l’Altopiano La voce degli 8 · servizi, ed attrarne di nuovi”. Il passo successivo...

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l’Altopiano ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE l’Altopiano 8 La voce degli Comuni QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 314 - ANNO XII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 20 FEBBRAIO 2010 pagina 17 ASIAGO SANITA’ Pag.14-15 Pagina 3 www.giornalealtopiano.it Una figura carente e poco valorizzata in Altopiano. Eppure rappresenterebbe uno sbocco professionale importante per molti giovani Enrico non mollare Arriva la benedizione della Regione per il Centro riabilitazione cardiologica di Asiago Elezioni Regionali Ottima grigliata, vino buono e parole a ruota libera: questo il menù di una serata tra amici. Il merito, l’incontro avvenuto venerdì 5 febbraio, in Comu- nità Montana, fra il promotore della Consulta, l’oriundo An- drea Cunico Jegary, esperto di marketing con ufficio in quel di Bassano; l’assessore della Comunità Montana Giampaolo Carboniero e alcuni (pochi!), rappresentanti delle ammini- strazioni altopianesi (per Foza Andrea Oro, per Rotzo il sin- daco Matteo Dal Pozzo e l’as- sessore Laura Segna) Poiché sul tavolo c’è l’oppor- tunità reale di accedere attra- verso il GAL (programma di sviluppo rurale), ad un finan- ziamento del 70% a fondo per- duto, finalizzato alla ristrutturazione di sentieri e segnaletica su tutto il nostro territorio non in quota (mobili- tà dolce) e per contro, il ri- schio tangibile di perdere la corsa, se non si presenta en- tro il 31 marzo p.v. un proget- to definito, lanciamo un sasso nello stagno ai nostri lettori e un accorato appello ai nostri eletti: “Per favore, prendete- ne atto: la mobilità dolce, non è una parola zuccherosa, ma un’opportunità di business, per tenerci qui i turisti e i proprie- tari di seconde case, offrendo servizi, ed attrarne di nuovi”. Il passo successivo all’incon- tro del 5 scorso, è un altro ap- puntamento che avverrà a giorni, quando il nostro giorna- le sarà già andato in stampa. Quello che chiediamo a chi leg- ge è: “Perchè sputare sul dena- ro disponibile? Se non lo portia- mo a casa, inventandoci qualco- sa, verrà destinato ad altri...e non prenderà mai più la strada di casa nostra, poiché non utilizzandolo dimostriamo che non ci ser- ve”. Beppa Rigoni Scit A proposito di sentieri Il re difende lo scettro dei 1500 SKIMEN di bronzo Pietro e Federico raccontano la bella medaglia di Pittin Pagine 6 - 7 LUSIANA Il rilancio del gioco degli scacchi Professione Guida Pagina 16 Pino Rossi: “Pensiamo tutti al bene dell’Altopiano” Sul NO alla lottizzazione Lumera lettera aperta di Finotto al sindaco Pagina 11 Pagina 4 INLINE Odegar indisponibile per i Vipers Pagina 20

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l’AltopianoASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

l’Altopiano8La voce degli Comuni

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 314 - ANNO XII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 20 FEBBRAIO 2010

pagina 17

ASIAGO

SANITA’

Pag.14-15

Pagina 3

www.giornalealtopiano.it

Una figura carente e poco valorizzata in Altopiano.

Eppure rappresenterebbe uno sbocco

professionale importante per molti giovani

Enrico non mollare

Arriva labenedizione

della Regioneper il Centroriabilitazionecardiologica

di Asiago

ElezioniRegionali

Ottima grigliata, vino buono eparole a ruota libera: questo ilmenù di una serata tra amici.Il merito, l’incontro avvenutovenerdì 5 febbraio, in Comu-nità Montana, fra il promotoredella Consulta, l’oriundo An-drea Cunico Jegary, esperto dimarketing con ufficio in queldi Bassano; l’assessore dellaComunità Montana GiampaoloCarboniero e alcuni (pochi!),rappresentanti delle ammini-strazioni altopianesi (per FozaAndrea Oro, per Rotzo il sin-daco Matteo Dal Pozzo e l’as-sessore Laura Segna)Poiché sul tavolo c’è l’oppor-

tunità reale di accedere attra-verso il GAL (programma disviluppo rurale), ad un finan-ziamento del 70% a fondo per-duto, finalizzato allaristrutturazione di sentieri esegnaletica su tutto il nostroterritorio non in quota (mobili-tà dolce) e per contro, il ri-schio tangibile di perdere lacorsa, se non si presenta en-tro il 31 marzo p.v. un proget-to definito, lanciamo un sassonello stagno ai nostri lettori eun accorato appello ai nostrieletti: “Per favore, prendete-ne atto: la mobilità dolce, nonè una parola zuccherosa, ma

un’opportunità di business, pertenerci qui i turisti e i proprie-tari di seconde case, offrendoservizi, ed attrarne di nuovi”.Il passo successivo all’incon-tro del 5 scorso, è un altro ap-puntamento che avverrà agiorni, quando il nostro giorna-le sarà già andato in stampa.Quello che chiediamo a chi leg-ge è: “Perchè sputare sul dena-ro disponibile? Se non lo portia-mo a casa, inventandoci qualco-sa, verrà destinato ad altri...e nonprenderà mai più la strada di casanostra, poiché non utilizzandolodimostriamo che non ci ser-ve”. Beppa Rigoni Scit

A proposito di sentieri

Il re difende lo scettro dei 1500

SKIMEN di bronzo

Pietro e Federico raccontano

la bella medaglia di Pittin

Pagine 6 - 7

LUSIANA

Il rilancio del

gioco degli

scacchi

Professione Guida

Pagina 16

Pino Rossi:

“Pensiamo

tutti al bene

dell’Altopiano”

Sul NO alla

lottizzazione

Lumera

lettera aperta

di Finotto al

sindaco

Pagina 11

Pagina 4

INLINE

Odegar

indisponibile

per i Vipers

Pagina 20

2l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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ATTUALITA’

TURISMO

Al di là delle classifiche, èstato un grande successo pertutti “Asiago... Fiocchi diLuce 2010 – 3° Concorsopiromusicale internazionaledella Città di Asiago”; in par-ticolare è stato un successoper il turismo asiaghese cheha fatto registrare nei tregiorni dell’evento un aumen-to del 60% negli arrivi e del35% nelle presenze, goden-do anche di un’ottima pre-senza sui mass media localie nazionali.“Quest’anno – commental’assessore al turismo evicesindaco di Asiago, Ro-berto Rigoni – la manifesta-zione ha fatto registrareuna presenza di pubblicoancora superiore a quella

Il successo di Asiago…Fiocchi di LuceNei tre giorni dell’evento, registrato un aumento del 60% negli arrivi e del 35% nelle

presenze, godendo anche di un’ottima presenza sui mass media locali e nazionali

delle passate edizioni.Questo conferma comeAsiago... Fiocchi di Lucestia avendo una risonan-za sempre maggiore a li-vello nazionale e interna-zionale, e sia sempre piùun appuntamento irrinun-ciabile nel calendario de-gli eventi asiaghesi”.Sono state circa 25 mila lepersone che hanno assistitoagli spettacoli del 12 febbra-io all’aeroporto, del 13 alBellocchio e del 14 nuova-mente all’aeroporto.“Non dimentichiamo – pro-segue l’assessore – cheAsiago… Fiocchi di Luce è un evento nato per poter

attrarre turisti in un perio-do di non eccessiva af-fluenza turistica ed ha per-messo di caratterizzare lanostra stagionalità inverna-le per un’offerta culturalee di intrattenimento unicanel panorama delle locali-tà turistiche di montagna. Ilnostro obiettivo è quello di

fare crescere ulteriormen-te la manifestazione con ilcontributo di tutti gli ope-ratori che hanno tratto daquesto evento un evidenteindotto economico”.In ogni caso di concorso sitratta e quindi onore ai vin-citori: il pubblico ha scelto lospettacolo della ditta cana-dese Apogée Fireworks di

Montreal, esibitasi l’ultimasera, con 734 voti su 1453,davanti alla spagnolaCaballer FX & Service diMoncada e all’italiana Pa-rente Fireworks di Melaradi Rovigo, esibitesi rispetti-vamente la prima e la se-conda sera.Martedì 16 febbraio, nellasala consiliare del munici-pio, sono state premiateanche le prime tre fotogra-fie inviate dal pubblico perla prima edizione del con-corso “Metti a Fuoco”, va-lutate da una giuria presie-duta dal fotografo PaoloBasso. Prima classificata“Pavone Bianco” di Vitto-rio Poli (Tortima,Conco), con questa motiva-zione: “La fotografia è sta-ta scelta per lo scatto checoglie l’intensità e la magiadata dai giochi di luce”; se-conda classificata “Fiocchispagnoli” di Roberto Costa(Asiago) e terza “Redfireworks” di Elena Bellotto(Schio).Le serate di venerdì e do-menica si sono svolte al-l’aeroporto R. Sartori, conl’animazione di RadioCompany e a seguire glispettacoli piromusicali. Laserata di sabato alBellocchio ha invece avutoun programma più vario,con l’esibizione degli atletialtopianesi di salto con glisci, la Kopa Karukkola con

la discesa delle mascheresulla neve (per la cronaca,ha vinto la coppia Patao-Strice seduta su dei... sa-nitari da bagno), e lafiaccolata dei maestri disci. Il tutto trasmesso an-che in diretta sul sitowww.piroweb.it.L’evento è stato organizza-to dal Comune di Asiago edalla Pro loco Asiago eSasso, in collaborazionecon Regione Veneto e Pro-vincia di Vicenza.“Desidero ringraziare –conclude Rigoni – la Re-gione e la Provincia, la Pro

Asiago, i nostri sponsorRigoni di Asiago, Gemmo,Burro De Paoli, Cassa diRisparmio del Veneto,Brazzale, che hanno resopossibile la copertura tota-le dei costi sostenuti per lamanifestazione. Desidero,inoltre, ringraziare di cuoretutti gli agenti delle forzedell’ordine coinvolti nellagestione dell’ordine pubbli-co, in particolare, gli agentidella Polizia Municipale diAsiago, i Carabinieri ed iForestali, i volontari dellaProtezione Civile e dei Ca-rabinieri, gli operai del Co-mune di Asiago, l’Aeropor-to di Asiago, l’Associazio-ne Alpini di Asiago, il Grup-po di Base, i genitori dellaScuola Materna ReginaMargherita, l’Associazione“Giardini di Natale”, i ma-estri di sci ed i saltatori(vecchie e nuove glorie)dell’Altopiano, l’autista delgatto Sandro Stefani, la dittaPalano Service, i mitici Beta,Guido e Pippo, nonché tutti iragazzi coinvolti nella KopaKarukkola a cui rinnovo l’in-vito a partecipare alla prossi-ma edizione, con l’auspicioche la passione verso le no-stre tradizioni possa ancorarappresentare quella forza checontraddistingue una Comuni-tà unita e capace di crescerecon l’aiuto e l’entusiasmo ditutti”. Cristiano Carli

Kopa Karukkola 1960

Da sinistra Roberto Rigoni, Bellotto Sabrina(terza classificata) Poli Vittorio (primo) , Costa Roberto (secondo) e Franco Sella

Foto Paolo Basso

Foto Paolo Basso

3Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

ATTUALITA’

Asiago diventa punto diriferimento per l’interaUlss 3 di Bassano e pertutta l’area del vicentinonel campo della riabilita-zione cardiologica. Perquesto servizio, già attivo,con successo, da circa unanno presso l’ospedaleasiaghese, è arrivata l’in-vestitura ufficiale da par-te della Regione grazie aduna delibera di Giunta ap-provata lunedì dalla com-missione sanità. Il provve-dimento modifica la sche-da ospedaliera dell’Ulss 3di Bassano in vigore dal2002 dotando Asiago di 6posti letto riservati all’at-tività di riabilitazione perpost-infartuati, pazienticon scompenso cardiaco osottoposti a interventicardiochirurgici. Il centro,

Asiago diventa punto di eccellenzaper la riabilitazione cardiologica

che finora disponeva di 4posti letto, è stato ricavatoal primo piano. Due stan-ze, rese più confortevolianche grazie ai due televi-sori lcd donati dall’asso-ciazione “Amici del Cuo-re”, con tre cyclette, dona-te dalla Compagnia teatra-le del Trivellin con il rica-vato degli spettacoli, per-corsi pedonali e un puntoinformatico che raccogliei dati degli assistiti per cre-are un percorso specificoper ogni paziente e rimet-terlo in grado di riprende-re una vita normale nel piùbreve tempo possibile. Re-alizzato senza grosso di-spendio di denaro e senzanuove assunzioni, ma conla risolutezza dell’Ulss, delpersonale sanitario diAsiago sotto la guida del

primario dicardiologia EnzoApolloni che perprimo ha creduto inquesto progetto, harichiamato adAsiago, negli ultimimesi, numerosi pa-zienti anche da fuo-ri Ulss e fuori Re-gione. Con la suaattivazione, Ulss eRegione risparmia-no circa 400 milaeuro all’anno. Pri-ma i pazienti postoperati perpatologie cardiologiche,dovevano andare fuoriVeneto, in particolare adArco di Trento, con la Re-gione che si trovava di do-ver pagare la prestazioneper intero, ora invece sipuò fare tutto in casa.

Grande soddisfazione peril provvedimento vieneespressa dal Comitato tu-tela Altopiano, per vocedel suo presidente LucioSpagnolo: “Puntare sul-l’eccellenza, specie in cam-po riabilitativo, è la stra-

tegia giusta pergarantire allestrutture sanita-rie dell’Altopianoun futuro sicuro,dopo i tanti timo-ri di chiusura”.“Ringraziamo –continua Spa-gnolo - tutta lacommissione re-gionale perl’opera a favoredi questo proget-to che oltre a ga-rantire un gran-de risparmio, ri-

chiamando pazienti ancheda fuori regione diventaoccasione di guadagno.Per Asiago significa presti-gio, ma anche certezza peril mantenimento e lo svi-luppo dei servizi sanitari:queste specificità di nic-

chia, infatti, col tempo ren-dono il servizioinsostituibile. Ora ci augu-riamo che Regione e Ulsssappiano trovare altre spe-cificità adatte al nostro ter-ritorio e soprattutto la for-mula giusta per lariapertura dell’ex istitutoelioterapico diMezzaselva. Invitiamo an-cora una volta la Regionea prendere coscienza delproblema e a raccoglierel’eredità progettuale, sca-turita dal recente concor-so di idee effettuatodall’Ulss, per portareavanti l’impegno dell’atti-vazione di una strutturache operi nel campo socio-sanitario e che risultereb-be preziosa anche perl’economi dell’Altopiano”. Stefania Longhini

La bandana scaraventata aterra, lo scatto sui pedali, ladanza di un Pirata salito dalmare sulle montagne. La glo-ria, l’onore, la magnificenza.Di tutto ciò oggi rimane unafredda tomba, a forma d’Alpe,laggiù verso il mare, in quelcimitero dei pescatori dove lanotte avvolge il mistero, anno-da le reti, distribuisce le pe-sche. Sarà stato il doping, lafollia o l’ignobile malizia del-l’uomo a spezzare il volo delsogno? Ai fedeli dello sport,dopo l’accaduto, le circostan-ze non contano: come nellanotte di Superga e del grandeTorino, come nella notteall’Heysel stadio di Bruxelles.Conta che una volta c’era unabella favola e adesso quellafavola è scomparsa. Laggiù,dove la chiesetta s’affacciasul porto, quel freddo merco-ledì di febbraio eravamo qua-si trentamila a piangere legesta di un eroe, la vita di unragazzo, i sogni di una nazio-ne. A pagare il prezzo di unascelta le cui radici affondava-no oltre la freddezza di una si-ringa trovata in una stan-za d’albergo: nella solitu-dine, nell’abbandono, nelricatto. Del Pirata ricor-deremo le vittorie e leprodezze: lo scatto felinoche intimidiva salite e av-versari, la bella strafot-tenza di un giovane inna-morato della fatica, la po-esia di uno sport ritorna-to a vestirsi coi colori deitempi migliori. Sulle cimeinnevate del Tour, nellediscese bagnate del Giro,nello splendore della pri-mavera e nell’arsura del-

Sapor d'acqua natìa

Fine della storia: punto e a capol’estate. Il ciclismo era torna-to a passeggiare nell’interes-se di una nazione che ha ba-rattato il cervello per una do-menica calcistica. Di lui, però,i più ricorderanno l’altra fac-cia, quella faticosa e triste: lecadute per i gatti neri el’ematocrito alto, la risurrezio-ne e il calvario, le promesse ele sbugiardate. Ma, oltre tutto,la storia di un ragazzo dallaclasse cristallina e dall’interio-rità delicatissima. Un talentoche abbassava lo sguardo, rin-graziava i compagni, suoi fe-deli scudieri, sognava anche digiorno la presenza di quel non-no Sotero che volle accanto ase’ nella tomba. Peccato dav-vero che Marco sia morto in-vano: nulla è cambiato in seianni. Se n’è andato in punta dipiedi mentre il mondo quel sa-bato sera festeggiava un san-to strano, quel Valentino pro-tettore degli innamorati. Degliinnamorati nel cuore: ma for-se anche nella passione, neisogni, nel futuro. Lui quellasera se ne stava solo, specchioonesto di un’esistenza sola: e

quando il cuore dell’uomo ri-mane solo anche la mentes’avvolge nella paura d’esse-re insignificanti. Se n’è anda-to in punta di piedi, ma in lottacon un mondo dal quale si sen-tiva tradito e che, forse, avevatradito. A nulla valsero leripartenze, l’affetto di chi cre-deva ancora in un sogno, lacordialità della semplice genteai bordi delle strade. Antichechimere e vecchi scheletri in-fiacchirono l’animo di uno trai campioni più odiati e conte-stati dell’ultimo secolo di sto-ria sportiva della nazione.Di lui rimarrà una lunga lette-ratura: chi lo vorrà nelle nic-chie dell’eroe tragico e danna-to, chi del condottiero indomi-to e strenuo, chi del traditoreal quale la condanna fu giustae meritata. In realtà rimarràsolo un lungo e secolare mi-stero ad avvolgere il minusco-lo corpo di quel dio troppo pre-sto sceso negli abissi degli in-feri per non ritornare più neigiardini della normalità.Quel mistero che nella storiaracchiude nel suo silenzio il

genio e la follia di chi,nato campione, nonseppe reggere il pesodella gloria. E di chi,nato gregario, tentò in-vano d’allearsi col gat-to e la volpe per in-gannare uno sportche, nonostante tutto,rimane l’emblema piùbello dell’esistenzaumana.Dove morte e vitas’affrontano quotidia-namente in prodigiosiduelli. Don Marco Pozza

“L’ex Istituto di Mezzaselvapotrà diventare un polo regio-nale strategico per la forma-zione di utenti, famiglie e ope-ratori che intendono acquisi-re competenze e abilità nellagestione di disabilità, patologiee situazioni di svantaggio. Uncentro all’avanguardia per larieducazione dei disabili perdiventare anche altamentespecializzato nella curadell’autismo e nello sportriabilitativo. Può essere poipunto di riferimento per lefamiglie e le associazioni difamiglie presenti nel territo-rio veneto, capace di svilup-pare nuove sensibilità per lacostruzione di nuovi “saperi”.La presenza nel nostro terri-torio di un centro altamentespecializzato potrebbe esse-re inoltre fucina di formazio-ne e di nuove professionalitàsoprattutto per i giovani. An-che questo è un esempio dicome la montagna veneta siaun territorio vitale, fecondoche può diventare una fonteeconomica importantissimaper tutta la Regione.”E’ per Mezzaselva una delle

In consiglio regionale è nata da pocol’associazione “Amici della montagna”

prime considerazioni fatte daGiuliana Fontanella appenanominata vice presidente del-l’associazione senza scopo dilucro “Amici della montagnadel Consiglio Regionale delVeneto”. Un’associazione,che raduna 35 soci tra consi-glieri e ex consiglieri regio-nali, che si impegna a raffor-zare le politiche di “governo”dei territori montani conl’obiettivo di promuoverneuno sviluppo sostenibile, mi-gliorare la qualità della vitadegli abitanti favorendone lapermanenza in loco, conser-vare cultura e tradizioni, pro-teggere il fragile ecosistema,assicurare la salvaguardia delterritorio e la difesa del suo-lo. Poche righe per riassume-re un progetto importante,ambizioso e vicino a chi que-sti territori li ama e li rispet-ta. Iniziativa che parte daMarino Finozzi, presidentedel consiglio regionale delVeneto e da Emilio Brentan,presidente regionale del Cai.L’organismo, che ha pochesettimane di vita, ha eletto ilsuo direttivo all’unanimità:

Floriano Prà, presidente ed exassessore bellunese, GiulianaFontanella, vicepresidente econsigliere regionale e Alber-to Tomiolo, vicepresidente edex consigliere. “La tutela delpatrimonio ambientale con lesue opportunità, le sue ric-chezze, i suoi prodotti tipici èsempre stato un punto impor-tante delle politiche regionali- spiega Giuliana Fontanella– Condivido infatti la posizio-ne di Brentan: la montagna acui pensiamo non è una riser-va indiana o una bella carto-lina di natura morta. Al con-trario dovrà essere sempre dipiù un luogo dove la gentepossa ritrovare la propriaidentità, le proprie tradizioni ela dignità di cittadini di questaregione e di questo paese. Inquesta ottica dovranno trova-re spazio e attenzione tutti que-gli interventi in grado di favo-rire questo modo di vivere lamontagna: ripristino dellemalghe, ideazione di percorsigeologici, alberghi diffusi, per-corsi religiosi, utilizzo dei par-chi, escursionismo con gli sci”. Gerardo Rigoni

4l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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ASIAGO

No anche alla lottizzazione LumeraLa giunta asiaghese continua sulla linea “salva ambiente”. La “bocciatura” motivata dal nonrispetto dei parametri previsti dal PRG stesso riguardante viabilità, infrastrutture e parcheggi

Si apre un nuovo capi-tolo nel braccio di ferrotra l’amministrazioneasiaghese guidata dalsindaco Andrea Gios eil comparto delle immo-biliari interessate a svi-luppare quanto previstodal PRG. La notizia è diqualche giorno fa: lagiunta asiaghese non haapprovato il piano dilottizzazione “Lumera”,restituendo il PUA allesocietà di costruzione.E come per il Pdl “Colonie”anche in questo caso si pre-senta la possibilità di ricorsoalla giustizia amministrativada parte delle immobiliari pervedere riconosciuto il lorodiritto di capitalizzare il loroinvestimento, investimentoche consiste nell’acquisto deiterreni considerati edificabili.In pratica la “bocciatura” co-munale, che si ripete dal2007, è motivata dal non ri-spetto dei parametri previstidal PRG stesso riguardanteviabilità, infrastrutture e par-cheggi. Strutture indispensa-bili per una lottizzazione di6.160 metri di superficie lor-da, ovvero dagli 80 ai 100nuovi appartamenti.

Lettera aperta al sindaco

Facciamo un po’ di chiarezzaLuciano Finotto, facente parte del Consorzio Lumera, risponde al primo cittadino

Caro Andrea, voglio parlartipubblicamente, viste le tuerisposte sulla stampa relati-vamente alla bocciatura delP.D.L. Lumera. In relazionealla viabilità d’uscita, ora ri-tenuta insufficiente, ti ricor-do che con la variante 7°adottata nel 2004 dalla tuaamministrazione, veniva inse-rita la strada di entrata euscita come facente parte delP.D.L. su via Mulche, il chefaceva, ovviamente presup-porre la vostra volontà di pro-cedere per l’edificazione del-l’area. Avete, inoltre, nellastessa sede, ridotto lavolumetria del 20% portan-do il residenziale per la pri-ma casa in altre aree, con-fermando, quindi, tutta la re-stante volumetria.L’impatto paesaggistico, cre-do lo possiamo rilevare ogniqualvolta ci sia una qualsiasitrasformazione del territorio,ma credo anche se edificatotenendo conto dell’abitatocircostante, proponendo deifabbricati di elevate qualitàcostruttive ed estetiche, inse-rendo i dovuti spazi verdi evalorizzando la vasta area dacedere al Comune ( mq27000 circa) potremmo otte-nere sicuramente un insiemeutile al paese e molto più bellosotto l’aspetto paesaggisticodi quanto si presenti ora.Per quanto riguarda il par-cheggio, proposto interrato, siriteneva di proporre una so-luzione paesaggistica miglio-re, di offrire ai cittadini cheabitano nelle vicinanze e nonpossiedono posto auto coper-to di poterne usufruire gra-tuitamente visto che i costi direalizzazione e di gestionefutura ce li saremmo assuntinoi direttamente. Questo cipermetteva, inoltre, di recu-perare i volumi previsti e pa-gati come tali non credo siaun reato. Mi giunge nuovo e

non vero che i lottizzanti ab-biano chiesto espropri di ter-reni altrui per realizzare par-cheggi in superficie.È mia convinzione, a questopunto, che qualunque solu-zione noi lottizzanti andrem-mo a proporre, prevedendoanche una eventuale riduzio-ne di volumetrie e di numerodi abitazioni, non ci sarà maiun’approvazione, in quantomanca assolutamente la vo-lontà politica di portare avan-ti quanto previsto dal P.R.G.vigente, voluto dalla prece-dente amministrazione masuccessivamente conferma-to dalla tua amministrazione,che ha avuto la possibilità,con la variante 7° distralciare le aree non desi-derate. Ricorda e ricorda-te che la vostra incoerenzacauserà gravi perdite ad al-cune persone senza porta-re alcun beneficio al pae-se, ma solo ulteriore disgre-gazione.Oggi più che mai, comeben sapete e vedete, il pa-ese ha delle necessitàimprorogabili, in questomodo state allontanando lapossibilità che ci si impegnifattivamente ed economi-camente allo sviluppodell’altopiano creando deidanni irreparabili.Spero, nonostante i fallititentativi precedenti, sia pos-sibile arrivare ad un dialogoaperto e chiaro con te e l’am-ministrazione che rappresen-ti, senza demagogie, aperti acollaborazioni su strategieche salvaguardino l’interes-se di tutti e perseguire gliobiettivi necessari allo svilup-po dell’altopiano. Necessite-ranno investimenti struttura-li importanti per dare esecu-zione anche solo a qualcunodegli obiettivi che vi siete pro-posti. Come ben sapete i sol-di sono sempre più difficili da

trovare e nessuno li regala,quindi se non si vuole che tut-to rimanga nel libro dei so-gni, saranno inevitabili nuo-ve edificazioni, minori inquantità e migliori in qualitàrealizzabili in tempi più lun-ghi fintanto che si arriveràalle sostituzioni oristrutturazioni degli edificiesistenti ( sperando che ri-manga un mercatoappetibile). Non credo chequesta amministrazione dame sostenuta e votata alprimo mandato e solo vota-ta al secondo ambisca adessere ricordata fra le am-ministrazioni che non han-no fatto nulla per il benedell’altopiano. Allora, cosaaspettiamo? Sediamoci at-torno al famoso tavolo cheda decenni viene menziona-to in campagna elettorale eche puntualmente non vie-ne utilizzato.

Luciano Finotto

Lottizzazione che si sviluppe-rebbe in quella che la giuntaGios considera una zona dipregio paesaggistico e am-bientale che deve essere tu-telata. Tant’è che per questimotivi già durante l’approva-zione del PRG da parte dellaRegione, questa aveva ridottala concentrazione del nuovoedificato anche per motivi ge-ologici che avrebbero compor-tato delle difficoltà edificatorie.“Siamo alle solite, il piano dilottizzazione Lumera è anco-ra meno sostenibile delle Co-lonie – dice Gios – Ha unaviabilità d’uscita totalmente in-sufficiente, ha un impatto am-bientale e paesaggistico pesan-te, andrebbe a gravare sulle in-

frastrutture comunali già in-sufficienti come la viabilità divia Mulche dove si riversereb-be tutto il traffico. Per questo,anche in sede di commissioneedilizia, il pdl ha avuto parerenegativo, ma loro vogliono an-dare avanti.”“Tanto per evidenziare l’atteg-giamento dei lottizzanti per ri-solvere il problema della via-bilità hanno propostol’esproprio dei terreni di terziche fiancheggiano la stradad’accesso – conclude Gios –Questo non mi pare un atteg-giamento di dialogo che lorostessi auspicano, mi pare piut-tosto un’imposizione”.

Gerardo Rigoni

Scuola media di Asiago, al via i lavoridi adeguamento alle norme sulla sicurezza

Oltre 500 mila euro per in-terventi di adeguamentonormativo a salvaguardiadella sicurezza degli alunnidella scuola media di Asiago.E’ quanto spenderà nei pros-simi mesi il Comune diAsiago con il contributo del-la Regione Veneto. “Inter-venti imposti dalla legge, sì –spiega l’assessore ai lavori pubblici Giampaolo Rigoni – ma chel’amministrazione aveva in programma da tempo, ritenendo do-verosa l’attenzione per i nostri ragazzi, per il loro benessere e laloro sicurezza all’interno dell’edifico scolastico”. Ci sarà unapiccola riorganizzazione interna degli spazi con la realizzazioneal piano terra della mensa scolastica e, il trasferimento sullostesso piano dell’aula magna, ora al primo piano. Per favorirel’accesso ai disabili, verranno realizzate una rampa esterna da-vanti all’edificio fino all’entrata principale e una rampa davantiall’entrata situata nel cortile interno. Ci sarà anche l’adeguamento

di alcuni bagni che saranno resiaccessibili ai disabili e verrà instal-lato un ascensore. Sul retro del-l’edificio verrà posizionata unascala antincendio. Verrà inoltre re-alizzato un adeguato sistemaantincendio e si provvedrà al rin-novo dell’impianto elettrico. Perquesto intervento l’amministrazio-ne potrà godere di un contributo

regionale pari a circa 337 mila euro. Il progetto, realizzato dalladitta “Leonardi e Pizzato” di Mason Vicentino, verrà appaltatonei prossimi giorni. Prenderanno invece il via a breve i lavori perla sostituzione dei serramenti esterni della scuola per un importodi 400 mila euro (66 mila messi a disposizione dalla Regione). Inuovi serramenti saranno in pino di Svezia. E’ prevista, in corri-spondenza delle uscite, l’installazione di portefinestre conmaniglioni antipanico e apertura verso l’esterno. Questo inter-vento è già stato appaltato e verrà eseguito dalla ditta“Falegnameria Baggetto” di Molvena. S.L.

5Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

Dal 9 all’11 febbraio, più di quaranta studenti universitari pro-venienti da diversi paesi europei – Italia, Francia, Romania,Slovenia, Spagna e Grecia – hanno fatto di Asiago il lorolaboratorio di studio sul significato delle produzioniagroalimentari tipiche e sulle opportunità di sviluppo localeche queste sono in grado di generare nelle aree montane. Lavisita, organizzata nell’ambito di un programma comunitarioIP Erasmus, è stata promossa dalla Facoltà di Agraria del-l’Università di Padova e dalla Scuola Superiore franceseISARA di Lyon e resa possibile grazie alla collaborazione eall’ospitalità della Spettabile Reggenza dei Sette Comuni edel Comune di Asiago. I lavori hanno preso avvio propriopresso la sede della Comunità Montana, dove agli studentisono state illustrate la storia delle proprietà collettive e degliusi civici dei boschi e dei pascoli nell’Altopiano e le attivitàagro-forestali e zootecniche, che tanta importanza hannoavuto ed hanno nel plasmare l’economia, la cultura e le tra-dizioni dell’Altopiano nonché la bellezza dei suoi paesaggi.Dopo aver ragionato sul significato di ‘qualità’ del prodottoagro-alimentare e di come il prodotto e la sua promozionepossa essere legata al territorio di origine attraverso i sistemi

Sull’Altopiano di Asiago per studiare i prodottiagroalimentari tipici della montagna

di certificazione, il gruppo ha incontrato operatori e rappre-sentanti delle istituzioni locali e visitato alcune significativerealtà produttive dell’area: la Rigoni Marmellate di Asiago, ilCaseificio Pennar, il Consorzio tra i Caseifici dell’Altopianodi Asiago e l’Associazione Produttori della Patata di Rotzo.Ha potuto così fare esperienza diretta della professionalitàdegli imprenditori ed operatori altopianesi, della qualità deiloro prodotti e della loro capacità di innovare pur rimanendofedeli ai saperi e alle tradizioni del territorio.Per completare l’illustrazione del ricco paniere dei prodottitipici altopianesi, non potevano mancare i prodotti spontaneidel bosco, in particolar modo il fungo, con la relativa organiz-zazione del sistema della vendita dei permessi, i suoi legamicon le attività turistico-ricreative e le sue ricadute sull’eco-nomia locale. Si tratta di un’esperienza originalissima, chemolto interesse ha suscitato da parte di chi proviene da areeanch’esse caratterizzate da estese superfici boscate.La visita è stata un’opportunità per espandere oltre confine ilnome dell’Altopiano e dei suoi prodotti e per facilitare lo scam-bio di saperi, conoscenze ed esperienze di chi opera o opere-rà per uno sviluppo sostenibile delle aree montane.

Inaspettato, esagerato, ec-cessivo. Sono le reazionidegli ambulanti del merca-to settimanale di Asiago nelmomento in cui hanno ap-preso che il Consiglio Co-munale ha adeguato il ca-none del COSAP, la con-

Ambulanti in rivoltaSotto accusa l’aumento del COSAP

cessione per l’occupazionedegli spazi pubblici, aumen-tandolo del 60%. Una de-cisione che ha suscitatogrande sgomento nel setto-re, soprattutto in relazioneal calo delle vendite dovutoalla crisi economica attua-

le. Sul fatto è intervenutoanche Pasquale Davide, ilPresidente dell’Anva, As-sociazione Nazionale vendi-tori Ambulanti, che ha chie-sto immediatamente un in-contro con il Sindaco An-drea Gios per chiarire lecause di tale scelta. “Latassa è sproporzionata ri-spetto alla clientela del mer-cato. È stata una grossasorpresa per chiunque: l’aumento è ingiustificato econsiderevole. Avrebbe do-vuto essere frazionato neltempo e non imposto di pun-to in bianco,” sostieneVittorino Nardi diCostabissara dopo 23 annidi lavoro presso il mercatolocale. Loretto Zordan, pro-veniente da Cogollo delCengio, appoggia la tesi delcollega: “ Hanno esagera-to. Negli altri comuni nonc’è stata nessuna variazio-ne o al massimo è stata del10%. Soltanto a Marosticalo scorso anno la tassa èaumentata del 20%.”Tutti gli ambulanti speranonella comprensione da par-te dei politici che porti, quin-di, ad una diminuzione deicosti per l’occupazione delsuolo pubblico. “In data 27gennaio abbiamo inviato,

tutti insieme, una lettera dirichiesta di incontro con ilsindaco – dice AndreaTognon che fa parte deldirettivo dell’Anva ed è ilresponsabile per il mercatodi Asiago – e non avendoricevuto risposta abbiamomandato un sollecito il 10febbraio. Crediamo che unchiarimento diretto ci siadovuto, aspettiamo un ri-scontro e poi vedremoeventualmente cosa fare”.L’assessore al bilancio delComune di Asiago, IvanBaù, spiega: “La tariffa eraferma dal 1992 ed era ne-cessario adeguarla allarivalutazione monetaria chedal 1992 al 2009 è pari al58%. Ovvero, 1 euro nel

1992 corrisponde ad 1,58euro attuali. Questa è lamotivazione che ha spintoil Sindaco e il Consiglio co-munale ad aumentare latassa COSAP cercando diadeguarla ad altre realtà si-mili come Cortinad’Ampezzo, Bassano delGrappa o Jesolo. Lo spaziooccupato da un banco me-dio di 32 metri quadrati ve-niva a costare circa 400euro annui, ora la cifra vie-ne ad ammontare a circa600 euro, perciò, in realtà,l’aumento non è così spro-positato come appare a pri-mo impatto”.La nuova pianificazione noncoinvolge solo il settore de-gli ambulanti, ma interessa

anche i commercianti delpaese. Si è cercato, infatti,di uniformare la tassa perl’occupazione del suolo pub-blico secondo alcuni para-metri: collocazione etipologia dell’attività e por-zione di terreno occupata.L’aumento in questo ambi-to è del 15-20%, infatti, unincremento maggioreavrebbe portato ad unosquilibrio rispetto ad altricomuni e località turistiche.“Questa razionalizzazionedella tassa è stata discussae vagliata insieme ai com-mercianti interessati chehanno accettato pienamen-te la scelta”.Stefania CarliSerena Rela

Luciano lascia ilComune e si gode

la pensioneUna targa d’ar-gento, in segno diringraziamento peril lavoro svolto conseria professiona-lità per 26 annipresso l’UfficioTecnico Comuna-le. Così il sindacodi Asiago AndreaGios e tutto il con-siglio comunalehanno voluto salu-tare LucianoRigoni, in pensionedal 31 dicembre2009. In aperturadell’ultimo consi-glio dell’anno, il 29 dicembrescorso, c’è stata la piccola,ma significativa cerimonia diconsegna. Dalle mani delpresidente del consiglioAugusto Brugnaro a quelledell’ormai ex ingegnere co-munale. “Luciano – ha sot-tolineato Brugnaro nel con-segnare il riconoscimento –è stato un fedele servitore,sempre onesto al cento percento. Credo che per un im-piegato comunale questeparole siano il più bel tributoche si possa avere”.Con una certa emozione,Luciano Rigoni, a sua volta,ha voluto ringraziare, consemplici e sentite parole, ilconsiglio comunale e quantiin questi anni hanno lavora-to insieme a lui. “Questo ri-conoscimento mi gratificamolto – ha detto – Sono sta-to molto fortunato perché hopotuto esaudire un desiderioche avevo fin da bambino:lavorare per il mio paese, alquale sono molto affeziona-to.L’ho fatto con passione e

con l’impegno che mi sonostati possibili cercando didare il meglio di me stesso,anche se non sempre è statofacile. Sono molto orgoglio-so di questo. Ilpensionamento è sempre unbell’obiettivo e sono conten-to. Ringrazio tutti i miei col-leghi, in particolare quelli del-l’Ufficio Tecnico Lavori Pub-blici e tutti gli amministratoricon i quali ho collaborato du-rante questi anni”. Dopo pre-cedenti esperienze lavorative,Luciano Rigoni, vincitore del-l’apposito concorso pubblico,è stato assunto il 7 novem-bre 1983. In questi 26 anniha visto succedersi in ammi-nistrazione 5 sindaci: Loren-zo Pinaroli, AugustoBrugnaro, Stelio Benetti,Francesco Gattolin (2 man-dati) e Andrea Gios, ora alsuo secondo mandato. Gli examministratori, quelli in cari-ca e i colleghi sono tutti d’ac-cordo nel definirlo un profes-sionista serio, preparato, pun-tuale, preciso e onesto. Stefania Longhini

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INCHIESTA

SABATO 20 FEBBRAIOTERAPIA INTENSIVA Revival Disco

SABATO 27 FEBBRAIOMANCAQUALCUNO

SABATO 6 MARZO LE RECLUTESABATO

Tutte le facce dell’accompagnamentoturistico-ambientale sul territorio

Pagine a cura di Beppa Rigoni Scit

Lo spunto è il corso di formazione gratuito (dicembre 2009 -giugno 2010) di: “Guide storiche ed accompagnatori”,per visitare i luoghi della Grande Guerra sugli altipianivicentini. Il corso, organizzato dalla Provincia di Vicenza, dallaComunità Montana di Asiago e dal Centro Produttività Veneto,rappresenta la parte formativa, come da indicazioni conte-nute nella legge 78/2001, del progetto di recupero dei manu-fatti bellici della montagna vicentina: 19 i siti bellici già riattati,in attesa di visitatori e di...accompagnatori preparati. In 68ore (di cui 40 sul campo), ecco che 50 guide, apprenderannole nozioni storico/ambientali e le regole necessarie alla sicu-rezza. Dato l’alto numero di adesioni, si prevede una nuovasessione formativa. Ma, al di là di questa iniziativa, ci sono e

Il nostro intento è di orienta-re il lettore nella non sempli-ce individuazione di “chi facosa”. Per quel che ci con-sta (e qui facciamo esclusi-vo riferimento a chi ne ha ti-tolo), viene fatto un nomepiuttosto di un altro, definitoguida od accompagnatore ti-zio piuttosto che caio. Nonesiste un albo locale di quel-le che dovrebbero essere lefigure di riferimento perl’utente-tipo della montagna,della nostra montagna. (Cer-to, esiste un albo provincialeallargato a tutte le guide cheoperano nel vicentino). Maquassù, c’è chi non ha titoloe ci subissa di volantini e pro-poste, mentre chi ce l’hadeve inventarsi e vendersicon un tam-tam personale ovia internet, sperimentandoed investendo su di sé, senzal’adeguato appoggio deglienti preposti. C’è chi operaquando non potrebbe e chinon opera quandopotrebbe...un esempio?Claudio Cuoco (Responsa-bile dell’Uff. Turistico diGallio, “aperto” letteral-mente, attraverso il GOL -

quante sono in Altopiano le “Guide naturalistiche o am-bientali-escursionistiche” cioè quelle figure da 2 anni le-galmente riconosciute, quindi professionali? Sono in 4autoctoni: Anna Sella, Marco Pellegrini, Monica Fantin, Fran-cesca Pesavento e più Carlo Zanin, foresto naturalizzatoaltopianese. Pochi, per un territorio così vasto! A livello na-zionale e provinciale esistono anche altre figure affini: Guidaturistica, Accompagnatore turistico e Animatore turi-stico, nè van dimenticate le “guide storiche” del territorio,quelle che portano in giro la gente da sempre. Le nostre,conoscono l’Altopiano come le loro tasche e rappresentanoun patrimonio imprescindibile. Dopo la scomparsa del compiantoPatrizio Rigoni, insegnante, naturalista, scrittore, cui andrebbeuna laurea ad honorem, non un diplomino, è rimasto RomeoCovolo, alpinista - M. Bianco, Cervino, Pamir (quota 7134),

istruttore di N.W., ambientalista, scrittore di guide di storia trekkinge mtb, collaboratore del CAI x sentieristica e stesure mappe. Illimite delle guide storiche, in quanto non omologate (anche sepotrebbero essere docenti di corsi abilitanti, non allievi!), stanella copertura assicurativa all’accompagnato. Sono attive anchevarie associazioni di tipo dilettantistico/sportivo: accompagnatori conciaspole, N.Walking, sci-escursionismo, Mtb. Non entriamo nel me-rito del diritto e dei titoli: ogni associazione risponde a sé e per statuto,deve fornire la copertura assicurativa. Il vero problema sta nellatotale mancanza di collegamento e collaborazione tra un’iniziativa el’altra, col rischio di sovrapporre l’offerta e mancare totalmente incoordinamento: una giungla in cui nemmeno gli addetti ai lavori, rie-scono a giostrarsi. (Categorie a sé, la Guida alpina - professionesemisconosciuta data la tipologia del nostro territorio e l’ Operatorenaturalistico, che prevede l’appartenenza al CAI).

Ma chi fa cosa?Gruppo operatori locali -di cui fan parte FrancescaRodeghiero e SilviaPaccanaro): una laurea inScienze Forestali, unpatentino in mano dal ’99(dopo 6 mesi di corso full-time della C. Europea per“Accompagnatore in storia,tradizioni e ambientedell’Altopiano”, che gli haconsentito di attivare il GOL),istruttore di N.W., che, peruna svista della legge 33/2002, nonpuò...accompagnare! IlGOL, ha il merito di aver in-vertito il trend turistico sta-gionale a Gallio con promo-zioni sportive in “Camp” persquadre di vari sport, non ul-timo l’aikido...Oggi l’associa-zione occupa 15 persone, 4fisse, 11 part-time, in tuttol’Altopiano: una piccolaazienda! E, fino a ieri, ancheFrancesca Chiesa, laurea inConservazione dei Beni Cul-turali, in partenza per gliStates, dove tenterà la stra-da del mondo museale. Fran-cesca, afferma si dovrebbepensare alla revisione dicartellonistica sul territorio, di

mappe e cartine, in quantonon più attuali e organizzareincontri aperti a tutti i cittadi-ni, per meglio conoscere na-tura e storia della nostra ter-ra, in cui trasmettere i valoridi chi è venuto prima a chiverrà dopo...Così, le nostre cinque gui-de hanno finalmente por-tato le scorse stagioni,gruppi (anche 40 personee a rotazione) su itineraripreordinati e da loro stu-diati ad hoc! Sono tutti lau-reati in materie scientifico-naturalistiche, appassionatifrequentatori del territorio ea conoscenza di una o più lin-gue straniere, ragazzi con tut-te le carte in regola per far laguida, senza ulteriori passag-gi. Ciononostante, han dovu-

to sostenere l’esame provin-ciale. “Molto selettivo” rac-conta Marco Pellegrini, lau-rea in Scienze Forestali e alleprese col Dottorato di ricer-ca: “Se lo scritto è stato ab-bordabile per uno fresco distudi, l’orale è stato assaiimpegnativo. Per compren-dere se il diplomando era al-l’altezza, ovvero in grado diintrattenere un pubblico di-versificato cui dimostrare diessere dotati di spiccate dotidi interrelazione, gliesaminandi han dovutospaziare dalle ville venete aivini tipici, al doveroso primosoccorso, alla conversazio-ne approfondita e alla simu-lazione di accompagnamen-to nelle lingue straniereprescelte. Risultato: abilitato

solo il 30% degli iscritti!”Bene, per la serietà dell’ini-ziativa, male, per il livello dipreparazione. Ma, tornandoal corso di “guida storica”, eccola risposta a chi si sia chiesto:“Come mai, zero pubblicità al-l’iniziativa?” Era per addetti ailavori! Il corso, specializzato neisiti della grande guerra era ri-volto infatti a chi ha già ilpatentino, come le nostre cin-que guide, accompagnatorituristici, guide turistiche ed al-pine - ci ha riferito Anna Sel-la (laureata in ScienzeForestali, giovane, sportiva,innamorata dell’Altopiano, chefinora aveva trovato occupa-zione solo fuori dall’Altopiano)- che lo segue a Vicenza, conMonica Fantin (laurea bre-ve in “Scienze e tecnologie per

la natura”, alle prese a Zurigocol Progetto europeo Erasmus,che le porterà laspecializzazione); FrancescaPesavento (stessa laurea, in-segnante alle Medie diAsiago); Franco Sella (As-sessore allo sport e accompa-gnatore turistico); CarloZanin (laurea in Scienze Na-turali, curatore del MuseoNaturalistico “PatrizioRigoni”e Istruttore direttivodell’Ufficio Patrimonio delComune di Asiago); GianniFrigo (laurea in ScienzeForestali, docente a Bassanoe O.N. del CAI). Oltre allaparte storica, vengono impar-tite nozioni di geografia, me-teorologia, cartografia, sicu-rezza/primo soccorso, econo-mia, letteratura specifica...

Bruno Oro

Francesca Chiesa

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E’ attualmente allo studio (altro escamotageper mettere una pezza alla legge 33/2002)un corso per: “Accompagnatore/anima-tore turistico e del tempo libero”, promos-so dal Consorzio delle Pro-locodell’Altopiano (Bruno Oro), dal Consor-zio Turistico, dalla Comunità Montana edalle amministrazioni. I principali argo-menti trattati: geologia, morfologia, aspettiambientali ed antropici, storia del territo-rio e della grande guerra (ecomusei e sitistorici), itinerari di interesse geografico/geologico/naturalistico, sicurezza.L’iniziativa, rivolta a residenti, non preve-de il numero chiuso e porta ad un attestatocon relativa iscrizione all’albo provincia-le, per regolarizzare figure già operanti aun qualche livello, nel settore dell’accom-

Le Guide alpine, sono pro-fessionisti che accompagna-no e insegnano le disciplinedella montagna. Per esseredefiniti tali, bisogna essereiscritti ad un apposito alboprofessionale. Il loro princi-pale compito, è divulgare unapproccio sistemico alla si-curezza, attraverso tecnica,attrezzature, preparazionefisica e conoscenza di sé edell’ambiente. Non bastaperò scalare bene o cono-scere una determinata area,ci vogliono 4 anni tra forma-zione e tirocinio e solo il 20%degli aspiranti arriva al tra-guardo. La filosofia dellaguida, è che: “andar permonti è un atto culturale,non sportivo”, principio va-

Un nuovo corso in fase di organizzazione

Guide alpine e Operatori naturalisticilido anche per le altre figurenominate per quanto riguar-da l’aspetto didattico e di ac-compagnamento, mentre il li-vello di performance richie-sto alla guida alpina è ovvia-mente più elevato, in misurapari alla componente rischio.Le attività svolte: alpinismo,arrampicata su roccia e ca-scate di ghiaccio, ferrate,escursionismo, freeride, sci-alpinismo, canyoning. Dovereperirle? Nelle pro-loco euffici turistici di zona o nelsito: www.guidealpine.it /www.csleguide.it.Gli Operatori Naturalisticilocali e nazionali, sono figureufficialmente qualificate dalCAI. Trattasi di volontari,maggiorenni e qualificati,

aventi l’obiettivo di promuo-vere e divulgare le conoscen-ze naturalistiche edantropiche del paesaggiomontano, abilitati a organiz-zare e condurre, corsi se-minari escursioni e attivitàdi ricerca.Essi devono avere espe-rienza escursionistica, capa-cità organizzative, cono-scenze storichenaturalistiche e geografichegenerali e dell’habitat mon-tano in particolare, sensibi-lità alle tematiche ambien-tali, attitudini didattiche e dicomunicazione. Organo co-ordinatore, il CSC (Comitatoscientifico centrale). Infopresso la sezione CAI di ri-ferimento: www.caiasiago.it

Anna Sella Carlo ZaninFrancescaPesavento Franco Sella

MarcoPellegrini

RomeoCovolo

pagnamento turistico. Il corso, di cui vidaremo prossimamente maggioridelucidazioni, si intende come un primostep di formazione e aggiornamento, perchi ama la propria terra, vuole conoscer-la e divulgarla. Ancora una volta, emergeil nostro vero limite, che sta nella scarsacomunicazione orizzontale e verticale:perchè allora, non pensare a un corso perinsegnarci a comunicare o inserire il temain quelli in programma? Non servirebbe-ro selezioni, né abilità particolari, in quan-to adatto a tutti noi, dal casolin alpolitbüro... Ci consoliamo, pensando chei giovani, che con orgoglio abbiamo cita-to, la predisposizione ai rapporti umani,già la possiedono.(www.guidealtopiano.com)

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E anche l’Altopiano va in“all-in”, una delle espressio-ni più celebri del fenomenomediatico del momento. Glieffetti dell’esplosione del po-ker sportivo (così definitoperché le partite non preve-dono denaro contante), cheha nel texas hold’em la suamassima espressione, sonoarrivati fino a quota millemetri. Anche l’Altopiano, in-fatti, è stato contagiato dallapoker mania e da circa unmese ha ufficialmente un suocircolo, il Centro RendolaPoker Club.« Come la maggior partedelle cose – spiega LucioPresti, presidente della neo-nata associazione sportiva –tutto è nato un po’ per caso.Il boom sui media del texashold’em è stato l’input cheha radunato alcuni appas-sionati al Casino dell’Ho-tel Gaarten. Parlando congli altri giocatori, anche alritorno da qualche seratanei circoli nel frattemposorti in pianura, si è detto“ma perché non crearneuno anche qui da noi?”. Lavoce si è sparsa rapida-

Anche sull’Altopiano è PokermaniaPresso il Centro Rendola è sorto l’omonimo Poker Club

Il consiglio direttivo.Lucio Presti (presidente)Corrado Finco (vice presidente)Alessandro Rigoni (vice presidente)Stefano Turrini (segretario)Massimo Cunico (consigliere)Simonetta Rossi (consigliere)

Per informazioni.Centro Rendola Poker Club c/o Centro Rendola, Asiago.Tel. 0424. 464148Contatti: Stefano Turrini (340. 9365191)Il circolo è presente anche su Facebook “CentroRendola Poker Club”.

Il 22 febbraio l’inaugurazione ufficiale.

mente e sono iniziati ad ar-rivare altri giocatori. Labase per partire, dunque,c’era, ma serviva una sededove poter svolgere l’atti-vità. E qui, la disponibilitàdi Corrado Finco, sempreaperto alle novità che pos-sano riversare benefici inchiave turistica al nostroAltopiano, è stata decisiva.Ci ha assegnato gratuita-mente una stanza all’inter-no del Centro Rendola; poisi è messo in moto l’intero

meccanismo e, passo dopopasso, stiamo sistemandoun po’ tutto: al momentoabbiamo quattro tavoli spe-cifici per il poker sportivo,fiches personalizzate, arre-damento, tv, computer perla gestione dei tornei eprossimamente anche le di-vise ufficiali per i dealers(i mazzieri, che si occupanodella gestione del tavolo).L’interesse, e pure l’impe-gno (sono anche stati rea-lizzati corsi di formazioneper i dealers), crescono avista d’occhio, ma con essiaumenta anche la nostrasoddisfazione. Sincera-mente non ci aspettavamouna simile risposta e con lastagione estiva che devearrivare i numeri potrebbe-ro salire ».“Numeri” incoraggianti, nonc’è che dire, come spiega Ste-fano Turrini, segretario del cir-colo: « Dal 18 gennaioscorso, quando ufficial-mente è nata questa asso-ciazione sportiva senzascopo di lucro, siamo giàarrivati a quota 60 soci

(l’iscrizione ha un costo di 10euro), con una forbice mol-to ampia in fatto di età eprofessioni, ma l’obiettivo astretto giro resta quello disuperare quota 100; sareb-be il coronamento deglisforzi compiuti per promuo-vere un’iniziativa in cui cre-diamo molto. La crescita d’in-teresse si legge anche nelleserate di attività. All’inizio citrovavamo una sola volta allasettimana; ora gli appunta-menti fissi sono diventati quat-tro: lunedì, mercoledì, vener-dì e domenica dalle ore 21all’1 circa. Ogni serata, inmedia, prevede almeno untorneo con circa 16-17persone impegnate in duetavoli. Il massimo finora havisto 27 giocatori suddivi-si in tre tavoli da gioco ».Ma come funziona un tor-neo? « Semplicemente pa-ghi un’iscrizione (buy-in),che varia da 10 a 25 euro- spiega ancora Presti – epoi cerchi di perseguire loscopo di questo gioco, chenon è vincere dei soldi,bensì eliminare gli avver-

Cunico nuovo presidente degli AlpiniSEZIONE ANA MONTE ORTIGARA

Si è tenuta, presso la sede divia Ceresara, l’annuale as-semblea del Gruppo AlpiniAsiago (sez. MonteOrtigara), all’incontro erapresente buona parte dei ben295 soci iscritti. Dopo la let-tura e approvazione della re-lazione morale e finanziariaper l’anno 2009, si è reso notoil consuntivo delle attivitàsvolte nell’ultimo anno. Trale tante, merita menzione

l’organizzazione e gestionedello stand gastronomico inpiazzale Lozze durante l’an-nuale “Pellegrinaggio sul M.Ortigara” che nell’anno dapoco concluso è statoconcomitante con il 90° an-niversario dell’AssociazioneNazionale Alpini. In tale oc-casione sono stati serviti ol-tre 600 pasti caldi in pocheore con il prezioso lavoro dioltre 50 volontari Alpini e sim-

patizzanti. Vanno ricordatepoi: la gestione dello standgastronomico in piazzaleOdegar per la manifestazio-ne dedicata agli emigranti“Veneti nel Mondo”, in col-laborazione con la ComunitàMontana; l’accompagna-mento, con spiegazioni stori-co descrittive, di gruppi e sco-laresche di varia provenien-za nei luoghi della grandeguerra effettuato da volontari

addestrati allo scopo. Nellascorsa estate inoltre ha pre-so il via la sistemazione, conil patrocinio del Comune diAsiago, dei due cimiteriAustro-Ungarici delMosciagh, con la completarimozione delle croci e di tut-te le strutture lignee, total-mente devastate dallecopiose nevicate dell’inver-no 2008/09. Per quest’ultimaattività sono state impiegatesquadre di volontari che vihanno già dedicato molte oredi lavoro. L’iniziativa si pro-trarrà anche nel 2010, giàdalla primavera, con il ripri-stino dei manufatti per rida-re la giusta dignità a quei luo-ghi carichi di memoria.Nella stessa serata l’assem-blea ha eletto il nuovo consi-glio di gruppo che rimarrà incarica per il triennio 2010/2013: capogruppo BrunoCunico; consiglieri: Loris Dal

Sasso, Andrea Forte, Federi-co Covolo, Daniele Busa,Michele Mosele, SandroVellar, Giovanni Strazzabosco,Giovanni Stella, Massimo

ASIAGO

sari. Alla fine i premi con-sistono in buoni spesa dautilizzare presso eserciziconvenzionati chespaziano dall’abbigliamen-to alla ristorazione. Esistepoi una classifica interna;alla fine della stagione pre-mieremo i migliori. Al primoclassificato potrebbe esseredata la possibilità di parte-cipare ad uno dei tornei sa-tellite collegati all’ItalianPoker Tour e vivere cosìun’esperienza davvero emo-zionante ». Tra gli obiettivi del-l’associazione sportiva, co-munque, ce n’è anche uno in

ottica turistica: « Abbiamo lafortuna - conclude Presti – divivere sull’Altopiano diAsiago e di avere a disposi-zione una struttura come ilCentro Rendola che consen-tirebbe di proporre dei“pacchetti weekend” dedi-cati al poker. Di giorno ascoprire il nostro territorioe le sue bellezze; di sera arilassarsi giocando al texashold’em ».In attesa delle novità future, ilpresente indica il 22 febbraiocome giorno dell’inaugurazio-ne del circolo. Previsto un tor-neo di benvenuto (free roll),aperto ai soci, con un premiogarantito a tutti i partecipanti.Ritrovo per un brindisi ed unpiccolo rinfresco alle ore20.30; poi dalle 21.15 “all in”. Stefano Angonese foto: Grafica Altopiano

Bonomo, Franco Carozzi, Vit-torio Zaltron, Matteo Rigoni,Giambattista Rigoni; addettoalla sede Alpina: DarioRigoni. G.D.F.

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di Silvana Bortoli

L’appuntamento con “Tuttidentro” la festa ideata per igiovanissimi e proposta perla prima volta in “edizioneinvernale” al Kaberlaba diAsiago, ha richiamato tra ilnumeroso pubblico ancheuna buona fetta di adulti ebambini grazie allo“Snowboard Event” ad essaaccostata. Una giusta orga-nizzazione è riuscita a met-tere a punto una bella mani-festazione conl’abbinamento di sport, spet-tacolo e musica. Chiunque hapotuto cimentarsi durante lagiornata nello snowpark al-lestito per l’occasione pres-so il piazzale della pizzeriabirreria Kellar Casa Rossa,mentre la sera, dopo l’avvioufficiale della manifestazio-ne, alcuni snowboarder piùesperti hanno dato un sag-gio delle evoluzioni, davverospettacolari, che si possonofare con la tavola da neve.L’evento, oltre a riunire edivertire numerosi giovaniappassionati di questo sport,ha contribuito a far conosce-re e apprezzare la disciplina,i cui primi praticanti veniva-no guardati con assoluta dif-fidenza dagli sciatori tradizio-nali, che li consideravano deipericolosi “rovina piste”. Manel tempo, seppur con fati-ca, gli snowboarder sono riu-sciti a fare un po’ cambiarel’atteggiamento nei loro con-fronti, con il risultato che laconvivenza in pista dei pra-ticanti le diverse discipline èmigliorata. “La serata pres-so il Kellar – commentaDenis Rossi, maestro dellaScuola Sci Asiago con abili-

tazione all’insegna-mento dellosnowboard, fra i pro-tagonisti dispettacolari “nume-ri” sulla tavola – èservita a far vederecosa vuol dire faresnowboard a un cer-to livello, con la giu-sta preparazione, neiluoghi predisposti. E’uno sport che certa-mente esce dai ca-noni dello sci tradizio-nale, diversamenteda come può appari-re a chi lo guarda “dafuori” con circospe-zione, anche a cau-sa dei messaggi ne-gativi che a volte de-rivano dai media.Qui, oltre alla tecni-ca, ci si può affidarealla fantasia che per-mette di divertirsi,praticando uno sportsano e sicuro, certoche chi vi si avvicinainizialmente non simetterà a fare salti ecapriole, per questi civuole il giusto allena-mento ed esperienza.Va sfatata l’idea,piuttosto diffusa, chesia uno sport perico-loso, tanto che sono pochis-simi i bambini che vengono afare snowboard perché i ge-nitori hanno paura. Cosìcome dovrebbe finire la clas-sica polemica di chi affermache bisognerebbe dividere lepiste degli snowboarder daquelle degli sciatori classici,questo è impossibile, è neces-sario l’utilizzo delle stesse conbuonsenso, da parte degli unie degli altri. Piuttosto è

auspicabile che anche inAltopiano si possa pensareall’allestimento di unosnowpark, il quale potrebberichiamare anche un pubbli-co più giovane e numeroso”.Che un luogo attrezzato perle evoluzioni deglisnowboarder potrebbe esse-re una maggiore attrattivaper le nostre zone lo pensaanche Igor Confortin, anchelui appassionato di scivolate

ed evoluzioni con la tavola.“Per accontentare glisnowboarder qualche annofa al Kaberlaba era stato fat-to un tentativo di allestire unosnowpark, e, a livello di idea,qualche proposta per il futu-ro sembra esserci anche peraltre zone. Per il momentoperò per allenarci dobbiamospostarci in altre zone, adesempio ai Fiorentini dovec’è un park molto bello, lun-

E’ ufficialmente partita lamacchina organizzativa chesosterrà la candidatura diAsiago per ospitare i cam-pionati mondiali master di scida fondo nel 2013. La dele-gazione del comitato orga-nizzatore formato dal Comu-ne, l’Unione Sci Asiago, ilGruppo Sportivo Alpini dellasezione Monte Ortigara, ilConsorzio Turistico, la Pro-vincia e la Fisi, è già in Sve-zia.A Falun sarà presentata uf-ficialmente la candidaturadell’Altopiano, assieme aquelle delle altre località con-correnti. Per sapere però sela manifestazione si terrà adAsiago si dovrà attenderel’autunno 2010 quando il con-siglio direttivo WMA si riu-nirà a Oberwiesental, Ger-

Partita la spedizione per Falun

mania, per dare l’ultimo be-nestare.Una candidatura caldeggiataanche dalla Regione Venetovista la vocazione verso lo scinordico dell’Altopiano. In piùi mondiali master, convoglian-do sull’Altopiano oltre un mi-gliaio di atleti oltre alle lorofamiglie e accompagnatori,potrà dare quella boccatad’ossigeno al comparto turi-stico invernale, in particolareper quanto riguarda il fondo,che l’Altopiano cerca da tem-po.“Il sostegno regionale allacandidatura altopianese fat-ta in concertazione con ilConsorzio Turistico è nata inconsiderazione che gli eventisportivi, specie quelli di gran-de rilevanza, sono un’impor-tante vetrina di promozione

del territorio - ha spiegato ilpresidente del ConsorzioDomenico De Guio – I mon-diali master richiama ognianno quasi 1500 atleti da tut-to il mondo.”“La strada è ancora lunga mase riceviamo l’assegnazioneil lavoro dovrà partire quasi

subito perché la macchinaorganizzativa dovrà affronta-re numerose questioni, dal-l’accoglienza degli atleti amanifestazioni di contornoper intrattenerli” ha aggiun-to l’assessore allo SportFranco Sella.“L’esperienza accumulata

con l’organizzazione di duecampionati mondiali junioresdi sci nordico associato all’or-ganizzazione della tappa delTour de Ski e a numerose al-tre manifestazioni internazio-nali ci rafforza – tranquillizzaSergio Vellar dell’unionesportiva – Ma è chiaro che

se vogliamo mantenere lanostra reputazione dobbiamoimpegnarsi al massimo conl’apporto prezioso di decinedi volontari traaccompagnatori ed interpre-ti, personale delle segreteriee preparatori delle piste dagara”. Gerardo Rigoni

Snowboard, divertimento e spettacolo con la tavola da nevego un chilometro.Oltre ad attrarre glisnowboarder, unpark sarebbe gradi-to ai praticanti dellofreestyle con gli sci,che molto hannoattinto dallosnowboard, ma an-che al pubblico, cheama fermarsi aguardare lespettacolari discesesulla tavola nei postiattrezzati”. L’attivi-tà di Igor Confortin,che a soli 19 anni siè inventato un lavo-ro correlato alla suapassione sportivaaprendo dieci anni faun negozio specifi-co, è punto di riferi-mento per glis n o w b o a r d e raltopianesi. “Ho ini-ziato a praticare losnowboard nel 1996– racconta – e ve-devo che, come me,altri giovani che siavvicinavano a que-sto sport erano co-stretti ad andare inpianura per ciò chegli serviva, per cui hodeciso di azzardaree inventarmi una

professione nel settore. E’andata bene, anche perché idati dicono che, assieme al-l’arrampicata sportiva, losnowboard è l’unico sport increscita”. Anche Confortinspende qualche parola sulfatto che gli snowboardervengono considerati pericolo-si per se stessi e per gli altri.“A parte il discorso che puòriguardare i ragazzi più gio-vani che sono quelli maggior-

mente portati a praticare losnowboard e che per la loroetà sono anche più incoscienti(ma lo sono anche sugli sci!)per il resto le statistiche con-fermano che, basandosi sul-lo stesso numero di pratican-ti, in percentuale gli incidentiche accadono sono maggioritra gli sciatori. In più, dopol’avvento dello snowboard gliincidenti sulle piste in gene-rale sono diminuiti anche per-ché sono state fatte nuoveleggi con sanzioni pesanti peri trasgressori ed è stato in-crementato il controllo. Frachi effettua poi il fuoripistac’è la stessa possibilità chevengano provocate valanghesia usando gli sci che losnowboard, è il comporta-mento azzardato e impruden-te a creare dei rischi. Chivuole avventurarsi fuori pistadeve saper valutare i perico-li, tenendo conto di tanti fat-tori, ed essere adeguatamen-te attrezzato con l’attrezza-tura che serve in caso di va-langa”. Anche per avvicinar-si allo snowboard e praticar-lo in sicurezza è dunquepreferibile farlo affidandosi aun maestro che oltre a in-segnare la giusta tecnica,può trasmettere tutte quel-le nozioni che servono perl’incolumità propria e deglialtri, informazioni e fonda-menti che chi ha l’idoneitàall’insegnamento di questosport acquisisce durantecorsi selettivi, lunghi e moltoimpegnativi, sia dal punto divista della preparazione te-orica e pratica, che dal latoeconomico, visto i lunghiperiodi di frequentazione inposti lontani da casa e dal la-voro.

Uno sport in crescita, sano e sicuro se praticatodopo aver acquisito tecnica ed esperienza erispettando le regole che, in pista o fuori, sonole stesse degli sciatori

Una delegazione del Comitato organizzatore dei Mondiali Master 2013 è già inSvezia per sostenere la candidatura altopianese - A settembre l’investitura ufficiale

Foto di Alex Luise

10l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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Il più famoso distillatore diacquaviti di frutta a livellonazionale ed internazionale,Vittorio Capovilla, è statorecentemente ospite dellalocale sezione del gruppoADID. Reduce da un viag-gio in Vietnam per qualcheprova su un distillato di frut-ta del luogo a cui sta ancoralavorando perchè non piena-mente soddisfatto, questo di-stinto signore alto, dai capellibianchi e dal tipico accentoveneto, ha letteralmente ip-notizzato i partecipanti spie-gando tutti i segreti della pro-duzione di un distillato dal-l’inizio alla fine tra scienza,tecnica e perché no, anche

Cronaca di una serata davvero specialeun po’ d’alchimia.Nella sala congressi delloSporting Residence c’eranoad ascoltarlo, tra soci eamatori, 25 persone.Ci si aspettava una selezio-ne di 4-5 distillati, da cono-scere e da gustare, ma il no-stro produttore ha pensatobene di portare qualche bot-tiglia in più in modo da potervalutare le differenze tra undistillato e l’altro. Si comin-cia con una grappa divinacce di Amarone. Alnaso ed in bocca si sentonosubito i sentori e gli aromi ti-pici dell’uvaggio veronese.Note vegetali, ma tutte ele-ganti ed armoniose. Si pas-

sa quindi ad una grappa diTraminer Aromatico. Al soloprimo approccio olfattivo sicapisce il livello decisamen-te alto del distillato.Spettacolare. Una comples-sità di profumi ed aromi dav-vero entusiasmante, notefloreali, di frutta matura, an-che esotica, frutta secca tut-ta elegante, fine e facilmen-te distinguibile anche daimeno esperti. E’ poi la voltadi una acquavite d’Uva, dun-que non più grappa ma pro-prio un distillato d’uva, più“ruffiano” meno spigoloso ri-spetto ad una grappa, anchequi si riesce perfettamente arisalire al frutto di origine. Qui

Circa quattro milioni dieuro. A tanto ammontano,complessivamente, i con-tributi elargiti dalla Regio-ne all’Altopiano di Asiagonel periodo 2001-2004.Nadia Qualarsa, orgoglio-samente, sottolinea comegran parte di questifinanziamenti siano arrivatinel nostro territorio ancheper suo interessamento.Scorrendo la lista, si puòben notare come siano sta-ti distribuiti a 360°, interes-sando tutti comunialtopianesi e a sostegno didiverse realtà: economiche,sanitarie, culturali, sportive,scolastiche, turistiche. Da ri-cordare, fra i più consistenti,è senz’altro il milione di euro,destinato alla ristrutturazionedel Millepini di Asiago, oggi tor-nato ad essere una strutturaimportante per il capoluogodell’Altopiano, e il milione emezzo circa, elargito per l’im-pianto a biomasse del Turcio.Tra i provvedimenti adottati,per suo diretto intervento, tro-viamo la Legge regionale a tu-tela dei centri storici dei co-muni minori (che finanzia in-terventi economici per i comu-ni minori, al fine di evitarne lospopolamento), della quale è

Vittorio Capovilla spiega adalcuni amatori la differenza fradistillato morbido e secco.“Come noi dell’Adid spieghia-mo da molto tempo – sottoli-nea il presidente Mirko Rigoni- non si può definire un distil-lato secco o morbido perchèla morbidezza e la suacontrapposizione secca dipen-dono da sostanza zuccheri-na e sostanza di origineglicemica che nel distillatonon può esserci per legge,fatta eccezione per il 2% dicaramello ammesso per lacolorazione dei distillati disolito passati in botte”. Siprosegue quindi con un di-stillato di birra, mele, susi-ne, pere ed alla fine lam-poni. Uno più buono dell’al-tro sotto ogni profilo. Allafine si termina con unbrandy di 6 anni. Note difrutta evolute, sottospirito,frutta secca, vaniglia ed al-tre spezie ben definite e tut-te armoniche. Una seratadavvero ben riuscita.L’unica nota “negativa” èstata, vista l’importanza delrelatore e la difficoltà delfarlo arrivare ad Asiago, lamancanza di partecipazionequasi totale da parte dei ri-storatori - albergatoridell’altopiano.

stata prima firmataria, e poi, afavore dell’Altopiano diAsiago, l’emendamento perl’omologazione del trampolinodi lancio per i Campionati mon-diali di sci nordico. Sotto la suapresidenza, in commissionecultura e turismo, è stato inol-tre istruito e licenziato il TestoUnico che ha razionalizzato einnovato tutta la normativa re-gionale del comparto. Provve-dimento del quale va partico-larmente fiera. Ora è pronta arinnovare il suo impegno an-che a favore dell’Altopiano. Lasua corsa verso un posto a pa-lazzo Ferro-Fini è già comin-ciata.Riguardo al nostro territorio,

alla sua crescita economica ealla sua valorizzazione turisti-ca, Nadia ribadisce ciò che giàaveva dichiarato a fine man-dato 5 anni fa: “L’Altopiano,non dico niente di nuovo, hagrandi potenzialità che, al dilà della buona volontà, sonostate spesso troppoparcellizzate e frazionate.Non si è mai stati in gradodi fare massa critica ed es-sere realmente propositivinei confronti dell’Ente Re-gione. Il bellunese, peresempio, è sempre andato aVenezia con progetti prontie validi, capaci di invoglia-re la regione a finanziarli.Mi pare che negli ultimi tem-

pi la strategia sia un po’cambiata, ma ora bisognafare passi da giganti. Cre-do che anzitutto non biso-gna omologarsi agli altri,ma esaltare le proprie spe-cificità e le proprie radici.L’Altopiano ha delle verericchezze: l’aspetto storicodella Grande Guerra,l’astronomia, la gastrono-mia, soprattutto un paesag-gio straordinario. Aspettiche devono diventare puntidi eccellenza. Ci deve esse-re però coesione tra asso-ciazioni, enti e comuni, ser-ve una programmazione co-mune, bisogna esserepropositivi nella

progettualità. E’ necessa-rio coltivare e diffonderela cultura dell’accoglien-za con strutture e perso-ne che sappiano far starbene il turista come e piùche a casa sua. Poi biso-gna lavorare sui punticritici che penalizzano em a r g i n a l i z z a n ol’Altopiano, quindi inter-venire sulle infrastruttu-re (strade in modo parti-colare). E su ciò che laRegione può fare in futuro,in collaborazione con leamministrazioni locali, per

il rilancio turistico del territo-rio, qualche idea chiara la can-didata vicentina per il Polo delleLibertà ce l’ha. “Il sostegnoalle amministrazionialtopianesi nel percorso giàintrapreso di rilancio turisti-co mediante il riconoscimen-to di maggiori risorse tesealla riqualificazione dell’of-ferta turistico–alberghiera edell’offerta impiantisticarappresenterà una priorità.Chiaro che le scelte dovran-no essere compatibili con ilmantenimento dellepotenzialità che il territoriopossiede, valorizzandolenell’ottica di garantire unfuturo alla montagnavicentina e un accrescimen-to delle condizioni di vita deisuoi abitanti. Il turismo ver-rà posto al centro dell’azio-ne amministrativa con l’ela-borazione di una program-mazione tesa a potenziareulteriormente le manifesta-zioni di grande richiamo edi impatto mediatico che tan-ta visibilità conferiscono al-l’intero comprensorioaltopianese. Non dimenti-chiamo che grazie al turismosi potranno creare nuoviposti di lavoro: in tal sensola Regione dovrà assumereun ruolo fondamentale af-

fiancando tutti i Comunialtopianesi nell’elaborazio-ne di serie politiche tese aporre rimedio al grave pro-blema occupazionale emer-so negli ultimi anni soprat-tutto tra i giovani”.Ma idee chiare ci sono anchesu cosa va fatto perl’Altopiano in altri comparti,che comunque non sonodisgiunti da quello centrale delturismo. “In ambito sanita-rio, la costruzione del nuo-vo ospedale imporrà di vi-gilare attentamente sul man-tenimento dei necessari ser-vizi affinché si possa farfronte alle esigenze dei cit-tadini e dei turisti. Per la via-bilità, sarà utile attivarsi perla riduzione dei tempi dipercorrenza verso la pianu-ra mediante interventi rile-vanti sulle principali arteriestradali quali la circonval-lazione a basso impatto am-bientale da Canove, passan-do per Asiago sino a Gallio,il potenziamento della via-bilità verso Bassano perConco e Lusiana e la siste-mazione definitiva della via-bilità verso la frazione Sas-so.Importante è che la scuoladia risposte concrete alle re-ali esigenze occupazionalidel territorio, ben venga ladiversificazione degli indi-rizzi di studio dell’Istituto diIstruzione Superiore diAsiago, attivandone di nuo-vi e più rispondenti alleistanze dei giovani, ma an-che alla vocazione territo-riale. Sul fronte occupazio-nale, dovrà essere attivatoun confronto con gli im-prenditori a livello provin-ciale affinché costoro inve-stano nel territorio creandonuovi insediamenti produt-tivi e nuove opportunità dilavoro”.

ATTUALITA’

“Se l’Altopiano propone, la Regione accoglie”Nadia Qualarsa invita gli amministratori e gli enti locali alla piena collaborazione

“Nel mandato 2001 - 2005 elargiti ai Sette Comuni circa 4 milioni di euro”

VERSO LE REGIONALI

Nadia Qualarsa durante una sfilata ad Asiago

Nadia Qualarsa con Elisabetta Gardini e Gabriella Carlucci

11Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

Melbourne

ROANA

Condividere le soddisfazionidi un obiettivo, seppure par-ziale, ottenuto con l’aiuto dimolti e con la tenacia e l’ab-negazione dei vertici della“Fondazione Vicenza UnaCittà Solidale”. E’ questo ilsignificato dell’incontro orga-nizzato per sabato 27 febbra-io alle 11 a Cesuna, presso lapalestra della scuola media invia Brunialti 38, per la pre-sentazione della nuovacomunita’ alloggio per disabili( ubicata di fronte alla scuo-la media). All’importante ap-puntamento saranno presentinumerose autorità regionali,

La nuova comunitàalloggio a Cesuna

provinciali e comunali, non-ché le rappresenta nze delleassociazioni ed enti che ope-rano nel campo socio-sanita-rio del nostro territorioVeneto e che sostengono laFondazione Vicenza Una Cit-tà Solidale, come la Fondazio-ne Cariverona e laVodafone. ”Sarà ancora lun-ga la strada da percorrere perfare di più e di meglio e moltol’aiuto di cui abbiamo ancorabisogno – dice il presidentedella Fondazione Vicenza UnaCittà Solidale Mario Giulianati- ma oggi una prima gioia vacondivisa assieme!”

Verso il 25^ del Gruppo Avis RivieraSi terrà aCampolongo diRotzo, ad aprile, lafesta per il 25^ difondazione delgruppo Avis Rivierache riunisce le se-zioni di Roana,Mezzaselva e Rotzo.A settembre poi si re-plicherà con le cele-brazioni nell’ambitodella festa annualedell’Avis Altopiano,che, proprio in occa-sione di questo anni-versario, sarà ospita-ta a Rotzo nel gran-de tendone che saràallestito per la tradi-zionale Festa della patata.E’ una presenza molto atti-va quella del gruppo Avisa Rotzo: qui si contanoben 55 donatori, sicura-mente tanti in rapportoalla popolazione residen-te, pari a oltre la metàdell’intero gruppo Rivie-ra.Una presenza che negliultimi anni si è anche di-stinta, oltre che per ope-ra di volontariato in varicampi, anche in aiuti con-creti per le scuole del pa-ese.In occasione dell’ultimoNatale, infatti sono statidonati 300 euro allascuola dell’infanzia. “Sitratta – spiega il vice pre-sidente Avis Lorenzo For-te – di parte del ricavatodella nostra lotteria an-nuale che solitamente de-volviamo a sostegno discuole, associazioni e fa-miglie bisognose”.Nella foto si vede il belmanifesto che i bambini,

in segno di ringraziamentohanno realizzato e donato aldirettivo. Nel 2006 il grup-po Riviera, guidato dal 2002da Franco Stefani (suben-trato al capogruppo storico

“Perchè l’Altopiano possa averefinalmente la giusta attenzione”

Pino Rossi punta alla Regione: “Faccio appello non solo ai residenti in Altopiano, ma ancheagli altopianesi che vivono in provincia e così anche ai frequentatori dell’Altopiano,

a tutti giova che siano fatti gli interessi di questo meraviglioso territorio”

L’Altopiano prima di tutto.E’ praticamente uno sloganil concetto espresso da PinoRossi nel motivare la suascesa in campo per le pros-sime elezioni regio-nali. Una scelta chelo stesso primo cit-tadino di Gallio hadefinito sofferta.“Quando sono sta-to contattatodall’Udc ho chiestodel tempo per con-frontarmi con il miogruppo consigliare econ chi mi avevasostenuto nelle re-centi amministrative– spiega Rossi – Laquestione fonda-mentale verteva at-torno ad un concet-to molto semplice,se io ero più utile aGallio come sindacoo, qualora venissieletto, come consi-gliere regionale.Dopo alcune ore didibattito è prevalsa quest’ul-tima linea.”L’obiettivo dichiarato di Ros-si è di “collocare la bandieradell’Altopiano” nella salaconsigliare di Palazzo FerroFini dove, da quando sonostate istituite le Regioni,

Terenzio Costa) ave-va invece dato allascuola primaria e del-l’infanzia un contri-buto di 200 euro. Nel-l’ambito del program-ma di divulgazione esensibilizzazione chel’Avis Altopiano rivol-ge da qualche tempoalle scuole, duran-te la cerimonia diconsegna delle bor-se di studio tenuta-si in sala del con-siglio lo scorso 19dicembre, a tutti glistudenti della scuo-la primaria di Rotzoè stata consegnata

una cartellina contenen-te materiale didattico maanche materiale informa-tivo sulle finalità dell’As-sociazione dei donatori disangue. S.L.

ATTUALITA’

l’Altopiano non ha mai avu-to un suo rappresentante.“Mettere un altopianese inConsiglio Regionale è diven-tato fondamentale – conti-nua – La Regione gestisceun bilancio di oltre 17 miliar-di di euro, 8 destinati alla sa-

nità, ma altri chevanno a finanzia-re il territorio. E iterritori maggior-mente sostenutieconomicamentesono chiaramentequelli con un lororappresentanteconsigliere”.Il ragionamento diRossi si basa sualcuni fatti: inprimis chel’Altopiano èschiacciato tradue aree privile-giate, il Trentinoma anche la Pro-vincia di Bellunoconsiderata total-mente montana.Questo aggiungesvantaggio alla si-

tuazione già svantaggiatadell’Altopiano. Uno svantag-gio a cui si potrebbe porre ri-medio con un consgiliere re-gionale che porti avanti leistanze del territorio.“Un’ipotesi però osteggiatadalle stesse forze politiche

vicentine – dice – Perché iconsiglieri riservati alvicentino sono e rimangono8, se viene eletto unaltopianese qualche altrazona resterà “scoperta”, siandrebbe in pratica a rom-pere un ordine prestabilito, unordine in cui l’Altopiano ri-mane sempre alla finestra.”Il problema però non è solodi divisione dell’elettoratoc’è anche una questione nu-merica con meno di 20 milaelettori l’Altopiano ha diffi-coltà ad esprimere un consi-gliere proprio. “Ed infatti io

faccio appello non solo ai re-sidenti in altopiano, ma ancheagli altopianesi che vivono inprovincia e così anche ai fre-quentatori dell’Altopiano, atutti giova che siano fatti gliinteressi di questo meravi-glioso territorio – dice Rossi– Mi appello anche alle isti-tuzioni che resistano alla grancassa della divisione. Io as-sicuro che ho la massima li-bertà di voto per questioni ri-guardanti l’Altopiano. Que-stioni che vanno dal sostegnoalla sanità altopianese e dal-la riapertura di Mezzaselva

al rilancio del territorio attra-verso importanti investimen-ti in strutture ricettive, infra-strutture e servizi. Dallaimplementazione del proget-to ecomuseo, alla mobilitàdolce, alla sentieristica, al lan-cio di nuovo forme sportivericreazionali, il tutto indicatoe elaborato nel master plandi cui i Comuni altopianesidevono dotarsi per assicura-re un futuro a noi stessi e achi ci seguirà. L’Altopianoprima di tutto, appunto”.

Gerardo Rigoni

Il Giulia Gianesini Fan Club, in occa-sione delle finali di Coppa del Mondodi sci alpino, organizza per i giorni gio-vedì 11 e venerdì 12 marzo, la trasfertaa Garmisch (Germania). La partenza èfissata per le 4.30 di giovedì 11 marzo,giorno della gara di slalom gigante. Ilrientro è previsto per la serata di ve-nerdì 12. Iscrizioni, versando una ca-parra di 30 euro, presso il Bar Com-mercio di Gallio. Per ulteriori informa-zioni rivolgersi a Luca 338/3278361.

A Garmisch con Giulia

VERSO LE REGIONALI

12l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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GALLIO

Venerdì 12 febbraio, nei lo-cali dell’ex asilo diStoccareddo, il sindaco PinoRossi e i consiglieri eletti inpaese, Fiorello, Mariano eTomas Baù, hanno presenta-to alla numerosa popolazio-ne presente il “Piano delleopere pubbliche” che do-vrebbero interessare il futu-ro, a medio termine, della fra-zione di Stoccareddo e contràZaibena.L’importante riunione è ser-vita non solo per rendere par-tecipi i quasi 400 abitanti sugli interventi che l’attualeamministrazione intende por-tare a termine, almeno in par-te, durante l’attuale manda-to, ma anche per sentire ilparere della gente ed acco-gliere eventuali suggerimen-ti. Il piano, una volta comple-tato, prevede una spesa dicirca 3 milioni di euro.Sei sono i punti qualificanti delprogramma di interventi: ilriadattamento completo del-la Canonica che prevede lesedi per le associazioni loca-li, sala riunioni, abitazione perun sacerdote e duemonolocali per eventuali ne-cessità di anziani soli; la co-struzione di parcheggi (alme-no 30 posti auto, 10 coperti)indispensabili ed urgenti ondefacilitare la viabilità e i servi-

Piano delle opere pubbliche di Galliopresentati i progetti per Stoccareddo

zi; tre interventi riguardano laviabilità: il prolungamentodella via col Fuste, nelle par-te alta del paese fino a con-giungersi con la strada comu-nale della Zaibena, il prolun-gamento di via Roner fino acongiungersi con la stradacomunale verso Sasso diAsiago ed un tratto bai-passsotto la piazza centrale;completamento della stradaforestale del Grabo- Cold’Ecchele e collegamentoZaibena-col del Rosso; siste-mazione della Piazza centraledi Stoccareddo che prevedeuna notevole spesa, la piaz-za della Zaibena e un parcogiochi nella stessa contrada;ampliamento del cimiteroreso indispensabile dalla nonpiù disponibilità di loculi.Un piano di interventicorposo, forse ambizioso,quello presentato ma che lagente di Stoccareddo ha ac-

colto con attenzione e contanta speranza.Dobbiamo dire che perStoccareddo è stata una se-rata “storica” perchè mai siera vista un’amministrazionevenire in paese col suo sin-daco, non solo per presenta-re, ma anche per discutere,democraticamente, un pianodi opere pubbliche.Sarà indispensabile l’appor-to di tutti per far si che que-ste opere diano una nuovafisionomia al paese che deveentrare nel circuito turistico.Sembra che per il futuro del-la frazione di Stoccareddo edelle contrade attigue si apraun po’ di speranza. Ci siamospesso sentiti una “periferia”dimenticata dal “centro”: conPino Rossi sindaco forse si èrinforzata una tendenza di piùattenzione verso queste zonegià iniziata con AntonellaStella. Amerigo Baù

Restera’ alla guida del gruppo, che conta ben 128 iscritti, per il triennio 2010-2012

GRUPPO ALPINI DI GALLIO

Giorgio Munari confermato presidenteScadenza di mandato, in casadel Gruppo Alpini Gallio.E così il 30 gennaio scorsosi è convocata l’assembleaordinaria dei soci per il rin-novo delle cariche. Dopo larelazione morale ed econo-mico-finanziaria si è proce-duto alle votazioni il cui esitohanno visto la conferma diGiorgio Munari alla guida delGruppo Alpini Gallio per iltriennio 2010-2012. A farparte del direttivo sono statichiamati Armando Schivo,Giocondo Pertile, BernardoGrigiante, Giovanni Schivo,Orfeo Finco, MassimoPertile, Albino Cortese e Giu-liano Frison; segretario

Domenico Finco e revisoridei conti Rinaldo e DenisLunardi. Il successivo saba-to 6 febbraio, presso il risto-rante “Ai Mulini” dell’HotelGaarten, si è tenuta l’annua-le e partecipata cena socia-le. Il Gruppo Alpini Gallio, checonta 128 soci iscritti e 35simpatizzanti, è particolar-mente attivo sul territoriodove non solo è presente inogni occasione dove sia ri-chiesta la sua presenza comesupporto delle attività svolte,ma dove svolge anche uncostante impegno concreto;da sottolineare, ad esempio,la ristrutturazione dellachiesetta della Madonna della

Salute (rimettendo a nuovol’edificio sacro, con latinteggiatura delle paretiinterne, il rifacimento inmarmorino delle colonne

Serata beneficaGiovedì 25 febbraio a partire dalle ore 20.00 presso il ristorante osteria “La Tana” si svolgerà unaserata benefica a favore dell’Associazione Amici di Silvia, Lisa e Roberta. Per info e biglietti rivolgersialla pasticceria “La Piazzetta” a Gallio, il “Bar Commercio” Gallio e ristorante “La Tana” Asiago.

E’ stato un week-end ricchis-simo di eventi sull’altopianoquello che ha coinciso con S.Valentino e le giornate clou delcarnevale . Tra questi spicca-no i festeggiamenti program-mati a Gallio per festeggiare ilvice patrono del paese. Varie-gato il programma proposto,che ha visto per tutti gli appun-tamenti un’ottima presenza siadi partecipanti che di pubblico. Ilvia con l’appuntamento sportivodel salto dal trampolino delPakstall e lo sci da fondo in lo-calità Ove, su un tracciato ap-positamente preparato per l’oc-casione, grazie al lavoro di nu-merosi volontari. E apposita-mente è stata preparata una pi-sta da ballo presso l’Auditorium,dove la sera ha suonato un’or-chestra romagnola e si sono ri-trovati in molti, anche per parte-cipare alla gara , che ha vistoprevalere la coppia formata daGrazia Forte e GiacomoSansoni. Molto divertente è sta-to, il pomeriggio successivo, ilcarnevale sulla neve, conpremiazione sia delle maschereche della slitta più caratteristicae originale, risultata quella alle-stita dal gruppo della Caritas.Gran finale poi con la cena di S.Valentino, presso i vari ristorantidel paese. “La risposta positi-va a tutti gli appuntamenti or-ganizzati – commenta CarloSchivo, presidente della ProGallio – e la massiccia parte-cipazione nonostante i tantieventi che l’Altopiano ha of-ferto in quel week-end, ci dan-no l’impulso giusto per continua-re nel nostro lavoro, arricchen-do e integrando le iniziative connuove attrattive e motivi di ri-chiamo. Come sempre non

Grande divertimento con ilricco programma per S. Valentino

può mancare il nostro ringra-ziamento sia a coloro che sisono adoperati in varie forme

nell’organizzare, che a quantihanno accolto il nostro invitoa divertirsi con noi”. S.B.

portanti e di tutti i decori,il restauro della ringhierain ferro battuto direcinzione e quello dellapavimentazione esterna,

ma anche della porta d’in-gresso e del portoncino delcampanile adiacente, la si-stemazione el’ammodernamento del-

l’impianto elettrico ester-no, anche con l’installazio-ne di un faro che di notte il-lumina il nuovo monumento),la cui cura manutenzione è sta-ta dal 2007 affidata proprio agliAlpini, così come, nel cortile del-la stessa, la posa del Monumen-to ai Caduti (inaugurato il 27 apri-le 2008), una grande aquila (unodei simboli più cari agli alpini) re-alizzata in ardesia nera alta quasidue metri (e del peso di 5-6quintali) con incisa la scritta“Per non dimenticare Grup-po Alpini Gallio anno2007” , oppure laristrutturazione in corso dellachiesetta di Busa Fonda. Cesare Pivotto

La premiazione dellacombinata nordica

I vincitori della gara dislitta più caratteristica

La coppia che ha vinto la gara diballo con Carlo Schivo

13Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

Abbiamo più volte avutomodo, in queste pagine, diparlare di Idea Regalo, ilnegozio di giocattoli che sitrova in fondo a Corso 4Novembre ad Asiago, pre-sentando la vasta gammadi proposte rivolte non soloai più piccoli, ma anche aragazzi e adulti. In questaoccasione ne parliamo per-ché la titolare, AriannaRodeghiero, ha deciso dicedere la gestione, e desi-dera inviare unringraziamento eun saluto a tuttiquelli che sonostati, nei tredicianni della suaattività nel setto-re, i suoi clienti,grandi e piccoli.E’ un campo im-pegnativo, quel-lo dei giocattoli edegli articoli daregalo, è neces-sario comprendere le esi-genze della clientela, darei giusti consigli, guidando lascelta, e questo Ariannal’ha saputo fare bene, gra-zie alla passione e all’amo-re per il suo lavoro. Da qual-che anno, Arianna avevaintegrato la gamma deglioggetti proposti, inventan-dosi una particolarissimatecnica con cui dà vita a cre-

Idea Regalo cambiagestione, Arianna salutae ringrazia la sua clientela

Festeggia il 20° anno di at-tività la ditta World Tegoladi Canove, alla quale diede-ro vita nel 1990 Mario DalPozzo e Maurizio Frigo. Ami-ci di lunga data, i due chegià avevano buona espe-rienza nel settore, deciserodi sfruttare l’inventiva e lacreatività dell’uno unendo-le al senso pratico e allaconcretezza dell’altro, perspecializzarsi nel campodelle coperture per tetti. Aidentificare fin da subito laditta fu il marchio delle te-gole canadesi originali IKO,tanto che molti, riferendosiall’impresa di Dal Pozzo eFrigo, la appellavano con ilnome dell’azienda leadermondiale nella produzionedelle tegole bituminose, dicui World Tegola è importa-tore e distributore. Nel tem-po World Tegola si è fattasempre più conoscere nelsettore, anche partecipan-do a Fiere dell’edilizia, e te-nendosi sempre aggiorna-ta sulle novità e sulle richie-ste del mercato, utilizzandonuove tecniche di montag-gio acquisite direttamentecon stage presso case ma-dri produttrici. Il tutto ha con-tribuito ad offrire la possibi-lità di realizzare svariatesoluzioni con risultati di no-tevole impatto, senza alte-rare il fattore estetico am-bientale, proponendo unavasta scelta di prodotti siaper le tegole in acciaio cheper quelle canadesi origina-li, disponibili in forme ecolorazioni che si adattanoalle più svariate realtàarchitettoniche. World Te-gola, che nel giugno 2006ha ottenuto da R.I.N.A. lacertificazione ISO9001:2000, è conosciuta,oltre che per le opere dilattoneria, per la costruzio-ne del tetto ventilato, ecome rivenditore einstallatore delle finestreper tetti Velux. Ed è propriodalla Velux che arriva l’ulti-ma novità proposta da

World Tegola festeggiavent’anni di attività

World Tegola, ovvero il col-lettore solare che si integraperfettamente nel tetto: ilpannello, infatti, non è ap-poggiato sul manto di coper-tura, ma inserito nel tetto, di-ventandone parte integran-te, sostituendo i coppi o letegole. Velux, in oltre 60 annidi presenza sui tetti di tuttoil mondo, a contatto coninstallatori, imprese e fami-glie, ha maturato un’espe-rienza che ha permesso direalizzare un sistema di in-stallazione considerato datutti un riferimento nel mer-cato, e con un’esteticaottimale, tanto da esserepresenti anche in zone ge-ografiche e in centri storicidove i requisiti architettonicisono particolarmente seve-ri. Il pannello solare Velux,progettato appositamenteper le zone climatiche conelevato irraggiamento sola-

re, può essere installato siasu nuove costruzioni che suabitazioni già esistenti. Fareil miglior utilizzo possibiledella luce del sole non vuoldire solo illuminare la propriacasa ma anche utilizzarel’energia gratuita da essotrasmessa, allineandosi conquelle che sono le nuoveconcezioni del riscaldamen-to, anche in tema di riduzio-ne dell’impatto ambientale.Informazioni sul sistema so-lare Velux si possono avererivolgendosi alla ditta WorldTegola, che si trova in viaMonte Ortigara 4 a Canovedi Roana. Mario Dal Pozzoe Maurizio Frigo, insieme ailoro collaboratori, sono a vo-stra disposizione per illustrar-vi prodotti e sistemi di lavoro,fornirvi preventivi gratuiti e con-sigliarvi la soluzione miglioreper le vostre esigenze.Servizio redazionale

Carnevale 2010

azioni esclusive fatte amano, confermando così lesue capacità artistiche chegià si erano fatte notare coni disegni realizzati per le ve-trine: bellissime ghirlande efiocchi di carta, cartoncino,tulle, nastri e fiori, che neltempo sono sempre stati piùapprezzati dalla clientela, ri-chiesti soprattutto in occa-sione di nascite, ma ancheper matrimoni e altre ricor-renze. Anche locali pubblici

si sono rivolti a lei per farsiconfezionare addobbi in oc-casione di momenti partico-lari. E proprio questa par-te del suo lavoro lo conti-nuerà a fare per tutti colo-ro che vorranno farsi con-fezionare una di queste bel-lissime creazioni, offrendola possibilità di dare un toc-co di originalità a cerimo-nie ed eventi, sia con fioc-chi e ghirlande, che non di-segni a tema. Per accordi, chi

fosse interessatopuò chiamareArianna al 3408338103.Servizio redazionale

14l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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Dalla delusione alla nuova speranzaNon dev’essere stato facile per Enrico Fabris in-cassare il colpo rimediato a conclusione dei suoi5mila olimpici distanza dove i favori del pronosticolo davano fra i “medagliabili”mentre in pista le cosesono poi andate ben diversamente con un settimoposto inatteso un po’ da tutti.E’ trascorsa ormai una settimana dal brutto esordiodel roanese sul ghiaccio del Richmond Olympic Ovaldove al via c’era anche Luca Stefani , l’altro patti-natore altopianese inserito nella spedizione azzurrasulla sponda orientale del continente nord-america-no.Molto si è detto, altrettanto si è scritto, a volte asproposito, sulla prestazione del “poliziotto” di Roana.Inquadrarla è comunque difficile soprattutto rispet-to allo stato di forma di cui si dichiarava certo allavigilia lo stesso diretto interessato e che il suo tecni-co confermava.Preparazione poco centrata? Troppa pressione dell’am-biente? Ghiaccio infido? Giornata storta proprio quando nonci vuole? Gli interrogativi potrebbero continuare.Di fatto Ivan Skobtrev ed Alexis Contin coi quali da mesi siallenavano gli azzurri, Enrico incluso, gli sono finiti davanti adispetto della sua superiorità tecnica che, cronometro allamano, lo contraddistingue nei confronti di entrambi quindisarebbe da scartare l’ipostesi di preparazione errata. In fat-to di pressione ambientale questa c’era senz’altro ma “re

PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Dalla delusione alla nuova speranza

Enrico” è abituato a farci i conti già da Torino 2006. L’ipote-si “ghiaccio” è debole, anche se i canadesi non si stannodimostrando ineccepibili in fatto di preparazione della super-ficie di gara e, comunque, su quello che c’è all’Olympic Ovalbisogna misurarsi.Sembra dunque che la giornata non possa essere presa inseria considerazione per spiegare il suo piazzamento.La riprova potrebbe arrivare dai 1500 della notte di sabato20- domenica 21, facendoci immediatamente dimenticare

“quei” 5mila, magari festeggiando qualcosa di buo-no al termine dei “suoi” 1500.“Fai la tua gara Enrico “. A dirlo papà Valerioalla vigilia della partenza per il Canada col grup-po del Fan Club attrezzatosi per seguirlo anchesu quel ghiaccio così lontano ma, allo stesso tem-po, altrettanto vicino perché chi resta a casa tife-rà alla grande per un doppio ordine di motivi: ca-ricare virtualmente il nostro campione e “spin-gerlo” verso un risultato che merita. Una garapuò andar male, anche se spiace alla grande, laseconda meglio di no.Luca Stefani farà invece da spettatore. Al suo25° posto sui 5mila ha “contribuito” pure un raf-freddore più che fastidioso comunque l’asiagheseè soddisfatto senz’altro di un traguardo: quellodella sua partecipazione olimpica. “Un sogno chesi avvera” dice lui giustamente ed a ventitre anni,

li compie propri sabato 20, il futuro è suo. Non essendosiqualificato per i 10 mila, i 1500 non fanno per lui, ha tutto iltempo per preparare la staffetta dove , in poco più di treminuti ci si gioca tutto.A pensarci è da brivido ma è esattamente così. Enrico, Lucae Matteo (Anesi) lo sanno al pari dei loro avversari e si sonoattrezzati in proposito. Ed allora tutti davanti alla tv. Dopo ilbrusco risveglio dei 5mila fateci sognare. Le chanche non vimancano. Renato Angonese

La lunga notte dei 1500 con il Fabris Fan ClubE’ già tutto pronto. Sabatonotte quando Enrico Fabriscorrerà i 1500 metri, quan-do il campione roanese di-fenderà, sulla “sua” distan-za, lo scettro conquistato aTorino, il Fan club EnricoFabris ci sarà tutto.Un paese, una comunità in-tera che tiferà il suo “Re”.Centinaia di persone di ognitipo, colore e pensiero chehanno atteso quattro anniper vedere nuovamente illoro beniamino sul ghiaccioolimpico. L’affetto per En-rico è palpabile e sincero.Nella serata dei 5000 me-tri il gestore del bar CentraleBruno Ceschi dopo aver fat-to scongiuri e ritiscaramantici appendendo unfilo di peperoncini attorno altricolore fregiato con il voltodi Enrico, perché l’attesa èanche folklore, si è eclissatoappena iniziata la gara. Unparticolare che racconta tut-

ta la tensione di quel momen-to importante, troppo impor-tante. Gli avventori hannocapito, non hanno insistito,anzi, anche loro si fanno ra-pire dalle immagini e dallagara, andata poi diversamen-te da come si sperava.In questo sabato quel silen-zio anticipatore calerà nuo-

vamente su Roana in attesadi vedere Enrico sui 1500metri e di poterlo applaudire.E’ già tutto organizzato allaBaita Laghetto di Roanadove i tifosi di Fabris si radu-neranno per seguire “thespecial one”. Sarà una lunganotte, si spera emozionante.La serata, prenotabile allo0424.66062, inizierà già alle

Son partiti in dodici, con Valerio Fabris e il figlio minoreNicola, alla volta di Vancouver per seguire dal vivo lagara di Enrico al Richmond Olympic Oval.“Arriveremo poco prima della gara e dunque sarà dif-ficile incontrare Enrico– ha detto Valerlo – in ogni casoabbiamo preso in affitto (costa meno di Torino 2006)una casa sino alla fine dei giochi e speriamo tra unallenamento e una gara di poterlo incontrare per por-targli tutto l’affetto sia della famiglia che dei tanti so-stenitori”.Quali pronostici possiamo fare sulla gara?“Enrico si è ben preparato su questa distanza (è cam-pione olimpico uscente) ma non è il solo. Tutti si sonoben preparati sperando di fare bene e molti sono anchepiù forti rispetto a 4 anni fa. Dunque deve dare il mas-simo per poter aspirare ad una medaglia. Da dire chequest’anno non è che sia andato bene su questa distan-za. Vedremo. Anche se difficilmente sbaglia due voltedi seguito”.

La spedizione dei 12ore 19 con l’aperiti-vo al bar Eurobar inpiazza SantaGiustina. Da lì isupporters si porte-ranno alla BaitaLaghetto dove, dopola cena, il gruppo lo-cale “Midnight Spa-ghetti” intratterrà iconvenuti fino allagara dei 1500 me-tri prevista per leore 1.30 circa. Dalquel momento tut-to cambierà , daquel momento lanot te sarà d i re

Enrico, chiaramente con-dita con sogni a cinquecerchi. “NIENTE PAU-RA! – han fatto sapere isostenitori di Enrico dopola delusione dell’esordio -Noi tutti sappiamo quantoha lavorato ma soprattut-to sappiamo quanto vale.L’occasione per il riscat-to è alle porte”.

15Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

COMBINATA NORDICA

Due skimen molto bravi eun casco portafortuna. E’quanto ci ha messo Asiagonella medaglia di bronzo delgiovanissimo friulano Ales-sandro Pittin nella combi-nata nordica ottenuta nellaprima gara sabato 13 feb-braio. E’ notte fonda in Ita-lia quando arriva la notiziadell’inatteso, anche se mol-to sperato, risultato. Conun sms carico di emozione,Pietro Frigo e FedericoRigoni, skimen delle nazio-nali di salto e combinatanordica, vogliono comuni-care agli amici a casa laloro felicità: “Abbiamo fat-to il colpaccio. Grande Ita-lia, grande Pittin. Bronzo.Materiali da fondo e da sal-to alla grande. Ciao”.Grandi i festeggiamenti,protrattisi a lungo a CasaItalia, per l’importante

Una mostra fotografica sugli olimpionici altopianesi del pas-sato. Una mostra da fare in occasione dei giochi olimpici diVancouver in corso in questo periodo. Una mostra pensataper onorare, a far ricordare, a rendere omaggio a quei spor-tivi nostrani che hanno portato la bandiera dell’Italia edell’Altopiano nel mondo. Ecco, per ricordare. Man manoche si scavava, man mano che si ricercava, sempre altri nomiemergevano, e non solo di atleti ma anche di allenatori, dipreparatori, skimen; figure fondamentali per il successo degliatleti. E con i nomi emergevano da un passato oramai remo-to, anche se in alcuni casi di qualche decennio fa, aneddoti,racconti e ricordi. Insomma c’era un sacco di cose da dire einsieme il timore di dimenticare qualcuno o qualcosa. In po-che parole mi sono, e ci siamo, resi conto che avevamo sba-gliato. La mostra doveva essere strutturata diversamente,doveva raccontare le passate edizioni olimpiche attraverso ipersonaggi che le avevano vissute. Racconti allora sì, ac-compagnati dalle foto, dai ritagli di giornale, dai souvenir ecimeli. E dovevamo coinvolgere voi, i nostri lettori, per avernotizie, documenti e materiali per fare la mostra come si deve.C’è ne siamo resi conto tardi, ma abbiamo, credo, scelto lastrada più giusta; ammettere l’errore e posticipare la mostra,così da poterla fare nella maniera più completa possibile.Perché i ricordi sono preziosi e non potevamo pensare di sciu-parli con una mostra affrettata. Proprio per rendere il giusto onore achi se lo merita allargando la mostra anche a chi ha “lavorato dietrole quinte”, invitiamo quindi chiunque avesse notizie, cimeli, ricordi odocumenti inerenti alle olimpiadi di segnalarlo alla redazione oppurea [email protected] o al 347 7997213. Vi ne saremo grati.

“Pittin bronzo!” Esplodela gioia di Pietro e Federicoobiettivo centrato, Pietro e

Federico, hanno la calmanecessaria per ripensarealla gara e cercare di rac-contare questa magnificaimpresa.“E’ stata un’esperienza conemozioni fortissime – dico-no all’unisono – emozionidifficili da descrivere e si-curamente indimenticabili.Sono stati giorni molto im-pegnativi, soprattutto pergli addetti ai materialicome noi, sia del salto eancor più della combinatanordica a causa delle con-tinue variazionimeterologiche: dopo inten-se ore di diluvio, infatti, cisono state schiarite, per poipassare a forti nevicate ea temperature a dir pocoprimaverili”.La gara di salto specialenon è andata come si spe-rava, una medaglia qui eradifficile, ma qualche buonpiazzamento forse ce lo siaspettava…“Effettivamente dopo le ul-time gare di Coppa, spera-vamo in piazzamenti mi-gliori, ma sappiamo beneche a questi livelli, bastasbagliare poco o aver con-

dizioni sfavorevoli per avergrandi perdite di prestazio-ni. I ragazzi comunque sonodecisi e concentrati sui pros-simi appuntamenti”. Ales-sandro Pittin invece non hadeluso…

“Per esseremolto sinteti-ci e schietti sipuò soltantod i r ec h e q u e s t oragazzo è ungrande. Que-sto risultato èil frutto dianni di lavoroe di sacrifici.Ha saltatobene ed è an-dato forte su-gli sci. Ha ra-gionato con ladovuta fred-dezza in gara,con tatticheveramente dac a m p i o n e .Non a caso

questo per lui è il quarto po-dio della stagione inverna-le. Questa fantastica me-daglia appaga anche noi peril lavoro svolto che si è ri-velato decisamente buo-no”.Al di qua dell’oceanogioisce immensamente VilliPovoledo: vedere volareverso la medaglia il cascoche, con arte, ha decoratoper Alessandro Pittin è unasensazione bellissima. Uncasco che l’atleta conside-ra un autentico talismano.Le prossime gare che ve-dono i nostri dietro le quin-te a preparare i materialimigliori sono dunque pervenerdì con la qualifica delsalto speciale, sabato conla gara, martedì 23 per lacombinata nordica. “Daparte nostra –dicono Fede-rico e Pietro - come sem-pre daremo il massimo,poi…incrociamo le dita!”

Stefania Longhini

Mostra rinviata

Olimpionici…ma quanti sono!

16l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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Continua con successol’iniziativa di rilancio del gio-co degli scacchi nel territo-rio dei Comunidell’Altopiano. Per il terzoanno consecutivo l’IstitutoComprensivo “P. M. Poz-za” di Lusiana, in collabo-razione con il Comitato Ge-nitori Scuole Lusiana, haattivato dei corsi di scacchiper gli alunni di 3^ 4^ e 5^Elementare del plesso diLusiana. L’iniziativa è sta-ta svolta all’interno delle at-tività scolastiche da istrut-tori riconosciuti ed abilitatiall’insegnamento della disci-plina ai ragazzi. La novità diquest’anno consiste nel fat-to che il Comitato Genitori diLusiana, collaborando stret-tamente con i CircoliScacchistici di Marostica edell’Altopiano dei Sette Co-muni, è riuscito a diffonderel’iniziativa anche ad altre re-altà scolastichedell’Altopiano. In particola-re a Gallio sono stati interes-sati da una iniziativa analogale classi 3^, 4^ e 5^ delleScuole Elementari. Sia aLusiana che a Gallio i corsiper quest’anno scolasticosono appena terminati, men-tre per altri plessi scolastici

A gonfie vele il rilanciodel gioco degli scacchi

altopianesi sono in corso diallestimento. Prossimamen-te partiranno le stesse attivi-tà presso le Scuole Elemen-tari di Asiago, di Roana, diCanove e Conco. A prima-vera, infine, la stessa attivitàsarà svolta anche aStoccareddo. Intanto per iragazzi di Gallio e di Lusianasono state organizzate unaSimultanea di scacchi a Gallioed un Torneo di scacchi aLusiana. Sabato 23 gennaio2010 presso la Palestra Co-munale di Gallio, il CircoloScacchistico “Altopiano deiSette Comuni” ha organizza-to una triplice simultanea discacchi. I “campioni” Stefa-

no Zulian, Daniele Zerilli eMarco Baschirotto, hannoaffrontato rispettivamente iragazzi delle classi 3^, 4^ e 5^Elementare di Gallio. Allamanifestazione ha partecipa-to anche una rappresentanzadi bambini di pari classi delleElementari di Lusiana. Peruna ora e mezza di gioco iragazzi, anche se alle primearmi, hanno dato filo da tor-cere agli avversari “maestri”che li fronteggiavano. Lo sce-nario, durante la manifesta-zione, unico: i ragazziconcentratissimi ed i loro ge-nitori increduli e meravigliatinel vedere il grado di atten-zione di cui erano capaci i ra-

gazzi. Alla fine attestati dipartecipazione per tutti i 44ragazzi partecipanti e pre-mi per chi, tra loro, ha re-sistito più degli altri nel-l’impari sfida con i loroistruttori. Nell’intervalloun meritato buffet offertodai genitori dei ragazzi.Domenica 31 gennaio in-vece si è tenuto a Lusiana,organizzato dal ComitatoGenitori Scuole Lusiana, il6° Torneo di Scacchi cittàdi Lusiana. Le categoriesono state 2: ragazzi di 3^e 4^ Elementare da una

parte e ragazzi di 5^ elemen-tare, 1^, 2^ e 3^ Media dal-l’altra. Cinque i turni nei qualisi sono affrontati i 38 ragazzipartecipanti. In questa occa-sione i ragazzi di Gallio han-no aderito all’invito e si sonopresentati in ampia rappre-sentanza. Anche qui, primadelle premiazioni, è stato of-ferto un gustoso buffet.Va precisato che ad entram-be le manifestazioni hannopresenziato i rispettivi sinda-ci Pino Rossi per Gallio edAntonella Corradin perLusiana. Abbiamo motivo dicredere che le due Ammini-strazioni Comunali dimostra-no la giusta sensibilità nei

confronti del progetto avvia-to.Fin qua la cronaca. La rifles-sione invece è la seguente.Grazie alla diffusione di que-sta antica e nobile disciplinafra i giovani, auspichiamoche, divertendosi, possanoraggiungere la maturazionesportiva e sviluppare le ne-cessarie facoltà logiche. Ilgioco degli scacchi agiscepositivamente su: attenzione,concentrazione, immagina-zione e previsione, pianifica-zione, memorizzazione, ca-pacità di risolvere problemi,capacità decisionale, effi-cienza intellettiva, creativi-tà, logica astratta e sinte-tica, impegno formativoed organizzazione meto-dica dello studio. Inoltreesso agisce sulle qualitàcomportamentali del gio-vane che accetta le rego-le del gioco e si impegnaa rispettarle. Tutto ciò avoi pare poco? A noi noed è per questo che con-tinuiamo in questa batta-glia.

Ker L’Evrith. Un nome stra-no, inusuale che suscita cu-riosità ma che in realtà nonsignifica niente. Un gruppodi ragazzi e due passioni incomune, la musica e Fabri-zio De Andrè. E’ così chenasce questo gruppo musi-cale che si sta facendo stra-da avendo già al proprio at-tivo numerosi concerti intutto il bassanese e ora si stafacendo conoscere anchein Altopiano. La musica eDe Andrè, un cantautoreche ha saputo mettere insie-me melodie indimenticabilicon testi che sono poesie.Il gruppo Albatros insiemeall’Assessorato alla culturadel Comune di Lusiana hadeciso di approfittare dellabravura di questi ragazzi perrendere possibile un tuffonel passato con una musi-ca che piace e unisce ge-nerazioni diverse. L’ appun-tamento è per SABATO 20FEBBRAIO alle ore 20.30presso la Sala dell’ex Cine-ma Comunale di LUSIANA-Ingresso Libero.

S.P.

Al santuario Madonna delLazzaretto di contrà Campa-na è stato ricordato il 67°anniversario della battaglia diNikolaewka. Ha celebrato lamessa il parroco donValentino Grigliante e hasvolto il discorso ufficiale ilsindaco Antonella Corradinche ha ricordato come inun’urna conservata nel tem-pio sia racchiusa terra rac-colta a Tambow dove mori-rono i concittadini AntonimoCallegari e Arturo Frezza.E’ stata depositata una co-rona di alloro al monumentoai caduti di tutte le guerre nelpiazzale della chiesa. La ce-rimonia è stata accompagna-ta dalla banda Alberto

Ricordati i caduti di NikolaewkaRonzani. Per l’occasione èstato inaugurato il nuovogagliardetto delle famiglie dei

caduti e dispersi in guerra diLusiana e Conco. E.Z.

LUSIANA

Concerto con lamusica di De Andrè

Il monumento ai caduti di Lazzaretto

17Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

Tavola rotonda“Scuola, qualefuturo?”I comitati genitori deicomuni d i Lus iana eConco, organizzano peril giorno martedì 23 feb-braio 2010 alle ore 21presso la ex sala del ci-nema d i Lus iana , unatavola rotonda sul tema“Quale futuro per le no-stre scuole?” per discu-tere insieme all’Assesso-re Regionale all’Istru-zione Elena Donazzan eall’Assessore Provincia-le all’Istruzione MorenaMartini sui problemi eprospettive delle scuoledi montagna.

La Pro loco di Lusiana incollaborazione con i commer-cianti, baristi e ristoratori lo-cali organizza anche que-st’anno la tradizionale festadedicata al risveglio della pri-mavera. “Schella, schellamartz”, così si chiamaval’evento nell’antico idiomacimbro, che oggi nel dialettocorrente è diventato “Ndemoa ciamàre marso”, sarà rap-presentato nella piazza SanGiacomo il 28 febbraio alleore 15,30. Come per le edi-zione passate, viene indettala gara tra i partecipanti. Una

Ben 20 coppie si sono date battaglia alla “Locanda Cen-trale” di Lusiana per aggiudicarsi il “4° Trofeo Bar Cen-trale”. Ha vinto l’accoppiata formata da Andrea Alberti eMoreno Zampese. Al secondo posto si è piazzata la cop-pia formata da Mattia Rubbo e Federico Boscardin. Interza fila si sono piazzati Fabio Maino e Raffaele Pozza.E.Z.

Ritrovare testimonianze delpassato. Recuperare anticiriti, gesti, abitudini che poisono quelli di qualche de-cennio fa, ripetuti per cen-tinaia di anni, poi scompar-si e dimenticati con l’arrivodel “benessere” e della tec-nologia. A Lusiana è statarecuperata un’antica testi-monianza della vita di qua-si 300 anni fa, ovvero unacisterna sul cui pozzo d’ac-cesso si legge ancora scol-pito sulla roccia la data dicostruzione, il 1731.La cisterna per la raccoltad’acqua si trova in contradaCampana. Il suo pozzo,dove si prelevava l’acquacon i secchi, poi trasportatia casa con il “bigolo”, è for-mato da una roccia scolpi-ta a ciambella, detta vera,che sormonta tre grandi pie-tre sommariamente squa-drate. Il pozzo sovrasta unavecchia cisterna con pian-ta rettangolare e volto abotte che poteva conserva-re 25 mc. di acqua da de-

Per la scuola materna di Fontanelle di Concoarriva un contributo di mille euro. Fondi percercare di affrontare le difficoltà di gestio-ne di una piccola scuola materna di monta-gna, scuola che quattro anni fa ha visto ilpassaggio dalla gestione della struttura dal-la Parrocchia ad un comitato formato daigenitori della frazione di Conco che hannoa cuore il futuro della struttura e quello del-la frazione stessa quindi con un “investimen-to” sui bambini di Fontanelle. Il comitato èguidato da Anna Minuzzo e grazie all’impe-gno di tutti i collaboratori, riesce a garantireun ottimo servizio ai 14 alunni frequentanti.Un’iniezione di fiducia alla frazione che giàl’anno scorso ha visto la chiusura della suascuola elementare confluita in un’unica

Torna “Ndemo a ciamàre marso”Il 28 febbraio alle 15.30 la tradizionale festa dedicata al risveglio della primavera.

Gara a che fà più rumore, ammessi tutti i mezzi possibili - Il vincitore si aggiudicherà il “Ciocòn”

selezionata giuria valuterà lecontrade concorrenti piùchiassose e folcloristiche, inpalio l’ormai ambito e conte-so “Ciocòn”. Se da un latoquest’anno vede cambiatol’itinerario delle vie per lasfilata, rimane indispensa-bile la regola del travesti-mento, grazie alla qualegrandi e piccini potrannocamuffarsi da anguane, or-chi e folletti, oppure truc-carsi da qualsiasi altro per-sonaggio protagonista del-le fantastiche storie che te-nevano banco nell’immagi-

nario popolare di molti de-cenni fa. A tal proposito laPro loco informa che pres-so la sede sono disponibilisu prenotazione numerosicostumi (info:3937771766). Gli organiz-zatori comunicano che nonci sono limiti per i mezzidestinati a fare baccano erumore, oltre ai classicicampanacci e barattoli,sono ammessi secchi, mar-mitte, bidoni, bacinelle me-talliche e quant’altro fruttodell’iniziativa di ognifantasista. G.D.F.

Recuperato l’antico pozzo

stinare ai bisogni della gen-te della contrada che, comebuona parte dell’Altopiano,è priva di acqua di superfi-cie. Unica fonte l’acquapiovana che bisognava rac-cogliere e conservare neipozzi. Strutture diverse performa e per grandezza macostruiti con la stessa tec-nica. Ovvero una volta sca-vata la roccia si utilizzaval’argilla per rendere imper-meabili le pareti e si costru-iva la struttura di sostegno.

Il recupero del pozzo è sta-to sostenuto da AlbertoRonzani, uno dei regolieridel Traversano, ovvero deibeni collettivi chiamati “Illivello” e situati tra le loca-lità Marziale e Perpiana edil territorio comunale diLugo e reso possibile gra-zie al contributo del Comu-ne di Lusiana, della Comu-nità Montana dei 7 Comunie di ETRA.

Gerardo Rigoni

I vincitori del torneo di calcio balilla

Mille euro alla materna di Fontanelle di Concoscuola con quella di Conco.L’elargizione è arrivata grazie all’exsindaco di Conco Roberto Trotto che,in seguito ad un risarcimento ricevuto,ha deciso di donare i mille euro allaScuola Materna di Fontanelle.“Si tratta di un risarcimento che ho ri-cevuto a titolo personale e che ho deci-so di destinare alla Scuola Materna -precisa Trotto - I comitati che gesti-scono le Scuole Materne nel nostroterritorio svolgono una funzione fon-damentale per la comunità e suppli-scono ad una carenza nei sevizi ero-gati dallo Stato. Per questa ragionemeritano sicuramente stima ed aiu-to.”

LUSIANA

18l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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ENEGO

Anche quest’anno Enego hafesteggiato in vari modi il suoCarnevale.Giovedì, presso la scuolamaterna, i bimbi hanno reci-tato il loro teatrino, balli ecanti e quindi è toccato allemamme divertire i loro pic-coli ed il pubblico fatto di ge-nitori, nonni, zii, con la rap-presentazione di Biancanevee i sette nani. Come sempreavviene, una storia rivista ecorretta ed infine adattata alterritorio eneghese. Una sim-patica e ghiotta occasione peri più piccoli per ridere delleproprie mamme, una bellapossibilità per queste ultimedi mettersi in gioco.Al venerdì sera invece, la tra-dizionale ed immancabilecena – teatro presso la scuolamaterna, organizzata dallesuore dimesse e riservata adun solo ed esclusivo pubbli-co femminile.In genere a ideare esilarantiscenette che pescano dallaTv, dalla politica e soprattut-to dagli accadimenti paesa-

Il Carnevale, che spettacolo!Grande divertimento in paese con comiche rappresentazioni teatrali

e vari momenti dedicati ai più piccoli, ma anche agli adulti

ni, sono due gruppi di donnedi varia età. Quest’anno pur-troppo però, per motivi orga-nizzativi, è sceso in campo unsolo raggruppamento.Il divertimento, delle quasi100 signore convenute per ilcarnevalesco appuntamento,è stato comunque assicura-to, ma la speranza è che peril prossimo anno si torni agliantichi splendori, anche per-ché i due gruppi, pur essen-do entrambi bravi espassosissimi, hanno caratte-ristiche completamente di-verse. Insomma viene offer-

ta comicità per tutti i gusti.A differenza del passato tut-tavia, quest’anno non si è te-nuta la replica dello spetta-colo “rosa”, presso il patro-nato di Stoner , ma dal Co-mune è stata offerta l’oppor-tunità di mettere in scena ildivertente lavoro, nel nuovoteatro, presso il Palazzo delturismo e della Cultura. Unsuccesso inaspettato per tuttoil paese, “attrici” comprese.Nella serata di martedì serasi è registrato il tutto esauri-to, il pubblico, per quasi dueore, si è divertito e si è gu-stato lo spettacolo dal titolo“Ghe iera na’ volta, Sti ani edesso” offerto dalla simpati-ca “Confraternita delBagolo”.Un divertentissimo e precisoaffresco della vita di paese,fatto di tanti emigranti, di don-ne che tiravano avanti le nu-merose famiglie e di semprenumerosi bambini.Poi il salto ai giorni nostri,l’evoluzione dei costumi, mala mentalità a volte “monta-nara” che resta, e che con-cede il LA, per raccontarestorie simpaticissime! Stefania Simi

Domenica 14 febbraioscorso, si è tenuta nellaincantata piana, la primaCiaspolada in Marcesina.Una bellissima occasioneper coloro che non prati-cano lo sci di fondo, diinoltrarsi nel meraviglio-so territorio innevato cheda Valmaron porta nel-l’interno della piana diMarcesina. L’organizza-zione, fra cui anche lostudio RX, responsabileprincipale dell’organiz-zazione dellaMarciabianca, in calen-dario per l’ultima dome-nica di febbraio, mettevaa disposizione le ciaspoleper chi ne era sprovvisto.La lunghezza del percor-so previsto, era di 8 Km,con tanto di punto di ri-storo. Inizialmente erastato pensato un percor-so che dal centro fondoEnego, conduceva alForcellone quindi in di-scesa fino all’interno del-la piana dove era stato si-stemato il punto di risto-ro, e quindi ritorno per lastessa strada. Poi alcuni

IN 200 PER LA CIASPOLADAtemerari, ammirati dallosplendore che li circonda-va, hanno aperto un per-corso alternativo, unameravigliosa trincea inun mare bianco, per ri-tornare alla Forcellona,e per spaziare un po’ dipiù in quel territorio cheanche grazie alla magni-fica giornata di sole ap-pariva ancora più invi-tante. Alcuni degli oltre200 iscritti, hanno inve-ce voluto prolungare laciaspolada fino all’alber-go Barricata, da pocoriaperto, che sconfina nelterritorio trentino diGrigno, sfruttando la pi-

sta pedonabile. Non piùun anello di 8, ma di cir-ca 20 Km.L’idea è che con questa ini-ziativa, si sia aperto ancheil territorio di Enego allepasseggiate con le ciaspole,gli appassionati di sicurotroveranno pan per i lorodenti, inoltre, la speranza èche ci possano essere altreedizioni della Ciaspolada inMarcesina, magari offrendovari itinerari, per i vari gra-di di preparazione dei par-tecipanti, e che possa inclu-dere nei percorsi anche trat-ti di bosco, che in questoperiodo appare più fatatoche mai. S.S.

Tutto pronto per la 38^ MarciabiancaDomenica 28 l’evento sportivo più atteso dell’anno che coinvolgerà tutto il paese. Campi gara

a Marcesina, ma per tutti i festeggiamenti, pre e dopo gara, il ritrovo è fissato nella piazza di Enego

Manca appena una settima-na e poi si accenderanno iriflettori sull’evento sportivopiù atteso dell’anno ad Enego:la Marciabianca. Al motto di“La Marciabianca… c’è!”, gliorganizzatori hanno lavoratoalacremente per far sì cheogni dettaglio sia curato nelmigliore dei modi. Come sem-pre, la manifestazione coinvol-ge tutto il paese. L’amministra-zione comunale di Enego, conl’intento di rilanciare l’eventoche vanta il primato di esserela prima granfondo d’Italia, an-che quest’anno ha affidatol’intera organizzazione allo Stu-dio RX – Servizi per lo sportdi Marostica che insiemeall’asd B-Sport vanta nume-rose esperienze nel campoorganizzativo sportivo. NelComitato Organizzatore Loca-le (COL) non mancano co-munque le associazioni sporti-ve e di volontariato eneghesiche nel passato sono state ilmotore trainante dell’evento.Domenica 28 dunque, sullepiste di Marcesina, si ripeteràquesto appuntamento con ilpercorso che verrà come sem-pre preparato al meglio dalteam del Centro Fondo Enegoin cui si sono uniti i 50 km. del-la Marciabianca al tragitto piùbreve di 25 km. nel passatooggetto della gara “Tricolore”.Un uno-due che permetterà inun unico evento la partecipa-

zione di un maggior numero diappassionati. La 50 chilometriricalcherà grossomodo il tra-dizionale percorso dellaMarciabianca: dopo la parten-za i partecipanti saranno im-pegnati in un mezzo circuitoper entrare in Marcesina pas-sano per Casonetti eCampocavallo prima di rag-giungere il Monte Cimone. Siridiscenderà in Marcesina conun giro attorno alla Piana perpoi raggiungere località Barri-cata sconfinando di 7/8 km. inTrentino. Attraverso laValbrutta e le impegnative sa-lite degli ultimi cinque chilome-tri si tornerà in Marcesina equindi al traguardo finale.Confermato il cronometraggiodella gara che sarà effettuatotramite tecnologia chip offer-to dal sistema ChampionChipleader mondiale nelcronometraggio di eventi spor-tivi. Totalmente nuova la par-te logistica che farà base perle segreterie del sabato, l’expò,

il pasta party e nel premiazionifinali in piazza San Marco cuo-re di Enego. Tutti i servizi pergli atleti, ovvero l’accoglienzadella domenica, spogliatoi, ser-vizi di sciolinatura saranno lo-gicamente nell’amplia area delrifugio Centro Fondo Enego a1350 metri in località ValMaron sede della partenza edarrivo. Novità anche nel pro-gramma dell’evento. Alla com-petizione della domenica mat-tina verrà proposto un succo-so antipasto nella giornata disabato con due distinti momen-ti. Nel pomeriggio in unconnubio tra campioni di oggie di domani verrà organizzatala 2ª Marciabianca KIDSaperta a tutti i giovani fondistied abbinata in questa edizioneal Campionato ProvincialeGiovanile FISI. Alla sera all’in-terno dell’Expò allestito in piaz-za San Marco, la consegna deipettorali e la serata di spetta-colo offerto a turisti ed a tuttala cittadinanza.

Foto G. A. Fincato

Foto Gabrieli

19Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

NOTIZIE DAL MUSEO DELL’ACQUAa cura del Gruppo Speleologico Settecomuni

CINEMA

“Nascosì/ la mia fantasia/in un rubinetto/ e una vol-ta aperto/ i pensieri inizia-rono/ a scorrere/ libera-mente/ trascinando conessi/ le impurità nel fon-do”: sono queste espres-sioni che aprono la raccol-ta di poesie Your Mirrors,opera di MichelgiuseppeRiondino presentata loscorso sabato 13 febbraiopresso la Comunità Mon-tana dell’Altopiano diAsiago, con la presenzadel presidente GiancarloBortoli

In un weekend di SanValentino ricco di eventi adAsiago si è voluto ritaglia-re uno spazio anche per lapoesia,. Lo scorso sabato13 febbraio, infatti, la salaReggenza ha visto la pre-senza dell’autore di YourMirrors, MichelgiuseppeRiondino, poeta emergen-te finalista di numerosiconcorsi di poesia tra cuil’Internazionale “Il SaggioCittà di Eboli”. Come sot-tolinea sua eminenzaMauro Mantovani, Deca-no Preside della Facoltà di

Una vigilia di San Valentino dedicata alla poesia

Partirà il prossimo 2marzo una nuova rasse-gna al Cineghel di Galliosulla donna. La propostaè inserita nell’iniziativadella Regione Veneto peril cinema di qualità: “LaRegione ti porta al ci-nema con due euro - imartedì al cinema”.Ogni martedì, quindi, cisarà l’opportunità di as-sistere allaproiezione dei più recentilavori realizzati da artistedonne, che affrontanocon particolare attenzionetematiche a volte scomode,anticonvenzionali, temi chesolo la sensibilità femminile

Cinema, una rassegna dedicata alla donnaPrenderà il via il 2 marzo al Cineghel di Gallio. Per cinque martedì ci sarà l’opportunità

di assistere alla proiezione dei più recenti lavori realizzati da artiste donne

riesce a trasmettere aglispettatori.Il primo film “Il canto dellespose” ci porterà nella Tuni-

sia del 1942 durante l’occu-pazione tedesca.Due ragazze, amiche e vici-ne di casa dall’infanzia, vivo-

no le loro prime esperienzesentimentali. Una è ebrea el’altra mussulmana. Myriamè promessa in sposa ad unuomo molto più grande di lei;Nour ama Khaled, suocugino…Si ritroveranno pro-prio quando tutte sembrasepararle.Il 9 marzo un omaggio allagiornalista russa AnnaPolitkovskaja, assassinata aMosca, per le sue idee di li-bertà e per l’impegno pro-fuso a favore dei diritti uma-ni. Ottavia Piccolo ci avvi-cinerà al personaggio e cifarà apprezzare l’elevatacaratura umana e morale.A seguire il film del momen-

to “Lourdes”. La storia diChristine, una giovane don-na costretta sulla carrozzelladalla sclerosi multipla. Ras-segnata alla sua condizionedecide di partecipare ad unpellegrinaggio a Lourdes, conla speranza di riacquistare unpo’ di fiducia nella vita. Allagita spirituale partecipanomalati nel fisico e nella men-te, tutti parte di un micromondo abituato alla solitudi-ne e scivolato nell’individua-lismo. Ma quando arriva ilmomento della partenza,ecco che accade il miraco-lo…“Viola di mare” il 23 marzoci farà vivere un’intensa sto-

ria di frontiera, che intreccialeggenda, verità e poesia, ri-evocando uno scandalo anti-co e perduto. La storia diAngela che cerca di soprav-vivere allo scandalo della pro-pria omosessualità. ProduceMaria Grazia Cucinotta.Infine, la regista ShirinNeshat, porta per la primavolta sul grande schermo unbellissimo e poetico roman-zo della scrittrice iranianaShahrnush Parsipur, che nar-ra le cronache e le esperien-ze di cinque donne ambien-tate a Tehran nel 1953. Ap-puntamento, quindi, alCineghel martedì 2 marzo alleore 20,45.

Filosofia dell’UniversitàPontificia Salesiana Ro-mana, che apre la prefa-zione del volume, l’autoreapre la via al libero fluiredei suoi pensieri senza pre-occuparsi di un loro pre-ciso ordine, trovando an-che lì l’ambivalenza tra icontenuti. Tra associazio-ni ardite (come per esem-pio “cocktail miocardico”e “iridi ipnotiche”), richia-mi letterari e storici (“cre-atura vitruviana”, “cuoredi Babele”) e immagini al-tamente espressive (“la pa-rola dell’aria/ è avidad’ossigeno”, “ricopriscaldando attraverso ilsuono”) Michelgiuseppeaccompagna il lettore peri tortuosi sentieri di un in-terrogarsi senza sosta, undomandare per trovare unsignificato esistenziale difronte alla variegata espe-rienza che associa momen-ti di serenità legati allacontemplazione della na-tura, del valore dell’amici-zia, dei luoghi positivi fre-quentati, ad altri di solitu-dine, tragicità, incompren-sione e vacuità di senso.Conclude la serata il

Gincarlo Bortoli sottoline-ando l’originalità e la venacreativa di alcuni compo-nimenti, in particolare lapoesia Natascia che chiu-de l’opera e che merita diessere menzionata: “vorreiche/ il mio impeto marino/si frangesse sulla tua/

Se non vedo, non credoLOURDES, IL FILM CHE PIACE A CREDENTI E ATEI

AL CINEMA GRILLO PARLANTE SABATO 20 E DOMENICA 21ALLE ORE 17.00 20.45 - MARTEDI’ 23 AL CINEMA LUX ALLE ORE 20.45

Arriva ad Asiago il film che ha ricevuto il premio Brian alla Mostra del cinema di Vene-zia, il riconoscimento assegnato dalla Uaar ogni anno alla pellicola che porta i valori dellalaicita' sul grande schermo. Si tratta di Lourdes, della regista austriaca Jessica Hausner,e la novita' e' che lo stesso film ha anche vinto anche il cattolico premio Signis 2009 ''perle problematiche umane che solleva''. Il film e' stato girato nei luoghi del pellegrinaggioe racconta, con precisione quasi documentaristica, quello che succede nei luoghi sacri emeno sacri della cittadina di Lourdes. La storia e' quella di una giovane che vienemiracolata, tra le invidie degli altri malati, e si alza dalla sedia a rotelle per ritirare ilpremio di ''pellegrino dell'anno''. Le motivazioni che hanno spinto la Uaar a premiare lapellicola sono riferite a ''l'approccio razionalista al tema del miracolo'' e al ''l'oggettivita'dello sguardo''. Ingresso unico 4 euro

Stage I.P.S.I.A.Dall’8 al 20 febbraio, gli alunni della classe 3^dell’I.P.S.I.A. indirizzo “Turistico” hanno avutol’opportunità di svolgere uno stage presso quellestrutture che potenzialmente costituiscono il lorofuturo campo occupazionale: un’esperienza di la-voro in uffici turistici, agenzie di viaggi, alberghie… al Museo dell’Acqua. Sono state a noi, per cosìdire, assegnate, Anna Bertacco di Asiago e Angeli-ca Cappellari di Foza. Queste due settimane che siavviano a conclusione sono state una bella espe-rienza per noi che le abbiamo seguite e, visto l’im-pegno e anche la contentezza dimostrate dalle dueragazze, anche per loro.La prima settimana è stata dedicata al ruolo di“Guida del Museo”. Il primo giorno, Anna e Ange-lica non avevano ovviamente una chiara idea dicosa le aspettava in un museo che tratta dell’argo-mento acqua, ma visitando le sale espositive e tuttii locali accessori per le attività, sono subito entra-te in sintonia con quello che è l’obiettivo generale:conoscere e far conoscere a residenti e turisti il no-stro Altopiano attraverso l’acqua, elemento indi-spensabile per la vita di tutti. E hanno iniziato acomprendere che conoscere l’ambiente naturalecarsico, le vicende storiche, lo sviluppo economi-co, l’evoluzione della vita quotidiana, il turismo in-vernale, le leggende, ecc. non è “solo” un arric-chimento culturale, ma è anche una importante ri-sorsa turistica. Nella seconda settimana le Stagistehanno avuto modo di ideare un questionario daproporre ai titolari delle strutture ricettive per son-dare le opinioni relative al tema “acqua” e allapossibilità di instaurare una collaborazione perproporre ai loro clienti la visita al Museo e al per-corso esterno. E’ cominciato così un “viaggio”, daun capo all’altro dell’Altopiano, in alberghi,agriturismi, bar, ecc. Anna e Angelica, questionarialla mano, hanno intervistato numerosi titolari,avendo anche modo di sperimentare di persona iltipo di accoglienza ricevuto e di vedere con i loroocchi molte strutture ricettive, alcune fra le più belledell’Altopiano. Questo primo Stage al Museo è sta-to a quanto pare proficuo e così speriamo che lacollaborazione con l’I.P.S.I.A. continui in futuro,costante e costruttiva. Chiara Stefani

spiaggia di stelle/ così daritrovare/ la mia stella pola-re/ velata da esplodenti nubi/necessito che/ la terra d’ori-gine/ della tua parola/ s’incon-tri col mio delta/ così da riac-cendere/ ustionante cuore/ disupernova un tempo lonta-na”.

20l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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pagina a curadi Stefano Angonese

Di questi tempi, un anno fa,già circolava la voce (e qual-cosa di più) di una possibileprima, storica esibizione del-l’hockey inline in un veropalasport: lo stadio del ghiac-cio di Asiago, l’Odegar.E l’operazione, caldeggiatadall’allora sindaco uscente(poi riconfermato) AndreaGios, alla fine fu realizzata,con riscontri positivi in variedirezioni e con tanto di una fi-nale-derby ad amplificarne lariuscita. Unica pecca lo scu-detto conquistato dagli AsiagoVipers, anche stavolta, lonta-no da casa.Di questi tempi, un anno piùtardi, quella che sembrava po-ter diventare una soluzionetemporanea in attesa delpalasport di Asiago (da unpezzo, però, non se ne sentepiù parlare), rischia invece dirimanere un evento unico nelsuo genere e da custodire nelcassetto della memoria. No-nostante, ad inizio agosto,fosse arrivata la disponibilitàdell’amministrazione comu-nale a concedere lo stadio delghiaccio ai Vipers anche perla stagione 2010, le possibili-tà che questo accada sonopressoché nulle. I motivi? In-

tanto i calendari. L’hockeyinline, rispetto ad un anno fa,ha anticipato la sua attività,con i playoff al via dal 27marzo ed una finale scudettoche si protrarrà al massimofino al 15 maggio (l’annoscorso era il 14 giugno).L’hockey su ghiaccio, conl’Italia tornata nell’elite mon-diale, ha, invece, allungato lapropria stagione, con i playoffal via dal 6 marzo e con unafinale che potrebbe conclu-dersi il 22 aprile.Attenzione: in entrambi i casi,ovviamente, tutto è subordi-nato alla lunghezza del cam-mino di Asiago Vipers edAsiago Hockey nei rispettiviplayoff. In caso di eliminazio-ne prematura, infatti, molto

cambierebbe, o megliosarebbe potuto cambiare. Lostadio delghiaccio, che solitamente va“in manutenzione” il giornodopo Pasquetta (quest’anno il6 aprile), in caso di chiusuraanticipata dell’attività dell’hoc-key su ghiaccio sarebbe libe-ro con un ampio margine perconsentire la posa della pista edelle attrezzature per ospitaregli incontri di hockey inline.Fin qui, chiaramente, si viag-gia sul filo sottile delle ipote-si, cancellate, tuttavia, dallarealtà che si riflette nella sceltaoperata dal Comune di Asiagodi accogliere un raduno (dal18 al 23 aprile, secondo quantofatto sapere dall’ufficio stampaFISG) della nazionale italiana di

hockey su ghiaccio in vi-sta del Mondiale e che cul-minerà con l’amichevoleItalia-Russia (23 aprile).« Un’opportunità unica,sotto l’aspetto sportivo eturistico. Avere i campio-ni del mondo ad Asiagoè un privilegio unico, cheavrà una ricaduta impor-tantissima per l’immagi-ne del nostro territorio ».Questo il pensiero del sin-daco di Asiago Andrea

Il ciclo terribile è finito ed il bi-lancio per la Rigoni di AsiagoVipers può dirsi soddisfacente,almeno sotto il profilo dei ri-sultati (che alla fine contanosempre più del resto): unasconfitta, contro l’Edera Trie-ste, e quattro vittorie contro leformazioni candidate alla postseason (Civitavecchia, Vicenza,Arezzo e Milano). A questopunto, salvo harakiri, la primafila nella griglia playoff è prati-camente assicurata, anche per-ché da qui al termine della regularseason (20 marzo) capitan Sartorie compagni avranno un calenda-rio morbido (Monleale, Modenae Polet Trieste in casa) con leuniche insidie possibili nelle tra-sferte di Ferrara e Roma, controil Civitavecchia, per il recuperodella 3a giornata di andata. Insom-ma, la caccia all’Edera Triesteprosegue, sempre più serrata,anche perché la formazione alle-nata da Cristian Rela (finito, stan-do ai rumours che circolano, an-che nel mirino della nazionale az-zurra!) deve ancora iniziare il suociclo di ferro che prevede le sfideinterne con Vicenza, Milano eCivitavecchia e la pericolosa tra-sferta ad Arezzo, unitamente aquella, in programma nel prossi-mo turno, contro il Torinofanalino di coda. Tornando aiVipers, il tour de force contro lemigliori del campionato ha por-

LE CLASSIFICHE. Serie A1. Edera Trieste * punti 39; Rigoni di AsiagoVipers * 37; Arezzo * 32; Caoduro Diavoli Vicenza * 29; Civitavecchia** e Milano 24 Quanta * 25; Ferrara 20; Monleale 11; Polet Trieste eModena 10; Torino * 6. (* una partita in meno; ** due partite in meno)Serie B (girone “C”). Asiago Vipers punti 24; Verona 18; Asiago BlackVipers 15; Bassano 12; Vicenza 3; Padova 0.

E adesso per Riccardo Marobin ed il suo Padova la Serie A1può diventare presto realtà. Erano arrivati in vetta quasi in pun-ta di piedi, ma, dopo la vittoria esterna (2-4) nel derby con ilCittadella, non possono più nascondersi.La promozione è lì, a portata di mano, probabilmente con unastagione di anticipo sulle previsioni, ma l’occasione è di quelleda cogliere al volo. Restano quattro partite (e un turno di ripo-so), due facili facili sulla pista di casa; due più complicate intrasferta con Latina e Montebelluna, ma il vantaggio sulla terzaè considerevole.E il “Maro” non si nasconde di certo, anzi. « E’ tutto al top! Misento già in A1, perché il successo di Cittadella significa que-sto. Una vittoria di squadra, del nostro gruppo, fortementevoluta al termine di un incontro in cui a fare la differenza èstata la terza linea. Bravi tutti! ». E’ un Marobin incontenibile,che già pensa al futuro in attesa che matematica e pista certifi-chino la promozione dei suoi Ghosts nella massima serie (sa-rebbe la terza di fila per lui).« La quota A1 è fissata a 31 punti – continua – e con le duepartite in casa non avremo problemi a raggiungerla e poi ab-biamo pure una gara in meno rispetto alle inseguitrici Cittadellae Montebelluna. Dopo il derby, ho già chiesto alla società chevenga subito avviata la programmazione della prossima sta-gione. Mi piacerebbe portare avanti il progetto giovani, cheanche contro Cittadella ha visto due 16enni far parte del se-condo e terzo blocco, aggiungendo qualche elemento d’espe-rienza e magari un paio di stranieri giovani a cui affidareanche un lavoro nel settore giovanile. Un vivaio che sta cre-scendo bene: Under 20 ed Under 15 guidano i rispettivi cam-pionati, seguendo le orme dei più grandi ». Ma RiccardoMarobin resterà a Padova? « Non ne abbiamo ancora parlato– chiosa il Maro – ma lo faremo presto e all’80% direi di sì,intanto, però, mi godo il momento con i miei ragazzi ».Serie A2 – classifica: Padova punti 25; Cittadella * 22;Montebelluna * 20; Empoli 17; Latina 15; Spinea 11; Massa °6; Catania ° 0. (* una partita in più; ° una partita in meno)

Asiago Vipers: secondo posto “blindato”ma l’Edera Trieste è ancora davanti

tato in dote numeri positivi (12punti, 9 gol subiti nelle ultimequattro giornate, tanti quanti quelliincassati a Trieste in una solavolta), ma ha anche confermatoi dubbi sul momento della squa-dra. Una squadra (trovatasi nelmomento più complicato senzaTomasello, tornato sul ghiaccioin A2 con il Milano) che sta lenta-mente tentando di ritrovarsi, mache fortunatamente ha potuto ri-pararsi dietro il “muro” eretto daJure Penko, il portierone slovenotornato prepotentemente alla ri-balta. Una sorta di salvagente cheha tenuto a galla i compagni inmolte occasioni (nel derby e a Mi-lano soprattutto), ma che comun-que non ha nascosto le difficoltàdel gruppo, che troppo spesso“balla da solo”, complicandosi poila vita.« Non siamo ancora usciti dallacrisi – ammonisce AndreaComencini, autore del gol-partita

a Milano e miglior realizzatorearancionero in campionato – al-meno sul piano del gioco. A par-te il derby con Vicenza, dove co-munque i berici non hannosfoderato la loro miglior presta-zione, abbiamo faticato troppo,anche l’ultima giornata a Mila-no. Non so spiegare bene il per-ché, anche se forse ci riesce dif-ficile assimilare il sistema chevuole adottare Fabio Forte. I ri-sultati, però, per fortuna stannoarrivando. Ora il calendario è unpo’ più in discesa, dovremo uti-lizzare le prossime partite per ri-trovarci, senza perdere punti, per-ché l’Edera, indebolitasi dopo lapartenza di Sotlar, può lasciarnequalcuno per strada, soprattutto

ad Arezzo e soprattutto se i to-scani dovessero schierare gli ele-menti del Real Torino. Noi, dun-que, dovremo essere lì, pronti adapprofittarne. Il bonus errore èstato esaurito da tempo ».Asiago rimane la compagine piùforte in circolazione, dotata digrandi individualità, ma per difen-dere il titolo ancora una volta ser-virà essere davvero squadra, an-dando tutti nella stessa direzione.« Assolutamente – conclude“Comancio” – e sono convintoche alla fine torneremo quelli disempre, magari anche con la ven-tata di forze fresche che potreb-bero arrivare nel finale della sta-gione ».In Serie B nulla di nuovo. GliAsiago Vipers, gli “Amatori”, vin-cono senza soluzione di continuità:8 su 8, anche se per regolamen-to, in quanto farm team della squa-dra di A1, non potranno accede-re alla seconda fase del campio-nato come formazione vincitricedel girone “C”. Dietro, in terzaposizione, ci sono gli Asiago BlackVipers, che, dopo la debacle diVerona (costata il secondo posto),hanno rialzato la testa, con carat-tere, violando la pista dei DiavoliVicenza. Per i “men in black”decisiva la prossima giornata,quando ospiteranno le AquileBassano. Foto di Marco Guariglia

Hockey Inline Serie A2

Marobin…la A1 puòdiventare realtà

Inline all’Odegar, solo un bel ricordo?Gios, che ha fortemente volutola nazionale russa sull’Altopiano.« E’ stata una decisione presa inaccordo con l’Assessore allo SportFranco Sella - spiega Gios -. Ab-biamo anche tentato di avviaredelle trattative per portare la na-zionale campione del mondo incarica in ritiro qui per qualchegiorno, ma purtroppo per que-st’anno non c’erano i margini.L’intenzione, comunque, è quel-la di utilizzare questa prestigiosaamichevole anche per tessere le-gami con i vertici federali per unafutura presenza della Russia adAsiago. E’ un nostro obiettivo,anche perché i turisti russi stan-no “invadendo”le Dolomiti; non dobbiamosottovalutare l’importanzadi questo aspetto ».Per gli Asiago Vipers unapietra tombale sulle speran-ze di calcare nuovamente lapista dell’Odegar, in quantolo stadio, una volta esauritigli impegni sul ghiaccio (il23 aprile), necessita di tem-pi tecnici per essere predi-sposto per la posa della pi-sta per l’hockey inline. L’an-no scorso lo stadio chiuse il19 aprile e, dopo l’incessan-te lavoro dei numerosivolontari, fu pronto ad ac-

cogliere i Vipers il 29 aprile.I conti , con le date diquest’anno, sono presto fattie lo sforzo (anche economi-co) frutterebbe, forse, una/due partite. Come valore ag-giunto ai playoff il presiden-te Fabio Forte aveva anchechiesto alla Federazione dipoter ospitare la fase finaledel “Trofeo delle Regioni” edei Campionati nazionali gio-vanili. Un movimento con“numeri” ragguardevoli inchiave turistica, soprattuttovisto il periodo aprile-mag-gio, ma a questo punto lemanifestazioni potrebberoessere dirottate altrove. Poche parole, infine, per li-quidare l’operazione Vipersall’Odegar: « In fondo - af-ferma il primocittadino asiaghese - abbia-

mo spostato solo di ungiorno la disponibilità del-lo stadio e, comunque, Ita-lia-Russia vale di più degliAsiago Vipers. L’anno scor-so, tra l’altro, non credo chel’operazione di farli gioca-re qui sia poi così riuscita,stando ai numeri in nostropossesso. Comunque i Vipersavranno l’impianto disponi-bile dal 24 aprile ed il re-sponsabile dello stadio miha assicurato che per il 3maggio l’Odegar sarebbepronto per l’allestimentodella pista. Siamo anchepronti a mettere a disposizio-ne degli operai comunali perdare un aiuto ». Dalla societàdel presidente Fabio Forte, al-meno per ora, nessuna repli-ca ufficiale.Foto di Carlo Dal Sasso

21Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

Si è svolto al Sestriere il 50°Meeting Interbancario Euro-peo di sci, organizzato daUnicredit Group, con la parte-cipazione di oltre 1300 “ban-cari” di 12 nazioni; una mani-festazione la cui prima edizio-ne si è tenuta nel 1961 sulNevegal e che poi si è svoltanelle più rinomate stazioni in-vernali di tutto l’arco alpino,compresi i versanti francesi,svizzero, austriaco/tedesco epoi addirittura a Lillehammerin Norvegia.L’altopianese Marco Faccin(per la Banca Popolare diVicenza), ha vinto autorevol-mente nella 1 ̂categoria (fino ai30 anni) sulla pista olimpica “Gio-vanni Agnelli” di Sestriere, dovepurtroppo alcuni anni fa, quandogli si stavano aprendo bellissi-me prospettive in nazionale, siè seriamente infortunato a unginocchio ed è stato costrettoall’abbandono dell’attività ago-nistica. Poi i medici, la suagrande volontà e ...l’incita-mento instancabile del papàPaolo, lo hanno rimesso in cor-sa, ma per i sogni di gloria for-se il momento magico erapassato ed a realisticamentecolto l’opportunità di un po-sto in banca dove è già ap-prezzato per le sue qualitànon solo sportive!Ottimo risultato anche perFrancesco Rigoni (perUnicredit Group), malgradoqualche problema (diciamopure un’annata no!) che nongli ha consentito una prepa-razione adeguata, ha comun-que ottenuto il 2° posto nellacategoria ... meno giovane

Belle prestazioni degli altopianesiagli Europei di sci dei bancari

Faccin 1° nella categoria più giovane, Rigoni 2° nella categoria . . meno giovane

(oltre i 70 anni!) dietro adun’altoatesino, o meglio...sudtirolese Walter Reden che hamolte volte battuto, ma davantial tedesco Karl Diem diGarmisch, terzo, che ha vinto ilmeeting in assoluto più volte diqualsiasi altro concorrente nelle50 edizioni svolte.Buon piazzamento ottenuto pureda Gianpaolo Frau (per la Ban-ca Popolare di Vicenza) arriva-to 7° anche se all’ultimo anno

Nella 20^ edizione del torneo disputata fra Asiago e Pergine

L’Italia vince per la prima volta in casail suo terzo Euro Ice Hockey challenge

Finisce come meglio non po-teva, e cioè con il successofinale di un’Italia imbattuta,l’Euro Ice HockeyChallenge “Città di Asiago”,disputato fra PergineValsugana (dove l’11 febbra-io si sono giocati i due incon-tri della prima giornata) edAsiago (dove si è completa-to il calendario delle succes-sive due giornate, giocate il12 e 13 febbraio). Asiagoche ritorna ancora una voltaprotagonista sul panoramahockeistico internazionaledove ha ormai acquisito econsolidato un ruoloorganizzativo di grande ca-pacità e competenza.Una tre giorni molto interes-sante con quattro nazionalisenior, quelle di Italia, Fran-cia, Austria ed Ucraina, di in-dubbie qualità tecniche, chehanno saputo proporre un ot-timo spettacolo sportivo, par-ticolarmente apprezzato dalpubblico accorso nei due sta-di.Il cammino dell’Italia iniziacon la seconda gara diPergine, dove si è trovata difronte la selezione Ucraina.Nel pacchetto azzurro a dispo-sizione di coach Rick Cornac-chia disponibili ben sei gioca-tori giallorossi, ed a Perginel’allenatore azzurro schieraBellissimo in porta,Strazzabosco Plastino e DeMarchi in difesa, Parco in at-tacco, riservando al turnoveril solo Matteo Tessari (assie-

me a Lutz e Felicetti). Garaintensa degli azzurri che, dopoaver <parato> la partenza degliucraini, capaci di rispondere conprontezza al vantaggio azzurrodi Souza, mettono in atto una se-conda frazione impeccabile incui piazzano l’allungo decisivoprima con Egger e Pittis e poicon il poker calato da Parco, perpoi controllare con personalitàed un’ottima prestazione difen-siva fino alla sirena finale. Nelmatch d’esordio ad Asiago l’Ita-lia (Cornacchia stavolta fa gio-care Russo in porta con Bellis-simo da backup, fa esordireTessari al fianco degli altriasiaghesi Plastino eStrazzabosco, mandando alturnover Parco, De Marchi eRamoser) si trova di fronte l’Au-stria; partita brutta, ben fotogra-fata da uno 0 a 0, in cui entram-

be le formazioni fanno poco perrendere appassionante espettacolare la gara, macchino-sa e senza emozioni. Dopo i tem-pi regolamentari, bypassato perunanime decisione l’overtime, laserie da tre rigori che l’Italia aprecon al rete di Egger che nessunoriuscirà ad imitare e che risulteràquindi unica e decisiva ai fini delrisultato finale e del successoazzurro.Francia – Italia è il confronto chechiude il programma del quadran-golare ed il suo risultato è decisi-vo per il successo finale; l’Italia,per aggiudicarsi la leadership deltorneo, deve vincere. Cornac-chia rinuncia a Plastino, Souza eTessari, con Bellissimo a fare dabackup a Russo. Gara interes-sante che vede un certo predo-minio transalpino in quanto a pos-sesso di disco ma anche l’in-

HOCKEY

Nella foto sopra Faccin in un passaggio grintosissimo e sottoRigoni ripreso con troppo anticipo dal fotografo ma gli sci sonogià ben “caricati” in fase di curva, a stringere bene sul palo!Quasi... come Marco malgrado gli oltre 45 anni di differenza

nella sua categoria, e da Danie-le Panozzo (per Banca Intesa)alla sua prima partecipazione,classificatosi al 14° posto malgra-do un numero alto di partenza.Nel loro piccolo i bancarialtopianesi si sono distinti nel lorocampionato europeo, ed augura-no ai ... veri atleti che stannorappresentando l’Italia el’Altopiano alle olimpiadi diVancouver di ottenere an-cora migliori risultati.

Nato nel 1950, ilprestigioso trofeoDon Bosco da al-lora si ripete inin-terrottamente ognianno, fino a giun-gere nel 2010 alla60 ̂edizione, riser-vata come sem-pre a tutti i giova-ni residenti nei co-muni dell’Altopiano diAsiago, con iscri-zioni gratuite e premi per tuttii partecipanti. La manifesta-zione, organizzata dall’Unio-ne Sportiva Asiago Sci pre-vede, in giornate diverse, unagara di discesa che si tiene alKaberlaba e una gara di fon-do. Svoltasi mercoledì 3 Feb-braio alla Golf Arena diAsiago, la prova di sci nordi-co ha visto in pista prima iBaby-sprint e poi a seguireBaby, Cuccioli, Ragazzi e Al-lievi, per un totale di 125 par-

Il Trofeo Don Bosco, da ben 60 anniun tradizionale appuntamento

capacità dei <galletti> di tro-vare varchi giusti verso un at-

tento Russo; dal canto suo ilBlue Team gioca una partitaattenta e diligente, anche secon molte penalità (32’ per ifrancesi, ben 51, compresa lapenalità di partita per Ramoser,quelli a carico dell’Italia). Ri-sultato che si sblocca nella se-conda parte di primo tempo,quando una doppia superiori-tà viene sfruttata al megliodagli azzurri che aprono conGallace e raddoppiano conAnsoldi. Uno 0 a 2 che l’Italiadifende poi con un certo ordi-ne, concedendo ai transalpinipoche occasioni di andare astuzzicare un sempre attentoRusso. Nel complesso più chepositiva la prova degli asiaghesischierati da Cornacchia; pec-cato solo per Matteo Tessari,

impiegato nella serata più opa-ca dell’intera squadra e quindicon poche chance di proporsiall’attenzione; da sottolineare,in vece, l’ottima impressionedestata da Strazzabosco e dal<rookie> DeMarchi, fresco dipassaporto italiano ed alla suaprima esperienza in azzurro.Al termine cerimonia di chiu-sura dedicata alle premiazioniprima dei migliori giocatori deltorno per ruolo (il portiere az-zurro Adam Russo, il difenso-re francese Baptiste Amar el’attaccante azzurro GiulioScandella) e quindi delle quat-tro Nazionali, con l’inno diMameli a suggellare il succes-so azzurro e la chiusura dellamanifestazione.Cesare Pivotto

tecipanti. La manifestazione èsempre bella e appassionan-te, con gli atleti, dai più piccoliai più grandi, che si impegna-no in questo tradizionale ap-puntamento sempre più par-tecipato. La conferma si èavuta anche quest’anno, du-rante una giornata resa bellada un sole splendente, da unatemperatura fredda e dall’ en-tusiasmo degli atleti e dei ri-spettivi allenatori, genitori, non-ni e parenti, ma anche da qual-

che appassionato,tutti pronti a se-guire queste av-vincenti gare.Scenografia resaspettacolare so-prattutto dalla pri-ma categoria: ibaby sprint al loroprimo anno da at-leti, in riga di par-tenza pronti a ga-reggiare con tena-cia e con grinta,

ma soprattutto divertendosi. Il5 febbraio, in localitàKaberlaba, è stata la volta deigiovani dello sci alpino al via in235. Un’emozione da non di-menticare e che ci permette difare una riflessione sullo sportnella sua più completa impor-tanza come prima fonte di di-vertimento e di crescita dalpunto di vista umano oltre chefisico per i nostri ragazzi.

Morena Turetta

22l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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Se per le squadre giovanili Under 16 e Under 13 la sta-gione e’ quasi al volgere, restano infatti da disputare so-lamente play off e play out rispettivamente, per il settoreMini- e Gioca-Volley del Volley Asiago Altopiano si puòdire sia appena iniziata. Il primo raduno organizzato dal-l’Associazione Italiana Cultura e Sport (AICS) si è svol-to infatti domenica 31 gennaio nell’impianto comunale diLugo di Vicenza e i prossimi appuntamenti sono previstiper domenica prossima 21 febbraio a San Giorgio diPerlena, il 28 febbraio a Torri di Arcugnano, il 21 marzo aValdagno, il 28 marzo (luogo ancora da destinarsi) e siconcluderanno Domenica 25 Aprile, sempre a Lugo, conuna bellissima festa che si protrarrà nell’arco dell’interagiornata e che comprenderà la Messa e il pranzo per tuttii bambini e accompagnatori. Il tutto se-condo lo stile di massima cura e di gran-de interesse che l’AICS ha sempre mo-strato e continua a mostrare per i piccoliatleti “taglia” scuole elementari dove l’im-portante non e’ il risultato ma lo stare in-sieme in modo sereno e senza troppoagonismo. Stile che il Volley AsiagoAltopiano condivide pienamente e sulquale fonda i principi della gestione delproprio settore giovanile. Infatti, dopo labreve, ma convincente esperienza del-l’anno scorso, anche per la stagione 2010il Volley Asiago è riuscito a organizzareun bel gruppetto di bambini che si diver-tono, giocano (non solo a pallavolo) e im-parano a coordinarsi nei movimenti cone senza palla. Questo infatti e’ lo spiritodel Mini-Volley e a confermarcelo è pro-prio uno dei due istruttori del settore,

Allunga la striscia positiva ilCaseificio Pennar, nel cam-pionato di seconda Divisionemaschile, che si sbarazza altie-break dei forti avversaridella Polisportiva Cornedo:risale infatti al 6 dicembrel’ultima sconfitta del Cesunaproprio contro la capolistaCornedo.Non era facile piegare i fortiavversari valligiani che fino-ra avevano perso un solo sete guidavano a pieni punti laclassifica nel girone B: civoleva una partita perfetta.Sicuramente così si possonodefinire i primi due set dispu-tati dalla squadra del Cesunanella gara interna dello scor-so 6 febbraio: l’ottima intesain tutti i fondamentali premiale scelte di Fabio Munari cheriesce a smistare efficace-mente i palloni limitando il si-stema difesa del Cornedo; inpiù, nel fondamentale dellabattuta, gli altopianesi riesco-no a mettere in crisi la rice-zione avversaria costringen-do la rivale ad effettuare at-tacchi scontati, facili predadei difensori del Cesuna.Forte del proprio gioco ilCesuna però dimentica diavere al cospetto la primadella classe, infatti, proprioquando la vittoria sembravaessere già in tasca, il Cornedorialza la testa e vinto netta-

Alessandro Siviero: “La cosa più importante per i bam-bini in questa fascia di età è il gioco, in tutte le sueforme, e l’impostazione dei nostri allenamenti va pro-prio in questa direzione: un alternarsi di giochi, dipercorsi e di attività con e senza pallone atte a fardivertire i bambini e allo stesso tempo fornire loro ilcoordinamento motorio e le basi della manipolazionedel pallone senza che nemmeno se ne accorgano. Ol-tre a questo e’ importante che i bambini non inneschi-no meccanismi di rivalita’ agonistica a questa eta’,avranno tutto il tempo per farlo con gli anni a venire.E’ per questo che da un paio d’anni a questa parte,ovvero da quando la nostra societa’ si e’ costituita,aderiamo regolarmente ai raduni AICS dove a con-

torno di una serie di partitelle a campi ridotti si svi-luppano attivita’ e girotondi collettivi in cui i bambi-ni, qualsiasi sia il colore della loro divisa, si tengonoper mano e cantano insieme canzoni d’amicizia.” Dellostesso avviso è Sara Rigoni che aiuta ed è co-responsabi-le del settore (nonché assistant coach nelle Under 16) eaggiunge: “Per me questa è una esperienza stupendache mi sta facendo scoprire una sensazione che nonavevo mai sentito, ossia quanto sia bello stare insie-me ai bambini. Quando sono con loro agli allenamentidivento parte di loro e devo riscuotermi ogni tanto perricordarmi che, in teoria…, rivesto il ruolo di istruttrice.Il prossimo anno vorrei specializzarmi in questo camposia a livello universitario, dato che esco quest’anno dalle

scuole superiori e avrei intenzione diiscrivermi a scienze motorie, che nellapallavolo frequentando i corsi perallenatrice. In questo modo mi sentireianche tecnicamente piu’ preparata e po-trei dare un contributo migliore alla no-stra societa’.” Dunque un Volley AsiagoAltopiano ben affiatato che bada al pre-sente con un occhio di riguardo al futuro,ben conscio che una buona casa si reggesolo se ci sono delle buone fondamenta.Ed e’ proprio su questa linea che lo stafftecnico e dirigenziale del Volley AsiagoAltopiano si coordina e investe per potermettere i propri atleti, grandi e piccini, nel-le condizioni migliori di allenamento, dalleattrezzature piu’ tecnicheall’ottimizzazione degli spazi in palestra inmodo che tutti, ma proprio tutti, abbianogli stessi dirittti e le stesse possibilita’.

Mini-Volley e Gioca-Volley all’insegna del gioco e dell’amicizia

C. Müller U13 a gonfie vele nel “Braccio di Ferro”- La squadra femminile, guidata da unapiù che mai determinata Martina Valente, arriva ad occupare il primo posto in classifica

Il Caseificio Pennar impone il fattore campo

mente il terzo set ri-mette in discussionel’esito della partita.Nel quarto set repen-tini cambiamenti difronte avvantaggianosul finale gli ospiti checostringono così ilCesuna al tie-break.Come nel gioco del-l’altalena, a quel pun-to, tocca al Cesunaimporre il proprio rit-mo e con AndreaNovelli (uscito an-ch’egli da un’inaspet-tata flessione), primacon un efficace tur-no in battuta, poi conspiazzanti evoluzioniin attacco, si involaverso la vittoria fina-le. Dopo quasi 2 oredi gioco arriva il 3 a 2 finale,parziali di 25-18, 25-20, 14-25, 19-25 e 15-11, che con-sente al Cesuna di rosicchiareun punto agli ospiti e guada-gnarsi a due giornate dal ter-mine della prima fase l’ac-cesso diretto ai playoff; in-fatti l’attuale classificaavulsa, determinata dall’in-crocio dei due gironi, collocail Cesuna al terzo posto die-tro a Belvedere di Tezze eCornedo.Nel campionato di 1^ Divi-sione provinciale femminiletrasferta ostica per l’Immo-

biliare La Bussola che loscorso venerdì 12 febbraioconclude il girone di andatacon una sconfitta ad operadel Marano Vicentino.L’undicesima giornata dicampionato coincideva an-che con la sfida al vertice delgirone B fra le formazionidell’US Angarano eSartorello Argine di Vicenza:con la netta vittoria 3 a 0 lebassanesi staccano il bigliet-to di campione d’inverno. Lapremessa è d’obbligo percapire la foga che ci mette lasfidante del Cesuna: un

Volley Sottoriva che, giocan-do il giorno successivo a co-noscenza quindi dell’esitodello scontro, assapora l’ag-gancio alla seconda posizio-ne in classifica. Così è stato:una partita giocata ad un li-vello superiore dal Maranoche non lascia alle ospiti oc-casioni per rimettere in di-scussione l’esito del match.Un secco 3 a 0, parziali di 25-12, 25-15 e 25-17, che proiet-ta il Sottoriva al secondo po-sto in classifica a 26 punti incompagnia del Sartorello Ar-gine; vola solitario l’Angarano

a quota 32. Per il Cesuna lostop subito, che fissa a 12 ipunti raggiunti a mezza sta-gione, ha la conseguenza diessere raggiunto all’ottavoposto dall’US Astico diLugo; classifica comunquecorta nella zona retrocessio-ne, dai 17 punti dello Schioagli 11 del MontecchioMaggiore, che dà la possi-bilità a tutte le cinque squa-dre racchiuse in questa fa-scia di poter lottare fino allafine per la permanenza nelmassimo campionato pro-vinciale. Diverso, invece, ildiscorso per la PolisportivaLisiera a 4 punti e RivieraVolley ancora a 0, probabil-mente per entrambe il de-stino è già segnato.Dopo U18 e U16, termina

anche per l’U14 femminile delCesuna la prima esperienzanel campionato provincialeFipav. Un ottimo piazzamentoal 5° posto del girone D per ilBar Sport Volley Cesuna, lasquadra guidata da BeatricePesavento che ha saputodare la giusta carica agoni-stica ad un gruppo alla ricer-ca di una indispensabileesperienza per ben figurarenelle categorie superiori. Laformazione ha acquisito 16punti totali frutto di 5 vittoriee 7 sconfitte (di cui una al tie-break); sono 20, invece, i set

a favore mentre risultanoessere 22 quelli subiti. Al dilà dei numeri, la squadra hasicuramente dimostrato dipoter lottare senza timoririverenziali anche contro leformazioni più titolate, segnoche anche il livello tecnico rag-giunto è ottimo e che il salto diqualità è a portata di mano.Dopo una breve pausa, duran-te la quale è possibile recupe-rare motivazioni e forma fisi-ca, il gruppo riprenderà le osti-lità nel torneo Città di Vicenza,campionato che avrà inizio ametà marzo.Non cessa di stupire la forma-zione giovanile U13 C. MüllerVolley Cesuna inserita nel gi-rone D del torneo “Bracciodi Ferro”. La squadra fem-minile, guidata da una più chemai determinata MartinaValente, continua a riempireil proprio carniere (gli ultimipunti nella sfida al vertice didomenica scorsa contro l’USSummano), arrivando ad oc-cupare il primo posto nell’at-tuale classifica. Ovviamen-te l’attenzione a quest’età èrivolta più all’apprendimen-to dei fondamentali che al ri-sultato degli incontri; d’altrocanto le vittorie danno linfavitale al gruppo che crescecon la consapevolezza di sa-per mettere a frutto gli inse-gnamenti dell’allenatore.

VOLLEY

Volley Asiago Altopiano

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l’Altopiano8

CALCIO

Classifica prima categoria girone “C”. Mussolente pun-ti 46; Pove 38; Azzurra Sandrigo 30; Sarcedo 29; Alto Astico* 26; Scledum, Carmenta, Dueville e Canove 25; Summaniae Malo 23; Borso S. Eusebio 22; Travettore 21; S. Fortunato18; Poleo Aste 12; Isola * 11. * una partita in piùProssimo turno. domenica 21 febbraio (ore 15) Alto AsticoPosina-Canove (recupero della 14a giornata di andata).

Senza fine. La striscia nega-tiva dell’Asiago CalcioAltopiano, che non riesce piùa fare punti. L’ultima vittoria(1-2 sul terreno dell’alloraleader Galvanauto Motta) ri-sale addirittura al 6 dicembrescorso. L’ultimo risultato uti-le due giorni dopo (3-3, contanto di beffa finale, nelrecupero con il Valli). Allorala formazione di Carlesso erain quarta posizione ad appe-na tre lunghezze dalla vettadel girone “B”. Adesso, com-plici sei sconfitte consecuti-ve, gli altopianesi sono pre-cipitati in decima posizione a-14 dalla capolista e a -10dalla zona playoff. “Tempe-rature” polari nell’invernogiallorosso, che non accen-na a dare tregua. Peccato,pensando all’incoraggianteprima parte di campionato.Qual è allora il vero Asiago?« Quello di ottobre-novembre – afferma ilpresidente FedericoLonghini – quando era-vamo al completo edin buona condizionefisica. L’inverno pernoi è micidiale, lo èsempre e quest’annonon ci ha risparmiato,anzi. Per questioni le-gate al lavoro, infatti,stiamo facendo ameno di alcuni tassel-li in difesa e quindi inquel reparto siamo inemergenza. D’altraparte questi sono i ri-schi se si vuol portaravanti il progetto discendere in campo

con elementi esclusivamen-te provenientidall’Altopiano, molti deiquali giovani e con pocaesperienza. Tutto sommato,comunque, siamo in lineacon le previsioni. L’allena-tore sta lavorando bene edi ragazzi sono convintopossano riprendere quota».Domenica c’è il recuperodella 14° giornata di andata(la prima rinviata a causadella neve) e l’avversario èil S. Paolo, distante quattrolunghezze. Può essere la vol-ta buona per cancellare lozero dalla casella punti nel2010? « Me lo auguro –prosegue il pres – ancheperché la squadra, già do-menica scorsa in casa delMonte di Malo, ha mostra-to piccoli, ma importantisegnali di ripresa,

rispolverando lo spirito diinizio anno, giocando allapari fino alla fine e venen-do punita solo da un epi-sodio (un rigore) a cinqueminuti dal termine. Since-ramente meritavamo alme-no un pari ».La zona playoff dista 10 pun-ti. Troppi oppure si può an-cora sperare in una rimonta?« Dal terzo, quarto postoin giù – conclude Longhini– c’è molto equilibrio equindi non è impensabiledi poter rientrare nel giro,ma servirebbe un filotto divittorie come ad inizio sta-gione. A fine marzo, inizioaprile speriamo di potertornare ad allenarci (e agiocare) ad Asiago e pre-parare così al meglio ilrush finale di campionato». Nel frattempo i giallorossigiocheranno le prossime gare

interne sul campo diLusiana.Nel girone bassanese, in-vece, la timida risalita (unavittoria ed un pari) delGLC Soccer Team è sta-ta bruscamente fermataprima dalla neve e quindidal calendario, che hamesso una dietro l’altra ledue migliori formazioni delcampionato: l’armataEurocalcio (17 vittorie su18 incontri!) ed il Cresole’80, che cerca di mante-nere il passo, fin qui inso-stenibile, della capolista.Per gli uomini di Loris Baùdue battute d’arrestoprevedibili: 4-1 contro laregina; 0-3 contro la se-

Calcio - Terza categoria

conda forza del girone. Ora,però, la classifica del GLC èsempre più deficitaria ed è lospaccato di una stagione de-cisamente avara di soddisfa-zioni. Stefano Angonese

Le classifiche. Girone“B”: Molina punti 37; Silva1950 e Monte di Malo 36;Cogollo 35; GalvanautoMotta 33; U.C. Thiene eNovoledo Villaverla 29; SiggiSchio 28; S. Paolo 27; Asiago23; Faizanè 21; Valli edArsiero 19; Zugliano 11;Rozzampia 7; Giavenale 5. *tutte le squadre hanno duepartite in meno

Girone Bassano:Eurocalcio punti 51; Cresole42; Aurora S. Giuseppe 36;Villaggio S. Lazzaro e Pall.Vigardolo 30; VirtusColceresa 27; Real Stroppari25; Facca e Arsenal Cusinati21; Fellette e S. Pietro Rosà19; Montecchio Precalcino,Tezze Brenta e Marchesane16; GLC 13; SST 11. * tuttele squadre hanno due par-tite in meno

Prossimo turno. Girone“B”: domenica 21 febbraio(ore 15) S.Paolo-Asiago(recupero 14a giornata diandata). Girone“Bassano”: domenica 21febbraio (ore 15) GLC-Palladiana Vigardolo(recupero 14a giornata diandata).Nota: le gare delle formazio-ni altopianesi potrebbero su-bire variazioni di luogo.

L’allontanamento forzato, causa neve e gelo, dal campo amicodell’Armando Frigo sta appesantendo il percorso del CanoveCalcio nel proseguo del campionato di Prima Categoria.Nonostante i ragazzi agli ordini del mister Dalle Carbonarelottino e mettano in campo cuore ed anima, la mancanza delsupporto e del calore dei propri tifosi e, in un certo senso, lapoca attenzione per le sorti del Canove Calcio per la man-canza di partite interne stanno logorando la squadra gialloblu.Tant’è che il Canove si è allontanato da quelle prime posizio-ni in classifica che aveva faticosamente conquistato con ilcambio in corsa dell’allenatore.Il valore della squadra non è certo in discussione come hadimostrato la partita di domenica scorsa contro il Summaniadove, dopo un primo tempo sotto tono, il Canove hapreso in mano le redini della partita e ha dominato per

Vola il Lusiana Calcio a 5Il Lusiana, che in classifica era primo a pari punticol Nove, ha battuto lo stesso Nove al termine diun match tiratissimo (da 2 a 0 i lusianesi hannorimontato e vinto il confronto per 3 a 2) ed è bal-zato al comando della graduatoria del campiona-to provinciale CSI di calcetto della provincia diVicenza. La classifica attualmente vede quindi alcomando il Lusiana calcio a 5 con 29 punti. Seguelo Schiavon con 28punti e il Nove è rimasto a 26punti. Di seguito troviamo l’”Agenzia immobiliareBerica (26) , i l Montecchio Precalc ino (21) , i lCreazzo (20), l’IFK (13), il Castelgomberto (13),Altavilla (9), Rabaltà (9) e Dueville (3). Alla finedel campionato mancano ancora 5 incontri e laprima classificata si dovrà confrontare con la pri-ma in graduatoria di un altro girone per conqui-stare il titolo interprovinciale e la coppa per il pri-mo classificato del torneo CSI. E.Z.

Le fatiche invernali bloccano il CanoveSi cercano punti preziosi per uscire dal pantano di metà classifica (7 squadre ammassate in tre

punti), ma manca il calore del pubblico amico. Il prossimo avversario è il temibile Sarcedo

lunghi tratti il secondo tempo. Ma poco è servito ildominio del centrocampo e un ottimo controllo degliavversari da parte della retroguardia che hanno per-

messo così agli attaccanti di spingersi in profondità trale file della difesa del Summania. Così come non èservito il bel gol di Federico Pertile che all’inizio delsecondo tempo ha riaperto la partita. Un tempo in cuiil Canove si è buttato in avanti in continuazione, cer-cando il pareggio sia con i suoi attaccanti, sia agendoai fianchi con incursioni dei terzini o dei mediani. Ilcastello difensivo messoin piedi dall’allenatoredel Summania Rigoni haperò retto gli assalti.Ora la compagine delpresidente Rebeschini(nella foto a fianco) do-vrà affrontare il temibileSarcedo per cercarepunti preziosi per usciredal pantano della mezzac lass i f ica dove se t tesquadre si trovano am-massate in t re punt i .Sempre in attesa di po-ter far ritorno all’Arman-do Frigo, per far ritorno acasa. Forza Canove. Gerardo Rigoni

Sei sconfitte consecutive per l’Asiago

24l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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La pancetta dell’over 50si nota poco da dietro lascrivania dell’ufficio oveha sede il suo Yamahacenter. Nemmeno gli al-lori di tante gare vintesono posizionati con ec-cessiva evidenza per stu-pire chi gli fa visita, ep-pure questo campione dicoppe e targhe ne hacollezionate parecchie. Èfatto così Franco Picco,un personaggio che con-tinua a lasciare la suaimpronta gommata inquella “Hollywood Walkof Fame” rappresentatada dune e distese sab-biose delle piste. Ultima vit-toria è alla Dakar 2010 per-corsa in sella alla suaYamaha, 1° classificato nel-la categoria “Marathon”,classe riservata alle motoderivate dalla serie e adat-tate allo scopo di renderleidonee ad affrontare l’ar-duo percorso. 14 tappe perun totale di 9578 km deltracciato che lascia pochesperanze ai pivelli, 17 gior-ni di sfide tra Argentina eCile. Un rimettersi in giocoche ha dell’epico per il ve-terano Picco, tornato a cal-care per la diciassettesimavolta in 25 anni il più popo-lare dei raid motociclistici.Dunque Franco, ancoraun podio, l’ennesima

Motocross

L’inossidabile volpe del desertoIntervista esclusiva al campione vicentino Franco Picco, fresco vincitore,

in sella alla Yamaha, della Dakar 2010 nella categoria “Marathon”

coppa alzata nonostantel’anagrafe registri 54anni.“Ho vinto una gara conuna moto fantastica, masono arrivato in fondograzie all’esperienza ealla voglia di vincere.Tempo fa fui costretto astar lontanodall’agonismo a causa diun serio intervento al-l’anca. Allo specialistache mi aveva in cura pro-misi di smettere con l’offroad, ma poi non manten-ni quell’impegno, a contifatti sarà contento il dot-tore, la sua protesi ha te-nuto bene”.È solo una tra le tantevittorie o merita di esse-

re annoverata tra le mi-gliori prestazioni di Pic-co pilota? “La Dakar negli anni hacambiato la collocazionee i regolamenti, però ri-mane un tour de forcedavvero singolare. Ri-spetto alle edizioni afri-cane, questa per certiaspetti ha offerto delleagevolazioni, prima fratutte l’opportunità per imezzi dell’assistenza diraggiungere in tempi bre-vi i piloti in corsa. Un’in-novazione importante eutilissima poiché i duritracciati pieni di insidiemettono a dura prova uo-mini e moto. Si consideriche ogni tappa rappre-

senta una gara asé, e chi corredeve fare i calcolicon le gomme, latenuta fisica, labenzina. Il proble-ma carburante èdavvero una va-riabile fissa se lemanche sono lun-ghe. La terza tap-pa ad esempio, havisto molti ritiri acausa dei circa 40km da fare in sali-ta e su terrenosabbioso. Confes-so che anch’io peralleggerire il mez-

zo non ero partito con iserbatoi pieni. Ma poiprevedendo la possibilitàdi restare a secco, ho benpensato di “abbeverare”la mia Yamaha con qual-che litro di benzina offer-ta dal pubblico. Pochigalloni, però sufficienti araggiungere il riforni-mento dell’organizzazio-ne”. Restando in tema dibenzina, si è parlato di unsabotaggio messo in attoall’inizio della gara.“Si è vero, dopo il trasfe-rimento mi accorsi che iserbatoi non comunicava-no tra loro, da una veri-fica ho scoperto chequalcuno vi aveva versa-

to dello zucchero; unoscherzetto che mi avreb-be procurato guai irrepa-rabili al motore e un si-curo ritiro dalla gara. Miè andata bene comunque.Sul fatto increscioso oraho già le idee chiare e sochi devo ringraziare”.La classifica vedeDespres e Ullevarseterrispettivamente primo esecondo, e altri quattropiloti tra i primi dieci insella a moto di un’unicamarca: la KTM. A cosaè da imputare il dominiodella casa austriaca?“La KTM sforna modellicreati appositamente perquesto genere di compe-tizioni, dalla cilindrata

alla meccanica tutto vie-ne studiato a tavolino perla Dakar, mentre gli altriproduttori sfornano mez-zi che vorrei definire piùpoliedrici, certo competi-tivi ma preparati in se-conda sede per questitracciati. 83 piloti su 161montavano un KTM eDespres ha vinto con l’ot-tima monocilindrica LC4.Tanto di cappello all’uo-mo e al mezzo. Vedremose nella prossima edizio-ne, con il nuovo regola-mento che limita eparifica le prestazioni trale case costruttrici, cisarà una Dakar più com-battuta e spettacolare”.Giovanni Dalle Fusine

Appassionante giornata di gare seguita da un numeroso pubblico

Pesavento si aggiudica il campionatoA Busa Fonda si è disputata la 6^ ed ultima prova dell’Ice Cup 2009-10 decisiva per l’intera stagione

Si è corsa domenica scorsaa Gallio, sulla pista di BusaFonda, per l’occasione op-portunamente ampliata perarrivare a circa 800 metri dipercorrenza, la sesta e ulti-ma tappa dell’Ice Cup 2009/ 2010, il più importante cam-pionato neve – ghiaccio ita-liano.Al via i protagonisti di unastagione combattuta ed in-certissima, tanto che quattrodelle cinque gare preceden-temente disputate avevanofatto registrare un vincitoresempre diverso: IvanCarmellino (Lancia DeltasHF) a Riva Valdobbia, Mauri-zio Tortone (MitsubishiLancer) a Pragelato, RomildoRean (Mitsubishi Lancer) eOliviero Bormolini (LanciaDelta S4) nelle due gare diLivigno; solo Carmellino è riu-scito a fare il bis a Pragelatodomenica 31 gennaio, balzan-do così al comando della clas-sifica assoluta dell’Ice Cup

2009 / 2010. A Pragelato, nel-la WSC International, la vitto-ria è invece andata al driveraltopianese Dino Pesavento(Subaru Impreza), davanti alvaldostano Romildo Rean(Mitsubishi Lancer) ed al vin-citore del precedente appun-tamento di Pragelato, Mauri-zio Tortone (MitsubishiLancer). A Gallio particolare

e doverosa sottolineatura perLuca Oldini (Peugeot 206WSC), che ha sempre fattoregistrare il miglior tempo intutte le manche, stabilendoanche il miglior ed imbattutotempo di 41.659; alle sue spal-le, Dino Pesavento, DiegoCaspani, Maurizio Tortone eAlessandro Pregnolato. Oldiniha poi fatto sue anche le due

batterie di “Finale”, seguito daCaspani e Pesavento nella pri-ma e dal valdostano Rean enuovamente da Caspani nellaseconda. Poi nella decisiva“manche Master” un banaleguasto meccanico lo ha mes-so fuori gioco e così al verticedella classifica è balzato DinoPesavento, con Caspani eRean a seguire. Oldini ha co-

munque conquistato il primoposto nella categoria WSC IceStar, davanti a Caspani ed aBenazzoli. Nella WSCInternational sul primo gradi-no del podio è salito DinoPesavento, che ha precedutoRomildo Rean e Maurizio Tor-tone. Nella IRC vittoria inve-ce di Matteo Sizzano. Infinela categoria Promotion, vintada Aldo Pistono davanti aDomenico Anesi. Da citare laperformance, purtroppo limi-tata (per rottura meccanica)alla prima manche, del giova-ne pilota locale MatteoBrunello, in gara con unaPeugeot 106. Va poi ancoraricordata la sempre applaudi-ta esibizione dei Maggiolinidella Fun Cup che a Gallio sisono giocati il campionato ve-ramente fino all’ultimo. La vit-toria è infatti andata, per unsolo punto, ad AlessandroBonacini e Manuel Lasagni,davanti agli sfortunati AlbertoBergamaschi e Roberto Nale.

La gara galliese, spettacolareper la particolare e suggestivacornice dell’anello di BusaFonda e per le splendide con-dizioni meteo, ha come dettochiuso il calendario dell’IceCup, promuovendo ai verticidelle due categorie di punta, laWSC International e la WSCIce Star, due giovanissimidrivers: il poco più che 20enneasiaghese Dino Pesavento edil 19enne valsesiano IvanCarmellino. Conferme nellaaltre due categorie: MatteoSizzano (Subaru Impreza) ha“bissato” il successo ottenutonella precedente edizionedell’Ice Cup nella IRC (cate-goria dedicata alle macchinea quattro ruote motrici di deri-vazione rallistica) mentreAldo Pistono, su CitroenSaxo, ha fatto sua senza pro-blemi la categoria Promotion,riservata alle vetture a dueruote motrici.

Cesare Pivotto

MOTORI

25Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8

In merito alle polemiche relative alle strutture espositiveinstallate sul Monte Ortigara nell’ambito del progetto di“Tutela e valorizzazione del patrimonio storico della primaGuerra Mondiale – L. 78/2001” eseguiti dalla ComunitàMontana, avrei piacere fossero pubblicate le fotografiescattate il giorno 29/01/2010, che allego alla presente, af-finché i lettori possano personalmente ed obiettivamentevalutarne l’effettivo impatto sull’ambiente e sul paesag-gio.Preciso che tali strutture, che danno indicazioni sui luoghie sugli avvenimenti storici ivi accaduti, sono alte circa 1,1m fuori terra (l’altezzaè quella effettivamen-te visibile dalla foto,considerando che nonc’è neve sotto di esse)e che le stesse sonomaggiormente visibilinella stagione inverna-le, a causa della colo-razione scura dellestesse sullo sfondo bianco dei campi di neve.Ho notato con dispiacere che nell’articolo pubblicatosull’Altopiano a firma di Giovanni Dalle Fusine, riportante lafoto delle tabelle e la discussione aperta sul forum del sitowww.cimeetrincee.it, sono state selezionate e pubblicate opi-nioni critiche nei confronti dell’intervento, mentre è stata datascarsa evidenza a quelle che invece invitavano alla modera-

“Ortigara: una polemica poco opportuna”

zione e magari aduna visita sul postoprima di emetteregiudizi precipitosi.La scelta di pubbli-care la discussione

presente all’interno di un sito internet, il cui oggetto è costitu-ito da una foto che mal rappresenta il reale stato di fatto, coninterventi fatti in completo anonimato da persone che nellamaggioranza dei casi non hanno personalmente preso visio-ne dei luoghi, mi sembra poco opportuna. Il fatto che siastata data voce solo ad una parte del coro, mi sembra peròoltremodo scorretto nei confronti dei lettori e poco rispettoso

nei confronti di chi, in questi anni, ha speso tempo ed energieper la buona riuscita del progetto.Rilevo in generale che, nella realizzazione di un’opera pub-blica, per quanto importante e necessaria essa sia, difficil-mente tutti i cittadini possono essere d’accordo sulle scelteprogettuali e realizzative. Accontentare tutti, si sa, è impossi-bile, ma ritengo vi siano modi migliori per segnalare il propriodisappunto, magari semplicemente informandosi presso l’enteesecutore, prima di gettare discredito sull’operato di soggettiche a vario titolo operano con l’unico obiettivo di fare qual-cosa di utile per l’Altopiano e che in svariate occasioni han-no manifestato la propria disponibilità a ricercare la massimacondivisione nelle scelte effettuate. Nel ribadire quindi la no-stra disponibilità a discutere della questione nella prossimaprimavera, vorrei però per un momento focalizzare l’atten-zione anche su tutte quelle persone, moltissime, che ogni gior-no esprimono il loro apprezzamento per gli interventi direcupero realizzati nel corso di questi anni. A tal propositovorrei segnalare una lettera pubblicata sul Giornale di Vicenzadel 11/01/2010, firmata Claudio Rigon, che esprime con se-renità e pacatezza un’opinione del tutto diversa sulla questio-ne. Ritengo che anche a queste persone dovrebbe esseredato adeguato spazio….

Mirko Carollo Responsabile progetto di “Tutela e valorizzazione del pa-trimonio storico della Prima Guerra Mondiale negli Al-tipiani Vicentini”

Avendo trattato personal-mente la questione dei pannellisul Monte Ortigara, rispondovolentieri alla missiva dell’ing.Mirko Carollo. Non mi pronun-cio sulle immagini che il tecni-co della Comunità Montana haallegato alla sua riflessione senon per precisare che: cosìcome il punto di vista dei suoiscatti fotografici sembra a luidare una visione accettabile deipannelli (ma ne siamo davve-ro sicuri?), così quelli in nostropossesso illustrano unposizionamento degli stessipiuttosto invasivo rispetto al-l’orizzonte naturale formatodalla cresta rocciosa e dal cie-lo. Concordo senza riserve chese si guarda la vetta dal piaz-zale Lozze o meglio ancora dalpiazzale antistante lo stadio delghiaccio asiaghese, l’interven-to potrà risultare ancor più ac-cettabile. Ma veniamo al pun-to in cui Carollo parla di usoimproprio delle opinioni postatesul Forum del sitoCimeetrincee: al momento discrivere queste righe la discus-sione conta 3704 visitatori, tracostoro 96 hanno meditatovarie considerazioni, 95 nega-tive e una a favore. Pratica-mente la critica non è statasostenuta dall’un per cento deisoci, e ripeto soci, poiché sipuò partecipare al forum soloregistrandosi al sito, che ha unpresidente e vari moderatori.Quindi non vedo dietro a qua-le forma di anonimato il signor

“Nessuna critica alla bontà del progetto,ma solo sulla posizione di quei pannelli”

Carollo veda nascondersi chicritica la posa dei pannelli. Ri-cordo inoltre che pure le As-sociazioni firmatarie della mis-siva al Giornale Altopiano e allastessa Comunità Montana sisono presentate per esteso. Leriporto: Associazione StoricaCimeetrincee, Castello, ViaGaribaldi 1514 - Venezia , Cen-tro Studi Informatico la Gran-de Guerra “www.csi”, Mila-no, AssociazioneCulturale”F.Zenobi” loc.Caresana-Maèkovlje, 12 34018 S. Dorligo della Valle-Dolina - Trieste, Ass.ne cul-turale di ricerche storiche“Pico Cavalieri”, Tiro a Se-gno Nazionale, Corso Ercole I°d’ Este n° 1. Ferrara, ComitatoStorico Trentino della SATVia Manci, 57 - 38100 Trento,Gruppo ricerche e studiGrande Guerra c/o SocietàAlpina delle Giulie Sezione diTrieste del Club Alpino Italianovia di Donota 2 - 34121 Trieste,Dolomitenfreunde-Amicidelle Dolomiti (per l’Italia) viaXXV Aprile 39, I-34074Monfalcone (GO), Associazio-ne Storico Culturale “il Piave1915-1918” Via Gondulmeran° 1, 30027 - San Donà di Piave(VE). Se proprio vogliamo par-lare di omissioni non citate, pos-so confermare che ho ancora inmemoria della posta elettronicaaltre mail inviate al Centro StudiInformatico e al sitowww.lagrandeguerra.net, tuttenegative e fiduciose di un inter-

vento volto a spostare i pannellidall’attuale collocazione. E ve-niamo al punto in cui accusa dinon aver contattato l’Ente ese-cutore: per i 6 giorni precedentila pubblicazione dell’articolo hocercato invano il signor VittorioCorà presso gli uffici della Co-munità Montana, al quale vole-vo segnalare il disappunto delleassociazioni sulla posa dellacartellonistica, ed ottenere un suoautorevole parere. Il confrontonon è potuto avvenire perché iltecnico risultava sempre fuorisede causa impegni di lavoro,inutili pure i tentativi di contattopresso la propria abitazione (ilprofessionista è sull’elenco tele-fonico). Perciò valuto di averagito nei giusti termini contattan-do direttamente il presidente dott.Giancarlo Bortoli, del quale hogià trascritto la dichiarazione. Ri-cordo inoltre che la posizione deipannelli era già stata messa indiscussione da altri, lo si evincedalla comunicazione inviatadall’arch. Corà alla redazioneil 26 gennaio scorso: “Comesi è comunque già avutomodo di comunicare allaDirezione del Sacrario delLeiten ed al Comune diAsiago, che per primo nel-l’autunno scorso ci avevasegnalato il caso, con la ri-presa dei lavori nella pros-sima primavera avremomodo di valutare attenta-mente la questione e trova-re, d’intesa conONORCADUTI e ANA, una

eventuale diversa e piùconsona soluzione.” In me-rito all’accusa del nostro ope-rato, tesa secondo l’ing.Carollo a “gettare discreditosull’operato di soggetti chea vario titolo operano conl’unico obiettivo di farequalcosa di utile perl’Altopiano…”, trascrivo chele suddette associazioni hannocriticato “ fermamente non tan-to la finalità dell’intervento,quanto i mezzi rappresentatidai grandi tabelloni che svol-gerebbero medesima funzionesituati in zona diversa dall’at-tuale”, e questo passo lo si leg-ge integralmente sul numero delgiornale che trattava la questio-ne. Doverosamente mi dilungoancora per rispondere laddoveCarollo afferma che alla Comu-nità Montana c’è “chi ha spesotempo e energie per la buonariuscita del progetto”. Su ciòricordo che i dipendenti dell’En-te, tecnici esterni compresi, ri-sultano regolarmente retribuiti ostipendiati per le loro prestazioni,e quelle “energie” altro non sonoche finanziamenti pagati dai con-tribuenti; le ONLUS e gruppi divolontariato sono altra cosa. In-fine non mi esprimo, sulla letterapubblicata dal Giornale diVicenza del 11/01/2010 firmataClaudio Rigon, in quanto non eraindirizzata alla nostra Redazio-ne, ma a quella del quotidianoprovinciale dove altri giornalistiavevano sviluppato la notizia.Giovanni Dalle Fusine

LA RISPOSTA

Si stanno avvicinando leelezioni regionali e anchequi, nel nostro Altopiano,l’argomento della candi-datura di un eventualerappresentante in regioneha la prevalenza su tuttociò di cui si discute soli-tamente.L’unico candidato alleregionali del nostro terri-torio è l’attuale sindacodi Gallio Pino Rossi. Conquesta mia lettera voglioarrivare nelle case di tut-ti gli altopianesi per riba-dire l’importanza di unafigura all’interno del con-siglio regionale che pos-sa finalmente rappresen-tarci. I problemi concui dobbiamoconvivere ognigiorno sonomolteplici, èduro vivere inm o n t a g n a ,ma questaè la

Elezioni regionali

Un’opportunità da non perderenostra terra, qui abbiamole nostre case i nostri af-fetti più cari, unAltopiano reso da unameravigliosa natura unadelle più belle realtà dimontagna!Ecco, quindi, ora abbia-mo un’opportunità perfar sentire la nostra voce,i nostri disagi, le soluzio-ni da attuare. Chi megliodi uno di noi, che vive lanostra realtà può rappre-sentarci? Il mio appellodi cittadino legato allapropria terra è anche peri sindaci che per primi do-vrebbero sostenere la can-didatura di Pino Rossi, etutto ciò al di là delle pro-

prie ideologie politi-che perché solo

unendoci possiamosperare di farcela.Visto che Pino Ros-

si è l’unico candi-dato, i voti non de-

vono andare dispersie se va bene il dettol’unione fa la forzaforse e lo spero contutto il cuore, anchenoi altopianesi, il piùdelle volte dimenti-cati, potremo con-tare su una pre-senza in Regionee avere la spe-ranza almenoda ora di essereascoltati un po’di più.

Michele Baù

26l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

8

Sono costretto ad intervenireuna terza volta dopo i miei arti-coli pubblicati sabato 9 genna-io e sabato 6 febbraio, poiché ilmio ragionamento e propostasu un eventuale accorpamentodelle scuole di Rotzo e di Roanaelementari e dell’infanzia sonostati volutamente fraintesi, conun seguito di polemiche e di le-vata di scudi da parte dei geni-tori e amministratori.Si è pertanto voluto far crede-re che il sottoscritto voglia inqualche modo far sopprimerela scuola di Rotzo, la qual cosaè assolutamente infondata efaziosa.

La casa dei mosa so la piaza de zesunaPòra la nostra casa. Cara la nostra casa.La nostra caxeta la jera in zentro de Zesuna,in piaza, dove che tuti pasa e i la varda.Me nono Andolo Mosa, ch’el ghe gaveva la boteghetae ch’el ghe regalava sempre ai puteiqualche caramela, el tirava vanti,un poco ndando in Merica e anca restando in Zesuna, la sofamejeta.El gaveva on campeto par le patate, par le tegoline e i fasuivezin al Sea.In primavera, da tutelo, lo vedevo portar su co la cariolala terache ogni inverno la rodolava in fondo al campo,come che faseva Sisifo col so saso. Senza la so fadigano ghe saria stà patate, e gnanca faxui e tegoline.Par el mas-ceto el Lile Curto ne gavevainprestà un cantòn de la so stala.Sta primavera go incontrà me nono in piazaco la cica in boca, e el me gà domandà: come xela che lanostra casa xe abandonà,con tuti i nipoti che gò in giro par el mondo?Ghe gò risposto, par compasiòn, che no lo so.Ghe gò solo dito che qualchedun ghe la gà vendù a uncampanaro,gran brava persona, e questa xe carta scrita.Pora casa dei me veci, abandonà con tuta la so storia.Pori fiui e nipoti de l’Andolo Mosa, che no i gà più el sognaro de Zesuna,tirà su con tanti sacrifizi.Pori fiuji de la jente de Zesuna, che i se vergogna de èsarstà poaritie i torna in paese da pori foresti, a predicar cultura,come che fa i zaliti.Pora la casa de l’Andolo Mosa, che gà ncora fora almenona lapide come so na tomba,come par ricordare na fameja che xe morta e tempi chepiù no i torna.Dentro so la casa abandonà resta solo i me ricordi e chiche ghe pasa davanti el tira drito e nol lo sa.Gianpaolo Rostan Mosa

“Giù le mani” dall’Ortigaracon le contestate tabelle (nonle ho viste di persona, ma cicredo) e “ giù le mani” dalFormaggio Asiago, insommaè tutto un “giù le mani” daqualche cosa. “Giù le mani”dal Dal Molin, “giù le mani”dall’Alcoa , “giù le mani” daTermini Imerese, “giù le

ALLARME SCUOLE!Basandomi sulla mia esperien-za di Dirigente scolastico permolti anni e conoscendo qualisono le direttive ministeriali ine-renti la razionalizzazione dellarete scolastica, ho ritenuto difare una proposta ragionevole,vale a dire di mantenere a Rotzola scuola dell’infanzia stataledove dovrebbero confluire ibambini della scuola maternaparrocchiale di Roana e man-tenere attiva la scuola elemen-tare di Roana facendovi con-fluire gli alunni della scuola di

Rotzo.Ho altresì precisato cheaccorpamenti analoghi sono giàavvenuti in altre partidell’Altopiano, Stoccareddo eSasso, nel qual caso il disagiodel trasporto è stato certamen-te maggiore.Analoga cosa è avvenuta an-che per Tresché Conca eCesuna che sono confluiti nelplesso di Canove.Insisto nel fatto che le piccolescuole con pochi alunni nonsoddisfano a pieno le esigenzedi un servizio scolasticoqualitativo, per le ragioni checredo di aver ampliamenteesposto.Ribadisco che le classi media-mente dimensionate con alun-ni provenienti da paesi diversima viciniori, favoriscono unamaggiore socializzazione e sottoil profilo organizzativo e didat-tico i vantaggi sono notevoli.In questi giorni sono stato an-che redarguito da un genitore,il quale mi ha accusato di volerfar chiudere la scuola di Rotzo,il che significa che non ha lettoattentamente e ben compresoil significato del mio ragiona-mento. Recentemente ho avu-to anche un colloquio con il

nuovo Dirigente scolastico delCircolo di Asiago, il quale miha fatto presente che questoproblema di una eventuale uni-ficazione è avvertito e che con-tatti ci sono già stati fra le duerealtà.E’ però necessario procederecon molta cautela e prudenza,poiché accelerare troppo po-trebbe provocare una reazionedel tipo di quella che ho descrit-to. Nelle mie due riflessioni nonho certamente indicato dei tem-pi, ben consapevole che occor-re ragionare obiettivamente,non avere fretta, e soprattuttoconvincere della bontà del pro-getto. So che sono state fatteanche degli incontri a questo ri-guardo promossi dai genitori diRotzo di cui però non conoscoil contenuto, ma posso imma-ginare che le reazioni sono sta-te di tutt’altro segno, poiché icampanilismi sono tutt’ora unhandicap per lo sviluppo delnostro Altopiano.Finora non si sono ancora espo-sti i genitori di Roana, inparticolar modo il Consigliodella scuola materna parroc-chiale e i genitori, per cui sa-rebbe necessario conoscereanche il loro orientamento inmerito.Edoardo dr. SartoriEx Dirigente scolastico

Giù le mani da…Paganinmani” dal nucleare ecc., anzi– già che ci siamo – mi vienvoglia di suggerire alla Re-dazione ( nondisinteressatamente ..) di isti-tuire una rubrichetta “ Giù lemani da ..: “ riservata ai bron-toloni, ai criticoni, ai chiacchie-roni , ai grafomani , ma anchea quelli che non hanno solo dadire qualcosa ma hanno qual-cosa da dire.Con i tempi che corrono mi paredi attualità. Visto che ho giàcaricato l’archibugio con unaltro “giù le mani da”, comin-ciamo come sempre dall’ini-zio. Anche perché questo sac-cheggio l’ho sofferto e chi vor-rà potrà rendersene conto. Sal-go senza meta per Via 4 No-vembre e non mi dispiace l’ideadi una piccola digressione nelmondo dell’arte. Giusto a po-

chi metri c’è una Galleria ( laMostra di Stella l’ho già vistaed è anche molto suggestiva),e in quel piccolo giardino anti-stante so di caricarmi di fortiemozioni. D’estate tra l’erba ed’inverno da una coltre di nevesi erge possente, drammaticoun gruppo di scultore di raraintensità.Superati tre gradini , chi mi sipara davanti? Un gigantescoBabbo Natale e anche orrendo( se fossi Babbo Natale a quel-lo che mi ha ridotto così gli re-galerei un paio di stampelle.!.)La pressione sale. Devo aversbagliato strada. Mi trovo aDisneyland? Invece no. Sonoproprio in quel triangolo cosìcarico di forti emozioni e distoria patria, anzi, paesana. Si,perché in quel giardino sonosapientemente installate alcu-

ne tra le più signi-ficative sculture diGiovanni Paganin.Sapete chi è ? Spe-ro di si! Uno deimassimi esponentidella scultura italia-na ed europea del‘900, membro diquel grande movi-mento culturaledegli anni ’38 - ’45che fu “Corrente”.Guarda caso , unasiaghese doc, an-che se milanese diadozione, rudemontanaro e, for-se per questo di grande, tra-gica, crudele espressività. Sitratta di uno scenario didrammatica attualità, di fortecoinvolgimento emotivo . Vi sirappresentano – con crudo re-alismo - urla di disperazione, maanche di speranza, espressionidi sofferenza della carne e del-lo spirito. Un percorso per ri-

flettere sull’esistenza e pensa-re che attraverso l’arte potre-mo riscoprire tante verità. Vabene che anche l’orror ha unsuo fascino, ma qui si tratta diprofanazione , di insulto, di di-sprezzo gratuito e mi fermoqui. No, “putei” non si fa così.Capisco che è uno spazio pri-

vato, ma è anche aperto al pub-blico e non mi si dica che cosìsi fa “turismo”, certo forse an-che quello, ma di bassa lega.Non ne abbiamo bisogno. Al-lora installiamo altri “ babbi na-tale “ anche nei Parchi dellaRimembranza e Brigata Regi-na. Chissà quanti turisti (ma diche razza ?) andrebbero a ve-derli e magari a farsi fotogra-fare… Mi auguro che quelbrutto catafalco – che mi dico-no essere li da tre mesi - vengarimosso al più presto e chequello spazio venga restituitoalla sua dovuta “ sacralità”.Anzi, almeno finché resteran-no in quel giardino, le sculturedi Giovanni Paganin siano og-getto almeno di una targa espli-cativa della vita e del percorsoartistico del Maestro e di se-gnali indicativi della loro pre-senza. Ad Asiago vengono an-che turisti attenti alle cose del-l’arte. Paolo Lorenzi

Domenica 21 febbraioGALLIO: OMV - Via Kemplen 2

Domenica 28 febbraioSASSO DI ASIAGO: TOTALVia Chiesa, frazione SassoTRESCHE’ CONCA: AGIP - Via Campiello 56

Dalle ore 8.45 di sabato 20alle ore 8.45 di sabato 27 febbraioCANOVE: Farmacia del dr. Leonardo BosioVia Roma, 33/aENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna GabrieliPiazza Del Popolo 16

Dalle ore 8.45 di sabato 27 febbraioalle ore 8.45 di sabato 6 marzoASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sas del dr.Vittorino Ballici Molini – Piazza II° Risorgimento 23

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Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese

Hanno collaborato: don Marco Pozza,Claudio Savelli, Virginia Gianello, Aurora Carli,Serena Baù, Stefano Rigoni, Renato Angonese,

Morena Turetta, Chiara Stefani, Alessandro Siviero, Ilario De Guio, Cristiano Carli,

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l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

27Sabato 20 febbraio 2010

l’Altopiano8Almanacco per 15 giorni a cura di Giovanni Dalle Fusine

Da sabato 20 febbraio a venerdì 5 marzo 2010

Il 20 febbraio è il 51° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 314 giorni alla fine del 2010

Sabato 20 febbraio S. EleuterioDomenica 21 Ia di QuaresimaLunedì 22 Cattedra di S. Pietro

Martedì 23 S. PolicarpoMercoledì 24 S. Adele

Giovedì 25 S. GerlandoVenerdì 26 S. Faustiniano

Sabato 27 S. LeandroDomenica 28 IIa di Quaresima

Lunedì 1 marzo S. AlbinoMartedì 2 S. Simplicio

Mercoledì 3 S. CunegondaGiovedì 4 S. CasimiroVenerdì 5 S. Adriano

Una ricorrenza: il 22 febbra-io, per il calendario della Chie-sa cattolica, rappresenta il gior-no della festa della Cattedra diSan Pietro. Si tratta della ri-correnza in cui viene messa inmodo particolare al centro lamemoria della peculiare missio-ne affidata da Gesù a Pietro. Inrealtà la storia ci ha tramanda-to l’esistenza di due cattedredell’Apostolo; prima del suoviaggio e del suo martirio aRoma, la sede del magistero diPietro fu infatti identificata inAntiochia. La liturgia prima ce-lebrava questi due momenti condue date diverse: il 18 gennaio(Roma) e il 22 febbraio(Antiochia). La riforma del ca-lendario gregoriano le ha unifi-cate nell’unica festa di oggi.Essa viene spiegato nel Mes-sale Romano “con il simbolodella cattedra che pone in rilie-vo la missione di maestro e dipastore conferita da Cristo aPietro, da lui costituito, nellasua persona e in quella dei suc-cessori, principio e fondamen-to visibile dell’unità della Chie-sa. Un santo per volta: SantaCunegonda. Cunegonda ven-ne cresciuta con una profonda

educazione cristiana. A vent’an-ni circa sposò il duca di Bavie-ra, che nel 1002 fu incoronatore di Germania e nel 1014 im-peratore. Malgrado fosse ste-rile Enrico non volle ripudiarela moglie, scelta ammessa dalmatrimoniale germanico, tolle-rato da Roma. Per la grandepietà e santità che riscontravain lei preferì viverle assiemeanche senza speranza di prole.Così nel 1002 a Paderborn fuincoronata regina e nel 1014 aRoma ricevette, assieme almarito, la corona imperiale dapapa Benedetto VIII.Assecondata dal marito feceerigere il Duomo di Bamberga(1007) e il monastero benedet-tino di Kaufungen (1021) dove,rimasta vedova, si ritirò con-ducendo vita monastica. Morìil 3 marzo probabilmente del1033 anche se qualcuno datala sua scomparsa sei anni dopo.Successe tanti anni fa: il 3febbraio 1960 moriva FredBuscaglione, musicista, can-tante e attore.La passione per la musica locolse da bambino, tanto chegiovanissimo iniziò a studiareal conservatorio di Torino, ilGiuseppe Verdi. Nel frattempo

cominciò ad esibirsi come mu-sicista nei locali notturni e, asoli 17 anni era già un richiestostrumentista sulla piazza torine-se. Fu in queste serate che in-contrò molte persone importan-ti per la sua futura carriera, tracui Leo Chiosso che firmòmolti testi delle sue canzoni.Dopo la guerra tornò ad esibir-si e si impose anche come in-terprete delle sue canzoni sia alivello nazionale che internazio-nale, la sua popolarità crebbesempre di più tanto che inco-minciò anche a lavorare per ci-nema e TV. Scomparve prema-turamente e giovanissimo, il 3febbraio 1960 a causa di unincidente stradale al quartiereParioli in Roma. Ricordiamo al-cuni dei più grandi successi diFred Buscaglione: Che bambo-la, Teresa non sparare, Eri pic-cola così, Guarda che luna... emolti altri.In cucina in primavera confiori di primula. Nell’antichi-tà la Primula era chiamata“Erba dei Paralitici” per la suaazione equilibratrice del siste-ma nervoso e forse per lo stes-so motivo veniva classificatatra le “Erbe della Luna”, capa-ce d’assicurare sonni tranquillie sogni veritieri a chi la portavaaddosso o a chi la mangiava.Veniva anche utilizzata per aro-matizzare il vino e profumarele pietanze. La Primula è riccadi vitamina C, infatti è un otti-mo rimedio contro il catarrobronchiale e tutti i sintomi in-fluenzali, inoltre ha anche pro-prietà diuretiche e lassative. Cisono 46 tipi diversi di Primulae quella più diffusa ha i fiorigiallo pallido e trova il suohabitat ideale in prossimità difossati, rocce e soprattutto ter-reni boschivi. Della Primula

ARIETENel dubbio, non fate niente. Specie in amore, in mancanza di certezze, unabreve assenza dal rapporto è quella che vi vuole per darvi quella sicurezzache sentite necessaria per andare avanti o per chiudere. Nel lavoro e nellespese invece avrete varie occasioni da analizzare con realismo per sceglierequella giusta, che potrebbe essere diversa da come appare a prima vista.TOROGiove e Nettuno, tuttora nel vostro segno, potrebbero darvi la carica peraffrontare con coraggio e determinazione un argomento che vi sta a cuore,risolvendo così un problema. Nei sentimenti, se non siete soddisfatti, dovre-ste esaminare tutte le possibili vie d’uscita, inclusa quella definitiva. Nellavoro invece non mollate la presa: un successo è a portata di mano.GEMELLISiete spinti all’azione sia negli affetti che nel lavoro, in qualche caso con unospreco di energie e di soldi. I single, se vogliono un incontro impegnativo,possono cercarlo in ambienti del tutto nuovi, guardandosi intorno con uncerto ottimismo. Nel lavoro invece ci occorrerà la massima concentrazioneper superare un ostacolo imprevisto, da affrontare con un sorriso.CANCROGli eventi non vi deluderanno, ma qualcuno di voi dovrà applicarsi con tuttala buona volontà per ottenere maggiore chiarezza dai fatti. Nei sentimenti viè certo qualche nodo da sciogliere, specie se si tratta di un problema nonrecente. Lo stesso vale per il lavoro: qui potreste avere però l’idea genialeche state cercando da tempo, ma la sua attuazione potrebbe richiedere tem-po.LEONESiete molto stimolati da importanti pianeti, che vi indicano la strada giustaper ottenere quello che avete sempre cercato, sia nei sentimenti, sia nellequestioni di soldi e di lavoro. Invece di opporvi, favorite il destino accettan-do le indicazioni che vi arrivano da persone che stimate, ed evitate di conte-stare ciò di cui non sapete molto.VERGINEPotete ringraziare Mercurio, Venere e Saturno per i doni che vi offrono, trai quali è opportuno però che facciate una selezione per non muovervi acasaccio. Nei sentimenti vi sono piacevoli conferme da dare o da ricevere,evitando discussioni inutili e manifestando al partner il vostro affetto, anchematerialmente. Attenti a non trascurare i vostri doveri quotidiani.BILANCIANon vi manca il sostegno di importanti pianeti, ma potreste rimanere vittimedell’incertezza davanti a un eccesso di proposte che rischiano di farvi perde-re tempo ed energie in troppe direzioni. Dopo aver capito che cosa ci è piùnecessario, concentratevi su quello che sentite prioritario, e puntate in altro.Nei sentimenti non c’è bisogno di novità, va già bene così.SCORPIONESenza troppo clamore, potreste inserirvi in un nuovo contesto, specie nellavoro e negli studi, tenendo conto dei recenti cambiamenti generali. L’amoredeve però segnare il passo, per non turbare la vostra concentrazione su ciòche volete ottenere. Potrete insistere su un punto sul quale, in passato, tuttivi hanno dato torto e che oggi potreste sostenere con successo.SAGITTARIOTenendo conto della positiva presenza di Marte nel vostro segno, potreteconfrontarvi con quello che vi circonda senza temere dei cambiamenti, po-nendo così le basi per una nuova organizzazione sia nella vita di relazioneche nei rapporti di lavoro. Non affrettate il destino, che ne sa più di voi, conrichieste urgenti. Calma e riflessione sono per ora le carte vincenti.CAPRICORNOE’opportuno agire con la massima coerenza e ragionevolezza, senza peròfare inutili sacrifici: guardandovi attorno con maggiore apertura alle novità,potrete favorire il destino. Soprattutto ai single si offrono varie occasioni, trale quali è possibile trovare qualcosa di veramente interessante. Nel lavoro enegli studi, sapete già cosa bisogna fare: impegnatevi!ACQUARIOUna Venere ottimista vi infonde sicurezza in voi stessi e così vi apre porteche sembravano chiuse. L’amore e il sesso riprenderanno quota se dediche-rete al partner in modo nuovo, più accattivante. Invece, se volete il successoin altri settori, ecco qualche idea: acquistate cose belle, in vista dei prossimiimpegni mondani, e cambiate lo stile del vostro look.PESCIAvrete un modo sicuro per la convincere anche il partner più recalcitrante aseguirvi negli impervi percorsi che tanto vi piacciono, vi basterà chiedere conil sorriso, rinunciando a imporre anche la vostra volontà. L’amore si accende-rà di passione se saprete dare al partner la sensazione di essere al centro deivostri interessi, mentre nel lavoro vi occorrono applicazione e volontà.

Son passati 60 anni esatti da quando il 18 febbraio del 1950nella chiesa parrocchiale di Treschè Conca Lina Panozzo e

Ferruccio Rigoni hanno pronunciato il loro sì! Un traguardo che non èda tutti e che va quindi degnamente festeggiato, come ha fatto la coppia

di Canove, attorniata dai figli,dalle nuore, dal genero, dai nipoti ,dal pronipote e dai parenti più cari. Auguroni!

s’utilizzano soprattutto le foglieed i fiori. In particolare i fioris’apprestano ad essere perfettiper la preparazione di dolci.Dolce alle primule: ingr: 150grammi di biscotti secchi (tiponovellini o gallette), 50 corolledi primule private del calice,400 grammi di panna, 100grammi di zucchero, 4 tuorlid’uovo, 2 cucchiai di fiorid’arancio, sale. Sbriciolare i bi-scotti secchi e pestarli insiemealle corolle di primule. Monta-re la panna e aggiungerla alcomposto. Salare leggermente,porre sul fuoco e portare len-tamente ad ebollizione, mesco-lando, poi spegnere e lasciar raf-freddare. Unire, uno alla volta,i tuorli d’uovo, mescolandobene; aggiungere lo zuccheroe i cucchiai d’acqua di fiorid’arancio. Versare il compostoin uno stampo imburrato emettere in forno preriscaldatoa 180° per circa 30 minuti.Toglierlo dal forno e farlo raf-freddare, infine sformarlo su unpiatto da portata. Guarnire conciuffetti di panna sulla superfi-cie e con fiorellini di primulatutt’intorno e servire.La curiosità: navigando nelweb scopriamo molti link (leg-gi: siti internet) dedicati all’Hoc-key Asiago, da quelli ufficialidella squadra ad altri abbinatiallo sport dalla localizzazioneche lo colloca sull’altopiano deiSette Comuni. Scopriamo cosìche non è appropriato chiama-re lo stadio del ghiaccioOdegar, il termine esatto risul-ta essere Hodegart, e deriva dal-l’omonima parola cimbraHodegart, cioè orto (gart) diOdino (Hoder), divinità scan-dinava. Frasi celebri sulla neve:“Il genio purtroppo non par-la | per bocca sua. | Il geniolascia qualche traccia dizampetta | come la lepre sullaneve” (Eugenio Montale).“La neve è una poesia. Unapoesia che cade dalle nuvo-le in fiocchi bianchi e legge-ri. Questa poesia arriva dal-le labbra del cielo, dallamano di Dio. Ha un nome.Un nome di un candore sma-gliante. Neve”,(Maxence).

NOZZE DI DIAMANTE

Auguri a Lina e Ferruccio

A Mezzaselva diRoana, in zona

panoramica,esposto al sole,affittasi annual-mente apparta-mento trilocale.Riscaldamento ametano. Luce edacqua indipen-

denti.400 euro/mese.

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Fiocco AzzurroE’ nato Giacomo Dalle Ave.

Un abbraccio affettuoso a mammaSerena e papà Ivan. Al piccolo

Giacomo un Altopiano di bene.La redazione

28l’AltopianoSabato 20 febbraio 2010

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