L'ARCERA N° 10

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA CINOFILIA LA RADIO TELEMETRIA SATELLITARE APPLICATA ALLO STUDIO DELLA MIGRAZIONE CRONACHE E CONSUNTIVI DELLA 1° EDIZIONE DEL CIRCUITO NAZIONALE DI PROVE SU BECCACCE STUDI & RICERCHE 10 ANNI DI COERENTE IMPEGNO PER LA BECCACCIA E BECCACCIAI

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PERIODICO A DIFFUSIONE GRATUITA PER I SOCI DI AMICI DI SCOLOPAX-ONLUS

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA CINOFILIA

LA RADIO TELEMETRIA SATELLITARE

APPLICATA ALLO STUDIO DELLA MIGRAZIONE

CRONACHE E CONSUNTIVI DELLA

1° EDIZIONE DEL CIRCUITO NAZIONALE

DI PROVE SU BECCACCE

STUDI & RICERCHE

10 ANNI DI COERENTE IMPEGNO

PER LABECCACCIA E BECCACCIAI

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SO

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA 4

STUDI & RICERCHE 8

VETERINARIA 18

CINOFILIA 21

PENSIERI & PAROLE 30

EDITORIA 34

MODULO DI ADESIONE 38

L’ARCERAPeriodico dell’Associazione

Amici di Scolopax-onlus--------------------------------

Pubblicazione a diffusione gratuita per i soci di AdS

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DirettoreAlessandro Tedeschi

Direttore ResponsabileSalvatore Pignataro----------------------------

Progetto graficoAlessandro Tedeschi

----------------------------Videoimpaginazione in proprio

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Direzione, Redazione ed Amministrazione Via Roma, 57

I - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)Tel. 333-4252961

web: www.scolopax.ite-mail: [email protected]

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Testata Giornalistica in attesa di registrazione presso il Tribunale di Napoli (NA)

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Le opinioni espresse dagli Autori negli articoli non impegnano in alcun modo l’Editore, la Direzione e la Redazione del Periodico

grafica in 1a di copertina:

GRAFICA CELEBRATIVA 10° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE

EDITORIALE 3

SAFARI SPORT S.A.S.Via Nazionale, 295 - 80059 - Torre del Greco (NA) - Italy

Tel. (+39) 081 739 34 41 Fax (+39) 081 777 38 69www.safarisport.it

e-mail: [email protected]

SPAZIO SOCI 33

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ED

ITO

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Cordiale Amicizia Beccacciaia

Alessandro Tedeschi

Caro Amico Beccacciaio,

Amici di Scolopax-onlus compie 10 anni.Ci costituimmo a fronte di una esigenza del tempo che lasciava avvertire l’importanza del rinnovamento come una priorità non procrastinabile.Agli albori del terzo millennio con l’affermazione del concetto di comunicazione globale, cui Internet offriva linfa e sostegno, si realizzarono i contesti per lasciare affermare le determinazioni che hanno poi concesso nel tempo di dare ampia collocazione e realizzazione alle idee ed alle esigenze. Il lungo viaggio del nostro modello di associativismo approda quest’anno al traguardo del primo decennio.Non amiamo autocelebrazioni e non ci piace enfatizzare il nostro lavoro sarebbe troppo facile.Il Vero è sotto gli occhi di tutti e della storia, con Amici di Scolopax si è proposto un modello di associazionismo innovativo efficiente ed efficace, laborioso e lungimirante.Abbiamo realizzato limpide progettualità diventate oggi punto di riferimento ed indispensabile supporto alle attività del comparto che guarda alla beccaccia come una risorsa da gestire.Abbiamo vissuto guardando sempre negli occhi la realtà ed oltre le inesorabili onnipresenti ingrate contrarietà con le quali abbiamo dovuto imparare a convivere, siamo riusciti a metabolizzare diffidenze e gelosie riuscendo persino – non è da tutti - a creare cloni (quasi) perfetti.Dieci anni di ininterrotta attività nel segno della coerente e caparbia volontà di realizzare un disegno completo di operatività e sensibilità posta al servizio della “nostra società”.Con la solita modestia volgeremo uno sguardo distaccato al passato non esimendoci di riflettere sui nostri errori e sugli inevitabili errori della vita.Ci proiettiamo già nello sfidante futuro sì gioiendo dei risultati sin qui conseguiti, ma evitando enfasi ed abbagliamenti, con numerosi impegni tutti importanti e necessari affinché la grande passione trovi ancora la legittima collocazione nella società del nostro tempo.Mi sia concesso un pensiero agli uomini, ai tanti che ho conosciuto e che hanno incrociato la mia vita e quella dell’Associazione. Tanti sono passati senza lasciare traccia alcuna, altrettanti si sono proposti effimeri e velleitari, pochi giunti in punta di piedi con discrezione affezione e serietà aiutano la nostra associazione a crescere, essi sono la ricchezza di Amici di Scolopax. A voi cari amici dico grazie. Nessuno mai ha prodotto così tanto e possiamo andare fieri di tutto ciò che abbiamo realizzato. Giunga a tutti voi cari amici il segno tangibile della mia riconoscenza per aver concesso a me di condividere con voi le gioie di un grande percorso di vita, di passione, di cacciatori naturalisti, di cacciatori di emozioni.

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

10° ASSEMBLEA GENERALE

12 GIUGNO 2011 CASTELNUOVO NIGRA (TO)

RISTORANTE PALASOTadiacente Area Addestramento Cani “Amici di Scolopax”

AMICI DI SCOLOPAX COMPIE 10 ANNICON LA SEMPLICITA’ CHE DA SEMPRE CI CONTRADDISTINGUE FESTEGGEREMO L’EVENTO NELLA TRADIZIONALE AMICHEVOLE ATMOSFERA NEI LUOGHI A NOI ELETTI, ESERCITANDO LE ATTIVITA’ CHE ACCOMUNANO LA CONDIVISA PASSIONE.

DOMENICA 12 GIUGNO NELL’AMBITO DELLA GIORNATA DEDICATA ALL’ANNUALE ASSEMBLEA GENERALE SI SVOLGERA’ NELLA NOSTRA AREA DI ADDESTRAMENTO CANI “AMICI DI SCOLOPAX” UNA PROVA CINOFILA SENZA SPARO RISERVATA AI SOCI CHE VORRANNO CONDIVIDERE CON NOI LA GIORNATA DI FESTA.

“TROFEO DEL GIUBILEO” PROVA UNICA SU STARNE PER INGLESI E CONTINENTALI

SI APPLICA IL REGOLAMENTO DI “AMICI DI SCOLOPAX”RADUNO ORE 07.00

10° ANNIVERSARIO

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Hunting Show 2011Vicenza 19-20-21 Febbraio

Di particolare importanza la nostra partecipazione alla Edizione 2011 dell’Hunting Show di Vicenza dove abbiamo presentato ufficialmente il nostro progetto di radio telemetria satellitare “Scolopax Overland”. Titolo del convegno “La beccaccia: conoscere per gestire” è stata una opportunità per offrire una ampia visione delle nostre attività in essere di generale interesse per l’aspetto conoscitivo e gestionale della beccaccia.Al convegno voluto dall’Assessorato Cacca e Pesca della Regione Veneto ha partecipato anche il responsabile tecnico dell Ufficio Avifauna Migratoria Dott. Michele Sorrenti, oltre al padrone di casa Ass. Daniele Stival.Rimarcabile la partecipazione e l’entusiasmo dei presenti che non hanno lesinato complimenti ed incoraggiamenti.Nel prosieguo abbiamo salutato gli amici ed i tanti visitatori della Fiera interessati alla beccaccia nello stand Federcaccia che anche quest’anno ci ha riservato un congruo spazio per esporre le nostre progettualità.

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

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EXA 2011Brescia 9 - 10 - 11 - 12 Aprile

Anche quest’anno abbiamo offerto il nostro contributo nell’ambito del maggiore evento italiano. La Fiera di Brescia rappresenta ormai anche per noi un appuntamento importante per incontrare amici ed appassionati e presentare le nostre attività rivolte alla beccaccia. Quest’anno l’evento fieristico ci ha offerto la possibilità di offrire i primi contributi relativi alle operatività del Progetto “Scolopax Overland”. All’indubbio entusiasmo dei visitatori ha fatto riscontro anche il forte interesse di taluni imprenditori che gradiremmo apprezzare in future concretezze rivolte alla gestione della beccaccia.Le giornate bresciane sono state condivise con il caro amico Pietro Masucci con il quale abbiamo più

direttamente condiviso questi recenti sforzi organizzativi e con l’onnipresente Diego Mino che da affezionato delegato dell’area e perfetto padrone di casa non ha lesinato nemmeno quest’anno ogni sforzo pur di essere sempre presente. Grazie Diego. Il nostro costante e coerente impegno nell’ambito dell’Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia è tangibile. Per quanto ci riguarda non lesineremo ulteriori sforzi per l’affermazione di un più generale rinnovamento nel nostro specifico comparto tanto auspicato quanto indispensabile.

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

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Gli “INCONTRI DI PRIMAVERA” rappresentano da qualche tempo una simpatica occasione per offrire un utile contributo alla realizzazione del disegno sociale della nostra associazione. Lo scorso 15 maggio ha avuto luogo per iniziativa degli amici beccacciai della città di Nola (NA) un piacevole ed interessante evento finalizzato ad offrire una più efficace collaborazione tra l’associazione Amici di Scolopax e la sezione comunale Federcaccia di Nola.Il meeting “beccaccia ...che passione” all’uopo organizzato, ha fatto anche da cornice all’inaugurazione del Circolo “Amici di Scolopax” sede zonale di raccolta delle ali di beccaccia destinate allo studio di “ALIregALI” e circolo d’incontro per i tanti appassionati beccacciai dell’area vesuviana.La gradevole occasione ha concesso di offrire una ampia

panoramica delle attività messe in essere dall’associazione “Amici di Scolopax” rivolte ad una più efficace conoscenza e gestione del capitale beccaccia. Nel corso della serata sono stati presentati anche dettagli e consuntivi del Progetto ALIregALI ed i primi significativi contributi emersi dalle analisi del progetto di radio telemetria satellitare “Scolopax Overland”. Il tangibile entusiasmo e l’apprezzabile volontà finalmente emersa grazie all’encomiabile iniziativa degli amici organizzatori richiama anche il nostro sud ad un improrogabile impegno dei cacciatori rivolto ad una più responsabile applicazione del concetto di tutela e gestione. La serata è stata anche allietata da un ricco buffet offerto dagli organizzatori, molto gradito dagli amici intervenuti ed ottimo pretesto per intrattenersi ulteriormente.Amici di Scolopax guarda da sempre con favore al rinnovamento come espressione di crescita e sensibilità ed

i circoli a noi affiliati possono rappresentare la migliore espressione di collaborazione. I cacciatori potranno ritirare le buste e ed i cartellini di prelievo, consegnare le ali ed imparare anche l’ABC per “leggere le ali”.Nel ringraziare Paolino D’Avanzo promotore dell’iniziativa e tutti gli amici incontrati, auspichiamo si possano avvertire sin dal prossimo autunno gli effetti della stimolante e costruttiva iniziativa. Siamo altresì persuasi che anche grazie a queste encomiabili espressioni di volontà la caccia ed il mondo che la caratterizza possa ancora proiettarsi fiduciosamente nel futuro.

Inaugurato il Circolo “Amici di Scolopax” a Nola (NA)

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ATTIVITA’ ASSOCIATIVA

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STUDI & RICERCHE

...A VOLTE I SOGNI...

Un’iniziativa, impegnativa nella realizzazione e difficoltosa nella rappresentazione, nasce quasi sempre da un sogno che in un giorno, privo di particolari segnali, può diventare realtà.

La precipua natura associativa di Amici di Scolopax porta ben distintamente nel proprio oggetto sociale <<…lo studio e la ricerca della beccaccia(Scolopax rusticola)>>.

A compimento del primo decennio di vita d e l l ’ A s s o c i a z i o n e , nell’ideale completamento programmatico e nel quadro di un pacchetto progettuale di studio e ricerche denominato “Progetto Scolopax”, il nostro specialistico sodalizio propone unitamente ai progetti già attivi (Progetto ALIregALI – Progetto W.O.R.M. – Progetto TEMPOREALE) una nuova importante ed interessante attività di ricerca di spiccato orientamento scientifico che si prefigge l’osservazione e lo studio della migrazione della beccaccia attraverso la radio telemetria satellitare. Il progetto tutto italiano è denominato “SCOLOPAX OVERLAND (Progetto Murkerich)”

Il nome del programma “Scolopax Overland” nasce dalle precipue caratteristiche di questo affascinante uccello migratore che percorre ogni anno in lungo e largo i cieli del nostro continente.

Lo slogan scelto per accompagnare questa nuova entusiasmante avventura è “Viaggi di ricerca nei misteri della migrazione”Abbiamo voluto significare in un tutt’uno l’auspicio, il desiderio ed il bisogno di percorrere inesplorati sentieri della conoscenza per poter meglio capire ed appagare - solo parzialmente - il nostro infinito desiderio di conoscenza.Abbiamo voluto dare un significato netto e preciso al

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STUDI & RICERCHE

nostro impegno, ma abbiamo voluto anche offrire alla nostra passione una opportunità affinché possa trovare utili quanto inequivocabili contributi, per continuare ad appagare i nostri ancestrali istinti.Era tanto tempo fa quando – da più fonti è stato recentemente ricordato – timidamente proponemmo di guardare alla gestione della beccaccia secondo nuove architetture e soprattutto di aprire nuovi orizzonti di ricerca tecnologica.Era l’epoca dei satelliti, dove la miniaturizzazione delle tecnologie apriva nuovi orizzonti alla scienza ed alla conoscenza consentendo nuovi metodi di studio ed analisi.Era precisamente il 2001 ed a tutti fu proposto – a tutti indistintamente – di condividere un progetto di monitoraggio satellitare battezzato “Progetto Murkerich” liberamente ispirato da una fiaba dello scrittore tedesco Hermann Loens che nel 1920 volle dedicare una immaginifica ed emozionante avventura di un maschio di beccaccia nei cieli d’Europa. All’epoca avvertimmo qualche tenue entusiasmo, qualche garbato rifiuto, un niente di fatto e nulla più successe.Il tempo passa e quello stesso progetto si realizza nel 2006 in un altro paese - la Spagna -per iniziativa del

Club Cazadores de Becada nel quale istituzioni, enti, associazioni e tanti altri si sono dichiarati propensi a sostenere l’iniziativa.E quando il vento spira nella direzione giusta incredibilmente si creano le condizioni favorevoli anche per delle iniziative in precedenza trascurate. Così, forse per festeggiare anche venatoriamente i 150 anni dell’Italia unita siamo riusciti dal nord al sud ad avere la collaborazione ed il sostegno di ATC, di Istituzione ed Organizzazioni per avviare un ambizioso programma di radio telemetria satellitare ma anche di inanellamento coordinato che potrà risultare senz’altro utile per una più congrua gestione della specie. Il programma di lavoro tutto italiano si realizza finalmente dopo circa 10 anni grazie alle sinergie messe in campo tra Amici di Scolopax-onlus con

l’Università di Padova e con l’Azienda della Regione Veneto “Veneto Agricoltura”, con la collaborazione della F.I.D.C. e dell‘Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia e grazie al supporto di benevoli Enti ed Istituzioni.L’iniziativa - condivisa proprio con i colleghi spagnoli del Club Cazadores de Becada - nasce dall’esigenza di approfondire ed allargare gli studi e le ricerche sulla

... SI AVVERANO!

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STUDI & RICERCHE

beccaccia.Il progetto - al quale l’ISPRA ha fornito il proprio parere favorevole - è finalizzato ad attività di monitoraggio satellitare su base pluriennale di un congruo numero di beccacce in viaggio di migrazione verso (e dal) l’areale di riproduzione.

Per la realizzazione del programma si rende indispensabile la partecipazione di partners (Enti – Istituzioni – ecc.) sensibili a tale indirizzo di ricerca.

Destinatari del progetto sono tutte le realtà pubbliche e private deputate alla gestione, allo studio ed alla ricerca della fauna selvatica e comunque direttamente interessate all’interno dell’area cinegetica.L’orientamento peculiare delle attività previste dal progetto sono conformi alla Direttiva 79/409/CEE (Art.10) del Consiglio Europeo.

I fondi derivanti dalla raccolta saranno destinati all’acquisto di trasmettitori satellitari ed alla copertura delle spese per la gestione dei canali satellitari riservati alla ricezione dei segnali inviati dagli uccelli equipaggiati e monitorati in transito sui territori europei.

OBIETTIVI

Gli obiettivi del programma pluriennale possono riassunti così come di seguito: - Studio della migrazione della popolazione svernante in Italia.-Definizione delle direttrici migratorie e

distribuzione all’interno degli areali di riproduzione. - Individuazione delle aree di sosta - Studio delle attività nelle fasi pre-nuziali e post-nuziali, - Studio degli erratismi - Valutazione della fedeltà al territorio.- verifica del calendario di passo e della durata della migrazione- osservazione delle influenze meteo climatiche sulla migrazione- Comparazione con gli studi degli isotopi stabili

LA TECNOLOGIA

Dal punto di vista tecnologico il progetto usufruisce delle più avanzate tecnologie disponibili a livello mondiale. I trasmettitori satellitari usati per questo progetto pesano

solo 9,5 grammi e sono alimentati ad energia fotovoltaica, il che li rende atti ad essere trasportati da specie aviarie di pesi intorno a 300 grammi. Il vantaggio delle celle fotovoltaiche è duplice in quanto oltre a prolungare il ciclo di vita del trasmettitore stesso alimentato con comuni batterie al litio li rende di fatto anche più leggeri.

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STUDI & RICERCHE

La gestione del flusso dei dati è demandata alla CLS che mediante la Rete satellitare ARGOS provvede a seguire i movimenti animali ed aviari.Le compagnie che operano il sistema e promuovono il suo uso sono CLS/Argos Inc., con base in Tolouse (Francia) e Service Argos, una società americana sussidiaria della precedente.Argos è un sistema basato su satelliti che raccolgono, processano e distribuiscono dati ambientali delle piattaforme da tutto pianeta. Quello che rende questo sistema unico è l’abilità localizzare la fonte dei dati in qualunque punto geografico del globo. Le molteplici applicazioni vanno dal seguito di animali, specialmente uccelli e pesci, studi oceanografici e meteorologici, monitoraggio degli inquinamenti e monitoraggi per la protezione della natura.Argos ha fornito dal 1978, un indispensabile contributo alla ricerca dell’ambiente ed alle comunità impegnate per la protezione della natura. Attualmente usato da più che trecento organismi d’una cinquantina di paesi. Il sistema è completamente provato ed è altamente affidabile.La tecnologia di Argos è installata a bordo dei satelliti

POES (Polar Orbiting Enviromental Satellites) del National Oceanic Atmospheric Administration (NOAA). I satelliti rinviano i dati ricevuti dalle PTT’s alle stazioni terrestri in tempo reale e anche li stoccano per trasmetterli a una delle tre stazioni centrali. Almeno sempre ha due satelliti operativi simultaneamente e già i lanci degli anni vicini programmato. I satelliti POES girano in orbite polari sincrone a 850

km d’altezza, il periodo di rivoluzione è di 102 minuti. Ogni satellite “vede„ costantemente in modo simultaneo tutti i PTT in uno spazio di 5000 km di diametro.

In considerazione di orbite polari, ogni satellite passa per il poli 14 volte al giorno, mentre soltanto 6 o 7 volte per l’equatore. Il tempo medio di ricezione da una stazione è di circa 10 minuti.I centri di analisi globali processano tutti dati ricevuti dalle stazioni di ricezione ovvero:controllo della qualità, verifica del messaggio, livelli di segnale, identificatore del trasmettitore, lunghezza del messaggio e la frequenza ricevuta, per calcolare la posizione per mezzo d’effetto doppler e di complicati algoritmi all’uopo sviluppati.Le complesse procedure prevedono nel prosieguo la classificazione dei messaggi da ordine cronologico, il calcolo della localizzazione e solo infine la distribuzione dei dati che vengono resi accessibili agli utenti delle reti terrestri attraverso i centri regionali ed infine agli utenti locali.

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STUDI & RICERCHE

IL METODO DI CATTURA

La tecnica utilizzata per catturare le beccacce da destinare a questo studio è la stessa già utilizzata da anni in altre nazioni e conosciuta come tecnica dell’abbagliamento notturno con il retino. Il collaudato sistema utilizzato è lo stesso usato per le catture della beccaccia sia in Francia che in Spagna oltreché conosciuto ed utilizzato in Italia nelle esperienze di Castelporziano. Ai colleghi spagnoli che ci hanno offerto preziosa collaborazione va il nostro grazie, ai presidenti delle ATC ed alla Regione Veneto che hanno creduto nell’iniziativa va la nostra gratitudine, alla Federcaccia che ha collaborato alla complessa organizzazione va la riconoscenza profonda di chi ha bisogno di sostegno nelle proprie idee. Agli appassionati e competenti inanellatori Scebba e Soprano che con la loro presenza hanno consentito di ottemperare alle richieste della normativa in tema di cattura ed inanellamento della fauna selvatica giunga la nostra migliore riconoscenza e ringraziamento.

I PROTAGONISTI

Ma i veri protagonisti di questa prima edizione del 2011 sono senz’altro gli uomini che nell’espletamento delle loro funzioni hanno - con encomiabile sensibilità – fatto proprio l’invito esternato attraverso lo slogan “ADOTTA UNA BECCACCIA” .Siamo per questo grati al presidente dell’A.T.C. AV

di Avellino - Dott. Vincenzo Alaia , al Presidente dell’A.T.C. FR1 di Frosinone - Dott. Edmondo Vivoli, all’Assessore alla Caccia e Pesca della Regione Veneto - Daniele Stival per aver suggellato la realizzazione del progetto. Siamo altresì grati al Consiglio di Presidenza della F.I.D.C ed all’Ufficio Avifauna Migratoria di Federcaccia per aver fattivamente collaborato alla organizzazione ed alla migliore operatività sul territorio.

…A volte i sogni si avverano …Il nostro sogno si è avverato lo scorso 4 marzo quando in uno stupendo territorio della provincia di Avellino veniva catturata, inanellata ed equipaggiata con un PTT satellitare di nuova generazione la prima beccaccia del programma italiano “Scolopax Overland” arrecante l’etichetta IRPINIA ATC-AV.

Il giorno 5 marzo veniva inanellata ed equipaggiata CIOCIARIA ATC-FR1.

La grande ed entusiasmante avventura realizzata con Scolopax Overland si conclude nei territori veneti delle Terme Euganee dove il caso ha voluto che proprio nella storica ricorrenza del 17 marzo abbiamo catturato, equipaggiato e liberato la beccaccia che indossa il trasmettitore con l’etichetta VENETO 1.E così d’un colpo tre beccacce nei cieli d’Italia a festeggiare i 150 anni di unità, e con a tracolla i PTT satellitari, voleranno per portare il messaggio dell’avvio della nuova era della ricerca nei misteri della migrazione.

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Lo sforzo programmatico vuole anche essere un definitivo contributo a favore di inequivocabili lavori di chiara propensione scientifica, a supporto anche di coloro che interessati alla conoscenza della beccaccia si abbandonano in Italia ancora troppo facilmente ad inutili empirismi, a personalissimi ed originali interpretazioni della biologia e ferruginose elucubrazioni di fantageografia della migrazione. Il progetto Scolopax Overland si candida quindi in buona sostanza a rappresentare un ulteriore elemento di studio per una migliore conoscenza della specie finalizzato

alla conservazione della Scolopax rusticola. Il nostro auspicio adesso è di poter seguire il volo di queste beccacce nei cieli d’Europa augurandoci di vero cuore che passeranno indenni attraverso i rischi e le incognite che incontreranno strada facendo ed avvertire nel prossimo autunno con gioia e meraviglia - da parte di qualcuna di esse - il ritorno nelle nostre terre nuovamente elette a dimora invernale.

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dentro le emozioniSe qualcuno, desideroso di rendermi partecipe di una entusiasmante avventura, avesse provato a raccontarmi delle emozioni vissute nell’ambito di una eclatante esperienza come questa che anche io adesso provo ad esternare, avrei probabilmente annicchiato compiaciuto, e provato a compenetrarmi nell’accaduto, ma confesso, mai sarei potuto riuscire ad immaginare che un giorno avrei potuto trovarmi nelle stesse situazioni e provare a descrivere ed esternare le sensazioni vissute.

Il tempo della passione è stato nutrito da sufficiente linfa per cercare nei desideri e negli auspici le probabili risposte al bisogno dell’anima.

Ho aspettato di nuovo dieci anni e poi un giorno brizzolato e disilluso ricevo in regalo nuova linfa per la mia inesauribile voglia di lavorare per la mia insaziabile voglia di conoscenza.

Circondato da un manipolo di cari amici complici della passione ci siamo ritrovati in una plumbea notte di primavera a cercar beccacce inseguendo nell’ombra una luce bianca sferzata dall’acqua intrisa di neve.L’ansia e l’ignoto rendono forte la paura che si mostra sovrana negli sguardi incrociati tra gli spruzzi di vento che tagliando la faccia scoraggiano le speranze.

Meraviglia! Al limite del tempo, quando ognuno nulla ancora spera, ecco la gioia esplodere incredula per appagare appieno l’agognata aspettativa della “prima volta” tra un brivido ed un abbraccio. Lei, ognuna, adesso è parte integrante del nostro vissuto e vive insieme a noi le ansie rivolte al futuro della sua vita dove noi volgiamo i nostri sguardi.

Agli amici irpini e quelli veneti, agli inanellatori intervenuti, ed agli amici spagnoli, a noi tutti che abbiamo vissuto e condiviso un sogno ...qualcuno, se vorrà, potrà chiamarle .....EMOZIONI!

GRAZIE .....a Irpinia ATC-AV , CIOCIARIA ATC-FR1 , VENETO 1

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altre catture ed inanellamenti

Nell’ambito della pianificazione e strutturazione organizzativa dell’articolato progetto “Scolopax Overland” abbiamo potuto avvalerci nella fase operativa e di coordinamento anche delle migliori sinergie internazionali.Siamo molto grati agli amici spagnoli del Club Cazadores de Becada per l’encomiabile ed efficace impegno manifestato. Avvertiamo il bisogno di ringraziare il past President del CCB Felipe Diez ed il responsabile della Commissione Scientifica - Antonio Jose Garrido - per aver condiviso al meglio le fasi organizzative del progetto, e un grande ringrazimento a Ibon e Ruben che hanno condiviso l’esperienza sul campo, concedendoci di porre le operatività del progetto ai massimi livelli. Aver inoltre avvertito dagli amici spagnoli il compartecipato entusiasmo unitamente a sincere attestazioni di stima ed amicizia ci rende felici e parte integrante di un disegno sociale che lascia emergere importanti affinità elettive di cui andiamo fieri ed orgogliosi.

Nell’arco delle giornate dedicate alla cattura delle beccacce da equipaggiare con i trasmettitori satellitari si è avuto l’opportunità di catturare due ulteriori ucelli ai quali sono stati posti anelli identificativi Il giorno 05 marzo è stata catturata in provincia di Avellino una beccaccia adulta del peso di 385 gr . Alla stessa l’inanellatore Sergio Scebba ha collocato l’anello: H 102497.Il 19 marzo (vedi foto sotto) è stata catturata uno splendido esemplare di beccaccia adulta dal peso di 410 gr alla quale è stato collocato dall’inanellatore Marco Basso l’anello: H 123156.Alla luce delle sin qui acquisite esperienze siamo determinati ad offrire sin dal prossimo futuro il nostro contributo per una tangibile efficacia operativa anche per attività di inanellamento coordinato.

sinergie internazionali

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VENETO 1 è partita dall’area di cattura sita in Galzignano Terme il giorno 4 aprile. Ha viaggiato per circa 20 giorni lungo una direttrice che le ha concesso di toccare la Slovenia, l’Austria, la Slovacchia e la Polonia per giungere in Bielorussia dove ha identificato il “presumibile” proprio areale di riproduzione e tutt’ora si intrattiene. I segnali al momento sono continui di buona coerenza e dinamicità.Auspichiamo di poter offrire nel prosieguo della stagione ulteriori dettagli ed approfondimenti.

SITUATION ROOM

IRPINIA - ATC AV e CIOCIARIA - FR1 non offrono purtroppo al momento segnali e ciò ci lascia preoccupati circa le probabilità di sopravvivenza evidenziatisi.Il nostro ottimismo seppur tangibilmente intaccato ci induce a non perdere del tutto le speranze, auspicando che nell’inoltrarsi della stagione possano evincersi notizie positive.Vi terremo informati.

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Dietro un sogno avveratosi per la sensibilità, responsabilità e lungimiranza di qualcuno si palesa una grande opportunità per l’affermazione del concetto di gestione e tutela da tanti condiviso e perseguito.

“ADOTTA UNA BECCACCIA” (ma anche due o tre) è l’invito che sentiamo di rivolgere a tutti gli uomini che nell’esercizio delle proprie funzioni vorranno impegnarsi e contribuire affinché questo grande impegno naturalmente vocato alla realizzazione del ponte per il futuro, ci consenta di approdare nel tempo dove si possa affermare e gioire dell’equilibrio tra l’uomo e la natura.

CONTATTO: Amici di Scolopax-onlus - Progetto Scolopax Overland

Via Roma N°5783027 Mugnano del Cardinale (AV)

e-mail: [email protected]: 333 4252961

STUDI & RICERCHE

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a cura del Dott. Enrico Lanaroe Dott. Francesco CelanoVETERINARIA

TRAUMI ARTICOLARI IL GINOCCHIO

La lesione-rottura del legamento crociato craniale è la causa di zoppia dell’arto posteriore più frequente nel cane di medio – grande taglia e da lavoro.

Il Legamento Crociato Craniale (LCCr) ha la funzione di limitare la dislocazione craniale e rotazione interna della tibia rispetto il femore e prevenire l’ iper-estensione. La lesione e-o rottura è uno dei traumi più comuni nel cane da lavoro e la causa principale di artropatia degenerativa del ginocchio.Le rotture si possono presentare acute, con zoppia acuta, sottrazione del carico, tumefazione della regione dolente ed emartro, ma più comunemente sono croniche, nelle quali una lesione parziale progredisce gradualmente fino alla rottura completa.Il menisco mediale spesso può subire una lesione per stress compressivo da instabilità articolare, e tale danno meniscale ha una penetranza di circa 75% di tutte le lesioni del legamento crociato craniale.La lesione del LCCr non è una patologia di recente identificazione , tuttavia spesso non viene diagnosticata in tempi brevi e ancora non è stata identificata una patogenesi universalmente accettata. Infatti, la rottura del LCCr non è spiegabile sulla base di un unico fattore etiologico o di una serie particolare di eventi, ma nel suo determinismo rientra una molteplicità di fattori: anatomici, conformazionali, traumatici, degenerativi, nutrizionali ed autoimmunitari.Foto3

EZIOPATOGENESI:

La rottura del LCCr nel cane può essere dovuta sia a trauma acuto sia a fenomeni degenerativi che si instaurano a carico del legamento stesso.Queste due cause non devono essere però considerate indipendenti una dall’ altra, in quanto un legamento indebolito da un fenomeno degenerativo o deficit anatomici costituzionali può rompersi

più facilmente se sottoposto a stress e traumi minimi, che normalmente non determinerebbero lesioni a carico di un legamento sano. Il meccanismo più comune della rottura traumatica del LCCr consiste, di solito, in una rotazione improvvisa del ginocchio con articolazione in flessione da 20 a 50°.In questa posizione i legamenti iniziano a torcersi l’ uno sull’ altro, proprio per limitare la torsione interna della tibia rispetto al femore.Perciò una forza aggiunta torsionale facilità la lesione del LCCr compresso dal condilo laterale del femore.Clinicamente questo tipo di danno avviene quando il soggetto si volta all’improvviso, facendo perno con l’ intero peso del corpo aggiunto della forza cinetica sull’arto posteriore.Durante l’ estensione, il LCCr è teso e funziona come il principale limitatore dell’iperestensione del ginocchio. Per questo motivo, a ginocchio iperesteso, il LCCr è la prima struttura soggetta a trauma . questo tipo di trauma può avvenire quando l’ animale cade in una buca mentre sta correndo, in quanto questa condizione fissa la tibia, impedendo la flessione del ginocchio e determinando sotto la forza muscolare del quadricipite femorale iperestensione dell’articolazione.Un’ altro concetto patogenetico da prendere in considerazione e il fenomeno della compressione

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VETERINARIA

tibiale, che spiega come anche nella normale attività si arriva alla rottura del LCCr. In pratica la compressione tibiale è una forza che estrinseca la sua azione spingendo la tibia cranialmente quando il soggetto carica l’ arto. Tale forza viene indicata come (Cranial Tibial Thrust) e viene contrastata dal muscolo bicipide femorale (limitazione attiva) e dal LCCr ( limitazione passiva). Questo fenomeno accade quando il soggetto atterra da un salto o caduta dall’alto.Da un punto di vista patogenetico, va ,però, considerato che le lesioni acute del legamento crociato, anche se maggiormente presenti nel cane da lavoro e in particolar modo cani da caccia, nella complessità rappresentano il 20% delle rotture totali che si presentano ad un clinico.La maggior parte delle lesioni sono il risultato di alterazioni croniche degenerative e carenziali a carico del legamento e strutture articolari.

DIAGNOSIDa quanto menzionato per l’ eziopatogenesi e considerando aspetti biomeccanici che prendono in considerazione la costituzione anatomica e le forze che agiscono sulla regione anatomica, è facile comprendere come la presentazione clinica di soggetti con rottura del LCCr sia varia.I classici segni clinici con zoppia acuta , appoggio di punta tumefazione dolente e segno del cassetto se pur possibile, sono da prendere in considerazione in cani

da lavoro per rottura traumatica.La penetranza clinica di questi soggetti si stima intorno al 20%, e tuttavia spesso non diagnosticata e trattata con terapia sintomatologica con uso di antinfiammatori.La maggior parte dei soggetti si presentano al clinico con lesioni parziali e croniche per fenomeni degenerativi che spesso non sono correlati da detta sintomatologia.Il clinico deve dopo aver raccolto l’ anamnesi che riferisce zoppia cronica subdola ed ingravescente, valutare il soggetto in stazione ed in movimento e anche in posizione seduta (SIT TEST)Dopo aver sedato il soggetto si palpa l’ articolazione , si eseguono movimenti di estensione e flessione e si eseguono test diagnostici.La prova del cassetto cercando , con angoli di flessione diverse , la trasposizione craniale rispetto al femore; Test di compressione Tibiale (Tibial Compression Test – TCT) che simula ciò che avviene quando il soggetto carica l’ arto durante il passo.Eseguite queste valutazioni si procede con indagini diagnostiche che oltre una valutazione diagnostica forniscono informazioni essenziali per una valutazione eziologica e per decidere l’ approccio chirurgico meglio indicato al paziente in esame.

TERAPIAPer la risoluzione della sintomatologia legata alla

lesione del LCCr sono stati descritti diversi trattamenti ma essenzialmente divisi in Terapia Conservativa e terapia chirurgica.L’ approccio conservativo da risultati soddisfacenti se selezionato il paziente, e la letteratura si riferisce soprattutto a pazienti di peso inferiore ai 15 kg, pur tuttavia non facilmente utilizzabile in soggetti da lavoro.Tale trattamento prevede il confinamento in gabbia del soggetto per

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VETERINARIA

un periodo variabile e associato un ciclo di terapia con FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).Associato a questo periodo, essenziale è un approccio con fisioterapia.Per quanto riguarda il trattamento chirurgico questo è tradizionalmente diviso in tecniche intracapsulari (intrarticolari) ed Extraarticolari (extracapsulari).Le prime stabilizzano l’ articolazione tramite suture extra articolari che si sostituiscono nell’ azione del contenimento passivo del LCCr.Le seconde tendono al ripristino della stabilità articolare attraverso la ricostruzione del LCCr con Autoinnesti, allo innesti, xeno innesti o protesi sintetiche.Associate a queste tecniche , prendendo in considerazione il modello biomeccanico “attivo” delle forze che agiscono sul ginocchio, sono state sviluppate tecniche

di stabilizzazione che tendono a neutralizzare la spinta craniale della tibia (CTT) rendendo inutili le tecniche di r i c o s t r u z i o n e del LCCr o di sostituzione delle sue funzioni.Tali tecniche vanno dal l ’os teotomia

cuneiforme della tibia, alla Osteotomia di livellamento del piatto tibiale (TPLO) , Avanzamento ella tuberosità tibiale (TTA) e tripla osteotomia tibiale (TTO).

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N ella stagione 2010-2011 si è proposta per iniziativa dell’Associazione “Amici

di Scolopax” la prima edizione del trofeo “ARCERA D’ORO”, circuito nazionale di prove su beccaccia organizzato in collaborazione con ENCI - Gruppi Cinofili - Delegazioni S.I.S. di diverse aree della penisola.

Dopo svariati anni di esclusiva cinofilia amatoriale proposta agli appassionati cacciatori e cinofili simpatizzanti del nostro circuito di prove di campionato sociale a regolamento speciale (turno di coppia – uso del beeper –

non indispensabilità della correttezza al frullo), l’Associazione specialistica “Amici di Scolopax- onlus” a completamento del percorso programmatico, alla luce delle sensibilità emerse e delle esigenze del comparto specialistico, ha proposto un circuito di prove specialistiche su beccacce per cani da ferma con regolamento ENCI. Andiamo certi che questo circuito di prove specialistiche su beccacce offrirà nuove opportunità di partecipazione ai tanti appassionati cinofili italiani che sempre più numerosi hanno desiderio di proporsi in un momento agonistico della propria passione. Proiettandoci sin d’ora nel futuro delle prossime edizioni auspichiamo di poter avvertire le concrete ed efficaci collaborazioni necessarie a proporre positiva immagine della nostra sana passione cinofila.Proponiamo qui di seguito una rassegna sintetica delle giornate di prove inserite nel calendario programmato in questa 1° incoraggiante stagione di cinofilia agonistica su beccacce.

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Presso il demanio forestale di Montagna Grande (TP) il 20-21/11/2010 è stata disputata una prova a beccacce per cani da ferma con C.A.C. valevole per il trofeo “Arcera d'Oro”.Il tutto è stato coordinato dal Gruppo Cinofilo Trapanese con a capo il Presidente Nicola Todaro.Le condizioni atmosfere non certamente favorevoli in quel periodo per l'emigrazione della beccaccia con temperature di circa 20° seguite da un forte vento di scirocco ha fatto registrare nelle 2 giornate di gara solo 3 beccacce, elemento che non ha soddisfatto le aspettative dell’organizzazione dei giudici e dei concorrenti accorsi da diverse province dell'isola.

Sabato 20/11/2010 batteria inglesi giudici: Vassallo Guffanti nessun classificato

Batteria Continentali giudici: Adigrat Francaviglia 1° MB eb Juk di Melluso 2° Batteria Continentali giudici: Braga Ernandez nessun classificato

Domenica 21/11/2010 Batteria Inglesi giudici: Braga Ernandez 1° Ecc. C.A.C. si Politium Bruno di Macaluso Batteria Continentali giudici: Guffanti Francaviglia nessun classificato 2° Batteria Continentali giudici: Adigrat Vassallo nessun classificato.

Erano presenti al catalogo 53 soggetti iscritti.

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Le tappe programmate per il Trofeo sono iniziate il 20-21 novembre con le prove organizzate in Sicilia a cura del Gruppo Cinofilo Trapanese coordinato da Nicola Todaro.Le condizioni atmosfere, in quel periodo, non certamente favorevoli per la migrazione della beccaccia hanno fatto registrare nelle 2 giornate di gara l’incontro con solo 3 beccacce che ha parzialmente inficiato i migliori auspici degli organizzatori e dei partecipanti.Tuttavia nonostante le scarse beccacce e le non ideali condizioni verificatesi non hanno impedito all’ottimo e ben conosciuto Politium Bruno condotto da Michele Macaluso di aggiudicarsi la prova con un 1° Ecc. C.A.C.

La prova disputata Il 28 Novembre organizzata in collaborazione con la delegazione S.I.S. di Salerno coordinata da Lello Lamberti nei terreni messi a disposizione dall’A.F.V. “Vallerotonda” (FR) e giudicata nell’occasione da Oscar Monaco e Mario Di Pinto pur lasciando un buon contributo in termini di entusiasmo e partecipazione non ha offerto (purtroppo) qualifiche e rilancia pertanto i concorrenti al successivo appuntamento realizzatosi la settimana seguente sempre nei territori della provincia di Frosinone. La prova disputata il 5 dicembre è stata organizzata in collaborazione con il Gruppo Cinofilo Frusinate negli ottimi terreni della Z.A.C. di Mona Pica nei pressi di Fiuggi. I concorrenti giudicati da C. Lombardi e P.Pignataro hanno trovato una ideale giornata per evidenziare le qualità dei loro cani. Ottime le condizioni dei terreni e meteo climatiche nonché molto soddisfacente la presenza di beccacce.Si evidenziano e si affermano nell’occasione i setter inglesi condotti da Tidei e Falzetta che conquistano l’accesso alla fase finale del Trofeo

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05/12/2010 - MONA PICA – FIUGGI

GIUDICI: LOMBARDI CLAUDIO E PIGNATARO PIETRO

1) Bat cond. FalzettaBene sul terreno con cerca ben adattata al terreno, ben collegato, un'aresto senza esito, rilanciato entra in emanazione ferma, ritocca, e al frullo breve rincorsa. - C.Q.N.

2) Zeus cond. D'Alessandris Parte in dettaglio, avanti nel turno non riesce ad esprimersi, numerose fasi con naso a terra, sul finire entra in dettaglio e s'invola beccaccia. ELIMINATO

3) Astra cond. CaporuscioSubito bene sul terreno, dimostra esperienza venatoria, ben collegata, un'arresto senza esito, riparte, entra

in bosco e spontaneamente s'invola beccaccia molto lontana, termina senza incontri. Richiamo: nel richiamo conferma ma non incontra. - N.Q. 4) Volo cond. D'ericoParte bene, poi esagera e va fuori mano. ELIMINATO

5) Nemo cond.MandatoriParte trattenuto con difficoltà a sopportare il campano, poi si mette meglio, la cerca è troppo indipendente entra in bosco e s'invola beccaccia. ELIMINATO

6) Atos cond. D'EricoDopo il minuto sorpassa beccaccia. ELIMINATO

7) Raissa cond. CaporuscioAzione impegnata, la cerca è troppo indipendente trascurando terreno utile, sorpassa beccaccia. ELIMINATO

8) Giada cond. PascucciBene nel bosco con cerca che dimostra esperienza, a distanza s'invola beccaccia spontaneamente, sul finire esagera. ELIMINATA

9) Jerry cond. D'EricoIn terreno sporco si mette subito bene, dimostra attenzione esplorando con metodo il terreno a disposizione, non incontra. Richiamo. nel richiamo cala. ELIMINATO

10) Show cond. D'AlessandrisBene in nota con giusta attenzione e metodo, tratta il bosco con esperienza, non incontra. Richiamo: nel richiamo conferma e termina con un'arresto senza esito. N.Q.

11) Radiciolis Lord cond. TideiQualche difficoltà iniziale, poi si mette meglio e in bosco la cerca è di buon metodo, qualche riferimento al conduttore, sul finire del turno entra in emanazione in buona tipicità e si aggiudica un bel punto, resta corretto, all'arrivo del conduttore breve guidata e al frullo 2 passi. 1° ECCELLENTE

12) Zeta cond. D'AlessandrisLa cerca è di buon metodo bene l'azione, a metà turno breve interruzione della cerca, riprende e sul finire piccola licenza. ELIMINATO

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Il calendario delle prove riprende a Pontecorvo (FR) il 13 febbraio 2011 dove l’organizzazione curata in loco dall’inossidabile appassionato Leonardo Turchetta ed il Gruppo Cinofilo Frusinate. Nulla di fatto sotto l’aspetto delle qualifiche, senz’altro inficiate dalle presenze e dalle “bizze” della beccaccia malamente propostasi nella giornata di prova.

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Si giunge così alle giornate conclusive previste nel calendario delle prove dove partecipanti e finalisti devono fare i conti con una stagione sicuramente anomala in quanto a presenze e distribuzione delle beccacce sull’intero territorio della nostra penisola.

Sabato 26 Marzo l’appuntamento è fissato a Ceresole d’Alba presso la Tenuta Bonicelli del sig. Lorenzo Traversa, bellissima zona di caccia con boschi molto vocati, che permettono molti incontri nei giorni favorevoli al passo. Abbiamo assistito a turni molto appassionanti, con soggetti dalla cerca continua e di mestiere, concentrati fino a fine turno. Purtroppo solo una beccaccia involata da sola e non più trovata e il bottino della mattinata, comunque divertente e interessante dal punto di vista cinofilo.

Sempre con la efficace coordinazione del Gruppo Cinofilo Langhe e Roero ed il Gruppo Cinofilo Canavesano, coordinati rispettivamente da Franco Bavaro e dalla signora Alessandra Giannotti, si è effettuata Domenica 27 Marzo il ritrovo a Castelnuovo Nigra per la finale del trofeo, presso l’ area di addestramento cani “Amici di Scolopax”, dai boschi ampi e ricchi di acqua, molto suggestivi tanto da essere indecisi su quale direzione prendere per cercare la regina. La batteria ben accompagnata da Mauro Gallo profondo conoscitore dei posti e dei siti vocati, ha dato vita a turni di buona iniziativa con momenti molto entusiasmanti per chi ama vedere il cane esprimersi

nel bosco. I giudici Gaggero e Sassarini, hanno messo a nostra disposizione la loro competenza e la loro passione verso questo tipo di prove, rendendo molto piacevoli le due giornate passate insieme a loro, non lesinando spiegazioni a fine di ogni turno. Cosa molto gradita a chi ha finito un turno con il proprio ausiliare.Purtroppo nessun cane in classifica nonostante l’ aver fatto volare una beccaccia per ben tre volte.Sicuramente rimarrà vivo il ricordo di alcuni turni, su tutti Politium Bruno condotto da Michele Macaluso,ma sicuramente anche Radentis Volo e Radiciolis Lord condotti da Tadei, Bak condotto da Falzetta, Kim condotto da Altina e King condotto da Pegoraro che si sono distinti in questi giorni di gare.

Forte del risultato acquisito nelle date precedenti si aggiudica la 1° Edizione del Trofeo “ARCERA D’ORO” il cane POLITIUM BRUNO condotto da Michele Macaluso.Sul podio RADICIOLIS LORD di A.Radicioli condotto da Tidei e buon terzo BAK di Falzetta.

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Andiamo certi che il circuito di prove e la formula proposta da questo nuova iniziativa dell’Associazione “Amici di Scolopax” possa offrire sin dalla prossima edizione 2011/2012 una valida quanto gradita opportunità per individuare e valorizzare i validi ausiliari vocati alla beccaccia, così tanto amati ed ambiti dagli appassionati beccacciai italiani.

Auspicando per le prossime edizioni partecipazione e successi ai concorrenti rinnoviamo sin d’ora l’appuntamento al prossimo autunno.

web: www.scolopax.ite-mail: [email protected]: 333 42 52 961

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Vincitore : POLITIUM BRUNOConduttore: Michele Macaluso

2010/2011

Arcera d’argento

RADICIOLIS LORDConduttore: Andrea Tidei

Arcera di bronzo

BAKConduttore:

Renato Falzetta

CINOFILIA

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Sarà irriverente il riferimento al film dei fratelli Cohen? loro parlano d’America ( e prendono a prestito l’idea di un libro di Mc Carthy); io ne vorrei utilizzare il titolo per parlare di caccia: ovviamente alla beccaccia, perché altra non ne conosco!Un paese non è per i vecchi se non vuole essere conservatore, se accetta il nuovo e non è fermo su posizioni di tradizioni che non seguono i tempi.La caccia di oggi non è per vecchi se la si esercita con responsabilità, impegno ed operatività e precisiamo: a caccia, i momenti (quando, come,) ed i tempi (giovani o vecchi d’età) non qualificano i vecchi, ma idee e comportamenti inadeguati, sì. Anzi sottolineerei che vecchio a caccia lo si è per tanti motivi ed in tanti modi, e forse il meno importante è proprio il dato anagrafico. Il vecchio a caccia è il disilluso, chi non crede più alla caccia vera, chi ne osserva le regole e le viola perché non ne comprende e non se ne chiede il senso, chi ripete senza comprenderle idee fuorvianti, chi poco si interessa e poco fa per la caccia (al di fuori dei propri interessi).Di vecchi ne incontro tanti, per caso o a caccia, in armeria o per strada.A chi non è capitato di parlare di beccacce, di caccia alla beccaccia con una persona mai conosciuta?Un attimo e ti ritrovi sotto gli occhi una sua foto sul telefonino di carnieri infiniti.

Un altro attimo ed esplode la considerazione che dovrebbe ingentilire: “ Vado a caccia per godere del lavoro del cane”.Un momento ancora e si parla della caccia all’aspetto (che a quanto pare nessun cacciatore esercita se pur…ah se potessero parlare i valichi!)Momento finale: il mio cane allarga un poco troppo ma…!Questo è il vecchio che c’è tra di noi.

Pensiamoci: il vecchio parla ancora e solo di carniere nell’epoca della caccia sostenibile, dell’impegno alla tutela e conservazione della specie; ce lo chiediamo se è mai possibile che la distinzione tra beccacciai si possa fondare sul carniere? Non penso che il prelievo di un giorno, esagerato che possa essere, attuato alla posta o con il cane, sia il vero male del nostro tempo; no, il vero male del nostro tempo, è fermarsi - e fermarsi per chi non vuole intendere, significa fondare il proprio senso, il proprio stile di caccia sul numero dei prelievi - .Signori si è vecchi se si parla di beccacce morte! I beccacciai hanno il piacere di parlare di incontri e non di carniere, se ti incontrano non chiedono quante ne hai prese di beccacce, ma quante ne hai incontrate; i vecchi ti chiedono quante ne hai prese ed ecco…la foto sul telefonino.

LA BECCACCIA:(spontanee esternazioni...

PENSIERI & PAROLE

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Passiamo ad un altro vecchio ed ad un suo pensiero ricorrente: vado a caccia per godere del lavoro del cane! Ovviamente parliamo di beccacce, e il beccacciaio gode sì del lavoro del cane ma se fatto su beccacce, perché chi pospone il piacere di incontrare la beccaccia a quello del lavoro del cane, probabilmente è ugualmente soddisfatto anche se va a caccia di altro. Noi, parlo di me e altri, che abbiamo fatto l’esperienza di “ cacciare “ di notte, senza cane e fucile ma con faro e retino, alla fine ci siamo emozionati come con la caccia che conoscevamo ed anzi, considerata la novità, forse anche di più. La caccia è ricerca. E l’emozione per i beccacciai viene da quella alla beccaccia e non dallo strumento che la consente. Guai a confondere il mezzo con il fine, riducendo la beccaccia a nobile strumento di esercizi cinofili. Poi se siamo veramente sfortunati si può incontrare il vecchio dal pensiero più attuale: “Il mio cane allarga un poco troppo ma… Eh sì, perché 30/40 anni fa vecchi erano da considerare i cacciatori che volevano il cane attaccato ai piedi per non pedere in ogni caso la possibilità, ma oggi vecchi si rivelano quelli che ritengono il cane quasi “un siluro allarmato che deve ispezionare il bosco”. Come mai? In forza dell’assunto che il cane che ricopre più territorio ha maggiori possibilità di incontro, come se si dicesse che chi parla di più necessariamente dice cose giuste.

Non sono più queste le argomentazioni del cacciatore di oggi; il beccacciaio si convinca che la caccia va intesa come impegno, come attività che regala emozioni e che va esercitata nel pieno rispetto delle regole, ma di quelle regole che hanno un fondamento, un senso e un fine. Qualcuno ha scritto che “mille vigili che dirigono il traffico nel rispetto delle regole non sapranno mai dirti né da dove vieni né dove vai”. Teniamone conto.Il beccacciaio si spogli di quella corazza vecchia e arrugginita e arricchisca se stesso e gli altri, perché il pericolo di un beccacciaio vecchio è che invecchi anche la sua associazione.Che significa? Come si rivela?Significa assecondare timori inesistenti, seguire allarmismi infondati, dimostrare insulse disponibilità, fermarsi su posizioni datate e superate.Facciamo un esempio: è noto che di punto in bianco, su dati approssimativi (quest’anno ho trovato poche beccacce, c’è stata siccità in Russia, gravi incendi nelle zone ad est di Mosca ecc), arriva ricorrente un grido “La beccaccia è in estinzione” o è “Specie in difficoltà”.L’associazione del beccacciaio “vecchio” immediatamente arruola i propri accoliti, “benpensanti responsabili” per proclamare lo stato di allerta, propone restrizioni e dichiara il proprio favore per chiusure anticipate, limitazioni ecc. Avvia iniziative “ecclesiastiche” o interpretazioni fantageografiche, ma poco o niente di programmazione e ricerca scientifica.

PENSIERI & PAROLE

NON E’ CACCIA PER VECCHI...di un beccacciaio ...di una certa età)

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Sì, benpensanti responsabili che affrontano i problemi con l’orecchio rivolto più all’applauso della platea che alla reale soluzione dei problemi, poco coscienti che il male, quando si consolida, fa invecchiare prima, per avere maggiore presa.Il beccacciaio del nostro tempo deve abbandonare la atavica, marginale posizione di semplice fruitore, deve trasformarsi in figura attiva, deve proporsi per la gestione e conservazione della beccaccia e impegnarsi perché le regole e i provvedimenti non siano assunti sulla base di dati scarsi e frammentari.E là dove da solo non può, lo faccia con la sua associazione, perché siano approfondite le vere problematiche della specie, utilizzando metodologie sistematiche e attuali, acquisendo dati copiosi,precisi e puntuali e soprattutto in grado di dare risposte di rilevanza scientifica, di validità e di portata internazionale.Guardiamo con obiettività agli inanellamenti che sono di certo il metodo più attendibile per conoscere il punto di partenza e di arrivo di una beccaccia, ma facciamolo senza trascurare il grosso limite delle informazioni prodotte, in primis per il ridottissimo numero di catture e di ripresa e/o per i dati irrilevanti sulle traiettorie e i tempi. Oggi non bisogna insistere su metodologie che da sole non offrono validi contributi allo studio della beccaccia, ma associarle ad altre e soprattutto convogliare le risorse ed energie in progetti più attuali e rispondenti.Il futuro di un fiume non è nel mare nel quale sfocia, ma nella sua sorgente. E il beccacciaio questa sorgente la deve monitorare seguendo ogni stilla, dalla prima all’ultima.E noi quest’anno, (forse per non sentirci vecchi ?) ci siamo immersi in quel misterioso fenomeno della migrazione avviando il progetto Scolopax Overland che utilizza quella straordinaria forma di monitoraggio che è la radio telemetria satellitare, affiancandolo ai lavori già in itinere da anni (Worm - studio dell’origine geografica dell’uccello sulla base della rilevazione

degli isotopi - Progetto ALIregALI - per la lettura delle ali sulla base della muta sospesa). Il sogno era nel cassetto dall’epoca della fondazione della nostra associazione e finalmente si è realizzato.L’esperienza è stata esaltante e utile. Una parentesi di cronaca: ne abbiamo catturate, in collaborazione con gli amici spagnoli, Ruben e Ibon, 3 in provincia di Avellino, sede dell’Atc che per prima ha dato fiducia al progetto, unitamente all’ATC di Frosinone; e poi altre 2 in provincia di Padova, grazie a un finanziamento della Regione Veneto. Tre sono state equipaggiate con il nuovo trasmettitore satellitare dal peso contenuto di 9,5 grammi: Irpinia- ATC AV il 04/03, Ciociaria ATC FR1 il 05/03 e Veneto1 il 17/03 . La zona d’ombra del sud in parte ci ha penalizzati con qualche notizia di spostamenti nel luogo di cattura nei primissimi giorni. Veneto1, invece da subito è apparsa più vivace, il 4 aprile è partita e ad oggi, con un percorso che ci ha fornito molte utili indicazioni (mai conosciute in precedenza) staziona in Bielorussia, probabilmente innamorata e in procinto di fare nido (noi ci auguriamo che sia femmina - piuttosto che maschio sottoposto alla caccia alla croule, per tradizione, in quelle zone) e dunque fra poco impegnata nella costruzione del nido e poi della cova).E non ci si sente vecchi a seguire una beccaccia; svegliarsi la mattina e rilevarne gli spostamenti è linfa di vita; avere a disposizione una tecnologia del genere, però, fa nascere inevitabilmente domande semplici e dubbi profondi, ma come mai in Italia siamo gli unici - se pur i più poveri - ad aver fatto questo?Una verbosa premessa a una risposta che non sono in grado di darmi…ma di sicuro so di essermi ritrovato meno vecchio.

Pietro Masucci

PENSIERI & PAROLE

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La mia passione per la cura degli uccelli si può dire che nasce quasi con me, perché già da bambino molto piccolo avevo un interesse particolare per ogni tipo di volatile, prendevo uccellini nei nidi, li imboccavo, li vedevo crescere.Già da ragazzo mi sono avvicinato al pianeta caccia,con i racconti di mio nonno che mi ha insegnato le regole fondamentali di questa attività iniziando dal rispetto per ogni forma vivente e a non considerare la caccia un modo per sfogare i peggiori istinti primitivi dell'uomo.Il rispetto che ogni uomo deve avere per l'ambiente in cui vive deve essere l'obiettivo principale che non va mai perso di vista da nessuno.La caccia con i cani da ferma,oggi mi ha fatto crescere,maturare e trasformarmi in un appassionato cercatore di beccacce e non sono d'accordo con chi considera che il cacciatore non ha rispetto per la natura.Personalmente ho allevato dei magnifici cani da caccia,che mi hanno poi portato a conoscere la regina del bosco "la beccaccia".

Ascoltare il frullo e osservare l'involo di questo selvatico e' sempre qualcosa di emozionante. Un giorno decisi che se mi fossero capitate beccacce ferite non l'avrei fatte finire dai cani ma avrei provato a curarle. Alla prima beccaccia ferita dai cani ho costruito insieme ad un mio amico di Pisa che ha la possibilità di detenerle, una voliera molto grande, ricreando un

idoneo sottobosco con felci, ginepri, pungitopo, in un luogo fresco provvisto di una vasca con acqua corrente.Riguardo l'alimentazione e’ riconosciuto che la beccaccia e' molto golosa di lombrichi non disdegnando anche altri insetti che cerca sotto terra con l’ausilio del suo particolare becco. Pertanto nutrita con un miscuglio di mangimi ad alto contenuto proteico ed integrata la dieta con bigattini e qualche tarma della farina siamo riusciti ad offrire alla beccaccia migliori opportunità di sopravvivenza. Non abbiamo trascurato di aggiungere nel pastone qualche guscio di ostrica tritata o qualche frammento di guscio d'uovo per l'assunzione di calcio.Dovendo ricreare un habitat il più vicino possibile a quello in cui questi uccelli vivono, abbiamo realizzato delle rimesse fermate dai rovi,asparagine selvatiche, sotto un ombrello ombroso di alberi. evitando sistematicamente di non disturbarla più di tanto, con continue intrusioni in voliera che avrebbero rappresentato indubbia causa di insostenibile stress.Lei intanto ha dmostrato di ben gradire.Il destino di una beccaccia ferita è in questo caso legato a doppio filo con il cacciatore e da portatore di morte a conservatore di vita lascia emergere quelle sensibilità non sempre facili da richiamare nell’animo del cacciatore.Chissà se mi capiterà ancora.

Emanuele Durantini

UMBERTO FESTA - caccia&pesca via Amorosi, San Salvatore Telesino (BN) - tel. 0824 948336 - [email protected]

SPAZIO SOCIla passione di Emanuele

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EDITORIA

Q uando mi giunse la telefonata di Giorgio che mi comunicava di aver

scritto un libro sulla beccaccia, e che mi avrebbe mandato le bozze perché avrebbe gradito una mia prefazione al suo lavoro, rimasi perplesso.

Ancora un libro sulla beccaccia! Pensavo alla solita monografia dopo le tante che sono uscite al seguito di “Beccacce e Beccacciai” di Ettore Graravini. Scritti che, per ottant’anni, hanno illustrato la regina del bosco: sul nido, sulle uova, il pa…pa…pa del frullo per superare il groviglio del bosco, il sette, non sempre eseguito a perfezione, il volo breve di cento metri, o quello infinito a lunga distanza, la rimessa, le fatte, vecchie o di giornata, la migrazione, il riposo giornaliero nel bosco o la pastura notturna nei prati concimati dagli escrementi delle mucche, la caccia con o senza il cane da ferma. L’aspetto al tramonto. E il colore delle piume, quante ne ha nella coda e quante nelle ali. E la penna del pittore e infine l’occhi tenebroso, che ha dato il titolo al racconto di Giorgio, che ha vinto il primo premio al concorso di Castion Veronese.

In “Beccacce perché” , nulla di tutto questo, infatti ogni capitolo del libro ci trascina con la fantasia più pura, sia che i personaggi siano melanconici o ardimentosi, o avventure in ogni parte del mondo nella natura contraria o amica, cani bastardi o eccellenti, (sempre pointers), donne fiere o melense.. Insomma niente di banale o scontato. Giorgio Bracciani è entrato, in età avanzata, nell’Olimpo degli scrittori di caccia, e subito ha ottenuto notorietà, fama e successo, per il suo stile letterario, privo di retorica, chiaro e alla portata di tutti.

Chi ha girato il mondo a caccia, come me, si commuove, perché Bracciani ha seguito lo stesso percorso di grande curiosità, direi intellettuale, alla continua ricerca di nuovi luoghi, popoli e costumi.

Grande scrittore di vicende di caccia, ma soprattutto grande affabulatore e inventore di sogni. Provate a leggere uno qualsiasi dei suoi racconti: per quanto fantastico possa sembrare, ha il grandissimo pregio di trascinarti in un mondo onirico dove persino gli odori, i colori e i suoni sono reali e ti avvolgono mentre leggi.

Leggere “Beccacce perché” è un’esperienza che appassiona, affascina, diverte e commuove, e che sa ancora toccare il cuore dei seguaci di Diana.

A mio giudizio, Bracciani è attualmente uno dei pochi che può reggere il confronto con i grandi scrittori di caccia del secolo scorso.

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un punto di riferimento efficace ed efficiente, desideroso altresì di rinnovarsi, insieme ai profondi cambiamenti propri del nostro tempo, ripudiando antiche ed anacronistiche visioni della caccia alla beccaccia.Amici di Scolopax-onlus si propone come uno strumento di lavoro a supporto di coloro che vivono il cambiamento ed il rinnovamento del nostro tempo, certa di poter offrire voce e rappresentanza, ma capace anche di produrre efficaci progetti destinati a gestire meglio la beccaccia e riposizionare l’attività cinegetica in armonia con le esigenze della società civile del terzo millennio.

IL CACCIATORE NATURALISTA

Amici di Scolopax-onlus avverte sempre più forte il bisogno di affermare nuove visioni così da poterci riconoscere non più solo come sterili prelevatori, ma anche efficaci

co-gestori della natura, attivi collaboratori del mondo scientifico, e capaci monitoratori.Il vero beccacciaio per ritenersi veramente tale deve cogliere l’importanza di questa evoluzione.

La quota sociale di EUR: 35,00 va versata sul c/c postale: 27262864 IBAN: IT-49-S-07601-15100-000027262864

intestato ad: Amici di Scolopax-onlusVia Roma N°57 - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)

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Amiamo circondarci di ogni elemento che possa contribuire a tenere viva la fiamma della passione compagna di vita e siamo felici di poter offrire in queste pagine la possibilità di acquistare i segni distintivi che contraddistinguono la nostra associazione. I gadget possono essere richiesti esclusivamente dai soci di Amici di Scolopax-onlus in regola con la quota sociale.

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DOMANDA DI ADESIONEall' Associazione

"Amici di Scolopax" Onlus(Organizzazione non Lucrativa di Utilità Sociale)

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di iscriversi all'Associazione "Amici di Scolopax - Onlus "Il sottoscritto dichiara altresì di aver preso visione e di accettare senza riserve lo Statuto dell'Associazione,

con particolare riferimento all'Art. 3 e successivo Art. 10 dello stesso.

La quota sociale di € 35,00 può essere versata sul: c/c postale: 27262864intestato ad Amici di Scolopax-onlus

Via Roma N°57 - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)La quota sociale così come previsto dall'Art. 13 dello Statuto ha validità annuale (anno solare)

La quota sociale :

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si allega alla presente ricevuta dell’avvenuto versamento

Eventuali comunicazioni:……………………………………………………………………………………………………………

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Associazione AMICI DI SCOLOPAX - Onlus Via Roma N° 57 - 83027 Mugnano del Cardinale (AV)

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L’ARCERA è un periodico diffuso gratuitamente dall’Associazione “Amici di Scolopax-onlus”

I testi possono essere riprodotti liberamente

a condizione che se ne citi la fonte

COME RAGGIUNGERCI

Alessandro Tedeschi - Presidente Tel: +39 333 - 4252961 ----------------------------------------------------------------------------------Francesco Petrella - Vice Presidente Tel: +39 329 - 1828523 ----------------------------------------------------------------------------------Alfonso Gallese - Segretario Tel: +39 339 - 4286604 ---------------------------------------------------------------------------------- Gianni Boffa - Tesoriere Tel: +39 347 - 2335786 ---------------------------------------------------------------------------------Rosario Maglio - Affari Legali Tel: +39 347 - 1205654

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...e maestosa appare ...come emersa

...dalle viscere della terra!

...Cacciatori di emozioni!