono imposto di non rispondere, e di lasciare che il temposedimenti le cose e assegni loro un giusto valore; ma ancor di più spero che un cennoarrivi da voi Colleghi.

Ho accettato la nomina a Consigliere Nazionale e questo, per una giusta incompatibilitàdi ruoli come dalla legge prevista, mi ha costretto ad abbandonare il ruolo di Presidente eanche quello di Consigliere dell’Ordine dei Geologi del Lazio. Sento però la necessità“morale” di spiegare pubblicamente le motivazioni di questa opzione.Nell’autunno 2005, a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa elettorale, decisidi candidarmi con una lista “alternativa” alle elezioni del Consiglio Nazionale, che sisvolgevano subito dopo quella del Consiglio regionale e alla quale avevo partecipato, nelsegno della continuità, con il gruppo (incrementato di nuovi elementi) con il quale avevocondiviso la gestione dell’Ordine. Mentre per l’elezione al C.R. il successo fu moltoampio, con 10 degli 11 consiglieri appartenenti alla medesima lista, per il C.N. le cosefurono ben diverse per me, perché anche in quel caso l’elettorato dette una preferenza allacontinuità e tutti e 15 gli eletti appartennero alla lista uscente.Ma il fato è imprevedibile e due tragici lutti (vedesi il ricordo dei due colleghi prematuramentescomparsi in questo stesso notiziario) hanno comportato lo scorrimento della graduatoria deipiù votati, e il mio nome era tra i primi.Mi si presentava la possibilità di “salire” al Consiglio Nazionale ma al prezzo diabbandonare il Consiglio Regionale! Ecco perché parlavo di scelta sofferta: per mesarebbe stato certamente più comodo continuare a svolgere le funzioni di presidente di unOrdine importante come il nostro del Lazio (ben rodato, con un bel clima di amicizia e dicollaborazione, con una segretaria efficiente ecc. ecc.) piuttosto che lanciarsi in meandrisconosciuti di un Consiglio del quale i componenti, omogenei e funzionali a unprogramma, come ben intuibile diverso dal mio, erano già da tempo insediati e al lavoro.Il desiderio però di poter contribuire alla causa della nostra categoria in un contestonazionale, confortato in ciò dall’affetto e dalla stima dimostratami da voi e anche da alcunicolleghi residenti in altre regioni, mi hanno definitivamente spinto ad accettare il nuovoincarico, certo comunque di non “lasciare” ma di “continuare” nell’impegno iniziato contre anni al Consiglio Consultivo Regionale e proseguito con dodici anni all’Ordine.

In data 26 febbraio, nel corso di un Consiglio regionale convocato ad hoc, ho letto lalettera di nomina del Nazionale e ho effettuato l’opzione.Ringrazio i Consiglieri Claudio Paniccia, Calvino Gasparini, Roberto Salucci,Manuela Ruisi, Massimo Amodio, Giuseppe Capelli,Antonio Colombi,Eugenio Di Loreto, Fabio Melchiorri e Vittorio Stocchi i quali, senza eccezione,mi hanno esortato e alla fine convinto dell’utilità di questa scelta, impegnandosi a non farmi mancare in futuro il loro sostegno e il loro prezioso aiuto.Ringrazio la Signora Rosy Sacco per il suo quotidiano, professionale e prezioso impegno,che l’ha portata a essere elemento insostituibile dell’Ordine, e per la disponibilitàdimostrata nei miei confronti in questi dodici anni.Ringrazio tutti voi, per avermi sostenuto-pungolato-supportato (e sopportato!), e vi invitoa continuare.Grazie di cuore e arrivederci.

Il PresidenteFabrizio Millesimi

L’editorialedel Presidente

Da unConsiglio a un altro

P

Le derivazioni di acqua pubblica sonoancora oggi regolate dal Regio

Decreto 1175/33. In più di settant’annidalle sua emanazione il testo unico hasubito diverse modifiche che non nehanno però cambiato la struttura. Fra letante quelle apportate dal D.Lgs. 275/93riguardano l’iter istruttorio di unaconcessione ed in particolare l’espressionedel parere da parte dell’Autorità di bacino.Infatti l’art. 3 del citato decreto, cheaggiungeva un comma all’art. 7 del R.D.1775/33, prevedeva che la domanda diconcessione doveva essere trasmessaall’Autorità di bacino competente perterritorio per comunicare, nel termine diquaranta giorni dalla ricezione, il proprioparere all’ufficio istruttore in ordine allacompatibilità della utilizzazione con leprevisioni del piano di bacino e, anche inattesa della approvazione dello stesso, ai finidel controllo sull’equilibrio del bilancioidrico o idrologico. Decorso il predettotermine senza che fosse intervenuta alcunapronuncia, il parere si intendeva espresso insenso favorevole.Il D.Lgs. 152/99 ha successivamentemodificato tale comma introducendo ilpiano di tutela al posto del piano dibacino.Ad oggi invece le cose sono un po’cambiate perché il nuovo D.Lgs. 152/06 alcomma 1 dell’art. 96 (Modifiche al RegioDecreto 11 dicembre 1933, n. 1775)

stabilisce che l’Autorità di bacinocomunica il proprio parere vincolante inordine alla compatibilità della utilizzazionecon le previsioni del Piano di tutela, ai finidel controllo sull’equilibrio del bilancioidrico o idrologico, anche in attesa diapprovazione del piano anzidetto. Il pareredeve essere espresso entro 40 giorni per lepiccole derivazioni ed entro 90 per legrandi, e se non vengono rispettati ipredetti termini il Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio nomina unCommissario “ad acta”.In tutto questo arco di tempo in cui sisono susseguite le diverse normative,l’Autorità di bacino del fiume Tevere hacercato di organizzarsi al meglio con lerisorse disponibili.Già nel 1994 aveva regolamentato lamateria acque sotterranee, con delibera delComitato Istituzionale n. 38 del 27 luglio1994, individuando i contenuti minimirichiesti a corredo delle domande diconcessione di acque sotterranee,differenziando la documentazione richiestain base all’uso della risorsa. Per i nuovipozzi si chiedevano, tra l’altro, le prove diportata a gradini e di lunga durata,corredate dalle schede e dai grafici relativi.In seguito all’entrata in vigore della leggeGalli e del D.Lgs. 152/1999, l’Autorità dibacino inoltrò una seconda comunicazioneagli uffici istruttori in cui venivanorichieste le informazioni necessarie ai fini

8 professioneGeologo 14-2007

L’argomento

Concessioni diacqua sotterraneae superficiale

In attesa della definitiva

approvazione vediamo la

documentazione tecnica

a corredo delle domande di

concessione di acqua pubblica

richiesta dall’Autorità

di bacino del fiume Tevere.

Manuela RuisiGeologo, Autorità di bacino del fiume Tevere

[email protected]

Benedetta CassianiGeologo, Autorità di bacino del fiume Tevere

[email protected]

di adeguare il parere di competenza allenuove norme.Successivamente, il decentramentoamministrativo prima e il D.Lgs. 152/06poi, hanno comportato nuovi sostanzialicambiamenti nelle attribuzioni dicompetenza tra i diversi uffici istruttori enel peso relativo del parere delle Autoritàdi bacino.Per adeguarsi alla mutata situazionenormativa, l’Autorità di bacino del fiumeTevere ha elaborato un documento disintesi, con le informazioni minimenecessarie all’espressione del proprioparere. Le informazioni devono esserepreliminarmente certificate dagli ufficiistruttori utilizzando una “scheda filtro”(Fig 1) utile anche per la certificazionedella univocità delle informazionicontenute nella documentazione allegataalle domande di concessione. In tal modosi vuole arrivare ad uno snellimento dellaprocedura evitando inutili “palleggiamenti”di pratiche tra i vari uffici perché nonesaustive.La necessità di un documento di sintesi ènata anche perché le relazioni geologiche-idrogeologiche allegate alle domande diconcessione purtroppo spesso sono carentie/o contengono molte incongruenze. Nonsono rari i casi in cui la relazione tecnicarisulta addirittura in contraddizione conquanto riportato nella domanda diconcessione e numerosissime sono anchele incongruenze all’interno delle stesserelazioni, per non parlare poi di “cartegeologiche” che presentano un pallino diqualche centimetro di diametro coloratointorno al pozzo. Ciò comporta un inutileaggravio del carico di lavoro econseguentemente un allungamento deitempi necessari per il completamentodell’istruttoria che reca danno sia agli entiistruttori che ai cittadini.Il documento di sintesi e la scheda filtrodevono ancora essere approvati in viadefinitiva dal Comitato Tecnicodell’Autorità di bacino ma abbiamoritenuto utile parlarne in questa sedepoiché alcuni uffici istruttori hanno giàinviato ai rispettivi ordini regionali lebozze dei documenti elaborate l’annoscorso.Appena verranno approvate le

versioni definitive vi verrà datacomunicazione.Il documento è costituito da una parteiniziale di informazioni generali valida pertutte le tipologie di concessioni, siasuperficiali che sotterranee in cui sirichiede: il tipo di concessione, il tipo diderivazione, il corpo idrico interessato, latipologia d’uso prevista, la quantità richiestain concessione e le motivazioni e modalitàdi utilizzo (fig 2).Vi è poi una secondaparte riguardante le informazioni tecnichesia per le derivazioni di acque sotterraneeche per quelle superficiali. Di seguito siriportano gli elementi tecnici divalutazione richiesti.

Informazioni relativealle derivazionidi acque sotterranee

Relazione geologica-idrogeologica*Deve essere verificata la completezza dellerelazioni contenenti necessariamente gli

elementi base, quali:- Inquadramento dell’area, caratteri

geomorfologici, strutturali edidrogeologici con descrizionedell’acquifero interessatodall’emungimento, delle sue principalicaratteristiche e del bacino idrogeologicodi alimentazione.

- Caratteristiche tecniche del pozzo:profondità, diametro, rivestimento,cementazione, filtri, stratigrafiaattraversata, livelli piezometrici statici edinamici, tipo di pompa (potenza ecaratteristiche), profondità della pompa,profondità dell’acquifero emunto.

- Bibliografia.

Allegati:- Carta geologica (con ubicazione

dell’opera) in scala 1:25.000 o superiore,di estensione sufficiente ad individuare lelitologie presenti nell’area, i rapportistratigrafici e gli elementi strutturaliprincipali.

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Figura 1.

>>

- Carta idrogeologica (con ubicazionedell’opera) in scala 1:25.000 o superioredi estensione sufficiente ad individuare icomplessi presenti nell’area, l’acquiferoinvestigato, le principali direttrici diflusso, i punti di emergenza ed eventualialtre captazioni presenti. La carta deveessere corredata da un profiloidrogeologico interpretativo.

- Sezione schematica del pozzo estratigrafia del terreno con le relativequote/profondità e la quota/profonditàdei livelli piezometrici incontrati.

- Prova di portata a gradini corredatadalla tabella riassuntiva della prova(portate, tempi, livelli piezometrici eabbassamenti) e dai grafici:abbassamenti/tempi (m-h),abbassamenti/portata (m-m3/s),abbassamenti specifici/portata(m/m3–m3/s), abbassamenti/portataspecifica (m-m3/s). La prova deve essereeffettuata con almeno 3 gradini diportata di 2-3 ore ciascuno e le portateutilizzate dovranno essere prossime(inferiori e superiori) alla portatapresunta di esercizio. Devono inoltreessere calcolati i coefficienti B, C dellarelazione di Jacob:A/Q=B+CQ e deveessere definito il cono di emungimentoper la verifica delle interferenze con lealtre opere di derivazione esistentinell’area.

Per le domande di concessione riguardantile derivazioni da sorgenti, devono essereinoltre indicati:- il regime di portata della sorgente;- la portata minima e massima;- la descrizione delle opere di captazione e

delle modalità di presa;- la presenza di altre emergenze e

captazioni nell’area;- la presenza di vincoli.

Per le concessioni preferenziali oriconoscimento di antico uso (ai sensidell’art.4 del R.D. 1775/33) la prova diportata potrà essere omessa.

* la relazione geologica-idrogeologica, previstaper tutte le opere di emungimento di faldeidriche, deve essere a firma del professionista

geologo incaricato (Parere del MinisteroLavori Pubblici del 17/12/1993, n.138,ex art. 3 L. 112/1963, art. 41 D.P.R.328/2001, D.M. 18/11/1971 e s.m.i.,Circolare C.N.G. 252).

Informazioni relativealle derivazionidi acque superficiali

Deve essere verificata la completezza dellarelazione contenente necessariamente glielementi base, quali:- inquadramento dell’area di presa e del

bacino idrografico a cui fa riferimento lasezione del corso d’acqua interessato;

- modalità di derivazione e caratteristichedell’opera di presa e dell’eventualesistema di restituzione;

- descrizione delle principali opereidrauliche e dei dispositivi che limitanola portata da derivare e che restituisconoin alveo i quantitativi non utilizzati;

- caratterizzazione idrologica del corpoidrico e calcolo della portata disponibile (misure di portata a cura del progettista).

Allegati:- corografia su carta tecnica regionale in

scala 1:10.000 e su cartografia I.G.M.in scala 1:25.000;

- piante, prospetti, sezioni e particolariin scala 1:100 o comunque in scalaadeguata delle opere di presa, dei canaliderivatori e di scarico, delle condotte,dei congegni e dei meccanismi necessari all’esercizio della derivazione.

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>>

professioneGeologo 14-2007

Figura 2.

L’argomento

12 professioneGeologo 14-2007

Egregio direttore,

dalla scorsa estate ho seguito attentamentel’acceso dibattito circa le disposizioni e leimplicazioni del temuto Decreto Bersani;allo stesso modo ho assistito un po’ irritatoalla strisciante collettiva criminalizzazionedella figura del Libero Professionista ingenere (una sorta di malattia, quest’ultima,che non ha risparmiato neanche alcunimiei cari amici che ben conoscono il miotenore di vita e l’entità dei miei guadagni).Un ultimo colpo ben assestato alla mialabile tranquillità lavorativa è infine arrivatodalla nota sentenza del T.A.R. che ha perora sospeso l’obbligo di redazione deiFascicoli del Fabbricato. Mentre cercavo diorientarmi in queste nebbie, mi è capitatodi imbattermi in alcuni lavori di geologi

che senza dubbio “prestavano il fianco adalcune critiche” e non certo di ordinetecnico; senza entrare in dettaglidegradanti, basti dire che ho trovatoparziale conferma delle diffuse vaghe voci(che sento da quando ho iniziato adesercitare la professione) su colleghi cheinventano prove, sondaggi, sopralluoghi,rilievi, ecc.. Sono probabilmente e senzadubbio casi isolati, la classica mela marcia;per quanto mi riguarda cerco dicomportarmi in modo opposto.Nei mesi estivi e poi in autunno, esplode laprotesta degli Ordini professionali contro leposizioni governative, si esprimono timoricirca la sopravvivenza degli Ordini,l’opposizione cavalca vergognosamente ilmalcontento dei Professionisti, si arriva allacriminalizzazione collettiva del riccoprofessionista evasore, ecc..In tale contesto sull’ultimo numero diProfessione Geologo viene rimarcatal’importanza degli Ordini, non solo nellostabilire dei minimi tariffari ma anche pergarantire la qualità della prestazioneprofessionale; vengono altresì giustamentesottolineate le battaglie che l’Ordine deiGeologi sta conducendo a tutela dellafigura del geologo (cui si aggiungonoquelle già portate avanti in passato) e siinvitano tutti gli iscritti a rimanere vigili epartecipare alle iniziative per contrastaretutte le ipotesi di dissolvimento degliOrdini e delle Casse di previdenza.Benissimo.Vorrei tuttavia esprimere i miei dubbi sullacapacità dell’Ordine dei Geologi (ma forsedi tutti gli Ordini) di esercitare unaqualche forma di “tutela della qualità dellaprestazione professionale, della qualità deiprofessionisti e della sicurezza dei cittadini”(il punto del direttore - ProfessioneGeologo n. 13 - novembre 2006): dopo ilsuperamento dell’esame di abilitazioneprofessionale e la successiva iscrizioneall’Albo professionale la condizionenecessaria e sufficiente all’esercizio della

professione è rappresentata dal pagamentodelle quote annuali di iscrizione. L’esamedi abilitazione professionale lo ricordocome un’esperienza difficile, con unascarsissima percentuale di abilitati (cosìbassa da far supporre che la Commissionevolesse limitare l’accesso di nuovi geologialla professione), ma con un livello dipreparazione richiesto non troppo alto; laprincipale difficoltà derivava dalla vastitàdel campo di conoscenza richiesto.Da allora (maggio 1999), ho pagato laquota tutti gli anni e sono stato - e sonotuttora - un Geologo Abilitato all’Eserciziodella Professione. Nulla conta di quello cheho fatto in questi anni, esperienzeprofessionali, studi, corsi, convegni,collaborazioni, esperienze all’estero,specializzazioni, lettura di nuovi testi, ecc.;sono, per quanto ne sa l’Ordine, allo stessolivello di un geologo iscritto da 30 anniche non ha mai esercitato (ma con minoreanzianità) o di un collega che non ha piùletto un testo di approfondimento (soloper fare due esempi). Il punto è chel’Ordine nulla sa - e quindi nulla puòcertificare - riguardo alla mia realepreparazione. Ne consegue una difficoltàda parte dell’Ordine stesso nel garantire laqualità delle prestazioni professionali da meofferte.Nel dibattito che spero si apra in futurosulla revisione ed evoluzione del sistemadegli Ordini Professionali, potrebbe essereinteressante che gli Ordini stessipropongano una propria crescita. In questosenso lo studio di meccanismi cheveramente tendano a garantire la qualitàdella prestazione offerta a tutela deicittadini, potrebbe essere una riflessione peraprire un dibattito interno al nostro ordine.Solo per fare un esempio: rifuggendo dameccanismi polizieschi di controllo deipropri iscritti (anche se come al solito c’èchi li auspica), gli ordini potrebberocondizionare le iscrizioni alla presentazionedi “crediti formativi”, oltre che alpagamento della quota annuale.Sperando di aver sollevato argomentazionidi qualche interesse.

Cordiali salutiDott. Lorenzo Manni

Punti di vista

Pubblichiamo la lettera del

nostro collega che solleva

legittimi dubbi sulla capacità

di tutela della professione da

parte degli Ordini e getta le

basi per una discussione

suggerendo alcune soluzioni.

A tal proposito si ricorda

la direttiva europea

2005/36/CE che deve essere

recepita entro la fine di

quest’anno e il dibattito

in atto sul disegno di legge

per la riforma degli Ordini.

Collega di chi?

13professioneGeologo 14-2007

Geo-internetinformarsi in rete

www.geologilazio.orgIl nuovo sito dell’Ordine dei Geologi del Lazio rinnovato nella formagrafica e nella struttura. In evidenza dalla home la sezione Formazione eLavoro che presentatutti i corsi,convegni e leofferte di lavoro peri geologi con ilfocus sulle ultimenews di interesse.Sempre dalla homela possibilità diaccederedirettamenteall’albo degli iscritti,alla sezionenormativa distintaper nazionale e regionale, alle pubblicazioni dell’Ordine, e al link direttocon l’Ordine per accedere a tutta la modulistica e alle informazioni sutariffario, vidimazioni parcelle, EPAP etc.Sono presenti i link di interesse ai principali siti di enti locali eduniversità della nostra regione.Inoltre la possibilità di scaricare direttamente il file in versione pdf diProfessione Geologo.

www.ambiente.itUn portale dedicato all’ambiente con le novità tecniche, procedurali elegislative di settore. Sono segnalati gli eventi più importanti legati a

tematiche ambientali edi sicurezza, i maggioriprovvedimenti pubblicatisulla Gazzetta UfficialeItaliana ed Europea, idisegni di legge indiscussione alla Camerae al Senato e unarassegna Stampa con gliarticoli di maggioreinteresse pubblicati suiquotidiani cheriguardano l’ambiente.

http://gsf.itSito dell’associazione onlus Geologia Senza Frontiere che nasce nelmarzo 2003 da un gruppo di geologi al quale col tempo si sono aggiuntialtri naturalisti. GSFopera nel campo dellacooperazioneinternazionaleproponendo soprattuttoprogetti che riguardanol’approvvigionamentoidrico, a basso impattoambientale, basso costodi realizzazione e chevedono l’ampiapartecipazione della

popolazione e dei partner locali. GSF è attiva anche in Italia proponendocorsi di educazione geo-ambientale. Partecipa al forum permanente perl’acqua e al forum permanente per l’energia.

http://zonesismiche.mi.ingv.itDal link al sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -sezione di Milano è possibile visualizzare e scaricare le mappe dipericolosità sismica MPS04 redatte ai sensi della Ordinanza 3274 qualeriferimentoufficiale perl’assegnazione deicomuni alle zonesismiche da partedelle regioni. Ivalori puntuali diMPS04, ladescrizione delleprocedure e delleelaborazioni, imateriali di baseutilizzati, ecc., sonostati resi disponibilial pubblico all’indirizzo internet citato nell’ambito del progetto S1, unodei progetti sismologici e vulcanologici di interesse per il Dipartimentodella Protezione Civile. Sono presenti i riferimenti normativi delle varieordinanze PCM 3519 e 3274 e le evoluzioni delle mappe diclassificazione sismica mentre per una descrizione completa di tutti iprogetti si rimanda al sito relativo: www.ingv.it/progettiSV.

http://maps.live.comLa risposta di Microsoft a Google Earth: un servizio interattivo di mappecon visione aerea e carte stradali. Una barra di navigazione permette dilocalizzare indirizzi eservizi commerciali.Per muoversi dentrola mappa è attivo ilsistema “pan andscan”. Cliccando duevolte in un punto, sifa uno zoomsull’area. Zoom avantie indietro sonopossibili ancheattraverso la rotellinadel mouse. Ci sonodue opzioni divisualizzazione, aerial (dall’alto) e bird’s eye (una visuale ravvicinata,angolata di 45 gradi, sempre bidimensionale). Roma e dintorni risultanocoperte da questa modalità, con foto anche molto recenti (2005).Aqueste si aggiungono le panoramiche 3D che consentono un vero eproprio volo tra edifici tridimensionali ma per ora sono disponibili soloper alcune città degli States. La navigazione avviene in maniera intuitivaanche attraverso la rosa dei venti e la barra dello zoom. Cliccandoall’interno della rosa dei punti cardinali si naviga nella direzione preferita,spostandosi a piacimento in altre direzioni tenendo premuto il pulsante.Purtroppo è accessibile solo mediante Internet Explorer, il che potrebbeallontanare molti utenti.

a cura di Antonella Forlie Tiziana Guida

[email protected]@yahoo.it

14 professioneGeologo 14-2007

parliamo di...

La conoscenza della realtà territoriale,in termini di distribuzione e

quantificazione delle risorse per unottimale utilizzo delle stesse, è uno deifattori più importanti nella gestione etutela dell’ambiente.Le acque sotterranee sono consideraterisorse pregiate ed, in considerazione deimolteplici usi nei quali può essereimpiegata (idropotabile, agricolo eindustriale), assumono una notevoleimportanza strategica ed economica.In questi ultimi anni c’è stata da parte delleAmministrazioni competenti in materia dipianificazione territoriale e ambientale, unagrande attenzione alla tutela e al razionaleutilizzo delle risorse idriche, conparticolare riferimento agli aspetti dirischio e suscettività ambientale presenti.Per operare corrette scelte strategico-politiche per la gestione delle risorseidriche e per la realizzazione di efficaciinterventi sul territorio, è fondamentaledisporre di una buona conoscenzascientifica e tecnica dei caratteri fisici delleacque sotterranee in termini di BilancioIdrogeologico. La conoscenza dello statoqualitativo e quantitativo sonofondamentali per la definizione dello “stato di qualità ambientale” delle acquesotterranee, come previsto dal DL.vo258/2000, e rappresenta lo strumento piùefficace per un’esatta programmazionedella gestione, utilizzo, tutela e salvaguardia

del patrimonio idrico.La Regione Lazio, ha dedicato particolareattenzione a questi aspetti, emanando unaapposita normativa, la D.G.R. 222 del25/02/2005 avente per Oggetto il“Monitoraggio delle acque sotterranee -Rilevazione dei fattori meteo-climatici eidrologici per il calcolo del bilancio idrico degliacquiferi”. In tale Atto si definiscono leazioni intraprese dalla Regione per ilraggiungimento degli scopi prefissi ovvero:1) la creazione del sistema di “Progetto

quadro di monitoraggio delle acquesotterranee”. La realizzazione e la gestionedella rete di monitoraggio delleprincipali idro-strutture (Figura 1) sarà acura dell’Area Ufficio Idrografico eMareografico della Direzione RegionaleAmbiente e Cooperazione tra i Popoli;

2) l’individuazione degli enti gestori diacquedotti e di acque minerali qualisoggetti tenuti a rendere disponibili idati e le informazioni sulle risorseidriche da essi stessi gestite;

3) nell’atto di concessione, o di rinnovo, diun’attività estrattiva o di gestione dirifiuti (o di materiali pericolosi), saràprevisto l’obbligo, a carico delconcessionario, del monitoraggio delleacque per la verifica continua che leattività industriali, da loro gestite, noninterferiscano con la falda. I dati devonoessere trasmessi all’Area “UfficioIdrografico e Mareografico Regionale”

L’articolo

La rete dimonitoraggio delleacque sotterranee

La D.G.R. del Lazio n. 222

del 22/2/2005 prevede

la creazione di un sistema

di monitoraggio per le acque

sotterranee della regione.

Vediamo i primi risultati

e gli sviluppi futuri.

Giacomo CatalanoGeologo, Area Difesa del Suolo Regione Lazio

[email protected]

Eugenio Di LoretoGeologo, Area Difesa del Suolo Regione Lazio

[email protected]

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professioneGeologo 14-2007

secondo le specifiche tecniche e lemodalità di volta in volta definitedall’Area stessa.

La prima azione si è sviluppata, comeindicato nella DGR 222/05, per stralciesecutivi individuando i punti di misuradella rete di monitoraggio che possanofornire informazioni sui livelli disaturazione degli acquiferi, sulle principalilinee di flusso idrico sotterraneo, sullaquantificazione della risorsa idricadisponibile all’interno dell’idrostruttura,che rappresenta l’unità territoriale diriferimento, in considerazione dellageometria del tetto della zona satura edella presenza delle aree critiche e diattenzione. Il monitoraggio degli acquiferisotterranei viene condotto preferibilmentericorrendo a sensori di livello piezometrici,ubicati in idonee perforazioni, e sistemiche rilevano la Portata delle sorgenti, aiquali viene abbinata anche lacontemporanea misura della temperaturaed, eventualmente, della conducibilità. Lemisure sono effettuate in continuo, concadenza temporale programmata edacquisizione temporanea locale sumemoria non volatile; i dati sono acquisitia cura dell’Ufficio Idrografico eMareografico Regionale che provvede allavalidazione, archiviazione in banca dati epubblicazione degli stessi.Tutti i datiprovenienti dal monitoraggio saranno

gestiti dalSIRA (SistemaInformativaRegionaledell’Ambiente) che li renderàpubblici anche mediantepubblicazione su sito WEB, e cheprovvederà a fornirli a chiunque ne facesserichiesta; inoltre tali dati sono inviatiperiodicamente alle Autorità di Bacinocompetenti.

Primi risultati della rete di monitoraggioVengono di seguito descritte le attivitàsvolte nell’ambito della collaborazione trale strutture tecniche regionali (Area Difesadel suolo e Servizio Geologico Regionale,Area Idrografica e Mareografica e Autoritàdi Bacino Regionale) l’UniversitàRomaTre e gli Enti Gestori. I primirisultati sono illustrati per le seguentiidrostrutture:

Laghi VulcaniciNel Lazio Centro settentrionale, tra lacatena appenninica ed il Mar Tirreno, siestendono i rilievi collinari di originevulcanica, riferibili all’attività esplosiva edeffusiva dei Distretti vulcanici:Vulsino,Cimino, Sabatino e dei Colli Albani,sviluppatasi a partire da 800.000 a circa30.000.Alla fine dell’attività esplosiva idiversi crateri formatesi ospitano i laghi: di

Bolsena,Vico, Bracciano, Nemi ed Albano,oltre ai bacini Lacustri minori di Mezzano,Martignano e Monterosi. L’originecomune di questi Laghi ha determinatocaratteristiche fisiografiche tali da favorire,in ciascuno di essi, la raccolta di unnotevole volume d’acqua ad oggi oggettodi consistenti prelievi a fini idropotabili(Lago di Bracciano per la Città di Roma).Al fine di approfondire le conoscenze sulpatrimonio idrico regionale è statopredisposto il progetto di una reteLimnometrica per il controllo dei LaghiVulcanici (Nemi,Albano, Bracciano,Martignano, Monterosi,Vico e Bolsena).Per tutti questi Laghi, ad esclusione diBolsena, la stazione di monitoraggio saràrealizzata mediante una perforazione conun sondaggio di circa 25 metri, in cuiverrà installato un piezometro attrezzatocon sensori che misurano in continuo levariazioni del livello idrico e latemperatura dell’acqua. La testata del Pozzosarà dotata di una strumentazione chetrasmette, via GSM, le misure, in temporeale,dei dati all’Ufficio Idrografico eMareografico Regionale. Per il Lago di

Figura 1.Carta delle Idrostrutturedella Regione Lazio

16 professioneGeologo 14-2007

parliamo di...

Bolsena verrà restaurata la stazioneLimnometrica esistente, fatta oggetto didanneggiamento da parte di vandali.

Monti LepiniQuesta Idrostruttura è costituitaessenzialmente da depositi appartenenti alcomplesso idrogeologico di piattaformacarbonatica. I litotipi prevalenti sonorappresentati da calcari dolomitici e calcari,

altamente permeabili per fratturazione ecarsismo.All’interno del massiccioomonimo si trovano anche rariaffioramenti di flysch e depositi piroclasticidi limitata estensione. Il limite nord-occidentale è marcato, in affioramento,dalle vulcaniti dei Colli Albani.A nord-est,il limite del sistema idrogeologico ècostituito dal fronte di sovrascorrimentodel massiccio Lepino sui depositi a bassa

permeabilità della valle Latina. Lungo ilconfine sud-occidentale, il massiccio deiLepini, ribassato da faglie dirette, si trova acontatto con i terreni quaternari dellapianura Pontina che costituiscono unlimite parzialmente impermeabile inquanto comunque permettono un limitatoafflusso nell’acquifero della piana stessa.A sud-est, il limite dell’unità idrogeologicacoincide con l’importante discontinuitàtettonica dell’Amaseno che la divide dalsistema dei Monti Ausoni e Aurunci.Le sorgenti e i gruppi sorgivi di maggioreinteresse sono i seguenti: Ninfa, Gricili,gruppo delle Sardellane, gruppo dei Laghidel Vescovo.Nella realizzazione del secondo stralcio delsistema di monitoraggio è previsto ilcoinvolgimento dell’ATO4 (Acqua LatinaS.p.A.) in collaborazione con la RegioneLazio. Il gestore delle risorse potabili delPiana Pontina, ha già realizzato, secondo ledirettive regionali, alcune stazioni dimonitoraggio come quelle di Ninfa(Figura 2) e quella di Ponte Ferrajolo(Figura 3). Le stazioni progettate da ATO4si completano con quelle della Rete diMonitoraggio della Provincia di Latina,Settore Pianificazione Urbanistica Ecologiae Ambiente. I dati provenienti dall’insiemedi queste stazioni permetterano lavalutazione del Deflusso di Base dell’interaidrostruttura.La Regione Lazio attrezzerà una serie dipozzi per le misure del livello freatimetrico.Nello stesso tempo si provvederà aposizionare alcune stazioni Meteocomplete (Pluviometro,Termometro,Vento, Neve, Radiazione Solare) sulle partipiù rilevate del sistema montuoso, in mododa poter valutare sia gli Afflussi (piogge eneve) sia gli altri parametri utili al calcolodell’Evapotraspirazione.Da sottolineare infine che in un pozzoprofondo 500 metri, ubicato nel comunedi Carpineto Romano, come giàconcordato tra Regione e Acea ATO2, saràmonitorato il livello della falda in modo dacoprire una zona attualmente priva diinformazioni di carattere idrogeologico.

Colli AlbaniQuesto sistema è costituito essenzialmente

L’articolo

Figura 2. Livello idrometrico relevato alla Sorgente Ninfa nei primi giorni di settembre 2006.

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17professioneGeologo 14-2007

dai litotipi appartenenti al complessoidrogeologico delle piroclastiti e, insubordine, da terreni del complesso dellelave ed ignimbriti litoidi. Le principalisorgenti sono: Salone o Acqua Vergine,Squarciarelli e Acqua Felice.In tutta l’area sono presenti numerosemanifestazioni termali e sulfuree ed inoltresono stati misurati diversi incrementi delleportata negli alvei dei principali torrentiche si irradiano dalle pendici dei rilievivulcanici.Per questa Idrostruttura gli uffici regionali,in collaborazione con Acea ATO2 e AcquaLatina ATO4, proprio in questi ultimimesi, stanno predisponendo il terzo stralciodella Rete di Monitoraggio. Quest’arearitenuta strategica e sottoposta a specifichemisure di salvaguardia ovvero “Misure diSalvaguardia degli Acquiferi Vulcanici da partedell’Autorità di Bacino del Tevere edall’Autorità dei Bacini Regionali”,(Suppl. ordinario al n. 4 del B.U.R. n° 2del 20/1/2004), per l’elevata criticità dellafalda acquifera a causa del diffuso edintenso prelievo di acqua effettuato tramitepozzi profondi.

La responsabilizzazionedegli enti gestori della risorsa e risvoltioccupazionali per i geologi professionistiLe altre azioni stabilite nella D.G.R.222/05 prevedono che l’ente centrale perla gestione della rete di monitoraggioquantitativo, ovvero l’Area UfficioIdrografico e Mareografico Regionale,fornisca di volta in volta le specifichetecniche e stabilisca le modalità per larilevazione e acquisizione dei seguenti dati:- le misure della rete di monitoraggio

quantitativo che i gestori e/o iconcessionari sono tenuti a realizzare aproprio carico;

- i dati di misura della portata totale ederivata nel caso di sorgenti, i dati dellaportata emunta e del livellopiezometrico nel caso di pozzi, per tuttele captazioni degli acquedotti e di acqueminerali.

Inoltre, nell’atto o rinnovo delle

concessioni all’utilizzo della risorsa idrica(pozzi e sorgenti), da parte della Regione odelle Province, deve essere previstol’obbligo, a carico del concessionario, delmonitoraggio delle acque.Gli Enti Gestori della Risorsa dovrannoquindi rendere omogenee le proprierilevazioni all’interno di un quadrosinergico regionale. Questa Delibera oltread essere un atto di indirizzo e diresponsabilizzazione, rappresentaun’opportunità di lavoro per i geologiimpegnati nella libera professione, che

potranno ricevere incarichi per seguire laprogettazione e realizzare gli studiidrogeologici nonché fornire l’assistenzadurante l’esecuzione di sondaggigeognostici.Una ulteriore opportunità di lavoro si apreanche nell’ambito delle attività estrattive edella gestione dei rifiuti per i Geologi chepotranno realizzare, per gli operatori delsettore, la progettazione del sistema dimonitoraggio delle acque per la verificadella possibili interazioni tra le attivitàindustriali e le falde.

Figura 3. Livello idrometrico rilevato alla stazione di Ponte Ferrajoli nei primi giorni di settembre 2006.

Notizie

È appena stato pubblicato per i tipi dellaGangemi Editore il volume “Captazioni erisorsa idrica nel Bacino di Mazzocchio”,nell’ambito del Progetto di monitoraggiodelle acque superficiali interne e costieredella Provincia di Latina.

Il testo è stato redatto attraverso ilcoordinamento del Geologo Carlo Perotto,Dirigente del settore PianificazioneTerritoriale dell’AmministrazioneProvinciale di Latina, con la collaborazionetra l’Amministrazione e l’Università La Sapienza di Roma. Il tema affrontato èdi stringente attualità, soprattutto per unterritorio - quello pontino - che, pur natodalle acque, negli ultimi anni ha semprepiù evidenziato situazioni di crisi quali-quantitative delle risorse idriche.

Captazionie risorsa idricanel bacinodi Mazzocchio

Novità in libreria

Notizie sul Fascicolo FabbricatoRoberto Salucci

Il Comune di Roma ha finalmente impugnato la sentenza del Tar che in data 13 novembre 2006 ha bloccato la Delibera comunale n. 473 del 2004 sul Fascicolo delFabbricato. Nella riunione pubblica dell’Osservatorio sul Fascicolo Fabbricato che ilcomune di Roma ha convocato presso la sala di Santa Rita in Piazza Campitelli a Romail giorno 15/01/2007 il dirigente del Comune Dr.Arch. Gianfilippo Biazzo hacomunicato che è stato ufficialmente presentato il ricorso al Consiglio di Stato contro lasentenza del Tar. Per la prima volta sia l’assessore Astorre della Regione Lazio, chel’assessore D’Alessandro del Comune di Roma hanno confermato, di fronte agli organi distampa, l’intento comune delle due amministrazioni di difendere al massimo l’iniziativa delFascicolo Fabbricato. La stessa posizione è stata confermata anche dal Direttore delComando regionale dei Vigili del Fuoco e da una rappresentante della Protezione civiledel Comune di Roma che hanno manifestato ai presenti l’importanza dell’iniziativa e lanecessità di non vanificare quanto fatto fino ad oggi, anche alla luce del fatto che ognianno si rilevano più di 500 interventi dei Vigili del fuoco su fabbricati compresi nelterritorio del comune di Roma.Nella stessa sede sono stati forniti alcuni dati statistici sul Fascicolo Fabbricato delComune di Roma relativi al periodo 2001-2007.Alla data del 13/02/2007 risultano presentati, a fronte di un patrimonio immobiliarecomplessivo stimabile in almeno 200.000 fabbricati, 11.558 fascicoli di cui 11.496regolarmente validati dal Comune di Roma. Circa il 29% dei fabbricati investigati haevidenziato la presenza di quadri fessurativi stabilizzati per il 22% e in atto per ilrimanente 7% dei casi. Complessivamente i tecnici redattori del Fascicolo Fabbricatohanno ritenuto necessario consigliare di porre sotto osservazione il fabbricato nel 55% deicasi totali ed hanno rilevato su 504 fabbricati, pari a circa il 5% del totale, la presenza diindizi di instabilità legati al sottosuolo tali da rendere assolutamente necessarie indaginigeologiche più specialistiche.Tale bilancio di prima fase conferma la necessità che ilFascicolo Fabbricato debba comprendere una analisi preliminare delle componentigeologiche del suolo e del sottosuolo dell’area di imposta del fabbricato.Nei prossimi mesi si seguiranno gli sviluppi del ricorso presentato dal Comune di Romaal Consiglio di Stato contro la delibera del Tar. L’Ordine dei Geologi del Lazio tramite ilproprio ufficio legale sta verificando la possibilità di aderire in adiuvandum al ricorsoinsieme ad altri Ordini e Collegi professionali al fine di fornire all’Avvocatura delComune di Roma maggiori strumenti tecnici.

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18 professioneGeologo 14-2007

19professioneGeologo 14-2007

Nell’intervallo di tempo tra la pubblicazione dell’ultimonotiziario e l’uscita di questo numero, il mondo dei geologiitaliani è stato colpito da due gravissimi lutti: verso la fine delmese di ottobre si è spento, dopo breve quanto inesorabilemalattia, il collega Gianfranco Bruzzi, vice Presidente delConsiglio Nazionale dei Geologi e per lunghi anni Presidentedell’Ordine dei Geologi dell’Emilia Romagna; dopo brevetempo, nei primi giorni del mese di gennaio, è venuto amancare il collega Gerardo Nolledi, consigliere del ConsiglioNazionale dei Geologi, di cui aveva ricoperto, negli anni scorsi,la carica di vice Presidente, e che per molto tempo era statoPresidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana.Le due notizie ci hanno dolorosamente colpito, sia per i sentimenti di amicizia e di stimache ci legavano agli scomparsi, sia per il ruolo istituzionale rivestito da entrambinell’ambito delle Istituzioni della nostra professione.Il Consiglio si è immediatamente attivato per partecipare il cordoglio dei geologi delLazio alle famiglie, al Consiglio Nazionale ed ai rispettivi Ordini di appartenenza,inserendo nel contempo sul nostro sito internet le notizie e brevi memoriali.I recenti notiziari degli Ordinidell’Emilia Romagna e della Toscana,consultabili nei siti internet di rispettiviOrdini Regionali ai quali rinviamo perun approfondimento, dedicano ampiospazio ai saluti ed ai ricordi di colleghied amici.Noi, ricordando le attività svolteinsieme, nel rimpianto per la perdita didue colleghi ed amici preparati, validi,sempre disponibili, non possiamo nonrinnovare le nostre condoglianze,sentendoci vicini alle famiglie.

Fabrizio Millesimi

Ho conosciuto Gerardo e Gianfranco in occasione delle prime riunioni dei delegatidegli Ordini regionali, io neoeletto ancora incerto nel mio ruolo e loro già esperti eda loro agio nell’affrontare le problematiche inerenti la nostra professione: è stataun’ottima scuola e l’inizio di una bella amicizia. Ora purtroppo piango la perdita didue amici.Gli incontri dedicati alla revisione del nostro tariffario furono guidati concompetenza e signorilità da Gianfranco, di cui potei apprezzare da vicino, nella miaveste di segretario verbalizzante, le qualità e la preparazione: se i risultati dei nostriincontri furono positivi e senza un eccessivo stravolgimento dell’impianto generaledella legge lo si deve anche alla Sua paziente capacità di guidare la discussione,permettendo a tutti di esprimere le proprie riflessioni ma riconducendo gli interventiin un ambito da tutti condivisibile. Forse per quella fatica non Lo abbiamoringraziato abbastanza.Di Gerardo ebbi modo di apprezzare le qualità in occasione degli incontri tra gliOrdini regionali: mai un intervento non costruttivo, sempre esposizioni chiare emirate al problema, tanto che fu per me un’occasione irripetibile per crescere.Di Lui voglio qui ricordare l’efficace lavoro nell’ambito del Comitato Organizzatoredel I Congresso Nazionale degli Ordini regionali. Il Suo ruolo fu determinante per labuona riuscita della manifestazione in quanto, con la determinazione che è nota a chiLo ha conosciuto ma con grande garbo ed innegabile competenza, portò armonia tra le posizioni, talvolta distanti se non in contrasto, degli Ordini Regionali e delConsiglio Nazionale. I Consiglieri dell’Ordine del Lazio ed io in particolare, glisiamo molto grati per aver consentito la buona riuscita della manifestazione: cimancherà moltissimo il Suo apporto.

Claudio Paniccia

Un ricordo personale

L’addio a due amiciprematuramente scomparsi

Gerardo Nolledi

Gianfranco Bruzzi

Un argomento tecnico balzatoall’attenzione dei geologi negli

ultimi anni, per i concreti risvolti relativi a incarichi professionali, è rappresentatodalla gestione delle terre rocce originatesi a seguito di scavi.La normativa ha avuto notevoli oscillazioniinterpretative: leggi, circolari, decreti etanto altro, a partire dalla delibera 27 luglio1984 del Comitato Interministeriale delDPR 915/82 che non assimilava le terre erocce da scavo ai rifiuti.In tempi molto più recenti bisogna farriferimento alla Legge 21 dicembre 2001,n. 443 (c.d. Lunardi) con la quale è stata

fornita un’interpretazioneautentica degli articoli 7 e 8del Decreto Ronchi (D.Lgs. n. 22/1997).La legge Lunardi ha sottrattole terre e rocce da scavo alladisciplina sui rifiuti al ricorreredi alcune condizioni.A seguito dell’entrata in vigoredal 29 aprile 2006 del TestoUnico Ambientale (D. Lgs. 3aprile 2006, n. 152),sull’argomento sono state fattealcune ulteriori precisazioni:

con l’art. 186 (vedi riquadro a destra) sistabiliscono le condizioni ricorrendo lequali le terre e rocce da scavo nonché iresidui della lavorazione della pietrapossono essere esclusi dal regime

giuridico dei rifiuti.Tali materiali, per potersi considerare dei“non rifiuti”, debbono essere destinatiall’effettivo utilizzo per reinterri,riempimenti, rilevati e macinati; senza peròche sia necessario sottoporli atrasformazioni preliminari prima dell’uso.È previsto il rispetto delle modalitàdichiarate nel progetto sottoposto avalutazione di impatto ambientale ovvero -se non necessaria - di quelle contenutenell’eventuale progetto approvatodall’autorità amministrativa competente(ove ciò sia espressamente previsto).Per tale approvazione risulta obbligatorioacquisire un parere espresso dall’AgenziaRegionale per l’Ambiente.Venuti però a mancare (per inefficacia) idecreti ministeriali attuativi del TUA,l’applicazione pratica dell’art. 186 risultavaalquanto complessa, prestandosi alle piùdiverse interpretazioni; per questo motivoalcune Regioni hanno adottato delibereper fornire precise indicazioni ed evitare,soprattutto, il blocco dei cantieri.La Regione Lazio ha pubblicato sulB.U.R.L. del 9 dicembre scorso le “Linee guida” per la gestione delle Terre e Rocce da scavo, adottate condeliberazione di Giunta Regionale n.816del 21/11/06, alle quali invito tutti ariferirsi in quanto esplicitano bene le variecasistiche, fornendo la modulistica epresentando diversi scenari esplicativi.

20 professioneGeologo 14-2007

Attualità

Fabrizio MillesimiGeologo, Arpalazio

[email protected]

Terre e rocce da scavo nellarecente normativa Come comportarsi con le terre

e rocce da scavo alla luce

del nuovo testo unico

ambientale e delle recenti

linee guida regionali.

21professioneGeologo 14-2007

1. Le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, ed i residui dellalavorazione della pietra destinate all’effettivo utilizzo per reinterri,riempimenti, rilevati e macinati non costituiscono rifiuti e sono,perciò, esclusi dall'ambito di applicazione della parte quarta delpresente decreto solo nel caso in cui, anche quando contaminati,durante il ciclo produttivo, da sostanze inquinanti derivanti dalleattività di escavazione, perforazione e costruzione siano utilizzati,senza trasformazioni preliminari, secondo le modalità previste nelprogetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale ovvero,qualora il progetto non sia sottoposto a valutazione di impattoambientale, secondo le modalità previste nel progetto approvatodall’autorità amministrativa competente, ove ciò sia espressamenteprevisto, previo parere delle Agenzie regionali e delle provinceautonome per la protezione dell’ambiente, sempreché lacomposizione media dell’intera massa non presenti unaconcentrazione di inquinanti superiore ai limiti massimi previstidalle norme vigenti e dal decreto di cui al comma 3.

2.Ai fini del presente articolo, le opere il cui progetto èsottoposto a valutazione di impatto ambientale costituisconounico ciclo produttivo, anche qualora i materiali di cui alcomma 1 siano destinati a differenti utilizzi, a condizione che taliutilizzi siano tutti progettualmente previsti.

3. Il rispetto dei limiti di cui al comma 1 può essere verificato, inalternativa agli accertamenti sul sito di produzione, anchemediante accertamenti sui siti di deposito, in caso diimpossibilità di immediato utilizzo. I limiti massimi accettabilinonché le modalità di analisi dei materiali ai fini della lorocaratterizzazione, da eseguire secondo i criteri di cui all’Allegato2 del titolo V della parte quarta del presente decreto, sonodeterminati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tuteladel territorio da emanarsi entro novanta giorni dall’entrata invigore della parte quarta del presente decreto, salvo limitiinferiori previsti da disposizioni speciali. Sino all’emanazione delpredetto decreto continuano ad applicarsi i valori diconcentrazione limite accettabili di cui all’Allegato 1, tabella 1,colonna B, del decreto del Ministro dell’ambiente 25 ottobre1999, n. 471.

4. Il rispetto dei limiti massimi di concentrazione di inquinantidi cui al comma 3 deve essere verificato mediante attività dicaratterizzazione dei materiali di cui al comma 1, da ripetersiogni qual volta si verifichino variazioni del processo diproduzione che origina tali materiali.

5. Per i materiali di cui al comma 1 si intende per effettivoutilizzo per reinterri, riempimenti, rilevati e macinati anche ladestinazione progettualmente prevista a differenti cicli di

produzione industriale, nonché il riempimento delle cavecoltivate, oppure la ricollocazione in altro sito, a qualsiasi titoloautorizzata dall’autorità amministrativa competente, qualora ciòsia espressamente previsto, previo, ove il relativo progetto non siasottoposto a valutazione di impatto ambientale, parere delleAgenzie regionali e delle province autonome per la protezionedell’ambiente, a condizione che siano rispettati i limiti di cui alcomma 3 e la ricollocazione sia effettuata secondo modalitàprogettuali di rimodellazione ambientale del territorio interessato.

6. Qualora i materiali di cui al comma 1 siano destinati adifferenti cicli di produzione industriale, le autoritàamministrative competenti ad esercitare le funzioni di vigilanza econtrollo sui medesimi cicli provvedono a verificare, senza oneriaggiuntivi per la finanza pubblica, anche mediante l’effettuazionedi controlli periodici, l’effettiva destinazione all’uso autorizzatodei materiali; a tal fine l’utilizzatore è tenuto a documentarneprovenienza, quantità e specifica destinazione.

7.Ai fini del parere delle Agenzie regionali e delle provinceautonome per la protezione dell’ambiente, di cui ai commi 1 e5, per i progetti non sottoposti a valutazione di impattoambientale, alla richiesta di riutilizzo ai sensi dei commi da 1 a 6è allegata una dichiarazione del soggetto che esegue i lavoriovvero del committente, resa ai sensi dell’articolo 47 del decretodel Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nellaquale si attesta che nell’esecuzione dei lavori non sono stateutilizzate sostanze inquinanti, che il riutilizzo avviene senzatrasformazioni preliminari, che il riutilizzo avviene per una delleopere di cui ai commi 1 e 5 del presente articolo, comeautorizzata dall’autorità competente, ove ciò sia espressamenteprevisto, e che nel materiale da scavo la concentrazione diinquinanti non è superiore ai limiti vigenti con riferimentoanche al sito di destinazione.

8. Nel caso in cui non sia possibile l’immediato riutilizzo delmateriale di scavo, dovrà anche essere indicato il sito di depositodel materiale, il quantitativo, la tipologia del materiale ed all’attodel riutilizzo la richiesta dovrà essere integrata con quantoprevisto ai commi 6 e 7. Il riutilizzo dovrà avvenire entro seimesi dall’avvenuto deposito, salvo proroga su istanza motivatadell’interessato.

9. Il parere di cui al comma 5 deve essere reso nel termineperentorio di trenta giorni, decorsi i quali provvede in viasostitutiva la regione su istanza dell’interessato.

10. Non sono in ogni caso assimilabili ai rifiuti urbani i rifiutiderivanti dalle lavorazioni di minerali e di materiali da cava.

DD..LLggss.. 115522//0066 -- AArrtt.. 118866.. TTeerrrree ee rrooccccee ddaa ssccaavvoo

22 professioneGeologo 14-2007

CIRCOLARE N° 252

Roma, 25 gennaio 2007Rif. P/CR.c/381

Oggetto: Parere relativo allacompetenza del geologo aredigere relazioni idrogeo-logiche, idrologiche, edidrauliche.

Questo Consiglio Nazionaleesprime un parere relativo allacompetenza del geologo a redi-gere relazioni idrogeologi-che, relazioni idrologiche erelazioni idrauliche, nonchéalle competenze in materia diidraulica agraria e sistema-zioni idraulico-forestali.Per fornire un quadro comple-to della materia occorre stabili-re la competenza a redigere tredistinte relazioni: la relazioneidrogeologica, la relazioneidrologica e la relazioneidraulica, nonché la compe-tenza in materia di attivitàidraulico-agrarie e delle si-stemazioni idraulico-fore-stali.

Relazione idrogeologica:competenza in materiaidrogeologica.

È preliminare, rispetto all’indi-viduazione delle competenzeprofessionali, premettere unadefinizione di “relazione idrogeo-logica”.

La relazione idrogeologica, sullabase delle caratteristiche geolo-giche del suolo e del sottosuo-lo, è finalizzata a definire, quan-titativamente e qualitativamen-te, le risorse idriche sotterranee,la loro circolazione, i processi diformazione di dette risorse; irapporti tra acque superficiali esotterranee; la loro tutela, capta-zione e gestione. Comprende,

pertanto, studi relativi a ricer-che d’acqua e opere di capta-zione di sorgenti o di falde; lavalutazione qualitativa e quanti-tativa delle risorse idriche, an-che tramite l’uso di modellianalitici e numerici per le si-mulazioni di flusso; gli studi ericerche per acque minerali etermominerali. Comporta an-che attività di progettazione, di-rezione ed assistenza, ad esem-pio a prove di pompaggio inpozzo per la definizione dei pa-rametri idrodinamici; misure,test, monitoraggio qualitativo equantitativo della qualità delleacque di falda.In particolare essa deve conte-nere le risultanze delle opera-zioni necessarie per l’acquisi-zione diretta dei dati che per-mettono la definizione delle si-tuazioni idrogeologiche (l’indi-cazione e la valutazione delleprove, delle indagini e dei rile-vamenti eseguiti) e le caratteri-stiche relative alla geomorfolo-gia, alla litologia, alla stratigrafiae alla struttura tettonica del ter-ritorio. Le indagini ed i rileva-menti sopra descritti vengonoeseguiti con le normali meto-dologie utilizzate in geologiaed in geo-gnostica (prospezioni geofisi-che, geochimiche e geomecca-niche), inclusa la redazione dicartografia e le relative sezioni,ma finalizzate, oltre a quantosopra, alla valutazione dellacompatibilità tra prelievo e di-sponibilità della risorsa. Doven-do far riferimento al bilancioidrico e, quindi, alla valutazionequantitativa delle risorse sotter-ranee, risulta infatti fondamen-tale che il sistema geologico, diper sé disomogeneo, sia statocorrettamente interpretato erappresentato nel modello geo-logico-idrogeologico. Ne con-segue che la relazione idrogeo-

logica, e le attività necessarieper la redazione di detto elabo-rato, costituiscono attività pro-prie della professionalità geolo-gica.

Infatti la relazione idrogeo-logica rientra nella piena edesclusiva competenza delgeologo ex art. 3 legge 3 feb-braio 1963, n° 112 che, alla let-tera “d”, statuisce che formanooggetto della professione “le in-dagini geologiche relative alle ac-que superficiali e sotterranee”. IlD.P.R. 5 giugno 2001, n° 328,nel riepilogare le competenzericonosciute negli anni dallalegge al geologo, all’art. 41 riba-disce che formano oggetto del-l’attività professionale, tra l’altro,“il reperimento, la valutazione egestione delle georisorse, compresequelle idriche ... compresa la rela-tiva programmazione, progetta-zione e direzione dei lavori”nonché “... l’analisi e la modu-lazione dei sistemi relativi ai pro-cessi geoambientali e la costruzio-ne degli strumenti geologici per lapianificazione ... delle georisorse ele relative misure di salvaguar-dia...” ed ancora “le analisi geo-logiche, idrogeologiche, geochimi-che delle componenti ambientalirelative all’esposizione e vulnera-bilità a fattori inquinanti ed ai ri-schi conseguenti: l’individuazionee la definizione degli interventi dimitigazione dei rischi”. Coeren-temente il D.M. 18.11.1971 es.m.i., tariffario per le prestazio-ni professionali dei geologi,prevede:- all’art. 16, i rilevamenti di su-

perfìcie;- all’art. 16, Tabella II, lettera

A4, rilevamenti per ... ricer-che di acqua, ... carte idro-geologiche;

- all’art. 21, gli studi ed indaginigeognostiche che riguardanoopere idrauliche (dighe, ope-

re di navigazione interna oportuali, fognature, opere su-bacquee);

- all’art. 27, lettera “c”, gli ono-rari per gli studi generali diidrogeologia;

- all’art. 36, gli onorari perl’idrogeologia e, specificata-mente, per “gli studi di carat-tere idrogeologico relativi a cap-tazione di sorgenti, ricerched’acqua, valutazione quantita-tiva e qualitativa delle risorseidriche, studi e ricerche per ac-que minerali e termominerali,studi per laghi collinari, dire-zione ed assistenza a prove diportata in pozzo o in corsid’acqua ... rilevamento di carteidrogeologiche ... parere consu-lenza e parte interpretativa”;

- all’art. 38, i corrispettivi perquattro tipi fondamentali dicarte di base: carta fotogeolo-gica, carta delle fratture; cartadel drenaggio, carta delle fra-ne.

Infine, tanto nei corsi di laureatriennale, che nei corsi di laureaspecialistica, gli insegnamenti diidrogeologia risultano inseritinella totalità delle facoltà diScienze Geologiche e Scienzedella Terra delle Università ita-liane. Troviamo, infatti, a merotitolo esemplificativo, “Idrogeo-logia applicata” e “Modellisticaidrogeologica” a Roma - Uni-versità La Sapienza; “Idrogeolo-gia applicata e dei contaminanti”e “Idrogeologia tecnica” a Mila-no Università Bicocca; “Model-listica idrogeologica” a Perugia;“Idrogeologia per la gestione e tu-tela delle risorse idriche” e “Idro-geologia ambientale” a Chieti.

La competenza esclusiva delgeologo in materia idrogeolo-gica si inserisce poi nella com-petenza in materia di difesa delsuolo. È fondamentale il rilievo

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della legge quadro sulla difesadel suolo, legge 18.05.1989, n°183, recante “Norme per il rias-setto organizzativo e funzionaledella difesa del suolo”, che ha ilfine di assicurare, tra l’altro, “ilrisanamento delle acque, la frui-zione e la gestione del patrimonioidrico per gli usi di razionale svi-luppo economico e sociale e la tu-tela degli aspetti ambientali ad es-si connessi”, peraltro abrogatadal D.L.vo n° 152 del 3 aprile2006, Norme in materia am-bientale, nella sua parte terzarelativa alle norme in materiadi difesa del suolo e lotta alladesertificazione, di tutela delleacque dall’inquinamento e digestione delle risorse idriche,che riprende i concetti sopraespressi. In tale ambito risultanodi tutta evidenza le relazioni ele connessioni tra suolo, sotto-suolo e acque superficiali e sot-terranee, cioè tra gli elementidell’ambiente fisico e le condi-zioni generali di pericolosità,oggetto delle relazioni geologi-che e idrogeologiche e relativecarte tematiche.

La relazione idrogeologica de-ve essere acquisita anche perl’espletamento delle attività diprogrammazione, pianificazio-ne e attuazione degli interventifinalizzati a razionalizzare l’usodelle acque, giacché tali attività,secondo la Legge Quadro sullaDifesa del Suolo consistonoanche “nella razionale utilizza-zione delle risorse idriche superfi-ciali e profonde”. La relazioneidrogeologica e le relative cartetematiche rappresentano in de-finitiva uno tra i documenti dibase per la redazione dei pianidi bacino (ex L. 183/1989) edei piani di bacino distrettuale(D.L.vo 152/2006), poichécontengono, indicazioni sullezone da assoggettare a speciali

vincoli e prescrizioni in rela-zione a specifiche condizioniidrogeologiche ed alle condi-zioni di vulnerabilità dei corpiidrici sotterranei (l’attitudinedel corpo idrico stesso ad esse-re raggiunto da sostanze inqui-nanti).

Relazione idrologica:competenza in materiaidrologica.

La relazione idrologica consistenello studio della formazione,natura e dinamica delle acquecontinentali. Tale relazione va-luta la formazione e la quantitàdelle precipitazioni, elaboramodelli di previsione delle stes-se utilizzando metodi propridell’idrologia tecnica, di tipoanalitico e statistico-probabili-stico. Il contenuto della relazio-ne idrologica è infatti volto adeterminare le precipitazioniche afferiscono la specifica areaoggetto di indagine ed alla suc-cessiva valutazione della trasfor-mazione da afflussi meteorici adeflussi superficiali che scorro-no in una data sezione di chiu-sura dell’area considerata (areascolante o bacino idrografico).La quantificazione dei deflussi(o portate) che attraversano lacitata sezione di chiusura avvie-ne solitamente mediante l’ap-plicazione di modelli di trasfor-mazione degli afflussi (precipi-tazioni) in deflussi (portate).

I modelli di trasformazione de-gli afflussi in deflussi dipendonoin misura determinante dallecaratteristiche geomorfologi-che, geolitologiche e idrogeolo-giche di bacini idrografici; inol-tre, alla definizione delle areeassoggettate a fenomeni diinondazione concorrono inmisura significativa analisi geo-morfologiche e morfometriche

nonché le analisi sedimentolo-giche. Questi aspetti determi-nano la competenza concor-rente del geologo nella reda-zione della relazione idrologica;essa può infatti essere redatta datale professionista o da un inge-gnere idraulico. Le competenzedel geologo a redigere la rela-zione idrologica trovano il lorofondamento nella lettera “d”dell’art. 3 legge 3 febbraio 1963n° 112, ove si statuisce che for-mano oggetto della professione“le indagini geologiche relative al-le acque superficiali e sotterranee”.Il D.P.R. 5 giugno 2001 n°328, nel riepilogare le compe-tenze riconosciute negli annidalla legge al geologo, ribadiscepoi all’art. 41, lettera “i”, cheformano oggetto dell’attivitàprofessionale “i rilievi ... oceano-grafici ed atmosferici, ivi compresi irilievi ed i parametri meteoclima-tici caratterizzanti e la dinamicadei litorali; il Telerilevamento ed iSistemi informativi territoriali(SIT)” e alla successiva lettera“o”, “... le indagini e le ricerche... sedimentologiche, geopedologi-che ... e geochimiche”.

Sotto il profilo idrologico assu-mono, infatti, particolare rilievole indagini geologiche che sirendono necessarie per lo stu-dio della permeabilità dei terre-ni, della loro erodibilità e relati-vi processi di trasporto e sedi-mentazione, per lo studio dellereti di drenaggio, per lo studioed il controllo delle falde sot-terranee, per i rapporti dinamicitra queste ultime e i deflussi su-perficiali.

Coerentemente, l’art. 38 delD.M. 18.11.1971 e s.m.i., tarif-fario per le prestazioni profes-sionali dei geologi, prevede glionorari per la redazione dellecarte di drenaggio.

È di palese evidenza che tali at-tività debbano essere poste sot-to il controllo e la gestione delgeologo essendo la sua espe-rienza accademica e professio-nale specifica e non mutuabileattraverso altre esper ienze.Quindi, ferma la sussistenza dicompetenza concorrente, si pa-lesa anche la necessità, qualorala relazione venga redatta da uningegnere idraulico, di acquisirerapporto del geologo per le at-tività sopra illustrate.

Relazione idraulica:competenza in materiaidraulica.

La relazione idraulica ha comeoggetto il moto dell’acqua lun-go un’asta fluviale o un canaleartificiale, ovvero le condizionidi moto dell’acqua in genere(da serbatoi, laghi, foci di fiumie quant’altro di assimilabile).Per la redazione di detto elabo-rato si utilizzano e si applicanole leggi fondamentali del-l’idraulica al fine di individuarei tiranti idrici (i livelli dell’acquanel fiume, nel canale, etc.) aven-do come dato di partenza laportata che defluisce nel corpoidrico oggetto di studio. Devesi,peraltro, considerare che, sianella prassi, che nella normativasi fa spesso riferimento allo stu-dio idrologico-idraulico. Lostesso D.P.R. 21.12.1999, n°554, all’art. 27, terzo comma,unisce in un’unica definizionele due relazioni: “le relazioniidrologica e idraulica riguardano lostudio delle acque meteoriche, su-perficiali e sotterranee. Gli studidevono indicare le fonti dalle qualiprovengono gli elementi elaboratied i procedimenti usati nella ela-borazione per dedurre le grandez-ze di interesse”. Quanto ai con-tenuti delle due relazioni nonpuò che rilevarsi come com-

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prendano anche attività dicompetenza geologica.

In proposito si ritiene utile ci-tare la circolare del Presidentedella Giunta Regionale Pie-monte dell’8 maggio 1996, n°7/LAP relativa alla L.R.5.12.1977, n° 56.Tale circolare“alla luce dei gravi e ricorrentieventi alluvionali e dei molteplicifattori di pericolosità registrati nel-l’ambito del territorio regionale,individua uno strumento di lavorodi costante riferimento di criteri diindirizzi per la componente geo-logica nella pianificazione comu-nale. Richiama l’importanza del-l’azione di prevenzione del ri-schio esercitata dai Comuni dellaRegione, attraverso l’adozione,negli strumenti urbanistici generalied esecutivi, degli elaborati geolo-gici, quali indispensabili conoscen-ze propedeutiche in tutti i livellidel processo di pianificazione, ingrado di guidare le successive scelteurbanistiche”. In materia idrau-lica la circolare - si ripete volta adefinire le linee guida metodologi-che degli interventi geologici nel-l’ambito della pianificazione terri-toriale e, quindi, rivolta alla cate-goria professionale - prevede, ol-tre al censimento delle opereesistenti di difesa idraulica, ilcensimento di tutte le limita-zioni atte a regolare il deflussoidraulico, sia naturali che di ori-gine antropica; l’analisi del reti-colato idrografico minore, sianaturale che artificiale, attraver-so un’adeguata valutazione del-le tipologie d’alveo, delle gra-nulometrie mobilizzanti sulfondo e delle pendenze, al finedi individuare le modalità dideflusso delle acque, eviden-ziando gli eventuali punti criti-ci e gli intubamenti; la defini-zione della falda libera; la de-scrizione generale dell’assettoidrogeologico; la delimitazione

delle fasce di pertinenza delladinamica fluviale e torrentiziadel reticolato idrografico, siaprincipale che minore, condot-ta in base al criterio geomorfo-logico. Il geologo, sempre se-condo la circolare della Regio-ne Piemonte, dovrà redigere aifini della relazione idraulica lacarta geoidrologica. “La cartadeve rappresentare il territorio sul-la base del reticolato idrograficosuperficiale naturale ed artificiale,dei relativi bacini e sottobacini edei complessi litologici omogeneidal punto di vista del comporta-mento geoidrologico. Per le aree dipianura deve essere ricostruita sul-la base di complessi omogenei sot-to il profilo stratigrafìco, almenouna sezione rappresentativa del-l’assetto idrogeologico del territo-rio. Lo strumento cartografico devefornire anche le informazioni circale caratteristiche idrauliche princi-pali della falda idrica libera, otte-nute con almeno tre punti di mi-sura. La piezometria deve quindicontenere, oltre alle linee isopiezecon equidistanza possibilmentenon superiore al metro, l’ubicazio-ne dei punti di misura accanto aiquali devono essere riportate: pro-fondità del pozzo (se nota); sog-giacenza della superfìcie piezome-trica; quota assoluta della superfi-cie piezometrica. Per quanto ri-guarda la direzione di deflussodeve essere riportata la componen-te prevalente”. È poi previstadalla circolare una carta delladinamica fluviale e del reticoloidrografico minore, nonché unacarta delle opere di difesaidraulica censite.

D’altronde il G.N.D.C.I.(Gruppo Nazionale per la Di-fesa dalle Catastrofi Idrogeolo-giche) nei Rapporti Annualidell’attività svolta dalle varieU.O. (unità operative) della Li-nea 3 (valutazione del rischio

idraulico geologico e zonazio-ne ...) richiama spesso la strettacollaborazione tra ingegneri egeologi sia per la “mappaturadel rischio di inondazione” cheper “gli studi sulla difesa dalleesondazioni” - GNDC Rap-porto del 1987 - a ulteriore di-mostrazione della necessità diun rapporto sinergico tra duespecialisti che devono collabo-rare, ognuno con rapporto dellapropria esperienza e della pro-pria formazione scientifica.

Sempre con riguardo ai conte-nuti della relazione idraulica edalla competenza in materia delgeologo può farsi riferimentoalle “Linee guida sulle verifica dicompatibilita idraulica delle infra-strutture interferenti con i corsid’acqua, sugli interventi di manu-tenzione, sulle procedure dellaclassificazione delle aree di atten-zione e l’aggiornamento delle areea rischio inondazione” emanatedalla Regione Calabria in rela-zione al Piano Stralcio dell’As-setto Idrogeologico (PAI).Infatti in tale documento laRegione Calabria espressamen-te, al punto 2.1., relativo ai con-tenuti dello studio idrologico-idraulico, statuisce che “nel casodi bacini soggetti a fenomeni didissesto diffuso tali da generare fe-nomeni di trasporto di sedimentidi notevole intensità, si suggerisceun intervento congiunto e coordi-nato delle professionalità dell’in-gegnere e del geologo”. Coeren-temente, nel descrivere i conte-nuti dello studio idrologico-idraulico, prevede che lo stessocontenga elaborati tali da defi-nire compiutamente per iltronco in esame: l’assetto geo-metr ico; le opere di difesaidraulica ed i manufatti interfe-renti; le caratteristiche mor-fologiche e granulometri-che; la stima delle portate

di piena; le modalità di de-flusso in piena e gli effettidegli eventuali interventi inprogetto. Inoltre lo studio de-ve essere corredato da una co-rografia generale del bacinoidrografico, nonché da una car-tografia geologica, geomor-fologica, idrologica. Per quelche conceme l’attività geologi-ca, al punto 2.4. vengono previ-ste le finalità della caratterizza-zione morfologica e granulo-metrica dell’alveo che deve de-finire la tendenza morfo-evolu-tiva dell’alveo e dei versanti an-che in relazione al grado di si-stemazione idraulica presente oeventualmente in progetto; for-nire un’analisi generale dell’al-veo fluviale per localizzareeventuali punti critici, attraver-samenti insufficienti o restrin-gimenti naturali ove, durante lapiena possono verificarsi ostru-zioni, che possono ingenerarerepentine ed improvvise ondedi piena; ricostruire le aree alla-gate e le modalità di allagamen-to in occasione di significativi erecenti eventi di piena. Deveessere prodotta una caratteriz-zazione del materiale d’alveomediante analisi granulometri-ca. Al successivo punto 3.2. siprevede che per gli “interventidi manutenzione straordinaria peril ripristino della sezione idraulicamediante asporto di materiale”siano necessarie le indaginegeologiche, geomorfologiche esedimentologiche.

Del resto le competenze delgeologo in materia idraulicascaturiscono dagli stessi inse-gnamenti universitari. Infatti lefacoltà di Scienze Geologiche eScienze della Terra prevedono,tra le materie di esami, “Prote-zione idraulica del territorio;Principi di idraulica applicata aimezzi porosi; Elementi di idrau-

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lica; Idraulica fluviale; Idraulicasotterranea; Sistemazioni idrauli-co-forestali; Idraulica Agraria”. Lestesse conclusioni cui pervienel’art. 41 del D.P.R. 328/2001,relative alla competenza delgeologo in niateria di analisi,prevenzione e mitigazione deirischi geologici e ambientali,contengono naturalmente an-che gli specifici aspetti relativiall’evoluzione dei corsi d’acquaed alla valutazione della perico-losità geologico-idraulica perfenomeni di esondazione di uncorso d’acqua naturale o deri-vanti da corsi d’acqua esistentivariamente antropizzati.

Attività idraulico-agrarie e sistemazioni idraulico-forestali:competenza in materia.

La competenza del geologo inmateria di attività idraulico-agrarie e sistemazioni idraulico-forestali deriva da quanto di-sposto in generale dall’art. 3della legge 112/1963 ed in par-ticolare dalla lettera “g” di dettoarticolo (“indagini geologiche an-che in campo agrario”); nonchédall’art. 42 del D.P.R.328/2001, recante “Esami diStato per l’iscrizione nella sezio-ne A e relative prove”, ove è pre-vista una “prova scritta concer-nente gli aspetti teorici delle se-guenti materie: geografìa fisica,geomorfologia ... omissis ... tecni-ca e pianificazione urbanistica,idraulica agraria e sistemazio-ni idraulico forestali, ingegneriae sicurezza degli scavi, diritto am-ministrativo”.

Come già evidenziato per lacompetenza in materia idrauli-ca, sussistono poi, nell’ambitodei corsi universitari delle fa-coltà di Scienze Geologiche eScienze della Terra, insegna-menti di Idraulica agraria e Si-

stemazioni idraulico-forestali.

Nella specifica materia della si-stemazione forestale, ed in par-ticolare della “trasformazione delbosco in altra destinazione d’usodel suolo” sussiste il disposto dicui all’art. 4 del D.Lgs. 18 mag-gio 2001, n° 227 (“Orienta-mento e modernizzazione delsettore forestale”). Tale normati-va, nel prevedere in via generaleil divieto di trasformazione delbosco, dispone che “ogni inter-vento che comporti l’eliminazionedella vegetazione esistente finaliz-zata ad un’utilizzazione del ter-reno diversa da quella forestale”,sia preventivamente autorizzatodalla Regione. Tale autorizza-zione può essere rilasciata a se-guito della presentazione di unprogetto corredato da idoneadocumentazione, in conformitàa quanto previsto dall’art. 146del D.Lgs. n° 42/2004 circa lacompatibilita dell’intervento ditrasformazione “... con la stabi-lità dei terreni, con il regime delleacque, con la difesa dalle valanghee dalla caduta massi, con la tuteladel paesaggio...”. Il D.P.C.M. 12dicembre 2005, andato in vigo-re il 31 luglio 2006, definisce icontenuti della “relazione pae-saggistica” da allegare al proget-to per la verifica della compa-tibilita paesaggistica degli in-terventi.Al riguardo, si eviden-ziano i contenuti di detta rela-zione rientranti nella compe-tenza del geologo, quali leconfigurazioni geomorfologi-che, i sistemi naturalistici, i pa-rametri conoscitivi del degra-do paesaggistico, come perditae deturpazione delle risorsenaturali, nonché altri parametrirelativi al rischio paesaggistico,antropico e ambientale, alle al-terazioni e modificazioni eco-logiche, idrauliche e idrogeo-logiche.

Infine la necessità di acquisire larelazione geologica per tutti gliinterventi che concemono latrasformazione del bosco o delsuolo di terreni assoggettati avincolo idrogeologico, nonchéla sistemazione idraulico-fore-stale, scaturisce dalla legge fore-stale 30.12.1923, n° 3267 i cuieffetti si riconducono ad unaserie di limitazioni a salvaguar-dia dell’integrità del bosco dadenudamenti, perdita di stabili-tà, modifica del regime delleacque. Da ciò deriva che l’im-posizione del vincolo presup-pone la preventiva conoscenzanon solo del grado di stabilitàdell’area, ma anche dell’intera-zione tra territorio ed inter-vento previsto. Deve, quindi, ri-chiamarsi il D.M. 11.03.1988ove, al punto “B.5”, si prevedel’obbligatoria acquisizionedella relazione geologica al-la progettazione in zonasottoposta a vincolo idro-geologico. Inoltre il decretoprevede, anche a prescinderedall’esistenza del vincolo, l’ob-bligatorietà di detta acqui-sizione per l’accertamentodi stabilità ai fini della pro-gettazione sui pendii natu-rali (punto “G”); nella pro-gettazione di ... reti idrichee fognarie ... di idrovie, diopere marittime e difesecostiere, ... di bacini idriciartificiali e sistemi di deri-vazione da corsi d’acqua,... di bonifiche e sistema-zioni del territorio ... (pun-to “H”); nella progettazionedi discariche e colmate(punto “I”), nella progetta-zione di opere e di inter-venti riguardanti l’estrazio-ne dell’acqua dal sottosuolo(c.d. emungimenti da faldeidr iche - punto “L”), nellaprogettazione degli inter-venti di consolidamento dei

terreni e delle rocce (punto“M”); nella progettazione diarmature (ancoraggi), attive opassive, inserite in terreniod in rocce allo scopo diaumentare la resistenza altaglio (punto “O”).Le suddette prescrizioni risulta-no anche richiamate nel D.M.14 settembre 2005, recanteNorme tecniche per le Costru-zioni, ai punti 7.2, 7.3.4.2,7.3.6.2, 7.3.9.2, 7.3.10, 10.1,10.2.

Tutto ciò premesso, si è ritenu-to di evidenziare i contenutidelle diverse relazioni speciali-stiche, idrogeologica, idrologicaed idraulica, al fine di rilevarecome, in ciascuno di taliambiti, sussista la compe-tenza del geologo che,mentre in materia idrogeo-logica è esclusiva, in mate-ria idrologica e idraulica ri-sulta concorrente.

Attività del ConsiglioLe sintesi delle delibere

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Consiglio del 16.10.2006

Presenti: Amodio, Colombi, Di Loreto,Melchiorri, Millesimi, Paniccia, Ruisi,Salucci, Stocchi.Assenti: Capelli, Gasparini.

Il Consigliere Colombi parteciperà allariunione del 26/10/2006 relativa alla leggeurbanistica Regionale e Piani paesistici.Il Consigliere Amodio espone aiConsiglieri le considerazioni da luiriportate nella riunione tenutasi il10/10/2006 presso il Comune di Latinarelativa alla redazione del piano di assettoagroforestale della zona H-Rurale ai sensidella legge n. 38 del 22/12/1999 e s.m.i.Il Presidente informa che è pervenuta dalCNG la circolare n. 249 relativa al regimedei compensi professionali a seguitodell’entrata in vigore del DL 04/07/2006n. 233 così come convertito, conmodificazioni, nella L. 04/08/2006 n. 248.Il Presidente informa che il giorno12/10/2006 si è tenuta con successo aRoma la manifestazione unitaria delleprofessioni intellettuali contro il decretoBersani a cui ha partecipato anche l’OGL.

Delibera C.R. 89/06Il Segretario Salucci espone lacomunicazione ricevuta circa l’eventualecomportamento deotologicamentescorretto da parte di un iscritto. Dopoattenta analisi della nota il Consigliodelibera all’unanimità, secondo quantodisposto dall’art. 15 della Legge 616 del25/07/1996, di aprire un procedimentodisciplinare nei confronti di un iscritto percomportamento deontologicamente noncorretto in violazione degli art. 10 e 14delle Norme Deontologiche riguardantil’esercizio della professione di Geologo inItalia (approvate dal CNG il 02/12/1997).

Consiglio del 13.11.2006Presenti: Capelli, Di Loreto, Gasparini,Millesimi, Paniccia, Ruisi, Salucci, Stocchi.Assenti: Amodio, Colombi, Melchiorri.

Il Presidente informa che è pervenuta dalCUP Lazio la convocazione per unincontro con gli assessori Regionali

Dr. Pompili e Dr. Brachetti che si terrà ilgiorno 06/12/2006 presso la RegioneLazio. La riunione sarà preceduta da unincontro preparatorio convocato il20/11/2006, presso l’Ordine degliArchitetti di Roma.Ad entrambi gliincontri parteciperà il Consigliere Colombi.Il Presidente informa che è pervenuto daItalia Oggi l’invito per una conferenza sulleprofessioni che si terrà presso il ResidenceRipetta di Roma il 28/11/2006 a cuiparteciperà in rappresentanza del Consiglioil Consigliere Stocchi.Il Consigliere Capelli propone diorganizzare una giornata di studiosull’idrogeologia Regionale e sull’idraulicadei pozzi, di cui si sta predisponendo unprogramma di massima che sarà presentatoin un prossimo Consiglio.

Consiglio del 27.11.2006Presenti: Amodio, Colombi, Di LoretoGasparini, Melchiorri, Millesimi, Paniccia,Ruisi, Stocchi.Assenti: Capelli, Salucci.

Il Presidente informa che il coordinamentoCUP territoriali Centro ha organizzato unamanifestazione per il giorno 1° dicembre2006 alla quale parteciperà il ConsigliereVittorio Stocchi, per proporreemendamenti al D.D.L. Mastella perl’ordinamento professionale.Il Presidente informa che il Comune diLatina ha bandito l’Avviso Pubblico circal’affidamento di incarichi relativi allafornitura di prestazioni professionaliconnesse alla definizione di istanze dicondono edilizio L. 47/85 e L. 724/94 inscadenza il 19/12/2006 alle ore 12:00. Sidecide di dare la massima diffusione agliiscritti tramite il sito internet.Il Presidente informa che nella riunione del20 novembre u.s. organizzata dal Comunedi Roma alla quale ha partecipato ilConsigliere Salucci è stato comunicato cheil TAR del Lazio ha sospeso l’obbligatorietàdel Fascicolo fabbricato. Il Comune inoltreha informato che ricorrerà al Consiglio diStato avverso la decisione del TAR. GliOrdini Professionali potranno partecipare“ad adiuvandum”.Il Consiglio propone di inserire nel

prossimo Bilancio Preventivo una specificavoce di capitolo per i corsi. Il Consigliodecide anche che il costo di iscrizione aicorsi sarà modulato in relazione allatipologia del corso. Fissato il massimo deipartecipanti, il corso non si potrà tenere segli iscritti siano meno della metà delmassimo. La quota di iscrizione al corso ècosì calcolata: il 70% del costo del corsosarà diviso per il 50% del numero massimodegli iscritti. Le quote di iscrizioneverranno stabilite di volta in volta.I Consiglieri Colombi e Salucciparteciperanno alla riunione preparatoriapresso il CUP e alla riunione del 6dicembre p.v. presso l’AssessoratoUrbanistica della Regione Lazio, in cuiverrà trattato l’argomento della nuovaLegge Urbanistica e del P.T.P.R. IlConsiglio li delega a rappresentare larichiesta del mantenimento dellaobbligatorietà e il carattere preventivo dellarelazione Geologica per gli StrumentiUrbanistici come disposto dalla D.G.R.2649/1999.

Delibera C.R. 106/06Il Consiglio, su richiesta del Comune diPalombara Sabina (RM) di fornire unaterna di nominativi per il rinnovo dellaCommissione Edilizia Comunale, deliberaall’unanimità di indicare la seguente terna:Geol. Giuliano Ronga, Geol.WalterCatalani, Geol.Tiziana Guida.

Delibera C.R. 107/06Il Consiglio a maggioranza delibera, con ilvoto contrario del Consigliere VittorioStocchi, di accettare il preventivo della A.MANZONI & C. SpA per la sommaomnicomprensiva di euro 2.888,04(duemilaottocentottantotto/04) per lapubblicazione dell’Estratto del Bando digara per lo studio e l’elaborazione del Logodell’Ordine sul quotidiano La Repubblica.Inoltre impegna la spesa di euro 1.500,00(millecinquecento/00) per i compensi dellaCommissione. La somma dei premi daassegnare ai vincitori sarà inserita nelbilancio 2007.

Consiglio del 11.12.2006Presenti: Colombi, Capelli, Melchiorri,

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Millesimi, Paniccia, Ruisi, Salucci.Assenti: Amodio, Gasparini, Di Loreto,Stocchi.

Il Presidente informa che a seguito delledimissioni del Consigliere Amodio dallacommissione “Fascicolo Fabbricato”l’ATER ha provveduto alla nomina insostituzione del Vicepresidente Panicciacome rappresentante dell’OGL.Il Presidente comunica che il Comune diLatina ha avviato il procedimento diannullamento della selezione pubblica perl’affidamento di incarichi relativi allafornitura di prestazioni professionaliconnesse alla definizione di istanze dicondono edilizio (L. 47/85 e 724/94). IlConsiglio decide di diffondere la notiziasul sito.Il Presidente informa che è pervenutol’invito per un incontro su “Potenzialità eproposte per la riqualificazione dell’ambientefluviale del fiume Aniene” al qualeparteciperà il Consigliere Ruisi.Il Presidente informa che è pervenuto daparte della Associazione Culturale Reatina“Domenico Petrini” un invito a collaborarenell’organizzazione di un evento che siterrà a Rieti nel mese di maggio 2007. IlConsiglio decide di aderire all’iniziativa.Il Presidente informa che il CNG hatrasmesso per presa visione il regolamentoper il Congresso approvato dallacompetente commissione. Il Presidente nedistribuisce copia ai Consiglieririmandando l’approfondimentodell’argomento al primo consiglio utile delprossimo anno.Il Presidente informa che il Collega Pierroha posto un quesito circa la possibilità diattivarsi per far includere i geologi fra iprofessionisti abilitati al rilascio dellecertificazioni di Prevenzione Incendi (CPI)Legge 7/12/1984 n. 818. Il Consigliodopo aver esaminato la documentazione eritenendo che l’argomento ricada inambito nazionale decide di trasmetteretutta la pratica per competenza al CNG.Il Segretario Salucci informa che nellariunione dell’Osservatorio del FascicoloFabbricato il Comune di Roma haconfermato la volontà di presentare ricorsoal Consiglio di Stato contro la sentenza del

TAR, non appena la stessa sarà notificata alComune. Gli Ordini professionaliparteciperanno “in adiuvandum” al ricorsoattraverso un incarico al Prof. Nania. IlConsiglio delibera all’unanimità diprevedere una voce nel bilancio preventivo2007 a copertura delle necessarie speselegali.

Delibera C.R. 108/06Il Consiglio delibera all’unanimità deipresenti di chiudere il procedimentodisciplinare nei confronti del ...Omissis...con formula di non luogo a procedereperché il fatto contestato non costituisceillecito disciplinare.

Delibera C.R. 110/06Il Direttore del Notiziario, ConsigliereRuisi, propone l’ampliamento del gruppodi redazione con l’inserimento delConsigliere Capelli. Il Consiglio deliberaall’unanimità di approvare l’ampliamento.

Consiglio del 27.12.2006Presenti: Colombi, Di Loreto, Gasparini,Millesimi, Paniccia, Ruisi, Salucci, Stocchi.Assenti: Amodio, Capelli, Melchiorri.

Il Presidente comunica che il CNG hatrasmesso la bozza del nuovo CodiceDeontologico, previsto dal “DecretoBersani”, approvato dal CNG nella sedutadel 19/12/2006. Il Presidente nedistribuisce copia ai Consiglieri ricordandoche l’argomento verrà posto all’OdG delprossimo Consiglio per discutere leeventuali osservazioni da presentare alCNG entro il termine fissato del 31gennaio 2007.Il Presidente informa che è pervenuto dalComune di Minturno (LT) un AvvisoPubblico per il conferimento di incaricoprofessionale per prestazioni relative agliadempimenti necessari per la definizionedella Variante Generale al Piano RegolatoreVigente. Il Consiglio dopo aver esaminatol’avviso, non ravvisando alcunacontroindicazione, decide di darnediffusione sul sito.

Delibera C.R. 110/06Il Consiglio delibera all’unanimità di

adottare, a partire dalla data odierna, loSchema-tipo di Regolamento redatto aisensi degli artt. 20 e 21 del Decretolegislativo 196/2003 “Codice in materia diprotezione dei dati personali”, e di attivaretutte le misure richieste dallo stesso per lasua esecuzione.

Consiglio del 15.01.2007Presenti: Amodio, Capelli, Colombi, DiLoreto, Gasparini, Millesimi, Paniccia,Salucci, Stocchi.Assenti: Melchiorri, Ruisi.

Il Presidente informa il Consiglio deldecesso del Collega Gerardo Nolledi,Consigliere del CNG, e di aver provvedutoa trasmettere alla famiglia, al CNG e alOG della Toscana le condoglianze delOGL e di aver partecipato, con il VicePresidente Paniccia, alle esequie che sisono svolte a Lucca l’11 gennaio 2007.Il Presidente comunica che DomenicoFerri ha partecipato, per conto dell’Ordine,in data odierna al Comitato per leiscrizione all’Albo dei CTU del Tribunaledi Frosinone.Il Presidente informa che è pervenutol’invito per partecipare ad un incontro sullariforma del sistema professionale con ildeputato al parlamento Europeo On.leZappalà che si terrà presso la SalaConvegni della Cassa Forense di Roma acui parteciperà in rappresentanza dell’OGLil Consigliere Amodio.Il Presidente informa che è stata convocatala Conferenza Periodica dei Presidentidegli Ordini Regionali per il prossimo 25gennaio a Sarentino (BZ) a cuiparteciperanno in rappresentanza dell’OGLil Presidente Millesimi ed il ConsigliereRuisi.Il Consiglio dopo aver esaminato il CodiceDeontologico trasmesso dal CNG hainiziato a discutere l’articolato e concordadi inviare le annotazioni al CNG solodopo la valutazione finale che sarà espressanel prossimo Consiglio.Il Consiglio dopo aver esaminato ilRegolamento del Congresso Nazionale deiGeologi trasmesso dal CNG solo “perpresa visione”, decide di rimettere allostesso una nota contenente le

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professioneGeologo 14-2007

considerazioni emerse dal dibattito.Il Vicepresidente Paniccia comunica chesono stati risolti i problemi di gestione delsito e della casella di posta elettronica. IlConsiglio preso atto dei risultati edell’ottimo lavoro svolto confermaall’unanimità la fiducia al Vicepresidentenella gestione del sito internet.Il Consigliere Stocchi informa che si staprocedendo con l’organizzazione dellegiornate di studio sulle verifiche sismichepreviste per il 24 gennaio 2007 aFrosinone, per il 3 febbraio 2007 a Rieti,per il 19 febbraio 2007 a Latina, per il 1marzo 2007 a Viterbo.

Delibera C.R. 01/07Il Consigliere Colombi propone i seguentinominativi dei componenti esterni dellacommissione giudicatrice del bando diconcorso di idee per la realizzazione dellogo dell’OGL: Corrado Mastantuono -Disegnatore ed Illustratore - membroesterno,Andrea Benenati - Grafico -membro esterno, Lucrezia Di Donna -Pubblicitaria - membro esterno.Il Consiglio propone quali rappresentantiinterni i seguenti Consiglieri: ClaudioPaniccia - membro del Consiglio OGL,Antonio Colombi - membro del Consiglio OGL.Il Consiglio delibera all’unanimità dinominare la Commissione come sopraindicata.

Consiglio del 29.01.2007Presenti: Amodio, Colombi, Di Loreto,Melchiorri, Millesimi, Paniccia, Ruisi,Salucci, Stocchi.Assenti: Capelli, Gasparini.

Il Presidente informa che il CNG harimesso all’OGL la circolare n. 252 relativaalla competenza del Geologo a redigereRelazioni idrogeologiche, idrologiche eidrauliche. L’OGL vista l’importanzadell’argomento decide di darne ampiadiffusione sul sito e sul prossimo notiziarioe di trasmetterla per conoscenza agli Enti ealle Amministrazioni competenti.Il Presidente informa che la segreteria delCNG ha trasmesso il primo avviso relativoal XIII Congresso Nazionale dei Geologi

che si terrà a Matera dal 10 al 12 maggio2007. Il Consiglio decide di pubblicarel’avviso sul sito con una nota che illustril’attuale posizione critica dell’OGL inmerito.Il Presidente informa che l’Ordine degliArchitetti di Roma ha approvatol’intervento “in adiuvandum” nell’azioneche il Comune di Roma staintraprendendo contro la sentenza del TARsul Fascicolo Fabbricato. Il Consiglio decidedi attivarsi per verificare la possibilità diaffiancare l’Ordine degli Architettinell’iniziativa.Il Presidente informa che il Comune diRoma, di concerto con l’Osservatorio sulFascicolo Fabbricato, sta organizzando unconvegno sul tema. Il Consiglio decide diaderire all’iniziativa.Il Presidente illustra al Consiglio quantoemerso nella riunione OORR-CNG. Siallega al presente verbale la nota riassuntivaredatta.Il Consigliere Colombi comunica che ilgiorno 24/01/2007 si è tenuto un incontropresso l’Ordine degli Architetti diFrosinone sul tema delle verifiche sismichetecniche e gli interventi di miglioramentosismico su edifici strategici ai sensidell’OPCM 3274/03. L’incontro hariscosso un discreto successo con lapresenza di circa 60 professionisti.Il Consiglio analizza in dettaglio leosservazioni al Codice Deontologicoconcordate dai rappresentanti di alcunidegli OO.RR presenti nella recenteriunione di Bolzano che vengonoapprovate unitamente ad alcune ulterioriannotazioni che saranno rimesse al CNG.

Consiglio del 12.02.2007Presenti: Amodio, Colombi, Di Loreto,Gasparini, Millesimi, Paniccia, Ruisi,Salucci, Stocchi.Assenti: Capelli, Melchiorri.

Il Presidente informa che l’Associazione“Aeroporto per Latina” ha fissato unincontro con gli Ordini e Collegiprofessionali per il giorno 15 febbraio 2007presso l’Hotel Europa di Latina a cuiparteciperà il Consigliere Amodio.Il Presidente informa che il Segretario

Salucci ha partecipato, il 7 febbraio u.s.,all’incontro con l’Assessore alla mobilitàdella Regione Lazio Dr. Fabio Ciani. Intale sede l’Assessore ha confermato lavolontà di instaurare un confronto con gliOrdini e Collegi Professionali Tecnici sulnuovo Piano Regionale della Mobilità,sulle relative Linee guida e su altre iniziativeche coinvolgono le categorie professionaliquali il ripristino della ferroviaCivitavecchia-Capranica-Orte.Al terminedella riunione è stata fissata la data delprossimo incontro che si terrà il giorno 28febbraio 2007 presso l’assessorato dellaRegione ed a cui parteciperà il ConsigliereColombi.Il Presidente informa che il Comune diRoma ha organizzato per il giorno 15febbraio 2007, una sessione pubblicadell’Osservatorio del Fascicolo Fabbricato acui parteciperà il Segretario Salucci. IlSegretario invita tutti i Consiglieri apartecipare e a dare la massima diffusionedell’iniziativa tra i colleghi.Il Presidente Millesimi comunica che ilgiorno 3 febbraio u.s. si è tenuto unincontro presso la Sala Università dellaProvincia di Rieti sul tema delle verifichesismiche tecniche e gli interventi dimiglioramento sismico su edifici strategiciai sensi dell’OPCM 3274/03. L’incontro hariscosso un ottimo successo con la presenzadi circa 40 professionisti.Il Consigliere Stocchi comunica che laProvincia di Viterbo ha concesso ilpatrocino per la Giornata sulle verifichesismiche organizzata a Viterbo per il 1marzo p.v..Il Consigliere Colombi informa che alladata odierna sono pervenuti più di 300plichi partecipanti al “Bando di Concorso diIdee per lo studio e l’elaborazione del Logodell’Ordine dei Geologi del Lazio”. IlConsiglio si rallegra per il successodell’iniziativa.

Delibera C.R. 15/07Il Consiglio delibera all’unanimità diincaricare il grafico Andrea Benenati perl’impaginazione grafica del NotiziarioProfessione Geologo per i 3 numeri del 2007 per un impegno di spesacomplessivo di euro 3.000,00 (tremila/00)

Attività del ConsiglioLe sintesi delle delibere

29professioneGeologo 14-2007

da imputare nel bilancio 2007.

Delibera C.R. 16/07Il Consiglio delibera all’unanimità diincaricare la Società Lo Studiaccio srl per lastampa tipografica e la spedizione delNotiziario Professione Geologo per i 3numeri del 2007, per un impegno di spesa

complessivo di euro 7.668,00(settemilaseicentosessantotto/00) daimputare sul bilancio 2007.

Delibera C.R. 17/07Vista la richiesta pervenuta da parte dellaSIGEA di patrocinare il Corso diAggiornamento Professionale

“Interpretazioni dei parametri Geotecnici diLaboratorio” che si svolgerà a Roma dal 5 al23 marzo e dal 6 al 24 novembre 2007,esaminata la documentazione, visto il parerefavorevole della Commissione diValutazione, il Consiglio deliberaall’unanimità di concedere il patrocinio peril Corso suddetto.

Aggiornamento AlboIscrizioni, trasferimenti, cancellazioni

Marco Donarelli A.P. sez.A n° 1730

Giuseppe Guratti A.P. sez.A n° 1731

Emiliano PiccirilliA.P. sez.A n° 1732

Alessandro Scappa A.P. sez.A n° 1733

Trasferimenti

Alessandro PintoDa Ord. Geologi Campania A Ord. Geologi LazioA.P. sez.A n° 1733

Giuseppe TraviaDa Ord. Geologi Lazio A Ord. Geologi Campania

Luisa MadeoDa Ord. Geologi Calabria A Ord. Geologi LazioE.S sez.A n° 317

Gian Mario Patrizi Da E.S. sez.A A A.P. sez.A n° 428

Manlio FaraoniDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 308

Bice OddoDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 309

Annalisa Guercio Da A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 310

Cancellazioni

30 ottobre 2006

Giuseppe Bellantuono Bruno Martinis

13 novembre 2006

Renato Caccavelli Paolo Mastrobattista

11 dicembre 2006

Alfonso Vittorio Damiani Goffredo Mariotti Stefano Salvatori Uberto Verdel

18 dicembre 2006

Roberto Basili Antonella Gigantino

15 gennaio 2007

Donatella De Rita Luigi Della Posta Mario Grana Ovidio Pasquali Sergio Grauso Vera Bevilacqua

29 gennaio 2007

Massimiliano Borghi Mauro Conti Nicola Zattini Carmine Spatafora Anna Barbato

12 febbraio 2007

Enrico Cusinato Rosalba Rizzato

Felicia Papasodaro Da A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 311

Giorgio Vizzini Da A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 312

Federico AraneoDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 313

Elisa BrustiaDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 314

Michele FrattiniDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 315

Maurizio GuerraDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 316

Fabio PascarellaDa A.P. sez.A A E.S. sez.A n° 318

Nuove iscrizioni

30 ottobre 2006

Alessandro Cinnirella A.P. sez.A n° 1719

Valerio Ludovici A.P. sez.A n° 1720

15 Gennaio 2007

Gabriele BasileA.P. sez.A n° 1721

Vito Cicconi A.P. sez.A n° 1722

Valerio RossiA.P. sez.A n° 1723

Francesco SiragusaA.P. sez.A n° 1724

29 gennaio 2007

Lorenzo Del MaschioA.P. sez.A n° 1725

Andrea Fiorucci A.P. sez.A n° 1726

Luca Mengarelli A.P. sez.A n° 1727

Pasquale RobustiniA.P. sez.A n° 1728

12 febbraio 2007

Marco Ciolli A.P. sez.A n° 1729

30 professioneGeologo 14-2007

Linea direttaLa corrispondenza

A: Presidente Ordine dei Geologi del LazioVia Flaminia, 4300196 ROMA

Roma, 13 febbraio 2007Prot. n. 13/07

Oggetto: “Gara appalto pubblico per l’affidamentoprogettazione preliminare, definitiva, esecutiva,coordinamento sicurezza fase progettazione ex D.LGS.494/96 S.M.I., direzione lavori, misura e contabilità,prestazioni coordinatore fase esecuzione lavori exD.LGS. 496/96 S.M.I., indagini e relazionigeologiche e geotecniche, relativamente all’interventoper opere stradali e di collettamento fognario” indettadal Comune di Borbona (RI) il 9.02.2007 conscadenza di presentazione offerta il 23.02.2007.

La presente per segnalare che, in merito alla gara dicui in oggetto, nel disciplinare di gara si evince, comeconfermato per vie brevi dal responsabile delprocedimento dott.ssa Caccavale, che l’incarico verràaffidato ad un’unica “ditta/impresa/raggruppamento/etc.”,che formulerà l’offerta omnicomprensiva.

Mi sorgono dei dubbi sulla trasparenza e sulla legalitàdi questo procedimento, in particolare per le indaginigeologiche e geotecniche, vista anche la normativa suldivieto di subappalto.

La prego pertanto di controllare Lei stesso, potràprocurarsi copia del bando sul sito ufficiale delComune www.comune.borbona.rieti.it.In attesa di un cortese, sollecito riscontro,Le invio distinti saluti.

Dott. Leonardo Nolasco

A.S.A.Acqua Suolo AmbienteConsulenze - studi - ricerche.

A: Responsabile Unico del procedimento di gara del Comune di BorbonaDott. Maria CaccavaleVia Nicola da Borbona, 102010 - BORBONA (RI)

Roma, 19 Febbraio 2007Prot. n.: 94/V/2007

Oggetto: Bando di gara a procedura aperta: Affidamentoprogettazione preliminare, definitiva, esecutiva, coordinamento sicurezzafase progettazione ex D.lgs. 494/96 S.M.I., direzione lavori, misura econtabilità, prestazioni coordinatore fase esecuzione lavori ex D.lgs.494/96 S.M.I., indagini e relazioni geologiche e geotecniche,relativamente all’intervento per opere stradali e di collettamento fognario.

Questo Consiglio ha preso visione dell’avviso pubblico richiamato inoggetto, ed avendo rilevato alcune irregolarità comunica quanto segue:1. Il bando, citando la necessità di fornire relazioni geologiche senza

prevedere l’incarico diretto ad professionista Geologo configura, nelcaso dell’incarico ad un singolo professionista, il subappalto dellarelazione geologica, peraltro espressamente vietato dalla legge 451/98all’art. 17 comma 14 quinquies che impone che l’incarico debba essereaffidato direttamente al geologo dall’Amministrazione appaltante;

2. Relativamente agli incarichi per la redazione delle RelazioniGeologiche il Consiglio della Autorità per la Vigilanza sui LL.PP. haespresso la seguente:

Determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui LL.PP. n. 19/2000

“la redazione della Relazione Geologica è di esclusiva competenza del Geologoprofessionista iscritto all’Albo dei Geologi e pertanto, qualora la RelazioneGeologica faccia parte dell’oggetto di affidamento, l’Amministrazione appaltantedeve procedere per l’affidamento al professionista geologo”

Ciò può essere utilmente fatto seguendo due procedure:a) ricorrendo ad incarico diretto ad un geologo abilitato con un avviso o

un bando parallelo a quello di progettazione;b)prevedendo nel bando o nell’avviso che nel raggruppamento

temporaneo di professionisti vi debba essere obbligatoriamente ancheun geologo.

Gli elementi suesposti rendono l’avviso irregolare sul piano giuridico enon conforme alle leggi vigenti, per cui si richiedere l’immediatoannullamento e rettifica a norma di legge.Questo Ordine si riserva comunque ogni azione anche legale a tuteladella professione di Geologo.Distinti saluti.

Il PresidenteDott. Geol. Fabrizio Millesimi

31professioneGeologo 14-2007

Corso di Perfezionamento (maggio-giugno) Parametri geotecnici del terreno per laprogettazione e il controllo di opere diingegneria civile

Corso di Perfezionamento (giugno-luglio)Idrogeochimica: caratterizzazione delleacque e metodi di potabilizzazioneCentro di GeoTecnologie - Università degli Studi di SienaInfo: tel. 0577.232327 - fax 0577.232307 www.unisi.it/postlaurea/corsiperf.htmwww.geotecnologie.unisi.it/formazione/Corsi_Perfezionamento

Progetto Sistemi Informativi Geografici per lagestione e la modellazione di dati territoriali V Ed.Applicazione della modellisticanumerica di flusso e trasporto delleacque sotterraneeGestione delle risorse idriche a scala regionale enell’analisi e progettazione di interventi diprotezione e recupero ambientale a scala localeAssociazione Monte Porzio Cultura Info: www.giscience.it/it/corsi/mas/mas.html

Seminari di Geologia ApplicataL’acqua: risorsa da preservare o fattoredi rischio?La circolazione idrica sotterranea e laprogettazione mediante modellazione numericadi opere di messa in sicurezza di siti contaminatiPolitecnico di Milano - DIIARInfo: tel. 02.23996603 - fax 02.23996602 www.diiar.polimi.it/infra/semi.asp?id=4

Progetto Sistemi Informativi Geografici per lagestione e la modellazione di dati territoriali V Ed.Introduzione ai GIS e alla GISciencePrincipi e tecniche fondamentali alla filosofiadi sviluppo di applicazioni reali di gestione,visualizzazione ed analisi spazialeAssociazione Monte Porzio Cultura Info: www.giscience.it/it/corsi/giscience/giscience.html

Corso di Perfezionamento (giugno 2007)Modellazione geoambientaleCentro di GeoTecnologie - Università degli Studi di SienaInfo: tel. 0577.232327 - fax 0577.232307 www.unisi.it/postlaurea/corsiperf.htm www.geotecnologie.unisi.it/formazione/Corsi_Perfezionamento

Corso BaseTermografiaNuove metodologie di indagine indiretta nelsettore del monitoraggio territoriale, ambientalee nella diagnostica in edilizia e restauroNaturaltech - FLIR SystemsInfo: Dott.Vincenzo Adorno - Tel./fax 095.506018 cell. 328.1053128 - [email protected] www.naturaltech.it/Corsi_Termografia.html

2 aprile 2007Termine domande

di ammissioneSan Giovanni

Valdarno (AR)

14 aprile-7 luglio2007

Fano (PU)

18 aprile 2007Milano

21 aprile, 23 giugno 2007

Fano (PU)

2 maggio 2007 Termine domande

di ammissioneSan Giovanni

Valdarno (AR)

3-4 maggio 2007Catania

7-8 maggio 2007Roma

Sala Convegni CNR

15-18 maggio 2007Valmontone (RM)

16-18 maggio 2007Abano Terme (PD)

1-2-3 giugno 2007Oliveto Citra (SA)

21-23 maggio 2007Kos (Grecia)

3-8 giugno 2007Vail, Colorado

(USA)

17-20 giugno 2007Ancona

ConvegnoLe alluvioni in ItaliaAssociazione Idrotecnica Italianain collaborazione con la SIGEAInfo: Patrizia E. Cipollone - tel. 06.5406964 - 06.5402537fax 06.233239783 - [email protected]/eventi/AII/Alluvioni.html

Corso di formazione e aggiornamentoprofessionaleStabilità dei versanti: aspetti teorici-praticiCentro di Ricerca CERIUniversità degli Studi di Roma “La Sapienza”Info: tel. 06.959938229 - fax [email protected] - www.ceri.uniroma1.it

XXIII Convegno Nazionale di GeotecnicaPrevisione e controllo delcomportamento delle opereAssociazione Geotecnica ItalianaInfo: tel. 06.4465569 - 06.44704349 - fax [email protected] - www.associazionegeotecnica.it

I Convegno Regionale di SpeleologiaCampania SpeleologicaGruppo Speleologico Natura EsploraFederazione Speleologica CampanaComune di Oliveto Citra (SA)Info: tel. 3299.064395 - fax [email protected] www.campaniaspeleologica.org

4th International Conference on SustainableWater Resources ManagementWater Resources Management 2007Wessex Institute of Technology, Southampton, UKInfo: Zoey Bluff, tel. +44 (0)238 029 3223 fax +44 (0)238 029 2853 - [email protected]/conferences/2007

First North American Landslide ConferenceLandslides and SocietyIntegrated Science, Engineering,Management, and Mitigation(AEG) Association of Environmental and EngineeringGeologists Info: www.mines.edu/academic/geology/landslidevail2007

European Young Geotechnical Engineers ConferenceXVIII EYGECUniversità Politecnica delle MarcheAssociazione Geotecnica ItalianaInfo: tel 071.2204793 - fax [email protected]/home/events.asp?sid=296&mid=4&EventId=6654&Page=1

Corsi e Convegni

32 professioneGeologo 14-2007

Lucrezia CastoGeologo, Regione Lazio

[email protected]

e di Gaeta, superato alla nostra destraMonte Regolo, giungiamo in prossimitàdei primi edifici dell’abitato di Lènola.Al km 42,100 circa, giriamo a destra per lastrada che conduce al depuratore.Scendiamo quindi nel letto del torrente,catturato nell’inghiottitoio di Pozzavelli. Sitratta dell’imbocco (consolidato con operedi muratura, figura 1) di una grottainterstrato (N200/15), descritta da

MECCHIA et alii, 2003, che

L’itinerario geologico-gastronomico chequesta volta vi proponiamo riguarda

due piccoli comuni della provincia diLatina, Lènola e Campodimèle, i cui centriabitati risultano abbarbicati su rilievi aspri,paesaggisticamente bellissimi ed “essenziali”che la letteratura scientifica per le evidenzetettoniche, facilmente osservabili sulterreno, tradizionalmente attribuisce l’unoai Monti Ausoni, l’altro ai Monti Aurunci(MECCHIA et alii, 2003 e citazioni inesso contenute).Lènola e Campodimèle sono statioggetto di una prima campagna dicensimento dei geositi operata dalCentro Regionale per laDocumentazione dei Beni Culturalied Ambientali nel 1995;successivamente una nuovacampagna di catalogazione effettuatanei primi mesi del 2005 hapermesso la preziosa verifica dellostato di conservazione degli stessigeositi osservati dieci anni prima,oltre naturalmente l’individuazionedi nuovi, importanti e didattici.Ma procediamo iniziando daLènola. Da Roma, si arrivaagevolmente nel comunepercorrendo la statale 148Pontina; arrivati a Terracina, ciimmettiamo nella statale 7 Appia,direzione Fondi. Da qui,imboccata la S.S. 637, detta di Frosinone

Rilevando e mangiando

Nei paesi delbenessere: Lènola e CampodimèleL’itinerario che vi proponiamo

si snoda nella provincia

di Latina lungo i rilievi

carbonatici dei Monti Ausoni

e dei Monti Aurunci.

Figura 1.

33

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professioneGeologo 14-2007

spettacolare; qui il carsismo si “esprime” intutta la sua bellezza e suggestione.Arrivatiall’innesto con la S.S. 82, si volta a destra esi prosegue verso sud per circa duechilometri.Arrivati al km 108,00 circa, inlocalità Taverna, entriamo nel grande polje

convoglia le acque dell’omonimo polje. Lestesse acque più a valle alimentano unaserie di risorgive nella Piana di Fondi. Lagrotta ha uno sviluppo ad andamentoantiappenninico come la piana, è stataesplorata per circa trecento metri e presentaun dislivello di circa cinquanta metri. Ilgeosito riveste una certa importanza alivello locale, oltre che per il contestopaesaggistico in cui è situato, anche per ilcarattere didattico.Tuttavia la presenza deldepuratore comunale ha fatto sì che il sitopresenti importanti problemi igienici, chedi fatto ne hanno limitato le esplorazionispeleologiche.Lungo la piana si apre il tipico paesaggiocarsico, sono visibili hum e doline a fondopiatto, con presenza d’acqua, i cosiddettipozzi, utilizzati dalla popolazione localefino a poco tempo fa anche per attingerel’acqua e lavare i panni. In prossimità di essi(in particolare tre), per chi avesse nelfrattempo appetito, è da segnalare l’Hostariaai Pozzi di Lènola dove ci si può rifocillarecon la tipica cucina locale.Si torna indietro sulla S.S. 637 direzioneLènola, dopo circa 200 metri in,corrispondenza dell’innesto con laProvinciale della Valle del Liri, in localitàS. Martino, si apre davanti a noi una belladepressione morfologica, anche questa adandamento antiappenninico, incisa nellerocce carbonatiche e nota col toponimosignificativo di Pantano.È qui che nel 1995 con Francesco Zarlengafu individuato un geosito particolare, unsinkhole. Secondo testimonianze raccolte inloco, il collasso si è verificato dopo unperiodo di abbondanti precipitazioni, nellanotevole copertura di terre rosse, checaratterizza il polje. Il sinkhole si presentavaperfettamente circolare con diametro dicirca quattro metri e pareti verticali di circacinque metri (figura 2).Uso il tempo passato nel raccontare questoevento, poiché ora questa emergenza si èmodificata; la relativa erodibilità dei terrenine ha determinato la quasi totaledistruzione. Il sinkhole, che risultacartografato nella CTR 402 140 –LENOLA (rilievo del 1990 da aereofotodel 1990), è possibile in qualche modorintracciarlo percorrendo uno dei sentieri

sterrati che interessano in sensolongitudinale tutta la valle.Si torna indietro e dalla località S. Martino,voltando a destra, riprendiamo laprovinciale in direzione Campodimèle. Ilpaesaggio in cui siamo immersi è

Non so se siete a conoscenza del fatto che Campodimèle con i suoi 733 abitanti, èfamoso per essere il paese della longevità (ci sono diversi ultracentenari), calcolatarispetto alla vita media degli italiani (77 anni per gli uomini e 84 per le donne).A partire dal 1985 infatti una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,nell’ambito del Progetto Monica, accertò che tra i primi fattori c’era il tasso dicolesterolo degli abitanti (inferiore del 50% rispetto alla media nazionale) e la lorobassa pressione arteriosa.L’interesse mediatico per la notizia, secondo cui la longevità dei Campomelanidipendeva anche da una dieta a base di legumi unita alla gran qualità di carni eformaggi, ha determinato un forte richiamo turistico eno-gastronomico.Tra i prodotti tipici di Campodimèle ricordiamo il formaggio Marzolino fattointeramente con latte di capra. Si può apprezzare fresco, e risulta al palato con ungusto morbido e dolce, oppure stagionato per almeno un anno e in questo caso, semolto stagionato, diventa addirittura piccante.Un discorso a parte meritano le Cicerchie, legume di origine mediorientale,riconosciute come “prodotto agroalimentare tradizionale” dal Decreto MinisteroPolitiche agricole n.350 dell’08.02.1999. Si possono gustare in una zuppa tipica delluogo preparata con la làina, pasta fatta in casa di acqua e farina. La zuppa di làina ecicerchie si può mangiare al Lo Stuzzichino - tel. 0771 598131- località Taverna.Qui è possibile anche gustare ottime fettuccine ai porcini, zuppe di làina e fagioli,spaghetti con galletti, giochetti al cinghiale, e secondi piatti che si caratterizzano perl’uso di prodotti della zona.Nel centro abitato, il ristorante La Longevità - via Trento e Trieste, 37 - tel. 0771598289 - ha come specialità le fettuccine al sugo di capra, cannelloni ripieni concarne di cinghiale, spezzatino di capra “ai vecchi sapori”, più altri secondi preparaticon prodotti locali. Notevole il gelato di cicerchie, vera specialità della casa.Sempre per rimanere in argomento, a Campodimèle possiamo segnalare anche dueeventi gastronomici: la Sagra di S.Onofrio, il 30 giugno e la Sagra delle Cicerchie,l’8 agosto.

A Lènola le specialità tipiche del luogo sono il cacioricotta, formaggio misto di pecorae mucca; gli struffoli, i taralli e i tortieri, dolcetti tipici preparati con farina, uova,zucchero, olio di oliva e miele. Si possono gustare durante la sagra di pasta e fagioli,Pett’ la’ i fasuli, il 19 marzo ed il 16 agosto per la Sagra della Bruschetta.Vi segnaliamo inoltre l’ Hostaria ai Pozzi di Lènola - via Pozzavelli, 18 - tel.0771588055. Qui il sig. Salvatore, proprietario del ristorante, prepara piatti della tradizioneantica, in particolare i sughi cucinati con la salsa di pomodoro delle bottiglie fatte in casa.Altro ristorante da considerare è L’Ambrifàno - via Ambrìfi, 14 - tel. 0771 589808,situato al limitare di un bosco di castagni secolari (dove è possibile raccogliere iporcini), tra Lènola e Pastena. Specialità gastronomiche sono le lumache allamentuccia e nel periodo invernale la cacciagione con la polenta.

INFORMAZIONI ENO-GASTRONOMICHE

fossile detto Le Saure, lungo poco più diquattro chilometri ed ampio in media 500metri, impostato secondo lineamenti acarattere regionale, appartenenti al sistemadelle faglie di Itri, a direzione N-S.Nella piana si distinguono, soprattutto inlocalità Taverna dove ci troviamo, numerosee ben evidenti forme carsiche, hum e dolinea fondo piatto denominate pozzi, colmateda terre rosse ricche di minerali vulcanici,che permettono la raccolta dell’acqua.

Qui è possibile apprezzare le prelibatezzegastronomiche presso Lo Stuzzichino,ristorante ubicato tra l’altro a duecentometri da un inghiottitoio.

Proseguiamo ancora verso sud, adesso lastrada sale leggermente in quota lungo ilcrinale di Campodimèle, che troviamo allanostra sinistra, la piana in basso si apre alla

nostra destra. Più avanti in localitàVallangiola, ai piedi del versante di MonteFaggeto è possibile vedere un altroparticolare geosito, la risorgiva di Vallangiola,le cui acque si raccolgono in uno deiprincipali fossi della valle.Superato il bivio per Campodimèle indirezione Itri, si prosegue per circa 50metri, fino all’innesto con una stradinasterrata sulla destra, che ci permette discendere agevolmente a piedi nella piana. Siattraversano una serie di terrazzamenti persentieri sparsi, poi arrivati all’ultimoevidente terrazzamento prima delfondovalle, si volta a destra costeggiandouna casetta diroccata per giungere infinealla grotta originata dalla risorgenza.La grotta, che emette acqua nei periodipiovosi, durante i quali non può essereesplorata per via dell’allagamento, è statadescritta in ogni dettaglio da MECCHIA etalii, 2003 (pag. 257). Pertanto per ogniulteriore informazione ed interessespecifico rimandiamo a questa bellapubblicazione specializzata.Il nostro itinerario finisce qui.Buon viaggio e buon appetito.

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Il Centro Regionale per la Documentazione dei Beni Culturali ed Ambientali (C.R.D.)è un Ufficio afferente all’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della RegioneLazio e dal 1985 svolge la sistematica catalogazione dei Beni Culturali sul territorioregionale. In particolare, prima Istituzione nello Stato italiano, ha intrapreso lacatalogazione dei geositi, intesi come Beni Culturali a carattere geologico, costituenti ilpatrimonio culturale della Regione Lazio. Dal 1985 al 1995 la catalogazione è stataeffettuata direttamente da me e da Francesco Zarlenga dell’ENEA, Ente con il quale ilC.R.D. aveva stretto, in quegli anni, un rapporto di collaborazione. Il rilevamento delsinkhole di Lènola risale a quella prima fase ed è descritto nella scheda n. 9 del volumeBeni Culturali a carattere geologico del Lazio: la Pianura Pontina, Fondana e i MontiAusoni meridionali (1997). Successivamente il censimento è continuato, utilizzandogeologi professionisti esterni attraverso contratti di catalogazione. La ricerca, di cui sonostata responsabile scientifico, ha coperto con l’aprile 2006 l’intero territorio regionale.I geositi della grotta di Pozzavelli e dell’altipiano de Le Saure sono state rilevati daSergio Cavelli; la puntuale descrizione di questi luoghi ed altre notizie su di essi anchedi carattere culturale e amministrativo, sono contenute rispettivamente nelle scheden.100 e n.104 del volume Beni Culturali a carattere geologico del Lazio: i MontiLepini,Ausoni ed Aurunci, edito nell’ottobre del 2005, che ha raccolto ed elaboratoanche i risultati delle altre campagne di censimento effettuate in questa area geografica.Chi volesse saperne di più sugli altri geositi della zona, può richiedere il volume alC.R.D. o direttamente all’indirizzo e-mail pubblicato in questo articolo.

BIBLIOGRAFIA

MECCHIA G., MECCHIA M., PIRO M. & BARBATI M. (2003) - Le grotte del Lazio. I fenomenicarsici, elementi di geodiversità. ARP Agenzia Regionale Parchi.Assessorato Ambiente.Ed. Regione Lazio.

CASTO L. & ZARLENGA F. (1997) - I beni culturali a carattere geologico nel Lazio: la PianuraPontina, Fondana e i Monti Ausoni Meridionali,117. ED. ENEA.

CASTO L. (2005) - Beni Culturali a carattere geologico del Lazio: i Monti Lepini,Ausoni edAurunci, 378.Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, Ed. Regione Lazio

CERISOLA R. & MONTONE P. (1992) - Analisi strutturale di un settore della catena Monti Ausoni-Aurunci (Lazio, Italia centrale). Boll. Soc. Geol. It.,61, 449-457.

CIPOLLARI P. & COSENTINO D. (1991/2) - Considerazioni sulla strutturazione della Catenadei Monti Aurunci: vincoli stratigrafici. Studi Geologici Camerti, CROP 11, 151-156.

CARTOGRAFIA

C.T.R. scala 1:10.000 - 402 140 LENOLA - 402 150 MONTE CROCE - 415 020 FONDI - 415 030 CAMPODIMELE

Figura 2.

IL CENSIMENTO DEI GEOSITI

Rilevando e mangiando