l’Altopiano La voce degli 8 · A conclusione delle Festività Natalizie desidero ringraziare...

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l’Altopiano ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE l’Altopiano 8 La voce degli Comuni QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 312 - ANNO XII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 23 GENNAIO 2010 pagina 17 A conclusione delle Festività Natalizie desidero ringraziare pubblicamente quanti hanno collaborato al perfetto esito dell’iniziativa denominata “Giardini di Natale”. Non è solo un dovere la ra- gione di questa lettera di rin- graziamento bensì la soddisfa- zione di avere sentito a fianco persone che non si sono vo- lute limitare a comprendere e condividere le ragioni del no- stro progetto. I commercian- ti e gli artigiani di Asiago, as- sieme ai molti volontari che hanno animato la “casetta della solidarietà”, hanno condiviso e coadiuvato la realizzazione del nostro programma turisti- co acconsentendo ai numerosi ospiti ed alla popolazione di vi- vere e godere tutte le peculia- ri caratteristiche di un tradi- zionale mercatino di Natale. L’iniziativa, avviata tre anni fa grazie all’entusiasmo dei no- stri operatori, è stata motiva- ta dall’esigenza di una forte incentivazione del commercio locale e dalla necessità di va- lorizzare i nostri giardini pub- blici, che necessiterebbero di un radicale intervento di riqualificazione. Grazie all’entusiasmo ed al ri- schio d’impresa assunto dai nostri operatori, il mercatino di Asiago ha saputo migliorar- si crescendo qualitativamente ed offrendo una valida oppor- tunità di intrattenimento e di attrazione turistica. Questo assume ancora più LUSIANA GALLIO ROANA ROTZO ASIAGO PASSAGGIO AL TRENTINO RIFIUTI Pag.16 Quando si lavora insieme per il bene della Città valore in un periodo di pro- fonda crisi economica e finan- ziaria in cui compito dell‘Am- ministrazione Comunale é quello di intraprendere la stra- da della difesa e del rilancio delle attvità commerciali del proprio territorio. Il legame con Asiago, la volontà di ri- schiare, la passione nel met- tere a disposizione il proprio tempo libero a favore degli al- tri, hanno permesso ai nostri operatori ed ai molti volontari impegnati di percorrere un tratto di strada comune per la crescita e lo sviluppo turisti- co di Asiago. Questo signifi- cativo successo ci da soddi- sfazione e ci induce sicura- mente a pensare già all’edizio- ne del prossimo anno per la quale lavoreremo con l’obiet- tivo di coinvolgere tutti colo- ro che hanno manifestato inte- resse verso questa importante realtà. Grazie veramente di cuo- re a tutti. Roberto Rigoni Assessore al Turismo di Asiago “Via quei pannelli dall’Ortigara!” E’ scontro tra le associazioni storiche e la Comunità Montana Pag.12 Pag.10 Pag.16 Pag.14 Pag.4 Pag.6 Pag.8 www.giornalealtopiano.it Un boom di nascite nel 2009 Internet senza fili gratis per i residenti Dimisioni lampo per l’assessore Dario Frigo Apre in paese la sede altopianese dell’Unione Nazionale Consumatori Il sindaco esorta: “Serve intesa tra pubblico e privato Differenziata da migliorare Rodeghiero dà la sveglia ai sindaci: “Sordi alle istanze dei cittadini”

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l’AltopianoASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANAROANAROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

l’Altopiano8La voce degli Comuni

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 312 - ANNO XII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 23 GENNAIO 2010

pagina 17

A conclusione delle FestivitàNatalizie desidero ringraziarepubblicamente quanti hannocollaborato al perfetto esitodell’iniziativa denominata“Giardini di Natale”.Non è solo un dovere la ra-gione di questa lettera di rin-graziamento bensì la soddisfa-zione di avere sentito a fiancopersone che non si sono vo-lute limitare a comprendere econdividere le ragioni del no-stro progetto. I commercian-ti e gli artigiani di Asiago, as-sieme ai molti volontari chehanno animato la “casetta dellasolidarietà”, hanno condivisoe coadiuvato la realizzazionedel nostro programma turisti-co acconsentendo ai numerosiospiti ed alla popolazione di vi-vere e godere tutte le peculia-ri caratteristiche di un tradi-zionale mercatino di Natale.L’iniziativa, avviata tre anni fagrazie all’entusiasmo dei no-stri operatori, è stata motiva-ta dall’esigenza di una forteincentivazione del commerciolocale e dalla necessità di va-lorizzare i nostri giardini pub-blici, che necessiterebbero diun radicale intervento diriqualificazione.Grazie all’entusiasmo ed al ri-schio d’impresa assunto dainostri operatori, il mercatinodi Asiago ha saputo migliorar-si crescendo qualitativamenteed offrendo una valida oppor-tunità di intrattenimento e diattrazione turistica.Questo assume ancora più

LUSIANA GALLIO ROANA

ROTZO ASIAGO

PASSAGGIO

AL TRENTINO

RIFIUTI

Pag.16

Quando si lavora insieme

per il bene della Cittàvalore in un periodo di pro-fonda crisi economica e finan-ziaria in cui compito dell‘Am-ministrazione Comunale équello di intraprendere la stra-da della difesa e del rilanciodelle attvità commerciali delproprio territorio. Il legamecon Asiago, la volontà di ri-schiare, la passione nel met-tere a disposizione il propriotempo libero a favore degli al-tri, hanno permesso ai nostrioperatori ed ai molti volontariimpegnati di percorrere untratto di strada comune per lacrescita e lo sviluppo turisti-co di Asiago. Questo signifi-cativo successo ci da soddi-sfazione e ci induce sicura-mente a pensare già all’edizio-ne del prossimo anno per laquale lavoreremo con l’obiet-tivo di coinvolgere tutti colo-ro che hanno manifestato inte-resse verso questa importanterealtà. Grazie veramente di cuo-re a tutti. Roberto RigoniAssessore al Turismo di Asiago

“Via quei pannellidall’Ortigara!”

E’ scontro tra le associazioni storichee la Comunità Montana

Pag.12 Pag.10

Pag.16

Pag.14

Pag.4

Pag.6 Pag.8

www.giornalealtopiano.it

Un boomdi nascitenel 2009

Internetsenza filigratis peri residenti

Dimisionilampo perl’assessoreDario Frigo

Apre in paese la sede

altopianese dell’UnioneNazionale Consumatori

Il sindaco esorta:“Serve intesa tra

pubblico e privato

Differenziatada migliorare Rodeghiero dà la

sveglia ai sindaci:“Sordi alle istanze

dei cittadini”

2l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

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Qualcosa è cambiato sullavetta dell’Ortigara. Da rag-guardevole distanza, anchead occhio nudo, si notanoquattro ombre, leggermentesollevate dall’orizzonte dellacresta composta da nuda roc-cia. La novità è subito spie-gata dagli uffici della Comu-nità Montana Spettabile Reg-genza: “Si tratta di pannel-li – dice il presidenteGiancarlo Bortoli - posizio-nati verso la fine dell’estatescorsa per illustrare gli iti-nerari percorribili su queiluoghi e gli eventi del pri-mo conflitto mondiale. Lacartellonistica rientra nelprogramma divalorizzazione di un terri-torio su cui la GrandeGuerra ha lasciato nume-rose testimonianze, dalletrincee ai ricoveri, dai re-sti di baracche ai cippicommemorativi dei repartiitaliani e austro-ungarici.Molti di questi manufattisono oggetto da anni di unattento restauro che sfrut-ta i finanziamenti stataliattribuiti alla provinciavicentina. Vorrei aggiunge-re che il progetto attual-mente è al 70 per centodella sua completezza. Ilfine primario delle granditabelle è accompagnarechi percorre questi campidi battaglia con spiegazio-ni esaustive e documenta-te. Anzi, vorrei segnalareche seguirà un interventodestinato a fare una sortadi pulizia della segnaleti-ca, poiché in molte zonerisulta che ci siasovrapposizione delle indi-cazioni “.La programmazione e le ese-cuzioni dei lavori nella loro

Ortigara: “Via quello scempio!”È una critica pressoché unanime quella che accompagna la posa dei pannelli

illustrativi sulla cresta della montagna sacra agli Alpini. Forum tematici sul web evarie associazioni storiche disapprovano l’iniziativa della Comunità Montana

globalità sono senz’altroencomiabili, tuttavia l’azionedei cartelli non è stata accol-ta ovunque positivamente.Contrarietà vengono espres-se via mail al sitowww.lagrandeguerra.net esul forum di Cimeetrincee(www.cimeetrincee.it) danumerosi internauti. I siti re-gistrano mensilmente migliaiadi contatti da tutta Italia edall’estero, e soprattutto ilforum sviluppa discussioniposte tanto da storici e auto-ri di pubblicazioni tematiche,quanto da una schiera diescursionisti che si incontravia internet per approfondirei combattimenti del ’15 -’18.In molti esprimono il propriodisappunto per l’iniziativache “si presenta negativaanche dal punto di vistadell’impatto ambientale”.Parallelo alle analisi di“Cimeetrincee”, ove si me-dita una raccolta firme, giun-ge il disappunto del generaleTullio Vidulich, nato a Trie-ste nel 1932. L’alto ufficialeha prestato servizio nei bat-taglioni alpini Tolmezzo eMorbegno e ha comandato ilQuartier Generale del 4°Corpo d’Armata Alpino, èstato direttore del Museo Sto-

rico delle truppe alpine diTrento ed è socio del Centrodi Studi Storico Militare “Ge-nerale Gino Bernardini” diBologna. “Ho visto loscémpio. E’ una iniziativastrampalata, insensata, pri-va di sensibilità. I cartelliposizionati sulla cima sonoorribili e deturpano la bel-lezza di quel luogo sacro atutti gli italiani. Credo chela miglior soluzione sia dispostarli in zona defilata incorrispondenza dell’imboc-co dei sentieri che portanoa quelle cime oppure collo-carli nei pressi dellachiesetta del Lozze. Io sonodell’avviso che quei pan-nelli non servono, poichépresso le numerose Associa-zioni Pro Locodell’Altopiano esistono giàguide turistiche e cartinededicate a quei luoghi. Ioho, per esempio, un interes-sante libretto tascabilestampato ad Asiago, fruttodel lavoro di ricerca di nu-merosi studiosi e conoscito-ri della storia del territorioche descrive con moltachiarezza le vicende dellaPrima Guerra Mondiale suiSette Comuni. E’ opportunoinformare con immediatez-

za l’Associazione Nazio-nale Alpini di Milano, laDirezione dell’Alpino,nonché la Sezione ANAprovinciale”.Di diverso avviso sono leconsiderazioni del presiden-te dell’associazione Alpini di

Asiago, Massimo Bonomo:“Non ho ancora avuto mododi vedere personalmente icartelloni anche se so dicosa si tratta. È una inizia-tiva senz’altro pregevoledella Comunità Montana,che approvo comunque in

E anche un minuto sembròdurare un’eternità. Perchèla storia si può scrivere inun battibaleno, ma la storiala si può anche distruggerein un frammento di giorna-ta, in un semplice minuto.Tanto è durata la scossa delterremoto che ha smantel-lato l’intera Isola di Haiti, neiCaraibi dell’America Cen-trale. Spiagge assolate, vil-laggi turistici, magia di luo-ghi esotici. Ma anche l’altrafaccia della medaglia: unapovertà quasi assoluta, unanalfabetismo impressionan-te, una corruzione e una mi-seria d’impareggiabile porta-ta. Sotto le macerie sono ri-maste le urla strozzate di chiinvano gridò aiuto, l’angosciastraziante di chi invoca la sal-vezza, la tristezza disperata dichi vedrà una famiglia dimez-zata: il ricordo di chi fino a ieris’affannava per il pane e in unminuto ha visto centinaia di set-timane infrangersi contro l’urtoviolento della Natura. La comu-nità internazionale si mobilita, leassociazioni umanitarie piante-ranno campi base, l’eleganza delmondo si supererà: perchè unoStato in ginocchio sa sempremuovere i cuori e smuovere lecoscienze. Ma fra qualchemese Haiti ripiomberà nel silen-zio: il silenzio dopo l’11 settem-bre, dopo l’attentato di Madride Londra, dopo lo Tsunami del-l’Oriente asiatico, dopo l’ango-scia della gente d’Abruzzo, quelsilenzio cantato dai poeti e pen-nellato dagli artisti che segnala ilpassaggio di una tempesta, diuna lama, di un acquazzone pio-vuto dove fino a tre minuti pri-ma regnava il sole. Tornerà la“quiete dopo la tempesta”, quel-

linea di massima. In molti siincamminano sulle nostremontagne con poca cono-scenza del fatto che qui tantisoldati hanno sacrificatola propria vita. Ben ven-gano perciò questi pro-getti se il loro fine è diconcorrere alla loro me-moria”. Stessa valutazionegiunge da Igor Rodeghiero,sindaco di Enego sul cui Co-mune ricade la zonadell’Ortigara: “La ComunitàMontana ha deciso conl’Amministrazione locale ilposizionamento dei pannel-li. Una idea molto valida peril turismo storico, che valo-rizza l’offerta di tuttol’Altopiano”.

Giovanni Dalle Fusine

Sapor d’acqua natìa

L’eternità di un minuto

la cantata dal Leopardi poeta: maquella volta il suo borgo diRecanati venne risparmiato dallafuria tempestosa e le galline e gliuccelli sono tornati a fare festa.Non sarà così ad Haiti, doveanche la speranza faticherà a ri-mettersi in piedi, ma sopratuttodove oltre mezzo milione di per-sone non avvertiranno più l’ele-ganza di quell’alba che avevareso celebri le loro spiagge.Rimarrà quel minuto ficcatodentro la storia di un popolo, maanche dentro l’immagine delmondo: fino a ieri pensavamo cheun minuto fosse solo lasessantesima parte di un’ora, unagglomerato di inutili secondi, unirrisorio frammento di tempopronto anche ad essere gettato.“Aspetta un minuto”, “non ho unminuto di tempo”, “fra un minu-to”, “lasciamo in pace un minu-to”: pensavamo fosse poco piùdi nulla, invece la Natura che,contrariamente all’uomo, sadecantare il tempo alla perfe-zione - con le sue primavere,estati, autunni e inverni - c’hamostrato che in un minuto tut-to può cambiare e nulla rima-ne com’era prima. Un terre-moto ci ricorda quanto sia fra-gile la nostra esistenza sullaterra: basta che la natura de-

cida di sgranchirsi le ossa euno scalatore si sfracella alsuolo, un ghiacciaio si erode,una civiltà scompare, un’isolaviene cancellata. Fragilissimacosa è l’uomo su questa terra:le stelle lo sovrastano, il maresilenzioso e calmo lo inghiotte, ilcielo muto ne ricorda la sua pic-colezza. Eppure è stato fatto alpari degli angeli, vestito eimpreziosito di maestà e di ono-re: l’unica creatura alla quale ilCreatore abbia affidato le chiavidell’unico Universo a disposizio-ne. Rimangono le macerie a ri-cordarci la preziosità del tempo,la caducità delle cose, l’illusionedell’eternità quaggiù. A ricordarciche il tempo che passa è tempopassato, il tempo presente è tem-po da vivere, il tempo futuro èesclusivamente dono della spe-ranza. Un minuto di folle disa-stro per mostrare all’uomo la de-licatezza dell’esistenza su que-sta terra dove le uniche cose anon crollare saranno quelle in-nalzate nell’oscurità dell’anima,nel silenzio del pensiero, nella sof-ferta avventura di chi, sconfitto,non cede le armi.Ma si gioca anche un solo mi-nuto rimasto: potrebbe esse-re quello decisivo.Don Marco Pozza

ATTUALITA’

3Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

ATTUALITA’

Vergogna. Ho visto lafoto: raccapricciante,vergognoso, mancanzadi rispetto per i ragazziche hanno dato la lorovita su quel monte,perché non fannocome sul nostro Carso,dove i pannelli illustra-tivi sono messi all’ini-zio delle zone o itine-rari di partenza per gliescursionisti,io pensa-vo fossero dei pannellisolari che deturpano lamunificenza e la bel-lezza di quel storicomonte. Aderisco allalodevole iniziativa diqualcuno per la raccol-ta firme,per spostare in al-tro sito quei 4 pannelli.Alla faccia di dove sidice: “Dopo l’approva-zione del Progetto Gene-rale da parte del Ministe-ro per i Beni e le AttivitàCulturali è stata avviata

“All’attenzionedella ComunitàM o n t a n a“ S p e t t a b i l eReggenza dei 7Comuni”Le sot-to firmatarie As-sociazioni stori-che, che si occu-pano in ambito lo-cale e nazionaledella Storia dellaGrande Guerra1915-1918 espri-mono il loro pare-re negativo inmerito al l’inizia-tiva che ci risultaposta in esseredalla Vs Comuni-tà Montana Spettabile Reg-genza 7 Comuni riguardan-te i pannelli recentementesistemati sulla cresta delMonte Ortigara, che nellaloro dimensione eposizionamento risultanopoco rispettosi di una zonache data la sua sacralitànon ha bisogno di pubblici-tà paragonabile a quella diun prodotto di largo consu-mo con cui le industrie ali-mentari rivestono i centriurbani. Critichiamo perciòfermamente non tanto la fi-nalità dell’intervento, quan-to i mezzi rappresentati daigrandi tabelloni che svolge-rebbero medesima funzio-ne situati in zona diversadall’attuale, preferibilmen-

“Deturpato il luogo sacro degli Alpini”Ecco solo alcuni dei commenti estrapolati dal forum del sito Cimeetrincee. “L’idea di informare gliescursionisti è buona, ma la scelta di posizionare i cartelloni proprio lì è inspiegabile”.

la redazione dei progettiesecutivi per ciascunodegli ambiti individuati inconformità alCronoprogramma degliinterventi.” Il povero Ma-rio Rigoni Stern, presente

all’inaugurazione, come ri-sulta dalle foto alla pagina:www.ecomuseograndeguerra.it/it/interrotto_in.htm si rivol-terà nella tomba a vederelo scempio.Considerazioni. Que-

st’estate sono salito e ne hofotografati 2, gli altri similinon mi interessavano. Chedire, l’idea di informare iviandanti di quello che fu traquelle rocce è lecita ma, per-sonalmente trovo “poco ele-

gante” posizionare deidispositivi informativi si-mili in quel modo. Sonoconvinto che se un’ideanon è valida e mi per-metto di criticarla do-vrei, come minimo pro-porre un’alternativa.Personalmente non neho, però, di teste fine almondo ce ne sono tan-te, basterebbe chiedere,informarsi e son convin-to che qualcosa di me-glio salterebbe fuori.Non è il primo. Pensoche abbiano rovinato loskyline della montagna,a livello paesaggistico,storico ed

emozionale....era così bella ladorsale con il cippo austriacoe la colonna mozza ad indica-re la sacralità delladorsale....perché non li hannomessi al parcheggio del piaz-zale Lozze??? avrebbero fat-to senz’altro anche meno fati-ca a portarli fin lassù.....sareid’accordo per una raccolta fir-me per fermare questecose....ma come qualsiasi ri-mostranza e protesta non èservita per abbattere l’alluci-nante portale in cemento rosaa bocchetta Campiglia sulPasubio, così penso che qual-siasi altra protesta è acqua fre-sca per chi ha deciso che or-mai questo è l’unico sistemaper ricordare questiluoghi....ma l’ANA, visto chel’Ortigara è zona sacra aglialpini, non dice niente ?Rispetto? Il rispetto è quellacosa che va bene per riempir-si la bocca di belle parole ma,a volte e specialmente quandoci sono di mezzo i soldi, è mol-to meglio farne senza. Special-mente se si danno incarichi achi della Grande Guerra ne hasentito solamente parlare ascuola.Volete mettere il prestigio cheha portato all’architetto cheprogettò l’entrata alle “52 gal-lerie”?Come disse quel tal politico:che si parli bene o che si parlimale l’importante è che si parlidi me!!!Comunque di brutture, nei siti

storici, ne sono state fatte moltealtre. Esempio i punti fuoco,griglie per cuocere le bracio-le, in corrispondenza di pas-so Buole; un luogo di sostaall’interno del Cimitero Mi-liare di S. Barbara sul Mon-te Zugna ecc...Diversità. E’ un conto par-lare di “segnaletica” e “pan-nelli indicatori” ubicati o daubicare in un “ambiente sto-rico” nel pieno rispetto del-la parola, come se si doves-se parlare di “arredo urba-no”, anzi, in questo partico-lare caso, con maggior ri-spetto per l’ “ambiente sto-rico” e cioè tenendo debitoconto dell’ubicazione dovedevono essere posizionati.Pertanto, in tale luogo, nonpossono essere posizionatidei “cartelloni” di grandidimensioni, tipo quelli che siusano per la pubblicità o peruna “grande opera di can-tiere per le OO.PP.”Deturpato l’Ortigara. Inun attimo hanno profanatoe deturpato l’Ortigara, com-plimenti bell’esempio. Ca-pisco un bambino che “in-chioda” su un albero uncartello con scritto “rispet-tate la natura”, è un bambi-no, ma questi hanno studia-to e progettato la cosa, inpiù, ci sono altri che appro-vano e li fanno pure presi-denti. Che delusio-ne...........Perché proprio lì? Quel-lo che non capisco in que-sto genere di “opere” è lalocazione. Sembra quasiche si arrivi alle cime (diqualsiasi monte) con l’alian-te o per magia... da qual-che parte bisognerà pur par-tire no? Allora perché non dareinformazioni all’inizio, perdare una informazione (achi non lo sa) di cosa vedràseguendo questo o quel sen-tiero e cosa rappresentastoricamente il punto di ar-rivo di ciò che percorre.Bisogna per forza deturpa-re il luogo “Santo” dell’ar-rivo?

Giovanni Dalle Fusine

Ortigara 1917

La richiesta delle associazioni“Liberate il monte da quella bruttura”Ecco il testo della missiva inviata al nostro giornale da parte di alcune associazioni

te nelle vicinanze del piaz-zale che rappresenta il limitemassimo di percorribilitàper gli automezzi. In viasubordinata si auspica la si-stemazione degli stessi lun-go i vari percorsi che por-tano al saliente di cimaOrtigara, ma miglior cosasarà se la grandezza deimanufatti esplicativi di fattied eventi qui verificati nonrisultasse invasiva in un ter-ritorio carico di memorie,che già nei tristi panoramifatti di trincee e ricoveri ingrotta ci ricorda il sacrifi-cio di giovani soldati immo-latisi per la Patria.Consci che la stagione in-vernale non permette inter-

venti di alcuntipo a quelle al-titudini, ci augu-riamo che nellaprossima estatesi provveda ar i p r i s t i n a r el’acrocoro delmonte, liberan-dolo dallaplurima bruttu-ra.*Associazio-ne StoricaCimeetrincee,Castello, ViaG a r i b a l d i1514 - Venezia*Centro StudiInformatico la

Grande Guerra, Milano* A s s o c i a z i o n eCulturale”F.Zenobi” loc.Caresana-Maèkovlje, 12 34018 S. Dorligo della

Valle-Dolina - Trieste*Ass.ne culturale di ri-cerche storiche “PicoCavalieri”, Tiro a SegnoNazionale, Corso ErcoleI° d’ Este n° 1. Ferrara*Comitato StoricoTrentino della SAT ViaManci, 57 - 38100 Trento*Gruppo ricerche e studiGrande Guerra c/o Socie-tà Alpina delle Giulie Se-zione di Trieste del ClubAlpino Italiano via diDonota 2 - 34121 Trieste*Dolomitenfreunde-Ami-ci delle Dolomiti (perl’Italia) via XXV Aprile 39,I-34074 Monfalcone(GO)* Associazione StoricoCulturale “il Piave 1915-1918” Via Gondulmeran° 1, 30027 - San Donàdi Piave (VE)

4l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

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ASIAGO

Chiacchierata a tutto campo con il sindaco di Asiago Andrea Gios

“La collaborazione tra pubblico e privatoindispensabile per il futuro dell’Altopiano”

Urbanistica, turismo, operepubbliche e strategie per ilfuturo di Asiago. Sono tantigli argomenti che stanno acuore al sindaco Andrea Giose che ha esposto durante unacordiale chiacchierata, quasia ricordo delle conversazionidal caminetto che facevanoi politici americani negli anni’50. Una chiacchierata fattain libertà, a briglie sciolte,passando da un argomentoall’altro. In sincerità un incu-bo per chi deve prendereappunti e poi “tradurre” leriflessioni espresse in artico-lo, ma ottimo modo per faremergere spunti interessanti.

UrbanisticaSi parte dal Piano Casa, mi-sura regionale per incentiva-re l’economia e che l’ammi-nistrazione Gios ha adottatoponendo però dei rigorosipaletti, tanto rigorosi che sonostati contestati da molti delsettore.“Nel recepire il Piano casaabbiamo assunto una deci-sione ponderata e valutataattentamente che ha consen-tito di mitigare gli effetti de-vastanti di una norma regio-nale che non tiene conto del-le esigenze della montagna edella delicatezza e valenzaambientale del territorio. Sesi fosse applicata la normaregionale incondizionatamen-te si sarebbe potuto verifica-re che da ogni villetta esisten-te usciva un piccolo condo-mini da 5/6 appartamenti. Sisarebbero potute sopraeleva-re, senza limite, abitazioniesistenti e si sarebbe potutorealizzare abitazioni estraneealla tradizione locale, di forteimpatto paesaggistico e cheavrebbero risposto ad esigen-ze speculative più che alleeffettive necessità della po-

polazione residente. Dispia-ce solo che la minoranza,dopo aver concordato con noimolti aggiustamenti, abbiaingiustificatamente votatocontro al provvedimento.Comunque ad oggi sono giun-te solo due richieste di utiliz-zo della normativa regionaledi cui una è stata accolta el’altra respinta”.“Il futuro urbanistico diAsiago invece – continuaGios - dovrebbe esseremeno “conflittuale” con ilPAT oramai in dirittura di ar-rivo in cui si identifica la no-stra volontà politica di scelteprogrammatiche strategichea medio lungo termine a tu-tela del territorio ed incontrotendenza rispetto allapianificazione precedente delComune di Asiago. Il puntofondamentale su cui verte ilPAT è la riconversione delnostro turismo da un sistemafondato sulla “vendita dibeni” , ovvero la secondacasa, ad un sistema econo-mico fondato sulla “venditadi servizi”, ovvero la vacan-za stessa.”

Turismo“E’ di grande rilevanza il fat-to che sulla base dei dati for-niti dall’osservatorio per ledinamiche turistiche dellaRegione Veneto, l’Altopianodi Asiago e la Città di Asiagoin particolare, per l’anno2009 hanno fatto registrareun vistoso miglioramento ne-gli arrivi e nelle presenze tu-ristiche +15,7% negli arrivi e+ 30% nelle presenze. Il datogratifica il lavoro svolto neicinque anni precedenti datutti gli operatori delcomprensorio: imprenditori,consorzio turistico, ammini-strazione provinciale ed am-ministrazioni comunali. In più

premia la programmazionestrategica e gli investimentidella nostra amministrazionesviluppati con l’aiuto di im-prenditori locali e di impren-ditori esterni all’Altopianoche amano la nostra terra.Purtroppo, non siamo in gra-do di comunicare corretta-mente con l’esterno e di va-lorizzare le iniziative che pro-muoviamo e le peculiarità delnostro territorio. In questo cam-po è essenziale il ruolo delConsorzio turistico e sarebbenecessario allestire un ufficiostampa efficiente per potenzia-re le strategie di promozioneturistica. Come ladestagionalizzazione, sono ini-ziative che richiedono investi-menti strutturali sia pubbliciche privati: servono nuovestrutture sportive e per il diver-timento, servono alberghi nuovie moderni, servono centri be-nessere, serve un Asiago sem-pre più curata ed accogliente.In più bisogna sviluppare e

potenziare le attività turisticheche caratterizzano il nostroterritorio e che ci danno unvantaggio competitivo apprez-zabile rispetto ai nostri concor-renti quali golf, aeroporto, scida fondo, mountain bike,escursioni.”

Opere Pubbliche“Parcheggio camper, pista dimotocross, pista artificiale edilluminata di sci nordico al par-co Brigata Regina, realizzazio-ne dello stadio del fondo allaGolf Arena, completamentodella ciclo-pedonale Folgaria-Asiago, sistemazione e rifaci-mento dei giardini di PiazzaCarli, consolidamento eristrutturazione generale dellaCaserma Riva con centropolifunzionale, completamentodel terzo piano della nuovacasa di riposo, valorizzazionedel sistema delle malghe, rico-struzione del Rifugio Pastora-le e interventi sulla viabilità earredo urbano tra cui la rea-

lizzazione di rotonde all’iniziodi Via Verdi all’intersezione diVia Matteotti con Viale dei Pa-trioti. Sono tutti progetti checontiamo di terminare, di av-viare o comunque di rendereesecutivi entro la fine dell’an-no.”

Strategie di sviluppo“Per il futuro di Asiago edell’Altopiano è indispensabi-le la collaborazione traimprenditoria e enti pubblici. E’indispensabile ilcoinvolgimento e l’interventodelle forze imprenditoriali atti-ve nel territorio ed è assoluta-mente necessario che gli im-prenditori e gli amministratoripubblici comprendano la ne-cessità di programmare unaserie di investimenti strutturalipensati comprensorialmente asostegno del territorio. Gli in-terventi da prendere in consi-derazione non devono esserelimitati al settore economicoma devono spaziare a 360 gra-di rivolgendosi anche ad infra-strutture e servizi sociali ne-cessari per lo sviluppo delwelfare e della rete di “prote-zione sociale” necessaria perdare sicurezza e serenità allenostre famiglie. Negli anniscorsi il territorio con l’aiutodei Regione e Provincia è sta-to capace di esprimere unadiscreta progettualità finalizza-ta a creare i presupposti af-finché possano essere svilup-pati progetti di portatacomprensoriale, per esempiolo sviluppo Larici-Verena, ilrecupero del patrimonio stori-co della Prima Guerra Mon-diale, la pista ciclabile Folgaria- Asiago, uno studio di fattibilitàper lo sviluppo dei campi daGolf. Ora ci sono altre idee dadiscutere e da sviluppare conil contributo degli operatori lo-cali tra cui lo sviluppo del par-

co letterario di Mario RigoniStern, la formazione di ungruppo di giovani che svolga-no attività di guida turistica/naturalistica/culturale, lo svi-luppo di un sistema di percorsie di alloggi/rifugio in alta mon-tagna a sostegnodell’escursionismo estivo edinvernale, la realizzazione diuna struttura assistenziale aservizio delle famiglie con graviportatori di handicap, la crea-zione della “casa” dei prodottiagro-alimentari”. SecondoGios si deve “realizzare unMaster Plan per lo sviluppoeconomico e sociale del terri-torio, sviluppare l’impiantisticainvernale per lo sci nordico,alpino ed escursionistico, svi-luppare l’impiantistica estivaper il golf, mountain bike, voloa vela, volo turistico edescursionismo, valorizzare lafiliera agro-alimentare ed ilpatrimonio agricolo che carat-terizza l’Altopiano, valorizza-re il patrimonio storico e cul-turale, realizzare un progettoper la formazione e l’organiz-zazione di guide naturalistiche,storiche e culturali che accom-pagnino gli ospiti nella scoper-ta dell’Altopiano e che valo-rizzino le nostre risorse, pro-muovere una legge regionalea sostegno dellariqualificazione delle strutturealberghiere esistenti e alla na-scita di nuove strutture e dicentri benessere qualificati,indire alcuni concorsi di ideeper il rifacimento del centrocittadino, per la mascheratura/rifacimento delle scuole ele-mentari e per la realizzazionedi alcune aree di sosta in zoneadiacenti al centro cittadino erealizzare nel centro cittadinouna “casa famiglia” di acco-glienza diurna e sulle 24 oreper soggetti disabili.” Gerardo Rigoni

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5 Consiglieri Comunali su 17.Questo è il rapporto tra mino-ranza e maggioranza.Nei primi sei mesi di parteci-pazione a consigli e commis-sioni, lo spirito di collaborazio-ne che ha contraddistinto ilnostro agire ci ha dato l’oppor-tunità di contribuire in modoconcreto su alcune scelte delgoverno della città. All’internodi un rapporto serio e onestosi manifesta l’intelligenza poli-tica che sa cogliere l’opportu-nità di accettare il contributodella minoranza in funzione delbene comune. Questo portafrutto. 5 su 17. Non potrebbeessere altrimenti.Ci eravamo ripromessi, perquanto possibile, di comunica-re al nostro elettorato l’anda-mento delle scelte e dell’agiredella lista. Ecco allora, in duepuntate (la seconda verrà pub-blicata sul prossimo numero)il nostro rendiconto.

Seduta consigliaredel 30 giugnoAeroporto: necessario unchiaro piano industriale

Sul finanziamento di 50 milaeuro all’Aeroporto di Asiago,nella seduta consigliare del 30giugno 2009 abbiamo votatocontro. Ma abbiamo anchevalutato e detto che la societàpartecipata, alla quale è statarilasciata dall’ENAC la conces-sione per la gestione dell’aero-porto, sta attraversando unafase di difficoltà probabilmen-te derivante anche dalla man-canza di un piano strategico disviluppo adeguatamente soste-nuto dai soci. Che la necessitàdi comprendere nel dettaglio leragioni che hanno prodotto lagrave perdita comunicata e lerelative responsabilità,unitamente alla necessità di pre-disporre un credibile piano in-dustriale, rappresentano ele-menti dai quali non si può pre-scindere per valutare i passi dacompiere dapprima verso ilrisanamento societario e quin-di per il rilancio dell’importan-te infrastruttura aeroportuale.Abbiamo quindi proposto unordine del giorno alternativodando mandato al Sindaco diadoperarsi in ogni modo e con

Dalla Lista per Asiago ai suoi elettori

Il bilancio di sei mesi di attività“Lo spirito di collaborazione messo in campo in consiglio comunale e nelle varie commissioni ciha dato l’opportunità di contribuire in modo concreto su alcune scelte di governo della città”

i mezzi consentiti dall’ordina-mento affinché sia garantito ilmantenimento della concessio-ne e siano esperiti tutti i neces-sari tentativi al fine diricomporre la compaginesocietaria reperendo eventualinuovi soci e nuovi apporti dicapitale. Che sia acquisita la re-lazione e un chiaro piano indu-striale, che sia proposto allacompagine societaria di attuareil piano e a quel punto il Consi-glio Comunale assumerà l’im-pegno di partecipare senza in-dugio per la propria parte.

Seduta consigliaredel 28 agosto“Chiarimenti su bilancio e sualcuni lavori pubblici”.

Nel Consiglio del 28 agosto2009, sulla ratifica di delibera-zione di G.C. n. 147 del 11/08/2009 “Variazione al bilancio diprevisione per l’esercizio 2009e pluriennale 2009/2011" abbia-mo rivolto all’assessore al bi-lancio una dettagliata richiestadi chiarimenti su numerose vocied in particolare: sul presuntoaumento di 100 mila euro deglioneri di urbanizzazione; sul ta-glio di 7.100 euro per beni diconsumo per le scuole elemen-tari; sul contributo straordina-rio di 20 mila euro per lo sport;sui tagli ai capitoli di bilancio re-lativi a: assistenza indigenti, as-sistenza domiciliare, minimovitale; alla riduzione del contri-buto per la casa di riposo; al-l’insufficiente stanziamento perrimozione neve.Inoltre sulla somma dovuta allasocietà SCT per il pagamentodella quota delle sanzioni al co-dice della strada (34.160,40) esulla volontà della maggioranzadi completare il 2° stralcio dellacasa di riposo, considerato chesi sta valutando di utilizzare ilmutuo già devoluto per la siste-mazione dell’edificio ex caser-ma Riva.Tra le altre cose, nella sedutaabbiamo interrogato l’assesso-re Giampaolo Rigoni sui tempidi sistemazione e asfaltatura deltratto Via Morar – zona Codache da diverso tempo versa inuno stato disastroso. L’asses-

sore ha risposto che nei primigiorni di settembre contava diiniziare i lavori delle condotte delgas e procedere poi con la si-stemazione della strada.L’ultimo punto dell’ordine delgiorno del 28 agosto riguarda-va la presentazione da parte delsindaco degli indirizzi program-matici e di governo relativi almandato del quinquennio 2009/2014. Dopo aver udito la rela-zione del sindaco, il capogruppoPaolo Finco da un lato ha sot-tolineato alcune tematiche pre-senti nel nostro programmaelettorale e dall’altro ha appro-fittato per ribadire alcuni temiche riteniamo debbano porsi alcentro dell’attività amministra-tiva quali: lo sviluppo del dialo-go e del confronto; il sostegnoalla famiglia, quale nucleo fon-dante della comunità; la costi-tuzione di un fondo per l’assi-stenza degli anziani soli e in dif-ficoltà economiche e per le nuo-ve povertà; il lavoro per i gio-vani; la cura e la manutenzionedella città; l’approvazione delP.A.T., coinvolgendo la popo-lazione, che preveda esclusiva-mente la realizzazione di operepubbliche, di edilizia residenzialeper la prima casa e di ediliziaper la ricettività alberghiera; l’at-tuazione dei piani P.E.E.P. perpoter permettere ai nostri gio-vani di costruire la prima casa;il completamento della casa diriposo.

Seduta consigliaredel 29 settembre“Il Piano Casa: norme trop-po restrittive”.

Nel Consiglio del 29 settembre2009 c’è stata la discussione delpunto relativo alle modalitàapplicative della legge regiona-le 14/2009 conosciuta come“Piano Casa”. Questo argo-mento era già stato portato al-l’esame del consiglio nella pre-cedente seduta del 21 settem-bre, ma ritirato dal sindaco surichiesta del nostro gruppo. Ab-biamo chiesto il ritiro del prov-vedimento per approfondirne icontenuti (ritiro poi effettuato)sulla base delle seguenti moti-vazioni: la legge regionale ha perfinalità “il sostegno del settoreedilizio attraverso interventi fi-nalizzati al miglioramento dellaqualità abitativa per preserva-re, mantenere, ricostruire e ri-vitalizzare il patrimonio edilizioesistente nonché per favorirel’utilizzo dell’edilizia sostenibile edelle fonti energetiche”. Osservia-mo che due sono le finalità dellalegge: da un lato il sostegno alsettore edilizio che sta soffrendoin modo rilevante gli effetti dellacrisi in atto, dall’altro la conser-vazione e il miglioramento del pa-trimonio edilizio esistente ondemigliorare la vivibilità degli edificie contribuire alla riduzione dellabolletta energetica.Non v’è dubbio che tutti gli obiet-tivi regionali hanno un fondamen-to che può essere condiviso e chela chiamata in causa dei Comuniin ordine alla fattibilità degli inter-venti rappresenta un momento digrande responsabilità per le auto-nomie locali. Ciò mitigal’affievolimento, insito nella leg-ge stessa, della loro autonomia in

materia di regolazione e uso delterritorio, riconoscendo ai Comu-ni la facoltà di applicare o meno lederoghe e, in caso di applicazio-ne, di formulare ulteriori limiti emodalità di attuazione rispetto aquelli già stabiliti dalla legge.Dando per scontato che il soste-gno al comparto edile di produ-zione, non quello speculativo, è,di questi tempi, condivisibile insenso generale anche con riferi-mento al nostro Comune, la fina-lità di rendere più vivibile e menocostoso in termini energetici ilpatrimonio edilizio esistente daparte dei residenti in ragione dellacrescita naturale delle famiglie edei loro fabbisogni abitativi è fi-nalità condivisibile e da persegui-re.Quindi v’è indubbio interesse adutilizzare gli strumenti derogatoriprevisti dalla legge, specialmentecon riferimento agli edifici abita-tivi dei residenti, certo secondocriteri che non sconvolgano l’as-setto edilizio ed urbanistico,naturalistico e ambientale in atto.Sin dalla presentazione in com-missione abbiamo manifestato allamaggioranza le nostre perplessitàsul testo proposto, eccessivamen-te limitativo su alcuni aspetti cheriguardavano l’ampliamento del-la prima casa e gli edifici artigia-nali e produttivi. Successivamenteabbiamo presentato alcuni emen-damenti alla proposta di delibe-ra. La maggioranza aveva ac-colto positivamente alcune del-le nostre proposte, tant’è chel’iniziale testo proposto era sta-to modificato recependo le no-stre osservazioni. Il giorno pri-ma del consiglio è stata peròdiffusa l’attesa circolare delPresidente della giunta regiona-le del Veneto, chiamata a forni-re alcune importanti indicazio-ni al fine di superare eventualidubbi interpretativi sul testodella legge e rendere così uni-forme l’applicazione delle nor-me in questione.In effetti la circolare ha chiari-to che, per quanto riguarda laprima casa, le norme sono “ne-cessarie ed inderogabili e dioperatività immediata e genera-lizzata” con la conseguenza chei comuni non possono interve-nire su questa fattispecie. Ab-biamo fatto presenti queste con-siderazioni al sindaco primadella seduta, invitandolo anchea valutare il possibilecontenzioso che potrebbe na-scere, ma abbiamo dovuto re-gistrare la sua intenzione di vo-tare il provvedimento propostoche, a nostro avviso, non tene-va conto della sopravvenuta cir-colare interpretativa.Durante la seduta il sindaco haillustrato il provvedimento af-fermando che la circolare delPresidente Galan non può so-stituirsi alla legge. Da parte dialcuni membri della maggioran-

za si andati anche oltre definen-do la legge regionale illegittima,sostenendo che avrà poche ri-cadute sull’occupazione e riba-dendo che il comune non in-tende accettare scelte, anche dilivello superiore, che vadano adincidere sullo sfruttamento delterritorio.Il capogruppo Paolo Finco haringraziato il sindaco per l’aper-tura verso la minoranza e perl’atteggiamento collaborativoche ha portato alla modifica deltesto originariamente proposto.Tuttavia ha fatto presente la nuo-va e necessaria rilettura di alcunenorme della legge, alla luce dellacircolare regionale, che va ad in-cidere sul testo proposto al con-siglio. Ha ricordato come il “pia-no casa” sia una legge economi-co finanziaria limitata nel tempo(24 mesi), che privilegia l’inter-vento sulla prima casa, con inter-venti di piccola entità idonei a ri-vitalizzare il settore delle piccoleimprese che anche nel nostro ter-ritorio stanno vivendo una fase digrande difficoltà.Alla fine della discussione, dopouna breve sospensione chiestadalla nostra lista, abbiamo di-chiarato il nostro voto di asten-sione su questo punto.L’assessore alle finanze ha di-chiarato che sono emerse del-le difficoltà nella gestione delbilancio, in particolare il di-savanzo di competenza vie-ne riequilibrato da un pre-sunto avanzo della gestionedei residui e del costante peg-gioramento della Cassa. Udi-ta l’esposizione dell’asses-sore abbiamo dichiarato ilnostro voto di astensione.Approvati invece all’unani-mità il capitolato per l’utiliz-zo dei pascoli montani costi-tuenti uso civico e il disci-plinare tecnico, nonché lamodifica al regolamento perl’utilizzazione agronomica dieffluenti di allevamento, lavariazione al programma del-le opere pubbliche per la pi-sta da fondo presso il parcoBrigata Regina ed infine èstato approvato il program-ma degli interventi di cui al-l’intesa tra Regione Veneto eProvincia autonoma di Trentoper l’attuazione del progetto direalizzazione di una dorsalemultifunzionale di collegamen-to tra i rispettivi territori. Sul sitoLista per Asiago,www.listaperasiago.it, sonodescritti gli emendamentipresentati e i testi integrali diinteresse per la Legge Regio-nale n. 14/2009 ai sensidell’art. 9 comma 5.

Lista Civica per AsiagoMattea Stella, PaoloFinco, Corrado Paganin,Giovanni Bordin, ClaudioMantese

ASIAGO

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“Amaramente devo constata-re che ho avuto ragione. Horipetuto più volte che igno-ranza e cocciutaggine abbon-dando in Altopiano quando siparla di rifiuti e raccolta dif-ferenziata.”Sono parole mie: le parole concui ho aperto il mio post disfogo in RadioMonteKatz il 10gennaio. Lo sfogo mi è natodopo aver letto l’articolo diSilvana Bortoli dal titolo “Dif-ferenziare? Fatelo voi perme” (L’Altopiano, 9/01). Edho poi rincarato la dose: “Nonimporta se siamo attorniati dazone che sfoggiano un 80% diriciclo. Non importa se biso-gna aprire ancora discarichedove dovrebbe starci una vallecon caprioli e funghi. Non ciinteressa di consegnare ai no-stri figli un mondo decente edinsegnare abitudini sane e ri-spettose degli altri edell’ecosistema in cui, vogliao no, dobbiamo e dovremo vi-vere”. È questo che vogliamoveramente? La nostra casa pu-lita e scoasse tutto intorno? Ètutta qui l’educazione che sap-piamo sfoggiare? Sappiamoportare pòle de fagàro in spàla,e capire quando nevicherà, usa-re raffinatezze tecnologiche,ma non sappiamo separare car-ta, vetro e umido dal resto perfare in modo che quello chescartiamo sia il meno possibi-le, inquini di meno e ci costi dimeno? Bella roba! Rileggiamole reazioni di alcuni ascoltatoridi RadioMonteKatz.Lollo commenta: “Secondo mela gente si è stufata di vedersicontinuamente aumentare adismisura la tassa (o tariffa?Boh) rifiuti di anno in anno, edi dover anche fare la raccoltadifferenziata. […] Però, se glienti pubblici smettessero di suc-chiare i soldi alla gente perBUTTARLI VIA sprecando ri-sorse, forse la gente stessa cimetterebbe un po’ di buonavolontà, sapendo che le risor-se vengono ben utilizzate...”Probabilmente ha ragione, mail discorso qui si complica e bi-sognerebbe avere conti allamano per capire se differenziaredavvero costa di più o se cistanno prendendo per il naso.

Però lo dici tu, sono enti pub-blici, e come tali devono ren-dere conto di come il denaropubblico viene speso.Francesco aggiunge la scarsi-tà di punti di raccolta come ele-mento deterrente.“Il bidone verdedell’indifferenziato è lì dov’èsempre stato, cioè abbastanzavicino alle case. Invece i nuo-vi raccoglitori della differen-ziata sono ben più distanti, al-meno a 300 metri dal vecchiobidone. Significa che se primauno doveva farsi 500 metri perbuttare le scoasse, ora ne devefare 900, quasi un chilometro...Insomma, poca informazione epochi bidoni. Se da una partela pigrizia di taluni sia deplo-revole, dall’altra bisogna am-mettere che è difficile far ca-pire al pensionato ciosòto me-dio che da quest’anno dovreb-be differenziare l’immondiziain casa sua, e poi portarla mol-to più lontano di prima, vistoche nel suo vicinato non ce nesono. Ancora più difficile far-gli capire che nonostante tuttociò, la tariffa sia aumentata.”Roberto: “Per Gallio l’Etram’ha consegnato chiave perl’umido e “plastificata” concodice a barre per il secco.Della seconda non so ancoracosa farmene. Entrerà mai infunzione?”. Caro Roberto, iltuo sindaco Pino “piscina” Ros-si non ha usato mezzi toni conEtra ed ha dichiarato già duevolte a l’Altopiano che preferi-sce la raccolta porta a porta con

o senza Etra… se è di parolaarriverà quella, per la felicità deipiù anziani. Insomma, Robertonon vede l’ora usufruire delservizio e fare il cittadino dili-gente e rispettoso, ma il servi-zio tanto sbandierato non c’è.Pino sai dirci quanto dovrannoaspettare i concittadini galiòti?Più o meno, dai, mica voglia-mo usare il cronometro!Unodafora, invece vuole disil-luderci con dei fatti: “Avrei vo-luto inviarvi la foto. Perchènon fate un salto all’isola eco-logica di Rotzo (vicino allachiesa) per verificare l’effi-cienza di Etra nel rimuovere intempi decenti il differenziatodalle campane e contenitori de-dicati? Forse allora capiresteperchè la gente (xaléticompresi) che hadifferenziato, finisce col noncrederci più.”.Demo: “Ricordiamo che ungrosso problema sono i rifiutiingombranti, con tempi diraccolta lunghissimi, che moltivilleggianti non possono ri-spettare, perchè se ne vanno acasa molto prima, per cui celi lasciano vicino aicassonetti. E non solo loro.Utile informare che almeno ilferro(cucine,lavatrici ecc.) sipuò portare da Vellar dopoMeca materiali edilizi incontrada Ebene (credo) e unpiccolo sforzo come questo èun grande vantaggio per lanostra comunità”.Maria ne approfitta per chie-dere: “Ci vuole un posto dove

poter portare tante cose chenon si sa dove mettere. Unesempio: l’olio dei barattolio quello usato per friggere,dove si butta? Tempo fa in tvhanno fatto un servizio su uncomune che fornisce alla po-polazione una tanica per met-terlo e poi passano a ritirarleogni tanto”. Jegary aggiun-ge una amara esperienza per-sonale: “in famiglia siamo intanti, abbiamo appena acqui-stato in altopiano tre nuovipaia di sci, come smaltiamo ivecchi? Voglio fare le cose concoscienza, chiedo quindi lumial commerciante, ma... «nonabbiamo indicazioni in meri-to, mi spiace, non dovrei dirlo,ma l’unica cosa da fare è ab-bandonarli vicini ad uncassonetto»”. Tex risponde: “Ioi miei sci li ho fatti portare viacome collo ingombrante daETRA col servizio a domici-lio. Ogni famiglia ha dirittoogni anno a 2 ritiri da 3 colliingombranti. Puoi buttarcimobili, frighi, sedie...io per farpulizia l’anno scorso ho fattoportar via tappeti, monitor delpc e sci...”Mi dicono, però, di armarsi disanta pazienza perché i giornidi raccolta negoziati da Etra coni comuni sono pochi (uno asettimana?) e le richieste sonomolte. Attendere per mesi è piùche normale. Va a finire che lagente si stufa e se ne disfa inaltro modo, pare ovvio.Non si riesce a tirare fuori qual-che soldino dei cittadini in piùdalle casse per questo servizioritenuto indispensabile? Se poiEtra non riesce a coprire piùgiorni, il problema è suo e sipaga qualche altro fornitore.“This is not rocket science” di-cono dalle parti in cui vivo, ese non è stato ancora fatto,qualcuno dovrà pur dare unarisposta a chi paga – il cittadi-no. In ogni caso, caro cittadi-no dell’Altopiano, ovvero tu chein questo momento mi stai leg-gendo, fai il tuo dovere: se citieni al tuo ambiente fa in modoche venga riciclato tutto quel

che si può riciclare. Non ti ba-stano i servizi? Chiedi, è un tuodiritto. Credi si possa fare me-glio? Proponi, è un tuo dovere.Tranquilli, ho finito. Mi rendoconto di aver pestato il piedonedi Etra, di aver fatto mugugna-re quei pàmpe che ancora but-tano tutto dentro lo stesso

Il sussulto delle scoàsse (parte seconda)

In tema di rifiuti e salvaguardia dell’ambiente, ben venganoproposte ed esempi per la riduzione dei rifiuti. Come fa, inoccasione del 5° compleanno del blog, Billarman di Radio MonteKatz, che suggerisce di usare borse ecologiche per la spesa,evitando di consumare giornalmente sacchetti di plastica. DaLondra, dove vive attualmente, Billarman non rinuncia a pro-muovere la tutela della sua terra, e si è attivato per creare delle“shopping bags” in cotone con il logo del blog o con la scritta“Altopiano di Asiago”e proporle ai suoi “ascoltatori” (vedi ilpost “Iniziativa per celebrare i 5 anni” suwww.radiomontekatz.com ). In Italia la produzione annua disacchetti di plastica si attesta sulle 300 mila tonnellate, l’equi-valente di circa 200 mila tonnellate di CO2, anidride carbonica,immesse nella atmosfera. Ogni anno ne consumiamo 4 miliardie nelle nostre discariche finiscono quasi due milioni di tonnella-te di plastica. Secondo gli ambientalisti, per smaltire un sac-chetto di plastica abbandonato in mare o in terra occorrono tra

i 10 e i 20 anni. Lo scorso 12settembre è stata promossa intutto il mondo la prima giornatainternazionale senza sacchetti diplastica, e in varie nazioni e cittàdel mondo già da tempo si stacercando di sensibilizzare la gen-te a rinunciare ad usarli, addirit-tura vietandoli e promuovendoborse ecologiche. In Italia si par-la già di gennaio 2011 come ter-mine per dire addio alle buste diplastica, che potrebbero esseremesse fuorilegge. Intanto vale lapena di cominciare a far propriolo slogan “Porta la sporta”, ov-vero abituarsi a uscire per farela spesa provvisti di borse eco-logiche. Nel mondo, di sacchet-ti di plastica, se ne consumanoun milione al minuto. La doman-da che si pone l’Associazione dei

Comuni Virtuosi, che promuove la campagna “Porta la sporta”assieme a MCS, società no profit inglese che si occupa dellatutela dell’ecosistema marino, è “Perché usare per pochi minu-ti un oggetto che può durare cento anni?” Silvana Bortoli

“Porta la sporta” ed eviti diusare per pochi minuti unoggetto che può durare 100 anni

sacchetto tànto-xè-tuto-istesso (grazie Silvana per lospunto), ma non importa. Ilvostro billarman non ha nes-suno da tener buono e senzaoffendere, dice quel che vadetto. A risentirci nel blog.

Billarman

b i l l a r m a n @ l i b e r o . i t ,www.radiomontekatz.comP.S. Lasciate stare il Diretto-re, quel che scrivo è respon-sabilità mia.

“La raccolta rifiuti deve essere miglioratama le bollette non devono aumentare”ATTUALITA’

“Bisogna che si riconosca la specificità dell’Altopiano riser-vandone un consigliere all’interno dell’ATO rifiuti. Questoriconoscimento è doveroso e i Comuni della pianura lo devo-no ammettere altrimenti proporrò la costituzione di un nuovoATO che comprenda solamente l’Altopiano. La legge non loprevede? Bene, le leggi sono fatte per essere cambiate”.Il sindaco di Gallio Pino Rossi non lascia spazio al dialogoproprio perché sui rifiuti si sta giocando una partita importan-te per l’Altopiano. Importante per i sindaci, ma anche per icittadini per non vedersi aumentare ancora la tariffa rifiutinei prossimi anni.Ma non solo di tariffe si è parlato alla riunione tra sindaci eEtra tenutasi nella sala consigliare del Municipio di Asiago lasettimana scorsa. In particolare si è trattato di raccolta diffe-renziata, progetti futuri e, per alcuni Comuni, il rinnovo dellaconvenzione con Etra in scadenza nei prossimi mesi. Il tuttoruotando attorno a due punti fondamentali: la necessità di

avviare una politica di raccolta spinta per dare un’immaginedi attenzione ambiente fondamentale per la promozionale delterritorio e il bisogno di contenere i costi della raccolta pernon gravare sui cittadini. Già per i cittadini di alcuni Comunila bolletta è destinata a salire perché la legge prevede chepassi da tassa a tariffa, ovvero che i costi di gestione devonotutti essere pagati dagli utenti e non coperti da parte del bi-lancio comunale come avviene ora (tranne ad Asiago dove ilpassaggio si è avuto già nel 2008). In più, con la costituzionedegli ATO rifiuti, i Comuni non potranno più differenziare latariffa tra residenti e proprietari di seconde case,differenziazione giustificata dal fatto che nella stagione turi-stica i costi di raccolta lievitano proprio per l’aumento di pro-duzione di rifiuti urbani.“Anche se dovessimo proseguire sulla doppia tariffazione,contravvenendo alla normativa, il “beneficio” sarebbe spal-mato su tutta l’utenza dell’ATO” spiega il sindaco di Asiago

Andrea Gios. Ovvero sugli oltre 700 mila utenti dell’area.Per quanto riguarda invece i dati sulla raccolta differenziata,dopo un iniziale dedizione che ha fatto schizzare la quota dirifiuti differenziati da un vergognoso 7% ad un più accettabi-le 35% in poche settimane ora la differenziazione è in legge-ro calo. Situazione di cui si assume una parte di responsabi-lità Gios. “Il sistema è rimasto a metà perché non sono statiavviati i press container in quanto erano veramente brutti etotalmente incompatibili con l’arredo urbano”.Nota positiva invece arriva dai dati della raccolta differen-ziata nel periodo turistico e dai Comuni più piccoli. Sia Rotzosia Foza registrano dati confortanti ed in continuo aumentocosì come nel periodo di alta stagione dove non sono statisegnalati cali del rapporto tra indifferenziata e differenziata,anzi in alcuni casi la percentuale è aumentata grazie anche alfatto che in pianura la raccolta differenziata è praticata damolti anni oramai. Gerardo Rigoni

7Sabato 23 genniao 2010

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Le condizioni meteo, final-mente favorevoli, han consen-tito di verificare di persona ilavori effettuati per la stagio-ne in corso, sul comprensoriosciistico Vezzena/Lavarone.Come sempre, quello che pro-mettono mantengono: il pro-getto di creare delle varianti,per mettere alla portata di tut-ti, le due piste più impegnativedel carosello la rossa Ust e lanera Pez del Prinzep è andatain porto. Purtroppo, lo scarsoinnevamento non ha consen-tito finora di aprire la variante“Le Cogole” alla rossa Ust,mentre sciare sulla pistaTorion, variante della nera, èstato un vero spettacolo. Ca-ratteristiche tecniche di que-st’ultima: lunghezza: 2.500 mt;pendenza: 16%; dislivello: 400mt. Con la seggiovia diVezzena, appena scesi dalmuretto iniziale, si prende ladestra sotto il nuovo rifugio, il“Baito del Neff”, lasciando lanera sulla sinistra. Subito dopodiramazione verso Rivetta, cisi dirige a sinistra seguendo lapista fino ad arrivare da die-tro (dopo aver superato il nuo-vo ponte di raccordo), al

“Una buona scuola è quella dove il bambino entra pulito etorna a casa sporco: vuol dire che ha giocato, si è divertito, siè dipinto addosso, ha usato i propri sensi, è entrato in contat-to fisico ed emotivo con gli altri”. Parola di Paolo Crepet.E proprio per dimostrare quanto i vostri figli “riescono a spor-carsi”, la Scuola d’infanzia e asilo nido integrato ReginaMargherita apre le sue porte ai genitori di bambini in etàprescolare. Parte l’asilo nido, rivolto ai bambini dai 12 ai 36mesi, nella giornata di sabato 30 gennaio dalle ore 10 alle ore12 con una mattinata ricca di divertimento tra pasta di sale egiochi psicomotori. Segue la scuola d’infanzia nei giorni 4,5 e6 febbraio dalle 9,30 alle 11,30 con laboratori di psicomotricità,di inglese, manipolativo, canti e giochi. G.R.

Porte aperte all’AsiloRegina Margherita

Insegnanti e personale a disposizione perpresentare la scuola ai nuovi genitori

La neve del vicino è sempre più biancaLe strategie di sviluppo adottate per il comprensorio sciistico Vezzena/Lavarone sarebbero da valutare

e da mettere in atto anche da noi, anche se il Veneto non è considerato una regione di montagna.

preesistente skiweg, a malgaLaghetto e alle successive pi-ste del carosello. Prima deltoponimo di Malga Laghetto,si imbocca il cavalcavia in le-gno e si rientra all’attraccodella seggiovia del Pez delPrinzep. Per aprire questa viaè stato seguito l’andamentonaturale del terreno, con l’in-tento di un minor impatto am-bientale possibile, il taglio di soli1200 mc. di piante e ridotti la-vori di sbancamento in alcunitratti, volti all’obiettivo di mas-sima sicurezza per lo sciatore.

L’opera forse più onerosa èstata la costruzione del pontein legno, sopra la strada perLuserna. Importo totale dell’in-vestimento: 750.000 euro.L’han definita “pista per le fa-miglie” e percorrendola capi-sci perchè. Larga, dolce, pa-noramica, cambi di pendenzaminimi, manto perfettamentetenuto: l’ideale per quello cheè l’utente tipo, la famiglia, ibambini, i gruppi, le scolare-sche, le scuole di sci. Il com-mento che a noi verrebbespontaneo... “Facile, loro han-no i soldi!”, è valido, ma solofino ad un certo punto. Sì, inquanto Provincia e Regione

autonoma hanno fondi, ma inquanto provincia e regione dimontagna prestano molta at-tenzione ai siti di montagna ealla sopravvivenza dei suoi abi-tanti. Il Direttore di “TurismoLavarone Spa”, Maurizio Riz,responsabile delComprensorio, ha dichiaratoche solo grazie alla volontàunivoca di tutti gli attori sul ter-ritorio, si riescono a far con-fluire finanziamenti dall’“Agenzia dello Sviluppo”, co-stituita ad hoc, della provinciadi Trento, per intervenire a so-stegno di realtà economico/produttive in difficoltà in qua-lunque ambito (come è suc-

cesso ad aziende del calibrodella “Marangoni” - pneuma-tici e della Philips!). Quindi: al-bergatori, istituti di credito, ad-dirittura artigiani (dal falegna-me al muratore, tutti han pre-so atto che il turismo legatoagli sport invernali è l’uni-co vero motore dell’ econo-mia locale), commercianti e cit-tadini, assieme alla Società pro-prietaria degli impianti, han fattola loro parte. Solo dopo aver ve-rificato l’entità dell’importo com-plessivo, l’Agenzia dello Svilup-po della provincia autonoma diTrento ha messo la sua quotapercentuale di 300.000 euro. Ilconcetto che il rischio e la volon-

tà di crederci dev’essere da en-trambe le parti, si è mostrato vin-cente: sarebbe una strategia davalutare e da mettere in atto an-che da noi, malgrado l’handicapche il Veneto non sia considera-to una regione di montagna el’Altopiano rappresenti solo unterzo della provincia di Vicenza.Delicato, chiedere a MaurizioRiz, come sono andate le cose aNatale, malgrado gli alberghi pie-ni e l’innevamento programma-to garantito su tutte le piste, strap-pato con le unghie e coi denti acausa delle alte temperature,l’utenza, è stata inferiore di un30%. E meno male per noi,perchè tra Vezzena, Verena, eun po’ Kaberlaba e Valbella, sia-mo riusciti a dare ai nostri ospiti,l’illusione di inverno e il nostronemico di frontiera, si è rivelatoun alleato.A chiudere, le immagini dellosplendido Baito del Neff ad in-coronare l’arrivo della seggioviaVezzena/Pez del Prinzep, dota-to di140 posti fra interno esolarium. Ma questa, è un’altrastoria: puro merito della volontàdi un privato imprenditore diLuserna, un Nicolussi, come tuttilì, ma appunto, Neff di sopran-nome.

Beppa Rigoni Scit

Non c’è pace in via Valbella,ad Asiago. Gli schiamazzi eil disturbo della quiete pub-blica, nelle ore serali e not-turne (soprattutto neiweekend e nei periodi d’altastagione), causa i clienti deibar che si affacciano sullavia che se ne stanno in stra-da con i bicchieri in manoanche fino alle 2 di nottestanno hanno ormai esaspe-rato i residenti. A questo siaggiunga il malcostume diabbandonare bicchieri, bot-tiglie e mozziconi di sigaret-ta nelle fioriere e sulle sogliedei negozi adiacenti. “Non nepossiamo più – dicono gliabitanti nella via – Di gior-no, in certi momenti, spe-cie in alta stagione, non siriesce nemmeno a passareper la strada e di notte nonsi dorme. Qualcuno è an-dato ad abitare da un’al-tra parte, qualcun altro chevive e lavora in pianura,ma ha casa qui, rinunciaal weekend e alle vacanzead Asiago perché, ormaida qualche anno, mancala tranquillità”. Tramite let-

Schiamazzi e disturbo della quiete pubblica nelle ore serali e notturne

Via Valbella cerca pacetera, con allegata raccolta difirme, gli abitanti hanno chie-sto un intervento urgente daparte delle autorità preposteper mettere fine a questo di-sagio. “Abbiamo informatodel problema il sindaco, iCarabinieri e la Polizia lo-cale con una lettera di se-gnalazione di disturbo del-la quiete pubblica inviatail 13 luglio scorso. Non ciè giunta alcuna risposta etanto meno sono stati presiprovvedimenti in merito.Abbiamo quindi, sempretramite lettera, interessatoanche la Prefettura”. Indata 26 agosto è arrivata unarisposta della Questura, inter-pellata dalla Prefettura, in cuisi diceva che personale dellaPolizia aveva provveduto acontattare i titolari dei localiinvitandoli al rispetto delleprescrizioni dettate dalle vi-genti disposizioni e di averinteressato il sindaco diAsiago al fine di valutare lapredisposizione di ulteriori especifici servizi di propriacompetenza. Nonostante ciònulla è cambiato, anzi la si-

tuazione, già insostenibile,sembra peggiorare con il ve-rificarsi di episodi spiacevoli.L’ultimo della serie è succes-so sabato 9 gennaio, verso le18.30, quando, a causa di al-cuni individui visibilmente al-terati dall’abuso di alcool, siè sfiorata la rissa. C’è statopure un lancio di palle di neveche ha coinvolto anche alcu-ni passanti e le vetrine deinegozi che si affacciano sul-la via e si è dovuto richiede-re l’intervento di Polizia Lo-cale e Carabinieri. “Credia-mo di non volere la Lunase pretendiamo silenzio instrada dopo la mezzanotte.Si chiede semplicementeche si provveda a far ri-spettare le normative vigen-ti in materia. Tra di noi c’ègente che si deve alzaretutti i giorni alle sei delmattino per andare a lavo-rare e non riesce a riposa-re a sufficienza. Ne va poidel decoro della via postain pieno centro cittadinodove sembra sia in attoun’interminabile e spessofastidiosa movida. Non vo-

gliamo impedire ai bar dilavorare, ci mancherebbe,ci auguriamo solo si pon-ga fine a queste manifesta-zioni di inciviltà e che nel-la nostra via si possa al-meno a tornare a dormiretranquilli, nel giusto rispet-to della convivenza civile”.Dal momento che le autoritàlocali non intervengono inmodo serio e risolutivo delproblema, i residenti in viaValbella hanno deciso di an-dare avanti, questa volta ri-volgendosi direttamente allaMagistratura. Stefania Longhini

ATTUALITA’

In viaggio con l’UnitalsiL’Unitalsi Altopiano organizza un viaggio di 5 giorni,dal 12 al 16 aprile con destinazioni Nevers, Castelli del-la Loira, Ars Lione, Torino (Sindone e Venaria). Le iscri-zioni si raccolgono entro il 30 gennaio. Per informazio-ni rivolgersi al presidente dell’Unitalsi EugeniaBarbierato tel.0424-462547 cel. 335-5251435

TURISMO INVERNALE - GLI ESEMPI VIRTUOSI

8l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

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Lo scorso 18 dicembre aVerona, nell’ambito dellaFesta regionale della polizialocale, la Regione Venetoha premiato quattro agentidella polizia provinciale diVicenza per un episodioaccaduto a metà febbraiodel 2007, quando si reseroprotagonisti del salvataggiodi una coppia di anziani co-niugi di Vigonza (PD) rima-sti bloccati nella neve sulmassiccio del Grappa con ilrischio di rimanere asside-rati . L’ufficiale DarioCappellaro di Enego e gliagenti Reziero Cappellaro,pure lui di Enego, Emanue-

le Pernechele di Conco eFrancesco Morlin diPianezze, sono stati insignitidell’onorificenza specialecon la medaglia d’oro con-segnata dall’assessore re-gionale Massimo Giorgettidurante una cerimonia allaquale hanno presenziato an-

che il sindaco di VeronaFlavio Tosi, l’assessore pro-vinciale Marcello Spigolon eil comandante della poliziaprovinciale ClaudioMeggiolaro. Questi i fatti re-lativi all’operazione che havalso l’importante riconosci-mento ai quattro agenti: ver-so le 19 della sera del 16 feb-braio 2007 dalla centraleoperativa veniva richiesto lorodi prolungare l’orario di servi-zio per prestare soccorso a unacoppia di anziani sul Grappa.Immediatamente attivatisi perraggiungere la località segna-lata, una zona montuosa in co-mune di Cismon del Grappalontana dalle abitazioni e diffi-cilmente raggiungibile conmezzi motorizzati a causa del-la neve, dopo essere arrivati eaver perlustrato l’area senzatrovare i due, avevano indivi-duato e seguito le tracce di

un’automobile sulla neve. Ver-so le 20, dopo aver percorsocirca tre chilometri, erano riu-sciti a trovare la vettura bloc-cata dalle neve con all’internola coppia che aveva chiestosoccorso. Constatato che, purse in stato di agitazione e in-freddoliti, i due erano in buonecondizioni di salute, gli agentili hanno ospitati nelle proprieautovetture, trasportandoli poiin un rifugio della zona, men-tre gli uomini del soccorso al-pino, nel frattempo arrivati sulposto, provvedevano a recu-perare l’autovettura dei coniu-gi, per i quali la spiacevole av-ventura avrebbe potuto avereun esito diverso senza il tem-pestivo intervento degli uomi-ni della polizia provinciale, con-siderando la zona imperviadove erano rimasti bloccati, ilclima rigido e la notte soprag-giunta. Silvana Bortoli

L’associazione “Occhi aperti per costruire giustizia” continua aproporre la cultura dell’amore e della legalità nel progetto “Tattoo:giovani che educano la comunità”. Martedì 26 gennaio, alle10.45 per le scuole, al Grillo Parlante, e alle 20.30 in ComunitàMontana per tutta la popolazione, è in programma l’incontrocon Francesca Tuggia, responsabile della Comunità Papa Gio-vanni XXIII di S. Vito di Leguzzano, che presenterà il suo libro“Sono stati i tuoi occhi”. E’ il racconto della sua esperienza di mam-ma adottiva di un bimbo down: quando Francesca ha visto Darioper la prima volta sul letto d’ospedale dove era stato abbandonato, èstata colpita dal suo sguardo e ha deciso, assieme al marito Francodi donargli un posto nella loro famiglia, capendo ben presto che lui liavrebbe condotti alla scoperta di un nuovo modo di vivere. Con losguardo, i gesti, il suo modo di fare, Dario riusciva a comunicareoltre le parole, aiutando piano piano chi lo incontrava a vedere esentire anzitutto con il cuore, sorridendo alla vita. Se ne sonoaccorti non solo mamma Francesca e papà Franco, ma anche icompagni di scuola, gli amici, gli insegnanti, i medici e gli infer-mieri che hanno tentato di strapparlo alla malattia e tutte lepersone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Dopo cheDario se n’è andato, Francesca ha deciso di scrivergli, contem-plando con stupore i sedici anni trascorsi assieme, per parteci-pare a chiunque vorrà leggere il libro il grande dono ricevuto.Un altro appuntamento da non perdere è fissato per venerdì 5 feb-braio: alle 10.45 al Grillo Parlante per le scuole e alle 20.30 nella saladel Bar Lux per la popolazione. Suor Rita Giaretta, originaria diQuinto vicentino, fondatrice di Casa Rut di Caserta, presenterà ilsuo libro “Non più schiave”. L’associazione”Occhi aperti” ha cono-sciuto suor Rita facendole visita proprio a Casa Rut, dove vive conaltre 4 suore, 10 ragazze e 4 bambini, l’anno scorso in occasione delviaggio organizzato con la Parrocchia che ha portato un gruppo dinostri ragazzi a Napoli per manifestare solidarietà alle famiglie vitti-me della mafia. In questi anni Suor Rita e Casa Rut hanno accoltoquasi 200 ragazze, in maggioranza vittime della tratta, provenientidall’africa e dai paesi dell’est, oggi soprattutto dalla Romania. “Nonpiù schiave” è un libro-testimonianza, dal linguaggio vero, ricco diprovocazioni su quel fenomeno, ormai globalizzato, che è la tratta didonne e minori migranti, nuova forma di schiavitù a scopo di sfrutta-mento sessuale. Il contenuto del libro “non più schiave” nasce da unconcerto di voci: suore, giovani donne vittime di sfruttatori, presenzeamiche, giornalisti, scrittrici, rappresentanti di istituzioni ecclesiali elaiche, che si armonizzano e convergono per generare ed esprime-re, da una realtà di dolore e schiavitù, cammini di vita e di liberazione.un libro che racconta gesti di tenerezza che leniscono ferite e infon-dono fiducia, parole che dicono impegno di vita e pubblica presa diposizione a favore della donna oppressa, sogni condivisi che hannoin sé l’ardire di liberare la speranza. il volume è introdotto da unatestimonianza sulla comunità di Dacia Maraini. L’associazione “Occhiaperti” ringrazia tutte le associazioni che aderiscono alle varie inizia-tive e che a vario titolo e in tanti modi partecipano e condividono ilprogetto “Tatoo”.

Le straordinarie testimonianzedi Francesca Tuggia e Suor Rita

Rodeghiero dà la sveglia ai sindaciCinque mesi fa inviata una lettera ai primi cittadini - Finora solo silenzio.

Quattro mesi di silenzi. E’ daquattro mesi che il Comitatoreferendario per il passaggiodell’Altopiano a Trento atten-de una risposta dai sindacidell’Altopiano. Attesa che perora rimane vana. Il 25 agostoil Comitato ha inviato una let-tera ai sindaci dell’Altopianoper invitarli a sollecitare i rap-presentanti politici a pressarela Regione Veneto perché sipronunci sul passaggiodell’Altopiano alla Provinciaautonoma di Trento, come san-cito dal referendum popolaredel maggio 2007.Il 14 agosto è stata pubblicatasulla Gazzetta Ufficiale la leg-ge 117 inerente il distacco deisette comuni dellaValmarecchia dalla Regione el’annessione all’EmiliaRomagna. Legge tra l’altropresentata dal parlamentare,ed ex presidente della Provin-cia, Manuela Dal Lago.“Un risultato ottenuto graziealla costante pressione delComitato referendario sui rap-presentanti istituzionali del ter-ritorio, pressione supportata

anche dalle amministrazionilocali – dice il coordinatore delComitato FrancescoRodeghiero - Il nostro disegnodi legge invece è fermo in pri-ma commissione perché laRegione Veneto non ha anco-ra espresso il proprio parere inmerito al distacco degli otto Co-muni dell’Altopiano. Si chiedequindi, semplicemente, che leamministrazioni adottino unadelibera di giunta che inviti ilConsiglio Regionale del Venetoad esprimere il parere ai sensidell’articolo 132 della Costituzio-ne Italiana”.Da quella prima lettera sonopassati 5 mesi, ne è seguita un’al-tra nell’ottobre scorso, ma daisindaci nulla. Anzi solo Enego hadeliberato il 10 settembre e il sin-daco di Lusiana, AntonellaCorradin, ha risposto dicendoche affronterà la questione nel-la consulta dei sindaci. Dagli al-tri nulla.Perché l’iter proceda, la Regio-ne Veneto deve esprimere unparere, anche negativo perchéil parere non è vincolante, maun parere formale deve essere

espresso.“Questo temporeggiare, sia del-la Regione sia dei sindaci, va con-tro quanto espresso democrati-camente dai cittadinidell’Altopiano, lede i loro diritticostituzionali, va contro lo stessoarticolo primo della CostituzioneItaliana – continua Rodeghiero– Non si capisce come mai gliamministratori locali, eletti dai lorocittadini che hanno loro delegatodi rappresentarli, non portinoavanti quanto richiesto. E si cheil referendum ha originato nume-rosi finanziamenti per i paesi diconfine che ha permesso loro diportare avanti importanti opere.”Dall’onda referendaria che hapercorso l’arco alpino nel bien-nio 2007 – 08 sono scaturite va-rie iniziative di legge a favoredei paesi di confine tra cui l’ac-cordo Dellai – Galan, 20 mi-lioni di euro per progettitransfrontalieri, la leggeLancilotta, che destina fondiper i servizi ai cittadini deipaesi di confine, ed il tra-sferimento dal TrentinoAlto Adige di finanziamentia favore di investimenti nei

paesi di confine.“Anche se l’esborso di beneficiagli apparati pubblici non è lanostra finalità – conclude - Lanostra protesta è un grido d’al-larme a difesa della montagna edi chi ci vive. Non ci interessanole strade o le grande opere ci in-teressano politiche che permet-tono ai montanari di continuarea vivere in montagna, il resto èsolo, per quanto generoso, ele-mosina.” Geraro Rigoni

Salvarono due anziani, premiati dalla Regione

ATTUALITA’

SABATO 23 GENNAIO3D

SABATO 30 GENNAIO“TUTTI DENTRO”

SNOWBOARD EVENT

musica live con BANDICJO (Smaila’s Band)

9Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

Partirà Lunedì 8 Febbraio ilcorso organizzato daCONFCOMMERCIO diAsiago per ottenere l’idonei-tà ad aprire un pubblico eser-cizio per esercitare l’attivitàdi bar, ristorante, pizzeria ecc,ecc, ovvero tutte quelle atti-vità esercitate professional-mente per effettuare lasomministrazione di alimentie bevande e il commercio siain forma fissa che ambulan-te degli stessi. Il corso si ar-ticola in due sezioni, una di42 ore per coloro che sonogià in possesso di alcuni re-quisiti di esperienza profes-sionale, tipo essere stati di-pendenti qualificati in una dit-

Baristi, ristoratori e pizzaioliinizia un nuovo corso formativo

ta di somministrazione peralmeno 2 anni negli ultimi cin-que, o collaboratori di unaazienda famigliare, o in pos-sesso di un particolare titolodi studio, e l’altro di 120 oreper coloro che non posseg-gono i suddetti requisiti. Tut-te le lezioni si terranno c/ol’Istituto superiore ( ex Pro-fessionali ) di Via Cinque inAsiago nelle giornate di Lu-nedì, Mercoledì e Giovedìpomeriggio per 4 ore , coninizio il giorno 8 Febbraio etermine il 29 Aprile. A finecorso ci sarà l’esame finale,questo a Vicenza, e coloroche lo supereranno, saranno“abilitati” ad aprire, o a su-

bentrare, in una attività chepreveda la somministrazioneo anche la vendita al minutodi prodotti alimentari.Nelle 3 precedenti edizioninumerosi “aspiranti” com-mercianti ed esercenti han-no particolarmente apprezza-to la professionalità dei do-centi e il fatto di poter effet-tuare la formazione inAltopiano, con un significa-tivo risparmio di tempo e de-naro, anziché dover andare in pia-nura e magari anche in orarioserale. Le iscrizioni sono ancoraaperte ed eventuali informazionisi possono chiedere allaCONFCOMMERCIO diAsiago al numero 0424 460150.

Dopo oltreq u a r a n t a c i n q u eanni di prestigiosaattività professio-nale il notaioGiancarlo Murarodal 31 dicembrescorso è andato inpensione. Nato inquel diCamporovere il 1gennaio 1935, fre-quenta con eccel-lente profitto,ripercorrendo leorme del fratelloGiuseppe, mortonel corso della se-conda guerra mon-diale mentre pre-stava il servizio nel-l’esercito, il liceoclassico Barbarigo diPadova; si laurea in Giu-risprudenza nello storicoateneo patavino il 3 mar-zo del 1959. Si sposa conGiovanna nel 1961 concui avrà tre figli Donatel-la, Giuseppe e Giovanni,supera l’esame di procu-ratore legale ed esercital’attività forense fino allanomina a notaio che av-viene, dopo aver supera-to l’esame, nel marzo1964, con decreto del 30ottobre di quell’anno consede a Campo Turres pra-ticamente ai confini conl’Austria.Successivamente occupe-rà le sedi di Recoaro ,Piovene Rocchette,Breganze, Thiene per es-sere nominato notaio adAsiago nel 1986, ove datempo aveva aperto una

Per il notaio Giancarlo Muraroè arrivato il tempo della pensione

Si chiude una pagina, lunga oltre quattro decenni,della storia economica della nostra terra.

sede secondaria dello stu-dio presso gli storici uffi-ci del papà Giovanni inViale Trento Trieste. È sta-to, nei primi anni settan-ta, per diversi anni, vicepretore onorario adAsiago; nel suo studiosono sempre state pre-senti in qualità di colla-boratrici la sua cara so-rella Flora, nonchél’immarcescibile CaterinaBasso.

Nel dicembre 1999, dopoannose ed approfonditericerche storiche ha pub-blicato un prezioso volu-me sulla storia delnotariato nell’Altopianodei 7 comuni; è stato mem-bro del consiglio notarilenei primi anni 2000 perdue mandati e successiva-mente, fino al 31 / 12 /

2009, rappre-sentante per ilTriveneto dellaCassa Naziona-le delNotariato.Con ilpensionamentodel notaioGiancarlo sichiude ancheuna pagina, lun-ga oltre quattrodecenni, dellastoria economi-ca della nostraterra; con lasua grande com-petenza e la suanotevole preci-sione professio-nale il notaio

Giancarlo Muraro ha ac-compagnato ed assistitoprofessionalmente parteprecipua dello sviluppodell’attività immobiliaresull’Altopiano dagli annisessanta ai giorni nostri.Da sempre grande ap-passionato di questionigiuridiche non solo ri-strette al pur ampio am-bito delle competenzenotarili, ha fatto dell’ag-giornamento professio-nale e dello s tud io unsuo prec iso appunta-mento quotidiano; è unesempio, soprattutto peri figli Giuseppe e Gio-vanni che ne s tannobrillantemente seguendole orme professionali eper tutti gli operatori deldiritto che hanno avutoed avranno modo d iconfrontarsi con lui.

Ad Asiago il sa-cro fuoco dell’ar-te incontra il fred-do del ghiaccio,dando vita a ope-re incredibilmen-te suggestive.Il 29 e il 30 gen-naio si esibirannoinfatti ai giardinidi Piazza Carli,nel centro cittadi-no, i componenti della Squa-dra Nazionale Italiana in pre-parazione alle Olimpiadi diScultura di Ghiaccio (WinterOlympic Games Vancouver2010 – Olympic ice artcompetition) che si terrannoa Vancouver, in Canada, dal20 febbraio.Nella giornata del 29 gennaio,gli artisti – capitanati daAmelio Mazzella di Regnella,presidente dell’AssociazioneItaliana di Scultori di Ghiac-cio – si alleneranno nella cre-azione della scultura di garache proporranno alle Olimpi-adi, il cui tema sarà Hope or

Dream – speranza o sogno,dedicato al desiderio di paceper tutti i paesi del mondo. Laperformance vedrà impegnatigli artisti per l’intera giornatadi sabato.Il secondo giorno della mani-festazione sarà dedicato allamemoria dello scrittoreasiaghese Mario Rigoni Stern,con la creazione di sculture atema di animali tratti dalle sueopere. Infine, domenica 31gennaio si concluderà l’even-to con la premiazione dell’ope-ra più bella, che verrà sceltadai bambini di Asiago.L’evento è organizzato dal-

l’Assessorato alTurismo del Co-mune di Asiago“Con questoevento – spiegal’assessore al tu-rismo RobertoRigoni – si inten-de incentrare l’at-tenzione sulghiaccio, elemen-to caratterizzante

della stagione fredda, renden-do partecipi cittadini e turisti diquesto modo di espressione ar-tistica e culturale. Penso inol-tre che il coinvolgimento deibambini, con il voto alla migliorscultura raffigurante gli animalidei nostri boschi, possa costitu-ire un ulteriore valore aggiun-to per questa manifestazio-ne”. Con l’occasione, si va-luterà anche la possibilità, infuturo, di realizzare adAsiago un albergo completa-mente in neve e ghiaccio, checostituirebbe senza dubbiouna grande e originale attrat-tiva turistica.

Sculture di ghiaccio ad Asiago

ATTUALITA’

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ROANA

Torna il coro Brigata CadoreSi terrà sabato 30 gennaio ilconcerto del Coro BrigataAlpina Cadore previsto perlo scorso 19 dicembre aTreschè Conca e rinviato acausa del maltempo. I lettori ricorderanno infattila grande nevicata di quelfine settimana prima di Na-tale. Nevicata che, se non hacreato disagi agli altopianesiabituati e preparati a taliemergenze, ha invece mes-so in ginocchio l’intera pia-nura padana impedendo aicomponenti del coro di rag-giungere l’altopiano, data lapessima condizione dellestrade di lunga percorrenza.Il Coro Brigata AlpinaCadore conta più di 45 ele-menti ma molti di loro, pro-venendo da provinceemiliane e lombarde larga-

mente innevate, non hannopotuto garantire la propriapresenza provocando loromalgrado l’annullamento delconcerto, che era statopubblicizzato anche dal nostroGiornale.Essendo però fortementedesiderata dalla Pro Locolocale, dal Gruppo Alpini edal coro stesso, la serata co-rale verrà riproposta pressola Chiesa Parrocchiale diTreschè Conca a partire dalleore 20.30 di sabato 30 gen-naio, con ingresso libero.Il Coro, diretto dal maestroMichele Segato, è già noto inAltopiano per aver cantato indiverse occasioni. Una diqueste fu, nei primi giorni dinovembre 2007, il memora-bile concerto dedicato a Ma-rio Rigoni Stern per il suo 86°

compleanno, al quale il Ser-gente aveva partecipato congrande commozione di tutti ipresenti. In ricordo di quelprezioso incontro con il no-stro scrittore, a distanza didue anni e poco più, il CoroBrigata Cadore ritorna acantare per “nonno Mario”(così lo scrittore si era defi-nito con i ragazzi del Coro),questa volta con la presenzadel cantautore PierangeloTamiozzo. Per la serata tan-to attesa non solo si sperache non nevichi, ma che ilcielo sia il più sereno possi-bile, così il ricordo del Ser-gente salirà al cielo con i can-ti del Coro Brigata Cadore esarà illuminato dalla luceargentea della luna piena.

Ilaria Panozzo

La scritta “Super Mario”che campeggia sul mani-festo preparato dagli ami-ci per il suo novantesimo

I 90 anni di Super Mariocompleanno, gli si addi-ce assai perché MarioDal Pozzo, di Roana, ViaKamahause, 90 anni pro-

prio non li dimostra. Sa-bato 16 gennaio, questovispo novantenne, chefino a due/tre anni fa co-priva agevolmente la di-stanza Campolongo-Camporosà con gli sci dafondo, è stato festeggia-to dagli amici diPedescala presso il baito“Cason del Lovo” in Vald’Assa ed anche in que-sta occasione ha avutomodo di dimostrare tut-ta la sua vitalità e il suoentusiasmo per la vita. AMario giungano sinceriauguri, con tanta ammi-razione, anche da tuttala redaz ione deL’Altopiano.

Dimessosi per sei giorni dallacarica di assessore all’urba-nistica e opere pubbliche,mantenendo quindi quella allaviabilità, Dario Frigo ha fattorientrare il suo gestoricompattando così la squadradel sindaco Valentino Frigo. Aquanto pare, non c’erano con-trasti con il primo cittadino allabase della remissione delledeleghe assegnate all’influen-te rappresentante politico diTresché Conca anche se imotivi rimangono avvolti nelmistero. Lo stesso Dario Fri-go si è trincerato dietro un ge-nerico “motivi personali”,spiegazione che però non hasoddisfatto i più curiosi. Vocidei corridoi municipali segna-lano contrasti sorti dopo l’ar-rivo della relazione regionalesulla variante al PRG ma an-che tensioni nel settore dei la-vori pubblici. Con il ritiro del-

Si dimette, ma ci ripensa subitoDario Frigo riprende le sue deleghe

le dimissioni di Dario Frigo, av-venuto dopo incontrichiarificatori con il sindaco, lasquadra di Valentino Frigo ènuovamente al completo pron-ta per affrontare un nuovocapitolo della questione elezio-ni. Il 4 marzo il TAR emetterà lasua sentenza relativa alle elezio-ni amministrative di Roana delgiugno scorso. Udienza data perfavorevole alla maggioranza inquanto pare non siano stati ri-scontrati irregolarità nelle opera-zioni di spoglio. G.R.

In attesa dell’udienza che siterrà il 4 marzo presso il TARVeneto, vorremmo informare inostri concittadini sulla situazio-ne attuale relativa alla varianteal PRG. La variante – votata inconsiglio comunale ancora nellontano giugno 2006 dall’ammi-nistrazione Porto – recherà unosconsiderato e soprattutto nonnecessario incremento dellacubatura edificabile, aumentan-do la pressione urbanistica su unterritorio già fortemente edifica-to. Essa è stata fortemente cal-deggiata anche dall’attuale am-ministrazione, che altro non è chela continuità politica della prece-dente, visto che ripropone tra isuoi componenti anche i soliti notisoggetti portatori di interessi per-sonali nel campo immobiliare.Fortunatamente anche i funzio-nari ed i tecnici del settore urba-nistica in Regione hanno consta-tato che le modifiche apportatedalla variante per la loro com-plessità, estensione e quantità

Comunicato informativo ai concittadiniin merito a voci ricorrenti sulla Variante

incidono significativamente sul-la dimensione del PRG e sui cri-teri che lo informano. Un datosignificativo: la variante compor-terà un incremento di 11.600abitanti (attualmente Roana con-ta circa 4 mila abitanti) equiva-lenti a 576.000 metri cubi (2.800nuovi appartamenti). I tecniciregionali, nell’esprimere un giu-dizio, hanno preso in considera-zione alcuni fattori fondamentaliquali: 1) la salvaguardia e la tu-tela del paesaggio e dell’ambien-te; 2 ) la necessità di concentra-re l’edificato senza creare isoleconsigliando il completamento diquelle porzioni di territorio giàedificabile che non sono ancorastate utilizzate evitando di sottrar-re ulteriori terreni agricoli già for-temente penalizzati; 3) in parti-colare per quanto riguarda learee rientranti nel patrimonio diproprietà collettiva, con destina-zione agro silvo pastorale, attual-mente gestiti come beni di usocivico da parte del Comune poi-

ché sono suoli a vocazioneprettamente agricola, no devo-no in nessun modo essere utiliz-zati per fini speculativi ededificatori A seguito di questo lacommissione regionale conside-rando la forte impatto sul territo-rio delle nuove previsioni, dopoun attento esame ha apporta-to notevoli stralci, modifiche edaltri rilievi che hanno ridottosensibilmente la volumetriaprevista dal Comune. Proba-bilmente entro la fine del mesedi gennaio – sono già passaticirca due mesi da quando ilsindaco in consiglio comunaleci ha detto che entrava in vi-gore subito – la Regione tra-smetterà la variante al Comu-ne perché questo possa pren-dere visione degli stralci ope-rati. E’ difficile pensare chel’amministrazione possa ap-provare e rendere operativauna variante così tanto diver-sa da quella inoltrata nel giugno2006, sicuramente cercherà di

produrre spiegazioni e motivazio-ni per recuperare tutto quello chela Regione ha tagliato: in questomodo si allungheranno ulterior-mente i tempi della sua appro-vazione definitiva, vista anche laconcomitanza con le elezioniregionali. Probabilmente lanotizia della sua approvazionee della imminente approvazio-ne del PAT viene diffusa daalcuni componenti dell’ammi-nistrazione stessa per porsi ariparo da critiche e rimostranzemosse da parte di alcuni citta-dini a cui in campagna eletto-rale era stata promessa l’im-minente edificabilità “del pro-prio orticello”. Gruppo Lista Insieme

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l’Altopiano8

Melbourne

Alcuni mesi fa avevamoscritto relativamente al pro-getto per un impiantofotovoltaico sul sito cono-sciuto come “La Cattedra”a Canove.Da giugno scorso il progettosi è evoluto e il consiglio diamministrazione del Consor-zio, che ne è proprietario, neha votato la realizzazione. Sicostruirà quindi un impiantofotovoltaico di importanti di-mensioni, 990 Kwatt circa,che possa produrre elettrici-tà da fonti rinnovabili. Il Con-sorzio è costituito da 7 Co-muni dell’Altopiano, proprie-tari dell’immobile e dell’areacircostante in percentuali di-verse: 20% Asiago, 19%Lusiana, 18% Enego, 17%Roana, 11% Gallio, Rotzo eFoza. Ciascun comune haquindi una partecipazione nelconsiglio di amministrazione etutte le decisioni vengono vo-tate per quote. L’assembleadel Consorzio ha deliberato didare l’incarico di coordinato-re per la realizzazione del pro-getto a Ivan Baù assessore albilancio di Asiago.Assessore, un progetto cosìimportante quale obiettivo

Vista la bontà del primoprogetto per un impiantofotovoltaico, l’Amministra-zione di Roana ha deciso diinvestire ancora più deci-samente in questa tecnolo-gia. E’ stato da poco deli-berato da parte del consi-glio di amministrazione delConsorzio della Cattedra diaffittare allo stesso Comu-ne di Roana circa 25.000metri quadrati di terreno,affinché possa costruirsi un“proprio impianto”, sempreda circa 1 Megawatt. Lanotizia è molto positiva dalpunto di vista ambientale.Pare un sogno, ma da pro-durre circa 1 Megawatt dienergia elettrica a produr-ne il doppio si salvaguardaancora di più la Natura,andando a porrel’Altopiano di Asiago comeuna delle aree venete in cuiesiste maggior sensibilitàper l’utilizzo delle EnergieRinnovabili, ottimo stru-mento anche per promuo-vere turisticamente il no-stro territorio. Ritengo siaestremamente strategicoed importante legare l’im-magine turisticadell’altopiano a reali e de-finiti progetti di salvaguar-dia ambientale.

L’impianto fotovoltaico della Cattedrapotrebbe essere pronto entro l’estate

strategico si pone?“ Si prova se uno stru-mento è buono o cattivoin funzione di quelloche è l’obiettivo finale diesso. Il Comune diAsiago ha come fine ilrilancio di una politicache enfatizzi e salva-guardi l’ambiente. Rite-niamo che la realizza-zione dell’ “Istituto Eu-ropeo per le politichedella montagna” sia ilfine che giustifica la re-alizzazione di questo im-pianto fotovoltaico da 1Mw . L’Altopiano ha biso-gno di un cambiamento chenon può riguardare solo ilconsumo del territorio ed ilpassaggio ad un’economiadi servizi, ma anche di uncentro che diventerà unplesso di ricerca e di svilup-po di politiche riguardanti ilterritorio montano, dallo svi-luppo economico eco soste-nibile a politiche a favore deiresidenti e del lavoro, dallagestione del patrimonioboschivo e silvo-pastorale

alla riqualificazione delcomparto agroalimentare.La qualità ci deve distingue-re anche nella ricerca e nel-lo studio di un “nuovo ecosviluppo”. L’impianto, se visarà l’accordo, diventeràanche un esempio di ener-gia alternativa non inqui-nante, “carbon zero”, da farvisitare ai nostri figli al finedi iniziare una strada di svi-luppo sostenibile e di minorinquinamento dell’atmosfe-ra. L’utilizzo dell’impianto

fotovoltaico servirà quindia finanziare il primo e il se-condo stralcio per realizza-re l’Istituto Europeo dellaMontagna, che si occupe-rà di promuovere studi e ri-cerche sulla conservazionee protezione del patrimonionaturalistico montano”.Che struttura finanziariaipotizza per il Consorzio chegestirà la realizzazione, la ma-nutenzione e i ricavi finanziaridell’impianto fotovoltaico?“L’impianto costerà 3.900.000

euro. Stiamo valutan-do, come Cattedra, di-versi sistemi di finan-ziamento tra cui ilLeasing, ma ilbusiness plan dovràtenere conto di diver-si fattori per realizza-re la massima conve-nienza economica efinanziaria a parità dirischio accolto. Lavalutazione dovrà es-sere fatta anche infunzione della certez-za di arrivare entroquest’anno alla rea-

lizzazione dell’impianto e all’al-lacciamento di esso all’Enel, alfine di percepire il contributodel Conto Energia. Oggi lo stru-mento più flessibile che spostail rischio è il Leasing. Spetteràpoi al Consiglio di Amministra-zione verificare la migliorestruttura. Crediamo molto epromuoviamo la sensibilità po-litica della maggioranza che ri-tiene che una zona di così altopregio debba essere valorizza-ta al fine della collettività. For-se questo impianto è la vera

Dire:”venite a fare le vo-stre vacanze qui; vi garan-tiamo che siamo seriamen-te impegnati a proteggere laqualità dell’aria, dei boschiper il vostro benessere”.Insomma … potrebbe esse-re un argomento di “vendi-ta” importante. Che sia in-cominciata l’era solaresull’Altopiano ? Io ci credoe mi sembra che si stia an-dando nella giusta direzio-ne. Rimangono tuttavia al-cuni punti politici poco flui-di, che impongono una qual-che riflessione. L’obiettivodi costruire un impiantofotovoltaico, pubblico o pri-vato, di grandi o di piccoledimensioni, è duplice: si pro-teggerebbe l’ambiente, an-dando a produrre energiaelettrica senza l’utilizzo dicombustibili fossili e si gua-dagnano dei soldi attraver-so il conto energia e l’uti-lizzo stesso dell’energiaelettrica. Per dare una ideamolto approssimativa, unimpianto della portata diquello della Cattedra porte-rà alle casse della stessa unutile netto di circa 150.000euro. Questo utile verrà poiriutilizzato per sostenereprogetti di sviluppo socialee ecologico come quello del-

l’Istituto della montagna.Con un utile così importan-te, la perplessità che ho èche la concessione per l’af-fitto del terreno su cuiRoana costruirà il suo im-pianto è di 25.000 euro,quando sarebbe stato piùcongruo stabilirlo in circa50 / 60 mila euro. Non dico“guadagnarci”, visto che ilterreno della Cattedra è diproprietà dei cittadini, attra-verso l’amministrazione inquote da parte dei Comuniche compongono il consigliodi amministrazione, ma,perlomeno, affittarlo a va-lori di mercato reali. Allafine è vero che Roanaavrebbe dovuto pagare dipiù l’affitto e per pagarlo dipiù avrebbe dovuto utilizza-re più soldi pubblici. Soldipubblici che da una cassa“pubblica” sarebbero andatiad un’altra cassa “pubbli-ca”, di cui Roana tra l’altrofa pure parte, quella delConsorzio, impegnato a lan-ciare l’Istituto Europeo del-la Montagna. Quindi, sem-plicemente un giro di soldipubblici atti a finanziare pro-getti di alta rilevanza socialee ambientale, a costi di af-fitto corretti ed equi però.Verrebbe da dire, facendo

un semplice sillogismoaristotelico, anche se solologico e probabilmente mo-ralmente sbagliato, che perestensione Roana non ab-bia capito che pagare ilprezzo equo dell’affittoequivale a sostenere inmaniera ancora più deter-minata un importante pro-getto pubblico. Nel corsodella votazione per delibe-rare l’autorizzazione all’af-fitto di 25.000 metri aRoana per costruire il loroimpianto, l’unico Comuneche si è astenuto è statoAsiago: ne chiediamo quin-di le ragione a Ivan Baù,delegato da parte di Asiagonel consiglio di amministra-zione della Cattedra.“Pur ritenendo il fine del-l’Istituto Europeo sullaMontagna, il comune diAsiago si è astenuto dal-la votazione in quanto ri-tiene il prezzo di affitto di25.000 • non congruo inbase ad una entrata di200.000 • che serviràunicamente a incrementa-re la parte corrente dellecasse del comune diRoana. Non ritenevoinoltre necessario un ul-teriore consumo di25.000 m2 di terreno del-

la Cattedra, pari a 5 cam-pi da calcio, al fine del fi-nanziamento dell’Istituto.La manovra ha trovatocomunque il parere dellamaggioranza. Nella miapersona ho creduto fin dasubito nel progetto, aiu-tando il cda della Cattedranello svolgimento dell’iterprocedurale al fine di giun-gere in tempo alla realizza-zione dell’impianto. Nonsiamo quindi contro, ma ri-tengo che l’interesse dellaCattedra è primario e ilcomune di Asiago farà sem-pre l’interesse del Consor-zio dato che lo stesso coin-cide con la valorizzazionedella propria quota.” Unultimo commento da parte diMario Porto, presidente delConsorzio della Cattedra:“La soddisfazione c’è per-ché è stato raggiunto unaccordo. Roana era parti-ta per fare il fotovoltaico

pagina a Curadi Claudio Savelli

possibilità per realizzare unavisione di sviluppo diverso daquello basato sul profitto a bre-ve o sull’urbanizzazione spin-ta”.Il progetto si sta sviluppandorapidamente e l’obiettivo èquello di iniziare i lavori pergiugno, se non vi saranno osta-coli a livello di autorizzazioni esulla servitù di elettrodotto. Perla posa in opera non sono ne-cessari più di due mesi, quindiper agosto l’impianto potreb-be essere operativo. Costrui-re un impianto fotovoltaico diqueste dimensionisull’Altopiano non ha solo be-nefici strategici e finanziari,ma, a mio avviso, può avereun grande impatto anche dalpunto di vista turistico. Sem-pre più con la realizzazione diprogetti in cui si pone al cen-tro la salvaguardia dell’am-biente, si potrà promuovereuna visione del turismo legataal rispetto e alla valorizzazionedel nostro preziosissimo e bel-lissimo patrimonio naturisticodi prossimità.

E Roana ne vuole uno tutto suo

indipendentemente, il Con-sorzio in seconda battutaha deciso di sostituirsi alprogetto; il compromesso èstato raggiunto, con lanuova delibera con la qua-le si affitta a Roana unanuova porzione di terrenoaffinché possa edificare ilproprio impiantofotovoltaico. Mi auguropossa partire al più prestoil progetto per lariqualificazione dell’Isti-tuto Europeo della Monta-gna, che molto si affidafinanziariamente alla buo-na riuscita del progettoenergie rinnovabile dellacattedra. Negli 8 comuninessuna amministrazionedeve primeggiare. Asiago,in quanto capoluogo, deveessere un buon padre di fa-miglia, dando un supportofattivo e non sempre interes-sato nei progetti che ciascunComune propone.”

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GALLIO

Non senza un briciolo di emo-zione, i “nonni vigile” di Galliohanno iniziato lunedì 11 gen-naio la loro attività.Sorpresi gli alunni delle scuo-le in via Roma che all’uscitahanno trovato questa piace-vole novità. Poco prima del-la loro entrata in servizio, inMunicipio, c’è stata l’investi-tura ufficiale di queste impor-tanti figure che d’ora in poigarantiranno sicurezza per ilmomento solo all’uscita dal-le lezioni. Il vice sindacoNatale Pompele e l’assesso-re ai servizi sociali PatriziaLunardi, hanno consegnatoloro la divisa personalizzata:casacca, cappello e paletta.

Istituire una rete wireless, ov-vero un collegamento adinternet senza fili, su tutto il ter-ritorio comunale. E’ quanto èintenzionato a fare il Comunedi Gallio firmando nei giorniscorsi un accordo con l’impre-sa Ntrnet srl di Roana.«Il Comune di Gallio intendecreare una infrastruttura di co-pertura wireless sul territoriocomunale di Gallio al fine digarantire a chiunque, nei sitisoggetti a copertura wireless,di connettersi gratuitamente aicontenuti interattivi messi a di-sposizione dal Comune, oltrea garantire un accesso a lar-ga banda ad Internet - spiegail sindaco Pino Rossi - Questo

Una telefonata, un piccolobox e i cittadini diStoccareddo, Foza, Enegoovest, Rubbio, Lusiana estpossono ora usufruire deitanti servizi e delle tante op-portunità di internet. E’ statoinfatti raggiunto il primo tra-guardo del progetto voluto daRegione Veneto e Provinciadi Vicenza che prevede lacopertura con tecnologia wi-max, quindi attraverso onde ra-dio, dei territori vicentini consi-derati “tecnologicamentesvantaggiati”, ossia geografica-mente complessi e difficil-mente raggiungibili da infra-strutture tradizionali come icavi. Così, dove non è arri-vato il privato, ha sopperitol’ente pubblico, ossia Regio-ne e Provincia, attraverso lasocietà Aria che ha vintol’appalto nazionale del Mini-stero competente per la co-pertura con tecnologiawimax di tutto il territorionazionale.“Lo sviluppo del territorio –sottolinea l’Assessore Pro-vinciale all’Innovazione An-drea Pellizzari- passa oggidoverosamente attraverso lapossibilità di accedere adinternet, ottenendone servizima anche stabilendo rapportie conoscenze che, se sonoimportanti per le persone ein particolare per gli studen-ti, sono fondamentali per leaziende. In tal senso, eranoinsistenti le richieste che ar-rivavano al mio assessoratoda parte di vicentini residen-ti in aree che, per la partico-lare morfologia e per la scar-sa densità abitativa, non era-no coperte da connessioneinternet. Oggi, grazie allasinergia tra Enti, siamo in gra-do di dare una risposta an-

Stoccareddo, Foza, Enego, Rubbio e Lusiana

Paesi e contrade senza internetfinalmente arriva il servizio

che a loro”.Basta una telefonata, si di-ceva. Il numero verde gra-tuito da contattare è 800 2429 29. Si possono ottenereinformazioni circa il servizio,i costi, la tempistica. I costi,grazie anche all’interventodegli Enti pubblici, sonocontenuti in modo da darea tutti la possibilità di ac-cedervi. Per le famiglieniente costo di attivazione,15 euro al mese per 4mega al secondo e 20 euroal mese per 7 mega al se-condo, in entrambi i casisenza limiti di tempo e ditraffico. Per le aziende 25euro per 7 mega al secon-do. “La tecnologia wimax–precisa Pellizzari- consen-te agli utenti di usufruire diuna connessione a larga

banda con elevata qualitàdel servizio, assicurando unnotevole grado diaffidabilità ed elevatistandard di sicurezza. Inoltreè molto pratica: non ci sonoantenne e neppure la neces-sità di collegamenti telefoni-ci, ma semplicemente un boxda tenere in casa e collega-re a una presa della corren-te.” Entro il mese di gen-naio 2010 sarà attivato an-che altri punti di connessio-ne veloce per ilcompletamento della coper-tura ad Enego. A breve par-tirà anche la campagna in-formativa coordinata da Re-gione e Provincia per infor-mare i residenti delle areeinteressate in merito ai nuo-vi servizi a cui è possibileaccedere grazie a wimax.

Ecco i nonni vigilePresente anche MassimoFerraresi del Comando diPolizia Locale di Gallio chenelle scorse settimane ha te-nuto un corso di formazioneper i nonni vigile. Quattrocoloro che hanno aderito al-l’iniziativa: MarianoMenegoni, Bruno Salvagno,Doriano (Marco) Lunardi eBernardo (Dino) Plebs.“L’amministrazione – hannosottolineato vice sindaco eassessore – vuole ringraziar-vi per l’importante opera divolontariato che d’ora in poiandrete a svolgere. Per ibambini sarete persone ami-che, per i nostri vigili un vali-do aiuto. Ci auguriamo che

la vostra attività possa anda-re al di là di questo primo ser-vizio, con la vostra presenzaanche nelle manifestazioniche saranno organizzate nel-l’arco dell’anno”. S. L.

Una rete wireless per Gallio

all’interno di un progetto dipromozione dell’uso delle nuo-ve tecnologie, progetto indiriz-zato sia al cittadino sia alle im-prese».Nell’accordo quinquennale laditta si assume l’onere di rea-lizzare la rete wireless e di for-nire gratuitamente laconnettività Internet a servi-zio del Municipio, delle Scuo-le Elementari e Scuole Mediedi Gallio. In più la ditta forniràgratuitamente otto punti di ac-cesso garantendo la naviga-zione gratuita negli AccessPoint agli utenti residenti. Lanavigazione sarà consentitagrazie all’utilizzo di schedineprepagate che saranno offer-

te al pubblico a prezzi con-cordati, prezzo ridotto del20% sui canoni mensili per iresidenti galliesi. A sua vol-ta il Comune, per la duratadell’accordo, garantirà duesiti per l’installazione dei pontiradio e la fornitura gratuitadell’energia elettrica neces-saria sia per i ponti sia pergli access point sia per il fun-zionamento di tutta l’infra-struttura. G.R.

E’ ormai diventata una consue-tudine fare un piccolo resocontosull’attività della Pro Loco Gallioal termine dei periodi di maggio-re interesse turistico. Un lavoroin continua crescita quello delgruppo presieduto da Carlo Schi-vo, che porta ad incrementaresempre più gli eventi, sia ripristi-nandone alcuni che nel tempoerano stati tralasciati che propo-nendone altri di nuovi e granderilievo. “Oltre che constatarel’apprezzamento da parte di re-sidenti e turisti per quanto orga-nizziamo, confermato anche dal-la notevole partecipazione cherichiamano le varie manifesta-zioni – commenta Carlo Schivo– mi fa molto piacere rilevarecome si continui a lavorare insintonia con le altre realtà pre-poste all’organizzazionedegli eventi, come l’Uf-ficio Turistico che duran-te il periodo natalizio si èoccupato tra l’altro del-l’allestimento delMercatino di Natale aigiardini e di tutti gli ap-puntamenti ad essocorrelato, ma anche conil nuovo gruppo di lavorovoluto dall’amministrazio-ne comunale e incarica-to di organizzare le ma-nifestazioni culturali. Daparte nostra abbiamo

programmato la Fiaccolata coni maestri di sci e gli atleti delloSci Club Gallio, risultata piace-vole seppur si sia optato di farlaa piedi per la mancanza di neve;poi la consegna simbolica daparte dell’amministrazione co-munale delle chiavi del paese aineo diciottenni, in collaborazio-ne con il Gruppo Alpini, sempredisponibile a sua volta a collabo-rare con la Pro Loco. Il centrodel paese, già molto suggestivograzie alle luminarie, è stato ar-ricchito quest’anno dalle proie-zioni laser in tema natalizio sullafacciata della chiesa e sul cam-panile, per un colpo d’occhio ve-ramente d’effetto. Tra gli altriappuntamenti proposti, vorrei ri-cordare “Salutiamo il 2009”,bingo natalizio con omaggi e pre-

mi per tutti i bambini e lo spetta-colo pirotecnico dalla chiesa, e ilgrande evento che ha richiama-to all’Auditorium circa 350 spet-tatori “I tre tenori nel mondo”,con Giorgio Pederzoli, GiulianoAnsalone e Salvatore Sanna chehanno incantato il pubblico con illoro straordinario repertorio ca-noro”. Come durante la scorsaestate, anche nel periodo dellefeste natalizie Gallio ha dunquesaputo catturare e intrattenerenon solo i suoi ospiti e residenti,ma anche quelli dei paesi vicini,dai quali sono pure giunti riscon-tri positivi. Gente da tuttol’Altopiano era arrivata anche loscorso ottobre per la prima festadella birra, che presso il grandetendone riscaldato aveva visto unafflusso di molto superiore a qual-

siasi previsione. Ma ora è giàtempo di pensare alla prossi-ma stagione estiva, buttandole basi per quello che sipreannuncia, ancora una vol-ta, un calendario ricco e va-riegato. “Stiamo già lavoran-do in previsione di portare aGallio nuovi importanti eventi– conclude Carlo Schivo – eposso anticipare che ci saran-no alcune belle sorprese. Maè presto per parlarne, lo fare-mo più avanti, quando tuttosarà ben delineato”. Silvana Bortoli

Grazie alla collaborazione dei vari gruppi preposti all’organizzazione

Successo per gli eventi natalizi

Garantita la navigazione gratuita negli Access Point agli utenti residenti.Internet gratis anche per municipio, scuole elementari e medie.

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Telecamere e operatori del-la Rai in visita al CaseificioPennar Asiago per realizza-re una puntata di “EatParade”. “Bere bene, man-giare sano”, questo il sotto-titolo della rubrica settima-nale del Tg2 curata dal vi-cedirettore Marcello Masie condotta da BrunoGambacorta, che proponevarie tappe di viaggio nelmondo gastronomico delnostro Paese, ricco di pro-dotti e vini tipici, andandoalla scoperta di zone parti-colari in cui si coltivano oproducono specialità. Comelo sono i formaggi delCaseificio Pennar, la cuifiliera produttiva avviene in-teramente in territoriodell’Altopiano, a partire dal-la produzione del latte conmucche che si nutronoesclusivamente dell’erba deinostri pascoli, alla trasfor-mazione in formaggio, finoalla stagionatura completa.In particolare riflettori pun-

Il Caseificio Pennar a “Eat Parade”Nella rubrica settimanale del Tg2, in onda il venerdì alle 13.45, verranno presentati

in particolare il Formaggio Asiago D.O.P. Prodotto della Montagna e la Tosela.

L’ALTOPIANO IN TV

tati su due eccellenze: la“Tosela” e il “FormagioAsiago D.O.P. Prodotto del-la Montagna”. La Tosela, lecui origini sono antichissime(il termine esiste anche nelvocabolario del 1700 del-l’abate Dal Pozzo) è un for-maggio freschissimo da con-sumare in pochi giorni e chei contadini usavano fare peruso familiare. Il Pennar è sta-to il primo caseificio a pro-durla, proprio come si face-

va un tempo, ed oggi questoprodotto dalle qualitàinimitabili rappresenta circa il10% dell’intera produzionedel caseificio, apprezzato eutilizzato anche dai più quo-tati chef, proposto lo scorsoanno più volte anche in menùpreparati per il Papa Bene-detto XV° e i suoi ospiti, inoccasione di pranzi di rilievo.La ricetta tradizionalealtopianese per la cottura del-la tosela è quella di far roso-

lare bene le fette, in prece-denza cosparse di sale gros-so, lasciato per qualche mi-nuto e poi tolto, in una padel-la antiaderente con un po’ diburro, proprio come si fa conuna bistecca, vista la suacaratteristica, che è quella dinon disfarsi. Per dare una di-mostrazione della cottura del-la tosela le telecamere dellaRai si sono spostate alMaddarello, dove, nel suo ri-storante, Riccardo Cunico

l’ha preparata secondo tra-dizione, dando anche qualchesuggerimento per usi alterna-tivi. Le riprese del program-ma Rai hanno interessato,oltre che il ristorante daRiccardo, i vari reparti di pro-duzione e stagionatura delCaseificio Pennar e l’ester-no dello storico edificio doveil noto gastronomo AlfredoPelle ha illustrato i prodotti ele loro peculiarità sia culina-rie che nutrizionali, anche ilpanorama dell’Altopiano vi-sto dal Kaberlaba e una stal-la caratteristica sempre aiPennar. La puntataaltopianese è stata realizza-ta nell’ambito della tappavicentina di “Eat Parade” ,

con riprese anche aBreganze in occasione dellaXV edizione della festa inpiazza per la primaspremitura del Torcolato, ilrinomato passito prodottoda uve tipiche ed esclusivedelle colline breganzesi,manifestazione alla qualeha presenziato ancheBeppe Bigazzi, ospite innumerose trasmissioni Raiin qualità di espertoenogastronomo. Non è an-cora ben definita la data dimessa in onda del program-ma, previsto comunque peril primo o secondo venerdìdi febbraio, alle ore 13.45.

Silvana Bortoli

TELEVISIONE

Andrà in onda sabato 23gennaio alle ore 14 lapuntata della trasmissionedi Rai Uno “Easy Driver”girata nei giorni scorsi adAsiago. La troupe hascelto l’Altopiano qualepalco perpresentareun nuovomodello diauto e hat r a s c o r s odue giornitra zonesciistiche,centri stori-ci e stadiodel ghiacciodove la squadra di hockeyha fatto da coprotagonistaal programma. Laconduttrice Ilaria Mosca-to, mentre era alla guidadi una nuova versionecompact della Toyota che

Easy Driver sulle strade dell’AltopianoIn onda sabato 23 alle 14 su Rai Uno

dovrebbe fare da antagoni-sta alla Smart, ha girato inlungo e in largo l’Altopianofacendo conoscere sia icentri storici sia le areesciistiche.“E’ sempre bello ritornare

sull’Altopiano – ha dettola conduttrice che giàconosceva il nostro ter-ritorio sia per lavoro siaper relax – Si trova sem-pre la massima disponi-bilità a riprova che l’im-magine del montanaro in-troverso e un po’ scontro-so è solo una diceria.” G.R.

Sabato 30 gennaio al Kaberlaba“Tutti dentro – Snowboard Event”“Tutti dentro” arriva alla terza edizione, la primain versione invernale. Dopo l’appuntamento del-l’agosto 2008 presso l’area polivalente delle scuo-le elementari di Asiago e quello dell’agosto 2009 alMacrillo, il 30 gennaio “Tutti dentro” con il patro-cinio della Città di Asiago, Regione del Veneto e Con-sorzio Turistico Asiago 7 Comuni, si ripropone conlo Snowboard Event, al Kaberlaba di Asiago, difronte alla birreria Khellar (Casa Rossa). Per tuttala giornata si potrà godere dello snow park allesti-to per l’occasione e dalle ore 20, orario di inizioufficiale dell’evento, si potrà assistere alla sfida consalti mozzafiato di alcuni dei migliori snowboarderdella provincia. Il tutto accompagnato da una dop-pia proposta musicale: all’interno del Khellar con iBandjcio (Official Smaila’s Band) e sul terrazzo ildoppio dj set con Glamn e Hell Spawn. Per tutta laserata il Khellar proporrà pizza classica + bibitapiccola a 7 euro (info al 347 5034740) e alle 23“BB” brulé battle. Dall’una in poi la festa si trasfe-rirà al Macrillo di Gallio.

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Sabato 2 gennaio nella Chiesa Parrocchiale di Rotzo, l’As-sociazione Amiciad – Onlus ha organizzato il “Grande Con-certo dell’Epifania”. E’ stata l’occasione per riflettere sulsenso del Natale e sulla solidarietà che ormai da 18 annicoinvolge la comunità di Rotzo a favore della popolazionedel Ciad. Infatti, l’Associazione, divenuta Onlus da 3 anni,aiuta il Foyer S.Bakhita, il Foyer femminile e una aziendaagricola in Ciad, grazie al contatto diretto garantito dal dott.Gilbert, consentendo il mantenimento delle persone che stu-diano e lavorano in questi 3 centri. Nel corso della serata sisono esibite la Corale Cimbra e il Gruppo Corale Altopiano.Oltre alle loro canzoni, Matteo Dal Pozzo ha recitato alcunepoesie del poeta Giovanni Dal Pozzo di Rotzo e Gianni Bordinha letto alcuni brani tratti dal suo libro “Non seppellite il miocuore”. A chiudere, Daniela Fabris, accompagnata dalla chi-tarra di Mauro Vellar, ha cantato alcuni brani natalizi interna-zionali. La serata ha avuto un ottimo successo con la Chiesagremita di persone. Le offerte raccolte sono state intera-mente devolute all’Amiciad – Onlus. Dopo il concerto, l’Am-ministrazione Comunale e la Pro Loco hanno offerto ciocco-lata e brulè per tutti i partecipanti dimostrando particolaresensibilità nei confronti dell’Associazione. Un ringraziamen-to va ai cori, ai lettori e a tutti coloro che hanno partecipato,in particolare Don Pierangelo Panozzo e alla Parrocchia diRotzo che hanno ospitato il concerto. Oscar Costa Associazione Amiciad – Onlus

L’Unione NazionaleConsumatori arrivaanche in Altopiano. Dal1 febbraio a Rotzo, invia Roma 9, verràaperto un ufficio del-l’associazione che daoltre cinquant’anni sioccupa della difesa deiconsumatori, sia indivi-dualmente che collet-tivamente. L’aperturaal pubblico sarà di mar-tedì e di giovedì su ap-puntamento che si puòfissare telefonando alnumero 0424/691033.La responsabile zonaleArianna Sartori sarà adisposizione per iscrizioni al-l’Unione Consumatori e perqualsiasi richiesta che riguardile finalità dell’associazione:informazione e assistenza suidiritti dei cittadini riguardo al-l’acquisto di beni e all’utenzadei servizi pubblici e privati.La delegazione altopianesedell’Unione Nazionale Con-sumatori nasce per volontà diFabrizio Carnino che già da

Apre a Rotzo la sede altopianesedell’Unione Nazionale Consumatori

Attiva dal 1 febbraio per informazioni e consulenze - Aperta il martedì e il giovedì

tempo ha maturato esperien-za all’interno dell’associazio-ne operando in alcune sedi dipianura.“Abbiamo la disponibilità diuna serie di professionisti –dice Carnino – pronti ad as-sistere e ad aiutare il consu-matore in ogni necessità”. Aiconsumatori iscritti si offriràconsulenza a titolo gratuito,ma all’associazione potranno

rivolgersi anche i non iscritti.Una delle attività cui si tieneparticolarmente è la forma-zione del consumatore: edu-cazione ad un consumo con-sapevole, ad una spesa ocu-lata, ad un’alimentazionesana e corretta, alla difesa delproprio reddito, al risparmio.Il principale investimentod’impegno da parte del-l’Unione si rivolge dunque ad

Concerto pro Amiciad-onlus

ROTZO

educare ed informarei cittadini, nella convin-zione del fatto che laconsapevolezza deipropri diritti (e dei pro-pri doveri) renderebbepiù efficiente il rappor-to di consumo, valoriz-zando anche gli sforzidelle imprese virtuose.Questa attività di inve-stimento culturale si ri-volge ai cittadini attra-verso la consulenza maanche con i canali edi-toriali dell’Unione,pubblicazioni di infor-mazione sui problemidel consumo e dei con-

sumatori: l’agenzia di stam-pa bisettimanale ”Le sceltedel consumatore” con un sup-plemento mensile di 32 pagi-ne a 4 colori. L’Unione editainoltre pubblicazioni non pe-riodiche, guide, opuscoli emanuali molto utili ai consu-matori che si possono trova-re anche presso la sede diRotzo. Stefania Longhini

Foza, il consiglio approvail preliminare del PAT.

Il consiglio comunale di Fozaha approvato il Piano di As-setto del Territorio e la rela-zione di Valutazione Ambien-tale Strategica che lo accom-pagna, nonché la sottoscrizio-ne dell’accordo di pianificazio-ne tra il Comune altopianesecon la Regione Veneto. NelPat si tracciano le linee guidaper lo sviluppo futuro del pae-se. Per illustrare il documentoalla popolazione l’amministra-zione comunale ha convocatoun incontro pubblico. L’incon-tro è stato fissato per lunedì 1febbraio alle 20.30 nella sala

consigliare del Municipio.L’invito è rivolto agli enti pubbli-ci interessati, ai soggetti erogatoridi pubblici servizi, alle categorieeconomiche, alle associazionilocali che in qualche modo han-no a che fare con lo sviluppo ela valorizzazione del territorio ealla cittadinanza tutta.

Il Vietnam VeteransMemorial è un monumen-to commemorativo dedica-to ai soldati degli Stati Uniticaduti durante la guerra delVietnam. Si trova in unazona molto tranquilla e sug-gestiva di Washington.Meta ogni anno di milioni diamericani in pellegrinaggio,è formato da un muro ingranito nero con incisi inoro i nomi, in stretto ordinecronologico, dei 58.156 ca-duti e dispersi nella guerradel Vietnam. Il muro, o TheWall come viene chiamato,è fatto a forma di V con unbordo rivolto verso ilLincoln Memorial e l’altroverso il WashingtonMonument. Ad un nostrocittadino asiaghese, recen-temente in visita aWashington, soffermatosi a

Anthony Dal Pozzo, un veteranodel Vietnam di origini altopianesi?

leggere una parte del lungoelenco di nomi, è capitatodi imbattersi, tra migliaia dicognomi americani, in unDal Pozzo.Come mostra la foto chequi riportiamo, il giovanecon il tipico cognome diRotzo si chiamava

Anthony. Viene spontaneopensare ad una sua originealtopianese e sarebbe dav-vero interessante saperese, tra gli abitanti di Rotzo,qualcuno possa riconosce-re un anche lontano lega-me di parentela con questosoldato morto in Vietnam.

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I “nonni vigili” arriveranno an-che ad Enego. L’iniziativa è sta-ta approvata all’unanimità nelcorso dell’ultimo consiglio comu-nale. L’obiettivo è migliorare lasicurezza all’ ingresso e all’usci-ta da scuola soprattutto deglialunni delle elementari, che de-vono attraversare un tratto distrada provinciale coincidentecon via Cappello, dove il trafficoè significativo ma soprattutto

ENEGO

“Un omaggio a un posto che amo particolarmente”. Così BrunoAlberton di Cassola, appassionato della Valmaron - Piana diMarcesina di Enego, definisce i video, realizzati mettendo in-sieme un’infinita serie di fotografie scattate durante numero-se uscite con gli sci da fondo in questi luoghi. I video si posso-no vedere in internet all’indirizzo www.fotocommunity.it/pc/account/myprofile/1286049. “Questo lavoro – dichiaraAlberton - è motivo di orgoglio da parte mia perché amomoltissimo questo territorio. Una foto in particolare, inti-tolata “FONDISTI”, che si trova nel mio portfolio del sitoFotocommunity, è anche arrivata seconda ad un concorsonazionale indetto dal Cai di Cittadella”. L’invito ai lettori aandare in internet e gustare le stupende immagini realiz-zate da Bruno Alberton e tanti complimenti all’autore.

Nonni vigile ad Enegodove spesso la velocità dei mez-zi è più elevata. Le nuove figureandranno a potenziare il serviziosvolto, fino ad oggi, da un agen-te di Polizia locale. I nonni vi-gili, che dovranno avere un’etàcompresa tra i 50 e i 72 anni,parteciperanno prima adun’apposita selezione e a uncorso di formazione stradalea cura proprio della Polizia lo-cale.

Omaggio fotograficoalla piana di Marcesina

“Siamo stanchi di ripetere lestesse cose, definire il pro-getto di valorizzazione diMarcesina un progetto par-cheggi è un grossolano erro-re fatto o per inconsapevo-lezza o per malafede. Non sipuò chiedere incontri e dibat-titi e nel frattempo diffonde-re disinformazione. Per il dia-logo e l’informazione era sta-ta formata una commissioneconsigliare per il progetto acui la minoranza ha scelto dinon partecipare.”Non usa il fioretto l’assesso-re eneghese Gianni Cantelenel difendere il progetto diriqualificazione storco, turisti-co ed ambientale per la Pia-

L’amministrazione convinta a proseguire“Un progetto di riqualificazione e di salvaguardia ambientale che farà scuola”

Marcesina: il Comitato contro i parcheggiLa battaglia sostenuta anche da Legambiente e Italia Nostra. Cappellari: “L’identità storico- naturalistica

della piana verrebbe gravemente colpita con l’attuazione del progetto per le aree di sosta”.

Dopo la presentazione allapopolazione del Comitato“Enego e la sua Marcesina”,comitato sorto persensibilizzare sulle preoccu-pazioni in merito al progettodi valorizzazione turistica,ambientale e naturalistica diMarcesina che l’amministra-zione comunale intende por-tare avanti, la polemica sulprogetto prosegue.Dopo l’incontro tenutosi il 27dicembre, il Comitato ha in-viato una lettera al Comuneper chiedere un incontro, ladocumentazione inerente ilprogetto “Marcesina”, la do-cumentazione sul “Pianoneve” e l’ipotesi di ricavi daiparcheggi contenuti nel pro-

getto Marcesina.“L’identità storico-naturalistica della piana diMarcesina verrebbe grave-mente colpita con l’attuazio-ne del progetto parcheggi,come rilevato anche dagli in-terventi di Italia Nostra,Legambiente e MountainWilderness - spiega FoscoCappellari, presidente delComitato – Marcesina è unadelle poche aree ancoraincontaminate nell’Altipianoquindi deve essere protetta.Riteniamo ancora possibilemodificare il progetto ed èper questo che chiediamo diessere invitati dalla GiuntaComunale per dibattere sulmerito”.

In più il Comitato chiede tut-ta la documentazione sul pro-getto “Marcesina” e sul “Pia-no neve”.“Durante la riunione pubblicadi presentazione del Comitatoè stata proiettata una tabellache descrive un esempio divalutazione economica dei ri-

cavi che si potrebbero ottene-re con la realizzazione dei par-cheggi a Marcesina – conti-nua Cappellari – Il parcheg-gio del centro fondo genera dasolo il 50% dei ricavi ottenibilidai 9 siti programmati, al lordodelle spese. Tenendo poi con-to che le spese di gestione

sono notevolmente maggioriper 9 parcheggi piuttosto cheper uno solo, ne risulta che ilricavo netto sarà ulteriormen-te migliorato nel caso della re-alizzazione di un solo parcheg-gio, come già suggerito”.Il Comitato sottolinea la pro-pria contrarietà al progetto

na di Marcesina prospettatodall’amministrazione comu-nale di Enego. “Un proget-to ancora nella sua fase pre-liminare dove siamo aperti asuggerimenti e a critichecostruttive. E dove può su-bire modifiche come la no-stra scelta di non realizzare ibagni per evitare che si con-centrino i reflui di acquenere.” Un progetto prelimi-nare che prevede sì 800 po-sti auto, per un costo di 731mila euro più altri 110 milaper le zone di sosta per i cam-per, ma anche 152 mila europer asfaltature, 331 mila perla sistemazione delle stradesterrate, 400 mila per attrez-

zature tra cui infopointteconologici dove po-ter scaricare informa-zione direttamente sulpalmare, nonché 133mila per migliorereiambientali e 682 milaeuro per il recuperodelle testimonianze del-la Grande Guerra.Parcheggi necessariproprio per renderefruibili questi luoghi eregolamentare la sostadi auto che, secondo

l’articolo 51 del regolamentodi polizia rurale, è vietato suprati o pascoli. “La mia pau-ra è che i parcheggi previstinon siano sufficienti vistol’afflusso a Marcesina, solonei giorni 3 e 4 ottobre dairilievi fatti su tre di cinquestrade sono entrati inMarcesina 1376 auto – pro-segue – Comunque i par-cheggi, dislocati su 9 siti, in-teresseranno un area inferio-re a due campi di calcio dicui già esistente al centrofondo e servono per evitareauto parcheggiate ovunquecome succede ora, altro chepiano economico, non voglia-mo guadagnare con i par-

dell’amministrazione solo nelaspetto dei parcheggi, ritenen-do la valorizzazione dei siti diinteresse un fatto apprezzabi-le. Tanto che già più volte haelencato una serie di propostealternative verso le quali dirot-tare una quota consistente del-l’importo originariamente de-stinato ai parcheggi.Contraria ai parcheggi ItaliaNostra che li descrive come“uno sconvolgimento ambien-tale” e un “nefasto interven-to”. Così anche Legambienteche invece li definisce “fuoriluogo perché si collocherebbe-ro in un’area pregiata dal pun-to di vista ambientale”.

Gerardo Rigoni

E’ partito male il nuovoanno ad Enego, sabato 9gennaio infatti, nel primopomeriggio di una giorna-ta triste, uggiosa, se ne èandata tragicamente Lui-sa Dalla Palma, un luttoche ha colpito davvero tuttiin paese. Una scomparsache ha sconvolto il piccolocentro dell’Altopiano, an-che per la modalità in cuiè avvenuta. Un incidentefrontale sulla statale dellaValsugana, Luisa ha per-so il controllo dell’auto edha invaso la corsia oppo-sta. Lei l’unica vittima.Soccorsa immediatamente etrasportata con l’elisoccorsoall’ospedale di Trento, non cel’ha fatta: la gravità delle fe-rite le ha concesso solo po-che ore. Si stava recando aBassano, all’ospedale, per laquotidiana visita al marito, ri-coverato per delicate terapie,ma non avrebbe certo tra-scurato di far visita alla figliae ai 3 nipotini, che abitanolungo la Valsugana. Luisa,una vivace e bella signoradi 73 anni, una vitalità ed unaspetto che stridevano conl’età anagrafica.Conosciutissima ebenvoluta da tutti in paese,dava una mano sia al mari-to che al figlio, nella gestio-ne famigliare del supermer-cato e della macelleria. Uncarattere allegro estrover-so, aveva una parola ed unsaluto per tutti, sia che sitrovasse a lavorare nellasua bottega e stesse serven-do un cliente, sia che stes-se attraversando di corsa ilpaese tutta presa dai suoimolteplici compiti. Una don-na attivissima, seguiva lacasa, la bottega, i suoi bel-lissimi fiori quando arriva-va la stagione buona, anche

L’addio a Luisa

con i turisti dimostrava uncarattere simpatico ed ac-cogliente. Saliva e scende-va le scale a fianco delDuomo, dove aveva l’abi-tazione, cento volte al gior-no, per svolgere tutti i suoiservizi, le varie commissio-ni; non era mai ferma,laboriosissima Luisa, ed èproprio tutto questo ciò chemanca tanto, la sua presen-za, la sua parola, la sua bat-tuta. Era sempre fra le pri-me ad abbellire il poggiolocon i fiori, a sistemare gliaddobbi per il Natale, adesporre i lumini nei balconiil venerdì Santo. Il Carne-vale poi le piaceva partico-larmente, era il momento incui si concedeva uno sva-go, una festa. Con alcunecoetanee, aveva formato ungruppo, di cui giustamenteandava orgogliosa, che siera fatto ammirare in paesee fuori,raccogliendo anche ri-conoscimenti, per lamaestosità e la bellezza deicostumi che loro stesse cre-avano. Per tutto questo, die-tro alle lacrime, la ricordere-mo anche con un sorriso, mala sua presenza certo ci man-cherà sempre. Stefania Simi

L’assessore Giovanni Cantele

cheggi, vogliamo con essi tu-telare la natura.”Conclude poi Cantele conuna stoccata anche alle as-sociazioni di tutela che han-no aderito al Comitato.“Visto che Legambiente e Ita-lia Nostra aderiscono al Co-mitato, ciecamente, conside-rato che non hanno mai richie-sto copia del progetto prelimi-nare, evidentemente condivi-dono tutte le idee del Comita-to tra cui la cabinovia perMarcesina, la realizzazione dinuovi impianti di risalita e an-che il Piano Neve che preve-de il taglio di migliaia di metriquadrati di bosco.” G.R.

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Che evento! E’ proprio la giu-sta esclamazione da usare inquesto caso. Il 2009 è statoun anno ricco di felicità peralcune famiglie lusianesi, unanno “contro corrente”; soli-tamente infatti il numero deidecessi superava di gran lun-ga quello dei lieti eventi! Sonostate invece 42 le nascitenell’anno appena chiuso di cui25 fiocchi rosa e 17 fiocchiazzurri. Sfogliando i registridi nascita si risale agli inizidegli anni ’70 per trovare unnumero così elevato di nasci-te. Questo è dovuto proba-bilmente al fatto che negli ul-t i m i

Venerdì 29 Gennaio ore20.30 proiezione delcortometraggio “InveceNo…” sulla Shoah27 gennaio 1945 - 27 genna-io 2010: una data importan-te, da non dimenticare. Lagiornata della Memoria è unmomento davvero significa-tivo perché ci permette an-cora una volta di fermarci ariflettere su quello che è sta-to uno dei periodi più bui del-la nostra storia recente. Que-sta giornata serve per nondimenticare sia per chi havissuto in prima linea quel

Dal 1999 le Am-ministrazioni Co-munali di Lusianahanno dato vita evisto crescere re-altà giovanili im-portanti, modi di-versi di partecipa-zione alla vita co-munitaria checonsentono ai gio-vani cittadini di ri-vestire un ruolo.Si tratta del “Progetto Gio-vani” frutto del settore “Po-litiche Giovanili” dell’Asses-sorato al sociale e cultura delComune, e alla collaborazio-ne con la CooperativaAdelante di Bassano delGrappa.Nel corso di questi 10 anni sisono susseguiti gruppi dainomi più particolari (CiapaiFora, S’ombre-ros,Shakerati), attivi in realizza-zioni di eventi, ma anche allaricerca di una dimensioneparticolare e diversa nellaquale potersi esprimere, cre-scere e sviluppare il senso diprotagonismo.Gli obiettivi degli educatoriche seguono i ragazzi si ba-sano sul dare loro ascolto,capire in che modo vorreb-bero vivere il territorio, for-nire loro gli strumenti per at-tivare il dinamismo e desi-derio di emergere nella co-munità, e mettere in rete leloro forze sensibilizzandoli adazioni di volontariato. Unacaratteristica fondamentaledel Progetto Giovani è quel-

E’ boom di nascite a Lusiana42 neonati registrati all’anagrafe comunale nel 2009. Non succedeva dagli anni Settanta.

Il Comune, con le scuole materne, studia la possibilità di apertura di un asilo nido.

anni le coppie di sposi nonsono emigrate in pianura, mahanno preferito farsi una fa-miglia nel proprio paese sen-za contare le persone che sisono trasferite nel nostro ter-ritorio preferendo il piccolocomune tranquillo al trafficodelle città. E’ vero che moltidevono fare i pendolari perandare al lavoro ma anchealtri sono riusciti ad inserirsinelle realtà che ci sono aLusiana o portare avanti l’at-tività di famiglia. Inoltre or-mai tutti sono motorizzati espostarsi non risulta più unproblema come poteva es-

s e r c ia n n i

f a ,

gli affitti o comprare casa aLusiana è molto più economi-co che in pianuraSperiamo che questo tasso dinatalità si ripeta anche neglianni prossimi e che si possaandare incontro alle esigenzedelle nuove coppie, nelle qualispesso lavorano entrambi igenitori, con la creazione diun asilo nido. L’idea di crea-re una struttura per la primainfanzia a Lusiana è presen-te nel comune già da diversotempo, da qualche mese peròl’amministrazione comunaledi Lusiana e le scuole mater-ne presenti sul territorio stan-no lavorando per capire sel’ipotesi di apertura di un asi-lo nido sia realmente fattibi-le.Sappiamo infatti che le strut-ture per la prima infanziache possono accogliere

bambini fino ai 3 anni han-no costi di gestione moltoelevati rispetto alle scuolematerne e per questo mo-tivo solo a fronte di un re-ale bisogno del territorio sipotrà arrivare alla realizza-zione di questo ambiziosoprogetto.Proprio per rispondere atale esigenza l’assessora-to ai servizi sociali del Co-mune si è fatto promotoredi un’indagine conoscitivafinalizzata a capire se le fa-miglie con figli di età com-presa dai 0 ai 5 anni potes-sero essere interessate adun servizio di questo tipo.Rispetto ai risultati dell’in-dagine l’assessorePassuello riferisce che:“Gli esiti sono stati moltopositivi in quanto tutte lepersone che hanno rispo-

sto al questionario vedo-no in maniera favorevolel’ipotesi di apertura di unasilo nido. Si tratta di unaiuto concreto e reale perpoter conciliare i tempidel lavoro con i tempi del-la famiglia, fino ad ogginei nostri piccoli comuni

questo tipo di servizinon era indispensabilein quanto uno dei duegenitori era a casa op-pure i nonni erano ingrado di prendersi curadei nipoti. Oggi giornoperò questa rete familia-re è sempre più debole inquanto entrambi i geni-tori devono lavorare perfar fronte alle esigenzedella famiglia e l’allun-gamento dell’etàpensionabile molte voltenon permette ai nonni di

avere tempo per seguire inipoti. In questa prospettivae alla luce del boom di na-scite è indispensabile offri-re delle soluzioni per poterepermettere alle nostre giova-ni famiglie di continuare avivere nel nostro paese”. Egidio Zampese

Al via tante nuove attivitàper il progetto giovani

AAA Cercasi Giovani per entrare a far parte del nuovo gruppo comunale

la di riuscire a far sentire iragazzi più vicini alla vita po-litica del paese, accorciandole distanze tra loro e l’Am-ministrazione, econfigurando in essi il sensodi autonomia e propositività.Non a caso molti dei giovanilusianesi che in questi annihanno vissuto queste realtàsono ora o sono stati impe-gnati nella vita politica e so-ciale del paese.In questo momento il Pro-getto Giovani racchiude alsuo interno più realtà.“Piacere Lusiana”, un grup-po che diventerà a breve as-sociazione, nato grazie alProgetto Junior 2008 e chesi propone di coordinare irapporti e gli scambi cultu-rali tra Lusiana e l’estero. Nelprossimo febbraio una dele-gazione visiterà il Comune diPassy in Alta Savoia (FR) ecercherà di attivare ungemellaggio tra le Ammini-strazioni locali.“E…state giocando” , altraconsolidata realtà rivolta aipiù giovani (età elementari e

medie). Si tratta diuna proposta estivache con giornate ri-creative impegna iragazzi per 6 setti-mane in escursioni,laboratori, giochi eattività in piscina.L’ultimo nato delprogetto, è un grup-po di ragazzi dai 16ai 20 anni alla ri-cerca di un nome

che li identifichi e di una stra-da da percorrere, al fine disentirsi un punto di riferimen-to per loro stessi e per tuttiquei ragazzi che hanno qual-cosa da dire e delle energieda mettere in campo per cre-are realtà, situazioni e mo-dalità di divertimento che sidistinguano per qualità efreschezza.L’attuale Amministrazioneinveste in modo mirato sul-le potenzialità dei giovani,dimostra capacità di ascol-to e crede nei percorsi dicrescita di questo tipo, dàfiducia ai ragazzi mettendoa disposizione spazi e risor-se affinché il Comune siada loro “vissuto” e “senti-to” non come ente superio-re, ma come strumento di tuttie per tutti. Tutti i ragazzi chefrequentano le scuole supe-riori o l’Università e chevolessero far parte di que-sto nuovo gruppo possonorivolgersi agli educatori del-la Cooperativa AdelanteGenny Ronzani e SerenaBertuzzi. Genny Ronzani

Si celebra la Giornata della Memoriatragico periodo, sia per i no-stri giovani ragazzi. Molti deiprotagonisti di quel periodonon ci sono più e con loro sene vanno i racconti, le me-morie e le immagini ancoracosì tanto cariche di emozio-ni. Proprio partendo dai gio-vani, le Amministrazioni co-munali di Lusiana e Concohanno organizzato per ve-nerdì 29 gennaio 2010, alle20.30, presso la sala dell’excinema comunale di Lusianauna serata in ricordo dellaShoah. Verrà proiettato uncortometraggio intitolato “In-

vece No…” realizzato daglialunni dell’attuale 5^ liceoscientifico del Liceo Brocchivincitore nel 2007 del premionazionale indetto dal Presi-dente dal Repubblica per icortometraggi sulla Shoah.Insieme agli studenti del liceoBrocchi, presenterà e condur-rà la riflessione sulla serata ilprofessor Vittorio Andolfatto.Tutta la cittadinanza è inviataa partecipare e in particolarmodo i ragazzi delle classi ter-ze dell’Istituto comprensivo ei ragazzi delle scuole superio-ri. S.P.

LUSIANA

L’assessoreSabrina Pasuello

Il gruppo alpini “GabrieleCantele” ha aperto iltesseramento annuale conuna cerimonia svoltasi inpiazza IV Novembre aLusiana. Dopo la messa ce-lebrata nella chiesa parroc-chiale durante la quale è sta-ta letta la preghiera dell’al-pino, in corteo le autorità han-no raggiunto il monumento aicaduti dove è stata deposta

Gruppo Alpini, festa del tesseramentouna corona di alloro per ri-cordare il sacrificio dei ca-duti di tutte le guerre. Alpini,autorità e simpatizzanti sisono poi ritrovati in oltre uncentinaio al ristorante “AllaRosa” di Velo per il tradizio-nale “rancio” alpino ed è sta-to dato formalmente avvio altesseramento ed è stato trac-ciato dal presidente France-sco Galvan il programma

delle iniziative di quest’anno.E’ stata in pratica la festa al-pina che ha chiuso per ultimala serie di riunioni dei gruppialpini lusianesi che aveva pri-ma ritrovarsi le penne nere diValle di Sopra e Covolo,Laverda e Santa Caterina diLusiana. E.Z. Nella foto, la cerimonia almonumento ai caduti di piaz-za IV Novembre.

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Pagina a curadi Silvana Bortoli

Qualche tempo fa in una se-rie di incontri organizzati dalComitato dei Genitori del-l’Istituto di Istruzione Supe-riore di Asiago, si è dibattutosul tema “Ma lo sport è unmezzo di educazione?” conparticolare attenzione versoquelli che sono gli atteggia-menti dei genitori nei con-fronti della vita sportiva deifigli. Coordinatrice è stata ladottoressa Francesca Borgo,psicologa dello sport, con laquale abbiamo fatto quattrochiacchiere per riprenderequesto tema di largo interes-se. Per iniziare le abbiamochiesto di spiegarci qual è illavoro di uno psicologo dellosport. “Innanzitutto ci occu-piamo della preparazionementale di atleti sia a un cer-

Francesca Borgo, psicologa dello sport: “Per non perdere il vero valore educativo dello sport ènecessario che ognuno, atleta, genitore, allenatore, sia consapevole del proprio ruolo e responsabilità”.

L’attività sportiva di bambini e ragazzi

Una grande opportunità di crescitache insegna anche uno stile di vita

to livello che in età giovani-le, in collaborazione anchecon l’allenatore, perottimizzare la preparazione eil modo in cui si vive la gara,gestendo ansia e stress, con-trollando emozioni e distrazio-ni, favorendo l’autostima e lecapacità di comunicazione.Un’altra parte riguarda poi gliaspetti più clinici, come leproblematiche sia sportiveche personali, la gestione de-gli infortuni in concerto conmedici e fisioterapisti, i distur-bi alimentari o i periodi di tran-sizione come può essere lafine della carriera”.Quanto importante è losport, anche a livelloeducativo, per bambini eragazzi? E come dovrebbe-ro i genitori seguire i figli

nella loro attività sportiva?“Lo sport è importantissimoper la crescita e la formazio-

ne dei ragazzi, non solo sottol’aspetto fisico: imparano asocializzare, a confrontarsi concoetanei e adulti, all’interno diun contesto di regole e com-portamenti che aiuta poi a ge-stirsi anche nella vita. L’attivi-tà sportiva deve essere unospecifico spazio di crescita edivertimento diverso da quellodella famiglia; spesso i genito-ri ne hanno una visione sba-gliata che ha ben poco a chefare con l’aspetto educativo;caricano i ragazzi di aspettati-ve, per la maggior parte la vit-toria diventa la cosa più impor-tante. Questo finisce per inci-dere sul modo di vivere lo sportdei figli, rischiando di far loropercepire che quel che fannoserve a far contenti i genitori.Fare sport per bambini e ra-gazzi non deve essere solo gio-care la partita e vincere, mastare con gli amici e divertirsi,anche in allenamento, o dopo,ritrovandosi per bere un tè omangiare una pizza. La do-manda principale che devonoporsi gli adulti è cosa intendo-no per il benessere dei figli ecome possono aiutarli a cre-scere, altrimenti si rischia diperdere il vero valore del-l’esperienza sportiva. I geni-tori dovrebbero mostrarecoinvolgimento verso l’attivi-tà del figlio, interessarsi dicome la vive, tifare per lui èbellissimo, se per tifo si inten-de supportarlo. E se ci si basasull’impegno, invece che sul ri-sultato, questo aiuta il ragazzoa valutarsi in modo realistico,diventando via via più indipen-dente ed autonomo, ricordan-do che se un ragazzo si sentesicuro di sé è anche in gradodi affrontare un risultato ne-gativo. Infine bisogna cercaredi non interferire e contrasta-re il lavoro degli allenatori, madi supportarlo, altrimenti i ra-gazzi non sanno più a chi fare

riferimento quando sono incampo”. A volte però an-che le aspettative di alle-natori e dirigenti sembra-no essere volte soprattut-to al risultato. “Una societàsportiva dovrebbe aver chiarala filosofia che vuole portareavanti, se vincere il campiona-to o far crescere i ragazzi in-dipendentemente dalla classi-fica: così anche le famigliepossono decidere di conse-guenza quale esperienza èpreferibile secondo loro per ilproprio figlio. A mio parerel’allenatore dovrebbe prima ditutto mettersi a disposizione deiragazzi e della loro crescitacome atleti e come persone,ma non tutti gli allenatori sonoadeguati per il ruolo che han-no”. Ci sono bambini chepraticano più sport contem-poraneamente o cambianosport in continuazione.Questo può nuocere loro inqualche modo?“Fino a una certa età, più omeno 12 anni, praticare piùsport o cambiare spesso noncomporta problemi, anzi con-tribuisce ad acquisire un ba-gaglio di esperienza motoriapiù ampio. Se il ragazzo vuolecambiare sport bisogna peròcapire se è perché si trova difronte a delle difficoltà, valu-tare se sono affrontabili e dun-que spronarlo a superarle, mase ne soffre è necessariochiedersi cosa sia meglio perlui. Lo sport per i bambini e iragazzi deve essere soprat-tutto un gioco, ma è molto im-portante anche per indirizzarliverso uno stile di vita attivoe sano, che servirà nella loroesistenza anche per preve-nire alcune problematiche disalute”. Un breve accenno aquanto emerso dagli in-contri tenutesi al GrilloParlante di Asiago, che

hanno visto diversirelatori. “Nel primo incontro (tenu-to dalla dottoressa Borgo,ndr) sono state presentate levarie problematiche che han-no a che fare con il modo incui i ragazzi e le famiglie vi-vono lo sport, cercando disuggerire come affrontarle.Aldo Bertelle, personaggiocarismatico, è stato ospitedel secondo incontro, duran-te il quale si è rivolto parti-colarmente ai ragazzi pre-senti, usando un linguaggioadatto a loro, cercando di sti-molarli e spronarli, mettendo-li anche in difficoltà, ma conl’obiettivo di incoraggiarli aconoscersi e a tirar fuori leloro positività. Ha sottoline-ato poi l’importanza della sti-ma e del rispetto verso le re-gole e l’avversario. L’incon-tro successivo ha ospitatodue ex atleti, NicolettaCaselin ed Enrico Valentini,rispettivamente responsabiledel settore giovanile delFamila Basket, e allenatoree responsabile del settore gio-vanile del Basket Marostica,che hanno raccontato le va-rie fasi dello loro esperienzesportive con i problemi ri-scontrati, e il loro modo diconcepire lo sport come unagrande esperienza educativache insegna a provare e su-perare le difficoltà di squa-dra, e della necessità che unallenatore sappia gestire cer-te situazioni sia con i ragazziche con i loro genitori. Infi-ne Mirko Dalla Fina, allena-tore di pallavolo di tutte lecategorie, ha parlato dellasua passione di allenare, dellasfida che si pone per faramare lo sport ai propri atle-ti e l’attenzione che deveavere un allenatore per nonperdere i propri atleti riu-scendo a monitorare conti-nuamente la situazione. Frale problematiche uscite quel-la di far conciliare sport escuola, visto che da entram-be le parti ci sono moltissi-me richieste, per cui gestirei vari impegni risulta talvoltacosì difficile da imporre unascelta. Nelle quattro serate sisono toccati tanti temi, tantitasselli che messi insieme do-vrebbero aiutare a vivere losport nel giusto modo. In con-clusione, vorrei dire che quel-lo che veramente serve è mol-ta più consapevolezza da par-te di tutti, atleta, genitore, alle-natore, di quelli che sono il ruo-lo e le responsabilità di ognu-no.”

La psicologa dello sport Fran-cesca Borgo, su incarico dellaFederazione Italiana Sport delGhiaccio, segue, tra gli altri, an-che i nostri pattinatori EnricoFabris e Luca Stefani. In vi-sta dell’imminente appunta-mento con le olimpiadi diVancouver le abbiamo chiestodi parlarci di questo conside-revole aspetto nella prepara-zione degli atleti per l’ambitoappuntamento sportivo. “Se-condo l’ISU (InternationalSkating Union), gli atleti del pat-tinaggio velocità su pista lungache hanno guadagnato per l’Italiail “posto gara” sono gli altopianesiEnrico Fabris e Luca Stefani;sempre secondo l’ISU sonoclassificati anche Matteo Anesi,Ermanno Ioriatti (Jan Daldossi– prima riserva), e, unica donna,Chiara Simionato. Per tutti loroquesta stagione agonistica è statamolto intensa: allenamento fisi-co, tecnico e, da quest’anno,anche preparazione mentale. Iltutto durante lunghissime trasfer-

Olimpiadi di Vancouver

Enrico e Luca, il coraggio ela voglia di dare il meglio

te, spesso all’estero, per potersiallenare su ghiaccio. Se vista dal-l’esterno la vita di questi atletipuò sembrare entusiasmante,passare in media 3 settimane su4 lontano da casa allenandosinon meno di 6-8 ore al giorno èuno sforzo considerevole. E perloro “l’anno olimpico” è comin-ciato 4 anni fa, subito dopo lachiusura dei giochi di Torino2006. Buona parte del lavoro dipreparazione mentale affronta-to con gli atleti – seguendoli incampo durante i raduni tecnicie, alla distanza via internet e te-lefono – ha riguardato proprioquesto: aiutarli a trovare i mezzipiù idonei per rafforzare la lororesistenza alla fatica e all’impe-gno continuato in particolare ne-gli allenamenti e a ottimizzare ilpiù possibile le fasi di recuperomentale e fisico tra un allena-mento e l’altro. Inoltre, leaspettative degli atleti in occa-sioni importanti come l’olimpi-ade sono elevatissime, cosìcome lo sono le pressioni e le

attese esterne. Premono mol-to anche altri fattori: manteni-mento di motivazioni elevatein allenamento e in gara; ca-pacità di restare concentratiper perfezionare al meglio ilgesto tecnico; controllo dellatensione e dello stress a un li-vello ottimale, canalizzandoliper poterli trasformare in ben-zina e non in un freno a mano;paura dell’insuccesso o delconfronto con se stessi e congli avversari; capacità di stac-care rispetto alla routine degliallenamenti. Gestire tutte que-ste problematiche (e molte al-tre!) per riuscire a dare il mas-simo in ogni occasione non èaffatto facile: riuscire a farloalle olimpiadi – un sogno chediventa reale e quindi bellissi-mo ma anche molto critico perla maggior parte degli atleti–è una sfida in più. E, parlandodei nostri ragazzi, sia Enricoche Luca, con percorsi diver-si, hanno trovato nuovi stimoli,determinazione, coraggio e vo-

glia di dare il meglio, puntidi forza che porteranno consé in Canada. Seguendolidall’Italia (purtroppo), purrestando in contatto con loroper tutta l’olimpiade, speroche terranno stretta dentrosé la consapevolezza delleproprie enormi potenzialitàe risorse: queste sono sicu-ramente le armi migliori percogliere questa sfida e vi-vere al meglio un’espe-rienza unica come i gio-chi olimpici”.

ATTUALITA’

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C’è un pezzo di Altopianonell’importante mostra“Incisori del XXI Secolo”che verrà inaugurata il 26febbraio 2010 alle ore 18 aMilano, nelle sale del CastelloSforzesco presso la Raccol-ta Bertarelli. Le opere del-l’artista asiaghese AurelioForte Laan (classe 1939) sa-ranno esposte tra quelle deimaggiori incisori italiani del900 nella mostra organizza-ta dall’autorevole rivista“Grafica d’Arte” diretta dalprof. Paolo Bellini, che inoccasione del ventesimo an-niversario della sua fonda-zione diffonde al grandepubblico una propria selezio-ne dell’arte grafica contem-poranea.La mostra “Incisori del XXIsecolo” resterà aperta nellesale del Castello Sforzesco di Milano presso la Raccol-ta Bertarelli fino a venerdì 5marzo 2010. Sabato 23

“Fuorchè tra anti-che pietre abbando-nate non si cerchi-no Auree in Occi-dente”.Non si cerchinoAuree vive – am-monisce Zolla – iltempo le ha consu-mate tutte.Eppure sarebbe pia-ciuto all’uomo ge-niale, all’ eruditoeclettico il Luogoscelto da FedericoBonaldi e avrebbesenz’altro aggiunto lam a s s i m aneoplatonica “non gliuomini per i luoghima i luoghi per gliuomini”. Per ElèmireZolla la biografia ide-ale è una rievocazione delle au-ree via via incontrate. E una bio-grafia per immagini sembra sug-gerire l’ Artista appena ci si lasciportare dal suo felice narrarsi inimmagini e parole nate dai ricor-di.L’Aura, che un mito indiano vuo-le splendida, rilucente e trepida,alzatasi e dunque nata dal riposodi un creatore esausto, abbiso-gna del rito.La vasca abbandonata, che ac-coglie e sorprende il visitatore al-l’entrata, sarà allora per unosguardo iniziatico “vasca lustra-le” e l’edera, il cui significatocristologico e pagano di vitasempiterna ricopre a spalliera ilsostegno, segnerà il confine trala strada, spazio della vita ferialee il boschetto di bambù, pianta disacri snodi, riparo da sguardiprofani.Si scendono scalini come in unMitreo, si entra quasi inchinan-dosi scostando una tenda.Se si è confidenti si potrà sor-prendere il maestro al lavoro, alsuo banchetto di artigiano e usci-re non visti, sedere in fondo vici-no al canale e guardare al fiumeampio a confine, perdersi nell’acqua infida e veloce della roggiae farsi trovare così dal maestrostesso uscito per un’incomben-za di lavoro.Una brezza sale da questo luogoin disparte abitato da un fervorecreativo. Qualcosa mi trattienedall’entrare; è l’intrusione nelmondo dell’altro.Per Federico valgono le paroleconoscitive del primo Castaneda“Si ha bisogno di una vita interaper essere in grado di acquisirel’appartenenza ad un mondo cul-turale”.Dentro, nell’ombra di in una stan-za immaginata, bolle l’acqua deltè. Lo sguardo cade sul minuscolotavolo apparecchiato e sarà il ce-rimoniale di un disegno ricorda-to, desueti motivi a cerchi con-centrici di subìte cerate comunia tavoli di vecchie cucine di pae-

Successo per la mostra personale delpittore asiaghese Giancarlo Stella

Le opere di Aurelio Forte Laanin mostra al Castello di Milano

L’esposizione intitolata “INCISORI DEL XXI SECOLO” verrà inaugurata il 26 febbraio

gennaio 2010 su invito del-l’Assessorato alla Culturadella Città di Monselice edella Fondazione TonoZancanaro di Padova,Aurelio Forte Laan parteci-perà anche ad un’importan-te collettiva intermente de-dicata all’arte incisoria. Lamostra, che verrà allestitanelle sale del ComplessoMonumentale San Paolo invia 28 aprile a Monselice,resterà aperta al pubblicofino a domenica 21 febbraio2010. Le incisioni di AurelioForte Laan sono vedute in-time e silenti che racconta-no di Asiago, delle sue mon-tagne, dei paesi intorno edelle loro contrade. Attraver-so il bulino, le punte metalli-che e la corrosione degli aci-di, Aurelio Forte Laan scavanello zinco la memoria dellasua terra per poi farla vive-re sulla carta attraverso l’in-chiostro e il paziente lavoro

della stampa a torchio. Lasua arte incisoria ci raccon-ta di una passione lunga unavita, un lungo percorso at-traverso i sentieri d’invernoper immergersi negli scorcipiù profondi e segreti deiboschi. Da oltre dieci anni,l’artista collabora con la Gal-leria d’Arte Busellato diAsiago, con la quale ha alle-stito mostre e curato l’edi-zione di cartelle di grafica,raccontando a t t raversol’azione di eventi laborato-rio il “Genius Loci” di unterritorio così singolarequale l’Altopiano dei SetteComuni . For te Laan èmembro dell’AssociazioneIncisori Veneti e della As-soc iaz ione Naziona leIncisori Italiani. È presen-te nel “Repertorio degliIncisori Italiani nel terzo,quarto e quinto volume”presso il Gabinetto DelleStampe di Bagnacavallo

Luoghi. L’Atelier di Federico BonaldiAlla fonte di Mnemosyne, dal cuore del Tempo e del Nonsenso, s’alza l’ Aura trepida e rilucente

se dell’azzurro impossibile del ri-cordo, tese sopra il rettangolo diuno spazio sacrale, sostenuto daquattro minuscole gambe del piùtenero, tenace bambù.Tavolinetto, mani di artigiano, pic-cola conca raccolta è la tazza difattura squisita, teatro di familiaridomestiche cerimonie suggeriteda uno strumento vagamente in-quietante e ironico, percorsoingentilito da minuscoli fori di ri-camo poggiato a rimestare, se-quenza di momenti sapienziali,collaudati rituali di antica tradizio-ne rinnovata a suggerire cesureo termini conchiusi e un ossicino,messo lì quasi per caso, momen-to di cadùco nell’eterno.Guardo assorta questa piccolapoesia in ceramica e l’incanto delsuo racconto.E’ tempo di uscire dal cerchiodella sua fascinazione.Emana un silenzio denso: dal pic-colo oblò quadro il maestro “vedecambiare le stagioni” e l’acqua delfiume si specchia abbagliando nelcubo perfetto, appeso.Un piccolo uccello si è posato perun istante di sempre.“Il mio lavoro è sempre più me-dicina per me stesso e fortunata-mente anche per altri - riflette conpacatezza - Se capire il valoredei simboli è operazione di santi,comprendere a fondo che i sim-boli determinano realtà è prassidi sacerdote”.Osservo Federico chino: a voltemusica sinta, zingara accompa-gna il lavoro che la mia presenzainterrompe. I disegni sono incan-tevoli, il gesto pulito, sicuro.Stavolta sono studi per bamboleche il progetto vuole snodate,manichini piatti e iconici di varipezzi cotti al forno e dipinti se-condo quella sua iconografia ti-pica, inconfondibile, “intima ci-fra stilistica” posta a firma e saràla particolarità del volto a sugge-rire il decoro e viceversa così chela monelleria e la furbizia, la petu-lanza e l’impazienza avranno giu-sto tono nell’ allegra commedia

di ammicchi e riman-di.Pendono festose insfilata le bambole sfi-dando lo sguardo checade nel centro del cer-chio vitale, là dove ilbuffone e l’eterno fan-ciullo cui tutto è con-cesso ci guida, a sve-lare sorretto da botto-ni e laccetti aperti il ses-so degli angeli, nel-l’eterno gioco di inno-cente impudenza chesempre ci incanta.Nella stanza più inter-na suona una campa-na. Accorriamo.A questa campanapurpurea del colore piùbello di un viola verràposto un sigillo.

Verrà posto a chi chiederà la con-segna e dunque il consegnatariovedrà un’unica volta il contenu-to, un teschio, nelle più pura tra-dizione del “memento mori”.Dalla potenza antinomica s’ in-nalza la forza del simbolo, ma èla quiete e la tranquillità dell’ani-mo ciò che si respira:questo sot-tile interprete di forme è più diogni altro “nutrito dell’inesauribi-le sostanza del passato”. Si av-vertono presenze ctonie, si entrain una sospensione del tempo. Losguardo si posa sulle nicchie inombra popolate da una moltitu-dine fantastica, brulicante: den-tro l’uovo giapponese dipinto, -larva gigante d’insetto primordiale- Dioniso e Apollo s’inseguono,Dèi e Dèmoni lottano avvinti nel-l’eterna battaglia del bene e delmale.Sfilano parole magichecome antiche litanie, passi infilatidi millepiede sapienziale e saran-no allora le visioni delle centovedute del fiume, i sussurri di pinodi montagna, i passi di vecchiatigre sulla neve, i pleniluni di not-te di luna chiara, la quiete di sta-gno addormentato, il groviglio dibattaglia di centauri, la divina sa-lita del sentiero di montagna, leinquietudini di anguane e salbanèi.“Dove sei?”Mi guarda dall’alto una masche-ra negra; ascolto la fascinazionecome parte inestricabile delconoscibile. E’ ora di andare.Riattraverso il corridoio, guada-gno l’uscita.L’acqua balena all’angolo dell’oc-chio, acqua lenta e fonda, acquachiara veloce - profonda, vaivai… Salgo gli scalini e vorreitornare indietro. Tornata,riandarmene.Mi chiedo conto ancora una vol-ta di questa presenza tra le Suecose ma sento che Federico è ditutti e di nessuno.“Una storia ci appassiona tanto -diceva un Poeta - perché ciò chec’è di più importante in essa cisfugge, irreparabilmente”.Antonella Brazzale

ARTE

Un successo. La mostra personale di Giancarlo Stel-la, aperta dal 19 dicembre al museo “Le Carceri” diAsiago, ha richiamato finora oltre un migliaio di visita-tori. Il titolo dell’evento è “Opere recenti”, ma accan-to agli ultimi quadri che l’artista ha realizzato si posso-no trovare anche i suoi primissimi lavori e si ha cosìmodo di avere una visione completa della sua evolu-zione, personale e artistica, in oltre 40 anni di pittura.Dall’irruenza espressiva fino alla quiete del segno,come ben viene puntualizzato nel catalogo legato allamostra. Foga, istintività, passione, energia rappre-sentano sempre i suoi tratti caratteriali che sirispecchiano pienamente nei suoi quadri, tradotti inpennellate vibranti e rapide, in colori dalla grandeforza espressiva.“Zampate espressioniste – si legge ancora nel ca-talogo - con colori dall’impasto denso e luminoso.Dinamismo materico e allusive traiettorie emozio-nali che donano a Giancarlo Stella un approccioespressionista del segno, scaturito da un’audacemodulazione della materia”. La mostra, cheGiancarlo Stella ha dedicato alla figlia Claudia, vi-sto il grande apprezzamento ottenuto non chiuderàcome previsto il 31 gennaio ma viene prolungatafino alla fine di febbraio. Stefania Longhini

19Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

I Cuccioli, protagonisti diuna delle serie teleisive dianimazione più amate daibambini di 40 paesi nel mon-do, passano dal piccoloschermo a quello del cine-ma. Riuscirà il gruppo deisei simpatici e scatenaticuccioli a contrastare i dia-bolici piani della Maga Cor-nacchia che vuole trasfor-mare i canali di Venezia instrade asfaltate?Diva è una pape-ra vanitosa chesogna di fare latop model, ed èspesso causa diguai all'internodel gruppo.Clindro si senteun atleta ed è se-gretamente inna-morato di Diva.Senzanome an-cora non parla equindi comunicaattraverso car-telli. Olly è lagattina saggia delgruppo. E' diret-

Il primo cartone anima-to su Asiago sarà “dop”come il formaggio, ge-nuino e garant i to s indal l ’origine in quantoreal izzato dagl i s tess iragazzi del luogo. Unasettantina di alunni del-le c lass i qu in te de l lescuole pr imar ie d iAs iago saranno impe-gnati venerdì 29 e saba-to 30 gennaio nella pro-duz ione d i uncortometraggio di ani-mazione ambientato pro-prio nella cittadina ca-poluogo dell’Altopiano.L’idea è partita da Pa-dova, dal Servizio assi-stenza sale della comu-nità del Centro padova-no della comunicazionesociale della diocesi che

cura la program-mazione dei loca-l i c inema Lux eGri l lo Par lante ,ed ha t rovatogrande accoglien-za nel gruppo divolontari del Cir-colo Effetto Cine-ma As iago cheanima le at t ivi tàde i due c inema,della parrocchia edel l ’Amminis tra-z ione comunaleche ha deciso disostenere econo-micamente il labo-ratorio.

A guidare gli animatoriin erba nelle due matti-nate sarà Rodol fo Pizdello staff del Gruppo

Alcuni di Treviso. Nei li-miti imposti dall’orarioscolastico i ragazzi da-ranno vita ad animazio-n i sempl ic i e a l

Un cartone animato su AsiagoAl Cinema Lux un laboratorio con una settantina di alunni delle classiquinte delle scuole primarie di Asiago che realizzeranno il primo film

d’animazione sul capoluogo altopianese.

CUCCIOLI – IL CODICEDI MARCO POLO

Debutto cinematografico per i sei Cuccioli piùamati dai bambini nel primo

lungometraggio d’animazione completamenteitaliano su un tema ambientale.

contempo meravi -gliose a partire dafondali fotografatiproprio ad Asiago.Poi sarà la volta delmontaggio nei due po-meriggi e infine, neltardo pomeriggio disabato 30 gennaio,della proiezione al ci-nema Lux in viaMatteotti. Ospiti d’ec-cezione presenti insala alle ore 17 saran-no Francesco e SergioManfio, gli autori dellungometraggio d’ani-mazione Cuccioli. Ilcodice di Marco Polo

che verrà proiettato dopol’incontro con il pubblicodei ragazzi e delle famigliee del la proiez ione delcartoon dop.

E’ tempo di bilanciLa fine dell’anno porta ai primi bilanci consuntivi ed è cosìanche per il Museo. Risultato? Sicuramente positivo. Consi-derando i tempi brevissimi di allestimento (un mese) ed ipochi mezzi (economici) di un Gruppo Speleologico, si puòcertamente parlare di un piccolo miracolo.Il primo impatto con il pubblico è stato particolarmente posi-tivo e, dato che il Museo non è ancora definitivo, si è proce-duto, da subito, ad effettuare visite guidate. In effetti l’argo-mento “acqua” si presta non solo ad essere spiegato, maanche ad essere un tema di discussione con gli stessi visita-tori. Sicuramente c’è una parte del pubblico che cerca, an-che nel tempo libero, proposte non solo ludiche e, l’Acqua,oggi è cultura scientifica, sociale, storia e molto altro. Quat-tro persone si sono alternate fin dal 1° giugno 2009, giornodell’apertura, in visite guidate della durata di circa 90 minutiche sono risultate particolarmente gradite agli utenti. Le visi-te a fine anno sono risultate ben 274 e, alcune volte, comple-tate con il percorso del sentiero didattico “Anello dell’Ac-qua”. Le presenze paganti sono state di quasi 4000 utentiper oltre 100 giorni di apertura. In autunno, inoltre, sono sta-te fatte 9 giornate straordinarie per gite scolastiche. Attivitàsignificativa è stata la realizzazione del “laboratorio analisiacque”, della “biblioteca/archivio” e del “bookshop”.Per la stagione estiva sono stati stampati oltre duemila pie-ghevoli per propagandare l’apertura del Museo ed è stato apertoil sito internet www.museodellacqua7comuni.it.Si sono tenute al Museo anche alcune manifestazioni pubbliche.La prima è stata la mostra “Bianco Nero Sotterraneo”, dedicataal “vecchio” Gruppo Grotte Asiago. Foto originali di SandroBrazzale, dal ’48 ai primi anni ’50, uno spaccato della nostrastoria in bianco e nero. Ad agosto, un raduno di auto storiche hafatto tappa al Museo dove gli ospiti si sono intrattenuti per la visitaed un “aperitivo”. Particolarmente impegnativo il giorno che haospitato il G.R.E.S.T. di Asiago, con 160 bambini che hanno tra-scorso la giornata tra visite, escursioni guidate al sentiero didatti-co e giochi.Decisamente diverso il clima della sera del 14 agosto, dedicata al“Water Party”, festa organizzata dal Comune di Asiago per av-vicinare i giovani alla cultura. Musica , balli e spettacolo nell’areadel Museo, che è rimasto aperto al pubblico fino alle due di notte,per permettere l’accesso ad oltre trecento persone. Anche il“Premio Biblioteca Speleologica Osvaldo Armellini” si è tenutoal Museo, approfittando degli spazi che ben si prestano a questemanifestazioni. L’assegnazione della “VI ̂edizione” è avvenutain sala proiezioni. Premiata la Sig.ra Silvana Bortoli, giornalistalocale, che si è particolarmente impegnata nella divulgazione delproblema “rifiuti urbani”, relativamente alla raccolta ed allosmaltimento. Il Premio è stato consegnato dal giornalista Gio-vanni Stefani, redattore capo del TG3 RAI Veneto.Inoltre, il Museo ha ospitato un corso di aggiornamento per IstruttoriNazionali C.A.I., organizzato dal Gruppo Grotte CAI Schio, conistruttori provenienti da tutta Italia e, concludendo, il Gruppo GrotteG. Trevisiol del CAI di Vicenza ha organizzato uno stage di foto-grafia ipogea.Queste poche righe riassumono numeri e fatti che probabilmen-te nessuno si aspettava e, anche noi del G.S.S., sinceramente,non immaginavamo un lavoro così impegnativo. Un unico ram-marico, la scarsa presenza di cittadini di Asiago che, con lamostra “Bianco Nero Sotterraneo” avrebbero potuto ammi-rare un capitolo particolare della nostra storia. I risultati cihanno comunque stimolato e, se il buongiorno si vede dalmattino, non potrà che andare meglio. Corrado Corradin

NOTIZIE DAL MUSEO DELL’ACQUAa cura del Gruppo Speleologico Settecomuni

ta, immediata e mira drittoal sodo. Pio è un ranocchioche vorrebbe fare l'attore.E' abile ad imitare suoni eversi di animali e riescespesso a tirar fuori dai guaii suoi amici. Portatile è ilcolto del gruppo, e ogni vol-ta che ai Cuccioli servonodelle informazioni, tira fuoriun volume della sua enci-clopedia.

Fa tappa anche al Cinema Luxil bus inglese dei Cuccioli

Sono tantissime le città che un fantastico autobus d’epoca targato“Cuccioli – Il codice di Marco Polo” toccherà fino al prossimo24 gennaio. Il tradizionale bus a due piani inglese, caratterizzatoda grandi immagini dei famosissimi Cuccioli, è partito da Trevisoil 21 dicembre e fino a domenica 24 gennaio si sposterà in lungoe in largo per l’Italia promuovendo l’uscita del film, realizzato daGruppo Alcuni. Ad Asiago ha fatto tappa il 18 e 19 gennaio perla gioia dei piccoli altopianesi

20l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

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In caso di locazione è tal-volta difficile capire chi devepagare le spese inerenti l’im-mobile e la sua gestione, so-prattutto se esso fa parte diun condominio. Dare rispo-ste valide tout court è pres-soché impossibile dato che ilcontratto di locazione puòcontenere unaregolamentazione concorda-ta tra le parti di suddivisionedi tali spese. Nei casi in cuimanca un riferimento scrit-to sul quale cui basarsi, però,verranno in aiuto le regolegenerali desunte dal codicecivile, dalla prassi e dalla giu-risprudenza (si vedano, inparticolare, l’art. 1576 delCodice Civile e l’art. 9 dellalegge 392/78). Può essered’aiuto, inoltre, la consultazio-ne della tabella con la riparti-zione degli oneri tra inquilino eproprietario (allegato G delDM 30/12/2002) valida e vin-colante solo per i contratti acanone concordato (i c.d. con-tratti 3+2), ma utilizzabile comeparametro di riferimento an-che per i c.d. contratti 4+4.La regola generale prevedeche al proprietario spettino lespese di natura gestionale, ov-vero ciò che in definitiva èdestinato a perdurare ed a cre-are una miglioria all’immobile(la straordinaria amministrazio-ne), mentre tutto ciò che èstrettamente collegato e di-pendente dall’uso spetta al lo-catore (l’ordinaria amministra-zione).Vediamo dei casi che posso-no aiutare a chiarire il concet-to.Dentro l’appartamento, peresempio, al proprietario spet-terà la sostituzione integrale dipavimenti e rivestimenti e lamanutenzione straordinariadell’impianto di riscaldamento,mentre all’inquilino spetterà lamanutenzione ordinaria di pa-vimenti e rivestimenti; la ma-nutenzione ordinaria di infissi,serrande, dell’impianto di ri-scaldamento e sanitario; il ri-facimento chiavi e serrature;la tinteggiatura di pareti; la so-stituzione di vetri; la manuten-zione ordinaria di apparecchie condutture elettriche e la ver-niciatura di opere in legno emetallo.Per quanto concerne l’ammi-nistrazione del condominio, in-vece, il compenso amministra-tore andrà ripartito equamen-te al 50% tra proprietario edinquilino, mentre i depositicauzionali delle utenze comu-ni condominiali spetteranno alproprietario.Se nel condominio è presenteun ascensore le manutenzionistraordinarie dello stesso

Condominio: quali spesespettano al proprietario e

quali all’inquilino

(come la sostituzione del mo-tore o delle funi) verranno po-ste in capo al proprietario,mentre le spese relative allapulizia, al suo funzionamentoe, comunque, all’ordinariamanutenzione verranno postea carico dell’inquilino.Le spese relativeall’autoclave, invece, andran-no così ripartite. La sostituzio-ne di componenti primari(come la pompa, il serbatoio,l’avvolgimento elettrico el’elemento rotante) spetteran-no al proprietario, mentre lasua pulizia, la decalcificazionee le piccole manutenzioni /so-stituzioni dovute all’uso ver-ranno pagate dall’inquilino, cosìcome i relativi consumi di elet-tricità, forza motrice ed acqua.Per quanto riguarda la gestio-ne di cortili e giardini, al pro-prietario spetterà, ad esempio,l’installazione e sostituzione direcinzioni e cancelli, lapavimentazione di cortili, mar-ciapiedi ed affini ed i costi re-lativi all’impianto arboreo ederbaceo. All’inquilino, invece,spetterà l’ordinaria manuten-zione dei cancelli, la pulizia or-dinaria delle aree verdi, l’ac-quisto di concimi,antiparassitari e le spese digiardinaggio.Le spese riguardanti le coper-ture ed i lastrici solari andran-no ripartite secondo questocriterio: i rifacimenti delle strut-ture, delle pavimentazioni e deimanti impermeabilizzanti spet-teranno al proprietario, cosìcome la sostituzione di gron-daie, converse, pluviali, para-neve, bandinelle ed affini; il ri-facimento dei camini el’apposizione di parafulmini.Viceversa spetteranno all’in-quilino le riparazioni del man-to di copertura e dellepavimentazioni, la pulizia e laverniciatura delle grondaie, lapulizia dei camini e la rimozio-ne della neve.Ultimo esempio, infine, riguar-da l’allacciamento alla rete

comunale. In tali casi il pro-prietario sarà onerato dellespese relative al rifacimento oriparazione della rete fognaria(dalle tubature comunali finoall’appartamento); di quelleriguardanti l’installazione eriparazione di colonne mon-tanti e della rete di raccol-ta delle acque pluviali; cosìcome delle spese di instal-lazione o sostituzione del-l’impianto di sollevamentodelle acque di scarico (conl’avvolgimento elettrico del-la pompa) e di quelle rela-tive alle installazioni dipozzetti a sifone, fosse bio-logiche e pozzi neri. All’in-quilino, invece, toccheran-no le spese di pulizia espurgo dei pozzetti, dellefosse biologiche e dei pozzineri; le piccole riparazionidei pozzetti, delle colonnemontanti e della rete di rac-colta acque; la sostituzionedi parti danneggiate dall’usoper l’impianto di solleva-mento e la disotturazione dipozzetti , scarichi, retifognarie.

Avvocato Serena BaùI lettori che vogliano

sottoporre domande suqualsiasi questione di

carattere legale al nostroavvocato possono inviare

una mail all’[email protected]

o scrivere a “L’avvocatorisponde – GiornaleAltopiano, Via Monte

Sisemol, 9 36012Asiago (Vi)”

L’avvocato risponde – Domande, curiosità, approfondimenti di carattere legale LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA

Stefano Rigoni,Psicologo

Psicoterapeuta CognitivoComportamentale

Tel. 338.2919597 – E-mail:[email protected]

In questo numerocercherò di raccontar-vi come funziona lanostra mente. Non chel’argomento si possatrattare in modo appro-fondito, ovviamente.Tuttavia, credo possarisultare interessantesapere qualcosa in piùsui processi mentali esu come si struttura ilnostro pensiero, stru-mento straordinarioche ci distingue da tut-ti gli altri esseri delpianeta.Tutto quello che cipassa per la testa, cheimmaginiamo, ricor-diamo, “sentiamo”, è un pro-dotto psichico possibile graziealle strutture cerebrali deputatealla coscienza e al pensiero con-sapevole. Il cervello è l’organod’elezione della nostra vitapsichica, è l’apparato organicoche collega “il dentro con il fuo-ri” attraverso i sensi per farci per-cepire di essere vivi. È fonda-mentalmente una macchina me-ravigliosa, di cui conosciamo po-chissimo sia in termini strutturali(come è fatto) sia funzionali(come si usa). La mente è inve-ce l’insieme delle funzioni supe-riori (le capacità di elaborazionecorticale), quali il pensiero, la ra-gione, la memoria, l’intelligenza,la volontà, l’emozione e ha ilcompito di creare il senso di con-sapevolezza di sé e del mondo,ovvero il flusso di coscienza.Comprensibilmente, ci hanno pro-vato in molti, scienziati e non, acapire come funziona la mente.Esistono sin dagli albori dellascienza molti “modelli della men-te”, ovvero teorie sul funziona-mento del nostro pensiero. È in-fatti proprio dell’uomo saper ri-flettere su se stesso, cioè es-sere in grado di riconoscersi efare riflessioni sulla propria esi-stenza e sui propri processi in-terni. Questa capacità menta-le sembra propria quasi esclu-sivamente dell’uomo; essa èuna conquista cognitiva fonda-mentale che ha cambiato lesorti della nostra esistenza sulpianeta perché ha permesso difarci evolvere, ipotizzare, pro-gettare, mettersi nei panni de-gli altri, riflettere sulla vita, pro-iettarci nel passato e nelfuturo…e così via. Credo siafacile comprendere la portatadi questa capacità cognitivache va sotto il nome dimetacognizione. Ho affer-mato che la caratteristica diauto riflessività del sé èprettamente una risorsa del-l’uomo. In realtà, le specie ani-mali più evolute hanno abilitàmetacognitive interessanticome appunto la possibilità diriconoscersi allo specchio; aquesta categoria di “piccoligeni” appartengono le grandiscimmie, i delfini, gli elefanti e,sembra, anche le gazze ladre.

Come funziona la nostra coscienza?Alcune spiegazioni sul perché l’uomo è così intelligente.

Tornando all’uomo, è impor-tante sottolineare quanto siaimportante essere coscientidei propri pensieri. Vi faccioalcuni esempi per rendere iltutto più concreto. Chi utilizzacorrettamente lametacognizione è in grado,qualora gli fosse richiesto dirisolvere un problema anchebanale, di porsi tre fondamen-tali domande che testimonia-no la capacità autoriflessiva: 1)Cosa sto facendo? Questainterrogazione permette all’in-dividuo di collocarsi nel tempoe nello spazio, di “guardarsi dafuori” come se si fosse il registadi un film che osserva la scenaattraverso una telecamera, tra-endo conclusioni utili dislocandoper un attimo il proprio punto divista. Questa capacità è straor-dinaria ed è quello che ci distin-gue dagli animali. In tal modo,abbiamo la fortuna di potercimettere nei panni degli altri e dicomprendere ciò che è giusto esbagliato, ciò che è convenienteda ciò che non lo è. Sapere cosasi sta facendo ci protegge daerrori, ci indica la strada, ci faevolvere come specie grazie altramandarsi culturale delle co-noscenze sull’uomo e sul mon-do. Vi pare poco? 2) Perché losto facendo? Questo secondointerrogativo ha a che fare congli scopi dei nostri comportamentie dei nostri pensieri. Saper riflet-tere sulle finalità del nostro esi-stere ci aiuta a progettare la no-stra esistenza secondo principiguida, priorità, interessi e desideri.Proprio per questo la nostra men-te ci segnala che qualcosa nonva quando agiamo non in con-formità con le nostre intenzionie i nostri piani (ad esempio quan-do commettiamo errori): la no-stra metacognizione non trovasufficienti risposte alla domanda“perché lo sto facendo?” e ce losegnala al fine di auto correg-gerci. 3) Come posso fare per-ché il processo sia il più effi-cace possibile? Il terzo quesitoimplica la capacità dimonitoraggio, controllo e verifi-ca dei risultati di ogni operazionementale. È in sintesi la capacitàdi usare bene le nostre funzionimentali.

Le implicazioni scientifichedella ricerca sullametacognizione sono scon-finate e in sviluppo. Potre-mo dire che ogni libro cheparla dell’uomo è frutto del-la capacità metacognitiva.Quando diciamo che l’uo-mo cerca se stesso, stiamodicendo che sta approfon-dendo la sua curiositàautoriflessiva, che si staguardando allo specchio percapire chi è. Dal punto divista didattico, lo studio el’applicazione di tecnichemeta cognitive ha per-messo di arricchire note-volmente gli strumenti perl’apprendimento ad

esempio facilitando ilpotenziamento della memoria,dell’attenzione, della lettura escrittura, dello studio in gene-rale. Inoltre, tecniche dimetacognizione sono semprepiù usate in psicologia clinicae in psicoterapia per un gran-de numero di patologie psi-chiatriche; del resto, la stessapsicoterapia è un processo diautoconoscenza e quindi èessa stessa esercizio dimetacognizione. In aggiunta,se volessimo dare uno sguar-do al ciclo di vita dell’uomo,appare lampante il suo ruolonelle varie tappe evolutive del-l’individuo, in ordine alla possibi-lità di sviluppo di capacità men-tali e psicologiche evolute. Riflet-tere sui propri pensieri, sulle ca-pacità di utilizzare la nostra menteper perseguire scopi personali,“sapersi” in grado di affrontareproblemi e situazioni di disagio èbasilare e va insegnato già in te-nera età. Visto il corpo di infor-mazioni e di dati scientifici dispo-nibili, mi sento di consigliare spas-sionatamente a tutti coloro han-no a che fare con bambini e ra-gazzi di approfondire l’argomen-to della metacognizione perla sua valenza pedagogica ela capacità di stimolare unbuon grado di interazione trale varie funzioni psichiche e lacapacità di ottenere un soddi-sfacente grado di armonia delsé, soprattutto inpreadolescenza e in adole-scenza.

21Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

L’Olimipiade in unagara. Sarà proprio cosìper Giulia Gianesini im-pegnata domenica 24gennaio a Cortina d’Ampezzo nell’ultimo “gi-gante” di Coppa del mon-do in calendario primadei “giochi” diVancouver il cui avvio èfissato per il 12 febbra-io.Sinora la galliese è anda-ta sempre regolarmente apunti nei cinque prece-denti appuntamenti fra leporte larghe, ma ciò nonbasta per garantirle disalire sul volo per il Ca-nada.Perché non basta? Il cri-terio di qualifica stilato

Sci alpino

Gianesini si gioca le OlimpiadiGrande attesa per la gara del 24 gennaio a Cortina. Un posto nelle prime dieci e Giulia potrebbe

volare a Vancouver. L’atleta, andata regolarmente a punti in Coppa del mondo, può farcela.

dai tecnici azzurri e deli-berato dal Consiglio Fe-derale della Fisi prevedeche la chanche olimpicavada attribuita a chi faun podio in “coppa” op-pure consegue un risulta-to nelle prime dieci.Giulia Gianesini non haancora raggiunto uno deidue obiettivi fissati e da-vanti a lei ha quattro at-lete per altrettanti postidisponibili. Si tratta diDenise Karbon, FedericaBrignone, ManuelaMoellgg e Nicole Gius.Quest’ultima è l’avversa-ria più abbordabile inquanto dispone sì di un8° posto ottenuto però adinizio stagione mentre in

questa fase non è in for-ma.Vietato sperare dunqueper la Giulia delle Fiam-me Oro? Assolutamenteno perché sta bene e lemanca soltanto di “tene-

re” un po’ meglio in pu-gno la situazione nell’ul-tima parte di ciascunamanche. Ci riuscisse laqualifica sarebbe suaperchè sinora, tempi allamano, nel primo minuto di

Con gennaio la stagione agonistica 2009-10 degli sport in-vernali è a pieno regime. Gli appuntamenti si susseguono siain ambito giovanile come in quello senior e master.Sabato 23 e domenica 24 gennaio si svolge ad Asiago laCoppa Italia di sci nordico, mentre domenica scorsa i MasterA del Gsa Asiago si sono laureati campioni italiani di staffet-ta 4x10 km a Sappada. Proseguono i circuiti giovanili di scialpino e nordico con buoni risultati complessivi per le giovanipromesse dell’altopiano impegnate su più fronti. Impossibileal momento tracciare un bilancio sia pur provvisorio di quantofatto tuttavia c’è da sottolineare l’impegno con cui le variesocietà sportive locali seguono i giovani mentre i “master” sidanno continuamente da fare per proseguire nella praticadelle discipline da loro preferite ed anche tutto questo serveper promuovere il turismo e “far girare”, gratuitamente, ilnome delle nostre località. R.A.

Con gennaio, entra nel vivola stagione degli sport invernali

ogni singola manche èsempre stata fra le miglio-ri per poi…..perdersi unpo’ nel f inale. Non saneppure lei perché……Quest’inverno ha tutta-via conseguito una con-tinuità di risultati a leisconosciuta prima d’oraper cui è ragionevolmen-te lecito sperare nel “pic-colo miracolo” cortineseatteso innnzitutto dall’in-teressata come dal suonuovo fan club.A tal proposito i suoi ti-

fosi si sono attrezzati perorganizzare un pullman efar rotta su Cortina. Tut-to serve per centrarel’obiettivo-Vancouver. Ciarrivasse avrebbe già unprimato in tasca: quellodi essere la prima atletaaltopianese dello sci alpi-no a presentarsi alcancelletto delle gare acinque cerchi.Forza Giulia: l’altopianosportivo, e non, sta dallatua parte. Te lo meriti. Renato Angonese

Ragazzi! Soelden 24 otto-bre 2009. Lienz 28 dicem-bre 2009. Maribor 16gennaio 2010. Non visuggeriscono nulla que-sti luoghi e queste date?Non la conoscete? Pecca-to perchè ha un grandis-simo talento: un paio disci e riesce a vola-re...3...2...1...24 gennaio2010! Tutti in viaggio ver-so CORTINAD’AMPEZZO! Il suo fansclub è nato da poco, mal’ha seguita in Austria, inSlovenia e ora aspettacon grande entusiasmo la

Una campionessa esuoi angeli custodi

successiva tappa italiana:la gara di slalom gigantevalida per la Coppa delmondo 2009/2010. É pre-vista una trasferta in pull-man con partenza alle ore4.30 da Piazza Italia aGallio per sostenere an-cora una volta la giova-ne Giulia Gianesini neisuoi grandi successi. Lapartecipazione è aperta atutti. Per informazioni ri-volgersi al bar Commer-cio in Piazza Italia aGallio. Un grosso in boc-ca al lupo alla nostraGiulia! Stefania Carli

E’ tempo di tirare il fiato egodersi un po’ di meritato ri-posto, in vista della NazionaleGiovani in programma a S.Giorgio (VR) tra una ventinadi giorni, per gli atleti dell’U.S.Asiago Sci, impegnati nel se-condo e terzo week-end digennaio nei Campionati Italia-ni di Fondo a Cogne e neiCampionati Italiani sprint eNazionale Giovani a Sappada.Il tanto attesto appuntamentonel comune più esteso dellaValle d’Aosta e importantecentro minerario per l’estra-zione del ferro, si è tenuto neigiorni 8 – 9 e 10 gennaio,quando vi sono stati ospitati icampionati per le categorieaspiranti e junior, che ha vistoimpegnati nella categoriaAspiranti gli atleti dell’U.S.Asiago Davide Cantele, Mar-co Lobbia, Andrea Rigoni,Luca Rigoni e Roberta Forte.Al via ben 100 atleti negli aspi-ranti maschili e quasi cinquan-ta nel femminile, per conten-dersi tre titoli di Campione Ita-liano in tre giorni differenti. Ilvenerdì il titolo era sui 2,5 kmin tecnica classica, il sabato sui5 km per le femmine e 7,5 kmper i maschi in skating e infi-ne la domenica sui 7,5 km perle femmine e 10 km per i ma-schi in tecnica classica, par-tendo con i distacchi accumu-lati nei due giorni precedenti;gare difficilissime e veramen-te impegnative, visto ilquantitativo di chilometri nelletre giornate: complessivamen-te 15 per la categoria femmi-nile e 20 per quella maschile,corsi tutti su un anello di 2,5km, molto tecnico e che lascia-va poco tempo agli atleti per

Riscontri positivi dai fondisti dell’U.S.A.impegnati a Cogne e a Sappada

recuperare le energie. Nellagara a distanza breve di 2,5km i primi due migliori atletiveneti sono risultati MarcoLobbia (venticinquesimo) eLuca Rigoni (ventottesimo),mentre Andrea Rigoni si èclassificato quarantatreesimoe Davide Cantelequarantottesimo. Nel femmi-nile Roberta Forte ha chiusodiciannovesima. Individuale askating della seconda giorna-ta con buoni risultati per LucaRigoni (ventisettesimo) e An-drea Rigoni trentesimo,seguiti da Marco Lobbia(quarantaquattresimo) e Da-vide Cantele(sessantacinquesimo), bene laprova nel femminile aspirantiper Roberta Forte che ha chiu-so diciottesima. Nella terzagiornata hanno soddisfatto ilventisettesimo posto di LucaRigoni e iltrentaquattresimo di AndreaRigoni, mentre un po’ piùattardati sono risultati MarcoLobbia e Davide Cantele, ri-spettivamente quarantottesimoe cinquantasettesimo; ancoradiciannovesima Roberta For-te nella sua categoria. I risul-tati dei tre giorni, consideratiabbastanza positivi pur se nonfra i primi, hanno spronato alavorare ancora sperando infuturo in qualche piazzamentomigliore. Fine settimana suc-cessivo (16 e 17 gennaio) aSappada per i Campionati Ita-liani Sprint abbinati ad unaNazionale Giovani e ancorabuoni risultati per l’U.S.Asiago Sci. L’evento sportivoha dato la possibilità ad atletie accompagnatori di visitarenei locali del municipio “

Sappada, giardino di campioniolimpici e non” esposizione didipinti e fotografie cheomaggia i grandi atleti dello scidi fondo, da Silvio Fauner aPietro Piller Cottrer, daMaurilio De Zolt a GiacomoKratter. Tornando ai nostri ra-gazzi, nel Campionato Italianosprint svoltosi il primo giornosu un piccolo anello di circa1km per classificarsi nei miglio-ri trenta e aggiudicarsi la garaalle batterie, si sono qualificatiMarco Lobbia (quindicesimaposizione) e Luca Rigoni(ventinovesimo). Risultati tut-t’altro che da buttare, ancheperché queste gare richiedonooltre ad una prova perfetta sen-za il minimo errore, anche unabuona dose di fortuna che peresempio non hanno avuto glialtri due atleti asiaghesi Davi-de Cantele e Andrea Rigoni(trentunesimo etrentaduesimo), esclusi dai mi-gliori trenta per un nonnulla.Il giorno seguente si è svolta la

Nazionale Giovani, gara mol-toimpegnativa di 10 km inskating, su una pista molto ner-vosa, con salite veramente ar-due e faticose, come le famo-se “Camosci” e “Fauner”.Alla presenza del presiden-te dell’U.S. Asiago Sci Ser-gio Vellar, giunto in quel diSappada per tifare i propriragazzi, il miglior risultatoveneto se l’è aggiudicatocon gran soddisfazione pro-prio uno dei “nostri” An-drea Rigoni, che hachiuso ventiquattresimo,seguito da Luca Rigoni eDavide Cantele che, per i qualiil cronometro si è fermato sullostesso tempo in trentaduesimaposizione,infine Marco Lobbiaè arrivato trentacinquesimo;nella gara femminileventitreesima posizione perRoberta Forte nella 5 km inskating.

Morena Turetta

Roberta Forte

22l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

8

Il 9 e 10 gennaio si sonosvolti sull’anello di 400 mdi Baselga di Pinè i Cam-pionati Italiani Sprintaperti a tutte le categorie.Due giornate di gara se-gnate dal maltempo cheha un po’ falsato i risul-tati cronometrici, ma noni valori in campo. Hannopartecipato all’appunta-mento 14 Club provenientida tutte le regioni dell’ar-co alpino. La SportiviGhiaccio Roana, presen-te con 10 atleti in sei ca-tegorie, ha potuto mette-re a frutto il duro lavorosvolto in questi mesi inpalestra e sulle piste diBaselga, principalmente,e di Busafonda in que-st’ultimo periodo, nonappena cioè le condizio-ni meteo ce lo hanno per-messo, sotto la guida deitecnici Carnino e Sighel.Grazie alla seria prepa-razione siamo riusciti aportare sul podio 3 dei 10atleti che abbiamo schie-rato e ad ottenere unquarto posto che merita-

Campionati Italiani Sprint - Baselga di Pinè 9-10 Gennaio

Rossi vince tra gli Junior

Classifiche Campionato Italiano As-solutoCat maschile: 1) Ioriatti Ermanno-FFOO 2) Daldossi Jan - Forestale 3)Cignini Marco - FFOO Cat fem-minile: 1^ Simionato Chiara(Forestale) 2) Daldossi Yvonne(Merano) 3) Merlo Giulia SCPergine4) Lollobrigida CP Pinè 5) RavnicTea SCPergineCat jun B m. 1) Giovannini CP Pinè2) Stefani Andrea SGRoana 3)Andreatta SCMerano 6) CasentiniMatteo SCRoana Cat. Jun B f1)Simionato USG Pieve di C. 2) D’Elet-to SG Trento 3)Da Fies USG Pieve diC. 4) Zovi Giulia SG Roana Cat.Jun C 1) Rossi Cristian SG Roana2)De Ciantis CP PInè 3)Petris VGPiergine 9) Tumolero Nicola SGRoana Cat. Jun C f. 1)Bortolotti CPPinè 2)Thurner RittenSport3)Lollobrigida CP Pinè 6) CasentiniMonica SC Roana Cat Jun Dm. 1)Cotza SC Pinerolo 2)Tescari SC Pergine3) Rebeschini Federico SG Roana10) Tessari Sascha SG Roana 12)Zovi Marco SG RoanaCat Jun D f. 1) Malfatti SC Pergine2)Sighel SC Pergine 3)Bonazza SCPergine 6) Tumolero Alessia SGRoana

va sicuramente il podio.E’ una nostra buona econsolidata tradizioneavere ottimi atleti che sidistinguono anche a li-vello nazionale e la vit-toria di Cristian Rossinella categoria Junior Cne è un’ennesima dimo-strazione. Tutti gli altrihanno conseguito ottiminuovi primati personalinelle distanze sprint dei500 e 1000 metri. AdAuronzo, sempre sabato9 gennaio, i piccoli atle-ti delle categorie Propa-ganda partecipavanoalla 2^Prova del “TorneoRegionale Veneto Targad’Argento” La prima pro-va si era svolta il 28 No-vembre all’Odegar diAsiago. Un ottimo 3° po-sto per Amedeo Rossi e4° per Giovanni Martel-lo come pure per MatildeRigoni. I piccolissimi del-la Promozione hanno ac-ceso avvincenti momentiagonistici nelle loro proveprimeggiando conAmbrosini Matteo e con De

« Giocando così rischiamodi precipitare in quinta osesta posizione ». Eccessi-vo? Probabilmente sì, ma è purvero che la debacle in pienaregola (9-6) patita nella deli-cata sfida-primato dalla Rigonidi Asiago Vipers sulla pistadell’Edera Trieste non è an-data giù al presidente, e pureallenatore, Fabio Forte.Una squadra abulica, quellacampione d’Italia, che ha sem-

Hockey Inline

Debacle nella sfida-primatoplicemente e completamentemancato la partita contro igiuliani. Una sfida definita allavigilia non decisiva dallo stes-so Forte, ma che potevaesserlo. L’Edera, infatti, si eraripresentata dopo la sosta na-

talizia non al meglio, vincendodi misura sulla pista della ma-tricola Monleale e con il“peso” del possibile addio deltalentuoso Nejc Sotlar, smanio-so di trovarsi un’altra sistema-zione all’estero. Insomma,

quale occasione migliore perassestare una spallata, questasì decisiva, ad un diretto av-versario nella corsa al primoposto in regular season? E, in-vece, Asiago, con una presta-zione lontanissima dal minimosindacale, ha involontariamen-te teso una mano ai rivali,risollevandoli e proiettandoli a+5 in classifica (poi diventatiaddirittura otto punti con la vit-toria dei giuliani nell’anticipodel 14° turno). Per carità, lastrada è ancora lunga e tor-tuosa ed il campionato di que-st’anno ha dimostrato chequalche sorpresa lungo il tra-gitto può anche capitare, ma èaltrettanto vero che oracapitan Sartori e compagnihanno esaurito il bonus se vo-gliono aspirare ancora al pri-mo posto.Le prossime sfide saranno tut-te contro dirette concorrenti:la rivelazione Civitavecchia,sabato 23 gennaio, sulla pistadi casa; poi il 31 gennaio ilderbyssimo a Vicenza. E quin-di Arezzo, in casa, e l’epilogodi questa serie con la trasfer-ta a Milano. Quattro partite (acui si aggiungerà in seguito ilrecupero, 13 marzo, con ilCivitavecchia) che contribui-ranno a scrivere il finale dellaregular season dei Vipers,

quattro partite per ritrovareuna squadra che ogni tantosbanda e si perde per strada,ma che alla fine, finora, nonha mai tradito. Chi se la godedall’alto del suo primato in clas-sifica, intanto, è Cristian Rela,il tecnico asiaghese in forza al-l’Edera, che domenica scorsasi è tolto una bella soddisfazio-ne, piegando gli amici ed ex com-pagni. « E’ stata la nostra gior-nata, non c’è che dire. Anchenegli episodi, per una volta,abbiamo avuto quel pizzico difortuna che era venuto menonella gara di andata o nelladoppia finale di Coppa Italia.Sono davvero soddisfatto,perché la squadra, nonostantele difficoltà che sta attraver-sando in questo periodo, hareagito alla grande. Abbiamostrameritato di vincere, la par-tita non è mai stata in discus-sione ed alla fine, anche senove gol rifilati ai Vipers suo-nano già come un record, cre-do che il passivo avrebbe an-che potuto assumere propor-zioni più pesanti per loro. Sta-volta non li ho visti bene, marestano comunque loro i fa-voriti ».Se la Serie A1 non è per ora“proprietà” dei Vipers, lo è, in-vece, il girone “C” della Serie B,fin qui dominato dalle due for-

mazioni altopianesi.Gli Asiago Vipers, meglio cono-sciuti come “amatori”, viaggia-no a punteggio pieno nonostantequalche prova non brillante (leg-gi l’ultima uscita contro il Vero-na, piegato di misura); dietro cisono gli Asiago Black Vipers, alterzo successo di fila. « Non ri-cordo una striscia vincentecosì lunga ». Questo il com-mento, con tanto di risatina, diAlessandro Dall’Oglio, uno deigiocatori-storici di questo grup-po.In questo fine settimana si com-pleta il girone di andata, con ledue altopianesi che non dovreb-bero incontrare particolari proble-mi ad incamerare altri tre punticiascuna. Poi, nell’ultimoweekend di gennaio, il secondoatto del derbyssimo (all’andatafinì 8-5 per gli “amatori”), maicome stavolta decisivo per il pas-saggio del turno ed aperto ad ognisoluzione finale. Stefano Angonese

LE CLASSIFICHE.Serie A1. Edera Trieste ° punti33; Rigoni di Asiago Vipers * 25;Arezzo * 23; Civitavecchia ***e Vicenza * 20; Milano 24 Quan-ta 19; Ferrara ° 16; Monleale 10;Polet Trieste e Modena 7; Tori-no 6. (* una partita in meno;*** tre partite in meno; ° unapartita in più)Serie B (girone “C”).Asiago Vipers punti 12; AsiagoBlack Vipers 9; Bassano e Ve-rona 6; Vicenza 3; Padova 0.

Foto di Carlo Dal Sasso

Adesso agli Asiago Vipers tocca inseguire

Si e’ concluso in manierabrillante il girone di andatadelle 2 squadre sponsorizza-te dall’Immobiliare Stella diAsiago, partecipanti al cam-pionato di calcio C.S.A. del-la provincia di Vicenza. InA2, con la vittoria consegui-ta venerdi’ scorso nella par-tita disputata tra le muraamiche della palestra IPSIAcontro la compagine diCreazzo, l’Asiago ha scala-to la classifica e si e’insediata al primo posto,seppur in coabitazione conl’altra squadra capolista,Altavilla Vicentina.Dieci vittorie ed una solasconfitta, proprio nella parti-ta giocata ad Altavilla, costi-tuiscono l’ottimo tabellino dimarcia di questa formazioneche vanta la migliore difesadel campionato, ma che fasempre un po’ fatica a con-cretizzare. Ci vorra’ sicura-mente un grande girone diritorno per arrivare, alla

Calcio a 5 – Immobiliare Stella

Asiago ai vertici delle classifichefine di aprile, alla vittoriafinale, in considerazionedel fatto che una sola for-mazione verra’ promossain ser ie A1, ma lepotenzialita’ della squadrae l’impegno profuso daigiocatori, nonostante l’im-pressionante serie di infortu-ni patiti, fanno ben sperare.Ottimo anche il girone di an-data nel campionato di serieA1: la squadra, guidata dal-l’inossidabile Arjan Pupa edal vice-capitano FabioRigoni, chiude il girone diandata al secondo posto consette vittorie, un pareggio eduna sola sconfitta, patita suldifficile parquet diArzignano. Anche qui civorra’ un grande girone diritorno per entrare nelnovero delle prime cinqueclassificate che accederan-no ai play-off, che sanci-ranno, a maggio, lavincitrice del campionato09/10.

I prossimi importanti ap-puntamenti previsti alla pa-lestra Ipsia di Asiago, sonoin calendario per lunedi’ 25gennaio ore 21,30, per ilcampionato serie A1, nellaquale l’Immobiliare Stellaincontrera’ la compaginedel Conchiglia Vicenza; aseguire venerdi’ 29 genna-io alle ore 20,45 doppio im-pegno casalingo per lesquadre asiaghesi; arrivera’infatti ad Asiago la fortecapolista del girone JosicThiene, una delle piu’ forticompagini del vicentino, aseguire, alle ore 21,45, l’al-tro incontro, per il campio-nato di serie A2 , tra Im-mobiliare Stella Asiago eGalac. Vicenza. Vi aspet-tiamo numerosi a sostene-re i nostri ragazzi. Foto,notizie e calendario degliappuntamenti sono disponi-bili sul sitowww.asiagocalcioa5.it. Alessandro Cunico

Guio Davide. Ottime proveanche per Alberti Pietro, AlìMathias, Rigoni Giada,Gloder Alice e Sella Sofia.Valerio Fabris SG Roana

Cristian Rossi

FedericoRebeschini

AndreaStefani

23Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

E’ scattato il girone di ritor-no e la prima, graditissimasorpresa è arrivata dal giro-ne bassanese dove il GLC hariassaporato il piacevole gustodella vittoria. Un successosofferto, in rimonta, ma pre-zioso, non tanto per la classi-fica, sempre deficitaria, quan-to per il morale di una squa-dra che sta cercando di tro-vare una propria identità. Un2-1 al Tezze Brenta, firmatoLoris Baù, già decisivo conaltri due gol anche in occa-sione dell’ultima afferma-zione (4-2 all’SST) primadel digiuno di quasi duemesi.Chi, invece, ha iniziato dav-vero male l’anno nuovo èl’Asiago Calcio Altopiano,travolto domenica scorsa(4-0) in poco più di mez-z’ora sul campo del Silva1950.Una formazione, quellagiallorossa, che dopo esser-si proiettata a ridosso delleprimissime posizioni ha rallen-tato in modo preoccupante: 6dicembre 2009. Questa la datadell’ultima vittoria (1-2 controil Galvanauto) dei ragazzi diCarlesso; poi un pari-beffa nelrecupero con il Valli e ben tresconfitte.Nel 2010 i numeri sono anco-ra più marcatamente negativi:due partite, zero gol realizzati,sei quelli incassati. Il perchédi questa flessione prova aspiegarlo il capitano, Emanue-le Mosele. « Decisamentenon è un momento positivo.O per motivi di lavoro o distudio, nell’ultimo periodo,ci siamo allenati a singhioz-zo, poche volte sul campo e

Calcio - Terza categoria

Finalmente GLC; Asiagoancora a secco nel nuovo anno

mai a ranghi completi. L’or-ganico ha perso per stradaqualche pezzo e di conse-guenza ci stiamo adattandoun po’ tutti a ricoprire an-che ruoli che non sono inostri abituali. Domenicascorsa, tanto per fare unesempio, la nostra difesapoteva contare solo su dueelementi di ruolo. Non è sem-plice, anche perché ultima-mente i nostri avversari rie-

Le classifiche. Girone “B”: Molina punti 33;Galvanauto Motta 32; Silva 1950 e Cogollo 29; Monte diMalo 27; S. Paolo 26; Asiago e U.C. Thiene 23; NovoledoVillaverla 22; Siggi Schio 21; Arsiero 17; Valli 16; Faizanè15; Zugliano 9; Rozzampia 4; Giavenale 2. * tutte le squa-dre hanno una partita in menoGirone Bassano: Eurocalcio punti 42; Cresole 35; Au-rora S. Giuseppe 32; Villaggio S. Lazzaro 27; VirtusColceresa 24; Real Stroppari 23; Pall. Vigardolo 21; Facca20; Arsenal Cusinati e S. Pietro Rosà 18; MontecchioPrecalcino 15; Tezze Brenta 14; Fellette 13; GLC 12; SST10; Marchesane 7. * tutte le squadre hanno una parti-ta in menoProssimo turno. Girone “B”: domenica 24 gennaio (ore14.30) Union Centrale Thiene-Asiago. Girone“Bassano”: domenica 24 gennaio (ore 14.30) Facca-GLC.Nota: le gare delle formazioni altopianesi potrebbero su-bire variazioni di luogo.

Classifica prima categoria girone “C”. Mussolente punti 37; Pove 31; AzzurraSandrigo 26; Scledum ed Alto Astico 23; Carmenta, Canove e Sarcedo 22;Borso S. Eusebio 21; Travettore 20; Malo 19; Dueville e Summania 18; S.Fortunato 16; Poleo Aste 10; Isola 7. Prossimo turno. domenica 24 gennaio(ore 14.30) Azzurra Sandrigo-Canove.

scono a capitalizzare ognisituazione favorevole; noi,invece, creiamo poco e rac-cogliamo ancora meno. Sepoi, come nell’ultima uscita,finisci il primo tempo sottodi quattro reti, recuperare,nonostante la buona reazio-ne d’orgoglio, diventa im-possibile ». Tuttavia la zonaplayoff non è poi così distan-te. « Esatto, ma dobbiamo ri-prendere a far punti. E’ fon-

damentale, anche perritrovare fiducia edentusiasmo. Domenicacontro l’Union Centra-le Thiene, che ha i no-stri stessi punti, speria-mo possa essere l’oc-casione giusta perdare una svolta a que-sta fase. Dobbiamocrederci, il gruppoc’è, il feeling con iltecnico pure; servi-rebbe solo ritrovare lavittoria ». Stefano Angonese

Il capitano,Emanuele Mosele

L’anno nuovo non comincia beneUn punto in due partite: un bottino magro per i ragazzi di Dalle Carbonare. La ripresa dopo

la pausa natalizia mostra le vecchie problematiche: gioco a sprazzi, fretta di realizzare, nervosismo.

2010 amaro di soddisfazioniper il Canove Calcio chedopo la pausa natalizia nonha ancora riassaporato il gu-sto della vittoria. Un punto indue partite è un magro botti-no per i ragazzi di DalleCarbonare che aveva abitua-to la propria tifoseria a benaltro.

Non che non ci abbiano pro-vato. Sia contro la Petramalo,sia contro il Prix Dueville, igialloblu hanno lottato con-trollando la partita perampi squarc i , ma s isa…quando la palla nonvuole entrare …In più ina lcune occas ioni sonoemerse le vecchie

problemat iche de lCanove, gioco a sprazzi,fretta di realizzare, nervo-sismo; vedi le due espul-sioni di Francesco Pertilecontro il Malo e di Abidacontro il Dueville. Controil Malo i gialloblu espri-mono un bel calcio e siimpongono fin dalle prime

battute quali padroni delcentrocampo. Più volte ilCanove è vicino al gol,ma i difensori del Malofanno barriera contenen-do il pericolo. In attaccoinvece il Malo si affidaai tiri da lontano speran-do di sorprendere Pozzafuori dai pali, ma l’atten-to estremo gialloblu nonsi fa cogliere alla sprov-vista. Nonostante il Malopass i per pr imo, i lCanove non demorde e a5 minuti dalla fine agguan-ta un meritato pareggio conFederico Pertile.Stessa musica anche aDueville tranne per la con-clusione più amara. Canovesempre in avanti, che condu-

ce il gioco, che impone le sueregole per poi essere colpito

da disattenzioni causate piùdal nervosismo nel non riu-scire a chiudere la partitache da responsabilità indivi-duali. A Dueville si mettepure la sfortuna, il rapportodei tiri in porta è tutto per ilCanove, però c’è bisogno dirimettere i gialloblu sulla giu-sta strada perché il campio-nato è ancora lungo e la clas-sifica molto corta con moltesquadre agguerrite pronte aspodestare il Canove dallaposizione di classifica fatico-samente conquistata. ForzaCanove. Gerardo Rigoni

CALCIO

Un record personale di presen-ze, quello registrato dal settoregiovanile del Canove Calcio al-l’ormai tradizionale appunta-mento pre- natalizio al RifugioKubelek, serata alla quale han-no partecipato atleti dai più pic-coli dei primi calci fino aglijuniores, con i propri familiari, al-lenatori, dirigenti e collaboratori.In totale ben duecentosedici per-sone che si sono ritrovate insie-me per fare un po’ di resocontosui primi mesi di attività stagio-nale, ma soprattutto per festeg-giare ancora una volta questabella realtà dello sportaltopianese: un momento di unio-ne e condivisione che si rafforzasempre più negli anni. Riscontripositivi provengono dalle variecategorie, dove gli atleti si dimo-strano entusiasti dell’attività spor-tiva, anche i più piccoli che vi si

Gli Allievi dell’A.C. Canovecampioni d’inverno

sono avvicinati per la prima vol-ta in questa stagione. Continuaintanto la buona collaborazionecon il Gallio, che si occupa dei“Giovanissimi”, pure presenti allaserata al Kubelek. Dagli Allievi,che hanno conquistato il titolo diCampione d’inverno, arriva an-che la conferma dell’importan-za del vivaio locale per la primasquadra, con il debutto in primacategoria di Christian Alberti, ealtri tre o quattro giovani che or-mai sembrano pronti a seguirlo.Attualmente gli Allievi si allena-no a Caltrano, dove disputeran-no anche l’incontro con cui ri-prenderà il campionato, il 31 gen-naio, contro l’Asiago. Bisogne-rà aspettare marzo invece per-ché tutte le categorie riprenda-no allenamenti e partite. La sta-gione in corso ha registrato unpositivo inizio delle attività, gra-

zie anche al valido e nutrito grup-po di persone, fra allenatori e di-rigenti, che segue il settore gio-vanile, e tutto ciò fa presupporreche anche questa annata prose-guirà con impegno e soddisfa-zione, per concludersi con un bi-lancio positivo, sotto i vari aspet-ti, non ultimo quello di far fareuna sana e divertente attività fi-sica a tanti bambini e ragazzi.Infine ci facciamo portavoce delsettore giovanile dell’A.C.Canove che desidera, ancheattraverso il giornale, augurareuna pronta ripresa a GabrieleGios, che gioca con i giovanissi-mi, e che è stato operato pochigiorni fa all’ospedale di Bassano,in seguito all’infortunio duranteun incontro di recupero, che gliè costato la frattura di tibia eperone. Silvana Bortoli

24l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

8

Slegar Volley. Under 18 in testaCon l’ultima vittoria, ottenuta tra le mura amiche, consolidato il primo posto in classifica.Due gli incontri casalinghi per questo weekend: sabato 23 gioca l’U14, domenica l’U18

25 / 22-25). Quest´ultimavittoria permette alla Under14 di agguantare il secon-do posto in classifica nelcampionato provinciale adieci squadre e di guardarecon ottimismo ai futuri im-pegni.Ricordiamo agli appassio-nati di volley, che i prossi-mi incontri si svolgerannopresso la palestradell´IPSIA di Asiago con ilseguente ordine cronologi-co: per l´ Under 14, sabato23 gennaio alle ore 16.30,per l´Under 18, domenica24 gennaio alle ore 11. Renato Stona

Volley Cesuna: riprendono i campionati Fipavclassifica a quota 9, rimanen-do in attesa dello scontro di-retto in calendario il prossi-mo 30 gennaio alle 20,30 alPalazzetto di Roana.Intanto è arrivata l’ora ancheper un’ulteriore formazionedi esprimere sul campoquanto acquisito nei prece-denti mesi di preparazione: laC. Müller Volley Cesuna hainiziato infatti la prima fasedel torneo “Braccio di Fer-ro” con l’inserimento nel gi-rone D - U13 femminile. Inun campionato dove, per laverità, conta di più accostar-si gradualmente alla pallavoloacquisendo l’indispensabileesperienza nel continuo con-fronto con gli avversari,l’esordio agonistico è avve-nuto il giorno della Befana.Con l’omonimo torneo diVicenza è infatti coinciso ilprimo test assoluto dove ve-rificare il livello di allenamen-to e dare indicazioniall’allenatrice Martina Valen-te sugli aspetti ancora da per-fezionare. Oltreall’ottenimento di un merita-to quarto posto, che ha pre-miato l’appropriata prepara-zione tecnica, la prova è sta-ta l’occasione per consolida-re il gruppo. Non resta allorache augurare un appassiona-to in bocca al lupo alle no-stre pallavoliste in erba!

Prossimi incontri casalinghi alPalazzetto dello Sport di RoanaSabato 23 gennaio alle 18,30 Fruit Club U16 contro ilVolley Towers;Domenica 24 gennaio alle 11,00 C. Müller U13 contro il SanVito Volley;Martedì 26 gennaio alle 20,30 Calce Barattoni U18 control’Olimpia Zanè;Giovedì 28 gennaio alle 20,30 Fruit Club U16 control’Olimpia Zanè;Sabato 30 gennaio alle 16,30 La Bussola 1^ Div. Femmcontro il Montecchio Maggiore;Sabato 30 gennaio alle 18,30 Bar Sport U14 contro il VolleySottoriva;Sabato 30 gennaio alle 20,30 Caseificio Pennar 2^ Div.Masch contro il Volley Rosà.

Le ragazze Under 16 vinco-no per 3 a 1 (15:25, 25:17, 25:14 e 25:16 i parziali) l’in-contro valevole per la 7agiornata di campionato dicategoria AICS control’ACS Monticello. Il match,disputato sul parquet di viaCinque ad Asiago, ha vistosoffrire le ragazzealtopianesi piu’ del dovutosoltanto nel primo set quan-do mister Munari, dovendofar fronte alle innumerevoliindisponibilita’ dell’ultima ora,ha inserito le due “matrico-le” Cristiana Contri e MartinaFrigo al loro primo anno dipallavolo e al loro debuttoufficiale in partita e campio-nato. Schema di gioco quindida ridisegnare per masche-rare il ruolo delle esordientiche, a quel punto, si sono tro-vate effettivamente al ripa-ro da situazioni per loroinaffrontabili mandando pero’il resto della squadra in tota-le confusione nell’affrontareun nuovo assetto che nonavevano mai visto ne prova-to prima in allenamento.

Brillante ripresa di campio-nato dopo la pausa nataliziaper la formazione Under 18della Slegar Volley, che gui-data in panchina da coachSabina Busolin, tra le muraamiche della Palestra comu-nale di Asiago, consolida ilprimato in classifica batten-do con un secco 3 a 0 ( 25-16 / 25-9 / 25-22) la forma-zione Real San Zeno diArzignano. La partita ha finda subito messo in evidenzala supremazia delle ragazzedella Slegar, che solamentenel terzo tempo hanno con-cesso qualche punto in piùalla squadra avversaria. Ar-

rivati quasi al giro di boa delcampionato provinciale, si stadelineando una classificasuddivisa quasi nettamente indue tronconi, con quattrosquadre in fuga e altre sei arincorrere le prime.Sono arrivate pure due im-portanti affermazioni conse-cutive per la formazione del-la Under 14, diretta in pan-china da MassimilianoIsidoris, che nelle ultimedue partite di campionato haincamerato altrettante vit-torie. Il primo successo ègiunto contro la formazio-ne dello Sporting AltoVicentino per 3 a 1; il pri-

mo set veniva vinto dallaformazione ospite con ilpunteggio di 22-25, siconcretizzava in seguito larimonta con la vittoria fina-

le per le nostre ragazze ne-gli altri tre set (25-21 / 25-12 / 25-21). La settimanaseguente nella partita svol-tasi domenica 17 gennaio,

si incontravano nella pale-stra di Lugo di Vicenza lasquadra seconda in classi-fica, l´U.S. Astico e la no-stra formazione, terza inclassifica, ma con una par-tita in meno. Come ormaidi consueto, a far venire ilbatticuore ai tifosi al segui-to, ci pensavano le nostreragazze che partivano conil freno tirato e concedeva-no il primo set alle avver-sarie (26-24), ma poi pron-tamente, con grinta e impe-gno, rimettevano la partitasulla giusta carreggiata vin-cendo, non senza soffrire,gli altri tre set ( 23-25 / 20-

Volley Asiago Altopianol’U16 batte il Monticello

Cosi’ dal secondo set lasquadra e’ ritornata alloschema abituale rischiandoCristiana e Martina nel ruolopieno delle titolari che anda-vano a sostituire, mossa chesi e’ rivelata estremamenteefficace in quanto l’Asiago si e’ aggiudicato i tre set suc-cessivi. Nota di merito per lapalleggiatrice DeborahRigoni (immagine in allega-to), ottima prova con unaaccorta distribuzione dellapalla su tutte e quattro le so-luzioni di attacco e 5 ace inbattuta. Ottimo lavoro anche per le due esordienti (6 at-tacchi punto dalla banda perMartina, 7 attacchi punto e 3muri vicenti per Cristiana), eper il capitano Veronica Ga-lante, martello inossidabilecon 16 schiacciate punto, dueace in battuta e due muri vin-centi. Con questi tre punti ilVolley Asiago Altopiano com-pie un altro passo avanti ver-so l’entrata nel master roundfinale. Resta solo da incro-ciare le dita per il recupero delle infortunate/ammalate

per l’incontro di Sabato pros-simo con l’Antares a Vicenzache, sulla carta, sara’ benpiu’ impegnativo della partitaappena giocata contro ilMonticello. Monticello checomunque e’ sembrata unasquadra di ben maggiorespessore rispetto a quella vi-sta nel match di andata; in-dubbiamente si vede che lacura dell’allenatore NicolaZocca, al primo anno conquesta squadra, sta da dan-do frutti concreti.

Deborah Rigoni in battuta

Si torna a parlare di pallavolodopo la lunga pausa nataliziache ha interrotto i campionatidi Federazione per quasi unmese. La prima a scenderein campo, il giorno della Be-fana, è stata l’ImmobiliareLa Bussola in prima Divisio-ne femminile che ha ospitatola capolista Sartorello Argi-ne di Vicenza. Nonostante ladiversa classifica e obiettivida portare a termine, le squa-dre si affrontano a viso aper-to offrendo al pubblico accor-so uno spettacolo degno del

massimo campionato provin-ciale.Nel primo set squadre allapari che mettono in luce lerispettive qualità di recuperoin difesa; risultato che sisblocca solo sul finale quan-do, dopo il temporaneo 22pari, alcune occasioni pre-miano le ospiti che chiudonoil parziale 22-25. Nel secon-do set il Cesuna, nonostantela buona prestazione appenaespressa, denota chiari segnidi disorientamento tanto datrovarsi in un battibaleno sul

13-24 senza aver pratica-mente giocato. Con un’incre-dibile serie di battute positi-ve, ci pensa però Leyla Mar-tello a mettere in subbugliol’Argine recuperando puntosu punto tutto lo svantaggio;solo allora, con un beffardopallonetto, le vicentine rie-scono ad ottenere il cambiopalla. Il punto decisivo del 24-26 arriva da un proibitivo ten-tativo di Tatiana Panozzo dirimettere in gioco una pallaarroventata che però colpi-sce l’astina delimitante il

campo di gioco. Ciò nono-stante le “Tigers” non ci stan-no a bere l’amaro calice del-la sconfitta e nel terzo setpartono alla carica acquisen-do, fino a metà set, un buonvantaggio. Sul 13-9, però, leavversarie riprendono inmano le redini della partitariuscendo ad aggiudicarsianche il terzo set con il pun-teggio di 20-25.Quindi sabato scorso è statala volta dell’U.S. Astico diLugo Vicentino, occasioneper rinnovare l’eterno derbycontro una squadra che hacondiviso il medesimo per-corso negli ultimi anni finoall’attuale approdo in PrimaDivisione. Ambedue le for-mazioni, in questo scorcio dicampionato, stanno pagandolo scotto del cambio di cate-goria che dà luogo alla stati-cità delle rispettive posizioniin classifica. Un match gio-cato allora più a livello psi-cologico che agonistico conil Cesuna che probabilmenteha subìto più delle padrone dicasa la pressione del con-fronto. Le ragazze del Lugo,in effetti, hanno saputo esse-re più incisive mettendo incampo un sistema squadrache trasmetteva l’impressio-ne di possedere una difesaimbattibile, rendendo cosìvane le incursioni delle“Tigers”, ed effettuando at-tacchi mirati in zone non co-perte. Da ciò scaturisce ilsuccesso finale senza riser-ve a favore dell’U.S. Asticocon il punteggio di 3 a 0, par-ziali di 25-19, 25-14 e 25-17,che determina il sorpasso inclassifica a scapito delCesuna. Dopo l’ottava gior-nata il girone B è guidatodall’Angarano con 23 puntiseguito dal Sartorello Arginea 22; il Cesuna, sopravanzatodal Lugo a quota 7, è ora re-

legato al 10 posto a 6 punti.Nel campionato di secondaDivisione maschile buon de-butto del Caseificio PennarVolley Cesuna al ritorno incampo dopo la lunga pausanatalizia che ha tenuto fer-ma la squadra per più di unmese. La formazione ma-schile riesce a rimpinguareefficacemente la classificaconseguendo una prevedibilevittoria contro l’OlimpiaZanè. Nella partita internadisputata sabato 16 alPalazzetto dello Sport diRoana la squadra guidata dalcoach Fabio Munari ottieneil massimo risultato vincen-do 3 a 0, parziali di 25-20, 27-25 e 25-21, contro un inde-fesso Zanè. Il Cesuna, in ef-fetti, ce la mette tutta perrendersi difficile la partitaseguendo il ritmo blando im-posto dagli avversari di tur-no. Il match che sulla cartanon doveva porre particolariproblemi, anche se gli avver-sari cercavano il sorpasso inclassifica, si è rivelato piùsofferto del previsto tanto dafar irretire più volte l’allena-tore per la mancata incisivitàdegli attacchi. Comunque,dopo un’ora e venti di ostili-tà, il match si conclude a fa-vore del Cesuna che, con itre punti acquisiti, raggiungeil Rosà al secondo posto in

VOLLEY

25Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

Che sarebbe successo sel’aggressione di Rosarno aidanni di extracomunitari neri,fosse avvenuta in qualchepaesino del nord, magari agiunta leghista? Rispostascontata: gli amanti delmelting pot multirazziale,avrebbero lanciato accuseinfamanti contro il nord ego-ista, fascista e razzista. In-vece, trattandosi di aggres-sori meridionali, silenzio as-soluto! Ma non è tutto, i ga-rantisti dell’illegalità hannotenuto le bocche cucite per-sino sugli atti vandalici com-piuti dagli extracomunitari.Ipocrisie a parte, e fatto sal-vo il diritto degli uni (i cittadi-ni di Rosarno a difendersi) edegli altri (i neri sfruttati a ri-bellarsi) a far valere le lororagioni (entrambe legittime),la domanda che sorge spon-tanea è: sarà mai possibile fardiventare il profondo sud, un“paese normale”? In questigiorni gli organi di informa-zione ci hanno fatto sapereche nelle regioni meridionalisolo il 2 % dei lavoratoriextracomunitari viene assun-

La madre degli imbecilli è sempre incinta ecosì in questi giorni ha partorito la vicenda diquel signore che a Treviso si indispettiscealla vista della bambina down in pizzeriacon la sua famiglia. In verità questa frasel’ha detta il nostro grande, davvero gran-de Maurizio Costanzo quando ci invitò alCostanzo Show per denunciare il fatto chea Gardaland avevano costretto un gruppodi nostri ragazzi Down a scendere dalle loroattrazioni perché disabili gravi. Avevanopaura che potessero cadere nella pozzadelle canoe … pensate un po’ c’erano cam-pioni alle paraolimpiadi di nuoto e di sci! Ioinvece posso fare di tutto a Gardaland an-che se non so nuotare né sciare e soffroda morire di vertigini e di stomaco, mi piacciono daimpazzire le montagne russe, infatti ci sono salita, mavi giuro quella volta avrei voluto morire dalla vergo-gna per aver inondato chi mi stava sotto ed attorno.Ma io non sono Down eh ! I CAN !!!!! E se fossecapitato ad un Down ? ( quando ci mettono l’articoloindeterminativo UN non ti rispettano, è per dirti chetanto sono indistinti, uno o l’altro.. tutti uguali sonono?)Caro Maurizio Costanzo , hai ragione sai, la madre

Freddo che trae profittodella fragilità del nostrocorpoFreddo pungente, devastan-te nella steppa in dicembre ;freddo che qui in provenza,con esagerazione, definia-mo siberiano ; ridicolo que-st’assurdo paragone.Ho letto cenci e la rileggo ,mario. Il freddo, era lì, anicolaievka ; la morte face-va sempre da scenario. Leiandava avanti, punto e ba-sta ; le domande, la rabbiasarebbero scaturite nel tem-po, dopo il fronte russo, bendopo ; per valutare e con-statare i danni umani, ver-

La madre degli imbecilli e’ sempre incinta

degli imbecilli è sempre esistita e sempre ci sarà. Quel-lo che conta è che lei è da sola con i suoi “imbecillini”,invece noi siamo insieme a tanta gente che crede innoi, che ci rispetta, che gode dei nostri difficili e su-dati traguardi, che ci saluta e parla con noi x strada,che è felice nel vederci prendere il bus, al supermer-cato, insomma che si compiace di vederci vivere dacittadini padroni della vita , non nascosti in quelle tri-stissime strutture Per DISABILI.Gentile Signore di Treviso sono sincera, non è la sua

battuta “Tenetevi i figli mongolidi a casa”che ci preoccupa sa!Ben più pericolosi sono tutti quei dirigentinelle varie Aziende ULSS, nelle istitu-zioni che a vario titolo dovrebbero difen-dere i nostri diritti e invece ci costringonoad umiliaci bussando di continuo alla loroporta sempre con il cappello in mano.Dobbiamo essere educati, noi, sennò poi siirrigidiscono e non ci ascoltano più …..maper esigere cosa ? Diritti sanciti dalla leg-gi a nostra tutela! E ben più pericolosi sonoanche quei politici che ti cercano per leelezioni e fanno pubbliche promesse didare risposta al tuo sacrosanto diritto, mapoi una volta eletti …. a stento ti danno un

appuntamento e comunque poi allargano le braccia epure si fan compatire da te , come è dura la vita per loro… Caro Maurizio Costanzo ancora grazie per quella le-zione di sana saggezza popolare, ma grazie ancora a te ea tutti quelli che non solo in queste occasioni ma ognigiorno ci dimostrano di stare dalla parte di quelli chesono “Più Forti” davvero !

Patrizia TolotVice Presidente Associazione Down Dadi Padova

Non ci sono solo giovanirampanti che voglionofare carriera e guadagna-re tanti soldi. C’è qualco-sa d’altro – Anche quisull’Altopiano di Asiago.Vengo al dunque. Un sa-bato pomeriggio. Mi tele-fona un giovane titolare diuna microimpresa. Lavoricon Certificazione. Prepa-rato, serio, capace. Michiede se posso riceverlo.Di sabato! Ma sono in le-targo ! E’ come interrom-pere il digiuno a unmussulmano. Siccome nonsono mussulmano, dico,OK, ci vediamo alle cinque.Mi chiede scusa per il gior-no e l’ora ma ha una ur-genza. Deve chiudere lacontabilità di alcuni lavorifatti per un mio cliente etrasmettere la relativa fat-tura. Mi pare giusto – al 31dicembre di ogni anno si

Succede anche sull’Altopiano

chiudono i conti dei lavorieseguiti e si incassano quat-tro lire . Ma io non intendochiudere solo la contabilitàdei lavori., soggiunge Chiu-do bottega. Ma no! Haiguadagnato abbastanza; tiritiri e vai a goderti il solealle Maldive. No – chiudobottega e vado a fare unaltro lavoro.Chiedo spiega-zioni : con un buon lavoroin mano , abbandoni tuttoe.. Vedi – mi dice – sono algiro di boa perché ho 37

anni ( faccio un rapidoconto . se lui è al giro diboa vuol dire che io sonoarrivato al traguardo,non me ne ero accorto….pazienza ) e – se non scen-do subito dal treno, poi mimancherebbe il coraggio.E che farai di bello ? Hofatto un corso di OSS ( Oesse esse – non quellenaziste - Operatore SocioSanitario ). E – suppongoche andrai magari nel no-stro Ospedale. No! voglio

andare con i disabili .DISABILI? Si con idisabili. Primo pugno nellostomaco. Lavoro duro, im-pegnativo, che inducetristezza…dico io ( ho qual-che famigliarità ) :Ho fattouna esperienza alla Casadel Pastore – mi risponde -e tu non sai cosa significhila soddisfazione di vedereil sorriso di un cerebrolesoquando vede le mucche chesaltano al pascolo. Secon-do pugno nello stomaco.Se mi guardo indietro…Terzo pungo nello stomaco.Non ci sono solo i rampantie quelli che vogliono faresolo quattrini, ci sono an-che ragazzi come questi.Anche sul nostro Altopiano. Volevo darne testimonian-za. Naturalmente il nomenon me lo ricordo, ma ba-sta fare passaparola. Paolo Lorenzi

A Mario Rigoni Sterngognosamente umani.Il suo racconto riguardo alcarnaio mi commuove.In questo consueto appun-tamento natalizio, il pensie-ro giunge vagabondo finoalla sua tomba. L’amiciziarisorge, il dialogo proseguenonostante l’assenza delcorpo, un ennesimo sasso-lino riposto accanto a lei.Per i legami di amiciziasull’altopiano, le sono rico-noscente e la linguaItaliana che mi serviva perleggerla si è fatta sempre

più limpidaAll’avvicinarsi del momen-to degli auguri, sento dove-roso ricordare sempre que-sti anni di progetti scolaticiche mi hanno spinto a rivol-germi a lei stimolando lamia curiosità ed interesse.L’impegno per non dimen-ticare la storia, lesfacettature delle sue vi-cende d’uomo, la sua deter-minazione ad inculcarcipace, apertura mentale edesiderio di condivisione.La saluto, Mario

Élisabeth groelly, professo-ressa d’inglese, cabriès,france. Gennaio 2010.

Il Sud può diventareun “paese normale”?

to regolarmente e che il ri-manente 98% vive nellaclandestinità ed esercita la-vori in nero. Ciò significa chel’intera comunità di quelleregioni, vale a dire, forze del-l’ordine, sindaci, autorità efinanche, comuni cittadini,consumano in massa quelgravissimo “peccato” socia-le che si chiama omertà. Sequesta infame legge nonscritta non verrà estirpatadalle menti dei meridionali, sipuò star certi che la malavi-ta, l’ndrangheta, la mafia ela camorra regneranno so-vrane per l’eternità. La so-luzione? Se il popolo del sud,vuoi per pigrizia, vuoi per“convenienza”, non vuolecambiare, perché non pren-dere in considerazione la pro-posta del sindaco leghista diVerona Flavio Tosi, vale adire, il commissariare quelleregioni che pensano di vive-re in un’altra Italia? Se ognu-no non si assume le sue re-sponsabilità, non scandaliz-ziamoci poi, se qualcuno vuo-le dividere l’Italia in due.Gianni Toffali Verona

26l’AltopianoSabato 23 genniao 2010

8

Inviatele a: Giornale dell’Altopianoe-mail: [email protected]

Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibilericeverle via posta elettronica.

E’ comunque possibile inviarleall’indirizzo: Piazzetta dellePoste n.3 36012 Asiago

Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere devonoriportare sempre firma e indirizzo e numero ditelefono del mittente. La redazione si riserva ancheeventualmente di ridurre, modificare o non accettare

eventuali testi di cattivo gusto.

Il Giornale pubblicale Vostre lettere!

A Mezzaselva di Roana, inzona panoramica, esposto alsole, affittasi annualmente

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Domenica 17 gennaio ad Asiagosono stati smarriti degli occhiali davista con montatura e astuccio di

colore rosso. Chi li avesse ritrovati èpregato di chiamare il n. 349

5938175

Caduti e dispersi in Russia

RettificaIn riferimento all’intervento dal titolo “La razionalizzazionedella rete scolastica” pubblicato su questa pagina nel nu-mero 311 del 9 gennaio, specifichiamo che i dati relativi alnumero di alunni frequentanti le scuole di Rotzo erano er-rati. I bambini della Scuola dell’Infanzia di Rotzo frequen-tanti sono 20 e non 15, mentre gli alunni della Scuola Pri-maria sono 44 e non 21. Sull’argomento è intervenuto an-che il sindaco di Rotzo Matteo Dal Pozzo che sottolinea:“Questo ovviamente sposta gli equilibri per decidere qualeplesso abbia il maggior diritto e le miglioriprospettive di mantenimento”.

A seguito dellenotizie riportatedalla stampa nelcorso della visitadel PresidenteBerlusconi inBielorussia, inmolte famiglie dicaduti e dispersi inRussia si sonoriaccese delle siapur tenui speranzecirca le sorti deiloro cari dispersi inquella tragica riti-rata del 1942/43,con 100 mila sol-dati, in particolarmodo alpini, rimasti prigionie-ri nella tormenta e nella mor-sa del freddo, come ha nar-rato il libro di Bedeschi “100mila gavette di ghiaccio” eancor il più famoso di MarioRigoni Stern “Il sergente nel-la neve”.Mi è capitato da Sindaco dirivolgere una istanza al Mi-nistero della Difesa e al Com-missariato Generale Onoran-ze Caduti in Guerra per ri-chiedere notizie per conto deifamiliari di un disperso inRussia, per venire a cono-scenza in quale località è de-ceduto, o se fatto prigionieroo deportato nei lager.Mi è capitato infatti nel 2001di essere stato informato dalCommissariato del ritrova-mento di una salma di un ca-duto di Rotzo in Ucraina,dove a seguito della costru-zione di una strada, è statorinvenuto un cimitero conmolte salme e i lavori sonostati sospesi per dar modo direcuperare le ossa dei cadu-ti. E’ stata ritrovata proprio

in questa occasione tra leossa di uno scheletro una mi-nuscola bottiglietta di vetrocontenente il nominativo diquesto caduto.La salma è stata trasportataal tempio di Cargnacco, dovesorge il tempio dei caduti edispersi in Russia e poi è statatumulata a Rotzo con unasolenne cerimonia.Alcuni giorni fa, a seguitoappunto delle notizie riporta-te dal Corriere della Sera dimartedì 22 dicembre 2009,dal Giornale di Vicenza del 1e 7 dicembre 2009 e anchedalla televisione, è venuto dame il Sig. De Guio Guido, alloscopo di chiedere ulteriori in-formazioni circa la sorte di suofratello disperso in Russia.Nella lettera indirizzata al Mi-nistero della Difesa, al Com-missariato Generale OnoranzaCaduti in Guerra, al Capo del-lo Stato e al Presidente delConsilio dei Ministri il Sig. DeGuio scrive quanto segue: “Nella recente visita del Pre-sidente del Consiglio il 30 no-

vembre scorso in Bielorussia,gli sono stati donati dal Presi-dente Lukashenko quattro vo-lumi contenenti le storie degliitaliani dispersi nella tragica ri-tirata di Russia. Questa noti-zia ha riacceso sia pure tenuisperanze circa le sorti dei no-stri fratelli caduti in quella tra-gica guerra. Anche mio fra-tello De Guio Mario classe1918 purtroppo non è più ri-tornato e a seguito di una miarichiesta, il Ministero della Di-fesa in data 27 gennaio 2000ha risposto che il soldato DeGuio Mario risulta tuttora di-sperso. Ma come ho già detto

all’inizio la notizia delrecupero di quattrovolumi dei soldati di-spersi ha in qualchemodo suscitato in noidelle speranze, per-ché nonostante sianotrascorsi oltre 65 anni,le attese dei familiaridei caduti dispersi inRussia non sono maivenute meno. Con lapresente desidero for-temente essere mes-so a conoscenza se inquegli elenchi risultaanche il nome di miofratello De Guio Ma-

rio, per la cui scomparsa tuttala nostra famiglia e in particolarmodo nostra madre ha soffer-to fino alla sua morte il suomancato ritorno. In attesa diriscontro, porgo i miei deferentisaluti e ossequi”. Siamofiduciosi che arriveràsenz’altro una risposta in me-rito, poiché come è stato scrit-to nella lettera la speranza daparte dei familiari di avere no-tizie più precise non è mai ve-nuta meno e chissà che neiquattro dossier bielorussi nonsi ritrovi magari anche il nomedi questo alpino di Mezzaselva. Edoardo Sartori

Dalle ore 8.45 di sabato 23 alle ore 8.45di sabato 30 gennaio

ASIAGO: Farmacia Chimica Bortoli sasdel dr. Vittorino Ballici Molini – PiazzaII° Risorgimento 23

Dalle ore 8.45 di sabato 30 gennaio alleore 8.45 di sabato 6 febbraio

LUSIANA: Farmacia del dr. MarioBalduzzo – Viale Europa, 27ROANA: Farmacia di Roana sas della dr.ssaSilvia Passuello – Piazza S. Giustina, 23

In periodo stagionale (fino al 28 febbraio) la chiusurafestiva è facoltativa. Riportiamo di seguito i distribu-tori in turno di apertura.

Domenica 24 gennaioASIAGO: AGIP – Via VerdiLUSIANA: IP – Viale EuropaDomenica 31 gennaioASIAGO: TOTAL, Via Autieri d’Italia

L’immigrazione è un problema universale e diffuso adogni latitudine. L’ex primo ministro australiano JohnHoward in occasione di un suo recente discorso si èsoffermato in modo particolare sul fenomeno dell’immi-grazione islamica. Un discorso che potrebbe essere ri-preso alla lettera per descrivere la nostra situazione inItalia. Ai fini di una riflessione sull’argomento, vorrei pro-porre ai lettori de L’Altopiano le parole di John Howardpronunciate dopo che in Australia, ai musulmani che vo-gliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, èstato detto di lasciare il paese, questo allo scopo di pre-venire e evitare eventuali attacchi terroristici.Un lettore affezionato

“Gli immigrati non australiani devono adattarsi! Pren-dere o lasciare, sono stanco che questa nazione deb-ba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni indi-vidui o la loro cultura. La nostra cultura si è svilup-pata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avan-ti da milioni di uomini e donne che hanno ricercatola libertà. La nostra lingua ufficiale è l’inglese, nonlo spagnolo, il libanese, l’arabo, il cinese, il giappo-nese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, sedesiderate far parte della nostra società, imparatenela lingua! La maggior parte degli Australiani credein Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d’in-fluenza della destra o di pressione politica, ma è unfatto, perché degli uomini e delle donne hanno fon-dato questa nazione su dei principi cristiani e questoè ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato chequesto si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vioffende, vi suggerisco allora di prendere in conside-razione un’altre parte del mondo come vostro paesedi accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cul-tura. Noi accetteremo le vostre credenze senza faredomande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettarele nostre, e di vivere in armonia pacificamente connoi.Questo è il nostro paese; la nostra terra e il nostrostile di vita. E vi offriamo la possibilità di approfitta-re di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentar-vi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro im-pegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile divita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittaredi un’altra grande libertà australiana: il diritto adandarvene. Se non siete felici qui, allora partite. Nonvi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avetechiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che viha accettati.”

A proposito di immigrazione

27Sabato 23 genniao 2010

l’Altopiano8

Sabato 23 gennaio S.EmerenzianaDomenica 24 S. FrancescoLunedì 25 Conv. di S. Pao-loMartedì 26 S. TitoMercoledì 27 S. AngelaGiovedì 28 S. TommasoVenerdì 29 S. ValerioSabato 30 S. MartinaDomenica 31 S. GiovanniLunedì 1 febbraio S.VerdianaMartedì 2 Pres. del Signo-reMercoledì 3 S. BiagioGiovedì 4 S. GilbertoVenerdì 5 S. Agata

Un santo per volta: SantaMartina. La storia di que-sta giovane santa cominciaa ritroso, dalla sua tomba,1.400 anni dopo il suo marti-rio, quando nel 1534 l’attivis-simo Urbano VIII, impegna-to sul fronte spirituale nellacontroriforma cattolica e suquello materiale nella restau-razione di celebri chiese ro-mane, avendo riscoperto lereliquie della martire,ripropose ai romani la devo-zione di S. Martina, fissan-done la celebrazione al 30gennaio. Ne compose eglistesso l’elogio, con l’inno:“Martinae celebri plauditenomini, Cives Romulei,plaudite gloriae”, che invitaad ammirare la santa nellavita immacolata, nella caritàesemplare e nella coraggio-sa testimonianza resa a Cri-sto col martirio. Martina, fi-glia di un nobile romano, sa-rebbe stata diaconessa, cheper aver rifiutato di fronte al

tribunale di Alessandro Seve-ro di sacrificare ad Apollo,dopo infiniti tormenti e prodigida parte sua, fu condannata adessere decapitata. La più an-tica notizia su Martina è chepapa Onorio I le dedicò unachiesa nel Foro. Etimologia:Martina = dedicato a Marte.Emblema: PalmaSuccesse 100 anni fa: 10febbraio 1910, arrivava iltreno ad Asiago. Il primo pro-getto dell’ingegnere AlfonsoCrippa di Milano del 1884 pre-vedeva un percorso che si inol-trava per la Val d’Astico finoa Pedescala e San PietroValdastico e tornava indietroinoltrandosi nella Val d’Assae arrivava ad Asiago per lavalle del Ghelpach; questa ideafu scartata per varie motiva-zioni: perché troppo lunga (41km); perché le autorità milita-ri si opposero essendo la lineatroppo vicina al confine; per-ché lontana da grossi centricome Treschè-Conca,Cesuna, Canove. AlessandroRossi incaricò l’ingegnere au-striaco Ferdinando Shacke diindividuare un percorso equesti ne propose uno ugua-

le a quello adottato con l’uni-ca differenza che il suo daCesuna andava direttamen-te a Roncalto e ad Asiago.Infine gli ingegneri Saccardoe Dalla Valle proposero quel-lo definitivo. Lo scartamen-to ridotto della Rocchette-Asiago fu imposto dal gover-no Austro-Ungarico in quan-to linea prossima al confine,che allora andava dal comu-ne di Valdastico fino aPrimolano in Valsugana pas-sando dal passo delleVezzene. Nonostante la pro-posta di un collegamento fer-roviario fosse quindi partitagià dal lontano 1882, soltan-to nel 1907 questo otteneval’approvazione governativaper la costruzione di una trat-ta a scartamento di 950 mmin parte ad aderenza natura-le in parte a cremagliera.Dopo anni di discussioni estudi i lavori, iniziati nel 1909furono finalmente avviati dal-la Società Veneta. Diresse ilavori l’ingegner GiovanniLetter, di Schio; tra 1908 e1909 la ditta Bianchi-Steiner& C., di Milano, completò ilponte in muratura e su pro-getto dell’ingegnere Voghera,di Padova, la ditta Brambilla, diMilano, costruì il ponte in ferro.Venne impiegata una Locomo-tiva da cantiere con rodiggio 0-2-0 (detta La gobba): era la n°10e venne radiata nel 1915. Laprima locomotiva arrivò aCesuna il 24 aprile 1909, aCanove il 25 novembre e adAsiago il 4 dicembre dello stes-so anno. E infine arrivò l’inau-gurazione avvenuta il 10 febbra-io 1910 alle ore 10. Secondole cronache del tempo si dovet-te prima sgombrare la linea dal-l’abbondante neve. L’inaugura-zione avvenne in concomitanzacon l’apertura della nuova sta-zione ferroviaria progettata dal-l’architetto Veneziano GuidoSullam.

L’inverno in cucina: zuppa dipiselli secchi. Ingredienti per 4persone: 200 gr di piselli secchi,1 carota, 1 porro, 1 spicchiod’aglio, 3 cucchiai d’olio d’oliva,1 foglia d’alloro, 1 litro di brodo(meglio del buon brodo fatto incasa, in alternativa usate pure ildado), sale, pepe. Per servire:crostini abbrustoliti e, a piacere,del prosciutto crudo. Eventual-mente, ammollate i piselli per un

paio di ore: non è indispensabile,potete anche cuocere la zuppadirettamente. Scaldate l’olio inuna casseruola con la foglia d’al-loro e carota, porro e aglio smi-nuzzati. Lasciate appassire il tut-to a fuoco moderato senza farprendere colore. Unite i piselli ecoprite con il brodo bollente.Aggiungete un cucchiaino di salee lasciate cuocere con un co-perchio leggermente scostatoper 1 ora e mezza circa. Se ne-cessario, aggiungete acqua du-rante la cottura. Passate ora lazuppa al frullatore oppure alpassaverdure dopo aver tolto lafoglia d’alloro. Servite subito conpepe macinato al momento e, sevi piace, con il prosciutto crudofinemente sminuzzato oltre checon i crostini.Frasi celebri sulla memoria:-Lo sciocco non perdona enon dimentica. L’ingenuo per-dona e dimentica. Il saggioperdona, ma non dimentica.(Thomas Szasz ). -L’uomo dibuona memoria nulla ricorda,perché nulla dimentica. (dalProust) – Samuel Beckett. -Una giusta economia non di-mentica mai che non sempresi può risparmiare; chi vuolsempre risparmiare è perdu-to. (Theodor Fontane). -Ciòche l’occhio ha visto il cuorenon dimentica. (proverbiomalgascio). -Quando incon-tri un amico, dimentica le tuedisgrazie. (Appio ClaudioCieco). -Uno scrittore non di-mentica mai la prima volta cheaccetta qualche moneta o unelogio in cambio di una sto-ria. Non dimentica mai la pri-ma volta che avverte nel san-gue il dolce veleno della va-nità e crede che, se riuscirà anascondere a tutti la sua man-canza di talento, il sogno del-la letteratura potrà dargli untetto sulla testa, un piatto cal-do alla fine della giornata esoprattutto quanto più deside-ra: il suo nome stampato suun miserabile pezzo di cartache vivrà sicuramente più dilui. Uno scrittore è condan-nato a ricordare quell’istan-te, perché a quel punto è giàperduto e la sua anima haormai un prezzo. (Carlos RuizZafón)

Almanacco per 15 giorniDa sabato 23 gennaio a venerdì 5 febbraio 2010Il 23 gennaio è il 23° giorno del Calendario Gregoriano, mancano 342 giorni alla fine del 2010.

di Giovanni Dalle Fusine ARIETEUn periodo uraniano è qualcosa che non si dimentica facilmente. Se ilpianeta delle novità si è già manifestato, cogliete l’occasione del mo-mento per consolidare quello che vi ha donato. Se invece siete ancorain attesa, potreste ricevere un regalo inaspettato ed esaltante. Guar-datevi attorno con disponibilità e ottimismo, senza fare i capricci perogni quisquiglia.TOROIl vostro sarà un periodo più che piacevole in compagnia di Nettunoe Giove, che sollecitano la vostra inesauribile fantasia. Per i single lenovità sono a portato di mano. Chi è in coppia potrà dare un tocco ditenerezza in più al rapporto, arricchendo l’atmosfera generale conqualche iniziativa capace di catturare l’interesse del partner.GEMELLIAvete importanti alleati astrali, che vi spingono con benevolenza adaccettare quello che capita. Amore e amicizie, sebbene non brillino,possono però farvi passare una giornata più che piacevole: non mo-strate la vostra ritrosia a prendere pare a una festa che, sebbene nonvi esalti, potrà comunque esservi utili psicologicamente.CANCROVi aspetta qualcosa non soltanto piacevole, ma forse anche memora-bile, specialmente se avete saputo seguire le indicazioni di Saturno,che indica la strada più difficile, ma più giusta. In amore siate disponi-bili e cauti allo stesso tempo. Eviterete così di non dover cambiareatteggiamento all’ultimo momento, spinti magari da qualcuno che viinvidia.LEONEIl favore del destino non vi manca e vi offre occasioni di insoliti lussi.Tenete conto, però, che ci sono in agguato persone desiderose dicogliervi in fallo, soprattutto se avete avuto da poco un successosfolgorante. In amore c’è il rischio di qualche intemperanza: per pie-garlo a vostro vantaggio date al partner il giusto spazio.VERGINEPotete guardare con serenità e ottimismo a un futuro senza sfarzo, manon mediocre. Il vostro gusto raffinato vi consente di organizzarequalcosa di molto insolito e piacevole. Un imprevisto potrebbe sbloc-care una situazione sentimentale che vi ha un po’ stancato. Non rifiu-tate una proposta coraggiosa, anche se impone uno sforzo, non sol-tanto finanziario.BILANCIAInutile negare che il vostro partner evoca in voi sentimenti contra-stanti: è vero, oggi è quasi solo consumismo, ma in fondo sentite chec’è dell’altro. Sappiate cercarlo nella direzione giusta, specialmente sesiete in crisi amorosa e volete riparare con un gesto tipicamentefestaiolo. Un regalo più generoso del solito sarà l’asso nella manicaper la serenità.SCORPIONEPotete organizzare una festa più che in armonia con i tempi. Smorzatei toni troppo festaioli, ormai superati, e concentratevi sull’essenziale,in particolare sulla scelta dei cibi, raffinati, ma non opulenti, e dagliamici giusti e in piccolo numero, con i quali festeggiare senza correreil rischio di annoiarvi.SAGITTARIOUna festa in famiglia è quello che ci vuole quest’anno per compensar-vi delle prove che avete superato brillantemente. L’amore è il primo abeneficiare di un clima decisamente positivo, che vi consente di fareprogetti impegnativi a lungo termine: matrimoni, divorzi e figli si pos-sono mettere in cantiere con successo sempre e dovunque.CAPRICORNOLe feste non vi appassionano, ma la migliore cosa da fare è accettaredi partecipare alle celebrazioni di rito, cercando di cogliere l’aspettopiù gaudente. Perfino l’amore si avvantaggia di una vostra partecipa-zione serena e piena di ottimismo alla festa, che potrete permettervi dicelebrare anche allargando i cordoni della borsa.ACQUARIOFate attenzione al periodo non privo di eventi notevoli, grazie ai qualipotrete godere del sottile piacere di aver avuto ragione su una que-stione in cui in molti vi hanno dato torto. L’amore è a portata di mano,ma richiede una certa diplomazia, se non volete guastarvi l’atmosferafestosa di un pranzo ricco ma non sfarzoso che potete celebrare inperfetta serenità.PESCICon il favore degli astri, i pensieri profondi e l’analisi di situazionidifficili, che finora non avete voluto affrontare, diventano adessoelementi di progresso e di maggior sicurezza. Sono doni graziosamen-te offerti da un destino che vi permette di centrare il verso problema,dandovi così modo di risolverlo brillantemente a vostro favore.

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