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Pagina 15 Moreno Panozzo: il percorso artistico e i progetti di un “abitante del mondo” ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 381 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 15 SETTEMBRE 2012 Grafica Altopiano pag.10 l’Altopiano l’Altopiano www.giornalealtopiano.it La voce degli 8 Comuni Il Consorzio Turistico paga i debiti. Sempre più vicini alla svolta MANIFESTAZIONI L’altopiano dall’alto incanta i piloti di “Asiago in voloPagina 4 Pagina 5 ASIAGO Per don Federico una grande manifestazione di stima ed affetto Pagina 12 Reparti a rischio chiusura HOCKEY GHIACCIO Per il Ministero sono “antieconomici e improduttivi” Ma Alberti assicura: “Nessun taglio per Asiago Pagina 8 Pagina 20 Con una nota del 30 agosto in- viata ai sindaci della Regione Veneto, l’assessore regionale Roberto Ciambetti, in qualità di presidente della conferenza Regioni-Autonomie Locali, ha richiesto il parere dei Comuni di confine riguardo alla nuova organizzazione territoriale delle province. In pratica i sindaci sono stati invitati a scegliere la provincia alla quale essere ag- gregati oppure a dichiarare di voler rimanere nella provincia di attuale appartenenza. In me- rito alla questione, i sindaci di Asiago e Rotzo hanno scritto a Ciambetti ribadendo la volontà di…passare al Trentino. “Pur nella consapevolezza del- la necessità degli atti dovuti ( ci si riferisce cioè alla necessità di una delibera del Consiglio comunale, ndr) e della volontà del legislatore di procedere a ridisegnare i limiti provinciali fra Comuni viciniori appartenenti oggi a diverse Province della stessa Regione – scrivono Gios e Spagnolo - non possiamo non evidenziare che nel referendum proposto alla popolazione del maggio del 2007 i cittadini dell’Altopiano di Asiago hanno chiesto di aggregarsi al Trentino Alto Adige”. “La per- centuale dei Cittadini votanti – continuano i due primi cittadini - e l’esito del voto che supera il 95% dei consensi non lascia spazio ad interpretazioni relati- ve alla volontà dei Cittadini di unirsi alla vicina provincia di Trento”. “Pertanto – si conclude nella missiva – siamo a chiede- re di valutare in maniera effet- tiva e fondata la possibilità che si realizzi quanto democratica- mente chiesto dai cittadini dei nostri comuni”. Un modo per ribadire a gran voce che la gente altopianese, in merito ad aggregazioni o a confini pro- vinciali, si era già espressa chia- ramente cinque anni fa e che è ancora in attesa da parte di Re- gione e Stato di risposte con- crete al malessere manifestato. Chissà se a Venezia il messag- gio verrà colto. S.L. Quale Provincia scegliete? Quella di Trento! Muoversi, scoprire, incontrarsi: l’invito di Cammin@ltopiano Venite tutti al Festival del muo- versi in montagna. E’ un invito che faccio davvero con il cuo- re, da grande appassionata dell’Altopiano, della sua natu- ra, dei suoi panorami, della sua storia, delle sue tradizioni; da innamorata di questa terra che io stessa, pur essendovi nata, non ho ancora finito di scoprire e di conoscere. Una terra affa- scinante che ad ogni passo, ad ogni angolo sa stupirti, arrivan- do, inevitabilmente, a conqui- stare un posto speciale nel tuo cuore. Mi piace l’Altopiano e amo camminare lungo i suoi sentieri, ripercorrerli infinite volte, certa di trovare sempre qualcosa di mai visto prima, di non colto, di insospettato, di sorprendente. Mi piace incon- trare la gente che come me è af- famata di conoscenza di questi luoghi, drogata di fiori, di pra- ti, di monti, di boschi, di cur- ve tra gli alberi, di orizzonti aperti, di giochi di luce e di silenzi. Mi piace Cammin@ltopiano, in pro- gramma nell’ultimo weekend di settembre, perché ci invita a fare insieme tutto questo: camminare, scoprire questa terra, incontrarsi. L’iniziativa è per tutti i gusti e tutte le età. A pagina due trovate tutto il programma del Festival. Stefania Longhini Moreno Panozzo: il percorso artistico e i progetti di un “abitante del mondo” Comincia la stagione dei due presidenti Pagina 7 GALLIO Il momento difficile della giunta Rossi Pagina 3

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Moreno Panozzo: il percorso

artistico e i progetti di un

“abitante del mondo”

ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 381 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 15 SETTEMBRE 2012

Gra

fica

Alt

op

ian

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l’Altopianol’Altopianowww.giornalealtopiano.it

La voce degli 8 Comuni

Il ConsorzioTuristico

paga i debiti.Sempre piùvicini alla

svolta

MANIFESTAZIONI

L’altopiano

dall’alto

incanta i piloti

di “Asiago in volo”

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ASIAGO

Per don Federico

una grande

manifestazione

di stima ed affetto

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Reparti a rischio chiusura

HOCKEYGHIACCIO

Per il Ministero sono “antieconomici e improduttivi”

Ma Alberti assicura: “Nessun taglio per Asiago

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Con una nota del 30 agosto in-viata ai sindaci della RegioneVeneto, l’assessore regionaleRoberto Ciambetti, in qualità dipresidente della conferenzaRegioni-Autonomie Locali, harichiesto il parere dei Comunidi confine riguardo alla nuovaorganizzazione territoriale delleprovince. In pratica i sindacisono stati invitati a scegliere laprovincia alla quale essere ag-gregati oppure a dichiarare divoler rimanere nella provinciadi attuale appartenenza. In me-

rito alla questione, i sindaci diAsiago e Rotzo hanno scritto aCiambetti ribadendo la volontàdi…passare al Trentino.“Pur nella consapevolezza del-la necessità degli atti dovuti ( cisi riferisce cioè alla necessitàdi una delibera del Consigliocomunale, ndr) e della volontàdel legislatore di procedere aridisegnare i limiti provinciali fraComuni viciniori appartenentioggi a diverse Province dellastessa Regione – scrivono Giose Spagnolo - non possiamo non

evidenziare che nel referendumproposto alla popolazione delmaggio del 2007 i cittadinidell’Altopiano di Asiago hannochiesto di aggregarsi alTrentino Alto Adige”. “La per-centuale dei Cittadini votanti –continuano i due primi cittadini- e l’esito del voto che superail 95% dei consensi non lasciaspazio ad interpretazioni relati-ve alla volontà dei Cittadini diunirsi alla vicina provincia diTrento”. “Pertanto – si concludenella missiva – siamo a chiede-

re di valutare in maniera effet-tiva e fondata la possibilità chesi realizzi quanto democratica-mente chiesto dai cittadini deinostri comuni”. Un modo perribadire a gran voce che la gentealtopianese, in merito adaggregazioni o a confini pro-vinciali, si era già espressa chia-ramente cinque anni fa e che èancora in attesa da parte di Re-gione e Stato di risposte con-crete al malessere manifestato.Chissà se a Venezia il messag-gio verrà colto. S.L.

Quale Provincia scegliete? Quella di Trento!

Muoversi,scoprire,incontrarsi:l’invito diCammin@ltopianoVenite tutti al Festival del muo-versi in montagna. E’ un invitoche faccio davvero con il cuo-re, da grande appassionatadell’Altopiano, della sua natu-ra, dei suoi panorami, della suastoria, delle sue tradizioni; dainnamorata di questa terra cheio stessa, pur essendovi nata,non ho ancora finito di scopriree di conoscere. Una terra affa-scinante che ad ogni passo, adogni angolo sa stupirti, arrivan-do, inevitabilmente, a conqui-stare un posto speciale nel tuocuore. Mi piace l’Altopiano eamo camminare lungo i suoisentieri, ripercorrerli infinitevolte, certa di trovare semprequalcosa di mai visto prima, dinon colto, di insospettato, disorprendente. Mi piace incon-trare la gente che come me è af-famata di conoscenza di questiluoghi, drogata di fiori, di pra-ti, di monti, di boschi, di cur-ve tra gli alberi, di orizzontiaperti, di giochi di luce e disilenzi. Mi piaceCammin@ltopiano, in pro-gramma nell’ultimo weekenddi settembre, perché ci invitaa fare insieme tutto questo:camminare, scoprire questaterra, incontrarsi. L’iniziativaè per tutti i gusti e tutte le età.A pagina due trovate tutto ilprogramma del Festival. Stefania Longhini

Moreno Panozzo: il percorso

artistico e i progetti di un

“abitante del mondo”

Comincia

la stagione

dei due

presidenti

Pagina 7

GALLIO

Il momento

difficile della

giunta Rossi

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2l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

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3Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

SAPOR D’ACQUA NATIA

Valerio Alberti tranquillizzala popolazione “Nessun

ridimensionamento, bensìpotenziamento”

Riunione tecnica all’ospe-dale di Asiago tra il diret-tore generale ValerioAlberti e il personale delreparto chirurgico che datempo è sotto la lente d’os-servazione dell’azienda sa-nitaria bassanese.Un riordino che parte dalrilancio del day surgerynon escludendo che il re-parto possa in futuro ri-prendere l’attività tradizio-nale.Il direttore generaleValerio Alberti ha smentito categoricamente variazioni al pro-getto iniziale del nuovo ospedale (con la riduzione delle attivi-tà chirurgiche di reparto e di sala) e anzi ha riaffermato l’in-tenzione dell’azienda bassanese di far del nosocomioasiaghese un plesso moderno, sicuro e funzionale sia ai turistisia ai residenti.“Abbiamo già fissato la firma del contratto per l’appalto delnuovo ospedale nell’ultima decade di settembre e prevedia-mo che la posa della prima pietra possa avvenire in autunno– spiega il dirigente – Il 1 ottobre parte la riorganizzazionedel reparto chirurgico che inizialmente sarà improntata sulday surgery con solo qualche posto letto di appoggio, ma nul-la viene escluso per il futuro”.Una dichiarazione che dovrebbe togliere ogni sospetto sueventuali modifiche del progetto del nuovo ospedale; preoc-cupazione che da giorni serpeggia tra la gente. In particolarele sorti del reparto di chirurgia destavano apprensione per-ché da tempo funziona ad attività ridotta e quindi, era il ragio-namento, la realizzazione di un reparto così oneroso non sa-rebbe giustificabile.“Niente affatto – ribadisce Alberti – L’attività chirurgica su-birà un’accelerazione e quindi il reparto, con tutta la suastrumentistica, sarà fondamentale”.Altro punto dolente è il destino del punto nascite che, secon-do il rapporto ministeriale sugli ospedali italiani, non ha i nu-meri per giustificare la sua permanenza.“Sono fiducioso che la specificità montana dell’ospedale pon-ga al riparo il reparto da tagli – conclude Alberti – Così comesperanzoso che le nuove schede regionali di dotazione sani-taria ripristineranno il contributo all’Ulss 3 per le zone disa-giate”. Gerardo Rigoni

Sono una talpa. Per questo vado a scuolaCome talpe sotto terra:s’affaticheranno per vin-cere il comodo letargoe, lottando contro la su-perficie della terra, but-teranno fuori lo sguardo.Qualora il paesaggioche loro s’offrirà sapràdi delizia ai loro occhipercorreranno sentieri edisegneranno traiettorie,si lasceranno accarez-zare dal vento e bagna-re dalla pioggia: avran-no strappato un motivoper il quale rimanere las-sù. In caso contrario ri-torneranno laddove sonopartire, in quel comodo letar-go dove disegnare gallerie na-scoste, passaggi nell’oscuritàe silenziosi passatempi per vin-cere la noia del tempo chescorre: rincaseranno con unasperanza in meno e, forse, unanostalgia in più a battere in fon-do al cuore. Come talpe a set-tembre sono i nostri studenti:il letargo dell’estate – queldolce letargo popolato di sole,di cuore e di passione – lasciain questi giorni il passo ad unnuovo anno scolastico: le urladei bagnini e le voci rauche deivenditori di cocco saranno pre-sto offuscate dalla campanel-la della scuola e dalla vocedell’insegnante, dal fischiodell’autobus sotto casa e dal-la voce della mamma che in-vita all’azione mattutina. E loroaccetteranno, almeno i primi

giorni, di tradire il letargo pertentare l’ennesima avventurain superficie: l’estate li ha residiversamente impegnati, ne haaddolcito la stanchezza dei li-neamenti, ha forse riaccesonell’animo di qualcuno la vo-glia di inabissarsi nel misterodella letteratura e della geome-tria, dell’algebra e della storia,della religione e dell’informa-tica per imparare a leggere edinterpretare sempre meglio leleggi che regolano il mondo eil destino degli uomini sotto ilcielo.La talpa è nemica dei giardinie, quindi, della bellezza. Le pro-vano tutte per cacciarla: botti-glie capovolte e acqua nellebuche, sonaglini metallici, trap-pole artigianali o piccole fion-de poggiate sul davanzale.Qualcuno rimane appostato

per ore nel meriggio peracchiapparle nel verosenso della parola: ap-pena usciranno allo sco-perto zac!: con duesecchielli per il mare inorizzontale ad imprigio-narle definitivamente.Gli animalisti speranoche poi le liberino ma-gari nelle prossimità diun fiume; per tante diloro il secchiello diver-rà il carro funebre diviaggi ben diversi. Del-la talpa si parla sempreper negazione di bellez-za: “sei cieco come una

talpa, ignorante come una tal-pa, scarso come una talpa”.Poca carriera nel suocurriculum, simbolo di torbidae scarsa intelligenza. Più del-l’asino e del coniglio, forseancor più antipatica dei serpen-ti che mordono e dei tassi cherubano. Eppure anche la talpavive dei suoi misteri: nell’oscu-rità parla una sua lingua,dialoga con i suoi simili, s’ar-ruffa per piccole diatribe travicine di casa. Ogni tanto get-ta fuori lo sguardo: chissà maiche lassù, appena oltre la cro-sta di terra, non ci sia un gior-no qualcuno pronto ad addo-mesticarla. In fin dei conti ognicreatura nasce per essereamata e custodita. Il fatto poiche bellezza e antipatia necomplichino il destino, questaè stata opera di uomini che

fanno preferenze tra di loro econ gli animali.A scuola in ultima fila ci van-no le talpe: vicini di banco gliasini. In prima fila volpi e sco-iattoli: tacchini e tassi a fareda spartiacque. Eppure lascuola è fatta per le talpe e gliasini: che ci farebbero gli in-segnanti in una classe popola-ta di volpi astute e animali in-telligenti? A null’altro servireb-be che a fare da coreografiaad un mondo popolato di for-malità da rispettare, di pro-grammi da dimostrare e di sor-risi da attaccare. Eppoi vuoimettere la soddisfazione d’im-batterti in una talpa a settem-bre e di scorgere sul suo voltodopo nove mesi i lineamenti diuna volpe? Tutt’altra emozio-ne dall’imbatterti in una volpea settembre e scoprire chedopo nove mesi è ancoranoiosamente volpe. Sarà an-che un ragionamento da talpa,ma una scuola per chi nascetalpa sarebbe il senso più bel-lo per una scuola alla ricercadi una bellezza perduta. Don Marco Pozza

L’ospedale di Asiago e il suo futuro:non si può mai stare tranquilli!

La sanità altopianese vive ormai nella perenne incertezza, col fiato sospeso ad ogni nuova notiziasui provvedimenti presi da Roma o da Venezia sui reparti a rischio perché “improduttivi”

Sempre con una spada pen-zolante sulla testa, col peri-colo e con la paura che cadada un momento all’altro. Nonc’è miglior sintesi per defini-re la situazione della sanitàaltopianese che vive ormainella perenne incertezza, colfiato sospeso ad ogni nuovanotizia sui provvedimenti pre-si da Roma o da Venezia. Ein questi giorni sembra nonci sia da stare allegri, poichéla storia insegna che, nono-stante i progetti approvati e ifinanziamenti assicurati, tut-to può cambiare.Mezzaselva docet! Traspending rewiew, nuovi pia-ni socio sanitari, schede didotazione da approvare emandati dei direttori genera-li in scadenza, è un momen-to molto delicato per la sani-tà nazionale, regionale e so-prattutto locale, poiché i pic-coli ospedale sono sempre arischio chiusura.A dar retta ai dati diffusi pub-blicati nei giorni scorsi cherientrano nel Piano naziona-le “Esiti”, voluto dal Ministe-ro e implementato daAgenas, alcuni reparti del-l’ospedale di Asiago comequelli di tante altre strutture,

andrebbero chiusi perchéantieconomici e poco produt-tivi. Tra questi rientrerebbe-ro chirurgia, neurologia, orto-pedia e ostetricia.“Sono i primi risultati e per laprima volta vengono resi pub-blici – ha spiegato il dottorDomenico Mantoan, segreta-rio generale della sanità delVeneto e componente del cdadell’Agenas - É un modelloche può servire alle Regioniper lavorare e migliorare iservizi ed è anche un grandestrumento per i cittadini”.Nell’imminenza dell’appro-vazione delle schede di dota-zione sanitaria, l’idea che itecnici lavorino su questebasi è a dir poco preoccupan-te, perché si sa i numeri con-tano, come afferma anche ilsindaco di Asiago AndreaGios.

“Mi sembra che questi datisiano in linea con quello cheio ed il direttore generale stia-mo dicendo da alcuni anni: persalvare le professionalità delnostro ospedale servonospecializzazioni e servonomedici che facciano “nume-ri”.Purtroppo in una situazioneeconomica tragica comequella attuale in cui chi am-ministra è costretto a fare dei“tagli” i numeri sono impor-tanti perchè è evidente che siriducono le attivitá meno pro-duttive anche se noi sappia-mo bene che questo criterionon è equo e non si adatta arealtà di montagna”.Proprio nei giorni scorsi, il sin-daco di Asiago ha preso car-ta e penna e ha scritto allaRegione ricordando come siafondamentale tenere conto,

specie in materia di servizisanitari, delle peculiarità deiterritori montani.“Apprendo – ha sottolineatotra l’altro Gios - che in que-sti giorni la questione relati-va alla ripartizione delle ri-sorse disponibili è in discus-sione presso la Quinta Com-missione Regionale e mi ri-feriscono che per il Bellunesesiano stati approvati dei cri-teri che tengono conto deidisagi della popolazione resi-dente in aree di montagna.Tengo a sottolineare chel’Altopiano di Asiago rappre-senta una delle principalimete turistiche della nostraRegione con flussi turisticimolto importanti che nei pe-riodi di punto superano le150.000 presenze giornalie-re che vanno a sommarsi ai22.000 cittadini residenti e

che usufruiscono dei servizisanitari offerti dal nostroospedale. Vi chiedo pertantodi tenere in debita conside-razione le peculiarità monta-ne e turistiche dell’Altopianodi Asiago, prevedendo unadeguato stanziamento sup-plementare a favore dellaULSS N. 3 che sia,quantomeno, in linea conquanto stanziato a favoredella realtà Bellunese”.Pronto all’appello alla Regio-ne anche Lucio Spagnolo,presidente della Comunità

Montana.“Si parla di medie di dati chese non contestualizzati, seanalizzati con superficialitànon possono essere credibili.Mi auguro che la Commissio-ne regionale valuti le specifi-cità del territorio montano enon dia troppo retta alle me-die matematiche dalle quali,come diceva Trilussa risultache “Se io mangio un pollo etu non mangi niente, in me-dia abbiamo mangiato mez-zo pollo ciascuno!”Stefania Longhini

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Sabato 15 Settembre 20124l’Altopiano

La voce degli 8 Comuni

CINEMA LUX - Un film di Ridley Scott - Con Noomi Rapace, Michael Fassbender, Charlize Theron, durata 2 ore 10 minutiVenerdì 14 Settembre ore 21.00 - Sabato 15 Settembre ore 21.00* - Domenica 16 Settembre ore 16.00* 18.30 21.00*

Lunedì 17 Settembre ore 20.45 * - Martedì 18 Settembre ore 20.45 *in 3D

Il Gemellaggio Adriatico tra Asiago e VeneziaDopo la partecipazione di Asiago alla Festa della Sensa, il secondo atto in programma in questo weekend ad Asiago

Dopo il primo atto, tenutosi aVenezia il 19 e 20 maggioscorsi in occasione della Fe-sta della Sensa, si completain questo weekend (15/16settembre) il GemellaggioAdriatico tra Asiago e Vene-zia. Tocca dunque ad una de-legazione veneziana essereospite di Asiago dopo che unarappresentanza di Asiago ave-va presenziato allo storico“sposalizio” con il mare. L’ini-ziativa ricorda e richiama il“patto di dedizione” che la cit-tà lagunare e l’Altopiano sti-pularono nel 1404 moreveneto (1405 secondo il calen-dario attuale) e che durò peralcuni secoli, fino al 29 giugno

1807, durante i qualil’Altopiano di Asiago si pre-sentava come una sorte direpubblica federale deno-minata “Reggenza dei 7Comuni”. Il forte legameche ha unito nel tempoAsiago a Venezia trova te-stimonianza anche nel Pa-lazzo Municipale di Asiago,che venne ricostruito dopola prima guerra mondiale,quando Asiago fu comple-tamente rasa al suolo daibombardamenti, e fu inau-gurato il 21 settembre 1929dal principe Umberto di Sa-voia. Sulla torrecampanaria del Municipio diAsiago troneggia un caratte-

leone marciano che riprendel’esatta raffigurazione diquello rappresentato sull’an-tico stendardo donato dallaSerenissima ai Sette Comu-ni dopo la metà del 1600, cuiseguì l’appellativo di fedelis-simi. Inoltre nella SalaConsiliare, che ha, come mol-te altre sale del Municipio, lam-padari in vetro di Murano, c’èun affresco raffigurante il pat-to di dedizione a Venezia. Ilprogramma del gemellaggioprevedeAlle 17.30 di sabato 15 settem-

bre, al Forte Interrotto,si terrà il concerto del-l’Accademia Frizantinacon musiche venezianealternate a letture di bra-ni di Mario Rigoni Stern(prenotazioni posti pres-so lo Sportello Informa-zioni Turistiche di Piaz-za Carli. Tel 0424-464081; in caso di mal-tempo il concerto si ter-rà alle 21 nel DuomoSan Matteo). Domeni-ca 16 settembre, alle10.30, la partenza daPiazza San Rocco del-la Sfilata del Doge con

rievocazione storica. Dopol’arrivo al Palazzo Municipa-le, il saluto dei sindaci. Lostorico Giancarlo Bortoli pre-senterà poi unacontestualizzazione storicadegli affreschi della SalaConsiliare e dei rapporti trala Serenissima e l’Altopianodi Asiago. Seguirà l’offertadei “doni” al Doge. Per l’oc-casione ci sarà un annullospeciale edito dalle Poste Ita-liane in collaborazione con ilCircolo Filatelico 7 Comunidi Asiago.

r is t ico

I “guru del gusto” al GolfClub Asiago per l’anteprimaassoluta di “Made in Malga”Il 22 e 23 settembre la manifestazione che vuole farscoprire e valorizzare i formaggi di montagna italiani

I “guru del gusto” Alberto Marcomini e Luca Olivan, il 22 e 23settembre, al Golf Club Asiago, daranno il via all’anteprima del-la manifestazione “Made in Malga”. All’interno di questo ap-puntamento sarà possibile trovare: formaggi di malga in assag-gio nelle postazioni, con la presenza dei produttori; premiazionedel “miglior formaggio Asiago vecchio e stravecchio di malgaDop” e premio speciale “Asiago prodotto della montagna Dop”;degustazioni guidate da esperti, in abbinamento a birre artigia-nali di montagna e vini prodotti ad alta quota; cene con chefdella montagna e di fama internazionale; iniziative e degustazioninelle malghe dell’Altopiano di Asiago; iniziative nei ristorantidell’Altipiano. L’evento, organizzato da Guru del Gusto in colla-borazione con il Consorzio di tutela del formaggio Asiago Dop,vuole fare scoprire il vero sapore dei formaggi di montagnaitaliani. Per il direttore del Consorzio, Flavio Innocenzi, “un’ini-ziativa di ampio respiro come Made in Malga non poteva chenascere qui, in onore alla tradizione produttiva di Asiago e del-l’omonimo Altopiano. Inoltre Made in Malga e la location in cuisi svolge rappresentano un contesto di prestigio e visibilità per lasesta edizione del nostro concorso per il miglior formaggio AsiagoDOP Vecchio e Stravecchio di malga”. La produzione lattiero-casearia sull’Altopiano ha una storia antica. E’ verosimile chel’attività di allevamento e di trasformazione del latte fosse ante-riore all’immane opera di centuriazione che, fra il I ed il II seco-lo d. C., trasformò la foresta primaria della fascia pedemontanadelle Prealpi nella fertile pianura, buona come prateria e per lacoltivazione della vite e dei cereali. Oggi le malghe ed i loroprodotti costituiscono una delle principali attrattive turistichedell’Altopiano di Asiago. Esse rappresentano inoltre il “trampo-lino di lancio” per tuffarsi nel verde dei sentieri di montagna. E’proprio questo il messaggio da cui partono l’evento Made inMalga ed il Concorso per il miglior formaggio Asiago DOPVecchio e Stravecchio di malga: promuovere e riscoprire il le-game tra prodotto, natura e uomo; legame che attraverso laproduzione d’alpeggio trova la sua massima espressione pro-duttiva e qualitativa. Questi gli orari della manifestazione: saba-to 22 settembre dalle 12 alle 18; domenica 23 settembre dalle10 alle 18. I laboratori previsti sono: sabato alle 14 formaggi dimalga dell’Altipiano con le birre artigianali di montagna e alla16 formaggi di malga italiani con i vini prodotti ad alta quota;domenica alle 14 formaggi di malga dell’Altipiano con i vini prodottiad alta quota e alle 16 formaggi di malga italiane con le birre artigia-nali di montagna Il biglietto d’ingresso giornaliero a persona per par-tecipare alla manifestazione costa 15 euro e dà diritto alla partecipa-zione ai laboratori. Giovanni Dalle Fusine

Duecento posti al Millepini per le prove diCelentano aperte al pubblico sabato 15 settembrePossiamo solo immaginarla, la lun-ga fila di asiaghesi in coda davantiallo Sportello Informazioni Turisti-che di piazza Carli ad Asiago peraggiudicarsi uno dei limitati posti(solo 200!) per assistere sabato 15settembre alle 17.00 alla provaaperta al pubblico dello show cheCelentano sta mettendo a puntoal Millepini. Il giornale infatti si èchiuso la sera di giovedì 13, pro-prio alla vigilia dell’apertura delle prenotazioni dalle ore 10.00del giorno successivo. Quando leggerete queste righe dunque iposti saranno stati già tutti assegnati. La notizia, quella che intanti aspettavano di sentire, è stata data ufficialmente due giorniprima, e l’iniziale entusiasmo è stato presto smorzato, quando siè capito che solo con una buona dose di fortuna (e di disponibi-lità ad appostarsi presto di fronte all’ufficio preposto) si potevasperare di rientrare tra gli eletti. Possibilità data oltretutto solo airesidenti in comune di Asiago. A scegliere numero e modalità diassegnazione, sono stati proprio i coniugi Celentano e il loroclan, decidendo così di fare una sorta di ringraziamento alla cittàe ai cittadini che li hanno ospitati in questo importante periodoprofessionale, rispettando la richiesta di riservatezza e tranquil-

lità che da subito avevano chie-sto. “Celentano e il suo clan –commenta l’assessore al turismodi Asiago Roberto Rigoni – sison trovati benissimo qui danoi, e proprio in segno di ami-cizia verso il Comune e versola popolazione hanno decisodi aprire per una serata le pro-ve musicali in corso al TeatroMillepini. L’amministrazione

Comunale di Asiago è immensamente soddisfatta di questacollaborazione che ha fortemente rinsaldato i rapporti conla famiglia Celentano, grazie anche alla preziosa media-zione di Gianmarco Mazzi”. I partecipanti al concerto hannodovuto all’atto della prenotazione, a causa del ristretto con-testo gravato ulteriormente da serie norme sulla privacy,compilare una liberatoria, impegnandosi oltretutto a non farefoto e a non registrare il concerto. Intanto Celentano hareso noto il titolo scelto per lo show che si terrà all’Arena diVerona l’8 e il 9 ottobre: “Rock economy”. Uno show an-nunciato come l’evento musicale italiano degli ultimi anni.Come lo sarà, per duecento fortunati asiaghesi, anche il con-certo di sabato al Millepini. Silvana Bortoli

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5Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

“A maggio del 1940 ri-cevetti l’ordine daimiei ufficiali del batta-glione Vestone del 6°Alpini di salire aCampiglia in ValSoana per fare l’istrut-tore di roccia. Dovetesapere che ho avutomolti momenti felicinella mia vita, ma for-se quei giorni trascor-si a Campiglia Soanasono stati i più belliche ho vissuto. Quandoero libero dal corso di roc-cia andavo su al Piandell’Azaria: per me quelluogo è sempre stato il piùbello del mondo. I prati fio-riti, il torrente ricco di tro-te e i camosci che aveva-no da poco partorito con icuccioli che scivolavanosulle chiazze di neve nei

A Pian dell’Azaria è nata l’Oasi Rigoni SternInaugurato in Val Soana (Parco Nazionale del Gran Paradiso) uno spazio dedicato allo scrittoreasiaghese che vi aveva trascorso, giovanissimo, un periodo in qualità di istruttore di roccia

pendii. Poi c’era lamaestrina … Era un luogobellissimo, tanto è vero chequando mi trovavo prigio-niero in Germania o nellemontagne dell’Albania onella steppa russa, per con-solarmi e per cambiare dal-la mia mente il paesaggio,sognavo sempre il Piandell’Azaria. Anche duran-

te la ritirata di Russia, neimomenti di maggior scon-forto, pensavo che lassù, inVal Soana, c’era il Piandell’Azaria, che rappre-sentava per me un luogodella memoria, un vero pa-radiso terrestre. Avevo 18anni, ero innamorato, il pa-esaggio era così bello, efacevo roccia con i miei

amici … ero veramente fe-lice”. Sono parole di MarioRigoni Stern, riportate sul ta-bellone che dà il benvenutonell’Oasi che gli è stata de-dicata, con cerimonia di inau-gurazione lo scorso 15 luglio,in Valle Soana, nel parco na-zionale del Gran Paradiso.Su una pietra è stato incisoil suo ritratto, realizzato dal-

l’artista GianfrancoSchialvino, nell’oasi sonostate sistemate alcune pan-chine e un bauletto che con-tiene alcuni dei più celebrilibri dell’autore de “Il Ser-gente nella neve”, che gliescursionisti possono sfo-gliare sostando nell’Oasi.L’iniziativa, inserita negliappuntamenti per i 90 annidel Parco del Gran Paradi-so, si è svolta nella rievoca-zione dell’atmosfera spen-

sierata e allegra di quei gio-vani alpini del BattaglioneVestone che, come RigoniStern, nella primavera del1940 si trovavano in ValSoana per l’addestramentomilitare e che, di lì a poco,sarebbero sprofondati neldramma della guerra e del-la tragica campagna di Rus-sia. Alcuni giovani attori

hanno letto le pagine cheRigoni dedicò alla ValSoana, mentre sono risuo-nate le note delle marceeseguite dalla Fanfara del-la Brigata AlpinaTaurinense. E’ stato inoltreproiettato il video dell’inter-vista a Rigoni Stern, realiz-zata il 30 ottobre 1999 daEmilio Champagne adAsiago. Presente alla ma-nifestazione, in qualità dirappresentante della fami-glia Rigoni Stern è stato Giu-seppe Zanardi, secondo cugi-no dello scrittore asiaghese,che risiede in Valle d’Aosta.Silvana Bortoli

Un importante riordino dell’assetto di promo-zione turistica dell’Altopiano: è quello pro-spettato dal piano di risanamento del “vec-chio” Consorzio Turistico “Asiago 7 Co-muni” per arrivare alla sua messa in liqui-dazione e alla contestuale creazione dellanuova società consortile “Asiago Turismo”,prevista a breve. Cambiamento dettatodalla situazione economica pesante in cuiil Consorzio si era venuto a trovare e dalcambio di direttive che la Regione Venetointende applicare con le nuove normativeriguardanti la gestione del turismo locale.Una svolta iniziata con il nuovo consiglio diamministrazione presieduto da RobertoRigoni, assessore al turismo di Asiago, chesi era trovato a dover recuperare un orga-nismo sull’orlo di una situazione fallimentare con il rischio dicancellazione dell’ente stesso. “Il problema maggiore – diceRigoni – oltre al taglio drastico dei fondi riservati ai Con-sorzi, era il debito finanziario, prevalentemente bancario,causato dagli interessi prodotti da mutui e fidejussioni.Per rientrare da questa situazione disastrosa abbiamo datovita a una gestione più oculata, con la riduzione del perso-nale, l’ottimizzazione delle risorse interne, e limitando al-l’indispensabile il ricorso a consulenze esterne. Con il ri-sultato che nel 2011, rispetto all’anno precedente, i costierano stati più che dimezzati. Ad oggi possiamo dire, inol-tre, che siamo in regola con il pagamento degli stipendi aidipendenti e di aver saldato tutte le fatture del 2008 e del2009. Vorrei inoltre sottolineare l’importanza della cifra

Il Consorzio Turistico verso il risanamentoLa svolta, positiva, è ormai vicina. Risparmi sulle spese permettono di far tornare i conti e porre l’ente in liquidazione.

Per il futuro si auspica la maggiore unità possibile tra tutti coloro che in Altopiano si occupano di turismo

che il Consorzio ha risparmiato gra-zie agli accordi di chiusura e com-pensazione con i creditori: 32.750euro, differenza tra l’importo cheavremmo dovuto pagare (45.689,31euro) e quello effettivamente paga-to (12.939,05). Nel prospetto dellespese di gestione (che qui riportia-mo, ndr) si può notare come con lariduzione del personale e dell’ora-rio dello stesso, oltre che di tutte lespese non necessarie, sia notevole,tanto più tenendo conto che per il2012 è stato considerato il periodofino al 31 agosto, e che quindi laprevisione per l’anno in corso è didiminuire ancora rispetto al 2011".

Considera molto positiva questa svolta anche Stefano Fracaro,albergatore asiaghese che fa parte dell’attuale consiglio di am-ministrazione del Consorzio Turistico, e già membro del prece-dente. “Ben venga questo riordino con la messa in liquida-zione dell’ente – dice Fracaro – e ben venga soprattutto lanuova società, che sarà una sorta di regista deputato agestire il macroturismo del territorio. Auspico che ci possaessere più unità possibile tra tutti coloro che in Altopiano sioccupano di turismo, così come ritengo molto proficua lacollaborazione all’interno del consiglio di amministrazio-ne del Consorzio dei tre assessori del turismo di Asiago,Gallio e Roana. Non possiamo più permetterci gestioni di-vise, dobbiamo cercare di concentrare le forze ed evitaredispendi economici. E dobbiamo investire sulla formazione di-

ventando più professionali, imparando le lingue ad esempio, ospingendoci a vedere cosa fanno i nostri colleghi di altre loca-lità”. Silvana Bortoli

ASIAGO

Riprendono gli incontriformativi per genitoriRiprende lunedì 17 settembre il ricco programma di incontriformativi rivolti ai genitori con figli dagli 11 ai 14 anni organiz-zato dagli assessorati ai servizi sociali dei comunidell’Altopiano, dalls Comunità Montana, dalla Regione Venetoe dall’Ulss 3 in collaborazione con la cooperativa “Il Faggio”di Asiago, nell’ambito del Piano per l’infanzia e l’adolescenza2012. Un percorso cominciato alla fine di marzo con variappuntamenti dedicati all’essere genitori ed essere coppia, almondo emotivo dell’adolescente e al disagio a scuola.Per agevolare il più possibile la partecipazione, si è pensato diorganizzare più incontri sullo stesso argomento, ovviamentein giorni e sedi diverse. Così l’incontro dal titolo “Specchio,specchio delle mie brame – L’immagine corporea in adole-scenza”, tenuto dalla dottoressa Anna Chiara Costa (psicolo-ga e psicoterapeuta) verrà proposto lunedì 17 a Lusiana (Mu-seo Palazzon), mercoledì 19 settembre ad Enego (PalazzinaTuristica), lunedì 24 nella sala consiliare del municipio aCanove e mercoledì 26 nella ludoteca di Roana. A trattare iltema “Ho detto no – Educare alla responsabilità e al rispettodi sé e degli altri” sarà il dottor Stefano Rigoni (psicologo epsicoterapeuta) lunedì 22 ottobre nella biblioteca di Conco,martedì 23 in sala consiliare a Gallio, mercoledì 24 al museodi Foza e giovedì 25 in sala consiliare a Rotzo. A novembre, alPalazzon di Lusiana lunedì 19, ad Asiago nella Sala dellaReggenza martedì 20, nella palazzina turistica di Enego mer-coledì 21 e in ludoteca a Roana giovedì 22, si parlerà di “Co-municazione criptata e il gruppo dei pari” con la dottoressaMartina Valente. Tutti gli incontri sono a ingresso libero ehanno inizio alle 20.30.Si raccomanda la partecipazione. G.D.F.

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6l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Sono state soprattuttopersone in cerca di la-voro, con il numero dicandidati italiani cheper la prima volta su-pera quello degliextracomunitari, a pre-sentarsi nel secondotrimestre 2012 alloSportello Servizio per ilLavoro di Cura fami-liare. Aperto dal 2011presso la sede dellaComunità Montanacon la collaborazionedella Cassa Rurale edArtigiana di Roana,deiComuni dell’Altopiano, e del-la Cooperativa il Faggio, loSportello si propone di dareassistenza alle famiglie conla messa a punto di un pro-getto assistenziale a domici-lio, e nel contempo di riceve-re le richieste di lavoro inquesto ambito. Le famiglievengono aiutate ad orientar-

Sportello Servizio per il Lavoro di cura familiare:in crescita la richiesta di lavoro da parte degli italiani

si per scegliere la tipologiadel rapporto di lavoro sia dalpunto di vista amministrativoe legale, che da un punto divista sociale e di relazione trale parti. I candidati e le can-didate al lavoro di assistentefamiliare vengono ricevutiper rilevarne capacità e com-petenze lavorative, valutan-

do precedenti esperienze, efornendo loro informazioni suidiritti e doveri, come da nor-mativa e contratto di lavorodomestico. Dal 2 aprile al 29giugno 2012 si sono presen-tati presso lo Sportello, aper-to il martedì pomeriggio dalle15.30 alle 18.00 e il giovedìmattina dalle 9.00 alle 12.30,

110 utenti, di cui 72 per ri-chiesta lavoro, 6 per consu-lenze, e 32 sono stati gli in-contri per casi seguiti. Lamaggioranza dei cittadini chesi sono recati allo Sportelloproviene dai comuni aderentialla convenzione, ma ci sonostate alcune richieste di servi-zi anche da non residenti nei

comuni dell’Altopiano.Come si diceva, nel secon-do trimestre di quest’annogli utenti che ci sono rivoltiallo sportello sono state pre-valentemente persone incerca di lavoro: i candidatial lavoro di assistente fami-liare sono stai 72, di cui 37per aggiornare la propria si-tuazione. Rispetto ai trime-stri precedenti e rispetto an-che ad altri sportelli attivi inprovincia, la maggioranzadei candidati interessati èitaliana., in totale 41 controi 31 extracomunitari. Le

nuove famiglie seguite sonostate 10, secondo l’iter previ-sto per ogni singolo caso chesi prende in carico, ovvero conlo svolgimento di almeno dueincontri, uno per capire i biso-gni e l’altro per la presenta-zione dell’assistente familiare.L’affluenza allo sportello è sta-ta pressoché costante in tutti i

mesi, con un picco di richiestedi lavoro nel mese di maggio eun picco di richieste da partedelle famiglie a giugno. Guar-dando invece i dati raccolti dal-l’apertura del servizio il 13 set-tembre 2011 fino al 29 giugnoscorso, si può notare comel’andamento degli accessi de-gli utenti allo sportello sia sta-to in crescita graduale, con unpicco nel mese di novembre2011 e nel mese di maggio2012, in concomitanza conl’inizio della stagione inverna-le ed estiva, mentre si può ri-levare un decremento nei mesidi gennaio e febbraio. In sin-tesi i dati dimostrano che il ser-vizio risponde ad una concre-ta e reale esigenza del nostroAltopiano, questo anche allaluce del confronto con altreattività similari operative nelresto della provincia.

Silvana Bortoli

ATTUALITA’

La rivoluzioneecologica deipress containerad Asiago, chedoveva avveniregià lo scorso lu-glio, sarà opera-tiva, secondoquanto dichiara-to dall’assessoreal patrimonioGuido Carli, en-tro la fine di settembre e non comporteràper i primi due anni alcun costo aggiuntivoper i cittadini. Questo grazie ad un pro-getto ed una volontà di collaborazione trail Comune di Asiago e Etra Spa, societàche si occupa della gestione pratica delprogetto. I press container sono in totalesette, di cui tre interrati: vicino alle Poste,nella zona del Museo “Le Carceri” e neipressi della Comunità Montana; e quattrofuori terra: adiacente alla Canonica, pres-so le Scuole Elementari, vicino all’Ipsia.L’ultimo andrà posizionato in zonaCeresara, non è ancora stato sistematoperché in attesa della risposta alla richie-sta di contributo per dei fondi di confineche porterebbero all’ulteriore creazione diun ecocentro in collaborazione con e sulterritorio del comune di Roana. Il ritardonella partenza del progetto è dovuto a dif-ficoltà tecniche come per esempio i vin-coli ambientali: in realtà le isole ecologi-che non interrate sono già installate e fun-zionanti, le altre, come detto, saranno ope-rative entro la fine di questo mese. Que-sta soluzione riguarda per ora il centro sto-

Raccolta differenziata

Press container in funzioneentro la fine di settembre

rico di Asiago, nel-le contrade limi-trofe rimarrannole attuali campaneper vetro, carta eplastica, ma icassonetti verran-no dotati di unachiusura che ri-chiede, come peri press container,l’utilizzo di una

tessera. La volontà dei promotori è di arri-vare gradualmente a far pagare solo ciò cherealmente si smaltisce, il fattore “tempo diadattamento” rimane però fondamentale.Etra Spa dichiara di aver distribuito le tes-sere a tutti i cittadini e la sua disponibilitàa fornirle nuovamente o ad intervenire nelcaso di malfunzionamenti.Un cambiamento importante, un passoavanti sulla strada della coscienza am-bientale fondamentale soprattutto in unalocalità come la nostra. Dall’inizio di que-sto percorso ecologico si è registrato ungrande miglioramento, come confermal’assessore Carli, ma la strada è ancoralunga e queste nuove soluzioni permette-ranno ai cittadini di effettuare una mag-gior raccolta differenziata, più potenzia-ta.Per sensibilizzare la popolazione oltre agliincontri già effettuati e agli avvisi sono pre-visti cicli di informazione nelle scuole da partedi Etra a cura di esperti.Non resta che aspettare che la “rivoluzio-ne” abbia inizio. Giulia Rigoni

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7Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

Il saluto di don Federico ad Asiago“Grazie per la stima e per l’affetto”Con una straordina-ria manifestazione diaffetto e di stima lacomunità, parroc-chiale e non, diAsiago ha salutatodon FedericoMeneghel che, dopocinque intensi anni,lascia la parrocchiaasiaghese per assu-mere l’incarico di re-sponsabile diocesanodell’Azione CattolicaRagazzi. Memorabi-le resterà per lui e perchi vi ha partecipatola grande festa allo stadio te-nutasi nella serata di venerdì 7settembre. Giochi, canzoni,scherzi, abbracci, discorsi, sa-luti, sorrisi e lacrime sono statigli ingredienti di momento di in-tensa emozione per tutti.“Ciò che mi ha colpito – com-menta don Federico - sono sta-te soprattutto due cose: lacoralità di questo “grazie”, cheè andato ben oltre i confini del-la comunità cristiana e la spon-taneità e intensità con il qualequesto grazie mi è stato espres-so. Tutto questo mi ha com-mosso ma a dire il vero non miha del tutto sorpreso. La fami-glia del mio Patronato è grandee vivace, ho sempre sentito diessere tanto stimato ed amatoad Asiago, tanti sono stati esono i miei amici e le persone ei gruppi con i quali ho collabo-rato in un clima di grande inte-

“Per noi ragazzi sei statoun amico e una guida”

Caro don Federico, cinque anni sono volati, annifantastici e indimenticabili, carichi di emozioni e di

esperienze vissute insieme. Hai rinnovato eingrandito il nostro Patronato facendolo diventare

un punto di ritrovo per noi giovani e un rifugiosicuro per la nostra crescita. Quanti bei momenti

passati con te don! Tra campi in malga, giteparrocchiali e pomeriggi al laghetto, con te il

divertimento non è mai mancato!Sei stato una guida per noi ragazzi, hai sempre

saputo scherzare e divertirti, ma quando c’era datrasmetterci qualcosa di importante lo facevi con

sicurezza e serietà. Una cosa, fra le tante, bella di te,don, è che riuscivi a relazionarti allo stesso modo sia

con noi che con tante altre persone chefrequentavano la parrocchia. Sei stato un amico veroper molti, hai donato il tuo tempo e il tuo impegno ai

giovani perché tu sai e credi che i giovani sono ilfuturo. A nome di tutti i ragazzi del Patronato, un

grazie speciale, don Federico!

sa e familiarità. Mi è sembratotutto in linea con l’intensità de-gli anni vissuti assieme”.Qual è il tuo bilancio di que-sti cinque anni ad Asiago.“Sono stati anni ricchissimi.Anni di ripensamento,ristrutturazione e rilancio delPatronato, anni di una presen-za viva della parrocchia nel ter-ritorio e nei suoi problemi, annidi intense esperienze in malga ealtrove, anni di tanta dedizioneai ragazzi chiunque fossero edovunque si trovassero, anni direlazioni forti e sincere e di fra-terna e stimata collaborazionecon il mio parroco don Rober-to. In tutto questo, è chiaro, iosono cambiato molto, e pensoin meglio. La cosa nella qualenon sono cambiato è l’entusia-smo dei primi anni. Penso siauna gran cosa..”Senza peli sulla lingua: pre-

gi e difetti di questa nostracomunità.“Asiago è una comunità unita equesto è un gran pregio. E’possibile lavorare in rete, inne-scare forti sinergie e collabora-zioni tra gruppi e istituzioni peruna comunità che nell’insiemesia attenta e solidale nel costru-ire il bene di tutti. Di negativovedo l’altra faccia dell’unità cheè la chiusura. Penso soprattut-to ai ragazzi: dovrebbero esse-re più disponibili a esperienzefuori o comunque diverse daquelle che hanno sempre vistoe frequentato e così anche amodi diversi di pensare. Gliadulti dovrebbero essere i pri-mi a spingerli”.Le cose che ti rimarrannopiù impresse di questo tem-po passato con noi.“Senza dubbio i volti delle per-sone che ho incontrato”.

Un augurio e unaraccomandazioneche vuoi fare a que-sta comunità.L’augurio che fac-cio è quello dellafede. E’ l’augurioche sempre ho fat-to nell’incontrareragazzi e genitori eper il quale tanto misono speso in que-sti anni: altro mi sem-bra meno e in più.La raccomandazio-ne è quella di con-servare questa fede

come dono preziosissimo e diconservarla dentro una espe-rienza viva e partecipata di Chie-sa. Se c’è la fede allora c’èunità, speranza, pace, verità,bene, ecc”Cosa hai detto a don Erik perpresentare Asiago.“Più che altro gli ho spiegatocome si strutturano gli ambientie la vita del Patronato. Gli horaccontato un po’di strada fat-ta con voi e gli ho detto che sevorrà bene ad Asiago, sicura-mente Asiago vorrà bene a lui.Il tuo nuovo incarico di re-sponsabile diocesano del-l’Azione Cattolica Ragazzi:ti senti adeguato a questoruolo?“Non so ancora bene cosa miaspetta nel nuovo incarico chemi è stato affidato. So che èimpegnativo e di responsabili-tà, viste anche le sfide del tem-

po che stiamo vivendo. Sonocontento di lavorare ancora aservizio diretto dei ragazzi e deigiovani. Mi mancherà forse laconcretezza della vita parroc-chiale. Parto comunque per unanuova avventura cosi comesono partito quando venni adAsiago”.Per cosa ti piacerebbe esse-re ricordato?“Mi piacerebbe essere ricorda-to come sacerdote. L’ho detto

anche nella mia predica di do-menica: per questo motivo sonovenuto e ho lavorato tra voi:perché Dio mi ha chiamato e iol’ho seguito”.Grazie don Federico anche daparte di tutta la redazione de“L’Altopiano” per come ti seiadoperato a far crescere que-sta comunità e per la piena col-laborazione che hai sempre datoalla nostra testata. Stefania Longhini

Don Federico alle prese con l’hockey

Assieme ai volontari del Cinema Lux/Grillo Parlante

Con l’assessoreFranco Sella ed ilsindaco di AsiagoAndrea GIos

Un momento dello show organizzatodai ragazzi del patronato

Foto per gentileconcessione di Paolo Basso

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8l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

I paesaggi dell’Altopiano incantano i piloti di paramotoreIl gradimento per la prima manifestazione dedicata a questo sport, spinge a guardare

al futuro con l’intenzione di creare nuovi eventi, sia d’estate che d’inverno

Tante vele colorate con piloti diparamotore in volosull’Altopiano,… e che piloti!Verso la fine di agosto, a scoprirei nostri panorami dall’alto a bor-do di questa fantastica e sempli-ce macchina volante che permet-te voli lenti e ricchi di emozioni, èstato, tra gli altri, anche l’attualedetentore del record mondiale inascensione, Raffaele Benetti. Ilpilota viareggino,che nel 2011 inMongolia partendo dal livello delmare è arrivato a 4.000 metri diquota, massima elevazione rag-giunta con il parapendio a moto-re, nonostante il cognome che in-durrebbe a pensare il contrario,non ha alcun legame conl’Altopiano. Anzi non lo cono-sceva proprio, ci è arrivato suinvito di Fabio Ambrosini diCesuna, che avendo in comune

Fabio Ambrosini, pilota di casa nostra, con all’attivooltre duemila lanci in vent’anni di attività

Fabio Ambrosini ècolui che sicuramen-te una volta o l’altratutti abbiamo notatoalzarsi in volo dallazona del Millepini esolcare i nostri cieli.Vola da oltre vent’an-ni col parapendio,sport di cui è statotra i pionieri in Italia,collezionando circaduemila lanci, un nu-mero che è quasi ildoppio della mediaannuale dei pratican-ti, cinquanta all’an-no: praticamente èsempre per aria! Tanto che ogni volta che può vaa volare in zone diverse. Ha iniziato nel 1990 quan-do risiedeva a La Thuile dove era impegnato nelsoccorso in montagna e dove a fargli venir vogliadi provare sono stati i piloti che vedeva in volo sulversante francese del Monte Bianco. Ha conse-guito il brevetto di volo libero con parapendio adAosta, nella scuola di deltaplano specializzata inparapendio. E’ abilitato anche al trasporto dei pas-seggeri, e negli ultimi anni si è dedicato anche alparamotore (per il quale ha un brevetto supple-mentare) con il quale può di alzarsi in volosull’Altopiano, la cui conformazione non permet-te invece di lanciarsi con il parapendio. “Le emo-zioni che dà questo sport – dice - dove ti ritrovisolo a sfruttare il vento, le correnti termiche che ti

la stessa passione per il volo,dopo averlo incontrato duranteuna manifestazione diparamotore che ogni anno sisvolge a Torre Suda (Lecce) gliaveva parlato delle bellezze deinostri luoghi. Bellezze che han-no incantato il campione, abitua-to a volare in tutto il mondo, dal-la Mongolia, al Brasile, all’Austra-lia. Venendo a volare quassù inmontagna si aspettava le classi-che cime dolomitiche, ed è rima-sto a bocca aperta nell’ammirarela varietà e la dolcezza del nostropaesaggio. Per altri impegni nonha potuto partecipare invece allamanifestazione organizzata daAmbrosini domenica 9 settem-

bre, quando all’aeroporto diAsiago si sono ritrovati in14 piloti, che dopo essersialzati in volo si sono direttiverso Cima Echar ammiran-do l’Osservatorio, quindi alleMelette e poi diritti verso ilMonte Corno, per arrivareinfine allo Zovetto e atterra-re per il pranzo. Una volta ri-partiti in volo tutti insieme,Fabio li ha guidati sopraCesuna, Treschè Conca, laVal D’Assa, Mezzaselva, ilMonte Erio, Camporovere , finoad atterrare al Millepini. “Questoappuntamento – dice FabioAmbrosini – potrebbe diventareuna manifestazione fissa, allar-

gandosi nel tempo, visto il gran-de successo che ha riscosso, siain termini di favore da parte deipartecipanti, che di coloro chehanno potuto ammirare il nostrovolo in una giornata tra l’altrostupenda. Quattordici parteci-panti per la prima edizione è unnumero più che positivo, che si-curamente crescerà in futuro. Trai convenuti anche MaurizioBottegal di Feltre, 15 volte cam-pione italiano, con all’attivo altri ti-toli a livello internazionale. Bottegalè uno dei massimi referenti diparapendio a livello mondiale edè titolare della scuola di

parapendio a motore di Feltre. Connoi anche un altro feltrino, Ales-sandro De Menech, istruttoredella Federazione Italiana Volo. SiaBenetti che Bottegal e DeMenech hanno confermato quel-la che è la mia idea, ovvero chel’altopiano sia un luogo che sipresta meravigliosamente perquesto sport, e che qui si potreb-be dare vita, d’estate e d’inver-no, a eventi importanti e di gran-de richiamo, come accade in altriposti. Penso ad esempio a“Deltaghiaccio”, manifestazioneinvernale che di svolge sul MonteBondone, dove le vele colorate in

volo sul paesaggio innevato offro-no grandi suggestioni. E’ un’ideache sto sviluppando in questi gior-

ni, per la quale mi metteròin contatto con gli organiz-zatori trentini in modo daavere le opportune indica-zioni organizzative. Pensoche si potrebbe svolgeredietro al Millepini, dove ilparcheggio Verdi si prestaottimamente al decollo. Re-alizzando la stampa di ungrande logo con il nome diAsiago, si potrebbe posi-zionarlo sulla neve, comebersaglio da centrare atter-rando con i parapendii, i

cui piloti dovrebbero affrontare unaprova di abilità con il vento, tecni-ca di pilotaggio, atterraggio e pre-cisione. Competizioni del generevengono organizzate sulle piste dasci, ma anche sui laghi, come alGarda e a Molveno, dove il bersa-glio su cui atterrare è un gommoneposizionato sull’acqua”. “Tornan-do alla bella manifestazione del 9settembre – conclude Ambrosini –desidero ringraziare la società del-l’aeroporto di Asiago, in partico-lare il presidente Bernardo Fincoe il direttore Renzo Di Salvo, peraverci dato la possibilità di dareavvio all’evento da lì”. S.B.

permettono di vola-re sopra le montagnee su paesaggi mera-vigliosi, non sono lestesse che si hannovolando sulla pianu-ra. Una volta in quo-ta spengo il motoree resto da solo, nelsilenzio, ad ammira-re la natura…. è fan-tastico!” Come cispiega FabioAmbrosini, chi inten-de praticare questosport deve frequen-tare un corso di for-mazione presso una

scuola certificata di parapendio, la durata è di circa5 mesi, il fine settimana con lezioni teoriche il saba-to e pratiche la domenica. La materia principale efondamentale per volare con il parapendio o ilparamotore è la meteorologia, visto che vannosfruttate le correnti ascensionali e si deve sapervalutare, prima di mettersi in volo, se le condizionidel tempo sono ottimali. A fine corso si fa l’esame,prima scritto e teorico, e poi pratico, che consistein un lancio ad alta quota, guidato via radio dal-l’istruttore-esaminatore che indica le manovre dafare. Se eseguite correttamente si supera l’esame esi consegue l’attestato di volo libero conparapendio, mentre per il volo a motore serve unbrevetto supplementare. Silvana Bortoli

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9Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

Corsi di musica ma anche appun-tamenti ed incontri, sia di caratte-re divulgativo ched’intrattenimento, aperti al pubbli-co. Sempre con tanto entusiasmo,l’Associazione Musica AltopianoAsiago si appresta a dare avvio adun nuovo ed intenso anno di atti-vità. Giovedì 20 settembre, alle20.30, nell’aula magna delle scuo-le elementari di Asiago, in viaBertacchi, è previsto un incontro per quanti vogliano conoscerel’associazione e iscriversi ai corsi di musica che propone. Le le-zioni di strumento sono individuali. Si tratta di 4 lezioni mensili,una alla settimana, che possono avere la durata di un’ora, trequarti d’ora, mezzora a seconda della scelta. I corsi di quest’annosono: pianoforte, pianoforte moderno, fisarmonica, tromba; sax;basso e contrabbasso; chitarra classica, acustica, elettrica, folk,jazz; flauto dolce e traverso; violino; batteria; canto. Ai corsi indi-viduali si aggiungono quelli collettivi. Il corso di propedeuticamusicale è aperto ai bambini a partire dai 4 anni ed ha la finalità didare loro i primi rudimenti sulle caratteristiche dei suoni, il saperliriconoscere, suddividere, mimare e riprodurre mediante il gioco,movimenti corporei, strumenti musicali percussivi. E’ una bellaesperienza per avere un primo approccio alla musica e capire aquale strumento il bambino è più affine, per intraprendere con iltempo un percorso musicale più importante ed impegnativo.Musicoterapia è invece un corso dedicato ai bambini e ai ragazziche hanno difficoltà nell’apprendimento, nel linguaggio, nelle re-lazioni personali, a causa della loro natura deficitaria in taluni aspetti

I corsi autunnali dell’ADIDL’autunno si prospetta denso diappuntamenti per soci e simpa-tizzanti (o aspiranti tali)dell’ADID AssociazioneDegustatori Italiani Distillati) De-legazione Asiago Sette Comuni.Si comincia con due serate di de-gustazione: lunedì 8 ottobre al-l’Hotel La Baitina di Asiago, inlocalità Kaberlaba, con il produt-tore Giori di Volano (TN); lunedì15 ottobre allo SportingResidence di Asiago in Corso 4novembre con il produttore Bertagnolli di Mezzocorona (TN).Entrambe le serate inizieranno alle 20.30. La partecipazione èaperta a tutti. Per i non soci è richiesto un contributo di 5euro. Ad ottobre prenderà inoltre il via un Corso Base (1 livel-lo) AD.I.D in sei lezioni sulla panoramica mondiale dei distillati,analisi sensoriale, tecnica di assaggio e valutazione con sche-da. Le date sono le seguenti: 10-17-24-31 e 7-14 novembre,più la data per l’esame (ancora da definire). La quota di parte-cipazione è di 220 euro più, per i nuovi iscritti, 50 euro per latessera associativa valida un anno. La quota comprende mate-riale didattico, valigetta con bicchieri del degustatore, spilla conil logo associativo, abbonamento annuale alla rivista Assaggio,partecipazione gratuita a tutti gli eventi ADID della Delegazio-ne, Diploma di Degustatore. E’ poi previsto, nelle date 23 e 30novembre, un corso monotematico sui Distillati di linfa conparticolare riferimento ai rhum. Quota di partecipazione 80 euro.Per poter partecipare a questo corso è necessario essere inpossesso della tessera socio in corso di validità e avere parteci-pato al corso base (1 livello). Per tutti gli eventi è necessaria laprenotazione da comunicare al presidente Mirko Rigoni (nellafoto) tramite al 349-8430948 oppure via mail [email protected]

Associazione Musica Altopiano Asiago

La musica protagonista diuna nuova intensa stagione

formativi. La musica rappresenta pertutti una possibilità di comunicazio-ne, di espressione, di percorsoevolutivo ed emotivo che rende cia-scuno più stabile, fiducioso, capacedi gestire la propria emotività e direlazionarsi con altri bambini ed adul-ti. Il corso di teoria musicale applicataallo strumento è rivolto agli allievi dellascuola che desiderano approfondire gliaspetti teorici della musica, provando

con il loro strumento a tradurre la teoria in qualcosa di concreto edimmediato, per farne esperienza oltre che conoscenza. Questo corsoinsegna inoltre i primi rudimenti del suonare assieme. C’è poi Musicad’insieme che ha la prerogativa di mettere assieme gli allievi della scuola,di diverse età e livelli di preparazione, per formare gruppi musicali conun loro repertorio, aiutando gli allievi a capire cosa significhi suonareassieme, ascoltare il proprio strumento e quello degli altri, ricavandonearmonia e complicità, facendo crescere in esperienza e sicurezza ognisingolo strumentista. L’associazione sta inoltre organizzando attivitàcollaterali all’insegnamento. Si prevedono alcune serate di approfon-dimento all’ascolto della musica con relatori esterni che parlano delrapporto tra la musica e l’arte contemporanea, la musica elettronica,Vivaldi. Si vorrebbe inoltre organizzare alcuni incontri per far cono-scere meglio gli strumenti musicali, raccontarne la storia, le caratteri-stiche principali, i suoni e il contributo che sono stati chiamati a dare inalcune importanti composizioni che hanno fatto la storia della musica.Si prevede anche per l’anno in corso una gita a Venezia con la visitaalle quinte e non della chiesa della Pietà e la possibilità di assistere alconcerto delle Quattro Stagioni di Vivaldi.

Sviluppo economico e sociale tra Stati Uniti eItalia. Di questo si parla venerdì 14 e sabato 15 alcinema Lux dove si svolge l’ormai consueto con-vegno organizzato dall’associazione “Propostaper l’Italia”, in collaborazione con la rivista giuri-dica “Nova Itinera. Percorsi del diritto nel XXIsecolo” e con National Italian AmericanFoundation, la grande organizzazione degli italia-ni negli USA. Nella due giorni di dibattiti e tavolerotonde, professionisti di vari settori della socie-tà si soffermeranno ad analizzare i temi dell’or-ganizzazione scolastica e universitaria in Italia,dell’ordinamento e dell’evoluzione delle profes-sioni e delle forme di tutela dei prodotti “Made inItaly”. Il tutto sempre in una prospettiva internazionale e di unasempre maggiore collaborazione tra italiani residenti nelle varienazioni del mondo, della diffusione dell’eticità negli affari e, so-prattutto, del rilancio del ruolo della società civile nella governance

Ritorna il tradizionale convegno dei magistrati ad Asiagodel nostro Paese. Al convegno parteciperà anchel’assessore regionale all’istruzione formazione e la-voro Elena Donazzan che venerdì pomeriggio in-terverrà sulla cultura, l’università e l’impresa nellaprospettiva del terzo millennio. L’inizio dei lavori èprevisto per le ore 15, mentre sabato si riprende alle10. Prologo al convegno sarà la presentazione delmovimento “Proposta per l’Italia”, costituitosi aRoma lo scorso 19 luglio (la data in cui ricorreva ilventesimo anniversario dell’assassinio di Paolo Bor-sellino e della sua scorta), con lo scopo precipuo diaggregare professionisti, docenti universitari, ma-gistrati, dirigenti e funzionari pubblici e stimolare ladiscussione sulle riforme da realizzare nei settori

nevralgici del paese nella consapevolezza che il rapporto tra so-cietà civile e politica vada in Italia rifondato e che la prossimalegislatura debba essere il momento di grandi e ben meditate rifor-me, ideate e attuate attraverso il contributo fattivo di tutti gli Italiani.

Ad Asiago un Master sulla birra

La condotta Slow Food Altopiano 8 Comuni – 8 Komoinen orga-nizza un Master sulla birra in 4 lezioni che si svolgerà all’HotelResidence Des Alpes Asiago. Quattro serate per avvicinarsi al mondodella birra, una delle bevande alcoliche più antiche che l’uomoconosca, che affonda le radici nella nascita stessa delle grandiciviltà. Si potrà scoprire, in modo divertente ma serio, che le birresono molto di più dell’idea stereotipata del binomio pizza + bic-chiere di bionda. Si parlerà di materie prime, di tecniche produtti-ve, di stili e geografia, senza trascurare le modalità di conservazio-ne, di servizio, la scelta dei bicchieri, gli abbinamenti. Durante ilMaster of Food si potrà assaggiare una ventina di birre, italiane enon, che aiuteranno ad intuire le storie di uomini, di territori, dicultura, di tradizioni nascoste dietro ogni bicchiere.Date e argomentiGiovedì 4 ottobre: presentazione del Master of Food, le caratte-ristiche e la geografia delle materie prime, il loro utilizzo durante lefasi della produzione del mosto. Introduzione alla degustazione,con assaggio guidato di 5 birre.Giovedì 11 ottobre: la trasformazione del mosto in birra, l’accen-no alle tecniche di alta e bassa fermentazione. Le tipologie diconfezionamento, la filtrazione, la pastorizzazione, la rifermentazionein bottiglia. Degustazione di 5 birre.Giovedì 18 ottobre: la geografia della birra, le principali nazionibirrarie (Belgio, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, …). Introdu-zione al concetto di stile birraio, l’analisi del legame tra la birra e ilterritorio con un approfondimento sulla situazione italiana. Degu-stazione di 5 birre.Giovedì 25 ottobre: la fermentazione spontanea, l’antico e mera-viglioso mondo dei lambic. Indicazioni sulla conservazione dellebirre, sul loro servizio (temperatura, bicchieri e tecnica) e sui loroabbinamenti. Le birre più alcoliche, da invecchiamento, o che fan-no stile a sé. Degustazione di 5 o 6 birre.Costo Complessivo del Master per i soci 100 euro per i non soci100 euro + 25 per la tesseraSoci giovani: Sconto di 10 euro. Per info & iscrizioni ( entro e nonoltre il 27 settembre) rivolgersi al Fiduciario Mirko Rigoni 349/8430948 [email protected] o alla segretaria Lisa Cantele 349/6130915 [email protected]. Il corso verrà attiva-to se ci saranno almeno 15 iscritti.

L’Amore che libera: un seminario ad AsiagoIl Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia di Scienze Tradizionali dell’India- ha organizzato per sabato 29 (dalle 16.30 alle 19.30)e domenica 30 settembre (dalle 9.30 alle 18.30) un seminario di approfondimento sul tema “ L’Amore che libera. Orizzonte esenso della Vita: Nascita, Morte, Immortatlità”. “Il viaggio della vita – viene ricordato sul volantino che pubblicizza il seminario -è destinato a rimanere ai nostri occhi privo di senso se non viene accolto e compreso il senso della nascita e della morte, poichél’esistenza incarnata prevede sia l’una che l’altra. Nessuno può trascurare di dare un senso alla morte, perché altrimenti perdereb-be di senso la vita stessa. Se non comprendiamo la funzione e lo scopo della morte, sarà difficile comprendere anche la funzionee lo scopo della vita. Ciascuno di noi ricerca la libertà e l’Amore, ma spesso con le nostre azioni ci incateniamo invece che liberarcie soffriamo invece di amare. L’Amore e la Libertà sono una conquista, che si realizza se ascoltiamo e seguiamo quella voce cherisuona nel profondo di ciascuno di noi: la voce innata della coscienza”.Sede del seminario sarà Casa Sant’Antonio in Via Valgiardini, 151 adAsiago. Il seminario esperienziale proporrà: lezioni interattive con il pre-sidente e fondatore del Centro studi Bhaktivedanta Marco Ferrini nellequali, anche attraverso le domande dei partecipanti sui temi che piùinteressano, si approfondiranno insegnamenti di grande valore impa-rando ad applicarli nella nostra vita quotidiana; laboratorio e workshopdi gruppo con i docenti dell’Accademia del C.S.B., ovvero omenti diincontro per conoscere meglio sé stessi e gli altri; e l’esperienza praticadi visualizzazione meditativa guidata sempre da Marco Ferrini. Per par-tecipare al seminario è necessaria la prenotazione. Per informazioni sul-le modalità di iscrizione rivolgersi a Natalina Morlin al numero 349 8652896 o anche via mail all’indirizzo [email protected].

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10l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Possiamo discutere di arche-ologia industriale su un terri-torio come quello di SetteComuni, storicamente dedi-to all’agricoltura e allaricettività turistica? Certoche si, ovviamente non scon-finando nella storia remota,ma rimanendo nell’arcotemporale di un periodo ric-co di stravolgimenti socioeconomici quale fu il secoloscorso. Più che di industriaè meglio disquisire di artigia-nato, attività che ha dato diche vivere a numerose fa-miglie altopianesi. Tra i laboratori presenti a queste altitudinimerita menzione una piccola segheria che operava a Cesunanell’immediato dopoguerra. La “segheria dei partigiani” sor-se in via Brunialti, lungo la strada che conduce alle ex colo-nie GIL, edificio attualmente adibito ad alloggio per disabili,in prossimità del bivio per la contrada “case guardia”.Fondatori ne furono alcuni ex combattenti della guerra di li-

Tradizioni

Cesuna, la segheria dei partigianiI ruderi di quella che fu l’unica attività imprenditoriale di Cesuna si ergono ancora oggi sul pascolo

berazione, qui residenticon le proprie famiglie:Dario Valente “Fantolin”,Solidio Pannilunghi,Arduino Sterchele, i fratelliErio e Tranquillo Valente“Bagigi”, cinque reducispinti dalla necessità di unlavoro stabile eremunerativo, uniti in ami-cizia dalle repressioni vis-sute durante l’oppressionenazi-fascista. Ad oggi esi-stono poche testimonian-ze della “società”, messain piedi con pochissimi

mezzi. Ci soccorre la memoria dell’anziano Domenico Corà,dai suoi ricordi emerge che i ruderi in cemento presenti sulprato, ben visibili dalla carreggiabile, altro non sono che ilbasamento per la sega orizzontale adibita al taglio dei tron-chi. Il Comune di Roana appoggiò l’iniziativa dei cinque gio-vani, assegnando loro un lotto di legname d’alto fusto; in se-guito la segheria lavorò per conto terzi, trasformando la ma-

teria prima lignea in travi e tavolati. La “barchessa officina”era inattiva nei mesi freddi, alternando l’opera di falegnameriaa quella di rivendita di legna da ardere, tagliata sui boschi delFiara e trasportata ai privati di pianura con un camioncino.La piccola realtà imprenditoriale ebbe breve vita, “dopo cir-ca due anni dalla fine della guerra – conferma Corà – lasocietà venne sciolta e il macchinario venduto”. I cinquepartigiani seguirono strade diverse, chi nel commercio aldettaglio, altri trovarono impiego nel lavoro dipendente. Ri-mane solo quel terrapieno ai margini della frazione, limitatoda un muretto a secco, il tutto ormai fagocitato dal pascolo.Vecchie tavole marciscono in compagnia di alcuni tubi dastufa e arpesi divelti, un pitale smaltato ed una pentola schiac-ciata completano la composizione di oggetti antiquati.

Giovanni Dalle Fusine

“Nell’avvicinarsi delmio 95° compleannotrasmetto la mia grati-tudine a voi ed alla po-polazione di Caltranoperché avete scelto miofratello Maggiore JohnWilkinson, che 68 annifa, fu paracadutato colsuo gruppo del Soe inquesto punto precisoper aiutare e dare sup-porto ai partigiani nellaloro lotta per la livertà dal fla-gello della tirannide nazista.Io so che, se egli fosse so-pravvissuto alla guerra,avrebbe riconosciuto che ilsuo gruppo non avrebbe po-tuto portare a termine la suamissione con successo sen-za l’impegno della popolazio-ne dei Partigiani di questezone, di Tonezza e di Asiago.Sono dispiaciuta di non esse-re con voi oggi in questasplendida piana di BocchettaPaù ma i miei pensieri sonoper john ed i vostri padri checombatterono al sua fianco.Voi fate a mio fratello ungrande onore collocando unatarga in ricordo della suaMissione nel punto precisodove atterrarono tanti annifa”.Così Mary Summerhays, so-rella del Maggiore Wilkinson,

A Bocchetta Paù una targa in ricordodel comandante John Wilkinson “Freccia”La cerimonia, che ha fatto memoria dei fatti accaduti quasi 60 anni fa, ha riscosso una numerosa partecipazioneNei discorsi ufficiali è stato sottolineato come l’interesse per il periodo della Resistenza sia tornato di grande attualità

ricorda nel suo messag-gio di saluto letto in oc-casione della posa dellatarga commemorativaavvenuta di recente aBocchetta Paù presentirappresentaze delle as-sociazioni partigiane del-la pedemontana edell’altopiano.Con un balzo a ritroso diquasi settant’anni la vi-cenda ricordata nel-l’iscrizione ebbe inizionella notte fra il 12 ed il13 agosto 1944 quando,la Val Carriola, area aridosso del monte Paù in co-mune di Caltrano, fu interes-sata da un aviolancio.In quel mese di sessantottoanni fa furono in molti ad es-sere paracadutati dai velivolialleati con l’obiettivo di ope-rare a fianco dei partigiani

impegnati contro i nazi-fasci-sti. Parecchi apparteneva-no ai servizi segreti perchè ilsostegno al movimento di re-sistenza nato sulle nostremontagne necessitava dellaloro presenza. A capo dellamissione “Ruina fluvius”,

quella approdata inVal Carriola, il mag-giore inglese JohnPrentice Wilkinson,nome di battaglia“Freccia” all’epocaventinovenne. Allesue dirette dipenden-ze anche il capitanoChristopher Woods,“Colombo” il suonome in codice. L’uf-ficiale britannico,ottantanove anni benportati e tanta grinta,ha presenziato anchelo scorso 2 settembre

alla commemorazione parti-giana di Granezza nel ricor-do dei rastrellamenti del set-tembre 1944 e del suo co-mandante. “Freccia” cadutoin Val Barbarena Bastarda diTonezza l’ 8 marzo del 1945scontrandosi con una pattu-

glia nazista.“Colombo”, molto noto fra ireduci della lotta di resisten-za e le associazioni che liraggruppano, mantiene que-sto suo speciale legame conl’altopiano segnoinequivocabile di un’espe-rienza destinata a segnareuna vita. In quei mesi estividel ’44 gli alleati colsero l’im-portanza della presenza par-tigiana in un territorio stra-tegicamente importantecome quello berico che perònecessitava un coordinamen-to per ottimizzare risorse edazioni di contrasto ai nazi-fa-scisti. Questa, dunque, la “fi-losofia” delle missioni allea-te messe in cantiere.L’altopiano disponeva di areeadatte agli aviolanci per cuioltre alla “Ruina Fluvius” nefurono paracadutate altre tre:quella del maggioreH.Tillman destinata albellunese, quella di P.Brietsche con obiettivo ilMonte Grappa mentre unaterza doveva occuparsi del-l’area Lessini-Garda. I col-legamenti erano invece assi-curati da una stazione radiomobile clandestina, sempre diprovenienza alleata, la “Ma-rini-Rocco Service”. I mili-tari paracadutati avevano

l’ordine di rimanere in con-tatto e di cooperare coi par-tigiani fino alla liberazione.Ora, a quasi settant’anni didistanza, Anpi ed Avl Provin-ciali, Comunità Montana“Dall’Astico al Brenta” ,Comune di Caltrano e Asso-ciazione Combattenti e Re-duci di Caltrano hanno deci-so di scoprire una targa inlocalità Bocchetta Paù inmemoria del maggiore bri-tannico John P. Wilkinson.Idealmente andranno quin-di ricordati tutti i compo-nenti di quest’esperienzabellica per certi versianticipatrice di future scel-te di cooperazione e svilup-po a carattere europeo.La cerimonia ha riscossouna partecipazione moltonumerosa e nel suo discor-so ufficiale Liverio Carolloha ricordato come l’inte-resse per il periodoresistenziale sia tornatoprepotentemente d’attuali-tà con ricerche storiche,interventi nelle scuole, mo-menti di ricordo come que-sto segno che c’è voglia dinon dimenticare un periodofondamentale nella storia d’Italia e della sua ritrovatademocrazia. Renato Angonese

ROANA

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11Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

Dieci anni, tanti ne compie laRassegna Teatrale Comune diRoana! Organizzata dalla ProLoco di Canove, torna anchein questo autunno presso lasala teatro parrocchiale, con leconsuete quattro proposte, unaper ogni sabato d’ottobre. Unarassegna completamente de-dicata a compagnie locali, checi darà modo di divertirci e nelcontempo stupirci di come san-no trasformarsi sul palcosce-nico persone che di mestierefanno tutt’altro, ma che gra-zie a una grande passione peril teatro, recitando riescono adare il meglio di sé. Sarà l’or-mai collaudatissima commediadella Compagnia del Trivelin“Chiave per due” a dare il viaalla rassegna, sabato 6 otto-bre: si tratta della rivisitazionedi un testo di J. Chapman e D.Freeman che il gruppo haadattato con numerosi spuntiche si fondo in un contesto lo-cale. Uno spettacolo che re-gala una risata dopo l’altra, inun crescendo di situazioni chesi complicano, sempre peròsenza mai diventareinsostenibili. Il sabato succes-

Tutta altopianese la X RassegnaTeatrale Comune di Roana cheprenderà il via sabato 6 ottobre

sivo, 13 ottobre, di scena sa-ranno i ragazzi della compa-gnia “Made as Rage” con uninedito “Sogno di una notte dimezza estate” di W.Shakespeare, per la regia diGiulia Allodi. Il nutrito gruppodi giovani attori farà rivivereal pubblico uno spettacolo chesi svolge nella New York deglianni ’20, tra boss e delinquen-ti d’avanspettacolo, nel belmezzo di un alterco amorosocondito dai filtri magici di unacompagnia di gitani. Comme-dia inedita, ideata e presenta-ta dalla Compagnia del Filò diTreschè Conca, quella a cui sipotrà assistere il 20 ottobre,“Scola de qua, scola de là…”.Nuovo anche lo spettacolo te-atrale de I Lakaren, di Roanache sabato 27 ottobre chiude-ranno la rassegna presentan-do “Problemi de…pansa”,con testo e regia propria.Come sempre sarà possibilesia fare l’abbonamento per i 4spettacoli, godendo del prezzospeciale di 25,00 euro, sia as-sistere singolarmente alle rap-presentazioni, il cui ingressosarà di 8,00 euro. S.B.

Il legno è un tesoro di cuil’Altopiano è ricco. E soprat-tutto con le nuove tecnolo-gie di riscaldamento con lebiomasse (in pratica legno)ed il valore aggiunto del le-gno come “contenitore” deigas serra (anche taglia edutilizzato nell’edilizia)l’Altopiano potrebbe diven-tare uno dei cardini delrilancio economico delVeneto. Tanto più che le fo-reste altopianesi cresconodal 7 al 10% all’anno rap-presentando un potenzialeeconomico importante. At-torno al legno opera unafiliera costituita da migliaia diimprese e che danno lavoroa diecine di migliaia di per-

Il bosco come nuova frontiera economicaUn convegno a Roana per incoraggiare i legislatori a snellire la burocrazia della gestione forestale

sone. E, secondo gli impren-ditori del legno, il periodo dicrisi può costituire un momen-to di rilancio e di opportunitàeconomica per le forestevenete. Però per fare ciò bi-sogno sciogliere i nodi buro-cratici e di informazione chenon permettono alle filiere fo-resta - legno di decollare. Suquesto ed altro si parlerà nelconvegno del consorzio di pro-mozione del legno veneto nel-le costruzioni in programma il15 settembre alle 10 alpalazzetto dello sport diRoana. Al convegno interver-ranno il sindaco di Roana, edimprenditore del settore legno,Valentino Frigo, il sindaco diAsiago Andrea Gios che par-

Due grandi personalità, una militare, generale durante laResistenza partigiana, l’altra letteraria e storica, autore di undizionario cimbro negli anni settanta, sono i dedicatari di al-trettante piazze inaugurate il 16 agosto a Mezzaselva. Il ge-nerale Giovanni Slaviero e Umberto Martello Martalar: duenomi importanti che rimarranno impressi nella storia degliAltopianesi anche grazie a questo tributo. Più di 200 personehanno inaspettatamente partecipato in maniera calorosaall’intitolazione di queste due piazze, una in Via San Rocco

Mezzaselva di Roana dedica una piazza aGiovanni Slaviero e una a Umberto Martello

dove si trova il parcheggio e l’altra in via IV Novembre. Pre-senti tutti gli assessori, i consiglieri e gli amministratori delcomune di Roana nonché il sindaco Valentino Frigo e il con-sigliere regionale Costantino Toniolo. Pierangelo Tamiozzoha allietato l’evento coi suoi canti cimbri e a lui va un ringra-ziamento particolare da parte di Nevio Schivo a nome dellagiunta. A seguito dell’evento è stato offerto a tutti i presentiun ricco buffet dalla Pro loco di Roana, che ha collaboratoalla sua realizzazione con il Comune. Giulia Rigoni

lerà del futuro dei bo-schi, il funzionario dellaDirezione Foreste dellaRegione Veneto Gio-vanni Carraro cherelazionerà sul progettocarbon mark, il diretto-re sezione ricerca e ge-stioni agro-forestali diVeneto AgricolturaGiustino Mezzalira, Isa-bella Chieregato che ètitolare della ditta “An-tico è; pavimenti con illarice di Zoldo” ed infi-ne Franco Manzato, as-sessore veneto all’Agri-coltura, che relazioneràsu “una scommessaper le foreste venete”. Gerardo Rigoni

Un ritorno al passato grazie all’intraprendenza di tanti giova-ni, che nell’intento di tenere vive tradizioni paesane hannorecuperato una vecchia manifestazione come “El Campanondei Cimbri”. Tutto è pronto a Cesuna per accogliere la nuo-va edizione del gioco a squadre, nel quale a contendersi iltitolo saranno i gruppi rappresentanti le varie frazioni delcomune di Roana. Sabato 15 settembre alle 13.00 il ritrovo èfissato nel piazzale della chiesa parrocchiale di Cesuna. Dopola benedizione delle squadre, il via alla sfilata verso loca-lità Pineta, dove la manifestazione avrà luogo. Ad aprireil corteo le grandi schelle portate dagli schellatragar, glistessi che rappresentano i vari paesi durante l’Hoga Zait,e quindi il carro che, accompagnato dai componenti delcomitato, porterà l’antico Campanon dei Cimbri. A se-guire i rappresentanti delle Pro Loco, e la banda musica-le Monte Lemerle di Cesuna, infine tutti i convenuti. L’ini-zio dei giochi, dopo la presentazione ufficiale delle squa-dre, è previsto per le 15 circa, con la formula che alter-

ROANA

A Cesuna tutto è pronto per la sfida tra frazioniche si contenderanno El Campanon dei Cimbri

nerà 2 giochi validi per la conquista del Campanon a duerelativi al Trofeo “La Campanela” riservato ai più piccoli,grazie alla collaborazione e organizzazione degli animato-ri del grest estivo. A presentare la manifestazione, ac-compagnata da Claudio Magnabosco, sarà MonicaPanozzo, esuberante conduttrice con all’attivo numerosepresentazioni di manifestazioni, programmi radiofonici etelevisivi. Originaria di Treschè Conca, attualmente resi-dente a Prato, Monica ha accettato di buon grado di tor-nare in Altopiano per collaborare allo svolgimento dellamanifestazione, alla quale saprà dare il suo tocco semprespeciale, ricco di verve e simpatia. Svelato anche l’an-nunciato “ospite a sorpresa”: si tratta del trentino Miche-le Dalla Palma, atleta professionista nello sci alpino finoal 1981, maestro di sci ed ex-Istruttore Nazionale FISI,guida AIGAE ed istruttore di alpinismo e scialpinismo delCAI, nonché “fondatore” del Survival in Italia insieme adEnzo Maolucci. Autore, regista e conduttore di progetti tele-

visivi dedicati all’esplorazione,avventura e documentazioneetnografica, ha realizzato nu-merosi documentari ereportages tv e produce ilformat televisivo “Sentierid’Italia”, dedicato alla scoper-ta a piedi dei territori del no-stro paese, in onda sui canalisatellitari Sky. La grande fe-sta a cui daranno vita i giochie le sfide del Campanon pre-vede le premiazioni alle ore18,30, seguite da AperitivoParty, stand gastronomico efesta serale con la musica deiMidnight Spaghetti. Silvana Bortoli

MONICA PANOZZO

MICHELE DALLAPALMA

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12l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

GALLIO

Lascia certamente un segno dedicare una serata d’agosto, quan-do la “normalità” è parlare di musica, di divertimento, di allegriain pieno clima e stile vacanza, alla sicurezza stradale. Lo ha pen-sato e realizzato l’82° Nucleo di Volontariato e Protezione Civile“Asiago 7 Comuni” dell’Associazione Nazionale Carabinieri pre-sieduto da Mario Palano e che vanta oltre quaranta iscritti di cui26 operativi sul territorio. Il progetto, che porta gratuitamentel’equipe del dr. Jadaan dovunque venga richiesta e nelel scuole inparticolare, si chiama “Trafic deadline” e vuole essere monito disensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolto alla popolazione.Gremita la Sala Consiliare del Municipio di Gallio per le due ore in

“TRAFFIC DEADLINE”: Progetto per la sicurezza stradalecui, con l’ausilio mirato fi immagini, filmati e foto shock ma quantomai tragicamente veri, il dr. Rommel Jadaan, medico libanese chevanta una vasta esperienza internazionale anche in Germania edAustria e da due anni in Italia come medico d’urgenza del Suem118, direttore tecnico del Nucleo, specialista di Medicina Internae Medicina d’Urgenza e medico formatore regionale, ha percorsoun itinerario fra le cause degli incidenti stradali.Dopo l’introduzione del presidente Palano che ha fatto particolareriferimento al 118, numero unico di emergenza, il dr. Jadaan halanciato il suo grido d’allarme commentando con grande e pur-troppo crudo realismo e con un’accorata e ferma denuncia fatti

ed episodi tratti dalla sua esperienza e lanciando i suoi appelli “E’la fretta degli adulti che fa male ai bambini”, e ancora “meglioperdere un minuto della vita a pensare che perdere la vita in unminuto” ed una serie quanto mai perentoria di “non ci sono maiscuse per … l’egoismo, per non mettere il casco ed allacciarlobene, per scrivere un sms mentre si guida, per non mettere lacintura di sicurenzza (anche dietro), per guidare molto veloce osotto l’effetto di alcool o droghe”, “non ci sono mai scuse perdistruggere la tua vita e quella di chi ti vuole bene”; “Se non vuoiessere uno di loro pensaci prioma che sia troppo tardi”! “Tresono i fattori che determinano gli incidenti – dirà nella seonda parte

Fabio Vivian, coinvolto nel progetto - ilguidatore, il veicolo e la strada, ma perper il 90% dei casi la responsabilità è delconducente”. “Alla fine sei sempre tuche decidi”! La serata è stata ripetutamercoledì 5 settembre ad Asiago all’hotelMilano. Di certo molte delle cose dettetutti le sanno ma vedere certe immaginie sentire certe descrizioni e gli appelli dichi quotidianamentre ha a che fare conla tragicità di questi fatti fa certamenteriflettere e, forse, diventare “utenti dellastrada” più attenti e consapevoli. Cesare Pivotto

Le dimissioni di BaùUna decisione irrevoca-bile per potere fare ilnonno. Così sono sta-te giustificate, dallostesso interessato, ledimissioni dell’asses-sore alle manutenzioniMariano Baù dai suoiincarichi amministrati-vi.“Dedicherò il mio tem-po alla cura miei trenipotini permettendocosì ai miei figli di pro-seguire nel lavoro e nel-lo studio – ha affermato Baùsubito dopo le sue dimissio-ni - Desidero mettere in chia-ro che il mio non è un addioin polemica con il gruppo,assolutamente. Analizzandole necessità della mia fami-glia ho ritenuto che per mefosse oneroso proseguireperché andava a discapito deimiei figli. Così dopo averneparlato in giunta, ho consi-derato che era utile che mimettessi da parte permetten-do così anche ad altri delgruppo di maggioranza difare esperienza prima dellafine del nostro mandato».Al posto di Mariano Baù inconsiglio è entrato FabrizioStella, rappresentante dellacontrada Leghen. “Stella – èla presentazione che ne fa ilsindaco - si è sempre distin-to nella comunità sia pre-stando aiuto durante le ma-nifestazioni sia come re-sponsabile degli impianti del-la stazione sciisticaValbella”.«Ho sempre sostenuto

Problemi, accuse, polemiche e dimissioni:il periodo difficile della giunta Rossi

l´utilità dell´avvicendamentodei consiglieri - commenta ilsindaco Pino Rossi - Con lascomparsa delle “scuole po-litiche” l´unico modo perfare esperienza per chi vuo-le impegnarsi politicamenteè di acquisirlo sul campo.L´ho caldeggiato quando eranei banchi della minoranza elo ritengo utile anche oggi».Una giunta in crisi?Con queste parole, Pino Ros-si risponde anche a chi inquesta ed in altre questioniaveva intravvisto segnali dipoca solidità del gruppo cheegli guida. In merito alla tan-to discussa riorganizzazionedell’asilo (documentata sulnumero 380 del nostro gior-nale), dopo una riunione coni genitori tenutasi venerdì 31agosto, in assenza del sin-daco, impegnato in una tra-smissione televisiva, la mi-noranza ha addirittura par-lato di “una giunta in crisi”.In una nota congiunta deigruppi “Gallio Rinasce” e“Gallio insieme” diffusa nei

giorni successivi era statocomunicato che nel suddet-to incontro “L’intera giunta(composta al momento di treassessori, essendosene di-messo uno) ha sconfessatoil proprio Sindaco e il Con-siglio Comunale: non vi ènessuna intenzione di collo-care la Scuola per l’Infanziastatale in sede diversa daquella che ospita la scuolacomunale”.A questo punto a chi crede-re, si sono chieste le mino-ranze, al sindaco o alla suagiunta?“In questo caos – hanno det-to ancora Tura e Finco - nonsi capisce bene quali interes-si diversi dall’educazione deibambini in età prescolare cisiano in ballo. Solo 4 giornifa si era avvertita una schia-rita, ora la minaccia dellaperdita dell’azione educativada parte delle religiose dellaCongregazione delle PiccoleFiglie di San Giuseppe dopo108 anni di presenza nellanostra Comunità si fa sem-

pre più vicina, in barbaa quanto chiede la gentedi Gallio e la maggioran-za del Consiglio”.“Una merastrumentalizzazione po-litica di una questione le-gata ai bambini diGallio”. E’ stata l’indi-gnata e pronta replica diRossi, che ha poi difesoa spada tratta la suagiunta.“Vorrei ricordare – haaffermato Rossi, in ri-sposta ai consiglieri Tura

e Finco - che l’amministra-zione che presiedo, assesso-ri, consiglieri e numerosicollaboratori esterni, sono

persone che vivono e lavo-rano a Gallio onestamente,crescono con amore i pro-pri figli, accudiscono conaffetto i propri anziani a ipropri disabili e non accet-tano lezioni di moralità danessuno, menchemeno daTura e Finco”.“Ricordo – ha poi conclusoil sindaco - che una deliberadel consiglio comunale puòessere modificata solo daun’altra delibera di pari gra-do e invito i suddetti consi-glieri di minoranza a presen-tare i dovuti documenti aconferma di quanto asseri-to”.E alla fine le suore lascia-

no l’asiloTante polemiche, attacchi econtrattacchi sembra non si-ano serviti granchè dal mo-mento che, alla fine, le suo-re hanno risposto negativa-mente alla proposta del Co-mune di continuare a presta-re la loro opera educativaall’asilo di Gallio. “La Madregenerale e il suo consiglio –ha scritto suor Angelberta –ritengono non superate le dif-ficoltà sorte con la legittimadecisione del Comune distatalizzare la scuola per l’in-fanzia di Gallio e pertanto con-fermiamo la nostra posizione”.Gerardo RigoniStefania Longhini

Con la vecchia foto digruppo dei coscritti del ’22

di Gallio, Stoccareddo eContrade si voglionoricordare tutti questinovantenni “andati

avanti”. Figli e nipotisapranno riconoscerli?

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13Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

SERVIZIO REDAZIONALE

Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago

LA RICETTA

Alla Casa Rossa, Ristorante da RiccardoE’ già stato protagonista diquesto spazio RiccardoCunico, così come anche laCasa Rossa. Ed ora che laCasa Rossa è diventata “Ri-storante da Riccardo” ilCaseificio Pennar Asiago havoluto ospitare nuovamentequesto chef dall’esperienzainternazionale, che da semprepromuove ed esalta le eccel-lenze del nostro territorio, sce-gliendo in gran parte prodottia km. Zero. Per i formaggidel Pennar ha una vera predi-lezione, li usa tut-ti, sia in prepara-zioni sempliciche elaborate.Alla conduzionedella Casa Ros-sa dalla metàdello scorso lu-glio, RiccardoCunico, si dicemolto soddisfat-to della stagioneestiva che va a concludersi. “Senza dimenticare coloro chead oggi, nei vari locali che ho gestito, mi hanno consentito dicrescere e affermarmi facendomi conoscere da una cliente-

I formaggi delPennar RiccardoCunico li ha spessopromossi anche al-l’estero, in America,in Australia e in altriluoghi dove è stato in-vitato in qualità di am-basciatore della cuci-na veneta. Qui ci propone unantipasto scenografico, facileda preparare, e di sicuro suc-cesso: il “Cocktail di monta-gna”. Tra i piatti che preparacon i formaggi del Pennar no-miniamo il Sandwich di Asiago

Cocktail di Montagna con Crema di formaggiPennar, polenta, Stravecchio, funghi, chip diGran Pennar e speck croccante

Ingredienti: crema di formaggi Pennar che si acquistapronta, farina gialla, consistenza, dei funghi misti cotti,Sravecchio dei Pennar, Gran Pennar, speck a fettine.

Mentre si cuoceuna polenta di me-dia consistenza, sifa sciogliere unpo’ di Gran Pennargrattugiato in unp e n t o l i n oantiaderente, inmodo da ricavareuna specie difrittatina fina cheuna volta tolta dalfuoco e fatta raf-freddare si taglia inquattro. Si cuocio-no in forno le fet-te di speck sottili,per farle diventa-re croccanti. Una volta che tutti gli ingredienti sono prontisi compone l’antipasto: in un bicchiere da cocktail si fa unprimo strato di Crema di formaggi Pennar fatta cadere dauna tasca da cucina, si mettono un paio di cucchiai di po-lenta, e sopra una manciata di scaglie di Stravecchio, co-prendo un attimo il bicchiere per farlo fondere. Una cuc-chiaiata di funghi trifolati, e infine la decorazione con lachip di Gran Pennar e la fettina di speck croccante. Untocco di verde con una fogliolina di prezzemolo e questocolorato antipasto, di cui attraverso la trasparenza del bic-chiere si vedono i vari strati, è pronto per essere ammiratoe gustato!

la sempre più vasta – diceRiccardo – voglio dire che sonoveramente felice di essere statoscelto per raccogliere il testimonedi questo storico locale, guidando-lo verso la nuova idea di acco-glienza e ristorazione in cui si èvoluto proiettarlo. Un ambientecompletamente rimesso a nuo-vo, sia dentro che fuori, che godedi grande luminosità, e che per-mette anche dall’ interno di am-mirare appieno i panorami sui cuisi affaccia. La nostra cucina èrimasta la stessa di sempre, laclientela si è dimostrata entusia-sta del locale, e gli apprezza-menti ci sono arrivati anche da

chi era abituato a frequentare la Casa Rossain precedenza. Per il futuro abbiamo nuovi pro-getti, c’è la voglia di fare tante altre cose, difar crescere ulteriormente la nostra proposta cu-linaria, visto che il locale ci dà moltissime possibi-lità. Anche dal punto di vista strutturale le inno-vazioni non si fermano, si pensa già alla creazio-ne di una nuova saletta che sarà chiamata “Del-l’amicizia” e all’apertura in futuro di alcune ca-

mere. Spesso la clientela arriva da lontano, per offrire unservizio in più si intende dare la possibilità di pernottare egodere il giorno successivo delle bellezze di questa zona”.

L’originalità delle proposte,belle da vedere, squisite da gustare

e sopressa con funghi misti efinta maionese, che presente-rà anche alla manifestazioneMade in Malga, evento ga-stronomico in programma alGolf Club Asiago il 22 e 23settembre. E poi il Tortino

pasticciato concappella di porci-no alla piastra,crema di for-maggio e tartufonero di Lusiana,le Lasagnettegratinate con for-maggio Asiago e

finferli, le Delizie di Ricotta ebasilico con pomodoro frescoe olive taggiasche, gli Gnoc-chi di patate di Rotzo conragù di lepre su cestino diGran Pennar di montagna.“Nel prossimo menù

autunnale – ci dice RiccardoCunico - è nostra intenzionecominciare ad inserire anchequalche piatto di selvaggina,per continuare la lunga tradi-zione portata avanti da Vitto-rio e Ivana Dal Sasso”. Chiconosce Riccardo e la sua cu-cina, sa poi che ogni mese vie-ne studiata qualche propostaaggiuntiva di piatti innovativi eoriginali. Una continua scoper-ta per il palato, ma anche pergli occhi, visto la cura che vie-ne messa anche negliallestimenti dei piatti.

E’ di gran lunga il formaggioAsiago più conosciuto.

Chiamato anche Asiago Dolceper il delicato sapore di latte

fresco. La stagionatura variada 30 a 60 giorni

ASIAGO PRESSATO D.O.P.PRODOTTO DELLA

MONTAGNA

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14l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Il CAM ,Catalogo Arte Mondadori, dedica la copertinaa Suburban Doors, ultima scultura di Moreno Panozzo

Pagina a cura di Silvana Bortoli

In copertina della 48^ edizione del prestigioso Catalo-go Arte Mondadori, in uscita a novembre, campeggia“Suburban Doors” opera firmata da Moreno Panozzo,al quale il catalogo dedica anche un inserto. Nel frat-tempo, ad ottobre uscirà il volume “La via Italianaall’Informale”,uno tra i più rivoluzionari movimenti ar-tistici del XX secolo, dove si riportano in copertina lefoto di sei opere di artisti contemporanei, tra cuiPanozzo. Un traguardo professionale che consacra estoricizza l’arte di questo altopianese che ama definir-si “abitante del mondo” più che veneto, o italiano. Purdividendosi tra l’Altopiano, Milano (dove ha il suo“pensatoio”), New York e altre città, il “suo” mondorimane principalmente questo, dove è nato e cresciu-to, e dove può assaporare appieno la natura e tutti isuoi elementi che sono stati,e sono ancora, il cibo dicui si nutre in parte la sua arte. “Ho sempre predilettola solitudine – dice – e fin da piccolo ho avuto un fortecontatto con la natura,con gli animali, con gli alberi in particola-re: in tutti i momenti liberi ero lì, in mezzo a loro. Vivere con i ritmidella natura, cercare di scoprirla, annusare la rugiada, ascoltare

“All’Altopiano potrei dare un forte contributo”Per il suo Altopiano Moreno Panozzo ha nel cosiddetto “cassetto”tutta una serie di progetti già elaborati con testi e relazioni raccoltiin un volume. “Dobbiamo riscoprire l’Altopiano per le cose cheabbiamo – dice - la gente non deve stupirsi del lusso, ma dellecose semplici. Come le stoan platten, meravigliose testimoni diun passato, una sorte di Stonehenge di tempi più remoti, che miispirano un evento grandioso, qualcosa che, opportunamente pro-mosso, potrebbe richiamare un pubblico vasto e internazionale”.Pensa in grande Moreno, a un’elaborazione delle platten che lerenda visibili addirittura dallo spazio, un progetto che richiedereb-be il coinvolgimento di molte risorse umane, realtà produttive esponsor. Per il momento l’idea rimane nel cassetto, ma … chissà,la determinazione di questo artista è talmente tanta che non èdetto non possa trovare sviluppo in futuro. Intanto, mentre ter-miniamo la lunga chiacchierata nell’abitazione asiaghese che l’ar-tista utilizza esclusivamente come studio-laboratorio, buttando losguardo fuori, verso le grandi rotoballe di fieno del confinanteprato, conclude dicendo “Guarda che meraviglia … dammi 5minuti di tempo per pensare a cosa si potrebbe creare con esse,sicuramente un’opera grandiosa e bellissima!”

il canto degli uccelli, seguirele impronte di una lepre,masticare qualsiasibacca...capire che il ven-to ha mille suoni …. nondimenticherò mai le me-lodie provocate dal ven-to attraverso gli alberi…ad ogni tipologia di albe-ro corrisponde un suono.E’ fantastico!” Dice diavere una “testa maledet-ta” Moreno, nel senso chenella sua mente è tutto unfrullare di idee che scaturi-scono da un innato sensoartistico, manifestatosi già dabambino, coltivato e svilup-

pato lentamente negli anni at-traverso studi e ricerche. Chi lo cono-sce da tanto tempo vede in lui, ancheoggi, il ragazzo di sempre: spesso taci-turno e solitario, sempre però disponi-bile al confronto. Già da bambino eraattratto dal manipolare varie materiecon la mani, il legno innanzitutto: è l’ini-zio di quello che sarà prima il suo per-corso professionale e poi quello arti-stico. Mentre si occupa della sua falegnameria per la produzione diarredi su misura, compie numerosi studi legati all’architettura e allaprogettazione d’interni, allargandoli anche al graphic design, al lightdesign e non disdegnando di occuparsi di scenografia, moda, arte,letteratura. E intanto sfoga il suo estro e dà vita alle sue originali opered’arte, usando materiali e tecniche spesso inusuali, che studia e affinanel tempo. Creazioni che nessuno, o pochi, vedono, fino a quandonon cresce in lui la volontà di misurarsi con il pubblico che lo porta adallestire la sua prima mostra nei suoi spazi ad Asiago. “Nel 2002 –racconta Moreno Panozzo - ho realizzato questa mostra imperniatasulla pittura, ricordo un allestimento più che un’installazione, eramolto gradevole, ben equilibrata, con colori accesi. Qualcuno vici-no a me mi disse “Vedrai che vendi tutto!”, in realtà non vendettinulla, ma non per questo mi sono fermato, anche questa è arte, nonla si può fare per meri profitti!” Successivamente l’idea di recuperare

materiali “poveri”, molti legati all’edili-zia come i mattoni, e trasformarli,dando loro nuova vita, anima edignità. Cose che, a un primosguardo, sembrano facili da rea-lizzare, ma dietro alle quali inve-ce c’è innanzitutto un’intuizio-ne artistica acuta, e poi un lun-go percorso e una grande ri-cerca per arrivare ai materialida usare per renderli preziosi

creando delle sculture d’ar-te. Una

s t r a d aquella

intrapresa da Moreno Panozzo che lo porta acoinvolgere i diversi sensi: dalla vista dei pri-mi quadri, al tatto delle opere fatte perché sipossano toccare, fino all’olfatto dei suoi par-ticolari profumi sia per la persona che per l’am-biente: essenze dalla qualità straordinaria, cheuna volta sprigionate restano a lungo nel-l’aria. E poi l’udito, con i suoni prodotti dallevarie fasi del suo lavoro mentre crea le sueopere, registrati in originali video. “Mi man-ca il gusto – dice Moreno – ma … arriveràanche quello!”. Intanto le creazioni di que-sto poliedrico artista non finiscono: oggi cisono le capienti borse con il suo segno grafi-co, pensate per il lavoro, la quotidianità, ilweek-end. Per nulla casuali, ma legate, comeci spiega, all’idea del viaggio che tutti per-corriamo nella nostra vita, e a quella che è lasua ultima passione in fatto di materiali darestaurare e modellare: i vecchi container. Neha appena acquistati in buon numero conl’intenzione di dare vita a una nuova grandeopera. “Viaggiando spessissimo in autostra-da – spiega – incrocio un’infinità di camioncon i container e pensando che sono desti-nati allo smaltimento una volta terminatala loro missione lungo le strade del mondo,mi è venuto il desiderio di recuperarli e tra-

sformarli”. “Suburban Doors”, l’opera che gli è costata due anni distudio e lavoro con il coinvolgimento di tante persone e che gli havalso la copertina del Catalogo Arte Mondadori di cui si diceva all’ini-zio, nasce proprio dal portale di un vecchio container, trasformatoattraverso incavi, tagli, increspature: il risultato è una scultura di gran-dissime dimensioni, di grande carattere ed energia. Ora l’idea è quelladi dare inizio in Veneto a un nuovo progetto, utilizzando un terrenonel vicentino, per creare un villaggio con i container, dove in ogunosiano visibili opere e installazioni in un’evoluzione che comprendatutti i temi della sua produzione artistica. Strappi, Graffiti, Impronte,Tracce, Luce, Codice, Stele, Solchi: questi i diversi soggetti a cui si èdedicato nel tempo Moreno Panozzo, ma non solo. “City Sensory”,così si chiamerà questa città pilota, avrà come obbiettivo quello dicreare eventi di varia natura, non certamente legati solo al mondodell’arte. Una sorta di casa-museo. Tutti questi argomenti meritereb-bero un approfondimento, ma qui siamo costretti a limitarci a citare,tra le tante installazioni a cui l’artista ha dato vita in tutto il mondo,“Le Mie Impronte”, un’opera in foglia d’oro dalle dimensioni notevo-li, quattro metri per tre, creata da tante tessere assemblate. “Nulla èpiù grande e più astratto dell’anima, la coscienza, il pensiero, l’ar-te, tutto esiste e prende forma solo se riusciamo gradatamente aperdere il controllo con il mondo oggettivo”. In questa frase MorenoPanozzo riassume il tema più intrinseco della sua attività artistica.

L’opera “Suburban Doors” sarà visibileufficialmente a Venezia dal 13 di ottobre,con unvernissage dedicato anche alla presentazione delvolume “La via Italiana all’Informale”. L’operacampeggia all’ingresso di Palazzo Zenobio, Palazzoche ospita in occasione della Biennale il PadiglioneFinlandia.

Titolo: SUBURBAN DOORSTecniche: miste su recupero di containerMisure: cm 267x250x18 - Anno: 2012

Titolo: IMPRONTE BIANCHETecniche: resine, gessi, cementiMisure: cm 30x21Anno: 2010

Titolo: IMPRONTE JUTATecniche: resine, foglia rgento,catrami - Misure: cm 22x22Anno: 2012

Titolo: MURI DELL’ANIMATecniche: resine su argilla strutturata, foglia oro, argento,rame, catrami - Misure: cm 40x22x12 - Anno: 2009

Titolo: MOSAICO IMPRONTE - Tecniche: resine, cromatureliquide, catrami - Misure: cm 50x36 - Anno: 2009

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15Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

Come preannunciato dauna simpatica locandinaaffissa alla bacheca anti-stante il Comune ed in varilocali pubblici della città, siè svolta, sabato 8 settembre,la seconda edizione dellatradizionale sfilata dei“caretini a man”, una ma-nifestazione folkloristico-culturale che già aveva ri-scosso molti consensi nellaprima edizione dell’agosto2011.Con una settimana di inten-so lavoro, gli organizzatorihanno raccolto nei nostriboschi una selezionata va-rietà di tipi di legna che ve-

Il ritorno dei “caretini a man”nivano raccolti nel secoloscorso dai nostri padri e dainostri nonni.E così, come è stato spiega-to dal palco centrale diPiazza II Risorgimento, da-vanti al quale erano statischierati tutti i mezzi realiz-zati, il numeroso pubblicopresente ha potuto ammira-re un carico di “chenchele”(rami di faggio), un caricodi “este” (rami di abete), uncarico di “rispar” (fascinedi rami secchi), un carico di“stemme” o “stam” (ceppio “soche” più o meno sta-gionate) e perfino un carrodidattico sul quale, con tan-

to di didascalia, facevanobella mostra di sé “scivare”(tronchetti “s-ciopai” perlungo con le “pendole”),una “nata” (protuberanzaemisferica che si forma sultronco dell’abete rosso comeun’escrescenza tumorale),una “recia” (porzionecuneiforme che i falciatoriesportavano con il segondalla testa del tronco persmussarlo e renderlo piùscorrevole nel lavoro diesbosco) e infine una“scirata” (una fetta piatta dilegno che si lacera dallapianta o dalla soca quandonell’abbattere l’albero que-

sto si ribalta prima di esse-re segato completamente).Da ricordare che la“scirata” a volte facevarima con “sciraca”, un’im-precazione tipica del bosca-iolo quando qualcosa nonandava per il verso giusto!La sfilata, come da copio-ne, è partita dalla piazzetta

antistante il ResidenceSporting tra due ali di follache applaudiva e gioiva perquesta curiosa manifesta-zione.Una cosa bella, in questaedizione, è stata la parteci-pazione di alcuni giovaniche hanno svolto con onoreil loro ruolo simboleggian-

do i loro coetanei di cin-quant’anni fa che non“bivaccavano” al bar dallamattina alla sera, ma anda-vano nel bosco per aiutare iloro genitori a spingere o atirare il careto carico di le-gna.

Giorgio Rigoni Candida

Foto AndreaBergamaschi

Mercoledì 12 settembre: alla “Monte Ortigara”cerimonia di apertura…delle Olimpiadi scolastiche

Primo giorno di scuola alla “Monte Ortigara” diAsiago: mentre i genitori dei primini, emozionatipiù dei figli, si fermano un po’ per accompagna-re in classe i propri bambini alle prese con unanuova esperienza, gli altri genitori piano piano sidefilano e corrono al lavoro. Qualcuno s’attardaper qualche chiacchiera davanti alla scuola edè già pronto a salutare ed andarsene quando sivedono uscire gli alunni di quarta. Ma cos’hanno inmano? Un fiore di carta ciascuno? No, aspetta,non sono fiori, sono fiaccole! Eh sì, proprio così lefiaccole delle Olimpiadi. Ordinatamente escono tuttele altre classi. La prima ha le fiaccole gialle, la se-conda verdi, la terza blu, la quarta nere, la quintarosse: i colori dei cinque cerchi olimpici. Esce ildirigente scolastico Francesco Tognon, in manouna fiaccola vera. La accende e si mette davantialla fila, guidando tutti gli alluni della scuola fino alcampo da gioco. Quando tutti hanno preso posto inun unico grande cerchio, il dirigente dà fuoco albraciere posto in cima alle tribune e poi, tutti insie-me, si è cantato l’Inno di Mameli. In mezzo, pertutto il tempo, l’alunno più grande regge alto iltricolore. E’ cominciato così l’anno scolastico

2012/2013, in una bellissima, significativa ecoreografica cerimonia. Ancora una voltale maestre del plesso asiaghese, con la lorofantasia e il loro entusiasmo, hanno saputostupire e coinvolgere alunni e genitori. Nonsono mancati i discorsi ufficiali con Tognonche ha invitato gli alunni a cominciare benel’anno scolastico e a viverlo intensamentefacendo proprio lo slogan delle Olimpiadi“Citius, altius, fortius”, cioè a studiare e impa-rare prima di tutto per una crescita personale,per porre le basi per diventare campioni a scuo-la e nella vita. C’è stato anche il momento delgiuramento: sia gli alunni che le maestre si sonosolennemente impegnati a svolgere il proprioruolo nel cammino scolastico nel migliore deimodi, nel pieno rispetto delle regole e degli al-tri. Bello poi, al ritorno a casa, sentire i bambiniesclamare: “Oggi è stata proprio una giornatastupenda”. E il giorno dopo tornare a scuolacon un insolito entusiasmo dicendo: “Non vedol’ora di andare a fare le Olimpiadi”.

Stefania Longhini

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16l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

La natura dell’Altopiano:Patrizio ci ha insegnatoa guardarla così!Innamorati dell’Altopiano, deisuoi panorami, dei suoi tra-monti, ma anche attenti allepiù piccole cose e creature,con la capacità di cogliernetutta la meraviglia. Non pote-vano che essere degli sguardiappassionati e teneri i vinci-tori del concorso fotografico“La natura dell’Altopiano diAsiago” organizzato dalleGuide Altopiano in collabora-zione con il Comune diAsiago, la Comunità Monta-na, il Club fotograficoAltopiano 7 Comuni, Univer-sità di Padova, CAI Asiago e Comitato scientifico Veneto Friulano CAI. Sguar-di appassionati e teneri come quello del maestro Patrizio Rigoni al quale l’inizia-tiva è stata dedicata. “Patrizio – hanno sottolineato gli organizzatori presentan-do il concorso - mirava a conoscere e far conoscere la nostra natura pertutelare la nostra natura di altopianesi. Ecco perché noi, come Guide Altopiano,lavorando in questa stessa prospettiva di idee e di valori, abbiamo concepito

questo concorso fotografico, celebrando cosìil nostro ambiente e con esso, l’uomo che tan-to l’ha amato”. Sono 160 le foto partecipanti,circa una cinquantina quelle esposte nella mo-stra allestita nella Sala della Reggenza della Co-munità Montana che è aperta ancora per dueweekend, fino al 23 settembre (dalle 10.30 alle12.30 e dalle 16.30 alle 19.30). Il giorno del-l’inaugurazione, sabato 1 settembre, sono sta-te premiate le prime tre foto classificate (chequi pubblichiamo). Al primo posto c’è “I sen-tieri dei nidi di ragno”, scatto magnifico realiz-zato da Rudy Oro. Seconda l’incredibile im-magine colta da Alessandra Allodi dal titolo“Alba infuocata”. Terza la foto scattata daRoberto Basso intitolata “Effusioni materne”.

Bellissime e significative, nel vero spirito che animava il maestroPatrizio e conformi in pieno all’insegnamento che egli ci ha lasciato,sono anche le altre foto che potete vedere esposte. Vale la pena visi-tare questa mostra anche per altre chicche che potrete trovarvi ovve-ro la “miniature di vita rurale” realizzate da Giorgio Rigoni Candidaper ricordare e celebrare il grande amico Patrizio. S.L.

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17Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

“Insieme si può”, questo il titolo dell’innovativa iniziativa chesi terrà a Conco il 16 settembre e che sposerà mondo delladisabilità visiva e mondo dei motori. Per un’intera giornata,persone non vedenti e ipovedenti potranno vivere l’esperien-za automobilistica in prima persona: al mattino facendo danavigatori sui 4x4 tra le strade del territorio di Conco, e ilpomeriggio passando dalla parte del guidatore per provare o,per alcuni, rivivere l’ebbrezza della guida al volante su unpercorso chiuso in completa sicurezza in località Biancoia.Tra gli organizzatori la Scuderia “Progetto M.I.T.E.” che daanni si occupa di integrazione, in gare di regolarità e rally ed

E’ stato inaugurato domenica9 settembre l’asilo nido inte-grato alla scuola dell’infanziaparrocchiale di San Giacomodi Lusiana che accoglieràbambini dai 12 ai 36 mesi ga-rantendo la continuità di unprogetto educativo fino ai 6anni di età. Dopo la Messacelebrata da mons. PaoloDoni, Vicario del vescovo di Padova, e don ValentinoGrigiante, arciprete di Lusiana, hanno preso la parola il sin-daco Antonella Corradin e gli assessori regionali ElenaDonazzan, Roberto Ciambetti e Costantino Toniolo, introdot-ti dal presidente del comitato di gestione della scuola dell’in-fanzia Marzio Xausa e da Tarcisio Pozza presidente del con-siglio pastorale. Negli interventi che si sono susseguiti è stato

Nozze d’argento peril sedano bianco diRubbio che è stato alcentro di una serie dimanifestazioni per i25 anni di vita dellasagra-concorso-mo-stra-mercato. Inizia-tiva diventata unclassico come quelleche celebrano la pa-tata di Rotzo o il broc-colo fiolaro dei colli vicentini.Una folla enorme ha assisti-to alla messa, concelebratada sette sacerdoti e alla pro-cessione con la statua diMaria Bambina lungo le viecentrali della frazione divisatra i comuni di Conco e

È in programma aLusiana per i giorni inquesto weekend la festadel 60° di fondazione delGruppo Alpini “CanteleGabriele” e del 30° difondazione del GruppoComunale AIDO. Perl’occasione è stata orga-nizzata anche l’adunatasezionale degli Alpini del-

LUSIANA

Inaugurato l’asilo nido integratoalla scuola materna San Giacomo

elogiato il coraggio, inquesto periodo cosìcritico dal punto di vi-sta economico, diaprire un servizio perla prima infanzia perfavorire le famiglienelle quali entrambi igenitori lavorano. I lavori di

ristrutturazione dell’edificio hanno riguardato la parte dedi-cata al nido ma hanno anche coinvolto altri locali della scuolamaterna che sono stati ammodernati e riqualificati.Il nuovo servizio, la cui realizzazione è stata possibile grazie,in primis, alla Parrocchia, al Contributo della Regione Venetoe alla collaborazione dell’amministrazione comunale che saràpresente nella fase di gestione della struttura, è stato aperto

lunedì 10 settembre con 10 nuovi piccoli iscritti. Il numeromassimo di bambini che potranno frequentare la struttura èdi 16. All’inaugurazione presente anche la banda “A.Ronzani” che ha accompagnato il corteo dalla piazza a viaSan Giovanni Bosco dove sono stati liberati decine i pallonci-ni azzurri intonati all’avvenimento. Il sindaco Corradin havoluto sottolineare l’impegno dell’arciprete don Valentino acui va il merito di aver sostenuto l’iniziativa con dedizione eanche coraggio coniando lo slogan di una comunità, quella diLusiana, al servizio della vita. E.Z.

Lusiana in festa per gli Alpini e l’Aidola Sezione di Marostica,a cui parteciperanno gliAlpini della Sezione diGermania, che proprioquest’anno compie 40anni, e una rappresen-tanza delle altre sezionid’Europa. È prevista an-

che una cerimonia digemellaggio fra le SezioniANA di Marostica e di Ger-mania, che si terrà invecea Marostica domenica mat-tina. In particolare il Grup-po AIDO ha organizzato,per la serata di venerdì 14,

nella sala consigliare delcomune di Lusiana, un in-contro pubblico dal tema“Un dono per la vita”. Persabato 15, nel pomeriggio,il programma ufficialedell’A.N.A. prevede:alle 16 l’ammassamento

dei partecipanti a Vitarolo;alle 16,15 inizio della sfi-lata; alle 16,45l’alzabandiera e l’onore aicaduti; alle 17,00 l’inter-vento delle Autorità; alle18 la S. Messaalle 20,30 la rassegna di

cori con la partecipazionedel Coro di Breganze, delCoro ANA di Marostica edel Coro L’Eco delle Vallidi Lusiana. Infine domeni-ca 16, dalle 17, in PiazzaIV Novembre e in ViaRoma, si terrà il concertodella “Fanfara CongedatiBrigata Alpina Orobica”di Bergamo.

CONCO

Sedano di Rubbio: quest’anno il miglioreè stato coltivato a Malga Vallerana

Bassano. Nello stilare laclassifica degli ortaggi i tec-nici della comunità montanadi Asiago hanno tenuto con-to della fragranza, consisten-za, imbianchimento e svilup-po vegetativo dei 16 mazzicampione posti in passerella

a Rubbio. Ha centrato il pri-mo posto della classifica il se-dano coltivato dalla “Lunafarm”, azienda agricola del-la famiglia di NereoLunardon che coltiva l’ortag-gio, con tecniche antiche diabbeveraggio e rimozione

Guidare senza vedere: insieme si puòDomenica 16 settembre a Conco il mondo della disabilità visiva incontra quello dei motori

altri eventi sportivi, connavigatori non vedenti eipovedenti che utilizzano unroadbook in braille oppure in-grandito. Protagonista dell’inizia-tiva anche l’associazione Art 4x4Off Road, nata nel comune diConco, che metterà a disposizione i fuoristrada e i cui mem-bri parteciperanno all’iniziativa con una positiva curiosità versoun mondo che forse non tutti conoscono a fondo. Sarà inoltrepresente, come naturale partner, il gruppo sportivo non ve-

denti di Vicenza. A Conco sivivrà dunque una giornata disport, divertimento e vera in-tegrazione. Dalle dieci, nonvedenti e ipovedenti nellevesti di navigatori guideran-no i piloti, mentre dal primopomeriggio i ruoli si inverti-ranno perché alla guida cisarà chi nella vita di tutti igiorni è un passeggero e al

suo fianco il proprietario della vettura. Nel mezzo, il pran-zo presso un agriturismo della zona per celebrare l’evento,stare insieme, conoscersi e consolidare nuove e stimolantirelazioni.

Torna l’Autunno letterarioPrende l’avvio, anche quest’anno, la rassegna “Au-tunno Letterario Lusiana-Conco”, patrocinata dai dueComuni e organizzata da “Albatros-Gruppo Bibliote-ca” di Lusiana e “Comitato Biblioteca” di Conco. Sonoprevisti sei incontri con autori di narrativa, saggisticae poesia. Aprirà la rassegna, sabato 29 settembre aLusiana, Graziella Canapei, con il romanzo “La pan-china nascosta”, edito da 0111 Edizioni, narrazioneambientata nel carcere femminile della Giudecca, aVenezia; sempre a Lusiana, venerdì 12 ottobre,Mariapia Veladiano presenterà il romanzo “La vitaaccanto”, edito da Einaudi, vincitore del premioCalvino 2010, e secondo classificato al prestigiosopremio Strega 2011; terzo appuntamento sabato 20ottobre, a Conco, dove Giovanni Rattini presenterà“Sogni a pedali”, edito da Cleup, la storia avventu-rosa di Giuseppe Pancera, campione di ciclismo negliepici anni ’20.Gli incontri si terranno a Lusiana, nella SalaConsiliare del Palazzon, e a Conco nella sala dellaBiblioteca Civica. Inizio alle ore 20.45, ingresso libe-ro. I successivi incontri si terranno nel mese di no-vembre.

della terra negraammassata attornoai germogli a malgaVallerana, malgada anni sul podioper la particolareproduzione di pian-te eccezionali.Affezionati ai primiposti del podio an-che la seconda e ilterzo classificato

Domenico Cortese edErmelinda Elda Cortese checoltivano gli ortaggi con tec-niche antiche e collaudate incentro a Rubbio. E.Z.Nelle foto, il sedano in pas-serella e i primi classificatidella mostra-concorso.

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18l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Anche quest’anno, nella pe-nultima domenica di settem-bre, a Enego è in calendariola grande festa dellatransumanza. Il 23 settem-bre infatti, alle ore 9.30, dal-la malga 1° Lotto Valmaronpartirà il tradizionale appun-tamento, con il ritorno a val-le delle mandrie che lasce-ranno l’alpeggio estivo.Da alcuni anni ormai i fra-telli Dalla Palma hannorecuperato la vecchia tradi-zione e hanno fatto del rien-tro in azienda della vacche,una festosa occasione per ri-chiamare pubblico. Coloroinfatti che sceglieranno diseguire a piedi la mandria daValmaron fino ad Enego poipotranno anche decidere difermarsi a pranzare pressol’azienda “El Tabaro”, masarà non solo una domeni-ca, ma un fine settimana difesta per il paese. Infatti afar da cornice alla giornatadella transumanza, venerdì

Rotzo: altri 70 donatori di sangueper la lotta alle malattie rare

L’associazione Baschirotto prosegue nella sua attività di ricerca sull’Altopiano

Sono stati raccolti oltre70 campioni di sanguenelle due giornate di rac-colta organizzate dall’as-sociazione malattie rare“Mauro Baschirotto” du-rante la festa della patatadi Rotzo. Un apporto divolontari giunti anche daPedemonte e Pedescala(tutti discendenti diRotzo) arrivati grazie allacampagna disensibilizzazione attuatanel Comune di Valdasticoda parte dell’amministra-zione comunale guidatada Alberto Toldo.I campioni di sangue ser-viranno per effettuarenumerosi esami ed estrarre del materiale gene-tico per cercare di “disegnare” le peculiarità dellepopolazioni isolate.“Le caratteristiche fondamentali per un isolatogenetico sono la presenza di un basso numero

ROTZO

di fondatori, ipotizzabileda un numero ridotto dicognomi, un’alta per-centuale di matrimoniall’interno del paese,dalla scarsa emigrazio-ne ed immigrazione;condizioni spesso asso-ciate ad una localizza-zione geografica isolatae all’eventuale presenzadi una barriera linguisti-ca – spiega AnnaBaschirotto che ha de-dicato la vita alle malat-tie rare – Gli isolati ge-netici costituiscono unprezioso oggetto di stu-dio per le malattiemultifattoriali, essendo

potenzialmente in grado di mettere a nudo fat-tori protettivi o predisponenti le malattie com-plesse come diabete, cancro, ipertensione,patologie cerebrocardiovascolari e molti altri”.

Gerardo Rigoni

ENEGO

E’ tempo di transumanza

pomeriggio, presso la palaz-zina turistica, prenderà il viauna mostra, organizzata dal-l’associazione Dalla Brentaall’Ortigara in collaborazio-ne con la Pro Loco, sulla tra-dizione casearia, dal titolo“Formaggio: il sapore diun’arte”. Verranno espostigli antichi strumenti dell’ar-te casearia e nel pomeriggiodi sabato sarà inoltre possi-bile degustare i formaggi

creati dai maestri casari diEnego.Domenica inoltre, ad acco-gliere il passaggio della man-dria in paese, ci sarà la ban-da musicale di Povolaro –Dueville, il mercato straor-dinario e, come avvenivanelle vecchie fiere di paese,verranno offerti i tradizionali“bussolai”.

Stefania Simi

Una riflessione personale ad ampio raggio!

Del Piero ambasciatore del calcio italiano nel mondo,ma forse al calcio italiano avrebbe fatto bene tenerlo qui

Tempo fa scrissi un pezzo su Baggio, un gioca-tore di calcio nel senso, se posso dire, più nobiledel termine. Un giocatore fuoriclasse, serio, one-sto, un uomo per bene, sempre impegnato in giu-ste cause umanitarie. Oggi mi coglie il bisogno difarlo, per un altro grande in tutti i sensi, Alessan-dro Del Piero, che pochi mesi fa ha disputato lasua ultima partita con la sua squadra di sempre, laJuventus. Un addio che mi ha emozionato, anchesolo ascoltandolo per radio; sentire gli applausi chelo hanno accompagnato fuori dal campo di giocomi ha provocato una commovente emozione.Un addio fatto, come del resto tutta la sua carriera,di sobrietà, pacatezza, riservatezza, serietà.Una carriera strepitosa, che non ha tuttavia mai scalfito la mo-destia di questo serio lavoratore; sì lavoratore, perché chi svol-ge con serietà e rigore la propria professione merita questoappellativo che nobilita, anche se si tratta di GIOCARE a cal-cio. E’ difficile, davvero imbarazzante adesso parlare di calcio,dopo le notizie di cronaca che ci accompagnano da tempo,verrebbe da non farlo, ma per uno, forse uno degli ultimi, gio-catori seri e per bene, bisogna. Negli ultimi tempi sono acca-duti fatti di una gravità tale che è difficile ormai trovare le paro-le per definirli, per esprimere lo stato d’animo che provocano.Viene da sbuffare infastiditi! Hanno proprio stufato questi gio-catori super ricchi, che si sono arricchiti facendo per lavoroun gioco (questi non sono però lavoratori), non dimentichia-molo, e che si lamentano perché sono stressati dalle troppepartite in calendario; che, ancora non paghi e avidi di aumen-tare oltre l’immaginabile il loro già incommensurabile gruzzolo,si votano con tanta scioltezza e naturalezza al malaffare, pre-tendendo poi di essere lasciati in pace, liberi di scommettere,cosa anche questa “regolare” secondo loro!Negli ultimi anni purtroppo abbiamo assistito ad ogni tipo diimbroglio, ad ogni livello, in ogni campo, fra tutti, in politica,figuriamoci se lo sport si poteva salvare, soprattutto il calcioche ormai è business. Poi però, quando il presidente Monti lodice chiaramente ed esprime idee che ogni persona onesta esportivo vero pensano ormai da un po’, si alzano le voci indi-gnate: guai anche solo pensare di fermare il calcio. Mah, soloipocrisia! Non c’è neanche più il coraggio di vedere la realtà edaffrontarla e farla seriamente pagare a chi non solo ha sbaglia-

to, ma a chi con presunzione pretende di non avere poi tutti itorti. Una vera distorsione della realtà e della giustizia, ed una verapresa in giro per tutti coloro che praticano ed hanno praticato unosport, animati dal più puro e sano sentimento sportivo.Ho sempre seguito con passione il calcio, come molti altri sport,in famiglia era impossibile non farlo. Il calcio naturalmente occu-pava un posto particolare, mio papà era stato un allenatore e pri-ma un buon giocatore negli anni 40 – 50, era giunto alla 1^ diviso-ne di allora, oltre non aveva avuto la possibilità di spingersi, per-ché allora provare a vivere col calcio, se non avevi una famigliaalle spalle che poteva sostenerti, era un salto nel buio, e lasciare illavoro era, negli anni precedenti la guerra ed in quelli appena suc-cessivi, un azzardo che non tutti avevano il coraggio e la possibi-lità di tentare. Tuttavia mio papà aveva sempre goduto delle sod-disfazioni che lo sport calcio gli aveva comunque procurato,aveva avuto la fortuna di allenarsi al campo Monti e poi all’Appia-ni di Padova, con grandi giocatori del passato, aveva conosciutoil “Paron” Rocco, non si era potuto permettere la carriera delcalciatore professionista, ma era un professionista nel praticareil suo sport, un vero appassionato. Per anni, nella pausa pranzo,lasciava il lavoro, in centro, sempre elegante nei suoi completi digiacca e cravatta nei suoi caldi cappotti, in testa il suo immanca-bile Borsalino, Barbisio, Panama, imbracciava la bicicletta e via adallenarsi. Ridendo ricordava sempre la magrezza che locontraddistingueva in quegli anni e di come suoi compagni loprendessero in giro, e mi diceva, “..come podevo ingrassare checorevo sempre e no magnavo?” Ma quella era la felicità, quelcalcio era gioia, passione, e viverlo così andava comunque bene.

Una felicità che mio padre ha continuato a provareanche quando non aveva più l’età per praticare il cal-cio, era felicità allo stato puro la sua, quando vedevauna partita, provava entusiasmo nel vedere un belgesto atletico, tecnico.Si emozionava e si entusiasmava quando vedeva lapartita di massima serie o della nazionale in TV, maanche quando andava a vedere le partite minori neivari patronati o campi cittadini o quando assistevaalle partite di allenamento dei giovani del Padova.E’ proprio qui che si chiude il cerchio con Del Piero;sentivo il bisogno di parlare di questo grande cam-pione, anche perché custodisco un affettuoso ricor-do personale, che mi riporta a mio padre, e legato

appunto a Del Piero.Il futuro campione Del Piero era allora solo un ragazzino, appe-na arrivato a Padova. Faceva i primissimi allenamenti nella cittàdel Santo, e mio padre, che da pensionato amava impegnare ilsuo tempo a sbirciare le giovani leve, perché in quelle vedevaancora un calcio pulito, tornò a casa un pomeriggio felice comeuna Pasqua. Durante la cena, ci raccontò nei minimi dettagli leprodezze e le giocate che da alcuni giorni vedeva fare a un “bocia”da poco arrivato, un certo Del Piero, veneto di Conegliano.La passione di mio padre per quel ragazzino andò naturalmentecrescendo negli anni, anche se mio padre, milanista, lo videapprodare alla Juventus.Aveva visto bene, da buon giocatore e appassionato aveva rico-nosciuto il talento, e quando diceva: “…quel bocia là el gà unpie, che el poe fare quel che el voe!” non sbagliava.Già, quel piede e quello stile gli avrebbero procurato il sopranno-me di Pinturicchio! Ritorno alle notizie di questi giorni: Del Pierolascia l’Italia per andare agli antipodi: in Australia.Ambasciatore del calcio italiano, ma perché non trattenerlo inItalia, magari proprio in quel club al quale ha dato tanto lustroper quasi un ventennio? Perché non tenerlo qui dove c’è tantobisogno di un’immagine positiva, lontana dalla volgarità impe-rante? Perché non tenerlo qui ad educare nuove generazioni?Mah! Saperlo così lontano dispiace, perché anche se non lo sivede, anche se non si guardano le partite, sapere che c’è facomunque piacere, beati gli australiani che potranno goderselo esperiamo che lui abbia ancora la possibilità di divertirsi e diverti-re con il suo stile impeccabile! Stefania Simi

Alessandro Del Piero,in conferenzastampa, saluta l'Italia

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19Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

di Giancarlo Bortoli

C’è stato un periodo nel qua-le fu la Germania a trovarsiin una situazione ora soloparagonabile alla Grecia?Ebbene sì e in un’epoca a noivicina e che fa pensare sulfatto che la storia, maestradi vita, a quanto pare lo èsolo per poco tempo. In bre-ve i fatti sono questi: termi-nata la prima guerra mondia-le, la Germania aveva accu-mulato un debito pubblicospaventoso che tra interessie rimborsi impiegava l’80%delle entrate dello Stato. Peg-gio di noi ora? Sì, è così. Maallora c’era stata di mezzo laguerra e il suo fine non ave-va segnato la fine delle usci-te straordinarie conseguentiquali i costi dellasmobilitazione dell’esercito,la riparazione dei danni ecc.Fra il 1918 e il 1919 il debitotedesco quasi raddoppiava eil finanziamento con stru-menti di medio lungo periodorisultò impossibile, tant’è chel’unico sbocco era costituito datitoli a breve termine, tipo inostri BOT a tre e sei mesi. Ildebito pubblico passò dai cir-ca 52 miliardi di marchi del1918 ai 166 del 1920 raggiun-gendo poi l’astronomica cifradei 272 miliardi nel 1922.Nel 1921 poi, erano state de-terminate le riparazioni diguerra: circa 132 miliardi dimarchi-oro, cifra spropositata.Le riparazioni erano state vo-lute prevalentemente dallaFrancia, desiderosa di lascia-re la Germania in una posizio-ne di subalternità ancora perparecchi decenni. Inoltre vierano i debiti con gli USA chela Francia doveva rimborsaree così pure l’Inghilterra. Ilfabbisogno finanziario di que-ste due nazioni si riversava

QUANDO FU LA MONETA TEDESCA A FALLIRE

La grande inflazione Tedesca del 1922-23

sulla Germania per cuiogni richiesta dei tede-schi di riduzione del-l’onere delle riparazio-ni di guerra e la sua di-lazione era rifiutata.All’inizio del 1923, acausa di un ritardo nelpagamento di una ratadel debito di guerra daparte tedesca, la Fran-cia decise, insieme alBelgio, di occupare ilbacino carbonifero dellaRuhr.La particolare intransigenzafrancese ebbe effetti devastan-ti (ricevendo come immediatarisposta il rifiuto di lavorare daparte dei tedeschi della Ruhr).Ma prima di esaminarne alcu-ni, vale la pena di proporre unariflessione: la Francia di allorarecò vita difficile alla Germa-nia; oggi la Germania … cosafa?

La tremenda inflazione.Lo Stato prese a finanziarsiemettendo nuova carta mone-ta. Il realizzo di nuova mone-ta, a fronte del vertiginoso au-mento dei prezzi, richiese unamassa di denaro superiore allecapacità produttive della Zec-ca di Stato! La circolazione

monetaria era cresciuta spa-ventosamente: un tourbillon dibanconote stava devastandol’economia reale.Per comprendere appieno tuttociò basterà considerare alcuniindici macroeconomici ripresida “Economia e finanza inGermania 1876-1948” edito acura della DeutscheBundesbank e tradotto in ita-liano da Cariplo-Laterza nel1988. Tanto per fare degliesempi, considerando il valo-re di beni o servizi fatto pari a1 nel 1913 troviamo che l’oro(posto che appunto il suo va-lore fosse di 1 nel 1913) va a76 nel giugno del 1922, 26.200nel giugno del 1923 e… millemiliardi nel dicembre del 1923!Il costo della vita passa a 42,7.650 e 1.250 miliardi.

Detto in altre parole– semplicistiche maefficaci - se nel 1913un filone di pane fos-se costato 1 marco,nel giugno del 1922si dovevano pagare42 marchi; nel giu-gno del 1923 ben7.650 e a dicembredi quell’anno l’assur-da cifra di 1.250 mi-liardi di marchi!

Quand’ero in Germania ove lafamiglia era emigrata agli inizidegli anni ’60, facevo scambidi francobolli e di monete coni compagni di scuola. M’im-pressionò vedere i valorifacciali: banconote da 100.000e 1 milione di marchi, franco-bolli miliardari… Ne ero stu-pito e non capivo. All’età di 13anni il Marco valeva 155 Lire.Ad Asiago all’epoca il panecostava 10 lire la cioppa e unbollo di surrogato Ferrero 10– 15. Incredulo, i miei coeta-nei tedeschi dicevano che al-l’epoca i loro nonni anda-vano a fare una magra spe-sa di alimenti con una bor-sa zeppa di banconote! Eche il marco aveva persotutto il suo valore, così cheil commercio avveniva col

baratto…Il fatto è che l’inflazione nonera evidentissima: i prezzi rad-doppiavano giorno per giorno,per poi decuplicare,centuplicare… Per adeguarsia tali cambiamenti l’ammini-strazione postale fu costrettaa continuare a emettere nuovifrancobolli con importi semprepiù elevati. Nell’ottobre 1922si arrivò al primo francobolloda cento marchi; ma nel suc-cessivo gennaio 1924 appar-ve un pezzo da mille marchiche diventarono 10 mila nel set-tembre. All’inizio del mese diottobre si toccò il milione, madue settimane dopo ecco i 10milioni che diventarono centoil 1° novembre e, addirittura,un miliardo tre giorni dopo.Infine, il 12 novembre si toc-carono i 10 miliardi e il 22 del-lo stesso mese i 50 miliardi.Le Poste Tedesche non riusci-vano più a stampare per tem-po nuovi francobolli: così si ri-corse alle soprastampe: eccospiegato il francobollo qui pub-blicato, col valore di 5 miliardidi marchi sovrimpresso. Infi-ne, nel 1924, il marco era sta-to azzerato e la carta monetarisultava inutilizzabile.Come fu che la Germania riu-

Bambini che giocano con mazzette divecchie banconote, prive di valore.

Banconota del 1923 di 5 bilioni di marchi (cioè 5.000 miliardi!)

scì a uscire da una situazionetanto disastrosa?Nell’ottobre 1923 venne cre-ata la Rentenbank con un ca-pitale garantito per metà dal-l’agricoltura (attraverso debitiipotecari) e per metà dalle ban-che, dalle industrie e dal com-mercio (mediante obbligazio-ni). Tale banca era autorizza-ta a operare sia come istitutodi emissione, sia come istitutodi credito. Nella prima vestefu autorizzata a emettere“Rentenmark” (marchi-rendi-ta), garantiti da cartelle che labanca emetteva sui creditifondiari e mobiliari e che ven-nero considerati mezzi legali dipagamento. Il 20 novembre ilrapporto Rentenmark – Mar-co carta fu fissato in uno con-tro mille miliardi. Va precisatoche sia gli USA che l’Inghil-terra non avevano approva-to l’occupazione francesedella Ruhr. Misero dunquea punto dei piani per salva-re l’economia tedesca dal-la bancarotta. Tra questi laconcessione da parte degliUSA di nuovi prestiti perconsentire alla Germania diriavviare le industrie.Anche per questo l’emis-sione dei nuovi biglietti(Rentenmark) riuscì piena-mente, tanto che nell’otto-bre 1924 la Rentenbankvenne posta in liquidazioneavendo assolto il suo com-pito: promuovere una rina-scita di fiducia nella mone-ta tedesca. L’inizio del1924 rappresentò per i te-deschi la fine di un incuboma se ne stava preparandoun altro. Proprio in queigiorni un giovane, arresta-to nel novembre, stava scri-vendo in carcere un libroper presentare al mondo lesue idee. Quel libro si intito-lava “Mein Kampf” e quelgiovane si chiamava AdolfHitler. Oggi, in Europa, biso-gna ricordarlo.

Francobollo di 5 miliardi di marchi emes-so dalle poste tedesche del 1923.

Banconote appena stampate depositate in uno sportello della "Reichsbank"(la banca centrale tedesca dell'epoca)

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20l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Nicoletti out perun problema cardiacoTegola pesante sulroster della MigrossAsiago ed in partico-lare sul reparto difen-sivo di Parco.Le ancor più atten-te, approfondite escrupolose visite me-diche messe in esse-re dalla societàgiallorossa dopo latragedia costata cin-que anni fa la vita aDarcy Robinson nonhanno “promosso” Davide Nicoletti, il possente (191 cm x 97kg) 26enne difensore di Toronto ma italo-canadese (infatti papàJim è originario di Castelfranco Veneto e mamma Patrizia diBassano del Grappa) prelevato dal Pontebba dove ha giocatonelle ultime due stagioni. Come si legge nel comunicato emessoieri dalla società “tali visite hanno evidenziato un problemaall’apparato cardio-circolatorio che richiede ulteriori ap-profondimenti ed accertamenti; il giocatore ha deciso dieffettuarli presso una clinica di sua fiducia in Canada”.Il fatto riporta inevitabilmente alla mente quella tremenda serata del27 settembre 2007 quando Darcy Robinson, anche lui difensore, nelcorso della gara d’esordio della stagione all’Odegar contro il Renon,improvvisamente si accasciò sul ghiaccio, esanime. La società, vici-na al giocatore ed in attesa di reintegrarlo nella rosa dopo aver risoltoquesto problema, sta vagliando il mercato per valutare l’opportunitàdi trovare un rinforzo per il reparto difensivo.

Hockey su ghiaccio. Giovedì 20 settembre inizia il campionato n° 79

Prima del semaforoverde alla stagioneun bel filò coni due presidentiSarà una stagione comunque “storica” per i colori giallorossi,quella che va ad inziare, a prescindere da quali saranno irisultati sportivi. Come ben si sa ormai da tempo, la storia delsodalizio giallorosso, nato nel 1935, ha subito in questa estateuna brusca sterzata: da Associazione Sportiva Dilettantisticaa Società di capitali, con la nuova denominazione “AsiagoHockey 1935 Srl”, attualmente con oltre 80 soci e con unastruttura da vera e propria azienda, una società di diritto pri-vato con quello che ne consegue anche sul piano procedura-le, e quindi con tanto di Consiglio d’Amministrazione (Presi-dente Enrico Vescovi, consiglieri: Giorgio Basso, FabrizioBenetti, Berico Bortoli, Paolo Caoduro, Luigi Finco, Ales-sandro Gatti, Gaetano Miglioranzi, Antonio Rigoni, CristianoRigoni, Fabio Rigoni, Luigi Rigoni, Massimo Rigoni, MaurizioRossetto e Renato Tessari), Sindaci, ecc.In questa estate è stato a tratti frenetico il lavoro per rispon-dere al dictat della Federazione in questa direzione e giunge-re in tempo (pur con qualche deroga) a questo traguardo edalla ratifica dell’iscrizione al campionato di A1.“Forse essere riusciti a partire appena finita la stagioneavrebbe consentito di fare le cose con meno affanno, maalla fine ci siamo riusciti e siamo pronti ad iniziare que-sta nuova avventura”così commentano all’unisono i due presidenti, PiercarloMantovani ed Enrico Vescovi, passato e presente dell’hoc-key giallorosso. Un’affermazione vera solo in parte, questa,

perché di fatto la <vecchia> società non ha chiuso i battentima, concretamente, si affianca alla nuova e resterà in vitaper il tempo necessario (1 o 2 anni) per il completo travaso,all’insegna della continuità.E’ questa una delle prime precisazioni che nasce da una sor-ta di filò con Mantovani e Vescovi in cui abbiamo cercato didire cose concrete e dare risposte che nascono da afferma-zioni univoche e condivise da entrambi.“La proprietà di attrezzature e di cartellini è tuttora dellavecchia società – dicono i due – che li ha concessi in usogratuito per quest’anno alla nuova, alla quale ha tra-smesso anche i diritti sportivi che le danno titolo a su-bentrare nei campionati; un travaso calibrato anche disponsorizzazioni che consentirà ad entrambe di svolge-re ciascuna il proprio ruolo”.“Un passaggio, insomma, all’insegna della continuità,tant’è che, ad esempio, l’intero staff tecnico (dal d.s.Tessari in giù) è rimasto pari pari lo stesso di prima, maanche un anno non facile alla ricerca di uncompletamento ed ammodernamento che va fatto. Masenza dimenticare il momento difficile, una crisi che nonè certo teorica ma quanto mai reale, e per garantire unostandart all’altezza delle aspettative c’è bisogno di tutti,della vicinanza di tutti ed in tutti i modi. Nel momentodella difficoltà, consapevoli che la difficoltà è di e pertutti, si debbono serrare le fila; questa è una sorta di

chiamata alle armi per l’intero paese, l’intero Altopiano,invitando tutti ad esserci, nel bene e nel male, cioè quan-do si vince ma anche quando le cose vanno meno bene”.“Stiamo valutando – dicono Mantovani e Vescovi – tuttauna serie di iniziative di intrattenimento e di interesseper far sì che lo stadio diventi momento e luogo di ag-gregazione per la gente dell’altopiano non solo perl’evento sportivo ma anche prima e dopo”.Quando si parla di obiettivi, di traguardi la risposta è “Lasocietà è impegnata per fare bene in campionato, conti-nuare a far bene con il settore giovanile ma anche colMondiale Under 18 del 2013, l’ormai immancabile ap-puntamento iridato annuale diventato una consolidatatradizione e per il quale contiamo sull’altrettanto conso-lidato apporto organizzativo dei tanti e preziosissimi vo-lontari. In quest’ottica la manifestazione dovrà ancheservire alle necessità di completamento ed adeguamentodelle strutture, ed in questo senso stiamo valutando lerichieste da rivolgere al Comune”.“L’obiettivo di campionato è di entrare nelle prime quat-tro – concludono rassicurando i tifosi - ovviamente facendoi conti con il portafoglio e quindi con una panchina ne-cessariamente corta; in quest’ottica va un doveroso esentito grazie al senso di responsabilità ed al profondoattaccamento alla maglia dimostrati dai giocatori localidando la propria disponibilità a restare”. Cesare Pivotto

Nonostante il tempo incerto, haavuto un buon successo di par-tecipazione e di pubblico la4^Vacamora, cicloturistica perbici d’epoca lungo i percorsidelle vecchie ferrovie di mon-tagna, che prende il nome dalvecchio trenino a vapore chesi arrampicava sull’Altopiano,partendo da Piovene Rocchettee che si è tenuta domenica 2settembre con partenza e arri-

Il Giro d’Italia d’Epoca ha fatto tappa aCanove, con la 4 ̂cicloturistica Vacamora

vo da Canove, propriodove è esposta una sto-rica locomotiva, ugualea quella che faceva ser-vizio tanti anni fa. Lamanifestazione, nataproprio dalla volontà direndere omaggio a dueantichi mezzi di traspor-to come la bicicletta e iltreno a vapore che han-no segnato la storia del

vicentino con gran-di passioni e avven-ture memorabili, èstata la tappa piùalta del Giro d’Ita-lia d’Epoca, un cir-cuito di undici ap-puntamenti che ini-ziano ad aprile e ter-minano a fine set-tembre. “Dopo treedizioni in pianu-ra – dicono gliorganizzator idell’Historic ClubSchio - per la pri-ma volta si è scel-to di portare gli

appassionati di bici d’epocasull’Altopiano, dove già saba-to in giornata sono convenutii partecipanti giunti dal Pie-monte, Liguria, Toscana,Umbria, Lazio, Marche,Emilia Romagna, Friuli Vene-zia Giulia e, naturalmente datutto il Veneto. Presenti anchedue equipaggi provenienti dalBelgio. Sono stati oltre centogli iscritti che si sono presen-tati alla partenza scegliendoin maggioranza il percorsopiù lungo sui due previsti, unodi circa 51 km e l’altro di 26,entrambi lungo un tragittosuggestivo e mutevole, tra

CICLISMO

boschi e pasco-li. Proprio il pa-e s a g g i odell’Altopiano èstato tra gli ele-menti più ap-prezzati dai par-tecipanti.” Otti-ma l’organizza-zione, che si èavvalsa della col-laborazione delle

pro loco di Canove, Cesuna eTreschè Cocna, della presenzadella Protezione Civile e degliAlpini. Grande è stato l’entu-siasmo all’arrivo, così comenumerosi sono stati i compli-menti ricevuti dagli organizza-tori. Dopo le premiazioni agliequipaggi provenienti da più lon-tano, al partecipante più anzia-no e a quello più giovane, allabicicletta più antica e all’abbi-gliamento più in sintonia con iltema della manifestazione, i ci-clisti hanno potuto ristorarsi conil “pasta party” allestito nel ten-done proprio vicino all’arrivo. Silvana Bortoli

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21Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

VIAGGI GUIDATI da Settembre a Novembre 2012

SETTEMBRE21-23 Laghi di PLITVICE con Zagabria e Isola di Veglia (KRK) 325 euro22 - 23 BERCHSGADEN con Lago Königsee e SALISBURGO 190 euro26 - 30 PRAGA e la Boemia: Cesky Krumlov 475 euroOTTOBRE03 - 07 Costiera Amalfitana, Capri, Caserta e Pompe 550 euro04 - 07 BUDAPEST con Ansa del Danubio e Minicrociera 460 euro05 - 07 ISOLA d’ELBA 310 euro06 - 07 MONACO: Oktoberfest 175 euro06 - 13 (aereo) Affascinante ARMENIA 1.190 euro06 - 13 (aereo) Grantour della TURCHIA con Cappadocia 990 euro10 - 14 sapori e profumi 580 euro12 - 19 (aereo) Tour UZBEKISTAN “la via della seta ” 1.250 euro20 - 21 PERUGIA: Eurochocolate 155 euroNOVEMBRE01 - 03 MARIBOR (Capitale Europea Cultura 2012)

con Lubjana, Ptuj e Lago di Bled 290 euro01 - 03 UMBRIA mistica e gentile 290 euro01 - 04 ROMA Città eterna 440 euro01 - 04 VIENNA nel 150° di Klimt 460 euro02 - 05 (aereo) LONDRA e Windsor 680 euro06 - 14 (aereo) Tour della CINA: Pechino-Xian-Shanghai 1.580 euro09 - 11 Terme a PORTOROSE 5 stelle 195 euro31.11 - 02.12 (aereo) PARIGI375 euroGiornate intelligenti SETTEMBRE - OTTOBRE23 Navigazione sul Brenta: le VILLE VENETE 95 euro30 GENOVA: l’Acquario 70 euro30 Isole della LAGUNA VENETA: Murano, Burano e Torcello 85 euro30 Bressanone: Festa del pane e del dolce 38 euro07 PIRANO e PORTOROSE (con menù di pesce) 75 euro07 TORINO le Regge Sabaude: Venaria Reale e Borgo Castello 75 euro14 BERGAMO Alta e Castello di Grumello 65 euro14 PARMA e la Reggia di COLORNO 68 euro21 MERANO: Festa dell’Autunno e dell’Uva 38 euro21 Galleria FERRARI e MODENA 70 euro28 Festa della Zucca a VENZONE 40 euroLinea per GARDALANDOTTOBRE Ogni domenica trasporto e ingresso incluso 40euroPrevendita Biglietti individuali a • 25,00

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Torneo Ekkele, la vittoria è ancoraappannaggio dello Stoccareddo

Grande il successo organizzativo, di partecipazione e di pubblico per il consueto appuntamento estivo

E’ stato, come succede rego-larmente, un grande successoorganizzativo, di partecipazio-ne e di pubblico. Il torneo dicalcio a 5 Ekkele di Gallio èormai un appuntamento estivoimperdibile per chi vuol gioca-re misurandosi con ottime squa-dre e per chi vuol divertirsi. Gliingredienti per serate all’inse-gna di sport, amicizia, allegriae divertimento ci sono propriotutti. L’11 agosto si è svolta laserata conclusiva dell’appunta-mento aperta con la sfida per il3°- 4° posto. La partita è statavinta dalla Segheria Omizzolo(iniziale pretendente al titolo) aidanni dei Vipers, squadra rive-lazione del Torneo. Dopo lafinalina, gli ospiti hanno potuto gustare la grande porchettae a seguire l’estrazione della lotteria (i numeri dei bigliettivincenti sono stati pubblicati sul sito www-torneoekkkele.it)Alle 21:30, sulle note dell’Inno Nazionale Italiano, è iniziatala tanto attesa finale tra Stoccareddo e Living Bar. Al ter-mine dei quaranta minuti, con il risultato di 8-4, è stato loStoccareddo a laurearsi,per il secondo anno conse-cutivo, campione del tor-neo. Al termine della parti-ta, oltre alle prime tre squa-dre, sono stati premiati an-che i singoli giocatori. EderBaù (Stoccareddo) è risul-tato il capocannoniere;Claudio Mantese (Vipers)miglior portiere; NiccolòGheller (SegheriaOmizzolo) miglior giovane;Luca Fontana (Bar lena’s

SPORT - CALCIO A 5

Canove) l’autore del goal più bello, Filippo Baù (Living Bar)miglior giocatore e infine la squadra Calzature Munari si èaggiudicata la Coppa Fair-play.Meravigliosa la cornice di pubblico con oltre seicento perso-ne ad affollare gli spalti del Centro Parrocchiale e anche ilparcheggio della chiesa pur di assistere alla partita. La sera-

ta si è poi conclusacon musica dal vivoe grandifesteggiamenti travincitori e vinti nelpiù puro spirito spor-tivo. Dopo gli ap-plausi ai giocatori, ungrandissimo applau-so va fatto agli or-ganizzatori e ai vo-lontari che ognianno rendono possi-bile questa manife-stazione, anche seper loro il più gran-

de ringraziamento è vedere gli spalti gremiti e gliospiti contenti e divertiti.I proventi della manifestazione saranno destinatia scopo benefico, anche se parte dei soldi è giàstata investita per il trattamento di rinnovamentodel manto sintetico del campo di calcio a 5. Gliorganizzatori, attraverso il giornale, intendono rin-graziare di cuore tutti gli sponsor che con il lorocontributo hanno permesso, come ogni anno, didare vita al torneo, nonostante il momento econo-mico sia davvero difficile. Anche a loro va un gran-de applauso.Gli organizzatori ringraziano tutti e danno appun-tamento al 2013 per la 9^ edizione!

5-Eder Baù (Stoccareddo) capocannoniere

3-Claudio Mantese (Vipers)miglior portiere

2-Niccolò Gheller (SegheriaOmizzolo) miglior giovane

1-Filippo Baù (Living Bar)miglior giocatore

4-squadra Calzature Munarisi è aggiudicata la CoppaFair-play.

I MIGLIORI DEL TORNEO1 2

3 4

5

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22l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

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23Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

La società del Volley Cesuna,unica società in altopiano e trale sette della provincia diVicenza, ha aderito all’iniziati-va “Dote InMovimento” vo-luta da “Assosport”, dal CONIe dall’Assessorato allo Sportdella Regione Veneto, persupportare concretamente lefamiglie nell’inserimento deibambini nelle società sportivedel Veneto.Il progetto prevede l’iscrizio-ne totalmente gratuita allastagione sportiva 2012-2013,

Volley Cesuna, con “Dote InMovimento”i bambini dai 6 agli 11 anni si iscrivono gratis

per i ragazzi e le ragazze dai6 agli 11 anni attraverso unbuono “Dote Sport” rilascia-to da “Assosport” e un con-tributo della Società delCesuna.Sarà possibile inoltrare la ri-chiesta di ammissione a par-tire dal giorno 10 Settembre2012 con termine il giorno 30Settembre 2012 registrando-si online da un apposito linksul sito www.volleycesuna.ito direttamente al sitowww.doteinmovimento.com.

Il Canove Calcio stecca laprima. La squadra di LucaTerzo nella prima partita dicampionato ha subito ben tregol serviti velenosamente dalCresole. Un risultato peròbugiardo perché i giallobluhanno condotto il gioco perlunghi tratti ma senza riuscira bucare la porta difesa dal-l’estremo Savio.Buona prestazione del repar-to centrale e anche il repar-to avanzato ha dato dimo-

Cominciato il campionato del CanoveI gialloblu steccano la prima in casa

strazione di saper impensie-rire le retroguardie avversa-rie. Ma fondamentale sarà lacapacità del duo Rigoni – DalSanto di comprendersi e di-ventare più “cattivi”. Anchequalche astuzia in fase offen-siva non sarebbe disdegnatada parte del pubblico amico.Per quanto riguarda la retro-guardia servirà qualche par-tita perché il muro difensivo,da sempre una punta di dia-mante della squadra, prende

fiducia dei propri mezzi evi-tando quegli errori frutto,non di mancanza di bravu-ra, ma di poca intesa tra diloro.Ora la squadra del presiden-te Fabio Rebeschini si ri-presenterà per altre due do-meniche sul campo amicodell’Armando Frigo. Spe-rando di rendere felici iprorpi sostenitori e conqui-stare, alla fine dei 90' rego-lamentari, l’affetto e il so-

stegno del suo pubblico,davvero per il Canove il 12giocatore in campo. ForzaCanove. Gerardo Rigoni

SPORT - CALCIO SECONDA CATEGORIA L’allenatore delCanove CalcioLuca Terzo

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24l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

L’Altopiano srl - Società unipersonaleSede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)

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Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517Telefono Redazione 0424-462575

E-mail: [email protected]@giornalealtopiano.it

Direttore responsabile: Stefania LonghiniSegretaria di redazione: Silvana Bortoli

In redazione:Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto,

Gerardo Rigoni, Martina Rossi,Stefania Simi, Egidio Zampese

Hanno collaborato:don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,

Giulia Rossi, Renato Angonese, Amerigo Baù,Giorgio Rigoni Candida, Giancarlo Bortoli

Responsabile grafico : Fabrizio FavaroImpaginazione : Davide Degiampietro

Foto: Archivio GiornaleStampa: Centro Stampa delle Venezie

Via Austria, 19/b - 35217 PadovaEdizione chiusa il 14 settembre alle ore 00.30

l’AltopianoSabato 15 settembre 2012

Ed ecco che l’estate sta perlasciare il posto all’autunno,sembra ieri che se “geracargà montagna” come ognianno all’inizio di giugno, incoincidenza con la prima fie-ra dell’anno e oggi è già ilventi di settembre, vigilia del-la seconda, la più grande,quella del bestiame e di mer-ci varie di S. Matteo patronodel paese. Nella stalla son ri-maste solo le mucche di pro-prietà, quelle venute in “vacanza” se ne son tornate a casa; ilprimo tornato a riprendere le sue bestie è stato come al solitoel Regas con l’inseparabile pipa in bocca, poi el Nato e elMario Capuz, el Menzo da Val d’ Orco e per finire lo zio ToniSampotola. Ognuno di loro mi ha lasciato la “mancia per averfatto bene la vacareta”: tutta l’estate a badare alle nostre ealle loro mucche nei pascoli ampi del Ferro; ora conto e ricontoil mio piccolo tesoro pensando a cosa comprare domani.Son abituata ad alzarmi presto e già di buon mattino prendola strada dell’Ossario per recarmi in paese e arrivata all’asi-lo Regina Margherita non posso fare a meno di fermarminello spiazzo di fronte dove sono in esposizione le mucchemigliori giunte da varie contrade. Guardo orgogliosa “la Biancae la Rivera” del Nato, le ha tirate a festa e con le scellelucide al collo fan proprio una bella figura: se anche que-st’anno vincono qualche premio magari un po’ di merito èanche mio. Poi giro su verso la Pesa, dove altro bestiame èin mostra per essere venduto e c’è già chi contratta,…. maecco le bancarelle, mi ci tuffo con entusiasmo e curiosità.Per tutta l’estate son venuta in paese solo la domenica perandare a messa e dopo tanto tempo passato nella natura as-sieme agli animali e con la sola compagnia delle vecchie an-tologie dei miei fratelli più grandi, spero proprio di incontrarequalche mia compagna di classe per un saluto prima di ritro-

Il giorno 11 agosto di buonmattino, raggiungo la casa diriposo di Asiago (ex caser-ma) in Viale dei Patrioti perportare mia madre, che ne èospite e che purtroppo non èpiù in grado di camminare, almercato e in giro per la città.All’arrivo nel piazzale dellaCasa di Riposo trovo un as-sembramento di auto in cer-ca di parcheggio, che costi-tuisce un vero e proprio in-gorgo. I percorsi di transitoformatisi fra le file di mac-chine parcheggiate disordina-tamente, erano stretti conraggi di curvatura possibilisolo con numerose manovre.Sono frequenti urti.Il tratto di strada tra l’ingres-so del cortile e le transenneantistanti lo stabile della Casadi Riposo, aveva macchineparcheggiate in entrambi ilati, lasciando un passaggiocentrale stretto che si pote-va percorrere con attenzio-ne per non urtare le macchi-ne parcheggiate.In prossimità delle transen-ne una dipendente della Casadi Riposo invitava gli automo-bilisti a lasciare libero il pas-saggio per garantire il transi-to dei loro mezzi e dell’am-

Un giorno ad Asiago con mia madrein carrozzina: un’impresa difficile

bulanza. Risposta disattesa.Uno degli automobilisti rispo-se che quello era uno spaziodestinato a parcheggio, quindiutilizzabile da chiunque aves-se la necessità di parcheggia-re.Alcuni automobilisti, pocoresponsabili e rispettosi di al-tri, che avevano parcheggia-to in modo ordinato le pro-prie auto a ridosso delle muradi cinta, le chiudevano connuove file di macchine chene impedivano l’uscita. In-somma, ho avuto effettivadifficoltà per parcheggiare.Ci sono riuscito solo grazie aun accordo con un altro au-tomobilista che si è spostatoper farmi passare in uno spa-zio più interno della fila dimacchine e concordandol’ora per rimuovere entram-be le auto.Raggiunta finalmente miamadre, l’ho accompagnata almercato in Piazzale Martiridella Libertà. I marciapiedinon sono proprio adatti peressere percorsi con le car-rozzine e nemmeno ci sonopiste ciclabili in centro. Nelviale dei Patrioti, in prossimi-tà di Piazza della Croce, uncestino per la raccolta dei ri-

fiuti impedisce effettivamen-te il passaggio con le carroz-zine. I marciapiedi di ViaMatteotti hanno un piano dicalpestio sconnesso con rot-ture frequenti dell’asfaltoche rende difficoltoso il tran-sito di carrozzine, per nonparlare degli accessi ai mar-ciapiedi dal piano della stra-da, difficili da superare perla presenza di scalini. Hodovuto percorrere il cigliostradale anziché il marciapie-de, gli automobilisti si sonotutti dimostrati pazienti e di-sponibili, lasciandomi strada.Dopo un giro al mercato, hovoluto portare mia madre avisitare la mostra collettivadel Gruppo “Arte insieme”presso la Sala ReggenzaComunità Montana 7 Comu-ni, ma non è stato possibile;la mancanza di una rampa,magari in legno, anche prov-visoria, mi ha impedito di rag-giungere la mostra.Pur vivendo ad Asiago, nonmi sono mai accorto come

ora, delle numerose barrierearchitettoniche presenti cheimpediscono, a chi diversa-mente abile anche se accom-pagnato, di poter fruire deglispazi e strutture pubbliche, oprivate, d’interesse collettivo.Ritengo che l’ospitalità perAsiago sia uno dei principifondamentali della propriavisione, anche per le perso-ne, che meno fortunate di al-tri devono convivere con lapropria disabilità.Con disponibilità e sicuro diessere ascoltato, mi rivolgoalle Autorità competenti, so-prattutto il Comune, di cuicondivido le ultime politichedi sviluppo, basate prevalen-temente sulla valorizzazionedelle risorse naturali, ambien-tali e culturali, anziché ero-dere progressivamente il ter-ritorio riducendo lapotenzialità della vera risor-sa dell’Altopiano, e mi per-metto umilmente di fare al-cune considerazioni e propo-ste.

Per quanto riguarda il par-cheggio Casa di Riposo: ri-servare una parte del par-cheggi per dipendenti dellaCasa di Riposo e per i fami-liari degli ospiti, identifican-do i mezzi come peraltro giàin uso ad Asiago per i resi-denti; assicurare libero l’ac-cesso alla Casa di Risposoper pronti interventi ed emer-genze; regolare il parcheggiodestinato agli automobilisti. Inmerito al tessuto urbano: ren-dere fruibili i marciapiedi alpassaggio di carrozzine, ma-

gari per raggiungere luoghied edifici della città di inte-resse socio-culturale e nonsolo; dotare gli ingressi degliedifici che ospitano attivitàsocio-culturali, e non solo, diapposite rampe di accesso,anche provvisorie, se delcaso; riesaminare la viabilitàcittadina, per integrare allacircolazione veicolare, quel-la dei percorsi ciclabili (car-rozzine) , magari nei tratti asenso unico.

Ezio Paganin

Fiera de San Matio…qualche anno favarci tutte il primo di ottobresui banchi di scuola, se sonfortunata magari incontro an-che la maestra Flores.Giro curiosa tra le bancarel-le, i miei occhi sono attratti damille cose ma come sempremi fermo dove ci son dei libri,guardo i titoli, ne sfoglio qual-cuno poi mi decido e compro“I Tre Moschettieri”, calcoloche mi rimangono soldi peruna stecca di mandorlato e

forse anche qualche altro “poceto”. Continuo il giro, mi fer-mo al banco dove l’anno scorso la mamma mi ha compratola cartella per andare a scuola, ne vedo una che è propriobella, ma tanto so già che quella che ho mi deve bastare finoin quinta! Ah, ma ecco una bancarella di dolci, guardo i prez-zi del mandorlato: cinquanta lire il pezzo piccolo, cento quellopiù grande, mi voglio premiare e prendo quello grande e an-che mezz’etto di “sirelete e anisete”. Il mio piccolo tesoro sista esaurendo ma forse ce la faccio a comprare delle perli-ne, mi voglio fare una collana e un braccialetto; ecco la ban-carella, si , i soldi mi bastano e tutta contenta faccio l’acqui-sto.Guardo l’orologio del campanile e con stupore mi accorgoche è quasi mezzogiorno, saluto con lo sguardo la grandefiera e mi avvio verso casa, anche se so già che non arriveròin tempo per il pranzo ma per oggi non credo verrò rimprove-rata. Cammino contenta, penso di aver speso bene i mieisoldi, non vedo l’ora di cominciare a leggere il libro. Lungo lastrada non resisto alla mia voglia di mandorlato e dopo lacialda che lo ricopre, provo a staccarne un piccolo pezzo, perfortuna non è proprio duro: già ho qualche finestrella apertain bocca e mi spiacerebbe proprio rompere i denti che misono appena cresciuti!

Francesca Rigoni Nappa

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25Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppuretramite posta indirizzata a: l’Altopiano via J.Scajaro 23 Asiago (inserzioni gratuite)

MELCHIORREPERTILE

di anni 78Asiago, 24 Agosto 2012

Ti salutano la mogliePasqua, i figli Rita,

Domenico, Paola, Sabrina,generi, nipoti e parenti tutti.

Martedì 28 agosto,tuttala comunità di Gallio siè stretta attorno alla fa-miglia di MarianoMenegoni Mariano, il“nonno vigile” spento-si due giorni prima, acausa di una malattia icui segni avevano ini-ziato a manifestarsi loscorso anno. Mariano,da quasi 20 anni resi-dente a Gallio, ha sem-pre dimostrato unagrande disponibilità esensibilità per il pae-se in cui avevascelto di vivere,impegnandosia t t i v a m e n t enell’organiz-zazione dieventi pae-sani, comenella pre-parazione diun punto diristoro duran-te la “Gran Fondodei Cimbri”o nell’alle-stimento della ScalaSanta. Un servizio a cuiteneva talmente tanto

Oggi ho vagato per lacampagna veneta sotto uncielo cupo che non pro-metteva nulla di buono.Un’upupa, unanocciolaia e un gheppiomi hanno informato che ilpopolo dei migratori sista muovendo. Fra i cam-pi di mais bruciati dallasiccità c’erano filari d’al-beri da frutta e passando-ci accanto ho notato mi-gliaia di pesche,nocepesche e mele chegiacevano a terra in de-composizione. Ho pensatosubito agli istituti che ospi-tano gli anziani, le perso-ne meno fortunate di me edi chi può muoversi dasolo. Ho pensato ai senzalavoro, ai poveri, ai cas-sintegrati, agli esodati, aiprecari e alle famiglie chenon riescono ad arrivarea fine mese, e mi sono det-to: come è possibile spre-care tutto questo ben diDio con la crisi che sta met-

Un dono vale più di una preghieratendo in ginocchio il pae-se? Aspettare che siano inostri politici a risolverlaè pura utopia, loro pensa-no solo a se stessi. Io chie-do a chi ne ha la possibili-tà di alleviare le difficoltàdi chi per orgoglio o per-ché non ha voce per farsisentire, ha bisogno di aiu-to. Perciò chiedo e suppli-co i proprietari dei fondidi donare al prossimo lafrutta e la verdura che nonriescono a vendere o amangiare. Donatela perfavore, non sarà difficiletrovare i poveri; bastaguardarsi intorno e met-tere da parte l’egoismo,l’odio e la diffidenza. Do-nate quello che per voinon è niente perché puòservire ad una madre chenon ha più niente da dareda mangiare ai propri fi-gli. Donate se potete per-ché un dono vale più diuna preghiera. Renzo Cappozzo

Gallio, il commosso addio al “nonno vigile” Mariano

che anche quest’anno,nonostante la malattia nestesse provando le forze,ha voluto essere presen-te, segno concreto di al-truismo e generosità.Mariano, assieme a Bru-no, Marco, Dino e Gildo,è stato tra i primi volon-tari in Altopiano a ren-dersi disponibile per ef-fettuare gratuitamente,nella veste di “ nonno vi-gile”, il servizio di sorve-glianza e

attraversamento dellestrisce pedonali

dei bambini al-l’uscita dascuola. Lasua opera ri-sultava pre-ziosa colla-b o r a z i o n econ il Co-

mando di Po-lizia Locale,

anche nel ser-vizio di viabilità in oc-cas ione de i funera l i .Nel giorno del suo “ad-dio” non potevano man-care i colleghi “nonni

vigili” che lo hanno vo-luto accompagnare ef-fettuando il servizio diviabilità al corteo fune-bre che ha accompagna-to la sa lma de l caroMariano dall’abitazio-ne in Via Rotz alla chie-sa parrocchiale.Anche l’amministrazio-ne comunale ha volutoessere vicina alla fami-glia con un messaggio dicordoglio letto durantela cer imonia funebrenel quale sono state mes-se in rilievo le doti di al-truismo e generosità chehanno caratterizzato ilserv iz io d i Mariano afavore della comunitàgalliese.

Addio aPAOLO CLEMENTIgrande amico di Asiago“Poche sono le persone cheusano la mente. Rare colo-ro che usano il cuore.Uniche quelle che usano en-trambe”.Parole di Rita LeviMontalcini che sembranoscritte apposta per PaoloClementi di anni 86 che haconcluso la sua vita aPalazzolo sull’Oglio il 30/08/2012.Lo ricordiamo con granderimpianto perché era unvero amico di Asiago, dove,nel 1968 ha costruito il LintaPark Hotel, primo grandealbergo di Prima categoriasull’Altopiano.Sentite condoglianze alla fa-miglia da parte dei numero-si amici di Asiago e da par-te di Nereo Stella che ave-va trovato in Paolo, più cheun amico, un fratello.

BERNARDINOPERTILE

di anni 71Lascia nel dolore la moglie, lefiglie, la sorella Antonietta, ilfratello Mario, il cognato, lacognata e i nipoti. Gallio,

12 Settembre 2012

GIOVANNARIGONIdi anni 90

Asiago, 31 Agosto 2012 Lascia nel dolore i figli, lenuore, i nipoti, i parenti e la

cara Maria Danuta.

MARIA ROSABASSO

IN RIGONI PUNdi anni 65

Asiago, 1 Settembre 2012 Lascia nel dolore il maritoAntonio, i figli Stefano con

Martina, Gabriele conAlessandra, gli adorati nipotiRachele e Lorenzo, la sorellaGloria, il fratello Giuseppe, lacognata, i cognati, i nipoti e

parenti tutti.

Il Vigile urbano è una figura importantis-sima per il cittadino, la prima garanzia diordine e sicurezza che si incontra per stra-da. Proprio per questo deve essere ri-spettato dal cittadino per quanto fa.Fare rispettare le leggi e codici della stra-da è un dovere del vigile urbano. Ma ognicompito - anche quello di Vigile urbano -va fatto con buon senso ed equilibrio.Non sempre però è così. Qualche setti-mana fa ho ricevuto una multa per unabanale infrazione, dal modo e atteggia-mento avuto dal vigile nell’effettuare lamulta, ho denotato che è stata data coninconscia cattiveria e mancanza di buonsenso, dettata forse da una sofferenzainteriore che ha scatenato un istinto divendetta nel vigile, impedendogli di es-sere razionale. Se così è stato mi scuso,non era mia intenzione far soffrire nes-suno. Quando un cittadino commette unaviolazione non grave, bisogna capire sel’ha fatta in buona fede, in maniera oc-casionale, distrattamente, senza nuoce-re ad altri o a cose. Il vigile urbano do-vrebbe sempre agire senza che l’istintodi rivalsa abbia la meglio, cercando di utilizzare la grandedote del buon senso, che fa analizzare tutto questo senzaessere combattuto dalla voglia di “fartela pagare”. Il buon

“Ogni compito va svolto con buon senso”senso sottintende la facoltà di decidere inmodo intelligente e ovviamente chiama incausa la facoltà di pensare. A quanto pareil buon senso è un bene ancora molto raronel mondo odierno, anche per quanto miriguarda visto che ho mancato dibuonsenso commettendo l’infrazione. Ap-plicare le norme alla lettera è indice di ot-tusità. Non significa certo essere ligi alproprio dovere. Perché il Vigile ha il do-vere innanzitutto di educare e far cono-scere le regole affinché vengano rispetta-te, non di punire e basta. Quasi che il suocompito sia quello - sempre e in ogni caso- di far pronta cassa. Un’ultima conside-razione: la situazione economica in atto stacreando molti disagi alle famiglie, tutti sidanno da fare per far quadrare il bilanciofamiliare addirittura con doppi lavori ( i piùfortunati), una sanzione di quasi 100 europer una violazione che possiamo definire“ingenua” è un onere molto alto da paga-re e può arrivare a destabilizzare addirit-tura la progettazione delle spese mensilidi una famiglia. Se il vigile si fosse limitatoa riprendermi verbalmente, certamente

non avrei più rifatto la violazione e sicuramente avrebbe gua-dagnato la mia stima e le mie scuse.

Lettera firmata

Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi restaNessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta

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26l’AltopianoSabato 15 Settembre 2012 La voce degli 8 Comuni

Hockey Inlinea cura di Giovanni Dalle Fusine

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Sabato 15 B.V. Maria Add.Domenica 16 SS. Carmelo e CiprianoLunedì 17 S. Roberto B.Martedì 18 S. SofiaMercoledì 19 S. GennaroGiovedì 20 S. EustachioVenerdì 21 S. MatteoSabato 22 S. Maurizio Domenica 23 S. PioLunedì 24 S. PacificoMartedì 25 S. AureliaMercoledì 26 S. DamianoGiovedì 27 S. Vincenzo De P.Venerdì 28 S. Venceslao

15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.21Proverbi di questo periodo: “A Settembre chi è esperto non viaggiamai scoperto. -Settembre, per il povero è già inverno . -Se in Settem-bre senti tonare, tini e botti puoi preparare”.Arriva l’autunno. L’autunno è per definizione una stagione triste.Gli aggettivi e le espressioni usate per descriverlo in questo statod’animo, caratterizzato dalla tristezza, sono infiniti: malinconico au-tunno, l’autunno della ragione, tristezze d’autunno, foglie morte d’au-tunno, tristi riti autunnali, l’autunno del nostro scontento, l’autunnodel cuore, l’autunno della democrazia, l’autunno del pensiero, l’au-tunno della memoria, l’autunno dei morti e via “tristeggiando”. Laparola autunno deriva dal francese antico “autompne”, infrancese moderno “automne”. Più tardi la stessa vocevenne a normalizzarsi sul latino “autumnus”. Cisono esempi rari della parola fino al 12° secolo,ma si diffuse nel XVI. Quale parola allora ve-niva usata per parlare di questa stagione ditransizione? “Raccolto” era il termine mag-giormente usato. Man mano però che lospopolamento delle campagne venne adaccentuarsi si passò ad usare la parola “au-tunno”. Nel mondo anglosassone ci sonodue termini per descrivere questi mesi postestivi: “autumn” e “fall”. Quest’ultimo porta consé il significato di “cadere”. L’associazione alla cadu-ta delle foglie è immediata. Questa immagine della “caduta dall’alto”caratterizza la parola in maniera quanto mai romantica. In tutte le artiumane l’autunno, come le sue altre compagne di stagione, primave-ra, estate e inverno, sono state sempre celebrate. Nella musica, nellapittura, nella letteratura, nella fotografia. L’autunno di Vivaldi delle“Quattro Stagioni”, quello di Shelley nell’ “Ode al vento di Occiden-te”, di Carducci in “San Martino”, di Kandinsky nella pittura … lltopos letterario della foglia morta, che cade ed è fragile, è affrontatoda Leopardi, nella sua poesia “Imitazione”. San Martino di Carducciè un bozzetto naturalistico in cui i ritmi agresti autunnali mostranouna umanità semplice e serena. Anche in un’altra poesia della rac-colta Odi barbare Carducci parla di autunno:Che tempo avremo nei prossimi giorni? Esauritasi la circolazionedepressionaria, una nuova fase di bel tempo ci accompagnerà versol’ultima parte del mese. L’azione congiunta dell’alta pressione delleAzzorre, in espansione da Ovest, e di aria calda e stabile in arrivo daSud, sarà garanzia di tempo in prevalenza soleggiato su gran partedella Penisola, con temperature nuovamente in ripresa su valori tar-do estivi. Soltanto con l’inizio dell’Autunno astronomico (22-23 Set-tembre) potrebbe riproporsi in maniera più decisa un peggioramen-to, con una nuova perturbazione atlantica in arrivo dall’Islanda ver-so il centro Europa. Periodo 17-21 Settembre: l’anticiclone delleAzzorre, coadiuvato da un apporto d’aria calda nordafricana in quo-ta, dominerà il Mediterraneo centro-occidentale. Sole e caldo quasiestivo al Centro-Sud. A inizio periodo residua instabilità su Ionio eAdriatiche. In seguito qualche infiltrazione più umida nordatlanticalambirà l’arco alpino, ivi con possibilità di un po’ di instabilità. Peri-odo 22-28 Settembre. L’Autunno astronomico propone un nuovopeggioramento di stampo nordatlantico sul nostro Paese. Nuova

perturbazione a carattere freddo in transito da Nord a Sud e tempera-ture nuovamente in calo; nevicate sull’arco alpino a quote medio-alte. In seguito graduale ritorno a condizioni di bel tempo a partire daOvest, ma la stagione estiva verrà messa definitivamente al tappeto.Il santo: Beata Vergine Maria Addolorata – 14 settembre. Il nomeAddolorata ebbe larga diffusione nell’Italia Meridionale, ma per l’evi-dente significato, ora c’è la tendenza a sostituirlo con il suo derivatospagnolo Dolores. La devozione alla Madonna Addolorata, che traeorigine dai passi del Vangelo, dove si parla della presenza di MariaVergine sul Calvario, prese particolare consistenza a partire dalla finedell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica, istituitapiù tardi. A metà del secolo XIII, nel 1233, sorse a Firenze l’Ordine deifrati “Servi di Maria”, fondato dai Ss. Sette Fondatori e ispirato dallaVergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per la devozione allaMadre di Dio, si distinse nei secoli per l’intensa venerazione e ladiffusione del culto dell’Addolorata; il 9 giugno del 1668, la S. Con-gregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la Messa votivadei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decretoche i Frati dei Servi, portavano l’abito nero in memoria della vedovanzadi Maria e dei dolori che essa sostenne nella passione del Figlio.Successivamente, papa Innocenzo XII, il 9 agosto 1692 autorizzò lacelebrazione dei Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica disettembre. Infine papa Pio X (1904-1914), fissò la data definitiva del 15settembre, subito dopo la celebrazione dell’Esaltazione della Croce(14 settembre), con memoria non più dei “Sette Dolori”, ma più oppor-tunamente come “Beata Vergine Maria Addolorata”. In questo mese prepariamo la marmellata con le prugne. La confettura di

prugne e zenzero è ottima da spalmare sul panecroccante o come farcitura per una calda crostata; lafreschezza dello zenzero regala aroma e sapore alle

prugne con cui si amalgama lasciando un retrogustotra il piccante e il limonoso. Si conserva ben chiusa nei

barattoli sterilizzati anche un anno; è meglio aspetta-re un mesetto prima di aprirla dal momento del

confezionamento così da lasciare il tempo suf-ficiente ai sapori di legare bene gli uni con gli

altri. Mondate e pulite un chilo di prugne,tagliatele a metà e prelevate ilnocciolo interno; tagliate ulte-

riormente gli spicchi di prugne indadolata grossolana e ponete in una ca-

piente casseruola; grattugiate 30 gr di radice di zenzerodopo aver tolto la corteccia e unitela alle prugne; aggiungete anche 1 kg dizucchero e ponete sul fuoco; fate cuocere fino a che le prugne si sfaldinoe diventino morbide. Prelevate con un mestolo le prugne e il loro liquido epassatele al passaverdura con la maglia fitta in una ciotola di vetro; versateil succo di un limone e rimettete nuovamente nella casseruola e sul fuocoa cuocere fino a che la confettura si addensi, circa 30 minuti; Sterilizzate ivasetti e i tappi e quando la confettura velerà il cucchiaio, invasatelaancora bollente, chiudete ermeticamente i vasetti e capovolgeteli per cre-are il sottovuoto o se siete più comodi ponete i vasetti sigillati in unapentola dai bordi alti, copriteli con acqua fredda fin sopra la superficie efateli bollire almeno un ora; spegnete il fuoco e fateli freddare così comesono nella loro acqua. Con le quantità indicate otterrete circa 1,5 kg diconfettura di prugne.Successe oggi: 18 settembre 1970. In questo giorno di 42 anni famoriva Jimi Hendrix, musicista e cantante. Jimi fondò il primo gruppocon gli amici della scuola nel 1954, i Rocking Kings, ma fu nel 1966che, approdato a Londra, fondò la Jimi Hendrix Experience, un gruppocon Mitch Mitchell e Noel Redding che suonava come supporter pergruppi famosi come Cream, Who, Animals ecc. I primi successidiscografici furono Hey Joe, Purple Haze. Nel 1967 uscì il primo LP“Are you experienced” che scavalcò tutte le classifiche. Da quel mo-mento l’ascesa del gruppo di Hendrix fu inarrestabile, ma, a causa diproblemi dovuti ai crescenti ritmi frenetici, alla droga, all’alcool edanche a problemi razziali, dopo il terzo LP, il gruppo si scioglie e Jimitornò a New York. Nel 1969 partecipò all’evento Woodstock. Fu lasua ultima apparizione felice. Scomparve prematuramente l’anno suc-cessivo a causa di intossicazione da barbiturici

Da sabato 15 a venerdì 28 settembreIl 15 settembre è il 259º giorno del calendario gregoriano. Mancano 107 giorni alla fine dell’anno

ARIETEEvitando di prendere una posizione precisa po-trete guardarvi attorno ed elaborare una nuovasoluzione di un vecchio problema. Nell’amoreNettuno vi offrirà forse un’insperata novità, da

cogliere al volo prima che svanisca. Nelle spese invece fate unariflessione attenta, per no trovarvi a secco proprio quando avretebisogno di una certa disponibilità.TOROSarete in grado di evitare ogni spreco di soldi e di energia, puntandocon sicurezza a quello che via sta più a cuore. Se è l’amore, il destinofavorisce la sincerità e spontaneità; approfittatene per ottenere ilmassimo da una situazione complessa, nella quale non è il caso ditentennare, in attesa non sapete nemmeno voi di che cosa.GEMELLISe l’amore richiede un maggiore impegno, allentate la presenza nelluogo di lavoro o prendetevi una vacanza, facendo felice il partner,che saprà ricompensarvi. Una concessione a qualcuno che meritauna maggiore attenzione da parte vostra vi farà sentire più a vostroagio in una situazione complicata, che potrete volgere a vostro van-taggio.CANCRONon vi manca l’eleganza per affrontare con successo un confrontoimpegnativo, sia nell’ambiente di lavoro che nel rapporto d’amore.Sapete infatti bene come fare i conti con un ostacolo che finoraavete ignorato più per pigrizia che per mancanza di sicurezza. Nellespese potete offrirvi un passatempo di lusso, capace di sostenere ilvostro umore.LEONEIl vostro amore per il rischio potrà essere messo alla prova consuccesso, portando a buon fine una scelta impegnativa nel lavoro enegli acquisti: decidete il settore che volete privilegiare e agite te-nendo nel giusto conto gli elementi intervenuti di recente. Con ilpartner, se necessario, riprendetevi pure una certa libertà d’azione.VERGINEMuovendovi nella direzione giusta, sarete in grado di farvi una con-cessione, aumentando il piacere e riducendo il dovere: nel lavoronessuno si accorgerà di un vostro minore impegno, che potretecompensare in seguito, basandovi sulla vostra esperienza. Nell’amoreavete quasi tutto quello che desiderate, rinunciate a rincorrere laperfezione in assoluto.BILANCIAIn vista di un progetto di vacanza più che rilassante, farete bene aimpegnarvi a fondo per portare a termine un lavoro noioso ma utile,che vi consentirà di affrontare con tranquillità il costo dell’operazio-ne che avete in mente. Nell’amore sono possibili sviluppi da viverecon disponibilità e fiducia nelle vostre capacità di gestire ogni impre-visto.SCORPIONEFarete bene a tenere a bada il vostro orgoglio, soprattutto per evitaredi farvi giudicare male da chi potrebbe diventare importante, se sa-prete favorire il destino anziché ostacolarlo con aspettative eccessi-ve. Nell’amore sono possibili sviluppi imprevisti, da vivere come unregalo che sta per concretizzarsi in una piacevole sorpresa.SAGITTARIOContando sul favore degli astri siete in grado di indirizzare il vostrodestino in modo positivo, magari, se siete single, attraverso un in-contro d’amore. Se invece siete già in coppia, non tergiversate eprendete con un sorriso e senza discutere quello che la fortuna vioffre. Un programma ambizioso potrebbe subire una variazione op-portuna.CAPRICORNONon escludendo a priori un incontro problematico, siete nel giusto.L’amore potrebbe reclamare maggiore attenzione: con Giove e Venerenel vostro segno sono infatti possibili decisioni importanti, cheavranno conseguenze positive nell’immediato futuro. Anche nel la-voro siete in grado di ottenere quello che vi sta a cuore: vi basteràprendere l’iniziativa.ACQUARIOPotrete godere di un’interruzione degli impegni abituali, e conceder-vi una pausa di riflessione, cedendo alla tentazione di qualche ora disana pigrizia, da dedicare ai vostri passatempi preferiti. Se non èproprio urgente, rinviate ogni discussione d’amore o di lavoro. Invista di una vacanza, offritevi pure un accessorio di lusso.PESCIFarete bene a prendervi una pausa dagli impegni più pressanti: an-che se le stelle vi sono favorevoli, è opportuno infatti che allentiatela tensione, altrimenti rischiate di combinare qualche guaio, specie inamore. Non insistete su un puntiglio e fate una concessione, nonsoltanto al partner, ma anche a qualsiasi altro che vi è accanto.

Dalle ore 8.45 di sabato 15alle ore 8.45di sabato 22 settembre

ASIAGO: Farmacia Rossi sasdel dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti

Dalle ore 8.45 di sabato 22alle ore 8.45di sabato 29 settembre

CANOVE: Farmacia deldr. Leonardo Bosio – Via Roma, 33/a

CONCO: Farmacia della dr.ssaMonica Federici – Piazza S. Marco, 23

Domenica 16 settembreASIAGO: Q8 – località MoseleFOZA: TOTAL – Via Lazzaretti

Domenica 23 settembreASIAGO: ESSO – Via Verdi

ENEGO: MOVE 2 – Via Roma

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27Sabato 15 Settembre 2012

l’AltopianoLa voce degli 8 Comuni

CEDESI AVVIATAATTIVITA' DI

EDICOLA, BAR,GELATERIA A

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Medjugorie: luogo santo e magicometa di tanti fedeli altopianesi

Desidero prendervi per le mani e camminare con voi nella lotta contro lo spirito impuro- dal Messaggio del 18 marzo scorso alla veggente Mirjana-

Medjugorje (letteralmente “inmezzo alle montagne”) si tro-va a più di ottocento km dalVeneto, per arrivarci inpulmann bisogna armarsi ditanta pazienza perché non ba-stano 12-15 ore di viaggio at-traverso la Slovenia, la Croaziae la Bosnia Erzegovina (ex Ju-goslavia).E’ risaputo che a Medjugorjesi arriva per chiamata, unachiamata a cui si può anchenon rispondere perché Diocreò l’uomo a sua immaginesì, ma libero. Libero di sceglie-re fra il bene e il male, unascelta che nel mondo d’oggiè alle volte difficile anche daindividuare perché “il serpen-te antico” (il diavolo) è mol-to furbo.E’ proprio per aiutarci suquesta scelta che la Madon-na appare da più di trent’an-ni a Medjugorje (per decen-ni un’enclave di cattolici pra-ticanti in mezzo a uno statocomunista).L’ultimo viaggio mi ha vistoa Medjugorje dal 16 al 20marzo 2012. I giorni 17, 18 e19 sono stati intensissimi di

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impegni religiosi; la giornatadi sabato 17 è terminata conla bellissima e tradizionaleora di adorazione con pre-ghiere nelle varie linguecome si usa a Medjugorje.La domenica 18 altra gior-nata piena, iniziata alle ore10.00 con la S.Messa in ita-liano officiata all’esterno del-la chiesa parrocchiale per glioltre quindicimila italiani pre-senti. Ha concelebrato,attorniato da decine di sacer-doti, il “poco noto”, almeno perme, Vescovo di Noto Mons.Antonio Straglianò che hasvolto un’omelia incredibilmen-te attuale, finanche coraggio-sa, mettendo in risalto come il

“serpente antico” stia insi-nuando nelle menti del l’uomomoderno la non sacralità dellavita.“…E’ incredibile come “il ser-pente antico” abbia potuto en-trare anche nella sacralità del-la famiglia facendo credereche fosse un diritto di libertà ildivorzio, che anche molti cat-tolici hanno votato; ora bastaguardarci attorno per vederecome è ridotta “la famiglia”grazie al divorzio. Ora sono dimoda le famiglie allargate conpiù mamme, con più papà, conpiù fratelli e che, solo grazie“ai vecchi nonni” che tengonoi collegamenti affettivi fra i varinipoti, non c’è la disgregazio-

Si è concluso a fine agosto il primo torneo di FIFA12 orga-nizzato dal negozio 16Games Asiago in collaborazione conil Cinema Lux. I 24 concorrenti, arrivati da tutto l’altopianoe non solo, si sono sfidati nei rispettivi gironi. Solo i migliori4 hanno potuto giocare le semifinali e finali sullo schermodel Cinema Lux davanti ad un vero tifo da stadio con unnumeroso pubblico. Il vincitore si è aggiudicato una conso-le offerta per l’occasione dal negozio di videogiochiasiaghese.

ne completa di quella che èla cellula fondamentale del-la società occidentale de-mocratica con fondamentagiudaico-cristiane. La fami-glia…”Ma quanto durerà questosostegno “famigliare”? Solola Madonna lo sa.Nel primo pomeriggio di do-menica ci troviamo in mi-gliaia al Monte delle appa-rizioni dove abbiamo “assi-

stito” all’apparizione aMirjana, sì all’apparizione,come avviene da oltre 31 anni.Quanta santa pazienza ha laMadonna? “…se sapestequanto vi amo piangereste digioia…” disse durante una ap-parizione. A Medjugorje, det-to confessionale del mondo,milioni di persone trovano l’in-contro con Cristo, trovano lasua Misericordia e le migliaiadi conversioni sono i frutti cheindicano come “l’albero siaveramente buono”. AMedjugorje non ci sono né cat-tedrali né santuari, c’è solo unachiesa parrocchialepreesistete e, a mio parere, nonservono perché quando arrivi

I Campioni del biliardoSfida fino all’ultima biglia al Centro Rendola per il 10° GranPremio di biliardo “Città di Asiago”. Le finali del gran premiohanno vissuto un prologo a Thiene dove nella settimana pre-cedente al circolo “Metropolitan” di Thiene si sono sfidati ol-tre 80 concorrenti per accedere alle finali altopianesi organiz-zate al centro Rendola e al circolo Acsi – Coni – Aib “Lux” diAsiago. Gli 80 partecipanti provenienti quasi tutti dal nord Ita-lia si sono sfidati nella specialità Goriziana classica 9 birilli aipunti 500 con eliminazione diretta. Il numeroso pubblico hapotuto assistere a gare caratterizzate da un gioco entusiasmantedove ha spiccato la raffinatezza tecnica dei più forti. Al Luxpoi la finalissima che ha visto i campioni master Bruno Casarottodi Montecchio Maggiore e Andrea Bevilacqua di Thiene conten-dersi la coppa con una gara improntata su grande tatticismo.Bevilacqua, subendo l’aggressività e la precisione di Casarotto, hadovuto concedere l’onore delle armi permettendo a Casarotto disfregiarsi del suo 188° titolo in 40 anni di attività. Gerardo Rigoni

lì senti di entrare in un luogosacro che ha come tetto il cie-lo; senti la Sua presenza, di-mentichi quello che hai lascia-to a casa, senti che sei più vi-

cino, che sfiori il Paradiso.Forse per questo non vorrestipiù tornare a casa.

Amerigo Baù

La piccola Laura Cherubin tiene inmano la brisa da record (1,15 kg!)

trovata dallo zio al Verena

Agenzia diAsiago cercacollaboratore

amministrativo:telefonare al

numero336308313

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