l’Altopiano La voce degli 8 · ghi della Grande Guerra) con il sistema relazionale, dei ser-vizi...

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l’Altopiano l’Altopiano ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE 8 La voce degli Comuni QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 319 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 1 MAGGIO 2010 pagina 17 www.giornalealtopiano.it CONCO Approvato il bilancio, il Comune gioca al risparmio Rotary Pagina 14 ASIAGO Mercato del sabato, gli ambulanti in rivolta Pag. 6 Iscrizioni alle Scuole Medie: “Ad Asiago non si può!” I genitori si rivolgono ad un legale. Pagine 10 e 11 ROANA In visita a Rivolto base delle Frecce Tricolori comandata dal Col. Dalle Nogare FOZA Lo ammetto. Pur mantenen- do una ferma convinzione sul “Partito pro asini”, mi sono iscritto anche al “Partito pro orso”. Nonostante il plantigrado abbia portato ter- rore, almeno tra la popolazio- ne equina altopianese, nono- stante l’orso sloveno abbia recato danni economici ad allevatori che si sono visti animali, anche di pregio, di- ventare cibo per orso, nono- stante tutto ciò, il gigante pe- loso desta simpatia. Sarà che l’orso, inteso come orsetto, ha fatto compagnia a gene- razioni e generazioni di bam- bini, saranno i cartoni animati, sarà quell’andamento buffo, ma è difficile non averlo in simpatia. Anche perché l’Altopiano sta diventando “meta di villeggiatura”, alme- no per ora, dell’orso bruno. Dopo la permanenza per qualche anno di Kj2g2, orso trentino (guarda caso arrivato dopo il referendum), ci ha fatto visita M5, orso sloveno che gli esperti dicono sia alla ricerca di una compagna. Tanto che la sua permanen- za è durata solamente una settimana perché da queste parti orse non c’è ne sono (qualche salvadega si, ma orse no). Una settimana iniziata il 17 aprile con una breve puntatina in territorio altopianese sconfinando dai boschi di Calvene e Cogollo. Poi il 21 l’orso decide di la- sciare il suo segno; segno purtroppo che rimane su un asino di proprietà di Nicola Testolin che vive nella contrada lusianese di Prepiana. Il giorno dopo M5 attraversa una profon- da vallata per lasciare nuo- vamente il segno sugli ani- mali di Bruno Poli, ucciden- do tre asini e facendo abor- tire due cavalle dalla paura. Forse capisce che, se vuole rimanere il benvenuto, è me- glio passare a cibarsi d’altro; infatti non attaccherà più ani- mali d’allevamento... Continua a pagina 5 Viva Dino, lo sprinter dei boschi di Gerardo Rigoni Futuro da progettare Per l’Altopiano, zona a protezione speciale, serve un “Master Plan” Pagine 2 e 3 Cave di marmo: la Guardia di Finanza indaga sull’operato del sindaco. Oro: “E’ tutto fumo, sono tranquillo” ALPINI Al via la sistemazione del Rifugio Cecchin Pag. 8 Pag. 18 Pagina 17 ENEGO Lavori per rendere la scuola a norma e più sicura Strade dissestate e pericolose. A quando la sistemazione? pag.15 Sport Pagina 20 Vipers in finale, si giocherà all’Odegar? GALLIO Cinque studenti a Ugine per l’Aventure Raid Junior Pagina 9

Transcript of l’Altopiano La voce degli 8 · ghi della Grande Guerra) con il sistema relazionale, dei ser-vizi...

l’Altopianol’AltopianoASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

8La voce degli Comuni

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 319 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 1 MAGGIO 2010

pagina 17

www.giornalealtopiano.it

CONCOApprovatoil bilancio, il Comune

gioca alrisparmio

Rotary

Pagina 14

ASIAGO

Mercato del

sabato, gli

ambulanti

in rivolta

Pag. 6

Iscrizioni alle Scuole Medie:“Ad Asiago non si può!”

I genitori si rivolgono ad un legale.

Pagine 10 e 11ROANA

In visita a Rivolto

base delle

Frecce Tricolori

comandata dal

Col. Dalle Nogare

FOZA

Lo ammetto. Pur mantenen-do una ferma convinzione sul“Partito pro asini”, mi sonoiscritto anche al “Partito proorso”. Nonostante ilplantigrado abbia portato ter-rore, almeno tra la popolazio-ne equina altopianese, nono-stante l’orso sloveno abbiarecato danni economici adallevatori che si sono vistianimali, anche di pregio, di-ventare cibo per orso, nono-stante tutto ciò, il gigante pe-loso desta simpatia. Sarà chel’orso, inteso come orsetto,ha fatto compagnia a gene-razioni e generazioni di bam-bini, saranno i cartoni animati,sarà quell’andamento buffo,ma è difficile non averlo insimpatia. Anche perchél’Altopiano sta diventando“meta di villeggiatura”, alme-no per ora, dell’orso bruno.Dopo la permanenza perqualche anno di Kj2g2, orsotrentino (guarda caso arrivatodopo il referendum), ci hafatto visita M5, orso slovenoche gli esperti dicono sia alla

ricerca di una compagna.Tanto che la sua permanen-za è durata solamente unasettimana perché da questeparti orse non c’è ne sono(qualche salvadega si, maorse no).Una settimana iniziata il 17aprile con una brevepuntatina in territorioaltopianese sconfinando daiboschi di Calvene e Cogollo.Poi il 21 l’orso decide di la-sciare il suo segno; segnopurtroppo che rimane su unasino di proprietà di NicolaTestolin che vive nellacontrada lusianese diPrepiana. Il giorno dopoM5 attraversa una profon-da vallata per lasciare nuo-vamente il segno sugli ani-mali di Bruno Poli, ucciden-do tre asini e facendo abor-tire due cavalle dalla paura.Forse capisce che, se vuolerimanere il benvenuto, è me-glio passare a cibarsi d’altro;infatti non attaccherà più ani-mali d’allevamento...

Continua a pagina 5

Viva Dino, lo sprinter dei boschidi Gerardo Rigoni

Futuro daprogettare

Per l’Altopiano,

zona a protezione

speciale, serve un

“Master Plan”

Pagine 2 e 3

Cave di marmo:

la Guardia di

Finanza indaga

sull’operato del

sindaco. Oro:

“E’ tutto fumo,

sono tranquillo”

ALPINI

Al via la

sistemazione

del Rifugio

Cecchin

Pag. 8

Pag. 18

Pagina 17

ENEGO

Lavori per

rendere la

scuola a norma

e più sicuraStrade dissestate e pericolose.A quando la sistemazione? pag.15

Sport

Pagina 20

Vipers infinale, sigiocherà

all’Odegar?

GALLIO

Cinque studenti a Ugine per

l’Aventure Raid Junior

Pagina 9

2l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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ATTUALITA’

Un “Master Plan” per l’AltopianoNavigare a vista non basta più. Da più parti si ritiene strettamente necessario un piano

che indichi gli orientamenti strategici per lo sviluppo del territorio e la definizione,anche di ordine temporale, di ogni step per il conseguimento degli obiettiviRedigere un master plan per

l’Altopiano. E’ il nuovo gridodi battaglia degli amministra-tori altopianesi. Master plan;ovvero individuare un pianoche indichi gli orientamentistrategici per il futuro e di de-finire a grandi linee la sequen-za temporale per il consegui-mento degli obiettivi. Obietti-vi improntati sullo sviluppoeconomico - turistico e nellagestione territoriale semprenell’ottica della sostenibilitàcon il coinvolgimento di tuttigli attori interessati, dagli ope-ratori turistici agli imprendito-ri, dagli amministratori allastessa popolazione.“C’è bisogno di uscire da unamentalità d’emergenza – diceil sindaco di Asiago AndreaGios – Credo che sel’Altopiano non riuscirà espri-mere a breve un piano strate-gico condiviso con istituzionie imprenditoria sarà semprepiù difficile accedere afinanziamenti per avviare pro-getti e iniziative sia turistichesia sociali.”Il “master plan”, in pratica,dovrebbe avviare una pianifi-cazione degli investimenti perla comunità, fuori dai confiniamministrativi comunali,uniformando i servizi alla cit-tadinanza e la qualità dell’of-ferta turistica su tutto il terri-torio.Gallio ha già avviato una sor-ta di piano strategico turisticoipotizzando investimenti perinfrastrutture ed azioni pro-mozionali su una proiezionetemporale di 20/25 anni. Unpiano che prevede investimen-ti per oltre 15 milioni di euroma anche creazione di postidi lavoro, nuove opportunitàdi investimento e diverse areeturistiche valorizzate.Che sia giunto il momentoimprorogabile di attivare unprogetto integrato di“governance” dell’Altopiano èfuori di ogni dubbio. Lo dico-no gli studi, gli amministrazio-ni, gli esperti. Un progetto, per

dirla con le parole dell’archi-tetto Vittorio Corà: “che sap-pia contemperare, in una vi-sione d’insieme, le esigenze ditutela con una compiutavalorizzazione e promozionedegli elementi di eccellenzapresenti sul territorio organiz-zando un’altrettanto struttura-ta e funzionale reteinfrastrutturale integrata conil sistema della viabilità prin-cipale, delle malghe e dellestrutture ricettive per consen-tire una ottimale fruizione delterritorio e delle sue risorsenon soltanto a favore di pochiappassionati ma più in gene-rale dei numerosi turisti chefrequentano l’Altopiano e chepossono così trovare nuovi epiù interessanti elementi di at-trazione.”Il PATI: un’occasione per-saOccasione sarebbe stato ilPATI, ma per motivi di diver-genza su come sarebbe dovutoessere redatto e sui punti sucui soffermarsi, in particola-re affrontando la questionedell’espansione edilizia, il Co-mune di Asiago ha scelto dinon parteciparvi.“Un’occasione mancata - sot-tolinea ancora Corà - resta ilrammarico che i Comuni nonabbiano saputo trovare l’inte-sa per procedere alla redazio-ne di un unico PATI come al-tre realtà, anche a noi vicine,hanno invece voluto e saputofare. Anche il Piano d’Area

elaborato nel 2000 dalla Regio-ne Veneto e adottato nel 2002dalla Giunta Regionale non èmai stato approvato dal Consi-glio Regionale. Un Piano che,pur con limiti, oltre a rilevarele nostre eccellenzepaesaggistiche ed ambientali,per la prima volta ha persegui-to la messa in rete delle valenzestoriche e culturali presenti sulterritorio (dal Bostel ai graffitidella Val d’Assa, dalla Calà delSasso ai mulini della Covola edella Valle del Chiavone, ai luo-ghi della Grande Guerra) conil sistema relazionale, dei ser-vizi e dell’ospitalità integrandole eccellenze del sistema pro-duttivo con particolare riferi-mento al settore agro alimen-tare.”Le proposte: creare dei par-chi tematici, un sistemamuseale e una rete organiz-zata di percorsi di mobilitàdolce.Tra le proposte lanciate daCorà e da altri, più che espertiveri appassionatidell’Altopiano, c’è l’istituzionedi una serie di parchi tematicicome quello letterario di Tõnleoppure la creazione di una retedi percorsi pedonali e sentieridestinati alla “mobilità dolce” o,ancora, l’individuazione dei“corridoi di visitazione turisti-ca” del territorio prettamentemontano con l’adeguamentodella viabilità e delle aree desti-nate alla sosta ed al pic-nic.“Ma pensiamo anche alla rete

dell’ospitalità con lo sviluppodi nuove e più moderne formedi ospitalità (bed and breakfaste albergo diffuso),l’adeguamento dei bivacchi edei rifugi e soprattutto ilpotenziamento e lariqualificazione delle malgheanche a fini ricettivi; azioni ri-portate proprio nel Program-ma transregionale denominatoGrandi Altipiani – prosegue -Vorrei a questo punto ri-lanciaretre proposte che, pur in un pe-riodo di difficoltà economiche,sono convinto potrebbero tro-vare concreta attuazione qua-lora si realizzasse una piena

Escursioni in quad con guide:un’offerta turistica da rilanciare

Non solo escursionismo emountain bike. Anche i mezzimotorizzati rivendicano un lorodiritto di esistere nel mondodelle molteplici offerte turisti-che dell’altopiano.Specificatamente si parla deiquad, mezzi a quattro ruoteconcepiti per il fuoristrada che,se utilizzati in maniera correttae nei luoghi consentiti, posso-no regalare emozioni, donarepanorami mozzafiato, metterein contatto l’uomo con la na-tura. Chiaro, nessuno sostie-ne che i quad, pur avendone lapossibilità meccanica, possa-no scorrazzare ovunque. Masono mezzi targati che posso-no circolare su tutte le stradedella penisola, e quindi anchesulle strade di montagna aper-te al traffico veicolare. E il mi-glior modo per garantirne un

condivisione e comunità di in-tenti da parte delle Amministra-zioni comunali, ma anche delleIstituzioni e degli operatorieconomici presenti sul terri-torio: la costituzione di un si-stema museale dell’Altopianoche metta finalmente a siste-ma le diverse realtà già ope-ranti e quelle in corso di atti-vazione; la creazione di unarete di percorsi destinati alla“mobilità dolce”: tema neimesi scorsi riportato con for-za al centro del dibattito dallaLibera Consulta 7C e dal Gior-nale dell’Altopiano; l’istitu-zione nella “zona nord” (in

uso corretto e rispettoso dellanatura è quello di favorirnel’uscita con guide autorizzate.Ma oramai i quad vengono as-sociati a comportamenti non“eco friendly” e quindi vengo-no osteggiati in tutte le manie-re. A torto secondo MarioPalano che qualche anno fa ave-va investito nei quad stilando, as-sieme ai figli, anche dei percorsidedicati. “Percorsi, sia chiaro,lungo vie consentite al traffico –spiega anche a nome di altri chehanno investito sulle escursioniguidate con i quad – Le nostreescursioni erano “complete”; siusciva, si visitava luoghi signifi-cativi del nostro Altopiano, ci sifermava nelle malghe, si espone-va la storia, si dava qualche cen-no sulla natura, sulla flora, sullafauna. Insomma si cercava di im-primere un uso consapevole del

mezzo.” Un proposta che trova-va una buona risposta da partedegli ospiti tanto che Palano hainvestito nel progetto, ma poi,dopo qualche anno, ha trovatoostacoli ed impedimenti. E ciò no-nostante i percorsi fossero stati asuo tempo concordati con la for-za pubblica ed enti turistici. “Conil semplice noleggio dei mezzi lecose sono chiaramente peggio-rate – conclude – Noi non pos-siamo controllare chi noleggia inostri mezzi, che ricordo sonotargati e a norma ed il noleggio èautorizzato, così come nonpossiamo correggere compor-tamenti scorretti. Non possia-mo educare né sensibilizzare.Non credo che la natura ci gua-dagni. Non credo che sia sta-ta fatta una scelta accorta”.

Gerardo Rigoni

gran parte già ricompresa al-l’interno della ZPSIT3220036 individuata dallaRegione Veneto ai sensi dellaDirettiva CE 92/43/CEE) di un“Parco regionale” sul model-lo di quello della Lessinia: unParco “locale” voluto e gesti-to dalla Comunità locale conla finalità di tutelare i caratterinaturalistici, storici, ambien-tali ed etnici del territoriodell’Altopiano promuovendonel contempo lo sviluppo so-ciale, culturale ed economicodelle popolazioni residenti.”.

Gerardo Rigoni

3Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

Sapor d'acqua natìa

ATTUALITA’

Innanzitutto complimenti,Assessore: certa che lei co-nosce il peso e il sapore di22131 firme messe sulle suespalle. A lei e ai suoi colleghidi Giunta spetta ora il compito digovernare ed educare questasplendida terra che è il Veneto eche tiene storie, tradizioni e cul-tura da difendere e promuove-re. A lei, però, toccherà il delica-to compito di vegliare e accom-pagnare il popolo giovane delVeneto: con le sue dele-ghe prenderà il bambinoche s’affaccia allascuola e lo accompa-gnerà fino al giorno incui salperà nel mondodel lavoro. Un compitodelicatissimo perchè leverrà chiesta la sensi-bilità di mostrare atten-zione e fermezza in unmomento storico tut-t’altro semplice. Moltevolte, nel precedentemandato, l’abbiamo vi-sta battagliare edesporsi sul tema del-l’esempio e dell’educa-zione. Del cuore: ma

Assessore, i giovani stiano in posizione erettaanche del pensiero, dell’imma-ginazione, dell’anima. Paroleche a volte sembrano “fuorimoda” in certi ambienti piùdediti al compromesso e alcarrierismo che all’arte delica-ta del servizio. Oggi la scuola- e ciò che della scuola è l’ap-plicazione concreta - sta in unmomento di stallo: forse

perchè circostanze sfavorevolitolgono all’educatore l’artedella passione. Ma nulla giu-stifica che in alcune delle no-stre scuole s’insegni l’inconve-niente d’essere nati: come sipuò insegnare se l’immaginedell’esistenza che l’educatorecustodisce dentro è quella delfallimento, dell’odio e dell’apa-

tia? Forse dovremmo ritorna-re al maestro più che all’inse-gnante: c’è bisogno di ridareslancio, memoria, dinamismoe immaginazione dove si con-vocano i giovani per trasmet-tere loro il sapere. L’urgenzaoggi è di ridare un orientamen-to e un significato all’esisten-za perchè per chi ha uno sco-

po nulla sarà impossibileda tentare. Ma per chinon ce l’ha, anche alzarsial mattino sarà cosa ar-dua da immaginare. Incampagna elettoralespesso abbiamo sentitoche la musicalità del no-stro dialetto vogliono ren-derla istituzionale. Manon servono le legislazio-ni per far splendere i ri-cordi: basta la passionee l’affetto per una cultu-ra che regala natali, tra-monti e nevicate al sor-gere di ogni anno. Ai no-stri giovani, invece, l’ita-liano serve: per tradurre

parole, sospiri e battiti altrimen-ti incomprensibili per gli altrifratelli della penisola. Mentorie detrattori le riconoscono ilsuo essere presente sempre eovunque: se per un attimo met-tiamo da parte il rischio di col-tivare l’immagine personale,l’esserci rappresenta la pri-ma responsabilità per un po-litico come per un uomo dichiesa: a maggior ragione laresponsabilità di stare dove siinventano le grandi manovredell’esistenza. Questo è il bi-glietto da visita bello di unoche ha a cuore il suo manda-to: elevare gli uomini invecedi spingerli verso il basso. Maper fare questo occorre bat-tagliare, proporre, duellare,proporre: tornarsene a casala sera con gli occhi gonfi ele spalle curve. Ma pronti aripartire perchè c’è un gio-vane da difendere e promuo-vere. Il grande antropologoAndrè Leroi-Gourhan sostie-ne che l’uomo diventa uomo

quando acquisisce una posi-zione eretta e si alza in piedi:così da tenere le mani e ilviso liberi di disegnare paro-le e gesti. Le parole e i gestidei nostri ragazzi: bellissimi edannatamente fragili. Li chia-mi da lei, li convochi, istitui-sca una Consulta Giovane inRegione dove assieme a lororicreare quell’affetto e quel-la stima che fanno di unascuola un laboratorio d’arti-giano dove apprendere unmestiere. Nelle deleghe haperso la caccia e la protezio-ne civile: le è rimasto tutto ilmondo giovane. Forse Qual-cuno ha pensato che merita-no tutta l’attenzione e la curapossibile. Perchè tornino adessere protagonisti nella loroterra. Le auguro tanta fortu-na, Assessore. Certo che -come scrisse Mounier - la piùgrande virtù politica rimanequella di non perdere il sensodell’insieme.

don Marco Pozzawww.sullastradadiemmaus.it

di Beppa Rigoni Scit

Il piano di gestione per i sitidella “Rete Natura 2000” rap-presenta insieme alle misuredi conservazione, lo strumen-to fondamentale per la tuteladella biodiversità del singolosito e dell’intera rete. La di-rettiva CEE/92/43 “Habitat”,da cui prende origine Natura2000, evidenzia il ruolo chia-ve dei Piani di Gestione all’in-terno dei singoli siti. Esso puòessere definito anche come lostrumento di pianificazionedel territorio che tra i suoiobiettivi dovrà in primo luogoconsiderare la tutela o il ripri-stino di uno stato di conserva-zione favorevole per specie ehabitat di interesse comunita-rio, non trascurando i possibilieffetti di miglioramento dellecondizioni di vita, delle gentiche vivono ed operano sul ter-ritorio. I temi presi in esamedal piano di gestione proget-tato da “Studio verde”, “Isti-tuto Oikos”, “NER Ingegne-ria”, “RDM Studio”, sonoquindi, i fattori di pressione ele minacce insistenti sulle pe-

culiarità dell’area e la succes-siva definizione degli obiettivigestionali. Le modalità attra-verso cui il piano si pone diperseguire i suoi obiettivi, sonole schede di azione, suddivisein quattro tipologie: gestioneattiva, incentivazione, pro-grammazione, monitoraggio ericerca (oltre 50 nel caso dellanostra zona ZPS). Ognuna diesse definisce la scelta dellestrategie, la tempistica di inter-vento, i costi previsti e le pos-sibili fonti di finanziamento diun determinato intervento. Icodici di habitat o specie (as-sieme agli altri connotativi diflora fauna area), che mag-giormente vi ricorrono, sonoil “4070” e il “6170”. Ovve-ro, quelli identificativi del pinomugo e del pascolo d’altaquota: due elementi in lotta eprecario equilibrio fra loro, dasecoli. Le direttive europeein merito alla conservazionedel mugo, sono rigide, inquanto riferite a paesi dovela pianta ha una storia ben di-versa da quella di casa no-stra. Quassù il mugo (tuttora

supertutelato quasi fosse unaspecie a rischio) è eccessi-vamente vivace, a detrimen-to di altre specie animali e ve-getali. Per par condicio, que-ste ultime, vanno protette dalui! Ecco perchè, assieme aiconcetti di salvaguardia, pro-tezione, cura, ripristino, rife-riti a flora fauna e sitiantropomorfi, nell’incontrodel 26 scorso in ComunitàMontana, a chiusura del ci-clo di presentazione del “pia-no di gestione”, una buonafetta è stata dedicata alladicotomia fra mugo e pasco-lo. Ben tre sono infatti leschede di azione dedicate alcontenimento dell’invadentearbusto. Fattori di pressioneper gli habitat e le specievegetali oggetto di conser-vazione, sono: la gestionedisomogenea dei pascoli, ilpascolo animale (calpestio edeiezioni), la raccolta di spe-cie vegetali, la frequentazioneturistica, l’escursionespeleologica, l’espanione dispecie vegetali (mugo!), i fe-nomeni meteorici (schianti) e

per le specie animali : i cam-biamenti strutturali nella ve-getazione, la conversioned’uso del suolo, la lavorazio-ne forestale, il taglio e lavo-ro in periodo riproduttivo, losfalcio prativo, il lavoro neipascoli o l’abbandono dellepratiche colturali e agricoletradizionali, il disturboantropico, il passaggioveicolare, la presenza di cavisospesi, l’attività venatoria.Minacce per l’habitat sono:eventi provocati dall’uomo ofenomeni naturali che posso-no incidere negativamente suacque, lande, boscaglie,praterie, torbiere, grotte esulle specie animali che li po-polano. Tra le specie animaliobiettivo di conservazione: lasalamandra, la pernice,l’aquila, il picchio, il cedrone,il forcello, gli anfibi, i rettili, ichirotteri. Gli obiettivi sono disvariato ordine: dalla conser-vazione delle praterie in equi-librio dinamico con lemughete (come sopra riferi-to), alla gestioneselvicolturale orientata alla

creazione di habitat più ido-nei, fino ad azioni di conser-vazione attiva di specie par-ticolarmente rare (in poleposition: la Salamandra atraaurorae di casa nostra). Al-tro obiettivo considerato di prio-rità alta, è il censimento con lasuccessiva localizzazione ge-ografica di tutti i dati ambien-tali di dettaglio che rappresen-tano un patrimonio basilare perla corretta gestione delle aree.Il piano prevede infine una se-rie di azioni non direttamentecorrelate alla gestione ambien-tale, ma finalizzate pe esem-pio, all’incentivazione dei pro-dotti locali (creazione di unmarchio “Rete Natura 2000 7Comuni”) e alla realizzazionedi un “sistema” per favorire la

conoscenza del nostro ambien-te (creazione di un sito Internetad hoc, progettazione e produ-zione di materiale cartaceo, in-contri di sensibilizzazione e for-mazione come il “Corsoaccompagnatori” in atto, etc.).A chiudere, molti gli interventida parte del pubblico, comead esempio l’idea di regola-mentare e monitorare la rac-colta-funghi (temi molto cal-di) e il fatto che questo atti-vità porta solo via e nonporta economia all’Altopianoe ancora, l’integrazione alpiano con le attività deicomprensori sciistici: di tuttodi più, quindi! L’importante ècomunicare, informare, for-mare: solo così si salva il no-stro territorio!

Zone a protezione speciale, in fase diultimazione il “Piano di gestione”

4l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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Mentre si sta avvicinan-do il primo anniversariodi attività ad Asiago del-l’ambulatorio medicodermatologico della LegaItaliana per la lotta con-tro i tumori preposto alcontrollo dei nei, la dele-gazione altopianese pre-sieduta da Gianna MariaCeoloni si è attivata peroffrire un nuovo serviziodi aiuto psicologico alledonne che sono state ope-rate al seno, o sono inprocinto di esserlo. Lebasi di questa importanteattività di sostegno, il cuiinizio è previsto a breve,sono state messe a puntocoinvolgendo la dottores-sa Xausa, psicologa,

Aiuto psicologico alle donne operate al seno,lo offre la delegazione locale della Lilt di VicenzaRiscontri molto positivi dall’attività dell’ambulatorio dermatologico per il controllo

dei nei, in funzione dalla scorsa estate presso il Distretto Sanitario di Asiago

Floriana Stefani, respon-sabile presso la sezionedi Vicenza della Lilt nelGruppo donne operate alseno, e la dottoressaDramassino, chirurgodell’ospedale di Asiagoche si occuperà di infor-mare le interessate degliappuntamenti che si ter-ranno nei locali del di-stretto sanitario di viaMonte Sisemol. Gli incon-tri , oltre a offrire alledonne operate al seno lapossibilità di ottenere in-formazioni utili, darannoloro modo di confrontar-si con altre, esprimendoliberamente emozioni epaure, per riuscire a su-perare con più serenità

momenti che possono por-tare a una solitudine in-teriore. Intanto sono statiresi noti alcuni numeriche riguardano l’attivitàdi prevenzione fatta nel-l’ambulatorio per il con-trollo dei nei: nel 2009, ilservizio partito a inizioestate, ha registrato 136visite; ad oggi, nel cor-rente anno ne sono statefatte già 134, mentre sonoattualmente 35 le perso-ne in lista di attesa. “Lacadenza delle giornate divisita – spiega la signoraCeoloni – dipende dalladisponibilità dei medici.Si prendono le prenota-zioni e poi si chiamano ipazienti non appena c’è

la possibilità di vederli. Ilservizio funziona bene, lasezione di Vicenza di cuifacciamo parte è soddi-sfatta di quanto viene fat-to ad Asiago e anche gliutenti sono soddisfatti.Quando se ne reputa lanecessità i pazienti ven-gono richiamati per uncontrollo, ci sono casi dipersone richiamate e ope-rate che di stanno risol-vendo positivamente ecasi, anche di personegiovani, che grazie allavisita sono stati presi pertempo, risolvendoproblematiche che se tra-scurate avrebbero potutoavere conseguenze bendiverse. Il nostro è un ser-

vizio di volontariato pos-sibile grazie al contribu-to di tante persone, dalpersonale che opera nel-l’ambulatorio, ai mediciche provengono da Pado-va, e al cui buon funzio-namento contribuisce an-che la collaborazione deimedici di base e del CUPdell’Ulss che informa ipazienti di questa possi-bilità”. Ricordiamo checon 10 euro annuali ci sipuò associare alla Lilt, ilcosto della visita è puredi 10 euro; i minorennipossono usufruire del-l’associazione di un geni-tore, pagando solo la vi-sita. “Indipendentementedalla lista di attesa – con-

clude la signora Ceoloni– se si presenta un’urgen-za una soluzione in tempibrevi si trova. Inoltre conla quota associativa sipuò usufruire di altre vi-site preventive presso lasede di Vicenza:mammografiche, pap test,senologiche eprostatiche”. Per infor-mazioni e per prenotare ilservizio dermatologico dicontrollo dei nei pressol’ambulatorio Lilt diAsiago, si può chiamareil numero telefonico 3400648487, preferibilmentenei giorni di martedì esabato dalle ore 11.30alle 13.30. Silvana Bortoli

Infortuni sulla neve: bob e slittesono molto più pericolosi degli sci

I dati sugli interventi delle pattuglie di soccorso impegnate sulle piste dell’Altopianoregistrano una media di quindici al giorno, con punte che, in alcuni casi, vanno oltre i 40

Quindici al giorno. E’ questala media, ma con picchi chehanno superato anche i 40soccorsi, degli interventi dellepattuglie di soccorso, costi-tuite da agenti del CorpoForestale e dall’Arma deiCarabinieri, che vigilano sul-la sicurezza degli sciatori sul-le piste altopianesi e che in-tervengono nel caso di infor-tuni in attesa dell’arrivo deisanitari. Personale apposita-mente addestrato per presta-re i primi soccorsi e traspor-tare feriti ma anche chi vie-ne colpito da qualche pato-logia. E che è incaricata an-che di sanzionare (con mul-te, denunce e anche con l’al-lontanamento dagli impianti)comportamenti ritenuti a ri-

schio per la sicurezza deglialtri sciatori. Un lavoro cheimpegna questi “angeli cu-stodi delle piste” oltre 4 mesiall’anno, sette giorni su set-te, dall’apertura fino allachiusura degli impianti. Daidati in questi giorni in elabo-razione sull’andamento del-l’attività di questa stagionesciistica emerge che lo scinon è l’attività sulla neve piùrischiosa, nonostante il nu-mero maggiore di infortuni,dovuto al fatto che ci sonomolti praticanti: la probabili-tà di farsi male e più grave-mente è molto più alta per ibob e le slitte. Lo sostiene an-

che il primario di ortopedia diAsiago Giovanni Costacurta.“Nello sci si ha un 60% di in-fortuni non gravi, distorsionie contusioni, mentre con i bobe slitte si ha un 61% di infor-tuni gravi, ovvero fratture -spiega Costacurta - Gli scia-tori sono, in valore assoluto, ipiù frequenti nelle prestazionidi pronto soccorso ortopedicodurante il periodo invernale mase riferita alla popolazione to-tale degli sciatori non è il fat-tore di rischio sportivo piùalto. Piuttosto slitta e bobsono più a rischio se consi-derato il numero totale deipraticanti, sicuramente infe-riore a quello degli sciatori.”All’incirca la metà delle pre-stazioni ortopediche di pron-to soccorso sono riconduci-bili all’attività sportiva inver-nale. Patologie che vanno dadistorsioni, in particolare delginocchio, alle fratture, con unaleggera prevalenza dell’artosuperiore. Infortuni in leggeroaumento rispetto l’anno scor-so con una media di 10 pre-stazioni ortopediche giornalie-re nei giorni festivi. Infortunispesso riconducibili più a disat-tenzione e imprudenza che aglisport invernali in sé.“E’ interessante confrontare gliinfortuni slitta/bob con quelleda sci/snowboard – illustra an-cora Costacurta - Per quantoriguarda contusioni e lussazioni

ATTUALITA’

non vi sono grosse differenzementre vi è una netta differen-za per quanto riguarda la di-stribuzione delle fratture, confratture agli arti inferiori e alrachide tipiche di bob e slittementre le fratture agli arti su-periori, soprattutto polso, sonotipiche degli sci e dellosnowboard. Così come c’èuna netta prevalenza per le di-storsioni, soprattutto al ginoc-chio, per quanto concerne scie snowboard.”

Gerardo Rigoni

Corsi persmetteredi fumare

Anche quest’anno ULSS 3,impegnata sul fronte dellaprevenzione della dipenden-za da tabacco, organizza duecorsi per smettere di fuma-re: due buone opportunità –per i fumatori – di fare unascelta positiva per la propriavita.I corsi 2010 si terranno al-l’Ospedale San Bassiano dal3 al 7 maggio e dal 4 all’8ottobre 2010.Per informazioni ed iscrizio-ni: chiamare il SERT al n.0424 885407 dal lunedì alvenerdì, dalle ore 9:00 alle ore13:00 e dalle ore 14.30 alleore 17.00.

5Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

ATTUALITA’

E’ tornato il “Funny Night Bus”L’obiettivo del progetto, proposto dalla Cooperativa “Il Faggio” con i Comuni dell’Altopiano el’Associazione “Occhi aperti”, è la prevenzione e l’acquisizione di comportamenti responsabili

La Cooperativa So-ciale “Il Faggio”, coni Comuni altopianesi el’associazione “Occhiaperti”, ha ripropostoai giovanidell’Altopiano il servi-zio di trasporto nottur-no, già sperimentatol’anno scorso. Il pro-getto “Funny NightBus” nasce dalle os-servazioni effettuatedurante le uscitedell’equipe Unità diStrada, nei diversicontesti di aggregazio-ne e divertimento.Dalle interazioni con iragazzi è stato rileva-to il desiderio, tipico diogni adolescente, diuscire il sabato seracon gli amici, ma anche ladifficoltà di raggiungere i luo-ghi di ritrovo, su un territoriotanto vasto quanto quellodell’Altopiano. I ragazzi ten-dono a spostarsi versoAsiago e questo richiede la

disponibilità dei genitori adaccompagnarli o la possibili-tà di aggregarsi a ragazzi piùgrandi che hanno un’automo-bile o l’autostop. Il problema,quindi, non riguarda solamen-te la possibilità di spostarsi,

ma anche di poterlofare in sicurezza. Ilprogetto, nella primasperimentazione, hapresentato alcunecriticità riguardanti lemodalità di diverti-mento dei giovani dietà compresa tra i 14e i 20 anni, diverti-mento spesso asso-ciato, sia dai maschisia dalle femmine, al-l’uso (e a volte abu-so) di alcol, con feno-meni di bullismo chevanno dal raccontodelle loro prodezzealla pubblicazione del-le stesse su internet.Grazie al contatto conla loro realtà, gli ope-ratori dell’Unità di

Strada hanno rilevato la ne-cessità di offrire per il saba-to sera un punto di riferimen-to. Obiettivamente, le propo-ste presenti sull’Altopianoper questa fascia d’età sonolimitate alla discoteca o al ri-

trovo in qualche taverna, masupportate dagli operatoripossono avere un approcciodiverso. Il progetto, in questafase, permette ai giovani disperimentare anche una “fe-sta analcolica” con la presen-tazione di un cocktail prepa-rato dai loro coetanei e condi-to di rock, creatività e moltoaltro. L’obiettivo primario re-sta quello della prevenzione el’acquisizione di un comporta-mento responsabile.

Gli operatori sul bus con i ragazziIl servizio offre il trasporto dal centro del paese di apparte-nenza fino al locale scelto per la serata e ritorno, seguendoun calendario e orari fissi, che i ragazzi trovano a scuola e neiluoghi di ritrovo. Possono prenotarsi telefonicamente(348.3272305), mettendosi in contatto con l’operatore e usu-fruire del servizio, previa autorizzazione di un genitore, unsabato al mese, secondo il calendario e le tappe stabilite.Muovendosi all’interno di un approccio educativo alla pre-venzione, gli operatori intendono servirsi della durata del tragit-to per creare un dialogo con i giovani riguardo alle diverse for-me del divertimento, fornendo loro informazioni sulle sostanzeed accompagnandoli in un percorso di svago alternativo.

Sapori e ricordi della cucina della nonnaTutta la saggezza popolare tramandata di generazione in generazione nelle pietanze della cena

“nutrizionale” proposta dall’Associazione “Le mani” e preparata dai ragazzi della 3° AlberghieroBravi. Bravi i ragazzi della3° Istituto Alberghiero diAsiago che nella cena“nutrizionale” proposta dal-l’associazione “Le Mani”hanno rievocato i profumi,i colori, i ricordi della cuci-na della nonna. Immaginiche schizzavano veloce-mente nella mente mentregli occhi e le nariciassaporavano le pietanzepreparate. Piatti che sononati da una ricerca storicasulla cucina tipicaaltopianese e, attraverso illoro studio nutrizionale, ac-quisivano il loro perché. Ilperché fossero preparaticosì, il come la saggezzapopolare tramandata dagenerazione a generazioneavesse creato pietanzecomplete dal punto di vistanutrizionale partendo da

prodotti semplici e poveri.Ma tutti questi ragionamen-ti, esposti egregiamente dairagazzi, dal prof. MarianoMeneghini e dalla biologanutrizionista FrancescaLazzarotto, arrivano dopo.Prima, attraversata la por-

ta della sala dell’istituto al-berghiero, sono solo ricor-di. Reminiscenze del“seciaro” colmo, di ungrembiule fiorito, dellafornela in un angolo consopra “le tecie a pipanare”.Di uno sguardo che è una

carezza ma che intanto va-luta anche quanto sarà ne-cessario rimpinzarti con“roba sana” perché tu pos-sa reggere un’altra setti-mana. Fino al prossimopranzo dalla nonna.Una cena nutrizionale si èdetto. Iniziativa sorta daun’idea dell’associazione“Le Mani” chiamata “Ali-mentazione e benessere” eche considera l’equilibrio fi-sico, mentale, alimentaretutto legato. Un progettopartito da una richiesta delterritorio dove si è percepi-ta una necessità di informa-zione e educazionenutrizionale. Progetto quin-di concretizzato con l’aiutodi Francesca Lazzarotto epoi proposto all’Istituto Al-berghiero. I ragazzi hanno

quindi sostenuto tre lezioniteoriche dove sono stateanalizzate le pietanze stori-che locali e la loro combi-nazione in un menù.In realtà tutte le pietanzeportate sono piatti unici,unici nel senso completi sot-to il profilo nutrizionale;ognuno apportando il giustoequilibrio tra carboidrati,proteine, minerali, vitamine.Si parte con foglie di salviafritte con sopra un salmì dicapriolo accompagnate dauna semplice sfoglia consopra una fetta di pomodo-ro. Si passa poi alla consi-dera con fefero e fondutadi Asiago. Poi, come in uncrescendo, la minestramaridà, ovvero tagliatelle eriso insieme serviti in unbrodo di gallina arricchitacon la carne e i fegatini del-

la gallina stessa. Seguonoincalzanti gnocchi di paneraffermo serviti con la con-serva. Il secondo è un veromonumento alla cucinaaltopianese, rotolo di coni-glio con ginepro e vezzenaservito con asparagi bianchie il kraut, un’insieme dierbe spontanee di monta-gna. Infine, come dolce,una crema di lamponi insalsa di ribes.Un tripudio di sapori e dibravura che lascia tutti iconvenuti soddisfatti. Do-veroso l’applauso finale atutti coinvolti, studenti, do-centi, nutrizionista e asso-ciazione. Necessario il rin-graziamento per una cenapiacevole e per i ricordi re-galati.

Gerardo Rigoni

Dopo la “Giornata diDegustazione” in colla-borazione con Velier(azienda importatrice divini e distillati) tenutasiil 29 aprile, il program-ma degli appuntamentiproposti dalla delega-zione 7 Comunidell’A.D.I.D. proseguecon una serata con il

Appuntamenti dell’Associazionedegustatori grappe e distillati

produttore nella quale isoci potranno confrontar-si con Schiavo Distillerie,il 12 maggio (costo 10euro). Il 19 maggio si ter-rà una serata sulle grap-pe in preparazione delTorneo “ADID 7 Comuni”(costo 5 euro).Il 20 Maggio l’incontrocon il produttore Rossi

d’Asiago; il 26 Maggio,serata whiskey con Fran-co Gasparri di Diageo;il 3 giugno il 1° TorneoAdid Asiago 7 Comuni(iscrizione 5 euro). Tuttigli eventi, gratuiti per isoci ADID, si terrannoalle 20.30 presso loSporting Residence diAsiago.

La Polizia provinciale, con il CorpoForestale e i Carabinieri tengono l’ani-male sotto stretta sorveglianza. Ma lacosa non risulta facile, M5 è veloce. Ba-sta pensare che la mattina del 22 è statovisto alle 5.20 al Cunchele, sotto SantaCaterina di Lusiana. Mezz’ora dopo eraalle Giarre di Conco. Tempi da sprinter,ma considerato che supera i 2 quintali lacosa stupisce.M5 poi ha deciso di rimanere tra i boschidi Montecorno e Val Lastaro cercandoun passaggio verso nord. Oltre a mettere

in subbuglio un campo scout, l’orso non ha fattoaltri danni tranne forse qualche capello strappa-to dei suoi inseguitori a cui sfugge con regolaritàperché il suo radiocollare non trova campo.E’ notizia di questi giorni invece che l’orso ètornato sui suoi passi, tornando a Posina percercare nuovamente di passare al Trentino (an-che lui) attraverso le vallate ad occidentedell’Altopiano. Fatto che non esclude quindiun suo possibile arroccamento nei territori diRotzo. Eventuali asini sono avvertiti; ancheperché il partito pro asino non trova sostenitori. Gerardo Rigoni

Viva Dino, lo sprinter dei boschi (contiuna dalla prima pagina)

6l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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NOTIZIE DAL MUSEO DELL’ACQUA

a cura del Gruppo Speleologico Settecomuni

ASIAGO

Sessanta per cento in più ri-spetto l’anno precedente conla previsione di nuovi rincari nel2011.E’ quanto ha deciso l’ammini-strazione comunale di Asiagoper la tassa di occupazione delsuolo pubblico pagata dagliambulanti del mercato settima-nale del sabato.Una decisione confermata agliesercenti dal sindaco AndreaGios in una riunione tenutasi loscorso 20 aprile nel municipiodi Asiago, richiesta dagli stessiambulanti più di due mesi fa,

Mercato del sabato ad Asiagocresce la protesta degli ambulanti

Confermata la decisione dell’amministrazione di aumentare la Cosap. “Ci opporremo a qualsiasiiniziativa che metta in discussione l’autonomia e la libertà d’impresa previste dalle normative”

alla quale erano presenti, oltreal primo cittadino e all’asses-sore al bilancio Ivan Baù, ilPresidente provinciale degliambulanti Confesercenti Pa-squale Davide e il Direttore del-l’Associazione VincenzoTamborra. “Il Sindaco –relaziona Davide - non solo haconfermato la decisione uni-laterale di aumento, ma ha an-che affermato che non ritieneopportuno consultare le Asso-

ciazioni di categoria in caso dipossibili ulteriori aumenti”.Gli ambulanti Confesercentiesprimono ovviamente il lorototale disaccordo: “ Bisognaricordare – ha sottolineatoDavide - l’impegno e il sa-crificio degli operatori, in pre-valenza provenienti da fuoriAsiago, ad assicurare un ser-vizio che viene svolto a fa-vore dei consumatori localiper molti mesi durante l’an-

no, in condizioni climatichespesso inclementi e chenei mesi estivi costituisceun elemento indiscutibiledi attrattiva del centro al-pino anche per i turisti”.“Inoltre - ha proseguito ilPresidente – bisogna sa-pere che gli ambulanti sitrovano spesso di frontead aumenti dei plateaticianche molto rilevanti de-cisi da più Comuni con-temporaneamente, il cheintacca pesantemente, so-prattutto in un periodo diffi-cile come l’attuale, i lororisicati guadagni”.“Il ritocco della Cosap, chenon avveniva dal 1992 - sot-tolinea l’assessore al bilan-cio Ivan Baù – è stato deci-so in collaborazione con laConfcommercio di Asiago. Sitratta comunque, per unabancarella media di 32 mq,di un aumento di circa 200euro all’anno, da 400 eurocirca a 600, ovvero circa 4euro a mercato. Gli aumentirientrano in una

razionalizzazione della tarif-fa applicata a tutte le cate-gorie e non solo ai banchi delmercato”.“A lasciare gli ambulantipiuttosto stupiti – aggiungeDavide - è stato il sentirsi de-finire dal sindaco “corpi estra-nei che si avvantaggerebberoin modo parassitario di unosviluppo turistico cui non con-tribuirebbero in alcuna manie-ra” ponendo una chiara distin-zione tra operatori economiciresidenti e quelli che proven-gono da fuori comune. Dichia-rando poi di avere affidato ad

E’ il titolo di un libro patriota.E’ disponibile presso la bi-blioteca del museo e seppurumile nella copertina, all’in-terno, il suo narrare, nonscherza.E’ un libro di avventure ingrotta, di disostruzioni e di vi-cende più o meno sotterra-nee, ambientate nei gessibolognesi durante l’ultimoconflitto mondiale.Ha il sapore lontano dei Ra-gazzi della via Paal perchè diragazzi si tratta, di ragazzispeciali...Ma ecco in dettaglio il libro:Anno - 1949Titolo - Gli esploratori dellecaverneAutore - Cleto PatelliEditore- ABES BolognaPagine - 158Illustrazioni - bianco e neroSi, ha davvero qualcosa chericorda i ragazzi dello scrit-

GLI ESPLORATORI DELLE CAVERNEtore ungherese FerencMolnàr.E non può essere che cosìdopo aver letto questa storiatutta ambientata durantel’occupazione nazista quan-do una piccola banda di ra-gazzini si rende protagonistadi fatti importanti.Tutto inizia dentro un rifugioantiaereo in un piccolo pae-se nel bolognese. Il riparo èuna grotta naturale formata-si nei gessi di quella zona.Mentre Don Giulio e i pae-sani guardano la volta dellagrotta in silenziosa preghieraaspettando fiduciosi la sire-na del passato pericolo,Mino, capo di un gruppo diragazzi, si convince che seuna bomba cadrà vicino al-l’ingresso saranno tutti sepoltivivi...Decide così, assieme agliamici di cercare nella grotta

un’uscita di sicurezza. Il tut-to si sarebbe svolto in gransegreto.Ma in tempo di guerra muo-versi in segreto è voler direscoprire segreti altrui e co-struirne continuamente dipropri...E’ così l’inizio di un susse-guirsi di episodi ... i tedeschisi impadroniscono di un lorosegreto...i ragazzini ne sco-prono uno dei loro...infine labanda decide di aiutare i par-tigiani in una determinataazione e altro ancora...L ‘autore del libro, il “mitico”Don Cleto della Salus, auto-re di vari libri scritti nel do-poguerra, ha voluto sottoline-are le gesta compiute da al-cuni ragazzini nella lotta par-tigiana emiliana. Gesta cherispecchiano numerosissimealtre in tutta Italia.Basti pensare ai soli “

scugnizzi “ nelle QuattroGiornate di Napoli. Moltimorirono in combattimentonel liberare la città. Quat-tro di essi ebbero la massi-ma onorificenza. A pochigiorni dalla commemorazio-ne del 25 Aprile questo li-bro dà l’ occasione di ricor-darli e ricordare tutti i ra-gazzi e ragazze caduti perla Resistenza.Le Quattro Giornate di Na-poliMEDAGLIA D’OROALLA RESISTENZA -Alla Memoria di:Gennaro Capuozzo, anni 12- Filippo Illuminati, anni 13- Pasquale Formisano, anni17 - Mario Menechini, anni18.Giliano Carli Paris ( Gil )

alcuni legali uno studio per por-re le basi giuridiche di un pro-getto di profonda revisionedel mercato settimanale, ba-sato in futuro sulla presenzaesclusiva dei prodotti locali,Gios ha mostrato una visio-ne di sviluppo economicoautarchica e antistorica”.Gli ambulanti hanno annun-ciato la loro ferma volontà diopporsi a qualsiasi iniziativache metta in discussionel’autonomia e la libertà d’im-presa prevista dallenormative vigenti. Stefania Longhini

Gios:“Una polemica alquanto puerile”“Trovo questa polemica al-quanto puerile; l’aumento inquestione è di circa 4 euro amercato, aumento che arrivadopo oltre 10 anni. Solol’adeguamento Istat nello stes-so periodo avrebbe costato dipiù agli ambulanti che sonoospiti graditi ma sempre ospi-ti; questo lo devono capire.”Non usa mezzi termini il sin-daco di Asiago Andrea Giosnel replicare alle polemiche sca-turite da Confesercenti perl’aumento della tassa che gliambulanti pagano per parteci-pare al mercato settimanale

asiaghese. “Non escludo cheman mano che razionalizziamole finanze comunali, non ci si-ano altri aumenti; ricordiamo-ci che fino a un decennio fagli ambulanti non pagavanonemmeno il costo della raccol-ta rifiuti – aggiunge l’assesso-re al Bilancio Ivan Baù – Sen-za poi pensare al disagio perla liberazione del piazzale par-cheggio d’estate o al costo perlo sgombero della neve per losvolgersi del mercato d’inver-no.” “Confermo – aggiungeGios – che l’amministrazioneha affidato uno studio per un

progetto di profonda revisionedel mercato basata sulla pre-senza esclusiva dei prodotti lo-cali. Gli ambulanti godono delmiglior giorno alla settimanaper il mercato e si valgono dellosforzo annuale del Comune edei commercianti locali, unosforzo che supera il mezzomilione di euro all’anno, di pro-mozione e di organizzazione dieventi. Non mi pare che gliambulanti si siano mai spesiper contribuire agli addobbi eluminarie natalizie pagati daicommercianti locali”. Gerardo Rigoni

7Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

NUOVA GESTIONE DELLE SERATE MUSICALI

sabato 1 maggioThe lonley

heart club bandvenerdì 7 maggio

I Fafifurnisabato 8 maggio Nuovo Fronte

del Vasco

ATTUALITA’

Neo-laureato in ScienzeForestali ed AmbientaliMatteo Tondello con una tesi(Facolta di Agraria - PD.Relatori: Prof. RaffaeleCavalli, Dott. StefanoGrigolato, Dott. MarcoPellegrini) su un elementoa noi molto familiare: il pinomugo. Una pianta così inte-ressante da divenire oggettodi studio e il nostro neo-Dot-tore, esporrà qui la bontàdelle sue argomentazioni:“La caratteristica di altaproliferazione di questa pian-ta, se da un lato connota inmonocromia, i declivi e leparti sommitali del nostroAltopiano, dall’altro compor-ta alcune problematiche a li-vello di gestione del territo-rio. Va rilevato che la pro-gressiva riduzione del nume-ro di capi allevati e il conse-guente decremento dell’uti-lizzazione dei pascoli, deicontadini, che sono calati dinumero, ha favorito l’espan-sione della mugheta (attual-mente estesa su 1870 ettaridi territorio circa), con unimpatto negativo nei con-fronti di altre specie vegetali

“Strategie di recupero della mughetanelle zone settentrionali dell’Altopiano”

La tesi da 110 e lode di Matteo Tondello

ed animali. Se lamugheta invadente al-lontana molte specieanimali non è solo peruna questione alimenta-re (impedendo la cre-scita di erbe e suffruticialla base della loro ali-mentazione) ma ancheper l’aspetto riprodutti-vo. Animali selvaticicome ad es. il Fagia-no di monte, hanno bi-sogno di un certo spa-zio per poter effettua-re le “parate nuziali” edallevare i piccoli, ma piùin generale, tutta la fau-na necessita di “passaggi”fra un pascolo e l’altro. Se ilmugo chiude gli accessi, ca-prioli cervi e camosci, migra-no verso territori più acces-sibili, mentre i Tetranoidi,letteralmente...volano via!La mugheta in tempi breviinvade i sentieri, ricopre imanufatti (casematte, trin-cee, vecchie costruzioni) e haun impatto negativo pure sul-le valanghe, contrariamentea quanto si possa pensare.Infatti, i rami a candelabro ti-pici di questa pianta, sotto il

peso della neve tendono asollevare il manto e innesca-re movimenti del manto stes-so”. Quindi “bello” ilmugo, decorativo, conno-tativo, balsamico per l’at-mosfera, ma un po’meno...”buono”! (Solo 1/5dei 2100 ettari di pascolomalghivo - Portule, Moline,Galmarara, Zingarella -viene infatti sfruttato, acausa dell’invadenza del-la pianta.)...Più mugo,meno fruibilità del territo-rio da parte di turisti e cac-

ciatori (...sì anche lorosvolgono la loro funzionesull’habitat!); più mugomeno accesso a manufattibellici a detrimento dellaloro manutenzione e delturismo. “Una legge del ’78,lo proteggeva in modo esa-sperato, sanzionando imalghesi che ne esportava-no i germogli. Solo successi-vamente si è cercato di in-terpretare la norma in modopiù flessibile, in particolarecon la gestione dei pascolialtopianesi da parte dellaComunità Montana. Dal ’99in poi sono stati eseguiti in-terventi per contenerel’espansione della specie neipascoli e per liberare areeatte alla vita dei selvatici, in-terventi, che sono statiperlopiù effettuati a titolovolontario dai cacciatori delComprensorio N.4 (Asiago-Roana-Rotzo). Azioni di que-sto tipo, sporadiche e puntua-li, sono di grande valenza perl’ambiente. Alcuni esperi-menti, sono poi stati messi inessere dalla provincia diVicenza, per valutare costi ebenefici derivanti da unameccanizzazione degli inter-venti di contenimento della

mugheta”. Peccato che ilmateriale che risulta da taliinterventi, sia lasciato sulterreno a decomporsi e nonvenga inveceutilizzato...Solo in passatoinfatti, il pino mugo era te-nuto sistematicamente sot-to controllo dai pastori mi-granti nelle zone medio-alte e alte e dai carbonaiche lo utilizzavano per pro-durre carbone di legna.(...Anche la Grande Guer-ra svolse un ruolo dicontenimento sia per effet-to dei bombardamenti, siaper l’utilizzo per il riscal-damento e per mascherarele postazioni). Allora, comeutilizzarlo?“Le “formazioni a pinomugo”, sono un ambito prio-ritario a livello europeo, quin-di fortemente tutelate. Que-sto perchè in molte zone laspecie è effettivamente a ri-schio di scomparsa. Rischioche non interessa il nostroAltopiano. L’utilizzazione puòavvenire sostanzialmente indue modi: per fini energeticio per produzione di oli essen-ziali. La prima utilizzazionepuò rivelarsi interessante, so-prattutto qualora il materialesia cippato e destinato all’ali-mentazione di caldaie abiomassa legnosa. La secon-da invece, seppur allettanteanche in base a esperienzecondotte in provincia diBolzano, richiede un’attentaanlisi dei costi di approvvigio-namento del materiale, dellasua lavorazione e dellacommercializzazione dei pro-dotti della distillazione”.E...una valutazione,dell’auspicabile guada-gno, vien da dire. Ma que-sta è un’altra storia. Allo-ra, lasciamolo dov’è, ripro-duzione dei selvatici omeno, invadenza o meno, ese tagliato, resti lì a marci-re: chi va in altura, certonon comprende il perchè diquelle cataste, ma verifi-cando quanto costa portar-le via, magari se ne fa unaragione. Ecco perciò l’ana-

lisi tecnico-economica del-la tesi: taglio di fasce del-la larghezza di 10 mt. ailati delle strade forestali,trasporto a punti di raccol-ta intermedi medianteforwander (mezzo di tra-sporto ad elevata mobilitàdi cui sono dotate alcuneimprese boschivedell’Altopiano) ecippatura. Il successivotrasferimento ai luoghi didestinazione non è statoconsiderato, in quantostrettamente correlato allemodalità di utilizzo.“I costi delle varie fasi delprocesso di utilizzazione, sonostati quantificati per chiarez-za di lettura, in euro x ton-nellata di materiale trattato.E’ stato così evidenziato, chel’operazione di taglio costa11,8 euro/ton; il trasporto delmateriale fino ai punti doveviene cippato costa circa 65euro/ton e la cippatura delmateriale, necessaria sia peruso energetico che perdistillazione, costa 14 euro/ton”.Ma, se l’opzione B: “estra-zione degli oli essenziali”, fos-se organizzata direttamentesul luogo di cippatura e ilmateriale legnoso, dopo ladistillazione degli oli, venissesuccessivamente inviato agliimpianti a biomassa, magarilocalizzati nei centri abitatiprossimi all’area di produzio-ne? In questo caso, il note-vole valore aggiunto genera-to dalla distillazione, potreb-be mantenere il costo delcombustibile a prezzi di mer-cato e favorire così unafiliera virtuosa, alla quale do-vrebbero evidentemente con-tribuire tutte le categoriebeneficiarie dell’intervento.Così fanno i nostri vicinialtoatesini e non sono gli ulti-mi arrivati!

Beppa Rigoni Scit(Con la supervisione delProf. Raffaele Cavalli e deiDott. Matteo Tondello eMarco Pellegrini)

8l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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ATTUALITA’

Dopo la recente dipartitadel compianto Mantovani,un altro vuoto si forma trale fila di quanti hanno aiadoperano per mantenerealta la memoria dei Cadutidella Grande Guerra. Al-l’età di 87 anni è mortoGeorg Eineder, ufficiale inpensione dell’esercito au-striaco e promotore delleprime manifestazioni di fra-tellanza tra Kaiserschützene alpini. Nato a Merano nel1923, grazie alla sua co-stante iniziativa e alla pas-sione con cui studiava i fat-ti d’arme, era venuto a con-tatto con le varie associa-zioni combattentistiche ita-liane. Il suo amore perl’Altopiano di Asiago l’ave-va ereditato dal padre, co-mandante dell’11a Compa-gnia del 3° Battaglione del17° Reggimento di fanteria“Kronprinz” combattente con-tro i nostri reparti alpini in zonaMonte Chiesa – Ortigara. Fuspesso presente sui Sette Co-muni alle cerimoniecommemorative in uniformestorica dei Kaiserschützen,tanto di stingere rapporti difattiva collaborazione con lalocale Sezione Fanti. Nel ri-cordare la sua figura GianniBellò pone in risalto l’impegnoprofuso per le molte iniziativeposte in essere, delle quali lagran parte portate a termine.“Tra i suoi meriti bisogna ri-cordare la ricostruzione del-la chiesetta del M. Forno,la sistemazione dei cimiterimilitari austroungarici delMosciagh e di ValGalmarara, ancora ilrecupero del piccolo cimite-ro al Passo di Val Caldiera;infine ha visto realizzarsi ilsuo sogno (me ne parlava

Georg Eineder ha collaborato per anni con la Croce Nerad’Austria e con Onorcaduti di Roma alla cura dei vari Ci-miteri militari austriaci sparsi in Italia, con l’AssociazioneMusei all’aperto del Grappa nel recupero di siti storici, verooperatore di pace. Il Console Generale d’Austria, dott.saMaria Kunz, gli conferì la medaglia d’oro al merito dellaRepubblica d’Austria in una solenne cerimonia presso ilMunicipio di Borgo Valsugana.

Morto Georg Eineder, “Alpinoaustriaco” cavaliere di pace

All’età di 87 anni scompare una figura importante per quanti si dedicano allamemoria dei caduti in guerra. I funerali si terranno il 7 maggio a Vienna

Antonio Pozzan verso la pensioneDopo 35 anni di lavoro come direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago

Un’avventura lun-ga 35 anni. Avven-tura che AntonioPozzan, direttoredel Consorzio TutelaFormaggio Asiagodal 1988, definisce“entusiasmante”.“Entusiasmanteperché abbiamocolto molte sfide,abbiamo portato laproduzione del for-maggio Asiago da43 mila a quasi 250 mila quin-tali, l’Asiago è passato da unprodotto locale a un nomeconosciuto anche fuori daiconfini nazionali. Si credoche qualcosa di buono possodire di aver fatto.”Occasione “ghiotta” perscambiare due parole conAntonio Pozzan, la cui car-riera corre su binari parallelicon il formaggio Asiago, av-viene al Caseificio Pennardove il giornalista GiovanniStefani con il TGR sta rea-lizzando un servizio per unnuovo programma inerente almondo agricolo. Servizioimprontato sul formaggioAsiago e quindi non potevamancare Pozzan, che si de-dica dal 1975 al formaggioAsiago, prima in Camera diCommercio poi come diret-tore del Consorzio Tutela.Posizione che Pozzan detie-ne ora quale “facente funzio-ni” fino alla nomina del nuo-

vo direttore. Perché Pozzanha deciso di andare in pen-sione. Ci sono in questi 35anni delle cose che non rifa-rebbe, delle strade intrapre-se erroneamente? “Certo sipoteva, e si può, fare meglio,ma tutto è più semplice in re-trospettiva – dice – Anche glierrori servono per imparare;basta che non comprometta-no il risultato finale. Credoche la storia del formaggioAsiago, e quella del Consor-zio Tutela che lo accompa-gna, è costellata più da suc-cessi. Successi commercia-li, ma non solo, anche di uninsieme di agricoltori, casarie operatori che in gruppo han-no portato il formaggioAsiago ad essere conosciu-to in molti paesi del mondo.”Il successo del formaggio,secondo Pozzan, è un insie-me di fattori. Un complessodi piccoli e grandi produttori,chiaramente le sue proprietà

che lo rendono gradevole amolti, anche la ampiezza del-la zona di produzione che fa-vorisce le diverse varietàdell’Asiago hanno tutti con-tribuito al successo. Cosìcome il nome stesso; breve,musicale e facilmentepronunciabile anche per lostraniero. “E poi ingredien-te fondamentale è stata latenacia di chi credeva inquesto prodotto, dagliallevatori a chi ha lavoratoe lavora nel Consorzio Tu-tela; solo la tenacia ha per-messo di continuare in mo-menti passati davvero dif-ficili – conclude Pozzan –E’ stata proprio una bellaavventura e vedo un futuroroseo per l’Asiago che hasaputo superare anche que-sto momento economicodelicato. Futuro chiaramen-te accompagnato dal Con-sorzio Tutela”. Gerardo Rigoni

Da quando nel 2006 l’Adunata Nazionale de-gli alpini trovò spazio adAsiago con le pennenere tornate “sulle ormedei padri”, l’ Ana portaavanti il “ProgettoOrtigara”, iniziativa de-stinata a far tornare suiluoghi della memoria inparticolare le nuove ge-nerazioni.La parte realizzativa èstata affidata dallaSpettabile Reggenza dei 7Comuni alle Sezioni AnaMarostica ed alla “MonteOrtigara”. Da allora si sonosusseguiti gli interventi di ri-pristino delle trincee e degli

Progetto Ortigara – programma 2010

Si ristruttura il rifugio Cecchin

altri manufatti della grandeguerra nella zona della chie-sta del Lozze ed in altre cir-costanti con l’impiego disquadre di volontari alpiniprovenienti da parecchie Se-

Gli Alpini di Marostica e della “Monte Ortigara” all’opera diretti dalla Comunità Montana

zioni della penisola poste sot-to la supervisione di “tutors”durante l’esecuzione degli in-terventi stessi.L’esperienza maturata inquesto lasso di tempo è stata

riassunta in un bilanciopresentato ai verticidell’ Ana dalla Sezionedi Marostica che or-mai da tanti anni custo-disce il Rifugio “GianniCecchin” adiacente lachiesetta del MonteLozze.Quest’anno si punteràmolto sulla diffusionedella cultura alpina convisite guidate nellazona sacra

dell’Ortigara anche graziealla formazione di appositeguide attività quest’ultimagià condotta a buon fine.

Ampio spazio anche alle ri-chieste provenienti dallescuole superiori accompa-gnate sui luoghi dalla memo-ria e speso invitati a sinte-tizzare in un testo l’ espe-rienza vissuta. Dalla lorolettura si possono trarrespunti interessanti sul comela pensino le giovani gene-razioni rispetto alla guerra,alle sue atrocità, sul comela “materia” vengarielaborata ed interpretataalla luce del loro modo dipensare. A sostegno delProgetto Ortigara l’Ana haora aggiunto un ulteriore

elemento. Un tecnico ha in-fatti ricevuto l’incarico divalutare la fattibilità rispet-to alla ristrutturazione delRifugio “Gianni Cecchin”.Qualora ciò avvenisse sirenderebbe disponibile un’importante base logisticaper potenziare ulteriormen-te la diffusione della cultu-ra alpina tema sul qualel’Ana nazionale come le dueSezioni vicentine coinvoltepuntano molto per rendere atutti gli interessati un servi-zio sempre migliore quanto dielevata qualità. Renato Angonese

A maggio due concerti ad Asiago“Vieni con noi nel maggio fiorito”, è questo il titolo di una serie di concerti organizzatida Parrocchia e Comune di Asiago. Sabato 1° Maggio, nella chiesa di San Rocco alle21, si esibirà il “Coro Progetto Musica di Valdagno” diretto dal maestro Claudio Ferro.Sabato 22 Maggio, sempre alle 21, nel duomo di Asiago, serata con il coro“Bell’Humore” di Padova, diretto dal maestro Franco Massaro, e con il coro femmini-le “YUH” di Nishinomiya (Giappone), diretto dal maestro Yoshiko Okazaki. I dueappuntamenti saranno introdotti da alcuni brani eseguiti dalla Schola CantorumS.Matteo di Asiago diretta dal maestro Andrea Pinaroli. L’ingresso è libero.

20 anni fa tanto che effet-tuammo anche unsopralluogo): la ricostruzio-ne della Chiesetta di SantaZita al Passo Vezzena. Com-movente la sua presenza allacerimonia di inaugurazionenel 2008: ha voluto esserci,pur in carrozzina e conl’ausilio dell’ossigeno, assi-stito dalla figlia.Molti fanti vicentini, e non solo,lo ricorderanno sempre pre-sente, fino al 2007, all’annualePellegrinaggio dei Fanti in ValMagnaboschi la terza domeni-

ca di giugno; qui lui si sen-tiva di casa, godeva dellapresenza di tanti amici, inprimis dell’indimenticabi-le presidente MarcelloMantovani. In un suo bre-ve intervento di salutoebbe a dire, lui austriaco,“Val Magnaboschi sei lamia Patria”, tanto senti-va vicino e pulsante lo spi-rito fraterno dei parteci-panti di varie nazionalità,nato dal sacrificio deiCaduti dei due eserciti quiun tempo sepolti e rivoltoall’armonia dei Paesi d’Eu-ropa. L’Altopiano diAsiago perde con lui unpezzo di storia di questiultimi 20 anni e sente do-veroso ringraziarlo perquanto ha saputo tra-smettere alla nostra co-munità. Grazie Giorgio,ti ricorderemo sempre in

Val Magnaboschi”. Le ese-quie di Georg Eineder, il cui im-pegno venne premiato dal Con-sole Generale d’Austria con lamedaglia d’oro al merito dellaRepubblica, si terranno venerdì7 maggio e la salma verrà se-polta nel cimitero di Vienna. LaSezione Fanti altopianese infor-ma chi desiderasse partecipa-re ai funerali di prenderecontatto con la presidenza,tel. 0424-462662, e-mail:[email protected]

Giovanni Dalle Fusine

9Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

GALLIO

Cinque alunni della scuola media di Gallio tra i concorrentidell’ “Aventure Raid Junior” ad Ugine, in Francia

Ugine. Si è conclusa consuccesso e grande soddi-sfazione l’avventura spor-tiva di Mattia Tura,Riccardo Munari,Valentina Finco, VeronicaRossi e Gloria Martini, icinque ragazzi, che fre-quentano la seconda clas-se della scuola media diGallio che hanno parteci-pato, accompagnati dallaloro insegnante di france-se, prof.ssa BiancamariaGhiro, e dalla delegazio-ne composta dal presiden-

te del comitato digemellaggio di Gallio Ma-rio Schivo, dal sig. GildoSambugaro in rappresen-tanza del Comune di Gallioe dal sig. DomenicoMunari, alla 13^ edizionedella competizione sporti-va “Aventure RaidJunior”, svoltasi dal 12 al16 aprile presso Ugine, cit-tà francese gemellata conGallio.Erano ben 130 i ragazzi,suddivisi in 26 squadre,che hanno affrontato in un

clima di grande affiata-mento e motivazione ben44 prove sportivepluridisciplinari (staffettasci, biathlon, freccette,gare acquatiche, percorsidi agilità, pallamano,orienteering, percorso hoc-key...) che si sono svoltepresso gli impianti sportividi Ugine e di Albertville,oltre che sulle piste da scinella suggestiva cornicedelle montagne francesi diLachat.Le squadre hanno anche

sostenuto prove di culturagenerale, nelle quali i ra-gazzi di Gallio si sono di-stinti per la loro competen-za e preparazione; al ter-mine delle competizioni icinque alunni di Galliohanno ottenuto la settimaposizione, risultato ottimopoiché frutto di impegno,di entusiasmo e di vero spi-rito di squadra.Un ricordo ed un ringra-ziamento va da parte delcomitato di gemellaggio diGallio al comitato di Ugine,

in particolare nella perso-na del suo presidente Lu-ciano Baù, che si è distin-to per la squisita acco-glienza riservata al grup-po italiano.Un ricordo speciale va an-che a tutto lo staff dei pre-paratori, dei soci e dei tantiragazzi francesi che han-no reso possibile con laloro competenza ed impe-gno lo svolgersi di questamanifestazione, al sindacodi Ugine Franc Lombard,al vice-sindaco Martine

Berthet ed al consiglieremunicipale signoraNathalie Monvignier-Monnet.Ed è nell’auspicio che que-sta esperienza così ricca eformativa possa essere ri-petuta negli anni a venirecon altri alunni di scuolamedia che studiano la lin-gua e la cultura francese,che gli organizzatori delRaid Junior hanno saluta-to con un au revoir il co-mitato del gemellaggio diGallio.

Con le due serateall’Auditorium del 16 e 17aprile, è terminata la tournéedei Rispaar, che hanno por-tato in scena, prima a Concoe poi a Gallio, lo spettacolo“Osteria dala zia”, facendocome sempre divertire mol-tissimo il pubblico presen-te, e devolvendo gli incassiin beneficienza. Quantoraccolto a Conco, cinque-cento euro tolte le spese, èstato donato metà all’asilodi Conco e metà a quello diFontanelle. A Gallio, graziealla capienzadell’Auditorium che ha po-tuto ospitare un pubblico

ben più numeroso, sono sta-ti devoluti milleduecentoeuro all’associazione “Ami-ci di Antonio Pertile e SoniaSartori” e altrettanti allaneonata onlus “Amici di Sil-via, Lisa e Roberta”. E inconclusione dello spettaco-lo del sabato sera, quandoè stata ufficializzata la con-segna delle due somme didenaro ai presidenti delleassociazioni, c’è stato unmomento in cui dalle frago-rose risate scaturite tra ilpubblico durante battute escenette varie, si è passatialla commozione, quando ilsindaco di Gallio Pino Ros-

si, invitato sul palco daSilvano Vellar presidentedei Rispaar, si è particolar-mente emozionato nel ri-cordare come il suo paesesia stato duramente colpitonegli ultimi anni da avveni-menti luttuosi e tragici. Ilpensiero è andato, oltre acoloro a cui sono intitolatele associazioni, anche adaltri giovani scomparsi, enaturalmente a Rosa Fincoe al figlio Alessandro, vitti-me della tragedia delloscorso dicembre. Proprioseguendo l’esempio dellafamiglia Finco, che recen-temente ha donato alcuni

computer alle scuole diGallio, Roberto Sartori hadichiarato che la somma ri-cevuta dai Rispaar andrà adincrementare il progetto didotare di nuovo materialeinformatico non solo lescuole del paese, ma anchealtre, di centri vicini. L’as-sociazione “Amici di Silvia,Lisa e Roberta” per boccadel suo presidente Gloderha invece annunciato chequanto loro donato serviràa portare avanti il progettodel ripristino del Parco del-la Crocetta di Gallio. Ilmodo migliore per ricorda-re chi non c’è più può es-sere proprio questo: attivar-si in suo nome nel portarea termine iniziative benefi-che a favore degli altri,mentre dimenticare perqualche ora i problemi edolori grandi e piccoli èquanto si riesce a fare as-sistendo a serate comequelle che, ancora una vol-ta, i Rispaar hanno regala-to ai loro semprenumerosissimi spettatori.L’appuntamento con le per-formance del gruppo è orarinnovato alla prossimaestate, in occasionedell’Hoga Zait organizzatodal Comune di Roana. Silvana Bortoli

Prima le risate, poi la commozioneI Rispaar fanno divertire e aiutano due associazioni che si attivano in iniziative benefiche nel nome di chi non c’è più Tutti i segreti del

Blockbau canadeseA Maggio un corso al Bostel di Rotzo

ROTZO

Costruire case senza chio-di, con tronchi di conife-re fatti combaciare ad in-castro, senza fessura tral’uno e l’altro. Tutti isegreti del Blockbaucanadese, l’antichissimatecnica di costruzione, presente nel passato an-che in altopiano e perfe-zionata dai canadesi, sa-ranno esposti durante uncorso, dal 21al 25 mag-gio 2010, al sito archeo-logico del Bostel di Rotzoche verrà tenuto dal ma-estro sud tirolese DietmarGånsbacher. Nei 5 giornidi corso, a tempo pieno,verrà realizzata una ca-setta di 4 metri per 3 resamobile dal montaggio diuna slitta simile a quelleutilizzate anticamente in

Altopiano documentateda Aristide Baragiola. (Quello del Blockbau è unsistema utile per tetti, abi-tazioni, baite, malghe(come quelle di un tem-po), rifugi, ricoveri peranimali od attrezzi, strut-ture da giardino o lavo-ro, in uso in tutta l’Euro-pa centro settentrionaledai primordi dell’umanitàed evolutasi fino alle raf-finate costruzioni nordamericane attuali.(Il maestro DietmarGånsbacher presenterà ilcorso nella “sala dellemaschere” della Comuni-tà Montana ad Asiago,sabato 7 maggio alle ore21.00.Per informazioni: Giorgio3398112668

10l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

8

Domenica 25 aprile, si è svol-ta ai Cavrari di TreschèCesuna la commemorazionedell’anniversario della Libe-razione. La cerimonia, ac-compagnata dalla banda“Monte Lemerle” di Cesuna,alla quale ha assistito un fol-to gruppo di persone, si èsvolta, sotto un sole splenden-te, nel cortile della casa diMarco Frigo delle Oche, untempo campo di bocce e te-atro della tragedia; l’alpinoMarco, a suo tempo, aveva

ROANA

TRESCHÈ CESUNA – 25 APRILE

Una riuscita festa per il 65°anniversario della Liberazione

messo a disposizione il ter-reno per innalzare il cippo.Nel numero precedente è sta-to dato ampio resoconto deifatti.Don Gianni, parroco diCesuna, ha celebrato laS.Messa tra i gagliardetti deigruppi alpini delle frazioniroanesi, il gonfalone del co-mune, il làbaro della sez.Monte Ortigara, le bandieredei Combattenti e Reduci edell’Ass. Fantidell’Altopiano.

Le autorità di Roana eranotutte presenti, con in testa ilsindaco Valentino Frigo; l’as-sessore Dario Frigo ha tenu-to il discorso di aperturaimperniato sui valori dellaresistenza, che hanno fattoda fondamenta alla Repub-blica Italiana, invitandoci ameditare tutti insieme suivalori fondanti della no-stra patria.L’alpino Bruno Frigo delSante de Campielo (classe1928), cugino di una delle vit-

time, doposessantacinque anni, hatenuto un discorso rievo-cando i drammatici fattia cui assistette il 27 apri-le 1945. Il“diciassettenne” Bruno,per non soccombere al-l’emozione, aveva scrit-to in precedenza il di-scorso, ma ha dovuto piùvolte interrompersi per lacommozione, solo grazieall’affettuoso sostegnodel pubblico è giunto allafine.In prima fila un gruppo

di testimoni e parenti dellevittime (vedi foto sopra, apartire da sinistra): RosiPellarin del Gejo (classe1930), vide uccidere il padree la sorella; Sofia Frigo Sle-gar (1919), il giorno succes-sivo raccolse e compose i ca-duti; Arturo Panozzo Birelo(1921), il partigiano “Vento”che riuscì a far saltare il pon-te di Campiello e la curvadella Barricata, purtropposolo il giorno successivo lastrage; al suo fianco, la mo-glie Mafalda Frigo Oste(1925) che assistette al mas-sacro dalla soffitta dell’oste-ria “Alla Riva”; Guido FrigoOste (in piedi a dx), ilcapogruppo degli alpini diTreschè Cesuna che nel

1979 fece erigere il cippo sulluogo della tragedia (sullosfondo l’ex osteria “AllaRiva”). Gli alpini si sono im-pegnati a completare l’ope-ra inserendo nella lapide inomi degli undici fucilati. Traquesti ci piace ricordare l’al-to tributo pagato dalla comu-nità istro-dalmata, rifugiatasiin altopiano per sfuggire allepersecuzioni nella nascenteJugoslavia. Guido Oste ciracconta che proprio uno diquesti, il maestro RoccoCossovich-Pellegrini, fuggitoin un primo momento a Trie-ste, dalla nativaLussingrande, venne consi-gliato di rifugiarsi quassù conla famiglia per stare più tran-quillo. Fu il padre, un

irredento istriano, che avevacombattuto da queste particome i fratelli Stuparich, aconsigliarlo. Crudele destinoil suo, abitava in Villa Renata,la casa degli Osti, dall’altraparte della strada e fu strap-pato dalle braccia della gio-vane figlia, mentre con unabambola tentava di calmar-la. Dopo l’esecuzione, comegli altri, rimase tutta la nottesotto la pioggia e la sua manorattrappita si portò nella tom-ba il giocattolo dellafiglioletta; in molti tentaronopietosamente ed inutilmentedi togliergliela, il ricordo dif-ficilmente scomparirà dallamemoria di chi vide e di chine udì il racconto. Giorgio Spiller Ostarelo

“Questa iscrizione non s’ha da fare!”Diciassette famiglie del comune di Roana avevano chiesto l’iscrizione dei propri figli alla scuola

secondaria di primo grado di Asiago, ma, secondo la risposta del dirigente scolastico, la lorodomanda potrà essere accolta nella sede di Cesuna. In tredici si rivolgono ad un legale

No all’accesso alla scuola diAsiago. E’ quanto si sono sen-tite rispondere diciassette fami-glie del Comune di Roana (resi-denti nelle frazioni di TreschèConca e Canove) che, per il pros-simo anno scolastico, avevanodeciso di iscrivere i propri figli,oggi frequentanti la classe V°presso la scuola primaria diCanove, alla classe prima dellascuola secondaria di primo gra-do nella sede del capoluogoaltopianese. Un no che non èstato accettato e che ha spintogran parte di queste famiglie arivolgersi, con profonda amarez-za, ad un legale per vedere tute-lato il diritto allo studio dei lorofigli come costituzionalmentericonosciuto . “Abbiamo sceltola scuola di Asiago – spiegano igenitori – ritenendola la piùadatta rispetto alle esigenzeformative, di famiglia e di lavo-ro, ma le nostre scelte, operatein accordo con i nostri figli, so-prattutto sulla base del Pianodell’offerta formativa presenta-to dalla scuola, sono state com-pletamente ignorate”. Il diniegoè stato comunicato dal dirigen-te scolastico Piergiorgio Valen-te tramite lettera nella quale sispecifica che la domanda diiscrizione non potrà essere ac-colta presso la sede di Asiago,bensì in quella di Cesuna, il tut-to “in ottemperanza a quantodeliberato dal consiglio d’Isti-tuto in data 11 febbraio 2010".“Cosa venga riportato in que-

sta delibera è un mistero – spe-cificano i genitori – visto che atutt’oggi non abbiamo ancorapotuto averne una copia: l’ab-biamo richiesta, inutilmente, piùvolte e riteniamo quanto menocorretto che fosse allegata allalettera di comunicazione fattacipervenire. Neanche sul sito webdella scuola è mai stata pubbli-cata”. A sostegno del rifiuto,visto che non si presenta pres-so la scuola di Asiago un casodi eccedenza di domande e checomunque mai prima d’ora sierano verificati casi analoghi aquesto, non ci sono, a quantopare, valide motivazioni. Quellaportata da Valente in un incon-tro con i genitori della scuolaprimaria di Canove, tenutosi il18 marzo scorso, dichiarando“che è strettamente necessarial’iscrizione di almeno altri 15alunni a Cesuna allo scopo disalvare il plesso dalla chiusura

Quanto si è verificato per le iscrizioni alla scuola secondaria diprimo grado per il prossimo anno scolastico desta molta preoc-cupazione anche tra i genitori delle attuali classi quarte del plessodi Canove, pronti a sostenere la battaglia intrapresa da coloroche li precedono di un anno nell’iter scolastico. “Credo – diceuna mamma, interpretando il pensiero generale – che i genitoridi ogni bambino abbiano il dovere e il diritto di cercare di coglie-re le migliori opportunità per l’istruzione del proprio figlio. Ilcomportamento ed i modi usati nei confronti dei bambini di V°della scuola elementare di Canove sono assolutamente intolle-rabili. Ad ogni bambino devono essere garantite pari opportuni-tà. La scuola di Asiago, offre sul piano didattico un’offertasenz’altro maggiore. Qualche genitore potrà preferirla addirit-tura per esigenze organizzative, ma credo che un altro aspettoda non sottovalutare sia la possibilità che la scuola di Asiago dàa molti bambini provenienti da varie parti dell’Altopiano diinteragire fra loro. Perseguire l’integrazione e non i particolarismiè fondamentale per un migliore futuro dei nostri figli e dellanostra terra”.

per mancanza di numeri” èquanto meno discutibile. Glialunni della classe V° di Canovesono 28, dei quali 5 hanno chie-sto l’iscrizione a Cesuna, uno aLusiana e 22 ad Asiago. “Diquesti 22 – sottolineano i geni-tori – ai 5 residenti aCamporovere verrebbe conces-sa l’iscrizione ad Asiago “per-ché cosi tradizionalmente èsempre stato fatto”, tra i 17 cherimangono, altri due, che secon-do il dirigente scolastico avreb-bero dovuto essere estratti asorte, possono iscriversi adAsiago, mentre gli altri 15 de-vono per forza andare aCesuna”. Ora, non fosse per al-tro, ai genitori sorgono lecitealcune domande: se parte diquesti alunni ha scelto l’opzio-ne delle 36 ore settimanali, peressere - si riporta dal P.O.F. del-la scuola - “più competenti initaliano e matematica, più tec-

nologici, più creativi e più criti-ci”, alcuni con lo studio, comeseconda lingua, del tedesco,può il dirigente imporre l’iscri-zione a Cesuna dove l’unica of-ferta garantita è quella delle 30ore con francese come secondalingua straniera? E ancora, chiha scelto Asiago anche per mo-tivi di organizzazione familiare,può vedersi “stravolta” la pro-pria famiglia per un motivo si-mile?Alla luce di tutto questo, i geni-tori ritengono il “no” ricevutodal Dirigente scolastico palese-mente illegittimo, privo di fon-damento e deciso sulla base digravi discriminazioni. “I nostrifigli – concludono - non sononumeri da spostare di qua e dilà. Vogliamo che vengano trat-tati con pari dignità degli altri eche i loro diritti vengano rico-nosciuti”.Attraverso l’avvocato, le fami-glie in questione chiedono oral’intervento dell’Ufficio Scola-stico Provinciale affinché ven-ga garantito il pieno rispettodella facoltà di scelta, sia dellasede che dell’offerta formativapiù adatta ai propri figli, evitan-do discriminazioni tra alunni re-sidenti nello stesso comune. In-terpellato sulla questione, il sin-daco di Roana Valentino Frigosostiene la piena autonomia discelta dei genitori e dei ragazzi:“Liberi – dice il primo cittadino- di avvalersi di quelle opportu-nità che soddisfino al meglio

Anche i genitori della classi quartesono preoccupati e sostengono la battaglia

l’esigenze di una adeguata pre-parazione e consentano ilraggiungimento dei migliori ri-sultati”. “Le decisioni – spiegada parte sua il dirigente scola-stico Piergiorgio Valente – sonostate prese in base ai criteri cheregolano le iscrizioni riportati,come già specificato nella co-municazione inviata alle fami-glie, nella delibera del consigliod’istituto dell’11 febbraio 2010,documento che ci è stao richie-sto per la prima volta proprio inquesti giorni dal legale al qualele famiglie si sono rivolte e che

abbiamo già provveduto a spe-dire. Tra questi criteri c’è anchequello che prevede sì la possi-bilità di scelta della sede nellaquale iscrivere il proprio figlio,quindi anche Asiago, fatta sal-va però la formazione di almenouna classe nelle varie sedi di-staccate (Gallio, Cesuna eMezzaselva). La delibera preve-de anche una deroga al cui pri-mo punto si trova la possibilitàdei residenti nella frazione diCamporovere di essere accoltiad Asiago”.Stefania Longhini

11Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

ROANA

Dopo una stagione inverna-le come quella da poco ter-minata, sono molti i trattistradali dell’altopiano che sipresentano dissestati, cre-ando disagi ad automobilistie pedoni. In merito nei giorniscorsi è arrivata in redazio-ne la segnalazione di una let-trice roanese che riguardala strada che porta a Roana.“Vorrei segnalare agli or-gani competenti, attraver-so il vostro giornale –scrive la lettrice- lo stato digrave degra-do in cui si tro-va il tratto distrada che col-lega Roana alBivio Italiano,attraversandoil ponte sullaVal d’Assa. Ilmanto strada-le è dissemina-to di diecine,forse centina-ia, di buche,divenute ormaimolto insidio-se e pericolose per la cir-colazione. Ci sono vastitratti di strada che stannoletteralmente franando avalle e grosse crepe si sonogià aperte nellamassicciata, creando addi-rittura importanti dislivellisulla carreggiata”. Comesi può vedere dalle foto chepubblichiamo,in particolarein corrispondenza di alcu-ne curve, il fondo stradaleè davvero malridotto, ma seper percorrere la provincia-le che porta in paese l’ide-ale mezzo di trasporto sem-bra essere ormai ilfuoristrada, per incammi-narsi sul marciapiede all’in-gresso dello stesso indi-spensabili sembrano inveceessere gli scarponcini da

montagna, oltre auna buona dose dicautela e attenzio-ne, visto che in al-cuni tratti si sente muoveresotto i piedi ciò che rimanedell’asfalto. “Per quanto ri-guarda il rifacimento delmarciapiede all’ingressodell’abitato di Roana – diceDario Frigo, assessore ailavori pubblici del Comune– attualmente in condizionidavvero indecorose, è giàpronto il progetto ed è giàdisponibile il contributo del-la Provincia, che ha stan-ziato centomila euro perquesto e altri interventi cheverranno effettuati nel cor-so del corrente anno. Inol-tre la Provincia, alla qualeabbiamo segnalato la ne-

cessità di un intervento ur-gente per il ripristino delmanto bituminoso nel trattostradale in questione, ha giàfatto i necessarisopralluoghi, auspichiamoper cui che a breve possa-no venire fatti e portati atermine i necessari lavori.L’asfalto verrà rifatto inmaniera tradizionale, vistoche quello antiskid attualesi è rivelato non idoneo, l’in-verno rigido con l’utilizzo diabbondante sale ha fatto ilresto”. Le preoccupazioniespresse della nostra lettri-ce riguardano anche il pon-te sulla Val d’Assa. “Il

ponte stesso – scrive -che non molti anni faera stato oggetto di re-stauro e messa in sicu-rezza con lavori duratimoltissimi mesi, si tro-va nuovamente in statodi ammaloramento eprivo della più elemen-tare manutenzione. Ilmanto stradale èsolcato da enormifenditure nelle quali fil-trano l’acqua ed ilghiaccio con conse-

guenze devastanti.Se non si intervie-ne per tempo con inecessari lavoririschiamo di dovernuovamente chiu-dere l’unica stra-da che collega idue fianchi dellaVal D’Assa e, comegià accaduto inpassato, di doverusare il sentiero difondovalle, adattosolo a mezzifuoristrada o lastrada che portaal Ponte del Ges-so , da annidismessa e senzam a n u t e n z i o n e ,

che comunque è strettis-sima e molto più lunga.”“Le prove stat iche sulponte – continua DarioFrigo – vengono fatte re-golarmente ogni due anni.Anche per il fondo stra-dale del ponte sono pre-visti interventi proprio perovviare ai danni provoca-ti delle acque pluviali. Perquanto concerne il rifaci-mento de l mantobituminoso, ci sono inoltrenumerosi progetti che ri-guardano tutte le frazionidel comune”.

Silvana Bortoli

“Affermazioni false?”Signor Sindaco, ma

per piacere…!Risposta della Lista Insieme a quanto dichiarato

su “L’Altopiano” da Valentino Frigo

La reazione stizzita diValentino Frigo, ospitata sullepagine de “L’Altopiano”, allanostra prima uscita del foglioinformativo per la popolazio-ne, ci fa pensare che abbiamocolpito nel segno. Altro che“affermazioni false e fuorvian-ti”! La risposta del sindacoconferma, purtroppo, che ave-vamo visto giusto.Premesso che la sentenza delTar dà una valutazione ammi-nistrativa su un ricorso, e noncerto come il sindaco vuole farintendere una parabola di ve-rità, per il resto prendiamo attoche:1) L’indennità di sindaco,come da noi affermato, adoggi, non è andata in benefi-cenza.2) L’importo di spesa per lebiomasse è quello da noi cita-to, l’utilità (6 utenze) pure. Unavalutazione va fatta sui “costi– benefici” per tutta la collet-tività, citare a giustificazionialtre realtà non comparabilinon significa assolutamentenulla. A chi giova ? Alsottobosco od allo scarto diqualche segheria?3) Sulla Cattedra le nostre per-plessità ( che come confermail sindaco sono anche sue)dopo le elusive chiarificazionidel Sindaco, sono rafforzate.Nessun beneficio occupazio-nale, nessun beneficio in bol-letta per 900 famiglie, ma soloil recupero ( fra molti anni ) diun po’ di soldi dall’ENEL parial consumo di energia per lapubblica illuminazione. Nulla sidice sui criteri di affidamentodella GARA, per quanto ri-guarda le dimensioni confer-miamo che il progetto è pari a25.000 metri.4) Quando parliamo di disca-rica abusiva sul Verena par-liamo di una sentenza di con-danna emessa da un Tribuna-le dello Stato, non di fantasie.Cosa centra la funzionalitàdegli impianti sciistici e la re-

lativa occupazione. Evidente-mente il Sindaco preferisce ri-spondere parlando di altro.5) Sulla Variante altra confer-ma dal Sindaco “…è stata laCommissione stessa ad accor-gersi di aver commesso un er-rore…”. Che strano, solo suquel terreno (del sindaco) esolo in data Gennaio 2010 adatti approvati. Sarà pure unacoincidenza, ma confermacomunque quanto da noi scrit-to.5) Per quanto riguarda il cen-tro urbano e gli impianti spor-tivi nonché le nuove scuole, inlocalità Canove, qui il nostrotimore (altro che falsità) haaddirittura una conferma ingrande stile dal Sindaco cherecita nell’intervista: “…rifon-dendo i proprietari dei terrenicon perequazione urbanisti-ca…” ovvero metri cubi .Ma va, non ci avevamo pen-sato…! Caro Sindaco, grazieper tutte le conferme nell’in-tervista alle nostre “falsità”, as-sicuriamo comunque che siamoben consci “…che bisogna par-tecipare alla vita amministrativain modo costruttivo…”, ma sia-mo altrettanto convinti che chiha la metà del consenso popola-re (pure comprendendo le resi-denze delle seconde case) nonpuò prendere decisioni sopra latesta dell’altro 50 per cento sen-za un minimo di concertazione,perché per dirla con le Sue pa-role è “…continuando di questopasso che non si va da nessunaparte…” Gruppo Lista Insieme

Se n’è andato in silenzio il buon Renzo Stefani, lontano dalclamore che solo una morte sopraggiunta presso una casa diriposo riesce a dare. La notizia ci è giunta in redazione viamail qualche giorno fa, spedita dalla nipote Lina, memoredell’intervista che facemmo allo zio nel novembre 2008.Renzo era stato un grande cercatore di reperti sull’Altopianodi Asiago e su altri fronti dell’arco alpino, personalmente locontattai per inserirlo tra i protagonisti del libro suiRecuperanti; nell’inverno appena concluso gli feci visita pres-so la Casa di Riposo San Giuseppe di Roana, mi riconobbe,ma la vista precaria non gli permise la soddisfazione di ve-dersi ritratto tra le pagine di una pubblicazione che è stata suiscaffali di mezza Italia. Parlammo qualche minuto, a diffe-renza di mesi fa ora si era rassegnato a finire i suoi giorni inmezzo agli altri anziani, gli mancavano comunque le lunghepasseggiate tra boschi e trincee.La redazione del Giornale si unisce al cordoglio della fami-glia e dei parenti e porge sentite condoglianze. GDF

Addio a Renzo Stefani

In grave stato di degrado la provincialeche dal Bivio Italiano porta a Roana

Grosse buche, infiltrazioni d'acqua sul ponte, marciapiede all'ingresso delpaese completamente dissestato: servono urgenti interventi di ripristino

12l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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ROANA

Anche Canove avrà il suoconcerto del Primo Mag-gio.L’evento organizzato dal-l’associazione Artemusica,inizierà alle ore 21 nellasala consiliare del Muni-cipio e vedrà come prota-gonista Amedeo Cannas,un giovanissimo pianistache nel 2008 la stampasarda ha definito come“un enfant prodige al pia-noforte che appenadiciottenne sta già rita-gliando il suo spazio nel

Concerto del Primo Maggio a Canovepanorama isolano”.A conferma di ciò lo scor-so anno l’artista si èdiplomato con il massimodei voti e la lode al Con-servatorio Pierluigi daPalestrina di Cagliari, con-seguendo nello stesso peri-odo anche la maturità ma-gistrale.Cannas che ha cominciatolo studio del pianoforte a 10anni di età, ha saputo met-tersi in luce fin dall’inizioprimeggiando nei diversiconcorsi nazionali ai quali

ha partecipato.Attualmente sta frequentan-do a Cagliari il biennio su-periore dello stesso Conser-vatorio e contemporanea-mente si sta perfezionandoin Spagna presso il Conser-vatori Superior de Musicadel liceu di Barcellona.Nel concerto del PrimoMaggio si cimenterà con lemusiche di Schumann eChopin.Al termine dell’esibizioneun piccolo rinfresco. Giovanni Rattini

Stanno aumentando lesperimentazioni da partedelle diocesi di un nuovotipo di organizzazione pa-storale per far fronte adalcuni problemi, primo sututti il calo del numero deipreti che rende necessariol’abbandono della formulatradizionale per cui in ogniparrocchia è presente unparroco residente. Unitàpastorale, viene definitacosì dalla Chiesa cattolicaun insieme di parrocchievicine tra loro e affini perquanto riguarda il tipo di ter-ritorio, che rimangono talicon le proprie strutture, ar-chivi, tradizioni da conser-vare, ma che vengono co-ordinate e guidate da 2 opiù sacerdoti che d’intesatra loro compiono un cam-mino di unità fra le comu-nità. Di unità pastorale daun po’ di tempo si senteparlare anche a Canove,Cesuna e Treschè Conca,dove i parroci stanno pia-no piano informando i fe-deli su quello che sarà ilfuturo della vita parroc-chiale, che maturerà lenta-

Le Parrocchie di Canove, Cesuna e TreschèConca a piccoli passi verso l’unità pastorale

Il prossimo 13 maggio ventiquattro ragazzi dei tre paesi saranno cresimati tutti insieme nella chiesa di Treschè Conca

mente nel tempo.I primi concretipassi sono staticompiuti proprio inquesto periodo:innanzitutto il bol-lettino pastoralesettimanale, chedopo Pasqua èstato rinnovato,proponendo la pri-ma pagina ugualeper le tre parroc-chie. E poi la col-laborazione el’unità per con-fessioni, comunio-ni, cresime: la pri-ma confessione siè svolta per tutti a Cesuna,facendo seguire in un’altragiornata un momento di fe-sta ognuno nella propriaparrocchia, mentre per laprima comunione, program-mata per tutti domenica 2maggio, accordi, program-mi di catechismo, incontrifra genitori, i ritiri di prepa-razione sono stati fatti in-sieme, ma il sacramentoverrà somministrato adognuno nella propria chie-sa. Il prossimo 13 maggio,

infine, ventiquattro ragazzidelle tre parrocchie saran-no cresimati nella chiesa diTreschè Conca, dopo averfatto tutti insieme anche ilpercorso di preparazione.Ma come sta reagendo lagente alla novità, e in con-creto cosa comporteràl’unità pastorale delle trefrazioni roanesi? Ne abbia-mo parlato con don GiorgioVerzotto, parroco diCanove, che, tra l’altro, ilprossimo autunno lascerà la

parrocchia per raggiunti li-miti di età. “Finora la genteha ben accettato le varieproposte di unità – spiegail parroco - ma si percepi-sce che c’è un po’ di pauradel dopo, il timore di nonavere più la disponibilità delsacerdote come prima. Peril momento ci si adegueràa quelle che sono le sca-denze naturali, come la miache coincide con l’età. Ri-marranno don GianniBocchese a Cesuna e don

Fan Club Enrico Fabris, nessuno si fa avanti per raccogliere iltestimone del direttivo uscente il cui mandato scade a giugnoConsuelo Martello, FabioRebeschini e Nicola Fabris:sono stati loro tre, in questiquattro anni a portare avantil’attività del Fan Club EnricoFabris. Dopo l’entusiasmoiniziale in cui in tanti sembra-vano disposti a impegnarsi asostegno del campioneroanese, pur potendo conta-re sul temporaneo aiuto dialtre persone in occasione disingoli eventi, si sono prati-camente ritrovati soli a orga-nizzare tutte le iniziative le-gate al club, dalle trasferte

per assistere alle gare, finoalle serate con la presenza diEnrico. Consuelo, Fabio eNicola: sempre loro tre, sisono ritrovati alla riunione,ampiamente divulgata, indet-ta lo scorso 26 aprile per deci-dere il futuro del club. La si-tuazione è presto detta: a giu-gno scade il secondo manda-to dell’attuale direttivo che perstatuto non può più essere rin-novato, visto che il documen-to parla chiaro: i membri de-vono cambiare. Per questoall’incontro erano stati invitati

a partecipare quanti avesseroa cuore la sorte del club, ap-passionati di pattinaggio velo-cità e tifosi di Enrico, speran-do che qualcuno si facesseavanti e si rendesse disponibi-le a raccogliere l’eredità delconsiglio uscente. Invece nul-la, sala completamente vuota:alla fine si sono registrate tresole presenze, oltre a quellesuddette. “Questa situazionemi amareggia molto – ha com-mentato Consuelo Martello,presidente in carica – mispiace soprattutto per Enrico,

che con il suo impe-gno e i suoi risultati hafatto davvero moltis-simo, per Roana, pertutto l’Altopiano e nonsolo. Noi ci siamo datida fare per quattroanni, in modo correttoanche dal punto di vi-sta burocratico, se-guendo lo statuto cheregolamenta l’attivitàdel club. Dopo questotempo è giunto il mo-mento di lasciare, siaper i nostri impegnipersonali che non cipermetterebbero piùdi seguire il tuttocome ci piace fare,ovvero nel modo migliorepossibile, ma anche perchéquesto è quanto prevede lostatuto. A questo punto nonpossiamo far altro che aspet-tare la fine di giugno, quandoil nostro mandato scadrà,augurandoci che nel frattem-po qualcuno si faccia avanti.Altrimenti consegneremo illogo del club ad Enrico e saràlui a decidere cosa farne. Igadget rimasti li regaleremoai bambini delle scuole, comegià accaduto negli anni scor-

si, quando il residuo è statodonato ai bambini delle ele-mentari di Gallio e a quellidegli asili di Foza, Canove eRoana. In cassa rimane unpiccola somma che, nel casonessuno si assumesse l’inca-rico di continuare l’attività delclub, sarà devoluta alla Spor-tivi Ghiaccio di Roana, comeprevisto dallo statuto, e comedeciso proprio nei giorni del-le vittorie olimpiche del 2006,quando nel raccogliere laquota di partecipazione per la

trasferta in pull-man a Torino, si èraccolto, e pun-tualmente conse-gnato, anche a uncontributo per lasocietà sportiva,formalizzando l’in-tenzione del clubdi sostenere nonsolo il nostro cam-pione, ma il patti-naggio velocità ingenerale. Voglioringraziare tutticoloro che ci han-no dato una manonell’organizzazio-ne delle serate inoccasione delle ul-

timi olimpiadi, e del contornodi festa creato in paese dovesi respirava uno stupendo cli-ma olimpico, grazie a tantepersone, tra cui i volontaridella Pro Loco”. ConsueloMartello ha comunque la-sciato intendere che, seppurnon in prima persona comefatto finora, se ci fosse qual-cuno pronto a raccogliere iltestimone del club, non esi-terà a contribuire con idee econsigli per il proseguo del-l’attività. Silvana Bortoli

Stefano Margola a TreschèConca che diventerannoco-parroci delle tre parroc-chie, roteando nelle stesse,nelle quali verranno ridi-mensionati orari e attività.Molto importante sarà lacollaborazione dei laici pre-senti sul posto, che andran-no coordinati, sollecitati evalorizzati. E poi, col tem-po, quando sarà il momen-to di nuove nomine, chi ar-riverà verrà nominato co-parroco di tutti e tre i pae-

si, ci sarà la convivenza didue parroci sotto lo stessotetto, probabilmente nellacanonica di Canove, chepotrebbe venire ristruttura-ta proprio per ospitare piùsacerdoti. Le varie novitàche saranno introdotte ilprossimo autunno, verran-no ufficializzate dal Vesco-vo, che per questo sarà pre-sente a Canove la primadomenica di ottobre”.

Silvana Bortoli

La chiesa di Treschè Conca La chiesa di Canove La chiesa di Cesuna

13Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

Quando la festa è anche occasione di solidarietàLa buona partecipazione alla sagra dei cuchi di Canove premia il lavoro di tanti volontari

e offre l’occasione per aiutare associazioni locali che si occupano di persone bisognose

Quando tra il divertimento ela spensieratezza trova spa-zio, grazie a tanti volontari,anche la solidarietà: questo siè ripetuto anche quest’annoalla sagra dei cuchi di Canove.Tra giostre e attrazioni e ilnutrito programma di appun-tamenti messo a punto dallaPro Canove che hanno richia-mato un buon numero di per-sone nel week-end di festa,non sono mancate le oppor-tunità di dare un contributo afavore di persone meno for-tunate, innanzitutto con lapesca di beneficienza che hatrovato spazio nei locali dellaPro Loco e della quale damolto tempo si occupa ungruppo di signore del paese,grazie alla collaborazione dicommercianti e privati. “Lesomme di denaro raccolte –commentano – grazie a que-sta iniziativa in cui chi fa leproprie offerte può pescaretra un’infinità di oggetti di sva-riato genere (che vanno daisoprammobili all’abbiglia-mento, dai prodotti alimenta-ri a piccole cose utili per tan-tissimi usi) sono destinatealla Cooperativa San Matteoe San Luigi di Asiago. Ringra-ziamo ancora una volta chimette a disposizione dei pre-mi, oltre ai vari negozianti

anche coloro che offro-no bellissime creazioni fat-te a mano”. E la manualitàè stata valorizzata in que-sta sagra anche grazie adalcune esposizioni che si sonomeritate i complimenti di tan-tissima gente. Vicino ai sem-pre ammiratissimi cuchi, sim-bolo della festa patronale delpaese che nascono dall’abili-tà di mani esperte nel creareartigianalmente questifischietti considerati segni diamore e di amicizia, sono sta-te esposte le creazioni dell’as-sociazionealtopianese“le mani”che si oc-cupa di aiu-tare e

supportare, grazie a un’attivi-tà completamente gratuita,persone del posto che hannonecessità, in particolare se toc-cate dalla malattia nelle sue va-rie forme. Tra le varie attivitàdell’associazione anche il la-boratorio creativo nato comeoccasione di arricchimentopersonale e di gruppo e dalquale nascono lavori in tessu-

to bellissimi,come le bambo-le, le mucche, iraffinati sac-chetti visti aC a n o v e .L’esposizione diCanove, tral’altro è stato unmodo di divul-gare fra i nume-

rosi visitatori della sagra laconsapevolezza che aiutare glialtri è possibile in tanti modi eche ognuno può dare il pro-prio contributo nel portare so-lidarietà, aiuto e idee. Tornan-do alla sagra e ai piccoli ca-polavori scaturiti dalla creati-vità e dall’abilità manuale, chedire delle creazioni realizzateda Dialma Frigo, in favoredella Pro Canove? Semplice-

mente stupende! La “maestraDialma” come è da tutti co-nosciuta, da quando è andatain pensione ha più tempo perdedicarsi alla sua passione peri lavori manuali “specializzan-dosi” in particolare nella pro-duzione di originalissimi coppi,che colora, dipinge e arricchi-sce con applicazioni di piz-zi, nastri ma soprattutto dicreazioni in pasta di mais(fiori, funghi, frutta e ver-

dura, animaletti, parti-colari di vario genere)con risultati veramenteammirevoli. E un plau-so va a tutto lo staff del-la Pro Canove, che pertenere alta la tradizionedella sagra anche que-

st’anno ha preparato unprogramma diintrattenimenti con seratemusicali, stand gastrono-mico, lotteria gratuita perbambini e sottoscrizionea premi, ed estrazione del-la tombola. La messa so-

Come previsto dallo statuto, qualche giorno fal’Associazione Le Mani ha indetto presso lasala Musica delle scuole elementari di Asiago l’assemblea ordinaria dei soci a chiusura dell’an-no, con approvazione del bilancio e il riassuntodelle attività svolte nel 2009. Ne sono emersidei numeri che vale la pena di rendere pubblici,perché, se a un primo sguardo possono sem-brare solo delle cifre noiose, in realtà sintetiz-zano e danno una chiara visione dell’impegnoche i soci volontari con orgoglio eprofessionalità hanno profuso nel corso dell’an-no. Grazie al lavoro di tre fisioterapiste sonostate offerte in totale 213 ore di fisioterapia, dicui 110 per linfodrenaggio a 9 pazienti operateal seno e 103 massoterapia e kinesiterapia perdisabilità motorie a 3 pazienti. Due istruttorihanno fatto fare un totale di 35 ore di ginnasti-ca in acqua a 3 disabili motori; 28 ore sonostate quelle dedicate dallo psicologo a terapieindividuali e di gruppo. Un socio ha usufruito

L’Associazione Le Mani dà i numeri!Dall’assemblea dei soci sono emersi dati positivi sulle attività svolte nel 2009,

ma si è anche ripresentato il problema della sede non ancora risolto

di 14 ore di insegnamento musicale, mentre perattività diverse, tra cui quella di utilizzo e uso delcomputer sono state riservate ben 630 ore ad un uni-co socio; il laboratorio creativo ha coinvolto per circa420 ore una quindicina di persone, mentre sono statefatte 59 uscite di gruppo di nordic walking, anche quicon la presenza di circa 15 persone. “Nonostante lacrescita del numero dei soci e delle attività a favore dichi colpito da malattia chiede aiuto – dicono dall’As-sociazione Le Mani - durante l’assemblea è riemersoil problema della sede, che provvisoriamente si trovaa Canove. Fin dall’inizio dell’attività, varie sono statele domande indirizzate a Enti, Parrocchie e Comunie che a volte si sono trasformate in incontri con i re-lativi responsabili, ma che non si sono poi concretizzati,visto che alla fine da nessuna parte si è trovatouno spazio idoneo a questo scopo”. I responsabilidell’associazione hanno per questo pensato diorganizzare un incontro invitando tutte le parti in-teressate, confidando in una positiva evoluzione abreve della questione. S.B.

Sottoscrizione a premi: i numeri dei biglietti vincenti i cui premi non sono stati ancora ritirati

1499 – 3455- 2372- 557- 2013- 337- 439- 1737- 15701423- 2584- 322- 2124-2895- 3330- 185- 2645- 209

910- 3149- 355- 2353- 1313Per il ritiro rivolgersi alla Macelleria Massimo Panozzo di Canove

lenne in onore del pa-trono è stata ancorauna volta arricchitadalle voci dei cantoriche hanno accompa-gnato la celebrazionecon i canti cimbri. Silvana Bortoli

Alcune dellesignore che sioccupano dellapesca dibeneficienza

Dialma Frigocon alcuni deisuoi capolavori

Le bambole distoffadell’AssociazioneLe Mani

14l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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Rotary e Coro Asiago a RivoltoLa base della storica pattuglia delle Frecce Tricolori è comandata, dal 2008,

dal Colonnello Alfonso Dalle Nogare, originario di Conco

Quando una gita si trasformain una sorta di “riunione di fa-miglia”! E’ accaduto nei giorniscorsi quando una nutrita dele-gazione altopianese si è recataa far visita alla base aerea diRivolto, vicino ad Udine, sededella storica pattuglia delle“Frecce Tricolori”, onore evanto a livello mondiale dellanostra Aeronautica Militare.Ma dove sta la riunione di fa-miglia? Direte voi. Andiamo perordine. Pochi lo sapevano, madal settembre 2008 ed ancoraper un paio di mesi a comanda-re il 2° stormo dell’Aeronauti-ca Militare è il ColonnelloAlfonso Dalle Nogare, cogno-me che suona familiare, soprat-tutto ai cittadini di Conco; ineffetti il giovane (47enne) altograduato ha chiare origini e ra-dici nel comune altopianese.A prendere l’iniziativa di andarea fargli visita nella sua attuale<casa> è del presidente delRotary Club di Asiago, MarioColpo (guarda caso di Conco),che, grazie alla conoscenza di-retta dell’Ufficiale, combina unavisita alla base per i soci e fami-liari del Club; ma il papà delColonnello, Gianni, canta nelCoro Asiago e così il<gemellaggio> allarga i propriconfini ed alla volta di Rivoltopartono da Asiago due pullman,uno “targato” Rotary ed un se-condo con una larga rappresen-tanza del Coro Asiago, ma an-che con papà, mamma, zii ecugini. A Rivolto arriviamo coni minuti contati; alla comitiva siuniscono gli ex compagni discuola superiore del colonnello

La scheda.Alfonso Dalle Nogare ènato a Thiene il 13 febbraio1963; figlio di Gianna e diGianni, è sposato con Lui-sa ed ha due figli, Giovan-ni e Francesca.Dopo aver conseguito il di-ploma di Maturità Tecni-ca nel 1982, il 6 settembredello stesso anno si arruo-la nei corsi regolari del-l’Accademia Aeronautica.Dopo aver concluso il ciclo distudi accademici con il conse-guimento della laurea in Scien-ze Aeronautiche, intraprendel’attività finalizzata al consegui-mento del Brevetto diNavigatore Militare ed alla con-versione operativa sul velivoloTornado frequentando, tra il1986 ed il 1988, corsi di for-mazione negli USA, in Italia edinfine in Inghilterra.Il 10 aprile 1988 viene trasferi-to al 36° Stormo di Gioia delColle ed assegnato al 156°Gruppo Caccia Bombardieri(“Le Linci”), dove ricopre variincarichi; in particolare prendeparte alle operazioni aeree dellaprima guerra del Golfo Persi-co (1990-91) ed a tutte le variefasi delle operazioni aeree neiBalcani legate alla crisi dell’ex

Dalle Nogare. Là in pista gli in-trepidi <top gun> hanno pro-crastinato di un paio d’ore il loro<allenamento> mattutino appo-sitamente per permetterci di as-sistervi in diretta, da bordo pi-sta. Il cielo è nuvoloso, spiraun venticello niente male, con-dizioni che non permettonol’effettuazione di alcune figu-re, ma nel grigio cielo friulanogli otto Aermacchi MB339Adanno comunque vita ad un’in-tensa mezz’oretta di intrecci edi figure spettacolari, che cifanno stare col naso all’insù,ammaliati. Poi l’atterraggio, fragli applausi dei presenti. Colpullman facciamo il giro delcampo ed arriviamo agli han-gar, davanti ai quali i piloti, conil loro comandante di pattuglia(pony 0), il tenente colonnelloMarco Lant, ci aspettano perrispondere a domande e perfare foto. Flash che si spreca-no al fianco di questi artisti delcielo e dei loro splendidi aero-plani, davanti agli hangar ed alleofficine; Colpo consegna alcomandante Lant un ricordodella visita, che prosegue pri-ma al museo storico della Pat-tuglia Acrobatica Nazionale(che a settembre festeggerà il50° Anniversario della sua co-stituzione) e poi alle postazioni

mobili attive di difesacontraerea. Il programma del-la giornata all’interno della basemilitare prevede il pranzo allamensa della base, per molti un ri-vivere uno spicchio di passatolegato al servizio militare; fuori lecondizioni meteo migliorano e nelcielo friulano rombano i motoridelle Frecce, impegnate nel lorosecondo addestramento quotidia-no. Dentro, consumato il pran-zo, è tempo di discorsi e saluti,brevi ma intensi. Dopo aver lettoai presenti il lungo ed intensocurriculum del Comandante del-la base, Mario Colpo gli offre aricordo della visita un libro e deibottoni d’argento; Paolo Finco,Presidente del Coro Asiago, faaltrettanto con una stella alpinad’argento, un libro del 50° e l’ul-timo CD del Coro. Il Colonnel-lo Dalle Nogare (erano presentianche la moglie ed i due figli),visibilmente compiaciuto ecommosso per questo momen-to (forse sicuramente atteso esperato, arrivato giusto in tem-po), ha avuto parole di sinceroe sentito ringraziamento (conparticolare sottolineatura perMario Colpo, artefice della spe-dizione) per una visita che l’hafatto sentire a casa, con l’af-fetto e la stima dell’altopiano, acui sente legate strettamente le

proprie radici ed origini, ricam-biando con la consegna di uncrest della pattuglia al presidentedel Rotary e di un quadro aquello del Coro, oltre ad unposter del 50° autografato daipiloti della pattuglia. Particolar-mente commosso quando ilCoro Asiago ha dedicato a luied alla sua famiglia alcuni branidel proprio repertorio, anchecon un <assolo> di papà Gianni.Poi il tempo per un caffè ed

infine il saluto, un arrivederciche per l’ufficiale ha significa-to soddisfazione, emozione ecommozione; un’esperienzache i partecipanti hanno vissu-to in maniera intensa, piacevo-lissima, sia per la particolarepossibilità di un approccio cosìdiretto e vissuto a questaspettacolare realtà, sia per lapossibilità di conoscere e diapprezzare da vicino le dotiumane di questo che possiamo

ben definire a pieno titolo unaltopianese illustre, importante,di cui la nostra terra può anda-re sicuramente fiera. Sulla viadel ritorno una puntatina allasplendida “Villa Manin” diPassariano, quindi i due pullmandividono le loro strade: quellodel Coro prosegue con un suoprogramma, mentre i rotarianiprendono la via del ritorno inAltopiano. Cesare Pivotto

Yugoslavia fino al luglio 1997.Dal gennaio 1998 al luglio 2001è assegnato alla NATO EarlyWarning & Control Force E-3A Component presso la basedi Geilenkirchen (Germania); intale contesto partecipa alle ope-razioni belliche legate alla crisidell’ex Yugoslavia.Nel luglio 2001 è trasferito pres-so la base di Trapani Birgi, inSicilia, dove assume il coman-do della NATO E-3AComponent ForwardOperating Base fino all’agosto2005; nel settembre 2005 vie-ne assegnato al Comando Ope-rativo delle Forze Aeree di Pog-gio Renatico in qualità di viceCapo Ufficio A6 (Sistemi diComando & Controllo e Co-municazione). Il 3 febbraio2007 assume l’incarico di Capo

Ufficio A6, che mantienefino al suo trasferimentopresso la base di Rivolto,il 3 settembre 2008. Dalsuccessivo 18 settembre,ricopre l’incarico di Co-mandante del 2° Stormo.Vanta una brillante e rapi-da carriera che lo ha vistoacquisire prima i gradi disottotenente (1984), quin-di di tenente (1986), di ca-pitano (1988), di maggio-

re (1995), di tenente colonnel-lo (1997) fino a quelli di co-lonnello (2004).Ha al suo attivo circa 3600 oredi volo, molte delle quali in ope-razioni reali; fra le varie deco-razioni ricevute è stato insigni-to del distintivo “CACCIA” dibronzo per le operazioni nelGolfo Persico e del distintivo“EARLY WARNING” d’oroper le operazioni nell’exYugoslavia ed, inoltre, della Cro-ce di Cavaliere Ordine al Meri-to della Repubblica Italiana.Il prossimo giugno il col. DalleNogare lascerà il Comando del2° stormo per andare a rico-prire, su designazione del Mi-nistro della Difesa, il ruolo diAddetto Militare per l’Aeronau-tica presso l’Ambasciata d’Italiain Israele a Tel Aviv.

Il colonnelloAlfonso DalleNogare inuniforme

Foto di gruppo con i piloti ed il comandante della pattuglia acrobatica Lant ed il colonnello Dalle Nogare davanti all’hangar e ad uno dei velivoli Aermacchi MB339A

Il presidente del Rotary Colpo premia il comandante delle Frecce Tricolori, ten. Col. Marco Lant;al centro il col. Dalle Nogare mentre a sinistra, in secondo piano, papà Gianni Dalle Nogare.

Il presidentedel RotaryColpopremia ilcomandante

Dalle Nogareassieme alpresidente del CoroAsiagoPaolo Finco

La stella alpinadono del CoroAsiago

Delegazione dell’Altopiano rende visita ad un suo illustre compaesano

15Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

CONCO

Conco, le casse comunali piangonol’amministrazione gioca al risparmioApprovato il bilancio di previsione 2010. Nel capitolo entrate la voce “cave” non rende più.

Non sono previsti aumenti per le tasse, salvo quella sui rifiuti che rincara del 5%Il consiglio comunale di Concoha approvato il bilancio di pre-visione 2010.Anche il comune di Concoha risentito di una situazio-ne economica generale dif-ficile ed ha dovuto subirel’effetto dei tagli della finan-za statale.Già da diversi anni, a cau-sa delle insufficienti entra-te dalle tasse e dai trasferi-menti dello stato, il comuneha dovuto ricorrere alle en-trate straordinarie dellecave per la copertura di spe-se correnti. Nei trascorsicinque anni, per merito dellescelte delle amministrazioniprecedenti, le cave hannoportato nelle casse comuna-li ben 2.479.000 euro, e diquesti 1.350.000 sono statiusati per la parte corrente.Oggi la crisi dell’edilizia habloccato il settore ed in più icontratti per lo sfruttamentodelle cave sono scaduti oscadranno quest’anno. Nel

Il piano delle opere pubblichePer realizzare il piano delle opere pubbliche si è cercato di reperireil più possibile contributi e finanziamenti da enti.Per il 2010 il piano triennale approvato prevede la realizzazionedel sistema di videosorveglianza di strade, piazze, parcheggi ecimiteri, per garantire la prevenzione di atti vandalici e migliorarela sicurezza dei cittadini. Costo 54.000 euro con un contributoregionale di 32.000 euro.Altro intervento che sarà possibile realizzare nel 2010 è la siste-mazione della viabilità pedonale e veicolare del centro di Rubbio,con una spesa prevista di 240.000 euro coperta in parte da contri-buti: regionale per 146.000 euro e statale per 22.000. Il resto èfinanziato con entrate delle cave. Si tratta di un intervento attesoda tempo dalla popolazione di Rubbio, che chiedeva una piùdecorosa e funzionale sistemazione di marciapiedi, parcheggi,accessi e viabilità nel centro del paese. Nel corso del 2010 sonoprevisti altri interventi per importi minori, che riguarderanno: l’areagiochi e la trasformazione per usi sociali delle ex scuole aFontanelle, i lavori di sistemazione delle aree esterne della nuovapalestra e di completamento del magazzino comunale a Conco.Incerto, in attesa dell’esito della vendita di aree edificabili diproprietà del comune, rimane l’intervento di riqualificazione delcentro della contrada Brunelli. Per quest’anno è previsto poil’acquisto di un vecchio immobile di valore storico in piazza aConco, che in passato era già stato un edificio ad uso pubblico,e che gli attuali proprietari privati ora sono disposti a cedere alcomune. Tale acquisto dovrebbe essere finanziato con la vendi-ta della ex casa del segretario comunale.

2010 sono previste entrateper soli 160.000 euro, conproblemi anche sugli incassidei crediti. Per l’apertura dinuove cave bisognerebbeattendere l’approvazione delmega progetto del nuovo poloestrattivo di Montagnanova,che purtroppo è fermo inRegione da 3 anni. Ma l’at-tuale amministrazione si stadando da fare per ottenerel’autorizzazione di almenouna parte del progetto. Per

questo motivo, nellapredisposizione del bilancio diquest’anno, si è cercato dicontenere al massimo le spe-se correnti, con un attentoesame delle varie voci, rispar-miando o tagliando dove pos-sibile; senza ridurre i serviziper i cittadini, anzi cercandodi migliorarne la qualità edefficienza.Intervento corrente di rilievoè il rafforzamento dell’ufficiourbanistica, per recuperare i

Sulle tracce di Dino: una passeggiata per scoprirei segni del passaggio dell’orso M5 nella zona di Conco

La propone l’A.S.D Conco che recentemente, nel programma di ripristino dei sentieri locali, ne ha intitolato all’autovettura Fiat 1500 che lo simboleggia da tantissimi anni

Corsi sportivi vari, uscite inmountain bike, trekking, ripri-stino dei sentieri: continual’attività dell’ASD Associa-zione Sportiva Conco, chegrazie alle idee di soci e col-laboratori organizza varie ini-ziative con la finalità di offri-re valide risposte alla vogliadi fare sport, non solo degliabitanti del paese, ma di tutticoloro che desiderano iscri-versi al gruppo e partecipa-re alle attività, promosse eillustrate nel sito dell’Asso-ciazione. Originale l’ultimainiziativa lanciata dal gruppo,ovvero la “camminata sulleorme dell’orso”. “Abbiamo

Dopo il successo della prima edizione tenutasi lo scorso anno,l’A.S.D. Associazione Sportiva Conco, in collaborazione conla s.c. Fausto Coppi di Montecchio Precalcino, riproponedomenica 9 maggio la gara di mountain bike per bambini eragazzi dai 4 ai 15 anni, che si svolgerà presso il campo spor-tivo di Conco su un circuito di 350 metri da ripetersi più voltea seconda dell’età. La gara è aperta anche ai non tesserati.Per informazioni si può scrivere all’indirizzo [email protected].

ritardi nelle praticheedilizie e soddisfare piùrapidamente le richie-ste dei cittadini. Sullato delle entrate, percompensare i minoriproventi delle cave, siè cercato di individua-re tutte le possibili fon-ti, cercando di grava-re il meno possibile suicittadini. Non è stato

previsto alcun aumento del-le tasse, tolta la tassa sui ri-fiuti. Questa aumenta solodel 5% per mantenere la co-pertura dei costi del servizio.In sintesi un bilancio che ri-sente delle difficoltà dei tem-pi che stiamo vivendo, mache rappresenta anche ungrande sforzo di questa am-ministrazione, impegnata adattuare il programma di man-dato e a dare risposte alle at-tese dei cittadini.

preso la cosiddetta “pallaal balzo”- commentaAntonello Bagnara - e visto

che in questi giorni siparla tanto dell’orsoDino e delle sue scorri-bande anche fra i nostrimonti e boschi, ci è ve-nuta l’idea di organizza-re una camminata lungoun percorso dove sonostate casualmente trova-te tracce del suo pas-saggio, come le unghia-te impressionanti lascia-te su alcuni alberi cheun nostro amico ha vi-sto e fotografato in lo-calità Stalete. Non è sta-ta decisa una data in cuifare il percorso, atten-diamo iscrizioni che siricevono al n. 33512.56.654". Nell’ambitodei lavori per larivalutazione dei sentieri,

iniziata lo scorso anno, recen-temente poi è stato ripulito unsentiero che da Conco sopraporta a incrociarsi con quellodei “fagaroni”, intitolandolo“sentiero de la fiat 1500”, dalrelitto dell’auto che da oltrequarant’anni lo simboleggia.“Nessuno sa come ci sia fi-nita – continua Bagnara –l’abbiamo sempre vista là,e per questo dopo essercidati da fare per ripulirla eriportarla in bella vista ab-biamo deciso di chiamarecosì il percorso che portaa vederla. Il nostro lavorodi ripristino evalorizzazione dei sentiericontinua, l’intenzione èquella di creare una rete dipercorsi con indicazioni,segnaletica e cartine illu-strative”. Intanto ad aprile siè dato il via anche al calen-dario delle uscite 2010 sia per

la mountain bike che per iltrekking, che prevedono en-trambi un’escursione mensi-le fino al prossimo autunno.L’uscita di trekking di mag-gio è in programma domeni-ca 2 e si svolgerà su un per-corso di media difficoltà del-la durata di 4-5 ore, con ri-trovo alle 8.30 in piazza aConco, verso Colpi, passan-do tra l’altro per Gomarolo,Pozza grande, Tortima,Pizzari, Bertacchi, e ritornoa Conco. Il prossimo appun-tamento con l’escursione inmountain bike si terrà inve-ce domenica 16 maggio suun percorso di 30 km sullemontagne di Conco, che siprevede di compiere in treore, partendo alle 8.30 da ValLastaro. Tra le prossime ini-ziative della polisportiva cisono anche delle serate dispinning all’aperto, in date

che saranno prontamente co-municate. Si ricorda che perpartecipare alle iniziative ser-ve il tesseramento valido unanno, con copertura assicura-tiva; per essere aggiornati sul-le attività basta collegarsi alsito www.polisportivaconco.org, èattivo inoltre il nuovo serviziodi promemoria tramite sms:fornendo il proprio numero unmessaggio 2 giorni prima diogni avvenimento ricorderàl’iniziativa. Silvana Bortoli

Torna la gara di mountain bike per bambini e ragazzi

La pulizia del sentiero

La vecchia Fiat 1500 a cuiil sentiero è stato intitolato

I segni delle unghiate dell’orsoDino su un albero

16l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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LUSIANA

Ci sono sull’Altopiano ristora-tori e commercianti che si im-pegnano per valorizzare il ter-ritorio nei suoi vari aspetti, pro-muovendone i prodotti tipici,con lo scopo di mantenere efar conoscere i sapori della tra-dizione, proponendoli anche inpreparazioni inedite e fantasio-se. Come il Gruppo Ristorato-ri di Conco che per il quintoanno consecutivo ha organiz-zato tra aprile e maggio la ras-segna enogastronomica “A ta-vola con il tarassaco di Conco”,

appuntamento ormai consoli-dato con la buona cucina cheintende dare il giusto risalto aquesto semplice ma eccezio-nale prodotto che a primaveraci regalano i nostri prati, tra-sformandolo da semplice con-torno a ingrediente principaledi piatti fantasiosi, dall’antipa-sto al dessert. Ma anche chidecide di aderire all’iniziativapartecipando alle cene contri-buisce a sostenere il territorioe i suoi prodotti tipici, spronan-do nel contempo gli organiz-zatori a continuare in questavalorizzazione dell’ambientelocale. Prossima tappa del-

la rassegna sarà,venerdì 7 maggio, ilristorante pizzeriaRubens StubeFest di Rubbio, at-

tento in ogni occa-sione a offrire menù

particolari e inediti, conprodotti di qualità e

abbinamenti fantasiosiche deliziano il palato an-

che dei più esigenti e dei piùcuriosi di proposte creative edoriginali. La cena dedicata al-

l’ortaggio di campo avràinizio con glistuzzichini al

Il tarassaco di Conco: venerdì 7 maggiotocca al Rubens di Rubbio esaltarlo

con un fantasioso menù a tema

L’orso proveniente dalTrentino, ribattezzato con ilnome Dino, in memoria diDino Buzzati, e indicato conla sigla M 5, ha preso di miraasini e cavalli nella zona dicontrada Marziale. In unaprima incursione ha uccisol’asina di Gaetano Testolin inlocalità Vanzo e dopo qual-che notte ha compiuto unamattanza nella zona del Lar-go di Marziale uccidendo,per sfamarsi, alcune asine diproprietà di Bruno Poli. Sem-pre in zona, alcune cavalleterrorizzate dall’orso hannoabortito. Sono intervenute leguardie della Polizia Provin-

Il cognome Ronzani è assai diffuso nel Lusianese e pareche il primo ceppo sia partito proprio dalla contrada omo-nima, contrada Ronzani nella vallata di Santa Caterina. Ecome tutti gli anni gli omonimi che portano il cognomeRonzani si sono riuniti a pranzo al ristorante “La Roton-da”. Oltre una settantina i partecipanti tra cui il più anzianoGiuseppe Ronzani di 100 anni e il più giovane SebastianRonzani di 42 giorni appena. La festa dei Ronzani è l’unicarimasta nella zona dopo che negli anni scorsi si ritrovava-no a convivio gli omonimi che portavano il cognome Sostere Pozza.. Altre feste delle contrade, come quelle dei Mar-ziale e dei Ronzani non sono più state ripetute. E.Z.

Nel finale si sono scontrate coppie di Asiago e Lusiana al torneo di settinosvoltosi in due serate con in lizza 32 coppie al ristorante “Alla Rosa” di Velodi Lusiana. Nella finalissima ha vinto il duo formato da Marco Forte eAntonio Rigoni di Asiago che hanno relegato alla piazza d’onore Giorgio

Zannoni ed EddiPernechele di Lusiana.Nella classifica finale alterzo posto si è piazza-ta l’accoppiatalusianese formata daGianni e Fabio Pozza.Quarto il duoasiaghese formato daGilberto e FortunatoRigoni. Il calendariodelle gare altopianesi disettino, con finale mon-diale a Saint Moritz inSvizzera, non è statoancora stilato. E.Z.

Al buso della Spaluga, il 25 apri-le, è stato ricordato con una ce-rimonia religiosa l’eccidio di 65anni fa. La messa è stata svoltadal parroco di San Nazario, donGaetano Borgo. Erano presenticon i labari i ragazzi di AzioneGiovani e di figli di familiari dicaduti e dispersi in guerra dellaR.S. Era presente anche l’asses-sore regionale Elena Donazzane proprio in prossimità del-l’apertura della foiba, profonda75 metri con un primo salto di104 metri, è stata benedetta einaugurata una lapide che ripor-ta questa scritta: “Ai caduti chel’ufficialità non ricorda”. Anchea Lusiana è stato commemoratoil 25 aprile con la deposizione diuna corona al monumento aicaduti davanti alla caserma deicarabinieri di via Cobbaro, unamessa in chiesa a Lusiana e ladeposizione di un’altra coronaal monumento ai caduti di piaz-za IV Novembre. Ha svolto il di-scorso ufficiale il sindacoAntonella Corradin e hanno let-to pensieri in ricordo delle vitti-me della guerra gli studenti diLusiana. E.Z.

Incursioni dell’orso nelle contradeOra è lontano, ma il timore resta

tarassaco che accompagne-ranno l’aperitivo, mentre gli an-tipasti faranno incontrare iltarassaco con i quattro ele-menti della terra. Tre i primipiatti che si potranno assapo-rare: la zuppa di campo in pa-nino casareccio, il“culingiones”ovvero tortelli sar-di fatti a forma di spiga e chiu-si a mano, per onorare le origi-ni di Marisa, padrona di casa,preparati in questa occasionecon il tarassaco e serviti conragù al cinghiale, e infine losformato al tarassaco con for-maggio Pincion. Dopo il sor-betto toccherà al filetto di man-zo laccato al miele ditarassaco con asparagi bian-chi e verdi e insalatina ditarassaco al lardo. Perdessert, come in tutte le sera-te della rassegna, si gusteràla mousse al tarassaco diIlario Cortese, e in conclusio-ne con il caffè verrà servita labiscotteria secca al tarassacodella casa. La cena sarà allie-tata da un sottofondo musica-le soft, con il piano bar di Raf-faella e Lucio. Per partecipareè richiesta la prenotazione, chesi riceve al n. 0424 709012.Servizio redazionale

I danni provocati ammontano ad alcune migliaia di euro, in corso le pratiche per il risarcimento

ciale e i carabinieri. Le asinesquartate e lacerate nonsono state recuperate perchè

Bruno Poli ha invitato le au-torità a far intervenire, conspese pagate dalla Regione

Trentino Alto Adige, un eli-cottero dato che le carcassesono disseminate in una zonaimpervia e in alcuniappezzamenti erbosi tra lepiante e le rocce.L’orso ha girovagato per al-cune notti in zona, nascon-dendosi in gallerie o tra i rovidi giorni, diventando preda-tore carnivoro di notte. I se-gni delle sue fameliche scor-ribande sono stati riscontra-ti nelle carogne degli anima-li devastati nella zona. L’ani-male è dotato di unradiocollare che emette deisegnali. Dalle ultime rivela-zioni sembra sia diretto ver-

so il Trentino e sono state re-gistrate sue incursioni nellazona di Tonezza del Cimone.Ma il timore degli allevatoridi asini altopianesi è che M5 possa tornare a colpireanche nel Lusianese. C’è in-fatti la convinzione che diorsi ce ne siano più di unodal momento che le testimo-nianze indicano la sua pre-senza in zone molto lonta-ne tra loro più o meno allastessa ora. Il danno è statocalcolato in alcune miglia-ia di euro e sono in corso lepratiche per chiedere il ri-sarcimento al la RegioneTrentino. E.Z.

Una delle asine di Poli sbranate dall’orso Dino ai Marziale

Ronzani, un secolo separail più giovane dal più anziano

I caduti chel’ufficialitànon ricorda

La targa in ricordo delle vittimeche l’”ufficialità non ricorda”

Settino, 32 coppie in gara a Velo

Le 2 prime coppie classificate

17Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

ENEGO

Opere pubbliche e finanziamenti

Lavori per una scuola più sicuraAl via una serie di interventi importanti e ormai più che necessari per un totale di spesa di 350

mila euro. Cantiere aperto anche a fianco della torre scaligera dove si realizzerà un museoIncontro GiovanniCantele, Assessore alleattività produttive e via-bilità, ed è particolar-mente soddisfatto, inquesto periodo hannopreso o stanno pren-dendo il via numerosilavori nel paese diEnego, molti dei qualigrazie a corposifinanziamenti e contri-buti, di varia provenien-za.Uno degli interventi piùimportanti, è la messa insicurezza dell’edificioche ospita la scuola me-dia. I lavori che inizierannoalla chiusura dell’anno sco-lastico e dovranno essereterminati alla ripresa dellelezioni a metà settembre,verranno eseguiti grazie adun finanziamento ottenutoin base alla legge finanzia-ria 626/07 INAIL, per l’ab-battimento delle barrierearchitettoniche e la messain sicurezza. Un contributonotevole ottenuto anchegrazie all’interessamento diFlavio Rodeghiero Presi-dente dell’ESU di Padova.Il contributo per i lavori èdi 283.000 euro su 350.000di spese previste, e nel cor-so del mese di maggio sarà

pubblicato il bando d’astaper affidare i lavori. Leopere in particolare consi-steranno in un importanteintervento esterno per cre-are una rampa di acceso euna messa in sicurezza ditutta la zona di entrata allascuola, con lavori direcinzione. All’interno ver-rà sistemato un ascensoreche servirà i 3 piani:interrato, piano terra e pri-mo piano. Saranno inoltrerifatti gli impianti: termicoed elettrico. Anche per fa-cilitare l’accesso alla pale-stra, saranno abbattute lebarriere architettoniche everrà inoltre aperta una

nuova uscita di sicurezza.Nel primo piano ed in quel-lo interrato, verranno mon-tati nuovi serramenti a nor-ma, con vetriantisfondamento, in tuttol’edificio saranno inoltre in-stallati nuovi termosifoni adelementi tubolari, anch’es-si per una maggiore sicu-rezza dei ragazzi e di tuttoil personale. Anche lapavimentazione non a nor-ma, sarà sostituita con unaantisdrucciolo. Insommauna serie di interventi im-portanti e ormai più chenecessari.Grazie invece ad un contri-buto regionale di 63.000

euro sui 153.000 previ-sti, sempre per l’elimi-nazione delle barrierearchitettoniche negliedifici pubblici, sonoprevisti alcuni interventinella scuola elementa-re, in Municipio dove fi-nalmente troverà postoun ascensore, inoltresaranno costruite dellerampe d’accesso peraccedere alla scuolamaterna e in Duomo.In questi giorni inoltreha preso il via il cantie-re che porterà alla co-stituzione di un museo

negli spazi, fino ad orainutilizzati, che si trovano afianco della torre scaligerasotto il piano del Municipio;ed inoltre si stanno siste-mando 2 vecchi antichi sen-tieri che dalla Valsuganasalgono ad Enego, unrecupero delle antiche stra-de che diventa un’interes-sante proposta turistica, euna possibilità anche per ipaesani di riappropriarsidelle antiche memorie.Sono già stati affidati i la-vori, anche per sistemarel’edificio attiguo a quellodell’ULSS, che accoglieràil Centro per Anziani, pri-ma dell’inverno dovrebbe-

ro già essere consegnate lechiavi.Molti inoltre i cantieri in pa-ese e nelle varie contradefavoriti dalla Legge 39;sempre per quanto riguar-da asfaltatura e messa insicurezza, saranno interes-sate la contrada Lessi eColdarco, Godeluna eGodenella , sarà sistematoanche il marciapiede di viaZante ed il Vicolo S. Mar-co. In altre contrade e viedi Enego verranno sempreriassaltate le strade, ma ilavori saranno a spese de-gli enti che negli ultimi tempierano intervenuti nel man-to stradale per la sistema-zione dei sottoservizi.Infine, un’iniziativa rivoltasoprattutto a favorire il tu-rismo in bicicletta, è statosiglato con un interessanteaccordo con l’FTV Corrie-re, anche grazie a Claudio

CERIMONIA DEL 25 APRILE

Premi alla Protezione CivileLa Cerimonia del 25aprile, con la deposizionedella corona d’alloro difronte al monumento aiCaduti, si è svolta adEnego, in piazza S. Mar-co, in Località Fosse e aStoner.In piazza ad Enego dopole cerimonie e la preghie-ra di rito, la ricorrenza èanche servita per ricor-dare ancora una voltal’importante ruolo svoltodalle associazioni di vo-lontari, e alla presenza delgruppo della ProtezioneCivile di Enego e dell’As-sociazione volontari del118 Monte Lisser, del sinda-co Rodeghiero e dei suoiospiti: Silvio Bartolomei Di-rettore del Centro Regiona-le di Protezione Civile, Ema-nuela Roman Dirigente del

settore Antincendi Boschividella Regione Veneto,Ruggero Felicetti Sindaco diOspedaletto Valsugana,GinoNicoletti Comandante delCorpo dei Vigili del Fuoco

Volontari diOspedaletto,Nicola PierottiIspettore Superiore del Cor-po Forestale dello Stato, co-mandante della stazioneforestale di Enego e vice sin-daco di Ospedaletto, sono,sono stati consegnati gli at-testati ai 12 volontari dellaProtezione Civile di Enego(Thomas Bertizzolo, MariaBoscardin, Lino Dalla Palma,Mauro Gabrieli, GiancarloMarinelli, Cristiano Paradisi,Giuliano Paradisi, EugenioPasqualon, FrancescoRodeghiero, Fulvio Tognon,

Giovanni Maria Zarpellon)che lo scorso anno hannopartecipato all’emergenzaAbruzzo.Sempre Bartolomei ha inol-tre consegnato l’attestato dipartecipazione al sindacoIgor Rodeghiero in qualitàCoordinatore capo al cam-po COM 4 di Pianola inAbruzzo, e la bandiera dellaRegione Veneto ricono-scendo al gruppo di Enegoil titolo di capo settore perl’Altopiano dei 7 Comuni,grazie al consistente appor-to alle popolazioni d’Abruz-zo colpite dal terremoto .Infine la dirigente regionale

Ramon, con Felicetti sinda-co di Ospedaletto ed il suovice Pierotti e Nicoletti, han-no consegnato alla Protezio-ne Civile di Enego un prezio-so oggetto, un’autopompaantincendio, donata appuntodal comune trentino, con ilquale da un paio di anniEnego ed i suoi volontari han-no avviato numerose iniziati-ve ed esercitazioni in comu-ne, a chiusura della cerimo-nia la benedizione della pom-pa da parte di don AndreaFinco. Stefania Simi

La festa di San GiuseppeDa oggi, fino a domenica sera, a Fosse di Enego si svolge latradizionale festa del Santo patrono, S. Giuseppe lavoratore,giunta alla 37^ edizione. Nell’ambito dei festeggiamenti, lasolenne messa del 1° maggio alle ore 10.00 con lapremiazione degli studenti eneghesi delle scuole medie e su-periori più meritevoli, e soprattutto l’11^ edizione del S. Giu-seppe d’Oro, un sentito riconoscimento che ogni anno vieneriservato ad un eneghese che si è distinto nell’ambito cultu-rale, artistico, professionale e sociale. Al termine del rito, comeè ormai consuetudine, la benedizione dell’ambulanza e deisoccorritori volontari dell’Associazione Monte Lisser, volon-tari attivi 24 ore su 24 e collegati al 118, che quest’anno fe-steggiano il 7° compleanno. Sette anni di importante e deli-cata attività, per rendere al paese un servizio di ineguagliabi-le valore. Non mancherà lo stand gastronomico, ma nem-meno divertenti spettacoli teatrali con la compagnia Gli In-stabili e con la Confraternita del Bagolo, e la classicista lotte-ria. Stefania Simi

Guzzo di Enego che fa partedella Commissione Tecnicadell’FTV . L’accordo pre-vede che nel corso dellastagione estiva,ovvero daGiugno a Settembre, tutti isabato e domenica, ad Ago-sto tutti i giorni, il bus cheparte da Vicenza per fer-mare a Bassano Primolano,Enego, sia munito diportabiciclette. Un servizioin più per gli amanti dellabicicletta e dei frequenta-tori della pista ciclabile chepassa per la Valsugana.Negli stessi mesi poi saràdisponibile anche un Busper portare gli interessatianche a Marcesina; e na-turalmente a tutti verrà as-sicurata la corsa di ritorno,non tutti infatti sono cosìtemerari da intraprendere ladiscesa giù per i tornanti insella alla propria bici! Stefania Simi

18l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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FOZA

Le indagini sulle cave arrivano a FozaIl sindaco Giovanni Alessio Oro, il tecnico esterno delegato dal 2004 agli affari relativi al patrimonio

Roberto Costa e il cavatore di Conco Alfonso Colpo, denunciati dalla Guardia di Finanza

Abuso d’ufficio e turbata li-bertà degli incanti: di questo,in seguito a denuncia del nu-cleo di Polizia Tributaria del-la Guardia di Finanza diVicenza, dovranno risponde-re il sindaco di Foza Giovan-ni Alessio Oro, il tecnicoesterno delegato dal 2004agli affari relativi al patrimo-nio Roberto Costa e ilcavatore di Conco AlfonsoColpo. Si tratta di un nuovocapitolo dell’indagine, diret-ta dalla Procura della Repub-blica presso il Tribunale diBassano del Grappa, nellapersona del Sostituto Procu-ratore della RepubblicaGianni Pipeschi, sull’attivitàdell’ufficio cave e miniereprovinciale, proseguita dopol’ arresto, un anno fa, inflagranza di reato, del suoresponsabile, il lusianese An-gelo Canalia. I fatti risalgo-no al novembre 2005. I tre dicomune accordo, avrebberopredisposto un bando di gara(procedura nell’ambito della

quale il tecnico era sta-to nominato responsa-bile) finalizzato all’ag-giudicazione di un ter-reno demaniale allasocietà di cui l’impren-ditore era rappresen-tante legale; il motivodi tale illecito accordo,secondo quanto appu-rato dalla Guardia diFinanza, starebbe nel-la volontà dell’impren-ditore stesso, già tito-lare di una concessio-ne estrattiva su un ter-reno di proprietà,adiacente all’areademaniale oggetto del-la gara, di sfruttarel’area attigua non giàper estrarre il marmobensì per fruire di uncollegamento diretto tra lacava di proprietà e la stradaprovinciale. Per il rilasciodelle concessioni per l’attivi-tà estrattiva ènecessario procedere allapubblicazione di un bando di

gara per consentire alle ditteinteressate di presentareun’offerta commisurata allaqualità ed alla quantità delmateriale estraibile; sullabase di tali offerte, l’enteconcessionario, verificata la

presenza dei requisi-ti normativamenteprevisti in capo allesocietà istanti, pro-cede all’assegnazio-ne della concessionea favore del miglioreofferente.Dalle indagini sareb-be emerso che, perpermettere l’aggiudi-cazione all’imprendi-tore “amico”, Sinda-co e tecnico, per evi-tare la concorrenzadi altre imprese,avrebbero predispo-sto fraudolentementealcune domande, perconto di ulteriori igna-ri soggetti (che, inrealtà, non avevanoaderito al bando ov-

vero, addirittura, avevanocomunicato di non essere in-teressati alla partecipazione);in particolare sarebbe statariscontrata la predisposizionedi buste contenenti offerte (diimporto evidentemente più

basso rispetto a quella del-l’impresa da favorire) con laapposizione di fittizi timbri inceralacca riportanti il logodelle società formalmentepartecipanti e sigle contraf-fatte.La stessa Amministrazionecomunale, inoltre, per “dis-suadere” la partecipazionealla gara da parte di ulteriorieventuali interessati, avevaprevisto una cauzione prov-visoria di 50.000 euro, a fron-te di un valore assai inferio-re della concessione. Tra l’al-tro, Giovanni Alessio Oro e ilsuo collaboratore, avrebberoanche violato le norme con-template dal R.D. 827/1924,non avendo provveduto a spe-cificare, nel bando, l’oggettodella procedura di scelta, ilcapitolato di oneri, la based’asta ed i criteri di valuta-zione delle offerte nonchéavendo del tutto omesso diprocedere ad un’adeguatapubblicazione del bando stes-so. Risulterebbero quindi es-

sere stati posti in essere attiidonei a procurare all’impren-ditore un ingiusto vantaggiopatrimoniale, rappresentatodalla possibilità di consegui-re a condizioni vantaggiosel’aggiudicazione del terrenodemaniale. Il disegno crimi-noso concertato sarebbe,però, sfumato per l’inaspet-tata e improvvisa presenta-zione, all’ultimo giorno utile,di una offerta da parte di unasocietà terza, che, in quantosuperiore rispetto a quellaformulata dalla società del-l’imprenditore indagato, siè, in concreto, aggiudicatala gara. Per i reati sopradescritti, sulla base deglielementi forniti dalle Fiam-me Gialle del capoluogoberico, il Sostituto Procura-tore della Repubblica diBassano ha quindi emessotre avvisi di conclusionedelle indagini preliminari inconcorso al sindaco, al ge-ometra e all’imprenditore diConco.

Ma il sindaco Oro non si scompone:“E’ tutto fumo. Procedure regolari”!

“E’ tutto fumo!” Si dice tran-quillissimo Giovanni AlessioOro rispetto a quella che con-sidera l’ennesima puntata diuna faccenda condotta, daparte del Comune, secondotutte le regolari procedure.Delle indagini della Guardiadi Finanza e delle conse-guenti denunce, dichiara dinon avene saputo assoluta-mente niente prima che, nelpomeriggio di martedì 27aprile, i giornalisti lo chia-massero per avere in meritouna sua dichiarazione. “Ri-teniamo queste indagini su-perflue, le accuse che ci ven-gono rivolte sono già statesmentite dalla perizia svol-ta dall’incaricato del tribu-nale civile di Bassano –dice il sindaco di Foza –che, nell’ambito della cau-sa civile intentata daNicolino Colpo, vincitoredell’asta nel bando incrimi-nato, ha appurato la validi-tà delle operazioni eseguitee anche che, al contrario diquel che dice Colpo, sottoil terreno oggetto del ban-do, marmo ce n’è. Sonoestremamente pacifico, si-curo che con il proseguodelle indagini si appurerà,ancora una volta, che tuttoè trasparente”.“Forse abbiamo un sindacoveggente!” gli fa subito ecoNicolino Colpo. L’impren-ditore avesse davanti il pri-

mo cittadino di Foza glichiederebbe senz’altrocome può lui sapere conanticipo le conclusioni diuna causa civile ancora incorso. “La prossima udien-za degli avvocati con il giu-dice è fissata per il 18 mag-gio prossimo, ma già unanno fa, il sindaco, in unalettera inviata ai cittadiniprima delle elezioni ammini-strative, in cui si rimetteva incorsa per la riconferma, ave-va dato la sentenza definiti-va dicendo che il mio ricorsosarebbe stato sicuramenterespinto. Come fa a dirlo an-cora prima che si esprima ilgiudice?”.Nicolino Colpo è in causa colComune proprio per quel-l’asta “turbata” per la qualeOro insieme a Roberto Co-sta , tecnico esterno delega-to dal 2004 agli affari relativial patrimonio del Comune diFoza e il cavatore di ConcoAlfonso Colpo sono stati de-nunciati dalla Guardia di Fi-nanza per abuso d’ufficio eturbata libertà degli incanti.“Il sindaco si è dichiaratotranquillo? – chiede Colpo –beh, io sono ancora più tran-quillo di lui, fiducioso che lagiustizia farà il suo corso.Questo è solo l’inizio diun’escalation che porterà agalla tantissime altre azioniillecite, non solo a Foza. Sonotroppi i dubbi e gli interroga-

tivi su questa vicenda perpoter dire che tutto è traspa-rente”.Nicolino Colpo è in causa conil Comune perché rivuole i 50mila euro del depositocauzionale che gli erano valsil’aggiudicazione della gara inquestione. Li rivuole perchésotto quel terreno non ci sa-rebbe marmo a sufficienza enon vale la pena dunque ini-ziare la coltivazione.“L’ho scoperto, dopo, a segui-to di alcuni sopralluoghi effet-tuati da esperti geologi da meincaricati Perciò chiesto il rim-borso del deposito cauzionaleche con molta arroganza mi èstato negato e quindi sono ri-corso alle vie giudiziali”.Ma il sindaco dice che il mar-mo c’è!“Certo, su un terreno didiecimila metri quadrati – con-trobatte Colpo – la partesfruttabile è il 10/15%. Que-sto ha appurato il perito delTribunale, una percentuale chenon è sufficiente. L’asta, comedicono le indagini della Guar-dia di Finanza, era stata costru-ita ad hoc per dare in manoquel terreno ad Alfonso Colpoe permettergli di costruire unastrada, visto che dal terrenoadiacente di sua proprietà nonaveva sbocchi a disposizione.Su questo punto pure c’è ungrosso interrogativo: comeaveva fatto la Regione a darela concessione di apertura di

una cava su un terreno priva-to senza vie d’uscita? A que-sto punto sorgono gravi dub-bi anche sull’operato nonsolo del Comune e della Pro-vincia, ma anche della Re-gione. Anche qui chi di do-vere dovrà dare prossima-mente delle risposte. Da par-te mia andrò avanti fintantoche i miei diritti di libero cit-tadino non mi saranno rico-nosciuti”.

Stefania Longhini

“Nel dicembre 2007 ilsindaco GiovanniAlessio Oro propone alconsiglio comunale dideliberare l’autorizza-zione al mutamento didestinazione di terrenigravati da uso civico perla realizzazione di unastrada a servizio dellacava a suo tempo richie-sta dalla ditta C&C Mar-mi Snc di Conco, facen-te capo ad Alfonso Col-po, dimenticando forseche la strada da realiz-zare interessava diretta-mente l’area che il Co-mune, nel dicembre del2005 , aveva aggiudica-to a me. Da notare chela strada nel dicembre2007 era già stata rea-

TUTTO PER UNA STRADA?l izzata, perché servivaalla adiacente cava diAlfonso Colpo, senza, aquesto punto, le prescrit-te autorizzazioni ammini-strative”. E’ questa la rico-struzione fatta da NicolinoColpo sulla vicenda ri-guardante la realizzazionedella via di collegamentotra la Provinciale perValstagna e la cavaBisbant in concessionealla C&C Marmi. Unaquestione che risulta piut-tosto ingarbugliata dellaquale il nostro giornale siera già occupato un paiod’anni fa con la minoran-za, guidata da CarloLunardi, che contestavaalla giunta “la non rego-larità dei lavori e il non

rispetto del diritto stori-co d’uso civico”.La risposta del sindaconon si era fatta attende-re. “La realizzazione del-la strada è stata iniziataprima del tempo dalcavatore – aveva dettoOro - circostanza che po-trà procurare sanzioni eun fermo temporaneo deilavori, ma, riguardo al-l’uso civico, specifico chesi tratta di una strada pertutti che potrà servire alComune per le sue esi-genze connesse alle utiliz-zazioni boschive, ai citta-dini per l’esercizio del-l’uso civico del legnaticoe ad altri cavatori nelcaso di apertura, in zona,di altre cave”. S.L.

19Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

A Rotzo sipresenta il libro

“Altipiani di fuoco”

Il libro “ Altipiani di fuoco.La Strafexpedition austria-ca” sarà presentato il prossi-mo 15 maggio, alle ore 20.30presso la sala consiliare diRotzo. L’opera, di cui ne èautore lo storico LeonardoMalatesta è edito dall’Istitutoper la Storia del RisorgimentoItaliano, Comitato di Treviso,e tratta dell’offensiva austria-ca del maggio – giugno 1916in Trentino. Durante l’incon-tro si discuteranno i contenutidel volume, con particolarerilevanza alla genesi dell’ideaasburgica di effettuare l’ope-razione contro l’alleata Italia,da fine ‘800 fino allo scoppiodel conflitto mondiale,soffermandosi sulle dottrinedella guerra di montagna allo-ra in voga, sul ruolo del salien-te trentino nel teatro strategi-co di confine e sulle primeazioni belliche nel 1915.

A maggio Gallio si tinge dinero con la nuova rassegna

cinematografica del CineghelL’iniziativa prevede la proiezione di sei pellicole del genere noir, oltre a una riccaselezione di narrativa disponibile presso la sala del cinema per tutto il mese

“Gallio in nero” è il titolodella rassegna cinemato-grafica, abbinata anchea un ampio spazio di let-teratura noir e giallistica,che il Cineghel, in colla-borazione con il Comu-ne di Gallio, propone pertutto il mese di maggio.Gli amanti del thriller,della suspense, di storiei cui protagonisti sonopersonaggi oscuri, oltre agodere della proiezionedi sei film del genere, tro-veranno presso la sededel cinema uno standdove poter visionare eacquistare un’ampiagamma di libri di narrati-va noir dei migliori auto-ri, disponibile in tutte le gior-nate di apertura della sala.Le proiezioni dei film sonopreviste nelle serate di mar-tedì e giovedì. Questo il ca-lendario completo delle proie-zioni, con inizio alle ore 21:martedì 4 maggio “Amabiliresti” (drammatico –thriller),film del 2009 diretto da Peter

Jackson, adattamento cine-matografico dell’omonimoromanzo di Alice Sebold; gio-vedì 6 maggio “L’ombra deldubbio”, thriller di AlfredHitchcock del 1943, che nel1991 è stato scelto per lapreservazione nel NationalFilm Registry della Bibliote-ca del Congresso degli Stati

Uniti. Martedì 11 mag-gio sarà la volta di “Fuoricontrollo” (thriller) diMartin Campbell; giove-dì 13 maggio toccherà a“L’infernale Quinlan”(poliziesco) del 1958scritto, diretto e interpre-tato da Orson Welles, li-beramente tratto dal ro-manzo Badge of Evil diWhit Masterson. Marte-dì 18 maggio è in pro-gramma “Frozen river-Fiume dighiaccio”(thriller) un filmindipendente del 2008,scritto e diretto daCourtney Hunt; infine, achiudere la rassegna, chei responsabili si augurano

dia il via a un appuntamentopermanente, sarà martedì 25maggio “Gilda” (drammati-co-thriller-noir) film del 1946diretto da Charles Vidor, conRita Hayworth, Glenn Forde George Macready. Il costodi ingresso prevede bigliettounico a 2 euro. Silvana Bortoli

Quarta puntata della rubricaposta in essere grazie al mu-seo della Grande Guerra diCanove che ci mette gentil-mente a disposizione il suo ar-chivio. Sfogliando le copie delsupplemento settimanale illustra-to del «Corriere della Sera» que-sta volta ci imbattiamo in tre branidi carattere sanitario. Anche quile notizie si riflettono dai vari frontieuropei, e il carattere dell’infor-mazione rimbalza tra il serio e ilfaceto, paradossalmente il bra-no sul soldato colpito eccezional-mente da 68 ferite lasciaesterrefatti, come pure la sua“prevista” guarigione in un peri-odo in cui la medicina era daconsiderarsi agli albori.Da “La Domenica del Cor-riere”, 18-25 giugno 1916,“La tenia contro i tedeschi”Negli ultimi mesi del 1915un’epidemia mortale infierìnelle trincee tedesche; unaquantità di boches (come lichiamano i francesi) aveva-no la tenia. Il male derivavadalle salsicce di Francoforteinviate ai soldati in grande ab-bondanza. I salumai diFrancoforte, sia per man-canza di combustibile, siaper l’aumento terribile deiprezzi, non facevano cuo-cere abbastanza i loro pro-dotti, sicché i germi dellatenia, esistenti quasi sempre

Il Circolo Effetto CinemaAsiago organizza per il mesedi Maggio la consueta ras-segna Cinematografica“Maggio da Oscar” dedica-ta alle opere più premiatealla serata degl’Oscar. Siinizia con il film “The HurtLocker” vero mattatore del-l’ultima edizione degliL’Academy Award, la pel-licola narra i 40 giorni alfronte, in Iraq, di una squa-dra di artificieri e sminatoridell’esercito statunitense, 6Oscar 2010 come mi-glior film, regista,sceneggiatura originale,miglior montaggio sono-ro, miglior sonoro, mi-glior montaggio. A se-guire si proietteràAvatar, l’opera di JamesCameron vincitore di 3Oscar : migliorscenografia, migliore fo-tografia, migliori effettispeciali ma soprattuttovincitore al botteghino

con i suoi 2.713.migliardi didollari incassati in tutto ilmondo. Il terzo film dellarassegna sarà Il nastro bian-co, Palma d’oro al Festivaldi Cannes 2009 e GoldenGlobe 2010: miglior film stra-niero, la storia di un villaggiodella Germania protestantedel nord nel 1914, poco pri-ma dell’inizio della primaguerra mondiale. Si concen-tra sui ragazzi del coro delvillaggio e le loro famiglie:quella del barone, dell’inten-

dente, del reverendo, delmedico e dei contadini. Lapace della comunità vieneimprovvisamente turbata dauna serie di avvenimenti in-quietanti di cui si cerca il col-pevole all’interno del villaggio.L’ultima pellicola rella rasse-gna sarà Crazy Heart unfilm del 2009 diretto da ScottCooper, basato sull’omonimoromanzo, incentrato sulla vitadi un cantante country alcoliz-zato interpretato da JeffBridges. Il film ha vinto 2 Pre-

mi Oscar: miglior attoreprotagonista (J. Bridges)e “Miglior canzone origi-nale”, andato al brano“The Weary Kind”. Latessera per la visione dei4 film costerà 10 europer i tesseratiCineforum 2009/10 e 15euro per i non soci. Ilprimo film si proietteràgiovedì 6 e venerdì 7maggio con inizio alleore 20.45. D.D.

CINEMA

Al Cinema Luxanche quest’annosarà un “Maggio

da Oscar”

LA GRANDE GUERRA IN PILLOLEnella carne di maiale, non ve-nivano distrutti e produceva-no gravi danni all’esercito. Latenia prussiana era assai dif-ficile da espellere, ed un mag-giore tedesco diceva che duecose erano difficili in quel mo-mento: 1° fare uscire il solda-to tedesco dalla trincea, 2°fare uscire la tenia dal solda-to tedesco. Da “La Domeni-ca del Corriere”, 6-13 di-cembre 1914, “Un ferito ec-cezionale” Un soldato cadutosul campo e trasportato a Parigiper subirvi una operazione pre-sentava ben sessantotto feritedistinte, la maggior parte dellequali prodotte da armi da fuoco,schegge di shrapnell e palle difucile. Il più singolare si è che laguarigione di questo ferito sem-bra assicurata.Da “La Domenica del Cor-

riere”, 3 –10 gennaio 1915,“La guerra e i feriti” Dal 15settembre al 30 novembre i sol-dati feriti francesi ascesero a489.735, secondo le dichiarazio-ni ufficiali della direzione di sani-tà militare. Di essi soltanto il 2,48per cento morirono e l’uno emezzo per cento rimasero ina-bili al servizio; mentre il 50 percento di curati sono già tornati acombattere. Il 25 per cento sonoin convalescenza ed il 17 percento sono ancora in cura. Talicifre rappresentano la mortalitàpiù bassa tra quelle constatatenelle guerre moderne; e sonodovute in parte alla perfezionedei servizi sanitari che consen-tono di trasportare i feriti con glistessi treni i quali condussero icombattenti sul fronte, all’abbon-danza dei materiali – i francesisoltanto dispongono di 3968

ospedali e di 360 mila letti,numero superiore al bisogno– ed in parte all’eroismo deimedici che per soccorrere icaduti si avanzano sino allalinea del fuoco. A questo pro-posito dice il Medical Recordche fra il 31 ottobre e la metàdi dicembre, cioè in 45 giornicirca morirono ben 135 me-dici addetti all’esercito tede-sco (9 in un solo giorno), 4dei quali uccisi sul campomentre adempivano al loropietoso ufficio. GDF

Giunta alla settima edizione la rassegna cinematografica dedicata allepellicole più premiate nell’ edizione agli Academy Award - Si comincia

giovedì 6 e venerdì 7 maggio con “The Hurt Locker” vincitore di 6 Oscar

Jeff Bridges

Avatar

“La grandeguerra nella Val-le dell’Astico –terra di confi-ne”, è con que-sto titolo cheDelmo Stengheleapre la coperti-na del suo volu-me recentementedato alle stam-pe. “Questa se-lezione fotogra-fica – affermal’autore nella prefazione –può essere una finestraaperta sul passato, unviatico per meglio cono-scere i tempi andati”. EStenghele è riuscitoegregiamente nel suo in-tento, raccogliendo tra lepagine dozzine di immagi-ni che spiegano la realtàpre e post bellica, ilprofugato degli abitanti diCasotto e Pedemonte, labattaglia dei Forti e le fasidella “Spedizione Punitiva”dell’Austria verso l’Italia.“Terra di Confine”, pubbli-cato con il patrocinio deiComuni di Casotto,Valdastico, Lastebasse ePedemonte, tratta nei varicapitoli gli avvenimenti ac-

caduti presso i territori po-sti a ridosso dell’Altopianodei Sette Comuni, arrivandocon le rappresentazioni inbianco e nero alle postazionifisse di Vezzena e Luserna,Doss del Sommo e SommoAlto.Oltre duecento pagineper più di 700 istantaneecon precise didascalie,unitamente a importanti do-cumenti raccolti in anni diricerche dal curatore del-l’opera. Nell’occasione del-la presentazione (Sabato 1maggio ore 19,30) a Fornisarà riallestita e ampliatala mostra che ha dato lospunto per la pubblicazio-ne. Il volume sarà disponi-bile presso la sede localedegli Alpini. G.D.F.

“Storia fotografica dellaGrande Guerra”. Presentazione

sabato 1 maggio a Forni

20l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

8

INLINE

rsonale2 Asiago (Vi) Asiago (Vi)

86060517

8-1460517li.it

Asiago, una delle sue dittepiù rappresentative, la Rigonidi Asiago, e la Nazionale Ita-liana di hockey su ghiaccioinsieme. Venerdì 23 aprile, inmunicipio, è stato celebratoun gemellaggio che si sperapossa ripetersi a lungo in fu-turo, suggellato con il donodi una maglia. Una nuova di-visa, sponsorizzata appuntodalla Rigoni di Asiago, chegli azzurri capitanati da RollyRamoser hanno indossatoper la prima volta in occa-sione dell’amichevole di lus-so svoltasi nella serata di ve-nerdì 23 contro la Russia,L’idea è partita da Mario

Odegar: ombelico del mondo inlineTra maggio e giugno Finali nazionali giovanili, Trofeo delle Regioni e raduni delle nazionali

Rivedere le otto ruote in linea scorrere all’interno dello stadio delghiaccio comunale di Asiago, universalmente conosciuto comeOdegar, sembrava essere solo un bel ricordo datato primavera2009. Ma di questi tempi, in quella zona, avvengono “miracoli”sportivi. Tutto, infatti, “giocava” contro la presenza dell’inlineall’Odegar: le date dei campionati di hockey su ghiaccio e inlineche non si incastravano alla perfezione come un anno fa, il radu-no premondiale della nazionale senior di hockey su ghiaccio (finoal 24 aprile) e la laboriosa operazione di trasloco e riassemblaggiodella pista di via Cinque. E, invece, ecco servito il sorpresone:l’inline torna a varcare le porte dell’Odegar, diventando tra metàmaggio e giugno la capitale di questa disciplina: la Federazione,infatti, nei giorni scorsi ha ufficialmente assegnato agli AsiagoVipers l’organizzazione delle finali nazionali giovanili (14-16 mag-gio e 21-23 maggio) e del Trofeo delle Regioni (4-6 giugno). Nonsolo, anche le nazionali, senior e junior allenate rispettivamente

dagli altopianesi Cristian Rela e Riccardo Marobin, avranno Asiagocome base d’appoggio per preparare le spedizioni mondiali. In-somma, dallo “zeru inline” di qualche settimana fa al pienonedelle prossime, anche in ottica di presenze sull’Altopiano, come spie-ga il presidente dei Vipers Fabio Forte: « Per la nostra società sarà ungran lavoro, da allestire e gestire. Per Asiago, invece, una bella occa-sione per portare tanta gente quassù. Saranno, infatti, coinvolte unacinquantina di squadre nel corso dei tre fine settimana, con circa3000 presenze alberghiere previste. Oltre 40 i volontari per l’organiz-zazione ». Ma come farete con le partite? « Saranno divise tra lostadio del ghiaccio e via Cinque. In teoria Under 13 e 15 nell’im-pianto più piccolo (i Vipers sono qualificati con entrambe le forma-zioni), Under 17 e 20 all’Odegar, che ospiterà anche la finale unicadell’Under 23 ». Ma come vi organizzerete con la pista? « E’ stataaffittata dal comune di Varese quella utilizzata l’anno scorso per iMondiali. I lavori di allestimento, salvo imprevisti, inizieranno a

breve ». Ecco, dunque, servita la soluzione al “problema-pista”, conun sensibile guadagno di tempo (niente trasloco e giocando sul 30 x60 metri niente lavori alle balaustre), visto che lo “stilmat” è arrivato adAsiago lunedì 26 aprile, pronto per essere assemblato. Con questatempistica, volendo, anche la finale scudetto (gara 2 e 3 in programmail 4 ed il 7 maggio) potrebbe essere disputata sulla pista dell’Odegar.Infine la nazionale, con Asiago che diventerà, come nel 2007, unasorta di “casa azzurri” (inclusa la rappresentativa italiana che dovreb-be partecipare alla Coppa del Mondo veterani). « Tutti i weekend dal14 maggio in poi fino al 26 giugno – conclude Forte – vedranno gliazzurri allenarsi qui. Altre 300-400 presenze alberghiere. Come direche anche con l’inline si può far turismo » S.A.

Lievore, motore di questa ini-ziativa che ha portato adAsiago la squadra campionedel mondo in carica, la Rus-sia, e la nostra nazio-nale, entrambe impe-gnate fra poche setti-mane nei MondialiGruppo A di hockey sughiaccio. “Una magliaspeciale – ha sottoline-ato Mario Lievore - peril realizzarsi di un so-gno che rappresentaun momento impor-tante non solo perl’hockey, ma per l’in-tera comunitàasiaghese. Vorrei co-

gliere questa occasione perringraziare tutti coloro chehanno lavorato e lavoranoper questo sport, specie co-

loro che lo hanno fatto e lofanno senza farsi vedere”.“L’hockey asiaghese sta vi-vendo un momento partico-

Il calendario della finale (al meglio delle cinque partite).Gara 1 domenica 2 maggio (ore 18) a Trieste (Pista “Foschiatti”).Gara 2 martedì 4 maggio (ore 20.45) in sede ancora da stabilire (Cittadella o Asiago, stadio Odegar)Gara 3 venerdì 7 maggio (ore 21) in sede ancora da stabilire (Cittadella o Asiago, stadio Odegar) *Eventuale gara 4 lunedì 10 maggio (ore 18) a Trieste (PalaChiarbola) *Eventuale gara 5 lunedì 17 maggio (ore 21) in sede ancora da stabilire (Cittadella o Asiago, stadio Odegar) ** in diretta su Rai Sport PiùINFO: al momento di andare in stampa la società Asiago Vipers non ha ancora deciso la sede per gli incontri casalinghi. Negliultimi giorni, infatti, sembra essere tornata d’attualità anche l’ipotesi stadio Odegar (dipenderà dai tempi di allestimentodella pista). L’alternativa più concreta resta quella di Cittadella, già teatro della sfida interna di semifinale. Per ulterioriinformazioni su sede ed orari consultate i siti internet: www.giornalealtopiano.it oppure www.asiagovipers.it .

lare – ha sottolineato il sin-daco di Asiago Andrea Gios– con il raggiungimento del-l’importante traguardo dei

75 anni di fondazio-ne, lo scudetto appe-na vinto e questoevento che vanno acoronare nel miglio-re dei modi tantianni di attività e diimpegno. MarioLievore e AndreaRigoni sonol’espressione di unterritorio che perquesto sport ci hasempre messo tantapassione”. Parole di

elogio per Asiago e per la lo-cale società hockeysticasono state espresse daGianfranco Talamini, Teamleader della Nazionale: “Ab-biamo passato qui un periodoimportante di preparazione invista dei mondiali e ci siamotrovati molto bene. Sicura-mente Asiago su questo sportnon ha nulla da imparare. Rin-grazio la città per l’accoglien-za riservataci, Mario Lievoree Andrea Rigoni per questamaglia che indosseremo perle amichevoli con la Russia(un’altra era in programmaa Bolzano sabato 24, ndr)”. Stefania Longhini

Hockey Inline A1

Ritorna il “classico”: lo scudetto sarà (ancora) un affare tra Rigoni di Asiago Vipers ed Edera Trieste.Si inizia domenica 2 maggio dalla città giuliana; poi due volte in casa (ma dove?) dei campioni in carica

Un anno sabbatico, caratteriz-zato da uno storico derby-scu-detto, ma questa stagione se-gna il ritorno all’antico con unafinale, la terza nelle ultime quat-tro edizioni, che oppone laRigoni di Asiago Vipers all’EderaTrieste. Più di qualcuno, però,alla vigilia dei playoff sostene-va che questo fosse l’anno buo-no per assistere ad un epilogoinedito e, invece, il tricolore èancora una questione che sisnoda lungo l’asse Asiago-Tri-este, con buona pace di chi ave-va pronosticato diversamente edelle avversarie, che dovrannoriprovarci. Soprattutto i Vipers,da sei anni campioni d’Italia ereduci da un anno un po’ tribo-lato, sembravano i più in diffi-coltà. E, invece, più uno li dàper spacciati, più loro sicompattano per smentirlo. An-che questo, forse, è uno deisegreti del successo di questogruppo che ha stravinto tutto,ma che non ha ancora perso ilvizio di provarci. A dare la scos-sa all’ambiente, comunque, èstato soprattutto l’arrivo, comedodici mesi fa, di GianlucaCanei sulla panchinaarancionera, al fianco del pre-sidente (e tecnico) Fabio For-

te. « Con lui – racconta An-drea Comencini, difensore deiVipers – la squadra è un’altrarispetto a prima. Ho sempresostenuto che il doppio ruolodi allenatore e presidente nonfosse conciliabile; ora tuttisono al posto giusto ». L’obiet-tivo è chiudere la stagione (for-se l’ultima di questo gruppo,stando ai “rumours” che cir-colano) da vincitori, ancora unavolta. « L’avevo detto – prose-

gue Comencini, un anno fa au-tore del rigore-scudetto aVicenza – che quando arriva ilmomento che conta ci siamo!Scatta sempre qualcosa dentrodi noi; ci piace vincere e pro-veremo a farlo anche in que-sta finale. Gara uno sarà mol-to importante, abbiamo qual-cosa in più rispetto all’Edera,ma sulla pista di via Boeganle differenze di potenziale e tas-so tecnico praticamente si az-

zerano. Sarà una partitaapertissima, ma le prestazionipositive contro Vicenza, fatteanche di concentrazione, disci-plina ed ordine difensivo, sonoun buon viatico per questa se-rie ». Una rivalità radicata neltempo, quella tra Vipers ed Ede-ra, con Asiago che finora hasempre lasciato le briciole agliavversari, che negli ultimi tem-pi è stata rinverdita dalla pre-senza sulla panchina dei giulianidell’ex capitano ed allenatoredei Vipers Cristian Rela. Un pic-colo derby tra amici, insomma,anche per la presenza di altrialtopianesi nelle fila rossonerecome Fabio Rigoni e TomasFerro. E proprio il piccolo at-taccante, a segno in gara duedi semifinale contro il Ferrara,vivrà l’emozione della sua pri-ma finale contro la prima squa-

dra di una società che per annilo ha visto elemento delle for-mazioni di Serie A2, conqui-stando promozioni, senza peròpoi avere la gioia di indossarela maglia arancionera in A1. «Mi godo questo momento ».Confessa Ferro, che poi ag-giunge: « E’ un gran risultatoessere in finale, stento ancoraa crederci, soprattutto pensan-do alle difficoltà di questa sta-gione. Abbiamo giocato sem-pre con gli uomini contati, an-cora di più dopo l’uscita di sce-na di un giocatore importantecome Sotlar (lo sloveno in gen-naio ha lasciato l’Edera pertrasferirsi di nuovo a Majorca,dove la scorsa settimana havinto la Liga), ma abbiamounito e moltiplicato le forze,riuscendo ad andare fino infondo ed ora ce la giochere-

mo, senza timori ». Partendoda una gara uno nel vostro“bunker”. « Esatto, è un’occa-sione da sfruttare per provarea vincere e mettere un po’ dipressione addosso ai nostri av-versari. Sarà dura e lo sappia-mo, anche perché siamo menotecnici di loro, ma la nostra for-za è che non molliamo mai. Ab-biamo voglia di provarci; nonsempre c’è la possibilità di gio-carsi un titolo e quindi… ». Maquesta finale può essere l’occa-sione anche per una rivincita per-sonale? « No, sono tutti amici, ciconosciamo da tanto tempo. Ildispiacere per non aver mai gio-cato in A1 con i Vipers c’è, èovvio, ma si esaurisce qui. Saràuna sfida particolare, quello sì,ma finita la partita andremocomunque tutti a bere una bir-ra insieme ». Stefano Angonese

Foto Carlo Dal Sasso.

Hockey Ghiaccio, Asiago regala la maglia alla Nazionale italiana

Vipers in finale... all’Odegar?

21Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

SCI ALPINO - CAMPIONATI ITALIANI ASPIRANTI

Medaglia d’argento a Patrick ZattarinUnico podio della categoria per il Veneto. Bel risultato in slalom speciale per l’atleta

di Treschè Conca a conclusione di una stagione ricca di soddisfazioniSi sono svolti a Cornoalle Scale in provinciadi Bologna, il 6 e 7 apri-le, i Campionati ItalianiAspiranti che han vistosalire sul secondo gra-dino del podio in slalomspec ia le l ’a t le taaltopianese di TreschèConca Patrick Zattarin.Unica medagl ia de l lacategoria per il Veneto,ed è così che Patrick haportato onore alla no-stra regione come Giu-liano Razzoli ha porta-to a casa dalle Olimpi-adi di Vancouver l’uni-ca medaglia per l’Italia,anche lui in slalom.Una medagl ia a t tesa

dopo una stagione chelo ha v is to a gennaioprimo a Folgaria in unaFis Junior del Trentinoe secondo assoluto persoli quattro centesimi indue manche; a San Vitodi Cadore di nuovo sulgradino più alto del po-dio; a febbraio a Corti-na secondo in una FisJunior e a marzo anco-ra primo in slalom, aiMondiali Cittadini svol-tisi a Caspoggio. Disci-plina a lui congenialelo slalom speciale, for-se perché fin da bambi-no si è sempre allenatosul le nev i de l MonteVerena, dove è più faci-

le migliorare in tale spe-c ia l i tà e dove ancheques t ’anno g l i è s ta tao f fer ta la poss ib i l i tà ,con un occhio di riguar-do, di potersi allenare.Ha comunque ot tenutobuoni risultati anche inslalom gigante e in superG, dove deve però lavo-rare ancora per ottene-re i risultati che le suecapaci tà fannoauspicare.Un esempio per mol t iperché con l ’ impegnocostante, il duro lavoroe anche il sostegno so-lerte dei genitori si pos-sono ottenere risultati ebelle soddisfazioni.

Guido Carli confermatonel consiglio della Fisi

Guido Carli ottiene lariconferma nel Consiglio Fe-derale della Federsci al termi-ne della tornata elettorale con-vocata lo scorso 24 aprile aTorino dove si è pure registra-ta la permanenza ai vertici del“numero uno” uscente Gio-vanni Morzenti.Unico candidato vicentino acariche federali Guido Carli haottenuto 41639 voti classifi-candosi al quinto posto fra iquattordici consiglieri espres-si dagli sci club di tutta Italiagiunti numerosi in Piemonte, il75,09% degli aventi diritto alvoto, per una assembleaelettiva molto partecipata an-che grazie alle due forti can-didature presentate: il già ci-tato Giovanni Morzenti eCarmelo Ghilardi suo vice neltriennio 2007-10.La campagna elettorale hacoinvolto in pieno anche gli sciclub altopianesi e vicentini ap-positamente riunitisi a Schioper valutare le candidature. Altermine di quell’incontro, pre-sente anche lo stesso GuidoCarli, le società intervenute sierano assunte l’impegno di so-stenere il duo-Morzenti-Carliin quella che sembrava unacorsa alla riconferma del tut-to agevole. Al “Lingotto” di Torino, sede

della “convention bianca” lacandidatura di CarmeloGhilardi prendeva invece ra-pidamente quota tanto che nelcorso dello scrutinio non po-chi ipotizzavano unribaltamento dei pronostici. Non è andata così per soli2757 voti sugli oltre 115milaespressi nelle urne. A questoproposito sulla riconferma delpresidente, di Guido Carli edegli altri eletti nella lista-Morzenti molto hanno pesatoi suffragi espressi direttamen-te o per delega in loro favoredalle società altopianesi epedemontane presenti nel ca-poluogo piemontese. Un pac-chetto di voti davveroconsitente rivelatosi preziosoproprio al momento giusto.Toccherà ora al riconfermatonumero uno degli sport inver-nali italiani distrubuire gli inca-richi ed i referati.Guido Carli era titolare del set-tore sci nordico. Potrebbe ria-vere quella delega come essereincaricato di occuparsi d’altro.Molto dipenderà dall’atteggia-mento che andranno ad assu-mere i sette consiglieri sul totaledi venti eletti (quattordici “laici”,quattro atleti e due tecnici) chein campagna elettorale si eranoschierati per Carmelo Ghilardi.Fra questi c’è anche il campio-

ne cortinese KristianGhedina il cui intervento alLingotto è stato subissato da-gli applausi.Il nodo sarà sciolto a breve inquanto l’attività federale nonsi può interrompere dati i moltiimpegni e le altrettanto im-portanti scadenze cui il neo-eletto consiglio federale devefar fronte quanto prima.

Renato Angonese

SCI ALPINO

Ormai il nome di Gino Ceccatoè sinonimo di grandi successisportivi, e lo è non solo a Enegodove Gino vive, ma in tutto ilmondo del fondo, nazionale edinternazionale; e nella stagio-ne che si è appena conclusa,questo lo si può affermare piùche mai. Sabato scorso 24 apri-le, a Trento, durante lepremiazioni del Mastertour2009-2010 (challenge di scinordico amatoriale), giunto or-mai alla 6 ̂edizione, erano pre-senti le delegazioni dei paesiche organizzano le varie gare.Gli organizzatori hannoriconsiderato le diverse proveche compongono questo bril-lante campionato riservato allecategorie Master, e per quan-to riguarda Enego, rappresen-tato dal suo Assessore allosport Davide Dalla Costa, datoil buon successo dellaMarciabianca, hanno accetta-to di collocare al sabato la garadei 25 Km, pur riconfermandola Marciabianca Kids riserva-ta ai giovanissimi, lasciando perla giornata di domenica invecela classica granfondo di 50Km. Ma la grande soddisfa-zione di Enego è giunta graziealla premiazione di GinoCeccato, nella categoria U4

La stagione dorata del fondista Gino Ceccato

(anni 1954 – 1948) fondo atecnica libera, classificatosi al1° posto. “E’ da 6 anni chepartecipo al Mastertour, daquando è nato, ho svolto bel-lissime gare, ho raccolto diver-si e soddisfacenti successi, mail primo posto finale lo avevosempre e solo sfiorato. Que-st’anno invece finalmente pos-so godermi questo successoche viene a coronare una in-tera stagione, davvero perfet-ta. I successi sportivi sono si-curamente frutto di una buo-na ed attenta preparazione, masoprattutto di un lungo perio-do in cui fisicamente sono sta-to davvero benissimo”. Cosìcommenta Ceccato, la sua sta-gione dorata. Un bellissimo emeritato epilogo che giunge al

culmine di un periodo costel-lato di vittorie non indifferen-ti, fra tutte le tre fantastichemedaglie d’ argento conquista-te in terra slovena, lo scorsomese di gennaio, in occasionedelle prime Olimpiadi Mastertenutesi a Bled, nella 15 KmTL , nella 30 km sempre a tec-nica Libera e nella staffetta3x5 con il veronese GuidoMasiero e l’inossidabileMartini di Asiago. Il successonel Mastertour è il risultato divari successi, raccolti in ben 8gare delle 15 che compongo-no questo circuito dedicato allacategoria Master appunto: LaSgambeda a Livigno, LavazèHihto a Passo Lavazè,Befanalauf a Lavarone –Luserna, Millegrobbe aLavarone, Dobbiaco Cortina,Val di Vizze a Bolzano, ValCasies sempre in provincia diBolzano e la casalingaMarciabianca. Solo nella pri-ma gara, quando l’allenamen-to non era stato ancora messoa punto si è dovuto acconten-tare del 3° posto, poi sono sta-ti tutti allori! Tuttavia, Ginoammette che una cosa l’haparticolarmente emozionato edinorgoglito sabato a Trento, ecioè il riconoscimento avvenu-to di fronte a tutti i suoi amicie campioni di fondo, ricevutodall’Assessore Dalla Costa,

un riconoscimento inatteso,per avere con il suo operato ei suoi preziosi consigli, favoritol’ingresso della Marciabiancanel circuito Mastertour, ren-dendola una delle gare tra lepiù apprezzate. Per questomotivo sono stati premiati an-che Silvano Berlanda e Rober-to De Zolt, due grandi alteti eoggi, contemporaneamente,anche abili organizzatori. ConCeccato, per i successi nelMastertour, sono stati premia-ti anche altri due vicentini: Mar-co Crestani anno 1964 di Rubbio,che nella categoria U2 ha fattoincetta, aggiudicandosi a pienomerito il titolo per quanto riguar-da sia la tecnica classica, sia latecnica libera, un fondista com-pleto e fortissimo; poi il fuoriclas-se Roberto Martini, classe 1941,di Asiago, che dopo gli invidiabilisuccessi raggiunti nelle Olimpia-di Master, non ha voluto manca-re il successo nella categoria U5del Mastertour, riconfermandosi,se mai ce ne fosse bisogno, ungrande atleta. L’Altopiano e laprovincia di Vicenza sono pre-senti al Mastertour solo da unanno ospitando nel proprio terri-torio una sola gara, laMarciabianca, ma a livello di at-leti, non c’è dubbio sanno ben fi-gurare, con fondisti di primordine.Infine , va’ segnalato che, giustoper non cullarsi troppo negli allo-ri, Ceccato si sta già allenandoper portare a termine il Gran PrixEndurance, che si articola in tregare di resistenza e fatica, laMarciabianca di fondo che si èappunto già svolta, dove Ginosi è piazzato al 30° posto asso-luto e al primo di categoria; lagranfondo di Breganze 140Km in bicicletta prevista per il9 maggio e la mezza marato-na di Bassano di 21 Km per ilprossimo primo settembre. Stefania Simi

22l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

8

SCI

Rinnovato successo per il “don Bosco”Al Millepini la premiazione degli atleti che hanno partecipato alla sessantesima edizione della

manifestazione sportiva. Presente per l’occasione anche il presidente della FISI Giovanni MorzentiPer festeggiare come siconviene un “compleanno”importante qual’era quellodella sessantesima edizionedel Trofeo Don Bosco, al“Millepini” di Asiago si èfatto il pienone di piccoliatleti, genitori, nonni, spor-tivi famosi ed autorità. Unacornice simpatica efestante per ricordarecome questa mini-olimpia-de invernale riservata aigiovanissimi dell’altopianorappresenti un evento ormaidivenuto irrinunciabile nelquale crede molto anche laBanca Popolare di Vicenzasponsor della manifestazioneorganizzata dall’Us AsiagoSci in collaborazione con leScuole Sci Altopiano, patro-nati e parrocchie dei Sette

Comuni, Comune di Asiago,Provincia di Vicenza, Con-sorzio Turistico Asiago 7Comuni, Centro Fondo Golfe Società ImpiantiKaberlaba. Andrea Gios, sin-daco del capoluogoaltopianese, ha ricordato

come… “Il don Bosco è lanostra olimpiade dove tutti igiovani dell’altopiano si ritro-vano, ormai da decenni, pergareggiare e far festa assie-me”, mentre GiovanniMorzenti, presidente dellaFederazione Italiana Sport

Invernali, nel ricordare isuoi trascorsi di ex-allievosalesiano nellabergamasca, ha ripropostouna frase del Santo pie-montese secondo il quale“i grandi sono i piccoli”invitandoli perciò a prose-guire nella praticasportiva per cresce-re sempre meglio.Presenti ancheGiulia Gianesini,Sergio Rigoni eLuca Stefani oltre al

direttore agonistico del-lo sci nordico SilvioFauner, al presidentedell’Us asiago Sci Ser-gio Vellar, al consiglie-re federale Guido Carlied al presidente regio-nale Fisi Roberto

Bortoluzzi.Prima della festosa consegnaa tutti delle classifiche, slalomgigante e sci nordico, e diuna maglietta a ricordo del-l’avvenimento, lapremiazione di due dirigentisportivi asiaghesi: Giovanni

Arduini ed Antonio Carli.Entrambi, sessant’anni fa,furono fra i fondatori del“don Bosco” e dopo oltremezzo secolo sono ancorasulla breccia a testimonia-re della validità di quel-l’idea. R.A.

Morzenti consegna un riconoscimento a AntonioCarli e Gianni Arduini ultimi rimasti dei fondatoridel Trofeo Don Bosco

Morzenti premia il presidente dell’ U.S. AsiagoSergio Vellar e il Sindaco Andrea Gios

Il premio a Maurizio Stella consiglieredella banca Popolare di Vicenza

Silvio Fauner premiaalcuni giovani fondisti

Giulia Giannesini sul podio delle Cucciole

Si è recentemente conclusa la stagione agonistica del Circo-lo Pattinatori Asiago, che anche quest’anno ha vantato buonirisultati sia a livello nazionale che regionale, nelle gare orga-nizzate dalla Federazione Italiana Sport Ghiaccio. Per co-minciare, la prima competizione in programma è stato unmemorial internazionale, la Coppa dell’Amicizia a Merano,che ha visto le nostre atlete confrontarsi con pattinatori divarie nazionalità. Buoni piazzamenti per Diletta Busin, ElisaLeone, Giulia Povoledo e Marta Stefani, considerando anche lagrande affluenza alla gara. Tra dicembre e marzo si è poi sus-seguita la serie delle quattro gare trivenete Free valide per laqualificazione alla Coppa Italia, rispettivamente a Cavalese,Pontebba, Cortina e Vipiteno. Convocati dal Comitato regiona-le a rappresentare la regione alla finale di Coppa Italia, svoltasia Como nel weekend tra 9 e 11 aprile, sono stati Giacomo Co-sta (sempre presente sul gradino più alto del podio nelle quattrogare di qualificazione) per categoria Principianti A, Diletta Businin Esordienti B, Marta Stefani in Principianti B, , Ylenia Rossi inNovice B, Martina Rossi in Junior. Le atlete non qualificate, tracui Giulia Povoledo, Diandra Tumolero, Valentina Vellar, EricaAmbrosini, Giada Leone e Denise Rossi, hanno Comunque ot-tenuto ottimi piazzamenti nelle quattro tappe Free. A Como Irisultati sono stati particolarmente buoni per Marta Stefani eDiletta Busin, che hanno ottenuto il punteggio necessario al pas-saggio in Categoria federale per la prossima stagione: lo scoretotale di Marta, 25.43, le è valso il sesto posto nella rispettiva

Circolo Pattinatori Asiago, il bilancio della stagione appena conclusacategoria, mentre quello di Di-letta, 20.78, l’ha portata in nonaposizione. Entrambe le catego-rie contavano ciascuna 27 atle-te in gara. A concorrere a livellofederale, nel corso della stagio-ne, è stata invece Elisa Leone,per la categoria Esordienti B:dopo due gare di qualificazione,una a Feltre e una a Torino, Elisaè stata convocata per la finalenazionale, il Trofeo delle Regio-ni a Pinzolo. Nella gara di Tori-no, a marzo, aveva infatti otte-nuto un ottimo decimo punteg-gio tecnico, su un totale di 45atlete in gara. Per concludere, a fine marzo si è svolto l’annualeTrofeo Città di Feltre, giunto quest’anno all’ottava edizione. IlTrofeo prevedeva sia una gara Free, valida per tutti gli atleti chenon avevano partecipato alla Coppa Italia, sia una competizioneintersociale, per coloro che invece non avevano preso parte agare Free o federali nella stagione in corso. Per le categorieFree, Giulia Povoledo e Giulia Panozzo hanno conquistato lamedaglia d’argento rispettivamente in Cadetti e Junior. Buonirisultati anche per Diandra Tumolero, Valentina Vellar, EricaAmbrosini e Giada Leone. Per quanto riguarda la gara

intersociale, è stato Luca Dalle Mol-la a salire sul gradino più alto del po-dio nella categoria Esordienti maschi-le, mentre nella corrispondente cate-goria femminile ha gareggiato NicoleMunari, classificata ottava. Anche lapiccola Elisa Scuderi ha ottenuto unbuon ottavo posto in categoriaEsordienti A.Per festeggiare il termine della sta-gione, come da tradizione, atletigrandi e piccoli si sono esibiti sin-golarmente e in gruppo durantel’annuale saggio finale organizzatodal Circolo, lo scorso 18 aprile. Aldi là delle competizioni, è da ricor-

dare inoltre che quattro ex atlete della società hanno supera-to con successo il test d’ammissione per il corso istruttori,tenutosi a Brescia a inizio marzo: si tratta di Manuela Stefani,Carrie Tessari, Alessia Mosele e Giulia Panozzo, alle quali ilCircolo fa i migliori auguri per l’esame vero e proprio, che siterrà nella prossima stagione. Infine, a nome della Società, ilPresidente Gianbattista Forte desidera ringraziare tutti colo-ro che hanno contribuito all’attività del Circolo Pattinatori: inprimo luogo il Comune di Asiago per aver reso disponibileagli allenamenti il Palazzetto dell’Hodegar; quindi gli spon-sor che, con il loro contributo, hanno permesso l’acquisto dimateriale per gli atleti: la Cassa di Risparmio Veneto, la Cas-sa Rurale e Artigiana di Roana, la Banca Popolare di Marostica,l’Apicoltura Guoli, il Bar Sport di Asiago, Paccanaro Domenicoe il Ristorante Amicizia di Roana; infine, un ringraziamento spe-ciale va naturalmente alle allenatrici, Anita Forrer, MariucciaSordelli, Maria Letizia Rigoni, Manuela Stefani e la coreografaCristina Pulga, new entrynello staff del Circolo, per l’impegno con il quale si sono dedica-te alla crescita, sportiva ed interiore, dei nostri atleti.Arrivederci alla prossima stagione!

23Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

CALCIO

Classifica prima categoria girone “C”. Mussolente punti 61; Pove 56; Dueville45; Scledum ed Azzurra Sandrigo 43; Sarcedo 42; Malo e Summania 39; AltoAstico 37; Carmenta e Canove 36; Travettore 34; Borso S. Eusebio 32;Poleo Aste 31; S. Fortunato 23; Isola 14.Prossimo turno. Domenica 2 maggio (ore 16.30) Canove-Alto Astico.

Calcio - Terza categoria.

Ancora sconfitte lenostre formazioni

La squadra asiaghese di cal-cio a 5, sponsorizzata dall’Im-mobiliare Stella di Asiago hagiocato e vinto lunedi’ scorsol’importante sfida contro gliAmericans di Vicenza , riu-scendo, al termine di una par-tita giocata in maniera perfet-ta, ad imporsi con il risultato di4 ad 1, ed aggiudicandosi cosi’la possibilita’ di andarsi a gio-care la fase finale provincialedel campionato che avra’ luo-go sabato 8 maggio 2010, apartire dalle ore 14, presso ilprestigioso palcoscenico delPalasport del Centro Sport

CALCIO A 5

Una vittoria che vale le finali

Marcello Carlesso

Un po’ più vicini alla salvezzaIl Canove conquista tre punti d’oro contro il Borso San Eusebio. La battaglia per la

permanenza in prima categoria prosegue domenica 2 maggio alle ore 16.30 all’Armando Frigo

Tre punti d’oro conquistati dal Canove domenica scorsa sulcampo del Borso San Eusebio, ennesimo scontro diretto per lasalvezza. Una partita combattuta e vittoria sudata che riscattala prestazione del Canove della settimana precedente quando,sul terreno amico, non è riuscito ad andare oltre il pareggiocontro un San Fortunato intento a non prenderle. Domenica 18il Canove ha fatto il suo ritorno all’Armando Frigo dopo quattromesi di pellegrinaggio in pianura per l’impraticabilità del propriocampo. Un ritorno a casa dal sapore dolce amaro per una par-tita contro il San Fortunato dove i gialloblu hanno pareggiato 1 -1 lasciando sul campo due punti preziosissimi in chiave salvez-za. Perché in campo c’è stata un’unica squadra, quella gialloblu,che comunque il San Fortunato ha saputo accortamente con-trollare nonostante il Canove lo abbia schiacciato nel proprioterzo difensivo per oltre un’ora. Colpevoli però i gialloblu nelnon riuscire a capitalizzare le numerose occasioni create. Do-menica 25 invece il Canove ha suonato un’altra musica. Anche

se con qualche nota ancora stonata. Passati in vantaggio al 27’del primo tempo, i gialloblu hanno controllato, giocando una par-tita un po’ più difensiva, cercando di non scoprirsi per portare acasa la posta piena. Ed invece il Borso prima pareggia e poi nelsecondo tempo passa in vantaggio cercando di imporre la suacomposizione. Pareva che la partita si avviasse verso un’altracocente delusione, ma, sarà stata la visione del fondo della clas-sifica, a 5 minuti dalla fine i gialloblu sono riusciti a pareggiare.Poi, spingendo sull’acceleratore e sono passati in vantaggio adun minuto dal fischio finale avvicinandosi così all’obiettivo sal-vezza. La battaglia prosegue domenica 2 maggio alle ore 16.30a Canove contro l’Alto Astico, penultima partita e altro scontrosalvezza. Forza Canove. Gerardo Rigoni

Anche questo scorcio conclusivo di stagione è purtroppocaratterizzato da qualche amarezza e delusione di troppo perle nostre squadre impegnate nel campionato di terza catego-ria.Nel girone “B” altri due passi falsi per l’Asiago CalcioAltopiano, che ha collezionato in serie le sconfitte n. 14 (1-2contro il Galvanauto Motta) e n.15 (2-4 per mano del Faizanè).I giallorossi di Marcello Carlesso, ormai da tempo senzaambizioni in questo torneo di transizione, nelle ultime tre gior-nate (il 16 maggio si recupera uno dei turni cancellati per laneve) potrebbero, comunque, diventare “arbitri” delle sfidea distanza per la promozione e la zona playoff. Tra le avver-sarie da affrontare, infatti, ci sono anche S. Paolo e Molina.Solo 180’ separano, invece, il GLC Soccer Team dalle va-canze nel girone di Bassano. Nelle ultime due uscite sonoarrivate altrettante battute d’arresto: prevedibile quella (2-0)contro la Virtus Colceresa, lanciatissima verso un posto perla post season,; decisamente meno, invece, anche per leproporzioni (1-3), quella di domenica scorsa patita controil non certo irresistibile Montecchio Precalcino.Anche per il GLC una stagione di assestamento dopo laretrocessione (e conseguente fusione estiva tra LusianaConco e Gallio) utile per iniziare a costruire il proprio fu-turo.Le classifiche. Girone “B”: Cogollo punti 56; Silva 1950e Molina 54; Monte Malo 52; S. Paolo e U.C. Thiene 49;Galvanauto Motta 46, Novoledo Villaverla 42; Siggi Schio36; Faizanè 34; Arsiero 29; Asiago 28; Valli 24; Zugliano18; Rozzampia 13; Giavenale 9. Stefano Angonese

GironeBassano:Eurocalcio punti 76; Aurora S. Giuseppe 59; Cresole 58; Villag-gio S. Lazzaro 51; Virtus Colceresa 50; Real Stroppari 44; Pall.Vigardolo 39; Facca 34; Fellette * ed Arsenal Cusinati 32;Marchesane 28; GLC 27; Montecchio Precalcino 26; S. PietroRosà * 25; Tezze Brenta * 24; SST 11. * una partita in menoProssimo turno. Girone “B”: domenica 2 maggio (ore 16.30)Asiago-S. Paolo. Girone “Bassano”: domenica 2 maggio (ore16.30) Palladiana Vigardolo-GLC. Nota: le gare delle forma-zioni altopianesi potrebbero subire variazioni di luogo.

Palladio a Vicenza. L’avver-sario della prestigiosa finaleraggiunta dalla squadraasiaghese sara’ la squadra delVicenza - Rizzetto Team , unacompagine agguerrita e moltotecnica, che dispone di un at-tacco molto prolifero in termi-ni di gol realizzati ed una dife-sa molto ermetica che solita-mente concede molto poco allasquadra avversaria; servira’ si-curamente una prestazionemaiuscola dell’intera compa-gine asiaghese per portare a

casa la vittoria finale che si-gnificherebbe il tanto agognatopassaggio alla categoria supe-riore , andando a disputarecosì, nella prossima stagione,il campionato provinciale diserie A1. Cresce nel frattem-po l’attesa per il prossimo edecisivo impegno della secon-da squadra sponsorizzata dall‘IMMOBILIARE STELLA– ASIAGO, gia’ partecipanteal campionato di serie A1, chedovra’ invece affrontare laforte compagine del Vicenza

- San Pio ; anche in questocaso servira’ una prova magi-strale dei nostri ragazzi perstaccare il biglietto che garan-tirebbe l’accesso alla finaleche assegnera’, sempre il gior-no 8 maggio 2010 al Palasportdi Vicenza, il titolo di campionedella provincia di Vicenza. Sa-rebbe una soddisfazione enormeper la giovane societa’ asiagheseportare entrambe le propriesquadre alle finali provinciali, ilgiusto epilogo di una stagioneagonistica lunga ed impegnativa,ma sicuramente ricca di soddi-sfazioni. Alessandro Cunico

PROSEGUE LA MARCIA DEI KARATEKA ALTOPIANESINon conosce soste il calendario degli appuntamenti del karate,appuntamenti a cui gli atleti delle palestre altopianesi del Mae-stro Marino Rossi si presentano sempre con grande preparazio-ne e professionalità, ottenendo ovunque consensi e successi.Partenza “in casa”, domenica 18 aprile, con la seconda tappadel “Gran Premio Giovanissimi Libertas - 1° Trofeo Immo-biliare Neve” disputato nel rinnovato ed accogliente Palazzettodello Sport di Gallio. La manifestazione (riservata ai nati dal1998 al 2005 e che ha visto la partecipazione di 190 piccoli atletiprovenienti da tutto il Veneto e dall’Emilia Romagna) ha avutocome prologo mattutino il saluto ai presenti del Sindaco di GallioPino Rossi. Gli atleti di casa dell’A.S.D. Fuji-Yama Karate-DoSette Comuni hanno onorato al meglio il “fattore campo” piaz-zando sul podio 21 atleti che si sono aggiudicati ben 31 le meda-glie, un risultato fuori da ogni aspettativa che rende quanto maiorgogliosi dirigenti, tecnici e familiari dei piccoli campioni. Que-sti i risultati: classe bambini 1 cinture bianche – arancioni,maschile : Spagnolo Gioele 1° nella prova del palloncino e 2°nella prova del percorso e Crestani Gian Luca 3° cl. nella pro-va del palloncino; femminile: Battocchio Maia 3^ cl. nella pro-va del kata.Classe fanciulli 1 cinture bianche – arancioni, maschile:Ferraresi Thomas 1° cl. nella prova del palloncino e 2° cl. nellaprova del percorso , Pertile Giovanni 1° cl. nella prova del per-corso, Galuzo Vladislav 3° cl. nella prova del percorso, PredebonFilippo 3° cl. nella prova del palloncino; femminile: PangrazioAlice 1^ cl. nella prova del percorso. Classe fanciulli 2 cintu-

re verdi – marrone, maschile: Casso Marco 1° cl. nella pro-va del percorso, Basso Marco 3° cl. nella prova del palloncino,Frigo Matteo 2° cl. nella prova del percorso, nella prova delpalloncino e nella prova del kata; femminile: Apolloni Helga 1^cl. nella prova del percorso, nella prova del palloncino e nellaprova del kata, Battocchio Senia 2^ cl. nella prova del pallon-cino e 3^ cl. nella prova del kata, Basso Giulia 2^ cl. nellaprova del percorso e 3^ cl. nella prova del palloncino. Ragazzi1 cinture bianche – arancioni: Pozza Giuliano 3° cl. nellaprova del percorso classe. Classe ragazzi 2 cinture verdi –marrone: Rigoni Susanna 1^ cl. nella prova del percorso ePozza Elisabetta 2 ̂cl. nella prova del kumite e 3^ cl. nella provadel palloncino. Classe Esordienti/A - 42 kg MorescoPetra 2^ cl. kumite e Ronzani Francesca 3^ cl. Kumite.Classe Esordienti/A - 45 kg Frigo Andrea 3° cl. Kumite.Classe Esordienti/A - 47 kg Pozza Lara 3^ cl. Kumite.Classe Esordienti/A - 60 kg Bonato Francesca 3^ cl.Kumite.Domenica 25 aprile, invece, si è svolta ad Udine la gara inter-nazionale “11° Udine Karate Trophy”, ed anche in questa oc-casione sono ottimi i piazzamenti ottenuti dagli atleti agonistidell’A.S.D. Fuji-Yama Karate-Do Sette Comuni. Sei gli atletialtopianesi inseriti in questo contest che, alla luce del l’impor-tanza della gara e del gran numero di atleti partecipanti (prove-nienti da tutta l’Italia e da molti paesi dell’Est e del nord Europa)hanno ottenuto risultati di valore e prestigio. L’unico podio, conun ottimo 3° posto, è di Nicola Rossi (Seniores, -84 kg).

24l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

8

VOLLEY

Non riesce alle ragazzedell’Under 16 l’impresa controlo Sporting Alto Vicentino nelmatch di sabato scorso vale-vole per gara 2 di semi-finaledi categoria AICS (0 a 3 il fina-le con parziali di 19:25, 21:25 e15:25), a differenza dello scor-so anno in cui le ragazzecapitanate da Veronica Galantesi giocarono una finale alcardiopalmo contro le pari eta’del Recoaro. Le ragazzeasiaghesi allora persero al tie-break e per loro fu titolo di vice-campionesse provinciali. Que-st’anno il dictat era quello diriprovarci con la speranza chequel “vice” di troppo si potes-se cancellare dal palmaresasiaghese, ma le speranze sisono infrante alle 18 e 45 disabato scorso quando la squa-dra di Chiampo dello Sportingha messo a segno ilventicinquesimo punto del ter-zo set relegando il Volley AsiagoAltopiano alla finale “di conso-lazione” per la conquista delterzo posto. Finale che il teamdi Ilenia Basso, Deborah Rigonie compagne andrà certamentead onorare al meglio. Partita,quella di sabato scorso, che hacomunque visto confrontarsidue squadre di altissimo livelloe che il destino ha voluto si af-frontassero proprio in semi-fi-nale, quando un più onorevolee meritevole traguardo per que-

Volley Asiago Altopiano

Under 16 alla finale per il terzo postoUnder 13 e Minivolley chiudono una stagione positiva. Sabato 8 Maggio,

presso la palestra IPSIA di Asiago, le finali Under 13 e la finalissima del torneo mistoste due compagi-ni sarebbe stato disicuro lafinalissima. Que-sto il commento acaldo di coachUlisse Munaridopo la sfida:“Che dire, primidue set giocati intotale equilibrio,con scambi spes-so della durata dioltre un minutoprima di mettere asegno un punto,ma la solidità del-lo Sporting si èfatta notare so-prattutto nelle fasifinali quando erasempre in grado disferrare lazampata vincente e assicurarsiil set. Mi sento di dire tuttaviache lo scarto di cinque puntirimediati mediamente nei pri-mi due set ci penalizza eccessi-vamente, forse un paio di pun-ti, massimo tre, sarebbero statiuno specchio più fedele diquanto si è visto in campo. Poinel terzo set si stava ormai sem-pre più materializzando la pos-sibilità della sconfitta e lì si-curamente le mie ragazze han-no avuto un calo psicologicoche le ha portate a perdere ilset con uno scarto più cospi-cuo rispetto ai primi due. Onore

comunque a un avversariomolto forte e cresciuto moltis-simo dall’inizio del campiona-to ad adesso e che merita cer-tamente di accedere allafinalissima. Resta comunqueuna stagione positiva la nostrache andremo a concludere gio-candoci la finale per il terzoposto al meglio delle nostre pos-sibilità e consapevoli di poterraggiungere il podio”. Se dun-que l’Under 16 deve attendereancora un match prima di met-tere giù gli attrezzi del mestie-re, è invece finita da un paio disettimane la bellissima esperien-

za delle più giovanir a g a z z i n edell’Under 13. Leatlete di coachPetronio Gatti edell’assistant coachLucio Plebs hannodisputato un cam-pionato d’esordiodi tutto rispetto adiscapito della lorofin troppo giovaneetà (praticamentetutte loro rientranoancora nella fasciadi età del mini-volley!) e del fattoche più della metàdi loro dellapallavolo ne cono-scesse a malapenal’esistenza. Dopouna stagione di

grande entusiasmo, ma anchedi grandi difficoltà, soprattuttoall’inizio, e di poche soddisfa-zioni, le ragazzine altopianesihanno dato vita a un girone diplay out molto convincente, asottolineare la grande seminaprofusa durante l’anno, parten-do in alcuni casi anche dai fon-damentali, che induce a bensperare per un favorevole rac-colto nella prossima stagione.Ci piace sottolineare, tuttavia,che questa stagione per le Under13 va in archivio solo dal pun-to di vista dei campi di gioco,ma lascia una fiamma ancora

molto viva sotto il profilo dellaforte amicizia radicatasi all’in-terno di questo gruppo. Chiu-diamo infine spendendo duemeritate parole anche per l’ef-fervescente settore del mini-volley. Domenica scorsa infat-ti si è svolto a Lugo il Gran Fi-nale 2010 e la partecipazione daparte dei nostri giovanissimiatleti è stata, a dir poco, entu-siasmante e numerosa.Dieci gli atleti del Volley AsiagoAltopiano suddivisi nelle solitedue squadre che hannocontraddistinto l’intera stagio-ne dei raduni minivolley: i Ca-prioli e le Marmotte. La mani-festazione finale, organizzatadall’AICS e dalla societàdell’US Astico, a differenza ditutte le precedenti si è svoltanell’arco dell’intera giornata eprevedeva nella mattinata unaserie di giochi a squadre stile“Giochi Senza Frontiere” in cuipiù che abilità e agilità, a far dapadroni erano allegria e gran di-vertimento, ovvero gli ingre-dienti essenziali di tutte le ricet-te che vengono preparate perqueste giovani fasce di età. Aseguire la Santa Messa in pale-stra e subito dopo il pranzo pres-so i locali dell’US Astico. Labella giornata di sole e le mititemperature di pianura hannoconsentito un sano intervallo alparco giochi adiacente alla pa-lestra prima del rientro per ini-

ziare la serie di incontri di mini-volley pomeridiani. Alla fine, lasomma dei punti rimediati neigiochi della mattina e nelle vit-torie del pomeriggio hanno por-tato il Volley Asiago Altopiano aconquistare il secondopiazzamento, soltanto a unamanciata di punti dalla primaposizione. Ma al di là dei risul-tati, vale la pena sottolineare lospirito di grande amicizia e digrande allegria che regna so-vrano in queste manifestazionie che il Volley Asiago Altopianocondivide nella sua totalità,come spesso sottolineato daidue responsabili del settore peril Volley Asiago AlessandroSiviero e Sara Rigoni. Anche sei raduni sono giunti al terminel’attività di mini-volley e gioca-volley prosegue fino alla finedell’anno scolare e con essaanche la possibilità per qualsia-si bambino di venire a provarequesto sport presso la nostrapalestra di allenamento in ViaCinque ogni Martedì e Giovedìdalle 17 alle 18. Ricordiamo in-fine il grande appuntamentocon la Giornata delle Finali cheavra’ luogo sabato 8 Maggiopresso la palestra IPSIA diAsiago con le finali primo-se-condo e terzo-quarto postoUnder 13 e finalissima primo-secondo per il torneo misto(ore 20:30). L’ingresso sara’gratuito.

Sta per iniziare l’ultimo mesedi attività agonistica per le for-mazioni della P.G.S. PallavoloCesuna – Polisportiva Comu-ne di Roana, che quest’anno hafatto la scelta di consolidare ilvalore tecnico delle propriesquadre con l’iscrizione indiriz-zata esclusivamente ai campio-nati della Fipav (FederazioneItaliana Pallavolo). Una sceltafatta sia per premiare il livelloagonistico raggiunto dalle for-mazioni di vertice (impegnatenei campionati provinciali diPrima Divisione femminile eSeconda Divisione maschile) ,e quindi con l’intento di averecontinuamente un ricambio diatleti di buon livello, sia per tro-vare il giusto collocamento aisette allenatori di Federazione,che sono in possesso dell’atte-stato nazionale, a cui vannoaggiunti altrettanti aiuto allena-tori che contribuiscono ad ac-crescere le qualità atletiche deiben 135 tesserati. L’impegno dispicco in questo finale di sta-gione è la prossima partita ca-salinga del Caseificio Pennar,maschile di Seconda Divisioneimpegnato nei Playoff promo-zione, che venerdì 30 alle21,30 al Palazzetto dello Sportdi Roana affronterà il VolleyCastellana di Montecchio Mag-giore nella penultima giornatadel girone unico. In una classi-fica contraddistinta dall’assolu-to equilibrio delle sette sfidanti

Volley Cesuna: Ultime battutedi un’intensa stagione agonistica

per l’accesso in PrimaDivisione (ne resterannosolo tre!) il Cesuna vieneda una vittoria casalingaai danni del P.F.S. Volleydi Vicenza ed una scon-fitta in trasferta subita inquel di Cornedo. Finora leprestazioni deglialtopianesi hanno avuto unandamento altalenante e,specialmente quando par-tivano con i favori del pro-nostico, non sono riuscitia mettere in campo il ca-rattere e la grinta neces-saria per spuntarla in uncampionato dagli alti con-tenuti tecnici. La partita divenerdì ha però tutti gli ingre-dienti per gratificare il pubblicoche segue con grande entusia-smo i ragazzi guidati da FabioMunari alla loro ultima uscitasul parquet amico. Dopo laquarta giornata dei Playoff, an-che per l’effetto dell’alternan-za dei turni di riposo, al primoposto con 10 punti c’è il Bel-vedere seguito a 8 punti dal PFSVolley e a 7 dal Volley Castellana,quindi Cornedo e Cesuna a 5punti e Ardens a 4, fanalino dicoda il Rosà ancora fermo al

palo. Rischia grosso, invece,La Bussola Asiago, Prima Di-visione femminile, che a duegiornate dal termine della sta-gione si trova a dover lottareper la salvezza senza più poteressere protagonista della pro-pria sorte ma dovendo confi-dare sui risultati negativi delleantagoniste. Solo una delle ul-time due sfide casalinghe con-tro le dirette concorrenti è an-data a buon fine: quella controil Lugo Vicentino finita per 3 a1 per le “Tigers”, mentre la suc-

cessiva disputata lo scorsomercoledì 21 aprile è finita conlo stesso risultato ma a favoredelle ospiti dello Sporting AltoVicentino di Chiampo. Dopo laventesima giornata, nel mentreche l’Azzurra Angarano festeg-gia in anticipo la promozione inserie D arrivando a quota 57punti, ormai irraggiungibile dalSartorello Argine di Vicenza chesegue a 50 punti, in zona sal-vezza il Cesuna, quartultimo a22 punti, deve sperare sullasorte avversa di Chiampo che

lo precede a quota 26punti e MontecchioMaggiore che di puntine ha 27. In alternati-va la soluzione estre-ma è quella di sperarenel ripescaggio offer-to alla migliore classi-ficata nella classificaavulsa dei due gironi diPrima Divisione.Intanto anche le for-mazioni giovanili con-tinuano la stagioneagonistica con la par-tecipazione nel TorneoCittà di Vicenza nellecategorie Open fem-minile e U14 femmini-

le. In particolare la CalceBarattoni Cesuna, formazionecomposta dall’integrazione diU18 e U16, trova finalmenteuna meritata vittoria nella tra-sferta di Marano Vicentino con-tro il Volley Sottoriva. In unanno speso ad acquisire espe-rienza arriva la prima afferma-zione per l’Open femminile pro-prio al giro di boa del torneocittadino. Una partita sempregiocata ad alti livelli di attenzio-ne in quanto ogni punto potevaessere decisivo per l’esito fi-

nale del match. A differenza dialtre partite questa volta la Cal-ce Barattoni Volley Cesuna nonsubisce cali emotivi e mira drit-ta all’obiettivo finale. Dopo averconcluso positivamente i primidue set, il Cesuna cede il terzoalle padrone di casa che osten-tano un generoso orgoglio. Nelquarto e ultimo set però ilCesuna riprende il ritmo giustoe chiude anzitempo la disputa.1 a 3 il risultato finale a favoredelle altopianesi, parziali di 19-25, 21-25, 25-20 e 17-25. Ini-zio del girone di ritorno menosoddisfacente, ma solo nel ri-sultato, per il Bar Sport VolleyCesuna, squadra femminileimpegnata nel Torneo Città diVicenza U14, che trova la stra-da sbarrata dalla capolistaAuxilium di Schio. Come nellapartita di andata, anche il ritor-no in trasferta non risulta essereproduttivo per la squadra guidatada Beatrice Pesavento nonostan-te una buona prestazione espres-sa nelle fasi finali del match. 3 a 1il risultato finale della partita, par-ziali di 25-13, 25-14, 20-25 e25-23, con il Cesuna che co-munque riesce a mantenere ilsecondo posto a 12 punti nellaclassifica guidata a punteggiopieno, 6 vittorie in 6 partite perun totale di 18 punti,dall’Auxilium Schio; a seguireil Villaverla Santo, prossimo av-versario del Cesuna, terzo con9 punti

25Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

Ho già scritto altre vol-te del danno provoca-to dalle migliaia dicercatori di funghi, unavera e propriafungomania, che si ri-versano sui boschidell’Altopiano, una del-le zone più ambite, tan-t’è che un recente cen-simento della Forestaleha rilevato il rilascio daparte della Comunità Monta-na di 100 mila permessi in 6anni.Danni non solo di carattereforestale per il calpestio chenon risparmia nemmeno i po-sti più reconditi, ma danni atutto l’ecosistema, quindi flo-ra e fauna, in particolar modoquella stanziale, caprioli, cer-vi, tetraonidi ecc, che vengo-no continuamente disturbati equindi sono costretti ad abban-donare i loro habitat naturalicon tutte le conseguenze, an-che in termini di mortalità. Giàdal prossimo mese di maggioinizierà l’esodo dei fungaroliper ricercare le mitichespugnole (Morchellaria) e il(Tricholoma Georgi) volgar-mente denominato prataiolo,delle Collibie Esculente chia-mate volgarmente palanchette,le prime ad affiorare dallemacchie di neve disciolte.Sono piccole e fragilissime eper raccoglierne una mancia-ta ci vuole un bel po’ di tempo,ma sono un ottimo ingredienteper spaghetti, fettuccine, ecc.Poi il grande flusso comince-rà nei mesi di luglio e agosto esi protrarrà anche a settem-bre e ottobre, condizionimetereologiche permettendo,alla ricerca dei mitici porcini(Boletus Edulis). Purtroppo èconsentita la cerca dei funghianche nel periodo di caccia enelle poche giornate riservateai cacciatori con tutti i rischi e

Giù le mani dal … nulla per-ché – nottetempo sono scom-parsi. Ma chi! I “morosi depaja de Canove “ orca!Quei due grotteschi pagliac-ci alle porte di Canove diSotto e di Sopra . Mistero!Ma come sempre convienepartire dall’inizio. Dunque:albori d’autunno scorso, ulti-ma fienagione. Appaiono duegiganteschi , sgangherati, mabellissimi morosi che infor-cando un paio di sci da com-battimento salutano chi pas-sa per la strada: “WelcomeCanove “ ( vicentini,magnagati ma ..internazio-nali). Benvenuti a Canove.Tutte le mattine là! Parto conqualche magone sullo stoma-co e dopo la Gaiga – eccoli,pimpanti, sorridenti, ironici,

Con il pretesto di qualche prete pedofilo, la chiesa cattolica stasubendo uno dei molti attacchi previsti dal suo fondatore GesùCristo. Persecuzione da routine quotidiana dunque, nulla di nuo-vo sotto il sole: le forze delle tenebre fanno il loro mestiere. Ciòche invece bisogna sapere circa gli inquisitori laicisti del terzomillennio, è che la pratica della pedofilia è predicata ed auspicatadai loro stessi referenti culturali. Per fare solo alcuni esempi inordine sparso temporale, Rousseau, il profeta dell’educazionerelativista e illuminista si comprò per pochi franchi una bambinadi dieci anni per allietare sessualmente le sue serate. DaciaMaraini, sulla scia dei filosofi illuministi che praticavano sessocon i lori figli, sostenne che l’incesto è una pratica naturale. Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, JackLang, futuro ministro francese, firmarono una petizione in cui sireclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori. DanielCohn-Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles, raccontò addi-rittura di avere sperimentato e favorito la pedofilia e il sesso coiminori a scuola, come insegnante. Aldo Busi ha spiegato chel’età per rapporti omosessuali che lui ritiene lecita è a partire daitredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sa-rebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altrouomo. Nichi Vendola, governatore della Puglia, in una intervi-sta del 1985 a Repubblica affermava: “Non è facile affrontareun tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del dirittodei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti traloro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vistasempre in funzione della famiglia”. I radicali hanno organizzatoil 27-10-1998 un convegno, nelle aule del Senato, la cui presen-tazione recitava: “Essere pedofili non può essere consideratoun reato; la pedofilia diventa reato nel momento in cui danneg-gia altre persone”. Come dire che la pedofilia è lecita purché ilbambino sia consenziente e la legge lo permetta. L’internazio-nale dei Gay e delle lesbiche (ILGA) ha collaborato politica-mente e culturalmente con i pedofili americani (NAMBLA:North American Man-Boy Lovers Association ) per dieci anni,prima di separarsi da questo movimento. Il filosofo omosessua-le Mario Mieli sosteneva la funzione redentiva della pedofilia.Nelle sue opere (considerate la bibbia dei gay) vengono consi-derate esperienze redentive da promuovere, oltre la pedofilia, lanecrofilia e la coprofagia. Le associazioni omosessualiste (COC)fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di AndréGide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazionedei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni . Nel1990, infatti, erano stati depenalizzati, nei Paesi Bassi, i contattisessuali (etero e omo) con individui sopra i 12 anni: la condizio-ne era il consenso del giovane o della giovane e il nulla osta deigenitori. E’ pur vero come disse Ratzinger da cardinale, nellachiesa c’è ancora tanta spazzatura, ma è altrettanto vero, chedall’altra parte (quella inquisitoria laicista) c’è una discarica dicolossali dimensioni. Gianni Toffali

Giù le mani da “I morosi de paja de Canove”quasi a dirti… dai, dai cosavuoi che sia, noi siamosempre qua, sorridi. E alritorno da Vicenza ingra-nando la terza, eccoli riap-parire “ WelcomeCanove” Ciao Canove.Certo che per quegli scinon avevano interpellato laFISI , per non parlare de-gli attacchi e le racchette,dei tempi di Annibalequando attraversò le Alpi: fantastici! E Lui ? Mez-zo burbero e mezzo sorri-dente, con cappellaccio intesta e con le braghe amezz’asta. Grande. E Lei ?Dolce (?) contadinella consottanona a fiori e fiocchetto

sul panciotto? Superba. E’chiaro, non vestono Armanima va bene così ! Poi d’un

tratto, come svaniti nella not-te, spariti tutti e due! Perché?Che è successo! Chiacchere

di invidiosi insinuano che ilLui di Canove di Sotto– (canaja ) - si sia invaghito diLei di Canove di Sopra e cheLei, ringalluzzita,insomma...ci sia stata e quin-di.. fuga d’amore nella ro-mantica Carrè per coronareil sogno d’amore.. con le con-seguenze che sapete! Eccolie smascherati i soliti maldi-centi. Vero niente! I Lui e leLei si stanno rifacendo il lukin una Biuty Farm (?) prontia riapparire sui prati all’ini-zio dell’estate. Me lo ha ga-rantito quel bizzarro e spiri-toso contadino – che nonconosco – anche perchésembra ci siano in ballo gi-

ganteschi (?) contributi dal-l’Europa contadina! Quindi ..giù le mani dai morosi depaja de Canove..Ma, a pro-posito come li chiamiamo:Nino e Nina – scontato ,Teodoro e Rosalinda , mah?Valkirio e Brunilde ?Lancillotto e Ginevra? Behnon esageriamo. Giulietta eRomeo? Meglio Giulieo eRometta così non si arrabbianessuno. Chissà se i lettori delnostro giornale hanno qual-che idea in proposito. Con-corso a premi – al vincitoreuna foto ricordo con i duemorosi. E chissà che non di-ventino una attrazione …Paolo Lorenzi

P.S : Spesso trascuriamo le cosemarginali.Ce ne accorgiamo quandonon ci sono più.

I nostri boschi “violentati”

pericoli del caso, nonostantetutte le precauzioni e attenzio-ni. Quanti sono i cercatori difunghi che si riversano nel ter-ritorio censuario del Comunedi Rotzo tra i più ambiti e piùfrequentati, al punto da vede-re delle vere e proprie file dimacchine lungo la strada, sen-za alcun obbligo per il parcheg-gio, come invece è per i cac-ciatori, i quali sono obbligati aparcheggiare in prossimità del-le malghe e poi continuare apiedi? Perché non si prevedel’obbligo di parcheggio anchepei i fungaroli? Forse perché lorosono una categoria privilegiata?Ho letto sui quotidiani della pre-occupazione della gente diPosina per la presenza dell’or-so, tant’è che c’è stata un’As-semblea, nella quale si sono al-zate molte voci che chiedono diabbatterlo, poiché come è statoriportato, è sceso nelle contradesbranando un’asina e due pic-coli asinelli.Ora sembra che si sia allonta-nato verso il Trentino alla ricer-ca di qualche orsa, poiché cre-do, ma non sono esperto,sia il periodo degliamori e quindidegli accoppia-menti.Tra l’altrosono anchepreoccupatiper unaprobabiledefezione

dei fungaroli nei bo-schi di Posina per ti-more di fare un brut-to incontro e quindi cisarebbe anche unaperdita in denaro, poi-ché per raccoglierefunghi è necessariomunirsi di un tesserinorilasciato dalla Comu-nità Montana comeprevisto dalla Legge

regionale. Io speravo esatta-mente il contrario, poiché sia-mo di diverse idee e opinioni.Ci speravo proprio che l’orsovisitasse anche i boschidell’Altopiano e che qualchefungarolo facesse un incontroe se la desse a gambe, quan-do invece si raccomanda inquesto caso di non fuggire per-ché allora l’epilogo è inevita-bile. Se stai fermo e non di-mostri paura, l’orso si allonta-na e va per i fatti suoi. C’è in-fatti un vecchio proverbio chedice: “Done, muli e cani se teghe paura, scampeghe”, cre-do valga anche per gli altri ani-mali. Un probabile incontro conl’orso attenuerebbe di molto ilfenomeno dei cercatori di fun-ghi, un vero e proprio fenomenodi massa e non sarà certo l’in-troito da parte della ComunitàMontana per il rilascio di deci-ne di mi-gliaia dipermessi arisarcire ildanno che

ho menzionato sopra. Speriamopertanto che nei suoi erratismi,voglia ancora fare una visitinanei nostri boschi e venga a dareil suo “cordiale saluto” a qual-che fungarolo, la qual cosa, seamplificata dai media, portereb-be certamente dei risultati con-fortanti. L’anno scorso ho avutoun incontro con il Comandantedel distretto Forestale di Asiago;purtroppo mi ha riferito che ilterritorio è vastissimo, la vigilan-za è quella che è, vale a dire nonsufficiente, le sanzioni sono dicarattere amministrativo e dipoche decine di euro, una cifradecisamente irrisoria.Nonostante le richieste del Con-sorzio Usi Civici di Rotzo-S.Pietro-Pedescala di esseremessi al corrente di quanticercatori si riversano nei boschidel demanio, non c’è stato ver-so di cavarne un ragno dal buco,poiché il tesserino che viene ri-lasciato vale per tutto l’Altopiano.Basterebbe un tesserino di co-lore diverso da quello rilasciatoper il restante territorio per sa-pere almeno quanti fungaroli fre-quentano i boschi del demanio equindi anche l’introito in euro, maogni richiesta in questo senso èsempre stata disattesa. Edoardo Sartori

“Pedofilia: se nellaChiesa c’è tanta

spazzatura, tra i laicistic’è un’enorme discarica!”

Benvenuto fratello orso

26l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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by G. Dalle FusineDa sabato 1 a venerdì 14 maggio 2010Il 1 maggio è il 121° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 244 giorni alla fine del 2010

Sabato 1 maggio S. GiuseppeDomenica 2 S. Atanasio

Lunedì 3 GiacomoMartedì 4 S. Ciriaco

Mercoledì 5 S. PellegrinoGiovedì 6 S. GiudittaVenerdì 7 S. Flavia.Sabato 8 S. Vittore

Domenica 9 S. GeronzioLunedì 10 S. Antonino

Martedì 11 S. FabioMercoledì 12 S. Nereo

Giovedì 13 S. Natale di MilanoVenerdì 14 S. Mattia

Curiosità del mese: il 1° maggio il sole leva alle ore5,07 e tramonta alee 19,06. Il nome maggio derivadal latino Majus e avrebbe preso origine secondoOvidio da “Maiores”: “gli adulti anziani” a cui i ro-mani dedicavano questo mese (avendo Romolo divisola popolazione romana in due, i maggiori e i minori,cioè gli adulti abili alle armi, così che i primi gover-nassero con la saggezza, i secondi con la forza dellearmi); secondo altri deriverebbe dal nome do Maja,la madre di Mercurio, a cui il mese sarebbe stato de-dicato. Nel Medioevo maggio veniva rappresentatocome un giovane che portava i fiori, oppure come ungiovane intento a tagliare il fieno.

Proverbi del mese : -Aprile carciofaio, maggiociliegiaio. -Aprile e maggio son la chiave di tutto l’an-no. -Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore. -Aprilepiovoso, maggio ventoso o veneroso (cioè bello egaio); anno fruttuoso. -Chi fugge maggio, non fuggecalende. -Chi non ha pane lavorato, agosto diventamaggio. -Chi pota di maggio e zappa d’agosto, nonraccoglie né pane né mosto. –Nel mese di maggio for-nisciti di legna e di formaggio. –Maggio ortolano(cioè acquoso) molta paglia e poco grano. -D’aprilenon ti scoprire, di maggio vai adagio, di giugno ca-vati il codigugno, e se non pare tòrnatelo a infilare;di luglio vattene ignudo. -D’aprile piove per gli uo-mini e di maggio per le bestie. -Di maggio nascono iladri. -Fango di maggio, spighe d’agosto

Un santo per volta: San Natale di Milano. Secondogli antichi cataloghi episcopali della archidiocesi mi-lanese, s. Natale fu il quarantatreesimo vescovo diMilano, governò sulla cattedra di s. Ambrogio per soliquattordici mesi, negli anni 746-47, morendo a Mila-no il 14 maggio del 747 ca. Venne sepolto nella chie-sa di S. Giorgio al Palazzo, chiesa da lui fatta costru-ire, questo ci è noto grazie ad una epigrafe posta sulsuo sepolcro, ancora leggibile nel secolo XVI. Dettaiscrizione, confermava che Natale aveva governatoper soli quattordici mesi e diceva che era morto al-l’età di 72 anni, esaltandone le qualità di buon pa-store. Notizie successive, lo classificano come uomodi grande cultura; aveva in particolare una profondaconoscenza del latino, del greco e dell’ebraico, che èquanto dire per quei tempi. Fu un tenace oppositoredell’eresia ariana, diffusa da Ario (320), secondo laquale, il Verbo incarnato in Gesù, non è della stessasostanza del Padre, ma rappresenta la prima delle suecreature; condannata dai Concili di Alessandria (321)e di Nicea (325).All’origine del nome Natale, vi è l’aggettivo latino

‘natalis’ che significa ‘nascita’ e ‘natus’ che significa‘nato’. È un antico nome cristiano adottato sin dagliinizi e imposto ai bambini che avevano l’opportunitàdi nascere cristiani, e aspirare alla vita eterna. DalIV-V secolo, fu dato ai figli nati il giorno di Natale.Abbastanza diffuso in Italia, anche nella forma alte-rata di Natalino, al femminile è usato come Natalia,Natascia, Natalina.3 maggio: S. Giacomo, protettore di cappellai e dro-ghieri. Dall’ebraico ya’ agob, vuol dire colui che di-viene il primo. Figlio di Alfeo, fu detto “il Minore”per distinguerlo daGiacomo, figlio diZebedeo, detto “ilMaggiore”. Fu unodei dodici apostolie il primo vescovodi Gerusalemme.Esempio di umiltà edi integrità morale,per queste sue dotivenne chiamato“Giusto”. Era rite-nuto fratello del Si-gnore in quantosembra che gli fos-se molto somiglian-te. Scrisse la primalettera cattolicadell’Antico Testa-mento, rivolta alledodici tribù della diaspora, ossia ai cristiani di origi-ne ebraica dispersi al di fuori della Palestina. Sareb-be morto martire per lapidazione intorno all’anno 63.Viene invocato contro le sofferenze degli agonizzantied è protettore dei fabbricanti di cappelli e dei dro-ghieri.Un dolce semplice: la torta al limone. Ingredienti per6 persone, 250 g di farina, 150 g di zucchero, 100 g diburro, 4 uova, 1 limone, 1 bustina di lievito, per lo scirop-po: 3 limoni,3 cucchiai di zucchero. Procedimento: im-burrare e infarinare una tortiera. Lavorare i tuorli d’uovocon lo zucchero, mescolandoli con un cucchiaio di legno.Aggiungere un po’ alla volta la farina setacciata insiemeal lievito, la buccia grattugiata e il succo di limone e ilburro fuso a parte in un tegamino. Amalgamare bene gliingredienti e unire infine gli albumi montati a neve, incor-porandoli delicatamente. Versare il composto nella tortie-ra preparata, far cuocere in forno preriscaldato a 190°per 45-50 minuti. Togliere la torta dal forno e irrorarlacon lo sciroppo così preparato: mettere in un tegamino 3cucchiai di acqua, il succo dei limoni e lo zucchero, porresul fuoco e far cuocere per qualche minuto fino a ottene-re uno sciroppo trasparente; versarlo sulla torta e sten-derlo in modo uniforme coprendo tutta la superficie. La-sciare raffreddare la torta prima di toglierla dalla tortiera.

ARIETESiete di fronte a un dilemma e rischiate di sbagliare, prenden-do una decisione della quale vi pentireste. Nel dubbio, l’at-teggiamento più saggio è stare fermi anche di fronte alle sol-lecitazioni di Giove e di Urano, che potrebbero spingervi aprendere iniziative non abbastanza meditate. Un’assenza benstudiata ci vuole per evitare errori.TOROCon il vostro entusiasmo e la simpatia che sapete suscitare inchi vi interessa, potete affrontare con successo ogni proble-ma. In particolare nell’amore, se avete qualche capriccio,offritevi quello che desiderate, senza ovviamente esibire ilvostro successo. Nei rapporti di lavoro vi è concesso unmoderato dissenso, che è opportuno motivare seriamente.GEMELLIEvitate di perdere tempo, affrontando con coraggio il nododella questione che vi sta a cuore. Nell’amore nulla si puòescludere, siate quindi disponibili a ogni sviluppo. Una rottu-ra dolorosa potrebbe rivelarsi positiva, così come l’apparen-te recupero di un rapporto in crisi potrebbe non resistere allavostra attenta critica, forse anche troppo severa.CANCROIl vostro fascino e la vostra disponibilità alle novità sono glistrumeti più adatti per affrontare con successo ogni proble-ma. L’amore, se vi dà qualche pensiero, può sopportare unleggero stimolo da parte vostra, purché non costringa il part-ner a prendere una posizione precisa. Nel lavoro potete limi-tarvi a dimostrare le vostre capacità, senza esibirle.LEONESe attendete qualche novità, sappiate che i vostri desiderisaranno soddisfatti nel futuro non immediato: per il momen-to l’attesa è l’atteggiamento giusto. Venere, appena arrivataall’opposizione del vostro segno, infatti facilita proposte moltostimolanti, da non sollecitare se non volete provocare reazio-ni che non sapreste come fronteggiare.VERGINEQuello che desiderate è dietro l’angolo e ancora non è deltutto chiaro che cose potete o non potete fare. Nell’incertez-za, l’atteggiamento giusto è una cauta disponibilità alle novi-tà, che non vi chiude nessuna porta, ma neppure vi espone afacili delusioni. Non è quindi il caso di avanzare proposte achi ancora non vi ha dato il segnale di via libera.BILANCIAPotete realizzare più di un obiettivo, sia nell’amore che nellequestioni di lavoro o di soldi, Se tenete di più agli affetti, siatepronti a cogliere l’occasione adatta per rendere il vostro rap-porto più intenso. Se siete single, potrete avviare nuovi inte-ressanti rapporti. Nel lavoro sarete in grado di chiedere dipiù, specie se sarete capaci di valorizzare il vostro impegno.SCORPIONEE’ arrivato il momento di mettere a frutto le recenti confermed’amore e di lavoro, prendendo una decisione importante intotale libertà e calma. L’amore potrebbe sfociare in un matri-monio o perfino in un divorzio, che spiani la strada a unanuova unione. Mare appena entrato nel vostro segno non vifa mancare le buone occasioni.SAGITTARIOSapete bene che con Urano non si scherza, e neppure conGiove: sono entrambi in aspetto più che positivo per voi,perciò cercate di non sprecare un’ottima occasione di farviavanti, magari approfittando del periodo benevolo, ma anchedalla vostra capacità di intuire quel che si cela dietro le appa-renze. Nell’amore la chiarezza non è soltanto necessaria, mapossibile.CAPRICORNOSe vi sentite tra Scilla e Cariddi, avete colto nel segno, per-ché il destino vi pone di fronte a una scelta che potrebbeessere determinante per il vostro futuro. Se però tintinnate,vuol dire che non avete ancora fatto una attenta analisi dellasituazione. Per fortuna non vi mancano gli strumenti per ana-lizzare a fondo quello che ancora non vi è del tutto chiaro.ACQUARIOFidatevi di importanti appoggi astrali per osare quello chefinora avete soltanto sognato. Se l’amore è il primo dei vostriinteresse, siete fortunati: potete cogliere l’occasione che at-tendete da tempo, senza neppure fare lo sforzo di chiedere.Venere appena entrata nel vostro segno è un talismano delquale, se volete, potete fare ottimo uso.PESCIPrendendo coscienza di quel che non va, sia nell’amore chenel lavoro, riuscirete a prendere in mano le redini del vostrodestino e ad agire in modo positivo, realizzando un equilibriopiù adatto ai vostri bisogni. Puntate sul coraggio: è lo stru-mento vincente per realizzare i vostri obiettivi. Nelle finanzenon sprecate le preziose risorse in buone ghiottonerie.

Dalle ore 8.45 di sabato 1 alle ore 8.45 di sabato 8 maggio

CANOVE: Farmacia del dott. Leonardo Bosio, Via Roma 33/aENEGO: Farmacia della dr.ssa Giovanna Gabriele,

Piazza del Popolo, 16

Dalle ore 8.45 di sabato 8 alle ore 8.45 di sabato 15 maggioASIAGO: Farmacia Bortoli sas del dr. Vittorino Ballici

Molini, Piazza II° Risorgimento, 23

Sabato 1 maggioSASSO DI ASIAGO: TOTAL, Via Chiesa

TRESCHE’ CONCA: AGIP, Via CampielloDomenica 2 maggio

CONCO: ERG, via Bocchetta, 1Domenica 9 maggio

MEZZASELVA: IP, via XXI MaggioCONCO: OMV, via Cappellari

27Sabato1 maggio 2010

l’Altopiano8

Cercasi parrucchiere conesperienza. Presentarsi al Salone

Stel, in piazza Carli ad Asiago

Cedesi avviata attività diabbigliamento in centro ad Asiago.

Gli interessati sono pregati di inviarenome e numero di telefono al

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l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

Buon compleanno a miobisnonno Berto che compie

87 anni... da Marta

Per la via che porta ai Cavassi,dalla strada a due passi,

si trova il capitello dei nostri antenatia ricordo dei tempi passati.

Non è l’antica voce dei devotiche ci parla di te, Capitello dei Miotti,

ma quei funesti segni di aride ossa,scolpite sulla grezza pietra rossa.

Segni espressi da un cuore e da una menteprovati dal dolore

quando il morbo della peste incombevae le famiglie distruggeva.

Qui potevano sostare,dopo lungo andare,i moribondi e i morti

che al lazzaretto venivano sepolti.

Il 26 maggio, per la ricorrenza,il Capitello era addobbato a festa

con infantili ed ingenue gestae i fiori dei campi erano la nostra offerta.

Era tradizione passare in processione,soffermarsi a pregaree un pensiero portare

con tanta fede e devozione.

Ma con l’andar del tempo,i pellegrinaggi a poco a poco son cessati;

più non vanno per i sentieri della Val Cavassima passano a fianco al capitello motorizzati.

Chi ti seppe tanto amare fu Don Giovanni,quando da studente a casa tornava

l’entusiasmo nella contrada aumentavae alla Madonna la lode non mancava.

Qui ti pregava l’emigrantecon gli occhi umidi di pianto

sperando di tornare o di tanto in tantoo da vecchio curvo e stanco.

Madonna,proteggi chi ancora dovrà partire

e alle famiglie, mamme e sposelenisci il loro soffrire.

Conforta l’emigrantenelle altrui lontane spondee volgi il tuo sguardo pioalle loro spoglie tombe.

Cara Madonna del Capitello dei Miotti,benedici le mani e gli occhi

di chi ti ha e ti saprà custodirea ricordo perenne delle anime beate.

E il devoto viandanteti visiterà, silenziosamente orante,

e per onorarticon voce pia invocherà “Ave Maria”.

Cara Madonna dei Miottibenedici chi a te si è affidatochi oggi ti viene a pregare

e i posteri che ti sapranno amare.

Giustina Boscardin in Soster

Il capitello dei Miotti(Lusiana)

LE BELLE E LA BESTIA

Queste 3 bellezze altopianesi c’hanno inviatola simpatica foto accompagnata dalla frase:

“Noi l’orso l’abbiamo incontrato, infatti...”

28l’AltopianoSabato 1 maggio 2010

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